Carissimi insegnanti, · 3 Il progetto didattico: un approccio unitario delle competenze 1...
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Carissimi insegnanti,
Questo progetto nasce dall’esigenza di creare un percorso didattico unitario, armonico e integrato tra le diverse aree di apprendimento per il triennio, in grado di rispondere concretamente alle crescenti esigenze della scuola primaria di oggi:
• Come realizzare nella pratica didattica una proposta di continuità didattica tra scuola dell’infanzia e scuola primaria, di cui da tempo si parla ma che di fatto non è stata ancora realizzata nella scuola italiana, che faciliti gli apprendimenti a tutti i bambini, soprattutto a coloro che presentano inizialmente minori risorse di base.
• Come verificare e potenziare i prerequisiti degli alunni all’ingresso della scuola primaria per tutte le aree di apprendimento, partendo dalla concretezza del corpo vissuto – uso congiunto dei sensi e della motricità, ma anche scoperta delle emozioni – per arrivare in modo graduale e sistematico ai concetti astratti che costituiscono gli obiettivi prioritari della scuola primaria: le 3 abilità di base del leggere, scrivere e contare.
• Come limitare, conseguentemente, l’incidenza di alunni con BES e con DSA, evitando per quanto possibile il ricorso alle strategie dispensative e compensative previste dalla Legge 170/2010 e come promuovere pienamente la formazione di ogni bambino, il suo benessere psicofisico, l’inclusione nel gruppo classe, la consapevolezza di sé e l’autostima, nel rispetto dei tempi di apprendimenti di ciascuno.
• Come ripensare l’organizzazione didattica affinché diventi dinamica, variata e coinvolgente, per cui ogni alunno possa sentirsi parte del gruppo classe e allo stesso tempo protagonista attivo dei propri apprendimenti.
• Come promuovere tutto questo in maniera chiara e coerente, di facile utilizzo per voi insegnanti, in modo da essere guidati di volta in volta da un volume all’altro del percorso didattico, pur rispettando lo stile educativo e didattico di ciascun docente.
• Ma soprattutto, come motivare i bambini in modo stimolante, in un percorso semplice e chiaro, all’altezza di tutti, attraverso personaggi-guida con cui facilmente ogni bambino può entrare in un rapporto di empatia, per sentirsi accolto e coinvolto in questo innovativo percorso didattico.
Ci auguriamo di essere riuscite a realizzare questi obiettivi e che questa proposta didattica possa aiutare voi insegnanti a guidare facilmente i vostri bambini in tutti gli apprendimenti, ma soprattutto ad acquisire le competenze di leggere, scrivere e contare BENE.
LE AUTRICI
Alessandra Venturelli, Carolina Altamore, Tiziana Barnabé, Maila Focante
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Guida per il docente Introduzione Indice pag 3 Il progetto didattico: un approccio unitario delle competenze
pag 5 I prerequisiti e la continuità
pag 7 Le aree di apprendimento del progetto
pag 11 Il Metodo Venturelli
pag 11 - La ricerca sperimentale nella scuola primaria
pag 14 - I criteri metodologici
pag 17 - I principi pedagogici
pag 18 - Un approccio integrato degli apprendimenti
pag 22 Il metodo sillabico
pag 26 La gestione delle attività scolastiche
pag 31 Area motivazionale: emozioni, autocontrollo, attenzione e consapevolezza di sé
pag 33 La valutazione formativa e sommativa
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Il progetto didattico: un approccio unitario delle competenze
1 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”, Le Monnier, 2012,
pag. 13. 2 Ibidem, pag. 11 3 Ibidem, pag. 9 4 Ibidem, pag. 20 5 Ibidem, pag. 15
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6 Ibidem, pag. 17 7 Ibidem, pag. 17 8 Ibidem, pag. 8-9 9 Ibidem, pag. 15
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Le aree di apprendimento del progetto
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- Oralità (ascolto e parlato) - Metafonologia - Alfabetizzazione (acquisizione delle abilità di letto-scrittura) - Scrittura: ortografia, produzione di testi - Lettura: tecnica e comprensione - Lessico recettivo e produttivo - Elementi di grammatica - Lingua straniera
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10 Si fa riferimento in particolare al modello di apprendimento della letto-scrittura elaborato dall’equipe di C.
Cornoldi, in A. Molin, S. Poli, Pronti per la scuola, Giunti Scuola, Firenze, 2009, pag. 14.
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Il Metodo Venturelli
11 Cfr., S. Baldassarre / A. Venturelli, “L’avvio alla scrittura: ricerca nazionale sulle abilità grafo-motorie tra fine
scuola dell’infanzia e i primi anni di scuola primaria”, in Atti del 2° Convegno Nazionale sulla disgrafia: “Dalla
fatica…al piacere di scrivere”, Faenza 2012.
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12 Per approfondimenti, con riferimento anche al Test di Integrazione visivo-motoria di K. E. Beery, si rimanda a
Ibidem, pp. 28-29.
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13 Per una corretta valutazione delle prove somministrate: A. Venturelli, Scrivere: l’abilità dimenticata, Mursia,
Milano, 2011, pp. 111.
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0% 50% 100%
Differenz. Zone
Regolarità altezze
Tenuta rigo
Largo tra parole
Identità non ambigua lettere
Aderenza modello
Qualità del tratto
Continuità intralett.
Continuità interlett.
Curvilineità
Gruppo sperimentale
Gruppo di controllo
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14 Per approfondimenti si rimanda al capitolo “Scrivere a mano nella società digitale”, pp. 9-14, in A. Venturelli / V.
Valenti, Alla conquista della scrittura e non solo…, Guida didattica, Mursia, Milano, 2015.
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15 Ibidem, pp. 35-36. 16 Una ricerca di copia di tracciati di pregrafismo a fine scuola dell’infanzia del 2012 mostra su scala nazionale che
ben il 41% degli alunni presenta inadeguata preparazione grafo-motoria all’apprendimento della scrittura e che tali
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alunni restano poi insufficienti anche nella prova in corsivo di classe seconda di scuola primaria per il 77%. Cfr., S.
Baldassarre /A. Venturelli, op.cit. 17 Si ricorda infatti che secondo fonti del M.I.U.R. relative all’ a.s. 2016/17, nei 6 anni precedenti vi è stato un
incremento dei DSA di ben il 414% e che la disgrafia è il disturbo di apprendimento che è aumentato maggiormente.
Cfr., “Gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) nell’a.s. 2016/17, MIUR, Statistica a e studi. 18 Per ulteriori approfondimenti si rimanda a A. Venturelli / V. Valenti, Alla conquista della scrittura e non solo…,
guida didattica, op. cit.
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19 La dottoressa Maria Emiliani ha lavorato a lungo nei servizi di Neuropsichiatria infantile occupandosi in
particolare di diagnosi e riabilitazione del linguaggio e dell’apprendimento 20. M. Emiliani / E. Partesana, Dislessia: proviamo con le sillabe, Libriliberi 2010 21 Idem, prima di copertina 22 Ibidem, pag. IX.
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23 Idem pag.27 24 Idem pag.28 25 Idem pag.28
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26 Idem pag. 32 27 Idem pag. 32
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La gestione delle attività scolastiche
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28 Indicazioni Nazionali e nuovi scenari – 22 febbraio 2018- pag. 16 29 Indicazioni Nazionali e nuovi scenari 30 Indicazioni Nazionali 2012
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31 Indicazioni Nazionali 2012
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32 Indicazioni Nazionali 2012 33 Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile 34 Indicazioni Nazionali 2012 35 Indicazioni Nazionali 2012
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Area motivazionale: emozioni, autocontrollo, attenzione e consapevolezza di sé
teoria ,
36 Indicazioni Nazionali 2012- Scuola dell’infanzia 37 Indicazioni Nazionali 2012- Dalla scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria
38 Paul MacLean, Evoluzione del cervello e comportamento umano, Einaudi Secondo questa concezione il cervello è una struttura trinitaria (“triune brain”), nel senso che consta di tre formazioni
sovrapposte. Il cervello rettiliano che reagisce al pericolo, è sede di alcune emozioni (paura, terrore, rabbia, tristezza)
e di tutti i comportamenti automatici e ha a che fare con l’autoconservazione e la sopravvivenza. Il cervello limbico
che sente emozioni e sentimenti e il neocervello che ragiona e progetta.
39 Gottman, Intelligenza emotiva per un figlio, Bur 2015 40 Ibidem
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41 D. Goleman, Focus, Rizzoli, 2013, Milano, pag. 101-111 42 Gottman, ibidem.
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La valutazione formativa e sommativa
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