Caratteristiche degli strumenti Modello generale di uno strumento strumentoX Y X grandezza di...
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Caratteristiche degli strumenti
• Modello generale di uno strumento
strumentoX Y
• X grandezza di ingresso
•Y grandezza di uscita
Caratteristiche ideali
• Perfettamente noto il legame tra X e Y operato dallo strumento
• in qualunque circostanza
• quale che sia l’ingresso X
Condizioni operative
• Devono essere specificate le limitazioni entro le quali il modello ideale è valido.
• Queste limitazioni prendono il nome di condizioni operative
• Le condizioni operative riguardano sia la grandezza di ingresso X, sia la grandezza di uscita Y, sia le interazioni dovute ad altri canali.
Intervallo di misura
• Condizione operativa sulla grandezza di ingresso
• E’ l’intervallo di valori della grandezza X di ingresso su cui lo strumento è in grado di operare in modo corretto
• Da questa condizione derivano le specifiche di portato o fondo scala, che indicano il valore massimo del campo di misura
• Oltre all’intervallo di misura, è in genere fornito un altro intervallo sulla grandezza X, maggiore del precedente, che è l’intervallo dei valori della grandezza di ingresso che lo strumento è in grado di tollerare senza rompersi o riportare malfunzionamenti.
• Questo non è un intervallo in cui si ha una misura corretta
Le condizioni ambientali
• Sono la conseguenza dell’interazione con l’ambiente. Le più usuali riguardano i valori di temperatura, pressione ed umidità entro i quali lo strumento opera correttamente o si è in grado di predire le variazioni dei valori dell’uscita
• caratteristiche ambientali operative sequando le condizioni ambientali agiscono variando la grandezza di ingresso X
• Grandezze di influenza quando le condizioni ambientali influenzano direttamente il valore dell’uscita, indipendentemente dal valore X dell’ingresso
• caratteristiche ambientali non operative sono le caratteristiche ambientali che si possono tollerare senza che lo strumento ne abbia danno quando lo strumento non è operativo (magazzinaggio)
• Possono fare parte delle condizioni ambientali anche altre specifiche come: il grado di inquinamento elettromagnetico che lo strumento può tollerare, le variazioni dell’alimentazione, le variazioni del carico sull’uscita, la presenza di atmosfera salina o polveri
• sono poi fornite altre informazioni tecniche riguardanti la presenza di porte di comunicazione, porte ottiche ecc.
EsempioCaratteristiche operative e
ambientali di un termometro digitale
• Measuring range: -50°C to 40°C
• Allowed operational temperature: -20°C to 85°C
• mains voltage: 220 V±15% ; switchable to 115V ; 127V; 240V ±15% ; 50 - 60Hz
• Analog outputs: 0 - 10V (load > 2k) 4 - 20mA (load <600 )
• L’intervallo di temperatura di magazzinaggio è più ampio di quello operativo
• lo strumento deve stare fuori della zona di misura, dove è posto il solo sensore, perché sopporta temperature di intensità inferiore a quelle di misura
• Lo strumento è di vecchio tipo con alimentazione a trasformatore e uscite analogiche (in tensione o in corrente secondo il tipo di carico), non ha porte di comunicazione e quindi non può collegarsi in modo remoto
Misuratore di campo elettrico e magnetico
• Campo di misura in frequenza: 5Hz - 18GHz
• campo elettrico: 0.03V/m - 100kV/m
• campo magnetico: 10 nT - 10 mT
• dinamica: > 100dB
• Risoluzione: 0.01 - 100 V/m0.1 nT - 0.1 mT
• Sensibilità: 0.1 - 1 V/m10 nT - 0.1 mT
• Uscite: LCD display 128128 pixelRS232 con cavo o fibra ottica
• Temperatura operativa: da -10 a +40 °C
• Temperatura di immagazzinamento: da -20 a +70 °C
• Batterie interne: ricaricabili al NiMH (5 1.2 V)
• Tempo di funzionamento: > 20 ore
• Tempo di ricarica < 4 ore (15 minuti di carica per 1 ora di funzionamento)
Caratteristiche statiche e dinamiche
• Il comportamento statico di uno strumento si verifica quando il misurando subisce variazioni molto lente e in assenza di urti, vibraziono o accelerazioni (a meno che una di queste grandezze sia oggetto della misura). In condizioni ambientali specificate e costanti
• Il comportamento statico è descritto dalla caratteristica statica di trasferimento, ossia dal rapporto tra la quantità di uscita e quella di ingresso.
• Le condizioni ambientali normalmente usate prevedono: temperatura 25°C ± 10°C, umidità relativa 90% , pressione atmosferica tra 88 e 108 kPa (880-1080 mbar)
• Caratteristiche dinamiche: sono relative alla risposta del sistema alle variazioni con il tempo del misurando e sono definite (nel caso di modello lineare) dalla funzione di trasferimento caratterizzata di solito da poli. Il grado del denominatore è di solito superiore al primo.
Altre caratteristiche
• Caratteristiche di affidabilità quali:MTTF mean time to failure, è il valore medio di tempo che passa finché si verifica un guastoMTBF mean time between failures
• caratteristiche di sensibilità al rumoreCMRR common mode rejection ratio
• Le caratteristiche statiche sono quelle che definiscono l’utilizzo dello strumento, ossia dicono che grandezze è in grado di misurare e con quali requisiti e prestazioni
• Le caratteristiche dinamiche danno informazioni sulle precauzioni e modalità di uso.
• Le caratteristiche dinamiche informano sul transitorio e quindi sul tempo che l’operatore deve attendere fino che il dato di risposta in uscita sia stabile e utilizzabile.
• In alcuni casi il tipo di segnale presente può portare ad un comportamento di transitorio che lo strumento non è in grado di gestire.
Caratteristiche statiche
• Lo strumento deve effettuare una misura che rispecchi effettivamente il valore della grandezza misurata
• il risultato della misura non deve cambiare se si ripete la misura nelle stesse condizioni
• il risultato della misura non deve cambiare se cambia l’operatore (a parità di altre condizioni)
• Lo strumento deve accorgersi delle variazioni della grandezza di ingresso e indicarle
• Dai requisiti di tipo qualitativo prima visti si è passati a definire delle grandezze che sono riportate nelle specifiche
• Le principali sono: risoluzione, sensibilità, incertezza (accuracy)
Risoluzione
• E’ la più piccola variazione di lettura dello strumento apprezzabile, ossia la più piccola differenza tra le indicazioni lette sullo strumento che può essere distinta in modo significativo
• la risoluzione è il limite che la parte indicatrice dello strumento pone alla rappresentazione numerica che si ha della misura
Strumenti a lettura analogica
• L’indicazione è data da un ago che scorre su una scala fornita di tacche.
• La risoluzione è la minima differenza tra tacche apprezzabile
V0 1 2 3
• Nella figura la risoluzione è 0.2 V
• a volte si preferisce dare una indicazione relativa al valore di fondo scala
• in questo esempio ho 3 Vf.s.
quindi 0.2/3 = 0.067 ossia 6.7% del fondo scala
• Nel caso di indicazione di tipo digitale la risoluzione coincide con la variazione sulla cifra meno significativa del display.
• Esempio: per un display digitale il cui fondo scala è 199.9 mV la risoluzione è 0.1 mV e quella relativa è 0.1/200 = 0.0005 0.05%
Specifiche su indicatori digitali
• Si parla nel caso di indicatori digitali di strumenti a 3½ cifre o a 4½ cifre.
• Una cifra digitale varia tra 0 e 9, le indicazioni prima date significano che il display ha rispettivamente 3 e 4 cifre
• il simbolo ½ indica cha la cifra più significativa non ha la variazione completa tra 0 e 9
Sensibilità
• La risoluzione è legata a come è fatta la parte indicatore, scala o numero di cifre.
• Sembra quindi che si possa aumentare a proprio piacimento la risoluzione infittendo la scala o aumentando il numero di cifre.
• Questo modo di procedere ha senso solo se alla più piccola variazione in lettura corrisponde una effettiva variazione in ingresso
• Il parametro sensibilità dello strumento esprime la variazione della grandezza di uscita rapportata alla variazione della grandezza di ingresso che l’ha provocata
• Si tratta di un parametro incrementale che dipende dal valore della grandezza di ingresso.
x
y
xi
yi
Questa curva rappresenta la caratteristica statica di uno strumento. La pendenza in un punto è la sensibilità
• Se la caratteristica statica è una retta la pendenza e quindi la sensibilità è costante
• Questa è la situazione favorevole che si cerca di realizzare almeno per un limitato campo di valori della grandezza in ingresso
ESEMPIO
• Una pressione di 200 kPa produce una deflessione di 10° sull’ago di un misuratore. La sensibilità dello strumento è10°/200 kPa = 0.05 gradi/kPascal
• Nel caso di strumenti con indicazione digitale il numero di cifre utilizzate corrisponde a quelle effettivamente significative
• Uno strumento digitale che presenti sul fondo scala la lettura 199.9 mV ha una sensibilità su questa scala di 0.1 mV che corrisponde anche alla sua risoluzione
• Le espressioni risoluzione e sensibilità sono usate in altri contesti con diverso significato rispetto a quello visto in relazione ad uno strumento
• Un contesto affine a quello qui visto si ha quando si parla di sensibilità e risoluzione di una misura
• La risoluzione di una misura è legata al numero di cifre significative con cui è espressa ed esprime la possibilità di distinguere tra due misure vicine discriminando tra le due
• La sensibilità di una misura rispetto ad un parametro dà informazioni su come il risultato di una operazione di misura è sensibile alle variazioni di quel parametro
• Si può avere sensibilità rispetto ad un parametro ambientale, rispetto alle variazioni dell’alimentazione, rispetto alle variazioni di un elemento circuitale ecc.
• La sensibilità intesa come minima variazione della grandezza di ingresso che può causare una variazione nell’uscita di uno strumento trova il suo limite inferiore nel rumore che è sempre presente nel sistema di misura. Il rumore a sua volta è influenzato dalla larghezza di banda dello strumento (maggiore larghezza di banda implica maggiore rumore)
Esempio di effetti delle sensibilità
• Un sensore di spostamento con uscita in tensione ha una sensibilità di 10 mV/mm.
• Inoltre esso presenta una sensibilità alle variazioni di temperatura di -0.1 mV/K.
• Il primo dato ci dice che lo spostamento minimo che siamo in grado di apprezzare è 1 mm e provoca una uscita di 10 mV
• Il secondo dato informa che una variazione di un grado nella temperatura provoca una variazione sull’uscita di -0.1 mV
• Quindi se ho un aumento di temperatura di 5°C l’uscita segna un valore di -0.5 mV che corrisponde ad uno spostamento apparente di -0.05 mm. Si tratta di una riduzione nel valore dell’uscita di cui si deve tenere conto
• La sensibilità di uno strumento, come pendenza della sua caratteristica statica, coincide con il parametro noto come guadagno in altri contesti
• La caratteristica statica può presentare essa stessa delle variazioni dovute ad altri parametri, come quelli ambientali
Zero - drift
x
lettura
attuale
nominale
Es: un voltmetro sensibile alla temperatura presenta zero drift
0.5 V/°C
Sensitivity drift
X
lettura
attuale
nominale
Variazione di pendenza
attuale
nominale
x
lettura
Si può avere anche un effetto cumulativo dei due tipi di variazione
Esempio numerico
• Una bilancia è tarata a 20 °C ed ha la seguente caratteristica
Peso kg 0 1 2 3
Deflessione mm 0 20 40 60
A temperatura di 30 °C si ha
Peso kg 0 1 2 3
Deflessione mm 5 27 49 71
Determinare lo zero drift e la sensitivity drift per °C di
variazione della temperatura ambiente
• A 20 °C la caratteristica dello strumento è una retta con Sensitivity = 20 mm/kg
• A 30 °C la caratteristica è una retta che non passa per l’origine e ha una sensitivity = 22 mm/°C
• Bias = 5 mm (zero drift, spostamento dello zero)
• Zero drift/°C = 5/10 = 0.5 mm/°C
• Sensitivity drift = 2 mm/kg
• Sensitivity drift/ °C = 2/10
• = 0.2 (mm/kg)/°C