Capitolo 24 Gli organi di senso 0. 24.1 Nel cervello gli stimoli sensoriali diventano sensazioni e...
-
Upload
elettra-corti -
Category
Documents
-
view
221 -
download
1
Transcript of Capitolo 24 Gli organi di senso 0. 24.1 Nel cervello gli stimoli sensoriali diventano sensazioni e...
Capitolo 24
Gli organi di senso
0
24.1 Nel cervello gli stimoli sensoriali diventano sensazioni e poi percezioni
Le percezioni vengono «costruite» dall’encefalo quando esso analizza le sensazioni e le integra con altre informazioni, formando un’interpretazione mentale o un’interpretazione consapevole del dato sensoriale.
0
Figura 24.1
La recezione sensoriale
24.2 I recettori sensoriali convertono l’energia degli stimoli in potenziali d’azione
• Gli organi di senso contengono cellule recettrici, o recettori sensoriali, specializzate nel captare gli stimoli.
• La ricezione di uno stimolo consiste nella conversione, da parte di una cellula recettrice, di un tipo di segnale (lo stimolo) in un impulso elettrico (trasduzione sensoriale).
0
Potenziali d’azioneAssenza di zucchero Presenza di zucchero
Potenziale d’azioneNeurone sensoriale
Neurotrasmettitore
Potenziale generatore
Recettore sensoriale
Ione
Percorso di trasduzione del segnale Canali
ionici
Membrana del recettore sensoriale
Molecola di zucchero (stimolo)
Lingua
Calice gustativo
Poro gustativo Molecola di zucchero
Recettorisensoriali
Neurone sensoriale
mV
0
5
4
3
2
1
Figura 24.2A
La trasduzione sensoriale, avviene sulla membrana plasmatica del recettore, dove produce un cambiamento nel potenziale di membrana.
0
Recettore dello zucchero
Interneurone «dello zucchero»
Cervello
Calice gustativo
Interneurone «del sale»
Recettore del sale
Neuroni sensoriali
Assenza di zucchero
Aumento della dolcezza
Assenza di sale
Calice gustativo
Aumento della salinitàFigura 24.2B
La frequenza dei potenziali d’azione comunica l’intensità dello stimolo alle corrispondenti aree cerebrali.
• Se ripetutamente stimolati, i recettori tendono a diventare meno sensibili.
• Questo principio è chiamato adattamento sensoriale.
• I recettori innescano un numero minore di potenziali d’azione e, di conseguenza, il cervello può perdere la consapevolezza degli stimoli.
0
24.3 Recettori sensoriali specializzati distinguono cinque categorie di stimoli
Una sezione di pelle umana rivela perché la superficie del nostro corpo è sensibile a una grande varietà di stimoli.
0
Calore
Tocco leggero Dolore Freddo Pelo Tocco
leggero
Epidermide
Derma
NervoTessuto
connettivoMovimento
del peloPressione
forteFigura 24.3A
I recettori dolorifici
• A eccezione del cervello, ogni parte del corpo possiede recettori dolorifici.
• Essi sono in grado di captare anche eccessi di calore e di pressione e la presenza di molecole rilasciate da tessuti danneggiati o infiammati.
0
I termocettori
• I termocettori situati nella pelle sono sensibili sia al caldo sia al freddo.
• Altri sensori, localizzati in profondità, controllano invece la temperatura del sangue.
0
Filamenti del recettore
Neurotrasmettitori presso una sinapsi
Neurone sensoriale
Potenziali d’azione
Potenziali d’azione
Più neurotrasmettitori Meno neurotrasmettitori
I meccanocettori
Ciascun tipo di meccanocettore è stimolato da una diversa forma di energia meccanica: tatto, pressione, tensione dei muscoli, movimento e suono.
0
2 Fluido in movimento in una direzione
3 Fluido in movimento in un’altra direzione
Figura 24.3B
Recettore a riposo1
I chemiocettori
I chemiocettori comprendono sia le cellule sensoriali del naso e dei calici gustativi, sia particolari recettori che individuano le sostanze chimiche che si trovano all’interno del corpo.
0
SE
M 8
0
Figura 24.3C
I recettori elettromagnetici
I recettori elettromagnetici sono sensibili all’elettricità, al magnetismo e alla luce.
0
Occhio
Recettore per gli infrarossi
Figura 24.3D
Il senso della vista24.4 Tra gli invertebrati si sono evoluti molti
tipi di occhi
Uno dei tipi più semplici di organo fotosensibile è la macchia oculare che fornisce informazioni circa l’intensità della luce e la direzione dalla quale proviene.
0
Macchie oculari
Figura 24.4A
Negli invertebrati si sono evoluti due tipi di occhi in grado di formare immagini:
• l’occhio composto, costituito da molti minuscoli rilevatori di luce chiamati ommatidi.
• l’occhio a lente singola.
0
Figure 24.4B, C
24.5 I vertebrati hanno occhi a lente singola
Il globo oculare umano è costituito da una membrana biancastra e resistente (la sclera) la cui parte anteriore trasparente, detta cornea, permette il passaggio della luce e partecipa alla messa a fuoco dell’immagine. I fotorecettori della retina trasducono l’energia luminosa.
0
ScleraCorpo ciliare
Legamento
Cornea
Iride
Pupilla
Umore acqueo
Lenti
Umore vitreo
Coroide
Retina
Fovea (centro del campo visivo)
Nervo ottico
Arteria e vena
Punto ciecoFigura 24.5
24.6 Per la messa a fuoco delle immagini le lenti oculari cambiano posizione o forma
La messa a fuoco dipende dal cristallino: viene regolato da muscoli che lo spostano (se è rigido) o che ne modificano la curvatura (se è elastico).
0
Muscolo ciliare contratto
Legamento allentato
Coroide
Retina
Cristallino
Luce proveniente da un oggetto vicino (raggi divergenti)
Visione da vicino (accomodamento)
Muscolo ciliare rilassatoLegamento contratto
Luce proveniente da un oggetto distante (raggi paralleli)
Visione da lontano
Figura 24.6
COLLEGAMENTI24.7 Le lenti artificiali o la chirurgia possono
correggere alcuni difetti della messa a fuoco
• Tre dei più comuni difetti della vista sono la miopia, l’ipermetropia e l’astigmastismo.
• Le persone con miopia non mettono bene a fuoco gli oggetti lontani, mentre vedono chiaramente gli oggetti vicini: il globo oculare di un miope è più lungo del normale.
• Nell’ipermetropia il globo oculare è più corto del normale e la focalizzazione dell’immagine avviene oltre la retina.
0
0
Forma normale del globo oculare
Punto focaleCristallino
Retina
Lente correttiva divergente
Punto focale
Forma normale del globo oculare
Punto focale
Lente correttiva convergente
Punto focale
Figure 24.7A, B
Le lenti correttive fanno divergere leggermente i raggi luminosi provenienti dagli oggetti lontani prima che essi arrivino all’occhio.
Retina
24.8 I fotocettori dell’occhio umano sono i coni e i bastoncelli
• I coni vengono stimolati dalla luce intensa e sono in grado di distinguere i colori.
• I bastoncelli sono estremamente più sensibili alla luce e ci consentono di vedere nella debole luce notturna.
0
Corpo cellulareBastoncello
Cono
Membrane discoidali contenenti pigmenti visivi
Terminazioni sinapticheFigura 24.8A
0
Cono Bastoncello
FotorecettoriNeuroni
Retina
Fibre del nervo ottico
Nervo ottico
Retina
Figura 24.8B
Coni e bastoncelli assorbono la luce e inviano potenziali d’azione al cervello.
Il senso dell’udito e l’equilibrio24.9 Nell’orecchio le onde sonore vengono
amplificate e trasformate in impulsi nervosi
L’anatomia dell’orecchio
L’orecchio esterno è costituito dal padiglione auricolare e dal condotto uditivo: entrambi raccolgono e convogliano le onde sonore verso il timpano, una membrana che separa l’orecchio esterno dall’orecchio medio.
0
Orecchio esterno Orecchio interno
Padiglione auricolare
Condotto uditivo
Tromba di Eustachio
Orecchio medio
Timpano
Figura 24.9A
0
Staffa Ossa del cranioCanali semicircolari (mantenimento dell’equilibrio)
Nervo acustico, diretto al cervello
Incudine
Martello
Timpano Finestra ovale (dietro la staffa)
Tromba di Eustachio
Coclea
Figura 24.9B
Sollecitato dalle onde sonore, il timpano inizia a vibrare e trasmette queste onde ai tre ossicini dell’orecchio medio; le vibrazioni passano poi attraverso il liquido della coclea nell’orecchio interno.
0
Canale mediano Osso
Canale superiore
Nervo acustico
Organo del Corti
Canale inferiore
Cellule ciliate Membrana tettoria
Neuroni sensoriali
Al nervo acusticoMembrana basilareSezione trasversale della coclea Figure 24.9C, D
Le vibrazioni nel liquido della coclea piegano una serie di cellule ciliate dell’organo di Corti in contatto con la membrana tettoria. I neuroni sensoriali posti alla base delle cellule ciliate trasportano, attraverso il nervo acustico, i potenziali d’azione dall’organo di Corti al cervello.
0
Condotto uditivo
Padiglione auricolare
Timpano Martello, incudine e staffa
Finestra ovale
Canali coclearisuperiore e mediano inferiore
Amplificazione nell’orecchio
medio
Organo di Corti
stimolato
TempoUna
vibrazione
Ampiezza
Orecchio esterno Orecchio medio Orecchio interno
Com
pre
ssio
ne
Figura 24.9D
La funzione acustica dell’orecchio
Le vibrazioni prodotte dalle onde sonore vengono amplificate mentre sono trasferite attraverso l’orecchio.
La percezione del volume e del tono dei suoni
• A un volume maggiore corrisponde un’ampiezza maggiore delle onde di compressione generate: le onde sonore di ampiezza maggiore producono vibrazioni più forti e, di conseguenza, i neuroni sensoriali generano più potenziali d’azione.
• Il tono del suono dipende invece dalla frequenza delle onde sonore: ogni regione della membrana basilare è sensibile a una particolare frequenza di vibrazioni.
0
24.10 Nell’orecchio interno hanno sede i nostri organi dell’equilibrio
• Nel corpo umano esistono due gruppi di recettori per l’equilibrio situati su ciascun lato del cranio, nell’orecchio interno.
• I recettori si trovano vicino alla coclea in cinque strutture piene di liquido, costituite da tre canali semicircolari e da due concamerazioni dette orticolo e sacculo.
0
0
Figura 24.10
Canali semicircolari
NervoCoclea
Orticolo
Sacculo
Flusso del liquido
Cupola
Flusso del liquido
Cupola
Ciglia
Cellula ciliata
Fibre nervose
Direzione del movimento del corpo
Queste strutture sono adibite al senso dell’equilibrio e possono percepire movimenti in tutte le direzioni dello
spazio.
COLLEGAMENTI24.11 La causa dei disturbi provocati dal
movimento è un conflitto di segnali tra l’orecchio interno e il senso della vista
I disturbi dovuti al movimento (chinetosi) derivano dal fatto che il cervello riceve segnali (provenienti dai recettori dell’equilibrio posti nell’orecchio interno) che sono in contrasto con i segnali provenienti da altri recettori, in genere dagli occhi.
0
Il senso dell’olfatto e del gusto24.12 I recettori del gusto e degli odori
captano la presenza di sostanze nelle soluzioni o nell’aria
I nostri sensi dell’olfatto e del gusto dipendono da cellula recettrici che captano le sostanze chimiche presenti
nell’ambiente.
0
Potenziali d’azione
Bulbo olfattivo
Osso
Cellula epiteliale
Cellula chemiocettrice
CigliaMuco
Cervello
Cavità nasale
Figura 24.12
Il senso dell’olfatto
• I chemiocettori del naso individuano le molecole disperse nell’aria.
• Nel naso, ogni cellula recettrice può captare uno dei cinquanta tipi principali di odori.
0
Il senso del gusto
• I recettori dei calici gustativi rilevano le molecole in soluzione.
• Oltre ai quattro gusti che ci sono più familiari, cioè il dolce, il salato, l’acido e l’amaro, gli scienziati hanno scoperto che esiste un quinto sapore prevalente, che hanno chiamato umami (che in giapponese significa «delizioso»).
0
COLLEGAMENTI24.13 Il nostro senso del gusto può cambiare
con l’età
• Con l’età la sensibilità per i diversi sapori decresce.
• La percezione gustativa varia anche da persona a persona.
0
24.14 Il sistema nervoso centrale abbina gli stimoli sensoriali con le risposte appropriate
Il sistema nervoso mette in collegamento la ricezione dello stimolo con la risposta:
• Riceve informazioni sotto forma di potenziali d’azione;
• Integra le informazioni, programmando una risposta;
• Trasmette potenziali d’azioni che causano una reazione appropriata.
0
Figura 24.14