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1 Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici.blu, Zanichelli editore 2017
Capitolo 2
La misura
Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici.blu, Zanichelli editore 2017
2 Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici.blu, Zanichelli editore 2017
Gli strumenti di misura
Possono essere digitali o analogici:
la risposta di uno strumento
digitale varia con discontinuità
(a scatti) al variare della
grandezza misurata e appare
sul display come una sequenza
di cifre:
la risposta di uno strumento
analogico varia con continuità
al variare della grandezza
misurata e in genere si legge
su una scala graduata:
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La precisione di uno strumento
La precisione di uno strumento di misura è un indice
della qualità dello strumento.
Uno strumento è preciso se:
misurando più volte la stessa grandezza, fornisce
sempre lo stesso risultato;
le sue misure sono in accordo con quelle di altri
strumenti, noti come affidabili e presi come
riferimento.
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Il campo di misura di uno strumento
Il campo di misura di uno strumento è l’insieme dei valori
che esso è in grado di misurare.
La portata è il valore massimo
che può essere misurato da uno
strumento il cui campo di misura
comincia dal valore zero.
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La sensibilità di uno strumento
La sensibilità di uno strumento è la minima variazione
che può rilevare tra i valori della grandezza in esame
N.B.: non è detto che lo strumento più sensibile sia anche
il più preciso!
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La prontezza di uno strumento
La prontezza di uno strumento indica la rapidità con cui
esso risponde a una variazione della grandezza misurata.
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L’incertezza delle misure
E’ impossibile ottenere una misura esatta: a ogni misura
è associata un’incertezza.
L’incertezza ha due cause:
la sensibilità limitata dello strumento di misura
gli errori inevitabili del processo di misurazione
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L’incertezza dovuta allo strumento
Se la sensibilità del righello
è un millimetro, i decimi di
millimetro sono incerti.
Se la sensibilità del calibro è
un decimo di millimetro, i
centesimi di millimetro
restano incerti.
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Gli errori casuali
Gli errori casuali variano in modo imprevedibile da una
misurazione all’altra e influenzano il risultato a volte per
eccesso, altre per difetto.
Errori casuali tipici sono:
start/stop del cronometro in
ritardo/anticipo;
l’allineamento dell’oggetto da
misurare con lo zero dello
strumento;
l’errore di parallasse, causato
dal disallineamento tra gli
occhi e l’indice dello
strumento (analogico).
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Gli errori sistematici
Gli errori sistematici alterano le misure sempre per
eccesso o sempre per difetto.
Possono essere dovuti a:
malfunzionamento dello strumento
(es.: cronometro o bilancia tarati
male);
processo di misurazione (es.: starter
con pistola a salve invece che pistola
elettronica).
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Come esprimere una misura
Per tener conto dell’incertezza della misura, il risultato di
una misurazione deve sempre essere espresso nella forma:
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L’incertezza di una misura singola
Quando si misura una grandezza una sola volta:
il valore della grandezza è la risposta fornita dallo
strumento;
l’incertezza della misura è la sensibilità dello
strumento stesso.
x
x
x
Esempio:
indica che una massa m è compresa tra:
e
0,18 0,01 kgm
0,18 0,01 kg = 0,17 kgm 0,18 0,01 kg = 0,19 kgm
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L’incertezza di una misura ripetuta
Quando si misura una grandezza per n volte nelle
medesime condizioni e si ottengono i valori :
come valore della grandezza si deve scegliere il
valore medio, definito come: x
x
1 2, ,...., nx x x
Il valore medio
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L’incertezza di una misura ripetuta
Di solito, in una misura ripetuta, si assume come
incertezza il valore più grande tra:
la sensibilità dello strumento e
la semidispersione massima, definita come:
La semidispersione massima
x
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Il risultato di una misura ripetuta
Esprimiamo correttamente il risultato della
misura sperimentale della durata di cinque
oscillazioni di un pendolo:
valore medio:
14,5 14,7 14,4 14,6 14,5 14,3 s14,5 s
6t
semidispersione massima: 14,7 14,3 s
0,2 s2
e
Poiché e è maggiore della sensibilità del cronometro (0,1 s)
l’incertezza Quindi:
t t t
.t e 14,5 s 0,2 st t t
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L’analisi statistica dei dati sperimentali
Per ridurre l’incertezza di una misura soggetta a errori
casuali è necessario raccogliere un numero elevato di dati.
All’aumentare dei dati a disposizione,
l’istogramma tende ad assumere la
forma a campana descritta
matematicamente dalla curva di
Gauss:
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La curva di Gauss
La curva di Gauss ha le seguenti proprietà:
è simmetrica;
è centrata nel valor medio della
grandezza ;
contiene oltre i 2/3 dei valori di
nell’intervallo tra e , dove:
xx
xx x
(«sigma») è lo scarto quadratico medio:
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Il risultato di una misura sperimentale
Dati raccolti
nell’esperimento di
caduta di una pallina:
valore medio: 1,35 st
semidispersione massima: max min1,59 1,15 s
0,22 s2 2
t te
Scegliendo anzichè e (entrambi maggiori della sensibilità del
cronometro) si riduce l’incertezza della misura. Quindi il risultato
espresso nella forma corretta è:
0,09 s
1,35 s 0,09 st t t
La sensibilità del cronometro usato è 0,01 s.
scarto quadratico medio:
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L’incertezza relativa
L’incertezza relativa è un indice della precisione della misura:
più è piccola, più la misura è precisa.
Si definisce incertezza relativa il rapporto er tra incertezza
e valore:
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L’incertezza relativa - esempio
Quale delle due
misure è più
precisa?
5 kg 10,004
1250 kg 250
auto
r
me
m
0,1 hg 10,02
5,0 hg 50
pasta
r
me
m
La misura della massa dell’automobile è più precisa, anche
se ha un’incertezza più grande.
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L’incertezza percentuale
L’incertezza percentuale e% è l’incertezza relativa
espressa in forma percentuale:
Esempio:
% 0,004 100 % 0,4%autoe
% 0,02 100 % 2%pastae
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L’incertezza di una misura indiretta
Date due misure:
valgono le seguenti formule:
, a a a b b b
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Le cifre significative
Per la cifra 0 valgono le seguenti regole:
è significativa quando è compresa tra cifre diverse da 0,
quando è alla fine del numero, quando è dopo la virgola
(es.: 32,0 ha tre cifre significative);
non è significativa quando è all’inizio del numero
(es.: 0,032 ha due cifre significative).
Le cifre significative di una
misura sono le cifre certe e la
prima cifra incerta.
914 4 mm
cifre certe
cifra incerta
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L’arrotondamento
L’approssimazione può essere:
per difetto quando la prima delle cifre eliminate è 0,1, 2,
3, o 4 (es.: da 12,436 a 12,4);
per eccesso quando la prima delle cifre eliminate è 5, 6,
7, 8 o 9. In questo caso si aumenta di una unità la cifra
che la precedeva (es.: da 2,625 a 2,63).
Se le cifre eliminate sono prima della virgola, devono
essere sostituite con degli zeri (es.: da 11035,3 a 11040)
Arrotondare un numero significa sostituirlo con un altro che
abbia meno cifre significative e che meglio approssimi il
numero originale.
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Le cifre significative di una misura
Per scrivere la misura di una grandezza, valgono le
seguenti regole:
l’incertezza della misura si arrotonda di solito a una cifra
significativa;
il valore della grandezza si arrotonda in modo che la sua
ultima cifra significativa sia nella stessa posizione di
quella dell’incertezza.
Esempio: se t = 18,26 s con incertezza pari a 0,2 s, si
arrotonda il suo valore in modo che abbia una
sola cifra dopo la virgola:
18,3 0,2 st
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Le cifre significative nelle operazioni
Eseguendo operazioni sulle misure, occorre considerare le
rispettive incertezze, che si riflettono nelle cifre significative
dei dati e del risultato.
Valgono le seguenti regole:
moltiplicazione e divisione di una misura per un
numero: il risultato ha lo stesso numero di cifre
significative della misura (es.: );
moltiplicazione e divisione di misure: il risultato ha lo
stesso numero di cifre significative della misura meno
precisa (es.: ).
Moltiplicazione e divisione
5,87 s 4 23,5 s
48,2 km : 3,7524 h 12,8 km/h
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Le cifre significative nelle operazioni
addizione e sottrazione di misure: sono significative
solo le cifre che si ottengono come somma o differenza
di cifre significative
Addizione e sottrazione
1, 1 3 kg +
0, 5 2 8 kg =
1, 6 5 8 kg
?Esempio: La terza cifra decimale del risultato
non è significativa perché il primo
addendo non ha una cifra
significativa in corrispondenza.
Il risultato deve essere arrotondato a tre cifre significative:
1,13 kg + 0,528 kg = 1,66 kg
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Le misure in un esperimento
Una legge fisica è una relazione matematica che lega due
o più grandezze e che descrive un fenomeno.
Ogni legge fisica deve essere verificata con esperimenti.
I dati
sperimentali
sono
costituiti da
misure e
incertezze.
I dati sperimentali
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Il grafico sperimentale
Partendo dal valore del punto sperimentale, in
orizzontale si riportano le incertezze della
grandezza indicata in ascissa, in verticale
quelle della grandezza in ordinata.
In un grafico sperimentale una coppia di dati è
rappresentata da un rettangolo.
I dati sperimentali possono
essere rappresentati in un
grafico in cui si evidenziano le
barre di errore, che indicano le
incertezze di ogni misura.
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L’analisi del grafico sperimentale
Mediante procedimenti
matematici, si traccia la curva
che meglio approssima i dati
sperimentali. Tale curva indica
la tipologia di relazione che
lega le due variabili.
Nell’esempio, la curva che taglia tutti i rettangoli che rappresentano
le coppie di dati è una retta passante per l’origine.
Poiché la retta passante per l’origine è il grafico che descrive una
relazione di proporzionalità diretta, ciò significa che i dati
sperimentali dimostrano che la grandezza riportata in ordinata è
direttamente proporzionale a quella in ascissa.