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Condominio ACQUARIO – fabbricato 29 Via Alberto Ascari 211 … 311 – 00142 ROMA STUDIO TECNICO ing Maurizio Manzoni - ROMA CAPITOLATO TECNICO condominio ACQUARIO LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEI PROSPETTI ESTERNI DEL FABBRICATO 29 Roma, dicembre 2013

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STUDIO TECNICO ing Maurizio Manzoni - ROMA

CAPITOLATO TECNICO

condominio ACQUARIO

LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA

DEI PROSPETTI ESTERNI DEL FABBRICATO 29

Roma, dicembre 2013

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INDICE GENERALE Parte prima CAPITOLATO GENERALE pag 3 Parte seconda CAPITOLATO SPECIALE pag 18

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CAPITOLATO GENERALE

INDICE

art 1 OGGETTO DELL’APPALTO pag 4

art 2 PRESCRIZIONI GENERALI E MODO D’APPALTO pag 4

art 3 DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO pag 4

art 4 CONDIZIONI COMUNI A TUTTI I LAVORI pag 5

art 5 ORDINE DA TENERSI NELL’ANDAMENTO DEI LAVORI pag 5

art 6 ASSICURAZIONE E TUTELA FISICA DEI LAVORATORI pag 5

art 7 ONERI E OBBLIGHI DIVERSI A CARICO DELL’APPALTATORE pag 7

art 8 ONERI A CARICO DEL CONDOMINIO pag 9

art 9 LAVORI EVENTUALI NON PREVISTI pag 9

art 10 DANNI DI FORZA MAGGIORE pag 10

art 11 OSSERVANZA DI LEGGI E REGOLAMENTI pag 10

art 12 DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE pag 10

art 13 QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI pag 10

art 14 MODALITA’ DI ESECUZIONE DEI LAVORI pag 11

art 15 TRASGRESSIONI pag 11

art 16 ONERI E NORME DI MISURAZIONE pag 12

art 17 LAVORI PREPARATORI pag 12

art 18 PROVE SUI MATERIALI pag 12

art 19 CAMPIONATURA pag 12

art 20 CONSEGNA DEI LAVORI pag 12

art 21 PROGRAMMA DEI LAVORI pag 13

art 22 ULTIMAZIONE DEI LAVORI pag 13

art 23 SOSPENSIONE DEI LAVORI pag 14

art 24 PROROGHE pag 14

art 25 PENALE pag 14

art 26 PREZZI DI APPALTO E LORO REVISIONE pag 15

art 27 IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI pag 15

art 28 MODALITA’ DI PAGAMENTO pag 16

art 29 CONTO FINALE pag 16

art 30 COLLAUDO pag 17

art 31 REVISIONE PREZZI pag 17

art 32 DIVIETO DI SUBAPPALTO pag 17

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art 1 OGGETTO DELL’APPALTO

Il presente Capitolato stabilisce norme, prescrizioni ed oneri generali e determina le condizioni tecniche normali per l'esecuzione e la valutazione dei lavori di manutenzione dei prospetti esterni, nonché delle opere di risanamento dei volumi tecnici e varie da eseguirsi nel Condominio ACQUARIO fabbr. 29 – via Alberto Ascari 211-311, ROMA. L’appalto verrà regolato secondo le condizioni stabilite dal presente Capitolato del quale l’Impresa riconosce di aver preso completa ed esatta conoscenza.

art 2 PRESCRIZIONI GENERALI E MODO D’APPALTO

Per quanto riguarda l'ammontare dell'appalto, il sistema per esso adottato, le modalità per i pagamenti, il tempo utile per la ultimazione dei lavori, la penale in caso di ritardo, il conto finale, valgono le disposizioni particolari contenute nella prima parte del presente capitolato (Capitolato Generale). Tutti i lavori verranno eseguiti con la piena osservanza sia delle descrizioni delle opere che delle prescrizioni particolari, contenute nella seconda parte (Capitolato Speciale). L’impresa dovrà formulare l’offerta in base al proprio esame dei lavori, così come descritto, ed a seguito di sopralluoghi, controlli e proprie valutazioni. L’impresa pertanto dovrà verificare la congruenza delle quantità in relazione all’offerta che sarà considerata comprensiva di tutte le valutazioni quantitative effettuate, senza che l’impresa possa, in fase successiva, pretendere nulla per eventuali differenze nelle quantità a forfait, indicate nel computo metrico.

art 3 DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO Fanno parte integrante del contratto in quanto applicabili:

1. Il capitolato generale di appalto per le opere pubbliche di competenza del Ministero dei Lavori Pubblici approvato con D.M.LL.PP. n. 145/2000;

2. Il Regolamento per la direzione, contabilità e collaudazione dei lavori dello Stato, che sono nelle attribuzioni del Ministero dei Lavori Pubblici. approvato con legge 109/94 e successive varianti ed integrazioni, con l'avvertenza che le attribuzioni demandate agli Ispettori Superiori del Genio Civile col detto Regolamento, si intendono deferite ai Tecnici del Condominio;

3. Il presente Capitolato – Generale, Speciale e relativi allegati – gli importi parziali dei lavori e l'elenco dei prezziari di riferimento;

4. Il computo metrico delle lavorazioni. Oltre le leggi, decreti e regolamenti citati nel testo del presente capitolato l’impresa è tenuta ad osservare tutte le normative in vigore al momento dell’esecuzione dei lavori, nonché tutte le disposizioni che regolano gli appalti dipendenti dall'Amministrazione dei Lavori Pubblici, quelle che in materia saranno emanate dal competente Ministero, se ed in quanto non siano modificate dal presente Capitolato e dalle clausole specifiche contrattuali.

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art 4 CONDIZIONI COMUNI A TUTTI I LAVORI

L'esecuzione di qualsiasi lavoro verrà condotta con la massima precisione conformemente alle prescrizioni del presente capitolato nonché alle disposizioni che verranno impartite dalla Direzione dei Lavori. L'Impresa appaltatrice ha l'obbligo di osservare tutte le migliori pratiche dell'arte e della tecnica costruttiva; è obbligo dell'Impresa uniformarsi, a propria cura e spese, a tutte le prescrizioni di legge ed ai Regolamenti Comunali, vigenti e futuri, in materia di esecuzione di lavori edilizi nonché di polizia urbana, igiene, ed in particolare alle leggi ed ai Regolamenti per la prevenzione degli infortuni. Sono a carico dell'impresa tutte le opere provvisionali, ponteggi, protezioni e qualsiasi altro onere. L'Impresa adotterà, a sua cura e spese, speciali precauzioni per la esecuzione delle opere di qualsiasi lavoro ed operazioni lungo le vie pubbliche, le aree private anche di pubblico passaggio, e per evitare danni alle opere già realizzate. L'Impresa è contrattualmente responsabile della perfetta rispondenza delle dimensioni e parti d'opera ai tipi di progetto ed alle indicazioni contenute nei vari ordini di servizio della Direzione Lavori per modo che dovrà, a sua cura e spese, demolire e ricostruire quanto risultasse errato. L'Impresa ha l'obbligo di mettere a disposizione della Direzione Lavori, senza creare difficoltà e senza speciale compenso, propri ponti di servizio, andatoie e mezzi d'opera per tutti quei lavori, di qualunque natura ed entità, che il Condominio ritenesse di eseguire direttamente o a mezzo di altre imprese. Si precisa che con la dizione "Condominio" si intende il Condominio “ACQUARIO- Fabbricato F29” di via Alberto Ascari – Roma.

art 5 ORDINE DA TENERSI NELL’ANDAMENTO DEI LAVOR I In genere l'Impresa avrà facoltà di sviluppare i lavori nel modo che crederà più conveniente per darli perfettamente compiuti nel termine contrattuale, purché, a giudizio della Direzione Lavori, le soluzioni non siano pregiudizievoli alla buona riuscita delle opere ed agli interessi del Condominio. Questo si riserva, in ogni caso, il diritto di stabilire l'esecuzione di un determinato lavoro entro un congruo termine di tempo perentorio o di disporre l’ordine di esecuzione dei lavori nel modo che riterrà più conveniente senza che l’Impresa possa rifiutarsi.

art 6 ASSICURAZIONE E TUTELA FISICA DEI LAVORATO RI E' obbligo contrattuale a totale carico dell'Impresa l'adempimento delle seguenti prestazioni, il cui esito dovrà essere fornito al Condominio e alla Direzione Lavori:

1. La documentazione di avvenuta denuncia agli Enti previdenziali (inclusa la Cassa Edile, assicurativi ed anti-infortunistici) D.U.R.C. (documento unico di regolarità contributiva) deve essere presentata alla Direzione dei Lavori prima dell'inizio dei lavori e comunque entro trenta giorni dalla data del verbale di consegna degli stessi.

2. La trasmissione alla Direzione dei Lavori delle copie dei versamenti contributivi previdenziali ed assicurativi, nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti

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della contrattazione collettiva, deve essere effettuata dall'Impresa con cadenza trimestrale.

3. La Direzione dei Lavori procederà, tuttavia, alla verifica di tali versamenti in sede di emissione dei singoli stati di avanzamento dei lavori.

4. Nella documentazione posta a base di appalto è previsto il "Piano di Sicurezza e di Coordinamento" predisposto dal Committente ai sensi dei D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008, che costituisce parte integrante del contratto di appalto, l’Impresa dovrà mettere a disposizione dei rappresentanti per la sicurezza copia del Piano di Sicurezza e di Coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza almeno dieci giorni prima dell'inizio dei lavori.

L'Impresa Appaltatrice è tenuta ad attuare quanto previsto dal D.Lgs. di cui sopra e più precisamente: Prima dell'inizio dei lavori:

• presenta al "Coordinatore per l'Esecuzione dei Lavori" le proposte di integrazione al "Piano di Sicurezza e di Coordinamento", ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza e della propria organizzazione. In nessun caso, le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei costi pattuiti;

• consulta preventivamente i rappresentanti per la sicurezza e fornisce loro i necessari chiarimenti sui Piani di Sicurezza e di Coordinamento ricevendone, eventualmente, proposte al riguardo;

• affigge in maniera visibile presso il cantiere, la notifica preliminare all'organo di vigilanza competente.

Nel corso dei lavori: � attua quanto previsto nel piano di sicurezza e di coordinamento; � mantiene il cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità; � cura le condizioni di movimentazione dei vari materiali; � cura la manutenzione ed il controllo, prima dell'entrata in servizio e periodicamente,

degli impianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;

� sceglie l'ubicazione dei posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso definendo vie o zone di spostamento o dì circolazione;

� adegua, in funzione dell'evoluzione dei cantiere, la durata effettiva da attribuire ai vari tipi di lavoro o fasi di lavoro;

� delimita ed allestisce le zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali e di sostanze pericolose;

� cura la cooperazione tra datore di lavoro e lavoratori autonomi e/o subappaltatori; � cura le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all'interno o in prossimità

del cantiere; � adotta le misure conformi alle prescrizioni di sicurezza e di salute; � cura le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi coordinandosi, se del caso,

con il committente o il responsabile dei lavori; � consulta preventivamente i rappresentanti per la sicurezza sulle modifiche

significative da apportarsi al piano di sicurezza; � cura che stoccaggio ed evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano

correttamente.

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art 7 ONERI ED OBBLIGHI DIVERSI A CARICO DELL’AP PALTATORE Oltre agli oneri specificati nel presente capitolato, saranno a carico dell'Impresa appaltatrice gli oneri ed obblighi seguenti:

1. La formazione dell'area di cantiere attrezzata in maniera da assicurare una perfetta e rapida esecuzione di tutte le opere da realizzare, la recinzione dell'area su cui insiste il cantiere stesso secondo quanto verrà richiesto dalla Direzione Lavori, nonché la pulizia e la manutenzione su tutta l'area di pertinenza dei lavori.

2. La fornitura, a proprie spese, e la esposizione della prescritta tabella indicante il nominativo del Condominio, l'oggetto dell'appalto, gli estremi della autorizzazione del Sindaco ad eseguire i lavori, l'impresa esecutrice, il Direttore dei Lavori e l'Assistente, nonché il Coordinatore per la sicurezza.

3. La sorveglianza nell'area di cantiere, con il personale necessario ed il controllo e la eventuale protezione di tutti i materiali in esso esistenti, ciò fino alla data stabilita in contratto per il collaudo. L'impresa non potrà richiedere alcunchè per la eventuale mancanza di materiali o proprie attrezzature di cantiere.

4. La fornitura di attrezzi e strumenti per rilievi, tracciamenti e misurazioni relative alle operazioni di consegna, verifica, contabilità e collaudo dei lavori.

5. L'esecuzione, a sue spese, presso gli Istituti che saranno prescelti dalla Direzione Lavori, di tutte le esperienze e saggi, che dalla medesima saranno ritenuti necessari, sui materiali impiegati o da impiegarsi nelle opere.

6. La fornitura e la manutenzione dei cartelli di avviso e lumi per i segnali notturni nei punti prescritti e quanto altro, a scopo di sicurezza, venisse particolarmente indicato dalla Direzione Lavori e dal progetto per la Sicurezza nel Cantiere, nonché quanto richiesto dal Coordinatore per la Sicurezza.

7. Qualora richiesti dal Condominio, la fornitura ed installazione di fari notturni per l’illuminazione dei ponteggi.

8. La costruzione, il regolare mantenimento e lo smontaggio dei ponti di servizio, delle impalcature e delle costruzioni provvisorie di qualsiasi genere occorrente sia per l'esecuzione di tutti indistintamente i lavori, che per assicurare l'incolumità degli operai e quella dei condomini; inoltre sono a suo carico gli oneri per gli sfridi, deperimenti e perdite delle strutture (legname, ferro, ecc.), costituenti i ponti, le impalcature e costruzioni provvisorie.

9. Il pagamento delle eventuali tasse per concessione di permessi comunali per le occupazioni temporanee del suolo e delle aree necessarie ai lavori e per le provviste; anche per impianti di cantiere sussidiari, per opere provvisionali, per strade di accesso, nonché per passi carrabili.

10. Il risarcimento ai proprietari, od a terzi, per danni verificatisi in conseguenza sia dei depositi, impianti ed opere di cui al precedente numero, sia dello scarico delle acque di qualsiasi natura nonché per danni causati da qualsiasi manovra in dipendenza di detti impianti e da scarichi e carichi dei materiali in generale anche da/su mezzi di trasporto.

11. L'osservanza delle vigenti disposizioni legislative e di quelle che potranno intervenire in corso d'opera, nonché dei contratti collettivi di lavoro riguardanti l'impiego della mano d'opera e le assicurazioni obbligatorie degli operai, il pagamento dei contributi messi a carico dei datori di lavoro, l'assunzione di tutti gli operai tramite gli Uffici all'uopo preposti e quanto altro previsto dai contratti collettivi di lavoro.

12. L'esibizione, al Condominio, al momento della firma del contratto di appalto, della documentazione riguardante la regolare posizione degli operai, copia della polizza di incendio dei lavori e responsabilità civile, copia del certificato di iscrizione alla

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C.C.I.A.A., il numero della partita I.V.A., la posizione della Cassa Edile, INPS, INAIL, nonché adeguata polizza assicurativa in grado di coprire tutto quanto previsto nel lavoro in oggetto, il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) positivo da cui si rilevi le posizioni della Cassa Edile, INPS, INAIL, nonché adeguata polizza assicurativa in grado di coprire tutto quanto previsto nel lavoro in oggetto.

13. L'Impresa appaltatrice è responsabile anche dell'osservanza delle norme precedenti nei confronti dei dipendenti di Ditte incaricate ad eseguire talune lavorazioni. Il fatto che il subappalto non sia autorizzato, non esime l'appaltatore dalle responsabilità di cui al comma precedente e ciò senza pregiudizio degli altri diritti del Condominio. Sono considerati subappalti le commesse date dall’appaltatore ad altre Imprese per la fornitura anche in opera delle opere provvisionali, quali ponteggi, impianti idrici, elettrici e simili che si eseguono a mezzo di Ditte specializzate.

14. Il Condominio, in caso di violazione delle precedenti norme previa comunicazione all'Impresa appaltatrice delle inadempienze, ad essa accertate o ad essa denunciate all'Ispettorato del Lavoro, potrà sospendere il pagamento per un ammontare corrispondente, fino a che la vertenza non sia stata definita. Per tale sospensione o ritardo di pagamenti l'Appaltatore non può opporre eccezione al Condominio, neanche a titolo di risarcimento.

15. La fornitura di fotografie prima dell'inizio delle opere, alla fine ed in corso nei vari periodi dell'appalto, nel numero, tipo e dimensioni che saranno di volta in volta, indicati dalla Direzione Lavori.

16. Il libero accesso al cantiere, il passaggio nello stesso alle persone addette ed a qualunque altra Impresa alla quale siano stati affidati lavori, non compresi nel presente appalto, purché autorizzata dal Condominio, ed alle persone che eseguono lavori per conto diretto dell'Amministrazione stessa nonché a richiesta della Direzione Lavori. L'uso parziale o totale, da parte di dette Imprese o persone, dei ponti di servizio, impalcature, costruzioni provvisorie e degli apparecchi di sollevamento per tutto il tempo occorrente all'esecuzione dei lavori che il Condominio intenderà eseguire direttamente ovvero a mezzo di altre ditte, dalle quali come dal Condominio, l'Impresa non potrà pretendere compensi di sorta.

17. L'obbligo di provvedere a sua cura e spese, sotto la sua completa responsabilità, al ricevimento in cantiere, scarico e trasporto nei luoghi di deposito, alla buona conservazione e perfetta custodia dei materiali, di forniture e provviste tutte. I danni che, per cause dipendenti dall'Impresa o per sua negligenza, fossero apportati ai materiali forniti ed ai lavori conclusi da altre Ditte dovranno essere riparati a carico esclusivo dell'Impresa appaltatrice.

18. La manutenzione di tutte le opere sino al compimento del collaudo. Pertanto, a seguito di constatazione di danni da parte del Condominio, l'Impresa dovrà provvedere alle riparazioni necessarie entro sette giorni dalla avvenuta comunicazione. Trascorso inutilmente il termine predetto, il Condominio è autorizzato ad eseguire i lavori richiesti, tramite altra impresa, addebitando gli oneri alle competenze delle rate a saldo.

19. In particolare si stabilisce che: � Entro una settimana dall'ultimazione dei lavori l’impresa dovrà

completamente sgombrare il cantiere dai materiali, mezzi d'opera, ponteggi, impalcature, impianti, e quanto altro di sua proprietà;

� Per tutta la durata dei lavori, per l'Impresa, dovrà essere presente un tecnico qualificato regolarmente iscritto all'albo professionale. Questi dovrà avere la competenza specialistica per le opere previste in contratto e ricevere gli

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ordini di servizio impartiti dalla Direzione Lavori e dal Coordinatore per la Sicurezza, rilasciandone copia firmata per ricevuta;

� E’ obbligo dell'Impresa appaltatrice adottare, nell'esecuzione di tutti i lavori, i procedimenti e le cautele necessarie per garantire la vita e l'incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori e dei terzi, nonché per evitare danni sia a beni pubblici che privati;

� Ogni più ampia responsabilità, in caso di infortuni, ricadrà pertanto sull’Impresa;

� L’impresa dichiara espressamente che tutti gli obblighi ed oneri sopra specificati sono stati considerati nello stabilire il prezzo dei lavori.

Le eventuali spese occorrenti per la registrazione del contratto sono a carico dell’Impresa aggiudicatrice dell'appalto.

art 8 ONERI A CARICO DEL CONDOMINIO Sono a carico del Condominio: � La fornitura di acqua ed energia elettrica per tutto il periodo del cantiere. � Uso di un locale da adibire a ripostiglio e spogliatoio degli operai e un servizio

igienico. � Le spese e le formalità per la richiesta delle necessarie o eventuali autorizzazioni

ad eseguire le opere appaltate. � Le spese relative alla Direzione dei Lavori. � Le spese per il collaudo delle opere. � Le spese relative al Coordinatore in materia di sicurezza e di salute, durante la

progettazione dell’opera: “Coordinatore per la Progettazione”. � Le spese relative al Coordinatore in materia di sicurezza e di salute, durante la

realizzazione dell’opera: “Coordinatore per l’esecuzione dei lavori”. � L’I.V.A. di legge.

art 9 LAVORI EVENTUALI NON PREVISTI L’Appaltatore ha l’obbligo di eseguire i lavori eventuali non previsti, per i quali non si trovino le indicazioni nel presente capitolato; pertanto essi verranno valutati con nuovi prezzi da stabilirsi e concordarsi come di seguito indicato. I lavori saranno eseguiti, in aggiunta a quelli già appaltati, con le modalità previste nel presente capitolato ed in conformità a quelle eventualmente aggiunte e valutati in base alla Tariffa dei Prezzi 2012 – Regione Lazio. I costi dovranno, comunque, essere preventivamente concordati fra il Condominio, la Direzione dei Lavori e l’Impresa, prima dell'effettuazione delle lavorazioni richieste, tramite sottoscrizione di apposito verbale.

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art 10 DANNI DI FORZA MAGGIORE I danni di forza maggiore saranno accertati con la procedura stabilita nella legge 109/94 e DPR 554/99, avvertendo che la denunzia del danno deve essere sempre fatta per iscritto.

art 11 OSSERVANZA DI LEGGI E REGOLAMENTI L’impresa dovrà ottemperare, sotto la propria esclusiva responsabilità, alle leggi, ai regolamenti ed alle disposizioni vigenti o che saranno emanati nel corso dei lavori, in materia di Lavori Pubblici, di materiali da costruzione, di sicurezza ed igiene del lavoro ed in materia di trattamento e tutela dei lavoratori. L’impresa s'intenderà anche obbligata alla osservanza di tutte le norme regolamentari e delle disposizioni emanate, ai sensi della legge, dalle competenti autorità che avranno giurisdizione nei luoghi in cui debbono eseguirsi i lavori. L’impresa sarà altresì obbligata all’osservanza delle particolari prescrizioni per la salute delle maestranze, restando a suo completo carico ogni spesa ed ogni eventuale indennità che dovrà corrispondere.

art 12 DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE Ferme restando tutte le disposizioni contenute nel presente capitolato, per ciò che riguarda la definizione delle controversie tra l'impresa e il Condominio, sarà competente il Foro di Roma.

art 13 QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI L’Impresa ha l’obbligo di eseguire a perfetta regola d’arte tutte le opere oggetto dell’appalto in conformità e nel rispetto delle norme contenute nel contratto di appalto ed allegati. Il Condominio si riserva la facoltà di indagine e di sanzione in qualsiasi momento. Nel caso di trasgressioni alle prescrizioni del presente Capitolato o di mancata osservanza agli ordini di servizio, si darà luogo alla sospensione dei pagamenti finché l’impresa non dia prova di sufficiente volontà per assolvere gli impegni assunti. I materiali occorrenti per la realizzazione delle opere, proverranno da quelle località che l’impresa riterrà di sua convenienza purché ad insindacabile giudizio della Direzione dei Lavori siano riconosciuti della migliore qualità e specie. Le eventuali provviste non ritenute accettabili dalla Direzione dei Lavori, saranno, dall’Impresa, sostituite con altre rispondenti ai requisiti richiesti ed i materiali non accettati dovranno essere immediatamente allontanati dalla sede di lavoro, a cura e spese dell’impresa.

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art 14 MODALITA’ DI ESECUZIONE DEI LAVORI Le modalità di esecuzione dei lavori dovranno essere rispondenti alle norme tecniche di buona costruzione. Effettuata la consegna dei lavori, entro 30 giorni dalla firma del contratto, prima di dare inizio alla esecuzione delle opere previste nell'appalto, l'impresa dovrà procedere alla verifica delle stesse ed entro 10 giorni dalla data del verbale di consegna dei lavori, dovrà segnalare eventuali differenze sostanziali riferite a particolari difficoltà esecutive delle lavorazioni o addirittura ad impossibilità di eseguirle, non prevedibili in fase di offerta. Trascorso detto termine senza che l'impresa abbia fatto osservazioni, le indicazioni dei documenti si intenderanno da essa definitivamente accettate. Le armature, centine, puntellature, sbadacchiature, impalcature, ponteggi e tutte le opere provvisionali, di qualunque genere, in ferro o in legname, dovranno essere eseguite a perfetta regola d'arte ed in modo da impedire qualsiasi deformazione di esse o delle opere che debbono sostenere. L’impresa rimane in ogni caso interamente responsabile dei danni alle persone, alle proprietà pubbliche e private ed ai lavori stessi, per insufficienza o mancanza anche parziale di opere provvisionali, alle quali dovrà provvedere di propria iniziativa adottando altresì tutte le precauzioni necessarie e senza sollevare eccezioni di sorta alle prescrizioni che al riguardo venissero impartite dalla Direzione Lavori e dal Coordinatore della Sicurezza. Col procedere dei lavori l'Impresa potrà recuperare i materiali impiegati in tali opere, provvedendo al disarmo di esse con le necessarie cautele e sotto la sua piena responsabilità, secondo quanto sopra stabilito. Quei materiali che per qualunque causa, o a giudizio della Direzione Lavori, non potessero essere tolti senza pregiudizio della buona riuscita dei lavori o andassero comunque perduti, saranno abbandonati senza che per questo spetti all'Impresa alcun speciale compenso. Uguali norme e responsabilità si intendono estese ai macchinari, mezzi d'opera, attrezzi e simili, impiegati dall'Impresa per l'esecuzione dei lavori o comunque esistenti nell'area di cantiere. Per quanto riguarda infine le modalità di esecuzione di ogni singola categoria di lavoro, si fa riferimento a quanto prescritto nell’articolo 10 del Decreto 19 aprile 2000 nr. 145 del Ministero dei Lavori Pubblici riferito articolo 3, comma 5, della legge nr. 109 del 11 febbraio 1994 e successive modificazioni ed, in particolare, a quanto prescritto nella parte seconda del presente capitolato, nelle indicazioni delle percentuali di importo delle singole categorie di lavoro, negli ordini di sevizio, nonché alle disposizioni impartite in corso d'opera dalla Direzione dei Lavori.

art 15 TRASGRESSIONI Nel caso di trasgressioni alle prescrizioni del presente Capitolato, alla mancata osservanza degli ordini di servizio, alla sollecita esecuzione dei lavori, ed in caso di inadempienze gravi e ripetute, si darà luogo alla sospensione dei pagamenti finché l'Impresa non dia prova di sufficiente organizzazione e volontà di assolvere agli impegni assunti, restando saldi, beninteso, i più gravi provvedimenti che potranno essere adottati in analogia a quanto sancisce il Capitolato Generale per le irregolarità di gestione e per le gravi inadempienze contrattuali.

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art 16 ONERI E NORME DI MISURAZIONE Per quanto riguarda gli oneri e le norme di valutazione e di misurazione, si fa riferimento a quanto prescritto nell’articolo 10 del Decreto 19 aprile 2000 n. 145 del Ministero dei Lavori Pubblici riferito articolo 3, comma 5, della legge n. 109 del 11 febbraio 1994 e successive modificazioni.

art 17 LAVORI PREPARATORI Tutti i lavori, prestazioni ed oneri ritenuti per buona regola dell'arte "preparatori" alla buona esecuzione delle opere come, per esempio: preparazioni di superfici da tinteggiare, verniciare, sbruffare, preparazione di pareti per l'intonaco, ecc., sono compresi e compensati nell'importo a forfait globale, anche se non esplicitamente citato.

art 18 PROVE SUI MATERIALI Sono comprese fra gli oneri facenti carico all'Impresa tutte le opere e prestazioni relative alle prove di laboratorio sui materiali impiegati per l'esecuzione dei lavori, ogni qual volta le prove siano ritenute necessarie a giudizio insindacabile della Direzione Lavori o del Collaudatore.

art 19 CAMPIONATURA Al fine di non ritardare gli ordinativi dei materiali, è fatto obbligo all'impresa di provvedere alla completa rifinitura di mq. 4 di intonaco di facciata, di un sottobalcone e di mq. 4 del trattamento delle parti in cemento che, previa autorizzazione ed approvazione della Direzione Lavori, costituiranno la campionatura del lavoro da eseguire. Tutti gli altri elementi e materiali relativi alle indicazioni del capitolato Speciale, dovranno essere oggetto di campionatura da sottoporre alla Direzione Lavori ed al Condominio che le dovrà approvare, prima della messa in opera.

art 20 CONSEGNA DEI LAVORI La consegna dei lavori sarà effettuata secondo le prescrizioni del Capitolato Generale di Appalto. Il Condominio si riserva il diritto di consegnare i lavori nel loro complesso contemporaneamente, ovvero per parti in più riprese; in questo caso la data legale della consegna a tutti gli effetti di legge, sarà quella del primo verbale di consegna parziale. Della consegna verrà redatto apposito verbale, e da tale data decorreranno i termini contrattuali.

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art 21 PROGRAMMA DEI LAVORI

Sottoscritto il contratto, non oltre 15 giorni dalla relativa data, l’impresa dovrà presentare il programma di massima per l’esecuzione delle opere, che conterrà il termine di completamento concordato, e prenderà accordi con la Direzione dei Lavori circa il suo perfezionamento. L’impresa non potrà pretendere alcun compenso in relazione alle prescrizioni del Direzione Lavori né accampare alcun diritto. Il programma approvato, mentre non vincola il Condominio, che potrà apportare modifiche anche nel corso dei lavori, è invece impegnativo per l’impresa che ha l’obbligo di rispettare comunque i termini previsti, compresi quelli di avanzamento mensile. L’approvazione del programma da parte della Direzione Lavori, non esclude, né diminuisce, la responsabilità dell’impresa per la regolare e tempestiva esecuzione dell’opera. La mancata osservanza delle disposizioni del presente articolo dà facoltà al Condominio di risolvere il contratto per colpa dell’Impresa.

art 22 ULTIMAZIONE DEI LAVORI Il tempo utile per completare tutti i lavori sarà di 400 giorni solari, successivi e continuativi a partire dalla data di sottoscrizione, da parte dell’impresa, del verbale di consegna dei lavori che sarà redatto successivamente al rilascio delle autorizzazioni necessarie. L’impresa non ha diritto allo scioglimento del contratto, né ad alcuna indennità, qualora i lavori, per qualsiasi causa esterna alle parti, non siano ultimati nei termini contrattuali, qualunque sia il maggior tempo impiegato. A giustificazione dell'eventuale ritardo nell'ultimazione dei propri lavori, l'Impresa non potrà mai attribuire, in tutto od in parte, la causa ad altre ditte od imprese che provvedono, per conto della stessa, ad altri lavori se essa non avrà denunciato in tempo e per iscritto al Condominio l'effettivo ritardo eventualmente causato, dovendo il Condominio stesso farne eseguire regolare constatazione in contraddittorio. Le lavorazioni descritte dovranno essere ultimate in ogni fase, per tutte le superfici interessate dello stabile ed in particolare dovranno essere effettuate tutte le pulizie derivate dalle lavorazioni eseguite lungo le facciate, sui terrazzi interni ed esterni, nelle zone di copertura, comprese tutte le strutture e verande realizzate sui balconi e terrazze private, ed ogni altro posto interessato; in particolare dovranno essere asportate tutte le macchie di tinta od altro da qualsiasi superficie, nonché da tutte quelle gravanti sul suolo pubblico, privato e condominiale; in caso contrario non potrà essere redatto il Certificato di Ultimazione dei Lavori.

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art 23 SOSPENSIONE DEI LAVORI

Qualora cause di forza maggiore o circostanze speciali impediscano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d’arte, il Direttore dei Lavori potrà ordinare la sospensione dei lavori disponendone la ripresa quando siano cessate le ragioni che hanno determinato la sospensione. Per la sospensione, come indicato, non spetta all’Impresa alcun compenso o indennizzo. In ogni caso la sospensione non viene calcolata nel totale del tempo previsto per il completamento dei lavori, a meno dei casi in cui l’Impresa è direttamente responsabile della sospensione. Per nessun motivo l’impresa può rallentare i lavori di propria iniziativa. Per qualunque sospensione dei lavori, da parte dell’Impresa, il Condominio ha la facoltà di risolvere il contratto.

art 24 PROROGHE L’impresa, qualora per cause ad essa non imputabili, non sia in grado di ultimare i lavori nel termine fissato, può chiedere con domanda motivata proroghe, che se ritenute giustificate, saranno concesse dal Committente e/o dal Direttore dei Lavori, purché pervengano prima della scadenza del termine contrattuale.

art 25 PENALE La penale pecuniaria si intende dovuta per semplice ritardo (art. 1382, II capoverso del Codice Civile), e rimane fissata, per ogni giorno di ritardo sulla ultimazione dei lavori, in € 200,00 oltre il rimborso delle spese sostenute dal Condominio per protratta direzione e sorveglianza dei lavori, salvo e riservato altresì all'Amministrazione ogni diritto, ragione ed azione dei danni provocati dal ritardo.

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art 26 PREZZI DI APPALTO E LORO REVISIONE

La fornitura di manodopera, le provviste dei materiali, i noli e tutti i lavori compiuti saranno pagati a forfait e a misura, con importi parziali sul totale dell’appalto, cosi come specificato nel presente Capitolato. Per norma generale ed invariabile, ed a completamento di quanto per i casi particolari è stato già dichiarato nel presente Capitolato, resta convenuto e stabilito contrattualmente che ogni prezzo di lavoro comprende, oltre l’utile dell’Impresa, tutte le forniture di materiali, i trasporti, i noli, i mezzi d'opera e le opere provvisionali, restando a carico dell'Impresa i relativi deperimenti, tutte le spese di mano d'opera e quelle ad essa inerenti, comprese le assicurazioni varie e gli apprestamenti sanitari di soccorso; tutti gli oneri prescritti dal capitolato ed, in genere, quanto altro occorrente per dare le opere perfettamente compiute a regola d'arte e per mantenerle fino a compimento del collaudo. Restano perciò a completo carico dell'Impresa il rischio derivato da circostanze e difficoltà imprevedibili, più sfavorevoli di quelle da essa previste. Tutti i prezzi per somministrazioni e tutte le lavorazioni del presente Capitolato d'Appalto, s'intendono accettati dall'Appaltatore in base a calcoli di sua convenienza. L’Impresa dichiara di conoscere perfettamente i luoghi e la qualità del lavoro per cui l‘importo contrattuale rimane fisso ed invariabile.

art 27 IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI L'importo complessivo dei lavori s'intende a forfait globale per alcune voci, fisso ed invariabile comprensivo di tutti gli oneri indicati dal presente Capitolato d'Appalto. Alcune voci, specificate nel Computo Metrico, saranno contabilizzate “a misura” (intonaci, colletta, copertine, ecc.). Nei caso in cui occorra eseguire opere non previste (art. 9) l'Impresa dovrà comunicarlo al Condominio e alla Direzione dei Lavori, la quale, dopo averle esaminate, ne concorderà l'esecuzione con l'impresa appaltatrice. I lavori, così concordati, verranno compensati all'Impresa come previsto nell’articolo 9, mentre per l'esecuzione delle nuove opere verrà concordato un periodo di tempo da aggiungersi a quello stabilito al precedente art. 22. Il Condominio si riserva inoltre la facoltà di apportare varianti ai lavori iniziali che dovranno però essere preventivamente concordate, valutate e convalidate da entrambe le parti. Resta inteso che nell' accettazione dell’appalto è implicita la dichiarazione da parte dell'Impresa di avere preso conoscenza del luogo ove dovranno effettuarsi i lavori, delle condizioni di viabilità, delle esigenze dei condomini, della disponibilità di acqua ed di energia elettrica ed in genere di tutte le condizioni di tempo, di luogo e contrattuali relative ai lavori stessi ed ai trasporti dai luoghi di produzione di tutti i materiali occorrenti. Nel caso in cui venissero interrotti i lavori, per causa di forza maggiore, le opere eseguite verranno valutate considerando per ogni categoria di lavoro la percentuale eseguita rispetto a quella totale prevista nel computo metrico di offerta allegato, da misurarsi direttamente ed in contraddittorio con l'Impresa appaltatrice sui luoghi ove tali opere dovevano essere eseguite; l'importo risultante dal conteggio, detratto dei precedenti acconti, delle ritenute, verrà liquidato all'Impresa appaltatrice.

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art 28 MODALITA’ DI PAGAMENTO I pagamenti saranno effettuati secondo le seguenti modalità:

� 5 % dell’importo contrattuale stimato all’inizio dei lavori; � 85 % dell’importo del S.A.L. (Stato d’Avanzamento Lavori); � 10 % dell’importo di contratto a collaudo positivo dei lavori.

Le rate dei vari SAL avranno cadenza bimestrale, fermo restando che per ciascuna sarà necessario il benestare della Direzione dei Lavori sull’effettivo stato di avanzamento degli stessi. In caso di conclamato ritardo, non giustificato da cause di forza maggiore, il pagamento sarà sospeso previa certificazione della Direzione Lavori. Nel caso di lavori, riconosciuti dalla Direzione Lavori come non eseguiti regolarmente secondo lo stato dell’arte, i pagamenti saranno interrotti e ripresi solo dopo la rimozione delle cause e comunque dopo assenso e certificazione da parte della Direzione Lavori. I materiali approvvigionati nell'area di cantiere, anche se accettati dalla Direzione Lavori, non potranno essere accreditati negli "Stati Avanzamento dei Lavori" per i pagamenti in acconto. Il 10 % dell’importo di contratto sarà pagato entro 60 (sessanta) giorni dalla data del certificato di “Collaudo dei Lavori”, redatto con esito positivo da un tecnico abilitato scelto dal Committente. In alternativa, su richiesta sempre del Committente, il collaudo potrà essere sostituito da un certificato di “Regolare Esecuzione” redatto dal Direttore dei Lavori.

art 29 CONTO FINALE Il conto finale ed il relativo certificato di pagamento per l'ultima rata, verranno emessi entro il 30° giorno a partire dalla data del Certificato di Ultimazione dei Lavori. L’Impresa dovrà presentare: foto delle opere realizzate, elaborati grafici, computi metrici e quant’altro necessario al fine di definire, in contraddittorio con quanto predisposto dalla Direzione dei Lavori, l’esatta valutazione dei lavori eseguiti. Il certificato per il pagamento dell'ultima rata di acconto, qualunque sia l'ammontare, verrà rilasciato dopo aver accertato e certificato l'ultimazione dei lavori.

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art 30 COLLAUDO

Il collaudo delle opere avrà inizio entro il 90° gi orno a decorrere dalla data del Certificato di Ultimazione dei Lavori e sarà eseguito, secondo indicazioni del Condominio, o dal Direttore dei Lavori come Certificato di Regolare Esecuzione o da altro professionista opportunamente incaricato come Certificato di Collaudo. Prima della firma del “Certificato di Collaudo Finale” è obbligo dell’Impresa far pervenire al Collaudatore, o al Direttore dei Lavori, i certificati richiesti (materiali, prove di laboratorio, certificazione impianti, ecc.) Appena avvenuta, da parte del Condominio, l'approvazione degli atti di collaudo, verranno svincolate le ritenute a garanzia, il cui pagamento verrà emesso entro il 60° giorno a decorrere dalla data del Certificato di Collaudo. In questo periodo la ditta è tenuta alla prestazione di gratuita manutenzione, per tutte le opere realizzate, in maniera da garantirne la corretta funzionalità fino al pagamento finale. I lavori di manutenzione gratuita ritenuti indifferibili a giudizio del Condominio, qualora l'impresa non provveda ad effettuarli nei termini prescritti dalla Direzione dei Lavori, saranno eseguiti direttamente dal Condominio stesso, con addebito della relativa spesa all'Impresa inadempiente. La presa in consegna delle opere oggetto dell'appalto da parte del Condominio deve risultare da apposito verbale, redatto in duplice originale, sottoscritto dal Direttore dei Lavori o dal Collaudatore e dal Rappresentante dell'Impresa.

art 31 REVISIONE PREZZI Per quanto riguarda la revisione dei prezzi, resta convenuto che, qualora nel periodo dei lavori dovessero comunque verificarsi aumenti dei costi dei materiali, della mano d’opera, dei trasporti, dei noli e così pure per qualsiasi impedimento o sfavorevole circostanza, anche di forza maggiore, essa non avrà luogo ed il prezzo sarà considerato fisso ed invariabile.

art 32 DIVIETO DI SUBAPPALTO E' consentito il subappalto, a patto che sia autorizzato dal Committente, per sole opere specialistiche, non rientranti nella ragione sociale e nelle caratteristiche dell'Impresa Appaltatrice. E’ invece assolutamente vietata la cessione del contratto, ad altro subappaltatore, per il quale caso il Condominio sarà autorizzato all’annullamento dello stesso contratto.

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CAPITOLATO SPECIALE

INDICE

art 1 Caratteristiche delle opere pag 19

art 2 Norme e prescrizioni generali pag 19

art 3 Descrizione dei lavori pag 20

art 4 Ponteggi pag 20

art 5 Verifica delle condizioni di facciata pag 21

art 6 Demolizioni pag 21

art 7 Intervento sugli intonaci pag 22

art 8 Risarcitura lesioni profonde pag 24

art 9 Velette finestroni 6° piano scala A pag 24

art 10 Ricostruzione della colla di intonaco pag 25

art 11 Risanamento delle strutture in cemento sotto intonaco pag 25

art 12 Risanamento delle strutture in cemento a faccia vista pag 26

art 13 Sottobalconi, sotto bow-windows, sottopilotis pag 26

art 14 Rivestimento a cappotto pag 27

art 15 Finitura delle pareti verticali pag 29

art 16 Copertine pag 29

art 17 Verniciatura delle parti in ferro pag 30

art 18 Vetrate vani scala pag 30

art 19 Ciclo incapsulamento amianto pag 31

art 20 Impermeabilizzazione volumi tecnici pag 32

art 21 Pavimentazione lastrico solare e balconi di proprietà pag 33

art 22 Giunti verticali pag 34

art 23 Impermeabilizzazione fioriere pag 35

art 24 Riferimento dei prodotti pag 36

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ART. 1 – Caratteristiche delle opere Le caratteristiche delle opere da eseguire, risultano dalle norme del presente disciplinare. Tutte le opere comprese nel presente appalto devono rispondere perfettamente alle norme, oneri, condizioni, obblighi e regolamenti citati nel presente Capitolato Speciale. Pertanto per ogni opera o categoria di lavori, qui appresso elencata, devono intendersi esplicitamente citati tutti i relativi riferimenti indicati nel documento, per la piena osservanza delle condizioni, norme ed oneri ivi contemplate. Per le opere appresso descritte per le quali esiste un'alternativa di scelta, la soluzione da attuare sarà stabilita esclusivamente dal Condominio anche quando ciò non sia espressamente indicato.

ART. 2 – Norme e prescrizioni generali Per quanto riguarda norme, prescrizioni ed oneri generali, modalità di esecuzione dei lavori, qualità e accettazione dei materiali occorrenti alla esecuzione delle opere, norme di misurazione dei lavori, si fa riferimento al capitolato generale per gli appalti dipendenti dal Ministero dei Lavori Pubblici DM.LL.PP. 145/2000, al presente Capitolato Speciale, ai prezzi concordati ed al Regolamento per la Direzione, Contabilità e Collaudazione dei Lavori dello Stato, che sono nelle attribuzioni del Ministero dei Lavori Pubblici, D. Lgs. 12 aprile 2006 n. 161 e successive modificazioni. La sorveglianza dei tecnici preposti dal Condominio, che potrà anche essere saltuaria, non esonera l'Impresa dalla responsabilità circa l'esatto adempimento degli ordini impartiti, la perfetta esecuzione delle opere, la scrupolosa osservanza delle buone regole dell'arte e l'ottima qualità di ogni materiale impiegato, anche se eventuali deficienze fossero passate inosservate al momento dell'esecuzione. Il Condominio si riserva quindi la più ampia facoltà di indagine e di sanzione in qualsiasi momento, anche posteriore all'esecuzione delle opere. L'Impresa dovrà provvedere alla condotta effettiva dei lavori con personale tecnico di provata capacità e con adeguata presenza di mano d'opera, in relazione all'entità dei lavori da eseguire. Il suddetto personale dovrà essere di gradimento del Condominio che ha il diritto di ottenere l'allontanamento dal cantiere senza obbligo di specificarne i motivi. In particolare il personale tecnico dell'Impresa dovrà assolvere a tutti gli adempimenti previsti dai regolamenti in vigore e da quelli futuri, rimanendo responsabile civilmente e penalmente. Al momento della firma del verbale di consegna, l'Impresa indicherà il nominativo della persona autorizzata a ricevere gli ordini di servizio la quale, dovrà rilasciarne copia firmata per ricevuta. Il Condominio o i tecnici della Direzione Lavori potranno far demolire, togliere l'opera e disfare quei lavori che non corrisponderanno per qualità ai materiali richiesti, per esecuzione o arbitrari e ne potranno ordinare la ricostruzione o il rifacimento senza che l'Impresa possa rifiutarsi o farne oggetto di richiesta di speciali compensi.

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ART. 3 – Descrizione lavori

Si tratta del ripristino delle facciate del fabbricato comprendente il rifacimento degli intonaci, il risanamento del calcestruzzo a faccia vista e sotto intonaco, la tinteggiatura delle superfici, l’eventuale impermeabilizzazione dei volumi tecnici, l'impermeabilizzazione delle fiorere, la verniciatura dei corrimano in ferro o la sostituzione con la muratura e la sostituzione o il ripristino degli infissi delle scale condominiali. Le descrizioni che seguono comprendono tutti gli oneri per le lavorazioni e mezzi d'opera relativi al presente appalto, previsti e compensati con l'importo preventivato. NB. Le ditte invitate alla formulazione dell’offerta devono effettuare un sopralluogo per prendere visione del lavoro richiesto, degli aspetti tecnici, della situazione dei luoghi e dei vincoli esistenti, nonché delle quantità descritte nel computo metrico. Il preventivo dovrà tenere conto di tutti gli aspetti descritti nel presente capitolato e verificati sul luogo, in maniera tale da essere considerati globalmente nell’offerta che dovrà essere di tipo forfettario ed omnicomprensivo, o a misura per alcune lavorazioni, espressamente indicate nello schema di suddivisione offerta o computo metrico. Qualora la ditta non effettui il sopralluogo richiesto, l’offerta dovrà essere considerata comunque comprensiva di quanto descritto.

ART. 4 – Ponteggi Si precisa che i ponteggi e le opere provvisionali in genere costituiscono apprestamenti necessari ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in cantiere, come tali pertanto saranno presi in considerazione nel Piano di Sicurezza e Coordinamento che verrà predisposto dal Condominio, incluso i relativi costi. Le note che seguono sono state inserite a puro tito lo indicativo e, pur essendo descrittive delle condizioni minime cui dovranno ri spondere, non costituiscono prescrizioni operative per le quali si rimanda agli specifici documenti: PSC, DVR, POS, PIMUS. Nolo di struttura metallica tubolare per ponteggi data in opera secondo le prescrizioni I.S.P.E.S.L. completa in ogni accessorio compresi trasporti, montaggi, smontaggi, ancoraggi alle murature esterne, controventature, parapetti, tavole fermapiede, segnalazioni diurne e notturne (da realizzarsi mediante opportuni sistemi), stuoie o teli protettivi di adeguata resistenza, mantovana parasassi e idonea messa a terra dell'insieme metallico, tutto secondo le prescrizioni di legge, attualmente previste. L'onere necessario per la redazione del progetto, relativo ai ponteggi e della verifica della resistenza delle superfici di appoggio, sono a carico dell'Impresa. Copia del progetto, dell’autorizzazione relativa, compresi i disegni, dovranno essere tenute in cantiere ed esibite, a qualsiasi richiesta delle Autorità competenti nel luogo di impiego del ponteggio. Inoltre una copia dei suddetti documenti dovrà essere consegnata al Condominio, o ai suoi tecnici, almeno dieci giorni prima dell'impiego.

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Qualsiasi sia l'altezza richiesta per ponteggi o le modalità di installazione, l'impresa appaltatrice dovrà utilizzarne di tipo omologato a norma di legge, con certificati rilasciati dagli uffici competenti. La ditta dovrà predisporre quanto necessario per prevenire infortuni alle persone in transito sull'area interessata durante le operazioni di montaggio, smontaggio e durante lo svolgimento dei lavori, mediante transennature e presidiamenti secondo quanto prescritto in materia di prevenzione infortuni e secondo le indicazioni fornite in materia di sicurezza del cantiere da parte del Coordinatore per la Sicurezza (Testo Unico per la Sicurezza D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008 e successive modifiche ed integrazioni), nonché dalle indicazioni che verranno fornite in corso d'opera dalla Direzione Lavori. Nella zona sottostante la ditta dovrà prestare particolare attenzione alle protezioni di cantiere atte a garantire la massima sicurezza per l’area sottostante che potrà essere utilizzata dai condomini. Prima di eseguire qualsiasi demolizione, come già detto in precedenza, sulle superfici dei ponteggi prospicienti il cortile interno, dovrà essere fissata una idonea stuoia protettiva o telo di adeguata resistenza e la mantovana parasassi; il ponteggio metallico dovrà essere altresì terminato completamente, per tutta l’altezza della facciata oggetto dell'intervento, così come la stuoia o telo che dovrà ricoprire completamente l'intera superficie del ponteggio. La mantovana parasassi, inoltre, dovrà avere una lunghezza pari a quella del ponteggio stesso. Anche sull'area a terra, interessata ai lavori, dovranno essere poste ed installate completamente tutte le protezioni necessarie a prevenire infortuni di qualsiasi genere. Per tutto quanto sopra indicato l'impresa appaltatrice rimarrà l’unica responsabile, sollevando completamente il Condominio e/o i suoi tecnici per l'inosservanza, anche parziale, delle prescrizioni suddette.

ART. 5 – Verifica delle condizioni di facciata Comprende tutte le operazioni da eseguirsi a qualsiasi altezza, al fine di individuare, mediante accurata bussatura, di tutte le superfici esterne, intonaci, strati di colla, o copriferri distaccati dal sottofondo o in via di distacco. Stessa verifica andrà fatta per tutte le aree in cemento armato messe a nudo dopo la bussatura dell’intonaco, analogamente per quanto fatto con il cemento a faccia vista. Le parti di intonaco consistenti e ben aderenti alla muratura saranno lasciate e sulle stesse dovrà essere asportata solamente la colletta superficiale.

ART. 6 – Demolizioni Demolizione degli strati di colla esterni e di tutti gli intonaci in fase di distacco evidente o derivato dalla verifica precedente, da eseguirsi mediante idonei utensili fino al vivo del supporto sottostante in muratura o struttura in c.a., che dovrà essere lavata e spazzolata al fine di eliminare calcinacci e residui polverosi.

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Nel caso la sottostante struttura in calcestruzzo sia deteriorata, rigonfiamenti e/o distacchi del copriferro, aree isolate, le stesse dovranno essere rimosse, accuratamente pulite da eventuali residui polverosi e i ferri energicamente spazzolati, successivamente si procederà alla ricostruzione così come descritto nel successivo paragrafo dedicato al trattamento del calcestruzzo. Particolare cura dovrà essere posta nel controllo e bussatura dei parapetti dei balconi, che data l’assenza di copertina si presentano particolarmente deteriorati. L’intonaco anche se apparentemente consistente e aderente al sottostante supporto dovrà essere rimosso per la quasi totalità, lasciando unicamente solo alcune parti interne che si presentano particolarmente dure e consistenti. Tutti i supporti sottostanti dovranno essere spazzolati e spolverati al fine di eliminare qualsiasi residuo. Dopo l'effettuazione della demolizione degli intonaci dalle superfici verticali di facciata, eseguita per motivi di sicurezza in tutte quelle aree ove la verifica ha rivelati zone inconsistenti e/o isolate, la ditta dovrà comunque eseguire il distacco completo di tutto il materiale sottostante, oltre a quanto già fatto, fino a scoprire la muratura o lo strato duro e stabile su cui ricostruire l'intonaco. Tutto il materiale di risulta dovrà essere trasportato a discarica autorizzata, il cui costo si intende compensato in quello delle demolizioni.

ART. 7 – Intervento sugli intonaci Considerando le geometrie ed i volumi aggettanti, il fabbricato è soggetto, per motivi costruttivi, a movimenti elastici delle struttura che porta a fenomeni di distacco e fessurazioni sulle tamponature e finiture esterne. E' pertanto necessario intervenire con un ciclo di lavorazione che renda, sia gli intonaci che le finiture esterne, il più possibile elastiche. La soluzione prevede il distacco dell’intonaco ammalorato o con scarsa aderenza, la rimozione degli strati di colla fatiscenti, come descritto in precedenza, nonché il recupero di tutte le facciate mediante rivestimento generale con nuovi intonaci e consolidamento dei vecchi. Per i parapetti dei balconi, come detto al capitolo delle demolizioni, l'intonaco dovrà essere quasi integralmente rimosso. Particolare attenzione e cura va posta a questa categoria di lavoro per l'eventuale presenza di caldaie od altro, che vanno protette e tutelate per garantirne l'esercizio durante i lavori. Altrettanta cura dovrà essere posta nelle parti in cui ci sono le strutture e le verande realizzate nei terrazzi privati, che dovranno essere opportunamente protette e successivamente pulite da ogni residuo di lavorazione. Supporto murario In molti punti delle superfici esterne, in maniera particolare nelle parti aggettanti, risultano evidenti delle lesioni sull’intonaco sia orizzontali che verticali, visibili anche nei punti in cui sono stati effettuati precedenti interventi di distacco dei materiali pericolanti.

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Qualora dietro tali lesioni siano presenti fenomeni di distacco delle tamponature, dovranno essere ripristinate le condizioni ottimali anche con il rifacimento di parte delle tamponature stesse. L’eventuale ricostruzione delle tamponature, non prevedibili inizialmente, saranno concordate con la Direzione dei Lavori, durante lo svolgimento dei lavori stessi, così come previsto nel precedente articolo del Capitolato Generale: Lavori eventuali non previsti. Preparazione delle superfici Prima del rifacimento degli intonaci, nelle parti asportate, tutte le connessure dovranno essere accuratamente ripulite fino a conveniente profondità, lavate con abbondante acqua e DISBON KONZENTRAT PLUS 760 BAUDISPERSION – CAPAROL, diluito al 20% e poi riscagliate e profilate con apposito ferro. Ricostruzione di intonaco E' necessario che la ricostruzione dell’intonaco venga realizzata tenendo conto dello spessore dell’intonaco stesso che dovrà poi esservi applicato sopra, senza creare sovrapposizione con le zone (non ricostruite) adiacenti, con il risultato di avere una superficie tutta uniforme che non riveli le zone in cui è avvenuto il rifacimento. Il rifacimento degli intonaci dovrà esser effettuato con l’utilizzazione di prodotti premiscelati, dati sulle superfici in due fasi: 1 Sbruffatura preliminare su tutte le superfici 2 Stesura dell’intonaco nello spessore necessario Dovranno essere utilizzati prodotti, di primarie case, realizzati in maniera specifica per il trattamento per fasi. Prima della realizzazione del nuovo intonaco, dovranno essere inoltre asportati dalle superfici tutte le grappe, staffe, chiodi, fili in disuso, ecc. 1. Sbruffatura All’inizio del processo di ricostruzione dell’intonaco, in corrispondenza delle travi e dei pilastri, dovranno essere effettuate due schizzature con malta tradizionale, additivata con DISBON KONZENTRAT PLUS 760 BAUDISPERSION , diluito con acqua al 50%, inserendo una rete specifica per intonaco fra le due schizzature, ARMAFLEX – TENAX , maglia 15x12 mm, rete estrusa in polipropilene con funzione antifessurativa e portaintonaco, che conferisce caratteristiche di elevata resistenza meccanica. Sulla restante parte delle superfici dovrà essere effettuate la sola sbruffatura come da buona tecnica. 2. Stesura dell'intonaco La realizzazione del nuovo intonaco, su tutte le superfici interessate, sarà costituito da intonaco a base di calce e cemento, di tipo premiscelato a macchina (Riferimento KC1 - Fassa Bortolo ), additivato con DISBON KONZENTRAT PLUS 760 BAUDISPERSION e tre parti di acqua, dato a più strati fino al ripristino dello spessore preesistente, e tirato in piano con regoli metallici. Paraspigoli Nelle parti a diretto contatto con il passaggio delle persone e cose (piloties, piano terra, garage, angoli di facciata, ecc.), gli spigoli dovranno essere protetti con apposito profilo con rete incorporata (CAPATEC GEWEBE ECKSCHUTZ 656/02 - CAPAROL ), annegati nell’intonaco.

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Gocciolatoi Bisogna porre particolare cura nella ricostruzione dei gocciolatoi nelle parti sporgenti e nei sottobalconi, rispettando le forme architettoniche esistenti, eventualmente anche con l'impiego di appositi regoletti, non ossidabili. Qualora non esistessero i gocciolatoi nelle parti sporgenti o nei sottobalconi, occorrerà realizzarli con le stesse caratteristiche di quelli esistenti. Parapetti balconi Tutti gli intonaci dei parapetti dei balconi dovranno essere ricostruiti con le stesse modalità sopra descritte.

ART. 8 – Risarcitura lesioni profonde In presenza di lesioni profonde che, oltre ad interessare l’intonaco abbiano provocato lesioni sulla stessa tamponatura esterna, occorrerà intervenire nel seguente modo: Scarificazione della lesione stessa, rimuovendo l’intonaco per cm. 10 a valle e a monte della lesione, procedere con la rincocciatura della lesione con impiego di scaglie di laterizio e malta di cemento dosata a 400 Kg di cemento tipo “325” / mc di sabbia. Ricostruzione dell’intonaco come descritto nel capitolo precedente, previa sbruffatura, su tutte le superfici interessate, dato a più strati fino al ripristino dello spessore preesistente, interponendo tra la sbruffatura e l’intonaco la rete ARMAFLEX maglia 15x12 mm. Tutte le lesioni profonde dovranno essere segnalate al Direttore dei Lavori, il quale accerterà, insieme al Direttore di Cantiere, la reale consistenza della lesione.

ART. 9 – Velette finestroni 6° piano scala A Le velette dei finestroni al 6° piano della scala A del fabbricato, prospetto SUD-OVEST, si presentano distaccate e completamente isolate dalla tamponatura superiore. La lesione di distacco verrà trattata come descritto nell’articolo precedente, con la possibilità di interporre una seconda rete ARMAFLEX durante la stesura dell’intonaco, secondo le indicazioni della Direzione dei lavori. La eventuale necessità di sostituzione delle stesse, con elementi prefabbricati in laterizio o in cemento alleggerito, sarà valutata in corso d’opera dalla Direzione dei Lavori, in tal caso il prezzo di tali elementi verrà concordato sulla base di quanto indicato nel Capitolato Generale alla voce Lavori eventuali non previsti. Immediatamente sotto le velette vi sono degli stangoni in lastra di peperino che costituiscono l’architrave dell’imbotte degli infissi. Tali elementi risultano imbarcati e/o lesionati pertanto dovranno essere oggetto di recupero. Su indicazione della Direzione dei Lavori le lastre lesionate andranno sostituite con analoghi elementi di uguali dimensioni e finitura.

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Sia le lastre esistenti sia quelle nuove in sostituzione di quelle lesionate rimosse, andranno ancorate alla sovrastante veletta con n. 2 stop Ø 10 Lmin 100 mm, in modo da garantire il collegamento dell’architrave in peperino con il tavellone della veletta, con vite a croce e rondella. Dovrà essere realizzata apposita ceca per l’alloggio della testa della vite e della rondella in perfetta complanarità della superficie finita; stuccatura finale del foro della ceca con silicone grigio a protezione e finitura dello stop inserito. Durante le operazioni sopra descritte dovranno essere osservati tutti gli accorgimenti idonei ad evitare il danneggiamento degli stangoni: puntellamento centrale, utilizzo di trapano a punta fine senza percussione per la foratura del peperino in corrispondenza dello stop infisso nella veletta, punta di adeguato diametro per la realizzazione della ceca.

ART. 10 – Ricostruzione della colla di intonaco In tutte le superfici in cui l'intonaco non è stato staccato perché consistente e robustamente ancorato al supporto sottostante, dovrà essere ricostituita la colla d'intonaco che dovrà essere realizzata con prodotti premiscelati (riferimento IG21 – Fassa Bortolo ) stesi a compensazione delle parti mancanti fino a garantire la completa planarità delle superfici con quelle adiacenti in cui è stato ricostruito l’intonaco.

ART. 11 – Risanamento delle strutture in cemento so tto intonaco Come visto nel capitolo delle demolizioni, tutte le parti in cemento di travi e pilastri sotto intonaco che risultassero deteriorate dovranno essere rimosse e ricostruite come segue. Tutte le aree che risultassero in qualche modo deteriorate dovranno essere oggetto di eliminazione delle parti isolate, sfarinate o in via di distacco, fino ad arrivare all’armatura sottostante, se necessario. In corrispondenza di fessurazioni dovrà essere rimossa una zona di circa 5 cm, da entrambi i lati della lesione, fino a togliere l’intero copriferro. Gli eventuali ferri, dopo essere stati portati allo scoperto, dovranno essere puliti dalla ruggine che li circonda, mediante spazzolatura a secondo delle necessità di pulizia delle parti friabili o sfaldate o sgretolabili, e successivamente trattati con due mani a pennello, con intervallo di 3 – 4 ore una dall’altra, di malta antiruggine in polvere DISBOCRET 502 PROTECT PLUS – CAPAROL inibitore della corrosione, preparato secondo le indicazioni della scheda tecnica. Una volta effettuata la protezione delle armature scoperte, si provvederà a ripristinare gli spessori di calcestruzzo con malta cementizia fibrorinforzata DISBOCRET UNITECH – CAPAROL , classe R4 della norma UNI EN 1504-3, per ripristino di spessori da 1 a 5 cm. Si procederà alla pulizia e bagnatura del calcestruzzo fino a completa saturazione dello stesso per consentire la corretta essiccazione della malta. La malta, preparata secondo indicazioni della scheda tecnica, verrà applicata a mano, mediante l’utilizzo di idonea cazzuola, a rinzaffo e poi si procederà con il completo riempimento.

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ART. 12 – Risanamento delle strutture in cemento a faccia vista

Per la verifica della consistenza ed eventuale rimozione delle parti deteriorate di cemento a faccia vista si procederà così come indicato negli articoli precedenti. In corrispondenza di fessurazioni dovrà essere rimossa una zona di circa 5 cm, da entrambi i lati della lesione, fino a togliere l’intero copriferro. Gli eventuali ferri, dopo essere stati portati allo scoperto, dovranno essere puliti dalla ruggine che li circonda, mediante spazzolatura a secondo delle necessità di pulizia delle parti friabili o sfaldate o sgretolabili, e successivamente trattati con due mani a pennello, con intervallo di 3 – 4 ore una dall’altra, di malta antiruggine in polvere DISBOCRET 502 PROTECT PLUS – CAPAROL inibitore della corrosione, preparato secondo le indicazioni della scheda tecnica. Una volta effettuata la protezione delle armature scoperte, si provvederà a ripristinare gli spessori di calcestruzzo con malta cementizia fibrorinforzata DISBOCRET UNITECH – CAPAROL , classe R4 della norma UNI EN 1504-3, per ripristino di spessori da 1 a 5 cm. Si procederà alla pulizia e baatura del calcestruzzo fino a completa saturazione dello stesso per consentire la corretta essiccazione della malta. La malta, preparata secondo indicazioni della scheda tecnica, verrà applicata a mano, mediante l’utilizzo di idonea cazzuola, a rinzaffo e poi si procederà con il completo riempimento a meno dello strato di lisciatura finale. La lisciatura finale verrà eseguita su uno strato di malta cementizia fibrorinforzata a grana fine, DISBOCRET NANOTECH – CAPAROL , classe R2 della norma UNI EN 1504-3, per ripristino di spessori da 0,3 a 8 cm, mediante frattazzatura della superficie, con frattazzo di spugna, anche al fine di evitare la formazione di microfessure da ritiro plastico, avendo cura di lasciare la stessa finitura delle parti adiacenti non ricostruite, con particolare attenzione a ricostruire l’effetto cassaforma esistente. Una volta uniformate tutte le superfici ricostruite con la stessa finitura di quelle esistenti si procederà al successivo trattamento protettivo finale, in soluzione acquosa, con DISBOCRET 515 BETONFARBE – CAPAROL , specifico per calcestruzzo, da diluire con una percentuale di acqua compresa tra il 2% ed il 5% a seconda del tipo di fondo, in prima e seconda mano, nella colorazione grigio cemento.

ART. 13 – Sotto balconi, sotto bow-windows, sottopi lotis Per le parti indicate dovrà essere effettuato un impoverimento della attuale tinteggiatura al quarzo, e della colletta sottostante, con isolante a solvente DUPA-GRUND – CAPAROL diluito al 30-50% con diluente nitro antinebbia. ualora, in aree di scarsa aderenza, la stesura del prodotto sopraindicato causasse fenomeni di distacco delle tinte, le parti interessate, dopo accurata raschiatura, dovranno essere rasate con CAPATECT KLEBE UND SPACHTELMASSE 190 – CAPAROL secondo prescrizione della scheda tecnica. Una volta preparata la superficie dovrà essere dato un isolante preparatorio ACRYL HYDROSOL – CAPAROL , secondo procedura tecnica, e dopo la necessaria asciugatura, le superfici, nuove e vecchie, dovranno essere tinteggiate con due o più mani a coprire mani di pittura acrilsilossanica ad alta traspiranza MURESKO SILACRYL – CAPAROL , ad effetto opaco o liscio, nel colore scelto dal Condominio.

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Come precedentemente detto, qualora non più esistenti, dovranno essere preventivamente realizzati nuovi gocciolatoi nei punti mancanti o deteriorati, nonché la modifica di quelli esistenti se necessario, creando un profilo tale da garantire la non percolazione dell’acqua nelle superfici orizzontali o inclinate.

ART. 14 – Rivestimento a cappotto In corrispondenza delle superfici del solaio del piano pilotis o dei sotto bow-windows, solo su eventuale specifica richiesta del Condominio, verrà eseguito, in alternativa alle lavorazioni di cui all’articolo precedente, un rivestimento "a cappotto" con utilizzazione del sistema CAPATEC SYSTEM TOP LINE della CAPAROL . Il sistema di rivestimento è garantito da un certificato di provenienza, rilasciato dal produttore dell'intero pacchetto termocoibente, che certifica l'idoneità e la reciproca compatibilità di tutti i materiali e/o componenti del sistema. Al suddetto certificato, salvo varianti migliorative approvate in corso d'opera, dovrà comunque farsi riferimento per la verifica (anche in sede di collaudo) della rispondenza alle prescrizioni e modalità d'applicazione, nonché delle qualità e prestazioni dei singoli componenti e dell'intero pacchetto di rivestimento. PREPARAZIONE DEL SUPPORTO MURARIO Tutte le superfici, oggetto dell'applicazione dovranno essere sottoposte in via preliminare al seguente trattamento:

Asportazíone dell'intonaco staccato e deteriorato; Spazzolatura dell'intera superficie da trattare; Ripristino con malta cementizia delle porzioni di intonaco distaccato, additivata con DISBON KONZENTRAT PLUS 760 BAUDISPERSION.

APPLICAZIONE DELLO STRATO COIBENTE Dovrà essere previsto un trattamento con primer adesivo, onde favorire l'incollaggio del materiale isolante sulle pareti interessate. Le lastre di materiale isolante saranno del tipo CAPATECT DALMATINER , in polistirene espanso sinterizzato autoestinguente, tagliate a facce vive, con massa volumetrica 18 Kg/mc con spessore minimo di cm 4. Le lastre di coibente (CAPATECT DALMATINER ) dovranno essere incollate con CAPATECT KELBE UND SPACGTELMASSE 190 , steso con cordolo perimetrale e tre toppe centrali, avendo inoltre cura di garantire la planarità della superficie. Eseguita la posa, le zone d'isolante deteriorato, gli angoli sbrecciati, gli eventuali giunti aperti più di 2 mm, dovranno essere sistematicamente riempiti con spezzature dello stesso materiale isolante, escludendo l'uso del solo collante o della malta di rasatura per stuccare i giunti o recuperare la planarità fra le lastre. A distanza di circa cm. 0,5 da pilastri copertine o altro, i pannelli dovranno essere tagliati ed interrotti per inserire un sigillante elastoplastico compatibile, capace di compensare eventuali movimenti delle parti.

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APPLICAZIONE DEGLI ANGOLARI Su tutti gli orli e spigoli dei sistema si dovranno applicare, prima del fissaggio meccanico e della rasatura, gli angolari CAPATECT GEWEBE ECKSCHUTSZ 656/02 , in PVC e con rete, per la protezione meccanica ed allineamento delle cantonate. FISSAGGIO MECCANICO Le lastre di isolante dovranno essere altresì fissate al soffittto mediante chiodatura con tasselli meccanici espandibili (CAPATECT-SPREIZDUBELN NTK U ), con anima in plastica antifrizione ed insaponificabili, in ragione di 4/mq. posati secondo lo schema indicato dal produttore del pacchetto e dalla D.L., il fissaggio meccanico dovrà essere effettuato dopo almeno 48/72 ore dall’incollaggio e comunque a collante asciutto, in quanto le vibrazioni del percussore potrebbero far smuovere le lastre quando il collante non è ancora entrato completamente in presa con la lastra o con il supporto, causando così un disaccoppiamento irreversibile. ESECUZIONE DELLA RASATURA ARMATA L'operazione va eseguita 24 ore dopo la posa delle lastre d'isolante, con la rasatura della superficie del coibente eseguita con rasante minerale specifico in polvere CAPATECT KELBE 190 , da impastare con sola acqua. Inserimento, nello strato di rasatura fresco, di una rete in fibra di vetro CAPATECT GEWEBE 650, con teli stesi in verticale con collante minerale CAPATECT KELBE 190 . La rete dovrà essere sovrapposta di almeno 10 cm per ciascun telo, avendo cura di fissare i paraspigoli, come sopra descritto. Dopo l'essiccamento (almeno 24 ore), si dovrà procedere come per le superfici correnti, con un ulteriore strato di rasante CAPATEC KELBE 190 a completa copertura della rete. STRATO DI FINITURA Dopo l'essiccamento dello strato di rasatura sarà applicato uno strato di sottofondo per ancoraggio acrilico copolimero in soluzione acquosa (CAPAGRUND LF ) secondo le modalità previste dal produttore. Il trattamento finale sarà effettuato con rivestimento plastico speciale CAPATECT-PUTZ 622 W SILACRYL (per la finitura del sistema di coibentazione termica CAPATEC SYSTEM) ad effetto spatolato rustico, con granulometria ca. 1,5 mm.

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ART. 15 – Finitura delle pareti verticali

Il trattamento di finitura delle pareti verticali sarà fatto in due fasi, così come descritto di seguito. Si chiede di mantenere la tipologia dei colori esistenti, salvo specifiche diverse disposizioni del Condominio e/o della Direzione dei Lavori. Preparazione Solamente nelle superfici trattate con prodotti quarzoplastici e non distaccate perché ben ancorate, dovrà essere effettuato un impoverimento con isolante a solvente DUPAGRUND diluito al 30-50% diluente antinebbia. In tutte le pareti verticali esposte agli agenti atmosferici e non protette, le superfici, sia quelle ricostruite che quelle originarie, dovranno essere rivestite con armatura CAPATECT GEWEBE 650 in fibra di vetro, con teli stesi in verticale ed allettati con collante minerale CAPATECT KLEBE UND SPACHTELMASSE 190 . La rete dovrà essere sovrapposta di almeno 10 cm per ciascun telo. Dopo il fissaggio della rete bisognerà attendere almeno 24 ore per l’asciugatura e successivamente effettuare una seconda rasatura con collante minerale (a grana fine) CAPATECT ARMARENO 700 – CAPAROL e feltratura a finire. Lo stesso procedimento dovrà essere utilizzato in tutti i punti di congiunzione fra la struttura dei pilastri e travi in cemento con le murature, ove già inserita la rete da intonaco ARMAFLEX, per evitare le fessurazioni fra le due tipologie di lavorazione. Tinteggiatura Sulle superfici ottenute e preparate secondo le precedenti lavorazioni dovrà essere applicata una prima mano di AMPHISILAN TIEFGRUND LF – CAPAROL (fondo trasparente modificato con metilsiliconi) e successivamente dopo l'asciugatura, dovrà essere stesa la pittura a finire, di AMPHISILAN NQT - CAPAROL (pittura metilsiliconica ad alto potere traspirante e massima idrorepellenza) come da campionatura di colore, approvata dal Condominio.

ART. 16 – Copertine L’intervento sarà effettuato su tutte le copertine perimetrali e di coronamento dei muri e dei parapetti delle terrazze condominiali e/o private, che per mancanza di aggetto o per ammaloramento e rottura provocano il deterioramento degli intonaci sottostanti. La Direzione dei Lavori potrà indicare la necessità di inserire nuove copertine anche in posizioni ove attualmente non ve né sono. Dovranno essere rimosse, e portate alla discarica, tutte le copertine indicate dalla Direzione dei Lavori, e successivamente riposizionate delle nuove, in peperino o travertino a scelta del Condominio, dello spessore di 3 cm e doppio gocciolatoio, con aggetto di cm 4 per lato, posate in opera con allettamento di malta bastarda. Il fissaggio delle stesse dovrà essere garantito a tenuta nel tempo ed eventualmente, se necessario per tale finalità, sarà utilizzato anche un fissaggio meccanico di ancoraggio al sottostante supporto. Le copertine, levigate, dovranno essere stuccate in opera.

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ART. 17 – Verniciatura delle parti in ferro

Le strutture in ferro del fabbricato si presentano ricoperte da residui sfarinanti di precedenti cicli di smalto ed arrugginiti in molti punti. La riqualificazione di tutte le parti in ferro, con particolare riferimento ai parapetti dei balconi, dovranno essere esplicitamente autorizzate dall’Amministrazione Condominiale o dal Direttore dei Lavori su specifica richiesta dei Condomini interessati. Il ciclo di lavorazione prevede la spazzolatura, carteggiatura e spolveratura di tutte le superfici sino all'asportazione totale della ruggine incoerente e dei residui di vernice sfarinanti. Nei punti con ruggine friabile si procederà alla rimozione della polvere residua della spazzolatura con uno straccio umido, quindi applicando un convertitore di ruggine, FEROX – AREXONS, seguendo le indicazioni della relativa scheda tecnica. Sulle superfici così ottenute, sia quelle trattate con il convertitore sia le altre non trattate, dovrà essere applicata a pennello una doppia mano di fondo antiruggine ad alta adesione CAPALAC ALLGRUND – CAPAROL , il prodotto andrà preventivamente ben rimescolato e se necessario si utilizzerà un apposito diluente indicato nella scheda tecnica, rispettando i tempi di essiccazione tra una mano e l’altra. Successivamente si procederà alla verniciatura finale con due o più mani a coprire di smalto lucido CAPALAC HOCHGLANZ-BUNTLACK – CAPAROL , nei tempi e modalità di applicazione previsti dal produttore. Il colore dovrà essere lo stesso oggi esistente, o comunque scelto sulla campionatura il più possibile simile a quello esistente e concordato con la Direzione Lavori, individuando uno specifico RAL. Le parti in ferro che dovessero risultare troppo danneggiate, in maniera tale da non garantire il completo ripristino attraverso il processo descritto, dovranno essere sostituite con dei profilati uguali, eventualmente saldati ai precedenti, o fissati ai parapetti in maniera analoga a quelli esistenti.

ART. 18 – Vetrate vani scala Per l'intervento sulle vetrate delle scale si dovrà prevedere l'eliminazione dei pannelli rigidi posti in basso alle vetrate, che essendo in materiale con composto a base di amianto, dovrà essere asportato e smaltito secondo le indicazioni di legge. Successivamente dovranno essere previsti due tipi di interventi a scelta della scala: manutenzione o sostituzione degli infissi. Soluzione 1 Le specchiature vetrate dei corpi scala, per il migliore stato di conservazione in cui si trovano, saranno oggetto di una energica manutenzione consistente nell'eliminazione dei vetri rotti esistenti, nell'eliminazione degli eventuali regoletti corrosi, nel risanamento dell'intelaiatura con spazzolatura, spolveratura ed applicazione di due mani di antiruggine, nell'accurata riverniciatura con il colore originario e dall'applicazione di nuovi vetri delle stesse caratteristiche di quelli esitenti, ovviamente fissati da nuovi regoli fermavetro a tenuta.

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Le specchiature degli infissi, poste in basso, dopo l'asportazione dei pannelli indicati prima, dovranno essere sostituite con pannelli in laminato plastico a forte spessore, 4÷5 mm detto anche Formicone. In alternativa il condominio potrà valutare la richiesta di sostituire i pannelli con elementi in vetro Visarm spessore 10÷11 mm. Per il ciclo di risanamento delle parti in ferro si rimanda a quanto indicato nel precedente articolo. Soluzione 2 Rimozione completa degli infissi e pannelli ciechi, smontaggio delle intelaiature centrali esistenti con relativo trasporto a discarica del materiale di risulta. Ripristino della muratura danneggiata in fase di rimozione della vetrata esistente ed assistenza muraria sia nella fase di rimozione che nella fase di montaggio della nuova vetrata. Sostituzione della vecchia vetrata con una nuova in profilati scatolari di alluminio, del tipo preverniciato, aventi le stesse caratteristiche architettoniche e funzionali nonché analoghi riquadri, tipi di aperture e colore della precedente vetrata. Il nuovo telaio sarà opportunamente ancorato al calcestruzzo della struttura verticale, del vano scala e dei pianerottoli, al fine di ottenere una struttura capace di sostenere il carico proprio, il sovraccarico delle azioni orizzontali del vento, la dilatazione termica e, tenendo conto della resistenza del materiale stesso, si raggiunga l'obiettivo di evitare oscillazioni, vibrazioni o tremolii, vista la superficie delle vetrate stesse. Tutto il perimetro esposto va accuratamente e profondamente sigillato sia nella parte esterna che nella parte interna con materiali siliconici. Nel profilato dovranno essere inserirti vetri con spessore minimo di mm. 4 per le specchiature superiori, mentre per le pannellature in basso dovranno essere previsti vetri VISARM di sicurezza spessore 10÷11 mm. In alternativa i pannelli esistenti in basso potranno essere sostituiti con nuovi in laminato plastico a forte spessore 4÷5 mm anche nominato formicone. Prima della messa in opera dei nuovi infissi, relativi vetri e pannelli ciechi, vanno concordati con la Direzione Lavori i materiali, le modalità costruttive ed il colore, attraverso la realizzazione di uno o più campioni che la stessa D.L. dovrà accettare.

ART. 19 – Ciclo incapsulamento amianto Sotto le finestre delle testate sono presenti pannelli in fibroamianto che dovranno essere trattati secondo le disposizioni di legge con un processo comprendente l'uso di prodotti che bloccano il processo di sfarinamento della pellicola superficiale causato dall'aggressione delle piogge acide, dall'irraggiamento solare intenso e da inquinanti atmosferici evitando l'assorbimento di acqua che favorisce l'attecchimento e le infestazioni di muffe, muschi e micro-alghe. Nel caso del cemento-amianto si possono liberare particelle e fibrille nocive. Pertanto tutti i pannelli esistenti dovranno essere trattati preventivamente con la mano di fondo DUPA-GRUND, fondo speciale per cemento-amianto, trasparente in fase solvente, incapsulante per fibrille di amianto. Il prodotto svilupperà un’adesione sulle superfici in ogni stato, senza pre-trattamento.

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Successivamente le stesse lastre dovranno essere protette con FURFIPAL – CAPAROL , pittura speciale a base di resine polimerizzate, in dispersione acquosa, con pigmenti selezionati e di elevata resistenza alla luce e con cariche antiscivolo. L’intero processo verrà eseguito così come indicato nell'apposita scheda tecnica del prodotto. L’idoneità del ciclo di incapsulamento è certificata secondo D.M.-Sanità del 20.08.99 con il n° 151846 dell’Istituto Politecnico di Ricerche Gio rdano.

ART. 20 – Impermeabilizzazione volumi tecnici Realizzazione della impermeabilizzazione dei volumi tecnici calpestabili, con pedonabilità di servizio, mediante utilizzazione di guaine impermeabili elastomeriche da sovrapporre alla pavimentazione esistente. Tale lavorazione sarà eseguita solo su esplicita ri chiesta dell’Amministrazione Condominiale e su specifica richiesta del Direttore dei Lavori. Rimozione impermeabilizzazione esistente L’eventuale rimozione di precedenti impermeabilizzazioni riguarderà tutto il materiale esistente fino ad eliminare la vecchia impermeabilizzazione ed ogni residuo minuto. Tutto il materiale derivante dalla rimozione ed eventuali demolizioni dovrà essere portato a discarica autorizzata. Sottofondo Le pendenze dei piani di posa, qualora demolite per friabilità e/o inconsistenza del piano, dovranno essere realizzate da nuovo, mentre potranno essere utilizzate quelle esistenti nei punti in cui il sottofondo non è stato eliminato perché rigido e compatto. In tutti i casi la ditta è tenuta alla verifica preliminare delle pendenze ed eventualmente alla integrazione del sottofondo con cretoni di pozzolana e calce idrata confezionata con 150 Kg di calce per mc d'impasto, con spessore variabile da 4 a 6 cm. spianato e livellato secondo l’andamento predefinito per il deflusso delle acque meteoriche, a preparazione del piano di posa della impermeabilizzazione. Impermeabilizzazione Una volta determinato e preparato il piano di posa, l’impermeabilizzazione dovrà essere realizzata mediante una prima spalmatura di primer bituminoso ad alta penetrazione, in ragione di 500 gr/m2; a base di bitume ossidato, compreso degli additivi e solventi necessari a garantire il massimo dell’adesione al supporto. Successivamente dovrà essere realizzato un manto costituito da una membrana impermeabile bitume polimero elastoplastomerica a base di bitume distillato, plastomeri ed elastomeri, spessore 4 mm, armata con "tessuto non tessuto" di poliestere puro a filo continuo, con flessibilità a freddo – 20 °C. Il suc cessivo strato di impermeabilizzazione sarà costituito dallo stesso materiale, ma con protezione in lamina di rame 6/100 mm, e con giunti sfalsati, non incrociati, rispetto alla prima. I teli dovranno essere posati con una sovrapposizione, fra gli stessi, di 80÷100 mm lateralmente e trasversalmente, saldati a fiamma, al piano di posa.

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Copertina di coronamento A contorno del perimetro dovrà essere fornita e posata in opera una copertina in travertino, dello spessore di 3 cm, larghezza 25 cm, installata perimetralmente ai volumi tecnici. La copertina dovrà essere fornita con gocciolatoio e posata con un aggetto di 5 cm rispetto alle pareti verticali.

ART. 21 – Pavimentazione lastrico solare e balconi di proprietà Qualora richiesto dalla Direzione dei Lavori dovranno essere rifatte le pavimentazioni e la relativa impermeabilizzazione di aree di lastrico solare e/o di balconi privati. Demolizione pavimentazione Tutta la pavimentazione, delle superfici di cui viene richiesto il rifacimento, dovrà essere demolita insieme alla zoccolatura esistente. Dovrà essere demolito anche il sottofondo fino a scoprire ed eliminare la vecchia impermeabilizzazione, anche nei verticali di contorno, fino ad una altezza di 20 cm circa dal piano finito della pavimentazione. Tutto il materiale derivante dalle demolizioni dovrà essere portando a discarica autorizzata. Sottofondo Le pendenze dei piani di posa dovranno essere realizzate da nuovo, laddove è stato necessario ripulire tutto il sottofondo, mentre potranno essere utilizzate quelle esistenti nei punti in cui il sottofondo non è stato eliminato perché rigido e compatto. In tutti i casi la ditta è tenuta alla verifica preliminare delle pendenze ed eventualmente alla realizzazione di un nuovo sottofondo per pendenze con cretoni di pozzolana e calce idrata confezionata con 150 Kg di calce per mc d'impasto, con spessore variabile da 6 a 8 cm spianato e livellato secondo l’andamento predefinito per il deflusso delle acque meteoriche, a preparazione del piano di posa della impermeabilizzazione. Impermeabilizzazione Una volta determinato e preparato il piano di posa, l’impermeabilizzazione dovrà essere realizzata mediante una prima spalmatura di primer bituminoso ad alta penetrazione, in ragione di 500 gr/m2; a base di bitume ossidato, compreso degli additivi e solventi necessari a garantire il massimo dell’adesione al supporto. Successivamente dovrà essere realizzato un manto costituito da una membrana impermeabe bitume polimero elastoplastomerica a base di bitume distillato, plastomeri ed elastomeri, dello spessore di 4 mm, armata con "tessuto non tessuto" di poliestere puro a filo continuo, con flessibilità al freddo – 20 °C. Il successivo strato di impermeabilizzazione sarà costituito da analogo materiale posato con giunti sfalsati, non incrociati, rispetto alla prima.

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I teli dovranno essere posati con una sovrapposizione, fra gli stessi, di 80÷100 mm lateralmente e trasversalmente, saldati a fiamma al piano di posa. Il risvolto verticale, che per il secondo strato sarà del tipo ardesiato, dovrà essere incollato a fiamma sulle pareti, per una quota minima di almeno 20 cm dal massimo livello della pavimentazione finita. Pavimentazione La pavimentazione dovrà essere realizzata con piastrelle in klinker ceramico, del tipo antisdrucciolo ed antigelivo, dimensione 12x24, dovrà essere posata a colla (riferimento H40 FLEX – KERAKOLL ) su massetto di cemento tipo 325 dosato con 250 kg di cemento per mc, precedentemente preparato. La posa del pavimento sarà eseguita come indicato dal costruttore, successivamente stuccata con prodotti specifici. Si intendono compresi nel prezzo i giunti di dilatazione nelle quantità previste dal costruttore. La lavorazione dovrà essere comprensiva di tagli, sfridi, lavaggio con acido e la pulitura finale per dare il lavoro completo e finito. Le piastrelle saranno scelte dal Committente e comunicate dalla Direzione Lavori, sulla base di campionature fornite dall'Appaltatore. Zoccolino Sul bordo perimetrale verticale della pavimentazione dovrà essere realizzato uno zoccolino battiscopa con le medesime piastrelle. La posa dello zoccolino dovrà essere eseguita con la rimozione dell’intonaco per alloggiamento della guaina, ove presente, la stesura di primer bituminoso, l'applicazione del 1° strato di guaina e del 2° strato di guaina d el tipo ardesiato come prima descritto.

ART. 22 – Giunti verticali Tutti i giunti di facciata dovranno essere ripristinati, previa la rimozione e la ricostruzione degli intonaci deteriorati, secondo le prescrizioni del presente articolo. Dovranno essere preventivamente ripuliti del materiale esistente e deteriorato. Trattandosi generalmente di giunti di notevole spessore si interporrà preventivamente un apposito cordone di tamponamento in polietilene di adeguato diametro. Prima di procedere all’applicazione del silicone le parti andranno trattate con apposito primer per giunti siliconici, si procederà quindi alla sigillatura mediante silicone a reticolazione neutra con basso modulo elastico, il tutto secondo prescrizioni tecniche predefinite dal produttore, con particolare riferimento al rapporto di dimensionamento del giunto (larghezza giunto → profondità minima). Il materiale posto in opera dovrà essere del tipo sopraverniciabile e dovrà essere sottoposto per approvazione alla Direzione dei Lavori. Sono richiesti materiali facenti parte di un ciclo di lavorazione completo delle stessa primaria casa produttrice perfettamente compatibili fra loro, specifici per giunti di facciata strutturali . (riferimenti: WÜRTH – SIKA – MAPEI)

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ART. 23 – Impermeabilizzazione fioriere

L’eventuale impermeabilizzazione delle fioriere est erne del fabbricato dovrà essere autorizzata specificatamente dalla Direzione dei la vori. In tal caso le stesse saranno oggetto di completa manutenzione: verifica e controllo della loro integrità, impermeabilizzazione interna e tinteggiatura esterna. Verifica e controllo dell’integrità Sarà cura dei condomini rimuovere preventivamente le piante esistenti, almeno quelle che intendono recuperare dopo la manutenzione; successivamente la ditta provvederà alla rimozione delle piante non recuperabili, allo svuotamento del terreno vegetale, alla pulizia del fondo da polveri ed altro materiale. Si procederà quindi al controllo dell’integrità delle stesse e, qualora presentino lesioni, rotture o quant’altro si passerà al loro ripristino secondo il trattamento di recupero descritto nel precedente per le superfici in cemento a faccia vista. Eventuali fioriere che presentassero rotture o spaccature che non consentano il loro recupero, dopo accertamento da parte del Direttore dei Lavori, dovranno essere sostituite con nuove fioriere appositamente realizzate da prefabbricatore specializzato, con le stesse dimensioni e forma di quelle esistenti. Alla fine di tutto il ciclo di manutenzione la ditta provvederà al rinterro con nuovo terreno vegetale, mentre sarà cura dei condomini provvedere alla messa a dimora delle piante precedentemente asportate e/o di nuove piante. Impermeabilizzazione interna Per l’impermeabilizzazione delle fioriere si prevede l’utilizzo di prodotti della RESINE INDUSTRIALI. La soluzione prevede la realizzazione del guscio arrotondato in cemento e l'eliminazione delle irregolarità all'interno delle fioriere. L'impermeabilizzazione dovrà essere formata con l'utilizzazione di apposito prodotto POLISMUR 2 della RESINE INDUSTRIALI , impermeabilizzante a penetrazione osmotica specifico per strutture in cemento, posto in opera con due o tre mani ed interposizione di apposita rete sintetica in fibra di vetro, così come indicato nell'apposita scheda tecnica del prodotto. Tinteggiatura esterna Per la tinteggiatura delle superfici esterne delle fioriere si procederà con specifici prodotti per cemento della linea CAPAROL. Dopo accurata pulizia si passerà una mano di fondo aggrappante e pigmentato ad alta diffusività e bassa permeabilità all’acqua CAPAGRUND LF , prodotto pronto all’uso senza diluizioni o al massimo con il 3% di acqua, come da specifiche tecniche del produttore. Successivamente si procederà con la tinteggiatura finale con due mani a coprire di DISBOCRET 515 BETONFARBE , rivestimento specifico per calcestruzzo, da diluire con una percentuale di acqua compresa tra il 2% ed il 5% a seconda del tipo di fondo, in prima e seconda mano, nella colorazione grigio cemento.

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ART. 24 – Riferimento dei prodotti

Le prescrizioni tecniche formulate per il trattamento di manutenzione dei prospetti esterni del fabbricato, prevedono la utilizzazione di materiali e con modalità applicative ben definite, come da schede tecniche allegate. La ditta incaricata dei lavori è tenuta, secondo il rispetto del presente Capitolato, alla utilizzazione di tali prodotti ed al loro corretto impiego. Al limite, per taluni casi ben motivati, potranno essere utilizzati prodotti analoghi alternativi di altre primarie marche, purché accompagnati da scheda tecnica e di sicurezza, previo indispensabile preventiva approvazione della Direzione Lavori, in mancanza della quale dovranno essere obbligatoriamente impiegati i prodotti indicati nel presente disciplinare. Non saranno prese in considerazione offerte che prevedono la utilizzazione di prodotti commerciali, non certificati, e/o senza la specifica approvazione del Direttore dei Lavori. Di seguito l’elenco delle Schede Tecniche dei materiali di cui è previsto l’impiego. scheda prodotto marca

01 DISBON KONZENTRAT PLUS 760 BAUDISPERSION CAPAROL 02 ARMAFLEX TENAX 03 KC1 FASSA BORTOLO 04 CAPATEC GEWEBE ECKSCHUTZ 656/02 CAPAROL 05 IG21 FASSA BORTOLO 06 DISBOCRET 502 PROTECT PLUS CAPAROL 07 DISBOCRET UNITECH CAPAROL 08 DISBOCRET NANOTECH CAPAROL 09 DISBOCRET 515 BETONFARBE CAPAROL 10 DUPA-GRUND CAPAROL 11 CAPATECT KLEBE UND SPACHTELMASSE 190 CAPAROL 12 ACRYL HYDROSOL CAPAROL 13 MURESKO SILACRYL CAPAROL 14 CAPATEC DALMATINER CAPAROL 15 CAPATECT SPREIZDUBELN CAPAROL 16 CAPATECT GEWEBE 650 CAPAROL 17 CAPAGRUND LF CAPAROL 18 CAPATECT PUTZ 622 W SILACRYL CAPAROL 19 CAPATECT ARMARENO 700 CAPAROL 20 AMPHISILAN TIEFGRUND LF CAPAROL 21 AMPHISILAN NQT CAPAROL 22 FEROX AREXONS 23 CAPALAC ALLGRUND CAPAROL 24 CAPALAC HOCHGLANZ-BUNTLACK CAPAROL 25 FURFIPAL CAPAROL 26 H40 FLEX KERAKOLL 27 POLISMUR 2 RESINE INDUSTRIALI