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Commentario al libro biblico Daniele

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CAPIRE DANIELEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 1Titolo: Capire DanieleAutore: Antonio CaraccioloRedazione: Vittorio FantoniGrafica e impaginazione: Valeria CesaraleEditore: Edizioni ADV snc - Falciani - Impruneta - FITel. 055/2326291 - Fax 055/2326241Stampatore: Legoprint srl - Trento 1998 Edizioni ADVTutti i diritti sono riservati alleditore. Ogni riproduzioneanche parziale con qualsiasi mezzo vietatasenza preventiva autorizzazione scritta delleditore.Prima edizione: 1998 - Tiratura: 1.500 copieFinito di stampare nel mese di ottobre 1998Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 2CAPIRE DANIELEAntonio CaraccioloDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 3Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 4Presentazione____________________________GlistudentiditeologiadellIstitutoAvventistahannosemprelamentatolamancanzadiuntestoinlinguaitalianaperlostudiodellibrodiDaniele.Adesso il testo c. C perch qualcuno lo ha redatto e perch altri si sono premu-rati di preparare il manoscritto per la stampa.Lo scrivente insegnava esegesi di Daniele da oltre ventanni nellIstituto Avven-tista Villa Aurora quando il suo direttore, il dottor Vittorio Fantoni, gli rivolse larichiesta di produrre un manuale per il proprio corso cos come altri docenti ave-vanofattoperiloro.Nonsenzaesitazioneegliaccolselinvito.Determinantestato il concorso del dottor Fantoni, sia per lincoraggiamento ed il sostegno che hadato allo scrivente, sia per quanto attiene al trasferimento del testo nel computer.Assai valida stata poi lopera di Valeria Cesarale, grafico della Casa EditriceADV, che ha realizzato limpaginazione del volume. Allamico Salvatore Vilardolautore esprime gratitudine per aver egli aggiunto, nelle citazioni bibliche origi-nali, il testo ebraico alla sua traslitterazione in caratteri latini. Un vivo ringrazia-mento agli apprezzati collaboratori. Particolare riconoscenza lo scrivente deve aManuela Casti per avere riveduto e corretto ove necessario le citazioni testuali e leparole in caratteri ebraici. Lautore non pu tralasciare di menzionare la propriamoglieMilena,lacuipazienzaetolleranzaperseilunghianniglihannoper-messo di condurre a buon fine il lavoro intrapreso.Aprescinderedallasuadestinazioneprimaria,illibropotresserelettodachiunque, con un piccolo sforzo di attenzione. Esso infatti stato scritto col pen-sierorivoltoancheainoniniziati.Costoropotrannotrovareosticialcuniap-profondimenti,specieneipuntiincuisifariferimentoaltestoebraico.Saltinotranquillamente quei paragrafi, che pi che altro interessano gli studenti di teolo-gia. Il resto non sar difficile da capire.Unaparolasullemetodologiechesisonoapplicatenellastesuradelcom-mento.Laformaespositivaquellaanalitica:unmododicommentarecheri-sulta pi minuzioso e penetrante dellesposizione tematica. Il testo biblico spie-gatoversettoperversetto,dalprimoallultimocapitolo.Questaparticolaritfor-male fa del libro un vero e proprio commentario.Il metodo interpretativo applicato alle visioni quello storico-continuo; oltre aessere il pi antico e a essere stato il pi seguito nella lunga storia dellesegesi diDaniele,questomododicomprenderneleprofezietrovalegittimazionenellibroche oggetto di studio.Bench nel presente volume lispirazione divina del testo danielico e le conse-guenze che ne derivano siano tenute per presupposti irrinunciabili, lattendibilitstorica dei racconti e lautenticit delle profezie non si danno sempre per scontati;quandpossibile,anzi,gliunisicercadiilluminareattraversolapportodella5Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 5documentazione storica e archeologica esistente, e le altre di leggere alla luce deigrandi eventi della Storia Universale.Potr essere utile un accenno alla strutturazione del volume. Unintroduzioneprecede il testo esegetico. Vi si evidenziano prima di tutto i caratteri formali dellaletteratura apocalittica, di quella canonica come di quella apocrifa. Quindi vi siespone,inunquadrosuccinto,lastoriadellinterpretazionedellibroinesame,dallantichitfinoainostrigiorni,Infinevisielencanogliaspettiproblematiciche il testo presenta quegli aspetti che hanno fatto nascere dubbi sulla sua au-tenticit e se ne propongono le soluzioni.Seguelesposizionepreceduta,capitolopercapitolo,daunabreveintrodu-zione. Il testo biblico riprodotto integralmente a monte del commento, secondolaversionedelprof.GiovanniLuzzi.Notesupplementarisonoaggiuntealcom-mento stesso quando i versetti sotto esame lo richiedono, poste a pi di pagina lepi brevi, raggruppate in fondo ai capitoli le pi lunghe.Chiudeilvolumeunampiaappendicenellaqualesonoraccolteestesenotestoriche a cui si rimanda nel commento laddove laconici riferimenti richiedonoapprofondimenti ulteriori.Prima e durante la stesura del commento si sono consultati testi specializzatidi varia tendenza; tuttavia, data la particolare scelta esegetica, si sono privilegiatiilavoridibiblistiedesegetidiscuolaconservatriceestoricista,efraquestiinprimo luogo quelli di autori avventisti dai quali, anzi, si molto attinto. Unop-zione,questa,suggeritadadueconsiderazioniugualmentevalideeimportanti.Laprimachelautoredelpresentevolume,perconvinzionepersonale,salvoqualche rara riserva, allineato sulle posizioni esegetiche degli espositori avventi-sti; la seconda attiene al fatto che il libro sar utilizzato come testo di studio inuna scuola teologica avventista.Forseunchiarimentosultitolochesivolutodareaquestomanualenonsarfuoriluogo,tantopicheessopotrebbedareaditoaunfraintendimento.Capire le Scritture fu per lestensore di queste righe un vivo desiderio fin dallado-lescenza. Nella maturit divenne poi una necessit, incombendogli il compito difar capire.Capire e far capire una formula che idealmente lega insieme laspirazionegiovanile e la missione dellet adulta dello scrivente stato qualcosa che ha se-gnato con forza un aspetto importante del suo ministero e della sua vita. statoquestocheglihasuggeritoiltitolodellibro.Untitolo,oltretutto,chenemetteafuoco la destinazione.Lautore,perquantoabbiacercatodilavorareconscrupolo,noncertodinonessereincorsoinqualcheinesattezza.Pertantofindorasidichiaragratoversoqueilettoriche,rilevandonequalcuna,glielavorrannosegnalare.Enientaltro egli desidera di pi se non che divenga realt per essi tutti quanto il ti-tolo esprime, e che da ci sia accresciuta e consolidata la loro fiducia nella profe-zia biblica.Firenze, 25 febbraio 1998Antonio Caracciolo6PRESENTAZIONEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 6Introduzione____________________________I. COMPRENSIONE DELLA PROFEZIA BIBLICA APOCALITTICAErmeneutica ed esegesi profetiche1. Quanto maggiore larco di tempo che separa uno scrittore dai suoi lettori,tanto pi difficile comprendere la sua opera e tanto pi necessario ap-plicare norme di interpretazione adeguate.2. La scienza che studia i criteri da applicare per comprendere unopera lette-rariaanticasichiamaermeneutica (dalgrecoe(rmeneu/w, interpreto ).QuestovocabolonellaBibbiasitrovainLuca24:27(diermh/ neusenspieg).3. Lapplicazione del metodo ermeneutico per spiegare un testo antico prendeil nome di esegesi (dal greco e) chge/ omai, guido).Nonvannodunqueconfusetraloroermeneutica eesegesi:laprimaunmetodo, la seconda lapplicazione di tale metodo e i suoi risultati.4. La ermeneutica biblica linsieme delle norme applicate per interpretarela Bibbia. La esegesi biblica lapplicazione delle norme della ermeneuticabiblica ed il risultato di tale applicazione.5. Laermeneutica biblica siavvalediuninsiemedidatioggettivicome:lelingue originali (lebraico e laramaico per lAntico Testamento, il greco peril Nuovo), i generi letterari (ovvero le forme espressive caratteristiche in usoneltempoincuividelaluceloscrittodainterpretare),i contesti storico esocio-culturale incuivisseeoperloscrittore.Idatilinguistici,letterari,storiciesocio-culturalisonoelementicomuniallermeneuticabiblicaeaquella letteraria comune.6. PoichlaBibbiainquanto documento della Rivelazione divina occupaunposto unico nella letteratura di ogni tempo e luogo, lermeneutica biblica ri-chiedefondamentalmentedellenormespeciali chescaturisconoappuntodalla sua divina ispirazione (2Tm 3:16; 2Pie. 1:21).7Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 77. La divina ispirazione della Bibbia non verificabile scientificamente: unaverit di fede.8. PerlinfluenzadellIlluminismo,nelXVIIIsecolosortaunanuovaerme-neuticabiblicachenontienecontodellispirazione:laermeneuticarazio-nalistica o liberale. 9. Allaermeneuticabiblicaliberale eallaesegesibiblica chenerisultasop-pone la ermeneutica biblica conservatrice con la sua esegesi.10. La Bibbia come prima interprete di s stessa il principio basilare dellerme-neutica biblica conservatrice.Profezia classica e apocalittica1. Fra i 66 libri che la compongono, la Bibbia annovera due scritti apocalittici: Daniele 7-12 nellAntico Testamento e lApocalisse di Giovanni nel Nuovo.2. Sottoilprofiloformale,profeziaclassica eprofeziaapocalitticasidistin-guono per il diverso genere letterario.a) Neilibriprofetici ordinari (Isaia,Geremia,EzechieleeiDodiciprofetimi-nori)predominalaformadiscorsiva (predizioni,promesse,rimproveri,in-vettive, esortazioni, appelli). Il senso per lo pi letterale.b) Ilibriapocalittici (DanieleelApocalisse)sidistinguonoperlusocostantedi un linguaggio figurato che conferisce loro un carattere di oscurit. La vi-sione simbolica costituisce lelemento fondamentale del genere apocalittico.3. Profeziaclassica eprofeziaapocalittica sidiversificanoanchesottoilpro-filo dei contenuti.a) Nella profezia classica la parenesi (cio lesortazione) sintreccia con la pre-dizione (ossia lannuncio di eventi futuri), e la predizione per lo pi ha ca-ratterecontingente (limitataportataspazio-temporale).Adeccezionedelleprofezie messianiche, le predizioni si spingono generalmente nel futuro im-mediato (i prossimi anni o decenni) e si rivolgono a una nazione (in genereGiuda o Israele, ma anche nazioni pagane), ad una classe sociale (il sacer-dozio, la borghesia, la dirigenza politica) o ad una singola persona (il re, unfunzionario dello stato, il sommo sacerdote, un falso profeta). Sono comun-que presenti anche spunti apocalittici.b) Nelleapocalissi,mentrescarsalaparenesi,predominalelementopredit-8INTRODUZIONEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 8tivo.Lanotevoleampiezzaspazio-temporaleconferisceallepredizioniunadimensione universale: le profezie apocalittiche si proiettano nel futuro lon-tano, hanno per oggetto il popolo di Dio e le potenze secolari ad esso ostili(lAnticristo) e come punto finale darrivo gli eventi escatologici (il giudizio,la risurrezione dei morti, il regno di Dio).4. Profeticlassicieprofetiapocalitticisidistinguonoancheperspecificitdifunzioni.Ilprofetaclassico possiedeilcarismaprofetico eneesercitalefunzioni: vive fra il suo popolo, si dedica a esso, ne condivide le vicissitu-diniesirivolgequasisempreallasuagenerazione.Ilprofetaapocalitticopure possiede il dono profetico, ma non ne esercita le funzioni: vive isolatodal suo popolo (in esilio come Daniele in Babilonia e Giovanni a Patmos) esi rivolge per lo pi alle generazioni future.LiberatraduzioneeadattamentodellarticoloHistoryoftheInterpretationof Daniel in Seventh-day Adventist Bible Commentary, vol. IV, pp. 39-44.5. Da quel che si detto sopra risulta evidente che la ermeneutica apocalitticarichiede norme proprie di interpretazione che si differenziano dalle nordellermeneutica profetica in generale.II. PROFILO DI STORIA DELLA INTERPRETAZIONE PROFETICAComprensione progressiva della profeziaLa comprensione della profezia di Daniele si sviluppata progressivamente nelcorso del tempo. Daniele stesso ne fu il primo interprete seppure limitatamentead alcune parti essenziali delle rivelazioni a lui consegnate.Viaviachesisvolseronellastoriaigrandieventianticipatidallaprofezia,uominipiieversatineglistudiprofeticifuronoingradodidiscernerenellegrandilineeglisviluppifuturidellastoriastessa.Alterazionisostanziali,ripudiodi retti principi e di risultati acquisiti, periodi di negligenza, disinteresse e sfidu-cianeiriguardidelleprofezienonbastaronoadeterminarelaperditadefinitivadelle conquiste autentiche. Unpatrimoniochesembravaperdutopersemprestatogradualmenteri-cuperato,rivalorizzato,approfonditoperunacomprensionesemprepipienadellaparolaprofetica.LastoriadellinterpretazionediDanielelastoriadellatensione umana verso la comprensione del grandioso disegno profetico tracciatoin questo libro ispirato (2Pie 1:19-21).9CAPIRE DANIELEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 9Danielepuesserecompreso.LadichiarazionediGesinMt24:15ri-guardoaDaniele:chiunqueleggepongavimente,giustificalosforzoprofusoper capire le sue profezie e la certezza che esse sono comprensibili.Unlibroparzialmentesigillato. E.G.Whitescrive:illibrochefusigil-lato non lApocalisse, ma quella porzione della profezia di Daniele che si ri-ferisceagliultimitempi1.LacomprensioneprogressivadiDanieleconvalidaquesta affermazione. Solo agli inizi del XIX secolo, quando cominciarono effetti-vamente i tempi della fine, si moltiplicarono simultaneamente gli studi sul piestesoperiodoprofeticodellibrodiDaniele,quellodelle2300sere-mattine.Questo momento fu comunque preceduto da un lungo periodo preparatorio.Il punto dinizio del disegno profetico danielico.Ilvastodisegnopro-feticorivelatoaDanieledovevaesordirenellastoriaconlaffermazionedellim-peroneo-babilonese.Danielestessofissaquestomomentocruciale,accoltocomeveritassiomaticadatuttaunaschieradiinterpreti,quandodicealrediBabilonia: Tu (limpero neo-babilonese con Nabucodonosor come suo sovrano)sei la testa doro (Dn 2:38). Poi: dopo di te (dellimpero neo-babilonese) sorgerun altro regno inferiore al tuo (v. 39). In Dn 5:28; 6:12-15, 28 e 8:20,21 sono in-dicati il secondo ed il terzo regno universale che dovevano succedere a Babilo-nia:glimperimedo-persianoegreco-macedone.dunquelispirazionestessache fissa in modo inequivocabile linizio del compimento della profezia danielicanella storia e ne traccia le fasi successive. Daniele fu dunque il primo interpretedelleprofeziecheglifuronorivelate.Dopodilui,degliuominianimatidaunvivo interesse per questo aspetto del messaggio biblico confrontarono con i vati-cini danielici gli eventi del loro tempo per modo che venne formandosi un dise-gno progressivo di realizzazione della profezia nella storia.StudiosieminentifragliinterpretidiDaniele. Suglinizieglisviluppidellinterpretazione profetica non ci sono incertezze essendo essi ben documen-tati.FiguranofragliespositoridiDanieleuominidigrandeculturaegenialit,oltre che di fervente piet religiosa.Visione pluralista sul compimento della profezia nella storia. Le con-vergenzepisignificativedellaprofeziaedellastoriasonostatevisteericono-sciute non da una singola persona, ma da tutta una schiera di uomini vissuti intempi e luoghi differenti i quali hanno consegnato ai posteri, ciascuno nella pro-pria lingua, il frutto delle loro indagini.Rettificadiinesattezzeeapprossimazionicolprogrediredeglistudi. Il tempo e gli eventi che nel corso di esso sono nati e si sono sviluppati,hanno imposto via via di verificare le interpretazioni profetiche precedenti con leloro inevitabili limitazioni e di rettificarne le comprensibili inesattezze e approssi-10INTRODUZIONE1- Acts of the Apostles, p. 585.Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 10mazioni. I pionieri dellinterpretazione profetica meritano comunque il massimoplausoperilruolochesvolseronellaformazionediquelpatrimonioesegeticoche oggi costituisce la nostra eredit. La conoscenza di questo background in-dispensabilenellambitodellostudiomodernodellaprofeziaingeneraleediDaniele in particolare.Comprensionedelleprofeziecronologiche. Laprofeziadelle70setti-manefucompresaespiegatainbasealprincipiogiorno-annofindaglialboridellastoriadellinterpretazionediDaniele,mailtempodicapirele2300sere-mattineeillororapportoconle70settimaneeraancoralontano.Nsisareb-bero potuti comprendere i 1260 giorni-anni (e i corrispettivi 3 anni e mezzo e 42mesi)primachesifossemanifestatalapostasiainsenoallacristianitefossesufficientementeavanzatodaesserechiaramentediscernibileilprocessodicor-ruzionedellaveritrivelata.Percilentitstoricarappresentatadalpiccolocorno non fu riconosciuta che secoli dopo il suo sorgere.TramontodellinterpretazionedellaChiesaantica. Conlavanzaredellapostasiavenneviaviadistortaeapplicatainmodoerratolinterpretazioneprofetica lineare della Chiesa antica. Sotto linfluenza perniciosa di ORIGENE (circa185-254)sicominciadallegorizzareespiritualizzarenonsololeprofeziematutta la Scrittura. DopolapresuntaconversionediCostantinoedifavorieccezionalidaluielargitiallaChiesa(riconoscimentoufficiale,protezioneearricchimentomate-riale),EUSEBIO (circa260-340),vescovodiCesareaeprimostoricodellaChiesa,storicizz il concetto di Regno di Dio. AlleinnovazionifuorviantiintrodottedaOrigeneedEusebioseguunavi-sione escatologica rivoluzionaria promossa da AGOSTINO (354-430), linfluente ve-scovo di Ippona. Agostino, spiritualizzandola, spieg la prima risurrezione comela conversione delle anime morte nel peccato e identific il Regno di Dio conlaChiesacattolicainforteespansione:essa,secondolui,eralapietradiDn2:34,45chestavadiventandolamontagnadestinataariempirelaterra.InfineAgostino afferm che il diavolo era ormai incatenato e che lumanit gi vivevanelmillennioapocalittico.LeideediAgostinosiaffermaronoedominaronolateologia della Chiesa medievale. Queste dottrine deviate nate da una lettura alle-gorizzata e misticizzata della Scrittura finirono per intorbidire la limpida interpre-tazione profetica della Chiesa antica, interpretazione che per secoli rest pratica-mente dimenticata.Ricuperodellanticainterpretazioneprofetica. Nonfurononival-desi n altri gruppi dissidenti medievali a riscoprire e ricuperare lantica interpre-tazionestoricadelleprofezie,mabensdeivigilifiglidellaChiesachesieranovisti costretti a protestare contro gli abusi ed i sovvertimenti della Chiesa stessa;nel farlo essi applicarono a lei certi simboli profetici della Scrittura. Dalle profezie di Daniele e dellApocalisse, dal Rinascimento in poi, trasseroispirazione i dissidenti, sempre pi numerosi, per formulare le loro critiche allin-11CAPIRE DANIELEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 11dirizzodellaChiesa.Cosicchleprofezievennerogradualmenteriacquistandocredito presso gli spiriti pi illuminati.Il ruolo della profezia nello sviluppo della Riforma. La Riforma prote-stantenacquedallariscopertadelleveritdelVangelocheeranostatepatrimo-niodellaChiesaantica.NeisecoliprimadiLuterouominidigrandesensibilitspiritualeavevanoenfatizzatoconsempremaggiorchiarezzailtemadellasal-vezza per grazia in Ges Cristo e contestato le grossolane distorsioni operate daRomanellambitodelladottrina,purrestandonelsenodellaChiesa.Dallenfasiche era stata posta sulle profezie relative allAnticristo, la Riforma trasse forti mo-tivi per una presa di posizione coerente. Quando Lutero scopr lidentit della figura profetica dellAnticristo trov laforzadirompereconRoma,emoltialtricompironoilmedesimopassoperlostessomotivo.Tutticostoro,difronteallelimpideindicazionieagliammoni-mentireiteratidellaParolaprofetica,sentironolobbligomoralediusciredallaBabiloniapapale.Essiavrebberoaffrontatoilcarcereeilmartiriopiuttostochescendere a compromessi sulle verit divine ormai chiaramente comprese.Una controinterpretazione delle profezie, arma insidiosa della Con-troriforma. Difrontealrifiutovirtualmenteunanimeeallidentificazionedelpapato con lAnticristo della profezia da parte di tutti i gruppi protestanti, il cat-tolicesimoromanocorseairipari:essocercinfattididistrarrelattenzionedeiprotestanti dallermeneutica profetica del cattolicesimo antico, e vi riusc. I gesuitispagnoli FRANCISCO RIBERA nel 1590 e LUIS DE ALCAZAR nel 1614 escogitarono insi-diose controinterpretazioni delle profezie apocalittiche. Ribera insinu che lAnti-cristo era una figura individuale, un capo di stato infedele, che da Gerusalemme,neltempodellafine,avrebbeagitoempiamentecontroicristianidurantetreanni e mezzo letterali. Il cardinale Roberto Bellarmino, famoso controversista, sostenne con grandeenergia le vedute di Ribera che divennero, e sono tuttora, la posizione ufficialedelcattolicesimosullafiguraprofeticadellAnticristo.LespedienteesegeticodelRibera prese il nome di ermeneutica futurista. Luis de Alcazar dal canto suo pro-pose uninterpretazione agli antipodi rispetto a quella di Ribera. Secondo questachiavediletturatuttelepredizionideiduelibriapocalitticifinironodiadem-piersitrailtempodeltramontodellanazionegiudaicaelepocadellacadutadellimpero romano, e lAnticristo non altri che uno degli imperatori che perse-guitarono i cristiani: Nerone, Domiziano o Diocleziano. Questo modo di spiegare Daniele e lApocalisse noto col nome di erme-neutica preterista osemplicementepreterismo.Linterpretazionefuturista equellapreterista,questiduecriteriermeneuticicontrappostiecontraddittori,espressi dalla Chiesa cattolica - spettacolo davvero sconcertante! - sorprendente-mente raggiunsero lo scopo di confondere lesegesi profetica protestante.LeconquistedellaRiformafrustrate. Alcuniesegetiprotestanti,comelolandese HUGO GROTIUS (1583 - 1645) e linglese HENRY HAMMOND (1605 - 1660),12INTRODUZIONEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 12cominciaronoadadottarelecontrointerpretazionidelgesuitaAlcazargettandoconfusione e provocando divisioni tra i protestanti che iniziarono a perdere fidu-cia e interesse per le profezie. Iprotestantiabbandonaronogradualmentelinterpretazioneortodossa(sto-ricista). Non tutti per: ci furono alcuni espositori, come JOSEPH MEDE, che non silasciaronoinfluenzaredallermeneuticafuorviantediAlcazareristudiaronolin-teroambitodellaprofezia,reintrodussero,controlevedutediAgostino,ilmil-lennio nel futuro e rivalutarono lermeneutica storica. Ilpreterismo siinsinunellascuolarazionalisticadeiteologiliberalitede-schi nel XVIII secolo, di cui furono rappresentanti eminenti JOHAN SALOMON SEM-LER (m. nel 1791) e JOHAN DAVID MICHAELIS (m. pure nel 1791). H.CORRODI inizi lacritica sistematica di Daniele nel 1783. Nel XIX secolo JOHAN GOTTFRIED EICHHORN(m. nel 1827) condusse a fondo loffensiva contro Daniele.Il futurismo conquist gradualmente le frange conservatrici del protestante-simo e nel secolo XX si diffuso ampiamente anche tra i fondamentalisti.LattaccodiPorfirioallautenticitdiDaniele.Lacollocazionedelquarto regno di Dn 2 e 7 nel periodo ellenistico e la conseguente identificazionedelpiccolocornoconAntiocoEpifane,ampiamentesostenutedallamodernaesegesi liberale, risalgono a PORFIRIO (233 - circa 304). Il filosofo neoplatonico, allarmato per la straordinaria diffusione del cristia-nesimo, e informato sullimportanza che aveva per i cristiani la profezia, cerc discreditarlainsinuandocheillibrodiDanielenonerastatoaffattoscrittonelVIsecolo a.C., ma era semplicemente un mendace profilo storico tracciato da unoscrittore vissuto nel tempo dei Maccabei. Porfirio, in ultima analisi, sostenne cheillibrofufabbricatoposteriormenteaglieventidescrittiefuscrittocoitempiverbali al futuro per farlo passare per una profezia. I cristiani dellOccidente latino respinsero allunanimit la teoria di Porfirio;solopochicristianidOrientelaccolsero.ComunquelacriticadiPorfiriocaddenelloblio entro breve tempo e rimase ignorata fino a dopo la Riforma. Sul finiredelsecoloXVIlarimiseinaugelingleseHUG BROUGHTON (1549-1612)edaal-lora, senza dubbio ignorandosi da chi e perch era stata escogitata, essa fu adot-tataincircolisemprepiampisianelVecchiomondochenelNuovo,alloscopodicontrastarelascuoladinterpretazionestoricadellaprofezia,laqualevedeva nel piccolo corno di Dn 7 una figura del papato storico sorto fra le 10frazionidelquartoregno.OggilateoriasuAntiocoEpifaneampiamentedif-fusa tra gli espositori di Daniele e la si ritrova in numerosi commentari di orien-tamento liberale.LesegesiprofeticadelNuovoMondo.Iprotestantieuropeicheappro-darononelNuovoMondonelXVIIsecoloportaronocons,fraglialtrivalorispiritualidellavecchiaEuropa,ilsistemadinterpretazioneprofeticaancorase-guito dalla maggior parte dei protestanti inglesi e di altre parti dEuropa. Fin da-gli inizi dellemigrazione oltre Atlantico il messaggio profetico della Scrittura oc-cupunaposizionepreminentenelpensierodeicoloni. EPHRAIM HUIT nel164413CAPIRE DANIELEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 13pubblic il primo commentario americano su Daniele: The Hole Prophecy of Da-niel Explained.NelNuovoContinentesimantenneautonomaperlungotempolalineainterpretativadelleprofeziedelprimoprotestantesimoeuropeo,nonavendocuratoicoloniicontatticulturalicolVecchioContinente.Spessolese-gesi profetica americana in questepoca, non ancora influenzata dal Preterismo edal Razionalismo europei, fu pi limpida e pi coerente dellesegesi europea.Il risveglio religioso del XIX secolo. Mentre il preterismo veniva conqui-standolascienzacriticaquandoilfuturismononeraancoradiffusotraiprote-stanti,edilpost-millennarismopredominavanellechieseriformate,incertiset-tori del protestantesimo fior il pre-millennarismo storicista. Lermeneutica profetica storica conobbe tre momenti di lustro: i primi secolidelcristianesimo,iltempodellaRiformaedellapost-RiformaedilprimoOtto-cento. Su questo background globale si proiettano il risveglio dellavvento nellavecchiaEuropaedilmovimentodellavventonelNuovoMondoduranteilXIXsecolo.Numerosiespositoriindipendentidellaparolaprofetica,specieinEu-ropa,precorseroconlelorointerpretazioniparalleleilrisveglioeuropeoedilmovimento americano.Radicilontanedellaposizioneavventistasullinterpretazioneprofe-tica. Il ruolo della Chiesa Avventista del Settimo Giorno, erede di venticinque se-coli di interpretazione profetica, quello di ricuperare e continuare lesposizioneortodossadelpassato,oggirestaurata,rivalorizzataeperfezionataallalucedelleconquiste odierne nel campo dellesegesi profetica. Nel tempo presente gli studiprofeticiinambitoavventistaprivilegianoaragionequeisegmentiescatologicidella profezia che non erano stati compresi e valorizzati nel passato perch nonera ancora giunto il tempo del loro adempimento e di conseguenza erano prema-turi il loro riconoscimento, la loro valorizzazione e la loro applicazione storica.Un nucleo essenziale ereditato dal passato.Leconclusioniacuiap-prodatalesegesiavventistariguardoalleprofeziecronologiche-liniziosincro-nico delle 70 settimane di Dn 9:25 e delle 2300 sere-mattine di Dn 8:14, e lo sca-dere di questultimo periodo nel 1844 - sono riconducibili a eminenti espositoridelpassato.Lesegesiprofeticaavventistasimantienedunquesullalineadegliaccorti interpreti di ieri e con gratitudine si riconosce debitrice nei loro confronti.Eredediunnucleodiveritmesseinlucedagliespositorideisecolitrascorsi,lesegesi profetica avventista nel medesimo tempo si riconosce annunciatrice de-gli eventi escatologici preconizzati dalla parola profetica. Con questo ampio panorama davanti agli occhi, siamo pronti ad intrapren-derelostudiodellegrandiprofeziedanieliche:lavisionedellastatuametallicadel cap. 2; la visione delle 4 bestie, le 10 corna, il piccolo corno e i 3 tempi emezzodelcap.7;lavisionedelmontoneedelcapro,dellelorocornaedellungo periodo profetico del cap. 8; la rivelazione delle 70 settimane che condu-cono al Messia-Principe del cap. 9, e infine le rivelazioni letterali parallele dei ca-pitoli 11-12. (Da S.D.A. Bible Commentary, vol. IV, Introduzione).14INTRODUZIONEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 14III. LINTERPRETAZIONE E LO STUDIO DI DANIELEDALLANTICHIT FINO AI NOSTRI GIORNI1. La lettura di Daniele nellet precristianaA.Lattestazione pi antica riguardo allinterpretazione di Daniele risale al III-IIsecoloa.C.,ovveroallepocadelloriginedellaversionealessandrinadellAnticoTestamento.LatraduzionegrecadiDanieleneiLXXliberaedivergentedalTestoMasoretico.In9:24-27sonoevidentilealterazioniin-trodotte per adattare il testo alla figura di Antioco Epifane. In 11:30 lespres-sionelenavidiKittimdelT.M.tradottaiRomani.significativocheginelIIsecoloa.C.iGiudeialessandriniriconoscesserolapresenzadiRoma nelle profezie di Daniele.B. NelILibrodeiMaccabei,chevidelalucesulfiniredelIIsecoloa.C.,lal-tarepaganoneltempiodefinitolabominazionedelladesolazione(IMaccabei 1:54) con evidente riferimento a Dn 8:13 e 11:31. Nel cap. 2:55-60Daniele e i compagni sono menzionati accanto ad altri personaggi dellAn-tico Testamento, segno che in quellepoca Daniele era gi riconosciuto ispi-rato nellambiente giudaico.C. UnriferimentoaDanielesitrovainunaltracomposizionedellaletteraturatardo-giudaica, I Testamenti dei Dodici Patriarchi, risalente pure al II secoloa.C. Il Testamento di Levi cita ed estende fino allet romana le 70 settimanedi Dn 9:24-27. Ancora un segno che il tardo giudaismo interpretava Danielein chiave storica riconoscendovi ovviamente il valore profetico.D. RiferimentialleprofeziediDanielesisonotrovatineitestidiQumran.NelRotolodellaGuerra, delIsecoloa.C.,Dn11:40a12:3sonoapplicatiallaguerraescatologicatraifiglidellaluceeifiglidelletenebre.IlDocu-mento di Melchisedec (11Q Ps.Ez.), di data incerta, applica a eventi futuri loschemacronologicodiDn9:24-27.IriferimentiaDanielenellaletteraturatardo-giudaica attestano che i Giudei, negli ultimi due secoli dellera precri-stiana, tennero in debita considerazione questo libro profetico.2. La lettura di Daniele nellet cristiana anticaLinteresse del mondo giudaico per il libro di Daniele non si estinse nellera cristiana.A. Nel primo secolo lo storico GIUSEPPE FLAVIO si rifer ripetutamente a Danieleneisuoiscritti,massimamenteinAntichitGiudaiche.NellibroX(275)15CAPIRE DANIELEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 15identifica il re di Siria, Antioco IV Epifane, nel piccolo corno di Daniele 8;sempre nel libro X (208-210) vede Roma nel 4 regno di Dn 2. Ancora nelXlibrodi Antichit Giudaiche (276),comepurein Guerre Giudaiche (VI,212-213),riferisceallasuaepocaglieventifinalidellaprofeziadanielicadelle settanta settimane (Dn 9:24-27).B. LapocrifoIVLibrodiEsdra,quasicontemporaneodegliscrittidiFlavio,identifica i 4 regni danielici alla stessa maniera di Giuseppe: Babilonia, Per-sia, Macedonia, Roma. Laquila come simbolo di Roma lequivalente della4 bestia di Dn 7.C. NelsecondosecololapologistagiudeoTrifone,chedialogacolcristianoGiustino,allostessomodochequestultimovedeilpiccolocornodiDn7:25 come un potere persecutorio futuro che dovr dominare per tre tempie mezzo, da Trifone interpretati come tre secoli e mezzo.D. Sempre nel II secolo il Seder Olam, attribuito generalmente a RABBI JOSE BENHALAFTA, nei capitoli 29 e 30 si richiama a Dn 9:24-27 (in pratica una spe-cie di midrash di questo passo). La cronologia della distruzione del primo edelsecondotempiofattacoinciderecoinumerisabbaticidiDn9:siso-stiene che da Nabucodonosor fino a Tito trascorsero 10 giubilei, equivalentia 70 cicli sabbatici, a loro volta equivalenti a 490 anni.E.Nel IV secolo RABBI JOSEF in uno dei suoi scritti identifica i Persiani nellorsodi Dn 7:5. I rabbini di questepoca vedono concordemente la Persia e Romarispettivamente nel secondo e nel quarto regno di Dn 2 e 7. evidente linteresse del giudaismo per il libro di Daniele nei primi secolidellera cristiana. Pi documentato ancora linteresse dei cristiani. A. Il Nuovo Testamento ha due riferimenti diretti al libro di Daniele come pro-fezia in Mt 24:15 e in Mr 13:14, e un riferimento indiretto come fonte storicainEb11:33-34.EvidenticontatticollibrodiDanielesiscorgonoinaltripunti del Nuovo Testamento. LAnticristo preannunciato in 2Te 2:3-8 unafigura parallela del piccolo corno di Dn 7 e 8. Le 4 bestie di Dn 7 ricom-paiono riunite in ununica figura in Ap 13:2. In Ap 12:14 ritornano i 3 tempiemezzodiDn7:25,ericompaionoancoraenunciatiinterminidiversiinAp 11:3; 12:6 e 13:5.B. IriferimentialleprofeziediDanielesonofrequentinellaletteraturapatri-stica dei primi 4 secoli dellera cristiana.a)Il riferimento pi antico fuori del libro di Daniele lo si coglie nell Epistola diBarnaba. In questo documento cristiano risalente al 130 circa la quarta bestiadi Dn 7 e le sue 10 corna sono viste come figure di eventi presenti e futurib)GIUSTINO, morto martire intorno al 165, nel Dialogo col giudeo Trifone vede16INTRODUZIONEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 16nel futuro lapparizione del piccolo corno di Dn 7:25 e pensa che il suo do-minio durer 3 anni e mezzo letterali.c)Ancora nel II secolo IRENEO vescovo di Lione (circa 130-200) in uno scrittoapologetico (Adversus Haereses) identifica Roma nel quarto regno di Dn 2 e7epensacheessasardivisain10parti.PerIreneoilpiccolocorno,identificato con lAnticristo, deve ancora manifestarsi, e quando si sar ma-nifestato regner per 3 anni e mezzo letterali.d) Fra il II e il III secolo, TERTULLIANO (160-240) usa Dn 9:24-27 per convincereiGiudeicheessidebbonoriconoscereGesdiNazarethcomeilMessiapredetto da Daniele.e) CLEMENTE,ildottofilosofocristianodiAlessandria(circa150-220),usaDn9:24-27 nel contesto di unampia cronologia fra lepoca israelitica e let ro-mana. Clemente fa decorrere dallanno II di Dario I re di Persia le 70 setti-manediDn9edestendele62settimanefinoaltempodelbattesimodiGes. La 70 settimana la colloca fra Nerone, secondo Clemente il respon-sabile della abominazione della desolazione, e Vespasiano, il distruttore diGerusalemme.f) Delle70settimanesinteressapureilcronografocristianoGIULIO AFRICANO(160-240).Egliponenel444a.C.,sottoArtaserseIdiPersiaeNehemia,liniziodiquestoperiodoprofeticoelofaterminarenellanno31conlacrocifissione di Cristo.g) Daniele attrasse anche lattenzione di ORIGENE (185-254), lo scrittore alessan-drinoresponsabilediavereintrodottonelpensierocristianoconcettifuor-vianti con la sua esegesi allegorica della Scrittura. Commentando Dn 8, Ori-gene applica i vv. 23-25 ad un ipotetico anticristo futuro. Le 70 settimane diDn 9:24-27 le equipara fantasiosamente a 4900 anni che estende da Adamofino alla distruzione di Gerusalemme nellanno 70 d.C..h) PerquantoriguardalesposizionecristianaanticadiDaniele,IPPOLITO RO-MANO (m.nel235)meritaunamenzionespecialecomeautoredelpiesteso commentario del libro pervenutoci dallantichit cristiana.Composto tra il 202 e il 204 in greco, il commentario di Ippolito comprende4 libri. Storicista (ante litteram) su Dan 2 e 7, Ippolito si rivela futurista(antelitteram)sulcap.9esuiperiodiprofeticideicapitoli7e8cheestende fino al tempo della fine. Nei 4 regni danielici Ippolito vede Babilo-nia,Medio-Persia,GreciaeRoma;nellapietrachedistruggelastatua(cap.2) ravvisa il Cristo, e nel piccolo corno del cap.8, primo fra i cristiani,identificaAntiocoEpifane.QuestoanticocommentatorecristianoapplicastoricamenteanchelultimafasedellaquartabestiadiDn7:le10cornasono 10 regni che debbono ancora sorgere; il piccolo corno lAnticristoche dovr nascere tra i 10 regni e sar vinto e giudicato da Ges Cristo allasua venuta. Ippolito identifica con Cristo anche la pietra del cap.2 che di-struggelastatuadai4metalli.Le62settimanediDn9:26lecollocatrailtempodellesilioelanascitadiCristo.Lasettantesimasettimanalastaccadalcontestoelaproiettaneltempodellafineprecorrendoimodernidi-spensazionalisti.17CAPIRE DANIELEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 17C.Nella seconda met del III secolo un duro attacco contro Daniele venne dalmondo pagano suscitando la viva reazione degli ambienti cristiani.a)PORFIRIO DI TIRO (233-304),unfilosofoneoplatonicochecontestavaaspra-mente il cristianesimo, compose unopera accusatoria in 15 libri contro i cri-stiani.Il12 libroeradedicatoallarefutazionedellibrodiDaniele,unoscrittoinvisoalpaganoperchsullesueprofezieicristianifondavanoal-cuneimportantiposizioniteologiche.Perscreditarlo,Porfirioinsinucheesso era una falsa profezia (vaticinium ex eventu) scritta da un ignoto giu-deo allepoca dei Maccabei. Nel piccolo corno dei capitoli 7 e 8 il filosofopagano identific il re di Siria Antioco IV Epifane.b)SeguironoPorfirio,limitatamenteallidentificazionedelpiccolocornodelcap.7 di Daniele, alcuni interpreti della Chiesa sira. AFRAHAT DI MOSSUL (290-350) vide Antioco Epifane nellundicesimo corno di Dn 7. Per il resto si at-tenne allinterpretazione tradizionale della Chiesa.c)EFREM SIRO (306-373) pure identific il piccolo corno di Dn 7 con AntiocoEpifane.QuestoesegetaorientalecredettechelImperoromanosarebbescomparsoconlavenutadellAnticristo.Nelle10cornadellaquartabestiadel cap.7 vide 10 regnanti seleucidi.d) POLICRONIO DI APAMEA (374-430) su Dn 2 e 7 segu Porfirio (vide nei 4 regniBabilonia,laPersia,laGreciaIelaGreciaIIovveroiregniellenistici,escorsenelle10cornadiecireseleuciditraAlessandroeAntiocoIVenelpiccolocornoquestultimosovrano).Policronio,primofragliinterpreticristiani, applic ad Antioco i 3 tempi e mezzo di Dn 7 e le 2300 sere-mat-tine di Dn 8. Sul cap. 9 si mantenne cristocentrico.D. Gli interpreti cristiani latini e greci di Daniele tra il III e il IV secolo segui-rono la tradizione esegetica della Chiesa.a) LATTANZIO (250-330)neisuoiscrittisirifersporadicamentealleprofeziediDaniele. Allude alla caduta futura di Roma e al sorgere di 10 regni dopo diessaecollocanelfuturolAnticristochesardistruttodaDioallarisurre-zione dei santi. Non ha nessun riferimento ad Antioco.b) EUSEBIO DI CESAREA (260-340), storico della Chiesa, identifica i 4 regni danie-liciconlAssiria(Babilonia),laPersia,laMacedoniaeRoma.DopoRomaintravede linstaurarsi del Regno di Dio. Pone in rapporto reciproco Dn 2 e7, applica Dn 7:9-14 alla seconda venuta di Cristo e Dn 9:24-27 alla prima.Non fa menzione di Antioco.c) CIRILLO, vescovo di Gerusalemme (315-386), su Dn 7 segue lo schema tradi-zionalechedefiniscelatradizionedegliinterpretidellaChiesa.Ancheglipensa che Roma sar divisa in 10 regni minori tra i quali sorger lAnticristo(il piccolo corno) che alla fine dei tempi sar distrutto dal Cristo che ritor-ner.InDn9:24-27Cirilloscorgeunaprofeziamessianicachesiadem-piuta nel I secolo.d) CRISOSTOMO diAntiochiaeCostantinopoli(347-407),inpartecontempora-neo di Girolamo, segue linterpretazione tradizionale della Chiesa su Dn 2 e7.PensachequandosidissolverlImperoromanosorgerlAnticristoe18INTRODUZIONEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 18sar il segno che la Parusia vicina.e) TEODORETO DI CIRO (386-457) appartiene al gruppo di ecclesiastici che reagi-ronocontrolattaccodiPorfirioaDaniele.GliscrittidiTeodoretosonoingran parte posteriori a Girolamo cosicch le sue vedute su Daniele possonoesserestateinfluenzatedalpensierodelgrandedottorelatino.Teodoretovede nei 4 metalli della statua di Dn 2 i regni di Babilonia, Persia, Macedo-niaeRomaenellamalgamaferro-argillaildeclinodellImperoromano.NellapietrachedistruggelastatuaravvisaunafiguradelregnoeternodiCristo che si instaurer alla sua seconda venuta. Anche sul cap. 7 Teodoretosegueloschematradizionale.AltramontodellImperoromanosorgeranno10 regni, poi verr lAnticristo che regner per 3 anni e mezzo. Le 70 setti-mane sono interpretate da questo esegeta in chiave messianico-cristologica.E. Confutarono il neoplatonico di Tiro vari Padri del IV e V secolo, fra i qualiricordiamo EUSEBIO DI CESAREA, APOLLINARE e METODIO. Il maggior rap-presen-tante della reazione cristiana contro Porfirio resta comunque GIROLAMO.a) Il commentario su Daniele di GIROLAMO (340-420) una pietra miliare nellastoria dellinterpretazione cristiana di questo libro profetico. Il commentariodi Girolamo pi completo di quello di Ippolito (rappresenta pure la prin-cipale fonte dinformazione sulle idee di Porfirio riguardo a Daniele). Su Dn2 Girolamo segue lo schema standard: Babilonia, Medo-Persia, Macedonia,Roma.Nelmiscuglioferro-argillascorgeunarealtcontemporanea:iRo-manichecercanolaiutodeiBarbaripersostenereleguerreciviliequellecontro altre nazioni. Girolamo applica a Cristo e al suo regno la pietra chedevastalastatua.SuDn7lillustredottoredellaChiesalatinaricalcaloschema applicato al cap. 2. Le 4 teste della terza bestia rappresentano Tolo-meo,Seleuco,FilippoeAntigonotraiqualifudivisolimperodiAlessan-dro.LaquartabestiafiguradellImperoromanocheoradominailmondo. Le sue 10 corna simbolizzano 10 re che si spartiranno limpero allafine del mondo e tra cui dovr sorgere lAnticristo finale. In Dn 8 Girolamoscorge i re di Media e di Persia nella figura del montone, Alessandro e i Ma-cedoni nel simbolo del capro, Alessandro nel gran corno del capro e i suoisuccessorinelle4corna.NelpiccolocornovedeAntiocoIVcometipodellAnticristo finale ma incontra notevole difficolt nellapplicare al re di Si-riale2300sere-mattine.SuDn9Girolamononesprimevedutepersonali,masifaportavocedegliinterpretichelhannopreceduto:GiulioAfricano,Eusebio,Ippolito,Apollinare,Clemente,Origene,TertullianoegliEbrei.Nessuno di questi interpreti ha scorto nel cap.9 Antioco Epifane. Sulcap.11 Girolamo concorda con Porfirio fino al v. 21. Diverge dal v. 22, ma soloperch vede insieme Antioco e lAnticristo finale.b) GIROLAMO inOccidentee TEODORETO inOrientefuronopraticamentegliul-timi rappresentanti della tradizione della Chiesa antica sullinterpretazione diDaniele.DopoilVsecoloandaffievolendosifraicattolicilinteresseperDanieleeperglistudiprofeticiingenerale,equestocomeconseguenzadellaffermarsidellescatologiastoricizzatadiAgostinonelpensieroteolo-19CAPIRE DANIELEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 19gicocattolico.ColpropagarsidelcattolicesimonelmondoilRegnodiDiosi stava gi realizzando, che bisogno cera di studiare ancora le profezie?F. Nelletcristianaantica-apartelacontestazionediPorfiriofuoridellareacristiana-nonfuronomaimessiindiscussioneladataantica(VIsecoloa.C.), lautenticit e il valore profetico del libro di Daniele. Anche sullinter-pretazione delle profezie ci fu una sostanziale convergenza. Salvosporadicheeccezioniiregnideicapitoli2e7furonoidentificaticonBabilonia, Medo-Persia, Macedonia e Roma, e nella pietra del cap. 2 si videil regno eterno del Cristo. Una presenza di Antioco Epifane fu generalmenteammessaneicapitoli8e11daalcuniesegeti,soprattuttodaGirolamocometipodellAnticristofinale.Ilcap.9fuinterpretatoquasiunanime-mente in chiave messianico-escatologica.3. Studio di Daniele nel MedioevoLafinedelVsecolosegniltrapassodallEtAnticaalMedioevo.Inquestaepoca storica Daniele fu oggetto di studio e di commenti sia nella sinagoga chein seno alla Chiesa.a)LesegesigiudaicadiDanielenelMedioevofumenoentusiasticachenellevoanticoeci,secondoJ.A.Montgomery,perdueragioni:laprimaerachenelcanoneebraicodelleScrittureDanieleerapostofuoridaiPro-feti; la seconda che i cristiani enfatizzavano la portata messianica del libro.NondimenosioccuparonodiDanielefrailXeilXIIIsecoloimaggiorimaestri dellebraismo.b) Nel Medioevo in seno allebraismo commentarono Daniele: SAADIA BEN-JOSEF(m.nel941),JAFET BEN-ALI (attornoallanno1000),SALOMON BEN-ISAAC (m.nel 1105), ABRAHAM BEN-MAIMON, detto Maimonide (m. nel 1204), DAVID KIM-CHI (m. nel 1240).c) In seguito ci fu nellebraismo una reazione contro linterpretazione messia-nica di Daniele. Lesponente principale di questa posizione fu ISAAC ABARBA-NEL,oAbrabanel,(m.nel1508):egli,controilrabbinismoufficiale,anno-ver Daniele tra i Profeti ma ne avvers linterpretazione messianica.d) Anche in ambito cattolico ci fu un certo interesse per Daniele durante il Me-dioevo.FraiteologipiragguardevolidellaChiesachesioccuparonodiquestolibrointaleperiodosonodaannoverare:ALBERTO MAGNO (m.nel1280),ARNOLDO DA VILLANOVA (m.nel1313),NICOLA DA LIRA O LYRANUS (m.nel1340),PIETRO ARCIDIACONO (m.nel1362).Lanticaesegesistoricafuco-munque generalmente trascurata.20INTRODUZIONEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 204. Lo studio di Daniele nellet rinascimentaleA. NelXVIsecolonuovistimoliallostudiodiDanielescaturironodallaRiforma luterana. I Riformatori ebbero un rapporto particolare con Daniele.Il dato pi significativo nellambito di questo rinnovato interesse per le pro-fezie danieliche fu il ripristino dellantica esegesi storica.a) MARTIN LUTERO (1483-1546)nonprodusseuncommentariodiDaniele,mastimquestolibrounafontediconsolazioneperlafededeicristiani.Fau-toredellesegesistorica,LuterovidenellAnticristounafigurastoricaenonescatologicacomeiPadriantichi.Lanovitdirompentedellesegesiprofe-tica del padre della Riforma fu laver identificato nellAnticristo il papato sto-rico(ancheseprimadilui EBERARDO,arcivescovodiSalisburgonel1240eJOHN WYCLIFF pocopidicentoannidopoavevanovistounsimbolodelpapato nel piccolo corno di Dn 7).b)Fra i primi esponenti della Riforma luterana si occuparono volentieri di Da-niele FILIPPO MELANTONE (m. nel 1560), GIOVANNI ECOLAMPADIO (m. nel 1531),SEBASTIANO MUNSTER (m. nel 1552), UGO DE GROOT o Grotius (m. nel 1545).c) GIOVANNI CALVINO (1509-1564) produsse una serie originale di letture su Da-niele.B. LaChiesacattolicareagallinterpretazionedelleprofezieinfunzioneanti-papalepromossavigorosamentedairiformatoricercandodiscreditareler-meneutica storica.a)LaControriformacattolicaintrodusseunainnovazionerivoluzionarianellambitodellesegesiprofetica,uninnovazionechemalauguratamenteinseguito avrebbe influito sullesegesi profetica protestante. Promotori di que-stasvoltafuronoigesuitispagnoliFRANCISCO RIBERA eLUIS DE ALCAZAR.Ri-beraintornoal1585divulgunsuosistemainterpretativodellApocalissecherelegavanelfuturoescatologicoilcompimentodelleprofeziediGio-vanni (ermeneutica futurista). Alcazar nel 1614 introdusse un metodo esegetico che allopposto del futuri-smodiRiberalimitavaaiprimiquattrosecolidelleracristianalaportatadellesuddetteprofezie(ermeneuticapreterista).InveritlAlcazaravevaavutounlontanoprecursoreinPorfirio,mailpreterismodelneoplatonicoapplicatoaDanielenonavevaavutoseguito.InveceleermeneutichedellAlcazar e del Ribera - queste due chiavi di lettura contraddittorie ed en-trambe riduttive di Daniele e dellApocalisse - ebbero largo seguito fra cat-tolici e protestanti.b)Fra i cattolici che scrissero su Daniele nel periodo della Controriforma ricor-deremo:GIOVANNI MALDONADO (m.nel1583),EMMANUELE SA (m.nel1596),BENEDETTO PEREYRA (m. nel 1610), GIOVANNI MARIANA (m. nel 1624). Dallanti-chit pre-cristiana fino al tempo della Riforma e della Controriforma - attra-verso la Sinagoga, la Chiesa antica e quella medievale - una catena ininter-rottadistudiosieesegetidiDaniele,purdivergendosullinterpretazione21CAPIRE DANIELEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 21delle sue profezie, hanno riconosciuto lautenticit, la data antica ed il va-loreprofetico dellibro.Unasvoltasisarebbeperprodottaconlavventodei tempi moderni.5. Lo studio e linterpretazione di Daniele nellet modernaA. NellastoriadellinterpretazionediDanieleiprimiaccennirazionalisticidopo Porfirio si scorgono nel XVII secolo, e sorprendentemente presso au-tori ebrei e protestanti.a) URIEL ACOSTA (m. nel 1640) di origine ebraica (conosciuto anche come Ga-briel da Costa), neg che Daniele fosse stato composto nel VI secolo a.C. eattribu la composizione del libro ai circoli farisaici.b) BENEDETTO SPINOZA,filosofodiestrazioneebraica(m.nel1677),respinseanchegli lorigine antica di Daniele definendolo opera tardiva con aggiunteredazionali finali ad opera dei sadducei.c)Sullastessaposizionenegativamaconpiradicalitsitenneildeistain-glese ANTHONY COLLINS (m. nel 1717). Questautore, riesumati gli antichi ar-gomenti di Porfirio, sostenne che le visioni del libro di Daniele risalivano altempo di Antioco Epifane e non erano altro che vaticinia ex eventu.B. Il razionalismo nato in Inghilterra dal deismo, nella seconda met del XVIIIsecolo si trapiant e mise salde radici in Germania.a) GIOVANNI SALOMONE SEMLER (m.nel1791)elevasistemailrazionalismocome criterio di valutazione della Scrittura.b) GIOVANNI DAVIDE MICHAELIS (m. nel 1791) rappresent la scienza biblica a ca-vallofralortodossiaelIlluminismo.MichaelisproposeunateoriasuDa-niele che sarebbe stata sviluppata dal suo discepolo H.CORRODI.c) H.CORRODI, rifiutata linterpretazione ortodossa di Daniele, nel 1783 inizi lacritica sistematica del libro.d) L. BERTHOLDT fra il 1806 e il 1808 svilupp la critica sistematica di Daniele.e) GIOVANNI GOFFREDO EICHHORN (m.nel1827)nel1824allarglevedutediBertholdt e condusse a fondo loffensiva contro Daniele, seguito a met delXIX secolo da FERDINANDO HITZIG.C. Lareazionedegliambienticonservatoriprotestantiecattolicialleintempe-ranze razionaliste non si fece attendere.a) IntaliambientipubblicaronostudispecializzatisullibrodiDaniele:E.W.HENGSTENBERG (1831), H.A.C. HAVERNICK (1832-1838), D.ZUNDEL (1861),O. ZOCKLER (1876), il cattolico R. CORNELY (1887), F. DUSTERWALD (1890).b) Pi numerosi furono i commentari composti da autori conservatori e mode-rati, protestanti e cattolici, per difendere i valori del libro di Daniele e con-trobattere le tesi razionaliste. Fra gli autori pi ragguardevoli ricordiamo: L.GAUSSEN (1850), C.A. AUBERLEN (1854), E.B. PUSEY (1864), T. KLIEFOTH (1868),22INTRODUZIONEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 22R. KRANICHFELD (1868), C.F. KEIL (1869), FULLER (1876) e i cattolici H. ROHLING(1876), J. FABRE DENVIEU (1888), J. KNABENBAUER (1891)D. La linea conservatrice fu portata avanti ancora nel corso del secolo XX.a)Nel primo quarantennio del secolo furono pubblicati numerosi studi di au-toriconservatori.Fraipinotevoli:A.C.GAEBELEIN (1911),R.D.WILSON(1917-1918), C. BOUTFLOWER (1927), W. MOLLER, (1934), G.C. AELDERS (1935),M.A. BECK (1935), K. HARTENSTEIN (1936), il cattolico J. LINDER (1939).b) Dopolasecondaguerramondiale,soprattuttograzieallenuovescopertearcheologiche,siravvivnegliambienticonservatorilinteresseperladatatradizionalediDanieleeperlesegesistorica.Sonodasegnalarefragliot-timicommentariapparsiintaleperiodonegliambientiortodossiquellidi:E.J.YOUNG (1949),H.C.LEUPOLD (1949),R.D.CULVER (1954,1962),J.WAL-VOORD (1971),L.WOOD (1973),J.G.BALDWIN (1978), C.MAYER (1982),J.L.ARCHER jr. (1985).c) StudispecializzatisuDanielechehannofornitovalidiapportiallermeneu-tica storica sono stati pubblicati fra gli anni 60 e 80. Ricordiamo fra gli altrii lavori di: D.J. WISEMAN (1965), B. WALTKE (1976), A.R. MILLARD (1977), G.L.ARCHER (1979),J.MC DOWELL (1979),S.J.SCHWANTES (1980),D.W.GOODING(1981), F. HASEL (1981), A.J. FERCH (1983), W.H. SHEA (1986).E. La critica e lesegesi liberali di Daniele ebbero tuttavia pi successo e sim-posero nellambito della scienza biblica ufficiale. Le obiezioni contro la sto-ricitdiDanielesonopassatedaunlibroallaltro.Nelsecondodecenniodelventesimosecolonessunostudiosodiformazioneliberaleacuipre-messelapropriareputazioneaccademicaavrebbeosatosfidareiltrenddella critica corrente2.a)Mantennero la data tardiva di Daniele e in generale gli altri argomenti con-trolasuaautenticit:G.HOLSCHER (1919-1920),M.HALLER (1925),M.NOTH(1926),R.H.CHARLES (1929),ilcattolicoH.JUNKER (1932),N.W.PORTEUS(1936), W.BAUMGARTNER (1939), A.JEPSEN (1961), K.KOCH (1961), F.DEXIN-GER (1969),A.ROBERT -A.FEUILLET (1970),R.J.CLIFFORD (1975), J.J.COLLINS(1981), P.A. VIVIANO (1983).b) Riprendendo unipotesi enunciata DA S.R. DRIVER aglinizi del secolo, hannooptato per la tesi di uno scrittore-redattore che avrebbe rielaborato antichetradizioni scritte e/o orali: S.B. FROST (1962), O. EISSFELDT (1965), H.H. ROW-LEY (1965).c) M. NOTH (1926), H.L. GINSBERG (1948, 1954), J.G. GAMMIE (1981) hanno imma-ginato vari stadi di sviluppo del libro dal tempo di Alessandro fino al 165 a.C.d) J.J.COLLINS,HARTMANN -DI LELLA (1977),P.A.PORTER (1983),J.A.SOGGIN(1980) fanno risalire le narrazioni del libro (capitoli 1-6) ad unet pre-mac-23CAPIRE DANIELE2- R.K. HARRISON, Introduction to the Old Testament, 1969, p. 1111.Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 23cabea, e le visioni (capitoli 7-12) al tempo di Antioco Epifane con materialepi antico dorigine mitologica.F. LunitdiDanieleerastatamessaindiscussioneda BENEDETTO SPINOZA nel1674ealcunidecennipitardidaSirISAAC NEWTON. Poiquestacontesta-zione era caduta nelloblio per rifiorire cento anni dopo.a) La dissezione del libro in diverse unit letterarie di varia provenienza ebbeil suo momento di gloria nel primo ottocento con L. BERTHOLDT che postulben 9 autori diversi! Nel 1822 con F. BLEEK, che difese lunit sostanziale dellibro, la teoria entr in crisi e per quasi un secolo prevalse la tesi dellunitdi Daniele.b) La battaglia contro lunit del libro fu ripresa nel 1926 da M. NOTH e ancoranel 1948 con H.L. GINSBERG, ma ebbe scarsa fortuna. Difesa da H.H. ROWLEY(che nondimeno mantenne la data bassa del libro), lunit di Daniele statamantenuta dalla maggioranza degli autori della scuola liberale.c) Oggi sembra prevalere tra i criteri dorientamento liberale la tendenza a farrisalire la serie dei racconti (capitoli 1-6) ad unepoca anteriore al II secolo(III secolo e qualche autore anche prima) e a collocare nel II secolo la ste-sura delle visioni. Un ignoto giudeo vissuto al tempo dei Maccabei avrebberielaboratodelmaterialeanticoeviavrebbepoiaggiuntodipropriolevi-sioni. Secondo altri critici che si ostinano a negare lunit di Daniele, la se-zione narrativa del libro sarebbe opera di pi autori mentre un solo autoreavrebbe composto le visioni al tempo di Antioco Epifane. Un redattore, chepotrebbe anche essere lestensore delle visioni, avrebbe riunito le due por-zioni nel II secolo a.C.d) giusto segnalare il contributo positivo a sostegno del valore storico di al-cune parti del libro apportato da alcuni critici moderati, come J.A. MONTGO-MERY (1927), R.P. DAUGHERTY (1929), H.H. ROWLEY (1932). La battaglia in di-fesa di Daniele sostenuta dagli Avventisti del Settimo Giorno su due frontiparalleli ed condotta con le armi ad essi fornite da aree specifiche del sa-pere contemporaneo. Sul fronte propriamente apologetico la lotta portataavanti con lausilio dei risultati positivi acquisiti da scienze come la Storia elArcheologia.Sulfrontedellesegesi,ilconfrontosostenutomedianteunanalisi molto attenta del testo su base filologica e secondo il metodo er-meneutico storico che 25 secoli dinterpretazione profetica hanno affinato ecollaudato. Nella sezione che segue, un esame critico delle obiezioni mossecontro lantichit e lautenticit di Daniele chiuder questa introduzione allostudio di Daniele. Lesposizione dei capitoli profetici secondo il metodo sto-rico occuper la parte pi voluminosa del presente manuale.24INTRODUZIONEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 24IV. ARGOMENTI DELLA CRITICA CONTRO LAUTENTICIT DI DANIELE E LORO VALORE1. Argomenti contro DanieleLacriticamodernascorgeinDanieleanacronismi,inesattezzestoriche,notizieleggendarie e altre incongruenze.A. AnacronismiIn Daniele 1:1 si sincronizza il primo anno di regno di Nabucodonosor colterzo di Gioiachim re di Giuda, mentre noto da Geremia 25:1 che il primoanno di Nabucodonosor corrispose al quarto di Gioiachim.B. Inesattezze storichea)InDn5:2,11,13,18NabucodonosordettopadrediBelsazarenelv.22questidettosuofiglio,mentresappiamodaitestibabilonesi(Cronacadi Babilonia, ecc...) che Belsazar fu figlio di Nabonide.b)InDn5:31enelcap.6figuracomeprimorediBabiloniadopolacadutadella dinastia caldea un certo Dario il Medo, una figura ignorata da tutte lefonti storiche antiche.c)InDaniele2:2,5,10ricorreilterminecaldei(kasdim)comedesignazionediunaclassedisapientibabilonesi,unusodelterminechedivenneco-mune soltanto in epoca tarda. Anticamente caldei si adoperava soltanto insenso etnico, per designare una popolazione.d)Nel cap. 5 Daniele menziona Belzasar come ultimo re caldeo di Babilonia,mentre le liste reali, i documenti amministrativi e la Cronaca di Babiloniaconoscono soltanto Nabonide come ultimo re caldeo di Babilonia.C. Notizie leggendarieIn Dn 4 si allude a una follia di Nabucodonosor di cui non si trova traccianei documenti contemporanei.D. Altre incongruenzea)In Dn 3 compaiono 3 parole greche, segno che il libro fu scritto nellet el-lenistica.b)LautorediDanieleenunciaconcettidottrinali,comeilgiudizio,larisurre-zione e il ministero degli angeli, che appartengono al tardo giudaismo.25CAPIRE DANIELEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 25c)Le visioni di Daniele appartengono al genere apocalittico, una forma lette-raria che fior nel giudaismo in et tarda (II, I secoli a.C.).d)LautoredellibrorivelaunaconoscenzaesattadegliavvenimentidelIIse-colo a.C.e) Lautore dellEcclesiastico (il Siracide), che redasse il suo libro verso il 180a.C., non menziona Daniele tra le figure eminenti della storia dIsraele.f) Il libro di Daniele nel canone ebraico non si trova nella raccolta dei Profetima in quella degli Agiografi, segno che al tempo della sua redazione il ca-none dei Profeti era gi chiuso. I fatti reali o presunti sopra elencati, secondo la ricerca storico-critica, sono suffi-cienti per postulare una data tardiva per il libro di Daniele. Le sue profezie, sem-pre secondo la critica, sono vaticinia ex eventu e le sue visioni un artificio lette-rario. Il libro un prodotto delle aspirazioni irredentistiche dei giudei durante lapersecuzione del re di Siria Antioco IV Epifane tra gli anni 167 e 164 a.C.2. Valore degli argomenti contro lautenticit di DanieleUn esame critico degli argomenti su esposti rivela in alcuni casi la loro fragilit,in altri la loro insufficiente forza probativa.A. Presunti anacronismia)La Cronaca di Babilonia, pubblicata da D.J. Wiseman nel 1956, ha rivelatocheibabilonesicontavanogliannidiregnoadecorreredalliniziodellanno civile successivo a quello in cui il re era salito al trono.3I mesi o igiornitralascesaaltronodelnuovoreelafinedellannocivileincorsoeranodenominatiannodiintronizzazioneenonvenivanocalcolatinelconteggiodegliannidiregnoLamenzionedellannodintronizzazionesitrova anche nei documenti amministrativi di Babilonia (le tavolette commer-ciali di Nippur). Nel regno di Giuda invece era in uso il sistema egiziano, il quale calcolavacomeprimoannodiregnodelnuovosovranoilperiododitempotralasuaascesaaltronoelafinedellannocivile,cosicchgliannidiregnodiun certo sovrano computati in base ai due sistemi (babilonese ed egiziano)risultavano sfalsati di 1 anno come si vede dal grafico seguente:26INTRODUZIONE3- D.J. WISEMAN, Chronicle of Chaldaean Kings 626-556 B.C., in the British Museum, London,1956.Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 26Iduesistemididatazionesirispecchianonelcap.52dellibrodiGeremiadove lo stesso evento (la caduta di Gerusalemme e la deportazione dei su-perstiti) datata allanno 19 di Nabucodonosor nel v. 12 e allanno 18 nelv.29.ProbabilmenteGr52:28-34unappendicestoricaredattainBabilo-nia,inparte(ivv.31-33)aggiuntainappendiceanchealIILibrodeiRe(2Re25:27-30).Ilfattochequestaappendice,inriferimentoalliniziodelregno di Evil-merodac, successore di Nabucodonosor, parli dellanno stessoche cominci a regnare (2Re 25:27; Gr. 52:31) e non del primo anno di re-gnocomesisarebbedettoinPalestina,avvaloralipotesichelappendicesia stata scritta in Babilonia. Lespressione lanno stesso che cominci a re-gnarelequivalentedellaformulababiloneselannodiintronizza-zione(odiaccessione).SembraovviocheDaniele,inseritonellaculturababilonese (Dan. 1:4), calcolasse gli anni di regno di Gioiachim secondo ilsistema babilonese ed altrettanto ovvio che Geremia che visse e scrisse inPalestina li contasse in base al sistema ivi in uso. Dunque nessun anacroni-smo tra Dn 1:1 e Gr 25:1.B. Presunte inesattezze storichea)Nellusosemiticogliappellatividipadreefiglioeranocomunementeestesi agli ascendenti e ai discendenti (nel nostro linguaggio diremmo avoe nipote). Gli esempi relativi a questo modo di applicare i termini padre(ebr ab) e figlio (ben) abbondano nella Bibbia. Il termine Padre col si-gnificato di avo ricorre in De 26:15; Gs 24:3; 1Re 15:11; 2Re 14:3; 22:2; 2Cr17:3; 21:12; 29:2; 34:2. Figlio nel senso di nipote, discendente, usatoin 2Cro 22:9. In 1Re 15:10 la regina Maaca detta madre di Asa, in realtera una sua nonna. Padre e figlio col significato di avo e discendenteerano ancora in uso nei tempi del Nuovo Testamento: Lc 1:32; Gv. 4:12; Mt.20:30-31;22:41.Conformementeaquestusodeiterminipadreefiglio,diffusointuttolOrientesemitico,inDn.5:11,13tuopadre,miopadresignificanotuoavo,mioavo,enelv.22suofiglioloequivaleasuodiscendente.dunqueingiustoaccusareDanieledidisinformazione.DavariindizisignificativirisultacheNabonide,ilpadreeffettivodiBelzasar,avessesposatounafigliadiNabucodonosorperlegittimarelusurpazionedel trono; Erodoto le d il nome di Notocris.27CAPIRE DANIELESistema babilonese (postdatazione) Daniele 1:1anno di intronizzazione1 anno2 anno3 annoSistema egiziano-giudaita (predatazione) Geremia 25:11 anno 2 anno 3 anno 4 annoDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 27b)DarioilMedo,chesecondoDanieleassunselareggenzadiBabiloniaallacaduta della dinastia caldea (Dn 5:30,31; 9:1), per la storia tuttora una fi-guraenigmaticainquantoilsuonomenonfigurainnessunadellefontistoriche antiche conosciute. Il silenzio delle fonti non per un argomentodecisivopernegarelesistenzastoricadiunpersonaggio.notochenellOrienteire,oltrealnomecomune,assumevanoavolteunsecondonome,ilnomedeltrono,allattodellincoronazione.IredEgittospessosolevano fregiarsi di tutta una sfilza di nomi. I documenti assiri ci informanoche Tiglath-Pileser assunse il secondo nome di Pulu quando cinse la coronadiBabilonia.Ildoppionomediquestosovranoassirodocumentatoan-chenellAnticoTestamento(cfr.2Re15:19,29;1Cr5:6,26;lultimoversosembra sdoppiare il personaggio, ma il verbo al singolare indica che si staparlando di ununica persona).EsistonoanalogiesignificativetrailDariodiDn5eunpersonaggiodinome Gubaru di cui parla la Cronaca di Nabonide, un documento babilo-nese.Gubaru,governatoredelGutiumevalorosogeneralediCiro,fuilconquistatorediBabilonia.SebbenelaCronacanonlodicaesplicita-mente, assai verosimile che Gubaru fosse nominato da Ciro re vassallo diBabilonia.StadifattocheCironeidocumentiamministrativibabilonesidesignato col titolo di re di Babilonia soltanto a partire dal 14 mese dopola conquista persiana della citt. Qualcun altro deve aver esercitato questa funzione in Babilonia in quei 13mesi.GubarudevecomunqueesseremortopocopidiunannodopolaconquistadiBabilonia.DanieledicecheDarioilMedoricevetteilregnoallet di 62 anni (5:31). Il profeta menziona soltanto lanno primo di Darioil Medo (9:1 e 11:1), e in 10:1 data allanno terzo di Ciro la rivelazione rice-vutadopoquelladellannoprimodiDarioilMedo(9:1).EvidentementeilregnodiDarioilMedodeveesserestatodibrevedurata.In9:1Danieleprecisa che Dario il Medo fu fatto re del regno dei caldei; ci non pu si-gnificarealtrocheunautoritsuperioregliavevaconferitoquestotitolo.NonsipuescluderecheDariofosseilsecondonomediGubaru,proba-bilmente il nome del trono.c)Sebbene Daniele usi il termine caldei in senso sociale, vale a dire per de-signare una classe di sapienti babilonesi, egli conosce anche luso etnico deltermine, cio per indicare un popolo, una razza (1:4 e 9:1). Oltretutto non dimostratochecaldeiinsensosocialefosseadoperatosoltantoinepocatarda.Erodoto(LeStorie,I.181,183),versoil440a.C.,menzionaiCaldeicomeunacastasacerdotaleeneparlainmododalasciarsupporrechequestuso risalisse ad unepoca anteriore.d)Ineffettiitestibabilonesicoscomelastoriografiaantica(Berosso,ecc...)nonconosconocheNabonidecomeultimorecaldeodiBabilonia.Sap-piamo per dal racconto in versi di Nabonide che questultimo confer alfiglioBelzasar(Bel-shar-usur)laregalit(sharrutim)primadipartireperTeima,nelnordArabia,dove,secondolastelediHarran,rimase10anni.Perci tra il 549 e il 539 a.C. Belzasar esercit di fatto i poteri reali in Babi-28INTRODUZIONEDaniele/1-628-07-20049:52Pagina 28lonia come reggente del trono sebbene suo padre continuasse ad essere ilre di diritto4.C. Presunte notizie leggendarieChe gli scribi di corte babilonesi stendessero un velo di silenzio su un avve-nimentoingloriosoperilregnocomelafolliadelsovrano,nondovrebbedestare meraviglia. Ancora in tempi recentissimi in paesi a regime totalitariounagravemalattiaoaltroserioimpedimentodiundittatoresonostatita-ciuti.LostoricoAbideno(circa200a.C.),citatodaEusebiodiCesarea,haraccoltounanotiziapianticasecondolaqualeNabucodonosor,invasatoda una divinit, sarebbe salito sul tetto della reggia e avrebbe profetizzato lafine del suo regno5. Un testo cuneiforme pubblicato nel 1975 da A.K. GRAY-SON menzionainomidiNabucodonosoredisuofiglioAwel-Mardukeal-ludeacomportamentianomalidiunpersonaggioillustrechenonpues-sereidentificatoconsicurezzaacausadellaframmentarietdeltesto,mache non pu essere che uno dei due personaggi menzionati per nome.D. Altre presunte incongruenzea)InDn3:5,7,9,15compaionoinomigreciditrestrumentimusicali(sOr: tyi q,kitros, }yi r" T na s: P, pesanterin, h y noP: mUs, sumfoneya). Larcheologia ha documen-tatouninfluenzaculturalegrecanellanticoVicinoOrientebenprimadellepoca neobabilonese6. stata anche documentata la presenza greca inBabiloniaaltempodiNabucodonosor:nellasaladeltronodellareggiagliarcheologihannorinvenutounacolonnaionicaeunadecorazionedistilegreco7. Inoltre testi cuneiformi dellepoca di Nabucodonosor informano chefra gli stranieri che lavoravano alla realizzazione delle opere edilizie in Ba-biloniafiguravanoartigianiioniielidii8.NonaffattoinverosimilecheinBabilonia in questepoca circolassero strumenti musicali importati dalla Gre-cia e conservassero i nomi di origine.b) vero che lescatologia e langeologia ebbero uno sviluppo notevole nellaletteratura del tardo giudaismo, ma le dottrine sulla risurrezione, il giudizioeilministerodegliangelinonfuronosconosciuteagliscrittoribiblicipiantichi. Sulla risurrezione cfr. Gb 19:25-27; Is 26:19; Ez 37:13; sul giudizio:Sl 9:8; Ec 3:17; Is 24:19-22; 25:8,9; Gl 3:12-15; sul ministero degli angeli: Ge19:1; Nu 22:32-35; Gc 6:11,12; 13:3 e segg.; Is 6:1-7; Ez cap.1; Za 3:1-7; 4:1-6; 5:1-11; 6:1-8; Ml 3:1. Largomento della presenza di queste dottrine in Da-29CAPIRE DANIELE4- Vedi G. RINALDI, Daniele, pp. 87-88; ANDR PARROT, Babilonia e lAntico Testamento, pp. 98-995- Vedi G. RINALDI, ibidem, p. 86.6- Vedi W. ALBRIGHT, From the Stone Age to Christianity, p. 337.7- Vedi G. RINALDI, op. cit., p. 13; A. PARROT, op. cit., p. 27.8- Vedi S.D.A. Bible Commentary, vol. IV, p. 781.Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 29niele come prova della sua origine tardiva un argomento pretestuoso.c) incontestabile che il genere apocalittico conobbe una fioritura straordina-ria in seno al tardo giudaismo (II secolo a.C. - II secolo d.C.). Ci non signi-fica tuttavia che questa forma letteraria fosse sconosciuta nelle epoche pre-cedenti.Lostileapocalittico,caratterizzatodallavisionesimbolica,pre-sentenegliscrittiprofeticideiperiodiassiro (VIIIsecoloa.C.),comeinAmos7:1,2,4,7-9;babilonese (VIsecoloa.C.),comeinGr.1:11-14;Ez1:4-28;2:9-3:3;9:1-6,e persiano (VI-Vsecoloa.C.),comeinZa.3:1-7;4:1-6;5:1-11; 6:1-8.d)Il valore profetico del libro di Daniele attestato nei Vangeli: Mt 24:15; Mr13:14. Se Daniele autenticamente profetico, non fa meraviglia che vi sianopredettidettagliatamenteglieventidelperiodopitragicodellastoriafu-tura dIsraele, cio gli eventi del III e II secolo a.C. (Dn 11:5 e segg).e)moltoprobabilecheDanielesiastatoinseritonellaraccoltadegliAgio-grafi allepoca del concilio giudaico di Jamnia, aglinizi del II secolo d.C. Dicerto dal secolo I a.C. importanti testimonianze pongono Daniele tra i pro-feti,acominciaredagliAlessandrini9.NellaversionegrecadeiLXXinfattiDaniele figura tra i Profeti. Il prof. EDWARD YOUNG ha proposto una spiega-zione assai plausibile del motivo per cui Daniele fu inserito nel canone de-gli agiografi. Egli dice: Gli autori dei libri profetici avevano lo status di pro-feti, cio di uomini suscitati in modo speciale da Dio per agire da mediatorifra lui e la nazione riferendo al popolo le esatte parole ricevute da Dio. Da-nielepernonfuprofetainquestosensoristrettodeltermine.Uomodistato in una corte pagana, ebbe il dono profetico, ma non esercit lufficioprofetico,edevidentementeinquestosensocheilNuovoTestamentoparla di lui come profeta (Mt 24:15)10.f)QuantoalsilenziodelSiracidesuDanielenellelogiodeipadri(Ecclesia-stico, cc. 44-50), si deve dire che non solo il nome di Daniele vi omesso,maancheilnomedialtrefigureeminentidellastoriadIsraele,comeireriformatoriAsaeGiosafat,leroenazionaleMardocheoelafigurapremi-nentedeldopo-esilio,ilsacerdoteescribaEsdra.evidentecheGiosuben Sirac non ebbe lintenzione di inserire nel suo libro un elenco completodellegloriedIsraele.IlmenochesipossadireaconclusionediquestabrevedisaminadiargomenticontrolautenticitdiDanielecheessinonsono decisivi11.30INTRODUZIONE9- G. RINALDI, op.cit., p.9.10- Citato in The New Bible Commentary, Londra, p. 688.11- Cfr. G. RINALDI, op.cit, p. 10.Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 303. Argomenti a sostegno dellautenticit di DanieleSipossonocitareunbuonnumerodiargomentichedepongonoafavoredelladata antica e quindi dellautenticit di Daniele.A.SeDanielefossestatoredattoeffettivamentealtempodiAntiocoEpifane,sarebbe logico aspettarsi di cogliervi accenni espliciti o impliciti alle epichelottedeiMaccabei,comesipuriscontrarenellaIVsezionedellibrodiEnoc che risale realmente al II secolo. In Daniele invece non c il minimoaccenno agli avvenimenti tragici che vissero i Giudei nel II secolo a.C.B.Laconcezioneuniversalista,chepermeatuttoillibrodiDaniele,contrastafortemente con lo spirito nazionalistico radicale del tardo giudaismo che siriflette nella letteratura contemporanea.C.Daniele mostra una conoscenza dellambiente babilonese e della storia pri-mitiva dellimpero persiano pi accurata di qualunque storico posteriore alVI secolo a.C. Infatti:a)egli sa che Nabucodonosor fu lartefice della nuova Babilonia (4:30). Questacircostanza ha messo in imbarazzo i critici di Daniele. R. PFEIFFER ha dovutoammettere: Forse non sapremo mai come il nostro autore abbia potuto es-sere a conoscenza del fatto che la nuova Babilonia fu una creazione di Na-bucodonosor12.b)Daniele sa che Nabucodonosor promulga e modifica le leggi a suo talento(Dn 2:12,13,48) e che le leggi dei Medi e dei Persiani sono irrevocabili (Dn6:8,15). Nellantico Oriente il dispotismo regio non aveva limiti. Sulla infles-sibilit delle leggi dei medo-persiani, lo storico Diodoro Siculo riferisce cheDario III dopo avere pronunciato una sentenza di morte a carico di un sud-dito di nome Charidemos, si accorse che il verdetto era ingiusto, se ne ram-maric ma non pot revocarlo. Daniele al corrente che i Babilonesi puni-vano col fuoco i nemici dello Stato (vedi cap.3) e che i Persiani li davano inpastoallebelve(cap.6).IlsuppliziobabiloneseconosciutoanchedaGr(29:23). Nella pianura caldea abbondavano le fornaci da mattoni. I Persianiaborrivano questo tipo di supplizio perch il fuoco era un elemento sacro aZoroastro13.c)Daniele sa che nel regno di Babilonia la dignit pi alta dopo quella di Bel-zasar viene al terzo e non al secondo posto (Dn 5:16). Egli dunque al cor-rentedelfattocheBelzasaresercitalefunzioniregiecomecorreggenteeche al di sopra di lui c unautorit pi alta.31CAPIRE DANIELE12- R. PFEIFFER, Introduction to the Old Testament, p. 578.13- A.T. OLMSTEAD, The History of the Persian Empire, p. 473.Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 31d)Daniele conosce il linguaggio aulico in uso nelle corti orientali. La frase: Ore, possa tu vivere in perpetuo (Dn 2:4; 3:9; 5:10) una formula cortigiane-scatipicadellOrienteantico.Unaformulasimileattestatain1Re1:39eNehemia 2:3 e in testi cuneiformi del periodo neo-babilonese.D.In Dn 4:10-12 Babilonia, personificata nel suo re, paragonata ad un alberograndeerigogliosocheestendeisuoiramiintutteledirezioniesottolacui chioma trovano riparo e nutrimento tutte le creature. In un testo di Na-bucodonosor trovato a Wadi Brissa, nella Mesopotamia centro-meridionale,Babilonia paragonata a un grande albero che estende la sua ombra a tuttii popoli14.E.NellavisioneriportatainDn7,Babiloniaraffiguratadaunleone.Illeoneeraeffigiato120volteinmattonellesmaltatepolicromelungolaviaproces-sionale di Babilonia. Un grande leone di basalto fu rinvenuto dagli archeologifra le rovine di Babilonia. Il leone era lemblema della superba citt caldea.F.NelcapitolocinquedelsuolibroDanieledescrivelafinerepentinadellasovranit caldea su Babilonia con la caduta subitanea della citt. Questo ra-pido trapasso di poteri si rispecchia nella Cronaca di Babilonia, pubblicatada D.J. WISEMAN nel 1956, e nei testi amministrativi di Nippur. Il racconto diDaniele inoltre ha stretta affinit con notizie parallele nella Ciropedia di Se-nofonte e nelle Storie di Erodoto. Il prof. R.P. DAUGHERTY scrive: Di tutte lefonti non babilonesi che cinformano sugli avvenimenti collegati con la finedelregnoneo-babilonese,ilcap.5diDanielelapivicinaaitesticu-neiformi15.Econclude:Restascreditatalopinionecheilcapitolocinquedi Daniele risalga allepoca dei Maccabei16. Non credibile che uno scrit-tore del II secolo a.C. fosse cos bene informato sugli usi, i costumi e la sto-ria dei babilonesi, addirittura meglio informato degli storiografi greci del V eIV secolo a.C.!G.Per motivi che ignoriamo il libo di Daniele comincia in ebraico (1:1 fino a2:4a), prosegue in aramaico (2:4b fino a 7:28) e finisce in ebraico (8:1 fino a12:13). Per lungo tempo il bilinguismo del libro, e soprattutto il lessico e lamorfologia delle due lingue, furono invocati come indizi di una data tardivadel libro stesso. Oggi la situazione si capovolta soprattutto grazie agli ul-timi studi nellambito della lingua aramaica17. In realt laramaico di Danielesiallontanadallaramaicorecentequantosiavvicinaaquelloantico;32INTRODUZIONE14- Vedi G. RINALDI, op. cit., pp. 78-79.15- R.P. DAUGHERTY, Nabonidus and Belshazar, p. 199.16- Ibidem.17- Cfr. G. RINALDI, op.cit., p. 8.Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 32lebraico molto vicino a quello di Ezechiele, delle Cronache e di Esdra18.H.Almeno due degli 8 titoli ufficiali elencati in Dn 3:2 sono dorigine persiana,enellaformaincuisileggononellibrodiDanielenonlisiriscontrapidopo il III secolo a.C. pi facile ammettere che una terminologia tecnicainlinguapersianafosseconosciutaedusatainBabiloniaalliniziodelletpersiana piuttosto che in Giudea in piena et ellenistica. MilitanoancoraafavoredellorigineanticadiDanielevariecircostanzeesterne al libro.a)Nellelogio dei padri che il vecchio sacerdote Mattatia, padre dei Maccabei,fanelsuotestamento(1Maccabei2:51-60),accantoadaltrefigureillustri,comeAbramo,Giuseppe,Fineas,Giosu,Caleb,Davideedaltri,figuranoDanieleeisuoitrecompagni.Ilsacerdoteeraunrappresentanteufficialedella cultura ebraica. Pertanto se il sacerdote Mattatia pone Daniele e i suoicompagnitraiprotagonistidellastoriapatria,vuoldirechequestiperso-naggi nel II secolo a.C. erano accreditati in Israele come figure storiche.b)GIUSEPPEFLAVIOinAntichit Giudaiche (libroII,8,5)dicecheAlessan-droMagnodopolaconquistadiGazafecevisitaaGerusalemmedoveilsommosacerdoteglimostrleprofeziediDanielecheloconcernevano.MoltistudiosiinfluenzatidalpregiudiziosulletrecentediDaniele,riten-gonoleggendariaquestanotizia,altri,fraiqualiil LINDER,lagiudicanoau-tentica.c)GesCristo,nelcitareDaniele,loriconosceesplicitamentecomeprofeta(Mt 24:15). Per ogni cristiano che crede allautenticit dei Vangeli e allauto-ritdiCristo,questolargomentoprincipeafavoredellautenticitdelli-bro di Daniele, largomento decisivo. Il peso della documentazione storica,archeologica e biblica, nettamente a favore dellantichit e perci dellau-tenticitdellibrodiDaniele.Suquestaposizionesisonoschieratistudiosiseri e preparati come PUSEY, KEIL, ROHLING, FULLER, AUBERLEN, FABRE DENVIEU,KNABENBAUER nelsecoloXIX,ePHILIPPE,DAUGHERTY,MOELLER,HARTENSTEIN,LINDER, YOUNG, WALVOORD, ARCHER, HASEL, SHEA ed altri nel secolo XX. Linsi-gne assiriologo francese LENORMANT ha scritto: Quanto pi leggo e rileggo illibro di Daniele e lo confronto coi dati dei documenti cuneiformi, tanto pimicolpiscelaveridicitdelquadrodellacortebabilonesedescrittoneiseicapitoli... e tanto pi vedo limpossibilit di far risalire la redazione originaledel libro allepoca di Antioco Epifane19.33CAPIRE DANIELE18-VediG.HASEL,QuelqueslmentsdordrehistoriquedanslelivredeDanielinDaniel,questions dbattues, pp. 36-39.19- Citato da H. HEINZ in Daniel, questions dbattues, p. 21.Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 33Capitolo 1____________________________Il libro di Daniele si apre con la notizia di un assedio di Gerusalemme ad operadel re di Babilonia (vv. 1 e 2) e prosegue col descrivere limpatto di quattro gio-vani deportati giudei con la dura realt di un ambiente ostile ai loro principi reli-giosi (vv. 8-10). Sono messi in risalto la fedelt dei giovani alla fede dei padri (vv.7-13) e la ricompensa che ne segue (vv. 17-20).Quanto veniamo a sapere sulla intransigenza del signore di Babilonia (v.10)e sulla tempra morale di Daniele, Hanania, Mishael e Azaria (vv. 8, 11-12), offreunabaselogicaallevicendenarrateneicinquecapitoliseguentienellostessotempo prelude alle tensioni che verranno via via svelandosi in questi capitoli.Leroica resistenza dei compagni di Daniele (cap. 3) e di Daniele stesso (cap.6) alla invadente intrusione del paganesimo nella loro vita religiosa, laccortezzae prudenza di Daniele in situazioni di pericolo (2: 14-16; 4: 19), la sua capacitdi interpretare sogni (cc. 2 e 4) e svelare segreti (cap. 5), il suo carisma profetico ele straordinarie rivelazioni di cui egli fatto mediatore per le generazioni future(cc. 7-12), tutto questo si spiega e si comprende alla luce di quanto narrato inquesto capitolo. Si pu ben dire, dunque, che il capitolo primo di Daniele costitui-sce unadeguata introduzione a tutto il libro.1Il terzo anno del regno di Joiakim, re di Giuda, Nebucadnetsar, redi Babilonia, venne contro Gerusalemme, e lassedi. La notizia con la quale esordisce il libro ci pone subito di fronte a tre problemi.Il primo nasce dallaccenno a un assedio di Gerusalemme da parte di Nabu-codonosor20nellanno terzo del re di Giuda Gioiachim.QuestopersonaggiofupostosultronodiGiudacomevassallodellEgittodal faraone Neco II (2Re 23: 34-35) il quale nel 609 a.C. aveva vinto e ucciso aMeghiddoreGiosia,padrediGioiachim(2Re23:29).Necospadroneggisul3420 -IlnomedelrediBabilonianellAnticoTestamentocompareindueformelievementeva-rianti: Nebukadnezzar [ra C) n: da kUb n] (in Daniele, nei libri storici e poche volte in Geremia) e Ne-bukadrezzar [ra C)e r: da kUb n] (29 volte in Geremia e 4 volte in Ezechiele). La forma con la r picorretta rispecchiando meglio la dizione babilonese Nabu-kudurri-uzur (Nabu protegge il figlioo Nabu protegga lerede). Le fonti greche attestano sia la forma con la n: Nabouchodonosor[Nabouxodonosor](iLXXeGiuseppeFlavio),sialaformaconlar:Nabokodrosoros [Na-bokodrosoroj](Strabonee,comevariante,inunmanoscrittodiGiuseppeFlavio).GiovanniLuzzi, nella Versione Riveduta della Bibbia, usa una forma italiana derivata dallebraico, Nebu-cadnetsar. In questo commentario si preferisce la forma derivata dal greco, Nabucodnosor.Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 34territorio di Giuda per circa quattro anni (2Re 23:33-35), finch Nabucodonosor,erede del trono di Babilonia, non lo ebbe sconfitto a Carchemish, nella Siria su-periore, e non lo ebbe respinto entro i confini dellEgitto, divenendo di fatto eglistesso il nuovo padrone del territorio (2Re 24: 7).Geremia(46:2)ponequestoavvenimentonellannoquarto diGioiachim(605 a.C.) che in 25: 1 sincronizza con lanno primo di Nabucodonosor.statoosservatochestoricamenteimpossibileunapresenzaarmatadiNabucodonosor in Palestina nel 606 a.C., come sembra suggerire Dn 1: 1, giac-chinquellannoilpaeseeraancorasottoilcontrollodellEgitto.Senede-dotto che lautore del libro disinformato sulla storia e perci le notizie che for-nisce sono inattendibili. Dal versante opposto, si ribattuto che possibile met-tere daccordo Daniele e Geremia sulla data della campagna militare di Nabuco-donosor nella regione siro-palestinese alla quale entrambi fanno riferimento.Varie ipotesi sono state proposte21per appianare la divergenza cronologicasuaccennata.Lapiattendibilequellachesupponelusoneiduelibridisi-stemi di datazione differenziati22.Nellantichit gli avvenimenti si datavano generalmente in base agli anni diregno dei sovrani in carica, ma il modo di calcolare detti anni non era uniforme.In Babilonia li si contava dal principio dellanno civile successivo a quello in cuiil sovrano aveva cinto la corona. La frazione dellanno precedente, dal momentodellassunzione del potere regale sino alla fine dellanno, era detta anno di ac-cessioneenonvenivacalcolatanelcomputodegliannidiregno.InEgittoin-vece si calcolava come primo anno di regno lintervallo di tempo fra lascesa altronodelnuovosovranoelultimogiornodellannocivileincorso.evidenteche quello che in Babilonia era lanno di accessione del nuovo re, in Egitto eraconsiderato il primo anno di regno23.AbbiamoindizisignificativinellaScrittura-losidocumenterpiavanti-per poter dire che gli scrittori giudaiti dellultimo periodo dei re adottarono il si-stema egiziano di conteggio degli anni di regno. ovvio che la data di un avve-nimentoqualunquefissatainambienteegizianoogiudaitainbaseagliannidiregnodiuncertosovranorisultassespostatainavantidiunannorispettoalladata del medesimo avvenimento calcolata in Babilonia con riferimento agli stessianni di regno. del tutto verosimile che Daniele, educato in Babilonia fin dalla giovinezza(Dn 1: 4), calcolasse gli anni di regno di Gioiachim (Dn 1:1) secondo il sistemababilonese di postdatazione e che Geremia, che visse e scrisse in terra di Giuda,computasseglistessiannidiregnoinbasealsistemagiudaitadipredatazione.Questa ipotesi confortata da almeno due casi di datazione parallela sfalsata diunannochesiriscontranonellAnticoTestamento,unonellibrodiGeremiaeuno nel raffronto tra Geremia e il Secondo Libro dei Re. In Gr 52 uno stesso av-35CAPIRE DANIELE21- Cfr. H.C.LEUPOLD, Exposition of Daniel, pp. 51-55.22 - Vedi S.D.A. Bible Commentary, vol. II, pp. 138-139 e vol. IV, pp. 745-746.23 - Vedi J.FINEGAN, Handbook of Biblical Chronology, pp. 208-209.Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 35venimentodatatoallannodiciannovesimo diNabucodonosornelv.12eallanno diciottesimo nel v. 29. Un altro avvenimento che 2Re 24:12 pone nellanno ottavo di Nabucodono-sor, in Gr 52:28 datato allanno settimo. Si pu pensare che una delle due data-zioniinentrambiicasinonsiadiGeremia,eineffetticos.Perlasuaformaredazionale, e per il fatto che in buona parte la pericope si ripete quasi identicain2Re25:27-30,Gr52:28-34sipresentacomeunappendicestoricaaggiuntaallibro del profeta. Il pezzo o fu scritto in Babilonia o rispecchia un documentoredatto in Babilonia. Questo si evince dal fatto che due delle date ivi citate (Gr52:28, 29) presentano una differenza in meno di un anno rispetto alle stesse dateriportateinGr52:12e2Re24:12,esoprattuttodallamenzionedellannodiac-cessionediEvil-merodaclannostessochecominciaregnare(Gr52:31;cfr.2Re 25:27). Uno scrittore giudaita avrebbe detto lanno primo (Gr 25:1). Tuttosommato, ragionevole concludere che gli anni terzo e quarto di Gioiachim ci-tati in Dn 1:1 e Gr 25:1 si riferiscono alla stessa data, il 605 a.C.parsoproblematicolattributorediBabiloniaaggiuntoalnomediNa-bucodonosor in Dn 1:1.IneffettiselassediodiGerusalemmeacuiaccennaquestoversettoav-venne dopo la battaglia di Carchemish, in questepoca Nabucodonosor non eraancora re di Babilonia, essendo tuttora in vita suo padre Nabopolassar. un in-dice di ignoranza della storia?A quel che sembra Daniele raccolse le sue memorie oltre una sessantina diannidopolasuadeportazione(Dn1:21).Eglistadunqueriferendounfattooramai lontano nel tempo. comprensibilechericonsiderandolepisodioadistanzaditempo,eglichiami Nabucodonosor re di Babilonia per ovvia anticipazione. come se unostoricodellafinedeglianni50,scrivendolastoriadellasecondaguerramon-diale, annoverasse il Presidente Eisenhower fra gli artefici della vittoria alleata.Perunprocedimentomentaleanalogo,purseopposto,sicontinuachiamareSandro Pertini il Presidente finch fu in vita.Del resto Geremia stesso, il cui libro non sospettato di inautenticit, esat-tamente come fa Daniele chiama Nabucodonosor re di Babilonia riferendo unepisodio avvenuto prima che egli avesse assunto il trono (vedi Gr 46:2).Pi complesso il problema che pone la notizia delloccupazione di Geru-salemme da parte di Nabucodonosor nel 605 a.C.GeremiaedEzechielesonoaconoscenzadidueoccupazionidiGerusa-lemme per mano di Nabucodonosor: luna allinizio del regno di Gioiachim (597a.C.): Ge 22:24-26 ed Ez 17:12, laltra alla fine del regno di Sedechia (587 a.C.):Gr 39:1-2; 52:4-5, 12-13 ed Ez 24:1-2; 33:21. PerlaveritGr52:30ricordaunaterzaincursionediNabucodonosornelterritorio di Giuda verso il 581 a.C. ignorata da Ezechiele e dai libri storici e co-munque ininfluente ai fini della nostra discussione.I libri storici registrano, datandoli, entrambi gli avvenimenti riferiti da Gere-miaedEzechiele(2Re24:8-12e2Cro36:9-10;2Re25:1-2e2Cro36:17-20),masembrano ignorare una precedente presenza armata babilonese in Gerusalemme,36CAPITOLO 1Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 36per cui linformazione di Dn 1:1 parrebbe rimanere isolata. In realt non cos.Infatti un intervento militare babilonese contro Gerusalemme durante il regno diGioiachim documentato nei libri storici.Il Secondo Libro dei Re (24: 1) ci ragguaglia su una irruzione di Nabucodo-nosor a Gerusalemme per reprimere una ribellione di Gioiachim, e 2Cro 36:6, ri-ferendo probabilmente lo stesso episodio, aggiunge che il sovrano caldeo inca-tenGioiachimperportarloaBabilonia.Purtropponessunadelleduefontidata lepisodio, ma gi notevole che esse ci informino su una campagna mili-tare del re di Babilonia contro Giuda durante il regno di Gioiachim (i tentativi diriferirelepisodioaccennatoaunepocadiversacongetturandocheilibridiSe-condoReeSecondoCronacheconfondonoSedechiaconGioiachimappaionopretestuosieinconcludenti).RestacomunquedocumentatonellaScritturaaldifuori del libro di Daniele, che le irruzioni bellicose di Nabucodonosor nel territo-rio di Giuda fra i regni di Gioiachim e di Sedechia furono tre e non due. Questofatto risulta pure dai riferimenti ai saccheggi del Tempio riportati in 2Cro 36:7-18.Il v. 7 d notizia di una prima asportazione di oggetti sacri da GerusalemmeeffettuatadaNabucodonosorinunmomentoimprecisatodelregnodiGioia-chim:NebucadnetsarportpureaBabiloniapartedegliutensilidellacasadellEterno. Si tratt evidentemente di unasportazione parziale dei sacri vasi delTempio.UnasecondaasportazioneavvennealliniziodelregnoeffimerodiGioia-chin (597 a.C.) quando, come cinformano i vv. 9 e 10, il re di Babilonia fece pri-gioniero il neoincoronato re di Giuda e lo fece menare a Babilonia con gli uten-silipreziosi della casa dellEterno. In questa occasione ci fu con ogni evidenzaun saccheggio selettivo del Tempio.Unaterzaeultimaspogliazionedelsacroedificioprimadellasuadistru-zionefuportataaterminelannoundicesimodiSedechia(587a.C.)allorch,come ci ragguaglia il v. 18, il sovrano caldeo port a Babilonia tutti gli utensilidella casa di Dio.Stavoltacifuchiaramenteunsaccheggiototale delTempio:tutto quello che vi era rimasto fu portato via24.SignificativamentelanotiziadiDan1:2circalentitdelbottinoprelevatodal Tempio, coincide con linformazione di 2Cro 36:7: in entrambi i testi si diceinfatti che Nabucodonosor port via una parte degli utensili della casa di Jahv. una coincidenza dalla quale ci sentiamo autorizzati a concludere che Dn 1:1-2e 2Cro 36:6-7 si riferiscono a uno stesso avvenimento accaduto sotto il regno diGioiachim.LanotiziaparalleladeiReedelleCronachesuunainvasionecaldeadiGiuda sotto Gioiachim e le informazioni dellultimo capitolo di II Cronache sullespogliazioni del Tempio, convergono per dirci che laccenno di Dn 1:1 a un in-tervento babilonese in Gerusalemme nei primi anni di regno di Gioiachim non affatto una notizia isolata.37CAPIRE DANIELE24- Cfr. C.O. JONSSON, I Tempi dei Gentili..., pp. 199-200.Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 37Aquestopropositocdaaggiungerecheleinformazionireperibilinellefonti extrabibliche coincidono con quelle desunte dalle fonti bibliche e consen-tono di formulare unipotesi parallela a quella basata su queste ultime.DallaCronaca di Babilonia siamoinformatichenellannoventunesimodiNabopolassar,rediBabilonia(605a.C.),suofiglioNabucodonosormarcisuCarchemishnellAltaSiria,allorainmanoagliEgiziani,einflisseaquestiultimiunadurasconfitta.SuccessivamenteNabucodonosorraggiunsepressoHamatsullOronte i resti del disfatto esercito egiziano e li sbaragli. D.J.Wiseman consi-dera come verosimile che dopo questa vittoria Nabucodonosor occupasse Ribla,a sud di Hamat, e vi stabilisse un posto di comando25.GiuseppeFlaviodicecheaseguitodellavittoriasugliEgizianiNabucodo-nosor occup tutta la Siria fino a Pelusio26. Poich Pelusio si trovava sul con-fine orientale dellEgitto, intuitivo che lespressione tutta la Siria nellintendi-mento dello storiografo giudeo dovesse abbracciare lintero territorio fra il corsosuperioredellEufrateelefrontiereorientalidellEgitto,compresalaPalestina.GiuseppeconcordaconlaCronaca di Babilonia laqualeinformacheinqueltempoNabucodonosorconquisttuttalaregionediHatti,unareageograficache comprendeva appunto la Siria e la Palestina27.Giuseppe Flavio dice ancora che Nabucodonosor, essendosi impadronito ditutta la Siria, non penetr nel territorio di Giuda28. Non per escluso che il ge-neralecaldeoabbiapotutospedirecontroGerusalemmeunrepartoarmatopergarantirsilasottomissionediGioiachim.Lacosaapparetantopiverosimilesesi consideri che il re di Giuda era vassallo di Neco il quale, di certo non a caso,lo aveva posto sul trono in luogo del deposto Gioachaz (2Re 23:31-34).SiobiettatochecomunqueaNabucodonosorsarebbemancatoiltempomaterialeperunapuntataoffensivasuGerusalemmedopolavittoriasugliEgi-ziani,dovendoeglirientrareprecipitosamenteaBabiloniaacausadellamortedel padre. Una considerazione attenta delle diverse fasi di questa campagna mili-tarebabilonesenellaSiriaedeitempiconnessi,consenteditrarreunadedu-zione diversa.Assai verosimilmente le operazioni militari a Carchemish si svolsero a mag-gio-giugnodel605a.C.29.LamortediNabopolassaravvenneametagosto,comeciinformalaCronacadiBabilonia,malanotizianonpotpervenireaNabucodonosor in Siria che verso la fine del mese. Dunque il conquistatore cal-deo dopo avere battuto Neco si trattenne nella regione un paio di mesi prima dimettersi in marcia per Babilonia. Gerusalemme era raggiungibile in pochi giornidi marcia da Ribla o da Hamat, sicch ci fu tutto il tempo per una rapida incur-sionecontrolacapitaledelregnogiudaita;aGioiachim,chenonpotevapi38CAPITOLO 125- D.J.WISEMAN, Chronicles of Chaldean Kings, p. 26.26 - GIUSEPPE FLAVIO, Antichit Giudaiche, X. 86.27 - Vedi D.J.WISEMAN, op. cit., p. 25.28 - GIUSEPPE FLAVIO, Antichit Giudaiche, X, 86.29- Vedi D.J.WISEMAN, op. cit., p. 25.Daniele/1-628-07-20049:52Pagina 38contaresullaiutodellEgitto,nonrestavacheaprireleportedellacittainuovipadroni.UnaresaspontaneadiGerusalemmeaNabucodonosorottoannipitardi, documentata in 2Re 24:11-12.LostoricobabiloneseBerosso,citatodaGiuseppeFlavio,riferiscecheNa-bucodonosor,dovendorientrareinfrettainBabiloniaperlaviapibreve,quella attraverso il deserto, affid ad alcuni dei suoi generali perch li conduces-sero a Babilo