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Capire quando un vetro deve avere caratteristiche di sicurezzaCapire quando un vetro deve avere caratteristiche di sicurezza
Capire quali caratteristiche di sicurezza deve avereCapire quali caratteristiche di sicurezza deve avere
Capire come intervenire sui vetri esistentiCapire come intervenire sui vetri esistenti
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Quadro Normativo
Guida pratica
Azioni d’intervento
Caratteristiche della pellicola
Caratteristiche dell’installazione
Leggere e capire un certificato di conformità
Come eseguire un collaudo
Come redigere un capitolato
INDICEINDICE
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Vetrazioni in ediliziaVetrazioni in edilizia
e relativo rischio antinfortunisticoe relativo rischio antinfortunisticoLegislazione e norme di riferimento
- Quadro generale -
Il D.lgs 626 definisce il seguente quadro generale parlando di vetro in edilizia:
“Se le superfici trasparenti o traslucide delle porte e dei portoni non sono costituite da materiali di sicurezza e c’è il rischio che i lavoratori possano rimanere feriti in caso di rottura di dette superfici, queste devono essere protette contro lo sfondamento”
“Le pareti trasparenti o traslucide, in particolare le pareti completamente vetrate, nei locali o nelle vicinanze dei posti di lavoro e delle vie di circolazione, devono essere chiaramente segnalate e costituite da materiali di sicurezza, fino all’altezza di un metro dal pavimento, ovvero essere separate dai posti di lavoro e dalle vie di circolazione succitati, in modo tale che i lavoratori non possano entrare in contatto con le pareti, ne rimanere feriti qualora esse vadano in frantumi. Nel caso in cui vengano utilizzati materiali di sicurezza fino all’altezza di un metro dal pavimento, tale altezza è elevata quando ciò è necessario in relazione al rischio che i lavoratori rimangano feriti qualora esse vadano in frantumi. Le finestre, i lucernai e i dispositivi di ventilazione devono poter essere aperti, chiusi regolati e fissati dai lavoratori in tutta sicurezza. Le finestre i lucernai e le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo dei luoghi di lavoro, tenendo conto del tipo di attività e della natura del luogo di lavoro.Ritorna
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- Norme di riferimento - UNI EN ISO 12543-2(Norma Europea che definisce i criteri costruttivi del vetro stratificato per
edilizia)
•Vetro per edilizia •Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza
Punto 3 - RESISTENZA ALL’IMPATTO
“Il vetro stratificato di sicurezza si distingue dal vetro stratificato per la prova del pendolo ed i suoi requisiti. Quando viene sottoposto a prova in conformità con il prEN 12600, deve raggiungere come minimo la classe 3B.”
Commento:In passato la UNI 7172, ora sostituita dalla UNI EN ISO 12543, non faceva
alcuna distinzione tra i vetri stratificati perché tutto il vetro stratificato doveva anche essere di sicurezza e quindi superare la prova del pendolo almeno per il livello più basso. Ora la distinzione è molto chiara e quindi un qualsiasi vetro stratificato senza certificazione prEN 12600:2002 (attuale prova del pendolo) non è più un vetro di sicurezza, indipendentemente dalla composizione o dallo spessore totale; con tutte le implicazioni che ne derivano per gli aspetti antinfortunistici.
Vetrazioni in ediliziaVetrazioni in edilizia
e relativo rischio antinfortunisticoe relativo rischio antinfortunistico
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Vetrazioni in ediliziaVetrazioni in edilizia
e relativo rischio antinfortunisticoe relativo rischio antinfortunistico- Norme di riferimento -
prEN 12600(Norma Europea, conosciuta come prova del pendolo, che testa la resistenza dei
diversi tipi di vetro)(alla data in cui scriviamo mancano pochi giorni all’attesa pubblicazione in lingua
italiana che finalmente trasforma la sigla prEN in EN…) •Vetro per edilizia:•Prova del pendolo
Descrizione e scopo Questa Norma Europea costituisce il metodo per classificare i diversi tipi di vetro
piano usati in edilizia a seconda dell’energia d’impatto e del tipo di rottura, con lo scopo di ridurre le ferite e le lesioni alla persona. Vengono identificate tre classi, corrispondenti a differenti valori di energia trasmessi dall’impatto di una persona.
Commento:Viene definito e classificato anche il vetro normale con pellicola adesiva applicata su
un lato. Questa definizione toglie finalmente ogni dubbio interpretativo sulla conformità della pellicola di sicurezza. La classe 1 è la più severa fra le tre e viene applicata quando c’è anche il rischio di caduta nel vuoto in conseguenza alla rottura della lastra. Sono previste tre tipologie di rottura delle lastre: A,B,C. Il tipo A è quello del vetro normale: fratture diffuse e pezzi separati con bordi taglienti e pericolosi. Il tipo B è quello del vetro laminato ( stratificato o con pellicola anche su un solo lato): fratture diffuse ma pezzi tenuti insieme e non staccati. Il tipo C è quello del vetro temperato: disintegrazione della lastra in molti piccoli pezzi relativamente poco pericolosi.
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Vetrazioni in ediliziaVetrazioni in edilizia
e relativo rischio antinfortunisticoe relativo rischio antinfortunistico- Norme di riferimento -
UNI 7697:2002(Norma Italiana che definisce i criteri di scelta del vetro per edilizia onde garantire la sicurezza dell’utenza)
Descrizione e scopo:Stabilisce una guida molto dettagliata per scegliere il tipo di vetro in relazione al
luogo e all’entità del rischio conseguente alla rottura. Il rischio può essere costituito dalla rottura accidentale del vetro, con potenziali ferite alla persona. In questo caso parliamo di antinfortunio. Diversamente il rischio può riguardare rotture dei vetri non accidentali. In questo caso parliamo di antivandalismo.Nel presente documento si troveranno dettagli e riferimenti solamente per i vetri che comportano rischi antinfortunistici.La presente normativa prevede al punto 8 una dettagliata tabella con specifiche minime correlate alla posizione/dimensione dei vetri, con riferimento alla classificazione stabilita dalla EN 12600. In tal senso suggeriamo la consultazione specifica.
Commento:Citiamo qualche caso tra i più frequenti.
I vetri interni per asili, scuole ed ospedali devono rispondere come minimo alla classe B2 secondo la EN 12600.Vetri in ambienti aperti al pubblico adibiti ad attività sportive o ricreative ed/o frequentate da giovani, indipendentemente dall’altezza del piano di calpestio, devono rispondere come minimo alla classe B1 secondo la EN 12600.
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Guida pratica per capire se i vetri esistentisono corretti o vanno adeguati:- Classificazione del vetro secondo la sua posizione e il
conseguente rischio -Fasi di approccio e analisi per risolvere la
conformità dei vetri:
1. Focalizzare il vetro in questione;
2. Rilevare se esistono rischi per le persone;
3. Stabilire il tipo di rischio e la conseguente classe di resistenza che dovrà avere il vetro;
4. Verificare il vetro esistente e la sua conformità alla classe di riferimento appena stabilita nella fase 3;
5. Intervenire per rendere conforme il vetro qualora mancassero i requisiti (stabiliti nella fase 3).
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Guida pratica per capire se i vetri esistentiGuida pratica per capire se i vetri esistentisono corretti o vanno adeguati:sono corretti o vanno adeguati:
- Classificazione del vetro secondo la sua posizione e il conseguente rischio -
Figura esplicativa per le casistiche 1, 2, 3 del vetro in caso di rottura con rischio di caduta nel vuoto:
-Situzione con rischio di Situzione con rischio di caduta nel vuoto –caduta nel vuoto –
Casistica semplificata:1 vetro fino a 100 cm. da pavimento2 vetro oltre i 100 cm. da pavimento3. 1 vetro interamente oltre i 100 cm da pavimento ma ancora in posizione di eventuale contatto diretto con la persona3.2 come sopra ma fuori dall’eventuale contatto diretto con la persona
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Guida pratica per capire se i vetri esistentiGuida pratica per capire se i vetri esistentisono corretti o vanno adeguati:sono corretti o vanno adeguati:
- Classificazione del vetro secondo la sua posizione e il conseguente rischio -
Figura esplicativa per le casistiche 1, 2, 3 del vetro in caso di rottura ma senza caduta nel vuoto:
-Situzione senza rischio di Situzione senza rischio di caduta nel vuoto –caduta nel vuoto –
1 vetro fino a 100 cm. da pavimento2 vetro oltre i 100 cm. da pavimento3.1 vetro interamente oltre i 100 cm da pavimento ma ancora in posizione di eventuale contatto diretto con la persona3.2 come sopra ma fuori dall’eventuale contatto diretto con la persona
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1.Cambio il vetro1.Cambio il vetro
Oppure..Oppure..
2.Applico una pellicola di sicurezza (casistica prevista dalla 2.Applico una pellicola di sicurezza (casistica prevista dalla EN12600, quindi pienamente entro il quadro normativo vigente)EN12600, quindi pienamente entro il quadro normativo vigente)
Cosa comporta il cambio del vetro esistente con uno stratificato di sicurezza:
· Aumento di spessore
· Aumento di peso
· Movimentazione di vetri con relativo ingombro / rischi
Cosa comporta l’applicazione di una pellicola di sicurezza sul vetro esistente:
· Nessun cambiamento del vetro esistente;
· Posa relativamente veloce;
· Operazioni non “ingombranti” e nessun pericolo.
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Opzioni possibili quando un vetroOpzioni possibili quando un vetro
non è di sicurezzanon è di sicurezza
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Come riconoscere una buona Come riconoscere una buona pellicola?pellicola?
Come scegliere il giusto Come scegliere il giusto installatore?installatore?
Come interpretare il giusto prezzo?Come interpretare il giusto prezzo?Questo documento tenterà di darvi alcuni piccoli Questo documento tenterà di darvi alcuni piccoli
suggerimenti per meglio capire “le pellicole di sicurezza”.suggerimenti per meglio capire “le pellicole di sicurezza”.
- Pochi e basilari -- Pochi e basilari -
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Tipi di vetro esistenti:
Vetro comune (float) trasparente o colorato, temperato, stratificato, retinato, U-Glass, stampato, vetrocamera.
Tutti questi vetri possono avere spessori diversi, indipendentemente dal loro spessore solamente il vetro stratificato di sicurezza è approvato per la prevenzione antinfortunistica con classificazione EN12600 classe 1B-2B-3B.
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Il Vetro
Sul mercato esistono molti tipi di pellicole. Solo quelle definite di sicurezza hanno spessori ed adesivo capaci di offrire prestazioni antinfortunio.Si possono facilmente riconoscere in quanto lo spessore minimo di queste ultime è da 100 micron in su.
Parti fondamentali di una pellicola di sicurezza:
Schema semplificato
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La Pellicola
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Caratteristiche della pellicola:Caratteristiche della pellicola:
· Stabilità all’ultravioletto;
· Elevatissima trasparenza;
· No distorsione;
· Resistenza elastica;
· Resistenza meccanica
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Caratteristiche fondamentali dell’adesivo:Caratteristiche fondamentali dell’adesivo:
· Tenere la pellicola saldamente attaccata al vetro;
· Assorbire parte dell’energia d’urto;
· Mantenere la trasparenza;
· Non invecchiare (perdita di trasparenza ed aggrappaggio)
Caratteristiche dell’antigraffio:Caratteristiche dell’antigraffio:
· Resistenza al graffio e alla pulizia periodica;
· Trasparenza;
· Durata
Caratteristiche dell’istallazione:
La non corretta installazione compromette l’adesione e comporta scarsa performance della pellicola stessa.
L’installazione è una fase molto importante per garantire alla pellicola applicata sul vetro le prestazioni dichiarate dal fornitore. Osservate la tabella e il grafico sottostante! Capirete facilmente perché ogni produttore di pellicole permette solo agli installatori autorizzati di corredare la pellicola applicata con la garanzia ufficiale.
Peeling test:
Pellicola di sicurezza – prestazioni del film sul vetro:
Metodo d’installazione Resistenza al distacco g/25mm
%
Corretto 5687 100%
Senza pulizia con appropriato additivo
4000 70.4%
Spatolatura con poca pressione 1500 26.3%
Solo una spatolatura 2500 43.9%
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Conclusioni:Conclusioni:
istallazione non corretta = consistente perdita di istallazione non corretta = consistente perdita di prestazioni prestazioni
= = NON CONFORMITA’NON CONFORMITA’
Resistenza al distacco g/25mm
01000
20003000
40005000
6000
Corretto Senza puliziaappropriata
Solo una spatolatura Spatolatura veloce
Resistenza aldistacco g/25mm
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Pellicole di sicurezza e relativa Pellicole di sicurezza e relativa durata nel tempodurata nel tempo::
Per testare la durata nel tempo le pellicole vengono sottoposte a test di invecchiamento accelerato
I test di invecchiamento accelerato utilizzano:
1. Alta dose di ultravioletti (il poliestere e l’adesivo vengono degradati dagli UV);
2. Alta percentuale di umidità 95% (l’adesivo è degradato da alte percentuali di umidità);
3. Alta temperatura (fino a 70°).
Conclusione: un test d’invecchiamento così condotto riesce dopo 2000 ore a simulare un invecchiamento nell’uso normale corrispondente a 5 anni.
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Reazione all’invecchiamento delle pellicole Reazione all’invecchiamento delle pellicole di sicurezza Llumar:di sicurezza Llumar:
Pellicola campione SCL SR PS4
ADESIVO:
Dopo 2000 ore d’invecchiamento l’adesivo risulta avere il 105% del valore iniziale di resistenza (le norme Ansi americane richiedono un valore non inferiore al 90%)
L’adesivo usato da Llumar supera ampiamente il requisito minimo richiesto dalle norme americane.
PELLICOLA:
Dopo 2000 ore d’invecchiamento la pellicola risulta avere il 90% del valore iniziale (le norme Ansi americane richiedono un valore non inferiore al 75%)
L’adesivo usato da Llumar supera ampiamente il requisito minimo richiesto dalle norme americane.
In ultima analisi: tutti i valori citati in questa sintetica relazione sono riferiti alle pellicole Llumar, e sono il frutto di un continuo lavoro di miglioramento. Ovviamente questi valori e valutazioni tecniche potrebbero non essere trasferibili a pellicole provenienti da altri fornitori, se lo standard qualitativo non è di buon livello.
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Conclusioni
Come riconoscere un vetro di sicurezza?
Semplice!
Deve essere certificato secondo la norma EN12600.
Quindi solo se possiede il certificato è di sicurezza! - Costituisce elemento di prova inconfutabile
la marcatura all'origine del vetro -
Come riconoscere una pellicola di sicurezza?
Semplice!
Deve essere certificata secondo la norma EN12600.
Quindi solo se possiede il certificato è di sicurezza!
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- Costituisce elemento di prova inconfutabile
la marcatura all'origine della pellicola -
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Come leggere un certificato
Ente certificatore
Produttore del Film
Tipo di Film testato
Spessore e tipo di vetro
su cui viene effettuato il test
Classe ottenuta e
riferimento normativo
A) Componenti visibili;
B) Componenti tecniche
A.1) Non devono essere visibili imperfezioni / bolle / inclusioni oltre i 2 mm di diametro;
A.2) I bordi devono essere tagliati senza imperfezioni e non distare più di 2 mm dal serramento;
B) L’unica prova che determina oggettivamente la corretta installazione è il peeling test – prova di distacco - che può essere eseguita a campione in relazione alla dimensione totale del lavoro.
E’ una prova semplice e univoca. E’ suggeribile per i lavori medio / grandi (oltre i 100 mq), in quanto prevede il distacco di una striscia di pellicola dal vetro dopo circa 30 giorni dall’installazione.
Si tratta quindi di una prova “distruttiva”, in quanto poi servirà rieseguire l’installazione della pellicola.
Si esegue una doppia incisione sulla pellicola già applicata ricavando una striscia larga 25 mm. Su questa striscia viene applicato il peso campione e si misura il distacco ottenuto entro il periodo di tempo stabilito. Questo è l’unico metodo per collaudare contemporaneamente le caratteristiche delle pellicole e la correttezza di posa in opera da parte della ditta installatrice.
Maggiori informazioni sono disponibili attraverso il nostro servizio di assistenza.
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Collaudo: come determinare la corretta
installazione di un film di sicurezza:
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Oggetto del capitolato
Applicazione di pellicole di sicurezza ai vetri esistenti per l’adeguamento degli stessi alle normative antinfortunistiche (D.L. 626/94 e sue successive integrazioni). Il lavoro in oggetto è così descritto: scuole, edifici...
Esempio 1 – Pellicola trasparente di sicurezza
Specifiche della pellicola
Per adeguamento dei vetri alla classe 1B (rischio di caduta nel vuoto)
Si richiedono pellicole di sicurezza, tipo completamente trasparente certificate da Istituto accreditato secondo prEN 12600 per la classe 1B su vetri da 3mm (4mm, 6mm) di spessore. Costituirà elemento di preferenza una marcatura all’origine sulla pellicola che la renda riconoscibile. In tal caso la marcatura deve identificare la pellicola esattamente come riportato nelle certificazioni. La marcatura della pellicola dovrà essere visibile su ogni vetro trattato.
Non saranno ritenuti altrettanto validi allo scopo adesivi o marcature applicate dall’installatore. Inoltre la pellicola dovrà avere resinatura antigraffio e garanzia ufficiale del costruttore di 10 anni.
Oggetto del Capitolato – Specifiche della Pellicola – Oggetto del Capitolato – Specifiche della Pellicola – Specifiche dell’Istallatore - CollaudoSpecifiche dell’Istallatore - Collaudo
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Come fare un capitolato?
- Elementi Essenziali -
Specifiche dell’installatore:
La ditta che si candida per eseguire l’installazione dovrà documentare di avere esperienza specifica dimostrando referenze sui lavori e l’iscrizione alla C.C.I.A.A. con descrizione esplicita nel suo oggetto sociale “Installazione pellicole di sicurezza”.
Collaudo
Sopra i 100 mq di pellicola installata verrà testata entro 30 giorni dall’installazione, un vetro a campione ogni 100 lastre trattate, mediante peeling test. Il valore minimo dovrà essere non inferiore a… pena il rifacimento del lavoro a totale onere della ditta installatrice.
Esempio 2 – Pellicola di sicurezza termoriflettente
Per adeguamento dei vetri alla classe 1B (rischio di caduta nel vuoto) e contemporanea protezione dall’irraggiamento solare.
Si richiedono pellicole di sicurezza, tipo riflettente argento, certificate da Istituto accreditato secondo prEN 12600 per la classe 1B. Costituirà elemento di preferenza una marcatura all’origine sulla pellicola che la renda riconoscibile. In tal caso la marcatura deve identificare la pellicola esattamente come riportato nelle certificazioni. La marcatura della pellicola dovrà essere visibile su ogni vetro trattato. Non saranno ritenuti validi allo scopo adesivi o marcature applicate dall’installatore. Inoltre la pellicola dovrà avere resinatura antigraffio ed energia solare respinta non inferiore al 79% e garanzia ufficiale del costruttore non inferiore ad anni 5.
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Come fare un capitolato?
- Elementi Essenziali -
Esempio 3
Per adeguamento dei vetri alla classe 2B (rischio di ferimento diretto)
Si richiedono pellicole di sicurezza, tipo trasparente, certificate da Istituto accreditato secondo prEN 12600 per la classe 2B. Costituirà elemento di preferenza una marcatura all’origine sulla pellicola che la renda riconoscibile. In tal caso la marcatura deve identificare la pellicola esattamente come riportato nelle certificazioni. La marcatura della pellicola dovrà essere visibile su ogni vetro trattato. Non saranno ritenuti validi allo scopo adesivi o marcature applicate dall’installatore. Inoltre la pellicola dovrà avere resinatura antigraffio e garanzia ufficiale del costruttore non inferiore a 10 anni.
Esempio 4
Per adeguamento dei vetri alla classe 2B (rischio di ferimento diretto) e contemporanea protezione alla visuale (privacy).
Si richiedono pellicole di sicurezza, tipo opaco bianco, certificate da Istituto accreditato secondo prEN 12600 per la classe 2B. Costituirà elemento di preferenza una marcatura all’origine sulla pellicola che la renda riconoscibile. In tal caso la marcatura deve identificare la pellicola esattamente come riportato nelle certificazioni. La marcatura della pellicola dovrà essere visibile su ogni vetro trattato. Non saranno ritenuti validi allo scopo adesivi o marcature applicate dall’installatore. Inoltre la pellicola dovrà essere di colore bianco e lasciar passare la luce visibile per almeno il 69% e garanzia ufficiale del costruttore di 5 anni.
Altre specifiche di capitolato sono disponibili su Vostra richiesta, questi sono soltanto gli esempi più frequenti.
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Come fare un capitolato?
- Elementi Essenziali -