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Capello
Forma del capello
La forma della sezione trasversale del capello può essere circolare, ovale o appiattita Hair diameter index = Asse minore del capello/asse maggiore del capello
Capello e follicolo pilifero
• Invaginazione dell’epidermide nel derma e formazione di una
“tasca tubulare “chiamata follicolo del capello (pilifero) • Il dotto della ghiandola sebacea sbocca nella parte superiore
del follicolo, il suo secreto lubrifica e protegge lo scalpo • Il muscolo erettore (sotto controllo del sistema autonomo)
connette il centro del follicolo all’epidermide • Il centro del bulbo del capello si invagina e forma la papilla
dermica che è vascolarizzata e contiene nervi • Le cellule del capello in contatto con la papilla dermica sono
chiamate matrice del capello ed sono responsabile della produzione dei capelli (la matrice assorbe nutrienti e ossigeno dai capillari che entrano nella papilla dermica e forma capelli per divisione cellulare)
• La matrice contiene anche i melanociti.
Cuticola • è costituita da cellule appiattite (spessore 0.2-0.4 µm -
5-7 strati), • tra gli strati di cellule si trova il CMC (cell membrane
complex) • compatta e impenetrabile (funzione di difesa) • sulla superficie della cuticola: film idrolipidico (10% acqua
90% lipidi del sebo) Corteccia • è la porzione più abbondante • cellule epiteliali fusiformi ricche di cheratina • negli spazi intercellulari si ritrova la melanina che ha una
funzione coibente Midollo aspetto spugnoso
Composizione chimica del capello
Proteine: la principale e la cheratina che è composta da circa 18 tipi di amminoacidi.
Lipidi
Pigmenti • melanina (3%),
• presenza di elementi metallici: neri Magnesio castani Piombo rossi Ferro
Acqua il capello assorbe acqua dall’ambiente circostante; a 25°C e 65 % RH il contenuto è 12-13%.
Influisce più sulla larghezza che sulla lunghezza del capello
Legami chimici nel capello
Legame salino (-NH3....OOC-) attrazione elettrostatica tra sale di ammonio di lisina e ione carbossilico di residui acidi dell’asparagina Legame peptidico (-CO--NH) è il legame più forte
Legame disolfuro (-CH2S--SCH2-) molecole di cisteina
Legame di idrogeno (C=O….HN) tra residui amidici e carbossilici
Estensibilità del capello
La catena polipeptidica della cheratina contenuta nelle
fibre del capello è normalmente nella forma ad alfa-
elica, ma se assorbe acqua si estende nella forma zig-zag
beta-elica.
Ciclo di crescita dei capelli
Fasi:
Anagen : fase di crescita Catagen: fase di arresto delle varie funzioni vitali Telogen: fase di riposo funzionale
Anagen = periodo crescita. Inizia l’attività mitotica delle cellule della matrice e la parte inferiore del follicolo discende e va a raggiungere la papilla. Circa l’85% di tutti i capelli sono in questa fase. Durata da due a sette anni.
Catagen = cessazione crescita e dell’attività metabolica dei
melanociti, dura 1-2 settimane, il follicolo si riduce ad una dimensione che è circa 1/6 delle dimensioni originarie. La matrice degenera per apoptosi. Il bulbo cheratinizzato rimane unito alla papilla mediante
una specie di “sacco” formato dalla guaina epiteliale esterna che contiene le ultime cellule prodotte dalla attività mitotica che formano come una colonna, sempre più lunga, di cellule epiteliali; il follicolo assume un caratteristico aspetto di “sacco svuotato”. Questo capello con la papilla e il suo sacco di cellule epiteliali, è in lento movimento di risalita verso il muscolo erettore.
Il sacco si disconnette infine dalla papilla Telogen = dura 5-6 settimane: il capello non cresce ma rimane
attaccato al follicolo. Il capello cade e il ciclo di crescita ricomincia. Circa il 10-15% sono in questa fase.
Al termine della fase telogen il follicolo rientra nella fase anagen. La papilla dermica e la base del follicolo si uniscono nuovamente e un nuovo capello comincia a formarsi.
Danni del capello Chimici: permanente, colorazione….. Ambientali: raggi UV, atmosfera secca, calore ed essiccamento.. Fisici: ove –brushing, blow-drying, soaking wet-hair
Cosmetici per promuovere la crescita dei capelli
Cause della perdita dei capelli: • Ridotta funzione follicolare provocata dagli androgeni • Ridotta attività metabolica del follicolo (es. diminuito flusso
ematico) • Ridotta funzionalità dello scalpo (eccesso di forfora o di
sebo) • Dieta insufficiente • Stress • Effetti collaterali di farmaci
Miglioramento circolazione Vitamina E , benzile nicotinato Stimolazione locale Tintura di capsico, di cantaride, canfora Antiseborroiici Vitamina B6, zolfo Cheratolitici Acido salicilico, resorcinolo Antibatterici Cloruro di benzalconio Antinfiammatori Acido glicirretico, mentolo
Cosmetici per capelli • Shampoo • Balsamo • Schiume, gel e lacche • Permamentanti • Coloranti Shampoo Prodotto per la cura e la protezione quotidiana del capello. Possono essere fluidi o cremosi, trasparenti o opachi Funzioni di uno shampoo
Capacità di pulizia
Sicurezza per capelli, pelle e occhi
Produzione di schiuma ricca e cremosa
Protezione dei capelli dal danno della frizione
Morbidezza e lucentezza dei capelli
Con il progredire della cosmesi si sono aggiunte altre funzioni:
adattamento alla natura di ogni tipo di capello (secchi,
grassi, fini, fragili ecc)
utilizzo in relazioni a certi disturbi del cuoio capelluto
(antiforfora, antiseborroici, antiprurito ecc)
adattamento alla frequenza o alla delicatezza del
lavaggio (shampoo dolci, delicati, per bambini ecc.)
Composizione di uno shampoo
L’effetto detergente di uno shampoo comincia con la sua capacità di “bagnare” lo sporco contenuto nel sebo che circonda il capello. Ingredienti principali sono i tensioattivi (anionici, amfoteri, non ionici) che si collocano all’interfaccia acqua di lavaggio / sporco + grasso da eliminare che viene emulsionato ed eliminato con il risciacquo. Tensioattivi 15% Acqua 75% Addittivi 10%
Additivi destinati a perfezionare la qualità del prodotto finito e a renderlogradevole
• stabilizzanti di schiuma: (dietanolammide di copra, amidi
grasse, polioli, alcoli ossietilenici) per rispondere al desiderio del pubblico secondo il quale il potere schiumogeno è psicologicamente associato all'efficacia lavante;
• umettanti: (sorbitolo, glicerolo, propilenglicol...) che
conservano la struttura dello shampoo evitando l'evaporazione dell'acqua;
• agenti di viscosità: genti di viscosità per addensare uno
shampoo in crema (gomme naturali, cellulose, carbopol... ) o per fluidificarlo (alcoli);
• addolcenti: (olii vegetali o animali, derivati di lanolina o
lecitina, polimeri cationici...) per dare brillantezza ai capelli, diminuirne l'elettricità statica e favorirne lo sbrogliamento;
• stabilizzatori di pH • conservanti e sequestranti: (paraidrossibenzoati...) la cui
azione antisettica è necessaria per consentire la conservazione del prodotto finito;
• agenti opacizzanti e/o madreperlanti, riflessati • profumi (possono essere inclusi nelle ciclodestrine per prolungarne l’attività)
• coloranti
Shampoo antiforfora Forfora • E’ causata da un accelerato ricambio delle cellule
epidermiche che, a causa dell’aumento di velocità di migrazione, non riescono a raggiungere la completa maturazione prima di distaccarsi. Le cause sono sconosciute.
• Si formano pertanto delle squame bianche o grigiastre (ammassi di cellule cornee).
E’ causata da:
• Ipercheratinizzazione • Ipersecrezione sebacea • Iperproliferazione di batteri (Pityrosporum ovale
produce una lipasi in grado di liberare acidi grassi la cui ossidazione porta alla formazione di composti irritanti)
Contengono sostanze funzionali specifiche:
• Antibatterici • Antiseborroici • Antiossidanti
Shampoo antiseborroici Contenenti legno di Panama, detergente non ionico dolce, possono essere usati da soggetti aventi il cuoio capelluto grasso. Hanno fama di non danneggiare la cheratina nè di provocare seborrea reattiva. Tuttavia, il loro carattere poco schiumogeno determina il rifiuto da parte dell'utente, Alcuni shampoo per “capelli grassi”, contengono agenti che tendono a rallentare la secrezione sebacea: abitualmente derivati dello zolfo e olio di cade. Shampoo per bambini La formulazione di questi shampoo si basa sull'utilizzo di tensioattivi selezionati per la loro dolcezza e la loro assenza di aggressività nei confronti del capello, ma anche della cute e degli occhi (derivati non ionici del poliglicerolo con forte potere schiumogeno o non schiumogeno). Shampoo secchi Questi shampoo sono costituiti da una miscela di polveri (amido di riso o di mais, silice...) destinate ad assorbire il sebo e ad essere in seguito eliminate mediante un'energica spazzolatura. Di fatto non vengono più utilizzati in quanto non hanno alcun potere pulente sul cuoio capelluto. Danno soltanto un'apparenza di pulizia.
Balsamo • Ha la funzione di ammorbidire i capelli, prevenire l’elettricità
statica e proteggere il capello • Sono in genere creme o lozioni • Sono rimossi dal risciacquo acquoso Componenti: Tensioattivi cationici (es.: alchiltrimetilammonio cloruro): – Riducono il coefficiente di frizione per attrazione elettrostatica tra la parte polare del tensioattivo e la cuticola. La parte lipofila del tensioattivo è invece orientata all’esterno il capello è coperto da gruppi lipofili che lo rendono morbido. Lipidi: alcoli grassi superiori, alcoli ossietilenici (cere autoemulsionabili); siliconi (agenti condizionanti), esteri Umettanti rendono il capello soffice e umido Shampoo 2 in 1 (shampoo+ balsamo) Introdotto per le persone che si lavano spesso i capelli. Tensioattivi anfoteri Tensioattivi cationici Siliconi Si possono usare tensioattivi anionici solo se hanno funzioni ossidriliche non solo sulla parte terminale, ma anche nella loro molecola in modo da formare complessi che siano solubili in acqua.
Schiume
Pressurizzati: quando la soluzione contenente l’ingrediente attivo viene spruzzata, il gas vaporizza e aumenta di volume all’interno della soluzione acquosa dando origine alla schiuma.
Esempio di formulazione: – Resina acrilica (soluzione 50 %) 8 % – Paraffina liquida 5 % – Glicerina 3 % – Profumo, - Conservante – Acqua 69 % – Etanolo 15 % – Propellente 10 %
Possono contenere olio di silicone per rendere i capelli lucidi Possono contenere polimeri siliconici per eliminare le doppie punte Se il contenuto di propellente è più elevato (50 %) e non c’e’ acqua si ottengono gli spray
Gel Sono costituiti da dispersioni idroalcoliche di colloidi Esempio di formulazione:
– Carbossivinilpolimero 0.7 % – Polivinil pirrolidone 2 % -umettante q.b. – NaOH q.b. – Etanolo 20 % – Profumo – Acqua 77.3
Si disperde il carbossivinilpolimero nella glicerina e in parte dell’acqua. Si dissolvono le altre sostanze nella rimanente acqua e si uniscono le soluzioni. Liquido per il trattamento delle doppie punte
– Dimetilpolisilossano 10 % – Olio di silicone 20 % – Isoparaffina leggera 70 % – profumo