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INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE IVINFERMIERISTICA CLINICA DI BASE IV
Riccardo Sperlinga Riccardo Sperlinga
MODULO: ALIMENTAZIONEMODULO: ALIMENTAZIONE
Università degli Studi di TorinoUniversità degli Studi di Torino
Corso di Laurea in InfermieristicaCorso di Laurea in Infermieristica
Anno Accademico 2007 – 2008Anno Accademico 2007 – 2008
NUTRIZIONE ARTIFICIALE
MALNUTRIZIONE PROTEICO-CALORICA MALNUTRIZIONE PROTEICO-CALORICA (MPC)(MPC)
LA PREVALENZA DELLA MPC NEI PAZIENTI LA PREVALENZA DELLA MPC NEI PAZIENTI OSPEDALIZZATI E’ CIRCA DELOSPEDALIZZATI E’ CIRCA DEL
30 – 40 %30 – 40 %
E TENDE AD AUMENTARE CON LA DEGENZAE TENDE AD AUMENTARE CON LA DEGENZA
CONSEGUENZE DELLA MALNUTRIZIONE CONSEGUENZE DELLA MALNUTRIZIONE PROTEICO-CALORICA (MPC)PROTEICO-CALORICA (MPC)
NUTRIZIONE ARTIFICIALENUTRIZIONE ARTIFICIALE
PROCEDURA TERAPEUTICA MEDIANTE LA QUALE E’ PROCEDURA TERAPEUTICA MEDIANTE LA QUALE E’ POSSIBILE SODDISFARE INTEGRALMENTE I POSSIBILE SODDISFARE INTEGRALMENTE I FABBISOGNI NUTRIZIONALI DI PAZIENTI FABBISOGNI NUTRIZIONALI DI PAZIENTI ALTRIMENTI NON IN GRADO DI ALIMENTARSI ALTRIMENTI NON IN GRADO DI ALIMENTARSI SUFFICIENTEMENTE PER VIE NATURALISUFFICIENTEMENTE PER VIE NATURALI
LA N.A.: nei pazienti che non LA N.A.: nei pazienti che non possono alimentarsi adeguatamtepossono alimentarsi adeguatamte
COMA O ALTERAZIONI COMA O ALTERAZIONI NEUROLOGICHENEUROLOGICHE con con sistema gastrointestinale sistema gastrointestinale funzionantefunzionante
Prima e dopo Prima e dopo INTERVENTI INTERVENTI CHIRURGICICHIRURGICI su capo, su capo, collo, boccacollo, bocca
PAZIENTI CHE NON PAZIENTI CHE NON VOGLIONO MANGIAREVOGLIONO MANGIARE
ANZIANIANZIANICONFUSICONFUSIANORESSICIANORESSICI
PAZIENTI CHE NON PAZIENTI CHE NON POSSONO AVERE POSSONO AVERE UN’ADEGUATA UN’ADEGUATA NUTRIZIONE PER OSNUTRIZIONE PER OS
CANCRO, SEPSI, TRAUMI, CANCRO, SEPSI, TRAUMI, TRAUMI CRANICITRAUMI CRANICI
TIPOLOGIE DI NUTRIZIONE ARTIFICIALETIPOLOGIE DI NUTRIZIONE ARTIFICIALE
NUTRIZIONE ENTERALE (NE):NUTRIZIONE ENTERALE (NE):utilizza la via gastro-entericautilizza la via gastro-enterica
NUTRIZIONE PARENTERALE (NP)Utilizza il torrente venoso
NUTRIZIONE ENTERALENUTRIZIONE ENTERALE
Somministrazione di nutrienti all’interno del sistema Somministrazione di nutrienti all’interno del sistema gastro-enterico (stomaco – duodeno) attraverso gastro-enterico (stomaco – duodeno) attraverso l’utilizzo di specifici dispositivi:l’utilizzo di specifici dispositivi:
Sondino Naso Gastrico (SNG)Sondino Naso Gastrico (SNG)Sondino Naso Digiunale (SND)Sondino Naso Digiunale (SND)Gastrostomia endoscopica percutanea (PEG)Gastrostomia endoscopica percutanea (PEG)DigiunostomiaDigiunostomia
NUTRIZIONE ENTERALENUTRIZIONE ENTERALE
Tutti quei soggetti con apporto alimentare insufficiente Tutti quei soggetti con apporto alimentare insufficiente
e con conservazione della funzionalità intestinalee con conservazione della funzionalità intestinale
VANTAGGI DELLA NUTRIZIONE ENTERALEVANTAGGI DELLA NUTRIZIONE ENTERALE
Rispetto alla NPT la NE:Rispetto alla NPT la NE:
Mantenimento della funzionalità intestinaleMantenimento della funzionalità intestinaleConservazione della funzione immunologica attribuita Conservazione della funzione immunologica attribuita alla mucosa intestinalealla mucosa intestinaleMigliore utilizzazione substrati intestinaliMigliore utilizzazione substrati intestinaliMinore incidenza di complicanze metaboliche e Minore incidenza di complicanze metaboliche e settichesetticheMaggiore facilità e sicurezza nella somministrazioneMaggiore facilità e sicurezza nella somministrazioneCosti inferioriCosti inferiori
COMPLICANZE della NUTRIZIONE ENTERALECOMPLICANZE della NUTRIZIONE ENTERALETabella 28.7 pag. 1212Tabella 28.7 pag. 1212
CLINICHECLINICHE
DISTENSIONE E DOLORI ADDOMINALI dovuti ad eccessiva velocità di infusione. Iniziare la NE per gradi con progressione di 20 ml/h ogni 24 ore.
DIARREA (3 scariche liquide/ die con un volume > 400cc). Sostituire la miscela con una ricca di fibre; terapia farmacologica; ridurre le contaminazioni della miscela.
EMESI e INALAZIONE: controllare frequentemente il ristagno gastrico; mantenere il paziente in posizione semiseduta
COMPLICANZE della NUTRIZIONE ENTERALECOMPLICANZE della NUTRIZIONE ENTERALETabella 28.7 pag. 1212Tabella 28.7 pag. 1212
CLINICHECLINICHE
COSTIPAZIONE: utilizzare nutrizioni ricche di fibre, migliorare l’apporto idrico, favorire l’alvo (emolllienti o lassativi)
IPO/IPERGLICEMIA:valutazione della glicemia ad intervalli regolari ogni 2/4/6/8 ore a seconda del quadro metabolico del paziente
SQUILIBRI ELETTROLITICI: Monitorare giornalmente i livelli di elettroliti sierici
COMPLICANZE della NUTRIZIONE ENTERALECOMPLICANZE della NUTRIZIONE ENTERALE
MECCANICHEMECCANICHE
OSTRUZIONE: effettuare lavaggi della sonda ad intervalli regolari; effettuare flush ad alta pressione dopo la somministrazione della terapia per sonda; evitare l’utilizzo di sondini con diametro < di 6 French
ANGOLATURA: rimuovere e riposizionare la sonda
LESIONI DA PRESSIONE: non tenere più di 6-8 settimane il SNG nella stessa sede; accurata igiene di naso e faringe; sostituzione della narice incannulata
COMPLICANZE della NUTRIZIONE ENTERALECOMPLICANZE della NUTRIZIONE ENTERALE
MECCANICHEMECCANICHE
INFIAMMAZIONE, INFEZIONE E NECROSI
•PERITONITE PRECOCE
• INFEZIONE EROSIONE DECUBITO DEL BORDO PERISTOMALE
• ROTTURA E MIGRAZIONE DELLA SONDA DA STOMIA
• OCCLUSIONE INTESTINALE
INTUBAZIONE TRACHEALE
DEPOSIZIONAMENTO E RIMOZIONE: riposizionare
STOMIE
GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA PERCUTANEA (PEG)PERCUTANEA (PEG)
Inserimento attraverso la parete addominale di una sonda Inserimento attraverso la parete addominale di una sonda nutrizionale nello stomaco con tecnica endoscopica medico-nutrizionale nello stomaco con tecnica endoscopica medico-chirurgica.chirurgica.
NON RICHIEDE ANESTESIA GENERALEABBATTIMENTO DEI COSTISI PUO’ ESEGUIRE AMBULATORIALMENTEIntrodotta visualizzando endoscopicamente lo stomacoLa sonda fuoriesce attraverso un’incisione nel quadrante sup sx addominale
GASTROSTOMIA/GASTROSTOMIA/DIGIUNOSTOMIADIGIUNOSTOMIA
E’ UNA SONDA CHE PUO’ ESSERE INSERITA E’ UNA SONDA CHE PUO’ ESSERE INSERITA SE E’ NECESSARIA UNA SE E’ NECESSARIA UNA DECOMPRESSIONEDECOMPRESSIONE E UN’E UN’ALIMENTAZIONE ALIMENTAZIONE IN CONTEMPORANEA.IN CONTEMPORANEA.
UTILIZZATA IN PAZIENTI CONUTILIZZATA IN PAZIENTI CON ILEO GASTRICOILEO GASTRICO
RITARDATO SVUOTAMENTO GASTRICORITARDATO SVUOTAMENTO GASTRICO
RESEZIONI GASTRICHERESEZIONI GASTRICHE
L’INTRODUZIONE DELLA SONDA L’INTRODUZIONE DELLA SONDA DIGIUNALE, PUO’ ESSERE EFFETTUATA DIGIUNALE, PUO’ ESSERE EFFETTUATA IN UN’UNICA PROCEDURA CON LA IN UN’UNICA PROCEDURA CON LA SONDA PERCUTANEA DA SONDA PERCUTANEA DA GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA (PEG)GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA (PEG)
LA SONDA DIGIUNOSTOMICA SI LA SONDA DIGIUNOSTOMICA SI INSERISCE NELLA SONDA INSERISCE NELLA SONDA GASTROSTOMICA E, ATTRAVERSO GASTROSTOMICA E, ATTRAVERSO QUESTA, VIENE FATTA PASSARE NEL QUESTA, VIENE FATTA PASSARE NEL TENUETENUE
Assistenza infermieristica alla p.a. portatrice di PEGAssistenza infermieristica alla p.a. portatrice di PEG
OBIETTVIOBIETTVI
Mantenere una cute pulita, Mantenere una cute pulita, integra, asciuttaintegra, asciuttaEvitare/ ridurre il rischio Evitare/ ridurre il rischio infettivoinfettivoEvitare/ ridurre il rischio di Evitare/ ridurre il rischio di macerazione o lesioni da macerazione o lesioni da decubitodecubito
ACCERTAMENTO FISICO MIRATOOsservare
Integrità cutaneaSegni di infiammazione e/o infezione, presenza di materiale purulento e/o di succhi gastriciPosizione della sonda
INTERVENTIGarantire la privacy della p.a. e informarlaEffettuare le medicazioni nel rispetto dei principi di asepsiRiportare sulla cartella inf.ca nota degli interventi effettuatiEffettuare il monitoraggio previsto per le p.a. con NE
VALUTAZIONELe attività pianificate sono state effettuate secondo i tempi previsti
TECNICA DI INSERIMENTO e GESTIONETECNICA DI INSERIMENTO e GESTIONEdel SNGdel SNG
a scopo evacuativo e / o nutrizionalea scopo evacuativo e / o nutrizionale
LABORATORIO
NUTRIZIONE PARENTERALENUTRIZIONE PARENTERALE
Somministrazione di macro e micro nutrienti attuata per Somministrazione di macro e micro nutrienti attuata per via venosa in pazienti in cui l’alimentazione per via via venosa in pazienti in cui l’alimentazione per via enterale non sia praticabile, attraverso:enterale non sia praticabile, attraverso:
Via venosa perifica: soluzioni normo/iso osmolariVia venosa perifica: soluzioni normo/iso osmolariVia venosa centrale: soluziono normo/iper osmolariVia venosa centrale: soluziono normo/iper osmolari
DISPOSITIVI PER LA NP: i CVCDISPOSITIVI PER LA NP: i CVC
Catetere venoso a 1-2-3-4 lumi che viene inserito Catetere venoso a 1-2-3-4 lumi che viene inserito attraverso la vena succlavia o attraverso la vena attraverso la vena succlavia o attraverso la vena giugulare interna e poi sospinto nel mediastino giugulare interna e poi sospinto nel mediastino all’interno del torrente venoso sino in prossimità all’interno del torrente venoso sino in prossimità dell’atrio destro.dell’atrio destro.
Vena succlavia e Vena succlavia e vena giugulare internavena giugulare interna
D. C. Mc Gee, M.D. and M. K. Gould, M.D. Preventing Complications of CVC. N. Engl. J. Med 2003; 348: 1123-33
CVC COMPLICANZECVC COMPLICANZE
INFETTIVE
TARDIVE NON
INFETTIVE
INSERZIONE
TromboticheMeccaniche
(ostruzione o sub
occlusione)
PneumotoraceAritmie
Puntura arteriosa accidentale
Tratto extravascolare
Tratto intravascolare
•Dai germi della cute peri inserzionale;•germi ematici già presenti;• germi provenienti dai raccordi e dalle linee di infusioni
Evidence based nursingEvidence based nursingnella gestione nella gestione della nutrizione enteraledella nutrizione enterale
ALCUNE PRINCIPALI RACCOMANDAZIONIALCUNE PRINCIPALI RACCOMANDAZIONI
Inserimento (SNG-NE)Inserimento (SNG-NE) Valutazione del ristagno gastrico ogni 4 ore (se > 150-200 cc non Valutazione del ristagno gastrico ogni 4 ore (se > 150-200 cc non reintegrare)reintegrare)Monitoraggio della glicemiaMonitoraggio della glicemiaVerifica del posizionamento 1 volta/dieVerifica del posizionamento 1 volta/dieMonitoraggio delle complicanze cliniche (nausea, emesi, diarrea, Monitoraggio delle complicanze cliniche (nausea, emesi, diarrea, dolori addominali) e meccaniche (ostuzione, lesione da pressione)dolori addominali) e meccaniche (ostuzione, lesione da pressione)Sostituzione ad intervalli regolari del SNGSostituzione ad intervalli regolari del SNGSostituzione del set di infusione ogni 24 ore (nei sistemi chiusi Sostituzione del set di infusione ogni 24 ore (nei sistemi chiusi -1500 cc – non è documentata crescita batterica anche dopo le 36 -1500 cc – non è documentata crescita batterica anche dopo le 36 ore)ore)Somministrazione di farmaci attraverso il SNGSomministrazione di farmaci attraverso il SNG
Evidence based nursingEvidence based nursingnella gestione della nutrizione enteralenella gestione della nutrizione enterale
SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI ATTRAVERSO ILSOMMINISTRAZIONE DI FARMACI ATTRAVERSO ILSNG –SND - PEGSNG –SND - PEG
Ponete la Vostra attenzione a questi principali aspetti:Ponete la Vostra attenzione a questi principali aspetti:
Valutare la farmacocinetica della terapia prescrittaValutare la farmacocinetica della terapia prescrittaPrevenire l’occlusione della sonda nutrizionale dovuta a precipitati Prevenire l’occlusione della sonda nutrizionale dovuta a precipitati di farmacidi farmaciFrantumare il più possibile le compresse per facilitarne lo Frantumare il più possibile le compresse per facilitarne lo scioglimento e la sopsensionescioglimento e la sopsensioneIrrigare la sonda nutrizionale prima e dopo la somministrazione Irrigare la sonda nutrizionale prima e dopo la somministrazione del farmaco con 20-30 ml di acquadel farmaco con 20-30 ml di acquaNon aggiungere il farmaco alla miscela nutrizionaleNon aggiungere il farmaco alla miscela nutrizionaleSomministrare tranquillamente acqua attraverso la sonda Somministrare tranquillamente acqua attraverso la sonda nutrizionalenutrizionaleUtilizzare i DPI durante la frantumazione di farmaci citotossici o Utilizzare i DPI durante la frantumazione di farmaci citotossici o irritantiirritanti
Evidence based nursingEvidence based nursingnella gestione della nella gestione della nutrizione parenteralenutrizione parenterale
ALCUNE PRINCIPALI RACCOMANDAZIONIALCUNE PRINCIPALI RACCOMANDAZIONI
SORVGLIANZASORVGLIANZA
IGIENE DELLE MANIIGIENE DELLE MANI
SELEZIONE, INSERIMENTO E CAMBIO DEI SELEZIONE, INSERIMENTO E CAMBIO DEI CATETERI INTRAVASCOLARICATETERI INTRAVASCOLARI
MEDICAZIONE DEL SITO DEL CATETEREMEDICAZIONE DEL SITO DEL CATETERE
PREPARAZIONE E CONTROLLO DELLE PREPARAZIONE E CONTROLLO DELLE INFUSIONI ENDOVENOSEINFUSIONI ENDOVENOSE
SORVEGLIANZASORVEGLIANZA
Ispezionare regolarmente i Ispezionare regolarmente i siti dei CV per siti dei CV per infiammazione, infezione, infiammazione, infezione, presenza di materiale presenza di materiale purulentopurulentoSostituire ad intervalli Sostituire ad intervalli regolari le CV (i cvp ogni regolari le CV (i cvp ogni 72/96 ore)72/96 ore)Registrare su moduli Registrare su moduli appositi le date di appositi le date di inserimento dei CV, le inserimento dei CV, le medicazioni, le sostituzionimedicazioni, le sostituzioni
NUTRIZIONE PARENTERALE
LAVAGGIO DELLE MANI
Lavarsi le mani per ridurre l’incidenza di infezioni
L’uso dei guanti NON sostituisce il lavaggio delle mani
Giornale Italiano delle Infezioni Ospedaliere. Vol.9, n.3, Luglio- Settembre 2002
SELEZIONE, INSERIMENTO E SELEZIONE, INSERIMENTO E CAMBIO DEI CATETERI CAMBIO DEI CATETERI INTRAVASCOLARIINTRAVASCOLARICollaborazione con il medico Collaborazione con il medico (CVC)(CVC)Tricotomia: utilizzare il Tricotomia: utilizzare il “clipper” subito prima “clipper” subito prima dell’inserimentodell’inserimentoI CVP possono essere inseriti I CVP possono essere inseriti con guanti puliti (non palpare il con guanti puliti (non palpare il sito di inserimento dopo la sito di inserimento dopo la disinfezione)disinfezione)Rispettare i principi di asepsi Rispettare i principi di asepsi per l’inserimento di tutti i per l’inserimento di tutti i cateteri non perifericicateteri non periferici
NUTRIZIONE PARENTERALE
MEDICAZIONE DEL SITO DEL CATETERE
Disinfettare con clorexidina al 2%Medicare indifferentemente con garza sterile e cerotto o con la pellicola di poliuretanoSostituire la medicazione ogni 7 giorni o a seconda delle circostanze individuali (medicazione sporca, bgnata, non adesa,…)Ad ogni cambio di medicazione ISPEZIONARE il sito di inserzione
Giornale Italiano delle Infezioni Ospedaliere. Vol.9, n.3, Luglio- Settembre 2002
PREPARAZIONE E CONTROLLO DELLE INFUSIONI PREPARAZIONE E CONTROLLO DELLE INFUSIONI ENDOVENOSEENDOVENOSE
Le soluzioni di NP devono essere preparate a livello industriale o a Le soluzioni di NP devono essere preparate a livello industriale o a livello di farmacia centralizzata aziendale. Nei reparti le NP livello di farmacia centralizzata aziendale. Nei reparti le NP devono essere preparate da personale qualificato (infermieri, devono essere preparate da personale qualificato (infermieri, tecnici) nel rispetto dei principi di asepsi e possibilmente sotto tecnici) nel rispetto dei principi di asepsi e possibilmente sotto cappe a flusso laminare (soprattutto durante le manipolazioni di cappe a flusso laminare (soprattutto durante le manipolazioni di farmaci ctotossici)farmaci ctotossici)Ispezionare le soluzioni NPT per la presenza di torbidità, perdite, Ispezionare le soluzioni NPT per la presenza di torbidità, perdite, precipitati, SCADENZAprecipitati, SCADENZAUtilizzare una via venosa dedicata alla NPUtilizzare una via venosa dedicata alla NP
NUTRIZIONE PARENTERALE
Giornale Italiano delle Infezioni Ospedaliere. Vol.9, n.3, Luglio- Settembre 2002
PREPARAZIONE E CONTROLLO DELLEPREPARAZIONE E CONTROLLO DELLE INFUSIONI ENDOVENOSEINFUSIONI ENDOVENOSE
Sostituire i deflussori per l’infusione di lipidi, sangue e derivati Sostituire i deflussori per l’infusione di lipidi, sangue e derivati del sangue ogni 24 del sangue ogni 24 Le infusione di sangue non dovrebbero durare oltre le 24 oreLe infusione di sangue non dovrebbero durare oltre le 24 oreLe soluzioni lipidiche devono essere infuse in circa 12 oreLe soluzioni lipidiche devono essere infuse in circa 12 oreSostituire i set d’infusione non più frequentemente di 72 oreSostituire i set d’infusione non più frequentemente di 72 oreUitlizzare pompe d’infusione volumetriche per la somministrazione Uitlizzare pompe d’infusione volumetriche per la somministrazione di NPdi NP
NUTRIZIONE PARENTERALE
Giornale Italiano delle Infezioni Ospedaliere. Vol.9, n.3, Luglio- Settembre 2002
Assistere il paziente con emesi
Espulsione del contenuto gastrico attraverso la bocca
Può essere:Alimentare A fondo di caffèa getto AsciuttoNero StercoraceoGravidico
Assistere il paziente con emesi
Paziente autosufficiente
Garantire la sicurezza della p.a.Mantenere la posizione semiseduta Assistere il paziente durante il vomito porgendo un catinoRassicurareGarantire la privacySomministrare farmaci antiemetici al bisognoSegnalare (documentare) aspetto,quantità, qualità del materiale gastrico
Assistere il paziente con emesi
Paziente non autosufficiente
Garantire la sicurezza della p.a. In caso di sospetto di trauma vertebrale posizionare il paziente su decubito laterale mantenendo l’asse vertebro- cervicale (log-roll)Mantenere la pervietà e proteggere le vie aeree per prevenire ab-ingestis rimuovere materiale gastrico attraverso un sondino di aspirazionePosizionare un sng in scarico per consentire lo svuotamento gastricoEseguire l’igiene del cavo orale