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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria PARTE 3 Analisi Input/Output Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 161

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

PARTE 3

Analisi Input/Output

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Capitolo 9

Un modello input-output uniregionale per valutare l’impatto dei fondi strutturali in Calabria.

1 La tavola delle interdipendenze settoriali e le caratteristiche strutturali dell’economia regionale nel 1999

Lo strumento analitico necessario per implementare i modelli input-output è la Tavola delle Interdipendenze Settoriali. Essa è una rappresentazione, sotto forma di matrice, dei flussi dei beni e servizi di un’economia. La tabella 1 sintetizza i dati della matrice input-output della Calabria relativa al 1999. L’aggregazione considerata è a quattro settori: l’agricoltura, l’industria, le costruzioni e i servizi1. Le righe della matrice indicano il settore che vende, mentre le colonne si riferiscono al settore che acquista.

Com’è possibile osservare la tavola input-output è costituita dalla sezione degli impieghi intermedi, dalla sezione degli impieghi finali, dalla sezione dei fattori primari e da quella relativa alle risorse disponibili. La sezione degli impieghi intermedi presenta le transazioni interindustriali riguardanti i beni e servizi intermedi affluiti dal settore di origine (riga i) ai settori di impiego (colonna j) e da questi utilizzati come input del loro processo produttivo. Nella sezione degli impieghi finali sono riportati i flussi di beni e servizi che dai settori di origine affluiscono agli utilizzatori finali per essere destinati al consumo, alla formazione del capitale ed alle esportazioni. La somma per riga degli impieghi intermedi e di quelli finali rappresenta il totale degli impieghi di beni e servizi dell’i-esimo settore. Nella sezione dei fattori primari si registrano i flussi dei redditi primari erogati ai fattori della produzione come remunerazione dei servizi resi nei diversi processi produttivi. La somma di queste remunerazioni fornisce il valore aggiunto al costo dei fattori2. Infine, la sezione delle risorse disponibili mostra, per ogni settore, la disponibilità totale di risorse, distinguendo tra produzione interna ed importazioni.

Le informazioni di una tavola delle interdipendenze settoriali possono essere lette verticalmente ed orizzontalmente. Se la lettura è verticale si ottengono indicazioni sulla formazione delle risorse e sulla struttura dei costi di produzione dei settori considerati, mentre, se la tavola input-output viene letta orizzontalmente si hanno indicazioni sull’impiego di tali risorse. Per esempio, se consideriamo la matrice del 1999 della Calabria si nota che le risorse totali del settore industriale ammontano a circa 17.800 mln di Euro, di cui 5.834 rappresentano la produzione interna, mentre le importazioni dalle altre regioni italiane e dall’estero sono pari, rispettivamente, a 7.580 e 2.682 mln di euro. In termini relativi, le risorse del settore industriale regionale sono rese disponibile per il 1 L’Appendice A di questo capitolo descrive gli aspetti metodologici legati alla derivazione su base

regionale di una matrice delle interdipendente settoriali.

2 Il nuovo sistema dei conti economici SEC95 ha segnalato come valore aggiunto di riferimento nei conti regionali quello computato a prezzi base che include il valore aggiunto al costo dei fattori più le imposte indirette sulla produzione. Il valore aggiunto presente nella tavola input-output della Calabria corrisponde a tale definizione.

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33% dalla produzione interna, mentre le importazioni assorbono una quota pari al 58%, di cui il 45% proviene dalle altre regioni italiane3.Per l’agricoltura la produzione interna ammonta a 1907 mln di euro (87% delle risorse disponibili), le importazioni dalle altre regioni a 351 mln (16%) e quelle dall’estero a 166 mln (8%), per un totale di risorse disponibili pari a 2194 mln di euro. Con riferimento ai servizi, si osserva che l’82% delle risorse disponibili proviene dalla produzione interna (26.299 mln di euro), mentre il 13% dalle importazioni interregionali (4.022 mln) e il 2.4% da quelle estere (760 mln). La quota principale delle risorse disponibili è rappresentata dalla produzione interna (92% pari a 3.584 mln di euro) nel caso delle costruzioni, mentre, come atteso, risulta irrilevante il ruolo delle importazioni interregionali ed estere.

Dalle sezioni degli impieghi intermedi e dei fattori primari risulta che nel 1999 il valore corrente della produzione industriale (5834 mln di Euro) è stato ottenuto utilizzando 3.764 mln di euro di beni intermedi e remunerando i fattori della produzione per un valore pari a circa 2.099 mln di euro. Quest’ultimo dato costituisce il valore aggiunto del 1999 registrato nel settore industriale della Calabria. Inoltre, si può osservare che i beni intermedi utilizzati dall’industria provengono per 2.182 milioni dallo stesso settore, per 306 mln di euro dall’agricoltura, per 30 milioni dal settore delle costruzioni e per 1.245 dai servizi (tabella 1).

Nel caso dell’agricoltura l’utilizzo di beni intermedi ammonta a 490 mln euro, di cui il 44% proveniente dall’industria, il 33% dai servizi e il 23% dallo stesso settore agricolo, con un valore aggiunto pari a 1.438 mln euro. I beni intermedi impiegati dal settore dei servizi pari a 9.520 mln euro provengono principalmente (75%) dallo stesso settore dei servizi e per il 22% dall’industria e solo per il 3% dalle costruzioni mentre risulta irrilevante il contributo del settore agricolo. Nullo è il contributo del settore agricolo anche nel caso delle costruzioni che nel processo produttivo utilizzano principalmente prodotti industriali (per 1.078 mln di euro pari al 52% del totale), prodotti provenienti dal settore dei servizi per il 25% (per un ammontare pari a 530 mln) e per il rimanente 23% prodotti dello stesso settore costruzioni. Il valore aggiunto creato dal settore delle costruzioni e da quello dei servizi ammonta, rispettivamente, a 1.538 e 17.249 mln di euro.

Relativamente all’interpretazione per riga dei dati della matrice input-output calabrese, si noti che la sezione degli impieghi intermedi indica che l’impiego per fini produttivi di prodotti industriali è effettuato per 216 milioni dal settore agricolo, per 2.182 mln di euro dalla stessa industria, per 1.078 mln di euro dal settore delle costruzioni e per 2.051 mln di euro dai servizi. Il blocco della matrice relativo agli impieghi finali evidenzia la distribuzione degli impieghi finali tra consumi privati (6.945 mln di euro), consumi pubblici (8.6 mln di euro), investimenti (1.739 mln di euro), variazione delle scorte (178 mln di euro) ed esportazioni interregionali (3.255 mln di euro) ed estere (148 mln di euro) (tabella 1).

I beni del settore costruzioni sono utilizzati per il 20% come beni intermedi, in prevalenza dallo stesso settore delle costruzioni e dal settore dei servizi, e per il restante 80% come impieghi finali, soprattutto come investimenti fissi lordi (78%). Solo il 21% dei prodotti agricoli disponibili è utilizzato come bene intermedio, mentre il 48% ha soddisfatto la domanda proveniente dalle altre regioni italiane e il 26% la domanda delle famiglie

3 Il totale delle percentuali della produzione interna e delle importazioni interregionali ed estere non è uguale a cento, poiché l’analisi non considera le altre voci presenti nelle risorse disponibili (imposte indirette, contributi, trasferimenti).

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calabresi. I servizi sono utilizzati come beni intermedi principalmente dallo stesso settore dei servizi (7.148 mln di euro) e dall’industria (1.245 mln). Infine, i servizi sono impiegati come beni finali principalmente dalle famiglie calabresi e dalla pubblica amministrazione.

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Tabella 1 - La tavola input-output della Calabria nel 1999. Disaggregazione a quattro settori. (dati in MLN di Euro) (1)

IMPIEGHI INTERMEDI IMPIEGHI FINALI

Origine/destinazione AGRICOLTURA INDUSTRIA COSTRUZIONI SERVIZI TOTALE IMPIEGHI

INTERMEDI (dint)

SPESA DELLE FAMIGLIE NEL

TERRITORIO REGIONALE

(c )

SPESA DELLE AA.PP. ED ISP

(g)

INVESTIMENTI FISSI LORDI

(i)

VARIAZIONE DELLE SCORTE

(vs)

ESPORTAZIONI INTERREGIONAL

(exr)

ESPORTAZIONI ESTERE(exw)

TOTALE IMPIEGHI FINALI

(df)

TOTALE IMPIEGHI

(IMP)

AGRICOLTURA 111,5(x11)

306,3(x12)

0,5(x13)

35,6(x14)

453,9 569,3 0,3 4,5 98,0 1047,7 20,5 1740,4 2194,3

INDUSTRIA 215,9(x21)

2182,2(x22)

1077,6(x23)

2051,0(x24)

5526,7 6944,8 8,6 1738,6 178,2 3255,5 148,1 12273,8 17800,5

COSTRUZIONI 0,5(x31)

30,4(x32)

470,5(x33)

285,4(x34)

786,8 27,6 0,0 3032,0 0,0 29,7 1,3 3090,6 3877,3

SERVIZI 161,7(x41)

1244,9(x42)

530,1(x43)

7147,9(x44)

9084,6 10599,3 7549,7 846,1 0,9 3765,6 292,6 23054,2 32138,8

Totale costi intermedi 489,6 3763,7 2078,8 9519,9 15852,0 18141,1 7558,6 5621,2 277,0 8098,5 462,5 40158,9 56010,9FATTORI PRIMARI

Retribuzioni 0,0 0,0 0,0 0,0contributi sociali 0,0 0,0 0,0 0,0altri redditi 0,0 0,0 0,0 0,0servizi bancari imputati (SIFIM) -20,3 -28,6 -33,2 -469,8Valore aggiunto a prezzi base 1438,1 2098,9 1538,2 17249,5

RISORSE DISPONIBILIProduzione a prezzi base (x) 1907,4 5834,1 3583,7 26299,6

Imposte indirette sui prodotti(taxn)

1,2 891,2 22,7 345,4

Contributi alla produzione(cp)

-157,1 -59,0 0,0 -168,2

IVA gravante(iva)

19,5 788,3 226,7 843,1

Trasferimenti di produzione(trasf)

-98,4 63,0 -0,6 36,0

Importazioni dalle altre regioni (mr ) 351,5 7580,5 30,1 4022,6Importazioni dall'estero (mw ) 166,2 2681,6 14,6 760,3Imposte su importazioni estere (taxw) 4,0 20,8 0,0 0,0TOTALE RISORSE (RIS) 2194,3 17800,5 3877,3 32138,8

(1) In parentesi sono riportati i simboli utilizzati nel testo per le diverse variabili.

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2. Le relazioni contabili del modello uniregionale calabrese

La precedente descrizione delle più significative caratteristiche strutturali dell’economia Calabrese nel 1999, ha implicitamente evidenziato come una tavola delle interdipendenze settoriali altro non sia che uno strumento analitico di registrazione contabile delle entrate e delle uscite di beni e servizi che si osservano in un sistema economico. La rappresentazione delle relazioni economiche si basa sul fatto che ciascuna branca produttiva assolve la duplice funzione di produttore ed acquirente di beni e servizi.

La contabilità che lega i flussi della tavola input-output utilizza il principio di base secondo cui le risorse impiegate in un’economia devono necessariamente essere uguali a quelle disponibili. Facendo riferimento allo schema della tabella 1, l’applicazione di questo principio fa sì che la somma per colonna (totale risorse) relativa al settore i sia uguale alla somma per riga (totale impieghi) dello stesso settore i. Il totale delle risorse è dato dalla seguente espressione:

[1]

dove:RISi indica il totale delle risorse del settore i

è la produzione ai prezzi base del settore iè il totale delle imposte indirette sui prodotti nazionali del settore iè il totale delle imposte indirette sui prodotti importati del settore iè il totale dell’IVA gravante sul settore i

indica i contributi alla produzione del settore i indica i trasferimenti della produzione del settore i

indica le importazioni interregionali del settore i indica le importazioni estere del settore i

con i=1,2,…n.

mentre gli impieghi totali dell’i-esimo settore sono rappresentati da:

[2]

dove: indica gli impieghi totali del settore irappresenta la domanda intermedia del settore irappresenta la domanda finale interna. A sua volta , con uguale alla spesa delle famiglie residenti in prodotti del settore i; indica gli investimenti fissi lordi in prodotti del settore i; rappresenta la spesa delle pubbliche amministrazioni e delle Istituzioni senza fine di lucro rivolta al settore i e indica le variazioni delle scorte in prodotti del settore i

rappresenta le esportazioni interregionali del settore i indica le esportazioni estere del settore i

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Nell’equazione [1], la presenza delle imposte indirette sui prodotti e dei contributi alla produzione è giustificata dal fatto che , il valore della produzione ai prezzi base del settore i, è ottenuto sommando i costi intermedi e il valore aggiunto4, ma non rappresenta la reale produzione scambiata sul mercato dei beni finali ed intermedi. La differenza fra queste due grandezze è costituita dalle imposte indirette al netto dei contributi all’impresa. Pertanto, per determinare la produzione effettiva ai prezzi del mercato a partire dalla produzione ai prezzi base bisogna (a) aggiungere le imposte indirette sui prodotti nazionali ( ) - inclusa l’IVA ( ) - e quelle sui prodotti importati dal resto del mondo ( )5, che rappresentano una componente di costo per l’impresa non considerata nella valutazione della produzione ai prezzi base, e (b) sottrarre i contributi versati alle imprese dalla pubblica amministrazione ( )6 che costituiscono per l’impresa un’entrata aggiuntiva rispetto ai ricavi di vendita.

Un altro elemento presente nell’equazione [1] sono i trasferimenti. Tale voce serve per tener conto di quelle imprese che realizzano produzione congiunta. Per esempio, la presenza nel settore agricolo di imprese che producono beni agricoli e biogas, pone il problema di attribuire tale produzione al settore energetico. Non essendo possibile separare i costi sostenuti dall’impresa per produrre biogas dai costi sostenuti per le altre produzioni “si preferisce allora assumere che la branca agricoltura trasferisca una parte della sua produzione al settore di prodotti energetici a struttura di costi invariata. In tal modo, una parte della produzione effettiva della branca agricoltura viene attribuita al settore prodotti energetici che provvederà a distribuirla agli utilizzatori (produzione distribuita)” (Provincia Autonoma di Trento, 2003, p.28).

L’uguaglianza contabile tra le risorse (equazione 1) e gli impieghi (equazione 2) è data da:

4 Per ottenere la produzione a prezzi base oltre ai costi intermedi e al valore aggiunto bisogna considerare i servizi bancari imputati. Nel valore aggiunto delle singole aziende di credito, infatti, figura l’intero ammontare degli interessi passivi pagati alle banche dalle imprese, mentre tra i costi intermedi delle imprese non figura alcun acquisto di servizi dalle banche con l’effetto di una sopravvalutazione del valore aggiunto del sistema economico. Tra i costi delle aziende di credito dovrebbero, invece, figurare solo quelli strettamente inerenti all’attività di intermediazione, mentre quelli relativi all’uso del bene “denaro” dovrebbero essere attribuiti all’impresa che effettivamente lo usa. Questo significa che nel valore aggiunto della banca non dovrebbe figurare l’ammontare degli interessi pagati alle famiglie in quanto già presenti nel valore aggiunto degli altri settori.

“Per risolvere il problema viene allora introdotto nella tavola una branca acquirente fittizia, la quale acquista i servizi complessivamente prodotti dal sistema bancario e che le banche si fanno pagare maggiorando gli interessi (Servizi di Intermediazione Finanziaria Indirettamente Misurati). Tale ammontare di servizi bancari viene imputato a tale colonna come acquisti dalle banche: per questo motivo si parla di servizi bancari imputati o di credito imputato. D’altro canto, poiché il valore aggiunto del sistema economico viene sopravvalutato per lo stesso ammontare, tale branca fittizia risulta produrre un valore aggiunto negativo dello stesso ammontare. In tal modo si raggiunge il duplice obiettivo di eliminare dal valore aggiunto prodotto dal sistema economico l’ammontare dei servizi bancari imputati e di trasferirli nella sezione dei flussi intermedi.” (Provincia Autonoma di Trento, 2003, p.34)

5 Nel caso della tavola input-output della Calabria, le imposte indirette sui prodotti importati dal resto del mondo comprendono l’IVA su prodotti importati.

6 Nell’equazione [1] la variabile cpi compare con segno positivo poiché, nella tavola input-output della Calabria, il valore dei contributi versati alle imprese dalla pubblica amministrazione è registrato con segno negativo.

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[3]

e indica che, per ogni settore, l’offerta complessiva, cioè la produzione totale più le importazioni interregionali e estere incluso le imposte e al netto dei contributi, è uguale alla domanda distinta nelle componenti di domanda intermedia, domanda finale interna e di esportazioni.

La relazione di equilibrio (Equ. 3) è sempre verificata ex-post e rappresenta la base analitica per derivare un modello I/O, ottenibile dopo aver introdotto alcune ipotesi sul comportamento degli operatori7.

3. Le ipotesi del modello uniregionale

Partendo dall’identità [3] è possibile costruire un modello uniregionale, intendendo con ciò un modello che riguarda la struttura produttiva di una sola regione ed in quanto tale non tiene conto, quindi, dei trasferimenti dei prodotti tra settori di diverse regioni.

Questo rappresenta un limite del modello uniregionale che non consente di quantificare l’effetto di qualunque stimolo che origina dalla regione considerata verso l’esterno e, di conseguenza, anche l’effetto di ritorno sulla regione stessa. Il modello multiregionale risulta, quindi, più adeguato se l’obiettivo dell’analisi è quello di valutare come variazioni nella domanda finale di un dato prodotto in una data regione generano impulsi che sono trasmessi alle altre regioni. La costruzione di tale modello richiede, però, la disponibilità di dati dettagliati su acquisti settoriali per regione che difficilmente sono disponibili. L’eventuale reperimento di tali dati attraverso indagini dirette si rivela particolarmente costoso e, di conseguenza, spesso le tavole interregionali risultano più aggregate a livello settoriale rispetto a quelle uniregionali. Il limite del modello uniregionale di non considerare i flussi interregionale appare, tuttavia, irrilevante se l’obiettivo è quello di determinare gli effetti su una data regione di politiche nazionali/regionali.

La corretta specificazione di un modello uniregionale richiede la formulazione di ipotesi sul comportamento degli agenti economici e la rappresentazione algebrica di alcune variabili economiche di interesse, quali, per esempio, le importazioni, l’imposizione fiscale, i contributi ed i trasferimenti.

3.1 Le tecniche produttive

L’obiettivo è quello di rappresentare lo stato della tecnica di produzione del sistema economico a partire dalla tavola input-output. Per far ciò è necessario trasformare la tavola dei flussi interindustriali in una tavola di coefficienti, ipotizzando che in ciascuna attività produttiva la quantità di input assorbita sia, relativamente ad ogni input, strettamente proporzionale al volume di produzione conseguibile. Si definiscono, quindi, i coefficienti

7 Infatti, “una tavola input-output è semplicemente una raccolta di dati statistici disposti in un certo modo logico … la semplice tavola è di scarsa utilità. Solamente quando si introducono delle ipotesi teorici per trasformare la tavola in una struttura teorica quantificata, il sistema diventa una potente arma analitica.” (Eckstein, 1975, 27)

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[4]

dove indica gli acquisti di beni o servizi intermedi del settore j provenienti dal settore i e la produzione del settore j. Se le grandezze sono espresse in unità fisiche, i coefficienti

rappresentano dei coefficienti tecnici; se, invece, le grandezze sono espresse in valore, il generico elemento costituisce un coefficiente di spesa. Il coefficiente tecnico esprime quante unità fisiche del bene o servizio proveniente dal settore i sono necessarie per produrre un’unità fisica nel settore j, mentre il coefficiente di spesa indica la quantità in valore di i necessaria a produrre una unità in valore di j. Il coefficiente tecnico sarà, perciò, uguale a:

[5]

dove sono gli acquisti di beni o servizi intermedi, espressi in unità fisiche, del settore j provenienti dal settore i e indica la produzione, espressa in unità fisiche, del settore j. Dalla tavola intersettoriale, si ottiene, quindi, la matrice8 , espressa in unità fisiche,

[6]

che rappresenta la "matrice della tecnica" o “dei coefficienti tecnici” del sistema economico in esame. Il vettore individua la "tecnica di produzione" del bene j ed i singoli coefficienti aij sono i coefficienti tecnici della funzione di produzione del bene j, per cui per produrre un’unità di prodotto del settore j sono necessari a1j unità di prodotto del settore 1, a2j unità di prodotto del settore 2 e così via.

L’ulteriore ipotesi di considerare i coefficienti tecnici costanti al variare di xj

permette di introdurli nel modello come parametri. Quest’ipotesi implica, a sua volta che:a) le imprese descritte nel modello abbiano una funzione di produzione a coefficienti fissi,

cioè si assume che le imprese non effettuino sostituzioni tra gli inputs di produzione, il che equivale a supporre che l’elasticità di sostituzione è pari a zero. Nella realtà ciò può essere vero solo in alcuni casi e per brevi periodi, perché l’innovazione tecnologica, le variazioni nei prezzi relativi degli inputs o altri fattori economici e sociali tendono a modificare le tecnologie di produzione;

b) i rendimenti di scala siano costanti. Questo risultato dipende dal fatto che si ipotizza una funzione di produzione a coefficienti fissi, lineare ed omogenea di grado uno. Si sta, perciò, assumendo che non ci siano economie (diseconomie) di scala collegate a variazioni nel livello di produzione, il che equivale a sostenere che la tecnologia impiegata per produrre una certa quantità di un bene sia uguale a quella impiegata per produrne una quantità maggiore.

L’indisponibilità di dati in quantità fisica e la necessità di raggruppare beni tra loro non omogenei, fa sì che le tavole input-output siano espresse in valore. Pertanto, nelle applicazioni empiriche si considerano i coefficienti di spesa e si assume che i flussi di spesa sostenuti da ciascun settore per l’acquisto degli input necessari al proprio processo produttivo siano una quota costante della propria produzione. Per approfondire il legame

8 Nella notazione matriciale, le lettere minuscole individuano i vettori mentre le lettere maiuscole le matrici.

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tra l’ipotesi di costanza dei coefficienti tecnici e quelli di spesa, scomponiamo i valori xij e xj nelle componenti prezzo e quantità. In tal modo avremo:

[7]

dove pi è il prezzo del bene i, pj è il prezzo del bene j e xij ( ) misura la quantità del bene i in valore (in termini fisici) necessaria a produrre una unità in valore (in termini fisici) di j e xj ( ) la quantità prodotta di j in valore (in termini fisici). Considerando la [5], la [7] diventa:

[8]

dalla [8] si deduce che la costanza dei coefficienti tecnici ( ) coincide con l’ipotesi di

costanza dei coefficienti di spesa ( ) se i prezzi relativi degli inputs ( ) rimangono

anch’essi costanti.Se, invece, i prezzi relativi cambiano, la costanza dei coefficienti di spesa non implica coefficienti tecnici fissi, ma bensì variabili: le variazioni di devono compensare le variazioni dei prezzi relativi in maniera tale che il loro prodotto rimanga costante.

In sintesi, l'ipotesi di costanza dei coefficienti aij implica coefficienti di produzione fissi e rendimenti di scala costante solo se si ipotizza che i prezzi relativi siano fissi.

Dalla [4] e dall’ipotesi di costanza dei coefficienti di spesa risulta che i flussi intersettoriali dal settore i al settore j dipendono interamente ed esclusivamente dal totale dell’output del settore j

[9]Pertanto, indicando con A la matrice dei coefficienti di spesa:

[10]

possiamo determinare la domanda di beni intermedi come il prodotto tra la matrice dei coefficienti di spesa A e il vettore della produzione x, ovvero .

3.2 Le importazioni

Per quanto riguarda le importazioni, si assume che esse siano dipendenti dal livello della domanda totale interna: dato un incremento della domanda interna di un dato bene i una parte della domanda addizionale sarà soddisfatta ricorrendo ai mercati esterni alla regione. Le informazioni relative all’utilizzo delle importazioni possono essere sintetizzate da una matrice origine–destinazione M di dimensione nxn+m, in cui n è il numero dei settori e m il numero delle componenti della domanda finale: le importazioni servono per soddisfare sia le imprese che operano negli n settori economici presi in esame sia le m componenti della domanda finale. Il generico elemento mij della matrice M rappresenta, quindi, la quota delle importazioni sulla domanda interna del bene i effettuata dal settore j o dall’utente finale j.

Nella realtà risulta spesso impossibile o eccessivamente oneroso reperire i dati necessari per stimare ogni quota di scambio con un sufficiente grado di attendibilità. Le imprese, infatti, non tengono una contabilità dei costi per regione di origine del fornitore e non conoscono con esattezza la regione di provenienza degli inputs, anche perché spesso

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acquistano da intermediari e non dai produttori originari. La mancanza di tali informazioni non permette la disaggregazione delle importazioni per settore interno di destinazione, né per tipologia di uso, intermedio o finale.

Avendo a disposizione solo i dati delle importazioni a livello di settore di origine, nel modello uniregionale della Calabria le importazioni saranno disaggregate, seguendo l’approccio di Chenery-Moses9, solo per branca esterna di origine.

Dovendo distinguere le importazioni dalle altre regioni italiane da quelle provenienti dall’estero, è necessario definire due matrici dei coefficienti di importazioni. La prima matrice per le importazioni dalle altre regioni italiane e la matrice per le importazioni dal resto del mondo.

Pertanto, la domanda delle importazioni dal Resto del Mondo sarà:[11]

dove rappresenta la matrice diagonale dei coefficienti di import estero.Le importazioni interregionali sono calcolate sulla domanda totale interna ma al netto delle imposte sui prodotti importati dal resto del mondo e delle importazioni estere:

[12]dove rappresenta la matrice diagonale dei coefficienti di import interregionale.

3.3 Le imposte sui prodotti e l’IVA gravante Seguendo il criterio di partizione territoriale adottato dall’ISTAT per cui la regionalizzazione delle imposte e dell’IVA gravante è basata sulla domanda, ossia sulla localizzazione della base imponibile effettiva, le imposte sono considerate funzione della domanda interna (intermedia e finale). Le imposte indirette sui prodotti sono rappresentate dalla seguente equazione:

[13]mentre l’IVA gravante sui prodotti è data da:

[14]

o rappresenta la matrice diagonale delle aliquote medie settoriali delle imposte indirette sui prodotti di provenienza z-esima (se z=n provenienza interna e resto d’Italia se z= w provenienza dal resto del mondo)

o rappresenta la matrice diagonale delle aliquote medie settoriali dell’IVA gravante sui prodotti di provenienza interna e dal resto d’Italia10.

Infine, le imposte indirette sulle importazioni dall’estero sono ottenute applicando alle importazioni estere le aliquote medie sui prodotti importati dal resto del mondo:

[15]

3.4 I contributi alla produzione

Per quanto riguarda i contributi alla produzione per settore si è proceduto al calcolo della matrice diagonale Cp, sulla cui diagonale principale sono riportati le quote dei contributi 9 L’approccio di Chenery-Moses consiste nell’ipotizzare che la propensione ad importare sia uguale tra gli

utilizzatori del bene (impresa o consumatore finale). Chenery H.B. (1953), Regional Analysis, U.S. Mutual Security Agency e Moses L. (1955).

10 Vedi nota 5.

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ricevuti dal settore i sul totale dell’output espresso ai prezzi base dello stesso settore. Tramite tale matrice diagonale Cp è possibile esprimere i contributi in valore (cp) in funzione della produzione x:

[16]

3.5 I trasferimenti

La presenza di imprese che realizzano più prodotti al proprio interno, alcuni dei quali di settori diversi a quello di appartenenza, pone il problema, come già discusso nel par. 2, di come trasferire tale produzione ai diversi settori. A tal fine, viene adoperata la matrice N che presenta sulla diagonale principale valori negativi in corrispondenza dei settori che trasferiscono e valori positivi in corrispondenza dei settori a cui deve essere attribuita la produzione realizzata da imprese appartenenti ad altri settori. I valori negativi, di conseguenza, rappresentano la quota della produzione che non deve essere imputata al settore, ma ad un altro comparto. I valori positivi, invece, rappresentano la quota della produzione che deve essere trasferita al settore. Considerando tale matrice N, è possibile esprimere i trasferimenti in funzione del vettore della produzione:

[17]

4. La forma ridotta e le possibili applicazioni del modello uniregionale della Calabria

E’ possibile esplicitare la forma ridotta del modello input-output, partendo dall’uguaglianza tra risorse e impieghi e considerando le relazioni introdotte nel paragrafo precedente.Tale modello sarà rappresentato dalle seguenti relazioni:

[18] [19]

[20][21][22][23][24]

[25][26][27]

Partendo dall’uguaglianza tra risorse ed impieghi (Equ. 18) ed effettuando alcune sostituzioni e semplificazioni algebriche (cfr Appendice B di questo capitolo), si ottiene la seguente forma ridotta del modello I/O:

[28]

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in cui sono considerate esogene tutte le componenti della domanda finale interna e le esportazioni interregionali ed estere. Nell’equazione [28] è la matrice dei moltiplicatori, o matrice inversa, che racchiude i coefficienti tecnici A ed i coefficienti di scambio intraregionale. Il generico elemento della matrice , , indica il valore del bene i che occorre produrre per ottenere un euro di merce del settore j da destinare alla domanda finale (considerando sia l’effetto diretto che quello indiretto attraverso, cioè, gli acquisti intra-industriali)11. La soluzione del modello input-output permette, perciò, di prevedere l'effetto sulla produzione settoriale x di una variazione, autonoma o indotta dagli strumenti di politica economica, della domanda finale.

Per queste ragioni, il modello è noto come modello demand driven, nel senso che è in grado di stimare gli effetti sul sistema economico di qualsiasi variazione della domanda di beni e servizi finali12. In altre parole, nota la matrice dei moltiplicatori e la matrice dei coefficienti di scambio intraregionale T, è possibile utilizzare il modello per effettuare l’analisi di impatto, cioè studiare l'effetto sulla produzione di una variazione della domanda finale.

L’individuazione della produzione indotta da una variazione della domanda aggregata è uno dei possibili risultati che possono essere conseguiti dall’applicazione di un modello Input-Output. Tra le altre variabili macroconomiche endogenemente determinabili dall’utilizzo del modello si ricordano le importazioni13, l’occupazione e il valore aggiunto.

Per determinare l’occupazione settoriale è necessario considerare la matrice diagonale L dei coefficienti di impiego di lavoro per unità di prodotto14. Nota la matrice L, moltiplicandola con il vettore della produzione x, si ottiene il vettore del livello di occupazione in ciascuna branca produttrice. Ovvero:

[29]

Sostituendo la [28] nella [29] si ottiene la seguente espressione

11 Si noti che nell’equazione [28] i coefficienti di scambio intra-regionale, T, moltiplicano anche le componenti della domanda finale interna. L’interpretazione di questo risultato è che in tal modo si ottiene l’impatto sulla produzione regionale solo della quota di domanda finale che si rivolge all’interno della regione, mentre la restante parte andrà ad attivare la produzione di altre regioni sotto forma di importazioni di beni e servizi finali.

12 Per quanto riguarda la valutazione dell’impatto economico il modello I-O ha il grosso limite che non permette di analizzare gli effetti non indotti dalla domanda aggregata regionale. Nel caso della spesa pubblica, ad esempio, non considera la capacita della stessa di soddisfare i bisogni della collettività o quella di aumentare la produttività del sistema, soprattutto con le spese in conto capitale. Tale problema è legato alla staticità del modello I-O che non permette di considerare i cambiamenti a cui il sistema economico è soggetto nel tempo a causa delle variazioni nella capacità produttiva dovute a variazioni nella disponibilità di risorse originarie (lavoro, capitale, ecc.). Pertanto, questo modello non analizza gli effetti della variazione della capacità produttiva, del miglioramento della formazione e dell’istruzione della forza lavoro, della costruzione di infrastrutture, dei guadagni di competitività, della diffusione del progresso tecnologico etc.

13 Il valore delle importazioni è di immediata derivazione, poiché si ottiene sostituendo il vettore della produzione x nelle equazioni [24] e [25].

14 Il generico elemento li di tale matrice è ottenuto dal rapporto tra unità di lavoro (ui) necessari alla

produzione del settore i diviso la produzione di tale settore (xi) .

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[30]

in cui il vettore dell’occupazione settoriale è espresso in funzione della domanda aggregata. Nel caso della determinazione del valore aggiunto si procede in modo analogo al caso precedente, previa disponibilità di una matrice diagonale dei coefficienti di valore aggiunto V. Poiché la matrice V può essere derivata15 in modo tale che gli elementi sulla diagonale principale misurino la quota del valore aggiunto sulla produzione, il prodotto tra V ed il vettore della produzione x determina il vettore del valore aggiunto ai prezzi base (v):

[31]

E’ evidente come attraverso le equazioni [30] e [31] si possa valutare l’impatto di una variazione di una componente della domanda finale regionale, rispettivamente, sull’occupazione e sul valore aggiunto settoriale.

5. L’utilizzo del modello: alcune analisi strutturali

L’analisi di impatto delle politiche strutturali prevede un fase preliminare di studio delle misure di cui si vuole valutare l’efficacia. Gli obiettivi di questa fase sono due. Da un lato si individuano le componenti della domanda aggregata regionale interessate dall’intervento della politica e dall’altro lato si riclassificano tali misure nei settori previsti dalla matrice del modello uniregionale calabrese.

Nel caso della matrice calabrese, i settori considerati sono trenta e sono elencati nella tabella 2 dove sono riportati anche i dati relativi alle componenti della domanda finale della Calabria del 1999.

Dalla tabella 2 risulta che il 45 % della domanda finale calabrese è rappresentata dalle spese delle famiglie residenti, il 20% dalle esportazioni verso le altre regioni italiane, il 19% dalle spese della pubblica amministrazione e dalle istituzioni senza scopo di lucro, il 14% dagli investimenti fissi lordi e solo 1% dalle esportazioni verso l’estero. La domanda delle famiglie calabresi si rivolge principalmente al settore commerciale (18%), al comparto delle attività immobiliari e di noleggio (15%), al settore alimentare (12.5%) e dei trasporti e comunicazioni (7%) e agli alberghi e ristoranti (6.4%). Per quanto riguarda la domanda di beni di investimenti, più del 50% è rivolta al settore delle costruzioni, seguito dal comparto delle macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (9.7%), delle macchine ed apparecchi meccanici (9%) e dei mezzi di trasporto (7.7%). La domanda di esportazioni da parte delle altre regioni italiane interessa soprattutto il settore dei trasporti e comunicazioni (21.4%), del commercio (21%), dell’agricoltura (12.9%) e dell’industria alimentare (12.45%). La suddivisione settoriale delle esportazioni verso l’estero non si discosta da quelle interregionali, con la sola eccezione della rilevanza del settore chimico che rappresenta il 9% del totale delle esportazioni estere. La pubblica amministrazione e le 15 Il generico elemento vi di tale matrice è ottenuto dal rapporto tra il valore aggiunto del settore i (vai)

diviso la produzione di tale settore (xi) .

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istituzioni senza scopo di lucro calabresi concentrano il 31% della propria domanda finale in istruzione e il 28% in sanità e altri servizi sociali, mentre il 37% della spesa rappresenta il consumo collettivo dei beni pubblici indivisibili.

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Tabella 2 - Le componenti della domanda finale della Calabria nel 1999 (mln di Euro)Settori SPESA DELLE

FAMIGLIE NEL TERRITORIO REGIONALE

SPESA DELLE PUBBLICHE

AMMINISTRAZIONI ED ISP

INVESTIMENTI FISSI LORDI

VARIAZIONE DELLE SCORTE

ESPORTAZIONI INTERREGIONALI

ESPORTAZIONI ESTERE

DOMANDA FINALE

1 Agricoltura, caccia e silvicoltura 516,6 0,3 3,8 98,0 1042,3 20,2 1681,22 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 52,7 0,0 0,7 0 5,5 0,3 59,23 Estrazione di minerali energetici 0,2 0,0 0,0 0,2 1,3 0,0 1,74 Estrazione di minerali non energetici 0,9 0,0 0,0 1,1 44,4 0,1 46,55 Alimentari,bevande e tabacco 2268,5 1,6 0,0 38,8 1008,6 24,9 3342,46 Tessili ed abbigliamento 891,7 0,0 3,7 1,8 216,3 14,0 1127,57 Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 278,0 0,0 1,3 0,5 25,6 0,5 305,98 Legno e dei prodotti in legno 58,4 0,0 5,0 34,4 167,1 3,0 267,99 Carta, stampa ed editoria 326,9 0,0 1,5 2,6 124,5 1,1 456,610 Coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari 446,9 0,0 0,0 2,0 123,1 0,0 57211 Prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 459,7 0,0 0,0 5,0 187,4 42,4 694,512 Articoli in gomma e materie plastiche 104,1 0,0 3,2 16,7 31,2 11,7 166,913 Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 98,3 0,0 12,1 110,4 208,1 3,2 432,114 Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo 78,8 0,0 156,0 -14,5 323,3 5,6 549,215 Macchine ed apparecchi meccanici 212,3 0,0 506,9 -1,3 93,4 27,8 839,116 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 303,6 0,0 546,0 8,2 139,6 5,8 1003,217 Mezzi di trasporto 492,2 0,0 434,6 2,4 62,5 6,0 997,718 Altre industrie manifatturiere 396,6 0,0 68,3 -30,0 72,8 1,9 509,619 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 527,8 7,0 0,0 0,0 426,3 0,0 961,120 Costruzioni 27,6 0,0 3032,0 0,0 29,7 1,3 3090,621 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 3313,5 12,3 455,0 0,0 1703,2 126,9 5610,922 Alberghi e ristoranti 1161,6 1,5 0,0 0,0 3,3 0,0 1166,423 Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 1265,4 15,5 61,2 0,0 1733,3 159,9 3235,324 Intermediazione monetaria e finanziaria 377,7 0,0 0,0 0,0 162,3 0,0 54025 Informatica, ricerca, altre attività 128,4 92,8 269,4 0,0 88,4 0,0 57926 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 35,6 2788,3 0,0 0,0 0,0 0,0 2823,927 Istruzione 233,3 2344,9 0,0 0,0 6,4 0,0 2584,628 Sanità e altri servizi sociali 372,4 2110,2 0,0 0,0 6,6 0,0 2489,229 Altri servizi pubblici, sociali e personali 992,9 184,3 16,8 0,9 35,2 0,0 1230,130 Attività immobiliari e noleggio 2718,5 0,0 43,7 0,0 26,9 5,8 2794,9

Totale 18141,1 7558,6 5621,2 277,0 8098,5 462,5 40159,2

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Dalla matrice dei coefficienti di spesa A relativa all’economia calabrese a quattro settori (tabella 3) risulta che per produrre un euro di prodotti agricoli sono necessari 5,8 centesimi di prodotti dello stesso settore, 11,3 centesimi di prodotti industriali e 8,5 centesimi di servizi, mentre nullo è il contributo del settore delle costruzioni. La produzione di un euro di beni industriali richiede principalmente l’utilizzo di prodotti dello stesso settore (37,4 centesimi) e servizi (21,3 centesimi) e solo 5,3 centesimi di prodotti agricoli. I beni intermedi necessari per un euro di produzione nelle costruzioni ammontano a 30 centesimi di prodotti industriali, 14,8 centesimi di servizi e 13 centesimi dallo stesso settore. La matrice dei coefficienti di spesa A disaggregata a 30 settori (tabella 4) mostra che dei beni intermedi utilizzati nelle costruzioni provenienti dal settore industriale, 11,7 centesimi provengono dai prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, 8,7 centesimi dal comparto della produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo, 2,7 centesimi dal settore delle macchine elettriche e di apparecchiature elettriche e ottiche e 1,5 centesimi dal settore del legno e dei prodotti in legno. La produzione di un euro di servizi (tabella 3) richiede 27,2 centesimi di attività provenienti dallo stesso settore, 7,8 centesimi dall’industria e 1 centesimo dalle costruzioni. Possiamo utilizzare la tabella 4 per analizzare i fabbisogni di beni intermedi del commercio e delle attività immobiliare e di noleggio che rappresentano ambedue il 14% della produzione totale calabrese. Il primo settore per un euro di produzione utilizza principalmente beni intermedi provenienti dal settore dei servizi, in particolare, dal settore dell’informatica e ricerca (10,7 centesimi), dall’attività immobiliare e noleggio (6,4 centesimi), dal settore dei trasporti e comunicazioni (4,8 centesimi), dallo stesso settore (4,5 centesimi), mentre l’unico comparto industriale che registra un contributo superiore a 2 centesimi è quello del coke e raffinerie di petrolio. Per quanto riguarda le attività immobiliari e di noleggio, il contributo del settore industriale e agricolo è pressoché nullo, mentre il processo produttivo di tale tipo di attività richiede beni intermedi al settore dell’intermediazione finanziaria e monetaria (9,7 centesimi), dell’informatica e ricerca (3,4 centesimi) e delle costruzioni (2,8 centesimi). All’interno del settore industriale, il comparto alimentare che rappresenta la quota maggiore della produzione industriale calabrese (29%) per produrre un euro di beni alimentari ha bisogno di beni agricoli per 19,4 centesimi, di beni provenienti dallo stesso settore per 17,5 centesimi, dal commercio per 14,4 centesimi e dai trasporti e comunicazioni per 5 centesimi.

Tabella 3 - Matrice A dei coefficienti di spesa a quattro settori in Calabria nel 1999

AGRICOLTURA INDUSTRIA COSTRUZIONI SERVIZI

AGRICOLTURA 0,058 0,053 0,000 0,001INDUSTRIA 0,113 0,374 0,301 0,078COSTRUZIONI 0,000 0,005 0,131 0,011SERVIZI 0,085 0,213 0,148 0,272

La matrice T dei coefficienti di scambio intraregionale (tabella 5) permette di determinare la parte della domanda finale interna che esercita un impatto sul sistema economico calabrese. Il valore di 0.52 dell’agricoltura nella tabella 5 indica che solo il 52% della domanda finale interna di prodotti agricoli viene soddisfatta dalla produzione agricola calabrese. Al contrario, i settori che fanno registrare un maggiore impatto sono quelli a domanda tipicamente locale, ovvero le costruzioni e i servizi. In questi casi, la quota di domanda soddisfatta all’interno del territorio regionale è pari, rispettivamente, al 92% e al 79%. I dati della tabella 5 confermano il marginale ruolo del settore industriale. Infatti, la quota della domanda finale di prodotti industriali assorbita dalla produzione

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regionale è solo del 17%, mentre il restante 83% della domanda interna di beni industriali viene soddisfatto dalle importazioni.

Nella tabella 6 è riportata la graduatoria settoriale in base alla quota della domanda finale interna che esercita un impatto sul sistema economico calabrese costruita considerando la matrice di scambio T su trenta settori. La produzione calabrese soddisfa completamente la domanda di istruzione (99.7%) e di servizi sanitari e altri servizi sociali (99.5%) e quasi completamente nel caso della pubblica amministrazione (98.7%) e delle attività immobiliari e noleggio (98.5%). Alta è la quota nel caso degli alberghi e ristoranti (94.4%) e altri servizi pubblici, sociali e personali (81.4%). La domanda di intermediazione monetaria e finanziaria e di servizi di informatica e ricerca viene soddisfatta, rispettivamente, per il 76.7% e il 74.8% dalla produzione locale.

Da notare che non compare nei primi tredici posti della graduatoria nessun comparto del settore industriale che mostrano una quota inferiore a quella media (42.5%). Tra questi le branche con una più elevata quota sono i prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (39.1%), del legno e dei prodotti del legno (33.8%), le altre industrie manifatturiere (22.7%) e l’industria alimentare (16.9%). Irrisoria, invece, risulta la quota di domanda soddisfatta dalla produzione calabrese nel caso dei mezzi di trasporto (1.8%), del coke e delle raffinerie di petrolio (1.9%), della concia, di prodotti di cuoio, della pelle e delle calzature (3.9%).

Tabella 5 - Matrice dei coefficienti di scambio T della Calabria a quattro settori nel 1999(1)

AGRICOLTURA INDUSTRIA COSTRUZIONI SERVIZI

AGRICOLTURA 0,518 0,000 0,000 0,000INDUSTRIA 0,000 0,169 0,000 0,000COSTRUZIONI 0,000 0,000 0,924 0,000SERVIZI 0,000 0,000 0,000 0,787(1) Nella tabella sono riportati i valori della matrice T cambiati di segno.

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Tabella 6 - Graduatoria dei settori rispetto alla quota della domanda finale interna che impatta sul sistema economico calabrese (1)Posizione Settore Quota

%1 Istruzione 99,7%2 Sanità e altri servizi sociali 99,5%3 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 98,7%4 Attività immobiliari e noleggio 98,5%5 Alberghi e ristoranti 94,4%6 Costruzioni 92,4%7 Altri servizi pubblici, sociali e personali 81,4%8 Intermediazione monetaria e finanziaria 76,7%9 Informatica, ricerca, altre attività 74,8%

10 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 72,2%11 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 60,7%12 Agricoltura, caccia e silvicoltura 53,8%13 Estrazione di minerali non energetici 53,2%14 Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 39,1%15 Legno e dei prodotti in legno 33,8%16 Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 24,6%17 Altre industrie manifatturiere 22,7%18 Alimentari,bevande e tabacco 16,9%19 Macchine ed apparecchi meccanici 14,0%20 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 13,1%21 Articoli in gomma e materie plastiche 10,5%22 Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo 9,0%23 Prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 8,7%24 Tessili ed abbigliamento 8,0%25 Carta, stampa ed editoria 7,5%26 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 4,8%27 Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 3,9%28 Coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari 1,9%29 Mezzi di trasporto 1,8%30 Estrazione di minerali energetici -0,7%

(1) Nella tabella sono riportati i valori della matrice T cambiati di segno.

La matrice inversa (Equ.28) permette di quantificare l’attivazione diretta ed indiretta sul sistema economico regionale di un incremento di produzione o della domanda finale. In particolare, la somma per colonna indica l’attivazione impressa al sistema, ossia di quanto aumenta la produzione totale del sistema in seguito all’incremento della domanda finale del settore (moltiplicatori della produzione), mentre la somma per righe esprime la sensibilità di attivazione del settore ossia di quanto aumenta la produzione totale in seguito all’incremento della domanda finale di tutti i settori (moltiplicatori della domanda). Dalla tabella 7 la somma per colonna16 indica che i quattro settori considerati (agricoltura, industria, costruzioni e servizi) registrano valori dei moltiplicatori compresi tra 1.32 (servizi) e 1.39 (costruzioni). La somma per riga indica che i settori che ricevono

16 La matrice di riferimento è la matrice Ω, per cui l’impatto sulla struttura produttiva analizzato tramite i moltiplicatori delle tabelle 8, 9 e 10 si riferisce alla parte di spesa finale che si rivolge al sistema economico calabrese.

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maggiore attivazione dal sistema sono i Servizi e l’Agricoltura (con valore dei moltiplicatori della domanda pari a 1.814 e 1.236, rispettivamente). Gli elementi interni della matrice inversa mostrano che l’impatto moltiplicativo rilevante rimane quello interno al settore mentre, risulta essere trascurabile l’impatto da settore a settore. In tre casi, (costruzioni-agricoltura, servizi-agricoltura, agricoltura-costruzioni) il coefficiente di attivazione è pari solo a 0.002, mentre moltiplicatori relativamente più elevati si hanno nella produzione attivata nel settore dei servizi quando l’incremento di produzione è originato nell’industria (0.23) e nel settore delle costruzioni (0.18) (tabella 7).

Tabella 7 - Matrice inversa della Calabria a quattro settori nel 1999. AGRICOLTURA INDUSTRIA COSTRUZIONI SERVIZI Moltiplicatori della

domandaAGRICOLTURA 1,197 0,035 0,002 0,002 1,236INDUSTRIA 0,026 1,071 0,065 0,019 1,181COSTRUZIONI 0,002 0,009 1,141 0,015 1,167SERVIZI 0,108 0,235 0,184 1,287 1,814Moltiplicatori della produzione

1,333 1,350 1,392 1,322 5.398

Tra i settori con maggiore impatto sulla produzione17 (tabella 8) compaiono la sanità e gli altri servizi sociali e l’intermediazione monetaria e finanziaria. Il settore delle costruzione (1.399) compare al quarto posto, il commercio (1.342) al dodicesimo, l’agricoltura (1.322) al tredicesimo e il comparto dell’estrazione di minerali non energetici (1.363) al nono posto. Tra le branche del settore industriale la domanda di beni alimentari, bevande e tabacco è quella a stimolare l’incremento di produzione più elevato (1.4) seguita da quella di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (1.394) e di prodotti appartenenti alle altre industrie manifatturiere (1.385) e a quella del legno (1.363). Un moltiplicatore inferiore a quello del settore industriale complessivo (1.35) si ha nel caso del settore della concia, dei prodotti in cuoio, pelle e calzature (1.349), della carta, stampa e editoria (1.318), del settore tessile e abbigliamento (1.315) e della produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo (1.311).

Dalla tabella 9 risulta contenuto, invece, l’impatto sulla produzione di un aumento della domanda nel settore dell’istruzione (1.080), dell’estrazione di minerali energetici (1.093), del coke e raffinerie di petrolio (1.137), delle attività immobiliari e di noleggio (1.171) e dei mezzi di trasporto (1.196). I settori con minore impatto sulla produzione sono il settore della produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda (1.235), della pubblica amministrazione (1.239), gli alberghi e i ristoranti (1.252) e la pesca e piscicoltura (1.262).

All’interno del settore industriale, i comparti con minore capacità di attivare produzione sono le macchine elettriche e di apparecchiature elettriche e ottiche (1.268), i trasporti e comunicazioni (1.283), la chimica (1.29), le macchine e apparecchi meccanici (1.244) e gli articoli in gomma e materie plastiche (1.254) (tabella 9).

17 Per discriminare tra settori con migliore e peggiore impatto si è utilizzata la media dei moltiplicatori: sono considerati settori con un migliore (peggiore) impatto sulla produzione quei settori con un moltiplicatore superiore (inferiore) a quello medio.

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Tabella 8 - Settori con migliore impatto sulla produzionePosizione Settore Moltiplicatore

1 Sanità e altri servizi sociali 1,4502 Intermediazione monetaria e finanziaria 1,4373 Alimentari,bevande e tabacco 1,4044 Costruzioni 1,3995 Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1,3946 Altre industrie manifatturiere 1,3857 Altri servizi pubblici, sociali e personali 1,3828 Legno e dei prodotti in legno 1,3639 Estrazione di minerali non energetici 1,363

10 Informatica, ricerca, altre attività 1,36311 Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 1,34912 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 1,34213 Agricoltura, caccia e silvicoltura 1,32214 Carta, stampa ed editoria 1,31815 Tessili ed abbigliamento 1,31516 Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo 1,311

Tabella 9 - Settori con peggiore impatto sulla produzionePosizione Settore Moltiplicatore

1 Istruzione 1,0802 Estrazione di minerali energetici 1,0933 Coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari 1,1374 Attività immobiliari e noleggio 1,1715 Mezzi di trasporto 1,1966 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1,235

7 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 1,239

8 Macchine ed apparecchi meccanici 1,2449 Alberghi e ristoranti 1,252

10 Articoli in gomma e materie plastiche 1,25411 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 1,26212 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 1,26813 Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 1,28314 Prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 1,290

Dalla tabella 10 si nota, inoltre, che i settori maggiormente sensibili all’attivazione moltiplicativa della domanda finale sono il settore informatica e ricerca (2.67), il commercio (2.519) e il settore intermediazione monetaria e finanziaria (2.007). I settori che ricevono una minore attivazione dal sistema sono quelli dell’istruzione, pubblica amministrazione, estrazione di minerali energetici e concia e prodotti in cuoio, con un valore del moltiplicatore circa pari a 1. In aggiunta, un incremento unitario della domanda di tutti i settori provoca un aumento della produzione di 1.819 euro per il settore attività immobiliari e noleggio, 1.577 euro per la produzione e distribuzione di energia elettrica, acqua e gas, 1.457 euro per il settore dei trasporti, mentre più basso è il valore assunto dal moltiplicatore relativo al settore alberghi e ristoranti (1.177).

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Analizzando in dettaglio le interdipendenze settoriali, attraverso l’analisi della matrice Ω (tabella 10) è possibile individuare su quali branche è più rilevante l’impatto dei settori con maggiore impatto sulla produzione. Un aumento di un euro della domanda di intermediazione monetaria e finanziaria provoca un aumento della produzione di 13 centesimi nel settore dell’informatica, ricerca e altre attività mentre per alimentari, bevande e tabacco l’effetto più marcato si riflette sull’agricoltura (12.8 centesimi) e sul commercio (10 centesimi). In aggiunta, un aumento di un euro della domanda finale del settore tessile ed abbigliamento, dell’industria conciaria e prodotti in cuoio e della carta si riflettono in un aumento della produzione di 12, 15 e 9 centesimi, rispettivamente, nel settore del commercio, mentre l’effetto maggiore di un incremento unitario della domanda finale del settore del commercio si riflette sul settore dell’informatica e della ricerca (10.3 centesimi).

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Tabella 4-a - Matrice dei coefficienti di spesa AA B CA CB DA DB DC DD DE DF DG DH DI DJ DK

A Agricoltura, caccia e silvicoltura 0,0588 0,0011 0,0002 0,0003 0,1938 0,0071 0,0115 0,0161 0,0026 0,0000 0,0024 0,0094 0,0011 0,0004 0,0001B Pesca, piscicoltura e servizi connessi 0,0000 0,0028 0,0000 0,0000 0,0006 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000

CA Estrazione di minerali energetici 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0002 0,0000 0,0000 0,0000 0,5132 0,0006 0,0000 0,0117 0,0011 0,0000CB Estrazione di minerali non energetici 0,0001 0,0000 0,0001 0,0845 0,0008 0,0001 0,0003 0,0002 0,0018 0,0012 0,0174 0,0002 0,0777 0,0065 0,0000DA Alimentari,bevande e tabacco 0,0717 0,0197 0,0000 0,0000 0,1754 0,0003 0,1026 0,0002 0,0004 0,0000 0,0133 0,0003 0,0000 0,0000 0,0000DB Tessili ed abbigliamento 0,0003 0,0242 0,0001 0,0001 0,0016 0,2628 0,0109 0,0004 0,0031 0,0001 0,0009 0,0131 0,0008 0,0014 0,0004

DC Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 0,0002 0,0006 0,0000 0,0001 0,0005 0,0071 0,1351 0,0001 0,0003 0,0000 0,0001 0,0021 0,0000 0,0002 0,0002

DD Legno e dei prodotti in legno 0,0001 0,0029 0,0000 0,0019 0,0019 0,0015 0,0026 0,3027 0,0011 0,0000 0,0011 0,0025 0,0053 0,0059 0,0014DE Carta, stampa ed editoria 0,0002 0,0034 0,0002 0,0031 0,0138 0,0036 0,0107 0,0059 0,2607 0,0004 0,0163 0,0140 0,0156 0,0056 0,0046

DF Coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari 0,0086 0,0571 0,0013 0,0304 0,0038 0,0032 0,0030 0,0060 0,0018 0,1225 0,0471 0,0041 0,0226 0,0162 0,0023

DG Prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 0,0173 0,0064 0,0062 0,0321 0,0041 0,0374 0,0332 0,0211 0,0342 0,0120 0,2445 0,1957 0,0174 0,0163 0,0070

DH Articoli in gomma e materie plastiche 0,0008 0,0079 0,0002 0,0060 0,0143 0,0079 0,0520 0,0094 0,0059 0,0003 0,0183 0,0891 0,0089 0,0098 0,0207

DI Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 0,0010 0,0025 0,0000 0,0611 0,0155 0,0003 0,0006 0,0093 0,0014 0,0012 0,0247 0,0038 0,1551 0,0167 0,0019

DJ Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo 0,0012 0,0240 0,0133 0,0077 0,0178 0,0048 0,0161 0,0322 0,0081 0,0056 0,0147 0,0355 0,0382 0,3159 0,2341

DK Macchine ed apparecchi meccanici 0,0004 0,0000 0,0014 0,0188 0,0052 0,0029 0,0058 0,0051 0,0054 0,0039 0,0043 0,0047 0,0090 0,0078 0,1211

DL Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 0,0002 0,0129 0,0030 0,0070 0,0017 0,0015 0,0015 0,0021 0,0027 0,0021 0,0047 0,0049 0,0047 0,0057 0,0320

DM Mezzi di trasporto 0,0004 0,0411 0,0004 0,0072 0,0005 0,0001 0,0001 0,0003 0,0004 0,0002 0,0001 0,0007 0,0013 0,0006 0,0027DN Altre industrie manifatturiere 0,0000 0,0004 0,0001 0,0004 0,0004 0,0049 0,0020 0,0042 0,0031 0,0002 0,0007 0,0028 0,0056 0,0146 0,0015

E Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 0,0096 0,0401 0,0053 0,0466 0,0171 0,0192 0,0116 0,0227 0,0167 0,0134 0,0362 0,0353 0,0410 0,0293 0,0083

F Costruzioni 0,0003 0,0005 0,0025 0,0026 0,0016 0,0017 0,0016 0,0058 0,0041 0,0022 0,0036 0,0037 0,0080 0,0056 0,0023

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 0,0484 0,0696 0,0048 0,0709 0,1438 0,1795 0,2190 0,0819 0,1373 0,0348 0,1044 0,0984 0,0856 0,0889 0,0746

H Alberghi e ristoranti 0,0001 0,0002 0,0057 0,0020 0,0014 0,0018 0,0019 0,0026 0,0026 0,0037 0,0069 0,0027 0,0050 0,0054 0,0051

I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 0,0084 0,0225 0,0180 0,0318 0,0501 0,0410 0,0430 0,0296 0,0451 0,0279 0,0610 0,0396 0,0446 0,0411 0,0447

J Intermediazione monetaria e finanziaria 0,0232 0,0344 0,0122 0,0164 0,0167 0,0172 0,0134 0,0296 0,0146 0,0130 0,0116 0,0113 0,0148 0,0226 0,019172-73-

74 Informatica, ricerca, altre attività 0,0012 0,0048 0,0080 0,0575 0,0301 0,0442 0,0478 0,0403 0,0664 0,0100 0,0480 0,0387 0,0551 0,0575 0,0516

L Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000

M Istruzione 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000N Sanità e altri servizi sociali 0,0016 0,0000 0,0001 0,0004 0,0002 0,0001 0,0002 0,0002 0,0002 0,0001 0,0002 0,0003 0,0003 0,0003 0,0002

O-P-Q Altri servizi pubblici, sociali e personali 0,0014 0,0006 0,0002 0,0023 0,0101 0,0076 0,0089 0,0031 0,0099 0,0012 0,0047 0,0040 0,0034 0,0043 0,002170-71 Attività immobiliari e noleggio 0,0001 0,0010 0,0298 0,0407 0,0073 0,0146 0,0063 0,0083 0,0256 0,0035 0,0101 0,0127 0,0173 0,0149 0,0117

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 183

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 4-b - Matrice dei coefficienti di spesa ADL DM DN E F G H I J 72-73-74 L M N O-P-Q 70-71

A Agricoltura, caccia e silvicoltura 0,0000 0,0014 0,0015 0,0001 0,0002 0,0001 0,0192 0,0002 0,0000 0,0000 0,0002 0,0010 0,0014 0,0011 0,0000B Pesca, piscicoltura e servizi connessi 0,0000 0,0000 0,0001 0,0000 0,0000 0,0000 0,0010 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000CA Estrazione di minerali energetici 0,0000 0,0000 0,0000 0,0734 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000CB Estrazione di minerali non energetici 0,0008 0,0000 0,0022 0,0001 0,0073 0,0001 0,0001 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000DA Alimentari,bevande e tabacco 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,1814 0,0006 0,0000 0,0001 0,0008 0,0032 0,0049 0,0018 0,0000DB Tessili ed abbigliamento 0,0008 0,0017 0,0109 0,0001 0,0009 0,0007 0,0019 0,0009 0,0001 0,0014 0,0007 0,0004 0,0019 0,0023 0,0000

DC Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 0,0006 0,0002 0,0068 0,0000 0,0001 0,0002 0,0000 0,0000 0,0001 0,0000 0,0006 0,0001 0,0001 0,0002 0,0000

DD Legno e dei prodotti in legno 0,0017 0,0064 0,1414 0,0000 0,0154 0,0005 0,0016 0,0004 0,0000 0,0001 0,0008 0,0003 0,0001 0,0018 0,0002DE Carta, stampa ed editoria 0,0078 0,0023 0,0068 0,0014 0,0035 0,0133 0,0065 0,0080 0,0062 0,0130 0,0114 0,0030 0,0025 0,0086 0,0008

DF Coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari 0,0017 0,0017 0,0029 0,1150 0,0071 0,0214 0,0080 0,0350 0,0041 0,0103 0,0070 0,0018 0,0066 0,0063 0,0014

DG Prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 0,0103 0,0057 0,0475 0,0035 0,0106 0,0035 0,0049 0,0013 0,0006 0,0037 0,0041 0,0020 0,1300 0,0158 0,0003

DH Articoli in gomma e materie plastiche 0,0272 0,0210 0,0170 0,0016 0,0118 0,0039 0,0014 0,0073 0,0020 0,0044 0,0009 0,0008 0,0021 0,0031 0,0003

DI Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 0,0094 0,0040 0,0077 0,0005 0,1166 0,0003 0,0035 0,0003 0,0000 0,0002 0,0004 0,0008 0,0003 0,0018 0,0003

DJ Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo 0,1019 0,0986 0,0921 0,0144 0,0869 0,0051 0,0011 0,0023 0,0005 0,0009 0,0048 0,0021 0,0019 0,0019 0,0022

DK Macchine ed apparecchi meccanici 0,0097 0,0214 0,0083 0,0070 0,0082 0,0036 0,0025 0,0029 0,0003 0,0018 0,0062 0,0012 0,0012 0,0031 0,0005

DL Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 0,1692 0,0297 0,0070 0,0200 0,0272 0,0088 0,0017 0,0089 0,0008 0,0068 0,0024 0,0022 0,0097 0,0039 0,0002

DM Mezzi di trasporto 0,0004 0,1308 0,0001 0,0001 0,0000 0,0128 0,0000 0,0111 0,0000 0,0009 0,0184 0,0001 0,0000 0,0017 0,0002DN Altre industrie manifatturiere 0,0017 0,0008 0,0320 0,0002 0,0012 0,0020 0,0007 0,0004 0,0003 0,0006 0,0012 0,0013 0,0013 0,0009 0,0000

E Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 0,0066 0,0043 0,0179 0,1513 0,0040 0,0131 0,0227 0,0078 0,0039 0,0047 0,0132 0,0076 0,0097 0,0118 0,0022

F Costruzioni 0,0050 0,0043 0,0012 0,0119 0,1313 0,0035 0,0039 0,0122 0,0033 0,0083 0,0187 0,0048 0,0119 0,0038 0,0280

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 0,0828 0,0666 0,1158 0,0305 0,0448 0,0448 0,0839 0,0280 0,0057 0,0183 0,0293 0,0130 0,0484 0,0313 0,0058

H Alberghi e ristoranti 0,0090 0,0039 0,0030 0,0020 0,0059 0,0054 0,0014 0,0100 0,0034 0,0190 0,0045 0,0008 0,0068 0,0050 0,0005

I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 0,0447 0,0265 0,0340 0,0163 0,0188 0,0478 0,0274 0,1962 0,0395 0,0581 0,0461 0,0096 0,0193 0,0337 0,0038

J Intermediazione monetaria e finanziaria 0,0169 0,0133 0,0693 0,0117 0,0220 0,0376 0,0088 0,0178 0,1996 0,0244 0,0344 0,0070 0,0093 0,0160 0,097472-73-74 Informatica, ricerca, altre attività 0,0765 0,0387 0,0530 0,0280 0,0438 0,1067 0,0398 0,0438 0,1304 0,1532 0,0631 0,0141 0,0625 0,0883 0,0344

L Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0004 0,0001 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000

M Istruzione 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000N Sanità e altri servizi sociali 0,0002 0,0001 0,0003 0,0000 0,0005 0,0007 0,0003 0,0001 0,0006 0,0002 0,0008 0,0000 0,1508 0,0012 0,0000

O-P-Q Altri servizi pubblici, sociali e personali 0,0041 0,0047 0,0037 0,0020 0,0031 0,0092 0,0066 0,0037 0,0063 0,0437 0,0323 0,0116 0,0316 0,1314 0,006870-71 Attività immobiliari e noleggio 0,0150 0,0055 0,0160 0,0070 0,0090 0,0639 0,0243 0,0234 0,0353 0,0646 0,0094 0,0112 0,0211 0,0515 0,0059

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 184

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 10-a - Matrice ΩA B CA CB DA DB DC DD DE DF DG DH DI DJ DK

A Agricoltura, caccia e silvicoltura 1,201 0,001 0,000 0,000 0,128 0,005 0,010 0,012 0,002 0,000 0,002 0,006 0,001 0,000 0,000B Pesca, piscicoltura e servizi connessi 0,000 1,084 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000CA Estrazione di minerali energetici 0,000 0,000 1,009 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 -0,004 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000CB Estrazione di minerali non energetici 0,000 0,000 0,000 1,061 0,001 0,000 0,000 0,000 0,001 0,001 0,011 0,000 0,047 0,004 0,000DA Alimentari,bevande e tabacco 0,015 0,004 0,000 0,000 1,022 0,000 0,018 0,000 0,000 0,000 0,003 0,000 0,000 0,000 0,000DB Tessili ed abbigliamento 0,000 0,002 0,000 0,000 0,000 1,023 0,001 0,000 0,000 0,000 0,000 0,001 0,000 0,000 0,000DC Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 1,008 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000DD Legno e dei prodotti in legno 0,000 0,001 0,000 0,001 0,001 0,001 0,001 1,116 0,001 0,000 0,001 0,001 0,002 0,003 0,001DE Carta, stampa ed editoria 0,000 0,000 0,000 0,000 0,001 0,001 0,001 0,001 1,024 0,000 0,001 0,001 0,001 0,001 0,001

DF Coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari 0,000 0,001 0,000 0,001 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 1,046 0,001 0,000 0,001 0,000 0,000

DG Prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 0,002 0,001 0,001 0,003 0,001 0,003 0,003 0,002 0,003 0,001 1,018 0,017 0,002 0,002 0,001

DH Articoli in gomma e materie plastiche 0,000 0,001 0,000 0,001 0,002 0,001 0,006 0,001 0,001 0,000 0,002 1,008 0,001 0,001 0,002

DI Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 0,001 0,001 0,000 0,027 0,007 0,000 0,001 0,005 0,001 0,001 0,011 0,002 1,069 0,008 0,001

DJ Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo 0,000 0,003 0,001 0,001 0,002 0,001 0,002 0,004 0,001 0,001 0,002 0,004 0,004 1,042 0,023

DK Macchine ed apparecchi meccanici 0,000 0,000 0,000 0,003 0,001 0,001 0,001 0,001 0,001 0,001 0,001 0,001 0,002 0,001 1,022

DL Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 0,000 0,001 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,002

DM Mezzi di trasporto 0,000 0,001 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000DN Altre industrie manifatturiere 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,001 0,001 0,001 0,001 0,000 0,000 0,001 0,001 0,004 0,000

E Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 0,010 0,036 0,005 0,042 0,017 0,018 0,012 0,022 0,016 0,012 0,032 0,031 0,039 0,027 0,009

F Costruzioni 0,001 0,002 0,004 0,006 0,004 0,004 0,004 0,009 0,007 0,003 0,006 0,006 0,012 0,008 0,004

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 0,039 0,051 0,004 0,053 0,100 0,120 0,146 0,062 0,093 0,024 0,072 0,067 0,064 0,063 0,052

H Alberghi e ristoranti 0,001 0,001 0,006 0,004 0,003 0,004 0,004 0,004 0,005 0,004 0,008 0,004 0,007 0,007 0,007I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 0,004 0,008 0,005 0,012 0,017 0,015 0,016 0,011 0,016 0,009 0,020 0,013 0,016 0,014 0,015J Intermediazione monetaria e finanziaria 0,028 0,038 0,015 0,025 0,025 0,025 0,022 0,036 0,023 0,015 0,018 0,017 0,023 0,029 0,024

72-73-74 Informatica, ricerca, altre attività 0,009 0,015 0,010 0,063 0,041 0,054 0,059 0,050 0,071 0,014 0,053 0,044 0,064 0,062 0,055

L Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000

M Istruzione 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000N Sanità e altri servizi sociali 0,002 0,000 0,000 0,001 0,001 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,001 0,000 0,000 0,000

O-P-Q Altri servizi pubblici, sociali e personali 0,003 0,002 0,001 0,006 0,012 0,011 0,012 0,006 0,013 0,002 0,008 0,006 0,007 0,008 0,00570-71 Attività immobiliari e noleggio 0,005 0,007 0,031 0,051 0,018 0,027 0,021 0,018 0,038 0,007 0,020 0,021 0,030 0,025 0,020

Moltiplicatori della produzione 1,322 1,262 1,093 1,363 1,404 1,315 1,349 1,363 1,318 1,137 1,290 1,254 1,394 1,311 1,244

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 10-b - Matrice ΩDL DM DN E F G H I J 72-73-

74 L M N O-P-Q 70-71 Molt. della dom.

A Agricoltura, caccia e silvicoltura 0,000 0,001 0,002 0,000 0,0004 0,000 0,016 0,000 0,000 0,000 0,000 0,001 0,001 0,001 0,000 1,393B Pesca, piscicoltura e servizi connessi 0,000 0,000 0,000 0,000 0,0000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 1,085

CA Estrazione di minerali energetici 0,000 0,000 0,000 -0,001 0,0000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 1,004CB Estrazione di minerali non energetici 0,001 0,000 0,002 0,000 0,0072 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 1,138DA Alimentari,bevande e tabacco 0,000 0,000 0,000 0,000 0,0003 0,000 0,032 0,000 0,000 0,001 0,000 0,001 0,001 0,001 0,000 1,101DB Tessili ed abbigliamento 0,000 0,000 0,001 0,000 0,0001 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 1,031

DC Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 0,000 0,000 0,000 0,000 0,0000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 1,009

DD Legno e dei prodotti in legno 0,001 0,003 0,054 0,000 0,0068 0,000 0,001 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,001 0,000 1,197DE Carta, stampa ed editoria 0,001 0,000 0,001 0,000 0,0005 0,001 0,001 0,001 0,001 0,001 0,001 0,000 0,000 0,001 0,000 1,045

DF Coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari 0,000 0,000 0,000 0,003 0,0002 0,001 0,000 0,001 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 1,058

DG Prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 0,001 0,001 0,004 0,000 0,0013 0,000 0,001 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,014 0,002 0,000 1,086

DH Articoli in gomma e materie plastiche 0,003 0,002 0,002 0,000 0,0016 0,001 0,000 0,001 0,000 0,001 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 1,040

DI Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 0,004 0,002 0,004 0,001 0,0558 0,001 0,002 0,001 0,000 0,001 0,001 0,001 0,001 0,001 0,002 1,214

DJ Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo 0,010 0,010 0,009 0,002 0,0096 0,001 0,000 0,000 0,000 0,000 0,001 0,000 0,000 0,000 0,000 1,132

DK Macchine ed apparecchi meccanici 0,002 0,003 0,001 0,001 0,0015 0,001 0,000 0,001 0,000 0,000 0,001 0,000 0,000 0,001 0,000 1,048

DL Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 1,015 0,002 0,000 0,001 0,0016 0,001 0,000 0,001 0,000 0,000 0,000 0,000 0,001 0,000 0,000 1,028

DM Mezzi di trasporto 0,000 1,023 0,000 0,000 0,0000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 1,025DN Altre industrie manifatturiere 0,000 0,000 1,008 0,000 0,0005 0,001 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 1,023

E Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 0,007 0,005 0,018 1,117 0,0073 0,012 0,020 0,008 0,005 0,006 0,012 0,007 0,011 0,012 0,003 1,577

F Costruzioni 0,008 0,006 0,004 0,015 1,1403 0,008 0,006 0,016 0,007 0,013 0,022 0,006 0,017 0,008 0,030 1,385

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 0,057 0,046 0,081 0,023 0,0390 1,053 0,059 0,022 0,007 0,017 0,022 0,009 0,041 0,026 0,006 2,519

H Alberghi e ristoranti 0,011 0,005 0,005 0,003 0,0081 0,008 1,003 0,012 0,007 0,021 0,006 0,001 0,010 0,007 0,002 1,177

I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 0,015 0,009 0,013 0,006 0,0087 0,016 0,010 1,110 0,015 0,019 0,015 0,003 0,009 0,013 0,003 1,457

J Intermediazione monetaria e finanziaria 0,023 0,017 0,073 0,015 0,0288 0,046 0,015 0,023 1,195 0,034 0,037 0,009 0,018 0,026 0,089 2,00772-73-74 Informatica, ricerca, altre attività 0,076 0,042 0,065 0,032 0,0539 0,103 0,044 0,048 0,134 1,125 0,064 0,015 0,073 0,091 0,041 2,670

L Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 0,000 0,000 0,000 0,000 0,0000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 1,003 0,000 0,000 0,000 0,000 1,004

M Istruzione 0,000 0,000 0,000 0,000 0,0000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 1,000 0,000 0,000 0,000 1,000N Sanità e altri servizi sociali 0,000 0,000 0,000 0,000 0,0007 0,001 0,000 0,000 0,001 0,000 0,001 0,000 1,178 0,002 0,000 1,193

O-P-Q Altri servizi pubblici, sociali e personali 0,008 0,007 0,008 0,004 0,0063 0,014 0,009 0,006 0,013 0,046 0,033 0,012 0,038 1,125 0,008 1,43870-71 Attività immobiliari e noleggio 0,025 0,013 0,029 0,012 0,0190 0,074 0,032 0,031 0,051 0,076 0,018 0,013 0,034 0,065 0,987 1,819

Moltiplicatori della produzione 1,268 1,196 1,385 1,235 1,399 1,342 1,252 1,283 1,437 1,363 1,239 1,080 1,450 1,382 1,171 38,903

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6 Analisi dei dati del POP Calabria 94-99

Per verificare l’impatto dei fondi strutturali sono stati utilizzati i dati POP Calabria 1994-1999 forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (cfr Allegato C del Rapporto di Ricerca) e i dati relativi alla misura 3.1 forniti dalla Regione Calabria (cfr Allegato D del Rapporto di Ricerca).

Il primo insieme di dati è composto dalle somme programmate, impegnate e pagate dal 1994 al 2001 classificate per asse, sottoasse, sottoprogramma, misura e fondo. Quest’ultima suddivisione comprende il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FERS), che, come noto, ha l’obiettivo di promuovere la coesione economica e sociale attraverso la correzione dei principali squilibri regionali, e il Fondo Sociale Europeo (FSE), che è volto a prevenire e combattere la disoccupazione e ad investire in risorse umane.

Nelle tabelle che seguono sono riportati gli importi programmati, impegnati e pagati ripartiti per anno e per fondo, asse e sottoprogramma. Un primo elemento che emerge dalla tabella 11 è che il totale programmato, impegnato e pagato del FERS è pari, rispettivamente, a circa 1032, 1220 e 1053 mln di euro, mentre i valori relativi al FSE sono pari a circa 224, 82 e 35 mln di euro, rispettivamente. Pertanto, la somma programmata del FERS è quasi il quintuplo della somma programmata del FSE e corrisponde all’82% della somma complessiva; al contrario, la disponibilità di risorse programmate e pagate dal FSE è pari al 18% ed al 3% dei fondi totali. In particolare, per quanto riguarda quest’ultimo fondo, la somma programmata risulta essere pari al 6% nel 1997 rispetto alla somma complessiva ed al 4% nel 1996, 1998 e 1999. Si ha un valore positivo della somma pagata soltanto nel 1996, mentre negli altri anni non risulta essere effettuata alcuna liquidazione. In media, per questo fondo sono stati annualmente programmati circa 28 mln di euro, sono stati impegnati 10 mln di euro e liquidati 4 mln di euro. Per quanto riguarda il FESR, nel 1999 è stato programmato un valore pari a circa 321 mln di euro, corrispondente al 26% della somma complessiva ed al 31% del totale del fondo. La somma più elevata liquidata si registra nel 1998 (circa 280 mln di euro, ossia al 26% della somma complessiva ed al 27% rispetto al totale del fondo). Nel 1995, invece, la somma pagata risulta essere pari solo al 1% della somma totale. In media, annualmente sono stati programmati 129 mln di euro, impegnati 152 mln di euro e pagati 131 mln di euro (tabella 11).

Le percentuali delle somme pagate rispetto alle somme programmate, riportate nella penultima colonna, mostrano come nel caso del FESR sia stato erogato un importo maggiore della somma programmata. Nel caso del FSE, invece, la somma impegnata nel 1996 è quasi il doppio della somma programmata dello stesso anno, ma l’ammontare totale pagato risulta essere pari al 16% della somma programmata ed al 43% della somma impegnata, essendo gli importi impegnati e pagati, eccetto che il 1996, pari a zero (tabella 11).

In sintesi, il totale delle somme effettivamente pagate risulta essere circa 1088 mln di euro, pari all’87% della somma programmata ed all’84% della somma impegnata (circa 1257 e 1302 mln di euro, rispettivamente).

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 187

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 11 - Dati POP Calabria suddivisi per anno e fondo Dati in valore espressi in euro

Descrizione fondo Anno Programmato Impegnato Pagato

Programmato / Totale

Pagato / Totale

Programmato / Tot.

Fondo

Pagato / Tot.

Fondo

Pagato / Program

mato

Pagato / Impegn

ato

           

F.E.S.R.

1994 83.606.494 0 0 7% 0% 8% 0% 0%  1995 85.297.990 63.819.095 9.787.375 7% 1% 8% 1% 11% 15%1996 119.042.659 316.275.623 132.190.759 9% 12% 12% 13% 111% 42%1997 185.359.995 442.878.961 242.963.017 15% 22% 18% 23% 131% 55%1998 237.502.077 603.297.854 280.846.163 19% 26% 23% 27% 118% 47%1999 321.845.423 -88.096.792 30.850.187 26% 3% 31% 3% 10% -35%2000 0 -92.217.543 163.992.359 0% 15% 0% 16% -178%2001 0 -25.475.731 193.007.432 0% 18% 0% 18% -758%

  Totale 1.032.654.638 1.220.481.467 1.053.637.290 82% 97% 100% 100% 102% 86%

  Media 129.081.830 152.560.183 131.704.661          

F.S.E.

1994 0 0 0 0% 0% 0% 0%    1995 0 0 0 0% 0% 0% 0%  1996 46.377.003 82.210.229 35.139.727 4% 3% 21% 100% 76% 43%1997 73.989.647 0 0 6% 0% 33% 0% 0%  1998 52.341.128 0 0 4% 0% 23% 0% 0%  1999 51.865.552 0 0 4% 0% 23% 0% 0%  2000 0 0 0 0% 0% 0% 0%  2001 0 0 0 0% 0% 0% 0%  

  Totale 224.573.330 82.210.229 35.139.727 18% 3% 100% 100% 16% 43%

  Media 28.071.666 10.276.279 4.392.466               

  TOTALE 1.257.227.968 1.302.691.696 1.088.777.018 100% 100%     87% 84%

Fonte: Elaborazione su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 188

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

La ripartizione per asse, riportata nella tabella 12, mostra come il settore turistico abbia maggiormente beneficiato dei finanziamenti europei. Infatti, la somma programmata in questo settore è pari a circa 399 mln di euro, ossia al 32% dell’intera programmazione, mentre quella pagata è pari a circa 406 mln di euro, corrispondente al 37% delle erogazioni effettive. In particolare, la somma programmata nei diversi anni è in media pari a 49 mln di euro, mentre i valori medi impegnati e pagati sono pari a circa 60 e 50 mln di euro, rispettivamente. Inoltre, se si considera la disaggregazione per anno si nota che l’anno in cui affluisce il maggiore intervento in termini di programmazione è il 1999 (192 mln di euro, pari al 15% della somma pagata complessivamente ed al 48% rispetto al totale dell’asse). La più elevata somma erogata (circa 120 mln di euro) si ha, invece, nel 2001 pari all’11% dell’intera programmazione ed al 30% della somma pagata nel settore turistico.

Si può, inoltre, notare che anche l’asse “industria, artigianato e servizi alle imprese” risulta aver maggiormente beneficiato dei fondi europei, poiché il totale della somma programmata (279 mln di euro) e pagata (238 mln di euro) è pari al 22% dei rispettivi totali. Inoltre, i valori medi annuali di competenza di questo asse sono pari a circa 34 mln di euro per quanto riguarda le risorse programmate, a 31 mln di euro per gli impegni e a 29 mln di euro per i pagamenti.

In aggiunta, per l’asse “turismo” gli impegni (pari a circa 487 mln di euro) e i pagamenti sono maggiori della somma programmata (pari a 399 mln di euro). Le percentuali riportate nelle ultime due colonne mostrano, innanzitutto, come gli importi siano stati pagati in ritardo rispetto agli anni in cui sono stati programmati e impegnati; inoltre, si può notare come, insieme al settore turistico, anche nel settore delle comunicazioni, delle infrastrutture a supporto delle attività economiche e dell’assistenza tecnica, pubblicità e monitoraggio i pagamenti siano superiori o pari alle somme programmate e siano superiori all’80% degli impegni. I settori che risultano avere la più bassa percentuale di pagamenti rispetto alla programmazione ed agli impegni sono, invece, il settore della pesca (pari all’1%) e della valorizzazione delle risorse umane (pari al 16% ed al 41%, rispettivamente). L’asse “pesca” insieme all’asse “diversific., valorizz. delle risorse agricole e sviluppo rurale” e “assistenza tecnica, pubblicità, monitoraggio”, presenta una percentuale molto bassa delle somme programmate impegnate e pagate rispetto al totale.

Ritroviamo risultati analoghi se consideriamo la tabella 13, in cui sono riportati gli importi per sottoprogrammi. Infatti, in questa tabella possiamo notare come gli ammontari programmati, impegnati e spesi del POP Calabria siano superiori per il sottoprogramma “qualificazione dell’offerta turistica” (pari a circa 392, 483 e 403 mln di euro, rispettivamente) e di gran lunga inferiore per il sottoprogramma assistenza tecnica, sebbene l’attribuzione finanziaria a quest’ultimo sottoprogramma sia, in termini assoluti, rilevante (pari a circa 4.6, 4.7 e 4.6 mln di euro, rispettivamente).

Analizzando i dati anno per anno, nel sottoprogramma “qualificazione dell’offerta turistica” si hanno le stesse percentuali di somme programmate e pagate riscontrate nell’asse “turismo” della tabella precedente; in particolare, nel 1999 la somma programmata risulta essere pari al 15% ed al 48% della somma complessiva e del totale relativo al sottoprogramma, rispettivamente, mentre la somma pagata nel 2001 è pari, rispettivamente, all’11% ed al 30%. Come nella precedente tabella, i valori medi mostrano che mediamente in ciascun anno la somma programmata è circa pari a 49 mln di euro, sono stati impegnati circa 60 mln di euro e liquidati circa 50 mln di euro.

Anche il sottoprogramma “PMI e artigianato” risulta avere una somma maggiore rispetto agli altri sottoprogrammi con un valore programmato pari a circa 255 mln di euro, ossia al 20% della somma complessiva e una somma pagata pari a circa 236 mln di euro, ossia al 22% del totale.

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 189

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Sempre per quanto riguarda il sottoprogramma “qualificazione dell’offerta turistica” si nota come in due anni consecutivi, precisamente nel 1996 e nel 1997, la somma pagata superi la somma programmata. Ciò si verifica anche per il settore “infrastrutture a supporto dell’attività economica” per gli stessi anni, nel sottoprogramma “assistenza tecnica” nel 1995 e nel settore delle “comunicazioni” nel 1997 e nel 1998 con una somma pagata pari al 233% ed al 570% della somma programmata, rispettivamente. Questi risultati sono probabilmente imputabili al ritardo verificatosi nella liquidazione degli importi.

Inoltre, in questa tabella si nota come i pagamenti del settore “risorse umane” siano positivi solo nel 1996 (pari a circa 35 mln di euro) e siano complessivamente pari al 16% ed al 43% del totale della programmazione e degli impegni. Si nota, infine, come i valori totali relativi a questo sottoprogramma siano uguali ai valori totali del FSE (tabella 11).

In sintesi, i dati del POP Calabria 1994-1999 forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze mostrano che gli importi programmati, impegnati e spesi del FESR sono di gran lunga superiore a quelli spesi dal FSE. Poiché le somme programmate, impegnate e spese del FSE coincidono con le somme programmate, impegnate e spese per i progetti appartenenti al sottoprogramma “risorse umane”, gli importi programmati e non spesi del FSE si traducono in progetti approvati, ma non completamente finanziati nel settore risorse umane. Tra gli altri settori, invece, quello che risulta aver maggiormente beneficiato dei fondi europei è il settore turistico, seguito dal settore dell’industria, artigianato e servizi alle imprese.

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 190

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 12 - Dati POP Calabria suddivisi per anno e asseDati in valore espressi in euro

Codice asse Descrizione asse Anno Programmato Impegnato Pagato Programmato

/ Tot. Pagato / Tot. Programmato / Tot. asse

Pagato / Tot. asse

Pagato / Program

mato

Pagato / Impegnat

o

             

1 COMUNICAZIONI

1994 24.983.064 0 0 2% 0% 16% 0% 0%  1995 28.000.212 0 0 2% 0% 18% 0% 0%  1996 22.316.764 18.447.840 14.766.019 2% 1% 14% 9% 66% 80%1997 40.055.999 89.582.031 93.263.853 3% 9% 26% 56% 233% 104%1998 19.750.864 283.718.180 112.566.946 2% 10% 13% 68% 570% 40%1999 18.994.819 -168.646.418 -42.786.388 2% -4% 12% -26% -225% 25%2000 0 -43.869.723 34.281.251 0% 3% 0% 21% -78%2001 0 0 -46.828.054 0% -4% 0% -28%  

    Totale 154.101.722 179.231.910 165.263.625 12% 15% 100% 100% 107% 92%  Media 19.262.715 22.403.989 20.657.953            

2

INDUSTRIA, ARTIGIANATO E

SERVIZI ALLE IMPRESE

1994 15.843.930 0 0 1% 0% 6% 0% 0%  1995 10.894.851 49.971.337 9.523.982 1% 1% 4% 4% 87% 19%1996 27.238.825 10.307.757 27.081.967 2% 2% 10% 11% 99% 263%1997 60.558.079 78.214.299 17.420.091 5% 2% 22% 7% 29% 22%1998 79.971.510 80.424.218 68.514.722 6% 6% 29% 29% 86% 85%1999 85.003.814 35.200.669 8.054.145 7% 1% 30% 3% 9% 23%2000 0 -2.073.574 20.442.254 0% 2% 0% 9% -986%2001 0 0 87.718.798 0% 8% 0% 37%  

    Totale 279.511.009 252.044.705 238.755.959 22% 22% 100% 100% 85% 95%  Media 34.938.876 31.505.588 29.844.495            

3 TURISMO

1994 18.089.127 0 0 1% 0% 5% 0% 0%  1995 20.727.010 13.790.949 216.912 2% 0% 5% 0% 1% 2%1996 43.355.730 223.049.420 60.846.886 3% 6% 11% 15% 140% 27%1997 58.002.864 147.130.951 72.411.905 5% 7% 15% 18% 125% 49%1998 66.386.776 86.524.883 59.288.219 5% 5% 17% 15% 89% 69%1999 192.548.561 33.911.335 31.592.805 15% 3% 48% 8% 16% 93%2000 0 -16.657.801 62.157.148 0% 6% 0% 15% -373%2001 0 0 120.423.691 0% 11% 0% 30%  

    Totale 399.110.068 487.749.736 406.937.566 32% 37% 100% 100% 102% 83%  Media 49.888.759 60.968.717 50.867.196            

4

DIVERSIFIC., VALORIZZ. DELLE

RISORSE AGRICOLE E SVIL. RURALE

1994 0 0 0 0% 0% 0% 0%  1995 0 0 0 0% 0% 0% 0%  1996 1.262.970 2.638.630 1.293.725 0% 0% 30% 100% 102% 49%1997 341.630 0 0 0% 0% 8% 0% 0%  1998 1.282.190 0 0 0% 0% 30% 0% 0%  1999 1.335.250 0 0 0% 0% 32% 0% 0%  2000 0 0 0 0% 0% 0% 0%  2001 0 0 0 0% 0% 0% 0%  

    Totale 4.222.040 2.638.630 1.293.725 0% 0% 100% 100% 31% 49%  Media 527.755 329.829 161.716            

5 PESCA

1994 0 0 0 0% 0% 0% 0%  1995 0 0 0 0% 0% 0% 0%  1996 1.607 706.513 6.197 0% 0% 0% 100% 386% 1%1997 0 0 0 0% 0% 0% 0%  1998 220.590 0 0 0% 0% 28% 0% 0%  1999 560.064 0 0 0% 0% 72% 0% 0%  2000 0 0 0 0% 0% 0% 0%  2001 0 0 0 0% 0% 0% 0%  

    Totale 782.261 706.513 6.197 0% 0% 100% 100% 1% 1%  Media 97.783 88.314 775            

6

INFRASTRUTTURE DI SUPPORTO

ATTIVITA' ECONOMICHE

1994 24.690.373 0 0 2% 0% 10% 0% 0%  1995 25.651.127 0 0 2% 0% 11% 0% 0%  1996 36.163.773 77.913.204 39.591.069 3% 4% 15% 16% 109% 51%1997 35.535.020 122.620.296 59.125.019 3% 5% 15% 24% 166% 48%1998 79.316.043 151.313.092 38.870.612 6% 4% 33% 16% 49% 26%1999 38.915.213 11.756.793 31.736.194 3% 3% 16% 13% 82% 270%2000 0 -29.616.445 45.572.199 0% 4% 0% 19% -154%2001 0 -25.475.731 29.763.594 0% 3% 0% 12% -117%

    Totale 240.271.549 308.511.210 244.658.688 19% 22% 100% 100% 102% 79%  Media 30.033.944 38.563.901 30.582.336            

7VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE

(OB. 1, OB. 3, OB. 4)

1994 0 0 0 0% 0% 0% 0%  1995 0 0 0 0% 0% 0% 0%  1996 34.899.229 62.894.947 23.585.554 3% 2% 20% 87% 68% 37%1997 63.928.400 4.132.688 0 5% 0% 37% 0% 0% 0%1998 41.454.512 0 1.080.944 3% 0% 24% 4% 3%  1999 34.340.300 0 1.110.494 3% 0% 20% 4% 3%  2000 0 0 432.979 0% 0% 0% 2%  2001 0 0 1.033.131 0% 0% 0% 4%  

    Totale 174.622.441 67.027.636 27.243.101 14% 3% 100% 100% 16% 41%  Media 21.827.805 8.378.454 3.405.388            

8

ASSISTENZA TECNICA,

PUBBLICITA', MONITORAGGIO

1994 0 0 0 0% 0% 0% 0%  1995 24.790 56.810 46.481 0% 0% 1% 1% 187% 82%1996 180.764 2.527.540 159.069 0% 0% 4% 3% 88% 6%1997 927.650 1.198.696 742.149 0% 0% 20% 16% 80% 62%1998 1.460.720 1.317.482 524.720 0% 0% 32% 11% 36% 40%1999 2.012.954 -319.171 1.142.937 0% 0% 44% 25% 57% -358%2000 0 0 1.106.529 0% 0% 0% 24%  2001 0 0 896.273 0% 0% 0% 19%  

    Totale 4.606.878 4.781.357 4.618.157 0% 0% 100% 100% 100% 97%    Media 575.860 597.670 577.270                   TOTALE 1.257.227.968 1.302.691.696 1.088.777.018 100% 100%     87% 84%

Fonte: Elaborazione su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 191

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 13 - Dati POP Calabria suddivisi per anno e sottoprogramma Dati in valore espressi in euro

Codice sotto

programma

Descrizione sottoprogramma Anno Programmato Impegnato Pagato

Programmato / Tot.

fondi

Pagato / Tot. fondi

Programmato / Tot.

sotto programm

a

Pagato / Tot. sotto program

ma

Pagato / Program

mato

Pagato / Impegna

to

             

1 COMUNICAZIONI

1994 24.983.064 0 0 2% 0% 16% 0% 0%  1995 28.000.212 0 0 2% 0% 18% 0% 0%  1996 22.316.764 18.447.840 14.766.019 2% 1% 14% 9% 66% 80%1997 40.055.999 89.582.031 93.263.853 3% 9% 26% 56% 233% 104%1998 19.750.864 283.718.180 112.566.946 2% 10% 13% 68% 570% 40%1999 18.994.819 -168.646.418 -42.786.388 2% -4% 12% -26% -225% 25%2000 0 -43.869.723 34.281.251 0% 3% 0% 21% -78%2001 0 0 -46.828.054 0% -4% 0% -28%  

    Totale 154.101.722 179.231.910 165.263.625 12% 15% 100% 100% 107% 92%  Media 19.262.715 22.403.989 20.657.953            

2 SVILUPPO P.M.I. E ARTIGIANATO

1994 15.843.930 0 0 1% 0% 6% 0% 0%  1995 10.894.851 49.971.337 9.523.982 1% 1% 4% 4% 87% 19%1996 25.529.117 8.046.915 24.877.212 2% 2% 10% 11% 97% 309%1997 55.372.999 78.214.299 17.420.091 4% 2% 22% 7% 31% 22%1998 73.627.621 80.424.218 68.514.722 6% 6% 29% 29% 93% 85%1999 74.437.482 35.200.669 8.054.145 6% 1% 29% 3% 11% 23%2000 0 -2.073.574 20.442.254 0% 2% 0% 9% -986%2001 0 0 87.718.798 0% 8% 0% 37%  

    Totale 255.706.000 249.783.863 236.551.204 20% 22% 100% 100% 93% 95%  Media 31.963.250 31.222.983 29.568.901            

3QUALIFICAZIONE

OFFERTA TURISTICA

1994 18.089.127 0 0 1% 0% 5% 0% 0%  1995 20.727.010 13.790.949 216.912 2% 0% 5% 0% 1% 2%1996 40.706.446 219.280.369 57.187.789 3% 5% 10% 14% 140% 26%1997 57.940.826 147.130.951 72.411.905 5% 7% 15% 18% 125% 49%1998 64.728.539 86.524.883 59.288.219 5% 5% 17% 15% 92% 69%1999 190.099.989 33.911.335 31.592.805 15% 3% 48% 8% 17% 93%2000 0 -16.657.801 62.157.148 0% 6% 0% 15% -373%2001 0 0 120.423.691 0% 11% 0% 30%  

    Totale 392.291.937 483.980.685 403.278.468 31% 37% 100% 100% 103% 83%  Media 49.036.492 60.497.586 50.409.809            

4

INFRASTR. SUPPORTO ATTIVITA'

ECONOMICA

1994 24.690.373 0 0 2% 0% 11% 0% 0%  1995 25.651.127 0 0 2% 0% 11% 0% 0%  1996 30.309.568 67.972.958 35.200.669 2% 3% 13% 14% 116% 52%1997 31.062.521 126.752.984 59.125.019 2% 5% 14% 24% 190% 47%1998 77.934.333 151.313.092 39.951.556 6% 4% 34% 16% 51% 26%1999 36.300.179 11.756.793 32.846.688 3% 3% 16% 13% 90% 279%2000 0 -29.616.445 46.005.178 0% 4% 0% 19% -155%2001 0 -25.475.731 30.796.725 0% 3% 0% 13% -121%

    Totale 225.948.101 302.703.652 243.925.836 18% 22% 100% 100% 108% 81%  Media 28.243.513 37.837.956 30.490.729            

5 RISORSE UMANE

1994 0 0 0 0% 0% 0% 0%  1995 0 0 0 0% 0% 0% 0%  1996 46.377.003 82.210.229 35.139.727 4% 3% 21% 100% 76% 43%1997 73.989.647 0 0 6% 0% 33% 0% 0%  1998 52.341.128 0 0 4% 0% 23% 0% 0%  1999 51.865.552 0 0 4% 0% 23% 0% 0%  2000 0 0 0 0% 0% 0% 0%  2001 0 0 0 0% 0% 0% 0%  

    Totale 224.573.330 82.210.229 35.139.727 18% 3% 100% 100% 16% 43%  Media 28.071.666 10.276.279 4.392.466            

6 ASSISTENZA TECNICA

1994 0 0 0 0% 0% 0% 0%  1995 24.790 56.810 46.481 0% 0% 1% 1% 187% 82%1996 180.764 2.527.540 159.069 0% 0% 4% 3% 88% 6%1997 927.650 1.198.696 742.149 0% 0% 20% 16% 80% 62%1998 1.460.720 1.317.482 524.720 0% 0% 32% 11% 36% 40%1999 2.012.954 -319.171 1.142.937 0% 0% 44% 25% 57% -358%2000 0 0 1.106.529 0% 0% 0% 24%  2001 0 0 896.273 0% 0% 0% 19%  

    Totale 4.606.878 4.781.357 4.618.157 0% 0% 100% 100% 100% 97%    Media 575.860 597.670 577.270                   TOTALE 1.257.227.968 1.302.691.696 1.088.777.018 100% 100%     87% 84%

Fonte: Elaborazione su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 192

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

I dati forniti dalla Regione Calabria sono relativi alla misura 3.1 “aiuti agli investimenti turistici”. Tali dati riportano una breve descrizione del progetto di ciascun beneficiario, nonché la somma complessivamente impegnata dal 1994 al 1999, la somma pagata ripartita per anno e l’ammontare che ancora resta da pagare al 2001.

Il numero totale di progetti (tabella 14) approvati risulta essere pari a 140 e, in particolare, a 36 nella provincia di Cosenza, 26 in quella di Catanzaro, 21 a Crotone, 17 a Reggio Calabria e 40 a Vibo Valentia. La somma totale impegnata risulta essere pari a circa 255 mln di euro, mentre quella pagata a circa 227 mln di euro. In particolare, le somme impegnate e pagate risultano essere maggiori per le province di Vibo Valentia (pari a circa 76 e 69 mln di euro, rispettivamente) e di Cosenza (pari a circa 66 e 55 mln di euro rispettivamente).

Se si considera la ripartizione per anno, si nota che nel 1994 e nel 1995 non è stata liquidata alcuna somma, nel 1996 è stato liquidato solo il 5% della somma totale (pari a circa 10 mln di euro), mentre il 1997 è l’anno in cui si registra la percentuale maggiore di pagamento, pari a 28% del totale, ossia a circa 63 mln di euro, seguito dal 2000 in cui la somma pagata è pari al 20 % del totale (circa 45 mln di euro).

Disaggregando l’analisi per ripartizioni geografiche, si ottiene che nel 1997 e nel 1998 i pagamenti sono pari, rispettivamente, al 33% ed al 22% (ossia a circa 18 e 12 mln di euro, rispettivamente) nella provincia di Cosenza ed al 45% ed al 28% (ossia a circa 15 e 9 mln di euro, rispettivamente) nella provincia di Catanzaro. Le percentuali maggiori di pagamenti si hanno nel 1999 e nel 2000 e sono stati effettuati a favore di iniziative ricadenti nelle province di Crotone e Reggio Calabria. In particolare, nella provincia di Crotone la somma pagata è pari al 27% del totale nel 1999 (circa 13 mln di euro) ed al 22% nel 2000 (circa 11 mln di euro), mentre a Reggio Calabria le somme liquidate nei due anni sono pari a circa 3 e 4 mln di euro, rispettivamente. Per la provincia di Vibo Valentia la maggiore percentuale di pagamento si ha nel 1997, con un valore pari a circa 17 mln di euro e nel 2000, con un valore pari a circa 18 mln di euro.

Inoltre, la tabella mostra che mediamente per progetto sono stati impegnati circa 1,8 mln di euro. In dettaglio, 1 mln di euro per la provincia di Reggio Calabria, 1,4 mln di euro per la provincia di Catanzaro, 1,8 mln di euro per la provincia di Cosenza, 1,9 mln di euro per la provincia di Vibo Valentia e 2,7 mln di euro per la provincia di Crotone, e sono stati mediamente liquidati per progetto 1,6 mln di euro e, nello specifico, 0,9 mln di euro per Reggio Calabria, 1,3 mln di euro per Catanzaro, 1,5 mln di euro per Cosenza, 1,7 mln di euro per Vibo Valentia e 2,4 mln di euro Crotone.

In aggiunta, la somma pagata risulta essere pari all’89% della somma impegnata e, in particolare, all’84% della somma impegnata nella provincia di Cosenza, al 90% della somma impegnata nella provincia di Crotone e al 91% della somma impegnata nelle restanti province.

Infine, dalla stessa tabella si nota che al 2001 restano ancora da liquidare circa 28 mln di euro; in particolare circa 10 mln di euro per la provincia di Cosenza, 3 mln di euro per la provincia di Catanzaro, 5 mln di euro per la provincia di Crotone, 1,5 mln di euro per la provincia di Reggio Calabria e 6 mln di euro per la provincia di Vibo Valentia.

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 193

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 14 - Dati POP Calabria (Misura 3.1) suddivisi per anno e provincia Dati in valore espressi in euro

  COSENZA CATANZARO CROTONEREGGIO

CALABRIAVIBO

VALENTIA TOTALE   N. Progetti 36 26 21 17 40 140   

Impegno 94/99 66.654.349 37.991.004

57.354.664

17.189.186

76.376.690 255.565.893

Tot. Pagato 1994  Tot. Pagato 1995  

Tot. Pagato 1996 1.113.227 264.920

1.955.696

1.239.312

5.773.087 10.346.242

Tot. Pagato 1997 18.635.514 15.446.853

9.696.451

2.570.114

17.024.365 63.373.297

Tot. Pagato 1998 12.229.797 9.684.787

7.571.313

622.061

9.549.824 39.657.782

Tot. Pagato 1999 8.727.978 2.434.816

13.853.990

3.495.483

5.360.869 33.873.136

Tot. Pagato 2000 7.710.265 2.946.675

11.627.053

4.550.979

18.320.094 45.155.066

Tot. Pagato 2001 7.397.670 3.929.476

7.101.584

3.174.658

13.483.644 35.087.032

Tot. Pagato 1994/2001

55.814.451 34.707.527

51.806.087

15.652.607

69.511.883 227.492.555

Ammontare da pagare

10.839.898 3.283.477

5.548.577

1.536.579

6.864.807 28.073.338

   Impegnato per progetto

1.851.510 1.461.192

2.731.174

1.011.129

1.909.417

1.825.471

Pagato per progetto

1.550.401 1.334.905

2.466.957

920.742

1.737.797

1.624.947

Pagato / Impegnato 84% 91% 90% 91% 91% 89%   Pagato / Tot. Pagato - 1996 2% 1% 4% 8% 8% 5%Pagato / Tot. Pagato - 1997 33% 45% 19% 16% 24% 28%Pagato / Tot. Pagato - 1998 22% 28% 15% 4% 14% 17%Pagato / Tot. Pagato - 1999 16% 7% 27% 22% 8% 15%Pagato / Tot. Pagato - 2000 14% 8% 22% 29% 26% 20%Pagato / Tot. Pagato - 2001 13% 11% 14% 20% 19% 15%Fonte: Elaborazione su dati della Regione Calabria.

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 194

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7 Associazione tra i dati POP Calabria e i settori economici della Tavola Input Output

Per poter valutare l’impatto macroeconomico delle politiche comunitarie, è necessario riclassificare i dati disponibili dei fondi strutturali a seconda della disaggregazione settoriale seguita nella costruzione del modello Input/Output della Calabria. La valutazione di impatto distingue tra i dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (cfr Allegato C del Rapporto di Ricerca) e i dati relativi solo alla misura 3.1 “aiuti agli investimenti turistici” forniti dalla Regione Calabria (cfr Allegato D del Rapporto di Ricerca).

Per quanto riguarda i dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’associazione è stata definita tenendo conto della descrizione del sottoasse, del sottoprogramma e della misura (tabella 15), ovvero dell’unica informazione disponibile utile per poter formulare delle congetture sulla natura della spesa effettuata. Per esempio, se consideriamo l’asse “turismo”, le misure di riferimento sono otto (aiuti agli investimenti turistici, formazione per il turismo, formazione nuovi assunti, infrastrutture produttive, termalismo, beni culturali, infrastrutture ricreative e sportive, sostegno promozione e commercializzazione del turismo) e per ciascuna di esse si è formulata una specifica associazione delle voci di spesa (tabella 15).

La misura “Aiuti agli investimenti turistici” prevede un regime di aiuti destinato a potenziare e riqualificare il sistema delle strutture ricettive ed a riequilibrare la diffusione territoriale di quest’ultime. Per tali ragioni, si è ritenuto ragionevole assumere che in tale misura rientrino prevalentemente i progetti relativi a costruzioni, ristrutturazioni ed ampliamenti18. In base a ciò si è ipotizzato che i relativi fondi debbano riferirsi ai settori Ateco delle costruzioni, commercio e industria del legno, con percentuali, rispettivamente, pari al 60%, al 20% e al 20% (tabella 15). Inoltre, la misura “formazione per il turismo” e “formazione nuovi assunti” riguarda l’organizzazione di corsi finalizzati alla formazione per l’inserimento o il reinserimento di persone in cerca di occupazione o alla formazione di specialisti di settore. Si può, quindi, verosimilmente ipotizzare che tali somme confluiscano unicamente nel settore Ateco “istruzione”. La misura “infrastrutture produttive” punta alla realizzazione di infrastrutture complementari all’attività ricettiva in aree ad alta densità turistica; quindi, si è ritenuto che le relative somme debbano interamente riferirsi al settore Ateco “costruzioni”. La misura “termalismo” è finalizzata al potenziamento delle strutture termali e, quindi, si è ipotizzato che i progetti di tale misura aumentino la domanda finale dei settori Ateco “costruzioni”, con una percentuale del 80%, e del commercio, con una percentuale del 20%. La misura “beni culturali” è finalizzata al recupero ed alla valorizzazione del patrimonio storico ed architettonico; quindi, si è ritenuto che i settori Ateco interessati da questa politica siano il settore delle costruzioni, con una percentuale del 90%, e del commercio, con una percentuale del 10%. La misura “infrastrutture ricreative e sportive” interviene sul miglioramento dell’offerta di infrastrutture pubbliche a finalità ricreativa e sportiva in zone a vocazione turistica, per cui i settori Ateco considerati sono quello delle costruzioni, con percentuale pari all’80%, e del commercio, con percentuale pari al 20%. Infine, la misura “sostegno, promozione e commerc. turismo” riguarda la promozione dell’immagine della Regione a livello nazionale ed internazionale attraverso la promozione dell’offerta turistica e il sostegno ai tour-operators e alle imprese di viaggi, per sostenere la commercializzazione dell’offerta; quindi, si è ipotizzato che la somma relativa venga destinata all’aumento della domanda

18 Si è considerato anche l’industria del legno poiché si è tenuto conto della possibilità da parte di artigiani di effettuare forniture direttamente ai costruttori.

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 195

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finale del settore Ateco “Trasporti e Comunicazioni”, che comprende anche la voce “attività delle agenzie di viaggio”.

Rispetto ai dati del MEF, quelli forniti dalla Regione Calabria includono una breve descrizione dei singoli progetti finanziati e, quindi, consentono di avere informazioni più precise sui settori economici primi beneficiari degli interventi. La tabella 16 riporta le tipologie di progetto desunte dalle informazioni originarie (Cfr Allegato D del Rapporto di Ricerca) e presenta le ipotizzate associazioni con la classificazione Ateco ’91. Si può notare che la misura 3.1 ha interessato varie combinazioni di progetti relativi ad ampliamento, arredamento, ammodernamento e ristrutturazione, costruzione e trasformazione. In caso di interventi di ampliamento, si è ipotizzato che i settori Ateco da considerare sono le costruzioni e l’ industria del legno e commercio; per i progetti di arredamento, i settori Ateco ’91 interessati sono il commercio e l’industria del legno; per gli interventi di ammodernamento si è ipotizzato un aumento della domanda finale dei settori delle costruzioni - che comprende anche la voce “lavori di completamento degli edifici” come “intonacatura”, “rivestimenti di pavimenti e muri”, ecc.” - del commercio e dell’industria del legno; infine, per i progetti di ristrutturazione, costruzione e trasformazione si è assunto come unico primo beneficiario dell’intervento il settore delle costruzioni.

Dalla tabella 16 appare evidente che, in base ai dati disponibili sui progetti finanziati con la misura 3.1, si ottengono complessivamente tre tipologie finali di associazione con i settori Ateco 91. La prima tipologia di associazione interessa i settori Ateco costruzioni, commercio e industria del legno (con percentuale pari al 60%, 30% e 10%, rispettivamente), la seconda associazione prevede un’allocazione dei fondi comunitari ai settori Ateco del commercio e del legno (con percentuali pari a 70% e 30%, rispettivamente) ed, infine, la terza forma di associazione tra i dati POP e i settori Ateco individua il settore delle costruzioni come unico beneficiario degli interventi.

Tabella 15 - Dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e settori Ateco.

Descrizione sottoasse Descrizione sottoprogramma Descrizione misura Associazione ipotizzata(Settori Ateco)

INCENTIVI AGLI INVESTIMENTI TURISTICI

QUALIFICAZIONE OFFERTA TURISTICA

AIUTI AGLI INVESTIMENTI TURISTICI

60% Costruzioni - 20% Commercio - 20% Industria

del Legno

INCENTIVI AGLI INVESTIMENTI TURISTICI RISORSE UMANE FORMAZIONE PER IL

TURISMO Istruzione

INCENTIVI AGLI INVESTIMENTI TURISTICI RISORSE UMANE FORMAZIONE NUOVI

ASSUNTI Istruzione

VALORIZZAZIONE RISORSE D'INTERESSE TURISTICO

QUALIFICAZIONE OFFERTA TURISTICA

INFRASTRUTTURE PRODUTTIVE Costruzioni

VALORIZZAZIONE RISORSE D'INTERESSE TURISTICO

QUALIFICAZIONE OFFERTA TURISTICA TERMALISMO 80% Costruzioni - 20%

Commercio

VALORIZZAZIONE RISORSE D'INTERESSE TURISTICO

QUALIFICAZIONE OFFERTA TURISTICA BENI CULTURALI 90% Costruzioni - 10%

Commercio

VALORIZZAZIONE RISORSE D'INTERESSE TURISTICO

QUALIFICAZIONE OFFERTA TURISTICA

INFRASTRUTTURE RICREATIVE E SPORTIVE

80% Costruzioni - 20% Commercio

VALORIZZAZIONE RISORSE D'INTERESSE TURISTICO

QUALIFICAZIONE OFFERTA TURISTICA

SOSTEGNO PROMOZIONE E COMMERC. TURISMO

Trasporti e comunicazioni (Attività agenzie viaggio)

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 196

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Tabella 16 - Dati forniti dalla Regione Calabria sulla Misura 3.1 e settori Ateco.

 Tipologia di Progetto Associazione ipotizzata(Settori Ateco)

Ampl. Ammod. 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del LegnoAmpl. Arredam. 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del LegnoArredam. 70% Commercio – 30% Industria del LegnoRistrutturaz + ammod + arredam 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno Ristrutturaz + arredam 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del LegnoAmmod + arredam 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Ammod + ristruttur 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Ampl +Ristruttur + Arred 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Ampl +Ristruttur + Arred 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Ampl +ammod + arred 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Ampl + ristrutt 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Ampl + ristrutt + ammod + arred 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Arredam + costruz 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Compl. Arredam 70% Commercio – 30% Industria del LegnoCostruz CostruzioniCostruz + ammod 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Costruz + ammod + arred 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Ristrutturaz + Compl Arred 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Ristrutturaz Costruzioni

Ristrutturaz + trasformaz Costruzioni

Ristrutturaz + trasformaz + arred 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Ristrutturaz + trasformaz + ammod + arred 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Trasformaz + arredam 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Trasformaz CostruzioniAmpl Albergo +Imp Sport 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Arred albergo + imp sport 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Compl Albergo + imp sport 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Costr +arred + compl imp sport 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Ristrutturaz ammod arred albergo + imp sport 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Ristrutt + ammod + costr imp sport 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Costr + ristrutturaz CostruzioniRistrutt. Sist. Est. Albergo 60% Costruzioni – 30% Commercio – 10% Industria del Legno

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 197

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8 Valutazione degli effetti dei Fondi Strutturali

Nel precedente paragrafo si sono individuati i settore economici primi beneficiari dei Fondi Strutturali. Il primo impatto di questi trasferimenti consiste in un aumento degli investimenti e, quindi, della domanda finale regionale, mentre gli effetti sulla produzione e su altre variabili macroeconomiche di interesse (unità di lavoro, valore aggiunto, importazioni) si ottengono attraverso il modello uniregionale costruito per la Calabria.

I dati disponibili dei Fondi Strutturali consentono di costruire diversi scenari di politiche di intervento. In questo lavoro, si presentano i risultati relativi ai seguenti19:

Scenario 1Le componenti della domanda aggregata regionale subiscono uno shock esogenamente determinato dal totale delle somme programmate e spese in applicazione di tutte le azioni ricadenti nell’asse Turismo e nel periodo 1994-99,

Scenario 2Le componenti della domanda aggregata regionale subiscono uno shock esogenamente determinato dal totale delle somme programmate e spese in applicazione di tutte le azioni ricadenti nell’asse Turismo limitatamente al 1999 Scenario 3Le componenti della domanda aggregata regionale subiscono uno shock esogenamente determinato dal totale delle somme programmate e spese in applicazione della Misura 3.1 nel periodo 1994-1999.

8.1 Valutazione degli effetti dei Fondi Strutturali dell’asse Turismo nel periodo 1994-1999

In seguito all’associazione tra i dati POP Calabria e i settori Ateco 91 (cfr tabella 17) risulta che i settori beneficiari delle risorse dell’asse Turismo programmate per il quinquennio 1994-99 sono 5, ossia (a) costruzioni, (b) commercio, (c) trasporti e comunicazioni, (d) industria del legno ed (e) istruzione.

Il settore delle costruzioni, con un incremento della domanda di investimenti pari a 244 mln di euro, assorbe la quota (61%) più significativa della programmazione per il turismo, mentre la quota del secondo maggiore settore, il commercio, è del 14% (circa 56 mln di euro). Il 12% e l’11% del totale delle somme programmate affluiscono, rispettivamente, al settore dei trasporti e comunicazioni e dell’industria del legno, (pari a circa 45 mln di euro), mentre residuale è l’incremento di domanda del settore dell’istruzione (6 mln di euro, equivalente a circa il 2% del bugdet totale)20.

Per quanto riguarda i pagamenti, emerge che nell’intero periodo in esame i trasferimenti effettivi di risorse sono pari a 141 mln di euro a favore delle costruzioni, 37 mln di euro nel settore trasporti e comunicazione, 25 mln di euro nel commercio, 16 mln di

19 Essendo la matrice intersettoriale della Calabria disponibile solo per il 1999, nella valutazione degli effetti delle politiche nei diversi scenari si ipotizza che i coefficienti di fabbisogno diretto e indiretto rimangano costanti e uguali a quelli del 1999.

20 In media, la spesa programmata annualmente per questi settori ammonta a 40 mln di euro per il settore delle costruzioni, a 9 mln di euro per il commercio, a 7 mln di euro per l’industria del legno e dei trasporti e comunicazione ed a 1 mln di euro per l’istruzione.

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euro nell’industria del legno e, infine, a 3 mln di euro nell’Istruzione. I valori annuali medi risultano essere pari a 23, 6, 4, 2 e 0,6 mln di euro, rispettivamente.

Considerando, inizialmente, l’aumento della domanda finale di un ammontare pari alle spese programmate nel 1994-99 (tabella 18), si ha che complessivamente la produzione e l’occupazione aumentano di circa 549 mln di euro e di 7730 unità lavorative, rispettivamente. Inoltre, il valore aggiunto risulta essere superiore di circa 266 mln di euro, mentre le importazioni dal resto d’Italia e dal resto del mondo registrano un incremento di circa 99 e 25 mln di euro, rispettivamente.

Entrando più nel dettaglio, si nota come l’effetto sia mediamente più alto nei settori in cui aumenta la domanda finale; in particolare, l’incremento di produzione è pari a circa 55 mln di euro nell’industria del legno, a 281 mln di euro nelle costruzioni, a 73 mln di euro nel commercio e a 55 e 7 mln di euro nei settori trasporti e comunicazioni e istruzione, rispettivamente. L’occupazione risulta aumentare, rispettivamente, di 3740 unità nel settore delle costruzioni, di 1283 unità nel commercio, di 809 unità del settore dei trasporti, di 742 e 172 unità nell’industria del legno e nell’istruzione, mentre il valore aggiunto aumenta di 120 e 44 mln di euro circa nelle costruzioni e nel commercio, rispettivamente, di 32 e 20 mln di euro circa nei trasporti e nel settore del legno, rispettivamente, e di 6 mln di euro circa nell’istruzione.

Bisogna, altresì, osservare come gli effetti indotti sulla produzione, l’occupazione ed il valore aggiunto siano significativi nei settori dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (pari a 14 mln di euro, 166 unità e 5 mln di euro, rispettivamente), dell’intermediazione monetaria (pari a 12 mln di euro, 97 unità e 7 mln di euro, rispettivamente), dell’informatica (pari a 24 mln di euro, ben 436 unità e 13 mln di euro, rispettivamente) e delle attività immobiliari (pari a 11 mln di euro, 23 unità e 10 mln di euro, rispettivamente); inoltre, si registra un numero maggiore di unità di lavoro in più rispetto alle altre industrie nel settore alberghi e ristoranti (pari a 59) e “altri servizi pubblici, sociali e personali” (pari a 73). In aggiunta, le importazioni dal resto d’Italia e dal resto del mondo aumentano maggiormente nell’industria del metallo (di 21 e 4 mln di euro, rispettivamente), delle macchine elettriche (di circa 5 e 4 mln di euro, rispettivamente) e nel settore dei trasporti (di 13 e 4 mln di euro, rispettivamente), mentre un incremento maggiore delle importazioni dal resto d’italia rispetto agli altri settori si ha anche nell’industria del legno (pari a 9 mln di euro), dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (pari a 19 mln di euro) e del commercio (pari a 7 mln di euro).

Se si considerano i pagamenti complessivamente effettuati nel 1994-99 (tabella 19) si ha che la produzione totale passa da un valore iniziale di 37.625 mln di euro ad un valore pari a 37.932 mln di euro, con un incremento di valore aggiunto di circa 150 mln di euro. L’occupazione registra un incremento di 4.306 nuovi addetti, mentre le importazioni dal resto d’Italia e dal resto del mondo aumentano di 56 e 14 mln di euro, rispettivamente.

Il primo risultato che emerge è che l’impatto dei fondi strutturali determinato dalla spese effettiva è significativamente minore di quello che si avrebbe avuto se le variazioni esogene della domanda aggregata fossero state pari a quelle programmate. Infatti, la differenza della variazione della produzione è di circa 242 mln di euro, mentre i pagamenti determinano un aumento dell’occupazione di poco superiore alle 4,300 unità lavorative, che è un valore minore della variazione (poco pìù di 7.000 addetti) che si osserva nel caso della programmazione (tabella 20)21.

21 A livello settoriale, nell’industria del legno l’incremento di produzione e di unità di lavoro determinato dai pagamenti è inferiore, rispettivamente, di circa 35 mln di euro e 474 unità rispetto all’incremento che sarebbe stato causato dalla programmazione; le corrispondenti variazione sono pari a 118 mln di euro e 1578 addetti nel settore delle costruzioni, a 38 mln di

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Considerando i valori annuali medi programmati e pagati (tabelle 21 e 22) si ha che l’aumento della domanda finale nei settori beneficiari delle politiche (costruzioni, commercio, industria del legno, trasporti e istruzione) provoca un aumento della produzione regionale, rispettivamente, di 91 e 51 mln di euro, un aumento di unità di lavoro pari a 1282 e 716, rispettivamente, un incremento del valore aggiunto pari a 44 e 25 mln di euro e un valore maggiore delle importazioni dal resto del mondo (pari a 4 e 2 mln di euro) e dal resto d’Italia (17 e 9 mln di euro). Analogamente al caso precedente, i maggiori effetti si hanno nei settori in cui si è ipotizzato l’aumento della domanda finale, con dei valori nettamente superiori se si considerano le somme programmate rispetto a quelle effettivamente erogate. In particolare, la differenza dell’incremento di produzione e di occupazione nei due casi è pari a 20 mln di euro e 263 unità nelle settore delle costruzioni, a 6 mln di euro e 112 unità nel commercio, a 2 mln di euro e a 29 unità nei trasporti, a circa 5,6 mln di euro e 76 unità nell’industria del legno e a 0,5 mln di euro e 13 unità nel settore dell’istruzione (tabella 23). Inoltre, si registra un maggiore differenza rispetto agli altri settori negli incrementi di produzione e unità di lavoro anche nell’industria dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (pari a circa 1 mln di euro e 12 unità) e dell’informatica (pari a circa 1,8 mln di euro e 33 unità).

8.2 Valutazione degli effetti dei FS nell’anno 1999: Asse Turismo

Dall’associazione tra assi e misure e settori Ateco (tabella 24) risulta che il 59% delle spese programmate ed il 56% delle somme erogate nel 1999 contribuiscono ad aumentare la domanda finale del settore delle costruzioni per un valore pari a circa 114 e 18 mln di euro, rispettivamente. Nel commercio la produzione aumenta del 17%, equivalenti in termini assoluti 32 mln di euro, nel caso della programmazione e del 13% (4 mln di euro) a seguito degli effettivi pagamenti. Inoltre, se si considerano le somme programmate, gli investimenti dell’industria del legno, dei trasporti e dell’istruzione aumentano di circa 29, 14 e 2 mln di euro, rispettivamente, mentre, quando si tiene conto della spesa reale, si ha un aumento della domanda finale di circa 7 mln di euro nei trasporti e 2,8 mln di euro nell’industria del legno.

Questa valutazione mostra che se si considerano i valori programmati (tabella 25) la produzione e l’occupazione aumentano di 265 mln di euro e 3735 unità, il valore aggiunto registra un incremento di 127 mln di euro e le importazioni dal resto d’Italia e dal resto del mondo di 48 e 12 mln di euro, rispettivamente. Invece, se si fa riferimento alle somme erogate (tabella 26), gli incrementi della produzione e dell’occupazione sono minori di quelli precedenti di circa 222 mln di euro e 3132 unità.

I settori che mediamente registrano un maggior aumento della produzione e della occupazione, come è stato precedentemente evidenziato, sono i settori in cui si è ipotizzato l’incremento della domanda finale; si tratta dell’industria del legno (per un valore pari a circa 35 mln di euro e 470 unità se si considerano le somme programmate e 3 mln di euro e 44 unità se si considerano le somme erogate), del settore delle costruzioni (pari a 131 mln di euro e 1745 unità per le somme programmate e 20 mln di euro e 271 unità per le somme pagate), del commercio (la cui produzione aumenta di 40 e 5 mln di euro e l’occupazione di 712 e 95 unità se si considerano le somme programmate e pagate, rispettivamente), dei trasporti (pari a 18 e 8 mln di euro per la produzione e 262 e 117 unità di lavoro,

euro e 675 unità nel commercio, a 12 mln di euro e 174 unità nei trasporti e di 3 mln di euro e 80 unità nel settore dell’istruzione. Inoltre, una riduzione sostanziale di incremento di produzione e occupazione si registra anche nel settore dell’informatica (di un valore pari a 11 mln di euro e 198 unità) e dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (6 mln di euro e 71 unità).

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rispettivamente) e, infine, del settore istruzione che registra un incremento solo se si considerano le somme programmate (pari a 2 mln di euro e 62 unità), mentre se si considerano le somme pagate non si registra alcuna variazione, poiché nel 1999 sono nulli i pagamenti a favore di questo settore22. Inoltre, il maggior incremento di valore aggiunto si ha nelle costruzioni (per un valore pari a 56 mln di euro se si considerano le somme programmate e a 9 mln di euro circa per le somme erogate), nel commercio (pari a 24 e 3 mln di euro, rispettivamente), nell’industria del legno (pari a 13 e 1 mln di euro, rispettivamente) e nei trasporti (pari 10 e 5 mln di euro, rispettivamente).

Oltre che nei settori beneficiari degli interventi, le importazioni dal resto d’Italia aumentano in modo significativo nel settore dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (per un valore pari a 9 mln di euro per le somme programmate e a 1 mln di euro per le somme pagate), e della produzione di metallo (per un valore pari a 10 e 1,5 mln di euro, rispettivamente)23.

Infine, si osservano sostanziali differenze tra effetti della programmazione e dei pagamenti anche nei settori dell’intermediazione monetaria e finanziaria (con una differenza degli incrementi di produzione pari a 5 mln di euro e di occupazione pari a 41 unità), dell’informatica (con una differenza pari a circa 10 mln di euro e 181 unità) e dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (pari a circa 5 mln di euro e 66 unità) (tabella 27).

8.3 Valutazione degli effetti dei FS nel periodo 1994-99: la Misura 3.1

Secondo l’associazione ipotizzata tra i dati della misura 3.1 “Aiuti agli investimenti turistici” e i settori Ateco, i fondi strutturali affluiscono solo nei comporto delle costruzioni, del commercio e dell’industria del legno (cfr par. 7). In particolare, considerando le somme erogate nel periodo 1994-99, la domanda finale delle costruzioni aumenta di circa 99 mln di euro, pari al 67% rispetto all’importo totale, mentre quelle del commercio e dell’industria del legno aumentano di 36,6 e 11,6 mln di euro (25% e 8% rispetto al totale), rispettivamente. Se si considerano, invece, solo le somme erogate nel 1999, gli investimenti aumentano di 21 mln di euro nel settore delle costruzioni, di 9,6 mln di euro nel commercio e di 3 mln di euro nell’industria del legno (tabella 28).

Nel periodo 1994-99, in seguito all’incremento della domanda finale di un valore complessivo di 147 mln di euro, il modello I/O indica che la produzione e l’occupazione aumentano di 204 mln di euro e 2871 unità, rispettivamente, mentre il valore aggiunto passa da un valore iniziale di 22325 mln di euro ad un valore pari a 22423 mln di euro. Inoltre, le importazioni dal resto del mondo e dal resto d’Italia aumentano, rispettivamente, di 36 e 9 mln di euro (tabella 29).

In particolare, la produzione, l’occupazione e il valore aggiunto aumentano di circa 14 mln di euro, 188 unità e 5 mln di euro nell’industria del legno, di 113 mln di euro, 1511 unità e 49 mln di euro nel settore delle costruzioni e di 43 mln di euro, 759 unità e 26 mln di euro nel commercio, rispettivamente. Si registra un sostanziale aumento della produzione e dell’occupazione anche nel settore dei prodotti della lavorazione di minerali

22 Questo risultato è dovuto al fatto che il settore istruzione non riceve dal sistema alcuna forma indiretta di attivazione di produzione, poiché i coefficienti di fabbisogno diretto e indiretto per questo settore sono sempre nulli, escluso il valore sulla diagonale principale (tabella 10).

23 In questo settore si registrano incrementi relativamente maggiori rispetto agli altri settori anche per le importazioni dal resto del mondo (pari a circa 2 e 0,3 mln di euro, rispettivamente). Simili risultati si hanno anche nel settore delle macchine elettriche (1,9 e 0,3 mln di euro) e dell’informatica (1,13 e 0,2 mln di euro).

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 201

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non metalliferi (5,6 mln di euro e 67 unità), dell’intermediazione monetaria e finanziaria (4,9 mln di euro e 38 unità) e dell’informatica (9,7 mln di euro e 179 unità). Inoltre, le importazioni dal resto d’Italia registrano un incremento di 7,8 e 8,4 mln di euro nell’industria dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi e della produzione di metallo, rispettivamente; in quest’ultimo settore si ha anche un sostanziale aumento delle importazioni dal resto del mondo (di 1,59 mln di euro), così come nel settore delle macchine elettriche (1,57 mln di euro).

Se si considera la media annuale delle somme erogate nel 1994-99 (tabella 30) si ha che la produzione, l’occupazione e il valore aggiunto aumentano mediamente di 26 mln di euro, 350 unità e 12 mln di euro all’anno, rispettivamente, mentre le importazioni dal resto d’Italia passano da un valore iniziale di 11985 mln di euro ad un valore pari a 11990 mln di euro e le importazioni dal resto del mondo da 3623 mln di euro a 3624 mln di euro. A causa della differenza tra la spesa media del periodo 1994-1999 ed i pagamenti annuali, i risultati cambiano a seconda dell’anno che si considera. Per esempio, nel settore dell’informatica l’aumento di produzione che si registra considerando le somme erogate nel 1999 è pari a 2,3 mln di euro, maggiore di ben 1,2 mln di euro rispetto al caso in cui avessimo imposto un incremento della domanda finale pari alla media dei pagamenti del 1994-99.

Tabella 17 – Asse Turismo – Programmato e Pagato 1994-99Spese Programmate (euro) Somma periodo 1994-99 Media periodo 1994-99 %

Costruzioni 244.527.915 40.754.653 61%Commercio 56.285.287 9.380.881 14%Industria del legno 45.532.734 7.588.789 11%Istruzione 6.818.131 1.136.355 2%Trasporti e comunicazioni (Attività agenzie viaggio) 45.946.000 7.657.667 12%Totale Misura Turismo 399.110.068 66.518.345 100%

Pagato (euro) Somma periodo 1994-99 Media periodo 1994-99 %Costruzioni 141.410.304 23.568.384 63%Commercio 25.744.623 4.290.770 11%Industria del legno 16.492.638 2.748.773 7%Istruzione 3.659.097 609.850 2%Trasporti e comunicazioni (Attività agenzie viaggio) 37.050.065 6.175.011 17%Totale Misura Turismo 224.356.727 37.392.788 100%

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 202

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 18 - Valutazione Effetti Spese POP Calabria 1994/1999 - Asse turismo - Totale Programmato 1994-1999 Dati in valore espressi in milioni di euro                        

  Produzione Unità di lavoro Valore aggiunto Importazioni dal resto del mondo Importazioni dal resto d'Italia

  Prima Dopo IncrementoPrima (in migliaia di unità)

Dopo (in migliaia di unità)

Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento

Agricoltura, caccia e silvicoltura 1893,2 1893,9 0,68 100,3 100,3 36 1429,2 1429,7 0,5 147,2 147,4 0,15 326,6 327,0 0,33

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0 8,9 8,9 0,0 19,0 19,0 0,00 24,9 24,9 0,00

Estrazione di minerali energetici 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,0 129,2 129,6 0,40 43,8 44,0 0,13

Estrazione di minerali non energetici 92,4 94,2 1,80 0,8 0,9 16 43,9 44,7 0,9 15,4 16,0 0,58 24,5 25,5 0,93

Alimentari,bevande e tabacco 1523,4 1523,5 0,12 10,6 10,6 1 418,2 418,3 0,0 358,0 358,1 0,09 1711,9 1712,3 0,42

Tessili ed abbigliamento 311,8 311,8 0,04 5,0 5,0 1 103,5 103,5 0,0 159,3 159,3 0,07 697,8 698,2 0,31

Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0 9,8 9,8 0,0 46,3 46,3 0,01 203,6 203,7 0,03

Legno e dei prodotti in legno 266,4 321,1 54,68 3,6 4,4 742 97,6 117,6 20,0 41,4 44,0 2,65 141,0 150,0 9,02

Carta, stampa ed editoria 174,2 174,4 0,26 1,9 1,9 3 60,6 60,7 0,1 41,5 41,7 0,23 509,7 512,5 2,80

Coke, raffinerie di petrolio 147,9 148,1 0,14 0,6 0,6 1 34,3 34,3 0,0 70,3 70,8 0,50 241,4 243,1 1,71

Prodotti chimici e di fibre sintetiche 329,1 329,5 0,46 1,5 1,5 2 100,4 100,6 0,1 238,0 239,1 1,08 754,7 758,1 3,43

Articoli in gomma e materie plastiche 75,3 75,8 0,52 1,6 1,6 11 28,1 28,3 0,2 55,7 56,6 0,89 209,0 212,3 3,33

Prodotti della lavor. minerali non metalliferi 520,6 534,6 13,96 6,2 6,4 166 184,5 189,5 4,9 42,7 44,6 1,93 430,5 449,9 19,45

Produzione di metallo e fabbric. prodotti in metallo 417,3 419,9 2,59 5,3 5,3 33 128,9 129,7 0,8 132,0 136,1 4,03 700,9 722,3 21,42

Macchine ed apparecchi meccanici 245,8 246,3 0,47 0,9 0,9 2 87,1 87,3 0,2 227,9 228,8 0,87 499,7 501,6 1,90 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 202,8 203,3 0,45 3,2 3,2 7 81,1 81,3 0,2 500,8 504,7 3,99 577,0 581,6 4,59

Mezzi di trasporto 90,1 90,1 0,03 2,3 2,3 1 46,3 46,3 0,0 562,5 563,3 0,84 453,5 454,2 0,67

Altre industrie manifatturiere 185,2 185,4 0,20 1,9 1,9 2 56,5 56,6 0,1 60,7 60,8 0,11 263,4 263,9 0,48 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1214,3 1218,2 3,95 3,7 3,7 12 617,9 619,9 2,0 0,0 0,0 0,00 118,0 118,6 0,59

Costruzioni 3583,7 3864,4 280,66 47,8 51,5 3740 1538,2 1658,6 120,5 14,6 14,8 0,14 30,1 30,4 0,29

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 5204,7 5277,7 72,95 91,6 92,8 1283 3135,4 3179,4 43,9 69,8 70,1 0,32 1651,4 1659,0 7,54

Alberghi e ristoranti 1278,0 1281,2 3,19 23,5 23,6 59 704,4 706,1 1,8 0,0 0,0 0,00 3,2 3,2 0,01

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2751,2 2806,1 54,91 40,5 41,3 809 1598,0 1629,9 31,9 446,5 450,2 3,64 1625,9 1639,2 13,26

Intermediazione monetaria e finanziaria 1491,1 1503,5 12,47 11,6 11,7 97 830,8 837,8 6,9 7,5 7,6 0,07 301,4 304,2 2,83

Informatica, ricerca, altre attività 2146,8 2170,5 23,68 39,5 40,0 436 1210,5 1223,8 13,4 198,6 200,9 2,28 297,1 300,5 3,42 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 2795,4 2795,4 0,01 51,0 51,0 0 1973,1 1973,1 0,0 0,0 0,0 0,00 37,2 37,2 0,00

Istruzione 2576,8 2583,6 6,82 65,1 65,3 172 2329,8 2336,0 6,2 0,0 0,0 0,00 6,0 6,0 0,00

Sanità e altri servizi sociali 2936,3 2936,6 0,26 38,7 38,7 3 1376,9 1377,0 0,1 3,2 3,2 0,00 6,6 6,6 0,00

Altri servizi pubblici, sociali e personali 1540,5 1543,5 3,00 37,3 37,4 73 886,5 888,3 1,7 25,5 25,5 0,05 76,9 77,1 0,15

Attività immobiliari e noleggio 3578,6 3589,9 11,24 7,3 7,4 23 3204,0 3214,1 10,1 9,1 9,1 0,03 16,9 17,0 0,05

TOTALE 37624,9 38174,4 549,51 605,8 613,5 7730 22324,8 22591,3 266,5 3622,7 3647,7 24,94 11984,7 12083,8 99,12

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 203

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 19 - Valutazione Effetti Spese POP Calabria 1994/1999 - Asse turismo - Totale Pagato 1994-1999 Dati in valore espressi in milioni di euro                        

  Produzione Unità di lavoro Valore aggiunto Importazioni dal resto del mondo Importazioni dal resto d'Italia

  Prima Dopo IncrementoPrima (in

migliaia di unità)

Dopo (in migliaia di unità)

Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento

Agricoltura, caccia e silvicoltura 1893,2 1893,5 0,27 100,3 100,3 14 1429,2 1429,4 0,2 147,2 147,3 0,06 326,6 326,8 0,13

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0 8,9 8,9 0,0 19,0 19,0 0,00 24,9 24,9 0,00

Estrazione di minerali energetici 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,0 129,2 129,4 0,22 43,8 43,9 0,07

Estrazione di minerali non energetici 92,4 93,4 1,03 0,8 0,9 9 43,9 44,3 0,5 15,4 15,7 0,34 24,5 25,1 0,54

Alimentari,bevande e tabacco 1523,4 1523,4 0,07 10,6 10,6 0 418,2 418,2 0,0 358,0 358,1 0,05 1711,9 1712,2 0,24

Tessili ed abbigliamento 311,8 311,8 0,02 5,0 5,0 0 103,5 103,5 0,0 159,3 159,3 0,04 697,8 698,0 0,18

Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0 9,8 9,8 0,0 46,3 46,3 0,00 203,6 203,7 0,02

Legno e dei prodotti in legno 266,4 286,1 19,74 3,6 3,9 268 97,6 104,8 7,2 41,4 42,6 1,18 141,0 145,0 4,03

Carta, stampa ed editoria 174,2 174,3 0,15 1,9 1,9 2 60,6 60,6 0,1 41,5 41,6 0,13 509,7 511,2 1,54

Coke, raffinerie di petrolio 147,9 148,0 0,08 0,6 0,6 0 34,3 34,3 0,0 70,3 70,6 0,30 241,4 242,5 1,02

Prodotti chimici e di fibre sintetiche 329,1 329,3 0,24 1,5 1,5 1 100,4 100,5 0,1 238,0 238,5 0,57 754,7 756,5 1,80

Articoli in gomma e materie plastiche 75,3 75,5 0,29 1,6 1,6 6 28,1 28,2 0,1 55,7 56,2 0,50 209,0 210,8 1,88

Prodotti della lavor. minerali non metalliferi 520,6 528,6 8,02 6,2 6,3 96 184,5 187,4 2,8 42,7 43,8 1,11 430,5 441,7 11,18

Produzione di metallo e fabbric. prodotti in metallo 417,3 418,8 1,46 5,3 5,3 18 128,9 129,4 0,5 132,0 134,3 2,27 700,9 712,9 12,07

Macchine ed apparecchi meccanici 245,8 246,1 0,26 0,9 0,9 1 87,1 87,2 0,1 227,9 228,4 0,49 499,7 500,8 1,07 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 202,8 203,1 0,26 3,2 3,2 4 81,1 81,2 0,1 500,8 503,1 2,30 577,0 579,6 2,65

Mezzi di trasporto 90,1 90,1 0,02 2,3 2,3 0 46,3 46,3 0,0 562,5 563,0 0,50 453,5 453,9 0,40

Altre industrie manifatturiere 185,2 185,3 0,10 1,9 1,9 1 56,5 56,6 0,0 60,7 60,8 0,06 263,4 263,6 0,25 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1214,3 1216,3 2,04 3,7 3,7 6 617,9 619,0 1,0 0,0 0,0 0,00 118,0 118,3 0,31

Costruzioni 3583,7 3746,0 162,28 47,8 49,9 2162 1538,2 1607,8 69,7 14,6 14,7 0,08 30,1 30,3 0,17 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 5204,7 5239,3 34,56 91,6 92,2 608 3135,4 3156,2 20,8 69,8 70,0 0,17 1651,4 1655,5 4,07

Alberghi e ristoranti 1278,0 1279,9 1,86 23,5 23,6 34 704,4 705,4 1,0 0,0 0,0 0,00 3,2 3,2 0,00

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2751,2 2794,4 43,13 40,5 41,2 635 1598,0 1623,1 25,1 446,5 448,9 2,33 1625,9 1634,4 8,48 Intermediazione monetaria e finanziaria 1491,1 1497,8 6,75 11,6 11,6 53 830,8 834,6 3,8 7,5 7,5 0,04 301,4 302,9 1,53

Informatica, ricerca, altre attività 2146,8 2159,8 12,95 39,5 39,8 238 1210,5 1217,8 7,3 198,6 199,9 1,25 297,1 299,0 1,87 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 2795,4 2795,4 0,01 51,0 51,0 0 1973,1 1973,1 0,0 0,0 0,0 0,00 37,2 37,2 0,00

Istruzione 2576,8 2580,5 3,66 65,1 65,2 92 2329,8 2333,1 3,3 0,0 0,0 0,00 6,0 6,0 0,00

Sanità e altri servizi sociali 2936,3 2936,5 0,14 38,7 38,7 2 1376,9 1377,0 0,1 3,2 3,2 0,00 6,6 6,6 0,00

Altri servizi pubblici, sociali e personali 1540,5 1542,1 1,63 37,3 37,4 40 886,5 887,5 0,9 25,5 25,5 0,03 76,9 77,0 0,08

Attività immobiliari e noleggio 3578,6 3584,8 6,11 7,3 7,3 13 3204,0 3209,5 5,5 9,1 9,1 0,02 16,9 16,9 0,03

TOTALE 37624,9 37932,0 307,15 605,8 610,1 4306 22324,8 22475,0 150,2 3622,7 3636,7 14,02 11984,7 12040,3 55,61

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 204

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 20 – Confronto Valutazione Effetti Spese POP Calabria 1994/1999 - Asse turismo - Totale 1994-1999Dati in valore espressi in milioni di euro  Programmato Pagato

  Produzione Unità di lavoro Produzione Unità di lavoro

  Prima Dopo IncrementoPrima (in

migliaia di unità)

Dopo (in migliaia di

unità)Incremento Prima Dopo Incremento

Prima (in migliaia di

unità)Dopo (in

migliaia di unità) Incremento

Agricoltura, caccia e silvicoltura 1893,2 1893,9 0,7 100,3 100,3 36 1893,2 1893,5 0,3 100,3 100,3 14

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14,2 14,2 0,0 2,0 2,0 0 14,2 14,2 0,0 2,0 2,0 0

Estrazione di minerali energetici 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0

Estrazione di minerali non energetici 92,4 94,2 1,8 0,8 0,9 16 92,4 93,4 1,0 0,8 0,9 9

Alimentari,bevande e tabacco 1523,4 1523,5 0,1 10,6 10,6 1 1523,4 1523,4 0,1 10,6 10,6 0

Tessili ed abbigliamento 311,8 311,8 0,0 5,0 5,0 1 311,8 311,8 0,0 5,0 5,0 0

Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 37,5 37,5 0,0 0,5 0,5 0 37,5 37,5 0,0 0,5 0,5 0

Legno e dei prodotti in legno 266,4 321,1 54,7 3,6 4,4 742 266,4 286,1 19,7 3,6 3,9 268

Carta, stampa ed editoria 174,2 174,4 0,3 1,9 1,9 3 174,2 174,3 0,1 1,9 1,9 2

Coke, raffinerie di petrolio 147,9 148,1 0,1 0,6 0,6 1 147,9 148,0 0,1 0,6 0,6 0

Prodotti chimici e di fibre sintetiche 329,1 329,5 0,5 1,5 1,5 2 329,1 329,3 0,2 1,5 1,5 1

Articoli in gomma e materie plastiche 75,3 75,8 0,5 1,6 1,6 11 75,3 75,5 0,3 1,6 1,6 6

Prodotti della lavor. minerali non metalliferi 520,6 534,6 14,0 6,2 6,4 166 520,6 528,6 8,0 6,2 6,3 96

Produzione di metallo e fabbric. prodotti in metallo 417,3 419,9 2,6 5,3 5,3 33 417,3 418,8 1,5 5,3 5,3 18

Macchine ed apparecchi meccanici 245,8 246,3 0,5 0,9 0,9 2 245,8 246,1 0,3 0,9 0,9 1 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 202,8 203,3 0,4 3,2 3,2 7 202,8 203,1 0,3 3,2 3,2 4

Mezzi di trasporto 90,1 90,1 0,0 2,3 2,3 1 90,1 90,1 0,0 2,3 2,3 0

Altre industrie manifatturiere 185,2 185,4 0,2 1,9 1,9 2 185,2 185,3 0,1 1,9 1,9 1 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1214,3 1218,2 3,9 3,7 3,7 12 1214,3 1216,3 2,0 3,7 3,7 6

Costruzioni 3583,7 3864,4 280,7 47,8 51,5 3740 3583,7 3746,0 162,3 47,8 49,9 2162

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 5204,7 5277,7 72,9 91,6 92,8 1283 5204,7 5239,3 34,6 91,6 92,2 608

Alberghi e ristoranti 1278,0 1281,2 3,2 23,5 23,6 59 1278,0 1279,9 1,9 23,5 23,6 34

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2751,2 2806,1 54,9 40,5 41,3 809 2751,2 2794,4 43,1 40,5 41,2 635

Intermediazione monetaria e finanziaria 1491,1 1503,5 12,5 11,6 11,7 97 1491,1 1497,8 6,8 11,6 11,6 53

Informatica, ricerca, altre attività 2146,8 2170,5 23,7 39,5 40,0 436 2146,8 2159,8 12,9 39,5 39,8 238 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 2795,4 2795,4 0,0 51,0 51,0 0 2795,4 2795,4 0,0 51,0 51,0 0

Istruzione 2576,8 2583,6 6,8 65,1 65,3 172 2576,8 2580,5 3,7 65,1 65,2 92

Sanità e altri servizi sociali 2936,3 2936,6 0,3 38,7 38,7 3 2936,3 2936,5 0,1 38,7 38,7 2

Altri servizi pubblici, sociali e personali 1540,5 1543,5 3,0 37,3 37,4 73 1540,5 1542,1 1,6 37,3 37,4 40

Attività immobiliari e noleggio 3578,6 3589,9 11,2 7,3 7,4 23 3578,6 3584,8 6,1 7,3 7,3 13

TOTALE 37624,9 38174,4 549,5 605,8 613,5 7730 37624,9 37932,0 307,2 605,8 610,1 4306

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 205

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 21 - Valutazione Effetti Spese POP Calabria 1994/1999 - Asse turismo - Media Programmato 1994-1999 Dati in valore espressi in milioni di euro                        

  Produzione Unità di lavoro Valore aggiunto Importazioni dal resto del mondo Importazioni dal resto d'Italia

  Prima Dopo IncrementoPrima (in

migliaia di unità)

Dopo (in migliaia di unità)

Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento

Agricoltura, caccia e silvicoltura 1893,2 1893,3 0,11 100,3 100,3 6 1429,2 1429,3 0,1 147,2 147,3 0,02 326,6 326,7 0,05

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0 8,9 8,9 0,0 19,0 19,0 0,00 24,9 24,9 0,00

Estrazione di minerali energetici 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,0 129,2 129,3 0,07 43,8 43,8 0,02

Estrazione di minerali non energetici 92,4 92,7 0,30 0,8 0,8 3 43,9 44,0 0,1 15,4 15,5 0,10 24,5 24,7 0,15

Alimentari,bevande e tabacco 1523,4 1523,4 0,02 10,6 10,6 0 418,2 418,2 0,0 358,0 358,1 0,01 1711,9 1712,0 0,07

Tessili ed abbigliamento 311,8 311,8 0,01 5,0 5,0 0 103,5 103,5 0,0 159,3 159,3 0,01 697,8 697,9 0,05

Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0 9,8 9,8 0,0 46,3 46,3 0,00 203,6 203,6 0,01

Legno e dei prodotti in legno 266,4 275,2 8,82 3,6 3,7 120 97,6 100,8 3,2 41,4 41,9 0,49 141,0 142,6 1,66

Carta, stampa ed editoria 174,2 174,2 0,04 1,9 1,9 0 60,6 60,6 0,0 41,5 41,5 0,04 509,7 510,2 0,46

Coke, raffinerie di petrolio 147,9 147,9 0,02 0,6 0,6 0 34,3 34,3 0,0 70,3 70,4 0,08 241,4 241,7 0,28

Prodotti chimici e di fibre sintetiche 329,1 329,1 0,08 1,5 1,5 0 100,4 100,5 0,0 238,0 238,2 0,18 754,7 755,2 0,57

Articoli in gomma e materie plastiche 75,3 75,3 0,09 1,6 1,6 2 28,1 28,2 0,0 55,7 55,8 0,15 209,0 209,5 0,55

Prodotti della lavor. minerali non metalliferi 520,6 522,9 2,32 6,2 6,2 28 184,5 185,4 0,8 42,7 43,0 0,32 430,5 433,7 3,24

Produzione di metallo e fabbric. prodotti in metallo 417,3 417,8 0,43 5,3 5,3 5 128,9 129,0 0,1 132,0 132,7 0,67 700,9 704,4 3,56

Macchine ed apparecchi meccanici 245,8 245,9 0,08 0,9 0,9 0 87,1 87,2 0,0 227,9 228,1 0,14 499,7 500,0 0,32 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 202,8 202,9 0,07 3,2 3,2 1 81,1 81,1 0,0 500,8 501,4 0,66 577,0 577,8 0,76

Mezzi di trasporto 90,1 90,1 0,00 2,3 2,3 0 46,3 46,3 0,0 562,5 562,6 0,14 453,5 453,6 0,11

Altre industrie manifatturiere 185,2 185,2 0,03 1,9 1,9 0 56,5 56,5 0,0 60,7 60,7 0,02 263,4 263,5 0,08 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1214,3 1214,9 0,65 3,7 3,7 2 617,9 618,3 0,3 0,0 0,0 0,00 118,0 118,1 0,10

Costruzioni 3583,7 3630,5 46,75 47,8 48,4 623 1538,2 1558,2 20,1 14,6 14,7 0,02 30,1 30,2 0,05

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 5204,7 5216,9 12,13 91,6 91,8 213 3135,4 3142,7 7,3 69,8 69,9 0,05 1651,4 1652,7 1,26

Alberghi e ristoranti 1278,0 1278,6 0,53 23,5 23,5 10 704,4 704,7 0,3 0,0 0,0 0,00 3,2 3,2 0,00

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2751,2 2760,3 9,11 40,5 40,7 134 1598,0 1603,3 5,3 446,5 447,1 0,61 1625,9 1628,1 2,23

Intermediazione monetaria e finanziaria 1491,1 1493,1 2,07 11,6 11,6 16 830,8 832,0 1,2 7,5 7,5 0,01 301,4 301,9 0,47

Informatica, ricerca, altre attività 2146,8 2150,8 3,93 39,5 39,6 72 1210,5 1212,7 2,2 198,6 199,0 0,38 297,1 297,7 0,57 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0 1973,1 1973,1 0,0 0,0 0,0 0,00 37,2 37,2 0,00

Istruzione 2576,8 2577,9 1,14 65,1 65,1 29 2329,8 2330,9 1,0 0,0 0,0 0,00 6,0 6,0 0,00

Sanità e altri servizi sociali 2936,3 2936,4 0,04 38,7 38,7 1 1376,9 1376,9 0,0 3,2 3,2 0,00 6,6 6,6 0,00

Altri servizi pubblici, sociali e personali 1540,5 1541,0 0,50 37,3 37,3 12 886,5 886,8 0,3 25,5 25,5 0,01 76,9 76,9 0,03

Attività immobiliari e noleggio 3578,6 3580,5 1,87 7,3 7,3 4 3204,0 3205,7 1,7 9,1 9,1 0,00 16,9 16,9 0,01

TOTALE 37624,9 37716,0 91,12 605,8 607,1 1282 22324,8 22369,0 44,2 3622,7 3626,9 4,20 11984,7 12001,3 16,66

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 206

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 22 - Valutazione Effetti Spese POP Calabria 1994/1999 - Asse turismo - Media Pagato 1994-1999 Dati in valore espressi in milioni di euro                        

  Produzione Unità di lavoro Valore aggiunto Importazioni dal resto del mondo Importazioni dal resto d'Italia

  Prima Dopo IncrementoPrima (in

migliaia di unità)

Dopo (in migliaia di unità)

Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento

Agricoltura, caccia e silvicoltura 1893,2 1893,3 0,04 100,3 100,3 2 1429,2 1429,2 0,0 147,2 147,2 0,01 326,6 326,6 0,02

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0 8,9 8,9 0,0 19,0 19,0 0,00 24,9 24,9 0,00

Estrazione di minerali energetici 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,0 129,2 129,3 0,04 43,8 43,8 0,01

Estrazione di minerali non energetici 92,4 92,5 0,17 0,8 0,8 2 43,9 43,9 0,1 15,4 15,4 0,06 24,5 24,6 0,09

Alimentari,bevande e tabacco 1523,4 1523,4 0,01 10,6 10,6 0 418,2 418,2 0,0 358,0 358,1 0,01 1711,9 1712,0 0,04

Tessili ed abbigliamento 311,8 311,8 0,00 5,0 5,0 0 103,5 103,5 0,0 159,3 159,3 0,01 697,8 697,9 0,03

Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0 9,8 9,8 0,0 46,3 46,3 0,00 203,6 203,6 0,00

Legno e dei prodotti in legno 266,4 269,6 3,24 3,6 3,7 44 97,6 98,8 1,2 41,4 41,6 0,20 141,0 141,7 0,70

Carta, stampa ed editoria 174,2 174,2 0,02 1,9 1,9 0 60,6 60,6 0,0 41,5 41,5 0,02 509,7 509,9 0,26

Coke, raffinerie di petrolio 147,9 147,9 0,01 0,6 0,6 0 34,3 34,3 0,0 70,3 70,3 0,05 241,4 241,6 0,17

Prodotti chimici e di fibre sintetiche 329,1 329,1 0,04 1,5 1,5 0 100,4 100,4 0,0 238,0 238,1 0,09 754,7 755,0 0,30

Articoli in gomma e materie plastiche 75,3 75,3 0,05 1,6 1,6 1 28,1 28,1 0,0 55,7 55,8 0,08 209,0 209,3 0,31

Prodotti della lavor. minerali non metalliferi 520,6 522,0 1,34 6,2 6,2 16 184,5 185,0 0,5 42,7 42,9 0,18 430,5 432,3 1,86

Produzione di metallo e fabbric. prodotti in metallo 417,3 417,6 0,24 5,3 5,3 3 128,9 129,0 0,1 132,0 132,4 0,38 700,9 702,9 2,01

Macchine ed apparecchi meccanici 245,8 245,8 0,04 0,9 0,9 0 87,1 87,2 0,0 227,9 228,0 0,08 499,7 499,9 0,18 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 202,8 202,9 0,04 3,2 3,2 1 81,1 81,1 0,0 500,8 501,1 0,38 577,0 577,4 0,44

Mezzi di trasporto 90,1 90,1 0,00 2,3 2,3 0 46,3 46,3 0,0 562,5 562,6 0,08 453,5 453,6 0,07

Altre industrie manifatturiere 185,2 185,2 0,02 1,9 1,9 0 56,5 56,5 0,0 60,7 60,7 0,01 263,4 263,4 0,04 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1214,3 1214,6 0,34 3,7 3,7 1 617,9 618,1 0,2 0,0 0,0 0,00 118,0 118,1 0,05

Costruzioni 3583,7 3610,8 27,04 47,8 48,1 360 1538,2 1549,8 11,6 14,6 14,7 0,01 30,1 30,1 0,03

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 5204,7 5210,5 5,75 91,6 91,7 101 3135,4 3138,9 3,5 69,8 69,9 0,03 1651,4 1652,1 0,68

Alberghi e ristoranti 1278,0 1278,4 0,31 23,5 23,5 6 704,4 704,6 0,2 0,0 0,0 0,00 3,2 3,2 0,00

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2751,2 2758,4 7,17 40,5 40,6 106 1598,0 1602,2 4,2 446,5 446,9 0,39 1625,9 1627,3 1,42

Intermediazione monetaria e finanziaria 1491,1 1492,2 1,12 11,6 11,6 9 830,8 831,4 0,6 7,5 7,5 0,01 301,4 301,7 0,25

Informatica, ricerca, altre attività 2146,8 2149,0 2,15 39,5 39,6 40 1210,5 1211,7 1,2 198,6 198,8 0,21 297,1 297,4 0,31 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0 1973,1 1973,1 0,0 0,0 0,0 0,00 37,2 37,2 0,00

Istruzione 2576,8 2577,4 0,61 65,1 65,1 15 2329,8 2330,4 0,6 0,0 0,0 0,00 6,0 6,0 0,00

Sanità e altri servizi sociali 2936,3 2936,3 0,02 38,7 38,7 0 1376,9 1376,9 0,0 3,2 3,2 0,00 6,6 6,6 0,00

Altri servizi pubblici, sociali e personali 1540,5 1540,8 0,27 37,3 37,3 7 886,5 886,7 0,2 25,5 25,5 0,00 76,9 76,9 0,01

Attività immobiliari e noleggio 3578,6 3579,7 1,02 7,3 7,3 2 3204,0 3205,0 0,9 9,1 9,1 0,00 16,9 16,9 0,00TOTALE 37624,9 37676,0 51,09 605,8 606,5 716 22324,8 22349,8 25,0 3622,7 3625,1 2,34 11984,7 11994,0 9,30

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 207

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 23 – Confronto Valutazione Effetti Spese POP Calabria 1994/1999 - Asse turismo - Media 1994-1999Dati in valore espressi in milioni di euro            Programmato Pagato

  Produzione Unità di lavoro Produzione Unità di lavoro

  Prima Dopo IncrementoPrima (in

migliaia di unità)

Dopo (in migliaia di

unità)Incremento Prima Dopo Incremento

Prima (in migliaia di

unità)

Dopo (in migliaia di

unità)Incremento

Agricoltura, caccia e silvicoltura 1893,2 1893,3 0,11 100,3 100,3 6 1893,2 1893,3 0,04 100,3 100,3 2

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0

Estrazione di minerali energetici 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0

Estrazione di minerali non energetici 92,4 92,7 0,30 0,8 0,8 3 92,4 92,5 0,17 0,8 0,8 2

Alimentari,bevande e tabacco 1523,4 1523,4 0,02 10,6 10,6 0 1523,4 1523,4 0,01 10,6 10,6 0

Tessili ed abbigliamento 311,8 311,8 0,01 5,0 5,0 0 311,8 311,8 0,00 5,0 5,0 0

Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0

Legno e dei prodotti in legno 266,4 275,2 8,82 3,6 3,7 120 266,4 269,6 3,24 3,6 3,7 44

Carta, stampa ed editoria 174,2 174,2 0,04 1,9 1,9 0 174,2 174,2 0,02 1,9 1,9 0

Coke, raffinerie di petrolio 147,9 147,9 0,02 0,6 0,6 0 147,9 147,9 0,01 0,6 0,6 0

Prodotti chimici e di fibre sintetiche 329,1 329,1 0,08 1,5 1,5 0 329,1 329,1 0,04 1,5 1,5 0

Articoli in gomma e materie plastiche 75,3 75,3 0,09 1,6 1,6 2 75,3 75,3 0,05 1,6 1,6 1

Prodotti della lavor. minerali non metalliferi 520,6 522,9 2,32 6,2 6,2 28 520,6 522,0 1,34 6,2 6,2 16

Produzione di metallo e fabbric. prodotti in metallo 417,3 417,8 0,43 5,3 5,3 5 417,3 417,6 0,24 5,3 5,3 3

Macchine ed apparecchi meccanici 245,8 245,9 0,08 0,9 0,9 0 245,8 245,8 0,04 0,9 0,9 0 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 202,8 202,9 0,07 3,2 3,2 1 202,8 202,9 0,04 3,2 3,2 1

Mezzi di trasporto 90,1 90,1 0,00 2,3 2,3 0 90,1 90,1 0,00 2,3 2,3 0

Altre industrie manifatturiere 185,2 185,2 0,03 1,9 1,9 0 185,2 185,2 0,02 1,9 1,9 0 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1214,3 1214,9 0,65 3,7 3,7 2 1214,3 1214,6 0,34 3,7 3,7 1

Costruzioni 3583,7 3630,5 46,75 47,8 48,4 623 3583,7 3610,8 27,04 47,8 48,1 360

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 5204,7 5216,9 12,13 91,6 91,8 213 5204,7 5210,5 5,75 91,6 91,7 101

Alberghi e ristoranti 1278,0 1278,6 0,53 23,5 23,5 10 1278,0 1278,4 0,31 23,5 23,5 6

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2751,2 2760,3 9,11 40,5 40,7 134 2751,2 2758,4 7,17 40,5 40,6 106

Intermediazione monetaria e finanziaria 1491,1 1493,1 2,07 11,6 11,6 16 1491,1 1492,2 1,12 11,6 11,6 9

Informatica, ricerca, altre attività 2146,8 2150,8 3,93 39,5 39,6 72 2146,8 2149,0 2,15 39,5 39,6 40 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0

Istruzione 2576,8 2577,9 1,14 65,1 65,1 29 2576,8 2577,4 0,61 65,1 65,1 15

Sanità e altri servizi sociali 2936,3 2936,4 0,04 38,7 38,7 1 2936,3 2936,3 0,02 38,7 38,7 0

Altri servizi pubblici, sociali e personali 1540,5 1541,0 0,50 37,3 37,3 12 1540,5 1540,8 0,27 37,3 37,3 7

Attività immobiliari e noleggio 3578,6 3580,5 1,87 7,3 7,3 4 3578,6 3579,7 1,02 7,3 7,3 2

TOTALE 37624,9 37716,0 91,12 605,8 607,1 1282 37624,9 37676,0 51,09 605,8 606,5 716

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 208

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 24 – Asse Turismo – Programmato e Pagato 1999

Spese Programmate (euro) 1999 %Costruzioni 114.163.740 59%Commercio 32.092.501 17%Industria del legno 29.507.750 15%Istruzione 2.448.572 1%Trasporti e comunicazioni 14.335.998 7%Totale Misura Turismo 192.548.561 100%

Pagato (euro) 1999 %Costruzioni 17.717.741 56%Commercio 4.165.194 13%Industria del legno 2.802.812 9%Istruzione - 0%Trasporti e comunicazioni 6.907.058 22%Totale Misura Turismo 31.592.805 100%

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 209

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 25 - Valutazione Effetti Spese POP Calabria 1994/1999 - Asse turismo - Programmato 1999Dati in valore espressi in milioni di euro                        

  Produzione Unità di lavoro Valore aggiunto Importazioni dal resto del mondo Importazioni dal resto d'Italia

  Prima Dopo IncrementoPrima (in

migliaia di unità)

Dopo (in migliaia di unità)

Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento

Agricoltura, caccia e silvicoltura 1893,2 1893,6 0,41 100,3 100,3 22 1429,2 1429,5 0,3 147,2 147,3 0,09 326,6 326,8 0,20

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0 8,9 8,9 0,0 19,0 19,0 0,00 24,9 24,9 0,00

Estrazione di minerali energetici 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,0 129,2 129,4 0,19 43,8 43,9 0,07

Estrazione di minerali non energetici 92,4 93,2 0,84 0,8 0,9 8 43,9 44,3 0,4 15,4 15,7 0,27 24,5 25,0 0,44

Alimentari,bevande e tabacco 1523,4 1523,4 0,06 10,6 10,6 0 418,2 418,2 0,0 358,0 358,1 0,04 1711,9 1712,1 0,20

Tessili ed abbigliamento 311,8 311,8 0,02 5,0 5,0 0 103,5 103,5 0,0 159,3 159,3 0,03 697,8 698,0 0,15

Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0 9,8 9,8 0,0 46,3 46,3 0,00 203,6 203,7 0,02

Legno e dei prodotti in legno 266,4 301,0 34,61 3,6 4,1 470 97,6 110,3 12,7 41,4 43,1 1,66 141,0 146,7 5,67

Carta, stampa ed editoria 174,2 174,3 0,13 1,9 1,9 1 60,6 60,6 0,0 41,5 41,6 0,11 509,7 511,1 1,38

Coke, raffinerie di petrolio 147,9 148,0 0,06 0,6 0,6 0 34,3 34,3 0,0 70,3 70,5 0,23 241,4 242,2 0,79

Prodotti chimici e di fibre sintetiche 329,1 329,3 0,23 1,5 1,5 1 100,4 100,5 0,1 238,0 238,5 0,55 754,7 756,4 1,74

Articoli in gomma e materie plastiche 75,3 75,5 0,25 1,6 1,6 5 28,1 28,2 0,1 55,7 56,1 0,42 209,0 210,6 1,59

Prodotti della lavor. minerali non metalliferi 520,6 527,2 6,55 6,2 6,3 78 184,5 186,8 2,3 42,7 43,6 0,90 430,5 439,6 9,13

Produzione di metallo e fabbric. prodotti in metallo 417,3 418,6 1,24 5,3 5,3 16 128,9 129,3 0,4 132,0 133,9 1,93 700,9 711,1 10,24

Macchine ed apparecchi meccanici 245,8 246,0 0,23 0,9 0,9 1 87,1 87,2 0,1 227,9 228,3 0,42 499,7 500,6 0,92 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 202,8 203,0 0,21 3,2 3,2 3 81,1 81,2 0,1 500,8 502,6 1,87 577,0 579,1 2,15

Mezzi di trasporto 90,1 90,1 0,01 2,3 2,3 0 46,3 46,3 0,0 562,5 562,9 0,39 453,5 453,8 0,31

Altre industrie manifatturiere 185,2 185,3 0,11 1,9 1,9 1 56,5 56,6 0,0 60,7 60,8 0,06 263,4 263,7 0,25 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1214,3 1216,3 2,03 3,7 3,7 6 617,9 619,0 1,0 0,0 0,0 0,00 118,0 118,3 0,30

Costruzioni 3583,7 3714,7 130,98 47,8 49,5 1745 1538,2 1594,4 56,2 14,6 14,7 0,07 30,1 30,2 0,14

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 5204,7 5245,2 40,49 91,6 92,3 712 3135,4 3159,8 24,4 69,8 70,0 0,16 1651,4 1655,2 3,79

Alberghi e ristoranti 1278,0 1279,5 1,48 23,5 23,5 27 704,4 705,2 0,8 0,0 0,0 0,00 3,2 3,2 0,00

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2751,2 2769,1 17,82 40,5 40,8 262 1598,0 1608,4 10,4 446,5 448,1 1,58 1625,9 1631,7 5,76

Intermediazione monetaria e finanziaria 1491,1 1497,3 6,21 11,6 11,6 48 830,8 834,3 3,5 7,5 7,5 0,04 301,4 302,8 1,41

Informatica, ricerca, altre attività 2146,8 2158,6 11,70 39,5 39,8 216 1210,5 1217,1 6,6 198,6 199,7 1,13 297,1 298,8 1,69 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0 1973,1 1973,1 0,0 0,0 0,0 0,00 37,2 37,2 0,00

Istruzione 2576,8 2579,3 2,45 65,1 65,2 62 2329,8 2332,0 2,2 0,0 0,0 0,00 6,0 6,0 0,00

Sanità e altri servizi sociali 2936,3 2936,4 0,13 38,7 38,7 2 1376,9 1377,0 0,1 3,2 3,2 0,00 6,6 6,6 0,00

Altri servizi pubblici, sociali e personali 1540,5 1542,0 1,48 37,3 37,4 36 886,5 887,4 0,8 25,5 25,5 0,02 76,9 77,0 0,08

Attività immobiliari e noleggio 3578,6 3584,2 5,59 7,3 7,3 11 3204,0 3209,1 5,0 9,1 9,1 0,01 16,9 16,9 0,03TOTALE 37624,9 37890,2 265,32 605,8 609,5 3735 22324,8 22452,3 127,5 3622,7 3634,9 12,20 11984,7 12033,1 48,43

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 210

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 26 - Valutazione Effetti Spese POP Calabria 1994/1999 - Asse turismo - Pagato 1999Dati in valore espressi in milioni di euro                        

  Produzione Unità di lavoro Valore aggiunto Importazioni dal resto del mondo Importazioni dal resto d'Italia

  Prima Dopo IncrementoPrima (in

migliaia di unità)

Dopo (in migliaia di unità)

Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento

Agricoltura, caccia e silvicoltura 1893,2 1893,2 0,04 100,3 100,3 2 1429,2 1429,2 0,0 147,2 147,2 0,01 326,6 326,6 0,02

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0 8,9 8,9 0,0 19,0 19,0 0,00 24,9 24,9 0,00

Estrazione di minerali energetici 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,0 129,2 129,3 0,03 43,8 43,8 0,01

Estrazione di minerali non energetici 92,4 92,5 0,13 0,8 0,8 1 43,9 43,9 0,1 15,4 15,4 0,04 24,5 24,6 0,07

Alimentari,bevande e tabacco 1523,4 1523,4 0,01 10,6 10,6 0 418,2 418,2 0,0 358,0 358,1 0,01 1711,9 1711,9 0,03

Tessili ed abbigliamento 311,8 311,8 0,00 5,0 5,0 0 103,5 103,5 0,0 159,3 159,3 0,01 697,8 697,9 0,03

Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0 9,8 9,8 0,0 46,3 46,3 0,00 203,6 203,6 0,00

Legno e dei prodotti in legno 266,4 269,6 3,26 3,6 3,7 44 97,6 98,8 1,2 41,4 41,6 0,19 141,0 141,6 0,65

Carta, stampa ed editoria 174,2 174,2 0,02 1,9 1,9 0 60,6 60,6 0,0 41,5 41,5 0,02 509,7 509,9 0,23

Coke, raffinerie di petrolio 147,9 147,9 0,01 0,6 0,6 0 34,3 34,3 0,0 70,3 70,3 0,05 241,4 241,6 0,16

Prodotti chimici e di fibre sintetiche 329,1 329,1 0,03 1,5 1,5 0 100,4 100,4 0,0 238,0 238,0 0,08 754,7 754,9 0,24

Articoli in gomma e materie plastiche 75,3 75,3 0,04 1,6 1,6 1 28,1 28,1 0,0 55,7 55,7 0,07 209,0 209,2 0,26

Prodotti della lavor. minerali non metalliferi 520,6 521,6 1,01 6,2 6,2 12 184,5 184,9 0,4 42,7 42,8 0,14 430,5 431,9 1,41

Produzione di metallo e fabbric. prodotti in metallo 417,3 417,5 0,19 5,3 5,3 2 128,9 129,0 0,1 132,0 132,3 0,29 700,9 702,4 1,54

Macchine ed apparecchi meccanici 245,8 245,8 0,04 0,9 0,9 0 87,1 87,2 0,0 227,9 228,0 0,07 499,7 499,9 0,14 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 202,8 202,9 0,03 3,2 3,2 1 81,1 81,1 0,0 500,8 501,1 0,30 577,0 577,3 0,35

Mezzi di trasporto 90,1 90,1 0,00 2,3 2,3 0 46,3 46,3 0,0 562,5 562,6 0,08 453,5 453,6 0,07

Altre industrie manifatturiere 185,2 185,2 0,01 1,9 1,9 0 56,5 56,5 0,0 60,7 60,7 0,01 263,4 263,4 0,03 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1214,3 1214,6 0,30 3,7 3,7 1 617,9 618,1 0,2 0,0 0,0 0,00 118,0 118,1 0,04

Costruzioni 3583,7 3604,1 20,37 47,8 48,0 271 1538,2 1546,9 8,7 14,6 14,7 0,01 30,1 30,1 0,02

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 5204,7 5210,2 5,41 91,6 91,7 95 3135,4 3138,7 3,3 69,8 69,8 0,02 1651,4 1652,0 0,57

Alberghi e ristoranti 1278,0 1278,3 0,27 23,5 23,5 5 704,4 704,5 0,1 0,0 0,0 0,00 3,2 3,2 0,00

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2751,2 2759,2 7,92 40,5 40,6 117 1598,0 1602,6 4,6 446,5 446,9 0,38 1625,9 1627,3 1,40

Intermediazione monetaria e finanziaria 1491,1 1492,0 0,96 11,6 11,6 7 830,8 831,4 0,5 7,5 7,5 0,01 301,4 301,6 0,22

Informatica, ricerca, altre attività 2146,8 2148,7 1,85 39,5 39,6 34 1210,5 1211,5 1,0 198,6 198,8 0,18 297,1 297,4 0,27 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0 1973,1 1973,1 0,0 0,0 0,0 0,00 37,2 37,2 0,00

Istruzione 2576,8 2576,8 0,00 65,1 65,1 0 2329,8 2329,8 0,0 0,0 0,0 0,00 6,0 6,0 0,00

Sanità e altri servizi sociali 2936,3 2936,3 0,02 38,7 38,7 0 1376,9 1376,9 0,0 3,2 3,2 0,00 6,6 6,6 0,00

Altri servizi pubblici, sociali e personali 1540,5 1540,7 0,23 37,3 37,3 6 886,5 886,7 0,1 25,5 25,5 0,00 76,9 76,9 0,01

Attività immobiliari e noleggio 3578,6 3579,5 0,91 7,3 7,3 2 3204,0 3204,9 0,8 9,1 9,1 0,00 16,9 16,9 0,00

TOTALE 37624,9 37668,0 43,09 605,8 606,4 603 22324,8 22346,0 21,2 3622,7 3624,7 2,00 11984,7 11992,5 7,78

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 211

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 27 – Confronto Valutazione Effetti Spese POP Calabria 1994/1999 - Asse turismo - 1999Dati in valore espressi in milioni di euro            Programmato 1999 Pagato 1999

  Produzione Unità di lavoro Produzione Unità di lavoro

  Prima Dopo IncrementoPrima (in

migliaia di unità)

Dopo (in migliaia di

unità)Incremento Prima Dopo Incremento

Prima (in migliaia di

unità)

Dopo (in migliaia di

unità)Incremento

Agricoltura, caccia e silvicoltura 1893,2 1893,6 0,41 100,3 100,3 22 1893,2 1893,2 0,04 100,3 100,3 2

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0

Estrazione di minerali energetici 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0

Estrazione di minerali non energetici 92,4 93,2 0,84 0,8 0,9 8 92,4 92,5 0,13 0,8 0,8 1

Alimentari,bevande e tabacco 1523,4 1523,4 0,06 10,6 10,6 0 1523,4 1523,4 0,01 10,6 10,6 0

Tessili ed abbigliamento 311,8 311,8 0,02 5,0 5,0 0 311,8 311,8 0,00 5,0 5,0 0

Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0

Legno e dei prodotti in legno 266,4 301,0 34,61 3,6 4,1 470 266,4 269,6 3,26 3,6 3,7 44

Carta, stampa ed editoria 174,2 174,3 0,13 1,9 1,9 1 174,2 174,2 0,02 1,9 1,9 0

Coke, raffinerie di petrolio 147,9 148,0 0,06 0,6 0,6 0 147,9 147,9 0,01 0,6 0,6 0

Prodotti chimici e di fibre sintetiche 329,1 329,3 0,23 1,5 1,5 1 329,1 329,1 0,03 1,5 1,5 0

Articoli in gomma e materie plastiche 75,3 75,5 0,25 1,6 1,6 5 75,3 75,3 0,04 1,6 1,6 1

Prodotti della lavor. minerali non metalliferi 520,6 527,2 6,55 6,2 6,3 78 520,6 521,6 1,01 6,2 6,2 12

Produzione di metallo e fabbric. prodotti in metallo 417,3 418,6 1,24 5,3 5,3 16 417,3 417,5 0,19 5,3 5,3 2

Macchine ed apparecchi meccanici 245,8 246,0 0,23 0,9 0,9 1 245,8 245,8 0,04 0,9 0,9 0 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 202,8 203,0 0,21 3,2 3,2 3 202,8 202,9 0,03 3,2 3,2 1

Mezzi di trasporto 90,1 90,1 0,01 2,3 2,3 0 90,1 90,1 0,00 2,3 2,3 0

Altre industrie manifatturiere 185,2 185,3 0,11 1,9 1,9 1 185,2 185,2 0,01 1,9 1,9 0 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1214,3 1216,3 2,03 3,7 3,7 6 1214,3 1214,6 0,30 3,7 3,7 1

Costruzioni 3583,7 3714,7 130,98 47,8 49,5 1745 3583,7 3604,1 20,37 47,8 48,0 271

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 5204,7 5245,2 40,49 91,6 92,3 712 5204,7 5210,2 5,41 91,6 91,7 95

Alberghi e ristoranti 1278,0 1279,5 1,48 23,5 23,5 27 1278,0 1278,3 0,27 23,5 23,5 5

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2751,2 2769,1 17,82 40,5 40,8 262 2751,2 2759,2 7,92 40,5 40,6 117

Intermediazione monetaria e finanziaria 1491,1 1497,3 6,21 11,6 11,6 48 1491,1 1492,0 0,96 11,6 11,6 7

Informatica, ricerca, altre attività 2146,8 2158,6 11,70 39,5 39,8 216 2146,8 2148,7 1,85 39,5 39,6 34 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0

Istruzione 2576,8 2579,3 2,45 65,1 65,2 62 2576,8 2576,8 0,00 65,1 65,1 0

Sanità e altri servizi sociali 2936,3 2936,4 0,13 38,7 38,7 2 2936,3 2936,3 0,02 38,7 38,7 0

Altri servizi pubblici, sociali e personali 1540,5 1542,0 1,48 37,3 37,4 36 1540,5 1540,7 0,23 37,3 37,3 6

Attività immobiliari e noleggio 3578,6 3584,2 5,59 7,3 7,3 11 3578,6 3579,5 0,91 7,3 7,3 2

TOTALE 37624,9 37890,2 265,32 605,8 609,5 3735 37624,9 37668,0 43,09 605,8 606,4 603

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 212

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 28 – Misura 3.1 – Pagato 1994-99 e 1999.

Pagato (euro) Somma periodo 1994-99 Media periodo 1994-99 %Costruzioni 99.072.417 16.512.069 67%Commercio 36.568.397 6.094.733 25%Industria del legno 11.609.643 1.934.941 8%Totale Misura 3.1 147.250.457 24.541.743 100%

Pagato (euro) 1999 %Costruzioni 21.278.373 63%Commercio 9.579.536 28%Industria del legno 3.015.228 9%Totale Misura 3.1 33.873.136 100%

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 29 - Valutazione Effetti Spese POP Calabria 1994/1999 - Misura 3.1 - Totale Pagato 1994-99 Dati in valore espressi in milioni di euro                        

  Produzione Unità di lavoro Valore aggiunto Importazioni dal resto del mondo Importazioni dal resto d'Italia

  Prima Dopo IncrementoPrima (in

migliaia di unità)

Dopo (in migliaia di unità)

Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento

Agricoltura, caccia e silvicoltura 1893,2 1893,4 0,18 100,3 100,3 10 1429,2 1429,3 0,1 147,2 147,3 0,04 326,6 326,7 0,09

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0 8,9 8,9 0,0 19,0 19,0 0,00 24,9 24,9 0,00

Estrazione di minerali energetici 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,0 129,2 129,4 0,15 43,8 43,9 0,05

Estrazione di minerali non energetici 92,4 93,1 0,72 0,8 0,8 7 43,9 44,2 0,3 15,4 15,6 0,23 24,5 24,9 0,37

Alimentari,bevande e tabacco 1523,4 1523,4 0,04 10,6 10,6 0 418,2 418,2 0,0 358,0 358,1 0,03 1711,9 1712,0 0,14

Tessili ed abbigliamento 311,8 311,8 0,01 5,0 5,0 0 103,5 103,5 0,0 159,3 159,3 0,03 697,8 698,0 0,12

Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0 9,8 9,8 0,0 46,3 46,3 0,00 203,6 203,6 0,01

Legno e dei prodotti in legno 266,4 280,2 13,82 3,6 3,8 188 97,6 102,7 5,1 41,4 42,2 0,84 141,0 143,9 2,87

Carta, stampa ed editoria 174,2 174,3 0,10 1,9 1,9 1 60,6 60,6 0,0 41,5 41,6 0,09 509,7 510,8 1,10

Coke, raffinerie di petrolio 147,9 148,0 0,05 0,6 0,6 0 34,3 34,3 0,0 70,3 70,5 0,17 241,4 242,0 0,57

Prodotti chimici e di fibre sintetiche 329,1 329,2 0,17 1,5 1,5 1 100,4 100,5 0,1 238,0 238,4 0,40 754,7 755,9 1,27

Articoli in gomma e materie plastiche 75,3 75,4 0,19 1,6 1,6 4 28,1 28,2 0,1 55,7 56,0 0,33 209,0 210,2 1,22

Prodotti della lavor. minerali non metalliferi 520,6 526,2 5,60 6,2 6,3 67 184,5 186,5 2,0 42,7 43,4 0,77 430,5 438,3 7,81

Produzione di metallo e fabbric. prodotti in metallo 417,3 418,4 1,02 5,3 5,3 13 128,9 129,2 0,3 132,0 133,6 1,59 700,9 709,3 8,45

Macchine ed apparecchi meccanici 245,8 246,0 0,18 0,9 0,9 1 87,1 87,2 0,1 227,9 228,3 0,34 499,7 500,4 0,73 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 202,8 203,0 0,18 3,2 3,2 3 81,1 81,2 0,1 500,8 502,3 1,57 577,0 578,8 1,81

Mezzi di trasporto 90,1 90,1 0,01 2,3 2,3 0 46,3 46,3 0,0 562,5 562,8 0,31 453,5 453,8 0,25

Altre industrie manifatturiere 185,2 185,3 0,08 1,9 1,9 1 56,5 56,5 0,0 60,7 60,8 0,04 263,4 263,6 0,18 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1214,3 1215,7 1,44 3,7 3,7 4 617,9 618,7 0,7 0,0 0,0 0,00 118,0 118,2 0,21

Costruzioni 3583,7 3697,1 113,39 47,8 49,3 1511 1538,2 1586,8 48,7 14,6 14,7 0,06 30,1 30,2 0,12

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 5204,7 5247,9 43,13 91,6 92,3 759 3135,4 3161,4 26,0 69,8 69,9 0,12 1651,4 1654,3 2,84

Alberghi e ristoranti 1278,0 1279,2 1,14 23,5 23,5 21 704,4 705,0 0,6 0,0 0,0 0,00 3,2 3,2 0,00

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2751,2 2752,8 1,59 40,5 40,5 23 1598,0 1598,9 0,9 446,5 447,5 0,94 1625,9 1629,3 3,41

Intermediazione monetaria e finanziaria 1491,1 1496,0 4,95 11,6 11,6 39 830,8 833,6 2,8 7,5 7,5 0,03 301,4 302,5 1,12

Informatica, ricerca, altre attività 2146,8 2156,6 9,70 39,5 39,7 179 1210,5 1216,0 5,5 198,6 199,5 0,94 297,1 298,5 1,40 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0 1973,1 1973,1 0,0 0,0 0,0 0,00 37,2 37,2 0,00

Istruzione 2576,8 2576,8 0,00 65,1 65,1 0 2329,8 2329,8 0,0 0,0 0,0 0,00 6,0 6,0 0,00

Sanità e altri servizi sociali 2936,3 2936,4 0,11 38,7 38,7 1 1376,9 1377,0 0,1 3,2 3,2 0,00 6,6 6,6 0,00

Altri servizi pubblici, sociali e personali 1540,5 1541,7 1,21 37,3 37,4 29 886,5 887,2 0,7 25,5 25,5 0,02 76,9 77,0 0,06

Attività immobiliari e noleggio 3578,6 3583,5 4,82 7,3 7,3 10 3204,0 3208,4 4,3 9,1 9,1 0,01 16,9 16,9 0,02

TOTALE 37624,9 37828,7 203,85 605,8 608,6 2871 22324,8 22423,2 98,4 3622,7 3631,8 9,04 11984,7 12020,9 36,25

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 214

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 30 - Valutazione Effetti Spese POP Calabria 1994/1999 - Misura 3.1 - Media Pagato 1994-99 Dati in valore espressi in milioni di euro                    

  Produzione Unità di lavoro Valore aggiunto Importazioni dal resto del mondo Importazioni dal resto d'Italia

  Prima Dopo IncrementoPrima (in

migliaia di unità)

Dopo (in migliaia di unità)

Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento

Agricoltura, caccia e silvicoltura 1893,2 1893,2 0,01 100,3 100,3 1 1429,2 1429,2 0,0 147,2 147,2 0,00 326,6 326,6 0,01

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0 8,9 8,9 0,0 19,0 19,0 0,00 24,9 24,9 0,00

Estrazione di minerali energetici 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,0 129,2 129,2 0,02 43,8 43,8 0,01

Estrazione di minerali non energetici 92,4 92,5 0,12 0,8 0,8 1 43,9 43,9 0,1 15,4 15,4 0,04 24,5 24,6 0,06

Alimentari,bevande e tabacco 1523,4 1523,4 0,00 10,6 10,6 0 418,2 418,2 0,0 358,0 358,1 0,00 1711,9 1711,9 0,02

Tessili ed abbigliamento 311,8 311,8 0,00 5,0 5,0 0 103,5 103,5 0,0 159,3 159,3 0,00 697,8 697,9 0,02

Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0 9,8 9,8 0,0 46,3 46,3 0,00 203,6 203,6 0,00

Legno e dei prodotti in legno 266,4 267,1 0,67 3,6 3,6 9 97,6 97,8 0,2 41,4 41,5 0,07 141,0 141,2 0,25

Carta, stampa ed editoria 174,2 174,2 0,01 1,9 1,9 0 60,6 60,6 0,0 41,5 41,5 0,01 509,7 509,8 0,11

Coke, raffinerie di petrolio 147,9 147,9 0,00 0,6 0,6 0 34,3 34,3 0,0 70,3 70,3 0,02 241,4 241,5 0,06

Prodotti chimici e di fibre sintetiche 329,1 329,1 0,02 1,5 1,5 0 100,4 100,4 0,0 238,0 238,0 0,05 754,7 754,8 0,17

Articoli in gomma e materie plastiche 75,3 75,3 0,03 1,6 1,6 1 28,1 28,1 0,0 55,7 55,7 0,05 209,0 209,1 0,18

Prodotti della lavor. minerali non metalliferi 520,6 521,5 0,92 6,2 6,2 11 184,5 184,9 0,3 42,7 42,8 0,13 430,5 431,8 1,29

Produzione di metallo e fabbric. prodotti in metallo 417,3 417,5 0,16 5,3 5,3 2 128,9 129,0 0,1 132,0 132,3 0,25 700,9 702,2 1,34

Macchine ed apparecchi meccanici 245,8 245,8 0,03 0,9 0,9 0 87,1 87,2 0,0 227,9 228,0 0,05 499,7 499,8 0,11 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 202,8 202,9 0,03 3,2 3,2 0 81,1 81,1 0,0 500,8 501,0 0,24 577,0 577,3 0,27

Mezzi di trasporto 90,1 90,1 0,00 2,3 2,3 0 46,3 46,3 0,0 562,5 562,5 0,02 453,5 453,5 0,01

Altre industrie manifatturiere 185,2 185,2 0,01 1,9 1,9 0 56,5 56,5 0,0 60,7 60,7 0,00 263,4 263,4 0,02 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1214,3 1214,4 0,15 3,7 3,7 0 617,9 618,0 0,1 0,0 0,0 0,00 118,0 118,0 0,02

Costruzioni 3583,7 3602,6 18,85 47,8 48,0 251 1538,2 1546,3 8,1 14,6 14,7 0,01 30,1 30,1 0,02

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 5204,7 5207,0 2,26 91,6 91,6 40 3135,4 3136,8 1,4 69,8 69,8 0,02 1651,4 1651,8 0,36

Alberghi e ristoranti 1278,0 1278,2 0,15 23,5 23,5 3 704,4 704,5 0,1 0,0 0,0 0,00 3,2 3,2 0,00

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2751,2 2751,4 0,17 40,5 40,5 3 1598,0 1598,1 0,1 446,5 446,6 0,10 1625,9 1626,3 0,37

Intermediazione monetaria e finanziaria 1491,1 1491,6 0,56 11,6 11,6 4 830,8 831,1 0,3 7,5 7,5 0,00 301,4 301,5 0,13

Informatica, ricerca, altre attività 2146,8 2147,9 1,07 39,5 39,6 20 1210,5 1211,1 0,6 198,6 198,7 0,10 297,1 297,3 0,15 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0 1973,1 1973,1 0,0 0,0 0,0 0,00 37,2 37,2 0,00

Istruzione 2576,8 2576,8 0,00 65,1 65,1 0 2329,8 2329,8 0,0 0,0 0,0 0,00 6,0 6,0 0,00

Sanità e altri servizi sociali 2936,3 2936,3 0,01 38,7 38,7 0 1376,9 1376,9 0,0 3,2 3,2 0,00 6,6 6,6 0,00

Altri servizi pubblici, sociali e personali 1540,5 1540,6 0,13 37,3 37,3 3 886,5 886,6 0,1 25,5 25,5 0,00 76,9 76,9 0,01

Attività immobiliari e noleggio 3578,6 3579,1 0,43 7,3 7,3 1 3204,0 3204,4 0,4 9,1 9,1 0,00 16,9 16,9 0,00

TOTALE 37624,9 37650,7 25,82 605,8 606,1 350 22324,8 22336,6 11,8 3622,7 3623,9 1,20 11984,7 11989,7 4,99

Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS) 215

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria

Tabella 31 - Valutazione Effetti Spese POP Calabria 1994/1999 - Misura 3.1 - Pagato 1999Dati in valore espressi in milioni di euro                    

  Produzione Unità di lavoro Valore aggiunto Importazioni dal resto del mondo Importazioni dal resto d'Italia

  Prima Dopo IncrementoPrima (in

migliaia di unità)

Dopo (in migliaia di

unità)Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento Prima Dopo Incremento

Agricoltura, caccia e silvicoltura 1893,2 1893,3 0,05 100,3 100,3 2 1429,2 1429,2 0,0 147,2 147,2 0,01 326,6 326,6 0,02

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0 8,9 8,9 0,0 19,0 19,0 0,00 24,9 24,9 0,00

Estrazione di minerali energetici 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,0 129,2 129,3 0,03 43,8 43,8 0,01

Estrazione di minerali non energetici 92,4 92,5 0,16 0,8 0,8 1 43,9 43,9 0,1 15,4 15,4 0,05 24,5 24,6 0,08

Alimentari,bevande e tabacco 1523,4 1523,4 0,01 10,6 10,6 0 418,2 418,2 0,0 358,0 358,1 0,01 1711,9 1711,9 0,03

Tessili ed abbigliamento 311,8 311,8 0,00 5,0 5,0 0 103,5 103,5 0,0 159,3 159,3 0,01 697,8 697,9 0,03

Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0 9,8 9,8 0,0 46,3 46,3 0,00 203,6 203,6 0,00

Legno e dei prodotti in legno 266,4 269,9 3,52 3,6 3,7 48 97,6 98,9 1,3 41,4 41,6 0,21 141,0 141,7 0,72

Carta, stampa ed editoria 174,2 174,2 0,02 1,9 1,9 0 60,6 60,6 0,0 41,5 41,5 0,02 509,7 509,9 0,26

Coke, raffinerie di petrolio 147,9 147,9 0,01 0,6 0,6 0 34,3 34,3 0,0 70,3 70,3 0,04 241,4 241,6 0,13

Prodotti chimici e di fibre sintetiche 329,1 329,1 0,04 1,5 1,5 0 100,4 100,4 0,0 238,0 238,1 0,09 754,7 754,9 0,29

Articoli in gomma e materie plastiche 75,3 75,3 0,04 1,6 1,6 1 28,1 28,1 0,0 55,7 55,7 0,07 209,0 209,2 0,27

Prodotti della lavor. minerali non metalliferi 520,6 521,8 1,21 6,2 6,2 14 184,5 185,0 0,4 42,7 42,8 0,17 430,5 432,2 1,68

Produzione di metallo e fabbric. prodotti in metallo 417,3 417,6 0,22 5,3 5,3 3 128,9 129,0 0,1 132,0 132,4 0,35 700,9 702,7 1,84

Macchine ed apparecchi meccanici 245,8 245,8 0,04 0,9 0,9 0 87,1 87,2 0,0 227,9 228,0 0,07 499,7 499,9 0,16 Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 202,8 202,9 0,04 3,2 3,2 1 81,1 81,1 0,0 500,8 501,1 0,35 577,0 577,4 0,40

Mezzi di trasporto 90,1 90,1 0,00 2,3 2,3 0 46,3 46,3 0,0 562,5 562,6 0,08 453,5 453,6 0,06

Altre industrie manifatturiere 185,2 185,2 0,02 1,9 1,9 0 56,5 56,5 0,0 60,7 60,7 0,01 263,4 263,4 0,04 Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1214,3 1214,6 0,34 3,7 3,7 1 617,9 618,1 0,2 0,0 0,0 0,00 118,0 118,1 0,05

Costruzioni 3583,7 3608,1 24,37 47,8 48,1 325 1538,2 1548,6 10,5 14,6 14,7 0,01 30,1 30,1 0,03

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 5204,7 5215,9 11,11 91,6 91,8 195 3135,4 3142,1 6,7 69,8 69,9 0,03 1651,4 1652,1 0,66

Alberghi e ristoranti 1278,0 1278,3 0,26 23,5 23,5 5 704,4 704,5 0,1 0,0 0,0 0,00 3,2 3,2 0,00

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2751,2 2751,6 0,38 40,5 40,5 6 1598,0 1598,2 0,2 446,5 446,8 0,22 1625,9 1626,7 0,80

Intermediazione monetaria e finanziaria 1491,1 1492,2 1,16 11,6 11,6 9 830,8 831,5 0,6 7,5 7,5 0,01 301,4 301,7 0,26

Informatica, ricerca, altre attività 2146,8 2149,1 2,29 39,5 39,6 42 1210,5 1211,8 1,3 198,6 198,8 0,22 297,1 297,4 0,33 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0 1973,1 1973,1 0,0 0,0 0,0 0,00 37,2 37,2 0,00

Istruzione 2576,8 2576,8 0,00 65,1 65,1 0 2329,8 2329,8 0,0 0,0 0,0 0,00 6,0 6,0 0,00

Sanità e altri servizi sociali 2936,3 2936,3 0,03 38,7 38,7 0 1376,9 1376,9 0,0 3,2 3,2 0,00 6,6 6,6 0,00

Altri servizi pubblici, sociali e personali 1540,5 1540,8 0,29 37,3 37,3 7 886,5 886,7 0,2 25,5 25,5 0,00 76,9 76,9 0,01

Attività immobiliari e noleggio 3578,6 3579,8 1,17 7,3 7,3 2 3204,0 3205,1 1,0 9,1 9,1 0,00 16,9 16,9 0,01

TOTALE 37624,9 37671,6 46,77 605,8 606,4 664 22324,8 22347,6 22,8 3622,7 3624,8 2,06 11984,7 11992,9 8,19

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Tabella 32 – Confronto Valutazione Effetti Spese POP Calabria 1994/1999 - Misura 3.1 - PagatoDati in valore espressi in milioni di euro          

  1999 Totale periodo 1994-99 Media periodo 1994-99  Produzione Unità di lavoro Produzione Unità di lavoro Produzione Unità di lavoro

  Prima Dopo Incremento

Prima (in migliaia di

unità)

Dopo (in migliaia di unità)

Incremento Prima Dopo Increm

ento

Prima (in migliaia di unità)

Dopo (in migliaia di unità)

Incremento Prima Dopo Incre

mento

Prima (in migliaia di

unità)

Dopo (in migliaia di unità)

Incremento

Agricoltura, caccia e silvicoltura 1893,2 1893,3 0,05 100,3 100,3 2 1893,2 1893,4 0,18 100,3 100,3 10 1893,2 1893,2 0,01 100,3 100,3 1

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0 14,2 14,2 0,00 2,0 2,0 0

Estrazione di minerali energetici 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0 0,1 0,1 0,00 0,0 0,0 0

Estrazione di minerali non energetici 92,4 92,5 0,16 0,8 0,8 1 92,4 93,1 0,72 0,8 0,8 7 92,4 92,5 0,12 0,8 0,8 1

Alimentari,bevande e tabacco 1523,4 1523,4 0,01 10,6 10,6 0 1523,4 1523,4 0,04 10,6 10,6 0 1523,4 1523,4 0,00 10,6 10,6 0

Tessili ed abbigliamento 311,8 311,8 0,00 5,0 5,0 0 311,8 311,8 0,01 5,0 5,0 0 311,8 311,8 0,00 5,0 5,0 0

Concia, prodotti in cuoio, pelle e calzature 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0 37,5 37,5 0,00 0,5 0,5 0

Legno e dei prodotti in legno 266,4 269,9 3,52 3,6 3,7 48 266,4 280,2 13,82 3,6 3,8 188 266,4 267,1 0,67 3,6 3,6 9

Carta, stampa ed editoria 174,2 174,2 0,02 1,9 1,9 0 174,2 174,3 0,10 1,9 1,9 1 174,2 174,2 0,01 1,9 1,9 0

Coke, raffinerie di petrolio 147,9 147,9 0,01 0,6 0,6 0 147,9 148,0 0,05 0,6 0,6 0 147,9 147,9 0,00 0,6 0,6 0

Prodotti chimici e di fibre sintetiche 329,1 329,1 0,04 1,5 1,5 0 329,1 329,2 0,17 1,5 1,5 1 329,1 329,1 0,02 1,5 1,5 0

Articoli in gomma e materie plastiche 75,3 75,3 0,04 1,6 1,6 1 75,3 75,4 0,19 1,6 1,6 4 75,3 75,3 0,03 1,6 1,6 1

Prodotti della lavor. minerali non metalliferi 520,6 521,8 1,21 6,2 6,2 14 520,6 526,2 5,60 6,2 6,3 67 520,6 521,5 0,92 6,2 6,2 11

Produzione di metallo e fabbric. prodotti in metallo 417,3 417,6 0,22 5,3 5,3 3 417,3 418,4 1,02 5,3 5,3 13 417,3 417,5 0,16 5,3 5,3 2

Macchine ed apparecchi meccanici 245,8 245,8 0,04 0,9 0,9 0 245,8 246,0 0,18 0,9 0,9 1 245,8 245,8 0,03 0,9 0,9 0

Macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 202,8 202,9 0,04 3,2 3,2 1 202,8 203,0 0,18 3,2 3,2 3 202,8 202,9 0,03 3,2 3,2 0

Mezzi di trasporto 90,1 90,1 0,00 2,3 2,3 0 90,1 90,1 0,01 2,3 2,3 0 90,1 90,1 0,00 2,3 2,3 0

Altre industrie manifatturiere 185,2 185,2 0,02 1,9 1,9 0 185,2 185,3 0,08 1,9 1,9 1 185,2 185,2 0,01 1,9 1,9 0

Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas e acqua calda 1214,3 1214,6 0,34 3,7 3,7 1 1214,3 1215,7 1,44 3,7 3,7 4 1214,3 1214,4 0,15 3,7 3,7 0

Costruzioni 3583,7 3608,1 24,37 47,8 48,1 325 3583,7 3697,1 113,39 47,8 49,3 1511 3583,7 3602,6 18,85 47,8 48,0 251

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazioni 5204,7 5215,9 11,11 91,6 91,8 195 5204,7 5247,9 43,13 91,6 92,3 759 5204,7 5207,0 2,26 91,6 91,6 40

Alberghi e ristoranti 1278,0 1278,3 0,26 23,5 23,5 5 1278,0 1279,2 1,14 23,5 23,5 21 1278,0 1278,2 0,15 23,5 23,5 3

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2751,2 2751,6 0,38 40,5 40,5 6 2751,2 2752,8 1,59 40,5 40,5 23 2751,2 2751,4 0,17 40,5 40,5 3

Intermediazione monetaria e finanziaria 1491,1 1492,2 1,16 11,6 11,6 9 1491,1 1496,0 4,95 11,6 11,6 39 1491,1 1491,6 0,56 11,6 11,6 4

Informatica, ricerca, altre attività 2146,8 2149,1 2,29 39,5 39,6 42 2146,8 2156,6 9,70 39,5 39,7 179 2146,8 2147,9 1,07 39,5 39,6 20

Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0 2795,4 2795,4 0,00 51,0 51,0 0

Istruzione 2576,8 2576,8 0,00 65,1 65,1 0 2576,8 2576,8 0,00 65,1 65,1 0 2576,8 2576,8 0,00 65,1 65,1 0

Sanità e altri servizi sociali 2936,3 2936,3 0,03 38,7 38,7 0 2936,3 2936,4 0,11 38,7 38,7 1 2936,3 2936,3 0,01 38,7 38,7 0

Altri servizi pubblici, sociali e personali 1540,5 1540,8 0,29 37,3 37,3 7 1540,5 1541,7 1,21 37,3 37,4 29 1540,5 1540,6 0,13 37,3 37,3 3

Attività immobiliari e noleggio 3578,6 3579,8 1,17 7,3 7,3 2 3578,6 3583,5 4,82 7,3 7,3 10 3578,6 3579,1 0,43 7,3 7,3 1

TOTALE 37624,9 37671,6 46,77 605,8 606,4 664 37624,9 37828,7 203,85 605,8 608,6 2871 37624,9 37650,7 25,82 605,8 606,1 350

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APPENDICE

Appendice A: Metodo di costruzione della matrice regionale

Il metodo di bilanciamento Gli approcci più utilizzati per le analisi di impatto a livello regionale sono due:

quello basato sull’utilizzo della tavola delle interdipendenze settoriali (o matrice input output) che presenta l’inconveniente che non esistono matrici calcolate a livello regionale, ma occorre rifarsi alla matrice nazionale;

quello basato sui modelli econometrici che risentono della ristretta gamma di dati disponibili a livello regionale.

Il modello utilizzato in questo lavoro segue il primo approccio in cui, utilizzando la matrice input output nazionale e la contabilità regionale, si riproporzionano i flussi contabili in modo tale da eliminare le discrepanze statistiche derivanti dall’assemblaggio dei diversi conti regionali: tale metodo viene chiamato bilanciamento delle Matrici di Contabilità Regionale (MCR); queste ultime costituiscono il punto di partenza per la costruzione delle tavole delle interdipendenze settoriali regionali.

La matrice della regione Calabria è stata costruita utilizzando il metodo di bilanciamento proposto da Stone, Champernowne e Meade (1942)24, in cui si assume che i flussi da riproporzionare siano soggetti a vincoli contabili e possano variare in base alle relative affidabilità in termini di precisione di stima. Si introduce, quindi, esplicitamente il concetto di varianza e covarianza associata al sistema di conti iniziali come determinante del processo di aggiustamento. L’uso di tale metodo, però, pone seri problemi quando la quantità di dati da manipolare eccede uno specifico valore e richiede l’uso di sofisticate metodologie matematiche (Nicolardi, 2000)25.

La metodologia proposta dagli autori consiste nell’applicazione del metodo dei minimi quadrati generalizzato al seguente problema: dato un sistema di conti T (vettorizzazione t) soggetto a vincoli k secondo la matrice di aggregazione G:

k=G·t,[A1]

utilizzando il set di conti iniziale T(0) si avrà:k+ε=G·t(0)[A2]

in cui ε è il vettore dei residui contabili. Si assume, inoltre, che le stime iniziali T(0) siano non distorte e abbiano le seguenti caratteristiche:

t(1)=t(0)+ ε[A3]

E(ε)=0[A4]

Stone et al. partono dalla considerazione che il livello di significatività di ciascuna stima in t è generalmente differente; quindi, nel processo di bilanciamento le stime meno attendibili devono essere “aggiustate” in misura maggiore rispetto a quelle più attendibili. Per questo motivo viene utilizzata la matrice di varianza e covarianza dei residui V:

E(ε εt)=V[A5]

Applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati si ottiene una stima del vettore t*(1) che soddisfa i vincoli contabili (A1) ed è il più vicino possibile ai dati effettivi

t(1).

24 Stone, Champernowne e Meade (1942), “The Precision of National Income Estimates”, The Review of Economics studies, n. IX.25 Nicolardi (2000), “Balancing large accounting systems: an application to the 1992 Italian I-O Table”, mimeo.

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Lo stimatore che produce tale stima è il seguente:.

[A6]Si dimostra che tale stimatore è BLUE e la sua varianza è data da:

.[A7]

Un problema che sorge con l’utilizzo di questo metodo consiste nel definire la matrice V che determina, per ciascun flusso in T(0), il range di aggiustamento. Solitamente, essa assume forma diagonale, e ciò implica che le stime iniziali provengano da fonti indipendenti. La condizione di non diagonalità si verifica se si suppone che le stime iniziali provengano da fonti autoregressive o interdipendenti. Nel primo caso, la matrice V conterrà negli elementi non diagonali il coefficiente di autocorrelazione del primo ordine.

Un semplice modo per determinare V è dare al valore in t un peso compreso tra 0 e 1, attribuendo ad esso il significato di affidabilità di ciascuna identità, e moltiplicare ciascun elemento di t per il suo peso: in questo modo, se associamo il valore 0 ai dati affidabili e il valore 1 a quelli non affidabili e valori intermedi ai restanti dati secondo il grado di affidabilità dei diversi aggregati, il sistema di bilanciamento non cambierà i valori che hanno un peso pari a 0, varierà gli altri elementi in t in base al valore del loro peso e considererà i valori con peso 1 “in modo residuo”.

Il complesso di identità secondo l’equazione di Stone et al. può essere scritto come: Gt(0)=ε.

[A8]Se h è il numero di identità, allora t(0) è la matrice di stime vettorializzate di dimensione h2

e G è la matrice dei coefficienti di aggregazione rispetto ai vincoli provinciali di dimensione [h;h2].

Per la determinazione della matrice di varianza e covarianza è necessario considerare un ordinamento delle affidabilità in base alle caratteristiche numeriche e costruttive dei dati iniziali. Il modello di assegnazione elaborato per la matrice della Calabria comprende fattori nazionali e fattori specificamente regionali. I fattori nazionali considerano la distanza fra il vincolo nazionale e la somma per regioni della stima iniziale e l’eterogeneità stimata a livello nazionale delle componenti più disaggregate di una variabile rispetto al dato più aggregato. I fattori regionali, invece, riguardano l’esaustività e la significatività della stima iniziale derivata da fonte regionale in termini di unità regionali e grado di differenziazione del comportamento delle unità regionali non incluse nella stima iniziale, l’effetto di variabili specifiche regionali che possono aumentare o diminuire l’effetto di regionalizzazione, la presenza di specificità regionali desunte da qualche proxy variabile dei fenomeni che tendono a diversificare il comportamento di una regione, la dimensione economica relativa della regione, ponendo l’affidabilità delle stime iniziali in relazione inversa rispetto all’ampiezza economica della regione.

Un contributo sostanziale nello sviluppo di tale metodo è fornito da Byron (1977,1978)26, secondo cui lo stimatore t*(1) può essere visto come una soluzione di minimizzazione vincolata di una funzione di perdita di tipo quadratica27. Il modello sviluppato da Byron ha permesso di superare le difficoltà computazionali derivanti

26 Byron R. P. (1977), “Estimation and Inference for Large Econometric Systems”, Econometrica, vol. 45.Byron R. P. (1978), “The Estimation of Large Social Accounting Matrices”, Journal of the Royal Statistical Society, series A, Part 3.27 La funzione di perdita quadratica è del tipo:

dove θ indica la perdita quadratica e λ è il vettore dei moltiplicatori di Lagrange.

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dall’utilizzo della procedura di Stone et al. Byron, per risolvere questo problema, propose il metodo del gradiente coniugato per giungere alla stima dei moltiplicatori di Lagrange, attraverso il sistema di equazioni lineari:

.[A9]

Poiché GVG’ è simmetrica definita positiva, il metodo del gradiente coniugato permette di ottenere facilmente le soluzioni dei coefficienti λ.

Le stime dei conti inizialiGli scambi intermedi vengono stimati attraverso la regionalizzazione delle matrice

dei coefficienti di spesa della tavola nazionale utilizzando la composizione degli addetti derivante dal Censimento delle Attività produttive del 1991. Il procedimento di regionalizzazione viene eseguito tramite industry-mix28, in modo tale da cogliere la specificità regionale legata alla specializzazione settoriale. L’aggregazione tramite industry-mix è avvenuta secondo la seguente formula:

[A10]in cui ns(j) è il numero di branche secondo la RR92 della j-esima branca relativa alla classificazione RR2929, QD è l’industry-mix della r-esima regione della branca j-esima secondo la classificazione RR29 corretto per la quota delle Unità di Lavoro della branca RR92 componente la relativa branca RR29. Una causa di difformità fra i coefficienti tecnici regionali e nazionali è legata ad una diversità della tecnologia causata da una diseguale composizione operai/impiegati tale da inficiare i valori assoluti e relativi della colonna dei costi intermedi. Si è, quindi, introdotto un nuovo livello di valutazione dell’affidabilità relativa, pari alla distanza assoluta del grado di operaizzazione. La varianza del flusso dall’industria i all’industria j di tale conto sarà la somma della varianza dei coefficienti di spesa e della varianza della stima iniziale della produzione al costo dei fattori della branca j-esima che a sua volta è uguale alla somma della varianza del valore aggiunto al costo dei fattori e della varianza dei coefficienti di input intermedio.

Per la stima del valore aggiunto al costo dei fattori si procede aggregando le branche RR1430, nelle quali risulta suddiviso nella MCR, in maniera più coerente possibile con il SEC95 e riproporzionando il valore aggiunto regionale sul totale nazionale. Il valore aggiunto ripartito in 14 branche costituisce il vincolo a blocchi per la stima dei valori suddivisi in 29 branche, anch’esse riportate nella MCR. Non essendo il riproporzionamento e l’aggregazione RR14 pienamente soddisfacenti si è assegnato a tali valori una affidabilità diversa da 0, sia pur minima. Il procedimento relativo alla stima dei flussi del valore aggiunto si basa su una procedura di riporto all’universo regionale del valore aggiunto per addetto desunto dall’Indagine sul valore aggiunto per le imprese aventi più di 20 addetti, e corretto, di seguito, al fine di tener conto dell’effetto dimensionale delle imprese al di sotto dei 20 addetti.

La stima iniziale degli aggregati relativi alle Imposte Indirette ed ai Contributi alla produzione viene effettuata in base ai dati presenti nella tavola nazionale con alcune

28 Con l’ipotesi di industry-mix si assume che le merci che costituiscono l’output di una industria richiedano tutte gli stessi input, mentre con l’ipotesi di product mix si assume che tutte le merci che costituiscono il mix di input varino nella stessa proporzione dell’output. In entrambi i casi, si ha che i fabbisogni di merci intermedie variano nella stessa proporzione dell’output.29 Le RR92 e RR29 sono classificazioni a 92 e 29 branche produttive derivate dalla Ateco 91.30 Si tratta di una classificazione in 14 branche derivata dalla classificazione Ateco 91.

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modifiche relative alle imposte indirette sulla produzione e all’IVA. Per quest’ultima si segue il metodo di localizzazione della base imponibile. In questo modo si ricava una distribuzione regionale della imposizione indiretta sulla produzione e sull’IVA, sulla domanda intermedia e finale e sulla stima iniziale della spesa per le famiglie. I Contributi alla produzione si ottengono con la regionalizzazione tramite industry mix del coefficiente di contributi sulla produzione in rapporto alla produzione al costo dei fattori ricavata dalla tavola nazionale. Analogo procedimento si segue per le imposte sulle importazioni estere, calcolate utilizzando i coefficienti di imposizione sulle importazioni estere ottenuti dalla tavola nazionale e moltiplicati per la stima iniziale delle importazioni estere.

Per quanto riguarda quest’ultimo aggregato, l’ISTAT fornisce le stime dei flussi di import estero di beni affluiti nelle varie regioni ed i debiti e crediti nell’interscambio di servizi, ma questi dati presentano un problema di significatività. Infatti, essi risultano localizzati nel territorio principalmente in funzione del ruolo di commercializzazione e/o del grado di multilocalizzazione della regione. In questo modo, risulta che le regioni che importano la maggior parte dei beni sono quelle con nodi portuali o aeroportuali o con sedi di imprese multilocalizzate come Lazio e Lombardia. Per questo motivo, sono state utilizzate, come stime iniziali, dati basati sui coefficienti di importazione sulla domanda totale interna desunti dalla tavola nazionale e moltiplicati per la stima iniziale della domanda totale interna regionale. Le varianze associate a tali dati sono risultanti dalla varianza della domanda totale interna settoriale e da un indicatore di affidabilità calcolato sul grado di eterogeneità dell’import estero delle RR29 branche in base ai RR92 settori.

Il calcolo dei Margini commerciali e di trasporto viene svolto ripartendo i corrispondenti dati desunti dalla tavola nazionale in base alla stima iniziale della domanda totale regionale settoriale. Anche in questo caso le varianze associate a tali flussi sono collegate alla domanda totale interna settoriale, eccetto che per le branche del commercio e dei trasporti per le quali la varianza associata ai valori negativi dei margini è collegata a quella della stima iniziale della produzione.

Per la variabile importazioni nette interregionali, non disponendo di alcuna stima a livello regionale e nazionale, è stato effettuato un bilanciamento della differenza esistente tra la stima iniziale della domanda totale interna e la stima preliminare della produzione settoriale. Si ottengono, quindi, delle MCR bilanciate settorialmente, ma che registrano significativi residui contabili nel consolidamento interregionale settoriale rispetto al vincolo nazionale e nei totali regionali delle importazioni nette interregionali, misurate in maniera indipendente come differenza fra il saldo interregionale complessivo fornito dall’ISTAT e le importazioni nette dall’estero di beni e servizi. La varianza è stata stimata considerando la somma delle varianze delle componenti del saldo interregionale.

La stima iniziale della Spesa delle Famiglie viene ricavata armonizzando le stime SEC75, disponibili per questa variabile e suddivise nelle 9 funzioni di consumo finale delle famiglie a livello regionale, con quelle SEC95 disponibili a livello nazionale e suddivise in 39 funzioni. Ciò comporta alcuni aggiustamenti dovuti a problemi di riclassificazione di alcune voci di spesa. La stima iniziale si effettua, quindi, ricorrendo alla Matrice ponte dei consumi della tavola nazionale che permette di risalire dalle funzioni di spesa alle branche produttrici. Essendo tale conto basato su una matrice ponte sia nel caso del turismo sia in quello della composizione regionale delle funzioni spesa, si è preferito considerare tre distinte sorgenti di imprecisione per branca produttrice (grado di esposizione ai consumi turistici misurato a livello nazionale) e funzione di spesa (grado di eterogeneità delle 9 funzioni di spesa in termini delle 39 voci di spesa delle famiglie misurato a livello

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nazionale e peso dei consumi turistici in ogni regione). La varianza relativa ai flussi di tale conto sarà quindi una combinazione lineare delle tre fonti di inaffidabilità.

Analogamente, per la spesa delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni Sociali Private, si riproporziona il dato regionale SEC75 al totale nazionale. Per l’attribuzione alle branche produttrici l’IRPET ha aggiornato la classificazione della matrice ponte esistente che distribuiva le 7 voci di spesa in 4 branche di servizi non vendibili, integrandola con le informazioni ricavate dalla tavola nazionale. Tale conto registra un aumento di inaffidabilità esclusivamente in corrispondenza delle branche che sono state più soggette alla revisione del SEC95 ossia Salute e Istruzione.

La variabile Investimenti Lordi viene stimata a livello regionale dai valori del SEC75 riproporzionati sui dati nazionali. Nella ripartizione dei beni d’investimento in branche produttrici nel caso di Altri Beni, non avendo a disposizione dati regionali, è stata utilizzata la ripartizione desumibile dalla tavola nazionale. Tale forzatura si ripercuote anche nell’assegnazione delle affidabilità che, in mancanza di ulteriori dati regionali, si è basata, in particolare, sul grado di eterogeneità, calcolato a livello nazionale, della tipologia di investimento Altri Beni rispetto alle voci che la compongono nei conti economici, ossia prodotti agricoli, macchine, mezzi di trasporto, beni immateriali e altri beni. Un simile procedimento viene eseguito per la variabile Variazione delle Scorte.

Le esportazioni estere vengono distinte in esportazioni in beni e servizi. Infatti, mentre le esportazioni in beni, ricavabili utilizzando il dato ISTAT riportato nell’archivio COEWEB, presentano un’alta affidabilità, le esportazioni in servizi sono stimati utilizzando il dato su debiti e crediti forniti dall’ISTAT a livello regionale per il settore delle comunicazioni e la branca dei servizi alle imprese. Per le restanti branche dei servizi è stato ripartito il corrispondente dato presente nella tavola nazionale, in modo tale che il dato regionale derivante sia funzione del quoziente di localizzazione visto come proxy della produttività e quindi di maggiore competitività e maggiore probabilità di esportare all’estero. L’affidabilità delle branche dei servizi sono state assegnate in maniera soggettiva.

Le affidabilità nel processo di bilanciamento e le tavole a prezzi depart-usineLa procedura di Stone et al prevede accanto alle stime iniziali la relativa matrice di varianza e covarianza, che può essere ottenuta in maniera soggettiva tramite opportuni indici di affidabilità o in maniera oggettiva con varianza collegata alle stime campionarie. E’ però possibile che tale matrice contenga stime della varianza non coerenti in termini relativi o errate che impediscano all’algoritmo di convergere o forniscano risultati economicamente non plausibili. Per rendere le correzioni delle varianze relative più facilmente eseguibili, si considera la seguente formula: (5) .

Le affidabilità diverse da zero, quindi, vengono suddivise in 10 modalità, che corrispondono ai decili ed ai quali vengono assegnati valori da 1 a 10, portando, quindi, le classi di affidabilità da 0 (affidabilità massima) a 10 (inaffidabilità massima). In questo modo, la procedura di bilanciamento diventa più agevole.

Infine, l’ultimo passo nella costruzione della tavola regionale prevede il passaggio dai prezzi di mercato ai prezzi depart-usine, che può essere effettuato secondo tre modalità. Il primo metodo stima, tramite indagini dirette margini commerciali e di trasporto per scambi intermedi e domanda finale, così da permettere un bilanciamento simultaneo della tavola regionale a prezzi di mercato e a prezzi depart-usine. Il secondo metodo prevede il

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bilanciamento tramite rAs31 della matrice a prezzi depart-usine partendo dalla stessa matrice a prezzi di mercato. I vincoli di colonna sono forniti dal totale dei costi intermedi e dagli aggregati di domanda finale mentre quelli di riga dalle risorse al netto dei margini pagati. Infine, il terzo metodo prevede lo scorporo per riga dei margini commerciali e di trasporto dai flussi ai prezzi di mercato e l’attribuzione del totale per colonna dei margini scorporati alle righe del Commercio e dei Trasporti. Per lo scorporo si utilizza, per l’ i-esima branca, il rapporto tra risorse complessive e risorse al netto dei margini, stimando, in tal modo, lo scorporo medio da applicare a tutti gli impieghi intermedi della i-esima branca, mentre l’attribuzione dei margini scorporati al Commercio ed ai Trasporti avviene in base alla quota detenuta da ciascuno di essi sul totale dei margini pagati dalla branca i-esima.

31 Il metodo rAs consiste, dati i vincoli marginali di un set di conti da bilanciare T(0), nel trovare due correttori, indicati con r e s, per ciascuna riga e colonna, tali che possano produrre il nuovo set di conti bilanciati T(1). L’aggiustamento è funzione lineare della discrepanza tra i vincoli e i totali di riga e di colonna risultanti da T(0). Il metodo rAs, quindi, può essere visto come la soluzione di un problema di minimizzazione della distanza fra il set di conti da bilanciare T(0) e quello bilanciato T(1).

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Appendice B: La derivazione della forma ridotta del modello uniregionale

Il modello I/0 può essere rappresentato dalle seguenti relazioni strutturali [B1]

[B2][B3][B4][B5][B6][B7][B8][B9][B10]

Partendo dall’uguaglianza [B1] tra risorse ed impieghi, sostituendo e sviluppando, si ottiene:

Tale sistema può essere risolto nell’incognita x se il vettore della domanda finale e delle esportazioni sono considerati esogeni. Infatti, tenendo presente solo il membro di destra:

semplificando rispetto a si ha:

Mettendo in evidenza si ottiene:

Riprendendo il membro di sinistra e spostando a destra si ha:

e dopo alcuni passaggi algebrici

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si arriva all’espressione:

moltiplicando ambedue i membri in parentesi graffa per –1

si ricava la seguente forma ridotta:

[B11]dove, T rappresenta la matrice dei coefficienti di scambio intra-regionale definita come:

[B12]Ponendo:

la forma ridotta diventa:

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