[CAMPANIA - VI] ECI SUD/06 12/11/07 · blica Res-Swg su un campione di 2.400 italiani dietro...

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«A l fine di ave- re servizi mi- gliori, quale tassa paghe- rebbe più vo- lentieri?». Rispondendo a que- sta domanda, posta nell’ambi- to di un sondaggio svolto da Pu- blica Res-Swg su un campione di 2.400 italiani dietro commis- sione dell’Istituto per la finanza e l’economia locale (Ifel) e del- l’Associazione dei Comuni (An- ci), la maggioranza degli inter- pellati ha indicato la tassa sui ri- fiuti, che in campo nazionale raggiunge quota 37 per cento. In Campania e in Puglia, inve- ce, si sale al 41 per cento, con punte del 42 a Caserta e Avelli- no. Per il problema rifiuti, per motivi lapalissiani, c’è una sen- sibilità maggiore nelle nostre re- gioni. Seguono l’Irpef, poi Iva, Ici, canone Rai e accisa sulla benzina in una graduatoria ana- loga a quella nazionale. Le tasse «più giuste» — Ir- pef e tassa sui rifiuti risultano anche le tasse o imposte «più giuste», quelle che «dovrebbe- ro essere pagate da tutti», in Campania e in Puglia come nel- la media nazionale. Il canone Rai, al contrario, andrebbe abo- lito: lo sostengono il 39 per cen- to degli intervistati sul territo- rio italiano, ma anche il 36 per cento in Campania e il 37 in Pu- glia. C’è disaccordo sulle altre tasse e imposte «meno apprez- zate», cioè da cancellare. I risul- tati nazionali indicano nll’ordi- ne: Ici, accisa sulla benzina, Iva, tassa sui rifiuti e Irpef. E quelli registrati in Puglia sono omogenei, anche nei valori di chi risponde «non saprei». I cit- tadini campani sanno benissi- mo, invece, che pagano l’accisa sulla benzina più alta d’Italia: infatti, il 23 per cento ne propo- ne l’abolizione, alla pari con l’Ici, che pure è a livelli molto elevati in parecchi Comuni. L’indagine non presenta i ri- sultati nazionali alla domanda su quale tassa o imposta è ne- cessario ridurre, ma i dati locali rafforzano quelli della domanda sulla tassa da abolire. In Campa- nia risulta forte l’esigenza di ta- gliare l’accisa sulla benzina, indi- cata dal 24 per cento degli inter- vistati (con una punte del 26 a Sa- lerno), seguita dall’Irpef e dal- l’Ici. In Puglia risalta la richiesta di ridurre innanzitutto l’Ici, chia- mata in causa dal 25 per cento degli interpellati; poi l’accisa sul- la benzina (20 per cento) e l’Ir- pef (19). Il sondaggio cerca anche di chiarire di quali soggetti istitu- zionali i cittadini si fidino di più, e in quest’ambito sia la Campa- nia che la Puglia danno risposte difformi dalle medie nazionali. Alla domanda «Allo scopo di ave- re maggiori servizi e servizi mi- gliori a chi pagherebbe più vo- lentieri le tasse?» il 54 per cento degli italiani intervistati hanno risposto indicando il Comune, il 21 per cento ha scelto lo Stato, il 17 la Regione e l’8 la Provincia. In Campania e in Puglia salgono le percentuali dei Comuni, ri- spettivamente 59 e 56, e dello Stato, 31 e 30, e crollano quelle delle Regioni, 6 per cento in Campania e 9 in Puglia, e delle Province, ferme rispettivamente al 4 e al 5 per cento. Regioni bocciate — «In linea le risposte alla domanda «Da quale soggetto istituzionale si sentirebbe più tutelato?». Ma in questo caso in Puglia si rafforza ulteriormente la posizione dei Comuni e in Campania quella dello Stato, mentre è confermata la scarsa fiducia nelle Regioni e nelle Province. Coerenti anche gli esiti di un’altra domanda: «Da quale soggetto istituzionali vorrebbe ri- cevere i servizi inerenti la sanità, la sicurezza e l’istruzione?». Sia in Campania che in Puglia la ri- sposta prevalente è «Lo Stato». In effetti i servizi sanitari sono af- fidati alle Regioni, bocciate di nuovo, mentre le Province sono pressoché ignorate. I cittadini sembrano riporre una certa fiducia negli enti loca- li e un terzo circa dei campani e dei pugliesi sostiene che sareb- be «corretto» che «tutte le tasse venissero applicate solo a livel- lo locale, dai Comuni». Ma mol- tissimi ritengono che l’Ici, impo- sta comunale sulla proprietà di una casa, non dovrebbe essere pagata sulla prima abitazione (59 per cento in Campania e 52 in Puglia). Tornando al miglioramento dei servizi sanitari e al rafforza- mento della sicurezza, questi so- no gli ambiti per i quali i cittadi- ni italiani si dicono disposti a pa- gare qualcosa di più. E forse sor- prende che in Campania i dati si- ano in linea con quelli nazionali, non soltanto sulla sicurezza. È addirittura un po’ inferiore la percentuale di coloro pronti a spendere di più pur di ottenere la «riduzione del traffico». Si fer- ma al 22 per cento, inoltre, la quota dei cittadini campani che «Non vuole pagare più tasse», contro una media nazionale del 24. Più decisi i pugliesi: 27 su cento di pagare più tasse non vo- gliono sentir parlare. Le tasse più odiate: accisa sulla benzina e Ici Industriali di Napoli, eletti Giustino, Maresca e Colella Mariano Giustino è stato elet- to vicepresidente del gruppo Pic- cola industria dell’Unione indu- striali di Napoli. Maurizio Mare- sca è stato invece eletto presiden- te della sezione Sistema moda dell’Unione industriali, appena costituita raggruppando le prece- denti sezioni tessile e abbiglia- mento, calzaturieri e conciatori. Rappresentante nella giunta del- l’Unione è Luigi Giamundo. Alla sezione Industria dell’arreda- mento e del legno, infine, Mauri- zio Colella è stato confermato presidente. Vice è Luigi Nusco, completano il direttivo i consi- glieri Raffaele Anastasio, Sergio Iavarone, Francesco Nusco e Raf- faele Senatore. Pd, Annamaria Parente nel vertice nazionale La napoletana Annamaria Pa- rente è stata chiamata da Walter Veltroni a far parte della segrete- ria nazionale del Partito demo- cratico. Responsabile nazionale del coordinamento donne della Cisl dal '95, 47 anni, sposata e madre di un bambino di sette an- ni, Annamaria Parente è laurea- ta in Filosofia. Legion d’Onore alla sindaca Iervolino La Francia ha insignito la sin- daca di Napoli Rosa Russo Iervo- lino dell’onorificenza di Ufficia- le de l’Ordre National de la Lé- gion d’Honneur per «rendere omaggio a una donna pubblica di primo piano, che si è partico- larmente distinta per la sua in- flessibilità nella lotta contro i fe- nomeni mafiosi e per le sue atti- vità in favore della famiglia e del- l’infanzia» . Cisl Napoli,Costagliola prima donna in segreteria Per la prima volta nella storia della Cisl provinciale di Napoli, una donna entra in segreteria. Si tratta di Carmen Costagliola, che lascia la guida del coordina- mento donne, per assumere il nuovo incarico. Insegnante di scuola materna, laureata in Pe- dagogia, Carmen Costagliola, che ha seguito un lungo percor- so formativo per dirigenti sinda- cali al Centro Studi di Firenze, vanta un curriculum di tutto ri- spetto nel sindacato scuola del- la Cisl. Come responsabile del Coordinamento donne provin- ciale, a Carmen Costagliola è su- bentrata Sara Chiaiuzzi. Uil Campania, Mario Sapio in segreteria come tesoriere Mario Sapio entra nella segreta- ria regionale della Uil Campania con la delega di tesoriere e ammi- nistratore del sindacato. Sapio, laureato in Scienze politiche e in Psicologia è tutt’oggi componen- te del comitato di indirizzo della facoltà di Lettere dell’Università di Salerno, ha lavorato per anni nella formazione ed è stato anche direttore generale dell’Erfap, En- te di formazione della Uil Campa- nia. Della segreteria regionale del- la Uil Campania, al vertice della quale c’è Anna Rea, fanno parte anche Fulvio Bartolo, Luciana del Fico, Giuseppe Ferrara, Davide Sarnataro e Giuseppe Stellano. Napoli, Giovanna Cassese direttrice dell’Accademia Per la prima volta una donna al vertice dell’Accademia di Bel- le Arti di Napoli. La professores- sa Giovanna Cassese è infatti la nuova direttrice della prestigiosa istituzione, il cui vertice non è mai stato affidato a una donna dal 1752, quando Carlo III di Bor- bone l'istituì. Aeronautica, Sergio Trovato alla Scuola di Caserta Il generale Stenio Vecchi ha la- sciato il comando della Scuola superiore dell’Aeronautica mili- tare di Caserta. Gli è subentrato il colonnello Sergio Trovato. Carabinieri, Annichiarico a capo del Nor di Lecce Il tenente Raffaele Annichiari- co è il nuovo comandante del Nu- cleo operativo e radiomobile (Nor) della compagnia dei Cara- binieri di Lecce. Annichiarico proviene da Benevento, dove ha ricoperto l’incarico di comandan- te di plotone e insegnante di ma- terie professionali presso la Scuo- la allievi carabinieri. Centro studi Aldo Moro, Malatesta eletto presidente Paolo Malatesta, 55 anni, è il nuovo presidente del Centro stu- di Aldo Moro di Castelvenere (Be- nevento). Malatesta, eletto alla unanimità dall’assemblea, succe- de al professore Ernesto Antonio Piazza, scomparso prematura- mente nello scorso luglio. Angelo Lomonaco «L e amministrazioni comunali sono vicine ai cittadini e hanno ac- cresciuto nel corso del tempo il loro peso nell’ambito delle politi- che pubbliche. All’interno della Pubblica amministrazione, infat- ti, sono i Comuni a esercitare l’importante ruolo dell’erogazione dei servizi alla persona, come l’assistenza agli anziani, ai disabili, agli immigrati e all'in- fanzia. Questo è il quadro che emerge dal Rapporto sull’economia locale, commissionato dall’Ifel ai ricercatori del Ref. In Campania, però, le cose non vanno esattamente in questo modo. Secondo il Rapporto Ifel, infatti, a cor- to di risorse a scapito del welfare, i Comuni della regione hanno aumentato la spesa sociale solo dell’1% nel periodo 2002-2005. Spesa sociale che am- monta a circa il 9% delle uscite correnti dei Comuni, pari a circa 73 euro per cittadino. I principali beneficiari della spesa sociale comunale sono famiglia e minori (16,8 euro pro capite), anziani (7,7 euro) e disabili (5,7 euro). Gli investimenti in asili nido ammontano a 12,8 euro pro capite. Di circa 1 milio- ne e 830 mila euro è la spesa per interventi e servizi sociali destinata agli immigrati regolari presenti in Campa- nia, pari allo 0,8% della spesa sociale totale. Nella regione quasi il 30% del totale degli investimenti pubblici in Campania è effettuato dai Comuni. I Comuni pugliesi, invece, nello stesso periodo hanno aumentato la spesa sociale del 12,6%. Il totale am- monta al 13% delle uscite correnti, circa 67 euro per cittadino, meno dunque della Campania. Anche in questo caso famiglia e minori sono i principali beneficiari (con un importo di 19,8 euro pro capite, superiore alla Campania); seguono anziani (7,6 eu- ro) e disabili (5). Più elevati gli investi- menti per asili nido (13,9 euro pro ca- pite). Molto più consistente la spesa destinata a interventi e servizi per gli immigrati regolari presenti in Puglia, superiore a 3 milioni e pari a circa il 2% della spesa sociale totale. In Pu- glia è anche più elevato che in Cam- pania il totale degli investimenti ef- fettuati dai Comuni, che sfiora il 45%. Sia la Campania sia la Puglia risul- tano al di sotto della media naziona- le per l’incidenza della spesa sociale sulla spesa corrente. La media italia- na è infatti del 16%, per 125 euro per cittadino, notevolmente superiore a quella registrata nelle nostre regioni. Sempre a livello nazionale, l'83% della spesa sociale effettuata dai Comuni è assorbita da famiglia e i minori (39% del totale), anziani (24%) e disabili (20%). Oltre il 40% della spesa per le famiglie e i minori è rappresentata dagli investimenti in asili nido, che nel- l’ultimo anno è aumentata del 16,4%. Il livello di copertura medio del servi- zio asili segna un netto punto di demarcazione sul territorio: è pari a circa l'80% al Nord e al Centro, ma scende al 63% nelle Isole e al 41% al Sud. Il Rapporto evidenzia, infine, che sono i Comuni a effettuare il 45% del- l'intera spesa per investimenti pubblici e il 65% della spesa per infrastruttu- re, configurandosi come braccio operativo della Pubblica amministrazione nel favorire lo sviluppo economico. Ma mentre il Nord ha un livello di dota- zione infrastrutturale superiore del 15% alla media nazionale (con picchi del 24% in Lombardia) il Centro supera la media italiana del 4,8%. Le regio- ni del Sud, invece, registrano un gap di circa il 12%, che in Campania rag- giunge il 20% circa. A. L. Lo studio La maggioranza dei cittadini pagherebbe una Tarsu più alta per avere servizi migliori. Sfiduciate le Regioni, bene i Comuni Fisco locale Rapporto Ifel Welfare, pochi fondi in campo Il Sud spende la metà del Nord Incidenza della spesa sociale sulla spesa corrente: municipi campani e pugliesi sotto la media nazionale sotto la lente Sondaggio Publica Res-Swg per l’Anci: ai campani invisa l’imposta sui carburanti. Per i pugliesi quella sulla casa DI ANGELO LOMONACO Il manager Mariano Giustino è stato eletto vicepresidente del gruppo Piccola industria dell’Unione industriali di Napoli La sindaca A Rosa Russo Iervolino l’onorificenza francese di Ufficiale de l’Ordre National de la Légion d’Honneur La sindacalista Carmen Costagliola entra nella segreteria provinciale di Napoli della Cisl. La prima volta di una donna Cambi di poltrone L’Irpef è considerato un balzello «giusto» Il canone Rai «va abolito immediatamente» Primo piano Bari Il Comune VI MEZZOGIORNO ECONOMIA LUNEDÌ 12 NOVEMBRE 2007

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«Al fine di ave-re servizi mi-gliori, qualetassa paghe-rebbe più vo-

lentieri?». Rispondendo a que-sta domanda, posta nell’ambi-to di un sondaggio svolto da Pu-blica Res-Swg su un campionedi 2.400 italiani dietro commis-sione dell’Istituto per la finanzae l’economia locale (Ifel) e del-l’Associazione dei Comuni (An-ci), la maggioranza degli inter-pellati ha indicato la tassa sui ri-fiuti, che in campo nazionaleraggiunge quota 37 per cento.In Campania e in Puglia, inve-ce, si sale al 41 per cento, conpunte del 42 a Caserta e Avelli-no. Per il problema rifiuti, permotivi lapalissiani, c’è una sen-sibilità maggiore nelle nostre re-gioni. Seguono l’Irpef, poi Iva,Ici, canone Rai e accisa sullabenzina in una graduatoria ana-loga a quella nazionale.

Le tasse «più giuste» — Ir-pef e tassa sui rifiuti risultanoanche le tasse o imposte «piùgiuste», quelle che «dovrebbe-

ro essere pagate da tutti», inCampania e in Puglia come nel-la media nazionale. Il canoneRai, al contrario, andrebbe abo-lito: lo sostengono il 39 per cen-to degli intervistati sul territo-rio italiano, ma anche il 36 percento in Campania e il 37 in Pu-glia. C’è disaccordo sulle altretasse e imposte «meno apprez-zate», cioè da cancellare. I risul-tati nazionali indicano nll’ordi-ne: Ici, accisa sulla benzina,Iva, tassa sui rifiuti e Irpef. Equelli registrati in Puglia sonoomogenei, anche nei valori dichi risponde «non saprei». I cit-tadini campani sanno benissi-mo, invece, che pagano l’accisasulla benzina più alta d’Italia:infatti, il 23 per cento ne propo-ne l’abolizione, alla pari conl’Ici, che pure è a livelli moltoelevati in parecchi Comuni.

L’indagine non presenta i ri-sultati nazionali alla domandasu quale tassa o imposta è ne-

cessario ridurre, ma i dati localirafforzano quelli della domandasulla tassa da abolire. In Campa-nia risulta forte l’esigenza di ta-gliare l’accisa sulla benzina, indi-cata dal 24 per cento degli inter-vistati (con una punte del 26 a Sa-lerno), seguita dall’Irpef e dal-l’Ici. In Puglia risalta la richiesta

di ridurre innanzitutto l’Ici, chia-mata in causa dal 25 per centodegli interpellati; poi l’accisa sul-la benzina (20 per cento) e l’Ir-pef (19).

Il sondaggio cerca anche dichiarire di quali soggetti istitu-zionali i cittadini si fidino di più,e in quest’ambito sia la Campa-

nia che la Puglia danno rispostedifformi dalle medie nazionali.Alla domanda «Allo scopo di ave-re maggiori servizi e servizi mi-gliori a chi pagherebbe più vo-lentieri le tasse?» il 54 per centodegli italiani intervistati hannorisposto indicando il Comune, il21 per cento ha scelto lo Stato, il17 la Regione e l’8 la Provincia.In Campania e in Puglia salgonole percentuali dei Comuni, ri-spettivamente 59 e 56, e delloStato, 31 e 30, e crollano quelledelle Regioni, 6 per cento inCampania e 9 in Puglia, e delleProvince, ferme rispettivamenteal 4 e al 5 per cento.

Regioni bocciate — «In lineale risposte alla domanda «Daquale soggetto istituzionale sisentirebbe più tutelato?». Ma inquesto caso in Puglia si rafforzaulteriormente la posizione deiComuni e in Campania quelladello Stato, mentre è confermatala scarsa fiducia nelle Regioni enelle Province.

Coerenti anche gli esiti diun’altra domanda: «Da qualesoggetto istituzionali vorrebbe ri-cevere i servizi inerenti la sanità,la sicurezza e l’istruzione?». Siain Campania che in Puglia la ri-sposta prevalente è «Lo Stato».In effetti i servizi sanitari sono af-fidati alle Regioni, bocciate dinuovo, mentre le Province sonopressoché ignorate.

I cittadini sembrano riporreuna certa fiducia negli enti loca-li e un terzo circa dei campani edei pugliesi sostiene che sareb-be «corretto» che «tutte le tassevenissero applicate solo a livel-lo locale, dai Comuni». Ma mol-tissimi ritengono che l’Ici, impo-sta comunale sulla proprietà diuna casa, non dovrebbe esserepagata sulla prima abitazione(59 per cento in Campania e 52in Puglia).

Tornando al miglioramentodei servizi sanitari e al rafforza-mento della sicurezza, questi so-no gli ambiti per i quali i cittadi-ni italiani si dicono disposti a pa-gare qualcosa di più. E forse sor-prende che in Campania i dati si-ano in linea con quelli nazionali,non soltanto sulla sicurezza. Èaddirittura un po’ inferiore lapercentuale di coloro pronti aspendere di più pur di ottenerela «riduzione del traffico». Si fer-ma al 22 per cento, inoltre, laquota dei cittadini campani che«Non vuole pagare più tasse»,contro una media nazionale del24. Più decisi i pugliesi: 27 sucento di pagare più tasse non vo-gliono sentir parlare.

Le tasse più odiate: accisa sulla benzina e Ici

Industriali di Napoli, elettiGiustino, Maresca e Colella

Mariano Giustino è stato elet-to vicepresidente del gruppo Pic-cola industria dell’Unione indu-striali di Napoli. Maurizio Mare-sca è stato invece eletto presiden-te della sezione Sistema modadell’Unione industriali, appenacostituita raggruppando le prece-denti sezioni tessile e abbiglia-mento, calzaturieri e conciatori.Rappresentante nella giunta del-l’Unione è Luigi Giamundo. Allasezione Industria dell’arreda-mento e del legno, infine, Mauri-zio Colella è stato confermatopresidente. Vice è Luigi Nusco,completano il direttivo i consi-glieri Raffaele Anastasio, SergioIavarone, Francesco Nusco e Raf-faele Senatore.

Pd, Annamaria Parentenel vertice nazionale

La napoletana Annamaria Pa-rente è stata chiamata da WalterVeltroni a far parte della segrete-ria nazionale del Partito demo-

cratico. Responsabile nazionaledel coordinamento donne dellaCisl dal '95, 47 anni, sposata emadre di un bambino di sette an-ni, Annamaria Parente è laurea-ta in Filosofia.

Legion d’Onorealla sindaca Iervolino

La Francia ha insignito la sin-daca di Napoli Rosa Russo Iervo-lino dell’onorificenza di Ufficia-le de l’Ordre National de la Lé-gion d’Honneur per «rendereomaggio a una donna pubblicadi primo piano, che si è partico-larmente distinta per la sua in-flessibilità nella lotta contro i fe-nomeni mafiosi e per le sue atti-vità in favore della famiglia e del-l’infanzia» .

Cisl Napoli,Costagliolaprima donna in segreteria

Per la prima volta nella storiadella Cisl provinciale di Napoli,una donna entra in segreteria.Si tratta di Carmen Costagliola,che lascia la guida del coordina-

mento donne, per assumere ilnuovo incarico. Insegnante discuola materna, laureata in Pe-dagogia, Carmen Costagliola,che ha seguito un lungo percor-so formativo per dirigenti sinda-cali al Centro Studi di Firenze,vanta un curriculum di tutto ri-spetto nel sindacato scuola del-la Cisl. Come responsabile delCoordinamento donne provin-

ciale, a Carmen Costagliola è su-bentrata Sara Chiaiuzzi.

Uil Campania, Mario Sapioin segreteria come tesoriere

Mario Sapio entra nella segreta-ria regionale della Uil Campaniacon la delega di tesoriere e ammi-nistratore del sindacato. Sapio,laureato in Scienze politiche e inPsicologia è tutt’oggi componen-

te del comitato di indirizzo dellafacoltà di Lettere dell’Universitàdi Salerno, ha lavorato per anninella formazione ed è stato anchedirettore generale dell’Erfap, En-te di formazione della Uil Campa-nia. Della segreteria regionale del-la Uil Campania, al vertice dellaquale c’è Anna Rea, fanno parteanche Fulvio Bartolo, Luciana delFico, Giuseppe Ferrara, DavideSarnataro e Giuseppe Stellano.

Napoli, Giovanna Cassesedirettrice dell’Accademia

Per la prima volta una donnaal vertice dell’Accademia di Bel-le Arti di Napoli. La professores-sa Giovanna Cassese è infatti lanuova direttrice della prestigiosaistituzione, il cui vertice non èmai stato affidato a una donnadal 1752, quando Carlo III di Bor-bone l'istituì.

Aeronautica, Sergio Trovatoalla Scuola di Caserta

Il generale Stenio Vecchi ha la-sciato il comando della Scuola

superiore dell’Aeronautica mili-tare di Caserta. Gli è subentratoil colonnello Sergio Trovato.

Carabinieri, Annichiaricoa capo del Nor di Lecce

Il tenente Raffaele Annichiari-co è il nuovo comandante del Nu-cleo operativo e radiomobile(Nor) della compagnia dei Cara-binieri di Lecce. Annichiaricoproviene da Benevento, dove haricoperto l’incarico di comandan-te di plotone e insegnante di ma-terie professionali presso la Scuo-la allievi carabinieri.

Centro studi Aldo Moro,Malatesta eletto presidente

Paolo Malatesta, 55 anni, è ilnuovo presidente del Centro stu-di Aldo Moro di Castelvenere (Be-nevento). Malatesta, eletto allaunanimità dall’assemblea, succe-de al professore Ernesto AntonioPiazza, scomparso prematura-mente nello scorso luglio.

Angelo Lomonaco

«L e amministrazioni comunali sono vicine ai cittadini e hanno ac-cresciuto nel corso del tempo il loro peso nell’ambito delle politi-che pubbliche. All’interno della Pubblica amministrazione, infat-

ti, sono i Comuni a esercitare l’importante ruolo dell’erogazione dei servizialla persona, come l’assistenza agli anziani, ai disabili, agli immigrati e all'in-fanzia. Questo è il quadro che emerge dal Rapporto sull’economia locale,commissionato dall’Ifel ai ricercatori del Ref. In Campania, però, le cose nonvanno esattamente in questo modo. Secondo il Rapporto Ifel, infatti, a cor-to di risorse a scapito del welfare, i Comuni della regione hanno aumentatola spesa sociale solo dell’1% nel periodo 2002-2005. Spesa sociale che am-monta a circa il 9% delle uscite correnti dei Comuni, pari a circa 73 euro percittadino. I principali beneficiari della spesa sociale comunale sono famigliae minori (16,8 euro pro capite), anziani (7,7 euro) e disabili (5,7 euro). Gliinvestimenti in asili nido ammontano a 12,8 euro pro capite. Di circa 1 milio-ne e 830 mila euro è la spesa per interventi e servizi sociali destinata agli

immigrati regolari presenti in Campa-nia, pari allo 0,8% della spesa socialetotale. Nella regione quasi il 30% deltotale degli investimenti pubblici inCampania è effettuato dai Comuni.

I Comuni pugliesi, invece, nellostesso periodo hanno aumentato laspesa sociale del 12,6%. Il totale am-monta al 13% delle uscite correnti,circa 67 euro per cittadino, menodunque della Campania. Anche inquesto caso famiglia e minori sono iprincipali beneficiari (con un importodi 19,8 euro pro capite, superiore allaCampania); seguono anziani (7,6 eu-ro) e disabili (5). Più elevati gli investi-menti per asili nido (13,9 euro pro ca-pite). Molto più consistente la spesadestinata a interventi e servizi per gliimmigrati regolari presenti in Puglia,superiore a 3 milioni e pari a circa il2% della spesa sociale totale. In Pu-glia è anche più elevato che in Cam-pania il totale degli investimenti ef-fettuati dai Comuni, che sfiora il 45%.

Sia la Campania sia la Puglia risul-tano al di sotto della media naziona-le per l’incidenza della spesa socialesulla spesa corrente. La media italia-

na è infatti del 16%, per 125 euro per cittadino, notevolmente superiore aquella registrata nelle nostre regioni. Sempre a livello nazionale, l'83% dellaspesa sociale effettuata dai Comuni è assorbita da famiglia e i minori (39%del totale), anziani (24%) e disabili (20%). Oltre il 40% della spesa per lefamiglie e i minori è rappresentata dagli investimenti in asili nido, che nel-l’ultimo anno è aumentata del 16,4%. Il livello di copertura medio del servi-zio asili segna un netto punto di demarcazione sul territorio: è pari a circal'80% al Nord e al Centro, ma scende al 63% nelle Isole e al 41% al Sud.

Il Rapporto evidenzia, infine, che sono i Comuni a effettuare il 45% del-l'intera spesa per investimenti pubblici e il 65% della spesa per infrastruttu-re, configurandosi come braccio operativo della Pubblica amministrazionenel favorire lo sviluppo economico. Mamentre il Nord ha un livello di dota-zione infrastrutturale superiore del 15% alla media nazionale (con picchidel 24% in Lombardia) il Centro supera la media italiana del 4,8%. Le regio-ni del Sud, invece, registrano un gap di circa il 12%, che in Campania rag-giunge il 20% circa.

A. L.

Lo studio La maggioranza dei cittadini pagherebbe una Tarsu più alta per avere servizi migliori. Sfiduciate le Regioni, bene i Comuni

Fisco locale

Rapporto Ifel

Welfare, pochi fondi in campoIl Sud spende la metà del Nord

Incidenza della spesasociale sulla spesa corrente:municipi campani e pugliesisotto la media nazionale

sotto la lente

Sondaggio Publica Res-Swg per l’Anci: ai campani invisa l’imposta sui carburanti. Per i pugliesi quella sulla casa

DI ANGELO LOMONACO

Il managerMarianoGiustino è statoeletto vicepresidentedel gruppo Piccolaindustria dell’Unioneindustriali di Napoli

La sindaca A RosaRusso Iervolinol’onorificenzafrancese di Ufficialede l’Ordre National dela Légion d’Honneur

La sindacalistaCarmen Costagliolaentra nella segreteriaprovinciale di Napolidella Cisl. La primavolta di una donna

Cambi di poltrone

L’Irpef è consideratoun balzello «giusto»Il canone Rai«va abolitoimmediatamente»

Primo piano

Bari Il Comune

VI MEZZOGIORNO E C O N O M I A LUNEDÌ 12 NOVEMBRE 2007