Camera di Commercio Udine - Deliberazione n. 74 Costituzione...

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_____________________________________________________________________________________ Deliberazione n. 74 del 17 settembre 2018 Costituzione D.M.O. Sardegna Destination Management Organization – Partecipazione della Camera di Commercio di Cagliari. Sono presenti: Presidente: Maurizio de Pascale Vice Presidente: Emanuele Garzia in rappresentanza del settore commercio Componenti: - Gianfrancesco Lecca in rappresentanza del settore industria - Efisio Perra in rappresentanza del settore agricoltura - Patrizia Pinna in rappresentanza del settore artigianato Esercita le funzioni di Segretario il dr. Enrico Salvatore Massidda, Segretario Generale a scavalco, assistito dalla dr. Stefano Carta, funzionario camerale. Partecipa alla seduta il Vice Segretario Generale, dr.ssa Simonetta Oddo Casano. Partecipano alla seduta il dr. Antonio Onorato, la dott.ssa Maria Raffaela Croci e la dr.ssa Elisabetta Lay, rispettivamente Presidente e Componenti del Collegio dei Revisori dei Conti. La Giunta camerale Vista la legge 29 dicembre 1993, n. 580, recante “Riordinamento delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura”, così come modificata dal decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219; Visto lo Statuto camerale, approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n. 2 del 17 luglio 2001 e modificato da ultimo con deliberazione n. 13 del 28 novembre 2017; Visto il D. Lgs. n. 165/2001 recante Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni pubbliche, e successive modificazioni; Visto il D.P.R. 2 novembre 2005 n. 254, contenente il Regolamento per la disciplina della gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di commercio; Preso atto che il Consiglio camerale, con deliberazione n.11 del 28 novembre 2017, ha approvato la Relazione Previsionale e programmatica per l’anno 2018;

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_____________________________________________________________________________________ Deliberazione n. 74 del 17 settembre 2018 Costituzione D.M.O. Sardegna Destination Management Organization – Partecipazione della Camera di Commercio di Cagliari.

Sono presenti: Presidente: Maurizio de Pascale Vice Presidente: Emanuele Garzia in rappresentanza del settore commercio Componenti: - Gianfrancesco Lecca in rappresentanza del settore industria - Efisio Perra in rappresentanza del settore agricoltura - Patrizia Pinna in rappresentanza del settore artigianato Esercita le funzioni di Segretario il dr. Enrico Salvatore Massidda, Segretario Generale a scavalco, assistito dalla dr. Stefano Carta, funzionario camerale. Partecipa alla seduta il Vice Segretario Generale, dr.ssa Simonetta Oddo Casano. Partecipano alla seduta il dr. Antonio Onorato, la dott.ssa Maria Raffaela Croci e la dr.ssa Elisabetta Lay, rispettivamente Presidente e Componenti del Collegio dei Revisori dei Conti.

La Giunta camerale Vista la legge 29 dicembre 1993, n. 580, recante “Riordinamento delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura”, così come modificata dal decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219; Visto lo Statuto camerale, approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n. 2 del 17 luglio 2001 e modificato da ultimo con deliberazione n. 13 del 28 novembre 2017; Visto il D. Lgs. n. 165/2001 recante Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni pubbliche, e successive modificazioni; Visto il D.P.R. 2 novembre 2005 n. 254, contenente il Regolamento per la disciplina della gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di commercio; Preso atto che il Consiglio camerale, con deliberazione n.11 del 28 novembre 2017, ha approvato la Relazione Previsionale e programmatica per l’anno 2018;

_____________________________________________________________________________________ Vista la deliberazione n. 15 del 20 dicembre 2017, con cui il Consiglio Camerale ha approvato il bilancio di previsione per l’esercizio 2018, secondo gli allegati al decreto M.E.F. 27 marzo 2013, tra cui il preventivo economico 2018 (All. “A” al D.P.R. 54/2005), nonché il piano degli indicatori e dei risultati attesi (c.d. “P.I.R.A.”), redatto ai sensi dell’art. 19 del D. Lgs. 91/2011; Richiamata la deliberazione n. 107 del 20 dicembre 2017, con la quale la Giunta Camerale ha approvato il budget direzionale per l'esercizio 2018, a norma dell’art. 8 comma 1 del D.P.R. n. 254/2005; Richiamata, altresì, la deliberazione n. 26 del 13 marzo 2018 con la quale la Giunta ha approvato gli obiettivi dell’Ente e del Segretario Generale per l’anno 2018; Preso atto della determinazione n. 47 del 29 marzo 2018, con la quale il Segretario Generale ha assegnato ai Dirigenti i budget per la gestione delle risorse previste nel preventivo economico 2018; Richiamata la deliberazione n. 37 del 23 aprile 2018 con la quale la Giunta ha approvato il Piano delle performance 2018-2020; Considerato che tra gli obiettivi dell’Ente per il 2018 è previsto il rafforzamento del ruolo istituzionale dell’Ente, valorizzando il ruolo della Camera quale interlocutore del sistema imprenditoriale nella governance del territorio attraverso la realizzazione di iniziative di partenariato con i principali attori istituzionali del territorio stesso;

Vista la legge 28 luglio 2017, n.16, della Regione Sardegna, intitolata “Norme sul turismo”, il cui articolo 7 prevede la costituzione di una "Sardegna Destination Management Organization", in breve D.M.O., in forma di società a cui possono partecipare soggetti pubblici e privati nel rispetto della normativa statale e regionale vigente in materia, così come modificata dalla legge regionale 6 luglio 2018, n. 23; Considerato che, fin dall’avvio del percorso di costituzione della D.M.O, l’Assessorato Regionale del Turismo Artigianato e Commercio della Regione Sardegna ha coinvolto le Camere di Commercio regionali, riconoscendone un ruolo fondamentale tra gli attori istituzionali in materia di governance del territorio e di determinazione delle politiche di promozione e di promo-commercializzazione in ambito turistico, considerando l’importanza strategica e trainante di questo settore economico; Considerato che, con tale iniziativa, l’Assessorato regionale del Turismo intende rafforzare il sostegno ai processi di crescita e di innovazione del sistema delle imprese, favorendo, inoltre, le agglomerazioni e le interconnessioni produttive di filiera, oltre che sviluppare un’offerta turistica sostenibile di elevata qualità, diversificata nel tempo e nello spazio, basata sull’attrattività del patrimonio naturale, paesaggistico e culturale, nonché innescare e sviluppare processi di integrazione, creando reti e sinergie tra risorse ambientali, culturali e settori economici, con particolare riguardo ai comparti del commercio e dell’artigianato; Preso atto che il sistema delle Camere di Commercio della Sardegna ha manifestato l’intenzione di partecipare alla costituenda DMO “che assumerà la forma di società consortile a responsabilità limitata, con una dotazione di capitale pari a € 500.000, da

_____________________________________________________________________________________ versare interamente all’atto delle costituzione, la cui compagine e le quote di partecipazione si configurano come segue: Soci Natura giuridica % partecipazione Conferimenti di capitale Regione Sardegna pubblico 52 % 260.000 € CCIAA regionali pubblico 36% 180.000 € Soci privati privato 12% 60.000 € Totale conferimenti 100% 500.000 € Richiamata la propria deliberazione n. 57 del 4 giugno 2018 con la quale la Giunta ha approvato, in via preliminare e di massima, l’adesione della Camera di Commercio di Cagliari alla Destination Management Organization (D.M.O.), subordinandone la definitiva adesione all’esame dello Statuto sociale e agli ulteriori approfondimenti che dovessero essere svolti in base alla normativa vigente in materia; Vista la deliberazione della Giunta della Regione Sardegna n. 41/48 dell’8 agosto 2018, avente ad oggetto “L.R. n. 16/2017 “Norme in materia di turismo”, Art. 12 Direttive di attuazione -Avvio Procedura di costituzione Sardegna DMO”, con la quale la Regione Sardegna ha deliberato l’avvio della procedura di costituzione della Sardegna DMO, società operativa di attuazione della politica strategica in materia di turismo, approvandone gli indirizzi generali, e ha delegato l'Assessore del Turismo Artigianato e Commercio alla predisposizione degli atti necessari e conseguenti alla costituzione del nuovo soggetto avente natura di società consortile a responsabilità limitata e alla individuazione dei soci pubblici e privati, questi ultimi tramite procedura di evidenza pubblica; Vista la nota n.1555 del 29 agosto scorso, con la quale l’Assessore regionale sopra specificato ha trasmesso ai Presidenti delle Camere di Commercio della Regione Sardegna la relazione di accompagnamento, il business plan e l’ultima versione della bozza di Statuto, approvata dalla Regione, chiedendo che le stesse Camere provvedano a formalizzare l’adesione alla predetta Società; Dopo aver esaminato e valutato tali documenti, e in particolare la bozza di Statuto e la relazione di accompagnamento al budget, che prevede al punto 6 un capitale sociale di 500 mila euro e la configurazione della compagine sociale secondo la seguente ripartizione: Regione Sardegna: 52% Camere di Commercio: 36% Soci privati (da individuarsi con procedura ad evidenza pubblica): 12 %; Dato atto che lo Statuto è in linea con le previsioni normative civilistiche, oltre che con le disposizioni normative di cui al decreto legislativo 19 agosto 2016, n.175 ( Testo Unico sulle società a partecipazione pubblica) così come modificato dal D. Lgs. 16 agosto 2017, n.100, risulta conforme alle indicazioni fornite dal MISE ed è stato redatto sulla base delle linee-guida inoltrate dall’Unioncamere alle Camere di Commercio al fine di assicurare l’effettività dell’esercizio del controllo analogo da parte di tutti i soci sulla società consortile attraverso il previsto Comitato per il controllo analogo;

_____________________________________________________________________________________ Dato atto che tra le funzioni istituzionali delle Camere di Commercio, in base all’art.2, comma 2, lett. d-bis) della legge 29 dicembre 1993, n.580 e successive modifiche rientra la “valorizzazione del patrimonio culturale nonche' sviluppo e promozione del turismo, in collaborazione con gli enti e organismi competenti”; Accertato che l’oggetto sociale e le finalità della società sono compatibili con le norme generali in materia di società per le Camere di Commercio, avuto riguardo anche agli orientamenti espressi dal Ministero dello Sviluppo economico, che ha ritenuto inesistenti motivi ostativi in ordine alla relativa costituzione e che l’attività della società è strettamente connessa alle funzioni camerali, e si inquadra in un rapporto di collaborazione sinergica tra il sistema camerale regionale e la Regione Autonoma della Sardegna nelle materia prima delineate Considerato, altresì, che, sotto il profilo sostanziale, la Società in oggetto si qualifica come uno strumento operativo per la realizzazione di attività riconducibili principalmente a funzioni istituzionali della Regione ma in cui le Camere di Commercio rivestono un ruolo fondamentale per la loro capacità di agire sulle concrete possibilità di attrazione del turismo verso la destinazione Sardegna. Considerato che il testo dello Statuto, la ripartizione delle quote e gli altri aspetti amministrativi e finanziari della Società appaiono conformi a quanto concordato con le altre Camere di Commercio regionali e tra queste e la Regione Sardegna; Dato atto che la relazione di accompagnamento allegata alla presente deliberazione contiene tutte le analitiche motivazioni richieste dall’articolo 5 del Decreto legislativo n. 175 del 2016 per l’atto deliberativo di costituzione di una società, e in particolare: le finalità della società rientrano tra quelle perseguibili in base all’art.4, comma 2, del D.Lgs. 175/2016, essendo riconducibili alle fattispecie previste alla lett. d), ossia quelle di autoproduzione di beni e servizi strumentali agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle loro funzioni”; la società deve infatti dare attuazione al modello di sviluppo delineato dal Piano Strategico approvato dalla Giunta Regionale e realizzare le politiche di marketing, comunicazione, promozione e promocommercializzazione della destinazione Sardegna, nel rispetto dei principi dell’Unione europea, nazionali e regionali, nel quadro del perseguimento, da parte della Regione Sardegna, di obiettivi di sviluppo della economia della regionale e di crescita del settore turistico e degli altri settori interconnessi, anche attraverso il coinvolgimento di altre istituzioni pubbliche e dei soggetti private aventi finalità, competenze e interessi complementari, depositarie di informazioni e conoscenze indispensabili per attuare un’azione efficace ed efficiente; - sotto il profilo della sostenibilità e dell’analisi economica, la struttura societaria è in grado di operare secondo canoni di sostenibilità economica e finanziaria; l’equilibrio economico e finanziario è garantito dal valore della produzione ottenuto attraverso le attività che generano ricavi; la struttura organizzativa, composta da un numero limitato di unità di personale, costituisce di per sé uno strumento in grado di ridurre il costo totale per effetto del contenimento dei costi fissi, anche nell’ottica di una tendenziale trasformazione del costo fisso in costo variabile che consente la razionalizzazione delle risorse in grado di incidere sensibilmente sull’economicità aziendale, garantendo in modo costante la piena occupazione delle risorse umane dedicate stabilmente all’attività;

_____________________________________________________________________________________ - la nuova iniziativa presenta importanti aspetti di efficienza, di efficacia e di economicità dell’azione amministrativa; l’efficacia dell’azione amministrativa costituisce il punto fondamentale della riforma legislativa laddove propone sistemi di governance nuovi, grazie ai quali far crescere i valori della destinazione e attivare le azioni necessarie affinché il mercato percepisca e riconosca la destinazione Sardegna come rispondente ai desideri ed ai bisogni del turista; l’efficienza economica si realizza grazie ad un’elevata produttività per via della possibilità di svolgere i processi aziendali con limitato impatto dei costi fissi; l’iniziativa si sviluppa a basso costo, prevedendo significativi risparmi per effetto della possibilità di disporre di locali da adibire ad ufficio, di sistemi informativi ed informatici, di attrezzature e di servizi a titolo gratuito dall’amministrazione regionale; l’economicità, intesa come capacità dell’impresa di garantire un equilibrio nel lungo periodo, si riscontra nelle risultanze del budget elaborato; Considerato che la decisione di costituire la società, a norma dell’articolo 14 della legge 29 dicembre 1993 n. 580, è di competenza della Giunta, che deve al riguardo acquisire il prescritto parere del Collegio dei Revisori; Considerato che la deliberazione in esame con i relativi allegati sarà inviata al Ministero dello Sviluppo economico, a norma dell’articolo 2, comma 4 della legge n. 580 del 1993, come modificato dal decreto legislativo n. 219/2016 e, dopo la formale approvazione ministeriale alla competente Sezione della Corte dei Conti e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a norma del Decreto legislativo n. 175 del 2016; Sentito il Collegio dei Revisori il quale, in virtù di quanto esposto in precedenza relativamente alle disposizioni di cui al decreto legislativo n.219 del 2016 del positivo orientamento espresso dal Ministero dello sviluppo economico, e infine agli aspetti strategici e economico finanziari previsti nel piano, esprime parere favorevole da formalizzare con apposito verbale che costituisce allegato alla presente deliberazione; Considerato che in ragione del prossimo accorpamento e degli accordi intervenuti con le altre Camere di Commercio sarde, la quota complessivamente sottoscritta da parte delle Camere di Commercio di Cagliari e Oristano sarà pari al 12% del capitale sociale, per complessivi € 60.000; Ritenuto opportuno, in forza delle ragioni e delle motivazioni sopra illustrate e dei dati riportati nella relazione di accompagnamento alla quale si fa integrale rinvio, partecipare alla DMO “Sardegna Destination Management Organization” Società consortile a responsabilità limitata, con la sottoscrizione di quote pari al 6% del capitale, per un valore complessivo di € 30.000; Atteso che questa Camera di Commercio è altresì disponibile a garantire la sottoscrizione di un maggior numero di quote di capitale, nell’eventualità in cui una delle altre Camere di commercio sia impossibilitata ad intervenire alla costituzione della società, salvo l’impegno di trasferire al valore nominale la parte eccedente la partecipazione del 6% del capitale alla Camera non intervenuta alla costituzione della società;

_____________________________________________________________________________________ Vista la Relazione di accompagnamento predisposta dall’Assessorato Regionale del Turismo Artigianato e Commercio e già condivisa dalla Camera di Commercio di Nuoro, allegata alla presente per costituirne parte integrante e sostanziale; su proposta del Presidente;

Sentito il Segretario Generale; - all’unanimità,

Delibera 1. di aderire alla costituzione della "Sardegna Destination Management Organization" società consortile a responsabilità limitata ai sensi degli artt, 2615 ter e 2462 e ss del c.c., partecipata dalla Regione Sardegna al 52% del capitale sociale, dalle Camere di Commercio al 36% e da soci privati al 12%; 2. di approvare lo schema di statuto della costituenda S.c.r.l. e la relazione di accompagnamento allegati alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale; 3. di sottoscrivere le quote del capitale sociale della costituenda S.c.r.l. nella misura del 6% per un valore nominale pari a 30.000,00 Euro, fatto salvo quanto previsto dal punto 4; 4. di manifestare la disponibilità della Camera a garantire la sottoscrizione di una quota più elevata di capitale, nell’eventualità in cui una o più delle altre Camere di commercio siano impossibilitata ad intervenire alla costituzione della società, salvo l’impegno di trasferire al valore nominale la parte eccedente la partecipazione del 12% del capitale alla Camera non intervenuta alla costituzione della società; 5. di dare atto che alle necessarie risorse, stimate nell’importo minimo di € 30.000, e fino a € 90.000 al verificarsi dell’ipotesi di cui al punto 4 che precede, si farà fronte con l’utilizzo degli avanzi patrimonializzati risultanti dal Bilancio di esercizio 2017, e che saranno resi disponibili in esito all’approvazione dell’aggiornamento del bilancio preventivo 2018 e all’allegato Piano degli investimenti; 6. di autorizzare il Presidente alla stipula dell’atto costitutivo della società e di compiere tutti gli atti necessari e conseguenti, anche modificativi degli assetti societari che richiedano una maggiore sottoscrizione di quote da parte della Camera di Commercio di Cagliari entro i limiti concordati in ordine alla partecipazione delle Camere di commercio; 7. di provvedere tempestivamente a tutti gli adempimenti normativi richiesti, dando mandato al Segretario generale a procedere al riguardo; 8. di dare immediata eseguibilità alla presente deliberazione.

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La presente deliberazione sarà pubblicata all’Albo camerale informatico di questa Camera di Commercio, istituito ai sensi dell’art. 32, Legge n. 69/2009, conformemente a quanto previsto dall’art. 34 dello Statuto camerale. Cagliari, 17 settembre 2018 Il Segretario Generale Il Presidente (Dott. Enrico Salvatore Massidda) (Ing. Maurizio de Pascale) (firma digitale ai sensi del D.Lgs. n. 82/2005) (firma digitale ai sensi del D.Lgs. n. 82/2005) CostituzioneDMO/partecipazCCIAA/sc

Statuto Sardegna DMO Articolo 1 - Denominazione sociale E’ costituita la società consortile a responsabilità limitata denominata Sardegna destination management organization, di seguito denominata “Destinazione Sardegna DMO Società Consor-tile a r.l.”, ai sensi dell’art. 7 della L.R. 28 luglio 2017 n. 16. La società svolge la propria attività nel rispetto dei princi-pi di efficacia, trasparenza, collaborazione ed economicità ed opera in regime di affidamento diretto secondo il modello in house providing. La società, nello svolgimento della propria attività, non per-segue scopo di lucro e non distribuisce utili o quote di pa-trimonio, ai sensi della normativa vigente. Articolo 2 – Sede e durata La società ha sede legale in Cagliari, all’indirizzo risultan-te dalla iscrizione eseguita nel registro delle imprese ai sensi di legge. La durata della società è fissata fino al 31 dicembre 2038 e può essere prorogata con deliberazione dell’assemblea dei so-ci. Articolo 3 – Oggetto sociale

La società attua le politiche di marketing, comunicazione, promozione e promocommercializzazione della destinazione Sar-degna nel rispetto dei principi dell’Unione europea, nazionali e regionali. A tal fine, la società si propone di costituire una organizzazione comune e coordinata a supporto dei soci e degli attori operanti sul territorio sia pubblici che privati. Sarà attività propria della Destinazione Sardegna DMO: • sviluppare e implementare la strategia operativa di pro-mozione e marketing della destinazione in attuazione del Piano strategico regionale del turismo, in accordo con i diversi at-tori pubblici e privati della destinazione; • coordinare le DMO locali e attuare la governance del territorio; • creare sinergie e forme di collaborazione con la plura-lità di soggetti pubblici e privati, quali partenariati locali e network pubblico/privati, che sviluppano attività di marke-ting territoriale; • costruire e gestire i prodotti tematici e anche territo-riali della destinazione e incentivarne la qualità; • sviluppare e rafforzare il sistema di offerta integrata e di gestione unitaria delle attrattive e dei servizi della destinazione, curando la sostenibilità della destinazione; • gestire e coordinare l’immagine turistica della destina-zione; • gestire ed attivare azioni di promozione e di marketing

territoriale finalizzate all’attrazione di nuovi investimenti; • analizzare, organizzare e gestire dati e metadati per orientare l’offerta; • ricercare e analizzare i flussi informativi al fine del-la costruzione di una reputation destination; • supportare operativamente gli operatori del settore tu-ristico della Sardegna, attraverso azioni di marketing, comu-nicazione e promo commercializzazione; • supportare il sistema turistico attraverso la commercia-lizzazione di prodotti e servizi propri. In particolare, la società: 1. analizza i mercati per conoscere le attese, l’evoluzione e le necessità del turista; 2. fornisce le informazioni sull’evoluzione della domanda e dei mercati e le indicazioni di marketing ai soci e ai sogget-ti pubblici e privati che operano nel settore turistico per consentire di elaborare programmi, strategie e azioni di mar-keting e fornire supporto tecnico operativo per l’attuazione delle stesse; 3. realizza campagne di comunicazione e, su incarico della Regione Autonoma della Sardegna, di seguito per brevità deno-minata Regione, svolge attività di informazione sull’offerta turistica; 4. svolge attività di promozione e di attrazione di inve-stimenti esterni;

5. svolge analisi e valutazione del flusso turistico e de-gli interventi realizzati; 6. attiva il Programma di formazione degli operatori; 7. attiva azioni di Digital marketing, Social Media Marke-ting e Gestione della reputazione della destinazione; 8. attiva convenzioni e partenariati con soggetti pubblici e/o privati per la gestione e la valorizzazione di attrattive turistiche; 9. svolge le attività delegate dai soci. Oltre l’80% del fatturato della società deve essere effettuato nello svolgimento dei compiti affidati dagli enti pubblici so-ci e la produzione ulteriore rispetto al suddetto limite di fatturato è consentita solo a condizione che la stessa permet-ta di conseguire economie di scala o altri recuperi di effi-cienza sul complesso dell’attività principale della società. Nel perseguimento delle sue finalità, la società può compiere le operazioni necessarie, utili od opportune al conseguimento dell’oggetto sociale. Articolo 4 – Capitale Il capitale sociale è pari a euro 500.000,00 (cinquecentomila virgola zero zero) ed è diviso in quote di partecipazione ai sensi di legge. Le partecipazioni dei soci al capitale sono determinate in misura proporzionale ai rispettivi conferimenti e il voto di ogni socio vale in misura proporzionale alla sua

partecipazione. Nel rispetto delle disposizioni di legge e delle procedure di controllo, la società può acquisire dai soci versamenti in conto capitale o a fondo perduto senza obbligo di rimborso, ovvero acquisire dai soci finanziamenti con obbligo di rimbor-so, previa determinazione risultante da accordo scritto tra le parti. I versamenti e/o i finanziamenti possono essere effettuati dai soci anche in misura non proporzionale alla rispettiva parte-cipazione. Articolo 5 – Soci Possono essere soci, oltre alla Regione Sardegna, gli enti pubblici territoriali e non, gli organismi di diritto pubblico e le società a controllo pubblico direttamente o indirettamen-te interessate allo sviluppo del settore turistico regionale o aventi un loro ruolo strategico nel sistema turistico della Sardegna. Nei casi in cui venga prescritto dalla legge, possono parteci-pare anche soggetti giuridici privati che operino nel settore turistico e che abbiano acquisito le quote di partecipazioni a seguito di procedura ad evidenza pubblica. La partecipazione dei soci privati è consentita entro il limi-te complessivo del 20% del capitale sociale, senza il ricono-scimento di alcun potere di veto o influenza determinante sul-

la società. Nel caso di ammissione di nuovi soci è sempre garantita la quota di maggioranza ai soci pubblici in capo alla Regione. Articolo 6 – Recesso del socio Il recesso dei soci è consentito nei casi previsti dalla legge ed è esercitato nei termini e con le modalità previste all'art. 2473 del codice civile. Il diritto di recesso è esercitato dai soci mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento o posta elettronica certificata che indichi le generalità del socio recedente, la quota di partecipazione per la quale il diritto di recesso viene esercitato, nonché il domicilio eletto per le comunica-zioni riguardanti il procedimento. Il recesso deve essere comunicato entro quindici giorni dall'iscrizione nel registro delle imprese della delibera che lo legittima ovvero, se il fatto che lo legittima è diverso da una deliberazione, entro trenta giorni dalla sua conoscenza da parte del Socio. Il recesso s'intende esercitato il giorno in cui la lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, perviene alla sede legale della società. In ogni caso, il socio che recede ha diritto al rimborso della sua quota nel rispetto di quanto disposto dal Codice Civile in tema di società di capitali. In ogni caso, il valore della quota, sarà sempre e solo quello nominale. Non è ammesso il

recesso parziale. Articolo 7 – Trasferimenti delle partecipazioni La proprietà delle quote non può essere trasferita a soggetti la cui partecipazione in società, in ragione della disciplina comunitaria o nazionale regionale, non sia compatibile con la natura in house della società. E’ in particolare esclusa la partecipazione di operatori eco-nomici privati o enti pubblici le cui finalità non siano com-patibili con quelle dell’ente controllante. Gli atti di cessione posti in essere in difformità dal divieto non hanno effetto nei confronti della società. Parimenti, devono considerarsi annullabili ai sensi dell’art. 2377 del Codice Civile, e comunque inefficaci, le delibere in aumento del capitale sociale che, attraverso limitazioni o soppressione del diritto di opzione spettante ai soci pubbli-ci, determinano la perdita della totalità del capitale pubbli-co o l’ingresso in società di operatori economici privati e quelle che determino la perdita delle condizioni incompatibili con la natura in house della società o di soggetti che non siano istituzionali portatori di interessi pubblici o collet-tivi. In caso di cessione di partecipazioni sociali o parti di esse e nel rispetto dei divieti di cui al presente Statuto, spetta alla Regione ed ai soci pubblici il diritto di prelazione in

ragione della quota di partecipazione. Qualora la Regione e/o i soci pubblici non intendano esercita-re il diritto di prelazione, ad essi spetta comunque il dirit-to di esprimere o negare il gradimento con riferimento all’aspirante acquirente. Il gradimento potrà essere negato nell’ipotesi in cui l’aspirante acquirente sia soggetto diver-so da quelli indicati nell’art. 5 del presente Statuto e nell’ipotesi in cui i fini societari dell’aspirante acquirente non corrispondano ai fini societari. Il trasferimento delle partecipazioni deve essere effettuato nel rispetto dei principi di pubblicità, trasparenza e di non discriminazione. L'alienazione può essere effettuata a seguito di provvedimento dell'organo competente, ai sensi dell'art. 7, comma 1 del de-creto legislativo 19 agosto 2016, n.175. Il socio che voglia alienare la sua partecipazione potrà farlo esclusivamente dopo averla offerta in prelazione, con le moda-lità seguenti: a) il socio che intenda alienare la propria partecipazione dovrà darne comunicazione agli altri soci mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento o posta elettronica certificata, contenente l'indicazione della partecipazione in vendita, il prezzo convenuto e ogni altra eventuale condizione inerente il trasferimento, ivi incluso, il soggetto acquiren-te;

b) i soci che intendono esercitare il diritto di prelazione dovranno comunicare, con lettera raccomandata con avviso di ricevimento o posta elettronica certificata, la loro intenzio-ne al socio alienante nel termine di trenta giorni dal ricevi-mento della lettera di informazione, trascorso il quale il di-ritto di prelazione si intende non esercitato e il socio alie-nante sarà libero di cedere al soggetto acquirente la parteci-pazione offerta al prezzo e alle condizioni indicate; c) se il diritto di prelazione dovesse essere esercitato da più soci, la partecipazione oggetto della proposta di aliena-zione sarà ripartita tra gli accettanti in proporzione alle rispettive partecipazioni; d) il trasferimento ha effetto nei confronti della società dal momento del deposito dell'atto di trasferimento presso l'uffi-cio del Registro delle Imprese. Articolo 8 – Organi Sono organi della società: a - l'Assemblea dei soci; b - l'Organo amministrativo; c - l'Organo di controllo. E' vietato istituire organi diversi da quelli previsti dalle norme generali in materia di società. E’ vietato corrispondere gettoni di presenza o premi di risul-tato deliberati dopo lo svolgimento dell'attivita', è vietato

altresì corrispondere trattamenti di fine mandato, ai compo-nenti degli organi sociali. I verbali di tutte le Assemblee dei Soci, l'elenco delle de-terminazioni assunte dall'Organo amministrativo, le relazioni e gli eventuali rilievi dell'Organo di controllo devono essere immediatamente trasmessi all’Assessorato competente al con-trollo analogo della Regione e degli enti pubblici soci. Articolo 9 – Assemblea dei soci Le decisioni dei soci devono essere adottate esclusivamente mediante deliberazione assembleare. Spetta all’Assemblea deliberare sulle materie riservate alla sua competenza dalla legge o dal presente Statuto e sugli ar-gomenti sottoposti alla sua approvazione da uno o più ammini-stratori o da tanti soci pubblici che rappresentino almeno un terzo del capitale sociale. In particolare spetta all'Assemblea: a) approvare i bilanci; b) approvare il piano annuale attuativo Destination Management Plan proposto dall’Organo amministrativo con il relativo bud-get di previsione in armonia con il Piano Strategico del Turi-smo della Sardegna (PST), approvato dalla Giunta Regionale. d) nominare e revocare l’Organo amministrativo determinandone il relativo compenso; e) nominare l'Organo di controllo ed il suo Presidente, deter-

minandone il relativo compenso nei limiti previsti dalla nor-mativa regionale vigente; f) deliberare sulle responsabilità dell'Organo amministrativo, nonché dell’Organo di controllo; g) deliberare sulle modifiche dello Statuto comprese quelle necessarie alla trasformazione da società in house a società a controllo pubblico, ivi compreso l'aumento e la riduzione del capitale sociale; h) deliberare sulla proroga e sull'eventuale scioglimento an-ticipato della società; i) deliberare sulla nomina, sulla sostituzione e sui poteri dei liquidatori e su ogni altra materia; l) deliberare sugli altri oggetti attribuiti espressamente dalla legge alla sua competenza; m) deliberare sui regolamenti di funzionamento della società. L'Assemblea si riunisce almeno una volta all'anno entro 120 (centoventi) giorni dalla chiusura dell'esercizio, ovvero en-tro 180 (centoottanta) giorni, qualora particolari esigenze relative alla struttura e all'oggetto della società lo richie-dano, al fine di approvare il bilancio di esercizio. E’ in ogni caso soggetto a deliberazione assembleare il compi-mento di atti di: - acquisto, vendita, permuta e altri atti di trasferimento aventi ad oggetto beni immobili; - assunzione di finanziamenti;

- concessione di garanzie reali o personali; - atti negoziali di valore superiore a euro 1.000.000,00 (un-milione virgola zero zero). - Acquisizione, conferimento e dismissione di aziende, parte-cipazioni e rami d’azienda. Articolo 10 – Svolgimento dell’assemblea L'Assemblea dei soci è disciplinata dalle seguenti norme: a) l'Assemblea può essere convocata anche fuori dalla sede sociale, purché in territorio italiano; b) l'Assemblea è convocata dall’organo amministrativo con av-viso inviato a ciascuno dei soci almeno otto giorni prima di quello fissato per l'Assemblea, contenente: il giorno, il luo-go, l'ora dell'adunanza, l'elenco degli argomenti da trattare e la data della eventuale seconda convocazione. L'avviso deve essere inviato con qualsiasi mezzo che consenta il riscontro della ricezione, compresa la posta elettronica certificata, al recapito risultante dal Registro delle Imprese. In caso di impossibilità o inattività dell’organo amministra-tivo, l'Assemblea può essere convocata dall'Organo di control-lo oppure da uno qualsiasi dei soci. Qualora sia tecnicamente possibile, l'intervento all'Assemblea può avvenire anche mediante mezzi di telecomunicazione, nel rispetto del metodo collegiale e dei principi di buona fede e di parità di trattamento dei soci; c) in ogni caso la deliberazione s'intende adottata

quando ad essa partecipa l'intero capitale sociale e tutti gli Amministratori e l’organo di controllo so-no presenti o informati della riunione e nessuno si oppone alla trattazione dell'argomento. (assemblea totalitaria); d) ogni socio che abbia diritto di intervenire all'Assemblea può farsi rappresentare anche da soggetto non socio per delega scritta anche via posta elettronica con firma digitale. Si ap-plicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui all'ar-ticolo 2372 del Codice Civile. Articolo 11 - Quorum costituivi e deliberativi dell'Assemblea dei soci L'Assemblea è validamente costituita in prima convocazione con la presenza di tanti soci che rappresentino in proprio o per delega almeno due terzi del capitale sociale. L'assemblea delibera con la maggioranza dei due terzi del ca-pitale presente, espressione dei soci pubblici. Articolo 12 – Presidenza dell’assemblea L'Assemblea è presieduta dall’Amministratore unico, dal Pre-sidente del Consiglio di amministrazione o, in sua assenza, dal Vice presidente; in mancanza dei predetti, l'Assemblea è presieduta dalla persona eletta dai presenti i quali, inoltre, designano il segretario della stessa, che potrà essere anche

non socio. Il Presidente dell'Assemblea verifica la regolarità della co-stituzione, accerta l'identità e la legittimazione dei presen-ti, regola il suo svolgimento ed accerta i risultati delle vo-tazioni; degli esiti di tali accertamenti deve essere dato conto nel verbale. Articolo 13 – Organo amministrativo La società è amministrata da un Amministratore Unico oppure da un Consiglio di amministrazione composto da tre membri. L’Organo amministrativo non può essere nominato per un periodo superiore a tre esercizi e scade alla data dell'Assemblea con-vocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica. L’Organo amministrativo è rieleg-gibile. E’ possibile l'attribuzione da parte del consiglio di ammini-strazione di deleghe di gestione a un solo amministratore, salva l'attribuzione di deleghe al presidente ove preventiva-mente autorizzata dall'assemblea. All’organo di amministrazione della societa' si applica il de-creto-legge 16 maggio 1994, n. 293, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 15 luglio 1994, n. 444. Al Socio Regione Sardegna compete la facoltà di designare uno dei tre componenti del Consiglio di Amministrazione, tra i quali il Presidente; agli altri soci pubblici compete la desi-

gnazione del secondo componente del Consiglio di amministra-zione in qualità di vice presidente. E’ altresì facoltà dei soci privati la designazione del terzo componente del Consi-glio di amministrazione. La carica di Vice presidente è attribuita esclusivamente quale modalità di individuazione del sostituto del Presidente in ca-so di assenza o impedimento dello stesso, senza riconoscimento di compensi aggiuntivi. Articolo 14 - Poteri dell’Organo amministrativo All'Organo amministrativo spettano tutti i più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione che non siano riser-vati inderogabilmente dalla legge o dallo Statuto all'Assem-blea dei soci. L’esercizio dei poteri di gestione avviene nel rispetto degli atti di indirizzo e delle direttive formulati dall'Assemblea. L'inosservanza delle predette direttive costituisce motivo di revoca dell’Organo amministrativo. L’approvazione dei documenti di programmazione strategica, operativa e di budget è deliberata all’unanimità dall’organo amministrativo; nel caso in cui non si dovesse raggiungere l’unanimità, per la suddetta deliberazione sarà competente l’assemblea dei soci. L’Organo amministrativo con propria deliberazione, nei casi previsti dalla legge, può istituire specifici comitati consul-

tivi anche tecnici, per lo sviluppo di attività o come organi di supporto alle decisioni con ruolo esclusivamente consultivo e non vincolante. I componenti di tali comitati non percepi-scono emolumenti. In relazione al potere di controllo da parte dei soci pubblici nei confronti della società, l’Organo amministrativo della so-cietà è tenuto a trasmettere trimestralmente ai soci pubblici gli atti utili alla verifica dello stato di attuazione degli obiettivi programmati annualmente. Articolo 15 – Firma e rappresentanza della società La firma e la rappresentanza della società di fronte ai terzi ed in giudizio spettano all’Amministratore delegato, nei limi-ti della delega, all’Amministratore Unico, al Presidente non-ché al Vice presidente del Consiglio di Amministrazione, esclusivamente in caso di assenza o impedimento del Presiden-te. Articolo 16 - Riunioni del Consiglio di amministrazione Il Consiglio di amministrazione deve essere convocato nel ter-ritorio italiano, mediante comunicazione scritta, anche trami-te posta elettronica da inviarsi a cura del Presidente o del Vice presidente, esclusivamente in caso di assenza o impedi-mento del Presidente, almeno tre giorni prima della riunione, salvo i casi d'urgenza per i quali è sufficiente il preavviso

di ventiquattrore. Si riterranno comunque validamente costituite le riunioni del Consiglio di amministrazione, anche in difetto di formale con-vocazione, quando siano presenti tutti gli amministratori e tutti i sindaci effettivi in carica. Le adunanze sono presiedute dal Presidente o dal Vice presi-dente, esclusivamente in caso di assenza o impedimento del Presidente, o in caso di loro assenza dall'Amministratore eletto dagli intervenuti. II segretario verrà nominato dal presidente dell'adunanza anche tra non amministratori. Per la validità delle deliberazioni del Consiglio di ammini-strazione è necessaria la presenza della maggioranza degli am-ministratori in carica. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presen-ti e in caso di parità prevale il voto di chi presiede la se-duta, fatto salvo quanto disposto dal precedente art. 14, com-ma 3. La presenza alle riunioni del Consiglio di amministrazione può avvenire anche mediante mezzi di telecomunicazione. Articolo 17 - Regolamenti L'Organo amministrativo disciplina il funzionamento della so-cietà mediante appositi Regolamenti, da approvare da parte dell'Assemblea dei soci, tra cui a titolo esemplificativo e non esaustivo, le modalità e le condizioni di erogazione dei

servizi e dello svolgimento delle attività e di quanto ad essi connesso, la contabilità, il personale, e l’acquisto di beni e servizi. Articolo 18 – Organo di controllo Il Collegio sindacale vigila sull'osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta ammini-strazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto orga-nizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento. Il Collegio sindacale esercita le funzioni previste dall'art. 2403, 1° comma del Codice Civile. Esso è composto di tre membri effettivi e due sindaci supplen-ti. La revisione legale dei conti è esercitata dal Collegio sinda-cale, da un Revisore legale dei conti o da una Società di re-visione legale, iscritti nell'apposito registro, secondo quan-to in merito deliberato dall'assemblea dei soci. L'Organo di controllo deve possedere i requisiti di cui all'art. 2397 e seguenti del Codice Civile e di cui all'art. 11 comma 1 del decreto legislativo 19 agosto 2016 n.175. I requisiti, le cause di ineleggibilità e decadenza, la cessa-zione, la sostituzione e la responsabilità dei Sindaci sono disciplinati dalla normativa vigente. All’organo di controllo della societa' si applica il decreto-

legge 16 maggio 1994, n. 293, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 1994, n. 444. Il compenso dell’Organo di controllo viene determinato all'at-to della sua nomina in ossequio alle disposizioni vigenti in materia di compensi ad organi amministrativi e di controllo nominati presso gli organismi partecipati dalla Regione. E’ attribuita al socio Regione la facoltà di designare il Pre-sidente del Collegio sindacale e uno dei Sindaci supplenti. La designazione degli altri due Sindaci effettivi e dell'altro Sindaco supplente del Collegio sindacale compete agli altri soci. Nel caso in cui le funzioni di revisione non vengano svolte dal Collegio sindacale, è altresì attribuita al socio Regione la facoltà di designare il Revisore legale dei conti e la So-cietà di revisione. Articolo 19 – Controllo analogo congiunto La società è soggetta a poteri di direzione e controllo da parte dei soci pubblici di tipo analogo a quello esercitato sui propri servizi, per il tramite di un Comitato unitario per il Controllo analogo secondo contenuti e modalità stabiliti dal regolamento e nel rispetto dal presente statuto e della normativa, comunitaria, nazionale e regionale vigente. I soci decidono altresì sulle materie a loro riservate dalla legge, dagli indirizzi e direttive nazionali e regionali,

dall'atto costitutivo, nonché sugli argomenti proposti alla sua attenzione dall’Organo amministrativo. Il Comitato Unitario per il controllo analogo è composto dai rappresentanti dei soci pubblici. Articolo 20 - Controllo analogo: strategico e di gestione La società è sottoposta al controllo strategico da parte della Regione e dei soci pubblici per il tramite del Comitato unita-rio in ordine alla coerenza complessiva delle attività con le prescrizioni e gli obiettivi strategici stabiliti nelle dispo-sizioni normative, negli atti di programmazione regionale e nelle direttive emanate dagli organi di indirizzo politico e amministrativo. La società è sottoposta al controllo di gestione per il trami-te del Comitato unitario, finalizzato alla verifica interna ed esterna, da parte della Regione e dei soci pubblici, dell'ef-ficienza, volta a misurare l’efficacia e l’economicità dell'a-zione amministrativa svolta dalla società, con riferimento al-le risorse attribuite ed al raggiungimento degli obiettivi ge-stionali, al fine di una ottimizzazione del rapporto tra costi e risultati. Articolo 21 - Domiciliazione Il domicilio dei Soci, degli Amministratori e dei componenti l’Organo di controllo, per tutti i rapporti con la società,

s’intende a tutti gli effetti quello risultante dal Registro delle Imprese. E’ onere del socio comunicare il cambiamento del proprio domicilio. Articolo 22 - Flussi informativi Le informazioni e i documenti di cui all'articolo 24 verranno inviati alla Regione e ai soci pubblici, attraverso posta elettronica certificata, con le modalità e gli effetti di cui d'art. 48 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. Articolo 23 - Bilancio di esercizio L'esercizio sociale si chiude al 31 dicembre di ogni anno. Al termine di ogni esercizio l'Organo amministrativo procederà alla redazione del bilancio di esercizio secondo le disposi-zioni di legge. Articolo 24 – Scioglimento della società La società si scioglie al verificarsi di una delle cause pre-viste dalla legge. In tali ipotesi l'Assemblea provvederà alla nomina di uno o più liquidatori, determinandone i poteri e i compensi e i cri-teri in base ai quali deve svolgersi la liquidazione. Alla liquidazione si applicano gli articoli 2484 e seguenti del Codice Civile.

Articolo 25 – Utili d’esercizio Gli utili, risultanti dal bilancio, detratto almeno il cinque per cento da destinare a riserva legale, fino a che questa ab-bia raggiunto il quinto del capitale sociale, saranno destina-ti ad autofinanziamento mediante imputazione a riserva dall'Assemblea. E’ fatto divieto di distribuire ai soci utili di esercizio. Articolo 26 - Prevenzione della corruzione e trasparenza La società osserverà, in tema di prevenzione della corruzione e trasparenza, le disposizioni di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190 e s.m.i e di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33 e s.m.i così come modificati dal decreto legislati-vo 25 maggio 2016 n. 97. Articolo 27 - Disposizioni finali Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Sta-tuto si fa riferimento alle norme del Codice Civile e alle leggi e regolamenti in materia.

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SARDEGNA DESTINATION MANAGEMENT ORGANIZATION Società consortile a responsabilità limitata DESTINAZIONE SARDEGNA RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO BUSINESS PLAN Budget 2018 - 2020

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Indice

1.Visione strategia 2. Analisi di contesto Pag. 1 3. Le funzioni, i compiti generali e operativi della DMO Pag. 3 4. Gli strumenti strategici e operativi della DMO Pag.7 5. Il quadro normativo Pag.10 6. L assetto societario Pag.14 7. L o ga izzazio e Pag.17 8. Le attività Pag.24 9. I risultati emersi Pag.38 10.Oneri di motivazione analitica Pag.41 Allegato: Budget aziendale triennale - budget economico - budget fonti e impieghi - budget monetario - budget patrimoniale

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Regione Autonoma della Sardegna Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio

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1. Visione strategica Il grande patrimonio paesaggistico-culturale della Regione Sardegna costituisce una preziosa risorsa per lo sviluppo sostenibile ed economico dell isola. La crescita sostenibile del turismo integrato in Sardegna trae la sua forza nella tutela e valorizzazione delle proprie risorse paesaggistiche, ambientali, storiche e culturali, e costituisce oggi uno dei obiettivi principali delle politiche regionali. Il turismo in Sardegna deve crescere, migliorare i propri standard di qualità e rispondere ai nuovi trend di domanda sempre più esigente in un mercato sempre più competitivo. La Regione Sardegna intende quindi definire strategie e attuare azioni che perseguano quali principali obiettivi : - elevare lo standard di qualità dell offe ta - diversificare l offe ta - far crescere il numero di presenze durante l a o dell a o - aumentare la redditività delle vendite Oggi infatti il segmento trainante del turismo in Sardegna è il balneare, ma la forte stagionalità limita la possibilità di attivare efficaci politiche integrate che coinvolgono i territori, costieri e dell i te o, che possono contribuire a sviluppare nuove offerte strutturate, incentrate ad esempio sul turismo attivo e enogastronomico, su quello culturale, sui cammini, sui borghi e quindi attrarre domanda di turismo su diversi mesi dell a o. A questo si aggiunge la necessità di integrare le filiere dell ag oali e ta e e dell a tigia ato, insieme alla valorizzazione delle nostre comunità locali, con il loro immenso patrimonio culturale materiale e immateriale. La Sardegna deve essere multidestinazione e multiprodotto, mantenendo e trasmettendo la sua personalità autentica e identitaria: questa è la prospettiva, per l i ediato futuro, che si vuole perseguire con la valorizzazione dei progetti nati sul territorio e la fattiva collaborazione con tutti gli attori del sistema turistico della Sardegna. Il turismo è un settore trasversale che abbraccia una grande molteplicità di ambiti e ha bisogno di una pianificazione collettiva, di una visione condivisa e di obiettivi come destinazione che consentano alle amministrazioni e alle imprese di programmare il proprio futuro. Per questo, la strategia regionale è partita dalla creazione di un nuovo modello di governance del sistema, disegnato dalla nuova legge settoriale, la L.r.16 del 26 luglio 2017.

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Questa prevede che la Regione si doti di un Piano strategico di sviluppo e marketing (Art. 5l.r. 16/2017), in cui confluiscano i contributi e le proposte di operatori, istituzioni, associazioni, enti locali, i GAL, opinion leader del territorio, detentori di conoscenze fondamentali per effettuare le scelte più funzionali al miglioramento della competitività e attrattività della Sardegna, secondo un modello bottom-up. Nel documento trovano spazio le proposte della Conferenza Permanente del Turismo, organo collegiale, istituito ai sensi dell A t. 4, di cui fanno parte gli assessorati regionali interessati, l'Anci, una rappresentanza degli enti locali nominata dal Consiglio delle autonomie locali, le camere di commercio, l'unione delle proloco, le associazioni di categoria interessate, i consorzi turistici, le associazioni di promozione sociale, i sindacati, le associazioni delle persone con disabilità, le università e eventuali altri soggetti portatori di interessi coinvolti. Nell a ito delle politiche di riorganizzazione e valorizzazione del sistema turistico della Sardegna, l istituzio e della Destination Management Organization, rappresenta l azione di sistema principale promossa dall Assessorato del turismo, artigianato e commercio della Regione, al fine di creare le pre-condizioni per un uso efficiente delle risorse e per il raggiungimento di una reale efficacia e sostenibilità delle strategie di sviluppo territoriale. La sua costituzione è fondamentale per l attuazio e della nuova visione strategica dello sviluppo del sistema turistico della Sardegna imperniata su partecipazione e corresponsabilità, comunità, sostenibilità, ambiente e paesaggio, qualità della vita. Dovrà infatti creare le giuste sinergie tra la Regione, le Camere di Commercio e soggetti privati capaci di abbattere le barriere infrastrutturali derivanti dall i sula ità e incrementare il flusso di turisti con l'obiettivo di far diventare la Sardegna una destinazione turistica competitiva e attrattiva, attraverso l'ideazione di prodotti, servizi e informazioni di qualità. Il nuovo soggetto, avrà tra i suoi compiti principali quello di attuare la parte che gli compete del Piano strategico regionale del turismo, il documento aest o che guiderà lo sviluppo della Destinazione Sardegna Il quadro di sintesi esposto in questo documento ha l o iettivo di illustrare gli elementi sostanziali e di equilibrio economico finanziario dell i iziativa che conduce alla costituzione di una società in house, controllata dalla Regione Autonoma della Sardegna, entità attraverso la quale sarà possibile attuare le politiche di marketing, comunicazione, promozione e promocommercializzazione della destinazione Sardegna, secondo schemi moderni e nuove metodologie, mirate all i e e to sostenibile dei flussi turistici e dunque orientate ad incidere sulla crescita e sullo sviluppo economico e sociale della isola.

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2. Analisi di contesto Il 25°rapporto sull e o o ia della Sardegna elaborato dal Centro di Ricerche Economiche Nord-Sud (Crenos)1, riporta che la situazione macroeconomica regionale è caratterizzata da forti elementi di debolezza strutturale. Nel 2017, infatti, l isola rientra tra le 65 regioni più povere dell'Unione Europea (212esima su 276 regioni), con un PIL, nel 2016, in calo, che è passato dal 76 al 71% della media europea, riconducendo di fatto la Sardegna nel gruppo delle regioni meno sviluppate a livello europeo ed evidenziando l i apa ità di creare valore aggiunto e di accumulare capitale sul territorio. In questo quadro, il turismo è certamente un settore trainante, che, tuttavia, non riesce a diventare fattore strutturale per l e o o ia e la fase di crescita non si può definire netta e decisa. Osservando la crescita, tra il 2015 e il 2016, si può infatti rilevare un incremento degli arrivi del 10,4% , con particolare riferimento agli italiani - aumentati dell % conto il 9,75% degli stranieri, livello che ell ulti o anno non è stato confermato: nel 2017 gli arrivi sono aumentati dell 8%, con un assestamento dei turisti italiani, cresciuti solo del 4%2. Vista questa contrazione e considerata la forte dipendenza che il turismo dell Isola ha nei confronti del mercato italiano, per garantire una crescita del settore si rende necessario puntare sui mercati stranieri e aprirsi a nuovi mercati internazionali. Questo deve farsi attraverso strategie, azioni e metodi di marketing differenti da quelle utilizzate fino ad oggi, in considerazione dell elevato livello di concorrenza fra le destinazioni mediterranee, ma soprattutto,della entrata nel sistema di nuovi competitor, che mirano a conquistare le quote di mercato e i turisti che oggi sono della Sardegna. Anche le strutture alberghiere sul territorio sardo non sono aumentate in modo evidente, restando pressoché stabili negli ultimi anni (+3%) e non facendo registrare crescite rilevanti per quanto riguarda la disponibilità dei posti letto (1%). Risulta critico il tasso di occupazione annuale delle strutture, fermo intorno al 40% e che vede il picco massimo nel mese di agosto con una percentuale del 56%. La Sardegna è la seconda regione italiana, dopo la Calabria, con il maggior tasso di concentrazione stagionale delle presenze turistiche (oltre 3 MLN di presenze nella stagione estiva).

1Il Rapporto annuale del Centro di Ricerche Economiche Nord-Sud delle Università di Cagliari e Sassari, presenta un'analisi strutturale del sistema economico isolano basandosi sul confronto con le altre regioni italiane ed europee e sul monitoraggio degli obiettivi della Strategia Europa 2020. 2 Anche la permanenza media dei turisti è diminuita, passando da 4,68 giorni a 4,4.

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Passando infine ad analizzare l’attrattività e a considerare il valo e dei flussi tu isti i , ovvero il valore aggiunto creato, sia in termini economici sia in termini di reputazione , riconoscibilità e notorietà che questi generano, l Isola si conferma pocoadeguata ai nuovi trend della domanda3. Risulta prioritario attivare azioni tali per cui il mercato percepisca e riconosca la destinazione Sardegna come rispondente ai desideri e bisogni del viaggiatore contemporaneo. È quindi evidente come il settore turistico sardo abbia bisogno di una spinta maggiore, per tornare a crescere in modo deciso e per competere con le destinazioni simili, sia a livello nazionale che internazionale, incrementando la redditività del sistema in maniera sostenibile. Considerato lo scenario attuale, la Sardegna deve dotarsi di una governance operativa, che metta insieme pubblico e privato, in una logica di partnership, finalizzata a ri-strutturare il sistema turistico e ad incrementare l att attività e la competitività della Sardegna nel mercato nazionale ed internazionale. Questo significa implementare politiche che garantiscano una adeguata pianificazione strategica, lo sviluppo del prodotto-destinazione (attuale e potenziale), oltre a un marketing e a una promozione in grado di attirare i turisti più o ve ie ti per l’e osiste a locale. DMO non significa infatti solo marketing , piuttosto, gestio e i teg ata della Destinazione, dei suoi stakeholder e di tutti gli elementi che ne fanno parte, per assicurare crescita, redditività e sostenibilità.

3 Il concetto di desti atio eputatio si riferisce alla somma delle idee, impressioni, commenti, opinioni e raccomandazioni che circolano in rete in merito ad una certa destinazione. Rappresenta quello che il mercato dice e pensa di una destinazione e va ad i ide e i evita il e te sulla visi ilità di u te ito io, au e ta dola o idu e dola. i pu se z alt o a e a e e el e ato a uale la eputazio e i ue za i odo assi io il posizio a e to, l i agi e, la visi ilità e la oto ietà di u a des azio e. op io i vi t di questo assume un valore economico rilevante che la rende strategica tra le azioni di management e marketing di una destinazione.

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3. Le funzioni, i compiti generali e operativi della DMO 3.1 Le Funzioni: creare, gestire ed innovare le esperienze turistiche della propria destinazione

Partendo dalla consapevolezza che il turismo è u attività economica e costituisce un valore aggiunto della economia locale e nazionale, la L.R. n.16/2017 ha previsto che il nuovo modello di governance del sistema turistico locale debba essere strutturato come un sistema complesso in cui gli attrattori, i servizi, gli operatori, le amministrazioni e le comunità lavorino insieme per rendere la destinazione attrattiva in maniera sostenibile. Il fine pubblico sotteso è, più in generale, quello di migliorare la redditività complessiva della destinazione Sardegna. Per rispondere alle sfide che il nuovo trend turistico impone al mercato globale eai nuovi processi di scelta delle destinazioni da parte dei turisti, cheprediligono lapersonalizzazione, cioè il viaggio e su isu a e rispondere a richieste sempre più specifiche e originali, che talvolta assumono tratti di unicità, la legge regionale ha attivato un percorso virtuoso in cui la costruzione e la gestione integrata, sorretta da una forte strategia politica, diventa l ele e to caratterizzante e vincente della Destinazione Sardegna. L a t. 7 della stessa prevede quindi che le politiche di promozione e commercializzazione siano attuate attraverso la costituzione di una a deg a destination management o ga izatio , in forma di società, a cui partecipano sinergicamente soggetti pubblici e privati, rispetto della normativa statale e regionale vigente in materia. Premesso questo disegno istituzionale, la DMO della regione Sardegna avrà conseguentemente alcune funzioni principali riconducibili ad attività di carattere strategico, organizzativo ed operativo, finalizzate alla gestione e allo sviluppo della destinazione, dunque mirate a: 1. generare nuove entrate e nuova occupazione, contribuendo allo sviluppo di

u e o o ia locale turistica di successo, agendo come driver economico; 2. operare come promo-commerciale del te ito io , comunicando u i agi e unitaria e le attrazioni più significative verso mercati selezionati e tramite la creazione e assemblaggio di prodotti turistici; 3. operare come oo di ato e indirizzando lo sviluppo economico turistico locale del sistema territoriale, focalizzando le strategie e incoraggiando le interazioni sistemiche; 4. incoraggiare e coinvolgere tutto il territorio per far sì che uest ulti o condivida la visione e si riconosca ell ope ato della DMO e ne possa beneficiare;

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5. gestire e coordinare l a oglie za turistica e l i fo azio e in ottica 2.0; 6. organizzare e gestire attrattive e risorse turistiche; 7. organizzare e gestire eventi; 8. realizzare tutte le azioni di marketing on line e offline oltre al Reputation marketing. 3.2 I compiti generali Le principali attività che la DMO intende realizzare possono essere raggruppate in due grandi ambiti strettamente connessi e interdipendenti:

la gestione della destinazione (Destinationmanagement)-supportandogli stakeholder e le amministrazioni locali il marketing della destinazione (DestinationMarketing)-nei mercati nazionali ed internazionali

Destination management Il termine destination management indica l i sie e delle decisioni strategiche, organizzative ed operative attraverso le quali gestire il processo di definizione, promozione e commercializzazione dei prodotti turistici espressi da un territorio, al fine di generare flussi turistici incoming equilibrati, sostenibili ed adeguati alle esigenze economiche degli attori coinvolti. Destination marketing La DMO deve mettere in contatto la domanda con l offe ta, capire le esigenze del visitatore e trovare per queste una risposta semplice e immediata, saper coordinare in modo continuato l i sie e di attività e di offerte della destinazione procurando u effi ie te distribuzione dei prodotti nei mercati e coordinare le decisioni strategiche in relazione alle leve del marketing, mirando a competitività e attrattività.

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3.3 I compiti operativi La Sardegna deve attualizzare la propria proposta turistica, che oggi è ancora improntata sul modello del turismo di massa, per passare al turismo di prodotto ed esperienziale e far evolvere la propria offerta, passando dall’essere una destinazione monoprodotto ad essere una destinazione poliprodotto. Le attività primarie coinvolgono direttamente il visitatore nella promozione e costruzionedell espe ie za turistica e si possono sintetizzare di seguito: • Sviluppo di nuovi prodotti (in collaborazione con gli operatori): è un fattore chiave per assicurare un costante aggiornamento dell offe ta della destinazione. È in ogni caso di primaria importanza l i ovazio e dell offe ta in accordo con i nuovi trend e lo sviluppo dei mercati di riferimento; • Tangibilizzazione della destinazione (per aumentare convenienza, attrattività e accessibilità): la ta gi ilizzazio e è l i sie e di attrattive, esperienze, prodotti e servizi che possono essere offerti in relazione a un determinato tema, a itinerari, a un evento ovvero essere unbox di esperienze;

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• Promozione: la destinazione necessita di promozione diretta sia al consumatore finale sia agli intermediari, tramite gli strumenti più adeguati e in maniera segmentata. • Distribuzione e vendite: informazioni commerciali devono essere divulgate tramite i canali più consoni e possono includere il contatto diretto, social media, mailing, brochure, ecc. oltre alle attività di web marketing; • Servizi turistici: la maggior parte dell espe ie za turistica avviene nella destinazione e questo ha un effetto determinante sulle esperienze e sul livello di soddisfazione del visitatore. • Informazione ed accoglienza turistica: attenzione al turista: la customer care e le azioni di follow up sono essenziali per stabilire lealtà e attitudine positiva tra i clienti. Questi servizi includono lo stabilire, il gestire e il mantenere un database con informazioni sui clienti, tracciando le loro attitudini e i loro profili al fine di poter definire adeguati programmi di customer care.

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4. Gli strumenti strategici e operativi della DMO Il destination management pla è il principale strumento di governance della DMO. Tale piano attuativo discende direttamente dal Piano strategico triennale per lo sviluppo e la promozione turistica della Sardegna, e deve essere redatto e proposto all'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio, dalla DMO entro il 30 aprile dell'anno antecedente a quello di riferimento. Il Piano Strategico regionale, denominato Destinazione Sardegna 2018-2021 , attualmente in fase di elaborazione, si inserisce con coerenza nella cornice unitaria delineata dal PST 2017-2022, elaborato dal Comitato Permanente di Promozione del Turismo, con il coordinamento della Direzione Generale Turismo del Ministero dei Beni e delle A vità Culturali e del Turismo - MiBAC4 . Partendo dalla Visione condivisa del futuro della destinazione, il Piano definisce una prospettiva di crescita dell i te o territorio e del settore, individuando nuove progettualità e stimoli in grado di garantire lo sviluppo ed il consolidamento della destinazione Sardegna e dei suoi operatori. Gli obiettivi generali del Piano: • accrescere la competitività del sistema turistico della Sardegna; • incrementare l att attività dell offe ta turistica della Sardegna; • innovare, specializzare, integrare e diversificare l offerta; • sviluppare un marketing efficace; • costruire una governance efficiente per lo sviluppo complessivo del turismo in tutta la Sardegna.

Dagli obiettivi generali si declinano gli obiettivi specifici per ogni ambito tematico, con l i dividuazio e delle linee ed azioni d i te ve to: 4Nel ridisegnare gli orientamenti in materia di economia del turismo a livello nazionale il PST 2017-2020 costituisce lo strumento per l'aggiornamento della politica turistica regionale e per l'esercizio delle funzioni di programmazione, di indirizzo e coordinamento. Il documento conferma il ruolo primario delle Regioni nelle scelte fondamentali e ell i ple e tazio e delle azioni del Piano stesso.

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individuazione di una strategia di sviluppo turistico per la Sardegna (obiettivi, mission, vision e posizionamento strategico del territorio); l i dividuazio e del prodotto-destinazione e del portfolio prodotti (e di eventuali nuovi prodotti) e relativa gerarchizzazione; l i dividuazio e delle azioni promocommerciali da realizzare, dei mercati e delle strategie di reputation; la governance operativa, ossia il supporto al modello operativo di destinazione per la sua gestione, sviluppo e marketing turistico (obiettivi, partecipanti, attività, modalità di gestione e coordinamento).

4.1 Il metodo Il metodo scelto per la elaborazione di Destinazione Sardegna 2018-2021 è da ricondursi a canoni di efficacia efficienza ed economicità in ogni ambito, coinvolgendo una pluralità di attori attraverso modalità partecipative diverse in modo da identificare compiti e responsabilità di ognuno. Il processo di pianificazione infatti è stato concepito come uno spazio all i te o del quale, partendo dall analisi dell’attrattività, competitività e reputazione, dal quale è nata una discussione e una riflessione costruttiva sul turismo e sulla situazione attuale, per arrivare aidentificare,comprenderee definire le opportunità turistiche per la Sardegna di domani. La partecipazione al processo ha visto il coinvolgimento di tutti i soggetti che operano in maniera diretta e indiretta nel settore turistico, sia in ambito pubblico che privato, ed abbraccia tutti i territori della Sardegna, i quali sono stati invitati ad esporre idee, punti di vista, soluzioni, contribuendo alla costruzione del Piano Strategico del Turismo della Sardegna. Nello specifico, gli incontri specialistici a beneficio della più ampia partecipazione dei soggetti interessati, a supporto del processo riguardano 8 aree tematiche e si articolano in 60 tavoli territoriali. Le aree tematiche: • Prodotto turistico • Mercati ed internazionalizzazione • Infrastrutture e mobilitàturistica

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• Formazione, qualitàe professionalizzazione • Innovazione turistica e nuove tecnologie • Commercializzazione e marketing • Paesaggio, risorse naturali e sostenibilità • Redditività, nuove stagionalitàe rinnovamento

Parallelamente al percorso partecipativo condotto attraverso la modalità dei tavoli e alla possibilità di inviare contributi e proposte attraverso la piattaforma regionale www.sardegnapartecipa.it, il Comitato scientifico del Piano ha raccolto e analizzato dati e informazioni sui temi rilevanti e porta avanti interlocuzioni ristrette con soggetti privilegiati. Le linee strategiche individuate attraverso il processo descritto, potranno consentire agli operatori del territorio intervenuti e all’i tero sistema turistico regionale, di impostare le proprie azioni nei rispettivi settori di competenza, adottando una prospettiva di medio-lungo termine e una visione di mercato. 4.2 I ruoli, l’iter di adozione e attuazione Il Piano Strategico Turismo si caratterizza per una governance multi-levela partire dai risultati emersi dal ciclo di incontri territoriali, che informano l i di izzo politico e programmatico dall'Assessorato del turismo, artigianato e commercio della Regione Sardegna. Come già anticipato, nel Piano confluiscono i contributi degli stakeholder privilegiati e degli opinion leader, secondo l app o io e il metodo di tipo partecipativo descritto e le proposte della Conferenza permanente del turismo, istituita presso l'Assessorato regionale competente in materia di turismo. La Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale competente in materia di turismo, adotta con propria deliberazione il Piano strategico regionale del turismo. In attuazione del Piano strategico regionale del turismo, entro il 30 aprile dell'anno antecedente a quello di riferimento, la DMO, propone all'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio un proprio piano attuativo di sviluppo turistico (destination management plan), orientato alla costruzione del prodotto-destinazione, alla creazione di reti di prodotto e, ell a ito delle azioni, i mercati e le tattiche on line e off line.

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5.Il quadro normativo La costituzione della società risponde, principalmente a due disposizioni normative:

la L.R. 16/2017 Norme in materia di turismo , con la quale vengono definiti obiettivi, competenze e strumenti per la promozione turistica della Regione autonoma della Sardegna; il D.Lgs. 175/2016 Testo unico in materia si società a partecipazione pubblica .

5.1 L.R. 16/2017 Nor e in materia di turis o La legge regionale, ell a t. 7, prevede un modello di società in cui viene minimizzata la frammentazione delle competenze ed esaltati gli elementi di collaborazione e corresponsabilità degli attori evitando i conflitti interni. La norma prevede inoltre che la società attivi forme di collaborazione con la pluralità di soggetti pubblici e privati che sviluppano attività di marketing territoriale. Obiettivo primario è la creazione di processi virtuosi, mirati alla definizione, promozione e promocommercializzazione dell offe ta turistica, al fine di creare flussi turistici bilanciati, redditizi e sostenibili. La costituzione di un soggetto unico avente tali caratteristiche consente a tutti gli interessati, pubblici e privati, di cooperare alla definizione e costruzione del prodotto turistico. La società pubblica consente la giusta collaborazione dei soggetti coinvolti, i quali essendo parte di un organismo nuovo, perseguono i fini istituzionali assumendo al contempo la responsabilità dei risultati. Tali stessi elementi non sarebbero individuabili se la finalità venisse perseguita dal solo Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, in quanto come sopra evidenziato non sarebbe capace di definire un prodotto nascente dalla condivisione degli attori coinvolti, tanto più se si considera il fatto che il turismo è un segmento economico trasversale ad altre finalità istituzionali es. sport cultura ambiente etc. Stesse considerazioni potrebbero essere fatte se venisse proposta l istituzio e di una semplice agenzia pubblica in quanto avrebbe le stesse carenze dell Assesso ato dovendosi a essa limitare a svolgere attività di coordinamento degli attori e non di condivisione strategica e operativa. La volontà politico/legislativa di costituire la società comprendendo soci privati nella compagine sociale ha portato, in concreto, alla scelta di quei soggetti privati che per la particolare mission sono capaci di arricchire il knowhow della DMO in termini di conoscenza del mercato e incisività attraverso la definizione di azioni capaci di

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incrementare i flussi turistici e di superare i deficit derivanti dall i sula ità ampliando la governante della Regione , determinando una maggiore efficacia della politica turistica regionale. La scelta in questione appare rispondente alle esigenze di concentrare gli sforzi di istituzioni e altri soggetti che sviluppano attività di marketing territoriale, al fine di massimizzare il risultato con il minimo mezzo. 5.2 D.Lgs. 175/2016 Testo unico in materia si società a partecipazione pu li a La struttura societaria della DMO regionale è definita in armonia con il nuovo testo normativo, che a livello nazionale, ha ridisegnato l istituto delle società a partecipate pubblica. Lo statuto prevede infatti il perseguimento degli obiettivi previsti ell a t. 4 comma 2 lett) D del D.Lgs. 175/2016, ossia l autop oduzio e di beni o servizi strumentali all'ente o agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle loro funzioni, nel rispetto delle condizioni stabilite dalle direttive europee in materia di contratti pubblici e della relativa disciplina nazionale di e epi e to e al fine di poter essere affidataria di compiti e servizi da parte dei soggetti pubblici partecipanti, è strutturata secondo il modello previsto dall a t. 3 e dall a t. 16 del citato Decreto legislativo e relativi alla tipologia sociale e alle società in houseproviding.Il modello di società consortile a responsabilità limitata è il modello certamente più rispondente alle necessità di condivisione della strategia e dei percorsi di attivazione della stessa in quanto, come noto, la società consortile nasce sul modello definito dall a t. 2602 del codice civile il quale prevede la costituzione di u a organizzazione per la disciplina o lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive i p ese. Il modello consortile consente infatti l attivazio e di azioni comuni che attuate sotto la stessa regia e gestione rendono vincenti le strategie politiche regionali. Rispetto invece al citato art. 16, si ricorda che come oramai noto le società possono ricevere affidamenti diretti dalle amministrazioni pubbliche solo se queste ultime esercitano su di essa il controllo analogo e se non vi sia la partecipazione di capitali privati, ad eccezione di quella prescritta da norme di legge e che avvenga in forme che non comportino controllo o potere di veto, né l'esercizio di un'influenza determinante sulla società controllata e che la società realizzi oltre l 8 % del proprio fatturato in favore degli enti pubblici soci. Sui primi due punti è necessario soffermarsi per approfondirne gli spetti più rilevanti. La società di nuova costituzione essendo partecipata da più amministrazioni pubbliche (Regione e le Camere di Commercio),rappresenta una ipotesi di in housepluripartecipato, e deve essere sottoposta al controllo analogo cosiddetto congiunto, secondo modalità che, come ribadito dalle ultime pronunce del Consiglio di Stato, devono garantire il rispetto della direttiva 2014/24 articolo 12, paragrafo 3.

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Il regolamento comunitario nel delineare gli elementi salienti di tale tipologia di controllo, in linea generale prevede che siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni: I) gli organi decisionali della persona giuridica controllata sono composti da rappresentanti di tutte le amministrazioni aggiudicatrici partecipanti. Singoli rappresentanti possono rappresentare varie o tutte le amministrazioni aggiudicatrici partecipanti; II) tali amministrazioni aggiudicatrici sono in grado di esercitare congiuntamente u i flue za determinante sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative di detta persona giuridica; III) la persona giuridica controllata non persegue interessi contrari a quelli delle amministrazioni aggiudicatrici o t olla ti . Il rispetto di tale costrutto obbliga quindi i soci pubblici non solo a far parte dell asse blea, ma anche a preservare il mantenimento delle maggioranze necessarie al permanere di siffatta influenza dominate nonché ad esercitare il controllo sulla gestione anche attraverso poteri di ingerenza e di condizionamento superiori a quelli tipici del diritto societario. Tale controllo deve essere riferito agli obiettivi strategici e alle decisioni significative anche se gli enti che detengono una partecipazione minore non sarebbero individualmente in grado di esercitare tali poteri. Per tale fine è quindi necessario che tale controllo si svolga tramite organi statutari composti da rappresentanti di detti enti pubblici partecipanti. Spetterà ad essi quindi, il potere di nominare, in sede assembleare, i vertici direttivi (Consiglio di amministrazione e direttore generale) e in sede di controllo, approvare gli indirizzi strategici, i principali atti di gestione e poter esperire il potere di veto di veto nel caso in cui vi siano discordanze in ordine all effettiva realizzazione. Ancor di più va sottolineato la necessità che, come espressamente previsto dal Consiglio di Stato, il socio pubblico affidante un particolare servizio deve poter esercitare poteri propulsivi anche nei confronti del Consiglio di amministrazione. E necessario cioè che il socio possa elargire particolari specifiche inerenti le singole convenzioni di affidamento di servizi, a cui deve essere associato il potere di veto sulle delibere del CDA riguardanti la loro attuazione. Tale potere può essere eventualmente sganciato dall e tità della partecipazione societaria. Altro aspetto importante sono le modalità con cui si esplica il potere di controllo analogo congiunto da parte delle amministrazioni pubbliche. Lo Statuto ell a t. 20 prevede la costituzione di un organismo deputato al controllo analogo, Comitato unitario per il Controllo analogo composto da rappresentanti dei soci pubblici, il cui funzionamento è affidato alla disciplina di un regolamento che deve consentire l effettuazio e ex ante del controllo degli atti di programmazione e di budget (controllo strategico), e degli atti gestionali significativi e dei risultati conseguiti e degli obiettivi realizzati (controllo di gestione), con particolare attenzione per gli atti specifici che attengono alla realizzazione di programmi su delega o affidamento da parte dei singolo soci.

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Per quanto attiene alla partecipazione del socio privato come prevede il testo della riforma Madia, è stata prevista dalla legge regionale n 23 del 6.7.2018 che nel modificare e integrare l o igi ale testo della legge regionale 16/2017 art. 7, ha prescritto la partecipazione anche di soci privati. Oltre alla Regione Sardegna devono partecipare anche i soci privati al fine i teg a e azioni capaci di superare i deficit infrastrutturali derivanti dall i sula ità, creare offerte coordinate e incrementare i flussi tu isti i . E quindi chiara la volontà del legislatore di creare un soggetto costituito da coloro che hanno un interesse diretto all a atti e to delle barrire infrastrutturali e da coloro che perseguono le finalità pubbliche di migliorare l e o o ia turistica dell isola, al fine di determinare le migliori condizioni per la operatività della destinazione Sardegna. La presenza del socio privato nei termini prescrittivi imposti dalla norma regionale, impone la sua presenza in seno al consiglio di amministrazione nel rispetto di quanto sopra evidenziato e quindi in forma tale da consentire la manifestazione dell appo to in termini di politica strategica operativa della società ma impedendone l i flue za dominante o il potere di veto che resta in capo ai soci pubblici.

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6. L’assetto societario Statuto La società è dotata di uno statuto in linea con le previsioni normative civilistiche, oltre a quelle del D.Lgs. 175/2016. Capitale sociale Fin dalla sua costituzione, la società presenta un capitale sociale di euro 500.000,00 (cinquecentomila/00), interamente versato. Compagine sociale Soci della società sono la Regione Autonoma della Sardegna, le Camere di commercio (soci pubblici) e soci privati, da individuarsi mediate procedura di evidenza pubblica. La compagine sociale si configura come segue: Socio Natura % Regione autonoma della Sardegna Pubblico 52% Camere di commercio Pubblico 36% Soci privati Privato 12% Totale generale 100%

Come rilevato in precedenza, la partecipazione dei soci privati alla società è compatibile con quanto previsto dall a t. , comma 1, del D.Lgs.175/2016, essendo espressamente prescritta dall a t. 7, comma 1, della L.R. 16/2017 come integrata dalla L.R n. 23 del 6.07.2018. Si evidenzia che,. La presenza dei soci privati nella compagine sociale costituisce un elemento significativo dell i iziativa ed ha comportato la scelta da parte del legislatore, tra tutte le categorie di operatori connessi all a ito del turismo, degli operatori economici capaci di cooperare alla definizione e all attivazio e di azioni volte incrementare i flussi turistici e superare i deficit infrastrutturali derivanti dall i sula ità e quindi maggiormente investiti dalla funzione di prima accoglienza. Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio L Assesso ato costituisce il principale riferimento per la società, sia in virtù del fatto che rappresenta il socio di maggioranza, e pertanto ne detiene il controllo, e sia per via delle fondamentali funzioni istituzionali che ad esso competono e che verranno attuate attraverso le azioni poste in essere dalla società.

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Sotto il profilo sostanziale, la società si qualifica come uno strumento operativo per la realizzazione di attività riconducibili, principalmente, ma non esclusivamente, a funzioni istituzionali della Regione. Infatti, le attività sono organizzate in modo coordinato tra i principali attori in grado di agire sulle concrete possibilità di attrazione del turismo verso la destinazione Sardegna, ossia le Camere di commercio. Camere di commercio Originariamente, le camere di commercio sono state istituite allo scopo di promuovere gli interessi commerciali ed industriali. Nel corso degli anni hanno adeguato la loro presenza all'evoluzione sociale ed economica del paese consolidando e ampliando competenze e ruoli. Si tratta di istituzioni aperte, vicine alle attività economiche del territorio, di cui interpretano voci e valori, di cui promuove lo sviluppo attraverso l'offerta di servizi reali. Collegate a rete con l'intero sistema camerale in Italia e all'Estero, integrate con altri organismi e istituzioni nazionali, sostenute dalla collaborazione delle Associazioni imprenditoriali, le camere costituiscono per le imprese la porta di accesso alla pubblica amministrazione, il punto di confluenza tra attività produttive e Stato. 6.1 Organi societari Organi della società sono:

l Asse lea dei soci; l O ga o amministrativo; l O ga o di controllo.

L Asse lea dei soci è l o ga o all i te o del quale si assumono le decisioni strategico/politiche in merito alle iniziative da attivare, in vista del perseguimento degli obiettivi prefissati. L O ga o amministrativo è competente al governo dei processi di attuazione delle decisioni strategiche ed è costituito da un Consiglio di amministrazione formato da 3 componenti, incluso il Presidente. Con l i te to di dare concretezza all azio e direzionale, lo statuto prevede la nomina di un Direttore generale, figura manageriale fondamentale a cui spetta il compito di porre in essere le attività operative, tattiche e logistiche attraverso la struttura organizzativa, e di supportare le scelte dei livelli gerarchici superiori.

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Al fine di avere maggiore rappresentanza, coinvolgimento e partecipazione di altri soggetti, oltre a quanto espresso in ambito societario, potrà essere istituito un Comitato consultivo, ossia un ulteriore livello di collaborazione, confronto e compartecipazione, relativo alle strategie di sviluppo turistico del territorio L O ga o di controllo della società è costituito dal Collegio sindacale, chiamato a svolgere anche le funzioni di Revisione legale, secondo quanto consentito dall a t. , comma 2, del D.Lgs. 175/2016. 6.2 Comitato unitario per il Controllo analogo La società è soggetta ai poteri di direzione e controllo da parte dei soci pubblici di tipo analogo a quello esercitato sui propri servizi. Tale controllo è posto in essere da un Comitato unitario per il controllo analogo composto da rappresentanti dei soci pubblici. Esso quindi, che pur non annoverato tra gli organi sociali, riveste una certa importanza in quanto chiamato a verificare la coerenza delle attività poste in essere dalla società alle prescrizioni e obiettivi strategici dettate dagli organi di indirizzo politico. Sul versante più prettamente gestionale il medesimo deve accertarsi circa il raggiungimento degli obiettivi operativi nonché sull effi a ia l effi ie za e l e o o i ità dell azio e sociale.

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7. L’orga izzazio e Per poter svolgere le attività derivanti dall assu zio e degli affidamenti dell Assesso ato del Turismo, Artigianato e Commercio, delle Camere di commercio e dei soci privati, la società intende dotarsi di una struttura organizzativa stabile, ossia un nucleo costituito da personale esperto, con specifici skills tecnici nelle diverse funzioni da svolgere, non particolarmente numeroso. Ciò in quanto gran parte delle operazioni che scaturiscono dalla gestione operativa connessa agli affidamenti, si svolge esternamente rispetto all azie da, interessando specifiche attività di promozione da organizzare nei luoghi e nei tempi in cui si svolgono gli eventi. Tali attività, essendo di carattere stagionale, o comunque temporalmente intermittenti, si svolgono in modo più efficace ed economico se esternalizzate a figure specializzate, non inquadrate stabilmente ell o ga izzazio e, al fine di non gravare in termini di costo nei periodi in cui le specifiche attività non sono presenti. A regime, si può prevedere che la struttura organizzativa, costituita complessivamente da 13 unità di personale, sarà così articolata:

Figure professionali N. Compiti Direttore generale (promozione/amm.ne) 1 Programmazione, organizzazione e controllo. Raccordo con organi societari, con l'assessorato e con gli altri soci Funzionari area promozione 6 Analisi, studio ed attuazione delle attività di promozione affidate dai soci Funzionari area sviluppo 2 Supporto e consulenza operativa alle amministrazioni locali e ai territori per l sviluppo del turismo e la costruzione del prodotto territoriale Funzionari area amministrativa 2 Svolgimento delle funzioni amministrativo-contabili. Budget e controllo interno Altri dipendenti area amministrativa 2 Svolgimento di funzioni di supporto generale alla struttura produttiva ed amministrativa Totale 13

Successivamente alla costituzione della società, sarà cura degli organi sociali e del Direttore generale predisporre ed approvare i regolamenti che costituiscono i programmi e le regole operative interne di funzionamento, quali, ad esempio, il Regolamento contabile, il

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Regolamento sul personale, il Regolamento sulle procedure di acquisto, il Programma di valutazione del rischio di crisi aziendale, etc.. 7.1 Organigramma e funzioni aziendali L a ti olazio e della struttura organizzativa conduce alla divisione di compiti per aree funzionali.

7.2 Compiti delle aree funzionali Direzione generale Il direttore generale svolge funzioni di alta gestione ed è al vertice della gerarchia dei dipendenti della società. In esecuzione delle direttive impartite dall o ga o amministrativo, è investito da ampi poteri decisionali; egli infatti opera le opportune scelte operative e ne sovraintende l attuazio e attraverso l o ga izzazione del lavoro e controllo della struttura Le sue funzioni sono quindi di direzione delle attività e di coordinamento del personale dei quali definisce i ruoli e i compiti all i te o dell o ga izzazio e.Egli inoltre è il referente nei

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rapporti con i soggetti esterni che a vario titolo hanno contatti o collaborano con la DMO es. i fornitori, gli operatori del territorio, gli operatori del mercato e i membri delle Reti di prodotto. Egli svolge inoltre il ruolo di segretario coordinatore del Comitato consultivo. In particolare tra le sue attività principali sono ricomprese: - Redazione del piano operativo in funzione del Piano Strategico Triennale approvato dalla Assemblea. - Definizione dei flussi di lavoro specifici per ogni area di lavoro o progetto al interno della DMO. - Definizione delle attività che può svolgere ogni risorsa umana all i te o della DMO. - Gestione dei rapporti con gli stakeholder tramite incontri personali e riunioni. - Gestione delle crisi interne (Crisis Management). - Individuazione dei percorsi operativi alternativi in caso di problemi procedurali. - Briefing periodici al personale e coordinamento con il presidente e vicepresidente nonché con il Comitato Esecutivo. - Presenza a incontri o presentazioni istituzionali. Area sviluppo prodotto e territorio L U ità è preposta alla creazione del prodotto-destinazione. Essa è anche responsabile della gestione complessiva della destinazione nel ambito del Destination Management. Si caratterizza per la gestione delle attività strategiche e operative necessarie alla creazione del portfolio prodotti della Destinazione e la promo-commercializzazione del portafoglio prodotti. Opera in stretto contatto con la direzione generale Compiti principali - Definizione delle strategie e dell o ga izzazio e dei prodotti - Acquisizione di operatori del territorio per integrarli nelle reti di prodotto - Gestione i rapporti con gli operatori turistici locali - Creazione di un forte rapporto di fiducia con gli operatori, fornendo prodotti in linea con le loro esigenze

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- Gestione operativa delle reti di prodotto Pianificazione - Redazione Piano dei Prodotti turistici; - Pianificazione e coordinamento reti punti d i fo azio e ed accoglienza turistica Progettazione e sviluppo - Gestione rapporti con operatori turistici locali e stakeholder - Coordinamento degli attori - Aggiornamento costante delle strategie di prodotto - Verifica della competitività dell offe ta verso il mercato e i competitor - Monitoraggio e report - Monitoraggio degli obiettivi organizzativi di prodotto - Sviluppo di strategie di implementazione - verifica della soddisfazione della domanda Area marketing e promozione B2B Tale unità è preposta alla definizione delle strategie di marketing e di promozione B2B e soprattutto della B2C. In particolare svolge le funzioni di gestione delle attività strategiche e operative necessarie al rafforzamento e la promozione della immagine della destinazione. Compiti principali - Definizione delle strategie e delle azioni promocommerciali e di marketing - Gestione i rapporti con gli enti esterni e con i turisti - Sviluppo di iniziative a supporto delle attività della Organizzazione - Rafforzamento della immagine della organizzazione sul territorio di riferimento - Creazione di un forte rapporto di fiducia con i turisti, fornendo assistenza e supporto nelle problematiche tecniche

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- Organizzare ed effettuare la partecipazione a fiere, workshops, sales mission, etc. Pianificazione - Timing - Obiettivi di budget - Digital e Social media marketing Plan Gestione - Gestione della comunicazione, negoziazione e persuasione - Gestione degli aspetti tecnici del marketing e comunicazione - Organizzazione di eventi e attività promozionali - Gestione della Comunicazione online e offline del territorio - Attività di content marketing, community management e influencer marketing Monitoraggio e report - Monitoraggio degli obiettivi commerciali - Sviluppo di strategie di implementazione Area marketing e promozione-digitalcontent marketing Tale unità si occupa della gestione del posizionamento e della visibilità online tramite i motori di ricerca, social media e altre attività di marketing online e di content marketing Attiva azioni volte a sostenere lo sviluppo del marketing digitale a supporto delle strategie della DMO e degli operatori turistici, aiutando a individuare canali per la visibilità on-line, sostiene campagne di acquisizione sui motori di ricerca, sia a pagamento (SEM) e programmi organiche (SEO), e sostiene lo sviluppo di nuove strategie e azioni per migliorare il tasso di conversione delle attività digitali. Effettua le azioni di social media marketing e in particolare del Community Management. Compiti principali - Ottimizzazione e posizionamento del sito web e verifica delle parole chiave - Creazione e monitoraggio di backlinks e attività su sistemi CMS

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- Utilizzo piattaforme di analisi web, Google Analytics in particolare - Project management e gestione delle campagne di web marketing - Project management e gestione delle campagne di web marketing - Sviluppo strategie e attività di Email Marketing e social media marketing - Controllare, valutare e gestire le conversazioni online - Creazione e diffusione di contenuti (post, foto, video ecc.) - Stimolare il coinvolgimento di utenti e stakeholder - Valutare il sentiment e la reputation online Pianificazione - Marketing Plan e Social Media Plan - Piano editoriale di contenuti Progettazione e sviluppo - Tecniche indicizzazione SEO/SEM - Programmazione e Web analytics - Azioni di link popularity e link building - Creazione campagne AdWords - Social Media Marketing e Article Marketing - Gestione delle relazioni - Creazione dei contenuti e la sua diffusione - Influencer marketing: attivazione contatti con blogger ed influencer - Realizzazione del calendario editoriale

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Monitoraggio e report - Monitoraggio delle attività di web marketing - Monitoraggio, reporting - Analisi dati web e piattaforme CRM - Coinvolgimentodegliutenti (audience engagement, advocacy impact, satisfaction score, topic trends) Area amministrativa e contabile Ad essa competono le funzioni inerenti la contabilità generale, la contabilità analitica, la contabilità del personale, la formazione del budget, la gestione degli approvvigionamenti e degli acquisti di beni e di servizi per la promozione, la fatturazione, le riscossioni, i pagamenti, i contatti con i clienti ed i fornitori. Inoltre, competono la tenuta dei libri sociali e dei registri contabili, l assiste za agli organi sociali, il supporto al controllo analogo, le funzioni di segreteria e le altre attività di carattere generale. Nello svolgimento delle funzioni di negoziazione e di acquisto, si avvale del supporto della Direzione generale della Centrale Regionale di Committenza, istituita presso la Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna.

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8. Le attività Le attività della società discendono dal Piano strategico regionale del turismo di cui all a t. della L.R. 16/2017, strumento volto a definire la politica turistica regionale e l ese izio delle funzioni di programmazione, indirizzo e controllo, sentite le proposte della Conferenza permanente del turismo. Peraltro, in attuazione del Piano strategico regionale del turismo di cui all a t. della L.R. 16/2017, la società propone all Assesso e regionale del Turismo, Artigianato e Commercio un proprio Piano attuativo entro il 30 aprile dell a o precedente a quello di riferimento. Tuttavia, nelle more dell attivazio e dei nuovi strumenti previsti in sede legislativa, in questa sede, le analisi economico finanziarie sono basate sulle informazioni politiche e direzionali disponibili nel contesto del sistema attualmente in essere. Di seguito, si riportano le logiche di base adottate per la determinazione dei valori fondamentali espressi nel budget:

il conferimento di capitale da parte dei soci; gli investimenti in immobilizzazioni; i ricavi; i costi di funzionamento.

8.1. Determinazione dei conferimenti di capitale La società si dota di un capitale sociale complessivo di euro 500.000, interamente versato all atto della costituzione. Di seguito, si riepilogano i versamenti e le quote dei rispettivi soci. Conferimenti di capitale % 2018 % 2019 % 2020 Regione 52,0 260.000 0,0 - 0,0 - Ccia 36,0 180.000 0,0 - 0,0 - Soci privati 12,0 60.000 0,0 - 0,0 - Totale conferimenti 100,0 500.000 100,0 - 100,0 -

8.2 Costi d’i vesti e to I costi d i vesti e to sono di modesta entità per effetto della possibilità di usufruire a titolo gratuito di immobili e di infrastrutture di proprietà dell a i ist azio e regionale e

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partecipano alla determinazione del risultato economico attraverso l i putazio e delle quote di ammortamento. Investimenti in immobilizzazioni 2018 2019 2020 Spese di costituzione 5.000 Mobili e arredi 10.000 Hardware e software 20.000 Attrezzature uso ufficio 10.000 Totale investimenti 45.000 - -

8.3 Determinazione dei ricavi di vendita Innanzitutto, si evidenzia che, sotto il profilo contabile, le attività della società sono finanziate da appositi contratti che determinano la rilevazione di ricavi di vendita per prestazioni di servizi. Oltre alle iniziative attribuite dall Assesso ato, tra i ricavi della società figurano anche quelli derivanti dalle attività di promozione esternalizzate dagli altri soci, in base alle proprie finalità istituzionali. I ricavi discendono dagli affidamenti effettuati:

dalla Regione Autonoma della Sardegna; dalle Camere di commercio; dai soggetti privati.

Nelle analisi contenute nel presente documento non sono state contemplate eventuali ulteriori esternalizzazioni di servizi da parte di altri assessorati della Regione. Allo stato attuale, seppure consentito nei limiti di quanto stabilito nei commi 3 e 3-bis, art.16, del D.Lgs. 175/2016, non sono state programmate iniziative volte alla produzione di servizi a beneficio di terze economie, non riconducibili ai soci della società. Nel 2018, quale anno di partenza, le attività aziendali sono principalmente rivolte alla creazione della struttura ed alla definizione dei processi organizzativi funzionali alle attività da svolgere, e, in misura limitata, alla prestazione di servizi di promozione e commercializzazione nella parte finale dell a o, mentre nel 2019 e nel 2020 le attività si svolgeranno a regime. Dalle analisi svolte è emerso con particolare evidenza che, attraverso la costituzione della società, adottando le modalità di funzionamento fin qui descritte, sia la Regione, sia le Camere di commercio e sia i soggetti prvati dovranno affidare alla società la totalità delle

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proprie funzioni ell a ito delle attività di promozione. Tale fattore si ritiene un presupposto fondamentale dell i iziativa. 8.4 Affidamenti dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio Gli affidamenti dell Assesso ato costituiscono la quota principale dei ricavi della società. Di seguito, si riporta la metodologia impiegata pe la determinazione ed il quadro delle risorse disponibili. Modalità di definizione delle attività da esternalizzare Sotto il profilo aziendalistico, la particolare natura delle attività poste in essere e le modalità di affidamento dei servizi nella forma del cosiddetto in houseproviding, fanno sì che la società sia inquadrabile tra le aziende operanti su commessa, piuttosto che tra le aziende che operano procacciando forniture ed incarichi sul mercato. Ciò ha consentito di svolgere analisi particolareggiate circa la programmazione dei futuri affidamenti, definendo i ricavi della società con un supporto informativo di elevata concretezza, precisione ed esperienza consolidata. Per individuare le prestazioni da esternalizzare, all i te o delle più vaste attività riconducibili alle funzioni istituzionali dell Assesso ato, sono stati svolti specifici incontri preliminari volti a cogliere i diversi punti di vista, esaminando in primo luogo gli obiettivi da raggiungere in base alle strategie definite, per poi definire i processi attraverso i quali si è reputato di poter conseguire i risultati e, infine, determinare le risorse da destinare concretamente all este alizzazio e dei servizi. A tal fine, è stato considerato il bilancio di previsione vigente (2018-2020), esercizi in cui sono già stanziate le risorse a favore degli interventi dell Assesso ato del Turismo, Artigianato e Commercio, che costituiscono le previsioni di impegno del medesimo periodo. Nel caso della Regione Autonoma della Sardegna, trattandosi di ente pubblico in contabilità finanziaria ai sensi del D.Lgs. 118/2011, il bilancio di previsione assume un carattere autorizzatorio. Ciò consente all a i ist azio e regionale, fin d o a, attraverso i propri dirigenti, di porre in essere atti dispositivi delle somme stanziate sotto forma di impegni pluriennali, anche a valere sugli esercizi 2019 e 2020, senza dover ritornare in sede legislativa, anno per anno, per la conferma delle risorse assegnate. Trattandosi di processi organizzativi e gestionali noti, in quanto finora le attività di promozione e le altre attività connesse sono state svolte all i te o della direzione generale

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e delle direzioni di servizio dell Assesso ato, le strutture competenti hanno operato agevolmente determinando gli importi all i te o dei vincoli di spesa del bilancio di previsione, nella cornice strategica definita in sede politica. Nella determinazione degli affidamenti iscritti nel budget allegato al presente documento, si è considerato anche l ulte io e vincolo degli impegni già assunti, per i quali sussiste una obbligazione giuridica perfezionata mediante stipula di specifico contratto. In tal caso, gli importi non sono stati considerati tra gli affidamenti della società. Le analisi preventive sono state condotte secondo la metodologia bottom-up, quindi considerando fondamentale l appo to tecnico conoscitivo delle strutture direzionali dell Assesso ato. Le proposte pervenute dalle direzioni di servizio, coordinate dalla Direzione generale e condivise dall o ga o politico, sono state considerate quale corpo centrale del budget economico della società, i cui risultati sono riportati in questo documento. Nel corso delle fasi di programmazione, è stato esaminato in dettaglio il contenuto dei capitoli di spesa dell Assesso ato, di competenza di tutte le direzioni di servizio potenzialmente afferenti alle attività di promozione, attività che secondo le logiche adottate sono risultate gestibili in modo ottimale attraverso la società. Il quadro delle risorse che l Assesso ato intende impiegare nelle forme del nuovo sistema di attribuzione delle funzioni è da considerarsi comunque provvisorio; esso potrà essere modificato alla luce degli approfondimenti successivi che dovranno essere svolti successivamente alla costituzione della società, in vista degli accordi contrattuali specifici da stipulare. Di conseguenza, le attività che scaturiscono dalle analisi riportate nel presente documento non hanno natura autorizzatoria e tantomeno contrattuale, pertanto, non sono da considerarsi vincolanti ai fini della gestione amministrativa e contabile degli esercizi 2018-2020. Ciò è valido sia per la società, futura commissionaria dei servizi, e sia per i soci, futuri committenti. Infatti, fermo restando che le analisi hanno consentito di compiere un esame approfondito degli obiettivi e delle azioni da porre in essere in capo alla società, di definire una struttura organizzativa di massima, di valutare gli effetti economici, finanziari e patrimoniali della gestione, il budget, quale strumento decisionale, dovrà essere perfezionato successivamente, alla luce delle scelte politiche sottostanti il prossimo bilancio di previsione 2019-2021 e di ulteriori valutazioni che si dovessero adottare in sede operativa. Pertanto, mentre ora si è inteso fornire un supporto decisionale al processo di avvio dell i iziativa ed anche un contenuto documentale ai fini degli adempimenti amministrativi

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richiesti dalla normativa vigente, in futuro, il budget sarà uno strumento fondamentale per la governance della società e coinvolgerà gli aspetti contrattuali e quelli legati al controllo analogo. Quadro sintetico delle attività da esternalizzare Per quanto riguarda l Assesso ato, dispone di u u i a Direzione generale, la quale a sua volta si compone di quattro Direzioni di servizio, a capo delle quali vi è un dirigente responsabile. Nel concreto, l a ti olazio e della Direzione generale prevede:

il Servizio Sistemi informativi; il Servizio Gestione offerta del territorio; il Servizio Sostegno alle imprese; il Servizio Promozione.

Tra tutti i servizi che compongono la direzione generale, soltanto alcuni sono investiti da attività di promozione, e sono coinvolti nel cambiamento dell assetto organizzativo, in relazione alle funzioni da svolgere. Le unità organizzative interessate all este alizzazio e dei servizi sono:

il Servizio Sistemi informativi; il Servizio Promozione.

Le attività relative ai sistemi informativi riferibili alla DMO si riconducono alle seguenti. Come previsto all a t. 8 della LR n.16/2017, l'Assessorato regionale competente in materia di turismo può delegare alla DMO alcune azioni proprie dell Osse vato io regionale del turismo - relativamente al supporto tecnico per la programmazione e la promozione turistica e al supporto informativo e progettuale a soggetti privati /pubblici che operano nel settore. Si tratta di attività di analisi e valutazione dei flussi turistici, con particolare attenzione alla stagionalità delle presenze sulla base di indicatori appositamente individuati per la realtà sarda, utilizzando sia gli strumenti di rilevazione in uso al sistema regionale, sia ulteriori strumenti di analisi delle presenze turistiche. L'osservatorio turistico,così inteso, come strumento di supporto alle strategie di destination marketing, dovrà concorrere a migliorare la competitività della filiera produttiva, riuscendo ad orientare in maniera dinamica le scelte imprenditoriali e le politiche di intervento sulla base dei dati che riguardano la rapida evoluzione della domanda e dell offe ta turistica, in termini qualitativi e quantitativi.

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Sempre sul versante o ozio e e Ma keti g la DMO dovrà gestire i sistemi, legati alla piattaforma tecnologica SardegnaTurismo (Portale SardegnaTurismo, DMS, Hyperlocal), in particolare le attività già previste DGR 44/31 del 2017 , relative al Search Engine Marketing– SEM, alla accoglienza turistica e al CustomerRelationship Management - CRM, alla elaborazione di strategie di management delle risorse territoriali e di gestione coordinata e dello sviluppo della Destinazione, attraverso il brand Sardegna. Nello specifico, sul piano dell e-governance e della valorizzazione dell ICT e del mobile, la DMO dovrà favorire lo sviluppo e l'adozione di nuove tecnologie per creare un efficace ecosistema digitale legato alla fruizione integrata della Destinazione Sardegna, al suo corretto posizionamento nei mercati nazionali e rafforzamento delle azioni di social advertising e marketing dei motori di ricerca, ovvero il Search Engine Marketing– SEM, anche attraverso un social media team. Le attività di comunicazione tradizionale (media tradizionali, eventi, co-marketing, ecc.) dovranno essere coordinate con quelle di tipo virtuale ed orientate da esse, attraverso gli analytics ed il monitoraggio dei sistemi web, in chiave di pianificazione delle attività di internazionalizzazione e destagionalizzazione dei flussi turistici ed in generale per operare in maniera dinamica in relazione ai rapidi cambiamenti dei mercati. Inoltre la DMO dovrà garantire adeguate infrastrutture fisiche di informazione e accoglienza su tutto il territorio regionale, mettendo a sistema i nodi della rete già presente e facendo in modo che si sviluppi ed accresca una redazione diffusa, capace di tenere costantemente aggiornata l i fo azio e in merito ad eventi, punti di interesse ed itinerari da suggerire e condividere con il turista. Le azioni rivolte a rafforzare la riconoscibilità del brand Sardegna e al miglioramento della desti atio eputatio , si traducono nella: razionalizzazione della comunicazione istituzionale (management del brand- brand identity e brand image); creazione e implementazione di strumenti multimedia open source, da rendere disponibili agli operatori pubblici e privati. A tale obiettivo concorrerà anche la capacità di garantire l'efficacia della organizzazione e partecipazione della Regione ad eventi/fiere, attraverso una alta qualità dell allesti e to in termini di immagine e immediata riconoscibilità del Brand, in una ottica di sostenibilità della proposta.

Le attività di promozione riferibili alla DMO si riconducono alle seguenti. 1. Partecipazionein fiere e workshop Organizzazione di workshops,presentazioni dell offe ta turistica della Sardegna nei mercati di riferimento e gestione dei rapporti con le società che organizzano fiere e workshop

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inerenti turismo e artigianato con Enti fieristici e con soggetti pubblici e loro delegazioni all este o (ENIT, etc.). Per quanto attiene gli aspetti amministrativi, le attività si concretizzano in:

acquisizione di spazi espositivi allestiti presso fiere, con preliminari interlocuzioni e stipula contratti, nonché adozione dei provvedimenti amministrativi precedenti e successivi alla stipula; acquisizione di spazi e allestimento altre fiere/work shop, preliminari interlocuzioni e stipula contratti, nonché adozione dei provvedimenti amministrativi precedenti e successivi alla stipula:

Per quanto attiene agli aspetti operativi, le attività si concretizzano in: interlocuzioni con il soggetto responsabile per la cura del lay-out degli allestimenti relativi alla grafica (loghi e marchi istituzionali, immagini etc.), disposizione e assegnazione degli spazi all i te o degli stand, richiesta dei servizi accessori (pass di ingresso, connessioni internet), comunicazione elenchi operatori; rapporti con gli operatori dell offe ta: pubblicazione degli Avvisi di partecipazione alle manifestazioni, ricezione delle domande di partecipazione, invio delle comunicazioni di ammissione, ricezione quote di iscrizione, iscrizione degli operatori accreditati nei portali delle singole Fiere, quotidiana interazione con gli operatori attraverso comunicazioni telefoniche e via e-mail, attività di supporto e assistenza tecnica nella preparazione delle manifestazioni.

2. Presidio delle manifestazioni Presidio degli spazi espositivi comporta la presenza nelle sedi delle varie manifestazioni di due persone per essere operative in loco il giorno prima dell i izio dell eve to al fine di verificare l allesti e to, ricevere il materiale promozionale e provvedere al suo stoccaggio, accogliere gli operatori ed assegnare le postazioni all i te o dello stand agli stessi, gestione della manifestazione durante il periodo di apertura della stessa, verifica disallestimenti. 3. Organizzazione degli eventi Organizzazione diretta o attraverso accordi di collaborazione tra enti di eventi promozionali in Italia ed all este o. Ciò comporta lo studio e l i dividuazio e dei mercati di interesse, l i dividuazio e di partner locali attraverso apposite indagini di mercato, l i dividuazio e e la contrattualizzazione delle location, la costruzione dell eve to, l i dividuazio e di soggetti

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da invitare e la relativa gestione dei rapporti, la gestione delle mailing list, lo studio e la realizzazione di strumenti di comunicazione, l i dividuazio e e l a uisizio e di gadget/omaggi, la spedizione del materiale in loco, lo svolgimento evento ed il presidio dello stesso e, infine, il follow up. 4. Organizzazione di educational/press tour Organizzazione diretta o attraverso accordi di collaborazione tra Enti, di educational/press tour rivolti a Tour Operator, agenti di viaggio e rappresentanti dei media italiani ed esteri (individuazione e gestione dei partecipanti, recepimento delle esigenze di comunicazione, individuazione degli itinerari, logistica, affiancamento durante gli educational/press tour) 5. Campagne di comunicazione e promozione Realizzazione di campagne promozionali sulla destinazione, compreso il canale delle società sportive professionistiche (studio dei mercati nei quali operare, individuazione target, individuazione tipologia di comunicazione – spot, video, tabellari, pubbliredazionali, individuazione mezzi e strumenti di comunicazione - TV, radio, carta stampata, digital – individuazione tematismi e messaggi promozionali, interlocuzioni con i soggetti detentori degli spazi, attività amministrativa – contratti, provvedimenti precedenti e successivi alla stipula dei contratti, studio e predisposizione eventuali grafiche, attivazione e realizzazione campagna). Azione continuativa di digital e social media marketing. 6. Acquisizione o realizzazione del materiale promozionale Studio del fabbisogno di materiale promozionale, individuazione ed acquisizione di materiale esistente, studio e realizzazione di materiale nuovo, gestione del magazzino. Individuazione foto e video da acquisire o realizzazione degli stessi. 7. Altre attività Si prefigurano attività per progetti speciali quali la promozione e sviluppo del MICE, la promozione e sviluppo del Wedding, la promozione e sviluppo del golf (progetto ItalyGolf&Mo e ).

Infine, la gestione del Registro Nazionale degli Aiuti.

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Dettaglio dei capitoli del bilancio regionale Di seguito, si riportano le risorse concernenti i servizi da esternalizzare, determinate attraverso la metodologia sopra esposta, riferite agli esercizi 2018 (parte residua stimata), 2019 e 2020. Per quanto riguarda il Servizio Sistemi informativi, le risorse che riguardano attività esternalizzabili alla società sono quelle comprese nei capitoli seguenti.

Capitolo 2018 2019 2020 Descrizione Capitolo SC06.0156 0 40.000 40.000 Spese di parte corrente per la gestione del Portale Sardegna Turismo (art. 33, comma 1, L.R. 9 marzo 2015, n. 5) SC06.0239 0 30.000 30.000 Investimenti per la gestione del Portale Sardegna Turismo (art. 33, comma 1, L.R. 9 marzo 2015, n. 5) SC08.6798 0 275.000 275.000 P.O. FESR 2014-2020 - Asse II Agenda Digitale - Azione 2.2.2 - Intervento "Evoluzione della Piattaforma Sardegna Turismo e Osservato rio Turismo, Artigianato e Commercio". Quota Stato (Decisione del 14 luglio 2015, n. 4926)

SC08.6799 0 250.000 250.000 P.O. FESR 2014-2020 - Asse II Agenda Digitale - Azione 2.2.2 - Intervento "Evoluzione della Piattaforma Sardegna Turismo e Osservato rio Turismo, Artigianato e Commercio". Quota Unione Europea (Decisione del 14 luglio 2015, n. 4926)

SC08.6800 0 115.000 115.000 P.O. FESR 2014-2020 - Asse II Agenda Digitale - Azione 2.2.2 - Intervento "Evoluzione della Piattaforma Sardegna Turismo e Osservato rio Turismo, Artigianato e Commercio". Quota Regione (Decisione del 14 luglio 2015, n. 4926)

SC08.6801 0 117.588 117.588 P.O. FESR 2014-2020 - Asse II Agenda Digitale - Azione 2.2.2 - Intervento "Evoluzione della Piattaforma Sardegna Turismo e Osservato rio Turismo, Artigianato e Commercio". Lavoro flessibile, quota LSU e acquisto di servizi da agenzie di lavoro interinale.Quota Unione Europea (Decisione del 14 luglio 2015, n. 4926)

SC08.7012 0 8.160 8.160 P.O. FESR 2014-2020 - Asse II Agenda Digitale - Azione 2.2.2 - Intervento "Evoluzione della Piattaforma Sardegna Turismo e Osservato rio Turismo, Artigianato e Commercio". Oneri relativi al versamento dell'imposta regionale sulle attività produttive a carico dell'amministrazione per il personale atipico, lavoratori occasionali ed altro personale non di ruolo. Quota Unione Europea(Decisione del 14 luglio 2015, n. 4926)

Por 25.200 66.150 66.150 P.O. FESR 2014-2020 - Asse II Agenda Digitale - Azione 6.8.3 - Intervento "Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e alla promozione delle destinazioni turistiche". Quota Stato (Decisione del 14 luglio 2015, n. 4926)

Por 36.000 94.500 94.500 P.O. FESR 2014-2020 - Asse II Agenda Digitale - Azione 6.8.3 - Intervento "Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e alla promozione delle destinazioni turistiche". Quota UE (Decisione del 14 luglio 2015, n. 4926)

Por 10.800 28.350 28.350 P.O. FESR 2014-2020 - Asse II Agenda Digitale - Azione 6.8.3 - Intervento "Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e alla promozione delle destinazioni turistiche". Quota Regione (Decisione del 14 luglio 2015, n. 4926)

Por 10.500 26.250 26.250 P.O. FESR 2014-2020 - Asse II Agenda Digitale - Azione 6.8.3 - Intervento "Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e alla promozione delle destinazioni turistiche". Quota Stato (Decisione del 14 luglio 2015, n. 4926)

Por 15.000 37.500 37.500 P.O. FESR 2014-2020 - Asse II Agenda Digitale - Azione 6.8.3 - Intervento "Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e alla promozione delle destinazioni turistiche". Quota UE (Decisione del 14 luglio 2015, n. 4926)

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Por 4.500 11.250 11.250 P.O. FESR 2014-2020 - Asse II Agenda Digitale - Azione 6.8.3 - Intervento "Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e alla promozione delle destinazioni turistiche". Quota Regione (Decisione del 14 luglio 2015, n. 4926) Totale 102.000 1.099.748 1.099.748

Per quanto riguarda il Servizio Promozione, le risorse che riguardano attività esternalizzabili alla società sono quelle comprese nei capitoli seguenti. Capitolo 2018 2019 2020 Descrizione Capitolo SC06.0177 585.000 23.000.000 23.000.000 Spese per la promozione del turismo in Sardegna (art. 2, L.R. 21 aprile 1955, n. 7, art. 26, L.R. 21 aprile 2005, n. 7, art. 1,comm a 23, L.R. 24 ottobre 2014, n. 19, art. 20, commi 2 e 4, L.R. SC06.0203 0 85.000 85.000 Spese per la partecipazione alle fiere turistiche (art. 20, comma 1, lettera g), della L.R. 11 aprile 2016, n. 6 e art. 10, comma 1, lett. i), L.R. 13 aprile 2017, n. 5) Rif. Cap. entrata SC06.0406 815.000 1.000.000 1.000.000 Spese per lo sviluppo ed il sostegno dell'artigianato artistico e tradizionale (art. 23, comma 4, L.R. 29 maggio 2007, n. 2, art. 7, comma 45, L.R. 5 marzo 2008, n. 3, art. 4, comma 18, L.R.

SC06.0457 1.850.000 4.300.000 4.300.000 Spese per la realizzazione e la veicolazione di campagne pubblicitarie degli attrattori ambientali, culturali e turistici e deiprodotti artigianali ed enogastronomici della Sardegna (L.R. 5 agosto 2015, n. 21)

SC06.0470 100.000 300.000 300.000 Acquisto di materiale di consumo per la promozione del turismo in Sardegna (art. 2, L.R. 21 aprile 1955, n. 7, art. 26, L.R. 21apri le 2005, n. 7 e art. 1, comma 23, L.R. 24 ottobre 2014, n. 19 e art. 20, commi 2 e 4, L.R. 9 marzo 2015, n. 5) SC06.0523 0 150.000 150.000 Totale 3.350.000 28.835.000 28.835.000

Il totale delle risorse regionali che determinano ricavi della società sono date dalla sommatoria degli impegni di risorse dei due servizi. Totale 3.452.000 29.934.748 29.934.748

8.5 Affidamenti degli altri soci Per quanto attiene le Camere di commercio, le risorse che riguardano attività esternalizzabili alla società sono quelle comprese nel progetto Desti azio e a deg a , da attuare ell i te o ambito regionale, finanziato con le risorse derivanti dall i e e to del diritto annuale autorizzato dal MISE con proprio decreto. Le azioni che quindi saranno affidate alla cura e gestione della DMO dovranno essere definite in coerenza con la strategia di tale progetto determinando un potenziamento del

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disegno strategico complessivo proprio della DMO e un arricchimento anche dal punto di delle risorse finanziarie. Il progetto Desti azio e a deg a persegue i medesimi obiettivi dei soci pubblici tra l alt o attraverso specifiche azioni di governance, di marketing territoriale a rete, di comunicazione diretta, azioni che saranno declinate nel piano operativo della DMO e da questa attuate. Tra gli obiettivi strategici che le azioni dovranno perseguire si ricordano: - Strutturare un sistema di desti azio e basato sui punti di accesso all Isola, presenti a livello regionale (aeroporti e porti passeggeri), con il pieno coinvolgimento delle associazioni di categoria rappresentative del comparto turistico; - Istituire e animare la nascita di un board di coordinamento, con le componenti pubbliche e istituzionali (Regione ed Enti locali), le rappresentanze del sistema turistico, le Società Aeroportuali e le Autorità Portuali; - Promuovere e diffondere Best Practices relativamente a progetti e azioni aventi lo scopo della creazione di reti e sinergie tra le imprese che operano nei settori del turismo e dell ag oali e ta e di qualità; - Sostenere ed implementare lo sviluppo di una piattaforma di desti azio e per censire, promuovere e qualificare le componenti di destinazione turistica per favorire

l attuazione delle strategie e degli accordi promossi dal board di coordinamento. - Monitoraggio della qualità dei servizi e produzioni resi al turista, sistema incentivante per adeguamento/incremento qualità complessiva (riconoscimento migliori imprese/prodotti); - Azioni dirette di comunicazione e marketing territoriale (canali tradizionali, social network, storytelling, etc.), anche con il supporto dei Fondi Comunitari, Regionali e Nazionali disponibili nel ciclo di programmazione 2014/2020. Gli affidamenti di servizi degli altri soci sono sintetizzati nella tavola seguente. Socio 2018 2019 2020 Camere di commercio 240.923 481.846 481.846 Soci privati 80.308 160.615 160.615 Totale 321.231 642.461 642.461

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8.6 Riepilogo Nelle more della predisposizione del Piano strategico del turismo e del connesso Piano attuativo, al fine di quantificare i ricavi del budget sono state svolte indagini specifiche a valere sui fondi disponibili nel bilancio regionale. La volontà politica ha espresso strategie e linee per l i uad a e to delle funzioni della società e, mediante il coordinamento del Direttore generale, i dirigenti responsabili della spesa dell Assesso ato hanno svolto u a alisi particolareggiata, capitolo per capitolo, degli stanziamenti e delle disponibilità di risorse. La logica adottata ha consentito di evidenziare le risorse disponibili, ossia quelle per le quali non sono stati assunti impegni annuali o pluriennali, e di definire su base storica e prospettica le risorse che dovranno essere rivolte alla società per lo svolgimento di attività programmate. Tra i ricavi di vendita, si comprendono le risorse derivanti dagli affidamenti dei soci Camere di commercio e soci privati. Al fine di fornire il dettaglio dei ricavi preventivati per committente, di seguito, si riporta il quadro di dettaglio.

Ricavi di vendita % 2018 % 2019 % 2020 Affidamenti Regione 91,5 3.452.000 97,9 29.934.748 97,9 29.934.748 Affidamenti Camere di commercio 6,4 240.923 1,6 481.846 1,6 481.846 Affidamenti soci privati 2,1 80.308 0,5 160.615 0,5 160.615 Totale ricavi di vendita 100,0 3.773.231 100,0 30.577.209 100,0 30.577.209

8.7 Determinazione dei costi di esercizio La struttura dei costi distingue i costi di funzionamento della struttura, i quali comprendono il costo del personale dagli altri costi di funzionamento dai costi per attività di promozione. Costo del personale

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Il costo del personale è stato determinato sulla base della struttura organizzata esposta in precedenza ed è determinato, considerando i seguenti costi unitari: Direttore generale – costo annuo 163.000 euro; Funzionari – costo unitario annuo 44.000 euro; Altri dipendenti – costo unitario annuo 33.000 euro.

Costo del personale Area 2018 2019 2020 Direttore- quota 2/3 PROM 54.333 108.667 108.667 Direttore - quota 1/3 AMM 27.167 54.333 54.333 Funzionari - n.8 PROM 176.000 352.000 352.000 Funzionari - n.2 AMM 44.000 88.000 88.000 Altri dipendenti - n.2 AMM 33.000 66.000 66.000 Totale costo personale 334.500 669.000 669.000

Altri costi di funzionamento Costi per materie. La voce comprende costi per materie, quali libri e riviste, cancelleria, supporti informatici e materiale vario di consumo. Costi per utenze. La voce comprende energia elettrica e servizi di telefonia. Altri costi di funzionamento. La voce comprende costi per consulenze amministrative e contabili, manutenzioni e riparazioni, tributi locali, etc.. Ammortamenti. Gli ammortamenti riguardano le spese di costituzione e gli investimenti in mobili e arredi, hardware, software e piccole attrezzature. Si rileva che tra i costi non figurano alcune voci tipiche in quanto alcuni beni e servizi sono concessi a titolo gratuito dall a i ist azio e regionale. Tra essi si comprendono i costi per l utilizzo dell i o ile destinato ad ufficio, i costi di connettività telematica, i costi per software e piattaforme specifiche. Inoltre, la società potrà beneficiare dei servizi di committenza forniti dall a i ist azio e regionale. Non si prevede di sostenere costi per oneri finanziari, straordinari e tributari. Altri costi di funzionamento Area 2018 2019 2020 Costi per materie AMM 4.000 8.000 8.000 Costi per utenze AMM 4.000 8.000 8.000 Altri costi di funzionamento AMM 45.500 91.000 91.000

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Ammortamenti AMM 4.000 8.000 8.000 Totale altri costi di funzionamento 57.500 115.000 115.000 Il totale dei costi di funzionamento è dato dai costi del personale e dagli altri costi di funzionamento. Totale costi di funzionamento 392.000 784.000 784.000

Costi per attività di promozione I costi per attività di promozione si riferiscono a tutte le iniziative di promozione descritte nei paragrafi precedenti. Costi per attività di promozione Area 2018 2019 2020 Costi per attività di promozione PROM 3.381.231 29.793.209 29.793.209 Totale altri costi per attività 3.381.231 29.793.209 29.793.209

Il totale dei costi è dato dai costi di funzionamento e dei costi per attività di promozione. Totale costi 3.773.231 30.577.209 30.577.209

8.8 Risultato economico Il risultato economico, quale differenza tra i ricavi di vendita ed il totale dei costi esprime un risultato in pareggio. Voci 2018 2019 2020 Ricavi di vendita 3.773.231 30.577.209 30.577.209 Costi di funzionamento 3.773.231 30.577.209 30.577.209 Risultato economico - - -

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9. I risultati emersi Budget triennale Il budget globale, articolato in un arco triennale ed esamina la globalità degli aspetti gestionali. I prospetti elaborati sotto forma di budget economico, finanziario, monetario e patrimoniale, si traducono anche in analisi per flussi ed analisi per indici. L ela o azio e dei prospetti è stata svolta avvalendosi di un apposito software che acquisisce i dati in input e li rielabora in modo sistematico per ottenere diversi prospetti di analisi della gestione aziendale prospettica:

Budget economico; Budget finanziario; Budget monetario; Budget patrimoniale; Indici di bilancio.

L ese izio 2018 considera soltantola parte residua stimata, mentre gli esercizi 2019 e 2020 considerano l a o intero. Per quanto riguarda i valori di budget si fa rinvio alle tavole allegate alla fine documento. Di seguito, si riporta una breve sintesi dei risultati, mentre si fa rinvio agli allegati per il dettaglio dei valori. Budget economico I valori del budget economico costituiscono gli elementi fondamentali dell i te a programmazione, in considerazione delle caratteristiche generali dell i iziativa. Il budget economico, strutturato in forma scalare, evidenzia, principalmente, i ricavi di vendita, i costi di produzione ed i costi generali e di amministrazione. Per quanto riguarda i ricavi di vendita, si evidenziano le diverse componenti derivanti dagli affidamenti di servizi dei soci. I costi variabili esprimono l i sie e dei costi sostenuti per le attività di promozione. I costi fissi di produzione riguardano i costi di struttura imputabili all a ea della promozione, ivi

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incluso il costo del personale. Infine, i costi generali e di amministrazione esprimono costi residuali di carattere generale ed includono il costo del personale amministrativo. Il risultato economico di ciascun esercizio risulta in equilibrio per via dell asso i e to di un volume di risorse pari a quelle prodotte dalla gestione e rispetta la tendenza al pareggio tipica della società consortile. Budget finanziario Il budget finanziario esprime i flussi finanziari generati dalla gestione economica e dalle operazioni in conto capitale. Sostanzialmente, riepiloga, tra gli impieghi, gli investimenti in immobilizzazioni e, tra le fonti gli apporti di capitale dei soci e l i e e to di capitale circolante netto generato dalla gestione corrente calcolato secondo il metodo diretto. Inoltre determina il flusso di capitale circolante netto generato dalla gestione corrente. I budget elaborati evidenziano un flusso di risorse finanziarie prodotte che supera l i piego di risorse, garantendo un equilibrio finanziario positivo. Budget monetario Il budget monetario esprime il flusso di cassa generato dalla gestione economica e d i vesti e to, articolato per mese, sulla base dei giorni di dilazione media considerati:

ricavi di vendita – 35 giorni; costo del personale – 0 giorni; altri costi di funzionamento – 30 giorni; costi per attività di promozione – 30 giorni.

Le entrate mensili sommate al saldo di cassa iniziale superano sempre le uscite mensili, evidenziando una gestione monetaria in equilibrio. Pertanto, in base alle previsioni, non vi è alcuna imputazione di oneri finanziari da scoperto di conto corrente. Budget patrimoniale

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Il budget patrimoniale evidenzia un equilibrio generale ed un patrimonio netto costante per effetto del risultato economico in equilibrio in tutti gli esercizi di budget. Indici di bilancio Le analisi per indici esprimono sotto altra forma l e uili io economico, finanziario, monetario e patrimoniale già evidenziato dai singoli prospetti.

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10. Oneri di motivazione analitica A completamento di quanto esposto nei paragrafi precedenti, ai sensi dell a t. 5, comma 1, del D.Lgs. 175/2016, si forniscono motivazioni analitiche circa:

1. le finalità perseguibili mediante la costituzione della società, in base a quanto disposto dall a t. , comma 2, del D.Lgs. 175/2016; 2. la necessità di costituire la società per il perseguimento delle finalità istituzionali di cui all a t. del citato decreto; 3. le ragioni e le finalità che giustificano tale scelta, anche sul piano della convenienza economica e della sostenibilità finanziaria e di gestione esternalizzata dei servizi affidati; 4. la compatibilità della scelta con i principi di efficienza, di efficacia e di economicità

dell azio e amministrativa così condotta. 10.1Finalità perseguibili mediante la costituzione della società Le finalità della società rientrano tra quelle perseguibili in base all a t. , comma 2, del D.Lgs. 175/2016, essendo riconducibili alle fattispecie previste alla lett. d), ossia quelle di autop oduzio e di beni e servizi strumentali agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle loro fu zio i .

Secondo quanto meglio precisato in precedenza, la società devedare attuazione al modello di sviluppo delineato dal Piano Strategico approvato dalla Giunta Regionale e realizzare le politiche di marketing, comunicazione, promozione e promocommercializzazione della destinazione Sardegna, nel rispetto dei principi dell U io e europea, nazionali e regionali. Il vero elemento di novità nelle modalità con le quali la Regione, attraverso tale società, persegue obiettivi di sviluppo economico isolano e di crescita del settore turistico e degli altri settori interconnessi, è il coinvolgimento di altre istituzioni pubbliche e dei soggetti private aventi finalità, competenze e interessi complementari, depositarie di informazioni e conoscenze indispensabili per attuare u azio e efficace ed efficiente. La DMO costituisce quindi lo strumento fondamentale della più ampia riforma adottata con L.R. 16/2017 No e in materia di tu is o , per cui:

la Giunta regionale approva il Piano strategico regionale del turismo; E istituita la Conferenza permanente del turismo presso l Assesso ato regionale che si compone di istituzioni pubbliche e soggetti private portatori di

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interessiedesprime le proposte in merito alla predisposizione, aggiornamento e attuazione del Piano strategico regionale del turismo; E istituita Sardegna DMO secondo il modello di società consortile a responsabilità limitata che annovera soci pubblici e privati con elevato interesse nel settore;

A tal fine, la Dmo si propone di costituire u o ga izzazione fortemente operativa comune a supporto dei soci, con il coinvolgimento esterno di attori, sia pubblici che privati, operanti sul territorio, mantenendo il controllo pubblico dell i iziativa. La forma societaria consortile corrisponde perfettamente alle finalità sociali perseguite rappresentate dallo svolgimento di funzioni istituzionali dei soci, secondo un unico filo conduttore e riconducibili all espleta e to di servizi omogenei per caratteristiche e tecniche produttive. 10.2 Necessità di costituire la società per il perseguimento delle finalità istituzionali Istituzionalmente la Regione svolge funzioni di pianificazione, programmazione e controllo e al fine di promuovere l offe ta turistica regionale e l i agi e unitaria della Sardegna, esaltando e valorizzando l isola e i suoi tematismi,è necessario favorire l offe ta integrata del patrimonio umano, ambientale, culturale e produttivo del territorio. Il perseguimento di tali finalità richiede lo svolgimento in comune delle funzioni istituzionali delle amministrazioni pubbliche partecipanti, e di conseguenza un cambiamento radicale del modo di operare del passato, in cui, seppure in presenza di intese reciproche, ciascuna amministrazione poneva in essere le proprie politiche in modo sostanzialmente individuale e senza u i agi e unitaria La costituzione della società consente di accomunare le finalità istituzionali dei soci al fine di porre in essere azioni sinergiche e convergenti verso il medesimo scopo, razionalizzando le risorse e consentendo un maggior grado di efficienza. Sebbene le logiche di funzionamento di una società in house siano analoghe a quelle dell a i ist azio e pubblica, nel contesto descritto, vi si ritrova la giusta dimensione giuridica, economica e tecnica necessaria per finalizzare le azioni esecutive verso gli obiettivi stabiliti. Appare evidente, anche alla luce di quanto esposto nel paragrafo precedente, che tali obiettivi risulterebbero difficilmente raggiungibili se perseguiti all i te o dell Assesso ato, senza adoperare gli strumenti di dialogo e di comunicazione previsti dalla riforma della L.R. 16/2017.

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10.3 Ragioni e finalità che giustificano tale scelta, anche sul piano della convenienza economica e della sostenibilità finanziaria e di gestione esternalizzata dei servizi affidati La struttura, analizzando i risultati da un punto di vista economico, è in grado di operare secondo canoni di sostenibilità economica e finanziaria. L e uili io economico e finanziario è garantito dal valore della produzione ottenuto attraverso le attività che generano ricavi. La struttura organizzativa, composta da un numero limitato di unità di personale, costituisce di per sé uno strumento in grado di ridurre il costo totale per effetto del contenimento dei costi fissi. La configurazione di costo prevede:

costi fissi, relativi alle funzioni che si svolgono in continuo durante il corso dell a o;

costi variabili, relativi alle funzioni che danno luogo ad attività intermittenti e relative ad attività da esternalizzare,quali ad esempio quelle connesse ad eventi stagionali che si svolgono in certi periodi dell a o. La logica di trasformazione del costo fisso in costo variabile costituisce un motivo di razionalizzazione delle risorse in grado di incidere sensibilmente sull e o o i ità aziendale, garantendo in modo costante la piena occupazione delle risorse umane dedicate stabilmente all attività. Inoltre, si consideri la minore incidenza del costo complessivo sostenuto dagli operatori dell i te o comparto del turismo a livello di sistema. La visione strategica unitaria e condivisa rappresentata dalla DMO, consente agli attori del territorio coinvolti di avereun ruolo e dei compiti convergenti verso obiettivi comuni con un risparmio di risorse complessive e di tempi di realizzazione. Operare in u ottica di unitarietà di immagine e di intenti attrattivi consente inoltre di evitare inutili duplicazioni di azioni o una loro scarsa efficacia in termini di risultati per il territorio.Tutti questi elementi determinano ulteriori risparmi economici ell i tero sistema regionale. In termini di efficienza, si ritiene che la previsione legislativa di costituire una società regionale partecipata al 100% dalla Regione, avrebbe avuto un diverso significato, vanificando la gran parte degli obiettivi che si prefigge, e ponendo in dubbio la stessa necessità di esternalizzazione dei servizi. 10.3 Compatibilità della scelta con i principi di efficienza, di efficacia e di economicità dell’azio e amministrativa

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La nuova iniziativa presenta importanti aspetti di efficienza, di efficacia e di economicità dell azio e amministrativa. L effi a ia dell azio e amministrativa costituisce il punto fondamentale della riforma legislativa laddove propone sistemi di governance nuovi, grazie ai quali far crescere i valori della destinazione e attivare le azioni necessarie affinché il mercato percepisca e riconosca la destinazione Sardegna come rispondente ai desideri ed ai bisogni del turista. L effi ie za economica si realizza grazie ad u elevata produttività per via della possibilità di svolgere i processi aziendali con limitato impatto dei costi fissi. L i iziativa si sviluppa a basso costo, prevedendo significativi risparmi per effetto della possibilità di disporre di locali da adibire ad ufficio, di sistemi informativi ed informatici, di attrezzature e di servizi a titolo gratuito dall a i ist azio e regionale. Si consideri inoltre che i soggetti pubblici realizzano le azioni di propria competenza all i te o di un programma unitario, il quale essendo attuato dal medesimo soggetto, consente la riduzione dei costi vivi delle operazioni con l esaltazio e della qualità ed efficienza dei risultati.Una struttura di piccole dimensione risulta meglio gestibile in ottica manageriale ed organizzativa, essendo più agevole motivare il personale, effettuare variazioni dei processi in caso emergessero discrasie, misurare le performance, valutare i risultati. L e o o i ità, intesa come capacità dell i p esa di garantire un equilibrio nel lungo periodo, si riscontra nelle risultanze del budget elaborato e si collega alle considerazioni del paragrafo precedente. La società garantisce il proprio equilibrio mediante un flusso di ricavi che è in grado di coprire i costi di promozione ed i costi generali e non beneficerà di contribuzioni pubbliche per far fronte ai costi d ese izio connessi all espleta e to delle attività. Come già ampiamente evidenziato, i risultati raggiungibili mediante azioni sinergiche sono di gran lunga superiori a quelli conseguibili con azioni individuali e la società consente la giusta collaborazione dei soggetti coinvolti, i quali, ell o ga is o nuovo perseguono i fini istituzionali. Cagliari, agosto 2018