Calcarea carbonicaTerra calcarea e la nanotossicolagia (nanopatologia)

Premessa su Ca acetato

Al pari di altri e numerosi farmaci, il calcio acetato può indurre una dermatite fissa lineare, come segnalato alcuni anni or sono.

Le reazioni avverse a farmaci si manifestano spesso con una eruzione cutanea, come esantema morbilliforme, orticaria, sindrome da ipersensibilità, pseudolinfoma, fotosensibilità, alterazioni della pigmentazione, pustolosi esantematica generalizzata, dermatite lichenoide, vasculite, sindrome di Stevens-Johnson, o eruzione fissa da farmaci.

Eruzione iatrogena

L'eruzione fissa da farmaci descrive lo sviluppo di una o più lesioni anulari o ovalari eritematose a seguito di una esposizione sistemica a un farmaco: queste reazioni normalmente si risolvono con iperpigmentazione e possono ripresentarsi nella stessa sede con riesposizione al farmaco.

L'esposizione ripetuta al farmaco incriminato può provocare lo sviluppo di nuove lesioni in aggiunta a "illuminare" le lesioni più vecchie iperpigmentate.

Varianti

Numerose varianti fisse sono state descritte, in base alle loro caratteristiche cliniche e la distribuzione delle lesioni:

pigmentate, generalizzate, lineari, bollose, eczematose, orticarioidi, psoriasiformi.

Immunità cellulo-mediata

Sebbene l'esatto processo non sia noto, si suggerisce una immunità cellulo-mediata, che avvia entrambe le lesioni, attive e quiescenti.

Il farmaco incriminato può funzionare come un aptene, che si lega preferenzialmente ai cheratinociti basali, portando a una risposta infiammatoria anticorpo-dipendente, soprattutto per la riattivazione di linfociti T-CD8 di memoria.

Evoluzione

L'eruzione iniziale è spesso solitaria e si trova sulle labbra o sui genitali. Raramente, l'eruzione può essere intraorale.

Altri luoghi comuni della lesione iniziale sono l'anca, parte bassa della schiena / sacro, o estremitàprossimale.

Le lesioni cutanee si sviluppano nell'arco di ore, ma richiedono giorni di tempo per diventare necrotiche. Le lesioni possono persistere da giorni a settimane, per poi svanire lentamente, con una iperpigmentazione ovalare.

Sintomi

I sintomi locali possono includere prurito, bruciore e il dolore.

I sintomi sistemici sono rari, ma febbre, malessere, nausea, diarrea e crampi addominali, anoressia, disuria sono stati segnalati.

Hahnemann, 1826

Dai tempi più lontani è stato fermamente accettato, come una massima nella medicina ordinaria, che le sostanze calcaree introdotte e date al corpo umano siano inutili e senza potere.

Si concedeva, senza dubbio, che esse assorbissero e neutralizzassero gli acidi morbosi presenti nello stomaco, ma in ogni caso il sale calcareo neutro che ne risultava veniva considerato come non medicinale.

Dosi e antidoti

Una goccia di questa è, non raramente, una dose omeopatica troppo forte. Dieci o dodici globuli della grandezza di un papavero, impregnati con essa, sono sufficienti per una dose piena.

Dosi molto piccole e frequenti di canfora riducono l’azione di questa medicina quando essa agisce troppo violentemente in soggetti irritabili.

Calcarea carbonica

La nanotossicologia studia le interazioni delle nanostrutture con i sistemi biologici, enfatizzando i potenziali rischi di tali materiali sulla salute umana

Le nanoparticelle sono in grado di penetrare nei diversi tessuti e nelle cellule, determinando un danno biochimico, essenzialmente dovuto alla produzione di radicali liberi.

Trasduzione del segnale

I radicali dell’ossigeno, infatti, innescano alterazioni delle membrane cellulari, che conducono a reazioni auto-catalitiche intra-citoplasmatiche e nucleari.

La trasduzione del segnale comporta l’attivazione o la disattivazione di enzimi, cosìcome la secrezione e il rilascio di citochine e chemochine infiammatorie, dovute alla attivazione di fattori nucleari, quali NF-kB.

Nanoscienze

I diversi tipi di nanoparticelle sono utilizzati in cosmetica, nelle produzioni industriali e in farmacologia, avendo un impatto non prevedibile e spesso sconosciuto sulla salute dell’uomo e sull’ecosistema.

Le nanoscienze, pertanto, non si riferiscono solo alla tecnologia usata, ma anche alla tossicologia, alla bio-chimica e alla medicina.

Nanoparticelle

Le particelle aventi dimensioni comprese tra 0-100 nanometri sono definite nanoparticelle.

Possono essere presenti in atmosfera come singole molecole o come aggregati e si distinguono in naturali e antropiche.

Le prime sono una componente chiave del nostro ecosistema: nanofossili, vulcani, processi chimici di combustione, agenti microbici e da sedimenti acquatici.

Particelle antropiche

Le seconde possono essere ulteriormente distinte in nanoparticelle intenzionali e non intenzionali, dette anche incidentali o ultrafini.

La principale differenza tra i due tipi di particelle è la natura polidispersa e chimicamente complessa (composizione elementare, solu- bilità e presenza di composti volatili di carbonio, composti inorganici solubili) delle prime, rispetto alle caratteristiche di monodispersione e precisa composizione chimica delle seconde.

Uso delle nano-antropiche

Le particelle antropiche intenzionali (metalli, semiconduttori, polimeri, ecc.) sono utilizzate nel settore delle nanotecnologie (agricoltura, elettronica, biomedicina, industrie manifatturiera, farmaceutica e cosmetica).

Si definiscono con questo termine la ricerca e la tecnologia sviluppate sui piani atomico, molecolare o macromolecolare, che impiegano come scala di misura il range 1-100 nanometri.

Proprietà biologiche

Tali proprietà sono attribuibili all'aumentato rapporto tra l'area di superficie e il numero per unità di massa delle nanoparticelle, che implica una maggiore reattività chimica, una maggiore resistenza e conducibilità elettrica e, potenzialmente, una piùaccentuata attività biologica.

Questo incremento potenziale dell'attività biologica può avere non solo valenza positiva (attivitàantiossidante, penetrazione delle barriere cellulari per il rilascio di farmaci), ma anche negativa (ad es. tossicità, induzione di stress ossidativo o di disfunzione cellulare).

Effetti indesiderati

Dall'analisi delle caratteristiche fisiochimiche si evidenzia un netto contrasto tra i potenziali benefici derivanti dalla nanotecnologia e gli effetti indesiderati.

Questi potrebbero sorgere in seguito a una non intenzionale esposizione nanoparticellare durante le varie applicazioni industriali.

Nuovi composti

Sorgenti antropiche delle nanoparticelle incidentali o ultrafini: processi di combustione, fumi di metalli e di polimeri e processi di foto-ossidazione atmosferica, che avvengono in presenza di basse temperature e basse pressioni di saturazione di vapore.

I gas naturali e antropogenici (S02, N03, NH3) e i numerosi composti organici volatili (Voc) derivanti dagli scarichi autoveicolari, in seguito a reazioni fotochimiche, partecipano a processi di nucleazione o reagiscono con composti molecolari neutri, presenti in atmosfera, dando luogo a nuovi composti, che possono esercitare effetti deleteri sulla salute umana.

Bersaglio di nanoparticelle

Le particelle nanometriche e i composti da esse generati possono, attraverso la via inalatoria, digestiva e cutanea, giungere nella circolazione sistemica e migrare successivamente in diversi organi e tessuti.

In tal modo interagiscono con i sistemi biologici ed esercitano la loro tossicità.

E170

Il carbonato di calcio è un additivo alimentare autorizzato generalmente nei prodotti alimentari ai sensi della Direttiva 95/2/CE ed è una sostanza colorante per gli alimenti autorizzata ai sensi della Direttiva 94/36/CE sui coloranti per uso alimentare.

È usato come colorante alimentare, con la sigla E170.

È usato come pigmento pittorico con il nome di bianco di San Giovanni, bianco di Cennini e bianco secondo Armenini. È il principale componente del pigmento bianco d'uovo.

La Comunità Europea…

E' anche inserito nella Direttiva 2001/15/CE sulle sostanze che possono essere aggiunte per scopi nutrizionali specifici ai prodotti alimentari destinati a un'alimentazione particolare, nella Direttiva 2002/46/CE relativa agli integratori alimentari e può essere utilizzato negli alimenti fortificati ai sensi del Regolamento 1925/2006 sull'aggiunta di vitamine e minerali e di talune altre sostanze negli alimenti.

Struttura

Un gruppo di esperti scientifici ha notato che il carbonato di calcio può avere una struttura amorfa o microcristallina e che la granulometria varia secondo la forma e le condizioni di produzione.

Le particelle di carbonato di calcio amorfo sono riportate come sferule caratteristicamente del diametro da 40 a 120 nm, in contrasto con i cristalli di 1-10 mm di diametro tipici delle forme cristalline del carbonato di calcio.

Nano-carbonato di Ca

Il carbonato di calcio in nanoforma (come quello usato in alcuni degli studi tossicologici) è caratterizzato da una granulometria di 60-100 nm, come riscontrato dall'osservazione effettuata mediante microscopia elettronica a scansione.

La granulometria media tipica (d50) del carbonato di calcio per uso alimentare è specificata dall'industria in circa 5 mm, con un limite superiore (d98%) di 65 mm e meno dell'1% delle particelle con diametro inferiore a 100 nm; non può essere esclusa la presenza non intenzionale nel prodotto di particelle in nanoscala in tracce.

Assorbimento

Il carbonato di calcio si dissocia nei suoi ioni costituenti nell'ambiente acido dello stomaco.

Parte del calcio viene assorbita per trasporto attivo o diffusione passiva, ma una buona percentuale (fino all'80%) viene riconvertita a carbonato di calcio e altri sali di calcio insolubili ed escreta con le feci.

L'assorbimento medio di calcio da carbonato di calcio è stato dimostrato, in una serie di studi, nell'intervallo del 20-40%.

Biodisponibilità

Nei topi il calcio derivante da carbonato di calcio in nanoparticelle è assorbito più facilmente rispetto alla forma in microparticelle, come dimostrato dalle concentrazioni sieriche più elevate di calcio nel gruppo cui era somministrato carbonato di calcio in nanoparticelle, rispetto al gruppo con carbonato di calcio in microparticelle.

Nell’uomo è stato pure osservato un aumento della biodisponibilità di calcio (del 38%) nel caso della polvere di nanoparticelle, rispetto alla corrispondente forma micronizzata del carbonato di Ca.

Cinetica

A seguito dell'assorbimento intestinale, gli ioni del calcio e del carbonato/bicarbonato entrano nelle normali vie metaboliche e nelle riserve corporee.

La maggior parte del calcio assorbito è fissato nello scheletro.

L'eccesso di calcio è escreto con l'acqua per via renale (e anche con le feci e attraverso l'epidermide) e il carbonato in eccesso è eliminato sotto forma di anidride carbonica attraverso la respirazione.

Tossicologia

Sul carbonato di calcio sono disponibili dati tossicologici limitati. E' stato effettuato un certo numero di studi di breve termine (in genere meno di 90 giorni) con carbonato di calcio in ratti, topi e gatti al fine di indagare sugli effetti di diete ad alto contenuto di calcio su vari parametri fisiologici e biochimici.

Questi studi hanno anche valutato la tossicità di livelli elevati di carbonato di calcio nella dieta, manifestata da effetti sulla crescita e il consumo alimentare, e non hanno, nel complesso, dimostrato alcuna evidenza di tossicità attribuibile al carbonato di calcio.

Nefrocalcinosi

L’unico effetto rimarcabile legato al trattamento, osservato in uno studio di alimentazione di 91 giorni nei ratti con carbonato di calcio a livelli di somministrazione equivalenti a 250 o 500 mg/kg di peso corporeo/giorno, era la nefrocalcinosi, osservata sia nei maschi, sia (in misura più marcata) nelle femmine.

Riduzione dei fosfati

In un recente studio di controllo della tossicità orale e della tossicità della riproduzione e dello sviluppo a dose ripetuta combinata con carbonato di calcio (con dimensioni delle particelle di 60-100 nm), effettuato su ratti Wistar a dosi fino a 1.000 mg/kg di peso corporeo/giorno per un periodo massimo di 48 giorni, sono stati osservati effetti ematologici e biochimici lievi, ma statisticamente significativi, con riduzioni dei livelli plasmatici del fosfato in tutti i gruppi maschili trattati.

Malattia cardio-vascolare

Una recente meta-analisi, riportata da Bolland et al. nel 2010 e 2011, evidenziava un aumento del rischio di infarto miocardico nei soggetti cui veniva apportata una regolare integrazione di calcio nell’approccio alla osteoporosi.

Questo lavoro concerne 8 distinti studi su 36282 donne nel periodo post-menopausa, al fine di valutare gli eventi cardiovascolari (infarto del miocardio, rivascolarizzazione coronarica, ictus).

Rivedere tutto…

Le conclusioni sono molto interessanti, in quanto la supplementazione di calcio, con o senza apporto di vitamina D, sembra aumentare il rischio di accidenti cardiovascolari, soprattutto l’infarto acuto del miocardio.

Questi dati giustificano una revisione critica nell’uso del calcio, nella popolazione adulto-anziana.

Conclusioni

Mettendo a confronto tutti questi dati, si evidenzierebbe un rischio di infarto valutato nel 27-31% dei casi tra coloro che assumono calcio, rispetto ai controlli, mentre il rischio di ictus aumenterebbe del 12-20%.

Sono stati proposti alcuni modelli fisiopatologici, per giustificare questo fenomeno: calcificazione vascolare, aumento della coagulazione.

D’altra parte…

In uno studio pubblicato di recente è stato valutato l’effetto della supplementazione di calcio sulla composizione del colesterolo, trigliceridi, pressione arteriosa e massa corporea.

I dati a disposizione non hanno confermato alcuna correlazione con eventuali cambiamenti di tali parametri.

Tuttavia…

Tuttavia, sono stati riportati in letteratura 3 casi di persone ricoverate, in tempi diversi, per ipercalcemia, a seguito della assunzione di carbonato di calcio.

I pazienti mostravano insufficienza renale, con relativa alcalosi metabolica, riduzione del PTH e della concentrazione di vitamina D.

Emorroidi e fissurazioni

La somministrazione cronica di calcio carbonato determina un aumento del fosfato plasmatico, con relativa alcalosi, calcinosi (in particolare nefrocalcinosi) e discreto aumento dell’azotemia, oltre alla ipercalcemia.

Inoltre, quando la dose giornaliera è compresa tra i 20 e i 40 grammi, insorgono emorroidi e fissurazioni anali sanguinanti.

Altri sintomi

L’infusione venosa di carbonato di calcio provoca ipotensione, sensazione di calore, arrossamento ed eruzioni cutanee, battito irregolare, nausea o vomito.

Qualora l’infusione sia molto rapida insorge una sensazione pungente sulla pelle.

Ipercalcemia

La sindrome acuta da ipercalcemia si manifesta con sonnolenza e debolezza, accompagnate a nausea o vomito e minzione difficile o dolente, per eliminazione di sedimento o calcoli.

I sintomi precoci da ipercalcemia sono: costipazione severa, secchezza della bocca, cefalea, aumento della sete, irritabilità, perdita di appetito, depressione e marcata astenia.

Ipercalcemia

Sintomi tardivi: sonnolenza e confusione mentale, aumento della pressione arteriosa, aumento nella sensibilità della pelle o degli occhi, battito cardiaco irregolare (bradicardia, tachicardia, nausea o vomito, poliuria e pollachiuria.

Si nota anche un accorciamento del Q-T all’ECG.

Un caso

È stato riportato il caso di un signore di 40 anni, con iperparatiroidismo, che ingerì fino a 15 grammi di calcio carbonato al giorno.

Manifestò i seguenti sintomi: affaticabilitàmarcata, anoressia, nausea, vomito, aumento della pressione arteriosa, emoconcentrazione, leucocitosi, alcalosi metabolica, aumento del peso corporeo e ipokalemia.

Calcarea carbonica

Presenta degli evidenti segni anticolinergici legati, in prima istanza, all’effetto diretto antirecettore sul gruppo dei muscarinici M2 (meno sugli M3).

Sintomi anti-muscarinici

Tachicardia da blocco vagale, lieve vasodilatazione.

Inibizione delle secrezioni mucose e della bronco-costrizione.

Allucinazioni.

Midriasi e blocco dell’accomodazione.

Inibizione della motilità e delle secrezioni.

Riduzione del tono e delle contrazioni della vescica e degli ureteri, ritenzione urinaria.

Riduzione delle secrezioni esocrine

Analogie cardiovascolari di C

1112. Palpitazioni

1113. Forte palpitazione

1114. Eccessiva palpitazione, con pulsazione irregolare

1116. Forte palpitazione, con eccessiva angoscia e irrequietezza, costrizione toracica e dolore alla schiena; ad ogni respiro emette un rumore sonoro, come se ci fosse mancanza di aria, con freddo del corpo e sudore freddo

1412. Ribollio d sangue

Analogie respiratorie di C

995. Raffreddore secco (il 1° giorno e dopo 12 giorni)

996. Raffreddore secco con molto starnutire (i primi 7 giorni)

1037. Di notte, dopo mezzanotte, tosse secca, tanto che gli pulsavano il cuore e le vene

1064. frequente necessità di un respiro profondo

1065. deve respirare profondamente, con conseguenti fitte, ora nel lato destro, ora nel alto sinistro del torace, e nelle costole inferiori

Analogie allucinatorie di C

1510. Addormentandosi, fantasia illusoria, come se sentisse un brontolio ed un rantolo sopra il letto, che la faceva rabbrividire

1511. Non appena chiude gli occhi, di notte, allucinazioni compaiono nella sua immaginazione

1512. Chiudendo gli occhi, le appaiono volti orribili

Midriasi

294. Dilatazione delle pupille

295 Pupille dapprima dilatate, poi contratte

Inibizione motilità intestinale e secchezza

532 � Secchezza in bocca, come per il calcare

533. Secchezza della lingua, la mattina, al risveglio (dopo 13 giorni)

535. Secco e amaro in gola, per tutto il giorno, la mattina

536. Senso di secchezza al palato, che lo obbliga a schiarire la gola dal muco

791. Costipazione nei primi giorni; non riesce ad evacuare senza clistere

799. Costipazione (dopo 7,18, 24 giorni)

800. Feci dure, non digerite, e non tutti i giorni

riduzione del tono e delle contrazioni della vescica e degli ureteri, ritenzione urinaria

873. Il ragazzo ha bisogno di urinare, senza che fuoriesca subito l’urina; quindi, non riesce a trattenerla e lascia uscire alcune gocce

874. Frequente stimolo ad urinare, subito dopo aver urinato, confuoriuscita di una piccola quantità

875 � Stimolo frequente ad urinare, con fuoriuscita di poca e pochissima urina (dopo 26 ore)

886. Sensazione, come se non riuscisse ad urinare a sufficienza, e rimanesse ancora dell’urina nella vescica

887. Rilasciando l’urina, ne rimane indietro una certa quantità, che poi gocciola quando crede di aver finito

Ridotte secrezioni esocrine

Indicazioni di hahnemann:

secchezza della lingua, la notte o la mattina, al risveglio; secchezza fastidiosa del naso; flusso del raffreddore ritardato; raffreddore

bloccato; raffreddore bloccato di mattina; tossesecca; secchezza della pelle del corpo; esfoliazione della pelle, simile a crusca.

Ridotte secrezioni esocrine

428 � Ruvidezza e secchezza delle labbra, soprattutto quello superiore, come se volessero screpolarsi (dopo 49 ore)

531. Grande secchezza della bocca e della lingua con sensazione di ruvidezza e fitte

532 � Secchezza in bocca, come per il calcare

533. Secchezza della lingua, la mattina, al risveglio (dopo 13 giorni)

534 � Sensazione di secchezza nella lingua (dopo 5 giorni)

Ridotte secrezioni endocrine

535. Secco e amaro in gola, per tutto il giorno, soprattutto la mattina

536. Senso di secchezza al palato, che lo obbliga a schiarire la gola dal muco

540. Molto muco in bocca, con sensazione di secchezza

541 � Sensazione di molto muco nelle fauci, deglutendo, con secchezza in bocca (dopo 1 ora e ½)

569 � Sete inconsueta e secchezza in gola

990. Secchezza del naso (dopo 22 giorni)

Ridotte secrezioni esocrine

991. Naso secco di notte, umido di giorno

995. Raffreddore secco

996. Raffreddore secco, con molto starnutire (i primi 7 giorni)

997. Attacchi di raffreddore secco, con starnuti, per alcune settimane

998 � Raffreddore secco, con starnuti frequenti (dopo 72 ore)

999. Violento raffreddore secco, con mal di testa (dopo 32 giorni)

1016. La gola è ruvida, soprattutto di mattina

Caratteristiche generali

La terra calcarea potenziata ha un lungo effetto. Se il salnitro, somministrato prima, anche se apparentemente era scelto in maniera adatta, ma non aveva un buon effetto, allora si può utilizzare di solito la terra calcarea con vantaggio, così come l’effetto non positivo della terra calcarea, scelta apparentemente in maniera omeopatica, può essere sospesa e commutata in qualcosa di più benefico somministrando in seguito del salnitro.

Uso e ripetizione

Spesso l’uso della terra calcarea è utile dopo l’uso dello zolfo

e quando le pupille tendono molto a dilatarsi

Se le regole femminili giungono di norma molti giorni prima dell’appuntamento quadri-settimanale ed in eccesso, allora la terra calcarea è spesso utile in maniera indispensabile, tanto più, quanto più sangue fuoriesce

Raramente in persone anziane si può ripetere con vantaggio la terra calcarea

nei bambini la si può utilizzare, se è adatta a seconda dei sintomi, per più volte

antidoti

Soprattutto la nausea e altri malesseri, causati da terra calcarea viene sollevata odorando acido di salnitro

Esistono però malesseri che per essere debellati esigono l’utilizzo omeopatico dell’odorare nux vomica.

Vista

294 Dilatazione delle pupille.

304 Miopia, lei deve leggere con un occhiale convesso.

305 Presbiopia; lei, che di solito poteva vedere bene da vicino e lontano, non può riconoscere più niente di sottile da vicino, non riesce ad infilare un ago (i primi 9 giorni).

306 Presbiopia in un miope; a una certa distanza riusciva a riconoscere tutti gli oggetti a una certa distanza in maniera chiara per tutto il giorno (Lgh.).

307 Vedeva meglio oggetti più piccoli rispetto a quelli più grandi.

Umore

1 Abbattuto e melanconico, nel grado più alto, con una sorta di ansietà.

2 Sensazione malinconica, non propriamente triste, attorno al cuore, senza causa, con una sorta di tremore piacevole al corpo.

12 Ansioso per il presente e futuro, con riflessione profonda; contemporaneamente, indifferente per cose che sono al di fuori di lui, ma non senza voglia di lavorare

Angoscia

14 Forte angoscia e palpitazioni.

17 Irrequietezza ansiosa e grande operosità; lei vuole sempre fare qualcosa, ma non arriva a niente, dopo questo fervore è molto spossata

Irrequietezza

18 Irrequietezza nell’animo, con annebbiamento e ansia.

19 Irrequietezza e ribollio del sangue.

22 Impaurito ed irrequieto, come se dovesse apprendere qualcosa di cattivo (dopo 4 giorni).

23 Presentimento da paura, e timore, come se dovesse accadere una disgrazia a lei o a qualcun altro, che lei non riusciva a scacciare in alcun modo (dopo 23 giorni).

Umore

38 Umore nero e testardaggine ostinata, per 3 giorni

42 Mancanza di coraggio insopportabile e umore contrariato.

44 Umore contrariato, abbattuto.

45 Tutto gli suscita una profonda avversione, con forte rabbia.

47 Arrabbiato, senza motivo, per 2 sere consecutive.

52 Così arrabbiata per piccolezze, che per tutta la sera aveva capogiri e si mise presto nel letto, però non riusciva a dormire

Lavoro

57 Non ha voglia di fare alcun lavoro.

58 Paura e ribrezzo per il lavoro, con forte irritabilità e pesantezza dei piedi

Torpore

77 Sensazione di intorpidimento persistente, sordo, nella testa.

78 Intorpidimento doloroso della testa, tanto che lei non riesce a comprendere ciò che sta leggendo e non riesce ad afferrare ciò di cui si sta parlando.

79 Intorpidimento continuo della testa, come troppo piena.

Vertigini

86 Sensazione di vertigine, come se lui venisse sollevato in aria e spinto in avanti.

87 Vertigine, tanto che gli sembra di cadere, con spossatezza (Gr.).

88 Vertigine, come se il corpo non fosse fermo (dopo 6 ore) (Wl.).

95 Vertigine tanto che si sentiva cadere, dopo che si piega, camminando e stando in piedi; lei dovette tenersi.

97 Vertigine, camminando all’aria aperta, come se dovesse barcollare, soprattutto girando velocemente la testa.

98 Vertigine, camminando all’aria aperta (anche dopo 26 ore).

Emicrania

104 Emicranie frequenti, sempre con molte

eruttazioni a vuoto.

106 Mal di testa solo nel lato, sul quale èsdraiato (un bruciore?).

107 Sensazione, ogni volta che si piega, come se dolori alla testa iniziassero nel lato destro della testa

Cefalea111 Pressione stordente nella parte superiore della testa, come quando si gira velocemente in cerchio

112 Dolore premente, stordente, nella fronte, come durante una vertigine, a riposo e in movimento

113 Dolore stordente, premente nella fronte, con perdita dei sensi e annebbiamento di tutta la testa, durante la lettura; dovette smettere di leggere, e non sapeva dove si trovava (Lgh.).

114 Dolore stordente, premente in tutta la testa, la mattina, dopo che si era alzato, come se non avesse dormito abbastanza o avesse sognato per tutta la notte

115 Il mal di testa stordente, premente nel (lato) (destro) della fronte aumenta soprattutto quando si piega

118 Pesantezza alla fronte + leggendo e scrivendo

Cefalea

164 Mal di testa tirante, premente, nel muscolo temporale destro, anche di sera; a volte con pressione sull’arcata dentale destra; premendo sulla tempia il dolore si trasforma in un mal di testa premente nella fronte (Fr.).

165 Mal di testa tirante, premente, nell ’ occipite sinistro, con sensazione di rigidità nella nuca (Fr.).

166 Mal di testa tirante, premente, a volte anche lacerante, ora nella fronte, ora nell’occipite, ora nelle tempie, che si placa premendovi sopra e scompare sforzandosi di pensare (dopo 3 giorni)

26PS

171 Fitte nella testa.

180 Cefalea lancinante sul lato sinistro, sopra la tempia

182 Fitte che sembrano entrare dalla tempia destra e uscire da quella sinistra (dopo 5 ore).

183 Fitte in alto sul lato destro della testa, fin nell’occhio destro

185 Fitte nel lato destro dell’occipite (dopo 11 giorni).

Freddo

206 Freddo gelido nella testa e sopra (dopo 4 ore).

264 Sensazione di freddo negli occhi (immediatamente).

332 Freddo frequente all’esterno nelle orecchie.

Prurito

219 Prurito sul cuoio capelluto.

220 Prurito all’occipite.

223 Prurito solleticante sul cuoio capelluto, che spinge a grattare, con dolore alla radice dei capelli quando viene sfiorata (Lgh.).

224 Formicolio e prurito sul cuoio capelluto, che non può essere debellato frizionando (dopo 10 ore) (Wl.).

226 Prurito bruciante, come di ortiche, con violento strisciare sul cuoio capelluto e sulla parte inferiore del viso, la sera prima di andare a letto.

229 Forte eruzione alla testa

Prurito e brufoli

409 Prurito violento in tutto il viso, lei doveva grattare continuamente (i primi 7 giorni).

419 Molti brufoli in tutta la faccia con prurito violento.

420 Brufoli pruriginosi alla fronte, con prurito in tutto il volto.

230 Brufoli alla fronte.

Prurito occhi

255 Prurito nei margini delle palpebre oculari.

256 Prurito negli occhi, la sera; di mattina, pressione.

257 Prurito violento degli occhi.

258 Prurito negli angoli degli occhi.

259 Prurito nell’angolo interno destro dell’occhio.

260 Prurito degli occhi in entrambi gli angoli.

261 Prurito solleticante all ’ angolo destro esterno dell’occhio, che costringe a frizionare (dopo 25 ore)

Prurito

1300 Prurito sulle cosce (dopo 12 giorni)

1304 Prurito bruciante sulla coscia sinistra, da mattina fino a sera.

1349 Molto prurito alle gambe e ai piedi.

1350 Prurito sotto entrambi i polpacci.

1351 Prurito bruciante sulla tibia destra.[Rl.].

Prurito

1354 Strie rosse sulla tibia, che consistono di granuli miliari, con forte prurito e bruciore dopo il grattamento (dopo 7 giorni)

1466 Orticaria, che scompare sempre all'aperto.

1467 Eruzione pruriginosa di vescicole su tutto il corpo, specialmente sopra i fianchi.

1468 Eruzione di macchie rosse, rilevate, della grandezza di una lenticchia e anche più grandi, soprattutto alle guance e ai gomiti, con grande calore, molta sete e scarso appetito; al terzo giorno scompaiono, lasciando macchie scure, come soffuse di sangue (in un lattante, la cui madre aveva assunto Calcarea)

Campanacci: sui sintomi di epatite

Forma anitterica: anoressia, nausea, vomito, diarrea, feci acoliche, urine scure, fegato ingrossato e dolente

Forma itterica: si aggiunge stanchezza, tensione ipocondrio dx, cefalea, dolori ai globi oculari, artralgia, moderato rialzo termico, manifestazioni orticarioidi

Convalescenza: neurastenia, depressione, affaticabilità, intolleranza ai grassi

Ittero

391 Colorito giallo del viso.

392 Volto giallo.

Feci acoliche

817 Feci totalmente bianche.

818 Feci bianche, striate di sangue, con forte malumore e forte dolore al fegato, causato da respirazione e palpazione.

Urine scure

889 Urina di colore molto scuro, senza sedimento.

893 Urina maleodorante, di colore marrone scuro, con sedimento bianco.

894 Urina molto maleodorante (dopo 2 giorni).

895 Odore puzzolente, mordente dell ’urina, che però è molto chiara e pallida (dopo 25 giorni).

Anoressia

571 L’appetito è ridotto; ha una sensazione di acido nello stomaco.

572 Mancanza di appetito totale (dopo 24 ore).

573 Pienezza continua.

574 Lei non vuole mangiare niente di cotto.

Fegato

693 Fitte nella regione del fegato, durante o dopo essersi piegato.

694 Fitte fugaci nella regione dell’ipocondrio destro, di mattina, per un’ora.

695 Punture nella regione dell ’ ipocondrio destro, irradiate verso la schiena, di sera.(dopo 30 giorni).

697 Fitta scuotente, che parte dalla regione del fegato fino al petto (dopo 10 ore) (Fr.).

698 Dolore screpolante, pungente nella regione del fegato, all’ultima falsa costola.

Crampi

1216 Crampo, come lacerazione, nei muscoli dell'avambraccio sinistro (dopo 40 ore)

1217 Dolore crampoide nell'avambraccio, sopra l'articolazione del gomito (dopo 1 ora)

1218 Dolori crampoidi nel lato esterno dell'avambraccio, vicino al polso (dopo 1, 13, 29 ore)

1227 Crampo nelle mani, di notte, fino a quando si alza la mattina.

1228 Crampo nella mano sinistra.

Astenia

1437 Debolezza nelle cosce e nei fianchi, camminando.

1438 Si stanca subito molto, durante

l’esercizio fisico.

Crampi

1329 La gamba duole nel polpaccio, camminando e poggiando il piede, oppure toccandolo e piegandolo.

1335 Violento crampo nel polpaccio, di notte.

1336 Crampo nei polpacci e nel poplite, allungando la gamba(calzando lo stivale); è alleviato piegando la gamba, ma ritorna distendendola.

1361 Crampo nella pianta del piede sinistro.

1363 Crampo nelle piante e nelle dita del piede, di notte e anche durante il giorno, quando calza gli stivali (dopo 11 giorni)

1364 Dolore come crampo nella pianta del piede sinistro

1383 Crampo nelle dita dei piedi.

Occhi

238 Gli occhi fanno male, tanto da chiuderli, con sensazione come se dovesse premerli verso l’interno

239 Sensazione dolorosa, come se un piccolo corpo estraneo fosse entrato negli occhi (dopo 17 giorni).

241 Pressione negli occhi, la sera.

242 Forte pressione, giorno e notte, come se un granello di sabbia si trovasse sotto la palpebra superiore (dopo 19 giorni).

247 Fitte nell’occhio e in testa (durante la mestruazione) (dopo 8 giorni).

248 Fitta violenta nell’occhio che ha la fistola lacrimale.

250 Fitte nell’angolo interno dell’occhio, poi alternanza di fitte e battiti negli occhi e, dopo che il dolore è scomparso, soffio dal naso.

Nausea634 Nausea, la mattina (dopo 2 ore e dopo 5 giorni).

635 Nausea, ogni mattina, con voglia di mangiare ridotta.

636 Nausea, la mattina a digiuno, con ribrezzo, ripugnanza e brividi.

639 Forte nausea nella fossetta epigastrica, di pomeriggio, come per un grande vuoto nello stomaco.

640 Nausea, la sera e calore, con sonno molto irrequieto.

644 Nausea da vomito, con fuoriuscita di acqua acidula dalla bocca.

Stomaco

657 Pressione nello stomaco, per tutto il giorno (dopo 7 giorni).

658 Pressione nello stomaco, anche a digiuno.

660 Pressione nello stomaco; dentro è come se avesse qualcosa di pesante e duro.

662 Pressione nello stomaco, con afflusso di acqua in bocca.

663 Pressione nello stomaco, la sera prima di coricarsi, come uno strozzamento.

664 Forte pressione nello stomaco, come crampo, per 2 ore; a causa di questo non poteva rimanere a letto, e doveva alzarsi.

Rinite1001 Raffreddore violento, per 8 giorni

1002 Raffreddore violento, con dolori nel basso ventre

1003 Forte raffreddore colante

1005 Raffreddore colante notevole, dopo pregressi starnuti, che spesso andava a vuoto (Rl.).

1006 Raffreddore colante con molti starnuti

1009 Forte raffreddore, con calore in testa e con tosse

1010 Violento raffreddore, con mal di testa e oppressione del petto (dopo 10, 16 giorni).

1011 Raffreddore colante con mal di testa (guarito subito con canfora) (dopo 5 giorni).

Dispnea

1063 Mancanza di respiro, coricandosi; poi respiro sibilante.

1064 Frequente necessità di respirare profondamente.

1065 Deve respirare profondamente; poi fitte, ora nel lato destro, ora nel lato sinistro del torace e nelle costole inferiori.

1066 Violento stimolo a respirare profondamente, con espansione e contrazione dell'addome, insieme a dolore addominale e dolore nel torace (dopo 3 giorni)

Odontalgia

451 I denti non possono sopportare aria o freddo.

452 Mal di denti, solo quando dell’aria o una bevanda fredda giungono in bocca.

461 Mal di denti rodente, più violento di sera.

462 Mal di denti rodente nei molari dell ’ arcata superiore dx, come se si volessero cariare, in tutte le posizioni (dopo 6 ore)

479 Cattivo odore dai denti.

Gengive

486 Gonfiore delle gengive, in un dente cariato.

487 Tumefazione dolorosa della gengiva, senza mal di denti, anche con tumefazione della guancia, che fa male quando viene sfiorata dopo 3 giorni.

488 Tumefazione della gengiva (e della mascella); soprattutto sul punto dove vi è un dente spezzato si gonfia un nodulo, dal quale i dolori si estendevano fino all’orecchio.

491 Sanguinamento delle gengive, anche di notte (dopo 2, 3 giorni).

492 In bocca, gonfioreguancia destra dalla forma di un grosso nodo, con dolore tirante, lacerante all’interno, ogni sera.

Gola

516 Sensazione come se un corpo estraneo fosse nella faringe, che costringe a deglutire in continuazione (dopo 15 giorni).

518 Costrizione spasmodica del faringe.

520 Pressione nella faringe dopo la deglutizione.

523 Fitte in gola deglutendo; non riesce a mandare giù il pane.

528 Gonfiore delle tonsille con allungamento dell ’ ugola e sensazione di costrizione del faringe deglutendo, insieme a un senso di ferita con fitte (dopo 5 giorni).

529 Tumefazione e infiammazione del palato; l’ugola è di colore rosso scuro e piena di vescicole.

530 Tumefazione e colore rosso scuro dell’ugola.

Intolleranza al latte

582 Il latte non gli fa bene, gli procura nausea e senso di vomito.

583 Il latte gli sembra acido e gli ripugna (Htn.).

585 Il latte bevuto in precedenza risale in bocca acido (dopo 3 giorni).

586 Dopo aver bevuto latte risale dell’acqua dallo stomaco verso la bocca (eliminare vermi).

587 Dopo aver bevuto latte, la mattina, gli sale una nausea dallo stomaco, come per stomaco guasto.

Dispepsia

608 Dopo il pranzo, sonnolenza; si addormentava piegando la testa.

609 Dopo il pasto, sonno irresistibile; dopo brividi di freddo e tosse da solletico.

610 Dopo cena, forte tendenza a dormire.

Reflusso g-e

623 Acido gastrico gli risale fino alla faringe; una sorta di pirosi, per tutto il giorno.

625 Rigurgito di un liquido bruno acido, con bruciore che sale dalla fossetta epigastrica (pirosi) (dopo 8, 9 giorni).

628 Bruciore che sale verso la gola ogni volta dopo aver mangiato, soprattutto dopo aver mangiato cibi solidi, duri.

588 Dopo qualche ora da ogni pasto, gli sopraggiunge un bruciore quasi insopportabile verso la gola, con o senza rigurgito.

Gorgoglio777 Molto gorgogliare nel basso ventre.

778 Gorgogliare forte e ringhiare nel ventre, come se fosse vuoto (Lgh.).

779 Gorgogliare nel basso ventre inspirando ed espirando.

780 Ringhiare perdurante nella parte superiore sinistra del ventre (dopo 4 giorni).

781 Ringhiare nel ventre e poi rigurgito.

782 Continuo tubare nell’intestino.

783 Gorgogliare nel lato sinistro dello stomaco, con irrequietezza nel basso ventre, senza dolore.

785 Frequente gorgoglio sonoro solleticante verso l’alto, a dx dello stomaco, come da flatulenze, che poi fuoriuscirono

Costipazione

791 Costipazione nei primi giorni; lei non riesce ad evacuare senza clistere.

792 Costipazione aumentata di giorno in giorno.

793 Costipazione (Rl.).

794 Costipazione che dura 2 giorni (dopo 7 giorni).

797 Stimolo vano ad evacuare (dopo 8 giorni) (Rl.).

798 Evacuazione ridotta (dopo 24 ore).

799 Costipazione (dopo 7, 18, 24 giorni).

Secchezza delle feci

800 Feci dure, non digerite e non tutti i giorni.

801 Feci dure, nere (dopo 4 giorni).

802 Feci dure con muco, che bruciano durante l’evacuazione.

803 Feci insolitamente dure.

Feci

804 Evacuazione frequente di feci dapprima dure, poi pastose, poi liquide.

805 Evacuazione frequente, dapprima dura, poi pastosa, poi liquida, senza malessere; i due giorni seguenti, costipazione

810 Feci diarroiche (dura 1. 3. 5 giorni).

811 Diarrea, i primi 8 giorni.

812 Una diarrea non indebolente, due, tre, quattro volte al giorno, per più giorni (dopo 2 giorni).

813 Feci non digerite, più liquide (dopo 6 giorni).

814 Feci non digerite, dure, a tratti.

Feci

819 Feci scarse, mescolate con molto sangue (dopo 26 giorni).

820 Forte perdita di sangue dall’ano, durante l’evacuazione serale.

821 Fuoriuscita di sangue dall’intestino retto (Rl.).

822 I noduli venosi dell’ano sono tumefatti, fanno male in posizione seduta, e da essi fuoriesce anche sangue.

Sintomi anali

860 Bruciore all’ano, anche durante il sonno pomeridiano.

861 Bruciore e senso di secchezza all’ano.

862 Formicolio nell’ano.

863 Strisciare nel retto, come di vermi.

864 Forte prurito all’ano.

Minzione

870 Punture nell’uretra femminile.

899 Urinando, bruciore nell’uretra.

902 Dopo aver urinato, bruciore nell ’ uretra e stimolo continuo ad urinare.

903 Dopo aver urinato, dolore da ferita nel pube.

879 Urinare notturno, con bruciore all’apertura dell’uretra.

880 Urinare, molto frequentemente per tutta la notte 877 Urinare nel letto (dopo 3 giorni).

878 Frequente minzione notturna.

Urina

889 Urina di colore molto scuro, senza sedimento.

890 L’urina sembra, quando è stata lasciata a sedimentare, sembra torbida, come acqua fangosa (Wl.).

891 Fuoriuscita di molto muco con l’urina, come leucorrea che però non si mostra al di fuori di questo.

892 Sedimento frequente di una polvere bianca, simile a farina, nell’urina (dopo 11 giorni).

893 Urina maleodorante, di colore marrone scuro, con sedimento bianco.

895 Odore puzzolente, mordente dell’urina, che però è molto chiara e pallida (dopo 25 giorni).

Genitale

921 Istinto sessuale molto aumentato.

923 Forte stimolo al coito, soprattutto camminando, di mattina (dopo 17 giorni).

925 Violento istinto sessuale, formatosi solo in fantasia abbondante durante il quale il membro mancava di rigidità, che lui provocò solo strusciandolo; non appena però era penetrato, gli fuoriuscì il seme; ne seguì una debolezza incredibile, con grande irritazione dei nervi; era insoddisfatto e di umore rabbioso; e le ginocchia sembravano volersi spezzare dalla debolezza (dura 4 giorni).

926 Erezioni, la mattina, dopo che si è alzato, con molta tendenza al coito (dura 6 giorni).

Genitale

927 Polluzioni nei primi giorni aumentate, poi sempre meno.

928 Polluzioni, di frequente, nei primi 11 giorni, in un uomo di43 anni che da 18 anni non ne aveva avuta nessuna.

929 Polluzione la notte seguente, e dopo si sente meglio.

930 Polluzioni frequenti.

931 Eiaculazione (la prima notte) (Fr.).

932 Due eiaculazioni, la notte seguente, con sogni lascivi (Htn.).

933 Due eiaculazioni in una notte, senza sogni lascivi

Leucorrea

982 Leucorrea, come muco (dopo 5, 16 giorni).

983 Leucorrea, come latte (i primi 3 giorni).

984 Leucorrea simile a latte, che fuoriesce per lo più solo mentre urina.

985 Leucorrea già presente aumenta.

Rinite

986 Starnuti frequenti, senza raffreddore.

990 Secchezza del naso (dopo 22 giorni).

991 Naso secco, di notte, umido di giorno.

992 Naso ostruito (dopo 18 giorni).

994 Occlusione nasale e raffreddore.

995 Raffreddore secco (1° giorno e dopo 12 giorni).

996 Raffreddore secco con molto starnutire

998 Raffreddore secco con starnutire frequente (dopo 72 ore)

Rinite1001 Raffreddore violento, per 8 giorni

1002 Raffreddore violento, con dolori nel basso ventre

1003 Forte raffreddore colante

1005 Raffreddore colante notevole, dopo pregressi starnuti, che spesso andava a vuoto (Rl.).

1006 Raffreddore colante con molti starnuti

1009 Forte raffreddore, con calore in testa e con tosse

1010 Violento raffreddore, con mal di testa e oppressione del petto (dopo 10, 16 giorni).

1011 Raffreddore colante con mal di testa (guarito subito con canfora) (dopo 5 giorni).

Raucedine

1016 La gola è ruvida, soprattutto di mattina.

1017 Ruvidità della faringe, con dolore durante la deglutizione.

1018 Raucedine non dolorosa, tanto che lei soprattutto di mattina non riesce a parlare (dopo 11 giorni).

1019 Gola rauca, ruvida, per 3 giorni (dopo 24 ore).

Tosse

1023 Muco nel torace, senza tosse (dopo alcune ore).

1025 Rantolo sonoro nella trachea, espirando, come per molto muco sul petto (dopo 37 ore).

1046 Molta tosse, con espettorazione di muco, di sera, dopo essersi coricato, e la notte; durante il giorno ma poco, e poi tosse secca.

1049 Tosse, con molta espettorazione di muco denso, la notte.

Tosse

1032 La sera, soprattutto nel letto, tossetta secca

1033 Tosse notturna (dopo 6 giorni).

1037 Di notte, dopo mezzanotte, tosse secca tanto che gli pulsavano il cuore e le vene.

1038 Tosse notturna nel sonno, senza risvegliarsi.

1039 Tosse, soprattutto nel sonno; insieme raffreddore prima secco, poi colante.

1042 Tosse secca, soprattutto di notte.

Dispnea

1064 Frequente necessità di respirare profondamente.

1065 Deve respirare profondamente; poi fitte, ora nel lato destro, ora nel lato sinistro del torace e nelle costole inferiori.

1066 Violento stimolo a respirare profondamente, con espansione e contrazione dell'addome, insieme a dolore addominale e dolore nel torace (dopo 3 giorni)

1074 Costrizione toracica; le manca il fiato.

1075 Costrizione del torace, come se fosse troppo pieno e ripieno di sangue.

1082 Costrizione e tensione sul torace.

Torace

1084 Tutto il torace è dolorosamente sensibile al

tatto e durante la respirazione

1088 Dolore come se premuto sopra, nello sterno.

1090 Tagli nel torace, quando respira (dopo molte ore).

1091 Dolori taglienti dall'interno verso l'esterno nelle ultime costole, aumentati dall'inspirazione.[Wl.].

Torace

1095 Fitte nella parte sinistra del torace, quasi ogni volta che respira; di solito scompaiono strofinando

1096 Fitte nel lato sinistro del torace, ispirando e durante movimento fisico.

1099 Fitte sussultanti nel torace, di solito sul lato sinistro.

1102 Fitte taglienti nel lato sinistro, sotto l'ascella, verso l'esterno dal torace, aggravate dalla inspirazione

1106 Dolore come da ferita nel torace, specialmente durante l'inspirazione.

Oppressione

1109 Oppressione ansiosa nel torace (i primi giorni).

1110 Ansiosa oppressione nel torace, come se fosse troppo stretto, con fiato corto, specialmente stando seduto, insieme a pressione sul torace, soprattutto durante un'inspirazione; il cuore batte in modo tremante e tumultuoso

Palpitazioni

1102 Palpitazioni.

1104 Palpitazioni eccessive, con ritmo irregolare.

1115 Forte palpitazione, con paura angosciosa di avere una malattia cardiaca.

1116 Forte palpitazione, con eccessiva angoscia e irrequietezza, costrizione del torace e dolore alla schiena; ad ogni atto respiratorio, emette un rumore sonoro, come se ci fosse mancanza d'aria, con freddo del corpo e sudore freddo

Lombalgia

1129 Lombalgia (dopo 6, 8 giorni)

1130 Lombalgia insopportabile.

1131 Lombalgia, da non riuscire a coricarsi e sedersi.

1132 Lombalgia, da riuscire a malapena a rialzarsi, dopo essersi seduto.

1133 Lombalgia, subito, di mattina, dopo essersi alzato.

1134 Lombalgia, come a causa di uno sforzo sollevandosi.

1135 Lombalgia, per aver sollevato un forte peso

Scapole

1151 Dolore premente sulla colonna vertebrale, tra le scapole, con fiato corto, aggravato respirando e dolore nelle vertebre, toccandole

1152 Pressione tra le scapole, con il movimento, che impedisce la respirazione.

1161 Contrazione pinzettante tra le scapole (dopo 30 giorni)

1162 Dolore tirante tra le scapole.

1164 Lacerazione tra le scapole (dopo 3 ore)

1165 Dolore tagliente tra le scapole, riposando (dopo 6 giorni)

Polso

1223 Come una dislocazione nell'articolazione del polso destro.

1224 Dolore, come dislocazione, nell'articolazione del polso destro, o come se qualcosa fosse strappato o disteso.

1225 Dolore nell'articolazione del polso destro, come se sottoposto a tensione, con pungere e lacerare, su movimento.[Rl.].

1226 Dolore come di una dislocazione, poco sopra l’articolazione del polso, maggiore a riposo, che in movimento

Mani

1236 Tremore nelle mani, per molte ore, nel pomeriggio (2° giorno)

1252 Intorpidimento delle dita.

1253 Intorpidimento delle tre dita mediane; diventano bianche, fredde e insensibili; èpreceduto da una leggera tensione (dopo 3 ore)

Suppurazione

1257 Grosso foruncolo dolente,

sull'articolazione posteriore dell'anulare (due volte, con due dosi differenti)

1258 Suppurazione attorno all'unghia del dito medio

1259 Iniziale paronichia sull'indice destro (dopo 6 giorni)

Debolezza

1283 Dolorosa debolezza della estremità

inferiori, specialmente delle cosce, come dopo una faticosa passeggiata (dopo 17, 19 giorni)

1284 Senso di fatica e contusione degli arti inferiori, specialmente nelle articolazioni (dopo 20 giorni)

Piedi

1369 Bruciore nelle piante dei piedi.

1370 Bruciore dei piedi, di sera.

Pressione?

1412 Ribollio del sangue

1413 Due volte di seguito, afflussi caldi di sangue dallo fossetta epigastrica, che si estendono alla testa.

Cute1473 Una vecchia ulcera sulla gamba duole, pulsa, con lacerazione intorno e comincia a puzzare come uova marce (dopo 7 giorni)

1474 La pelle è malata e ulcera facilmente; anche lievi lesioni si trasformano in suppurazione e non si riparano ancora.

1475 Molte piccolissime verruche appaiono qua e là.

1476 Escrescenze come verruche (dietro le orecchie) infiammate; diventavano ulcere.

1477 Una verruca nella piega del gomito si infiamma, duole come un foruncolo, poi si secca e scompare

Generale

1485 Tendenza a stirarsi, la mattina.

1488 Non facilmente desto, la mattina, svegliandosi.

1490 Sonnolenza durante il giorno e debolezza; si addormentò molte volte, nella mattinata (dopo 9 giorni)

1492 Molto stanco e assonnato, per tutto il giorno(dopo 11 giorni)

1498 Si addormenta spesso molto tardi, di sera.

1506 Difficoltà ad addormentarsi, per involontaria abbondanza di pensieri.

Generale

1568 Molto prostrato, svegliandosi da un sonno profondo, la mattina, tanto che lo stato di sonno continuava anche dopo essersi alzato dal letto.

1576 Sogni ansiosi e spaventosi, da cui non riesce a sbarazzarsi con il risveglio.

1578 Numerosi sogni ansiosi in una notte, per sette notti di seguito.

1580 Sogni terribili, per tutta la notte e, alla fine, un sogno voluttuoso, con una (molto inusuale) polluzione (dopo 10 giorni)

Freddo

1586 Grande freddo interno; deve coprire le mani fredde, ma i piedi sono caldi.

1590 Freddo interno, con irrequietezza e angoscia tremante.

1591 Frequente freddo, con colorito giallo.

1592 Freddo di sera, per molte ore (dopo 10 ore e 13 giorni)

Sudorazione

1613 Profusa sudorazione, durante il giorno, camminando e anche di notte, nel letto.

1614 Sudore spossante, giorno e notte, per tre giorni.

1616 Sudorazione durante il giorno, al minimo movimento.

1617 Di sera, a letto, lui sente caldo subito, e suda tutta notte.

1618 Sudorazione notturna, soprattutto prima di mezzanotte, con le gambe fredde.

1619 Sudore notturno alla schiena.

1620 Sudore notturno solo sugli arti inferiori, freddi umidi al tatto (dopo molti giorni)

Sudorazione

1621 Violenta sudorazione al mattino, per

molte mattine di seguito.

1622 Sudore mattutino (il mattino successivo dopo aver preso la medicina).

1623 Sudore mattutino, tre mattine di seguito.

1624 Sudorazione al mattino, ogni mattina

(dopo 7 giorni)

Febbre

1626 Febbre, di pomeriggio; freddo e calore si alternano.

1627 Calore febbrile e sete bruciante, alternate a brividi di freddo.

1628 Febbre serale; esternamente brividi di freddo, con calore interno e violenta sete; era freddo anche a letto, ma sudava contemporaneamente; tuttavia, non riusciva a scaldarsi; alla fine una profusa sudorazione (dopo 10 ore)

1523 La notte, calore interno, specialmente ai piedi e alle mani e di mattina lingua secca, senza sete, con calore esterno della testa (6°, 7° giorno).