C2ale Ferrovieri della Mutua Tante - Coop...IMPEGNO COOP PER IL MONDO DELLA st, jou Alle pagine 6 e...

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IMPEGNO COOP PER IL MONDO DELLA st , j ou Alle pagine 6 e 7 Anno 13 - N. 13 - settembre 1994 periodico della Coop Lombardia à m 8. USA alla scoperta dell'East Coast A pagina 15 Iniziativa sconto soci n.10 Carni fresche Coop "Prodotti .con Amore" Sconto ai soci L. 5.000 su una spesa di almeno L. 25.000 Validità dell'iniziativa dal 19 settembre al 1° ottobre 1994 I profumi della natura nei deodoranti Coop alla pagina 2 11# Tante ricette per un pic-nic alle pagine 4 e 5 Legambiente: "Operazione 100 cilia" alla pagina 10 A Milano il Poliambulatorio della Mutua Ferrovieri alla pagina 12 C2 ale 1! SFUMO LA GRANDE MODERNITÀ E LA STRAORDINARIA FRESCHEZ DELLE IDEE ORIGINARIE DELLA COOPERAZIO STATI LÀ DOVE1WDRI O MESSO LE RADICI RITORNO AL FUTURO COME PELLEGRINI NEL NEGOZIO DI ROCHDALE di Giorgio Vozza L'APPLICAZIONE AGGIORNATA DEI CONCETTI DELLE ORIGINI E LA STRADA PER FAR PROGREDIRE LA COOP Nel Manuale di zoolo- gia fantastica Jorge Luis Borges descrive un uccello immaginario che vola solo all'indie- tro. Ha nostalgia del ni- do, l'ambiente migliore dove sia mai stato. La metafora del grande scrittore argentino, morto nel 1986, ben si attaglia alla ricerca che le cooperative stanno compiendo per una più precisa definizione della loro identità. C'è molta modernità in questo ri- torno alle origini, e dal- le idee dei pionieri pro- mana ancora una stra- ordinaria freschezza. No, il centocinquante- nario non è una cerimo- nia ma un programma e un impegno, quello di accrescere la diffusione della cooperazione sulla base dei principi fonda- tori. Ma quali sono i cardini dell'istituzione cooperativa concepiti dai pionieri di Rochdale? E come possono essere applicati ai giorni no- stri? Ne proponiamo un conciso aggiornamento. 11 movimento cooperati- vo ha saputo trasforma- re in museo il luogo in cui 150 anni fa vennero vendute le prime merci della prima azienda co- operativa. Un gruppo di cooperatori di Coop Lombardia è stato a Ro- chdale a rendere omag- gio alla memoria dei 'Probi Pionieri". Uno degli ingressi del moderno Ipermercato di Cremo Segue a pagina 7 Articoli alle pagine 8 e 9 Iniziativa sconto soci n.11 Surgelati Coop con borsa termica in omaggio Sconto ai soci L. 5.000 su una spesa di almeno L. 25.000 Validità dell'iniziativa dal 17 al 29 ottobre 1994

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Page 1: C2ale Ferrovieri della Mutua Tante - Coop...IMPEGNO COOP PER IL MONDO DELLA st, jou Alle pagine 6 e 7 Anno 13 - N. 13 settembre 1994periodico della Coop Lombardia à m 8. USA alla

IMPEGNO COOPPER IL MONDODELLA st, jou

Alle pagine 6 e 7

Anno 13 - N. 13 - settembre 1994periodico della Coop Lombardia

à m

8.

USAalla scopertadell'East Coast

A pagina 15

Iniziativa sconto soci n.10

Carni fresche Coop"Prodotti .con Amore"

Sconto ai soci L. 5.000su una spesadi almeno L. 25.000

Validità dell'iniziativa dal19 settembre al 1° ottobre 1994

I profumidella naturanei deodorantiCoopalla pagina 2

11#Tantericetteper un pic-nic

alle pagine 4 e 5

Legambiente:"Operazione 100cilia"

alla pagina 10

A Milanoil Poliambulatoriodella MutuaFerrovieri

alla pagina 12

C2ale 1!SFUMOLA GRANDE MODERNITÀ E LA STRAORDINARIA FRESCHEZDELLE IDEE ORIGINARIE DELLA COOPERAZIO

STATI LÀ DOVE1WDRIO MESSO LE RADICI

RITORNOAL FUTURO

COMEPELLEGRININEL NEGOZIODI ROCHDALEdi Giorgio Vozza

L'APPLICAZIONEAGGIORNATADEI CONCETTIDELLE ORIGINIE LA STRADAPER FARPROGREDIRELA COOP

Nel Manuale di zoolo-gia fantastica JorgeLuis Borges descrive unuccello immaginarioche vola solo all'indie-tro. Ha nostalgia del ni-do, l'ambiente miglioredove sia mai stato. Lametafora del grandescrittore argentino,morto nel 1986, ben siattaglia alla ricerca che

le cooperative stannocompiendo per una piùprecisa definizione dellaloro identità. C'è moltamodernità in questo ri-torno alle origini, e dal-le idee dei pionieri pro-mana ancora una stra-ordinaria freschezza.No, il centocinquante-nario non è una cerimo-nia ma un programma

e un impegno, quello diaccrescere la diffusionedella cooperazione sullabase dei principi fonda-tori. Ma quali sono icardini dell'istituzionecooperativa concepitidai pionieri di Rochdale?E come possono essereapplicati ai giorni no-stri? Ne proponiamo unconciso aggiornamento.

11 movimento cooperati-vo ha saputo trasforma-re in museo il luogo incui 150 anni fa vennerovendute le prime mercidella prima azienda co-operativa. Un gruppo dicooperatori di CoopLombardia è stato a Ro-chdale a rendere omag-gio alla memoria dei'Probi Pionieri".

Uno degli ingressi del modernoIpermercato di Cremo

Segue a pagina 7Articoli

alle pagine 8 e 9

Iniziativa sconto soci n.11

Surgelati Coop con borsatermica in omaggio

Sconto ai soci L. 5.000su una spesadi almeno L. 25.000

Validità dell'iniziativadal 17 al 29 ottobre 1994

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Lit GAMMA DI ORANTI CHE RISPETTA LA NATURA E IL CONSUMATORE

CALENDULA,CAMOMILLA,MIRTO E MELISSA,CON QUESTEESSENZE I NUOVIDEODORANTICOOPIN TUTTI I PUNTIVENDITA NELLEVERSIONI STICK,NO GASE SPRAY

FRESCHIE PROFUMATICON LA NATURA

di Beatrice Spagnoli

Deodorarsi in modo natu-rale, per evitare i cattivi o-dori mantenendo una pia-cevole freschezza tutto ilgiorno. Una necessità che,con l'arrivo del grande cal-do, si fa ancora più senti-re. Per questo Coop hastudiato tre nuovi prodottiche vengono ad arricchirela Linea igiene persona,che già ha riscosso un no-tevole successo presso iconsumatori. Ecco dunquei deodoranti a marchio,che vengono proposti intre diverse varianti, persoddisfare le esigenze ditutti; il tipo Stick, il NoGas, e il classico Spray.Un mercato in espansione,quello dei deodoranti, col-legato alle necessità di u-na intensa vita di relazio-ne che porta le persone astretto contatto con gli al-tri nel lavoro e nel tempolibero. Coop ha deciso dientrare nel compatto conquesto tris di prodotti, cherispondono ai canoni dellana turalità e all'obiettivo ditutela della salute del con-sumatore.

PERCHÉDEODORARSILa pelle e le sue secrezioni- e tra queste il sudore -svolgono un ruolo fonda-mentale nella fisiologiadel corpo umano. La cutepresenta una capacità diautoregolazione e di auto-difesa per cui, in condizio-ni normali, sarebbe suffi-ciente limitarsi ad un attodi semplice dete•genzasenza alterarne il mecca-nismo. Le ricerche derma-tologiche, infatti, hanno e-videnziato che il sudore, almomento della sua secre-zione, è assolutamente i-nodore.Quel caratteristico odoresgradevole, invece, si svi-luppa quando, ossidandosia contatto con l'aria o at-traverso i microorganisminaturalmente presentisulla superficie cutanea, i-nizia la sua decomposizio-ne batterica. E la rispostadell'organismo, soprattut-

atochwfSPRAYNEUTRO

150nd

to se sollecitato da stimoliparticolarmente intensi,può essere eccessiva intermini di sudorazione.Molteplici sono questi fat-tori: in primis, quelli cli-matici (sole, umidità, tem-peratura) che hannoun'influenza diretta sullatraspirazione e sulla sudarazione della pelle.A questi ne vanno aggiun-ti altri: dalla costrizione diun moda di vestire nonsempre adatto alle reali e-sigenze dell'organismo, al-l'essere costretti a rimane-re in locali o in mezzi ditrasporto chiusi, affollati epoco arieggiati. E poi ci so-no le situazioni di stress ele reazioni emozionali ecomportamentali, che avolte possono essere re-sponsabili di risposte fisio-logiche che alterano o ac-centuano le secrezioni su-dorifere. Ma, in questosenso, queste ultime van-no messe direttamente inrelazione anche con la va-riabilità di ambiente, di ti-po e ritmo di lavoro, di vi-ta, di relazione. In moltepersone, infine, le secre-

NO GAS!14210

zioni della cute, soprattut-to nei punti a scarso con-tatto con l'aria, possono ri-sultare irritanti, specieper chi ha una pelle deli-cata. Ecco, dunque, chel'uso di un prodotto deodo-rante può risultare utile,apportando beneficio e sol-lievo alla persona, ma so-prattutto alla funzionalitàe allo stato della cute.

DEODORANTI,NONANTITRASPIRANTII tre prodotti a marchioCoop, come specifica lastessa definizione, hannoun'azione deodorante. Ilche significa che i compo-

-nenti che li costituiscononon influenzano la forma-zione del sudore, ma si li-mitano ad un'azione co-smetica e igienica, contra-stando la formazione delcattivo odore. Diversa, in-vece, è l'azione degli and-traspiranti, che vanno adagire sulle ghiandole su-doripare, bloccando il su-dore al momento del suoformarsi. I deodoranti Co-

op, inoltre, svolgono un ef-fetto protettivo dell'epider-mide e antinfiammatorio,grazie alle proprietà degliestratti vegetali inseritinella formulazione.

I DEODORANTILOOPIl biglietto da visita con ilquale si presentano offrerequisiti tali per cuipossono essere usati intutta sicurezza. E questo,in un deodorante - chequindi viene a contattocon una zona delicata co-me le ascelle - è di fonda-mentale importanza. I de-odoranti Coop sono ipoal-lergenici e dermatologica-mente tastati. Infatti,questi tre prodotti presen-tano le stesse caratteristi-che di base degli altri del-la Linea igiene persona:non contengono alcool, equindi hanno un Ph chenon altera quello fisiologi-co; inoltre, le materie pri-me sono di origine vegeta-le. I deodoranti Coop nonsono stati testati su ani-mali e hanno ricevuto l'ap-provazione della ClinicaDermatologica universita-ria di Bologna. Calendula,mirto, melissa, camomilla- gli ingredienti vegetali diquesti prodotti - sono statiscelti, in base ad una ri-cerca, per le loro specificheproprietà emollienti, rin-frescanti e lenitive. Sitratta, quindi, di prodotti"dolci" sulla pelle, grazieanche all'assenza di alcool.La profumazione, piacevale e discreta, è del tutto si-mile a quella degli altriprodotti della Linea igienepersona.Anche i deodoranti Coop,come tutti i prodotti amarchio, vengono sottopo-sti a rigorosi test di produ-zione, e a successivi con-trolli campione periodicida parte di Coop.

LO SPRAYIn flacone da 150 ml, noncontiene gas propellenti ri-tenuti dannosi per l'am-biente. Nella fase di lavarazione, il liquido deodo-rante viene unito al pro-

pellente in questione e iltutto viene poi chiuso egraffettato dentro lo speci-fico contenitore. I flaconi,successivamente, vengonocontrollati ad uno ad unoper individuare quelli chepotrebbero presentare di-fetti di tenuta. Per questoessi vengono "passati" invasche di acqua a 50°. Inquesto modo, l'alta tempe-ratura "scarica" la pressio-ne dei contenitori qualorapresentino buchi o fessure,e conseguentemente ven-gono scartati.

IL NO GASSemplice la realizzazionedi questo flacone da 75 ml.Il composto deodorante, u-nito a degli emulsionanti,viene chiuso in questo con-tenitore dal quale fuorie-sce tramite una pompetta.

LO STICKIn confezione pocket da 50ml, è il tipo di deodorantegeneralmente preferitodagli uomini. Questo pro-dotto Coop, oltre ai mede-simi estratti vegetali deglialtri deodoranti della line-a, contiene anche amido diriso, che gli conferisce lacaratteristica colorazionebianca. La preparazionedella pasta del deodorantein Stick avviene a caldo.In questa fase, i compo-nenti di base, l'amido di ri-so e gli olii emulsionanti,vengono a comporre unapasta omogenea, che verràsottoposta a successivoraffreddamento.

LE PROPRIETÀDELLEPIANTEPer i deodoranti, come pergli altri prodotti detergen-ti della Linea persona,vengono utilizzati gli e-stratti di alcune piante of-ficinali.La calendula: svolgeun'azione emolliente, idra-tante, rinfrescante, leniti-va, antinfiammatoria, pro-tettiva su tutti i tipi di pel-le. Giova soprattutto aquelle delicate, facilmentearrossatili, secche, screpo-

late, sensibili o sottopostea stati irritativi e a feno-meni pruriginosi, che pos-sono essere causati pro-prio dalla presenza del su-dore a contatto degli indu-menti sulla pelle e resi piùfastidiosi da una scarsa a-erazione.La camomilla: trova va-sto utilizzo nella composi-zione di prodotti per la co-smesi funzionale e l'igienepersonale. NeI deodoran-te, la camomilla esplica lapropria azione in sinergiacon quelle della calendulae della melissa o completaquella del mirto nei ri-guardi della decomposizio-ne del sudore e del suo o-dore sgradevole.La camomilla, infatti, haproprietà dermopurifican-ti, addolcenti, ammorbi-denti e antipruriginose.Particolarmente indicata,quindi, sulle pelli delicatee sensibili, arrossate, ol-treché secche e con piccoleescoriazioni.L'azione della camomillacontribuisce quindi ad e-quilibrare la traspirazionee la secrezione della cute,attraverso l'azione di con-tatto diretto, oltre a rega-lare il ben noto e gradevo-le aroma.Il mirto: è una pianta ar-bustiva tipica della mac-chia mediterranea, effica-ce dal punto di vista co-smetico e igienico. Pressotutti i popoli dell'antichità,il mirto rappresentava lagiovinezza e la sensualitàproprio per le sue virtù ee fragranze aromatiche e

già da essi era usato perfunzioni sul corpo a scopocosmetico, per cicatrizzareferite e ustioni, per curarele punture di insetti e pertonificare la pelle.Caratteristica è la sua fra-granza, discreta e persi-stente.La melissa: presenta pro-prietà dermopurificanti,protettive, emollienti, an-tinfiammatorie e deodo-ranti.In associazione con calen-dula, camomilla e misto,la melissa svolge un'azio-ne tonificante.

!FRMORBIDEIEFEESCHEZZA DI VERAA

Note floreali e fruttate e un fresco profumo di mela: èquesto il bouquet del nuovo ammorbidente per bucatoCoop "Freschezza di primavera".In flacone da 2 litri di calor giallo acceso, questa nuovareferenza viene ad affiancarsi al tipo tradizionale in con-tenitoré azzurro, del quale mantiene le stesse perfor-mances di morbidezza.Proposto a chi vuole provare una profumazione diversa,che ricorda la freschezza del bucato steso all'aria aperta.Anche il flacone di questo prodotto, come già molti altridi detersivi liquidi Coop, è realizzato con almeno il 25%di plastica riciclata.

LSA

Una gustosa Salsa Boscaiola ai funghi porcini, è la novi-tà Coop nella famiglia delle salse a base maionese, cheva ad aggiungersi ai tipi Tartara, Tonnata e Cocktail. Invasetto da 250 gr., questa salsa è fortemente caratteriz-zata, in termini di sapore e di presentazione del prodot-to. In questa salsa, infatti, la base maionese Coop è statamiscelata con funghi porcini e rafforzata da un supportoaromatico che esalta il sapore del fungo. Per la prepara-zione di questo prodotto vengono utilizzati funghi essic-cati che sono reidratati nel momento in cui si aggiungo-no alla miscela. La Salsa Boscaiola Coop è ottima consu-mata sul pane o nella preparazione di tartine, o comecomplemento alle carni e agli antipasti. Come viene di-chiarato sull'etichetta, il contenuto di funghi nel vasetto,è pari al 10% del prodotto.

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"Tre li scegli, due li pa-ghi", questo è lo slogandell'ultima iniziativapromossa da Coop e ri-volta ai suoi consuma-tori. Un 3x2 sostanzial-mente diverso da quelliproposti sino ad oggi,infatti la differenza stanel fatto che in questomodo il cliente può sce-gliere liberamente traalcune decine di pro-dotti raggruppati in va-rie fasce contrassegna-te con le lettere dell'al-

fabeto.Un meccanismo di scel-ta unico ed innovativonel suo genere, un me-todo per continuare adalimentare il rapportodi fiducia che la Coopha da sempre nei con-fronti dei propri soci econsumatori. L'offertache è stata proposta intutti i punti vendita nelperiodo precedente al-l'estate, ha ricevuto unchiaro segnale di gradi-mento. "Quale consu-mo", proprio su questainiziativa, ha rilevato

attraverso le valutazio-ni dei direttori di duesupermercati Coop iconsensi e anche le in-certezze che una propo-sta commerciale inno-vativa come questa hasuscitato nella cliente-la. Il responsabile delsupermercato di SestoSan Giovanni, RinaldoScarinzi, spiega che perquel che riguarda l'in-dice effettivo delle ven-dite durante la campa-gna, si può esprimereun giudizio essenzial-mente positivo. Per

quel che riguarda lamodalità dell'offerta,alcune persone hannomanifestato al primoimpatto qualche incer-tezza su quali fosserogli abbinamenti possi-bili. Perplessità che so-no rapidamente svani-te appena è stato con-sultato il tabellario del-le proposte. Molti sonostati gli apprezzamentiper l'originalità e so-prattutto per la conve-nienza di questo "3x2";l'unico dispiacere ma-nifestato è che sia du-

rata solamente due set-timane.Al punto vendita di Pe-schiera Borromeo, il di-rettore Antonio Cirillo,conferma il successodell'operazione. Comeera facilmente immagi-nabile non tutti hannocompreso subito chenon era il solito siste-ma 3x2, ma è bastatochiedere informazioniagli addetti Coop e su-bito via per i reparti acaccia di combinazionifra i prodotti da com-prare. Entusiasmo si-

curamente, ma bisognadire che più d'uno hasuggerito di replicarequesta formula con unagamma più vasta di ar-ticoli.Coop ha inventato que-sta nuova soluzione peril consumatore, cercan-do di soddisfarne le ne-cessità. Ora che è statoappurato il gradimentodell'iniziativa si stastudiando il modo peroffrire un pacchetto diofferte molto più am-pio. Come, appunto, èstato richiesto.

IL PREZZODEL SUCCESSO

COS'È IL KEFIR?Sul numero n° 9 di "Quale Consumo", nell'articolo "dieta unticancro" di Carla Barzanò, con piacere vedo citati i prodotti fer-

, mentali, come il ben noto yogurt, mentre non so proprio nulla sukefir e quark. Gradirei avere, dalle vostre pagine e a beneficio diquant'altri interessati, notizie su questi prodotti, dove si possonoacquistare o come si ottengono e che benefici recano.Vi ringrazio.

Bruno Zarotti (Milano)

Gentile Sig. Zarotti,il Kefir è un prodotto fermentatodi origine antichissima, originariodelle regioni caucasiche dove vie-ne tuttora utilizzato come bevan-da. Rispetta allo yogurt ha un gu-sto leggermente meno acido, unaconsistenza più liquida e una leg-

isima effervescenza dovuta al-azione dei microorganismi re-

sponsabili della fermentazione al-colica, che provoca la formazionedi anidride carbonica. Questi ulti-mi, (Streptococcus caucasicus,Bacterium cucasicus, ecc.) diversida quelli dello yogurt (BacillusBulgaricus e Streptococcus Ter-mophilus) compiono un processoanalogo, trasformando lo zuccheropresente nel latte (lattosio) in aci-do lattico. Attraverso l'acidifica-zione le proteine diventano più fa-cilmente digeribili e i sali mineralipresenti (in particolare il calcio eil fosforo) più solubili, quindi me-glio utilizzabili dall'organismo. C'èinoltre da aggiungere che la floralattica che si sviluppa agisce in si-nergismo con la flora battericadell'intestino favorendone lo svi-luppo. Il Quark è un formaggiomorbido, spalmabile, ottenuto dallatte magro (quindi povero digrassi) con fermenti lattici. I suoieffetti sull'intestino sono meno at-tivi di quelli di yogurt e Kefir e

quindi non va considerato una so-stituzione dei due prodotti mapiuttosto un'ottima alternativa aformaggi più grassi. Si presta be-ne sia per preparare dessert cheper essere spalmato sul pane almattino, insieme a miele o mar-mellata. Sia Kefir che Quark, lar-gamente presenti sul mercato indiversi paesi europei, stanno en-trando anche nei nostri circuiti di-stributivi e si possono reperire inalcuni supermercati ben riforniti.I fermenti dei Kefir sono inoltrereperibili in farmacia e possonoessere utilizzati per preparazionicasalinghe a partire dal latte fre-sco pastorizzate della centrale.L'utilizzazione quotidiana di latti-cini fermentati (da alternare fraloro) assicura un apporta equili-brato di calcio e favorisce l'equili-brio ottimale dell'ecosistema inte-stinale: di conseguenza aiuta aprevenire l'accumulo di tossine,protegge le mucose (evitando laformazione di processi degenerati-vi) e allevia alcuni disturbi comecolite e stitichezza. Sembra inoltreche giochi un ruolo nel potenzia-mente dell'immunitàIl Kefir, come del resto lo yogurt,sono particolarmente consigliabili,in alternativa al latte, anche a chinon tollera quest'ultimo prodotto.

Carla Barzanò

Stretti fra prodotti sconosciutia buon mercato e spintonatidai marchi creati dai super-mercati, i nomi più famosi delcirco del largo consumo soffro-no giorni neri.In ogni settore, dai detersivi alcaffè, dalla pasta allo yogurt,le marche leader faticano amantenere le loro tradizionaliposizioni dominanti.Già, ma di cos'è fatta una mar-ca?Di quattro ingredienti: notorie-tà, utilità, reputazione, origi-nalità,Dev'essere dunque ben cono-sciuta, deve soddisfare effica-cemente una esigenza, dev'es-sere stimata dai suoi utilizza-tori, dev'essere infine diversadai prodotti concorrenti.Ma ci sono altre caratteristicheche non possono mancare: ilprodotto in sé che non può nonessere migliore degli altri, lapubblicità, cioè il messaggio el'immagine che siano piacevoli,ben memorizzabili e chiari e,cosa più importante di tutte, ilprezzo.

qui che casca l'asino.E questo l'ingrediente che legrandi marche hanno gonfiato

al punto da spalancare un var-co così ampio che ha lasciatofiltrare una pletora di oggetti abasso prezzo capaci comunquedi soddisfare le esigenze deiconsumatori.Tutto questo è avvenuto du-rante la più dura recessionedal dopoguerra che ha eviden-temente favorito i prodotti e inegozi più convenienti,E una situazione destinata adurare? SI e no. Sicuramenteun certo spazio per i negozi eper gli oggetti a buon mercatoc'è e resterà.Ma i prodotti e i supermercatiche offriranno vera qualità,maggiore servizio, un'offertaoggettivamente migliore, so-stanziose innovazioni e un no-me stimato resteranno i prefe-riti.A condizione però che i prezzisiano ben equilibrati.L'americano di origine cubanaRoberto Goizueta, presidentedi Coca-Cola, ha ben sintetiz-zato questi concetti: "Vogliamoessere i migliori e i più conve-nienti produttori di bibite delmondo",Migliori e più convenienti:semplice, no?

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Sperimentate questi me-nu, uno per il mare, l'altroper la montagna. Le ricet-te contrassegnate dall'a-sterisco sono descritte neltesto, le altre inventatalevoi. Un buon assortimen-to di diversi tipi di pane efocacce aromatiche (allasalvia, al rosmarino, ecc.)e qualche formaggino leg-gero, insaporito con diver-si aromi (basilico, aglio,prezzemolo, zafferano, peresempio) da spalmare sulpane sono un ottimo ac-compagnamento del pastosia al mare che in monta-gna.

ALMAREPinzimonio di verduste in salsa di yogurtTaboulé alla libanesiAspic al formaggio*Macedonia di angi_melone al limoneSucchi di frutta natoTe fresco alla pescamentaVino bianco secco

ORIGINAlgaW CONSIGLI PER MANTENERSI IN SAIWRUTTANDO I MOM

c N cU n pic-nic al mare o in montagna?

Lasciamo perdere, per una volta,panini imbottiti, sacchetti di pla-

stica, fretta, e proviamo a ispirarci allamigliore tradizione inglese, che rievocaimmagini di vestiti ondeggianti, prati,boschi, cestini di vimini colmi di cibo.Durante le vacanze una passeggiatanel verde può essere un'ottima occasio-ne per invitare a pranzo gli amici senzadoversi prendere il disturbo di rivolu-zionare la casa. Anche all'aria aperta, esenza la disponibilità di un giardino, èpossibile offrire un pasto degno di nota,con il vantaggio di godersi a pieno na-tura e aria buona.

di Carla Barzanò

Immaginiamo di ri-nunciare alla macchi-na e di spostarci, inve-ce, in bicicletta o apiedi in modo da rag-giungere un postotranquillo. I pesi pos-sono essere equamen-te divisi fra tutti Ipartecipanti. Meglioprevedere tanti piccolizaini, scegliendo, pergli ingredienti deterio-rabili, le comode sac-che refrigeranti pie-ghevoli (disponibili intante misure diverse)che possono essere co-modamente inserite inuno zaino e trasporta-te sulle spalle.Fra gli accessori indi-spensabili, oltre al-l'immancabile tovagliaa quadretti (che creaatmosfera) e ai tova-glioli, piatti e bicchie-ri di carta, possibil-mente riciclabili peruna prossima volta (ilplasticume bianco svi-lisce qualsiasi cibo obevanda); per le posa-te si può chiedere a o-gni commensale ditrasportare la sua do-tazione personale, cioècoltello, forchetta e uncucchiaino.Fra i contenitori van-no privilegiati quellidi plastica coloratadotati di chiusura er-metica, leggeri e di-scretamente decorati-vi.

INGREDIENTI,GALATEOE FITNESSEd eccoci al punto cen-trale: ingredienti emenu. Il galateo delpic-nic impone: nientecibi che richiedonolunghe, affumicanticotture, obbligando adallestire minacciosifuochi, col rischio, ol-tre agli odori sgrade-voli, di incenerire inte-ri boschi. Il grill è con-cesso solo se si sceglieuna zona deserta, oquasi, esente dal peri-colo di incendi.Negli altri casi megliooptare per il freddo eoffrire, eventualmen-te, qualche bevanda ri-scaldante da traspor-tare in termos. Cosìc'è, fra l'altro, il van-taggio di poter prepa-rare tutto con largoanticipo e di rilassarsicompletamente. Piattifacilmente digeribili,rinfrescanti, e belli davedere, si realizzanofacilmente concedendolargo spazio a frutta everdura, accompagnatida cereali (pane, pa-sta, riso). Come secon-do, in montagna (dovedi solito il caldo non èmai troppo intenso)vanno bene una razio-ne di carne o i solitisalumi, proposti peròcon più cura del solito.Al mare, sotto il solle-

one, sono da privile-giare invece latticinifreschi e uova. Le be-vande (purtroppo piut-tosto pesanti da tra-sportare) non devonomai scarseggiare. Par-simonia con quelle al-coliche (specialmentecc si vuole evitare laclassica sensazione diabbiocco post prandia-le) da sostituire, alme-no parzialmente, consucchi di frutta natu-rali, acqua e infusi dierbe, freddi o caldi aseconda del clima. Neltermos si conserva ot-timamente anche l'im-mancabile caffè da of-frire a fine pasto.Mai mettersi a tavolasotto il sole cocente:per evitare insolazionie disturbi digestivi è

indispensabile ripa-rarsi all'ombra di unapianta o di un ombrel-lone durante il pasto edopo mangiato. Vocisommesse aiutano ariposarsi ed evitano difrastornare i vicini.Radio e altre graci-danti fonti sonore arti-ficiali terrorizzano lafauna locale oscuran-do poetici cinguetti efrusciare di fronde:meglio astenersi.Un'ultima, ovvia, rac-comandazione: il gen-tleman del pic-nic nondeve lasciare neppurela più lieve tracciadietro di sé. Cartacce,resti di cibo, prati bru-ciacchiati, focolari fu-manti sono remino-scenze da zombi do-menicali.

DALLA COMUNITÀ EUROPEA A cura di Vera Squarcialupi

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MONITORAGGIO DEGLIINFORTUNI IN EUROPATutti i dati sugli incidenti avvenuti fra le mura domestiche o du-rante il tempo libero - e per i quali si ricorrerà al "pronto soccorso"o ad altre strutture ospedaliere - serviranno a formare una bancadati dì dimensione europea chiamata Ehlass. Lo scopo è natural-mente quella di prevenire gli incidenti attraverso una maggiore si-curezza dei prodotti anche migliorando l'informazione dei consuma-tori per un utilizzo meno pericoloso di tali prodotti e strumenti.

ULTERIORI DIRETTIVE SUGLIALIMENTI PER ANIMALIIl Parlamento europeo è intervenuto di nuovo sull'uso nell'alimen-tazione animale di ormoni e di altre sostanze vietate, nonché con-tro gli abusi e le irregolarità commesse in questo settore. Ci saràquindi una direttiva sull'organizzazione dei controlli ufficiali nelsettore dell'alimentazione animale ma anche sulla necessità di ar-monizzare i metodi di analisi. Sui mercati europei, infatti, non do-vrebbero essere commercializzati alimenti per animali con un tas-so eccessivo di sostanze vietate che provengono da Paesi con meto-di di analisi meno rigorosi, Il Parlamento europeo ha inoltre raffor-zato le sanzioni per quanto riguarda i responsabili dei macelli chehanno contribuito a nascondere Fuso illegale delle sostanze vietate.

QUALE STRADAPER L'ECONOMIAEUROPEA?Il Comitato consultivo europeo per la ricerca elo sviluppo industriale ha presentato il suo pa-rere sull'impatto dell'istruzione e della forma-zione per quanto riguarda la competitività euro-pea, attualmente molto compromessa, che sitenta di restaurare promuovendo un modello disviluppo economico basato sui bassi salari perun lavoro scarsamente qualificato. La sola pos-sibilità per l'Europa è invece l'innovazione e laqualità intese nel senso della formazione di unamano d'opera altamente qualificata in tutti isettori della produzione e della distribuzione.Le condizioni indispensabili sono lo sviluppodella cultura generale di tutti gli individui, laformazione permanente, il concetto di qualitànel settore dell'istruzione e della formazione, lostimolo di una cultura dell'apprendimento nelleimprese, la soddisfazione delle richieste di i-struzione e formazione nelle piccole e medie im-prese, e una politica europea per un'istruzionepiù trasparente e innovativa.

AVREMOLA CARTADEI SERVIZIPUBBLICIUna "Carta europea deiservizi pubblici" è statachiesta dal Parlamentoeuropeo per garantire gliutenti anche dalle conse-guenze sociali e sull'occu-pazione delle ventilateprivatizzazioni. Tale Car-ta dovrà contenere la defi-nizione dei princìpi chedevono caratterizzare iservizi pubblici per soddi-sfare le esigenze della col-lettività, per garantire laparità di trattamento atutti gli utenti nonché lenorme di qualità e diquantità che devono esse-re rispettate da ogni servi-zio pubblico.

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TABOULÉ ALLA LIBANESE

Ingredienti per 6 persone: 300 g di couscous,5 gambe di sedano con le loro foglie, 6 pomodori ma-turi e succosi, 1 cipolla piccola, 4 cucchiai di olio ex-tra vergine d'oliva, 5-6 cucchiai di succo di limone,12 olive nere snocciolate, sale q.b.

Mondate e lavate la verdura. Mettete il couscous inuna ciotola capiente. Unite la cipolla tritata fine-mente con una manciata abbondante di foglie di se-dano, i gambi di sedano affettati sottili, i pomodori acubetti (insieme al loro sugo), l'olio, il succo di limane, le olive nere sminuzzate, 4 cucchiai di acqua tie-pida, sale q.b.Mescolate con cura e lasciate riposare il taboulé, co-perto, in frigorifera per 4-5 ore (anche tutta la notte).Mescolate nuovamente. Se il couscous dovesse esse-re troppo asciutto unite ancora un po' d'olio e succodi limone. Prima di servire mescolate e guarnite confettine di pomodoro.

Valere nutritivo per porzione:

Calorie

Kcal 304 Grassi g 12Proteine g 7 Carboidrati g 45

MACEDONIA DI VERDURA E PATATE AGRODOLCE

Ingredienti per 6 persone: 800 g di patate gialle, 2 manciate di germogli di- soia, 4-5 cetrioli sott'aceto, 2 carote, 1 cipolla, 1 zucchina, 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1/2 bicchiere d'aceto di mele o di vino bianco, sale q.b., 1/2 cucchiai-no di senape dolce, 112 cucchiaino di zucchero.

Mondate e lavate le verdure. Fate cuocere, in acqua fredda, con la pelle, le patate.Lasciatele intiepidire, spelatele, affettatele e mettetele in un recipiente capiente, achiusura ermetica, facilmente trasportabile.Mettete in una pentola l'aceto, 1/2 bicchiere di acqua, la zucchero e un pizzico disale. Unite la cipolla affettata, cuocete 2-3 minuti, quindi aggiungete le carote ri-dotte a fettine e dopo altri 2 minuti i germogli di soia. Fate cuocere circa 5-6 minu-ti, quindi scolate la verdura e unitela alle patate. Tenete da parte il brodo di cottu-ra, aggiungete la senape, l'olio, sale q.b. e versate il sugo sulle patate. Mescolateledelicatamente, in modo da non romperle, lasciate riposare qualche ora e servitecon decorazioni di foglioline di crescione o prezzemolo.

Valore nutritivo per porzione:

Calorie

Kcal 210 Grassi g 9Proteine g 6 Carboidrati g 27

QUALECONSUMO

wiRmigEN

ASPIC AL FORMAGGIO

Ingredienti per 6 persone: 1 Peperone rossa, 1 pomodoro tondo rosso, 1/2tazza di piselli lessati, 1 zucchina, I carota, 1 piccola cipolla, 2 coste di sedanobianco, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, 1 mazzetta di ravanelli, 1 uovo sodo, 200 gdi fontina, 150 g di ricotta, 1 confezione di gelatina, 1 bicchierino di vino biancosecco, 1 cucchiaio di semi di sesamo tostati, pepe nero q.b.

Fate sciogliere la gelatina in 1/2 litro di acqua, lasciatela intiepidire e unite al vinobianco. Versatene circa un paio di centimetri sul fondo di uno stampo da budini efatela rapprendere in frigorifero.Mondate e lavate la verdura. Tagliate a strisciolìne il peperone, a fettine sottili se-dano, zucchine e pomodoro. Coprite i bordi dello stampo con la verdura. Disponetesul fondo i piselli, i pomodori e circa 50 g di fantina tagliata a listelle.Tritate molto finemente la cipolla, mettetela in una terrina, unite il prezzemolo, ilresto della fontina, grattugiata, il sesamo, pepe q.b. e mescolate con cura. Ponete ilcomposto nello stampo da budino livellandolo in superficie.Versate la gelatina, ancora liquida, facendo attenzione di penetrare bene in tuttigli interstizi vuoti fra le pareti e la verdura. Ponete lo stampo in frigorifero e la-sciatelo riposare per almeno 2 ore (anche per l'intera notte). Conservatelo al frescofino al momento di servire, quindi intiepidite le pareti dello stampo e rovesciatelosu un piatto di portata. Servite l'aspic a fette, con decorazioni di fettine di pomodo-ro fresche.

Valore nutritivo per porzione:

Calorie

Kcal 202 Grassi g 11Proteine g 14 Carboidrati g 8

TrRKEQUALE

TACCHINO RIPIENOIngredienti per 6-8 persone: 500g di fesa ditacchino tagliata in un'unica fetta grande e moltosottile, 100 g di petto di pollo, 80 g di prosciutto cottotagliato in 3 fette, 120 g di mollica di pane, 2 uova, 3cucchiai di parmigiano, I cipolla, I spicchio d'aglio, 2cucchiai di pistacchi sgusciati, un mazzetto di mag-giorana, 2 cucchiai di Cognac, 1 confezione di gelati-na istantanea, latte, sale e pepe q.b., I ciuffo di prez-zemolo per guarnire. Per il brodo: I porro, 2 carote, Icipolla, 1 zucchina, 1 carota, 1 gambo di sedano.

Battete la carne e stendetela su un'asse di legno. Fateammorbidire la mollica dí pane nel latte. Tagliate acubetti il prosciutto. Tritate finemente aglio e cipolla.Macinate, o tritate con un coltello molte affilato, il pol-lo. Strizzate la mollica di pane, mettetela in una terri-na, unite le uova, la carne di pollo, il formaggio grattu-giato, Ia maggiorana spezzettata, il Cognac, il trito diaglio e cipolla, sale e pepe q.b. e mescolate bene. Ag-giungete i pistacchi, il prosciutto a dadini e mettete ilcomposto al centro della carne. Arrotolate la fetta ditacchino su se stessa, avvolgetela in uno strofinacciopulito e legatela bene, anche alle due estremità. Met-tete in una pentola ifgambo di sedano, le carote, la ci-polla e il porro, salate, unite 2 litri di acqua, portate aebollizione e immergete nei brodo la carne. Fate cuo-cere circa 30 minuti. A metà cottura unite lo zucchino.Nel frattempo preparate la gelatina e lasciatela intie-pidire. Prendete uno stampo rettangolare di dimensio-ni simili al polpettone, ricoprite bene il fondo con lagelatina, quindi decoratelo con le fettine di carota ezucchina e con ciuffetti di prezzemolo. Disponetevi al-l'interno il tacchino (dopo averlo liberato dallo strofi-naccio), decorate i lati con la verdura rimasto, riempi-te lo stampo con la gelatina e lasciate in frigoriferoqualche ora. Rovesciate lo stampo su un piatto e servi-te la carne a fette, con verdura a piacere.

Valore nutritivo per porzione:

Calorie Kcal 290 Grassi g 13Proteine g 30 Carboidrati g 14

rl.°1.1138

IACEVOLI DI UNA SCAMPAGNATA 11~1~1111•i.

'ER IL DOPO

IONTAGNAnedonia di verdure etate agrodolce*tto di tacchino ripieno*modorini gratinatiastata di prugneodo di verdure caldoal gelsomino caldofuso di salvia e limoneno rosso

ICQUALECONSUM01

DALL'INTERNO A cura di Andrea Pertegato

ROMA: PRESENTATO"PROGgrroQUALITA"Aumentare le garanzie qualitative dei pro-dotti commercializzati nella rete vendita Co-op. Questo è il tema principale dell'incontroche si è tenuto lo scorso maggio a Roma, alquale hanno partecipato i rappresentantidelle più accreditate associazioni di consu-matori e ambientaliste. Lo scopo del "Proget-to Qualità' - esposto da Loris Ferrini, re-sponsabile settore soci e consumatori Ance-Coop, e da Maurizio Zucchi; responsabile"Prodotti con Amore" Coop Italia - è quello diestendere le attività di controllo anche sullealtre referenze non a marchio Coop. I pro-dotti Coop infatti dal 1978 sono sottoposti arigorosi controlli in tutto il loro ciclo di pro-duzione, sino alla consegna al consumatore.Le famiglie di prodotti non a marchio cherientrano nel progetto sono 18 e tali mercidovranno corrispondere a standard di quali-tà definiti direttamente con Coop in base al-le normative igienico-sanitarie vigenti.

NUOVOPRESIDENTE CMBL'ingegner Carlo lini, modenesedi trentanove anni, è il nuovo pre-sidente della Cooperativa Mura-tori e Braccianti di Carpi, aziendadi costruzioni con 930 dipendentie 200 miliardi di fatturato nel '93.

COOP TOSCANA

INAUGURATONUOVO IPERCOOPÈ stato aperto al pubblico lo scorsegiugno flpercoop di Celleferro atornal.La struttura è collocata all'interno diun centro commerciale che con i suoi25 esercizi e 7.000 metri quadrati di a-rea vendita, rappresenta il più impor-tante investimento della Coop Tosca-na Lazio. Vasta offerta commerciale,politica aggressiva dei prezzi ed orariocontinuato, queste sono le principalicaratteristiche dell'Iper.

'93 INASCESA PERCOOPROMAGNAMARCHENell'Assemblea dei soci dellacooperativa, tenutasi a 'lesi(Ancona), per l'esame di bi-lancio del 1993 sono stati evi-denziati gli andamenti positi-vi di tutti i fattori strutturalidella cooperativa e delle con-trollate. Alcuni dati consegui-ti dal gruppo: le vendite aldettaglio sono pari a 56.3 mi-liardi, più 15 per cento rispet-to il '92. La rete di vendita haraggiunto i 38.530 metri qua-drati, anche l'occupazione è inpositivo, infatti si registrano68 full time in più. L'assem-blea, aperta dalla relazionedel presidente Erio Cicogna-ni, è stata conclusa da Giu-seppe Fabretti, vice presiden-te dell'Associazione nazionalecooperative di consumatori.

quale 11..Quindicinale di Coop Lombardia I 1-IS settembre

legt Comitato RegionaleLombardo

Comitato di Antonio Bettolini, Massimo Chicca,redazione Sergio Ferrali- o. Sergio Ghlringheili,

Marce Maggi, Enrico MigliatoceaDaniele Mulinino, Ugo Pinferi,Enrico Rossi, AdolfoGiorgio Vozza

Direttorerespor.abile Adunò Scalpelli

Segreteria diredazione Andrea Penegato

Editrice Coup Viale Famagosta 75Lombardia 20142 Milano - Tel. 895931Progetto Franco Malagutigrafico Maria Rosa Torri

Impagi nazione Coop "Il Guado"impianti Cornetta (MI) - Tel. 02-97290272e situnpa

Autorizzazione del Trib. di Milanon. 144 del 14 aprile 1982

Associato allaVAI Unione Siampa Periodica Italiana

L.-1 carta di Quale Consumo t di bassa qualit3 per lastampe ma dì alta guai i di ecologica. È tona ricic lata

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Continuo La campagna nationxie Coop sullo skutea.00. Dolo quello gigli

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°ME LE INIZIATI"P LOMBARDIA PER L'EDUCAZIONE DEI GIOVANI

di Fulvio BeLla PERIL MONDO

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Coop da oltre un decennio si rivolge almondo della scuola con proposte dieducazione alimentare e, più in ge-

nerale, aí consumi che, a partire dalle"Giornate dei giovani consumatori" diModena nel 1978 hanno proseguito attra-verso mostre, animazioni, conferenze,corsi di aggiornamento per insegnanti,costituzione di Centri di educazione alconsumo e di centri sociali, fino alla crea-zione di un'apposita collana editoriale (lì-bri, video, software), denominata la "Sca-tola degli strumenti".Obiettivo di questa attività è far sì che igiovani, futuri consumatori, prendano co-

scienza dei condizio-namenti esterni chepossono influire ne-gativamente su diloro, capiscano l'im-portanza dell'educa-zione alimentare peracquisire una nuovaconcezione della sa-lute che miri soprat-tutto alla prevenzio-ne, sappiano difen-dersi da messaggiingannevoli, com-prendano i meccani-smi della produzio-ne anche attraversola storia dei nostriconsumi.Nascono quindi daqui iniziative pensa-te e progettate perl'anno 1994/95.

IL BUONCIBO

Proseguirà in collabo-razione con l'Ufficioscuola e ambiente delComune di Milano (an-che in vista del costi-tuendo Centro d'educa-zione ai consumi Coop-Città di Milano) l'ini-ziativa denominatabuon cibo", un progettoampio ed articolato nelquale la Coop, attra-verso l'uso didattico deipropri supermercati,affronta i temi dell'edu-cazione alimentare.Giovani dietiste apposi-tamente preparate ac-compagnano i ragazzidelle medie alla scoper-ta del mangiare equili-brato e sano.

NORD/SUD

L'iniziativa iniziata speri-mentalmente due anni fa, èandata via via crescendo fi-no a diventare, ora, un pro-getto finanziato dalla comu-nità europea. L'obiettivo diquesta campagna che vedeco-protagonisti assieme allaCoop, il Cospe, il Ctm,è quello di far riflettere sul-lo scambio ineguale traNord e Sud del mondo, permettere in moto nuovi com-portamenti di acquisto. Aidue percorsi oramai tradi-zionali 'Tutti i gusti sonogiusti" e "Prodotti del Sud,ricchezza del Nord", si ag-giungerà quest'anno un mo-dulo destinato alle scuolesuperiori che prevede, tral'altro, l'istituzione di unosportello di orientamentoper insegnanti che voglionoinserire nel programma di-dattico i temi del commerciointernazionale.

LE RICETTEDI MAGOFILIPPO

Nel corso dell'anno sco-lastico appena trascor-so questa animazioneha trovato una suanuova e riuscita formu-la. Abbiamo attivato un"corso' di cinque lezionicondotte da animatoriassai qualificati che in-segnano a "cucinare" aibambini delle maternee del primo ciclo delleelementari. Al terminedelle lezioni sono ibambini stessi ad invi-tare a pranzo, nel giar-dino della scuola, inse-gnanti, genitori e pa-renti.

LABORATORITEATRALI

Proseguirà, sulla basedi precisi progetti, ilrapporto con il Teatrodel Buratto.ll punto di riflessionequest'anno dovrebbeessere quello di partiredall'esperienza del "fa-re teatro' per affronta-re il tema "adolescentie consumo", un temacertamente strategico.

LABORATORI

PUBBLICITÀ

Parlare intorno ai pro-dotti, vuol dire necessa-riamente parlare anchedella pubblicità. Attra-verso animatori apposi-tamente formati dal Ci-di (Centro Documenta-zione Insegnanti De-mocratici) si affronta iltema del linguaggio ov-vero come si decodificaed interpreta un mes-saggio pubblicitario. Lacapacità di un approc-cio critico alla pubblici-tà è infatti uno dei pila-stri per la formazionedi un consumatore at-tento e protagonistadelle proprie scelte diconsumo.

CAMPAGNAPESTICIDI

Dopo la grande mobili-tazione dell'anno scorsoche ha portato alla rac-colta di oltre un milio-ne di firme è previstaora una prosecuzionedella campagna nelmondo scolastico attra-verso strumenti didat-tici appositamente pre-parati (un fumetto, unopuscolo, un videogio-co) per continuare lasensibilizzazione versoun'agricoltura che limi-ti l'uso dei pesticidi,impedendone l'abuso el'esportazione verso iPaesi in via di svilup-po.

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I buoniFrutti.

MOSTRE

Proseguirà nel corsodel prossimo anno il fe-lice incontro tra il mon-do della scuola e le mo-stre "L'arte del bambi-no' di Mario Lodi e"Terezin, poesie e dise-gni di bambini dalcampo di concentra-mento", una mostraquanto mai attuale perriflettere su un passatoche non è mai archivia-to una volta per tutte.Un nuovo strumentodidattico sarà la mo-stra "a scuola d'avven-tura" che riprende l'im-pegno sui temi della si-curezza domestica chesono stati alla base del-la mostra "Scherzarecol fuoco'.

A qualche nostro socio,magari meno attento dialtri nel seguire le ini-ziative sociali dell'a-zienda, tutto questoimpegno verso il mon-do della scuola potràsembrare qualcosa di i-nusuale, oppure con-fonderlo con un malce-lato tentativo di pub-blicità. In realtà anchein questo modo la Coopesprime il suo essere a-zienda diversa, forma-ta e diretta dagli stessisoci e consumatori, e-sprime i propri valoridi solidarietà, pace epartecipazione.

NSUMI BALLA PRIMA

CUOLA

CORSI DIECONOMIACOOPERATIVA

Si tratta di un ciclo diconferenze sperimenta-te con buon successo aBrescia e con discretosuccesso all'Itc del Par-co Nord) rivolto agli stu-denti che frequentanol'ultimo anno degli isti-tuti tecnici commerciali.Attraverso una serie dilezioni si presentano itemi caratteristici diun'impresa cooperativa:la storia, la socialità, gliaspetti normativi e fi-nanziari, la gestionedella strategia d'impre-sa. Al termine delle le-zioni si organizza unavisita presso le struttu-re della Coop permet-tendo così, a studentiprossimi all'inserimentolavorativo, un incontroquanto mai utile con larealtà concreta di un'a-zienda complessa.

PORTA APERTAAdesione libera e volontaria di chiunque vo-glia associarsi, con restrizioni minime legatead eventuali attività personali in contrasto oin concorrenza con le finalità della cooperati-va. Si ritiene che la vasta base sociale, di o-gni orientamento politico e religioso, sia unaricchezza per la cooperativa ed unisperien-za originale per le cittadine o i cittadini chedesiderano accostarsi alla famiglia coopera-tiva.

UNA TESTA, UN VOTOE interesse della cooperativa far partecipareil maggior numero passibile di soci alle deci-sioni più importanti. Perché circolino le in-formazioni e perché, se si è in tanti a decide-re, è più difficile sbagliare. Infine perché lescelte partecipate sono poi sostenute conconvinzione da coloro che hanno contribuitoa definirle. Ogni socio ha diritta a un sola vo-to, indipendentemente da quanto capitaleabbia sottoscritte. Tutti uguali.

IL VALORE DEI SOLDILa cooperativa riconosce interessi adeguatisui fondi versati dai soci sotto le forme delprestito o del capitale sociale. In questo mo-do si rafforza la società, ma si dà anche unservizio e un valore al risparmio degli asso-ciati.

PROFITTOE uno degli indicatori della buona salutedelle società. Ma non è il fine ultimo dellacooperativa, che deve sì fare profitti per po-ter investire e riprodursi, ma deve soprat-tutto dimostrare la sua utilità ai soci e agliutenti.

INFORMAZIONE, FORMAZIONEDi fronte alle seduzioni della pubblicità lacooperativa con vari mezzi - giornale, opu-scoli, incontri, educazione alimentare - cercadi fornire indicazioni di acquisto neffinteres-se dei consumatori. Promuove la formazionedei dipendenti perché condividano i valoridella cooperazione e facciano bene il loro me-stiere al servizio dei soci e dei clienti.

SVILUPPARE LA COOPERAZIONELe forme cooperative e associative sono in-numerevoli. Ogni cooperativa è impegnataad aiutare la nascita o la crescita di attivitàaffini.

VENDITA PER CONTANTIQuante cooperative sono fallite nello sforzodi giovare ad altre attività o di aiutare grup-pi di lavoratori in difficoltà! Talvolta l'ecces-so di generosità non è un merito ma una re-sponsabilità. Una cooperativa morta nonserve più a nessuno.

AUTONOMIA POLMCAUna grande associazione di milioni di perso-ne fa gola ai politici, e può essere anche stru-mentalizzata per fini di parte. Le cooperati-ve sono nate prima dei partiti e hanno con-vissuto con ogni esperienza politica, in Italiae in tutto il mondo. Sono state schiacciatedai regimi autoritari e sono progredite nellademocrazia e nella pace. Oggi è chiaro che lacooperazione è un'attività a sé, non subalter-na ma neppure neutrale rispetto alle forzegovernanti o a quelle di opposizione. Haprincìpi, valori e una sua politica, e su que-

ste basi concepisce alleanze con quei partitie movimenti che si impegnano a rispettarlae a promuoverne lo sviluppo. E fatalmente siscontra con quei gruppi che invece si pro-pongono di ostacolarne l'azione.

SICUREZZA ALIMENTARE"Lo zucchero viene mescolato con riso maci-nato e altri ingredienti di poco valore... Alcaffè viene aggiunta della cicoria... Assai difrequente il cacao viene frammischiato confinissima terra scura... Al tabacco si unisceogni genere di sostanze disgustose". Sonocronache di centocinquant'anni fa. Tutto fi-nito? Non c'è più da preoccuparsi? Nessunola pensa così. Cambiano i consumi, ma pro-blenn e pericoli permangono. Ed è per que-sto che le cooperative propongono dei pro-dotti alternatili con marchi propri ed effet-tuano migliaia di controlli sulle merci chevendono. Perché è nei loro principi impe-gnarsi a difendere la salute e gli interessidei consumatori,

DIRIGENTI E DIRETTI, ELETTIE ELETTORIGli amministratori delle cooperative sono e-letti dai soci, ma come si fa a controllare illoro operato, ad accertarsi che non commet-tano errori o pasticci? La prassi è ormaiquella di definire il plano poliennale e, attra-verso i bilanci annuali, verificarne l'attua-zione. I soci che partecipano votano il pianoe i bilanci ed eleggono gli amministratori. Lopossono fare in tutta consapevolezza con-frontando i risultati coi programmi e leggen-do le dichiarazioni delle società di certifica-zione. La stessa garanzia vale per gli ammi-nistratori la cui azione dev'essere giudicatasulla base di fatti oggettivi. Le persone eleg-gibili hanno esperienza cooperativa e pro-vengono dalla comunità dei soci. Le votazio-ni sono pubbliche e si svolgono di solito nelleassemblee.

SOCIALITÀLa cooperativa non è una società come le al-tre che fa il suo mestiere punto e basta. Im-pegna soldi e risorse per contribuire in varieforme ad iniziative di valore sociale. Non èobbligata a farlo, ma è nella sua natura. Be-ninteso queste provvidenze sono possibili al-l'interno di situazioni economiche che le con-sentano. I programmi sociali vengono nor-malmente definiti dalle assemblee dei soci.Si capisce che fare cooperazione, secondequesti criteri, non è semplice. "La capacitàdi rimanere coerenti con se stessi e di coglie-re il nuovo è messa a dura prova quotidiana-mente ... La cooperativa deve ricercare il mi-glior equilibrio fra utopia e prassi, fra idealie gestione": parla chiaro il documento del re-cente Congresso delle Cooperative di consu-matori. In questo moderno ritorno alle origi-ni non c'è nulla di ideologico. Esso è solida-mente ancorato alle ricerche sui mercati, al-lo studio delle aspettative dei consumatori ecoincide con le valutazioni che fanno i piùavvertiti fra gli imprenditori privati. E di-mostrato che le aziende vincenti sono quelleche riescono ad esercitare una funzione posi-tiva verso la società, a cointeressare i soci, acoinvolgere i dipendenti, a rispettare i pro-pii clienti, a prospettare gestioni trasparentie ad avere leader di prestigio. Cosa devonofare dunque le Coop per progredire? Sempli-ce; cercare di essere se stesse.

RITORNOALFUTURO

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VIAGGIO DI COOPERATORI LOMBARDI NELLA CULLA DELLA COOPER

LE NOSTRERADICIdi Sergio Ghiringhelli

Finalmente a Rochdale. Da tanto tem-po ci ripromettevamo di fare questoviaggio che molti di noi avevano nelcuore, pur registrando qualche incom-prensione in altri cooperatori. Aveva-mo ragione noi, infatti abbiamo acqui-sito una esperienza entusiasmante, ric-ca di cultura e di solidarietà sociale.La delegazione di Coop Lombardia, for-mata da soci, dirigenti e collaboratori ètornata con la profonda convinzioneche altri gruppi dovrebbero seguirequesto itinerario per arricchire la cono-scenza delle origini del movimento ope-raio.Qui, a Rochdale, infatti ebbe Origine u-na delle forme più alte e concrete dellaorganizzazione cooperativistica, comerisposta all'esigenza dì autodifesa e disolidarietà di classe al violento strapo-tere dell'espansione capitalistica.Ritornare dopo 150 anni in questo pic-colo negozio, ai margini della Rivolu-zione industriale, ha assunto un signi-ficato non solo simbolico e commoven-te, ma anche la riscoperta delle proprieradici, la conferma che quei valori dicui ci sentiamo portatori hanno avutoun'origine semplice e illuminata ed hanno par-lato un linguaggio universale capace, come dav-vero fu, di diffondersi in tutti gli angoli delmondo ove opera il genere umano.Ma il simbolo di Rochdale si inserisce in uncontesto unico al mondo: la puntuale ricostru-zione di una archeologia industriale che proprioa Manchester ebbe i suoi natali due secoli fa. Eda qui l'altrettanto unica presenza del Museodella ''Gente comune', cioè della testimonianzadi vita, di lavoro, di associazionismo dei lavora-tori inglesi. Una sequenza affascinante, pornella sua crudezza, della nascita dei movimenticlassisti, le corporazioni, le mutue di solidarie-tà, la cooperazione, i sindacati, i partiti.Un viaggio dunque molto diverso da una sem-plice vacanza, una esperienza formativa ehe vaapprofondita e che ci sentiamo di riproporre achi non volesse farsi definitivamente travolgeredalla banalità di un modello di vita privo di ri-ferimenti e di valori umani.Una memoria storica che le future generazionidi cooperatori non possono ignorare.

ROCIIDALI

DOVE I PROBIPIONIERI HANNOREALIZZATOLA SOLIDARIETÀ

La delegazione lombarda arrivaa Rochdale in Toad Lane

150 ANNI FA, IN UNNEGOZIE170 TETROE DISADORNO,SONO NATI I VALORICOOPERATIVI CHEANCORA OGGISONO ALLA BASEDEL MOVIMENTO. ILMUSEO DOVE UNGIORNO SIVENpEVA. UNACI17A IMBANDIERATAIN OMAGGIO AVENTOTTO SUOIFIGLI, AUTORI DI UNESPERIMENTOCORAGGIOSO,OGGI PATRIMONIODEL MONDO

di Adolfo ScalpelliManchester ci accoglie conun venticello non proprioprimaverile.Le foglie d'un verde deli-cato sui rami degli alberidi Piccadilly Gardens si a-gitano come se vibrassero.E la primavera inglese. 11caldo della pianura lom-barda è ormai lontano.Siamo sbarcati al Nord,dove è nata la civiltà indu-striale. E dove il movi-mento cooperativo hamesso le prime radici e hafondato i primi valori. Dueore di aereo per atterrarein un mondo che più didue secoli fa aveva giàun'industria e cominciavaa lasciarsi alle spalle laproduzione artigianale, ilcotone tessuto in casa sulpiccolo telaio e concentra-va la manodopera nellefabbriche. L'hanno chia-mata "Rivoluzione indu-striale". La prima uscitada Manchester è il pelle-

' aggio al sacrario laicodei Rochdale EquitablePioneers, i Probi Pionieridi Rochdale, alla droghe-ria cooperativa aperta il21 dicembre 1844. Ro-chdale conta oggi quasinovantamila abitanti, unacittà più grossa di alcunicentri della Lombardia; daManchester ci si arriva inun soffio lungo autostradeche rompono il paesaggio

ondeggiante del Lancashi-re con nastri filanti di a-sfalto_Toad Lane forse non ècambiata molto da allora,da quel dicembre del1844. Si è ammodernata,ma il vecchio negozio a-perto dai Probi Pionieri èancora lì, con i suoi murineri, la vecchia porta d'en-trata, le due vetrine a bo-vindo. C'è aria di festa,quest'anno, con gli sten-dardi appesi ai pali dellaluce. E un anniversariogiubilare importante, 150inverni fa questo piccolonegozio poteva solo emet-tere i primi vagiti di unneonato. Nelle vetrine nonsono più esposti i poveriprodotti essenziali deigiorni delle origini, ma i.gadget preparati per lagrande festa. Dentro è unmuseo. Il pavimento in la-stroni di pietra grigia checalpestiamo oggi noi, dele-gazione della cooperazionelombarda, è il medesimosu cui hanno sostato mi-gliaia di cooperatori in at-tesa a partire da quella se-ra del 21 dicembre.11 negozio, con lo spartanoarredamento di un tempo,restituisce l'atmosfera pio-nieristica delle sue originiche sono la genesi della co-operazione internazionale.Come quella sera dell'a-pertura il bancone è fattoda una tavola poggiata su

due barili, una panca perl'attesa, un tavolino dovesi pagavano gli acquisti:rispetto per l'igiene, chimaneggiava i prodotti ali-mentari non doveva tocca-re monete. Le bilance sonoquelle di allora, in mostraci sono i primi cinque pro-dotti messi in vendita:burro, zucchero, farina, fa-

rina d'avena, candele disego. Ne vendettero po-che di candele, molte ledovettero usare nel nego-zio. La società del gas sa-botava la cooperativa fa-cendo mancare la luce e icooperatori, nelle due seredi apertura settimanaleforzatamente usavano ilprodotto acquistato per la

II negoziomuseosistematoesattamentecom'era. Ilbanco divendita coni cinqueprodottivendutiall'inizio

vendita. Invece, semprequella serata storica, duedei fondatori erano nelbuio più totale dentro ilmagazzino. Timorosi e cu-riosi spiavano dalle tavolesconnesse della porta sequalcuno entrava a fareacquisti. Qualcuno arrivò.Era l'inizio di una vittoria.Dietro il bancone di vendi-

ta c'è ora la fotografia diun gruppo di fondatori conSamuel Ashworh, WilliamCooper e James Smithies itre pionieri-gestori chediedero il via al commer-cio cooperativo. Tre deiventotto fondatori. Se pe-rò di ventisei si conosconoi nomi, per due la memo-ria si è presa la vendettadi non farli passare allastoria.Le foto di gruppo sono nel-la seconda stanza, quellache era il magazzino. Inteche di legno ci sono og-getti e scritti, appunti e li-bri, inunagini e documen-ti. E la prima pagina degliappunti, quasi un verbale,della riunione fondativadel sodalizio avvenuta neigiorni di agosto. Sopra,dove originariamente eracollocata la biblioteca perl'istruzione dei cooperato-ri, altri cimeli storici —tanti, tanti punzoni, tral'altro — fanno mostra disé a documentare i pas-saggi dello sviluppo dellafortunata istituzione. Ora,nella parete di fondo, c'èla mostra degli oggetti ri-cordo preparati per i 150anni della fondazione; fou-lard e penne, matite eblock-notes, medaglie e ce-ramiche, t-shirt e cravat-te. Lì si affollano i coope-ratori lombardi quasi ti-morosi di non trovare piùmerce. Con orgoglio, alcu-

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...CHEHA FATTOCAMMINAREIL MONDO

'410tAllí't

Panoramica del primo ponte in ferro costruito nel mondo od Ironbridge

NE E DELLA NASCITA DELL'INDUSTRIA E DEL MOVIMENTO OPERAIO

LARIVOLUZIONEINDUSTRIALE...

SETTIMANALI DILAVORO CONTROLE 84 PREVISTESOTTO ALTRIPADRONI. ILRECLUTAMENTO DEIBAMBINI. ADIRONBRIDGE ILPRIMO PONTE DIFERRO DELLASTORIA.GLI ALTIFORNI

Slyal. Cfuorry Bank Mill, nelvecchio cotonificio, la

dimostrazione di come silavorava in cosa nell'era

preindustriale

IL COTONEE IL FERRO.LA SCIENZAE LA TECNICA.UN SISTEMAMUSEALEINVIDIABILE. LAPRIMA FABBRICA DIOUARRY BANK MILLA FORZAIDRAULICA.SESSANTA ORE

ni pagano con Unicard, lacarta di credito Coop chesegna un traguardo dimodernità rispetto ai get-toni bucati con cui i clientidi Rochdale compravanoil latte alle origini del ne-gozio.E il cassiere sorride ognivolta. Di compiacimento.La visita al museo, natonel 1931 e minuziosamen-te composto con i pezzi o-riginali, è conclusa.La culla del movimentoche ebbe successo e dettòle regole dei valori coope-rativi, è finita. Tre stanzecariche di una storia checontinua, non una raccokta di cimeli senza vita. h.stata la prima tappa di unviaggio. Poche note, forsepersino scomposte, nonbastano a trasmettere im-magini e sentimenti, at-mosfere e sensazioni. A-vrebbero voluto descrive-re paesaggi e architettu-re, città e villaggi, catte-drali e municipi, racconta-re sprazzi di storia indu-striale e operaia colta neimusei, nelle fabbriche, trale vecchie macchine delleprime officine, lontane or-mai ere galattiche dallastagione dell'elettronica edella robotica.Noi abbiamo parlate sol-tanto di una visita a un e-dificio antico dove comin-cia un pezzo della nostrastoria.

di Ugo Pinferi

Siamo stati a Rochdale,abbiamo visitato i luoghidella rivoluzione indu-striale. Per quanto ci ri-guarda abbiamo riportatoemozioni esaltanti. Cre-diamo che tutti i parteci-panti si siano resi conto diaver messo assieme in po-chi giorni conoscenze ed e-sperienze che non si can-celleranno dalla memoriadi ognuno. "Storie straor-dinarie di gente ordina-ria": Suona così il titolo diuna mostra che la città diManchester ha appena i-naugurato in un nuovospazio espositivo ricavatoda una stazione di pom-paggio dell'acquedotto. So-no stati ricostruiti gli am-bienti delle case operaie,con gli oggetti di uso quo-tidiano, con gli strumentidelle professioni, con isimboli delle prime asso-ciazioni operaie. Il tutto ècircondato da una ventinadi grandi stendardi delleorganizzazioni sindacali dicategoria.In Inghilterra continuaquesta tradizione: ogni as-sociazione, anche locale, farealizzare enormi teli suiquali sono rappresentatipersonaggi, aspetti dellaproduzione, slogan, simbo-li. E molti simboli sono glistessi anche per noi, a in-cominciare dalle mani chesi stringono. A Rochdalec'è addirittura una mostrasolo di questi stendardi, ri-feriti al movimento coope-rativo.

LA SCIENZAE LATECNICAManchester ha realizzatoun museo di tecnologiache ha una caratteristicache abbiamo poi ritrovatoin altri musei inglesi: Nelmuseo ci sono le macchineche lavorano! Invece di in-contrare custodi tradizio-nali, si incontrano operaiin tuta e con l'oliatore inmano che sorvegliano ilcorretto funzionamento

delle macchine e provve-dono alla loro manutenzio-ne. E così nel settore chefa la storia dell'industriatessile cotoniera, gli stu-denti delle scuole possonofare esercitazione di tecno-logia seguendo diretta-mente le varie fasi dellaproduzione, dalla balla dicotone sino al tessuto fina-le che si chiama Calico e sidice venga dal nome dellacittà di Calcutta.

UNA DELLEPRIMEFABBRICHEMa il trionfo di queste mo-do di conservare e di mo-strare è raggiunto nel mu-seo di Quarry Bank Mill.Si tratta di una delle pri-me fabbriche tessili della

zona, fondata nel 1836. U-tilizzava la forza idraulicaed è collocata in una deli-ziosa valletta. Disponevadel dormitorio per i giova-ni apprendisti. Il fondato-re, uomo di principi uma-nitari, si rifiutava di im-piegare bambini al di sottodei nove anni (i concorren-ti li prendevano anche disei anni) e li faceva lavora-re 60 ore alla settimana,contro le 84 che erano pre-viste in altre fabbriche.Incaricati dell'azienda gi-ravano per le campagne araccogliere orfani. La fab-brica disponeva di un me-dico che valutava lo statofisico dei bambini. Questisottoscrivevano con unacroce un contratto che pre-vedeva il loro ingaggio si-no ai 18 anni d'età. Incambio avrebbero impara-

to un mestiere, a leggere ea scrivere, e sarebbero sta-ti alloggiati e nutriti nellafabbrica. Uno dei primicartelli che illustrano lavisita è costituito dall'albe-ro genealogico di una fa-miglia di operai. Due fra-telli entrarono a QuarryBank Mill, lì si fermaronoe misero su famiglia. E og-gi una signora, loro di-scendente diretta, è tra lepersone che guidano la vi-sita alla fabbrica. E di unafabbrica e non di un muse-o si tratta. Il tutto va an-cora ad acqua e l'unicoproblema è che non sem-pre c'è acqua abbastanza.La lavorazione del Caliceè a ciclo completo.C'è anche una sala dove èraffigurata la produzionesecondo il metodo artigia-nale che avveniva a domi-

cilio. Ma anche qui ci sonodelle persone che produco-no il filo con l'arcolaio e ilfuso e altre che tessono ilfilo sui telai di legno con lanavetta lanciata da unaleva comandata a mano.Fanno anche funzionareuna Jenny, una macchinamanuale per filare, per laprima volta era possibilefilare su più fusi contem-poraneamente. Nella lineadi produzione è installatainvece l'evoluzione di que-sta macchina, la Mula,che grazie all'applicazionedella forza motrice è ingrado di filare contempo-raneamente su più di cen-to fusi.

L'INFERNOUn altro aspetto fonda-mentale della rivoluzioneindustriale, quello dellaproduzione moderna delferro, è rappresentato a I-ronbridge. In una valle og-gi deliziosa, lungo il fiumeSevere, operarono gli alti-forni. Grazie alla invenzio-ne del carbone coke fu pos-sibile sfruttare il carboneper le fusioni (che primarichiedevano il carbone dilegna) e grazie a innova-zioni nei forni fu possibilepassare a grandi produzio-ni di ghisa e ferro. Al pun-to che quando ci fu da rico-struire un ponte nella zo-na, nel 1779 si impiegòper la prima volta il ferro.Oggi sembra banale, manon si avevano modelli acui ispirarsi né calcoli spe-rimentati. E allora si se-guirono i modelli che si co-noscevano, cioè i ponti dipietra e di legno. Ecco cheil ponte è realizzato ad in-castri (i pochi bulloni chesi vedono sono statidmpie-gati per rinforzi successi-vi), ed è comunque di un e-legante e leggero aspetto(anche se pesa trecentotonnellate). Oggi è transi-tabile solo a piedi. Il paesi-no è grazioso e attrezzatoper ricevere i numerosissi-mi visitatori. L'insiemedelle cose conservate nellavalle richiederebbe piùgiorni di visita.

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Pu bar110

•i Mondo

LEGAMBIENTE

isola ecologico del supermereoto Coup di Brenta

IL 25 SETTEMBRE GIORNATA DELLA PULIZIA IN CENTO CITTÀ

UN MONDOAlla fine del mese corrente in Lombardia, esattamente il 25

settembre, si celebrerà la giornata mondiale della pulizia dioltre 100 città. Anche per il 1994 si svolgerà, promosso dal-

l'Unep (il programma per l'ambiente delle Nazioni Unite) un eventomondiale di gran valore, il più grande sforzo di volontariato ambien-tale a carattere universale."Clean up the world" (questo il nome dell'iniziativa) nasce da un'e-sperienza australiana che, diventata patrimonio di tutti i movimen-ti di difesa dell'ambiente del mondo, e riconosciuta dall'ONU, coin-volgerà quest'anno ben 78 Stati. In tutti questi paesi, nei week-enddi fine settembre, si svolgerà un'attività volontaria semplice, ma diestrema utilità all'ambiente locale, come quella di ripulire dai rifiutiun pezzo particolarmente degradato della propria città. Anche l'Ita-lia, grazie all'impegno di Legambiente, partecipa a "Puliamo il mon-do" 1994.

DA RIPULIRE

COOPLOMBARDIAADERISCECON I SUOIVOLONTARIALLAINIZIATIVA DILEGAMBIENTEPER L'ITALIA

di Massimo Chiesa

Il 25 settembre in 100città italiane, oltre 500mila volontari si rim-boccheranno le mani-che per ripulire e met-tere in ordine 500 piaz-ze o giardini che vor-rebbero usare con pia-cere tutto l'anno.Lo scopo dell'iniziativasi può riassumere intre punti principali.Il prima è essenzial-mente educativo e miraad isolare i comporta-menti sociali scorrettiche danneggiano l'am-biente. Il secondo scopoè quello di favorire laconoscenza delle pro-blematiche relative al-l'inquinamento urbano,dovuto in particolareall'abbandono dei rifiu-ti, mentre l'ultimo sco-

po riguarda la riconqui-sta di molti luoghi, oggiabbandonati e non piùfrequentati a causa deldegrado, all'uso quoti-diano, alla frequenta-zione collettiva.Ad una iniziativa cosìimportante la CoopLombardia non potevache aderire. Infatti,raccogliendo l'invito diLegambiente, CoopLombardia aderisce a"Puliamo il mondo1994", mobilitando ipropri soci.L'invito, rivolto a tutti,è che per un giorno ilsocio si dedichi volonta-riamente all'ambientedella propria cittadina,collaborando con gli al-tri abitanti sotto la gui-da di Legambiente. Leindicazioni precise (luo-ghi d'incontro, orari,

luoghi da ripulire, at-trezzature ecc.) saran-no fornite a tutti gli in-teressati dalle varie se-zioni soci, che vi prov-vederanno con comuni-

cazioni dirette o me-diante avvisi presso ivari punti vendita.Inoltre Coop Lombar-dia si è impegnata conLegambiente a far com-

perire sulla magliettadistribuita ai parteci-panti anche il propriolego. Questo non per u-na banale forma dipubblicità, bensì permettere in evidenza unimpegno di Coop versoi problemi ambientalipreciso e continuato neltempo. E questo un im-pegno coerente con lamissione aziendale

che, da anni, è impe-gnata in favore di unarispettosa compatibili-tà tra agricoltura, salu-te ed ambiente"-Nel solo 1993, ad esem-pio, a Brescia, in colla-borazione con l'aziendaservizi municipalizzati,è stata realizzata nelparcheggio Coop

ecologica; a Cassano,in collaborazione con ilWWF, è stato realizza-

to un parco didattico;ma soprattutto si è con-dotta la campagna na-zionale "Disarmiamo ipesticidi" che ha vistola raccolta di oltre unmilione di firme perfermare l'abuso dei pe-sticidi in agricoltura.L'adesione di quest'an-no a "Puliamo il mon-do" è dunque un altrotassello da inserire nelmosaico dell'impegnoCoop per un ambiente

La speranza è che mol-ti soci, alla fine di set-tembre, partecipino co-me volontari a ripulireun pezzetto della lorocittà, fornendo così pro-va concreta di un impe-gno verso l'ambienteche è parte viva dell'es-sere elementi del movi-mento cooperativo.

DALLA STAMPA a cura di Luciano Didero

IL PREZZO È GIUSTOII moderno consumatore ha imparato a sue spese,ovvero e causa della grande crisi economica diquesti anni, a "fare i conti": rimanda le spese nonnecessarie, sceglie con attenzione, ma soprattuttoha scoperto che ci sono "luoghi del risparmio', idiscpunt. Si tratta di negozi che vendono prodottisenza marca, senza pubblicità, senza immagine,ma con il prezzo "più giusto possibile" dal puntodi vista del consumatore; è una rete di venditache si sta sviluppando solo ora in Italia, ma altro-ve in Europa è già molto diffusa, non a caso sono igruppi esteri i più attivi per il momento sul mer-cato italiano. Per cui nei discpunt ora si seguonostrategie continentali, ma presto le grandi catenedella distribuzione nazionale assumeranno il ruo-lo di protagoniste anche su questo scenario.

IL MARE IN CITTÀSembra fantascienza, ma presto molte città delpianeta, incolpevolmente basse rispetto al livellodel mare, potrebbero trasformarsi in luoghi balne-ari. Colpevole, in realtà, è in buona parte l'uomoe le sue attività, in particolare l'uso eccessivo equindi sbagliato dell'energia: si ha da diversi anniun aumenta medio delle temperature che ha por-tato ad un aumento della altezza del mare stima-ta in undici centimetri in sessanta anni.Di questo passo le cosiddette acque alte di Vene-zia non faranno più notizia, saranno la grave, tri-ste, normalità.

UNA COSCIENZAMOLTO VERDEE quella degli italiani, stando ai più recenti sondaggi. Infatti in materia dicomportamenti ecologici in Europa siamo secondi solo ai tedeschi: per quan-to riguarda la scelta di prodotti biodegradabili, per l'attenzione a che i mate-riali di confezionamento siano riciclabili, per "l'occhio agli ingredienti".In questa fase, invece, siamo più attenti degli altri europei rispetto al proble-ma del prezzo, testimonianza di uno stato di difficoltà economica che speria-mo in via di superamento.

AUSTRALIA: IL MARE È SPORCO?BASTA LAVARLOSe il mare è inquinato, ovvero sporco, possiamo trattarlo come la biancheria:ci hanno pensato gli australiani, che hanno studiato un sistema che prevedel'aggiunta di sostanze che provocano l'affioramento degli inquinanti sottoforma di schiume, che una volta in superficie sono facilmente identificabili eseparabili.

UN BRINDISIAGLI ITALIANIStiamo festeggiando a base di spumante italiano un deeennio che ne ha vistoil grande sviluppo: nel periodo 1981-91 il suo consumo è cresciuto di quasi il50%, passando dai 76 milioni dì bottiglie del 1981 ai 112 milioni di bottiglienel 1991.Considerando solo gIi adulti, sono circa tre bottiglie a testa all'anno, a favoredel settore vitivinicolo nazionale, una carta che può consentire di diminuirele importazioni dall'estero. C

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LE NUOVE FRONTIERE DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ALIMENTARE

UN INSIEMEARMONICOIN CUI SUPERE IPERMERCATICONTINUERANNOAD AVEREUN RUOLODI GRANDE RILIEVO

UN ANELLO IN PIÙNELLA CATENA COOP

• è aria nuova nella distribuzione in I-talia. Nell'ultimo anno sono stati a-perti, in particolare in Lombardia, de-

cine di grandi centri commerciali, generalmen-te trainati da un grande ipermercato ed alcu-ne centinaia di discount. Queste ultime strut-ture di vendita, che in un altro momento dellastoria del nostro paese, non avevano trovatofortuna, ora, prepotentemente, sono sulla boc-ca di tutti. Siamo in una fase matura della e-voluzione del sistema distributivo alla ricercadi nuove risposte per un mercato divenuto dif-ficilee per i numerosi e qualificati competitori eper la situazione economica del nostro paese.Questa situazione si sposa Con la volontà deiconsumatori stessi di risparmiare sugli acqui-sti di prima necessità, come l'alimentazione,anche per riservare più spazio ai divertimenti,ai viaggi, agli acquisti di piacere. -

di Enrico Rossi

E discount, nato in Germa-nia, è arrivato ad averequote di mercato fino al 25per cento, in Belgio e neipaesi scandinavi è oramaial 10 per cento, incontra in-vece grandi difficoltà inFrancia, paese dominatodall'immagine di grandeconvenienza offerta dagli i-permercati. In Italia nonpassa giorno senza unanuova apertura e per ilgrande interesse verso que-sto nuovo sistema e per larelativa semplicità di otte-nimento delle autorizzazio-ni amministrative. E il con-sumatore sta premiandoquesta nuova formula.Mantiene legami con il suopunto di vendita abitualema volentieri acquista alcu-ni prodotti presso il di-

scount accentuando unamobilità già stimolata dagliipermercati e dai grandicentri commerciali_ E già fi-nito quindi il regno del su-permercato? Pensiamo pro-prio di no. Anzi è proprio laCoop, come organizzazionenazionale dei consumatori,a rispondere al quesito.Coop ha avviato il progettodiscount (al quale CoopLombardia partecipa conun ruolo da protagonista),ma continua a rispondere atutte le esigenze del consu-matore con una pluralità distrutture.Quindi, offrirà assieme aicollaudati supermercati, inuovi Ipercoop; alle supe-rette di quartiere o di paeseaffiancherà i discount.Il consumatore potrà sce-gliere in queste ventaglio diproposte, la formula, le mo-

dalità di vendita, di assorti-mento che più riterrà inte-ressanti. Un insieme armo-nico nel quale il supermer-cato integrato, di grande di-mensione, avrà ancora unruolo di grande rilievo,Pensiamo a strutture Coopcome Brescia Corsica, SestoS. Giovanni e Cremona Por-ta Po Como, prototipi di u-na nuova generazione distrutture che Coop Lombar-dia sta avviando. Qui Coopesprime tutto il suo poten-ziale, la sua filosofia di sod-disfazione dei consumatori.Reparti specializzati assisti-ti (gastronomia, pane e pa-sticceria, pesce fresco) o a li-bero servizio, con un eleva-tissimo contenuto qualitati-vo, ad esempio, nel settoreortofrutta. L'ampio settorepiante e fiori, il banco carnisempre con la possibilità di

fornire tagli speciali su ri-chiesta dei clienti. Un setto-re non alimentari di grandidimensioni che con l'inseri-mento del reparto stereoHifi, piccolo e grande elet-trodomestico, assomigliamolto ad un piccolo iper-mercato.Il prodotto Coop e i "Prodot-ti con amore' Coop rappre-sentano poi quanto di me-glio si possa garantire nel-l'interesse della salute deiconsumatori. Uno spaziodedicato all'accoglienza delconsumatore, in particolarese socio, con molte opportu-nità legate alla carta di ere-dito, alla vendita di nuoviservizi proposti da Coop co-me viaggi e le iniziative le-gate al tempo libero. Se laforza complessiva del su-permercato sta nel servizioe nell'accoglienza non di

meno assortimento e prezzirappresentano una propo-sta completa e complessiva-mente migliore di quella of-ferta dagli hard discount. Inuna recente indagine, svol-ta da una rivista specializ-zata, messi a confronto i-permercati e discount, sonorisultati vincenti per i prez-zi più bassi alcune insegnedi ipermercati (Ipercoop inparticolare/Ovviamente per l'assorti-mento i discount sono sur-classati. Ma i supermercatinel settore generi vari perprofondità di assortimentobattono anche gli ipermer-cati e dalla rilevazione danoi effettuata sono estrema-mente competitivi con i di-scounts anche dal punto divista del prezzo. Nel super-mercato è possibile trovareuna scelta straordinaria di

prodotti segnalati dal car-tello "Occhio al prezzo", cen-tinaia di 'primi prezzi"sempre competitivi con lemigliori insegne di discoun-t.Siamo certamente in unafase di transizione, di rias-sestamento complessivo delmercato, presto le cose cam-bieranno nuovamente e Co-op quindi sembra avere fat-to una buona scelta nell'ar-ticolare le sue tipologie dipunti di vendita.Si potrebbe a questo puntopensare ad un consumatoremolto attento e selettivo chefraziona la sua spesa instrutture diverse guardan-do ora al prezzo, ora al ser-vizio, prodotto per prodotto,struttura per struttura inattesa di un miglioramentodella situazione economicagenerale del paese.

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Luiraerineneralo : Coop Sesto S. Giovanni LIdI S. Donalo

Pasta Molisana 13 rei. 1640di semola De Cecco 9 ref. 1360gr. 500 Voiello 15 ref. 1290

Barata 17 rel. 1280Coop 39 ref. 10902° prezzo 7 ref. 5701° prezzo 7 ref. 540 Reale 8 rei. 550

Porrildoro Cirl o 990pelali Star 3 stat. 2390Gr. 240 Coop 540

4° prezzo 5203° preuo 4502° preno 4201° prezzo 300 Valledorla 300

Polpa Santarosa 3 sa. 3120pomido ro Def Monte 3 sc. 2750gr. 240 lattina Star 3 stat. 2480

De Rica 3 sci 2390Coop 3 scal. 2090Circo 970MIMI 6901° Prezzo 480 Russo 500

Passala holt Conserve d/nonna 1920Cirro 1590Star 1490Del Monte 1490Coop 1090 Bella Emilia 13001° prezzo 750 Russa 750

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Olio girasole Dio 2150Lt. 1 Drop (peli 2080

Giglio oro 1940Topazio 1680

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Cuore 2 coni. 9160Foglia d'oro at 3540Giglio oro 2980Maya 2790Coop pet 22402° prezzo 1980i° prezzo 1550 Sperlonga 1550

Olio olivaLt. 1

Sasso 6150Bertolli 5680Hoc Carapelli 750 5590Dante 5580Carapelll 5190Sagra 4980Coop 48902° prezzo 45901° prezzo 3950 Terre vive 3950

Olio extray.LI.1

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Lucchese 750 5350Marca non delin.4650

Acqua min. PetL. 1,5 friu.

Perrier 1590Boario 730Levissima 720Vera 690S. Pellegrino 660S. Benedetto 660Norda 5902° prezza 3301° prezzo 290 Bemina 300

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POLIAMBULATORIODEI FERROVIERI

il poliambulatorio dello Societàdi ~tra Soccorso deiFerrovieri; a desta il suopresidente Gabriele Ferri

UN PROGRAMMADI APERTURANELLE PRINCIPALICITTA.INTEGRAZIONEDEL SERVIZIOSANITARIONAZIONALEAPERTO A TUTTI.CONVERSAZIONECON GABRIELEFERRI EGIANFRANCOPAGUARULO

APERTO A MILANO DALLA SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO DEI LAVORATORI DEI TRASPORTI-.0

L'inaugurazione del poliambulatorio cream dallo Società di MutuoSoccorso dei Ferrovieri. Porlo il presidente lombardo dello legodelle Cooperative, Savona Anni

RISPOSTA ALLA MALASANITÀdi Ennio Elena

Alle ore 11 del 15 maggio1898 il macchinista Cesa-re Pozzo si uccise, Con tra-gico simbolismo pose finealla sua esistenza facendo-si decapitare da una loco-motiva.Aveva 45 anni, quasi tuttispesi per l'emancipazionedei ferrovieri e dei lavora-tori. Si uccise in queidrammatici giorni di mag-gio, mentre a Milano si so-steneva la sanguinaria re-pressione antipopolare delgenerale Bava Beccaris,su ordine di Umberto I de-finito, del tutto impropria-mente, il "Re Buono".Il suo fisico e la sua mentegià duramente provati damille battaglie non resseroalla bufera reazionaria ecome scrissero i suoi com-pagni di lotta in una stelecommemorativa, "sfiducia-to scese volontario nel-l'ombra della morte".Al suo nome è intitolato ilpoliambulatorio che la So-cietà nazionale dì mutuosoccorso fra ferrovieri e la-voratori dei trasporti fa-

porta a tutti i lavoratori),ha di recente aperto a Mi-lano, in via Arrivabene,nel quartiere della Bovina.A poco meno di un secoloda quel tragico mattinodel maggio '98, il nome diCesare Pozzo non è piùsoltanto scritto nelle cro-nache e nella storia delmovimento dei ferrovieri edei lavoratori italiani, maè diventato il simbolo diun'altra importante con-quista per la tutela dellasalute, un'altra significati-va tappa di quel moto diliberazione e di progressoiniziato il 1° maggio del1877. Quel giorno a Mila-no venne fondata la Socie-ta. di Mutuo Soccorso traMacchinisti e Fuochistidelle Ferrovie dell'Alta I-talia. La sua sede era alnumero 7 di via AmerigoVespucci, nei pressi dellavecchia stazione ferrovia-ria milanese di Porta Nuo-va. Da allora un filo rosso,fatto di lotte, sconfitte,sbandamenti, lenta libera-zione dalla tutela di intel-lettuali "illuminati, bor-ghesi e no", ma anche di

tenacia e di tante conqui-ste segna la storia di quel-la che oggi è diventata la"Società Nazionale di Mu-tuo Soccorso fra Ferrovierie lavoratori dei trasportiaperta a tutti i lavoratoridipendenti", aderente allaLega Nazionale Cooperati-ve e Mutue. Quello che e-ra, secondo le memorie po-stume di Cesare Pozzo,"un gruppo sorto tra i piùaudaci conduttori di loco-motive dei Depositi di Mi-lano, Bologna, Venezia, ec-c..." è diventato un'orga-nizzazione che conta in I-talia 90 mila soci e che,considerati i familiari, in-teressa circa 270 mila per-sone. Nella storica sede divia San Gregorio, GabrieleFerri, che dal '72 è presi-dente della Società, sotto-linea con giustificata sod-disfazione il costante au-mento del numero dei soci,risultato di un progressivoallargamento delle catego-rie interessate: "Dai mac-chinisti e fuochisti del1877" dice "si è arrivatinel 1976 a tutti i ferrovie-ri, l'anno seguente ai lavo-

ratori dei trasporti e dal'92 a tutti i lavoratori". U-na conquista importantedella lotta condotta so-prattutto da Cesare Pozzi,che della Società fu nonsolo presidente ma anima-tore e lucida guida, perbattere tenaci posizionicorporative. Quando Ferridivenne presidente i socierano novemila: oggi sonodecuplicati. "Quello che mipreme far notare" aggiun-ge Ferri ''è proprio questoprogressivo aprirci ai lavo-ratori ed alla società dellanostra organizzazione. Unfatto importante, specie inun momento di forti sus-sulti corporativi e pertica-laristicti Ed è su questalinea che la Società ha de-ciso di varare lo scorso an-no un piano triennale dipoliambulatori nelle prin-cipali città italiane."Strutture" dice Gianfran-co Pagliarulo, direttore delperiodico della Società cheha una tiratura di 100 mi-la copie o .57 chiama, inevi-tabilmente, Il Treno, "a-perte a tutti i cittadini, inconcorrenza con il privato

e integrative del ServizioSanitario Nazionale", Edin questo programmarientra il Poliambulatoriodi Milano. La Società, conuna modesta quota mensi-le (30 mila lire) assicura aisoci ed ai loro familiari u-na serie di prestazioni:sussidi in caso di grandiinterventi chirurgici, di ri-coveri in ospedale, di ma-lattia, per inidoneità, ina-bilità, invalidità. "Oggi"dicono Ferri e Pagliarulo"non vogliamo più limitar-ci all'intervento a posterio-ri ma operare prima, a tu-tela della salute; vogliamosvolgere un'opera che nonsia soltanto quella tradi-zionale di assistenza maanche di prevenzione".Così è sorto il poliambula-torio alla Bovisa, direttodal bit. Umberto Pazzo-ne. È stato realizzato, pre-cisa Ferri con legittimo or-goglio, "in soli 18 mesi econ i soldi delle quote de-gli associati, senza chiede-re niente a nessuno'. Ep-pure la struttura è costata6 miliardi e mezzo, sorgesu una area di 800 metri

quadrati, conta su 20 me-dici, ambulatori per visiteed esami diagnostici di 14specialità, dalla medicinainterna alla cardiologia,dall'oculistica all'odontoia-tria, alla chirurgia vasco-lare, alla ecotomografia,all'otorinolaringoiatria, al-

alla chirurgiagenerale, all'ortopedia, al-la dermatologia, alla neu-rologia, alla radiologia, al-la ginecologia. Le tariffesono quelle minime previ-ste dall'Ordine dei medici,differenziate se si tratta dicittadini, di soci e familiario di appartenenti ad enticonvenzionati. I tempi diattesa saranno molto ri-dotti, assicura Ferri, chetiene a precisare che nelpoliambulatorio è in fun-zione un sistema informa-tica molto avanzato. Unservizio per tutti i cittadi-ni, un esempio di privatosociale in un epoca di sfre-nata esaltazione di unosfrenato liberismo. Unservizio del quale, nel casodi bisogno, vi forniamo ilnumero di telefono:393.2/565.

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ALCUNI CONSIGLI PER RENDERE PIÙ ABITABILE ANCHE UN MONOLOCALE

I uno, in due,magari in tre,perfino in quat-

tro si può abitarein una casa di di-mensioni contenu-te. I segreti dell'il-luminazione. Sug-gerimenti permettere in sinto-nia il proprio miniappartamento conIo stile di vita de-gli anni novanta:materiali e colorinaturali, i mobilisu rotelle e la cu-cina nell'armadio.

di Lucia Bocchi

Abitare una casa piccola può ancheessere una libera scelta ma, diciamo-lo francamente, più spesso è unascelta obbligata. Ciò non significaperò che bisogna viverci "castigati"nello spazio e nell'animo, rinuncian-do alle comodità o al piacere di arre-darla. Si può intervenire sui muri esugli arredi, molto dipende so sitratta di una condizione transitoriao duratura. Ci sono i singles (Euri-sko però ci avverte che sono circa670.000 in Italia, meno quindi diquanto si creda); ci sono poi i "dou-ble" cioè gli ex-singlcs che poi hannofatto coppia oppure gli sposini cano-nici che dalla casa di mammà sonopassati al miniappartamento. C'èanche la fascia dei "moltiplicati" ov-vero le coppie allietate dal primo fi-glio, in qualche caso anche dal se-condo, che cercano disperatamentedi moltiplicare gli stessi, pochi metriquadrati tra fasciatolo, casse hi-fi earmadi straripanti. All'opposto ci so-no i neo-separati che affrontano laloro nuova condizione anche in ter-mini domestici o ancora le coppiepiù in età che, quando i figli se ne

vanno, dalla casa grande passano aduna più ridotta. Esigenze e gustimolto diversi eppure le case minimepresentano una serie di questionimolto simili da risolvere. Fonda-mentalmente le funzioni del cibo,del sonno, del lavare, del conteneree del conversare si sovrappongono.Bisogna allora coordinarle al me-glio, con alcune avvertenze. Per ipiù giovani: abbandonare definitiva-mente lo stile anni settanta, che èpoi l'epoca in cui i ragazzi hanno co-minciato ad andare a vivere da soliin Italia, uno stile "giovanilese" cheprevede per i mono-bilocali moquet-te, faretti, bancone e sgabelli invecedi tavolo e sedie, niente lavatricetanto c'è la mamma o la lavanderia.Per i meno giovani: abbandonare lapretesa di miniaturizzare una casagrande in una piccola con ingresso,salotto in stile e cucina rustica, per-ché si rischia di affollarla di volumied oggetti a scapito della vivibilità;meglio allora impostarla in modonon convenzionale partendo dalle e-sigenze della famiglia, non dallestanze tradizionali.

CASA PICCOLAGRANDI IDEE

Una breve rassegna deipunti nodali delle micro-case ci pone subito difronte alla questione del-l'angolo cottura: lasciarloa vista o separarlo? Latendenza attuale è dinon nasconderlo, sem-mai di schermarlo in mo-do mobile con un divisario scorrevole, una tendaa rullo, perfino un sem-plice paravento da usarecome jolly anche in altripunti della casa. Sequindi non è più un pro-blema di decoro mostra-re lavello e fornelli, puòessere però un problemapratico per odori, fumi ela vista di una pila dipiatti ancora da riordi-nare. Viene in aiuto latecnologia, se si decideper la cucina aperta bi-sogna sempre prevedereuna cappa superefficien-te: aspirante se ci si puòcollegare alla canna fu-maria, o filtrante, inquesto caso bisogna ri-cordarsi la manutenzio-

ne periodica del filtro. Cisono anche modelli con-vertibili tra i due siste-mi. Anche se lo spazio èdavvero scarso non si de-ve poi rinunciare alla la-vastoviglie, le case diproduzione più note han-no pensato ai modelli da45 cm e anche meno.Batte tutti per economiadi spazio, Candy Trioche in 85x60x60 cm com-prende: quattro fuochi agas, un forno elettrico ela lavastoviglie ad un ca-stello per quattro perso-ne. Per restare in temadi elettrodomestici se inuna casa piccola, con unbagno piccolo e magaripriva di balconi, stende-re è un problema si puòricorrere ad una lava-sciuga, cioè una lavatricecon asciugabiancheria.Un elemento ricorrente,dove l'altezza dei locali lopermetta, delle abitazio-ni Lilliput è il soppalco,solitamente utilizzatoper dormire. Attenzione

che se si vuole costruireun soppalco in muraturasi devono rispettare pa-rametri dettati dal Co-mune. A Milano è previ-sto che l'area sopra e l'a-rea sotto il soppalco ab-biano un'altezza minimadi 2,10 metri; inoltre ilsoppalco non deve in-gombrare più di 1/3 dellocale, a meno che l'al-tezza, sia sopra che sot-to, non sia superiore a2,30 metri, in questo ca-so la superficie del sop-palco può equivalere allametà di quella del locale.Oltre che in muratura,cioè struttura fissa, unsoppalco può essere co-struito in legno o con tu-bi a sistema ponteggio:in ogni caso deve esseresfruttato al massimo lospazio sottostante che siè ricavato. Per esempio ilperimetro aderente allepareti può essere chiusocon ante scorrevoli performare un armadio. Lascala stessa può diventa-

re un mobile a gradoniper contenere libri, invani a giorno, oppurescarpe ed altri oggetti, invani chiusi. L'armadiodovrebbe avere la magi-ca virtù di essere capien-te e praticamente invisi-bile, ci si può avvicinarea questo risultato tinteg-giandolo o tappezzandoloallo stesso modo dei mu-ri e scegliendo moduli al-ti fino al soffitto. In alcu-ni casi, planimetria per-mettendo, è più utile ri-tagliare lo spazio per u-na cabina armadio cheimporsi la presenza in-gombrante di un "quat-tro stagioni", perché lacabina utilizzata parzial-mente anche come ripo-stiglio può alloggiare an-che oggetti fuori misuracome le valigie o unabranda piegata per l'o-spite di passaggio.Se per dormire si scartala soluzione del soppalcoun altro elemento classi-co è il divano-letto, sono

diffusi oggi i divani chenon camuffano più lettida estrarre con faticosemanovre, ma divani piùsemplici formalmentedove quasi il letto è a vi-sta, se è singolo, o si"srotola" e "spiega" moltofacilmente se è matrhno-niale o a una piazza emezzo.Se invece si è alla ricercadi un divano-divano buo-ne notizie dall'ultimo Sa-lone del Mobile di Mila-no dove erano in mostramodelli a due e tre posti,e anche le poltrone, di di-mensioni notevolmenteridotte, senza grandescapito della comodità.Un'idea se si vuole unaseduta soffice ma non in-gombrante è il pouf, tor-nato di moda: se è qua-drato si può accostare aldivano o alla poltrona co-me poggiapiedi, si puòmettere a centrostanza evariare facilmente di po-sizione secondo il nume-ro di persone in casa. In

genere poi le rotelle sonoquel che ci vuole in unapiccola casa apri e chiu-di, dove spesso per pas-sare in cucina si sta in fi-la indiana o per apparec-chiare bisogna aprire iltavolo. Carrelli come ta-voli da salotto, mobilettie divani montati su ro-telle facilitano tutti glispostamenti e gli asse-stamenti.Si parlava prima di figli,sono in produzione o ci sipuò far costruire dal fa-legname, delle vere eproprie "isole" che riem-piono una stanza ma cheassolvono a tutte le fun-zioni: dormire, fare icompiti, contenere i ve-stiti, i libri e i giochi eperfino giocare a nascon-dino.Più contenuto ma asso-lutamente bi fu n zion aieil letto "Riletto" di Oggio-ni che da grande scriva-nia si trasforma in letto,senza bisogno di sposta-re libri e quaderni.

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GRANDEASALa stagione dei grandi appunta-menti per l'Asa Cinisello CoopLombardia è iniziata nel modomigliore, infatti nei campionati i-taliani Uisp la squadra di patti-naggio velocità è salita sul gradi-no più alto del podio con gli atletiClaudia e Stefania Ghirelli e Lu-dovico Bossi.Claudia ottiene il miglior piazza-mento sia nella gara di velocitàche nella 2000 metri.Stefania impone alle sue avver-sarie un ritmo insostenibile chela porta alla vittoria sia nella3000 che nella 5000 metri.Infine Ludovico Bassi vince il suoprimo titolo nazionale Uisp nella10.000 a punti.

Cognome

cap. città

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II (n'Acne dello Sheffield riceve do Elio 51.mani il Trofeo Coop Lombardia ''A 150 anni do Ror belale°

UNA GRANDE "FESTA DELLO SPORT"Una festa dello sport, fatta di gentesemplice, di volontari, di amici dellosport non professionistico.Un modo popolare per stare insie-me, per conoscersi e valorizzarel'impegno di Coop nel sostegno almondo sportivo giovanileQuesti erano gli obiettivi, questi so-no stati i risultati di questa prima i-niziativa.L'entusiasmo dei partecipanti,gruppi di sezioni soci, società sporti-ve con le quali abbiamo rapporti dicollaborazione da anni, personaledipendente del supermercato Coop,ci convincono di riproporre anchenegli anni futuri questa manifesta-zione rendendola itinerante tra iquartieri e le città che vedono la no-stra presenza.Grazie dunque a tutti, ai giovanisportivi che hanno esibito la Ioro a-bilità, ai soci che hanno allestito egestito le specialità gastronomiche,ai dipendenti Coop e alla gente (nonmeno di 2.500 persone} che nel cor-so della giornata ci hanno visitati.

Nelle foto, tre mornenli, Ira Ioni, della festapopolare

EZIONISOCINFORM CREMONA

LO STATODI SALUTE DEL PO

"COLORA LA TUA FIABA"PREMIA I PARTECIPANTI

"Il Po: la vita nei grandefiume". Era il titolo di unconvegno organizzato dalnostro Centro Coop diCremona. Particolarmen-te ricco di interventi e re-lazioni qualificate il conve-gno ha visto la sala riunio-ni del Centro gremita daun pubblico attente e par-tecipe, che ha molto ap-prezzato l'iniziativa, coor-dinata da Elio Susani.Tema della prima serata èstata: "La pesca nel fiumePo: situazione odierna eprospettive future", conl'intervento del professarRiccardo Groppali, biolo-go, che ha affrontato il te-ma dell'ambiente del Po edella sua golena.L'ittiologo Federico Ielliha relazionato sulla ge-stione della fauna itticadel Po ed il biologo PaoloBeati ha presentato l'im-magine della salute del Poattraverso un mappaggiobiologico. Euro Paulinich,chimico della 2' Unità O-perativa del Presidio mul-

tizonele di Igiene e Profi-lassi, ha parlato di conta-minazione chimica e deisuoi controlli, ed un altrobiologo, Gianluca Vicini,specialista in ornitologia,ha affrontato il problemadegli uccelli pescivori nel-l'equilibrio eco-ambientaledel fiume.La seconda serata avevaper tema: "Pesci fluviali econtaminazione delle ac-que". Ancora il professorGroppali è intervenuto re-lazionando sulle modifica-zioni della fauna nel Po,seguito da un'ampia illu-strazione dello stato dicontaminazione delle ac-que del Po lungo tutto ilsuo corso fornite dal biolo-go Gianfranco Gaggino,responsabile Studi am-bientali della Società "Fa-dania". Di seguito sono in-tervenuti anche altri duerelatori, a cura dell'Ammi-nistrazione provinciale diCremona, il geologo Mas-simo Cremonini Bianchied il geometra Mauro Bar-

borini. Assai interessantel'ultima relazione, esegui-ta dall'ingegner AndreaGuereschi, dirigente Igie-ne Ambientale dell'Azien-da Elettrica Municipaliz-asta di Cremona, sul temadella depurazione degliscarichi.E da segnalare con favoreche i temi discussi nelledue serate sono stati am-piamente riportati sullepagine del quotidiano cre-monese: 'Cronaca Pada-na' e già molti insegnantihanno contattato il nostraCentro Coop per otteneregli atti delle conferenze.Cogliamo l'occasione dallecolonne di ''Quale Consu-mo« per confermare cheall'inizio del prossimo an-no scolastico il Centro Co-op di Cremona porrà a di-sposizione delle Scuole in-teressate una dispensacompleta con gli atti deinostro convegno sul Po.Per informazioni: CentroCoop Cremona tel.0372457889.

Sembrava già im grande successo l'esito delConcorso di disegno infantile "Colora la tuaTmba' nella seconda edizione dell'anno scor-so, ma l'esito finale dell'edizione 1994 ha mol-tiplicate la partecipazione delle scuole mater-ne ed elementari della città e della provinciadi Cremona. L'iniziativa ha goduto del patro-cinio del Comune e della Provincia di Cremo-ria.Sono state ben 26 le scuole che hanno aderitoalla 3° edizione promossa e organizzata comesempre dalla Sezione soci Coop Lombardia diCremona in collaborazione con la Società E-ditoriale Azzurra.Il concorso quest'anno ha visto anche la si-gnificativa attenzione dell'emittente televisi-va "TeIecolor".La cerimonia di premiazione delle opere deibambini, selezionate da un'apposita giuriacomposta dai nostri soci e da un gruppo di in-segnanti assieme al regista e scrittore San-dro Talamazzini, si è svolta nel suggestivoscenario del maestoso Palazzo Cittanova, ap-positamente concesso dall'Amministrazionecomunale.Davanti a centinaia di bambini, genitori edinsegnanti, sono stati consegnati premi e ri-conoscimenti per tutti. Da segnalare che sot-to i portici del Palazzo Cittanova il nostro Co-imitato soci aveva provveduto ad allestire unamostra selezionata dei disegni dei bambini,con lavoro assai meritarlo e difficile, tra l'al-tro, vista in consistenza numerica delle operepervenute, che sono state ben 1274.Pubblichiamo l'elenca delle scuole premiate:

SCUOLA MATERNAl° premio - Torre de' Picenardi2° premio - "Agazzi" di Cremona3° premio -en acqua (Calva tone - Pandino)

SCUOLA ELEMENTARE I' CICLO1° premio -'Sacra Famiglia . di Cremona2° premio - Crema Nuovar premio - Costa San Abramo / Castelverde

SCUOLA ELEMENTARE 2° CICLO1" premio - "Reca) Colombo" di Cremona2° premio - Paderno Ponchielli3° premio - San Bernardino di Crema

l° Premio "Solidarietà" alla Scuola Maternadi Bagnalo Cremasco2° Premio "Solidarietà" alla Scuola Elemen-tare 1° Ciclo "Stradivari" - Cremona3° Premio 'Solidarietà" alla Scuola Elemen-tare 2° Ciclo di Castelverde

Altre Scuole che si sono segnalate per una si-gnificativa partecipazione al Concorso sonostate le Materne Aporti", 'Sacro Cuore'',"Gallina' di Cremona, Anicco, Bagnolo Cre-masco, Fenga, Acquanegra, Ohneneta, Psder-no Ponchielli, Piadena, Piero Delmona, S.Martino in Beliseto e Sospiro.

Per le Elementari, "Capra ?lesici" di Crema-ne, Casalbuttano, Cicognolo, Cingia de' Botti,Cumignane sul Naviglio, Ticengn, Lussala,Martignana Po, Monte Cremasco, PessinaCremonese, Solarolo Rainerio e Sospiro.

SF7t 'ISOCINFORM CREMA

SUCCESSO '94 DEL TROFEO "ANGELO DOSSENA"Anche l'edizione 1994del Trofeo internazio-nale di Calcio "A. Dos-sena'' ha conosciuto unesito largamente positi-vo.Da tre anni ormai que-sta simpatica manife-stazione calcistica percategoria "Primavera"vanta Coop Lombardiacome sponsor principa-le, e da quest'anno ab-biamo visto in aggiuntal'insegna Iperceop, am-piamente diffusa pertutta la durata del Tor-neo, che, vale la penaribadirlo, è ormai as-surto ad importanzanazionale, immediata-mente dopo quello diViareggio.Infatti la cerimonia diinaugurazione dell'e-vento sportivo ha visto

l'esibizione di centinaiadi ragazzi e ragazzecremaschi che indossa-vano una simpaticissi-ma "divisa IperCoop".Seguito complessiva-mente da migliaia dipersone il Torneo si èsvolto dai 3 all'il giu-gno scorso ed ha vistoimpegnate le seguentisocietà: Selezione Cre-masca, Milan, Inter,Juventus, Cremonese,Parma, Atalanta, Reg-giana, Vicenza, Nazio-nale Italiana Serie C,Nancy (Francia) eSheffield United (In-ghilterra).Nell'ambito del Torneo,Coop Lombardia avevaposto in palio due bel-lissimi trofei: uno,quello dedicato al de-cennale Coop Lombar-

dia, destinato allasquadra seconda classi-ficata; l'altro, in occa-sione del 150z Anniver-sario di Rochdale è sta-te consegnato alla rap-presentativa inglesedello Sheffield.In finale sono giunte u-na determinatissima epimpante SelezioneCremasca e la Naziona-le azzurra guidata daRoberto Boninsegna,formazione già finalistalo scorso anno, masconfitta dall'Atalanta.Quest'anno gli "azzur-rini" di Boninsegna sisono presi la rivincitabattendo i cremaschiper 1 a O in una seratafunestata dal cattivotempo. Al 3' e 4' postorispettivamente Juven-tus e Cremonese.

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MINICROCIERASPAGNA& BALEARIda L. 650*Partenza:

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Documenti:

23 ottobre 1994

5 giorni/4 notti

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Partenza: 13 ottobre 1994Durata: 11 giorni / 9 notti

Trasporto: Voli di lineaHotel: Prima CategoriaDocumenti: Passaporto

Quota individuale di partecipazionesistemazione in camera doppia L. 2.900Supplemento camera singola L. 655

Quota d'iscrizione L 50Numero minimo di 15 iscrizioni individuali

Programma

1° giorno:Milano/New YorkRitrovo dei partecipanti Maeroporto. incontro conl'accompagnatore e par-tenza con volo di linea perNew York. Pasti e servizi abordo.All'arrivo incontro con laguida italiana e trasferi-mento in hotel. Sistemazio-ne nelle camere riservate.Pernottamento.2° giorno: New YerkDopo la prima colazione in-contro con la guida. Visitadella città e dei maggioripuntidi interesse con pul-'man privato. Pranzo in ri-storante. Pomeriggio libero

per visite dl interesse per-sonale. Pernottamento.3° giorno: New YorkPiccola colazione in hotel.Giornata a disposizione. Inserata incontro con la gui-da e visita di New York"by night". Durante l'e-scursione si salirà sul fa-mosissimo Empire StateBuilding per la visita al-l'osservatorio. Al terminecena al ristorante nelfamoso GreenwichVillage. Rientro in pul-lman in hotel. Pernotta-mento.4° giorno:New York/BostonDopo la prima colazionepartenza in pullman privatoG.T. per Boston. Durante il

percorso sosta per la visitaal Mystic Seaport, doveverrà servito anche ii pran-zo. Proseguimento per Bo-ston con arrivo in serata.Sistemazione nelle camereriservate e pernottamento.5° giorno: BostonPrima colazione in hotel. In-contro con la guida per lavisita della città e dei mag-giori luoghi d'interesse. Altermine pranzo in ristoran-te. Pomeriggio libero pervisite di interesse persona-le. Pernottamento ìn hotel.6° giorno:Boston/BuffaloPiccola colazione in hotel epartenza in pullman privatoper Buffalo. Durante il per-corso sosta alle Sarato-

ga Springs per la visitadel Parco Nazionale.Pranzo. proseguimento perBuffalo con arrivo previstoin serata. Sistemazione inhotel e pernottamento.7° giorno: BuffaloPrima colazione in hotel. In-contro con la guida e visitadi mezza giornata alle gran-diose Cascate del Nia-gara. Se le condizioni me-teorologiche saranno favo-

_ revoli, sarà possibile effet-tuare un entusiasmante gi-ro in battello fin sotto leCascate sul Maid on theMist. Pranzo in ristorante.Pomeriggio a disposizione.Pernottamento.8° giorno: Buffalo/Wa-shingtonDopo la prima colazionepartenza con volo perWashington. All'arrivotrasferimento in hotel e si-stemazione nelle camereriservate. Cena e pernotta-mento.9° giorno: WashingtonPrima colazione in hotel. In-contro con la guida e par-tenza con pullman privatoper la visita di mezza gior-nata della città. Al terminepranzo in ristorante. Pome-riggio libero per la continua-

zione delle visite personali,Pernottamento in hotel.10° giorno: 'Washin-gton/MilanoPrima colazione in hotel.Mattinata a disposizione.Nel pomeriggio trasferi-mento in aeroporto e par-tenza con volo di linea perMilano. Pasti e pernotta-mento a bordo.11° giorno: MilanoArrivo a Milano e terminedei nostri servizi.

La quota comprende:- I passaggi aerei Con voli

di linea di classe econo-mica Milano/New York eWashington/Milano

- Tasse aeroportuali- Franchigia bagaglio (2

colli per persona)Facchinaggi negli hotel (1collo per persona)

- Tasse alberghiere- Sistemazione in hotel di

prima categoria in cameradoppia con servizi privatie trattamento di pernotta-mento e prima colazione

- Trasferimenti aeropor-to/hotel e viceversa

- Mezza giornata di visitadella città con guida ita-liana e pullman privato aNew York, Boston e Wa-

shington- Visita di New York di not-

te e salita all'Enipire Sta-te Building

- Visita al Mystic Seaport- Trasferimenti in pullman

privato G.T. da New Yorka Boston e da Boston aBuffalo

- Ingressi a parchi, monu-menti. etc.

- Escursione alle Cascatedel Niagara con guida ita-liana e giro in battello sulMaid on the Mist

- I pasti come indicati nelprogramma

- Assistenza di accompa-gnatore per tutta la dura-ta del viaggio

- Polizza assicurativa - Setda viaggio

La quotanon comprende:

Bevande, mance ed extrain genere. Tutto quantonon espressamente indica-to nel programma- I pasti non menzionati

Nota tecnicaI prezzi sono stati calcolatisulla base delle tariffe in vi-gore e del cambio del Dol-laro USA in data 20.5.94.

GIORDANIAviaggio nella stona

PartenzaDurata

Trasporto

Hotel

Documenti

Supplemento camera singola

Quota iscrizione

Programma1° giorno - Milano/Ammanvia RomaRitrovo presso l'aeroporto di Mila-no Linate, incontro con l'accompa-gnatore. Disbrigo delle formalitàd'imbarco e partenza per Ammancon volo di linea via Roma. Arrivo etrasferimento in hotel con pullmanprivato. Sistemazione nelle camereriservate, cena e pernottamento.2° giorno - Amman Fiera-

Prima colazione in hotel. In matti-nata partenza con pullman privatoper Jerash. fondata nel 1' secolod.C., provincia romana splendida-mente conservata protetta per se-coli dalla sabbia che la ricopriva.Pranzo in ristorante e prosegui-mento per Ajilun. Visita delle su-perbe rovine del Castello Arabo,fatto costruire da Saladino a difesadei Crociati sulla cima di un montedal quale si domina la Valle delGiordano. Rientro ad Amman. Bre-ve giro della città, comprendente laparte antica con il Teatro Romano,la Cittadella, il Museo Archeologi-co. Cena e pernottamento in hotel.3° giorno - Amman (MarMorto/Monte Neho/Mada-bal'rima colazione in hotel. Partenza,.

12 ottobre 19949 giorni/8 notti

voli di linea

prima categoria

passaporto+ visto consolare

2.100

L. 360

L, 50

con pullman privato per il MarMorto il quale, trovandosi a 394mt sotto il livello del mare, è ilpunto più basso della terra. Tempoa disposizione e pranzo in risto-rante. Proseguimento per il MonteNebo. Visita delle rovine di unachiesa e del suo monastero daipavimenti decorati da bellissimimosaici bizantini. Poco distanteda qui, sorge il villaggio di Mada-ba, dove si visiteranno la chiesaortodossa di S. Giorgio che ospitail famoso mosaico del VI sec. raffi-gurante la mappa della Palestina,la chiesa dei S.S. Apostoli ed ilMuseo Archeologico. Rientro adAmman, cena e pernottamento,4° giorno - Amman/Ke-ralt/Petra Don 3701Prima colazione in hotel. In matti-

,

La quota compramici' passaggio aereo con voli di linea Royal.lordanian. in classe turistica e con Fran-chigia bagaglio di kg 20 per persona' trasferimento aeroporto/hotel e vice-versa con pullman privato' sistemazione in hotel 5 stelle ad Am-man e di 4 stelle nelle altre località (clas-sificazione locale) in camera doppia canservizi privati

il !ma' come da programma in pullmanprivalo e cori guide locali parlanti italiano

tralt.- ment, pensione completa' assista, accompagnatore per tutta

nata partenza con pullman privatoper Kerak, lungo la strada dei Re,una delle più antiche del mondo etragitto tradizionale tra Siria e Ara-bia. Sosta per la visita al Castellodei Crociati. Pranzo in ristorante eproseguimento per Petra. Arrivo inhotel e sistemazione nelle camereriservate. Cena e pernottamento.5° giorno - PetraTrattamento di pensione comple-ta. Intera giornata dedicata alla vi-sita di Petra. Città scavata nellaroccia rosa 2000 anni fa dagli ara-bi Nabatei. fu protetta per secolida un anello di impenetrabili mon-tagne. Essa prosperò nell'agricol-tura e nel commercio grazie allasua posizione strategica.6° giorno - Petra/WadiRum/Aqaba &m 7951Trattamento di pensione comple-ta. In giornata partenza con pul-lman privato per Agaba. via WadiRum. la valle della Luna. Arrivo adAqaba e sistemazione nelle came-re riservate.7°18° giorno - AqabaTrattamento di pensione comple-ta. Giornate a disposizione per at-tività balneari e relax.9° giorno - Aqaba/Am-man/Milano via RomaPrima colazione in hotel. Trasferi-mento in aeroporto con pullmanprivato; partenza con volo di lineaper Roma e quindi per Milano convolo in coincidenza. Arrivo, finedel viaggio e dei nostri servizi.

la durata del viaggio' facchinaggio negli aeroporti e negli hotel• documentazione di viaggio' polizza assicurativa• tasse aeroportuali italiane' spese por il visto consolare

Non comprende:' bevande, mance ed extra personali ingenere" tasse aeroportuali giordano (circa L241 da pagarsi direttamente alla partenza' tutto guanto non menzionato alla voce'la quota comprende"

Quota individuale di partecipazionesistemazione in camera doppia L.

Page 16: C2ale Ferrovieri della Mutua Tante - Coop...IMPEGNO COOP PER IL MONDO DELLA st, jou Alle pagine 6 e 7 Anno 13 - N. 13 settembre 1994periodico della Coop Lombardia à m 8. USA alla

150° DELLA NASCITA DEL MOVIMENTO COOPERATIVO

EACH FOR ALLAND ALL FOR EACI-1

Lo hanno intitolato co-si "Uno per tutti e tuttiper uno" il catalogostampato in occasionedella esposizione deivessilli del movimentocooperativo britanni-co.Stendardi ricamati,pieni dí colori, ricchidi scritti e di immagi-ni, sono frutto dellafantasia popolare gui-data, in qualche caso,dalla capacità di unartista.Eccone alcuni.