(C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79 ... · Il rebus-proprietàriguarda an-che...

5
II www.gazzettino.it Giovedì 3 Gennaio 2019 IL CASO UDINE Dal primo gennaio il “divor- zio” è cosa fatta. Dopo l’Udinexit dall’Uti, gli oltre cento dipendenti che erano passati da Palazzo D’Aronco all’Unione, sono torna- ti a casa. Ma, come in tutti i divor- zi, si apre la fase della spartizione dei pani e dei pesci, dalle pistole ai droni (visto che buona parte dei 112 dipendenti “di rientro”, os- sia 63 agenti e 14 amministrativi, sono della Polizia locale), dagli in- cassi delle multe alla gestione dei contenziosi per i varchi elettroni- ci. E, nonostante ci sia già una “bibbia” corposa per aiutare i sin- daci in questo frangente, le cose non sembrano sempre così facili. E così è un attimo e dal divorzio si passa all’ingorgo. Un caso da manuale è quello delle armi della Polizia locale. Perché gli agenti dei vari comuni dell’Uti (ad eccezione di Udine e Campoformido), prima dell’in- gresso nell’Unione erano senza pistole. Ma poi l’Uti, per garantire un servizio omogeneo, aveva de- ciso di armarli tutti (con una deci- sione dell’assemblea del 1. dicem- bre 2017). Peccato che le pistole utilizzate dagli agenti dei distretti nord e sud dell’Uti fossero di pro- prietà del capoluogo. E così, dopo che il Comune di Udine ha deciso di riprendersi i vigili (oltre alla ge- stione del personale e ai servizi tributari), si è posta la questione armi. Perché, altrimenti, in attesa che la politica desse tutti gli indi- rizzi del caso, si sarebbe rischiato che i vigili Uti, obbligati dal rego- lamento Uti a fare il servizio in ar- mi, dopo l’Udinexit, rimanessero disarmati. Ma, con una decisione assunta dall’assemblea dei sinda- ci nell’ultimo scorcio de 2018, si è messa una pezza. Onde evitare di far comprare 25 pistole nuove per gli agenti dei comuni di Poz- zuolo, Pradamano, Tavagnacco e Tricesimo (anche perché, a ben vedere, vista la prospettiva di li- quidazione dell’Uti, potrebbe es- sere un investimento inutile), si è optato per una cessione a titolo gratuito delle armi da Udine agli altri Municipi (con l’obbligo di una restituzione, a “fine corsa” dell’Unione). «Non era possibile fare un comodato, così abbiamo risolto - spiega la presidente dell’Uti Monica Bertolini - con una cessione di proprietà gratui- ta da parte di Udine, per questo periodo di “interregno” in cui si definiranno i nuovi scenari: la nuova legge regionale ci permet- te di riprendere le funzioni trasfe- rite all’Uti. Ma, nel frattempo, do- vevamo assicurare il servizio. Al- trimenti, avremmo dovuto disar- mare tutti gli agenti. Alla fine, le pistole torneranno a Udine». Ma il caso non è unico. Per dire, (vedi altro articolo), capita che a Udine il Comune esiti ancora ad installa- re i “Velo ok” antifurbetti, nell’in- certezza sulla proprietà della tele- camera da piazzarci dentro, o che qualcuno si interroghi sulla pro- prietà del drone “bis”, acquistato in era Uti ma con fondi udinesi. La regola aurea stabilita, come spiega il sindaco di Udine Pietro Fontanini, è questa: «Il criterio è molto semplice. Le cose compera- te durante il periodo Uti sono dell’Uti e quelle trasferite dai sin- goli Comuni all’Uti sono dei ri- spettivi Comuni. Quando l’Unio- ne finirà verrà deciso a chi affi- darle. C’è tempo fino a marzo». Tutt’altra partita quella degli in- cassi delle multe. La previsione fatta dalla comandante uscente Fanny Ercolanoni è che per il pe- riodo dal primo gennaio al 31 di- cembre 2018 gli introiti dalle san- zioni ammontino a 4 milioni, un boom (nel 2016 a Udine si era in- cassato poco più di un milione) in gran parte («oltre tre milioni» se- condo le stime di Bertolini) dovu- ti alle famose (e contestatissime) multe ztl. La regola stabilita, in questo caso, ricorda Fontanini, è che «i proventi spettino al territo- rio in cui le multe sono state com- minate». Ai Comuni vicini, reste- ranno le briciole. Secondo le pre- visioni, al 31 ottobre, infatti, la quota accertata dagli altri Muni- cipi risultava questa: 64.185 euro per Tavagnacco, 4.348 a Prada- mano, 21.419 per Campoformido, 1.539 per Pozzuolo e 15.897 per Tricesimo. Ma la faccenda cam- bia se si parla dei contenziosi per le sanzioni dovute ai varchi Ztl. Che riguardano Udine, ma, nell’interregno, saranno gestite dall’Unione, come spiega ancora Bertolini. «Il tema resta in capo all’Uti, ma verrà gestito, secondo la convenzione (approvata il 20 dicembre ndr), in collaborazione con il personale di Udine. Abbia- mo preferito fare così anche per evitare eventuali ricorsi». Camilla De Mori © RIPRODUZIONE RISERVATA Burocrazia ad ostacoli COMPLESSA LA SPARTIZIONE DEI BENI PER GESTIRE I CONTENZIOSI ZTL PERSONALE IN PRESTITO AL LAVORO Agenti all’opera in foto di repertorio Primo Piano Pasticcio Uti, i vigili restano senza le armi Gli agenti dell’Unione col fodero vuoto: 25 pistole cedute dal capoluogo Dalle multe 4 milioni, ma ai comuni vicini andranno soltanto le briciole (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it c34b2955a560b79ee526260c7c354bab

Transcript of (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79 ... · Il rebus-proprietàriguarda an-che...

Page 1: (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79 ... · Il rebus-proprietàriguarda an-che la telecamera anti-furbetti che dovrà essere piazzata, a tur-no, dentro i 9 Velo-ok

II

www.gazzettino.itGiovedì 3Gennaio 2019

IL CASO

UDINE Dal primo gennaio il “divor-zio” è cosa fatta. Dopo l’Udinexitdall’Uti, gli oltre centodipendentiche erano passati da PalazzoD’Aronco all’Unione, sono torna-ti a casa.Ma, come in tutti i divor-zi, si apre la fase della spartizionedei pani e dei pesci, dalle pistoleai droni (visto che buona partedei 112 dipendenti “di rientro”, os-sia 63 agenti e 14 amministrativi,sono della Polizia locale), dagli in-cassi delle multe alla gestione deicontenziosi per i varchi elettroni-ci. E, nonostante ci sia già una“bibbia” corposa per aiutare i sin-daci in questo frangente, le cosenon sembrano sempre così facili.E così è unattimoedal divorzio sipassa all’ingorgo.Un caso da manuale è quello

delle armi della Polizia locale.Perché gli agenti dei vari comunidell’Uti (ad eccezione di Udine eCampoformido), prima dell’in-gresso nell’Unione erano senzapistole.Mapoi l’Uti, per garantireun servizio omogeneo, aveva de-ciso di armarli tutti (con una deci-sione dell’assemblea del 1. dicem-bre 2017). Peccato che le pistoleutilizzatedagli agenti dei distrettinord e sud dell’Uti fossero di pro-prietà del capoluogo. E così, dopoche il Comune di Udine ha decisodi riprendersi i vigili (oltre alla ge-stione del personale e ai servizitributari), si è posta la questionearmi. Perché, altrimenti, in attesache la politica desse tutti gli indi-rizzi del caso, si sarebbe rischiatoche i vigili Uti, obbligati dal rego-lamentoUti a fare il servizio in ar-mi, dopo l’Udinexit, rimanesserodisarmati. Ma, con una decisioneassunta dall’assemblea dei sinda-ci nell’ultimo scorcio de 2018, si èmessa una pezza. Onde evitare difar comprare 25 pistole nuoveper gli agenti dei comuni di Poz-zuolo, Pradamano, Tavagnacco eTricesimo (anche perché, a benvedere, vista la prospettiva di li-quidazione dell’Uti, potrebbe es-sere un investimento inutile), si èoptato per una cessione a titologratuito delle armi da Udine aglialtri Municipi (con l’obbligo diuna restituzione, a “fine corsa”dell’Unione). «Non era possibilefare un comodato, così abbiamo

risolto - spiega la presidentedell’Uti Monica Bertolini - conuna cessione di proprietà gratui-ta da parte di Udine, per questoperiodo di “interregno” in cui sidefiniranno i nuovi scenari: lanuova legge regionale ci permet-te di riprendere le funzioni trasfe-rite all’Uti. Ma, nel frattempo, do-vevamo assicurare il servizio. Al-trimenti, avremmo dovuto disar-mare tutti gli agenti. Alla fine, lepistole torneranno a Udine». Mail caso non è unico. Per dire, (vedialtro articolo), capita che a Udineil Comune esiti ancora ad installa-re i “Velo ok” antifurbetti, nell’in-certezza sulla proprietà della tele-cameradapiazzarci dentro, o chequalcuno si interroghi sulla pro-prietà del drone “bis”, acquistatoin era Uti ma con fondi udinesi.La regola aurea stabilita, comespiega il sindaco di Udine PietroFontanini, è questa: «Il criterio èmolto semplice. Le cose compera-te durante il periodo Uti sonodell’Uti e quelle trasferite dai sin-goli Comuni all’Uti sono dei ri-

spettivi Comuni. Quando l’Unio-ne finirà verrà deciso a chi affi-darle. C’è tempo fino a marzo».Tutt’altra partita quella degli in-cassi delle multe. La previsionefatta dalla comandante uscenteFanny Ercolanoni è che per il pe-riodo dal primo gennaio al 31 di-cembre 2018 gli introiti dalle san-zioni ammontino a 4 milioni, unboom (nel 2016 a Udine si era in-cassatopocopiùdi unmilione) ingran parte («oltre tre milioni» se-condo le stime di Bertolini) dovu-ti alle famose (e contestatissime)multe ztl. La regola stabilita, inquesto caso, ricorda Fontanini, èche «i proventi spettino al territo-rio in cui lemulte sono state com-minate». Ai Comuni vicini, reste-ranno le briciole. Secondo le pre-visioni, al 31 ottobre, infatti, laquota accertata dagli altri Muni-cipi risultava questa: 64.185 europer Tavagnacco, 4.348 a Prada-mano, 21.419 per Campoformido,1.539 per Pozzuolo e 15.897 perTricesimo. Ma la faccenda cam-bia se si parla dei contenziosi perle sanzioni dovute ai varchi Ztl.Che riguardano Udine, ma,nell’interregno, saranno gestitedall’Unione, come spiega ancoraBertolini. «Il tema resta in capoall’Uti, ma verrà gestito, secondola convenzione (approvata il 20dicembre ndr), in collaborazionecon il personale di Udine. Abbia-mo preferito fare così anche perevitare eventuali ricorsi».

CamillaDeMori

©RIPRODUZIONERISERVATA

Burocrazia ad ostacoli

COMPLESSA

LA SPARTIZIONE

DEI BENI

PER GESTIRE

I CONTENZIOSI ZTL

PERSONALE IN PRESTITO AL LAVORO Agenti all’opera in foto di repertorio

Primo Piano

Pasticcio Uti, i vigilirestano senza le armiGli agenti dell’Unione col fodero vuoto: 25 pistole cedute dal capoluogoDalle multe 4 milioni, ma ai comuni vicini andranno soltanto le briciole

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it

c34b2955a560b79ee526260c7c354bab

Page 2: (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79 ... · Il rebus-proprietàriguarda an-che la telecamera anti-furbetti che dovrà essere piazzata, a tur-no, dentro i 9 Velo-ok

III

www.gazzettino.itGiovedì 3Gennaio 2019

TECNOLOGIE

UDINE Due droni, 15 uscite in unanno. Non sono “robusti” ancorai numeri dei servizi di vigilanzadall’alto con gli apparecchi dellaPolizia locale. Ma c’è stato un au-mento (per quanto leggero) ri-spetto al 2017, quando il primodrone vegliò dall’alto sulla tran-quillità degli udinesi solcando so-lo per 12 volte i cieli friulani. Inol-tre, ora che i vigili urbani sonorientrati sotto l’egidadel Comunedi Udine dal 1. gennaio, l’intenzio-ne sarebbe quella di potenziarnel’utilizzo, Enac permettendo. Già,perché, come spiega l’assessorealla sicurezza Alessandro Ciani,«per i droni c’è un problema diautorizzazione al sorvolo. Una co-sa di cui dovrà occuparsi il nuovocomandante, che dovrebbe arri-vare entro fine gennaio». Per ilsindaco Pietro Fontanini «se sarànecessario usare di più il drone,lo deciderà il nuovo comandante,che avrà un po’ di autonomia».Per ora, infatti, entrambi i Co-mandi sono “acefali”. Dopo l’usci-ta di scena di Ercolanoni, mancail comandante aUdine (i colloqui,spiega Ciani sono slittati «a metàgennaio). E manca anche un co-mandante nominato all’Uti, co-merileva la presidenteBertolini.

I DRONINel 2018 i super-occhi elettro-

nicihanno volato 15volte (di cui 5quello a infrarossi). Recentemen-te, due agenti udinesi sono andatia Tarvisio per aiutare nelle ricer-che degli escursionisti dispersi(poi, purtroppo, trovati morti).Ma i due droni hanno volato an-che su Gusti di frontiera a Gori-zia: con quello a infrarossi (che“leggeva” il calore corporeo), inparticolare, è stato possibile gesti-re al meglio i flussi pedonali, perevitare la calca, mentre il suo ge-mello è stato d’aiuto per la viabili-tà. Altre volte, invece, il super-oc-chio pare sia servito a vigilaresull’amianto stoccato all’area exBertoli. In due occasioni, in colla-borazione con la Questura, il dro-ne ha volato su un magazzino di-smesso di viale Palmanova, dive-nuto rifugio di alcuni senzatetto.Un’altra volta, è stato usato al par-co del Torre. Il primo drone, ac-

quistato dal Comune di Udinecon i fondi regionali del pacchet-to sicurezza del 2015, aveva fattoil suo esordio operativo l’anno do-po. Il secondo, invece, è stato “ar-ruolato” in piena eraUti, compra-to (come scrisse la comandantedella Polizia locale Fanny Ercola-noni) proprio in virtù della di-mensione «di gran lunga più este-sa» del territorio da sorvegliare:l’occhio elettronico “bis”, dotatodi telecamera termica ad infraros-si per la ripresa anche innotturnae l’individuazione di fonti di calo-re, fu “arruolato” a fine 2017 (alcosto di 3.257,20 euro) da Ercola-noni, che firmò la determina incui si precisava che la spesaavrebbe trovato copertura al capi-tolo “Attrezzature” del bilanciodel Comune di Udine 2017, grazie

ad alcune economie. La cosa nonè banale. Secondo Fontanini, que-sto drone bis dovrebbe esseredell’Unione («È stato acquistatoall’epoca dell’Uti e dovrebbe esse-redell’Uti»). E così lapensa anchela presidente dell’Uti Bertolini.«Devo verificare,ma dovrebbe es-sere nostro, come due moto. Pe-rò, se è così, tramite convenzione,lo daremo in uso a Udine. È inuti-le che mi tenga un drone se nonho degli agenti-piloti (ce ne sonosei e tutti a Udine ndr). Ho solleci-tato proprio oggi la redazione ditale accordo. Quando l’Uti verràliquidata, i Comuni si spartiran-no i beni. Chiederò un piano di li-quidazione: un inventario di tuttii beni dell’Uti, di dove sono e dichi li sta utilizzando e in base aquello faremo la convenzioni».

I VELO OKIl rebus-proprietà riguarda an-

che la telecamera anti-furbettiche dovrà essere piazzata, a tur-no, dentro i 9 Velo-ok che il Co-mune, come fa sapere il vicesin-daco Loris Michelini, si apprestaa sistemare sulle strade in cui lagente ha il vizio di premere trop-po sull’acceleratore, come «viaBariglaria, via Marsala, viale Pal-manova, via Adenauer. Faremo ilsopralluogo nei prossimi giorniper un’ultima verifica. Ma primadi portare la delibera in giunta -dice Michelini -, aspetto di averecertezza sulla possibilità di utiliz-zare la telecamera, che è stata ac-quistata dall’Uti, a quanto mi ri-sulta. Serveuna lettera scritta».

Cdm

©RIPRODUZIONERISERVATA

`L’assessore: bisogna risolvere i problemi delle autorizzazioniA Udine 9 Velo Ok: va sciolto il rebus-proprietà della telecamera

I due droni in volosolo quindici voltein un anno intero

SUPER OCCHIO ELETTRONICO A destrail drone acquistato con i fondiregionali del pacchettosicurezza del 2015. Ha ancheun “gemello”

INTERVENTO Il drone a Tarvisio

«Ètuttouncirco, creatodallapolitica, conpocalungimiranza,adiscapitodeilavoratoriedel servizio».BeppinoMicheleFabris, dallasegreteriadellaCisal entilocali, sintetizzacosì lo statodell’artedell’UnioneterritorialeFriuli centraledopo l’Udinexit. «Cos’ècambiato?Ancheprima,tanto, fra ivigili, ognunotimbravaacasasua,nel suocomune,avevanooraridiversi.Uno faceva ledomeniche, l’altrono»,estremizzaFabris, da semprecriticosulla faccendaUnioni.«Noinonabbiamofirmato

nessunprotocolloallora -ricorda -, perchésapevamocosasarebbeaccaduto.Oggi larealtàcihadatoragione: gliscioperi cheabbiamofattosonostati giusti.Adessoaidipendenti sonostate fattetrattenute finoa500eurosotto le feste, per il passaggioinversodall’Uti alComunediUdine».«Sicuramente -anticipa -torneremoalla caricacon ilComunediUdineperl’indennitàdi specificaresponsabilitàper l’usodell’arma».

Cdm

©RIPRODUZIONERISERVATA

La Cisal: «Torneremo alla caricain città sull’indennità per l’arma»

Il sindacalista

Primo Piano

APPARECCHIATURA SOFISTICATA Ora è il momento della spartizione dei beni dell’Uti

armi

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it

c34b2955a560b79ee526260c7c354bab

Page 3: (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79 ... · Il rebus-proprietàriguarda an-che la telecamera anti-furbetti che dovrà essere piazzata, a tur-no, dentro i 9 Velo-ok

V

www.gazzettino.itGiovedì 3Gennaio 2019

NOSOCOMIO La struttura sanitaria della città fortezza di Palmanova

Nuova azienda sanitaria, Tonutti firma le nomine

NUOVA AZIENDA

UDINE Entra ufficialmente in fun-zione la nuova Azienda sanita-riauniversitaria Friuli Centrale,che accorpa all’Asuiud, l’Aas3Alto Friuli-Collinare-MedioFriuli e il neo commissariostraordinario Giuseppe Tonuttiè già al lavoro. Ieri, infatti, sonoarrivate le due nomine dei vicecommissari che prendono il po-

sto dei direttori sanitario e am-ministrativo. La legge Regiona-le, infatti, dispone che per la du-rata del commissariamento, ilcommissario straordinario uni-co sia coadiuvato da tre vice-commissari a cui sonoattribuitirispettivamente i poteri e le fun-zioni del direttore amministrati-vo, del direttore sanitario e deldirettore dei servizi sociosanita-ri. A sostituire Giampaolo Can-ciani, già direttore sanitario, sa-rà Laura Regattin, in forza finoa pochi giorni fa all’Aas3 sem-pre nel ruolo di direttore sanita-rio e che vanta, nel suo curricu-lum formativo, un’esperienzaultraquienquennale di attività

direzionale di significativa rile-vanza, maturata nell’ambito distrutture sanitarie di grande di-mensione. Inoltre, dal 2006 al2008, Regattin è stata dirigentemedico con ruolo sanitario nel-la struttura della direzione me-dica del santaMaria della Mise-ricordia. La nuova commissariainizia il suo incarico oggi sino al31 dicembre, salvo proroga ocessazione anticipata in relazio-ne alla costituzione della nuovaAzienda sanitaria universitariaFriuli Centrale e della nominadel relativo direttore generaleprima del termine stabilito dal-la legge regionale. Per il com-missario che prenderà il posto

del direttore amministrativo, in-vece, c’è una conferma, ovveroAndrea Cannavacciuolo, chegià ricopriva questo ruolo perl’Asuiud dal 2010,mentre in pre-cedenza è stato direttore ammi-nistrativo del Burlo Garofolo aTrieste. Cannavacciuolo ha as-sunto poteri e funzioni a partireda ieri, nomina e immediato ini-zio. Anche per lui la duratadell’incarico sarà annuale, finoal 31 dicembre, salvoprorogheocessazioni anticipate. Sono que-sti dunque i primi decreti firma-ti da Tonutti per far ripartire lagrandemacchina sanitaria friu-lana oggi denominata AsuFc.Manca solamente la nominadel

vicecommissario a cui sarà affi-dato l’incarico di direttore deiservizi sociosanitari. A loro ilcompito di gestire un ente mol-to vasto a cui fa riferimento ilbacino d’utenza più consistentedi tutto il Friuli Venezia Giulia.Un’impresa non facile che devetenere conto dell’integrazionedell’Azienda sanitaria dell’AltoFriuli, dopo che l’Asuiud avevagià integrato l’ex Ass4 MedioFriuli. Tra gli impegni maggioridei nuovi commissari c’è l’ope-ra del nuovo ospedale con il ter-zo e quarto lotto che complete-ranno il complesso del SantaMariadellaMisericordia.

L.Z.

SOLDI

UDINEMentre i bar del centro sto-rico lamentano il caro affitti afronte di introiti non semprebuoni, c’è un locale in città chelavora a pieno ritmo e versa uncanone di locazione decisamen-te significativo. È il bar internodell’ospedale Santa Maria dellaMisericordia che annualmenteversa nelle casse dell’Azienda sa-nitaria universitaria Friuli Cen-trale 278.850 euro di affitto, perun importo mensile di oltre23mila euro.Qui, in effetti, i clienti non

mancano, basti pensare che nelpadiglione d’ingresso dell’ospe-dale transitano circa 6mila per-sone al giorno e parte di questefa tappa al bar. Così, tra caffè,briochese cappuccini,maanchebibite e panini, si può dire che ilbar dell’ospedale sia il più opera-tivo di Udine e tanto vale il loca-le, altrettanto i muri che lo ospi-tano. Cifre che fanno sembrarecosa di poco conto, al raffronto,gli affitti pagati dai bar del cen-tro che, in alcuni casi, raggiungo-

no e superano i 6mila euromen-sili. Tra i contratti attivi dell’Asu,quello del bar interno del SantaMaria è sicuramente il più reddi-tizio sul totale di circa 375.000euro di affitti incassati in un an-no dall’Azienda. Segue, ma condistacco notevole, la banca cheversa 36.600 euro all’anno,men-tre fuori Udine, gli affitti più carisono quelli per la Olomed diManzano che paga all’Asufc ol-tre 10.000 euro sulle dodicimen-silità e il Centro solidarietà gio-vani a Ribis di Reana con unaspesa di quasi 13.500 euro perl’affitto. A conti fatti, però, è piùquello che l’Azienda spende inaffitti, rispetto al guadagno. Ba-sta dare un’occhiata alle cifre co-me i 257.000 euro che ogni annovengono versati a un privato per

i locali di via Biella a Udine, affit-tati dall’AsuFc per uso sanitarioa cui si aggiungono i quasi242.000 euro, sempre annuali,sborsati al Seminario arcivesco-vile per i locali di viale Ungheriadove si tengono corsi sanitari.Quasimezzomilionedi euro,mala lista non è finita. Seppure conimporti minori, i canoni di loca-zione pagati dall’Azienda tra cit-tà e provincia sono parecchi ebuonaparte finiscenelle casse direaltà ecclesiastiche come i35.879 euro di canone annuo al-la congregazione san Vincenzode Paoli per i locali di viaMaran-goni, sempre destinati a uno sa-nitario, nonché i 50.274 euro ver-sati alla parrocchia di S. Andreaper un immobile a Paderno. An-che diversi comuni incassano ci-fre importanti, quasi 100.000 eu-roquellodiUdineper 3contrattidi locazione, circa 38.000 eurociascuno, invece, quelli di Tar-cento e Tavagnacco. Complessi-vamente, per 17 contratti,l’Azienda paga di affitti oltre900.000euro all’anno.

Li.Za.

©RIPRODUZIONERISERVATA

In affitti l’Azienda sanitaria spendeoltre novecentomila euro all’anno

`Il gruppo latisanese: «Il sindaco Martines non tiene contoche nemmeno nella città fortezza arrivano a quota mille»

`L’ospedale ha fatto segnare un aumento del 6 per centoMa il comitato di Latisana: facile, con due punti nascita chiusi

Lanciapetardiai viciniDenunciato

SALUTE

PALMANOVA Nel 2018 l’ospedale diPalmanova ha fatto il pieno difiocchi rosa e azzurri con 780parti che hanno fatto registrareun più 6% rispetto ai 733 dell’an-noprecedente. Se, daunaparte, èpalese la soddisfazionedel primocittadino della città stellata Fran-cesco Martines, dall’altra i datisono commentati decisamentein maniera diversa dal comitato“Nascere a Latisana” che con po-che ma puntuali considerazionismorza l’entusiasmo del sindacopalmarino. «Con due punti nasci-ta chiusi in regione, Latisana eGorizia – spiegano i membri delcomitato – una differenza di soli37 parti rispetto al 2017 non èmolto. In proporzione ne abbia-mo fatti di più a Latisana, 6 nel2018, con il punto nascita chiuso.Ci aspettavamo un incrementomaggiore a Palmanova – aggiun-gono – anche in considerazionedegli investimenti fatti per ade-guare le sale parto dopo la chiu-sura del punto di Latisana”. In ef-fetti, come ricorda lo stessoMar-tines, quello palmarino è un«punto di riferimento per un am-pio territorio, da Latisanaall’Isontino, da Cividale a Codroi-po». Certo, l’incremento delle na-scite in una regione dove il calodemografico è arrivato a sfiorareil 5% e la denatalità è diventatauna delle sfide dell’amministra-zione regionale, un segno più èpositivo, «ma - sottolineano dalcomitato – la guerra è impari,Palmanova è aperto e noi siamochiusi. Martines enfatizza i risul-tati raggiunti, ma forse non tieneconto che il volume di attività og-gi deve toccare i 1000 parti e nem-meno a Palmanova ci sono riusci-ti. Inoltre – precisano – quandosaranno terminati i lavoriall’ospedalediUdine, èprobabileche a Palmanova il numero di na-scite si riduca”. E tanto per rima-nere in argomento, affermano diessere “entrati nel nono mese»,pronti al parto, ovvero alla ria-pertura del punto nascita più di-scusso della regione di cui, però,non è ancora stato tracciato unfuturo certo e per iniziare questo2019, il comitato ricorda le pro-messe elettorali fatte la scorsaprimavera dal presidente dellaRegione, Massimiliano Fedrigasulla volontà di riaprire. «Le pro-messe erano talmente esplicite

che ci aspettavamo un segnaletempo fa”» Per ora si rimane inattesa,manonpermolto. Intantoa sorridere è la città stellata comepunto nascita che risulta essere,in tutta la regione, uno dei pochiin crescita e per il sindacoMarti-nes «l’ospedale di Palmanova-La-tisana è un’eccellenza a livello re-gionale. Per questo è nostro dove-re salvaguardane la funzione e fa-re in modo che si integri nel mo-do migliore con tutto il sistemasanitario regionale. Chiediamosicurezze su quella che sarà laspecializzazione da assicurare al-la struttura», aggiunge. E va pro-prio in questa direzione un ordi-ne del giorno, presentato damag-gioranzaed opposizione, in cui sichiede all’assessore regionale al-la sanità Riccardo Riccardi dipartecipare a una delle prossimesedute e intervenire su temi lega-ti alla recente riforma sanitaria.Il consiglio comunale chiedeall’assessore di supportare in se-de regionale una proposta di rior-dino dell’organizzazione della re-te ospedaliera che preveda perl’ospedale di Palmanova-Latisa-na un’organizzazione internastrutturata per garantire l’attivi-tà programmata e urgente, areead alta integrazione ospedale-ter-ritorio dedicate alla gestione del-la cronicità-fragilità e dell’urgen-za territoriale.

LisaZancaner

©RIPRODUZIONERISERVATA

AZIENDA L’ingresso dell’ospedale

`Il direttore promuovetre dirigenti e riorganizzal’assetto della struttura

«FEDRIGA

IN CAMPAGNA

ELETTORALE

AVEVA PROMESSO

DI RIAPRIRE

IL CENTRO»

MA ANCHEGLI INCASSIDA LOCAZIONINON SONO POCHIIL BAR PAGA23MILA EUROAL MESE

Friuli

Palmanova raggiunge i 780 parti

DENUNCIATO

PAGNACCO Ubriaco, disturbavai vicini con continue esplosio-ni di petardi e all’arrivo dei Ca-rabinieri li ha minacciati. Èsuccesso a Pagnacco l’altra se-ra durante i festaggiamentiper l’arrivo del nuovo anno. Ilgiovane, 27 anni, è stato de-nunciato per minaccia e resi-stenza a pubblico ufficiale eper essersi rifiutato di dare leproprie generalità.Al terminedegli accertamenti, il giovaneè stato condotto inospedale.

CAMPOFORMIDONel corso di un’altra opera-

zione, un uomo di 40 anni èstato denunciato per oltrag-gio a pubblico ufficiale e rifiu-to di dare indicazioni sullapropria identità. L’episodio èavvenuto a Campoformido,sempre in provincia di Udine:l’uomo aveva parcheggiato ilproprio veicolo sulla proprie-tà privata di alcuni pubbliciesercizi, intralciandone l’atti-vità, e non intendeva rimuo-verlo, neanche dopo l’interve-nuto un carabiniere in abiti ci-vili. Sul posto i miliari dellastazione di Campoformido edel Nucleo Radiomobile dellaCompagnia di Udine che pri-mahanno cercato di far ragio-nare l’uomo, poi, una voltache si sono accorti che era im-possibile calmarlo, hannoprovvedutoalla denuncia.

ISTITUTO NAZIONALE PER L’ASSICURAZIONE

CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO

ESTRATTO DEL BANDO DI GARA

L’Inail – Direzione centrale acquisti – p.le G. Pastore, 6 – 00144 Roma, ha indetto una gara mediante procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del D.lgs 50/2016 per l’afidamento del servizio di vigilanza armata presso vari stabili dell’Inail suddivisa in sei lotti territoriali: Direzione Generale e Lazio (Lotto 1), Friuli Venezia Giulia (Lotto 2), Sardegna (Lotto 3), Puglia (Lotto 4), Calabria (Lotto 5), Basilicata (Lotto 6). Gara n. CUI 01165400589201800454. Il termine per la presentazione delle offerte, inviate in versione elettronica (indirizzo www.acquistinretepa.it), è issato per le ore 12.00 del giorno 31 gennaio 2019, a pena di esclusione. Il valore totale stimato dell’appalto per tutti i lotti per quattro anni, compresa l’opzione di rinnovo di un anno, è € 15.620.000,00 Iva esclusa. Il bando di gara è stato pubblicato sulla G.U.E.E. S238-544044 del 11 dicembre 2018 e sulla G.u.r.i. sez. contratti n.146 del 14/12/2018 – V serie speciale ed è disponibile sul sito internet www.inail.it.

Il Direttore centrale acquisti

dott. Ciro Danieli

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it

Page 4: (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79 ... · Il rebus-proprietàriguarda an-che la telecamera anti-furbetti che dovrà essere piazzata, a tur-no, dentro i 9 Velo-ok

VI

www.gazzettino.itGiovedì 3Gennaio 2019

`Messi in archivio i festeggiamenti per Capodannoora si avvicinano gli appuntamenti dell’Epifania

`Dai “pignarui” alla tradizionale Messa dello Spadoneecco tutti gli eventi in programma per il fine settimana

FESTE

UDINE Archiviati i festeggiamentiper il nuovo anno, Udine e provin-cia si preparano a chiudere le fe-stività natalizie con l’Epifania. Incittà, oltre ai tradizionali pigna-rûi, il Comune offrirà un accom-pagnamento musicale alla SantaMessa dell’Epifania che sarà cele-brata nella Chiesa dell’Ospedale.L’accensione dei fuochi epifaniciè una tradizione che va dai montial mare. Tra gli appuntamentipiù attesi di domenica 6 gennaioc’è la Messa dello Spadone a Civi-dale, un rito religioso che risale aitempi degli antichi romani conl’entrata in città del PatriarcaMarquardo vonRandeck, avvenu-ta a Cividale nel 1366. Al terminedella messa, a Cividale andrà inscena la rievocazione storica concentinaia di figuranti che anime-ranno le vie del centro sfilandodaBorgo di Ponte per accogliere ilPatriarca, arrivandopoi inpiazzadel Duomo. Qui, Marquardo vonRandeck riceverà la spada dastocco in segno del potere tempo-rale mentre la Comunità tuttagiurerà solennemente la fedeltàal Patriarca. Spostandosi più anord della provincia, un altro tra-dizionale appuntamento è l’Epifa-nia del Tallero aGemona dove da-me, conti, cavalieri, armigeri e po-polani sfileranno alla Messa deltallero, una delle manifestazionipiù significative del 6 gennaio inFriuli. I carteggi storici accompa-gnano il sindaco sinoalDuomodiSantaMariaAssunta, dove si cele-bra la messa solenne. Durante la

celebrazione tutta la comunità,rappresentata dal sindaco, offrealla Chiesa un tallero d’argento.Ma l’evento più atteso, soprattut-to dagli scaramantici, è senzadubbio il Pignarûl Grant a Tar-cento. Qui domenica 6 gennaio,dopo il tramonto il corteo storico,percorrendo le vie del centro,giunge dal Vecchio Venerando,pronto a salire in fiaccolata versoCoja, seguito da migliaia di torce.Sul piazzale del Cjscjelàt il Vene-rando accende il Pignarûl Grante, dall’andamento del fumo, traegli auspici di rito: se va a levantesarà un anno propizio, se, invece,il fumo va a ponente, sarà un’an-nata difficile. Dita incrociate,dunque, in attesa delle parole delVenerando a cui è affidato il com-pitodi infondereomenounpo’ difiducia nell’anno che è appenainiziato. In molto comuni l’Epifa-nia si celebra sabato 5, a partireda Lignano Sabbiadoro dove la fe-sta inizierà già dal pomeriggio esi concluderà con l’accensione

della Foghera, il Pignarûl sullaspiaggia. Alle 16.30 in piazza Fon-tana, dopo l’esibizione del circolomusicale “Garzoni” di Lignano, ilgruppoAlpini offrirà a tutti il dol-ce tradizionale dell’Epifania e alle17.30 è atteso l’arrivo dal maredella Befana che distribuirà a tut-ti i bambini dolci e caramelle. I fe-steggiamenti epifanici di Lignanoproseguiranno anche domenica6 gennaio con il concerto dell’Epi-fania. L’Orchestra da Camera delFriuli Venezia Giulia concluderà,infatti, la sua tournée con il con-certo “Dolce Sentire”. Diretta dalmaestro Romolo Gessi, l’orche-stra porterà a Lignano un concer-to di musica spirituale e colonnesonore nei grandi film di Holly-wood. Sempre sabato 5 si rinno-va, a Cergneu di Nimis, il tradizio-nale appuntamento per l’Epifa-nia con il Risveglio del Pust, il“carnevale” in dialetto sloveno.Dopo un lungo anno di letargo, ilPust viene liberato dando inizioal carnevale. Secondo la tradizio-

ne, un gruppo di persone in vesti-ti d’epoca si reca al Cantun, lagrotta e qui libera il Pust dalle ca-tene. Ha poi inizio il corteo, illu-minato dalle torce infuocate deipartecipanti, che raggiungerà ilpunto il cui è stato allestito il falò,chiamato Palavin e che viene ac-ceso dal Pust stesso, secondo unrito che si perde nei secoli. La se-rata sarà poi animata da balli ecanti e accompagnatadaprodottigastronomici locali. Si inizia alle17 con l’apertura dei chioschi,mentre alle 18.30 sarà celebratala messa e, a seguire, la partenzadella fiaccolata al suono dei tam-burini. Ma saranno numerosissi-mi i comuni dove si potrà vedereil pignarûl, una festamolto senti-ta inFriuli, tanto chemolti privatiallestiscono, dove possibile e in si-curezza, questi tradizionali fuo-chi con la befana in cima e un bic-chiere di vin brulè per conclude-re le lunghe feste diNatale.

LisaZancaner

©RIPRODUZIONERISERVATA

IL PIANO

UDINE Un 2019 caratterizzato da«una regione più giusta, più sicu-ra e più solidale», con un Consi-glio regionale che ha già in evi-denza nella propria agenda unappuntamento strategico: la ri-forma degli enti locali, ridise-gnando «enti di area vasta cuiconsegnare anche parte dellecompetenze attualmente in cari-co alla Regione». Sono l’auspicioe un primo impegno che il presi-dente del Consiglio regionalePierMauro Zanin ha veicolato ie-ri nel suo video messaggio d’ini-zio anno, in cui ha tracciato unbilanciodei primimesi di attivitàsvolta e ha anticipato alcuni im-pegni dell’Aula e dell’ammini-

strazione regionali per l’anno ap-pena iniziato. «Una carica chenon mi aspettavo», ha affermatoricordando la sua elezione a lu-glio allo scranno più alto del Con-siglio quale successore del colle-ga di partito Ettore Romoli,scomparso repentinamente do-po sole alcune settimane dallasua elezione. Zanin gli ha tributa-to «un ricordo commosso» a no-me di tutto il Consiglio, che ha re-gistrato il 2018 come l’anno deitre presidenti: Franco Iacop, cheha concluso la XI legislatura adaprile, Romoli e poi per l’appun-to Zanin. I primi atti della nuovalegislatura, che tra l’altro hannodisattivato alcune scadenze cheincombevano sugli enti localirendendo facoltativa l’adesionealle Unioni e di conseguenza

l’eventuale trasferimento di fun-zioni, secondo Zanin sono staticompiuti per «recuperare pace ecollaborazione» sul territorio,condizioni «fondamentali per ilprogresso delle nostre famiglie».In questo contesto, ha aggiunto,«ritengo che la comunità regio-nale possa costituire un elemen-to essenziale di riferimento per ilrilancio del concetto di Europa».

Zanin, probabilmente ancheguardando alle elezioni europeeche caratterizzeranno questo2019, a maggio, si è soffermatosulla crisi che sta vivendo l’Unio-ne europea, non svicolando ri-spetto all’indicazione politica diuna via d’uscita all’attuale critici-tà: «Credo che la risposta alla cri-si europea non debba essere unachiusura entro gli stati naziona-li», ha affermato, quantomenodifferenziandosi da una certa ver-sione del sovranismo oggi impe-rante a Centrodestra. Piuttosto,ha proseguito, la risposta devestare «nella collaborazione fra lecomunità regionali italiane e de-gli Stati limitrofi». Il presidenteha quindi ricordato l’approvazio-ne della legge di riforma della go-vernance del sistema sanitario

regionale edella leggediBilancio2019, esprimendo per entrambepieno apprezzamento. Per il2019, il pensiero è corso oltrechéal ridisegno delle aree vaste, «se-condo il principio di sussidiarie-tà», ai patti finanziari tra Regio-ne e Stato, per i quali a gennaio siapre un tavolo dopo gli incontrigià avuti negli scorsi dal presi-dente della Regione, Massimilia-no Fedriga, con gli esponenti delGoverno. «L’auspicio – ha soste-nuto Zanin – è di avere con lo Sta-to rapporti tali affinché le risorsedel Friuli Venezia Giulia restinoin regione e siano controllate dainostri cittadini». Per un tanto, haconcluso, «la Giunta dovrà svol-gereungran ruolo».

AntonellaLanfrit

©RIPRODUZIONERISERVATA

PRESIDENTE Piero Mauro Zaninpresiede l’assemblea

A TARCENTOIL FALÒ PIÙ GRANDEA GEMONA INVECEPROTAGONISTAIL RITO DEL TALLERO

Il 2019delVisionario cominciaconunagrandenovitàper tuttigli appassionatidi cinemamaanchedelbuonciboedellacucinadiqualità: apre infattioggialle 19 il ristorantetemporaneodelVitellod’Oro.Lostorico localeudinese,puntodi riferimentodellaristorazione incittà,ha infattichiusoperrestauro lasedediviaValvasonehasceltodispostarsiper iprossimi tremesiproprioalprimopianodelVisionario,nello spaziobar.Unacucinaavistaeunmenuspeciale, tragrandiclassici enuoveproposte (come il fritto“Visionario”. Il ristorantetemporaneosaràapertodallunedìal sabatodalle 19alle23.

Il ristorante “trasloca”a tempo sopra il cinema

Visionario

MA IL PRESIDENTEPUNTA ANCHEALLA COLLABORAZIONECON GLI STATI VICINIPATTI FINANZIARIDA RINEGOZIARE CON ROMA

Friuli

A COIA Attesa per l’andamento del fumo della pira epifanica tarcentina

Zanin: nell’agenda 2019 subito la riforma degli enti locali

Il Friuli attende con il fiato sospesoil verdetto del Vecchio Venerando

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it

c34b2955a560b79ee526260c7c354bab

Page 5: (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79 ... · Il rebus-proprietàriguarda an-che la telecamera anti-furbetti che dovrà essere piazzata, a tur-no, dentro i 9 Velo-ok

VII

www.gazzettino.itGiovedì 3Gennaio 2019

AMBIENTE

UDINEMeno sforamenti di polve-ri sottili, valori sempre elevatiper l’ozono, soprattutto d’esta-te, e una tendenza all’aumentoper i pollini. È lo stato della qua-lità dell’aria che si è “respirato”nel 2018, secondo la relazionedell’ArpaFvg, cheha stilatounaprima analisi preliminare. Lanota dell’Agenzia indica in pri-mo luogo una generale diminu-zione nella presenza delle polve-ri sottili. Una diminuzione parti-colarmente evidente nel nume-ro dei superamenti giornalieri,che è rimasto quasi ovunque si-gnificativamente sotto la sogliaprevista dalla vigente normati-va (35 superamenti del valoremedio giornaliero di 50 micro-grammi per metro cubo). Uncontributo fondamentale per ilraggiungimento di questo risul-tato è statodatodall’andamentometeo. Nell’anno appena con-cluso, infatti, i mesi solitamentefavorevoli al ristagno atmosferi-co (gennaio, febbraio e dicem-bre) sono risultati spesso pertur-bati, spesso con ventilazioneproveniente da Nord e Nordest,che ha favorito la rimozionedell’inquinamento atmosferico.Pur in un contesto decisamentemigliore rispetto agli anni pas-sati, nel 2018 si è comunque con-fermata la tendenza ad unamaggior presenza di polveri sot-tili al confine con il Veneto, unazona all’imboccatura della ValPadana che, essendo maggior-mente protetta dai venti che ar-rivano da Nord e Nordest, è piùsoggetta al ristagnoatmosfericoe all’accumulo degli inquinantirilasciati in atmosfera. Perquanto riguarda l’ozono, il 2018ha sostanzialmente confermatoi valori elevati osservati neglianni precedenti e l’ubiquità diquesto inquinante, tipicamenteassociato al periodo estivo. I ri-ferimenti di legge sono stati in-fatti superati su quasi tutto ilterritorio regionale (25 giornicon un valore medio calcolatosu 8 ore inferiore a 120 micro-grammi per normal metro cu-bo). Anche per i pollini è confer-mata la tendenza osservata ne-gli ultimi anni ad un generale

aumento in regione. L’originediquesta tendenza è riconducibileal generale aumento delle tem-perature, in particolare quelleinvernali, che condizionano laquantità e il tipo dei pollini pre-senti nell’aria. La pianura si con-ferma la zona con più varietà,mentre il litorale adriatico hauna presenza di pollinimolto in-feriore. Inmontagna la stagioneche vede il boom dei pollini èpiù ristretta, quindi si registrauna minor quantità complessi-va, mentre la zona di Triestepresenta un comportamento di-verso dal resto della regione, do-vuto alla presenza di piante tipi-che sia dellamacchiamediterra-nea sia del Carso che è immedia-tamente oltre la zona costiera.La presenza di piante aliene in-festanti, come la brussonezia,l’ambrosia o l’ailanto, vienemo-nitorata e risulta critica in pia-nura, minimale in montagna.Questa prima analisi sommariaè basata sui dati grezzi, che nonhanno ancora completato il per-corso di validazione previstodalla certificazione ISO 9001. Larelazione consuntiva di detta-glio sulla qualità dell’aria, com-prensiva dell’andamento deimi-croinquinanti, verrà pubblicataa giugno; a marzo verrà invecediffusa la relazione consuntivadi dettaglio sui pollini.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Meno polveri, il nemico resta l’ozono`I valori dell’inquinante rimangono elevati in regioneIl primo bilancio del 2018 stilato dall’agenzia Arpa

LA DECISIONE

UDINE La proposta di Piano degliinterventi urgenti, con i primi6,5mln di euro per fronteggiarel’emergenza maltempo di fineottobre, è stata approvata del di-partimento della Protezione ci-vile nazionale. Dopo una primarisposta all’immediata emer-genza, si pensa ora alla pro-grammazione e alla pianifica-zione di ulteriori azioni per ri-pristinare i danni causati. Nedanno conto il governatore delFvg, Massimiliano Fedriga, e ilvicegovernatore con delega allaProtezione civile, Riccardo Ric-cardi, esprimendo soddisfazio-ne per «questo primo passo,compiuto nell’interesse delle co-munità colpite».Il piano - si legge in una nota

della Regione - riguarda le azio-ni realizzate, quelle in corso equelle in fase di progettazione,riferite ai primi interventi defi-nitivi che vedonodestinatari Co-muni e gestori di reti idriche e diforniture di energia elettrica. In-terventi che interessano, tra glialtri, il patrimonio forestale eboschivo, le infrastrutture e icorsi d’acqua.«Abbiamo superato la prima

fase emergenziale - proseguonoFedriga e Riccardi - e ora dob-biamo lavorare per l’individua-zione e la pianificazione degliulteriori interventi su cui sarànecessario definire priorità e ti-tolarità dei procedimenti, com-patibilmente con le risorse di-sponibili. Siamo in attesa di co-noscere quanti fondi dello Statopotranno aggiungersi ai 75 mlndi euro già stanziati nella leggeregionaledi Stabilità».«Dopo che il documento, frut-

to di un impegno congiunto conil governatore Fedriga, è statoesaminato, approvato e restitui-to dal dipartimento della Prote-zione civile nazionale, il prossi-mo passo - conclude Riccardi -sarà la convocazione di una riu-nione con la Cabina di regia ope-rativa con le quattro direzioniregionali (Risorse forestali, Am-biente, Infrastrutture e Attivitàproduttive) e il coinvolgimentodegli assessori competenti».

Maltempo,ok da Romaal pianoda 6,5 milioni

LA VICENDA

UDINE «La prossima settimanachiederò, insieme ai colleghi as-sessori Alessia Rosolen e SergioBini, un incontro con la proprie-tà. Un passo fondamentale perpoter verificare la situazione al-la fonte, compresa la portata de-bitoria del Gruppo, e quindi po-ter mettere in atto gli interventipossibili e opportuni». L’assesso-re regionale al Bilancio, BarbaraZilli, fa il punto così circa il pos-sibile intervento della Regione,attraverso gli strumenti finan-ziari rappresentanti da Friulia eMediocredito, in merito alla cri-si di Kripe holding Spa della fa-miglia Dukcevich, attore di pri-mopiano nella produzione di sa-lumi e titolare deimarchi Princi-

pe e King’, con stabilimenti aSan Dorligo della Valle, San Da-niele del Friuli e in provincia diVicenza e Parma. Un caso scop-piatoa fine anno, con l’annuncioa pagamento sul Sole 24 Ore fat-todaMario e SoniaDukcevichdirinunciare al progetto del pianoindustrialeperun rilancio, dopoil durissimo periodo di crisi at-traversato, a causa del mancatosostegno economico da parte diun istituto di credito all’internodel gruppo di banche che inveceerano pronte a investire. Si trat-tava di un piano di investimentidi 30milioni, dei quali 20 garan-titi da un pool di banche dal qua-le però si sarebbe sfilato un isti-tuto di credito, facendo saltarel’operazione. A breve distanzada questo primo annuncio del28 dicembre, il secondo della fa-

miglia di aver confermato ilmandato per il deposito di istan-ze per il concordato «prenotati-vo» ai legali incaricati – Vincen-zoUssani d’Escobar eMarco Iac-chini con studio a Roma – a tute-la degli interessi aziendali e deicreditori. Cinquecento i lavora-tori dell’intero gruppo, di cuiuna parte significativa in regio-ne e per i quali è scattata imme-diatamente la preoccupazione

dei sindacati, tanto che la FlaiCgil è intervenuta sia con i suoirappresentanti regionali checonquelli nazionali. Per intanto,comunque, negli stabilimentidel Gruppo l’attività continua eieri erano i dipendenti a tempoindeterminato eranoal lavoro. Èin questo scenario che l’assesso-re regionale al Bilancio, Zilli, sinda subito ha considerato come«possibile» la discesa in campodella Regione, attraverso la fi-nanziaria Friulia e l’istituto ban-cario Mediocredito di cui la Re-gione detiene ancora il 49%, al fi-ne di apportare il proprio contri-buto per dare prospettiveall’azienda, ai lavoratori e al ter-ritorio. Per questo ieri l’assesso-re è stata in contatto con i verticidelledue realtà e a fine giornata,d’intesa con gli assessori regio-

nali al Lavoro, Rosolen, e alle At-tività produttive, Bini, ha deli-neato i passi per agire. «La pros-sima settimana chiederemo l’in-contro con la proprietà per ave-re un quadro completo e chia-ro», conferma Zilli, che poi con-centra l’attenzione sulla stradaavviata ora dai Dukcevich. «Larichiesta di concordato – affer-ma l’esponente della Giunta Fe-driga – di per sé non negativo,non siamo di fronte a un falli-mento. L’istanza per il concorda-to è, invece, la scelta per il pianopiù garantista, attraverso l’avval-lo del Tribunale, nei confrontidelle famiglie e anche per l’ausi-lio che possono dare gli istitutidi credito e la Regione attraver-so i suoi strumenti».

AntonellaLanfrit

©RIPRODUZIONERISERVATA

Caso Kripe holding, ora la Regione scende in campo

IL QUADRO Una delle tabelle elaborate dall’Agenzia regionale

`Si sono ridotti invece gli sforamenti dei livelli di Pm 10Ma la responsabilità è soprattutto dell’andamento meteo

ANCHE PER I POLLINISI REGISTRAUNA TENDENZAIN AUMENTOPER L’INCREMENTODELLE TEMPERATURE

ZILLI: LA PROSSIMASETTIMANA CHIEDEREMOUN INCONTROCON LA PROPRIETÀPER STUDIAREGLI INTERVENTI

«Inquestomese il FriuliVeneziaGiulia si giocaunpezzodel suobilancioedellasuaautonomia:mapare siagiàtuttodeciso, edèstatodecisodaRoma.L’autorevolezzadell’interlocuzionecon loStato finoraè statainesistente».Loafferma ilsegretariodelPdFvgCristianoShaurli, commentandol’anticipazioneal 31gennaio2019, inseritanelmaxiemendamentoallaLeggediStabilitànazionale, dellascadenzaper lastipuladiunnuovopatto finanziario fra ilFriuliVeneziaGiuliae loStato.«Lasensazioneèche i rapportitra ilpresidenteFedrigae ilsuoGovernoamicononsianopoi così forti comesi vuol farcredere. In finanziariaregionale il Presidenteparlavadi tremesidi trattativaenessunopoi lohaavvertitochegli concedevanosolo tresettimane».

«Inesistente a Romal’autorevolezza Fvg»

Shaurli

ASSESSORE La Zilli

Superamenti media giornaliera PM10, periodo 2018_IIQUAD

Universal Kriging utilizzando Stazioni

e campo medio simulazione FARM

284800 302600 320400 338200 356000 373800 391600 40940

284800 302600 320400 338200 356000 373800 391600 40940

PM10_DailyAvgs-Nexc50

Numero di superamenti giornalieri della concentrazione media

di 50 microgrammi/metrocubo

5162000

5144200

5126400

5108600

5090800

5073000

5055200

0 5 15 25 35 45 55 65 75

Regione