Eccoci qua, con l’ultimo numero di Praticantati di quest ... · Ma non è finita qui! Come sempre...
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Eccoci qua, con l’ultimo numero di Praticantati di quest’anno. Tra sparizioni di termometri di Galileo,
terremoti, studenti stranieri che sono entrati e usciti dal Prati, ebbene sì, è finito anche quest’anno
scolastico. E’ trascorso tutto così in fretta, ci sembra ieri quando abbiamo preso le redini della
redazione. Ci ricordiamo ogni momento della prima riunione di Praticantati, eravamo così agitate che
non sapevamo neanche come iniziare. Non sapevamo che cosa si provasse a lavorare con delle
persone così ben preparate e piene di iniziativa. Dobbiamo dire che è stata un’esperienza
STRAORDINARIA, certo abbiamo avuto degli alti e bassi, ma d’altronde, chi non li ha? Ogni volta si
apriva una nuova polemica, ma noi abbiamo continuato ad andare avanti. Ad ogni modo dobbiamo
ringraziare VOI cari prataioli che con il vostro aiuto siamo riusciti a mandare avanti il giornalino,
ringraziamo anche la Preside e il prof. Ruele , perché ovviamente senza il loro appoggio non
saremmo riusciti a pubblicare nulla di ciò che vedete, ringraziamo tutti quelli che ci hanno mandato gli
IPSE DIXIT e tutti gli innamorati che hanno riempito la messaggeria. Un ringraziamento speciale va
anche al Malandrino che ci ha dato una spinta per fare sempre meglio, trovando in ogni numero
qualcosa che non andava (alle volte anche giustamente).
Ci auguriamo che i numeri di quest’anno abbiano accompagnato le gioie i dolori vissuti durante l'anno
scolastico, e magari vi abbiano fatti sorridere alleviando il peso di qualche insoddisfazione scolastica.
Se al contrario non è successo nulla di tutto ciò, ci dispiace ma dovrete sorbirci ancora per il
prossimo anno, dopodiché il coordinamento del giornalino scolastico sarà affidato a due nuovi capo
redattori, ovviamente scelti tra gli attuali redattori. Quindi non esitate a farvi sentire il prossimo anno
scrivendo costantemente su Praticantati, poi basterà farci sapere se vorrete provare a essere capo
redattori per l'anno successivo e noi prenderemo in considerazione tutte le vostre richieste. Be
hungry!
Questo numero è stato pensato per ricordarvi la STRAORDINARIA assemblea spettacolo anzi
dobbiamo dire che questa è stata L’ASSEMBLEA SPETTACOLO, troverete foto, articoli e interviste
scritte da chi quest’assemblea l’ha vissuta intensamente.
Oltre a tutto questo, ci saranno altri articoli interessanti che potranno essere buoni spunti di
discussione, come l’articolo su Beppe Grillo, altri invece serviranno a rilassarvi come l’articolo Il
linguaggio dei fiori. Ma non è finita qui! Come sempre troverete le rubriche, per gli appassionati di
calcio ci sarà una breve panoramica sugli Europei, per quelli che hanno bisogno di consigli la vostra
Woodstock ha risposto alle domande che le avete fatto, mentre per gli appassionati di musica Ilaria
Vetruccio ci farà scoprire vecchi e nuovi artisti.
Per finire vogliamo augurarvi di passare delle BUONE VACANZE sia che le passiate spaparanzati
sotto un ombrellone sia che andiate a scalare una montagna, ad ogni modo ragazzi DIVERTITEVI!
Mandate a qual paese per un po’ quelle dannate versioni di greco (mi raccomando solo per un po’) e
DATEVI ALLA PAZZA GIOIA!
Yass & Gio
EDITORIALE
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SOMMARIO
REDAZIONE:
DIRETTORE
RESPONSABILE:
Maria Pezzo
CAPOREDATTORI:
Giorgia Folgheraiter
Yasmin Zouggari
REDATTORI:
Edoardo Bertotti Franchi
Chiara Prati
Elisa Moser
Nicholas Chini
Federico Duca
Federico Hannüss
Giorgia Folgheraiter
Ilaria Vetruccio
Caterina Albertini
Michele Pretti
Maria Giulia Zadra
Matteo Miorelli
Mattia Leone
Matteo Scozzi
Maria Giulia Zadra
Lavinia Calzolari
Silvia Vazzana
Sofia Nepi
Marta Roggio
Yasmin Zouggari
COPERTINA: Chiara Sarzi Sartori
GRAFICA e
MESSAGGERIA: Mattia Leone
Praticantati è il giornalino del Liceo Prati n° 4 anno
14 maggio 2012
Sommario:
Attualità prataiola:
Warning!
La parola alle
rappresentanti
Assemblea Spettacolo - foto
Intervista ai tecnici
Intervista a Gianluca
Leonesi e Tullio Garbari
Quel sogno che chiamiamo
Assemblea Spettacolo
Medea: martedì 15 maggio
teatro Cuminetti
Le nazionalità che sono
passate dal Prati
L’Italia…in rima!
Attualità:
Beppe Grillo
Giro esilarante a Torino
Film festival
Marocco
Alta formazione: il tuo
sogno diventa realtà
Rubriche:
Musica
Libro: il linguaggio
segreto dei fiori
Sport
Woodstock
Svago:
Poesia
Ipse dixit
Giochi
Orospoco
Messaggeria
Autorizzazione del Tribunale di Trento
n°1390 del 1 luglio 2009
E-mail: [email protected]
Web: http://praticantationline.wordpress.com
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La fase nazionale delle OLIMPIADI DI ITALIANO, manifestazione organizzata dal Ministero dell'Istruzione, dall'Università di Firenze e dall'Accademia della Crusca, si è svolta il 5 maggio a Firenze, nella splendida e prestigiosa cornice di Palazzo Vecchio. Si è piazzata al secondo posto la studentessa della nostra scuola Giovanna Zortea, della classe 3 B.
Premi per la creatività agli studenti delle classi coordinate dalla professoressa Claudia Chemelli (Insegnamento Religione Cattolica): Primo premio per le migliori poesie a Filippo Battiti, Sara Rossi Daniela Scoz della III E e premio per la realizzazione della copertina a Marianna Carazzai, III D.
ESAMI DI MATURITA’: Il calendario delle prove per l'anno scolastico 2011/2012 è il seguente:
prima prova scritta: mercoledì 20 giugno 2012, ore 8.30;
seconda prova scritta, giovedì 21 giugno 2011, ore 8.30.
terza prova scritta: lunedì 25 giugno 2012,ore 8.30:
quarta prova scritta: martedì 26 giugno 2012, ore 8.30.
AAA cercasi motto per il vecchio Prati in latino o in greco! Se avete in mente qualcosa mandate
un messaggio una e-mail alla posta della redazione: [email protected]
Congratulazioni a:
Silvia Vazzana, IV C - Concorso "Accendi una stella" – Torino Menzione Sezione Narrativa
Giovanni Goio, IV C - Concorso "Color Your life" - Loano (SV) Vincitore della Sezione "I giovani e il
futuro"
Giacomo Bonetti, V A - Concorso Società San Vincenzo De Paoli – Roma Menzione Sezione
Narrativa
È stata inaugurata la mostra permanente dedicata alla Collezione zoologica del Liceo che sarà
aperta al pubblico da lunedì 4 giugno a venerdì 8 giugno dalle 14.30 alle 18.30 guidata dai nostri
“ciceroni”.
Complimenti a Gaia Faustini e a Nicolò Faccenda per essere stati selezionati alla settimana di
orientamento alla Bocconi.
! ! WARNING
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Cari compagni di scuola, eccoci all'ultima edizione di Praticantati, eccoci quasi alla fine di quest'anno insieme. Prima di tanti discorsi ci premeva ringraziare ciascuno di voi per questi mesi, per l'opportunità che ci avete dato di conoscere più da vicino la vita del nostro Liceo. Guardandoci alle spalle vediamo tanti alti e bassi, successi ma anche buchi nell'acqua e delusioni, momenti sicuramente non facili ma anche tanto sostegno da parte di molti di voi e soprattutto la voglia di voler sempre ricominciare, specialmente quando ci costava di più e non sapevamo come ripartire. E' stata un'esperienza che ci ha spesso messo alla prova e, perché no, anche in difficoltà: nessuno insegna niente di questo ruolo, è tutto da inventare. Al di là di queste considerazioni, ci sembra che questi ultimi due mesi abbiano tirato fuori il meglio sia di noi che di voi: abbiamo visto una collaborazione e un desiderio di aiutarsi che avevamo sentito poco durante l'anno e ci assumiamo la nostra fetta di responsabilità a riguardo. Sentiamo di dirvi che per noi la sfida è stata prima di tutto il rapporto tra noi due, e poi con voi. Questi mesi insieme ci portano a dire che noi siamo arrivate qui mettendocela tutta, con molti errori ma con l'idea di dare sempre il meglio. L'assemblea spettacolo è stato un vero e proprio successo, ci teniamo a ringraziare Marco (3A) e Lorenzo (5C) per l'immenso aiuto: senza di loro non ci sarebbe stato un decimo di tutto quello che avete visto. I professori per la fiducia, e tutti voi che ci avete messo il cuore. Per salutarci degnamente, abbiamo pensato a un paio di occasioni che saranno dovutamente pubblicizzate a breve: venerdì 1 giugno Concerto dei Licei “Meltinrock” presso il parco di Melta di Gardolo, sabato 9 giugno festa dei Licei presso il Parco delle Albere “il Paese dei Balocchi”. Maggiori informazioni saranno date in seguito. Un grandissimo in bocca al lupo a chi si avvicina alla maturità e un augurio speciale a chi si avvicina alla fine: che sia un'estate tutta come la desiderate. Marta e Sofia
La parola
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Foto dell’Assemblea Spettacolo
Di Maria Giulia Zadra e Lavinia Calzolari
Mind the Gap Glice
Psicosi delle 4:48
Psic
osi d
elle
4:4
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Phantasia’s Land Trashed Beans & Friends
Six Strings Vibrations
I Poliziotti
Stelmi-Macca
Thorubos
The Twins
I T
uristi
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Intervista ai due dei tecnici dell’assemblea: Edoardo Bertotti Franchi (tecnico palco), Mattia Leone
(tecnico audio) e Vittorio Ferrari (tecnico luci).
Bertotti Leone Ferrari
Nome, cognome e soprannome/i
Edoardo Bertotti Franchi, EBF Bertotti, Edo, principessa
Mattia Leone, Matti, Mèt, Leon The Lion, Giangiullo
Vittorio Ferrari, soprannome non
disponibile
Perché hai deciso di partecipare a quest'assemblea spettacolo?
Ho partecipato anche l'anno scorso e volevo aumentare la mia esperienza (no, volevo divertirmi)
Perché penso che tutti debbano mettersi in gioco in qualche modo!
Mi è sempre piaciuto giocare con le luci e avevo già qualche esperienza. Così ho deciso di mettermi in gioco.
Quanto ne sei soddisfatto personalmente?
Personalmente molto, ma siamo riusciti solo grazie all'aiuto di tutti a non sbagliare quasi nulla
Tantissimo! Molto, molto, molto!
Quanto per il livello generale?
Moltissimo, tanti gruppi erano di ottimo livello
Ancora di più! Vedi risposta precedente
La persona che più stimi fra gli organizzatori:
Ovviamente Tullio Indubbiamente…lo scoiattolo
Ognuno ha fatto il suo dovere quindi penso che ognuno sia da stimare. Sì, stimo l’organizzazione. Se devo scegliere... Bertotti e la sedia che mai trovò la sua giusta collocazione!
Intervista ai tecnici
Di Giorgia Folgheraiter
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Il tuo pezzo preferito, anche due Direi Trashed Beans e
psicosi delle 4,48
Iarama e Trashed Beans & Friends
Pogo finale, così facciamo tutti contenti e non creiamo rivalità e malcontenti.
Il pezzo più facile(per l'organizzazione)
L'inizio del secondo tempo in generale. Soprattutto Six Strings Vibration però
Tutto quello che stava davanti al sipario, che tanto se la vedeva il fonico :D
Tutti quelli in proscenio, due fari frontali (solo due perché il terzo ci ha lasciato) e via...
Il pezzo più difficile(per l'organizzazione)
Il cambio dalle due fisarmoniche ai Trashed Beans in appena 30 secondi durante uno sketch
I Trashed! Avevano troppi strumenti idioti!
Direi Psicosi delle 4.48, anche se ne è valsa davvero la pena.
Il momento più bello
L'entrata in scena di Mind the Gap la sera. Voleva dire tutto andato alla grande, è finita!
Ce ne sono stati troppi di momenti memorabili! Mmmh, per esempio l’Air Band che si era formata dietro le quinte durante Glice, con tanto di corpo di ballo…o semplicemente tutto quello che è successo sul palco dietro il sipario chiuso, mentre voi ignari guardavate lo spettacolo!
Se per momento si possono intendere due giorni consecutivi, venerdì e sabato!
Qual è stato il tuo motto per l'assemblea spettacolo?
Se non vogliono roba da portare sul palco: no è problema mio/URRAH!
Urràh per me! Urràh
per Zoidberg!
Molto, molto improvvisato: "In light we
trust"
Come credevi sarebbe andata prima?
Ero fiducioso, anche nei momenti in cui tutti avevano i nervi a fior di pelle
Leggera agitazione a parte, avevo totale fiducia nelle nostre capacità: ero sicuro che sarebbe andato tutto bene
Essendo un quartino sapevo poco di quello che è l’Assemblea Spettacolo, ma in ogni caso mi aspettavo che andasse tutto molto bene, come d'altronde è successo.
E cosa pensavi negli attimi poco prima?
Speriamoinbenesperiamoinbenesperiamoinbene
Non ci ho pensato, ero troppo occupato a cercare un bagno che non fosse occupato…
Ero pessimista nel senso che pensavo che in tre ore sarebbe finito tutto ma ero molto, molto entusiasta e anche un pochino esaltato!
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Cosa dici a quelli delle luci?
Accendete dietro il sipario, Cristo!
Io non parlo con quelli delle luci!
Quando si lavorava questa era la situazione:”Noi siamo luci, voi siete audio. Noi siamo audio, voi siete luci.” In pratica ognuno faceva il proprio lavoro. Quando non si lavorava la “rivalità” si scioglieva. In ogni caso, devo dirgli: “Bravi ma soprattutto grazie!”
Perché l'assemblea spettacolo del Prati è la migliore?
Bisogna anche dirlo? Solo il fatto che sia fatta da studenti del Prati è una garanzia: è fatta seriamente ed organizzata molto bene da gente con tanta voglia di lavorare.
Perché, oltre al fatto che è gestita da due tecnici degni di questo nome (Tullio e Gian), è anche “autogestita” dai prataioli: tutta gente seria e con voglia di fare (AHAHAH)
Spero sia una domanda retorica...
Cosa ne pensi degli altri che stanno rispondendo a queste domande?
So solo che il migliore sono io
Domande? Quali domande?
Tutte brave persone!
So che è banale, ma un saluto ai lettori...
URRAH!!! Urràh! Salve!
Per la serie… Ipse dixit! Studente: Ma quindi Cartesio passava il suo tempo a dubitare per esistere?
Cristinelli: Ma no, insomma, con le ragazze ci andava comunque!
Stenico: Sono 5 anni che siamo insieme! No, non son 5 anni ma mi sembrano 5!
Studente: That’s ammmooooreeeee!
Aula d’arte, si sentono dei colpi
Doniselli: non vi preoccupate, sono le solite esecuzioni che a quest’ora si fanno in cortile…
Cristinelli si avvicina cautamente ai bidoni con un bicchiere di plastica in mano
Studente: Residuooooooo!
Cristinelli: Eh? Stai dando del residuo a me?
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Tullio Gian
Descrivi in 3 parole l’assemblea spettacolo 2012
Faticosa, gratificante, adolescenziale.
Esasperante, divertente e impegnativa
La miglior assemblea spettacolo a cui hai partecipato: correva l’anno?
Correva l’anno 2004. La mia ultima da prataiolo, la mia quinta da partecipante e terza da organizzatore, la prima organizzata bene e altri vari motivi. Le altre, dopo un po’ di anni, tendono a impastarsi tutte.
Ah se devo essere sincero non saprei. Bisognerebbe scindere l’aspetto tecnico da quello artistico perché ve ne sono state alcune davvero belle grazie alla partecipazione di gruppi molto preparati, ed altre in cui invece, per persone precise come me e Tullio, il livello tecnico era talmente alto che passava in secondo piano anche la qualità della rappresentazione.
La peggiore? (domanda saltabile per motivi affettivi)
Nessun motivo affettivo, direi. Tremenda nel 2002 per l’inesperienza, pesante nel 2005 per l’opposto dei motivi dell’anno precedente, malriuscita nel complesso nel 2009.
E chi se lo ricorda (ottimo modo per non offendere nessuno)
Di Edoardo Bertotti Franchi
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Dimmi 3 aggettivi per descrivere gli studenti di quest’anno
Mi prendo la libertà di rispondere con 4 aggettivi, per simmetria. Professionali, svogliati, entusiasti, imprecisi. Ovviamente mi riferisco a studenti diversi e in momenti diversi della preparazione!
Superficiali e poco attenti (per lunghi tratti), seri quando è servito
veramente (gli ultimi due giorni per capirci).
Un episodio particolare per cui ti ricorderai sempre di quest’assemblea.
Per pura soddisfazione personale, il momento in cui il fonico Max si è congratulato con me (e di riflesso con tutti), poi ha deciso che non era abbastanza e si è congratulato di nuovo da capo.
In realtà due: affacciarmi alla finestrella della regia luci e vedere il Santa Chiara tutto esaurito e la Standing Ovation per Psicosi (complimenti ancora).
Cosa pensi dei tecnici? Che si ricorderanno di questa esperienza; e se non se lo ricorderanno, avrà comunque influito nel loro modo di lavorare con serietà (almeno, questa è la mia speranza).
Questa sì che è una bella domanda… Alcuni molto bravi e preparati, altri un po’ meno, ma visto il risultato finale farei i complimenti a tutti quanti
Cosa pensano i tecnici di te?
Suppongo tutto il male possibile.
Che gran rompi........ Altrimenti: pignolo, ogni tanto intrattabile e despota (ho dovuto prendere lo scettro a Tullio, ma d’altra parte com’era già stato detto: non è una democrazia). Spero professionale e, per certi aspetti, bravo.
Il prossimo anno ce la faranno da soli?
NO. Potrei rispondere “eh, con molto impegno, vedremo”, ma sarebbe una mezza bugia. Quindi rispondo NO. E se invece funzionerà, tanto meglio!
No o comunque il risultato finale potrebbe deludere molti.
Verrai il prossimo anno a vedere i tuoi discepoli?
Ovvio! A meno che qualche magnate non mi offra un sacco di soldi per essere da qualche altra parte…
Se mi vorranno.
E’ cambiata tanto l’assemblea spettacolo da quando l’avete “inventata”?
Non l’abbiamo inventata noi! Purtroppo il merito va al Galilei, già nei primi anni ’90. Dalla prima edizione Prati, nel ’97 o ’98, e dalla prima mia, nel ’99, è cambiato abbastanza, soprattutto nell’organizzazione e nella qualità tecnica. Quanto allo spirito, è sostanzialmente sempre quello.
Io sono arrivato dopo quindi ho maggiori difficoltà a giudicare rispetto a Tullio (sono giovine io)… Comunque da quando Tullio ha deciso di lavorare assieme a me sono cambiate davvero molte cose: è passata dall’essere puro divertimento a lavoro vero e proprio e quindi di conseguenza anche l’approccio e la serietà con cui la si segue
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Cosa ti mancherà di più del Prati?
Della scuola, in realtà, nulla. Mi mancherà l’entusiasmo dei due ultimi giorni, quando tutto il lavoro si concretizza. In realtà, parlando da “professionista”, penso che uno spettacolo del genere sia una sfida al massimo livello per chiunque lavori nell’organizzazione di spettacoli.
Del Prati in quanto scuola praticamente nulla, anzi. Mi mancherà lavorare con molti di voi e creare dal nulla, in pochi mesi, uno spettacolo completo e per il quale poi vengono fatti i complimenti da veri professionisti. Non è solo merito mio e di Tullio se il risultato finale è quello che avete potuto vedere, ma anche e soprattutto vostro.
Cosa ti mancherà di meno?
Le infinite difficoltà per sistemare problemi semplici, le interminabili sfiancanti discussioni su questioni di secondo piano.
Sapete trovare problemi, casini, difficoltà dove veramente non esistono (qui è davvero meglio non fare nomi), ma soprattutto vi ci fissate inutilmente senza limiti di tempo: se metteste lo stesso impegno nelle faccende serie e importanti sarebbe fantastico.
Un consiglio per gli studenti che il prossimo anno coordineranno il progetto?
La prova generale ha dimostrato che il lavoro non è impossibile, anche senza esperienza. Purtroppo richiede, anche a noi dopo più di dieci anni, una dedizione assoluta per un paio di settimane e molti sacrifici per quanto riguarda orari, studio, altri impegni; a maggior ragione, è necessario che chiunque la organizzerà dimentichi morosi, temi e interrogazioni, vacanze di famiglia, a volte anche pranzo cena e letto. È proprio perché penso che non succederà che sostengo che non ci riuscirete da soli…
Dimenticatevi di vivere/avere una vita personale! Se qualcuno di voi deciderà di seguire il progetto (oltre a Lorenzo, Susanna, Valentina e Marco che ne sono testimoni, chi più chi meno), lo potrà provare in prima persona. Dovrete essere capaci di gestire nel migliore dei modi il vostro tempo, senza sprechi e avendo il massimo RISPETTO per gli altri: se comincerete a dire “io oggi non posso”, non andrete da nessuna parte! Lo sconsiglio a chi di voi ritiene NECESSARIO studiare durante le assemblee d’istituto perché non ha altro tempo per farlo: se davvero avete bisogno di studiare in quelle tre ore, l’assemblea spettacolo non fa proprio per voi (ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale, ma sappiate che alcuni di voi mi hanno fatto davvero sorridere).
Saluta e prometti che l’anno prossimo sarai comunque presente in qualche modo prima e durante l’assemblea.
Ciao bimbi! Come sapete, io non prometto mai nulla.
Ciao prataioli, se volete veramente che questo progetto continui ad esistere e venga confermato da chi di dovere… DATEVI DA FARE! Siete pur bravi quando volete. Ed un ringraziamento particolare a Marco per l’impegno e la pazienza dimostrati durante l’organizzazione e a Lorenzo, Vittorio, Tamara e Susanna per il lavoro svolto in teatro
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E’ l’una di notte passata, domenica tredici maggio, fuori piove. Io, Edoardo, Marco e molti altri, fra
organizzatori, tecnici e amici stiamo finendo di mettere a posto il teatro dopo uno spettacolo
stupendo. Tutti si danno da fare per smontare fari, casse, spie, rack, amplificatori e tutto ciò che ha
reso possibile il fantastico spettacolo terminato poche ore prima. Tecnici audio e luci lavorano gomito
a gomito, un po’ assonnati, per lasciare il teatro in ordine.
Passo sul palco, penso che poche ore prima stavo suonando davanti a quasi novecento persone, in
piedi, in mezzo alla luce dell’occhio di bue, con le ginocchia che mi tremavano e il dito fasciato.
Penso che prima ancora ero dietro le quinte, a fare coraggio a coloro che si sarebbero esibiti prima di
me e a fare in modo che tutto fosse perfetto per ogni singola performance, insieme agli altri tecnici.
Penso a quando sono entrato in teatro venerdì mattina, con i guanti nello zaino, smanioso di
mettermi al lavoro. Il tempo è passato molto, troppo velocemente, come succede ogni volta che ci si
diverte e si fa ciò che si ama.
I cappelli con le paillettes di Glice, le rose del Tango, i teli di Elephant Gun e tutto il resto; tutto è
ancora davanti ai miei occhi, come se lo spettacolo non fosse mai finito. Mi guardo intorno, sui volti di
chi mi circonda leggo un’ombra di malinconia, come me altri sono tristi che tutto, per quest’anno, sia
finito.
Provate a chiedere ad un tecnico o un artista qualunque, se lo incontrate in corridoio, cosa gli ha
lasciato dentro l’Assemblea Spettacolo: ognuno vi darà una risposta diversa, ma in ognuna coglierete
una punta di nostalgia.
Cos’è l’Assemblea Spettacolo? Un evento in cui gli studenti del Prati possono condividere con
compagni, amici e parenti il proprio talento artistico e le proprie passioni. Ma non solo. L’Assemblea
Spettacolo è un momento in cui tutti si sentono più vicini: tecnici, artisti, spettatori. Ma anche molto
altro: l’Assemblea Spettacolo è qualcosa di indescrivibile, se non la si vive.
L’applauso finale, che ripaga tutti gli sforzi fatti per preparare un grande spettacolo come il Nostro,
resta nelle orecchie per giorni, nel cuore per sempre.
Come tutti voi, aspetto con trepidazione l’Assemblea dell’anno prossimo!
Di Matteo Scozzi
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20.20, martedì 15 maggio 2012, teatro Cuminetti, terzo piano nella sede universitaria del Santa
Chiara. C'è una gran folla davanti alla porta: studenti, genitori e qualche professore, tutti pronti a
sostenere gli amici della Compagnia degli Ipocriti nella rappresentazione di Medea.
20.25, hanno aperto le porte della platea. In meno di 5 minuti il teatro si riempie: 250 posti totali
esauriti e c'è ancora gente che aspetta di entrare. Tra studenti entrati regolarmente, chi da dietro le
quinte, chi imbucato nella cabina luci, dopo 20 minuti finalmente sono tutti seduti ai loro posti.
20.40, si spengono le luci. Inizia lo spettacolo. Giasone (Sebastiano Moltrer) ha tradito Medea (Silvia
Dalpiaz) con la principessa di Corinto (Barbara Ruperti). Medea, colei che aveva lasciato la patria, la
famiglia, ed era approdata a Corinto, tra cultura e usanze diverse. Aveva fatto tutto questo per
quell'uomo che oggi la disonora. Medea, perfetta nella sua folle vendetta, la farà pagare a Giasone e
con lui al re di Corinto, padre della principessa, re Creonte (Nicola Bassetti).
Non vi racconto altro però, altrimenti non vale. Tranquilli, la Compagnia degli Ipocriti farà una replica
a scuola il 5 GIUGNO alle ore 17:00 per tutti coloro che martedì scorso non sono potuti venire ad
assistere alla prima.
Lo spettacolo di Medea era inserito in una rassegna, con la partecipazione di 10 scuole trentine,
coordinata per la Provincia dalla Cofas dal titolo «Giovani a teatro, teatro a scuola». Il Meeting, giunto
alla sedicesima edizione, era stato aperto a inizio maggio con grande soddisfazione dagli assessori
provinciali Panizza e Dalmaso. Gran parte delle compagnie teatrali erano gestite da professori della
scuola stessa, ma la nostra no. E immaginate la fierezza con cui, a fine spettacolo, noi studenti
abbiamo applaudito il gruppo della nostra scuola, magari “tirandocela” anche un po'. Perché noi al
Prati abbiamo una compagnia autogestita (clap clap clap). Quindi davvero a nome di tutti gli studenti
del Prati (suppongo) complimenti alla regista Elisa Nicolussi, a tutti gli attori, partendo dai 3 nominati
sopra, ma anche a Bruno Degasperi (Vecchio Servo), Piero Ortman (Egeo), Tobia Biasi
(messaggero), Alice Dagostin (ancella), Elisa Brunori, Lia Facchinelli, Ottavia Facchinelli, Martina
Giacomoni, Barbara Ruperti, Anna Sartori, Isra Timouni, Kristal Tisi (coro).
Si ringraziano inoltre Lorenzo Borga in cabina luci (per tutti quelli che non ci stavano in platea, ma
hanno comunque potuto vedere lo spettacolo) e Martina Gadotti per i costumi.
Medea è l'ennesima prova di come la nostra scuola, che abbiamo odiato, che abbiamo voluto spesso
abbattere, per la quale percorriamo un'ora o più di corriera ogni mattina, che ci dà la possibilità di
instaurare grandi amicizie, ci dia anche le migliori soddisfazioni. Come in questo caso è stato il turno
degli attori, tutti noi possiamo vedere i sorrisi dei nostri compagni che battono le mani. Grazie alle
attività che ci offre il Prati tutti possono coltivare i loro interessi e condividerli con altri, e se le attività
già esistenti non ci soddisfano basta solo alzare la testolina dalla sabbia e farsi sentire, e l'applauso
fiero di tutta la scuola prima o poi capiterà a tutti noi struzzi.
Di Giorgia
Folgheraiter
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Dall'anno 1996 la nostra scuola organizza annualmente settimane linguistiche in Inghilterra e
Germania rivolte alle classi del ginnasio. L'esperienza tedesca coinvolge le classi quarte ginnasio
ed è un vero e proprio scambio con gli studenti di Husum.
Dal 2004 al 2006 ha avuto luogo uno scambio con i finlandesi di Mikkeli, mentre negli anni 2007-
2008 c'è stata un'esperienza con Vancouver (Canada). Sono ancora in corso lo scambio con il Cile
iniziato nel 2009 e quello con l'Australia che ha avuto inizio nel 2007. Una novità introdotta nel 2010
è lo scambio con la Cina, che ha poi assunto la forma di esperienza di studio estivo della lingua con
stage di lavoro, il tutto accessibile solo agli studenti maggiorenni con il costo di 2800 euro circ. Il 17
aprile 2012 abbiamo ospitato un gruppo di 18 studenti e 3 insegnanti del Kerala (India) al fine di
iniziare un primo contatto per eventuali esperienze future.
Dal 24 al 27 settembre 2012 saranno presenti al Prati un gruppo di
18 ragazze australiane, 1 ragazzo e 3 docenti. Dato che non sono state trovate in
tempo 19 famiglie ospitanti, i ragazzi alloggeranno presso l’ostello Europa di Trento.
A scuola si organizzerà la loro accoglienza, ma soprattutto sarà gradita la
collaborazione di tutti coloro che sono disponibili anche semplicemente per una
passeggiata in compagnia o un invito a pranzo. Ospitare un ragazzo di un altro stato
significa aprirsi, si ha la possibilità di apprendere una nuova lingua o di consolidarne
ed ampliarne la conoscenza. Un'esperienza di scambio mette a contatto culture
diverse, facilita così la crescita delle persone in senso internazionale e quindi aperta
al mondo.
Quella del liceo Prati è dal 1996 una proposta alternativa
all’internazionalizzazione proposta da associazioni come EF o
WEP. Senza nulla togliere a queste come ad altre organizzazioni
private che permettono comunque agli studenti di viaggiare,
conoscere una lingua e sperimentare nuove tradizioni con scopi
formativi, quella del Prati si può definire “un’organizzazione
interna” che punta sulla condivisione e sulla speranza nel futuro.
Un futuro fatto di tolleranza e cosmopolitismo, in cui gli studenti
hanno la possibilità di intraprendere viaggi a scopo didattico senza
dover pagare eccessive somme, ma semplicemente ospitando in cambio un ragazzo/a della scuola
con cui si sta facendo il gemellaggio. Un’esperienza, diciamo, anche “doppia” in cui non solo si può
studiare all’estero (tutti i progetti iniziati dalla scuola sono infatti estivi), ma si possono anche
condividere esperienze qui in Italia con lo studente ospite, facendogli conoscere la cultura della
nostra Italia, ma soprattutto instaurando, nella maggior parte dei casi, una bella amicizia duratura
Non ci
nascondia
mo che la
difficoltà
maggiore
sta nel
reperire le
famiglie
ospitanti
"Non servono case lussuose,
ma il calore di una famiglia. Non
serve nemmeno la camera
dell'ospite ma si può condividere
la stanza o trovare una
sistemazione provvisoria. E'
un'esperienza unica non solo
dal punto di vista linguistico"
Prof. Ivana Stenico
destinata a proseguire i contatti non solo sfruttando la lingua che si va ad imparare ma anche
capendo che basta poco, semplicemente affetto, per esperienze che restano per sempre.
Di Nicholas Chini
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Saluti a tutti, questo è un non-articolo.
Nel senso che, non avendo voglia di scriverlo, l’ho non-scritto. L’ho semmai “assemblato”, lavorando di “copia” ed “incolla”, con qualche spruzzatina di “taglia”, che non fa mai male. Il pezzo è costituito da rime di varie canzoni rap italiane, che offrono uno spaccato talora irriverente (ma pur sempre veritiero) del panorama musicale, politico, e, più generalmente, culturale tanto dei nostri tempi quanto, soprattutto, del nostro Paese.
Buona non-lettura.
L’Italia… in rima!
Di Federico Hannüss
E questo è il motivo per cui non mollo, / anche se sto con i nervi a pezzi, / fatto fino al
midollo. / Non crollo! / Mi stringono per il collo; / stanno strangolandomi, impedendomi il
decollo!
Fabri Fibra sull’importanza del resistere alle avversità, Non crollo, 2004
La verità è che, / se avrò successo, / questi fans, / che mi han seguito qui / fino adesso, / appena vedono /
che prendo / il primo premio, / mi diranno: "VAFFAN***O SCEMO!"
Fabri Fibra sull’invidia della gente comune verso chi ha successo, Vaffan***o scemo, 2011
19
Sono contento per voi, / che parlate / di serate, / sc***te / e p***anate
varie. / Ma ricordate / che, a volte, / anche un bel sorriso / può
nascondere le carie, / nascondere le carie!
Fedez sull’ipocrisia, Appeso a testa in giù, 2011
20
Chi ha paura del vuoto non arriverà in alto; / io ho paura anche del vuoto / che c'è tra un passo e l'altro.
Dargen d’Amico sulla paura di osare, Odio volare, 2010
Penisola che non c'è… / Stanchi di subire. / Penisola che non c'è… / Bisogno di reagire. / Penisola che non c'è… / Uno stato di regime. / Penisola che non c'è… / Non c'è è più un avvenire. / Penisola
che non c'è… / Non si può contraddire. / Penisola che non c'è… / Ma cosa vuole dire? / Penisola che non c'è… / Mi vogliono punire! / Penisola che non c'è… / Non voglio più obbedire!
Fedez sull’Italia, Penisola che non c’è, 2011
21
Chi è Beppe Grillo? Beppe Grillo è un attore
comico, ha collaborato per diverse trasmissioni
e film di produzione Rai fino alla sua
espulsione per satira antisocialista. La sua
scelta di schierarsi contro il socialismo è stata
una scelta che potremmo definire di marketing:
ha seguito semplicemente la corrente della
maggioranza della satira politica di quel
periodo. Egli era un ottimo e pungente comico,
ma marginale a livello politico, fino alla
decisione di intraprendere una nuova strada
aprendo un blog nel 2005. Il suo blog risultò
subito gradito e diventò immediatamente uno
strumento critico per il comico, tanto da essere
citato nell'ottobre 2005 nell'edizione europea
del settimanale statunitense Time tra gli eroi
europei dell'anno per gli sforzi e il coraggio nel
campo dell'informazione pubblica. Da
quell’anno il suo blog non è stato altro che una
crescita esponenziale di visualizzazioni fino a
diventare un vero e proprio brand con 4 milioni
di fatturato all’anno. Adesso è il blog più
visualizzato in Italia e risulta nono su scala
mondiale secondo l’Observer. Grillo si
presenta come un agitatore politico e ingloba le
sue idee in un movimento nato nel settembre
del 2009, che prende il nome: “5 stelle”.
Questo si presenta, adesso, come un
movimento che pone come punto di partenza i
comuni (come entità politica); il suo obbiettivo
è, proponendo liste civiche “a cinque stelle”, di
fare nascere comuni “a cinque stelle”, cioè:
una stella per l’energia, una per la connettività,
una per l’acqua, una per la raccolta dei rifiuti e
una per i servizi sociali (punti cardine del suo
programma). Vari sono gli aspetti controversi
sulla sua vita: dalla messa in piega prima dei
Vaffa-Day all’incidente stradale di sua
responsabilità che costò la vita a tre persone e
un anno e mezzo di carcere al comico
genovese. Ultimamente Beppe è calunniato dai
partiti come uno sfasciatore e dallo stesso
Giorgio Napolitano è stato accusato
indirettamente di demagogia. Questa è
l’apparenza di Grillo e del suo movimento, ma
l’obbiettivo di questo articolo è individuare la
motivazione di un tale consenso e ciò che c’è
sotto ad esso.
La situazione dei governi europei è veramente
critica, molti sono i governi in crisi e si stanno
affermando ovunque movimenti di politica
alternativa. In Germania lo strano e insolito
partito dei pirati con il 13% dei voti costituisce
la terza forza politica nazionale. In Grecia,
invece, è entrato in parlamento un nuovo
partito neonazista (Alba d’oro) con il 7% del
consenso (proprio nella Grecia dove nell’estate
del 1974, al capolinea di una dittatura militare,
nelle manifestazioni si cantava: “Il fascismo
non passerà”). In Olanda si sta affermando un
particolare partito populista (a capo di Geert
Wilders), tanto a destra per quanto riguarda
l’immigrazione e tanto a sinistra per quanto
Beppe Grillo
Di Federico Duca
22
riguarda il welfare, ma il bersaglio preferito di
questo partito è l’Europa e i suoi piani di
austerità. E infine, in Francia, nella prima
tornata delle presidenziali il 22% dei francesi
ha deciso di dare il proprio voto alla estremista
di destra e populista Marine Le Pen. Questi
sono dei segnali, dei segnali da interpretare: il
cittadino europeo è stanco della politica di
rigore che si sta affermando in Europa.
In particolare in Italia, il cittadino è nauseato
dal sistema politico inefficiente e dalla
partitocrazia. Il popolo italiano ascolta tutti
questi uomini in giacca e cravatta che parlano
un aureo politichese di cui non capiscono un
accidente, nel frattempo guardano nei TG gli
scandali che stanno assediando ultimamente i
partiti e, infine, si vedono aumentare
esponenzialmente il prezzo della benzina e
delle tasse. Cosicché vedendo una forte
personalità come Grillo, che parla un
linguaggio semplice e diretto, decidono di
affidarsi a lui. Il suo programma è spesso
giudicato inconsistente dai media, ma in realtà
con le sue 15 pagine in formato pdf e con i
suoi 7 punti (stato e cittadini, energia,
informazione, economia, trasporti, salute e
istruzione) si pone pochi e reali obbiettivi
riguardo: i tagli dei costi della politica, l’onda
burocratica, le energie, la riduzione delle spese
per i libri cartacei nelle scuole con
l’avanzamento del digitale etc. Esso è un
programma di destra riguardo le tasse,
l’Unione Europea e l’immigrazione e di sinistra
riguardo tutto il resto (AV, energie etc.), ma è il
suo linguaggio rompente e il suo non cedere a
compromessi e ad alleanze la vera forza del
grillismo. “Il sistema dei partiti italiano rischia di
implodere” queste le parole nette di Gianfranco
Fini. Quello che sta accadendo è un vero e
proprio rifiuto del sistema: dobbiamo, però,
vedere questo rifiuto come il sintomo della
cattiva politica. I politici accusano
continuamente Grillo di antipolitica e di chissà
quali altri mali, quando in realtà sono loro
stessi il problema. La democrazia non funziona
perché troppo è il distacco della casta dalla
realtà, quindi al posto di inveire sui grillini
(dandogli ancora più pretesti per andare in
piazza a manifestare), perché i nostri politici
non reagiscono? Incominciando, magari, ad
applicare quei tagli sui privilegi della casta
sempre promessi agli italiani, a diminuire il
finanziamento pubblico dei partiti (o meglio il
rimborso delle spese elettorali), a riformare il
sistema elettorale in modo che siano gli stessi
cittadini a decidere chi votare e a proporre
facce nuove, invece, delle solite facce
ataviche. Come dice Vittorio Feltri nel suo
editoriale de il Giornale la politica dovrebbe
reagire a questa ondata lavandosi la faccia e
(soprattutto) le mani sporche. Non abbiamo
assistito a un vero e proprio boom del
movimento cinque stelle alle amministrative,
ma i risultati iniziano a essere buoni. Difficile
dare un giudizio a questo movimento: per ora
tante sono le cose giuste che afferma Grillo
durante i suoi comizi, ma spesso appaiono
irrealizzabili. L’unica cosa da fare è aspettare e
osservare l’avvenire.
Fonti: Corriere della Sera, Libero, il Giornale,
Internazionale, blog di Beppe Grillo, sito
ufficiale del movimento cinque stelle, La
Repubblica e La Stampa
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Ciaooo!!! Vi sono mancata???
Ultimo articolo da quartina (si spera)… Già ne provo nostalgia. Ma adesso vi voglio far ridere: ecco a
voi il racconto del mio viaggio a Torino, una toccata & fuga di due giorni raccontata in esclusiva solo
a voi!!!
Partiamo con una breve premessa: perché sono andata a Torino? Ebbene, la vostra pazza
giornalista s’è messa in gioco ed ha partecipato ad un concorsino letterario sui sogni…realizzando il
suo di sogno: ha vinto una menzione speciale! (E’ troppo brava per non essere premiata… :P W la
modestia!)
E così, dopo aver fatto una capatina dalla parrucchiera, tutta boccolosa sono andata a nanna, per poi
svegliarmi il giorno dopo alle 6 e… scoprire che LA MIA MESSA IN PIEGA ERA DIVENTATA UN
ORRORE!
Mi sono messa ad urlare dalla disperazione, destando – oltre ai miei genitori – tutto il palazzo. Così
la mia povera mamma ha dovuto ri-acconciarmi alla meno peggio tra uno sbadiglio e l’altro.
Alle 8 eravamo tutti in macchina, pronti per partire alla volta di Torino… spediti…o quasi: Milano c’ha
fatto uno scherzetto, e siamo stati bloccati per mezz’ora all’altezza del celeberrimo Viale Certosa,
noto a tutti i radioascoltatori per il suo traffico.
Ma per fortuna, appena sbloccato il traffico infernale, siamo ripartiti, pronti per la tranquilla Torino…
TRANQUILLA UN CORNO! Dovete sapere che lì i semafori sono un optional: se è rosso si passa, se
è giallo pure, se è verde no! Anzi: addirittura suonano il clacson se ti fermi al rosso! E per di più non
sono nemmeno sincronizzati: rosso e verde sembra che danzino su musiche diverse! Se c’è il verde
per i pedoni e verde per le automobili in contemporanea….è il caos!!!
Finalmente siamo arrivati all’albergo, dove le camere non erano pronte ed il parcheggio non era
gratuito, come invece era stato pubblicizzato nel canale web dove avevano effettuato la
prenotazione.
A quel punto, i miei nervi erano alle stelle: ci siamo vestiti in tutta fretta per correre (a stomaco vuoto)
alla Galleria d’Arte Moderna per la premiazione del concorso. Finalmente una nota positiva…
Davvero emozionante! Con la partecipazione di Giusy Versace (che poi ha anche premiato i vincitori
e noi menzionati), Mario Calabresi (dal cui libro è stata tratta la traccia del concorso), Fulvia
Degl’Innocenti, Valentina Marchei e Manuela Prina; il tutto condotto da Francesca Fialdini.
Finalmente alle 7 del pomeriggio siamo riusciti a mettere qualcosa sotto i denti, ma non prima di aver
fatto un salto alla Sede Legale della Juventus (vi ricordate cosa penso del calcio, vero? ): i poveri
impiegati “juventini” hanno subìto l’invasione di quattro ultras, un milanista ed una menefreghista che
facevano foto dappertutto, mimavano linguacce come Del Piero e per poco non fermavano la moglie
del giovane Marchisio forse andata a ritirare il biglietto per la partita di due giorni dopo.
Giro esilarante a Torino
Di Silvia Vazzana
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Per fortuna, siamo usciti di lì abbastanza presto, abbiamo cenato e siamo tornati finalmente in
albergo, per tentare di dormire (cosa molto difficile se non si è a casa propria).
L’indomani avremmo dovuto dormire un po’, ma il destino aveva deciso diversamente: a mio padre è
partita una telefonata al cellulare di mia madre, col risultato che alle 7 eravamo già in piedi –stile
zombie.
Quindi, una volta pronti, ci siamo incamminati verso il centro della prima capitale d’Italia per
realizzare il mio secondo sogno: visitare il Museo Egizio!
Ahimè però le donne della compagnia avevano deciso che dovevano divertirsi, visto che
s’annoiavano… E così hanno iniziato a commentare ciò che vedevano:
- Caterina, guarda, sembra di essere all’Ikea… Ma dove sono i prezzi?
- Maria! Guarda che bello questo beauty case in legno! Ma quanto costa?
- Noo, lo sgabello pieghevole! Che bello!
- Guarda ch’era bella Merit… Come le sigarette!
Poi, visto che tutto ciò non
bastava, si sono anche messe
anche a saltellare dietro ad un
sarcofago (che per loro era una
cassapanca, ottima per la camera
da letto) per farsi fare la foto… Ed
il guardiano le ha sgridate! Il mio
onore ed il rispetto calpestati da
hooligans in gonnella…
Per sicurezza, da quel momento in
poi mi sono allontanata dalle Miss
Ikea.
Dopo aver svaligiato il Museum
Shop, siamo – purtroppo – usciti dall’edificio. E, dopo esser stati intrattenuti da un bravissimo artista
di strada, che ci ha prontamente coinvolti con volteggi di cappelli e bottiglie, siamo andati nel mio Ade
personale: lo Juventus Stadium! Per carità, ottima struttura nonché opera architettonica eccellente
etcetera etcetera, ma… Che tortura tutto quel calcio attorno a me! Mio padre ha persino rischiato la
pelle poiché milanista!!!
Certo però che sono megalomani questi juventini… Addirittura m’hanno sgridato perché ho
contestato la loro scelta di mettere gli scudetti nel corridoio avversario! (Voglio dire: effetto
“rosica”???). Però gli spogliatoi… I lettini per i massaggi… La Jacuzzi… *-*
E poi la parte bella dello stadio: l’Area 12, ove 12 sta per il 12° giocatore in campo (il tifoso): ovvero
IL CENTRO COMMERCIALE! Shopping sfrenato!!! ;D
Infine, dopo aver svaligiato anche l’Area 12, siamo saliti sull’ascensore panoramico della Mole
Antonelliana: da lì su puoi vedere tutta Torino… Una cosa stupenda! Si vedono Superga, dove sono
morti i giocatori del Grande Torino, Palazzo Madama, Piazza Castello, Palazzo Reale, e tanti altri
monumenti caratteristici del capoluogo piemontese.
Dunque siamo ripartiti per far ritorno a casa; ma di certo Torino ed in particolare questo viaggio
rimarranno per sempre nel mio cuore... E nel mio album fotografico.
Osculi, e buon fine anno scolastico! Ci leggiamo l’anno prossimo!
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“1952. Amedeo Costa di Rovereto, occupa la poltrona di Consigliere Centrale del Club Alpino Italiano
(CAI) e si assume la responsabilità dell’organizzazione logistica della grande spedizione italiana al
K2; e, proprio in coincidenza con le celebrazioni dell’80° anno di fondazione della Società Alpinisti
Trentini (SAT), si tiene a Trento il 64° Congresso Nazionale del CAI. E’ proprio durante
l’organizzazione di questa manifestazione che ad Amedeo si accende la lampadina della creatività.
Da ciò nasce un’idea brillante che dopo 60 anni brilla ancora, più vivida che mai: il Filmfestival della
Montagna.”
La rassegna parte il 26 aprile, impegnando gli spettatori in una maratona di
ben 16 giorni tra eventi letterari, scientifici, musicali e cinematografici. Non
mancano neppure i grandi nomi provenienti dai settori più svariati della
cultura italiana, come Erri de Luca, Adriano Giannini, Maurizio Nichetti, Mauro
Corona, Margherita Hack e Reinhold Messner. Ogni anno, tra aprile e
maggio, il film festival stravolge la vita cittadina risaltando ulteriormente la
nostra città con opere cinematografiche che spaziano dalle riscoperte del
territorio e del suo passato, come ad esempio L’orogenesi, di Caldwell Level,
che ha deciso di ripercorrere i luoghi in cui sono nati miti e leggende alpini, e a L’oro bianco e altri
racconti, di Lorenzo Apolli, con la sua affascinante “immersione” in un paese ormai ricoperto dalle
acque di una diga; ma anche a film orientati nettamente sul fronte dell’alpinismo come Hardest of the
Alps, di Damiano Levati, e alla valorizzazione del mondo artistico di questi luoghi come Dolomia Art,
di Giorgio Nicolodi.
Hardest of the Alps è il viaggio compiuto da due giovani free climbers che decidono di far visita a
vere e proprie leggende della storia dell’alpinismo. Viaggiando con il loro camper attraverso le Alpi,
incontrano i miti che hanno cambiato per sempre l’alpinismo. Il tutto tra interviste intense ed
appassionate, e splendide immagini, costituite non solo dalla bellezza degli scenari naturali, ma
anche dalle folli riprese delle loro imprese da scalatori.
Dolomia Art è invece un omaggio a un nuovo modo di interpretare l’arte: quello di inserirla in contesti
“primitivi”, in cui l’uomo, la natura e la spiritualità trovano più facilmente un contatto. Tra questi
contesti però non poteva certo mancare la montagna! Dolomia Art è infatti una manifestazione
realmente esistente e attiva nel periodo estivo lungo il sentiero dei rifugi Vajolet e Passo Principe,
nella suggestiva zona della Val di Fassa.
A questa rassegna hanno partecipato autori da tutto il mondo, capaci di offrire una prospettiva nuova
e inaspettata nei confronti sia di persone legate al mondo delle montagne, sia ai monti stessi. Un
percorso cinematografico che coglie i nuovi spettatori impreparati di fronte alla bellezza delle
immagini e all’enorme varietà di linguaggi e sguardi nei confronti di un tema che a prima vista
potrebbe sembrare limitato, ma che al contrario offre continui nuovi spunti di riflessione e stupore.
60° anno
della
Montagna
Di Chiara Prati
Filmfestival
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COMUNICATO STAMPA
Alta formazione: il tuo sogno diventa
realtà La Fondazione Cassa Rurale di Trento ha istituito anche quest’anno 3 borse di studio da 12.000 euro ciascuna destinate a giovani laureati per progetti di studio o perfezionamento di alto livello.
Scade il 30 giugno il termine per presentare domanda alla Fondazione Cassa Rurale di Trento per ottenere una delle tre borse di studio per l’alta formazione da 12.000 euro ciascuna. Esse sono destinate a giovani laureati che intendano iniziare o proseguire un progetto di studio o di perfezionamento di alto livello, presso Università o Istituzioni italiane o estere, pubbliche o private in tre aree tematiche: economico-giuridica, tecnico-scientifica, umanistico-artistica.
In un mondo che richiede ai giovani sempre maggiori competenze e capacità, la Fondazione Cassa Rurale di Trento ha come obiettivo principale proprio quello di aiutare chi decide di costruire il proprio futuro puntando su studio e formazione, costruendo il proprio percorso attraverso il confronto con contesti differenti o perfezionando la propria preparazione scolastica in particolari ambiti, nazionali e internazionali.
I requisiti per concorrere all’assegnazione sono cinque. Il primo: aver conseguito nei limiti temporali regolari un diploma di laurea con votazione non inferiore a 105/110. Il secondo: non aver compiuto 23 anni, se in possesso di diploma di laurea triennale, o 26, se in possesso di diploma di laurea secondo il vecchio ordinamento o laurea specialistica equivalente o laurea magistrale.
Il terzo: essere residenti nel comune di Trento o comuni limitrofi. Il quarto: presentare un progetto di studio di particolare interesse. Il quinto: i giovani non devono usufruire di altre forme di finanziamento o sostegno per lo stesso progetto.
Le borse di studio saranno assegnate a insindacabile giudizio del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, su proposta del Comitato Scientifico composto da esperti. I progetti saranno valutati secondo alcuni criteri che concorrono in maniera integrata: valutazione del curriculum dello studente, qualità del progetto proposto, qualificazione dell’Università o Istituzione scelta per il percorso di studio, aspettative del candidato e opportunità del progetto.
L’assegnazione delle borse di studio avverrà entro il 31 agosto. Il bando completo e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.fondazionecrtrento.it. Ulteriori informazioni anche presso la sede della Cassa Rurale in Via Belenzani 6, Ufficio Soci tel. 0461 206257.
Ufficio Stampa – Dirce Pradella Trento, 9 maggio 2012
FEDERAZIONE TRENTINA DELLA COOPERAZIONE
Servizio stampaT 0461/898605 - M 348/3509425 - W www.cooperazionetrentina.it - www.cooperazione.tv - E [email protected]
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I Velvet Underground sono un gruppo musicale formatosi alla fine degli anni sessanta negli Stati
Uniti.
Distaccandosi dall’aura edonistica propria di quel decennio, la rock band segnò una tappa importante
nella storia del rock risultando di grande influenza per molti degli artisti successivi (come i Radiohead
e gli Smiths).
Il complesso prese forma dal momento in cui
l’universitario Lou Reed incontrò John Cale, arrivato a
New York, dopo aver finito l’accademia, per arricchire il
suo bagaglio d’esperienze musicali e culturali. A loro si
aggiunsero presto Sterling Morrison (chitarrista e
bassista) e Maureen Tucker (batterista).
Inizialmente la loro musica fu poco apprezzata dalle
case discografiche statunitensi che, propense alla
ricerca di esponenti della dilagante cultura “hippie”,
negavano l’accesso al mondo della musica a melodie
fortemente atipiche, spigolose e a testi contenenti
tematiche quasi crude e ossessive come quelli proposti
dai Velvet Underground. Per questo motivo per il primo
periodo la band si limitò all’esibizione in locali e Cafè dai quali però vengono sistematicamente
cacciati per le loro composizioni continuamente sottoposte a censure.
Il successo sopraggiunse quando, durante una di quelle serate, le loro sonorità arrivarono fino alle
orecchie di Andy Warhol (famoso soprattutto per essere la figura predominante della Pop Art
americana) che decise di accoglierli nel suo collettivo di artisti “underground” ripescati dalle viscere
della città. Fu proprio lui a proporsi alla band nei panni di finanziatore e promotore del loro primo
album e sempre Warhol a presentare loro la cantante, attrice e modella tedesca Nico.
Assieme a lei incisero il disco più famoso: The Velvet Underground & Nico (1967) avente come
copertina proprio un’opera del pop artist e destinato a diventare una sorta di spartiacque tra due modi
di concepire la musica rock.
Assieme alla bionda artista tedesca dalla voce retrò, Lou Reed e gli altri componenti iniziarono a
diffondere ad un pubblico enormemente più ampio la musica del degrado urbano, della turbolenza e
della viziosità della New York di quegli anni. La voce spettrale ed enfatica di Nico infatti si prestò
perfettamente allo stile alternativo proposto dai Velvet e in poco tempo la cantante strinse un buon
Di Ilaria Vetruccio
The Velvet Underground: il degrado
dalle tinte surreali
28
rapporto con i componenti del gruppo. Il legame però andò col tempo a diminuire fino a determinare il
definitivo allontanamento della donna prima dell’uscita del loro secondo album White Light/White
Heat (1968) più sperimentale e rumoroso rispetto al precedente.
Molti dei loro fan avvertirono l’inizio della loro progressiva
decadenza con l’abbandono di Nico e col distacco dall’orbita
protettiva di Andy Warhol. Da quel momento i caratteri
maniaco-ossessivi della loro musica andarono ad
accentuarsi a scapito delle tonalità perverse e misteriose del
debutto.
Gli atteggiamenti perennemente instabili dei quattro musicisti
iniziarono con gli anni a crescere e a minare dall’interno la
coesione del gruppo. Dopo l’incisione e la pubblicazione di
altri dei loro dischi (tra quali Loaded contenente i classici
Sweet Jane e Rock and Roll) i componenti si allontanarono
progressivamente fino a che la morte del chitarrista Sterling
Morrison segnò il definitivo scioglimento del gruppo e l’inizio
di una carriera da solista per Lou Reed.
Ma il talento della rock band riecheggiò anche durante il loro nobile tramonto lasciando, oltre che ad
un’eredità alle generazioni di artisti successive, il sentimento ancora forte di un inno al caos urbano e
alla follia dell’uomo.
Per la serie… Ipse dixit! (Ruggio Edition) Ruggio: Su dai! Allora, il Pius Aeneas!
Studente 1: Eh, allora…Dunque…
Ruggio: Beh? Si è interrotta la trasmissione del sapere? Tu (al compagno di banco) vuoi
rispondere?
Studente 1: No, ma non c’è trasmissione, prof!
Studente 2: In realtà non c’è proprio sapere…
Ruggio: Ah ma lei è assente! Dovete dirmelo! Allora…Oddio no! Ho messo 4 invece che
assente!
Studente scarso passa il quaderno di versioni a uno studente bravo che è interrogato
Ruggio: Ma ma…Siamo arrivati al punto che suggeriamo a lui? Ma dobbiamo coprirci il capo
con la cenere!
Ruggio: Di Heidegger ne parlerete, se mai arriverete, in III l’anno prossimo!
Studente: Ma perché dice ste cose prof?
Ruggio: Ma intendevo, se mai arriverete a parlarne!
Studente: Prof è due notti che faccio gli incubi sul 5 di latino…
Ruggio: Forse dovresti mangiare più leggero, che ne pensi?
29
Non mi fido, come la lavanda.
Mi difendo, come il rododendro.
Sono sola come la rosa bianca, e ho paura.
E quando ho paura, lascio che la mia voce siano i fiori.
Si avvicinano le vacanze estive e si ha voglia
di leggere qualcosa di bello, ecco il mio
consiglio. Ho letto questo libro, rubandolo a
mia madre, perché mi ispirava molto la
copertina, e la rosa che vi era impressa. L'ho
letto tutto d'un fiato perché pagina dopo pagina
il racconto ti affascina. Il libro si articola su due
piani narrativi e al termine del testo troviamo
un glossario con specificato il linguaggio dei
fiori.
L'autrice è Vanessa Diffenbaugh, nata a San
Francisco e cresciuta in California. Dopo aver
studiato scrittura creativa a Stanford, ha
continuato ad insegnare arte e scrittura per i
giovani in comunità a basso reddito.
Il romanzo parla di una ragazza di 18 anni,
Victoria, con un passato difficile alle spalle:
abbandonata nella culla dai genitori, ha
passato l’infanzia tra famiglie adottive, genitori
provvisori e spesso non ideali. Fino all'incontro,
drammatico e sconvolgente, con Elizabeth,
l'unica vera madre che abbia mai avuto, la
donna che le ha insegnato il linguaggio segreto
dei fiori. Trova lavoro come fioraia e riesce ad
attirare una forte clientela parlando alla gente
attraverso i fiori. Perché i fiori, nel romanzo
della Diffenbaugh, curano prima di tutto le
ferite dell’anima e lasciano delle pillole di
felicità. Victoria ha paura del contatto fisico. Ha
paura delle parole, le sue e quelle degli altri.
Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi
amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue
paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il
suo giardino segreto. I fiori, che ha piantato in
questo angolo sconosciuto della città, sono la
sua casa., il suo rifugio. E attraverso il loro
linguaggio che Victoria comunica le sue
emozioni più profonde. Ma Victoria non ha
Di Elisa Moser
Rosa rosa, significato: grazia, eleganza
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ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la
sua ferita, il suo cuore si porta dietro una colpa
segreta. L'unico in grado di estirparla è un
ragazzo, Grant. Solo lui può levare quel peso
dal cuore di Victoria, come spine strappate a
uno stelo. Solo così il cuore più acerbo della
rosa bianca può diventare rosso di passione.
"Il linguaggio segreto dei fiori" è un fenomeno
editoriale senza precedenti. Un linguaggio
andato perduto e dimenticato. In epoca
vittoriana veniva utilizzato correntemente per
trasmettere espressioni romantiche, come
linguaggio segreto degli amanti e per
dimostrare il proprio affetto e la propria
amicizia verso qualcuno di speciale. I fiori con
la loro bellezza, il loro profumo e il loro magico
incanto possiedono una loro intrinseca
capacità comunicativa. A seconda del tipo,
della varietà e del colore, ogni fiore esprime un
messaggio segreto, intimo, che risuona nella
mente del destinatario senza bisogno di futili
parole. Conteso da tutti gli editori, è stato
venduto in ventisette paesi, con aste agguerrite
e cifre record. In uscita contemporanea in tutto
il mondo, racconta una storia di coraggio e di
speranza, di abbandono e di incredibile sete di
vita, mostrandoci la forza immensa dell'amore
più vero, quello imperfetto e senza radici, che
dà senza pretendere nulla in cambio.
Tanti fiori dal significato diverso: ognuno potrà
scegliere la copertina col fiore che più si addice
al proprio carattere. Io ho letto quello con la
rosa. Consiglio questo libro perché è
bellissimo, tra le righe puoi scorgere un
significato profondo di amicizia, di coraggio e di
forza per saper affrontare la vita anche nei
momenti più difficili.
Non importa quello che possediamo ma il modo in cui sappiamo apprezzarlo.
Vanessa Diffenbaugh, “Il linguaggio segreto dei fiori”
Gerbera, significato: allegria
Bouganville, significato: passione
Camomilla, significato: forza nelle avversità
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Si avvicinano gli Europei e l'Italia si appresta ad affrontarli con molteplici dubbi; dopo una
qualificazione alla fase finale quasi eccellente, la formazione di Cesare Prandelli ha avuto due battute
d'arresto contro Uruguay e Usa che hanno contribuito a ricreare alcuni dubbi su questa nazionale,
inoltre il C.T. deve ancora scegliere la lista dei 23 tra i 32 convocati a Coverciano e non sarà
semplice scegliere chi mandare a casa dopo l'esplosione di alcuni giovani molto interessanti come
Verratti, Destro e Borini.
Certamente gli Azzurri si giocheranno le proprie possibilità di successo fin da subito contro le Furie
rosse del C.T. Del Bosque e inevitabilmente il loro percorso sarà condizionato dall'esito di questo
scontro che in caso di vittoria potrebbe risultare decisivo per la qualificazione ai quarti, magari come
primi del girone, consentendo, almeno ipoteticamente, di evitare la Francia di Blanc, nettamente
favorita sull' Inghilterra nel neo-allenatore Hogdson subentrato al dimissionario Fabio Capello in
seguito ad alcune controversie con la FA.
Questo sarà un Europeo condizionato dalla voglia di rivalsa dopo un Mondiale, quello del 2010 in
Sudafrica a dir poco disastroso, e dalla voglia di vincere un trofeo che manca nella nostra bacheca
dal lontanissimo 1968.
Il gruppo pare compatto e la spensieratezza dei giovani unita all'esperienza di alcuni senatori tra i
quali Buffon e De Rossi (SONO CAMPIONI DEL MONDO) possono certamente fare la differenza
nella fase a gironi soprattutto contro le meno esperte Croazia e Irlanda, ma poi ci sarà bisogno della
classe di Balotelli e Cassano per far sì che i tifosi possano sognare e sperare di vincere questa
ambita manifestazione.
Intanto gli azzurri stanno svolgendo una dura preparazione atletica e dei test fisici a Coverciano e
Martedì 29 maggio si sgranchiranno le gambe nel non probante test contro il Lussemburgo mentre il
1 giungo saranno impegnati contro la Russia e non sia mai che una serie di Amichevoli convincenti,
ricordando quelle contro Olanda e Germania nella primavera del 2006, non possano dare il via alla
cavalcata azzurra fino ad alzare il trofeo in un altro stadio olimpico (dopo l'Olympiastadion di Berlino),
quello di Kiev.
IN BOCCA AL LUPO AZZURRI!
Europei
Di Michele Pretti
32
Prataioli,
eccoci arrivati all’ultimo numero, peccato perché non potrete più leggerci, ma FINALMENTE è
maggio e significa che manca pochissimo alle agognate vacanze estive! I mesi passano, ma voi non
cambiate mai. Problemi di cuore, problemi con lo studio, idee regalo, consigli utili -detta così sembro
un info point.- Quindi eccoci qua per un nuovo, ultimo, scintillante e scoppiettante capitolo. I più
sinceri auguri di buona estate
Woodstock
Cara Woodstock,
sono un po’ in ansia perché a scuola non sta andando molto bene… Sono in quarta e ho greco sotto
e matematica incerta. Secondo te vengo bocciata? Scusa ma non me ne intendo di queste cose e mi
vergogna parlarne con le mie amiche, perché sono tutte bravissime a scuola.
Grazie,
4inadisperata
Cara
è praticamente impossibile che tu venga bocciata. Diciamo che solitamente si rischia la bocciatura
con due quattro. In questa tua lettera tu mi stai dicendo che forse ne hai uno. Matematica incerta
diventerà sei a fine anno, molto probabilmente. Quindi direi che devi solo stare tranquilla! Il problema
è un altro, perché non ti confidi con le tue amiche? Che amicizia è se ti vergogni con le persone che
dovrebbero essere la tua seconda “casa” ? Non c’è motivo di temerle. Confidati con loro, vedrai che
faranno di tutto pur di aiutarti in qualche maniera! A maggior ragione, se sono brave a scuola, ti
aiuteranno con schemi e simulazioni. Non abbatterti e vedrai che riuscirai a goderti una bellissima
estate.
Woodstock
Ciao Woodstock,
sabato due giugno ho una festa.. Non è specificato come vestirmi, ma vorrei essere “carino” perché
ci sarà anche M. e lei mi piace tantissimo. Io sono un po’ timido e non mi vesto mai in maniera
appariscente, cerco di essere pacato, ma questa volta vorrei stupirla. Mi prendono in giro perché
indosso giacche di velluto e pantaloni a coste, ma io –sinceramente- di questa moda non ci capisco
nulla. Ti prego aiutami
J.
Woodstock
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Carissimo J.,
la tua lettera è molto tenera e quasi commovente. Ti piace proprio tanto questa M, eh?! Devo
assolutamente aiutarti! Mi pare di capire che non sei uno che segue la moda! Non è necessario
seguire la moda, ma piuttosto crearla o essere convinti di quello che si porta. Mi ricordi tanto un mio
amico che indossa sempre quello che gli dice sua mamma. J. È il momento di agire. La moda di oggi
è molto semplice ed economica! Basti pensare alle T-shirt bianche con sopra le camicie a scacchi,
qualsiasi negozio le ha e non è possibile sbagliare! Per favore con camicia a scacchi non intendo
quella identica alla tovaglia che ha sempre la nonna. Colori rosso, blu, bianco. Sinceramente io
preferisco il ragazzo in camicia seria, bianca o azzurra, ma anche quella la puoi portare con sotto
una T-shirt e/o arrotolando le maniche! Il pantalone, direi jeans, il classico blue jeans, non troppo
largo in fondo, vita media (basta mutande all’aria). Non oserei con un pantalone beige perché penso
che sia difficile, se non sei un esperto, abbinarlo in maniera consona. La scarpa deve essere giovane
come una semplice All Star (quelle scarpe con il simbolo con la stella su un lato). Spero di averti in
qualche modo aiutato, ma in ogni caso non è semplice! Cerca di farti aiutare da qualche amico e
questa volta non dalla mamma.
Ciao J,
Woodstock
Cara Woodstock,
con la fine della scuola volevo organizzare un pranzo per i miei amici e volevo fare una torta
semplice e magari di mele. Non sono molto pratica e quindi ti chiederei una cosa semplice, ma
efficace.
Grazie,
Sam
Cara Sam,
ho la ricetta che fa al caso tuo. Solitamente io faccio questa torta con le prugne, ma è deliziosa
anche con le mele. E’ speciale perché ha un qualcosa in più rispetto alle altre torte di mele di nonna
papera.
Prepara 1 kg di mele Golden delicious tagliato a fettine sottili e passato nel limone. Fai sciogliere in
un tegame 100 g di burro, 120 g di zucchero e due uova intere. Aggiungi poi 130 g di farina con un
pizzico di sale e un cucchiaino di polvere di lievito.
Diluisci la pasta con un po’ di latte in maniera da farla risultare piuttosto molle.
Infarina la tortiera, già precedentemente unta di burro. Versa la pasta, distribuiscici sopra le mele, 30
g di pinoli e 50 g di uva sultanina, per ultimi 70 g di zucchero. Scalda il forno, poi inforna a 175° per
45’.
Godetevala!
Buon appetito,
Woodstock
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Poesie
Danza tra i suoi capelli di pino,
volteggia lento nei suoi petali bianchi,
un fiore che mai muore.
Alito di solitudine,
un lento saltellare di ali di farfalla,
gioco di leggerezza,
crepitio di pensieri lasciati riposare nelle
orme.
Corrente di ombre fresche,
poesie strappate, senza una fine.
Lui nel mio cuore,
io nel suo,
eterni solitari, eterni poeti negli occhi
degli altri.
Se qualcuno prova ad afferrare
le nostre emozioni,
rimane a osservare fiocchi sciolti,
mentre noi, con i nostri voli di nuvole,
lentamente scivoliamo nel vento.
La vita non è misurabile con un punteggio. La vita
non consiste nel sapere quanta gente ti chiama, con chi
esci, con chi sei uscita o con chi uscirai. Non si giudica in
base a chi hai baciato, quale sport pratichi, o che ragaz-
zo o ragazza ti piace. Non è le tue scarpe, o i tuoi capelli,
o il colore della tua pelle o dove vivi o che scuola fre-
quenti. In effetti, la vita non è fatta di voti, soldi, vestiti,
o università a cui vuoi iscriverti. La vita non è avere tanti
amici o essere soli, e non essere accettati o meno dagli
altri. La vita non è solo questo.
In realtà la vita è chi ami e chi ferisci. è come ti senti
con te stessa. è fiducia, felicità e compassione. è prende-
re le difese degli amici e trasformare l'odio in amore. La
vita è allontanare la gelosia, superare l'ignoranza e
costruire la fiducia. è quello che dici e quello che intendi
dire. è giudicare la gente per quello che è e non per quel-
lo che ha. Soprattutto, è decidere di usare la tua vita in
modo da toccare il cuore degli altri così come nessun
altro
avrebbe potuto fare. La vita è tutte queste cose.
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Di Federico Hannüss
1] Cruciverba 10x10 - Medio ORIZZONTALI 1 - La finestra… nelle soffitte | 5 - Le iniziali di Paolini (attore) | 7 – … dalle palle! | 8 – Lo sono i mariti delle sorelle delle madri | 9 – Internet Explorer | 10 – Può essere di patate… o di Roma | 13 – Non fanno la cacca | 15 – Articolo determinativo | 16 – Fiume dell’America Meridionale | 18 – Il nome della Cuccarini | 20 – Arnesi per filtrare liquidi | 21 – Il principio del pavimento | 22 – Dentro | 23 – Il centro dell’arte | 24 - ..., si gira! | 26 – Non male | 28 – Associazione mafiosa | 29 – Identificatore… in breve | 30 – Il nome di Teocoli
VERTICALI 1 – Associazione Volontari Italiani Sangue | 2 – Babbeo, scemo, gonzo | 3 – Le iniziali di Antonacci | 4 – Il nome di Machiavelli | 5 – Viene dopo il re | 6 - … Della Mirandola | 8 – Il principio dello zodiaco | 10 – Segue il “lavare” e lo “stendere” | 11 – Il nome della Stephens showgirl | 12 – Che concerne la sfera del cerchio | 14 – MC italiano poco noto | 17 – L’inizio dell’oasi | 19 – La cioccolata dei tedeschi | 20 – Si mangia | 21 – Se la vuoi, prepara la guerra | 25 – “È”… a Berlino | 27 – Non sì | 28 – Può essere musicale o contenere dati
2] Rebus (2, 3, 6, 2, 9) - Difficile
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Soluzioni dei giochi:
3] Frase da ricomporre – Facile
Riordina le parole ed otterrai una citazione di Groucho Marx.
1] Cruciverba 10x10 - Medio
2] Rebus (2, 3, 6, 2, 9) - Difficile
Cede + L + Mar + C + “io” in “d” + AN +
IM + arca
=
“C’è del marcio in Danimarca”.
3] Frase da ricomporre – Facile
“Io suono al conservatorio, ma non
mi aprono mai.”
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Com’è che ‘l ga dit el bocia?
Ah si, “stavolta l’fem n’orospoc en dialèt, cossì che pur le bidele ne capission”
Caora (21 Marzo-21 Aprile):
Sentete chi che te conto ‘na storia…L’ghera ‘na volta ‘na caora monaca che la magnava sol
strozzapreti, e sol quei dela vizina. La morale l’è: gli strozapreti dela vizina i è sempre pu boni. El
dado Star è tratto.
Vaca (21 Aprile-20 Maggio):
L’è masa calt per tegnìr quela cioma che te g’hai su per la borèla: na bela sforbesada e sulada sti
cavei. Che bel che te sei.
I dopi (20 Maggio-20 Luglio):
Atènto a nar a càcia de osei en tei boschi. Na voz la m’ha dit che ghe n’ors che el zira vizin ala malga
de Pinzòl. Ho capì che i te pias gli osei con la pastocia, ma nol saria mejo salvar la pellizza?
El càncher (20 Giugno-20 Luglio):
L’è arivada l’estade: e anca la crisi la par zà lontana. Tira fuori quei soldi e non far el peocio!
Leon (20 Luglio-20 Agosto):
La Piera m’ha dit che tuta sta scola la t’ha straccà zò miga poc: te sei masa smilzo, e come la diseva
sempre el fiol del barbier: “ma daghe da magnar a quel popo!”
Orospoc dela malga
Di Gianni e Pinotto
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Verzen (20 Agosto-20 Settembre):
Varda de non pensar solo ale putelote: non sta a butar via el temp a sgomàr e a ‘mpenàr col tre rode,
non fa colpo sule matelote e te ris-ci de sgragnarte l’ώς del col…
Balànza (20 Settembre-20 Ottobre):
“L’eser l’è e nol pò non eser, e ‘l non eser l’è..” e ‘ssa bigol ne so mi che son en malgàr?! Ma anca
sto Parmenide, i nol podeva nar a tor su zigole?!
Scorpiòn (20 Ottobre-20 Novembre):
Me par de capìr che la sarà ‘n estade longa: dopo che te te sei levà per smonzer le vache zize, te
tocheria monzer i libri per averghe ‘n po’ de saver!
L’om dal corpo da caval (20 Novembre-20 Dicembre):
Toi! L’è finida, monci! L’è giugno e se va pei boschi: or te podi nar a tor su fonghi da cosinàr con la
tosela.
Pesàt (20 Dicembre-20 Gennaio):
“La sera leoni, la matina son maroni!” la diseva sempre me nòna quando so marì el tornava tardi e el
voleva vardar la television e inveze el vardava la lavatrize. Bocia, fagne en pensierin su sta pastilia
de saver!
L’om che l’se lava coi pesàti (20 Gennaio-20 Febbraio):
Ricordate popo, gh’è sempre qualcos da ‘mparar dala storia. Se te sei uscì fora con tre debiti l’an
pasà e non te g’hai studià en finferlo gnanca st’an, la fin l’è inevitabil. La storia la se ripete…
El cornù (20 Dicembre-20 Gennaio):
E con ti, aven finalment finì 'i l'orospoc per st'an. Godite sti tre mesi che dopo te toca ritacar con la
scola, e non star a desmentegarte de far anca qualche version quando che te zira, che non te me
scordi tut v'è popo!