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RISULTATI ANNUALI

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RISULTATI ANNUALI

[email protected]

NOTA METODOLOGICA

I dati riportati nel documento si riferiscono all’anno 2013 e sono relativi a Barilla G. e R. Fratelli, salvo diversamente indicato. Nel corso del 2013 il Gruppo Barilla ha sottoscritto l’accordo per la vendita della società Lieken AG, di proprietà dal 2002, al gruppo ceco Agrofert AS, quindi i dati afferenti a quest’ultima società non sono considerati nel perimetro di rendicontazione.

Per tutti gli obiettivi e gli indicatori sul modo di fare impresa di Barilla:www.buonopertebuonoperilpianeta.it

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Indice

Un solo modo di fare impresa

Gli obiettivi al 2020

Buono per Te, Buono per il Pianeta

Persone Barilla

Diversità e Inclusione

Il Progetto sì.mediterraneo

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3 Ciclo di vita sostenibile

Il ciclo di vita dei prodotti

Agricoltura sostenibile

Obiettivo: deforestazione zero

Benessere animale

La produzione Barilla

Le confezioni Barilla

Gusto qualità e sicurezza

Materie prime di qualità

Qualità e sicurezza alimentare

Barilla in Brasile

Nutrizione equilibrata

Una “Migliore Nutrizione”

Nuovi prodotti senza glutine

Corretto stile di vita

Barilla Center for Food and Nutrition

Il Modello della Doppia Piramide

Diffondere un Modello

Il primo ristorante a New York City

Educare attraverso la Comunicazione

Comunità locali

Il Coinvolgimento degli Stakeholder

Giappone: rispetto in cucina

Il Progetto Giocampus

Barilla per l’Inclusione Sociale

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RISULTATI 2013

La DOPPIA PIRAMIDE costruita accostando la piramide alimentare a una piramide ambientale, simboleggia un messaggio semplice: ciò che è meglio per il benessere delle persone,lo è anche per la salvaguardia del pianeta.

Un solo modo di fare impresaIl Gruppo Barilla ha una sola aspirazione: raddoppiare il fatturato entro il 2020. In un solo modo: “Buono per Te, Buono per il Pianeta”. Questo significa che Barilla si impegna a produrre e offrire i suoi prodotti alle persone promuovendo – allo stesso tempo – abitudini

alimentari sane e gioiose e riducendo continuamente l’impatto sull’ambiente. Tutto questo non è fatto solamente dalle donne e uomini che lavorano per il Gruppo, ma attraverso collaborazioni aperte e trasparenti con le comunità in cui Barilla è presente oggi e si espanderà domani.

-25% AcquaConsumo totale negli stabilimenti rispetto al 2008

CO₂CO₂-27% CO

2Emessa dagli stabilimenti in valore assoluto rispetto al 2008

85%Volumi di prodotto coerenti con le LINEE GUIDA NUTRIZIONALI Barilla

+4% VolumiRispetto al 2012

“BUONO PER TE, BUONO PER IL PIANETA” include anche l’impegno di Barilla nelle comunità in cui è presente e con cui collabora per promuovere sempre di più e meglio abitudini alimentari sane e gioiose e ridurre gli impatti sull’ambiente.

IL NUOVO LOGO “BUONO PER TE, BUONO PER IL PIANETA” INDICA QUANTO QUESTO IMPEGNO SIA INTEGRATO

NELLE ATTIVITÀ QUOTIDIANE DI BARILLA.

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Gli obiettivi al 2020

BUONO PER IL PIANETA

Entro il 2020 Barilla offrirà solo prodotti nella parte bassa della piramide ambientale, agendo responsabilmente lungo le filiere strategiche.

.

Diffondere il progetto sì.mediterraneo a tutti i dipendenti Barilla nel mondo ed estenderlo alle persone attraverso i canali distributivi e di e-commerce.

Oggi il progetto sì.mediterraneo è stato esteso a 6.000 dipendenti del Gruppo.

Offrire alle persone informazioni scientificamente rilevanti su cibo e nutrizione e promuovere progetti educativi per i giovani. A fianco delle iniziative di informazione promosse da Barilla attraverso i suoi marchi, oggi è attivo il progetto Giocampus.

BUONO PER TE

Entro il 2020 Barilla porterà la gioia di mangiare i suoi prodotti e benessere a oltre 1 miliardo di persone nel mondo.

100% delle materie prime strategiche acquistate applicando processi che migliorino la sostenibilità della filiera (Filiere Strategiche: Grano Duro, Grano Tenero, Pomodoro, Segale, Olio, Uova, Confezioni, Copacker).

Nel 2014 Barilla metterà a punto il proprio “Codice di Agricoltura Sostenibile” da estendere a tutte le filiere agricole strategiche entro il 2020.

100% dei prodotti Barilla presenti nella parte inferiore della piramide ambientale secondo la metodologia di valutazione del ciclo di vita. Oggi il 90% dei prodotti Barilla è nella parte inferiore della piramide ambientale.

INFORMAZIONEED EDUCAZIONE

INCLUSIONESOCIALE

AMBIENTE

Promuovere continuamente l’inclusione sociale delle persone bisognose attraverso donazioni di cibo, progetti sociali e di educazione contro lo spreco di cibo. Barilla si impegna annualmente a donare cibo alle persone bisognose, sia attraverso interventi emergenziali a supporto di persone colpite da catastrofi naturali, sia attraverso donazioni di prodotto a organizzazioni non profit.

FILIERAQUALITÀ NUTRIZIONE

Accrescere dal 70% (valore 2010) al 90% il volume globale dei prodotti in linea con le Linee Guida Nutrizionali Barilla. 85% della produzione Barilla risulta in linea con le Linee Guida Nutrizionali Barilla.

Ridurre del 30% le emissioni di CO₂ e il consumo di acqua per tonnellata di prodotto finito rispetto al valore 2010 considerando il processo produttivo.

Dal 2010 Barilla ha ridotto, per tonnellata di prodotto finito, le emissioni di CO₂

del 19% e i consumi di acqua del 17%.

Sviluppare progetti Barilla di “Coltivazione Sostenibile” per tutte le filiere agricole strategiche a livello globale.

Nel 2013 l’attività pilota per il miglioramento della sostenibilità del Grano Duro in Italia, ha garantito la produzione di 10.000 tonnellate. Dal raccolto 2014, gli strumenti testati nel 2013 saranno resi disponibili per la produzione in tutto il territorio italiano.

Raddoppiare il volume di prodotto alla base della Doppia Piramide. Oggi circa l’80% dei prodotti Barilla è alla base della piramide nutrizionale.

Essere la prima scelta di marca e prodotto per le persone in relazione al gusto e profilo nutrizionale. Dal 2014 è stato predisposto un sistema di analisi puntuale per monitorare questo obiettivo.

100% dei volumi Barilla allineati ai più aggiornati standard di qualità e sicurezza alimentare, comprovati da enti certificatori esterni.

98,5% dei volumi globali del Gruppo sono certificati da un ente di parte terza, in accordo ai più rigorosi standard internazionali.

Ciò che il mondo chiama “sostenibilità” per Barilla è un modo unico e distintivo di fare impresa: Buono per Te, Buono per il Pianeta.È il solo modo con cui ogni persona del Gruppo lavora e di cui è ambasciatore.

È un’identità forte che esprime il contributo dell’azienda allo sviluppo sostenibile delle comunità e del pianeta ed è espressione dell’attenzione scrupolosa alla qualità dei prodotti e dei processi che ogni giorno si realizzano in Barilla.

BUONO PER LE COMUNITÀ

Entro il 2020 Barilla diffonderà il suo modo di fare impresa “Buono per Te, Buono per il Pianeta” a milioni di persone nel mondo attraverso attività di informazione, educazione e sociali che migliorino le condizioni delle comunità e promuovano scelte responsabili.

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Buono per Te, Buono per il Pianeta: un solo modo di fare impresa

GLOBALEMaterie prime di qualitàQualità e sicurezza alimentareMigliore NutrizioneOlio di Palma: deforestazione zeroBenessere Animale La produzione: energia e acquaPersone: salute e sicurezzaConfezioni riciclabiliEducare attraverso la comunicazioneCoinvolgimento degli StakeholderInclusione SocialeDiversità e Inclusione

CANADASì.mediterraneo

USAFeeding AmericaSì.mediterraneoRistorante Academia BarillaPasta senza glutineSmart WorkingAgricoltura sostenibile

BRASILEBest Marketing AwardSì.mediterraneo

GERMANIASì.mediterraneoSmart WorkingAgricoltura sostenibile

SVEZIASì.mediterraneoAgricoltura sostenibile

SVIZZERASmart Working

GRECIASì.mediterraneoAgricoltura sostenibile

ITALIAAgricoltura sostenibileFiliere integratePasta senza glutineOggi pasta con?Progetti Food ServiceGiocampusBanco AlimentareSì.mediterraneo Smart WorkingGalline allevate a terra

FRANCIAAgricoltura sostenibileSmart WorkingGalline allevate a terra

TURCHIASì.mediterraneoAgricoltura sostenibile

SINGAPORESì.mediterraneoSmart Working

GIAPPONEChi-san Chi-sho

RUSSIASì.mediterraneo

ATTIVITÀ “BUONO PER TE, BUONO PER IL PIANETA” 2013

Per maggiori informazioni sui singoli progetti visita il sito www.buonopertebuonoperilpianeta.it

Barilla porta la gioia di mangiare bene alle persone, proponendo una scelta gustosa, sicura e nutrizionalmente equilibrata attraverso un’ampia gamma di prodotti. Fin dalle sue origini, Barilla ha coniugato il raggiungimento di obiettivi economici con impegni sociali nel rispetto dei territori in cui opera. La conoscenza dei contesti unita a integrità, trasparenza e innovazione hanno permesso l’identificazione di uno stile imprenditoriale proprio dei fondatori e tramandato di generazione in generazione. BUONO PER TE, BUONO PER IL PIANETA è il modo che Barilla ha individuato per continuare a crescere e raddoppiare il suo fatturato entro il 2020 e, attraverso il quale, si propone di rafforzare la sua presenza nei mercati attuali ed espandersi nei mercati emergenti.

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Gusto, Qualità e Sicurezza

PROPORRE PRODOTTI SEMPLICI, CHE SI DISTINGUANO NEL MERCATO PER IL LORO GUSTO, QUALITÀ E SICUREZZA.

CONSUMARE UN PRODOTTO BARILLA DEVE SEMPRE ESSERE UN’ESPERIENZA PIACEVOLE E SICURA.

1

6 PERSONE BARILLAFavorire lo sviluppo professionale delle persone che lavorano per il Gruppo, incoraggiando il loro impegno e valorizzando le diversità, in modo che possano essere ambasciatori dell’identità, dei valori e della cultura alimentare di Barilla nel mondo.

1 GUSTO, QUALITÀ E SICUREZZAProporre prodotti semplici, che si distinguano nel mercato per il loro gusto, qualità e sicurezza. Consumare un prodotto Barilla deve sempre essere un’esperienza piacevole e sicura.

2 NUTRIZIONE EQUILIBRATAOffrire una gamma di prodotti che aiutino ad adottare un modello alimentare nutrizionalmente corretto, pensati per contribuire al benessere di quanti li scelgono e delle loro famiglie. Tutta l’offerta Barilla si inserisce facilmente in una dieta alimentare equilibrata e in linea con il modello mediterraneo.

3 CICLO DI VITA SOSTENIBILEGarantire dal momento della coltivazione delle materie prime fino alla fase di consumo un ciclo di vita dei prodotti che sia rispettoso, da un punto di vista economico, sociale e ambientale.

4 CORRETTO STILE DI VITASuggerire alle persone uno stile di vita sano attraverso una corretta informazione, favorendo l’educazione alimentare e la consapevolezza dei suoi impatti ambientali.

5 COMUNITÀ LOCALIAscoltare, comprendere e valorizzare le esigenze, le peculiarità e i diritti delle comunità locali in cui il Gruppo opera, promuovendo le diversità e favorendone l’inclusione attraverso collaborazioni aperte e trasparenti.

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Materie prime di qualitàI prodotti Barilla nascono da materie prime semplici che vengono coltivate e trattate con cura per essere trasformate in pasta, sughi e prodotti da forno. La filiera agroalimentare coinvolge molti attori dai campi agli scaffali dei supermercati e Barilla ha un ruolo importante lungo questo percorso.

LE SPIGHE DI GRANO: UNA SELEZIONE DI QUALITÀ

Barilla è leader mondiale nella produzione di pasta con circa 1 milione di tonnellate prodotte ogni anno che equivalgono a una significativa quantità di grano duro: circa 1 milione e 400 mila tonnellate. Questa importante quantità deve rispettare standard che ne garantiscano bontà, sicurezza e qualità. Ad esempio, il contenuto di proteine del grano è un aspetto molto rilevante per la qualità della pasta e la cosiddetta “tenuta” di cottura. Per questo, Barilla presta molta attenzione alla selezione del grano che utilizza.

Le aziende con cui Barilla collabora svolgono un’ac-curata selezione e sviluppo di varietà ottenute gra-zie a tecniche tradizionali di incrocio tra linee di frumento duro non OGM. Attraverso questo impe-gno, il Gruppo da anni favorisce la diffusione di grani che siano più adatti ai diversi areali di coltivazione nel

mondo e valorizza le filiere locali. Le varietà sviluppate per l’Italia sono Svevo e Aureo al Sud Italia e Normanno al Nord. La più recente varietà sviluppata da Barilla è Pi Greco che necessita di meno fertilizzanti rispetto ad altre varietà a parità di resa produttiva.

Le nuove varietà dopo essere state selezionate e ripro-dotte, vengono messe a disposizione delle organizzazioni di produttori quali consorzi o cooperative. Barilla segue il grano dalle prime fasi dello sviluppo fino alla fase di macinazione nei mulini, realizzando un controllo costante della materia prima.

A questo proposito, dalla fase di coltivazione a quella di conservazione, Barilla ha predisposto un Disciplinare di coltivazione e conservazione che condivide con le orga-nizzazioni di produttori.

In Italia i Contratti di Coltivazione di grano di Alta Qualità che Barilla stipula con le organizzazioni agri-cole prevedono l’applicazione del Disciplinare così da ottenere un grano qualitativamente migliore, mag-giore produttività e minor impatto ambientale. Il tutto dando certezza economica e premi agli agricoltori, a seconda della qualità. Questo crea valore lungo la filiera e promuove buone pratiche agricole che siano di vantaggio all’intero sistema agroalimentare dei ter-ritori coinvolti.

La sicurezza della filiera e la qualità delle materie prime sono aspetti fondamentali per il benessere dei consumatori.

La selezione delle varietà ha permesso di ottenere cereali che eguaglino la qualità dei migliori grani al mondo e che siano più sostenibili da un punto di vista ambientale.

La continua collaborazione con produttori di sementi e aziende agricole ha permesso di migliorare la qualità del grano, ottenere una maggiore produttività e un minore impatto ambientale, premiando gli agricoltori per la qualità ottenuta.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

Barilla acquista circa 800 tipi di materie prime e 50 tipologie di materiali

di confezionamento da quasi 1.200 fornitori in tutto il mondo.

Le filiere più importanti per Barilla sono quelle del grano duro, grano tenero, segale, pomodoro, uova e zucchero.

Sono le materie prime definite “strategiche” in quanto rappresentano gli ingredienti

principali di pasta, prodotti da forno e sughi.

Nel 2013 i Contratti di Coltivazione con le organizzazioni agricole

nazionali hanno coperto il 70% del grano acquistato in Italia.

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“Barilla usa grano con tassi di micotossine altissimi (ammuffito), derivante da lunghi stoccaggi al prezzo più basso possibile. L’UE nel 2006 ha alzato con un colpo di mano i livelli accettati di micotossine presenti nel grano duro, di modo che tanti paesi potranno pro-durre grano duro in climi non adatti badando solo alla quantità, distruggendo i contadini del sud Italia il cui grano non contiene micotossine e portando al falli-mento le industrie sementiere mediterranee”.

“I commercianti italiani e i monopolisti internazionali acquistano al prezzo più basso possibile da contadini che hanno bisogno di soldi per pagare i debiti, per poi speculare quando tutto il grano è nei loro magazzini”.

“Per esportare pasta in USA (Canada) il grano deve avere un tasso di micotossine di circa la metà di quello che la UE accetta per le importazioni di grano duro dagli stessi paesi, così i prezzi internazionali del grano duro crollano”.

LA VERITÀ SUL GRANO BARILLA

COSA SI LEGGE SU INTERNET LA RISPOSTA DI BARILLA*

LIMITI DI MICOTOSSINE

Nel 2006 l’Unione Europea ha fissato per la prima volta i limiti di micotossine tollerati nel grano duro e nella pasta (Reg. CE 1881/2006). I limiti europei sono tra i più restrittivi a livello mondiale, e i risultati delle analisi condotte regolarmente da Barilla riportano da sempre livelli ampiamente al di sotto delle soglie di tolleranza legale. Il grano acquistato e la pasta Barilla, quindi, sono assolutamente sani e sicuri.

ORIGINE DEL GRANO BARILLA

La quantità di grano duro di cui Barilla ha bisogno è talvolta superiore alla produzione disponibile local-mente nel paese in cui avviene la produzione della pasta. Barilla, tuttavia, presta la massima attenzione alla selezione e approvvigionamento dei grani ovun-que siano coltivati nel mondo, così da garantire la costanza qualitativa della sua produzione.

› Barilla ha sviluppato un sofisticato sistema di previ-sione del rischio di contaminazione sul territorio ita-liano e fornisce agli agricoltori consigli per l’inter-vento preventivo tramite il disciplinare di coltivazione e un supporto tecnico alle decisioni: granoduro.net. Il sistema prevede un piano di controlli mirati alle tipo-logie di rischio che si sviluppano in base all’andamento climatico di ogni specifica annata. › Ogni lotto di materia prima può essere consegnato

ai mulini Barilla solo dopo approvazione del controllo qualità.

Nei contratti sono state introdotte condizioni che garantiscono la remunerazione dei costi di produ-zione e un adeguato profitto all’azienda agricola, limi-tando i rischi legati alla volatilità del mercato.

Negli Stati Uniti e Canada, in realtà, non è stato fissato un limite per il grano duro, e i limiti definiti per la pasta sono più tolleranti rispetto all’UE. Questa condizione, tuttavia, non ha un impatto sulla definizione del prezzo: in ogni caso Barilla fissa gli standard sulla normativa europea più restrittiva.

* Per la posizione completa visita il sito www.barillagroup.com

% GRANO DURO COLTIVATO LOCALMENTEnel paese di produzione della pasta nel 2013

ITALIA GRECIA TURCHIA MESSICO NORD AMERICA

80% 100% 85% 100% 100%

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Qualità e sicurezza alimentarePer Barilla da sempre è fondamentale garantire alle persone il più alto livello di qualità e sicurezza alimentare lungo tutta la filiera produttiva. Il Gruppo ha adottato rigorosi standard internazionali, grazie ai quali persegue il miglioramento continuo della qualità “dal campo alla tavola”.

Questo impegno si basa su due fattori principali: il Saper Fare delle Persone Barilla e l’adozione di regole di gestione dei processi produttivi.

SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ

Il Gruppo applica continui controlli lungo tutta la filiera: dall’acquisto delle materie prime, ai processi pro-duttivi, al monitoraggio dei prodotti sui punti vendita, sviluppando un efficace sistema di tracciabilità e gestione della qualità.

Sui possibili rischi di contaminazione, Barilla ha imple-mentato programmi specifici di prevenzione e monito-raggio e risposte puntuali a fronte di possibili criticità.

Inoltre Barilla partecipa volontariamente all’iniziativa mondiale Global Food Safety Initiative (GFSI), che racco-glie le migliori pratiche industriali con l’obiettivo di gestire in modo sicuro tutti i processi della filiera alimentare. Per questo Barilla verifica tutti i suoi fornitori secondo uno standard approvato da GFSI.

CONTROLLI DI QUALITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE

Barilla conduce numerosi controlli di qualità: ogni anno vengono effettuate circa 2 milioni di analisi per monito-rare la qualità e sicurezza alimentare di materie prime, materiali di confezionamento, semilavorati e prodotti finiti. In particolare nel 2013 sono stati analizzati 57.000 lotti di materie prime con un indice di conformità circa del 98% e 130.000 lotti di prodotto finito con una conformità di tutti i parametri circa del 96%.

Dal 1996, infatti, il Gruppo ha adottato un “Manuale del Saper Fare”

– Good Manufacturing Practices – composto da oltre 1.200 regole

che riguardano i requisiti igienico- sanitari degli spazi di produzione

e degli impianti, ma anche il comportamento personale degli

operatori che è fondamentaleper ottenere prodotti di qualità.

Per la sicurezza dei consumatori Barilla effettua ogni anno oltre 2 milioni di analisi su materie prime, materiali di confezionamento, semilavorati e prodotti finiti.

Barilla presidia le filiere di approvvigionamento mettendo in campo, allo stesso tempo, sia analisi di qualità e sicurezza alimentare, che analisi sull’impatto ambientale delle filiere coinvolte.

Le attività di qualità e sicurezza alimentare sono fondamentali per garantire il benessere delle comunità ed evitare possibili criticità. Ogni anno il Gruppo Barilla investe circa 30 milioni di euro per temi di qualità e sicurezza. Numerose sono le collaborazioni con enti di certificazione esterni e istituzioni per garantire l’efficacia dei processi e definire le posizioni aziendali in modo consapevole.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

RISPETTO DEGLI STANDARD INTERNAZIONALI

Più del 98,5% dei volumi globali del Gruppo è prodotto in stabilimenti

che sono verificati e certificati da un ente indipendente, in accordo

con standard pubblici riconosciuti a livello internazionale.

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Barilla in Brasile

Venendo incontro alle esigenze di consumo della popo-lazione brasiliana, Barilla è riuscita a penetrare in modo più diffuso il mercato locale, nella categoria della pasta e dei sughi.

Infatti a fianco dell’esportazione di pasta di grano duro, Barilla ha sviluppato una nuova linea di pasta di grano tenero con uova e sughi appositamente realiz-zati per soddisfare abitudini di consumo e gusti locali.

Con la campagna pubblicitaria “È sempre domenica con Barilla”, studiata appositamente per questo mer-cato, il Gruppo è riuscito in un solo anno ad accrescere la consapevolezza del suo marchio presso i consuma-tori e la notorietà in Brasile.

Il 2 dicembre 2013 “Barilla do Brasil” ha ricevuto il suo primo premio: il Best Marketing Award, considerato un punto di riferimento per le aziende che vogliono verificare e far conoscere la qualità delle proprie stra-tegie di marketing. Barilla è stata scelta da un gruppo di 1.500 dirigenti provenienti da tutto il Brasile a conferma dell’eccellenza del team brasiliano e della collabora-zione con fornitori e clienti a livello locale.

Il 2013 è stato un anno molto importante per l’espansione di Barilla nei mercati emergenti. In collaborazione con produttori locali, il Gruppo ha lanciato una nuova linea di pasta di grano tenero all’uovo e sughi confezionati.

La Pasta Barilla in Brasile è realizzata con ingredienti locali,

promuovendo l’economia dei territori e la sostenibilità della filiera.

Si propone come un simbolo del Saper Fare e dell’Alta Qualità

del Gruppo a un prezzo competitivo che contribuisce

a conquistare la preferenza dei consumatori.

La pasta è alla base della piramide alimentare della Dieta Mediterranea. Barilla ha adattato la sua offerta al mercato brasiliano: trasformando il suo tradizionale prodotto di grano duro in pasta di grano tenero all’uovo. E promuovendo, così, anche in un mercato differente rispetto a quello d’origine del Gruppo, il primo piatto all’italiana.

La collaborazione con i fornitori locali consente l’approvvigionamento di materie prime che non necessitano di lunghi trasporti per poter essere utilizzate, riducendo così gli impatti sul pianeta.

La collaborazione con produttori e fornitori locali, nonché l’ascolto delle esigenze del mercato brasiliano, rappresentano un esempio di adattamento locale e capacità di essere attori rilevanti per le economie territoriali.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

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Il nuovo business ha registrato un +84% di volumi in un solo anno,

dimostrando un’ottima capacità di adattamento e risposta alle esigenze

dei consumatori brasiliani.

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Nutrizioneequilibrata

OFFRIRE UNA GAMMA DI PRODOTTI CHE AIUTINO AD ADOTTARE UN MODELLO ALIMENTARE

NUTRIZIONALMENTE CORRETTO, PENSATI PER CONTRIBUIRE AL BENESSERE DI QUANTI LI SCELGONO E DELLE LORO

FAMIGLIE. TUTTA L’OFFERTA BARILLA SI INSERISCE FACILMENTE IN UNA DIETA ALIMENTARE EQUILIBRATA

E IN LINEA CON IL MODELLO MEDITERRANEO.

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Una “Migliore Nutrizione”

Il Gruppo, al fine di migliorare costantemente i propri prodotti da un punto di vista nutrizionale ed essere aggiornato sui progressi scientifici, oltre a colla-borare con numerosi centri universitari, si avvale del Nutrition Advisory Board, un gruppo di esperti internazionali specializzati in diverse aree quali Nutrizione, Prevenzione Cardiovascolare, Diabetologia, Microbiologia e Biotecnologie.

Attraverso il progetto “Better Nutrition”, in particolare, Barilla è impegnata nel miglioramento continuo dei suoi prodotti e nel lancio di nuove proposte che siano in linea con il modello alimentare mediterraneo e con le raccomandazioni nutrizionali delle principali istitu-zioni internazionali. Questo impegno è iniziato diversi anni fa e il primo risultato importante è stato quello di eliminare com-pletamente i grassi idrogenati da qualsiasi prodotto nel 2003.

Barilla da anni ha adottato il modello mediterraneo come punto di riferimento per la ricettazione dei prodotti e la promozione di uno stile di vita sano.

-11% grassi totali

-10% grassi saturi

Biscotti

RIDUZIONE DI GRASSI 2011/2013*

RIDUZIONE DI SALE 2010/2013*

-15% grassi totali

-26% grassi saturi

Merendine

-13% grassi totali

-17% grassi saturi

Pasta ripiena-20% grassi saturi

Snack

-19%Pani croccanti

-15%Pani soffici

-20% Sostituti secchi del pane Pasta ripiena

-23%

-23%Sughi

2.500Tonnellate di grassi

totali eliminati dal 2011Tonnellate di grassi

saturi eliminati dal 2011

1.700

LA DIETA MEDITERRANEA

La piramide della Dieta Mediterranea è la rappresentazione grafica dello stile di vita mediterraneo fondato sull’attività fisica e il consumo conviviale dei pasti. In particolare la piramide rappresenta gli alimenti così come dovrebbero essere consumati dalle persone. Alla base si trovano i cibi da consumare ogni giorno, al vertice quelli da assumere con moderazione. Non ci sono cibi proibiti, anzi la dieta è varia ed equilibrata e prevede una combinazione corretta di molti prodotti.

* Riduzioni medie sui prodotti interessati dalla riformulazione

Nel 2009 Barilla ha sviluppato linee guida nutrizionali, cioè valori indicativi per

contenuti di sodio, grassi, zuccheri e fibra differenziati per tipologia

di prodotto. I criteri utilizzati per definire i limiti dei nutrienti hanno tenuto

conto sia dei contenuti nutrizionali dell’alimento, sia dell’impatto che hanno

i diversi alimenti nella dieta.Tali indicazioni vengono applicate

non solo sui nuovi prodotti sviluppati dopo il 2009, ma anche sui prodotti

esistenti con un piano di riformulazione.

Gli interventi effettuati secondo le linee guida nutrizio-nali Barilla sono: › Riduzione di sodio, realizzata attraverso differenti

approcci: principalmente la riduzione del sale, ma anche l’uso di ingredienti che permettono di conferire sapidità ai prodotti senza apportare sodio. L’impegno per la riduzione del sale si è inserito in una collabora-zione con il Ministero della Salute Italiano, parteci-pando dal 2010 al progetto “Guadagnare Salute”.

› Riduzione del livello di grassi totali e saturi, e l’uso di tipi diversi di grassi. In particolare, nel corso del 2013, si è introdotto olio extra vergine di oliva in vari pani morbidi Mulino Bianco e olio di colza nei pani morbidi Harrys.

› Inoltre per alcuni marchi e categorie di prodotto l’offerta verrà ampliata anche attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti a base di cereali integrali.

Patrimonio immateriale dell’Umanità

UNESCO 2010

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Nuovi prodotti senza glutine

Per questo Barilla, nel corso del 2013, ha lanciato una nuova linea di Pasta Senza Glutine. La linea di Pasta senza Glutine è composta da quattro formati: Spaghetti, Penne, Fusilli e Tortiglioni. Barilla Senza Glutine è disponibile in Italia, negli Stati Uniti e in Canada e verrà lanciata in diversi paesi del mondo nel corso del 2014.

INGREDIENTI

La ricetta esclusiva, appositamente creata da Barilla, è data da una miscela di farina di mais bianco, di mais giallo e di riso: tre cereali naturalmente senza glutine, accuratamente selezionati e rigorosamente non OGM. Questa ricetta consente di avere un prodotto dal gusto ottimo e dall’eccellente performance in cottura. Infatti, la nuova pasta Barilla ha un colore giallo ambrato molto simile alla regolare pasta di semola; l’utilizzo della farina di mais bianco riduce il tipico retrogusto dolciastro dovuto al mais e Barilla ha trovato un buon equilibrio nella proporzione di farina di riso, in modo da limitare al minimo il tipico rilascio di amido della pasta priva di glutine.

IL PERCORSO DI SVILUPPO

Lo sviluppo di Barilla Senza Glutine ha richiesto diversi anni di ricerca per la realizzazione della ricetta che potesse soddisfare gli standard di gusto e tenuta al dente di Barilla. Molto importante è stata la fase di sele-zione delle materie prime e la scelta del partner più affi-dabile ed esperto per la produzione di questo prodotto, non avendo ad oggi, una linea produttiva di proprietà. Senza Glutine Barilla ha ricevuto l’approvazione in USA della Gluten-Free Certification Organization e in Italia dell’Associazione Italiana Celiachia ed è autorizzata a esporre il marchio Spiga Barrata.

Valori nutrizionalimedi/100 g

BarillaSenza Glutine

Barilla Pastadi Semola

ENERGIA 363 kcal 356 kcal

CARBOIDRATIdi cui zuccheri

79,7 g1,2 g

71,7 g3,5 g

PROTEINE 6,5 g 12,5 g

GRASSIdi cui grassi saturi

1,8 g0,3 g

1,5 g0,3 g

FIBRE 1,1 g 3,0 g

SALE 0,003 g 0,005 g

CURIOSITÀ

Un’alimentazione senza glutine ha un’efficacia dimagrante? No. Confronta tu stesso i valori nutrizionali tra un piatto di pasta di semola e uno senza glutine!

COS’È LA CELIACHIA?

La celiachia è una reazione autoimmune causata dal consumo di glutine che determina la distru-zione dei villi nell’intestino tenue.Il glutine è una proteina che si origina dall’u-nione, in presenza di acqua, di due sub-unità proteiche, la gliadina e la glutenina, naturalmente presenti in alcuni cereali, quali orzo, grano, farro, segale, kamut e triticale.Grazie alla sua struttura, il glutine gioca un ruolo fondamentale nel determinare la qualità unica del grano, in particolare per tre caratteristiche:

› ha la capacità di “legare l’acqua”, cioè idra-tarsi, fornendo coesione all’impasto; › conferisce all’impasto proprietà di viscosità ed

elasticità; › costituisce una rete proteica che intrappola i

granuli di amido e contribuisce al basso indice glicemico della pasta.

Per una persona celiaca consumare glutine può determinare un grave stato di malessere a causa della produzione di anticorpi che distruggono i villi intestinali. La celiachia può colpire sia adulti, che bambini ed è diagnosticabile attra-verso un’analisi del sangue atta a monitorare la presenza degli anticorpi specifici, corredata da una biopsia intestinale per una valutazione defi-nitiva. I sintomi più comuni per la celiachia sono: diarrea e cattivo assorbimento dei nutrienti, perdita di peso, crampi, debolezza muscolare, dolore osseo e carenze di nutrienti. Non esistono specifiche cure farmacologiche o chirurgiche: l’unica soluzione è la scrupolosa osservazione di un regime alimentare senza glutine.

Lo sviluppo di Barilla Senza Glutine ha rappresentato un’ulteriore realizzazione dell’impegno del Gruppo per il benessere delle persone e la diffusione della pasta come base per l’alimentazione quotidiana.

Barilla Senza Glutine ha una confezione sostenibile. Infatti è realizzata in cartoncino prodotto da fibra vergine ed è 100% riciclabile.

Per il percorso di sviluppo di Senza Glutine, Barilla ha interagito e collaborato con molti soggetti a livello globale, tramite un confronto continuo tra stakeholder, in particolare: il Ministero della Salute italiano, la Società Italiana di Celiachia e la Gluten Free Certification Organization.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

La priorità del Gruppo Barilla è portare la gioia di mangiare e il benessere alle persone, anche a quelle che sono intolleranti alla proteina fondamentale dei cereali: il glutine.

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Ciclo di vita sostenibile

3Ciclo di vitasostenibile

GARANTIRE DAL MOMENTO DELLA COLTIVAZIONE DELLE MATERIE PRIME FINO ALLA FASE

DI CONSUMO UN CICLO DI VITA DEI PRODOTTI CHE SIA RISPETTOSO, DA UN PUNTO DI VISTA

ECONOMICO, SOCIALE E AMBIENTALE.

3

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INDICATORI AMBIENTALI

Gli indicatori principali calcolati mediante l’Ana-lisi del Ciclo di Vita e comunicati tramite l’EPD sono tre:

Il ciclo di vita dei prodottiBarilla dedica molta attenzione a tutto il ciclo di vita dei suoi prodotti: dall’approvvigionamento delle materie prime alla promozione di stili di vita sani attraverso confezioni, pubblicità, pubblicazioni e progetti.

Il viaggio dai campi al piatto di pasta, sugo o prodotto da forno non è semplice e coinvolge molti attori.Lungo questo percorso, ogni alimento genera un’im-pronta sul pianeta, ovvero un impatto sulle risorse ambientali, in particolare: aria, acqua e suolo. Questo impatto può essere monitorato e ridotto pre-stando attenzione al modo con cui si gestiscono le diverse fasi dalla raccolta alla produzione, dalla distri-buzione alle modalità di consumo.

Barilla, a questo proposito, ha adottato la metodologia scientifica dell’Analisi

del Ciclo di Vita (LCA) per il calcolo degli impatti, che ad oggi è stata

applicata quasi all’80% della produzione mondiale del Gruppo.

Al fine di comunicare informazioni affidabili e verificate, Barilla ha deciso di adottare la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (Environmental Product Declaration - EPD), un documento pubblico, che riporta le performance ambientali dei prodotti lungo il loro ciclo di vita, svilup-pato in accordo con il sistema internazionale EPD.

L’EPD, come sistema di analisi e comunicazione, garan-tisce l’affidabilità delle informazioni perché è verificato da parte di un ente esterno e perché completamente conforme alla norma ISO 14025.

Analisi del Ciclo di VitaMezze penne grano duro Barilla

DAL CAMPO alla distrubuzione

0,6

0,84

128

82

273

2

MACINAZIONE

MATERIEPRIME

ECOLOGICALFOOTPRINT

10,9GLOBALI m2/kg

WATER FOOTPRINT

1.592litri/kg

CARBON FOOTPRINT

1.332gCO₂eq/kg

9,2

446

0,1

0,2

54 <1

<1

10

10,9GLOBALI m2/kg

1.332gCO₂eq/kg

1.592litri/kg

1.586

IMBALLAGGIO

PRODUZIONEDELLA PASTA

DISTRIBUZIONE

COTTURA

2

6 2.200

800

L’Analisi del Ciclo di Vita ha permesso di scoprire che gli alimenti che è consigliabile mangiare più frequentemente per il proprio benessere sono anche quelli che hanno un impatto ambientale inferiore. Una ragione in più per mangiare in modo nutrizionalmente corretto!

L’Analisi del Ciclo di Vita permette di individuare le fasi della filiera con i maggiori margini di miglioramento e consente una gestione complessiva e responsabile degli impatti ambientali delle singole attività: ad esempio Barilla ha rilevato impatti significativi nella fase di coltivazione, e di conseguenza sviluppato progetti specifici.

L’Analisi del Ciclo di Vita è un metodo che permette di quantificare in modo oggettivo gli impatti ambientali di ogni singola fase della vita di un prodotto. La garanzia di verifica da parte di un ente terzo permette una comunicazione corretta, veritiera e riproducibile.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

› IMPRONTA ECOLOGICA o Ecological Footprintche calcola la superficie di territorio occupata per rigenerare le risorse impiegate e assorbire le emissioni generate espressa in m2 globali/kg.

› IMPRONTA SUI GAS SERRA o Carbon Footprintche stima l’impatto totale di un’attività o un prodotto sul cambiamento climatico, espresso in gCO

2 /kg.

› IMPRONTA IDRICA o Water Footprint che quantifica le risorse idriche consumate espresse in litri/kg.

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Agricoltura sostenibile

UNO STUDIO MULTIDISCIPLINARE

ANNATA 2011 - 2012

Tra 2011 e 2012 il progetto è stato esteso a 13 aziende agricole italiane. Il frutto di questo lavoro è raccolto nel Decalogo Barilla per la Coltivazione Sostenibile del Grano Duro, che indica come rendere più soste-nibile una pratica colturale. In particolare sono state tenute in considerazione le tradizionali tecniche di rotazione, abbandonate spesso per pratiche inten-sive che prevedono un impiego eccessivo di risorse e una riduzione della fertilità del suolo.

Per Barilla significa coltivare promuovendo corrette pratiche agronomiche. Si tratta di un impegno globale che coinvolgerà, entro il 2020, tutte le filiere agricole strategiche del Gruppo.

UN SUPPORTO ALLE DECISIONI

HORTA ha collaborato con Barilla nello sviluppo di Granoduro.net. Si tratta di uno strumento previsionale collegato a una rete metereologica presente in modo capillare nei principali bacini di produzione e che fornisce agli agricoltori consigli per ottimizzare le pratiche colturali.

ANNATA 2012 - 2013: UNO SVILUPPO MONDIALE

Tra 2012 e 2013 il progetto ha coinvolto in Italia oltre 100 agricoltori per un totale di 10.000 tonnellate di grano duro. Nel corso del 2013 l’attività è stata avviata anche in altri paesi in cui il Gruppo è presente:

› In Nord America sono stati contattati esperti locali per la definizione delle migliori pratiche agricole nord americane.

› In Francia il progetto è stato sviluppato per quanto riguarda la coltivazione del grano tenero, così come in Italia.

› In Turchia è iniziata una collaborazione con l’Uni-versità di Harran e associazioni locali di agricoltori per quanto riguarda il grano duro.

› In Grecia il progetto è svolto in collaborazione con l’Università di Thessaly. Nel 2013 è stato sviluppato un manuale di 12 regole ispirato al Decalogo Italiano.

› In Svezia e Germania è stata avviata l’analisi dei sistemi di coltivazione della segale.

Dal 2009 Barilla ha avviato un progetto di ricerca applicata in collaborazione

con HORTA, spin off dell’Università Cattolica di Piacenza. Obiettivo è identificare sistemi agricoli sostenibili, garantendo un alto livello di qualità e sicurezza. Sono state analizzate

quattro macro aree in Italia: pianura Lombardo-Veneta, Emilia Romagna,

Italia centrale (Toscana, Marche e Umbria) e Italia meridionale (Puglia, Basilicata

e Sicilia). Per ogni area sono stati messi a confronto diversi tipi di rotazioni

e pratiche agronomiche identificando quelle che rendono il processo di coltivazione più sostenibile.

Il Decalogo per la Coltivazione Sostenibile prevede l’utilizzo delle migliori qualità da seminare in relazione agli areali e alle corrette pratiche agricole. Questo per garantire un prodotto che sia di alta qualità per i consumatori.

Il progetto Agricoltura Sostenibile permette una riduzione delle emissioni di gas serra fino al 30% rispetto alle pratiche adottate oggi.

Il progetto Agricoltura Sostenibile è un progetto che viene svolto attraverso collaborazioni multidisciplinari con numerosi attori presenti nei territori. Favorisce il benessere economico delle comunità locali, permettendo guadagni maggiori per gli agricoltori rispetto all’utilizzo di pratiche agricole meno sostenibili.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

IL DECALOGO BARILLA PER LA COLTIVAZIONEDEL GRANO DURO SOSTENIBILE

Vuoi sapere quali consigli Barilla dà ai suoi agricoltori per offrire grano di qualità alle persone?

- 1 -Alternare le colture: ovvero inserire

il grano duro in una rotazione colturale favorevole.

- 2 -Lavorare il suolo tenendo conto del contesto territoriale,

del clima, del tipo di terreno e delle rotazioni.

- 3 -Usare la migliore varietà da seminare in relazione all’areale.

- 4 -Usare solo semente certificata di qualità.

- 5 -Seminare al momento opportuno.

- 6 -Usare la giusta dose di semi.

- 7 -Contenere le piante infestanti in modo tempestivo.

- 8 -Dosare i fertilizzanti in base alle necessità della pianta.

- 9 -Proteggere la pianta dalle malattie.

- 10 -Estendere la sostenibilità all’azienda agricola

e non solo alla singola coltura.

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I RISULTATI DEL PROGETTO

Coltivare in modo sostenibile, promuovendo la rota-zione delle colture e un miglior uso di fertilizzanti, ha impatti molto positivi sul pianeta per l’inevitabile ridu-zione di CO₂, ma anche sui costi di produzione delle aziende agricole. Rispetto a metodi di coltivazione meno sostenibili si possono avere:

UN PREMIO PER L’AGRICOLTURA SOSTENIBILE

Nel 2013 il progetto Agricoltura Sostenibile Barilla è stato premiato al primo European CSR Award pro-mosso da Fondazione Sodalitas in Italia, CSR Europe e Commissione Europea. Barilla è stata l’unica grande azienda italiana a essersi aggiudicata il premio.

IMPEGNO 2014

Nel corso del 2014 l’impegno di Barilla è di proseguire con l’estensione del progetto ad altre materie prime e areali nonché realizzare un Codice Barilla di Agricoltura Sostenibile. Inoltre Barilla prosegue nel suo percorso di accreditamento internazionale sul tema: › Barilla è coinvolta nell’attività di Sustainable Agriculture

Initiative, iniziativa mondiale del settore alimentare per la promozione dell’agricoltura sostenibile. › Barilla sostiene i Dieci Principi del Global Compact delle

Nazioni Unite e monitora le attività del tavolo di lavoro per la redazione di Principi per un’Agricoltura Sostenibile.

FILIERE INTEGRATE

Il progetto Agricoltura Sostenibile ha dimostrato che la rotazione delle colture, e quindi l’avvicen-damento tra diverse specie vegetali sugli stessi appezzamenti di terra, gioca un ruolo di fondamen-tale importanza nel miglioramento della sostenibilità della fase di coltivazione delle materie prime. Grazie ai corretti cicli di rotazione risulta possibile rendere più efficiente la produzione. In diversi casi, però, le difficoltà nella commercia-lizzazione di prodotti diversi non incentivano le aziende agricole ad adottare le migliori rotazioni delle colture. Gli attuali accordi di filiera, infatti, sono esclusivamente “verticali” e riguardano tratta-tive commerciali su una sola materia prima. Proprio per questo Barilla ha intrapreso, per la prima volta in Italia, un percorso di collaborazione di tipo “oriz-zontale” con altri attori del sistema agroalimentare italiano, dando vita al progetto Filiere Integrate così da permettere agli operatori agricoli di sviluppare un sistema di avvicendamento colturale sostenibile senza sprechi produttivi e garantendo sbocchi com-merciali per tutte le colture.

In particolare:

GRANO DURO E BARBABIETOLA DA ZUCCHEROÈ una collaborazione nata tra Barilla, Co.Pro.B – la principale cooperativa di produttori bieticoli in Italia – e Italia Zuccheri – primo produttore italiano di zucchero e principale fornitore di Barilla – al fine di mettere in comune conoscenze ed esigenze legate alla coltivazione di grano duro e barbabietola da zucchero. Sono state selezionate alcune aziende agricole che, nel triennio 2013-2016, utilizze-ranno sperimentalmente la rotazione “grano duro/ bietola” secondo i contratti di coltivazione e nel rispetto dei disciplinari condivisi.

OLII VEGETALI: COLZA E GIRASOLECereal Docks è il principale gruppo italiano attivo nella trasformazione di semi oleosi e cereali in farine, oli e lecitine per usi alimentari, zootecnici ed industriali. Barilla ha siglato un accordo con Cereal Docks per il reciproco riconoscimento dei disciplinari e dei servizi di supporto agli agricoltori.

GRANO DURO E POMODOROIn collaborazione con il Consorzio Casalasco del Pomodoro – importante produttore italiano di pomodoro e di sughi industriali – Barilla sta svol-gendo un’analisi sugli strumenti sviluppati dalla Sustainable Agriculture Initiative e analizza la pos-sibilità di interazione tra la filiera del pomodoro e quella del grano duro.

-30%riduzione dei costi di produzione

+20%aumento delle rese di produzione

fino a -30%riduzione delle emissioni CO₂eq

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Obiettivo: deforestazione zero

Il 22 ottobre 2013 Greenpeace International ha pubbli-cato il rapporto “Licenza d’Uccidere” per denunciare la continua distruzione delle foreste pluviali e delle torbiere indonesiane, causata dalla rapida espansione delle pian-tagioni di palma da olio per la produzione di olio vege-tale per usi alimentari e industriali. La massiccia deforestazione provoca un notevole danno alla biodiversità, invadendo gli spazi vitali di molti mammiferi, uccelli e piante. Per espandere i terreni col-tivabili con palme da olio, alcune zone vengono drenate e bonificate, quindi bruciate, provocando l’emissione di diverse tonnellate di gas serra nell’atmosfera e la fuga di molte specie animali, alcune delle quali - come la tigre di Sumatra - rischiano l’estinzione.Greenpeace ha dichiarato che deforestazione e incendi rilasciano ogni anno nell’atmosfera circa 1,8 miliardi di tonnellate di CO₂. Questo ha portato l’Indonesia, uno dei maggiori produttori di olio di palma, a essere il terzo paese al mondo per emissioni di gas serra.

“Licenza d’uccidere”, in realtà, si inserisce in una cam-pagna di sensibilizzazione internazionale che da tempo Greenpeace muove contro alcuni gruppi industriali che utilizzano olio di palma per la loro produzione.

Il problema ha assunto dimensioni globali. Oltre a Greenpeace, anche WWF International si occupa del tema e collabora con le comunità locali indonesiane e male-siane, i governi e le industrie per affrontare la situazione. In particolare, nel 2009 il WWF ha lanciato la Palm Oil Buyers’ Scorecard, una classifica delle principali aziende alimentari utilizzatrici di olio di palma, che monitora l’im-pegno nell’utilizzo di olio certificato sostenibile e i risultati concreti di tale impegno.

LA FILIERA DELL’OLIO DI PALMA

Per far fronte alle conseguenze negative della coltiva-zione dell’olio di palma nel 2004 un gruppo di industrie e ONG ha creato la Roundtable on Sustainable Palm Oil (RSPO). Il compito dell’RSPO è stabilire una serie di principi e criteri per certificare la produzione dell’olio di palma sostenibile. Le piantagioni delle aziende produt-trici, membri dell’RSPO, vengono certificate da auditor esterni attraverso controlli periodici. L’olio di palma certificato sostenibile viene acquistato da società di raffinazione e distribuzione o direttamente da aziende manifatturiere. Per verificare che le fasi di raffinazione, lavorazione, trasformazione e trasporto dell’olio di palma siano sostenibili esistono diversi sistemi di cer-tificazione della catena di fornitura creati dall’RSPO. I tre sistemi principali sono: › Segregazione: dove si controlla che l’olio di palma sia

sostenibile dalla coltivazione all’utilizzo finale, isolandolo da possibili fonti di olio di palma non certificate. › Mass balance: che consente la miscelazione di olio

certificato con olio non certificato in alcuni punti con-trollati della filiera, pur garantendo che al volume di olio di palma certificato usato dall’utilizzatore finale corri-sponda l’equivalente di olio di palma grezzo prodotto dall’oleificio iniziale e che quest’olio sia utilizzato real-mente lungo la filiera.

Barilla utilizza olio di palma per la consistenza, la fragranza e la neutralità di gusto che garantisce ai prodotti. Rappresenta inoltre la soluzione ottimale per la sostituzione di grassi idrogenati.

L’obiettivo è promuovere un impegno per la “deforestazione zero”, facendo in modo che le grandi multinazionali non utilizzino più olio di palma la cui produzione comporta la distruzione di foreste e che i produttori di olio,

responsabili dei recenti incendi forestali, vengano espulsi dai tavoli di lavoro

internazionali sul tema, quali la Roundtable on Sustainable Palm Oil (RSPO).

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› Book & Claim: la filiera non è monitorata. Gli utilizza-tori finali possono comprare certificati GreenPalm per compensare l’utilizzo di olio di palma convenzionale, non sostenibile. Secondo i criteri RSPO, a ogni certificato GreenPalm corrisponde una quantità di olio certificato sostenibile pari a quella di olio convenzionale utilizzato. Questo sistema consente alle industrie di promuovere la produzione di olio sostenibile, anche quando non sono in condizione di acquistarlo fisicamente.

PERCHÉ BARILLA USA L’OLIO DI PALMA

Aspetti nutrizionali e tecnologici › L’Olio di Palma, essendo un grasso solido a temperatura

ambiente consente di raggiungere caratteristiche orga-nolettiche ottimali dei prodotti da forno e ha consentito l’eliminazione dei grassi idrogenati dai prodotti Barilla.

› Barilla infatti non utilizza grassi idrogenati in nessun prodotto ed è costantemente impegnata nella ridu-zione dei grassi dai suoi prodotti.

› L’Olio di Palma può essere facilmente abbinato con oli ad elevato contenuto di grassi insaturi (es olio di girasole), consentendo di ridurre il contenuto di acidi grassi saturi nel prodotto finito senza avere problemi di stabilità e gusto e senza dover far ricorso ad additivi che conservino adeguatamente il prodotto.

› Relativamente alle implicazioni nutrizionali, diverse fonti, tra cui una ricerca del 2002 condotta dall’Uni-versità delle Nazioni Unite (Ong ASH et all, 2002) e uno studio del 2013 condotto dall’Istituto Mario Negri che ha riesaminato le più recenti pubblicazioni scientifiche a livello mondiale (Palm Oil and Palmitic Acid: a review on cardiovascular effects and carcinogenicity, 2013) evidenziano come non esistano correlazioni tra il con-sumo di olio di palma e il livello di colesterolo. Inoltre, ad oggi, non esistono studi che comprovano la corre-lazione tra olio di palma e possibili effetti cancerogeni.

› Diversi studi mostrano come l’effettivo apporto di acidi grassi saturi derivanti da olio di palma nell’alimen-tazione quotidiana sia molto limitato. Infatti, una ricerca INRAN 2009 sui dati di consumi medi alimentari in Italia, mostra come solo il 10% dell’assunzione di acidi grassi saturi giornalieri derivi da prodotti dolciari (circa 2,8 g/persona/giorno), di cui i prodotti da forno costi-tuiscono solo una parte.

IMPEGNO DEL GRUPPO BARILLA

Barilla acquista circa 35.000 tonnellate annue di olio di palma su una produzione mondiale di 60.000.000 tonnellate e ha scelto da tempo di avere solo fornitori in grado di garantire metodi di produzione rispettosi delle linee guida definite dall’RSPO. Barilla si è posta come obiettivo entro il 2015 l’approvvigionamento del 100% di olio di palma sostenibile certificato RSPO.

Questo, però, non è sufficiente per bloccare le deforestazioni e quindi Barilla ha deciso di perse-guire insieme ai suoi fornitori l’obiettivo “defore-stazione zero” entro il 2015 e si impegna a non acquistare olio di palma da produttori che si rendano responsabili di incendi forestali e defo-restazioni, garantendo la completa tracciabilità.

L’olio di palma ha permesso di eliminare completamente l’uso di grassi idrogenati, di abbinare oli con elevato contenuto di acidi grassi insaturi e di raggiungere caratteristiche organolettiche ottimali dei prodotti da forno.

L’adesione a RSPO e la condivisione dei suoi principi prevede il rispetto dell’ambiente in tutte le fasi della filiera dell’olio di palma e la conservazione delle risorse naturali e della biodiversità dei territori di produzione.

La certificazione RSPO comporta anche il rispetto degli individui e delle comunità impattate dalla coltivazione di olio di palma:richiede il rispetto dei diritti territoriali delle comunità indigene, dei diritti dei raccoglitori e delle loro famiglie.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

Aspetti di sostenibilità ambientale › La coltivazione di questa coltura ha avuto una rapida

espansione a partire dagli anni ‘90 e la superficie dedi-cata è cresciuta in modo esponenziale tanto da portare la comunità internazionale a riflettere su come salva-guardare l’ambiente e favorire modalità di produzione e consumo sostenibili.

› Da un punto di vista ambientale, quando viene pro-dotto in modo sostenibile, rimane una delle soluzioni più praticabili per rispondere alla crescente domanda mon-diale di oli vegetali.

› Inoltre, se paragonato ad altri oli vegetali, l’olio di palma risulta avere un ridotto impatto ambientale essendo caratterizzato da basse superfici coltivate in relazione alle elevate rese produttive, basse emissioni di CO₂ e ridotti fabbisogni idrici.

Tuttavia, considerando la certificazione come insufficiente a proteggere le foreste,

nel giugno 2013 Greenpeace ha chiesto alle aziende di applicare politiche che vadano

oltre i criteri di base RSPO per promuovere la cosiddetta “deforestazione zero”.

In questo contesto le linee guida dettate dall’RSPO sono il punto

di riferimento mondiale per la produzione di olio di palma sostenibile.

Se dovessimo sostituire il palma con altri grassi vegetali, la superficie

da utilizzare sarebbe, nel caso della soia per esempio, circa 6 volte

superiore (studio Schidmt 2010; Yields FAO 2009).

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Benessere animale

Ogni anno vengono allevati nel mondo circa 70 miliardi di animali destinati all’alimentazione umana. L’allevamento intensivo ha permesso di ottenere carni, latte e uova in grandi quantità e a basso prezzo, deter-minando, tuttavia, conseguenze negative, oltre che per gli animali stessi, per l’ambiente e i consumatori.Tra queste:

IMPATTO AMBIENTALE

L’allevamento intensivo riversa in atmosfera notevoli quantità di gas serra: nel 2013 la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, ha dichiarato che le attività zootecniche producono il 14,5% delle emissioni globali di gas serra prodotte dall’attività umana. Inoltre le pratiche intensive minac-ciano la biodiversità, sia per via dell’inquinamento delle acque e delle terre dovuto alle deiezioni animali, sia per via della distruzione di habitat naturali a favore delle monocolture intensive in cui coltivare cibo destinato agli animali d’allevamento.

IMPATTO SULLA SALUTE DELLE PERSONE

Per via degli spazi ristretti in cui vivono ammassati migliaia di animali, gli allevamenti intensivi possono favorire la trasmissione di malattie e mutazione degli agenti patogeni in ceppi più pericolosi se non vengono gestiti correttamente. A questo si aggiunge l’utilizzo generalizzato di antibiotici a scopo profilattico, che può contribuire allo sviluppo di antibiotico-resistenza anche nell’uomo.

IMPATTO SULLE COMUNITÀ

L’allevamento intensivo alimenta uno dei paradossi glo-bali che riguarda la ripartizione del cibo nel mondo: un terzo della produzione alimentare globale è destinato alla nutrizione del bestiame, quando oltre 800 milioni di persone nel mondo sono denutrite (Fonte: Barilla Center for Food and Nutrition, 2012, L’alimentazione nel 2030: tendenze e prospettive).

Le uova sono l’ingrediente di origine animale principale per Barilla. Ogni anno ne utilizza 23.000 tonnellate da oltre 2 milioni di galline.

A questo proposito, esistono organizzazioni

che si occupano di promuovere pratiche di allevamento più attente al benessere degli animali, nel rispetto

della qualità e sicurezza alimentare dei consumatori e degli

impatti ambientali.

Tra queste Compassion in World Farming (CIWF), organizzazione inglese

fondata nel 1967, ormai ampiamente presente

in molti paesi europei, negli Stati Uniti,

in Sudafrica e in Cina.

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IMPEGNO DEL GRUPPO BARILLA Sebbene in maniera minore rispetto alle uova, Barilla è coinvolta anche nelle filiere animali della carne per la produzione di piatti pronti e sughi, nonché nelle filiere dei prodotti caseari e dei grassi animali per i prodotti da forno, le loro farciture e le soluzioni per il primo piatto. Consapevole delle sue responsabilità lungo tutte le filiere di approvvigio-namento e in linea con il suo modo di fare impresa, Barilla intende entro il 2014 definire una politica globale di Gruppo per il Benessere Animale, che si aggiunga all’impegno attuale per la gestione della filiera avicola, estendendosi progressivamente alle altre filiere. L’intenzione di Barilla è quella di terminare questo processo di inclusione del benessere animale in tutte le filiere ani-mali di Barilla entro il 2020.

Per questo è stato predisposto un gruppo di lavoro dedicato al tema che si confronta periodicamente con i membri dell’organizzazione internazio-nale Compassion in World Farming e che riporta al Comitato di Sostenibilità Globale del Gruppo, responsabile della gestione del percorso “Buono per Te, Buono per il Pianeta”.

LE UOVA BARILLA

Le uova raggiungono gli stabilimenti Barilla già sgusciate e pastorizzate e vengono usate per la produzione di pasta all’uovo e prodotti da forno. Generalmente gli allevamenti intensivi di galline sono costituiti da capannoni con scarsa illuminazione artificiale e gab-bie in serie in cui vengono rinchiusi gli animali. È possibile, tuttavia, allevare gli animali in modo diverso, in maniera maggiormente rispettosa del loro benessere.

Per questo Barilla ha scelto un’altra tipologia di allevamento: quella a terra, preferen-dola all’allevamento in gabbia. L’allevamento a terra prevede che le galline siano cre-sciute libere all’interno di edifici a piano unico o a piani multipli. I volatili dispongono di molti spazi comuni e possono muoversi liberamente in tutta la struttura. Inoltre hanno nidi con una superficie grattabile, posatoi e lettiera sul suolo. Questo consente agli ani-mali di avere una libertà maggiore di movimento ed esprimere comportamenti naturali come becchettare, farsi le unghie e deporre uova in un nido chiuso.

OLTRE GLI OBBLIGHI DI LEGGE

Dal 1 gennaio 2012 è entrata in vigore in tutta l’Unione Europea la direttiva 1999/74/CE che stabilisce le norme minime per la protezione delle galline ovaiole, in cui è previsto il divieto di utilizzo, quale sistema di allevamento, delle gabbie di batteria “convenzionali”. Rimangono invece consentite le gabbie “arricchite”, un po’ più grandi rispetto a quelle ”convenzionali”, e naturalmente i sistemi alternativi alle gabbie (a terra, all’aperto, bio-logici). Prima dell’entrata in vigore di questa normativa, Barilla ha avviato un progetto in collaborazione con i suoi fornitori e Compassion in World Farming (CIWF), con l’obiettivo di decidere se utilizzare uova da galline allevate in gabbie arricchite oppure, andare oltre agli obblighi di legge, e acquistare uova da galline allevate a terra.

Per quanto abbia comportato un aumento della spesa di acquisto della materia prima, proprio per motivi di benessere animale, Barilla ha optato per l’allevamento a terra. Dal 1 aprile 2012, infatti, in tutti i prodotti Barilla a marchio Le Emiliane, Mulino Bianco e Pavesi sono utilizzate solo uova da galline allevate a terra. Per questo i tre marchi hanno ricevuto il riconoscimento “Good Egg Award” promosso da CIWF nel 2011 e 2012.

L’impegno di Barilla per promuovere filiere di approvvigionamento rispettose del benessere animale ha, tra altri obiettivi, anche quello di garantire alle persone ingredienti sicuri e di qualità.

Filiere rispettose del benessere animale hanno un impatto positivo sulla biodiversità degli ecosistemi. Diete sostenibili e rispettose dei territori e degli animali possono ridurre l’utilizzo di risorse naturali e valorizzare le diversità delle realtà locali.

Barilla sviluppa il progetto “Benessere Animale” in collaborazione con i suoi fornitori e con l’organizzazione internazionale Compassion in World Farming.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

4140

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La produzione BarillaPer garantire un ciclo di vita sostenibile dei prodotti, Barilla controlla e gestisce attentamente ogni fase del processo produttivo nei suoi pastifici e fornerie, così da ridurre sia l’uso delle risorse naturali che le emissioni.

LE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA

Nel 2013 si è confermato il disaccoppiamento delle emis-sioni di gas serra rispetto alla produzione: infatti a fronte di un aumento produttivo del 4%, le emissioni di gas serra, espresse in CO₂ equivalente, si sono ridotte del 15% in valore assoluto rispetto al 2010. Per tonnellata di prodotto finito, peraltro, è stata registrata una riduzione del 19% rispetto al 2010, attestandosi a 0,22 t CO₂ eq/t prodotto. Questi risultati sono stati ottenuti grazie agli impianti di cogenerazione, ai progetti di risparmio energetico e all’energia proveniente da fonti rinnovabili.

In tutti i pastifici italiani, infatti, sono stati installati impianti di cogenerazione:

› I comprensori di Parma e Foggia sono alimentati da impianti di cogenerazione che producono contempo-raneamente energia elettrica e termica. › Il pastificio di Caserta utilizza un impianto di trigene-

razione che produce energia elettrica, termica e acqua refrigerata.

ENERGIE RINNOVABILI

Gli stabilimenti di produzione a Celle in Germania e Filipstad in Svezia utilizzano energia elettrica acquistata da produttori che certificano l’origine da fonte idroelettrica. Inoltre, Barilla ha coperto tutta la domanda di ener-gia elettrica usata per le produzioni a marchio Mulino Bianco, Gran Cereale e Pan di Stelle con i certificati di origine denominati GO-RECS che attestano la reale produzione da fonti rinnovabili.

GESTIONE RISORSE IDRICHE

Nel 2013 gli stabilimenti Barilla hanno consumato circa 2,3 milioni di metri cubi di acqua risparmiando 343.000 m3 di acqua rispetto al 2010, con una riduzione del 13%. Grazie a questa quantità di acqua più di 30.000 per-sone potrebbero fare la doccia per un anno. Oltre alle azioni di risparmio sono stati sviluppati alcuni progetti di riutilizzo delle risorse idriche, in particolare negli stabili-menti di Cremona, Foggia, Ames ed Avon (USA).

SISTEMI DI GESTIONE CERTIFICATI

Oltre l’83% della produzione Barilla avviene in stabilimenti che possiedono un Sistema di Gestione Integrato Sicurezza e Ambiente (SGSA), certificato da un ente terzo in conformità agli standard internazionali di gestione per la sicurezza e l’ambiente OHSAS 18001 e ISO 14001. Nel 2013, inoltre, è stato implementato e certificato il Sistema di Gestione dell’Energia, nello stabilimento di Castiglione delle Stiviere, sviluppato in conformità allo standard internazionale ISO 50001. Questo stabili-mento si aggiunge a Celle (Germania) e Filipstad (Svezia), anch’essi dotati di un Sistema di Gestione dell’Energia.

RIFIUTI DI PRODUZIONE

Gli stabilimenti Barilla, inoltre, sono molto attenti alla gestione dei rifiuti, con l’obiettivo di ridurne la quantità prodotta e aumentarne la quota destinata a recupero o riciclo. Nel 2013 si è registrata una media di circa 16 kg di rifiuti per tonnellata di prodotto finito; di questi il 92% è stato destinato a operazioni di recupero/riciclo.

Milioni di tonnellate di CO₂ eq

Milioni di tonnellatedi prodotto

20112010 2012 2013

0,40 0,37 0,35 0,34

1,49 1,551,481,49

CO₂ eq EMESSA DAGLI STABILIMENTIIN RELAZIONE AI VOLUMI DI PRODOTTO FINITO

CONSUMO TOTALE DI ACQUA NEGLI STABILIMENTIin milioni di m3

2010 2011 2012 2013

2,6 2,5 2,4 2,3

42 43

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SALUTE E SICUREZZA DELLE PERSONE BARILLA

Un altro aspetto fondamentale è l’attenzione data alla salute e sicurezza delle persone che quotidianamente lavorano in Barilla. Nel 2013 sono stati registrati 154 infortuni, il 41% in meno rispetto al 2010.Gli stabilimenti di Ames (USA), Thiva (Grecia) e Rubbiano (Italia) non hanno registrato alcun infortunio nel corso dell’anno. Questo risultato è stato ottenuto grazie ai Sistemi di Gestione sulla Sicurezza (OHSAS 18001), agli investimenti tecnici in progetti di miglioramento e alle oltre 52.000 ore di formazione sui temi di salute, sicu-rezza e prevenzione incendi erogate nel 2013. Infine, nel corso dell’anno sono stati condotti 112 Audit per verificare la corretta applicazione degli strumenti di prevenzione sviluppati per migliorare la sicurezza sul lavoro, la preven-zione incendi e ridurre gli impatti ambientali.

La sicurezza delle persone Barilla è fondamentale. Sono stati sviluppati percorsi di formazione, linee guida operative e attività di audit per un investimento totale in sicurezza di 11,4 milioni di euro.Gli infortuni sono diminuiti del 41% rispetto al 2010.

Tutta la produzione Barilla è gestita in modo responsabile da un punto di vista ambientale. Dal 2008 Barilla è riuscita a ottenere una riduzione dei gas serra emessi dagli stabilimenti in valore assoluto del 27%.

Barilla rappresenta un attore rilevante a livello economico, ambientale e sociale nelle comunità in cui è presente. Le realtà produttive sono impegnate in tutto il mondo a sponsorizzare, attraverso donazioni economiche o di prodotto, le attività locali.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETAINDICE DI FREQUENZA INFORTUNI

numero di infortuni ÷ ore lavorate dai dipendenti x 1.000.000

2010 25

2011 17

2012 18

2013 15DAL 2010

-41%

INDICE DI GRAVITÀ INFORTUNIgiornate assenza per infortunio ÷ ore lavorate

dai dipendenti x 1.000

DAL 2010

-6%

2010 0,62

2011 0,63

2012 0,76

2013 0,58

44 45

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I materiali d’imballaggio, sia i film flessibili, sia il car-toncino, sono scelti in accordo ai migliori standard e rispettando stringenti criteri ambientali.

SONO SEMPRE DI PIÙ LE CONFEZIONI RICICLABILI

Dal 1997 Barilla ha sviluppato una “Linea Guida per la pro-gettazione del packaging sostenibile”, giunta oggi alla terza edizione. A questa si è affiancato nel 2007 il Barilla LCA Packaging Designer che consente di confrontare tra loro diverse soluzioni per scegliere quella a minore impatto ambientale. Tutto questo naturalmente salvaguardando la capacità delle confezioni di proteggere e preservare la bontà dei prodotti. Attraverso questo strumento e tutti gli altri progetti di miglioramento, la percentuale degli imbal-laggi Barilla, classificati come tecnicamente riciclabili, ha raggiunto il 98% nel 2013 (da 85% nel 2008).

CARTONCINO IN FIBRA VERGINE SOLAMENTE DA FORESTE SOSTENIBILI

Barilla acquista più di 30.000 tonnellate di cartoncino. Il 100% del cartoncino in fibra vergine nelle confezioni è certificato secondo gli standard internazionali FSC (Forest Stewardship Council), PEFC (Programme for the Endorsement of Forest) e SFI (Sustainable Forestry Initiative), relativi alla gestione sostenibile delle foreste. Gli standard prevedono una gestione forestale che tutela l’am-biente, i diritti delle persone e le differenti culture mante-nendo la sostenibilità economica.

INFORMAZIONI SUI SINGOLI IMBALLI

Barilla si impegna a garantire una comunicazione com-pleta, corretta e trasparente sui propri imballi. Nel 2008 sono state introdotte “Le Etichette Ambientali” che indi-cano il materiale d’imballaggio usato e la destinazione per la raccolta differenziata. Inoltre accanto alla lista completa degli ingredienti e dei potenziali allergeni, il Gruppo pro-pone suggerimenti per un corretto stile di vita, indica-zioni sulle quantità ideali di consumo e i consigli per la preparazione. Oltre 1.440 prodotti, pari a 93% del totale riportano indicazioni nutrizionali o salutistiche sulla con-fezione. I social media sono sempre più luoghi di relazione con specifici target di consumatori, sia per la promozione dei prodotti che per il coinvolgimento diretto delle per-sone. L’85% dei siti web di prodotto fornisce indicazioni dettagliate per un miglior consumo dello stesso. Il 53% dei siti web che presentano i prodotti fornisce indicazioni per uno stile di vita sano.

Le confezioni BarillaIl Gruppo Barilla è sempre stato molto attento alla qualità dei propri imballaggi: non è un caso che sia uno dei pochi produttori di pasta che utilizza astucci in cartoncino per gran parte della sua produzione.

NUOVA NORMATIVA EUROPEA Alla fine del 2014 entrerà in vigore il nuovo regola-mento UE 1169/2011, varato dalla Commissione Europea che ha lo scopo di armonizzare tutte le leggi nazionali sull’indicazione corretta dei principi nutritivi e del relativo apporto calorico negli alimenti, nonché l’informazione sulla presenza di ingredienti che possono provocare allergie. Nel 2013 quasi un prodotto su tre di Barilla rispondeva perfettamente alle indicazioni della nuova normativa europea. Barilla da anni offre indicazioni ai propri consu-matori che vanno al di là degli obblighi di legge e che spesso anticipano quanto richiesto dal rego-latore a livello europeo.

Le tabelle nutrizionali, i suggerimenti di consumo e i consigli per uno stile di vita sano rappresentano un importante contributo di Barilla al benessere delle persone, veicolato anche attraverso le confezioni di prodotto.

Barilla è riuscita ad aumentare la percentuale degli imballaggi tecnicamente riciclabili dall’85% del 2008 al 98% del 2013.

La raccolta differenziata è un impegno importante per trasformare gli imballaggi usati in risorse e migliorare il benessere delle comunità locali a livello globale. Barilla ha inserito simboli sulla confezione che suggeriscono come differenziare correttamente gli imballi.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

Sulle confezioni è possibile ritrovare adeguate indicazioni nutrizionali e le

principali informazioni ambientali.

46 47

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Corretto stile di vita

SUGGERIRE ALLE PERSONE UNO STILE DI VITA SANO ATTRAVERSO UNA CORRETTA INFORMAZIONE, FAVORENDO

L’EDUCAZIONE ALIMENTARE E LA CONSAPEVOLEZZA DEI SUOI IMPATTI AMBIENTALI.

4

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Barilla Center for Food and Nutrition

Oggi vivono nel mondo oltre 7,2 miliardi di persone e la ricchezza globale è aumentata significativamente nel corso degli ultimi due secoli. Tuttavia, a fronte di un miglioramento delle condizioni di vita di diversi paesi, per-sistono condizioni di estrema povertà in alcune zone del pianeta e vi sono enormi problematiche ambientali gene-rate da uno sviluppo economico senza precedenti. In particolare sono tre i paradossi legati al mondo del cibo e della nutrizione che devono essere gestiti per garantire uno sviluppo sostenibile:

La Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN - www.barillacfn.com) dal 2009 analizza i fattori economici, nutrizionali, ambientali e sociali nel loro rap-porto di causa-effetto con il cibo e le risorse del pianeta.

Ha strutturato la sua attività in quattro aree:Food for Health – studia il ruolo dell’alimentazione nel garantire una vita longeva e in salute per le persone e suggerisce e indica la Dieta Mediterranea come modello alimentare nutrizionalmente equilibrato.

Food for Sustainable Growth – valuta l’impatto delle attività della filiera agroalimentare e formula proposte e raccomandazioni sugli stili di vita orientati alla tutela dell’ambiente e delle sue risorse.Food for All – esamina il paradosso dell’eccesso di cibo nei paesi occidentali e, al tempo stesso, la difficoltà di accesso al cibo nei paesi in via di sviluppo e analizza la possibilità di una più equa distribuzione delle risorse alimentari.Food for Culture – studia lo sviluppo della relazione uomo-cibo e riporta al centro dell’attenzione il ruolo delle culture alimentari differenti.

Le attività della Fondazione BCFN sono guidate da un team multidisciplinare composto da esperti esterni a livello internazionale che individua i temi rilevanti da stu-diare, li analizza in modo scientifico e propone racco-mandazioni concrete disponibili a tutti i decisori pubblici, al fine di favorire una vita migliore e un benessere diffuso e sostenibile.

La Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition ha l’obiettivo di analizzare grandi temi legati all’alimentazione e alle risorse del pianeta.

IL PROTOCOLLO DI MILANO

Nel corso del 2013 la Fondazione BCFN ha pre-sentato il Protocollo di Milano, un documento su alimentazione e nutrizione che chiede un impegno urgente ad agire per un cambiamento globale e sancisce principi per rendere il sistema alimen-tare sostenibile. Il protocollo è stato lanciato il 27 novembre 2013, in occasione del Quinto Forum internazionale BCFN a Milano ed è rivolto ai governi nazionali, alle organizzazioni internazio-nali e alla società civile, affinché tutti si facciano promotori di uno sforzo di miglioramento. La ver-sione finale del Protocollo sarà presentata al Sesto Forum internazionale BCFN a dicembre 2014. www.milanprotocol.com

Nel 2013, in relazione all’area tematica “Food for Health”, la Fondazione BCFN ha pubblicato il contributo: “Paradossi alimentari e corretti stili di vita in una società che cambia”.

Nel 2013, nell’ambito dell’area tematica “Food for Sustainable Growth” è stato pubblicato il contributo: “Contro lo spreco: sconfiggere il paradosso del food waste”.

La Fondazione BCFN ha due aree tematiche dedicate rispettivamente all’analisi della distribuzione del cibo a livello mondiale, “Food for All” e alle peculiarità culturali delle diete alimentari nelle diverse comunità, “Food for Culture”.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

Nel mondo per ogni persona malnutrita, ce ne sono due che sono obese

o in sovrappeso.

Un terzo dell’intera produzione alimentare globale è destinato alla nutrizione del

bestiame, mentre una quota crescente dei terreni agricoli è finalizzata alla produzione

di biocarburante.

Ogni anno, a livello mondiale, sono sprecate 1,3 miliardi di tonnellate di cibo ancora perfettamente commestibile, mentre 868

milioni di persone soffrono la fame.

50 51

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UN MODELLO DI RIFERIMENTO

Il Modello della Doppia Piramide è stato adottato come un punto di riferimento per il modo di fare impresa del Gruppo. Barilla ha analizzato il suo portafoglio prodotti, inserendone alcuni sulla Doppia Piramide. Come si può vedere nel grafico accanto, i prodotti sono collocabli in diverse fasce delle piramidi alimentare e ambientale. Con questa rappresentazione come punto di riferimento, il Gruppo oltre a migliorare costantemente il profilo nutri-zionale dei suoi prodotti, si impegna a dare corrette indi-cazioni alimentari e di consumo in modo che le persone possano inserire l’offerta Barilla in uno stile alimentare completo e sano. Dal punto di vista ambientale, inoltre, l’azienda si impegna a fare in modo che i suoi prodotti abbiano un minor impatto sul pianeta e a migliorarne l’intero ciclo di vita. Oggi circa l’80% dei prodotti Barilla è alla base della piramide nutrizionale e il 90% è nella parte inferiore della piramide ambientale.

Il Modello della Doppia Piramide

Uno tra i contributi più originali della Fondazione BCFN è il Modello della Doppia Piramide. La piramide a sinistra è la piramide alimentare che riporta alla base i prodotti per i quali è consigliabile un consumo più frequente, mentre all’apice riporta quelli che dovrebbero essere consumati con moderazione. La Dieta Mediterranea suggerisce uno stile alimentare nutrizionalmente corretto dato da un consumo attento di tutte le tipologie di alimenti presenti sulla piramide, unito anche a una costante attività fisica quotidiana e alla condivisione conviviale dei pasti.

Per determinare l’impatto ambientale è stato studiato il “ciclo di vita” degli alimenti, realizzando la piramide ambientale: dalla coltivazione delle materie prime al momento del consumo. Ne sono stati analizzati gli impatti sul pianeta in termini di emissioni di gas serra, consumi delle risorse idri-che e superficie di territorio occupata per rigenerare le risorse impiegate. Sinteticamente è emerso che quanto è buono per noi ha anche meno impatti sul nostro ambiente.

La Doppia Piramide alimentare e ambientale indica come i cibi per i quali è suggerito un consumopiù frequente per il benessere delle persone, siano anche quelli che hanno un minore impatto sul nostro pianeta.

I SETTE GREEN AWARDS

Il 2 dicembre 2013 il modello della Doppia Piramide è stato premiato nella categoria Cultura dei Sette Green Awards. I Green Awards rappresentano i sette Oscar consegnati ai progetti dell’anno per la promo-zione di uno sviluppo sostenibile. In particolare la Doppia Piramide è stata valorizzata per aver saputo diffondere tra i consumatori la consapevolezza dell’impronta ecologica del cibo che consumiamo.

CO

NSU

MO

SU

GG

ERIT

O

PIRAMIDE ALIMENTARE

PIRAMIDE AMBIENTALEBASSO ALTO

ALTO BASSO

IMPA

TTO

AM

BIE

NTA

LE

Pani Harrys, Pan Bauletto, Piatti Pronti Barilla,Fette Biscottate

N.B. In questa rappresentazione sono riportati solo alcuni dei prodotti Barilla

Ringo Cacao, Cornetti alla Crema

Galletti, Tarallucci, Gocciole

Sugo Basilico,Pasta di semola e integrale,Wasa, Barilla Pasta Plus

Pani Harrys, Piatti Pronti Barilla,Sugo Basilico, Pasta di semola e integrale,

Pan Bauletto, Fette Biscottate, Wasa,Galletti, Tarallucci, Gocciole, Ringo Cacao

Cornetti alla Crema

Attraverso l’analisi dell’impatto ambientale dei cibi,

la Fondazione BCFN ha evidenziato che i cibi da consumare

più frequentemente sono anche quelli che hanno un impatto

minore sul pianeta.

5352

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Diffondere un Modello

OGGI PASTA CON?

Al fine di promuovere la “cultura della pasta” e delle sue molteplici preparazioni, il marchio Barilla nel 2013 ha sviluppato “Oggi Pasta con?”. Si tratta di un’inizia-tiva commerciale, realizzata in Italia, attraverso la quale Barilla ha proposto ai consumatori 126 ricette per preparare primi piatti gustosi e ispirare la fantasia e il benessere delle persone.

In particolare è stato suggerito un percorso in tre tappe:

Colleziona le Tue Ricette PreferiteIl consumatore ha potuto collezionare numerose ricette in schede disponibili nelle gallerie dei centri commerciali e sugli espositori all’interno dei punti vendita.

Gusta e ImparaSono stati adibiti degli spazi di cottura nei centri commerciali dove le persone hanno potuto imparare alcune semplici ricette e assaggiare i prodotti Barilla.

VinciAttraverso una promozione, Barilla ha messo a dispo-sizione uno schedario per le ricette con l’acquisto di tre prodotti e la possibilità di partecipare a un con-corso per vincere un anno di fornitura di pasta Barilla con l’acquisto di cinque prodotti.

Le schede ricetta, oltre a dare indicazioni per la prepara-zione del piatto invitavano il consumatore a scoprire la Doppia Piramide e ad approfondire sul sito di Gruppo le ragioni per cui le ricette Barilla sono buone per le persone e buone per il pianeta.

DISTRIBUTORI DI “BENESSERE”

Nel 2012/2013 Barilla, in collaborazione con l’Ospedale San Raffaele di Milano, il costruttore Reha Vendors e il gestore dei distributori Gesa, ha sviluppato un pro-getto pilota di promozione di benessere attraverso distributori automatici monomarca posizionati nelle vicinanze del complesso ospedaliero.

Gli utenti hanno avuto la possibilità di acquistare pro-dotti Barilla gustosi, con un profilo nutrizionale equi-librato, abbinandoli a bevande o altri alimenti per una pausa leggera fuori pasto. I distributori, dotati di tec-nologia touch screen, hanno permesso di informare il consumatore sulle caratteristiche nutrizionali della sua scelta e di come questa si inserisca all’interno del modello mediterraneo adottato dal Gruppo Barilla.

In una seconda fase, l’ampliamento dell’offerta di pro-dotto ha incrementato ulteriormente l’attrazione dei consumatori, dimostrando che il mondo dei distributori automatici rappresenta un ottimo canale per la diffu-sione di prodotti nutrizionalmente equilibrati. A seguito della collaborazione il fornitore Gesa ha deciso di inse-rire alcuni dei prodotti Barilla in 360 distributori sul ter-ritorio nazionale. La possibilità di avere un distributore Barilla, unita a suggerimenti nutrizionali, ha consen-tito di raggiungere su alcuni prodotti rotazioni doppie rispetto alle vendite standard di un distributore.

Barilla crede che la promozione di “Buono per Te, Buono per il Pianeta” e del modello della Doppia Piramidesia importante per contribuire al benessere delle persone e dell’ambiente in cui vivono.

1

2

3

I progetti di diffusione del modello “Buono per Te, Buono per il Pianeta” sono pensati per diffondere un modello nutrizionale in linea con la Dieta Mediterranea, riconosciuta nel mondo come una delle diete più salutari.

I progetti sono svolti nel pieno rispetto della tutela dell’ambiente: sia sensibilizzando i consumatori agli impatti ambientali delle loro scelte alimentari, sia proponendo prodotti amici del pianeta.

I progetti sono svolti in sinergia con altri partner in modo che si abbia un “effetto leva” di diffusione di un modello di sviluppo sostenibile.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

Nel 2013 Barilla ha realizzato progetti per diffondere “Buono per Te,

Buono per il Pianeta” sia come Gruppo, sia attraverso specifiche attività di marca.

5554 55

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RISTORAZIONE COLLETTIVA

Nel corso del 2013 Barilla, in collaborazione con Ericsson Telecomunicazioni e l’azienda di catering Alpi San Marco, ha avviato un nuovo progetto nel campo della ristorazione collettiva destinata a mense aziendali, con l’obiettivo di diffondere proposte di pasto nutrizionalmente equilibrate e sostenibili da un punto di vista ambientale. In particolare l’iniziativa è stata svi-luppata per sensibilizzare i dipendenti del nuovo polo scientifico di Genova Erzelli alla cultura della corretta alimentazione come fattore di promozione del benes-sere e della tutela ambientale.

In particolare i menù sono stati pensati in linea con il modello della Dieta Mediterranea e attraverso l’u-tilizzo di uno strumento di elaborazione di ricette ne sono stati definiti gli impatti ambientali. Infine, è stato sviluppato un kit di materiali utili ai partner di progetto per allestire il nuovo ristorante aziendale oggetto di questo primo esperimento italiano nel settore.

CURIOSITÀ: PREMIO HORECA 24

Il 25 novembre 2013 l’imballaggio pasta Barilla Food Service da 5 kg destinato alla ristorazione collettiva ha ricevuto il premio HORECA 24 nella categoria Green Solution riservata a prodotti ecosostenibili pensati per ridurre i consumi energetici, idrici, i rifiuti e abbattere l’impatto ambientale. Il premio è pro-mosso dalla rivista dell’area Horeca del Gruppo 24 Ore ed è alla sua seconda edizione, con lo scopo di valorizzare la creatività, l’impegno e la ricerca che le aziende investono nello sviluppo di prodotti e servizi innovativi. In particolare il nuovo imballaggio Barilla Food Service 5 Kg ha permesso di risparmiare 100 tonnellate annue medie di materiale plastico con un beneficio per l’ambiente misurabile in 350 ton-nellate di gas serra in meno emesse nell’atmosfera, pari a circa 50 volte il giro dell’Equatore in auto. Questo grazie allo sviluppo di una tecnologia inno-vativa con cui Barilla ha ridotto lo spessore del film di confezionamento da 50 μm a 35 μm. Anche così Barilla fa promozione concreta del suo modo di fare impresa.

Barilla, insieme all’utilizzo dei suoi prodotti destinati alla ristorazione collettiva, ha diffuso il concetto della Doppia

Piramide, mostrando come sia possibile concepire menù settimanali che

contribuiscano al benessere delle persone e del pianeta in cui vivono.

I risultati sono stati molto positivi e hanno dato un’ulteriore dimostrazione che è possibile promuovere iniziative

per uno sviluppo sostenibile, attraverso attività di business.

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Il primo ristorante a New York City

La modalità del servizio è tipica del “fast casual”, ovvero è caratterizzata da cucina a vista, davanti alla quale i clienti possono vedere i piatti in preparazione e ordinarli quando arrivano in cassa.

Alle persone viene servito un vassoio con i piatti ordinati che possono essere consumati su un grande tavolo condiviso con altri commensali oppure in pic-coli tavolini. Sono previsti anche servizi da asporto, di ordine on line, o consegna a domicilio a fronte di un ordine minimo concepito per i tanti uffici in zona.

Il menù proposto è vario e comprende primi piatti di pasta, pizza, insalate, panini e zuppe, oltre a un’of-ferta di dolci, colazioni e aperitivi all’italiana. Inoltre, buona parte del menù è perfettamente coerente con il modello “Buono per Te, Buono per il Pianeta”.

Il ristorante è stato concepito per essere simbolo dell’italianità a New York. A questo proposito, sono state stipulate importanti partnership con famosi marchi italiani, in particolare Lavazza per il caffè, San Pellegrino per le bevande analcoliche, Peroni per la birra, Cantine Antinori e Mezzacorona per i vini. All’interno del risto-rante, inoltre, un piccolo mercato permette di acquistare specialità 100% italiane selezionate da Academia Barilla: la pasta trafilata al bronzo della Campania, sughi, diverse varietà di olio extravergine e aceto balsamico di Modena. Inoltre è possibile acquistare alcuni dei prodotti da forno del Gruppo a marchio Mulino Bianco e Pavesi.

Per promuovere il modello della Doppia Piramide e il modo

di fare impresa Barilla, il sito internet del ristorante propone in corrispondenza

dei piatti a menù, che sono alla base

della piramide nutrizionale e che hanno un minor impatto

sul pianeta, una rappresentazione grafica del modello e il rimando

alla piattaforma digitale www.buonopertebuonoperilpianeta.it.

Apre a New York il primo ristorante Academia Barilla, concepito per diffondere nel mondo la cultura gastronomica italiana. È un “fast casual restaurant” che ha l’obiettivo di portare la convivialità italiana nella metropoli americana.

Il ristorante è pensato sia per promuovere un modello alimentare conviviale,

quello mediterraneo, sia per sensibilizzare le persone ai valori

del fare impresa di Barilla: qualità, nutrizione, attenzione per l’ambiente

e promozione delle peculiarità territoriali italiane con adattamenti

locali nel mondo.

Gusto e tradizione italiana sono gli ingredienti principali del nuovo Ristorante Academia Barilla di New York, prestando costante attenzione alle proprietà nutrizionali degli alimenti e all’approvvigionamento di materie prime di alta qualità.

Il ristorante sensibilizza i consumatori alla valutazione degli impatti ambientali delle scelte alimentari, sia segnalando la Doppia Piramide nel suo sito internet, sia utilizzando lo slogan “Good for You, Good for the Planet” negli spazi interni del ristorante.

Attraverso il suo nuovo ristorante, Barilla promuove il gusto della tradizione italiana e il piacere della convivialità, adattandolo alle abitudini di consumo “fast casual” di giovani consumatori americani, in collaborazione con altri marchi del “made in Italy”.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

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Educare attraverso la ComunicazioneBarilla crede che quanto raccomandato dalla Dieta Mediterranea contribuisca al benessere delle persone e del pianeta. Per questo la promuove attraverso siti web, prodotti e iniziative.

LA NUTRIZIONE BARILLA SUL WEB

Nel 2013 è stata rivista la pagina dedicata alla nutri-zione del sito web aziendale www.barillagroup.com. Oltre a descrivere i progetti promossi dal Gruppo stesso, il sito è stato costruito in modo da essere una piattaforma di linee guida e raccomandazioni nutrizionali diffuse a livello internazionale nel corso degli ultimi anni.

La nuova sezione rimanda ai siti di marca del Gruppo dove si possono ritrovare le caratteristi-che nutrizionali, i suggerimenti di consumo e le indicazioni per uno stile di vita sano dei principali prodotti Barilla.

Barilla, inoltre, nel corso degli ultimi anni ha pro-dotto alcuni opuscoli divulgativi che consentono di comunicare in modo semplice, ma scientifica-mente corretto, alcuni temi rilevanti per la nostra alimentazione quotidiana. È possibile consultarli su www.barillagroup.com

COSA SAI SULLA PASTA?

È diffusa l’opinione che la pasta faccia ingrassare. Nel corso degli ultimi anni si sono diffuse diverse diete “low carb” iperproteiche. Barilla crede invece che quanto rac-comandato dalla varia e nutrizionalmente equilibrata Dieta Mediterranea, di cui la pasta è uno dei prodotti principali, contribuisca al benessere delle persone e del pianeta e per questo la promuove attraverso siti web, prodotti e iniziative.

› Nel sito internet www.barilla.com è stata dedicata una sezione speciale al modello mediterraneo e alla spiega-zione della Doppia Piramide. Attraverso infografiche ani-mate i consumatori possono scoprire i benefici di una dieta equilibrata con un ridotto impatto sull’ambiente. Inoltre possono partecipare a un tour virtuale in un super-mercato, “Shop for Sustainability”, scegliendo quanto desiderano acquistare e ricevendo il calcolo calorico e l’impronta ambientale della loro spesa.

› Su Pinterest è attivo un profilo Barilla che promuove attraverso infografiche tutti gli aspetti importanti legati al consumo della pasta.

› Le indicazioni nutrizionali riguardo alla pasta sono state condivise con l’associazione americana non pro-fit Oldways, impegnata nella promozione di una corretta alimentazione. Attraverso il programma ONE Oldways Nutrition Exchange, sono state diffuse ai “Supermarket Dietitians”, ovvero esperti nutrizionali che negli USA lavo-rano per promuovere programmi per una corretta nutri-zione nei punti vendita, in collaborazione con la grande distribuzione.

In particolare nel 2013 Barilla America ha sviluppato

un percorso informativo che rappresenta un ottimo caso

di educazione alimentare attraverso la comunicazione.

Il percorso di comunicazione sviluppato per promuovere la pasta come base dell’alimentazione quotidiana si basa su rilevanze scientifiche che dimostrano come sia importante il consumo di carboidrati per mantenere una concentrazione adeguata di glucosio nel sangue (glicemia), positiva per la salute e la prevenzione di malattie.

La sensibilizzazione a cui Barilla invita i suoi consumatori tiene sempre unite le due piramidi che compongono il modello della Doppia Piramide. Anche in “Shop for Sustainability”, percorso virtuale all’interno di un supermercato, la spesa finale viene misurata sia per l’apporto calorico, sia per l’impatto sull’ambiente.

La collaborazione con l’organizzazione Oldways e la partecipazione nell’iniziativa ONE, Oldways Nutrition Exchange, ha portato i messaggi Barilla alle persone attraverso l’impegno dei “Supermarket Dietitians”.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

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10 Buone ragioni per mangiare pasta

2 LA PASTA AL “DENTE” PROLUNGA IL SENSO DI SAZIETÀ

Per via della struttura proteica dell’impasto e della cottura al dente, la pasta ha un indice glicemico basso. L’indice glicemico valuta la qualità di carboidrati con una scala che va da 0 a 100 distinguendo quelli che vengono digeriti, assorbiti o metabolizzati velocemente (ad alto IG) da quelli che lo sono lentamente (a basso IG). Questo significa che un alimento a basso indice glicemico è metabolizzato più lentamente e prolunga il senso di sazietà: la pasta ha valori bassi fra 36 e 51 (ad esempio la patata ha un valore 87).

Fonti: Oldways and International Pasta Organization, The Healthy Pasta Meals Scientific Consensus Statement, 2011. NFI. Carboidrati e indice gliemico. http://www.nutrition-foundation.itmonografi e/Carboidrati-ed-indice-glicemico.aspx (ult. acc. 10.12.2013).

3 LA PASTA È VERSATILE

Combinando la corretta porzione di pasta (80-85 grammi) con una varietà di abbinamenti, dalle verdure al pesce ai legumi, si ottiene un piatto gustoso ed equilibrato.

4 LA PASTA È TRA GLI ALIMENTI PIÙ IMPORTANTI IN UNA DELLE DIETE PIÙ SALUTARI AL MONDO

La pasta, in quanto fonte di carboidrati, è alla base del modello della Dieta Mediterranea, considerato come uno dei più equilibrati a livello mondiale.

Fonte: Oldways and International Pasta Organization, The Healthy Pasta Meals Scientific Consensus Statement, 2011.

5 LA PASTA È SOSTENIBILE: BUONA PER TE, BUONA PER IL PIANETA

Come dimostra il modello della Doppia Piramide sviluppato dal Barilla Center for Food and Nutrition l’impatto ambientale dei cibi alla base della piramide della Dieta Mediterranea è inferiore rispetto a quello degli alimenti che stanno all’apice della piramide nutrizionale.

6 CI SONO TIPOLOGIE DI PASTA ADATTE A TUTTI I TIPI DI ALIMENTAZIONE

Oltre alla pasta di semola classica, si possono trovare varie tipologie di pasta: all’uovo, di grano tenero, integrale, arricchita in proteine, senza glutine. La pasta si può facilmente adattare a ogni esigenza alimentare.

7 ATTENZIONE ALLE CALORIE? LA PASTA PUÒ AIUTARE

Molti studi hanno dimostrato che un buon equilibrio tra carboidrati, proteine e grassi è fondamentale per mantenere un corretto peso corporeo e ridurre il rischio di malattie. Uno studio del 2009 dell’Harvard School of Public Health and Pennington Biomedical Research Center ha scoperto che le diete composte dal 36-65% di carboidrati sono tanto efficaci per la perdita di peso quanto altre diete meno ricche di carboidrati.

Fonte: New England Journal of Medicine, 26 February 2009; 360(9):859-73

8 LA PASTA RAPPRESENTA UNA BUONA FONTE DI CEREALI NELLA DIETA

Mangiando un piatto di pasta, a seconda della porzione, si possono ottenere dalle due alle quattro porzioni di cibo a base di cereale, così come suggerito anche dal dipartimento dell’Agricoltura statunitense e in linea con il Modello Mediterraneo. È, inoltre, preferibile il consumo di cereali integrali.

9 LA PASTA È POVERA DI SODIO E DI GRASSI

Una corretta porzione di pasta senza condimento (80-85 gr) apporta circa 280 Kcal, è povera in grassi (circa 1 grammo, senza grassi saturi o trans), senza colesterolo e povera di sodio (non considerando il sale che si aggiunge in cottura). Per mantenere questi valori virtuosi della pasta, è importante non esagerare con i condimenti.

10 UN BUON CARICO DI CARBOIDRATI È UTILE PER UN’ATTIVITÀ FISICA PROLUNGATA (90 MINUTI)

I carboidrati sono la principale fonte di energia nella nostra alimentazione. Il nostro organismo utilizza infatti i carboidrati per ottenere il glucosio, “carburante” che fornisce l’energia necessaria per il suo funzionamento. L’organismo può consumarlo immediatamente o conservarlo nel fegato e utilizzarlo quando è necessario. La carenza di glucosio comporta gravi conseguenze per la salute. Un buon carico di carboidrati è, quindi, consigliabile per una performance atletica intensa.

1 LA PASTA NON FA INGRASSARE

Ciò che fa ingrassare sono le calorie in eccesso, non porzioniregolari di pasta. La pasta contiene carboidrati complessi e se condita con ingredienti che sono ricchi in fibre, proteinee poveri di grassi (erbe fresche, legumi, verdura e carnibianche), rappresenta un’occasione equilibrata di consumo.

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Comunitàlocali

ASCOLTARE, COMPRENDERE E VALORIZZARE LE ESIGENZE, LE PECULIARITÀ E I DIRITTI DELLE COMUNITÀ LOCALI

IN CUI IL GRUPPO OPERA, PROMUOVENDO LE DIVERSITÀ E FAVORENDONE L’INCLUSIONE ATTRAVERSO

COLLABORAZIONI APERTE E TRASPARENTI.

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Sono emersi temi rilevanti, sulla base dei quali Barilla ha definito alcuni dei progetti 2014 e il suo sistema di rendi-contazione “Buono per Te, Buono per il Pianeta”. Nel 2014 il panel non avrà solo un’edizione italiana, ma si svolgerà una sessione anche a livello europeo.

Il coinvolgimento degli Stakeholder

Oltre alle numerose attività in collaborazione con stakeholder esterni nel 2013 si è svolta la quinta edi-zione del Panel Barilla.

L’incontro rappresenta:

› Un’occasione di confronto e dialogo sul percorso “Buono per Te, Buono per il Pianeta” intrapreso dal Gruppo.

› Un confronto con partner su progetti e attività con lo scopo di comprendere e valorizzare le esigenze delle comunità locali in cui Barilla opera.

Il Gruppo Barilla ha una politica di coinvolgimento dei propri stakeholder che prevede lo sviluppo di iniziative a vari livelli: dalle attività di comunicazione alla collaborazione in progetti congiunti.

Impatto sociale e sulle comunità

Barilla ha inserito nel rapporto 2014 l’impattosulle comunità e la collaborazione con gli stakeholder per ogni attività descritta. Inoltre ha dedicato un’area specifica del documento alle comunità locali.

Internazionalità Nel processo di rendicontazione 2014 Barilla ha mappato tutti i progetti “Buono per Te, Buono per il Pianeta” che vengono svolti dal Gruppo a livello internazionale.

Obiettivi 2020 I documenti di rendicontazione 2014 riportano gli obiettivi condivisi dal Gruppo al 2020.

Elementi critici Barilla ha rendicontato su alcuni temi critici di sostenibilità (tra i quali olio di palma e benessere animale) riportando una descrizione del tema e il relativo impegno del Gruppo.

Valorizzazione della filiera come sistema

Nel corso del 2013 Barilla ha sviluppato un progetto di integrazione di diverse filiere: Progetto Filiere Integrate.

Informazione al consumatore sia nel punto vendita che attraverso i prodotti

Il rapporto descrive le attività svolte per diffondere “Buono per Te, Buono per il Pianeta” attraverso i canali distributivi e della ristorazione collettiva.

Educazione dei giovanie accesso al cibo

È continuato l’impegno su “Giocampus” e sui progetti che Barilla segue per favorire l’inclusione sociale.

La tradizione nel futuroattraverso i giovani: concorsi e start up

Barilla ha dedicato una sezione della sua rendicontazione digitale a “Giovani Idee” e ha avviato un concorso internazionale per giovani talenti.

Diversità Nuova sezione del rapporto dedicata a “Diversità e Inclusione”.

Ruolo dell’azienda come educatore

Barilla svolge e rendiconta annualmente attività di comunicazione e sensibilizzazione per una corretta educazione alimentare e ambientale.

BARILLA E LE ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI

Tra le attività di dialogo con gli stakeholder, si è svolto nell’ottobre 2013 l’incontro con i rappresentanti delle principali associazioni dei consumatori ita-liane in collaborazione con Centromarca, presso la sede centrale del Gruppo a Parma. Per due giorni Barilla ha potuto confrontarsi su come interpreta l’impresa, la qualità, l’innovazione: sono stati rac-colti stimoli utili per migliorare il lavoro del Gruppo, elaborando riflessioni sull’evoluzione del rapporto tra industria di marca e associazioni dei consuma-tori in questa fase di forti cambiamenti del contesto sociale ed economico nazionale e internazionale.

L’edizione 2013 è stata la prima edizione del panel in cui è stato coinvolto un tavolo di

lavoro internazionale, ed è stata dataparticolare rilevanza a giovani under 35.Si tratta di una giornata

di lavori che Barilla promuove annualmente

insieme alle principali categorie di stakeholder del Gruppo:

fornitori, associazioni di categoria, comunità scientifica, clienti,

organizzazioni non governative, media, istituzioni

e business partner.

PANEL 2013 BUONO PER TE, BUONO PER IL PIANETA 2014

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Giappone: rispetto in cucina

Il progetto, conosciuto come “Chi-san Chi-sho”, è attivo dal 2007 e ha l’obiettivo di salvaguardare un patrimonio vegetale e ittico locale poco conosciuto e non attraente per i giovani consumatori giapponesi. Per quest’ultima ragione, molti agricoltori e pescatori non hanno l’opportunità di vendere i loro prodotti e abbandonano le loro attività e metodi classici di agri-coltura e pesca sostenibile.

Le specie vegetali native spesso sono presidi Slow Food, non sono OGM e non richiedono pesticidi per essere coltivate. Rappresentano, quindi, un ottimo ingrediente sostenibile per la preparazione di piatti di pasta.

C’è un triplice vantaggio:

le persone hanno avuto modo di gustare prodotti locali naturali, meno costosi di altri alimenti e, in molti casi, con un impatto ambientale inferiore, dovuto al mancato trasporto del cibo.

Allo stesso tempo agricoltori e pescatori hanno potuto continuare a gestire la loro produzione, risolvendo problemi economici che rischiavano di porre fine alla loro attività.

Infine gli chef, tra cui il famoso chef giapponese Masayuki Okuda, hanno avuto l’opportunità di rin-novare antiche ricette appartenenti alla tradizione giapponese, attraverso l’utilizzo della pasta Barilla come primo piatto.

In Giappone il Gruppo Barilla è impegnato in una collaborazione con agricoltori e pescatori locali per la promozione di coltivazioni e specie di pesce native del luogo.

Barilla, per tutelare la biodiversità e aiutare l’economia locale,

ha proposto agli chef dei migliori ristoranti italiani

metropolitani di cucinare primi piatti a base di pasta e specie

vegetali e ittiche locali e ricreare così un’offerta

piacevole anche per i più giovani.

Il Progetto ha permesso di riscoprire accostamenti alimentari completi ed equilibrati dati da pasta, pesce e verdure, variamente abbinati tra loro e riscoperti come ingredienti complementari.

L’utilizzo di specie native locali ha determinato in molti casi la riduzione dell’impronta ambientale connessa al trasporto delle materie prime.

Grazie al progetto “Chi-san Chi-sho” gli agricoltori e pescatori locali hanno potuto continuare a seguire le loro attività, superando difficoltà economiche e proteggendo la biodiversità dei loro territori.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

Per Barilla il progetto è stato molto importante per sostenere le comunità

locali e il rapporto con gli chef dei migliori ristoranti italiani delle metropoli

giapponesi. Inoltre l’intera attività è stata diffusa su social network

e media nazionali.

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Il Progetto Giocampus

Si tratta di un’alleanza pubblico-privata tra il Comune di Parma, l’Università degli Studi di Parma, il Coni-Comitato Regionale, l’Ufficio Scolastico Regionale, il Cus Parma e Barilla. Il progetto è articolato in tre fasi: Giocampus Scuola, Neve ed Estate. Rappresenta una collaborazione molto importante specialmente per la comunità locale parmigiana, testimoniata anche dagli accessi e follower della pagina Facebook e del sito internet dedicato al progetto.

GIOCAMPUS SCUOLA

Nel 2013 ha coinvolto 7.345 bambini, ovvero 329 classi di 27 scuole elementari di Parma in un percorso educa-tivo alimentare e motorio con momenti didattici frontali e lezioni motorie pratiche. L’attività motoria, in partico-lare, è seguita da Maestri del Movimento diplomati Isef o laureati in Scienze Motorie. Per quanto riguarda, invece, l’educazione alimentare è promossa da Maestri del Gusto, laureati in Scienze Gastronomiche, che coinvolgono ragazzi in un laboratorio teorico-pratico sui principi fondamentali alla base di una sana alimentazione.

GIOCAMPUS NEVE

Consiste in una settimana bianca che ha lo scopo di edu-care i giovani a mantenere una corretta alimentazione e attività fisica in un contesto di divertimento sulla neve. Nel 2013 sono stati coinvolti 285 ragazzi.

GIOCAMPUS ESTATE

È un campus estivo costituito da attività motorie, ludiche e laboratori pratici per ragazzi. Ai partecipanti è proposto un percorso motorio quotidiano e un menù alimentare giornaliero vario ed equilibrato. Nell’estate 2013 sono state registrate 3.400 presenze.

A PRESENT FOR PLANET EARTH

“A Present for Planet Earth” è un’iniziativa promossa nel 2013 dall’associazione KEF, Kids Earth Fund, di Tokyo, con lo scopo di sensibilizzare la comunità internazionale al sostegno dei bambini vittime del terremoto in Giappone. Il Progetto Giocampus è stato scelto come unica tappa italiana di un tour mondiale che ha avuto l’obiettivo di “colorare il mondo per esprimere solidarietà e infondere speranza”.

Un segno di affetto e solidarietà da parte di bambini di tutto il mondo che hanno messo insieme la loro fantasia per ridare un po’ di gioia a giovani coetanei giapponesi. Obiettivo della collaborazione è stato quello di realizzare una grossa tela colorata da bambini di oltre dieci nazioni: un regalo pensato per i bambini di Watari City di Miyagi, città colpita dal devastante terremoto del 2011. Nel corso di un workshop guidato i ragazzi di Giocampus hanno contribuito a disegnare e colorare la grossa tela che, anche grazie all’impegno artistico di tanti altri bam-bini, rappresenta una giovane visione del mondo.

Il progetto Giocampus è volto a promuovere una corretta educazione alimentare e motoria per ragazzi tra i 5 e i 16 anni.

Il Progetto Giocampus promuove stili di vita sostenibili tra i bambini, educandoli a scelte alimentari consapevoli e a un’adeguata attività fisica.

Durante i moduli di Giocampus Scuola i bambini sono educati al modello della Doppia Piramide: ovvero ricevono indicazioni su corretti stili alimentari e sugli impatti ambientali delle loro scelte. Durante Giocampus Estate i ragazzi sono coinvolti in molte attività che educano al rispetto per l’ambiente (riciclo, risparmio delle risorse, lotta allo spreco di cibo).

Giocampus rappresenta un’alleanza educativa pubblico-privata tra diversiattori con un unico scopo: promuoverestili di vita sani e sostenibili per le giovani generazioni. Nel 2013 in collaborazione con l’associazione giapponese KEF, Giocampus è stata l’unica tappa italiana di un tour mondiale volto a realizzare una grossa tela colorata per donare affetto e solidarietà a giovani giapponesi colpiti dal terremoto nel 2011.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETAA Giocampus, inoltre, si impara

a rispettare gli altri, in relazione a qualsiasi loro specificità.

Attenzione, ad esempio, è posta su ragazzi diversamente abili,

che vengono coinvolti dai Maestri del Gusto e del Movimento

in modo che possano contribuire ai momenti educativi e di gioco.

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Barilla per l’Inclusione Sociale

Molto spesso povertà non significa solo assenza o carenza di reddito, ma può voler dire mancato accesso ai servizi primari essenziali per ognuno di noi, tra i quali il cibo o l’educazione, dovuto sia a condizioni sostan-ziali di indigenza, sia a fattori d’emergenza che destabi-lizzano una comunità.

AIUTI IN EUROPA

Italia

› Fondazione Banco Alimentare e il Progetto Siticibo: dal 2012 il Gruppo Barilla ha rafforzato in Italia la colla-borazione con la Fondazione Banco Alimentare Onlus, ovvero una delle più importanti organizzazioni italiane che si occupa di raccolta delle eccedenze alimentari e distri-buzione ad associazioni ed enti caritativi locali. Gli sta-bilimenti Barilla nel 2013 hanno donato alla Fondazione Banco Alimentare un quantitativo di prodotto oltre a 1.000 tonnellate in Italia.Diversi dipendenti del Gruppo Barilla partecipano tutti gli anni alla giornata nazionale della Colletta Alimentare. Lo scorso 30 novembre 2013, grazie a tutti i volon-tari italiani e le famiglie che hanno fatto acquisti negli oltre 11.000 supermercati coinvolti, sono state raccolte 9.037 tonnellate di alimenti per le persone bisognose. Inoltre Barilla ha scelto di partecipare al

progetto Siticibo, volto a valorizzare le eccedenze pro-dotte dalla ristorazione collettiva. Barilla ha deciso di partecipare a Siticibo con i propri ristoranti aziendali e con il recupero della frutta e della verdura in eccedenza nella mensa del progetto Giocampus Estate. Si tratta di un’iniziativa che è stata avviata inizialmente nella sola sede centrale di Parma, ma che nel corso del 2014 sarà diffusa anche ad altri stabilimenti del Gruppo in Italia. Nel 2013 sono stati donati dal ristorante aziendale Barilla di Parma 4.400 piatti.

› Empori Solidali e Caritas di Parma e Fidenza: nel 2013, nell’ambito dei festeggiamenti per la ricorrenza del centenario della nascita di Pietro Barilla, fondatore del Gruppo, sono stati donati agli Empori Solidali e alle caritas diocesane locali di Parma e Fidenza 168 bancali di prodotti Barilla.

› Caritas di Roma: è stata fatta una donazione per la realizzazione del progetto di riqualificazione del Centro di Accoglienza Notturno e della Mensa Serale “Don Luigi Di Liegro”. L’Ostello della Caritas di Roma, grazie a volontari e operatori sociali, svolge da 26 anni attività di ascolto, accoglienza e reinserimento delle persone emarginate, offrendo loro ospitalità notturna e un pasto caldo nell’attigua mensa serale. Grazie anche al contri-buto Barilla la nuova struttura potrà disporre, alla fine del 2014, di spazi per le attività di laboratorio e formazione finalizzata al reinserimento delle persone disagiate.

› Polisportiva Gioco Onlus: Barilla ha fornito un aiuto economico a questa associazione di volontariato senza scopo di lucro, che da 25 anni opera sul territorio par-mense, promuovendo l’integrazione e lo sviluppo dell’in-dividuo attraverso l’attività sportiva intesa come “gioco”. Questa associazione, voluta e gestita da persone disabili, si rivolge soprattutto ai bambini.

Il Gruppo Barilla si impegna a favorire l’accesso al cibo di persone bisognose attraverso la collaborazione con enti territoriali che si occupano della gestione e distribuzione di prodotti.

Barilla favorisce l’inclusione sociale di soggetti bisognosi attraverso la donazione di prodotto che possa contribuire al benessere delle persone che lo ricevono, permettendo a molti di ottenere cibo essenziale per la loro alimentazione quotidiana.

Le donazioni alimentari permettono di essere virtuosi anche nell’ultimo miglio della filiera alimentare, evitando costi di smaltimento, spreco dei prodotti e, conseguentemente, impatti ambientali. Inoltre non sprecare cibo, significa anche non sprecare le risorse naturali utilizzate per produrlo.

I progetti di inclusione sociale vengono svolti in collaborazione con enti locali preposti al riconoscimento delle persone svantaggiate e al loro raggiungimento attraverso canali di gestione e distribuzione dei prodotti. Contribuiscono al miglioramento delle condizioni di vita di famiglie che si trovano in condizioni disagiate, ma che possono migliorare nel tempo grazie anche a piccoli contributi.

BUONO PER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

Proprio per questo, Barilla si impegna sia a favorire l’inclusione sociale di persone bisognose attraverso donazioni di cibo o economiche,

sia a intervenire sui territori che subiscono danni dovuti a catastrofi naturali.

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Grecia

Supporto a Empori Alimentari e a “The Smile of the Child”: la recente crisi economica greca, ha portato all’indigenza molte famiglie. La sede greca di Barilla e lo stabilimento di Thiva hanno donato prodotti a mar-chio Misko alla ONG locale “The Smile of the Child” e avviato una collaborazione con diversi empori alimen-tari per indigenti. Oltre ai prodotti, è stato anche vei-colato il modello alimentare mediterraneo, così che le persone possano conoscere i benefici nutrizionali di quanto ricevono. In totale, nel 2013, sono state donate quasi 100 tonnellate di prodotto: 763.000 primi piatti alle persone bisognose attraverso gli empori alimen-tari e 20.000 porzioni di pasta ai bambini in difficoltà supportati da “The Smile of the Child”.

Svezia

Lo stabilimento Barilla di Filipstad in Svezia dona ogni anno tonnellate di pane croccante destinati ad aiuti umanitari. Nel 2013 ha donato 90 tonnellate.

AIUTI IN ASIA

Anche nelle Filippine, a seguito del disastroso ter-remoto nel 2013, il Gruppo è riuscito a portare il suo contributo. Purtroppo per via delle difficoltà logistiche a inviare beni di prima necessità, non è stato possibile recapitare fisicamente prodotto Barilla, ma è stata fatta una donazione economica alla Croce Rossa di Singapore di 10.000 dollari di Singapore per suppor-tare le persone vittime del sisma.

DONAZIONI ITALIA 2013

AIUTI IN AMERICA

Caterina’s Club: in America sono stati donati 70.000 piatti di pasta allo Chef Bruno Serato, presidente e fondatore del Caterina’s Club Feeding the Kids. Bruno Serato, chef italiano premiato come uno dei primi 10 eroi per il 2011 dalla CNN per l’impegno che dedica ogni anno al sostentamento di circa 50.000 bambini disa-giati nella Orange County in California, ogni giorno regala un piatto di pasta a centinaia di bambini in gravi difficoltà economiche.

› Feeding America: da anni Barilla America col-labora con l’organizzazione Feeding America per la valorizzazione delle eccedenze produt-tive a fini caritatevoli. Nel 2013 sono stati donati oltre 20.000 pasti alle persone bisognose, per un ammontare di circa 100.000$ in donazioni.

› Annual Toy and Coat Drive: in collaborazione con la Walter and Connie Payton Foundation a Chicago ogni anno vengono raccolti i giochi e i cappottini dei figli dei dipendenti Barilla e ven-gono donati ai bambini senza casa o bisognosi. Circa 350 bambini indigenti hanno ricevuto gio-cattoli e più di 200 un cappotto. Inoltre, attraverso il School Supplies Drive, i dipendenti possono aiutare i bambini bisognosi donando materiale scolastico. A Natale, infine, lo stabilimento di Ames, attraverso l’iniziativa Toys for Tots, contribuisce a donare giocattoli: nel 2013 sono stati donati 600 dollari raccolti dai dipendenti.

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Donazionia BancoAlimentare

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PersoneBarilla

FAVORIRE LO SVILUPPO PROFESSIONALE DELLE PERSONE CHE LAVORANO PER IL GRUPPO, INCORAGGIANDO IL LORO

IMPEGNO E VALORIZZANDO LE DIVERSITÀ, IN MODO CHE POSSANO ESSERE AMBASCIATORI DELL’IDENTITÀ, DEI VALORI

E DELLA CULTURA ALIMENTARE DI BARILLA NEL MONDO.

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Il Codice Etico del Gruppo parla di uno “stile” che implica un’etica del rispetto per tutte le persone, che sono il principale patrimonio e costante punto di riferimento di tutto quello che l’azienda svolge. Centralità della per-sona significa promozione del valore della stessa, attra-verso il rispetto dell’integrità fisica, culturale e morale e il rispetto della dimensione relazionale con gli altri.

GLOBAL DIVERSITY & INCLUSION BOARD

Nel 2013 è stato creato il Diversity & Inclusion Board, un gruppo di lavoro composto da dipendenti Barilla ed esperti esterni con i seguenti obiettivi:

Aiutare Barilla a diventare un’azienda modello per diversità e inclusione.

Valutare le attuali politiche e iniziative interne.

Formulare raccomandazioni sui possibili miglioramenti.

Applicare nuove iniziative e monitorare e misurare i progressi compiuti.

Promuovere e supportare programmi sulla diversità delle comunità dove Barilla opera.

IL PROGETTO SMART WORKING

Barilla Smart Working è un progetto per promuovere la diversità, uno stile di vita equilibrato e sostenibile e una cultura del lavoro basata sui risultati.Smart Working significa che i dipendenti Barilla hanno una maggiore autonomia su quando, dove e come lavorare, determinando e adeguando le modalità di lavoro secondo le esigenze personali e le necessità aziendali.

Il progetto è basato su tre pilastri fondamentali: › La tecnologia, intesa come l’insieme degli strumenti

più moderni e avanzati per rendere il lavoro più effi-ciente e veloce. Per questo sono stati resi disponibili nuovi strumenti tecnologici alle persone del Gruppo: spazi digi-tali di condivisione, smartphone e sistemi di social net-working interni. › Gli spazi di lavoro, disegnati non più intorno agli indivi-

dui, ma intorno alle attività, così da favorire l’interazione, la flessibilità e il benessere. › Le pratiche e i comportamenti di lavoro che permet-

tono agli individui di lavorare ottenendo risultati eccellenti in modo più flessibile.Il progetto, nel corso del 2013, ha riguardato diversi paesi in cui il Gruppo è presente: Stati Uniti, Singapore, Italia, Svizzera, Francia e Germania. L’introduzione del Barilla Smart Working rappresenta una novità importante nel rapporto di lavoro, in quanto si fonda sulla fiducia reci-proca tra manager e team: richiede alle persone coinvolte un elevato livello di responsabilizzazione e orientamento ai risultati, mentre ai manager l’impegno a essere “smart”, ovvero capaci di collaborare efficacemente con i propri gruppi di lavoro, anche in ambiente virtuale.

Diversità e InclusionePer il Gruppo Barilla l’uguaglianza, l’inclusione e la valorizzazione di ogni singolo individuo sono valori su cui costruire un capitale umano e professionale solido e arricchito dal contributo di ognuno.

Nel mese di ottobre 2013 l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano ha conferito una menzione speciale al progetto Smart Working Barilla. Insieme a Tetra Pak e a Mars, infatti, il Gruppo è stato riconosciuto tra le aziende di successo che dimo-strano come nuovi approcci organizzativi possano contribuire a creare un ambiente di lavoro efficace per le imprese e al tempo stesso per i lavoratori e per la società nel complesso. Il progetto, infine, ha otte-nuto il Barilla Excellence Award, premio interno che viene conferito ogni anno alla migliore attività azien-dale per la promozione del benessere dei dipendenti.

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Il Progetto Smart Working ha contribuito al miglioramento degli spazi dedicati al lavoro nelle sedi del Gruppo, sviluppati attorno alle attività e non più attorno agli individui.

Grazie al progetto Smart Working, il dipendente Barilla ha la possibilità di seguire il proprio lavoro da remoto. Attraverso strumenti di gestione digitale dell’attività, infatti, ogni persona può sviluppare i propri progetti, riducendo anche gli spostamenti casa-lavoro.

Il progetto Smart Working permette di migliorare il benessere dei dipendenti del Gruppo e conseguentemente delle loro famiglie, rendendo sempre più sostenibile l’equilibrio di vita tra l’attività lavorativa e quella personale.

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BUONO PER IL PIANETA

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L’iniziativa è stata sviluppata nel corso del 2011, dap-prima nella sede di Parma, quindi estesa in Italia e in USA nel 2012. Ma è solo nel 2013 che il progetto si è trasformato in un impegno globale del Gruppo, espandendosi anche nelle sedi Barilla in Europa, Asia, Brasile e Canada. Ad oggi il progetto ha raggiunto 6.000 dipendenti e sono previsti la sua diffusione e ulteriore consolidamento nel corso del 2014.

Inoltre gli spazi adibiti alla ristorazione sono stati allestiti con poster e materiali comunicativi così che il dipen-dente Barilla abbia a disposizione tutte le principali

informazioni sulla Dieta Mediterranea. Il progetto è un ottimo esempio di adattamento di un modello alle culture locali: infatti è stato contestualizzato a seconda dei territori in cui è stato promosso, valorizzando le diversità alimentari e gli stili di vita dei vari paesi in cui Barilla è presente.I risultati sulle scelte alimentari dei dipendenti sono stati straordinari: dall’inizio del programma nelle sole mense di Parma è duplicato il consumo di pasta integrale ed è aumentato del 40% il consumo di pane inte-grale. È migliorato il consumo di frutta e verdura ed è stato registrato un incremento del consumo di carni bianche.

Per quanto riguarda la diffusione internazionale, sono state sviluppate alcune pratiche virtuose: nello stabi-limento di Celle in Germania e in Svezia i dipendenti hanno rilanciato nel 2013 una intranet dedicata allo stile di vita, che rappresenta una sorta di social networ-king sui temi di nutrizione e benessere. In Grecia sono state sviluppate delle sessioni educative e organizzati settimanalmente dei “Pasta Day” per gli impiegati degli uffici. L’ufficio di Singapore ha orga-nizzato un pranzo mediterraneo per il lancio del pro-getto abbinandolo a una sessione educativa. In Russia settimanalmente vengono distribuite ricette sem-plici da preparare evidenziando i benefici della Dieta Mediterranea. Anche Canada e Brasile hanno accolto l’iniziativa con entusiasmo, proponendo pasti dedicati alla sensi-bilizzazione dei dipendenti e trasferendo il modello mediterraneo ai nuovi assunti. Negli Stati Uniti, infine, il progetto ha avuto un riscontro molto positivo presso i dipendenti che hanno cominciato a condividere il momento della loro pausa pranzo, hanno inserito prodotti nutrizionalmente equilibrati nei distributori automatici e coinvolto esperti esterni per l’approfondi-mento del modello mediterraneo.

Il Progetto sì.mediterraneosì.mediterraneo è un progetto di educazione alimentare e gestione dei ristoranti aziendali sviluppato per i dipendenti del Gruppo.

Il Progetto sì.mediterraneo è un progetto che Barilla ha sviluppato per migliorare l’educazione alimentare dei suoi dipendenti, offrendo un menù vario ed equilibrato nei suoi ristoranti aziendali, sia presso gli uffici che presso gli stabilimenti.

Ai dipendenti Barilla non solo viene indicato in menù quale è l’apporto calorico degli alimenti che consumano, ma anche l’impatto ambientale associato alla loro scelta.

Le persone che lavorano per il Gruppo vengono stimolate a diventare “ambasciatori di una cultura alimentare Barilla” e a farsi promotori dei valori della Dieta Mediterranea e dei suoi impatti ambientali anche a casa, avendo così un effetto sulle comunità locali in cui vivono.

BUONOPER TE

BUONO PER LE COMUNITÀ

BUONO PER IL PIANETA

Il progetto sì.mediterraneo ha due obiettivi:

1. accrescere la consapevolezza

dei benefici della Dieta Mediterranea e la relazione tra scelte alimentari e impatti

ambientali, così come dimostrato dal modello della Doppia Piramide;

2.migliorare le abitudini alimentari

dei dipendenti Barilla attraverso attività di educazione nutrizionale,

facendoli diventari ambasciatori del modello mediterraneo.

Sono stati predisposti menù nelle mense in linea con il modello mediterraneo

e ne sono stati calcolati sia i valori nutrizionali sia gli impatti ambientali.

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Sfogliami, toccami e guardami bene. Cosa senti e vedi di speciale? Stai sfiorando la mia storia.

Il mio papà è il Chicco di Grano cresciuto in un campo verde, divenuto dorato grazie alla Natura e alla Passione dell’uomo. Il Chicco nasce e rinasce tutti gli anni: la parte più nutriente di lui diventa semola, da cui si ricava la pasta profumata, gustosa e buona per la salute delle Persone e dell’ambiente. Una parte del mio papà, però, si trasforma e diventa Crusca molto ricca di fibre.

La Crusca nasce in un luogo straordinario: quello dei mulini Barilla. Quando è prontae non più trasformabile in pasta, viene accompagnata in un nuovo viaggio: verso FAVINI. Lì incontra la Fibra di Cellulosa. Così, dopo la loro unione, nasco io: Cartacrusca. Sono consistente e ho caratteristiche di qualità, ma soprattutto ho un impatto ambientale ridotto rispetto a carte simili a me. Raccontami ai tuoi amici!

Nel 2013 è stato avviato un progetto di valorizzazione della crusca, sottoprodotto del mulino, in collaborazione con la cartiera italiana FAVINI. È nata così Cartacrusca, ovvero una particolare carta nella quale il 20% di cellulosa proveniente da albero è stata sostituita con la crusca prodotta dai mulini Barilla. La carta è certificata FSC, contiene il 20% di crusca ed è prodotta con 100% energia verde. Il processo produt-tivo è protetto da brevetto europeo.Il Rapporto Barilla “Buono per Te, Buono per il Pianeta” 2014 è stampato totalmente in Cartacrusca in due gram-mature da 120gr/m2 e 250 g/m2.

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BARILLA G. E R. FRATELLI - SOCIETÀ PER AZIONI CON SOCIO UNICO SOGGETTA ALLA DIREZIONE E AL COORDINAMENTO DI BARILLA INIZIATIVE S.R.L.

Sede Legale: Via Mantova 166 - 43122 ParmaCapitale Sociale Euro 180.639.990,00=i.v.Codice fiscale e numero d’iscrizione al Registro Imprese di Parma 01654010345R.E.A. (Repertorio Economico Amministrativo) di Parma n. 169.146Partita iva 01654010345 Tel: +39 0521 2621Fax: +39 0521 262083e-mail: [email protected] www.barillagroup.com

A cura diDirezione Comunicazionee Relazioni Esterne Barilla

Progetto graficoVisualmade, Milano

FotografieArchivio BarillaStefano Zardini

Fotolitografia e stampaGrafiche Step, Parma

Questo documento è stampato su Cartacrusca.Una carta speciale realizzata da FAVINI sostituendoil 20% di cellulosa proveniente da albero con cruscaprodotta dai mulini Barilla.

Prodotto realizzato con carta certificata FSC®