EVOLVEMENTS. pianeta TERRA… o pianeta ACQUA?! Bioma.
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- EVOLVEMENTS
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- pianeta TERRA o pianeta ACQUA?!
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- Bioma
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- Una cellula PROCARIOTE Una cellula EUCARIOTE Un virus non una cellula
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- La cellula egoista
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- Una PROTEINA La PIRUVATO DEIDROGENASI Realizza una reazione di trasformazione dellAcido piruvico Dimensioni della FENILALANINA e della ISOLEUCINA rispetto alla proteina Centinaia o migliaia di A.A.
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- Un cromosoma un filamento a doppia elica di DNA superavvolto. Un cromosoma a forma di X una coppia di filamenti di DNA uguali (replicati): i cromatidi fratelli.
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- 1 2 1 1 2 1
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- TFA DIDATTICA DELLE SCIENZE UNICATT
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- La diploidia (2n)
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- Limpresa di G. Mendel Dominanza, segregazione, riassortimento
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- Ecosistema - BIOMA: DOMINI Albero filogenetico della vita
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- BIOMA: Eucarioti ANIMALI
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- PORIFERI
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- CNIDARI Polipi Meduse
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- NEMERTINI PLATELMINTI
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- ROTIFERI Dimensioni 300-900 m Ruota di ciglia che serve per convogliare il cibo verso lapparato masticatore (mastax) Dimensioni 300-900 m Ruota di ciglia che serve per convogliare il cibo verso lapparato masticatore (mastax)
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- TARDIGRADI Organismi trasparenti Dimensioni 0.5-1 mm 4 paia di zampe con unghie terminali Imparentati con gli artropodi Organismi trasparenti Dimensioni 0.5-1 mm 4 paia di zampe con unghie terminali Imparentati con gli artropodi
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- NEMATODI: Sono i pi abbondanti rappresentanti della fauna idrobionte Vermi filamentosi (nema = filo) Trasparenti Sono i pi abbondanti rappresentanti della fauna idrobionte Vermi filamentosi (nema = filo) Trasparenti
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- Larva trocofora ANELLIDI Oligocheti - Policheti - Irudinei
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- MOLLUSCHI Cefalopodi Gasteropodi Bivalvi
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- ARTROPODI insetti
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- ARTROPODI aracnidi
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- ARTROPODI crostacei gambero scampo aragosta astice daphnia
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- ECHINODERMI Stella marina Riccio di mare
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- Anfiosso Lampreda (Vertebrati agnati) CORDATI Cefalocordati Tunicati Vertebrati Ascidia
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- CORDATI Tunicati Ascidia
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- CORDATI Vertebrati: PESCI Agnati (Lampreda) Condroitti Osteitti
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- CORDATI Vertebrati: ANFIBI Anuri Urodeli (Apodi)
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- squamati Arcosauri (loricati) CORDATI Vertebrati: RETTILI Cheloni Arcosauri Squamati (Rincocefali estinti)
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- classe Aves o Reptilia?
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- classe Mammalia
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- FAMIGLIE morbide
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- Specie?
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- materiamateria energiaenergia biomabioma ECOSISTEMAECOSISTEMA Levoluzione un meccanismo dellECOSISTEMA
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- Ecosistema BIOMA: Livelli trofici Gli esseri viventi appartenenti alla comunit dello stesso ecosistema si collocano ad un certo livello della SCALA o PIRAMIDE TROFICA presso il quale possono acquisire energia (es. per predazione) e possono cederla (es. venendo predati da qualcuno)
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- PIRAMIDE TROFICA America centrale
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- PIRAMIDE TROFICA Europa centrale
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- Le alghe assorbono dall'acqua i sali minerali. I crostacei mangiano le alghe. La carpa mangia i crostacei. Il luccio mangia la carpa. I batteri trasformatori trasformano in sali minerali i resti del luccio, degli altri animali e delle alghe morte. I sali minerali servono alle alghe per preparare nuovo cibo. Cosi la catena non si spezza mai. Le alghe assorbono dall'acqua i sali minerali. I crostacei mangiano le alghe. La carpa mangia i crostacei. Il luccio mangia la carpa. I batteri trasformatori trasformano in sali minerali i resti del luccio, degli altri animali e delle alghe morte. I sali minerali servono alle alghe per preparare nuovo cibo. Cosi la catena non si spezza mai. I fiori assorbono dal terreno i sali minerali. La farfalla succhia il polline dei fiori. Le rane mangiano le farfalle. Le bisce d' acqua mangiano le rane Il falco di palude mangia le bisce d' acqua. I batteri trasformatori trasformano in sali minerali i resti del falco, degli altri animali e vegetali. I sali minerali servono ai vegetali per preparare nuovo cibo. COSI' LA CATENA NON SI SPEZZA MAI. I fiori assorbono dal terreno i sali minerali. La farfalla succhia il polline dei fiori. Le rane mangiano le farfalle. Le bisce d' acqua mangiano le rane Il falco di palude mangia le bisce d' acqua. I batteri trasformatori trasformano in sali minerali i resti del falco, degli altri animali e vegetali. I sali minerali servono ai vegetali per preparare nuovo cibo. COSI' LA CATENA NON SI SPEZZA MAI. Qui da noi
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- H.B.D. Kettlewell La selezione naturale
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- EVOLUZIONE: Le strutture si evolvono in equilibrio con i mutamenti ambientali e con quelli strutturali di tutti gli altri esseri viventi appartenenti allo stesso ecosistema Ecosistema BIOMA Livelli delle strutture
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- Evoluzione: STRUTTURE OMOLOGHE La stessa struttura pu trasformarsi in modi differenti per svolgere funzioni diverse
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- Evoluzione: STRUTTURE ANALOGHE C una curiosa analogia di trasformazioni evolutive in ecosistemi differenti
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- Struthiomimus altus, un ornitomimosauro del tardo Cretaceo Struthio camelus
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- Evoluzione Tempo: LA CLADISTICA
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- Bioma: EVOLUZIONE Tempo e trasformazione
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- Evoluzione Tempo: EVO-DEVO
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- BIOMA - Evoluzione: IL TEMPO
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- Classe Sottoclasse Infraclasse Superordine Ordine Sottordine Infraordine Parvordine Superfamiglia Famiglia Sottofamiglia Trib Sottotrib Genere Specie UOMO Mammalia Theria Eutheria E. Euarchonta Primates Haplorrhini Simiiformes Catarrhini Hominoidea Hominidae Homininae Hominini Hominina Homo H. sapiens SCIMPANZE Mammalia Theria Eutheria E. Euarchonta Primates Haplorrhini Simiiformes Catarrhini Hominoidea Hominidae Homininae Hominini (Hominina) Panina (Homo) Pan P. troglodytes ORANGO Mammalia Theria Eutheria E. Euarchonta Primates Haplorrhini Simiiformes Catarrhini Hominoidea Hominidae Ponginae - Pongo P. pygmaeus CERCOPITECO VERDE Mammalia Theria Eutheria E. Euarchonta Primates Haplorrhini Simiiformes Catarrhini Cercopithecoidea Cercopithecidae Cercopithecinae Cercopithecini - Chlorocebus C. pygerithrus UOMINI o SCIMMIE?
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- LHomo sapiens un mammifero placentale, appartiene allordine dei primati. Levoluzione dei primati iniziata con animali simili agli attuali insettivori come le tupaie, adattati alla vita arboricola; successivamente sono stati acquisiti dagli antenati degli ominidi, la statura eretta e la deambulazione bipede. Ordine PRIMATI slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- si divisero dal gruppo dei Laurasiatheria (la precedente teoria che postulava l'ordine degli insettivori come nostri progenitori stata aggiornata sulla base di dati biomolecolari riducendone il grado di parentela evolutiva e ponendoli su un ramo collaterale); da esso ebbe origine il ramo dei primati, ordine di cui fanno parte con l'uomo tutte le scimmie. Nel Miocene, da appartenenti a questa classe, 18 ma, (con Proconsul, un arboricolo e frugivoro candidato ad entrare nella biforcazione evolutiva) si diramarono le scimmie antropomorfe, (gibbone 18 ma, Kenyapithecus 12-14 ma, orango 14 ma, gorilla 7 ma, scimpanz e bonobo 3-5 ma), riunite con l'uomo in un'unica famiglia.Laurasiatheriaordinedegli insettivoriprimatiuomoscimmieMioceneProconsulscimmie antropomorfegibbone Kenyapithecusorangogorillascimpanzbonobo Proconsul
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- Ardipithecus ramidusArdipithecus ramidus e Ardipithecus kadabba paiono essere anelli importanti nella transizione ad australopiteco, mentre Kenyanthropus platyops sembra fondamentale per spiegare la successiva transizione ad Homo.Ardipithecus kadabba australopitecoKenyanthropus platyops Secondo un recente studio[3] landatura bipede molto pi antica di quanto si pensasse. Alcuni fossili di Morotopithecus bishopi, un primate arboricolo vissuto circa 21 milioni di anni fa in Uganda, presentano nella struttura dello scheletro e delle vertebre forti analogie con le caratteristiche che nellessere umano consentono di assumere la posizione eretta. Queste analogie potrebbero essere dovute a convergenza evolutiva.[3]Morotopithecus bishopi Ugandascheletrovertebreconvergenza evolutiva
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- Adattamenti alla vita arboricola: Mano e braccio Pollice opponibile Rotazione dellavanbraccio e della mano senza muovere il resto dellarto Alzare le braccia lateralmente ruotando lomero nellarticolazione della spalla Unghie al posto di artigli per dare sensibilit ai polpastrelli Acutezza visiva: occhi frontali e visione stereoscopica Cure parentali Postura eretta intesa come possibilit di stare seduti mantenendo la colonna vertebrale diritta.
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- Gli ominidi Il Bambino di Taung (Australopithecus africanus) Il sito di Taung dette nel 1925 il cranio di una scimmia cercopitecoide; consegnato al professor Raymond Dart, australiano che lavorava all'Universita' di Johannesburg, egli incaric R. B. Young, geologo dell'Universita' di Witwaterstrand, di effettuare un sopralluogo nella cava per cercare altri fossili. Costui fece pervenire i nuovi reperti trovati a Dart (il quale si stava vestendo per andare ad un matrimonio), ed appena li vide, ne intu immediatamente l'importanza: un calco endocranico che combaciava con dei frammenti ossei sporgenti da una delle pietre e all'interno di una roccia era inclusa una faccia quasi intera, il "bambino di Taung". Pubblic il ritrovamento nel 1925 su Nature sicuro che il cranio appartenesse ad un individuo infantile antropoide, ma il mondo accademico, convinto che gli antenati dell'uomo moderno andassero cercati in Europa, non prese in considerazione la scoperta considerando il cranio come appartenente ad un antenato di scimpanz o gorilla. Solo 20 anni dopo, l'intuizione di Dart fu considerata valida. Alcuni studiosi sostengono che il piccolo potrebbe essere stato ucciso da un'aquila; stato il primo Australopiteco mai scoperto e classificato. Complessivamente il fossile comprende la faccia, parte del cranio, una mandibola completa ed il calco del cervello. Let dovrebbe essere di circa 3 anni. slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Genere Australopithecus Ominidi africani datati dai 4 ai 2 milioni di anni fa. Il genere Australopithecus precede, accompagna e probabilmente "prepara" la comparsa del genere Homo. Gli australopiteci sembrano aver avuto un numero di specie molto elevato, segno di un notevole successo adattativo, ma dato che alcune sono incerte per la scarsit o la incompletezza dei fossili, a volte vengono descritte in quattro-cinque gruppi pi importanti. C' infatti una grossa variabilit morfologica e alcuni studiosi sostengono che vi siano state molte pi specie di quante descritte sinora, mentre altri sostengono la tesi di un forte dimorfismo sessuale tra i vari campioni. Tutti gli australopiteci si sono estinti entro 1 milione di anni fa, circa 3 milioni di anni dopo la loro comparsa a causa del cambiamento climatico globale che andava verso un generale raffreddamento. Molti autori distinguono gli Australopiteci in forme "gracili" (afarensis, africanus, anamensis) e forme "robuste" (boisei, robustus, aethiopicus) dalle differenze di costituzione ossea; in particolare i "robusti" vengono a volte inseriti in un altro genere: quello dei "parantropi" (Paranthropus). Generalmente gli australopiteci sono costituiti da un mosaico di caratteristiche morfologiche umane e delle scimmie antropomorfe: bipedi, ma conservano residue capacit di arrampicamento sugli alberi, cervello piccolo, notevole prognatismo sotto-nasale e da mandibole molto robuste che contengono denti grandi a smalto spesso indice di alimentazione a base di vegetali coriacei. La loro dimora stata esclusivamente l'Africa. slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- A. afarensis e gracilisA. robustus e boisei Capacit cranicasotto i 500 ccsopra i 500 cc Circonvoluzioninumerosemeno numerose Volta cranica arrotondata senza creste ossee piatta con creste ossee Base del craniosimile ad Homolarga Ossa nasalistrettevoluminose Pelvistrettalarga Angolo femoralesimile ad Homoinferiore slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- La bella Lucy LAustralopitecus afarensis
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- La passeggiata degli Australopitechi a Laetoli slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Circa due milioni di anni fa, comparve lHomo habilis. I primi resti sono stati ritrovati da Louis Leakey (1903-1972) nel 1960 nella gola di Olduvai, vicino al lago Vittoria (Tanzania); seguirono successive scoperte in Kenya e in Etiopia. Aveva un cervello di 700-800 cm 3, raggiungeva un'altezza di 125-135 cm ed il peso di 40 chili; i maschi pi massicci delle femmine. Le arcate sopraccigliari erano piuttosto sporgenti, ma il mento era meno prominente di quello dell'Australopiteco. Dalla dentatura si ricava la tendenza ad un'alimentazione onnivora, con propensione per la dieta a base di carne derivante dalla caccia e dalla raccolta delle carogne di animali morti. La gestione del cibo deve aver avuto un ruolo importante anche per l'accrescimento e l'evoluzione del gruppo che, da singola famiglia, si trasformava in clan, tale da assicurare una maggiore protezione e da garantire la trasmissione delle nuove conoscenze acquisite. Probabilmente il primo ominide a fabbricare utensili fu proprio l'Homo habilis, perch abbiamo le prove che egli raccoglieva pietre e che successivamente, a distanza di chilometri, le modificava battendole contro altre pietre. Presso la Gola di Olduvai (Tanzania), infatti, sono stati ritrovati ciottoli percussori recanti segni d'usura dovuta all'impiego continuo, ciottoli scheggiati da un lato solo detti chopper, ciottoli scheggiati da due parti detti bifacciali, raschiatoi per staccare la carne dalle ossa o il grasso dalle pelli ed asce di selce con bordo tagliente che venivano impugnate. Questa fu chiamata da Leakey la "cultura olduvaniana". Homo habilis (2.5 1.8 m.a.) slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Homo ergaster (lavoratore) C un giudizio unanime fra i paleoantropologi che Homo ergaster, comparso circa 2 milioni di anni fa, la specie di ancoraggio per tutti gli esseri Homo successivi, fino alluomo moderno. Presenta un aumento significativo sia nell' altezza che nella massa ossea: i maschi misuravano 1,6 m per 65 Kg, la capienza del cervello aumentata a 850cc ed il cranio acquista unarcata sovraorbitale di figura prolungata, molto probabilmente il risultato dei lobi frontali ed occipitali espansi. I piedi lunghi ed il formato aumentato del cervello hanno fatto di ergaster un tipo adatto all espansione: i fossili suggeriscono che si diffuso dall' Africa nord orientale all Asia centrale ed orientale e forse anche in Europa del sud. Viene associato con l' industria Acheuliana databile intorno ad 1,4 milioni di anni fa; compaiono inoltre molte delle caratteristiche sociali e del comportamento delle popolazioni umane, del cacciatore-raccoglitore di oggi: lo sfruttamento delle risorse di zone geografiche molto grandi, stabilit di lunga durata nelle procedure di lavorazione della pietra e tutto ci potrebbe implicare, lo sviluppo di un linguaggio complesso vocale e gestuale. slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Rappresenta una specie che conta numerosi fossili trovati in Medio Oriente ed Asia in un periodo che va da circa 1,7 milioni a 50.000 anni fa; quest'ultima datazione proviene dagli strati in cui sono stati rinvenuti fossili appartenenti a questa specie vicino al fiume Solo nell'isola di Giava (uomo di Giava) ed indicano quindi una convivenza tra erectus e i primi Homo sapiens arrivati in Asia. Mostra un alleggerimento graduale delle caratteristiche di ergaster, ma comunque ci sono molte somiglianze nei crani (arcate sovraorbitarie pronunciate e cassa prolungata del cervello) che evidenziano una potenza masticatoria. La dimensione corporea rimane allincirca come ergaster, la mascella sporgente con grandi molari, nessun mento, creste spesse nella fronte, cranio basso e lungo. La capienza del cervello aumentata gradualmente durante la sua persistenza: da una gamma di 800cc - 1060cc quando comparso, ad una gamma di 1060cc -1300cc intorno alla sua estinzione. Il rapporto evolutivo fra ergaster ed erectus poco chiaro: alcuni esperti trattano loro come forme ritardate della stessa specie. pi probabile che quest'ultimo si sia evoluto in Africa da un antenato dell ergaster, quindi migrato dopo la comparsa di questo, in altre parti dell' Africa, del Medio Oriente, in Europa, in Cina ed Asia del sud (fino a Giava e Borneo). Sembra da far risalire a lui l'uso del fuoco per la prima volta nel corso dell'evoluzione. Homo erectus slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Cranio di Homo erectus (a sinistra) a confronto con cranio di habilis Diffusione di Homo erectus slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Homo antecessor Reperti spagnoli trovati nel sito di Gran Dolina e datati 780.000 anni fa, sono stati denominati Homo antecessor che significa in latino "esploratore" o "pionere". Questo ominide stato infatti il primo abitatore conosciuto dell' Europa occidentale anche se sulla sua denominazione ci sono accesi dibattiti: non tutti i ricercatori sono concordi nello istituire per tali resti questa nuova specie. E' opinione diffusa di inserire antecessor all'interno della specie Homo heidelbergensis che vivr nelle stesse zone 300.000 anni pi tardi, considerandolo una forma pi arcaica ma comunque stessa specie di quest'ultimo. Fisicamente antecesor mostra un mix tra tratti arcaici (conformazione della zona infra-orbitale, scarsa proiezione nasale, dentizione) e tratti pi moderni. Il cranio infatti ha caratteristiche intermedie tra heidelbergensis, erectus ed ergaster, ed altre che saranno poi tipiche dei successivi neanderthal. Purtoppo i reperti sono pochi ma possibile ipotizzare che si tratti di popolazioni provenienti dal Nord-Africa, spostatesi via mare e sviluppatesi autonomamente in Europa Meridionale. Secondo gli scopritori invece, antecessor si sarebbe separato da Homo ergaster in Africa, e poi sarebbe migrato circa 1 Mya in Europa attraverso il Medio Oriente: qui avrebbe dato origine a Homo heidelbergensis, che poi a sua volta avrebbe generato Homo neanderthalensis. Nel frattempo, l'antecessor rimasto in Africa si sarebbe evoluto nel moderno Homo sapiens. Si tratterebbe quindi dell'ultimo antenato comune tra Neanderthal e Homo sapiens: la soluzione ancora lontana. slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Precedentemente chiamato Homo sapiens arcaico comparso circa 800.000 anni fa, riguarda un gruppo di vari crani che presentano caratteristiche di erectus, di neanderthalensis e di esseri umani moderni. Precisiamo che in questo caso vengono racchiusi sotto il nome hidelbergensis" reperti che spesso trovano altre denominazioni (Homo rhodesiensis, Homo antecessor): ci deriva dal fatto che la comunit scientifica non si messa ancora daccordo, n c' una visione maggioritaria del problema. Gli aumenti di formato del cervello arrivano fino a 1600cc. Gli hidelbergensis sono solitamente meno robusti degli erectus, ma pi degli esseri umani moderni; la fronte meno sfuggente. E' apparentemente la specie seguente dopo ergaster e possibilmente erectus, diffusasi in Africa, in Europa e nel Medio Oriente. A volte la distinzione fra certe forme occidentali di erectus e di heidelbergensis molto incerta. I rapporti evolutivi fra habilis, rudolfensis, ergaster, erectus e heidelbergensis rimangono molto discutibili e di difficile soluzione. Homo heidelbergensis slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Identificate in un paesino casertano da tre ricercatori italiani LE ORME DELLHOMO HEIDELBERGENSIS, LUOMO PIU ANTICO DEUROPA Lasciate da un ominide 350 mila anni fa, dal Nonno di Neanderthal Definite dai superstiziosi abitanti del luogo Ciampate del diavolo! Leccezionale scoperta, pone fine allinquietante leggenda satanica. LA SCHEDA DI ALFREDO Luogo del ritrovamento: Tora e Piccilli- Caserta Homo heidelbergensis- erectus Ominide vissuto 350 mila anni fa Nome di battesimo: Alfredo Altezza: 150 cm Lunghezza piede: 20 cm Misura piede: 35 Orme individuate: 56 Andatura: bipede slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Australopitecus afarensis specie periodo (milioni di anni fa) luogoaltezza (m)peso (kg) volume del cervello (cm) fossili scoperta / pubblicazione del nome H. habilis2.51.5Africa1.01.53055600molti1960/1964 H. rudolfensis1.9Kenya 1 teschio1972/1986 H. georgicus1.81.6Georgia 600pochi1999/2002 H. ergaster1.91.25Africa1.9 700850molti1975 H. erectus2(1.25)0.3 Africa, Eurasia (Giava, Cina, Caucaso) 1.8609001100molti1891/1892 H. cepranensis0.8?Italia 1 teschio1994/2003 H. antecessor0.80.35Spagna, Inghilterra1.759010003 siti1997 H. heidelbergensis 0.60.25Europa, Africa, Cina1.86011001400molti1908 H. neanderthalens is 0.230.03Europa, Asia1.6557012001900molti(1829)/1864 H. rhodesiensis0.30.12Zambia 1300molto pochi1921 H. sapiens sapiens 0.25presenteTutto il mondo1.41.9558010001850 ancora vivente /1758 H. sapiens idaltu0.16Etiopia 14503 crani1997/2003 H. floresiensis0.100.012Indonesia1.0254007 individui2003/2004 slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Compare in Europa a partire da circa 250.000 anni fa e qui rimane fino alla sua estinzione, avvenuta poco meno di 30.000 anni fa. Il suo areale di distribuzione comprendeva anche la regione israeliana, Iraq, Russia, Asia occidentale. Tale specie si evoluta ed vissuta principalmente nei climi freddi; le proporzioni del corpo infatti, sono adattate alle basse temperature: arti corti e molto robusti, non molto alti (circa 160 cm) per evitare la dispersione del calore corporeo. La capacit cranica era un po pi grande degli esseri umani moderni, circa il 10% (1450cc in media, ma grande anche 1800cc o pi); presentava una mascella sporgente, mento debole e una fronte sfuggente: il naso poco sporto era una caratteristica da clima freddo. Il cranio si presenta pi lungo e schiacciato di quello degli esseri umani moderni con un profondo rigonfiamento nella parte posteriore, le ossa sono spesse e pesanti con segni di potenti collegamenti muscolari. Gli individui europei presentavano carnagione bianca e verosimilmente capelli rossi (ipotesi molecolare del 2006, confermata nel 2007 su reperti iberici ed italici) ma la variabilit genetica suggerisce l'intera gamma di sfumature odierna. Col tempo, in alcune zone e verso la fine del Paleolitico, si diffonde un tipo pi gracile, e con un mento osseo pi pronunciato. Homo neanderthalensis slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Il neanderthal possedeva una cultura materiale avanzata, sopratutto negli ultimi periodi della sua esistenza: tantissimi strumenti adatti a vari impieghi sono stati trovati in luoghi lui abitati; gli ultimi rappresentanti della specie svilupparono delle culture diversificate e tendenti a somigliare alle prime produzioni litiche di Homo sapiens.. Non ben chiaro se tale fatto sia un influenza culturale dei sapiens verso i neanderthal o una evoluzione isolata delle tecniche di lavorazione. Con tale ominide si hanno le prime forme di seppellimento dei defunti, anche se non si certi che il fenomeno sia stato praticato da tutte le popolazioni neandertaliane. I primi Homo sapiens raggiunsero l'Europa circa 50.000 anni fa e condivisero l'habitat con i neandertaliani per oltre 20.000 anni, ma i rapporti intercorsi tra le due specie non sono ancora chiari. Studi genetici suggeriscono comunque che gli antenati di neanderthal e degli esseri umani moderni si sono separati evolutivamente circa 500.000 anni fa ed pi probabile che neanderthal si sia evoluto indipendentemente, come discendente di forme ominidi simili ad heidelbergensis, senza scambio culturale o genetico significativo con i sapiens. L estinzione dei neanderthals coincide nella maggior parte delle regioni geografiche, con l' arrivo degli esseri umani anatomicamente moderni (Homo sapiens detto Cro Magnon) ma le cause non sono ancora note. slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Neanderthal Modern human slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Gli uomini moderni appartengono alla specie Homo sapiens di cui l'unica sottospecie attualmente presente sul pianeta Homo sapiens sapiens; Homo sapiens idaltu (tradotto approssimativamente come "uomo saggio maggiore"), l'altra sottospecie nota, estinto. Dal punto di vista anatomico, gli uomini moderni appaiono in testimonianze fossili risalenti a 130 000 anni fa in Africa. I primi rappresentanti europei compaiono circa 40000 anni fa, comunemente chiamati Cro- Magnon dalla localit francese dei primi rinvenimenti di fossili. Homo sapiens (sapiens) I genetisti Lynn Jorde e Henry Harpending dell'universit dello Utah hanno suggerito che la variazione del DNA umano piccolissima se comparata con quella di altre specie, e che durante il Tardo Pleistocene, la popolazione umana fosse ridotta a un piccolo numero di coppie genitoriali - non superiori alle 10 000 e forse intorno alle 1 000 - con la conseguenza di un pool genico residuo molto ristretto. Sono state formulate varie spiegazioni per questo ipotetico collo di bottiglia, tra cui la pi famosa Teoria della catastrofe di Toba. slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Cro magnon slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Le varie ipotesi proposte nel tempo sullorigine delluomo moderno sono riconducibili a due modelli principali. Quello denominato Eva africana o arca di No, ipotizza unorigine unica, avvenuta in Africa in tempi relativamente recenti, alla quale sono seguiti processi migratori che hanno portato alla diffusione delluomo moderno nel resto del mondo. Cranio di Homo erectus (a sinistra) a confronto con cranio di Homo sapiens Laltro, definito modello dellorigine multipla o della continuit regionale, suggerisce che popolazioni ancestrali di H. erectus si siano evolute, gradualmente e in ogni parte del mondo, in forme arcaiche di H. sapiens dalle quali avrebbe poi avuto origine luomo moderno. Questo modello a candelabro prevede che sia possibile individuare nelle popolazioni moderne caratteristiche anatomiche presenti in epoche antiche. Inoltre, la comparsa di testimonianze fossili delluomo moderno dovrebbe essere quasi contemporanea nelle diverse regioni del vecchio mondo. slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Prove a sostegno di unorigine africana recente derivano sia dallanalisi della variabilit genetica delle popolazioni attuali sia dalla documentazione paleontologica. Recenti indagini molecolari condotte a livello del DNA mitocondriale di 182 popolazioni attuali indicano che luomo moderno sia derivato da un antenato comune vissuto probabilmente in Africa 200.000 anni fa. Questi risultati sono avvalorati dal ritrovamento di resti umani di tipo moderno risalenti a ca.130.000 anni fa, avvenuto in due grotte sudafricane in Etiopia. Tali reperti testimoniano la presenza delluomo moderno in Africa nel periodo in cui lEuropa era popolata esclusivamente dalluomo di Neandertal. Inoltre, la documentazione fossile rinvenuta nel Vicino Oriente a Skhl e Qafzeh consente di stabilire che gruppi di neandertaliani e popolazioni di uomini anatomicamente moderni umani condivisero i medesimi territori ca. 100.000 anni fa. Tuttavia, a partire da ca. 40.000 anni fa le popolazioni anatomicamente moderne furono le sole presenti nella regione. La diffusione delle popolazioni di tipo moderno in Europa avvenne probabilmente in questo periodo, come testimoniato anche dallavvento della cultura materiale del Paleolitico superiore. slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- A sostegno del modello evolutivo dellorigine multipla di H. sapiens sarebbe invece lapparente continuit morfologica dei fossili dellEstremo Oriente, riscontrabile nelle testimonianze fossili trovate in Cina, come anche tra H. erectus di Giava e alcuni dei pi antichi resti australiani. La principale debolezza di questa teoria risiede nel fatto che in Europa mancano forme di transizione tra popolazioni arcaiche e moderne. Viceversa, la documentazione pi dettagliata di questa continuit evolutiva si riscontra principalmente in Africa. I resti non solo mostrano similitudini anatomiche con luomo moderno, ma anche con fossili di maggiore antichit trovati in altri siti dellAfrica. Il ritrovamento di un graffito risalente a ca. 77.000 anni fa valorizza quest'ipotesi. Il graffito, che rappresenterebbe la prima traccia artistica dell'uomo, potrebbe contribuire a far riscrivere la storia dell'evoluzione dell'uomo moderno anticipandola di millenni poich l'incisione precede di quasi 40.000 anni le pitture rupestri europee pi antiche. Comunque sia avvenuta la transizione da H. erectus a H. sapiens, certo che popolazioni con caratteristiche anatomiche di tipo moderno erano ubiquitarie in Africa, Asia e Europa tra 35.000 e 25.000 anni fa. Circa nello stesso periodo, ma forse gi in epoche ancora pi antiche, iniziarono le prime migrazioni che portarono alla colonizzazione dellAustralia e dellAmerica. slide by Prof. Elisa Prearo LST 2007/2008
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- Quante razze?
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- Ci ci fa capire che tutti gli esseri umani, a dispetto delle differenze somatiche, sono realmente membri di ununica entit che ha avuto unorigine molto recente in un unico luogo. Esiste una specie di fratellanza biologica che molto pi profonda di quanto noi abbiamo mai immaginato S.J. Gould