Bucchi 33 - lapartebuona.it · Enzo Bianchi L’espressione che tutti i cristiani usavano da...

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S onoormaipassatiquasicinquant8annidalla traduzioneufficialeinitalianodel Messalero- mano ,riformatodaPaoloVIinobbedienzaal concilioVaticanoII:untempomoltolungoper unalinguavivacomel8italiano.Occorrevadun- queunanuovatraduzione,unarevisionedeitestilitur- g icielaConferenzaepiscopaleitalianahaapprovato ieriillungolavorosvoltodavescoviedespertiaparti- redal2002. Inrealtànoncisonograndinovità:piùche;nuova< potremodefinirequestaedizionecome;riveduta<; eppure,difronteaquestoa giorna mentosisonosubi- tolevatevocipretestuose:;Cicambianolamessa,ci cambianoil Padrenostro ,cicambianoil G loria ...<.In- fatti,pericattolicichefrequentanolamessadomeni- cale,risulterannoevidentisolodueespressioni,ilcui cambiamentosièresonecessarioperfacilitareuna comprensionepiùaderentealtestodel Vangelo che contengono. Eracertobellaepienadisignificatol8espressione ;paceinterraagliuominidibuonavolontà<,chetra- ducevaletteralmenteillatinodella Vulgata ,manon l8originalegrecodel VangelodiLuca .Amoltiquestalo- cuzioneindicavacheDioamagliuominioltrelefron- tierecristiane,amaanchequelliche,pursenzalafe- de,hannolabontànellorocuoreecercanodirealiz- zarla.InquestosensolausòpurepapaGiovanniXXIII, indirizzandoalcunisuoiscritti,acominciaredalla Pa- ceminterris ,nonsoloallepersonedichiesamaan- che,appunto,;atuttigliuominidibuonavolontà<. Tuttavial8espressioneoraadottata3;paceagliuomi- niamatidalSignore<3(nelgreco;paceagliuomini cheegliama<)nonescludenessuno,maaffermache Dioamatuttal8umanità.Lanuovatraduzionedella Bibbia pubblicatadallaCeinel2008l8avevagiàadotta- ta,cosìcomenellaversionediMatteodel Padrenostro eraapparsaalloral8altraespressioneinnovativa:;non abbandonarciallatentazione<. Questatraduzioneèunadellepossibili,nonlasola: tradurreavoltepuòsconfinareneltradire,maèunri- schiochevaassuntoconconsapevolezza.Infatti,la traduzionechetuttiicristianiusavanodadecenni, moltofedelealtestolatino,suonava;nonciindurrein tentazione<erischiavadidareun8imagineperversa diDio,quasicheDiopossaesserel8autoredellatenta- zione.Dioinvecenoncitentaenonpuòtentarenessu- noalmale,comeaffermal8apostoloGiacomonellasua lettera(Gc1,13-15).Comecomprenderealloraquestari- chiestarivoltaalPadre?Nonèfaciletradurreun8e- spressionegrecacheforsetrovaispirazioneinunsal- m oinaramaicoritrovatoaQumran,doveilfedelepre- ga:;Fa8chenonentriinsituazionitroppodifficiliper m e!<.Ilterminegreco( peirasmos ) indica;prova<oppu- re;tentazione<?Eilverbo;nonfarcientrare<(nella provaonellatentazione),essendoinformac nonsignificaforse;fa8chenonentriamo ne<?Ivescovifrancesi,nellatraduzione nianniorsono,hannosceltodicambiarei te;nonsottometterciallatentazione<c sciarcientrareintentazione<.Lasceltap linguapotevaessere:;nonabbandonarcinel zione<,oppure;nonabbandonarciallaten m a anche;nonlasciarcicadereintentazione sceltodallatraduzionespagnola). Inognicaso,questonuovotentativodi eranecessarioaffinchénessunoogifosse pensarecheDiocitentaalmale,alpeccato: unabestemia!Diocipuòsottoporreallapr sagiareediscernereilnostrocuore,mamai tazione.D8altrondegiàsant8AmbrogiodiMi secolocomentavacosì:;Nonpermetterech condottinellatentazionedacoluichete quantopossiamosopportare;nonsidicaqu ciindurreintentazione<,vietandocos Diolaresponsabilitàdellenostretentazio Vacomunquericordatochelacomprensione liturgiaedelsuolinguagioèunasfidainces trattadiveicolareunmessagioinmodofedele tentooriginalee,alcontempo,comprensibi stinatarioconcreto. La nuova preghiera PERCHÉCAMBIAILPADRENO EnzoBianchi L8espressionechetutti usavanodadecenni,;non intentazione<,rischiav un8immagineperversadi Orasidirà;nonabandonar allatentazione< I lsovranismosièfermatoal Brennero.Oforseunpo8piùanord,a Sillian,ridenteComunedelTirolo austriacodovesinarrachegli italianistianoportandovalanghedi soldi,spaventaticomesonodalle conseguenzedeisovranisminostrani suilororisparmi. Certoèchelaminacciadell8Austriadi votareafavorediunaprocedura d8infrazionecontrol8Italia,formulata ieridalministrodelleFinanze,Holger Loetger,èsolol8ultimocolpodivangaa unatrinceacheilgovernodiSebastian Kurzhascavatodalprimogiorno control8Italia. L8ostilitànonèsolodettatadalcaso contingentedelbilancioderagliato. Ovvio,sullosfondoc8èl8impegnodella stessaAustriaaragiungerel8anno prossimoilprimoparegiodibilancio dal1995,eaimitareitedeschiche tengonodurosullo;zerodeficit<da cinqueanni. Maleragionisonopiùprofondeesi possonoriassumerecosì:gliinteressi deisovranismidelnordsonooppostia quellidelsud.EdipingereiPaesi dell8areamediterraneacomepigri, spendaccioniofurbacchionièuna delleattivitàpreferitedeipopulistidi GermaniaoAustriaperconquistare consensiadestra. Nonacasoirapportitral8Afdela destraradicaleaustriacadellaFpoe sonosolidissimidasempre,mentre restanotiepidiicontattidientrambi conlaLega. AncheKurz,chehaspostatoadestrail suopartito,ipopolaridellaOevpesiè coalizzatoconl8estremadestra,non sembramoltointeressatoallaLega. Anzi,unagiornalistacomeChrista Zoegling,biografadiJoergHaider,il leadercarismaticocherifondòlaFpoe, hadirecenteriassuntoinun8intervista al Foglio l8umoredelcancellierenei confrontidelleaderdellaLega: «Salvininonèproprioilpoliticocon cuiKurzhapiaceredifarsivedere». EKurznonhamaifattomoltoper bloccarelepropostepiùscandalose sull8Italiaformulatedaisuoipartnerdi governo,apartiredall8ideadeldoppio passaportoaisudtirolesi.Viennanon puònonsaperecheriapreferite dolorosissimeinquellaregione faticosamentepacificata. Malabeffamagioreèsicuramentela zerosolidarietàmostrataquest8estate, dopolastrombazzatariedizionediun fantomatico;asse<2mainomefupiù infelice2traRoma,ViennaelaMonaco diHorstSeehofersuiprofughi. SièscopertochedallaGermania arrivanopiùprofughichemai2per semplificareancheviacharter2e quandoMatteoSalvinihabloccatocon toniroboantiiporti,dallenavicariche didisperatiinfugadaguerreemiseria, l8amicaAustrianonsièpresaun profugochesiauno. Anzi,ognitantotornaasuonarele trombealBrenneropersegnalareche nonfaràpassarequellichetentanola viadelleAlpi.Ilmottoinsomaresta: sovranistidituttaEuropaunitevi,sì, ma acasavostra. Austria-Italia ILSOVRANISMO SIÈFERMATO ALBRENNERO ToniaMastrobuoni EnzoBianchi fondatoredella Comunitàmonastica diBose,èscrittore biblista,consultore delPontificioConsiglio perl8Unitàdeicristiani Dirigeleedizioni Qiqajon.Ilsuoultimo libroè;L8arte discegliere<(SanPaolo Edizioni,2018) Sonopassatiquasicinquant dallatraduzioneinitalia romano:untempolungope viva.Occorrevaunarevis perfacilitareunacompre piùaderenteaicontenuti ©RIPRODUZIONERISERVATA Bucchi ©RIPRODUZIONERISERVATA 33 Venerdì 16 novembre 2018 C O M M E N T I

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Sono ormai passati quasi cinquant’anni dalla traduzione ufficiale in italiano del Messale ro-mano, riformato da Paolo VI in obbedienza al concilio Vaticano II: un tempo molto lungo per una lingua viva come l’italiano. Occorreva dun-

que una nuova traduzione, una revisione dei testi litur-gici e la Conferenza episcopale italiana ha approvato ieri il lungo lavoro svolto da vescovi ed esperti a parti-re dal 2002.

In realtà non ci sono grandi novità: più che “nuova” potremmo definire questa edizione come “riveduta”; eppure, di fronte a questo aggiornamento si sono subi-to levate voci pretestuose: “Ci cambiano la messa, ci cambiano il Padre nostro, ci cambiano il Gloria...”. In-fatti, per i cattolici che frequentano la messa domeni-cale, risulteranno evidenti solo due espressioni, il cui cambiamento si è reso necessario per facilitare una comprensione più aderente al testo del Vangelo che contengono.

Era certo bella e piena di significato l’espressione “pace in terra agli uomini di buona volontà”, che tra-duceva letteralmente il latino della Vulgata, ma non l’originale greco del Vangelo di Luca. A molti questa lo-cuzione indicava che Dio ama gli uomini oltre le fron-tiere cristiane, ama anche quelli che, pur senza la fe-de, hanno la bontà nel loro cuore e cercano di realiz-zarla. In questo senso la usò pure papa Giovanni XXIII, indirizzando alcuni suoi scritti, a cominciare dalla Pa-cem in terris, non solo alle persone di chiesa ma an-che, appunto, “a tutti gli uomini di buona volontà”. Tuttavia l’espressione ora adottata — “pace agli uomi-ni amati dal Signore” — (nel greco “pace agli uomini che egli ama”) non esclude nessuno, ma afferma che Dio ama tutta l’umanità. La nuova traduzione della Bibbia pubblicata dalla Cei nel 2008 l’aveva già adotta-ta, così come nella versione di Matteo del Padre nostro era apparsa allora l’altra espressione innovativa: “non abbandonarci alla tentazione”.

Questa traduzione è una delle possibili, non la sola: tradurre a volte può sconfinare nel tradire, ma è un ri-schio che va assunto con consapevolezza. Infatti, la traduzione che tutti i cristiani usavano da decenni, molto fedele al testo latino, suonava “non ci indurre in tentazione” e rischiava di dare un’immagine perversa di Dio, quasi che Dio possa essere l’autore della tenta-zione. Dio invece non ci tenta e non può tentare nessu-no al male, come afferma l’apostolo Giacomo nella sua lettera (Gc 1,13-15). Come comprendere allora questa ri-chiesta rivolta al Padre? Non è facile tradurre un’e-spressione greca che forse trova ispirazione in un sal-mo in aramaico ritrovato a Qumran, dove il fedele pre-ga: “Fa’ che non entri in situazioni troppo difficili per me!”. Il termine greco (peirasmos) indica “prova” oppu-re “tentazione”? E il verbo “non farci entrare” (nella

prova o nella tentazione), essendo in forma causativa, non significa forse “fa’ che non entriamo in tentazio-ne”? I vescovi francesi, nella traduzione adottata alcu-ni anni or sono, hanno scelto di cambiare il preceden-te “non sottometterci alla tentazione” con “non la-sciarci entrare in tentazione”. La scelta per la nostra lingua poteva essere: “non abbandonarci nella tenta-zione”, oppure “non abbandonarci alla tentazione”, ma anche “non lasciarci cadere in tentazione” (come scelto dalla traduzione spagnola).

In ogni caso, questo nuovo tentativo di traduzione era necessario affinché nessuno oggi fosse indotto a pensare che Dio ci tenta al male, al peccato: sarebbe una bestemmia! Dio ci può sottoporre alla prova per saggiare e discernere il nostro cuore, ma mai alla ten-tazione. D’altronde già sant’Ambrogio di Milano nel IV secolo commentava così: “Non permettere che siamo condotti nella tentazione da colui che tenta più di quanto possiamo sopportare; non si dica quindi non ci indurre in tentazione”, vietando così di attribuire a Dio la responsabilità delle nostre tentazioni.

Va comunque ricordato che la comprensione della liturgia e del suo linguaggio è una sfida incessante: si tratta di veicolare un messaggio in modo fedele all’in-tento originale e, al contempo, comprensibile dal de-stinatario concreto.

La nuova preghiera

PERCHÉ CAMBIA IL PADRE NOSTROEnzo Bianchi

L’espressione che tutti i cristiani usavano da decenni, “non ci indurre in tentazione”, rischiava di dare un’immagine perversa di DioOra si dirà “non abbandonarci alla tentazione”

I l sovranismo si è fermato al Brennero. O forse un po’ più a nord, a Sillian, ridente Comune del Tirolo austriaco dove si narra che gli italiani stiano portando valanghe di

soldi, spaventati come sono dalle conseguenze dei sovranismi nostrani sui loro risparmi. Certo è che la minaccia dell’Austria di votare a favore di una procedura d’infrazione contro l’Italia, formulata ieri dal ministro delle Finanze, Holger Loetger, è solo l’ultimo colpo di vanga a una trincea che il governo di Sebastian Kurz ha scavato dal primo giorno contro l’Italia. L’ostilità non è solo dettata dal caso contingente del bilancio deragliato. Ovvio, sullo sfondo c’è l’impegno della stessa Austria a raggiungere l’anno prossimo il primo pareggio di bilancio dal 1995, e a imitare i tedeschi che tengono duro sullo “zero deficit” da cinque anni. Ma le ragioni sono più profonde e si possono riassumere così: gli interessi dei sovranismi del nord sono opposti a quelli del sud. E dipingere i Paesi dell’area mediterranea come pigri, spendaccioni o furbacchioni è una delle attività preferite dei populisti di Germania o Austria per conquistare consensi a destra. Non a caso i rapporti tra l’Afd e la destra radicale austriaca della Fpoe sono solidissimi da sempre, mentre restano tiepidi i contatti di entrambi con la Lega. Anche Kurz, che ha spostato a destra il suo partito, i popolari della Oevp e si è coalizzato con l’estrema destra, non sembra molto interessato alla Lega. Anzi, una giornalista come Christa Zoegling, biografa di Joerg Haider, il leader carismatico che rifondò la Fpoe, ha di recente riassunto in un’intervista al Foglio l’umore del cancelliere nei confronti del leader della Lega: «Salvini non è proprio il politico con cui Kurz ha piacere di farsi vedere».E Kurz non ha mai fatto molto per bloccare le proposte più scandalose sull’Italia formulate dai suoi partner di governo, a partire dall’idea del doppio passaporto ai sudtirolesi. Vienna non può non sapere che riapre ferite dolorosissime in quella regione faticosamente pacificata. Ma la beffa maggiore è sicuramente la zero solidarietà mostrata quest’estate, dopo la strombazzata riedizione di un fantomatico “asse” – mai nome fu più infelice – tra Roma, Vienna e la Monaco di Horst Seehofer sui profughi. Si è scoperto che dalla Germania arrivano più profughi che mai – per semplificare anche via charter – e quando Matteo Salvini ha bloccato con toni roboanti i porti, dalle navi cariche di disperati in fuga da guerre e miseria, l’amica Austria non si è presa un profugo che sia uno. Anzi, ogni tanto torna a suonare le trombe al Brennero per segnalare che non farà passare quelli che tentano la via delle Alpi. Il motto insomma resta: sovranisti di tutta Europa unitevi, sì, ma a casa vostra.

Austria-Italia

IL SOVRANISMOSI È FERMATOAL BRENNEROTonia Mastrobuoni

Enzo Bianchifondatore della

Comunità monastica di Bose, è scrittore biblista, consultore

del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani

Dirige le edizioni Qiqajon. Il suo ultimo

libro è “L’arte di scegliere” (San Paolo

Edizioni, 2018)

Sono passati quasi cinquant’anni dalla traduzione in italiano del Messale romano: un tempo lungo per una lingua viva. Occorreva una revisione dei testi per facilitare una comprensione più aderente ai contenuti

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Bucchi

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33Venerdì

16 novembre2018

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