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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA PIU BELLA AVVENTURA

Tu, Signore

sei Padre nostro, Padre di tutti.

Noi siamo figli tuoi

e fratelli tra noi.

Nessuno può sentirsi fuori

dal tuo cuore. In ognuno e impressa

la tua immagine.

Su ogni cosa aleggia

il tuo spirito. In ogni fatto

opera il tuo pensiero.

Come il sole

invade ogni roccia di rugiada,

cosi la tua paternità abbraccia

tutto e tutti.

Le cose mutano al tocco della tua mano

e tu rendi il mondo una grande casa

per i figli.

Non ti limiti alla staccionata

dell'ovile: varchi ogni siepe,

valichi ogni montagna, percorri ogni strada.

Non badi

se non ti riconosciamo e se non ti invochiamo:

per cosi poco non disarmi

e non ti fermi;

la nostra resistenza non può negare

il tuo diritto; accogli giusti

e peccatori.

Sei un padre buono, ma noi non riflettiamo

la tua bontà. Siamo tuoi,

ma noi non ti apparteniamo amorevolmente.

Un raggio, della tua luce

vale pii del mondo intero

e dona ciò che altri non danno:

la felicita.

SCOPRIRTI PADRE E’ LA PIU BELLA

AVVENTURA D’ AMORE.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA TENEREZZA DEL PADRE

IO SONO IL TUO DIO Sulla terra

non puoi avere di più. Io solo

posso riempire il tuo cuore.

IO SONO IL TUO DIO

Sei solo? Io ti faccio compagnia.

Nessuno ha una parola per te? Io ti parlo nell'intimo.

IO SONO IL TUO DIO

Dall'eternità ti ho pensato, ti ho scelto, ti ho amato:

non posso scordarti.

IO SONO IL TUO DIO La tua vita è frutto

del mio amore. Ti custodisco

come un uccellino nella palma della mano.

IO SONO IL TUO DIO Ti sono sempre fedele. Quando senti il peso

della croce, portala con me:

diventerà più leggera.

IO SONO IL TUO DIO Tutto dispongo per il meglio.

Ora non lo capisci ma un giorno

tutto ti sarà chiaro.

IO SONO IL TUO DIO Vedo i tuo gesti,

ascolto le tue parole, conosco le tue pene.

Accetta ogni situazione e persevera.

IO SONO IL TUO DIO

Il mondo passa, il tempo fugge,

i sogni svaniscono, gli uomini scompaiano, la morte tutto rapisce,

UNA COSA SOLA RESTA:

il tuo Dio, che ti ama

da sempre e per sempre con la tenerezza del Padre.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PADRE CELESTE, NELLA TUA MANO CON AMORE

Il vento contrarionon cessa di investire

la vita.

Folate improvviserendono l'equilibriofaticoso e precario.

Un filo neroserpeggia

dentro i pensieri.

Ricchezzae piaceri

sono fugaci illusioni.

La ricerca del meglioappare

fumo e inganno.

Il cuoreè mai sazio

di sentirsi amato.

Le labbra di carneumana e assetata

sussurrano la preghiera:

“Nella tua manoPadre celeste,

tieni ogni creatura.

Nella tua manotrova ristoro

ogni stanchezza

Nella tua manoGesù morente ha messo

il suo spirito.

Nella tua manoio affido ora

l'anima che è in me.

Padre celesteuno solo

è il tuo nome.

Immutabile Tu seie in eterno

regni sul creato.

Nella tua manoio sto

con amore e fiducia”.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

UN FOGLIO IN BIANCO

Padre nostro, in questi anni ti ho rivolto

tante preghiere ti ho scritto tante lettere.

Stasera però

lascio questo foglio in bianco è colmo

di amarezza e di tristezza.

I miei sentimenti

pur ruggendo in petto, tacciono

e le mie parole non contano.

Il mio “io” distrutto

cerca in Te la sua identità

frantumata da mille sconfitte.

Ciò che resta di me

non mi appartiene più, in esso

non mi riconosco, di esso

mi vergogno.

Padre nostro, voglio essere

un foglio bianco su cui Tu

possa scrivere la trama della mia vita.

Ti prego:

scrivi Tu per me. Sono certo

che la tua sapienza di Padre amorevole farà un capolavoro

indecifrabile

forse alla mia ragione, ma comprensibile se mi faccio uno

dei piccoli a cui sveli i tuoi pensieri.

Eccomi, Signore.

Lascia che io aggiunga una sola frase:

“Sia fatta la tua volontà”:

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

DONACI IL SILENZIO PROFONDO

Spirito Santo

Amore

del Padre e del Figlio,

che dai voce

al solenne silenzio

di tutte le cose,

insegnaci

a tacere con saggezza

e a parlare con prudenza,

educaci

alla ricerca appassionata

della verità.

Spirito Santo

dacci

prima il silenzio

che adora,

poi l'azione

che all'Amore risponde.

Apri le nostre

le nostre labbra

solo quando

la parola

vale più

del silenzio:

per noi

è tanto difficile

dire

cose giuste,

al momento giusto,

nel modo giusto.

Spirito Santo

tu illuminasti

il profeta Elia

giunto sul monte Oreb

sfinito

e sfiduciato

lassù

lui cerco Dio

nel terremoto,

nel fulmine,

nel vento impetuoso

e non lo trovò;

solo nel mormorio leggero

della brezza

scopri'

che Dio si cela

in una voce sottile

di silenzio.

Spirito Santo

tu comandasti

al popolo d'Israele

di non pronunciare

il nome santo

di Jahvè,

per non profanare

quella pienezza

di verità

e di amore

che è indicibile

agli uomini.

Dona anche a noi

il silenzio profondo

che è

epifania divina

ed anche

adorazione umana.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

BELLEZZA INFINITA

La bellezza è sorgente della grazia, della fede, dell'amore.

Senza la bellezza

l'umanità non potrebbe vivere:

ci sarebbe il caos.

Eppure nel mondo il brutto imperversa,

il volgare trionfa, il negativo fa notizia.

C'è immenso bisogno

di luce, di armonia,

di interiorità.

Spirito Santo Bellezza infinita Bellezza intensa

che tutto fai bello,

Inebriaci delle cose semplici e essenziali

pulite e sane, nascoste ma vere.

Noi credenti

parliamo al mondo ma i nostri discorsi non lo interessano.

Annunciamo

la salvezza vera ma sembra che nessuno

ne senta il bisogno.

E’ come se mancasse la bellezza

alla nostra vita.

E' come se la nostra fede fosse

senza fascino e senza attrazione.

Spirito Santo

Bellezza infinita Bellezza intensa

che tutto fai bello,

apri a ogni uomo

lo scrigno prezioso delle tue parole.

Tu le colori

di bellezze svariate che ricreano

chiunque le contempla.

Tu le rendi un albero della vita

che da ogni parte porge frutti benedetti.

Tu vi metti tutti i tesori

perché ognuno trovi una ricchezza

in ciò' che contempla.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SPIRITO CHE DONA LA PIETA'

Molti con la rete dell'egoismo danno caccia agli altri:

la giustizia è violata,

i deboli sono oppressi, il male dilaga.

Spirito che doni la pietà,

fa che troviamo gioia nei comandamenti,

che le nostre labbra

sappiano pronunciare parole di bontà,

che i nostri gesti

siano umile servizio ai fratelli.

Molti

non vogliono amare, badano all'efficienza

e la terra

diventa una giungla tenebrosa.

Spirito che doni la pietà,

tingi d'amore le esigenze della vita,

liberaci

da ogni chiusura altera e orgogliosa,

guarisci

il nostro cuore da ogni durezza.

Molti fanno come se Dio

non esistesse

e il materialismo si stende come in manto

sulle loro coscienze.

Spirito che doni la pietà, svelaci la dolcezza

della paternità di Dio,

rendici figli suoi

teneri e affettuosi,

aprici verso l'infinito

e la Bellezza suprema.

Molti lamentano che nessuno

ascolta la loro voce,

che nessuno visita la loro solitudine

e comprende le loro lacrime.

Spirito che doni la pietà, aiutaci a pregare

volentieri e con gusto,

dona alle liturgie la purezza dei sentimenti,

la semplicità dei gesti,

il candore dello sguardo e un bisogno incontenibile

di adorazione.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SPIRITO DI FORTEZZA

Gesù donaci il tuo Spirito

di fortezza.

Quel venerdì sulla terra

si fece buio:

tutto fu avvolto dall'angoscia

e dallo smarrimento,

anche il velo del tempio

si squarciò.

Tu gridasti: “Padre, nelle tue mani

consegno il mio spirito”.

Detto questo chinasti il capo

e spirasti.

Gesù donaci il tuo Spirito

di fortezza.

La tua fortezza vinse

la paura della morte.

Noi parliamo tanto di forza fisica

di forza seduttiva,

di forza militare di forza politica

di forza contrattuale.

Parliamo poco invece di forza morale

e di forza d'animo.

Siamo evanescenti come rugiada dell'alba

e nube del mattino.

Gesù donaci il tuo Spirito

di fortezza

per sentire il fuoco del desiderio, il fascino dell'ideale,

la carica delle convinzioni,

la tenacia del cuore, il gusto dell'azione.

Diventeremo anime

forti e coraggiose

capaci

di affrontare le prove della vita

e di superare ogni paura

anche della morte.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL TUO NATALE, GESU', CHE COSA MI DA'?

Il tuo Natale, Gesù, che cosa mi dà?

Anche Tu sei

povero, debole,

rifiutato, indifeso

come me.

Ma la tua povertà mi fa capire

che quanto mi manca è ben poco,

che se non ho roba ho il cuore,

che il cuore

s'arricchisce spogliandosi e cresce spegnendosi,

che posso dare a chiunque con niente se voglio bene a tutti.

Con Te, Gesù,

sento di avanzare faticosamente

come la primavera: oggi un fiore

domani un altro,

come il cielo a sera:

qui una stella poi là un'altra

finché tutto è stellato, finché tutto è vita.

Il tuo Natale, Gesù, è la culla dell'amore.

Anche se cresciuto, sono

povero, debole,

rifiutato, indifeso come te.

Le mie speranze

terrene sono sogni,

svaniscono come fumo, si seccano come tronchi

tagliati alle radici.

Tu, Gesù, mi prendi per mano e la strada della vita non mi fa più paura. Tu cammini con me. Tu sai dove conduce.

Se fa sole,

colori di fiori i margini, stendi un'ombra sotto ogni pianta, ravvivi una fonte

per ogni sete.

Se fa buio, accendi la luna. Se fa tempesta,

disegni l'arcobaleno. Il tuo Natale, Gesù,

e la terra della speranza.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NATALE, ALBA DI SPERANZA

E' Natale. La terra è pervasa

di dolcezza e di mistero. Tutto è un presepe.

Un'impronta diversa

segna vento e neve,

acqua e boschi, villaggi e chiese.

Natale,

alba di speranza!

Doni offerti e ricevuti recano promesse

di solidarietà.

Lettere e cartoline

raccontano desideri di amare

e di essere amati.

Natale, alba di speranza!

Alla mensa siedono

familiari e amici e il parlare si fa confidenziale.

Per le strade

si incrociano sereni gli sguardi,

si rincorrono cordiali gli auguri.

Natale,

alba di speranza!

L'uomo sente aprirsi le porte

dell'infinito che non delude.

L'anima

ritorna più pura, ritrova il gusto

della gioia e dell'attesa.

Natale,

alba di speranza!

Non è favola, non è poesia,

non è sentimento. E' la bontà che prende corpo.

La bontà del Signore

allora apparve sconfinata.

Oggi in noi si svela.

Natale,

alba di speranza!

La barca passa e va. La sua scia

l'acqua cancella per sempre.

Tempo

e distanze non potranno spegnere

mai la bontà del Signore.

Natale,

alba di speranza!

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

GLORIA

Gloria a te, Signore Gesù, per avere assunto

la nostra umana natura nel silenzio di una notte, nella quiete di una stalla, nel calore di una famiglia.

Gloria

per aver colmato la nostra attesa:

la tua presenza è dolce come la melodia di una canzone, come il sorriso di un bambino, come la carezza di una madre.

Gloria

perché fai trionfare l'amore: ne abbiamo bisogno,

non ci basta mai. Il presepio

è una scuola di semplicità e di bontà.

Gloria

perché compi la salvezza: ti sei fatto

nostro fratello e noi in te diventiamo Figli di Dio.

Gloria

per tutte le volte che riusciamo a capire

il Bene che ci vuoi, la Parola che ci dici, il Pane che ci spezzi,

il Perdono che ci offri.

Gloria

per la vita di ogni giorno, per la luce che illumina, per il fuoco che scalda, per la terra che nutre,

per l'acqua che disseta, per l'aria che respiriamo.

Gloria

per la casa e la famiglia per la salute e il lavoro: sono beni importanti. Fa che li abbiamo tutti

con un po' di pazienza e di tolleranza.

Gloria

perché ci insegni a fare la nostra parte

con generosità; perché non ci togli la croce

ma ci dici di portarla con umiltà e dedizione.

Gloria

a Te, Signore, perché aiuti anche

chi non è mai contento: costui

anche se ha le tasche piene, è quello che sta peggio.

Pace

agli uomini di buona volontà: non importa se giovani o vecchi,

se poveri o ricchi; non importa se hanno sbagliato

purché si impegnino a vivere da Figli di Dio.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IN OGNI BIMBO

Gesù, a Natale per Te

noi facciamo festa, ci scambiamo gli auguri che sembrano cordiali,

ci copriamo di una vernice di bontà,

come se Tu tra noi avessi trovato casa.

Ma la grotta

dove sei nato, chi te l'ha offerta?

La montagna che si è lasciata scavare per secoli dalle acque.

Non gli uomini che hanno dichiarato di non avere posto.

Non i pastori

pure loro senza casa.

Non gli angeli che hanno solo cantato

un inno di pace. Non i magi

che ti hanno portato doni preziosi ma superflui.

Per farti festa

allestiamo l'albero con luci

e gingilli, costruiamo il presepio

con il bambino di legno

o di gesso.

Ma a forza di rimirare i Gesù bambini di cartapesta,

noi non badiamo più ai nostri bimbi di carne,

minacciati dall'aborto, dalla fame,

dalla guerra.

“E' il Verbo si è fatto carne”. Per molti però è più comodo contemplare

il Verbo eterno che adorare

il Verbo presente in noi.

Gesù,

il tuo Natale sarà veramente festa

se nel mondo, fatto presepio vivo,

Tu sarai riconosciuto nel pianto

e nel lamento di ogni bimbo che soffre.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

VIENI GESU'

Vieni, Gesù:

nell'umiltà non nella grandezza,

nelle fasce non con la porpora,

nella mangiatoia non sulle nubi,

in braccio a tua madre non sul trono,

sull'asina e non sui cherubini,

verso di noi non contro di noi,

per salvare non per giudicare,

per portare la pace non per punire.

Se vieni così, Gesù,

invece di sfuggirti, noi correremo verso Te.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

GESU'

GESU' sii tu sempre

con me dentro di me,

davanti a me dietro di me,

alla mia destra alla mia sinistra.

Dove mi corico quando mi alzo.

GESU', sii tu sempre

nel cuore di chi mi pensa,

sulla bocca di chi mi parla,

nell'occhio di chi mi guarda,

nell'orecchio di chi mi ascolta,

nella vita di chi sta con me.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SUL CALVARIO

Il Calvario è tuo, Signore.

L'hai consacrato con il tuo sangue.

Sul Calvario

portano due strade: l'odio

e l'amore:

Chi vi sale mosso dall'odio,

va a piantare i chiodi nella carne altrui.

Tu, Signore, vi sei salito

perché non smetti di amare:

offeso non offendi,

accusato non accusi, condannato non condanni,

morente doni la vita.

L'amore sa immolarsi.

L'odio fa morire

Sul Calvario il tuo corpo è

un mare di piaghe, una torcia di sangue;

ma il tuo volto

esprime la forza e la serenità

della coerenza.

Il tuo sguardo cerca il cielo

ma il tuo sangue tinge la polvere.

La nostra terra

rimane comunque sempre

la tua terra.

Tu sei il ponte necessario tra il tempo e l'eternità.

Sul Calvario

L'odio ti ha ucciso ma non ha fatto morire

il tuo Vangelo;

ha sepolto e sigillato

sotto la pietra il tuo cuore,

ma Tu

nella tomba hai preparato

la Pasqua della vita.

Sei risorto e sul Calvario

tutto si è fatto luce.

Il tuo amore vince sempre anche quando

l'odio imperversa.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

ALBERO DELLA CROCE

Albero della croce

dalla terra ti innalzi verso il cielo.

Sei il sostegno di ogni realtà.

Sei il punto d'appoggio

dell'universo.

Sei il legame che unisce l'umanità.

Stendendo le braccia

sul tuo legno.

Cristo ha dispiegato due ali:

la destra

e la sinistra;

chiama a sé tutti i credenti;

li avvolge

per proteggerli,

come la madre con i suoi piccoli.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL SOLO GUADAGNO VERO

Gesù Crocifisso,sei il Bene che si perde,l'Amore che si consuma

tienile braccia spalancatee il tuo cuore aperto,

doniil perdono ai carnefici

e il paradiso al ladrone,

consegnila madre al discepolo

e l'anima al Padre Eterno,

soffri e muoricome sei vissuto,

in perdita:

Gesù Crocifisso,il mondo non ti capisce

e non ti tollera:

Giudati vende

perché gli sei inutile,

Pilatosi lava le mani

perché gli sei scomodo,

Erodeti deride

e ti giudica pazzo.

I calcolatori di sempreti rifiutano

perché non dai tornaconti

Gesù Crocifissonoi siamo incapaci

di spenderci per amore,

siamo solo mendicantidi ricchezzae di piacere.

Il nostro egoismoè una bocca

affamata e insaziabile.

Non diamo nullaperché nulla

ci trabocca dal cuore.

Questo malein noi si allargacome la peste

Gesù Crocifisso,tu emetti, morendo,

il tuo Spirito:

ci invadeci scuote,

ci trascina,

ci apre il cuore,ci spalanca le braccia,ci fa tendere le mani.

Il nostro egoismofrana

e sprofonda.

Il perdereè il solo guadagno vero

che possiamo fare.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

CONSUMMATUM EST

Gesù, ti contemplo crocifisso e sento il fascino

della tua promessa: “Elevato da terra

attirerò tutti a me”.

In croce non hai tenuto niente

per te: né un lembo di veste,

né un goccia di sangue, né la madre.

Spogliato.

Nudo. Inchiodato. Sospeso. Trafitto.

Incoronato di spine.

Mangiato dalle ferite, dalla sete,

dall'abbandono, dagli improperi,

dalla morte.

Le tue mani forate

e vuote sono tese verso l'alto

per attingere solo alle sorgenti divine.

Il tuo volto esanime

e chino a terra è segnato

da tutte le miserie dell'umanità.

In te non c'è più figura d'uomo.

“Consummatum est”. Sei

l'offerta piena.

Tutto hai dato. Gli uomini

non t'hanno creduto, ti hanno

squarciato il petto e spaccato il cuore.

Ne sono uscite poche gocce

di sangue e di acqua.

Poi più niente. “Consummatum est”.

Anche noi

quando non abbiamo più niente

per aver dato tutto, diventiamo capaci

di doni veri.

Dono vero non è qualcosa,

è il proprio essere che si spande

come profumo soave nella vita.

Consumarsi

è amore pieno perché dove finisce

il proprio io li incomincia il Paradiso.

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PADRE, NON SANNO

Gesù, in croce ti sento dire:

“Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”.

Sei morente

e non badi a te: ti occupi degli altri

e scagioni chi ti ha inchiodato.

Si'!

Muori anche per loro: i crocifissori

appartengono all'amore della tua morte.

Amandoci

come siamo e come ci ami,

ci sveli che l'amore è dono.

Ci fai sentire “qualcuno”

perché ci vuoi bene senza

che noi lo meritiamo.

Ci fai sentire “qualcuno”

perché possiamo voler bene, con il tuo aiuto,

a chi non lo merita.

La croce è perdono

perché è soprattutto e unicamente

amore.

Noi possiamo aiutare un nemico

senza volergli bene, persino pregare per lui senza volergli bene.

A noi

è comodo affidarlo a Dio

perché non ne vogliamo sapere.

Ma tu, Gesù,

accetti con la croce

anche la durezza di chi ti ha inchiodato.

E aggiungi:

“Non sanno quello che fanno”. E' l'arringa

più breve e più conveniente dell'avvocato più degno.

Il tuo amore di Figlio

affida noi tutti all'amore del Padre.

La tua croce ci fa fratelli nel perdono.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

RISURREZIONE

Ai miei inizi

ho ucciso la morte nel Battesimo.

Davanti a me

sta ora la vita.

Dov'è,

o morte, la tua vittoria?

Dov'è,

o morte, il pungiglione?

Il corpo

è rivestito d'immortalità.

L'anima è il fiore

dei prati eterni.

La tomba non è

una prigione;

per il credente è un balzo

nella vita vera.

Il tramonto non spegne

il sole;

per lui è sempre

l'alba.

O Cristo Risorto, presente

in ogni creatura,

guardo il mondo

con i tuoi occhi.

O Cristo Risorto, volto

di ogni volto

ti vedo, ti tocco, ti sento.

O Cristo Risorto,

semente divina in ogni uomo,

cammino

all'ombra delle croci di calvari terreni,

in Te

mi sento chiamato alla gloria del cielo.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

BENEDETTO IL FRUTTO DEL TUO GREMBO

Evachiede ad Adamoil frutto proibito:

lo sedusse,lo fece sentire nudo,

lo riempì di vergogna.

Tu, Maria,offri a noi

il tuo frutto benedetto

che riveste di splendorela nostra somiglianza

a Dio.

Il Messianon spunta come stella

nel cielo,

ma scegliela strada normale

per nascere e crescere.

La salvezzaè urgente per noi

immersi nel peccato

ma non aboliscei tempi naturali

dell'attesa.

Il Figlio di Dioprima di vedere

la luce della terra,

vivecome ogni figlio d'uomo

dentro la madre.

Tu, Maria,l'hai concepito

per opera dello Spirito,

ma è legatoalla tua carne

e al tuo sangue.

A noi lo offricome frutto benedetto

del tuo grembo

e la tua feconditàè sorgente

di vita nuova.

Una persona vuotaproduce

solo rumore:

se non è autentica,fa

solo spettacolo.

Tu, Maria,sei cosi piena di Gesùche ne colmi anche noi

perché possiamo donarlocome frutto o come seme

benedetto

all'uomo d'oggiavvelenato

da troppi frutti proibiti.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PER IL CAPODANNO 365 GIORNI

“Signore, considero

questo anno nuovo una pagina bianca

sulla quale scriverai, giorno per giorno,

ciò che hai disposto nel tuo progetto.

Fin d'ora sull'alto della pagina

io scrivo con totale fiducia, imitando Maria:

“Mio Dio, fai di me

quello che vuoi”.

E al fondo della pagina pongo già

il mio AMEN, il mio COSI' SIA,

a tutte le gioie, a tutti i dolori,

a tutte le grazie, a tutte le fatiche

che mi prepari per il bene,

per la mia purificazione, per la mia crescita e che mi svelerai

con pazienza e con gradualità

ma sempre in salita.

Fa che il mio AMEN

sia come il tuo AMEN,

pronunciato con tutto il cuore per una donazione

completa.

Signore, donami

il tuo amore e la forza.

Sarò ricco abbastanza per riempire tutto il tempo

che mi concederai”.

A voi che recitate

questa preghiera, auguro

365 giorni di grazia, di bontà

e di gioia.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PREGHIERA DI CHI AMA LA VITA

Signore, Tu mi scruti e mi conosci,

Tu sai quando seggo e mi alzo.

Penetri da lontano

i miei pensieri. Ti sono note

tutte le mie vie. Su me poni la tua mano.

Mi hai tessuto

nel grembo di mia madre, formato nel segreto.

Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi.

Quanto profondi e quanto grandi

sono per me i tuoi pensieri! Se li conto,

sono più della sabbia.

Sii benedetto per avermi chiamato a godere

del dono della via insieme a tanti

fratelli e sorelle.

Sapendo che sono vivo, aiutami

a godere del tuo dono così che in me non ci sia

tristezza alcuna.

O Luce vera, o Splendore dei giusti,

se gli uomini provano gioia alla vista

degli alberi colmi di fogliame,

dei fiori e dei frutti, dei ruscelli e dei laghi,

delle praterie dei boschi, del sole e delle stelle, della luce e dei colori,

devono godere anche

di se stessi, sentendosi vivi

e da te fatti come veri prodigi.

Chi gode della bellezza

che è esterna a sé, a maggior ragione

deve godere di quella che è dentro di sé.

Sono felice, Signore!

Della mia gioia e della mia pace

faccio la mia dimora e il mio tempio.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PER LA MORTE DI UNA PERSONA CARA

Signore,

Tu hai avuto compassione per la vedova di Naim;

Tu hai pianto

presso la tomba di Lazzaro;

Tu comprendi oggi il nostro dolore.

La morte non è un'assenza ma una differente presenza.

Donaci la speranza

di continuare a vivere

con la persona cara che ci ha lasciato

e di ritrovarla un giorno

in famiglia in cielo.

Abbiamo il cuore colmo di amarezza:

vieni, Signore Gesù,

a consolare i tuoi fedeli,

perché tu solo sei a noi forza e sostegno.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

UNA MADRE PER LA FEDE DEL FIGLIO

Signore,

Tu ti prendi cura di tutti come di ciascuno.

Ai tuoi occhi

ognuno di noi è come se fosse l'unico.

Sono qui

davanti a te con il cuore pieno

di trepidazione,

di amarezza e anche di speranza.

Nell'eternità

della tua misericordia Tu accetti

d'indebitarti con noi proprio con il debito

del perdono.

Volgi il tuo sguardo verso mio figlio

che fatica nella fede.

Un giorno conducesti sulla retta via

Agostino,

figlio di tante lacrime,

che vagava lontano da Te,

conquistato dalla preghiera tenace di sua madre Monica.

Insieme a Lei

ti affido la mia pena e il mio desiderio.

Concedi

anche a mio figlio il ritorno alla fede.

Si realizzi in lui

quell'ideale di uomo e di cristiano

che ho cercato di costruire

con fatica negli anni della sua educazione.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PREGHIERA DI CHI SBAGLIA

Aiutami, Signore,

a non sbagliare, a non commettere

grossi sbagli, a non cadere

in frequenti sbagli.

Aiutami

a sbagliare poco, a evitare le occasioni

di sbagliare, a non rifare

gli stessi sbagli.

Aiutami

a scoprire a riconoscere, a correggere

in umiltà di cuore i miei sbagli.

Aiutami

a non ritenermi esente dallo sbagliare

e a non vedere sbagli solo negli altri accusandoli.

Aiutami

a non permettere che gli altri sbaglino

per causa mia e a riparare

se lo facessero.

Aiutami

a umiliarmi e a chiedere perdono

quando sbaglio e a non credermi vittima

di sbagli altrui.

Aiutami

a non usare la frase: “Io non sbaglio mai”

e a non pensare neppure: “Se tutti fossero

come me”.

Ti ringrazio, Signore,

perché gli altri non sbagliano quanto me

e in casa mia tutti sono migliori

di me.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PREGHIERA DEL CASSAINTEGRATO

Signore,

sono cassaintegrato a zero ore

nel pieno della vita.

Mi è arrivata una lettera dura

come un macigno.

C'è scritto: “Esonerato dal lavoro

con il primo del mese”.

Non contano tanti anni

di fedele impegno.

Non interessa se i figli

sono ancora piccoli.

Non di dice il perché

e fino a quando.

L'ingiustizia oltre a d essere dura

è anche muta.

Di botto mi trovo vecchio, inutile,

segnato a dito

come un parassita perfino dagli amici.

Signore,

Non permettere che l'uomo sia ridotto a oggetto da buttare.

Ascolta

il mio grido che si fa

rabbia, paura,

supplica.

Guidami perché possa dare alla mia famiglia

la casa,

il pane quotidiano, la serenità

e i valori

che non mutano come il contratto di lavoro.

Torna sulle nostre strade a predicare il Vangelo

della solidarietà.

Torna a condividere le lotte

di chi non conta.

Saremo molti ad ascoltarti e a seguirti.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PREGHIERA DI CHI LAVORA

SIGNORE,

il posto di lavoro oggi

con questo chiaro di luna è una grazia.

Fa

che non manchi mai né a me

né agli altri.

Lavoro volentieri e di lena

da mattina a sera.

Cerco di essere puntuale, preciso,

produttivo.

A volte però mi sento stanco

e spremuto come un limone.

Mi si annebbia la mente. Mi assale la scontentezza.

Pensoso mi fermo e mi chiedo:

“A cosa serve

darsi tanto da fare seduto

dietro una scrivania?

A cosa serve la monotonia per ore e ore

della catena di montaggio?

A cosa serve tenere il volante

per condurre in giro la gente?

A cosa serve

stare curvo sulla terra

o chiuso nella stalla?”

Signore,

aiutami a capire il senso del mio lavoro,

a lavorare

con dedizione e competenza

perché esprima il meglio di me

per il bene degli altri.

Signore,

al termine della giornata elevo a Te

i miei occhi stanchi,

perché Tu accolga e benedica

le ore fruttuose

in cui mi sono prodigato nella fatica

e nel sudore.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PREGHIERA DELL'ANZIANO

Signore,

vieni a mettere in me

qualcosa di nuovo

al posto di quanto a poco a poco vien meno con il passare degli anni.

Ho perso entusiasmo: donami al suo posto un sorriso di bontà.

Sono poco efficiente:

in compenso rendi efficace la mia presenza.

Signore,

metti in me un amore più grande,

una semplicità più serena, una delicatezza più profonda;

aiutami al essere

una luce discreta

che illuminasti

e non una nuvola nera

che rattrista chi sta con me.

Signore,

fa che la mia memoria ricordi

le cose belle e buone che ci sono nella vita;

che la mia intelligenza riconosca umilmente

di sentirsi meno attiva e brillante;

che il mio cuore

sappia comunicare e gioire

con tutti;

che la mia volontà accetti

i giusti desiderio di chi mi sta accanto.

Signore,

fa che la mia fede non venga meno

e s'irradi con la testimonianza;

che la mia anima

cerchi Te e si prepari all'eternità in cui spero con ardore.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PREGHIERA DELLA CASALINGA

Signore,

padrone

delle pentole, dei piatti

e delle casseruole

tra cui passo

la mia giornata assai lunga,

io non posso essere la santa

che medita ai piedi del maestro.

Bisogna che io diventi una santa qui,

in cucina.

Fa in modo che Ti piaccia

con il grembiule e le maniche rimboccate,

quando accendo la stufa

e sorveglio la minestra sul fuoco,

quando pulisco le stoviglie e strofino

il pavimento.

Signore,

Scusami se non ho il tempo

di pregare a lungo.

Riscalda la mia casa con il tuo cuore

e non lasciarmi sola quando sono triste.

Con pazienza ascoltami se qualche volta,

stanca mi lamento.

Sulla montagna e sulle rive del lago

Tu nutristi con premura chi Ti seguiva;

provvedi ora alla mia famiglia:

è la mia gioia e insieme il mio peso:

Quando metto in tavola il pranzo

che sto preparando, accettalo anche Tu

perché in ognuno dei miei cari

io servo Te, Signore.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NELLA MALATTIA

Signore,

la malattia ha bussato alla mia porta;

mi ha sradicato dalle mie consuetudini

e dal mio lavoro,

mi ha trapiantato in un “altro mondo”: il mondo dei malati.

E' un'esperienza dura, una realtà difficile

da accettare.

Eppure mi ha tolto

da tante illusioni;

mi ha fatto toccare con mano più delle parole

la fragilità e la precarietà

della vita.

Ho scoperto cosa vuol dire

dipendere,

aver bisogno di tutto

e di tutti.

Ho provato la solitudine e l'angoscia

ma anche l'affetto e le premure

di tanti

Signore, anche se difficile,

Ti dico:

“Sia fatta la tua volontà

in cielo e in terra”.

Ti prego benedici i miei cari

e chi mi assiste.

Se vuoi, dona a chi soffre

la guarigione.

Ho fiducia in Te, Signore,

Padre dei viventi.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NEL NOSTRO GETSEMANI

Gesù.

Tu soffri l'abbandono

nell'orrore del Getsemani:

Gocce del tuo sangue bagnano

sassi e terra.

Le tue mani stringono zolle d'erba e fango.

Il tuo grido

squarcia il silenzio della notte:

“La mia anima

è triste fino alla morte”.

Cerchi

compagnia e conforto,

ma non ne ricevi:

i tuoi discepoli dormono.

Sopra il tuo capo

dondola solo un ramoscello d'olivo.

Gesù,

la tua agonia continua sino alla fine del tempo

e noi

non possiamo dormire fino a quel momento.

Goia e dolore si intrecciano

nella nostra carne.

Quando il dolore irrompe, la vita

diventa il nostro Getsemani.

Tu, Gesù, versi il sangue

della tua umanità.

Noi versiamo le lacrime

della nostra amarezza

e completiamo quello che manca ai tuoi patimenti.

Ma sopra il tuo capo

a stormire non c'è solo il ramo d'olivo.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

AMARE COSTA

Amare costa,

ha un prezzo elevato più delle cose che valgono.

Costa

mantenere la pazienza e dare la fiducia.

Costa

dire: “perdonami” e anche: “Ti perdono”.

Costa

ammettere: “E’ colpa mia e ricominciare

Costa

fare ciò che non piace ma che l’altro vuole.

Costa

trattenere le lacrime quando piange il cuore.

Costa

Sorridere quando l’umore è a terra.

Costa

a volte impuntarsi e a volte cedere.

Costa confidarsi

e ricevere confidenze.

Costa condividere i dolori e sopportare i difetti.

Costa

cancellare le piccole ombre.

Costa

lo stare insieme ma anche la lontananza.

Costa

avere opinioni differenti ma anche dire: “Si”.

Eppure

a questo prezzo si genera l’amore.

Gli spiccioli non servono. Ci vuole un legno pesante

come la Croce.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

CALMATI

Se la tua fede vacilla, calmati:

Dio ti guarda.

Se tutto sembra finire, calmati:

Dio rimane.

Se sei nella tristezza, calmati :

Dio è la consolazione.

Se il peccato ti opprime, calmati:

Dio perdona.

Se hai i nervi tesi, calmati:

Dio è la pazienza.

Se nessuno ti comprende, calmati:

Dio ti conosce.

Se urgono scelte importanti, calmati:

Dio ti guida.

Se si smarrito, calmati:

Dio ti vede.

Se sei in difficoltà, calmati:

Dio è provvidente.

Se la malattia ti logora, calmati:

Dio guarisce.

Se la croce è pesante, calmati:

Dio ti sostiene.

Se la morte ti spaventa, calmati:

Dio è la resurrezione.

Dio è sempre con noi, ci ama

e ci ascolta.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

STRACCI SPORCHI

Gli stracci

non possono volare nel vento:

sono impregnati

di fango e di sporcizia.

Il vento

non può sollevarli e portarli con sé:

rimangono a terra calpestati o evitati

con disgusto.

Anche noi sovente siamo degli stracci:

quando ci carichiamo

di materialità e di frustrazioni,

quando buttiamo

la nostra vita nei vizi,

quando ci arrovelliamo

nella rabbia verso gli altri,

quando non vogliamo

lasciar perdere nulla.

Più affoghiamo in abitudini inutili

e cattive,

più siamo appesantiti da negatività o da peccati

e più siamo pesanti

come stracci sporchi.

Anche

tante nostre parole sono pesanti

come stracci

che non possono volare nel vento.

Le nostre anime hanno bisogno di essere libere

per sentire il fascino

degli ideali,

per assaporare il gusto

del vivere,

per salire verso la gioia e la serenità.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NESSUNA VITA E’ INUTILE

Figlio mio,

ti vidi appena nato con la lingua penzoloni.

La diagnosi fu pesante

come un macigno. Al Signore dissi:

“Tu dai e Tu togli. Riprenditelo ora.

E’ inutile la sua vita”.

Perdonami, figlio mio. Tu sei come tutti

con problemi solo diversi.

Quando dicesti “mamma”, piansi dalla gioia

anche se avevi tre anni. Ai tuoi primi passi,

aprii le braccia felice anche se eri grandino.

Inutile la tua vita?

No! Tu mi insegnasti la pazienza.

Quando a quell’epoca,

nessuno ti voleva a scuola e in società,

imparai ad essere gentile affinchè qualcuno

ti facesse una carezza.

Inutile la tua vita? No! Tu mi insegnasti

l’umiltà.

Quando la gente incominciò ad accorgersi

di quelli come te, mi misi a combattere

perché tu fossi accolto come gli altri.

Inutile la tua vita? No! Tu mi insegnasti

a lottare.

Mentre le altre madri sognavano per i figli

i primi posti io mi accontentavo

di cogliere con prontezza i tuoi piccoli progressi.

Tu mi insegnasti

a desiderare la felicità e non il successo.

Alla morte di papà tornai al cimitero

disperata. A casa trovai te e con te cercai

di non arrendermi.

Ora tu, figlio mio,

sei la mia compagnia.

Se ricevo un abbraccio o una gentilezza, li ricevo da te.

Con te, a cui basta poco per sorridere,

riesco a dare felicità.

Ora tu, figlio mio,

sei la mia compagnia.

Ai genitori di figli con handicap un mio messaggio d’incoraggiamento.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA VOCE DELLE CAMPANE

Suonano le campane:

i loro tocchi scivolano sulle case

e si spengono lontano, lontano

tra il verde dei prati e le fronde degli alberi.

Qualcuno si ferma

e recita una preghiera: un nuovo essere

è venuto alla vita, due giovani

celebrano le nozze, un’anima

è andata in paradiso,

è scoppiato un incendio, sta arrivando un furioso

temporale, ricorre

una festa importante, è domenica:

quante cose dicono le campane!

I loro suoni

talvolta festosi e talvolta piangenti

dicono il silenzioso scorrere

del tempo attraverso le fatiche

di ogni giorno.

Entrano in ogni casa. Si fanno udire da chiunque.

Parlano al cuore attento. Fanno compagnia

a chi è solo. Sempre raccontano

le vicende del paese.

La loro voce puntuale

e sempre armoniosa invita a condividere

gioie e dolori, fatiche e speranze,

progetti e fallimenti, ricordi e celebrazioni.

Nessuno può raccontare

quanto le campane per tanti anni

hanno gridato al cielo: è una lunga storia

di fede, di amore,

non ancora conclusa.

Ogni giorno dall’alto del campanile continuano a spandere

racconti nuovi e ci fanno sentire

sempre più comunità secondo il cuore

di Dio:

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

EUROPA!

Europa!

Nome antico e sempre nuovo.

Nome solenne e carico di secoli.

Nome nostro e di altri.

Europa!

Nome di un continente

conteso da guerre che ora desideriamo finalmente in pace, placato dal sangue di ogni nazione:

Europa!

Nome di un suolo

arato per un pane che ora vogliamo per tutti

e cosparso di officine che ora sogniamo pulsanti

di fraterna fatica

Europa! Nome di una distesa

ornata da templi in maggioranza cristiani

e tutta disseminata dalle nostre case

e dai nostri cimiteri.

Europa! Nome pronunciato

da popoli che cercano l’unità

nel fluire perenne delle diverse culture

e dei colori della vita.

Europa! Nome sacro,

nome della madre terra che risplende

congiunto a quello della Madre di Cristo

e Nostra.

Maria! Mani devote t’hanno posta

al vertice dei monti nel silenzio delle nevi e il canto dei venti,

sotto le stelle e sopra le valli.

Maria!

Lassù tra le vette sei una presenza preziosa che veglia sul travaglio

della nostra storia; sei il sogno incantevole della pace desiderata.

Europa!

Nome d’un progetto ferito da gretti egoismi

che avanza perché nemici e separati non devono più esserci

nella casa comune a tutti.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LE NOSTRE MANI

Le nostre mani

sono un prodigio.

Impugnano un pennello e nasce la pittura.

Afferrano uno scalpello e abbiamo la scultura.

Manipolano

pietre, ferro, calce

e sorgono i monumenti dell’architettura.

Sfiorano

le corde di un’arpa,

battono i tasti di un pianoforte

ed è la magia della musica.

Intrecciano con grazia

il lino e il cotone

e ammirano l’arte del ricamo.

Le nostre mani per la gentilezza

con la quale salutano,

per la tenerezza con la quale accarezzano,

per la forza

che sprigionano nel lavoro,

per la premura con cui intervengono

diventano e sono veicolo d’amore.

L’amore

è il perno

su cui ruota l’universo.

E’ per l’amore che splende la primavera.

E’ per l’amore

che nascono i fiori.

Se non ci fosse l’amore

la terra

sarebbe un deserto,

la vita si spegnerebbe,

gli uccelli

non farebbero il nido,

l’uomo rimarrebbe nella solitudine.

Usiamo

le nostre mani

per spandere gesti d’amore.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SANGUE NUOVO E AMORE NUOVO

Il sangue

scorre nelle vene: è la vita;

si ferma

e non arriva: è la morte;

viene versato

su strade e piazze: è la tragedia;

viene sparso

con bombe e armi: è la guerra;

viene succhiato

da gente spietata: è lo sfruttamento.

Ogni giorno capita vedere

scene di sangue,

Ma la coscienza non ci fa

l’abitudine.

Nel sangue si sente il brivido

della lotta per la vita.

Nel sangue c’è qualcosa che tocca

le corde più intime.

Il sangue non è acqua ed evoca

richiami assopiti.

Sudare sangue è spendere

tutte le proprie forze.

Fare un patto di sangue è impegnarsi

con fedeltà assoluta.

Dare il sangue è donare

non qualcosa ma se stessi.

Fa buon sangue essere

sereni e ottimisti.

Sangue nuovo è amore nuovo

redimono la società.

Per diffondere conforto

e speranza

occorrono cristiani con le ali

che scelgono

tutto l’amore e tutto il dolore

dei fratelli.

A tutti i donatori di sangue dell’AVIS di Montichiari.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NON SI STANCA MAI

Nella immensa orologeria

dello spazio e del tempo

nulla

si stanca mai di girare.

La terra

continua a ruotare su se stessa,

il sole

a farsi corteggiare dai satelliti,

gli astri

a percorrere le vie delle galassie.

Il giorno

che muore, nasce in un’alba nuova.

La luna

che tramonta, emergente all’altro emisfero.

Sempre Tutto così:

senza stacchi,

senza scansioni, senza misure.

Il Signore non si stanca mai di questo mondo:

fa sorgere il sole sopra i malvagi e sopra i buoni,

fa piovere sopra i giusti

e sopra gli ingiusti, è

lento all’ira e ricco di misericordia.

Con pazienza

attende che proseguiamo il nostro cammino

e il bene

che facciamo in terra lo scrive

nel suo cielo

al di là dello spazio e del tempo.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL DISERBANTE DI DIO

Dio

è terreno e sa aspettare:

ha tempo,

lascia tempo, si serve del tempo.

Conosce

ogni segreto del cuore umano;

Sa che vi alligna

la zizzania ma anche il bene.

Noi

di solito campiamo sulla zizzania;

ci piace

vede male dappertutto, dir male di tutto,

inchiodare il prossimo

agli sbagli del suo passato.

Dio

invece opera con pazienza;

la sua fiducia

bada più al futuro.

Noi dobbiamo imparare

il tempo di Dio

e farci imprestare da Lui

il suo sguardo.

La voglia di liberarci da chi fa il male

è il nostro pesticida.

Il diserbante di Dio invece

è la speranza.

La speranza fa andare avanti,

fa cambiare:

ciò che era o sembrava zizzania,

sovente diventa

prodotto buono.

È umano che accadano

le questioni morali,

ma non devono essere usate per campare

sulla zizzania.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

DIO SOLO…TU PERÒ

Dio solo

può dare la fede; tu però

puoi dare testimonianza.

Dio solo può dare la speranza;

tu però puoi infondere fiducia.

Dio solo

può dare amore; tu però

puoi insegnare ad amare.

Dio solo può dare la pace;

tu però puoi seminare l’unione.

Dio solo

può dare la forza; tu però

puoi dare una mano.

Dio solo è la via; tu però

puoi indicarla agli altri.

Dio solo è la luce; tu però

puoi farla brillare.

Dio solo è la vita; tu però

puoi aiutare a vivere.

Dio solo può perdonare i peccati;

tu però puoi pentirti d’averli fatti.

Dio solo

può fare l’impossibile; tu però

puoi fare tutto il possibile.

Dio solo è eterno; tu però

sei immortale.

Dio solo basta a se stesso;

tu però puoi contare su di Lui.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

ASCOLTATE LA VOCE DELL’ANZIANO

Voi che siete nella pienezza della vita,

voi che assaporate

l’esuberanza della giovinezza,

voi che state aprendovi alle novità del mondo,

ascoltate

la voce dell’anziano che parla al vostro cuore:

Se il mio passo è incerto

e le mie mani inabili, sorreggetemi.

Se le mie orecchie

stentano a udire la mia voce, compatitemi.

Se la mia vista è imperfetta

e il mio intendimento scarso, aiutatemi.

Se le mie mani tremano

e rovesciano il vino sul tavolo, fate finta di non vedere.

Se mi incontrate per strada, fermatevi a fare

quattro chiacchiere con me.

Se mi vedete triste e solo, sorridetemi.

Se per la terza volta

vi racconto la stessa storia, abbiate pazienza.

Se mi comporto

da bambino, circondatemi d’affetto.

Se non penso mai alla morte,

aiutatemi a prepararmi al trapasso.

Se sono

infermo e ingombrante, assistetemi.

“Benedetti voi che mi amate

e non mi fate piangere”.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NELLA FAMIGLIA

Nella famiglia,

sono nato e cresciuto, ho trovato affetto e aiuto,

ho sentito e coltivato la mia vocazione.

Come prete entro in tante case;

ovunque mi sembra di essere

in famiglia.

Nella famiglia, ci sono

valori immensi e l’amore

ha tutti i sapori; quello

tra marito e moglie, tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle, tra zii, nonni e nipoti

Nella famiglia,

l’umanità si rinnova. Gli sposi

generano vita. La fraternità

diventa amicizia. I ruoli

si fanno servizi. Gli anni

si caricano di sapienza.

Nella famiglia, la vita è preziosa; nasce e si spegne

avvolta nel mistero; trascorre

tra il senso della culla, la cura del focolare,

la premura per la salute, la consolazione nella prova,

l’ardore della conquista.

Nella famiglia, tutto è messo in comune.

Ci si siede alla stessa mensa.

La casa è gestita insieme.

Il risparmio è provvidenza per tutti.

Nella famiglia,

si insegna e si impara, si castiga e si perdona,

si dialoga e si tace, si prega e si medita.

L’educazione avviene con naturalezza

come i primi passi e le prime parole

del bambino.

Nella famiglia, si condividono

gioie e speranze, tristezze e angosce. Si sentono addosso

le colpe di chi sbaglia.

Si portano i pesi

gli uni degli altri.

Nella famiglia, le generazione

si incontrano e convivono, a vicenda si arricchiscono.

Gli adulti sono la guida del presente.

I nonni sono la memoria del passato.

I giovani sono la speranza del futuro.

La famiglia è la dimora dei valori, è il capolavoro dell’amore.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

COME IL PICCOLO SEME

La famiglia è la culla della vita,

è la scuola degli inizi e dei primi passi,

è la finestra aperta sul futuro.

La famiglia

è la dimora dell’amore umano

e divino, generoso e fecondo.

La famiglia

è il cenacolo dove si incontrano e dialogano

le generazioni che se ne vanno e che vengono.

La famiglia

è la voce di giovani che scrivono

profezie per un mondo nuovo, di nonni che custodiscono

memorie preziose.

La famiglia è la condivisione

di gioie e speranze, di fatiche e dolori,

di responsabilità e impegni, di debolezza e grazia.

La famiglia è la terra santa dove

si apprende la sapienza del Vangelo

e fiorisce il Regno di Dio.

La famiglia

è la piccola chiesa dove la casa è tempio,

i genitori sono sacerdoti, la mensa è altare,

i doveri sono sacrificio.

La famiglia ha il suo calendario scandito

da nascite e morti, da battesimi e prime comunioni,

da ricordi e anniversari, da scadenze e rinnovi.

La famiglia

è come il piccolo seme che germoglia,

che diventa albero frondoso i cui frutti riempiono il tempo e l’eternità.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SUL FANGO

La pioggia non smetteva mai.

I fiumi si ingrossavano. Gli argini cedevano.

Le nubi si susseguivano.

La campagna si allagava.

L’acqua

abbatteva case e alberi

come fuscelli; trascinava via

raccolti e bestiame insieme a tanta speranza.

Il fango

imbrattava ogni dove, cancellava le strade, impediva i soccorsi, ingoiava

corpi soffocati.

Un fiore spuntò presto

a colorare il paesaggio desolato.

Era la solidarietà degli alluvionati,

dei volontari, perfino dei bambini.

L’uomo, tratto dal fango

e reso vivo dallo Spirito,

da sempre è destinato

a lottare contro una marea di fango.

C’è un fango che imbratta più di quello

dell’alluvione; che è sozzura

gettata e tollerata sulle coscienze e sul costume.

C’è un fango

ricercato, pagato

e protetto. Ma un fiore

sboccia in cielo per noi

e profuma la terra.

E’ la misericordia di Dio che in Gesù

si china sul nostro peccato,

ci purifica, ci perdona,

ci apre a una vita di speranza.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SE BASTA

Se basta una parola, non fare un discorso.

Se basta un gesto,

non dire una parola.

Se basta uno sguardo, tralascia il gesto,

Se basta il silenzio,

evita anche lo sguardo.

Fermati prima che ti si dica: Basta!

Blocca il discorso prima

che ti si dica: Basta!

Lascia il posto prima che ti si dica: Basta!

Se basta il poco,

non affogare nel troppo.

Questo è il canto dell’essenziale,

della sobrietà,

dell’ascesi autentica.

Purtroppo è un metodo ignorato

dal nostro parlare sempre eccessivo,

è una lezione inascoltata

nella comunicazione odierna

protesa all’eccesso;

è una proposta rigettata dall’agire quotidiano

sempre

sopra le righe.

Ti basti l’essenziale

nel pensare e nel fare, nel parlare e nel vedere.

Un testo biblico c’insegna a dire:

“Non darmi, Signore, né povertà né ricchezza,

ma fammi avere

solo il cibo che basta”.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

INFINITA ARMONIA

Una stupenda armonia regna nella natura varia e sconfinata.

Il sole

fa evaporare l’acqua e si formano le nubi.

Le nubi danno la pioggia

che scende a dissetare la terra arsa.

Il suolo

nutre le piante che producono fiori.

Il polline dei fiori

si spande in una danza di vento e di insetti.

Nascono i frutti

e da questi vengono i semi.

Gli animali, anche feroci,

conoscono l’istinto dell’amore

e i loro nati continuano la specie.

Le stelle, i pianeti, i satelliti

sembrano correre dandosi la mano

come in un girotondo.

Senza armonia l’universo

non esisterebbe.

L’armonia del mondo è una grande attrazione

d’amore.

L’uomo nasce da un atto

d’amore

ed è chiamato a vivere nell’amore

e per amore.

L’amore inizia sulla terra

e continua nell’eternità.

Sulla terra vive con la fede

e con la speranza,

è come l’aurora che illumina gradatamente

l’orizzonte.

In paradiso rimane unicamente

l’Amore,

sole abbagliante che illumina tutti

in una infinita armoni

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

TUTTO E’ PRODIGIO

Contemplo

l’alba che invade il cielo: le tenebre fuggono,

le stelle si spengono, la luce avanza

con i colori dell’aurora, il sole si alza

infuocato a dare calore alle creature.

Osservo

la goccia di rugiada sospesa a un filo d’erba,

penetrata dal raggio sceso dall’alto:

è piccola ma i suoi riflessi svariati e colorati la rendono bella come la perla.

Ammiro

l’aprirsi di una gemma: sembra una mano

tesa a donare la nuova foglia,

custodita durante l’inverno nella bambagia,

ora pronta per essere ammirata.

Immagino

la crescita del seme: sotto terra

al buio nell’umidità

sembra marcire, invece si fa germoglio, piantina,

spiga dorata.

Tutto appare regolare, normale, ordinario; in realtà è

un immenso prodigio.

Immersi sono i pesci

nella vastità del mare, gli uccelli

nella libertà del cielo, gli insetti

nel verde del prato.

Immersi siamo noi

in un grande miracolo di vita e di amore

e saperlo ci apre alla speranza.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA TERRA

Dalla terra il soffio di Dio

ci ha tratti.

Alla terra con la morte ritorneremo.

Con la risurrezione saremo ancora terra: viva, gloriosa, eterna.

Nella terra

come fiori nel giardino siamo radicati.

Sulla terra

viviamo saziandoci dei suoi frutti.

Aria e acqua,

clima e paesaggio, sapori e colori,

ritmi di stagioni

entrano nel loro sangue,

influenzando

salute e sentimenti.

La terra

è spazio di vita personale e sociale;

è teatro di storia

e di convivialità,

è polvere intrisa di sudore

e di sangue.

La terra è da conoscere e amare,

non da sfruttare,

è per vincere fame e miseria,

non per accumulare,

è un bene da conservare per noi

e per gli altri:

sano, pulito,

genuino.

Con cuore e con intelligenza lavoriamo la terra

talvolta

imprevedibile e drammatica,

ma anche

tanto meravigliosa da riempire di stupore

e da far cantare

il cantico delle creature.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA PACE TORNERA’

La pace tornerà Se credi

che un sorriso è più di un’arma,

che quando unisce è più di quanto divide,

che la diversità è un arricchimento.

La pace tornerà

se preferisci la speranza al sospetto,

se fai tu il primo passo verso l’altro, se ti rallegri

per la gioia del vicino.

La pace tornerà se stai dalla parte

del povero e dell’oppresso, se l’ingiustizia

che colpisce questi ti ferisce quanto

quella che subisci tu.

La pace tornerà se sai

donare con amore un po’ del tuo tempo, accettare il servizio che l’altro ti offre,

condividere con cuore il tuo pane.

La pace tornerà se credi che

il perdono vale più della vendetta, la pazienza più

della fretta, l’ascolto più del predicare.

La pace tornerà se rifiuti

di battere la tua colpa sul petto degli altri, se accetti la critica e ne trai profitto;

se valorizzi l’opinione diversa dalla tua.

La pace tornerà

se ritieni la collera una debolezza

e non una forza; se vedi nell’altro

anzitutto un fratello, se credi che la pace

è possibile.

… Allora la pace tornerà.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IN VETTA

Giungere in vetta dopo tanta fatica

ha il sapore della conquista.

Più in alto

di ogni punto visibile, si ha il morale

alle stelle.

Lo sguardo si immerge nell’immenso,

il volto brilla nella luce.

L’anima

trabocca di stupore e il corpo

si fa leggero.

Al di sotto si può osservare

nelle sue asprezze il sentiero percorso.

Più lontano

chiazze di fiori rosa tingono

il verde degli alpeggi.

La vetta rocciosa e brulla sembra un trono

sul creato,

avvolta in un manto di azzurro terso appare un lembo

di paradiso.

Lassù nel silenzio inviolato ogni parola sussurrata

è un comunicare di anime.

Come in un’estasi si sente d’essere

alla destra del Padre e signori del Creato,

si vedono le cose

con l’occhio di Dio e si capaci di indicare il cammino ad altri.

Folate di vento

afferrano i sentimenti

e le voci

e li portano via lontano di corsa

come messaggi preziosi.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

ZERO O CENTO

100 I suoi zero

che valore avrebbero senza l’uno davanti?

Lo zero,

anche ripetuto, dà sempre zero.

Con l’uno davanti

diventa 10, 100. 1.000,10.000.

Avvicinai un giovane.

Stava solo

seduto sulla panchina ai margini della strada.

Raggomitolato

teneva i piedi sul sedile,

la testa sulle ginocchia,

le mani sulla nuca, le dita incrociate:

queste sembravano

l’inferriata della prigione ai suoi pensieri.

Gli appoggiai

la mano sulla spalla. Speravo di vederlo in volto.

Gli chiesi chi fosse.

Mi rispose: “Sono uno zero”.

Incontrai un altro giovane:

spigliato nella parola, illuminato per cultura,

spento dentro.

Mi butto sul cuore, gelida come neve in faccia, questa dichiarazione:

“Vivere è svanire.

Noi siamo come fiori che appassiscono”.

Un orizzonte umano

nuovo,

preoccupante va diffondendo:

vuoto,

nonsenso, insoddisfazione.

Senza Dio

ci manca l’uno davanti, ci sentiamo zero.

Con Dio

ha valore ogni uomo anche il più misero.

Con Dio

ogni gesto a lui offerto

è tassello

prezioso per il mosaico dell’eternità.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PECCATI PIU’ IVA

Mi è capitato uno strano penitente.

Dalla voce ero convinto che fosse adulto. Da quello che andava dicendo

mi sembrava un ragazzo.

Al di là della grata confessava i suoi peccati:

“Ho detto bugie. Non ho recitato le preghiere.

Ho litigato. Sono stato goloso…”

Per chiarire il dubbio

gli ho chiesto quanti anni avesse.

Mi ha risposto con naturalezza “Trentacinque”.

Ho avuto

un attimo di esitazione. Poi ho replicato:

“Sai che al mercato i prezzi aumentano

e in più si paga l’IVA?”

Quel tale non ha proferito parola.

Forse pensava che stessi divagando.

Forse si aspettava qualche sorpresa.

Difatti ho aggiunto: “Con il passare degli anni

aumentano non solo i prezzi

ma anche le responsabilità:

la malizia

si fa più sottile, i compromessi sono un gioco,

i peccati diventano più gravi”.

Ci sono

i peccati soliti e ci sono

le ingiustizie e i cattivi esempi di cui siamo testimoni

pettegoli e passivi.

Ci sono stomachevoli volgarità

sbandierate davanti ai ragazzi senza che alcuno levi la voce

e ci sono i “no” detti a sfavore della comunità.

Ci sono

i delusi della vita, perché gli altri sono

indifferenti al loro patire e ci sono amministratori

che non hanno “mani pulite”.

E chi ha il “cuore pulito”? Dunque ci sono

Peccati aggiornati più IVA

per compiacenze responsabili.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LE VITAMINE PER L’ANIMA

Dicono di prendere la vitamina A

per rinforzare i capelli;

la B1 e la B2

per sentirsi giovani.

Le vitamine hanno grande importanza per il nostro organismo.

Ma chi pensa

alle vitamine per l’anima? Quali sono?

Vitamina A

come amore, amicizia, affetto.

Vitamina B

come bontà, bellezza, buon umore.

Vitamina C

come comprensione, carità, cortesia.

Vitamina D come

delicatezza, disponibilità.

Vitamina E come

elevazione morale, entusiasmo.

Vitamina F come

fede, fedeltà, forza d’animo.

Vitamina G come

gratitudine, gioia, generosità.

Il farmacista e lo scienziato non sono in grado

di dare queste vitamine.

Ognuno le può trovare

in fondo al proprio cuore.

Sono piccole energie

che fanno bene all’anima.

Il regalo più prezioso è il perdono

e il più gradito è l’amore.

La conoscenza più necessaria è Dio

e il giorno più bello è l’oggi.

Il peccato più grave è la paura di vivere

e il difetto peggiore è l’egoismo.

Quando non bruciamo d’amore, gli altri

iniziano a morire di freddo.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

UN MENU’ PER IL MATTINO

Prendete

due decilitri di pazienza,

una tazza di bontà,

quattro cucchiai

di volontà,

un pizzico di speranza,

e una dose

di buona fede.

Aggiungete

due manciate di tolleranza,

un pacco

di prudenza,

qualche filo di simpatia.

Grattugiare

sopra

quella pianta rara

che si chiama umiltà.

Condite

il tutto

con buon senso.

Lasciate cuocere

con pazienza a fuoco lento.

Avrete

da mane a sera

per tutto il giorno

cuore sereno, mente limpida,

coscienza leggera,

parole dolci

e calorie sufficienti per fare il bene possibile.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL MALE DELLE RADICI

In primavera mio fratello mi portò

alcune caroline prelevate dal vivaio.

Le piantò ben allineate

e mi raccomandò di innaffiarle tutti i giorni.

Con la mia acqua e il calore del sole

quelle caroline crebbero,

divennero cespuglietti carichi di fiori;

Una mattina,

mentre le innaffiavo, notai una

afflosciata. Pensai

che fosse colpa mia. Le diedi da bere in doppia dose;

la sera

era più appassita e il giorno dopo

completamente secca. In pochi giorni

la stessa sorte capitò a una seconda e a una terza.

Preoccupato chiamai mio fratello.

Lui venne, osservò le caroline.

Si abbassò su quella afflosciata:

nel toccarla gli rimase in mano.

Me la portò

a vedere e con rammarico

mi disse: “Fratello,

le tue caroline hanno il male della radice. Vedrai che moriranno”.

Così fu:

una dopo l’altra seccarono

e l’aiuola rimase brulla. Il male della radice

è micidiale; lo è di più se intacca le ragioni della vita.

La Parola di Dio dice: “Chi non ha radici

crede per un momento e nella prova cade”.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

L’IPPOCASTANO

Ippocastani secolari e solenni

si ergono attorno alla piazza.

La gente

all’ombra delle fronde si riposa

e racconta confidenze.

Loro osservano, ascoltano

e conservano i segreti del paese.

L’ippocastano più alto

stava a fianco della fontana

posta al centro.

Un giorno afoso d’agosto d’improvviso

nuvolosi minacciosi oscurarono il cielo.

Fu un diluvio:

raffiche di vento, lampi e tuoni,

acqua e grandine.

Dalla finestra di casa con trepidazione

guardavo e pregavo.

Udii uno schianto.

Pensai al campanile,

alla croce sulla chiesa.

Con impazienza attesi. Tornato un po’ di sereno,

corsi in piazza. Altri fecero come me.

Vedemmo

l’ippocastano della fontana a terra

come gigante abbattuto. I suoi rami sembravano

braccia inerti, le scortecciature ferite mortali.

Quel testimone

della nostra storia era stato sradicato

dal suolo e dai cuori.

Visto il suo ceppo, dissi:

“Non poteva reggere con radici così deboli”.

La domenica successiva

a Messa commentai l’accaduto

così:

“Per resistere nella bufera della vita,

dobbiamo essere ben radicati in Cristo”.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL SALE DELLA GIOIA

Non ti manchi mai la gioia.

Anzi ti nasca

in casa.

Nascerà se è dentro di te.

Ogni altra allegria

non ti riempie il cuore,

perché è esteriore e vana.

La gioia è diversa

dal piacere,

dal godimento rumoroso e spesso sguaiato.

La gioia vera

è discreta

non sta nelle cose ma nella tua anima,

fiorisce

dalla coscienza serena.

Per essere gioiosi non basta ridere.

Ridere non è sempre

indizio di felicità;

spesso è un modo per respingere

l’amarezza profonda o il vuoto interiore.

Quanti carnevali,

quante feste notturne,

approdano ad un’alba livida di delusione!

Un pizzico di sale dà sapore al cibo.

Una goccia di gioia fa gustosa la vita.

Ciò che ti rende

lieto

non è il fare le cose che ti piacciono

ma il trovare piacere nelle cose che fai.

Per vivere ti occorre

il sale della gioia.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

GIOVENTU’ E VECCHIAIA

Gioventù piena di grazia,

di forza e di fascino

sai

che la vecchiaia può venire dopo di te

con uguale

grazia, forza

e fascino?

Giovani, voi siete inebriati della vostra gioia

di vivere

e gli anziani vi appaiono

come un castello fatiscente.

Eppure

gioventù e vecchiaia sono estremi umani che si accostano.

Giovani,

voi esibite l’eleganza dei vostri corpi

che si tuffano in mare;

ma è pur venerabile il dramma

dei corpi inchiodati sul letto dell’agonia,

c’è una bellezza

anche dietro le rughe e il quieto tramonto

di chi è carico d’anni.

Giovani, sappiate ammirare

negli anziani la serena capacità

di tenere insieme corpo e anima,

passione e mente, fatica e speranza

in un equilibrio

che è pienezza di vita come un frutto

giunto a maturità.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

A TE CATECHISTA

Messaggero di buone notizie,

tu sei catechista non per merito ma per grazia,

non per decisione umana ma per vocazione divina;

tu dai a Dio

un po’ del tuo tempo e Dio

dona a te tutto se stesso;

tu annunci agli altri

il Vangelo e il Vangelo

illumina la tua mente e muove i tuoi passi.

Messaggero di buone notizie,

nessuno

possiede la verità, ma tu senti fortemente

di essere nella Verità,

nella Verità che ti libera

da te e ti colma

di sé,

nella Verità che ti chiede il coraggio

della fede, della speranza e dell’amore.

Messaggero di buone notizie,

la Verità che si trasmette come si passa un oggetto:

la Verità è Vita;

tu parli perché hai ascoltato

nel silenzio; le tue parole sono

l’eco della tua anima;

tu racconti il miracolo

che la Verità, incontrandoti,

ha operato in te.

Messaggero di buone notizie,

tu testimoni Cristo perché lo conosci;

tu lo conosci perché lui vive in te

e diventi quello che Lui è;

tu presti la voce e Cristo chiama;

tu sei una presenza e Cristo è il Signore

che converte;

tu ti offri e la luce di Cristo

splende per gli uomini

sul volto della Chiesa.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

UN MATTINO DI SPERANZA

Televisioni e giornali ci buttano addosso

ogni giorno dosi massicce

di violenza, di massacri,

di stupri, di volgarità.

Non abbiamo più riserve

di commozione, di indignazione, di condivisione.

Notizie e filmati passano su di noi

come acqua sulla pietra.

Un mattino,

affacciato alla finestra, ho salutato

il nuovo giorno.

Il sole stava all’orizzonte

nell’immenso azzurro del cielo terso.

La speranza

mi ha invaso l’anima come aria fresca

nei polmoni,

mi ha illuminato

come luce che tinge di colori

la realtà.

L’orrore delle cronache è una coltre

scura e pesante

che non può e non deve

soffocare il respiro. Ho pregato:

“Uomo

fratello mio, tu hai la scintilla della vita di Dio.

Donna

sorella mia, tu hai la dignità

che io ho.

Chiunque tu sia, anche se da me

lontano e sconosciuto,

con te sento che il giorno è portatore

di nuova speranza”.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

VIVI SU QUESTA TERRA

Vivi

su questa terra come se fosse la casa

di tuo padre;

non come un inquilino,

un villeggiante, o da padrone.

Ammira i fiori,

il grano e il mare.

Contempla

l’alba, il tramonto e le stelle.

Ma prima di tutto ama senza misura

l’uomo e i suoi figli.

Senti

la tristezza del pianeta inquinato

che si spegne;

del ramo spoglio che si secca,

della bestia ferita che si lamenta.

Ma prima di tutto

ascolta la sofferenza

dell’uomo che lotta.

Ti sazino le primizie

e i frutti maturi delle quattro stagioni.

Ti dissetino

le fonti, i torrenti e i fiumi.

Ma prima di tutto

l’uomo ti dia gioia

a piene mani.

Credi nella vita

come dono ineffabile dell’amore.

Credi

nella vita, nella sua fragilità

e nella sua povertà.

Credi nella vita

perché il Creatore la sostiene.

Credi

nella vita e nel prezzo da pagare

per renderla più umana.

Credi nella speranza

che nasce da Cristo, Signore della vita.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

DAVANTI ALLO SPECCHIO

Davanti allo specchio

mi guardo il volto, i capelli, gli occhi, le ciglia.

Lo specchio

lastra di vetro trasparente,

terso, impreziosito

da una patina d’argento.

Lo specchio un dono nelle mani

che riflette davanti a me me stesso: mi osservo.

La mano mi trema.

Forse ho paura a guardarmi a fondo.

Il mio volto mi racconta la mia storia.

Vedo,

oltre i lineamenti, il passato

e il presente, attese deluse e speranze,

la mia esistenza: quello che so, quello che ho,

quello che faccio, quello che sono,

quello che vorrei essere.

Davanti allo specchio mi sento confuso

e arrossisco. Invoco

un confronto con altri da me.

Ho bisogno

di uno specchio diverso, che vive, che sa,

che capisce, che ama.

Ho bisogno

di rispecchiarmi in un volto autentico.

Cristo è lo specchio

dell’umanità riuscita.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

FRUTTI DI BENE

E’ settembre:

declina l’estate, si annuncia l’autunno.

Il ciclo stagionale

raggiunge il suo compimento.

Le piante

tra poco rimetteranno alla terra

silenziosamente

il manto delle foglie.

Resteranno

nude, scheletrite.

A primavera con la luce

si vestiranno a nuovo.

Torneranno a elargire

ombra, colori e profumi.

Adesso stanno curve

sotto il peso dei frutti.

Sembrano consegnare

con riverenza

l’abbondanza dei loro doni

a chiunque s’accosta:

alle api, agli uccelli, agli uomini.

Bucce dorate,

polpe profumate, succhi gustosi

sono un condensato

di terra e di sole di aria e di pioggia;

raccontano

la bontà del Signore e la fatica del lavoro.

La nostra vita come le piante

conosce:

le promesse della nascita, la fragilità dell’infanzia,

l’acerbità dell’adolescenza,

la fioritura della gioventù, lo sforzo della maturità, il peso dell’anzianità.

Suo compimento

sono i frutti di bene elargiti con abbondanza.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SETTEMBRE

Siamo in settembre, il mese più umano.

La temperatura si è fatta mite,

il cielo più terso,

la campagna più verde, l’aria più respirabile, le energie più pronte.

Terminate

le ferie e le vacanze,

il ritmo torna normale,

tutto riprende

con discrezione:

la casa, la scuola,

il lavoro,

i colloqui della gente,

le preoccupazioni familiari, gli impegni in parrocchia.

C’è un senso quasi fisico

di novità.

L’oggi non è più ieri

e non è ancora domani,

è unico mai vissuto

e mai più rivivibile,

è nuovo nato a ogni aurora

e morto a ogni tramonto,

non è ripetizione ma stupore

per il miracolo del mondo.

Settembre, il mese più umano,

scuote di dosso

la polvere dei giorni,

toglie dal naufragio della noia,

cela nei frutti maturi

i semi del domani,

fa scrivere progetti nel cielo dell’eternità.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

GLI AUGURI

Gli auguri

si offrono e si ricevono volentieri:

aprono alla speranza di tempi e cose migliori.

Ma da soli non risolvono i problemi.

Un saggio affermava:

“Non dite che i tempi precedenti

furono migliori dei presenti.

Le virtù rendono buoni i giorni.

I vizi li rendono cattivi.”

Ci sono cose che accadono. Ma tante altre dipendono

da noi, dalla nostra

bontà o cattiveria, generosità o pigrizia,

fede o incredulità.

E’ vero! Abbiamo bisognosi incontrare

possibilità favorevoli per la salute e la casa,

la scuola e il lavoro, la giustizia e la pace;

ma gli auguri ricordano che il nostro impegno può e deve fare molto

per superare i tempi cattivi e per produrre

tempi e cose migliori.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

L’ANIMA NOBILE

O vita,

grigia e monotona, quanti tesori

racchiudi in te!

Guardandoti con fede,

grigiore e monotonia scompaiono.

Nessuna ora

è simile all’altra. Ogni esperienza è novità assoluta.

La grazia presente

non verrà più e quella di prima

non è questa.

Il tempo passa veloce

e non torna indietro mai.

L’anima nobile,

anche se semplice, ha sempre

sentimenti delicati.

A tutto dà importanza

e ne cava profitto per crescere.

In tutto scopre Dio

e a Lui riporta ogni gloria.

In Lui confida

e non si confonde, quando giunge

il tempo della prova.

Sa che Dio è il migliore dei padri. Tiene in poco conto

le considerazioni umane.

Passa senza timore e senza difficoltà

dove altri si fermano e si spaventano.

Segue

fedelmente il soffio dello Spirito

e ne gioisce.

Si afferra a ogni consolazione

spirituale come il bimbo alla madre.

Fa fruttare i talenti

ricevuti e imprime in ogni attimo

il sigillo dell’eternità.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LE PORTE DEL CIELO

Le porte del cielo la tristezza le chiude, la preghiera le apre, la gioia le spalanca.

La tristezza

viene da una coscienza ferita dal peccato

o inquieta.

La tristezza è figlia del rimpianto, è maschera della noia,

è rimedio dell'impotenza.

La tristezza non guarda al futuro e chiude la speranza

del paradiso.

La preghiera sale a Dio

e riesce al aprire le porte celesti.

La preghiera

illumina e sostiene

l'intera giornata.

La preghiera è la chiave del mattino, la colonna del meriggio, il catenaccio della sera.

La gioia

spalanca completamente le porte

all'incontro con Dio.

La gioia è pienezza di vita, è frutto dell'anima,

è dono dello Spirito.

La gioia non può mai

essere separata dal dono.

In Dio

tutto è gioia perché

tutto è dono.

L'amore gioioso fa correre sereni verso l'abbraccio

con Dio.

Perciò: “Rallegratevi nel Signore

sempre. Rallegratevi”.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL VALORE D'UN SORRISO

Un sorriso

non costa nulla e rende molto.

Arricchisce chi lo riceve

senza impoverire chi lo dona.

Non dura che un istante

ma il suo ricordo è eterno.

Nessuno è così ricco

da poterne fare a meno.

Nessuno è così povero

da non poterlo dare.

Crea la felicità in casa,

è sostegno nel lavoro,

è segno tangibile

dell'amicizia profonda.

Un sorriso

dà riposo alla stanchezza;

nella tristezza è consolatore

d'ogni pena è naturale rimedio.

Ma è un bene

che non si può comprare,

né prestare,

né rubare,

poiché esso ha valore solo

nell'istante in cui lo si dona.

Se incontrerete chi non vi dona

l'atteso sorriso,

siate generosi

e date il vostro,

perché nessuno

ha tanto bisogno di sorriso

come chi

non sa darlo ad altri.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

QUESTA È LA VITA ETERNA

A questo mondo c'è qualcosa

che vale l'eternità?

Il tempo corre e passa

come volo d'uccello.

Il fiore si schiude al mattino e a sera è avvizzito.

L'erba

dissecca e non è più.

Il cuore

si scioglie come cera al sole.

Il pensiero

è un guizzo di luce che si spegne nell'oblio.

L'azione

svanisce come il sudore della fronte già tersa.

Ogni uomo

è un essere di carne venduto al peccato.

Il ricordo

ha la durata per taluni d'un giornale,

per i migliori sbiadisce

tra la polvere dei libri.

La vita eterna è questa:

conoscere

l'unico vero Dio.

Pregare è un sussurro intimo che sale nell'infinito.

Meditare

è cibarsi alla mensa della sapienza celeste.

Amare

è lasciarsi scaldare dalla fiamma più intensa.

Sostare nel tempio

è più di mille giorni altrove.

Compiere il bene

è scrivere meraviglie indelebili.

Seguire Gesù è ascendere

alla gloria del Padre.

Qui e ora

è possibile vivere

sprazzi di paradiso.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

COME CANNA DI BAMBU'

Per incontrare Dio

devi essere libero

dentro.

Diventa

come canna di bambù

vuota.

Le labbra divine

si accosteranno

a te

e la canzone

avrà inizio

nel tuo flauto.

Fa

dentro

il vuoto

dell'egoismo,

dell'orgoglio,

delle ricchezze.

In te

passerà

l'alito di Dio,

fluirà

la sua Parola

portatrice di vita.

Tu sei

il flauto

ma il soffio è suo.

Tu sei

il monte,

ma l'eco è sua.

Nel cuore

umile

e semplice

il Signore

compone

e suona

melodie

nuove

e diverse.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

ACCENDIAMO LE STELLE

La notte aumenta, se si spengono

le stelle.

Cancellato il volto di Dio, si sfregia anche

il volto dell'uomo.

Le città diventano giungla, le strade nastri di scorrimento,

le campagne deserto.

Responsabile di questo degrado ecologico e umano

è chi

tradisce speranze legittime e fa i suoi interessi,

è chi

insegna a vedere negli altri sempre e solo il male,

è chi

dice parole senza verità e dignità,

è chi

inietta odio per chiunque è diverso,

è chi

si ritira nel privato e non dà testimonianza.

Se aumenta il male, è perché

diminuisce il bene.

Se cresce il buio, è perché

si spengono le stelle.

Oggi si sente il nulla,

la morte della speranza.

I nostri figli hanno molte cose materiali

ma non il pane del cielo.

E' urgente portare Dio

a quanti lo cercano.

Donare è possibile,

quando si possiede.

Se facciamo del nostro poco o nulla

un tesoro per altri,

accendiamo le stelle che diradano

il buio dell'umanità.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

I FRAMMENTI DELL'AMORE

I giovani amanti sognano

la perfezione,

ma poi la mandano in frantumi

alle prime difficoltà.

I vecchi invece conoscono l'arte

di ricucire i pezzi,

vedono la bellezza e l'armonia

dei brandelli.

C'erano donne che passavano giornate

a cucire trapunte:

ritagliavano avanzi

di stoffa colorata;

mettevano insieme scampoli

a prima vista inutili;

creavano caleidoscopi di immagini

per varie occasioni.

Così possono e devono fare

le coppie di sposi

che non trovano senso nelle vicende appannate

del loro matrimonio.

E' necessario che sappiano raccogliere

i loro cocci

e tracciare un disegno nuovo portatore di futuro.

C'è una bellezza

anche nel ricupero dei sentimenti.

E' facile

buttare via ideali coltivati a lungo

ma ciò che conta è andare avanti per realizzarli.

Ci vuole sapienza

e speranza

per riconoscere giorno dopo l'altro

i frammenti dell'amore.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LAMPADE ACCESE

Dieci vergini uscirono con le lampade incontro allo sposo.

Noi tutti

stiamo andando

a una festa nuziale.

La vita

è attesa vigile

di Dio.

Siamo sulla terra

non a fissa dimora

ma in trasferta.

Pensare a sistemarci

quaggiù

è una illusione,

Cinque vergini erano sagge

e presero l'olio.

Per incontrare l'Amore

dobbiamo essere

lampade accese.

Chi non arde

non vive,

è spento.

Chi ha fede,

speranza

e carità

è come la fiamma

che brucia donando

luce e calore.

Cinque vergini erano stolte:

non presero l'olio.

La nostra agenda scoppia di scadenze:

facciamo ciò che scade.

La vita

è diventata un delirio

che consuma la fiamma.

Dio non scade mai:

possiamo metterlo

dopo tutto il resto.

Differire

il tempo di Dio

è stoltezza.

A mezzanotte arrivò lo sposo

e la porta fu chiusa.

Anche noi

lasciamo che l'Amore

passi e ripassi

come l'onda

sopra il nostro cuore

impenetrabile.

Con la nostra durezza

spegniamo in noi

la fiamma:

ci escludiamo dalla festa

dove lo sposo ci aspetta

per l'eternità.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL TESORO

Il luccichio

d'ogni scheggia di vetro

ci abbaglia.

Mettere lucchetti

a forzieri arrugginiti

ci impegna.

Ma i nostri capitali

sono tesorucci

da quattro soldi

e i nostri gioielli

bigiotteria

per ambizione.

Eppure nel campo

della nostra vita

c'è il Tesoro nascosto,

c'è la Perla preziosa, goccia luminosa

del Tutto,

c'è il Bene

in cui il cuore trova

la pace.

“ Dio mi basta”

leggiamo sui portali

dei monasteri.

E' la scelta

di chi non s'accontenta

di quanto trova fuori.

Le stelle scompaiono

quando sorge il sole

pieno di fuoco.

Così ogni avere

svanisce agli occhi

di chi trova Dio.

Dio

è il Tesoro nascosto,

è la Perla preziosa.

“ Dio mi basta “

dobbiamo scriverlo

a caratteri indelebili:

fra le mura domestiche,

nelle aule delle scuole,

nei luoghi di lavoro,

nella vita sociale, in tutti gli spazi

e i tempi dell'uomo.

Spendersi,

perdere,

rinunciare

è la moneta

per avere il possesso

di tutto l'Amore.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

L'INVIDIA

La ruggine

sgretola il ferro.

L'invidia

consuma l'animo

che l'accoglie.

Il tarlo

corrode il legno.

L'invidia

uccide il fratello

nel cuore.

L'invidia

è la madre

della calunnia,

è la peste

che spegne l'amicizia.

L'invidia

entra sottilmente

nella nostra vita come l'aria

che respiriamo.

L'invidia

è un'erba

che si radica ovunque

anche in ambienti

sani.

L'invidia

è un virus

che lavora soprattutto

tra vicini

e tra uguali.

L'invidia

procura dolore,

rende

i giorni inquieti

e le notti insonni.

L'invidioso

ritiene

la gioia altrui

una disgrazia

per sé.

Se siamo

ammirati dagli altri,

possiamo

essere invidiati

dai nostri.

Se siamo invidiati,

anche

i nostri miracoli sono giudicati

delitti.

Scacciamo dal cuore

l'invidia.

Godiamo il bene

altrui come se fosse

il nostro.

Per non invidiare

chi è fornito

di beni corruttibili,

stimiamo assai

i beni eterni.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA RICONOSCENZA

E' meglioasciugare una lacrima

ad un poveroche ottenere cento sorrisida persone che contano.

I sorrisi,le lodi,

i battimanifanno piangere

e sono un incentivo.

Ma una lacrimache cade sulla guancia

di una personasola o sofferente,

è fuoco che brucia.

Asciugaquella lacrima:

non ti costa nullae proverai

grande gioia.

Sentirai Dioche ti dice grazie,

perché ritieneil tuo gestofatto a Lui.

Gli applausidegli uomini

passanocome il rullo dei tamburie il suono delle campane.

Ma la riconoscenzadi Dio

è immensaed eternacome Lui.

L'entusiasmodegli uominiti accarezza

come l'aria tiepidadi primavera.

La riconoscenzadi Dio

ti riempie il cuoree ti fa gioirenell'intimo.

Dio ti ripete:“Ciò che avrai fattoal più piccolo di voi,

lo avrai fattoa me”.

Non badareagli uomini

che possono ben pocoper te

e per la tua anima.

Ti basti,aiutando il tuo prossimo,

la riconoscenzadi Dio

che è eterna.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA RICONOSCENZA

E' meglio

asciugare una lacrima

ad un povero

che ottenere cento sorrisi

da persone che contano.

I sorrisi,

le lodi,

i battimani

fanno piangere

e sono un incentivo.

Ma una lacrima

che cade sulla guancia

di una persona

sola o sofferente,

è fuoco che brucia.

Asciuga

quella lacrima:

non ti costa nulla e proverai

grande gioia.

Sentirai Dio

che ti dice grazie,

perché ritiene

il tuo gesto

fatto a Lui.

Gli applausi

degli uomini

passano

come il rullo dei tamburi

e il suono delle campane.

Ma la riconoscenza

di Dio

è immensa

ed eterna

come Lui.

L'entusiasmo

degli uomini

ti accarezza

come l'aria tiepida

di primavera.

La la riconoscenza

di Dio

ti riempie il cuore

e ti va gioire

nell'intimo.

Dio ti ripete:

“Ciò che avrai fatto al più piccolo di voi,

lo avrai fatto

a me”.

Non badare

agli uomini

che possono ben poco

per te

e per la tua anima.

Ti basti,

aiutando il tuo prossimo,

la riconoscenza

di Dio

che è eterna.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA PAZIENZA

Esercita la pazienza

se vuoi crescere.

La pazienza è dolce, la collera è amara.

La pazienza è forte, la collera è debole.

La pazienza rende saggi,

la collera offusca la mente.

La pazienza attenua i dolori, la collera li esaspera.

La pazienza calma l'ira,

la collera la eccita.

La pazienza genera pace, la collera suscita guerra.

L'uomo iroso

fa nascere risse.

Il paziente spegne quelle che ci sono.

Il paziente

vale più del forte.

Controllare se stesso è più che domare gli altri.

Nelle giornate nere

usa pazienza:

darai valore alle prove e le supererai con frutto.

In mezzo alle difficoltà esprimi la tua maturità.

Abbi pazienza

anche con te stesso:

se non riesci a cambiarti, prenditi come sei.

Nella tua debolezza

dai prova della tua umiltà.

Sopporta le offese e ama i tuoi nemici.

Non impazientirti

per i difetti degli altri:

correggili con amore e aiutali a migliorare.

A chi ti provoca

rispondi con bontà.

Con chi è impulsivo mantieni la calma:

soffrirai nel tuo animo ma infonderai serenità.

La pazienza

rende ogni opera perfetta,

forma gli uomini veri e fa i santi.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL PROFUMO DELLE VIRTU'

La bellezza del fiore è sempre congiunta

al suo profumo.

Così le virtù profumano la bellezza

dell'anima.

Per divenire virtuoso incomincia a compiere

atti buoni.

Non basta che tu coltivi i desideri.

Occorrono i fatti.

Non basta che tu conosca il bene, devi esercitarti in esso.

Non illuderti

d'avere una virtù senza darne la prova.

Non credere

d'essere paziente senza la tribolazione,

d'avere raggiunto

l'umiltà senza le umiliazioni,

di praticare la povertà

senza la privazione.

Esercitando una virtù, cresci di pari passo anche nelle altre.

Compiendo piccoli gesti

ti prepari a cose più grandi.

Procura

di vivere bene e non solo di apparire.

Per essere virtuoso

non devi badare a te stesso

e nemmeno cercare

le adulazioni degli uomini.

Non dimenticare

che la fonte delle virtù è l'amore.

Iniziato a fare il bene,

in esso devi perseverare.

Ogni giorno

riprendi umilmente il tuo cammino.

Non accontentarti di quanto hai fatto. Cerca di progredire.

Nulla

più delle virtù ti rende luminoso.

E questo splendore sia il tuo ornamento

più desiderato.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA FORZA DELLA DOLCEZZA

Sii dolce con tutti e severo

con te stesso.

Non lasciarti andare all'ira:

ti pentirai sempre d'esserti risentito.

Non lasciarti impressionare

e agitare dal male.

Di fronte ad un'ingiuria

fa finta di nulla: è più efficace della ripicca.

A chi è insolente

rispondi con dolcezza: vincerai

ogni ostilità.

Se devi contraddire, usa comprensione.

Se non puoi concedere, nega con benignità.

Non proporre qualcosa

fallo con soavità:

attirerai i cuori.

Se sei turbato, evita di parlare:

ti manca il controllo di te stesso.

Pagando di persona fai maggior bene che difendendoti

con la forza.

La mitezza apre gli animi alla confidenza e alla fiducia.

La violenza li respinge,

li irrita, li chiude.

Una risposta dolcezza

calma la collera. Una parola pungente

eccita l'ira.

Un colto amabile moltiplica gli amici.

Un linguaggio gentile attira i saluti.

Il Signore abita

con chi ama la pace ed è lontano

da chi è litigioso.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA TUA VITA

La tua vita passa

senza lasciare traccia come le nubi del cielo.

I tuoi giorni

sembrano perdersi nell'abisso del nulla.

Chi sei?

Dove vai? Che sarà di te?

Il mondo

fa tanto chiasso e non ti lascia riflettere.

Troppo spesso

ti agiti e ti affanni per troppo cose.

Perchè corri

continuamente? Fermati e pensa.

Comunque accadrà che dovrai fermarti

per sempre.

Non credere che le molte distrazioni riempiano la tua vita.

Nel silenzio

a tu per tu con te stesso sentirai il tuo cuore.

Non credere

che la tua vita sia inutile.

La vita di un figlio non è mai inutile

per il Padre.

Dio è Padre e in cielo lo vedrai

come Egli è.

Qui in terra sei di passaggio

e passi una volta sola.

Ama Dio e il prossimo e il tuo passaggio

sarà benedetto per sempre.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

TU URLI LA VIA DELL'AMORE

Non essere idolatra.

Butta in aria i tuoi idoli. Dio solo è il tuo Dio.

Vivendo d'amore riesci ad essere libero

dalle tue catene.

Se credi che l'essere vale più

dell'apparire

beato tu povero di tutti i tempi,

beato tu uomo di pace,

beato tu puro di cuore.

Se accetti

con coraggio il primato del martirio:

beato tu

assetato di giustizia, beato tu

perseguitato dai violenti, beato tu

che offri l'altra guancia.

Se riconosci che stretta è

la via del cielo:

beato tu che piangi lacrime amare,

beato tu che vivi nella malattia,

beato tu che sei paziente e mite.

Se completi

in te la passione di Gesù:

beato tu, lavoratore,

che lavori per il pane, beato tu, mamma e papà,

che vegli per il figlio, beato tu, giovane,

che fatichi per il futuro.

Beato! Con la tua presenza e con il tuo martirio

urli a tutti la via della salvezza e dell'amore.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

MATERNITA' E PATERNITA'

La prima

è facoltà generativa di donna:

faticosa e esultante.

La seconda contribuisce all'evento

molto meno:

nella misura di pochi minuti

contro nove mesi.

Delle opere importanti

si dichiara sempre la paternità

e mai la maternità.

Il pittore firma la paternità

del quadro da lui dipinto.

Lo scultore

incide la paternità sulla statua

da lui scolpita.

Il musicista si dichiara padre

del brano da lui composto.

Altri

si sentono padri dei manufatti

da loro eseguiti.

Eppure la paternità

può essere indiziata dal sospetto

ed è così labile

da doverla confermare

e talvolta difendere.

Dio è chiamato

Padre e anche Madre:

l'aver messo al mondo

il mondo è un atto generativo

di tumultuosa maternità.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

BEATI I GIOVANI

Beati i giovani

che hanno il coraggio di essere autentici

quando falsità e compromesso

sono più comodi.

Beati i giovani che hanno rispetto

della vita e della persona

in un mondo malato di egoismo.

Beati i giovani

che costruiscono la pace

e la solidarietà in una società deturpata

dalla violenza.

Beati i giovani che si rimboccano le maniche davanti

al male, al dolore,

alla disperazione.

Beati i giovani che si donano gratuitamente

con una presenza amica

e discreta.

Beati i giovani che annunciano

in famiglia, a scuola o sul lavoro,

tra gli amici che Cristo è la certezza.

Beati i giovani

che sono luce del mondo

e sale della terra.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

COME IL CONTADINO

“Quello che seminiamo

in pianto, in esultanza

mieteranno”.

La bellezza di queste parole

illumina tutta la nostra vita.

Nella fatica quotidiana

del presente germoglia la speranza

del futuro.

Il pianto silenzioso o gridato

può essere una seminagione.

Un'esperienza di afflizione può divenire

tempo prezioso.

Le lacrime cadendo a terra possono fare

il viaggio del seme.

Il dolore per quanto amato

può scendere in solco fertile.

Sono le stesse mani

a sollevare il seme da gettare e i covoni raccolti.

Così

eleviamo al cielo in un'unica offerta lacrime e esultanza

e crediamo

nella nostra pena come il contadino crede nel seme.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

BUONGIORNO ALLEGRIA

Le cose

vanno come vanno. Il mondo

gira a modo suo. Ma la vita

è nelle mani di Dio.

Buonanotte tristezza e buongiorno allegria!

Occorre essere attivi

prendere fiato, conservare la speranza.

Riposa

che ti passa. Sorridi

che ti passa. Canta

che ti passa.

Chi è allegro, bene sopporta

e mette il diavolo alla porta. La serenità

aiuta a maturare.

Senza cuor contento, non c'è bene che valga.

Con il cuor contento non c'è male che nuoccia.

Il buonumore rende lo spirito più lucido,

il pensiero più chiaro, l'anima più serena,

la fatica più leggera, la difficoltà più superabile.

Sorridere

e aiutare gli altri a sorridere

fa bene a tutte le ore ed è un atto di bontà

che merita il paradiso.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PUNZECCHIATURE DI MOSCHE

La critica

è come una mosca noiosa

ma che non morde.

Alla critica non si deve

fare gran caso per non ingigantirla.

Le osservazioni

fondate e fatte con garbo vanno accolte.

La correzione

è una virtù evangelica: “Se il fratello sbaglia,

ammoniscilo”.

Ma talvolta bisogna essere

saggiamente indifferenti a certe interpretazioni

malevoli e faziose date

ai nostri gesti e alle nostre parole.

Certe critiche

vanno considerate per quel che sono:

punzecchiature di mosche;

nascono da gelosia,

da impotenza, da pura cattiveria.

La critica è indulgente

coi corvi e si accanisce sulle colombe.

Non allarmiamoci

per critiche eccessive e non abdichiamo mai

alla verità.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL SILENZIO E' ORO

Per essere uomini non solo parlanti

ma di parola,

di una parola che non sia suono

ma che dica,

dobbiamo educarci

al buon linguaggio

ed evitare la chiacchiera

sgraziata.

La sana conversazione finisce dove comincia

la parola inutile

e il silenzio non è più fruttuoso

quando diventa mutismo.

Il silenzio è oro se aiuta a capire meglio e di più.

La parola

è grande strumento di comunicazione

ma dobbiamo guarirla dalle sue malattie che sono tante:

la prolissità, l'ambiguità, il sospetto,

il non senso, la violenza, la volgarità,

la maldicenza,

la critica, la menzogna.

Dobbiamo impedire che la parola diventi

una freccia avvelenata

o una scamorza impastata di vacuità.

Per far sbocciare

la parola in tutta la sua bellezza

dobbiamo

prima ascoltare e poi tacere.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

COME GLI AUTOMOBILISTI

In automobile

spesso viaggiamo come se stessimo

scappando o come se volessimo

fuggire alla vita.

Nell'automobile anche le persone

più tranquille diventano nervose,

agitate, prepotenti.

L'automobile

è un banco di prova per la nostra volontà

che mantenerci calmi

e ragionevoli.

Noi siamo portati a correre

per superare gli altri

e diventiamo inutilmente impazienti.

Se riusciamo a guadagnare

qualche metro, ci ritroviamo più fermi

insieme e davanti allo stesso semaforo.

Chi non rispetta

le norme stradali, può fare del male

a se stesso e recare gravi danni a persone innocenti.

Chi ha più giudizio,

lo adoperi. Chi si sente migliore,

lo dimostri con la serenità

e con la pazienza.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

UN' ARMONIA DI CUORI

La libertà

è come la musica.

La musica è gradevole se è armoniosa,

se ogni nota

è al suo posto;

quando non è così nascono le dissonanze.

L'uomo

è come una nota:

se si armonizza con gli altri,

la società

si sviluppa e cresce;

se invece usurpa il prossimo,

prevale

la legge della giungla

e la giustizia non è più possibile.

Un giorno Dio

scese sulla terra,

si mise a fianco dei poveri e dei sofferenti

e insegnò che l'amore del prossimo

è la ricetta

che guarisce l'umanità.

E' la formula che porta la pace.

La libertà

è come la musica:

se non c'è armonia c'è caos

e nel caos

si moltiplica il dolore.

Quando invece il forte sostiene il debole,

il saggio

guida il confuso,

il ricco dona al povero

e ognuno rispetta

la libertà dell'altro,

la convivenza è un'armonia di cuori.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

COME PIETRA

La pietra

aggregato minerale di forma indefinibile,

di colore vago, che non sente

di nulla.

La pietra: scheggia di una roccia,

ciottolo levigato dall'acqua,

sasso d'inciampo al viandante.

La pietra:

materia dura, fredda, morta,

che tende verso il basso.

Pietra pesante

a noi stessi è a volte

la nostra vita: tira giù

e lascia a terra.

Pietra impenetrabile è a volte

il nostro cuore: rinuncia a amare,

giudica e condanna i fratelli.

Pietre interrate

siamo noi quando ci isoliamo nella convinzione

di essere migliori degli altri.

Pietre taglienti

senza vita e senza amore

siamo noi quando lanciamo sassi

per colpire.

Chi ci libera dal nostro corpo

di morte? A Pasqua Cristo

Dal sepolcro la pietra rotolò via.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

FIGLIO MAI INUTILE

Perché ti agiti? Perché corri?

Fermati

e rifletti un po'.

Troppe dissipazioni riempiono la tua mente.

Quando ti ascolti,

senti il vuoto nel cuore.

Che senso ha vaneggiare se non c'è una meta?

Dà senso

alla tua vita.

Guarda in avanti e in alto.

Non ritenerti

un essere insignificante.

Dio ti è Padre.

Un figlio per il Padre non è mai inutile.

La tua vita

è iniziata sulla terra,

scorre nella fede e nell'amore.

Culminerà

nel paradiso.

La sarai simile a Dio

perché lo vedrai

come Egli è.

Su questa terra passi una volta sola.

Il tuo passaggio

è benedetto, se ami.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NESSUNO E' DA SCARTARE

Agape

è una mamma ultraottantenne felice di vivere.

Volentieri

conserva i ricordi della sua vita

intensa e aspra.

Volentieri mostra le foto

dei suoi nove figli e dei numerosi nipoti.

Una volta le chiesi:

“Se tornasse indietro, farebbe ancora

tanti figli?”

Mi rispose: “Certo,

perché non saprei quale scartare”.

Per una madre nessun figlio

delle sue viscere è da buttare,

nemmeno quello

che agli occhi freddi degli altri

sarebbe venuto male.

Ogni creatura ha una scintilla

di bellezza e di grandezza.

Il conio fa

monete tutte uguali, Dio crea

persone tutte diverse.

Chi ama sa cogliere

in questa mutevolezza un prodigio irripetibile,

supera il limite

che ognuno inevitabilmente

porta con sé.

Scopre che il mondo è mirabile

perché ogni presenza è necessaria.

Ogni tentativo

di scartare qualcuno è lugubre e squarcia

il disegno divino dai mille volti, dai mille colori, dai mille misteri.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

ISOLAMENTO E SOLITUDINE

L'isolamento

fa male: svuota l'anima, smorza la vita,

ci fa sentire

dimenticati dagli altri, ripiegati in noi stessi, insoddisfatti di tutto.

La solitudine invece

genera quiete interiore, eleva la mente

a pensieri nobili,

mette armonia nei sentimenti,

fa del cuore il tempio di Dio.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL CUORE DI UN RAGAZZO

Vi sono tre cose belle: una notte fiorita di stelle,

un tramonto dorato sul mare, una vetta candida di neve.

Ma ve n'è una quarta

più bella di tutte: gli occhi di un ragazzo

quando ha il cuore sereno.

Vi sono tre cose forti: il leone che ruggisce,

l'imponenza di una montagna, il coraggio di un cavaliere.

Ma ve n'è una quarta più forte e grande:

il cuore di una ragazzo che sa vincere il male.

La bellezza

contemplata nella natura è uno spettacolo

mirabile:

esalta, commuove, fa cantare,

riflettere e pregare.

Ma su tutto emerge più alta

e più nobile la bellezza interiore,

la purezza di spirito che è libertà,

gioia, e serenità.

La forza

espressa nella veemenza e nel dinamismo

della realtà cosmica

genera brividi e fremiti,

esalta e incute timore.

Ma più eminente è la forza morale

di un ragazzo che lotta contro il male,

che si impegna

a crescere in sapienza

e bontà.

Ragazzi nei vostri occhi brilli la bellezza e la forza

del vostro cuore.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PRIMO IN CORDATA

La montagna invita a salire

e comunica messaggi.

Ricordo una scalata fatta

in gioventù.

Partimmo ben attrezzati

prima che levasse il sole.

L'aria era pizzicante, il bosco profumato,

il cielo pieno di stelle.

Giungemmo affaticati sotto la vetta imponente nell'azzurro del cielo.

Lì prendemmo un canalone

affossato tra le rocce e pieno di ghiaia.

A ogni muover di passo

c'era il pericolo di franare.

La guida

salì su un cornicione e fece cenno di seguirla.

Rasenti la roccia da una parte e dall'altra

con sotto il vuoto,

nessuno osava parlare: il respiro del vicino era

affannoso come il proprio.

Tutti guardavamo alla guida e mettevamo

i piedi sulle sue orme.

Fu una sfida con il tempo, la montagna e noi stessi.

Girata l'ultima sporgenza ci fu un sospiro generale:

eravamo in vetta.

La vita è la scalata più ardua

e più importante.

Gesù è primo in cordata

e ci dice: “Fate come me”.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL SEMINATORE

Il seminatore

esce a seminare, semina dappertutto e con abbondanza.

La palma della sua mano

è colma, il gesto del suo braccio

è ampio.

Il seme è buono,

pregnante di vita, pronto per germogliare;

cade

parte sulla strada, parte tra i sassi e i rovi,

parte sulla terra;

solo questo dà frutto

perché trova una terreno fertile.

Nel cuore d'ogni uomo

arriva sempre un seme di verità

e di bontà.

Dio è il nostro seminatore

instancabile e generoso.

Dentro chi è accogliente la spiga cresce e si fa colma.

Anche noi

diventiamo seminatori di vita nuova,

di umanità migliore.

Sgraniamo i nostri semi maturati nel calore

della fede e della carità.

Gettiamoli

vicino e lontano con tenacia

e con speranza.

Il mondo può sembrare un masso impenetrabile,

un deserto arido, una sterpaglia inospitale.

Non importa:

anche se lo sguardo umano non lo vede,

il raccolto è di Dio.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

ESSERE BUONI

Essere buoni è dimenticare

noi stessi per dedicarsi

agli altri.

Essere buoni è perdonare sempre,

perché la debolezza umana è più grande

della cattiveria.

Essere buoni è non giudicare gli altri,

perché anche noi nelle loro condizioni

forse saremmo peggiori.

Essere buoni è chiudere gli occhi

davanti all'ingratitudine e dare

anche quando non riceviamo.

Essere buoni è sorridere a chi non comprende o non apprezza

la nostra generosità.

Essere buoni è portare i pesi

degli altri anche quando i nostri

sono già tanti.

Essere buoni è tenere

in cuore le sofferenze manifestando

il sorriso sulle labbra.

Essere buoni è accettare

lo strano fatto che più doniamo

più ci viene chiesto.

Essere buoni è riservare a se stessi

nient'altro che la gioia

della coscienza pura.

Essere buoni è riconoscere con semplicità

che davvero buono è solo Dio.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

INVITO AL PERDONO

Persegui la pace

sui sentieri del perdono.

Percorrere il sentiero è arduo.

Perdonare ha le sue fatiche.

Le ferite del presente bruciano come fuoco.

I pesi del passato intralciano come massi.

Offri il perdono,

ricevi la pace,

il perdono purifica la memoria,

rivisita i ricordi, con sentimenti nuovi,

apre con fiducia

al futuro, accoglie

chi è pentito.

Vinci il male con il bene.

Dimentica i torti e ricorda i favori.

Se qualcuno ti calunnia, pensa che sei cenere,

se ti fa torto,

sentiti messo alla prova. Se sei risentito,

dacci via.

Perdona con amore gratuito.

Scusa

chi ti odia, parla bene

di chi dice male di te,

prega per chi ti perseguita, porgi l'altra guancia

a chi ti percuote.

Perdona perché sei figlio di Dio.

Dio fa piovere

sui giusti e sugli ingiusti, fa sorgere il sole

sui buoni e sui cattivi,

il perdono non è debolezza,

è segno di animo nobile.

Perdona

e sarai perdonato.

Sentiti bisognoso della misericordia di Dio

e userai misericordia verso il fratelli.

Perdona sempre,

perdona senza misura e ogni tua colpa

sarà dimenticata in cielo.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PONI UN FRENO

Non aspirare

a cose superiori alle tue forze.

Fuggi la presunzione: il vero sapiente

è umile.

Preoccupati più di essere

che di fare o avere. Se farai senza essere

ti scuoterai e ti rimprovererai.

Controlla il tuo parlare per non essere facile

nei giudizi. A dire male di uno

non fai che del danno anche a te stesso.

Non odiare:

l'odio distrugge, l'amore copre ogni colpa.

Un piatto di verdura preparato con amore

è meglio di un piatto di carne

saporita ed abbondante dato con odio.

Poni un freno

all'istinto di vendetta: non agirai con stoltezza. Se tu riflettessi un po'

sulla tua fine, diventeresti più buono.

Siamo qui di passaggio, compagni della stessa cordata

per la scalata del cielo. La vendetta

è l'arma di chi non ha idee per imporsi.

Non far nulla

in preda all'ira: questa acceca la ragione.

Se l'ira si accende contro di te, non adirarti.

Si vince un dispetto

non con un altro dispetto ma con la mansuetudine.

Chi grida, passa dalla parte del torto

anche quando ha ragione.

Lo stolto parla sovente e volentieri

di se stesso e delle sue cose. La vanità e la superbia fanno

stimare se stessi e disprezzare gli altri.

Sii pieno di spirito divino:

non soffrirai in te la minima vanità.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA DANZA DELL'OBBEDIENZA

La danza

sull'ali della passione si fa

agile nel ritmo,

estrosa e gioiosa

come una primavera piena di sogni,

in un crescendo

fantastico di gioco

e di armonia.

Attorno tutto scompare. Si rincorre solo

amore e comunione.

La persona, tra le braccia

di chi guida i passi con giusto tocco,

diviene

bellezza, leggerezza,

poesia,

la vita, se ci abbandoniamo nelle mani di Dio,

è una danza stupenda,

si sublima in misura della corrispondenza e della disponibilità

a Lui.

Il nostro massimo impegno non è il fare

ma la docilità.

Noi non siamo fatti per l'efficienza ma per l'amore.

E la santità

è la danza senza sosta della nostra obbedienza

a Dio.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NESSUNO E' UN'ISOLA

Ogni uomo ha le radici

nel sangue e nella storia

di tanti altri uomini.

Nessuno è un'isola. Anche tu

sei compagno di viaggio a tutti.

Se ti arriva un sorriso

o una parola, ti risveglia a vita nuova.

Se getti un sasso

in alto ne risentono le stelle

in cielo.

Se fai un'azione buona, vibra una corda della vita

e ne risente l'armonia del creato.

Se ti riempi

di ansie, di cose

e di rumore;

se non ascolti la voce della coscienza,

i gemiti dei fratelli giri a vuoto.

Non è vero il proverbio che dice:

“Chi fa da sé, fa per tre”.

Chi agisce così

non pensa e non fa

né per sé né per gli altri.

Nessuno può presumere di bastare a se stesso

né materialmente né spiritualmente.

Se tu rallenti, gli si fermano.

Se ti mostri debole, gli altri cedono.

Se ti siedi,

gli prendono sonno. Se critichi,

gli altri demoliscono.

Ma se offri una mano, gli altri te ne porgono due.

Se li ami, gli altri ti ricambiano

perché sei loro fratello.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NELLA TENTAZIONE

La vita

è un pellegrinaggio faticoso.

Nessuno

può ritenersi esente dalle prove.

Ritieni

buon segno per te se sei tentato:

significa che sei

sulla strada giusta.

Rifletti quanto i santi

hanno tribolato

e compi il tuo progresso

superando le difficoltà.

La tentazione si presenta sovente

sotto la parvenza del bene;

offusca l'intelligenza, raffredda la volontà,

aumenta l'amor proprio;

fa passare dai pensieri ai desideri e poi alle azioni cattive;

separa

dalla volontà di Dio e la lega alla propria.

La tua anima, finché resiste e dice di no,

per quanto turbata,

non viene macchiata dalla tentazione.

Non è in tuo potere

il non sentirla ma il non consentirvi.

Nella tentazione sii

saldo come l'incudine sotto il martello.

Se il tuo cuore

arde di grande amore per Dio,

dalla tentazione

trarrai frutti copiosi:

al vento

i grandi fuochi si accendono di più,

i piccoli

si spengono lasciando cenere.

Sii perseverante

e otterrai la corona della vita.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NEL CUORE DEL PADRE

Dove sono andati

i figli della nostra carne, germogliati segretamente

nel grembo, dono misterioso

dell'amore?

Un giorno rimasto indelebile e amaro,

senza nulla proferire, sono partiti

e non fanno ritorno.

Dove sono andati? Noi mamme li cerchiamo,

ognuna presso la tomba del suo,

senza dimenticare gli altri.

Siamo sorelle

del medesimo dolore che non si stanca

di sperare in un'alba senza fine. Dove sono andati?

Le foglie

a una a una lasciano l'albero;

mute dondolandosi toccano terra;

giocano col vento, con lieve rumore,

di cose vuote, scivolano lontano e di quelle di ieri

non resta una.

Sono quasi niente: un po' di verde, un po' di ombra

e prima il breve piacere

di vederle spuntare.

Ma a primavera fanno ritorno.

Tornano nuove, fresche, lucenti.

Le foglie,

che il vento perseguita, hanno una casa

nel cuore della gemma da cui si staccano

solo per poco.

I nostri figli, creature fragili

intessute dall'amore e dall'amore raccolte,

hanno la casa nel cuore del Padre.

Alle mamme che soffrono e sperano, ricordando un loro figlio defunto.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SEI NATA

Bimba mia,

sei nata.

Da un incontro intenso e dal miracolo della vita,

da dolci parole

e da tenere carezze.

Sei nata dall'amore.

Sei sbocciata

come un capolavoro,

come un mondo che comincia,

come frutto di un seme

da noi piantato.

Sei fiore e frutto del desiderio più grande.

Sei meraviglia sublime

del creato.

Sei intessuta di profumi inebrianti,

della luce del sole

e dello splendore del cielo.

Nessuno conosceva il colore dei tuoi occhi,

ma noi ti abbiamo attesa

e desiderata tanta.

Sei apparsa con un grido:

il grido dell'assalto

alla vita.

Ora vivi nell'incanto dei nostri occhi.

Ora sei

la nostra felicità.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

OGGI CI E' NATO UN FIGLIO

Oggi ci è nato un figlio.

E' una voce di esultanza che percorre

secoli e i millenni.

E' una notizia di festa

che rimbalza all'infinito nei secoli.

E' un annuncio

di speranza che rinnova

la faccia della terra.

Oggi ci è nato un figlio.

E' una gioia antica

che si riaccende a ogni vagito.

E' un evento

che porta nel mondo il dono della vita

a ogni istante.

E' una promessa che dà impulso

all'esistenza di tanti uomini e donne.

Oggi ci è nato un figlio.

La tessitura lunga e paziente

nel grembo materno è compiuta.

Mamma e papà

ammirano con gioia il miracolo

del loro amore.

In famiglia inizia un cammino nuovo e faticoso verso la maturità.

Oggi ci è nato un figlio.

Dono del Signore

sono i figli, e sua grazia

il frutto del grembo.

Come brace che ardono nel focolare,

come lampade che illuminano la casa,

come il sole

che rischiara il giorno sono i figli

attorno alla mensa.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

BIMBO MIO

Bimbo mio,

ho ascoltato

il tuo primo vagito:

è stato un grido di vittoria.

Ho osservato

i tuoi primi respiri:

avevano il ritmo della vita.

Io, mamma tua, svuotata di te,

mi sento

l'urna della Pasqua

che fa il tuo mattino un ingresso trionfale.

Ora vivi

nel giardino della terra,

nell'incanto degli occhi che ti cercano

Ora sei una sorgente di speranza:

esaltante

e inarrestabile.

Sei nato senza vestiti,

senza documenti, senza medaglie,

senza pregiudizi,

senza odi,

dipendente e fragile,

fatto di speranza e di tenerezza.

Sei nato uomo.

Sei nato figlio di Dio.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

HO VOGLIA DI FARE

Mia madre,

88 anni, una sera mi disse:

“Ho voglia di fare

ma sento che le forze mi diminuiscono”.

Parlò

con tale trasparenza che mi svelò

la forza di volontà

che alberga nelle sue membra.

Mi venne spontaneo pregare: “Signore, aiutami ad essere

come mia madre

che continua ad avere tanti sogni da realizzare, tanti progetti da attuare”.

Il desiderio e l'impegno

sono il motore della vita.

Ci sono anziani che vivono

in perenne giovinezza:

desiderosi di conoscere

e di rendersi utili,

aperti alla famiglia, alla società, alla chiesa.

Alcuni scienziati fecero grandi scoperte proprio nella vecchiaia.

Alcuni autori

si misero a scrivere dopo una lunga attività.

Alcuni artisti

si rivelarono geniali, avanzando nell'esperienza.

Si dice:

“Uno ha gli anni che sente di avere”.

E' vero!

La vita dinamica mantiene giovani.

Le nostre facoltà

più stanno in esercizio più si rinvigoriscono.

La vita statica impoverisce e atrofizza.

L'età

e la malattia hanno il loro peso;

ma noi possiamo sempre

fare ardere la mente e il cuore

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

I MARTIRI

Quattro missionari sono stati uccisi

lontano in Algeria. La notizia

ha girato il mondo.

Quattro preti sono stati profanati nella loro dignità

di sacerdoti e di uomini generosamente vissuti.

Quattro testimoni

di Cristo sono stati trafitti

per la loro presenza d'amore in terra musulmana.

Quattro vite

sono state troncate: il più giovane, 36 anni,

gli altri sui settanta.

Quattro martiri

sono da aggiungere al sacrificio di altri

duecentosessantadue nel solo 1994.

I martiri sono tanti

ma non troppi: la loro morte addolora

ma non intristisce.

I martiri sono il segno folgorante

che il Vangelo è lievito di vita per il mondo.

I martiri

sono il prezzo caro che la chiesa paga

per edificare la civiltà dell'amore.

I martiri

sono il dono grande che scuote

il nostro vivere fumoso e fiacco.

I martiri

sono la speranza che sboccia tra gli anfratti

della terra bruciata dalla violenza.

Il Vangelo

lavato dal sangue dei martiri

acquista lucentezza e manda bagliori

per una umanità nuova.

Ai quattro sacerdoti uccisi in Algeria dai fondamentalismi nel 1995

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

UN MANTELLO CHE SCALDA

Sara

è una bimba di otto anni.

La luce del suo volto attrae e illumina,

comunica

simpatia e serenità.

Con mamma e papà è obbediente.

Del fratellino

è custode sicura.

Ai suoi giochi fa partecipare chiunque.

Un giorno ha voluto

che vedessi i suoi gatti.

Stavano rannicchiati l'uno accanto all'altro.

Lei subito mi spiegò:

“Stanno così

per scaldare Spidy”.

Spidy è un micetto che aveva trovato

per strada

ferito e spelacchiato

con le zampe storte e la coda mozzata:

certamente aveva subito chissà quale crudeltà.

Tremava sempre dal freddo. Sembrava dovesse morire.

I gatti di casa si misero

a stargli vicino,

a coprirlo con il loro pelo, a scaldarlo con il loro calore.

Ora Spidy

lentamente sta riprendendosi.

Nei miei occhi e nel mio cuore conservo con ammirazione

il volto dolce di Sara

e la tenerezza di quei gatti

stretti attorno a Spidy il più debole e indifeso.

Dai bimbi e dagli animali

abbiamo tanto da imparare:

la solidarietà è un mantello che scalda quanto più è condiviso.

E chi

dona solidarietà fa vivere la speranza.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

UNA MAMMA SUGLI ALTARI

Gianna Beretta,

mamma di quattro figli, è stata elevata

agli onori degli altari.

Amava i bambini. Faceva la pediatra più per missione

che per professione.

Si prodigava nell'Azione Cattolica e nella San Vincenzo. Si sposò a 33 anni.

Sognava un figlio prete:

gli avrebbe ritagliato nel suo abito di sposa

la pianeta della prima Messa.

La sua quarta gravidanza fin dall'inizio fu minacciata

da un fibroma maligno.

Lottò con tenacia per salvare se stessa

e il frutto del suo grembo.

Nella gara per la vita scelse

che avesse a vincere la sua creatura.

Al marito raccomandò:

“Se dovete decidere tra me e il bambino,

salvate lui”.

Qualcuno osò dirle: “Hai già tre figli.

E' meglio che tu viva per loro”.

Rispose:

“Per questi sono utile. Ma per quello che ho in grembo

sono indispensabile.

Come mamma sono chiamata a dare la vita.

Sono fedele alla mia vocazione anche da morta”.

Il Sabato Santo

le nacque una bambina. Volle chiamarla:

“Emanuela”.

Gianna spirò il sabato dopo, all'alba,

unita a Cristo che risorse il mattino di Pasqua.

Ora Gianna è

un simbolo luminoso che splende

per tutte le famiglie

e rappresenta un desiderio

che sta profondo nel cuore di molti.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL MIRACOLO DEL SEME

La nonna

voleva fare un regalo ai tre nipotini.

Andò nel negozio più rinomato del paese.

Osservò minuziosamente ogni oggetto esposto.

L'imbarazzo della scelta

la illuminò. Comprese

che il regalo andava non cercato nel negozio

ma estratto dal cuore.

Chiamò i nipotini

e disse loro: “Vi faccio un dono.

Scegliete voi”. In mano aveva un fiore,

un frutto, un seme.

Il maggiore

adocchiò il frutto: era

profumato e saporito. Lo prese, lo addentò,

in pochi morsi lo mangiò.

Alla sorellina

piacquero i colori variopinti del fiore.

Prese questo, lo annusò e restò a guardarlo

soddisfatta.

Sul palmo della mano della nonna rimase

il seme piccolo, piccolo.

L'ultimo nipotino lo prese, andò nell'orto e lo sotterrò.

Passarono le stagioni. Spuntò una piantina. Si formò una spiga.

Il sole la colorò d'oro. Il nipotino la raccolse, la sfregò:

si trovò con le mani piene di chicchi.

Corse dai fratelli.

Loro non ricordavano più

né il frutto né il fiore. Insieme con stupore

contemplarono il miracolo del seme.

La nonna sorrise

e commentò: “I fiori e i frutti

sono gradevoli, ma il seme

è una promessa di vita”.

Seminare a piene mani è il fuoco

della speranza che riscalda il cuore.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

ALLORA SAPRO' AMARE

“Se un giorno

sentirò crescere in me un sentimento spontaneo

che non finisce quando inizia il dolore;

se sentirò di aprire

il mio cuore a chiunque ne abbia bisogno,

soprattutto ai più umili e a chi vive nel silenzio;

se un giorno sentirò la forza di donare

senza chiedere nulla, che ciò mi rende più forte

delle mie debolezze,

che nonostante le difficoltà mi rende serena,

che una è una regione di vita, per me

la vera, l'unica;

non smetterò di cercare perché allora

avrò trovato l'Amore e avrò imparato a amare

veramente.

L'Amore non si aggiunge

come una meta qualunque, non è un oggetto da possedere

dopo averlo trovato.

L'Amore si nutre, cresce e vive

in continuazione, sempre.

Se dopo quel giorno mi sentirò

di sorridere, il donare il mio cuore

di fronte a un nuovo dolore,

certamente avrò la forza

di cercare ancora perché saprò davvero cosa vuol dire amare”.

A mamma Gisella la salute procura numerosi problemi fisici ma rende grande il sua animo. Ecco una sua preghiera.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

MI HAI DATO TUTTO

“Chiesi al Signore

di essere forte per eseguire

progetti grandiosi. Egli mi ha reso debolezze

per conservarmi nell'umiltà.

Domandai a Dio

che mi desse la salute per realizzare grandi imprese.

Egli mi ha dato il dolore

per comprendere meglio la salute.

Gli domandai la ricchezza

per possedere tutto. Egli mi ha fatto

povero per non essere

egoista.

Gli domandai il potere perché gli uomini

avessero bisogno di me. Egli mi ha dato l'umiliazione

perché io avessi bisogno di loro.

Domandai a Dio tutto

per godere la vita. Egli mi ha lasciato

la vita perché potessi apprezzare

tutto.

Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo,

ma mi hai dato tutto di cui avevo bisogno

e quasi contro la mia volontà.

Le preghiere che non feci

furono esaudite. Sii lodato, mio Signore,

fra tutti gli uomini nessuno possiede

quello che io ho”.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

MONIKA

La notte

era buia e fonda. Alla porta bussarono

con prepotenza. Il monastero

venne perquisito. Per le monache

la vita si fece dura.

La responsabile fu arrestata,

le altre sottoposte a ripetuti interrogatori.

Monika si trovò a 24 anni

a dover guidare e custodire la sua comunità.

Lo fece

con ardore, con equilibrio

e con intelligenza. Nel suo diario

più volte scrisse che offriva se stessa

per le consorelle.

La sua morte avvenne

in tre settimane per epatite virale. Dopo due mesi

il giorno del suo compleanno la priora

fu messa in libertà.

Monika prima d'ammalarsi

aveva pregato con queste parole:

piene di fede “Mio Signore,

faccio dono totale di me stessa.

Come i fiori

che profumano le notti d'estate

in silenzio, semplicemente, con naturalezza.

Così io non voglio nulla: né tacere né parlare.

Solo mi adatto alla tua volontà

con l'anima completamente

cedevole e duttile,

come uno strumento nelle mani dell'artista.

Voglio solo

quello che vuoi tu, mio Signore”.

Monika è il nome di una monaca ed è il titolo del diario da lei scritto. È vissuta in Ungheria durante la persecuzione comunista. La sua comunità abitava in un normale appartamento tra gente comune: nessuno avrebbe mai immaginato che in quel palazzo ci fosse un monastero. A scoprirlo è stata la polizia.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA NOTIZIA E' OTTIMA

Stavo pregando

e tu, piano piano, sei venuta a sederti

accanto a me sul banco della chiesa.

Non ti conoscevo, ancora non so il tuo nome.

Un sacro rispetto mi ha trattenuto

dal guardarti in volto.

Avevo notato il tuo grembo

pregnante di vita, il tuo respiro

un po' affaticato. Mi hai chiesto

di pregare insieme: i giorni erano compiuti

e tu eri pronta ad entrare in ospedale.

In silenzio

ti ho ascoltato. Le tue parole

sono entrate dolci nel cuore di Dio.

Avevi già tre figli: tre tesori.

La nuova gravidanza ti aveva fatto temere

di non farcela.

Hai pensato ai tuoi genitori

quando ti avevano attesa felici per te.

La vita seminata

nella tua carne, radicata,

nelle tue viscere l'hai sentita come un dono

venuto dall'alto. Presto le hai detto “Sì”, perché non avvertisse

la tua ansia.

Ti sei messa nelle mani di Dio.

Lo hai lodato e ringraziato per la tua famiglia,

gli hai affidato il tuo bimbo

prezioso ai suoi occhi. La tua fede

è stata grande.

Ti ho ascoltata, ti ho benedetta. Te ne sei andata

piano piano come eri arrivata.

Ora penso Che tu stia ammirando

con il marito il bimbo che va riempiendo

di gioia la vostra vita.

Ogni bimbo che nasce è una buona notizia.

Se nasce da genitori felici, la notizia è ottima.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

UN TEMPIO SCONFINATO

Presi una stradetta appena accennata

che serpeggiava tra i campi rispettando le piantagioni.

A ogni passo mi affondavo

fino alle ginocchia nell'erba incolta.

L'aria

mi girava attorno, mi sfiorava come una carezza,

mi avvolgeva di fresco.

Il granoturco, con il suo lieve ondularsi,

sembrava salutarmi come passante insolito.

L'acqua

nel fosso scorreva frettolosa per andare a dissetare

la vita riarsa dalla calura.

Raggiunsi Andrea, un vecchio contadino. Avevo bisogno di lui

ed ero certo del suo aiuto.

Stava irrigando il prato. Appoggiato alla vanga controllava che l'acqua si spandesse ovunque.

Nel vedermi con sorriso compiaciuto

e con voce alta mi gridò:

“Chi mi cerca

deve venire qui. Questo è

il mio mondo”.

Girò lo sguardo ad abbracciare il cielo terso

e la campagna verde.

I grilli con il loro saltellare

avvertivano dove era giunta l'acqua.

Andrea mi disse ancora:

“Qui mi sento parte del creato,

più vicino al Signore”.

Compresi di stare anch'io

in un tempio sconfinato quanto la volta del cielo.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

VENGONO GIU' DA SOLI

Maria viveva

felice e spensierata

volando sui prati verdi

della sua infanzia.

Purtroppo la malattia l'aggredì

come sventura improvvisa;

un carcinoma imbrigliò il suo corpo

come ragnatela che strozza.

La conobbi per caso all'ospedale

ad operazione avvenuta.

Senza una gamba stava imparando a camminare

con la protesi.

La vidi piangere dal male

che questa le dava.

Con dolcezza le dissi: “Guarda Gesù in croce e non piangere più”.

Di lì a poco

quando mi rivide fu lei a chiamarmi.

Convinto

che i piccoli sanno dire cose importanti,

mi sedetti sul suo letto

e rimasi ad ascoltarla.

Con la serietà di chi parla con convinzione

mi disse:

“Ho promesso al Signore di non piangere più

e finora ci sono riuscita”.

La guardai con tenerezza: era come un crocifisso

che si era animato.

Le diedi un bacio in fronte. La sua mamma

confermò:

“Maria è proprio brava,

è forte.

Se il male le strappa i lacrimoni,

con candore dice:

Non piango mica. Vengono giù

da soli”.

Benedetti gli innocenti che sanno far fiorire

il dolore.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

QUELLA DONNA E' NOSTRA SORELLA

Come mosche

su un pezzo di carne putrefatta

tanti, anzi troppi si sono

avventati su Giuseppina:

prima buttata sul marciapiede

in pasto ai clienti, ora buttata

su giornali e televisioni in pasto al pubblico;

prima usata

senza riguardo come macchina del piacere

ora indagata per aver taciuto

d'essere sieropositiva;

prima violata per un po' di denaro

nella sua dignità, ora privata

per morbosa curiosità della riservatezza personale.

Giuseppina

non è un mostro come è stata dipinta,

è una donna che vuole riscattarsi

e cambiare vita;

è una persona che soffre, che piange, che spera;

è una mamma che desidera

riabbracciare i figli;

è una sorella con diritti e doveri

pari a tutti; è un'anima religiosa

amata da Dio e sopraffatta dal dolore.

Non occorre accusarla.

Basta un buon Samaritano che se la prende a cuore.

Il suo dramma è un urlo che va diritto

al cuore di tutti;

è un invito a promuovere ogni giorno

la passione per la vita; è un richiamo

ad arginare il truce mercato sulla pelle della donna.

Giuseppina è una prostituta ammalata di Aids. I suoi clienti, dopo averla usata, l’hanno denunciata perché rischiava di contagiarli. La stampa e la televisione ne hanno fatto un “caso nazionale”

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

CONDANNATA A MORTE

Ho visto in televisione

il volto di una condannata

a morte.

Aveva gli occhi fissi al cielo, unico spazio a lei rimasto.

Era una persona come me, come voi, come tutti.

Ho sentito

il suo nome: Karla. L'ho pronunciato

pure io. Era marchiata

da un delitto orrendo, punito severamente

dalla legge.

In carcere la fede in Gesù

l'aveva cambiato l'esistenza;

lo dimostrano le sue parole,

i suoi sentimenti, il suo comportamento.

E' entrata

nella stanza della morte con il sorriso sulle labbra.

Ha dichiarato: “Gesù sta venendo

a prendermi. So dove vado”.

Karla

era un esempio di riabilitazione

nel sistema penale: si era fatta

tanto dolce e buona che tanti l'avrebbero voluta vicina di casa.

Invece

l'hanno giustiziata. L'hanno identificata con il suo crimine. Hanno congelato

il giudizio al momento più basso

della sua esistenza.

Non hanno creduto alla possibilità che ognuno ha

di essere redento. Non hanno ascoltato

il comandamento di Dio che dice

“Non uccidere”.

Ora Karla non c'è più. La sua uccisione dimostra

quanto inutile sia la pena di morte.

Karla condannata a morte per aver commesso da giovane un orribile delitto. Ha atteso in carcere per 15 anni l’esecuzione. Nel frattempo ha conosciuto Cristo e si è convertita. Vista la sua buona condotta, è stata chiesta per lei la grazia anche dal Papa, ma è stato inutile.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

I FIORETTI DI UN PRETE

Il prete Rampì

ogni giorno dopo Messa si incamminava

verso la campagna, portando con sé,

un sacchetto di tela, una borsa

e qualche immaginetta. Bussava alle porte

dei contadini e chiedeva un po' di cibo

per i bisognosi.

Tutti, anche se poveri, generosamente

gli mettevano nella bisaccia: una paletta di farina,

qualche uovo, del pane,

un pezzo di lardo. Ogni sera poi

quel santo prete distribuiva il raccolto

ai più indigenti.

Un giorno i paesani non vedendolo arrivare e saputo che era malato,

andarono a trovarlo. Scoprirono che dormiva su un nudo materasso

fatto di foglie di granoturco

e che si nutriva solo di pane, di latte

e di poco altro.

Lui sosteneva di non aver bisogno

di nulla e di essere felice così.

Ma i parrocchiani gli comprarono

un materasso di lana e un paio di scarpe nuove:

quelle che possedeva erano talmente lise

da essere tenute insieme con lacci di corda.

Qualche giorno dopo

il Pret Rampì si ristabilì. Calzò le scarpe rotte

e riprese il suo cammino. Le nuove

le aveva regalate ad un padre di numerosi figli che non poteva comprarsele

ed il materasso di lana era finito nella casetta

di una mamma povera e malata.

La nonna mi aggiunse:

“Sacerdoti simili sono gli autentici fari

che illuminano il mondo”.

Una nonna mi parlò di un certo Pret Rampì, così chiamato in dialetto dalla gente. Lei l’aveva conosciuto da ragazza e ne era rimasta edificata.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA MIA SCUOLA

“La mia scuola

non è solo la mia classe,

i miei compagni;

non è nemmeno i muri che ci circondano,

i professori che fanno lezione.

La mia scuola è un mondo

di dialogo, di confronto, di relazione;

è ricerca culturale, impegno sociale,

riflessione spirituale, voglia di vivere.

La mia scuola è in crescita

non perchè altri allargano gli ambienti

ma perché io,

i miei compagni e i miei insegnanti

stanno crescendo insieme;

impariamo a riflettere, ad essere curiosi,

ad andare oltre l'apparenza, a cercare ciò che vale.

La mia scuola è bella, non perchè ci sono strutture moderne,

aule luminose,

laboratori specializzati, palestre attrezzate,

cortili spaziosi, orari programmati.

La mia suola è bella

dentro, perchè dentro ci siamo noi:

ognuno

con personalità propria e con realtà diverse

da mettere a confronto.

Non ha senso andare a scuola

di malavoglia, per comodità, a scaldare i banchi.

Io frequento volentieri

la mia scuola perché credo nell'istruzione

e nell'educazione”.

Luca è una ragazzo in gamba. Frequenta il liceo con profitto buono. Come lui ce ne sono molti altri. Questo è un suo scritto.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA CAREZZA DEL PAPA

Il Papa

è in vacanze nella valle: si potrebbe

vederlo da vicino e parlargli di persona.

Con il suo pancione di mamma in attesa

Gioia Viganò si mette in cammino

sulla strada dei monti; sogna

di poter raccontare un giorno a suo figlio

che il Papa è stato lassù e lei l'ha salutato.

Viene un acquazzone

di quelli che in montagna inducono

a stare tappati in casa o a tornarci di corsa.

Ed ecco una macchina si ferma, accosta,

offre un passaggio, invita la donna a salire.

E' la macchina del Papa.

Gioia si trova vicino a lui:

una madre e il Pontefice della Chiesa.

La prima porta in grembo la vita.

L'altro si è fatto profeta

della vita nascente.

Il Papa chiede notizie:

apprende che tre fratellini si preparano ad accogliere

il nuovo arrivato. I due pregano insieme. Recitano l'Ave Maria.

Con voce sommessa dicono: “Benedetto il frutto

del tuo seno”.

Il Papa si commuove,

fa un gesto delicato: benedice

e con la mano sfiora il pancione.

E' una carezza che riempie di grazia

il cuore trepidante della mamma.

La carezza del Papa

benedice il germoglio presente

nel grembo, tabernacolo della vita.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

CON MANO NELLA MANO

Due nonni

marito e moglie, si presentarono

a casa mia con la mano nella mano.

Vennero a invitarmi alla festa

per il sessantatreesimo anniversario

del loro matrimonio.

Insieme assommano centosettantotto anni,

ma conservano il volto sereno

e l'animo fresco. I figli, le nuore, i nipoti,

li circondano di premure;

vanno da loro mai a mani vuote,

con il cuore sempre pieno di affetto.

Mentre mi parlavano,

continuavamo a tenersi per mano. Il gesto mi piacque.

Chiesi il perché. Lui mi rispose:

“Siamo innamorati più adesso

di quando eravamo fidanzati”.

Un amico, vedendoli per strada,

con la mano nella mano, in tono confidenziale

disse: “Francesco,

a novant'anni sei geloso

della tua Giuseppina che ne ha ottantotto?”.

Lui ribatté:

“Questa malattia non ce l'ho proprio. Ci teniamola mano

per amore”. Giuseppina

raccontò che un giorno si accorse di non aver più al dito

la fede. Preoccupata

si mise a cercarla.

Dalla finestra entrò un raggio di luce.

Per terra qualcosa si mise a brillare.

Era il suo anello. Così su tutti gli sposi

scenda dall'alto a far splendere il loro amore

e la benedizione di Dio.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IO SARO' LA TUA VITA

Figlio mio, crescevi forte come un virgulto di ulivo.

Il tuo volto splendeva come il sole nel cielo.

I tuoi occhi erano aperti alle bellezze del creato.

La tua mente sognava

progetti per il tuo futuro.

Il tuo cuore vibrava di sentimenti intensi.

Quella notte in macchina è bastato un imprevisto.

L'urto ha schiantato

la tua corsa nella vita.

Ti ho visto all'ospedale: respiravi a fatica.

Ti ho guardato, ti ho chiamato.

Tu non vedevi e non sentivi.

Il tempo è passato.

Sei sfuggito alla morte.

Ma ora stai per sempre in carrozzella.

Non cammini più.

Attendi gesti d'aiuto.

Figlio mio, io sarò la tua vita.

Pensieri di una madre per un figlio rimasto paralizzato in seguito a un grave incidente.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

DI PROFESSIONE FA L'ANGIOLETTO

La malattia ci insegna

quello che siamo.

Nella sofferenza scopriamo

quello che valiamo.

Il dolore ci purifica

dalla superficialità.

Ho incontrato due genitori trasfigurati

dalla croce.

Il figlio nato dal loro amore

è cerebroleso.

Ha diciotto anni ma il corpo e la mente

hanno conservato

la fragilità e la dipendenza

degli inizi.

Non parla e non si muove. Ma una cosa capisce:

le coccole.

Lascia trasparire che ha voglia di vivere:

vive di bacetti.

I genitori mai lo cambierebbero

con nessun altro.

La mamma che è esclusiva per Lui,

lo presenta così:

“Germano di professione fa l'angioletto.

I suoi piedi sono nuovi:

mai sono stati usati.

Le sue mani sono candide:

mai si sono sporcate.

I suoi occhi sono azzurri:

riflettono il cielo.

La sua pelle è vellutata

come pesca profumata”.

In quel corpicino si sente ancora il tepore delle mani del Creatore

che lo posero come gemma

nello scrigno d'amore di mamma e papà.

Gennaro ha 18 anni. Vive circondato dalle premure di mamma Giovanna e di papà Sergio.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

UNA NONNA DA RICORDARE

Lucia

si è spenta in silenzio a 87 anni,

ma la sua luce

continua a brillare nel cuore

di chi l'ama.

Era sposa dolce,

mamma premurosa, nonna fantastica,

benvoluta

da cinque figli, quattordici nipoti, undici pronipoti.

Aveva una fede

convinta e coerente. Pregava molto.

Era assidua alla chiesa.

La sua camera sembrava un santuario pieno

d ricordi e di lumi.

Raccontava volentieri

il suo tempo vissuto con gusto

pur nelle ristrettezze.

Diceva: “Per vivere basta poco.

Basta cogliere in tutto il positivo”.

Sapeva trovare

una parola per ognuno. Era la prima

a portare conforto.

Non si lamentava mai, nascondeva i malanni,

diceva solo il bene, si presentava col sorriso.

Vestiva con finezza.

Gradiva la compagnia. Preferiva i giovani.

Comunicava serenità.

Non mancava mai alle feste di famiglia. Nelle ricorrenze tutti

la volevano a casa propria.

La morte ci ha tolto la sua presenza

ma non ci ha privato del suo sostegno.

Dalla sua foto

sembra ancore dire a noi che siamo di fretta: “Calma! La vita è dono”.

Lucia Lazzari vedova Massardi Luigi è morta il 16 giugno all’età di 87 anni, amata e ben ricordata da tutti

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

EUROPE

I giovani

sono arrivati da ovunque numerosi con bandiere

e zaini in spalla.

Sono arrivati stanchi e sudati con tanta voglia di stare insieme.

Sono arrivati a Loreto

come un fiume in piena invadendo

la città e il santuario.

Si sono adagiati nella immensa spianata

e l'hanno riempita di volti e di voci.

Erano una folla immensa

e insieme si sentivano costruttori

di una casa comune.

In loro pulsava forte il cuore dell'Europa

assetata di pace e di speranza.

Hanno ascoltato canzoni,

preghiere, testimonianze,

messaggi.

Davanti a loro in un'ampia conchiglia

simbolo di sussurri lontani stava il Papa.

Ognuno cercava il segno che rende indimenticabile

il ricordo di una esperienza.

Un giovane ha gridato:

“Chi è al televisore accenda una luce, alla finestra.

Renderà chiara la notte”.

Le parole del Papa sono rimbalzate

da cuore a cuore, in un'eco forte e inesauribile:

“Giovani,

voi siete alberi in fiore chiamati a diventare

carichi di frutti.

Giovani, si parla di pace

e non si smette la guerra. Voi siete la speranza dell'Europa”.

Vicino alla transenna

stava un pellegrino, di tre mesi. Il suo sacco a pelo era

la carrozzina.

Anche lui un giorno potrà dire: “C'ero anch'io”. E i suoi genitori

gli risponderanno:

“Per te abbiamo cantato: i germi

della pace e della libertà sono sparsi nel tuo cuore”.

A ricordo dell'incontro del Papa a Loreto con giovani provenienti dai paesi d'Europa

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

CREDIAMO SEMPLICEMENTE

Dottoressa,

abbiamo camminato a lungo insieme

lei a fianco di noi.

La sua presenza è stata un regalo

che ha reso preziosa questa casa.

Le sue attenzioni hanno profumato

come un fiore ogni giornata.

Ora le strade

stanno per dividersi, ma noi crediamo sempre

nel suo buon cuore.

Crediamo nel suo volto pacato,

specchio terso della sua umanità.

Crediamo

nel suo sguardo attento, segno di condivisione

delle nostre pene.

Crediamo nel suo sorriso discreto,

finestra aperta del suo essere.

Crediamo

nella sua mano, sempre tesa

a dare e accarezzare.

Crediamo nel suo abbraccio, accoglienza sincera

della sua anima.

Crediamo nella sua parola,

espressione chiara di quel che ama e spera.

Crediamo

in lei così semplicemente

nell'eloquenza del silenzio.

Crediamo che la sua semina d'amore

darà ovunque e sempre frutti di bene.

Alla Dott. Lella Canovi nel suo congedo dalla Casa Albergo per anziani in Montichiari dove ha svolto con professionalità e dedizione un lungo servizio.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

CARO NONNO

Caro nonno,

non pensavamo che ci avresti lasciato

cosi presto, quasi all'improvviso.

Sapevo che la tua malattia

era grave. Vedevo

che soffrivi molto.

Ma speravo che il tuo cuore

fosse forte e non si fermasse

mai. Ora

anche se non ti vedo, non ti sento lontano, non voglio credere alla tua scomparsa.

Tu eri un uomo

degno dell'amore che ti donavamo

e che vogliamo darti sempre. Adesso

sei partito per l'eternità,

per una vita nuova in Dio.

Ma le tue carezze,

il tuo affetto, le tue parole,

i tuoi consigli, i desideri che mi esaudivi

scorrono in me: nessuno potrà

carpirli dal mio cuore né il tempo potrà

cancellarli.

Nonno, la tua vita

l'hai adoperata per gli altri,

per i più bisognosi, per la tua sposa,

i tuoi figli, i tuoi nipoti. A nessuno

dicevi di no!

Eri una persona silenziosa, discreta,

da passare quasi inosservata

ma le tue attenzioni per noi

e i tuoi sacrifici, quelli no!

Mai saranno dimenticati.

Nel profondo del mio cuore ci sarà sempre un lume

acceso per te. Io sono fiero d'aver avuto

un nonno come te. Riposa nella pace che hai meritato.

Con affetto il nipote che a tutti racconta

il tuo ricordo.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

BUON COMPLEANNO, NONNA

Nonna, chi ti ha messo quel bianco nei capelli?

Chi ti ha reso quel passo un po' stanco?

Sono

gli anni che uno dopo l'altro ti vanno segnando.

Il tempo passa in un baleno. Ci sembra ieri

e siamo tutti cresciuti.

C'è qualche faccia nuova, dei frugoletti in più, altri posti a tavola.

C'è

qualche capello in meno, tanti altri bianchi

che prima non c'erano.

Ma tu, nonna, sei sempre uguale.

Il peso degli anni,

la lentezza delle gambe, i troppi pensieri

non riescono a fermare

la tua vivacità di spirito, la tua voglia d'esser tra noi

con la stessa serenità di sempre.

Nonna, ci piaci come sei

con la tua generosità, con i tuoi consigli,

con le tue raccomandazioni che conserviamo in cuore,

con le tue preghiere che fai per noi.

Siamo contenti

di essere qui con te: è un'occasione

per ritrovarci insieme,

ma anche per scoprire il segreto

che ti va rimanere così.

Nonna,

per rivederci tutti uniti tu compieresti gli anni

ancora tante volte.

Lo vogliamo anche noi e nel farti gli auguri

ci stringiamo attorno a te in un grande abbraccio.

Buon compleanno,

nonna.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

E' NATO FABIO

Le stelle vegliano chi nel sonno riposa.

Tutto tace. D'improvviso odo passi

al piano superiore del condominio.

Li risento giù per le scale. Parte veloce una macchina.

Il rombo del motore si spegne lontano nel buio.

E' la corsa finale di una lunga attesa.

Rosa è in ospedale.

Il marito Bruno la veglia. I momenti si caricano

di dolore, di trepidazione,

di desiderio.

L'evento accade nell'amore e nel mistero.

Un vagito esplode e stupisce.

E' un grido lanciato alla vita.

E' un saluto

fatto a mamma e papà. E' un grazie

elevato a Dio. E' un canto

carico di speranza.

Il papà dice a parenti e amici:

“ Oggi ci è nato un figlio”. E in tutti si riaccende

la gioia antica del dono della vita.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

COME AGNELLO PASQUALE

Mamma Annabella:

pronunciavamo il tuo nome

con venerazione.

Eri veramente bella nel volto, nel cuore, nel tratto. Noi figli eravamo

l'unico tesoro dei tuoi sogni.

Hai cercato

solo e sempre la serenità

della famiglia. Hai faticato con tenacia . Ti sei donata oltre misura.

Hai vissuto

come agnello pasquale. Ti sei caricata

di ogni responsabilità. La fede

ti ha sostenuta. La speranza

ti ha consolata.

Sei partita con discrezione,

alla svelta, senza disturbare.

Il distacco è incolmabile,

ci ha tolto le radici della vita.

Al tuo funerale

le campane hanno suonato

a festa. Sembravano un concerto

che diceva: “Annabella

è presso Dio”.

Mamma dal cielo

ancora ci doni il tuo cuore instancabile.

Mamma, vogliamo renderti

fiera di noi sempre.

Mamma

saremo come tu ci hai pensato

e educato. Mamma,

il tuo esempio ci illumina. Il bene che hai seminato

ti rende beata.

Di mamma ce n'è una sola.

Come te non c'è nessuna.

Annabella ha tirato avanti la famiglia da sola. E' mancata a 47 anni il 7.4.1994. Affido questo scritto hai suoi figli Stefania, Daniela, Paolo.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

UN APPLAUSO PER IL MIO ANGIOLETTO

La chiesa

non riusciva a contenere la folla.

Fuori

il sagrato era gremito.

I bambini

della scuola materna occupavano il presbiterio.

Ciascuno di loro teneva in mano

un fiore.

Con gli occhi sembravano cercare il volto dell'amico.

Davanti all'altare

giaceva la bara bianca del piccolo Dario.

Nei primi banchi

stavano il papà e i parenti.

La mamma

l'avevano trattenuta in ospedale.

Si fece presente

con questo messaggio carico di speranza.

“Il mio dolore è grande. Nelle lacrime accetto che Dario sia in cielo.

Le mie forze ora

non mi permettono di accompagnarlo.

Ma in paradiso

lo riprenderò in braccio per sempre.

A mio marito Fabio

dico: Ti voglio bene;

dentro di me c'è un altro

nostro bambino.

A tutti chiedo : Fate un festoso applauso

al mio Angioletto”.

L'applauso si levò forte per salutare Dario e mamma Sonia

che lo porta in cuore

sempre appresso al fratellino.

Dario, bimbo di cinque anni, è stato travolto dal Camion che faceva manovra nel cortile il 9 aprile 1994. La sua mamma era in attesa del fratellino.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SERVO SAPIENTE

Il Vescovo è tra noi.

Lo zucchetto, l'anello,

la croce pettorale sono gli unici segni

che porta.

Nell'apparenza è sobrio, ma dentro ha un sogno

grande: Sovente dice:

“Desidero ardentemente incontrare i vostri volti”.

E'

pronto al saluto, attento nello sguardo, essenziale nei gesti. Avvicina chiunque,

per tutti ha una parola.

La sua giornata è piena di appuntamenti.

La sua visita si svolge fuori più che dentro il tempio.

Nessuno può sentirsi escluso dai suoi incontri.

La gente

lo ascolta volentieri, rimane edificata

dal suo fare autentico, dal suo parlare schietto,

dalla sua dedizione serena;

capisce con intuito immediato

che la sua voce è quella del buon pastore,

che la sua parola è da ascoltare e custodire;

si sente alla presenza del Padre

venuto a confermare nella fede, a suscitare la speranza, a promuovere la carità.

Il Vescovo

non si risparmia. Annuncia il vangelo, il più grande dono che si possa fare

al mondo disorientato,

predica la sapienza cristiana,

olio e vino del buon Samaritano per l'uomo moderno ferito nella mente;

testimonia

la presenza dello Spirito che continua

a far intravedere al di là di ogni nebbia

un lembo di cielo.

Il Vescovo è servo sapiente

della verità. Nei cuori resta forte l'eco del suo appello:

“Tornate a casa,

C'è un pane per tutti sulla mensa.

C'è un tetto che tutti ripara. C'è una lampada

che tutti illumina”.

Al Vescovo Mons. Bruno Foresti in visita pastorale alla parrocchia nel novembre 1995

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SGOZZATI COME AGNELLI

Come venerande reliquie i corpi dei sette monaci

giacevano sul suolo prima amato e ora intriso

del loro sangue, sgozzati come agnelli.

In Algeria

erano stati una presenza discetta e attenta,

vissuta nella preghiera e nell'amore

senza temere la morte.

Tre anni prima il priore aveva scritto:

“la Chiesa sappia che la nostra vita è già donata a Dio e a questa terra.

Se cadremo vittime

del terrorismo, ci immergeremo

nel Padre Comune e vedremo i figli dell'Islam

come Lui li vede:

pensati dalla sua mente, amati dal suo cuore,

viventi per la sua volontà, illuminati dal Cristo,

frutti della sua passione, investiti del suo Spirito.

Per questa vita a noi affidata

e da noi offerta rendiamo grazie

a Dio e agli amici di ieri e di oggi.

Anche per te,

amico dell'ultimo momento venuto per colpirci,

prevediamo l'arrivederci in Paradiso

presso il Padre”.

Nei martiri è Dio ad essere ferito e sgozzato dal male.

Dal loro sangue si alza un'alba nuova:

la Pentecoste dello Spirito.

Nel 1996 in Algeria sette monaci cattolici sono stati rapiti dai terroristi. Dopo un mese sono stati ritrovati sgozzati. E' martirio previsto, quindi accettato, vissuto come amore a Cristo e a ogni uomo.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL GREMBIULE PER SERVIRE

Don Marco, nuovo fratello mio

nel sacerdozio,

in questi giorni godo in silenzio la gioia

della tua offerta:

per me è una forza fresca

di ripresa.

Osservo il tuo volto giovane

e gioviale.

Leggo i tuoi occhi grandi

e attenti.

Ascolto la tua voce persuasa

e suadente.

Ammiro il tuo cuore: è delicato

e disponibile.

Con l'Ostia tra le mani mi sembri scomparire

in Cristo.

Lui ti ha chiamato e ora ti dà un altare

per celebrare.

Sull'altare non c'è posto

per le piccole cose.

Vi offri il sacrificio suo

e anche tuo.

Ora in te c'è Qualcuno che viene

prima di te.

Non ti appartieni più.

Sei di tutti:

dei giovani, dei fanciulli,

dei feriti della vita.

Ti sei cinto il grembiule dell'amore

per servire.

Servire richiede dignità

e fedeltà.

Le tue mani e il tuo cuore sappiano unire la terra al cielo.

La tua dedizione sia più grande

della tua prima offerta.

Piccole parole per dire grande stima e fiducia al Novello Sacerdote Don Marco Alba, Ordinato l'8 giugno 1996.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

COME UN FIORE

Gilles, eri il germoglio fresco e tenero

spuntato dall'amore dei genitori. Il tuo cuore

aveva imparato a pulsare silenzioso accanto

a quello di mamma.

La tua nascita aveva inondato di luce

parenti e amici.

Ora crescevi in età,

sapienza e bontà.

La tua voce, il tuo sorriso, le tue carezze, i tuoi giochi riempivano

di gioia la casa, di promesse la scuola,

di sogni chi ti ama.

Eri un fiore: aperto come petali,

soave come il profumo, splendente come i colori.

Che c'è di più bello e di fragile d'un fiore?

L'imprevedibile, l'imprevisto, l'improvviso

ha infranto le attese. A te non bastava

la terra; sei entrato

nell'eternità.

Tolto dalle nostre aiuole, sei stato trapiantato nei giardini di Dio.

Ci hai preceduti su una strada di dolcezza e di bontà.

Qui si è spenta

la tua luce, in cielo si è accesa

la tua stella.

Mamma e papà ti guardano

lassù con affetto;

sentono

che tu sempre li chiami e li ami.

Gilles era figlio unico. Un mattino d'inizio delle vacanze è stato travolto mentre viaggiava sulla sua bici. Era il 25 giugno 1996. Dopo tre anni i genitori Giancarlo e Mariagrazia hanno la gioia di dargli un fratellino : Alberto.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

CON LA GIOIA DEL PRIMO INCONTRO

Avvolta di fiori la piccola bara

ha varcato la soglia per il camposanto.

Ora il coro tace

la chiesa è vuota, la mia tomba è chiusa.

Il silenzio si è fatto fondo

fondo come l'attesa.

Siete voi mamma,

papa, fratello mio

che attendete un segno,

una parola, una luce.

Il vostro Daniele vi sussurra un grazie forte come l'amore,

immenso come l'eternità.

Grazie per il primo sguardo

che avete posato dolce nei miei occhi.

Grazie per il primo abbraccio col quale mi avete dato

il vostro calore. Grazie

per avermi portato come un fiore nel giardino

della vostra casa.

Grazie per le vostre premure, per i vostri consigli, per i vostri richiami.

Grazie per gli amici

e per la scuola che ho frequentato.

Grazie perché insieme abbiamo

sognato e giocato.

Grazie

perché mi avete fatto incontrare Gesù

nella prima comunione. Grazie

perché avete cercato di strapparmi dal freddo

che mi inghiottiva. Grazie

perché rimango sempre vivo

nel vostro cuore.

L'amore è la soglia

che spalanca il cielo sulla terra.

E i nostri volti

continuano a guardarsi con la stessa gioia del primo incontro.

A ricordo di Daniele Montresor bambino di origini brasiliana, adottato da genitori italiani,annegato a 9 anni il 29 giugno 1996.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

I TUOI OCCHI

La più buia, la più umida, la più fredda

fu quella notte

per te, Luca figlio mio, e per chi attendeva

con infausto presagio il tuo ritorno.

Là sull'asfalto il tuo cuore,

improvvisamente colpito, si fermò.

Per rianimarlo

il cuore di tua mamma si mise a battere

più forte e veloce.

In casa tra attimi interminabili

e sospiri profondi vegliavo

e pensavo

al tuo bacio serale, consueto

e puntuale.

Non ci fu. Non ci sarà più. Ma sento sempre

le tue labbra sfiorarmi.

Guardo, figlio mio, il tuo volto

giovanile e sorridente.

Ti guardo con lo stesso stupore con cui ti abbracciai

germoglio del mio germoglio.

Ti guardo con la stessa speranza

con cui osservavo la tua crescita promettente.

Ti guardo

con la stessa trepidazione della sera che partisti per non fare ritorno.

I tuoi occhi sono la luce

che fa svanire l'oscurità della mia anima.

I tuoi occhi

sono la stella che guida i miei passi

stanchi e incerti.

I tuoi occhi sono la fonte

di lacrime che bagnano la mia aridità.

I tuoi occhi

sono brace ardenti per i miei inverni

che si son fatti lunghi.

I tuoi occhi sono la mia forza,

quando io so guardarti con fede e speranza.

In memoria di Luca Bertagnoli, vittima di un incidente stradale il 22 settembre 1996 all'età di 17 anni. Nemmeno due anni dopo la stessa sorte colpirà anche suo fratello Luciano.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NELL’AMORE SENZA FINE

Mamma, papà,

sorellina,

vediamo il vostro volto solcato

da lacrime;

sentiamo il vostro cuore gonfio

di dolore;

nel silenzio assaporiamo il calice della vostra amarezza.

Ogni

nostro piccolo affanno tace.

Ogni

nostra piccola gioia arrossisce.

Con voi

portiamo il peso della croce.

In voi

sentiamo lo strappo d’un pezzo di vita.

Massimo

era un frutto d’amore, un dono divino.

La sua vita è guizzata via

fragile e fugace.

Il canto della sua giovinezza

si è fatto pianto.

La gioia dei suoi sogni

si è mutata in strazio.

Nel dolore accanto a voi ci siamo tutti

per ricordare, per piangere, per pregare.

La solidarietà

dia all’anima affranta la forza di sperare;

apra le labbra mute

alla preghiera che reca consolazione;

elevi

gli occhi inariditi oltre la morte

dove Massimo vive

nell’amore che non ha fine.

In memoria di Massimo Marchese falciato da un incidente stradale all’età di 17 anni il 30 settembre 1996.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SEI NATO UOMO

Matteo, figlio mio, sei nato da un incontro intenso

e dal miracolo della vita,

sei sbocciato come un fiore da un seme

da noi piantato,

intessuto dalla luce del sole

e dello splendore del cielo.

Nato dell’amore, hai assaporato subito l’amaro della terra.

La natura

nel grembo non ti faceva un bimbo come gli altri.

Io, mamma tua, co papà,

ti ho amato subito e sempre.

Ti ho custodito

e difeso nel tuo nido.

Per te

ho lottato con tutte le mie forze.

Ho fatto tacere con decisione

ogni voce minacciosa.

Ho ingoiato in silenzio

le lacrime della solitudine.

Ho atteso la tua nascita, pronta

a spendermi per te.

Sei apparso con un gemito debole

come un saluto sommesso.

Ti ho visto appena e mi basta per ricordare

il tuo viso.

Sei nato nudo e povero

ma fatto di tenerezza.

Sei nato uomo, figlio di Dio e figlio mio.

Ora vivi

nel giardino delle stelle e negli occhi che ti cercano.

Io, mamma tua, sono fiera

d’averti dato la vita per l’eternità.

Matteo è nato l’8 marzo 1997ed è morto il giorno dopo. Fin dall’inizio della gravidanza i medici hanno diagnosticato per lui gravi malformazioni. Alla mamma porgo queste parole per una lettera che il figlio leggerà solo dal Paradiso. È l’amore, sostenuto dalla fede, che dà forza di essere fedeli alla propria vocazione e di affrontare una maternità difficile.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

BELLA PER LE NOZZE ETERNE

Il tuo volto buono, la tua voce pacata

erano a noi consueti.

Inaspettatamente la malattia

ti ha afferrata

e tu, Ivana, ti sei ritirata

a salire il calvario

in silenzio, senza perdere il sorriso

e la speranza,

decisa a esserci all’appuntamento

delle nozze già pronte.

Mamma e papà, fratelli e sorella

ti hanno accompagnata

con dedizione tenace

e dignitosa:

quanto è bella la tua famiglia piena di affetti!

La notizia della tua morte

si è diffusa come schianto d’un tuono.

Dopo tanto soffrire ti sei ricomposta

nel riposo definitivo

e sei ritornata per stare ancora un po’

a casa tua.

Noi siamo venuti a farti visita numerosi

attratti

dal tuo fascino misterioso.

Ti abbiamo avvolta

in un manto di fiori,

ma tu eri adorna della bellezza

per le nozze eterne.

Con il tuo fidanzato ci siamo chinati sulla tua bara

da lui impreziosita

di lacrime e di baci.

Ora nel condominio

siamo uno in meno,

ma in cielo

brilla una stella in più.

E tu da lassù

continui a parlare a chi sempre ti ama.

Ivana Piazza, consumata in poco tempo da un tumore, si è spenta il 15 ottobre 1997, qualche giorno prima della data fissata per il suo matrimonio.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL BUON SAMARITANO

“Briciole di bontà” ha 5 anni.

Grazie

A voi della direzione de “l’Eco”

e a voi lettori di “Briciole di bontà”.

Grazie

per il premio “S. Pancrazio” che ho ricevuto

non per meriti miei ma pe bontà vostra.

Il Buon Samaritano

In me

la sorpresa iniziale per la geniale scultura

si è tramutata in luce.

Sembrava

che Gesù mi dicesse: “Anche tu fa lo stesso”.

Il prete tra la gente è il Buon Samaritano.

Era in viaggio

L’incontro avvenne mentre percorreva

l’unica strada che gli stava davanti

lunga e aspra.

Solo così si capisce

il trepidare altrui e l’amaro di ogni lacrima: facendo gli stessi cammini.

Si fece vicino

Solo così si sente

che il cuore dei fratelli batte

come il proprio.

Solo così si vede

che il volto umano si trasfigura

e brilla di luce divina.

Gli fasciò le ferite

Sopra vi versò olio e aceto;

nulla di eccezionale, era quello che aveva e lo diede con amore.

Solo così si vince il male:

facendo il bene con prontezza,

con umiltà, con generosità.

Lo caricò sul suo giumento.

Lo mise al posto che gli spettava,

che non avrebbe ceduto né per denaro

né per violenza.

Così il prete che ama gli altri

prima di sé e più di sé

è il Buon Samaritano.

Gennaio 1998. Da cinque anni “Briciole di bontà” compaiono su l’”Eco della Bassa Bresciana”. La Direzione ha voluto assegnarmi il premio annuale “S. Pancrazio”: è una significativa statuetta del Buon

Samaritano eseguita da Dino Coffani. Affido a questo scritto le mie riflessioni.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

RESTA IL TEMPO DELL’AMORE

Mamma, ti sono volato via come un uccellino

nell’azzurro infinito. Ero germogliato nel tuo grembo

dall’amore tuo e di papà. Presto hai saputo

che non potevo essere per la terra.

Eppure ero io: una persona.

Tu mi hai custodito

con affetto e con coraggio in un alternarsi di attenzioni

e di preoccupazioni. Il mio cuore

batteva vicino al tuo con armonia

formavano insieme l’inno della vita.

Appena nato

in pochi attimi carichi di emozione

il mio viso fragile come i petali

d’un fiore è stato avvolto

con tenerezza intensa dal tuo sguardo. Con tenue vagito

ti ho salutato e ringraziato.

Avrei voluto succhiare il tuo latte,

aspirare il tuo profumo;

l’incanto dei sogni muore

con l’arrivo dell’alba, così la mia vita

si è spenta nel nascere. Il buio della notte permette di vedere le stelle brillare,

così la mia dipartita fa splendere

il vostro amore.

Quando papà ha portato in chiesa la mia piccola bara, tra le sue braccia

ho sentito quanto lui è forte.

Avrei voluto giocare con le mie sorelline;

invece hanno udito solo il suono d’allegrezza

delle campane.

Mamma, dì loro che è stato il canto degli angeli i quali

sono miei compagni per l’eternità. La speranza

di trovarci insieme in paradiso

rischiari di luce i vostri volti

e la nostra famiglia.

Il tempo delle lacrime ora è finito.

Resta il tempo dell’amore.

Stefano di Vighizzolo è nato alle ore 14 e si è spento alle 23.50 del 7 gennaio 1998. I genitori consapevoli che non avrebbe potuto sopravvivere per le

gravi condizioni di salute, hanno accettato la gravidanza e l’hanno vissuta in coraggiosa coerenza con la loro vocazione di servizio alla vita.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

COME UN FIORE TENERO DI PRIMAVERA

Michela,

nei tuoi 19 anni stavi rincorrendo

come un uccellino la vita. Volevi riempirla

di amore, di felicità

di progetti.

I tuoi occhi sapevano guardare nella luce del sole e nel cielo stellato.

Il tuo cuor

nel segreto vibrava di sentimenti dolci per chi ti è fedele.

La tua mente conosceva

il calore del fuoco, la freschezza del mare, la carezza del vento.

La tua voce

era un canto gradito in casa

e tra gli amici.

Quella notte viaggiavi in macchina

tranquilla e in compagnia.

È bastato un imprevisto, un urto e la tua corsa in terra

si è arrestata.

Mamma e sorelle per te hanno pregato

ma il tuo cuore ha cessato di battere.

Il richiamo degli Angeli è stato più forte

del pianto dei tuoi cari.

La morte

ti ha recisa come un fiore tenero

di primavera.

Dio ti ha dato le ali dell’immortalità

per volare libera e felice nella pace,

ti ha rivestita

col manto del suo Amore, più forte

di ogni sventura.

Michela è una giovane ragazza stroncata da un incidente stradale mentre tornava a casa una notte di primavera 29 aprile 1998.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SCEGLIERE LA VITA

Davide, Lucia,

Luciano, Pasquale:

le vostre bare

giacevano allineate davanti all’altare. Tra esse si elevava

il Crocefisso, trafitto ora nella vostra carne.

Verso Lui sembrava

salire sommesso un vostro gemito:

“Vincitore della morte, ricordati di noi nel tuo Regno”.

Nei primi banchi

stavano i vostri genitori

la loro sofferenza è grande

quanto il loro amore.

Per voi così pregano: “Abbiamo arato

nel tuo nome, Signore; Tu

hai seminato questi nostri fiori;

ora coltivali

nei tuoi giardini dell’eternità.

Abbiamo acceso le fiamme

di questi nostri ceri.

Si sono spenti come stelle del mattino. Abita Tu il loro silenzio

e il nostro dolore.

Tra la folla commossa e orante

c’erano tanti giovani. Senza voi

sono in meno a percorrere le strade della vita.

Smarriti

cercano il volto pulito dell’amicizia;

turbati attendono uno sguardo

d’amore sincero.

A loro Dio dice: “Se il tempo passa,

io rimango; se il sonno della morte

spaventa io risveglio;

io vi ascolto quando nulla vi risponde”.

Per loro dalle vostre bare

voi gridate:

“Giovani, scegliete la vita,

amate la vostra vita”.

Dedico lo scritto a tutti i giovani affinché la “strage del sabato mattina” che ha insanguinato Montichiari non resti inutile. Il 9 maggio

1998 hanno perso la vita insieme Alberti Davide, Beruschi Luca, Bertagnoli Luciano, Delpero Pasquale.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

OLTRE LA TOMBA

Il tempo

passa veloce come soffio di vento,

come fiore reciso;

ma il suo ricordo, Davide

rimane vivo in noi che ti amiamo.

Nella nostra mente

si svolge lungo e intenso

il rotolo dei tuoi giorni.

Rivediamo la tua vita, risentiamo la tua voce

con amarezza e nostalgia ma soprattutto con amore.

Ci hai donato

presenza, affetto,

esempio.

Il tuo cuore era prezioso come l’oro, terso come cristallo, saldo come roccia.

Eri venuto

dalle mani di Dio; presto sei ritornato tra le sue braccia.

All’improvviso sei uscito Dalla stanza terrena; sei volato lontano

nell’eternità.

Ci hai svelato che vita e morte stanno insieme

abbracciate come sorelle.

La vita è l’entrata, la morte è l’uscita.

La vita semina, la morte miete.

Davide,

sei sempre con noi. La fede e la speranza sono la nostra forza:

il calice dell’amarezza

passerà; giungerà

il momento dell’incontro.

Oltre la tomba di pietra lo scrigno

del tuo riposo beato è il cuore di Gesù.

Il 7 giugno1998 è stato il decimo anniversario della morte che ha colto Davide Rodella a soli 22 anni. Questo

Scritto sia di conforto ai suoi familiari.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

IL SUO AMORE ARDE ANCORA IN CIELO

Riccardo, tra le braccia di mamma,

con gli occhi grandi, ignaro di tutto

stavi sotto il portico. La gente

venuta a condividere taceva e osservava: il cortile era avvolto

da un silenzio profondo.

Ho sentito la mamma dirti con voce forte,

scandita da singhiozzi “Andiamo a vedere papà”.

Lacrime amare le scendevano sul viso:

sembrava l’immagine vivente

del dolore.

Ti ha portato nella camera ardente,

ti ha appoggiato sulla bara

vicino al ritratto. Con tenerezza

noi ti guardavamo smarrito

e sentivamo il cuore spezzarsi.

La fiamma

del Cero Pasquale spandeva luce soffusa

su tutti e su tutto

e ci faceva ardere di dolore, di amore,

di speranza, di coraggio.

Riccardo,

ancora non sapevi dire: “Papà”,

ma già riconoscevi la sua presenza.

Tra le sue braccia sgambettavi,

sorridevi, ti sentivi sicuro

e felice.

Il suo abbraccio ti stringeva vicino alla tua sorgente: tu sei sgorgato dal suo amore.

Lui Ti sollevava in alto,

ti baciava con ardore, per te sognava,

di te rea orgoglioso.

Ora le sue braccia

si sono adagiate in un riposo misterioso giunto troppo presto.

Ma il suo amore arde ancora in cielo

per te e per mamma

più intensamente.

La sera del 15 luglio 1998 una scarica elettrica ha fulminato, mentre stava lavorando, un giovane papà: Ernesto di 32 anni. Ha lasciato la sposa con un bambino. Riccardo di soli 3 mesi.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SI’ LO VOGLIO

Sei avanzata

con passo lieve e il volto disteso su per la chiesa:

amici e fedeli riempivano banchi, corsie, logge.

Ti sei fermata davanti all’altare, dritta e raccolta.

Il tuo volto splendeva di luce. Della tua bellezza

era innamorato il Signore. Noi

tenevamo gli occhi su di te, attendevamo la tua parola.

Il parroco

ti ha chiamata per nome “Alessandra, vuoi……”

Quella voce, chiara e precisa, sembrava venire

da lontano, dall’alto; era più forte

di ogni suono e rumore, di ogni sussurro e grida;

si è rivolta a te personalmente,

insistente e irresistibile; ha raggiunto la tua anima, ha afferrato i tuoi pensieri, ha scosso i tuoi sentimenti.

Il tuo cuore

ritmava i battiti di una esistenza nuova.

La tua risposta è risuonata decisa

“Sì lo voglio”.

Sola davanti al Signore

hai detto :”Sì”. Un “Sì”

singolare e coraggioso totale e definitivo. È rimasto scolpito,

come incisione nella roccia, in noi e in Dio.

Madre Alessandra, tu hai scelto

di essere di Cristo: indivisa per la castità, libera nella povertà,

abbandonata all’obbedienza.

Cristo è la vita

che tu desideri vivere. Cristo

è la luce che desideri accendere.

Cristo è l’amore

che tu desideri offrire. Cristo

è la gioia che tu desideri condividere.

Cristo è la pace

che tu desideri donare.

Cristo per te è tutto

e tu gli appartieni. La sua grazia

adorna il tuo cuore e muove i tuoi passi.

A ricordo della professione religiosa di Alessandra Tinti, Madre Canossiana, avvenuta il 6 settembre 1998.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

VA NELLA DEBOLEZZA

Il Papa è tornato tra noi: il suo viaggiare

non ha soste né frontiere.

Le fatiche

e le sofferenze hanno reso il suo fisico

curvo e lento.

I suoi gesti, prima ampi e netti,

si sono fatti essenziali

e sempre precisi.

Avanza appoggiato più che al pastorale a un lieve bastone, con volontà ferma

e coraggiosa.

Sulle vie della sua missione

niente e nessuno

riesce a fermarlo.

Se qualcuno premuroso lo esorta

ad essere cauto, lui tace

e tira avanti.

Quando accennano ai meriti

del suo passato, lui fissa lo sguardo verso l’invisibile.

Va

nella debolezza e in questa

lui manifesta la potenza di Dio.

Ha sul volto

la dolcezza e la pace di chi si è offerto fino all’olocausto

senza nulla trattenere.

Da pastore buono fa della vecchiaia un atto d’amore

a Dio e all’umanità.

La sua voce

risuona autorevole nelle coscienze

e proclama che Cristo è il Signore.

Il suo coraggio

stupisce e fa gioire:

a Dio dà gloria, in noi suscita speranza.

A ricordo della visita del Papa Giovanni Paolo II alla Chiesa che è in Brescia: 19-20 settembre1998.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

CARO PAPA

Caro Papa

ci rivolgiamo a te in confidenza.

Dovremmo chiamarti

Santo Padre, Beatissimo Padre.

Ma noi ci sentiamo

tuoi figli amati e affabili.

In te vediamo

un padre grande anche se

la mano è tremante

la voce non più piena, la figura curva.

Tra i popoli sei

testimone di Cristo e pellegrino di pace.

Entri

come agnello immolato nel santuario del dolore.

Pronunci parole e compi gesti

che erano indelebili.

Hai chiesto scusa per le divisioni tra i credenti,

per l’intolleranza

di chi serve la verità soffocando gli altri.

Hai detto grazie alle donne

per quel che sono.

Hai esortato gli sposi a perdonare

i tradimenti.

Noi ti ringraziamo perché sai parlare

alla mente e al cuore,

perché vai avanti ad ogni costo

e susciti nuove speranze.

Noi ti chiediamo scusa per quanti speculano

sul tuo patire,

per le nostre porte non ancora aperte

a Cristo.

Tu usi salutare chi ti avvicina

dicendo “Coraggio”.

Oggi noi sussurriamo a te la stessa parola,

uniti nella tua gioia d’essere sacerdote da cinquant’anni.

Per il giubileo sacerdotale di Giovanni Paolo II: 1 novembre 1998.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SOLIDARIETA’ IN POLITICA

“Apostolo e maestro dell’unità europea e della fraternità

tra i popoli”:

così un suo amico, ha definito l’Onorevole

Mario Pedini.

Noi monteclarensi nel suo 80 compleanno

esprimiamo la nostra ammirazione

al Promotore

della solidarietà.

Ha saputo incontrare con la mente e con il cuore

gente di ogni ceto.

Ha percorso il mondo come un villaggio

unico e grande di tutti gli uomini.

Ha tenuto l’orecchio

sempre attento al grido e agli appelli

dei naufraghi della vita.

Questa e solidarietà la sua.

Ha dato voce alla sofferenza

e ai disagi dei poveri.

Ha posto

per i giovani la possibilità

di scelte più umane.

Ha lanciato messaggi di speranza di amore e di pace.

Questa è solidarietà

la sua.

Ha sognato un abbraccio sincero

di popoli con altri popoli.

Ha condiviso

i pericoli nella lotta per la giustizia

e la libertà.

Ha lavorato per i beni culturali

patrimonio inestimabile di tutti i cittadini.

Questa è la solidarietà del Credente in Cristo.

Dedico questo scritto all’On. Mario Pedini nel giorno del suo ottantesimo compleanno 27 dicembre 1998. Mi unisco ai famigliari, agli amici e ai cittadini che gli esprimono riconoscenza per il bene che ha operato per l’Italia e la nostra Montichiari.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

VISTO SALIRE

Ti abbiamo visto salire

dal tuo paese natio alla città,

su per la gradinata del seminario

con un grande ideale nel cuore.

Ti abbiamo visto salire

Negli studi, nella preghiera,

nella formazione, maturando il tuo “Si”

totale e definitivo a Cristo.

Ti abbiamo visto salire

I gradini dell’altare nel nostro duomo

a celebrare la tua prima Messa

tra canti e profumi d’incenso.

Ti abbiamo visto salire

nei palazzi vaticani per servire con fedeltà e dedizione i Pontefici

che ti hanno scelto.

Ti abbiamo visto salire per volare lontano

in terre a noi sconosciute, ma da Dio amate

per annunziare a tutti il Vangelo.

Ti abbiamo visto salire all’episcopato

ove il servizio alla chiesa

è tutto e la dignità

è segnata dalla rinuncia.

Ti abbiamo visto salire con la croce

stampata nel cuore più che sul petto.

L’essere vescovo ha il peso della responsabilità e la fragranza della grazia.

Ti abbiamo visto salire

sul calvario della malattia, in silenzio,

con trepidazione. Nella tua carne

Hai completato la passione Di Cristo.

Ti abbiamo visto salire

alla Casa del Padre abbandonato

nelle sue mani. Ora riposi

nella pace dei Santi con chi ti ha voluto bene.

A mons. Gianvincenzo Moreni, Arcivescovo, Nunzio Apostolico, monteclarense, morto il 3 marzo1999.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

UNA MAMMA ARTISTA DI FIORI

Valentino e Alberto,

la vostra mamma e un artista di fiori:

nel vivaio li coltivava

con passione,

li confezionava con fantasia,

li porgeva

con finezza.

Ma i fiori più cari siete voi:

vi generato

belli come i fiori,

vi ha custoditi come fiori preziosi,

vi ha sognato

fiori del suo futuro.

In voi lei ha fatto fiorire

l’amore alla famiglia,

la gioia di donare, il gusto dello studio, la serenità del gioco,

il coraggio nelle prove,

la fede in Dio.

Lei vi ha insegnato che la vita è come:

una pianta che cresce

nel verde della speranza,

un cesto da riempire con i colori del bene,

una strada cosparsa di rose e di spine.

Ora lei è andata

nel giardino del cielo:

lassù raccoglie petali d’altri fiori,

su voi e papà li spande come profumo d’amore

e sempre vi segue

con il cuore di mamma.

Giuliana è morta a 43 anni il 12 marzo 1999 lasciando il marito con due figli: Valentino, anni 12 e Alberto, anni 9.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

MAMMA DI QUATTRO ANGIOLETTI

Mamma, siamo i tuoi

quattro angioletti raccolti nella casa custodita da papà.

Tu ora vivi

nella luce di Dio dove non c’è più

né dolore né pianto.

Tu ci guardi, ci sei vicina, ci proteggi, ci aspetti,

ma noi non ti vediamo.

Insieme sogniamo la bontà del tuo animo,

la bellezza del tuo volto, la soavità dei tuoi baci,

il calore delle tue carezze.

Mamma, sempre quando siamo buoni

tu ci incoraggi, quando siamo birichini

tu ci richiami.

Sempre quando ci svegliamo tu ci riempi di luce,

quando andiamo a letto tu ci copri.

Sempre quando giochiamo

tu ci sorridi, quando parliamo

tu ci ascolti.

Sempre quando siamo soli

tu ci fai compagnia,

quando siamo tristi tu ci consoli.

Mamma,

sei come l’albero che tutti i frutti dona:

per quanti ne domandiamo sempre uno ne troviamo.

Mamma,

sei come il mare che con l’onda

ci viene a baciare e a cullare.

Mamma,

sei l’amore salito

fino al cuore di Dio a intercedere per noi.

Mamma,

ora insieme ai tuoi quattro angioletti

tutti gli angeli cantano per te in paradiso.

Carmela è morta a soli 38 anni il 27 aprile 1999 e ha lasciato il marito con quattro bambini: Elena 9 anni, Claudio anni 6, Francesco e Sofia gemellini di 15 mesi.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

SENZA FIATO

L’altra notte

per le strade buie della sua città un bambini

ha corso a lungo. Senza fiato, col cuore

che batteva impazzito.

Non stava giocando spensierato

con i suoi amici. Non stava

facendo una gara. Dietro a lui

invece di urla festose c’era un pesante rombo.

Un rombo

di una camionetta scura che si faceva vicina, sempre più vicina. La notte è passata. È tornato il giorno

con la sua luce e i suoi rumori.

Quel bambino

è stato trovato a terra come uno straccio buttato

all’angolo della piazza.

Aveva una maglietta lacera, i capelli insanguinati, i pantaloni strappati.

Quel bambino dalla corsa impazzita,

dallo sguardo spaventato, era stato ucciso con due colpi

d’arma da fuoco conficcati nella testa

senza pietà.

Sono milioni i bambini e le bambine

che hanno la strada come casa,

che vivono, mangiano

e dormono, per le campagne e le città.

Sono milioni

i bambini e le bambine che ogni giorno ed ogni notte

vengono violentati, torturati, eliminati

dagli squadroni della morte.

L’unica colpa di questi bambini e bambine

è di essere nati in famiglie poverissime o in territori senza pace,

di non aver una casa, di non conoscere volti che li facciano essere

figli amati dell’umanità.

1999: vedendo i profughi del Kosovo, ho pensato ai bambini vittime della violenza e della guerra e per loro ho scritto questi pensieri

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

FATTO PER DONARE

La vita

è un atto d’amore: è fatta per donare.

Le piante donano

frutti saporosi.

I fiori sprigionano

profumi inebrianti.

I ruscelli offrono

acqua limpida.

Il sole continua a mandare

luce e calore.

Tu, Valerio, hai pronunciato

il tuo Sì a Cristo,

hai emesso il voto di castità: più nulla è tuo.

Noi

ammiriamo la serenità del tuo volto:

hai la bellezza d’una corolla

aperta a ogni sguardo,

hai la freschezza

della fonte che disseta il prato,

hai la fragranza

del pane appena sfornato,

hai l’ardore di chi sfida le alte vette.

Sei gioioso

perché hai deciso di spendere la vita.

Chi si chiude in sé,

intristisce nel suo egoismo

e la sua anima diventa arida

come il deserto.

Valerio, Dio ti ha fatto

per donare

donando si ottiene più

di quanto si dà.

A Valerio Mazzotti che con la sua Ordinazione a Diacono, avvenuta il 20 giugno 1999 nella Cattedrale di Brescia, ha offerto la sua vita a Cristo per la Chiesa

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PER GRAZIA

Ciò che siamo è il dono

che Dio ha fatto a noi.

Ciò che diventiamo è anche il dono

che noi facciamo a Dio.

In principio c’è Dio che squarcia

il silenzio del nulla.

Siamo pensati e amati da lui,

quindi esistiamo.

Per grazia tu, Letizia,

sei nata e cresciuta

in una famiglia che ti ha dato

affetto e sostegno.

Per grazia sei stata portata

al Fonte Battesimale

e ti sei rivestita della dignità

di figlia di Dio.

Per grazia hai frequentato la tua Chiesa

dove

hai lodato il Signore e accolto la sua Parola.

Per grazia

hai trascorso la tua giovinezza

assaporando il rischio

e l’esuberanza della libertà.

Per grazia

sei stata chiamata a una vita nuova

che va trasformando

i tuoi pensieri e le tue opere.

Per grazia

ora stai per dire il tuo “Sì”

a Cristo

che ti vuole tutta sua.

I doni divini

non sono mai dati a un sasso o a una stella

ma a una persona

che sa offrire una risposta d’amore.

A Letizia Nodari che il 18 settembre 1999 ha fatto la sua Professione Religiosa nella Compagnia delle Figlie di S. Angela.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LE TRE MESSE DI NATALE

PRIMA MESSA NELLA NOTTE

E’ la notte di Natale: eternità

a noi è oscura come il buio.

La prima messa

annuncia: “Oggi Io

ti ho generato”.

Nel seno più celato

e più sconosciuto della divinità

il Padre genera,

non crea, il Figlio Unigenito,

nato prima dei secoli,

Dio da Dio, luce da luce,

Dio vero da Dio vero.

SECONDA MESSA ALL’ALBA

E’ l’alba di Natale: il mistero

incomincia a farsi chiaro.

La seconda messa

canta: “Oggi la luce

splende tra noi”.

A Betlemme dal grembo

di Maria Vergine il Figlio di Dio

generato nell’eternità

senza madre, nasce nel tempo

per opera dello Spirito;

vero Dio si fa

vero uomo per noi.

TERZA MESSA DI GIORNO

È giorno di Natale: le campane

diffondono la gioia d’una presenza.

La terza messa

proclama “Un bimbo

ci è donato”.

Il Figlio di Dio ancora oggi

nasce davvero

nel credente che si libera da sé stesso

e dal peccato.

E l’anima se pura come Maria,

diviene gravida di Dio.

A Natale ogni sacerdote può celebrare 3 messe per contemplare tre nascite del Figlio di Dio.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

I REGALI DI NATALE

È Natale e i regali invadono

le nostre case.

Speriamo che siano più veri,

oltre che

meno inutili e meno dispersivi.

I regali

sono un simbolo di affetto,

un legame di amicizia

che si rinnova,

un ponte gettato

fra noi e gli altri.

Ognuno si ricorda delle persone

a lui care.

Ma a Natale forse dimentichiamo

la persona più importante:

non diamo attenzione a quel piccolo bimbo

nato

nella povertà e nell’umiltà

della stalla di Betlemme.

Nella lista dei nostri regali abbiamo messo

tanti nomi,

tanti indirizzi, tanti pensieri,

ma Gesù

forse non c’è.

Solo se metteremo

il suo nome in testa alla lista,

solo se gli prepareremo

il dono di noi stessi,

comprenderemo

che cosa veramente è il Natale.

Sentiremo

oltre la festa che Dio in persona

viene

a riempire la nostra solitudine,

a darci

forza nella stanchezza e coraggio nelle paure.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NATALE: L’ARRIVO DELLA VITA

Mentre l’autunno

ci lascia dopo aver spogliato

gli alberi,

mentre la natura si addormenta

sotto la coltre bianca della neve,

mentre l’inverno prende possesso

della terra avvolgendola di gelo,

mentre gli uomini ritrovano l’intimità

della casa e della famiglia

ecco arriva il Natale.

Non è solo

una commemorazione, un anniversario,

una festa,

è soprattutto un evento che porta

gioia e speranza nell’anima.

Quel Dio che si è fatto uomo,

è vivo oggi come allora,

viene tra noi nel silenzio

per rispettare la nostra libertà,

scende

nel nostro intimo per regalarci

il suo amore infinito,

si veste con la nostra umanità

per elevare noi con la sua divinità.

Viviamo questi giorni

liberi dal fascino delle luminarie e dei costumi,

con l’entusiasmo

e lo slancio di chi aspetta

l’arrivo della vita.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NATALE: L’UOMO, CREATURA AMATA

IL Natale è alle porte. Il Signore è vicino,

già cammina tra noi come l’amore,

già percorre le nostre strade.

Al termine della strada

c’è il traguardo. Al termine della scalata

c’è la vetta. Al termine della notte

c’è l’alba.

Al termine dell’inverno c’è la primavera.

Al termine della morte c’è la vita.

Al termine dell’Avvento c’è il Natale.

Al termine dell’umanità

c’è Dio. L’uomo

è una creatura amata da Dio:

per questo è grande.

Dio si fa uomo. Viene accanto a noi

per costituirci suoi figli,

eredi del paradiso, fratelli fra noi.

Il sole dà luce e calore.

Se porte e finestre Stanno chiuse,

è inutile che esso splenda.

Così noi:

apriamo il cuore a ogni frammento

di verità, di bellezza, di bontà.

Non ci basti

un Gesù bambino di gesso.

Vogliamolo vivo e presente

nella nostra vita.

Avremo la gioia della sua parola, la gioia dell’Eucarestia,

la gioia del perdono, la gioia dell’amore,

la gioia di vivere insieme.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

FELICE ANNO NUOVO

Il tempo passa, cancella gioie e pene, affetti e programmi.

Quanto di Dio,

quanto di eternità abbiamo messo dentro

la nostra vita?

Arriva l’anno nuovo. Non basta

un bicchiere di vino per esorcizzare i malefici.

Occorrono discorsi

reali e leali, propositi

concreti e determinati.

La ruota del mondo non può girare

secondo i capricci dei potenti.

Spetta a noi

fare la staffetta tra l’anno finito

e il nuovo.

Il tempo è breve e non si può né riparare

né arrestare.

Non aspettiamo Il tempo,

perché il tempo non aspetta noi.

La vita è il dono più grande

ma anche il più fragile che esista.

Ci è data

per cercare Dio. Lo troveremo di certo ma sempre in salita.

Dio ci ama. Siamo tutti

dentro il il suo cuore, sotto il suo sguardo.

Pensiamo al futuro e andiamo avanti

con speranza ma senza illusioni,

con spirito di pace

ma senza compromessi, con trepidazione ma senza paura.

Il bene c’è

e può essere fatto. La verità può essere

sapientemente servita.

Diciamoci allora: “Felice anno nuovo!” con l’aiuto di Gesù

e di Maria.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

LA CROCE DELL’AMORE

Per salire Sul Calvario dell’umanità,

si deve portare il carico della croce.

Si redime amando non comandando,

morendo non uccidendo.

Si redime donando

non rubando, spogliando l’egoismo

non fortificandolo.

Si redime perdonando non odiando,

facendo il bene a chi fa il male.

Ogni violenza

si vince con l’amore. Senza amore

non ci sono soluzioni.

Chi sta giù dalla croce,

non capisce cosa significa starvi inchiodato.

La croce

non piace a nessuno eppure è piantata

nel cuore della vita.

L’amore vero non ha misura.

Il Crocefisso è l’amore senza misura.

L’umanità

ferita e confusa ha bisogno d’essere amata

come l’ama Gesù.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PASQUA: LE CATENE DELLA VITA

I ricordi sono preziosi

come le reliquie.

Penso alla Pasqua

della mia infanzia.

La primavera riempiva di vita

aria, acqua e terra.

Nelle case, nelle contrade, nelle campagne

si ripetevano

alcuni riti di sempre.

I contadini

rastrellavano i prati, bruciavano le sterpaglie.

I mandriani

arieggiavano le stalle, toglievano le ragnatele.

Le donne

facevano il grande bucato, usavano sapone e cenere.

Casa e biancheria si profumavano

di pulito.

A noi ragazzi toccava lucidare

le catene del camino,

annerite da fumo

del lungo inverno.

Le trascinavano per le strade

sassose e polverose. Le catene

diventavano lucenti come l’argento.

La gioia nel cuore

compensava la nostra stanchezza.

La storia ha camminato;

gli usi e costumi sono cambiati.

In ogni uomo

permane indelebile un desiderio eterno.

“Più che pulire

le catene del camino togliere

le catene della vita”

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PASQUA: NON E’QUI, VI PRECEDE

Inizia ad albeggiare.

La città dorme ancora e i discepoli paurosi

se ne stanno rinchiusi.

Tre donne sono in cammino

a passi svelti verso il sepolcro.

Portano gli aromi

per imbalsamare il corpo del Signore:

sono un omaggio verso l’Amore

che la morte sembra aver ridotto a ricordo.

Nessuna delle tre

osa guardare di là dalla tomba;

a nessuna

canta in cuore l’Alleluia

della grande speranza;

la morte è più sigillata nei loro cuori

che nel sepolcro.

La Vita Pasquale sgorga gratuita

dalla bontà del Signore.

Lui, il Vivente, vuole l’audacia;

i morti chiedono pietà.

Il suo comandamento

ci dice: “Non è qui.

Vi precede”:

in Galilea, in Samaria,

a Gerusalemme, a Roma

ovunque l’uomo

pianta le sue tende, consuma le sue fatiche,

spezza il suo pane.

Se siamo disposti a tenergli dietro, noi lo vedremo come Egli disse.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PASQUA: DI’ A TE STESSO

Quando vedrai la bufera

schiantare la foresta e il fuoco bruciare la casa,

dì a te stesso: “Credo che la foresta ricrescerà

e che io rifarò la mia casa”.

Quando sentirai rumori di guerra e gli uomini moriranno di paura,

dì a te stesso: “Gesù ci aveva avvertito

e aveva aggiunto di non temere perché la liberazione è vicina”.

Quando il peccato

ti stringerà alla gola e ti sentirai finito,

dì a te stesso: “Cristo è risorto dai morti e io risorgerò dal peccato”.

Quando la vecchiaia

o la malattia amareggerà la tua esistenza

dì a te stesso: “Cristo ha promesso

cieli nuovi e terra nuova”.

Questo significa credere nella risurrezione.

Quando vedrai tuo figlio fuggire da casa

e sfumare il tuo sogno di padre o di madre,

dì a te stesso: “Dio ama mio figlio”.

Quando vedrai gli uomini

ubriacati dai loro tradimenti, dì a te stesso:

“Toccheranno il fondo ma torneranno indietro, perché senza Dio non possono vivere.

Quando sentirai la nausea del disordine e della violenza

e la terra ti sembrerà caos, dì a te stesso:

“Gesù è con noi ogni giorno”.

Quando tuo padre o tua madre,

tuo figlio o tua figlia, o il tuo amico più caro

giacerà sul letto di morte, dì a te stesso:

“Ci rivedremo nel Regno”.

Questo significa credere nella risurrezione.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

CREDERE NELLA RISURREZIONE

Quando perdoni al tuo nemico, sfami l’affamato

e disseti l’assetato,

quando ospiti un forestiero, visiti u malato

e vesti chi è nudo,

quando difendi il debole, fai l’elemosina a chi

tremante tende la mano,

allora credi nella risurrezione.

Quando scegli di sposarti,

costruisci la tua casa e ami la tua famiglia,

quando accetti la vita che sta per nascere

e la madre ti fa tenerezza,

quando ci tieni al tuo matrimonio

e al bene dei tuoi figli,

allora credi nella risurrezione.

Quando ti alzi sereno

al mattino e canti al sole che sorge,

quando lavori con gioia e trasformi le tue fatiche

in preghiera,

quando saluti chi incontri e sai dire una parola a chi è scoraggiato,

allora credi nella risurrezione.

Quando osservi con stupore una gemma che si schiude o un filo di erba che cresce,

quando contempli le stelle

e pensi che le tenebre sono vinte dalla luce,

quando ti conservi sereno

perché perdoni le offese ricevute,

allora credi

nella risurrezione.

Credere nella risurrezione significa permeare la vita

di fiducia;

significa dar credito al fratello

e non aver paura di nessuno,

significa pensare che Dio è padre

e Gesù nostro fratello.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

E’ LA TUA CULLA

La morte è il compimento d’una speranza.

Le lacrime

scavano solchi su orizzonti infiniti,

e noi possiamo dire:

“Fratello, è l’ora della partenza.

Lascia

questo vecchio mondo per te angusto.

Dio ti attende:

corri tra le sue braccia e non essere in ritardo.

Lascia qui

i tuoi bagagli e il tuo ultimo respiro:

sono un segno

che semini sulla terra.

È l’ora del parto

la tomba è la tua culla.

Della tua morte

Dio fa una nascita,

della tua notte fa

il giorno.

Ora sei un nuovo germoglio

per l’eternità,

spuntato dalla sabbia e dal vento.

Ora sei

un nuovo fratello dei santi del cielo:

abiti le loro stanze

dove l’aria è più pura,

ti siedi alla loro mensa

dove più buono è il pane.

Noi qui

cantiamo l’inno alla vita

perché sei il vivente

che contempla la gloria del Signore”.

Nei giorni dedicati ai defunti, mentre visitiamo il cimitero rinnoviamo la nostra fede nella vita eterna.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

AGLI SPOSI

Carissimi sposi,

non temete di bruciare

d’amore l’uno per l’altro.

L’amore

parla poco e fa molto, rende felici;

non aspetta

le grandi occasioni, sfrutta le piccole.

Siate gentili,

di cuore tenero, perdonandovi a vicenda.

Sappiate sorridere, perché il sorriso

distribuisce gioia.

Cercatevi non con la lanterna

ma col cuore.

Sentite vostri i desideri e le nostalgie

dell’altro.

Ogni giorno accoglietevi

come se fosse il primo e l’unico.

Rendetevi felici

e il paradiso di Dio sarà in voi.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

NOZZE PERENNI

Cari sposi,

i vostri anniversari diffondono la gioia

di vivere consacrati nell’amore e dediti alla famiglia.

Le vostre chiome

Scintillano d’argento Come cristalli

che rifrangono la luce che viene da lontano.

Ma il vostro cuore non è invecchiato

e rivive l’istante benedetto

in cui vi giuraste amore.

Tanti lustri son passati ma pare ieri.

In petto vi ardono le stesse promesse e lo stesso slancio.

Se fosse dato ringiovanire,

voi ripigliereste con volto sorridente

la via che avete percorso uniti.

Avete le rughe sulla fronte,

le ginocchia vacillanti ma non siete stanchi

di sognare e di lavorare.

Dio, artista instancabile,

col passare dei gironi continua a raffinare i vostri sentimenti.

Ora qui

tra le sue braccia vi riposate in Lui,

rivivete antichi ricordi e vi caricate di speranza.

Noi

accanto a voi sentiamo il profumo che piove dai rami di alberi gagliardi.

La gioia

che a voi infiora il viso e in noi lieta discende,

vi accompagni nei tardi ani venturi.

E in cielo

dove l’amore non ha fine, col cuore più che col labbro

vi auguriamo nozze perenni.

Alle coppie di sposi che celebrano gli anniversari del loro matrimonio 25-40-50 e oltre

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PER LA PRIMA COMUNIONE

Carissimo,

sei

un raggio di bellezza di Dio, il sorriso di mamma e papà,

il fiore che abbellisce la casa, il frutto saporoso della chiesa, il sogno di un mondo nuovo-

noi ti auguriamo

che nulla interrompa questo incanto di paradiso.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PER LA CRESIMA

Carissimo,

sei cresciuto in età, ma anche in sapienza

e in grazia.

Per te noi siamo in festa E sogniamo che mai si spenga

La speranza che oggi si è accesa.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

AUGURI DI NATALE

“Apparve la bontà del Signore”

I pastori

vollero vedere si levarono

e si misero in cammino.

La notte era buia ma la speranza

accesa nei loro cuori illuminava i loro passi.

Auguro

la gioia di percorrere insieme ed uniti

i sentieri della speranza.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

AUGURI PER LA NASCITA DI UNA BIMBA

Un annuncio venne dal cielo

gradito e luminoso come le stelle.

Una bimba piccina e graziosa ai genitori in attesa

dire sembrò:

“Sono nata perché Dio mi ha amata

e a voi affidata. Dio stanco non è

dell’umanità me manda come

promessa di bontà”

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

PICCOLE GOCCE D’AMORE

Confratelli, siete alle prese

con svariati impegni pastorali

tra dedizione e trepidazione.

A tavolino

Abbozzate programmi. Con i fedeli

Li condividete. Nella preghiera

Li affidate.

Quante cose Vengono chieste

Al sacerdote! Ma che valgono

se non conducono a Cristo?

Le comunità sono esigenti

hanno bisogno di strutture,

di organizzazioni, di celebrazioni.

Ma la Chiesa non è nelle grandi cose;

è nei cuori umilmente aperti,

accoglienti e concordi.

Confratelli, immenso è l’Amore

con cui Dio ci ha prevenuti

ci ha accompagnati e ancora ci avvolge:

ci ha collocati

nel tempio della sua Chiesa

e ci va trasformando nel tempio

della sua Gloria.

Sia il nostro desiderio esservi introdotti silenziosamente ardentemente

non per noi soli ma per tutti.

Dio è

Il mare immenso. Noi siamo

un’infima goccia che si perde in Lui e si riempie di Lui.

Sia Dio

ad assumere in sé

quanti sono nascosti nelle nostre piccole

gocce d’amore.

Ai miei confratelli sacerdoti dei quali ho conosciuto e apprezzato lo zelo per il Regno di Dio

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

DONNA

Donna,

non mettere legna

sul fuoco, ma getta acqua

per spegnere le fiamme dell’ira,

della violenza e del malumore.

Non trasformare

la casa in un ufficio dei protesti,

delle lamentele, dei brontolamenti.

Crea sempre un clima di pace.

Per il bene dei figli

e per la gioia del marito controlla i tuoi nervi,

sappi essere serena,

paziente, forte.

Il tuo amore di madre

è più simile all’amore di Dio:

si alimenta ogni giorno nel sacrificio, si consuma

sul legno della croce.

Donna,

tu puoi rendere più vera la vita,

più semplice il sapere, più accettabile il dolore, più umane le istituzioni,

più vicina la gente, più luminosa la fede.

Attraverso te

è accolta, portata alla luce, fatta crescere,

custodita anche con sofferenza

la vita che è in ognuno.

Se lavori sei retribuita col salario.

Se vai al mercato comperi col denaro.

Ma il tuo amore lo paghi solo

con nuovo amore.

Ti porti dentro un tesoro d’oro puro

da consegnare e lo sguardo sincero

che su te si posa, non nuoce

ma giova e salva

L’8 marzo è giornata della donna. A la sua dignità e alla sua vocazione dedico questo scritto.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

UN AUGURIO PER LE FERIE

E’ tempo di ferie e di vacanza. “Guardiamo

in modo nuovo le bellezze del creato.

Scopriremo il nostro bisogno

di DIO”.

Più siamo vicini a a Dio

e più vediamo la vita

con gli occhi suoi e più avvertiamo

sicurezza e gioia.

Ciascuno

sceglie il suo riposo. Per regalarsi

un po’ di serenità può bastare

una conversazione, una passeggiata,

una partita a carte.

Ma fare le ferie non è solo divertirsi; è scoprire il desiderio

di stare insieme, più a lungo,

con maggiore intensità, per ascoltare

e per condividere.

Fare le ferie non è correre dietro

alle pazzie consumistiche, ma è ritrovare

il sorriso sincero dell’amicizia

e la chiarezza dolce dell’anima.

Fare le ferie è ricordare

che il nostro nome è scritto in cielo

e che ogni giorno esige

la sua piccola buona azione.

Fare le ferie

è sentirsi puliti dentro

per contemplare e per gustare le cose belle

che riempiono il creato e noi.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

VACANZE

E’ tempo di vacanze. Tutti ne parlano.

I più se le prendono. Ognuno le vive a sua misura.

C’è chi cerca la tranquillità,

il riposo, la rigenerazione.

C’è chi insegue

Il sole, la spiaggia,

l’abbronzatura.

C’è chi desidera Il silenzio,

la meditazione la preghiera.

C’è che vuole l’emozionante Il divertimento,

il perdersi nella folla.

C’è chi visita Le civiltà, la storia,

le religioni.

C’è chi preferisce I luoghi incontaminati,

l’intimità della famiglia, l’incontro con gli amici.

Le vacanze svelano la nostra personalità, le nostre aspirazioni:

parlano di noi.

Il mare, pieno di acqua, di luce, di gente

favorisce il torpore, l’inerzia

lo stare insieme;

svela il desiderio di farsi cullare,

di provare piacere, di esibirsi.

La montagna è

altezza, durezza, asperità;

affascina chi vuole

l’impegno, la sfida,

lo sforzo.

Le vacanze Sono una risorsa benefica

Per il corpo E per l’anima;

riempiono

le valigie del ritorno di energie nuove

per il vivere quotidiano.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

GRAZIE PAPA’

Grazie papà Per avermi dato la vita

Con responsabilità Gioiosa,

sapendo che è difficile coltivare e custodire

il seme.

Grazie Per avermi accolto

Con tenerezza virile, per avermi sorretto con braccia solide,

per avermi circondato di forze buone.

Grazie

Per tutte le volte Che mi hai guardato,

osservato accompagnato,

con cuore attento e premuroso.

Grazie

Per avermi portato A lavorare con te, fatto condividere

l’opera delle tue mani, insegnato il gusto della fatica onesta.

Grazie Per il sì

Che hai detto ai mei sogni, per il no che hai posto

alle mie pretese eccessive

Grazie

Per la tua voce Ferma

Che ha placato Le mie inquietudini

E mi ha avviato Al dialogo fecondo.

Grazie

Per aver camminato Con me

Senza invadere La mia direzione,

attento solo che avessi una meta.

Grazie!

Accanto a te ho respirato e ho capito

L’appassionante vento della libertà

di fare il bene.

In te riconosco l’immagine terrena del Padre celeste

che tu mi hai insegnato ad amare

e che io oggi prego per te.

Il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, è la festa del papà. A tutti i papà dedico questo scritto.

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Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli

Mamma

Mamma,

sei il fiore

che rallegra le mie stagioni,

sei la fiamma

che riscalda il mio cuore,

sei la lampada

che illumina il mio cammino.

Mamma,

Sei il sorriso

Che mi incoraggia e premia,

sei la voce

che mi parla e mi consiglia

sei lo sguardo

che sempre mi osserva.

Mamma,

sei l’abbraccio

che forte mi stringe,

sei il ricordo

a me più dolce e caro

sei la perla

fra tutte la più preziosa

Mamma,

nel tuo grembo

mi hai custodito

da piccolo

di baci mi hai coperto,

sempre

di premure mi circondi

Mamma,

in cucina tra i fornelli

sei il profumo

del latte caldo del mattino,

della torta della merenda,

del pranzo della domenica,

dei sapori delle feste.

Mamma,

ti apprezzo per i tuoi mestieri

e i tuoi sacrifici.

Sei la mia sorgente

e il mio ideale.

Come angelo rendi felice

la mia vita

A tutte le mamme del mondo, nella festa loro dedicata, un grazie e un augurio di cuore.