BOZZA mathusalem 5 - fondazionedandolo.it · poter contare su tutte queste persone che amano ......

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Notiziario d’informazione della Fondazione Opera Pia Delbarba-Maselli-Dandolo O.n.l.u.s. Anno III Numero 5 - Aprile 2010 Mathusa lem La RSA di Adro oltre essere a tutti gli effetti un’azienda, ha finalità ben precise: fornisce servizi alla persona. E’ fondamentale questa caratteristica per inquadrare e definire le priorità che devono guidare le scelte amministrative- La priorità principale del bilancio non può prescindere dai valori fondamentali del rispetto della vita e delle persone. La nostra RSA non persegue e non deve perseguire guadagni economici: deve essere attenta al bilancio ma il bene dell’ospite è prioritario sempre. Per ottimizzare il rapporto fra servizi e bilancio è indispensabile una eccellente organizzazione dei processi ed una precisa programmazione per evitare sprechi, per evitare di demolire domani quanto costruito oggi . Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione , fin dal suo insediamento ha precisato ogni ruolo all’interno della RSA: ha definito compiti e responsabilità in modo chiaro ed ora i risultati si percepiscono. I servizi funzionano al meglio , le risorse non vengono sprecate , gli interventi sono mirati. Il Livello raggiunto nella qualità dei servizi offerti è stato sottolineato dai questionari (vedi numero precedente) dove si evince l’apprezzamento della quasi totalità degli ospiti e dei parenti. 1

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Notiziario d’informazione della Fondazione Opera Pia Delbarba-Maselli-Dandolo O.n.l.u.s.Anno III Numero 5 - Aprile 2010

Ma t h u s a lem

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La RSA di Adro oltre essere a tutti gli effetti un’azienda, ha finalità ben precise: fornisce servizi alla persona. E’ fondamentale questa caratteristica per inquadrare e definire le priorità che devono guidare le scelte amministrative- La priorità principale del bilancio non può prescindere dai valori fondamentali del rispetto della vita e delle persone. La nostra RSA non persegue e non deve perseguire guadagni economici: deve essere attenta al bilancio ma il

bene dell’ospite è prioritario sempre. Per ottimizzare il rapporto fra servizi e bilancio è indispensabile una eccellente organizzazione dei processi ed una precisa programmazione per evitare sprechi, per evitare di demolire domani quanto costruito oggi . Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione , fin dal suo insediamento ha precisato ogni ruolo all’interno della RSA: ha definito compiti e responsabilità in modo chiaro ed ora i risultati si percepiscono. I servizi funzionano al meglio , le risorse non vengono sprecate , gli interventi sono mirati. Il Livello raggiunto nella qualità dei servizi offerti è stato sottolineato dai questionari (vedi numero precedente) dove si evince l’apprezzamento della quasi totalità degli ospiti e dei parenti.

FONDAZIONE OPERA PIA DELBARBA–MASELLI–DANDOLO ONLUSVIA CAIROLI, 29 ADRO (BS)

NUMERI TELEFONICI 030 7356631 / 030 7450251 - FAX 030 7457126

SITO INTERNET www.fondazionedandolo.it

POSTA ELETTRONICA Consiglio Amministrazione/Presidente: [email protected]

Direttore Generale (Rag. Marta Zacco): [email protected]

Direzione Sanitaria (Dott. Iris Bonandrini): [email protected]

Amministrazione - Uffici: [email protected]

Personale: [email protected]

Hanno collaborato a questo numero: Marta Zacco -Don Mario Fattorini - Enzo Ivan Capoferri –Valeria Putzolu - Marco Belotti – uffici amministrativi –Anastasis- AVIS - AIDO- Iocunditas - Servizio Animazione-Franco Ferrari - Marco Marini

Hanno collaborato a questo numero:

Marta Zacco -Don Mario Fattorini - Enzo Ivan Capoferri Valeria Putzolu - Marco Belotti – uffici amministrativi Anastasis- AVIS - AIDO- Iocunditas - Servizio AnimazioneFranco Ferrari - Marco Marini

NOTIZIARIO MATHUSALEMPubblicazione registrata presso il Tribunale di Bresciaal n° 37/2008 in data 31/07/2008

Direttore Responsabile Enzo Ivan CapoferriVicedirettore Rag. Marta ZaccoProgetto Grafico Marco BelottiImmagini Enzo Ivan Capoferri Franco FerrariStampa Arti Grafiche Pelizzari – Adro

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Pasquina con l’amica Luigia (Suor Rosa osserva) Alberto con la sorella ed una parente.

Francesca festeggia gli ottanta con i famigliari Antonia(è una ultras del Brescia) con uno dei figli e la nuora

Giulia e Angelo Adelina con i capelli candidi….e le parenti.

GARDONI MARIA - 102 anni il 30 aprile Ne ha viste di cose questa Signora!!!! Sorprende sempre la sua lucidità e la sua serenità: è’ un filino sorda ma alcune cose le sente benissimo…. Ha sempre vicino i parenti e molte persone che la vengono a visitare. A lei auguriamo ancora una lunga vita.

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Notevole sforzo è stato profuso nel coinvolgimento dei parenti e dei volontari nella programmazione e nel controllo. Il comitato ospiti parenti si riunisce con regolarità e fornisce suggerimenti , segnala criticità , propone delle soluzioni. E’ questo un modo molto importante per condividere la vita della RSA, è l’impegno affinché ogni giorno si faccia un passo in avanti, con grande beneficio per tutti. L’amministrazione, ha raccolto l’invito di alcune associazioni che collaborano con la Fondazione, ed intende promuovere incontri di formazione a sostegno dei volontari e dei parenti. Notiamo sempre con grande soddisfazione che molti parenti diventano volontari attivi presso la RSA anche quando il loro famigliare viene a mancare. Questa fidelizzazione è un valore aggiunto molto importante per gli ospiti , la carica umana che trasmettono i volontari è insostituibile . A tutt’oggi la Casa di Riposo è orgogliosa di poter contare su tutte queste persone che amano gli ospiti , li aiutano indistintamente , cercano di sollevare la loro tristezza. Molte persone che frequentano o visitano la nostra struttura, avvertono il clima famigliare , l’aria di una casa, il calore di una amicizia. Sembrano parole retoriche , ma non lo sono per niente: venite a visitarci e vedrete.

Guido Per sostenere ed incrementare le potenzialità della R.S.A, il Consiglio di Amministrazione si è preoccupato oltre che della organizzazione anche della programmazione: sono in cantiere parecchi lavori per assicurare il futuro della R.S.A., per valorizzare e mettere a reddito il patrimonio della Fondazione. Queste sono le volontà testamentarie dei benefattori: i beni

devono dare una rendita a favore dei bisognosi di Adro. In questo senso sono da interpretare gli interventi in corso: i lavori di ristrutturazione della Cascina Ex Loda (le strutture son in fase di ultimazione), la costruzione di un nuovo magazzino che è preparatorio alla futura realizzazione di nuovi alloggi protetti e di un reparto per le demenze, i vari interventi di manutenzione sugli stabili di proprietà ecc. In conclusione, tutti vogliamo che questa realtà sia e rimanga un grande patrimonio sociale, umano e storico della collettività di Adro. Enzo Ivan Capoferri

Rosina

AVVISO IMPORTANTE

Le Associazioni di Volontariato con sede in Adro, aventi scopi ed attività affini a quelle della Fondazione, iscritte negli albi Provinciale e/o Regionale, che collaborano fattivamente e continuativamente con la RSA da almeno due anni, possono richiedere di essere iscritte nell’apposito “registro delle associazioni accreditate presso la RSA”. Le Associazioni che avranno i requisiti per essere iscritte, potranno esprimere un loro candidato per il prossimo Consiglio di Amministrazione della Fondazione. Le richieste dovranno pervenire entro il 30 agosto 2010.

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I VALORI NELLA R.S.A

il benessere della persona, il valore del rapporto umano.

Il primo passo è definire, in modo preciso ed inequivocabile, l’obiettivo qualificante di una Residenza Sanitaria Assistenziale. Il grado di raggiungimento di questo obiettivo diventa poi il misuratore della bontà delle scelte fatte, soprattutto nel campo dell’assetto organizzativo delle figure professionali utilizzate. Diversamente dal passato, quando la Casa di Riposo era un ospizio nel quale le persone erano accolte secondo una logica socio-assistenziale legata più alla custodia, ora l’orientamento generale è ispirato al perseguimento di una buona qualità della vita, del benessere, della salvaguardia della salute. Nulla è così soggettivo come la qualità di vita percepita. Ognuno di noi ha un modo proprio di sentirsi soddisfatto: chi attraverso gli affetti, chi ascoltando musica, chi mangiando dolci, chi infine mettendo insieme un po’ di tutte queste cose.

. Carlo

Proprio per questa complessa soggettività, la qualità dei servizi va subordinata alle condizioni che consentono ad una persona di assicurarsi una buona qualità di vita. Pensando agli anziani, in particolare a quelli più fragili, buona parte di questa qualità si gioca nella possibilità di svolgere attività semplici della vita quotidiana come mangiare quando si ha fame, bere quando si ha sete, andare in bagno al bisogno, intrattenersi con gli altri quando fa piacere e così via. E’ anche evidente che la differenza è dovuta al grado di autonomia dell’anziano che gli consente di raggiungere gli obiettivi che si pone, o meglio, del grado con cui riesce autonomamente o meno ha soddisfare le proprie esigenze.

Fondamentale per il completo raggiungimento dell’obbiettivo diventa la professionalità delle figure preposte all’assistenza, che per poter agire in modo responsabile ed etico necessitano di calma interiore e di un acuta percettività. La percezione di se stessi e dell’altro rafforza la comprensione . E’ essenziale assicurare un clima di cordialità, di affetto e trasparenza, senza mai trascurare il rispetto della persona, persona come essere unico e irripetibile, esaltando l’essenza di ogni rapporto umano che si concretizza nell’affabilità del convivere e nel condividere l’evolversi della vita. E’ in quest’ottica che tutte le professionalità presenti in questa RSA devono operare ed operano, attraverso la piena condivisione dell’obbiettivo principale che l’istituzione si è posta alla base, “ LA PERSONA.”.

. Cesarina E’ con questa consapevolezza e con la collaborazione di tutti coloro che operano a vario titolo nella RSA, che cerco di svolgere al meglio ogni giorno il mio lavoro. Ringrazio il Consiglio di Amministrazione della Fondazione per la costante presenza e per aver condiviso e creduto nell’attuale assetto organizzativo. Marta Zacco

Mario

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LA PAROLA DEL PARROCO:

“Salvifici doloris” 25 anni di attualità

“La prova per un uomo è il mezzo per riconoscersi ed elevarsi. La sofferenza,la sventura,l’ingiustizia fanno splendere il diamante che è nel profondo dell’essere dell’uomo.Possono solo opprimere colui che non ha nulla in sé” Così scriveva Martin Gray nel volume “il libro della vita”,nel quale racconta la sua drammatica esperienza nel campo di concentramento e di sterminio di Treblinka durante la II^ Guerra Mondiale,luogo in cui aveva visto uccidere sua madre e i suoi fratelli. Espressioni che diventano un aiuto a comprendere il valore e il significato della sofferenza,esplicito scopo della Lettera Apostolica “Salvifici doloris” di Papa Giovanni Paolo II, presa in considerazione a 25 anni dalla sua pubblicazione. Espressioni che contribuiscono anche a spiegare il senso della chiamata nella sofferenza. La persona che soffre, infatti, può avvertire questo appello a trovare energie e risorse,che possiede in sé, e molte volte offerte dalla fede, per non subire passivamente l’esperienza, pur dolorosa, che sta vivendo. Tutto questo è ricordato,con altre parole, dallo stesso Giovanni Paolo II che scrive: “Attraverso i secoli e le generazioni è stato costatato che nella sofferenza si nasconde una particolare forza che avvicina interiormente l’uomo a Cristo,una particolare grazia” (n.26) Dove per “avvicinamento” si può intendere sia un peculiare modo di sequela e di conoscenza di Cristo, ma soprattutto una vera e propria assimilazione a Lui, una conformazione alla sua stessa vita, profondamente segnata dalla sofferenza. A conferma di ciò,il Papa presenta l’esempio di alcuni Santi che hanno cambiato radicalmente la loro vita dopo una esperienza dolorosa. E’ quello che accadde anche a San Giovanni di Dio,che durante il suo ricovero presso il manicomio di Granata…”vedendo castigare gli infermi ,che erano pazzi e stavano con lui, diceva:”Cristo Gesù mi conceda il tempo e mi

dia la grazia di avere io un ospedale, dove possa accogliere i poveri abbandonati e privi della ragione ,e servirli come desidero io””. Fu subendo le atroci ‘terapie’ in uso al suo tempo, che Giovanni maturò quella profonda intuizione, che poi divenne vera vocazione al servizio delle persone diseredate e povere di Granata e che lo portò a fondare il “suo” ospedale. Certamente,come il Pontefice ricorda,in questi particolari contesti è all’opera la Grazia Divina, la forza dello Spirito Santo, che in cuori sensibili e aperti fa emergere risorse, capacità, energie che, nella sofferenza,possono rendere l’uomo nuovo, diverso da come prima era conosciuto. Infatti, scrive il Papa: “Allorché questo corpo è profondamente malato, totalmente inabile e l’uomo è quasi incapace di vivere e agire ,tanto più si mettono in evidenza l’interiore maturità e grandezza spirituale ,costituendo una commovente lezione per gli uomini che sono sani e normali”. (ib.) Questo,sia chiaro,non nega la drammaticità della sofferenza e le indicibili difficoltà che molte persone provano nella loro situazione di malattia, esperienza che molte volte è accompagnata da una comprensibile ‘protesta’ sul perché della sofferenza, ul suo senso e significato. Giustamente sottolinea Giovanni Paolo II: “Il malato pone più volte questa domanda anche a Dio, come la pone a Cristo. Inoltre, egli non può non notare che colui,al quale pone la sua domanda soffre lui stesso e vuole rispondergli dalla croce, dal centro della sua sofferenza. Tuttavia c’è bisogno di tempo, persino di molto tempo, perché questa risposta cominci ad essere interiormente percepita”.(ib.) In questo ‘tempo’ che può essere anche molto lungo, è importante che il sofferente trovi accanto a sé persone che lo possano aiutare a vivere in pienezza questa esperienza, che lo stimolino a raggiungere quella maturità interiore e grandezza spirituale che può dare nuova luce all’esperienza della sofferenza. Ecco perché il documento presenta la figura del buon samaritano, quale modello di un vero accompagnamento spirituale, oltre che umano, alla persona malata. Don Mario Fattorini (Parroco di Adro e di Torbiato)

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LA PAGINA DEL MEDICO:

UN PROBLEMA COMUNE: IL MAL DI STOMACO

Il termine “mal di stomaco” si usa spesso per indicare diversi tipi di disturbi, che hanno in comune la localizzazione nella parte superiore dell’addome, e sono chiamati talvolta cattiva digestione o anche dispepsia. Il mal di stomaco non è una malattia, ma un insieme di sintomi come il gonfiore, l’eruttazione e la nausea. Le cause del mal di stomaco sono molte, alcune sono collegate allo stile di vita e a ciò che si mangia e si beve. Analizzeremo in particolare la gastrite e l'ulcera peptica.

La gastrite

La gastrite è un disturbo causato dall’infiammazione e dall’irritazione della mucosa che riveste lo stomaco: si manifesta con dolori nella parte alta dell'addome, difficoltà alla digestione (dispepsia), bruciore, vomito, mal di testa, patina sulla lingua, aumento o diminuzione anormale dell’appetito. Possono essere presenti anche diarrea e crampi addominali. La gastrite può evidenziarsi in forma acuta o in forma cronica.

• La gastrite acuta è in genere dovuta a infezioni o all'assunzione di alcuni farmaci, soprattutto anti-infiammatori e anti-dolorifici; solitamente guarisce spontaneamente una volta rimossa o curata la causa.

• La gastrite cronica si differenzia da quella acuta per una alterazione permanente della mucosa gastrica; nel 10% dei casi evolve in ulcera gastro-duodenale. La causa più frequente di gastrite cronica è l'infezione da parte di un batterio, l' Helicobacter pylori (Hp), che vive e si moltiplica all’interno della mucosa dello stomaco e dell’intestino tenue e che in condizioni normali non causa alcun problema, ma talvolta può intaccare la mucosa e provocare un’infiammazione delle pareti dello stomaco o del duodeno. L’infezione viene curata solo nei casi più gravi, con alterazioni importanti della mucosa e rischio di trasformazione neoplastica.

Un buon stile di vita ed un corretto stile dietetico rivestono un ruolo di primaria importanza nella

prevenzione e nella cura della gastrite; molto spesso infatti, soprattutto nelle forme di tipo acuto, le cause della gastrite sono da ricercarsi proprio in uno stile alimentare inadeguato, in un eccesso di alcool,fumo,caffè. Si raccomanda in particolare di consumare piccoli pasti nel corso della giornata, di masticare i cibi lentamente ed accuratamente.

. Claudia e Adelina

L’ulcera peptica

L’ulcera peptica e’ una lesione della parete gastrica (ulcera gastrica) o del duodeno (ulcera duodenale):

• l’ulcera duodenale ( interessa il duodeno, la prima parte del piccolo intestino) è prevalente tra i 30 e i 50 anni, è più dolorosa durante il giorno e non è alleviata dall'assunzione di cibo, anzi talvolta può peggiorare.

• L‘ulcera gastrica, prevalente dopo i 60 anni, è caratterizzata da sintomi dolorosi più frequenti di notte, che possono essere attenuati mangiando qualcosa; il dolore si presenta un paio d'ore dopo il pasto.

I sintomi, sostanzialmente gli stessi per ulcera gastrica e duodenale, sono dolore alla parte alta dell'addome, difficoltà alla digestione, bruciore, vomito, nausea, anoressia, eruttazioni acide, senso di gonfiore epigastrico, a volte dolore nei quadranti addominali superiori. I disturbi compaiono tipicamente in primavera e in autunno.

Le cause principali dell’ulcera peptica sono:

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• i farmaci antinfiammatori non steroidei (per evitare i problemi di stomaco, devono essere assunti durante i pasti),

• l’infezione causata dal batterio Helicobacter pylori

• le abitudini voluttuarie (fumo di sigaretta, alcol e caffè)

• una predisposizione familiare a sviluppare la malattia ulcerosa

• i cortisonici e l'acido acetilsalicilico e molti altri farmaci

La diagnosi è principalmente endoscopica: la gastroscopia con eventuale biopsia consente di identificare l’Hp e di escludere il tumore gastrico.

Altri esami sono il test del respiro (utile per verificare l’efficacia della terapia) , l’esame delle feci utile sia per diagnosticare l’infezione da H. pylori, sia per controllare l’efficacia della terapia), la radiografia del tratto gastrointestinale superiore (in grado però di scoprire solo alcune ulcere, e non tutte).

Molte ulcere sono provocate dal batterio Helicobacter pylori, quindi la terapia è volta ad eliminare il batterio ed a diminuire il livello di acidi nell’apparato digerente per alleviare il dolore e facilitare la guarigione.

Per realizzare questi obiettivi è necessario usare almeno due (a volte tre o quattro) farmaci :

• antibiotici: usati in combinazione poiché uno solo non è sempre sufficiente ad eliminare il microrganismo;

• antiulcera: diminuiscono la quantità di acido cloridrico presente nell’apparato digerente, alleviando così il dolore provocato dall’ulcera e accelerandone il processo di guarigione;

• antiacidi: non diminuiscono la secrezione di succhi acidi, ma neutralizzano gli acidi gastrici già secreti, e sono in grado di alleviare rapidamente il dolore;

• inibitori della pompa protonica: bloccano l’azione di minuscole “pompe” che si trovano all’interno delle cellule che secernono gli acidi e riducono l’acidità di stomaco;

• agenti citoprotettivi: aiutano a proteggere le mucose interne dello stomaco e dell’intestino tenue.

Se la causa dell’ulcera non è ascrivibile all’Helicobacter pylori, è probabile che questa sia provocata dagli antinfiammatori o dal reflusso gastroesofageo, che può causare le ulcere esofagee. La terapia sarà pertanto volta alla riduzione dei livelli di acidità, usando gli antiulcera, gli antiacidi o gli inibitori della pompa protonica, ed eventualmente i farmaci citoprotettivi.

La dieta è molto importante nel trattamento di questa malattia: sono da evitare alcolici e superalcolici, bevande gassate, brodo di carne, salumi, fritture, arrosti, cotture prolungate (brasati, stracotti), frutta acida come gli agrumi, pesci fritti o sott'olio, tè, caffè. Anche il latte, pur dando un sollievo immediato dal dolore, aggrava l’ulcera poiché stimola la produzione di un ormone, la gastrina, che scatena la produzione di acido nello stomaco.

E’ consigliabile masticare il cibo con cura e lentamente, possibilmente in ambiente tranquillo abolire il fumo, eliminare gli spuntini durante la giornata limitandosi a mangiare tre volte al giorno, assumere farmaci antinfiammatori e analgesici solo sotto controllo medico. Tutto ciò non significa, una vita di stenti e di fame; ampia è la scelta tra cereali, legumi, pesce, fette biscottate, grissini, uova (alla coque o in camicia), formaggi freschi, verdure crude e cotte.

Dott.ssa Valeria Putzolu ***************

. Alessandro con alcuni suoi parenti

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Musica e partecipazione nella liturgia La storia della musica nella liturgia cristiana segna una tappa di un lungo cammino iniziato nell'esperienza orante di Israele, quando si è compreso che solo il linguaggio musicale era adeguato per trasmettere la Parola di Dio nella celebrazione liturgica. Due i motivi principali: a) un fatto puramente fisico esigito dalla necessità di far pervenire il messaggio divino a una cerchia vasta di uditori presenti in uno spazio ampio. La semplice pronuncia parlata in casi del genere non permette a un discorso di raggiungere lunghe distanze. Il gridare ad alta voce distorce i suoni e rende incomprensibile il messaggio. Di qui la scoperta di un tono di voce che canta il parlato su una corda di recita ricca di armonici che permettono alla voce stessa di correre e raggiungere un vasto uditorio. b) un fatto di rilevanza spirituale: ogni proclamazione è sempre anche un'interpretazione di quanto viene annunciato. Il tono della voce, il mutare del timbro, la fluidità o gravità nella pronuncia, il tono sommesso o forte sono tutte componenti che a livello istintivo, in modo intuitivo e quasi sempre al di là di un processo razionale voluto coscientemente, rivelano ciò che è realmente percepito quale nucleo centrale del discorso che si pronuncia o della parola che si legge. La primitiva comunità cristiana ha costruito l'edificio liturgico con riti, testi e musiche derivati in un primo momento dalla tradizione ebraica. Con il passare dei secoli, ogni generazione nei diversi ambienti culturali si è innestata sull'esperienza precedente compiendo però lo sforzo di vivere in prima persona, sul piano individuale e comunitario, l'incontro con Dio.

In ogni Chiesa locale la vita concreta della comunità suggeriva a poeti e musici nuove espressioni capaci di cantare la fede . Entrando in una chiesa durante il servizio liturgico di solito non si ascolta nessun brano in canto. Nel medioevo, al contrario, non c'era parola che non fosse cantata, compresa la preghiera eucaristica. Negli ultimi decenni è sensibilmente diminuito il fare musica in modo attivo, vuoi con il canto, vuoi a livello strumentale. Una situazione diffusa di analfabetismo musicale -- si consideri, ad esempio, la preparazione musicale totalmente insufficiente a livello scolastico -- peggiora notevolmente la condizione della musica nella liturgia perché di fatto le assemblee, almeno in Italia, non sono capaci di cantare. In altre parole, si canta poco o

niente, e quel che si canta spesso non è consono alla dignità della celebrazione liturgica. Nella scelta dei canti ci si deve domandare per prima cosa non quale pezzo l'assemblea esegua volentieri o voglia cantare, ma piuttosto ci si deve chiedere quale brano e dal punto di vista testuale e sotto il profilo musicale possa aiutare l'assemblea liturgica a pregare. Se è vero che chi canta prega due volte, non si può negare l'incidenza di questa espressione sonora della vita nello Spirito in quanti non sono in grado di cantare. Questi ultimi in un silenzio di adorazione si pongono tuttavia in ascolto della Parola e l'accolgono nella semplicità del cuore: senza avere la pretesa di cantare -- perché di fatto ne sono incapaci -- ma con l'ansia di non lasciarsi sfuggire nulla di quanto lo Spirito oggi detta alla Chiesa attraverso la voce dell'angelo, cioè del cantore che proclama la parola di Dio. Alla luce di quanto si è detto, la situazione della musica nella liturgia appare oggi in Italia assai precaria. Due serie di condizioni negative incidono fortemente. in primo luogo l'infimo livello di cultura musicale a cui è stato condannato il popolo italiano dalla dissennata politica statale con la mancata e insufficiente formazione scolastica. Si aggiunga la popolarità di «cantanti» realmente stonati e sgradevoli che sono presi come modello di riferimento. Il risultato è che la musica è qualcosa di estraneo, non è più il linguaggio quotidiano per esprimere le emozioni profonde. Fino a pochi decenni or sono era possibile sentire cantare -- al limite fischiare -- per le strade, nelle botteghe artigianali. Una persona che non canta mai, che non esprime mai con il canto la propria gioia e il proprio dramma sofferto nell'intimo del cuore, come potrà pregare cantando. A questa situazione si aggiunge una insufficiente attenzione dei pastori a quei linguaggi che possono meglio mediare la Parola in modo tale che Dio possa far giungere la propria voce al cuore dei suoi figli e che questi ultimi abbiano i mezzi più adeguati ad alzare al Padre dei cieli il proprio cuore. La storia della musica liturgica di circa 4000 anni, dalle prime esperienze di Israele a oggi, mostra l'importanza della musica quale mezzo pedagogico e strumento di comunicazione che permette di esprimere la totalità di sé in quei momenti nei quali la semplice parola parlata ammutolisce. E’ necessario promuovere con tutte le forze e con ogni sforzo possibile ogni iniziativa che permetta di ricuperare la dimensione poetica e musicale della persona umana, sapendo che per cantori e strumentisti vale ancora oggi la formula espressa dalla Chiesa molti secoli or sono: «Sforzati di cantare con le labbra ciò che nel cuore vivi nella fede e traduci canto e fede in carità operosa» .

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“IOCUNDITAS” CIAO A TUTTI! Siamo 12 volontari che animano la s. Messa delle 9,00 ogni due settimane, presso la bellissima Cappella progettata da P. Costantino Ruggeri. All'inizio (1996) si veniva per stare insieme divertendosi, poi a poco a poco ci si è resi conto che portare un po' di festa in questa Casa di Riposo era contagioso, si dava gioia e si riceveva gioia, e quale gioia è più grande dell'incontro col Cristo-Eucarestia? Si è fatta così avanti l'esigenza di portare la festa di questo Incontro a tutte le persone, diventando nel tempo una bellissima ed insostituibile esperienza: siamo grati a quanti ci 'sopportano' e magari ci fan sapere di aiutarli a gustare un po' meglio la s. messa. Naturalmente dagli atteggiamenti di noi 'musicanti' nell'accostarci alla s. Comunione, nei testi delle canzoni, nel rispetto della Liturgia, deve trasparire sempre la gioia impareggiabile di servire, molto umilmente, Cristo-Eucaristia, aiutati dalle magnifiche persone di questa ‘Opera Pia Delbarba Maselli Dandolo’.

Per tutto questo vogliamo dire “GRAZIE!” al compianto Mons. Alessandro Mena, del quale ricorre il primo anniversario della scomparsa: con lui siamo cresciuti, lui stesso ci ha cresciuti e formati e ci ha insegnato ad essere sempre coerenti con la Fede che professiamo, non badando al tempo, al dolore o ai vari ostacoli della Vita; GRAZIE a Don Sergio Pezzotti, che abbiamo la fortuna di avere con noi continuando questa grande avventura insieme.

GRAZIE infine all'Amministrazione, che ci ascolta , e alla comunità delle Piccole Suore, che sono prodighe di preziosi consigli per noi e con le quali dividiamo la condecorazione delle s. messe.

GRAZIE A TUTTI! ALLA PROSSIMA S.MESSA!

...e ricordate: "CHI CANTA PREGA DUE VOLTE” (S. Agostino).

Luciana, Loredana, Vera, Giulia, Paola, Sara, Giuliana, Angelo, Carlo, Valerio, Roberto e Marco.

SUL PROSSIMO NUMERO: testimonianza del Gruppo di giovani del Corpo Bandistico Puccini di Adro che si alternano con il gruppo “Iocunditas” per solennizzare con musiche e canti sacri le celebrazioni delle S.Messe domenicali

ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI MONS. ALESSADRO MENA

Carissimo Don Alessandro ti ricordiamo sempre molto volentieri perché hai voluto bene alla Casa di Riposo e perché oltre che sacerdote eri un uomo vero, serio e forte. Dall’alto prega per noi : sappi che hai seminato bene ed i frutti già si vedono.

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FESTEGGIAMO LA FESTA DELLA DONNA INSIEME A TE

QUATTRO CHIACCHIERE ED UN TE’ CON LE DONNE DI ANASTASIS

Coloro che, aderendo a questo invito, sono passati dal Verdelot a Torbiato, domenica 7 marzo, in occasione della “Festa della donna” hanno avuto modo di conoscere alcune delle splendide donne di Anastasis, la loro forza e la loro determinazione. Donne che hanno scelto, grazie anche ad Anastasis di essere protagoniste della loro vita e di non lasciare che lo diventi la malattia. In mezzo a fiori di vari colori, accompagnati dalla fresca voce di Silvia Pezzotti, che con le sue canzoni ha rallegrato il pomeriggio, abbiamo trascorso alcune ore insieme in allegria.

Un modo per far conoscere questa associazione e le sue attività. Un’associazione che per i servizi offerti è l’unica per quanto riguarda Brescia e Provincia. Anastasis è ormai una realtà a cui possono rivolgersi, come ad un compagno di viaggio donne ammalate e famigliari. Qui troverete persone pronte ad ascoltarvi ed a colloquiare per riuscire a fare un po’ di strada insieme.

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Sezione comunale di Adro-Erbusco

Abbiamo appena compiuto 55 anni e non abbiamo nessuna intenzione di smettere... E' con questo monito che abbiamo iniziato l'anno 2010 con rinnovata energia e voglia di fare per aiutare a crescere la nostra associazione, sia nella sostanza che nei numeri. Numeri che fino ad ora abbiamo visto aumentare continuamente di anno in anno, e che speriamo continuino in questo trend positivo anche per gli anni a venire, confermando così che nel nostro paese c'è sempre chi riesce a fare qualcosa per gli altri. Tutto questo fa della nostra sezione una fra le prime della Provincia di Brescia e sicuramente la prima per funzionalità della propria sede: motivo d’orgoglio per i cittadini di Adro. Il nostro quartier generale si trova in Adro, nella ormai “storica” sede di via Cairoli 29. Chi fosse interessato ad entrare a far parte della nostra “FAMIGLIA” può rivolgersi per le informazioni del caso telefonando al n. 030/7450233 Dr. Pelizzari Pier Carlo (orari di ambulatorio) oppure presentarsi presso la sede ogni primo mercoledì del mese dalle ore 20:30 alle ore 21:30. Le nostre prossime donazioni sono previste per le giornate di:

• Domenica 6 giugno 2010 • Domenica 5 settembre 2010 • Domenica 5 dicembre 2010

Cerchiamo sempre persone che amano la propria Vita…

…pensando spesso a quella degli altri! DIVENTA DONATORE DI SANGUE

RingraziandoVI tutti, Vi auguro buon lavoro...

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associazione italiana per la donazione di organi tessuti e cellule

Gruppo Comunale di Adro e Torbiato

Via Cairoli, 29 - 25030 Adro (BS)

3^ giornata delle donatrici e dei donatori di adro e torbiato

Il 17 aprile 2010 alle ore 17,00 nella Chiesa Parrocchiale dei Santi Faustino

e Giovita in Torbiato, si è celebrata la S. Messa in Memoria delle Donatrici

e dei Donatori di Adro e Torbiato. Hanno partecipato numerose

Associazioni con i labari e moltissima gente stretta attorno ai parenti di

coloro che hanno donato. La presidente Cinzia Bellini, dopo aver letto “la

preghiera del donatore” ha ricordato i nomi dei donatori ed ha auspicato

che tutti comprendano l’alto valore di questi gesti.

L’Aido ringrazia tutti coloro che hanno preso parte alla cerimonia.

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UFFICI AMMINISTRATIVI …MA NON SOLO

Cambiamenti non solo strutturali, sociali, politici , ma anche personali Eccoci arrivati alla 5^ edizione del nostro notiziario; è stato chiesto anche a noi operatori dell’area amministrativa di partecipare alla redazione con un nostro articolo . Raccontare la fluttuante vita della Casa non è affatto facile in quanto avvengono tali e tanti fatti che ci vorrebbe un libro intero per poterli narrare; abbiamo però pensato di fare un piccolo sunto di quanto avviene negli uffici : gli uffici sono aperti dalle ore 8 di mattina fino alle ore 18,00 in orario continuato per dare la possibilità agli utenti di trovare risposte anche in orari inconsueti. Tale lavoro è finalizzato non solo a perseguire e garantire quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione , ma anche per rispondere a tutte le necessità burocratiche e non, dei nostri cari ospiti e dei loro congiunti: spiegazioni, documenti, rapporti con altri enti ed istituzioni, rette di degenza ecc., tutte cose necessarie ed importanti. Ma non solo, in ogni area della RSA emergono sempre nuove tematiche e pertanto in collaborazione con tutti gli operatori ed i coordinatori dei vari settori, si cerca di trovare soluzioni per migliorare la nostra efficienza.

Giulia ed un nipote

Negli uffici vengono organizzati un complesso di servizi, le esperienze che si acquisiscono sono molteplici: molto spesso il primo contatto degli utenti con la nostra struttura avviene telefonicamente e pertanto l’ascolto e la comunicazione verbale assumono una grande importanza sia per l’interlocutore che per noi, attente ad esser sempre gentili esaurienti e chiare. Nell’ascolto attivo ed empatico dei famigliari che si affacciano alla nostra struttura, spesso con problematiche critiche, riconosciamo l’importanza dell’altro, della sua soggettività ed unicità: da qui nasce l’esigenza di essere in grado di trasmettere

sicurezza, tranquillità, dolcezza, senza giudizi, con rispetto di ogni situazione, creando una relazione famigliare mettendo a proprio agio gli interlocutori. In questi momenti la principale finalità è quella di fornire alla famiglia un intervento tempestivo, flessibile e multidisciplinare, che possa mitigare nell’immediato la preoccupazione dell’emergenza. Dal lontano 6 settembre 1973 quando l’allora Ospedale Delbarba Maselli Dandolo, ha subito una metamorfosi globale mutandosi in Casa di Riposo, sono passati ben 36 anni; in considerazione del continuo aumento delle persone non autosufficienti, le strutture a tutt’oggi adibite a R.S.A., sono soggette ad una continua evoluzione. Tale fermento è volto ad offrire sempre più servizi che variano dall’assistenza a persone anziane bisognose di semplici cure, all’assistenza a persone anziane affette da gravi demenze . Basti pensare alla criticità dello stato di salute di chi si rivolge alla nostra struttura: fino ad alcuni anni fa gli utenti accolti in R.S.A. erano soprattutto persone sole con parziale autosufficienza; ora gli ospiti sono anche gravemente compromessi, affetti da patologie gravi come l’alzhaimer o addirittura in stato vegetativo permanente. Di conseguenza tutto il personale che opera in tali strutture, quali gli ASA, gli Operatori di cucina, gli infermieri, i fisioterapisti, i medici ed il personale amministrativo necessitano di continua formazione e di aggiornamenti, poiché si devono capire e seguire il cambiamento sociale, culturale e umano delle persone.

Angela Merice con una figlia ed il genero

Ma questa persistente metamorfosi (che dovrebbe riguardare solo il personale che lavora nei reparti delle R.S.A.) in realtà , che lo si desideri o meno, compie un profondo e silente mutamento anche in

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ogni singolo soggetto che abbia a rapportarsi con le persone anziane. Fra i tanti aspetti rilevanti di questa casa, ci è gradito segnalare, che al momento della perdita di un caro ospite , i famigliari del medesimo non ci abbandonano ma spesso tornano a prestare la loro opera come volontari e ciò è veramente positivo! Noi veterane del serizio amministrativo, pur non vivendo quotidianamente in contatto diretto con gli ospiti, abbiamo avuto modo di osservare, che gli ospiti ci coinvolgono nella loro vita, ci trasmettono le loro esperienze di vita passata, vita quotidiana, gioie, ansie, trepidazioni, allegria, sofferenza ecc ……

A volte il loro sguardo ci penetra talmente che ci scuote “dentro” e ci accorgiamo di quanto queste persone ci coinvolgono anche emotivamente. Lavorare in questa realtà non significa solamente una della retribuzione a fine mese, ma va oltre… molto oltre. Possiamo ribadire che in questa residenza si respira un clima sereno che ti avvolge, ti conquista. A noi piace paragonarla ad una grande famiglia, per cui fra i nostri impegni vi è anche quello di alimentare e trasmettere l’atmosfera che viviamo a tutti le persone che entrano in contatto con noi. Il personale dell’Amministrazione

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……a proposito di personale…..

FESTA PER VITO, ANGELA E RITA Dopo aver lavorato tanti anni insieme, abbiamo festeggiato Vito, Angela e Rita, il primo perché ha scelto di

inserirsi nell’azienda di famiglia, le altre per aver raggiunto la pensione. Una serata con tutti i colleghi di lavoro

condividendo la tavola, il canto ed i balli. Una serata veramente indimenticabile,!!! Ma indimenticabili sono loro,

veramente un esempio di serietà e di attaccamento al lavoro. Persone serie col sorriso sulle labbra sempre.

Nota: Non l’ho mai fatto, ma è tempo di cogliere l’occasione per ringraziare tutto il personale della R.S.A. per l’impegno profuso in questo tempo di trasformazione e di riorganizzazione del servizio: molte sono le iniziative che vedono presenti i dipendenti anche fuori dal normale orario di lavoro. Posso dire senza dubbio che il personale ed i professionisti che lavorano in questa Casa di Riposo incarnano e trasmettono i valori del rispetto, della pazienza e della serenità, tanto necessari per rendere accogliente questo luogo. Non culliamoci sugli allori ma continuiamo a dare il meglio di noi stessi. Con riconoscenza. il presidente

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Notizie utili ed interessanti � Cinquepermille alla Fondazione � Nuovi accreditamenti regionali � Raffrescamento sale da pranzo e salone animazione � Iniziati i lavori per il nuovo magazzino �Proseguono i lavori strutturali sulla cascina ex Loda ���� cinquepermille:

Un ringraziamento doveroso a tutti coloro che hanno devoluto il cinque per mille alla Fondazione. Abbiamo raggiunto la cifra di € 5893,60. E’ un segno di apprezzamento che ci onora.

���� Nuovi accreditamenti regionali: Come annunciato sul numero precedente, la RSA di Adro ha avuto 20 nuovi accreditamenti. Dieci di questi sono stati regolarizzati nel mese di ottobre e per i restanti dieci aspettiamo la delibera regionale annunciata per l’inizio del 2010. Siamo molto contenti di poter aiutare dieci nuovi ospiti che avranno la retta diminuita a seguito dell’accreditamento; siamo contenti altresì perché tutte le verifiche dell’Asl competente, hanno avuto riscontri molto positivi per l’elevato livello degli standards strutturali e gestionali, mantenendo contenute le rette a carico degli ospiti.

���� Raffrescamento sale da pranzo e salone animazione: Abbiamo realizzato gli impianti di raffrescamento della sala animazione e delle sale da pranzo (come preannunciato nel numero precedente). Affrontiamo serenamente la bella stagione che peraltro quest’anno si è fatta attendere. Il raffrescamento aiuterà soprattutto le persone con difficoltà respiratorie ma anche tutti gli anziani nostri ospiti

���� Iniziati i lavori per il nuovo magazzino Sono iniziati i lavori per il nuovo magazzino, che sono controllati a vista dagli ospiti che, dalle finestre osservano attenti l’evolversi del cantiere. La cosa suscita commenti, domande, curiosità. Naturalmente ci fa molto piacere. I lavori sono propedeutici alla progettata realizzazione di un’altra ala della R.S.A. per la costruzione dei minialloggi protetti ed un reparto protetto per le demenze gravi.

���� Proseguono i lavori strutturali sulla cascina ex Loda Sono avanzati i lavori strutturali per il recupero dell’ex cascina Loda; ora si intravedono le geometrie, alcuni elementi architettonici, gli spazi le altezze. Da questo intervento di riqualificazione del patrimonio, la Fondazione ricaverà fondi per garantirsi un futuro sereno.

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LETTERE DAI FAMIGLIARI

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MOMENTI FESTE MUSICA

“PICCOLI ARTISTI CRESCONO” TERZA EDIZIONE 26 DICEMBRE 2010 Sharon, Alice, Ilaria, Maddalena, Sara, Matteo, Damiano, Leonardo si sono esibiti per i nostri Ospiti Roberto e Renato: Presentatori ed intrattenitori Il salone polivalente gremito di ospiti, parenti, volontari e tanta gente

Filippo e Valerio alle chitarre: una esibizione eccezionale. Dal Marocco: Cecco Aziz ha cantato “O sole mio” e poi dall’ Egitto, Cecco Mohammed ha intonato “Vola colomba bianca vola”

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BABBO NATALE: ( si chiama Luca ed ha due meravigliose bambine…, ma non ditelo a nessuno)

La distribuzione dei regali Babbo Natale si è intrattenuto con tutti gli ospiti

E’ diventata ormai una consuetudine per Luca, passare alcune ore con gli ospiti a distribuir regali. Naturalmente le vallette (sono le sue figliolette) non mancano mai: gli ospiti a volte si commuovono: magari in altri tempi, loro erano “Babbo Natale” per i loro figlioletti o nipoti.

VISITA DEI RAGAZZI DELLA SCUOLA MEDIA “MADONNA DELLA NEVE”

Son venuti per gli auguri ed hanno intonato canti con musiche Natalizie: per i nonni una piacevole sorpresa, per i ragazzi un’esperienza in un” mondo” forse poco conosciuto. Arrivederci a presto !!!!

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VISITA DEI BAMBINI DELLA SCUOLA MATERNA “VIRGINIA ROMANINI” DI TORBIATO

Eccoli quà i bambini più piccoli, son venuti a salutare ed a recitare: queste piccole cose sono ossigeno puro per i nonni. Molti di loro non hanno parenti e la presenza dei bambini li fa viaggiare nei ricordi.

VISITA DEI BAMBINI DELLA TERZA ELEMENTARE DI TORBIATO CON I CATECHISTI

Per molti di loro è stato il primo contatto con una realtà diversa: loro i nonni li hanno sempre visti in situazioni sicuramente diverse. Siamo sicuri che queste visite hanno toccato il cuore dei bambini e dei nonni. Un ringraziamento ai catechisti ed agli accompagnatori per la sensibilità.

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SANTA LUCIA:

Filastrocca popolare Santa Lucia bella, dei bimbi sei la stella, nel mondo vai e vai e non ti stanchi mai. Tu vieni a tarda sera, vieni con l’asinello. Vieni con l’asinello, al suono del campanello. A tutti i bimbi buoni tu porti tanti doni, ma i regali più belli portali ai poverelli.

FESTA DELLA BEFANA (E’ sempre lei, ma gli anni l’hanno un po’ addolcita)

La befana gira per la Casa di Riposo e poi si ferma con i cantori Corpo Bandistico Puccini e Don Sergio

GLI ZAMPOGNARI: Ogni anno ci vengono a trovare allietandoci con i suoni tipici delle zampogne, del corno, dei cembali. Sono un gruppo di Capriolo ed i fondi che raccolgono vengono dati in beneficenza.

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PASQUETTA: salame uova insalata e tanta compagnia

Giuseppe e Rosangela pronti a rompere l’uovo Uova, pane,salame,insalata: proprio come una volta!!!

La tavola è imbandita, l’appetito non manca mai. Tomaso se ne rallegra… col solito sorriso.

FESTA DEI COMPLEANNI 31 gennaio e 28 marzo 2010 Come sempre le feste dei compleanni sono molto sentite. E’ anche un’occasione di incontro fra parenti a volte lontani. Il clima che si respira è sempre di festa, anche se qualche lacrima scappa di tanto in tanto. Sono momenti nei quali è importante avere qualcuno vicino per sentire il calore della famiglia e l’importanza del vivere. A queste feste sono sempre presenti “Gli Adrensi” che con grande bravura cantano suonano accompagnano canzoni vecchie e nuove, alimentano la festa e riscaldano i cuori.

Mademoiselle Ermanna (con figlia e nipoti) Rosina festeggia

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Pasquina con l’amica Luigia (Suor Rosa osserva) Alberto con la sorella ed una parente. Francesca festeggia gli ottanta con i famigliari Antonia(è una ultras del Brescia) con uno dei figli e la nuora Giulia e Angelo Adelina con i capelli candidi….e le parenti. GARDONI MARIA - 102 anni il 30 aprile Ne ha viste di cose questa Signora!!!! Sorprende sempre la sua lucidità e la sua serenità: è’ un filino sorda ma alcune cose le sente benissimo…. Ha sempre vicino i parenti e molte persone che la vengono a visitare. A lei auguriamo ancora una lunga vita.

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Fusini Camilla: 100 anni. E’ un grande traguardo, complimenti. L’hanno festeggiata i parenti, gli amici e le autorità di Paratico, suo paese d’origine. Anche tutti gli ospiti della Casa di Riposo si uniscono agli auguri, sperando di imitarla.

GARA DI BRISCOLA ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE PENSIONATI ED ANZIANI CON IL SERVIZIO ANIMAZIONE DELLA RSA

Mario Paganotti e Loda Gina con la collaborazione delle animatrici, hanno organizzato una gara di briscola che ha coinvolto i nostri ospiti, alcuni parenti e volontari. Alla fine di questa giornata intensa, sono stati premiati i vincitori: 1^ coppia classificata: Ferrari Ernesta e Zanini Rosina 2^ coppia classificata: Pezzotti Pietro con Luigi (Volontario) 3^ coppia classificata: Averoldi Maria Josè e Maria (Volontaria)

Rosina ed Ernesta, Guido ed Alberto durante la semifinale Foto di gruppo dopo le premiazioni

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UN GRUPPO DI VOLONTARI SISTEMA IL TETTO DELLA SEDE AVIS

Il tetto perde? Nessun problema, basta chiamare i volontari del “pronto intervento coperture” e da mattina a sera, il tetto è sistemato!! …. compresa la ricerca febbrile della tegole che mancavano. Per questo è bastato andare sulla soffitta di Paolo Ferrari (quello che abita in via Cairoli). A tutti un caloroso ringraziamento

IL 25 APRILE ALLA CASA DI RIPOSO

Il corteo di celebrazione della festa del 25 Aprile si è concluso con la S.Messa nella Cappella della Casa di Riposo. Il Complesso Bandistico Puccini ha eseguito alcuni brani e l’Inno di Mameli: gli ospiti sono sempre entusiasti di sentire le note della Banda e quindi erano tutti in terrazza od alle finestre. E poi i labari, i bambini, le autorità. Ha celebrato Don Mario. A conclusione il Sindaco ed i Presidenti delle Associazioni d’Arma hanno salutato Battista Mazzunno ed Alessandro Allievi, reduci di guerra ed oggi nostri onorati ospiti.

Alcune immagini della manifestazione, le Autorità, La Banda, la foto ricordo con i nostri ospiti

Notiziario d’informazione della Fondazione Opera Pia Delbarba-Maselli-Dandolo O.n.l.u.s.Anno III Numero 5 - Aprile 2010

Ma t h u s a lem

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…..

La RSA di Adro oltre essere a tutti gli effetti un’azienda, ha finalità ben precise: fornisce servizi alla persona. E’ fondamentale questa caratteristica per inquadrare e definire le priorità che devono guidare le scelte amministrative- La priorità principale del bilancio non può prescindere dai valori fondamentali del rispetto della vita e delle persone. La nostra RSA non persegue e non deve perseguire guadagni economici: deve essere attenta al bilancio ma il

bene dell’ospite è prioritario sempre. Per ottimizzare il rapporto fra servizi e bilancio è indispensabile una eccellente organizzazione dei processi ed una precisa programmazione per evitare sprechi, per evitare di demolire domani quanto costruito oggi . Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione , fin dal suo insediamento ha precisato ogni ruolo all’interno della RSA: ha definito compiti e responsabilità in modo chiaro ed ora i risultati si percepiscono. I servizi funzionano al meglio , le risorse non vengono sprecate , gli interventi sono mirati. Il Livello raggiunto nella qualità dei servizi offerti è stato sottolineato dai questionari (vedi numero precedente) dove si evince l’apprezzamento della quasi totalità degli ospiti e dei parenti.

FONDAZIONE OPERA PIA DELBARBA–MASELLI–DANDOLO ONLUSVIA CAIROLI, 29 ADRO (BS)

NUMERI TELEFONICI 030 7356631 / 030 7450251 - FAX 030 7457126

SITO INTERNET www.fondazionedandolo.it

POSTA ELETTRONICA Consiglio Amministrazione/Presidente: [email protected]

Direttore Generale (Rag. Marta Zacco): [email protected]

Direzione Sanitaria (Dott. Iris Bonandrini): [email protected]

Amministrazione - Uffici: [email protected]

Personale: [email protected]

Hanno collaborato a questo numero: Marta Zacco -Don Mario Fattorini - Enzo Ivan Capoferri –Valeria Putzolu - Marco Belotti – uffici amministrativi –Anastasis- AVIS - AIDO- Iocunditas - Servizio Animazione-Franco Ferrari - Marco Marini

Hanno collaborato a questo numero:

Marta Zacco -Don Mario Fattorini - Enzo Ivan Capoferri Valeria Putzolu - Marco Belotti – uffici amministrativi Anastasis- AVIS - AIDO- Iocunditas - Servizio AnimazioneFranco Ferrari - Marco Marini

NOTIZIARIO MATHUSALEMPubblicazione registrata presso il Tribunale di Bresciaal n° 37/2008 in data 31/07/2008

Direttore Responsabile Enzo Ivan CapoferriVicedirettore Rag. Marta ZaccoProgetto Grafico Marco BelottiImmagini Enzo Ivan Capoferri Franco FerrariStampa Arti Grafiche Pelizzari – Adro

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Pasquina con l’amica Luigia (Suor Rosa osserva) Alberto con la sorella ed una parente.

Francesca festeggia gli ottanta con i famigliari Antonia(è una ultras del Brescia) con uno dei figli e la nuora

Giulia e Angelo Adelina con i capelli candidi….e le parenti.

GARDONI MARIA - 102 anni il 30 aprile Ne ha viste di cose questa Signora!!!! Sorprende sempre la sua lucidità e la sua serenità: è’ un filino sorda ma alcune cose le sente benissimo…. Ha sempre vicino i parenti e molte persone che la vengono a visitare. A lei auguriamo ancora una lunga vita.

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