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Università degli Studi di Bergamo - Facoltà di Economia
Borsa Italiana nell’evoluzione dello scenario dell’exchange industry
Luca FilippaDirector Research & Development - Borsa Italiana
Bergamo - 30 maggio 2002
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Indice
L’evoluzione dei mercati finanziari
Le forme organizzative dei mercati
Il nuovo scenario dell’exchange industry
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
Alleanze, partnerships, fusioni
La posizione di BIt
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Il cambiamento
Sei variabili chiave di natura esterna hanno rivoluzionato la realtà dei mercati finanziari:� innovazione tecnologica� innovazione finanziaria� reshaping dell’investment banking industry� istituzionalizzazione del risparmio� deregulation e liberalizzazione� diffusione dell’equity culture al segmento retail
L’evoluzione dei mercati finanziari
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La globalizzazione
� Espansione degli scambi su scala internazionale� Crescita dell’attività delle imprese multinazionali� Crescita del numero di joint ventures internazionali� Maggiore interdipendenza tra i flussi di capitale� Crescita degli investimenti diretti e di portafoglio
all’estero
L’evoluzione dei mercati finanziari
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Determinanti della globalizzazione
� Affermazione dell’economia di mercato� Diffusione di tecnologie unificanti (telecomunicazioni,
reti, Internet)� Cultura antitrust vincente� Mobilità crescente di persone, capitali, merci e servizi� Sistemi istituzionali normativi e regolamentari
favorevoli alla liberalizzazione degli scambi
L’evoluzione dei mercati finanziari
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Il nuovo scenarioL’evoluzione dei mercati finanziari
Globalizzazione dei mercati finanziari
Innovazione Deregulation
Concorrenza tra imprese nazionali
Espansione del set di strumenti finanziari
Liberalizzazione dei movimenti di capitale, flessibilità dei tassi di
cambio
Rischi di concorrenza regolamentare
TLC efficienti e poco costose. Sviluppi nella struttura dei
mercati
Elevata volatilità dei tassi di interesse e di cambio. Esigenza di
strumenti di copertura
Necessità di diversificazione internazionale. Incentivi alla concorrenza
regolamentare
Nuova visione del ruolo dello Stato nel sistema economico. Apertura ai mercati
Tecnologia Quadro macroec. Quadro politico
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Gli effetti della globalizzazione
� Facile accesso a tutti i mercati per emittenti e investitori
� Portafogli finanziari degli investitori più uniformi� Ampliamento dei confini (geografici e settoriali) della
competizione per intermediari e mercati� Importanza delle economie di scala, scopo e skill� Crescita della volatilità e degli strumenti per il risk
management
L’evoluzione dei mercati finanziari
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In termini di macro-analisiL’evoluzione dei mercati finanziari
La trasformazione dei mercati finanziari avviata verso la fine degli anni Ottanta:� rappresenta la nuova fase di un processo già in atto: lo
sviluppo economico guidato dai mercati;� è un processo estremamente rapido� non è un fattore in assoluto solo positivo: sono presenti rischi
di rapida trasmissione di shocks, tendenza alla short termisme vincoli alle misure di politica economica;
� non è in ogni caso un processo reversibile
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n Fine del rischio di cambio nell’ambito dell’area-euron Convergenza dei tassi di interessen Cambiamenti nelle politiche di asset allocationn Crescente interesse delle Autorità europee alla
razionalizzazione dei mercati finanziarin Fine del periodo di tranquilla gestione delle Borse come
monopoli nazionalin Privatizzazione / demutualizzazione delle Borsen Termine della condivisione automatica degli obiettivi di
intermediari e Borse e nascita di situazioni di concorrenza diretta
n Crescita della concorrenza tra mercati e individuazione di nuovi competitors (es. ATS)
n Esigenza di una maggiore apertura internazionale e di una politica di partnerships strategiche
n Aumento dell’attività cross border e dei volumi di origine estera
n Fusioni cross border e grandi global players di successon Caduta delle barriere all’entratan Importanza di economie di scala, scopo e skills
I drivers del cambiamento e gli effetti sulle Borse
Tecnologia
Globalizza-zione
ISD
L’evoluzione dei mercati finanziari
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Borsa Italiana: milestonesSet 97 Privatizzazione di Borsa Italiana Spa (vendita del 100% delle azioni)
Dopo l’approvazione di Consob, Borsa Italiana Spa inizia la gestionedei mercati borsistici secondo il nuovo Regolamento dei mercati
Gen 98
Mag 99 MOU tra le principali otto Borse europee finalizzato alla creazione di un mercato integrato per le blue chips europee
Gen 99 Changeover all’euro dell’intera operatività dei mercati
Mag 98 Acquisizione di MIF Spa
Mag 99 Lancio del Nuovo Mercato per le imprese a elevato tasso di crescita, membro del circuito Euro.NM
Set 99 European Alliance: firma dell’accordo sui principi del market modelcomune
L’evoluzione dei mercati finanziari
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Borsa Italiana: milestones (2)
Gen 2K Lancio di EuroMot, il mercato per Eurobonds e ABS
Mar 2K Riduzione da t+5 a t+3 del ciclo di settlement, in linea con gli accordi della European Alliance
Mag 2K Partenza delle negoziazioni After Hours
Lug 2K Avvio della nuova piattaforma di negoziazione MCW
Apr 2K Acquisizione della maggioranza del capitale della Cassa di Compensazione e Garanzia
Lug 2K Avvio delle negoziazioni del miniFIB, il contratto futures disegnato per le esigenze dell’investitore retail
Gen 2KCostituzione di Piazza Affari Gestione e Servizi, per la gestione di Palazzo Mezzanotte e la realizzazione di nuovi servizi per la comunità finanziaria milanese
L’evoluzione dei mercati finanziari
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Borsa Italiana: milestones (3)
Apr 01 Nuova segmentazione della Borsa e lancio di STAR, il segmento per le piccole e medie imprese
Dic 01 Adeguamento della microstruttura ai principi del market model della European Alliance: asta di chiusura, introduzione degli ordini validi solo in asta di chiusura
Mar 01 Costituzione di BIt Systems, joint-venture Borsa Italiana - Sia per fornire al gruppo BIt servizi di presidio, project management e systemintegration nei rapporti con i fornitori tecnologici e fornire servizi di supporto ai clienti di BIt
Gen 01 Acquisizione del 4,1% del capitale di Montetitoli
… 02 Completamento dell’adeguamento della microstruttura ai principi del market model della European Alliance: chiusura random delle aste, anonimato del book, introduzione della controparte centrale
Gen 02 Abolizione del lotto minimo per le azioni della Borsa
L’evoluzione dei mercati finanziari
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Borsa Italiana dopo la privatizzazioneNuovo approccio operativo su marketing, distribuzione, operations e serviziPoteri (auto)regolamentari, focus sugli aspetti fondamentali più che su quelli formali
Segmentazione dei mercati, nuovi prodotti
Nuova struttura organizzativa e dei sistemi
Elevata trasparenza nelle relazioni
Crescita di efficienza e liquidità
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I mercati di BItCassa di
Compensazionee Garanzia
Derivati: clearingCash: garanzia
Borsa Italiana Spa
Strumenti azionari
59,1%
MOTMCW
Derivati
Sia Sistemi di tradingNetwork
Depositario centrale
4,1% Monte Titoli
Coveredwarrant
• azioni• warrant• diritti• Fondi chiusi• obbl. convertibili
Covered warrant su• azioni• titoli di Stato• tassi di interesse• valute• indici
• Titoli di Stato• Obbligazioni private• euro-obbligazioni• Asset backed
securities (Abs)• index futures• index options• stock options
DERIVATI AZIONARI
• BTP futures• Opzione su Btp
futures• EURIBOR futures
DERIVATI SU TASSI
Reddito fisso
RistrettoBorsaMTA
Blue Chips
Segmentoordinario
BIt Systems35%
65%
L’evoluzione dei mercati finanziari
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La struttura del sistema-mercati italiano
EMITTENTI INTERMEDIARI
BIt
SIA CASSA CGMONTETITOLIDepositario centrale:gestione accentrata dei titoli (azionisti: interme-diari, Clearstream, BIt)
Clearing derivatiGaranzia cash(azionisti: BIt, interme-diari)
IT providerServizi di negoziazione e di rete (azionisti: ABI, interme-diari, Telecom Italia)
Rapporti economico-contrattualiRapporti derivanti da regolamenti di mercato
BIt Systems
L’evoluzione dei mercati finanziari
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La configurazione attuale del gruppo BIt
BORSA ITALIANA Spa
BIt SYSTEMS
65%
59,1%
Mercati BIt IntermediariAltri mercati
partecipazioniazionarie
servizi di mercato
CASSA DI COMPENSAZIONE
E GARANZIA
PIAZZA AFFARI GESTIONE E
SERVIZI
100%
MONTETITOLI
4,1%
Emittenti
L’evoluzione dei mercati finanziari
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Progetti realizzati da Borsa ItalianaSviluppo dei mercati� Nuovo Mercato� Mercato dei covered warrants (MCW)� Trading After Hours� Nuova segmentazione Borsa� Lancio del segmento STAR
Innovazione� Nuovi indici (avviata cooperazione con Standard and Poor’s) � Nuovi strumenti derivati (miniFIB)� Nuova piattaforma per l’Idem (primavera 2002)
Servizi alla clientela� Network Information System� Focus sulla customer satisfaction� Italian Exchange Academy
L’evoluzione dei mercati finanziari
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La segmentazione del mercato di Borsa
MTA
Segmento Ordinario
BLUE CHIPSMIB 30, MIDEX, altre società con capitalizzazione delle azioni ord > 800 ML euro
Altre società quotateSocietà medio-piccole che soddisfano i requisiti STAR
L’evoluzione dei mercati finanziari
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Requisiti STAR
Capitalizzazione� Capitalizzazione delle azioni ordinarie
inferiore a 800 ML euro
Liquidità
Transparenza
Corporate Governance
� Flottante delle azioni ordinarie al 35% per le neoquotate (20% se quotate)
� Presenza di uno specialista
� Trimestrale entro 45 giorni� Tutte le informazioni anche in inglese� Investor relation manager
� Amministratori indipendenti� Comitato di controllo interno� Incentivi per il top management
L’evoluzione dei mercati finanziari
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Indice
L’evoluzione dei mercati finanziari
Le forme organizzative dei mercati
Il nuovo scenario dell’exchange industry
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
Alleanze, partnerships, fusioni
La posizione di BIt
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I modelli di base: possibili articolazioni
� secondo le modalità di interazione4organizzati 4a ricerca autonoma
� secondo la struttura organizzativa delle negoziazioni4gridati4telematici
� secondo la tipologia prevalente di intermediari4brokers (negoziazione per conto terzi)4dealers (negoziazione per conto proprio)
� secondo le modalità di esecuzione dei contratti4ad asta (call markets)4continui
Le forme organizzative dei mercati
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Mercati di brokers e mercati di dealersLe forme organizzative dei mercati
Mercati di brokers Mercati di dealers
i partecipanti al mercato sono intermediari puri che, dietro il pagamento di commissioni, fornisco-no servizi di negoziazione+ economie di scala nei servizi di negoziazione;+ specializzazione nella ricerca e diffusione di informazioni;- assenza di garanzia di esecuzione;- rischio di front running.
i partecipanti al mercato si pongono in contro-partita diretta ai loro clienti, esponendo quotazioni di acquisto (bid o “lettera”) e di vendita (più elevate delle precedenti e denominate ask o “denaro”). La loro remunerazione è rappresentata dalbid-ask spread.+ immediatezza;- costo della remunerazione dei dealers;- minor trasparenza;- preferencing.
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Mercati ad asta e mercati continuiLe forme organizzative dei mercati
Mercati ad asta Mercati continui
opportune procedure centralizzate diffondono a tutti gli operatori la situazione degli ordini in acquisto e vendita; in base a determinati algoritmi gli ordini sono periodicamente incrociati e trasformati in contratti.+ massima trasparenza;+ consolidamento del flusso degli ordini+ parità di trattamento di tutti gli operatori;+ separazione dei processi di price
discovery e trading;- assenza di immediatezza;- impossibilità di negoziare in ogni
momento.
la presenza di una struttura centralizzata consente la nego-
ziazione durante l’intero arco delle sedute+ possibilità di negoziare in ogni
momento;+ flessibilità delle strategie di trading
adottabili;- dispersione della liquidità;- maggiori costi.
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I modelli storicamente affermatiLe forme organizzative dei mercati
Mercati order driven Mercati quote driven
intermediari broker-dealer immettono ordini su un sistema centralizzato in cui opportuni algoritmi determinano la conclusione dei contratti
per ogni titolo esistono più dealers -denominati market makers - che si impegnano a porre continuamente quotazioni di acquisto e vendita sui titoli quotati, e cui gli altri operatori e gli investitori finali devono necessariamente fare ricorso qualora intendano negoziare
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Confronto tra i mercati order driven e quote drivenORDER DRIVEN QUOTE DRIVEN
Flussi Visibilità book Rapporto diretto con gli informativi Focus: prezzi investitori
Massima trasparenza Focus: quotazioniEsigenza di trasparenza limitata
Ordini clienti Limit, market, strategie Market
Esecuzione Priorità prezzo-tempo No priorità temporalePossibili segmentazioni Obblighi di quotazionedimensionali Preferencing
Concetto di Distinto dagli operatori Coincidente con la mercato presenza degli operatori
Le forme organizzative dei mercati
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Confronto tra i mercati order driven e quote driven (2)ORDER DRIVEN QUOTE DRIVEN
Strutture (se telematici) - Imprescindibile Diffusione delle quotazioniinformatiche Info-dissemination Esecuzioni di piccoli lotti
Order routing
Legami con Assenti Possibilimercato primario
Meccanismi di Agevolati da trasparenza, Influenzati dai ritardi diprice discovery consolidamento del flusso comunicazione dei trades
di ordini e call auctions
Problemi Monitoraggio attività broker/ Collusione tra dealersregolamentari dealers Conflitto tra esigenza di
Effetto degli hidden orders opacità (concorrenza) e Potenziale illiquidità trasparenza (efficienza)
Le forme organizzative dei mercati
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I vantaggi di un sistema telematico order driven
h Riduzione dei costi di accesso alle informazionih Riduzione dei costi di esecuzione degli ordinih Più agevole collegamento con le operazioni di clearing e
settlement centralizzatoh Efficiente gestione di procedure di back-office interneh Crescita della trasparenza del mercatoh Incremento della liquidità del mercatoh Più efficiente azione di monitoraggio dell’operatività del
mercato da parte di organi di gestione e autorità di vigilanza
TUTTI I MERCATI DI BIt SONO TELEMATICI ORDER DRIVEN
Le forme organizzative dei mercati
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Indice
L’evoluzione dei mercati finanziari
Le forme organizzative dei mercati
Il nuovo scenario dell’exchange industry
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
Alleanze, partnerships, fusioni
La posizione di BIt
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Le Borse nel nuovo scenario
L’intero business system tradizionale delle Borse è interessato da una profonda trasformazione
Tutte le sue componenti sono influenzate dall’evoluzione della finanza, mentre nuovi players e competitors entrano in tutte le aree tradizionalmente riservate alle Borse
Il nuovo scenario dell’exchange industry
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StrategicMarketing Regulation R & D Trading
systemsClearing Settlem.
Info disse-mination
IT & OPERATIONS
NetworkDistrib.
Listing
Admission
Mkt. Surveillance
Disclosure
Customerservices
Vecchi e nuovi players / competitors:BORSE
INTERMEDIARI
ISV ISV
CSD / ICSD
Il Business System delle Borse
ALTERNATIVE TRADING SYSTEMS
CL. HOUSES
ATS
Il nuovo scenario dell’exchange industry
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Le esigenze dei partecipanti al mercato
Contemporaneamente, emergono nuove esigenze
� flessibilità della regolamentazione
� impiego di Internet
� liquidità� frequenti IPOs� reputazione e visibilità internazionale
Emittenti:
Investitori:
Intermediari:� infrastrutture di mercato semplici ed efficienti� ampio set di nuovi prodotti
� nuovi prodotti� informazione
Il nuovo scenario dell’exchange industry
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Le implicazioni per le Borse
� Crescita della concorrenza tra Borse� Nascita di nuovi competitors (ATS / ECN)� Urgenza di rispondere alle nuove esigenze di:
4emittenti (visibilità, flessibilità regolamentare);4intermediari (crescita della capacità ed efficienza dei sistemi di
negoziazione, realizzazione di un servizio di controparte centrale, riduzione dei costi e della complessità di clearing e settlement);
4investitori (flussi informativi, nuovi prodotti, Internet)� Cambiamenti nella governance (privatizzazione /
demutualizzazione e prospettive di quotazione)
Il nuovo scenario dell’exchange industry
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Le implicazioni per le Borse (2)
� Nuove strategie prodotti/clienti� Capacità di porsi come full services provider nei confronti
dei diversi partecipanti al mercato� Necessità di raggiungere rapidamente la massa critica in
grado di sostenere gli elevati livelli degli investimenti in tecnologia
Il nuovo scenario dell’exchange industry
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I cambiamenti nelle governance delle Borse
1993 Stoccolma1995 Helsinki1996 Copenhagen
1999 IslandaAteneSingapore
2000 London Stock Exchange
Alleanze / Fusioni:Euronext (Amsterdam, Bruxelles, Parigi, Lisbona, LIFFE) virt-x (SWX-Tradepoint) Norex (Stoccolma, Copenhagen, Islanda, Norvegia) Jiway (OM-Morgan Stanley)
Borse quotateOM (Stoccolma) Tradepoint Euronext ASX Deutsche Börse London Stock Exchange
Eventi annunciati:demutualisation di NYSE, NASDAQ, CME, CBOT, SWX, Tokio Stock Exchangequotazione di SWX e Bolsas y Mercados Españoles, Tokio Stock Exchangerealizzazione di GEM [Euronext, NYSE, Toronto, Tokio, Hong Kong, Messico, Australia, Sao Paulo]
Privatizzazioni / Demutalisations:
Il nuovo scenario dell’exchange industry
1997 Amsterdam Borsa Italiana
1998 Australian S.E.
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Il nuovo approccio operativo delle Borse
Istituzione / Club ImpresaCooperativa/Pubblica SpaAdeguatezza amministr. Efficienza / ProfittoLegge, regolamentazione Esigenze dei partecipanti
al mercatoAvversione GestioneNo-profit For profitAzione su richiesta Marketing proattivo
NaturaGovernanceObiettiviDrivers
RischioScopoAttitudine
Da A
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� Piattaforme di trading
� Microstruttura
� Clearing (CCP)
� Settlement
� Listing rules
Il grado di soddisfazione delle esigenze del mercatoImportanza per il mercato
Adeguatezza del servizio offerto
Il nuovo scenario dell’exchange industry
(cross-border)
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Indice
L’evoluzione dei mercati finanziari
Le forme organizzative dei mercati
Il nuovo scenario dell’exchange industry
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
Alleanze, partnerships, fusioni
La posizione di BIt
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La nuova dimensione della concorrenza
L’effetto combinato delle innovazioni della tecnologia e della regolamentazione hanno reso possibile la nascita di una nuova categoria di concorrenti per le Borse: gli Alternative Trading Systems (anche chiamati PTS, ECN, MONSTERs, …)Come evidenziato dal dibattito in corso negli Stati Uniti (SECconcept paper del 23 febbraio) e in Europa (FESCO, FSA), il confine tra ATS e Borse (almeno sotto il profilo economico) può essere sottile come la distinzione tra frammentazione e concorrenza (che spesso dipende dal punto di vista di chi affronta il tema …)
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
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ATS e Borse
� La differenza tra ATS e Borse è estremamente sottile, soprattutto se si guarda alla loro funzione economica di fornitura di servizi di negoziazione
� La questione principale è se l’azione degli ATS porti prevalentemente ai vantaggi della concorrenza o agli svantaggi della frammentazione
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
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Il cambiamento nel business system
La concorrenza degli ATS è destinata a influenzare in modo significativo il business system delle Borse. Nella fornitura dei loro servizi, le Borse adottano spesso politiche di cross-subsidisation, destinando investimenti e risorse ad aree che non sono in grado di fornire un utile diretto, guardando all’efficienza generale del loro business e al risultato complessivo. Da un punto di vista teorico, la presenza di cross-subsidisation è potenzialmente in grado di ridurre gli incentivi all’efficienza della value chain delle Borse. In realtà, essa consente alle Borse di offrire una price-list più semplice e di qualificarsi come fulls-services providers nei confronti dei partecipanti al mercato.
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
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Cross-subsidisation e cream-skimming
La presenza degli ATS mina le basi della strategia descritta. Gli ATS infatti pongono in atto politiche di cream-skimmingfocalizzate sui prodotti e servizi più ricchi, basate sul fatto che gli altri (listing, marketing, diffusione delle informazioni, vigilanza del mercato) saranno comunque offerti dalle Borse. In un certo senso, essi esercitano un free ridingsull’attività delle Borse.
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
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Europa e Stati Uniti: uno scenario diverso
Negli anni Novanta, gli stessi drivers che negli USA hanno determinato il successo degli ATS hanno spinto le Borse europee (a partire da quelle continentali) a profonde innovazioni di tipo organizzativo e tecnologico che hanno disegnato un contesto operativo - mercati telematici order driven - più avanzato ed efficiente di quello statunitense e meglio in grado di rispondere alle esigenze dei partecipanti al mercato in termini di liquidità, costi di negoziazione ed efficienza.
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
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Europa e Stati Uniti - 2
� E’ pertanto meno probabile che la concorrenza degli ATScolpisca le Borse europee con lo stesso impatto esercitato negli Stati Uniti
� Una prova indiretta della limitata attività degli ATS è rappresentata da quanto avvenuto il 5 aprile 2000 a Londra e il 26 aprile 2000 a Milano: con il sistema di negoziazione fermo per inconvenienti tecnici fino al pomeriggio, il volume degli ATS è rimasto molto basso
� Il valore segnaletico dei prezzi espressi dalle Borse è ancora estremamente elevato
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
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Quale evoluzione?
In ogni caso, il nuovo scenario è destinato a influenzare le strategie di sviluppo delle Borse.Senza entrare in una valutazione generale sull’impatto degli ATS (incremento dell’efficienza o della frammentazione), è chiaro che la loro presenza forzerà le Borse a modificare la propria politica di offerta di servizi.E’ probabile che nel nuovo scenario - indipendentemente dalla posizione che verrà assunta dalle Autorità - le Borse introducano una più forte segmentazione dei servizi offerti a emittenti, intermediari e investitori, con politiche di pricing adeguate e cost-effective.
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
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Il ruolo della regolamentazione
� L’attività delle Autorità deve tener conto dell’evoluzione dei mercati finanziari, ma nello stesso tempo guardare con attenzione alla posizione dei mercati regolamentati
� Allo stato attuale, solo i mercati regolamentati sono infatti in grado di assicurare la fornitura dell’intero setdi servizi necessario ai partecipanti al mercato in condizioni di trasparenza, correttezza e vigilanza
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
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Concorrenza e regolamentazione
� La propensione verso la concorrenza non deve trasformarsi in un incentivo alla minor trasparenza
� Le incombenze regolamentari (procedure, tempi) non dovrebbero diventare un ostacolo alla flessibilità nell’offerta di prodotti e servizi
� E’ auspicabile che l’offerta di servizi di negoziazione sia regolamentata guardando alla sua funzione economica e non alla forma giuridica di chi fornisce il servizio
� In caso contrario, agili forme di arbitraggio regolamentare porterebbero velocemente all’elusione degli stessi principi allabase dell’intervento delle Autorità, a danno della protezione degli investitori e dell’integrità del mercato
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
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L’evoluzione dei mercati finanziari
Le forme organizzative dei mercati
Il nuovo scenario dell’exchange industry
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
Alleanze, partnerships, fusioni
La posizione di BIt
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Il punto fermoAlleanze, partnerships, fusioni
Per le singole Borse europee un’ipotesi di prosecuzione su base stand-alone sembra poco percorribile via di:� livello degli investimenti in tecnologia per la gestione delle piattaforme
esistenti (già oggi i costi rappresentano circa i due terzi delle spese correnti) e per la realizzazione di quelle di nuova generazione
� raggiungimento della massa critica che consenta un’efficiente realizzazione di sistemi di clearing e settlement, che costituiscono attualmente in Europa la principale area in cui è necessario un recupero di efficienza
� forte pressione concorrenziale da parte dei competitors (altre Borse, ATS)
� difficoltà di fornire accesso ai prodotti internazionali, che sempre più costituiranno l’obiettivo dell’asset allocation degli investitori istituzionali e individuali
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Effetti in termini strategici
� Condivisione di nuove tecnologie� Accesso a nuovi prodotti / mercati� Ampliamento / fidelizzazione della clientela� Aumento di liquidità e visibilità (emittenti e investitori)� Attivazione di economie di scala� Capacità di investimenti IT� Conseguimento di economie di scopo (p.e.: integrazione dei
sistemi) � Più efficienti funzioni di clearing e settlement
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Effetti sul conto economico
(tanto dell’Exchange che degli stakeholders)
� Riduzione dei costi aggregati via sinergie (si consideri che il costo delle piattaforme tecnologiche è la principale voce dei costi nei conti economici delle Borse)
� Aumento delle opportunità di offrire nuovi servizi / prodotti� Costi di adeguamento alle nuove infrastrutture� Investimenti per lo sviluppo
Alleanze, partnerships, fusioni
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La ridefinizione dell’ambito regolamentare
� Il quadro normativo del listing : potestà regolamentari dirette (Borse) e indirette (Autorità)
� Il quadro normativo del trading : potestà regolamentari dirette (Borse) e indirette (Autorità)
� La regolamentazione degli intermediari� L’esercizio delle funzioni di vigilanza del mercato� Rapporto tra Autorità e imprese-mercato
Alleanze, partnerships, fusioni
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Il progetto European Alliance
� luglio 1998 - annuncio da parte di LSE e DBAG� settembre 1998 - contatti con le altre Borse� maggio 1999 - firma del Memorandum of Understanding tra le
otto Borse (Amsterdam, Borsa Italiana, Bruxelles, Deutsche Börse, Londra, Madrid, Parigi, Swiss Exchange)
� settembre 1999 - accordo sui princìpi del market model e sull’avvio con struttura a network
� maggio 2000 - approvazione del market model
Alleanze, partnerships, fusioni
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Il progetto European Alliance (2)Alleanze, partnerships, fusioni
L’accordo di network tra le otto Borse, ipotizzato come preliminare a una più completa integrazione dei sistemi di trading, non ha potuto essere realizzato a causa delle difficoltà di aggregazione e dei costi elevati per alcuni dei partecipanti, che ne hanno vanificato lo scopo fondamentale di rappresentare una soluzione rapida, efficiente ed economica.L’esperienza dei mesi precedenti - che ha in ogni caso portato al disegno di un market model comune - ha dimostrato come l’attività delle Borse europee presenti troppe aree di sovrapposizione ed esigenze contrastanti per poter realizzare iniziative che godano del consenso di tutte le parti (presupposto irrinunciabile nelle alleanze).
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Il progetto European Alliance (3)
Si è pertanto affermata la visione che solamente attraverso processi di fusione tra Borse sarà possibile pervenire a integrazioni efficienti tra i mercati in grado di soddisfare le esigenze dei partecipanti al mercato. Attraverso una fusione infatti la soluzione dei seri problemi che hanno generato l’impasse della European Alliance può trovare meccanismi decisionali adeguati a prendere le misure necessarie.La vera novità dello scenario attuale è rappresentata dalla divisione delle otto Borse in più poli (iX, Euronext, Virt-X).
Alleanze, partnerships, fusioni
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Euronext, iX, Norex, SWX-Tradepoint e Jiway� Euronext - Fusione tra le Borse di Amsterdam, Bruxelles e Parigi (32% -
8% - 60%), con omogeneità delle regole di listing e trading - formalmente esercitate dalle tre Borse, che rimangono come subsidiaries della holdingdi diritto olandese - e utilizzo della piattaforma di trading francese NSC. Operativo dal settembre 2000. Nel gennaio 2002, adesione di BVLP e acquisizione del LIFFE
� iX - Fusione di London Stock Exchange e Deutsche Börse AG, fatta eccezione per la partecipazione in Clearstream, (50% - 50%), con gestione diretta del mercato per le blue chips (Londra) e per le high-growth(Francoforte), mentre le mid/small caps sono negoziate nei mercati domestici gestiti da subsidiaries; utilizzo della piattaforma di negoziazione tedesca Xetra. Il mercato high growth è oggetto di una joint-venture con il Nasdaq. Era stata siglata una lettera di intenti con Borsa Italiana e Bolsa de Madrid finalizzata a discutere l’adesione. Dopo l’opa OM di fine agosto 2000, LSE ha bloccato il progetto.
Alleanze, partnerships, fusioni
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Euronext, iX, Norex, SWX-Tradepoint e Jiway (2)
� Norex - Alleanza tra Copenhagen S.E., Iceland S.E. e OM Stockholm Exchangel, Oslo Stock Exchange per la condivisione della piattaforma di trading svedese SAX2000 e l’armonizzazione delle regole di trading e membership.
� virt-x- Nuova società creata da SWX e Tradepoint per la realizzazione di un mercato paneuropeo per la negoziazione delleblue chips, con l’adozione della piattaforma di trading svizzera e focus sugli investitori istituzionali. Avvio operatività: 25 giugno 2001
� Jiway - Joint venture tra OM Group (60%) e Morgan Stanley Dean Witter per la realizzazione di una Borsa (UK) per la negoziazione delle blue chips europee e statunitensi in una logica di one-step facility (dal trading al settlement), con servizio di controparte centrale. Focus sugli investitori retail. Operativo da inizio 2001. Nell’autunno 2001, Morgan Stanley lascia la società
Alleanze, partnerships, fusioni
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I punti chiave di un’integrazione
� Scelta della tecnologia da adottare� Previsione di estensione ai servizi di clearing e settlement� Condizioni di common / cross membership per gli intermediari� Equal treatment per intermediari ed emittenti� Condizioni di pari dignità (con pesi diversi) tra gli azionisti dei
diversi Exchanges� Definizione di un migration path smooth e a costi contenuti� Quadro regolamentare: ripartizione delle potestà normative e
delle funzioni di vigilanza� Modello di valutazione degli Exchanges
Alleanze, partnerships, fusioni
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Il modello di Spa quotata sembra essere la scelta ottimale per la gestione efficiente dei mercati
Demutualizzata nel 1998Quotata (senza IPO) da Ottobre 1998 (capitalizzazione € 0,68 MD)
Demutualizzata nel 2000Quotata (senza IPO) da Giugno 2000 (capitalizzazione € 1,23 MD)
Stockholm Stock Exchange demutualizzata nel 1993OM (dal 1997 azionista al 100% della Borsa) quotata dal 1987 (capitalizzazione € 0,68 MD)
Nota: dati di capitalizzazione di fonte Bloomberg, aggiornamento al 12 settembre 2001
Demutualizzata nel Dicembre 1999Quotata da Novembre 2000 (capitalizzazione € 0,64 MD)
Demutualizzata nel 1990Quotata da Febbraio 2001 (capitalizzazione € 3,50 MD)
Costituita nel Settembre 2000 come holding che controlla al 100% le Borse di Amsterdam, Bruxelles e ParigiQuotata da Luglio 2001 (capitalizzazione € 1,83 MD)
Alleanze, partnerships, fusioni
R&D 30 maggio 2002
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Il modello di Spa quotata sembra essere la scelta ottimale per la gestione efficiente dei mercati (2)
Demutualizzata nel Luglio 2000Inizialmente negoziata fuori mercatoQuotata (senza IPO) da Luglio 2001 (capitalizzazione € 1,59 MD)
Demutualizzata nel 2001Negoziata fuori mercato (capitalizzazione € 0,08 MD)
Demutualizzata nel 1989In corso un piano di integrazione a livello nazionaleQuotazione prevista nei prossimi dodici mesi
Demutualizzata nel Giugno 2000IPO programmata per la prima metà del 2002
Struttura mutualisticaObiettivo di demutualizzarsi a breve
Struttura mutualisticaObiettivo di demutualizzarsi a breve
Nota: dati di capitalizzazione di fonte Bloomberg, aggiornamento al 12 settembre 2001
Alleanze, partnerships, fusioni
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Indice
L’evoluzione dei mercati finanziari
Le forme organizzative dei mercati
Il nuovo scenario dell’exchange industry
Il ruolo degli Alternative Trading Systems
Alleanze, partnerships, fusioni
La posizione di BIt
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Le attività svolte da BIt
� Significativa crescita di4numero società quotate4liquidità4standing internazionale
� Razionalizzazione dell’architettura dei mercati, con il disegno e l’offerta di nuovi prodotti
� Avvio della razionalizzazione della filiera produttiva� Apertura ad alleanze e partnerships sul piano
internazionale
La posizione di BIt
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Principali indicatoriAnno Società quotate Capitalizzazione Scambi (ml euro)
Borsa NM Ristretto Totale Md euro % PIL Totale media giorn.
La posizione di BIt
1975 154 - - 154 3.8 5.4% 578 21980 141 - 28 169 18.2 9.1% 3 898 151985 161 - 35 196 54.8 13.1% 13 671 541990 229 - 37 266 94.3 13.8% 26 805 1121995 221 - 33 254 171.7 18.6% 72 895 2921996 217 - 31 248 202.7 20.6% 81 228 3221997 213 - 26 239 314.7 30.7% 174 991 6971998 223 - 20 243 485.2 45.4% 425 163 1 6801999 247 6 17 270 726.6 65.6% 507 425 1 9982000 242 40 15 297 818.4 70.2% 869 135 3 4222001 237 45 12 294 592.3 48.5% 658 042 2 6112002 240 45 12 297 611.3 48.8% 204 589 2 465
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
R&D 30 maggio 2002
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Società quotate sui mercati BItLa posizione di BIt
130140
150160
170180190
200210
220230
240250260
270280
290300
1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
64
lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
L’evoluzione del new listingLa posizione di BIt
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Mercato Ristretto
Nuovo Mercato
Borsa
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
R&D 30 maggio 2002
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La crescita della capitalizzazione delle società nazionali Milioni di euro %del PIL
La posizione di BIt
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
0
100 000
200 000
300 000
400 000
500 000
600 000
700 000
800 000
900 000
1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002-20%
-10%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
66
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Capitalizzazione delle Borse europeeAzioni nazionali, Febbraio 2002
La posizione di BIt
Fonte: FESE, elaborazioni BIt-R&D dati aggiornati al 28 febbraio 2002
0 500 000 1 000 000 1 500 000 2 000 000 2 500 000
Iceland
Budapest
Irlanda
Oslo
Atene
Copenhagen
Helsinki
Stockholm
Madrid
Borsa Italiana
Swiss Exchange
Deutsche Börse
Euronext
London
R&D 30 maggio 2002
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67
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La crescita della liquiditàMedia giornaliera (ML euro) Turnover velocity (*)
(*) Rapporto tra controvalore e capitalizzazione media
La posizione di BIt
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
0
300
600
900
1 200
1 500
1 800
2 100
2 400
2 700
3 000
3 300
1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 20020%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
110%
68
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Controvalore degli scambi sui sistemi telematiciLa posizione di BIt
Scambi di azioni sui sistemi telematici - febbraio 2002 (media giornaliera ML euro)
Fonte: FESE - elaborazioni BIt-R&D dati aggiornati al 28 febbraio 2002
0 1 000 2 000 3 000 4 000 5 000 6 000 7 000
Iceland
Irlanda
Budapest
Atene
Copenhagen
Oslo
Swiss Exchange
Helsinki
Stockholm
Virt-X
Borsa Italiana
Deutsche Börse
London
Euronext
R&D 30 maggio 2002
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lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
Idem: scambi complessiviLa posizione di BIt
Controvalore nozionale, media giorn - ML euro Futures Mib30Opzione Mib30Opzioni su azioni
Futures su miniFIB% del sot-
tostante
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
0500
1 0001 5002 0002 5003 0003 5004 0004 5005 0005 5006 0006 5007 0007 5008 0008 500
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 20020%25%50%75%100%125%150%175%200%225%250%275%300%325%350%375%400%425%
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lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
Idem: scambi complessiviLa posizione di BIt
Contratti standard, media giornaliera Futures Mib30Opzione Mib30Opzioni su azioni
Futures su miniFIB
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
05 000
10 00015 00020 00025 00030 00035 00040 00045 00050 00055 00060 00065 00070 00075 00080 00085 000
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
R&D 30 maggio 2002
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lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
Idem: scambi complessiviMINIFIB (media giornaliera)
Mib30 Options (media giornaliera) Stock options (media giornaliera)
Mib30 Futures (media giornaliera)
Contratti standard Controvalore nozionale (ML euro)
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
05 000
10 00015 00020 00025 00030 00035 00040 00045 00050 000
1996 1997 1998 1999 2000 2001 200205001 0001 5002 0002 5003 0003 5004 0004 5005 000
0
4 000
8 000
12 000
16 000
20 000
24 000
28 000
32 000
1996 1997 1998 1999 2000 2001 20020
200
400
600
800
1 000
1 200
1 400
1 600
0
8 00016 000
24 000
32 000
40 000
48 000
56 000
64 000
1996 1997 1998 1999 2000 2001 20020
40
80
120
160
200
240
280
320
0
1 000
2 000
3 000
4 000
5 000
6 000
7 000
8 000
2000 2001 20020
30
60
90
120
150
180
210
240
La posizione di BIt
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Derivati media giornaliera - febbraio 2002
Fonte: FESE - Borse europee, elaborazioni BIt - R&D
Stock optionStock index OptionStock index futuresStock futures
Contratti standard(ml euro)
Controvalore nozionale(ml euro)
Austria
Oslo
Helsinki
Borsa Italiana
Madrid
Liffe
Stockholmsborsen
Eurex
Euronext
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 1.6 1.8 2.0 0 5 000 10 000 15 000 20 000 25 000 30 000
Oslo
Austria
Stockholmsborsen
Madrid
Euronext - Amsterdam
Borsa Italiana
Euronext - Paris
Liffe
Eurex
mancano stock futurese stock option
mancano stock futures
La posizione di BIt
R&D 30 maggio 2002
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lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
Numero di Covered Warrant quotati - MCWCovered Warrant quotati
La posizione di BIt
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
0
500
1 000
1 500
2 000
2 500
3 000
3 500
4 000
4 500
5 000
5 500
6 000
6 500
7 000
7 500
1998 1999 2000 2001 2002
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lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
Scambi di Covered Warrant - MCWControvalore - media giorn.(ML euro)
Contratti - media giornaliera
La posizione di BIt
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
0
10 000
20 000
30 000
40 000
50 000
60 000
70 000
80 000
1998 1999 2000 2001 2002
0
25
50
75
100
125
150
175
200
R&D 30 maggio 2002
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75
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MOT: dettaglio obbligazioniContratti, media giornaliera CTVL, media giornaliera
(ML euro)
La posizione di BIt
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
0500
1 0001 5002 0002 5003 0003 5004 0004 5005 0005 5006 0006 5007 0007 500
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002051015202530354045505560657075
76
lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
MOT: dettaglio Titoli di statoContratti, media giornaliera CTVL, media giornaliera
(ML euro)
La posizione di BIt
0
2 000
4 000
6 000
8 000
10 000
12 000
14 000
16 000
18 000
20 000
22 000
24 000
26 000
28 000
30 000
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
550
600
650
700
750
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
R&D 30 maggio 2002
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EuroMOTContratti, media giornaliera CTVL, media giornaliera
(ML euro)
La posizione di BIt
0
50
100
150
200
250
300
2001 2002
0
2
4
6
8
10
12
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
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La forte componente internazionaleScambi mensili di azioni, ML euro Esteri in % del totale
Fonte: Borsa Italiana, UIC dati aggiornati al 31 ottobre 2001
0
10 000
20 000
30 000
40 000
50 000
60 000
70 000
80 000
90 000
100 000
110 000
120 000
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 20010%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
45%
50%
55%
60%INVESTITORI DOMESTICI
INVESTITORI ESTERI
La posizione di BIt
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L’analisi dei costi di transazione evidenzia come Borsa Italiana sia uno dei più efficienti mercati nel mondo
Fonte: Plexus - analysis 2001 Q1
BASIS POINTS
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90ASX
SWX
AMSTERDAM
BORSA ITALIANA
TOKYO
PARIS
TORONTO
STOCKHOLM
HONG KONG
LONDON
DEUTSCHE B.
Market impact
Commissions
La posizione di BIt
80
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I flussi di investimento canalizzati dalla BorsaMercato primario: un valido supporto per le privatizzazioni, un ruolo crescente per il finanziamento delle imprese
Anno Finanz. Imprese Proventi ad Azionisti Totale(aum. Cap. + OPS) (OPV) di cui privatizz.(*)
ML euro
(*) comprese le operazioni su municipalizzate e banche controllate da fondazioni
La posizione di BIt
1989 4 672 66 - 4 7381990 4 870 14 - 4 8831991 2 544 165 - 2 7091992 2 420 365 - 2 7851993 8 362 1 379 930 9 7411994 8 168 5 408 5 064 13 5761995 4 749 3 409 3 254 8 1581996 2 276 5 585 4 688 7 8601997 5 669 18 762 18 479 24 4321998 9 201 11 759 10 847 20 9601999 23 368 24 341 23 321 47 7092000 9 599 7 198 5 778 16 796 2001 10 215 4 383 3 828 14 5982002 1 060 - - 1 060
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
R&D 30 maggio 2002
lf_ubg02 41
81
lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
Contratti
Il trading after hours - Contratti (media giornaliera)
% FASE DIURNA
Nota: la percentuale rispetto alla fase diurna è calcolata con riferimento all’attività per minuto
La posizione di BIt
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
01 0002 0003 0004 0005 0006 0007 0008 0009 000
10 00011 00012 00013 00014 000
M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A0.0%1.5%3.0%4.5%6.0%7.5%9.0%10.5%12.0%13.5%15.0%16.5%18.0%19.5%21.0%COV. WARR.
AZ NM
AZ BORSA
82
lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
Nota: la percentuale rispetto alla fase diurna è calcolata con riferimento all’attività per minuto
Il trading after hours - Controvalore (media giornaliera)
Euro % FASE DIURNA
La posizione di BIt
Fonte: Borsa Italiana - R&D aggiornamento al 30 aprile 2002
0
4 000 000
8 000 000
12 000 000
16 000 000
20 000 00024 000 000
28 000 000
32 000 000
36 000 000
40 000 000
44 000 000
48 000 000
M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A0.0%0.5%1.0%1.5%2.0%2.5%3.0%3.5%4.0%4.5%5.0%5.5%6.0%COV. WARR.
AZ NMAZ BORSA
R&D 30 maggio 2002
lf_ubg02 42
83
lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
Ripartizione del possesso di azioni quotate
FAMIGLIE
HOLDINGS (1)
ESTERI
SETT. PUBBLICO (2)
BANCHE
INV. ISTITUZ. (3)
Quota della capitalizzazione a fine anno
(1) Incluse le persone fisiche con partecipazioni rilevanti(2) Stato ed enti locali(3) Assicurazioni, Fondi Pensione, Gestioni Patrimoniali e Fondi Comuni di Investimento
Elaborazioni Borsa Italiana su dati Assogestioni, Banca d’Italia, Consob e UIC
0.0%
2.5%
5.0%
7.5%
10.0%
12.5%
15.0%
17.5%
20.0%
22.5%
25.0%
27.5%
30.0%
32.5%
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 - I
FONDAZ. BANC.
Dati 2001 provvisori
La posizione di BIt
84
lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
La situazione a fine 2000
ESTERI15.7%
ASSIC3.1%
F PENS0.6%
GEST P
2.7%FONDI6.8% BANCHE
6.3%
HOLDINGS (1)
23.7%
FAMIGLIE26.4%
FONDAZ. BANC.4.8%
STATO (2)
9.9%
(1) Incluse le persone fisiche con partecipazioni rilevanti(2) Stato ed enti locali
Elaborazioni Borsa Italiana su dati Assogestioni, Banca d’Italia, Consob e UIC
La posizione di BIt
R&D 30 maggio 2002
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85
lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
Composizione della ricchezza finanziaria delle famiglie
FONDI COMUNI
AZIONI ESTERE
AZIONI IT. QUOTATE
TITOLI DI STATO
Elaborazioni Borsa Italiana su dati Banca d’Italia - Conti finanziari
AZIONI IT. NON QUOT.
0.0%
2.5%
5.0%
7.5%
10.0%
12.5%
15.0%
17.5%
20.0%
22.5%
25.0%
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001-I
% DEL TOTALE DELLE ATTIVITA’ FINANZIARIE
Dati 2001 provvisori
La posizione di BIt
86
lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
Evoluzione del possesso azionario delle famiglie (2)
030 00060 00090 000
120 000150 000180 000210 000240 000270 000
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001-I0%1%2%3%4%5%6%7%8%9%
ML euro % RICCHEZZA FINANZIARIA
Dati 2001 provvisori
Elaborazioni Borsa Italiana su dati Banca d’Italia - Conti finanziari
La posizione di BIt
R&D 30 maggio 2002
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87
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Evoluzione del possesso azionario dei fondi comuni ML euro % PATRIMONIO NETTO
Elaborazioni Borsa Italiana su dati Assogestioni e Banca d’Italia aggiornamento: dicembre 2001
0
10 000
20 000
30 000
40 000
50 000
60 000
70 000
1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 20010%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
La posizione di BIt
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Evoluzione del possesso azionario dei fondi comuni (2)% Capitalizzazione di Borsa
Elaborazioni Borsa Italiana su dati Assogestioni e Banca d’Italia aggiornamento: dicembre 2001
0%
1%
2%
3%
4%
5%
6%
7%
8%
9%
10%
11%
12%
1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
La posizione di BIt
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LAST, BUT NOT LEAST ...
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R&D 30 maggio 2002
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lf_ubg02 - 30 mag 2002 - R&D
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