1. Relazione sul governo societario e gli ... - Borsa Italiana
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RELAZIONE
SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI
ai sensi dell’art. 123-bis TUF
(modello di amministrazione e controllo tradizionale)
Denominazione Emittente: Bioera S.p.A.
Sito Web: www.bioera.it
Esercizio a cui si riferisce la Relazione: 31 dicembre 2017
Data di approvazione della Relazione: 23 aprile 2018
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GLOSSARIO
Codice / Codice di Autodisciplina: il Codice di Autodisciplina delle società quotate nella versione approvata nel mese di luglio 2015 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria
Cod. civ. / c.c.: il codice civile
Consiglio: il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente
Emittente: Bioera S.p.A., sede legale in Milano, via Pompeo Litta 9, capitale sociale Euro 14.330.000,00 i.v., Codice Fiscale n. 03916240371, R.E.A. di Milano n. 1784826
Esercizio: l’esercizio sociale a cui si riferisce la Relazione, ossia l’esercizio chiuso al 31.12.2017
Regolamento Emittenti Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti
Regolamento Mercati Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 20249 del 2017 in materia di mercati
Regolamento Parti Correlate Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate
Relazione: la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell’art. 123-bis TUF
Testo Unico della Finanza / TUF: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58
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1. PROFILO DELL’EMITTENTE
Profilo e modello di business
Bioera S.p.A. (di seguito anche “Bioera”, la “Società”, l’“Emittente”) è una società per azioni con
personalità giuridica organizzata secondo l’ordinamento della Repubblica Italiana, avente sede
legale in Milano alla via Pompeo Litta 9.
Bioera, quotata a Piazza Affari (segmento MTA), opera quale holding di partecipazioni in settori
diversificati.
La principale controllata è Ki Group S.p.A. (società quotata sul mercato AIM-Italia, organizzato e
gestito da Borsa Italiana S.p.A.) attiva, anche per il tramite delle proprie controllate, nel settore
della distribuzione all’ingrosso, produzione e vendita al dettaglio di prodotti biologici e naturali,
prevalentemente nel territorio nazionale, e principalmente attraverso alcuni canali specializzati
(alimentari biologici, erboristerie, farmacie).
Bioera detiene inoltre:
- una partecipazione del 41,2% in Visibilia S.r.l., concessionaria pubblicitaria multimediale
(quotidiani, periodici, siti internet, tablet app, radio e free press), nonché controllante
Visibilia Editore S.p.A. (società quotata sul mercato AIM-Italia, organizzato e gestito da
Borsa Italiana S.p.A.) attiva nel settore della pubblicazione di periodici e altre opere
editoriali e proprietaria delle testate VilleGiardini, Ciak, e PcProfessionale;
- indirettamente, una partecipazione del 33,0% in Meditalia S.r.l., società attiva nel settore
della fabbricazione di prodotti biomedicali in materie plastiche ad alta tecnologia e titolare,
in particolare, di un brevetto per la preparazione di gel piastrinico da sangue cordonale;
- indirettamente, una partecipazione del 17,0% in Unopiù S.p.A., società leader
nell’arredamento per esterni;
- ulteriori differenti partecipazioni di minoranza, sia direttamente che indirettamente
attraverso la propria controllata Bioera Partecipazioni S.r.l..
Per una dettagliata analisi dei principali eventi occorsi nell’esercizio 2017, si rimanda a quanto
riportato nella Relazione sulla Gestione al Bilancio 31 dicembre 2017.
Mission e valori etici
Bioera si ispira ai principi etici contenuti nel Codice Etico, da cui derivano i suoi modelli di
condotta, al fine di competere efficacemente sul mercato, migliorare la soddisfazione dei propri
clienti, accrescere il valore per gli azionisti e sviluppare competenze e crescita professionale delle
risorse umane.
Modello di Governance
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Il sistema di governo societario di Bioera è strutturato secondo il modello tradizionale e risulta
conforme ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina, ancorché la Società non abbia
comunque aderito a tutte le raccomandazioni in considerazione delle dimensioni e della
complessità della Società, dell’attività svolta, nonchè della composizione del proprio Consiglio di
Amministrazione.
Il Modello in oggetto è composto dai seguenti organi sociali: dall’Assemblea dei Soci, da un Organo
di Gestione (il Consiglio di Amministrazione) e da un Organo di Controllo esterno al Consiglio di
Amministrazione (il Collegio Sindacale); la revisione legale dei conti è demandata ad una Società di
Revisione incaricata dall’Assemblea su proposta del Collegio Sindacale.
Il Consiglio di Amministrazione non ha istituito al proprio interno alcun comitato con funzioni
propositive e/o consultive.
A questi organi si affiancano:
- il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ruolo ricoperto dal
Direttore Amministrativo della Società;
- l’Organismo di Vigilanza (l’“OdV”) istituito dal Consiglio di Amministrazione ai sensi del
D.Lgs. n. 231 dell’8 giugno 2001.
Il Modello di Governance di Bioera S.p.A. è fondato su un complesso di regole, principi e procedure
periodicamente aggiornati in ragione della normativa e della best practice di riferimento.
Responsabilità sociale
L’Emittente non è tenuta alla presentazione della dichiarazione consolidata di carattere non
finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/16.
2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123-bis, comma 1, TUF)
alla data del 23 aprile 2018
a) Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera a), TUF)
Il capitale sociale di Bioera S.p.A. è costituito da azioni ordinarie con diritto di voto, ammesse alla
quotazione nel mercato telematico azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A..
Il capitale sociale interamente sottoscritto e versato ammonta a Euro 14.330.000,00, diviso in n.
43.164.607 azioni ordinarie prive di valore nominale.
Le categorie di azioni che compongono il capitale sociale sono riportate nella seguente tabella:
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LEGENDA:
MTA: Mercato Telematico Azionario
In data 4 settembre 2017 l’Assemblea straordinaria dei Soci ha approvato:
- l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie della Società cum
warrant ai sensi dell’art. 2420-bis, comma 1, cod. civ., con esclusione del diritto di opzione
ai sensi dell’art. 2441, comma 5, cod. civ., per un importo complessivo massimo di Euro 3,0
milioni, suddiviso in sei tranche;
- l’aumento del capitale sociale ai sensi dell’art. 2420-bis, comma 2, cod. civ., in via
scindibile, con esclusione del diritto di opzione, ai sensi dell’art. 2441, comma 5, cod. civ., a
servizio della conversione del prestito obbligazionario convertibile cum warrant, in
esenzione dagli obblighi di pubblicazione di un prospetto informativo ai sensi dell’art. 57,
comma 1, lett. (a) del Regolamento Emittenti per un importo massimo di Euro 3,0 milioni
mediante emissione di massime n. 7.200.000 azioni ordinarie;
- l’emissione di warrant da assegnare gratuitamente ai sottoscrittori del prestito
obbligazionario convertibile cum warrant;
- l’aumento del capitale sociale, in via scindibile e a pagamento, con esclusione del diritto di
opzione, ai sensi dell’art. 2441, comma 5, cod. civ., a servizio dell’esercizio dei warrant per
un importo massimo di Euro 1,5 milioni mediante emissione di un numero massimo di
azioni ricompreso nei limiti di cui ai precedenti punti;
- la modifica dell’articolo 6 dello Statuto sociale.
Alla data di approvazione della presente Relazione, risultano emessi ed in circolazione ai sensi di
tale delibera:
- n. 5 obbligazioni, del valore nominale di Euro 10.000,00 cadauna, per le quali è già stata
avanzata dai sottoscrittori richiesta di conversione in n. 333.333 azioni di nuova emissione.
La conversione di tali obbligazioni è momentaneamente sospesa in attesa della possibilità
per la Società di procedere con un nuovo aumento di capitale in esenzione dalla
pubblicazione di prospetti di offerta o di quotazione;
- n. 12 obbligazioni, del valore nominale di Euro 10.000,00 cadauna, per le quali non è stata
ancora avanzata dai sottoscrittori richiesta di conversione in azioni di nuova emissione. In
n° azioni % rispetto al c.s. quotato / non quotato diritti e obblighi
Azioni ordinarie 43.164.607 100% quotato - MTA ai sensi di legge e di statuto
Azioni a voto multiplo -
Azioni con diritto di voto limitato -
Azioni prive del diritto di voto -
Altro -
STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE
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caso di richiesta di conversione, comunque, la stessa dovrà intendersi momentaneamente
sospesa in attesa della possibilità per la Società di procedere con un nuovo aumento di
capitale in esenzione dalla pubblicazione di prospetti di offerta o di quotazione;
- n. 3.125.000 warrants con rapporto di esercizio pari a 1:1, che attribuiscono ai portatori il
diritto di ottenere una nuova azione della Società per ciascun warrant oggetto di
conversione. Il diritto di conversione deve intendersi momentaneamente sospeso in attesa
della possibilità per la Società di procedere con un nuovo aumento di capitale in esenzione
dalla pubblicazione di prospetti di offerta o di quotazione.
Ad eccezione di quanto sopra riportato, non esistono altri strumenti finanziari che attribuiscano il
diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione.
Non esistono piani di incentivazione a base azionaria (stock option, stock grant, ecc.) che
comportino aumenti, anche gratuiti, del capitale sociale.
b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lettera b), TUF)
Non esistono restrizioni al trasferimento di titoli, quali, ad esempio, limiti al possesso di titoli o la
necessità di ottenere il gradimento da parte dell’Emittente o di altri possessori di titoli.
c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera c), TUF)
Nella tabella che segue si indicano le partecipazioni rilevanti nel capitale dell’Emittente, dirette o
indirette, secondo quanto risulta - alla data della presente Relazione - dalle comunicazioni
effettuate ai sensi dell’art. 120 TUF:
d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lettera d), TUF)
L’Emittente non ha emesso titoli che conferiscano diritti speciali di controllo.
e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art.
123-bis, comma 1, lettera e), TUF)
Non è previsto alcun meccanismo specifico di esercizio dei diritti di voto in caso di partecipazione
azionaria dei dipendenti.
f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera f), TUF)
dichiarante azionista direttoquota % su capitale
ordinario
quota % su capitale
votante
Mazzaro Canio Giovanni Biofood Italia S.r.l. 41,706 41,706
PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE
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Non esistono restrizioni al diritto di voto. Relativamente ai termini imposti per l’esercizio del
diritto di voto in sede assembleare, si rinvia al paragrafo “Assemblee” della presente Relazione.
g) Accordi tra azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lettera g), TUF)
Alla data di approvazione della presente Relazione, non sussistono accordi tra azionisti, noti
all’Emittente e comunicati a Consob, ai sensi dell’art. 122 TUF.
h) Clausole di change of control (ex art. 123-bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni
statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1)
Clausole di change of control
Alla data di approvazione della presente Relazione, l’Emittente non ha in essere accordi che
prevedano clausole di change of control.
Disposizioni statutarie in materia di OPA
Si segnala che lo statuto della Società non prevede deroghe alle disposizioni sulla passivity rule
previste dall’art. 104, commi 1 e 2, del TUF, né alle disposizioni sull’applicazione delle regole di
neutralizzazione di cui all’art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.
i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie (ex
art. 123-bis, comma 1, lettera m), TUF)
Delega ad aumentare il capitale sociale
In data 4 settembre 2017 l’Assemblea straordinaria dei Soci ha approvato:
- l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie della Società cum
warrant ai sensi dell’art. 2420-bis, comma 1, cod. civ., con esclusione del diritto di opzione
ai sensi dell’art. 2441, comma 5, cod. civ., per un importo complessivo massimo di Euro 3,0
milioni, suddiviso in sei tranche;
- l’aumento del capitale sociale ai sensi dell’art. 2420-bis, comma 2, cod. civ., in via
scindibile, con esclusione del diritto di opzione, ai sensi dell’art. 2441, comma 5, cod. civ., a
servizio della conversione del prestito obbligazionario convertibile cum warrant, in
esenzione dagli obblighi di pubblicazione di un prospetto informativo ai sensi dell’art. 57,
comma 1, lett. (a) del Regolamento Emittenti per un importo massimo di Euro 3,0 milioni
mediante emissione di massime n. 7.200.000 azioni ordinarie;
- l’emissione di warrant da assegnare gratuitamente ai sottoscrittori del prestito
obbligazionario convertibile cum warrant;
- l’aumento del capitale sociale, in via scindibile e a pagamento, con esclusione del diritto di
opzione, ai sensi dell’art. 2441, comma 5, cod. civ., a servizio dell’esercizio dei warrant per
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un importo massimo di Euro 1,5 milioni mediante emissione di un numero massimo di
azioni ricompreso nei limiti di cui ai precedenti punti;
- la modifica dell’articolo 6 dello Statuto sociale.
In ossequio a tale delibera:
- nel corso dell’esercizio 2017, il capitale sociale è stato aumentato per complessivi Euro
970.000,00 mediante emissione di complessive n. 4.906.008 azioni di nuova emissione;
- alla data di approvazione della presente Relazione, risultano emesse complessive n.
7.164.341 nuove azioni delle massime n. 7.200.000 nuove azioni ordinarie oggetto di
delibera.
Autorizzazione all’acquisto di azioni proprie
L’Assemblea dei Soci non ha autorizzato operazioni di acquisto di azioni proprie.
j) Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. c.c.)
Ai sensi dell’art. 2497 e seguenti del c.c., si precisa che l’Emittente non è soggetta ad attività di
direzione e coordinamento da parte di altre società, ivi comprese le società che la controllano
direttamente o indirettamente o le società che sono tenute al consolidamento dei risultati nel loro
bilancio di esercizio, in quanto risultano insussistenti i seguenti indici di probabile soggezione ad
altrui attività di direzione e coordinamento:
- predisposizione di piani industriali, strategici, finanziari e di budget di Gruppo;
- emanazione di direttive attinenti alla politica finanziaria e creditizia;
- accentramento di funzioni quali tesoreria, amministrazione, finanza e controllo;
- determinazione di strategie di crescita del Gruppo, e/o di posizionamento strategico e di
mercato delle singole società, con linee di politica idonee ad influenzarne e determinarne
la concreta attuazione da parte del management.
* * *
Si precisa infine che:
• le informazioni richieste dall’art. 123-bis, comma primo, lettera i), (“gli accordi tra la
società e gli amministratori […] che prevedono indennità in caso di dimissioni o
licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un’offerta
pubblica di acquisto”) sono contenute nella “Relazione sulla Remunerazione” pubblicata ai
sensi dell’art. 123-ter del TUF, allegata alla presente Relazione e disponibile presso la sede
sociale e il sito della Società (www.bioera.it - sezione corporate governance);
• le informazioni richieste dall’art. 123-bis, comma primo, lettera l), (“le norme applicabili
alla nomina e alla sostituzione degli amministratori […], se diverse da quelle legislative e
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regolamentari applicabili in via suppletiva”) sono illustrate nella sezione della presente
Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (sez. 4.1).
3. COMPLIANCE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF)
L’Emittente aderisce e si conforma - per quanto ritenuto applicabile - al Codice, edizione luglio
2015, accessibile al pubblico sul sito web di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it) e sul sito web del
Comitato per la Corporate Governance (alla pagina www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-
governance/codice/codice.htm), quale punto di riferimento per un’efficace struttura di corporate
governance.
Alla data di redazione della presente Relazione, l’Emittente non ha aderito a tutte le
raccomandazioni di cui al Codice di Autodisciplina in considerazione delle dimensioni e della
complessità della Società, dell’attività svolta, nonché della composizione del proprio Consiglio di
Amministrazione. Per una descrizione delle ragioni della mancata adesione alle raccomandazioni
del Codice si rimanda a quanto specificatamente indicato nelle diverse sezioni della presente
Relazione.
Né l’Emittente né le sue controllate aventi rilevanza strategica sono soggette a disposizioni di
legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance dell’Emittente.
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
4.1 NOMINA E SOSTITUZIONE (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF)
Ai sensi dell’art. 17 dello Statuto, la Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione
composto da un minimo di 3 a un massimo di 11 membri nominati, anche tra non soci,
dall’Assemblea ordinaria che ne determina di volta in volta il numero. Almeno uno dei componenti
del Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione sia composto da
più di sette membri, devono essere in possesso dei requisiti di indipendenza di cui all’art. 147-ter,
comma 4, del TUF e sue successive modifiche e integrazioni.
Nella composizione del Consiglio di Amministrazione deve essere assicurato l’equilibrio tra il
genere maschile e il genere femminile, nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e
regolamentari pro tempore vigenti.
I componenti del Consiglio di Amministrazione sono eletti, nel rispetto della disciplina pro tempore
vigente inerente l’equilibrio tra generi, sulla base di liste di candidati secondo le modalità di
seguito indicate. Ciascuna lista che presenti almeno tre candidati deve includere candidati
appartenenti ad entrambi i generi (maschile e femminile), in modo che appartenga al genere
meno rappresentato almeno un terzo (arrotondato per eccesso all’unità superiore) dei candidati, e
ciò ai fini del rispetto della normativa inderogabile, di legge e/o regolamentare, vigente in materia
di equilibrio tra generi.
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Tanti soci che rappresentino, anche congiuntamente, almeno il 2,5% del capitale sociale, ovvero la
diversa misura stabilita dalla Consob con regolamento tenendo conto della capitalizzazione, del
flottante e degli assetti proprietari delle società quotate1, possono presentare una lista di
candidati in misura non superiore a quelli da eleggere, ordinata in ordine progressivo. La titolarità
della percentuale minima di partecipazione per la presentazione delle liste di candidati è
determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore dell’azionista nel giorno
in cui le liste sono depositate presso la Società.
Ogni socio, nonché i soci, appartenenti ad un medesimo gruppo, aderenti ad uno stesso patto
parasociale ex art. 122 del TUF, il soggetto controllante, le società controllate e quelle soggette al
comune controllo ex art. 93 del TUF, non possono presentare o concorrere alla presentazione,
neppure per interposta persona o società fiduciaria, di più di una sola lista né possono votare liste
diverse, ed ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità. Ai fini
dell’applicazione del comma precedente, sono considerati appartenenti ad uno stesso gruppo il
soggetto, anche non avente natura societaria, che esercita, direttamente o indirettamente, il
controllo ex art. 93 del TUF sul socio in questione e tutte le società controllate direttamente o
indirettamente dal predetto soggetto.
In caso di violazione delle suddette disposizioni non si tiene conto dell’appoggio prestato dal socio
in oggetto relativamente ad alcuna delle liste.
Le liste devono essere depositate presso la sede della Società entro il termine stabilito dalle vigenti
disposizioni legislative e regolamentari e messe a disposizione del pubblico secondo le modalità ed
i termini previsti dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari. Le liste indicano quali sono
gli amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti dalla legge e dallo Statuto.
Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, devono essere depositate: (i) le
informazioni relative all’identità dei soci che hanno presentato la lista e alla percentuale di
partecipazione da essi complessivamente detenuta; (ii) l’apposita certificazione rilasciata
dall’intermediario abilitato ai sensi di legge comprovante la titolarità del numero di azioni
necessario per la presentazione della lista, che potrà essere prodotta anche successivamente al
deposito, purchè entro il termine stabilito dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari; (iii)
le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria
responsabilità, l’inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità nonché l’esistenza dei
requisiti prescritti dalla normativa vigente per l’assunzione della carica; (iv) la dichiarazione circa
l’eventuale possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall’articolo 148, terzo comma, del TUF
e/o dei requisiti di indipendenza previsti da normative di settore eventualmente applicabili in
ragione dell’attività svolta dalla Società; nonché (v) il curriculum professionale di ciascun
candidato, contenente un’esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali di
ogni candidato con indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti. Le liste
1 Si precisa che la Consob, con Delibera n. 20273 del 24.1.2018, ha confermato la soglia del 2,5%.
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presentate senza l’osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come non
presentate.
Ogni azionista ha diritto di votare una sola lista. Al termine delle votazioni, risulteranno eletti i
candidati delle due liste che hanno ottenuto il maggior numero di voti, con i seguenti criteri:
- A) dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti viene tratto un numero di
consiglieri pari al numero totale dei componenti il consiglio, come previamente stabilito
dall’assemblea, meno uno; risultano eletti, in tali limiti numerici, i candidati nell’ordine
progressivo indicato nella lista;
- B) dalla lista che ha ottenuto il secondo numero di voti e che non sia collegata in alcun
modo, neppure indirettamente, con la lista di cui al precedente paragrafo A) e/o con i soci
che hanno presentato o votato la lista di maggioranza, viene tratto un consigliere, in
persona del candidato indicato col primo numero nella lista medesima.
Qualora con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia assicurata la nomina di un
numero di amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti per i sindaci
dall’articolo 148, comma 3, del TUF pari al numero minimo stabilito dalla legge in relazione al
numero complessivo di amministratori, il candidato non indipendente eletto come ultimo in
ordine progressivo nella lista che ha riportato il maggior numero di voti di cui alla lettera A) del
precedente paragrafo, sarà sostituito con il primo candidato indipendente secondo l’ordine
progressivo non eletto della stessa lista, ovvero, in difetto, dal primo candidato indipendente
secondo l’ordine progressivo non eletto delle altre liste, secondo il numero di voti da ciascuna
ottenuto. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che il Consiglio di Amministrazione
risulti composto da un numero di componenti in possesso dei requisiti di cui all’articolo 148,
comma 3, del TUF pari al numero minimo prescritto dalla legge. Qualora infine detta procedura
non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta
dall’assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti in possesso
dei citati requisiti.
Qualora il Consiglio di Amministrazione, formato ai sensi della procedura sopra descritta, non
includa un numero minimo di amministratori appartenenti al genere meno rappresentato almeno
pari a quello previsto dalla normativa, di legge e/o regolamentare, vigente, il candidato
appartenente al genere più rappresentato eletto come ultimo nella lista che ha riportato il
maggior numero di voti, secondo l’ordine progressivo ivi indicato, è sostituito, fermo il rispetto del
numero minimo di amministratori indipendenti, dal primo candidato non eletto della medesima
lista, secondo l’ordine progressivo ivi indicato, appartenente al genere meno rappresentato.
Qualora anche a seguito di tale sostituzione non sia raggiunto il numero minimo di amministratori
appartenenti al genere meno rappresentato previsto dalla normativa, di legge e/o regolamentare,
vigente, la stessa procedura verrà applicata anche con riferimento al candidato appartenente al
genere più rappresentato eletto per penultimo, secondo l’ordine progressivo ivi indicato, e così a
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scalare dal basso verso l’alto della medesima lista sino a completare il numero minimo di
componenti appartenenti al genere meno rappresentato.
Qualora anche a seguito di tali sostituzioni non si dovesse raggiungere il numero minimo di
amministratori appartenenti al genere meno rappresentato richiesto dalla normativa applicabile,
tali membri verranno nominato dall’Assemblea che delibererà con le maggioranze di legge, previa
presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato, in
sostituzione del candidato appartenente al genere più rappresentato eletto come ultimo nella lista
che ha riportato il maggior numero di voti, secondo l’ordine progressivo ivi indicato, e così a
scalare dal basso verso l’altro della medesima lista sino a completare il numero minimo di
componenti appartenenti al genere meno rappresentato.
Gli Amministratori hanno l’obbligo di segnalare immediatamente al Presidente la sopravvenienza
di una delle cause che comporti la decadenza d’ufficio. Se detta sopravvenienza di cause riguarda il
Presidente, la comunicazione stessa va resa al Vice Presidente.
In mancanza di pluralità di liste presentate, tutti gli amministratori saranno tratti, in ordine
progressivo, dall’unica lista presentata, fermo l’obbligo della nomina del numero minimo di
amministratori indipendenti e fermo restando il rispetto dell’equilibrio tra generi in base alla
disciplina di volta in volta vigente. Qualora non venisse raggiunto il numero minimo di componenti
appartenenti al genere meno rappresentato, questi saranno nominati dall’Assemblea con le
maggioranze di legge, in sostituzione dei candidati dell’unica lista appartenenti al genere più
rappresentato, a partire dal candidato appartenente al genere più rappresentato eletto come
ultimo, secondo l’ordine progressivo ivi indicato, e così a scalare dal basso verso l’altro nella
medesima lista.
Nel caso in cui non sia presentata o non riceva voti alcuna lista, l’Assemblea delibera con le
maggioranze di legge, fermo l’obbligo della nomina del numero minimo di amministratori
indipendenti e del numero minimo degli amministratori appartenenti al genere meno
rappresentato previsto dalla normativa, di legge e/o regolamentare.
Ai sensi dell’art. 17-bis dello Statuto, in ogni caso il Consiglio di Amministrazione e l’Assemblea
procederanno alla nomina dei consiglieri per l’integrazione del Consiglio di Amministrazione in
dipendenza dell’intervenuta cessazione della carica di taluno dei suoi componenti, in modo da
assicurare la presenza di un numero di amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza
previsti dalle disposizioni legislative e regolamentari vigenti comunque non inferiore a quello
minimo previsto dalle applicabili disposizioni di legge e regolamentari, e fermo restando il rispetto
dell’equilibrio tra generi in base alla disciplina di volta in volta vigente.
Ai sensi dell’art. 18 dello Statuto, gli Amministratori durano in carica 3 esercizi, e sono rieleggibili.
Se nel corso dell’esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, il Consiglio di
Amministrazione provvede alla sostituzione mediante cooptazione, ai sensi dell’art. 2386 c.c..
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Ai sensi dell’art. 19 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione elegge fra i suo membri un
Presidente se questi non è stato nominato dall’Assemblea e può eleggere un Vice Presidente che
sostituisca il Presidente in casi di assenza o impedimento.
Il Consiglio di Amministrazione nomina un suo segretario, anche estraneo al Consiglio; in caso di
assenza o di impedimento, il segretario è designato da chi presiede l’adunanza.
Piani di successione
Si precisa che il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, tenuto conto degli assetti proprietari,
non ha finora ritenuto che ricorrano i presupposti per l’adozione di un piano per la successione
degli amministratori esecutivi.
4.2 COMPOSIZIONE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d) e d-bis), TUF)
L’attuale Consiglio di Amministrazione, il cui mandato scade con l’Assemblea di approvazione del
bilancio al 31 dicembre 2019, è stato nominato dall’Assemblea dei Soci del 6 giugno 2017,
mediante voto di lista, secondo quanto previsto dall’art. 17 dello Statuto.
Ai fini della nomina del Consiglio di Amministrazione sono state presentate due liste, delle quali
una di 5 (cinque) candidati dal socio di maggioranza Biofood Italia S.r.l. e una di 1 (un) candidato
dal socio di minoranza Ambrosiana Finanziaria S.r.l.. Con il 50,01% dei voti in rapporto al capitale
sociale, pari al 94,7% del capitale votante, è risultata vincitrice la lista presentata da Biofood Italia
S.r.l., mentre con il 2,78% dei voti in rapporto al capitale sociale, pari al 5,3% del capitale votante,
è risultata seconda classificata la lista presentata da Ambrosiana Finanziaria S.r.l..
Il Consiglio di Amministrazione, in carica alla data del 31 dicembre 2017, risulta composto come di
seguito riportato:
Componenti esecutivi
- Daniela Garnero Santanchè, Presidente
- Canio Giovanni Mazzaro, Amministratore Delegato
Componenti non esecutivi
- Davide Mantegazza (amministratore indipendente), Vice Presidente
- Silvia Garnero
- Michele Mario Mazzaro
Viene di seguito riportato un breve curriculum vitae di ogni amministratore attualmente in carica,
dal quale emergono la competenza e l’esperienza in materia di gestione aziendale.
Daniela Garnero Santanchè
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E’ nata a Cuneo il 7 aprile 1961.Ha conseguito la laurea in scienze politiche presso l'Università di
Torino e ha frequentato la "Scuola di Direzione Aziendale" dell'Università Bocconi di Milano. Nel
1990 inizia il suo percorso imprenditoriale fondando la società "Dani Comunicazione", che in poco
tempo diventa leader nel settore delle pubbliche relazioni e dell’organizzazione di eventi. Nel 1995
inizia il suo percorso politico, diventando già nel 1999 Consigliere Provinciale alla Provincia di
Milano. Nel medesimo anno diviene inoltre Presidente della Commissione Cultura e Presidente
della Consulta della Provincia di Milano. Nel 1998 fonda con l'imprenditore Flavio Briatore il
Billionaire Club di Porto Cervo e successivamente il Twiga Beach Club di Forte dei Marmi. Nel 2001
viene eletta per la prima volta alla Camera dei Deputati e nel 2010 viene nominata Sottosegretario
alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2008 fonda Visibilia, società che opera nel settore
pubblicitario e dell'editoria, gestendo la vendita degli spazi pubblicitari di primarie testate
giornalistiche italiane. Attualmente è Senatore della Repubblica Italiana e ricopre, tra le altre, la
carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bioera S.p.A. e della controllata Ki Group
S.p.A., oltre ad essere Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di
Visibilia Editore S.p.A..
Davide Mantegazza
E’ nato a Milano il 21 gennaio 1965 e si è laureato presso l’Università Bocconi di Milano in
Economia Aziendale. Ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di Dottore
Commercialista. Dopo una prima esperienza maturata presso la SDA Bocconi e due anni di attività
presso RAS S.p.A., dove ha svolto funzioni di formazione e coordinamento nell’ambito del progetto
“Europa 92”, ha assunto nel 1994 la carica di Direttore Finanziario e Amministrativo e, dal 1998 al
2005, di Amministratore Delegato, della Spumador S.p.A. di Cadorago, anche con incarichi
societari in varie società del medesimo gruppo. Attualmente ricopre numerosi incarichi presso
società nazionali ed è professore a contratto presso l’Università degli Studi di Milano.
Canio Giovanni Mazzaro
E’ nato a Potenza il 6 novembre 1959 e ha conseguito la laurea in Ingegneria Civile presso
l'Università degli Studi di Napoli. Tra il 1988 e il 1989 ha frequentato il Master in Pianificazione e
Analisi Strategica presso la Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Commerciale Luigi Bocconi
di Milano. Dal 2001 al 2005 è stato membro del consiglio di amministrazione dell'Università degli
Studi di Ferrara. È stato inoltre Amministratore Unico di Pierrel Farmaceutici S.p.A. dalla sua
costituzione fino al mese di novembre 2005. E’ stato Presidente ed Amministratore Delegato di
Pierrel S.p.A. Oggi ricopre l'incarico di Direttore Generale e Amministratore Delegato di Bioera
S.p.A., oltre a ricoprire ulteriori differenti incarichi societari in varie società del medesimo Gruppo.
Silvia Garnero
Classe 1984, ha conseguito laurea triennale presso la facoltà di Architettura 1 del Politecnico di
Milano acquisendo solide competenze nel settore della comunicazione e della pubblicità sino ad
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arrivare a ricoprire, oggi, il ruolo di commercial business developer per Visibilia S.r.l.. Assessore alla
Provincia di Milano dal luglio 2009 al dicembre 2014.
Michele Mario Mazzaro
Classe 1988, ha conseguito nel 2011 il B.S.B.A. in International Economics & Finance presso The
Catholic University of America, Washington, D.C.. Dopo aver maturato un’esperienza in Ernst &
Young Financial Business Advisors S.p.A. e all’interno del Gruppo Bioera dal febbraio 2013 al
febbraio 2016, è oggi executive manager in KPMG.
* * *
La composizione del Consiglio di Amministrazione è indicata nella seguente tabella:
Si precisa che l’amministratore Ariel Davide Segre ha cessato il proprio incarico in data 6 giugno 2017 per
naturale scadenza del mandato con l’assemblea degli azionisti di approvazione del bilancio per l’esercizio
chiuso al 31 dicembre 2016.
carica componentianno di
nascita
data di
prima
nomina (*)
in carica dalista
(**)Esec.
Non
Esec.
Indip.
Codice
Indip.
TUFn. altri incarichi (***) (****)
Presidente GARNERO SANTANCHE' Daniela 1961 26.06.2012 06.06.2017 M x
Ki Group S.p.A. -
Presidente Consiglio di
Amministrazione
Visibilia Editore S.p.A. -
Presidente Consiglio
Amministrazione e
Amministratore
Delegato
6/8
Vice-Presidente MANTEGAZZA Davide 1965 16.06.2014 06.06.2017 m x x x
Ki Group S.p.A. -
Consigliere
Visibilia Editore S.p.A. -
Consigliere
Ambromobiliare S.p.A. -
Sindaco
4 Aim Sicaf S.p.A. -
Consigliere e
Amministratore
Delegato
Casta Diva Group S.p.A. -
Sindaco
8/8
Amministratore Delegato MAZZARO Canio Giovanni 1959 04.04.2011 06.06.2017 M x
Ki Group S.p.A. -
Consigliere e Vice
Presidente Consiglio di
Amministrazione
Visibilia Editore S.p.A. -
Consigliere
8/8
Amministratore GARNERO Silvia 1984 06.06.2017 06.06.2017 M x 3/4
Amministratore MAZZARO Michele Mario 1988 05.06.2015 06.06.2017 M x 8/8
Amministratore SEGRE Ariel Davide 1939 19.06.2012 16.06.2014 M x x x 4/4
STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
n. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 8
quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 2,5%
AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
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L’attuale Consiglio di Amministrazione rimane in carica fino alla data dell’Assemblea di approvazione del
bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.
NOTE
(*) Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l’amministratore è stato
nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell’Emittente.
(**) In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore (“M”: lista di
maggioranza; “m”: lista di minoranza; “CdA”: lista presentata dal CdA).
(***) In questa colonna è indicato il numero di incarichi (indicati per esteso) di amministratore o sindaco
ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società
finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni.
(****) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA (espresso
come numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe
dovuto partecipare).
Il Consiglio di Amministrazione non ha costituito al proprio interno alcun comitato.
Dalla data di chiusura dell’esercizio non vi sono stati cambiamenti nella composizione del Consiglio
di Amministrazione dell’Emittente.
Politiche di diversità
Si rende noto che, relativamente alle politiche in materia di diversità applicate in relazione alla
composizione degli organi di amministrazione e controllo, il tema risulta presidiato in quanto la
composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale è adeguatamente
diversificata per età, genere e percorso formativo e professionale, come si evince da quanto sopra
rappresentato, nonché dai curricula.
Alla luce di ciò, il Consiglio di Amministrazione non ha valutato necessario formalizzare
l’approvazione di una specifica procedura.
Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società
Gli Amministratori dell’Emittente accettano la carica quando ritengono di poter dedicare al
diligente svolgimento dei loro compiti il tempo necessario, compatibilmente con il numero e la
natura delle cariche da questi altrove eventualmente ricoperte. Il Consiglio richiede a tutti i suoi
componenti le cariche di amministratore o di sindaco da essi ricoperte in altre società quotate in
mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti
dimensioni, come indicato nel criterio 1.C.2 del Codice.
Diversamente dalle raccomandazioni contenute nel criterio 1.C.3 del Codice, il Consiglio di
Amministrazione non ha provveduto ad esprimere il proprio orientamento in merito al numero
massimo di incarichi di amministratore o sindaco che risultino compatibili con un efficace
svolgimento dell’incarico di amministratore della Società. Tale valutazione spetta quindi, in primo
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luogo, agli azionisti in sede di designazione degli amministratori e, successivamente, al singolo
amministratore all’atto dell’accettazione della carica.
Induction Programme
L’articolazione ed i contenuti delle riunioni del Consiglio garantiscono il continuo aggiornamento
degli amministratori e dei sindaci sulla realtà aziendale e sul settore di riferimento.
In particolare, il Presidente e l’Amministratore Delegato, nel corso delle riunioni del Consiglio di
Amministrazione, provvedono ad illustrare quanto rileva ai fini della presentazione
dell’andamento della Società e del Gruppo, fornendo, tra l’altro, costantemente informazioni in
merito ai più rilevanti aggiornamenti del quadro normativo di settore ed al loro impatto sulla
Società.
Inoltre, in linea con le disposizioni dell’art. 1.C.6 del Codice, in occasione delle riunioni consiliari, su
invito del Presidente, partecipano dirigenti e/o consulenti della Società la cui presenza è
considerata di ausilio alla migliore informativa sugli argomenti posti all’ordine del giorno.
4.3 RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)
Nel corso dell’esercizio 2017 si sono tenute 8 (otto) riunioni del Consiglio di Amministrazione
dell’Emittente. La durata media delle riunioni di Consiglio è stata di 1 ora circa.
Per l’esercizio 2018 sono previste almeno 6 (sei) riunioni, 2 (due) delle quali (20 febbraio e 23
aprile 2018) hanno già avuto luogo.
La tempestività e la completezza dell’informativa pre-consiliare è garantita dalla competente
direzione della Società (Direzione Generale) che, in coordinamento con le funzioni aziendali
interessate e con il loro supporto, cura la predisposizione di tutti i documenti necessari per la
trattazione degli argomenti all’ordine del giorno.
La trasmissione ai Consiglieri e ai Sindaci è curata dalla segreteria della Società che vi provvede con
ragionevole anticipo rispetto alla data della riunione, tenuto anche conto delle possibili esigenze di
riservatezza e di urgenza relative a determinati argomenti.
Il Consiglio ritiene che, nella generalità dei casi, la documentazione relativa alle materie poste
all’ordine del giorno dovrebbe essere inviata ai Consiglieri ed ai Sindaci almeno 2 (due) giorni
lavorativi prima della riunione. I documenti di particolare complessità o relativi ad operazioni di
particolare rilievo dovrebbero essere inviati almeno 3 (tre) giorni lavorativi prima della riunione.
Il Consiglio ritiene che tali criteri siano stati normalmente rispettati nel corso dell’esercizio chiuso
al 31 dicembre 2017. Nei casi in cui, per ragioni organizzative o di riservatezza, non risulti possibile
od opportuno inviare la documentazione prima della riunione con il preavviso sopra indicato, i
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documenti stessi sono consegnati nel corso della riunione consiliare, mentre in altri casi si rende
necessario integrare l’informativa all’interno della riunione consiliare in corso.
Inoltre, il Presidente del Consiglio di Amministrazione cura che agli argomenti posti all’ordine del
giorno possa essere dedicato il tempo necessario per consentire un costruttivo dibattito e, nello
svolgimento delle riunioni, incoraggia contributi da parte dei Consiglieri.
Nel corso delle riunioni consiliari sono per prassi invitati a partecipare, per fornire opportuni
approfondimenti sugli argomenti posti all’ordine del giorno, dei soggetti esterni al Consiglio, in
particolare Dirigenti e/o Responsabili di funzioni aziendali, con competenze e responsabilità
specifiche sulle questioni esaminate dal Consiglio di Amministrazione, conformemente a quanto
previsto dal criterio 1.C.6 del Codice di Autodisciplina.
A tale riguardo si precisa che è invitato permanente a partecipare alle riunioni consiliari il Direttore
Amministrativo.
Ruolo del Consiglio di Amministrazione
Secondo l’art. 22 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per
la gestione ordinaria e straordinaria della Società, escluse soltanto le deliberazioni che la legge e lo
Statuto riservano all’Assemblea dei Soci. Il Consiglio di Amministrazione è, inoltre, competente ad
assumere le deliberazioni di cui all’art. 2365, secondo comma, del codice civile.
In particolare, conformemente al criterio 1.C.1 del Codice, il Consiglio di Amministrazione svolge,
per prassi, le seguenti funzioni:
- esamina e approva i piani strategici, industriali e finanziari dell’Emittente e del Gruppo di
cui essa è a capo, monitorandone periodicamente l’attuazione; definisce il sistema di
governo societario dell’Emittente e la struttura del Gruppo;
- definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell’Emittente,
includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell’ottica
della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell’attività dell’Emittente;
- valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell’Emittente
nonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al
sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
- stabilisce la periodicità, non superiore al trimestre, con la quale gli organi delegati devono
riferire al Consiglio circa l’attività svolta nell’esercizio delle deleghe loro conferite;
- valuta il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione, in particolare, le
informazioni ricevute dagli organi delegati, nonché confrontando, periodicamente, i
risultati conseguiti con quelli programmati;
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- delibera in merito alle operazioni dell’Emittente e delle sue controllate, quando tali
operazioni abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario
per l’Emittente stesso;
- effettua, almeno una volta all’anno, una valutazione sul funzionamento del Consiglio stesso
e dei suoi Comitati nonché sulla loro dimensione e composizione, tenendo anche conto di
elementi quali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di
genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica;
- tenuto conto degli esiti della valutazione di cui sopra, esprime agli Azionisti, prima della
nomina del nuovo Consiglio, orientamenti sulle figure manageriali e professionali, la cui
presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna;
- fornisce nella Relazione sul Governo Societario l’informativa prevista dal Codice di
Autodisciplina;
- al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie, adotta, su proposta
del Presidente del Consiglio di Amministrazione, una procedura per la gestione interna e la
comunicazione all’esterno di documenti e informazioni riguardanti l’Emittente, con
particolare riferimento alle informazioni privilegiate.
Nel corso dell’esercizio 2017, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha effettuato le
seguenti attività:
- ha esaminato ed approvato il sistema di governo societario dell’Emittente e la struttura del
Gruppo di cui essa è a capo;
- in data 14 aprile 2017, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di bilancio
di esercizio al 31 dicembre 2016 di Bioera S.p.A. nonché il bilancio consolidato al 31
dicembre 2016 del Gruppo Bioera, con la relativa Relazione degli Amministratori sulla
gestione e le Note Illustrative; nella medesima data ha approvato gli impairment test di
bilancio, predisposti conformemente alle disposizioni del Principio Contabile Internazionale
IAS 36;
- ha valutato, su base trimestrale, il generale andamento della gestione, tenendo in
considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati, nonché
confrontando periodicamente, ove applicabile, i risultati conseguiti con quelli di budget;
- sempre in data 14 aprile 2017, ha approvato la Relazione sul Governo Societario e gli
Assetti Proprietari ai sensi dell’art. 123-bis del TUF e la Relazione sulla Remunerazione, con
le relative tabelle;
- ha valutato ed approvato, secondo quanto previsto dallo Statuto, le operazioni di
significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale e finanziario concluse nel corso
dell’esercizio 2017 da parte dell’Emittente e delle sue controllate;
- ha valutato, nel continuo, l’adeguatezza della struttura organizzativa dell’Emittente e delle
sue controllate aventi rilevanza strategica nonché del suo sistema amministrativo e
contabile ricevendo costantemente informazioni sia sulle principali variazioni organizzative
che sui principi amministrativi e contabili utilizzati;
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- in data 25 maggio 2017, ha approvato il trasferimento della sede legale dell’Emittente
all’interno del comune di Milano e la sottoscrizione di un contratto di servizi di c.d. office
con la correlata Visibilia S.r.l. che prevedono, tra l’altro, la messa a disposizione di taluni
spazi e postazioni attrezzati ad uso ufficio nonché l’utilizzo condiviso di sale riunioni e di un
posto auto;
- in data 6 giugno 2017, ha proceduto alla delega di attribuzioni a favore dell’Amministratore
Delegato e del Presidente del Consiglio di Amministrazione e alla nomina del Vice
Presidente, a seguito del rinnovo del Consiglio di Amministrazione da parte dell’Assemblea
dei Soci dello stesso 6 giugno;
- ha deliberato l’approvazione di un’operazione finalizzata all’emissione di un prestito
obbligazionario non convertibile di ammontare pari a massimi Euro 5,0 milioni, garantito
da pegno su azioni della controllata Ki Group S.p.A., nonché la sottoscrizione di un
contratto con Bracknor Capital Ltd relativo all’emissione di obbligazioni convertibili cum
warrant e di warrant, procedendo alla convocazione dell’Assemblea dei Soci.
Si precisa che, in base ai ricavi generati, è stata individuata come società con rilevanza strategica la
controllata Ki Group S.p.A..
Per quanto attiene al criterio 1.C.4 del Codice, si segnala che l’Assemblea dell’Emittente non ha
assunto nel corso del 2017 alcuna delibera in via generale e preventiva comportante deroghe al
divieto di concorrenza previsto dall’art. 2390 c.c..
4.4 ORGANI DELEGATI
In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 22 dello Statuto, il Consiglio ha facoltà di delegare le
proprie attribuzioni, ad esclusione di quelle non delegabili per legge, ad un comitato esecutivo o
ad uno o più dei suoi componenti, determinando i limiti della delega e specificando, in caso di
delega a più di un amministratore, se essi agiranno disgiuntamente o congiuntamente. Il Consiglio
di Amministrazione può altresì istituire altri comitati con funzioni e compiti specifici, stabilendone
composizione e modalità di funzionamento.
La rappresentanza legale della Società, di fronte a terzi, e in giudizio, spettano al Presidente del
Consiglio di Amministrazione, ovvero, in sua assenza o impedimento, al Vice Presidente, se
nominato, ovvero ad altro Amministratore appositamente delegato dal Consiglio di
Amministrazione. Il Presidente del Consiglio e gli Amministratori Delegati, ove nominati e nei limiti
della delega, hanno facoltà di delegare poteri di rappresentanza per il compimento di singoli atti, o
categorie di atti, con la relativa facoltà di firma per la Società.
Presidente del Consiglio di Amministrazione
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Al Presidente sono conferiti, ferme restando le competenze spettanti in via esclusiva per legge o
per Statuto al Consiglio di Amministrazione e/o all’Assemblea dei Soci, i seguenti poteri da
esercitarsi in via esclusiva o comunque in forma individuale:
a) la rappresentanza legale della Società come previsto all’art. 23 del vigente Statuto;
b) la rappresentanza della Società per l’intervento e l’espressione del voto nelle assemblee
delle società controllate e partecipate;
c) il potere di assumere personale dipendente con qualifica diversa da quella dirigenziale,
negoziando e definendo i termini e le condizioni dei relativi contratti di lavoro;
d) il potere di sospendere o licenziare dipendenti diversi dai dirigenti, anche con procedure di
licenziamenti collettivi in conformità alle norme applicabili.
Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione
Al Vice Presidente è conferita la rappresentanza legale della Società come previsto all’art. 23 del
vigente Statuto per il caso di impedimento del Presidente del Consiglio di Amministrazione e
dell’Amministratore Delegato.
Amministratore Delegato
L’Amministratore Delegato è responsabile della gestione ordinaria della Società e nell’ambito delle
deleghe conferitegli riferisce periodicamente al Presidente del Consiglio di Amministrazione.
In data 6 giugno 2017, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha deliberato di conferire
all’Amministratore Delegato, ferme restando le competenze spettanti in via esclusiva per legge o
per Statuto al Consiglio di Amministrazione e/o all’Assemblea dei Soci, i seguenti poteri, da
esercitarsi nell’ambito delle deleghe conferite con firma singola salvo espressa disposizione
contraria:
a) la rappresentanza della Società per l’intervento e l’espressione del voto nelle assemblee
delle società controllate e partecipate;
b) tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione della Società, in relazione ai
quali è, altresì, conferita allo stesso la rappresentanza legale, sostanziale e processuale
della Società di fronte ai terzi ed in giudizio, avanti ad ogni autorità, ente politico,
previdenziale, amministrativo, sindacale e fiscale, nonché avanti all’autorità giudiziaria in
qualsiasi sede, stato e grado di giurisdizione (compresi la corte costituzionale, il consiglio
di stato, la corte dei conti, la commissione tributaria provinciale, la commissione
tributaria regionale, la commissione tributaria centrale) o arbitrale o di mediazione, con la
sola eccezione (i) degli atti rientranti tra le materie non delegabili per legge e/o per
Statuto e (ii) dei seguenti atti che restano di competenza del Consiglio di Amministrazione
che li dovrà autorizzare:
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a. acquisto, vendita e ogni altro atto traslativo, a qualsiasi titolo effettuato, avente
ad oggetto partecipazioni in società, aziende e rami d’azienda e/o diritti su
partecipazioni, aziende e rami d’azienda, ove l’operazione superi, per valore, il
limite di importo di Euro 500.000,00, per singolo atto o gruppo di atti tra loro
collegati;
b. sottoscrizione, modifica o estinzione di accordi di associazione in partecipazione
e joint venture ove l’operazione superi, per valore, il limite di importo di Euro
500.000,00, per singolo atto o gruppo di atti tra loro collegati;
c. compimento di qualsiasi atto acquisitivo, traslativo e/o dispositivo di marchi, ivi
inclusa la stipula, la modifica e l’estinzione di contratti di licenza e sub-licenza,
ove l’operazione superi, per valore, il limite di importo di Euro 500.000,00, per
singolo atto o gruppo di atti tra loro collegati;
d. acquisto, vendita, locazione (anche ultra novennale, sublocazione, locazione
finanziaria di beni immobili e di beni mobili registrati), ove l’operazione superi,
per valore, il limite di importo di Euro 500.000,00, per singolo atto o gruppo di
atti tra loro collegati;
e. assunzione, modifica e/o estinzione di finanziamenti (diversi da finanziamenti
soci) e richiesta di affidamenti, ove l’operazione superi, per valore, il limite di
importo di Euro 500.000,00, per singolo atto o gruppo di atti tra loro collegati;
f. effettuazione di ordini relativi ad operazioni in cambi, in titoli, anticipazioni in
valuta, currency swap, interest swap e prodotti similari, nonché operazioni
relative ad opzioni (option), prodotti derivati e prodotti finanziari e/o operazioni
di hedging in generale, ove l’operazione superi, per valore, il limite di importo di
Euro 500.000,00, per singolo atto o gruppo di atti tra loro collegati;
g. richiesta di fideiussioni e/o di garanzie bancarie e/o assicurative in genere, per
importo superiore ad Euro 500.000,00, per singolo atto o gruppo di atti tra loro
collegati;
h. rilascio di fideiussioni, garanzie reali o personali, e/o lettere di patronage e/o
comfort letters nell’interesse di società del Gruppo e/o di terze parti, per
importo superiore ad Euro 500.000,00, per singolo atto o gruppo di atti tra loro
collegati;
i. compimento di operazioni con parti correlate alla Società e/o ai suoi Soci o
Amministratori.
Comitato Esecutivo (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)
Il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente non ha costituito un Comitato Esecutivo.
L’Emittente non esclude, in futuro, di procedere alla nomina di un Comitato Esecutivo qualora le
dimensioni societarie e la complessità dell’Emittente lo rendessero necessario.
Informativa al Consiglio
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Il Consiglio valuta costantemente il generale andamento della gestione, tenendo in
considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dall’Amministratore Delegato, nonché
confrontando, periodicamente, i risultati conseguiti con quelli programmati.
In particolare, ad ogni riunione del Consiglio di Amministrazione ed almeno ogni trimestre:
- l’Amministratore Delegato o gli altri amministratori cui siano state conferite particolari
deleghe forniscono adeguata informazione al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio
Sindacale sull’esercizio delle stesse;
- l’Amministratore Delegato riferisce sul generale andamento della gestione e sulla sua
prevedibile evoluzione, sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e
patrimoniale effettuate dalla Società e dalle sue controllate, nonché sulle operazioni in
potenziale conflitto di interessi.
Nel corso dell’esercizio, per permettere agli Amministratori una maggiore conoscenza delle
dinamiche e delle realtà aziendali, sono stati invitati a partecipare a riunioni del Consiglio di
Amministrazione e del Collegio Sindacale alcuni manager della Società.
4.5 ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI
In seno al Consiglio di Amministrazione, oltre al Presidente e all’Amministratore Delegato, di cui si
è trattato nei precedenti paragrafi, non vi sono ulteriori consiglieri esecutivi che ricoprano incarichi
direttivi nell’Emittente.
4.6 AMMINISTRATORI INDIPENDENTI
Il Consiglio di Amministrazione, anche sulla base delle informazioni fornite dagli Amministratori,
valuta al momento dell’assunzione della carica, con riferimento ad ogni suo componente, la
sussistenza dei requisiti di indipendenza e ne fornisce informazione al mercato.
Si precisa che 1 (uno) amministratore non esecutivo della Società - Davide Mantegazza - è
qualificabile come “indipendente” ai sensi dell’art. 3 del Codice e in ottemperanza all’art. 144-
novies del Regolamento Emittenti di Consob.
* * *
L’indipendenza degli Amministratori è stata valutata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta
del 6 giugno 2017, successivamente alla nomina avvenuta nella riunione assembleare dello stesso
6 giugno.
Gli esiti delle valutazioni sono stati diffusi al mercato mediante un comunicato stampa trasmesso a
Borsa Italiana secondo le modalità e i termini previsti dalla normativa Consob.
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Il Consiglio di Amministrazione, nell’effettuare la valutazione di sussistenza dei requisiti di
indipendenza, ha applicato tutti i criteri previsti dal Codice.
Il Collegio Sindacale, secondo quanto previsto dal criterio 3.C.5 del Codice, successivamente alle
verifiche effettuate dal Consiglio di Amministrazione, nella stessa riunione, ha verificato con esito
positivo la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal
Consiglio di Amministrazione per valutare l’indipendenza dei propri membri. L’esito di tali controlli
è illustrato anche nella Relazione del Collegio Sindacale all’Assemblea.
Si precisa che l’amministratore qualificato come indipendente si è impegnato, tramite la
dichiarazione sottoscritta, a comunicare tempestivamente al Consiglio il verificarsi di situazioni
impeditive alla carica nonché qualsiasi modifica alla suddetta dichiarazione durante la durata del
mandato.
4.7 LEAD INDIPENDENT DIRECTOR
In considerazione delle dimensioni, nonché della propria composizione, il Consiglio di
Amministrazione non ha provveduto a nominare un lead indipendent director diversamente da
quanto richiesto dal criterio applicativo 2.C.3 del Codice di Autodisciplina.
5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE
Il Consiglio di Amministrazione della Società, in data 4 e 26 luglio 2016, ha approvato l’adozione,
nella versione aggiornata, del “Codice di Internal Dealing”2 (tale documento è reperibile sul sito
internet aziendale www.bioera.it, nella sezione corporate governance / codice di internal dealing),
predisposto ai sensi dell’art. 114, comma 7, del TUF, delle direttive europee in materia di “Market
Abuse” e degli articoli contenuti nella parte III, Titolo VII, Capo II del Regolamento Consob n.
11971/1999 e sue successive modifiche ed integrazioni (c.d. “Regolamento Emittenti”).
Il Codice di Comportamento in materia di Internal Dealing è stato redatto al fine di disciplinare gli
obblighi informativi e comportamentali che i “soggetti rilevanti” e le “persone strettamente legate
ad essi” sono tenuti a rispettare con riguardo alle operazioni da questi compiute sugli strumenti
finanziari quotati di Bioera S.p.A., al fine di migliorare la trasparenza e l’omogeneità informativa
nei confronti del mercato.
Nel corso dell’esercizio 2017, la Società ha ottemperato agli obblighi previsti dal Regolamento dei
mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana per la diffusione al pubblico di informazioni
regolamentate avvalendosi del circuito eMarket SDIR gestito da Spafid Connect S.p.A..
Contestualmente, per il mantenimento delle informazioni regolamentate pubblicate, divenuto
obbligatorio a partire dal 2014, la Società ha aderito al meccanismo di stoccaggio centralizzato,
2 La precedente versione del Codice in oggetto risale al documento approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 31 maggio 2011.
25
denominato “1Info”, consultabile all’indirizzo www.computershare.it, gestito da Computershare
S.p.A. società autorizzata da Consob.
Sulla base di quanto previsto dal criterio 1.C.1, lett. j), del Codice di Autodisciplina, il Consiglio di
Amministrazione di Bioera S.p.A. ha approvato nella riunione del 31 maggio 2011 il “Regolamento
interno per la gestione e il trattamento delle informazioni riservate e per la comunicazione
all’esterno di documenti e di informazioni”, aggiornato nella sua nuova versione nella riunione del
4 luglio 2016 (tale documento è reperibile sul sito internet aziendale www.bioera.it, nella sezione
corporate governance).
Scopo di tale Regolamento è definire le modalità e i termini per la comunicazione al mercato delle
Informazioni Privilegiate e contestualmente istituire gli opportuni protocolli di controllo aziendali
ai fini della prevenzione dei reati di “Market Abuse”.
Inoltre, in ottemperanza all’art. 115-bis del TUF è stato istituito il “Registro delle persone che
hanno accesso a informazioni privilegiate” (di seguito “Registro”). In tale Registro sono iscritte le
persone che hanno accesso, su base occasionale o regolare, ad informazioni rilevanti o privilegiate.
La funzione amministrativa è responsabile della tenuta, della gestione e dell’aggiornamento del
Registro.
6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)
Il Consiglio di Amministrazione può istituire comitati, composti da membri del Consiglio stesso, di
natura esclusivamente consultiva e/o propositiva, determinando il numero dei membri di tali
comitati e le funzioni ad essi attribuite, ai sensi della normativa vigente in materia di società con
azioni quotate nei mercati regolamentati.
Il Consiglio non ha istituito al proprio interno alcun comitato; per una descrizione delle ragioni
della mancata costituzione di comitati, si rimanda a quanto specificatamente indicato nelle diverse
sezioni della presente Relazione.
L’Emittente non esclude, in futuro, di procedere alla nomina di comitati qualora le dimensioni
societarie e la complessità dell’Emittente lo rendessero necessario.
7. COMITATO PER LE NOMINE
In considerazione delle dimensioni e della complessità della Società, dell’attività svolta, nonché
della composizione del proprio Consiglio, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di
costituire un Comitato per le Nomine.
L’Emittente non esclude, in futuro, di procedere alla nomina di un Comitato per le Nomine qualora
le dimensioni societarie e la complessità dell’Emittente lo rendessero necessario.
8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE
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In considerazione delle dimensioni e della complessità della Società, dell’attività svolta, nonché
della composizione del proprio Consiglio, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di
costituire un Comitato per la Remunerazione.
L’Emittente non esclude, in futuro, di procedere alla nomina di un Comitato per la Remunerazione
qualora le dimensioni societarie e la complessità dell’Emittente lo rendessero necessario.
9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI
Si segnala che le informazioni in merito alla “Politica generale della remunerazione degli
amministratori, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche” sono rese nella
“Relazione sulla Remunerazione” pubblicata ai sensi dell’art. 123-ter del TUF e disponibile sul sito
internet aziendale www.bioera.it, nella sezione corporate governance / assemblea azionisti.
Meccanismi di incentivazione del responsabile della funzione di Internal Audit e del Dirigente
Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Non sono attualmente previsti meccanismi di incentivazione del Dirigente Preposto alla redazione
dei documenti contabili societari.
La Società non si è dotata di una funzione di Internal Audit.
Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a
seguito di un’offerta pubblica di acquisto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera i), TUF)
Si segnala che non sono stati stipulati accordi tra l’Emittente e gli Amministratori che prevedano
indennità in caso di dimissioni o licenziamento/revoca senza giusta causa o se il rapporto di lavoro
cessa a seguito di un’offerta pubblica di acquisto.
10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI
L’Emittente non ha costituito un Comitato Controllo e Rischi poiché il Consiglio, considerate le
modeste dimensioni societarie, assicura che le proprie valutazioni e decisioni relativamente al
sistema di controllo interno, all’approvazione dei bilanci e delle relazioni semestrali ed ai rapporti
tra l’Emittente ed il revisore esterno siano supportate da un’adeguata attività istruttoria.
Nella scelta di non istituire il Comitato Controllo e Rischi, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto
in particolare considerazione i fattori riconducibili alla complessità e al settore di attività
dell’Emittente quali, ad esempio, la natura dell’attività svolta e la non appartenenza ad un settore
regolamentato, il fatturato e l’attivo di bilancio, il numero dei dipendenti, la capitalizzazione di
mercato, il numero e la collocazione nazionale dei soggetti giuridici controllati, il numero di
componenti il Consiglio di Amministrazione, le loro qualifiche professionali e la loro disponibilità di
tempo.
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L’Emittente non esclude, in futuro, di procedere alla nomina di un Comitato Controllo e Rischi
qualora le dimensioni societarie e la complessità dell’Emittente lo rendessero necessario.
11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
Premessa
Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è l’insieme delle regole, delle procedure e
delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di
identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione
dell’impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati.
La responsabilità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è individuata in capo al
Consiglio di Amministrazione che definisce le linee di indirizzo per il controllo interno e la gestione
dei rischi aziendali e ne verifica periodicamente il funzionamento.
Un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi contribuisce a garantire la
salvaguardia del patrimonio sociale, l’efficienza e l’efficacia delle operazioni aziendali, l’affidabilità
dell’informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti. Lo stesso contribuisce altresì ad una
conduzione dell’impresa coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio, favorendo
l’assunzione di decisioni consapevoli.
In considerazione delle caratteristiche dell’impresa e sulla base delle valutazioni effettuate, il
Consiglio di Amministrazione della Società ritiene che il sistema di controllo interno e di gestione
dei rischi della Società sia nel complesso strutturato per assicurare una corretta informativa ed
un’adeguata copertura di controllo su tutte le attività e, in particolare, sulle aree di maggior rischio
aziendale e che possono assumere rilievo nell’ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo
dell’attività dell’Emittente.
Principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo esistenti in relazione al
processo di informativa finanziaria ai sensi dell’art. 123-bis, comma 2, lett. b), TUF
Il sistema di controllo interno sull’informativa finanziaria è un processo volto ad identificare e a
valutare le azioni o gli eventi il cui verificarsi o la cui assenza può compromettere il conseguimento
degli obiettivi di attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell’informativa finanziaria.
Tale sistema è parte integrante del più ampio sistema di gestione dei rischi di cui Bioera si è dotata
e noto come “Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi”.
La progettazione, l’istituzione e il mantenimento del sistema sull’informativa finanziaria sono
garantiti attraverso il seguente approccio metodologico:
- risk assessment e gap analysis;
- individuazione dei controlli;
28
- valutazione dei controlli e gestione del processo di monitoraggio.
L’attività di risk assessment è volta ad identificare i processi aziendali che, in ragione dell’impatto
sull’informativa finanziaria con generazione di transazioni contabili, assumono rilevanza ai fini
dell’assessment. Tale attività viene posta in essere sulla base di un approccio di valutazione quali-
quantitativo, applicando una logica top-down, come di seguito descritta (con riferimento in
particolare ai bilanci e alle relazioni periodiche):
- analisi del bilancio di esercizio di ciascun anno (situazione individuale e consolidata);
- identificazione degli item di bilancio rilevanti (c.d. voci rilevanti);
- identificazione dei processi aziendali che li alimentano (c.d. processi target).
L’identificazione delle voci di bilancio rilevanti viene effettuata attraverso un’analisi combinata di
diversi parametri di valutazione. Tali parametri sono definiti al fine di considerare i seguenti
aspetti: materialità della voce in relazione alla significatività del suo valore, aleatorietà/variabilità
della voce, criticità/complessità di determinazione della voce, peculiarità dell’azienda e del
business/settore/ambiente di riferimento.
La struttura del sistema di controllo sull’informativa finanziaria prevede due macro tipologie di
controlli:
- entity controls: si tratta di controlli che, essendo trasversali a tutta la realtà aziendale, sono
applicabili all’intera organizzazione e riguardano: l’attribuzione di poteri e deleghe in
coerenza con le responsabilità assunte all’interno dell’organizzazione, la segregazione dei
compiti e delle responsabilità, il sistema di comunicazione e formazione del personale in
materia di principi contabili e sistema di controllo interno sull’informativa finanziaria, il
sistema procedurale volto a regolamentare le attività di chiusura del bilancio di esercizio e
consolidato, nonché le operazioni di comunicazione delle informazioni finanziarie ed infine
la sicurezza del sistema informatico aziendale;
- process controls: si tratta di controlli specifici per ciascun processo, ossia l’insieme delle
attività manuali e di sistema volte a prevenire, individuare e correggere errori che si
verificano nel corso della produzione dell’informativa finanziaria; tali controlli sono indicati
a livello di singola procedura affinché ciascun utente possa avere consapevolezza che la
mancata esecuzione dello stesso può determinare un errore o una frode sul processo di
formazione del bilancio e dell’informativa finanziaria.
I sopra citati controlli, sia a livello entity che a livello process, sono oggetto di costante valutazione
al fine di garantire la corretta operatività del sistema di controllo sull’informativa finanziaria ed
individuare eventuali carenze dello stesso.
11.1 AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI
RISCHI
29
Diversamente da quanto richiesto dal principio 7.P.3, lett. a), n. (i) del Codice, il Consiglio di
Amministrazione dell’Emittente non ha ritenuto di attribuire ad alcun membro la carica di
“Amministratore Esecutivo incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi” in
considerazione delle dimensioni e della complessità della Società, dell’attività svolta, nonché della
composizione del Consiglio stesso.
L’Emittente non esclude, in futuro, di procedere alla nomina dell’Amministratore Esecutivo
incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi qualora le dimensioni societarie e
la complessità dell’Emittente lo rendessero necessario.
11.2 RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT
Diversamente da quanto indicato dal principio 7.C.1 del Codice, il Consiglio di Amministrazione
della Società non ha conferito ad alcun soggetto l’incarico di responsabile della funzione di Internal
Audit in considerazione delle dimensioni e della complessità della Società, dell’attività svolta,
nonché della composizione del Consiglio stesso.
L’Emittente non esclude, in futuro, di procedere alla nomina di un responsabile della funzione di
Internal Audit qualora le dimensioni societarie e la complessità dell’Emittente lo rendessero
necessario.
11.3 MODELLO ORGANIZZATIVO ex D.Lgs. 231/2001
Il Consiglio di Amministrazione di Bioera S.p.A. ha adottato, a partire dal 2012, un Modello di
Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 (di seguito anche il “Modello
Organizzativo”) e nominato l’Organismo di Vigilanza.
Alla data della presente Relazione, il Modello vigente risulta essere quello approvato dal Consiglio
di Amministrazione in data 10 marzo 2014. A tale proposito si rende noto che la Società avvierà, a
breve, le attività finalizzate all’aggiornamento/integrazione del Modello anche con riferimento ai
nuovi reati recentemente introdotti nel corpo del Decreto (c.d. “reati di corruzione tra privati e
istigazione alla corruzione tra privati”, “intermediazione illecita e sfruttamento dei lavori”, nuove
fattispecie di reato in tema di immigrazione clandestina e “razzismo e xenofobia”) e alle nuove
prescrizioni in tema di whistleblowing.
Il Modello Organizzativo, predisposto tenendo conto anche delle Linee Guida di Confindustria, è
costituito da una Parte Generale e da una Parte Speciale.
Nella Parte Generale sono riportati brevemente i contenuti del D.Lgs 231/2001, sono definiti
l’Organismo di Vigilanza, le funzioni ed i poteri ad esso attribuiti e sono altresì delineati il relativo
flusso informativo e il sistema disciplinare adottato dalla Società.
30
Nella Parte Speciale sono nello specifico descritti i processi sensibili e le misure e i presidi previsti
dalla Società onde prevenire il rischio di commissione dei reati contemplati dal D.Lgs. 231/2001.
Parte integrante del Modello Organizzativo sono considerati gli Allegati di volta in volta richiamati
nel testo del documento stesso, tra questi in particolar modo il Codice Etico. La versione integrata
ed aggiornata del Codice Etico è stata approvata durante la riunione consiliare del 10 marzo 2014.
Le tipologie di reato contemplate dal Modello Organizzativo dell’Emittente alla data della
Relazione sono le seguenti: “Reati societari (ivi compresa la corruzione tra privati) e in tema di
Market Abuse”, “Reati contro la Pubblica Amministrazione”, “Reati di ricettazione, riciclaggio
nonché autoriciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita”, “Reati in tema
di salute e sicurezza sul lavoro”.
Il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del Modello e di curarne l’aggiornamento è
affidato all’Organismo di Vigilanza che è stato rinnovato con delibera del Consiglio di
Amministrazione del 24 luglio 2015.
Tale Organismo, il cui mandato triennale è in scadenza con l’approvazione del bilancio di Bioera
S.p.A. al 31 dicembre 2017, presenta una struttura collegiale al fine di soddisfare i requisiti di
indipendenza, autonomia, professionalità e continuità d’azione richiesti dal D.Lgs. 231/2001
stesso. Esso risulta essere composto da due professionisti esterni, Alessandro Tardiola (Avvocato)
e Carlo Polito (Avvocato, Dottore Commercialista, Revisore Legale dei Conti).
L’Organismo di Vigilanza riferisce in merito all’attuazione del Modello e alle eventuali criticità
riscontrate direttamente al Consiglio di Amministrazione mediante una rendicontazione
semestrale.
11.4 SOCIETA’ DI REVISIONE
L’Assemblea dei Soci, in data 24 gennaio 2014, ha provveduto, sentita la proposta motivata del
Collegio Sindacale, a conferire l’incarico di revisione legale del bilancio di esercizio e del bilancio
consolidato della Società nonché l’incarico di revisione limitata delle relazioni semestrali, per gli
esercizi 2013-2021, alla società Ria Grant Thornton S.p.A., con sede in Milano.
11.5 DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI E ALTRI
RUOLI E FUNZIONI AZIENDALI
L’art. 26-bis dello Statuto attribuisce al Consiglio di Amministrazione la nomina e la revoca di un
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, previo parere vincolante del
Collegio Sindacale, e conferisce al medesimo adeguati poteri e mezzi per l’esercizio dei compiti
attribuiti a tale soggetto ai sensi di legge e di regolamento.
Il Dirigente Preposto è scelto tra i dirigenti della Società con comprovata esperienza in materia
contabile e finanziaria.
31
Il Consiglio di Amministrazione, in data 31 maggio 2011, avendone preventivamente verificato i
requisiti succitati ed avendo ottenuto il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha nominato
nella carica l’attuale “Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari”, Davide
Guerra, Direttore Amministrazione e Controllo della Società.
In merito ai responsabili degli altri ruoli e funzioni in tema di controllo interno e gestione dei rischi
si rimanda a quanto riportato nel successivo paragrafo 11.6.
11.6 COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI
GESTIONE DEI RISCHI
I soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sono i seguenti:
- il Consiglio di Amministrazione, che svolge un ruolo di indirizzo e di valutazione
dell’adeguatezza del sistema;
- il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, che attesta,
relativamente all’informativa contabile (anche infrannuale), la corrispondenza degli atti e
delle comunicazioni della Società diffusi al mercato con le risultanze documentali, i libri e le
scritture contabili, secondo quanto prescritto dalla Legge 262/2005;
- il Collegio Sindacale, che vigila sull’efficacia del sistema di controllo interno e di gestione
dei rischi;
- l’Organismo di Vigilanza, dotato di tutti i poteri necessari per assicurare una puntuale ed
efficiente vigilanza sul funzionamento e sull’osservanza del Modello Organizzativo adottato
dalla Società, secondo quanto stabilito dall’art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001.
Le modalità di coordinamento tra i succitati soggetti garantiscono l’efficacia e l’efficienza del
sistema di controllo interno e di gestione dei rischi al fine di ridurre le duplicazioni di attività.
Tali modalità di coordinamento si sviluppano tramite il costante scambio di flussi informativi tra i
soggetti sia nel corso di riunioni congiunte sia tramite la diffusione dei verbali e dei report redatti
dai vari organi.
12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Il Consiglio di Amministrazione, con delibera del 26 luglio 2016, ha approvato, in ottemperanza a
quanto disposto dall’art. 2391-bis del c.c. e del Regolamento Consob n. 17721 del 12 marzo 2010
come modificato con delibera n. 17839/2010, la versione aggiornata della “Procedura inerente la
disciplina delle operazioni con parti correlate”. Tale Procedura (disponibile sul sito internet
aziendale www.bioera.it, sezione corporate governance / procedura per le operazioni con parti
correlate) è stata approvata previo parere favorevole degli amministratori indipendenti
dell’Emittente e prevede, in estrema sintesi, che le operazioni con parti correlate siano deliberate
previo parere motivato, non vincolante, da parte di un comitato composto esclusivamente di
32
amministratori indipendenti non correlati e/o del Collegio Sindacale in qualità di presidio
equivalente a detto comitato.
La Procedura contiene le regole di individuazione, approvazione ed esecuzione delle operazioni
con parti correlate poste in essere dalla Società, direttamente ovvero per il tramite di società
controllate, al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sia sostanziale che procedurale
delle operazioni stesse.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione emana disposizioni di carattere operativo volte a
garantire un’agevole comprensione ed applicazione delle regole contenute nella Procedura da
parte delle persone a cui essa è rivolta, nonché ad individuare le funzioni aziendali responsabili
della gestione della stessa.
Il Consiglio di Amministrazione non ha, ad oggi, ritenuto necessario, in relazione agli assetti
proprietari dell’Emittente e alla tipologia delle decisioni normalmente sottoposte all’approvazione
consiliare, adottare specifiche soluzioni operative idonee ad agevolare l’individuazione delle
situazioni in cui un amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi.
13. NOMINA DEI SINDACI
Ai sensi dell’art. 25 dello Statuto, l’Assemblea elegge il Collegio Sindacale, costituito da 3 sindaci
effettivi e 2 sindaci supplenti. I Sindaci devono avere i requisiti di onorabilità e professionalità
stabiliti dalla vigente normativa e non possono ricoprire l’incarico coloro che ricoprano incarichi di
sindaco in altre cinque società quotate o comunque in violazione dei limiti al cumulo degli incarichi
stabiliti da norme regolamentari.
L’Assemblea, all’atto della nomina, designa il Presidente del Collegio Sindacale e determina altresì
i compensi spettanti ai Sindaci. I Sindaci durano in carica 3 esercizi e sono rieleggibili.
Nella composizione del Collegio Sindacale deve essere assicurato l’equilibrio tra il genere maschile
e il genere femminile nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e regolamentari pro
tempore vigenti.
Il Collegio Sindacale viene eletto, nel rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente
l’equilibrio tra generi, dall’Assemblea con voto di lista, secondo le seguenti modalità.
La lista si compone di due sezioni, una per i candidati alla carica di sindaco effettivo, l’altra per i
candidati alla carica di sindaco supplente; i candidati sono elencati in ogni sezione mediante
numero progressivo. Ciascuna lista che presenti - considerando sia la sezione “Sindaci Effettivi”
che la sezione “Sindaci Supplenti” - almeno tre candidati deve includere candidati appartenenti ad
entrambi i generi (maschile e femminile), in modo che appartengano al genere meno
rappresentato nella lista stessa almeno un terzo (arrotondato per eccesso all’unità superiore) dei
candidati alla carica di sindaco effettivo ed almeno un terzo (arrotondato per eccesso all’unita
33
superiore) dei candidati alla carica di sindaco supplente e ciò ai fini del rispetto della normativa
inderogabile, di legge e/o regolamentare, vigente in materia di equilibrio tra generi. Qualora la
sezione dei “Sindaci Supplenti” di dette liste indichi due candidati, essi devono appartenere a
generi diversi.
Tanti soci che rappresentino, anche congiuntamente, almeno il 2,5% del capitale sociale, ovvero la
diversa misura stabilita dalla Consob3 con regolamento tenendo conto della capitalizzazione, del
flottante e degli assetti proprietari delle società quotate, possono presentare una lista di
candidati.
La titolarità della percentuale minima di partecipazione per la presentazione delle liste di candidati
è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore dell’azionista nel giorno
in cui le liste sono depositate presso la Società.
Ogni socio, nonché i soci appartenenti ad un medesimo gruppo, aderenti ad uno stesso patto
parasociale ex art. 122 del TUF, il soggetto controllante, le società controllate e quelle soggette al
comune controllo ex art. 93 del TUF, non possono presentare, o concorrere alla presentazione,
neppure per interposta persona o società fiduciaria, di più di una sola lista né possono votare liste
diverse ed ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità. Ai fini
dell’applicazione del comma precedente, sono considerati appartenenti ad uno stesso gruppo il
soggetto, anche non avente forma societaria, che esercita, direttamente o indirettamente, il
controllo ex art. 93 del TUF sul socio in questione e tutte le società controllate direttamente o
indirettamente dal predetto soggetto.
In caso di violazione delle suddette disposizioni non si tiene conto dell’appoggio prestato dal socio
in oggetto relativamente ad alcuna delle liste.
Le liste devono essere depositate presso la sede della società entro il termine stabilito dalle vigenti
disposizioni legislative e regolamentari e messe a disposizione del pubblico secondo le modalità ed
i termini previsti dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari. Di ciò è fatta menzione
nell’avviso di convocazione.
Nel caso in cui, nel suddetto termine di 25 giorni sia stata depositata una sola lista, ovvero soltanto
liste presentate da soci collegati tra loro ai sensi delle vigenti disposizioni legislative e
regolamentari, possono essere presentate liste sino all’ulteriore termine previsto dalle vigenti
disposizioni legislative e regolamentari. In tale caso, avranno diritto di presentare le liste i soci che
da soli o insieme ad altri soci siano complessivamente titolari di azioni rappresentanti la metà della
soglia di capitale precedentemente individuata.
Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, devono essere depositate: (i) le
informazioni relative all’identità dei soci che hanno presentato la lista e alla percentuale di
3 Si precisa che la Consob, con Delibera n. 20273 del 24.1.2018, ha confermato la soglia del 2,5%.
34
partecipazione da essi complessivamente detenuta; (ii) l’apposita certificazione rilasciata
dall’intermediario abilitato ai sensi di legge comprovante la titolarità del numero di azioni
necessario per la presentazione della lista, che potrà essere prodotta anche successivamente al
deposito, purchè entro il termine stabilito dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari; (iii)
le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria
responsabilità, l’inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, l’esistenza dei requisiti
prescritti normativamente e statutariamente prescritti per le rispettive cariche; (iv) una
dichiarazione dei soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente una partecipazione
di controllo o di maggioranza relativa, attestante l’assenza di rapporti di collegamento previsti
dalla normativa applicabile con questi ultimi, nonché (v) il curriculum professionale di ciascun
candidato, contenente un’esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali di
ogni candidato con indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti. La lista per
la presentazione della quale non siano state osservate le previsioni dei precedenti commi si
considera come non presentata.
Due sindaci effettivi e un sindaco supplente saranno nominati dalla lista che avrà ottenuto il
maggior numero di voti, secondo il numero progressivo con il quale i candidati sono stati elencati
nella lista stessa, nelle rispettive sezioni. Un sindaco effettivo e un sindaco supplente saranno
tratti dalla seconda lista più votata. La presidenza del Collegio Sindacale spetterà al candidato
indicato al primo posto nella seconda lista che ha ottenuto il maggior numero di voti. In caso di
parità di voti tra liste, prevale quella presentata da soci in possesso della maggior partecipazione,
ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci.
Qualora nel Collegio Sindacale così formato non sia presente un numero di componenti
appartenenti al genere meno rappresentato almeno pari a quello previsto dalla disciplina di volta
in volta vigente, l’ultimo candidato eletto dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti,
secondo l’ordine progressivo ivi indicato, è sostituito dal primo candidato non eletto della
medesima lista appartenente al genere meno rappresentato, secondo l’ordine progressivo ivi
indicato. Qualora nessun candidato della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti
appartenga al genere meno rappresentato, il componente effettivo del genere meno
rappresentato è nominato dall’Assemblea con le maggioranze di legge, in sostituzione dell’ultimo
candidato eletto dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti, secondo l’ordine progressivo
ivi indicato.
Qualora dovesse essere presentata, ovvero venisse ammessa alla votazione una sola lista, i
candidati di detta lista verranno nominati sindaci effettivi e sindaci supplenti secondo il numero
progressivo con il quale i candidati sono stati elencati nella lista stessa, nelle rispettive sezioni.
Qualora nel Collegio Sindacale così formato non sia presente un numero di componenti effettivi
appartenenti al genere meno rappresentato almeno pari al numero previsto dalla normativa di
volta in volta applicabile, tali componenti effettivi appartenenti al genere meno rappresentato
sono nominati dall’Assemblea con le maggioranze di legge, in sostituzione dei candidati dell’unica
35
lista presentata, risalendo la graduatoria dal basso, secondo l’ordine progressivo ivi indicato, fino a
quando il numero dei componenti effettivi appartenenti al genere meno rappresentato nominati
dall’Assemblea non raggiunga il numero minimo previsto dalla normativa applicabile. Qualora non
fosse possibile procedere alla nomina di uno o più Sindaci con il metodo del voto di lista,
l’Assemblea delibererà con la maggioranza di legge, fermo l’obbligo dei rispetto della normativa, di
legge e/o regolamentare, in materia di equilibrio tra generi.
In caso di sostituzione di un sindaco, subentra quello supplente appartenente alla medesima lista
di quello cessato. Quando l’Assemblea deve provvedere alla nomina dei sindaci effettivi e/o
supplenti necessaria per l’integrazione del Collegio Sindacale si procede come segue: qualora si
debba provvedere alla sostituzione dei sindaci eletti nella lista di maggioranza, la nomina avviene
con votazione a maggioranza relativa senza vincolo di lista; qualora invece occorra sostituire
sindaci eletti nella lista di minoranza, l’Assemblea li sostituisce con voto a maggioranza relativa,
scegliendoli tra i candidati indicati nella lista cui faceva parte il sindaco da sostituire, ovvero nella
lista di minoranza che abbia riportato il secondo maggior numero di voti. Qualora l’applicazione di
tali procedure non consentisse per qualsiasi ragione la sostituzione dei sindaci designati dalla
minoranza, l’assemblea provvederà con votazione a maggioranza relativa; tuttavia,
nell’accertamento dei risultati di quest’ultima votazione non verranno computati i voti dei soci
che, secondo le comunicazioni rese ai sensi della vigente disciplina, detengono anche
indirettamente ovvero anche congiuntamente con altri soci aderenti ad un patto parasociale
rilevante ai sensi dell’art. 122 del TUF, la maggioranza relativa dei voti esercitabili in assemblea,
nonché dei soci che controllano, sono controllati o sono assoggettati a comune controllo dei
medesimi. In ogni caso di sostituzione di un sindaco effettivo resta fermo l’obbligo di rispettare la
normativa, di legge e/o regolamentare, in materia di equilibrio tra generi.
14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (ex art. 123-bis, comma 2,
lettera d), TUF)
L’attuale Collegio Sindacale, in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019, è
stato nominato dall’Assemblea dei Soci, tenutasi in data 6 giugno 2017, mediante voto di lista ed
applicando altresì l’art. 148, comma 1-bis, TUF, al fine di assicurare l’equilibrio tra i generi.
In particolare, con il 50,01% dei voti, pari al 94,7% del capitale votante, è risultata vincitrice la lista
presentata dal socio di maggioranza Biofood Italia S.r.l., mentre con il 2,78% dei voti, pari al 5,3%
del capitale votante, è risultata seconda classificata la lista presentata dal socio di minoranza
Ambrosiana Finanziaria S.r.l.. Sono stati quindi eletti:
Sindaci Effettivi
- Massimo Gabelli - Presidente
- Emiliano Nitti
- Mara Luisa Sartori
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Sindaci Supplenti
- Enzo Dalla Riva
- Morena Magagna
Si riportano di seguito le caratteristiche personali e professionali di ciascun sindaco:
Massimo Gabelli, Presidente del Collegio Sindacale dell’Emittente
Opera prevalentemente nell’ambito della fiscalità d’impresa e del contenzioso tributario, è
componente di diversi collegi sindacali, organi di controllo e consigli di amministrazione. Ha una
consolidata esperienza in materia di perizie e valutazioni d’azienda. La formazione, sia giuridica
che economica, e le esperienze professionali, come consulente e nelle direzioni affari fiscali e
societari di importanti multinazionali, caratterizzano un approccio pragmatico e multidisciplinare
ai problemi. Si è laureato in Economia Aziendale cum laude presso l’Università L. Bocconi di Milano
e in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano. Ha frequentato il master in diritto
tributario de “Il Sole 24 Ore”. E’ avvocato, dottore commercialista e revisore legale. È pubblicista
per il gruppo IPSOA - WKI e autore di numerose pubblicazioni e articoli in materia tributaria e
societaria. Parla italiano, inglese e francese.
Emiliano Nitti, Sindaco Effettivo dell’Emittente
Classe 1969, avvocato, fondatore dello studio Mauri-Nitti. Già General Counsel di Clessidra SGR
S.p.A. (dal 2005 al 2013), con precedenti esperienze professionali in Italtel S.p.A. dove per 4 anni è
stato il responsabile affari societari. In precedenza ha lavorato, dal 1999 al 2001, per il Gruppo
Fininvest, nella Direzione Affari Societari, e prima come assistente legale nella società
farmaceutica Recordati S.p.A.. Durante la sua carriera professionale ha assunto la carica di
amministratore in diverse società. Tiene lezioni e seminari su materie legali per Sole 24ore, Just
Legal Service e AIGI (Associazione Italiana Giuristi di Impresa) e per InforScuola. Laureato in legge
presso l'Università Statale di Milano, ha superato l'esame per l'abilitazione alla professione di
avvocato presso la Corte d'Appello di Milano nel novembre 2000. E’ sindaco e consigliere di
amministrazione di numerose società.
Mara Luisa Sartori, Sindaco Effettivo dell’Emittente
E’ specializzata nella consulenza legale in materia di operazioni societarie ordinarie e straordinarie
(M&A) e di private equity. Assiste inoltre i propri clienti in relazione a questioni di corporate
governance e nella contrattualistica commerciale nazionale ed internazionale. Si è laureata in
Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano, dove ha anche conseguito il dottorato di ricerca
in diritto internazionale. È avvocato iscritta all'Ordine degli Avvocati di Milano. È coautrice di una
monografia sulla due diligence edita dal gruppo IPSOA-WKI. Parla italiano, inglese e spagnolo.
Enzo Dalla Riva, Sindaco Supplente dell’Emittente
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Nato a Treviso il 20 marzo 1977, laureato in Economia presso l’Università Cà Foscari di Venezia nel
2002, dottore commercialista e revisore legale dei conti. Membro del collegio sindacale e revisore
legale dei conti di società industriali, di servizi e holding finanziarie, anche quotate. Aree di
interesse: contrattuale, societaria e fiscale, sia nazionale che internazionale, valutazione,
acquisizione, cessione di aziende e operazioni straordinarie in genere.
Morena Magagna, Sindaco Supplente dell’Emittente
Classe 1968, libera professionista con studio proprio, consulente tecnico d’ufficio e consulente
tecnico di parte in procedimenti civili e penali per il Tribunale di Milano e Varese, consulente
fiscale e societario, sindaco e revisore contabile per diverse società.
* * *
La composizione del Collegio Sindacale è indicata nella seguente tabella:
Si precisa che il sindaco effettivo Daniela Pasquarelli e il sindaco supplente Mario Cerliani hanno cessato il
proprio incarico in data 6 giugno 2017 per naturale scadenza del mandato con l’assemblea degli azionisti di
approvazione del bilancio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
L’attuale Collegio Sindacale rimane in carica fino alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del
bilancio relativo all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2019.
NOTE:
(*) Per data di prima nomina di ciascun Sindaco si intende la data in cui il Sindaco è stato nominato per la
prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell’Emittente.
carica componenti anno di
nascita
data di prima
nomina (*)in carica da
lista
(**)
Indip.
Codice
Partecipaz.
alle riunioni
del C.S. (***)
n. altri incarichi (****)
Presidente GABELLI Massimo 1970 16.06.2014 06.06.2017 m x 5/5
n. 11 presidente del collegio sindacale, n. 10
sindaco, n. 4 sindaco supplente, n. 1 revisore
legale, n. 2 presidente del consiglio di
amministrazione, n. 2 consigliere, n. 1
amministratore unico
Sindaco Effettivo NITTI Emiliano 1969 16.06.2014 06.06.2017 M x 5/5 n. 2 presidente del collegio sindacale, n. 6 sindaco,
n. 8 consigliere, n. 1 liquidatore
Sindaco Effettivo SARTORI Mara Luisa 1971 06.06.2017 06.06.2017 M x 2/2 n. 3 sindaco, n. 1 sindaco supplente
Sindaco Supplente DALLA RIVA ENZO 1977 06.06.2017 06.06.2017 M x n/a n. 6 sindaco, n. 2 sindaco supplente, n. 2
consigliere
Sindaco Supplente MAGAGNA Morena 1968 16.06.2014 06.06.2017 m x n/a n. 1 presidente del collegio sindacale, n. 4 sindaco,
n. 6 sindaco supplente, n. 1 liquidatore
Sindaco Effettivo PASQUARELLI Daniela 1971 16.06.2014 16.06.2014 M x 3/3
Sindaco Supplente CERLIANI Mario 1963 16.06.2014 16.06.2014 M x n/a
SINDACI CESSATI NELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE
n. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 5
quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ez art. 148 TUF): 2,5%
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(**) In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun Sindaco (“M”: lista di maggioranza;
“m” lista di minoranza).
(***) In questa colonna è indicata la partecipazione dei Sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale (numero
di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe dovuto
partecipare).
(****) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di Amministratore o Sindaco ricoperti dal soggetto
interessato ai sensi dell’art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel
Regolamento Emittenti Consob. L’elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito
internet ai sensi dell’art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.
Nel corso dell’esercizio in esame il Collegio Sindacale si è riunito 5 (cinque) volte; la durata media
degli incontri è stata pari a 1,5 (una e mezza) ora circa; la partecipazione è esposta nella tabella
sopra riportata.
Nel corso dell’esercizio 2018 sono previste 6 (sei) riunioni, di cui 2 (due) hanno già avuto luogo in
data 23 gennaio e 22 marzo 2018.
A far data dalla chiusura dell’esercizio 2017 non sono intervenuti mutamenti nella composizione
del Collegio Sindacale.
Relativamente alla politica in materia di diversità applicata in relazione al Collegio Sindacale, si
rinvia a quanto riportato al precedente paragrafo 4.2.
Il Collegio verifica annualmente la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai propri
membri. Nell’effettuare le suddette valutazioni applica i criteri previsti dal Codice di Autodisciplina
con riferimento all’indipendenza degli Amministratori, così come recepiti dal Consiglio di
Amministrazione.
Ai sensi del criterio 2.C.2 del Codice, si segnala che l’articolazione ed i contenuti delle riunioni di
Consiglio garantiscono il continuo aggiornamento dei Sindaci sulla realtà aziendale e di mercato e
dei principi di corretta gestione dei rischi; i Sindaci sono inoltre costantemente aggiornati sulle
principali innovazioni normative e autoregolamentari tramite anche la partecipazione a convegni
sulle materie di riferimento.
Il compenso dei Sindaci è determinato dall’Assemblea all’atto della nomina.
Il compenso del Collegio Sindacale in carica è stato fissato dall’Assemblea del 6 giugno 2017, che
ha determinato gli importi prevedendo un compenso annuo di Euro 25.000 (venticinquemila) per il
Presidente del Collegio Sindacale e di Euro 12.500 (dodicimilacinquecento) per ciascun Sindaco
Effettivo, al lordo delle ritenute fiscali.
I compensi maturati nel 2017 sono dettagliatamente indicati nella Relazione sulla Remunerazione.
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In merito al criterio 8.C.4, che raccomanda che il Sindaco il quale, per conto proprio o di terzi,
abbia un interesse in una determinata operazione dell’Emittente, informi tempestivamente e in
modo esauriente gli altri Sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa natura,
termini, origine e portata del proprio interesse, si segnala che tale raccomandazione è stata
costantemente osservata.
Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è coordinato con gli organi di
controllo societari scambiandosi le informazioni rilevanti per l’espletamento dei rispettivi compiti.
15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI
Il Consiglio di Amministrazione di Bioera S.p.A., ai sensi dei principi 9.P.1 e 9.P.2 del Codice,
promuove iniziative volte a favorire la partecipazione più ampia possibile degli azionisti alle
assemblee e rendere agevole l’esercizio dei diritti degli stessi e si adopera per instaurare un
dialogo continuativo con gli azionisti fondato sulla comprensione dei reciproci ruoli.
L’Emittente, al fine di favorire il rapporto con gli azionisti e i principali investitori, ha inserito
all’interno del sito web (www.bioera.it) una sezione - Investor Relations - nella quale è pubblicata
per tempo tutta la documentazione rilevante per i propri azionisti e concernente l’Emittente
stessa.
L’interesse della Società a instaurare e mantenere un dialogo continuo con i propri azionisti, con
gli investitori istituzionali e gli analisti finanziari si è concretato attraverso la costituzione di una
funzione aziendale dedicata: l’Investor Relations.
In data 6 giugno 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società ha confermato in capo al
consigliere di amministrazione e amministratore delegato Canio Giovanni Mazzaro la funzione di
Investor Relator ossia “Responsabile dei rapporti con gli investitori istituzionali e con gli altri soci”
ai sensi del criterio 9.C.1 del Codice di Autodisciplina e dell’art. 3, lett. j, del Regolamento Mercati
di Borsa.
L’Investor Relator, nel rispetto della procedura sulla comunicazione di documenti ed informazioni
riguardanti la Società, ha il compito di curare il dialogo con gli investitori istituzionali, con gli altri
azionisti e con gli operatori della comunità finanziaria nazionale ed internazionale. L’Investor
Relator cura la connessa comunicazione finanziaria.
Al fine di rendere tempestivo e agevole l’accesso alle informazioni che rivestono rilievo per i propri
azionisti, l’Emittente utilizza il proprio sito web per la diffusione di informazioni on-line, in lingua
italiana, inerenti i bilanci e i dati di sintesi, le presentazioni sugli eventi societari, i comunicati
stampa e le informazioni sull’andamento del titolo in Borsa.
16. ASSEMBLEE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera c), TUF)
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Ai sensi dell’art. 11 dello Statuto, l’Assemblea è ordinaria o straordinaria ai sensi di legge.
L’Assemblea ordinaria è convocata almeno una volta l’anno, entro 120 giorni dalla chiusura
dell’esercizio sociale, ovvero entro 180 giorni nei casi consentiti dalla legge. L’Assemblea
straordinaria delibera sulle materie ad essa riservate dalla legge e dallo Statuto.
L’Assemblea dei Soci è convocata dal Consiglio di Amministrazione o dal Collegio Sindacale nelle
ipotesi e con le modalità di legge. Gli Amministratori convocano senza ritardo l’Assemblea quando
ne è fatta domanda da tanti soci che rappresentino almeno il ventesimo del capitale sociale e nella
domanda sono indicati gli argomenti da trattare, fatte salve le eccezioni previste dalla legge.
Ai sensi dell’art. 12 dello Statuto, l’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è convocata nel
Comune ove ha sede la Società, o in altro luogo, purchè in Italia, mediante avviso da pubblicarsi
secondo le modalità e nei termini previsti dalla normativa legislativa e regolamentare di volta in
volta vigente. L’avviso di convocazione deve contenere le indicazioni previste dalle vigenti
disposizioni legislative e regolamentari. Un unico avviso potrà contenere le date di prima, seconda
e di ulteriore convocazione.
E’ ammessa la possibilità che l’Assemblea si tenga per videoconferenza o teleconferenza, a
condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati dal Presidente e da tutti gli
intervenuti e sia loro consentito di seguire la discussione, di intervenire in tempo reale alla
trattazione degli argomenti affrontati e di ricevere, trasmettere e visionare documenti, e sia
garantita la contestualità dell’esame e della deliberazione. Verificandosi tali presupposti,
l’Assemblea si considera tenuta nel luogo in cui si trovano il Presidente e il segretario della
riunione.
Ai sensi dell’art. 13 dello Statuto, l’intervento alle assemblee è regolato dalle disposizioni di legge
e regolamentari vigenti in materia; sono legittimati ad intervenire in assemblea, nel rispetto delle
norme legislative e regolamentari vigenti, i soggetti ai quali spetta il diritto di voto e per i quali sia
pervenuta alla Società l’apposita comunicazione effettuata dall’intermediario in conformità alle
proprie scritture contabili con le modalità ed entro il termine stabilito dalle vigenti disposizioni
legislative e regolamentari.
I soggetti ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare per iscritto in assemblea
conferendo delega nei limiti e con le modalità previste dalle vigenti disposizioni legislative e
regolamentari. La notifica elettronica della delega potrà essere effettuata con le modalità che
verranno stabilite dall’organo amministrativo all’atto della convocazione delle singole assemblee.
Spetta al Presidente dell’Assemblea constatare il diritto di intervento all’Assemblea anche in
ordine al rispetto delle disposizioni relative alla rappresentanza per delega.
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Ai sensi dell’art. 14 dello Statuto, l’Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di
Amministrazione o, in caso di assenza o impedimento di quest’ultimo, dal Vice Presidente se
nominato; in difetto, dalla persona che sarà designata a maggioranza dei voti dei soci presenti.
L’Assemblea nomina un segretario, anche non socio e, se lo crede opportuno, uno o più scrutatori,
anche non soci. Spetta al Presidente dell’Assemblea dirigere e disciplinare le discussioni, nonché
determinare le modalità e l’ordine delle votazioni, il tutto nel pieno rispetto del regolamento che,
predisposto dal Consiglio di Amministrazione e approvato dall’Assemblea, disciplina l’ordinato e
funzionale svolgimento della stessa, tanto in sede ordinaria quanto in sede straordinaria.
La Società, avvalendosi della facoltà prevista per legge, non designa il rappresentante di cui all’art.
135-undecies del TUF. Il Consiglio di Amministrazione valuterà con riferimento a specifiche
assemblee dei Soci l’opportunità di designare o meno il soggetto destinatario delle deleghe ai
sensi delle disposizioni sopra richiamate.
Ai sensi dell’art. 15 dello Statuto, l’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è validamente
costituita e delibera in prima, seconda e ulteriore convocazione secondo le maggioranze
rispettivamente previste dalle disposizioni di legge.
Ai sensi dell’art. 16 dello Statuto, le deliberazioni dell’Assemblea devono risultare da verbale,
firmato dal Presidente, dal segretario ed eventualmente dagli scrutatori e devono essere registrate
nell’apposito libro sociale. Nei casi di legge, ed inoltre quando il Presidente dell’Assemblea lo
ritenga opportuno, il verbale viene redatto da un notaio, il quale fungerà anche da segretario
dell’Assemblea.
* * *
Al fine di disciplinare al meglio lo svolgimento dell’Assemblea, la Società ha pubblicato il
“Regolamento dell’Assemblea dei Soci di Bioera S.p.A.”, disponibile sul proprio sito internet
(www.bioera.it, sezione corporate governance / regolamenti).
Le modalità mediante le quali è garantito il diritto di ciascun socio di prendere la parola sugli
argomenti posti in discussione all’ordine del giorno sono riportate nell’art. 7 del suddetto
Regolamento.
* * *
L’Assemblea dei Soci è il momento istituzionale di incontro e confronto tra gli Amministratori e i
Soci. Nelle sedute assembleari del 6 giugno e del 4 settembre 2017 sono intervenuti, tra i
consiglieri in carica a tale data, rispettivamente 4 (quattro) e 2 (due) amministratori
dell’Emittente. Sono altresì intervenuti, rispettivamente, 2 (due) e 2 (due) componenti del collegio
sindacale.
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In tale sede sono state fornite, su domanda dei Soci, le informazioni sull’andamento della gestione
e sugli argomenti previsti nell’ordine del giorno. Sono stati inoltre consegnati i documenti e le
informazioni previsti dalla normativa di legge applicabile, già messi a disposizione del pubblico,
entro i termini previsti dalle disposizioni normative applicabili, presso la sede legale della Società
nonché presso Borsa Italiana S.p.A. e sul sito internet della Società.
17. ULTERIORI POLITICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a),
TUF)
Si precisa che l’Emittente non applica ulteriori pratiche di governo societario, al di là degli obblighi
di legge e regolamentari, rispetto a quelle già illustrate nei precedenti paragrafi della presente
Relazione.
In particolare, si rinvia al precedente paragrafo 11.3 con riferimento al Modello Organizzativo
adottato dall’Emittente ai sensi del D.Lgs. 231/2001.
18. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
Non si segnalano cambiamenti nella struttura di corporate governance a far data dalla chiusura
dell’esercizio sociale.
19. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 13 DICEMBRE 2017 DEL PRESIDENTE DEL
COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE
Le raccomandazioni contenute nella lettera del 13 dicembre 2017 del Presidente del Comitato per
la Corporate Governance in tema di corporate governance sono state portate all’attenzione del
Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.
L’Emittente ha preso atto delle aree di miglioramento suggerite dal Comitato, riservandosi di
valutarne l’opportunità di applicazione tenuto conto delle dimensioni e della complessità della
Società, dell’attività svolta, nonchè della composizione del proprio Consiglio di Amministrazione.
* * * * *
Milano, 23 aprile 2018
Per il Consiglio di Amministrazione di Bioera S.p.A.
Il Presidente
Daniela Garnero Santanchè