Booklet Alfredo Maiorino 4 (jan '16)

ALFREDO MAIORINO

STUDIO TRISORIO

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ALFREDO MAIORINO

STUDIO TRISORIO

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OLTRE LA PITTURAdi Alfredo Maiorino

L’evoluzione che ha scandito la mia ricerca artistica nell’ultimo trien-nio è stata prodotta da un severo processo di sintesi del linguaggio espressivo. Quest’esigenza di sintesi nasce dalla distanza che avver-tivo dal mio fare pittura. In effetti sentivo che gli elementi essenziali mi sfuggivano. Quindi ho pensato di non cercare più esclusivamente la rappresentazione, cioè l’allusione ad una realtà concreta o ad uno stato d’animo, ma ho cominciato a pensare ad una materia viva, plurisensoriale, che mi permettesse di indagare in primo luogo i ma-teriali che compongono l’opera pittorica, le loro qualità tattili e visive.

Ho iniziato ad indagare quelli che sono gli elementi primari del lin-guaggio pittorico asciugando l’opera, paradossalmente, dal colore stesso. Quest’operazione mi ha consentito di fare del colore una sostanza mentale, meno visibile e più interiore. Della pittura ho con-servato gli elementi strutturali, la tela, la preparazione, il disegno, lasciando che all’interno di questo spazio bidimensionale gli oggetti che inserisco misurino lo spazio e si relazionino con esso in modo funzionale, in un rapporto simile a quello dell’uomo nello spazio che abita. In questo spazio purificato ho inserito materiali estranei al lin-guaggio pittorico come il vetro ed il feltro, che svolgono una funzione protettrice ed isolante. Il vetro opacizza e riflette lo spazio pittorico, imponendo una visione più attenta dell’opera, ma al contempo pro-tegge la superficie, mentre il feltro, carico di energia animale, la isola e la riscalda.

Prima di trovare collocazione gli oggetti (residui botanici, piccoli di-segni, pezzi di feltro) li studio scrupolosamente, provando e ripro-vando la loro disposizione, muovendoli come attori sul palcoscenico della rappresentazione. Organizzo la scena dando ad ogni elemento un ruolo differente, cercando, con infinita cura, di creare un ordine compositivo e di tradurre il tutto in una composizione dall’equilibrio impeccabile. Queste presenze, oggetti da osservare o elementi mate-rici, diventano qualcosa di tangibile a cui aggrapparsi nel naufragio della visione.

BEYOND PAINTINGby Alfredo Maiorino

For three years, there has been an evolution in artistic quest, marked by a significant process of synthesis of expressive. This need to synthe-size arose from my perception of distance from my painting. In effect, I felt that the essential elements had escaped me. I thought it best to no longer strive exclusively for representation, that is the allusion of a concrete reality or a state of mind. Thus, I began to envisage a viable material, something alive and multi-sensorial, which would allow me to explore the materials to be used in the pictorial work firsthand in terms of both their visual and tactile qualities.

I began to explore that which is the primary element of pictorial lan-guage through a paradoxical process of elimination of colour. Thus, colour became a mental substance which was less visible and more in-terior. I conserved the structural elements of the painting – the canvas, the preparation and the drawing – so that the objects which I inserted measured the space and related to interior the bi-dimensional space in a functional manner similar to the way man relates to the space he inhabits. In this purified space, materials extraneous to pictorial lan-guage such as glass and felt were inserted serving to protect and iso-late the work. The glass opacifies and reflects the pictorial space, thus obliging the viewer to view the work more attentively yet, at the same time, protects the surface while the felt, permeated in an animal-esque energy, isolates and provides warmth to the surface.

The objects (botanical residue, small drawings, pieces of felt) are carefully examined before being placed on the surface. I position and re-position the objects, like moving actors on the stage of the rep-resentation, several times before making a final decision. I organize the scene giving each element a different role and attempt, with great care, to create compositional order and an impeccably balanced composition. These presences, objects to be viewed or material ele-ments, become something tangible which viewers can grasp onto in this visual wreckage.

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Corpi Fragili, 2015 glass, woodcm 37 × 32

Corpi Fragili, 2015 glass, paper, woodcm 37 × 32



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Corpi Fragili, 2015 glass, woodcm 37 × 32




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Corpi Fragili, 2015 glass, paper, woodcm 37× 32

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Corpi Fragili, 2014 mixed media on woodcm 71,8 × 60 × 7,5

Corpi Fragili, 2014 mixed media on woodcm 71,8 × 60 × 7,5

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Corpi Fragili, 2015 mixed media on canvas on woodcm 72 × 61

Corpi Fragili, 2015 mixed media on canvas on woodcm 72 × 61

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Corpi Fragili, 2013 mixed media on canvas and woodcm 214 × 164 × 8,5

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Corpi Fragili, 2014 mixed media on canvas and woodcm 120 × 214

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Corpi Fragili, 2014 mixed media on canvas and woodcm 214 × 164 × 8,5

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Corpi Fragili, 2014 mixed media on canvas, paper and woodcm 25,5 × 50,5

Corpi Fragili, 2014 mixed media paper and woodcm 66,5 × 50

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Untitled, 2015 mixed media on woodcm 192,5 × 27,5

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Corpi Fragili, 2013 mixed media on canvas and woodcm 111 × 161,5

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Corpi Fragili, 2014 mixed media on paper and woodcm 42,5 × 32

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design Donato Faruolofinito di stampare nel mese di aprile 2015 – Napoli

STUDIO TRISORIONapoli · Riviera di Chiaia, 215+39 081 414306www.studiotrisorio.com [email protected]

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