Bollettino 87

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Semestrale d’informazione e cultura valtortiana c/o CEV – Viale Piscicelli 89-91 03036 Isola del Liri (FR) Italia Gennaio-Giugno 2014 (n.1/2014) 87 Si pubblica dal 1970. Redattore e direttore responsabile: Emilio Pisani. Autorizzazione del Tribunale di Cassino n. 374 del 18/11/1970. Spedizione in abbonamento postale 70%, filiale di Frosinone. Fotocomposto e stampato in proprio. è una ridente cittadina del Lazio che prende il nome dalla particolare configurazione del suo centro urbano racchiuso tra due rami del fiume Liri. L’industria della carta e della lana ha vantato una tradizione nella sua storia, ma il nome d’Isola del Liri è conosciuto oggi per un altro motivo. Lo hanno sotto gli occhi i lettori che in ogni parte del mondo prendono in mano i volumi dell’Opera di Maria Valtorta, tradotta in oltre trenta lingue, le cui edizioni riportano il nome della casa editrice italiana, con sede in Isola del Liri, che le pubblica in proprio o ne permette ad altri la pubblicazione. Ci sembra utile, dunque, tracciare almeno le linee essenziali di quest’altra storia, che è entrata a far parte di una tradizione “isolana”. Infatti, se si vuole capire il presente e preparare il futuro dell’impresa valtortiana, non si può fare a meno di conoscere il suo passato. Nel primo decennio del Novecento sorgeva nell’Isola del Liri un’azienda tipografica per iniziativa di Arturo Macioce, che dopo alcuni anni accoglieva come socio il giovane cognato Michele Pisani, fratello di sua moglie. La “Società Tipografica A. Macioce & Pisani”, siglata STAMP, si imponeva per l’accuratezza della stampa e confezione di libri, commissionati in prevalenza da istituzioni cattoliche romane. Nel 1946 il Macioce, di quindici anni più anziano del cognato, suo socio, si ritirava facendo sciogliere la Società, la cui attività proseguiva con la ditta individuale denominata “Tipografia Editrice M. Pisani”, che riprendeva a stampare libri per conto di editori pontifici, curie generalizie di ordini religiosi, istituti cattolici di cultura e associazioni cattoliche. Nel 1952 Maria Valtorta affidava ad essa la pubblicazione della sua Opera, di cui si prendeva cura Emilio Pisani, figlio di Michele, fino a costituire nel 1985, insieme con la consorte Claudia Vecchiarelli, il “Centro Editoriale Valtortiano” (CEV). Più unica che rara è una casa editrice che pubblica e diffonde le opere di un solo autore, curandone anche le traduzioni ed estendendo la propria produzione solo a pubblicazioni che trattano della persona e delle opere dell’unico autore. Ancora più anomala diventa la stessa casa editrice se, ad un certo punto, viene identificata con la persona di quell’autore, unendo ai diritti e ai doveri di un editore i diritti e i doveri propri di un autore. In questa posizione si è trovato il CEV quando tutta l’eredità degli eredi di Maria Valtorta è pervenuta ad esso, in parte per essere stata acquistata (la casa Valtorta in Viareggio) e in parte per testamento (i manoscritti con annessi diritti e tutto il resto dell’asse ereditario). Nel 2010 i coniugi Emilio Pisani e Claudia Vecchiarelli, editori e curatori storici delle opere valtortiane, insieme con il CEV hanno costituito la “Fondazione Maria Valtorta Cev - onlus” proprio per ristabilire la distinzione tra le due figure dell’autore e dell’editore e dei loro rispettivi ruoli. Riconosciuta come persona giuridica, la “Fondazione Maria Valtorta Cev - onlus” acquisisce dal CEV il patrimonio culturale dell’eredità materiale e morale di Maria Valtorta per tutelarlo e valorizzarlo, senza scopo di lucro, a beneficio dell’umanità. La costituzione della Fondazione ha permesso al CEV di tornare ad essere esclusivamente l’editore al quale è riservato il diritto di pubblicare e diffondere le opere di Maria Valtorta.

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semestrale d'informazione valtortiana gennaio-giugno 2014

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Semestrale d’informazione e cultura valtortianac/o CEV – Viale Piscicelli 89-91

03036 Isola del Liri (fr) Italia

Gennaio-Giugno 2014 (n.1/2014)

87Si pubblica dal 1970. Redattore e direttore responsabile: Emilio Pisani.

Autorizzazione del Tribunale di Cassino n. 374 del 18/11/1970. Spedizione in abbonamento postale 70%, filiale di Frosinone.

Fotocomposto e stampato in proprio.

è una ridente cittadina del Lazio che prende il nome dalla particolare configurazione del suo centro urbano racchiuso tra due rami del fiume Liri. L’industria della carta e della lana ha vantato una tradizione nella sua storia, ma il nome d’Isola del Liri è conosciuto oggi per un altro motivo. Lo hanno sotto gli occhi i lettori che in ogni parte del mondo prendono in mano i volumi dell’Opera di Maria Valtorta, tradotta in oltre trenta lingue, le cui edizioni riportano il nome della casa editrice italiana, con sede in Isola del Liri, che le pubblica in proprio o ne permette ad altri la pubblicazione. Ci sembra utile, dunque, tracciare almeno le linee essenziali di quest’altra storia, che è entrata a far parte di una tradizione “isolana”. Infatti, se si vuole capire il presente e preparare il futuro dell’impresa valtortiana, non si può fare a meno di conoscere il suo passato.

Nel primo decennio del Novecento sorgeva nell’Isola del Liri un’azienda tipografica per iniziativa di Arturo Macioce, che dopo alcuni anni accoglieva come socio il giovane cognato Michele Pisani, fratello di sua moglie. La “Società Tipografica A. Macioce & Pisani”, siglata STAMP, si imponeva per l’accuratezza della stampa e confezione di libri, commissionati in prevalenza da istituzioni cattoliche romane. Nel 1946 il Macioce, di quindici anni più anziano del cognato, suo socio, si ritirava facendo sciogliere la Società, la cui attività proseguiva con la ditta individuale denominata “Tipografia Editrice M. Pisani”, che riprendeva a stampare libri per conto di editori pontifici, curie generalizie di ordini religiosi, istituti cattolici di cultura e associazioni cattoliche.

Nel 1952 Maria Valtorta affidava ad essa la pubblicazione della sua Opera, di cui si prendeva cura Emilio Pisani, figlio di Michele, fino a costituire nel 1985, insieme con la consorte Claudia Vecchiarelli, il “Centro Editoriale Valtortiano” (CEV).

Più unica che rara è una casa editrice che pubblica e diffonde le opere di un solo autore, curandone anche le traduzioni ed estendendo la propria produzione solo a pubblicazioni che trattano della persona e delle opere dell’unico autore. Ancora più anomala diventa la stessa casa editrice se, ad un certo punto, viene identificata con la persona di quell’autore, unendo ai diritti e ai doveri di un editore i diritti e i doveri propri di un autore. In questa posizione si è trovato il CEV quando tutta l’eredità degli eredi di Maria Valtorta è pervenuta ad esso, in parte per essere stata acquistata (la casa Valtorta in Viareggio) e in parte per testamento (i manoscritti con annessi diritti e tutto il resto dell’asse ereditario).

Nel 2010 i coniugi Emilio Pisani e Claudia Vecchiarelli, editori e curatori storici delle opere valtortiane, insieme con il CEV hanno costituito la “Fondazione Maria Valtorta Cev - onlus” proprio per ristabilire la distinzione tra le due figure dell’autore e dell’editore e dei loro rispettivi ruoli.

Riconosciuta come persona giuridica, la “Fondazione Maria Valtorta Cev - onlus” acquisisce dal CEV il patrimonio culturale dell’eredità materiale e morale di Maria Valtorta per tutelarlo e valorizzarlo, senza scopo di lucro, a beneficio dell’umanità. La costituzione della Fondazione ha permesso al CEV di tornare ad essere esclusivamente l’editore al quale è riservato il diritto di pubblicare e diffondere le opere di Maria Valtorta. •

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lega con altre domande come gli anelli di una catena. Non si tratta, infatti, di rievo-care un normale rapporto, regolato da un contratto tipico tra una scrittrice e un edi-tore. Anche se il contratto c’è stato, come avviene nella norma, esso ha avuto degli antefatti e delle conseguenze che hanno reso atipico quel rapporto, facendo con-figurare una vocazione che ha dato l’im-pronta ad una vita. Un libro di scorrevole lettura, scritto in for-ma epistolare, racconta per episodi una vita spesa al servizio dell’Opera di Maria Valtorta. I lettori valtortiani vi possono trovare la risposta non ad una, ma a molte delle loro domande. Per esempio:

- chi era l’editore al quale la Valtorta affidò la pubblicazione dell’Opera? come avvenne il loro incontro? quali furono i fatti più significativi nei rapporti dell’editore con la scrittrice e la sua Opera?

- come l’editore affrontò l’impegno di pubblicare la monumentale Opera in un periodo di grandi difficoltà? chi lo aiutò anche finanziariamente e in che misura?

- perché l’editore creò poi una casa editrice “val-tortiana”? quali fatti fuori dell’ordinario ne hanno segnato la nascita e lo sviluppo?

- cosa si può dire di Maria Valtorta e della sua Opera a chi non ne ha mai sentito parlare o ne ha una conoscenza approssimativa? come parlare della scrittrice e della sua Opera?

- quale è stato il ruolo dell’Ordine dei Servi di Ma-ria, in particolare dei Padri Migliorini e Berti, nei rapporti non solo con Maria Valtorta e la sua Opera ma anche con l’editore?

- l’Opera può dirsi “cattolica”? ed è cattolico il suo editore? che significa “essere cattolico”?

- quale rapporto si può stabilire tra i quattro Van-geli canonici e l’Opera evangelica di Maria Val-torta?

- quale giudizio la Chiesa ha espresso sull’Opera? perché l’Opera fu messa all’Indice senza che in essa fosse stato riscontrato qualcosa contro la

fede e la morale?- quale membro del Sant’Uffizio era particolar-

mente ostile all’Opera? l’editore lo conobbe? parlò con lui? cosa riuscì a sapere in merito alla sua ostilità?

- quali giudizi, invece, espressero sull’Opera per-sone autorevoli e dotte? chi erano e che cosa scrissero in merito all’Opera?

- è vero che alcuni, tra i lettori e divulgatori dell’O-pera di Maria Valtorta, sono stati proclamati Beati dalla Chiesa? chi sono?

- l’Opera della Valtorta è frutto di fantasia oppure ha un fondamento storico, dimostrabile attra-verso rigorose ricerche? chi è lo studioso che vi si è dedicato in modo particolare?

- l’Opera della Valtorta ha un’origine sopranna-turale oppure si può spiegare come fenomeno pertinente alla scienza? è vero che se ne oc-cupò la Società Italiana di Parapsicologia? con quali risultati?

- perché l’Opera fu pubblicata la prima volta con un titolo improprio? quali circostanze obbliga-rono l’editore a cambiare il titolo conforman-dolo al pensiero originario della Valtorta?

- come si spiega che la Valtorta scrisse l’Opera in soli quattro anni, mentre l’impresa editoria-le che è al servizio dell’Opera dura da decenni e non finisce mai?

- come sono state curate le edizioni dell’Opera? sono esse veramente fedeli al testo del mano-scritto originale?

- perché l’Opera della Valtorta, che si legge come un romanzo, è stata corredata di note come se non fosse un romanzo?

- come è possibile che un’Opera letteraria si ven-da in misura costante e senza pubblicità da ol-tre mezzo secolo? quali vantaggi comporta una diffusione di siffatta natura?

- perché l’editore ha curato anche pubblicazio-ni di passi scelti dell’Opera quando la Valtorta non voleva che l’Opera fosse smembrata? Inol-tre la Valtorta non voleva che se ne facessero dei film, per quali motivi?

- quali furono i rapporti tra Maria Valtorta e l’arti-sta che fece le illustrazioni per l’Opera sotto la

“Come avete conosciuto la Valtorta? Perché la sua Opera è venuta proprio a voi?”.Queste sono le domande che l’editore di Maria Valtorta si sente rivolgere nei suoi occasio-nali incontri personali con lettori delle opere valtortiane. La breve risposta che egli può dare a voce non sempre soddisfa chi pone quelle domande, perché è una risposta che si

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Il catalogo delle pubblicazioni del CEV (Centro Editoriale Valtortiano) si articola in sei sezioni: le opere di Maria Valtorta - gli

estratti dalle opere di Maria Valtorta - i sussidi alle opere di Maria Valtorta - gli scritti personali di Maria Valtorta - testimonianze e

studi sulla persona e sugli scritti di Maria Valtorta - strumenti di propaganda.

Tra gli “scritti personali” sono le LETTERE, documenti storici che fanno luce sull’elevatezza spirituale della Scrittrice e sulle

sofferte vicende concernenti la pubblicazione della sua Opera.

Di Maria Valtorta il CEV ha pubblicato finora le LETTERE indirizzate alla monaca carmelitana Madre Teresa Maria (in due vo-

lumi), all’arcivescovo Alfonso Carinci e al servita P. Romualdo M. Migliorini.

I volumi delle LETTERE possono essere richiesti - tutti e quattro insieme o solo alcuni di essi, per una o più copie - usufruendo

di un’offerta promozionale valida fino al 30 giugno 2014, purché la richiesta sia fatta direttamente all’indirizzo del CEV.

Tra gli “strumenti di propaganda” segnaliamo la FOTOBIOGRAFIA, così chiamata perché il testo e le foto si alternano in uguale misura nei 6 agili capitoli che espongono una breve ma completa biografia di Maria Valtorta. È un opuscolo di 100 pagine nel formato 15x17,5. Il prezzo di vendita è di euro 7,00 ma può esse-re ridotto se il lettore, dopo averne acquistata una copia e apprezzato il contenuto, chiede un preventivo di spesa per un certo numero di copie, anche personalizzate, da offrire ad amici e conoscenti. Lo racco-mandiamo come utile mezzo per avviare alla conoscenza della persona e degli scritti di Maria Valtorta.

Per ogni invio di libri, di qualsiasi quantitativo e importo, è richiesto il contributo fisso di euro 4,00 per le spese di spedizione.

CENTRO EDITORIALE VALTORTIANO03036 ISOLA DEL LIRI (FR)

tel. 0776.807032 – fax [email protected] – www.mariavaltorta.com

Lettere aMadre Teresa Maria volume primo342 pagine - brossura Euro 20,00 Euro 16,00

Lettere aMadre Teresa Mariavolume secondo366 pagine - brossura Euro 20,00 Euro 16,00

Lettere aMons. Carinci144 pagine - brossura Euro 13,00 Euro 10,40

Lettere aPadre Migliorini200 pagine - brossuraEuro 16,00 Euro 12,80

direzione di lei? quale influenza esercitò la Valtor-ta sulla produzione di arte sacra di quell’artista? è vero che è stato inaugurato un museo che ne raccoglie le opere, ma ignorando la notevole pro-duzione valtortiana dell’artista?

- come si è arrivati ad ottenere oltre trenta traduzioni dell’Opera di Maria Valtorta? chi sono stati i tra-duttori? quali sono stati i loro rapporti di amicizia e di collaborazione con l’editore? in quali Paesi e in che modo si diffondono le edizioni tradotte?

- l’editore ha compiuto viaggi all’Estero per un servi-zio all’Opera della Valtorta? quali i motivi dei viag-gi e con quale esito?

- perché Maria Valtorta non volle farsi conoscere in vita? quale il senso del riserbo nel quale ella na-scondeva le sue esperienze mistiche?

- è vero che la Valtorta visse gli ultimi anni della sua vita da smemorata? quale spiegazione è stata data a quel suo stato?

- perché non si è iniziato il processo di beatificazione della Valtorta? è auspicabile che la Chiesa la pro-clami beata e santa? si fanno sentire le richieste in tal senso?

- dove e come si conservano i manoscritti di Maria Valtorta? chi li ha ereditati? che ne è dell’eredità valtortiana, della casa in Viareggio e di tutto quan-to è appartenuto alla Valtorta?

- è stato assicurato un futuro all’impresa valtortia-na? in che modo?

Autore del libro: Emilio Pisani

Titolo: Lettera a Claudia

Sottotitolo: Storia breve di una vita per Maria Valtorta

Editore: Centro Editoriale Valtortiano

160 pagine in formato 14 x 21 legatura cartonata con stampa a colori

euro 15,00

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NuovoSito

Entro il corrente semestre sarà messo on-line il nuovo sito del-la Fondazione, donato dalla ditta “Antea studio” di Frosinone. Pro-gettato secondo il criterio della di-namicità, il nuovo sito viene rea- lizzato con la possibilità di evol-versi per rispondere ad ogni esi-genza presente e futura.Le esigenze si esprimono, in so-stanza, con la duplice azione di informare e di proporre. Le in-formazioni possono dare notizia di pubblicazioni valtortiane e di qualsiasi evento che riguardi in modo diretto o indiretto gli scritti di Maria Valtorta e la figura di Lei come mistica e scrittrice. Le pro-poste possono riferirsi a progetti da realizzare e per i quali si richie-dono collaborazione e sostegno, di cui si darà conto negli aggiorna-menti.È auspicabile che esperti tradutto-ri possano fornirci la traduzione di quelle notizie o proposte che essi ritengano utili o interessanti per i lettori valtortiani della loro lin-gua. Ogni altro tipo di collabora-zione è bene accetto se non sconfi-na dall’ambito delle finalità della Fondazione e purché abbia suffi-cienti requisiti di serietà.

PRoGEttoPRioRitARio

Tra i progetti della Fondazione occupa il primo posto quello del-la digitalizzazione dei manoscrit-ti originali di Maria Valtorta per salvarli dall’usura del tempo e renderli consultabili in archivio elettronico. È il progetto più impe-gnativo per il costo delle attrezza-ture necessarie e per la delicatezza

del lavoro da eseguire. Poiché ne abbiamo parlato più volte nei co-municati, non sono mancati sug-gerimenti da vagliare e qualche promettente offerta che potrebbe concretizzarsi. La Fondazione ren-derà conto dei contributi che per-verranno per la finalità di attuare la conservazione elettronica dei preziosi manoscritti.

offERtEE lASciti

La “Fondazione Maria Valtorta Cev”, contraddistinta con il logo-tipo sopra riprodotto, è una “orga-nizzazione non lucrativa di utilità socliale” (onlus). Come tale, essa deve contare su offerte, donazioni e lasciti per svolgere attività e rea- lizzare progetti che rendano ope-rativi ed efficaci gli scopi dichia-rati nel suo Statuto.Le offerte in denaro, deducibili dal reddito con la causale “erogazione a favore di una onlus”, si possono effettuare nei modi seguenti:

- versamento sul conto corrente postale n. 000005098244

- bonifico bancario con il codice IBAN:

IT 08 Q 07601-14800-000005098244

il ciNquEPER millE

Alla “Fondazione Maria Valtorta Cev – onlus” si può destinare il 5 per mille dell’Irpef. Sulla dichia-razione annuale dei redditi è suf-ficiente mettere, nello spazio riser-vato al 5 per mille, la propria firma e il seguente numero di codice fi-scale: 9 1 0 2 1 7 4 0 6 0 9.

Libri elettronici

Tra i nostri lettori au-mentano coloro che di-spongono di un e-reader, maneggevole strumento elettronico, simile ad una

lavagnetta, da portare nella borsa o in tasca, che per-mette di leggere in treno, o in una sala di attesa o in qualsiasi altro luogo di sosta, le pagine dei libri dispo-nibili in formato elettronico. Le richieste dei lettori che ne fanno uso hanno spinto il CEV (Centro Edi-toriale Valtortiano), che finora ha pubblicato le opere di Maria Valtorta solo con la stampa di libri cartacei, ad iniziarne la pubblicazione anche con la produzione di eBooks, che sono appunto i libri elettronici.Sono stati pubblicati in formato elettronico i tre volu-mi de “I quaderni del 1943”, “I quaderni del 1944” e “I quaderni del 1945-1950”, nella lingua italiana e nelle principali lingue europee: inglese, francese, spagnolo. Se l’iniziativa avrà successo, il CEV potrà continuare a fornire libri elettronici fino a coprire, per gradi, l’intera produzione valtortiana. Essi rispondono alle esigenze di alcuni lettori e non potranno mai sostituire i volumi cartacei, che fanno della lettura un piacere palpabile e diventano oggetti cui si resta affezionati.I nostri eBooks sono disponibili nel formato ePub e nel formato mobi per Kindle. Per acquistarli occorre andare sul sito www.mariavaltorta.com e cliccare sul pulsante “eBook”.

In omaggio“Fior di parabole” è il titolo di un opu-scolo di 112 pagine che raccoglie cento parabole, in forma di similitudini, trat-te dai dieci volumi de L’Evangelo come mi è stato rivelato di Maria Valtorta. Di “Fior di parabole” il CEV ha prodotto un

eBook da destinare in omaggio a quanti, collegandosi al sito www.mariavaltorta.com, si registrano per sca-ricarlo gratuitamente.

Lingua spagnolaPer i lettori di lingua spagnola il CEV ha pubblicato l’edizione tradotta del “Libro di Azaria” di Maria Valtorta. Volume di 380 pagine, Libro de Azarías è in vendita al prezzo di euro 20,00.

Un nuovo libro di Antonio Socci, intitolato Tornati dall’Aldilà, edito da Rizzoli, viene distribuito nelle li-brerie mentre mandiamo in stampa il presente nu-mero del nostro Bollettino. Sconvolgente per il tema che esso tratta e toccante per l’esperienza di vita che lo ha ispirato, il libro sorprende per le ampie citazio-ni dall’Opera di Maria Valtorta. Siamo grati all’Autore per la dedica a Emilio e Claudia Pisani in coincidenza con l’uscita del libro Lettera a Claudia di Emilio Pisani, edito dal CEV.