Bollettino 2013

12
Il Pil nel primo trimestre 2013 risulta stazionario nell'Eurozona e nella UE27, rispetto al quarto trimestre 2012; su base annua decresce dell’1,1% nell’Eurozona e dello 0,7% nell’UE27. In Italia la variazione congiunturale è pari a -0,5%. Su base annua risulta pari a –2,3%, in Germania –0,3%, Francia –0,4% e Spagna – 2%. Il tasso di disoccupazione nel mese di maggio 2013 nell’Eurozona è del 12,1% e nell'UE27 è del 10,9%. In Italia è del 12,2%, tra gli Stati membri, il tasso di disoccupazione più basso si registra in Austria (4,7%), Germania (5,3%) e nel Lussemburgo (5,7%); il più alto in Spagna (26,9%) e nel Portogallo (17,6%). A maggio 2013, il tasso di disoccupazione giovanile (sotto i 25 anni) è stato del 23,8% nell’Eurozona e del 23% in UE27 (mentre a maggio 2012 è stato del 22,8%). In Italia il tasso per gli under25 risulta del 38,5% (rispetto al 35,6% di maggio 2012), dopo Spagna con il 56,5% e Portogallo con il 42,1%. L’inflazione nel mese di maggio 2013 risulta stazionaria nell’eurozona e nell’UE27. Su base annua, l’incremento è stato dell’1,4% nell'Eurozona e dell’1,6% nell'UE27. In Italia l’inflazione segna un incremento su base annua dell’1,3%. Registrano i maggiori incrementi paesi come la Romania (4,4%), Estonia (3,6%) e Paesi Bassi (3,1%). La produzione industriale dell'Eurozona e dell’UE27 ad aprile 2013 ha registrato un incremento pari rispettivamente a 0,4% e a 0,3% rispetto al mese precedente, e una flessione rispetto all’anno precedente, rispettivamente dello 0,6% e 0,8%. Per l'Italia si registra una flessione mensile dello 0,3%, e su base annua del 4,6% (la Spagna di –1,8% e la Francia di – 0,1%). In Italia incrementi congiunturali significativi si rilevano nel settore Computer, elettronica ottica (4,9%), Coke e petrolio (2,5%) e Macchinari e attrezzature (1,5%); su base annua incrementi più significativi si rilevano nel settore Computer, elettronica ottica (10%), Farmaceutica (3,6%) e App. per uso domestico (1,4%). L’export nel periodo gennaio-aprile 2013 ha registrato un incremento tendenziale del 3% nell’Eurozona e del 7% in UE27. Per l’import la flessione è stata del 4% nell'Eurozona e del 6% nell'UE27. In Italia l’export registra una flessione tendenziale dell’1% e l’import del 7%. Nell’export registrano gli incrementi più significativi la Lituania (17%) e Bulgaria (13%); a anche nell’import sempre la Lituania (7%) e Bulgaria (3%). 1. Congiuntura in sintesi Bollettino economia e settori - giugno 2013 a cura di Fabrizio Carapellotti e Paola Ribaldi Fonte: elaborazione su dati Eurostat Sommario: Congiuntura in sintesi 1 Indicatori a livello europeo 2 La produzione industrile in Europa 3 Quadro di congiuntura settoriale 4 Export: Italia e ripartizioni territoriali 5 La crescita dell’export in Italia 6 Andamento dell’export per 7 Andamento dell’export per settore 8 La R&S in sintesi 9 La spesa in R&S 10 Gli addetti in R&S 11 Le imprese innovatrici 12 Il bollettino semestrale Economia e settori realizzato dalla Divisione IV contiene le principali statistiche congiunturali trimestrali e mensili sul quadro economico e sull’andamento dei settori industriali in Europa e in Italia. 80,0 85,0 90,0 95,0 100,0 105,0 110,0 gennaio 2011 aprile luglio ottobre gennaio 2012 aprile luglio ottobre gennaio 2013 aprile Graf.1 Andamento della produzione nell'industria in senso stretto (indice 2010=100) AE17 Germania Spagna Francia Italia Regno U.

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Il Pil nel primo trimestre 2013 risulta stazionario

nell'Eurozona e nella UE27, rispetto al quarto trimestre

2012; su base annua decresce dell’1,1% nell’Eurozona e

dello 0,7% nell’UE27. In Italia la variazione

congiunturale è pari a -0,5%. Su base annua risulta pari a

–2,3%, in Germania –0,3%, Francia –0,4% e Spagna –

2%.

Il tasso di disoccupazione nel mese di maggio 2013

nell’Eurozona è del 12,1% e nell'UE27 è del 10,9%. In

Italia è del 12,2%, tra gli Stati membri, il tasso di

disoccupazione più basso si registra in Austria (4,7%),

Germania (5,3%) e nel Lussemburgo (5,7%); il più alto

in Spagna (26,9%) e nel Portogallo (17,6%).

A maggio 2013, il tasso di disoccupazione giovanile

(sotto i 25 anni) è stato del 23,8% nell’Eurozona e del

23% in UE27 (mentre a maggio 2012 è stato del 22,8%).

In Italia il tasso per gli under25 risulta del 38,5%

(rispetto al 35,6% di maggio 2012), dopo Spagna con il

56,5% e Portogallo con il 42,1%.

L’inflazione nel mese di maggio 2013 risulta stazionaria

nell’eurozona e nell’UE27. Su base annua, l’incremento

è stato dell’1,4% nell'Eurozona e dell’1,6% nell'UE27. In

Italia l’inflazione segna un incremento su base annua

dell’1,3%. Registrano i maggiori incrementi paesi come

la Romania (4,4%), Estonia (3,6%) e Paesi Bassi

(3,1%).

La produzione industriale dell'Eurozona e dell’UE27

ad aprile 2013 ha registrato un incremento pari

rispettivamente a 0,4% e a 0,3% rispetto al mese

precedente, e una flessione rispetto all’anno precedente,

rispettivamente dello 0,6% e 0,8%. Per l'Italia si

registra una flessione mensile dello 0,3%, e su base

annua del 4,6% (la Spagna di –1,8% e la Francia di –

0,1%). In Italia incrementi congiunturali significativi si

rilevano nel settore Computer, elettronica ottica (4,9%),

Coke e petrolio (2,5%) e Macchinari e attrezzature

(1,5%); su base annua incrementi più significativi si

rilevano nel settore Computer, elettronica ottica (10%),

Farmaceutica (3,6%) e App. per uso domestico (1,4%).

L’export nel periodo gennaio-aprile 2013 ha registrato

un incremento tendenziale del 3% nell’Eurozona e del

7% in UE27. Per l’import la flessione è stata del 4%

nell'Eurozona e del 6% nell'UE27. In Italia l’export

registra una flessione tendenziale dell’1% e l’import del

7%. Nell’export registrano gli incrementi più

significativi la Lituania (17%) e Bulgaria (13%); a

anche nell’import sempre la Lituania (7%) e Bulgaria

(3%).

1. Congiuntura in sintesi

Bollettino economia e settori - giugno 2013

a cura di Fabrizio Carapellotti e Paola Ribaldi

Fonte: elaborazione su dati Eurostat

Sommar io :

Congiuntura in sintesi 1

Indicatori a livello

europeo

2

La produzione

industrile in Europa

3

Quadro di

congiuntura settoriale

4

Export: Italia e

ripartizioni territoriali

5

La crescita

dell’export in Italia

6

Andamento

dell’export per

7

Andamento

dell’export per settore

8

La R&S in sintesi 9

La spesa in R&S 10

Gli addetti in R&S 11

Le imprese

innovatrici

12

Il bollettino semestrale

Economia e settori realizzato

dalla Divisione IV contiene le

p r inc ipa l i s t a t i s t i ch e

congiunturali trimestrali e

m e n s i l i s u l q u a d r o

economico e sull’andamento

dei settori industriali in

Europa e in Italia. 80,0

85,0

90,0

95,0

100,0

105,0

110,0

gennaio 2011

aprile luglio ottobre gennaio 2012

aprile luglio ottobre gennaio 2013

aprile

Graf.1 Andamento della produzione nell'industria in senso stretto (indice 2010=100)

AE17

Germania

Spagna

Francia

Italia

Regno U.

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2. Indicatori a livello europeo

Il Pil nel primo trimestre 2013 risulta stazionario

nell'Eurozona e nella UE27, rispetto al quarto trimestre 2012;

su base annua decresce dell’1,1% nell’Eurozona e dello 0,7%

nell’UE27. In Italia la variazione congiunturale è pari a -

0,5%. Su base annua risulta pari a –2,3%, in Germania –0,3%,

Francia –0,4% e Spagna –2%.

Il tasso di disoccupazione nel mese di maggio 2013

nell’Eurozona è del 12,1% e nell'UE27 è del 10,9%. In Italia

è del 12,2%, tra gli Stati membri, il tasso di disoccupazione

più basso si registra in Austria (4,7%), Germania (5,3%) e nel

Lussemburgo (5,7%); il più alto in Spagna (26,9%) e nel

Portogallo (17,6%).

A maggio 2013, il tasso di disoccupazione giovanile (sotto i

25 anni) è stato del 23,8% nell’Eurozona e del 23% in UE27

(mentre a maggio 2012 è stato del 22,8%).

In Italia il tasso per gli under25 risulta del 38,5% (rispetto al

35,6% di maggio 2012), dopo Spagna con il 56,5% e

Portogallo con il 42,1%.

L’inflazione nel mese di maggio 2013 risulta stazionaria

nell’eurozona e nell’UE27. Su base annua, l’incremento è

stato dell’1,4% nell'Eurozona e dell’1,6% nell'UE27. In Italia

l’inflazione segna un incremento su base annua dell’1,3%.

Registrano i maggiori incrementi paesi come la Romania

(4,4%), Estonia (3,6%) e Paesi Bassi (3,1%).

La produzione industriale dell'Eurozona e dell’UE27 ad

aprile 2013 ha registrato un incremento pari rispettivamente a

0,4% e a 0,3% rispetto al mese precedente, e una flessione

rispetto all’anno precedente, rispettivamente dello 0,6% e

0,8%. Per l'Italia si registra una flessione mensile dello 0,3%,

e su base annua del 4,6% (la Spagna di –1,8% e la Francia di –

0,1%).

L’export nel periodo gennaio-aprile 2013 ha registrato un

incremento tendenziale del 3% nell’Eurozona e del 7% in

UE27. Per l’import la flessione è stata del 4% nell'Eurozona e

del 6% nell'UE27. In Italia l’export registra una flessione

tendenziale dell’1% e l’import del 7%. Nell’export registrano

gli incrementi più significativi la Lituania (17%) e Bulgaria

(13%); a anche nell’import sempre la Lituania (7%) e Bulgaria

(3%).

Tab.1 – Pil e tasso di disoccupazione per paese europeo

Tab.2 – Inflazione, produzione e commercio estero per paese

europeo

Var.% cong I

trim.13/ IV

trim.12

Var. % tend I

trim.13/ I

trim.12

mag-12 mag-13 mag-12 mag-13

UE 27 -0,1 -0,7 10,4 10,9 22,8 23,0

Area Euro 17 -0,2 -1,1 11,3 12,1 23,0 23,8

Belgio 0,1 -0,5 7,7 8,6 20,1 22,7

Bulgaria 0,1 0,4 12,2 12,7 28,5 26,2

Repubblica Ceca -1,1 -2,2 6,8 7,2 20,1 18,7

Danimarca 0,2 -0,8 8,0 6,8 14,6 11,6

Germania 0,1 -0,3 5,5 5,3 8,1 7,6

Estonia -1,0 1,2 10,0 n.d. 22,4 n.d.

Irlanda n.d. n.d. 14,9 13,6 31,4 26,3

Grecia n.d. -5,3 22,2 n.d. 54,0 n.d.

Spagna -0,5 -2,0 24,8 26,9 52,7 56,5

Francia -0,2 -0,4 10,2 10,4 23,9 24,6

Italia -0,5 -2,3 10,4 12,2 35,6 38,5

Cipro -1,3 -4,1 11,4 16,3 26,4 n.d.

Lettonia 1,2 5,6 15,5 n.d. 29,3 n.d.

Lituania 1,3 4,1 13,3 11,7 26,4 21,1

Lussemburgo n.d. n.d. 5,1 5,7 18,7 19,4

Ungheria 0,7 -0,3 11,1 n.d. 28,4 n.d.

Malta n.d. n.d. 6,7 6,2 15,3 12,1

Paesi Bassi -0,1 -1,3 5,1 6,6 9,2 10,6

Austria 0,0 0,0 4,4 4,7 8,5 8,7

Polonia 0,1 0,5 10,0 10,7 26,0 27,5

Portogallo -0,4 -4,0 15,5 17,6 37,6 42,1

Romania 0,7 2,2 7,2 7,5 23,1 n.d.

Slovenia -0,7 -3,3 8,6 11,2 20,2 n.d.

Slovacchia 0,2 0,8 13,8 14,2 33,8 34,6

Finlandia -0,1 -2,0 7,6 8,4 18,5 20,9

Svezia 0,6 1,7 8,3 7,9 25,4 23,4

Regno Unito 0,3 0,6 8,1 n.d. 21,1 n.d.

Fonte: elaborazioni su dati Eurostat

Paesi

Tasso disoccupazione

(%)

Tasso disoccupazione

giovanile (%)Pil

Export* Import*

Var.% cong

mag13/apr13

Var.% tend.

mag13/mag12

Var.% cong

apr13/mar13

Var.% tend.

apr13/apr12

UE 27 0,1 1,6 0,3 -0,8 7,0 -6,0

Area Euro 17 0,1 1,4 0,4 -0,6 3,0 -4,0

Belgio -0,1 1,1 n.d. n.d. 0,0 -1,0

Bulgaria 0,0 1,1 1,1 -1,3 13,0 3,0

Repubblica Ceca -0,2 1,2 -0,7 -3,4 -6,0 -7,0

Danimarca 0,2 0,6 0,7 0,1 -1,0 1,0

Germania 0,3 1,6 1,2 1,2 -1,0 -4,0

Estonia 0,4 3,6 -3,3 2,7 3,0 2,0

Irlanda 0,0 0,5 3,0 0,4 -10,0 -8,0

Grecia 0,0 -0,3 -0,2 -2,0 5,0 -8,0

Spagna 0,1 1,8 -0,9 -1,8 3,0 -8,0

Francia 0,1 0,9 2,3 -0,1 -3,0 -4,0

Italia 0,0 1,3 -0,3 -4,6 -1,0 -7,0

Cipro 0,8 0,2 n.d. n.d. 2,0 -16,0

Lettonia 0,3 -0,2 0,5 -1,0 6,0 1,0

Lituania 0,2 1,5 -3,3 5,0 17,0 7,0

Lussemburgo -0,5 1,4 n.d. n.d. -23,0 -9,0

Ungheria -0,1 1,8 n.d. n.d. -1,0 -1,0

Malta 1,1 0,8 -2,2 -0,8 -20,0 -23,0

Paesi Bassi 0,0 3,1 -4,3 0,2 0,0 -3,0

Austria 0,1 2,4 n.d. n.d. 0,0 -4,0

Polonia -0,2 0,5 0,8 -0,9 4,0 -3,0

Portogallo 0,2 0,9 -3,6 1,8 0,0 -7,0

Romania 0,3 4,4 1,9 12,6 5,0 -1,0

Slovenia 0,3 1,6 1,1 -1,1 1,0 -2,0

Slovacchia 0,1 1,8 n.d. n.d. 2,0 -1,0

Finlandia 0,0 2,5 -5,1 -10,2 -4,0 -6,0

Svezia 0,2 0,3 -1,1 -1,6 -6,0 -7,0

Regno Unito n.d. n.d. 0,1 -2,6 5,0 -7,0

Fonte: elaborazioni su dati Eurostat

* per UE27 e AE17 si riferisce al periodo gen-apr

Produzione industrialeInflazione

Paesi Var.% tend. gen-mar 2013/

gen-mar 2012

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P a g i n a 3 B o l l e t t i n o e c o n o m i a e s e t t o r i - g i u g n o 2 0 1 3

3. La produzione industriale in Europa

Tab.3 e graf.2 – Variazioni congiunturali apr13/mar13 della

produzione per settore Italia-UE27

Tab.4 e graf.3 – Variazioni tendenziali apr13/apr12 della produzione

per settore Italia-UE27

UE 27 AE 17 Germania Spagna Francia ItaliaRegno

Unito

B-C-D Industria in senso stretto 0,3 0,4 1,2 -0,9 2,3 -0,3 0,1

BENI INTERMEDI -0,1 0,0 -0,6 -0,2 2,4 -0,1 -2,0

ENERGIA -1,5 -1,5 -1,5 -2,5 0,9 -1,5 0,2

BENI D'INVESTIMENTO 2,5 2,7 4,0 -0,9 3,2 1,2 0,3

BENI DI CONSUMO 0,3 0,1 0,1 0,3 0,7 -0,9 1,0

BENI DI CONSUMO durevoli -1,4 -2,7 -2,1 -6,4 1,4 -4,9 -1,3

BENI DI CONSUMO non durevoli 0,7 0,7 0,5 1,0 1,8 -0,2 1,6

B Estrazione di minerali -1,0 -2,4 -3,6 -6,2 1,7 2,4 0,9

C Attività manifatturiere 0,9 1,0 1,5 -0,2 2,6 0,0 -0,2

10 Alimentare -0,3 -0,2 -0,9 0,1 1,7 0,4 -0,4

11 Bevande -2,7 -2,1 -9,4 -4,4 5,4 -1,1 -3,6

12 Tabacco -2,0 -0,2 -1,4 -6,7 3,3 -11,3 0,1

13 Tessile -0,4 -0,2 -0,6 2,2 3,9 -0,9 -3,1

14 Abbigliamento 2,8 3,2 1,7 2,7 3,6 5,3 0,2

15 Articoli in pelle e calzature -0,7 -0,8 -0,2 2,4 5,1 -3,8 2,6

16 Legno -2,3 -1,9 -0,9 -0,5 1,2 -3,4 -9,7

17 Carta 1,4 1,4 3,0 -0,8 -0,1 1,5 -0,3

18 Stampa ed editoria -0,3 -0,2 -0,8 -0,6 1,7 0,5 -2,2

19 Coke e prodotti petroliferi -1,4 -2,1 -5,1 2,5 1,6 2,1 2,2

20 Chimica -1,6 -1,8 -4,3 -0,1 2,5 0,9 -0,4

21 Farmaceutica 5,9 4,8 7,5 2,3 0,6 0,4 13,8

22 Gomma e materie plastiche 0,7 1,0 2,6 -5,1 2,0 -0,2 -0,7

23 Vetro, ceramica e materiali -0,4 -0,5 -0,6 -1,5 2,6 -1,4 0,3

24 Metallurgia 0,9 1,4 0,2 1,2 2,3 -0,8 -3,7

25 Prodotti in metallo 0,7 1,1 0,8 -0,8 3,3 0,3 -0,9

26 Computer, elettronica e ottica -2,3 -2,2 -5,0 5,5 0,7 4,3 -2,4

27 App. elettriche ed

elettrodomestici

-0,7 -0,6 -0,2 -1,2 0,1 -2,5 -2,3

28 Apparecchi meccanici 1,6 1,7 3,2 -3,5 1,0 2,8 -0,2

29 Autoveicoli 4,9 5,4 6,4 0,3 4,6 1,7 -4,0

30 Altri mezzi di trasporto -0,2 -0,4 -5,2 3,4 7,0 -5,7 -0,4

31 Mobili 0,3 -0,5 1,3 -6,8 2,0 -1,1 2,1

32 Altre industrie manifatturiere 0,5 0,5 -1,4 6,7 6,8 0,9 0,7

33 Riparazione e installazione app. -0,4 -1,1 -0,3 -2,5 2,4 0,4 2,4

D Energia, gas, aria condizionata -1,7 -2,0 -3,1 -5,3 1,0 -2,1 -0,2

Manifattura alta tecnologia 1,1 0,7 -0,8 -1,4 2,6 1,4 2,7

Manifattura medio-alta tecnologia 1,2 1,7 2,7 -0,7 1,4 0,7 -3,7

Manifattura bassa tecnologia -0,5 -0,5 0,1 -2,8 1,6 -0,2 -1,3

Manifattura medio-bassa tecnologia -0,7 -0,2 -0,1 -4,2 2,8 -0,7 -4,4

Fonte: elaborazioni su dati Eurostat

var% congiunturali apr13/mar13SETTORI (NACE 2)

UE 27 AE 17 Germania Spagna Francia ItaliaRegno

Unito

B-C-D Industria in senso stretto -0,5 -0,6 1,2 -1,9 -0,4 -4,3 -0,6

BENI INTERMEDI -2,6 -2,6 -2,7 -4,8 -1,0 -4,2 -3,7

ENERGIA -2,5 -1,4 -2,4 -3,3 -0,3 -2,4 -3,0

BENI D'INVESTIMENTO 2,1 1,7 5,3 -0,5 0,6 -4,6 4,7

BENI DI CONSUMO 0,6 -0,2 1,8 -0,2 -2,7 -4,8 0,1

BENI DI CONSUMO durevoli -3,0 -4,7 -0,9 -11,5 -0,8 -8,5 -2,0

BENI DI CONSUMO non durevoli 1,6 0,9 2,4 1,6 -0,9 -4,2 0,6

B Estrazione di minerali -4,4 -4,7 -12,0 -37,9 -1,3 -15,0 -3,8

C Attività manifatturiere -0,1 -0,3 1,6 -0,3 -0,2 -4,2 -0,5

10 Alimentare 0,5 0,5 0,9 2,6 -0,8 -3,7 -1,4

11 Bevande -0,8 -0,5 -2,4 -1,1 -0,9 -4,1 -2,2

12 Tabacco -5,9 -4,7 2,8 -9,3 -12,1 -19,8 -8,2

13 Tessile 0,8 1,4 1,3 8,5 4,1 -2,7 -6,6

14 Abbigliamento -5,6 -7,7 3,6 -9,9 -11,2 -12,2 -11,2

15 Articoli in pelle e calzature 1,8 0,8 1,7 0,4 -11,9 6,4 19,6

16 Legno -4,7 -6,8 -3,5 -6,0 -1,6 -12,9 -4,2

17 Carta 0,0 0,5 0,6 0,0 -0,4 0,0 -7,1

18 Stampa ed editoria -4,3 -7,0 -4,8 -8,4 -4,6 -13,9 4,7

19 Coke e prodotti petroliferi -1,8 -0,5 -8,8 16,9 13,2 -9,2 -7,8

20 Chimica -3,9 -4,1 -5,2 -9,3 1,2 -4,6 -6,4

21 Farmaceutica 10,0 8,2 11,0 4,4 0,6 3,5 7,0

22 Gomma e materie plastiche -1,4 -1,1 1,4 -7,3 -0,8 -3,3 -4,8

23 Vetro, ceramica e materiali -7,1 -6,9 -4,8 -9,9 -1,3 -13,0 -8,6

24 Metallurgia -2,3 -2,4 -1,1 4,2 -4,7 -12,1 6,1

25 Prodotti in metallo -0,8 -0,6 1,8 0,0 -1,8 -1,5 -0,2

26 Computer, elettronica e ottica -2,8 -2,5 -4,8 -8,7 6,7 7,4 -1,5

27 App. elettriche ed

elettrodomestici-2,4 -2,7 -2,1 -6,7 0,1 -1,3 -8,5

28 Apparecchi meccanici -1,7 -1,2 1,1 4,2 -3,5 -6,6 -2,3

29 Autoveicoli 6,9 6,4 12,0 0,3 -6,3 -9,6 7,7

30 Altri mezzi di trasporto 1,2 0,4 -3,4 -4,5 9,7 -8,6 3,8

31 Mobili -2,7 -4,5 -1,9 -13,0 -2,4 -3,7 -3,4

32 Altre industrie manifatturiere 3,6 2,4 3,3 5,6 5,9 -2,1 5,5

33 Riparazione e installazione app. 2,4 -0,9 1,7 -6,4 1,5 -8,1 18,9

D Energia, gas, aria condizionata -1,7 -2,1 -0,9 -8,6 -1,2 -1,4 1,8

Manifattura alta tecnologia 3,5 2,6 0,5 -0,6 3,6 4,6 3,6

Manifattura medio-alta tecnologia 0,1 0,0 3,0 -2,0 -1,7 -5,7 -1,4

Manifattura bassa tecnologia -1,2 -1,7 -0,3 -2,5 -1,9 -4,5 -2,7

Manifattura medio-bassa tecnologia -2,4 -2,3 -0,3 -4,7 -0,5 -6,2 -3,1

Fonte: elaborazioni su dati Eurostat

var.% tendenziali apr13/apr12SETTORI (NACE 2)

-11,3

-5,7

-3,8

-3,4

-2,5

-1,4

-1,1

-1,1

-0,9

-0,8

-0,2

0,0

0,3

0,4

0,4

0,4

0,5

0,9

0,9

1,5

1,7

2,1

2,8

4,3

5,3

-14,0-12,0-10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0

12 Tabacco

30 Altri mezzi di trasporto

15 Articoli in pelle e calzature

16 Legno

27 App. elettriche ed elettrodomestici

23 Vetro, ceramica e materiali

31 Mobili

11 Bevande

13 Tessile

24 Metallurgia

22 Gomma e materie plastiche

C Attività manifatturiere

25 Prodotti in metallo

21 Farmaceutica

10 Alimentare

33 Riparazione e installazione app.

18 Stampa ed editoria

20 Chimica

32 Altre industrie manifatturiere

17 Carta

29 Autoveicoli

19 Coke e prodotti petroliferi

28 Apparecchi meccanici

26 Computer, elettronica e ottica

14 Abbigliamento

Italia UE 27

-19,8

-13,9

-13,0

-12,9

-12,2

-12,1

-9,6

-9,2

-8,6

-8,1

-6,6

-4,6

-4,2

-4,1

-3,7

-3,7

-3,3

-2,7

-2,1

-1,5

-1,3

0,0

3,5

6,4

7,4

-25,0 -20,0 -15,0 -10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0

12 Tabacco

18 Stampa ed editoria

23 Vetro, ceramica e materiali

16 Legno

14 Abbigliamento

24 Metallurgia

29 Autoveicoli

19 Coke e prodotti petroliferi

30 Altri mezzi di trasporto

33 Riparazione e installazione app.

28 Apparecchi meccanici

20 Chimica

C Attività manifatturiere

11 Bevande

31 Mobili

10 Alimentare

22 Gomma e materie plastiche

13 Tessile

32 Altre industrie manifatturiere

25 Prodotti in metallo

27 App. elettriche ed elettrodomestici

17 Carta

21 Farmaceutica

15 Articoli in pelle e calzature

26 Computer, elettronica e ottica

Italia UE 27

Page 4: Bollettino 2013

P a g i n a 4 B o l l e t t i n o e c o n o m i a e s e t t o r i - g i u g n o 2 0 1 3

4. Quadro di congiuntura settoriale

Nel mese di aprile 2013 l’indice della produzione industriale corretto per

gli effetti di calendario segna, rispetto ad aprile 2012, incrementi nei

settori della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica,

apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+10,0%),

della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici

(+3,6%) e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e

apparecchiature per uso domestico non elettriche (+1,4%). I settori che

registrano i cali maggiori sono: l’attività estrattiva (-14,8%), la

fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,9%) e i mezzi di

trasporto (-8,9%).

In aprile, nel confronto con lo stesso mese del 2012, l'indice del fatturato

corretto per gli effetti di calendario, segna gli incrementi più significativi

nei settori dell'estrazione di minerali da cave e miniere (+6,9%), della

produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici

(+5,4%) e delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+1,7%);

le contrazioni più marcate si rilevano nella fabbricazione di mezzi di

trasporto (-29,7%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi

raffinati (-12,6%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo

(-9,0%).

Gli aumenti più rilevanti dell'indice grezzo degli ordinativi riguardano le

industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+8,1%), la produzione di

prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+8,1%) e la

fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+6,6%); le variazioni

negative più consistenti si registrano nella fabbricazione di mezzi di

trasporto (-14,2%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in

metallo (-10,2%).

Nel mese di aprile 2013 le esportazioni manifatturiere sono aumentate del

4,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, e le importazioni

registrano una variazione pari a –0,1%. In particolare si sono registrati

incrementi tendenziali all’esportazione particolarmente intensi per

farmaceutica (+29,2%), alimentari, bevande e tabacco (+12,6%), altre

industrie manifatturiere, riparazione e installazione (+10%), e tessile

abbigliamento e pelli (+9,3%). Dal lato delle importazioni, si segnalano

incrementi tendenziali consistenti per alimentari, bevande e tabacco

(+7,6%) e apparecchiature per uso domestico (+7,2%).

Tab.5 – Indicatori congiunturali per settore industriale

FATTURATO ORDINATIVI

Var.

congiunturali*

Variazioni

tendenziali

Variazioni

tendenziali

apr13/mar13 apr13/apr12

gen-

apr13/gen-

apr12

apr13/apr12 apr13/apr12 apr13/apr12

gen-

apr13/gen-

apr12

apr13/apr12

gen-

apr13/gen-

apr12

B. Attività estrattiva 2,4 -14,8 -11,6 6,9 n.d. -1,4 -18,1 -17,7 -22,7

C Attività manifatturiere 0,0 -4,7 -4,5 -7,1 n.d. 4,1 0,4 -0,1 -2,8

CA Alimentari, bevande e tabacco -0,4 -4,9 -1,0 -0,7 n.d. 12,6 8,3 7,6 3,4

CB Tessili, abbigliamento, pelli e accessori -0,8 -5,9 -3,0 1,7 8,1 9,3 3,0 6,2 -2,8

CC Legno, carta e stampa 0,9 -6,7 -5,2 -5,3 -0,6 3,1 2,1 -0,3 -3,2

CD Coke e prodotti petroliferi raff inati 2,5 -9,9 -12,9 -12,6 n.d. -9,0 -16,2 -12,2 9,5

CE Chimica 0,8 -4,9 -3,3 -1,5 -0,7 6,1 1,7 1,4 -2,8

CF Prodotti farmaceutici di base e preparati 0,5 3,6 3,1 5,4 8,1 29,2 19,6 2,3 7,6

CG Gomma e materie plastiche, e min. non metalliferi -0,6 -6,3 -8,4 -2,2 n.d. 8,0 1,1 5,9 -1,5

CH Metallurgia e prodotti in metallo 1,3 -2,6 -6,7 -9,0 -10,2 -0,6 -6,6 -4,3 -2,8

CI Computer, elettronica e ottica, elettromedicale e misurazione 4,9 10,0 3,4 -3,1 6,0 5,4 -0,7 -11,8 -14,1

CJ Apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche -0,6 1,4 1,5 -3,9 6,4 4,1 2,4 7,2 -0,1

CK Macchinari e attrezzature n.c.a. 1,5 -6,6 -6,8 -7,0 6,6 3,4 1,6 1,6 -2,3

CL Mezzi di trasporto -2,1 -8,9 -10,2 -29,7 -14,2 -8,2 -4,3 1,4 -10,5

CM Altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione 0,3 -5,3 -7,2 -6,6 n.d. 10,0 3,7 -6,2 -5,9

D. Fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria -2,1 -1,2 -2,7 n.d. n.d. n.d. n.d. -21,8 -12,0

Fonte: elaborazioni su dati Istat (* dati destagionalizzati; ** dati corretti per gli effetti di calendario)

Variazioni tendenziali** Variazioni tendenziali Variazioni tendenziali

PRODUZIONE INDUSTRIALE

SETTORI (Ateco 07)

EXPORT IMPORT

C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE

80,0

85,0

90,0

95,0

100,0

105,0

110,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

10-12 ALIMENTARI, BEVANDE E TABACCO

90,0

95,0

100,0

105,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

13-14 TESSILE E ABBIGLIAMENTO

70,0

80,0

90,0

100,0

110,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

16 LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO

70,0

80,0

90,0

100,0

110,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

17-18 CARTA, STAMPA ED EDITORIA

80,0

85,0

90,0

95,0

100,0

105,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

19 COKE E PRODOTTI PETROLIFERI

70,0

80,0

90,0

100,0

110,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

20-21 CHIMICA E FARMACEUTICA

90,0

95,0

100,0

105,0

110,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

22 GOMMA E MATERIE PLASTICHE

90,0

95,0

100,0

105,0

110,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

23 LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI

70,0

80,0

90,0

100,0

110,0

120,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

24-25 METALLURGIA E PRODOTTI IN METALLO

90,0

95,0

100,0

105,0

110,0

115,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

28 MACCHINARI ED APPARECCHIATURE NCA

90,0

100,0

110,0

120,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

29-30 AUTOVEICOLI E ALTRI MEZZI DI TRASPORTO

70,0

80,0

90,0

100,0

110,0

120,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

31-32 MOBILI E ALTRE MANIFATTURE

80,0

90,0

100,0

110,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

33 RIPARAZIONE ED INSTALLAZIONE DI APPARECCHIATURE

80,0

90,0

100,0

110,0

120,0

130,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

26-27 ELETTRONICA, APP. MISURAZIONE, E USO DOMESTICO

80,0

90,0

100,0

110,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

15 ARTICOLI IN PELLE E SIMILI

90,0

95,0

100,0

105,0

110,0

115,0

gen

2011

apr lug ott gen

2012

apr lug ott gen

2013

apr

UE27 Italia

Graf.4 – Produzione industriale per settore manifatturiero (2010=100)

Page 5: Bollettino 2013

P a g i n a 5 B o l l e t t i n o e c o n o m i a e s e t t o r i - g i u g n o 2 0 1 3

5. Export: Italia e ripartizioni territoriali

Fonte: elaborazione su dati Istat

Nel secondo trimestre del 2013, la crescita congiunturale del complesso

delle esportazioni dell'Italia dello (+0,4%) è la sintesi di dinamiche

territoriali significativamente differenziate: le esportazioni fanno

registrare una diminuzione congiunturale sensibile nelle regioni

meridionali e insulari (-3,2%), più contenuta per l'Italia nord-occidentale

(-1,0%) e centrale (-0,9%); per contro, nell'Italia nord-orientale le

esportazioni crescono (+3,6%). La dinamica tendenziale dell'export

nazionale nei primi sei mesi dell'anno (-0,4%) è la sintesi del calo delle

vendite per le regioni dell'Italia insulare (-13,8%), meridionale (-6,0%) e

nord-occidentale (-0,2%) e del risultato positivo conseguito dall'Italia

centrale (+2,8%) e nord-orientale (+0,8%). Tra le regioni in espansione

si segnalano come particolarmente dinamiche: Lazio (+7,9%) e Marche

(+12,7%).

0

20

40

60

80

100

120

140

160

2007 2008 2009 2010 2011 2012

Graf.1 Andamento dell'export nel complesso in Italia(valori medi unitari e volume, indice 2005=100)

V.m.u. Vol.

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

I trim.09 III trim. I trim.10 III trim. I trim.11 III trim. I trim.12 III trim. I trim.13

Graf.2 Andamento dell'export per Italia, Centro-nord e Mezzogiorno (mln euro)

Centro-nord ITALIA Mezzogiorno (scala dx)

Page 6: Bollettino 2013

P a g i n a 6 B o l l e t t i n o e c o n o m i a e s e t t o r i - g i u g n o 2 0 1 3

6. La crescita dell’export in Italia

Tab.1 – Analisi dell’export per regione, settore e paese di destinazione

Le regioni che

contribuiscono

maggiormente alla

flessione dell'export

nel primo semestre

2013 sono Sicilia (-

17,9%), Puglia (-

17,0%), Liguria (-

13,4%), Toscana (-

1,9%) e Friuli-

Venezia Giulia (-

3,3%). Tra le regioni

in espansione si

segnalano come

particolarmente

dinamiche: Lazio

(+7,9%), Marche

(+12,7%) e Provincia

Autonoma di Bolzano

(+5,5%). Nei primi sei

mesi del 2013 le

esportazioni di coke e

prodotti petroliferi

raffinati da Sicilia e

Lazio, di metalli di

base e prodotti in

metallo da Toscana e

Puglia e di mezzi di

trasporto, esclusi

autoveicoli dalla

Liguria risultano in

forte diminuzione;

l'aumento delle

esportazioni di articoli

farmaceutici, chimico-

medicinali e botanici

da Lazio e Marche, di

autoveicoli dal

Piemonte e di

macchinari e

apparecchi n.c.a dalla

Toscana contribuisce

a ridurre la flessione

dell'export. Nei primi

sei mesi del 2013 i

principali contributi

alla diminuzione delle

esportazioni nazionali

(-0,4%) sono da

attribuire alle vendite

della Toscana in

Svizzera e Francia (-

24,3% e -14,7%) e di

Liguria e Sicilia negli

Stati Uniti (-77,1% e -

50,1%). In forte

diminuzione le

vendite della Sardegna

in Turchia e Spagna (-

69,7% e -39,0%). In

aumento le vendite del

-17,9

-17,0

-13,4

-7,8

-7,4

-5,4

-4,9

-3,3

-3,0

-2,0

-1,9

-0,1

0,2

0,6

1,1

1,4

2,1

2,2

7,9

12,7

-20 -15 -10 -5 0 5 10 15

Sicilia

Puglia

Liguria

Calabria

Umbria

Valle d'Aosta

Sardegna

Friuli Venezia Giulia

Molise

Abruzzo

Toscana

Lombardia

Campania

Basilicata

Veneto

Emilia Romagna

Piemonte

Trentino Alto Adige

Lazio

Marche

REGIONI

Var.% 2013/2012 (gen-giu)

-18,5

-9,0

-2,3

-1,7

-0,1

0,4

0,8

1,1

1,2

2,8

2,9

6,6

18,3

-30 -20 -10 0 10 20 30

CD Coke e prodotti …

CH Metallurgia e prodotti in …

CI Computer, elettronica e …

CL Mezzi di trasporto

CE Chimica

CK Macchinari e …

CG Gomma e materie …

CJ App. elettriche e per uso …

CC Legno, carta e stampa

CB …

CM Altre industrie …

CA Alimentari, bevande e …

CF Farmaceutica

SETTORI MANIFATTURIERI

Var.% 2013/2012 (gen-giu)

-8,0

-6,0

-4,5

-3,5

-3,4

-3,1

-2,3

-1,8

1,0

14,9

-10 -5 0 5 10 15 20

Spagna

Paesi Bassi

Germania

Austria

Polonia

Francia

Romania

Repubblica Ceca

Regno Unito

Belgio

PAESI UE DI DESTINAZIONE

Var.% 2013/2012 (gen-giu)

REGIONIQuota % sul tot.

(gen-giu 2013)

Var.% 2013/2012

(gen-giu)

Piemonte 10,5 2,1

Valle d'Aosta 0,2 -5,4

Lombardia 27,9 -0,1

Liguria 1,7 -13,4

Trentino Alto Adige 1,8 2,2

Veneto 13,3 1,1

Friuli Venezia Giulia 3,1 -3,3

Emilia Romagna 13,0 1,4

Toscana 8,0 -1,9

Umbria 0,9 -7,4

Marche 2,9 12,7

Lazio 4,8 7,9

Abruzzo 1,8 -2,0

Molise 0,1 -3,0

Campania 2,5 0,2

Puglia 1,9 -17,0

Basilicata 0,3 0,6

Calabria 0,1 -7,8

Sicilia 2,7 -17,9

Sardegna 1,4 -4,9

NORD-OVEST 40,2 -0,2NORD-EST 31,2 0,8CENTRO 16,6 2,8CENTRO-NORD 88,0 0,7MEZZOGIORNO 10,8 -9,2ITALIA 100,0 -0,4

SETTORI (Ateco 07)Quota % sul tot.

(gen-giu 2013)

Var.% 2013/2012

(gen-giu)

A Agricoltura, della silvicoltura e della pesca 1,6 6,7B Estrazione di minerali da cave e miniere 0,3 -19,7C Attività manifatturiere 95,7 -0,6CA Alimentari, bevande e tabacco 6,8 6,6

CB Tessili, abbigliamento, pelli e accessori 11,2 2,8

CC Legno, carta e stampa 2,0 1,2

CD Coke e prodotti petroliferi raff inati 4,2 -18,5

CE Chimica 6,7 -0,1

CF Farmaceutica 5,0 18,3

CG Gomma e materie plastiche, e min. non metalliferi 6,1 0,8

CH Metallurgia e prodotti in metallo 12,3 -9,0

CI Computer, elettronica e ottica 3,1 -2,3

CJ App. elettriche e per uso domestico non elettriche 5,1 1,1

CK Macchinari e attrezzature n.c.a. 18,1 0,4

CL Mezzi di trasporto 9,8 -1,7

CM Altre industrie manifatturiere, rip. e instal. 5,5 2,9

D Energia elettrica, gas, vapore e aria cond. 0,1 n.d.E Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti 0,4 -10,2Altri prodotti n.c.a. 1,9 10,4TOTALE 100,0 -0,4(a) - Per la forte erraticità delle serie e gli esigui v alori degli aggregati le relativ e v ariazioni non sono riportate.

PAESI DI DESTINAZIONEQuota % sul tot.

(gen-giu 2013)

Var.% 2013/2012

(gen-giu)

Paesi UE: 53,6 -3,1Uem 40,2 -4,1

Austria 2,2 -3,5

Belgio 3,0 14,9

Francia 11,1 -3,1

Germania 12,6 -4,5

Paesi Bassi 2,3 -6,0

Spagna 4,5 -8,0

Polonia 2,4 -3,4

Regno Unito 4,9 1,0

Repubblica Ceca 1,1 -1,8

Romania 1,5 -2,3

Paesi extra UE: 46,4 3,0Paesi Europei non Ue 13,6 0,0

Russia 2,6 10,1

Svizzera 5,6 -3,5

Turchia 2,6 -3,8

Africa settentrionale 3,7 11,6

Altri paesi africani 1,4 3,5

America settentrionale 7,6 -1,4

Stati Uniti 6,8 -2,3

America centro-meridionale 3,7 1,2

Medio Oriente 5,3 10,0

Altri paesi asiatici 9,2 2,9

Cina 2,5 6,7

Giappone 1,5 13,3

India 0,8 -12,1

Oceania e altri territori 1,9 13,4

OPEC 6,1 10,5

Mercosur 1,8 17,9

EDA 3,4 4,0

ASEAN 1,7 6,0

Mondo 100,0 -0,4Fonte: elaborazioni su dati Istat

Page 7: Bollettino 2013

P a g i n a 7 B o l l e t t i n o e c o n o m i a e s e t t o r i - g i u g n o 2 0 1 3

7. Andamento dell’export per regione

Nella seguente analisi grafica viene riportato per regione l’andamento annuale del valore dell’export (milioni di euro).

Fonte: elaborazione su dati Istat

Piemonte

0

10000

20000

30000

40000

50000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Valle d'Aosta

0

200

400

600

800

1000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Lombardia

0

20000

40000

60000

80000

100000

120000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Liguria

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Trentino Alto Adige

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Veneto

0

10000

20000

30000

40000

50000

60000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Friuli Venezia Giulia

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

14000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Emilia Romagna

0

10000

20000

30000

40000

50000

60000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Toscana

0

5000

10000

15000

20000

25000

30000

35000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Umbria

0

1000

2000

3000

4000

5000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Marche

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

14000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Lazio

0

5000

10000

15000

20000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Abruzzo

0

2000

4000

6000

8000

10000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Molise

0

100

200

300

400

500

600

700

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Campania

7000

7500

8000

8500

9000

9500

10000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Puglia

0

2000

4000

6000

8000

10000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Basilicata

0

500

1000

1500

2000

2500

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Calabria

0

100

200

300

400

500

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Sicilia

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

14000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Sardegna

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

ITALIA

0

100000

200000

300000

400000

500000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Page 8: Bollettino 2013

P a g i n a 8 B o l l e t t i n o e c o n o m i a e s e t t o r i - g i u g n o 2 0 1 3

8. Andamento dell’export per settore industriale

Nella seguente analisi grafica viene riportato per settore l’andamento annuale del valore dell’export (milioni di euro).

Fonte: elaborazione su dati Istat

CA Alimentari, bevande e tabacco

0

5000

10000

15000

20000

25000

30000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

CB Tessili, abbigliamento, pelli e accessori

0

10000

20000

30000

40000

50000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

CC Legno, carta e stampa

0

2000

4000

6000

8000

10000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

CD Coke e prodotti petroliferi raffinati

0

5000

10000

15000

20000

25000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

CE Chimica

0

5000

10000

15000

20000

25000

30000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

CF Prodotti farmaceutici di base e preparati

0

5000

10000

15000

20000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

CG Gomma e materie plastiche, e min. non metalliferi

0

5000

10000

15000

20000

25000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

CH Metallurgia e prodotti in metallo

0

10000

20000

30000

40000

50000

60000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

CI Computer, elettronica e ottica, elettromedicale e misurazione

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

14000

16000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

CJ Apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche

0

5000

10000

15000

20000

25000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

CK Macchinari e attrezzature n.c.a.

0

10000

20000

30000

40000

50000

60000

70000

80000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

CL Mezzi di trasporto

0

10000

20000

30000

40000

50000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

CM Altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione

0

5000

10000

15000

20000

25000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

C Attività manifatturiere

0

50000

100000

150000

200000

250000

300000

350000

400000

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

export (mln euro)

Page 9: Bollettino 2013

P a g i n a 9 B o l l e t t i n o e c o n o m i a e s e t t o r i - g i u g n o 2 0 1 3

9. La R&S in sintesi

Fonte: elaborazione su dati Istat

Nel 2010 la spesa per R&S intra-muros sostenuta da imprese, istituzioni

pubbliche, istituzioni non profit e università risulta pari complessivamente a

19.6 miliardi di euro. L’incidenza percentuale della Spesa per R&S sul

Prodotto interno lordo risulta pari all’1,26%.

Rispetto al 2009 si registra un aumento della spesa del 2,2% in termini

nominali. La spesa complessiva per le attività di R&S intra-muros registra un

aumento nei settori istituzionali delle imprese (+3,3%), più elevato per le

istituzioni pubbliche (+6,5%) e per le istituzioni private non profit (+12,1%),

mentre registra una flessione nelle università (-2,8%).

Nel 2010 il personale addetto alla ricerca (espresso in termini di unità

equivalenti a tempo pieno) risulta complessivamente in diminuzione dello

0,4% rispetto al 2009. Il calo degli addetti è il risultato di andamenti

differenziati nei singoli settori istituzionali: aumenta il personale impiegato

nelle imprese (+2,2%, incremento tuttavia inferiore a quello registrato negli

anni precedenti) e nelle istituzioni pubbliche (+2,7%); mentre si riducono gli

addetti nelle università (-3,5%) e nelle istituzioni private non profit (-

19,7%).

I dati di previsione indicano per il 2011 un ulteriore aumento della spesa per

R&S (+0,7%).

Gli obiettivi della Strategia Europa 2020 per la spesa in Ricerca e

Sviluppo prevedono l’obiettivo al 3% del Pil. L’Italia ha adottato, nel

Programma nazionale della ricerca, un obiettivo dell’1,53%. L’attuale

livello, 1,26% nel 2010, colloca il nostro Paese in una posizione di media

classifica nel ranking comunitario (media Ue27 pari a 2,01%).

A livello regionale, Piemonte e Lazio si collocano già al di sopra

dell’obiettivo del Pnr per la spesa in R&S, mentre tutte le regioni del

Mezzogiorno sono sotto il target Pnr.

Graf.1 Spesa totale in R&S, in % sul Pil (target Pnr 2020)

0,0

0,2

0,4

0,6

0,8

1,0

1,2

1,4

1,6

1,8

2,0

Piemonte

Lazio

Liguria

Emilia-Romagna

Friuli-Venezia Giulia

Lombardia

Trentino-Alto Adige

Toscana

Campania

Veneto

Abruzzo

Umbria

Sicilia

Puglia

Marche

Basilicata

Sardegna

Valle d'Aosta

Molise

Calabria

2010 2000

Target Pnr 1,53% al 2020

Italia 2010

Tab.1 Principali indicatori R&S 2007 2008 2009 2010 2011R&S INTRA-MUROS Spesa totale

Spesa R&S totale (mln euro) 18.231 18.993 19.209 19.625 19.756

Tasso di crescita della spesa 8,3 4,2 1,1 2,2 0,7

Rapporto sul PIL (valore %) 1,17 1,21 1,26 1,26 1,25

SETTORE ISTITUZIONALE Spesa R&S (mln euro)

Imprese 9.455 10.173 10.238 10.579 10.700

Università 5.495 5.787 5.812 5.647 5.642

Istituzioni pubbliche 2.644 2.417 2.525 2.688 2.713

Istittuzioni private non profit 637 616 634 711 701

Totale 18.231 18.993 19.209 19.625 19.756

SETTORE ISTITUZIONALE Spesa R&S (var.%)

Imprese 15,2 7,6 0,6 3,3 1,1

Università 7,8 5,3 0,4 -2,8 -0,1

Istituzioni pubbliche -8,7 -8,6 4,5 6,5 0,9

Istittuzioni private non profit 1,1 -3,3 2,9 12,1 -1,4

Totale 8,3 4,2 1,1 2,2 0,7

CLASSI DI ADDETTI Spesa R&S delle imprese (mln euro)

Fino a 49 addetti 820 856 966 949 n.d.

50 - 249 1.236 1.255 1.262 1.426 n.d.

250 - 499 766 777 803 901 n.d.

500 e oltre 6.633 7.285 7.207 7.303 n.d.

Tab.2 Spesa R&S imprese (mln euro) 2011 2012 2012 in %ATTIVITA' ECONOMICA

Attività manifatturiere 7.892 7.923 73,010-12 - Alimentari, bevande e tabacco 168 177 1,6

13- Industrie tessili 110 107 1,0

14- Abbigliamento 198 200 1,8

15- Concia cuoio, pelli e calzature 106 111 1,0

16- Legno e prodotti in legno 14 12 0,1

17- Carta e prodotti di carta 40 38 0,4

18- Editoria e stampa 10 10 0,1

20 - Industria chimica 372 377 3,5

21 - Industria famaceutica 580 589 5,4

22- Gomma e plastica 231 231 2,1

23- Minerali i minerali non metalliferi 87 84 0,8

24- Produzione di metalli e leghe 99 97 0,9

25- Fabbricazione di prodotti in metallo 258 260 2,4

26- Computer, elettronica; app. medicali 1.367 1.367 12,6

27- App. elettriche e per uso domestico 438 448 4,1

28- Macchinari e app. meccaniche 1.102 1.115 10,3

29- Autoveicoli e rimorchi 1.250 1.302 12,0

30- Altri mezzi di trasporto 1.240 1.172 10,8

Estrattive; energia, gas e acqua; rifiuti 86 107 1,0Costruzioni 39 39 0,4Commercio all'ingrosso e al dettaglio 230 234 2,2Trasporti e magazzinaggio 35 35 0,3Servizi di informazione e comun. 1.140 1.147 10,661-Telecomunicazioni 847 828 7,6

62-Produzione softw are e informatica 257 256 2,4

Servizi finanziari e assicurativi 199 203 1,9Attività immobiliari 104 156 1,4Attività professionali, scientifiche 890 916 8,472-Ricerca e sviluppo 546 546 5,0

Sanità e altri servizi 81 85 0,8TOTALE 10.700 10.848 100,0

Page 10: Bollettino 2013

P a g i n a 1 0 B o l l e t t i n o e c o n o m i a e s e t t o r i - g i u g n o 2 0 1 3

10. La spesa in R&S

1 - Analisi della Spesa R&S totale e delle imprese per paese europeo, 2010 (in % del Pil)

L’Italia, con un valore dell’indicatore pari all’1,26% (2010), appare distante dai paesi europei più avanzati, ma non lontana dall’obiettivo fissato a livello

nazionale per il 2020 (1,53%). Considerando che nel 2001 tale rapporto era dell’1,09%, la capacità di crescita è sicuramente legata ad importanti politiche

della ricerca. La debolezza italiana si conferma anche nel settore privato con un rapporto tra spesa in R&S delle imprese e Pil pari a 0,68%, al di sotto della

media europea (1,24%).

2 - Analisi della Spesa R&S totale per regione, 2010 (in % del Pil)

PaesiSpesa totale

2010

Spesa

imprese 2010

Finlandia 3,90 2,72

Svezia 3,39 2,33

Danimarca 3,07 2,09

Germania 2,80 1,88

Austria 2,79 1,90

Francia 2,24 1,41

Slovenia 2,09 1,42

Belgio 2,01 1,33

Paesi Bassi 1,85 0,89

Regno Unito 1,80 1,10

Irlanda 1,71 1,17

Estonia 1,63 0,82

Portogallo 1,59 0,73

Repubblica Ceca 1,55 0,96

Lussemburgo 1,48 1,00

Spagna 1,39 0,72

ITALIA 1,26 0,68

Ungheria 1,17 0,70

Lituania 0,80 0,23

Polonia 0,74 0,20

Malta 0,67 0,42

Slovacchia 0,63 0,27

Bulgaria 0,60 0,30

Lettonia 0,60 0,22

Grecia (a) 0,60 0,17

Fonte: Eurostat, Research and development statistics Cipro 0,50 0,09

(a) Dato riferito al 2007. Romania 0,46 0,18

(b) Stima Eurostat. Ue27 (b) 2,01 1,24

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

Ue27 (b)

Spesa totale 2010 Spesa imprese 2010

SPESA R&S TOTALE 2010 (IN % PIL) Regioni Spesa tot. 2010

R&S (% Pil)

Spesa tot. 2001

R&S (% Pil)

Spesa imprese

2010 R&S (% Pil)

Spesa imprese

2001 R&S (% Pil)

Piemonte 1,82 1,77 1,39 1,43

Valle d'Aosta 0,57 0,71 0,41 0,56

Liguria 1,46 0,93 0,85 0,39

Lombardia 1,34 1,16 0,92 0,84

Trentino-Alto Adige 1,25 0,55 0,65 0,21

Bolzano 0,56 0,47 0,37 0,17

Trento 2,03 0,63 0,98 0,26

Veneto 1,04 0,59 0,68 0,30

Friuli-Venezia Giulia 1,43 1,21 0,79 0,54

Emilia-Romagna 1,45 1,11 0,93 0,62

Toscana 1,22 1,05 0,56 0,36

Umbria 0,88 0,79 0,25 0,15

Marche 0,75 0,55 0,36 0,20

Lazio 1,78 1,97 0,60 0,50

Abruzzo 0,92 0,87 0,38 0,40

Molise 0,51 0,40 0,05 0,03

Campania 1,19 0,94 0,45 0,29

Puglia 0,76 0,55 0,19 0,12

Basilicata 0,72 0,80 0,15 0,40

Calabria 0,46 0,29 0,03 0,02

Sicilia 0,81 0,85 0,23 0,19

Sardegna 0,68 0,67 0,05 0,05

ITALIA 1,26 1,09 0,68 0,53

Fonte: Istat, Statistiche sulla ricerca scientif ica

Page 11: Bollettino 2013

P a g i n a 1 1 B o l l e t t i n o e c o n o m i a e s e t t o r i - g i u g n o 2 0 1 3

11. Gli addetti in R&S

1 – Analisi degli addetti in R&S (per 1.000 abitanti) per paese europeo

Per valutare l’apporto delle risorse umane all’economia della conoscenza si fa riferimento al numero di addetti impegnati nelle attività di ricerca e sviluppo

(R&S). Considerati in rapporto all’occupazione, alla popolazione attiva o a quella residente, forniscono un indicatore della “intensità” dell’attività scientifica e

tecnologica di un paese in termini di risorse umane utilizzate. In Italia nel 2010 si rilevano 3,7 addetti in R&S ogni mille abitanti.

2 – Analisi degli addetti in R&S per regione

2002 2010

Finlandia 10,6 10,4

Lussemburgo 8,4 9,6

Danimarca 7,9 9,6

Svezia 8,1 8,3

Austria 4,8 7,0

Germania 5,8 6,7

Slovenia 4,3 6,3

Francia 5,5 6,1

Paesi Bassi 5,7 5,9

Belgio 5,0 5,5

Regno Unito 5,1 5,1

Repubblica Ceca 2,6 5,0

Portogallo 2,3 4,9

Spagna 3,2 4,8

Irlanda 3,5 4,6

Estonia 3,0 3,9

ITALIA 2,9 3,7

Lituania 2,7 3,6

Slovacchia 2,5 3,3

Grecia 2,8 3,2

Ungheria 2,3 3,1

Malta 1,2 2,5

Lettonia 2,3 2,4

Bulgaria 1,9 2,2

Fonte: elaborazioni Istat su dati Eurostat Polonia 2,0 2,1

Cipro 1,2 1,6

Romania 1,5 1,2

Ue27 4,3 5,0

(a) Per il 2002 il dato del Lussemburgo è riferito al 2000, quello della Grecia, Regno Unito e Svezia al 2001.

(b) Per il 2010 il dato della Grecia è stimato e riferito al 2007, il dato della Francia è provvisorio e riferito al 2009. Il dato del Lussemburgo, Austria, Slovenia, Paesi

bassi, Belgio , Regno Unito , Portogallo , Spagna, Irlanda, Estonia, Malta, Bulgaria, Cipro e Romania è provviso rio .

PaesiAddetti

0,0

1,0

2,0

3,0

4,0

5,0

6,0

7,0

8,0

9,0

10,0

11,0

Ue27

2002 2010

ADDETTI R&S 2010 (PER 1.000 ABITANTI)Regione

Addetti R&S 2010

(per 1.000 abitanti)

Addetti R&S 2002

(per 1.000 abitanti)

Piemonte 5,2 4,5

Valle d'Aosta 2,5 1,7

Liguria 4,4 3,1

Lombardia 4,8 3,5

Trentino Alto Adige 4,5 2,4

Bolzano 2,9 4,0

Trento 6,1 0,9

Veneto 4,3 2,1

Friuli-Venezia Giulia 4,8 3,2

Emilia-Romagna 5,6 4,0

Toscana 3,9 3,0

Umbria 2,9 2,7

Marche 2,9 2,0

Lazio 5,6 5,7

Abruzzo 2,4 2,5

Molise 1,3 1,0

Campania 2,2 2,0

Puglia 1,6 1,3

Basilicata 1,7 1,1

Calabria 0,9 0,7

Sicilia 1,7 1,5

Sardegna 1,9 1,6

ITALIA 3,7 2,9

Fonte: Istat, Statistiche sulla ricerca scientif ica

Page 12: Bollettino 2013

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12. Le imprese innovatrici

1 – Le imprese innovatrici per paese europeo 2008-2010

Nel triennio 2008-2010 la più elevata quota di imprese innovatrici si registra in Germania con 50,1%, seguita da Belgio con 49,1% e Lussemburgo con 48,6%.

L’Italia presenta una quota di imprese innovatrici pari al 38%, al di sopra della media europea (35,3%).

2 – Analisi delle imprese innovatrici con almeno 10 addetti per regione, 2008-2010

Paesi Quota % di

innovatrici

2008-2010

Germania 50,1

Belgio 49,1

Lussemburgo 48,6

Paesi Bassi 45,5

Portogallo 45,0

Svezia 44,9

Irlanda 42,6

Finlandia 42,4

Austria 42,4

Estonia 41,9

Danimarca 40,7

ITALIA 38,0

Cipro 36,0

Slovenia 34,0

Republica ceca 32,3

Francia 32,1

Slovacchia 27,5

Malta 27,5

Spagna 26,4

Lituania 20,9

Ungheria 16,2

Bulgaria 16,0

Polonia 15,3

Fonte: Eurostat, Community innovation survey Lettonia 15,1

Romania 13,8

Ue27 35,3(a) Il dato relativo all'Italia differisce da quello diffuso dall'Istat e riportato nella tavo la dei dati nazionali in quanto Eurostat esclude il settore delle costruzioni

e alcuni settori dei servizi. Per il Regno Unito e la Grecia i dati non sono disponibili ed anche il to tale Ue27 non comprende questi paesi.

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

35,0

40,0

45,0

50,0

55,0

Ue27 (a)

Regioni

Quota di imprese

innovatrici con

almeno 10 addetti

Piemonte 38,9

Valle d'Aosta 29,2

Liguria 21,2

Lombardia 36,3

Bolzano 29,6

Trento 29,8

Veneto 36,4

Friuli-Venezia Giulia 40,9

Emilia-Romagna 37,7

Toscana 29,0

Umbria 24,1

Marche 27,8

Lazio 21,8

Abruzzo 32,6

Molise 16,5

Campania 25,6

Puglia 21,1

Basilicata 15,0

Calabria 22,3

Sicilia 22,0

Sardegna 17,8

Italia 31,5

Fonte:Istat, Rilevazione sull'innovazione nelle imprese