Block Notes - Settembre/Ottobre 2011

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Anno XXXIV - N° 107 del 05/11/2011 Quotidiano - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. resp.: Cristina Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: Soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. - Via Rimini 7 - 40128 Bologna - Tel. 051/2133100 - Copia: 1,50 - Modena - Via Malavolti, 22 Tel. 059/418111 - Stampa: Nova Block Notes M o d e n a UN “PROGETTO DELLE IMPRESE” PER DARE UN FUTURO AL PAESE A partire da un giudizio critico nei confronti della Manovra, un vero e proprio “manifesto” condiviso da tutte le associazioni imprenditoriali <Gli elementi che ci portano a dare un giudizio negativo alla manovra estiva sono diversi e tutti obiettivi, al di fuori, cioè, di valutazioni politiche. In primo luogo il balletto sui provve- dimenti, con l’annuncio di interventi che duravano un giorno per poi sparire all’indomani. Poi la tipologia della manovra, che si basa più sulle entrate - addirittura per un 67% - che sui tagli alle spese, con un ulteriore aumento della pressione fiscale al 44,5%. Ma gli effetti depressivi non si fermano a questo: pensiamo soltanto all’aumento dell’iva. Non meno grave è il fatto che metà della manovra rimane ancora da definire, visto che molte misure hanno un esito aleatorio. In- fine, pesa l’assenza di progetti strutturali per lo sviluppo>. Le parole di Luigi Mai, presidente di CNA Modena, non danno certo luogo a dubbi sulla valutazione dell’Associazione rispetto alla manovra estiva del Governo. Queste considerazioni han- no spinto le principali associazioni d’impresa (Rete Imprese Italia - fra cui CNA, Lapam Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti - Confindustria, Abi, Ania ed Alleanza delle INGRESSO GRATUITO 27 aprile - 1° maggio 2012 TUTTO IL GIORNO, TUTTI I GIORNI! Prenota il tuo spazio in Fiera! Stiamo organizzando la 74ª Campionaria di Modena mi PIACE Seguici anche su Facebook Sede espositiva: Segreteria organizzativa: Soc. Modenese per Esposizioni Fiere e Corse di Cavalli s.p.a. Tel. 059 3982110 - Fax 059 3982142 - [email protected] Segreteria commerciale: Pubblì s.r.l. - Tel. 059 212194 - Fax 059 226627 [email protected] - www.pubbli.it sts italiana piede pubblicità segue a pag 2 >

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Sommario: Un “Progetto Delle Imprese” Per Dare Un Futuro Al Paese - Ambiente - PEC, Rischio Sanzione Per Chi Non La Apre - Legislazione Del Lavoro - Fisco - Sicurezza: Nuovo Regolamento Certificato Prevenzione Incendi - Credito e Finanziamenti

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Anno XXXIV - N° 107 del 05/11/2011Quotidiano - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. resp.: Cristina Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: Soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. - Via Rimini 7 - 40128 Bologna - Tel. 051/2133100 - Copia: 1,50 - Modena - Via Malavolti, 22 Tel. 059/418111 - Stampa: Nova

Block Notes

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UN “PROGETTO DELLE IMPRESE” PER DARE UN FUTURO AL PAESE

A partire da un giudizio critico nei confronti della Manovra, un vero e

proprio “manifesto” condiviso da tutte le associazioni imprenditoriali

<Gli elementi che ci portano a dare un giudizio negativo alla manovra estiva sono diversi e tutti obiettivi, al di fuori, cioè, di valutazioni politiche. In primo luogo il balletto sui provve-dimenti, con l’annuncio di interventi che duravano un giorno per poi sparire all’indomani. Poi la tipologia della manovra, che si basa più sulle entrate - addirittura per un 67% - che sui tagli alle spese, con un ulteriore aumento della pressione fiscale al 44,5%. Ma gli effetti depressivi non si fermano a questo: pensiamo soltanto all’aumento dell’iva. Non meno

grave è il fatto che metà della manovra rimane ancora da definire, visto che molte misure hanno un esito aleatorio. In-fine, pesa l’assenza di progetti strutturali per lo sviluppo>. Le parole di Luigi Mai, presidente di CNA Modena, non danno certo luogo a dubbi sulla valutazione dell’Associazione rispetto alla manovra estiva del Governo. Queste considerazioni han-no spinto le principali associazioni d’impresa (Rete Imprese Italia - fra cui CNA, Lapam Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti - Confindustria, Abi, Ania ed Alleanza delle

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fino al 33% di sconto

Convenzione CNA 2011per gli associati CNA

cooperative), ad elaborare una vera e propria manovra alter-nativa presentata nei giorni scorsi agli organi di informazione. Un evento davvero epocale, perché per la prima volta le as-sociazioni non si sono limitate ad indicare rivendicazioni, ma si è fatto uno sforzo per scegliere le priorità: ognuna delle sigle in campo ha rinunciato alle proprie istanze corporative, configurando così un cambio di passo, un’assunzione di re-sponsabilità in sintonia con i tempi. E’ nato così il ‘Progetto delle Imprese per l’Italia’ che pro-pone scelte immediate e coraggiose, innanzitutto indicando all’attenzione di tutti alcuni punti prioritari non ulteriormente prorogabili, come il taglio della spesa pubblica, la riforma delle pensioni, la riforma fiscale, una politica intelligente at-torno alle cessioni del patrimonio pubblico, un investimento più forte su infrastrutture ed energia. E che caldeggia una vasta riforma normativa a favore della semplificazione e delle liberalizzazioni. <E’ a rischio la possibilità di garantire diritti, benessere e pari opportunità ai nostri figli> - ha commentato il Presidente Provinciale di CNA Luigi Mai - Non intendiamo sostituirci alla politica, ma avvertiamo l’esigenza di andare oltre la semplice critica>.Eccoli, allora, alcuni dei punti salienti di questo progetto. Sul fronte spesa previdenziale, stop alle pensioni di anzianità e in ogni caso limite di 62 anni all’uscita dal lavoro. Poi una riforma fiscale con tagli ad Irap ed Irpef finanziati anche

attraverso una patrimoniale dell’1,5 per mille sui patrimoni superiori a 1,5 milioni di euro, introduzione di meccanismi di contrasto all’evasione come il conflitto di interessi tra chi emette e riceve fattura e l’abbassamento a 500 euro del limite per il pagamento in contanti. Sul fronte liberalizzazioni, isti-tuzione di autorità indipendenti per il rafforzamento dell’An-titrust, poi il divieto di fissazione di tariffe per gli ordini. Infine, la vendita del patrimonio immobiliare ma anche delle mille partecipazioni (ad esempio quelle nei servizi pubblici locali) da parte dell’amministrazione pubblica e conferma almeno decennale per le agevolazioni del 36% e del 55%.<Non sono interventi indolori per nessuno, nemmeno per noi imprenditori. Non fa certo piacere sapere di andare in pen-sioni più tardi o subire le conseguenze delle liberalizzazioni. Ma serve un cambio di passo, occorre la consapevolezza che ciò che si propone ha un obiettivo: creare una prospettiva per un futuro. Per farlo occorre mettere gli interessi del Pae-se davanti a quelli individuali. Noi ci stiamo, ma la politica saprà fare altrettanto?>. La risposta, ahinoi, a giudicare dalle recentissime proposte relative all’introduzione di un condono tombale, sembra però andare in direzione opposta.E se queste istanze non verranno raccolte? <Valuteremo se abbandonare i tavoli di concertazione. Perché noi non abbia-mo poltrone da difendere e soprattutto perché non vogliamo renderci complici>.

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AmbienteAmbiente

I reati ambientali secondo la ‘231’

Riecco il SISTRI (con una nuova proroga)

E’ entrato in vigore il Decreto Legislativo numero 121 del 7 luglio 2011 per la “Attuazione della direttiva Comunitaria sulla tutela penale dell’ambiente, nonché della direttiva [ ] relativa all’inquinamento provocato dalle navi e all’introdu-zione di sanzioni per violazioni”, che prevede l’estensione della responsabilità amministrativa delle società e degli enti prevista dall’ormai celebre legge 231.

Molte delle disposizioni previste dal nuovo decreto, però, non avranno valore poiché la recente abrogazione del SI-STRI ne elimina molti presupposti e riferimenti.

Il D.lgs. 121/11 inserisce nel D.lgs. 231/01 l’articolo 25/undecies: “reati ambientali”.

Oltre a prevedere i reati nel trattamento dei rifiuti, l’articolo introduce due nuove fattispecie di reato nel codice penale: delitto di danneggiamento di habitat all’interno di un sito protetto, e uccisione o possesso di specie vegetali o animali protette.

Le sanzioni applicabili sono quelle previste dal D.lgs. 231/01, quindi quella pecuniaria e l’interdizione dall’esercizio dell’at-tività d’impresa. La sanzione pecuniaria va da 258,23 a 1.549,37 euro. La confisca e la pubblicazione della sentenza non hanno trovato spazio nel recepimento.

La sanzione interdittiva, invece, va a colpire il funzionamen-

to della società. L’art. 9 prevede la sospensione dell’esercizio dell’attività d’impresa, sospensione o revoca di autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissioni dell’illecito, divieto di contrarre con la p.a., esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi ed eventuale revoca di quelli già concessi nonché divieto di pubblicizzare beni o servizi.

Tra i reati colpiti dalle sanzioni interdittive ci sono la di-scarica abusiva e lo scarico di acque reflue industriali conte-nenti sostanze pericolose. La durata di queste sanzioni non supera i sei mesi, ma nel caso di traffico illecito di rifiuti scatta l’interdizione definitiva dall’esercizio dell’attività per la quale non è consentita la riparazione delle conseguenze del reato.

Anche per i reati ambientali, ora previsti dalla 231, la viola-zione è inquadrata come evento riconducibile ad una “mala organizzazione” dell’Ente e riguarda persone giuridiche, so-cietà e associazioni anche prive di personalità giuridica. Per escludere o limitare la propria responsabilità, l’Ente deve do-tarsi di un modello di organizzazione e di gestione (MOG), al fine di dimostrare la propria diligenza organizzativa.

Le sedi CNA sono a disposizione per la realizzazione di un MOG su misura per ciascuna impresa. Contattate Stefano Ferrari all’indirizzo mail [email protected].

Dopo aver rischiato di sparire nelle prime stesure della Manovra Economica il SISTRI - sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti - è divenuto realtà. E include alcune novità:

•L’operativitàdelsistemaèstatanuovamenteprorogata:ilnuovotermineèil9febbraio2012,fattaec-cezione per le imprese con meno di 10 dipendenti che producono rifiuti speciali pericolosi, per le quali l’avvio dell’operatività non avverrà prima del 1 giugno 2012;

•L’avviodelsistemasaràsoggettoaunperiododiprovadaconcludersientroil15dicembre2011,duran-te il quale, in collaborazione con le principali associazioni di categoria, verranno valutate le componenti hardware e software allo scopo di una loro semplificazione;

•E’inoltreprevistal’individuazione,tramitefuturiDM,diulteriorisemplificazioniperspecifichetipologiedi rifiuti speciali pericolosi;

•Infine,isoggetticheproduconosolorifiutisottopostiaritiroobbligatoriodapartedisistemiregolatiperlegge (es: pile, oli esausti…) potranno delegare gli adempimenti Sistri agli appositi Consorzi di recupero.

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AmbienteAmbiente

Esaminiamo due novità legate alle emissioni in atmosfera: una introdotta dal Decreto Legislativo del 29 giugno 2010, ora in fase di attuazione, e l’altra derivante da delibera della Giunta Regionale, un paio di mesi fa. Vediamone i dettagli.

AUTORIZZAZIONE IMPIANTI ESISTENTIIl D. Lgs. n. 128 del 29 giugno 2010 ha rivisto i tempi entro i quali i titolari delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera, rilasciate in data anteriore al 2006, sono tenuti ad adeguare le autorizzazioni.Per gli stabilimenti autorizzati in data anteriore al 1 luglio 1988 è ora necessario presentare una nuova domanda entro il 31 dicembre 2011;Per gli stabilimenti autorizzati in data anteriore al 2006 - e in funzione entro il 29 aprile 2008 - è necessario presentare una nuova domanda di autorizzazione:• entroil31dicembre2013,selaprimaautorizzazioneè

anteriore al 1 gennaio 2000;• entroil31dicembre2015,selaprimaautorizzazioneè

successiva al 31 dicembre 1999.

ATTIVITA’ LAVORAZIONE METALLIE’ stato ampliato l’elenco delle emissioni che devono essere oggetto di autorizzazione, inserendo ad esempio le attività di

Emissioni: novità introdotte da Decreti e Delega Regionale

lavorazione dei metalli che impiegano oltre 500 kg/anno di olio lubrificante.Le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera rilasciate dopo il 3 aprile 2006 ai sensi del D. Lgs. 152/06 rimangono in essere per tutta la validità dell’autorizzazione (15 anni). Le scadenze delle stesse possono comunque essere anticipate, se l’autorità competente ritiene che una modifica delle prescri-zioni autorizzative risulti necessaria.Vi chiediamo pertanto di controllare la data dell’ultima autorizzazione alle emissioni in atmosfera in vostro possesso:• SelaVostraautorizzazioneèstatarilasciataaisensidel

D.Lgs. 152/06 e TUTTI i punti di emissione presenti sono stati autorizzati ai sensi di tale decreto, non dove-te modificare nulla (fino alla data di scadenza indicata nell’autorizzazione);

• Se la Vostra autorizzazione NON è stata rilasciata aisensi del D.Lgs. 152/06 (ad es. ai sensi D.P.R. 203/88) vi invitiamo a segnalarci la data della vostra autorizzazione in modo da poter effettuare un controllo e supportarvi nell’adeguamento normativo.

I nostri contatti per questo servizio sono:Stefano Pini - 059/7409022ASQ - 059/2551132

AFFARI GENERALIPosta elettronica certificata, rischio sanzione per chi non la apreEntro il 29 novembre 2011 tutte le imprese costituite in forma socie-taria (SNC, SAS, SRL, SPA, ecc., anche se inattive o in stato di scio-glimento e liquidazione, fallimento ecc.), dovranno obbligatoriamente dotarsi della PEC (la cosiddetta ca-sella di Posta Elettronica Certificata) e successivamente comunicare l’indi-rizzo PEC (domicilio elettronico) al Registro Imprese.Vale la pena ricordare che è prevista (in base all’articolo 2630 del Co-dice Civile) una sanzione da euro 206,00 a euro 2.065,00, a carico

di ciascun componente dell’organo amministrativo della società, per la violazione dell’obbligo di denuncia, comunicazione o deposito al Re-gistro Imprese. La comunicazione dell’indirizzo di casella PEC (domi-cilio elettronico) effettuata dopo il 29 novembre 2011, rientra quindi in questa casistica.In ogni caso la casella di posta elet-tronica certificata non è soltanto un obbligo legale, ma anche una forma di garanzia delle proprie comunica-zioni: evita problemi legati alla con-traffazione degli indirizzi di posta e

rende più agevole la tracciabilità dei carteggi telematici. Di fatto, è un sistema che va a sostituire la clas-sica raccomandata postale, evitando le file agli sportelli, con risparmio di tempo e denaro.Invitiamo pertanto le imprese costi-tuite sotto forma societarie che non avessero ancora provveduto a dotar-si di una Casella di Posta Eelettro-nica Certificata a farlo, contattando eventualmente la sede di CNA di competenza. L’Associazione, infatti, è in grado di fornire anche questo servizio.

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Lavoro notturno: la comunicazione dei dati agli istituti previdenziali

LEGISLAZIONE DEL LAVORO

Il Decreto Legislativo 67/2011 (“pensionamento anticipato dei lavoratori addetti a lavorazioni usuranti”) prevede che i datori di lavoro comunichino alla Direzione Provinciale del Lavoro e agli Istituti previdenziali l’esecuzione di lavoro not-turno, svolto in modo continuativo o compreso in regolari turni periodici, da parte di lavoratori notturni rientranti in una delle seguenti categorie:• lavoratoriaturnicheprestanolaloroattivitànel“pe-

riodo notturno” (periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino), per almeno 6 ore e per un numero mi-nimo di 78 giorni lavorativi nell’anno (per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato nel periodo compreso tra il 1 luglio 2008 e il 30 giugno 2009), ridotti a 64 per coloro che maturano i requisiti dal 1

luglio 2009;• lavoratoricheprestanolaloroattivitàperalmenotreore

nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino per l’intero anno lavorativo.

Sui tempi e sulle modalità della comunicazione attendiamo informazioni dal Ministero. Nell’attesa, le imprese che ri-tengono di essere interessate da queste novità sono invitate a contattare al più presto gli uffici di CNA, che sono a completa disposizione informazioni.

Il datore di lavoro inadempiente rispetto a questa segnalazio-ne è punito con la sanzione amministrativa da 500 a 1.500 euro per ognuna delle comunicazioni omesse. La sanzione è ridotta a 500 euro se la comunicazione viene effettuata entro 30 giorni dall’accertamento dell’illecito.

Attestazioni di malattia dei dipendenti: consultazioneDal 13 settembre p.v. i datori di lavo-ro privati non potranno più richiedere ai propri dipendenti la copia cartacea dell’attestazione di malattia. La prece-dente data fissata (18 giugno 2011) ha subito infatti una proroga in tal senso.Quindi, dal 13 settembre 2011 il da-tore di lavoro dovrà prendere visione degli attestati di malattia avvalendosi esclusivamente dei servizi on line resi disponibili dall’Inps. Pertanto è necessario che ogni impresa

valuti con quale modalità intende recu-perare/ricevere le attestazioni di malat-tia tra le seguenti opzioni:- accesso diretto al sistema Inps tra-

mite PIN;- attivazione del servizio di ricezione

dall’Inps tramite posta elettronica certificata (si presume che tale mo-dalità sia la più semplice e efficace)

- accesso tramite numero di protocol-lo identificativo del certificato

Alla luce di quanto sopra siamo a

richiedere di comunicare all’ufficio pa-ghe di riferimento la scelta che intende effettuare, al fine di consentire allo stesso di attivarsi per le relative attività amministrative.Si evidenzia infine che è opportuno che l’impresa richieda sempre ai propri dipendenti di comunicare il numero di protocollo identificativo del certificato inviato telematicamente dal medico.Le sedi territoriali di CNA sono a disposizione per qualsiasi chiarimento.

LavoroLavoro

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C’è una nuova agevolazione per l’assunzione di giovani geni-tori. L’INPS, infatti, ha previsto l’erogazione di un incentivo di 5.000 euro a favore delle imprese che assumono giovani genitori iscritti all’apposta banca dati costituita dall’Istituto.Possono iscriversi alla banca dati coloro che possiedano, alla data di presentazione della domanda, tutti i seguenti requisiti:• Avereun’etànonsuperiorea35anni;• Esseregenitoridifigliminori-legittimi,naturalioadot-

tivi - o affidatari di minori;• Esseretitolaridiunodeiseguentirapportidilavoro:• lavorosubordinatoatempodeterminato• lavoroinsomministrazione• lavorointermittente• lavororipartito• contrattodiinserimento• collaborazioneaprogettoooccasionale• lavoroaccessorio• collaborazionecoordinataecontinuativa.La domanda d’iscrizione può essere presentata anche da una persona cessata da uno dei rapporti indicati: in questo caso è richiesta la registrazione dello stato di disoccupazione presso un Centro per l’Impiego.

L’iscrizione alla banca dati consente all’INPS di riconoscere l’importo di 5.000 euro, in caso di assunzione con un con-tratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, anche parziale.

I requisiti anagrafici e lavorativi indicati devono essere con-servati per il mantenimento dell’iscrizione nella banca dati. Il soggetto viene cancellato dalla banca dati al compimento del trentaseiesimo anno di età, al raggiungimento della mag-giore età di tutti i minori a carico, alla cessazione dell’af-fidamento del minore, o in caso di assunzione a tempo indeterminato (pieno o parziale) avvenuta in altro modo. Per informazioni è possibile contattare le sedi territoriali di CNA.

LavoroLavoro

Giovani Genitori: ecco la banca dati per l’impiego

CNA SERVIZI CAMBIA LA RAGIONE SOCIALE

Dal 23 giugno 2011 la ragione sociale di C.N.A. Servizi cambia modificandosi da C.N.A. Servizi Modena società cooperativa a responsabilità limitata

in C.N.A. Servizi Modena società cooperativa

Il PresidenteMontorsi Silvano

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Credito d’imposta per la ricerca scientifica:Ecco le modalità applicative

FiscoFisco

Arriva un’importante ratifica dal prov-vedimento che definisce le modalità applicative del credito d’imposta per la ricerca scientifica. Il provvedimento conferma infatti che il ‘bonus ricerca’ per gli investimenti posti in essere dal-le imprese spetta:• inviasperimentale,adecorreredal

periodo d’imposta successivo a quel-lo in corso al 31/12/2010; e fino alla chiusura di quello in corso al 31/12/2012.

• inn.3quoteannualidipariim-porto, utilizzabili esclusivamente in compensazione mediante modello F24.

• nella misura del 90% dell’impor-to degli investimenti eccedente la media di quelli effettuati nel negli anni 2008-2009-2010.

La prima quota annuale è fruibile a decorrere dal giorno successivo a quel-lo in cui si è realizzato l’investimento incrementale in ricerca.

MoNItorAggIo Dell’utIlIzzo Del CreDIto D’IMPoStAAi fini del monitoraggio degli oneri, l’Agenzia delle Entrate deve comunicare al Ministero dell’Economia l’ammonta-re del credito d’imposta mensilmente compensato nel modulo F24. La comu-nicazione viene eseguita entro il giorno 20 del mese successivo a quello di riferimento. Qualora si verifichino sco-stamenti rispetto alle risorse stanziate per ciascuna delle annualità dal 2011 al 2014, il Ministero dell’Economia do-vrà emanare un proprio decreto per rimodulare le risorse dedicate al credito d’imposta.

DubbI DA ChIArIreNel silenzio, è presumibile che al bonus ricerca si applichino le disposizioni e i chiarimenti di prassi dettati per il pre-cedente credito d’imposta in R&S (di cui all’art. 1, c. 280-283, L. 296/06).Rimangono, tuttavia, molti altri punti

da chiarire:• cosasiintendeper“imprese”bene-ficiarie del credito d’imposta, posto che pare non vi siano preclusioni legate alla forma giuridica e/o al regime contabile adottato?• cosa si intende per attività di ri-

cerca oggetto degli investimenti? Si tratta delle stesse fattispecie indivi-duate per il precedente bonus ri-cerca (fondamentale, industriale e sperimentale)?

• qualisonogliinvestimentiinricer-ca da considerare nel calcolo della media del triennio 2008-2010? Van-no inclusi anche quelli attuati inter-namente dall’impresa, o solo quelli relativi a progetti commissionati ad Università/Enti pubblici di ricerca?

Su quest’ultima domanda optiamo, al pari di altri commentatori, per l’ipotesi 2. Ma resta il punto interrogativo.

INDICAzIoNI oPerAtIveIl credito d’imposta è utilizzabile esclu-sivamente in compensazione mediante modello F24, utilizzando il codice tri-buto “6835”. Tale codice va esposto nel-la sezione “Erario”, nella colonna “Im-porti a credito compensati” o, in caso

di riversamento, nella colonna “Importi a debito versati”. Nel campo “Anno di riferimento” va indicato il periodo d’imposta cui si riferisce il credito (nel formato “AAAA”).Dalla compensazione del credito in F24 sono esclusi i seguenti debiti:• contributi previdenziali dovuti da

titolari di posizione assicurativa in una delle gestioni amministrate da enti previdenziali, comprese le quote associative (lett. e);

• contributiprevidenziali edassisten-ziali dovuti dai datori di lavoro e dai committenti di prestazioni di collaborazione coordinata e conti-nuativa di cui all’art. 49, c. 2, lett. a) del TUIR (lett. f);

• premiperl’assicurazionecontrogliinfortuni sul lavoro e le malattie professionali dovuti ai sensi del testo unico approvato con D.P.R. 1124/65 (lett. g);

• altreentrateindividuatecondecretodel Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con i Ministri competenti per settore (lett. h-ter);

• creditod’impostaspettanteaglieser-centi sale cinematografiche (lett. h-quater).

AGENTIFIRR ‘on line’, perfezionata la proceduraDal 12 luglio non saranno più disponibili sul sito Enasarco i moduli cartacei per le richieste di liquidazione FIRR. Da gennaio di quest’anno infatti il Fondo Indennità di Risoluzione del Rapporto viene liquidato esclusivamente tramite la veloce e comoda procedura on line (per sapere come usufruire del servizio e accedere all’area riservata del sito basta cliccare su “guida per gli agenti” o “guida per le aziende”).Non è quindi più possibile inviare richieste cartacee. I moduli cartacei po-tranno ancora essere utilizzati solo per la liquidazione del FIRR alle società di agenzia cessate e cancellate dal Registro delle Imprese, e per quella agli eredi di agenti deceduti.Gli appositi modelli sono sempre a disposizione nella sezione “Agenti/Modu-listica”.

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Da quando l’aliquota ordinaria IVA diven-ta il 21%?Rispondiamo aquesta domandatentando anche di fare ordine tra le varie fattispecie.

CeNNI geNerAlILa ‘Manovra di Ferragosto’ (D.L. 138 del 2011) ha disposto l’aumento dell’aliquota or-dinariaIVAdal20al21%;restanofermelealtrealiquotestabiliteal4%eal10%.L’at-tuazione è legata alla pubblicazione in Gazzet-ta Ufficiale, che al momento non è avvenuta.L’aumento si concretizza al momento di ef-fettuazione dell’operazione. Il momento di effettuazione è da individuare distintamente per le operazioni di cessione di beni (mobili e immobili) o per le prestazioni di servizio.Per semplicità, in questo articolo useremo il termine ‘decorrenza’ per definire il giorno di entrata in vigore della nuova aliquota.

CeSSIoNe DI beNI MobIlILa cessione di beni mobili si considera effet-tuata alla data della loro consegna. Pertanto, nei casi di beni consegnati prima della de-correnza,l’aliquotaapplicabilerimaneil20%.Per i beni consegnati dalla data di decorrenza siapplical’aliquotadel21%.Considerato che l’effettuazione dell’operazione si verifica alla consegna dei beni, se per i beni consegnati prima della decorrenza vie-ne emessa la fattura differita con data pari o successiva alla decorrenza, l’aliquota resta ugualmentequellavecchiadel20%.Particolare attenzione dovrà, quindi, essere osservata nei casi in cui la fattura differita riepiloghi consegne avvenute nello stesso mese ma in giorni diversi, che siano rispettivamen-te prima e dopo la data di decorrenza: in questi casi, la fattura dovrà riportare distinta-mente i dati dei beni consegnati prima della decorrenza, a cui si applica l’aliquota vecchia, e i dati dei beni a cui si applica l’aliquota nuova.Se ad esempio la decorrenza è il 20 settem-bre, e in settembre si sono effettuate conse-gne in giorni diversi, la fattura sarà emessa conaliquotadel20%pertuttiibeniconse-gnati fino al 19 settembre compreso. I beni consegnati dal 20 settembre compreso in poi

sonosoggettiall’aliquotadel20%.Ricordiamo anche che l’incasso (totale o par-ziale) del corrispettivo costituisce comunque momento di effettuazione dell’operazione, anche se avviene prima della consegna dei beni. Quindi al momento dell’incasso deve essere emessa la fattura per l’importo incassa-to. Anche l’emissione anticipata della fattura rispetto alla consegna costituisce momento di effettuazione.La fattura anticipata rispetto alla consegna, se viene emessa prima della decorrenza, è soggettadunqueall’aliquotaIVAdel20%.Seinvece si incassano un acconto prima della decorrenza, e il saldo poi, i due pagamenti sonosoggettiadaliquotediverse:20%sull’ac-contoe21%sulsaldo.

CeSSIoNe DI beNI IMMobIlILa cessione di beni immobili si considera effettuata alla data di stipula dell’atto. Anche in questo caso l’emissione anticipata della fattura o l’incasso di acconti realizza il mo-mento di effettuazione. Pertanto le fatture emesse prima della decorrenza saranno sog-getteall’aliquotavecchiadel20%.Lefatturedi saldo emesse dalla data di decorrenza sa-ranno soggette all’aliquota nuova, per il solo importo del saldo.Nota bene: il caso più frequente di cessione di immobili soggetta ad aliquota ordinaria riguarda gli immobili strumentali per natu-ra, cioè quelli accatastati in categoria B, C, D, E ed A10. Va ricordato che per queste cessioni l’IVA va assolta con il sistema del reverse charge, ad esclusione dei casi di cessio-ne dall’impresa costruttrice nei quattro anni dalla ultimazione della costruzione/ristruttu-razione e delle cessioni verso soggetti privati, che restano assoggettate ad IVA da parte del cedente con le regole normali. Quindi il soggetto acquirente che integra la fattura ricevuta, per stabilire l’aliquota applicabile, deve fare riferimento alla data di emissione del documento.

PreStAzIoNI DI ServIzIoLe prestazioni di servizio si considerano effet-tuate alla data in cui è pagato il corrispettivo. Non assume rilevanza la data di ultimazione

della prestazione.E’ però frequente l’emissione della fattura prima del pagamento, allo scopo di “comu-nicare” alla controparte l’importo da pagare. Se prima del pagamento del corrispettivo, quindi, viene emessa la fattura, l’operazione si considera effettuata alla data di emissione della fattura.Va rammentato che per le prestazioni di ser-vizio non sussiste l’ipotesi di “fattura diffe-rita” che è prevista solo per le cessioni di beni. Impropriamente, a volte, viene definita “fattura differita” quella che viene emessa per riepilogare le diverse prestazioni che sono rese durante un certo periodo (ad es: mese) nell’ambito di un rapporto continuativo: an-che in questo caso vale il riferimento alla data della fattura.

FAtture A eNtI PubblICIDiversamente da quello che si verifica nei casi “normali”, qui non c’è la coincidenza temporale della effettuazione e della esigibili-tà dell’imposta. Pertanto, al fine del calcolo dell’aliquota IVA, va sempre tenuto conto del momento di effettuazione. Non si applica la variazione di aliquota IVA per le operazioni le cui fatture sono state emesse ed annotate sul registro vendite entro il giorno precedente alla data di decorrenza. Questo vale anche se alla stessa data non è ancora stato incassato il relativo corrispettivo.

oPerAzIoNI FAtturAte Col SISteMA IvA DI CASSAAnche per le operazioni fatturate con il siste-ma IVA fa fede il momento di effettuazione, fatto salvo che l’esigibilità dell’IVA si verifica successivamente al momento del pagamento del corrispettivo.Si deve, pertanto, ritenere che anche in as-senza di una specifica previsione, valga lo stesso principio dei pagamenti a Enti Pubblici: non si applica la variazione di aliquota IVA in riferimento alle operazioni per le quali le relative fatture sono state emesse con il sistema IVA di cassa ed annotate sul registro vendite entro il giorno precedente alla data di decorrenza.

FiscoFisco

IVA AL 21%, MA DA

QUANDO?

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FiscoFisco

SicurezzaSicurezzaIMPRESE, UN PO’ DI SEMPLIFICAZIONEEcco il nuovo regolamento sul certificato prevenzione incendi

SCorPoro DeI CorrISPettIvIPer i commercianti al minuto e gli altri sog-getti assimilati, che annotano i corrispettivi giornalieri delle operazioni effettuate, l’aumen-to dell’aliquota si applica con riferimento alle operazioni effettuate dalla data di decorrenza. Saranno perciò interessati i corrispettivi ri-sultanti da documenti fiscali, scontrini fiscali e ricevute fiscali, emessi dalla data di decor-renza.Altra novità: per determinare l’imposta relati-va ai corrispettivi annotati nello specifico re-gistro, la base imponibile si ottiene mediante il sistema di calcolo matematico e non più con le cosiddette percentuali di scorporo.

A questo fine vengono indicati i divisori da applicare al totale corrispettivi.• 104,daapplicarealtotaledeicorrispetti-

visoggettial4%;• 110,daapplicarealtotaledeicorrispettivi

soggettial10%;• 121,daapplicarealtotaledeicorrispettivi

soggettial21%.Ad esempio, nel caso di corrispettivi soggetti al21%dieuro2.420,ilcalcoloèilseguente:2.420: 121 = 20 x100 = 2.000 base impo-nibile.2.000X21%=420IVAcompresaneltotaledi 2.420

Note DI vArIAzIoNePer quanto riguarda l’aliquota IVA da appli-care alle note di variazione, sia in aumento che in diminuzione, va ricordato che occorre sempre fare riferimento all’aliquota applicata sulla operazione originaria a cui la variazione si riferisce.Pertanto, indipendentemente da quando viene emessa la nota di variazione, si applica:• l’aliquotadel20%,sel’operazioneinteres-

sata dalla variazione era stata assoggettata al20%;

• l’aliquotadel21%,seinvecel’operazioneinteressata dalla variazione era stata assog-gettataal21%.

Dal 7 ottobre è attivo il nuovo regolamento che semplifica il certificato di prevenzione degli incendi. Il nuovo regolamento individua le attività soggette alla disciplina della prevenzione incendi ed opera una sostanziale semplifica-zione negli adempimenti.Non rientrano nel campo di applicazione del decreto le attività industriali a rischio di incidente rilevante, ovvero soggette alla presentazione del rapporto di sicurezza.Con la nuova disciplina le attività soggette a CPI vengono suddivise in tre categorie: basso (A),medio(B) ed alto rischio (C), in base alla pericolosità, tenendo conto della dimensione dell’impresa, del settore di attività, dell’e-sistenza di specifiche regole tecniche e dell’esigenza di tutela della pubblica incolumità. La nuova classificazione delle attività soggette ai controlli è funzionale al tipo di domanda che il titolare deve presentare ai Vigili del Fuoco: in base alla classe in cui ricadono (A, B o C), le attività pericolose per incendio o esplosione avranno iter diversi per l’approvazione:• perleattivitàabassorischio(A),vieneeliminatoilparerediconformità

e sarà sufficiente utilizzare la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). I controlli successivi all’avvio delle attività saranno effettuati a campione entro 60 giorni;

• per le attività amedio rischio (B), la valutazionedi conformitàdeiprogetti ai criteri di sicurezza antincendio si dovrà invece ottenere entro 60 giorni. Per avviare l’attività sarà sufficiente presentare la SCIA e i controlli successivi saranno effettuati a campione entro 60 giorni;

• perleattivitàadaltorischio(C),lavalutazionediconformitàdeipro-getti ai criteri di sicurezza antincendio si dovrà anch’essa ottenere entro 60 giorni. Per avviare l’attività sarà sufficiente presentare la SCIA e i controlli successivi saranno effettuati entro 60 giorni.

Nuove scadenze per il rinnovoTutti i Certificati di Prevenzione Incendi (CPI) sono soggetti a rinnovo quinquennale, ad eccezione di alcune per le quali ha durata di dieci anni (vedi Allegato I del D.P.R. n. 151/11). In ogni caso il rinnovo avviene mediante dichiarazione di “situazione non mutata”. Siamo ora in attesa della nuova modulistica.Disposizioni transitorieLe attività esistenti alla data di entrata in vigore del regolamento:• seprecedentementeesoneratedalCPI,marientrantinell’allegatoIdel

nuovo DPR, dovranno osservare i nuovi obblighi entro 1 anno dall’en-trata in vigore (ovvero entro il 7/10/2012);

• sesoggetteaCPIeinpossessodelcertificato,effettuareladomandadirinnovo con le nuove modalità alla sua scadenza;

• segiàinpossessodelparerediconformità,sonosoggettealprocedi-mento del nuovo regolamento come le nuove attività, dalla presentazione della SCIA a seguire.

In attesa dell’emanazione del nuovo regolamento, continueranno a trovare applicazione le condizioni contenute nel D.M. del 4 maggio 1998.Dal 7/10/2011 si dovranno considerare le attività dell’Allegato I del nuovo regolamento per stabilire l’assoggettabilità al CPI.Si segnala che l’Allegato I contiene modifiche rispetto alle attività elencate nel precedente D.M. del 16 febbraio 1982, introducendo nuove attività o variazioni alle attività soggette a CPI, quali (a titolo esemplificativo e non esaustivo): officine e laboratori con saldatura e taglio dei metalli utilizzanti gas infiammabili e/o comburenti, con oltre 5 addetti alla mansione specifica di saldatura o taglio; gruppi per la produzione di energia sussidiaria e im-pianti di cogenerazione di potenza complessiva superiore a 25 KW; officine per la riparazione di veicoli a motore, rimorchi per autoveicoli e carrozzerie, di superficie coperta superiore a 300 mq; attività di demolizioni di veicoli e simili con relativi depositi, di superficie superiore a 3000 mq; locali di spettacolo e trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, sia a ca-rattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 mq. ad esclusione delle manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico; strutture turistico ricettive all’aria aperta (campeggi,villaggi turistici etc.) con capacità ricettiva superiore a 400 persone; fiere e quartieri fieristici con superficie lorda superiore a 400 mq compren-siva di servizi e depositi, ad esclusione delle manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico; locali adibiti a depositi di superficie lorda superiore a 1000 mq. con quantitativi di merci e materiali combustibili superiori complessivamente a 5000 Kg; aziende ed uffici con oltre 300 persone presenti; autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluripiano e meccanizzati di superficie complessiva coperta superiore a 300 mq.

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Incentivi per il lavoroIncentivi per il lavoro

Vi informiamo che anche nell’anno 2011 la Provincia di Modena pre-vede lo stanziamento di fondi a favore di imprese che abbiano assunto, o che provvedano ad assumere persone con disabilità nel periodo 01/01/2011 - 31/12/2011. Lo stanziamento è reso possibile dal Fondo Nazionale per il diritto al lavoro dei disabili e Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità (art. 14 Legge 68/1999).

Fondo NAZIONALE: i contributi possono essere richiesti al ricorrere delle seguenti casistiche:a) Assunzione a tempo indeterminato di persone con disabilità effettuate

nell’ambito delle convenzioni stipulate ai sensi dell’art. 11 l.68/99 tra Provincia di Modena e datore di lavoro.

Il contributo previsto è:o nonsuperioreal60%delcostosalarialeperognilavoratoredi-

sabile che abbia una riduzione della capacità lavorativa superiore al79%,ominorazioniascrittedallaprimaallaterzacategoriadicui alle tabelle annesse al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra, ovvero con handicap intellettivo e psichico indipendentemente dalla percentuale di invalidità;

o inmisuranonsuperioreal25%delcostosalarialeperognilavoratore disabile che abbia una riduzione della capacità lavora-tivacompresatrail67%edil79%ominorazioniascrittedallaquarta alla sesta categoria di cui alle tabelle sopra citate.

b) trasformazione della postazione lavorativa. E’ previsto un rimborso forfetario a parziale copertura delle spese

necessarie per la trasformazione del posto di lavoro al fine di ren-derlo adeguato alle possibilità operative dei disabili con riduzione dellacapacitàlavorativasuperioreal50%operl’apprestamentoditecnologie di telelavoro, nonché per la rimozione di barriere archi-tettoniche che limitano l’integrazione lavorativa del disabile.

Per ciò che riguarda invece il Fondo REGIONALE i contributi sono relativi alle seguenti tipologie:c) assunzioni a tempo indeterminato di persone iscritte nell’elenco

tenuto dalla Provincia con:o Riduzionedellacapacitàlavorativanoninferioreal50%;o Disabilità psichica e/o intellettiva indipendentemente dalla per-

centuale di invalidità;d) trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato del rap-

porto di lavoro con persone aventi le disabilità sopra menzionate di cui alla lettera a);

In entrambi i casi il contributo massimo erogabile ammonta a _ 7.000. Nel caso di instaurazione del rapporto di lavoro a tempo parziale, il contributo è ridotto proporzionalmente all’orario di lavoro, salvo i casi in cui il tempo parziale non sia da ricondursi alle condizioni di salute psico-fisica della persona assunta, condizioni certificate dal Servizio dell’Azienda U.S.L. competente. Rammentiamo che il diritto a percepire l’intera somma attribuita come contributo all’assunzione è condizionato al fatto che il rapporto di lavoro perduri per almeno 12 mesi;

e) assunzioni a tempo determinato superiore a 6 mesi di persone iscritte nell’elenco tenuto dalla Provincia con disabilità psichica e/o intellet-tiva.

In questo caso il contributo riconosciuto è pari al 25% del costo salariale relativo al periodo in cui il lavoratore disabile è assunto, e comunque non potrà superare l’importo massimo di _ 3.500,00.Il diritto a percepire l’intera somma attribuita è condizionato al fatto che il rapporto di lavoro perduri per un periodo superiore a 6 mesi.Per le tre tipologie di assunzione sopra menzionate sono ammesse come beneficiarie tutte le imprese, anche quelle non soggette all’obbligo di assunzione previsto dalla L. 68/99 o con obbligo già coperto.Costituisce requisito essenziale per i beneficiari il rispetto della normati-va in materia di collocamento delle persone con disabilità; pertanto non saranno ammissibili le domande di contributo presentate da datori di lavoro che, nonostante l’assunzione o la trasformazione per cui si ri-chiede il contributo, alla data di scadenza dell’avviso continuino a man-tenere quote di scoperture che non siano consentite temporaneamente (nell’ambito di convenzione ex art. 11 L. 68/99) o da disposizioni di leggi o regolamenti.

Riportiamo, in ordine di importanza, i criteri che saranno considerati prioritari per la definizione delle graduatorie:• Progettidi inserimentoconcertatidallePartiSociali e/oprogetti

d’inserimento concordati con i servizi socio-sanitari territoriali;• Iniziativediinserimentolavorativorealizzatedaimpresenonsogget-

te all’obbligo della L.68/99 o con obbligo già coperto;• Iniziative di inserimento lavorativo realizzate da imprese che, a

seguito dell’inserimento di cui si richiede finanziamento, coprano completamente la quota d’obbligo.

Per entrambi i fondi, la domanda di contributo, unitamente ad una copia fotostatica di un documento di identità del legale rappresentante, deve pervenire alla Provincia di Modena - Servizio Politiche del lavoro, via delle Costellazioni n° 180, 41126 Modena, entro il 9 gennaio 2012 (pena l’esclusione) mediante una delle seguenti modalità:• a mano all’indirizzo sopra indicato (orario di apertura: dal lunedì

al venerdì dalle 8.45 alle 13.00 e dal lunedì al giovedì dalle 14.45 alle 17.00);

• a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, all’indirizzo sopra indicato, non farà fede la data del timbro postale;

• tramite fax al n. 059 209070; la spedizione tramite fax dovrà essere obbligatoriamente seguita dalla consegna della documentazione origi-nale entro 10 giorni;

• Tramite posta elettronica certificata al seguente indirizzo: [email protected] faranno fede di avvenuta spe-dizione la data e l’ora di ricezione della domanda nella casella di posta elettronica certificata della Provincia di Modena, attestata dalla ricevuta di consegna. La domanda sarà ritenuta valida se inviata da indirizzo di posta elettronica certificata, in formato pdf e sottoscritta dall’interessato mediante firma digitale.

La Vostra filiale CNA è a disposizione per ulteriori informazioni.

Leonardo AddabboResponsabile Politiche del Lavoro

CONTRIBUTI PER L’ASSUNZIONE DI PERSONE CON DISABILITà.Fondo NAZIONALE e Fondo REGIONALE per l’occupazione dei disabili.

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CreditoCredito

ACCORDO QUADRO REGIONALE TESORERIA

Nuove condizioni dal 1° aprile 2011

ASSOCIATI CNA MODENA

AGGIORNATO IL 1 OTTOBRE 2011

VALIDO NEL mESE DIOTTOBRE 2011

CONDIZIONI APPLICATE SUI FIDI UTILIZZATI:

Tipo fido FASCIA 1 FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4

FIDO CASSA

4,406% Euribor 3mmp

+2,850%

5,306% Euribor 3mmp

+3,75%

5,906% Euribor 3mmp

+4,35%

6,756% Euribor 3mmp

+5,200%

ANTICIPO SALVO BUON FINE (S.B.F.)

2,556% Euribor 3mmp

+1,000%

3,056% Euribor 3mmp

+1,500%

3,556% Euribor 3mmp

+2,000%

4,456% Euribor 3mmp

+2,900%

ANTICIPO FATTURE

2,956% Euribor 3mmp

+1,400%

3,656% Euribor 3mmp

+2,100%

4,256% Euribor 3mmp

+2,700%

4,756% Euribor 3mmp

+3,200%

(Euribor 3 m.m.p. = 3 mesi media mese precedente, 1,556% pubblicato Il Sole 24 Ore 01/10/2011)

La fascia di merito è attribuita dalla banca, su richiesta dell’impresa, in relazione alla sua classe di rischio (rating Basilea 2).

ISTITUTI DI CREDITO CONVENZIONATI ACCORDO REGIONALE TESORERIA:

➣ Banca Carim s.p.a. (ex. Cassa di Risparmio di Rimini);➣ Banca di Imola s.p.a. (Gruppo Cassa di Risparmio di

Ravenna s.p.a.);➣ Banca di Romagna s.p.a. (Gruppo Unibanca);➣ Banca Modenese s.p.a. (Gruppo bancario Cassa di

Risparmio di Ferrara);➣ Banca Monte Parma;➣ Banca Popolare Commercio & Industria (Gruppo

Unibanca);➣ Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna (Gruppo

Intesa Sanpaolo);➣ Cassa di Risparmio di Cento s.p.a.;➣ Cassa di Risparmio di Cesena s.p.a. (Gruppo Unibanca);➣ Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza s.p.a., (Gruppo

Credit Agricole);➣ Cassa di Risparmio di Ravenna s.p.a.;

➣ Consorzio Banche Popolari (CO.BA.PO.):➥ BancaEtruria s.p.a.;➥ Banca popolare dell’Emilia Romagna (compresa ex

Banca CRV Cassa di Risparmio di Vignola;➥ Banca popolare di Milano;➥ Banca popolare di Ravenna;➥ Banca popolare di Verona - Gruppo Banco Popolare

(Banco S.Geminiano e S.Prospero, Banca popolare di Lodi s.p.a.);

➥ Banca popolare Valconca;➥ Sanfelice 1893 Banca Popolare.

➣ Credem, Gruppo Bancario Credito Emiliano s.p.a.;➣ Federazione Banche di Credito Cooperativo Emilia

Romagna (B.C.C.);➣ Intesa Sanpaolo s.p.a. (ex. Carisbo);➣ Monte Paschi Siena s.p.a. (ex Banca Agricola

Mantovana);➣ UGF Banca s.p.a. (ex. Unipol Banca);➣ UniCredit s.p.a. (ex. Unicredit Banca s.p.a.).

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CreditoCreditoAGGIORNATO IL 1 OTTOBRE 2011

VALIDO NEL mESE DIOTTOBRE 2011

ACCORDO QUADRO REGIONALE TESORERIA

Nuove condizioni dal 1° aprile 2011ASSOCIATI CNA MODENA

La Commissione Disponibilità Fondi (C.D.F.) o Corrispettivo Disponibilità Creditizia (C.D.C.) o Corrispettivo per il servizio di disponibilità immediata fondi (D.I.F.), applicati sui fidi concessi, indipendentemente dall’utilizzo, con addebito trimestrale, prevede le modalità di seguito dettagliate:

a) Banche aderenti al Consorzio Banche Popolari (Banca di Piacenza, Banca Coop. Cattolica, Banca pop. Emilia Romagna, Banca pop. di Ravenna, Sanfelice 1893 Banca Popolare), banca Credem Gruppo Credito Emiliano spa, banche aderenti a Federazione Banche Credito Cooperativo Emilia Romagna, Unicredit Banca spa, applicano una commissione massima così calcolata

Fascia 1 Fascia 2 Fascia 3 Fascia 4

Trimestrale 0,15% 0,25% 0,30% 0,40%

Annuale 0,60% 1,00% 1,20% 1,60%

b) Carisbo–Gruppo Intesa Sanpaolo, Cassa dei Risparmi di Forlì e Romagna–Gruppo Intesa Sanpaolo, Cariparma Gruppo

Credit Agricole applicano una commissione massima pari a 0,40%, trimestrale (1,60%, annuale);

c) Banca Popolare di Verona S. Geminiano e S. Prospero, Gruppo Banco Popolare applica una commissione massima calcolata per importo e per fascia

Fido concesso Fascia 1 Fascia 2 Fascia 3 Fascia 4

Trimestrale >

Fino €. 50.000

Annuale >

0,250%

1,000%

0,350%

1,400%

0,3625%

1,450%

0,375%

1,500%

Trimestrale >

Da €. 50.000 a €. 500.000

Annuale >

0,175%

0,700%

0,250%

1,000%

0,250%

1,000%

0,250%

1,000%

Trimestrale >

Oltre €. 500.000

Annuale >

0,100%

0,400%

0,125%

0,500%

0,125%

0,500%

0,125%

0,500%

Nel caso di concessione, modifica o revoca del fido, durante un trimestre, le percentuali saranno applicate in misura proporzionale all’importo e alla durata (giorni effettivi) degli affidamenti concessi, da parte di tutte le banche.

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CreditoCreditoAGGIORNATO IL 1 OTTOBRE 2011

VALIDO NEL mESE DIOTTOBRE 2011

ACCORDO QUADRO REGIONALE TESORERIA

Nuove condizioni dal 1° aprile 2011

VALUTE ALTRE COMMISSIONI

Spese chiusure trimestrali €. 10,00

Prelievi con assegno data assegno Spese di istruzione fido massimo ZERO

Versamenti contanti stesso giorno Spese per riga di estratti conto €. 1,10

Assegni circolari emessi dalla banca stesso giorno Modello di pagamento F24 ZERO

Assegni stesso sportello stesso giorno Altri attestati €. 1,25

Assegni stesso Istituto stesso giorno Commissioni per bonifico telematico €. 1,00

Versamenti assegni circolari altre Istituti giorni lavorativi 1

Servizio internet banking monobanca, per nuove richieste pervenute banche per l’anno 2011, canone gratuito primi 6 mesi

ZERO

Versamenti assegni altre Istituti giorni lavorativi 3

Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie supporto magnetico. Sconto e incasso Salvo Buon Fine Ricevute bancarie supporto cartaceo € 2,85

€. 2,85

Effetti a scadenza stessa banca giorni lavorativi 7 Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF)

Ricevute bancarie supporto magnetico. €. 2,53

Effetti a scadenza su altra banca giorni lavorativi 8

Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie invio telematico. Sconto e incasso Salvo Buon Fine ricevute bancarie invio telematico € 1,75

€. 1,75

Effetti a vista su stessa banca giorni lavorativi 12 Effetti protestati 0,12%

Effetti a vista su altra banca giorni lavorativi 14 Effetti protestati costo minimo €. 7,00

Ricevute bancarie stessa banca giorni lavorativi ZERO Effetti protestati costo massimo €. 18,00

Ricevute bancarie altre banche giorni lavorativi 1 Ritorno insoluti effetti e Ricevute bancarie

(RIBA) €. 4,21

Effetti richiamati “omnicomprensivi di altri oneri” €. 8,00

ALTRI ONERI E COmmISSIONI PREVISTE DALL’ACCORDO REGIONALE DI TESORERIA:

Novità dal 1° aprile 2011:

➢ Estensione dell'allegato B "spese e condizioni" a tutti gli associati presentati alle banche, anche a coloro che non rientrano nelle quattro fasce di merito;➢ Servizio di internet banking monobanca, per le nuove richieste che perverranno alle banche per l'intero anno 2011, canone gratuito per i primi 6 mesi;➢ Allegato B, modifica voce "commissioni d'incasso RIBA telematico" €uro 1,75 (in precedenza €uro 2,28);➢ Allegato B, modifica voce versamento "assegni stesso Istituto" stesso giorno (in precedenza 1 giorno lavorativo);➢ Allegato B, inserimento voce "commissioni per bonifico telematico" €uro 1,00.

ASSOCIATI CNA MODENA

Page 15: Block Notes - Settembre/Ottobre 2011

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Page 16: Block Notes - Settembre/Ottobre 2011

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