Biotopi Aree demaniali Parchi nazionali Riserve naturali Luoghi circoscritti caratterizzati dalla...
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Biotopi
Aree demaniali
Parchi nazionali
Riserve naturali
Luoghi circoscritti caratterizzati dalla presenza di specie animali e vegetali dotati di un elevato interesse scientifico per la loro rarità e peculiarità
Aree boscate facenti parte del patrimonio inalienabile dello Stato e gestite dalle Regioni
Aree di eccezionale importanza e complessità naturalistica, di vasta estensione e di interesse e valori internazionali, rappresentative di ambienti unici o tipici di un territorio
Aree che contengono una o più specie naturalisticamente rilevanti della flora e della fauna
Le aree protette
Fonte: www.sea.unisannio.it/didattica/appunti...A.../geo_rur_parchi_naturali.ppt
La tutela della natura
Oggetto:Oggetto: Il patrimonio naturale è costituito dalle formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche che hanno rilevante valore naturalistico e ambientale, definiti come ecosistemi
Finalità:Finalità: • Conservazione delle specie animali e vegetali, delle singolarità geologiche e geomorfologiche, dei valori scenici e panoramici e degli equilibri ecologici
• Gestione e restauro ambientale idonei a favorire l’integrazione tra l’uomo e la natura, anche attraverso la salvaguardia dei valori storico-culturali
• Attività di educazione ambientale e attività ricreative compatibili
• Difesa degli equilibri idraulici
Obiettivi
conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, difesa e ricostituzione di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici
applicazione di metodi di gestione o di restauro ambientale idonei a realizzare una integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali e tradizionali
promozione di attività di educazione,formazione e ricerca scientifica, ancheinterdisciplinare, nonché di attivitàricreative compatibili
Misure di salvaguardia
Sono vietati, fuori dei centri edificati e, per motivi di salvaguardia ambientale, anche nei centri edificati, l'esecuzione di nuove costruzioni e la trasformazione di quelle esistenti, qualsiasi cambio d’uso dei terreni con destinazione diversa da quella agricola e quant'altro possa incidere sulla morfologia del territorio, sugli equilibri ecologici, idraulici ed idrogeotermici e sulle finalità istitutive dell'area protetta
In caso di necessità ed urgenza, il Ministro dell'ambiente, con provvedimento motivato, può consentire deroghe alle misure di salvaguardia in questione, prescrivendo le modalità di attuazione di lavori ed opere idonei a salvaguardare l'integrità dei luoghi e dell'ambiente naturale
Resta ferma la possibilità di realizzare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dandone comunicazione al Ministro dell'ambiente e alla regione interessata
La norma sul paesaggio, nel suo excursus storico, si innova in relazione alle definizioni possibili. Il paesaggio può essere inteso come:• puro fatto estetico-percettivo legato alla rilevanza del soggetto-osservatore• somma delle componenti del patrimonio culturale e naturale che insieme costituiscono la trama oggettiva del paesaggio• matrice di identità e di relazioni tra la comunità insediata e i luoghi del suo insediamento
A questi tre temi corrispondono distinti modi di intendere la tutela del paesaggio:
I vincoli paesistici
Il paesaggio è somma di fatti estetici di cui conservare la rilevanza in quanto oggetti esteticamente rilevanti
L.1497/1939
Il paesaggio si compone attraverso la individuazione e la tutela di tutti quegli elementi culturali e naturali che contribuiscono alla costruzione del fatto estetico percettivo
L. 431/1985
Il paesaggio è rappresentazione e sintesi identitaria delle relazioni tra comunità insediata e luoghi dell’insediamento: gli oggetti della tutela si ampliano
Convenzione europea del Paesaggio
Le risorse naturali: origini, giurisdizione, caratteristiche
Costituzione L’art. 9 sancisce la rilevanza in linea di principio della tutela della natura
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Direttiva 79/409/CEE
La direttiva Uccelli introduce il concetto di Zona di Protezione Speciale dell’avifauna
Legge 979/82 Dispone le regole per la tutela del mare
Legge 394/91 Dispone le regole quadro di tutela della natura a livello nazione
Direttiva 92/43/CEE
La direttiva Habitat introduce il concetto di Siti di Interesse Comunitario [SIC]
Strumenti di pianificazione
Piano del Parco Regolamento del Parco Piano pluriennale socio-
economico per lo sviluppo di attività eco-compatibili
Regolamento
Il regolamento del Parco disciplina l'esercizio dealle attività consentite entro il territorio del Parco ed è adottato dall'Ente Parco, contestualmente all'approvazione del Piano per il Parco
Il regolamento del Parco valorizza:
- gli usi, i costumi, le consuetudini- le attività tradizionali delle popolazioni
residenti sul territorio- le espressioni culturali proprie e
caratteristiche dell'identità dellecomunità locali
e ne prevede la tutela anche mediantedisposizioni che autorizzino l'esercizio diattività collegate a usi, costumi e consuetudini, fatte salve le norme in materia di divieto di attività venatoria previste
Il regolamento del Parco disciplina:
tipologia e modalità di costruzione di opere e manufatti
le attività artigianali, commerciali, di servizio eagro-silvo-pastorali
soggiorno e circolazione del pubblico con qualsiasimezzo di trasporto
le attività sportive, ricreative ed educative
le attività di ricerca scientifica e biosanitaria
I limiti alle emissioni sonore, luminose o di altrogenere, nell'ambito delle leggi in materia
svolgimento delle attività da affidare a interventi di occupazione giovanile, di volontariato, con particolare riferimento alle comunità terapeutiche, e al servizio civile alternativo
accessibilità nel territorio del parco attraverso percorsi e strutture idonee per disabili, portatori di handicap e anziani
Restano salvi i diritti reali e gli usi civici delle collettività locali, che sono esercitati secondo le consuetudini locali. Eventuali diritti esclusivi di caccia delle collettività locali o altri usi civici di prelievi faunistici sono liquidati dal competente commissario per la liquidazione degli usi civici ad istanza dell'Ente Parco
DivietiNei parchi sono vietate le attività e le opere compromettenti la salvaguardia del paesaggio,
con particolare riguardo a flora e fauna protette e ai rispettivi habitat:
a) cattura, uccisione, danneggiamento, disturbo delle specie animali; raccolta e danneggiamento delle specie vegetali, salvo nei territori in cui sono
consentite le attività agro-silvo-pastorali, nonché l'introduzione di specie estranee, vegetali o animali, che possano alterare l'equilibrio naturale
b) apertura ed esercizio di cave, di miniere e di discariche, nonché asportazione di minerali
c) modificazione del regime delle acque
d) svolgimento di attività pubblicitarie al di fuori dei centri urbani e) introduzione e impiego di mezzi di distruzione o di alterazione dei cicli
biogeochimici
f) introduzione, da parte di privati, di armi, esplosivi e qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura
g) uso di fuochi all'aperto
h) sorvolo di velivoli non autorizzato
La sorveglianza sui territori delle aree naturali protette di rilievo internazionale e nazionale è esercitata dal Corpo Forestale dello Stato
Piano per il Parco
La tutela dei valori naturali ed ambientali nonché storici, culturali, antropologici tradizionali affidata all'Ente Parco è perseguita attraverso lo strumento noto come Piano per il Parco
organizzazione generale del territorio e sua articolazione in aree (zone) o parti caratterizzate da forme differenziate di uso, godimento e tutela
vincoli, destinazioni di uso pubblico o privato e norme di attuazione relative con riferimento alle varie aree o parti del piano
sistemi di accessibilità veicolare e pedonale con particolare riguardo ai percorsi, accessi e strutture riservati ai disabili, ai portatori di handicap e agli anziani
sistemi di attrezzature e servizi per la gestione e la funzione sociale del parco, musei, centri di visite, uffici informativi, aree di campeggio, attività agrituristiche
indirizzi e criteri per gli interventi sulla flora, sulla fauna e sull'ambiente naturale in genere
La Legge 394/91, al fine di valutare e favorire la conservazione del patrimonio naturale del Paese, si fa carico di:
Analizzare lo stato dell’ambiente e dei valori naturalisticidel paese attraverso la Carta della Natura
Individuare e adottare le linee fondamentali di assettodel territorio sulla base dei dati sintetizzati dallaCarta della Natura
Uniformare il sistema di classificazione delle aree protette esistenti e le legislazioni regionali nel quadro della legislazione nazionale
Istituire e aggiornare l’elenco delle aree protette
Predisporre ed attuare i Piani triennali per le aree naturali protette
Le aree protette
Per attuare le linee precedenti la legge prevede la costituzione di:
Comitatoper le aree protette
Consulta tecnicaper le aree protette
Segreteria tecnicaper le aree protette
Formulare indirizzi per la predisposizione della Carta della Natura ed identificare le linee fondamentali di assetto del territorio
Formulare pareri per i profili tecnico-scientifici sulle aree protette su richiesta del Comitato o del Ministero
Svolge funzioni diistruttoria di segreterianell’ambito del servizioConservazione Naturadel Ministero dell’Am-biente, del Comitato e della Consulta Tecnica
Le aree protette
Parchi naturali nazionali
Parchi naturali regionali ed
interregionali
Aree terrestri, lacuali, fluviali o marine che contengono uno o più ecosistemi intatti o parzialmente alterati da interventi antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche di rilievo nazionale ointernazionale per valorinaturalistici, scientifici,culturali, educativi ricreativi tali da richiederel’interventodello Stato ai fini della loroconservazione per legenerazioni presenti efuture
Aree terrestri, lacuali, fluvialio ed eventualmente da tratti di mare prospicienti la costa, di valore naturalistico e ambientale, che costituiscono nell’ambito di una o più regioni limitrofe, un sistema omogeneo, individuato da assetti naturalistici dei luoghi, dai valori paesaggistici e artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali
Le aree protette
Riserve
naturali
Aree terrestri, lacuali, fluviali o marine che contengono una o
più specie naturalisticamente rilevanti della flora e della
fauna ovvero presentino uno o più ecosistemi importanti per la
diversità biologica o per la conservazione delle risorse
genetiche
Zone umide di interesse
nazionale e internazionale
Aree acquitrinose, paludi, torbiere o zone d’acqua naturali o
artificiali, permanenti o transitorie comprese zone d’acqua
marine (inferiori ai sei metri di profondità) che per le loro
caratteristiche possono essere considerate di grande
interesse
Le aree protette
Altre aree naturali protette
Zone di protezione
speciale
Aree (oasi gestite dalle associazioni ambientalistiche, parchi suburbani…) che non rientrano nelle precedenti classi, a gestione pubblica o privata
Territori idonei per estensione e localizzazione geografica alla conservazione delle specie di uccelli selvatici
Zone speciali di conservazione
Aree naturali, geograficamente definite e con superficie limitata, che contengono espressioni terrestri o acquatiche con significative caratteristiche biotiche ed abiotiche, naturali o seminaturali, e che contribuiscono a conservare o ripristinare un tipo di habitat naturale o una specie della flora e fauna selvatica e tutelare la biodiversità
SIC (Siti di importanza comunitaria)
Le aree protette
La Legge nazionale ha previsto:
Decentramento amministrativo nella definizione delle aree Parco Regionali sulla base delle indicazioni del Comitato e della Consulta
(le difficoltà delle Regioni che avevano già disciplinato il fenomeno con provvedimenti regionali sono state - e in molti casi continuano ad essere - rilevanti)
Ente Parco, quale Ente di amministrazione:
soggetti istituzionali (rappresentanti dei comuni ricadenti nelle aree Parco, delle Comunità Montane, delle Autorità di Bacino, delle Sovrintendenze, del MIPAF *, del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ….)
soggetti non istituzionali (rappresentanti dell’associazionismo protezionista, dell’Accademia dei Lincei, della Società botanica italiana, del CNR, …)
Piano per il Parco, indicazioni strategiche e disciplina degli usi e delle attività
organizzazione generale del territorio e sua articolazione in aree (perimetrazione), vincoli, sistemi di accessibilità, attrezzature e servizi…
Le aree protette
* Ministero delle politiche agricole e forestali
A - riserva integrale,nella quale l’ambiente naturale è conservato nella sua integrità
B - riserva generale,nella quale è vietato costruire nuove opere edilizie, ampliare le costruzioni esistenti, eseguire opere di trasformazione del territorio
C - area di protezione,nella quale possono continuare le attività agro-silvo-pastorali, la pesca e la raccolta, ed è incoraggiata la produzione artigianale di prodotti di qualità
D - area di promozione economica e sociale,nella quale sono consentite attività compatibili con le finalità istitutive del Parco e finalizzate al miglioramento della vita socio-culturale della collettività locale e al miglior godimento del Parco da parte dei visitatori
Le aree protette - Zonizzazione
Il PIT : progettazione integrata territoriale
DOS – Documento di Orientamento StrategicoANALISI CONOSCITIVA DEL SISTEMA LOCALE
1.3 Piani e Programmi Sovraordinati
1.3.1 Piano Territoriale Regionale (PTR)
1.3.2 Piani Territoriali Paesistici (PTP)
1.3.3 Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE)
1.3.4 Piano Regionale dei Trasporti
1.3.5 Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
1.3.6 Piano di Sviluppo Socio-economico della Comunità Montana
Analisi SWOT Idea forza
Analisi SWOT *
punti di forza (Strengths)debolezza (Weaknesses)opportunità (Opportunities)minacce (Threats)
di un progetto o di ogni altra situazione in cui un'organizzazione o un individuo deve prendere una decisione per raggiungere un obiettivo
[ * L'analisi può riguardare l'ambito interno o esterno di un'organizzazione. La tecnica viene attribuita ad Albert Humphrey, coordinatore di una ricerca alla Università di Stanford negli anni ‘70 su dati forniti da Fortune 500 ]http://it.wikipedia.org/wiki/Analisi_SWOT
Conosciuta anche come matrice TOWS, è uno strumento di pianificazione strategica usata per valutare
SWOT - la matrice
SWOT: i punti di forza
Risorse ambientali-naturalistiche di pregio; presenza di numerose specie animali e di popolamenti vegetali
Testimonianze artistiche ed architettoniche nei centri rurali con riscontri di pregio di periodi remoti (es. romano o medievale), ma anche della cultura e delle tradizioni contadine
Risorse culturali e folkloristiche
Specifiche vocazioni tematiche (turismo enogastronomico, turismo ambientalistico-naturalistico, turismo culturale, turismo termale, ecc.)
Prossimità dell’area-parco al capoluogo a cui è collegata attraverso un efficiente sistema viario
Comunicazioni con l’esterno agevolate da una rete stradale di buon livello, peraltro in fase di potenziamento
SWOT: punti di forza
Livello di infrastrutture: aree PIP (piani per insediamenti produttivi *) in grado
di assorbire un consistente numero di imprese
Incidenza delle attività commerciali sul reddito per UL e numero di addetti
Attività produttive agricole ed agroindustriali, con una produzione di livello
qualitativo medio-elevato
Produzione tipica agricola ed agroalimentare, produzione olivicola pregiata
ed in attesa di riconoscimento, di rilievo la filiera zootecnica, la produzione
frutticola, castanicoltura nelle aree montane
Presenza di strutture agrituristiche
* Sono piani di iniziativa pubblica attuativi del Piano Regolatore Generale. Possono essere progettati per accogliere o solo attività monotematiche (artigianali, industriali, commerciali e turistiche), oppure un insieme di attività. Sono strumenti che possono essere realizzati soltanto su aree individuate, ai sensi dalla normativa urbanistica, come "aree industriali". Le aree su cui sorgeranno i fabbricati sono espropriate dal Comune e sono successivamente ricedute agli operatori o in diritto di proprietà, oppure in diritto di superficie.
SWOT: punti di debolezza
Stato di rischio diffuso su tutto il territorio per frane e alluvioni e terremoti
Forte spopolamento dei comuni dell’area e tassi di invecchiamento mediamente elevati e crescenti nel corso del tempo
Elevato indice di dipendenza, che si traduce in un limitato livello di reddito disponibile pro-capite
Mancato ricambio generazionale nei settori tradizionalmente più rappresentativi, con particolare riferimento al settore agricolo ed a quello delle lavorazioni artigianali a contenuto artistico
Approccio individualistico della cultura imprenditoriale degli operatori locali, poco sviluppati i fenomeni di gestione associata dei fattori produttivi, di singole fasi di processo o di attività volte alla promozione ed alla valorizzazione commerciale dei prodotti
Difficile accessibilità per la inadeguata rete stradale interna secondaria
SWOT: punti di debolezza
Dipendenza dei piccoli centri dell’area dalla città capoluogo in termini di offerta delle strutture didattiche e di formazione
Elevati livelli di disoccupazione
Carenze infrastrutturali che si riflettono sia sulla qualità della vita delle popolazioni rurali, sia sulla competitività delle imprese
Scarsa integrazione tra le attività produttive e scarsa diversificazione delle aziende agricole, che le rende maggiormente soggette agli umori del mercato ed alle variabili climatiche
Elevata parcellizzazione e frammentazione fondiaria
Mancata attivazione di politiche rivolte alla promozione e valorizzazione turistica
Scarso sostegno alla valorizzazione dell'artigianato locale
SWOT: opportunità
Nel caso dell’eco- e dell’agriturismo, si è verificata una forte crescitadella domanda di beni ambientali, che ha portato ad un aumentodei flussi verso le aree a maggiore “naturalità”
Altro esempio è dato dalla crescita dei consumi di prodotti ad elevata connotazione di tipicità
Strumenti di p i a n i f i c a z i o n e :
Piano di Sviluppo Socio-Economico della Comunità Montana (PSSE)
Linee Guida per la Pianificazione Territoriale Regionale (PTR)
Piano Territoriale Paesistico (PTP)
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)
Presenza della Comunità Montana
Normativa nazionale e regionale in tema di tutela ambientale e paesaggistica; iniziative promosse in ambito comunitario in favore dello sviluppo rurale
SWOT: minacce
Fenomeni di spopolamento, di invecchiamento della popolazione e di forte emigrazione
Riduzione del sostegno alle produzioni agricole da parte della Politica Agricola Comunitaria
Globalizzazione dei mercati
Allargamento dei mercati competitivi in seguito all’allargamento UE e alla presenza di nuovi prodotti sostitutivi e a basso costo
IDEA FORZA
Sviluppo sostenibile del Parco Naturale Regionale attraverso la salvaguardia e la
valorizzazione del patrimonio storico e naturalistico e del suo rapporto con il
contesto ambientale, da perseguire mediante:
la rivitalizzazione dei centri storici e delle aree connotate da marginalità
territoriale ed economica, assumendo tale patrimonio come una componente
invariabile del sistema territoriale ed ancorando la sua salvaguardia ad una
strategia di qualificazione dell’area legata al sistema della rete ecologica
provinciale e regionale
- la promozione e la diffusione di cultura manageriale ed imprenditoriale in campo
ambientale, culturale, artistico e della società dell’informazione
IDEA TERRITORIO
capacità di attrazione di nuovi flussi turistici > definizione e strutturazione di un sistema di accoglienza e di servizi adeguati a sostenere ed accogliere la crescente domanda turistica verso le aree a maggiore “naturalità”, e predisposizione di azioni progettuali che disegnino uno spazio turistico qualificato e competitivo
capacità innovativa > possibilità di organizzare, in una logica innovativa, le modalità di valorizzazione delle risorse naturalistiche, culturali, ambientali, umane, produttive ed infrastrutturali del territorio, agendo come fattore catalizzante per l’emersione delle vocazioni e delle peculiarità del territorio, fattori primi dello sviluppo locale
coinvolgimento della popolazione al mercato del lavoro > sostegno alla creazione di impresa e la generazione di meccanismi di coinvolgimento dell’imprenditoria locale nella condivisione dell’obiettivo di sviluppo territoriale
Misure
MisuraMisura – Recupero, valorizzazione e promozione del patrimonio storico culturale e archeologico, naturale, etnografico e dei centri storici delle aree protette e dei parchi regionali e nazionali
MisuraMisura – Sostegno allo sviluppo di micro-imprenditorialità nei parchi regionali e nazionali
MisuraMisura – Promozione di una forza lavoro competente e di nuova imprenditorialità a supporto della protezione e valorizzazione del territorio e dello sviluppo di attività produttive nelle aree protette
SIA, Sistema integrato di promozione ambientale
Il SIA si pone l’obiettivo di rendere immediatamente efficiente l’azione di governo dell’Ente Parco attraverso il:
- coordinamento tra i settori strategici (territoriali e produttivi): monitoraggio ambientale, urbanistica, viabilità, gestione del patrimonio, ecc.
- monitoraggio delle attività produttive, in particolare produzione dei prodotti tipici e piccolo artigianato
Il SIA consente di studiare il territorio trattandolo non con come un insieme di parti, ma relazionando le singole entità fra di loro
Un altro strumento gestionale è offerto dai sistemi di contabilità Un altro strumento gestionale è offerto dai sistemi di contabilità ambientale...ambientale...
Il modello organizzativo delle informazioni ambientali proposto dall’Agenzia Europea per l’ambiente è il cosiddetto sistema Determinanti/Pressioni/Stati/Impatti/Risposte (DPSIR).
Il modello DPSIRIl modello DPSIR
Gli indicatori, per poter divenire strumento di monitoraggio e guida per le decisioni ambientali, debbono essere integrati in un sistema organico in grado di rappresentare le interrelazioni esistenti fra i componenti ambientali e tra il sistema ambientale ed il sistema economico.
Pressioni•emissioni atmosferiche•riduzione rifiuti•scarichi industriali•corpi idrici•ecc.
Cause generatrici primarie•agricoltura•industria•trasporti•ecc.
Impatto•sulla salute•sugli ecosistemi•danni economici•ecc.
Risposte•leggi•piani•prescrizioni•ecc.••
Stato e Tendenze•qualità dell’aria• “ delle acque• “ dei suoli•biodiversità•ecc..•••
InterventiInterventi
strutturalistrutturali
Bonifiche
Interventi prescrittivi/tecnologici(tecnologie pulite, limiti emissivi…)
i Determinanti (o pressioni indirette) sono le cause generatrici primarie ed indirette degli stati ambientali Esempio: il numero di abitanti residenti nell’area in esame
le Pressioni (dirette) sono le attività che influenzano direttamente gli stati ambientali Esempio: il volume degli scarichi in un corso d’acqua superficiale;
lo Stato equivale alle condizioni ambientali, soprattutto quelle influenzate dalle attività antropiche Esempio: la concentrazione di inquinanti in un corso d’acqua
gli Impatti sono le variazioni delle condizioni dello stato ambientale, soprattutto per effetto delle attività antropiche Esempio: la variazione di concentrazione di inquinanti presenti in un fiume
prima e dopo uno scarico le Risposte sono le azioni messe in campo per la soluzione o mitigazione di
problemi ambientali Esempio: le misure di depurazione attuate
Il modello DPSIRIl modello DPSIR
Il modello DPSIR
DeterminantiDeterminantiDeterminantiDeterminanti
PressioniPressioniPressioniPressioni
StatoStatoStatoStato
ImpattiImpattiImpattiImpatti
RisposteRisposteRisposteRisposte
D : le D : le determinantideterminanti o driving forces, sono o driving forces, sono i fattori di i fattori di fondo che influenzano una gamma di variabili fondo che influenzano una gamma di variabili pertinentipertinenti
Ad esempio: numero di automobili per abitante; Ad esempio: numero di automobili per abitante; produzione industriale totale, PILproduzione industriale totale, PIL
Agricoltura: Indicatori di importanza e trend del sistema rurale Superfici agricole, addetti, meccanizzazione, uso del suolo per seminativi,
colture arboree, pascoli, zootecnia
Selvicoltura: Indicatori descrittivi e di trend del settore forestale Superfici forestali per specie e forma di governo, imprese presenti, legname
commercializzato
ecc.
Infrastrutturazione e trasporti (costruzione di strade, autostrade, ferrovie, ecc.) Sviluppo sistema trasporti per tipologia di infrastruttura
Espansione edilizia ed industriale Sviluppo (e trend) aree urbanizzate
Attività ricreative Sviluppo (e trend) di uso turistico/ricreativo del territorio (caccia, turismo, sci,
pesca)
ecc.
Determinanti
Il modello DPSIR
P : gli P : gli indicatori di pressioneindicatori di pressione descrivono le variabili descrivono le variabili che direttamente causano i problemi ambientaliche direttamente causano i problemi ambientali
Ad esempio: Ad esempio: emissioni tossiche, emissioni di CO2, emissioni tossiche, emissioni di CO2, rumore causato dal traffico stradale, spazio rumore causato dal traffico stradale, spazio occupato da una vettura in sostaoccupato da una vettura in sosta
DeterminantiDeterminantiDeterminantiDeterminanti
PressioniPressioniPressioniPressioni
StatoStatoStatoStato
ImpattiImpattiImpattiImpatti
RisposteRisposteRisposteRisposte
Agricoltura Immissioni di pesticidi per Ha di superficie Indice Pressione Agricola Carico zootecnico (es.: capi bestiame per Ha) Terreni interessati da sperimentazione in OGM Incendi per pratiche agricoleecc.
Selvicoltura Superfici forestali con uso prevalentemente produttivo (su superficie tortale) Superfici forestali con specie non autoctone (su superficie totale) Utilizzazioni forestali (intensità selvicolturale) Strade forestali (metri per ettaro di superficie forestale)ecc.
PressionePressione
• Infrastrutture–Frammentazione aree naturali–Incidenti stradali che coinvolgono animali–Incendi accidentali da infrastrutture viarie e ferroviarie–Emissione di inquinanti
• Espansione edilizia ed industriale–Emissioni di inquinanti–Aree naturali “disturbate” limitrofe ad aree urbane e industriali–Cementificazione di margini fluviali
• Attività ricreative–Pressione venatoria–Carico turistico per tipologia
Il modello DPSIR
S : gli S : gli indicatori di statoindicatori di stato mostrano la condizione mostrano la condizione attuale dell'ambienteattuale dell'ambiente
Ad esempio: Ad esempio: concentrazione di piombo in aree concentrazione di piombo in aree urbane; livelli acustici in prossimità di strade urbane; livelli acustici in prossimità di strade principali; principali; temperatura media globaletemperatura media globale
DeterminantiDeterminantiDeterminantiDeterminanti
PressioniPressioniPressioniPressioni
StatoStatoStatoStato
ImpattiImpattiImpattiImpatti
RisposteRisposteRisposteRisposte
N.B. : Sullo stato dell’ambiente agiscono simultaneamente molte concause e sono importanti per effettuare un monitoraggio che colleghi Determinanti/Pressioni a Impatti/Politiche
Indicatori di stato per la biodiversità/conservazione Indici di diversità paesaggistica Indici di diversità floristica Indici di diversità faunistica Presenza di endemismi, loro quantificazione, stato di protezione Presenza di specie o ambienti rari/minacciati, quantificazione, stato di protezione Indici di vegetazione NDVI *(remote sensing) Indici sulla presenza di siti inquinati Morìe/patologie su popolazioni vegetali o animali
ecc.
StatoStato
___* : http://en.wikipedia.org/wiki/Normalized_Difference_Vegetation_Index
Il modello DPSIR
I : gli I : gli indicatori di impattoindicatori di impatto descrivono gli effetti ultimi descrivono gli effetti ultimi dei cambiamenti di statodei cambiamenti di stato
Ad esempio: Ad esempio: percentuale di bambini che soffrono di percentuale di bambini che soffrono di problemi sanitari causati dal piomboproblemi sanitari causati dal piombo; mortalità da ; mortalità da infarti provocati dalle emissioni acusticheinfarti provocati dalle emissioni acustiche
DeterminantiDeterminantiDeterminantiDeterminanti
PressioniPressioniPressioniPressioni
StatoStatoStatoStato
ImpattiImpattiImpattiImpatti
RisposteRisposteRisposteRisposte
Gli impatti dovrebbero essere relativi alle conseguenze negative di uno o più fattori di pressione sulle attività umane
Può essere difficile valutare gli impatti: Non sono noti tutti i possibili effetti della degradazione ambientale Alcuni sistemi (p.es. OECD *) non separano Pressione e Impatti
Indicatori Perdita produzioni agricole tradizionali Degradazione del paesaggio
Perdita di valore degli immobili e introiti da turismo Perdita di opportunità, da parte della popolazione, di contatto con la natura e
l’ambiente Perdita di biodiversità ambientale Regimazione dei deflussi idrici
___* http://www.oecd.org/
Impatti
Il modello DPSIR
R : gli R : gli indicatori di rispostaindicatori di risposta mostrano gli sforzi della mostrano gli sforzi della società per risolvere i problemisocietà per risolvere i problemi
Ad esempio: massimo livello di emissioni acustiche Ad esempio: massimo livello di emissioni acustiche consentite alle vetture; il livello dei prezzi della consentite alle vetture; il livello dei prezzi della benzina; benzina; la quota di bilancio impegnato per la la quota di bilancio impegnato per la ricerca energetica solarericerca energetica solare
DeterminantiDeterminantiDeterminantiDeterminanti
PressioniPressioniPressioniPressioni
StatoStatoStatoStato
ImpattiImpattiImpattiImpatti
RisposteRisposteRisposteRisposte
RisposteRisposte
Possono essere di tre categorie:
Vincoli legislativi Leggi di protezione, divietiecc.
Incentivi a comportamenti virtuosi Agricoltura biologica Turismo sostenibileecc.
Azioni dirette da parte dell’Ente pubblico Esproprio di aree rare e ‘sensibili’ Piani antincendio Azioni dirette:
Rispristino habitat Ripopolamenti animali
ecc.