Bimestrale Settembre Ottobre 2012

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COME IL FUOCO CHE BRILLA NEL CAMINO … Blaise Pascal diceva: “L’unica cosa che ci consola nelle nostre miserie è il divertimento, e ciononostante, esso è la nostra miseria più grande … Il diver- timento ci svaga, ma ci fa arrivare impercettibilmente alla morte.” Ancor più oggi, rispetto ai tempi di Pascal, di divertimenti se ne propongo- no a migliaia: nel cuore delle nostre case attraverso la radio, la televisione, internet e i videogiochi; nelle nostre città con i colori delle vie illuminate del- le vetrine addobbate e cartelloni pubblicitari allettanti che offrono prodotti e servizi sempre migliori. Perché tutti questi “divertimenti”? Forse per provare a sfuggire al vuoto che abbiamo dentro? Eppure quel vuoto non può essere colmato da nulla di ciò che ci offre il mercato. Quel vuoto causa tanta sofferenza, eppure, nonostante tutto, ha un aspetto positivo: ci fa prendere atto che non possiamo bastare a noi stessi, e che abbiamo bisogno di DIO. Se, invece di stordirci nelle distrazioni, volgiamo il nostro cuore verso DIO, incontriamo l’amore, la gioia e la pace. Ma è indispensabile avere una rela- zione personale con Lui. Lo possiamo conoscere credendo nel Signore Gesù che ha detto.”Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me”. Giovanni 14:6 ed anche:”Io sono la luce del mon- do; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vi- ta.” Giovanni 8:12 Il Suo amore e la Sua luce illumineranno le giornate buie della nostra vita proprio come il fuoco che risplende nel camino. Al calore del Suo amore e alla Sua luce, ogni cosa avrà un senso, e la casa ne sarà completamente ri- scaldata. “Solo l’amore di Dio è la risposta al mistero della nostra esistenza!” Culto: dom. ore 16.00 Studio biblico + Canto + Preghiera: sab. ore 15.30 Agape: ogni ultimo sabato del mese: ore 18.30 bimestrale della chiesa di: BIETIGHEIM-BISSINGEN Gustav Mahler Str. 4, 74321 CONTENUTO: “Riconoscere i Tempi” secondo ingrediente di “Cuori in crescita” I dieci comandamenti: “Il 1° co- mandamento”. “Gli uccelli che rubano.”

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Bimestrale Settembre Ottobre 2012

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COME IL FUOCO CHE BRILLA NEL CAMINO …

Blaise Pascal diceva: “L’unica cosa che ci consola nelle nostre miserie è il divertimento, e ciononostante, esso è la nostra miseria più grande … Il diver-timento ci svaga, ma ci fa arrivare impercettibilmente alla morte.” Ancor più oggi, rispetto ai tempi di Pascal, di divertimenti se ne propongo-no a migliaia: nel cuore delle nostre case attraverso la radio, la televisione, internet e i videogiochi; nelle nostre città con i colori delle vie illuminate del-le vetrine addobbate e cartelloni pubblicitari allettanti che offrono prodotti e servizi sempre migliori. Perché tutti questi “divertimenti”? Forse per provare a sfuggire al vuoto che abbiamo dentro? Eppure quel vuoto non può essere colmato da nulla di ciò che ci offre il mercato. Quel vuoto causa tanta sofferenza, eppure, nonostante tutto, ha un aspetto positivo: ci fa prendere atto che non possiamo bastare a noi stessi, e che abbiamo bisogno di DIO. Se, invece di stordirci nelle distrazioni, volgiamo il nostro cuore verso DIO, incontriamo l’amore, la gioia e la pace. Ma è indispensabile avere una rela-zione personale con Lui. Lo possiamo conoscere credendo nel Signore Gesù che ha detto.”Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me”. Giovanni 14:6 ed anche:”Io sono la luce del mon-do; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vi-ta.” Giovanni 8:12 Il Suo amore e la Sua luce illumineranno le giornate buie della nostra vita proprio come il fuoco che risplende nel camino. Al calore del Suo amore e alla Sua luce, ogni cosa avrà un senso, e la casa ne sarà completamente ri-scaldata. “Solo l’amore di Dio è la risposta al mistero della nostra esistenza!”

Culto: dom. ore 16.00

Studio biblico + Canto +

Preghiera: sab. ore 15.30

Agape: ogni ultimo sabato del mese: ore 18.30

bimestrale della chiesa di:

BIETIGHEIM-BISSINGEN Gustav Mahler Str. 4, 74321

CONTENUTO:

• “Riconoscere i Tempi” secondo

ingrediente di “Cuori in crescita”

• I dieci comandamenti: “Il 1° co-

mandamento”.

• “Gli uccelli che rubano.”

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CUORI IN CRESCITA >>coltivando cuori<< secondo ingrediente “RICONOSCERE I TEMPI” Giovanni 1:35 - 42

35 Il giorno seguente, Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli; 36 e fis-

sando lo sguardo su Gesù, che passava, disse: «Ecco l'Agnello di Dio!» 37 I suoi due

discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesù. 38 Gesù, voltatosi, e osservando

che lo seguivano, domandò loro: «Che cercate?» Ed essi gli dissero: «Rabbì (che,

tradotto, vuol dire Maestro), dove abiti?» 39 Egli rispose loro: «Venite e vedrete».

Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno. Era circa la

decima ora. 40 Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito

Giovanni e avevano seguito Gesù. 41 Egli per primo trovò suo fratello Simone e gli

disse: «Abbiamo trovato il Messia» (che, tradotto, vuol dire Cristo); 42 e lo condusse

da Gesù. Gesù lo guardò e disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; tu sarai chia-

mato Cefa» (che si traduce «Pietro»).

Vediamo Giovanni Battista che si trova con due dei suoi discepoli e che riconosce Gesù come l’Agnello di DIO, un servo di DIO deve sempre guidare i “suoi discepoli” a Cristo. Più avanti vediamo Andrea che va in cerca dei suoi fratelli, e per primo trovò Simone. Nessuno di loro si poteva immaginare le grandi cose che DIO voleva compiere attraverso Simon Pietro. E quante per-sone si sono convertite attraverso la predicazione di Pietro? Che ne sai tu quando parli con una persona, che sia un amico, un vicino un parente, che grandi piani ha DIO con lui? Che grandi opere si potrebbero raggiungere se solo gli parlassi di DIO, non sprecare le opportunità di chiamare per telefono o visitare solo perché pensi che quella persona potrebbe rifiutare. ”Non di-sprezzare le piccole opere” Giovanni Battista non ha esitato di riconoscere l’Agnello di DIO a costo di perdere due dei suoi discepoli. Crediamo che ogni famiglia dovrebbe stare sempre “attenta” del momento che sta vivendo, perché i giorni passano e diventano settimane, le settimane si convertono in mesi e i mesi in anni... e non si ferma a pensare o riflettere sulle cose di DIO. Così facendo questa famiglia è molto occupata con se stes-sa e così è il tempo che se ne approfitta di lei, e non la famiglia che se ne approfitta del tempo. “Il tempo è una risorsa non rinnovabile” non puoi più ricuperare quello che é passato. Ci sono delle famiglie che vivono fuori tempo, “inopportune”; ciò vuol dire cha hanno fatto passare tante opportunità, molte “opere di Dio” preparate per la vita eterna.

Famiglie inopportune, perché sono molto ferite (cercano vendetta, vivo-

no nel passato)

Famiglie inopportune, perché sono molto occupate (pieni di debiti, vivo-

no uno stile di vita che non gli corrisponde)

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Famiglie inopportune, perché sono molto appartate (indifferenti, freddi

già non si parlano tra parenti, non si visitano, e poi un giorno i loro

figli si apparterranno anche da loro)

Nel testo Greco per la parola “tempo” ci sono due espressioni, una é “KRONOS” (da questo termine provengono: Cronometro Cronologia..), e l’al-tra parola “KAINOS” (che fa riferimento a: opportunità, occasione evento...). Il secondo ingrediente per la nostra coltivazione dei cuori è “riconoscere i tempi” (dal greco: Kainos) che vuol dire: ...progredire, cambiare, perdonare, riconciliare, crescere.

Matteo 16:2-3

2 Ma Egli rispose: «Quando si fa sera, voi dite: "Bel tempo, perché il cielo rosseg-

gia!" 3 e la mattina dite: "Oggi tempesta, perché il cielo rosseggia cupo!" L'aspetto

del cielo lo sapete dunque discernere, e i segni dei tempi (KAINOS) non riuscite a

discernerli?

Riconoscere i segni dei tempi, significa riconoscere la presenza di DIO fra noi, e il suo desiderio di mantenere la nostra famiglia attraverso i valori del Suo regno.

Famiglie che pregano, cercando una guida divina per le loro vite

Famiglie che apprezzano, riconoscendo che tutto proviene dalla mano di

DIO.

Famiglie che danno, sapendo che c’è più gioia nel dare che nel ricevere.

La mattina quando ti svegli che cos’è quello che pensi per primo? Qual è la primizia (la cosa più importante) della tua giornata? Pensi subito a quello che devi fare, sei preoccupato, o ringrazi DIO? Ricordiamoci a chi diamo le nostre primizie quando ci svegliamo! Le famiglie fuori tempo, “inopportune”, o stanno bloccate nel passato, o affannate con il futuro e per conseguenza si dimenticano il presente, il quale è un regalo di DIO. In che tempo vive la tua famiglia? IL passato è passato, il futuro non è ancora arrivato, allora che fare? Discernere i segni del tempi (KAINOS) significa riconoscere gli avvertimen-

ti, le opportunità, gli eventi di DIO. Quante occasioni perdiamo di parlare a

un amico o a un vicino o a un parente, ma poi pensiamo che non ha senso

perché é sempre uguale, lui non cambia mai. Che ne sai tu, di un piccolo in-

contro con il tuo prossimo, che grandi cambiamenti possono avvenire.

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Concludiamo con una promessa: Matteo 6:33-34

33 Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in

più. 34 Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di

se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.

Chiediamo a Dio la saggezza per “riconoscere i tempi”, portandoGLI tutte le nostre preoccupazioni.

(tradotto da:Melissa e Daniele Calì)

Tutti i diritti riservati http://www.reencuentro.org.mx

autorizzato per il: bimestrale della chiesa di: BIETIGHEIM-BISSINGEN

Su che cosa possiamo accordarci?

Che dobbiamo coltivare nella nostra famiglia?

Quello che mi pre-

occupa del passa-

to

Quello che mi pre-

occupa del futuro

Quello che debbo

fare nel presente

a a a

b b b

c c c

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“ Questi sono i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che il Signore, il vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica … af-

finché venga a te del bene” Deuteronomio 6:1,3

“I DIECI COMANDAMENTI”

L’opinione di tante persone purtroppo è questa:"Le leggi ci sono, ma per essere aggirate elegantemente”. "I limiti di velocità non mi interessano" pensò l'autista mentre, a grande veloci-tà godeva felicemente l’ebbrezza del vento … e finì la sua vita in un terribile incidente trascinando alla morte altre persone con se. Anche lui era una vittima di questa visione errata; infatti si pensa che le leggi limitano “le gioie della vita” e invece sono fatte per salvaguardare e quindi per il bene di tutti. Questo vale, ancor di più, per i “Dieci Comandamenti” che Dio ci ha dato il cui scopo brevemente riassunto è: "affinché siate felici"(deuteronomio 4.40) E chi non vorrebbe essere felice? Il benessere è sempre stato il primo dei desideri umani! Eppure oggi le persone non sanno più enumerare i dieci comandamenti, al massimo, quando conviene loro, sono capaci di citarne qualcuno. Ne consegue che là dove non si tiene conto del prossimo e tutto è permesso le basi della convivenza umana vacillano (basta sentire i notiziari!) e l'uomo diventa di fatto: “una bestia” come ci dimostrano il comportamento disumano del terro-rismo e l’eccessiva avidità egoista che sta dietro la crisi economica. Prima di incominciare a vedere insieme qual’é il significato e l’importanza dei dieci comandamenti e quali sono i principi divini che Dio ha pensato per il bene dell’uomo, bisogna precisare una cosa molto importante: La bibbia è stata scritta da uomini ispirati dallo Spirito Santo, solo i dieci comandamenti sono stati scritti da Dio con la Sua mano su due tavole di pietra (Deuteronomio 4:13) come per sottolineare che queste istruzioni per l’umanità hanno:“un’importanza monumenta-le”. E se li ha scritti proprio su due tavole è perché ci sono indicazioni di due direzioni diverse cioè:sulla prima tratta il nostro rapporto con Lui e sulla secon-da il nostro rapporto con il prossimo. Se viene affrontato primo di tutto il no-stro comportamento nei riguardi Dio è perché: “il modo in cui realizzeremo questo influenzerà nel nostro rapporto con il prossimo.” Perciò, senza l’osservanza delle prime regole non è possibile nessun rapporto e nessuna convivenza né famigliare, né nazionale e né globale. Infatti l’uomo ha sempre cercato di raggiungere una convivenza pacifica e dignitosa con il suo prossimo ma ha SEMPRE FALLITO perché lo ha fatto senza avere un UN VERO RAPPORTO CON DIO. Non c’è altra alternativa: se vogliamo avere una convivenza umana e pacifica con tutti dobbiamo osservare per primo i co-mandamenti che sono scritti nella prima tavola perché “soltanto la pace con

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DIO può portare anche la pace stabile e duratura tra gli uomini!” Adesso passiamo al:1° Comandamento:”IO SONO IL SIGNORE; IL TUO DIO; CHE TI HO FATTO USCIRE … DALLA CASA DI SCHIAVITÚ. NON AVERE ALTRI DÉI OLTRE A ME” Deutero-nomio 5:6-7 LA COSA PIÚ IMPORTANTE DELLA NOSTRA VITA Prima di ogni altra cosa l’uomo deve riconoscere e ammettere che: “sopra di lui c’è qualcuno di una potenza illimitata cioè Onnipotente, Eterno e Onniscien-te” che tutti, superficialmente, chiamiamo Dio. Egli è il Creatore di tutte le cose visibili e invisibili e quindi anche della nostra persona. Già solo per questo do-vremmo stimarLo e rispettarLo e poi ringraziarLo per la nostra preservazione. È proprio questo il vecchio peccato dell’uomo cioè di vivere la sua vita senza Dio, non si cura affatto di cercarLo e di ringraziarLo, si ricorda di Lui solo quando soffre e Lo accusa di come può permettere delle cose così terribili. Ma Dio, nonostante tutto, ama le Sue creature e ha provveduto, attraverso Gesù Cristo, una possibilità e cioè che l’uomo può ritornare dalla sua empietà e vita di peccato a Dio perché ha giudicato Suo figlio sulla croce facendo pagare a Lui il nostro debito. “Colui che non ha conosciuto peccato, Egli Lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in Lui”. 2 Corinzi 5. 21; “Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressio-ni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo pa-ce, è caduto su di Lui …” Isaia 53 (leggi tutto il capitolo) È proprio questa “la liberazione dalla casa di schiavitù” che è citata nel 1° co-mandamento cioè: liberazione dal peccato di vivere senza Dio (empietà) e di tutti i peccati interpersonali successivi. E se accanto a Dio non dobbiamo avere altri dèi non è per una gelosia sfrena-ta di un Dio egocentrico ma è per la Sua cura divina, perché vuole liberarci dalla dipendenza, dal bramare molte cose in questo mondo che possono diventare più importanti di quello che in realtà sono e che quindi ci porterebbero lontano da quello che è veramente importante: amare e onorare Dio. Per questo quando fu chiesto a Gesù quale fosse il comandamento più impor-tante Egli rispose così:”Il primo è … il Signore, nostro Dio, è l’unico Signo-re: “Ama dunque il Signore con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua e con tutta la forza tua” E, senza fermarsi continuò: ”Il secondo è questo:Ama il tuo prossimo come te stesso”. Marco 12:28-31 Quanto è stato importante Dio per te fino ad ora?

Non pensi che è venuto il momento di darGli il primo posto?

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RICONOSCERE LE ASTUZIE DI SATANA Come cristiani abbiamo il dovere di conoscere bene il nemico delle no-stre anime:Satana, per poter imparare ad evitare le sue insidie, i suoi me-todi di lotta e a trovarsi pronti e preparati nel respingerli. ...affinché non siano raggirati da Satana; infatti non ignoriamo le sue macchinazioni”(2 Corinzi 2:11).” Satana lavora per distruggere: la nostra pace - la nostra gioia – la no-stra comunione fraterna – e la nostra comunione col Signore Gesù. Vi sono almeno ´quattro figure nella Bibbia: il seminatore di zizzania; gli uccelli; il lupo; e il leone ruggente. Ogni cristiano può prendere su sé uno di questi aspetti e trovarsi a colla-borare col diavolo. Esaminiamo la seconda figura: GLI UCCELLI CHE RUBANO „ Il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono.(…) Tutte le vol-te che uno ode la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e porta via quello che è stato seminato nel cuore di lui”. Matteo 13: 3-4,19 Dalla parabola del seminatore notiamo subito che la venuta degli uccelli causa la perdita del seme, e di conseguenza, non avviene alcuna germina-zione e quindi niente frutto. Pensando agli uccelli non pensiamo ad un’immagine distruttiva, ma al contrario, pensiamo spazi infiniti, purezza, innocenza e delicatezza. Gli uccelli che volano nei cieli sono certamente uno spettacolo meraviglioso che il buon Dio ci ha concesso. Ma questa figura scritturale d’innocenza nasconde il lavoro di Satana, spesso intento a introdursi nella chiesa per colpire. Usando altri credenti, egli distrugge il cibo spirituale destinato ai figli di Dio. È proprio quest’immagine d’innocenza che fa molte volte da paravento alle sue attività. Basti pensare e riflettere sulle tante piccole frasi, innocue, usate dai credenti, che dispongono così il terreno al lavoro satanico. L’esempio classico nella bibbia è il momento in cui Gesù rivela ai suoi discepoli la sua prossima fine, una fine ingloriosa, parlando di croce e di morte. Sappiamo che Pietro sbotta quasi irritato:Pietro trattolo in di-sparte, cominciò a rimproverarlo, dicendo:” Dio non voglia Signore! Questo non ti avverrà mai” Ma Gesù voltatosi, disse a Pietro:” Vat-tene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini”. Matteo 16:22-23 Cosa ci può essere di male in una tale espressione, se non il desiderio del bene? Esaminata attentamente, però, tale frase innocente non era altro che un tentativo, da parte di Satana, di distogliere il Signore dalla sua missione. Gesù non ha esitazioni a riconoscere la voce ingannevole del-l’avversario, perciò non discute con lui ma lo sgrida. Il povero Pietro si trovò ad essere strumento inconsapevole nelle mani del diavolo. Spesso i credenti sono la figura degli uccelli che rubano la parola di Dio

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info. :Nino e Rita Calì, Kernerstr. 10, 71686 Remseck tel. 07146 9392724

e-mail : [email protected]

website : www.vieni-con-noi.de

Continuiamo a pregare gli uni per gli altri! I soggetti di preghiera vengono presentati, ogni sabato,

nella riunione di preghiera!

con la loro proposta di rassegnazione e fallimento proprio perché in situa-zioni delicate invece di consigliare di pregare e confidare sulla potenza del Signore e nel Suo intervento miracoloso si indirizzano gli altri solo a rassegnarsi. STIAMO MOLTO ATTENTI! Spesso, quando Dio parla attraverso un suo figlio, c’è sempre un altro credente pronto a beccare il cibo, con una frase, con un discorso intelli-gente. Apparentemente sembra voler aiutare, consigliare, offrire qualco-sa di buono, però, la verità è che spesso si ruba all’altro la parola di Dio. In realtà spesso parliamo senza aver ricercato prima la guida dello Spiri-to Santo; spesso parliamo dall’alto delle nostre capacità e abilità umane. Tante volte ci sostituiamo allo Spirito, credendo di far meglio e, invece, priviamo i nostri fratelli del loro cibo spirituale. Attenti perciò a non inculcare il dubbio, la sfiducia, la superficialità della parola di Dio. Non lasciamoci usare dall’avversario come fece Pietro. Stiamo in guardia, sempre pronti a incoraggiare gli altri a riporre fede in ciò che il Signore dice. Se nel leggere questi aspetti hai trovato rispecchiata la tua posizione corri subito ai piedi del Signore e confessa l’errore. Rifiuta il lavoro che svolgevi per conto di Satana e il sangue prezioso di Gesù ti ristabilirà da-vanti al Padre. (1 Giovanni 1:9)

Info: Convegno delle donne a ITTLINGEN 74930 da venerdì 7. 9.

ore 17.00 fino a sabato 8.9. ore 15.00 con Trudi Gambino tema:”Aiuto

non ce la faccio”

Agape Regionale sabato 22 settembre a Ludwigshafen inizia alle ore

12.00 con pranzo a sacco; con Gianni e Verena Paderi

giov. 13 Rosetta Miccichè

giov, 27 Marco Pinnelli

dom. 30 Aaron Spatola

mart. 16 Michela Pinnelli

mart. 23 Elia Lambrecht