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Bilancio sociale anno 2015

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Bilancio sociale

anno 2015

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Indice Presentazione ...................................................................................................... pag 5 Premessa ............................................................................................................ pag 7 La visione e la missione istituzionale ................................................................... pag 9 L’economia provinciale nel 2014 ...................................................................... pag 12 L’assetto istituzionale Gli organi istituzionali ........................................................................................... pag 26 L’Organismo indipendente di valutazione ............................................................. pag 31 Le aziende Speciali .............................................................................................. pag 32 Le partecipazioni camerali ................................................................................... pag 33 I servizi offerti ....................................................................................................... pag 36 Il valore aggiunto generato e i risultati economico finanziari Gli stakeholder ..................................................................................................... pag 39 Il valore aggiunto generato e distribuito ................................................................ pag 41 Indicatori economico-finanziari ............................................................................. pag 46 La relazione sociale - I risultati verso i principali stakeholder Sistema territoriale e camerale ............................................................................. pag 48 I risultati nei servizi ............................................................................................... pag 63 I servizi in cifre ..................................................................................................... pag 65 La struttura organizzativa ..................................................................................... pag 73 Ripartizione del personale ................................................................................... pag 74 Il Personale .......................................................................................................... pag 82 I fornitori ............................................................................................................... pag 87 L’ascolto dei portatori d’interesse ......................................................................... pag 89 Il gruppo di lavoro .............................................................................................. pag 99

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Presentazione

La Camera di Commercio di Alessandria redige, a far tempo dal 2004, il Bilancio sociale al fine di

rendere conto alla comunità socio – economica provinciale degli obiettivi perseguiti e dei risultati

dell’attività svolta.

L’internazionalizzazione, l’accesso al credito, la promozione ed Expo 2015 sono stati i binari su cui

si è mossa l’azione politico-strategica della Camera di Commercio, linee cui si è affiancato l’intero

impianto dell’e-government e della gestione delle risorse, avendo come principale obiettivo la più

efficiente ed efficace allocazione delle risorse economiche e strumentali.

Nella rendicontazione sociale vengono presentati i risultati economici ed operativi delle diverse

azioni camerale evidenziando lo sforzo di mantenere costante il proprio impegno a favore

dell’economia del territorio nonostante i sempre più stringenti vincoli normativi procedurali

Il Bilancio sociale, a differenza del bilancio d’esercizio, non costituisce un obbligo di legge e viene

predisposto su base volontaria, ma costituisce uno strumento di cui gli organismi della Pubblica

Amministrazione in genere e le Camere di Commercio in particolare decidono di dotarsi per

presentare alla comunità di riferimento la propria missione istituzionale, la struttura organizzativa,

gli strumenti utilizzati, i servizi offerti.

In quest’ottica il Bilancio sociale della Camera di Commercio di Alessandria contiene un’ampia

analisi dei principali fenomeni economici della provincia di Alessandria (demografia di impresa,

commercio internazionale, contabilità economica territoriale, altri aspetti della congiuntura),

un’approfondita illustrazione delle strategie della Camera, degli organi, delle risorse umane, del

valore aggiunto generato nonché dei risultati economico-finanziari realizzati a favore dei principali

stakeholder, del sistema territoriale e camerale.

Il Bilancio sociale è stato realizzato completamente con il ricorso a risorse umane, culturali e di

conoscenza interne all’Ente, realizzando contemporaneamente un significativo contenimento dei

costi. Esso ha comportato un impegno non insignificante per le persone coinvolte, ha consentito

all’Ente camerale di acquisire al proprio patrimonio un ulteriore significativo strumento di

conoscenze e, nel contempo, di riconoscere e valorizzare le professionalità interne. Sarà

disponibile nella versione on line sul sito ufficiale della Camera di Alessandria e, quindi, accessibile

non solo agli interlocutori istituzionali ed ai portatori di interesse, ma anche ad un pubblico più

vasto: In tal modo, potranno trovare soddisfazione le legittime aspettative di informazione e di

trasparenza che l’opinione pubblica reclama, in misura crescente, nei confronti della Pubblica

Amministrazione.

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La pubblicazione del Bilancio sociale 2015 costituisce, dunque, per la Camera di Commercio di

Alessandria un momento di legittimo orgoglio perché consente di fornire alla comunità provinciale

un documento utile per ampliare la conoscenza della mission, degli obiettivi perseguiti, dell’attività

svolta e dei risultati raggiunti dall’Ente camerale nel corso del 2015.

Il Segretario Generale Il Presidente Roberto LIVRAGHI Gian Paolo COSCIA

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Premessa

La rendicontazione sociale evidenzia le risorse economiche gestite dalle Pubbliche Amministrazio-

ni, i risultati conseguiti sotto il profilo economico, amministrativo e di ricaduta sociale, la ripartizione

del valore aggiunto tra le diverse categorie di portatori di interessi, al fine di rendere trasparenti ed

evidenti anche all’esterno l’attività realizzata ed i risultati gestionali raggiunti.

La rendicontazione sociale è un’espressione del filone di studio e di ricerca sulla Responsabilità

Sociale d'Impresa (RSI) o Corporate Social Responsibility (CSR), sviluppatosi, nell’ambito delle di-

scipline aziendalistiche, nei Paesi anglosassoni. Tale impostazione dottrinale tende a far confluire

le preoccupazioni di natura etica, sociale ed ambientale nella visione strategica delle imprese che,

in tal modo, manifestano la propria volontà di gestire efficacemente le problematiche d'impatto so-

ciale, etico ed ambientale al loro interno e nelle aree in cui operano.

Un’azienda orientata alla CSR è necessariamente attenta alle implicazioni sociali delle attività svol-

te e socialmente responsabile, il che significa investire di più nel rapporto con le parti interessate,

nel capitale umano e nell’ambiente, andando oltre il semplice rispetto della legge vigente. La Re-

sponsabilità Sociale deve essere considerata, dunque, non come un costo, ma come un investi-

mento strategico che, se integrato nella governance aziendale, condiziona positivamente le per-

formance dell’organizzazione e la sua competitività, migliorandone le prospettive di sviluppo.

Il Bilancio sociale consente di confrontare, naturalmente ex post, gli impegni che la organizzazione

si è assunta nei confronti della propria comunità di riferimento, le attività, ovvero le iniziative, i pro-

getti, i servizi mediante i quali si è cercato di tradurre gli impegni in risultati concreti, i risultati e le

ricadute sociali effettivamente generate per i propri interlocutori. Il confronto consente, dunque, di

verificare la rispondenza dei risultati conseguiti rispetto agli impegni assunti e, quindi, di individuare

azioni di miglioramento (in caso negativo) o di conseguire la legittimazione sociale (in caso positi-

vo).

La relazione sociale deve dare conto, infine, anche di altri effetti che l’organizzazione può avere

prodotto in maniera più o meno consapevole, ma che certamente hanno influito sul contesto socia-

le di riferimento: in questo senso, la relazione dovrebbe consentire a tutto il pubblico interessato di

verificare e valutare tutte le attività realizzate dall’organizzazione e dovrebbe costituire uno spazio

dedicato al dialogo con l’amministrazione medesima, nell’ottica di un miglioramento continuo delle

sue performance e di un adattamento responsabile delle sue attività alle reali necessità del territo-

rio.

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In tale contesto, la presentazione dei risultati raggiunti va sempre messa in relazione con i valori

cui l’organizzazione si ispira (vision) e con la mission, le strategie e le politiche perseguite, tenendo

sempre presenti i beneficiari intermedi e finali di riferimento. Viene così data la possibilità a chi è

interessato di operare un confronto tra mission, programmi e attività svolta, tramite il quale valutare

il valore sociale e il comportamento espressi dall’amministrazione. In altre parole il bilancio sociale

e, più in generale, la rendicontazione sociale consente anche alle pubbliche amministrazioni di i-

spirarsi al triple bottom line (o triplice approccio), cioè alla concezione secondo la quale le presta-

zioni globali di un’azienda devono essere misurate in funzione del suo contributo combinato alla

prosperità, alla qualità dell’ambiente e al capitale sociale.

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La visione e la missione istituzionale

La Camera di Alessandria è, ai sensi dell’art. 1, comma 1 della legge 29 dicembre 1993, n. 580,

così come modificato dal D. Lgs. 15 febbraio 2010, n.23, un ente pubblico dotato di autonomia

funzionale, che svolge, nell’ambito della circoscrizione territoriale di competenza, sulla base del

principio di sussidiarietà di cui all’articolo 118 della Costituzione, “funzioni di interesse generale per

il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell’ambito delle economie locali”. La Camera di

Commercio si pone, dunque, come soggetto rappresentativo dell’economia locale e del mondo

produttivo, che concilia le esigenze dei vari settori di attività.

Ad oggi la Camera di Commercio, e più in generale il sistema camerale, è oggetto di un profondo

processo di riforma. La legge 7 agosto 2015 n. 124 “Deleghe al Governo in materia di

riorganizzazione delle Pubbliche Amministrazioni” all’art. 10 si occupa del riordino delle funzioni e

del finanziamento delle Camere di Commercio.

Ai sensi della normativa suddetta il Governo è delegato ad emanare un decreto attuativo che

disciplini la riforma dell’organizzazione delle funzioni e del finanziamento nel rispetto dei principi e

criteri direttivi illustrati dalla legge. Il citato decreto, ad oggi, è quasi giunto al termine del suo iter di

approvazione definitiva.

L’attuale contesto normativo vede il taglio del diritto annuale al 50% (decreto legge 90/2014), una

riconferma del ruolo centrale delle Camere di Commercio nella loro veste di depositari della tenuta

del Registro delle imprese e l’attribuzione di nuove competenze che si affiancano a quelle già esi-

stenti che solo in alcuni settori risultano parzialmente affievolite (Legge 124/2015).

Ad oggi, in attesa che venga data attuazione alla citata riforma, le Camere di Commercio svolgono,

nell´ambito della circoscrizione territoriale di competenza:

1) funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese (promozione e

valorizzazione delle produzioni locali, osservatori dei prezzi, ecc.);

2) funzioni nelle materie amministrative ed economiche relative al sistema delle imprese quali:

a. la tenuta di albi professionali istituiti da leggi la cui iscrizione ha spesso natura abilitante

per l´esercizio dell´ attività (ex ruolo mediatori, ruolo agenti di commercio, ecc.);

b. la tenuta del registro delle imprese, grazie al quale si è in grado di rilasciare la

documentazione (visure, certificati, atti, bilanci) di qualsiasi impresa operante sul

territorio italiano;

c. il rilascio di certificazioni inerenti a stati e fatti dell´impresa, agli usi e consuetudini locali

(attività di accertamento), ai prezzi (accertamento di prezzi all´ingrosso), all´origine delle

merci (certificati di origine per l´esportazione), all´esistenza o meno di protesti;

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d. il rilascio di pareri e la formulazione di proposte alle amministrazioni dello Stato, alle

regioni e agli enti locali sulle materie che interessano le imprese della circoscrizione

territoriale di competenza;

3) la tenuta del registro informatico dei protesti, funzioni di regolazione del mercato quali il

controllo sulle clausole inique dei contratti, l´assistenza per la formazione dei contratti-tipo,

l´arbitrato e la conciliazione;

4) funzioni di formazione di collegi in quanto previsti da leggi, regolamenti o statuti (consigli di

amministrazione di istituti di credito, comitato provinciale albo autotrasportatori, ecc.);

5) funzioni di natura diversa ad esse delegate dallo Stato e dalle regioni nonché quelle derivanti

da convenzioni internazionali.

L’erogazione dei servizi da parte della Camera di Commercio di Alessandria fino ad oggi è resa

possibile dalla completa autonomia finanziaria dell’Ente, che supporta la propria attività mediante

la riscossione del diritto annuale pagato dalle imprese per l'iscrizione al Registro Imprese, dei diritti

di segreteria pagati per il rilascio di certificati, visure ecc. e per le iscrizioni ad albi, registri e ruoli, e

con l’incasso dei proventi derivanti dalla gestione di attività e prestazione di servizi.

Tuttavia la citata riforma del sistema camerale, che come è noto incide sensibilmente anche sul

finanziamento portando ad una riduzione del diritto annuale del 50% nel 2017, comporterà una

naturale razionalizzazione degli interventi se non interverranno manovre correttive in materia.

Sebbene sottoposte ad un profondo processo di riforma è possibile riconfermare il ruolo della Ca-

mera di Commercio come di un’istituzione che gestisce ed eroga una serie di servizi a favore del

sistema delle imprese, ma con rilevanti ed importanti ricadute sull’intera collettività, utilizzando ri-

sorse finanziarie proprie aventi, in parte, natura tributaria (diritto annuale) e, in parte, natura di cor-

rispettivo quali proventi da gestione di servizi.

La Camera di Commercio di Alessandria costituisce, dunque, un’organizzazione moderna, efficien-

te ed innovativa che genera, con continuità, idee e soluzioni per lo sviluppo economico provinciale,

condivide e sostiene l’azione congiunta di sistema dei diversi attori pubblici e privati del territorio.

Inoltre, mira a produrre e ad aiutare a produrre innovazione, costituendo un punto di riferimento e

di coordinamento per tutte le iniziative che hanno un impatto sul sistema economico-produttivo del-

la provincia. Infine, opera con trasparenza nel rispetto del principio di sussidiarietà, sollecitando la

partecipazione dei diversi stakeholder e privilegiando il lavoro in rete sia a livello provinciale, che

regionale e nazionale.

Per essere pienamente realizzata l’azione dell’Ente camerale, che si ispira ai principi di qualità,

trasparenza, efficacia, economicità, efficienza ed imparzialità e che favorisce la partecipazione

dell’utenza, richiede che la Camera adegui costantemente la propria struttura organizzativa e le

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proprie modalità operative ai cambiamenti normativi, all’innovazione tecnologica e alle istanze e ai

bisogni dei propri utenti/clienti, mediante un processo continuo di rinnovamento e di miglioramento.

Pertanto gli organi e gli uffici della Camera di Commercio provvedono ad assicurare la massima

diffusione, anche attraverso reti informatiche, dei principali documenti camerali quali statuto, rego-

lamenti, bandi di concorso e altri riconosciuti di particolare interesse per il sistema delle imprese e

per il mercato.

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L’ECONOMIA PROVINCIALE NEL 20151

In sintesi: diverse positività e alcune linee di fragilità

I dati economici del 2015 mostrano una provincia con luci e ombre, con una prevalenza delle prime.

Scenario macro-economico: valore aggiunto +2,2%

Il valore aggiunto (VA) provinciale, vale a dire la differenza tra il valore finale dei beni e servizi

prodotti e il valore dei beni e servizi acquistati per essere impiegati nel processo produttivo, è stato

pari, nel 2015, a 10.323 milioni di euro, registrando così un aumento rispetto al 2014 di +2,2%.

Produzione industriale: +1,5% rispetto al quarto trimestre 2014, crescita superiore alla

media regionale

L’indice della produzione industriale nel quarto trimestre 2015 registra +1,5% rispetto a un anno

fa (quarto trimestre 2014). Il dato è superiore alla media piemontese (+1%).

Circa gli altri indicatori congiunturali, +3,5% di variazione del fatturato totale colloca la provincia di Alessandria in prima posizione in Piemonte, mentre +4,2% di variazione del fatturato estero la posiziona al terzo posto; ancora in prima posizione come variazione percentuale sugli ordinativi interni (+3,1%), mentre gli ordinativi esteri, con un dato di +2,4% pongono Alessandria in sesta posizione.

Occupazione: 173.600 occupati, +3,2% rispetto al 2014 (dato nazionale: +0,8%; dato

regionale: +1,5%)

Nel 2015, in provincia di Alessandria, l’occupazione è aumentata rispetto all’anno precedente:

+3,2%, pari a 5.400 occupati in più.

Nel dettaglio, gli occupati 2015 sono stati pari a 173.600 unità, contro le 168.200 del 2014 e le

168.900 del 2013. Con riferimento al settore di attività economica gli occupati erano distribuiti

come illustra la tabella sotto.

Occupati per settore, sesso, posizione

Anno 2015 (dati in migliaia)

Settore Sesso Posizione

Agricoltura Industria in senso stretto

Costruzioni Commercio,

alberghi e ristoranti

altri servizi

Maschi Femmine Dipendenti Indipendenti

Alessandria 7,9 53,5 10,4 33,8 68 97,5 76,1 129,5 44,1

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CCIAA AL su dati ISTAT

1 La trattazione sull’economia provinciale nel 2015 contenuta nel Bilancio Sociale 2015 è una sintesi della più

ampia e articolata relazione reperibile sul sito dell’Ufficio Studi della CCIAA di Alessandria (www.al.camcom.gov.it/studi). Questa trattazione di sintesi non considera l’imprenditoria femminile, in quanto oggetto di specifica analisi nel bilancio di genere, anch’esso presente sul sito camerale www.al.camcom.gov.it.

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Rispetto al 2014 è diminuita l’occupazione in agricoltura (-2,5%) e negli altri servizi (-2%); è

aumentata nell’industria (+8,6%), nelle costruzioni (+8,8%), nel commercio (+5,8%).

Gli occupati uomini sono lievemente cresciuti (+0,4%), mentre le donne sono notevolmente

aumentate (+6,9%).

I lavoratori indipendenti sono diminuiti (-7,7%), mentre sono aumentati i lavoratori dipendenti

(+7,5%).

Il tasso di disoccupazione2 2015 (persone in cerca di occupazione/forze lavoro3)x100) segna

11,5%, inferiore al 2014 (13,4%) e al 2013 (11,7%).

Piemonte 10,2%, Italia 11,9%.

La Cassa Integrazione Guadagni (CIG): -15% rispetto al 2014 Compariamo, su base annua, la CIG 2015 e la CIG 2014.

Si registra un totale di 7.538.587 ore autorizzate di CIG nel 2015, -15% sul totale del 2014, pari a

1.335.436 ore autorizzate di CIG in meno. Il calo è da attribuirsi alla diminuzione del ricorso alla

CIG ordinaria (-40,1%) e in deroga (-40,7%).

RAFFRONTO ANNUALE

Provincia di AL: ore di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) autorizzate nel 2014 e nel 2015, con riferimento all'anno

2014 2015 variaz.

(2015 su 2014) variaz. %

(2015 su 2014)

CIG ordinaria 3.486.972 2.088.556 -1.398.416 -40,1

CIG straordinaria 4.115.681 4.695.481 +579.800 +14,1

CIG in deroga 1.271.370 754.550 -516.820 -40,7

totale ore CIG 8.874.023 7.538.587 -1.335.436 -15

Fonte: elaborazione ufficio studi CCIAA Alessandria su dati INPS

Il dato regionale segna -31,8%, quello nazionale -35,6%.

Prezzi: -0,1%

Nel raffronto 2015 su 2014, l’indice provinciale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e

impiegati (FOI), al netto dei consumi di tabacchi, è pari a -0,1%; indice nazionale pari a zero.

Procedure concorsuali: +8,4%

Nel 2015 risultano 1.082 imprese registrate con procedure concorsuali, 84 in più rispetto al 2014,

per una variazione di +8,4% (la variazione regionale è +5,2%, quella nazionale +2,5%).

2 Tasso di disoccupazione 15 anni e più.

3 Forza lavoro = persone in cerca di occupazione + occupati.

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Protesti: diminuiti come numero (-16,3%) e valore (-35,6%)

Nel 2015, rispetto al 2014, è diminuito sia il numero dei protesti (-16,3%, pari a -762 protesti) che

il valore dei titoli protestati (-35,6%, pari a –2,8 milioni di euro).

Protesti in provincia, anni 2015, 2014

2015 2014

Numero Importo (€) Numero Importo (€) variazione % variazione assoluta

di valore di valore

Assegni 459 1.527.989,72 712 3.785.277,89 -59,6 -2.257.288,17

Tratte non accettate

64 136.304,76 107 107.823,85 26,4 28.480,91

Cambiali 3.316 3.310.639,79 3.816 3.954.275,93 -16,3 -643.636,14

Tratte accettate

77 102.151,27 43 34.181,82 198,8 67.969,45

Totale 3.916 5.077.085,54 4.678 7.881.559,49 -35,6 -2.804.473,95 Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA AL su dati InfoCamere

Depositi (+0,2%) e prestiti (+0,4%)

La situazione 2015 dei depositi bancari e del risparmio postale in provincia di Alessandria

riporta +0,2% rispetto al 2014, pari a +17 milioni di euro, per un totale 2015 (al netto delle

istituzioni finanziarie monetarie4) di 8,8 miliardi di euro di depositi bancari e risparmio postale.

All’interno del dato, i depositi delle famiglie consumatrici ammontano a 7,2 miliardi di euro (Fonte:

Banca d’Italia).

Nel 2015 i prestiti bancari sono aumentati di 45 milioni di euro rispetto al 2014, pari a +0,4%. Il

dato 2015 registra prestiti per un totale (al netto delle istituzioni finanziarie monetarie) di 10,3

miliardi di euro: 3,4 miliardi sono alle famiglie consumatrici, 5,5 miliardi alle società non finanziarie

(Fonte: Banca d’Italia).

4 Includono, oltre alle banche centrali, le banche, i fondi comuni monetari e le altre istituzioni finanziarie monetarie

residenti, la cui attività consiste nel ricevere depositi e/o strumenti altamente sostituibili ai depositi da enti diversi dalle

IFM e nel concedere crediti e/o effettuare investimenti in titoli per proprio conto. Le IFM comprendono anche gli istituti di

moneta elettronica (Imel) e dal settembre 2006 la Cassa depositi e prestiti spa (CDP).

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Turismo5: presenze e arrivi in crescita; pernottamenti stranieri in aumento (+4,2%)

Le presenze6 totali nel 2015 registrano una variazione rispetto al 2014 di +2,16%. Gli arrivi7 totali nel 2015 registrano una variazione rispetto al 2014 di +0,75%. I pernottamenti dei viaggiatori stranieri sono in aumento: +4,2% (2015 su 2014).

Numero dei pernottamenti dei viaggiatori stranieri per provincia visitata – dati in migliaia

Province e regioni 2011 2012 2013 2014 2015

Torino 7.952 8.485 9.700 8.762 7.750

Vercelli 235 459 371 179 152

Novara 814 793 1.006 949 797

Cuneo 1.868 1.875 1.298 1.480 1.769

Asti 446 427 433 313 472

Alessandria 634 942 649 671 699

Biella 356 541 345 756 695

Verbano-Cusio-Ossola 1.562 1.852 2.108 2.305 1.842

PIEMONTE 13.866 15.373 15.911 15.414 14.175

NORD-OVEST 75.200 77.803 76.786 77.261 80.684

NORD-EST 96.970 99.342 95.754 96.680 95.412

CENTRO 96.071 94.130 92.815 93.684 95.622

SUD E ISOLE 53.541 50.875 49.793 52.833 56.560

DATI NON RIPARTIBILI 5.522 5.694 6.577 5.955 5.173

ITALIA 327.304 327.843 321.726 326.412 333.451

Fonte: Banca d’Italia – ex Ufficio Italiano dei Cambi

I contratti di rete Decreto-legge n. 5/2009, articolo 3, comma 4-ter (estratto): Con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato e a tal fine si obbligano, sulla base di un programma comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all'esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ancora ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell'oggetto della propria impresa. Ad aprile 2016, sono 54 le imprese in provincia aderenti ad almeno un contratto di rete. Il dato colloca Alessandria quarta in Piemonte, dopo Torino (291), Cuneo (148), Novara (58). Settorialmente, le imprese che hanno sottoscritto un contratto di rete appartengono principalmente all’industria e all’agricoltura.

5 Fonte: Osservatorio Turistico Regionale operante in Sviluppo Piemonte Turismo, in collaborazione con la Direzione

Turismo. 6 Il numero di notti trascorse dai turisti in una data destinazione.

7 Il numero di visitatori che raggiunge una determinata destinazione, indipendentemente dal tempo che vi

rimangono.

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16

Le start-up innovative

La start up innovativa è una società di capitali di diritto italiano, costituita anche in forma di cooperativa, o società europea avente sede fiscale in Italia, che risponde a determinati requisiti e ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente: lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico (per approfondimenti: http://startup.registroimprese.it)

Ad aprile 2016, sono 6 le start-up innovative iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro Imprese della Camera di Commercio di Alessandria. Questo colloca Alessandria quarta in Piemonte dopo Torino (275), Novara (34) e Cuneo (34), Biella (11). Settorialmente, 4 imprese appartengono all’industria/artigianato, 1 all’agricoltura, 1 agli altri servizi8.

Le imprese Nel 2015, in provincia di Alessandria, sono nate 2395 nuove imprese e ne sono cessate9 2576. Il saldo fra iscrizioni e cessazioni è pertanto negativo: -181 imprese, dato che porta a 44.432 lo stock di imprese registrate a fine dicembre 2015. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si concretizza in un tasso di crescita10 rispetto all’anno 2014 di -0,40%, dato più negativo della media regionale (-0,11%). Le imprese: analisi per classe di natura giuridica

8 Per “altri servizi” si intendono le attività di servizi di: associazioni di categoria, sindacati, organizzazioni religiose,

partiti politici, organizzazioni culturali. Vi rientrano anche: trasporto e magazzinaggio, servizi di informazione e comunicazione, attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche e tecniche, attività di noleggio, agenzie viaggi, istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, amministrazione pubblica e difesa e assicurazione sociale obbligatoria. In “altri servizi” rientrano anche le attività di riparazione di computer e di beni per l’uso personale e per la casa, e altre attività di servizi per la persona (es.: lavanderie, parrucchieri, pompe funebri, centri benessere). 9 Cessazioni conteggiate al netto delle cancellazioni d’ufficio: a partire dal 2005, in applicazione del DPR n. 247 del

23/07/2004 e successiva circolare n. 3585/C del Ministero delle Attività Produttive, le Camere di commercio possono procedere alla cancellazione d’ufficio dal Registro delle imprese di aziende non più operative da almeno tre anni. Per tenere conto di tali attività amministrative, il flusso delle cancellazioni viene considerato al netto di quelle d’ufficio. 10

Il tasso di crescita è dato dal rapporto tra il saldo iscrizioni/cessazioni rilevate nel periodo e lo stock di imprese

registrate nel periodo precedente (in questo caso nell’anno precedente).

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17

Dall’analisi per classe di natura giuridica rispetto al 2014 (cfr. grafico 1), emerge una crescita delle società di capitali (+2,41%) e di “altre forme”11 (+2,01%), a fronte di un calo delle società di persone (-0,99%) e delle imprese individuali (-1,10%). Questi dati vanno letti tenendo a mente che imprese individuali e società di persone rappresentano insieme l’80% delle imprese provinciali, mentre le società di capitali rappresentano il 18% e “altre forme” il 2% (cfr. grafico 2).

TABELLA 1 - IMPRESE REGISTRATE PER CLASSE DI NATURA GIURIDICA E RELATIVO TASSO DI CRESCITA

Per classe di natura giuridica registrate 2015 tasso di crescita % rispetto al 2014

società di capitali 7.955 2,41

società di persone 8.687 -0,99

imprese individuali 26.825 -1,10

altre forme 965 2,01

totale 44.432 -0,40

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CCIAA Alessandria su dati InfoCamere

11

Sono considerate "altre forme giuridiche" tutte le imprese aventi forma giuridica diversa da quelle che rientrano nei

seguenti raggruppamenti:

impresa individuale

società di persone

società di capitale Il raggruppamento delle "altre forme" conosce più di 40 tipologie di soggetti giuridici. A titolo di orientamento, le t ipologie

più numerose sono:

società cooperative in genere e, in particolare, società cooperative a responsabilità limitata (la tipologia più numerosa in assoluto)

consorzio

consorzio con attività esterna

società consortile

società consortile per azioni o a responsabilità limitata

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18

Le imprese: analisi per settore Dall’analisi dei dati per settore rispetto al 2014, emerge una negatività diffusa: agricoltura (-2,75%) e commercio (-2,38%) registrano i dati più negativi. Seguono industria (-1,87%), costruzioni (-1,76%), turismo (-1,49%), altri servizi12 (-1,39%). Netta crescita delle imprese non classificate13 (+38,34%), ma consideriamo la bassa incidenza dimensionale di questo settore (rappresenta il 4% della totalità delle imprese, il gruppo meno consistente).

12

Per “altri servizi” si intendono le attività di servizi di: associazioni di categoria, sindacati, organizzazioni religiose,

partiti politici, organizzazioni culturali. Vi rientrano anche: trasporto e magazzinaggio, servizi di informazione e comunicazione, attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche e tecniche, attività di noleggio, agenzie viaggi, istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, amministrazione pubblica e difesa e assicurazione sociale obbligatoria. In “altri servizi” rientrano anche le attività di riparazione di computer e di beni per l’uso personale e per la casa, e altre attività di servizi per la persona (es.: lavanderie, parrucchieri, pompe funebri, centri benessere).

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19

TABELLA 2 - IMPRESE REGISTRATE PER SETTORE AL 31 DICEMBRE 2015

Settore Imprese

agricoltura 8.496

industria 4.562

costruzioni 6.830

commercio 9.894

turismo 2.816

altri servizi 10.093

imprese non classificate 1.741

totale 44.432

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CCIAA Alessandria su dati InfoCamere

13

Un’impresa può svolgere più attività, ognuna delle quali ha un codice di attività che identifica la prevalenza di

un’attività rispetto a un’altra. Questo codice si chiama codice di importanza. Le imprese prive di questo codice sono le imprese non classificate.

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20

Le imprese artigiane: -2% rispetto al 2014. Il settore delle costruzioni è quello più in

sofferenza

Il 26,4% delle imprese provinciali è composto da imprese artigiane (che sono 11.724). L’artigianato, trasversale a molti settori, concentra le proprie imprese nelle costruzioni (42,6%), altri servizi14 (26%) e industria (25,1%).

IMPRESE ARTIGIANE REGISTRATE, PER SETTORE, 2015 - PROV. DI AL

Settore Imprese artigiane 2015

agricoltura 72

industria 2.942

costruzioni 4.992

commercio 668

altri servizi 3.049

14

Per “altri servizi” si intendono le attività di servizi di: associazioni di categoria, sindacati, organizzazioni religiose,

partiti politici, organizzazioni culturali. Vi rientrano anche: trasporto e magazzinaggio, servizi di informazione e comunicazione, attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche e tecniche, attività di noleggio, agenzie viaggi, istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, amministrazione pubblica e difesa e assicurazione sociale obbligatoria. In “altri servizi” rientrano anche le attività di riparazione di computer e di beni per l’uso personale e per la casa, e altre attività di servizi per la persona (es.: lavanderie, parrucchieri, pompe funebri, centri benessere).

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21

imprese non classificate15 1

totale 11.724

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CCIAA Alessandria su elaborazione Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati InfoCamere

Il settore artigiano più in sofferenza è il settore delle costruzioni16 (-3%), seguito dal settore

industria (-2,4%) e dagli altri servizi (-0,4%).

Le imprese straniere: sono il 9% del totale delle imprese, sono principalmente imprese

individuali che operano nelle costruzioni e nel commercio, e i titolari sono nati in Marocco,

Albania, Romania, Cina

Le imprese straniere17 in provincia di Alessandria sono 3.978, pari al 9% del totale delle imprese (44.432) al 31 dicembre 2015. Si tratta principalmente di imprese individuali (3.305, pari all’83,1% del totale), inserite soprattutto nei settori delle costruzioni e del commercio. I titolari di impresa individuale18 sono nati principalmente in Marocco, Albania, Romania e Cina. Le imprese straniere: l’analisi in dettaglio - trend Si è detto che nel 2015 le imprese straniere in provincia sono il 9% del totale delle imprese. In Piemonte è straniero il 9,2% delle imprese, in Italia il 9,1%. Il dato provinciale è quindi in linea con il dato regionale e nazionale. Il grafico sotto illustra l’andamento del numero di imprese straniere nel triennio 2013-2015: un trend in crescita. La stessa progressione è riscontrabile a livello regionale (Piemonte) e nazionale.

15

Un’impresa può svolgere più attività, ognuna delle quali ha un codice di attività che identifica la prevalenza di un’attività rispetto a un’altra. Questo codice si chiama codice di importanza. Le imprese prive di questo codice sono le imprese non classificate. 16

L’agricoltura registra -5,3%, per cui numericamente risulterebbe il settore più sofferente, ma è stata considerata la bassa incidenza percentuale di questo settore, che rappresenta soltanto lo 0,6% del totale delle imprese artigiane. L’analisi è pertanto condotta sui settori più rappresentativi, per numero di imprese, dell’artigianato. 17

Si considerano straniere le imprese individuali il cui titolare è nato in un Paese estero, ovvero le società di persone in

cui oltre il 50% dei soci è costituito da persone nate in un Paese estero, ovvero le società di capitali in cui oltre il 50% dei soci e degli amministratori è nato in un Paese estero. 18

Solo per le imprese individuali è possibile attribuire una nazionalità certa all'attività, coincidendo questa con quella del titolare.

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22

Ciò che è interessante notare è che il trend del numero di imprese straniere nel triennio considerato è esattamente contrario al trend del numero di imprese totali in provincia e in regione: mentre le imprese totali (provinciali, piemontesi) diminuiscono, crescono le imprese straniere. In Italia si assiste allo stesso trend ma meno marcato: dopo una flessione del numero di imprese totali dal 2013 al 2014 c’è stata una ripresa nel 2015 (seppur con una quota stock inferiore al 2013). Le imprese straniere: distribuzione settoriale e per classe di natura giuridica L’analisi per settore evidenzia una prevalenza di imprese straniere nelle costruzioni (41,3%), nel commercio (24,8%) e negli altri servizi19 (21,6%).

L’analisi per classe di natura giuridica evidenzia una forte concentrazione delle imprese straniere nella classe delle imprese individuali (83,1%). Seguono società di persone (7,8%) e società di capitale (7,8%).

Le imprese straniere individuali e i primi 4 Paesi Quanto alla precisa provenienza degli imprenditori, con necessario riferimento alle sole imprese individuali20 (che costituiscono peraltro l’85,3% delle imprese straniere in provincia), il quadro dei titolari di impresa individuale è evidenziato nel grafico sotto, dove sono indicati i principali paesi di provenienza: al primo posto il Marocco, a seguire Albania, Romania e Cina. Questi quattro Paesi assorbono il 68,1% delle imprese individuali straniere.

19

Per “altri servizi” si intendono le attività di servizi di: associazioni di categoria, sindacati, organizzazioni religiose,

partiti politici, organizzazioni culturali. Vi rientrano anche: trasporto e magazzinaggio, servizi di informazione e comunicazione, attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche e tecniche, attività di noleggio, agenzie viaggi, istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, amministrazione pubblica e difesa e assicurazione sociale obbligatoria. In “altri servizi” rientrano anche le attività di riparazione di computer e di beni per l’uso personale e per la casa, e altre attività di servizi per la persona (es.: lavanderie, parrucchieri, pompe funebri, centri benessere). 20

Solo per queste imprese è infatti possibile attribuire una nazionalità certa all'attività, coincidendo questa con quella del titolare.

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23

Le imprese giovanili21

Al 31 dicembre 2015 le imprese giovanili in provincia di Alessandria sono 3.770, pari all’8,5% del

totale imprese della provincia (44.432).

Rispetto al 2014, si registra una variazione di -5,2%; variazione regionale (-4%).

Le imprese giovanili in provincia sono concentrate soprattutto nei settori degli “altri servizi”22

(32,8%), commercio (23,3%), costruzioni (22,3%).

Il commercio con l’estero

Nel 2015 il valore delle esportazioni alessandrine ha raggiunto quota 5,6 miliardi di euro, concretizzando così una forte crescita (+7,4%) rispetto al 2014. Il dato export +7,4% supera il già notevole dato piemontese (+7%) e il dato italiano (+3,8%).

21

Si considerano giovanili le imprese individuali il cui titolare ha meno di 35 anni, ovvero le società di persone in cui

oltre il 50% dei soci ha meno di 35 anni, ovvero le società di capitali in cui la media dell’età dei soci e degli amministratori è inferiore a 35 anni. 22

Per “altri servizi” si intendono le attività di servizi di: associazioni di categoria, sindacati, organizzazioni religiose,

partiti politici, organizzazioni culturali. Vi rientrano anche: trasporto e magazzinaggio, servizi di informazione e comunicazione, attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche e tecniche, attività di noleggio, agenzie viaggi, istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, amministrazione pubblica e difesa e assicurazione sociale obbligatoria. In “altri servizi” rientrano anche le attività di riparazione di computer e di beni per l’uso personale e per la casa, e altre attività di servizi per la persona (es.: lavanderie, parrucchieri, pompe funebri, centri benessere).

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24

L’export di gioielleria e pietre preziose (primo componente dell’export manifatturiero) registra un valore di 1,7 miliardi di euro (quasi 1/3 dell’export manifatturiero) ed è in crescita del 30,6% rispetto al 2014: 400 milioni di euro di esportazione in più. Il saldo della bilancia commerciale estero è positivo: € 2.206.847.304. La nostra provincia esporta per il 99% prodotti delle attività manifatturiere, e principalmente: gioielleria e pietre preziose, prodotti chimici di base, articoli in materie plastiche, metalli di base preziosi (queste voci compongono il 53% dell’export manifatturiero). Svizzera, Francia e Germania restano i principali mercati (insieme accolgono il 49% dell’export provinciale).

Il grado di internazionalizzazione: Alessandria prima provincia in Piemonte per il grado di

apertura verso l’estero; prima anche per la propensione all’export

Il grado di internazionalizzazione di una regione economica viene misurato con il ricorso a due

indicatori da tempo messi a punto dalla teoria economica: il grado di apertura della regione verso

l’estero e la propensione all’export della regione medesima.

Il grado di apertura verso l’estero è dato dal rapporto tra il valore dell’interscambio con l’estero

(importazioni + esportazioni) e il valore aggiunto (differenza tra il valore finale dei beni e servizi

prodotti e il valore dei beni e servizi acquistati per essere impiegati nel processo produttivo) per

100; questo dato, nel 2015, per la provincia di Alessandria, è stato pari a 86,2, dato che colloca

Alessandria prima provincia in Piemonte (la media regionale è 67,3; la media italiana 53,3).

La propensione all’export, definita dal rapporto tra esportazioni e valore aggiunto per 100, è stata

pari a 53,8, dato che colloca Alessandria prima provincia in Piemonte, con una media

piemontese di 40,8 e nazionale di 28,2.

Propensione all'export e grado di apertura al commercio estero

Anni 2014-2015

Province e regioni

2014 2015

Propensione all'export

Grado di apertura

Propensione all'export

Grado di apertura

Torino 34,5 59,3 37,5 63,3

Vercelli 45,0 74,8 47,2 81,1

Novara 50,4 76,3 51,5 78,2

Cuneo 45,3 70,4 45,0 70,9

Asti 31,3 51,7 30,2 54,1

Alessandria 51,2 81,6 53,8 86,2

Biella 39,7 69,6 42,0 72,1

Verbano-Cusio-Ossola 18,1 31,5 19,1 31,9

PIEMONTE 38,7 64,0 40,8 67,3

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25

NORD-OVEST 34,1 65,5 34,5 66,6

NORD-EST 38,7 63,9 39,9 65,9

CENTRO 20,8 38,5 21,4 40,2

SUD E ISOLE 12,2 27,5 12,6 26,9

ITALIA 27,5 52,2 28,2 53,3

Fonte: Elaborazione Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati ISTAT

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26

L’assetto istituzionale

Gli organi istituzionali

L’art. 9 dello Statuto camerale stabilisce che sono organi della Camera di Commercio di Ales-

sandria il Consiglio, la Giunta, il Presidente e il Collegio dei Revisori dei Conti.

Ai sensi dell’art. 10 dello Statuto, il Consiglio é composto da venticinque rappresentanti dei set-

tori agricoltura, artigianato, industria, commercio, trasporti e spedizioni, turismo, credito e assicu-

razioni, servizi alle imprese, nonché da tre rappresentanti, rispettivamente delle organizzazioni

sindacali dei lavoratori, delle associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti e

dei liberi professionisti costituiti in apposita Consulta presso la Camera di Commercio nella com-

posizione del Consiglio è assicurata la rappresentanza autonoma delle società in forma coope-

rativa.

Il Consiglio è l´organo collegiale di indirizzo strategico della Camera di Commercio ed esprime

gli interessi generali dell´intera comunità economica. Si compone di 28 membri ed è così ripartito

Composizione del Consiglio per il quinquennio 2013/2018

settori di attività economica Numero consiglieri

commercio 5

industria 4

artigianato 4

agricoltura 3

cooperative 1

credito e assicurazioni 1

servizi alle imprese 4

trasporti e spedizioni 2

turismo 1

organizzazioni sindacali dei lavoratori 1

consumatori 1

liberi professionisti 1

totale 28

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27

La Giunta, disciplinata dall’art. 14 della legge 580/1993 e dall’art. 16 dello Statuto camerale, è

eletta dal Consiglio ed è composta nove componenti del Consiglio compreso il Presidente. Dei

suddetti membri almeno quattro devono essere eletti in rappresentanza dei settori dell’industria,

del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura. È stata eletta il 25 ottobre 2013 dal Consiglio

ed è così composta:

Composizione della Giunta per il quinquennio 2013/2018

settori di attività economica n. componenti

commercio 2

industria 1

artigianato 2

agricoltura 2

Servizi alle imprese 1

Trasporti Spedizioni 1

17,86%

14,29%

14,29% 10,71%

3,57%

3,57%

14,29%

7,14%

3,57%

3,57%

3,57% 3,57%

commercio 5

industria 4

artigianato 4

agricoltura 3

cooperative 1

credito e assicurazioni 1

servizi alle imprese 4

trasporti e spedizioni 2

turismo 1

organizzazioni sindacali dei lavoratori 1

consumatori 1

liberi professionisti 1

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28

Secondo l’art. 16 della legge 580/1993 e l’art. 20 dello Statuto, il Presidente rappresenta la Ca-

mera di Commercio e, in particolare, ne guida la politica generale; ha la rappresentanza legale,

politica ed istituzionale della Camera di Commercio, del Consiglio e della Giunta nei confronti

delle altre Camere di Commercio, delle istituzioni pubbliche, degli Organi del Governo nazionale

e regionale, delle Associazioni di categoria e degli Organi comunitari ed internazionali. E’ eletto

dal Consiglio ai sensi delle vigenti disposizioni. La durata del mandato del Presidente è di cinque

anni dalla data del decreto del Presidente della Giunta regionale di nomina del Consiglio came-

rale. Il Presidente della Camera di Commercio può essere rieletto due volte.

Il Collegio dei Revisori dei Conti, di cui all’art. 17 della legge 29 dicembre 1993, n. 580 e s.m.i. e

all’art. 21 dello Statuto dell’Ente, è composto da tre membri effettivi designati rispettivamente dal

Ministro dell'economia e delle finanze, con funzioni di presidente, dal Ministro dello sviluppo e-

conomico e dal Presidente della giunta regionale. I membri effettivi e quelli supplenti devono es-

sere iscritti all'albo dei revisori dei conti, salvo che si tratti di dirigenti o funzionari pubblici e nel

rispetto del vincolo di cui all'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286.

Il collegio dei revisori dei conti dura in carica quattro anni e i suoi membri possono essere desi-

gnati per due sole volte consecutivamente.

Il Collegio dei Revisori dei Conti partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio e della

Giunta.

Il Segretario Generale è nominato dal Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato su

designazione della Giunta, ai sensi dell’art. 20 della Legge 580/93. È il vertice

dell’organizzazione. Coordina l’azione amministrativa secondo gli indirizzi espressi dalla Giunta

e dal Consiglio e adotta le disposizioni in materia di personale, agendo con i poteri del datore di

lavoro privato.

22,22%

11,11%

22,22%

22,22%

11,11%

11,11% commercio 2

industria 1

artigianato 2

agricoltura 2

Servizi alle imprese 1

Trasporti Spedizioni 1

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Le decisioni degli organi camerali assumono la forma di provvedimenti. Gli istogrammi seguenti

presentano l’andamento degli atti assunti nell’ultimo triennio

Delibere di Consiglio

Delibere di Giunta

Determinazioni Presidenziali

Determinazioni Dirigenziali

4,4 4,6 4,8 5 5,2 5,4 5,6 5,8 6

anno 2013

anno 2014

anno 2015

4,4 4,6 4,8 5 5,2 5,4 5,6 5,8 6

anno 2013

anno 2014

anno 2015

4,4 4,6 4,8 5 5,2 5,4 5,6 5,8 6

anno 2013

anno 2014

anno 2015

4,4 4,6 4,8 5 5,2 5,4 5,6 5,8 6

anno 2013

anno 2014

anno 2015

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30

Ordini di servizio

4,4 4,6 4,8 5 5,2 5,4 5,6 5,8 6

anno 2013

anno 2014

anno 2015

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31

L’Organismo indipendente di valutazione

La storia dei controlli interni alla pubblica amministrazione in Italia inizia formalmente nel 1999, con

l’emanazione del d. lgs. n. 286 alle cui disposizioni le Camere di Commercio avevano la facoltà –

non l’obbligo - di adeguare la propria organizzazione.

I controlli interni hanno sostituito quelli esterni in quanto nel corso degli Anni Novanta ha preso

l’avvio un processo di valorizzazione dell’autonomia locale che ha avuto il suo sbocco conclusivo

nella riforma del Titolo V della Costituzione.

Il sistema prevedeva:

a. il controllo di regolarità amministrativa e contabile, volto a garantire la legittimità e la correttez-

za dell’azione amministrativa;

b. il controllo di gestione, finalizzato a verificare l’efficienza ed economicità dell’azione ammini-

strativa, intervenendo con strumenti correttivi per ottimizzare il rapporto tra costi e risultati;

c. il controllo della dirigenza, attraverso la valutazione dell’operato dei manager;

d. il controllo strategico, volto a valutare l’adeguatezza delle scelte compiute in attuazione degli

indirizzi politici, in termini di congruenza tra risultati ottenuti ed obiettivi prestabiliti.

In questo contesto le Camere di Commercio hanno vissuto un’esperienza del tutto peculiare in

quanto, prima ancora che entrasse in vigore il citato decreto legislativo, la normativa di riferimento

sui controlli interni era data dal regolamento di contabilità (DM 287/97), sia pure limitatamente al

controllo di gestione ed al controllo di regolarità amministrativa e contabile.

Ritenendo opportuno doversi adeguare al decreto legislativo 286/99 sebbene, come detto, allora

non cogente e forti della pregressa – anche se parziale - esperienza in materia, con deliberazione

di Giunta camerale n. 275/99 era stato istituito un unico servizio di controllo interno (Nucleo di Va-

lutazione) per gli Enti di Alessandria, Asti, Biella e Vercelli cui, nel corso degli anni, si sono aggiunti

Cuneo, Imperia e Savona.

Il Nucleo ha subito profonde riforme contenute dapprima nel nuovo regolamento di contabilità delle

Camere (DPR 254/2005), successivamente, nella c.d. “riforma Brunetta”, ossia nel decreto legisla-

tivo n. 150/2009 che ha previsto l’introduzione di nuovi sistemi di valutazione e controllo, da affi-

darsi ad un Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), costituito in forma singola o associata.

Da ultimo con il DPR 105 del 9 maggio 2016 (art. 6) è stata revisionata la disciplina per la scelta

dell’OIV prevedendo in particolare l’istituzione di un elenco nazionale tenuto ed aggiornato dal Di-

partimento della Funzione Pubblica al quale potranno iscriversi i soggetti in possesso di requisiti di

competenza, esperienza e integrità da stabilirsi con DM non ancora emanato.

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Per il gruppo di Camere in parola l’OIV è stato istituito in forma associata e, altresì, monocratica,

essendo detto modello ritenuto il più funzionale a garantire tanto il rispetto delle procedure e dei

compiti affidati all’organismo quanto un risparmio di spesa.

L’attuale OIV è stato nominato a seguito di procedura selettiva in data 3 febbraio 2015 a seguito di

procedura selettiva ed ha, ai sensi dell’art. 14 del d.lgs. 150/2009, durata triennale. È opportuno

sottolineare che la riforma del sistema camerale ormai avviata, che porta come principale conse-

guenza l’accorpamento degli enti camerali, inciderà necessariamente su tale rapporto.

Quanto ai compiti, come si evince da ultimo dall’art. 6 c. 2 del citato DPR, l’OIV svolge le funzioni e

le attività di cui all’art. 14 del decreto legislativo n. 150 del 2009 con l’obiettivo di supportare

l’Amministrazione sul piano metodologico e verificare la correttezza dei processi di misurazione,

monitoraggio, valutazione e rendicontazione della performance organizzativa e individuale. Verifica

inoltre che l’amministrazione realizzi nell’ambito del ciclo della performance un’integrazione so-

stanziale tra programmazione economica-finanziaria e pianificazione strategico-gestionale.

Quanto all’organizzazione, l’OIV è supportato dall'ufficio controllo di gestione e si avvale della col-

laborazione che ciascuna Camera mette a disposizione tramite una struttura tecnica di supporto.

Opera in condizioni di autonomia e risponde esclusivamente al Consiglio, alla Giunta e al Presi-

dente.

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L’azienda speciale

La Camera di Commercio di Alessandria si avvale, per il raggiungimento dei propri fini,

dell’azienda speciale Asperia.

ASPERIA – Azienda speciale per la promozione economica è stata costituita dalla Camera di

Commercio di Alessandria nel 1996 e persegue, in coerenza con i compiti istituzionali e le linee

strategiche dell’Ente camerale e secondo quanto stabilito nel proprio statuto, le seguenti finalità: a)

promozione e sviluppo dei prodotti agricoli e alimentari; b) promozione territoriale e turistica; c)

promozione di servizi alle imprese. Svolge inoltre attività formativa e informativa, finalizzata

all’aggiornamento professionale del mondo imprenditoriale e alla preparazione di base per

l’abilitazione all’esercizio di specifiche attività economiche. Favorisce l’utilizzo dei servizi offerti dal

sistema camerale e cura il miglioramento dei servizi anche attraverso l’aggiornamento e la qualifi-

cazione professionale del personale della Camera di Commercio.

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Le partecipazioni

Le disposizioni di legge in materia di Camere di Commercio attribuiscono agli enti camerali la

possibilità di perseguire i propri fini istituzionali anche mediante la sottoscrizione di partecipazioni

in società, imprese ed enti.

L’assunzione di partecipazioni è deliberata dalla Giunta camerale, sentito il parere del Collegio dei

Revisori dei Conti, tenuto conto delle novità normative che si sono succedute in materia di

contenimento o divieto di assunzione delle partecipazioni stesse.

La partecipazione a società e consorzi rappresenta un importante strumento di promozione dello

sviluppo economico, in quanto consente alle Camere di Commercio di raggiungere i propri obiettivi

istituzionali anche mediante la collaborazione con altri enti pubblici ed organismi privati che,

impiegando le risorse disponibili sia finanziarie che umane, possono agire unitariamente per il

raggiungimento di obiettivi comuni. Non a caso, infatti, tali partecipazioni delle camere di

commercio sono definite “strategiche”.

La Camera di Commercio di Alessandria, avvalendosi delle suddette disposizioni di legge, ha

sottoscritto, nel corso degli anni, quote di capitale di numerosi società, consorzi, ecc. operanti nel

settore della produzione di servizi per il sistema delle imprese.

In tema di partecipazioni è intervenuta di recente la Legge 23 dicembre 2014 n. 190 (legge di

stabilità 2015) che ai commi 611 – 614 prevede la necessità che le Amministrazioni, tra le quali si

annoverano anche le Camere di Commercio, avviino un processo di riorganizzazione delle società

e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute. L’obiettivo, a decorrere

dal 1° gennaio 2015, è stato la riduzione entro il 31 dicembre del medesimo anno del numero delle

società, per contenerne la spesa, anche sulla base di alcuni criteri individuati. I principali criteri

sono l’eliminazione delle società e delle partecipazioni sociali non indispensabili per il

perseguimento delle proprie finalità istituzionali nonché delle partecipazioni in società che svolgono

attività analoghe a quelle svolte da altre partecipate o enti strumentali e la riorganizzazione interna

delle società per contenere i costi di funzionamento.

È doveroso puntualizzare che sul tema la Camera di Commercio di Alessandria già durante il 2014

si è dimostrata particolarmente attenta in tal senso. Gli studi e le relazioni realizzate dalla struttura

e portate all’attenzione dell’organo politico hanno consentito di verificarne la correttezza e la

rispondenza con i criteri sopra esposti. Il proseguimento delle verifiche e del monitoraggio hanno

costituito altresì obiettivo performante 2015 per la realizzazione del Piano di razionalizzazione,

conseguito entro i termini di legge, il quale ha previsto, tra l’altro il recesso da due società: Expo

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Piemonte Srl e Langhe Monferrato e Roero Scrl (in questo ultimo caso il recesso è divenuto

effettivo a far data dall’01/01/2016).

Inoltre, nel 2015 sono continuate le procedure di liquidazione della società in house della CCIAA

denominata “Palazzo del Monferrato srl”, la cui denuncia di cancellazione dal Registro Imprese è

stata presentata nel I semestre 2016.

Infine, per quanto attiene al Consorzio per la tutela e la valorizzazione dell’olio extra vergine di

Oliva, di cui la CCIAA deteneva 34 quote nel 2015, sono terminate le procedure di liquidazione,

con conseguente cancellazione dal Registro Imprese.

Si riportano di seguito due prospetti delle partecipazioni della Camera (situazione al 31/12/2015),

in società e in organismi non aventi natura societaria.

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I servizi offerti I servizi esterni Le funzioni amministrative anagrafico/certificative rappresentano il nucleo storico delle attività

camerali: la registrazione e la certificazione delle imprese, la gestione della Comunica

(Comunicazione Unica), procedura per eseguire contemporaneamente tutti i principali

adempimenti amministrativi per l’avvio dell’impresa nei confronti di INPS, INAIL, AGENZIA DELLE

ENTRATE, REGISTRO IMPRESE e ALBO IMPRESE ARTIGIANE (con Legge Regionale

23/04/2013 n.5 entrata in vigore il 15/5/2013 l'albo delle imprese artigiane è stato però soppresso

e sostituito a tutti gli effetti dal registro delle imprese), la gestione degli ex albi, ruoli (soggetti a

Segnalazione Certificata di Inizio Attività – SCIA secondo quanto previsto dalla L.122/2010 di

riforma dell’art. 19 L.241/90) ed elenchi, il rilascio di atti, certificati, autorizzazioni, licenze e il

supporto della Camera per i Comuni in delega per lo svolgimento delle attività relative al SUAP

(sportello unico attività produttive).

La legge di riforma ha attribuito alle Camere nuove funzioni di regolazione del mercato e

tutela del consumatore, in materia di arbitrato tra imprese, promuovendo procedure di

mediazione civile e commerciale ai sensi e con gli effetti previsti dal D.Lgs. 28/2010, definendo

contratti tipo, esercitando un controllo sulla presenza di clausole inique nei contratti e rilevando

usi e consuetudini locali.

In materia di trasparenza del mercato viene gestito il Registro degli assegnatari dei marchi di

identificazione dei preziosi e tutelata la proprietà industriale attraverso il deposito di marchi e

brevetti di fabbrica.

E’ inoltre gestita la ricezione, la verifica e l’inserimento nel Registro Informatico dei Protesti degli

elenchi inviati dagli ufficiali levatori e vengono recepite le istanze di cancellazione e le

annotazioni di pagamento.

Dal 2000 vengono svolte funzioni di controllo di pesi e misure e attività di laboratorio metrologico

e come previsto dal d.lgs. 23/2012 attività di controllo sui prodotti.

La Camera di commercio svolge anche attività volta allo sviluppo economico diretta alla

promozione, sostegno, assistenza e formazione alle imprese per adeguare la rete produttiva

locale alle esigenze nazionali e internazionali. Tali attività si estrinsecano con la concessione di

contributi e agevolazioni e l'organizzazione di corsi e seminari.

Inoltre dal servizio “Nuove Imprese” viene svolta un’attività di informazione e assistenza per

aspiranti imprenditori finalizzata nell’aiuto alla realizzazione dei loro progetti imprenditoriali. Il

servizio fornisce inoltre informazioni ed orientamento sul credito e sulle eventuali agevolazioni

previste dalle normative comunitarie, nazionali, regionali e dal sistema camerale.

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Infine tra i servizi rivolti ai clienti esterni rientrano anche la gestione dell’’informazione e

documentazione attraverso la diffusione di informazioni economico statistiche di carattere

locale rilevate da indagini congiunturali e da studi svolti in collaborazione con l’Unioncamere

Regionale e di dati statistici ( tra cui gli indici dei prezzi al consumo) derivanti da indagini

elaborate dall’Istat. Vengono inoltre rilevati e divulgati con periodicità settimanale i prezzi dei

prodotti agricoli.

In dettaglio le principali attività:

I servizi interni I servizi interni si possono definire anche servizi di supporto e di controllo e coordinamento. Si

tratta di attività necessarie al buon funzionamento dell’Ente sia dal punto di vista organizzativo

che gestionale ed amministrativo. Sono servizi necessari perché possano essere erogati al

meglio i servizi esterni riassunti nel paragrafo precedente.

ANAGRAFICO/CERTIFICATIVA

•Registro Imprese

•Imprese artigiane

•Ruolo Periti ed Esperti

•Ruolo conducenti servizi pubblici non di linea

•Elenco tecnici ed esperti degustatori

•Mud (Dichiarazione Ambientale e SISTRI)

•Certificazioni e documenti per l'estero

•SUAP- (Sportello Unico Attività Produttive per i Comuni in delega alla Cciaa)

•Gestione esami

TRASPARENZA E REGOLAZIONE DEL MERCATO

•Controlli pesi e misure

•Laboratorio metrologico

•Sicurezza dei prodotti

•Registro degli assegnatari di marchi di identificazione dei metalli preziosi

•Deposito Marchi e Brevetti e ricerche brevettuali

•Concorsi a premio

•Sportello conciliazione

•Sportello camera arbitrale del Piemonte

•Usi provinciali

•Contratti tipo

•Gestione elenco protesti

•Sanzioni

INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE

•Rilevazione prezzi, visti di deposito e conformità listini

•Informazione-diffusione indici ISTAT

•Indagini congiunturali

•Servizio di biblioteca

•Studi e documentazione

•Rilevazione statistiche e censimenti

SVILUPPO ECONOMICO

•Premio per l'impegno imprenditoriale e per il progresso economico

•Erogazione contributi

•Consulenza/Assistenza sulla ricerca di finanziamenti agevolati

•Sportello Internazionalizzazione

•Concessione uso sale attrezzate per seminari, corsi e convegni

•Formazione

•Gestione Comitato Imprenditoria Femminile

•Nuove imprese

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GESTIONE AMMINISTRATIVA, FISCALE E FINANZIARIA

GESTIONE AMMINISTRATIVA, FISCALE E FINANZIARIA

Rientra in questa funzione la tenuta della contabilità economica, l'adempimento degli obblighi fiscali, la stesura del

preventivo, del bilancio d'esercizio e della revisione infrannuale del preventivo (aggiornamento). Gestisce le

partecipazioni societarie e provvede anche ai relativi adempimenti e comunicazioni di legge al MEF. Gestisce la

riscossione del diritto annuale e i conseguenti rapporti con i concessionari per la riscossione dei tributi. Cura la

tenuta dei rapporti con il Collegio dei Revisori dei Conti e la stesura dei verbali delle riunioni dello stesso.

Servizio amministrativo

contabile

MONITORAGGIO COSTI E RICAVI PER CENTRO DI COSTO E SERVIZIO

MONITORAGGIO COSTI E RICAVI PER CENTRO DI COSTO E SERVIZIO

Il servizio si occupa di rilevare indicatori di efficienza, efficacia ed economicità dei diversi servizi, prodotti e progetti

attraverso una soluzione informatica costruita ad hoc. Periodicamente elabora per la Dirigenza e i responsabili

report di monitoraggio di costi e ricavi. Insieme alle CCIAA Piemontesi (Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e

Verbano Cusio Ossola) e dal 2014 anche alle Liguri (Genova, Imperia, Savona e La Spezia) gestisce il

benchmarking sui principali indicatori. Supporta la Dirigenza nell'elaborazione del budget. Elabora i dati necessari

per le relazioni e i documenti utili al processo di trasparenza e responsabilità.

Controllo di gestione

GESTIONE E SVILUPPO RISORSE UMANE

GESTIONE E SVILUPPO RISORSE UMANE

Il servizio svolge le seguenti funzioni: gestione concorsi interni ed esterni, gestione amministrativa ed economica del

personale, gestione sistema di valutazione del personale, supporto all'individuazione dei fabbisogni formativi e

definizione del piano di sviluppo delle competenze. Cura i rapporti con gli istituti scolastici per la realizzazione degli

state-tirocini formativi. Gestisce le relazioni sindacali.

Gestione risorse umane

GESTIONE ACQUISTI E RAPPORTO CON FORNITORI

GESTIONE ACQUISTI E RAPPORTO CON FORNITORI

Il servizio si occupa degli adempimenti riguardanti gare, trattative private e servizi in economia; stipulazione ed

esecuzione dei contratti loro custodia e tenuta del relativo registro; gestione, manutenzione e conservazione dei beni

mobili ed immobili; acquisto di beni e servizi necessari al funzionamento degli uffici e tenuta dei registri di carico e

scarico; gestione amministrativa delle pubblicazioni camerali; gestione delle sale riunioni; adempimenti in materia

di sicurezza e salute sul luogo di lavoro.

Provveditorato

SUPPORTO AGLI ORGANI E ALLA DIRIGENZA

SUPPORTO AGLI ORGANI E ALLA DIRIGENZA

Svolge i compiti relativi alla Segreteria degli Organi camerali, alla comunicazione istituzionale, all’archivio e

protocollo. Gestisce la corrispondenza indirizzata ai membri di Giunta, di Consiglio, al Presidente ed al Segretario

Generale; i verbali e le deliberazioni di Giunta e di Consiglio e le determinazioni del Presidente, del Segretario

Generale e dei Dirigenti, cura la pubblicazione degli atti all’Albo camerale e il rilascio di copie. Assiste i componenti

degli organi camerali per l’espletamento del loro mandato. Gestisce il procedimento per la designazione e nomina

dei componenti degli Organi camerali. Compila relazioni e questionari richiesti da organismi istituzionali e di

sistema. Predispone gli atti relativi alle nomine e alle designazioni dei rappresentanti camerali negli organismi

esterni. Coordina il gruppo di lavoro per la redazione del Bilancio sociale e di genere dell’Ente e della Relazione

Previsionale e Programmatica. Cura, ai sensi di legge, il deposito legale delle pubblicazioni periodiche edite dalla

Camera di Commercio. Redige e diffonde i comunicati stampa. Supporta l'attività dell'Organismo Indipendente di

Valutazione. Cura gli adempimenti connessi alla normativa sulla Trasparenza, Anticorruzione e Perfomance.

Segreteria

SUPPORTO INFORMATICO

SUPPORTO INFORMATICO

Gestisce i sistemi informatici ed informativi, fornisce assistenza tecnica agli utenti interni e sviluppa le procedure

informatiche, supporta le singole unità nell’aggiornamento dei siti camerali, esegue elaborazioni grafiche e

riproduzioni mediante strumentazione informatica. Collabora con le varie unità nei rapporti con i partners informatici

esterni. Garantisce la razionalizzazione, l’ottimizzazione, l’adeguato funzionamento e lo sviluppo dei sistemi

informatici, cura la gestione e la distribuzione di tutti gli strumenti di office automation necessari per l’evoluzione

informatica dell’organizzazione camerale. Sviluppa in via autonoma ed in collaborazione con Infocamere

l’automazione e l’informatizzazione dei servizi camerali; rileva ed inoltra alla Dirigenza le necessità degli uffici

camerali in ordine all’aggiornamento di hardware e software e redige relazioni tecniche definendo le specifiche

tecniche dei prodotti da utilizzare. Gestisce ed amministra la rete locale (LAN) e la rete geografica (WAN) di

connessione verso le sedi distaccate. Provvede alla manutenzione del sistema mulitimediale camerale e collabora

per la gestione. Gestisce il sistema telefonico camerale provvedendo anche alla relativa manutenzione e

aggiornamento, gestisce inoltre il centralino remoto. Garantisce il corretto funzionamento del sistema di

videosorveglianza e del sistema di prenotazione degli sportelli.

Servizi informatici e

tecnologici

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Sistema camerale Unione regionale delle CCIAA

Unione nazionale delle CCIAA

Professionisti

Associazioni

Imprenditoriali Agricoltori, Artigiani,

Industriali, Commercianti

Sistema territoriale

Imprese Agricole, Industriali,

Artigianali, Commerciali,

Turistiche, Servizi,

No profit

Enti e Organizzazioni Scuole, Comuni Provincia di AL,

Università, Fondazioni, Sindacati,

Ordini professionali, Regione Piemonte

Cittadini Consumatori

Studenti

Aspiranti Imprenditori

Sistema Finanziario

Fornitori

Personale

Stato

Il valore aggiunto generato ed i risultati economico-finanziari

Gli stakeholder

Il grafico riassume gli stakeholder (portatori d’interesse) della Camera di Commercio di Alessandria:

Il Sistema territoriale, categoria comprendente innanzitutto le imprese (i soggetti ai quali

primariamente vengono forniti i servizi e rivolte le iniziative di promozione, valorizzazione e sviluppo economico), gli utenti/clienti (gli altri soggetti che usufruiscono dei servizi camerali come per esempio i professionisti), i consumatori, le associazioni di categoria, il sistema scolastico, gli enti e gli altri organismi locali;

Il Sistema camerale, cioè gli organismi associativi centrali e periferici della rete camerale e le varie agenzie di supporto delle Camere di Commercio;

l’insieme delle Risorse Umane (Personale), comprendente il personale interno, i collaboratori esterni, i componenti degli organi statutari;

la Pubblica Amministrazione (Stato), relativamente alle varie imposte ed oneri gravanti sull’ente camerale;

il Sistema finanziario, relativamente agli oneri bancari gravanti sull’ente camerale.

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Sistema Camerale Unione regionale CCIAA

Unione nazionale CCIAA

Fornitori

Sistema Finanziario

Personale

Stato

PORTATORI DI INTERESSI INTERMEDI Associazioni imprenditoriali

Agricoltori, Artigiani, Industriali, Commercianti

Professionisti

PORTATORI DI INTERESSI FINALI

Sistema territoriale

Imprese Agricole, Artigianali, Industriali,

Commerciali, Turistiche, Servizi, No profit

Associazioni Imprenditoriali Agricoltori, Artigiani, Industriali,

Commercianti

Professionisti, Enti ed Organizzazioni Scuole, Comuni, Provincia di AL,

Università, Fondazioni, Sindacati, Ordini

professionali, Regione Piemonte

Cittadini Consumatori, Studenti, Aspiranti imprenditori

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Il valore aggiunto generato e distribuito

LA DETERMINAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO Il valore aggiunto, secondo le definizioni correnti, è costituito dalla differenza tra valore della produzione ed i consumi intermedi (beni e servizi) utilizzati. Per un ente pubblico (e per la Camera di Commercio in particolare) la valutazione del valore aggiunto generato e distribuito tra i vari “portatori di interesse” rappresenta un sistema importante di comunicazione dell’attività dell’ente, che trascende i tradizionali sistemi contabili fondati sui bilanci finanziari ed economici. La determinazione del valore aggiunto, partendo dalla riclassificazione delle voci dei conti economici, è stata effettuata analizzando le varie componenti socio-economiche che interagiscono con la Camera di Commercio, individuando le macro-categorie di stakeholders e attribuendo a ciascuna di esse il valore aggiunto, generato dall’attività dell’ente camerale.

2011 2012 2013 2014 2015

A) Proventi correnti dell'esercizio 12.913 12.342 12.084 11.921 8.258

diritto annuale 9.789 9.863 9.848 9.677 6.233

diritti di segreteria e oblazioni 2.077 1.896 1.896 1.755 1.705

contributi e trasferimenti 772 461 217 397 240

proventi da gestione di servizi 378 202 100 69 90

variazione delle rimanenze -102 -79 23 22 -10

B) ALTRI PROVENTI (FINANZIARI)* 157 125 249 211 63

a) Totale oneri attività sociale 1.871 1.732 1.640 1.756 1.759

Oneri derivanti dall'attività tipica 1.871 1.732 1.640 1.756 1.759

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO (A+B-C) 11.199 10.736 10.693 10.377 6.562

D) COMPONENTI ACCESSORI E STRAORDINARI 646 316 1.034 911 864

+/- Saldo gestione straordinaria 647 316 1.035 923 901

Ricavi straordinari 811 421 1.058 1.612 942

Costi straordinari 164 104 23 689 41

+/- Saldo rettifiche di valore -1 - -1 -12 -37

Ricavi da rettifiche - - - - 2

Costi da rettifiche 1 - 1 12 40

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO (A+B-C+D) 11.846 11.052 11.727 11.288 7.426

Ammortamenti 277 295 299 271 243

Accantonamenti fondo svalutazione crediti 3.323 2.709 2.224 2.393 1.443

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 8.246 8.048 9.205 8.624 5.739

* I proventi finanziari non rientrano nella gestione caratteristica, ma per motivi di rappresentazione della distribuzione del

valore aggiunto sono stati inseriti insieme ai proventi tipici

CONTI ECONOMICI RICLASSIFICATI AL VALORE AGGIUNTO (in migliaia di euro)

C) COSTI E SPESE

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Dalla tabella precedente si evidenzia che sia il valore aggiunto globale netto che il valore aggiunto caratteristico lordo dell’anno 2015 sono risultati in netta diminuzione rispetto a quelli del 2014. Per quanto riguarda il valore aggiunto globale netto, la variazione negativa tra il 2015 e il 2014 -33,45%) è stata determinata sia dalla diminuzione dei proventi correnti determinata prevalentemente dalla diminuzione del diritto annuale a seguito dei provvedimenti normativi che hanno previsto la riduzione del 35% e degli altri proventi. In lieve aumento gli oneri per l’attività tipica e i costi da rettifiche mentre in netta diminuzione sono stati i costi straordinari gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti e in misura più contenuta gli ammortamenti. LA DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO La distribuzione del valore aggiunto è stata calcolata tenendo conto delle principali categorie di stakeholders, cioè dei soggetti pubblici e privati che interagiscono, direttamente o indirettamente con la Camera di Commercio, fruendo dei servizi amministrativi offerti e determinandone le scelte programmatiche e operative. La tipologia dei portatori d’interesse che si ritrova nella tabella di distribuzione del valore aggiunto è quella illustrata nel paragrafo precedente.

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A - Remunerazione del personale 3.345 3.371 3.245 3.024 3.002

1) Consulenti ed esperti 10 6 10 6 10

2) Personale dipendente e Organi statutari 3.336 3.364 3.236 3.018 2.992

a) remunerazioni personale * 3.114 3.151 3.029 2.834 2.816

b) remunerazioni Organi statutari 221 213 207 184 176

B - Remunerazione della Pubblica Amministrazione 292 312 371 325 322

1) Imposte 292 312 371 325 322

C - Remunerazione del Sistema Camerale 854 848 837 815 479

1) Quota associative sistema camerale 580 573 574 566 324

2) Quota Fondo perequativo legge 580/93 274 275 263 249 154

D - Remunerazione del Sistema territoriale 3.290 2.834 2.748 4.041 1.621

E - Remunerazione del Capitale di credito 26 22 23 9 2

1) Oneri per capitali a breve termine

2) Oneri per capitali a lungo termine 26 22 23 9 2

F - Remunerazione dell'Ente 438 661 1.980 409 314

1) +/- Variazione utile 438 661 1.980 409 314

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 8.246 8.048 9.205 8.624 5.739

* compreso accantonamento TFR

Accompagnare e tutelare le imprese nel rilancio competitivo

e nell'espansione all'estero

Promuovere la regolazione del mercato

Garantire il rafforzamento delle imprese

Garantire l'efficienza di gestione dei servizi

Garantire la solidità economica e patrimoniale

2012

2.834

2011

3.290

2015

1.621

LA DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO (in migliaia di euro)

2014

4.041 2.748

2013

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A - Remunerazione del personale 40,6% 41,9% 35,3% 35,1% 52,3%

1) Consulenti ed esperti 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,2%

2) Personale dipendente e Organi statutari 40,5% 41,8% 35,1% 35,0% 52,1%

a) remunerazione personale* 37,8% 39,2% 32,9% 32,9% 49,1%

b) remunerazione Organi statutari 2,7% 2,7% 2,2% 2,1% 3,1%

B - Remunerazione della Pubblica Amministrazione 3,5% 3,9% 4,0% 3,8% 5,6%

3,5% 3,9% 4,0% 3,8% 5,6%

C - Remunerazione del Sistema Camerale 10,4% 10,5% 9,1% 9,5% 8,3%

1) Quota associative sistema camerale 7,0% 7,1% 6,2% 6,6% 5,7%

2) Quota Fondo perequativo legge 580/93 3,3% 3,4% 2,9% 2,9% 2,7%

D - Remunerazione del Sistema territoriale 39,9% 35,2% 29,9% 46,9% 28,2%

E - Remunerazione del Capitale di credito 0,3% 0,3% 0,3% 0,1% 0,0%

1) Oneri per capitali a breve termine 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

2) Oneri per capitali a lungo termine 0,3% 0,3% 0,3% 0,1% 0,0%

F - Remunerazione dell'Ente 5,3% 8,2% 21,5% 4,7% 5,5%

5,3% 8,2% 21,5% 4,7% 5,5%

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

* compreso accantonamento TFR

Garantire il rafforzamento delle imprese

Promuovere la regolazione del mercato

Accompagnare e tutelare le imprese nel rilancio

competitivo e nell'espansione all'estero

Garantire l'efficienza di gestione dei servizi

Garantire la solidità economica e patrimoniale

2012

39,9% 29,9%

2015

28,2%

LA DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO (percentuale)

2014

46,9%

2013

35,2%

2011

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0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

2011 2012 2013 2014 2015

40,6% 41,9%

35,3% 35,1%

52,3%

3,5%3,9%

4,0% 3,8%

5,6%

10,4%10,5%

9,1% 9,5%

8,3%

39,9% 35,2%

29,9%

46,9%

28,2%

0,3%0,3%

0,3%

0,1% 0,0%5,3%

8,2%

21,5%

4,7% 5,5%

A - Remunerazione del personale B - Remunerazione della Pubblica AmministrazioneC - Remunerazione del Sistema Camerale D - Remunerazione del Sistema territorialeE - Remunerazione del Capitale di credito F - Remunerazione dell'Ente

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Indicatori economico-finanziari

Il benchmarking Il raffronto con i livelli di efficienza e di efficacia raggiunti da altri enti rappresenta un valido e ulteriore strumento conoscitivo e di correttezza gestionale, nel contesto delle informazioni fornite tramite il bilancio sociale. Il sistema informativo per il monitoraggio dell’efficienza ed efficacia dei servizi camerali è nato nell’ambito del programma di supporto al network sui sistemi di programmazione e valutazione delle Camere di Commercio ed è stato sviluppato da Unioncamere con il nome di “Pareto”. A livello piemontese, le Camere di Commercio di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola e a partire dal 2011 anche Novara hanno elaborato un sistema comune di Controllo di Gestione (adottato poi dai singoli enti secondo le proprie peculiarità) e, su tale base, è stato costruito un sistema di monitoraggio (utilizzando come base l’esperienza di “Pareto”), che da anni, tramite specifici indicatori, consente un costante raffronto tra le Camere di Commercio coinvolte. Dal sistema di benchmarking periodicamente utilizzato sono stati estrapolati alcuni indicatori economico-finanziari, che consentono di confrontare i valori della CCIAA di Alessandria con il valore medio delle sette Camere piemontesi del gruppo di benchmarking.

Per quanto riguarda gli indicatori economico finanziari della Camera di Commercio di Alessandria è importante sottolineare che alcuni sono influenzati positivamente dal numero di imprese iscritte alla Camera di Commercio mentre altri sono influenzati dai processi e dalle scelte gestionali interni. In particolare, l’attività affidata in “out sourcing” comprendente i servizi di portineria, di pulizia, sanificazione, facchinaggio, manutenzione aree verdi, di site manager, manutenzioni ordinarie e conduzione impianti, di prevenzione e protezione, assistenza agli uffici, agli impianti multimediali, il centralino remoto, i servizi tecnologici (cns, businnes key, token usb, caselle pec, carte cronotachigrafiche, rilascio dispositivi sistri, gestione contratti telemaco, accettazione libri

INDICATORICCIAA

ALESSANDRIA

MEDIA CCIAA

PIEMONTE

SCOSTAMENTO

DALLA MEDIA

CCIAA PIEMONTE

1 - Equilibrio economico della gestione corrente

Num: Oneri correnti – quota fondo perequativo

Den: Proventi correnti – contributi per rigidità bilancio fondo perequativo105,54% 108,78% -3,24%

2 - Incidenza del costo del personale su Oneri Correnti

Num: Costo del Personale

Den: Totale oneri correnti31,75% 37,10% -5,35%

3- Incidenza dei costi di funzionamento su Oneri Correnti

Num: Costi di Funzionamento

Den: Totale oneri correnti30,96% 27,99% 2,97%

4 - Rapporto tra interventi economici + costo del personale per la realizzazione di

attività promozionali su totale diritto annuale

Num: Costo per gli interventi economici(da bilancio, al lordo dei contributi alle az.

speciali)+ Costo del Personale impiegato nella promozione

Den: Diritto Annuale

30,83% 27,92% 2,91%

5 - Rapporto tra interventi economici + costo del personale per la realizzazione di

attività promozionali su totale oneri correnti

Num: Costo per gli interventi economici(da bilancio, al lordo dei contributi alle az.

speciali)+ Costo del Personale impiegato nella promozione

Den: Totale oneri correnti

21,66% 17,59% 4,07%

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sociali, elenchi merceologici), influenza l’incidenza dei costi del personale (da cui è esclusa) e dei costi di funzionamento (tra cui è compresa). In dettaglio si riporta l’analisi con i valori medi rilevati a livello piemontese. Tra gli indicatori esaminati quello che ha presentato nel 2015 performance migliori rispetto alla media è risultato ancora quello relativo all’incidenza del costo del personale sugli oneri correnti (-5,35%), mentre l’incidenza dei costi di funzionamento sul totale oneri correnti è risultato ancora superiore rispetto alle media (+2,97%). Per quanto riguarda l’”equilibrio della gestione corrente” vale a dire il rapporto tra oneri correnti al netto dei contributi per fondo perequativo e i proventi correnti al netto dei contributi del fondo perequativo per rigidità di bilancio si è riscontrata una percentuale pari al 105,54% a fronte di una media del 108,78% (-3,24%). Le iniziative promozionali (considerando sia il costo degli interventi economici che il costo del personale impiegato nei processi individuati aventi finalità promozionali) hanno assorbito nel 2015 il 30,83% delle entrate derivate dal diritto annuale (+2,91% rispetto alla media) ed hanno rappresentato il 21,66 % del totale oneri correnti (+4,07%).

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La relazione sociale I risultati verso i principali stakeholder Sistema territoriale e camerale

Le iniziative realizzate nell’ambito degli obiettivi programmatici

Con la predisposizione e l’approvazione del Preventivo 2015 (deliberazione di Consiglio n. 8 del 23.12.2014) oltre alla definizione dei proventi, degli oneri e degli investimenti destinati al funzionamento dell’ente camerale, sono state puntualizzate le iniziative di promozione economica, sviluppate sulla base delle linee di indirizzo pluriennali e degli obiettivi e dei programmi di intervento definiti in sede di Relazione Previsionale e Programmatica, per un importo complessivo di euro 1.500.000,00. A proposito dei provvedimenti di aggiornamento del budget direzionale disposti in corso d’anno si evidenzia che:

- con deliberazione n. 38 del 30.03.2015, la Giunta camerale ha approvato l’avvio operativo del progetto “interventi a sostegno delle imprese colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi sul territorio nel 2014” ammesso da Unioncamere nazionale al fondo perequativo destinato agli interventi in caso di calamità naturali incrementando di € 93.766,23 sia lo stanziamento previsto al conto 312003 “contributi fondo perequativo” sia lo stanziamento previsto al conto 330000 azione 1.11.2.01.01 “progetti per la promozione dei prodotti e del territorio alessandrino”;

- con deliberazione n. 63 del 28.04.2015, la Giunta camerale ha deliberato variazioni al budget 2015 per € 18.000,00 sia in entrata al conto 313000 prodotto P4C02800 “Proventi internazionalizzazione” sia in uscita al conto 327007 “oneri per acquisto carnet TIR/ATA” per soddisfare le maggiori richieste dell’utenza; - con deliberazione n. 71 del 18.05.2015, la Giunta camerale ha deliberato variazioni al budget 2015 per € 80.000,00 sia in entrata al conto 311000 prodotto P2I01500 “firma digitale-token USB” sia in uscita al conto 325050 “spese per automazione servizi” per soddisfare le maggiori richieste dell’utenza; Infine con deliberazione n. 6 del 29.07.2014 il Consiglio camerale ha deliberato l’aggiornamento del

budget 2015.

L’articolo 28 del D.L. 90/2014 convertito nella legge n, 114/2014 ha previsto per l’anno 2015 la riduzione del 35% dell’importo del diritto annuale di cui all'articolo 18 della legge 29 dicembre 1993, n. 580 e successive modificazioni, come determinato per l'anno 2014, nelle more del riordino del sistema delle Camere di commercio industria artigianato e agricoltura.

Occorre evidenziare che anche nell’esercizio 2015 la maggiorazione del diritto annuale del 15%,

attuata dal 2009, ha consentito il finanziamento di progetti promozionali definiti dal Consiglio camerale

a seguito delle indicazioni fornite dal “Tavolo tecnico di consultazione” dopo un’attenta analisi delle

priorità’ dell’economia provinciale.

Riguardo all’andamento dei flussi monetari è opportuno evidenziare come la situazione finanziaria

camerale sia notevolmente migliorata negli ultimi anni, passando da situazioni di persistente carenza

di liquidità (con necessità di ricorrere ad anticipazioni bancarie per buona parte dell’anno) ad una

buona situazione di cassa euro (+5.986.196,51 al 31.12.2015). E’ proseguito, peraltro, il processo

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“virtuoso” iniziato nel 2007, volto a perseguire il pareggio di bilancio secondo i corretti principi

contabili.

Stante la situazione evidenziata, è opportuno ribadire che la struttura camerale, nel pieno rispetto dei

programmi definiti nella RPP e nel Quadro degli Interventi promozionali, ha continuato ad operare

anche per il raggiungimento di un buon risultato economico, al fine di consolidare le basi per il

conseguimento di una più idonea struttura patrimoniale ed una efficiente gestione.

In ordine all’utilizzo delle risorse previste nelle missioni e programmi per interventi economici

promozionali si precisa che, oltre alle risorse stanziate nel preventivo e trasformatesi in costi nel corso

dell’esercizio 2015, gli oneri certi nell’esistenza ed incerti nell’ammontare e nella scadenza (per

obbligazioni già assunte alla data della chiusura del bilancio, ma non ancora definiti esattamente

nell’ammontare o nella scadenza) sono stati accantonati al “Fondo oneri iniziative promozionali”,

inserito all’interno del Mastro “Interventi economici”.

In sede di redazione del bilancio di esercizio 2016 si procederà ad un’analisi del fondo e per gli

interventi per i quali al 31.12.2016 non si saranno ancora individuati l’an ed il quantum si procederà

alla rettifica del fondo con la contestuale rilevazione di una sopravvenienza attiva nel conto

economico del bilancio 2016.

Nel 2015, sulla base delle indicazioni contenute nel Programma Pluriennale 2014 – 2018 e nella

Relazione Previsionale e Programmatica 2015, approvati rispettivamente con deliberazione n. 171 del

14.11.2013 e n. 5 del 29.10.2014 si è dato attuazione al programma di interventi ipotizzato.

Analizzando in dettaglio le iniziative di promozione economica realizzate (missioni, programmi, obiettivi operativi, azioni), comprendenti le quote associative versate ai vari organismi del sistema camerale ed i progetti interni attivati si può riscontrare quanto segue:

AREA 1 – SOSTENERE L’INNOVAZIONE E IL RILANCIO COMPETITIVO DEI TERRITORI MISSIONE 011 - COMPETITIVITÀ E SVILUPPO DELLE IMPRESE PROGRAMMA DI SPESA 005.01: PROMOZIONE ED ATTUAZIONE DI POLITICHE DI SVILUPPO, COMPETITIVITA’ E INNOVAZIONE, DI RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA E MOVIMENTO COOPERATIVO Azione 1.11.5.01.01 – Progetti per la promozione dei prodotti e del territorio alessandrini

Stanziamento complessivo assestato: € 555.766,23 (costo: € 295.649,49; trasferimento a fondo

iniziative promozionali: € 232.974,99)

Si tratta di risorse destinate alla tutela e alla

valorizzazione di prodotti agricoli e vitivinicoli, alla

premialità dell'impegno imprenditoriale ed al marchio Q

Ospitalità italiana, alla concessione di locali camerali a

soggetti portatori di interessi economici, al sostegno ad

istituzioni formative, al monitoraggio del contesto socio-

economico territoriale, al supporto alle infrastrutture

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provinciali ed ad altri progetti di valorizzazione del territorio anche attraverso le risorse destinate ai

progetti finanziati dal fondo perequativo dell’Unione Italiana Camere di Commercio.

Durante il 2015 sono stati presentati 4 progetti

all’Unione Italiana Camere di Commercio che, dopo

essere stati approvati, hanno beneficiato dei contributi

del Fondi Perequativo.

I progetti presentati sono stati i seguenti:

a) Le Camere di Commercio per lo sviluppo delle competenze digitali nei sistemi produttivi territoriali;

b) Servizio per la qualità e la qualificazione delle filiere del made in Italy;

c) Potenziamento dei servizi di mediazione e attivazione degli organismi per la composizione delle crisi da sovraindebitamento;

d) Sviluppo servizi di sostegno alla creazione e allo start-up di nuove imprese (giovanili, femminili, sociali, innovative e di immigrati).

I primi due progetti sono stati realizzati in autonomia mentre il terzo ed il quarto sono stati realizzati in sinergia con il sistema camerale Piemontese.

In breve: - il progetto a) , costituito da due parti, di cui la prima si inserisce nel percorso di diffusione e trasferimento delle competenze ed opportunità per le imprese del territorio derivanti dall’evoluzione del digitale, con una particolare attenzione al settore turistico-ricettivo mentre la seconda, rivolta ai dipendenti della Camera di Commercio di Alessandria, ha come focus le competenze digitali per la PA, elementi essenziali per il processo di modernizzazione del Paese previsto nei documenti programmatici europei e nazionali e necessarie per attuare gli obiettivi dell’Agenda Digitale italiana a tutti i livelli ed è finalizzato all’accumulo, presso la Camera di Commercio, di know how tecnico-specialistico sui temi del digitale, dell’innovazione digitale e delle sue implicazioni per l’Ente e per le imprese, incrementando la capacità di servizio a favore del tessuto produttivo locale. - il progetto b) ha avuto come scopo quello di sostenere e promuovere il concetto di qualità e qualificazione attraverso la diffusione di sistemi di certificazione principalmente legati al sistema camerale. Per la Camera di Alessandria sono stati individuati 3 aree di certificazione per settori particolarmente rappresentativi del tessuto economico locale. Sono stati confermati due sistemi di certificazione già presenti negli anni passati quali il Marchio Q - Ospitalità Italiana per il settore turistico-ricettivo e la certificazione TFashion per il settore orafo. Da quest’anno, data la particolare sensibilità al tema da parte sia dei produttori, che dei consumatori, il progetto prevede un nuovo tipo di Certificazione di Qualità sui temi della sostenibilità ambientale denominata Green Care, indirizzata in particolar modo alle imprese del settore vitivinicolo. - il progetto c), dato anche l’attuale orientamento del legislatore, ha avuto come finalità quello di sostenere le forme alternative di giustizia e di informare e diffondere l’utilizzo della mediazione e della conciliazione tra le imprese del territorio. Questo progetto è sviluppato con tutte le Camere di Commercio del Piemonte per motivi di sinergia ed armonia dei servizi anche attraverso la regia operativa di Unioncamere Piemonte. - il progetto d) in un’ottica di sostegno al mercato, si è prefissato la finalità di fornire degli strumenti operativi per la creazione di nuove attività imprenditoriali, avendo particolare cura nei confronti di determinate categorie quali, a titolo di esempio, quelle innovative, sociali, femminili ecc. In specifico la Camera di Commercio si è posta l’obiettivo di offrire una prima accoglienza all’aspirante imprenditore

attraverso colloqui individuali, analisi del profilo dell’utente in termini di competenze ed eventuali esperienze lavorative e supporto informativo su procedure/autorizzazioni/permessi/iter burocratico-amministrativo necessari per la creazione e l’avvio di impresa, per poi fornire un

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orientamento all’imprenditorialità e alla cultura d’impresa anche attraverso seminari di orientamento e verifica delle motivazioni individuali. Occorre, inoltre, ricordare che il progetto “Interventi a sostegno delle imprese colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi sul territorio nel 2014” presentato dalla Camera di Commercio di Alessandria è stato ammesso dall’Unione Italiana Camere di Commercio a valere sul Fondo di Perequazione con il riconoscimento di un contributo di 93.766,23 Euro, integrato dalla Giunta camerale con ulteriori 6.233,77 Euro, in modo da permettere di finanziare l’iniziativa per 100.000,00 Euro. Il Regolamento dell’iniziativa prevedeva la concessione di contributi alle imprese che avessero effettuato acquisti di beni di nuova fabbricazione, destinati all’attività aziendale, per il ripristino delle condizioni di operatività pregressa, delle seguenti tipologie:

macchinari, apparecchiature e attrezzature varie (ad esclusione di automezzi, scorte di materie prime, semilavorati, materiali di consumo e minuterie);

mobili e arredi;

attrezzature e macchine per ufficio (ad esempio fax, computer, stampanti, fotocopiatrici);

impianti di allarme, di ripresa e di comunicazione (ad esclusione di apparecchi di telefonia mobile).

Hanno usufruito di tali contributi tutte le 44 imprese della provincia che hanno presentato domanda.

Azione 1.11.5.01.02 Contributi per la formazione continua del personale delle imprese

Stanziamento complessivo assestato: € 75.000,00 (costo: € 70.300,72)

L’intervento è consistito nell’assegnazione di contributi a fondo perduto alle imprese aventi sede o

unità locale produttiva in provincia di Alessandria, regolarmente iscritte come attive al Registro delle

Imprese, a fronte delle spese da esse sostenute per la partecipazione a corsi di formazione ed

aggiornamento professionale i cui contenuti siano specificamente rivolti a tematiche aziendali,

compresi i corsi di lingue straniere, dei seguenti soggetti: titolari e coadiuvanti di imprese individuali,

soci delle società di persone con esclusione dei soci accomandanti, amministratori delle società di

capitale, personale dipendente.

Le domande presentate sono state 230 di cui ammesse 223.

Azione 1.11.5.01.03 Convegni, congressi, seminari, percorsi formativi ed altre occasioni di

incontri informativi e culturali

Le attività formative ed informative sono state svolte dalla Camera

per lo più attraverso la propria Azienda Speciale o mediante iniziative

proposte da soggetti esterni e condivise dall’ente camerale.

Stanziamento: € 10.000,00 (costo: € 4.560,43; trasferimento a fondo

iniziative promozionali: € 2.140,00)

Azione 1.11.5.01.04 Contributi per favorire l’accesso al credito per le imprese alessandrine

Stanziamento complessivo assestato: € 300.000,00 (costo: € 0; trasferimento a fondo iniziative

promozionali: € 300.000,00)

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Si tratta di risorse utilizzate per concedere un contributo a fondo perduto alle imprese aventi sede o

unità locale in provincia di Alessandria che abbiano acceso una o più nuove linee di credito attraverso

l’intervento dei Consorzi e delle Cooperative di garanzia fidi (confidi) che operano nei confronti delle

PMI, così come definite dal DM 18 aprile 2005.

Azione 1.11.5.01.05 Promozione e servizi generali a rilevanza economica

Stanziamento complessivo assestato: € 450.000,00 (costo: € 380.018,87; trasferimento a fondo

iniziative promozionali: € 0)

Trattasi di somme inerenti al contributo in c/esercizio ad Asperia – Azienda speciale

camerale per la promozione economica pari ad € 300.000,00 a sostegno delle iniziative

svolte dalla stessa e di somme destinate al sostegno delle iniziative svolte a Palazzo

Monferrato.

AREA 2 – RAFFORZARE IL MERCATO E PROMUOVERE L’IMPRESA ITALIANA NEL MONDO MISSIONE 012- REGOLAZIONE DEI MERCATI PROGRAMMA DI SPESA 004: VIGILANZA SUI MERCATI E SUI PRODOTTI, PROMOZIONE DELLA CONCORRENZA E TUTELA DEI CONSUMATORI Azione 2.12.4.01.01 Supporto alla Camera Arbitrale del Piemonte e al servizio di conciliazione

Stanziamento complessivo assestato: € 5.000,00 (costo: € 1.000,00)

Si tratta dell’annuale intervento a sostegno della Camera Arbitrale del Piemonte,

promossa da Unioncamere Piemonte, che rappresenta l'impegno della Camera di

Alessandria nella promozione degli strumenti di giustizia alternativa.

Azione 2.12.4.01.03 Progetti relativi alla trasparenza del mercato e tutela dei consumatori

Stanziamento complessivo assestato: € 10.000 (trasferimento a fondo iniziative promozionali: €

10.000,00)

Con delibera di Consiglio n. 9 del 30.10.2015 è stato approvato il bando rivolto alle Associazioni di

consumatori per il finanziamento di iniziative in materia di regolazione del mercato.

Oggetto del finanziamento:

a) mappatura dell’attività degli Sportelli delle Associazioni dei consumatori b) iniziative per la diffusione di un consumo consapevole c) iniziative per diffondere la conoscenza delle norme a tutela del consumatore in diversi settori

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MISSIONE 016 - COMMERCIO INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO PROGRAMMA DI SPESA 005: SOSTEGNO ALL'INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE E PROMOZIONE DEL MADE IN ITALY

Azione 2.16.5.01.01 Contributo alla Società Consortile per l’internazionalizzazione –

CEIPiemonte”

Stanziamento complessivo assestato: € 84.508,00 (costo: € 84.508,00)

Trattasi dell'annuale quota di contribuzione a favore della nuova Società

Consortile per l'Internazionalizzazione che ha sostituito il Centro Estero

Camere di Commercio piemontesi.

La società è nata grazie alla Legge regionale n. 13 del 13 marzo 2006,

con la finalità di razionalizzare e coordinare gli interventi in materia di

internazionalizzazione dell’economia piemontese, attraverso l’unificazione degli organismi che vi

provvedono in un’unica società autorevole, la cui attività è concertata tra partner pubblici e privati in

un’ottica di sistema.

Tra gli obiettivi principali della società: il rafforzamento della presenza delle imprese piemontesi sui

mercati esteri, l’attrazione degli investimenti in Piemonte, la valorizzazione internazionale dell’offerta

turistica, la promozione sul mercato globale dei prodotti e dei servizi delle imprese piemontesi e la

valorizzazione del “sistema Piemonte” anche al fine di connotarne territorialmente i prodotti e di

accrescerne il richiamo commerciale.

L’ufficio Promozione camerale, riferimento operativo dei rapporti CCIAA/CEIPiemonte, ha provveduto

e provvede alla capillare diffusione delle iniziative del CEIP sul territorio provinciale.

Azione 2.16.5.01.02 Progetti a favore dell’internazionalizzazione

Stanziamento complessivo assestato: € 61.692,00 (costo: € 49.414,03 trasferimento a fondo iniziative

promozionali: € 10.720,89)

a) Sostegno alle imprese nell’ambito del servizio Ceipiemonte di supporto consulenziale

Il Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte da molti anni fornisce un servizio di supporto consulenziale specialistico per la risoluzione di problemi legati alle trattative commerciali internazionali. In particolare, attraverso un team di esperti, Ceipiemonte offre assistenza personalizzata e risposte alle imprese circa: contrattualistica internazionale, finanziamenti internazionali, fiscalità internazionale, normativa doganale, pagamenti internazionali e assicurazione del credito; trasporti internazionali. Per l’area legale, doganale e fiscale è inoltre prevista la segnalazione di novità e aggiornamenti legislativi. Il servizio ha avuto sempre ottimi riscontri da parte dell’utenza sia dal punto di vista della tempistica, sia dal punto di vista della qualità. Dal gennaio 2015 dette prestazioni sono divenute a pagamento, con un contributo per ciascuna impresa, per tutti i quesiti posti nel corso dell’anno, pari a € 300,00 + IVA, a titolo di partecipazione alle spese sostenute. Nel corso del 2015 sono state undici le imprese che hanno utilizzato il supporto consulenziale. La Camera di Commercio ha deciso di intervenire a sostegno delle imprese che hanno utilizzato questo servizio contribuendo per il 50% del costo del servizio.

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b) Azione di internazionalizzazione delle imprese della provincia di Alessandria dei settori vitivinicolo e orafo

Tra le varie iniziative realizzate per promuovere i vini vincitori del Concorso Enologico, anche su indicazione del Tavolo tecnico dell’Agricoltura operante presso la Camera di Commercio ed a seguito di un riscontro particolarmente positivo da parte delle imprese produttrici relativamente ad un evento della stessa tipologia compiuto nel 2014, si è organizzato un incoming di buyer - Business to Business - per sostenere ed accompagnare sul mercato internazionale le aziende vitivinicole della provincia di Alessandria. Al BtoB hanno partecipato una quarantina di viticoltori ed una dozzina di operatori stranieri provenienti da diversi paesi europei.

Azione 2.16.5.01.03 Contributi in conto spese di partecipazione a manifestazioni fieristiche Stanziamento complessivo assestato: € 250.000,00 (costo: € 166.221,02)

L'intervento è consistito nell’erogazione di contributi a fondo perduto alle imprese e loro consorzi

aventi sede o unità locale produttiva in provincia di Alessandria, regolarmente iscritti come attivi al

Registro delle Imprese a fronte delle spese da essi sostenute per la partecipazione a:

- fiere all’estero;

- fiere internazionali in Italia (con qualifica rilasciata dalla regione nella quale si svolgono);

- fiere di carattere nazionale e regionale in Italia (con qualifica rilasciata dalla regione nella

quale si svolgono);

Le domande presentate sono state 165 di cui ammesse 151.

AREA 3 – RAFFORZARE LO STATO DI SALUTE DEL SISTEMA MISSIONE 032 - SERVIZI ISTITUZIONALI E GENERALI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PROGRAMMA DI SPESA 002.01: INDIRIZZO POLITICO Stanziamento complessivo assestato: € 543.171,57 (costo: € 478.527,67)

In questo programma sono inserite le quote associative, di adesione ed i contributi consortili per la

maggior parte a titolo di supporto del sistema camerale italiano.

PROGRAMMA DI SPESA 003.01: SERVIZI GENERALI E FORMATIVI

Stanziamento: € 18.745,00 (costo: € 12.708,54)

Trattasi delle risorse destinate (come previsto dal CCNL) alla partecipazione del personale camerale

ai corsi di formazione (interni ed esterni), per aggiornamento e qualificazione professionale.

PROGRAMMA DI SPESA 003.02.: SERVIZI E AFFARI GENERALI PER LE AMMINISTRAZIONI DI COMPETENZA Azione 3.32.3.02.01 Progetti interni coinvolgenti la struttura camerale Stanziamento complessivo assestato: € 13.800,00 (costo: € 5.478,56 trasferimento a fondo iniziative

promozionali: € 8.321,44)

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Trattasi di risorse destinate al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi quali la

certificazione del Registro Imprese.

L’azienda speciale camerale

L’attività di ASPERIA - Azienda Speciale camerale per la Promozione Economica

L’avvenimento che più ha caratterizzato l’attività di Asperia nel 2015 ha riguardato la gestione di Palazzo del Monferrato, ex sede camerale ed oggi centro espositivo e polifunzionale, concesso in comodato trentennale alla omonima società a partire dal 2007, ritornato nella disponibilità dell’ente camerale dal mese di febbraio 2011 e dato in gestione ad Asperia nello stesso periodo fino al mese di ottobre 2013. Da tale data la gestione dell’immobile e dei relativi eventi è stata passata alla società Palazzo del Monferrato srl, società che ha perfezionato nel corso dei primi mesi del 2013 l’iter per la riduzione del suo capitale sociale con la conseguente uscita dalla compagine sociale dei soci enti locali fino a diventare nel mese di ottobre 2013 una società di proprietà al 100% della Camera di Commercio.

La Giunta dell’ente camerale, nella seduta del 19.12.2012, aveva già deliberato che la

gestione degli eventi nell’immobile di Via San Lorenzo 21 sarebbe passata alla società Palazzo del Monferrato srl quando si fosse perfezionato l’iter dell’uscita di tutti gli altri soci dalla società stessa.

In un contesto di generale ripensamento delle proprie partecipazioni sollecitato da varie fonti

normative, nel corso del 2014 è stata deliberata la messa in liquidazione la società Palazzo del Monferrato srl uni personale e questa decisione è stata perfezionata con atto del notaio Oneto registrato il 3 luglio 2014 (delibera di Giunta n. 98 del 4.7.2014).

Conseguentemente, la Giunta camerale, nella seduta del 4 giugno 2014, ha provveduto a

deliberare il ritorno della gestione dell’immobile di Via San Lorenzo 21 ad Asperia e l’azienda ha quindi ripreso tale incarico a partire dal 28 luglio 2014 (ex delibera di Giunta n. 123).

Tale compito è stato avviato acquisendo tutte le attività operative diventate di competenza di

Palazzo del Monferrato srl, tra cui la gestione della buvette ristorante, la vendita del vino Cortese Marengo, la vendita di cataloghi delle mostre e la gestione di mostre ed eventi nel centro espositivo, oltre che la gestione delle sale conferenze dell’immobile di Via San Lorenzo 21.

Nel 2015 Asperia ha gestito le seguenti mostre:

Periodo Titolo a cura di Piano

4 dicembre

2014/15 febbraio

2015

MONFERRATO

MON AMOUR

Caffarelli/Tacchella/Line

lab 2

19 febbraio/15

marzo 2015 MOSTRA

FOTOGRAFICA

"LA COMUNITA'

SPAESATA" -

Quattordio: la

parabola di un

paese industriale

Università Piemonte

Orientale 2

20/29 marzo 2015 MOSTRA

DELL'ANTIQUA

RIATO ediz. 2015

Associazione Antiquari

Alessandria 2

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21 maggio/8

novembre 2015 MOSTRA

MONFERRATO

OLTRE IL

CONFINE

Caffarelli/Tacchella/Line

lab 2

27 novembre/27

dicembre 2015 "SAN

SALVATORE

NEL '900,

IMMAGINI DI

FAMIGLIA DAL

SECOLO

SCORSO -

COLLEZIONE DI

FIGURINE CON

GLI ABITANTI

DEL PAESE

Comune di San Salvatore

Monferrato 2

20-29 novembre

2015 BIENNALE

D'ARTE DI

ALESSANDRIA

Associazione Libera

Mente 3

11-22 dicembre

2015 MOSTRA DI

PITTURA

DELL'ARTISTA

ATHOS

FACCINCANI

Associazione Culturale

"Suol d'Aleramo" 3

Un cenno particolare merita la mostra “Monferrato oltre il confine”, inaugurata giovedì 21

maggio 2015, negli spazi di Palazzo del Monferrato di Alessandria, mostra che la Camera di Commercio di Alessandria tramite la sua Azienda Speciale Asperia ha organizzato in occasione del semestre Expo e che ha riscosso un considerevole successo di pubblico.

La rassegna si è inserita nel ricco pacchetto di eventi che l’Alessandrino e l’Astigiano hanno concordemente messo in cantiere per accrescere la propria capacità di attrazione turistica e per valorizzare agli occhi del visitatore italiano e straniero le potenzialità di una terra straordinaria e ancora in gran parte da scoprire come il Monferrato.

Introdurre una prospettiva storica, ripercorrere gli avvenimenti artistici e culturali che si sono succeduti nelle province di Alessandria e Asti in cui il Monferrato è racchiuso, a partire dal 1915 per arrivare al 2015, anno dell’esposizione universale di Milano andando a cercare tra Biennali e Quadriennali, tra i movimenti dell’arte del secolo scorso - futurismo e metafisica, astrattismo e ritorno all’ordine – presenze e collaborazioni, rispecchiamenti e influenze; questo è stato il filo rosso lungo il quale si è mossa la mostra.

Dipinti, disegni, sculture, ceramiche hanno documentato da un lato la costante presenza di artisti legati al Monferrato alle grandi mostre nazionali, dall’altro il sedimentare dello spirito delle avanguardie in manifestazioni che tra Asti e Alessandria concorrono ad aggiornare gli artisti più attenti delle due province.

La rassegna si è aperta in realtà con uno sguardo sul presente, mettendo in evidenza, in chiave multimediale, la ragione che ha indotto l’Unesco nel 2014 a riconoscere l’eccezionalità dei territori di Monferrato, Langhe e Roero inserendoli in quello che viene definito “patrimonio dell’umanità”.

Un importante cambiamento che ha riguardato Asperia negli ultimi anni è stata la fusione per

incorporazione in Asperia stessa dell’altra azienda speciale della Camera, Asfi, nata nel 1994 e dedicata alla formazione ed informazione economica.

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La Giunta camerale, con propria delibera n. 136 dell’1.10.2013, aveva deciso tale fusione,

finalizzata al conseguimento di maggiori sinergie, al fine di accorpare le funzioni promozionali e quelle tecniche, di perseguire l’equilibrio economico finanziario e la semplificazione gestionale, nonché la razionalizzazione della governance e delle strutture dirigenziali ed operative, rafforzando anche il raccordo, per renderlo ancora più incisivo dell’attuale, tra gli organi camerali e quelli dell’Azienda.

Del resto Asperia aveva già tra le sue attività la possibilità di gestire corsi di formazione e convegni, in quanto il suo oggetto sociale era già stato ampliato in tal senso a dicembre 2012, avendo integrato il suo statuto anche con le attività dell’altra azienda speciale.

Pertanto con la prospettiva di gestire tale attività in modo esclusivo a partire dall’1.1.2014, l’azienda aveva iniziato a realizzare alcuni convegni in materia di commercio con l’estero e di contrattualistica pubblica a fine 2013.

Questi i corsi realizzati nel 2015.

Il 2015 è stato anche l’anno della 41^ edizione del Concorso Enologico Provinciale.

Il Concorso Enologico ha rappresentato come sempre un importante momento dell’attività annuale dell’azienda: la valenza promozionale e strategica dell’evento ha infatti avuto in questi anni un forte impatto sul settore vinicolo locale, contribuendo alla migliore collocazione dello stesso sui mercati nazionali ed esteri.

CORSI E SEMINARI N.PARTECIPANTIIntervento formativo sulla normativa anticorruzione.

Aggiornamento 2015 n.68

Novità e aggiornamenti fiscali negli scambi con estero n.53

Seminario sulla fatturazione elettronica per piccole e

medie imprese n.145

Seminario sulla fatturazione elettronica per piccole e

medie imprese n.145

Le novità in materia di procedimenti amministrativi:

profili, indennizzi per ritardo e trasparenza n.26

Incontro informatico in materia di deposito bilancio e

nota integrativa XBRL n.150

Come usare i WEB per sviluppare nuovo business in

Italia e all'Estero n.14

Giornata di formazione: "Gestione amministrativa

rifiuti" n.38

Star-up d'impresa n.23

La tutela ed il recupero dei crediti all'Estero n.45

Vendere vino in UE ed Extra UE: problematiche

fiscali e doganali" n.60

Corsi agenti affari in mediazione n. 2 n.47

TOTALE PARTECIPANTI n.669

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La finalità dell’iniziativa, come è noto, è quella di far conoscere, promuovere e premiare la

qualità dei vini DOC e DOCG del territorio. Il Concorso si propone di valorizzare i vini migliori, di stimolare le categorie interessate al continuo miglioramento qualitativo del prodotto e di essere strumento utile al consumatore per orientarsi nella scelta.

Sabato 9 maggio 2015 si sono conclusi i lavori delle Commissioni di degustazione della 41esima edizione del Concorso Enologico provinciale “Premio Marengo DOC”.

I campioni di vino presentati al Concorso da n. 84 aziende sono stati complessivamente 273,

dei quali n. 14 per la categoria aromatici, n. 74 per la categoria bianchi, n. 176 per la categoria rossi e n. 9 per la categoria spumanti.

Tutti i campioni sono stati sottoposti ad una doppia anonimizzazione e sono stati degustati da 20 commissioni che hanno lavorato dal 5 al 7 maggio, mentre la Commissione Finale composta da enologi, sommelier ed esperti del settore ha operato il 9 maggio.

L’edizione numero 41 ha confermato alcune nuove distinzioni: il Premio “Marengo DOC Giovani”, il Premio “Marengo DOC Donna” ed il Premio “Marengo DOC Critica”.

Di seguito sono sintetizzate le modalità di attribuzione dei premi previste dal regolamento del Concorso:

Premio Marengo DOC: assegnato ai vini che hanno raggiunto il punteggio di almeno85/100;

Premio Selezione Speciale: assegnato ai 30 vini che hanno ottenuto il punteggio più elevato non inferiore comunque a 88/100;

Premio Marengo d’Oro: assegnato dalla Commissione Finale che ha individuato, tra i vini che si sono aggiudicati la “Selezione Speciale”, il migliore per ciascuna delle categorie bianchi, rossi, spumanti e aromatici;

Premio Marengo DOC Donna: destinato al vino che ha ottenuto il miglior punteggio presentato da un’impresa a prevalente partecipazione femminile;

Premio Marengo DOC Giovani: (sia uomini che donne) destinato al vino che ha ottenuto il miglior punteggio presentato da un imprenditore nato a partire dal 1974;

Premio Marengo DOC Critica: destinato al miglior vino, scelto fra le 30 Selezioni Speciali, da una Commissione di Degustazione composta in prevalenza da tecnici degustatori, giornalisti del settore, web blogger e opinion leader del settore.

La cornice internazionale di Expo Milano ha ospitato l’8 giugno la premiazione dei migliori vini della provincia di Alessandria: il 41° Concorso Enologico della provincia di Alessandria, “Premio Marengo

DOC”. Il tradizionale appuntamento per festeggiare i produttori si è svolto quest’anno in una cornice

prestigiosa e inconsueta: il cuore dell’Esposizione Universale di Milano, rappresentato dall’elegante spazio denominato “IDENTITA’ EXPO”, gestito dallo chef Andrea Ribaldone del ristorante alessandrino “Ai due Buoi”. Ed erano due gli alessandrini di successo all’Expo che hanno tenuto a battesimo la manifestazione: lo stesso Andrea Ribaldone, chef stellato che ha cucinato per tutti gli intervenuti e Paolo Massobrio, già membro del Comitato scientifico per la candidatura di Milano Expo 2015 e membro del comitato “Le firme di Expo”.

Erano presenti il Prefetto di Alessandria, dott.ssa Romilda Tafuri, il dott. Mario Cocino, funzionario del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali incaricato alla gestione delle autorizzazioni

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dei Concorsi enologici per la promozione della qualità agroalimentare, il presidente nazionale dell’ONAV, dott. Vito Intini, e vari esponenti della stampa e degli operatori di settore.

Come di consueto, tra tutti i vincitori sono state selezionate anche 30 eccellenze, che hanno

ottenuto il riconoscimento “Selezione Speciale” (88/100), mentre sono stati 91 i prodotti insigniti del diploma “Premio Marengo DOC”, avendo raggiunto l’elevato punteggio di 85/100.

Questi vini sono stati proposti dallo chef Andrea Ribaldone per tutti i sei mesi dell’esposizione in abbinamento ai menù presentati presso il Ristorante Identità Expo.

Questi i premi più prestigiosi: Premio Marengo d’Oro Alta Langa spumante brut bianco 2009 – Cuvée Aurora delle Cantine Banfi - Strevi

Gavi 2014 – La Battistina della ditta Araldica Castelvero - Castel Boglione

Monferrato rosso 2012 – Ray di Colle Manora - Quargnento

Moscato d'Asti 2014 – Scrapona della Casa Vinicola Marenco - Strevi

Il Moscato della Casa Vinicola Marenco si è aggiudicato anche il Premio Marengo Donna.

Il Premio della critica è andato all’Ovada 2012 – Bricco le Zerbe dell'azienda Cavelli Davide di

Prasco, ed infine il Premio Marengo Giovani è stato attribuito al Monferrato rosso 2012 – Note d’Autunno dell'azienda Fratelli Facchino di Rocca Grimalda.

In diretto rapporto con la strategia di innalzare il livello qualitativo delle produzioni enologiche si è realizzata anche l’attività di promozione dei vini vincitori del Concorso. Molteplici sono stati i canali seguiti, a partire dalla realizzazione di una pubblicazione dedicata alle aziende vincitrici del Concorso. Il dépliant è stato distribuito sul territorio e ad Expo Milano ed è stato presentato da Asperia in occasione di tutte le manifestazioni cui l’azienda ha preso parte, dentro e fuori i confini provinciali.

Sempre presso il ristorante “Identità Golose” ad Expo 2015 è stato organizzato il 23 settembre un incontro con un gruppo di giornalisti italiani sul tema della vendemmia 2015.

L’incontro è stato moderato da Roberto Fiori, giornalista de “La Stampa”, con la partecipazione attiva del Consorzio del Gavi, del Consorzio Colli Tortonesi, dell’Associazione Strada del Vino Colli Tortonesi, del Consorzio dell’Ovada e dell’Enoteca Regionale di Acqui Terme. Tortonese, Casalese, Gaviese, Acquese e Ovadese sono state le cinque splendide realtà territoriali che si sono presentate in grande spolvero a questo appuntamento.

I giornalisti presenti hanno potuto valutare l’altissima qualità dei vini degustati e la varietà di denominazioni che il territorio alessandrino offre al pubblico, quale accompagnamento a prodotti di eccellenza come salumi, formaggi, tartufi, verdure, carni, frutta, cereali. Il tutto alla base di una tradizione gastronomica che affonda le sue radici nel mondo contadino e che ora viene riscoperta per una sana e equilibrata alimentazione, la cui importanza è stata il tema conduttore dell’Esposizione Universale di Milano.

Expo Milano 2015 ha ospitato ancora i migliori vini del territorio alessandrino, vincitori del 41°

Concorso Enologico della provincia di Alessandria “PREMIO MARENGO DOC”, anche durante l’evento organizzato da Asperia per conto dell’ente camerale presso il padiglione “Cibus è Italia” di Federalimentari lo scorso 3 luglio, in collaborazione con l’Ente Nazionale Risi, alla presenza di giornalisti italiani e stranieri del settore food e turismo, oltre ad autorità e rappresentanti delle istituzioni.

Tema dell’evento era la qualità risicola italiana ed i territori di Alessandria e Novara, con gli altri loro prodotti tipici, la cultura, la storia, l’attrattività turistica.

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La Camera di Commercio di Alessandria ha partecipato a tale iniziativa con la Camera di

Commercio di Novara e la Provincia di Alessandria, presentando le sue eccellenze.

L’iniziativa è stata particolarmente importante per la promozione dell’area, grazie anche a un dibattito condotto dal giornalista della Rai Patrizio Roversi.

Il riso, preparato dagli chef Andrea Ribaldone (ristorante “I due buoi” di Alessandria) e Piero Bertinotti (ristorante “Pinocchio” di Borgomanero - Novara), è stato il protagonista indiscusso del menu della serata, accompagnato dai migliori vini delle due province.

L’azione promozionale di Asperia non ha solo privilegiato il palcoscenico dell’Esposizione Universale di Milano per il 2015, ma ha continuato ad essere presente ed efficace anche in provincia,

ad esempio con gli incontri B to B delle ditte vincitrici del Concorso Enologico con buyer stranieri, il progetto “Eccellenza in digitale”, le giornate di promozione dei territori a Palazzo del Monferrato.

Nel 2015 si è svolta anche la consueta edizione della Fiera di San Baudolino, giunta alla 30^ edizione, organizzata come di consueto dalla Camera di Commercio di Alessandria tramite ASPERIA, in collaborazione con il Comune e la Provincia di Alessandria, la Regione Piemonte, le Associazioni di categoria coinvolte e con il Consorzio Procom.

I prodotti tipici dell’autunno, con i vini doc e il tartufo sono stati protagonisti della manifestazione.

Costantemente in crescita, la tradizionale vetrina delle eccellenze agroalimentari della provincia di Alessandria ha occupato il 7 e l’8 novembre nel fine settimana che ha preceduto la festività del patrono cittadino, con un ricco programma.

Numerosi gli eventi in città a partire da sabato 7 novembre: la principale novità di quest’anno è stato “Il Festival Del Raviolotto”, concorso gastronomico di agnolotti e ravioli della provincia di Alessandria, condotto da Slow Food Alessandria in collaborazione con la Camera di Commercio e con il quotidiano “LA STAMPA” come media partner.

Alla Buvette di Palazzo Monferrato ha avuto luogo un laboratorio del gusto dedicato al Raviolotto. I partecipanti hanno assistito alla preparazione di agnolotti e si sono esercitati nella loro confezione, ascoltando la storia di questo piatto tradizionale della nostra cucina.

Alla sera del 7 novembre presso il Ristorante “I Due Buoi” si è svolta la gara: 9 tipologie di ravioli e agnolotti provenienti dai vari territori della nostra provincia sono state sottoposte a una doppia valutazione: il giudizio di una giuria tecnica e la votazione di una giuria popolare. La premiazione del 1° classificato si è poi tenuta nel pomeriggio di domenica presso la sede camerale di via Vochieri.

Accanto al Festival del Raviolotto, altra novità della trentesima edizione è stata la rassegna “Le Tavole Del Tartufo”, che ha raccolto l’adesione di 41 ristoranti della provincia disponibili ad offrire ai loro clienti un menu al tartufo nei mesi di ottobre e novembre. L’iniziativa ha fatto registrato un vero e proprio boom di adesioni e prenotazioni.

Il programma più tradizionale della Fiera si è tenuto poi domenica 8 novembre ed ancora una volta la sede della Camera di Commercio di Alessandria si è trasformata ne “La Corte Del Gusto”, ospitando per l’esposizione e la vendita le bancarelle di tartufi e di prodotti agroalimentari tipici del territorio, oltre a “San Baudolino Wines”, con degustazione e vendita dei vini vincitori del 41°

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Concorso Enologico della provincia di Alessandria “Premio Marengo DOC”, a cura delle aziende produttrici.

Durante la mattinata si è svolta la consueta “Mostra Del Tartufo”, con l’esposizione e la presentazione dei migliori esemplari: un momento irrinunciabile per gli appassionati visitatori della Fiera, che si è conclusa con la premiazione dei migliori tartufi esposti.

C’è stata anche la cerimonia di premiazione di un nutrito numero di imprese della provincia

che si sono contraddistinte per “L’impegno imprenditoriale e per il progresso economico”. Nel pomeriggio si sono svolti convegni e laboratori sul miele, con degustazione guidata di 5

tipologie di mieli che caratterizzano il territorio alessandrino a cura di Coldiretti Alessandria e con il supporto scientifico di Aspromiele.

In via Vochieri, come di consueto, è stata organizzata la “Via dell’Agricoltura” con bancarelle e gazebo delle Associazioni Agricole che hanno presentato i prodotti tipici alessandrini.

Asperia è stata ancora protagonista il 10 dicembre 2015, quando a Palazzo del Monferrato è stato premiato l’imprenditore prescelto per l’anno 2015, riconoscimento che la Giunta della Camera di Commercio attribuisce annualmente a personalità di spicco del tessuto economico della provincia di Alessandria.

L’imprenditore prescelto per l’anno 2015 è stato l’Ing. Alessandro Bonino, Presidente del Consiglio di Amministrazione ed Amministratore delegato della Bonino S.p.A..

Accanto all’impegno nell’organizzazione diretta di iniziative promozionali, l’azienda ha

partecipato a numerosi eventi locali e nazionali, con l’obiettivo di supportare e sostenere il sistema produttivo e territoriale provinciale.

Altri eventi che hanno visto il coinvolgimento di Asperia nel corso del 2015, sia attraverso la

partecipazione diretta sia mediante l’affiancamento organizzativo e l’aiuto finanziario, sono di seguito individuati.

Eccone un riepilogo.

INIZIATIVA DESCRIZIONE Degustazioni di vino e prodotti tipici Eventi per degustazione prodotti tipici e vini

Festa di Borgo Rovereto di Alessandria Bancarelle con degustazione e vendita di prodotti tipici nel cortile della CCIAA

Salotto del Biscotto di Alessandria Collaborazione per realizzazione iniziativa -

Monferrato a Palazzo Bancarelle con degustazione e vendita di prodotti tipici – cena con ristoranti e prodotti del territorio proposti alla buvette di Palazzo del Monferrato. Nel 2015 si sono ospitati i territori di Acqui Terme e Tortona.

Dolci Terre di Novi Area degustazione vini Marengo DOC

Douja D’Or a Asti Area degustazione vini Marengo DOC e prodotti di pregio della provincia di Alessandria

Giornata dell’economia Gestione evento per conto della CCIAA

Valenza Gioielli a Verbania Realizzazione materiale video da utilizzare anche per Expo 2015 ed ospitalità a delegazione di buyer stranieri a Verbania durante il Salone della Gioielleria valenzana

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Vinitaly di Verona E’ stata assicurata, a cura della Camera di Commercio, la presenza delle più pregiate produzioni vinicole alessandrine nell’area organizzata dalla Regione e da Unioncamere Piemonte. Nell’ambito di un apposito stand, Asperia ha rafforzato l’azione promozionale camerale promuovendo i vincitori dei concorsi enologici, ospitando anche altre aziende vitivinicole alessandrine e proponendo degustazioni dei vini vincitori del Concorso Enologico “Marengo Doc”.

INIZIATIVA DESCRIZIONE

Golosaria a Milano Presso la Fiera Milanocity si è svolto un interessante “fuori Expo”; infatti dal 17 al 19 ottobre si è svolta Golosaria, rassegna nazionale di food and wine organizzata dal giornalista scrittore Paolo Massobrio e dal suo Club di Papillon. Numerose aziende alessandrine sono state presenti autonomamente. Asperia ha ospitato alcune imprese vincitrici del 41° Concorso Enologico Provinciale “Premio Marengo DOC”, che hanno fatto degustare e hanno potuto vendere i propri vini.

Monferrato proposto alle imprese cinesi

Il 10 settembre, in collaborazione con Alexala e i suoi omologhi di Alba e Asti, Asperia ha organizzato un evento di promozione del Monferrato presso il padiglione delle imprese cinesi, con il supporto del Ceip. Nella circostanza si sono promosse le fiere del tartufo dei tre territori e si è proposta una degustazione di vini e prodotti tipici, con distribuzione di materiale promozionale. Erano presenti tour operatori cinesi e giornalisti.

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I risultati nei servizi

Prima di procedere all’illustrazione dei risultati in alcuni servizi si presenta la matrice servizi/stakeholder per evidenziare a quali portatori d’interesse si riferisce ogni servizio sia esso esterno che interno. Le prima matrice si riferisce ai servizi esterni mentre la seconda ai servizi interni.

ImpreseAssociazioni

imprenditorialiProfessionisti Cittadini

Enti e

Organizzazioni

Unione

Regionale

CCIAA

Unione

Nazionale

CCIAA

Registro Imprese

Imprese artigiane

Ruolo Periti ed Esperti

Ruolo conducenti servizi pubblici

non di linea

Elenco tecnici ed esperti

degustatori

Mud (Dichiarazione Ambientale e

SISTRI)

Cerficazioni e documenti per

l'estero

SUAP - Sportello Unico Attività

Produttive (per i Comuni in

delega alla Cciaa)

Gestione esami

Controlli pesi e misure

Laboratorio metrologico

Sicurezza dei prodotti

Registro degli assegnatari di

marchi di identif icazione dei

metalli preziosi

Deposito Marchi e Brevetti e

ricerche brevettuali

Concorsi a premio

Sportello conciliazione

Sportelllo camera arbitrale del

Piemonte

Usi provinciali

Contratti tipo

Gestione elenco protesti

Sanzioni

Rilevazione prezzi,visti di

deposito e conformità listini

Informazione-diffusione indici

ISTAT

Indagini congiunturali

Servizio di biblioteca

Studi e documentazione

Rilevazione statistiche e

censimenti

Premio per l'impegno

imprenditoriale e per il progresso

economico

Erogazione contributi

Consulenza/Assistenza sulla

ricerca di f inanziamenti agevolati

Sportello Internazionalizzazione

Concessione uso sale

attrezzate per seminari, corsi e

convegni

Formazione

Gestione Comitato Imprenditoria

Femminile

Nuove imprese

AN

AG

RA

FIC

O/C

ER

TIF

ICA

TIV

AT

RA

SP

AR

EN

ZA

E R

EG

OL

AZ

ION

E D

EL

ME

RC

AT

O

INF

OR

MA

ZIO

NE

E

DO

CU

ME

NT

AZ

ION

ES

VIL

UP

PO

EC

ON

OM

ICO

STAKEHOLDERS

SISTEMA TERRITORIALE SISTEMA CAMERALE

SERVIZI ESTERNISTATO

SISTEMA

FINANZIARIOFORNITORI PERSONALE

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64

ImpreseAssociazioni

imprenditorialiProfessionisti Cittadini

Enti e

Organizzazioni

Unione

Regionale

CCIAA

Unione

Nazionale

CCIAA

GESTIONE

AMMINISTRATIVA

FISCALE E

FINANZIARIA DELLA

CAMERA DI

COMMERCIO

Servizio

amministrativo

contabile

MONITORAGGIO

COSTI E RICAVI

PER CENTRO DI

COSTO E SERVIZIO

Controllo di

gestione

GESTIONE E

SVILUPPO

RISORSE UMANE

Gestione risorse

umane

GESTIONE

ACQUISTI E

RAPPORTO CON

FORNITORI

Provveditorato

SUPPORTO AGLI

ORGANI E ALLA

DIRIGENZA

Segreteria

SUPPORTO

INFORMATICO

Servizi

informatici e

tecnologici

PERSONALE

STAKEHOLDERS

SISTEM A CAM ERALESERVIZI INTERNI

STATOSISTEM A

FINANZIARIOFORNITORI

SISTEMA TERRITORIALE

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65

I servizi in cifre

- Registro Imprese

ISCRIZIONI 2.336 2.214 2.366 2.562 2.281

MODIFICHE 28.285 15.924 38.340 21.058 19.280

ALTRE PRATICHE 10.896 11.515 19.584 8.453 8.840

TOTALE PRATICHE 41.517 29.653 60.290 32.073 30.401

2015

TOTALE PRATICHE REGISTRO IMPRESE

* Nel numero altre pratiche sono compresi anche il deposito degli elenchi soci previsto per tutte le società a

responsabilità limitata e le societa consortili a responsabilità limitata. L'abolizione dell'obbligo di tenuta del

libro soci entrata in vigore il 31-3-2009 art. 16 delle legge 2/2009 ha attributo al registro imprese la funzione

di pubblicizzare tali dati.

** Nelle modif iche relative all'anno 2011 sono incluse le comunicazioni della PEC obbligatoria per le società

come previsto dall' art. 16, comma 6, del DL 185/2008.

*** Nel tolate pratiche sono incluse le imprese artigiane iscritte d'uff icio, le conversioni delle attività degli

impiantisti e la comunicazione della pec obbligatoria per le imprese individuali (di questi movimenti quelli

passati in automatico sono stati rispettivamente 7.937, 1212 e 10852)

20142013***20122011**

-

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

ISCRIZIONI MODIFICHE ALTRE PRATICHE

2.3

36

28.2

85

10.8

96

2.2

14

15.9

24

11

.51

5

2.3

66

38.3

40

19.5

84

2.5

62

21.0

58

8.4

53

2.2

81

19.2

80

8.8

40

TOTALE PRATICHE REGISTRO IMPRESE

2011**

2012

2013***

2014

2015

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66

41.517

29.653

60.290

32.073 30.401

-

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

2011** 2012 2013*** 2014 2015

TOTALE PRATICHE

2011 2012 2013* 2014 2015

MANUALE 2.058 2.724 12.863 5.156 5.446

TELEMATICA O FLOPPY

FIRMATO+FLOPPY NON FIRMATO 39.459 26.929 47.427 26.917 24.955

TOTALE 41.517 29.653 60.290 32.073 30.401

PRATICHE REGISTRO IMPRESE - MODALITA' DI PRESENTAZIONE

* Iscrizione d'ufficio delle imprese artigiane nella sezione piccoli imprenditori

-

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

50.000

55.000

60.000

65.000

2011 2012 2013* 2014 2015

2.058 2.724

12.863

5.156 5.446

39.4

59

26

.92

9

47.4

27

26.9

17

24.9

55

PRATICHE REGISTRO IMPRESE PER MODALITA' DI PRESENTAZIONE

MANUALE TELEMATICA O FLOPPY FIRMATO+FLOPPY NON FIRMATO

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67

VISURE 8.807 8.554 9.825 9.760 8.205

CERTIFICATI 7.987 7.120 3.091 2.081 1.908

2015

REGISTRO IMPRESE - VISURE E CERTIFICATI RILASCIATI

2014201320122011

2011 2012 2013 2014 2015

8.8

07

8.5

54 9

.825

9.7

60

8.2

05

7.9

87

7.1

20

3.0

91

2.0

81

1.9

08

VISURE E CERTIFICATI REGISTRO IMPRESE

VISURE CERTIFICATI

8.807 8.554

9.825 9.760

8.205

7.987

7.120

3.091

2.081 1.908

-

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

2011 2012 2013 2014 2015

VISURE CERTIFICATI

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68

N° BILANCI DEPOSITATI6.064 5.962 5.968 5.837 5.676

20132012 2015

DEPOSITO BILANCI

* Nel numero di bilanci sono compresi anche il deposito degli elenchi soci previsto per tutte le

società a responsabilità limitata e le societa consortili a responsabilità limitata. L'abolizione

dell'obbligo di tenuta del libro soci entrata in vigore il 31-3-2009 art. 16 delle legge 2/2009 ha

attributo al registro imprese la funzione di pubblicizzare tali dati.

20142011

6.064 5.962 5.968 5.837 5.676

-

2.000

4.000

6.000

8.000

2011 2012 2013 2014 2015

N BILANCI DEPOSITATI

5.400

5.500

5.600

5.700

5.800

5.900

6.000

6.100

2011 2012 2013 2014 2015

N BILANCI DEPOSITATI

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69

- Protesti

2011 2012 2013 2014 2015

N° EFFETTI PROTESTATI 6.162 7.363 5.489 4.679 3.920

N° EFFETTI CANCELLATI 330 400 328 334 304

N° ISTANZE PRESENTATE 212 224 183 181 171

ATTIVITA' UFFICIO PROTESTI

6.162

7.363

5.489

4.679

3.920

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

8.000

9.000

2011 2012 2013 2014 2015

TREND EFFETTI PROTESTATI

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70

- Internazionalizzazione

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

8.000

2011 2012 2013 2014 2015

6.162

7.363

5.4894.679

3.920

330

400

328

334

304

212

224

183

181

171

N° EFFETTI PROTESTATI N° EFFETTI CANCELLATI N° ISTANZE PRESENTATE

2011 2012 2013 2014 2015

CARNETS ATA E CPD 537 604 624 585 599

CERTIFICATI D'ORIGINE 2771 3177 3537 3431 3593

COPIE CERTIFICATI D'ORIGINE 2075 1921 2072 2170 2364

VISTI SU FATTURA 1368 1427 1539 1516 1727

VISTI DI LEGALIZZAZIONE SU C.O. E FATTURE E

ALTRI DOCUMENTI 234 485 612 542 783

VISTI SU ALTRI DOCUMENTI PER L'ESTERO 427 503 437 515 521

ATTESTATI DI LIBERA VENDITA 0 46 44 44 32

ATTIVITA' AMMINISTRATIVA UFFICIO COMMERCIO ESTERO

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71

- Indicatori di efficienza ed efficacia

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

9000

10000

2011 2012 2013 2014 2015

537 604 624 585 599

2771 3177 3537 3431 3593

20751921

2072 2170 23641368

14271539 1516

1727234

485612 542

783

427 503437 515

521

0

4644 44

32

ATTIVITA' AMMINISTRATIVA UFFICIO COMMERCIO ESTERO

ATTESTATI DI LIBERA VENDITA

VISTI SU ALTRI DOCUMENTI PER L'ESTERO

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72

ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 ANNO 2014 ANNO 2015

REGISTRO DELLE IMPRESE-ALBO IMPRESE

ARTIGIANE

Costo unitario del processo* 9,49 11,39 9,29 13,23 13,16

Tasso di evasione di iscrizioni, modifiche e

cancellazioni entro i termini 71,35 84,72 96,48 97,06 97,28

AUTORIZZATIVI e ABILITATIVI

Costo medio del processo protesti 5,32 2,94 5,00 6,87 9,34

SERVIZI INTERNI GENERALI

Costo medio del processo diritto annuale 0,98 0,51 0,64 0,52 0,53

INDICATORE

IND

ICA

TO

RI D

Ì P

RO

CE

SS

O

*Il totale dei movimenti del RI e dell’ AA per gli anni 2011 e 2013 è stato depurato dai procedimenti automatici che non hanno comportato

impegno da parte del personale

CAMERA DÌ COMMERCIO DÌ ALESSANDRIA

CCIAA ALESSANDRIAMEDIA ALTRE CCIAA

PIEMONTE

SCOSTAMENTO

DALLA MEDIA

CCIAA

PIEMONTE

REGISTRO DELLE IMPRESE-ALBO IMPRESE

ARTIGIANE

Costo unitario del processo 13,16 13,56 -0,40

Tasso di evasione di iscrizioni, modifiche e

cancellazioni entro i termini 97,28% 91,64% 5,64%

AUTORIZZATIVI e ABILITATIVI

Costo medio del processo protesti 9,34 5,94 3,40

SERVIZI INTERNI GENERALI

Costo medio del processo diritto annuale 0,53 1,16 -0,63

INDICATORE

IND

ICA

TO

RI D

Ì P

RO

CE

SS

O

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73

La struttura organizzativa

L’attuale struttura organizzativa della Camera di Commercio di seguito riportata è stata adottata con delibera di Giunta n. 132 del 5 novembre 2015 ed entrata in vigore dal 1° dicembre 2015.

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74

RIPARTIZIONE DEL PERSONALE Al 31 dicembre 2015 il personale camerale era pari a 64 unità risultando così in diminuzione rispetto all’anno precedente. E’ comunque rimasta confermata la maggiore rappresentanza femminile all’interno dell’ente; le donne sono risultate infatti 45 a fronte di 19 uomini (pari al 70,31%).

In particolare, se si considera la distribuzione del personale assegnato alle funzioni camerale è emersa una netta prevalenza del personale femminile rispettivamente nella funzione B-servizi di supporto (86,67%) e nella funzione A – Organi istituzionali e segreteria generale (75,00%). Più contenuta è invece risultata la divergenza tra uomini e donne nella funzione C – Anagrafe e servizi di regolazione del mercato dove queste ultime sono state pari al 65,63% e nella funzione D – Studio, formazione, informazione e promozione economica (55,56%).

0

5

10

15

20

25

FUNZIONE A-ORGANI ISTITUZIONALI E

SEGRETERIA GENERALE

FUNZIONE B - SERVIZI DI SUPPORTO

FUNZIONE C -ANAGRAFE E SERVIZI DI REGOLAZIONE DEL

MERCATO

FUNZIONE D - STUDIO, FORMAZIONE,

INFORMAZIONE E PROMOZIONE ECONOMICA

2 2

11

46

13

21

5

DISTRIBUZIONE DEL PERSONALE PER FUNZIONE

uomini

donne

29,69%

70,31%

PERSONALE AL 31-12-2015

UOMINI

DONNE

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75

I grafici qui sotto rappresentati evidenziano, invece la distribuzione del personale negli ultimi 5 anni in base al genere e per titolo di studio, età, anzianità di servizio.

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE

FINO ALLA SCUOLA DELL'OBBLIGO 2 3 2 3 2 3 2 3 2 2

LICENZA MEDIA SUPERIORE 8 31 7 31 7 31 7 30 6 28

LAUREA 12 16 12 16 12 16 11 16 11 15

2011 2014 2015

PERSONALE DIPENDENTE DISTRIBUITO PER TITOLO DI STUDIO

20132012

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE

2011 2012 2013 2014 2015

2 3 2 3 2 3 2 3 22

8

31

7

31

7

31

7

30

6

28

12

16

12

16

12

16

11

16

11

15

PERSONALE DIPENDENTE DISTRIBUITO PER TITOLO DI STUDIO

FINO ALLA SCUOLA DELL'OBBLIGO LICENZA MEDIA SUPERIORE LAUREA

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE

FINO ALLA SCUOLA DELL'OBBLIGO 0 0 0 0 0 0 2 2

LIC. MEDIA SUPERIORE 0 0 0 4 5 24 1 0

LAUREA 1 0 5 7 5 8 0 0

PERSONALE DIPENDENTE DISTRIBUITO PER QUALIFICA E PER TITOLO DI STUDIO POSSEDUTO - ANNO 2015

POSIZIONE

ECON.BDIRIGENTI

POSIZIONE ECON.

D

POSIZIONE

ECON.C

0

5

10

15

20

25

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE

DIRIGENTI POSIZIONE ECON. D POSIZIONE ECON.C POSIZIONE ECON.B

PERSONALE PER QUALIFICA E TITOLO DI STUDIO - ANNO 2015

FINO ALLA SCUOLA DELL'OBBLIGO LIC. MEDIA SUPERIORE LAUREA

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76

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE

TRA 19 E 34 ANNI 3 2 2 2 1 1 0 1 0 1

TRA 35 E 49 ANNI 9 23 8 22 9 21 9 16 8 12

TRA 50 E 64 ANNI E

OLTRE 10 25 11 26 11 28 11 32 11 32

2014 2015

PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO E DIRIGENTE DISTRIBUITO PER CLASSI DI ETA'

201320122011

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE

2011 2012 2013 2014 2015

32 2 2 1 1 0 1 0 1

923 8 22 9

21 916 8

12

10 25 11 26 11 28 1132

1132

PERSONALE DISTRIBUITO PER CLASSI DI ETA'

TRA 19 E 34 ANNI TRA 35 E 49 ANNI TRA 50 E 64 ANNI E OLTRE

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE

TRA 19 E 34 ANNI 0 0 0 0 0 1 0 0

TRA 35 E 49 ANNI 0 0 4 4 4 8 0 0

TRA 50 E 64 ANNI 1 0 1 7 6 23 3 2

PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO E PERSONALE DIRIGENTE DISTRIBUITO PER CLASSI DI ETA' - ANNO 2015

POSIZIONE

ECON.BDIRIGENTI

POSIZIONE ECON.

D

POSIZIONE

ECON.C

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE

DIRIGENTI POSIZIONE ECON. D POSIZIONE ECON.C POSIZIONE ECON.B

0 0 1

4

4 48

0 0

1

1

7 623

3 2

PERSONALE DISTRIBUITO PER CLASSI DI ETA' E QUALIFICA ANNO 2015

TRA 19 E 34 ANNI TRA 35 E 49 ANNI TRA 50 E 64 ANNI

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77

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE

TRA 0 E 10 ANNI 5 6 3 5 3 4 3 4 3 4

TRA 11 E 20 ANNI 4 3 6 4 6 5 6 5 6 4

TRA 21 E 30 ANNI 8 29 8 20 8 18 7 18 5 14

TRA 31 E 40 ANNI 5 12 4 21 4 23 4 22 5 23

2011 2014 2015

PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO E PERSONALE DIRIGENTE DISTRIBUITO PER CLASSI DI ANZIANITA' DI

SERVIZIO

20132012

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE

2011 2012 2013 2014 2015

56 3 5 3

43

43

4

4

3

6

4

6

5

6

5

6

4

8

29

8

20

8

18

7

18

5

14

5 12 4

21

4

23

4

22

5

23

PERSONALE DISTRIBUITO PER CLASSI DI ANZIANITA' DI SERVIZIO

TRA 0 E 10 ANNI TRA 11 E 20 ANNI TRA 21 E 30 ANNI TRA 31 E 40 ANNI

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE

TRA 0 E 10 ANNI 0 0 0 0 3 4 0 0

TRA 11 E 20 ANNI 0 0 4 2 2 2 0 0

TRA 21 E 30 ANNI 0 0 0 4 2 10 3 0

TRA 31 E 40 ANNI 1 0 1 5 3 16 0 2

PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO DISTRIBUITO PER QUALIFICA E ANZIANITA' DI SERVIZIO - ANNO 2015

POSIZIONE

ECON.BDIRIGENTI POSIZIONE

ECON. D

POSIZIONE

ECON.C

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78

Anche per il 2015, oltre all’analisi qualitativa/quantitativa delle risorse umane che compongono il personale camerale, sono stati esaminati anche aspetti inerenti la valorizzazione delle risorse umane (formazione) per adeguare le competenze professionali finalizzate ad un miglioramento dei servizi camerali erogati e la tutela delle condizioni che garantiscano un equilibrio tra le responsabilità professionali e quelle familiari (part-time, congedi, permessi). In particolare, l’innalzamento dell’età anagrafica dei dipendenti ha fatto registrare negli ultimi tre anni un azzeramento dei permessi concessi per motivi di studio analogamente i permessi concessi per maternità, assistenza prole comprensivi anche dei congedi concessi a sensi dell’art. 42-C5-Dlgs 151/2001 hanno evidenziato a partire dal 2013 una progressiva diminuzione. In calo (- 40% circa rispetto al 2014) sono apparsi anche i permessi concessi per assistenza invalidi come previsto dalla legge 104/92 soltanto gli “altri permessi ed assenze” hanno fatto registrare una sensibile crescita (+320,83%) rispetto all’anno precedente.

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE

DIRIGENTI POSIZIONE ECON. D POSIZIONE ECON.C POSIZIONE ECON.B

0 0

3

4

4

2

2

2

0

4

2

10

3

0

1

0

1

5

3

16

0

2

PERSONALE DISTRIBUITO PER QUALIFICA E ANZIANITA' DI SERVIZIO ANNO 2015

TRA 0 E 10 ANNI TRA 11 E 20 ANNI TRA 21 E 30 ANNI TRA 31 E 40 ANNI

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE

18 38 1 1 0 6

PART-TIME < 50% PART-TIME > 50%TEMPO PIENO

DIPENDENTI 2015

18

38

1 1 0

6

DIPENDENTI 2015

TEMPO PIENO UOMINI TEMPO PIENO DONNEPART-TIME < 50% UOMINIPART-TIME < 50% DONNEPART-TIME > 50% UOMINI PART-TIME > 50% DONNE

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79

UOMINI DONNE

26 70

GIORNATE DI FORMAZIONE ANNO 2015

26; 27%

70; 73%

GIORNATE DI FORMAZIONE ANNO 2015

UOMINI

DONNE

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

2011 2012 2013 2014 2015

0 0 0 0 00

3

0 0 0

PERMESSI PER DIRITTO ALLO STUDIO (N. GIORNI)

UOMINIDONNE

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80

0

50

100

150

200

250

300

2011 2012 2013 2014 2015

0 0 17 2962

99136 154

254

109

PERMESSI PER ASSISTENZA INVALIDI(N. GIORNI)

UOMINIDONNE

0

50

100

150

200

250

300

2011 2012 2013 2014 2015

0 0 0 0 0

272 281

26 22 0

MATERNITA' ASSISTENZA PROLE e CONGEDI AI SENSI DELL'ART. 42-C5-

DLGS151/2001

(N. GIORNI)

UOMINIDONNE

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81

0

20

40

60

80

100

120

2011 2012 2013 2014 2015

23

48 46

626

103 9491

18

75

ALTRI PERMESSI ED ASSENZE(N. GIORNI)

UOMINIDONNE

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82

Il Personale Organico La dotazione organica, adottata con deliberazione di Giunta n. 13 del 24 febbraio 2015 in vigore dalla medesima data, è riportata nella seguente tabella:

Categorie Dotazione organica

24/02/2015

Segretario Generale 1

Dirigenza 2

D3-4-5 1

D1-2-3 21

C 51

B3-4-5 2

B1-2-3 4

A 0

TOTALE 82

La tabella che segue offre un dato di sintesi sul fabbisogno complessivo di personale, distinto per categoria e profilo:

CATEGORIE POSIZIONE

ECONOMICA DI INQUADRAMENTO

DOTAZIONE

PROFILI PROFESSIONALI DOTAZIONE DI PROFILO

SEGRETARIO GENERALE 1 1

DIRIGENZA 2 2

D

D3 1

Funz.Amm.vo Anagrafico 0

Funz.Servizi Specialistici e di rete 0

Funz.Servizi di Regolazione del mercato

1

D1 21

Esperto Servizi Amm.vo Anagrafici 14

Esperto Servizi Specialistici e di rete

4

Esperto Servizi di Regolazione del mercato

3

C 51

Ass.Servizi Amm.vo Anagrafici 39

Ass.Servizi Specialistici e di rete 12

B

B3 2 Agente spec.servizi tecnico ammi-nistrativi e di rete

2

B1 4 Agente servizi tecnico amministra-tivi

4

A 0 0

TOTALE 82 82

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83

Al 31 dicembre 2015, i dipendenti a tempo indeterminato in forza erano 64, alcuni di essi con rap-porto di lavoro a tempo parziale e, quindi, con un numero complessivo fte (full time equivalent) pari a 61,01. Risultano conseguentemente vacanti 18 posti – il 21,95% – rispetto alla dotazione orga-nica. Il Segretario Generale al fine di ottemperare a quanto prescritto dalla normativa, nonostante l’incertezza sul futuro delle Camere di commercio, nell’ambito delle responsabilità a lui affidate ha elaborato la scheda dei fabbisogni di personale, propedeutica alla predisposizione del piano trien-nale e annuale dei fabbisogni di personale. L’analisi ha rilevato la carenza di personale all’Unità Proprietà industriale a cui si è fatto fronte facendo ricorso a mobilità interna. Nel 2015 si sono verificate cinque cessazioni dal servizio: una dipendente titolare di Alta profes-sionalità, responsabile dell’ufficio Legale, tre dipendenti di categoria C ed una di B. Tutto ciò ha comportato una diversa ridistribuzione delle funzioni, la soppressione dell’ufficio Legale, l’affidamento dell’assistenza legale ad Unioncamere Piemonte mentre le ulteriori competenze del soppresso ufficio sono state assegnate alla responsabile dell’unità Segreteria.

Personale non dirigente

Sistemi di incentivazione e valutazione A partire dall’anno 2011 la Camera di Commercio di Alessandria ha sviluppato, coerentemente con il contenuto della Delibera Civit 112/2010, il Piano della Performance che prevede una program-mazione pluriennale adeguata annualmente “per scorrimento” e declina le aree di intervento pre-viste in piani, azioni e relativo budget per l’anno di riferimento. A completamento del programma “Performance e qualità” introdotto nella pubblica amministrazione, nel corso del 2012 la Camera di Commercio ha adottato il “Sistema di misurazione e valutazione della performance”, dandone pubblicità sul sito istituzionale. Il sistema di valutazione è basato su tre livelli/ambiti di valutazione: performance organizzativa, o-biettivi di gruppo o individuali e apporto qualitativo e comportamento organizzativo. Ogni tipologia di dipendente ha il suo kit di schede: Segretario Generale, personale Dirigente, titolari di Posizione organizzativa e di Alta professionalità, e personale non dirigente. La valutazione della prestazione individuale avviene attraverso la compilazione delle schede di cui sopra, dopo che la Giunta ha approvato il bilancio consuntivo e verificato, attraverso il controllo strategico, il raggiungimento degli obiettivi e l’Organismo Indipendente di Valutazione ha validato la relazione alla Performance. Questi due fondamentali passaggi sono propedeutici alla valutazione e successiva erogazione della premialità. Per il personale non dirigente e per i titolari di Posizione organizzativa e di Alta professionalità la valutazione viene espressa dal Dirigente/Segretario Generale. Per il personale dirigente la valuta-zione viene espressa dal Segretario Generale, mentre per quest’ultimo viene espressa dalla Giun-ta.

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro La legge di stabilità 2015, ha prorogato il blocco del rinnovo della contrattazione collettiva naziona-le e l’aumento dell’indennità di vacanza contrattuale, ma non ha prorogato le norme di contenimen-to sulla contrattazione decentrata, le risorse del trattamento accessorio e le progressioni economi-che. Per questo motivo è venuto meno il blocco degli effetti economici delle progressioni di carriera e si sono potuti adeguare alcuni istituti contrattuali. Nel corso del 2015 è stata mantenuta, in applicazione del D.L. 78/2010 e s.m.i., l’indennità di va-canza contrattuale.

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84

Concertazione e contrattazione decentrata integrativa Le delegazioni trattanti di parte pubblica e di parte sindacale hanno proceduto alla sottoscrizione del contratto integrativo, per l’annualità economica 2015, il 21 dicembre 2015. Oggetto dell’accordo sono stati i criteri per la destinazione delle risorse finanziarie indicate all'art. 15, per le finalità previste dall'art. 17 ed i criteri per l’attribuzione dell’indennità finalizzata a com-pensare l’esercizio di compiti che comportano specifiche responsabilità da parte del personale di categoria D. Le risorse destinate alla contrattazione decentrata ammontano a € 482.429,76. Nel costituire il fondo si è tenuto conto del dettato normativo contenuto nell’art. 1, comma 456, della Legge n. 147/2013 e nella circolare MEF-RGS n. 20/2015. La decurtazione operata di € 25.192,10 è stata calcolata nel rispetto della circolare summenziona-ta.

Personale dirigente

Sistema di valutazione

La cosiddetta riforma Brunetta ha introdotto la valutazione della performance organizzativa e corre-lato ad essa la performance individuale del personale dirigente e di quello non dirigente. Dall’anno 2012 la Camera di Commercio ha adottato il “Sistema di misurazione e valutazione della performance” per tutto il personale, dirigenza compresa, dandone pubblicità sul sito istituzionale. Il sistema è stato già illustrato nell’analogo paragrafo relativo al personale non dirigente, a cui si fa rinvio.

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Come per il personale non dirigente, anche per la Dirigenza della Camera di Commercio il D.L. 78/2010 ha introdotto il blocco della contrattazione collettiva per il triennio 2011-2013, prorogata anche per il 2015 dalla Legge di stabilità n. 190 del 23 dicembre 2014, facendo salva la sola ero-gazione dell’indennità di vacanza contrattuale.

Concertazione e contrattazione decentrata integrativa

L’amministrazione, per l’anno 2015, ha definito le risorse per la retribuzione di posizione e di risul-tato del personale dirigente, secondo le disposizioni previste dai contratti collettivi di lavoro, e se-condo la graduazione delle funzioni correlata alle posizioni dirigenziali. Tali risorse ammontano ad € 146.000,00. Nella costituzione del fondo si è tenuto conto della decurtazione prevista dall’art. 9, comma 2 bis, del D.L. 78/2010, come indicato dalla Circolare MEF-RGS n. 20/2015; si è operata la riduzione permanente di € 58.017,40, come certificato dal Collegio dei Revisori con proprio verbale del 4 di-cembre 2015. Le risorse così determinate sono state destinate per il 41,10% al Fondo per la retribuzione di posi-zione e per il 16,43% al Fondo per la retribuzione di risultato; il restante 42,47% è stato reso indi-sponibile in attesa di poter effettuare la copertura della posizione dirigenziale vacante. Tutti gli atti relativi alla dirigenza hanno seguito l’iter procedurale contrattualmente previsto: l’Amministrazione, che in base all’art. 4 del CCNL 23/12/1999 non è tenuta a ricorrere alla contrat-tazione, ha informato le Organizzazioni Sindacali territoriali, che non hanno attivato la concertazio-ne.

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85

Formazione La Camera di Commercio di Alessandria si adegua all’impostazione normativa contenuta nel D.Lgs. 165/2001 e s.m.i. in merito alla formazione, considerandola strumento essenziale per la ge-stione delle risorse umane dell’Ente e leva fondamentale nel processo di cambiamento dello stes-so, per cui diventa necessario organizzarla, progettarla e pianificarla. Nel quadro degli interventi dell’anno 2015, allegati al Preventivo predisposto dalla Giunta, sono stati individuati tra gli obiettivi prioritari l’aggiornamento e la qualificazione professionale, ai fini del miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi, prevedendo uno specifico stanziamento per la definizione del piano formativo e la partecipazione del personale camerale a corsi di formazione interni ed esterni pari a € 18.745,00, (importo che scaturisce dalla riduzione del 50% della spesa sostenuta nel 2009, disposto dal Dipartimento della Funzione pubblica nella propria direttiva del 30 luglio 2010, e dall’ulteriore riduzione del 10%, disposta dall’art. 8, comma 3 del D.L. 95/2012, con-vertito con L. n. 135/2012). Dall’analisi dei fabbisogni è stato possibile individuare una formazione sia trasversale che settoria-le. La prima prescinde sostanzialmente dal singolo settore o dalla singola area di attività dell’amministrazione, riguarda la totalità o quasi dei dipendenti e si riferisce allo sviluppo di compe-tenze quali: l’utilizzo della strumentazione e degli applicativi informatici e la normativa anticorruzio-ne. La seconda invece è strettamente correlata alle specifiche aree di attività dell’ente camerale e interessa soprattutto il personale dedicato al settore o al servizio di riferimento. La realizzazione dei corsi è avvenuta sia con la modalità tradizionale di frequenza in aula sia con il sistema della videoconferenza, quest’ultima in misura preponderante, consentendo il contenimento della spesa. Tirocini di formazione ed orientamento La Camera di Commercio, in linea con quanto previsto dalla normativa vigente in materia e visto l’evolversi del mondo del lavoro, ritiene importante promuovere il proprio ruolo di supporto alla scuola al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del la-voro e realizzando momenti di alternanza fra studio e lavoro dei ragazzi. Allo stesso tempo si im-pegna a preparare nuove leve offrendo così un servizio allo sviluppo delle imprese. Le finalità in-trinseche alla politica di tirocinio adottate sono pertanto in linea con l’orientamento dell’ente ad es-sere punto di riferimento e motore di sviluppo per la realtà socio economica della provincia, pronta a soddisfare le esigenze delle imprese e dei consumatori, con efficienza e professionalità, in siner-gia con le istanze del territorio. Nello specifico, questo ente ha attivato n. 1 tirocinio formativo di orientamento, in convenzione con l’I.P.S.C. “G. Migliara” di Alessandria, tirocinio rivolto agli alunni delle classi IV dell’Istituto promoto-re quale progetto “Alternanza scuola lavoro”; ha partecipato un allievo nel periodo dal 15 al 30 giugno, collaborando con l’unità Provveditorato, con l’assistenza del tutor aziendale. Inoltre la Camera di Commercio ha ospitato, a partire dall’11 novembre 2015 fino al 15 gennaio 2016 uno studente dell’Università degli studi di Torino, Scuola di Management ed Economia. Nel corso del 2015, inoltre, si è conclusa la collaborazione dei due borsisti, giovani laureati selezionati da Unioncamere, per il progetto “Eccellezze in digitale”, in collaborazione con Google. La Cassa Mutua Da molti anni è attivo nell’ente l’istituto della Cassa Mutua che, perseguendo scopi di carattere as-sistenziale e mutualistico eroga ai dipendenti contributi per sostenere spese mediche o particolari necessità. Il fondo è costituito dai contributi versati dai dipendenti iscritti e dall’Ente.

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86

Il telelavoro Allo scopo di razionalizzare l’organizzazione del lavoro e di realizzare economie di gestione at-traverso l’impiego flessibile delle risorse umane, il DPR 8 marzo 1999, n. 70 “Regolamento re-cante disciplina del telelavoro nelle pubbliche amministrazioni a norma dell’art. 4, comma 3 della legge 16 giugno 1998, n. 191” prevede e regolamenta, per le pubbliche amministrazioni, la pos-sibilità di avvalersi di forme di lavoro a distanza. Il telelavoro è una forma di lavoro caratterizzata dal fatto che la prestazione di lavoro viene ese-guita dal dipendente in un qualsiasi luogo ritenuto idoneo, collocato al di fuori della sede di lavoro ordinaria, avvalendosi delle tecnologie dell’informazione. Nell’ottica di miglioramento della qualità del servizio offerto all’utenza, attraverso l’acquisizione di una maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro la Camera di commercio di Alessandria, nel 2013, ha adottato il Piano per l’utilizzo del telelavoro. L’introduzione del telelavoro potrebbe portare ad un incremento della produzione grazie alla fles-sibilità dei tempi di lavoro e alla maggiore autonomia delle attività svolte permettendo altresì, an-che ai dipendenti che avevano scelto orari ridotti per esigenze personali, di tornare all’orario pie-no. D’altra parte, il miglioramento della qualità della vita del lavoratore, che ha maggior opportu-nità di conciliare le esigenze familiari e/o personali con l’impegno lavorativo, consentirebbero di migliorare la qualità del lavoro. La flessibilità nell’organizzazione del proprio lavoro, caratteristica tipica del dipendente telelavoratore, diminuisce per lo stesso la necessità di utilizzare i vari per-messi con una corrispondente registrazione in diminuzione delle assenze dal lavoro. Inoltre, non essendo soggetto ad orari stabiliti dal proprio responsabile, la disciplina del telelavoro non pre-vede il pagamento delle ore di lavoro straordinario con un conseguente risparmio da parte dell’Ente. L’effettiva possibilità di utilizzare tale tipologia di lavoro a distanza, però, è subordinata all’individuazione di attività definibili “telelavorabili” ovvero attività standardizzate e monitorabili a distanza, che non richiedano un contatto diretto con l’utenza allo sportello e che siano, infine, ca-ratterizzate da un elevato grado di autonomia organizzativa che permette la dislocazione, di tutto o di una parte del processo e per i quali l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comu-nicazione sono elemento essenziale. L’attuazione di questa modalità di lavoro è condizionata altresì dalla verifica dei costi-benefici. Nell’anno 2015 non si sono evidenziate necessità di attivazione del telelavoro.

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87

I fornitori Il rapporto con i fornitori si è basato sul pieno rispetto delle norme che regolano i rapporti di fornitura e nello specifico del D.Lgs. 231/2002, con il quale si è data attuazione alla direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, le cui disposizioni si applicano ad ogni pagamento effettuato a titolo di corrispettivo nelle transazioni commerciali successive al 08/08/2002. L’indice di rotazione dei debiti calcolato sul totale dei debiti di funzionamento dilazione media di nell’anno 2015 ha raggiunto i 134 giorni a fronte dei 103 giorni registrati nel 2014. Il trend confrontato con gli anni precedenti è risultato sempre in crescita: +57 giorni rispetto al 2011 (+74.02%), +23 giorni rispetto al 2012 (+20,72%), +17 nei confronti del 2013 (+14.53%) e +31 giorni rispetto al 2014 pari al 30,10%.

Nell’ambito dei rapporti con i fornitori è stato inoltre calcolato una indicatore di tempestività dei pagamenti elaborato secondo le modalità di calcolo definite dalla Circolare MEF nr. 22 del 22/07/2015 esplicativa delle modalità di calcolo dell’indicatore di tempestività dei pagamenti delle amministrazioni pubbliche, ai sensi dell'articolo 8, comma 3-bis, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89 relativo alla disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, stabilita dal decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.

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88

L’indicatore, espresso in giorni, è calcolato come la somma, per ciascuna fattura emessa a titolo di corrispettivo di una transazione commerciale, dei giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura o richiesta equivalente di pagamento e la data di pagamento ai fornitori moltiplicata per l’importo dovuto, rapportata alla somma degli importi pagati nel periodo di riferimento. L’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti per l’anno 2015 ha fatto pertanto registrare un risultato favorevole pari a -12,46 giorni.

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89

L’ascolto dei portatori di interesse Con il bilancio sociale l’ente camerale realizza un dialogo bidirezionale: dalla Camera verso gli stakeholder per “raccontare” loro quello che è stato fatto e come è stato fatto e dagli stakeholder verso la Camera per “ascoltare” il loro punto di vista, al fine di ottenere indicazioni utili per ridefinire le strategie e gli obiettivi, migliorando i livelli di trasparenza e di efficacia della gestione amministrativa dell’ente. Customer satisfaction del Registro Imprese Di seguito si presentano i risultati dell’indagine di customer satisfaction condotta su un campione di utenti del Registro Imprese negli anni 2011-2015 su 5 grandi Aree: Aspetti tangibili, Affidabilità, Capacità di risposta, Capacità di rassicurazione, Empatia. A partire dal 2013 sono state apportate delle modifiche al questionario di rilevazione della customer che hanno recepito sia i cambiamenti dovuti alla gestione telematica delle pratiche sia la reinternalizzazione del Contact Center e pertanto per alcune voci analitiche non è più rilevato il dato. I dati rilevati nel 2015 evidenziano rispetto al 2014 un miglioramento della qualità percepita per tutti gli aspetti analizzati fatta eccezione per la voce relativa alla “Adeguatezza di struttura, sale ed attrezzature dei Registri, Albi e ruoli, chiarezza della segnaletica esposta, adeguatezza del sito internet” che ha fatto registrare un valore inferiore rispetto a quello dell’anno precedente.

2,8

2,9

3

3,1

3,2

3,3

3,4

3,5

3,6

3,7

1. Adeguatezza di struttura, sale ed attrezzature dei Registri, Albi e

Ruoli chiarezza della segnaletica esposta, adeguatezza del sito

internet

2. Modo di presentarsi del personale

3. Adeguatezza dell’impostazione dei documenti associati al servizio

(domande, modulistica, dichiarazioni)

3,3

1

3,4

9

3,2

3

3,2

9 3,4

5

3,1

23,3

4

3,6

3

3,2

63,3

4

3,5

3

3,2

5

3,2

9

3,5

4

3,2

6

Aspetti tangibili: aspetto, ordine e pulizia delle strutture fisiche, dell’attrezzatura, del personale e degli strumenti di comunicazione

2011

2012

2013

2014

2015

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90

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

4. Rapidità di esecuzione nel servizio 5. Capacità di rimediare ai propri errori

6. Capacità di fornire il servizio nei tempi previsti dalle normative

3,4

1

3,4

7

3,4

83,4

5

3,4

3,4

5

3,5

2

0

3,6

3,4

9

0

3,5

2

3,5

3

0

3,6

4

2011

2012

2013

2014

2015

Affidabilità: capacità di prestare il servizio in modo affidabile e preciso

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

7.Capacità di assistere l’utente e rispondere alle richieste avanzate

8.Efficienza del Call Center esterno 9.Capacità di gestire i reclami

3,3

8

2,3

5

2,9

9

3,3

1

2,4

3

3,0

2

3,5

5

0 0

3,5

2

0 0

3,6

0

0 0

Capacità di risposta: volontà di attendere alle richieste degli utenti e di fornire prontamente il servizio

2011

2012

2013

2014

2015

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0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

10.Cortesia del personale 11.Competenza del personale 12.Credibilità e capacità di ispirare fiducia

3,6 3,6

3

3,5

43,6

7

3,5

8

3,4

5

3,7

6

3,6

9

0

3,6

3

3,6

6

0

3,6

9

3,6

5

0

Capacità di rassicurazione: competenza cortesia, credibilità del personale e sua capacità di ispirare fiducia e sicurezza

2011

2012

2013

2014

2015

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

13.Capacità di comprensione delle esigenze degli utenti, nei limiti

stabiliti dalle normative

14.Disponibilità del personale a prestare attenzione ai clienti su

base individuale

15.Utilizzo di un linguaggio semplice e chiaro da parte del

personale

3,3

3 3,5

1

3,5

6

3,3

6

3,5

2

3,5

3

3,5

8

0 0

3,5

0 0

3,5

3

0 0

Empatia: accesso, comunicazione e comprensione dell'utente; assistenza premurosa ed individualizzata che il R.I. presta agli utenti

2011

2012

2013

2014

2015

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Il Tavolo tecnico di consultazione

Anche nel 2015 la Camera di Commercio di Alessandria ha realizzato l’“ascolto” dei portatori di in-

teresse attraverso il “Tavolo tecnico di consultazione”, organismo consultivo a supporto degli or-

gani camerali, istituito nel novembre 2008.

Composto dai direttori/segretari delle associazioni di categoria dei settori economici rappresentati

in Consiglio (singolarmente o in apparentamento), nonché dai rappresentanti dei consumatori e dei

lavoratori (Confagricoltura, CIA, Coldiretti, Confindustria, AOV, Collegio Costruttori, API, CNA,

Confartigianato, Ascom, Confesercenti, Fai, Abi, Confcoperative, ADICONSUM, CGIL), viene

consultato periodicamente, al fine di approfondire gli elementi tecnici inerenti alle problematiche e

ai progetti camerali più significativi e di svolgere al meglio, direttamente (tramite proposte o pareri

facoltativi e non vincolanti) e indirettamente (attraverso i propri rappresentanti negli organi camera-

li), una efficace funzione propositiva e consultiva per l’Ente.

Le riunioni del “tavolo”, per le quali non sono ammesse deleghe e non sono previsti gettoni di pre-

senza né rimborsi spese, si tengono, in genere, presso la Camera di Commercio e sono convocate

dalla Segreteria dell’Ente ogni qualvolta se ne presenti la necessità o venga richiesta dal coordina-

tore o da almeno cinque componenti del tavolo; sempre la Segreteria provvede alla verbalizzazio-

ne delle riunioni.

Al tavolo, presieduto da un coordinatore nominato dagli stessi componenti il Tavolo, possono di

volta in volta essere invitati altri soggetti la cui presenza è giudicata utile per la disamina delle pro-

blematiche del momento.

Tale organismo rappresenta, quindi, un gruppo primario di portatori di interesse (stakeholder) per

l’ente camerale, con il quale attuare un dialogo costante, al fine di ottenere utili indicazioni e sug-

gerimenti circa la definizione delle linee pluriennali, delle strategie e dei programmi annuali e

l’individuazione degli obiettivi, dei progetti e della singole azioni da intraprendere a sostegno delle

imprese, in particolare nel campo della promozione e della valorizzazione delle produzioni locali.

Nel corso del 2015 il “Tavolo” ha tenuto 3 riunioni dedicate a diverse problematiche tra le quali:

l’esame della riforma del sistema camerale, confronto sulla gestione della mediazione delle contro-

versie civili e commerciali, sul Premio per l’impegno imprenditoriale e il progresso economico,

Rendicontazione anno 2014 e relativi obblighi di trasparenza, esame dell’assestamento di bilancio

e del preventivo 2015, monitoraggio sugli interventi economici e proposte conseguenti esame della

situazione dei “contributi alluvione” analisi del preventivo 2016 e della relazione previsionale e pro-

grammatica.

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Dal continuo e proficuo confronto con il “Tavolo”, la Giunta della Camera di Commercio ha tratto

importanti indicazioni che, in più di una occasione, si sono tradotte anche in apposite deliberazioni.

Comunicazione e trasparenza

La Camera di Commercio impronta la sua attività a criteri di massima trasparenza nei confronti dei

propri utenti.

In attuazione del DLgs n. 33 del 14/3/2013, emanato in attuazione della L. n. 190/2012, contenente

“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica

amministrazione” è presente sul sito della Camera di Commercio la sezione “Amministrazione Tra-

sparente”. La norma, infatti, prevede specifici obblighi di pubblicazione in capo alle pubbliche am-

ministrazioni, nei propri siti istituzionali, di informazioni e dati concernenti l’organizzazione e

l’attività, riordinando in un unico corpo legislativo le numerose norme pubblicate in materia.

Il sito della Camera di Commercio di Alessandria, www.al.camcom.gov.it rappresenta quindi il ca-

nale privilegiato per acquisire informazioni aggiornate sull’attività camerale, grazie anche alle ca-

ratteristiche di accessibilità, lo testimonia l’alto numero di visitatori rappresentato da una media di

23.000 visite mensili.

La Camera di Commercio inoltre dialoga costantemente con gli organismi della stampa per la di-

vulgazione di iniziative ed eventi camerali attraverso inviti conferenze stampa e comunicati che ve-

dono un costante incremento negli anni. Come ulteriore strumento di comunicazione all’estero è

inoltre attiva una pagina Facebook.

La Giornata della trasparenza

Il giorno 9 luglio 2015 la Camera di Commercio ha incontrato nell’ambito di una riunione del tavolo

tecnico di consultazione i propri stakeholder di riferimento, associazioni dei consumatori e rappre-

sentanti delle diverse categorie economiche, per relazionare in merito a quanto realizzato in termi-

ni di trasparenza e più in particolare di Ciclo della Performance dando così attuazione al principio

di trasparenza nella nuova accezione di accessibilità totale delle informazioni concernenti ogni a-

spetto dell'organizzazione

L’organizzazione della Giornata della Trasparenza assume particolare rilievo nell'ambito delle ini-

ziative che il decreto legislativo 150/2009 prevede per garantire un adeguato livello di trasparenza,

di legalità e di sviluppo della cultura dell'integrità.

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Il Piano della Performance, come già detto, costituisce il sistema portante dell'attività di program-

mazione della Camera di Commercio, poiché è in esso che trovano concreta attuazione gli indirizzi

strategici definiti dall’Ente, sulla base delle esigenze rappresentate dagli stakeholder, e vengono

individuati gli obiettivi finali e intermedi e gli indicatori per la misurazione e la valutazione della per-

formance. È stato inoltre distribuito un questionario “miglioriamo insieme i servizi della Camera di

Commercio” che è stato predisposto al fine di diffondere tra il pubblico la conoscenza dei servizi

erogati dall’Ente camerale.

La Giornata della Trasparenza consente di attivare il "controllo sociale diffuso" sulla capacità della

Camera di Commercio di dare risposte qualificate, seppure con il vincolo delle minori risorse di-

sponibili.

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Il comitato per l’imprenditoria femminile

I Comitati e la rete delle Camere di commercio

L’atto di nascita della rete dei Comitati per l’imprenditoria femminile del sistema camerale inizia con il

primo protocollo d’intesa siglato nel 1999 da Unioncamere e Ministero allora dell’Industria ora

Sviluppo Economico, per il sostegno e la promozione dell’imprenditoria femminile, che prevede la

costituzione di un Comitato presso ogni Camera di Commercio.

Attualmente i Comitati sono istituiti presso tutte le Camere di Commercio; uno dei punti di forza dei

Comitati è proprio quello di essere inseriti nel sistema camerale, quindi in una rete già costituita, che

facilita lo scambio di esperienze, di progetti ed azioni comuni, una struttura che è in dialogo e

collaborazione incessante con le associazioni d’impresa, con le istituzioni locali, con le strutture di

formazione e il mondo associativo.

Nell’ambito della “mission” delle Camere di Commercio, i Comitati si propongono come soggetti attivi

dello sviluppo locale, con l’obiettivo prioritario di promuovere e sostenere la nascita e il

consolidamento delle imprese femminili.

Il Comitato IF di Alessandria

La Camera di Commercio ha istituito sin dal novembre 2000 il Comitato per la promozione

dell’imprenditoria femminile, con queste finalità:

- proporre, nell'ambito della programmazione delle attività camerali, suggerimenti per lo sviluppo e la

qualificazione delle donne nel mondo dell'imprenditoria;

- partecipare alle attività della Camera, proponendo tematiche di genere in relazione allo sviluppo

dell’economia locale;

- promuovere indagini conoscitive sulla realtà imprenditoriale locale, anche con studi di settore, per

individuare le opportunità di accesso e di promozione delle donne imprenditrici;

- promuovere la formazione imprenditoriale e professionale;

- facilitare l'accesso al credito per le imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile;

- favorire la qualificazione imprenditoriale femminile;

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- attivare un sistema di collaborazioni con gli enti pubblici e privati che sul territorio svolgono attività

di promozione dell’imprenditoria femminile.

Il Comitato ha sede presso la Camera di Commercio ed è costituito da rappresentanti del mondo

imprenditoriale, associativo, bancario e sindacale della provincia.

Con il rinnovo del 12/2/2007 è entrata a farne parte anche una rappresentante delle cooperative.

Il monitoraggio delle imprese femminili

Uno degli obiettivi delle iniziative del sistema camerale è quello di conoscere per programmare,

l’apporto della conoscenza e del monitoraggio consente di orientare e mirare gli interventi dei pubblici

poteri.

A questo scopo è stato costituito l’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile dell’Unioncamere che, a

partire dal dicembre 2003, aggiorna ogni sei mesi i dati statistici quantitativi relativi alle imprese

femminili e non femminili, consentendo una lettura “di genere” della realtà produttiva del nostro paese.

L’impegno dei Comitati sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che, per le donne anche se non

soltanto per loro, è un nodo cruciale, ha portato alla sigla, nel 2005, di un protocollo d’intesa tra

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed Unioncamere, per la promozione della legge 53/2000,

“Disposizioni per il sostegno della maternità e paternità, per il diritto alla cura e alla formazione per il

coordinamento dei tempi delle città.”

Su iniziativa e proposta del Comitato IF, si è tenuto anche nel 2015 e nel 2016 il corso Start Up

d’Impresa, un percorso formativo gratuito rivolto a aspiranti o neo imprenditori/imprenditrici, al fine di

stimolare ed indirizzare correttamente lo spirito d’impresa in un periodo di grave crisi economica.

Nel 2016 il corso, rientrando nel progetto “Servizi di sostegno alla creazione e allo start-up di nuove

imprese (giovanili, femminili, sociali, innovative e di immigrati)”, presentato dalla Camera di

Commercio di Alessandria ed ammesso al Fondo perequativo 2014 dall’Unione Italiana Camere di

Commercio, ha avuto contenuti più ampi e un maggior numero di ore.

Il progetto ha previsto altresì, che, al termine del percorso formativo, per le idee d’impresa più

immediatamente cantierabili, un tutoraggio personalizzato per valutare la fattibilità del singolo progetto

d’impresa.

Su proposta del Comitato Imprenditoria Femminile, la Camera di Commercio ha istituito un premio

specifico per una neo imprenditrice, premiando così sia il successo imprenditoriale femminile che la

nuova imprenditorialità.

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La neo imprenditrice di successo, designata dal Comitato IF, è stata premiata nella Giornata

dell’Economia, in aggiunta ai nove imprenditori di successo dei vari settori dell’economia locale.

Nel 2016 il Comitato è stato rinnovato per il triennio 2016/2019 e ha confermato quale suo Presidente

Barbara Paglieri.

Si può convenire che l’esperienza dei Comitati per l’imprenditoria femminile è stata sinora positiva per

il sistema camerale, che ha potuto ampliare ed integrare il suo impegno per lo sviluppo imprenditoriale

con uno sguardo “di genere”, per le rappresentanti di categoria componenti il Comitato e, anche, per

le diverse realtà, locali e nazionali, che hanno potuto avvalersi di un valido contributo.

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Il Comitato Unico di Garanzia (CUG)

Il Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora

e contro le discriminazioni (CUG) è un organismo introdotto dall'art 21 della Legge n. 183 del 4 no-

vembre 2010 che sostituisce, unificando le competenze in un solo organismo, i comitati per le pari

opportunità e i comitati paritetici sul fenomeno del mobbing costituiti in applicazione della contrat-

tazione collettiva, dei quali assume tutte le funzioni previste dalla legge, dai contratti collettivi rela-

tivi al personale delle amministrazioni pubbliche o da altre disposizioni.

L'unicità del CUG risponde all'esigenza di garantire maggiore efficacia ed efficienza nell'esercizio

delle funzioni alle quali il nuovo organismo è preposto, rappresentando, altresì, un elemento di ra-

zionalizzazione.

Il CUG della Camera di Commercio di Alessandria è stato istituito con deliberazione di Giunta n. 47

del 17 maggio 2011 e rinnovato con deliberazione di Giunta n. 93 del 13 luglio 2015.

Il Comitato ha una composizione paritetica ed è formato da componenti designati da ciascuna del-

le organizzazioni sindacali rappresentative, ai sensi dell’art. 40 e 43 del D.Lgs. 165/2001, e da un

numero pari di rappresentanti dell’amministrazione, nonché da altrettanti componenti supplenti.

Per quel che concerne la suddivisione fra generi, i sedici componenti sono così distribuiti: nove

femmine e sette maschi, designati in pari numero dall’amministrazione e dalle organizzazioni sin-

dacali.

Il Comitato nel corso del 2015 si è riunito due volte, la prima il 22 ottobre per l’integrazione del va-

demecum delle assenze con le modifiche introdotte ai congedi parentali dal D.Lgs 80/2015, la veri-

fica delle modalità di fruizione, presso altre amministrazioni, dei permessi per “eventi e cause par-

ticolari” (art. 4 L. 53/2000) e la possibilità dell’utilizzo di assenze per malattia per l’espletamento di

visite mediche, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici fruibili anche ad ore e retro-

attività dell’utilizzo stesso; la seconda l’11 novembre per la raccolta dati propedeutica alla realizza-

zione dell’aggiornamento della valutazione dello “Stress lavoro correlato” per il triennio 2012-2014.

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Il gruppo di lavoro

Per la realizzazione del Bilancio sociale e di genere è stato costituito, nell’ambito della struttura or-

ganizzativa camerale, un gruppo di lavoro interno alla Camera di Commercio, coinvolgente vari uf-

fici e servizi: Servizio Amministrativo Contabile, Gestione del Personale, Studi e Biblioteca, Pianifi-

cazione e Controllo di Gestione, Segreteria, Servizi Informatici.

SUPERVISIONE E COORDINAMENTO: Monica MONVALLI

GRUPPO DI LAVORO: Alain BOCCHIO

Giuseppina GHIO

Gloria GRITTANI

Katia GROSSO

Maria Teresa ROSSI

Maria Pia SALVAREZZA