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CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA BILANCIO DI MANDATO 2009/2014

Supervisione

Mario Pera Segretario Generale

Gruppo di lavoroAmelia Argenziano

Paola BuonomoAnna Cagnacci

Claudia CommitteriMassimo Cozzetto

Fabrizio FratiniMarco Giombini

Maria Elena MillettiPaola Naso

Nadia PaesanoClaudia Pattuglia

Silvia RossiCristiana Zuccaccia

Revisione e impaginazioneAngelo Calabrese, Debora Pergalani, Roberto Vitali

Si ringraziano tutti i lavoratori della Camera di Commercio per l’impegno profuso nella realizzazione delle attività e nel raggiungimento dei risultati che sono oggetto della presente pubblicazione.

© 2014 Camera di Commercio di Perugia

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INDICE

INTRODUZIONE...........................................................................................................................................1

1. L’IDENTITA’..............................................................................................................................................1

1.1 175 anni di storia..................................................................................................11.2 Funzioni e missione...............................................................................................11.3. Gli organi di indirizzo e di governo.......................................................................11.4 L’organizzazione....................................................................................................11.5. Il sistema camerale e le partecipazioni................................................................11.6 Le linee guida del mandato...................................................................................11.7 Le relazioni con le istituzioni del territorio.............................................................1

2. IL CONTESTO ECONOMICO................................................................................................................1

3 LA DIMENSIONE ECONOMICA.............................................................................................................1

3.1 La dimensione patrimoniale dell’ente...................................................................13.2 Il valore creato......................................................................................................13.3. I proventi correnti.................................................................................................13.4 Il valore aggiunto corrente....................................................................................13.5 Il valore aggiunto globale......................................................................................13.6 La distribuzione del valore aggiunto globale.........................................................1

4. LA RELAZIONE SOCIALE......................................................................................................................1

4.1 Semplificazione amministrativa, e-government e comunicazione.........................14.2 Promozione delle imprese, dell’imprenditorialità e valorizzazione del territorio. 14.3 Sostegno al credito e incentivi diretti alle imprese...............................................14.4 Internazionalizzazione, infrastrutture, innovazione e formazione........................14.5 Regolazione del mercato e promozione della legalità...........................................14.6 Informazione economica e documentazione.........................................................14.7 Le azioni per il contenimento della spesa e l’efficienza dei servizi........................1

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INTRODUZIONE

Sono trascorsi 20 anni dalla emanazione della legge di riforma delle Camere di Commercio, con la quale nel

’93 veniva finalmente avviato il processo, completatosi nel 2010, di affermazione degli enti camerali quali

enti pubblici dotati di autonomia funzionale, enti “esponenziali” della comunità delle imprese e, dunque,

rappresentativi di interessi generali.

Nei cinque anni del mandato che qui presentiamo la Camera, e con essa l’intero “sistema” camerale sul

territorio, ha prodotto ogni sforzo possibile per sostenere le imprese. In un periodo in cui, agli effetti reali

della peggiore crisi che il Paese abbia mai affrontato dal dopoguerra a oggi, si è sommato, in modo

diversificato, l’impatto delle politiche di spending review sulla capacità di servizio del comparto pubblico,

l’ente che ho avuto l’onore di presiedere si è impegnato per dare risposte concrete ai segnali di sofferenza

del territorio, ripensando il proprio modello organizzativo per recuperare risorse - umane e finanziarie - da

concentrare su ambiti strategici di intervento per la crescita.

La promozione del territorio, il sostegno al credito e alle infrastrutture, il dialogo tra formazione e lavoro, la

creazione d’impresa, l’accompagnamento sui mercati internazionali, l’innovazione, la battaglia per la

legalità e quella per la semplificazione amministrativa: sono stati questi i temi della nostra agenda

quotidiana.

I dati illustrati in questo Bilancio testimoniano che senza un ente come la Camera di Commercio sarebbe

molto difficile per le micro, piccole e medie imprese, che costituiscono l’ossatura del nostro sistema

produttivo, riuscire a promuovere i propri prodotti sui mercati esteri, così come accedere a finanziamenti

senza godere di garanzie o di contributi, agire sul mercato interno con le dovute garanzie di trasparenza e

tutela.

Gli ultimi anni di crisi hanno messo a dura prova il sistema economico e sociale, e non solo in Umbria o in

Italia. Oggi è quanto mai necessario un forte cambio di indirizzo nelle politiche fiscali e negli interventi di

sostegno all’economia reale, il che vuol dire un ritorno alla fase espansiva e all’occupazione.

La politica di rigore e austerità perseguita dall’Unione Europea sta mostrando tutti i suoi limiti, con evidenti

ripercussioni sul mercato interno. Il nostro Paese è costretto a impegnare quote rilevanti del proprio

prodotto annuale per pagare gli interessi passivi sul debito pubblico. Il che comporta una tassazione sempre

più elevata, la riduzione della spesa pubblica produttiva e, in un effetto a spirale, la riduzione del tasso di

crescita e della domanda interna.

Non possiamo indugiare oltre. Dobbiamo recuperare quei valori di solidarietà e giustizia che l’economia ha

perduto, e scoprire un diverso vantaggio competitivo, quello della collaborazione e della distribuzione più

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equa del valore. E’ il momento di dare forza all’idea di una nuova società, nella quale si affermino valori e

stili di vita più sobri, e consapevoli dei limiti ambientali e sociali che la nostra condizione umana ci impone.

E' quanto mai necessario progettare e realizzare interventi che siano coerenti con un modello di sviluppo

fatto di imprenditorialità diffusa, distretti, filiere, reti, cultura e – soprattutto - territorio. Agricoltura e

manifattura, artigianato e turismo, servizi e cooperazione, settore privato, non profit e settore pubblico

devono e possono concorrere per sostenersi a vicenda.

Ritengo che il nostro modello di sviluppo fondato sulla imprenditorialità diffusa, mantenga intatta ancora

oggi la sua forza, in quanto capace di esprimere valori assoluti che portano le persone ad auto-organizzarsi

con responsabilità nel lavoro, come nella vita sociale, nella famiglia e anche nell’associazionismo.

Il bilancio di mandato risponde appunto all’esigenza di rendere conto alla comunità di riferimento

dell’insieme di azioni che la Camera ha messo in campo in questi anni. Non si tratta certo di enfatizzare il

ruolo di una istituzione quanto piuttosto di definire – dati alla mano – l’esatta impronta lasciata sul campo

nel corso della nostra azione.

Un atto dovuto, ma anche voluto e particolarmente sentito, tanto più in questo momento “storico” non

facile per l’intera economia, e in particolare per il nostro sistema produttivo.

Siamo convinti di consegnare al prossimo mandato consiliare una eredità generosa, dal momento che in

questi cinque anni abbiamo davvero destinato alle nostre imprese e al territorio tutto quanto era possibile.

GIORGIO MENCARONI Presidente Camera di Commercio di Perugia

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1. L’IDENTITA’1.1 175 anni di storia

L’editto emanato il 12 giugno 1835 dal Cardinale Anton Domenico Gamberini, regnante Papa Gregorio XVI,

con il quale si istituivano nello Stato Pontificio otto Camere di Commercio, tra cui quella sussidiaria di

Foligno, segnò l’avvio di una esperienza istituzionale tra le più antiche dell’ordinamento umbro.

Protagonista e testimone di molteplici e storici cambiamenti politici, economici e sociali, da quel lontano

1835, in cui veniva istituita la "Camera sussidiaria di commercio di Fuligno", l'ente è stato sempre parte

attiva delle politiche di sviluppo del territorio e del “fare impresa”.

Dopo l’ultima riforma del sistema camerale intervenuta con il Decreto legislativo 23/2010, la Camera

“autonomia funzionale” si è vista riconoscere il ruolo di corpo intermedio della società, con una

rappresentanza sempre più forte sul territorio e un significativo rafforzamento della sua capacità di azione

per la promozione dello sviluppo economico.

Per celebrare e testimoniare questo lungo viaggio, intrapreso insieme agli imprenditori, alle istituzioni,

all’intera comunità, la Camera di Commercio di Perugia ha realizzato, a partire dall’anno 2010, diverse

iniziative di comunicazione il cui fine non è consistito solo nel dare testimonianza delle funzioni e delle

azioni realizzate dall’istituzione camerale nel corso dei secoli, ma anche di promuovere il ruolo dell’impresa

nella società, per mezzo di un’accurata ricerca scientifica in grado di valorizzazione la storia e la cultura

dell’imprenditoria locale.

La pubblicazione del volume “Camera di Commercio di Perugia, 1835-2010. 175 anni di storia al servizio

della comunità”

In concomitanza con la celebrazione a livello nazionale del 150° anniversario, nel 2012, della prima legge

istitutiva delle Camere di Commercio nell’Italia unita, l’ente camerale ha intrapreso poi una nuova attività

editoriale, sempre a carattere storico-economico, con la pubblicazione del volume “Camera di Commercio

di Perugia, 1835-2010. 175 anni di storia al servizio della comunità".

In questo modo la Camera ha posto le basi per un’attività, non estemporanea, di valorizzazione del tessuto

economico provinciale per mezzo della quale ha voluto dare risalto alle imprese che, con la loro attività,

sono state e sono tuttora testimonianza delle trasformazioni e dei caratteri più profondi dell’imprenditoria

locale. Il tessuto economico-produttivo e sociale – che nel corso dei secoli ha costituito l’humus dell’azione

camerale – nel volume è stato analizzato nelle sue caratteristiche strutturali e rappresentato nei suoi tratti

più significativi, nella sua evoluzione a cavallo fra l’800 e il terzo millennio.

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Il docufilm “1835>2010. 175 anni di storia al servizio della comunità”.

L’audiovisivo è stato presentato al pubblico nel gennaio 2011 in occasione della cerimonia per il 175°

Anniversario alla quale hanno preso parte parlamentari umbri, rappresentanti delle istituzioni, degli enti

locali, sindaci della provincia di Perugia, esponenti del sistema camerale locale, regionale e nazionale,

membri del Consiglio e della Giunta della Camera di Commercio di Perugia.

Cenni storici

Dopo l’istituzione con sede a Foligno, come Camera sussidiaria a quella di Roma, con l’Unità d’Italia la competenza

della Camera di commercio si estende a tutta l’Umbria e alla Sabina e l’ente assume la denominazione di Camera di

Commercio e Arti. Difesa degli interessi locali, attenzione alla diffusione delle ferrovie, promozione della formazione

tecnica e professionale, monitoraggio delle attività agricole e manifatturiere, informazione sulla vita economica e sui

prezzi, sono i suoi campi fondamentali d’attività. Nel primo Novecento, con la fine della depressione economica

internazionale che caratterizza l’ultimo quarto dell’Ottocento ed i processi d’industrializzazione del paese, anche

l’Umbria conosce una fase d’intenso dinamismo. La Camera di commercio, riordinata sulla base della legge del 1910,

assume un nuovo e più incisivo ruolo. La sua denominazione cambia in Camera di Commercio e Industria. L’ente

acquisisce un’ampia gamma di competenze, tra cui la tenuta del registro ditte, al quale si stabilisce l’obbligo

d’iscrizione. La struttura camerale diviene momento di rappresentanza degli interessi commerciali e industriali

dell’Umbria, la sua missione è assicurarne e promuoverne la modernizzazione. Nel dopoguerra tale ruolo diviene

strategico. A partire dal 1918 la Camera è protagonista di tutte le iniziative volte a garantire lo sviluppo regionale.

Durerà pochi anni. Già nel 1924 inizia una complessa attività di regolamentazione legislativa volta a limitare le

autonomie delle Camere, in ossequio alle scelte centralizzatrici del fascismo. Nel 1927, con la costituzione della

provincia di Terni, la struttura viene smembrata ed assume la denominazione di Consiglio provinciale dell’economia,

cambiata nel 1931 in Consiglio provinciale dell’economia corporativa e nel 1937 in Consiglio provinciale delle

corporazioni. Il Prefetto ne diviene presidente, sancendo la trasformazione dell’ente in articolazione funzionale dello

Stato totalitario.

Nel secondo dopoguerra la Camera assume nuovamente la rappresentanza degli interessi del territorio e degli

operatori economici. Il presidente, tuttavia, sarà di nomina ministeriale e i membri della giunta verranno indicati dal

Prefetto. Nonostante ciò, dai primi anni cinquanta del Novecento, presidenti, che coniugano ruoli politici all’attività

d’imprenditori, consentono di affrontare in modo dinamico la crisi dell’apparato industriale e dell’agricoltura regionali.

Dal 1951 le categorie rappresentate si allargheranno agli artigiani e ai coltivatori diretti, a cui si aggiungeranno, nel

1956, gli operatori del turismo e del credito. La Camera s’impegnerà in agricoltura, promuovendo colture ad alta

redditività e parchi faunistici. Centrale sarà l’iniziativa per comunicazioni più moderne: dall’azione a favore del

passaggio dell’Autostrada del Sole per l’Umbria, al successivo impegno per trasformare Sant’Egidio in aeroporto civile.

Infine l’ente parteciperà alla battaglia per il Piano regionale di sviluppo che porterà, nel 1970, all’istituzione della

Regione. Nel 1966 l’ente assume la denominazione definitiva di Camera di Commercio, Industria, Artigianato e

Agricoltura.

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La nascita della Regione aprirà un periodo d’oggettive e positive convergenze istituzionali. Al tempo stesso maturerà

un più intenso rapporto con le altre Camere dell'Italia centrale, mentre continua l’attenzione nei confronti

dell’agricoltura e lo sforzo volto a garantire la penetrazione dei prodotti umbri nel mercato nazionale. L’ente camerale

partecipa da protagonista ad importanti iniziative: dal polo fieristico di Bastia, dove decollerà Agriumbria, al Centro

regionale estero. Le trasformazioni della struttura produttiva umbra, a partire dalla seconda metà degli anni ottanta

del XX secolo, spingono la Camera a qualificare tali cambiamenti e a reagire ai focolai di crisi presenti sul territorio.

Essa si concentra soprattutto sulla formazione e sull’aggiornamento di quadri e manager, attraverso molteplici centri e

istituti costituiti in collaborazione con l’Università Bocconi e l’Università di Perugia. Aumentano i servizi alle imprese,

consentendo sgravi dei costi di gestione, s’incentivano i processi d’internazionalizzazione.

Il punto di svolta è, però, l’ultimo decennio del secolo. La costituzione dell’Unione europea e le spinte per un

progressivo aumento d’autonomia dai poteri centrali delle istituzioni locali, del sistema bancario e degli enti economici

favoriscono il ridisegno dell’architettura delle Camere che conosce un passaggio significativo con la legge 580 del 1993

e che si conclude con il Testo unico del 2010. La chiave che lega i diversi provvedimenti è una scelta di snellimento

delle procedure e la costruzione d’autonomie funzionali. Alle rappresentanze tradizionali si aggiungono anche quelle

espresse dai sindacati e dai consumatori. Presidenza e Giunta sono elette dal Consiglio e il segretario viene scelto, da

un albo nazionale, dallo stesso organo e sottoposto alla ratifica del Ministero dell’Industria. Alla crescente autonomia

corrisponde una netta scissione tra rappresentanza e gestione dell’ente. Ma la Camera di Commercio di Perugia

aggiungerà alle modifiche normative ulteriori elementi che ne rafforzano il ruolo e la configurazione come struttura di

servizio alle imprese. Si rafforzano le politiche d’internazionalizzazione, si dà particolare attenzione alle reti

infrastrutturali e telematiche che fanno della struttura camerale un essenziale strumento di supporto per affrontare i

cambiamenti previsti dal nuovo quadro economico ed istituzionale.

(dal volume “175 anni di storia al servizio della comunità”, a cura di Renato Covino, ed. Camera di Commercio di Perugia, 2011)

1.2 Funzioni e missione

La legge n. 580/1993 attribuisce alle Camere di Commercio un ruolo specifico nel panorama delle istituzioni

deputate alla governance dei sistemi economici locali.

Le Camere di Commercio, quali enti pubblici la cui circoscrizione di competenza coincide con quella

provinciale, hanno per missione istituzionale il sostegno delle imprese e lo sviluppo economico e sociale del

territorio provinciale, quale luogo di interessi dell'impresa.

Partendo dalla centralità dell'impresa, la politica di programmazione di ogni ente camerale tiene conto, nel

definire gli obiettivi e nello stabilire le priorità e gli interventi da attuare, dei bisogni espressi dal territorio e

delle politiche di sostegno intraprese dagli altri enti locali, per contribuire in modo attivo e partecipato alla

crescita del sistema economico provinciale nel suo complesso.

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La Camera di Commercio di Perugia è dunque ente autonomo di diritto pubblico. Svolge funzioni di

interesse generale per il sistema delle imprese e dei consumatori ed assicura lo sviluppo

dell'economia locale. Si configura come l'interlocutore principale di tutte le imprese e si impegna a

sostenere servizi e progetti che ne favoriscano la crescita.

L’ente camerale attua iniziative volte a favorire l'accesso al credito da parte delle imprese, ad accrescere

l'innovazione e a trasferire le tecnologie, a promuovere le produzioni locali in Italia e all'estero, a tutelare

l'ambiente nell'esercizio dell'attività d'impresa, a sviluppare le infrastrutture e a valorizzare le risorse del

territorio. Oggi la Camera di Commercio di Perugia è prima di tutto l’interlocutore di oltre 73.000 imprese

che in provincia di Perugia producono, trasportano e scambiano beni e servizi e delle categorie economiche

che le rappresentano. Ma è anche un’istituzione al servizio di cittadini e dei consumatori, attiva accanto agli

enti locali per lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio perugino.

Le funzioni che la Camera di Commercio di Perugia svolge, in coerenza con quanto disposto dalla legge di

riforma del sistema camerale, sono regolamentate inoltre dallo Statuto e possono essere così classificate:

Servizi amministrativi alle imprese

Si tratta di attività anagrafiche e certificative, quali la tenuta di albi, elenchi, ruoli, nei quali vengono

registrati e certificati i principali eventi che caratterizzano la vita di ogni impresa.

Rappresentano il nucleo storico delle attività camerali e sono i servizi che gli imprenditori sono obbligati a

richiedere alla Camera di Commercio per avviare o modificare qualunque tipo di attività. Rappresentano il

primo contatto tra l’impresa e l’istituzione camerale e riguardano la registrazione e la certificazione delle

imprese presso il Registro delle Imprese, la gestione di albi, ruoli, elenchi, il riconoscimento del possesso di

requisiti professionali richiesti per esercitare alcune attività regolamentate, il rilascio di atti, certificati,

autorizzazioni, licenze.

Regolazione del mercato

La Camera di Commercio ha inoltre il compito di vigilare sul mercato e di favorirne la regolazione, nelle

modalità ritenute opportune, tramite la promozione di regole certe ed eque, la trasparenza delle pratiche

commerciali, lo sviluppo di iniziative volte a favorire la correttezza dei comportamenti degli operatori

nonché la composizione non conflittuale delle eventuali controversie insorte, oltre alla vigilanza sulla

sicurezza e conformità dei prodotti immessi sul mercato. Rientrano in questo ambito i servizi di Mediazione

e di Arbitrato, i controlli sulle clausole vessatorie o inique, la predisposizione di contratti tipo, i servizi di

metrologia legale, i controlli sulla sicurezza dei prodotti, i servizi per la tutela della proprietà intellettuale, la

tenuta delle sale di contrattazione, della Borsa merci e della Borsa Immobiliare, i controlli e le rilevazioni dei

prezzi.

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Promozione e informazione economica

Comprendono il sostegno alle imprese, la promozione dello sviluppo economico, il monitoraggio, lo studio

e l’analisi dei dati sull'andamento dell’economia locale. L’attività promozionale in particolare si concretizza

in un insieme di iniziative a sostegno del sistema economico provinciale. Rientrano in questa sfera sia gli

interventi di supporto alle attività imprenditoriali - in forma diretta, quali contributi alle singole imprese o a

settori di imprese, o indiretta, per il tramite di consorzi di garanzia, oppure di enti o associazioni per attività

finalizzate allo sviluppo del territorio – sia gli interventi di natura strutturale ed infrastrutturale volti a

favorire l’economia locale nel suo complesso.

La missione della Camera di Commercio di Perugia, la sua ragion d’essere, è quella di agire nell’interesse e

in vista del soddisfacimento dei bisogni della “comunità di riferimento” che è individuata non soltanto nel

sistema delle imprese ma più in generale nel sistema economico all’interno del quale si annoverano anche i

consumatori e dunque tutti i cittadini.

Ciò attraverso l’impegno a valorizzare al massimo gli asset produttivi della provincia, dal livello di

competitività delle imprese al livello di istruzione e di aggiornamento professionale dei lavoratori e degli

imprenditori, alla valorizzazione dei capitali investiti, fino alla diffusione dell’innovazione tecnologica.

STAKEHOLDER INTERNI

• Risorse umane

SISTEMA SOCIALE

• Organismi non profit

• Fondazioni a scopo etico-sociale

SISTEMA ECONOMICO-PRODUTTIVO

• Imprese

• Associazioni di categoria

• Utenti/Clienti

• Consumatori

• Mondo del lavoro

• Sistema scolastico e formativo

Camera di Commercio di

Perugia

SISTEMA DELLE RELAZIONI ISTITUZIONALI

• Attori istituzionali

• Sistema camerale

STAKEHOLDER INTERNI

• Risorse umane

SISTEMA SOCIALE

• Organismi non profit

• Fondazioni a scopo etico-sociale

SISTEMA ECONOMICO-PRODUTTIVO

• Imprese

• Associazioni di categoria

• Utenti/Clienti

• Consumatori

• Mondo del lavoro

• Sistema scolastico e formativo

Camera di Commercio di

Perugia

SISTEMA DELLE RELAZIONI ISTITUZIONALI

• Attori istituzionali

• Sistema camerale

STAKEHOLDER INTERNI

• Risorse umane

SISTEMA SOCIALE

• Organismi non profit

• Fondazioni a scopo etico-sociale

SISTEMA ECONOMICO-PRODUTTIVO

• Imprese

• Associazioni di categoria

• Utenti/Clienti

• Consumatori

• Mondo del lavoro

• Sistema scolastico e formativo

Camera di Commercio di

Perugia

SISTEMA DELLE RELAZIONI ISTITUZIONALI

• Attori istituzionali

• Sistema camerale

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1.3. Gli organi di indirizzo e di governo

Nel corso del mandato la Camera ha attraversato uno dei passaggi più rilevanti della recente riforma del

sistema camerale, che ha riguardato i meccanismi di costituzione dei consigli camerali, con l’introduzione di

nuovi criteri di calcolo della rappresentatività in grado di esprimere meglio il reale peso economico dei

settori produttivi, e il riconoscimento della rappresentanza ai liberi professionisti.

La norma infatti prevede la presenza nei consigli camerali anche di un rappresentante designato dai

presidenti degli ordini professionali riuniti nell’ambito di un’apposita consulta, costituita presso la Camera

di Commercio.

In attuazione delle nuove disposizioni di legge, nel mese di aprile 2014 si è pertanto insediata la Consulta

delle Libere Professioni della Camera di Commercio di Perugia, composta dai 19 presidenti degli ordini e

dei collegi professionali che operano sul territorio provinciale.

Tra le funzioni della Consulta spiccano quelle di tipo consultivo in materia di semplificazione degli

adempimenti a carico delle imprese. Tale funzione si concretizzerà nella formulazione di giudizi, valutazioni

e proposte che abbiano anche lo scopo di promuovere una più stretta connessione tra professionisti e

imprese, per supportare queste ultime nei percorsi di crescita, innovazione e apertura internazionale.

Il Consiglio è l’organo di programmazione e di indirizzo dell’attività della Camera ed è espressione delle

categorie economiche presenti sul territorio. Ad esso competono la predisposizione e le modifiche dello

Statuto, l’elezione del Presidente e della Giunta, la nomina del Collegio dei revisori, l’approvazione del

programma pluriennale di attività, del bilancio preventivo e del conto consuntivo. I componenti del

Consiglio sono designati dalle organizzazioni rappresentative delle imprese appartenenti ai settori elencati

nella Legge 580/1993, dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dalle associazioni di tutela degli

interessi dei consumatori e degli utenti.

Il Consiglio della Camera di Commercio di Perugia, nominato con Decreto del Presidente della Giunta

Regionale n. 49 del 15 giugno 2009, si è insediato ufficialmente il 25 giugno 2009.

Componenti del Consiglio camerale in carica alla scadenza del mandato, per settore di rappresentanzanominativo settore di rappresentanzaBovi Vanni AgricolturaBrugnoni Domenico AgricolturaCaprai Marco AgricolturaPanichi Luca AgricolturaBianchini Giovanni ArtigianatoBova Sergio ArtigianatoCesca Renato ArtigianatoGiannangeli Roberto ArtigianatoSpigarelli Mauro Artigianato

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Moretti Giorgio ArtigianatoPetruzzi Alessandro Associazioni dei ConsumatoriAmoni Aldo CommercioCapaccioni Giuseppe CommercioFiorucci Amedeo CommercioMercuri Sergio CommercioProsperi Roberto CommercioPedetti Graziano CooperazioneBianconi Giampiero IndustriaColaiacovo Maria Carmela IndustriaNocentini Aldo IndustriaSeverini Maria Teresa IndustriaPerosino Guido IndustriaRicciarelli Claudio Organizzazioni sindacaliFora Andrea Servizi alla personaArcelli Paolo Servizi alle impreseForcignanò Aurelio Servizi alle ImpreseSerafini Marcello Servizi alle impreseTattini Andrea Servizi alle ImpreseBuini Gianfranco Trasporti e SpedizioniGauzzi Stelvio Trasporti e SpedizioniMencaroni Giorgio (Presidente) TurismoGiovannoni Fortunato Turismo

Composizione del Consiglio camerale nel corso del mandato 2009 - 2014Componenti Settore in caricaAmoni Aldo Commercio dal 25.06.2009

al 24.06.2014Annetti Paolo Artigianato dal 25.06.2009

al 08.01.2010Arcelli Paolo Servizi alle Imprese dal 25.06.2009

al 24.06.2014Bartolini Giovanni Artigianato dal 25.06.2009

al 09.11.2010Bianchini Giovanni Artigianato dal 25.06.2009

al 16.01.2012 edal 19.07.2013al 24.06.2014

Bianconi Giampiero Industria dal 25.06.2009al 24.06.2014

Bova Sergio Artigianato dal 29.10.2010al 24.06.2014

Bovi Vanni Credito e Assicurazioni dal 20.02.2013al 24.06.2014

Brugnoni Domenico Agricoltura dal 25.06.2009al 24.06.2014

Buini Gianfranco Trasporti e Spedizioni dal 28.01.2013al 24.06.2014

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Capaccioni Giuseppe Commercio dal 25.06.2009al 24.06.2014

Caprai Marco Agricoltura dal 25.06.2009al 24.06.2014

Cesca Renato Artigianato dal 03.02.2010al 24.06.2014

Colaiacovo Maria Carmela Industria dal 25.06.2009al 24.06.2014

Corsetti Angelo Agricoltura dal 25.06.2009al 12.07.2011

Dante Aldo Credito e Assicurazioni dal 10.12.2010al 01.02.2012

Ferretti Luisa Trasporti e Spedizioni dal 25.06.2009al 04.10.2012

Fiorucci Amedeo Commercio dal 25.06.2009al 24.06.2014

Fora Andrea Servizi alle Imprese dal 25.06.2009al 24.06.2014

Forcignanò Aurelio Industria dal 25.06.2009al 24.06.2014

Gauzzi Stelvio Trasporti e Spedizioni dal 25.06.2009al 24.06.2014

Giannangeli Roberto Artigianato dal 30.12.2010al 24.06.2014

Giovannoni Fortunato Turismo dal 25.06.2009al 24.06.2014

Mencaroni Giorgio Turismo dal 25.06.2009(Presidente) al 24.06.2014Mercuri Sergio Commercio dal 25.06.2009

al 24.06.2014Monini Zefferino Francesco Industria dal 25.06.2009

al 17.04.2012Moretti Alviero Artigianato dal 25.06.2009

al 11.08.2010Moretti Giorgio Artigianato dal 13.05.2013

al 24.06.2014Nocentini Aldo Industria dal 16.05.2012

al 24.06.2014Nocetti Massimo Artigianato dal 25.06.2009

al 10.04.2013Pacifici Alberto Credito e Assicurazioni dal 25.06.2009

al 03.08.2010Panichi Luca Agricoltura dal 15.11.2011

al 24.06.2014Pedetti Graziano Cooperazione dal 25.06.2009

al 24.06.2014Perosino Guido Industria dal 25.06.2009

al 24.06.2014Petruzzi Alessandro Associazione dei Consumatori dal 25.06.2009

al 24.06.2014Prosperi Roberto Commercio dal 25.06.2009

al 24.06.2014Ricciarelli Claudio Organizzazione sindacali dal 25.06.2009

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al 24.06.2014Serafini Marcello Servizi alle Imprese dal 25.06.2009

al 24.06.2014Severini Maria Teresa Industria dal 16.05.2012

al 24.06.2014Signorelli Giovanni Industria dal 25.06.2009

al 11.04.2012Spigarelli Mauro Artigianato dal 25.06.2009

al 24.06.2014Tattini Andrea Commercio dal 25.06.2009

al 24.06.2014Tribolati Gianluca Artigianato dal 11.04.2012

al 11.06.2013

La Giunta è l'organo esecutivo della Camera di Commercio. Oltre a predisporre, per l'approvazione da parte

del Consiglio, la relazione previsionale e programmatica, il preventivo economico, il suo aggiornamento e il

bilancio d’esercizio, la Giunta svolge le seguenti funzioni: adotta i provvedimenti necessari per la

realizzazione del programma di attività in base a quanto previsto dalla legge, dallo statuto e dai

regolamenti; delibera sulla partecipazione della Camera di Commercio a consorzi, società, associazioni,

gestioni di aziende e servizi speciali e sulla costituzione di gestioni e di aziende speciali e sulle dismissioni

societarie; delibera l'istituzione di uffici distaccati in altri comuni della circoscrizione territoriale di

competenza.

Componenti della Giunta camerale in carica alla scadenza del mandato

Presidente Mencaroni Giorgio dal 28.07.2009 al 24.06.2014

componenti

Amoni Aldo dal 28.07.2009 al 24.06.2014

Bianconi Giampiero dal 28.07.2009 al 24.06.2014

Brugnoni Domenico dal 30.01.2012 al 24.06.2014

Caprai Marco dal 28.07.2009 al 24.06.2014

Fora Andrea dal 28.07.2009 al 24.06.2014

Forcignanò Aurelio dal 28.07.2009 al 24.06.2014

Giannangeli Roberto dal 22.11.2011 al 24.06.2014

Moretti Giorgio dal 10.06.2013 al 24.06.2014

Panichi Luca dal 22.11.2011 al 24.06.2014

Il Presidente guida la politica generale della Camera di Commercio e ne esercita la rappresentanza legale,

politica e istituzionale nei confronti delle altre Camere di Commercio, delle istituzioni pubbliche, degli

organi del Governo nazionale e regionale, delle associazioni di categoria e degli organi comunitari e

internazionali.

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Il Collegio dei Revisori dei Conti collabora con il Consiglio nelle funzioni di controllo e di indirizzo ed

esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione della Camera di Commercio.

Composizione del Collegio dei revisori dei Conti nel corso del mandato 2009 - 2014

componenti nominativo in carica

Presidente Mirabasso Rosanna dal 20.05.2008 al 19.05.2012

Componente effettivo Trotta Gabriele dal 20.05.2008 al 19.05.2012

Componente effettivo Tosti Marco dal 20.05.2008 al 19.05.2012

Componente effettivo Greco Massimo dal 25.09.2012 al 24.09.2016

Componente effettivo Guida Mario dal 25.09.2012 al 24.09.2016

Componente effettivo Cecchetti Alessio dal 25.09.2012 al 24.09.2016

Componente supplente Federici Federico dal 20.05.2008 al 19.05.2012

Componente supplente Marinelli Giuseppe dal 20.05.2008 al 19.05.2012

Componente supplente Crudele Anastasia dal 25.09.2012 al 24.09.2016

Componente supplente Bertazzoni Vanna dal 25.09.2012 al 24.09.2016

Componente supplente Sfappa Stefano dal 25.09.2012 al 06.02.2013

L’organismo indipendente di valutazione

Nel processo di riforma della Pubblica Amministrazione, che ha messo al centro dei sistemi dei controlli il

concetto di performance e della sua misurazione quale leva per il raggiungimento di alti standard di

servizio, gioca un ruolo chiave l’Organismo Indipendente di Valutazione – Oiv, previsto dagli artt.13, comma

6, lett. g) e 14 del decreto legislativo n. 150/2009. Tale Organismo ha competenze solo in parte coincidenti

con quelle dei Nuclei di Valutazione precedentemente operanti presso le Camere di Commercio.

L’Oiv svolge all’interno dell’amministrazione un ruolo fondamentale nel processo di misurazione e

valutazione delle strutture e dei dirigenti e nell’adempimento degli obblighi di integrità e trasparenza posti

alle amministrazioni, e pertanto fornisce un importante supporto al processo di governo e di

rendicontazione. Le sue principali competenze sono le seguenti:

- supporta l’organo politico-amministrativo nella definizione degli obiettivi strategici e nella

individuazione delle responsabilità per gli obiettivi medesimi;

- garantisce la correttezza del processo di misurazione e valutazione annuale della performance di

ciascuna struttura amministrativa nel suo complesso in relazione ai suoi processi;

- svolge funzioni di monitoraggio del funzionamento del sistema complessivo della valutazione e

della trasparenza, elaborando una relazione annuale sullo stato dello stesso

- valida la Relazione sulla performance;

- propone la valutazione dei dirigenti di vertice.

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L’Organismo, che riferisce direttamente all’organo di indirizzo politico-amministrativo, è nominato da

quest’ultimo per un periodo di tre anni. L’incarico dei componenti può essere rinnovato una sola volta. La

sua collocazione garantisce autonomia ed imparzialità di giudizio e, al tempo stesso, assicura l’effettività e

l’autorevolezza istituzionale dell’esercizio delle funzioni.

Componenti del Nucleo di Valutazione

Presidente Gianfranco Cavazzoni dal 15/11/2004 al 30/06/2010

ComponentiNicola Restivo dal 15/11/2004 al 30/06/2010

Carlo Colcelli dal 28/12/2006 al 30/06/2010

Componenti dell’Organismo indipendente di valutazione

Presidente Gianfranco Cavazzoni dal 23/11/2010 al 23/11/2013

Componenti

Antonio Coaccioli dal 23/11/2010 al 23/11/2013

Ing. Sergio Cimino dal 23/11/2010 al 27/12/2011

Dr. Salvatore Santucci dal 25/09/2012 al 23/11/2013

Il nuovo Oiv ( nominato con decorrenza 28/02/2014 fino al 28/02/2017)

Presidente Luca Ferrucci dal 28/02/2014 al 28/02/2017

Componenti Giuliana Bazzurri dal 28/02/2014 al 28/02/2017

Alessandro Bocci dal 28/02/2014 al 28/02/2017

1.4 L’organizzazione

Negli ultimi anni il sistema camerale ha intrapreso un percorso di razionalizzazione dei propri assetti e dei

relativi costi, anche alla luce della sempre più forte esigenza di contenere il debito pubblico attraverso una

revisione complessiva della spesa della PA.

Nel corso del mandato la Camera di Commercio di Perugia si è fatta interprete di quella tendenza al

cambiamento, all’innovazione funzionale e alla modernizzazione organizzativa che è tipica del modo di

operare del sistema camerale.

L’assetto organizzativo della Camera perugina al 31.12.2013 è il risultato di un intervento di

riorganizzazione compiuto per conferire maggiore efficacia all’azione dell’ente, dare un rinnovato impulso

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verso la modernizzazione e la razionalizzazione della struttura organizzativa e di assicurare una maggiore

incisività ed efficacia delle attività, coerentemente a quanto previsto dal programma annuale e pluriennale.

Il nuovo organigramma dell’ente prevede un’articolazione dell’organizzazione interna in aree dirigenziali,

unità operative complesse (U.O.C.), unità operative semplici (U.O.S.) e unità di staff (U.STAFF).

a) Area Segreteria Generale, assistenza alla Presidenza e Organi Collegiali (23% del totale addetti);

b) Area Studi e Promozione Economica (11% del totale addetti);

c) Area Servizi amministrativi alle imprese e Regolazione del mercato (47% del totale addetti);

d) Area Finanza e Gestione (18% del totale addetti).

L’organizzazione interna prevede 6 posizioni organizzative e una alta professionalità.

La struttura organizzativa è guidata dal Segretario Generale, cui competono le funzioni di vertice della

Camera di Commercio, nonché di raccordo tra gli organi politici e l’amministrazione attiva dell’ente

camerale.

Nominativo In caricaAndrea Sammarco dal 22.5.2007 al 31.5.2010

Mario Pera f.f. dal 1.6.2010 e incaricato dal 21.2.2011

La novità più importante intervenuta nel 2013 in materia di personale è stata l’assunzione a tempo

indeterminato di un nuovo dirigente con il profilo di vice-Segretario Generale.

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Per quanto concerne la dotazione complessiva delle risorse umane impiegate, la tabella che segue riporta il

numero dei dipendenti in servizio presso l’ente camerale all'inizio dell'anno e le variazioni intervenute

nell’anno 2013.

ContrattoDotazione Organicaal 31.12.2013 In servizio 1.1.2013 Variazioni 2013 In servizio 31.12.2013

Segretario Generale 1 1 0 1Dirigenti 2 0 +1 1Impiegati tempo pieno 92 66 0 65

Impiegati part time 50% 0 0 0 0

Impiegati part time diverso dal 50% 0 3 +1 4

Impiegati tempo determinato 0 0 0 0

Totali 95 70 + 3 71

La Camera di Perugia, al 31.12.2013, dispone di n. 71 dipendenti di ruolo compreso il Segretario Generale,

di cui 26 uomini e 45 donne, su una pianta organica che ne prevede in totale 95. All’organico di ruolo, si

aggiungono n° 23 unità di personale appartenenti al consorzio InterCam addetti essenzialmente ai servizi

amministrativi per le imprese, n° 2 unità del Consorzio Con. Ser. per la gestione della Biblioteca e n° 1

Co.co.pro. per un totale di 97 addetti.

Addetti per tipo di contratto N°

Personale camerale 71

Consorzio Intercam 23

Con.Ser. 2

Co.Co.Pro. 1

Totale addetti 97

Personale camerale di ruolo per categoria N°

Dirigenti 2

Cat. D3 1

Cat. D1 32

Cat. C 34

Cat. B 2

Totale personale camerale 71

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1.5. Il sistema camerale e le partecipazioni

La Camera di Commercio di Perugia è prima di tutto parte di un sistema, di una rete di istituzioni e di

strutture specializzate, integrate tra loro e con le forze produttive e sociali che animano il territorio per

rispondere con attività e servizi evoluti ai bisogni e alle esigenze degli oltre 5 milioni di imprese attive sul

territorio nazionale, di ogni imprenditore o aspirante tale, di chiunque operi lealmente nel mercato

potendo contare su regole certe e trasparenti.

I numeri del sistema camerale

105 Camere di commercio, 1 Unione italiana, 19 Unioni regionali, 19 strutture di sistema, 69 Camere

arbitrali, 105 Camere di conciliazione, 27 Laboratori chimico-merceologici, 47 Borse merci e Sale di

contrattazione e 9 Borse immobiliari, 151 sedi distaccate per l’erogazione di servizi sul territorio, 135

Aziende speciali per la gestione di servizi promozionali e infrastrutture, 495 partecipazioni con altri soggetti

pubblici e privati in infrastrutture, 9 Centri estero regionali, 74 Camere di commercio italiane all’estero, 39

Camere di commercio italo-estere

Le strutture della Camera di Commercio operative sul territorio provinciale

A livello locale, la Camera di Commercio di Perugia eroga la propria offerta di servizi attraverso la sede

centrale di Perugia e quella di Perugia Ponte san Giovanni, cui si aggiungono gli uffici decentrati di Città di

Castello, Foligno e Spoleto.

Strutture territoriali

Sede centrale di Perugia

Sede di Perugia Ponte san Giovanni

Ufficio di Città di Castello

Ufficio di Foligno

Ufficio di Spoleto

Infrastrutture gestite

Centro congressi

Borsa Merci

Centro servizi camerali “Galeazzo Alessi”

Nel mese di maggio 2014 è stato portato a compimento il progetto per l’accorpamento degli uffici situati nella sede di Perugia Ponte san Giovanni con gli uffici della sede centrale (di via Cacciatori delle Alpi). Oggi quindi gli utenti hanno a disposizione un unico punto di accesso ai servizi e agli sportelli camerali presso la sede centrale. Per necessità di tipo logistico dell’utenza, la Borsa Merci e lo Sportello Metrico sono tuttora ubicati presso la sede di Ponte san Giovanni.

Il forte impulso impresso per un ottimale utilizzo del Centro Congressi e del Centro servizi camerali

“Galeazzo Alessi” è testimoniato dall’elevato numero di eventi – oltre 250 - ospitati presso tali strutture nel

quinquennio.

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L’Azienda Speciale Promocamera

L’azienda speciale Promocamera opera per la progettazione e la gestione di progetti di sviluppo economico

del territorio e per la realizzazione di indagini, studi e analisi di settore, di supporto alla pianificazione degli

interventi economici della Camera di Commercio e di altri soggetti istituzionali.

L’attività di Promocamera, in armonia con linee programmatiche definite dalla Giunta della Camera di

Commercio, è stata indirizzata verso progetti di promozione economica e di sostegno all’imprenditorialità,

per la promozione delle produzioni tipiche, per la rivitalizzazione dei centri storici, per l’informazione e

l’orientamento alla creazione d’impresa, per la promozione della partecipazione femminile al mondo

dell’impresa, per la gestione delle strutture congressuali ed espositive della Camera di Commercio, quali il

Centro Congressi e il Centro servizi camerali “Galeazzo Alessi”.

La gestione di funzioni in forma associata

Forti del riconoscimento dell’essere un sistema, nel 2012 le Camere hanno dato impulso all’esercizio in

forma associata di talune funzioni. Si tratta di una delle principali soluzioni organizzative attraverso cui le

singole Camere di commercio, e il sistema camerale nel suo complesso, si sono proposte di utilizzare il

potenziale offerto dall’essere una rete per rispondere alla riduzione degli uffici e delle posizioni

organizzative e, al contempo, mantenere un elevato standard qualitativo dei servizi erogati alle imprese.

L’azione della Camera di Commercio di Perugia pertanto si è sviluppata anche attraverso l’attuazione di

apposite convenzioni con l’ente camerale ternano e con l’Unione delle Camere di Commercio a livello

regionale – Unioncamere Umbria, prevalentemente per lo svolgimento di attività e servizi nell’ambito delle

funzioni di regolazione del mercato e di informazione economica.

Le partecipazioni

Il sistema delle partecipazioni rappresenta per la Camera di Commercio uno strumento attraverso il quale

raggiungere i propri fini istituzionali, secondo quanto previsto dalla legge di riordinamento delle camere di

commercio (art. 2 co. 4 della Legge n. 580/1993) “Per il raggiungimento dei propri scopi, le camere di

commercio promuovono, realizzano e gestiscono strutture ed infrastrutture di interesse economico

generale a livello locale, regionale e nazionale, direttamente o mediante la partecipazione, secondo le

norme del codice civile, con altri soggetti pubblici e privati, ad organismi anche associativi, ad enti, a

consorzi e a società”.

Elemento fondante è la strategicità che le partecipazioni rappresentano per lo svolgimento dell’attività

camerale e le opportunità che esse possono offrire al sistema economico del territorio.

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Seguendo questo principio, la Camera di Commercio nel corso del mandato ha proceduto ad una

ricognizione delle proprie partecipazioni ai fini della dismissione di quelle non strettamente necessarie.

L’attuale assetto delle partecipazioni è rappresentato di seguito.

Società partecipate sociale al 31.12.2013

Denominazione Capitale (€)Valore nominale della

partecipazione (€)Quota % CCIAA

INTER.CAM SCARL 50.000,00 44.000,00 88,00%

CENTRO DI FORMAZIONE

IMPRENDITORIALE SCARL IN

LIQUIDAZIONE

92.818,69 73.668,46 79,368%

SASE SPA 3.014.992,20 1.041.321,60 34,538%

ASSONET SOC. CONS. COOP. A R.L. 10.329,00 1.032,90 10,00%

UNIVERSITA' DEI SAPORI SCARL 76.500,00 5.355,00 7,00%

3A PARCO TECNOLOGICO SCARL 283.213,20 20.020,00 6,99%

PATTO 2000 SCARL 55.584,34 1.764,58 3,175%

RETECAMERE SCARL IN LIQUIDAZIONE 242.356,34 6.252,47 2,583%

SIL SCARL INTERM.LOCALE APPENNINO-

CENTRALE 59.856,00 1.376,00 2,299%

TECNOBORSA SCPA 1.377.067,00 17.831,00 1,295%

QUADRILATERO MARCHE UMBRIA SPA 50.000.000,00 250.000,00 0,50%

SVILUPPUMBRIA SPA 5.798.736,21 20.753,94 0,358%

TECNO HOLDING SPA 25.000.000,00 50.652,39 0,203%

ECOCERVED SCARL 2.500.000,00 5.000,00 0,200%

INFOCAMERE SCPA 17.670.000,00 35.191,20 0,199%

ISTITUTO NAZIONALE RICERCHE

TURISTICHE - ISNART SCPA1.046.500,00 2.000,00 0,191%

MONDIMPRESA SCARL 448.455,61 800,00 0,178%

UNIONTRASPORTI S.C.A.R.L. 772.867,22 1.000,00 0,129%

JOB CAMERE SRL 600.000,00 717,00 0,12%

IC OUTSOURCING S.C.A.R.L. 372.000,00 444,54 0,12%

CONSORZIO PER L'INNOVAZIONE

TECNOLOGICA - DINTEC SCARL 551.473,09 600,00 0,109%

TECNOSERVICECAMERE SCPA 1.318.941,00 1.183,52 0,09%

BORSA MERCI TELEMATICA ITALIANA

SCPA2.387.372,16 1.198,48 0,05%

1.582.163,08

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ISNART SCPA PATTO 2000 SCARL

J OB CAMERE SRL SIL INTERMEDIARIO

APPENNINO CENTRALE SCARL

IC OUTSOURCING SCARL SVILUPPUMBRIA SPA

UNIONTRASPORTI SCARL

DINTEC SCARL

TECNOSERVICECAMERE SCARL

BMTI SCPA

PARTECIPAZIONI CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA AL 31/ 12/ 2013

INFRASTRUTTURE (82% )

SISTEMA CAMERALE (8% )

ALTRO: FORMAZ., ASSIST. E SERVIZI ALLE IMPRESE, PROMOZIONE

PRODOTTI E TERRITORI O (10% )

SASE SPA TECNOBORSA SCPA INTERCAM SCARL

QUADRILATERO SPA RETECAMERE SCARL IN LIQUIDAZIONE

CENTRO FORMAZIONE IMPR IN LIQ. SCARL

INFOCAMERE SCPA ASSONET SCCARL

TECNO HOLDING SCPA UNIVERSITA' DEI SAPORI SCARL

ECOCERVED SCARL 3A PARCO TECNOLOGICO SCARL

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1.6 Le linee guida del mandato

Fra i principi guida dell’azione camerale per il quinquennio 2009-2014 il Programma pluriennale

individuava quello di favorire azioni di sistema rivolte al mondo delle imprese nelle sue diverse

articolazioni, indipendentemente dalla loro appartenenza alle varie componenti associative, privilegiando le

iniziative in grado di produrre effetti trasversali su tutti i settori produttivi.

La legge n. 580 del 1993 ha attribuito alle Camere di Commercio un ruolo specifico nel panorama delle

istituzioni deputate alla governance dei sistemi economici locali.

Partendo dalla centralità dell'impresa, la politica di programmazione dell'ente camerale per il mandato

2009-2014 ha pertanto tenuto conto, nel definire gli obiettivi e nello stabilire le priorità e gli interventi da

attuare, dei bisogni espressi dal territorio e delle politiche di sostegno intraprese dagli altri enti locali, per

contribuire in modo attivo e partecipato alla crescita del sistema economico provinciale nel suo complesso.

I principali segni distintivi della consiliatura sono da ravvisarsi in particolar modo nell’aver impresso un

forte impulso alle relazioni istituzionali sul territorio, nell’approccio fortemente pragmatico ai progetti e ai

programmi, nella ricerca di un’azione istituzionale organica, trasversale e fortemente integrata con gli altri

soggetti operanti sul territorio, istituzionali e non, al fine di non disperdere le risorse e non duplicare gli

interventi, nella ricerca di canali di interlocuzione e di ascolto degli effettivi bisogni delle imprese,

nell’accentuata attenzione ai temi della internazionalizzazione, del sostegno al credito, della comunicazione

e valorizzazione della regione in tutti i suoi principali asset.

In questo senso, la Camera di Commercio di Perugia ha consolidato una rete di rapporti con i soggetti

istituzionali locali finalizzati a produrre, attraverso la più efficace allocazione delle risorse, un effetto leva sui

risultati ottenibili da ciascun attore economico.

Il Programma pluriennale 2010-2014, approvato dal Consiglio camerale con delibera n. 23 del 3 novembre

2009, rappresenta il documento di indirizzo politico con il quale i neo eletti organi di governo della Camera

di Commercio di Perugia hanno definito le priorità strategiche su cui l'amministrazione avrebbe dovuto

focalizzare l'azione politica e che quindi avrebbero dovuto guidarne le scelte nel quinquennio.

Quadro sintetico degli obiettivi pluriennali 2009-2014

Creditofavorire l’accesso al credito alle PMI

favorire il processo di rafforzamento della struttura patrimoniale delle PMI

Internazionalizzazione

attuare una strategia d’intervento condivisa con la Regione Umbria

valorizzare le filiere produttive

favorire la cultura della internazionalizzazione da parte delle imprese

favorire la conoscenza dei mercati internazionali e la partecipazione a fiere

sviluppare contatti per partner commerciali o produttivi all’estero

Valorizzazione del sostenere la realizzazione dei grandi eventi della provincia di Perugia

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territorio

favorire una politica di promozione integrata del territorio e conseguentemente la

crescita del settore turistico

promuovere la partecipazione “di filiera” alla promozione e al marketing territoriale

sviluppare reti e gruppi di imprese per la promozione dell’eccellenza e la valorizzazione

delle risorse territoriali strategiche

Innovazione e Ricerca

attuare azioni congiunte insieme ad altri attori locali ed in particolare con l’Università

favorire la diffusione dei processi di innovazione tecnologica soprattutto per le PMI

erogare formazione diretta alle PMI della provincia

offrire strumenti formativi per dipendenti e manager delle PMI locali

consolidare e sviluppare nuove aree di studi economici e ricerche

Infrastrutture *sviluppare e consolidare le infrastrutture materiali e immateriali

migliorare la qualità dei collegamenti (viari, ferroviari ed aeroportuali)

* una particolare notazione va espressa in merito all’intervento camerale nel settore delle infrastrutture. Sotto il profilo normativo infatti gli enti camerali hanno limitati poteri di intervento diretto sullo sviluppo e sulla qualificazione delle infrastrutture; tuttavia la Camera di Commercio di Perugia storicamente ha sempre svolto una preziosa funzione di supporto alle politiche infrastrutturali e di raccordo delle varie istanze provenienti dal mondo imprenditoriale.

Nel corso del mandato l’intera struttura organizzativa è stata particolarmente impegnata anche

nell’adeguamento alla normativa dettata dal Decreto legislativo n. 150 del 27.10.2009 (cd. decreto

Brunetta) in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza

delle pubbliche amministrazioni. L’applicazione di tale normativa si è tradotta nella individuazione di

specifici obiettivi operativi in termini di performance, di trasparenza e di legalità, prima, e di prevenzione

della corruzione, poi, con l’approvazione, nel 2013, delle nuove norme discendenti dalla legge n. 190/2012

recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica

amministrazione”.

A fronte di questo considerevole corpus normativo l’ente si è adoperato non solo nei termini del mero

adempimento amministrativo. In fatti l’applicazione delle disciplina in materia di trasparenza ha costituito

anche un’importante occasione per esplicitare e rafforzare il legame esistente fra i bisogni della collettività

e la missione istituzionale della Camera, le priorità politiche, le strategie, gli obiettivi e gli indicatori di

risultato dell’amministrazione.

Inoltre gli organi hanno voluto allargare l’orizzonte di tale azione con ulteriori interventi sul terreno della

integrità e della legalità, quali pilastri imprescindibili per lo sviluppo economico, a protezione della libertà

degli operatori economici e per un regolare svolgimento delle dinamiche imprenditoriali.

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1.7 Le relazioni con le istituzioni del territorio

Nel perseguire i propri obiettivi nel corso del mandato la Camera ha improntato la propria azione ad un

rafforzato dialogo con gli altri attori della scena istituzionale, tessendo relazioni funzionali con gli altri enti

locali, con il mondo dell'Università e della ricerca, con le associazioni imprenditoriali, il sistema delle banche

e dei confidi e con le altre strutture operanti sul territorio, oltre che con i livelli regionali e nazionali del

sistema camerale stesso, e in particolare con l’Unione regionale delle Camere di Commercio dell’Umbria,

con l’Unione italiana delle Camere di Commercio, con Assocamerestero e con il sistema delle Camere di

Commercio italiane all’estero.

Tali rapporti sono stati finalizzati a produrre, attraverso la più efficace allocazione delle risorse, un effetto

leva sui risultati ottenibili da ciascun attore economico.

Le azioni della Camera di Commercio si sono collocate, in particolare, all’interno del “sistema” regionale,

attraverso la sempre più sistematica partecipazione ad iniziative da realizzare in partenariato con altri

interlocutori, pubblici, quali Regione, Provincia, Comune, o privati, quali le Fondazioni bancarie, le

associazioni di categoria e dei consumatori, a vario titolo impegnati a sostenere e sviluppare il sistema

imprenditoriale della circoscrizione territoriale di competenza.

Inoltre le recenti normative volte alla semplificazione dei rapporti tra privati e Pubblica Amministrazione

individuato nelle Camere di Commercio l’interfaccia privilegiata fra le imprese e le altre pubbliche

amministrazioni, trasformando il Registro delle Imprese in una sorta di hub in cui passano flussi di

informazioni in entrata e in uscita verso gli altri enti. In tale ambito il mandato è stato caratterizzato

dall’avvio della Comunicazione Unica per la nascita dell’impresa, per la quale sono state attivate apposite

convenzioni con INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate.

Nel corso del mandato gli organi e la Presidenza hanno conferito particolare impulso all’attuazione dei

Protocolli d’intesa fra Regione Umbria e sistema camerale – Camere di Commercio di Perugia e Terni e

Unioncamere Umbria – per l’accesso al Credito, l’Internazionalizzazione e la Comunicazione turistica

regionali, nella consapevolezza che gli stessi possono portare frutti positivi per lo sviluppo socio-economico

del territorio secondo gli ambiti nei quali si esplicitano.

Per il dettaglio delle azioni realizzate in ogni specifico ambito, si rinvia ai singoli paragrafi della Relazione

sociale.

Per quanto riguarda in particolare la Comunicazione turistica, le azioni concordate con il Protocollo sono

state indirizzate sia al consolidamento del brand “Umbria” sui mercati tradizionali che alla sperimentazione

di nuovi mercati. Tutte le iniziative sono state realizzate con un approccio organico e coordinato dalla

Regione stessa, tenendo conto di una articolazione su tre macro-ambiti: di comunicazione on line, off line e

di promozione diretta.

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L’accordo sulla Internazionalizzazione invece ha avuto come obiettivo prioritario l’istituzione del Centro

Estero dell’Umbria – Umbria Trade Agency, quale struttura unica regionale per la promozione

dell’internazionalizzazione. Il Centro nasce quindi, nel 2009, con l'obiettivo di programmare, coordinare e

monitorare in modo unitario le politiche pubbliche e gli strumenti di intervento a sostegno dell'export e

dell'internazionalizzazione delle imprese.

Riguardo al Credito, infine, l’accordo è stato focalizzato sulla realizzazione di un intervento congiunto

finalizzato alla concessione dei contributi al fondo rischi dei Confidi.

Significativo, sia sotto il profilo finanziario che strategico, anche il sostegno assicurato dall’ente alla

Fondazione Perugiassisi 2019, istituita per realizzare tutte le attività necessarie e conseguenti alla

candidatura della città di Perugia a “Capitale europea della cultura 2019”, mediante la concessione di un

contributo straordinario al fondo di gestione della Fondazione valorizzato in 200mila euro annui per il

triennio 2012-2014.

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2. IL CONTESTO ECONOMICO

Gli anni di crisi hanno messo a dura prova il nostro sistema economico e sociale. Il quadro economico

provinciale che si delinea oggi, alla scadenza del mandato quinquennale, purtroppo testimonia che il

tessuto imprenditoriale complessivamente ha avuto risultati poco incoraggianti, nonostante le imprese

perugine mostrino una vitalità maggiore di quelle nazionali, con un tasso di sopravvivenza superiore alla

media Italia: il 2013 si è chiuso con uno stock d’imprese (73.451) inferiore a quello dell’anno precedente e

si è anche verificata un’accelerazione del tasso di mortalità.

Risultati deludenti anche nel I trimestre 2014, con uno stock complessivo di imprese che al 31 marzo 2014

ha toccato il punto più basso dell’ultimo quinquennio. In provincia la ripresa appare ancora tutt’altro che

vicina e ci scopriamo un provincia “povera”, dove il tenore di vita si attesta al di sotto della media nazionale.

Il valore aggiunto a prezzi correnti pro-capite del perugino risulta infatti pari a 21.462 euro, inferiore ai

23.333 euro nazionali e, soprattutto, ai 25.830 euro del Centro Italia. Basti pensa che nell’ultimo anno

Perugia ha registrato una variazione del prodotto interno lordo pro-capite, in termini correnti, pari a -1%.

Di seguito ripercorriamo l’evoluzione registrata, anno per anno, nei principali indicatori economici e sociali

per la nostra provincia, nel quinquennio di riferimento.

Il 2009 è stato un anno difficile per il Paese. Nel corso dell’anno il Pil, che misura la capacità di un territorio

di creare ricchezza, ha registrato in Italia una pesante contrazione (pari a –5 punti percentuali in termini

reali), testimoniando di fatto una fase di recessione dell’economia nazionale e mondiale. La flessione dei

livelli produttivi, però, si era manifestata già a partire dal 2008, quando gli effetti della crisi creditizia e

finanziaria hanno iniziato a ripercuotersi sull’economia reale.

Anche la nostra provincia ha risentito della congiuntura economica negativa, evidenziando una contrazione

del Pil pari al -6,4%. Il contributo dei settori alla crescita complessiva del nostro territorio appare, poi, molto

eterogeneo. Si registra, infatti, al pari di quanto registrato a livello nazionale, un processo di

terziarizzazione dell’economia, con i servizi che segnano il progresso più ampio (+18,7% la crescita del

valore aggiunto del settore tra il 2003 ed il 2008), rispetto all’industria, alle costruzioni e all’agricoltura. Nel

terziario, infatti, oltre ai servizi alle imprese e alle famiglie, un ruolo di rilievo è esercitato dal sistema

turistico (oltre 1,8 milioni di arrivi e 5,2 milioni di presenze nel 2008), che mostra importanti possibilità di

sviluppo, grazie alla presenza di un’offerta ampia e diversificata: al tradizionale e consolidato richiamo

religioso, storico e artistico, si è affiancato, infatti, quello culturale, congressuale, ambientale e agrituristico.

Rispetto alla media nazionale si rileva, inoltre, un’elevata incidenza del settore pubblico che contribuisce

per il 16,9% (a fronte del 15,5% nazionale) alla formazione del valore aggiunto, evidenziando una elevata

compartecipazione degli Enti locali alla crescita del territorio.

Nel 2010 l’economia mondiale ha ripreso a crescere in modo sostenuto (+5,0%) sulla spinta del ritorno degli

scambi commerciali su livelli pre-crisi (+12,4%), stimolati dalla marcata espansione delle economie asiatiche

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emergenti, i cui ritmi di sviluppo si sono aggirati attorno a livelli a due cifre. Le economie avanzate, invece,

hanno registrato nel 2010 una crescita al di sotto del 3%, evidenziando diversità di andamento tra i vari

Paesi: Germania, Stati Uniti e Giappone hanno raggiunto tassi di crescita compresi tra il 3% ed il 4%, mentre

Spagna, Italia e Francia non hanno superato l’1,5%.

L’Italia nel 2010 ha visto la propria economia tornare a crescere sopra l’1% (del +1,3% per l’esattezza),

recuperando tuttavia solo una parte della perdita subita nel 2009 (-5%). Una crescita sospinta soprattutto

dalla ripresa del commercio internazionale, ma anche da una migliore performance produttiva dell’industria

in senso stretto, la quale, nel 2010, è riuscita a segnare un aumento del valore aggiunto di quasi il 5%,

recuperando circa un terzo della perdita subita nel 2009 (-15,6%).

Gli indicatori di performance relativi al 2010, delineano, per la provincia di Perugia, una inversione di

tendenza rispetto alle criticità emerse durante il biennio 2008-2009. Tali dinamiche sembrano interessare,

contestualmente, il tessuto imprenditoriale, i flussi di import/export, il manifatturiero e il PIL. Nel 2010 la

provincia ha registrato una crescita del prodotto interno lordo pro-capite, in termini correnti, pari a +2,8%,

a livello nazionale la variazione del 2010 si è fermata a +1,8% e a +1,9% quella delle regioni del Centro.

Permangono, tuttavia, alcune zone d’ombra: non sembrano ancora del tutto superate le difficoltà generate

dalla crisi per quanto riguarda l’artigianato, le piccole imprese e il mercato del lavoro.

Nel 2011 il quadro economico mondiale è caratterizzato, da un lato, da una profonda crisi economica e

dalla recessione in Europa, con rischio default per Paesi significativi e speculazioni sui mercati finanziari

internazionali; dall’altro, da economie in forte crescita che si avvantaggiano di costi del lavoro più bassi e

tutele sociali inferiori.

Anche per il sistema produttivo provinciale il 2011 è stato un anno difficile, con settori produttivi in

difficoltà, un aumento delle persone in cerca di occupazione, un ricorso ad ammortizzatori sociali sempre

molto elevato e un numero crescente di imprese che hanno iniziato la procedura di liquidazione o sono

entrate in procedura concorsuale. Il numero di famiglie cadute sotto la soglia di povertà è quasi

raddoppiata rispetto al 2010 (dalle 12.132 famiglie del 2010 alle 22.132 del 2011 (+82,4%). Eppure il

patrimonio a prezzi correnti delle famiglie ha subito una flessione complessiva tra il 2010 e il 2011 solo

dello 0,03% contro una flessione nazionale dello 0,7% e del Centro dello 0,6%. Analogamente, tra il 2009 e il

2011, il valore aggiunto pro capite è aumentato del 3,2%, addirittura più del livello nazionale (+2,5%) e del

Centro (+1,8%) e anche nei consumi finali interni si osserva un aumento, anche se inferiore alla media

nazionale e del Centro (+0,8% tra il 2009 e il 2010 e +2,0% tra il 2010 e il 2011).

Il 2012 è caratterizzato dalla recessione che ha colpito le economie della periferia europea. Intensità e

caratteristiche della crisi presentano elementi di divergenza fra i diversi paesi periferici, ma con alcuni tratti

comuni, costituiti dalla forte contrazione della domanda interna, da un crescente deterioramento delle

condizioni dei mercati del lavoro nazionali, e da un andamento progressivamente più favorevole dei conti

con l’estero. Particolarmente profonda si è rivelata la crisi dell’edilizia, comparto tradizionalmente molto

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sensibile al mutamento delle condizioni creditizie. Il peggioramento del quadro macroeconomico ha anche

avuto conseguenze pesanti sulle condizioni dei mercati del lavoro delle economie in crisi. La recessione sta

avendo quindi conseguenze economiche che incidono anche sulle condizioni sociali e politiche dei diversi

paesi, rendendo anche più complesso il coordinamento delle politiche economiche all’interno dell’area

euro. Il traino delle esportazioni è di fatto il principale, se non unico, elemento di sostegno alla crescita

della domanda dei paesi della periferia. L’effetto della crisi della periferia europea sul resto dell’economia

mondiale non è stato limitato al solo canale degli scambi commerciali. Soprattutto nel corso della prima

parte del 2012 le condizioni di incertezza hanno pesato anche sugli andamenti dei mercati finanziari. E la

crescita è rimasta debole anche perché in diversi paesi è in corso una fase di rientro del debito delle

famiglie, sollecitata dalla minore disponibilità delle banche a finanziare le famiglie indebitate. In effetti, la

maggior parte degli indicatori congiunturali mostra che il ciclo economico a livello mondiale ha toccato il

punto di minimo nel corso dell’autunno del 2012, registrando un recupero nei mesi invernali che però non

ha avuto seguito in base ai primi dati sulle tendenze nei mesi primaverili. In altri termini, la ripresa globale è

avviata, ma con poco slancio, e molte esitazioni.

La crisi economica, che ha colpito duramente l’Italia negli ultimi anni, non ha risparmiato la nostra provincia

che presenta, nel 2012 un quadro a tinte fosche, specie sul fronte dell’occupazione e dei redditi delle

famiglie.

Nel complesso, i dati sull’aumento delle famiglie in stato di povertà e la frenata dei consumi, associati con

redditi medi e patrimoni in leggera crescita suggerisce che la crisi potrebbe aver contribuito ad aumentare

le disuguaglianze interne alla provincia. Infatti, lo spostamento di redditi dalle fasce più povere e quelle più

ricche della popolazione di solito si riflettono in minori consumi (poiché la quota di reddito consumato

diminuisce all’aumentare del reddito) e in maggiore ricchezza accumulata.

Dall’analisi delle variazioni del valore aggiunto pro capite a prezzi correnti si osserva la forte flessione in

corrispondenza del 2009 che vede la provincia di Perugia ridurre il proprio valore aggiunto in misura

consistente (-6,8%) e più accentuata rispetto agli altri territori di riferimento Centro -2,4% Italia -3,9%. Nel

biennio 2011-2012 c’è una risalita del valore aggiunto, più repentino nel primo anno per Perugia e l’Italia

che passano entrambi in campo positivo, più graduale nel biennio nel caso del Centro. Nel 2012 si evidenzia

una nuova flessione ed anche in questo caso il calo che si registra nella provincia di Perugia (-1,7%) è più

consistente di quello evidenziato dal Centro (-1,2%) e dalla media nazionale (-1,1%). Nel 2013 infine vi è di

nuovo una ripresa del valore aggiunto ma la sua entità non gli permette di varcare il campo positivo e la

provincia di Perugia fa registrare un -1% in linea con il dato nazionale.

Popolazione totale residente per sesso ed età

Province e Regioni MASCHI

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2009 2010 2011 2012

Perugia 434.058 324.144 314.826 316.169

Terni 322.211 112.115 108.733 108.797

UMBRIA 111.847 436.259 423.559 424.966

NORD-OVEST 7.787.525 7.833.670 7.615.377 7.678.157

NORD-EST 5.643.393 5.672.547 5.549.443 5.592.452

CENTRO 5.720.414 5.755.106 5.564.006 5.611.843

SUD E ISOLE 10.136.071 10.151.951 9.997.773 10.007.145

ITALIA 29.287.403 29.413.274 28.726.599 28.889.597

Province e RegioniFEMMINE

2009 2010 2011 2012

Perugia 466.732 347.677 340.180 341.704

Terni 344.860 122.550 119.476 119.569

UMBRIA 121.872 470.227 459.656 461.273

NORD-OVEST 8.228.698 8.286.397 8.137.126 8.183.391

NORD-EST 5.926.953 5.970.647 5.892.819 5.928.585

CENTRO 6.151.916 6.195.216 6.027.699 6.069.655

SUD E ISOLE 10.745.358 10.760.908 10.609.964 10.613.999

ITALIA 31.052.925 31.213.168 30.667.608 30.795.630

Province e RegioniTOTALE

2009 2010 2011 2012

Perugia 900.790 671.821 655.006 657.873

Terni 667.071 234.665 228.209 228.366

UMBRIA 233.719 906.486 883.215 886.239

NORD-OVEST 16.016.223 16.120.067 15.752.503 15.861.548

NORD-EST 11.570.346 11.643.194 11.442.262 11.521.037

CENTRO 11.872.330 11.950.322 11.591.705 11.681.498

SUD E ISOLE 20.881.429 20.912.859 20.607.737 20.621.144

ITALIA 60.340.328 60.626.442 59.394.207 59.685.227

Le imprese

E’ evidente che un ruolo di primo piano nel processo di crescita economica è svolto dal sistema delle

imprese. Ma il quinquennio 2009 - 2013 è stato difficile anche per il tessuto imprenditoriale italiano, che

aveva avviato una complessa fase di riorganizzazione, necessaria per rispondere alle sfide imposte dalla

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globalizzazione, e che si è trovato in grande difficoltà dovendosi confrontare con la crescente concorrenza

dei paesi asiatici, in un contesto internazionale caratterizzato da un brusco calo della domanda mondiale.

Le nostre aziende, però, hanno affrontato queste sfide e, pur in un quadro complessivamente negativo

(come confermato dai principali indicatori relativi al fatturato, alle esportazioni, ai consumi pubblici e

privati, ai livelli occupazionali, etc.), nel 2009 hanno tenuto, contenendo “le perdite”, visto che il bilancio tra

imprese aperte nel 2009 (4.218) e quelle che nello stesso periodo hanno cessato l’attività (4.197), si

chiudeva con un piccolo saldo attivo.

Imprese registrate per forma giuridica - Iscrizioni, cessazioni e saldi annuali

ANNO FORMA GIURIDICA

TOT. Società di capitale Società di persone Ditte Individuali Altre Forme

2009

REGISTRATE 73303 12746 17879 40664 2014

ISCRITTE 4218 842 649 2646 81

CESSATE 4197 372 596 3161 68

SALDO 21 470 53 -515 13

2010

REGISTRATE 74026 13347 17910 40739 2030

ISCRITTE 4457 889 665 2828 75

CESSATE 3741 356 571 2758 56

SALDO 716 533 94 70 19

2011

REGISTRATE 74160 13769 17768 40633 1990

ISCRITTE 4298 819 633 2750 96

CESSATE 4188 462 723 2865 138

SALDO 110 357 -90 -115 -42

2012

REGISTRATE 74085 14238 17714 40130 2003

ISCRITTE 3986 809 541 2553 83

CESSATE 4088 390 564 3065 69

SALDO -102 419 -23 -512 14

2013

REGISTRATE 73451 14573 17312 39501 2065

ISCRITTE 3925 802 457 2517 149

CESSATE 4532 471 825 3150 86

SALDO -607 331 -368 -633 63

Le imprese registrate nella provincia di Perugia, nel 2009 si attestano a 73.303 unità, la variazione

percentuale rispetto al 2008 (+0,1%) segna un peggioramento, rispetto al dato precedente (+0,4%) ma il

segno positivo è comunque significativo, data la difficile situazione economica.

Imprese registrate ed imprese attive nella provincia di Perugia (2009-2013)

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2009 2010 2011 2012 201356000

58000

60000

62000

64000

66000

68000

70000

72000

74000

76000

L’onda della crisi, mette in evidenza il divario tra imprese più grandi, le società di capitali, e le ditte

individuali, piccole e meno strutturate, ma soprattutto mostra le maggiori difficoltà delle ditte individuali

che per la provincia costituiscono il maggior numero di imprese registrate (il 55,5%). A pagare il prezzo più

alto della difficile situazione economica sono infatti le ditte individuali, che registrano il –1,2%, a seguire le

società di persone (+0,1%), le altre forme (+0,5%), e al di sopra di tutte le società di capitale, con il +4,2%.

che nel 2009 hanno oltrepassato le 12.700 unità e rappresentano il 16,7% delle imprese registrate.

Nel 2010 ci sono state 4.457 nuove aperture e 3.741 chiusure di imprese, con un saldo positivo di 716 unità

e un tasso di crescita dell’1,1%. Da sottolineare che il buon risultato conseguito deriva da un aumento delle

nuove imprese, ma anche e soprattutto dalla forte contrazione delle cessazioni scese in un anno del 10,8%.

Persiste invece la difficoltà delle attività dell’Artigianato che nel 2010 vedono cessare più imprese di quante

ne siano state create: il saldo è negativo di 157 unità con un tasso di crescita dello – 0,83%.

Un anno a due velocità il 2011: nel primo semestre crescita, seppur a ritmi lenti; poi rallentamento, con

frenata nell’ultimo trimestre. In Provincia di Perugia al 31 dicembre del 2011 risultavano registrate alla

Camera di Commercio 74.160 imprese, con una variazione positiva di appena lo 0,2% rispetto all’anno

precedente. Ma il dato più preoccupante è quello delle Cessazioni: nel 2011 in provincia hanno chiuso 4188

imprese, l’11,9% in più del 2010, il peggiore risultato degli ultimi anni. Nonostante ciò anche nel 2011 sono

nate più aziende (4298) di quante non ne siano cessate (4188), con un saldo positivo di 110 unità.

Nel 2012 il numero complessivo delle imprese registrate nella provincia di Perugia è pari a circa 74.100

unità, e rimane praticamente uguale a quello del 2011. Solo il 67,3% delle imprese iscritte nel 2009 è

risultata ancora attiva nel 2012.

Nel 2013 il numero complessivo delle imprese registrate al 31 dicembre è pari a 73.451 unità, in

contrazione dello 0,9% rispetto al 2012; le attive sono quasi 63.000 e diminuiscono dell’1,4%.

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Nati-mortalità delle imprese registrate nella provincia di Perugia (2009-2013)

2009 2010 2011 2012 2013-1000

0

1000

2000

3000

4000

5000

42184457 4298

3986 39254197

3741

41884088

4532

21

716

110-102

-607

IscrizioniCessazioniSaldo

Nel 2013, il sistema produttivo della provincia ha una presenza di società di capitali pari al 19,8% del totale

delle imprese registrate, analogo a quello regionale (20%); la diffusione delle società di capitali è però

nettamente inferiore rispetto a quella osservata nell’insieme delle regioni del Centro (quasi al 30%) e anche

in Italia (23,8%).

Il peso delle società di capitali è comunque in crescita: nel 2009 erano il 16,7%. Nell’ultimo anno, il numero

delle società di capitali è aumentato del 2,4%, mentre le società di persone sono diminuite quasi della

stessa percentuale e quelle individuali dell’1,6%. In leggera contrazione anche il numero dei consorzi (-

1,4%) e delle cooperative (-0,3%).

Le imprese individuali sono la forma giuridica largamente maggioritaria nella provincia di Perugia (53,8% del

totale), anche se in calo in tutto il quinquennio. Il peso delle imprese individuali nel tessuto produttivo

perugino è peraltro inferiore a quello osservato a livello regionale e nazionale.

Le imprese perugine sono distribuite nei principali comparti in modo piuttosto omogeneo: in termini di

peso percentuale il primo è il Commercio che assorbe oltre il 24% del totale delle imprese; il secondo è

l’Agricoltura, che arriva a quasi il 20%; seguono le Costruzioni, con poco più del 15%, il Manifatturiero e i

Servizi alle imprese, ciascuno con circa l’11,5%.

Settore di appartenenza delle società attive nella provincia di Perugia (2009-2013)Sezioni e divisioni di attività 2009 % 2013 % Var. %

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A Agricoltura, silvicoltura pesca 1.788 7,97 1.947 8,39 8,89

B Estrazione di minerali da cave e miniere 61 0,27 49 0,21 -19,67

C Attività manifatturiere 3.487 15,54 3.407 14,69 -2,29

D Fornitura di energia elettrica, gas… 29 0,13 105 0,45 262,07

E Fornitura di acqua; reti fognarie 56 0,25 63 0,27 12,50

F Costruzioni 3.273 14,59 3.218 13,87 -1,68

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio 5.090 22,69 5.189 22,37 1,94

H Trasporto e magazzinaggio 603 2,69 602 2,59 -0,17

I Attività dei servizi alloggio e ristorazione 2.160 9,63 2.365 10,19 9,49

J Servizi di informazione e comunicazione 709 3,16 693 2,99 -2,26

K Attività finanziarie e assicurative 315 1,40 304 1,31 -3,49

L Attività immobiliari 1.896 8,45 2.247 9,69 18,51

M Attività professionali, scient. e tecniche 1.008 4,49 1.076 4,64 6,75

N Noleggio, ag. viaggio, serv. imprese 594 2,65 633 2,73 6,57

P Istruzione 115 0,51 121 0,52 5,22

Q Sanità e assistenza sociale 121 0,54 148 0,64 22,31

R Attività artistiche, sportive…. 282 1,26 291 1,25 3,19

S Altre attività di servizi 681 3,04 679 2,93 -0,29

T Attività di famiglie e convivenze … 0 0,00 0 0,00 -

X Imprese non classificate 165 0,74 63 0,27 -61,82

TOTALE 22.433 100,00 23.200 100,00 3,42

Distribuzione percentuale del numero di imprese per comparto produttivo

Nel 2013, rispetto alla situazione osservata nelle regioni del Centro e dell’Italia nel suo insieme, la provincia

di Perugia mostra una concentrazione proporzionalmente maggiore di imprese in Agricoltura (20% circa

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rispetto a 11% nel Centro e meno del 14% in Italia); risulta invece, minore il peso dei Servizi alle imprese

(11,4% rispetto a 15,3% nel Centro e 13,7% in Italia), e del Commercio (poco più del 24% rispetto a poco più

del 27% sia nel Centro che in Italia).

Export

Nella provincia di Perugia l’andamento delle esportazioni è fortemente condizionato da tre settori

manifatturieri: la metalmeccanica ed elettronica, il sistema moda e l’industria alimentare, settori che

contribuiscono per oltre il 70% all’export provinciale. Tuttavia, nonostante la presenza di alcune eccellenze

e specialità produttive di rilievo, è impegnato prevalentemente sul mercato nazionale presentando nel

complesso una contenuta propensione all’export.

Osservando i dati relativi alle esportazioni emerge che nel 2009 si è arrestato il graduale processo di

apertura alle opportunità provenienti dai mercati esteri, come confermano le variazioni annuali che

risultano sempre positive fino al 2009 quando hanno risentito della contrazione della domanda globale.

L’analisi settoriale consente di analizzare le performances registrate dai vari comparti manifatturieri,

rilevando utili indicazioni sulla competitività internazionale e sulla capacità di proporsi e affermarsi sui

mercati esteri. La fase negativa ha coinvolto tutti i settori (con la sola eccezione del farmaceutico che

ricopre tuttavia in provincia un peso marginale), un fenomeno che evidenzia la trasversalità della crisi

economica e finanziaria. Al di là delle variazioni di breve e medio periodo è possibile osservare il peso dei

vari comparti sulle esportazioni manifatturiere della provincia, che consente meglio di rilevare il diverso

contributo fornito al processo di internazionalizzazione. Nel complesso il principale settore per ammontare

delle esportazioni è quello della metalmeccanica ed elettronica (42,4%), seguito da quello del sistema moda

(19,8%) e da quello dell’industria alimentare (14,7%). Le imprese perugine che operano all’estero si

rivolgono prevalentemente ai mercati occidentali che presentano stili di vita e modelli di consumo più vicini

a quelli italiani; nel complesso, infatti, in linea con quanto si registra in Italia, il 53,53% delle esportazioni fa

riferimento a prodotti venduti nei paesi dell’UE e l’11,1% all’America settentrionale. I dati relativi ai singoli

Paesi evidenziano il primato della Germania che rappresenta il principale partner commerciale per le

imprese perugine (con un ammontare delle esportazioni pari a 228 milioni di euro), seguita dalla Francia

(192 milioni) dagli Stati Uniti (152 milioni) e dal Regno Unito (107 milioni).

Nel 2013 le esportazioni provinciali in base ai dati provvisori dovrebbero crescere del 8%. Il principale

settore per ammontare delle esportazioni è ancora quello della metalmeccanica ed elettronica il cui peso è

sceso al 38,9% dal 42,4%del 2009, seguito da quello del sistema moda (19,9%) rimasto stabile rispetto

all’inizio del quinquennio e da quello dell’industria alimentare che invece è salito al 15,6% dal 14,7% del

2009.

Valori dell'export per macro settori economici (2009 e 2013)

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Macro settoriPerugia Umbria Italia

2009 2013 2009 2013 2009 2013

Metalmeccanica ed Elettronica 42,4 38,9 54,4 50,2 49,3 47,9

Sistema moda 19,8 19,9 14,1 15,7 11,3 11,5

Alimentare 14,7 15,6 10,3 12,2 6,9 7,0

Chimica gomma plastica 7,8 9,5 10,8 10,2 17,2 19,3

Altro industria 7,6 6,7 5,6 5,0 11,7 10,7

Agricoltura e pesca 4,1 5,6 2,6 4,0 1,6 1,5

Legno/carta 3,7 3,9 2,3 2,7 2,1 2,0

Le imprese perugine che operano all’estero si rivolgono ancora prevalentemente ai mercati occidentali. Nel

complesso, infatti, il 43,9% delle esportazioni fa riferimento a prodotti venduti nei paesi dell’UE, tale

percentuale tuttavia risulta in forte flessione rispetto al 53,5% del 2009 e testimonia come la crisi si sia fatta

sentire soprattutto nella UE. Le esportazioni in America settentrionale nel 2013 rappresentano il 14,6% del

totale e risultano in sensibile crescita rispetto al’11,1% del 2009. Mentre nel Vicino e Medio Oriente

l’export è rimasto stabile, cresce quello degli altri paesi asiatici, che passa dal 5% al 7,9%. I dati relativi ai

singoli Paesi evidenziano il primato degli Stati Uniti che rappresentano il principale partner commerciale per

le imprese perugine (con un ammontare delle esportazioni pari a 324 milioni di euro), seguita da Francia e

Germania (con 270 milioni) e dal Regno Unito (114 milioni).

Valori dell'export per paesi di destinazione (2009 e 2013)

Macro settoriPerugia Umbria Italia

2009 2013 2009 2013 2009 2013

Unione Europea a 15 paesi 53,5 43,9 50,4 44,0 48,4 44,2

Altri Paesi Europei 10,9 11,4 9,7 10,5 11,8 13,5

America settentrionale 11,1 14,6 7,7 12,4 6,6 7,7

America centrale e meridionale 2,3 2,6 8,4 6,9 3,1 3,7

Africa 4,9 6,5 3,5 4,7 5,6 5,2

Vicino e Medio Oriente 3,6 3,6 5,3 3,0 7,0 6,4

Altri Paesi Asiatici 5,0 7,9 7,7 6,6 7,1 8,3

Oceania ed altri 0,9 0,7 0,6 0,5 1,6 2,1

Valori dell'export per tipologia di prodotti (2009 e 2013)

Macro settori Perugia Umbria Italia

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2009 2013 2009 2013 2009 2013

Prodotti tradizionali 57,5 57,2 64,5 65,6 54,8 56,2

Prodotti High-Tech 38,3 37,2 32,8 30,3 43,3 42,0

Materie prime ed Agricoltura 4,2 5,7 2,6 4,1 1,9 1,8

Occupazione

La contrazione dell’attività economica del 2009 si è ripercossa sul mercato del lavoro che ha registrato una

riduzione dell’occupazione e un aumento della disoccupazione e del ricorso agli ammortizzatori sociali, tra i

quali in primo luogo la Cassa Integrazione Guadagni. Tale andamento, che evidenzia l’accentuarsi delle

situazioni di criticità sul mercato del lavoro, inverte un trend positivo in atto da alcuni anni. Dal confronto

con il resto del territorio nazionale appare evidente la presenza di un elevato tasso di occupazione che

testimonia la capacità del tessuto produttivo di assorbire forza lavoro. Tuttavia, nel corso del 2009, per

effetto dell’inversione dell’andamento economico, il mercato del lavoro perugino ha registrato una pesante

contrazione, come testimonia il tasso di occupazione sceso al 64%. La distribuzione degli occupati per

settore di attività evidenzia una minore incidenza rispetto alla media nazionale dei servizi (64,5% rispetto al

67% in Italia) e una più alta nell’industria (22,8% e 20,7%), nelle costruzioni (8,7% e 8,4%) e nell’agricoltura

(4% e 3,8%), confermando la presenza di un sistema integrato e diversificato.

Forze di lavoro per settore anno 2009

Area territoriale

Occupati per settore (migliaia)

Totale

generaleAgricoltura

Industria in

senso

stretto

CostruzioniTotale

industriaServizi

Perugia 11,1 62,9 24,0 86,9 178,1 276,0

UMBRIA 15,7 78,5 33,2 111,6 238,8 366,2

ITALIA 874,5 4.771,0 1.943,8 6.714,8 15.435,7 23.025,0

Forze di lavoro per settore anno 2013Area Occupati per settore (migliaia) Totale

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territoriale generaleAgricoltura

Industria

in senso

stretto

Costruzioni

Totale

industri

a

Commercio,

alberghi e

ristoranti

Altre

attività

dei

servizi

Totale

servizi

Perugia 10,0 57,0 19,5 76,4 58,0 124,9 183,0 269,4

UMBRIA 12,9 73,2 27,6 100,9 77,6 167,2 244,8 358,6

ITALIA 813,7 4.519,0 1.591,5 6.110,5 4.568,9 10.927,3 15.496,1 22.420,3

Per quanto riguarda il mercato del lavoro nell’arco del quinquennio 2009-2013, nonostante il

peggioramento legato alla crisi, a Perugia permane un tasso di disoccupazione medio significativamente

inferiore al dato nazionale. Il tasso di disoccupazione nel 2009 si è attestato complessivamente al 6,5%,

inferiore al 7,8% nazionale, mentre nel 2013 è salito al 10,5%, ma è risultato comunque inferiore alla media

nazionale (12,2%). Dall’analisi per genere emerge una maggiore difficoltà per le donne a trovare lavoro: il

tasso di disoccupazione per le donne nel 2009 si attesta al 8,8%, quasi il doppio di quello degli uomini, pari

al 4,8%. Nel 2013 si registra un peggioramento che però penalizza meno le donne. Il tasso di disoccupazione

per gli uomini raddoppia quasi e sale al 9,3%, per le donne cresce di tre punti percentuali e si attesta al

12%. Entrambi si mantengono inferiori ai rispettivi valori nazionali (11,5% e 13,1%)

Tassi di disoccupazione (15-64 anni) (2009-2013)

Disoccupazione (15-64 anni)%Perugia Umbria Italia

2009 2013 2009 2013 2009 2013

Uomini 4,8 9,3 4,7 9,4 6,8 11,5

Donne 8,8 12,0 9,3 11,7 9,3 13,1

Totale 6,5 10,5 6,7 10,4 7,8 12,2

Infrastrutture

Analizzando la situazione delle infrastrutture è possibile rilevare come l’evoluzione degli indicatori sintetici

relativi all’adeguatezza della dotazione di reti stradali, aeroporti , impianti energetico-ambientali, strutture

per la telefonia e per la telematica e le reti bancarie e di servizi vari dal 2009 al 2012 (ultimo dato

disponibile) sia progredita, seppur in maniera contenuta. L’unica eccezione è rappresentata dalla rete

ferroviaria, che pur facendo registrare una variazione consistente, presenta un indice ancora superiore alla

media nazionale (105,9)

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Indicatori di dotazione infrastrutturale per area territoriale e per categoria infrastrutturale (n.i. Italia=100). Anno 2009

Area territoriale

Rete stradale

Rete ferroviaria Porti Aeroporti

Impianti e reti

energetico ambientali

Strutture e reti per la

telefonia e la

telematica

Reti bancarie e di servizi

vari

PERUGIA 59,4 131,8 0,0 69,4 79,0 67,1 78,3

UMBRIA 81,6 152,6 0,0 51,9 82,2 67,6 76,8

CENTRO 97,0 127,4 75,8 159,1 98,3 100,3 111,8

ITALIA 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Indicatori di dotazione infrastrutturale per area territoriale e per categoria infrastrutturale (n.i. Italia=100). Anno 2012

Area territoriale

Rete stradale Ferrovie Porti Aeroporti

Reti energetico-ambientali

Servizi a banda larga

Strutture per le

imprese

PERUGIA 63,0 105,9 0,0 70,2 79,9 67,8 79,2

UMBRIA 85,5 125,3 0,0 52,6 83,2 68,4 79,1

CENTRO 96,3 120,4 131,2 159,8 98,7 100,7 110,4

ITALIA 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

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3 LA DIMENSIONE ECONOMICA3.1 La dimensione patrimoniale dell’ente

Per cogliere le più significative tendenze evolutive dei valori patrimoniali ed economici della Camera si

possono prendere in considerazione i rendiconti consuntivi predisposti dal 2009 al 2013.

Considerando i dati di natura patrimoniale ed utilizzando uno schema di aggregazione sintetica dei dati dei

rendiconti, l’andamento delle principali grandezze viene evidenziato nella seguente tabella.

Sintesi degli stati patrimoniali 2009-2013 della Camera di Commercio di Perugia (€/1000)

A T T I V O 2009 2010 2011 2012 2013

IMMOBILIZZAZIONI 10.379 9.824 9.697 9.305 8.442

a) Immateriali 1 26 18 3 -

b) Materiali 8.204 7.855 7.387 6.903 6.546

c) Finanziarie 2.174 1.943 2.292 2.399 1.895

RIMANENZE 58 63 73 57 61

CREDITI DI FUNZIONAMENTO 4.193 3.688 3.447 2.790 3.122

DISPONIBILITÀ LIQUIDE 9.491 15.093 16.174 17.041 18.102

RATEI E RISCONTI ATTIVI 26 21 15 77 17

TOTALE ATTIVO 24.148 28.689 29.406 29.270 29.742

P A S S I V O 2009 2010 2011 2012 2013

PATRIMONIO NETTO 10.181 10.609 11.542 12.487 10.248

DEBITI DI FINANZIAMENTO 1.411 920 450 - -

TFR 2.985 3.099 2.970 3.041 3.205

DEBITI DI FUNZIONAMENTO 3.926 6.288 6.437 6.027 9.579

FONDI PER RISCHI ED ONERI 5.646 7.771 8.006 7.714 6.696

RATEI E RISCONTI PASSIVI - 2 2 - 14

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 24.148 28.689 29.406 29.270 29.742

Una prima osservazione riguarda le modeste variazioni registrate dal valore totale delle sezioni

patrimoniali, attivo e passivo, che nell’arco di tempo considerato si attestano intorno ad una media di

€ 28,2 milioni.

Con riferimento al primo raggruppamento dell’attivo, rappresentato dalle immobilizzazioni, si registra un

decremento di circa il 18,6%, riconducibile alle immobilizzazioni materiali in quanto l’ammontare degli

investimenti è stato inferiore al flusso di ammortamento.

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Le immobilizzazioni materiali consistono prevalentemente in fabbricati, per un valore relativo all’anno 2013

di € 6,1 milioni, riferito alle sedi di via Cacciatori delle Alpi, di Ponte San Giovanni e del Centro Servizi

Camerali “Galeazzo Alessi” (ex Borsa Merci”) e del deposito di S. Andrea delle Fratte.

Nella classe di voce delle immobilizzazioni finanziarie trovano appostazione anche le partecipazioni

detenute dalla Camera che, nel periodo considerato, sono passate da € 1,7 a € 1,2 milioni mostrando

tuttavia un trend discontinuo per effetto delle rettifiche di valore operate sulla partecipazioni in imprese

controllate e/o collegate.

Passando all’analisi degli elementi circolanti, la maggiore incidenza riguarda i crediti di funzionamento e le

disponibilità liquide.

Il primo raggruppamento registra un valore medio di € 3,4 milioni e comprende principalmente i crediti

vantati nei confronti di organismi nazionali e comunitari riferiti all’attività istituzionale e quelli derivanti dai

diritti annuali. Tali importi tengono conto di una svalutazione prudenziale stimata in base alle effettive

possibilità di incasso.

Nella seconda classe si includono le risorse monetarie detenute presso istituti bancari e depositi postali che

dal 2010, anno in cui è stata incassata dalla Banca d’Italia l’ultima tranche delle disponibilità liquide

congelate a fine 2005, sono incrementate del 20%.

Con riferimento al passivo, la prima classe concerne le voci che compongono la ricchezza netta aziendale,

che nel periodo considerato, per effetto combinato degli avanzi 2010-2012 (€ 2,3 milioni) e del disavanzo

dell’esercizio 2013 (€ 2,2 milioni), è rimasta sostanzialmente invariata.

Per quanto concerne i debiti di finanziamento, relativi in particolare alla contrazione di un mutuo per

l’acquisto della sede di Ponte San Giovanni, dall’esercizio 2011 la voce si è azzerata.

Il trattamento di fine rapporto, invece, mostra un andamento stabile, assumendo un valore di circa € 3,0

milioni, e riguarda il debito maturato nei confronti del personale dipendente per le spettanze da

corrispondere alla conclusione del rapporto lavorativo.

L’incremento della voce debiti di funzionamento è collegabile per l’80% all’incremento dei debiti per

iniziative di promozione economica e dopo un triennio di sostanziale stabilità – 6,2 milioni di euro nel

periodo 2010-2012– è salita a 9,5 milioni di euro nel 2013 per effetto della scelta di aumentare gli interventi

a sostegno dell’economica attraverso l’utilizzo degli avanzi degli esercizi precedenti. L’incremento dei

debiti, determinato dai tempi di rendicontazione dei progetti ed iniziative, ha determinato come sopra

evidenziato un incremento corrispondente delle disponibilità liquide.

Le passività potenziali, costituite ai fondi per rischi ed oneri, si riferiscono alle destinazioni di spesa per gli

interventi economici deliberati dagli organi di governo, e finanziati con la maggiorazione del 10% del diritto

annuale, che devono avere completa attuazione alla data di chiusura dell’esercizio.

La scelta operata nel periodo di riferimento di utilizzare gli avanzi degli esercizi precedenti a sostegno delle

politiche di sviluppo non ha compromesso la solidità patrimoniale dell’Ente come dimostra l’indicatore

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“margine di struttura” che segnala l’attitudine a coprire con il patrimonio netto ed il passivo consolidato la

parte immobilizzata degli investimenti.

Margine di struttura 2009-2013 della Camera di Commercio di Perugia (€/1000)

MARGINE DI STRUTTURA 2009 2010 2011 2012 2013

(Patrimonio netto + Debiti finanziamento – Attivi fisso) 1.213 1.705 2.295 3.182 1.806

Infatti, gli investimenti effettuati dall’Ente nel periodo di riferimento, riportati nella seguente tabella, sono

stati sostenuti con risorse proprie.

Piano degli investimenti 2009-2013 della Camera di Commercio di Perugia (€/1000)

PIANO DEGLI INVESTIMENTI 2009 2010 2011 2012 2013

Immobilizzazioni immateriali 1,8 37,5 8,3 0,5 -

Immobilizzazioni materiali 85,7 196,3 77,0 57,3 171,5

Immobilizzazioni finanziarie 362,4 - 655,2 344,8 5,3

449,9 233,8 740,5 402,6 176,8

La spesa annuale per gli investimenti materiali è stata finalizzata in prevalenza per le necessarie

manutenzioni straordinarie del patrimonio immobiliare oltre che per la sostituzione e l’acquisto di arredi,

attrezzature e strumenti informatici.

Quanto agli investimenti finanziari, che in pratica riguardano l’acquisto di partecipazioni in società che

svolgono attività in campi di interesse della Camera di Commercio, si evidenzia che nel 2009 la Camera è

entrata a far parte della compagine sociale della Quadrilatero Marche e Umbria Spa con 0,25 milioni di euro

e nel 2011 e 2012 ha partecipato all’aumento di capitale della S.A.S.E. Spa rispettivamente per 0,65 e 0,34

milioni di euro.

3.2 Il valore creato

Il valore creato dalla Camera di Commercio di Perugia misura la dimensione economica della ricchezza che

l’ente ha generato a favore dei propri stakeholder, interni ed esterni, nello svolgimento della mission

istituzionale. La rilettura “sociale” dei dati contabili è finalizzata a misurare l’utilità prodotta nel territorio e

a descrivere le modalità attraverso le quali la missione, i valori e i programmi dell’ente si sono tradotti in

risultati concreti per gli stakeholder.

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La rappresentazione delle ricadute economiche derivanti dalla realizzazione degli obiettivi strategici si basa

sulla preventiva determinazione della utilità lorda prodotta dalla gestione e sulla successiva individuazione

delle modalità attraverso le quali tale utilità viene ripartita tra i diversi portatori di interesse. La grandezza

di riferimento è il valore aggiunto, interpretabile come surplus di ricchezza generato dall’attività della

Camera e misurabile contrapponendo il valore delle utilità prodotte grazie ai servizi istituzionali con il

consumo delle risorse impiegate nel funzionamento della struttura.

3.3. I proventi correnti

Il valore aggiunto deriva da un processo di riclassificazione del bilancio camerale ed è determinato a partire

dai proventi correnti. La Camera di Commercio di Perugia ha gestito, nel quinquennio di riferimento, circa

84 milioni di euro di proventi generati dall’attività caratteristica.

I proventi correnti della Camera di Commercio di Perugia (€/000)

2009 2010 2011 2012 20132009-

2013

PROVENTI GESTIONE CORRENTE 16.712 16.702 17.417 16.853 16.610 84.296

Diritto annuale 12.680 12.231 11.983 11.946 11.759 60.600

Diritti di segreteria e sanzioni 2.899 3.091 3.060 2.964 3.001 15.015

Contributi trasferimenti e altre entrate 921 1.112 2.050 1.669 1.633 7.385

Proventi da gestione di servizi 212 268 324 274 217 1.296

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Nonostante gli effetti della crisi economica sui mercati italiani ed esteri, la media annua dei proventi

correnti si è attestata su un valore di circa 16,8 milioni di euro, di cui 12 milioni riferibili al diritto annuale.

La voce diritto annuale viene rettificata mediante un accantonamento al fondo svalutazione crediti a

copertura di rischi di inesigibilità e sebbene i proventi complessivi lordi sia rimasti sostanzialmente stabili

nel corso del quinquennio il saldo al netto del fondo svalutazione crediti è negativo del 7% in quanto

diminuisce la quota di diritto già incassato rispetto alla quota iscritta a credito.

I diritti di segreteria pari a circa il 18% dei proventi correnti non hanno mostrato sostanziali variazioni nel

periodo mentre la voce contributi e trasferimenti sconta l’accertamento di entrate straordinarie legate a

progetti cofinanziati da altri soggetti pubblici e privati. In particolare nel triennio 2011 – 2013 l’ente ha

beneficiato di contributi per 1,8 milioni di euro vincolati allo sviluppo ed alla promozione dei collegamenti

aerei da e per l’Umbria.

Ripartizione dei proventi per politiche di sviluppo totale 2009 - 2013 (€/000)

RIPARTIZIONE DEI PROVENTI PER POLITICHE DI SVILUPPO 2009-2013

PROVENTI GESTIONE CORRENTE 84.296

Diritto annuale 60.600

Pubblica amministrazione per le imprese 16.478

Politiche per il territorio e le imprese 3.562

Infrastrutture 1.800

Trasparenza e tutela del mercato 880

Altro 759

Censimenti 217

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Guardando alla provenienza di tali risorse, queste sono rappresentate per il 72% da proventi istituzionali

(diritto annuale) e per il 20%, più di 16 milioni nel quinquennio, da proventi derivanti dai servizi anagrafici e

tariffe per i servizi istituzionali identificati sotto la voce “pubblica amministrazione per le imprese”.

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3.4 Il valore aggiunto corrente

Il valore aggiunto corrente, creato dall’attività caratteristica, è rappresentato dalla differenza tra i proventi

correnti ed i costi di struttura ovvero gli oneri sostenuti per l’acquisto di beni e servizi necessari al

funzionamento interno del sistema, a supporto della produzione dei servizi a favore del sistema economico.

Tali spese si riferiscono ai costi del personale e a tutti gli altri costi di funzionamento relativi alla

comunicazione istituzionale, alla gestione del personale, alla gestione amministrativa,

economico/finanziaria e patrimoniale, al ciclo della programmazione e controllo strategico e di gestione,

alle attività delle strutture di staff di presidenza e direzione. Comprendono altresì i costi comuni, compresi

gli ammortamenti e gli accantonamenti, non riconducibili alle varie funzioni.

Valore aggiunto corrente (€/000)V.A. CORRENTE 2009 2010 2011 2012 2013 2009-2013

Proventi correnti 16.712 16.702 17.417 16.853 16.610 84.296

Costi di funzionamento della struttura (-) 3.380 3.424 3.514 3.495 3.457 17.270

TOTALE VALORE AGGIUNTO CORRENTE 13.332 13.278 13.903 13.358 13.153 67.026

Alla fine del mandato il valore aggiunto derivante dalla sola gestione caratteristica messo a disposizione dei

portatori di interesse è stato pari a 67 milioni di euro, mantenendo i costi di struttura una media annua di

circa 3,4 milioni di euro.

3.5 Il valore aggiunto globale

Se al valore aggiunto corrente si sommano i proventi della gestione finanziaria, i saldi della gestione

straordinaria e le rettifiche di valore delle immobilizzazioni finanziarie, si determina il valore aggiunto

globale.

Valore aggiunto globale (€/000)

V.A. GLOBALE 2009 2010 2011 2012 2013 2009-2013

TOTALE VALORE AGGIUNTO CORRENTE 13.332 13.278 13.903 13.358 13.153 67.026

PROVENTI GESTIONE ACCESSORIA 948 1.139 671 605 - 54 3.309

Proventi finanziari 211 154 381 425 465 1.637

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Gestione straordinaria 1.200 1.300 614 445 13 3.572

Rettifiche valori attività finanziarie - 463 - 315 - 324 - 265 - 532 -1.900

VALORE AGGIUNTO GLOBALE 14.280 14.417 14.574 13.963 13.099 70.335

Nel periodo 2009 – 2013, il valore aggiunto globale destinato ai beneficiari dell’attività camerale è risultato

pari a 70 milioni di euro. Il peso della gestione accessoria sul valore aggiunto globale è diminuito nel corso

del mandato incidendo negativamente nel corso dell’anno 2013 per effetto delle rettifiche di valore delle

attività finanziarie (svalutazione delle partecipazioni azionarie) a fronte di una capacità costante di generare

ogni anno risorse dall’attività tipica a favore degli stakeholder.

Le svalutazioni dell’attivo patrimoniale derivano dalla perdita di valore di alcune partecipazioni azionarie

che, pur avendo manifestato nel tempo segnali di criticità, sono ritenute strategiche per supportare il

sistema territoriale.

3.6 La distribuzione del valore aggiunto globale

Il valore aggiunto globale è ripartito tra i destinatari delle politiche per lo sviluppo, il sistema camerale

(Unioncamere – Unioncamere Umbria - Azienda Speciale Promocamera - Centro Estero Umbria – Altri enti

ed organismi partecipati nazionali e locali che svolgono attività in campi di interesse della Camera di

Commercio), la Pubblica Amministrazione, per le imposte ed i tagli di spesa versati a favore del bilancio

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dello Stato, il sistema bancario, per la remunerazione del capitale di credito e l’Ente camerale stesso, per gli

utili e gli ammortamenti a consolidamento della struttura patrimoniale.

Distribuzione del valore aggiunto globale (€/000)

DISTRIBUZIONE V.A. GLOBALE 2009 2010 2011 2012 2013 2009-2013

DESTINATARI DELLE POLTICHE PER

LO SVILUPPO9.540 10.365 9.866 8.584 10.666 49.020

Pubblica amministrazione per le

imprese2.030 2.197 1.726 1.539 1.484 8.976

Trasparenza e tutela del mercato 570 595 690 717 685 3.257

Promozione economica informazione

e statistica6.940 7.572 7.450 6.328 8.497 36.787

CONTRIBUTO AL SISTEMA

CAMERALE2.686 2.656 2.630 3.127 3.262 14.360

REMUNERAZIONE DEL CAPITALE DI

CREDITO92 67 42 17 - 218

REMUNERAZIONE DELLA PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE340 344 540 730 869 2.824

REMUNERAZIONE DELL'ENTE 1.624 986 1.495 1.505 -1.697 3.913

Risultato dell'esercizio 1.073 428 933 949 -2.228 1.155

Ammortamenti 551 558 562 556 531 2.759

VALORE AGGIUNTO GLOBALE 14.281 14.418 14.573 13.963 13.100 70.335

Per l’esercizio 2013 chiuso in perdita, la lettura sociale del bilancio evidenzia che tale circostanza porta ad

un effetto migliorativo in termini di distribuzione di valore aggiunto: a fronte della ricchezza generata

dall’attività istituzionale l’ammontare effettivamente distribuito ai portatori di interesse è superiore a

quello prodotto. In tale fattispecie si va a distribuire un ammontare di valore aggiunto superiore a quello

realizzato nell’anno, attingendo dalle riserve di ricchezza prodotta nel passato – l’utile egli esercizi

precedenti – rappresentato dalla remunerazione dell’ente.

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Più di 49 milioni euro, il 70% del valore aggiunto globale, sono stati destinati alla realizzazione di politiche

per lo sviluppo del tessuto economico locale come evidenziato nel grafico sottostante.

2009 2010 2011 2012 2013 -

1,000

2,000

3,000

4,000

5,000

6,000

7,000

8,000

9,000

2,030 2,197 1,726 1,539 1,484

570 595 690 717 685

6,940

7,572 7,450

6,328

8,497

GRAF. 5 - REMUNERAZIONE DEI DESTINATARI PER POLITICHE DI SVILUPPO 2009-2013 (€/000)

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER LE IMPRESETRASPARENZA E TUTELA DEL MERCATOPROMOZIONE ECONOMICA INFORMAZIONE E STATISTICA

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Sommando il contributo al sistema camerale, che costituisce una modalità integrativa dell’azione camerale

a sostegno delle politiche promozionali, tale importo si attesta su 63 milioni di euro nel quinquennio, pari al

90% del valore aggiunto globale.

Incidenza degli interventi economici per politiche di sviluppo (€/000)

POLITICHE DI SVILUPPO 2009 2010 2011 2012 2013 2009/2013

Pubblica amministrazione per le imprese 2.030 2.197 1.726 1.539 1.484 8.976

Interventi economici 20 3 2 - 2 27

Costi di funzionamento e del personale 2.010 2.195 1.725 1.539 1.481 8.949

Trasparenza e tutela del mercato 570 595 690 717 685 3.257

Interventi economici 63 92 18 37 22 232

Costi di funzionamento e del personale 507 502 672 680 664 3.025

Promozione economica informazione e statistica 6.940 7.572 7.450 6.328 8.497 36.787

Interventi economici 6.609 7.242 7.107 5.915 8.044 34.917

Costi di funzionamento e del personale 330 331 343 413 453 1.870

VALORE AGGIUNTO PER POLITICHE DI SVILUPPO 9.540 10.365 9.866 8.584 10.666 49.020

Interventi economici 6.693 7.337 7.127 5.952 8.068 35.176

Costi di funzionamento e del personale 2.847 3.028 2.740 2.631 2.598 13.844

All’interno del valore aggiunto globale meritano di essere evidenziati gli interventi economici diretti volti a

supportare il sistema imprenditoriale ed economico

Negli anni tra il 2009 ed il 2013, sono stati pari a 35 milioni di euro gli interventi economici a favore dei

destinatari delle politiche di sviluppo, con una media annua pari a 7 milioni di euro.

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L’azione politica del Consiglio, durante il mandato, si è focalizzata in prevalenza sulla valorizzazione del

territorio ed il turismo, per 8 milioni di euro, sui temi del credito e sostegno alle imprese, per 7 milioni di

euro, sull’internazionalizzazione delle piccole medie-imprese, per 3,5 milioni euro, sull’innovazione e

formazione, per 2,7 milioni di euro.

La linea strategica di intervento infrastrutture e sviluppo del territorio, viene finanziata attraverso la

maggiorazione del 20% del diritto annuale ed attraverso contributi da parte di soggetti pubblici e privati. In

particolare nel quinquennio di riferimento sono stati destinati al finanziamento dell’asse viario Umbria

Marche e Quadrilatero oltre 5 milioni di euro, allo sviluppo dell’aeroporto dell’Umbria 1,2 milioni di euro –

che si aggiungono agli investimenti finanziari – e 0,4 milioni euro al sostegno della candidatura di Perugia –

Assisi capitale della cultura 2019.

Interventi economici diretti per linee strategiche (€/000)

LINEE STRATEGICHE 2009 2010 2011 2012 2013 2009-2013Credito e sostegno alle imprese 1.500 1.250 815 455 3.155 7.175

Internazionalizzazione 961 953 450 644 454 3.462

Valorizzazione del territorio e Turismo 1.170 1.690 2.032 1.677 1.527 8.096

Innovazione e formazione 603 713 497 548 340 2.701

Infrastrutture e sviluppo del territorio 2.376 2.635 3.313 2.591 2.568 13.483

Trasparenza e tutela del mercato 63 92 18 37 22 232

Pubblica amministrazione per le imprese 20 3 2 - 2 27

Interventi economici 6.693 7.336 7.127 5.952 8.068 35.176

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4. LA RELAZIONE SOCIALE

4.1 Semplificazione amministrativa, e-government e comunicazione

Nel corso del mandato la Camera ha confermato il significativo livello di attenzione riguardo al

consolidamento di tutte quelle attività amministrative e di servizio alle imprese che possono essere

utilmente offerte utilizzando le tecnologie dell’informatica e della comunicazione digitale.

L’impegno massimo dell’ente si è rivolto verso la progressiva integrazione dell’offerta di adempimenti e

servizi di e-gov, erogati nell’ottica di facilitare la vita delle imprese nel loro rapporto con la PA rendendo

semplice, efficiente e relativamente poco oneroso l’assolvimento dell’obbligo amministrativo.

Digitalizzazione per le imprese

Nel 2010 è andata a regime la Comunicazione Unica per l’avvio dell’impresa, che permette di presentare

con un’unica istanza telematica tutti gli adempimenti fiscali, previdenziali e assicurativi necessari per aprire

un’impresa.

Questo storico passaggio è stato preceduto da un importante lavoro preparatorio finalizzato a informare

adeguatamente i professionisti e le associazioni, tramite appositi corsi di formazione, e attivare così gli

interventi necessari a garantire la piena funzionalità del nuovo sistema. Fondamentale è stata la

collaborazione con Inps, Inail e Agenzia delle Entrate per poter assicurare la necessaria interoperabilità tra

le amministrazioni coinvolte nel procedimento e offrire un buon livello di servizio agli utenti.

Il passo successivo è stato l’avvio dello Sportello Unico telematico per le Attività Produttive - Suap. Il Dpr

160/2010 assegna il Suap ai Comuni, prevedendo, nel caso in cui questi non se ne facciano carico, il

passaggio delle competenze alle Camere di Commercio. La Camera di Commercio di Perugia ha collaborato

con la Regione per mettere i Comuni nelle condizioni di gestire direttamente il servizio, con il risultato che

tutti i Comuni della provincia si sono accreditati autonomamente.

Inoltre fra il 2011 e il 2013 è stato previsto l’adempimento, obbligatorio dapprima per le società e poi per le

ditte individuali, della comunicazione obbligatoria dell’indirizzo di Posta Elettronica Certificata - Pec.

DIGITALIZZAZIONE IMPRESE 2009 2010 2011 2012 2013

dispositivi di firma digitale rilasciati 2.332 1.541 2.260 1.267 1.922

concessioni/rinnovi carte tachigrafiche 1.149 1.310 1.774 2.355 1.871

Usb Sistri - Sistema Tracciabilità Rifiuti - 3216 2376 2344 2361

Distretti sul web ed eccellenze in digitale

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E’ noto che l’economia digitale, e l’e-Commerce nello specifico, sono leve di creazione di valore per il Paese

sotto quattro fondamentali profili: contributo alla crescita del PIL, creazione di posti di lavoro, impulso alla

crescita delle imprese e surplus di valore per i consumatori.

Per questo motivo il progetto “Distretti sul web” promosso da Google e Unioncamere, col patrocinio del

Ministero dello Sviluppo Economico, è stato fortemente sostenuto dalla Camera di Commercio di Perugia

che nel 2013 ha ottenuto l’inserimento del distretto del Tessile - Cashmere umbro fra i 20 selezionati da

Google in base alla loro grande potenzialità di crescita e sviluppo per le imprese e per il territorio di

riferimento.

Si tratta di un progetto che non ha precedenti a livello mondiale, il cui obiettivo è consistito nel portare le

imprese sul web attraverso siti internet, localizzarle su mappe on line, creare profili social media e

aumentarne la visibilità sulla rete.

La nostra regione è una delle realtà più vivaci nel settore dell’imprenditoria tessile e di sicuro è la prima in

Italia nel comparto del cashmere. È per questo motivo che si è voluto puntare su progetto che ha

consentito alle aziende umbre del settore di usufruire di una consulenza totalmente gratuita per

organizzare la loro presenza on line.

Se è vero, come citano le statistiche ufficiali, che le imprese presenti nell’e-commerce incrementano il

proprio fatturato quasi del 6% annuo, ed esportano più facilmente, il progetto distretti sul web è senza

dubbio un filone di intervento del tutto innovativo che è auspicabile venga recuperato e rilanciato dagli

amministratori camerali negli anni a venire.

Per l’anno 2014 la Camera di Commercio ha promosso e sostenuto nuovamente il progetto “ Eccellenze in

digitale” per l’erogazione di n. 2 borse di studio, di cui una finanziata dall’ente camerale, destinate a

sostenere la presenza sul web di Pmi della provincia.

Registri, albi, ruoli

Gli ultimi cinque anni sono stati interessati dall’entrata in vigore di varie normative sulla semplificazione

per l’avvio e lo svolgimento di attività economiche. In particolare, nel 2009 è stato introdotto l’obbligo per

le Srl di aggiornare i dati sui soci presenti nel Registro imprese, mediante l’allineamento dei dati a quanto

presente nel libro soci, la cui tenuta è stata contestualmente abrogata. Questo adempimento ha

comportato l’invio al Registro delle imprese di Perugia di circa 10.000 comunicazioni di allineamento al libro

soci.

Ulteriore novità è stata la segnalazione certificata di inizio attività - Scia, che ha preso il posto della

dichiarazione di inizio attività. In base a questa procedura ogni atto di autorizzazione, licenza, permesso o

nulla osta per l’avvio di attività, il cui rilascio dipenda dalla verifica di requisiti, è sostituito da una

segnalazione dell’interessato. Anche in questo caso è stato necessario adeguare alla nuova normativa i

procedimenti di avvio di alcune attività regolamentate per le quali la verifica dei requisiti è di competenza

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camerale. Da ultimo, nel 2013, è stato attuato il passaggio al nuovo regime Scia per tutti coloro che erano

iscritti negli abrogati ruoli agenti e rappresentanti di commercio e agenti affari in mediazione.

Una voce che ha registrato una vera impennata è stata quella relativa alle procedure concorsuali che

hanno avuto un notevole incremento, riconducibile in parte all’introduzione di nuove previsioni legislative e

in parte agli effetti della crisi in corso.

Nell’ottica del miglioramento della qualità dei dati, si è proceduto, in applicazione del D.p.r. 247/2004 e

dell’art. 2490 cod. civ., alla cancellazione di numerose imprese che presentavano significativi indizi di

inattività, al fine di avere una banca dati sempre il più possibile aggiornata. Il procedimento è stato avviato

per circa 6.200 imprese: molte di queste hanno comunicato di continuare l’attività o hanno provveduto a

richiedere la cancellazione dopo l’avvio del procedimento; per le altre gli atti sono stati trasmessi al giudice

per la cancellazione d’ufficio.

REGISTRO DELLE IMPRESE 2009 2010 2011 2012 2013

accertamenti requisiti 479 484 570 759 702

certificati e visure 76.104 80.709 73.445 74.817 70.755

telematici 47.108 52.305 46.277 53.938 54.393

allo sportello 28.996 28.404 27.168 20.879 16.362

bilanci depositati 9.901 9.949 10.081 10.290 9.910

imprese iscritte al Registro Imprese al 31/12 73.303 73.980 74.358 74.340 73.451

ALBO IMPRESE ARTIGIANE 2009 2010 2011 2012 2013

iscrizioni, modifiche, cancellazioni 4.759 4.339 4.553 4.521 4.443

imprese iscritte all’Albo al 31/12 19.413 19.319 18.559 18.149 17.635

accertamenti requisiti 281 389 242 256 220

La Camera di Commercio è impegnata anche a garantire, ove previsto, che gli operatori economici

possiedano particolari requisiti di competenza, esperienza professionale e rettitudine morale, tali da

renderli idonei all'esercizio di determinate attività economiche. A tale fine la Camera di Commercio si

occupa della tenuta del Ruolo Conducenti (finalizzato a garantire che il servizio pubblici di noleggio

autovetture con conducente o l’autonoleggio da piazza sia svolta da soggetti in possesso di specifici requisiti

di professionalità e di moralità) e del Ruolo Periti ed Esperti (disponibile nel sito camerale, raccoglie

informazioni sulla competenze professionali detenute nelle XII tabelle merceologiche di cui si compone)

Negli anni 2009 - 2013 la Camera ha gestito inoltre gli adempimenti legati al trasporto, allo smaltimento e al

recupero di rifiuti occupandosi della tenuta della Sezione Regionale dell’Albo Gestori Ambientali, si è

occupata della ricezione delle denunce annuali dei rifiuti prodotti, smaltiti e avviati al recupero (Modello

unico di dichiarazione ambientale - Mud), si è occupata della gestione del Registro Apparecchiature

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Elettriche ed Elettroniche (istituito presso il Ministero dell'ambiente, vede iscritti i produttori e i distributori

di apparecchiature elettriche ed elettroniche allo scopo di definire le quote di mercato, in base alle quali

vengono ripartiti gli oneri di gestione dei rifiuti elettrici o elettronici) e del Registro nazionale Produttori di

pile e accumulatori (istituito presso il Ministero dell'ambiente al fine di individuare soggetti tenuti al

finanziamento dei sistemi di gestione dei rifiuti di pile e accumulatori).

Nel medesimo arco temporale la Camera è stata destinataria di nuovi adempimenti per conto del Ministero

dell’Ambiente. In particolare nel dicembre 2009 è entrata in vigore la normativa che ha sancito il passaggio

a modalità telematiche nella gestione della tracciabilità di rifiuti. La Camera di Commercio di Perugia è

stata coinvolta nell’attività di consegna alle imprese (previo appuntamento) dei dispositivi USB volti ad

assicurare il funzionamento del Sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti - SISTRI e nella intermediazione

per l’installazione di dispositivi di monitoraggio del percorso del mezzo adibito al trasporto rifiuti.

Nel 2013 è entrato in vigore il Registro F Gas, dove, al fine di tutela dell’ambiente dai Gas Fluorurati,

responsabili dell’effetto serra, sono tenute ad iscriversi le imprese che svolgono particolari attività “a

rischio” di dispersione di tali Gas in atmosfera.

Albo gestori ambientali 2009 2010 2011 2012 2013

iscrizioni, modifiche, cancellazioni 1.392 1.564 2.783 2.823 1.455

iscritti al 31.12 4.198 4.701 3.465 2.996 3.098

Oltre a sostenere l’internazionalizzazione delle imprese promuovendo la partecipazione a fiere

internazionali, organizzando missioni di incoming e di outgoing la Camera di Commercio è attiva nel rilascio

della documentazione che accompagna le merci nell’esportazione.

Documenti per l’estero 2009 2010 2011 2012 2013

Totale documenti per l'estero rilasciati 3.907 5.149 2.991 7.174 7.596

certificati di origine 2.910 3.982 2.258 4.901 4.965

legalizzazioni firma 159 188 169 401 573

visti su fatture 560 689 396 1.197 1.254

conformità firma 233 235 127 615 716

carnets ATA/CPD 45 55 41 60 88

La Comunicazione

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L’impegno camerale si è orientato anche verso un miglioramento continuo della comunicazione, che ha

assunto nel tempo un ruolo sempre più strategico per valorizzare i servizi, le iniziative e i progetti che la

Camera mette a punto per supportare lo sviluppo e la competitività del territorio.

Da questo punto di vista il mandato è stato caratterizzato da un uso più diffuso ed incisivo dei nuovi canali

digitali di comunicazione offerti da internet, più immediati e meno costosi e che consentono una maggiore

interazione con l’utenza, i quali hanno affiancato i più “tradizionali” mezzi di comunicazione.

I principali strumenti attraverso i quali la Camera ha gestito le relazioni con i propri stakeholder sono stati:

Il sito istituzionale pg.camcom.gov.it

Il sistema di Customer Relationship Management – Crm CIAO IMPRESA

Le indagini di customer satisfaction

La newsletter collegata al sito e al Crm CIAO IMPRESA

La rivista trimestrale “Obiettivo Impresa”

I Forum periodici organizzati nell’ambito dell’attività editoriale Obiettivo Impresa

Comunicati stampa e conferenze stampa

Progetti ed iniziative varie di comunicazione

Il sito istituzionale nel 2009 è stato oggetto di una profonda revisione sia per quanto riguarda

l’organizzazione dei contenuti che per la sua struttura tecnologica, grazie ad una piattaforma progettata

appositamente per le Camere di Commercio per il web 2.0, al fine di costruire un sito istituzionale

facilmente accessibile con pochi click da parte dell’utenza. Il criterio guida è stato proprio quello di

presentare i servizi e le attività della Camera di Commercio secondo “gli eventi della vita” dell’impresa, per

consentire a quest’ultima di reperire facilmente le informazioni, condividerle e accedere velocemente alle

notizie relative all’argomento di maggiore interesse.

Il portale è stato dunque ideato in una logica user-centered, focalizzata sulle esigenze informative

dell’utente e con le informazioni organizzate secondo tecniche semantiche.

Sito pg.camcom.gov.it 2010 2011 2012 2013

n. accessi totali 163.566 456.383 372.636 454.980

pagine visitate 917.902 2.454.961 2.082.759 1.847.040

n. accessi sezione “Trasparenza”non

disponibili4.086 7.945 12.714

Crm - customer relationship management 2011 2012 2013

campagne realizzate 29 80 187

utenti iscritti al servizio di newsletter 3.235 3.604 3.966

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Rapporti con i media 2010 2011 2012 2013

presenze monitorate sulla stampa locale 417 839 1011 821

comunicati stampa emessi 81 111 95 68

Una maggiore attenzione è stata rivota anche ai social network, scegliendo di utilizzarlo quale canale

privilegiato per la condivisione di particolari tipi di contenuti, soprattutto se legati a progetti specifici.

Social network contatti

Raccontami l'Umbria - Facebook 3.035 “mi piace”

Ufficio Stampa e Comunicazione - YouTube 2.845 visualizzazioni

UnicaUmbria - Facebook 3.731 “mi piace”

UnicaUmbria - Twitter 493 follower

UnicaUmbria - YouTube 1.789 visualizzazioni

L’attività di informazione svolta attraverso la rivista Obiettivo Impresa ha subito un notevole impulso per

mezzo dell’organizzazione di appositi Forum a cadenza periodica, realizzati come eventi aperti ad una

partecipazione attiva del pubblico. Questa apertura al dialogo e al confronto con i nostri interlocutori ha

subito una ulteriore intensificazione con la pubblicazione, sul sito istituzionale, di uno spazio dedicato ai

Forum, un vero e proprio forum on line, per mezzo del quale chiunque fosse interessato ai temi trattati nei

Forum ha potuto esprimere la propria opinione, porre domande o fare proposte, direttamente sul sito

istituzionale, e con la massima trasparenza.

Temi dei Forum OBIETTIVO IMPRESA

2010 Marketing territoriale, oltre il bricolage c’è un’Umbria capace di futuro

Ricambio generazionale delle aziende umbre

Il futuro del vino umbro: promozione e tutela

Quale futuro per il centro storico di Perugia?

2011 Green economy: per uno sviluppo sostenibile dell’Umbria

Quale futuro per l’aeroporto dell’Umbria

La risorsa acqua

Il credito in Umbria

2012 Prezzi e tariffe dei servizi pubblici locali

L’industria culturale, leva del turismo in Umbria

Percorsi per l’internazionalizzazione del sistema Umbria

Trasparenza e legalità per le imprese

2013 Per una valorizzazione dei mestieri artigiani e delle abilità manuali

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Impresa 2.0.: quali prospettive di sviluppo per le pmi nell'economia digitale

Prospettive per lo sviluppo della città di Perugia

L’innovazione digitale nella PA: nuove forme di comunicazione e di servizio al cittadino

Un progetto di notevole rilevanza, oltre ad essere una novità assoluta nell’ambito del sistema camerale, è

consistito nella scelta di portare on line la rivista cartacea Obiettivo Impresa trasformandola in un Blog,

destinato pertanto a raccogliere la storica eredità della rivista, edita dalla Camera di Commercio sin dal

1963, per approdare alle più moderne ed innovative forme di informazione digitale.

Nel corso del 2013 la Giunta camerale ha approvato il progetto editoriale che consentirà alla Camera, a

partire dal 2014, di raggiungere più facilmente e con continuità i lettori, non solo costruendo percorsi di

lettura personalizzati e di condivisione delle informazioni, ma anche rilanciando gli articoli attraverso gli

strumenti “social”.

Obiettivoimpresaweb.it a partire dal 2014 è diventato quindi il nuovo canale di comunicazione e di

informazione della Camera dedicato ai temi dell’impresa e del suo ruolo nella società. Per i lettori ci sarà la

possibilità di animare un dibattito sugli argomenti trattati fornendo opinioni e suggerimenti. Insomma un

dialogo continuo con il pubblico di riferimento, attraverso un sito web accessibile e responsive, ovvero la cui

fruizione sarà consentita da qualunque tipo di dispositivo, anche mobile.

L’opinione degli utenti

A partire dal 2009 l’ente ha posto particolare attenzione alla rilevazione del grado di soddisfazione degli

utenti sui servizi resi.

Un ascolto costante dei destinatari dei servizi è fondamentale infatti per sviluppare e migliorare da un lato,

la capacità di dialogo e di relazione tra chi eroga il servizio e chi lo riceve, e dall’altro, per introdurre

miglioramenti o riorganizzazioni dei servizi in funzione delle effettive esigenze degli utenti.

Nel corso del mandato l’ente ha realizzato 6 indagini di customer satisfaction.

Indagini di customer satisfaction (anni 2009 - 2013)

Customer generale sui servizi 2009

Customer sugli sportelli al pubblico 2009

Customer sul servizio di call center 2009

Customer generale sui servizi 2010

Customer generale sui servizi 2011

Customer generale sui servizi 2013

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Le indagini generali sui servizi sono state condotte tramite la società consortile Retecamere, con una

metodologia standardizzata per il sistema camerale, in modo da consentire anche un’analisi di benchmark

dell’ente perugino nel contesto nazionale.

Il posizionamento della Camera di Perugia, come è testimoniato dai risultati delle indagini nell’intero arco

temporale, si è tenuto mediamente in linea o sopra la media nazionale, per quasi tutte le tipologie di

servizi.

Progetto “Il digitale entra in Giunta camerale”

Alla luce delle recenti normative in materia di digitalizzazione documentale, nel 2010 la Camera ha

realizzato un progetto per la digitalizzazione delle attività degli organi, attraverso l’uso dei Tablet I-Pad da

parte dei componenti del Consiglio e della Giunta camerali.

La realizzazione di una base dati informativa accessibile via web da parte dei soggetti accreditati, popolata

da tutta la documentazione preparatori e dagli atti ufficiali degli organi stessi, ha consentito, da un lato, di

poter rendere più immediata e accessibile l’attività propedeutica alle sedute degli organi, nonché di

sostituire totalmente il materiale cartaceo, conseguendo significativi risparmi. Il progetto è stato

annoverato da Unioncamere italiana fra le Buone prassi del sistema camerale.

Nel corso del mandato sono stati inoltre implementati numerosi aggiornamenti e arricchimenti del portale

intranet dell'ente, rappresentati da: consultazione dell'ordine del giorno da proporre in occasione delle

riunioni di Giunta e Consiglio; raccolta delle informazioni sulle ore di lavoro dedicate alle procedure a

norma del D. Lgs. 27.10.2009 n. 150 (decreto “Brunetta”); archivio direttive dirigenziali; calendario riunioni

e gestione sale dell'ente; ricerca dei documenti allegati alle proposte delibere di Giunta e Consiglio; archivio

verbali commissione provinciale artigianato.

Tali funzionalità, sviluppate esclusivamente tramite il ricorso alle professionalità interne della Camera,

hanno consentito di aumentare la produttività degli uffici e dei servizi, migliorandone la consultazione da

parte del pubblico interno ed esterno.

4.2 Promozione delle imprese, dell’imprenditorialità e valorizzazione del territorio

Le piccole e medie aziende, che costituiscono l’ossatura del tessuto economico del Paese, sono oggi

chiamate a una profonda trasformazione per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più

competitivo e anch’esso in trasformazione. La strategia adottata dalla Camera di Commercio per

accompagnare le imprese nel percorso di riposizionamento competitivo, in linea con la più ampia strategia

a livello sia nazionale che europeo, ha puntato prima di tutto sulla qualificazione delle filiere. Il tutto quale

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premessa – e al contempo necessaria integrazione – di quell’insieme di interventi in favore

dell’internazionalizzazione del tessuto economico che poggia su una valorizzazione, sempre più mirata,

delle produzioni locali.

Al contempo la Camera di Commercio ha esercitato un ruolo di primo piano per il sostegno allo sviluppo e

alla nascita di nuove imprese e per la promozione dell’occupazione, agendo al fine di stimolare

l’imprenditorialità e sviluppare nuovi posti di lavoro e opportunità occupazionali connesse all’auto impiego:

obiettivi di evidente priorità nel quadro economico attuale, ma da sempre parte integrante della

programmazione strategica dell’attività camerale.

Questo tipo di servizi si è integrato con altri ambiti di azione, consentendo di realizzare un vero e proprio

effetto “moltiplicatore”. I principali ambiti di intervento trasversale hanno riguardato l’insieme delle

iniziative e progettualità finalizzate a sostenere e promuovere l’innovazione, lo sviluppo locale,

l’internazionalizzazione e l’accesso al credito, nonché le attività di formazione, sviluppo e valorizzazione del

capitale umano – quali alternanza scuola-lavoro, orientamento al lavoro, formazione.

Piano di comunicazione turistica regionale

In attuazione del Protocollo d’intesa fra Regione Umbria e sistema camerale – Camere di Commercio di

Perugia e Terni e Unioncamere Umbria – per la Comunicazione turistica, cui si è accennato nel capitolo 1,

le azioni sono state indirizzate sia al consolidamento del brand “Umbria” sui mercati tradizionali che alla

sperimentazione di nuovi mercati.

Fra le principali iniziative realizzate in attuazione di tale accordo, rientrano: il progetto “Steve Mc Curry:

Sensational Umbria”, che ha permesso di mettere a disposizione della regione 100 scatti dell’artista da

utilizzar anche per attività di comunicazione turistica congiunta; la realizzazione del portale

“Umbriatouring”; la produzione di contenuti e presenze in trasmissioni televisive quali “Turisti per caso”,

“Ricette di famiglia”; azioni di promozione sui voli Ryan Air; la candidatura di Perugia nell’ Itinerario

culturale europeo del cioccolato.

Progetto Turismo

L’azione della Camera di Commercio per la promozione del turismo si innesta nell’ambito dell’insieme di

interventi orientati a potenziare l’offerta dei territori, intesa nel suo complesso, per favorirne l’attrattività,

anche a fini turistici; il tutto attraverso una partecipazione diretta alla governance locale e l’attuazione di

strategie di marketing tese a valorizzare le componenti ambientali, organizzative e culturali che il territorio

esprime per trainare consumi e investimenti nonché, con essi, la crescita.

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Azioni 2009 2010 2011 2012 2013

Azioni sul mercato Xa Xb Xc Xd Xe

Azioni di promozione e comunicazione

Produzione materiale promozionale

Realizzazione prodotti editoriali/multimediali

Realizzazione prodotti editoriali/multimediali

Realizzazione prodotti editoriali/multimediali

Realizzazione prodotti editoriali/multimediali

Progetto di rete di valorizzazione dei Siti Unesco – Fondo di Perequazione

x x

Xa Città invitata al Salone Internazionale Turismo di Catalogna (Barcellona) in collaborazione con associazioni e istituzioni della provincia – valorizzazione Volo Perugia-Girona (stand 70 mq presentazione istituzionale, accoglienza, agroalimentare, artigianato e open space per degustazioni)Xb Workshop Barcellona in collaborazione con la CCIE di Barcellona, pacchetti turistici destagionalizzanti in collaborazione con l'APT dell'Umbria, promozione dell’area del Trasimeno; partecipazione a manifestazioni fieristiche (Bit Milano, Bmt Napoli, TTI Rimini)Xc Umbria Holiday Box, AF Milano, Accoglienza Trasimeno, Azioni nei Mercati Target Italia e Estero (Roadshow) in collaborazione con l’APTXd Attività di promozione dell’offerta turistica verso i mercati in cui esistono collegamenti aerei dall’Aeroporto S.Francesco (Belgio, Germania, Lussemburgo, Londra) , BIT Milano, TTI Rimini, Umbria Intour (Torino, Brescia, Verona, Genova, Roma), Umbria on the blogXe Incontri B2B per Belgio, Olanda e Germania in considerazione del collegamento aereo fra Perugia e Charleroi; organizzazione stand Umbria presso TTI Rimini; educational tour per giornalisti inglesi; press tour durante il Festival del giornalismo

Unica Umbria

“Unica Umbria” è un ampio progetto di valorizzazione del territorio locale costruito a partire dalla struttura

espositiva modulare creata nel 2010 dalla Camera di Commercio per la promozione delle risorse, delle

imprese e degli eventi del territorio provinciale.

L’obiettivo con cui è stato inizialmente concepito il progetto era quello di collaborare fattivamente alla

buona riuscita dei principali eventi del territorio attraverso l’allestimento di uno spazio di promozione delle

realtà imprenditoriali della provincia. Nel corso degli anni si sono moltiplicate le occasioni di diffusione del

messaggio promozionale trasmesso dall’immagine grafica e dal claim adottato e “Unica Umbria” è

diventata una strategia di comunicazione e valorizzazione dei prodotti e degli eventi del territorio oltre agli

allestimenti della struttura in occasione di eventi del territorio e alla realizzazione di materiali cartacei di

informazione e promozione (brochure, calendario eventi, shopper).

Ogni anno la struttura viene allestita in almeno una ventina di occasioni e con periodicità semestrale viene

realizzato un calendario eventi, uno per il periodo primavera/estate e uno per l’autunno/inverno. A partire

da giugno 2013 l’attività di promozione e comunicazione camerale è stata potenziata con l’avvio di un

progetto sperimentale di presenza del marchio “Unica Umbria” nelle principali piattaforme social ed in

particolare facebook, twitter, youtube, instagram e google+ che hanno registrato un notevole successo sia

per il numero di contatti che per il livello di interazione sui post; alcuni dati di dettaglio sui social network

sono riportati nel paragrafo 1 di questo Capitolo.

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Allestimenti Unica Umbria2009 2010 2011 2012 2013

Expo Emergenze XMostra del Tartufo nero di Norcia X X X XAgriumbria X X XFestival Internazionale del Giornalismo X X X XRassegna Antiquaria – Todi x xWater Festival X XCaccia e pesca village XPorchettiamo – San Terenziano X XGlute Free Fest X XVini nel mondo – Spoleto x x xOpen days – Centro Alessi - PG xBorsa Turismo Congressuale APT xGreen Days – Centro Alessi – Pg xConosci e Gusta l’Umbria – Diamante x xPiacere barbeque XGiostra della Quintana – Foligno X X X XFestival dei Due Mondi – Spoleto x x X XUmbria Jazz x x x xGubbio Summer Festival – Gubbio x xTrasimeno Blues xAgosto Montefalchese – Montefalco xFestival delle Nazioni – Città di Castello x x X XTodi Arte Festival – Todi x xGiostra della Quintana – Foligno x x X XSettimana Enologica – Montefalco x XI primi d’Italia - Foligno x x X XMostra del Cavallo – Città di Castello x X XEurochocolate X X X XUmbria Libri X X XMieleinumbria – Foligno XGrande Fiera d’Estate – CUNEO X XInaugurazione nuovo Aeroporto S. Egidio XUmbria in Tour x X XCiock’è bello ciock’è buono X X

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Premio giornalistico internazionale Raccontami l’Umbria

Il concorso è stato istituito dalla Camera di Commercio nel 2009 per premiare gli articoli e i servizi televisivi

che hanno trattato le eccellenze artistiche, culturali e ambientali nonché il sistema economico-produttivo di

qualità della regione contribuendo a dare visibilità in Italia e nel mondo all'Umbria e al suo territorio. Si

tratta quindi di un progetto che si inserisce nell’ambito degli interventi finalizzati alla promozione del

territorio e delle eccellenze del nostro sistema d’impresa.

Con questo progetto, giunto nel 2014 alla sua quinta edizione, l’ente si propone quindi di sollecitare

l’interesse dei media per un “prodotto” straordinario, l’Umbria, che per essere apprezzato deve prima di

tutto essere conosciuto. L’inserimento della premiazione, sin dalla sua prima edizione, all’interno del

programma ufficiale del Festival internazionale del giornalismo di Perugia, ha rafforzato ulteriormente la

risonanza e l’attrattività dell’iniziativa.

Raccontami l’Umbria in breve tempo è diventato un evento in grado di stimolare un seguito sempre

crescente. Questo positivo bilancio è attestato sia dal crescente numero di adesioni, provenienti da ogni

continente, sia dal prestigio delle testate e degli autori partecipanti, in ambito nazionale come in quello

estero.

I numeri parlano da soli: in cinque edizioni, oltre 300 partecipanti al concorso, fra candidature ufficiali e

segnalazioni della Giuria per articoli della carta stampata, del web e servizi video, e una reputazione

testimoniata da testate prestigiose, quali: Financial Times, Washington Post, Huffington Post, New York

Times, El Nuevo Herald, De Telegraaf, Zeit online, l'Italo Americano, Corriere della Sera, La Repubblica, la

Voce di NY, Vanity Fair, Rai1, Rai2, Alice TV, Marcopolo, International Herald Tribune, L’Espresso, Telegraph,

The Mail on Sunday, Il Messaggero, Avvenire, Internazionale, Turisti per caso, Rete4, La7, The Independent,

Deutsche Presse, Bell’Italia, The Boston Globe, Traveller, Oggi, Dove, Aftenposten, Irish Independent,

National Geographic, Sunday Herald, France Presse, La Stampa, Qui Touring, La Vanguardia, solo per citarne

alcune.

Uno straordinario patrimonio di testimonianze, racconti, suggestioni e immagini, che la Camera ha

ulteriormente valorizzato, non solo attraverso la pubblicazione di tutti i materiali sui propri mezzi di

comunicazione, ma anche attraverso un’apposita pubblicazione cartacea realizzata a partire dall’edizione

2011, estremamente curata nella grafica, distribuita in Italia e all’estero in versione bilingue

italiano/inglese.

La Mostra storica “VISIONI D’IMPRESA. Le aziende della provincia di Perugia raccontate attraverso un

secolo di pubblicità”

Allestita presso il Centro servizi camerali “Galeazzo Alessi”, dal 5 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013, la

Mostra ha voluto portare alla luce gli elementi “creativi” che hanno consentito alle imprese locali di

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proporsi nel corso del Novecento sui mercati italiani e internazionali, in contesti sempre diversi e sempre

più complessi.

Frutto di un paziente lavoro di ricerca iconografica e d’archivio, promosso e realizzato dalla Camera di

Commercio di Perugia in collaborazione con l’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea (ISUC), con il

coinvolgimento attivo di numerose aziende locali, la Mostra ha avuto un notevole successo di pubblico e di

critica, e ha fornito anche l’occasione per sviluppare un racconto che, dipanandosi fra storia, memoria e

cultura d’impresa, può essere di stimolo per riconsiderare le potenzialità della nostra economia e del

sistema Umbria.

Il pubblico ha potuto così comprendere meglio, attraverso la riproduzione di manifesti, volantini, depliant e

anche di filmati d’epoca, come la pubblicità, il marchio, gli strumenti più avanzati di marketing e di

comunicazione, hanno proiettato la regione all’esterno e contribuito a costruire l’immagine dell’Umbria

economica, progredita e moderna.

Il progetto ha avuto l’indubbio merito di valorizzare nel suo complesso una storia imprenditoriale, quale

quella del perugino, fatta di marchi aziendali, alcuni di grande notorietà, altri meno conosciuti al grande

pubblico, molti dei quali sono stati coinvolti attivamente dalla Camera di Commercio per fornire materiali

iconografici e documentali sulla loro storia aziendale.

Grazie alla documentazione tratta da archivi storici privati e pubblici, fa cui quello della Camera di

Commercio di Perugia, e a quella messa a disposizione da numerosi prestatori, è stato possibile

Per l’esposizione è stata allestita inoltre una proiezione di filmati storici - concessi dall’Istituto Luce, dalle

Teche Rai, dalla Rai regionale dell’Umbria e dall’Archivio Buitoni Perugia - atti a documentare l’uso del

mezzo, cinematografico prima e televisivo poi, per promuovere l’immagine aziendale e del territorio.

La Mostra ha infine permesso di documentare le forme più recenti di comunicazione aziendale attuate

attraverso i Musei d’impresa: essi rappresentano un cardine di un modo innovativo e sempre più diffuso di

comunicare la conoscenza dell’impresa, una forma diversa di marketing in cui si intrecciano storia, memoria

e cultura della produzione. Tale realtà, che registra in Italia alcune centinaia di esempi, si diffonde sempre

più anche nella realtà provinciale del perugino, dove sono presenti numerose eccellenze: il Museo Atelier

Giuditta Brozzetti, il Museo virtuale delle Arti tessili Arnaldo Caprai, il Museo della Tipografia Grifani Donati,

AZIENDE ED ENTI COINVOLTI

Acqua minerale Nocera Umbra, Andrei, Arnaldo Caprai Gruppo Tessile, Azienda Agraria Scacciadiavoli, Azienda

Agraria e Cantina Chiorri, Azienda Agricola Adanti, Bar alimentari Bravi Pio, Buitoni – Perugina, Cantine Giorgio

Lungarotti, Colussi Group, Ellesse, Farmacia centrale Capeci, FBM Fornaci Briziarelli Marsciano, Ferramenta

Zoppis, Gruppo Franchi, Gruppo Nardi, Immobiliare Bianchi, Istituto Luce, Isuc-Istituto per la Storia dell’Umbria

Contemporanea, Luisa Spagnoli, Margaritelli, Molino Gatti, Monini, Museo Atelier Giuditta Brozzetti, Museo del

Vino Lungarotti, Museo della tipografia Grifani Donati, Museo storico Casa del Cioccolato Perugina, Museo

Studio Moretti Caselli, Museo Tela Umbra, Pasticceria Sandri, Rai, Sina Hotel - Hotel Brufani Palace Perugia,

Umbria Mobilità

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il Museo del vino Fondazione Lungarotti, la Casa Museo Studio Moretti Caselli, il Museo Casa del Cioccolato

Perugina, l’Esposizione Luisa Spagnoli, il Museo Tela Umbra, l’Esposizione Stabilimento tipografico Pliniana.

Tali realtà costituiscono un punto di forza non solo delle singole imprese, ma anche di un potenziale

marchio “Umbria”. In una fase di crisi e trasformazione come quella che stiamo vivendo ormai da anni, è

stato oltremodo importante promuovere la discussione sul ruolo che l’impresa ha avuto nell’ultimo secolo,

come fattore creativo e modernizzante della vita economica e sociale della regione.

Sostegno ad eventi della provincia

La Camera di Commercio interviene ogni anno a sostegno delle manifestazioni di promozione del territorio

di rilievo nazionale ed internazionale, organizzate da enti pubblici, associazioni di categoria e altri

organizzazioni senza scopo di lucro.

Tra le iniziative finanziate si ricordano: Sagra Musicale Umbra, Festival delle Nazioni, I Primi d’Italia, Mostra

Nazionale del Cavallo, Umbria Water Festival e alcune iniziative nell’ambito di Eurochocolate.

SOSTEGNO EVENTI 2009 2010 2011 2012 2013

risorse assegnate (€) 400.000 600.000 640.000 720.000 640.000

iniziative finanziate 37 58 68 66 56

Rilancio del Centro servizi camerali “Galeazzo Alessi”

Dopo un’importante restauro conservativo, la Camera di Commercio già nel 2008 aveva riaperto al pubblico

degli operatori economici e delle istituzioni la sede della ex Borsa merci, denominandola “Centro Servizi

Camerali Galeazzo Alessi”, in ricordo di Galeazzo Alessi - architetto umbro fra i maggiori del Cinquecento –

che ne progettò la facciata.

La struttura, di proprietà dell’ente, è stata storicamente un luogo deputato agli affari e agli scambi. Il

progetto di valorizzazione del Centro servizi si è subito posto l’obiettivo di fungere da contenitore di idee,

iniziative, servizi, progetti, creazioni e prodotti del territorio.

Per questo motivo la Camera nel corso del quinquennio lo ha messo a disposizione di enti e associazioni,

sempre più numerosi, in occasione di eventi e manifestazioni svoltesi nel centro storico della città,

fungendo da sala stampa, sala degustazione, centro conferenze, spazio espositivo per mostre ecc.., per un

totale di oltre 100 eventi. La sua straordinaria ubicazione nel cuore del centro storico di Perugia, la

peculiarità degli spazi disponibili e la versatilità dei servizi offerti ne hanno determinato un notevole

gradimento da parte del pubblico.

Inoltre, a partire dal 2010, la Camera ha incrementato il proprio impegno per la valorizzazione del Centro,

investendo nella realizzazione di allestimenti multimediali e servizi, quali strutture espositive ed un network

informativo a supporto di eventi promozionali, funzionali ad un suo miglior utilizzo e fruibilità.

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In occasione di svariati eventi istituzionali inoltre il Centro servizi è stato allestito per fungere da Spazio

Espositivo delle produzioni locali tipiche e di qualità, o per ospitare delegazioni di operatori nazionali ed

esteri.

Premiazione del lavoro e dell’impresa

Dal 1952 i riconoscimenti del Lavoro e dell’Impresa sono stati attribuiti a oltre 3.000 aziende di ogni settore

e dimensione - industriali, commerciali, agricole, artigiane - a microimprese a gestione familiare, a

laboratori artigianali specializzati nelle lavorazioni manuali e ai lavoratori, dipendenti e collaboratori, che

hanno contribuito alla crescita e all’affermazione delle aziende.

La tradizionale manifestazione della Camera di Commercio, che ha superato le 60 edizioni, è stata istituita

per segnalare alla pubblica opinione quei cittadini che, con la loro attività lavorativa, hanno dimostrato

spiccata professionalità e dedizione, e quegli imprenditori che, con le loro doti, hanno saputo imporsi sul

mercato contribuendo alla crescita economica della comunità.

Partendo dall’impresa come fondamento di valori che sono alla base della società e di un sistema

economico, la Camera ha voluto introdurre, a partire dalle ultime edizioni, alcune significative novità. È

stato così introdotto il Premio speciale “Perugino nel mondo”, riconoscimento ad una personalità di origine

perugina che con la propria attività abbia contribuito a far conoscere e a dare risalto al nome della provincia

di Perugia nel mondo.

Inoltre, per dare maggior voce al lavoro e all’impresa, la Camera ha raccolto le testimonianze degli

imprenditori e dei lavoratori premiati, li ha ripresi nelle loro aziende, nei laboratori, sul luogo di lavoro,

intenti alle loro attività. Per raccontare, attraverso le immagini, mestieri, professionalità, saperi antichi e di

valore unico. Questo vivace e variegato patrimonio di storie imprenditoriali è stato valorizzando anche

attraverso la creazione del sito web dedicato “premiazioneimpresa.org”.

Assemblea dei Presidenti delle Camere di Commercio italiane

Nel 2011 la Camera ha ospitato la 134esima edizione dell’Assemblea dei Presidenti delle Camere di

Commercio italiane. Non può che essere considerato un importante risultato per Perugia, e per l’Umbria,

essere stati la sede di una manifestazione che può essere definita come gli “stati generali del sistema

camerale italiano”.

L’assemblea ha portato a Perugia esponenti di spicco dell’imprenditoria italiana, delle rappresentanze degli

amministratori camerali, l’allora Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, i massimi esponenti

delle amministrazioni locali, delle associazioni economiche e del sistema d’impresa.

Si è trattato di una grande opportunità per il sistema - Umbria, non solo per approfondire e discutere di

imprenditorialità, internazionalizzazione, competitività, ma anche per far conoscere ed apprezzare il valore

storico-culturale della regione e di Perugia, anche attraverso le nostre produzioni di eccellenza.

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“L’Umbria nel bicchiere”, una guida per enoturisti

“L’Umbria nel bicchiere – territori, vigne, vini e cantine” è la guida ai vini Doc e Docg della provincia di

Perugia realizzata nel 2011 dalla Camera di Commercio per rappresentare il vasto mondo della produzione

vinicola locale. Obiettivo del progetto è stato quello di creare uno strumento integrato di promozione del

vino e del territorio, innovativo e originale, che potesse essere di supporto alle aziende produttrici nella

gestione delle loro azioni di marketing. Il progetto è stato poi condiviso dalla Camera di Commercio di Terni

e la guida “Umbria nel Bicchiere” ha assunto quindi un carattere regionale.

La guida presenta le aree a denominazione di origine partendo dalla definizione di terroir, per illustrare in

maniera più ampia non solo gli aspetti viticoli ed enologici della provincia, ma l’intero ambiente di

produzione delle eccellenze locali.

Il vero segno distintivo della guida però è nella centralità del produttore, il “vignaiolo”, con i suoi produttori,

il suo vigneto, la sua cantina, l’ambiente familiare e quotidiano. Fondamentale sotto questo aspetto la cura

dedicata alla documentazione fotografica, che ha saputo cogliere negli sguardi dei protagonisti l’essenza

della terra umbra e degli imprenditori del settore, con le loro passioni, tendenze, sensibilità. Ogni scheda

aziendale è integrata con notizie sui vini prodotti e le etichette più rappresentative.

La pubblicazione ha riscosso un notevole successo ed è stata tradotta in inglese, francese, tedesco e russo

per azioni di valorizzazione del vino umbro all’estero.

Distretto del Cioccolato di Perugia

Il progetto camerale “Distretto del Cioccolato di Perugia” è nato da una riflessione avviata con le

associazioni di settore nel 2010 sulla necessità di sostenere una realtà produttiva con grandi potenzialità,

ma ancora non adeguatamente strutturata. Nel territorio perugino operano diversi maestri cioccolatieri che

portano avanti una tradizione nata all’inizio del XX secolo, grazie alla storia imprenditoriale dell’azienda

dolciaria che ha legato in modo indissolubile il proprio prodotto al territorio, la Perugina. La presenza sul

territorio del Museo del Cioccolato, della Scuola del Cioccolato e l’organizzazione di un evento quale

Eurochocolate rendono il cioccolato anche un importante elemento di attrazione turistica per la nostra

provincia.

Obiettivo dell’intervento camerale è stato quello di favorire uno sviluppo del comparto rafforzando

un’immagine del prodotto legato al territorio e creando un’identità comune fra gli operatori della filiera. A

tal fine dal 2012 un gruppo di aziende che operano nella filiera, attualmente 14, si incontrano

periodicamente su impulso della Camera di Commercio per consentire uno scambio continuo di

informazioni, di conoscenze, di contatti e per selezionare iniziative collettive di promozione. Fra le azioni di

maggior impegno sostenute dall'ente camerale nel 2013 si ricorda la partecipazione collettiva delle aziende

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del Distretto a eventi fieristici e a manifestazioni legate al cioccolato quali Cibus dolce, le Salon du Chocolat,

CioccolaTò, CioccoModica, Cioccolentino ed Eurochocolate.

Il distretto del cioccolato di Perugia è inoltre inserito nel network camerale “Cioccolatiditalia” costituito fra

5 Camere di Commercio che, con il sostegno tecnico di Dintec, Consorzio per l’Innovazione Tecnologica di

Unioncamere, promuove una rete di comunicazione all’interno della quale vengono avviati scambi di

esperienze, processi per favorire l’ingresso in nuovi mercati internazionali, anche attraverso l’e-commerce,

processi per la tracciabilità del prodotto e attività per la promozione ai fini turistici dei territori a vocazione

cioccolatiera.

Itinerario Culturale Europeo del Cioccolato

La Camera di Commercio di Perugia è socia fondatrice dell’Associazione Internazionale “La via del

cioccolato”, costituita nel giugno 2013 per la creazione e gestione di un itinerario culturale europeo legato

al cioccolato, per la cui candidatura al Consiglio di Europa, la Camera di Commercio è ente capofila.

Obiettivo dell’itinerario è quello di promuovere, valorizzare e tutelare il patrimonio artistico, storico,

culturale europeo legato alla diffusione del cacao e del cioccolato in Europa nel corso dei secoli; di

promuovere la produzione artigianale di cioccolato attraverso la diffusione delle conoscenze artigianali e

delle tecniche tradizionali che hanno contribuito nel corso dei secoli ad unire regioni, ed identità nazionali;

di valorizzare e promuovere il prodotto dolciario artigianale, in particolare, il cioccolato, quale alimento

della dieta salutare con i valori nutrizionali ad essa riconducibile.

L’associazione internazionale, a cui partecipano enti pubblici ed imprese private, agisce con la finalità di

finanziare azioni di promozione e valorizzazione dell’itinerario e dei territori ad esso collegati, attraverso la

creazione di eventi e l’organizzazione di flussi turistici che garantiscano la sostenibilità finanziaria

dell’iniziativa. A tal fine l’associazione ha partecipato ad eventi di respiro internazionale quali la

presentazione dell’itinerario nel corso di audizioni al parlamento europeo.

Marchio di qualità per le aziende del settore turistico

Grazie all’iniziativa della Camera di Commercio le strutture turistiche hanno l’opportunità di essere inserite

nel circuito dei marchi di qualità del settore turistico, nell’ambito del progetto promosso dal sistema

camerale e dall’ISNART – Istituto nazionale ricerche turistiche.

Il progetto nasce dall’intento di offrire agli imprenditori del settore recettivo e ristorativo la possibilità di

accreditare la qualità offerta dalla propria struttura attraverso un Marchio di Qualità che raccoglie tutte

quelle strutture che offrono servizi con standard elevati e che rispondono a determinati parametri definiti

in modo puntuale da uno disciplinare.

Dal punto di vista della clientela, le iniziative, ciascuna nel proprio ambito, si prefiggono lo scopo di dotare

l’ospite di uno strumento di scelta e valutazione in più di fronte alla globalità dell’offerta del territorio,

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stimolando, attraverso adeguati mezzi promozionali, la curiosità a provare l’ospitalità e la ristorazione

locale e l’attenzione per i prodotti enogastronomici del territorio.

Dopo le prime edizioni riservate esclusivamente ad alberghi e ristoranti, il novero degli operatori coinvolti si

è significativamente ampliato, andando a comprendere anche le residenze d’epoca, le strutture ricettive

all’aria aperta e gli agriturismi.

Le strutture interessate alla “certificazione” volontaria vengono sottoposte a una visita di verifica da parte

di un esperto del settore; le visite sono svolte senza preavviso ed hanno lo scopo di verificare la sussistenza

di una serie di elementi prestabiliti, atti ad assicurare all’utenza un servizio di livello adeguato. È il

regolamento di partecipazione a fissare minuziosamente i parametri di riferimento che consentono di

operare una ricognizione a 360° del livello complessivo dell’offerta recettiva e ristorativa.

Le strutture certificate possono beneficiare degli strumenti promozionali propri del progetto, fra cui

l’inserimento nella Guida nazionale sul sito www.10q.it e in una guida locale, consultabili sia in formato

cartaceo che sul web. All’esito dell’ultima assegnazione dell’annualità 2013 le strutture certificate totali, per

la provincia di Perugia, erano 183.

MARCHIO OSPITALITA’ ITALIANA. Strutture della provincia di Perugia al 31.12.2013

76 alberghi

9 residenze d’epoca

56 ristoranti

36 agriturismi

5 campeggi

Bando Incoming

Il Bando costituisce un intervento ormai ricorrente fra quelli posti in essere dalla Camera per il sostegno del

settore dei Tour operator e delle agenzie di viaggio che realizzano progetti di comunicazione e promozione

per aumentare i flussi turistici verso il nostro territorio.

Trattandosi di un Bando molto specializzato per settore, le risorse dedicate sono state evidentemente

inferiori rispetto a quelle dei precedenti interventi e si sono attestate su disponibilità pari a € 40.000,00; nel

corso dei vari esercizi finanziari, le risorse non sono stati utilizzati completamente dalle imprese della nostra

provincia per le quali si è registrata l’effettuazione di investimenti inferiori a quelli previsti nelle domanda di

partecipazione oppure una mancata realizzazione dell’intero progetto previsto.

2009 2010 2011 2013

Risorse impegnate 40.000,00 40.000,00 40.000,00 40.000,00

Risorse liquidate alle imprese 26.750,00 36.138,89 28.823,21 30.761,27

Imprese beneficiarie 6 8 8 7

Importo medio contributi per impresa 4.458,33 4.517,36 3.602,90 4.394,47

Valore progetti di incoming realizzati 67.230,40 116.034,48 61.466,84 53.637,29

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Altre iniziative promozionali realizzate attraverso l’Azienda speciale Promocamera

In attuazione del Decreto legislativo del 15 febbraio 2010 n.23, la Camera di Commercio persegue le proprie

finalità istituzionali anche per mezzo di un organismo strumentale, l’Azienda Speciale Promocamera. In

quest’ultimo quinquennio, le azioni di Promocamera sono state orientate sempre più al servizio delle

imprese, della nuova imprenditorialità e della promozione del territorio, attraverso interventi di carattere

trasversale, in grado di generare ricadute economiche per il territorio e tendenti a conseguire la massima

efficacia, efficienza ed economicità.

Premio Regionale dell’Olio “Oro verde dell’Umbria”

Dal 1999 il Premio rappresenta un’occasione importante per promuovere l’olio umbro come prodotto tipico

di qualità, selezionando tra l’eccellente produzione locale i migliori oli di annata che vengono poi coinvolti

in azioni promozionali in Italia e all’estero.

Mediamente ogni anno partecipano alla selezione 30 aziende locali produttrici della DOP Umbria.

Negli ultimi cinque anni sono state intensificate le attività di promozione delle aziende partecipanti, anche

per mezzo di una intensa attività di coordinamento tra tutti gli enti e le associazioni che sul territorio si

occupano di olivicoltura, al fine di ottenere una presentazione del prodotto DOP Umbria il più possibile

unitaria.

Il concorso nazionale Ercole Olivario

Ercole Olivario, istituito sin dal 1993, ha accompagnato il processo di crescita del settore e dell’intera filiera

dell’olio di oliva proiettando il suo successo anche all’estero e trasformando questo traguardo in un

primato sulla qualità, che tutti i partner europei ci ammirano. La manifestazione, della quale la Camera di

Commercio di Perugia cura da sempre il ruolo di Segreteria organizzativa in collaborazione con

Promocamera, è ormai divenuta l’appuntamento più prestigioso per i produttori olivicoli italiani, un vero e

proprio “Oscar” alla produzione, ed un efficace veicolo di promozione delle produzioni di eccellenza.

Ogni anno partecipano oltre 300 produttori di olio proprio provenienti da tutte le regioni italiane a

vocazione olivicola e, dopo una prima selezione su base regionale, 100 oli finalisti vengono assaggiati da

una giuria nazionale che attribuisce i riconoscimenti ai migliori oli nazionali.

Il rafforzamento dell’immagine del Concorso Ercole Olivario è anche il frutto di una forte ed importante

attività di promozione e valorizzazione, decisamente incrementata nell’ultimo quinquennio, in Italia e

all’estero. Particolare attenzione infatti è stata rivolta alla promo commercializzazione dell’olio, attraverso

l’attivazione di canali che hanno avvicinato i produttori sia alla piccola che alla grande distribuzione, in Italia

e all’estero.

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Promozione di alcuni prodotti tipici e di qualità: il pane, il tartufo, il formaggio

La promozione delle produzioni tipiche e di qualità, ovvero dei prodotti regionali maggiormente connotati

da caratteri distintivi e da una forte connessione al territorio, rientra nella più ampia strategia di promozione

dell’immagine dell’Umbria che la Camera di Commercio ha perseguito con particolare interesse nel corso

del mandato.

In un’ottica di integrazione con la storia e la cultura alimentare locale, nonché di valorizzazione delle attività

artigianali strettamente legate alla trasformazione dei prodotti alimentari, la Camera si è impegnata,

attraverso la sua Azienda speciale, in un progetto sul Pane, che ha avuto il duplice merito di riportare

all’attenzione di un vasto pubblico l'antico mestiere del fornaio e una delle nostre produzioni artigianali più

rappresentative.

Chiave di volta del progetto sono state le iniziative di sensibilizzazione e promozione rivolte alle scuole

primarie della provincia di Perugia, con il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale, con un ottimo riscontro

da parte delle scolaresche: oltre 400 bambini nell'edizione 2011-2012, oltre 500 nell'edizione 2013-2014.

Nel corso delle due edizioni sono stati realizzati laboratori per 51 classi partecipanti e sono stati indetti due

concorsi scolastici collegati alla tematica, con 3 esposizioni al pubblico dei lavori realizzati, oltre a un ricco

reportage fotografico. Inoltre sono state realizzate due pubblicazioni per presentare il prodotto, con il

diretto coinvolgendo dei panificatori (circa 24 punti vendita nel solo Comune di Perugia), che hanno avuto

ampia diffusione sul territorio nazionale, soprattutto in occasione di eventi e manifestazioni.

Secondo logiche simili si è sviluppato il progetto sul Formaggio umbro, con il quale sono stati realizzati

alcuni seminari per consumatori finali e ristoratori, una pubblicazione promozionale - in italiano e inglese -

ampiamente diffusa a livello nazionale, e attività di sensibilizzazione e animazione nel mondo scolastico.

Particolare attenzione è stata infine dedicata al prodotto Tartufo, ritenuto un prodotto di eccellenza e

strategico per l’alto carico di rappresentatività del territorio regionale. Il progetto ha visto la realizzazione di

tre pubblicazioni dal titolo “Black & White – Di quale tartufo sei?”, in italiano e in inglese, che hanno

approfondito diverse aspetti legati al prodotto tartufo: le principali manifestazioni e i territori collegati

(2011), le caratteristiche del pregiato tubero ed il suo utilizzo in cucina (2012), le curiosità, le storie e le

leggende ad esso collegate (2013-2014).

Tracciabilità del settore tessile

Il comparto del tessile-moda è uno dei settori fondanti dell’economia umbra, con numerose attività in Italia

e all’estero. Poter tracciare l’identità del prodotto, fino a risalire alla sua origine, è uno egli aspetti più

importanti per le aziende del comparto, motivo per cui la Camera da molti anni ha lanciato il progetto “ TF –

Traceability & Fashion”, su iniziativa di Unioncamere, condiviso da Sistema Moda Italia ( Confindustria) e

dalle altre principali associazioni di categoria nazionali del settore per riqualificare e valorizzare i prodotti

delle filiere manifatturiere del Made in Italy.

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Obiettivo del progetto è la creazione di un modello certificativo volontario in grado di garantire al

consumatore la massima trasparenza rispetto ai luoghi di lavorazione delle principali fasi del processo

produttivo. Poter tracciare l’identità del prodotto fino a risalire alla sua origine vuol dire generare un circolo

virtuoso di estrema chiarezza per i compratori e per il mercato.

Tra le azioni più significative realizzate nel corso del mandato, la realizzazione del volume “A Touch of

Umbria – Il tessile nel cuore d’Italia” narra di una regione che eccelle, raccontata attraverso qualità e

raffinatezza. Una pregiata raccolta delle esperienze delle imprese tessili umbre che hanno aderito al

sistema di tracciabilità. Il volume è stato promosso all’interno di eventi nazionali ( Settimana della Moda a

Milano ) ed internazionali.

Inoltre sono stati organizzati incontri con buyer tedeschi e russi che hanno avuto la possibilità di conoscere

molte realtà imprenditoriali del settore tessile e di intrecciare rapporti commerciali. A queste attività si

sono affiancate le collaborazioni con le Camere di Commercio Italiane in Germania, Russia e Francia, per

sviluppare azioni di promozione.

Valorizzazione dei centri storici e azioni per la promozione dei centri commerciali naturali

Con la realizzazione della collana editoriale dal titolo “Ritratti di Storia” sono stati proposti tre viaggi ideali

attraverso il comprensorio del Lago Trasimeno (2011), dell'Eugubino Gualdese (2012) e dell'Alta Valle del

Tevere (2013). Ciascun cofanetto, composto da un filmato e una pubblicazione (in italiano e inglese) , è una

suggestivo racconto del territorio e delle sue peculiarità sotto il profilo storico, artistico ed

enogastronomico.

La collana è stata utilizzata per promuovere il territorio distribuendola in occasione di eventi, in Italia e

all’estero, e ha riscontrato un notevole interesse da parte del pubblico.

Punto di forza del progetto è dato anche dalla stretta collaborazione portata avanti per la sua realizzazione

con le amministrazioni comunali dei territori coinvolti. In questa stessa logica di partnership la Camera ha

agito in tutte le iniziative riguardanti la valorizzazione dei Centri Storici , dei centri commerciali naturali e dei

centri integrati di via.

Il sito tematico “Tipicamente Umbria”

Con la messa in linea del sito tipicamenteumbria.it viene aperto un ulteriore canale per la valorizzazione

del territorio e delle produzioni di qualità. Il sito, che è stato oggetto di un profondo intervento di restyling

sia sotto il profilo strutturale che grafico, permette oggi di presentare con elevati standard qualitativi le

tradizioni e le tipicità regionali, con una particolare attenzione agli aspetti meno noti e più curiosi,

attraverso specifiche sezioni dedicate all’enogastronomia, all’artigianato artistico, al territorio e

all’ambiente, alla cultura, all’arte e agli eventi. Visto il significativo interesse del visitatori, tipicamente

Umbria è oggi in linea anche nella versione in lingua inglese.

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Le iniziative per la promozione dell’imprenditorialità e la creazione d’impresa

Le Camere di Commercio esercitano un ruolo di primo piano per il sostegno alla nascita di nuove imprese e

la promozione dell’occupazione, agendo al fine di stimolare l’imprenditorialità e sviluppare nuovi posti di

lavoro e opportunità occupazionali connesse all’autoimpiego: obiettivi di evidente priorità nel quadro

attuale, ma da sempre parte integrante della programmazione strategica delle attività del Sistema.

L’azione nell’ambito delle politiche di sostegno alla creazione d’impresa costituisce uno dei più tradizionali

ambiti dell’offerta di servizi del Sistema camerale, inserendosi nella più ampia strategia europea di

promozione, sviluppo e consolidamento dell’imprenditorialità.

Si inseriscono in questo ambito le azioni che la Camera di Commercio di Perugia da tempo porta avanti

attraverso i Comitati per l’imprenditoria femminile e giovanile nonché per mezzo dello Sportello di prima

informazione e orientamento alla creazione d’impresa. In particolare, attraverso il Comitato per

l’imprenditoria femminile sono state realizzate indagini conoscitive, seminari di informazione e

formazione, incontri e testimonianze di imprenditori nelle scuole. L’attività del Comitato per

l’imprenditoria giovanile si è concentrata invece nella partecipazione a progetti in settori considerati

strategici quali l’innovazione, le reti d’impresa e il ricambio generazionale. Alcuni esempi: elaborazione di

un modello di trasferimento tecnologico, pillole informative, testimonianze nelle scuole, studio e

promozione delle reti di impresa, focus sulla Polonia con avvio di rapporti commerciali. Ai seminari

informativi promossi dai Comitati hanno complessivamente partecipato oltre 3000 imprese.

Strettamente connesse a questo insieme di iniziative, le attività dello Sportello per la creazione di impresa

sono orientate a fornire informazioni di primo orientamento all’aspirante imprenditore/imprenditrice sugli

adempimenti amministrativi necessari per avviare un’attività, sui requisiti professionali richiesti, sui

finanziamenti regionali nazionali e comunitari, sulle possibili forme giuridiche. Lo sportello fornisce un

supporto anche per una prima valutazione della convenienza economica dell’iniziativa imprenditoriale,

anche con somministrazione di test di autovalutazione delle proprie attitudini imprenditoriali. Le

consulenze fornite nel quinquennio sono state 637.

Start up impresa sociale

Iniziativa di sistema, promossa dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio in collaborazione con

Universitas Mercatorum, per sostenere la nascita di nuove imprese sociali attraverso l’erogazione di servizi

gratuiti di accompagnamento allo sviluppo del progetto imprenditoriale e allo start up. I servizi erogati, con

l’assistenza di un tutor specializzato e selezionato, hanno riguardato lo sviluppo del progetto di impresa,

l’elaborazione business plan, il raccordo con il sistema del credito e del micro-credito, la costituzione della

società. Nel corso del 2014 hanno usufruito del servizio 12 aspiranti imprenditori sociali della provincia di

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Perugia: il 40% di queste start up si è già costituito in impresa sociale nei primi 6 mesi di affiancamento ed il

restante 60% si costituirà presumibilmente entro la fine di Giugno.

4.3 Sostegno al credito e incentivi diretti alle imprese

La Camera di Commercio è da sempre fortemente impegnata per rispondere alle crescenti difficoltà di

accesso al credito per le imprese, consentendo a queste ultime di trovare canali di finanziamento in linea

con le proprie esigenze.

In tale ambito d’azione, la Camera ha prevalentemente realizzato interventi di assistenza e promozione

diretta alle imprese, attraverso appositi bandi, o attraverso il sistema dei Consorzi di garanzia collettiva fidi.

Sostegno alla finanza d’impresa tramite il rafforzamento dell’operatività confidi

Uno dei principali strumenti individuati per perseguire con efficacia questo obiettivo è dato dal

rafforzamento dell’operatività dei confidi, per mezzo della concessione di contributi destinati ad

incrementare il loro fondo rischi. In questo modo l’ente camerale è intervenuto per aumentare la capacità

dei Confidi di concedere garanzie alle imprese che richiedono finanziamenti bancari.

Nel 2009 fu stanziata una somma maggiore di quanto impegnato negli anni precedenti per cercare di

fronteggiare la grave crisi economica e finanziaria che già metteva in pericolo la sopravvivenza delle

imprese. Nel 2010 venne sottoscritto un protocollo d’intesa tra il sistema camerale umbro e la Regione

Umbria che prevedeva la realizzazione di un intervento congiunto finalizzato alla concessione dei contributi

al fondo rischi dei confidi. Tale accordo prevedeva che per il triennio 2010-2012 Regione Umbria, Camera di

Commercio di Perugia e Camera di Commercio di Terni mettessero a disposizione annualmente una somma

pari a € 2.250.000 per questo intervento di sostegno al credito; la somma messa a disposizione dalla

Camera di Commercio di Perugia è stata pari a € 550.000 per ognuno dei tre anni.

Nel 2012 è stato deciso di stanziare una somma aggiuntiva sempre destinata a favore di confidi, pari a €

650.000 per un intervento analogo a quello realizzato insieme alla Regione e alla Camera di Commercio di

Terni, ma disciplinato con un apposito regolamento. Nel 2013 la somma stanziata complessivamente per

sostenere l’attività dei confidi è stata pari a € 1.500.000.

Sostegno alla finanza d’impresa tramite il rafforzamento dell’operatività confidi. Risorse stanziate nel periodo 2009 – 2013 (€)

2009 2010 2011 2012 2013

1.200.000 550.000 550.000 1.200.000 1.500.000

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Bando per il sostegno delle operazioni di patrimonializzazione aziendale

Questo Bando è indirizzato alle imprese che abbiano effettuato un’operazione di patrimonializzazione

aziendale realizzata attraverso un finanziamento bancario. L’intervento è suddiviso in due componenti: alle

imprese viene assegnato un contributo in conto interessi pari all'abbattimento di 2,50 punti degli interessi

praticati sul finanziamento bancario mentre ai consorzi fidi che supportano le imprese nella fase di accesso

la credito viene riconosciuto un apporto di capitale al fondo rischi commisurato alla quota del

finanziamento bancario garantita.

Il Bando è stato proposto in diverse annualità ed ha fatto sempre registrare buoni livelli di partecipazione

da parte delle imprese; in controtendenza, l’edizione 2013 ha fatto registrare una scarsa adesione da parte

delle imprese in quanto sono pervenute solo 9 domande, sintomo della difficoltà, da parte delle imprese, di

intraprendere percorsi di consolidamento del capitale sociale.

Bando in conto interessi per il sostegno delle operazioni di patrimonializzazione aziendale (valori monetari in €)

2008 2009 2010 2013

Risorse impegnate 150.000,00 250.000,00 275.000,00 160.000,00

Risorse liquidate* 150.000,00 250.000,00 269.492,25 49.752,96*

Risorse liquidate alle imprese 129.923,31 179.358,02 264.664,02 49.752,96

Risorse liquidate ai consorzi-fidi 20.076,69 70.641,98 4.828,23

Imprese beneficiarie 14 26 32 7

Consorzi beneficiari 4 4 4

Importo medio contributi per impresa 9.280,24 6.898,39 8.270,75 7.107,57

Valore operazioni di patrimonializzazione

aziendale realizzate5.614.032,00 7.752.711,00 4.448.228,00 796.400,00

Valore finanziamenti bancari erogati 3.472.277,00 4.795.050,00 3.957.500,00 948.000,00

Garanzie consortili 895.639,00 1.236.836,00 232.500,00 25.000,00

(* una parte delle risorse sono state liquidate nel 2014)

Bando per check up finanziari

Si tratta di un contributo in conto spese pari al 50% delle spese sostenute dalle imprese per intraprendere

percorsi di analisi orientati a migliorare la propria performance economico-finanziaria attraverso la

realizzazione di check-up finanziari e di analisi per l'ottenimento del rating creditizio con un massimale di

€ 2.000 a domanda.

Il Bando prevedeva uno stanziamento complessivo di € 100.000 utilizzato solo per una parte limitata

(€24.387,50), inferiore al 25% delle disponibilità finanziarie. Il meccanismo in base al quale la domanda

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poteva essere presentata solo per interventi realizzati attraverso i consorzi fidi ha penalizzato tutte le

aziende che hanno effettuato operazioni similari attraverso consulenti o commercialisti.

Le domande ammissibili sono state 18 rispetto a 45 domande complessivamente presentate, quindi con un

indice di inammissibilità molto consistente, dovuto principalmente alla mancata realizzazione degli

interventi per i quali è stato richiesto il contributo.

L’iniziativa è stata realizzata solo nell’annualità 2010 e non riproposta nelle annualità successive.

Bando in conto spese per la realizzazione di check up finanziari (valori monetari in €)

2010

Risorse impegnate 100.000,00

Risorse liquidate 24.387,50

Imprese beneficiarie 18

Importo medio contributi per impresa 1.354,86

Valore investimenti effettuati 49.900,00

Bando per check up energetici

Si tratta di un intervento molto simile al precedente e consistente nell’assegnazione di contributi in conto

spese nella misura del 50% dei costi sostenuti per l’effettuazione di interventi diretti al risparmio energetico

ed all’utilizzo di fonti rinnovabili, realizzate mediante diagnosi energetiche e analisi dei costi sostenuti per

l’acquisto di energia elettrica con un massimale di € 2.500,00 a domanda.

Il Bando prevedeva uno stanziamento complessivo di € 75.000,00 utilizzato solo per una parte limitata

(€ 35.000,00).

Rispetto al Bando per i check up finanziari i progetti delle imprese hanno fatto registrare importi più

consistenti e una percentuale di domande ammissibili, senz'altro più consistente, tuttavia i risultati

conseguiti non hanno giustificato una prosecuzione dell’iniziativa nelle annualità successive.

Bando in conto spese per la realizzazione di check up energetici (valori monetari in €)

2010

Risorse impegnate 75.000,00

Risorse liquidate 35.000,00

Imprese beneficiarie 14

Importo medio contributi per impresa 2.500,00

Valore investimenti effettuati 74.820,00

Bando per il sostegno di operazioni di liquidità aziendale

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Questo tipo di Bando è stato destinato al sostegno delle PMI della provincia che fossero ricorse al sistema

bancario per effettuare operazioni di razionalizzazione della propria struttura finanziaria o per il sostegno

alla liquidità aziendale. Il contributo camerale consisteva nell’abbattimento di due punti percentuali del

tasso di interesse applicato alle imprese dagli istituti di credito per i finanziamenti erogati nel corso

dell’annualità di riferimento. Le risorse disponibili sono state interamente liquidate a vantaggio delle

imprese fino a concorrenza dei fondi disponibili con l’erogazione dei contributi a 58 imprese; in realtà per

soddisfare tutte le domande presentate validamente, pari a 116, sarebbero stati necessari oltre 300.000,00

euro.

Bando in conto interessi per il sostegno di operazioni di liquidità aziendale (valori monetari in €)

2010

Risorse impegnate 150.000,00

Risorse liquidate 150.000,00

Imprese beneficiarie 58

Importo medio contributi per impresa 2.586,21

Valore finanziamenti bancari 3.265.929,35

Le domande effettivamente liquidate vedono una netta prevalenza di microimprese (dipendenti < 10 e

fatturato non superiore a 2 milioni di euro) come si può evidenziare nel grafico che segue.

1025.34; 1%

117585.76; 78%

31388.9; 21%

Ripartizione contributo per dimensioni aziendali

Media Micro Piccola

Bando per il sostegno delle operazioni di investimento

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L’intervento consiste in un abbattimento del 2,5% sugli interessi praticati dagli istituti bancari per

finanziamenti erogati alle PMI della provincia e finalizzati alla realizzazione di investimenti aziendali quali

acquisto di macchinari e attrezzatura, rinnovo impianti, marchi e brevetti; la misura dell’abbattimento è

elevata al 3% per tutti gli investimenti rientranti nel campo del risparmio energetico.

Il bando ha visto una costante partecipazione da parte delle imprese e per questo motivo è stato riproposto

per tre annualità con stanziamenti di sempre maggiore consistenza.

Nel corso dell’esercizio 2013 lo stanziamento è stato pari a € 250.000,00 e le domande presentate dalle 75

aziende ammissibili hanno superato di gran lunga le risorse disponibili tantoché è stato necessario

procedere all’assegnazione delle risorse per ordine cronologico di presentazione delle domande,

escludendo alcune aziende dalla fruizione dei contributi.

Le attività istruttorie per questo bando sono state ultimate nel corso del 2014 per cui è possibile tirare le

somme di alcuni indicatori di questo intervento: le risorse disponibili hanno consentito il finanziamento di

48 aziende, che hanno attivato finanziamenti bancari per € 7.108.023,68 e realizzato investimenti per

complessivi € 4.247.133,51, dei quali una parte molto consistente (circa il 32%) riguarda il settore del

risparmio energetico, ambito che l’intervento camerale intendeva privilegiare.

Bando in conto interessi per il sostegno delle operazioni di investimento (valori monetari in €)

2010 2011 2013

Risorse impegnate 150.000,00 200.000,00 250.000,00

Risorse liquidate alle imprese * 150.000,00 169.906,06 250.000,00(*)

Imprese beneficiarie 35 40 47

Importo medio contributi per impresa 4.285,71 4.247,65 5.319,15

Valore operazioni di investimento realizzate 3.257.244,73 2.911.449,16 3.889.480,61

Valore finanziamenti bancari erogati 3.423.377,67 3.777.117,63 7.108.023,68

* parte delle risorse sono state liquidate nel 2014

TIPOLOGIA DI INVESTIMENTI (€)

Macchinari e impianti produttivi 625.349,52

Autoveicoli ed automezzi 403.217,55

Acquisto, rinnovo, adeguamento completo di impianti 1.091.323,92

Mobili, arredi e attrezzature 726.949,52

Realizzazione di siti e sistemi web 27.946,91

Marchi e brevetti 11.545,70

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Realizzazione di opere finalizzate al risparmio energetico 53.650,00

Impianti fotovoltaici 939.987,74

Impianti per la produzione di energia da biomasse 367.162,65

TOTALE INVESTIMENTI 4.247.133,51

Bando per la creazione di reti d’impresa e di altre forme di aggregazione aziendale

Il contratto di rete è un istituto relativamente giovane per il nostro ordinamento, introdotto nel 2009 ed

inizialmente poco utilizzato dalle imprese delle nostra provincia; nell’ultimo biennio si è assistito, invece,

all’utilizzo di questo strumento in misura consistente anche da parte delle nostre imprese anche in seguito

all’attività di sensibilizzazione realizzata in questo ambito dal sistema camerale, sia locale che nazionale. Le

Reti di Impresa rappresentano forme di coordinamento di natura contrattuale tra le aziende, che vogliono

aumentare la loro massa critica e avere maggiore forza sul mercato senza doversi fondere o unire in un

diverso soggetto giuridico.

Attraverso il contratto le aziende possono regolamentare delle forme reciproche di collaborazione, a livello

tecnologico o commerciale per acquisire maggiore forza contrattuale e competitività sul mercato.

Il Bando è stato adottato sia nel 2012 che nel 2013 con risorse complessive pari rispettivamente a

€ 430.000,00 e € 450.000,00; entrambi gli strumenti intendono sostenere progetti di creazione di

aggregazioni di imprese finalizzate alla condivisione di strategie di marketing promozionale, commerciale e

di comunicazione, allo sviluppo di prodotti/servizi idonei all’ampliamento del mercato e dei canali

distributivi, all’introduzione di innovazioni di processo e di prodotto di innovazioni organizzative nei

processi di filiera. Oltre che attraverso il contratto di rete, le aggregazioni possono essere realizzate

mediante il ricorso a forme consortili e alla costituzione di società di capitali o società cooperative.

L’intervento camerale prevede l’erogazione di contributi per sostenere operazioni di creazione di reti

d’impresa o di altre forma di aggregazione fra imprese della provincia di Perugia con un contributo pari al

50% delle spese ammissibili fino a un massimo di € 30.000,00 per ciascuna aggregazione costituita,

elevabile a € 40.000,00 per le aggregazioni con oltre dieci imprese partecipanti. Per entrambe le annualità

le richieste delle imprese hanno superato le disponibilità, rendendo necessaria la predisposizione di una

graduatoria di ammissibilità in base alle priorità fissate dal regolamento di partecipazione.

Bando per la creazione delle reti d’impresa e delle altre forme di aggregazione aziendale (valori monetari in €)2012 2013

Risorse impegnate 430.000,00 450.000,00

Risorse liquidate alle imprese * 275.258,95

* risorse liquidate nel 2014

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Le attività oggetto del Bando possono essere realizzate nel corso di dodici mesi al termine del quale le

imprese ammesse devono rendicontare in ordine alle modalità di realizzazione dei progetti ammessi. Nel

corso del 2014 è stato possibile procedere all’esame dei progetti realizzati dalle imprese che hanno

partecipato al Bando 2012, in relazione alle quali si è registrata una sensibile percentuale di progetti non

realizzati, pari a 4 aggregazioni su 14 ammesse che porterà ad un mancato utilizzo oltre 150.000,00. Le

restanti 10 aggregazioni hanno portato a termine i progetti previsti abbastanza in linea con quanto

programmato nelle rispettive domande di partecipazione, realizzando un investimento complessivo di

€ 556.526,14 così suddiviso:

TIPOLOGIA DI SPESE (valori in €)

Consulenza e/o definizione del piano di fattibilità economico finanziaria 87.163,67

Spese notarili per la formalizzazione dell'aggregazione 14.460,76

Redazione del programma di rete e asseverazione 10.287,00

Acquisizione di brevetti e diritti di licenza 4.223,00

Formazione e/ o aggiornamento del personale 19.266,40

Acquisto di hardware e di software 46.225,13

Ideazione e promozione del marchio 33.149,65

Attività promo commerciali 270.262,40

Spese generali 71.488,13

TOTALE 556.526,14

Caratteristiche delle aggregazioni d’impresa

TIPOLOGIA: 2 consorzi e 8 contratti di rete

SETTORI DI ATTIVITA’: Grafica, Agricoltura, Tessile, Edilizia, Impiantistica, Agroalimentare, Arredo casa, Centro

storico, Biomedicale, Meccanica agricola

IMPRESE COINVOLTE: 95 imprese aggregate

Bando per il mantenimento dei sistemi di certificazione della qualità

L’intervento è finalizzato ad incentivare l’adozione di sistemi di Qualità da parte delle nostre imprese al fine

di mantenere elevato il livello dei beni e dei servizi offerti sul mercato in modo tale da garantire gli

utilizzatori finali degli stessi e quindi mantenere competitive le posizioni sui mercati di sbocco della propria

produzione, soprattutto in ambito internazionale.

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A ciò si aggiunga che l’utilizzo degli strumenti di certificazione contribuisce al miglioramento dei processi

organizzativi aziendali e all’eliminazione degli oneri derivanti da sprechi ed errori di impostazione nei

processi produttivi.

La Camera si è impegnata nella promozione e nella certificazione della qualità, con riguardo al

mantenimento e al rinnovo dei sistemi di certificazione e all’acquisizione della certificazione SOA.

Le richieste pervenute per questo intervento hanno superato in misura molto consistente le disponibilità,

peraltro aumentate nel corso dell’esercizio da uno stanziamento iniziale di € 200.000,00 ad uno quasi

raddoppiato di € 393.500,00; sono state, infatti, presentate domande per oltre un milione di euro di

incentivi da parte di ben 597 imprese.

A fronte di questa richiesta sono stati applicati i meccanismi di preferenza previsti dal Bando che prevedeva

una priorità per le imprese classificate come microimprese dalla legislazione nazionale; ci si riferisce alle

attività imprenditoriale che contano meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo o un totale di bilancio non

superiore a 2 milioni di euro. Tale meccanismo consentirà di erogare contributi a 285 imprese fino a

concorrenza delle risorse disponibili.

L’attività di rendicontazione e verifica è in pieno svolgimento e porterà entro il 2014 all’erogazione totale

delle risorse disponibili.

Bando mantenimento sistemi di certificazione della qualità (valori monetari in €)

2013

Risorse impegnate 393.500,00

Risorse liquidate alle imprese * 266.145,55

(* risorse liquidate interamente nel 2014)

Bando start up

Questo Bando è stato inserito per la prima volta fra le iniziative promozionali nella programmazione 2013;

prevede l’attribuzione di contributi volti a sostenere l’avvio di nuove imprese attraverso il sostegno alle

attività preparatorie alla creazione dell’impresa e il supporto all’accesso al credito e la riduzione del costo

dei finanziamenti. Nel Bando sono previste due misure d’incentivo cumulabili fra loro: un contributo in

conto spese per la realizzazione di attività di orientamento all’imprenditorialità e di consulenza aziendale e

un contributo in conto interessi su finanziamenti bancari finalizzati all’acquisto di beni funzionali all’avvio

dell’attività di impresa.

Nella realizzazione di questa iniziativa è stata attuata una forma di collaborazione con le associazioni di

categoria della provincia, che si sono impegnate a fornire gratuitamente alle imprese, insieme ad

informazioni specifiche sul bando e su altre opportunità di finanziamento percorribili dall’impresa, anche

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un primo screening di fattibilità dell’idea imprenditoriale e una consulenza di massima in merito ai principali

obblighi amministrativi, fiscali e previdenziali cui sono tenuti gli aspiranti neo imprenditori.

Questo Bando ha completato la fase di ammissione ma la verifica della realizzazione dei progetti non potrà

avvenire prima della seconda metà del 2014 quando è prevista la scadenza dei termini di rendicontazione

da parte delle imprese neo costituite.

Bando start up (valori monetari in €)

2013

Risorse impegnate 200.000,00

Risorse liquidabili (valore stimato) 158.000,00

4.4 Internazionalizzazione, infrastrutture, innovazione e formazione

In un contesto economico caratterizzato dalla marcata contrazione della domanda interna l’accesso ai

mercati esteri rappresenta la leva fondamentale su cui poggiare, e consolidare, i primi timidi segnali di

ripresa.

Al riguardo, la Camera di Commercio rappresenta una vera sponda operativa delle imprese nella definizione

e nell’attuazione delle proprie strategie di accesso ai mercati esteri. Sotto questo profilo l’ente ha svolto un

ruolo di primo piano nel favorire l’accesso e l’espansione delle imprese sui mercati esteri, attraverso la

fornitura di servizi di assistenza e informazione finalizzati a favorire le imprese nei processi di integrazione

nei mercati internazionali.

Il Centro Estero dell’Umbria – Umbria Trade Agency

Per l’erogazione di una vasta gamma di servizi - di carattere amministrativo, promozionale e di assistenza

diretta all’internazionalizzazione e all’export - la Camera si è avvalsa prima di tutto della struttura del

Centro Estero dell’Umbria – Umbria Trade Agency, del quale l’ente camerale è socio insieme alla Regione

Umbria e alla Camera di Commercio di Terni.

La risorse economiche annualmente destinate al Centro Estero in base ad apposita convenzione sono così

ripartite:

Regione Umbria € 1.000.000,00

Camera di Commercio di Perugia € 750.000,00

Camera di Commercio di Terni € 250.000,00

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Le attività e i progetti realizzati dal Centro sono costituiti prevalentemente da: organizzazione di aree

espositive, erogazione di contributi alle imprese per partecipazione a fiere internazionali, iniziative varie di

incoming, seminari e progetti di filiera. Le imprese coinvolte nelle iniziative dal Centro Estero appartengono

principalmente ai comparti dell’Agroalimentare, della Meccanica e del Tessile.

Questa articolazione su territorio dei servizi per l‘export rende la Camera una sorta di “casello di entrata” a

disposizione dell’impresa che intende muoversi sui mercati internazionali.

Bandi per la partecipazione a manifestazioni fieristiche

Attività molto rilevante è anche quella con la quale viene promossa la partecipazione delle piccole e medie

imprese alle maggiori rassegne fieristiche internazionali, con l’obiettivo di favorire l’inserimento

commerciale delle nostre imprese nei principali mercati esteri e di facilitare le relazioni di affari tra gli

imprenditori.

Il sostegno alla partecipazione a manifestazioni fieristiche si è realizzato attraverso due interventi che

costituiscono iniziative aventi carattere pluriennale fra gli interventi di promozione della Camera: il Bando

per la partecipazione a fiere internazionali in Italia e il Bando per la partecipazione a fiere all’estero.

Nell’esercizio 2009 queste due misure erano regolamentate da un unico Bando di partecipazione che, a

partire dal 2010, è stato ripartito in due distinti interventi con stanziamenti equivalenti nel corso degli anni.

La prima linea di azione ha avuto un’attribuzione di risorse pari a € 150.000, per ciascun esercizio e finanzia

la partecipazione alle fiere di rilevanza internazionale che si svolgono in Italia. Si tratta di un contributo in

conto spese pari al 50% dei principali costi sostenuti fra i quali rientra l’affitto dell’area espositiva, l’attività

promozionale e il noleggio attrezzature con un massimale di contribuzione pari a € 2.500,00. Ciascuna

impresa ha avuto la possibilità di presentare domanda per una sola manifestazione fieristica, all’interno del

periodo di riferimento previsto dal Bando, scegliendo fra le sole manifestazioni aventi rilevanza

internazionale riconosciuta ufficialmente dalla Conferenza Stato-Regioni in base al possesso di determinati

parametri prefissati.

La seconda linea di intervento (con risorse pari a € 300.000,00) è stata riservata al Bando per la

partecipazione a fiere all’estero che presenta massimali di contribuzione più alti rispetto al precedente,

considerate le maggiori sostenute all’estero dalle imprese richiedenti. In questo caso il numero di domande

presentabili è stato elevato a tre per ciascuna impresa e sono individuati dalla Giunta camerale alcuni

mercati Target, definiti tali in considerazione della loro importanza per la realizzazione di politiche integrate

di sviluppo da parte della Camera di Commercio o degli enti pubblici territoriali, per i quali viene accordata

una maggiorazione del 25% rispetto al contributo ordinario.

È necessario sottolineare come questo intervento riscuota sempre un particolare interesse da parte delle

imprese le cui richieste si mantengono in costante aumento anno dopo anno, attestandosi su livelli più alti

rispetto alle nostre disponibilità.

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Bando in conto spese per la partecipazione alle fiere internazionali in Italia e alle fiere all'estero (valori monetari in €)

2009

Risorse impegnate 500.000,00

Risorse liquidate alle imprese 444.210,96

Imprese beneficiarie 203

Importo medio contributi per impresa 2.188,23

Bando in conto spese per la partecipazione alle fiere internazionali in Italia (valori monetari in €)

2010 2011 2012 2013

Risorse impegnate 138.077,89 150.000,00 150.000,00 150.000,00

Risorse liquidate alle imprese 138.077,89 148.509,36 149.691,51 148.212,62

Imprese beneficiarie 95 87 98 104

Importo medio contributi per impresa 1.453,45 1.707,00 1.527,46 1.425,12

Spese complessive partecipazione imprese 873.990,97 569.548,64 755.550,06 796.493,93

Bando in conto spese per la partecipazione a fiere all'estero (valori monetari in €)

2010 2011 2012 2013

Risorse impegnate 350.000,00 300.000,00 300.000,00 300.000,00

Risorse liquidate alle imprese 311.921,89 281.981,98 298.602,56 300.000,00

Imprese beneficiarie 92 96 104 153

Importo medio contributi per impresa 3.390,46 2.937,31 2.871,18 1.960,78

Spese complessive partecipazione

imprese787.254,21 699.646,32 859.839,12 978.005,46

Ambasciatori dell’Umbria in Centro e Sud America

Il progetto Ambasciatori dell’Umbria in Centro e Sud America è una iniziativa che si è svolta durante tutto il

quinquennio 2009-2013 con un’articolazione delle attività diversa negli anni a seconda delle opportunità

espresse dai diversi mercati target e dalle esigenze delle imprese della nostra provincia. Durante tutto il

periodo sono state sempre assicurate attività di animazione e mantenimento dei contatti e delle relazioni

con i consulenti del progetto e con le Camere di Commercio Italiane presenti nei quattro paesi, nonché

azioni di monitoraggio sui risultati del progetto.

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Avviato nel 2009, il progetto ed è rivolto a tutte le imprese del territorio della provincia di Perugia che

intendono iniziare o consolidare la propria presenza in Argentina, Brasile, Cile e Messico. Elemento

caratterizzate e, al contempo, punto di forza del progetto è lo strumento individuato per lo sviluppo delle

relazioni fra i diversi territori, rappresentato dalla figura dei consulenti, denominati appunto ”ambasciatori

dell’Umbria”: italiani residenti nei paesi latinoamericani, o comunque cittadini locali con una buona

conoscenza della lingua italiana, impiegati presso agenzie locali, istituzioni o imprese operanti nel settore

del commercio internazionale.

2009 2010 2011 2012 2013

SELEZIONE E FORMAZIONE REFERENTI ESTERI

Argentina Xa

Brasile Xa

Cile Xg

Messico Xa

OUTGOING

Argentina Xc

Brasile

Cile Xe

Messico Xc

INCOMING

Argentina Xb Xd

Brasile Xb

Cile Xg

Messico Xb Xf

ATTIVITÀ DI FOLLOW UP X X X X X

Xa formazione referenti esteri in Italia: attività di formazione, conoscenza del territorio e delle eccellenze produttive, organizzazione

135 incontri b2b con imprese umbre

Xb 37 buyers/imprese latino americane in Umbria – 250 incontri B2B realizzati

XCpartecipazione a FIAR (Rosario – Argentina), missione Argentina (Buenos Aires, Rosario, Mendoza), missione Messico

(Guadalajara, Città del Messico)

Xd incoming imprenditori argentini con 120 imprese umbre coinvolte, 20 visite aziendali, 200 incontri B2B

Xe missione in Cile (settore meccanica agricola)

Xf incoming imprenditori messicani in Umbria (25 visite aziendali, educational tour di 5 gg, incontri B2B)

Xg incoming referente Cile (22 visite aziendali, B2B, educational tour)

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Il progetto sarà portato avanti e rinnovato nel 2014: si chiamerà Progetto Umbria in America Latina. I paesi

target sono ancora Argentina, Brasile, Cile e Messico e saranno a breve rinnovati i rapporti di collaborazione

con le Camere di Commercio Italiane presenti in ciascun di essi e si potrà prevedere anche l’ingresso di

nuove enti e istituzioni locali.

Italian Living Umbria

Il progetto Italian Living Umbria (ILU) è stato attuato attraverso una stretta collaborazione fra gli enti

finanziatori – Regione Umbria, Ice, sistema camerale umbro - che hanno condiviso l’obiettivo di offrire

un’occasione di penetrazione commerciale nel ricco mercato californiano, e di Los Angeles in particolare,

alle aziende umbre del comparto “Casa”.

Principale strumento utilizzato è stato l’utilizzo di uno spazio espositivo, al servizio delle imprese

partecipanti, all’interno del Pacific Design Center di Los Angeles.

INIZIATIVE 2009 2010 2011

Creazione e gestione spazio espositivo al Pacific Design Center di Los Angeles e sito internet x x x

Seminari e azioni di promozione a architetti, costruttori e interior designer californiani x x x

Missioni di incoming e outgoing x x x

Target primario del progetto sono stati gli architetti, i costruttori e gli interior designers impegnati in

progetti di edilizia di lusso. Attraverso una serie di azioni che sono state realizzate nello spazio espositivo

all’interno del Pacific Design Center, in collaborazione con gli uffici ICE di Atlanta e la Camera di Commercio

Italiana a Los Angeles (IACCW), molti professionisti americani sono stati direttamente coinvolti nel progetto

ILU. Architetti selezionati hanno visitato in Umbria le imprese partecipanti con il duplice obiettivo di favorire

l’inserimento delle produzioni umbre in progetti americani e di offrire alle imprese umbre un momento di

confronto diretto con le esigenze del mercato USA.

Fra i risultati raggiunti dal progetto può essere sicuramente annoverata l’occasione di crescita professionale

di molti imprenditori che sono riusciti a confrontarsi direttamente con un cliente esigente ma in grado di

influire in maniera determinante nel settore casa in California.

Promozione delle eccellenze del settore agroalimentare

INIZIATIVE 2009 2010 2011 2012 2013

Food & Hospitality China x x x

Prodexpò Mosca x

Food & Hotel Asia Singapore x x

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INIZIATIVE 2009 2010 2011 2012 2013

Borsa vini Polonia e Paesi Baltici – Varsavia x

Promozione Oli vari paesi x x x x x

Promozione turistica Barcellona x

Workshop Cioccolateria, pasticceria secco e Vini umbri -

Parigix

Incoming operatori Baltici e Scandinavi x

Spazio espositivo Dubai x

Fiera Sirha Lione x

Salon du Chocolat – Parigi X

Altre iniziative di promozione

2009 2010 2011 2012 2013

CHAMBER PARTNERSHIP Germania-Italia –Energie rinnovabili Missione di scouting X

CHAMBER PARTNERSHIP Bulgaria-Italia –Energie rinnovabili X X

Accoglienza/incontro con delegazioni istituzionali X X X X X

Taste Umbria

“Taste Umbria” è il progetto che l'ente camerale ha sviluppato negli ultimi due anni con l’obiettivo di

intensificare le relazioni economiche tra Umbria e Cina intervenendo a sostegno di quel tessuto

imprenditoriale di piccole e micro imprese della provincia che dimostrano un interessante dinamismo nei

confronti del mercato internazionale ma hanno difficoltà a rapportarsi con un mercato, come quello cinese,

caratterizzato non solo da dimensioni eccezionali ma anche da relazioni imprenditoriali peculiari.

La prima edizione del progetto “Taste Umbria”, nata nell'ambito del programma di formazione comunitaria

“Understanding China” cui ha partecipato una dipendente camerale, ha sperimentato un format che è

risultato particolarmente apprezzato dagli operatori cinesi: coinvolgere nelle attività di promozione gli

studenti cinesi già presenti a Perugia per motivi di studio che si sono rivelati straordinari intermediari

culturali fra le nostre imprese e gli operatori cinesi. Per preparare i giovani studenti sono stati organizzati

corsi di formazione tematici sulle produzioni tipiche e sull’offerta turistica del territorio ai quali hanno preso

parte circa 30 giovani cinesi che hanno sviluppato materiali di promozione in lingua cinese.

I giovani cinesi così formati ma soprattutto sensibilizzati hanno successivamente collaborato con l’ente

camerale in occasione delle missioni di incoming di operatori cinesi in visita nel nostro territorio.

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INIZIATIVE 2009 2010 2011 2012 2013

Selezione giovani studenti cinese e realizzazione corso di formazione x x

Produzione di materiale informativo x x

Missione di incoming t.o. x

Assistenza ad operatori cinesi vs mercato umbri e operatori umbri vs mercato cinese x x

Convention mondiale delle Camere di commercio italiane all’estero

Organizzata dalla Camera di Commercio di Perugia, da Unioncamere nazionale e Assocamerestero, la

21esima Convention mondiale delle Camere di Commercio italiane all’estero si è tenuta a Perugia nel 2012

e ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle 76 Camere estere presenti in 50 paesi dei 5 continenti

con 140 uffici e oltre 24.000 imprese associate.

Anche grazie all’impegno dell’ente perugino, Perugia e l’Umbria hanno potuto accogliere oltre 200 delegati

da tutto il mondo, e affrontare i temi più caldi legati ai processi di internazionalizzazione delle imprese e

allo stato di salute dell’export nazionale e locale.

Un risultato straordinario, considerato che le Camere di Commercio italiane all’estero rappresentano oggi

una istituzione altamente professionale e dinamica che ha saputo dare un contributo fondamentale alla

diffusione del Made in Italy nel mondo. Nel corso della Convention sono stati anche organizzati numerosi

workshop settoriali rivolti ai poli di eccellenza del sistema produttivo provinciale e incontri one to one, tra

aziende locali - oltre 90 - e rappresentanti delle Camere di commercio italiane all’estero. Incontri che hanno

visti coinvolti i settori Aerospazio, Arredo Casa / Mobile in Stile Design / Ceramica, Biomedicale,

Componentistica Automotive, Energie Rinnovabili / Biomasse, Filiera Agroalimentare, Grafica / Editoria,

Meccanica Agricola, Tessile Cachemire, Turismo.

Interventi nel settore delle infrastrutture

Come è stato evidenziato nel precedente Capitolo 1, gli enti camerali hanno limitati poteri di intervento

diretto sullo sviluppo e sulla qualificazione delle infrastrutture; tuttavia la Camera di Commercio di Perugia

storicamente ha sempre svolto una preziosa funzione di supporto alle politiche dei principali attori

istituzionali e una funzione di raccordo delle varie istanze provenienti dal mondo imprenditoriale.

Nel corso del mandato l’intervento della Camera perugina nel settore infrastrutturale è stato concentrato in

massima parte nella partecipazione alla Sase spa – Società di gestione dell’aeroporto regionale S.

Francesco, di cui l’ente camerale è azionista di riferimento, e nella partecipazione alla società Quadrilatero

Marche Umbria spa - società pubblica di progetto costituita per la realizzazione del progetto pilota

infrastrutturale “Quadrilatero”.

L’ingresso nelle rispettive compagini sociali garantisce il monitoraggio delle attività in ambito assembleare e

la possibilità di esercitare i diritti dei soci.

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Negli anni in cui la presidenza ha assunto la guida dell’Associazione Interregionale delle Camere di

Commercio del Centro-Italia – Umbria, Marche, Toscana, Lazio, Abruzzo e Molise – è stato realizzato

inoltre uno studio di monitoraggio sulle infrastrutture aeroportuali e fieristiche volto ad analizzare l’attività

e lo stato operativo dei nodi aeroportuali in termini di presenza di vettori, destinazioni, traffico passeggeri,

assetti societari e principali dati di bilancio.

La Camera ha inoltre assicurato il proprio sostegno al progetto di adeguamento della S.S. Terni Spoleto.

Cooperazione con le istituzioni scolastiche ed universitarie

Dopo l’ultima legge di riforma del sistema camerale attuata dal decreto legislativo n. 23 del 2010, le Camere

di Commercio hanno assunto nuove competenze relative alla “cooperazione con le istituzioni scolastiche e

universitarie, in materia di alternanza scuola-lavoro e per l’orientamento al lavoro e alle professioni”.

A partire dal 2012 la Camera ha realizzato in questo ambito diversi progetti per promuovere esperienze di

stage in contesti internazionali, sostenere percorsi di orientamento al lavoro e alle professioni, e più in

generale per promuovere la storia e la cultura d'impresa fra gli studenti delle scuole superiori e delle

università.

Sappiamo che lo stage di giovani in azienda non è mai stato utilizzato a fondo in maniera convinta, fino ad

oggi, conseguenza di una separazione e di una mancanza di dialogo tra scuola e mondo dell'impresa e del

lavoro ancora resistente nel nostro paese.

Presupposto fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi presupposti in questo ambito dal

legislatore della riforma è la costruzione di un vero e proprio network, sia in ambito regionale che a livello

nazionale, per favorire le attività di orientamento e promuovere le opportunità offerte anche da altri

soggetti istituzionali per l’inserimento lavorativo dei giovani.

Vanno quindi inquadrate in questo contesto le collaborazioni e gli accordi che nel corso del mandato la

Camera ha sottoscritto con l’Università degli studi e l’Università per stranieri di Perugia, con gli Istituti

secondari superiori e l’Ufficio scolastico regionale, con Italia Lavoro, con l’Agenzia Umbria Ricerche, con

Assocamerestero ed Unioncamere italiana. A questi si aggiunge la costante collaborazione con le

associazioni di categoria, sia nella realizzazione di percorsi di orientamento e formazione, sia nella

individuazione delle realtà imprenditoriali più idonee a prestare la loro collaborazione sui progetti di

alternanza.

Le iniziative realizzate a partire dal 2012 dalla Camera di Commercio – il Job Day, il Bando per tirocini

all’estero “Improve your talent” e le Giornate del lavoro e del fare impresa – sono state un contributo

prezioso non solo nel difficile percorso dei giovani verso il mondo del lavoro, ma anche nell’avvicinare il

sistema dell’istruzione a quello dell’impresa.

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Nei primi mesi del 2013 è quindi stata avviata l’attività di progettazione che si è indirizzata prima di tutto

alla definizione degli accordi di collaborazione istituzionale, da un lato con Assocamerestero, dall’altro con

l’Università di Perugia e l’Università per Stranieri di Perugia.

Nel 2013 la Camera ha deliberato di realizzare il Programma di tirocinio “Improve your talent” per avviare

studenti laureandi e neolaureati dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Università per stranieri di

Perugia a tirocini formativi da svolgere presso Camere di Commercio Italiane all'Estero. A tale scopo la

Camera ha approvato un apposito accordo di collaborazione con Assocamerestero, finalizzato alla

realizzazione del Programma.

Con uno stanziamento di 100mila euro, il programma ha messo a disposizione degli studenti, tramite un

apposito bando, una borsa di mobilità del valore complessivo di € 3.600,00 per tirocini della durata di 4

mesi, per un numero massimo di 25 borse di mobilità. Destinatari del Programma di tirocinio: laureati di

vecchio e nuovo ordinamento di I e II livello e laureandi di II livello dell’Università degli Studi di Perugia o

dell’Università per Stranieri di Perugia.

Obiettivo immediato del progetto, unico nel sistema camerale, è di offrire ai giovani l’opportunità di

acquisire competenze professionali, di sviluppare capacità relazionali in un ambiente multiculturale quale è

il sistema delle Camere di Commercio estere, di perfezionare la conoscenza della lingua straniera e di

conoscere la dimensione internazionale del mercato del lavoro, dell’impresa e della società.

Nel medio periodo, l’obiettivo è quello di gettare un ulteriore ponte fra l’Umbria e il mondo, stimolando i

giovani a tessere relazioni non occasionali con i Paesi di destinazione, anche attraverso una puntuale analisi

delle caratteristiche dei rispettivi tessuti economico-produttivi e delle potenzialità di sviluppo di rapporti

commerciali fra questi e il sistema di imprese della provincia di Perugia.

Il bando si è concluso con l’assegnazione di 19 borse di mobilità per altrettanti tirocini, ma ne sono stati

svolti solo 18 per effetto di una successiva rinuncia.

Camere di Commercio italiane all’estero partecipanti e periodi di svolgimento dei tirocini

Sedi Ccie inizio stage fine stage

Bangkok 15.11.2013 15.03.2014

Bratislava 15.10.2013 15.02.2014

Houston 30.12.2013 30.04.2014

Johannesburg 8.10.2013 16.02.2014

Bucarest 28.10.2013 28.02.2014

Buenos Aires 21.10.2013 21.02.2014

Città del Messico 1.12.2013 15.04.2014

Lussemburgo 4.11.2013 4.03.2014

Madrid 1.10.2013 31.01.2014

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Sedi Ccie inizio stage fine stage

Marsiglia 18.11.2013 18.03.2014

Montreal 3.12.2013 03.04.2014

Mumbai 16.12.2013 25.04.2014

Nizza 18.11.2013 18.03.2014

Pechino 4.11.2013 04.03.2014

Lima 9.12.2013 9.04.2014

Salonicco 4.11.2013 3.03.2014

Tel Aviv 5.11.2013 5.03.2014

Rosario 2.12.2013 30.04.2014

Alla data del 31.12.2013, le attività di stage all’estero erano tutte in corso ed erano state finanziate con

risorse pari a € 52.920.

Il bando Improve your talent” prevede infine che i tirocinanti, alla conclusione del periodo di stage

all’estero, producano una tesina il cui obiettivo è di analizzare le caratteristiche del tessuto economico e

produttivo del Paese ospitante e le potenzialità ed opportunità di sviluppo dei rapporti commerciali fra le

imprese della provincia di Perugia e quelle del Paese ospitante.

Gli elaborati, oltre a rappresentare uno studio potenzialmente di grande utilità per le imprese del territorio,

costituiscono anche un prezioso strumento di feedback sull’attività svolta nel corso del tirocinio.

Per quanto riguarda invece la collaborazione con le istituzioni scolastiche, la Camera ha avviato dal 2012

una serie di interventi e iniziative, grazie anche alla progettazione di sistema offerta da Unioncamere

italiana, per promuovere percorsi di alternanza scuola-lavoro fra gli studenti degli Istituti secondari

superiori.

In tale ambito la Camera ha gestito, nel 2012, un bando per tirocini in contesti internazionali destinati agli

studenti delle scuole superiori della provincia. Gli istituti scolastici che hanno aderito al Bando sono stati 4,

per un totale di 8 progetti di stage e di 16 alunni coinvolti. La Commissione ha ritenuto meritevoli di

finanziamento tutti i progetti presentati, che sono stati pertanto approvati e realizzati nel corso dell’anno

scolastico 2011-2012.

Le aziende che si sono rese disponibili ad ospitare gli allievi sono state in totale 11. I tirocini si sono svolti in

parte all’estero (Germania, Gran Bretagna) e in parte in Italia, all’interno di contesti aziendali o istituzionali

su territorio italiano a forte vocazione internazionale, come previsto dallo stesso Bando.

Bando per tirocini in contesti internazionali anno 2012

ISTITUTO PARTECIPANTE TITOLO DEL PROGETTO

Istituto Tecnico Tecnologico Statale "A. Volta" - Training around Europe

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Perugia

Istituto Tecnico Statale "M.L. Cassata" - Gubbio Aprire gli orizzonti

Istituto Istruzione Superiore "Marco Polo" - Assisi Costruire un futuro in ambito nazionale e europeo

Istituto Istruzione Superiore "Giordano Bruno" -

Perugia

Il mondo nelle nostre mani - Miglioramento genetico-

vegetale attraverso le biotecnologie

Istituto Istruzione Superiore "Giordano Bruno" -

Perugia

Il mondo nelle nostre mani - Servizi informatici per

l'estero

Istituto Istruzione Superiore "Giordano Bruno" -

Perugia

Il mondo nelle nostre mani - Ciclo di produzione nel

settore moda

Istituto Istruzione Superiore "Giordano Bruno" -

PerugiaIl mondo nelle nostre mani - Corciano e arte

Istituto Istruzione Superiore "Giordano Bruno" -

Perugia

Il mondo nelle nostre mani - Identificazione e

qualificazione dei parametri organolettici del vino

Ulteriori attività sono state realizzate sia nel 2012 e nel 2013 per favorire l’orientamento al lavoro e alle

professioni, per mezzo del Job Day – una nuova modalità orientativa basata sul metodo di provenienza

anglosassone del job shadowing.

Il Job Day consiste nel portare gli studenti all’interno di aziende o istituzioni, per una giornata di

osservazione sul campo. L'aspetto innovativo del progetto consiste nell'individuare quale obiettivo primario

il rilancio della filiera dell’istruzione e formazione tecnico-professionale, creando occasioni di confronto

tramite la tecnica dell'affiancamento di Mentor aziendali, selezionati dalla Camera di Commercio. I numeri

testimoniano, nei due anni di operatività del progetto, un grado di partecipazione e di “responsabilità

sociale” da parte del sistema economico locale che, proprio in un momento di crisi come quello che stiamo

attraversando, fa ben sperare e lancia un importante segnale di solidarietà e di patto forte fra generazioni.

Il bilancio di questi primi anni di attività nell’alternanza scuola-lavoro porta quindi risultati incoraggianti

testimoniati dal livello di partecipazione raggiunto.

Alternanza scuola lavoro 2012 2013 TOTALE

Istituti scolastici o organizzazioni partecipanti 16 26 42

Studenti partecipanti 145 38 183

Imprese e altre istituzioni coinvolte 112 38 150

4.5 Regolazione del mercato e promozione della legalità

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La riforma del 2010 ha valorizzato il ruolo delle Camere quali veri e propri enti di regolazione. Oltre alla

gestione del Registro delle imprese, strumento cardine di certezza e trasparenza, e alle attività realizzate

per snellire le procedure e rendere più veloci i procedimenti amministrativi e le modalità di accesso e di

presentazione di istanze e documenti, la Camera svolge funzioni di vigilanza sulla sicurezza dei prodotti,

realizza interventi concreti per semplificare il sistema della giustizia civile, svolge attività di predisposizione

dei contratti-tipo e di controllo sulle clausole inique.

L’attività di regolazione del mercato in estrema sintesi si sostanzia in una serie di servizi volti a:

a. garantire la trasparenza del mercato, come condizione essenziale per il corretto funzionamento

dell’economia, mediante il reperimento e la diffusione tra le imprese, i consumatori e gli operatori

economici di informazioni relative all’andamento dell’economia esaustive, attendibili e tempestive;

b. garantire il rispetto delle norme poste a tutela della fede pubblica, dei consumatori e delle imprese

attraverso ispezioni, verifiche e controlli volti a individuare, ed eventualmente sanzionare,

comportamenti scorretti.

In tal modo la Camera assicura agli operatori economici il background più idoneo allo sviluppo delle loro

attività ed un sano e corretto svolgimento della competizione economica.

Tutela della proprietà intellettuale

Particolare importanza nell’ambito delle attività di regolazione del mercato rivestono le funzioni svolte

dall’ente in materia di tutela della proprietà industriale. Il fulcro delle attività ruota attorno alle funzioni

esercitate dall’ Ufficio Marchi e Brevetti attivo presso la Camera, che svolge sia attività di sportello per il

deposito delle domande di brevetti per invenzioni e disegni industriali, o di concessione dei marchi e altri

segni distintivi, sia di prima informazione e orientamento

Per supportare i processi di innovazione la Camera di Commercio di Perugia, congiuntamente a quella di

Terni, ha attivato un servizio di primo orientamento in materia di marchi e brevetti rivolto ad

imprenditori, professionisti o inventori. Il servizio offre la possibilità di orientare l’utente nel quadro delle

diverse opportunità di tutela della proprietà industriale con riferimento alle procedure di deposito di

invenzioni, modelli di utilità, disegni e modelli, marchi d’impresa a livello nazionale, comunitario ed

internazionale.

Il servizio si avvale della collaborazione di consulenti in proprietà industriale iscritti al relativo ordine ed

aderenti all’iniziativa.

MARCHI, BREVETTI, MODELLI 2009 2010 2011 2012 2013

domande di deposito 729 667 750 735 759

di cui telematiche 14 68 77 53 111

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La giustizia alternativa

Nel corso del mandato la Camera ha inoltre dato un forte impulso, quale ente di regolazione, alla diffusione

e al sostegno dei servizi di giustizia alternativa, in grado di garantire agli interlocutori una gestione rapida,

efficace e meno costosa dei conflitti. Uno sforzo organizzativo che ha portato l’ente camerale a dotarsi di

una struttura dedicata in grado oggi di agire in autonomia e indipendenza e di gestire con professionalità le

procedure di arbitrato e di mediazione.

In particolare il Servizio di Conciliazione per la risoluzione extragiudiziale delle controversie ha ricevuto un

enorme impulso a partire dal 2010, quando è stato introdotto il tentativo obbligatorio di conciliazione per

svariate materie e conseguentemente la Camera di Commercio ha approvato il nuovo regolamento ed

intrapreso la procedura di accreditamento presso il Ministero della Giustizia per il riconoscimento della

qualifica di organismo abilitato a gestire le controversie civili e commerciali. In questo arco temporale la

Camera di Conciliazione ha attivato numerose attività volte a elevare il livello qualitativo del servizio, la

professionalità degli operatori e la preparazione specifica in tecniche di mediazione dei professionisti

conciliatori, quali: corsi di formazione e aggiornamento per i conciliatori iscritti nell’organismo di

mediazione; protocolli d’intesa con tutte le associazioni di categoria e dei consumatori finalizzati a definire

agevolazioni tariffarie; protocolli d’intesa per la dislocazione sul territorio degli incontri di mediazione;

convegni di rilevanza regionale per divulgare lo strumento della conciliazione; l’apertura dell’elenco dei

mediatori a nuove professionalità tecniche (agronomi, geologi, ingegneri, architetti, periti agrari, periti

industriali, geometri) per permettere di individuare per ogni controversia il conciliatore più

professionalmente più competente; la partecipazione ai tavoli di lavoro interregionali; specifiche iniziative

di informazione e sensibilizzazione verso i potenziali utenti del servizio condotte per mezzo di campagne di

comunicazione, quali la Settimana della conciliazione.

Il bilancio di questi anni di attività è particolarmente positivo ed è confermato dall’apprezzamento espresso

dagli utenti per mezzo di apposite rilevazioni di customer satisfaction, in cui il giudizio medio si attesta ad

un valore di 4,88 su una scala da 1 a 5.

CONCILIAZIONI 2009 2010 2011 2012 2013

richieste di conciliazione depositate nell'anno 10 20 79 112 93

tempo medio conclusione procedimenti di conciliazione 30 gg. 30 gg. 43,4 gg. 42,8 gg. 48,7 gg.

La predisposizione dei contratti-tipo e il controllo sulle clausole inique

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Quale ente di regolazione del mercato a livello locale, nel mettere a disposizione la propria imparzialità e

terzietà, la Camera garantisce tutela a tutti i soggetti, imprese e consumatori, e in tale solco di funzioni si

inseriscono anche i servizi erogati per la predisposizione di contratti tipo. Il servizio, che si avvale

dell’autorevole contributo della Commissione per la Regolazione del Mercato, persegue la finalità di

adottare contratti destinati a regolare i rapporti tra imprese, loro associazioni e associazioni di tutela degli

interessi dei consumatori, che siano improntati all’equilibrio delle posizioni giuridiche delle parti, all’equità

ed alla trasparenza delle condizioni.

Borse e prezzi

Al fine di facilitare le transazioni economiche e, in definitiva, di promuovere lo sviluppo del territorio la

Camera di Commercio mette a disposizione delle imprese, in particolare per gli operatori appartenenti al

mondo agricolo, i locali della Borsa Merci, punto di incontro e di contrattazione in relazione ai principali

prodotti agricoli del territorio.

BORSE E PREZZI 2009 2010 2011 2012 2013

- n° merci quotate nel listino settimanale di Borsa Merci 282 286 286 291 292

- n° agenti accreditati alla Borsa Immobiliare 43 45 47 47 43

La diffusione di informazioni sull’andamento dell’economia e dei mercati viene attuata attraverso quattro

tipi di strumenti: il listino mensile dei prezzi all’ingrosso (per i materiali legati alle costruzioni edili, per i

prodotti chimici destinati all’agricoltura, per i prodotti tipici umbri…), il listino settimanale della Borsa Merci

(per i prodotti agricoli), il Listino Trimestrale della Borsa Immobiliare (riporta le quotazioni relative alle

vendite e alle locazioni immobiliari nelle Province di Perugia e Terni) e la diffusione di quotazioni relative ai

Prodotti Petroliferi.

E’ importante sottolineare che nell’ultimo quinquennio la Camera di Commercio si è adoperata inoltre per

diffondere strumenti di informazione e conoscenza legati al mercato immobiliare, pubblicando, nel 2010,

una monografia su tutti gli aspetti della compravendita immobiliare (rapporto con le agenzie di

intermediazione immobiliare – contratto preliminare – rogito notarile – registrazione – aspetti fiscali -

conformità energetica degli impianti).

Inoltre la Camera ha avviato una importante collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia ed in

particolare con l’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario (ADISU) per realizzare un’offerta di alloggi

alla popolazione studentesca che garantisca qualità e chiarezza in relazione alla tipologia di immobile, alla

fascia di prezzo, alle condizioni del contratto.

Tra le altre attività la Borsa Immobiliare offre un servizio di stima caratterizzato da grande professionalità,

cura e trasparenza. Tale servizio, gestito dalla Direzione della Borsa Immobiliare, si avvale della

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collaborazione di un gruppo di periti la cui qualificazione e professionalità è garantita dalla Borsa

Immobiliare dell’Umbria, il cui scopo è di fornire un servizio rispondente alle esigenze di diversi

interlocutori: enti pubblici (Comuni, Enti Locali), enti privati (Banche, Assicurazioni e Società in genere) e

singoli cittadini. In particolare a partire dal 2012 è iniziata una proficua collaborazione con la Provincia di

Perugia in ordine alla stima di una serie di immobili anche di prestigio di proprietà dell’ente provinciale.

Perizie di immobili 2009 2010 2011 2012 2013

Perizie 2 1 4 20 4

Valore dei beni stimati (€)

€ 715.000,00€ 215.000,00 € 39.140,00

€ 150.000,00€ 312.000,00€ 660.000,00€ 538.460,00

€ 246.000,00€ 8.840.210,00

€ 184.000,00€ 3.560.000,00

€ 10.850.000,00€ 587.000,00€ 852.000,00€ 467.000,00€ 228.000,00

€ 4.770.000,00€ 340.000,00€ 600.000,00€ 325.000,00

€ 1.350.000,00€ 4.250.000,00

€ 340.000,00€ 447.000,00

€ 1.150.000,00€ 830.000,00€ 685.000,00

€ 560.000,00€ 550.000,00€ 242.000,00€ 976.200,00

Protesti

La tenuta del Registro Informatico dei Protesti (Rip) risponde all’esigenza di diffondere informazioni sul

grado di solidità patrimoniale e solvibilità di potenziali partner commerciali. Nel Rip vengono registrati i dati

relativi ai mancati pagamenti di cambiali, assegni bancari e postali: il debitore può ottenere la cancellazione

dal Registro prima della scadenza del termine di 5 anni ove dimostri di aver adempiuto al pagamento

dell’obbligazione o abbia ottenuto la riabilitazione dal competente Tribunale.

PROTESTI 2009 2010 2011 2012 2013

- n° protesti levati nell’anno dagli ufficiali levatori 15.872 14.980 15.797 17.731 16.822

- n° istanze di rettifiche/cancellazioni/annotazione protesti

310 327 408 383 323

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Servizi di metrologia legale

La funzione di regolazione del mercato viene esercitata anche mediante le attività di ispezione, verifica e

controllo. In tale ambito l’Ufficio Metrico si occupa di:

a. verifiche metrologiche volte ad assicurare che gli strumenti di misura usati per determinare il

prezzo e/o la quantità nelle transazioni commerciali mantengano la loro affidabilità metrologica e,

quindi, ad attestare il corretto funzionamento degli stessi.

b. attività di vigilanza e di informazione in materia di risparmio di carburante e di contenimento delle

emissioni di anidride carbonica (CO2) nel settore della commercializzazione delle autovetture

nuove. L’attività è finalizzata ad assicurare che le imprese adempiano correttamente agli obblighi di

informazione nei confronti dei consumatori.

METROLOGIA LEGALE 2009 2010 2011 2012 2013

visite per verifiche prime e periodiche eseguite da ispettori metrici 1.488 1.527 1.397 1.760 1.736

verifiche periodiche eseguite dai laboratori accreditati 664 560 662 763 657

utenti metrici registrati 13.218 13.311 14.448 15.167 16.219

Le iniziative per la legalità

Nella consapevolezza che la sicurezza e la legalità costituiscono fattori di sviluppo economico ed elementi

per l’affermazione di condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo dell’imprenditoria e del benessere

sociale, la Camera ha avviato sin dal 2011 una serie di iniziative volte di sensibilizzazione per la cultura della

legalità. In primo luogo, per mezzo delle “Giornate della Trasparenza”, che sono state occasione per

promuovere un dibattito aperto e partecipato sul ruolo che la trasparenza della Pubblica Amministrazione

può giocare per favorire un sistema di legalità a vantaggio dell’intera economia.

Accanto a ciò, nel 2012 l’ente ha aderito ad una progetto di sistema per la costituzione di uno Sportello e di

una “Rete” per la legalità.

In tale ottica, nel mese di febbraio 2013 è stato sottoscritto con la Prefettura di Perugia un Protocollo

d’intesa volto ad inaugurare forme di collaborazione congiunte nella lotta all’illegalità: nell’ambito di tale

collaborazione la Camera di Commercio ha messo a disposizione della Prefettura e delle Forze dell’Ordine

gli applicativi RI- Visual, RI-Map e RI-Build che consentono l’accesso all’imponente patrimonio di dati relativi

alle imprese operanti nel nostro territorio, agli assetti societari, così da porre in luce i collegamenti, le

partecipazioni societarie, le transazioni che si sviluppano tra soggetti posti all’attenzione delle forze

dell’ordine.

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Inoltre, nel corso del 2013, con il supporto di Universitas Mercatorum - Università Telematica del Sistema

Camerale, sono stati avviati una serie di incontri volti ad approfondire le tematiche legate ai fenomeni

dell’usura, del racket e dell’illegalità e finalizzati ad analizzare le possibili forme di assistenza e supporto a

favore delle vittime.

Il progetto ha visto coinvolte anche le associazioni di categoria, le associazioni di volontariato, le

associazioni di tutela dei consumatori ed in particolare i volontari di “Libera - Associazioni, Nomi e Numeri

contro le Mafie”.

Nei primi mesi del 2014 è stata avviata l’attività dello “Sportello per la Legalità”, quale punto di ascolto,

supporto e orientamento di tutti i soggetti che si trovano coinvolti in situazioni di indebitamento tali da

renderli maggiormente esposti a situazioni di illegalità.

4.6 Informazione economica e documentazione

Grazie alle attività della rete di Uffici studi e statistica – dislocati sul territorio e parte integrante del Sistema

statistico nazionale – le informazioni “amministrative” del Registro delle imprese vengono elaborate e

tradotte in conoscenza e informazione statistico-economica; un’informazione pubblica, affidabile e

indipendente, un monitoraggio continuo delle dinamiche imprenditoriali territoriali, di sostegno allo

sviluppo locale e delle imprese, nonché all’azione degli attori istituzionali e privati dei vari territori.

Quali osservatori privilegiati sulle dinamiche dell’economia locale – a partire dai flussi informativi sulla

natalità, sulla vitalità e sull’attività delle imprese – le Camere sono in grado di fornire agli operatori e ai

policy maker precise e articolate informazioni e una qualificata lettura dell’evoluzione delle economie locali,

che rappresentano un valore aggiunto per l’orientamento delle strategie e delle decisioni delle imprese che

operano sul territorio. Informazioni che le Camere stesse sono in grado di valorizzare direttamente

investendo in iniziative e progettualità aderenti ai fabbisogni effettivi degli operatori di mercato nonché

orientate a sostenere la creazione d’impresa e la competitività locale sotto le dimensioni di intervento

sinora descritte: accesso alle risorse, ai mercati (nazionali ed esteri), all’innovazione, ai sistemi di sviluppo

delle competenze e così via.

Nel corso del mandato la Camera ha intensificato la produzione di studi e ricerche, in modo da garantire la

più ampia copertura possibile dei sistemi produttivi locali.

In tale ambito in particolare l’ente ha curato: la Giornata dell’economia, il “Sistema informativo per

l’occupazione e la formazione “Excelsior”, che rappresenta la più importante indagine nazionale sui

fabbisogni professionali delle imprese, e l’Osservatorio congiunturale sul commercio e sul manifatturiero

realizzato in forma associata con Unioncamere Umbria e Camera di Commercio di Terni L’osservatorio

misura trimestralmente le variazioni tendenziali e congiunturali, nonché l'andamento dei tre mesi

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successivi alla rilevazione, dei principali indicatori economici per classe dimensionale d'impresa e per settori

di attività nella provincia di Perugia.

Nel 2012 l’ente è stato inoltre chiamato a svolgere l’importante ruolo di Ufficio di Censimento provinciale –

Upc, al quale è stato affidato il compito di rilevare complessivamente circa 10.000 imprese e istituzioni non

profit della provincia. L’UPC ha realizzato la rilevazione su circa 3.000 imprese e 7.000 istituzioni non profit

della provincia anche attraverso la predisposizione di uno sportello per l’accettazione dei questionari

restituiti spontaneamente dalle unità di rilevazione e per il contestuale rilascio della ricevuta di

compilazione.

L’attività di informazione è integrata dall’attività di documentazione realizzata attraverso la Biblioteca della

Camera di Commercio, che è specializzata nei settori economico, giuridico e statistico ,e dal Centro di

documentazione, che opera anche a supporto dello Sportello di informazione economico-statistica. Le

banche dati consultabili documentano in particolare l’economia locale, nazionale ed internazionale, la

realtà economica delle piccole e medie imprese, l’internazionalizzazione, le attività delle Camere di

Commercio.

4.7 Le azioni per il contenimento della spesa e l’efficienza dei servizi

Negli ultimi anni la necessità di un’analisi puntuale dei meccanismi che incidono sull’andamento della spesa

pubblica, accanto all’esigenza di individuare interventi mirati al suo contenimento e alla sua progressiva

riqualificazione, sono state più volte al centro dell’attenzione del Legislatore, divenendo tema

fondamentale della politica finanziaria e di bilancio. Il tutto è stato reso ancor più stringente alla luce del

percorso di consolidamento dei conti pubblici reso necessario per il rispetto degli obiettivi di finanza

pubblica concordati in sede europea.

Il fine ultimo di queste attività è dato dalla modernizzazione delle procedure e delle modalità di spesa delle

amministrazioni pubbliche, in modo da fornire servizi pubblici di alta qualità al più basso costo.

Anche l’amministrazione camerale, in quanto ente pubblico, è destinataria di tali provvedimenti di revisione

della spesa ed ha contribuito negli anni a versare alle casse dello Stato i risparmi derivanti dall’applicazione

delle diverse misure di contenimento e risparmio prescritte dal legislatore. E’ appena il caso di sottolineare

che le Camere di Commercio non ricevono trasferimenti dallo Stato, essendo enti dotati di totale

autonomia finanziaria.

In questa ottica di contenimento e razionalizzazione della spesa, la Camera di Commercio ha inoltre

pianificato e realizzato nei primi mesi del 2014 il progetto per l’accorpamento degli uffici situati nella sede

di Perugia Ponte san Giovanni con gli uffici della sede centrale (di via Cacciatori delle Alpi).

Oggi quindi gli utenti hanno a disposizione un unico punto di accesso ai servizi e agli sportelli camerali

presso la sede centrale. Per necessità di tipo logistico dell’utenza, la Borsa Merci e lo Sportello Metrico sono

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tuttora ubicati presso la sede di Ponte san Giovanni. L’intero progetto ha portato non solo indubbi vantaggi

per i diretti destinatari dei servizi, ma permetterà all’ente di conseguire significativi risparmi sotto forma di

minori oneri per il riscaldamento e condizionamento dei locali, acqua e illuminazione. Al tempo

stesso, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio camerale, gli spazi resisi disponibili presso la sede di

Ponte san Giovanni sono stati posti in locazione.

Ulteriori azioni realizzate dalla Camera sono riconducibili agli obiettivi generali di semplificazione, sotto il

profilo del contenimento dei costi o della razionalizzazione dei servizi offerti sul territorio, quali:

- Lo scioglimento del Centro di formazione imprenditoriale della Camera di commercio di Perugia;

- Gli accordi per lo svolgimento di funzioni in forma associata tramite Unioncamere Umbria,

nell’ambito del monitoraggio dell’economia regionale e delle iniziative promozionali;

- L’attuazione del Protocollo d’intesa con la Regione Umbria per la costituzione del Centro Estero

Umbria, per il sostegno al credito attraverso i Confidi e la comunicazione turistica della regione con

meccanismo dell’addizionalità dei fondi.

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