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1 BILANCIO DI MANDATO 2011 - 2016 ASSESSORATO AL BENESSERE E SPORT, QUALITÀ DELLA VITA, TEMPO LIBERO, VERDE, TUTELA DEGLI ANIMALI, PERSONALE E SERVIZI GENERALI. maggio 2016

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BILANCIO DI MANDATO

2011 - 2016

ASSESSORATO AL BENESSERE E SPORT, QUALITÀ DELLA VITA, TEMPO LIBERO, VERDE, TUTELA DEGLI ANIMALI, PERSONALE E SERVIZI GENERALI.

maggio 2016

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I. LA MIA IDEA DI POLITICA

Nel 2011 sono stata chiamata dal Sindaco Pisapi, a svolgere la funzione di assessora del Comune di Milano, senza esperienze istituzionali alle spalle. Ho cercato di interpretare il mio ruolo portando all’interno dell’amministrazione le competenze acquisite in tanti anni di lavoro nelle grandi aziende insieme all’attenzione per alcuni temi civici, come la parità di genere e il benessere, che da sempre accompagnano la mia esperienza. Il mio bilancio personale di questi 5 anni di servizio pubblico è straordinariamente positivo: ho conosciuto persone, storie, progetti e sfide che mi hanno incredibilmente arricchito. Ho scoperto la mia città. La mia idea di politica si è sempre fondata sulla chiara visione della città desiderata e si è sostanziata in politiche con diversi assi di lavoro, ognuno con progetti prioritari, tempi e obiettivi ben definiti, sempre condivisi con dirigenti e funzionari dell’amministrazione. Ho cercato di produrre risultati concreti per la città, innovando al tempo stesso i processi, per farli perdurare nel tempo. Credo che la politica sia bella, e ho provato a dimostrarlo con la mia azione. È bella quando è trasparente, partecipata e capace di decidere; quando è concreta sia nel pensiero breve che nel pensiero lungo. Mi sono convinta che una buona politica possa e debba sempre tenere a fianco di politici ‘puri’, che portano avanti gli interessi delle persone che rappresentano, anche professionisti della società civile, che mettono a disposizione della collettività le proprie competenze. Questo è quello che ho imparato. Questo è quello che lascio alla mia città, contenta di averla lasciata meglio di come l’ho trovata. Convinta che ci siano ancora tante strade appassionanti per il futuro.

Chiara Bisconti

II. LA VISIONE DI CITTA’ CHE CI HA GUIDATO

Milano città bella, viva, vivibile e verde; amata dalle persone che, vivendola, usandola e prendendosene cura, me sviluppano il senso di orgoglio e di appartenenza.

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III. GLI OBIETTIVI CHE CI SIAMO DATI PER CONCRETIZZARE LA NOSTRA VISIONE

1. Rendere più facile lo sport in città per il maggior numero possibile di persone

investendo sullo sport di base praticabile all’aperto in tutta la città;

ristrutturando gli impianti sportivi nei quartieri;

individuando la forma migliore di gestione per le diverse tipologie di impianti sportivi presenti;

incentivando l’arrivo di manifestazioni sportive di prestigio o anche di sport innovativi in città;

sviluppando al contempo eventi diffusi nelle strade e nelle piazze;

#palestraacieloaperto

2. Sviluppare quantitativamente e qualitativamente la natura in città

concependo gli interventi di progettazione del paesaggio verde sempre su scala metropolitana, privilegiando le interconnessioni ecologiche e le riconnessioni di verde esistente;

avviando progettazioni anche graduali di nuovi parchi o aree verdi nell’ambito di sistemi interconnessi più vasti;

incrementando il verde fruibile e la biodiversità;

aumentando la partecipazione diretta di cittadine e cittadini all’ideazione e alla cura del verde pubblico;

dando spazio a nuove competenze nelle attività di piantumazione, nella cura degli alberi;

concependo la manutenzione come componente essenziale nello sviluppo del patrimonio verde urbano.

#lanaturaentraicittà

3. Dare maggior valore allo spazio pubblico e al tempo, risorse preziose per una vita piena per tutti e tutte

promuovendo il lavoro agile, l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico, la possibilità di giocare nei cortili

valorizzando l’arte di strada e le manifestazioni di intrattenimento gratuite nei luoghi civici, nelle strade e nelle piazze

aprendo i luoghi civici a cittadine e cittadini (Palazzo Marino) o rivitalizzando luoghi esistenti (La Fabbrica del Vapore)

rendendo la città più facile a chi vive con animali da compagnia.

#bellamilano

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IV. LE AZIONI PRINCIPALI CHE ABBIAMO REALIZZATO PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI

1. PROMOZIONE DELLO SPORT PER TUTTI COME VEICOLO DI BENESSERE E INCLUSIONE

Abbiamo scelto di investire principalmente sullo sport per tutti, usando la città intera come spazio per fare sport gratuitamente all’aperto, sostenendo lo sport di base e i valori positivi che lo sport trasmette.

Abbiamo promosso la politica di ‘Milano Palestra a Cielo Aperto’ realizzando impianti sportivi leggeri pubblici e fruibili gratuitamente nei parchi: 3 campi da rugby, 1 campo da baseball, 7 percorsi ‘Corrimi’, 7 percorsi vita, 10 nuove aree fitness, 2 percorsi stabili di Orienteering e 1 skatepark a Gratosoglio (+ altri 3 in arrivo) con progettazione partecipata

Grazie al riutilizzo intelligente di un padiglione di EXPO a Famagosta nascerà nei prossimi mesi il primo playground pubblico coperto della città.

Abbiamo riqualificato il Parco Teramo con un progetto partecipato con il Consiglio di Zona 6, rendendolo un grande parco sportivo pubblico.

Abbiamo distribuito a sostegno dello sport più di 5 milioni di euro tramite bandi, suddivisi per aree di priorità: sostegno attività giovanile, inclusione, sport nelle carceri, sport e riequilibrio di genere, sport in luoghi non convenzionali, progetti sportivi innovativi.

Abbiamo dotato tutte le piscine comunali di sollevatori a bordo vasca per la discesa in acqua di persone con disabilità motorie.

Abbiamo realizzato iniziative per veicolare i valori di inclusione sociale dello sport come la Coppa Weisz, il Trofeo Città Mondo e la Milano Melting Cup.

Abbiamo emanato il primo Codice Etico dello sport della Città di Milano, sviluppato insieme ad Avviso Pubblico e Transparency International: http://codiceeticosportmilano.it/

2. RISTRUTTURAZIONE DELL’IMPIANTISTICA SPORTIVA MILANESE E SVILUPPO DI NUOVI MODELLI GESTIONALI

Abbiamo scelto di investire risorse pubbliche prioritariamente nella ristrutturazione degli impianti sportivi di base, con particolare attenzione a quelli chiusi da anni, e di favorire il lavoro di squadra con tutti i soggetti dello sport per la gestione degli impianti, supportando gli investimenti privati e dando spazio a progetti innovativi.

Abbiamo realizzato - o favorito a cura di soggetti terzi - i seguenti interventi, alcuni dei quali ancora in corso:

la ristrutturazione del Centro Sportivo Iseo, zona Niguarda, – sia Palazzetto che campi da calcio e rugby - restituito alla città dopo i danni provocati nel 2011 da un incendio doloso di stampo mafioso;

la riqualificazione del Centro Sportivo Carraro, zona Gratosoglio - ad oggi ultimato il primo lotto; sono in fase di predisposizione i progetti esecutivi del secondo e terzo lotto;

la riqualificazione di 3 Piscine di Milano Sport: Sant’Abbondio, Solari e Iseo;

il rifacimento della pista di atletica presso il C.S. XXV Aprile. Sono ora in corso i lavori per la realizzazione della nuova pista coperta e della tribuna;

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la riapertura, il 14 giugno 2016, dopo 12 anni della Piscina Caimi - attuata dalla Fondazione Pierlombardo - patrimonio storico risalente agli anni ’30, con riqualificazione delle due vasche natatorie, delle cabine di rotazione e dell’edificio principale;

la riapertura – il 2 giugno2016 – dello storico velodromo Maspes-Vigorelli, con la completa riqualificazione della pista e della copertura (I lotto). I lavori degli spazi interni e delle tribune partiranno a gennaio 2017;

gli interventi di riqualificazione dello Stadio G. Meazza finalizzati, in particolare modo, all’adeguamento in base alle esigenze manifestate da UEFA per lo svolgimento della Finale di Champions League del 28 maggio 2016;

la realizzazione del nuovo Palalido, che prosegue nonostante le difficoltà incontrate e i tanti ostacoli. Abbiamo avuto il coraggio di non bloccare un progetto difficile, per restituire alla città un impianto storico e dalla potenzialità enormi;

la riqualificazione in corso del Centro Sportivo Cambini, zona Via Padova, la cui fine lavori è prevista entro la fine del 2016.

Abbiamo incentivato l’accesso al credito per i concessionari di impianti sportivi pubblici (la spina dorsale del sistema sportivo milanese), sia attraverso fideiussioni dirette del Comune che tramite il convenzionamento con istituti di credito per l’accesso al fondo di garanzia.

Tra interventi diretti e garanzie fideiussorie (a titolo esemplificativo il CS Masseroni Marchesi, il CS Quinto Romano, etc) , in questi 5 anni l’azione dell’amministrazione ha determinato la realizzazione di investimenti sull’impiantistica sportiva della città per un valore di circa 100 milioni di euro.

Abbiamo fissato nuovi criteri per la concessione degli impianti sportivi, legando la durata delle convenzioni non più al solo ammontare degli investimenti, ma alla sostenibilità del piano economico finanziario specifico per ogni singolo impianto.

Abbiamo cercato di individuare i migliori soggetti gestori per le diverse tipologie di impianti, distinguendo l’attività a livello agonistico da quella di base. Così, ad esempio, sono stati assegnati tramite bando ad associazioni sportive il centro sportivo Cappelli Sforza e il centro sportivo Crespi. Sono stati invece promossi accordi con la Federazione di Atletica Leggera per la gestione del CS XXV Aprile, con la Federazione Baseball per la gestione del CS Kennedy, con entrambe per la gestione di aree del Saini (e sono in corso finalizzazioni con altre federazioni per la gestione della parte rimanente di questo importante Centro Sportivo).

Abbiamo promosso innovazioni gestionali degli impianti sportivi: in spazi pubblici dismessi a Niguarda è nato il primo centro europeo coperto di Parkour e in via Fatebenesorelle è stato avviato il centro sportivo Playmore, con attività sociali all’avanguardia.

3. RILANCIO DI MILANO SPORT

Abbiamo deciso di credere in Milanosport - salvaguardando il ruolo sociale dello sport a tariffe pubbliche - e ne abbiamo risanato i conti.

Il contributo del Comune di Milano alla società è stato dimezzato – risultando mediamente nei 5 anni di €4.300.000 - rispetto a quanto elargito dalle passate amministrazioni. I costi dell’azienda - a parità di servizio offerto - sono diminuiti di più di 9 milioni di euro (-30%). Il solo contributo dell’accordo sindacale siglato a fine 2012- con grande responsabilità dei sindacati e dei lavoratori - ha portato un risparmio di 2.4 mio sul costo del personale sul bilancio 2013. Il costo delle consulenze è stato ridotto del 20%. Oggi Milanosport è un’azienda sana. Oltre al lavoro di risanamento economico, è stata definita la mission di Milanosport, focalizzata sulla gestione dell’acqua, attuando un progressivo piano di dismissione degli impianti in cui non sono presenti piscine ( C.S. Capelli Sforza, C.S. Crespi, Vigorelli, C.S. XXV Aprile).

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4. ATTRAZIONE DI EVENTI SPORTIVI, PRESTIGIOSI E/O INNOVATIVI

Abbiamo contribuito all’attuale immagine di Milano metropoli internazionale e attrattiva, ospitando grandi eventi sportivi, sia tradizionali che innovativi.

Abbiamo promosso e favorito lo svolgimento di grandi eventi sportivi nazionali ed internazionali, contribuendo a creare indotto importante per la città.

Tra i più importanti:

* La finale di UEFA Champions League, calcio, nel 2016;

* Le Final Four di Eurolega, basket, nel 2014;

Pallavolo: Campionati del Mondo Femminili 2014;

Basket : Final 4 Coppa Italia 2012 e 2016: EA7-Boston Celtics 2012 e 2015, Final 8 Coppa Italia 2013/2014;

Sci di fondo: Tappa World Cup KO sprint 2012;

Canoa: Campionati Mondo Dragon Boat 2012 e Campionato del Mondo Canoa Kayak 2015, World Cup Canoa Kayak 2014;

Pugilato: World Boxing Series 2012;

Ginnastica Artistica: Grand Prix 2012;

Pattinaggio su Ghiaccio: Campionati del Mondo Juniores di Figura 2013;

Ciclismo: Giro d’Italia 2012 e 2015;

Biliardo: Campionato del Mondo 5 Birilli 2015;

Calcio: Finale UEFA Champion League 2016.

Abbiamo dato spazio anche ad eventi sportivi innovativi, che caratterizzano le nuove tendenze, ad esempio:

Nel 2014 abbiamo ospitato il campionato italiano e nel 2015 quello europeo dei Bike Messenger, una comunità in crescita che mette insieme sport e lavoro.

Dal 2013 ogni anno ospitiamo il più importante meeting di slackline in Italia.

Abbiamo promosso lo svolgimento di eventi sportivi che utilizzano la città come ‘palestra a cielo aperto’, valorizzando in particolare le corse - storiche (Stramilano, Milan City Marathon etc.) e nuove (Color Run, We Own the Night, Energizer Night Run etc.) - coinvolgendo un popolo di runners stimabile in circa 100.000 praticanti. E a maggio 2016 abbiamo ospitato, unica città in Italia, la Wings for Life World Run.

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5. SVILUPPO DEL PAESAGGIO VERDE URBANO

Abbiamo voluto considerare il verde elemento qualificante del paesaggio metropolitano, accantonando definitivamente la concezione di verde ornamentale, sostenendo una visione sistemica e unitaria di territorio, incrementando la naturalità e la biodiversità nel contesto urbano.

Durante questi anni abbiamo lavorato per trasformare tutti gli spazi aperti in patrimonio unitario della città, attraverso una forte visione sistemica del territorio in grado di creare un rapporto costante tra natura e costruito.

Abbiamo scritto la ‘visione del verde’ in 10 punti, elaborata in forma partecipata insieme ad associazioni, università e professionisti, per privilegiare la sostenibilità, la resilienza e la fruibilità, del verde, rispetto al concetto di verde ornamentale. Avviamo approvato le linee guida del primo piano strategico del verde.

Rispetto al 2011 abbiamo reso fruibili 3 milioni di mq di verde pubblico in più (da 19 a 22), accresciuto di 70 mila unità il patrimonio arboreo del comune (da 190 a 260mila) e creato tredici nuovi parchi, urbani e periurbani, oltre i 10mila mq. Ad esempio, dopo 30 danni dal crollo del Palasport abbiamo riqualificato 65.000mq di fianco a San Siro trasformandoli in un grande parco.

Abbiamo incrementato la biodiversità, ampliando le specie di alberi piantati, introducendo i prati fioriti fin dentro alla città e convertendo le tradizionali aiuole stagionali in perenni, favorendo specie edule: ad oggi abbiamo 13mila metri quadrati di aiuole con piante perenni.

6. NUOVE MODALITA’ DI PROGETTAZIONE DEL SISTEMA VERDE E AVVIO DEL PARCO METROPOLITANO

Con la chiara volontà di contribuire alla valorizzazione del parco metropolitano abbiamo deciso di mettere in priorità interventi di connessione di verde esistente, di accantonare la logica delle grandi progettazioni di parchi singoli per avviare progettazioni a step di aree verdi all’interno di masterplan complessivi e di considerare la manutenzione del verde parte integrante della progettazione.

All’interno della visione unitaria di paesaggio metropolitano abbiamo avviato interventi di sviluppo del verde che privilegiano la connessione del verde esistente, così da iniziare a delineare il parco metropolitano, unitario e percepibile come un unicum, pur salvaguardando la specificità dei singoli parchi oggi esistenti .

In questa logica:

Abbiamo aderito ai Plis Media Valle Lambro e Martesana.

Siamo stati partner in importanti progetti finanziati da Fondazione Cariplo, come Re Lambro o ConnettiMi (perché un riccio passi per il Nord).

Abbiamo favorito l’annessione del Plis Balossa al Parco Nord;

Abbiamo realizzato o avviato i lavori dei parchi agricoli Ticinello e Vettabbia;

Abbiamo riaperto, con Italia Nostra, la Cava Ongari Cerrutti nel parco delle Cave.

Abbiamo avviato modalità nuove di progettazione dei parchi, abbandonando l’idea di grandi e costose progettazioni singole calate dall'alto sul territorio. Abbiamo invece prodotto masterplan integrati nella visione unitaria del paesaggio urbano, realizzando gli interventi, anche a step successivi, man mano che le risorse diventavano disponibili. Tutto ciò mettendo a sistema risorse esistenti e aprendosi alla coprogettazione con soggetti esterni all’amministrazione.

Due esempi di questa nuova modalità di progettazione sono:

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Parco Segantini: parco cittadino di più di 80.000 metri quadri, oggi fruibile in larghissima parte, realizzato grazie alla collaborazione tra amministrazione, associazione dei cittadini residenti (associazione Parco Segantini) e associazioni come Italia Nostra.

Grande Parco Forlanini: per attuare le visione di un grande parco che colleghi il centro città con l'Idroscalo, dentro il PLIS Media Valle del Lambro, abbiamo creato dei sentieri ciclopedonali nelle aree agricole che partono in fondo a viale Argonne, e - anche grazie a M4 – creeremo un nuovo ponte sul Lambro per unirle al parco Forlanini esisstente. L'abbiamo fatto insieme all'associazione Grande Parco Forlanini, al Politecnico, e a tanti altri.

Abbiamo investito in formazione per le nuove tecniche di manutenzione delle nuove essenze in città e riscritto il nuovo capitolato della gestione del verde, integrandolo con i nuovi saperi, esigenze e tecniche richieste èer una migliore gestione del verde esistente.

7. PARTECIPAZIONE NELLO SVILUPPO E CURA DEL VERDE

Abbiamo capito che un importante sviluppo del verde necessita dei saperi e delle energie di tanti e abbiamo favorito la massima partecipazione alla cura diretta del verde.

Abbiamo fatto nascere 14 nuovi giardini condivisi, gestiti direttamente da cittadini ma con l’apporto di investimenti specifici da parte dell’amministrazione e creato con il Bosco in Città la figura del giardiniere condotto: un esperto agronomo a disposizione delle comunità che partecipano alla cura del verde.

Abbiamo incrementato del 20% gli orti presenti in città, riducendo il canone di affitto e eliminando le cauzioni, abbiamo favorito la nascita di orti comunitari e sperimentali, abbiamo approvato i criteri per il convezionamento di orti privati e aperto un ufficio orti dedicato.

Abbiamo incrementato le “collaborazioni”: oggi esistono oltre 400 aree verdi adottate dai cittadini, di cui più di 300 condominii che hanno deciso di allontanare le automobili dai loro marciapiedi, sostituendo prati all’asfalto.

Prendendo spunto dai festival diffusi come Piano City e Book City, nel 2015 abbiamo realizzato la prima edizione di Green City Milano, 3 giorni dedicati alla cura partecipata del verde di Milano. La risposta delle associazioni è stata sorprendente, con 130 realtà aderenti e più di 300 eventi diffusi in tutta la città. Dalla scoperta dei tetti verdi, all’apertura di giardini privati, da momenti di festa nei giardini condivisi, a lavori collettivi in spazi di riqualificare, sono stati momenti nei quali si è rafforzata la rete di cittadini e cittadine impegnati direttamente nella cura degli spazi verdi cittadini. Il 13-14-15 maggio 2016 abbiamo fatto la seconda edizione, confermando la partecipazione e l’entusiasmo della città.

Abbiamo sviluppato la App”Ghe Pensi Mi” per segnalare al manutentore del Comune aree cani, aree giochi e sportive ammalorate nei parchi cittadini. Ad oggi più di 5.000 persone l’hanno scaricata e abbiamo già trasformato 1.700 segnalazioni in interventi. Abbiamo realizzato anche una versione dedicata per i giardini scolastici.

8. IL TEMPO COME RISORSA PREZIOSA DA LIBERARE PER MAGGIOR QUALITA’ DELLA VITA URBANA

Abbiamo deciso che la dimensione tempo è un asset fondamentale della qualità della vita e abbiamo avviato progetti per liberarlo.

Lavoro Agile, Scuole Aperte e altre sperimentazioni più piccole inserite nel Piano Territoriale degli Orari: i tempi della città possono essere cambiati, così come i tempi di vita-lavoro. Per questo abbiamo scritto un PTO sperimentale che oggi è una delibera di giunta.

Milano è la prima città d’Italia ad aver promosso la ‘Giornata del Lavoro Agile’ ponendosi come catalizzatore virtuoso per una nuova sperimentazione. Lavorare da uno spazio coworking, da un caffè, da

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un parco è possibile. In tre anni sono state circa un migliaio le aziende che hanno risposto all’appello dell’amministrazione e decine di migliaia le persone coinvolte, con benefici per la persona, per l’azienda o ente in cui si lavora, per la città intera e il suo ambiente. E anche grazie alla nostra sperimentazione oggi il lavoro agile è una legge in discussione in parlamento.

Con il progetto ‘Scuole Aperte’ abbiamo aperto 30 scuole di Milano. Grazie a fondi reperiti dalla Regione e dal Ministero con l'assessorato alle Politiche Sociali e distribuiti tramite bandi, abbiamo avviato progetti di aggregazione, sport e cultura nelle scuole in orari extrascolastici. Abbiamo anche realizzato il primo ‘vademecum delle scuole aperte’ in Italia, per diffondere il know-how sviluppato in questi anni, e siamo stati i primi a far nascere l’Ufficio Scuole Aperte all’interno di un amministrazione comunale.

9. L’ARTE DI STRADA COME CULTURA PUBBLICA

Abbiamo deciso di riconoscere nell’arte di strada una forma qualificata di cultura pubblica e una ricchezza che porta prestigio nella nostra città, aumentandone l’attrattività.

Consideriamo l’arte di strada una forma di cultura qualificata, una risorsa per la nostra città. Le vie, le piazze e i parchi di Milano sono potenziali palcoscenici per dare a tutti e a tutte la possibilità di esibirsi e creare occasioni di aggregazione e bellezza per i passanti. Nel 2012 insieme al Consiglio comunale abbiamo approvato il nuovo regolamento dell’arte di strada a Milano, e introdotto - come prima città in Italia - una piattaforma online per la prenotazione delle esibizioni.

Oggi sono 250 le postazioni in tutte e 9 le zone della città per circa 25.000 esibizioni annue (nel 2010 non arrivavano a 1.000). Nel 2015 abbiamo sperimentato una commissione di qualità per le esibizioni nelle postazioni centrali, verificando la sussistenza minima di requisiti così da bilanciare le diverse esigenze.

Per rafforzare il valore del lavoro quotidiano degli artisti di strada abbiamo organizzato negli spazi del Castello Sforzesco e del Parco Sempione:

nel 2014 ‘Open Street’, 3 giorni di vetrina internazionale dell’arte di strada, con 50 compagnie provenienti da 9 paesi e più di 100 spettacoli.

nel 2015 ‘Stra Festival’: 105 spettacoli gratuiti in 14 spazi della città, tra cui un’esibizione di un funambolo tra i due ‘Expo Gate’, prima camminata in quota realizzata in città. 30.000 spettatori e spettatrici.

NEL 2016 stRADARts: 3 giorni di incontro, laboratori e spettacoli tra la Fabbrica del Vapore e via Paolo Sarpi, con un forte coinvolgimento degli artisti milanesi.

10. LO SPAZIO PUBBLICO E’ VALORE FONDANTE DELLA COLLETTIVITA’

Abbiamo deciso di riaffermare l’altissimo valore dello spazio pubblico e dei suoi luoghi, spesso liberandolo, aprendolo, scoprendolo.

Abbiamo rilanciato la Fabbrica del Vapore, definendo la nuova vision di agorà pubblica della creatività giovanile, identificando nella Fondazione Milano il soggetto ideale per la direzione artistica e promuovendo un bando per la concessione di 15 spazi (+ 2 per bar e ristorante) sulla base di progetto, stabilendo un equilibrio tra associazioni giovani e realtà di comprovato successo.

Abbiamo reso visitabili al pubblico degli spazi, prima usati solo come uffici, di Palazzo Marino, che ora è diventato un nuovo museo molto visitato.

Abbiamo aperto in via Zubiani il nuovo Museo Botanico della città di Milano, lavorando in sinergia e aprendo di più al pubblico le bellissime serre di Villa Lonati, andando così a rafforzare un polo didattico e divulgativo del verde, sempre più protagonista delle iniziative diffuse in città (Giornate del Fai, Orticola, Green City Milano etc.).

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Abbiamo introdotto le ‘Domenicheaspasso’, giornate senza auto in tutta la città, ricche di decine di proposte nate dal basso per vivere al meglio piazze, strade, spazi urbani. Sport, iniziative culturali, passeggiate, giochi, spettacoli: a ogni edizione della domenicaspasso il palinsesto si è arricchito. Durante una Domenicaspasso è nata l’idea di ‘Palazzo Bambino’, l’apertura del cortile di palazzo Marino ai bambini e alle bambine con giochi e intrattenimenti pensati apposta per loro. Un successo replicato durante le edizioni del Carnevale. Il gradimento della cittadinanza per queste iniziative è risultato molto alto. Una sperimentazione da proseguire in futuro con maggiore convinzione. Oggi rimangono le iniziative importanti di chiusura al traffico delle singole strade come il miglio di sport di Viale Buenos Aires.

Gioco nei cortili: abbiamo deciso di vietare il divieto di gioco nei cortili. Com’è possibile pensare che i bambini non possano giocare nei cortili delle loro case? Abbiamo introdotto due articoli in due regolamenti (edilizio e di Polizia Locale) del Comune di Milano che vietano il divieto di giocare, e abbiamo promosso un concorso partecipato per identificare il cortile più amico dei bambini e delle bambine.

Casa del verde: abbiamo assegnato tramite bando una bellissima struttura nel verde del Parco Sempione fino ad oggi sottoutilizzata come ufficio comunale. Ora, grazie a Legambiente, sta diventando luogo vivibile, di promozione del verde.

11. GLI ANIMALI COME ABITANTI DELLA NOSTRA CITTA’

Abbiamo riconosciuto dignità e pari diritti a tutti gli esseri senzienti che vivono in città perché anche gli animali sono abitanti della nostra città.

Fin dal primo giorno, abbiamo fatto una netta scelta di discontinuità: il Garante degli Animali, Prof. Valerio Pocar, ha prestato gratuitamente alla collettività la sua opera, con un risparmio di circa 100 mila euro l’anno, rispetto alla precedente amministrazione, e assicurando la sua totale indipendenza di pensiero.

Garantiamo la cura quotidiana degli ospiti del Parco Canile, dopo averlo ristrutturato e migliorato a tempo di record (insieme alle associazione e ai volontari) in seguito all’alluvione del 2014.

Abbiamo avviato una serie di iniziative importanti il benessere degli animali da compagnia e di chi vive con loro: il libero accesso di tutti gli animali d’affezione nei luoghi pubblici, come gli uffici comunali e i cimiteri; la raccolta cibo per cani e gatti destinato a famiglie bisognose; le campagne contro le deiezioni nelle strade e per l’igiene nelle aree cani; l’attenzione costante alle colonie feline; la difesa della fauna selvatica in tutto il territorio urbano; le risorse assegnate tramite bando alle associazioni.

Abbiamo creato il Nucleo unico di Tutela Animali della Polizia Locale, formato da 6 agenti dedicati a questo servizio (e appassionati di animali), formandoli con corsi di specializzazione. Hanno effettuato centinaia di interventi.

12. IL RUOLO DELLE PERSONE CHE LAVORANO NEL COMUNE DI MILANO

Abbiamo deciso di valorizzare il personale del Comune di Milano, riducendo drasticamente la presenza di consulenti esterni e cercando di migliorare le condizioni e l’ambiente di lavoro.

Nel nostro Comune lavorano circa 15.000 persone. Molti di loro hanno una ricca esperienza, professionalità e competenze molto alte. Allora abbiamo deciso di valorizzarle. Per questo abbiamo ridotto le consulenze esterne e il ricorso al lavoro interinale, producendo un risparmio del costo del personale di più di 7 milioni di euro rispetto alle amministrazioni precedenti. Nei 5 anni di amministrazione abbiamo sempre assunto il massimo possibile di risorse che la legge ha permesso.

Sappiamo che la conciliazione è un bisogno importante per tutti i lavoratori e le lavoratrici. Abbiamo introdotto nel nostro Comune diverse forme di flessibilità oraria e stiamo incoraggiando il lavoro agile: dopo le 3 giornate sono in avvio sperimentazioni permanenti in alcuni settori. Abbiamo anche realizzato

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servizi di conciliazione come i campus estivi per i figli dei nostri lavoratori e lavoratrici e servizi di cura dei figli nei momenti di chiusura delle scuole.

Abbiamo investito sulla formazione e – per ovviare ai limiti imposti dalle leggi di stabilità sulle risorse spendibili – abbiamo creato un albo di formatori interni che formano i lori colleghi su specifiche materie.

Abbiamo dato vita al Comitato Unico di Garanzia per vigilare su casi di mobbing o discriminazione e avviato procedure e attività specifiche in materia di trasparenza e anticorruzione.

Abbiamo rinegoziato con i sindacati il contratto della Polizia Locale, risolvendo una pesante situazione di illegittimità ereditata delle amministrazioni precedenti.

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V. COME ABBIAMO LAVORATO

Abbiamo privilegiato le politiche di cambiamento e di avvio di processi di lungo periodo rispetto alla realizzazione di progetti singoli e abbiamo fatto della partecipazione la nostra agenda quotidiana.

Abbiamo cercato di innestare politiche di cambiamento strutturali e di lungo periodo, seguendo questo processo :

Siamo partiti dai temi centrali della nostra visione di città

Abbiamo individuato luoghi, reali o virtuali, da mettere a disposizione

Abbiamo coinvolto i soggetti interessati esterni all’amministrazione già nella fase di progettazione

Abbiamo stimolato l’attivazione di processi che proseguano poi autonomamente nel lungo periodo

Abbiamo tenuto il ruolo di governance del processo

Dove utile, abbiamo ricercato il riconoscimento, anche a livello legislativo, delle istituzioni di più alto livello.

Esempi di questo modo di lavorare sono il Lavoro agile, le Scuole aperte, la nuova Fabbrica del Vapore, la stesura della visione e piano stretegico del verde, la realizzazione dello Skate Park di Gratosoglio, il Codice etico, il progetto Corrimi.

Abbiamo assegnato le risorse pubbliche (monetarie e spazi) prevalentemente tramite bandi a evidenza pubblica (inclusi i biglietti omaggio dello stadio di San Siro, distribuiti a rotazione a scuole e associazioni senza fine di lucro), dove prima erano consuetudine le assegnazioni dirette.

Abbiamo coinvolto le persone nei momenti più diversi della nostra azione amministrativa : dalla coprogettazione di impianti sportivi, alla stesura di documenti strategici, alla costruzione di festival partecipati e diffusi, alla presa in carico di aree verdi pubbliche.

VI. COME ABBIAMO COMUNICATO

Abbiamo condiviso in totale trasparenza ogni atto amministrativo, ci siamo aperti a cittadine e cittadini, facendo circolare i saperi sviluppati.

Dalla tradizionale comunicazione stampa ai social network passando per incontri pubblici, dibattiti, convegni, pubblicazioni, ogni decisione presa e ogni atto amministrativo è stato reso pubblico con la massima trasparenza.

L’interazione con i cittadini è stata garantita costantemente attraverso i social network e anche attraverso una comunicazione diretta tra assessorato e pubblico. La tecnica di domanda/risposta su Facebook è stata inaugurata dal nostro assessorato, così come le dirette video sui social network. Abbiamo risposto a centinaia di lettere di singoli cittadini.

Abbiamo condiviso i nostri spazi, aprendoli alla città. Significative in questo senso le azioni come il mettere a disposizione di tutti l’ufficio dell’assessorato durante le giornate del lavoro agile.

Abbiamo anche condiviso il sapere che abbiamo sviluppato, realizzando un vademecum per le scuole aperte pensato per genitori e insegnanti, per rendere di dominio pubblico il sapere sviluppato, e una guida per far valere il diritto al gioco nei cortili. Abbiamo convocato a raccolta lo sport milanese con iniziative come Sport&Polis. L’ascolto costante dei bisogni e delle problematiche è stato un segno distintivo di questi cinque anni di amministrazione.

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VII. I PROGETTI NEL CASSETTO

Abbiamo lavorato tantissimo e ora abbiamo cassetti pieni di progetti, nuovi o in corso, tra cui:

Un grande polo dello sport e della natura tra il Saini e l’Idroscalo. La valorizzazione del Centro Sportivo Saini come importante centro agonistico di valenza nazionale è in corso con gli accordi già stretti o in via di definizione con le Federazioni. Bisogna sviluppare ora la parte di sinergia sia sportiva sia paesaggistica con l’Idroscalo;

Il futuro di Milanosport. Abbiamo sottoposto al consiglio comunale la valutazione delle possibilità di sinergie derivanti dalla fusione di Milanosport con MM. Noi crediamo che la giusta per evoluzione, in termini di razionalizzazione di costi, economie di scala, di condivisione di competenze nella gestione dei cantieri di riqualificazione/costruzione di nuovi impianti;

La gestione futura del Vigorelli riqualificato. Con l’obiettivo di far nascere il primo velodromo popolare d’Italia grazie ad una cogestione tra associazioni e federazioni e al tempo stesso realizzare un impianto multidisciplinare per permetterne la sostenibilità economica, stiamo valutando ora diversi ipotesi di gestione e utilizzo degli spazi. Poi bisognerà avviarli. L'impianto e aperto parzialmente e tutti i lavori termineranno a maggio 2018.

La piscina Cambini. Chiusa da quasi 20 anni, abbiamo trovato le risorse per riqualificarla e abbiamo avviato la progettazione, ora in fase esecutiva. Avviamo quindi, entro la fine del 2016, la ristrutturazione di un impianto sportivo fondamentale per la zona, che verrà finalmente restituita al territorio;

La piscina Cardellino. Scelta dal Governo e dal CONI come una delle prime opere dove investire il fondo nazionale per la riqualificazione degli impianti di periferia. I lavori partiranno entro il 2016.

Il piano skateboard. Dopo aver realizzato lo Skate Park Gratosoglio abbiamo progettato lo Skate Park Rubattino, pronto per essere realizzato entro il 2016, insieme ad altri due impianti (entro il 2017) realizzati a scomputo oneri e da noi coordinati con l'associazione degli skaters milanesi;

Il Parco Colombo. Abbiamo concluso la progettazione partecipata delle funzioni sportive da inserire nel futuro parco pubblico, individuato le risorse e inserito la realizzazione dei lavori nel piano delle opere pubbliche, con avvio lavori entro il 2016.

Il centro sportivo di via Parri, con un palazzetto multifunzionale da basket e da pallavolo e una nuova piscina da 25 metri. La realizzazione terminerà entro il 2016.

Le palestre delle scuole della Città Metropolitana. In seguito al riassetto normativo, abbiamo avviato da subito un dialogo con federazioni e associazioni sportive per saturare l’utilizzo delle palestre scolastiche delle scuole superiori, un patrimonio nel passato poco usato/valorizzato. A settembre 2016 partirà la sperimentazione, che andrà seguita, rafforzata e resa poi permanente, per far incontrare sempre più domanda e offerta di sport.

Il regolamento del verde. Insieme a professionisti, università, associazioni e cittadini abbiamo preparato un regolamento di tutela e sviluppo del verde pubblico e privato di altissimo livello che segna una netta discontinuità con il passato. L’abbiamo discusso in commissione, approvato in giunta e presentato in consiglio. Che non appena si insedierà deve discuterlo, e approvarlo.

L’appalto di manutenzione del verde 2016-2018. Abbiamo riscritto l’appalto di gestione del verde, rendendo prassi tante sperimentazioni attuate in questi anni. Contiene molte migliorie che si riverberanno su una migliore gestione del verde cittadino;

Il piano del verde. Dopo il piano strategico, di cui abbiamo elaborato le linee di indirizzo, sarà finalmente possibile realizzare il piano operativo del verde, determinando obiettivi e indicatori di

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controllo di qualità delle azioni fatte e di quelle da intraprendere. E’ uno strumento urbanistico fondamentale, da stilare e approvare come atto fondante della nuova Giunta.

Il Piano Territoriale degli Orari. Discusso in commissione e approvato dalla giunta, dovrà essere approvato dal consiglio comunale per diventare operativo e rivoluzionare i tempi della città conciliando le esigenze di vita e lavoro. E’ stato pensato come un piano dinamico e ricco di sperimentazioni che potranno comunque essere portate avanti in città.

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