Bilancio consolidato Finaval Holding 2010 · Settore Real Estate Higlights ... del bilancio al 31...
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FINAVAL HOLDING SPA – Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010
Finaval News : registrazione Tribunale di Roma n. 7/2011 del 20/01/2011
www.finavalholding.com
Siamo una holding di partecipazioni
vicina alle realtà aziendali in cui abbiamo
deciso di credere, investendo risorse finanziarie
ma anche e soprattutto manageriali.
Crediamo che i nostri valori, condivisi
con i nostri partners, siano il vero motore
di spinta ad uno sviluppo economico
e finanziario sostenibile.
La Finaval Holding nel mondo:
Italia;
Francia;
Svizzera;
Croazia;
Polonia;
Romania;
Grecia;
Canada;
Arabia Saudita;
Kazakistan
Malta;
India;
Manning agency:
India;
Filippine;
Bulgaria.
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SOMMARIO
Relazione sulla gestione Mission
Profilo del gruppo
Struttura del gruppo
Highlights
Lettera agli azionisti
Lo scenario macro economico
L’andamento economico
L’evoluzione patrimoniale e finanziaria
Settore shipping I mercati di riferimento
La flotta e l’attività commerciale
Qualità, sicurezza e ambiente
Le risorse umane
Gli investimenti in corso
Settore Logistica del Carbone Higlights
Settore Project forwarding Higlights
Settore Energia Higlights
Settore Fashion Higlights
Settore Real Estate Higlights
I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio, l’evoluzione della gestione
La gestione dei rischi aziendali
I rapporti con le società del gruppo
Altre informazioni
Bilancio consolidato Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010
Area e criteri di consolidamento
Principi contabili e criteri di valutazione
Note illustrative al bilancio consolidato
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FINAVAL HOLDING SPA
Consiglio di Amministrazione Giovanni Fagioli - Presidente
in carica fino all’approvazione Angelo Sani
del bilancio al 31 dicembre 2010 Stefano Petrucciani
Francesco Zofrea
Collegio Sindacale Presidente del Collegio
in carica fino alla data di approvazione Maria Altamura
del bilancio al 31 dicembre 2012 Sindaci effettivi
Fabio Senese
Alessandra Carlino
Società di revisione Deloitte & Touche S.p.a.
Capitale Sociale Euro 30.000.000,00 – Interamente versato
Sede Legale Via M. Bufalini 8 - 00161 ROMA
Tel. +39 06 44067.1 - Fax +39 06 44067.777
Cod. Fisc. 01922160351 R.E.A. 1070911
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MISSION
Finaval Holding è una moderna investment company che combinando la visione imprenditoriale, l’alta
qualità del management e la reale esperienza, identifica opportunità d’investimento in settori di nicchia e ad
alto valore. L’approccio agli investimenti di Finaval Holding si fonda sulla convinzione di poter coniugare la
conoscenza dei mercati, la comprensione della tecnologia, la cultura aziendale del lavoro di squadra e della
condivisione delle informazioni, il rigore dell’analisi e l’attenzione alla gestione del rischio per generare
performance in tutte le condizioni di mercato.
Finaval Holding investe in aree di business che presentano forti potenzialità di valorizzazione e crede che
l’attività di impresa vada oltre il mero rendimento economico-finanziario: E’ motore di conoscenza, coesione
sociale, patrimonio morale e culturale.
Tale approccio ha permesso a Finaval Holding di progettare e strutturare operazioni d’investimento
innovative, capaci di attrarre e sviluppare partnership con i più qualificati player dei settori nei quali opera, in
Italia e all’estero.
Il nostro obiettivo resta creare costantemente valore aggiunto nell’ambito di un processo di controllo del
rischio senza mai dimenticare i nostri valori.
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PROFILO DEL GRUPPO
SETTORE SHIPPING – FINAVAL
FINAVAL è una tra le più attive compagnie europee nel trasporto via mare di prodotti
energetici ed intende proporsi quale operatore logistico di “energia”.
L’affidabilità’ delle proprie navi, tra le prime nel mondo ad utilizzare il doppio scafo a
maggior protezione del carico e dell’ambiente e la qualificazione degli equipaggi, unite
alla sistematicità delle manutenzioni, all’impiego delle più moderne tecnologie ed agli standard di esercizio in
linea con le più recenti normative, hanno permesso al gruppo Finaval di ottenere l’approvazione delle
maggiori compagnie petrolifere multinazionali ed una meritata fama di affidabilità, serietà e sicurezza.
L’attenzione alle diverse esigenze dei clienti, la presenza nelle aree strategiche del traffico merci, l’offerta di
servizi altamente qualificati ed i continui investimenti hanno oggi consolidato il gruppo Finaval e gli hanno
dato quella connotazione di efficienza, professionalità e convenienza a cui guarda con interesse l’intero
mercato nazionale ed internazionale.
SETTORE LOGISTICA DEL CARBONE – VIANN LOG/MBS
La società MBS - Mediterranean Bulk System N.V. - opera da anni nel settore dello
stoccaggio, della logistica e della movimentazione del carbone.
La sua attività si svolge principalmente nel porto sloveno di Koper, dove MBS ha
stipulato contratti per la discarica e lo stoccaggio del carbone destinato alle
centrali elettriche dell’Adriatico.
La M.B.S./VIANN LOG, utilizzando terminali portuali con i quali da più di dieci anni collabora ed insieme ai
quali ha partecipato al continuo miglioramento tecnico, permette a varie utenze industriali di utilizzare servizi
di trasporto, anche con navi di pescaggio elevato, di stoccaggio dei prodotti, con possibilità di effettuare
mixing e blending, di ricarica e distribuzione con navi minori.
SETTORE PROJECT FORWARDING – F.H. BERTLING LOGISTIC ITALY
F.H. Bertling Logistic Italy si integra nella strategia dello sviluppo dei trasporti e
della logistica ad alta tecnologia e valore aggiunto, perseguita dal gruppo.
L’iniziativa, pur essendo caratterizzata da forte novità imprenditoriale, si muove su elementi di continuità
rispetto alla storia del gruppo Finaval Holding che ha operato per oltre un decennio nello specifico settore in
oggetto sviluppando competenze gestionali e rapporti commerciali.
SETTORE POWER – SITIE IMPIANTI INDUSTRIALI
Fin dal 1945 Sitie Impianti Industriali S.p.A. opera nel settore delle installazioni elettriche
e di strumentazione industriale, dalla progettazione all’avviamento degli impianti.
L’inserimento di tecnologie più avanzate, il rispetto delle esigenze di salvaguardia ambientale e l’adozione di
ogni possibile azione mirata al controllo ed alla eliminazione delle situazioni di rischio, saranno le linee guida
degli sviluppi futuri.
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La sfera di attività, che ha portato l’azienda ad operare in ambito internazionale e per i più importanti clienti
del settore chimico, petrolchimico, petrolifero e dell’energia, ha consentito l’acquisizione di tecnologie e
metodologie avanzate, in particolare nel campo dei controlli di processo e della produzione energetica.
SETTORE POWER – LARAF
Laraf nasce nel corso del 2009 con la finalità di ampliare gli investimenti del gruppo
nell’ambito dei servizi a favore degli operatori del mercato energetico mondiale. Nel corso del 2010 Laraf ha
acquisito partecipazioni nelle seguenti società:
Elle
ELLE è una joint venture tra Snatt Real Estate (51%) e Laraf (49%), finalizzata alla realizzazione
di impianti fotovoltaici. La prima iniziativa è stata la realizzazione di un impianto di 2,2 MW
sulla copertura dei capannoni di proprietà della Snatt Real Estate situati a Campegine
(Reggio Emilia).
LP Drilling è in grado di fornire servizi per la perforazione di pozzi per la ricerca ed estrazione di
idrocarburi, risorse geotermiche e minerali.
Attualmente opera nel territorio italiano ed europeo per le maggiori compagnie petrolifere
italiane ed internazionali.
SETTORE FASHON – SEBASTIAN
Il marchio Sebastian è nato circa quarant’anni fa ed è fin dagli anni 70/80 leader nella
produzione di calzature d’èlite. Oggi il marchio è riconosciuto come sinonimo di eccellenza e lusso in tutto il
mondo, collocandosi al vertice dell’industria calzaturiera italiana.
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STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31/12/2010
FINAVAL HOLDINGFINAVAL HOLDING
VIANN LOG LdA
MBS Nv
50%
75%
100%
Coal
Logistics
Power/
Engineering
F.H. BertlingLogistic Italy S.r.l.
Project Forwarding
100%
Laraf S.r.l.
47,5%
Aurora 2010 S.r.l.
50%
LP Drilling S.r.l.
50%
Elle S.r.l.
49%
Sitie Impianti
Industriali S.p.A.
50%
75%Real
Estate
Giovanni Fagioli
100%
Finaval RealEstate S.r.l.
Bettina S.r.l.
Sebstian Leather
Group S.p.A.
Fashion100%
26%
100%
Angelica Shipping Ltd
Naftilos AM Ltd
50%
Finaval SpA
Finaval Tanker S.r.l.
Finaval Shipping S.r.l.
100%
Global Disbursement &
Accounting Solutions LTD
25%
50%
100%
Shipping
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HIGHLIGHTS
• Nel corso del 2010 Finaval Holding SpA ha ottenuto un risultato consolidato di gruppo di Usd 7,4 milioni
rispetto al risultato di Usd 4 milioni dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009. I ricavi consolidati delle
prestazioni di servizi sono risultati pari a Usd 112,1 milioni rispetto ai 102,0 milioni di Usd del 2009. Il margine
operativo lordo (Ebitda) si attesta ad Usd 40.779 migliaia (36,4% dei Ricavi), registrando rispetto agli Usd
Usd 34.825 migliaia (34,2%) del 2009 un incremento pari ad Usd 5.954 migliaia.
• Il 2010 è stato un anno molto importante per il gruppo che ha intensificato la propria attività di
investimenti e diversificato i mercati di riferimento. Da holding attiva quasi esclusivamente nel mercato
dello Shipping Finaval Holding si è trasformata in una holding di partecipazioni operante in settori anche
diversi caratterizzati da elementi eterogenei riguardo ai mercati ed alle caratteristiche di business. Tale
scelta è stata motivata dalla volontà di cogliere appieno le opportunità offerte dal mercato ed è stata
favorita, in un’ottica di equilibrio economico-finanziario, dall’avvenuta cessione della partecipazione nel
gruppo KTI che ha inciso positivamente sul risultato di esercizio ed ha generato risorse finanziarie.
Holding
• In data 19 maggio 2010 è stata ceduta a Maire Tecnimont S.p.A. una quota pari al 29,24% di Sofipart S.r.l..
La cessione è avvenuta per un prezzo di circa 16 milioni di Euro che ha generato liquidità per pari importo.
• A seguito della citata cessione, si è dato avvio ad una serie di investimenti:
• gli aumenti di capitale in Laraf S.r.l. finalizzati all’acquisto della partecipazione in LP Drilling S.r.l. ed
Elle S.r.l.;
• l’aumento di capitale in Aurora 2010 S.r.l. finalizzato all’acquisto di una quota di partecipazione pari
al 50% della Società Sitie Impianti Industriali S.r.l.;
• la costituzione della società Finaval Real Estate S.r.l. nella quale sono confluiti gli investimenti
immobiliari del gruppo;
• l’ingresso per una quota pari al 26%, in Bettina S.r.l., la quale detiene una partecipazione totalitaria
nella società Sebastian Leather Group S.p.A..
• Nel corso dell’anno la Capogruppo si è dotata di una struttura organizzativa, attraverso il trasferimento di
alcune figure manageriali dalla controllata Finaval S.p.A., divenendo di fatto una holding operativa.
• Nel corso dell’anno sono state anche effettuate operazioni finanziarie su titoli. In particolare sono stati
acquistati azioni ed obbligazione per un netto di circa 2,8 milioni di Euro in “Banca Popolare Emilia
Romagna”, “Unicredit”, “Banca Popolare di Vicenza” e “Cassa di Risparmio di Ferrara”. In alcuni casi tali
acquisti hanno carattere strutturale, volti a consolidare rapporti di lunga durata con il sistema bancario. In
alcuni casi tali acquisti hanno carattere strutturale, volti a consolidare rapporti di lunga durata con il
sistema bancario. In particolare, l’investimento azionario in “Banca Popolare Emilia Romagna” è finalizzato
ad un progressivo aumento della percentuale di partecipazione che al 31 dicembre 2010 aveva
raggiunto lo 0,15%.
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Settore Shipping
• Nel corso del 2010 Finaval SpA ha conseguito ricavi consolidati pari ad Usd 89,3 milioni, registrando una
perdita consolidata di Usd 1,4 milioni. I ricavi base time charter sono risultati pari ad Usd 65.248 migliaia,
registrando rispetto al dato al 31 dicembre 2009 (Usd 73.900) un decremento di Usd 8.652 migliaia,
principalmente riconducibile, oltre che alle dinamiche di mercato, alla riconsegna di una nave a
noleggio (Jag Lata) nel corso del 2009.
• Il margine operativo lordo (Ebitda) si attesta ad Usd 32.178 migliaia, pari al 49,3% dei ricavi base TCE,
registrando rispetto al 2009 una variazione negativa in termini assoluti di Usd 2.363 migliaia, ma una miglior
incidenza percentuale rispetto ai Ricavi base TCE del 2,6%. Tali variazioni risultano legate:
• al contenimento dei costi indiretti ( + Usd 1.512 migliaia);
• al miglior apporto derivante dalla gestione accessoria ( + Usd 391 migliaia);
• al minor margine di contribuzione flotta ( - Usd 4.626 migliaia).
• Il “Risultato delle attività in funzionamento” si attesta ad Usd -567 migliaia. Escludendo da quest’ultimo le
componenti di carattere straordinario (Risultato compravendita e valutazione a fair value attività non
correnti), tale valore sarebbe risultato pari ad Usd 4.363 migliaia, corrispondente al 6,7% dei Ricavi base
Time Charter, con una migliore incidenza rispetto a quanto registrato al 31 dicembre 2009 – Usd 3.993
(5,4%). In termini assoluti, sempre al netto delle componenti di carattere straordinario, si registra un
incremento di Usd 370 migliaia, legato al miglior andamento della gestione finanziaria principalmente
dovuto al favorevole andamento del cambio Euro/Usd che ha comportato una riduzione del
controvalore in dollari dei debiti espressi in Euro.
• Nell’ambito degli investimenti, si è proceduto alla presa in consegna della nave Neverland Dream ed al
versamento di un ulteriore acconto relativo alla nave Neverland Star, consegnata nel mese di marzo 2011.
Tali navi (Aframax da 115.000 dwt) sono le ultime consegne facenti parte di un gruppo di sei navi gemelle,
ordinate a suo tempo ai cantieri sudcoreani Samsung Heavy Industries.
• In data 29 marzo 2010, con effetto e decorrenza dal 1 aprile 2010, la Finaval S.p.A. ha acquistato da
Teknè S.a.m. il ramo d’azienda denominato “Teknè Roma”, avente ad oggetto la gestione tecnica delle
navi della flotta Finaval. In tal modo è stata, di fatto, attuata l’internalizzazione della gestione tecnica
precedentemente affidata in outsourcing. Tale scelta è stata effettuata al fine di arricchire la società di
know-how tecnico e, contemporaneamente, fornire un apporto positivo al processo di riduzione dei costi
sia direttamente, contenendo quelli di struttura, che indirettamente, ricercando maggiori sinergie
attraverso una gestione completa della nave.
• In data 25 febbraio 2010 la Finaval S.p.A. ha ottenuto la certificazione di conformità allo standard
internazionale OHSAS 18.001(Occupational Health and Safety Assessment Series) disciplinante i requisiti
necessari a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori. La Finaval continua, in tal modo, a distinguersi
per l’attenzione riservata al rispetto dell’ambiente e ad un’attenta politica della qualità. A tal riguardo si
ricorda che nel 1991 la società avviò la costruzione della M/T Isola Blu, prima nave petroliera a doppio
scafo battente bandiera italiana e fu la prima compagnia di navigazione italiana ad ottenere la
certificazione ISO 9002 nel 1996 e ISO 14001 nel 1999.
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• La società ha deciso di registrare la testata “Finaval News” al fine di farla diventare periodico stampa a
tutti gli effetti e raggiungere, oltre che una platea interna, anche il mondo esterno, seppur all'interno del
"contesto mare". Finaval Spa ha sempre creduto nella necessità di comunicare, prioritariamente al
proprio interno, le indicazioni sia di natura strategica che gestionale ed operativa. Questo attraverso uno
strumento avente grande impatto identificativo, appunto Finaval News. E' intenzione della società quella,
in futuro, di sviluppare i contenuti del periodico.
Settore Logistica del Carbone
• E’ stata rinnovata per il biennio 2010-2011 la convenzione relativa ai servizi di discarica, deposito e ripresa
del carbone presso il porto di Koper in Slovenia con Enel Trade SpA.
Settore Power/Engeneering
• Nell’ambito di tale settore si è dato avvio nel corso dell’anno a due importanti filoni di investimento:
• uno legato all’impiantistica a servizio del mercato energetico mediante la costituzione della Joint
Venture Aurora 2010 S.r.l. ;
• l’altro attraverso la partecipazione Laraf S.r.l., con la finalità di diversificare il gruppo Finaval Holding
nell’ambito del mercato “energetico”.
• Per quanto riguarda l’impiantistica si segnala, come già ricordato, l’acquisto di una quota di
partecipazione pari al 50% della Società Sitie Impianti Industriali S.r.l., la quale era precedentemente
partecipata mediante la società Sofipart S.r.l.. La Sitie, nel corso del 2010, ha affrontato con
determinazione il perdurare della non facile situazione economica italiana e mondiale, forte
dell’esperienza maturata a livello internazionale. Proprio le iniziative intraprese ormai da diversi anni in
ambito europeo hanno consentito all’azienda di incrementare il volume d’affari migliorando
contemporaneamente la redditività. L’aumento pari al 9% registratosi nei ricavi consolidati che sono
passati da Euro 25.697 migliaia nel 2009 ad Euro 27.984 migliaia nel 2010 è stato, infatti, valorizzato dal più
che lusinghiero incremento del reddito operativo. Quest’ultimo, infatti, è passato da Euro 910 migliaia nel
2009 ad Euro 1.793 migliaia nel 2010, registrando un incremento pari al 97% . Si segnalano tra le iniziative
avviate l’ingresso nel mercato del fotovoltaico attraverso la realizzazione in economia di quattro impianti
fotovoltaici “a tetto”, sui capannoni di proprietà, per una potenza totale installata di 232 Kwp e una
produzione stimata di 370.000Kwh annui. Il progetto, totalmente autofinanziato, prevede un costo
complessivo dell’opera di circa 700.000 euro.
• Per quanto riguarda la partecipata Laraf S.r.l. si segnala l’acquisto della percentuale di partecipazione
pari al 49% del capitale sociale di Elle S.r.l., joint venture finalizzata alla realizzazione di impianti fotovoltaici
e di una quota di partecipazione pari al 50% in LP Drilling S.r.l., società operativa nel mercato delle
perforazioni.
• Elle è una joint venture avviatasi nel corso del 2010 con Snatt Real Estate per la realizzazione di un
impianto fotovoltaico sui capannoni di proprietà della Snatt Real Estate a Campegine. L'accordo ha
previsto la messa a disposizione dei capannoni industriali di proprietà di Snatt RE e, attraverso le
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competenze nell'ambito del settore energetico di Laraf, la realizzazione di un impianto fotovoltaico in
grado di produrre 2,8 milioni di Kwh annui. La realizzazione dell’impianto è avvenuta nell’esercizio 2010 e
l'energia prodotta, a partire dal 2011, verrà quasi totalmente utilizzata dalla Società locataria degli
immobili. Tale investimento permetterà, grazie al c.d. Conto Energia, di ottenere incentivi per oltre 1
milione di Euro l'anno per venti anni, consentendo, inoltre, un risparmio - dovuto al minor costo dell'energia
- per l'azienda utilizzatrice di oltre 300 mila euro annui.
Settore Project forwarding
• La F.H. Bertling Logistic Italy, operativa nel settore Project forwarding e partecipata al 100% da Finaval
Holding, ha realizzato nel corso del 2010 un fatturato pari ad Euro 5,7 milioni, registrando una crescita di
oltre il 33% rispetto a quanto realizzato nel corso del 2009 (Euro 4,2 milioni). La marginalità operativa si è
mantenuta in linea con il precedente esercizio.
• Al termine dell’esercizio è stato definito un accordo con Bertling Logistics finalizzato alla creazione di una
joint venture, attuata poi nel mese di aprile 2011. Tale accordo ha previsto l’ingresso di Bertling Logistics
nel capitale sociale di Finaval Offshore la quale ha modificata la propria denominazione sociale in “F.H.
Bertling Logistics Italy” e, di fatto, è entrata a far parte di uno tra i più importanti network internazionali
nell’attività del Project Forwarding.
• La nuova società beneficerà dell’impostazione globale, degli standards internazionali e di qualifica ed
esperienza della forza lavoro di Bertling. Il gruppo Bertling è una delle aziende leader nel trasporto merci e
nelle spedizioni. La filosofia aziendale “Moving things in a big way" ha portato Bertling al raggiungimento
di una notevole solidità finanziaria. L'eccellenza operativa, la professionalità e la stabile crescita del
gruppo Bertling da quasi 150 anni ha permesso il raggiungimento di un fatturato consolidato previsto per il
2010 di circa 390 milioni di Euro ed un utile netto pari a 37 milioni di Euro.
Settore Real Estate
• L’avvio dell’attività in tale settore è avvenuto con la costituzione nel corso dell’anno della Finaval Real
Estate S.r.l. la quale ha acquistato un immobile localizzato nel centro storico di Milano, precedentemente
di proprietà della Finaval S.p.A..
Settore Fashion
• Il Gruppo è entrato in tale settore mediante l’ingresso nella compagine societaria di Bettina S.r.l..
L’operazione, effettuata mediante un aumento di capitale sociale riservato, ha previsto a fronte di una
partecipazione pari al 26% del capitale sociale un esborso finanziario da parte di Finaval Holding pari ad
Euro 1,5 milioni. L’operazione è avvenuta contestualmente all’acquisto da parte di Bettina del residuo 44%
di Sebastian Leather Group S.p.A. (di cui deteneva già una partecipazione pari al 56%) per un importo
pari ad Euro 2 milioni parzialmente finanziato mediante le liquidità apportate da Finaval Holding. Il
marchio Sebastian è nato circa quarant’anni fa ed è fin dagli anni 70/80 indiscusso leader nella
produzione di calzature d’èlite. Oggi il marchio è riconosciuto come sinonimo di eccellenza e lusso in tutto
il mondo, collocandosi al vertice dell’industria calzaturiera italiana.
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LETTERA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE(*)
Signori Azionisti,
nel corso del 2010, in una situazione di mercato caratterizzata da una fase di recessione senza precedenti
negli ultimi decenni, Finaval Holding ha chiuso l’esercizio con un utile di esercizio pari a Usd 7,4 milioni rispetto
al risultato di Usd 4 milioni dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009.
Il conseguimento di tale risultato è stato possibile anche grazie alla solidità delle scelte strategiche operate nei
passati esercizi. Riguardo tali scelte la consolidata partnership con Vitol, giunta nel 2010 al terzo anno ha
fornito un contributo determinante permettendo di attenuare gli impatti derivanti dalla contrazione del ciclo
economico, di rafforzare il nostro posizionamento sui mercati e di continuare a perseguire nuove iniziative di
sviluppo.
Se si considera che il mercato nel 2010 è stato ancora caratterizzato delle difficoltà nate negli anni
precedenti, legate al calo della domanda e da un’offerta di navi sempre più consistente, i risultati di Finaval
sono da ritenersi soddisfacenti anche e soprattutto alla luce di quanto realizzato dai principali competitors.
In ambito organizzativo si segnala l’incorporazione del gestore tecnico avvenuta attraverso l’acquisizione del
ramo di azienda italiano della società Teknè. Tale operazione ha comportato uno sforzo organizzativo
rilevante con dispendio di energie finalizzate alla coesione dei vari reparti facenti capo oggi ad un’unica
Società.
Altro importante traguardo, il cui raggiungimento mi preme sottolineare, è stato l’ottenimento da parte di
Finaval della certificazione di conformità – rilasciata dal RINA – allo standard internazionale OHSAS
18.001(Occupational Health and Safety Assessment Series) disciplinante i requisiti relativi alla sicurezza ed alla
salute dei lavoratori. Finaval continua, in tal modo, a distinguersi per l’attenzione riservata al personale, al
rispetto dell’ambiente e ad un’attenta politica della qualità.
Riguardo ora agli investimenti, nel corso dell’anno, è proseguito il piano iniziato nei precedenti esercizi che ha
visto nel mese di settembre la presa in consegna della M/T Neverland Dream ed il versamento di un ulteriore
acconto relativo alla M/T Neverland Star, presa poi in consegna a marzo 2011.
La Neverland Dream e la Neverland Star si contraddistinguono per l’elevata attenzione all’impatto
ambientale ed all’efficienza energetica che ne ha caratterizzato la costruzione. Il cantiere sudcoreano
Samsung Heavy Industries ha attribuito a questo progetto un “Energy Efficient Design Index (EEDI)” pari a 3,56
g CO2/(t-nm) rilasciando al riguardo un certificato che ne ha attestato il valore e che risulta essere il primo
conferito dal cantiere stesso, a testimonianza dell’attenzione che Finaval da sempre pone tali tematiche. Le
annotazioni ottenute quali l’ES, la Green Star e il recentissimo EEDI, rappresentano un fiore all’occhiello per
FINAVAL, esse costituiscono le certificazioni più avanzate, complete e di difficile rilascio oggi presenti nel
nostro settore.
In fine la consegna della Neverland Star rappresenta anche una tappa di rilievo e valore per la storia della
nostra società in quanto segna la conclusione di un importante ciclo, caratterizzato da investimenti per circa
500 milioni di dollari, e l’avvio di una nuova ed energica fase. L’aver creduto fermamente nell’attuazione dei
nostri piani di investimento, unitamente a coloro che ci hanno affiancato in tale cammino, ci permette oggi di
presentarci al mercato come un’azienda dotata di notevoli elementi positivi di distinzione.
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La nostra flotta presenta un’età media di circa 4 anni contro gli 8,5 del settore e, inoltre, tutte le nostre navi
sono all’avanguardia per quanto concerne la sicurezza dei lavoratori e la tutela ambientale, elementi questi
ultimi enormemente qualificanti per l’impiego commerciale delle stesse. Con riferimento poi alle dinamiche di
mercato l’aver optato per un impiego prevalente in contratti di medio-lungo periodo (ad oggi circa il 75%
della flotta) piuttosto che l’utilizzo delle navi sul mercato spot ci ha permesso di risentire solo in parte delle
oscillazioni di mercato.
Terminata la fase di crescita dimensionale, ci poniamo oggi come obiettivo il proseguo in maniera sempre più
incisiva, della ottimizzazione dei costi e del miglioramento della qualità del servizio. Con riferimento, in
particolare, a quest’ultimo aspetto oltre alle già citate politiche relative all’ambiente ed alla sicurezza,
riteniamo che la formazione del nostro personale sia un ulteriore e non meno importante elemento che ci
possa premiare in un’ottica di sviluppo e miglioramento continuo.
Per il 2011, nonostante il progresso di alcuni dati macroeconomici, le previsioni rimangono significativamente
condizionate dalla debolezza del mercato e dalle incertezze a livello di economia mondiale.
Proprio in questo contesto, nel 2011, le nostre azioni saranno orientate alla massimizzazione dell’efficienza ed
al consolidamento delle quote di mercato acquisite e continueranno ad essere indirizzate ad una equilibrata
gestione delle condizioni di sviluppo future.
Concludo, riassumendo quanto sin qui espresso, sottolineando che ad una fase di crescita dimensionale
vogliamo oggi far seguire un’ulteriore fase di crescita in termini di qualità ed efficienza, cammino quest’ultimo
intrapreso già da qualche anno ma nel quale oggi riteniamo fondamentale rivolgere ogni sforzo ed
attenzione. I nostri obiettivi sono ambiziosi e complessi, ma alla nostra portata: siamo sicuri di possedere le
professionalità, le competenze e il senso di responsabilità necessari per raggiungerli, superando le difficoltà
che incontreremo lungo il nostro cammino.
Il Presidente
Giovanni Fagioli
(*) Lettera del Presidente del Consiglio di Amministrazione redatta in sede di presentazione del Bilancio
Consolidato 2010 della Società Finaval S.p.A..
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LO SCENARIO MACRO ECONOMICO
L’anno 2010 si è chiuso con indicazioni assolutamente contrastanti circa l’andamento economico mondiale.
Da un lato si sono registrati dati di crescita incoraggianti, dall’altro si sono confermati segnali di crisi e
stagnazione.
La crescita è venuta principalmente dal contributo delle economie emergenti, esuberanti al punto che
alcune politiche economiche internazionali hanno tentato di realizzare condizioni finanziarie più limitate
provando a raffreddarne la congiuntura. Fra i paesi maggiormente industrializzati, le performance
macroeconomiche sono state differenziate ed in qualche caso divergenti. Salvo alcune eccezioni (Australia,
Canada, Corea del Sud), le maggiori azioni di sviluppo dei paesi occidentali sono state sostenute dal settore
pubblico, che ha cercato aggiustamenti per far fronte alle emergenze ed al rischio di essere compressi dagli
andamenti di mercato dei paesi finanziariamente più solidi.
Fonte: Ocean Shipbrokers Ltd
Nel 2010 il reddito globale mondiale è arrivato poco sotto i 62 mila miliardi di dollari a valori nominali.
In termini contributivi, il gruppo dei paesi emergenti ha fornito circa tre quarti dell’impulso. Con questi dati le
economie maggiormente industrializzate recupereranno i livelli pre-crisi solo il prossimo anno, mentre quelle
emergenti centreranno l’obiettivo già nel corso del 2011. Fra i paesi del G7, l’Eurozona è quella più attardata
poiché recupererà i livelli di metà 2008 solo nel 2015. Nel 2011 la spinta alla ripresa dovrebbe rafforzarsi negli
Stati Uniti, con effetti favorevoli anche per l’Europa; per quanto riguarda India, Brasile e Cina queste si
prevede che cresceranno in misura inferiore quest’anno per effetto di azioni frenanti di politica economica,
ma accelerano nuovamente nel 2012; per la Russia si stima un rafforzamento continuo seppure su basi di
partenza assai più contenute.
Le politiche finanziarie ed economiche attuate da molti stati per fronteggiare il drammatico calo della
domanda degli ultimi tre anni hanno contribuito, in molti casi, ad attenuare gli effetti peggiori della crisi ma
hanno anche indebolito la struttura dei sistemi finanziari degli stati che non hanno potuto contare su adeguati
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apporti dal lato fiscale. Per questi motivi, nel corso del 2010, in molte parti del mondo si è registrata una vera e
propria esplosione del debito pubblico. Fra i paesi maggiormente industrializzati la crescita dell’indebitamento
statale ha raggiunto anche punte del 40% rispetto ai livelli pre-crisi ed ha comportato un significativo
deterioramento della valutazione del rischio di credito degli stati emittenti, soprattutto in Europa. Gli interventi
coordinati fra le varie autorità nazionali dell’Unione Europea ed internazionali (FMI) hanno portato alla
creazione di importanti fondi di salvaguardia che sono stati in parte utilizzati per il salvataggio dalla
bancarotta di alcune realtà locali, in particolare Grecia e Irlanda. Gli interventi di aiuto hanno messo a dura
prova la tenuta delle strutture comunitarie ed hanno comportato per i paesi coinvolti sforzi sui conti pubblici di
gravità eccezionale e dai risvolti sociali e politici molto incerti.
La crisi dei paesi periferici di Eurozona ha determinato molte tensioni nel sistema monetario e soprattutto nel
settore creditizio europeo. Il sostegno assicurato dalla BCE ha contenuto effetti peggiori sulla liquidità di tali
paesi, ma il rischio di default degli istituti di credito locali è aumentato sino a livelli massimi, determinando
condizioni ancora fortemente critiche.
* * * * * * * * * * *
Per quanto riguarda l’energia e la domanda globale di greggio per il 2011, sia l’Opec che la International
Energy Agency hanno rivisto al rialzo le loro previsioni. Secondo le stime dell’Agenzia internazionale per
l’energia (IEA) la domanda globale di greggio per il 2011 dovrebbe raggiungere gli 89,3 milioni di barili per
giorno, con un incremento annuo pari a 1,5 milioni di barili. Anche l’OPEC ha alzato le sue stime sull’aumento
della domanda di petrolio nel 2011 da +1,37% a +1,43%. Il cartello dei paesi esportatori di greggio indica nel
suo ultimo rapporto che il rafforzamento della ripresa economica a livello globale spingerà quest’anno il
consumo di energia.
Riguardo queste previsioni non si possono trascurare gli eventi significativi che hanno caratterizzato l’inizio del
2011 e che produrranno certamente impatti consistenti sui futuri sviluppi dell’andamento energetico ed
economico mondiale. Ci si riferisce all’aggravarsi della situazione politica nel mediterraneo, Libia in
particolare, ed ai tragici avvenimenti che hanno colpito il Giappone. Tali sviluppi, se già consistenti con
riferimento al generale andamento macroeconomico, si presume risulteranno ancora più rilevanti per quel
che concerne la produzione energetica.
La Libia, in particolare, è un membro dell'Opec, è il terzo produttore africano di petrolio ed è detentore di una
delle più grandi riserve di greggio del continente. Prima dell'attuale conflitto, forniva circa il 2% del petrolio
mondiale, per la maggior parte venduto all'Europa. Il presidente del National Oil Corporation della Libia, ha
annunciato nei primi mesi del 2011 che la produzione petrolifera nazionale scenderà nel corso dell’anno per
oltre l’80% con previsione di lunghi periodi di inattività.
Per quel che riguarda il Giappone, quest’ultimo è il terzo produttore al mondo (dopo USA e Francia) di
energia elettrica dal nucleare. Prima del recente disastro ambientale il mix di fonti energetiche per la
produzione di energia elettrica era 30% carbone, 25% gas naturale, 24% nucleare ed 11% petrolio. Secondo
l’International Energy Agency il Giappone dovrebbe compensare il calo di produzione di energia nucleare
con un aumento di altre fonti, equivalente ad una domanda giornaliera aggiuntiva di circa 200 mila barili di
petrolio. Le ipotesi di IEA vedono soprattutto la possibilità di un aumento della domanda nipponica di petrolio,
visto il basso tasso di utilizzo attuale (30%) delle relative centrali.
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Le politiche monetarie fra i principali paesi sono risultate divergenti. La Federal Reserve ha cominciato la
seconda fase del quantitative easing, con importanti acquisti mensil di titoli del Tesoro, e ciò per tenere bassi i
tassi e stimolare crescita e prezzi. Le altre banche centrali hanno invece proseguito in senso più restrittivo con
l’aumento del costo del denaro.
La BCE è apparsa senz’altro meno aggressiva della Federal Reserve lasciando, di fatto, al mercato la
decisione circa l’ammontare dei finanziamenti necessari per la ristrutturazione dei sistemi creditizi. Le richieste
del sistema, in molti casi, si sono conformate alle difficoltà dei singoli paesi di riferimento, per cui sono risultate
fortemente attive le banche dei paesi periferici in difficoltà, mentre per gli altri istituti di credito la situazione si è
andata a normalizzare.
Per quanto riguarda, infine, l’andamento del tasso di cambio euro/dollaro, il 2010 è stato caratterizzato da un
generale indebolimento della moneta unica europea, il cui tasso di cambio è sceso dall’1,45 registrato nel
mese di gennaio sino all’1,20 di giugno 2010. A partire da giugno si è avviata una fase di rafforzamento, che è
proseguita sino al picco di 1,42 registrato all’inizio di novembre, da lì si è avviata una nuova fase di
indebolimento che lo ha portato al cambio di 1,34 al 31 dicembre 2010. Al termine dell’anno si è registrata
una media annuale del cambio Euro/Usd pari a 1,32 Usd per euro, nettamente inferiore a quella del 2009 pari
a 1,39 Usd per Euro.
All’inizio del 2011 le previsioni sul possibile andamento del cambio euro/dollaro erano le seguenti:
Istituto bancario 2011 Istituto bancario 2011
Intesa San Paolo 1,3000 BPER 1,3200
MPS Capital Services 1,3550 Royal Bank of Scotland 1,2500
ABN Amro 1,3800 Barclays 1,3375
Bnpparibas 1,3400 Unicredit 1,3525
Deutsche ShiffsBank, Banca Popolare di Vicenza, Unipol : non disponibile
I dati qui indicati sono stati estratti da documento che si basano su fonti ritenute affidabili ed elaborate in buona fede, tuttavia non sono
soggette ad alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse.
Le opinioni, previsioni o stime sopra indicate sono state formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione delle stesse, e non vi è
alcuna garanzia che risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con tali opinioni, previsioni o stime.
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L’ANDAMENTO ECONOMICO
Nel prospetto che segue sono riportati i dati economici consolidati relativi al bilancio funzionale in Usd di
Finaval Holding Spa, riclassificati e confrontati con quelli del precedente periodo.
CONTO ECONOMICO (CONSOLIDATO) USD/000 dic-10 % Diff. % dic-09 %
Ricavi 112.014 100,0% 9,9% 101.960 100,0%
Costi operativi -68.475 -61,1% 21,4% -56.404 -55,3%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE 43.539 38,9% -4,4% 45.556 44,7%
Costi di struttura -12.250 -10,9% 2,5% -11.947 -11,7%
Altri costi e ricavi 1.049 0,9% -13,7% 1.216 1,2%
Risultato compravendirta Attività non Correnti 8.440 7,5% NA 0 0,0%
MARGINE OPERATIVO LORDO 40.778 36,4% 17,1% 34.825 34,2%
Ammortamenti e svalutazioni -25.462 -22,7% 5,4% -24.149 -23,7% Valutazione al fair value attività non correnti destinate alla vendita -5.290 -4,7% NA 0 0,0%
Svalutazione crediti -120 -0,1% NA -281 -0,3%
MARGINE OPERATIVO 9.906 8,8% -4,7% 10.395 10,2%
Gestione finanziaria -1.756 -1,6% -45,0% -3.196 -3,1%
RISULTATO ANTEIMPOSTE 8.150 7,3% 13,2% 7.199 7,1%
Imposte -522 -0,5% 770,3% -60 -0,1%
RISULTATO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO 7.628 6,8% 6,8% 7.139 7,0%
Risultato netto delle attività cessate -850 -0,8% -71,1% -2.942 -2,9%
RISULTATO NETTO 6.778 6,1% 61,5% 4.197 4,1%
Risultato netto di terzi -584 -0,5% NA 263 0,3%
RISULTATO NETTO DI GRUPPO 7.362 6,6% 87,1% 3.934 3,9%
• I Ricavi passano da Usd 101.960 migliaia al 31 dicembre 2009 ad Usd 112.014 migliaia al 31 dicembre 2010,
registrando un incremento di Usd 10.054 migliaia, principalmente riconducibile allo sviluppo, avvenuto nel
corso dell’anno, del settore Power/Engeneering.
• Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) si attesta ad Usd 40.778 migliaia, pari al 36,4% dei Ricavi, con una
migliore incidenza rispetto a quanto registrato al 31 dicembre 2009 – Usd 34.825 (34,2%).
In termini assoluti si registra un incremento di Usd 5.953 migliaia. Tale incremento risulta in gran parte legato
al risultato compravendita attività non correnti che accoglie la plusvalenza realizzata nell’ambito
dell’operazione di cessione della Sofipart S.r.l. e successivo riacquisto della Sitie S.p.A.
Si sottolinea, inoltre, che, pur in presenza di un incremento delle compagini societarie del gruppo e dei
segmenti di business, si sia registrato un contenimento dei costi di struttura (Usd 302 migliaia).
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� Gli ammortamenti e la gestione finanziaria risentono degli effetti derivanti dall’ampliamento della flotta e
dal cambio Euro/Usd. In particolare le differenze cambi registrano nel 2010 un saldo positivo pari ad Usd
6.593 migliaia.
� Il risultato netto delle attività cessate si riferisce Per il 2010 al segmento delle navi Small Product.
� La redditività rispetto al capitale impiegato viene riassunta come segue:
• Return on Equity (Risultato netto/Capitale netto medio dell’esercizio): 1,8%;
• Return on Investment (Margine operativo/Capitale investito medio dell’esercizio): 4,7%.
Si precisa che nel calcolo del ROE si è tenuto conto del risultato delle attività in funzionamento,
escludendo quindi il risultato netto delle attività cessate.
Si forniscono di seguito anche i dati economici consolidati espressi in valuta di presentazione (Euro),
riclassificati e confrontati con quelli del precedente periodo.
CONTO ECONOMICO (CONSOLIDATO) Euro/000 dic-10 % Diff. % dic-09 %
Ricavi 84.270 100,0% 14,3% 73.709 100,0%
Costi operativi -51.541 -61,2% 25,9% -40.923 -55,5%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE 32.729 38,8% -0,2% 32.786 44,5%
Costi di struttura -9.249 -11,0% 8,3% -8.543 -11,6%
Altri costi e ricavi 808 1,0% -10,6% 904 1,2%
Risultato compravendirta Attività non Correnti 6.451 7,7% NA 0 0,0%
MARGINE OPERATIVO LORDO 30.739 36,5% 22,2% 25.147 34,1%
Ammortamenti e svalutazioni -19.196 -22,8% 11,1% -17.286 -23,5% Valutazione al fair value attività non correnti destinate alla vendita -3.959 -4,7% NA 0 0,0%
Svalutazione crediti -91 -0,1% NA -202 NA
MARGINE OPERATIVO 7.493 8,9% -2,2% 7.659 10,4%
Gestione finanziaria -1.216 -1,4% -39,7% -2.017 -2,7%
RISULTATO ANTEIMPOSTE 6.277 7,4% 11,3% 5.642 7,7%
Imposte -398 -0,5% 871,5% -41 -0,1%
RISULTATO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO 5.879 7,0% 5,0% 5.601 7,6%
Risultato netto delle attività cessate -630 -0,7% -70,3% -2.121 -2,9%
RISULTATO NETTO 5.249 6,2% 50,8% 3.480 4,7%
Risultato netto di terzi -406 -0,5% NA 299 0,4%
RISULTATO NETTO DI GRUPPO 5.655 6,7% 77,8% 3.181 4,3%
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L’EVOLUZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA
Nel prospetto che segue vengono esposti i dati patrimoniali consolidati confrontati con quelli relativi all’anno
precedente ed un prospetto recante, in via sintetica, il Rendiconto Finanziario. In particolare si nota che:
� il patrimonio netto:
• aumenta di circa 7,4 milioni di Usd per effetto dell’utile di esercizio;
• diminuisce di circa Usd 5,9 milioni per effetto della valutazione a fair value delle attività finanziarie
disponibili per la vendita e degli strumenti finanziari derivati c.d. “efficient”;
� le immobilizzazioni nette aumentano di Usd 35,9 milioni principalmente per l’effetto combinato :
• dell’acquisto della nave Neverland Dream;
• del versamento di ulteriori acconti relativi alla Neverland Star;
• della realizzazione in capo alla partecipata Elle S.r.l. dell’impianto fotovoltaico sui capannoni della
Snatt Real Estate a Campegine;
• dell’ampliamento dell’attività nel settore Power attraverso le partecipata LP Drilling e Sitie;
• della riclassifica tra le attività non correnti possedute per la vendita della nave Isola Verde;
• degli ammortamenti di esercizio;
� l’indebitamento finanziario netto si incrementa di Usd 53,6 milioni passando da Usd 339,8 milioni ad Usd
393,4 milioni per l’effetto combinato del positivo apporto da parte della gestione operativa a cui si sono
contrapposti gli effetti finanziari degli investimenti e disinvestimenti di cui sopra. Si segnala al riguardo che
l’ampliamento dell’area di consolidamento per effetto delle più volte citate operazioni di acquisto di
partecipazioni ha prodotto un relativo incremento dell’indebitamento del gruppo per effetto del
consolidamento in capo alla controllante delle attività e passività delle suddette società;
� il rapporto tra indebitamento e mezzi propri aumenta passando da 1,75 a 2,0;
� l’indice di tesoreria (liquidità immediate e differite/passivo corrente) passa dal 55% al 40%;
� il capitale circolante netto passa da Usd -8,4 milioni ad Usd 3,1 milioni.
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (Valori in Usd/milioni)
dic-10 dic-09 dic-10 dic-09
ATTIVITA' NON CORRENTI 579,3 98% 543,4 104% PATRIMONIO NETTO 197,0 33% 194,5 40%
Immateriali 17,4 3% 15,4 3%
Materiali 556,0 94% 510,2 97%
Finanziarie 5,8 1% 17,8 3% POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 393,4 67% 339,8 60%
Banche a medio/lungo 322,7 55% 306,2 59%
Banche a breve 88,9 15% 75,6 13%
CIRCOLANTE NETTO 3,1 1% -8,4 -3% Disponibilità -17,6 -3% -37,2 -13%
Strumenti derivati 5,9 1% 0,5 1%
FONDI RISCHI ED ONERI -1,7 0% -0,7 0% Titoli in portafoglio -6,5 -1% -5,3 -1%
ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA 9,7 2% 0 0%
CAPITALE INVESTITO NETTO 590,4 100% 534,3 100% CAPITALE INVESTITO NETTO 590,4 100% 534,3 100%
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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (Valori in Euro/milioni)
dic-10 dic-09 dic-10 dic-09
ATTIVITA' NON CORRENTI 433,9 98% 342,6 104% PATRIMONIO NETTO 147,4 33% 133,4 40%
Immateriali 13,1 3% 11,1 3%
Materiali 416,1 94% 321,0 97%
Finanziarie 4,7 1% 10,5 3% POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 294,8 67% 197,0 60%
Banche a medio/lungo 241,5 55% 194,2 59%
Banche a breve 66,6 15% 44,0 13%
CIRCOLANTE NETTO 2,3 1% -11,4 -3% Disponibilità -13,2 -3% -44,0 -13%
Strumenti derivati 4,4 1% 4,7 1%
FONDI RISCHI ED ONERI -1,3 0% -0,8 0% Titoli in portafoglio -4,5 -1% -2,0 -1%
ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA 7,3 2% 0 0%
CAPITALE INVESTITO NETTO 442,2 100% 330,4 100% CAPITALE INVESTITO NETTO 442,2 100% 330,4 100%
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO SINTETICO – Usd/000
31-dic-10 31-dic-09
Flusso di cassa dell'Attività Operativa prima delle variazioni del cap. circolante 31.816 31.944
Proventi/(Oneri) finanziari al netto del risultato su cambi da conversione e degli effetti degli IAS 39 e 32 (8.333) (4.084)
Flusso di cassa del capitale circolante (12.117) (8.285)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività Operativa (A) 11.366 19.575
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Investimento (B) (63.151) (96.081)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Finanziamento (C ) 25.604 54.827
Flusso monetario generato/(assorbito) del periodo (A+B+C) (26.181) (21.679)
Effetto delle variazioni nei tassi di cambio delle valute estere (D) 6.593 -2.351
Disponibilità liquide a inizio periodo (E) 37.160 61.190
Disponibilità liquide a fine periodo (A+B+C+D+ E) 17.573 37.160
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SETTORE SHIPPING
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SETTORE SHIPPING - I MERCATI DI RIFERIMENTO
Come già accennato in precedenza, a livello macroeconomico si registrano opinioni positive sullo sviluppo
del pil mondiale, grazie in particolare al contributo della prevista crescita economica di India, Cina, Russia e
Sud America. Il miglioramento delle stime sulla dinamica del Pil mondiale hanno indotto L’Agenzia
internazionale per l’energia (IEA) a rivedere verso l’alto le stime sulla domanda globale di greggio per il 2011.
Nell’anno la domanda dovrebbe raggiungere gli 89,3 milioni di barili per giorno, con un incremento anno su
anno pari a 1,5 milioni di barili. Nonostante tali indicazioni, le previsioni sul mercato dei trasporti petroliferi via
mare restano prudenziali sul breve termine pur registrando fattori di stimolo per il medio-lungo periodo.
Nel corso del 2010 le rate di nolo spot per i comparti di interesse del Gruppo hanno registrato valori medi
superiori rispetto a quelli dell’esercizio precedente.
Il nolo medio per le navi Aframax è passato da 15.500 Usd al giorno nel 2009 a 19.800 Usd al giorno nel 2010.
Il nolo medio per le navi Product da 50.000 DWT è passato da 12.700 Usd al giorno nel 2009 a 15.000 Usd al
giorno nel 2010.
Nel corso dell’anno il mercato è risultato comunque assai volatile, con le Aframax che sono scese sotto i
13.000 Usd/giorno a inizio marzo, hanno superato i 50.000 Usd/giorno nella terza settimana di maggio,
ridiscendendo ai circa 10.000 Usd/giorno di settembre per poi risalire ad oltre 25.000 $/giorno a fine anno.
Il 2011 sembra presentare una volatilità simile con valori che oscilleranno notevolmente sia nell’arco dei mesi
che con riferimento alle singole rotte.
Spot market
-
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Product 50.000 Aframax
Con riferimento ai contratti Time-charter (di durata annuale e triennale) si sono registrati nel corso del 2010
valori caratterizzati da un leggero ribasso rispetto al 2009.
Per quando riguarda la composizione della flotta di navi cisterne a livello mondiale si segnala nel corso
dell’anno:
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• un incremento netto del tonnellaggio complessivo di circa il 4% (passando da 430,4 milioni tpl a
448,2 milioni tpl);
• un consistente incremento delle demolizioni, passate da 8,6 milioni tpl nel 2009 a 13,0 milioni tpl nel
2010;
• una riduzione degli ordini di nuovo tonnellaggio che passano da 132 milioni tpl al 31 dicembre 2009
a 124 milioni tpl al 31 dicembre 2010.
Tali valori indicano una riduzione del tasso di incremento della flotta mondiale rispetto a quanto registrato
negli anni passati e lasciano presupporre un possibile miglior bilanciamento domanda-offerta nel medio-lungo
temine.
Tale dato, unitamente, agli incrementi della domanda di petrolio rilevati sui mercati internazionali, lascia
presagire che i valori dei noli ad oggi registrati sul mercato dovrebbero, nel medio-lungo periodo,
progressivamente riallinearsi ai più elevati dati storici, seppure con alcune difficoltà nel breve periodo.
A tale riguardo occorre precisare che la controllata Finaval S.p.A., già negli anni scorsi, ha avviato un’efficace
politica di attenuazione dei rischi commerciali, che prosegue tutt’oggi, sviluppata privilegiando contratti di
tipo Time-charter. Tale politica, benché in passato non abbia consentito di godere a pieno dei picchi di
mercato, ha permesso e permette tutt’ora il contenimento degli effetti negativi derivanti da periodi di
sfavorevole congiuntura economica.
Si precisa che circa il 75% della flotta è oggi impiegata in contratti a tempo di lunga durata basati sulla
formula del Time-charter più profit sharing che, pur garantendo dei livelli base di nolo, permettono comunque
di beneficiare seppur in maniera ridotta di andamenti positivi del mercato.
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SETTORE SHIPPING - LA FLOTTA GESTITA
LA FLOTTA GESTITA
Al 31 dicembre 2010 la flotta della sub holding Finaval S.p.A. è la seguente:
NAVE SCAFO CLASSIFICAZIONE DWT/Mc Anno PROPRIETA’
Crude
Neverland Doppio Scafo N/A 105.411 2003 Finaval
Neverland Angel Doppio Scafo N/A 115.928 2009 Finaval
Neverland Sun Doppio Scafo N/A 115.896 2009 Finaval
Neverland Dream Doppio Scafo N/A 115.909 2010 Finaval
Neverland Star Doppio Scafo N/A 115.952 2011 Finaval
Product
Isola Verde Doppio Scafo N/A 36.457 1994 Finaval
Isola Magenta Doppio Scafo N/A 36.457 1994 Finaval
Isola Bianca Doppio Scafo N/A 50.926 2008 Finaval
Isola Celeste Doppio Scafo N/A 50.100 2008 Finaval Tanker
Isola Blu Doppio Scafo N/A 50.696 2008 Finaval
Isola Corallo Doppio Scafo N/A 50.607 2008 FinavalShipping
Naftilos AN Doppio Scafo IMO III 37.379 2003 Naftilos AM (*)
Angelica Doppio Scafo IMO III 46.408 1999 Angelica Sh.(*)
Atlantic Grace Doppio Scafo IMO III 46.600 2008 A.P.Moller-
Atlantic Star Doppio Scafo IMO III 46.600 2008 A.P.Moller-
(*) Società della sub holding Finaval in Joint Venture con il Gruppo Ancora Shipping
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SETTORE SHIPPING - LA FLOTTA GESTITA – Dati qualitativi
Età media flotta
1,3
5,3
1,8
5,2
2009 2010
Età media flotta per Business Unit
Crude Product
4,1 4,1
2009 2010
Età media flotta
Composizione flotta
2009
48%
52%
Crude Product
2010
64%
36%
Crude Product
% Impiego Flotta
2009
79%
21%
Time charter Spot
2010
75%
25%
Time charter Spot
Time charter Spot Time charter Spot
Crude 100% 0% 81% 19%
Product 61% 39% 64% 36%
Total 79% 21% 75% 25%
Fleet usage2009 2010
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SETTORE SHIPPING - L’ATTIVITA’ COMMERCIALE
L’ATTIVITA’ COMMERCIALE
Nella tabella che segue è riportata, per ciascuna nave, la tipologia di impiego al 31 dicembre 2009.
NAVE IMPIEGO CHARTERERS
Crude
Neverland Spot World wide
Neverland Angel Tc Mansel Oil Ltd
Neverland Sun Tc Mansel Oil Ltd
Neverland Dream Tc Mansel Oil Ltd
Products
Isola Verde Spot World wide
Isola Magenta Spot World wide
Isola Bianca Tc Mansel Oil Ltd
Isola Celste Tc Mansel Oil Ltd
Isola Blu Tc Mansel Oil Ltd
Isola Corallo Tc Mansel Oil Ltd
Naftilos AN Spot World wide
Angelica Spot World wide
Atlantic Grace Spot World wide
Atlantic Star Spot World wide
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 29
SETTORE SHIPPING - IL SISTEMA INTEGRATO QSE (Quality, Environmental, Safety)
La sub holding Finaval dedica da sempre particolare attenzione al rispetto dell’ambiente, alla qualità della
propria gestione ed al tema della sicurezza a bordo delle navi.
Su questi argomenti la Compagnia ha avviato da anni, ottenendo le relative certificazioni, un’attenta politica
di gestione di sistemi integrati secondo i requisiti Iso per la parte organizzativa/ambientale (Iso 9001:2008 – Iso
14001:2004) e secondo gli standard internazionali per quanto riguarda la sicurezza e salute dei lavoratori.
Riguardo, in particolare, alla sicurezza dei lavoratori, in data 25 febbraio 2010, Finaval S.p.A. ha compiuto un
ulteriore importante passo a completamento del proprio sistema, ottenendo la certificazione di conformità –
rilasciata da parte del RINA – allo standard internazionale OHSAS 18.001(Occupational Health and Safety
Assessment Series) disciplinante i requisiti necessari al fine di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Sul tema ambientale, nel corso dell’anno, si è dato il via all’”Environmental Management process” per il
miglioramento e lo sviluppo delle procedure anti-inquinamento con l’obiettivo principale di ridurre gli impatti
delle navi sull’ambiente e soprattutto tenere costantemente monitorati tutti i maggiori parametri che
consentono l’analisi di eventuali situazioni di pericolo.
L’attenzione e l’importanza che la società ha sempre attribuito a tali tematiche deriva dalla precisa
percezione dell’esistenza di univoche richieste (sia di referenti interni che esterni) di strumenti atti ad evitare
danni ambentali.
A tal fine lo sviluppo del sistema adottato dal gruppo è risultato caratterizzato dai seguenti obiettivi:
• sviluppo nelle differenti fasi operative di analisi dei rischi per evitare situazioni di pericolo per l’incolumità
dei lavoratori ed il rispetto dell’ambiente;
• elevazione dello standard dei servizi a dei livelli di eccellenza;
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• coordinamento di tutte le attività in un sistema in grado di fornire gli input e nello stesso tempo di essere in
grado di monitorare tutti i processi ad ogni livello;
• sviluppo di un concetto spinto di integrazione a tutti i livelli con condivisione degli obiettivi finali.
L’anno 2010 è stato anche caratterizzato dall’aggiornamento dell’assetto organizzativo che si è reso
necessario dopo l’acquisto del ramo di azienda di Teknè e l’ingresso nell’organizzazione dell’area di gestione
tecnica delle navi.
Tutti i sistemi certificati Iso 9001 per la parte qualità, Iso 14001 per la parte ambiente e la OHSAS 18001 per la
parte della salute e sicurezza sono stati inseriti nel Sistema Integrato Qualità, Ambiente, Sicurezza nato per
ottemperare sia ai requisiti del Codice ISM che a tutte le regole internazionali applicate in campo marittimo
quali la SOLAS, il MARPOL e l'ILO.
Lo sviluppo di un sistema unico ed integrato ha contribuito a creare notevoli vantaggi competitivi, soprattutto
nei confronti dei concorrenti meno dinamici, migliorando da una lato l'efficienza dell'organizzazione e
dall'altro l'immagine aziendale ed i rapporti con i noleggiatori, le società di assicurazione e gli enti creditizi.
Il sistema integrato ci ha permesso, inoltre, di avviare in maniera definita il percorso per utilizzare il TMSA
(sistema volontario di certificazione organizzativa tipico del settore marittimo) così come richiesto dalle
principali Oil Majors.
Per quanto riguarda le attività di verifica, oltre alle ispezioni obbligatorie annuali per il mantenimento del DOC
(Document of compliance) Finaval ha deciso di sottoporsi a visite volontarie circa i certificati di conformità ai
sistemi qualità, ambiente e sicurezza e, sempre volontariamente, ha deciso di intraprendere la strada del
confronto continuo con le Oil Majors.
E’ stato, infatti, richiesto alle principali compagnie di realizzare audit periodici sul sistema e di aiutare l’azienda
a migliorare le proprie procedure ed il modus operandi. Nel corso dell’anno sono state così effettuate visite
ispettive da parte della Exxon, della Total Fina e della Shell. Tali visite risultano fondamentali nel mercato in cui
la sub holding Finaval opera in quanto offrono importanti spunti di analisi e miglioramento del sistema in
un’ottica di benchmarking continuo.
Il 2010 ha visto, inoltre, la nascita di un nuovo progetto di medio lungo temine riguardante l’utilizzo di un unico
sistema informatico comprendente tutti i moduli per la gestione una nave, dalla funzione tecnica, agli
acquisti, dalla manutenzione sino alla gestione dei Certificati, delle “non conformità” e di tutta la
documentazione di sistema. I dati replicati da tutte le navi verso l’ufficio e viceversa permetteranno di gestire
tutte le aree in un’ottica di sviluppo, archiviazione, monitoraggio e miglioramento continuo.
Per finire segnaliamo che tutti i sistemi integrati impostati da Finaval così come la propria struttura rientrano in
un modello di organizzazione, gestione e controllo confacente ai requisiti del D. lgs 231 (certificato RA-001
emesso in data 27 febbraio 2009), Tale modello viene costantemente adeguato anche in ragione degli
interventi e delle variazioni legislative che continuano ad ampliare la categoria dei reati e delle infrazioni
comprese nel perimetro della legge.
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SETTORE SHIPPING - LE RISORSE UMANE
Si confermano anche per il 2010, con riferimento alla gestione delle risorse umane, le pressioni e gli effetti
derivanti dal contesto macroeconomico in cui molte aziende si sono trovate ad operare. In particolare, la crisi
si è appalesata nel nostro settore in modo molto più marcato e continuo che non in altri, tanto che gli effetti
della recessione hanno abbracciato tutto il 2010 trascinandosi anche ai primi mesi del 2011.
Tale scenario macroeconomico non ha impedito alla Finaval, pur nel costante impegno di monitoraggio di
ogni fonte di spesa, di sostenere la crescita della propria organizzazione attraverso le azioni di cui si dirà in
seguito e la crescita delle professionalità attraverso la conferma degli impegni di spesa in ambito formativo.
Per quanto riguarda l’organizzazione si registra in primo luogo l’incorporazione del gestore tecnico attraverso
l’acquisizione del ramo di azienda italiano di Teknè. Nel corso del 2009, infatti, al fine di garantire una più
stretta collaborazione fra le società ed un migliore e maggiore coordinamento nella gestione delle navi il
gestore tecnico aveva proceduto all’apertura di una filiale italiana. Nel 2010, in ragioni delle perduranti e già
citate perturbazioni economiche nel settore di riferimento, Finaval ha proceduto ad un’ulteriore
razionalizzazione delle risorse mediante presa in carico diretta della gestione navi. Tale operazione ha
comportato uno sforzo organizzativo rilevante con dispendio di grandi energie finalizzate alla coesione dei
vari reparti facenti oggi capo ad un’unica Società.
Il 2010 poi è stato connotato dal fatto che tutta la struttura è stata investita di una serie di attività di audit sia
di natura sia istituzionale (ISM) che gestionale dei sistemi di certificazione esistenti (ISO: 14001:2004, ISO
9001:2008, OHSAS 18001:2007), oltreché di natura volontaria (Exxon, Total); tutti affrontati con grande sforzo
organizzativo ma con soddisfazioni in termini di riconoscimenti operativi. In sostanza, la Società è risultata
oggetto di verifiche nel corso dell’intero anno, e tali attività sono state portate avanti in concomitanza con le
attività ordinarie. In tale ambito è emersa in particolare una propensione sempre più marcata della società a
concetti quali la coesione fra i reparti ed il forte spirito di gruppo, i quali, in periodi caratterizzati da difficoltà
economiche, garantiscono un importante valore aggiunto.
Progetto a lungo termine “Scuola Lavoro” – Anno 2011/2013
Da sempre la politica Finaval è incentrata nel cercare il più possibile di identificare strategie di formazione che
impattino sulle strategie di selezione, al fine di smarcarsi in massima misura dalle logiche del mercato attuale
del lavoro marittimo soprattutto con l’obiettivo di investire sui giovani .
Le azioni messe in atto sono orientate alla sostituzione progressiva delle fasce di personale non fidelizzato con i
giovani che in progressione temporale acquisiranno le competenze di comando dell’area coperta e
macchina.
Il marketing della Società s’identifica nel “patto formativo”, che prevede l’intervento nella formazione
scolastica e post scolastica.
Tale patto formativo promette carriere di mare, ma non esclude la possibilità di impieghi futuri d’ufficio.
Tutto ciò riflette il graduale cambiamento tecnologico ed organizzativo del lavoro di bordo. Le navi di nuova
generazione hanno, infatti, dei sistemi di automazione altamente tecnologici che devono essere utilizzati da
personale altamente qualificato e addestrato con competenze sia tecniche che gestionali (ovviamente in
riferimento ai livelli di comando).
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Questo metodico e graduale cambiamento, ha fatto sì che si sia ridotto il numero di componenti
dell’equipaggio senza però comprometter la sicurezza della navigazione; ciò anche grazie ad una continua
implementazione delle competenze oltre che tecniche anche normative, sia nazionali che internazionali.
L’impatto sul cambiamento della sicurezza a bordo, è stato perfettamente recepito. Infatti durante questo
periodo sono diminuiti sostanzialmente sia gli infortuni che gli incidenti in mare. Il personale oggi deve essere
sempre più competente per il numero sempre maggiore di compiti e responsabilità, che consentono di gestire
l’azienda nave nell’ottica della salvaguardia della vita umana in mare e della protezione ambientale.
Mission Risorse umane
Il Consiglio della Finaval SpA riconosce che i dipendenti sono la risorsa più preziosa e che il loro benessere è indispensabile per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla Società. L'ambiente sociale e lavorativo moderno richiede un approccio più mirato al benessere personale. In risposta a tale necessità, il Consiglio ha preso coscienza delle sue responsabilità, garantendo che le attività mirate a tutelare, promuovere e sostenere la salute e il benessere del personale rientrino negli obiettivi strategici. La politica aziendale sostiene tra gli obiettivi strategici anche quelli della gestione delle risorse umane: • risorse - meccanismi di ritenzione del personale, politiche favorevoli alla famiglia; • strategie rivolte ai rapporti con i dipendenti - procedure per favorirne le prestazioni e il coinvolgimento e
per la gestione del comportamento.
Vengono di seguito descritti i principali progetti di sviluppo della politica di gestione delle risorse umane e
forniti alcuni dati relativi alla composizione del personale degli uffici, la cui età media risulta pari a 32,4 anni.
Development
Monitoring
Execution
Return to development necessary
HR Mission
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Mission Risorse umane
1. HEALTHY SHIP
Un progetto innovativo per il miglioramento dell'assistenza sanitaria e per promuovere la salute a bordo delle navi, creato per tutelare la salute dell'equipaggio con l’obiettivo di offrire sicurezza sul lavoro e welfare, in collaborazione con il CIRM e l’Università di Camerino. Il progetto si sviluppa come segue: a. Campagne d’informazione; b. Monitoraggio della Salute; c. Telemedicina; d. Stress Management
2. POLITICHE FAVOREVOLI ALLA FAMIGLIA
È noto che le prassi e le politiche aziendali hanno un impatto sulle famiglie dei marittimi sotto molti aspetti importanti. l più ovvi riguardano gli stipendi, i periodi di congedo, e la durata del contratto. In molti casi, il tempo trascorso lontano da casa ha un effetto deleterio sul rapporto tra i marittimi e le loro famiglie. Anche le politiche aziendali in relazione alle esigenze formative durante i periodi di congedo ed i mezzi di comunicazione disponibili durante la navigazione hanno un impatto sulle loro famiglie. Al fine di creare le condizioni per ridurre la distanza tra l'equipaggio ed il proprio nucleo familiare, Finaval valuterà le possibili prassi che possono essere implementate con successo.
3. INTEGRAZIONE CULTURALE
Finaval presta particolare attenzione ai temi riguardanti i modelli o le strategie di cambiamenti culturali come l’assimilazione e l’integrazione, così come ai temi della salvaguardia culturale, e la socializzazione a bordo della nave. Particolare importanza deve essere rivolta al paese di origine dei marittimi, alla loro cultura e ai loro valori, fattori che condizionano la cultura organizzativa a bordo come le preferenze alimentari, la trasmissione culturale, e la socializzazione, nonché le organizzazioni etniche e il controllo comunitario. Per questi motivi Finaval definisce la “Corporate Social Responsibility” (CSR) come l'impegno delle imprese a contribuire allo sviluppo economico sostenibile, lavorando con i dipendenti, le loro famiglie, la comunità locale e la società in generale per migliorare la loro qualità. Il lavoro può diventare monotono se le barriere linguistiche e culturali creano divisioni tra gli equipaggi. Per questo motivo, Finaval fornirà informazioni sulle abitudini culturali e sulle usanze delle diverse nazionalità.
In conclusione, Finaval è consapevole che i concetti di benessere si sono evoluti ed è per questo che offre servizi di assistenza al suo personale, al fine di aiutarlo ad essere fisicamente e mentalmente pronti di offrire alte prestazioni e dedizione.
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Personale uffici
distribuzione per classi di età
Classi di età Numero dipendenti % numero dipendenti
≤ 25 1 4,00%
26-30 1 4,00%
31-35 5 20,00%
36-40 3 12,00%
41-45 8 32,00%
46-50 4 16,00%
51-55 0 0,00%
56-60 3 12,00%
>60 0 0,00%
Totale 25 100,00%
distribuzione per tipologia contrattuale
Contratto Numero dipendenti % numero dipendenti
Tempo determinato 1 4,00%
Tempo indeterminato 24 96,00%
Totale 25 100,00%
Età media 32,4
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Personale navigante: composizione
italiani
filippini
bulgari
russi messicani
rumeni
ucraini
indiani
italiani indiani filippini ucraini rumeni bulgari russi messicani
Nazionalità numero percentuale ufficiali % bassa forza %
italiani 111 22,47% 83 34,73% 28 10,98%
indiani 229 46,36% 101 42,26% 128 50,20%
filippini 111 22,47% 24 10,04% 87 34,12%
ucraini 21 4,25% 15 6,28% 6 2,35%
rumeni 12 2,43% 7 2,93% 5 1,96%
bulgari 8 1,62% 7 2,93% 1 0,42%
russi 1 0,20% 1 0,42% 0 0%
messicani 1 0,20% 1 0,42% 0 0%
Totale 494 100,00% 239 100,00% 255 100,00%
Personale marittimo: età media
Grado età media
Master 48,25
Chief Mate 34,75
2nd Mate 30,50
3rd Mate 24,75
Deck Cadet 20,50
Bosun 49,75
Pumpman 45,50
AB 37,75
Deck boy 22,75
OS 24,25
Chief Engineer 44,50
1st Assistant Engineer 36,25
2nd Assistant Engineer 39,75
3rd Assistant Engineer 30,25
Engine Cadet 22,75
Fitter 46,75
Electrician 45,25
Oiler 35,00
Messman 37,50
Ass Cook 34,75
Cook 39,00
Media 35,74
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Personale marittimo: attività formativa
Corso Nr. marittimi Giorni Giorni medi %
AMOS 2 15 15 1 1%
Advanced Fire Fighting 10 50 5 3%
Basic Fire Fighting 10 30 3 2%
ARPA SAR BTW 3 18 6 1%
Basic training 33 66 2 4%
BTM 8 38 5 2%
BRM 10 50 5 3%
Cook training 2 20 10 1%
ISO9001/ISO 14001/OHSAS 18001 66 132 2 7%
CSO 1 5 5 0%
Crane Operator 12 36 3 2%
Dangerous Cargo Handling Simulator 9 9 1 1%
ECDIS 6 30 5 2%
EHF ( Essential Fod Hygiene) 6 6 1 0%
Oil/Chem Tanker Familiarization 10 50 5 3%
GMDSS 4 96 24 5%
HACCP 19 38 2 2%
HLMC (Helmsman Course) 1 2 2 0%
IGS & COW 5 20 4 1%
Incident Investigation 38 76 2 4%
ISM 6 6 1 0%
IILPP 14 14 1 1%
MAMS 0 0 0 0%
Maritime English 1 4 4 0%
MARPOL 6 12 2 1%
Medical Care 2 12 6 1%
RADAR ARPA 2 12 6 1%
RADAR BASE 2 16 8 1%
Refresh GMDSS + licence 0 0 0 0%
Risk Assessment 27 54 2 3%
Seminario Finaval 39 110 3 6%
Ship Handling 2 10 5 1%
Sicurezza chimichiere 33 330 10 18%
Sicurezza petroliere 27 270 10 15%
SSO 5 20 4 1%
Stress Management 48 96 2 5%
Safety Officer 9 18 2 1%
Survival at sea 10 20 2 1%
Totale 501 1.791 4 100%
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SETTORE SHIPPING - GLI INVESTIMENTI IN CORSO
NUOVE COSTRUZIONI
Nel corso del 2010 si è completata la costruzione presso i cantieri Samsung Heavy Industries in Korea delle due
ultime unità navali gemelle Neverland Dream e Neverland Star. La Neverland Dream è stata consegnata nel
mese di settembre 2010 mentre la Neverland Star è stata consegnata in marzo 2011. Tale investimento ha
impegnato la Finaval per un ammontare totale pari a circa 125 milioni di dollari.
Le ultime due consegne si vanno ad aggiungere alle altre due navi, sempre gemelle, consegnate nel 2009 e
già operative. Tali navi rispecchiamo tutti gli standard di conformità attualmente richiesti o previsti per il futuro
da parte delle amministrazioni e delle Oil Majors.
La Neverland Dream e la Neverland Star si contraddistinguono per l’elevata attenzione all’impatto
ambientale ed all’efficienza energetica che ne ha caratterizzato la costruzione. Il cantiere sudcoreano
Samsung Heavy Industries ha attribuito a questo progetto un “Energy Efficient Design Index (EEDI)” pari a 3,56
g CO2/(t-nm) rilasciando al riguardo un certificato che ne ha attestato il valore e che risulta essere il primo
conferito dal cantiere stesso, a testimonianza dell’attenzione che Finaval da sempre pone tali tematiche.
Questo riconoscimento è un’ulteriore conferma dell’avviata campagna Finaval Goes Green. fortemente
voluta dalla proprietà.
Anche queste unità, come quelle già in esercizio, saranno fregiate di note di Classe addizionali da parte dei
registri di classificazione.
In particolare l’American Bureau of Shipping (ABS) ha rilasciato i seguenti certificati:
• l’Enviromental Safety (ES);
• il Vapour Emission Control (VEC);
• il Protection of Fuel and Lubrification Oil Tanker (POT).
Il Registro Italiano Navale ha assegnato, inoltre, a queste unità la Classe Green Star Design, notazione
addizionale prevista solo per le costruzioni di ultima generazione caratterizzate da elevati standard qualitativi.
Si sottolinea, infine, che sulle ultime due navi consegnate sono stati fatti investimenti aggiuntivi quali nuove
sonde UTI di tipo Gas-tight e la fornitura di nuove antenne per la trasmissione dati e voce su banda larga (Fleet
Broad Band FB500) con contemporanea dismissione delle antenne su sistema Sat B. Questa innovazione
consentirà l’utilizzo di contratti unici sulle navi della flotta, aumentando notevolmente la capacità di traffico a
tariffe molto più competitive.
NAVI IN ESERCIZIO
Nel corso del 2010 sono state portate a termine le modifiche per ottemperare ai nuovi requisiti sull’uso dei
combustibili con bassissimo tenore di zolfo, introdotte dalle direttive Europee (direttiva n. 33/2005), dalla
regulation Californiane (CARB Regulation) e dalle risoluzioni IMO (SECA areas).
Durante l’anno 2011 è stato, inoltre, siglato un accordo con il Registro Navale Italiano (Rina) relativo allo
sviluppo congiunto di un progetto finalizzato alla definizione di maggiori coefficienti di risparmio energetico da
applicarsi all’intera flotta. Tale lavoro riveste un’importanza rilevante e testimonia il forte impegno da parte di
Finaval alla salvaguardia dell’ambiente, presentandosi sempre all’avanguardia rispetto a tali tematiche.
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SETTORE LOGISTICA DEL CARBONE
VIANN LOG – M.B.S.
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SETTORE LOGISTICA DEL CARBONE
La Finaval Holding opera in questo settore tramite la sub holding Viann Log Lda., compartecipata al 50% con
CoeClerici Logistic S.p.a., il maggior operatore italiano della logistica legata al carbone.
La Viann Log Lda possiede integralmente la società MBS – (Mediterranean Bulk System N.V.) che opera da
anni nel settore dello stoccaggio, della logistica e della movimentazione del carbone.
La sua attività si svolge prevalentemente nel porto sloveno di Koper dove MBS ha stipulato contratti in
esclusiva per lo stoccaggio del carbone destinato principalmente alle centrali elettriche dell’Adriatico e del
centro Europa.
Sul fronte commerciale si segnala che è stata rinnovata, fino a dicembre 2011, la convenzione stipulata con
Enel Trade SpA relativa ai servizi di discarica, deposito e ripresa del carbone in alto adriatico.
Proseguono le trattative con storici partner internazionali del gruppo Finaval Holding volte a favorire
l’espansione territoriale dell’attività lungo l’asse Rotterdam-Monaco. Il progetto prevede di replicare in aree
del centro ed est Europa l’ormai consolidato modello di business che ha caratterizzato il successo
imprenditoriale di Viann Log. Tale iniziativa mira al possibile ampliamento oltre che del raggio d’azione anche
della tipologia di fornitura che potrebbe estendersi oltre che ai prodotti energetici solidi anche allo
stoccaggio di prodotti energetici liquidi.
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SETTORE PROJECT FORWARDING
F.H. BERTLING LOGISTIC ITALY
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SETTORE PROJECT FORWARDING
F.H. Bertling Logistic Italy, si integra nella strategia dello sviluppo dei trasporti e della logistica ad alta
tecnologia e valore aggiunto, perseguita dal gruppo.
L’iniziativa, pur essendo caratterizzata da forte novità imprenditoriale, si muove su elementi di continuità
rispetto alla storia del gruppo Finaval Holding che ha operato per oltre un decennio nello specifico settore in
oggetto sviluppando competenze gestionali e rapporti commerciali.
La F.H. Bertling Logistic Italy, operativa nel settore Project forwarding e partecipata al 100% da Finaval Holding,
ha realizzato nel corso del 2010 un fatturato pari ad Euro 5,7 milioni, registrando una crescita di oltre il 33%
rispetto a quanto realizzato nel corso del 2009 (Euro 4,2 milioni). La marginalità operativa si è mantenuta in
linea con il precedente esercizio.
Al termine dell’esercizio è stato definito un accordo con Bertling Logistics finalizzato alla creazione di una joint
venture, attuata poi nel mese di aprile 2011. Tale accordo ha previsto l’ingresso di Bertling Logistics nel
capitale sociale di Finaval Offshore la quale ha modificata la propria denominazione sociale in “F.H. Bertling
Logistics Italy” e, di fatto, è entrata a far parte di uno tra i più importanti network internazionali nell’attività del
Project Forwarding.
La nuova società beneficerà dell’impostazione globale, degli standards internazionali e di qualifica ed
esperienza della forza lavoro di Bertling. Il gruppo Bertling è una delle aziende leader nel trasporto merci e
nelle spedizioni. La filosofia aziendale “Moving things in a big way" ha portato Bertling al raggiungimento di
una notevole solidità finanziaria. L'eccellenza operativa, la professionalità e la stabile crescita del gruppo
Bertling da quasi 150 anni ha permesso il raggiungimento di un fatturato consolidato previsto per il 2010 di
circa 390 milioni di Euro ed un utile netto pari a 37 milioni di Euro.
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SETTORE POWER/ENGENEERING
AURORA 2010 – SITIE
LARAF – ELLE – LP DRILLLING
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SETTORE ENERGIA – AURORA 2010 - SITIE
La Sitie, nel corso del 2010, ha affrontato con determinazione il perdurare della non facile situazione
economica italiana e mondiale, forte dell’esperienza maturata a livello internazionale. Proprio le iniziative
intraprese ormai da diversi anni in ambito europeo hanno consentito all’azienda di incrementare il volume
d’affari migliorando conseguentemente la redditività. L’aumento pari al 9% registratosi nei ricavi consolidati
che passano da Euro 25.697 migliaia nel 2009 ad Euro 27.984 migliaia nel 2010 è stato, infatti, valorizzato dal
più che lusinghiero incremento del reddito operativo. Quest’ultimo, infatti, è passato da Euro 910 migliaia nel
2009 ad Euro 1.793 migliaia nel 2010, registrando un incremento pari al 97% .
Dati Economici ( in migliaia di euro) 2010 % Diff. % 2009 %
Fatturato 27.984 100,00% 8,90% 25.697 100,00%
Reddito operativo 1.793 6,41% 97,03% 910 3,54%
Utile lordo da imposte 1.548 5,53% 38,59% 1.117 4,35%
Utile netto dell’esercizio 765 2,73% 83,89% 416 1,62%
Con riferimento alle singole società che compongono il sottogruppo Sitie, si segnala quanto segue:
• Sitie Canada, partecipata al 100%, anche nel corso del 2010, non ha svolto attività produttiva a
causa del protrarsi della crisi economica canadese che ha contribuito a bloccare gli investimenti nel
settore delle “Oil Sands”. Si ritiene, tuttavia, che il mercato canadese rappresenti un obiettivo
primario di investimento soprattutto alla luce dei positivi segnali che lasciano ben sperare in una
ripresa degli investimenti a partire dal 2010. Vengono, quindi, portate avanti le azioni commerciali
nei confronti dei potenziali clienti per essere pronti nel momento in cui dovesse essere confermata la
ripresa dello sviluppo economico della regione dell’Alberta.
• Sitie Arabia pur non avendo ancora acquisito ordini, continua a presidiare il tanto promettente
quanto altamente competitivo mercato mediorientale. Rimane ferma la volontà di sviluppare
accordi strategici per poter intraprendere la realizzazione di commesse nel mercato locale.
• STS, pur riducendo il volume d’affari verso terzi, continua la propria attività di progettazione a
supporto del gruppo.
• Sitie Poland, controllata al 100%, nel 2010 ha eseguito lavori per circa 14,7 milioni di Zloty portando a
termine le commesse acquisite.
• Sitie Kazakhstan è stata costituita il 21 dicembre 2010 allo scopo di costituire importanti accordi di
partnership con interlocutori locali operanti nel settore Oil&Gas.
• Nella prospettiva di futuri lavori nell’area interessata prosegue la partecipazione al consorzio
“C.I.V.A. Consorzio Impiantisti Val D’Agri”, che anche nel 2010 non ha svolto attività di rilievo.
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SETTORE ENERGIA – LARAF – ELLE - LP DRILLLING
Laraf nasce al fine di sviluppare la diversificazione nell’ambito del mercato energetico, operando un
ampliamento dei settori di attività in cui opera il gruppo Finaval Holding.
L’obiettivo di Laraf è la creazione di nuovo valore attraverso la partecipazione e l’impegno di significative
competenze consolidate da decenni nel settore energetico.
Le unità di business (B.U.) avviate e/o in via di avviamento sono attualmente tre:
• i servizi specialistici agli operatori energetici;
• la generazione di energia elettrica e calore da fonti rinnovabili;
• l’esplorazione e la produzione mineraria di idrocarburi e di fluidi ad alta entalpia.
Con riferimento all’esercizio 2010, si segnala, come già ricordato, l’acquisto di una percentuale di
partecipazione pari al 49% del capitale sociale di Elle S.r.l., joint venture finalizzata alla realizzazione di impianti
fotovoltaici e di una quota di partecipazione pari al 50% del capitale sociale di LP Drilling S.r.l., società
operativa nel mercato delle perforazioni.
Elle è una joint venture avviatasi nel corso del 2010 tra Snatt Real Estate e Laraf finalizzata alla realizzazione di
un impianto fotovoltaico sui capannoni di proprietà della Snatt Real Estate a Campegine. L'accordo ha
previsto la messa a disposizione dei capannoni industriali di proprietà di Snatt RE ed, attraverso le competenze
nell'ambito del settore energetico di Laraf, la realizzazione di un impianto fotovoltaico in grado di produrre 2,8
milioni di Kwh annui. La realizzazione dell’impianto è avvenuta nell’esercizio 2010 e l'energia prodotta a partire
dal 2011 verrà quasi totalmente utilizzata direttamente dalla Società locataria degli immobili, nel caso
specifico la Snatt Logistica S.p.A..
Tale investimento permetterà, grazie al Conto Energia, di ottenere incentivi per oltre 1 milione di Euro l'anno
per venti anni, consentendo, inoltre, un risparmio - dovuto al minor costo dell'energia - per l'azienda
utilizzatrice di oltre 300 mila euro annui.
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SETTORE REAL ESTATE
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SETTORE REAL ESTATE
L’avvio dell’attività in tale settore è avvenuto con la costituzione nel corso dell’anno della Finaval Real Estate
la quale ha acquistato un immobile localizzato nel centro storico di Milano, di proprietà della Finaval S.p.A..
Tale investimento è stato il primo passo per cogliere le opportunità che si ritiene si possano presentare nel
settore immobiliare.
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I FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
L’EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
Tra i fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2010 tali da influenzare la gestione aziendale, si indica che:
• in data 10 gennaio 2011, è stata venduta la nave Isola Verde;
• nel mese di febbraio 2011 è stata costituita da parte di Sitie ed in partecipazione con imprenditori
già attivi nel settore di riferimento, la Sitie Greenplant S.r.l. con la finalità di sviluppare la propria
attività nel mercato delle energie rinnovabili e in particolare nel settore degli impianti fotovoltaici:
• in data 24 marzo 2011, è stata presa in consegna la nave Aframax da 115.000 Dwt Neverland Star;
• in data 12 aprile 2011, la Finaval Real Estate ha acquistato due ulteriori immobili siti in Roma per
investimenti complessivi pari ad Euro 2,45 milioni. Gli immobili sono entrambi localizzati in zone di
prestigio: il primo, ad uso residenziale in pieno centro storico ed adiacente a Piazza del Popolo, il
secondo, ad uso ufficio, nelle vicinanze della sede della Società;
• in data 20 aprile 2011 si è data attuazione all’accordo tra Finaval Offshore e la Bertling Logistics
finalizzato alla creazione di una joint venture. Tale accordo ha previsto l’ingresso di Bertling Logistics
nel capitale sociale di Finaval Offshore la quale ha modificata la propria denominazione sociale in
“F.H. Bertling Logistics Italy” e, di fatto, è entrata a far parte dell’importante network internazionale
del nuovo socio;
• la Sitie ha avviato la realizzazione in economia di quattro impianti fotovoltaici “a tetto”, sui
capannoni di proprietà, per una potenza totale installata di 232 Kwp e una produzione stimata di
370.000Kwh annui. Il progetto, totalmente autofinanziato, prevede un costo complessivo dell’opera
di circa 700.000 euro;
• nei primi mesi del 2011 è stata avviato un processo di rivisitazione e progressiva riduzione delle
garanzie prestate a favore delle società del gruppo. Alla data di redazione del bilancio le
fideiussioni in oggetto ammontano a circa 50 milioni di Euro registrando rispetto ai circa 70 milioni di
Euro al 31 dicembre 2010 una riduzione di circa 20 milioni di Euro.
Si segnala, inoltre, che alcune società del Gruppo hanno concordato di posticipare di un anno il pagamento
di parte dei debiti finanziari, aderendo a quanto stabilito nell’accordo siglato tra ABI, alcune associazioni di
categoria ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze il 3 agosto 2009. Tale evento è stato ritenuto come
fatto intervenuto dopo la chiusura dell’esercizio tale da non comportare una modifica dei saldi di bilancio,
secondo quanto previsto dallo IAS 10.
Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione si prevede che il gruppo possa risentire dei
risultati della controllata Finaval S.p.A. operativa nel mercato dello shipping (settore trasporto liquidi) il quale si
ritiene possa ancora risentire della crisi economica e finanziaria che ha interessato tutte le economie mondiali
a partire dal secondo semestre del 2008. Si stima però che il livello medio dei noli nel 2011 possa mantenere
livelli di redditività in linea con quando realizzato nel corso del 2010. Tenendo anche conto che circa il 75%
delle navi gestite dal Gruppo Finaval sono oggi impiegate in contratti a tempo di lunga durata, si prevede
che il risultato operativo dell’anno prossimo possa essere sostanzialmente in linea con quanto realizzato nel
corso del 2010.
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LA GESTIONE DEI RISCHI AZIENDALI(*)
L’analisi e gestione dei rischi aziendali viene effettuata ed attuata distintamente per le singole società del
Gruppo e con un diverso grado di specificità in funzione della dimensione e della complessità aziendale
nonché del livello di rischio riscontrato.
Si riporta qui di seguito un estratto del bilancio consolidato della Finaval S.p.A., società del gruppo riguardo
alla quale i rischi evidenziati sono analizzati in maniera più strutturata.
“Nell’esercizio della sua attività il Gruppo Finaval è esposto a rischi di natura commerciale, principalmente
legati all’andamento dei noli, a rischi di danneggiamento o perdita dei propri “assets”, a rischi finanziari legati
all’andamento del cambio euro/dollaro ed all’oscillazione dei tassi di interesse.
Pertanto, come negli anni passati, anche nel corso del 2010, il gruppo ha perseguito una politica di gestione
di tali rischi, mediante l’utilizzo di contratti commerciali di lunga durata, di adeguate coperture assicurative
per i propri beni e di prodotti derivati posti in essere con primari Istituti di Credito italiani ed esteri.
RISCHIO COMMERCIALE
Il settore dello shipping è storicamente caratterizzato da una altissima volatilità dei ricavi normalmente
determinata da fattori che non possono essere governati dalle singole imprese. In particolare, il mercato dei
trasporti petroliferi e di prodotti petroliferi derivati, in cui la Società opera, potrebbe essere influenzato da
eventi congiunturali che, seppur in maniera moderata, si sono verificati negli ultimi mesi dell’esercizio.
Per questo motivo Finaval ha deciso, già da alcuni anni, di neutralizzare parte di tali eventuali variazioni
attraverso accordi commerciali di lunga durata aventi l’obiettivo di stabilizzare le rese delle proprie navi. In
particolare sono stati posti in essere, nel comparto “crude oil” e “product tankers”, contratti pluriennali che
prevedono il riconoscimento di un nolo prefissato più l’eventuale suddivisione, con il partner commerciale,
della resa della nave rispetto a tale nolo.
Va inoltre segnalato che viene attentamente studiato e monitorato il mercato degli strumenti derivati su noli di
navi cisterniere. E’ nostra opinione che, in prospettiva, questo possa diventare un utile strumento di copertura
dei rischi commerciali connessi all’impiego di navi sui mercati “spot”.
RISCHIO DI DANNEGGIAMENTO O PERDITA DEI BENI AZIENDALI
Il sistema assicurativo di Finaval è ampiamente adeguato a coprire i rischi connessi alla propria operatività.
In particolare sono state poste in essere appropriate coperture dei rischi connessi a danni ambientali
eventualmente procurati da accidentali inquinamenti.
La politica della Finaval a riguardo è in linea con le prassi prevalenti fra i migliori operatori del settore.
Più in dettaglio la struttura assicurativa include, fra le altre, le seguenti usuali coperture marittime:
“Hull & Machinery”. Tutte le unità di proprietà sono assicurate per danni allo scafo e alla macchina inclusi i
rischi guerra ed eventuali perdite totali. Ogni nave è assicurata almeno per il suo valore d’iscrizione in bilancio
e ampiamente oltre il valore del relativo debito ipotecario.
“Protection & Indemnity”. Tutta la flotta ha una copertura assicurativa contro i rischi da inquinamento e
versamento fino a 1.000 milioni di USD ed illimitata per incidenti che dovessero occorrere all’equipaggio, al
carico ed in generale a terzi. Il sistema assicurativo “P&I” ha carattere mutualistico, pertanto, alla stregua di
qualunque forma di mutua assicurazione, i membri del club condividono i benefici di un basso tasso di
sinistrosità complessiva, così come possono essere chiamati a nuovi pagamenti se richiesto.
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RISCHIO TASSI DI INTERESSE
La strategia di Finaval è quella di coprire fino a circa il 40%-50% del proprio indebitamento a m/l termine,
tramite operazioni con caratteristiche diverse la cui combinazione consenta di minimizzare l’impatto sulla
gestione finanziaria delle oscillazioni dei tassi di interesse.
ALTRI RISCHI CONNESSI ALLA SICUREZZA ED ALL’INFORMATIVA
La Finaval S.p.A. è soggetta a rischi connessi alla sicurezza ed all’informativa. Al fine di prevenire ed attenuare
tale tipologia di rischi, Finaval S.p.A. risulta attiva in tali ambiti attraverso:
- il Controllo di Gestione.
La Società, al fine di favorire la rintracciabilità e la comprensione dei dati, ha organizzato i propri sistemi interni
di tenuta della contabilità in modo da poter estrapolare dati analitici riferibili alle singole unità economiche ed
ai singoli centri di costo. Tali dati vengono periodicamente confrontati con i dati di budget in modo da poter
comprendere ed analizzare gli eventuali scostamenti rilevati.
- Il decreto legislativo 231/01
Il decreto legislativo 231/01 prevede la responsabilità della Società per determinati reati commessi nel suo
interesse o vantaggio ad opera di persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di
direzione della stessa o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale nonché da
persone che ne esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo (c.d. soggetti in posizione apicale) ovvero
da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza dei soggetti sopraindicati (c.d. soggetti sottoposti all’altrui
direzione).
II decreto, peraltro, agli artt. 6 e 7, prevede che la Società:
1) non risponde per i reati commessi dai soggetti in posizione apicale se prova che:
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a) l’organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di
organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi;
b) il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli e di curare il loro aggiornamento è stato
affidato ad un organismo dell’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo;
c) le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e di gestione;
d) non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell’organismo di cui alla lettera b);
2) risponde per i reati commessi dai soggetti sottoposti all’altrui direzione se la commissione del reato è stata
resa possibile dall’inosservanza degli obblighi di direzione o vigilanza, dovendosi escludere in ogni caso
l’inosservanza degli obblighi di direzione o vigilanza se l’ente, prima della commissione del reato, ha adottato
ed efficacemente attuato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire reati della
specie di quello verificatosi.
La Finaval SpA, con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 5-10-05, ha stabilito di dotarsi di un
modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del decreto legislativo 8.6.2001 n. 231.
Tale modello è stato certificato in data 1 marzo 2006 ad opera del RINA.
A prescindere dagli obblighi normativi e organizzativi Finaval si è comunque dotata di un codice etico,
insieme di diritti, doveri e responsabilità della società finalizzati a promuovere, raccomandare o vietare
determinati comportamenti.
La protezione dati personali
Finaval SpA, ottemperando alle disposizioni contenute del Decreto Legislativo n°196 del 30 giugno 2003
“Codice in materia di protezione dei dati personali“, ha redatto e approvato il Documento Programmatico
sulla Sicurezza.
Il Documento contiene la previsione di misure di sicurezza tali da ridurre al minimo i rischi di distruzione o
perdita, anche accidentale, di dati personali, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o
non conforme alle finalità della raccolta dei dati stessi, intendendosi per misure di sicurezza il complesso degli
accorgimenti tecnici, informatici, organizzativi, logistici e procedurali di sicurezza”.
(*) Estratto dal Bilancio Consolidato 2010 della Società Finaval S.p.A..
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I RAPPORTI CON LE SOCIETA’ DEL GRUPPO
IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE
Si evidenziano di seguito i più significativi e rilevanti rapporti economici e patrimoniali nei confronti delle
società controllate e collegate:
� crediti Finaval S.p.A. verso Logeco S.r.l.: Usd 210 migliaia;
� debiti Finaval S.p.A. verso Novamar International Scarl: Usd 261 migliaia.
Non si segnalano operazioni per valori diversi da quelli di mercato.
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ALTRE INFORMAZIONI
ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
SITIE:
La produzione di carpenteria, tipica di Sitie Impianti Industriali S.p.A., è costituita da una gamma di prodotti
ormai consolidati e inseriti in un mercato maturo, per cui anche nel 2010 la società ha continuato a perseguire
l’ordinaria attività di ricerca di base, focalizzando la propria attenzione al miglioramento ed all’ottimizzazione
dei processi produttivi adottati. In particolare, nel corso del 2010 è stato commissionato uno studio finalizzato
al recupero di efficienza attraverso la modifica del processo di saldatura delle passarelle portacavi. In seguito
a tale studio si è proceduto all’acquisto di un impianto di alimentazione automatizzata per il robot di
saldatura, beneficiando degli sgravi fiscali previsti nel decreto legge 78/2009, confermato nella legge di
conversione n. 102 del 3 agosto 2009.
Tale investimento consentirà:
1) l’ampliamento della gamma produttiva attraverso la realizzazione di passerelle di larghezza e altezza
maggiori rispetto a quelle realizzabili in precedenza;
2) l’incremento qualitativo della produzione attraverso una sensibile riduzione delle imperfezioni di
prodotto;
3) l’ottimizzazione del processo produttivo grazie ad una riduzione significativa degli scarti;
4) una migliore ergonomia di processo con conseguente incremento della sicurezza degli operatori
addetti al processo in esame.
FINAVAL:
Premettendo che le attività svolte dalla Società, ascrivibili al titolo “Ricerca e Sviluppo” non sono assimilabili a
quelle che istituzionalmente si definiscono tali, numerose sono le iniziative che in ambito formativo sono state
sviluppate per garantire una crescita costante delle competenze possedute dal personale navigante e non,
in ragione del fatto che una maggiore competenza garantisce sempre maggiori performances di eccellenza
in ambito di conduzione tecnica delle navi, di sicurezza del trasporto e di rispetto delle condizioni ambientali
legate alla navigazione. Nel settore della formazione la Società sta investendo ingenti risorse economiche ed
umane che si traducono in piani formativi specifici per il personale degli uffici “operativo”, “commerciale” ed
“equipaggi”, per quanto riguarda il personale navigante è stata attivata una convenzione con “Italian
Marittime Academy Technologies” di Marina di Ischitella (CE) per la realizzazione di tutti i corsi legati alla
navigazione, siano essi obbligatori per legge che definiti tali per policy aziendale.
Finaval, inoltre, consapevole che i concetti di benessere si sono evoluti, offre servizi di assistenza al suo
personale, al fine di aiutarlo ad essere fisicamente e mentalmente pronti di offrire alte prestazioni e dedizione
ed ha avviato innumerevoli progetti di sviluppo della politica di gestione delle risorse umane quali:
• Healthy ship;
• Politiche favorevoli alla famiglia;
• Integrazione culturale.
AZIONI PROPRIE E AZIONI O QUOTE DI SOCIETA’ CONTROLLANTI
La società non ha posto in essere operazioni di acquisto e vendita aventi per oggetto azioni o quote di
società controllanti, nè ha compravenduto nel corso dell’esercizio azioni proprie.
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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Euro
ATTIVITA' 31-dic-10 31-dic-09 NOTE
ATTIVITA' NON CORRENTI
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Flotta 390.444 339.868 A
Flotta in costruzione 12.765 12.131 B
Altri beni 12.932 2.146 C
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 13.052 10.678 D
ATTIVITA' FINANZIARIE
Altri crediti e depositi cauzionali 1.125 2.280 E
Partecipazioni 7.481 13.594 F
Attività per imposte anticipate 656 113 G
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 438.455 380.810
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze olii combustibili, lubrificanti e servizi in corso 4.420 1.565 H
Crediti commerciali 13.248 8.237 I
Altri crediti 3.293 1.606 L
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13.151 25.795 M
Strumenti finanziari derivati 341 1.962 N
Crediti tributari 1.351 762 O
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 35.804 39.927
7.287 0 P
TOTALE ATTIVITA' 481.546 420.737
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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Euro
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31-dic-10 31-dic-09 NOTE
PATRIMONIO NETTO
Capitale Sociale 30.000 30.000 I1
Riserva legale 889 858 L1
Riserva di Conversione 13.801 1.440 M1
Riserva di Consolidamento 17.463 16.192 N1
Altre riserve 20.015 20.215 O1
Riserva Cash Flow hedge -2.274 1.702 P1
Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -1.363 -988 Q1
Utili (perdite) portati a nuovo 32.956 34.170 R1
Utile (perdita) d'esercizio 5.656 3.181 S1
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 117.142 106.770
Capitale e riserve di terzi 30.708 27.911
Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi -406 299
TOTALE PATRIMONIO NETTO 147.444 134.980
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti bancari 241.500 212.533 A1
Fondi relativi al personale 864 445 B1
Imposte differite passive 333 1 C1
Fondo oneri e spese future 91 30 D1
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti bancari 66.556 52.498 E1
Strumenti finanziari derivati 4.774 2.251 N
Debiti commerciali 13.222 12.570 F1
Altri debiti 6.112 5.186 G1
Debiti tributari 650 243 H1
TOTALE PASSIVITA' 334.102 285.757
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 481.546 420.737
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CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Euro
31-dic-10 31-dic-09 NOTE
Ricavi netti 84.270 73.709 1
Costi operativi -51.541 -40.923 2
MARGINE DI CONTRIBUZIONE FLOTTA 32.729 32.786 3
Costi di struttura -9.249 -8.543 4
Altri ricavi/costi 808 904 5
Risultato Compravendita Attività Non Correnti 6.451 0 6
MARGINE OPERATIVO LORDO 30.739 25.147 7
Ammortamenti -19.196 -17.286 8
Valutazione al fair value attività non correnti destinate alla vendita -3.959 0 9
Svalutazione crediti -91 -202 10
MARGINE OPERATIVO 7.493 7.659 11
Gestione finanziaria -1.215 -2.017 12
UTILE ANTE IMPOSTE 6.278 5.642
Imposte dell'esercizio -424 -111
Imposte differite 26 70
UTILE NETTO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO 5.879 5.601 13
Utile (perdita) Netto delle Attività Operative Cessate -630 -2.121 14
UTILE NETTO 5.249 3.480
Utile netto di terzi -406 299
UTILE NETTO DI GRUPPO 5.656 3.181
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PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Valori in migliaia di Euro 31-dic-10 31-dic-09
Utile netto 5.656 3.181
Movimentazione Riserva IAS 21 9.267 -3.659
Movimentazione Riserva Cash Flow hedge -3.976 2.048
Movimentazione Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -375 235
Utile netto complessivo 10.572 1.805
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (MEDIANTE EVIDENZIAZIONE DELL’UTILE NETTO COMPLESSIVO)
Valori in migliaia di Euro 31-dic-10 31-dic-09
Patrimonio iniziale 106.770 104.965
Utile netto complessivo 10.572 1.805
- di cui Utile netto 5.656
- di cui movimentazione Riserva IAS 21 9.267
- di cui movimentazione Riserva Cash Flow hedge -3.976
- di cui movimentazione Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -375
Distribuzione dividendi -200
Patrimonio finale 117.142 106.770
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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Euro
Capitale Riserva legale
Riserva di conversione
Riserva di consolidam
ento
Altre riserve
Ris. Cash flow
Hedge
Ris. Fair Value (AFS)
Utili (Perd.) a nuovo
Risultato esercizio
Patr. netto Gruppo
Patr. Netto di terzi
Patrimonio netto
Saldo al 31 dicembre 2008 30.000 833 8.184 16.761 19.739 -346 -1.223 17.190 13.827 104.965 28.451 133.416
Destinazione risultato dell’esercizio 2008 25 476 13.326 -13.827 0 0 Variaz. fair value derivati di copertura e delle attività finanz. disponibili per la vendita al netto dell'effetto fiscale 2.048 235 2.283 2.283
Movimentazione riserva di conversione -6.744 -569 3.654 -3.661 -540 -4.199
Risultato di periodo 3.181 3.181 299 3.480
Saldo al 31 dicembre 2009 30.000 858 1.440 16.193 20.215 1.702 -988 34.170 3.181 106.770 28.210 134.980
Destinazione risultato dell’esercizio 2009 31 3.150 -3.181 0 0 Variaz. fair value derivati di copertura e delle attività finanz. disponibili per la vendita al netto dell'effetto fiscale -3.976 -375 -4.351 -4.351
Movimentazione riserva di conversione 12.361 1.270 -4.364 9.267 2.498 11.766
Distribuzione dividendi -200 -200 -200
Risultato di periodo 5.656 5.656 -406 5.249
Saldo al 31 dicembre 2010 30.000 889 13.801 17.463 20.015 -2.274 -1.363 32.956 5.656 117.142 30.302 147.444
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IN MONETA FUNZIONALE (USD)
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 70
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Usd
ATTIVITA' 31-dic-10 31-dic-09 NOTE
ATTIVITA' NON CORRENTI
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Flotta 521.711 489.615 A
Flotta in costruzione 17.056 17.476 B
Altri beni 17.280 3.091 C
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 17.440 15.383 D
ATTIVITA' FINANZIARIE
Altri crediti e depositi cauzionali 1.504 3.284 E
Partecipazioni 9.996 19.583 F
Attività per imposte anticipate 877 163 G
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 585.864 548.595
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze olii combustibili, lubrificanti e servizi in corso 5.906 2.254 H
Crediti commerciali 17.702 11.866 I
Altri crediti 4.400 2.314 L
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 17.572 37.160 M
Strumenti finanziari derivati 455 2.827 N
Crediti tributari 1.806 1.098 O
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 47.841 57.519
ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA 9.737 0 P
TOTALE ATTIVITA' 643.442 606.114
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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Usd
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31-dic-10 31-dic-09 NOTE
PATRIMONIO NETTO
Capitale Sociale 40.086 43.218 I1
Riserva legale 1.187 1.236 L1
Riserva di Conversione 18.637 2.724 M1
Riserva di Consolidamento 23.334 23.327 N1
Altre riserve 26.743 29.120 O1
Riserva Cash Flow hedge -3.039 2.453 P1
Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -1.821 -1.423 Q1
Utili (perdite) portati a nuovo 44.036 49.223 R1
Utile (perdita) d'esercizio 7.362 3.934 S1
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 156.525 153.812
Capitale e riserve di terzi 41.073 40.377
Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi -584 263
TOTALE PATRIMONIO NETTO 197.014 194.452
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti bancari 322.693 306.176 A1
Fondi relativi al personale 1.154 641 B1
Imposte differite passive 445 2 C1
Fondo oneri e spese future 121 43 D1
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti bancari 88.933 75.629 E1
Strumenti finanziari derivati 6.380 3.243 N
Debiti commerciali 17.667 18.109 F1
Altri debiti 8.167 7.471 G1
Debiti tributari 868 348 H1
TOTALE PASSIVITA' 446.428 411.662
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 643.442 606.114
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CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Usd
31-dic-10 31-dic-09 NOTE
Ricavi netti 112.014 101.960 1
Costi operativi -68.475 -56.404 2
MARGINE DI CONTRIBUZIONE FLOTTA 43.539 45.556 3
Costi di struttura -12.250 -11.947 4
Altri ricavi/costi 1.049 1.216 5
Risultato Compravendita Attività Non Correnti 8.440 0 6
MARGINE OPERATIVO LORDO 40.778 34.825 7
Ammortamenti -25.462 -24.149 8
Valutazione al fair value attività non correnti destinate alla vendita -5.290 0 9
Svalutazione crediti -120 -281 10
MARGINE OPERATIVO 9.906 10.395 11
Gestione finanziaria -1.756 -3.196 12
UTILE ANTE IMPOSTE 8.150 7.199
Imposte dell'esercizio -563 -158
Imposte differite 41 98
UTILE NETTO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO 7.628 7.139 13
Utile (perdita) Netto delle Attività Operative Cessate -850 -2.942 14
UTILE NETTO 6.778 4.197
Utile netto di terzi -584 263
UTILE NETTO DI GRUPPO 7.362 3.934
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PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Valori in migliaia di Usd 31-dic-10 31-dic-09
Utile netto 7.362 3.934
Movimentazione Riserva IAS 21 1.529 585
Movimentazione Riserva Cash Flow hedge -5.492 2.935
Movimentazione Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -398 279
Utile netto complessivo 3.001 7.733
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (MEDIANTE EVIDENZIAZIONE DELL’UTILE NETTO COMPLESSIVO)
Valori in migliaia di Usd 31-dic-10 31-dic-09
Patrimonio iniziale 153.812 146.079
Utile netto complessivo 3.001 7.733
- di cui Utile netto 7.362
- di cui movimentazione Riserva IAS 21 1.529
- di cui movimentazione Riserva Cash Flow hedge -5.492
- di cui movimentazione Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -398
Distribuzione dividendi -288
Patrimonio finale 156.525 153.812
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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Usd
Capitale Riserva legale
Riserva di conversione
Ris. Di cons.nto
Altre riserve
Ris. Cash flow
Hedge
Ris. Fair Value
Utili (Perd.) a nuovo
Risultato esercizio
Patr. netto
Gruppo
Patrim. Di terzi
Totale Patrim.
Saldo al 31 dicembre 2008 41.751 1.159 11.831 23.326 27.471 -482 -1.702 23.922 18.803 146.079 39.595 185.674
Destinazione risultato dell’esercizio 2008 35 661 18.107 -18.803 0 0
Variaz. fair value derivati di copertura e delle attività finanz. disponibili per la vendita al netto dell'effetto fiscale 2.935 279 3.214 3.214
movimentazuione ris conversione 1.467 42 -9.107 1 988 7.194 585 782 1.367
Risultato di periodo 3.934 3.934 263 4.197
Saldo al 31 dicembre 2009 43.218 1.236 2.724 23.327 29.120 2.453 -1.423 49.223 3.934 153.812 40.640 194.452
Destinazione risultato dell’esercizio 2009 45 3.889 -3.934 0 0
Variaz. fair value derivati di copertura e delle attività finanz. disponibili per la vendita al netto dell'effetto fiscale -5.492 -398 -5.890 -5.890 Movimentazione riserva di conversione -3.132 -93 15.913 7 -2.089 -9.076 1.529 433 1.962
Distribuzione dividendi -288 -288 -288
Risultato di periodo 7.362 7.362 -584 6.778
Saldo al 31 dicembre 2010 40.086 1.187 18.637 23.334 26.743 -3.039 -1.821 44.036 7.362 156.525 40.489 197.014
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RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO Importi in migliaia di Usd
Attività Operativa 31-dic-10 31-dic-09
Risultato delle attività in funzionamento 7.628 7.139 Rettifiche per:
- Rettifiche di valore delle attività finanziarie 37 0 - Valutazione al fair value attività non correnti destinate alla vendita 5.290 0 - Imposte sul reddito 522 -59 - (Proventi)/Oneri Finanziari 1.756 3.196 - Ammortamento delle attività materiali non correnti 25.396 24.129
- Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 66 19 - Accantonamento TFR 331 375 - Accantonamenti Fondi oneri e spese future 79 87 - Risultato Compravendita Attività Non Correnti -8.440 0
- Ris. Attività Oper. Cessate netto del Ris. Compravendita di Attività Non Correnti -850 -2.942 - (Proventi)/Oneri Finanziari delle Attività Operative Cessate 0
Flusso di cassa dell'Attività Operativa prima delle variazioni del cap. circ 31.816 31.944
Proventi/(Oneri) Finanziari al netto degli Utili (Perdite) su cambi da conversione e degli effetti degli IAS 39 e 32 -8.333 -4.084
(Incremento) / Decremento dei crediti commerciali -5.836 1.069
Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali -442 -5.672
(Incremento) / Decremento delle rimanenze -3.652 -353
(Incremento) / Decremento di altre attività/passività correnti -1.390 -1.878
(Incremento) / Decremento di crediti e debiti tributari -710 -545
Incremento (Decremento) Fondi oneri e spese future e TFR 183 -808
Incremento/(Decremento) di attività per imp. anticipate e del f.do imp. differite -271 -98
Flusso di cassa del capitale circolante -12.117 -8.285
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività Operativa (A) 11.366 19.575
Attività di Investimento
(Investimenti)/Disinvestimenti in immobilizzazioni immateriali -2.123 -23
(Investimenti)/Disinvestimenti in immobilizzazioni materiali -76.552 -87.507
(Investimenti)/Disinvestimenti in attività finanziarie 25.262 -8.551
(Investimenti)/Disinvestimenti in attività non correnti possedute per la vendita -9.738
Dismissione delle Attività Operative Cessate 0 0
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Investimento (B) -63.151 -96.081
Attività di Finanziamento
Variazione di debiti bancari 29.821 50.237
Variazioni del Patrimonio Netto -4.217 4.590
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Finanziamento (C ) 25.604 54.827
Flusso monetario generato/(assorbito) del periodo (A+B+C) -26.181 -21.679
Effetto delle variazioni nei tassi di cambio delle valute estere (D) 6.593 -2.351
Disponibilità liquide a inizio periodo (E) 37.160 61.190
Disponibilità liquide a fine periodo (A+B+C+D+ E) 17.573 37.160
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Area e criteri di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione
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Introduzione
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 comprende il bilancio di Finaval Holding S.p.A., Società
Capogruppo, e quello delle controllate nelle quali Finaval Holding S.p.A. detiene direttamente o
indirettamente più del 50% del capitale, nonché quelli delle società in Joint Venture con gruppi terzi.
La data di riferimento del bilancio consolidato coincide con la data di riferimento del bilancio della
Capogruppo e delle società controllate.
Ove necessario i bilanci intermedi delle società incluse nel consolidamento sono stati opportunamente
rettificati per tener conto dei criteri di valutazione adottati dalla Società Capogruppo.
Si segnala che, in considerazione delle caratteristiche dell’attività svolta, la Capogruppo ha ritenuto
opportuno in sede di redazione del bilancio consolidato adottare il dollaro statunitense quale valuta
funzionale. La procedura di conversione prospettica dei dati contabili alla data del 1° gennaio 2008 è stata
eseguita come indicato nello IAS 21 e come più diffusamente illustrato nel proseguo del presente documento.
Tutti i valori delle voci di bilancio sono espressi in migliaia di Euro o Usd a seconda dei casi.
Area di consolidamento, variazioni ed esclusioni al 31 dicembre 2010
L’elenco delle partecipazioni consolidate con il metodo integrale e con il metodo proporzionale è riportato
nelle tabelle a seguire:
(importi in migliaia)
Società Metodo di
consolidamento
% di possesso Sede Capitale
Sociale
Finaval Holding S.p.A. Integrale Controllante Roma Euro 30.000
Finaval S.p.A. (gruppo) Integrale 75% Roma Euro 32.293
Viann Log Lda (gruppo) Proporzionale 50% Madeira Euro 5
Finaval Offshore S.r.l. Integrale 100% Milano Euro 100
Laraf S.r.l. Integrale 47,5% Roma Euro 10
Elle S.r.l. Proporzionale 23%
(49%in capo a Laraf) Campegine Euro 65
LP Drilling S.r.l. (gruppo) Proporzionale 24%
(50%in capo a Laraf) Roma Euro 90
Aurora 2010 S.r.l. Proporzionale 50% Roma Euro 10
Sitie Impianti industriali S.p.A.
(gruppo) Proporzionale
25%
(50%in capo ad Aurora 2010) Ferrara Euro 4.000
Finaval Real Estate S.r.l. Integrale 75% Roma Euro 10
Rispetto al 31 dicembre 2009 si segnalano le seguenti variazioni intervenute nell’area di consolidamento:
• costituzione, con una partecipazione pari al 50% del capitale sociale, della Società Aurora 2010 S.r.l.
consolidata proporzionalmente.
• l’acquisto di un’ulteriore quota di partecipazione pari al 17,5% nella società Laraf S.r.l. da parte di Finaval
Holding SpA, sino al raggiungimento dell’attuale percentuale di partecipazione pari al 47,5%. Per effetto
dell’avvio dell’attività si è proceduto all’inclusione della Società nell’area di consolidamento. Il
consolidamento è avvenuto secondo il metodo integrale in quanto la maggioranza del capitale sociale
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della società (e quindi il controllo) risulta riconducibile direttamente o indirettamente alla Finaval Holding,
considerando a tal fine alcune figure manageriali appartenenti al Consiglio di Amministrazione di
quest’ultima;
• l’acquisto da parte di Laraf S.r.l. nel mese di febbraio 2010, di una percentuale di partecipazione pari al
50% del capitale sociale di LP Drilling S.r.l., consolidata proporzionalmente in capo a Laraf S.r.l.;
• l’acquisto da parte di Laraf S.r.l. nel mese di giugno 2010, di una quota di partecipazione pari al 49% del
capitale sociale di Elle S.r.l.. Il consolidamento in capo a Laraf S.r.l.. è avvenuto secondo il metodo
proporzionale in quanto la gestione della società risulta assimilabile ad una joint venture;
• l’acquisto nel mese di luglio 2010 di una quota di partecipazione pari al 50% della Società Sitie Impianti
Industriali S.r.l., la quale era precedentemente partecipata mediante la Società Sofipart S.r.l., ceduta nel
corso dell’esercizio; la Società è stata consolidata proporzionalmente;
• la costituzione della società Finaval Real Estate S.r.l. nella quale sono confluiti gli investimenti immobiliari
del gruppo, consolidata integralmente.
Criteri e principi di consolidamento al 31 dicembre 2010
Le imprese controllate
Le società controllate sono le imprese in cui il Gruppo ha il potere di determinare, direttamente o
indirettamente, le scelte amministrative e gestionali, le politiche finanziarie e operative e di ottenerne i relativi
benefici. Generalmente l’esistenza del controllo si presume quando il Gruppo detiene, direttamente o
indirettamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili in assemblea ordinaria.
Le attività e le passività, nonché le componenti positive e negative di reddito delle controllate consolidate
con il metodo dell’integrazione globale sono assunte al 100%, eliminando il valore di carico della
partecipazione a fronte del relativo patrimonio netto.
Le partite di debito e credito, quelle dei costi e dei ricavi e tutte le operazioni di ammontare significativo
intercorse tra le società incluse nell’area di consolidamento sono eliminate.
Le eventuali quote di patrimonio netto e del risultato d’esercizio di pertinenza di terzi sono esposte
separatamente nel bilancio consolidato.
I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell’esercizio sono inclusi nel conto
economico consolidato dall’effettiva data di acquisizione fino all’effettiva data di cessione.
Le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da cessioni infragruppo di beni strumentali sono elise, ove ritenute
significative.
Joint Venture
Le Joint Venture sono imprese in cui il Gruppo esercita un controllo congiunto in base ad un accordo
contrattuale, laddove per controllo congiunto si intende la condivisione per contratto del controllo su
un’attività economica ed esiste solo quando le decisioni strategiche finanziarie e operative dell’attività
richiedono il consenso unanime delle parti che condividono il controllo. Le partecipazioni in Joint Venture
sono, di regola, consolidate con il metodo proporzionale a partire dalla data in cui si verifica il controllo
congiunto e fino alla data in cui tale controllo viene a cessare.
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Partecipazioni in imprese collegate
Le società collegate sono imprese nelle quali il Gruppo è in grado di esercitare un’influenza notevole nella
definizione delle scelte gestionali e amministrative, pur non avendone né il controllo né il controllo congiunto.
Le partecipazioni in imprese collegate sono rilevate nel bilancio consolidato mediante l’utilizzo del metodo del
patrimonio netto.
Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:
- il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato,
ove necessario, per riflettere l’applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dalla
Capogruppo e comprende, ove applicabile, l’iscrizione dell’eventuale avviamento individuato al
momento dell’acquisizione;
- gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati nel conto economico del bilancio
consolidato dalla data in cui l’influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Nel caso
in cui, per effetto delle perdite, la società evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della
partecipazione è annullato e l’eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo è rilevata in un apposito
fondo solo nel caso in cui il Gruppo si sia impegnato ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite
dell’impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società
partecipate non determinate dal risultato di conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica
delle riserve di patrimonio netto;
- gli utili non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo e società partecipate sono
eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle società partecipate,
laddove ritenuti non irrilevanti. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse
siano rappresentative di riduzione di valore.
Rispetto agli enunciati criteri generali di inclusione delle partecipazioni in consolidato, si evidenzia che:
� la Joint Venture “Novamar International Scarl in liquidazione” è stata valutata con il metodo del
patrimonio netto;
� le Società Logeco, Gestione 1; Sitie Kazakhstan sono state valutate al costo;
� la Società Sitie Arabia è stata valutata al patrimonio netto;
a tale riguardo, si segnala come non si sia proceduto all’inclusione di tali partecipazioni nell’area di
consolidamento in quanto tale inclusione sarebbe comunque risultata irrilevante ai fini della rappresentazione
veritiera e corretta;
� la Società Laraf S.r.l. è stata consolidata secondo il metodo integrale in quanto la maggioranza del
capitale sociale della società (e quindi il controllo) risulta riconducibile direttamente o indirettamente alla
Finaval Holding, considerando a tal fine alcune figure manageriali appartenenti al Consiglio di
Amministrazione di quest’ultima;
� la Società Elle S.r.l. è stata consolidata in capo a Laraf S.r.l.. secondo il metodo proporzionale in quanto la
gestione della società risulta assimilabile ad una joint venture.
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Aggregazioni di imprese
Le aggregazioni di imprese sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisto (purchase accounting
method) previsto dall’IFRS 3.
Il costo dell’aggregazione d’imprese è calcolato alla data di acquisizione in considerazione del fair value
delle attività consegnate e/o delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio emessi al fine di ottenerne
il controllo. Si rileva inoltre il fair value delle attività e passività acquisite che viene confrontato con il costo
come precedentemente definito. La differenza positiva tra il costo d’acquisto e la quota parte del fair value
delle attività e passività potenziali identificabili all’acquisto è rilevata come avviamento.
Qualora la differenza sia negativa, successivamente ad un riesame della valutazione delle attività e passività
acquisite, questa viene imputata al conto economico.
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Principi contabili e criteri di valutazione
Il bilancio consolidato di Gruppo chiuso al 31 dicembre 2010 è stato redatto, in continuità con l’esercizio
precedente, in conformità ai Principi Contabili Internazionali (“IAS/IFRS”) emessi dall’International Accounting
Standard Board e omologati dall’Unione Europea.
Le motivazioni di tale decisione discendono da fatto che, a partire dall’esercizio 2007, la controllata Finaval
S.p.A. - che rappresenta la parte assolutamente preponderante del bilancio consolidato del Gruppo Finaval
Holding - redige i propri Bilanci, separato e consolidato, sulla base degli IAS/IRFS, e che pertanto non sarebbe
in grado di mettere a disposizione della Controllante tali documenti predisposti secondo i Principi Contabili
Nazionali. A tale riguardo, si richiama quanto indicato al paragrafo 9.3 del principio contabile n. 17
dell’Organismo Italiano di Contabilità (“OIC “) laddove si legge:“… Nei casi in cui i principi contabili adottati
nei bilanci della società capogruppo e delle partecipate, pur essendo corretti, non siano omogenei tra
loro,(……), l’omogeneità o armonizzazione può essere ottenuta apportando in sede di consolidamento
opportune rettifiche per riflettere i principi contabili adottati dalla società capogruppo e riflessi nel suo bilancio
d’esercizio, se essa rappresenta la parte preponderante del gruppo, ovvero dalle maggiori società del
gruppo se la società capogruppo da sola rappresenta una parte minoritaria del gruppo….”
Si segnala inoltre, quale ulteriore motivazione alla base della scelta di adottare gli IAS/IFRS nella redazione del
bilancio consolidato, la prevalente operatività del Gruppo nel mercato internazionale e l’abituale esistenza di
rapporti con società, banche e assicurazioni situate in paesi diversi dall’Italia. Si ritiene, pertanto, che l’utilizzo
di corretti principi contabili internazionali riconosciuti, quali gli IAS/IFRS, meglio assolva alla finalità
dell’informativa finanziaria di Gruppo nei confronti dei sui principali fruitori.
La valutazione delle voci di bilancio è stata effettuata ispirandosi alla prospettiva della continuazione
dell’attività aziendale e tenendo conto della funzione economica di ciascuno degli elementi dell’attivo e del
passivo.
Il Bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, ad eccezione di alcuni strumenti finanziari
che sono iscritti in bilancio al fair value.
Nella predisposizione dei bilanci consolidati al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2009, il Gruppo si è avvalso
di alcune delle opzioni consentite dai principi contabili internazionali. In particolare:
- Schemi di Bilancio e altri prospetti: nello stato patrimoniale le attività e le passività sono presentate
secondo il criterio “correnti/non correnti”, mentre per il conto economico è stato adottato lo schema per
natura.
- Rendiconto finanziario: è stato predisposto con il metodo indiretto.
- Benefici per i dipendenti: come previsto dallo IAS 19, il Gruppo ha deciso di contabilizzare tutti gli utili e le
perdite attuariali cumulati esistenti al 1 gennaio 2005 e di non adottare il cosiddetto “metodo del
corridoio” per gli utili e le perdite attuariali che si sono generati e di genereranno successivamente a tale
data, ritenendo che le variazioni attuariali non producano impatti significativi sul conto economico tali da
giustificare il ricorso alla facilitazione prevista dal “corridoio”.
- Immobilizzazioni materiali e immateriali: secondo quanto consentito dallo IAS 16 (Immobili, impianti e
macchinari) e dallo IAS 38 (Attività immateriali), le immobilizzazioni materiali e immateriali sono valutate
con il metodo del costo anche successivamente alla iscrizione iniziale.
- Criteri di conversione di poste in valuta: si premette che il bilancio consolidato è stato redatto adottando il
dollaro statunitense quale moneta funzionale. Tale scelta è stata effettuata in funzione dell’adozione, nel
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corso del 2008 del dollaro statunitense quale moneta funzionale da parte della controllata Finaval S.p.A.
la quale rappresenta la parte assolutamente preponderante del bilancio consolidato del Gruppo Finaval
Holding. Tale scelta è stata effettuata in considerazione degli effetti derivanti dal piano di investimenti e
disinvestimenti attuato nel corso di tale anno e delle scelte effettuate in termini di impiego delle nuove
unità navali, tenuto conto del considerevole impiego della flotta attraverso la sottoscrizione di contratti
attivi denominati in Usd e che sia i costi operativi che i costi ed i pagamenti di natura finanziaria che il
Gruppo sostiene sono prevalentemente sostenuti in Usd. Tali circostanze hanno indotto, quindi, la
Capogruppo a variare la propria valuta funzionale da Euro ad Usd applicando la relativa procedura di
conversione prospettica dei dati al 1 gennaio 2008, secondo quanto indicato e stabilito dallo IAS 21.
In particolare, la conversione prospettica ha implicato per il Gruppo:
- la conversione in Usd di tutte le voci patrimoniali utilizzando il tasso di cambio alla data di applicazione
(1 gennaio 2008 – 1,4721);
- la fissazione degli importi convertiti in Usd per gli elementi non monetari, quale loro costo storico.
Si precisa, peraltro, che la Capogruppo, essendo soggetta alla normativa nazionale in tema di tenuta
delle scritture contabili, prosegue nella tenuta della contabilità in Euro provvedendo in sede di redazione
del Bilancio consolidato alla conversione di tutti gli importi nella valuta funzionale Usd in modo da produrre
i medesimi effetti che si sarebbero avuti se gli elementi fossero stati inizialmente registrati nella predetta
valuta funzionale Usd.
In sostanza, a prescindere dalle registrazioni effettuate nel corso dell’anno, in sede di redazione del
Bilancio consolidato, le operazioni in valuta estera (intendendo a tal riguardo qualsiasi valuta diversa dalla
valuta funzionale Usd) sono rilevate al tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Qualora
sussistano attività e passività monetarie in valuta estera, queste vengono convertite al tasso di cambio in
essere alla data di riferimento del bilancio. Le differenze di cambio che si generano in seguito
all’estinzione di poste monetarie o alla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state
convertite al momento della rilevazione iniziale nell’esercizio vengono imputate al conto economico.
- Bilancio di presentazione: Il Gruppo si avvale della possibilità di presentare il bilancio consolidato in una
moneta diversa dalla valuta funzionale. In particolare, la Capogruppo presenta il proprio bilancio
consolidato in Euro. Ne deriva che i valori esposti nella situazione patrimoniale-finanziaria ed il risultato
economico relativi all’esercizio chiuso al 31/12/2010 sono stati convertiti in Euro, quale moneta di
presentazione, utilizzando le seguenti procedure:
- le attività e passività sono state convertite al cambio Usd/Euro in essere al 31/12/2010, pari ad 1,3362;
- i ricavi ed i costi sono stati convertiti ai tassi di cambio in vigore alle date delle operazioni;
- gli ammortamenti sono stati convertiti al cambio medio del periodo cui fanno riferimento;
- tutte le differenze cambio risultanti dalle procedure di cui ai precedenti punti sono state rilevate in
una componente separata di patrimonio netto denominata “Riserva di conversione IAS 21”.
I principali criteri di valutazione adottati nella predisposizione del presente bilancio consolidato sono i seguenti:
- la flotta è valutata al costo di acquisto al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite
di valore.
Il costo comprende il prezzo contrattuale e tutti gli altri oneri direttamente attribuibili al bene e sostenuti
prima che il cespite risulti nelle condizioni idonee per essere utilizzato.
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Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati al
conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento,
ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata
esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come
attività o parte di una attività applicando il criterio del “component approach”.
I costi di sostituzione di componenti relativi a beni complessi sono imputati all’attivo dello stato
patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile residua mentre il valore residuo del componente
oggetto di sostituzione viene imputato a conto economico. In particolare le navi sono soggette a
periodiche soste (generalmente in un periodo intercorrente tra 30 e 60 mesi) durante le quali vengono
sostenuti costi di riparazione e manutenzione che vengono separatamente capitalizzati e ammortizzati
lungo il periodo intercorrente tra una sosta in bacino e la successiva (cosiddetto “dry dock”).
I contributi pubblici concessi a fronte di investimenti nella flotta sono classificati a diretta riduzione delle
navi cui i contributi stessi si riferiscono.
L’ammortamento della flotta è determinato sulla base del costo di ciascuna unità, diminuito del valore
netto stimato, ricavabile dalla sua demolizione. Gli ammortamenti vengono quindi calcolati dal momento
dell’entrata in funzione del bene, sulla base di una vita economico-tecnica pari a 25 anni. Per i beni
entrati in funzione nel corso dell’esercizio l’ammortamento viene calcolato pro-giorni sulla base della data
in cui questo possa considerarsi “disponibile per l’uso”, intendendosi a tal fine la possibilità di utilizzo
dell’unità navale per la navigazione.
- Tra le immobilizzazioni materiali, alla voce flotta in costruzione, vengono rilevati, sulla base degli esborsi
effettivamente sostenuti, gli anticipi corrisposti e i primi costi sostenuti relativamente alla nuova flotta in
costruzione.
- I fabbricati, i mobili, gli arredi, le macchine ed attrezzature per uffici e gli automezzi sono valutati al costo
di acquisto al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include
ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico
dell’esercizio in cui sono sostenuti. I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione, aventi natura
incrementativa delle attività materiali, sono imputati all’attivo patrimoniale.
Le aliquote di ammortamento annuali utilizzate sono le seguenti:
Descrizione categoria Criterio Aliquota %
Fabbricati Quote costanti 3%
Impianti e macchinari Quote costanti 10%
Impianti di perforazione idraulici Quote costanti 6,7%
Attrezzature industriali e commerciali Quote costanti 15%
Macchine elettrocontabili Quote costanti 20%
Mobili e arredi Quote costanti 12%
Automezzi Quote costanti 25%
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Nel primo periodo di acquisizione del bene, l’ammortamento viene ridotto forfetariamente alla metà, in
quanto ciò rappresenta una ragionevole approssimazione della distribuzione temporale degli acquisti nel
corso del periodo stesso.
- Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica, chiaramente
identificabili, controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di
acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attività al
suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.
- Perdita di valore delle attività materiali e immateriali. A ciascuna data di riferimento di bilancio, le attività
materiali ed immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l’esistenza di eventuali
indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Se viene
rilevata l’esistenza di tali indicatori, occorre stimare il valore recuperabile dell’attività per determinare
l’entità dell’eventuale perdita di valore, imputando la relativa svalutazione a conto economico. Quando
non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile
dell’unità generatrice di flussi finanziari cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un’attività è il
maggiore tra il valore corrente, al netto dei costi di vendita, ed il suo valore d’uso. Per determinare il
valore d’uso di un’attività si calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi, al lordo delle imposte,
applicando un tasso di sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del
denaro e dei rischi specifici dell’attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore
al valore contabile. Quando, successivamente, una perdita su un’attività viene meno o si riduce, il valore
contabile dell’attività o dell’unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del
valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata
rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto
immediatamente a conto economico.
- Le attività finanziarie costituite da azioni o quote che non sono possedute con l’intento di rivenderle nel
rispetto dello IAS 39, rientrano nella categoria denominata “attività finanziarie disponibili per la vendita” e
sono valutate al fair value con imputazione a patrimonio netto delle variazioni dei loro valori di fine
esercizio.
- I crediti commerciali e finanziari, sono rilevati inizialmente al fair value e successivamente al costo
ammortizzato sulla base del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia un’obiettiva evidenza che un’attività
finanziaria abbia perso valore, l’attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei
flussi di cassa ottenibili in futuro.
L’ammontare della perdita, rilevata a conto economico, sarà pari alla differenza tra il valore contabile
dell’attività ed il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati, attualizzati utilizzando il tasso di interesse
effettivo.
Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività
viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo
ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
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Il valore dei crediti è rettificato, laddove ritenuto necessario, attraverso l’iscrizione di appositi fondi
svalutazione crediti per tenere conto del rischio di inesigibilità dei crediti stessi.
- I contratti di noleggio a scafo nudo (Bare Boat) sono di norma considerati come locazioni operative ed i
canoni, attivi o passivi, vengono imputati a conto economico per la quota di competenza.
Qualora fossero configurabili come locazioni finanziarie, ai sensi dello IAS 17, il locatario iscriverà il bene fra
le immobilizzazioni materiali con contropartita il debito finanziario verso il locatore ed il locatore
provvederà ad eliminare il bene dal bilancio e a rilevare il credito finanziario nei confronti del locatario.
I canoni di noleggio a scafo nudo saranno, infine, rilevati a riduzione del debito o credito, per la quota
capitale, mentre per la quota interessi saranno imputati a conto economico in base al metodo del tasso
di interesse effettivo.
- Le rimanenze di olio e carburante sono iscritte al minore fra il costo di acquisto, determinato secondo il
metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo.
Il valore netto di realizzo rappresenta il prezzo di vendita stimato meno le spese necessarie per realizzare la
vendita.
Nella voce “lavori in corso di esecuzione”, classificata all’interno delle rimanenze, viene considerata la
quota dei viaggi effettuati a cavallo di esercizio per i quali viene fatta una stima della competenza del
ricavo sulla base del pro-rata temporis.
- Le disponibilità liquide sono rappresentate dalla cassa, dai depositi a vista con le banche e da altri
investimenti a breve termine, altamente liquidabili, ovvero facilmente convertibili in ammontari
determinati di denaro, e non soggetti a rischio di rilevanti cambiamenti di valore. Tali attività sono rilevate
al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.
- Nelle attività non correnti possedute per la vendita sono classificate quelle attività il cui valore contabile
sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. Perché
ciò si verifichi, l’attività deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale e la
vendita deve essere altamente probabile. Le attività non correnti possedute per la vendita sono valutate,
nel rispetto di quanto previsto dall’IFRS 5, al minore tra il loro valore contabile e il fair value (valore equo) al
netto dei costi di vendita.
- Il fondo di trattamento di fine rapporto viene stanziato per coprire l’intera passività maturata nei confronti
dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro, contabilizzato in
base al principio IAS 19, che ne prevede il calcolo attuariale.
A questo proposito si precisa che il Gruppo Finaval Holding ha rilevato nel presente Bilancio gli effetti
contabili derivanti dalle modifiche apportate alla regolamentazione del Trattamento di fine rapporto
(“TFR”) dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e
Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. In particolare, il Gruppo ha provveduto alla
rideterminazione puntuale del fondo maturato al 31 dicembre 2006 e del conseguente “curtailment”
secondo il paragrafo 109 dello IAS 19, il cui effetto economico, tuttavia, non è risultato essere significativo.
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- I debiti commerciali e finanziari, vengono rilevati, al momento della loro prima iscrizione, al fair value e
successivamente al costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia un
cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti
viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa
attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
- Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato dagli azionisti della Società
Capogruppo. I costi direttamente correlati all’emissione di nuove azioni sono esposti a riduzione del
Patrimonio Netto, al netto dell’eventuale effetto fiscale differito.
- La riserva sovraprezzo azioni è relativa al versamento effettuato per la sottoscrizione di capitale sociale per
un importo superiore al valore nominale delle azioni. Tale riserva non può essere distribuita in presenza di
perdite pregresse non coperte.
- La riserva legale accoglie la destinazione annuale di parte del risultato di esercizio realizzato dalla Società
Capogruppo (ogni anno il 5% fintanto che la stessa non abbia raggiunto il 20% del capitale sociale) ed è
utilizzabile esclusivamente per la copertura di perdite.
- La Riserva di conversione IAS 21 risulta movimentata per accogliere i valori derivanti dalla conversione
della situazione patrimoniale-finanziaria e del conto economico dalla valuta funzionale (Usd) alla valuta di
presentazione (Euro), in particolare:
- conversione dei ricavi e dei costi ai cambi in essere alla data delle operazioni nonchè delle attività e
passività al cambio alla data di riferimento del bilancio.
- Conversione delle poste del patrimonio netto di apertura al tasso di chiusura, che differisce dal
precedente cambio di chiusura.
- Le altre riserve si compongono sia di riserve di utili che di riserve di capitale a destinazione specifica.
- L’utile e le perdite di esercizi precedenti sono formati dalla parte non distribuita né accantonata a riserva
(in caso di risultati positivi) o non ripianata (in caso di perdite) dei risultati economici conseguiti negli
esercizi precedenti. La voce in oggetto, in aggiunta, accoglie i trasferimenti da altre riserve di patrimonio
che vengono effettuati nel momento in cui queste si liberano dal vincolo al quale erano sottoposte.
- Il Gruppo usufruisce dei contributi ex art. 11 della Legge 234/89, che sono configurabili come contributi in
conto esercizio. Questi sono rilevati al conto economico nell’esercizio di competenza.
Inoltre, il Gruppo usufruisce dei benefici previsti per l’industria armatoriale regolati dalle Leggi n. 361/82,
cosi come integrata dalle Leggi n. 848/84, n. 234/89 (artt. 1 e 9) e n. 132/94 (art. 10). Tali contributi sono
contabilizzati al momento dell’emissione del provvedimento di concessione da parte delle competenti
autorità governative e sono classificati a diretta riduzione del valore delle navi a cui si riferiscono ed
imputati al conto economico quale riduzione delle rispettive quote di ammortamento.
I contributi relativi a mezzi già completamente ammortizzati o non più di proprietà sono imputati al conto
economico tra i proventi. I contributi pubblici sono iscritti tra le attività se esiste, indipendentemente dalla
presenza di una concessione formale da parte delle competenti autorità governative, la ragionevole
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certezza che la società che ne beneficia rispetterà le condizioni previste per la concessione e che i
contributi saranno ricevuti.
- I ricavi derivanti da noleggio delle navi di proprietà e da servizi di trasporto sono contabilizzati al momento
dell’ultimazione del servizio.
I proventi derivanti da cessioni di beni vengono rilevati quando i rischi ed i benefici connessi alla proprietà
sono trasferiti all’acquirente.
I cosiddetti “viaggi a cavallo d’esercizio” sono quei viaggi ancora in corso alla data di chiusura del
bilancio, per i quali il Gruppo provvede ad effettuare una stima dei costi e ricavi previsti che contabilizza
in relazione alla parte di viaggio completata alla data di bilancio. Tale stima avviene prendendo a
riferimento parametri come la durata e la destinazione attesa del viaggio, il consumo di carburante
statisticamente previsto, le spese portuali ipotizzate.
I contratti di nolo di norma contengono specifiche clausole che regolamentano le operazioni di carico e
scarico tra un viaggio ed il successivo stabilendone la durata massima consentita. Nel momento in cui tali
limiti temporali, contrattualmente determinati, vengono superati, la società armatoriale matura il diritto ad
essere risarcita per il periodo di sosta eccedente quello contrattualmente concordato. Tali forme di ricavo,
prendono il nome di “controstallie”.
- I costi sostenuti dal Gruppo nello svolgimento dell’attività sono imputati a conto economico quando sono
relativi a beni e servizi acquistati o consumati nell’esercizio, o per ripartizione sistematica, quando non si
possa identificare l’utilità futura degli stessi.
- Le spese per l’ordinaria manutenzione delle navi, sostenute per il mantenimento in efficienza della flotta,
sono imputate a conto economico nell’esercizio di sostenimento delle stesse.
- I dividendi vengono contabilizzati nel momento in cui sorge il diritto alla loro percezione. I dividendi
pagabili sono rilevati come passività a partire dal momento in cui sono deliberati dall’assemblea ordinaria
che approva il bilancio di esercizio.
- Le imposte correnti sono calcolate in base alle norme tributarie in vigore alla data di bilancio. Si segnala
che la controllata Finaval, a partire dal 1 gennaio 2006, con scelta opzionale ma vincolante per un
periodo di 10 anni, ha aderito al regime fiscale della “Tonnage Tax”. Secondo tale regime fiscale, il reddito
imponibile ai fini IRES, derivante dall’utilizzo in traffici internazionali delle navi iscritte al Registro di cui alla L.
27.2.1998 n. 30 (istitutiva del Registro internazionale), è calcolato in misura forfetaria sulla base della stazza
netta della flotta, secondo quanto previsto dagli articoli da 155 a 161 del T.U.I.R.. Nella determinazione
forfetaria del reddito rientrano anche le eventuali plusvalenze realizzate a seguito della vendita di navi,
con alcune specifiche limitazioni relative alle unità già possedute alla data di adesione al nuovo regime.
Per l’attività svolta dal sottogruppo Finaval mediante l’utilizzo di navi iscritte al registro di cui alla L. n.
30/1998, che non effettuano però traffici internazionali, non si rende applicabile il regime della “Tonnage
Tax” ma si applica, comunque, la disciplina agevolativa contenuta nella più volte richiamata L. n.
30/1998, che prevede l’esenzione totale dall’IRAP e l’abbattimento dell’80% dell’imponibile ai fini IRES. Le
imposte differite sono calcolate a fronte delle differenze temporanee che emergono tra la base
imponibile di una attività o passività ed il relativo valore contabile. Le imposte differite attive, incluse quelle
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relative alle perdite fiscali pregresse sono riconosciute nella misura in cui si ritiene probabile che sarà
realizzato un reddito imponibile a fronte del quale possano essere recuperate.
- I finanziamenti sono inizialmente iscritti al valore nominale, al netto degli oneri e delle commissioni sostenuti
per il loro ottenimento.
- Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati essenzialmente per la gestione dei rischi finanziari di tasso
d’interesse. In base a quanto stabilito dagli IFRS, gli strumenti finanziari derivati possono essere
contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando:
- all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di
copertura stessa;
- si presume che la copertura sia altamente efficace;
- l’efficacia può essere attendibilmente misurata;
- la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.
Inizialmente, tutti gli strumenti finanziari derivati sono valutati ed esposti al fair value. Successivamente, nei
casi in cui gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere rilevati in hedge accounting e ne
venga verificata l’efficacia, vengono applicati i seguenti trattamenti contabili:
1. Fair value hedge - Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione
alle variazioni del valore corrente di un’attività o di una passività di bilancio, attribuibili ad un particolare
rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive
variazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L’utile o la
perdita sulla posta coperta, attribuibile al concretizzarsi del rischio, modificano il valore di carico di tale
posta e vengono rilevati a conto economico.
2. Cash flow hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell’esposizione alla
variabilità dei flussi di cassa di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di una operazione
prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace
degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata in un’apposita riserva del patrimonio netto.
L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello
stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita, associati ad
una copertura o a quella parte della copertura divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico
immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma
l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel
momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa
operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le
perdite non ancora realizzati, sospesi a patrimonio netto, sono rilevati immediatamente a conto
economico.
Gli strumenti finanziari derivati che, pur risultando efficaci nella riduzione dei rischi finanziari, sulla base delle
disposizioni contenute nella “risk management policy” del Gruppo, non possono essere ammessi, ai sensi
dello IAS 39, all’hedge accounting, sono contabilizzati al fair value e le rispettive variazioni vengono
imputate direttamente a conto economico.
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- Informativa di settore – Il Gruppo Finaval Holding è attivo nei mercati del trasporto e della logistica di
prodotti energetici. In particolare, esso opera attraverso quattro Business Unit:
� Crude Oil: trasporto via mare di petrolio greggio;
� Product: trasporto via mare di prodotti petroliferi derivati;
� Logistica;
� Power/Ingegneria.
Si precisa che la Business unit logistica risulta composta da due segmenti connessi alla logistica del
carbone ed al Project forwarding i quali pur essendo rappresentati separatamente nella descrizione
dell’attività esposta nella relazione sulla gestione vengono esposti unitariamente con riferimento ai risultati
economici.
− Nel corso del 2009, il Gruppo ha avviato il processo di uscita dal segmento Small Product attraverso la
messa in liquidazione della Società Cabofin. Al 31 dicembre 2010 l’operatività del gruppo nel segmento
Small Product era limitata ad una sola nave a noleggio che è stata riconsegnata nel primi giorni del 2011.
Dal punto di vista geografico, il Gruppo considera l’intero mercato mondiale come l’unico in cui essa opera.
Ciò trova conferma nel fatto che non vi sono specifiche navi impiegate in determinate zone geografiche.
Scelte valutative e utilizzo di stime significative nel contesto del Gruppo
La predisposizione del Bilancio Consolidato in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione del
Gruppo l’effettuazione di stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività in
bilancio e sull’informativa di bilancio in generale. I risultati che si realizzeranno a consuntivo potrebbero essere
diversi dalle stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono
prontamente riflessi in bilancio.
Nuovi IFRS e Interpretazioni dell’IFRIC
Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall’UE da adottare obbligatoriamente a partire dai bilanci
degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2009
IAS 1 – Presentazione del bilancio (rivisto nel 2007)
In data 6 settembre 2007 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 1 che ha trovato obbligatoria
applicazione dal 1° gennaio 2009. La versione rivista del principio, oltre ad introdurre alcune nuove
denominazioni per i prospetti di bilancio, richiede che tutte le variazioni generate da transazioni con i soci
siano presentate in un prospetto delle variazioni di patrimonio netto; tutte le transazioni generate con soggetti
terzi (“conto economico complessivo”) che compongono l’utile (o la perdita) del periodo e gli oneri e i
proventi rilevati direttamente a patrimonio netto devono, invece, essere esposte in un unico prospetto del
conto economico complessivo, oppure in due separati prospetti (conto economico e prospetto di conto
economico complessivo). A tale riguardo si segnala che la società ha optato per la presentazione di due
separati prospetti.
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Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall’UE da adottare obbligatoriamente a partire dai bilanci
degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2010
Titolo del documento Data entrata in vigore
IFRS 3 (rivisto nel 2008) - Aggregazioni aziendali 1 luglio 2009
Modifiche a IAS 27 - Bilancio consolidato e separato 1 luglio 2009
Modifiche a IAS 39 - Strumenti finanziari: Rilevazione e valutazione, elementi qualificabili per la
copertura 1 luglio 2009
IFRS 1 (rivisto nel 2008) - Prima adozione degli International Financial Reporting Standards 1 gennaio 2010
IFRIC 12 - Accordi per servizi in concessione 30 marzo 2009
IFRIC 15 - Accordi per la costruzione di immobili 1 gennaio 2010
IFRIC 16 - Coperture di un investimento netto in una gestione estera 1 luglio 2009
IFRIC 17 - Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide 1 novembre 2009
IFRIC 18 - Cessioni di attività da parte della clientela 1 novembre 2009
IFRIC 19 - Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale 1 luglio 2010
Miglioramenti agli IFRS (2008) - modifiche all'IFRS 5 1 luglio 2009
Modifiche allo IFRS 1 ed IFRS 7 Esenzione limitata dall’informativa comparativa prevista dall’IFRS
7 per neo-utilizzatori 1 luglio 2010
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non applicabili su base volontaria e non adottati in via
anticipata dalla Società
La Società non ha optato per l’adozione anticipata dei seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni di
principi già pubblicati e omologati dalla U.E., che diverranno obbligatori da un periodo successivo al 1°
gennaio 2010.
Titolo del documento Data entrata in vigore
Modifiche allo IAS 32 - Classificazione dell'emissione di diritti 1 febbraio 2010
Modifiche all’ IFRIC 14 – Pagamenti anticipati relativi a una previsione di contribuzione minima 1 gennaio 2011
IFRIC 19 – Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale 1 luglio 2010
Modifiche allo IFRS 1 ed IFRS 7 Esenzione limitata dall’informativa comparativa prevista dall’IFRS
7 per neo-utilizzatori 1 luglio 2010
IAS 24 (rivisto nel 2009) – Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate 1 gennaio 2011
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Note illustrative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2010
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Il Gruppo, come precedentemente illustrato nei “Principi contabili e criteri di valutazione”, ha adottato il
dollaro statunitense quale divisa funzionale, a partire dal 1° gennaio 2008.
Il Gruppo ha applicato prospetticamente la procedura di conversione alla data di variazione utilizzando il
rapporto di cambio Euro/Usd al 31/12/2007 pari ad 1,4721.
Nella redazione del bilancio consolidato la Società ha utilizzato quale moneta di presentazione l’Euro. Ne
deriva che i valori esposti nella situazione patrimoniale-finanziaria ed il risultato economico relativi all’esercizio
chiuso al 31/12/2010 sono stati convertiti utilizzando le seguenti procedure:
� le attività e passività sono state convertite al cambio in vigore al 31/12/2010, pari ad 1,3362;
� i ricavi ed i costi sono stati convertiti ai tassi di cambio in vigore alla data delle operazioni;
� gli ammortamenti sono stati convertiti al cambio medio del periodo cui fanno riferimento;
� tutte le differenze cambio risultanti dalle procedure di cui ai precedenti punti sono state rilevate in una
componente separata di patrimonio netto denominata “Riserva di conversione IAS 21”.
In particolare, con riferimento alla citata riserva, si precisa che l’ammontare di quest’ultima esposto nella
situazione patrimoniale-finanziaria di presentazione (in Euro) risulta movimentata per accogliere i valori
derivanti da:
� differenze emergenti dalla conversione dei ricavi e dei costi ai cambi in essere alla data delle
operazioni, e delle attività e passività al cambio in vigore alla data di riferimento del bilancio;
� variazioni di valore del Patrimonio Netto Iniziale, dovute all’applicazione di un differente tasso di
cambio tra data di apertura e data di chiusura del bilancio.
Viene di seguito esposta la movimentazione della riserva di conversione IAS 21:
Riserva conversione
Saldo al 31 dicembre 2009 (Euro/000) 1.440
conversione patrimonio netto di apertura 11.909
conversione conto economico a cambi puntuali 452
Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 13.801
Al fine di favorire la lettura dei dati di bilancio, i commenti alle voci di cui alle presenti note illustrative,
vengono esposti secondo i criteri di seguito evidenziati:
� con riferimento alle tabelle di stato patrimoniale riportanti dati di “flusso” (movimentazioni tra il saldo
iniziale ed il saldo finale) il flusso stesso è stato espresso in divisa funzionale, indicando per le sole
grandezze di inizio e fine periodo il corrispondente valore in Euro;
� per quanto riguarda le grandezze di “stock” di Stato Patrimoniale, nonché per l’informativa sul Conto
Economico, sono presentati due distinti set di tabelle: uno in Euro ed uno in Usd;
� i commenti di testo delle Note Esplicative sono alternativamente impostati con base divisa funzionale
(soluzione ricorrente) o di presentazione (in casi limitati), a seconda della maggiore rappresentatività
dell’una o l’atra valuta rispetto alla natura ed alla sostanza dei fatti gestionali rappresentati.
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 95
Si segnala che nell’esposizione analitica delle informazioni numeriche riportate nelle tabelle e nei prospetti di
seguito presentati possono evidenziarsi differenze, nell’ordine dell’unità, rispetto ai dati aggregati di bilancio,
dovute ad arrotondamenti effettuati ai differenti livelli di formazione del dato.
COMMENTI ALLO STATO PATRIMONIALE
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Flotta (Nota A)
La voce, che al 31 dicembre 2010 ammonta ad Usd 521.711 migliaia, accoglie il valore di carico delle navi di
proprietà del Gruppo, esposto al netto del relativo fondo ammortamento, e comprende il costo capitalizzato
relativo alle periodiche soste in bacino (dry dock), ammortizzato nel periodo che intercorre fino alla sosta
successiva.
Il dettaglio della movimentazione è il seguente:
Saldo netto al 31.12.09 (Euro/000)
Saldo netto al 31.12.09 (Usd/000)
Acquisti (Usd/000)
Riclassifiche (Usd/000)
Amm.to (Usd/000)
Saldo netto 31.12.10 (Usd/000)
Saldo netto 31.12.10 (Euro/000)
Flotta (costo originario) 405.014 583.463 71.423 -51.879 603.007 451.285
Flotta (fondo amm.) -61.636 -88.792 32.189 -24.684 -81.287 -60.841
Totale flotta 343.378 494.671 71.423 -19.690 -24.684 521.711 390.444 Contributi Acquisto navi -3.510 -5.056 4.662 384 0 0
Totale netto Flotta 339.868 489.615 71.423 -15.028 -24.300 521.711 390.444
L’incremento netto di Usd 32.096 migliaia rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2009 è essenzialmente
imputabile all’effetto combinato delle seguenti operazioni:
- i nuovi investimenti, comprensivi dei costi di dry dock capitalizzati, per Usd 71.423 migliaia, in particolare:
- Usd 69.850 migliaia relativi all’acquisto dell’unità Aframax da 114 mila DWT denominata “Neverland
Dream”;
- Usd 1.329 migliaia relativi a lavori incrementativi sulla flotta già operativa;
- Usd 244 migliaia relativi ai costi sostenuti per il completamento del dry dock relativo alla nave
“Angelica”.
- la riclassifica tra le attività non correnti possedute per la vendita della nave “Isola Verde”;
- gli ammortamenti dell’esercizio per Usd 24.684 migliaia.
Flotta in costruzione (Nota B)
La voce, il cui saldo al 31 dicembre 2010 è pari ad Usd 17.056 migliaia, è composta dagli anticipi pagati ai
cantieri Samsung Heavy Industries e dai primi costi sostenuti (principalmente relativi a studi ed analisi di
costruzione, predisposizione del “site-office”, oneri finanziari e commissioni) per la costruzione della nave
petroliera “Neverland Star” la cui consegna è avvenuta nel mese di marzo 2011.
Al 31 dicembre 2009, il saldo di bilancio della voce in oggetto risultava essere pari a Usd 17,5 milioni.
Il dettaglio della movimentazione è il seguente:
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Flotta in costruzione
Saldo al 31 dicembre 2009 (Euro/000) 12.131
Saldo al 31 dicembre 2009 (Usd/000) 17.476
Incrementi Hull 1780 (Neverland Star) - (Usd/000) 8.257
Decrementi Hull 1781 (Neverland Dream) - (Usd/000) -8.677
Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 17.056
Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 12.765
Il decremento netto di Usd 420 migliaia rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2009 è essenzialmente
imputabile al decremento derivante dalla consegna dell’unità navale “Neverland Dream” a seguito della
quale il relativo importo è stato riclassificato nella voce “Flotta”, cui si è contrapposto un incremento derivante
dal versamento di un’ulteriore acconto e dal sostenimento di costi relativi all’unità navale “Neverland Star”
consegnata a marzo del 2011.
Altri beni (Nota C)
La voce comprende il valore degli altri beni materiali capitalizzati, costituiti da fabbricati, impianti e
macchinari, attrezzature, macchine elettrocontabili, mobili, arredi e automezzi, esposto al netto dei relativi
fondi di ammortamento.
Altri beni 31/12/2009 (Euro/000)
31/12/2009 (Usd/000)
Variaz. (Usd/000)
31/12/2010 (Usd/000)
31/12/2010 (Euro/000)
Terreni e fabbricati 1.235 1.778 1.991 3.769 2.821
Impianti e macchinari 49 71 11.528 11.599 8.681
Attrezzature varie 1 1 658 659 493
Altri beni 861 1.241 -41 1.200 898 Immobilizzazioni materiali in corso e acconti 0 0 53 53 40
Totale 2.146 3.091 14.189 17.280 12.932
La movimentazione della voce nel periodo in oggetto è illustrata nella tabella di seguito riportata.
(importi in migliaia di Usd)
situazione iniziale movimenti dell'esercizio situazione finale
Costo Origin.
Fondo Amm.to
Saldo 2009
Acquisti Vendite Altri mov.
F.doamm.to Amm.to
Costo Origin.
Fondo Amm.to
Saldo 2010
Terreni e fabbricati 2.054 276 1.778 1.919 -72 3.973 204 3.769
Impianti e macch. 80 9 71 11.054 -16 -8 -498 11.118 -481 11.599
Attrezz. Varie 257 256 1 601 -1 -1 -59 857 198 659
Altri beni 3.297 2.056 1.241 272 -518 -261 -466 3.051 1.851 1.200
Imm.ni mat. in corso e acconti 0 0 53 0 53 0 53
Totale 5.688 2.597 3.091 13.899 -535 -270 -1.095 19.052 1.772 17.280
Si ricorda che nella valutazione delle immobilizzazioni materiali successivamente all’iscrizione iniziale, si è
mantenuto il criterio del costo storico (in alternativa al fair value).
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Con riferimento agli acquisti registrati nel corso dell’esercizio si precisa che gli stessi sono quasi totalmente
derivanti dall’ingresso nell’area di consolidamento delle società Sitie, LP Drilling ed Elle.
Immobilizzazioni Immateriali (Nota D)
Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio della movimentazione intervenuta nelle immobilizzazioni immateriali
nel corso dell’esercizio 2010.
Immobilizzazioni Immateriali
Saldo al 31 dicembre 2009 (Euro/000) 10.678
Saldo al 31 dicembre 2009 (Usd/000) 15.383
Incrementi(Usd/000) 2.123
Ammortamenti(Usd/000) -66
Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 17.440
Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 13.052
Al 31 dicembre 2010, le immobilizzazioni immateriali ammontano ad Usd 17.440 migliaia, registrando una
variazione in aumento di Usd 2.057 migliaia rispetto al precedente esercizio.
La voce risulta per la quasi totalità composta dalla “Differenza di consolidamento”, riconducibile per l’importo
iscritto al 31 dicembre 2009 principalmente all’avviamento relativo alla controllata operativa Finval S.p.A..
Per quanto concerne l’incremento 2010 si fornisce il seguente dettaglio:
- Euro 1.495 migliaia relativi all’avviamento iscritto per effetto dell’ingresso di Laraf nell’area di
consolidamento;
- Euro 234 migliaia relativi all’avviamento iscritto nel bilancio di LP Drilling e derivante da un precedente
acquisto di ramo d’azienda;
- Euro 124 migliaia relativi all’avviamento iscritto per effetto dell’ingresso di Finaval Real Estate nell’area di
consolidamento;
- Euro 136 migliaia relativi ad altre immobilizzazioni immateriali iscritte nell’attivo patrimoniale delle società
entrate nell’area di consolidamento nel corso dell’esercizio.
Si precisa che l’iscrizione dell’avviamento di cui sopra è avvenuta secondo le modalità previste dall’IFRS 3.
Attività finanziarie
Le attività finanziarie esposte in bilancio sono costituite da “Altri crediti e depositi cauzionali”, “Partecipazioni”
e “Attività per imposte anticipate”.
Altri Crediti e depositi cauzionali (Nota E)
Il dettaglio di tale voce, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2010 e 2009, è esposto nella tabella che segue:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 31/12/2010 Variaz. Altri Crediti e depositi cauzionali 31/12/2009 31/12/2010 Variaz.
1.180 675 -505 Depositi cauzionali 1.700 903 -797
1.100 450 -650 Altri crediti 1.584 601 -983
2.280 1.125 -1.155 Totale 3.284 1.504 -1.780
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Il decremento registrato nella voce “depositi cauzionali” deriva dalla restituzione di un deposito cauzionale
precedentemente versato a favore del tribunale di Malta a fronte di una causa in corso.
Nella voce “Altri crediti” è indicato un credito nei confronti della società Sky Express Aviation (Cargo) Limited.
Tale credito si origina per effetto di una dilazione di pagamento concessa a tale Società in sede di cessione
della partecipata Finaval Aviation S.r.l. e del relativo finanziamento Soci. Il decremento registrato nell’esercizio
si riferisce, appunto, all’incasso di parte di tale credito.
Partecipazioni (Nota F)
La voce comprende il valore delle partecipazioni in imprese controllate, collegate e in Joint Venture, escluse
dall’area di consolidamento, ed il valore dei titoli azionari, valutati al fair value, detenuti in portafoglio al 31
dicembre 2010.
Di seguito riportiamo il dettaglio delle partecipazioni detenute, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2010 e 2009:
31/12/2009 31/12/2009 Incrementi Decrementi Variazioni 31/12/2010 31/12/2010 Partecipazioni
% (Euro/000) (Usd/000) (Usd/000) (Usd/000)
(Usd/000) (Usd/000) (Euro/000)
Novamar Int. Scarl in Liq. 50% 952 1.372 0 0 1 1.373 1.028
Logeco S.r.l. 33% 0 0 0 0 0 0 0
Gestione 1 S.r.l. 100% 0 0 13 0 13 10
Laraf S.r.l. 30% 3 4 0 -4 0 0 0
Sofipart S.r.l. 29% 8.919 12.848 0 -12.848 0 0 0
Bettina S.r.l. 26% 0 0 1.986 0 0 1.986 1.486
C.I.V.A. Consorzio Impiantisti Val D'Agri
40% 0 0 14 0 0 14 10
Consorzio Stabile la Marinella
17% 0 0 1 0 0 1 1
Sitie Kazakhstan LLC 100% 0 0 1 0 0 1 1
Sitie Arabia Ltd 90% 0 0 35 0 -16 19 14
Coop. "La Primogenita" NA 0 0 1 0 0 1 1
Global Disb. & Acc. Solution
25% 69 100 0 0 -46 54 40
Subtotale partecipazioni 9.943 14.324 2.051 -12.852 -61 3.462 2.591
Azioni ordinarie BPER 2.770 3.991 1.432 0 -303 5.120 3.832
Azioni ordinarie ENEL 323 465 0 -465 0 0 0
Azioni ordinarie IKF SPA 132 190 0 -190 0 0 0
Azioni ordinarie Abercrombie & Fitch
131 189 0 -189 0 0 0
Az. ord. M. Tecnimont 294 424 0 -424 0 0 0
Azioni ordinarie Unicredit 0 0 207 0 0 207 155
Azioni ordinarie BPV 0 0 302 0 27 329 246
Azioni ordinarie Carife 0 0 198 0 3 201 150
Obbl.ni covertibili BPER 0 0 350 0 3 353 264
Obb. Cas. Risp.di Cento 0 0 236 0 0 236 176
Obb. Cariparma 0 0 88 0 0 88 66
Subtotale titoli in portafoglio
3.650 5.259 2.813 -1.268 -270 6.534 4.890
Totale Partecipazioni 13.594 19.583 4.540 -14.120 9.996 7.481
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Come in precedenza segnalato, i titoli iscritti nel bilancio, il cui valore al 31 dicembre 2010 è pari ad Usd 6.534
migliaia (Usd 5.259 migliaia al 31 dicembre 2009), si riferiscono ad azioni di varie società quotate sui mercati
regolamentari, considerate quali attività finanziarie disponibili per la vendita e, in applicazione dello IAS 39,
valutate al fair value utilizzando in contropartita una apposita riserva di patrimonio netto.
Attività per imposte anticipate (Nota G)
Di seguito sono esposti i principali elementi che compongono le attività per imposte anticipate:
Differenze temporanee Importo Alq. media 2010 2009 differenza
IRES
- Spese di rappresentanza (Euro/000) 22 5,50% 1 3 -2
- Perdite fiscali (Euro/000) 258 27,50% 71 96 -25
- Ammortamenti fabbricati rivalutati (Euro/000) 73 27,50% 20 0 20
- cessione fabbricato intercompany(Euro/000) 692 27,50% 190 0 190
- Plusvalenza leaseback (Euro/000) 948 27,50% 261 0 261
- Svalutazione crediti(Euro/000) 216 27,50% 59 0 59
- Compensi CdA non pagati (Euro/000) 77 27,50% 21 0 21
- Spese di rappresentanza (Euro/000) 1 27,50% 0 0 0
- manutenzioni (Euro/000) 4 27,50% 1 0 1
- Attualizzazione crediti 0 0 9
IRAP 0
- Ammortamenti fabbricati rivalutati (Euro/000) 73 3,90% 3 0 3
- cessione fabbricato intercompany(Euro/000) 692 3,90% 27 0 27
- Spese di rappresentanza (Euro/000) 31 3,90% 2 5 -3
Totale attività per imposte anticipate (Euro/000) 656 113 552
Totale attività per imposte anticipate (Usd/000) 877 163 706
Attività correnti
Rimanenze(Nota H)
La tabella che segue evidenzia i saldi di bilancio della voce in oggetto:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 31/12/2010 Variaz. Rimanenze 31/12/2009 31/12/2010 Variaz.
1.559 3.415 1.856 Materie prime, sussidiarie e di consumo 2.245 4.564 2.319
0 44 44 Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 0 58 58
6 728 722 Servizi in corso di esecuzione 9 972 963
0 233 233 Prodotti finiti e merci 0 312 312
1.565 4.420 2.855 Totale 2.254 5.906 3.652
Il valore di tali rimanenze finali ha registrato dal 2009 al 2010 un incremento di Usd 3.652 migliaia per di un
aumento congiunto dei quantitativi di bunker e di lubrificanti in giacenza a fine periodo e dell’ampliamento
dell’area di consolidamento.
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Crediti commerciali (Nota I)
La voce, nel suo complesso, include il valore esigibile entro l’anno successivo dei crediti verso clienti, verso
imprese controllate, controllanti e consociate aventi natura commerciale.
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 31/12/2010 Variaz. Crediti Commerciali 31/12/2009 31/12/2010 Variaz.
8.080 13.082 5.002 Crediti verso clienti 11.639 17.481 5.842
157 166 9 Crediti verso controllate e collegate 227 221 -6
8.237 13.248 5.011 Totale 11.866 17.702 5.836
In particolare, i crediti verso clienti includono i saldi di fine periodo dei crediti commerciali e sono adeguati al
valore di presunto realizzo mediante un fondo svalutazione crediti.
I crediti verso collegate si riferiscono principalmente ad un credito nei confronti della Logeco S.r.l..
Altri crediti (Nota L)
La composizione della voce in oggetto, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2010 e 2009, è dettagliata nella
tabella che segue:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 31/12/2010 Variaz. Altri crediti 31/12/2009 31/12/2010 Variaz.
1.056 1.357 301 Crediti diversi 1.522 1.813 291
334 846 512 Ratei attivi 481 1.131 650
216 1.090 874 Risconti attivi 311 1.456 1.145
1.606 3.293 1.687 Totale 2.314 4.400 2.086
Nei crediti diversi sono rilevati principalmente i crediti verso gli istituti di assicurazione, per i risarcimenti spettanti
per danni ed avarie subite dalle navi. I risconti attivi si riferiscono principalmente ad assicurazioni.
L’incremento registrato nella voce ratei attivi è dovuto al maggior numero di navi impiegate nel mercato spot
che generano delle componenti di ricavo a cavallo dell’esercizio. I risconti attivi si riferiscono principalmente
a premi assicurativi e commissioni su finanziamenti, per le quote corrisposte nell’anno ma ritenute di
competenza di esercizi successivi. L’incremento è dovuto principalmente al pagamento di una commissione
nel corso del 2010 relativa ad un finanziamento non ancora erogato alla data di bilancio, i cui effetti
economici sono stati pertanto interamente sospesi e rinviati agli esercizi successivi.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (Nota M)
La voce è composta dai saldi attivi dei conti correnti bancari e postali intestati al Gruppo presso i singoli Istituti
di Credito con i quali il Gruppo stesso intrattiene specifici rapporti e dalle disponibilità in contanti in giacenza
presso le casse sociali.
Il decremento di Usd 19.587 migliaia, registrato nel saldo al 31 dicembre 2010 rispetto al corrispondente valore
al 31 dicembre 2009, è principalmente imputabile all’impiego di liquidità derivante dall’attività di
compravendita di assets (navi e partecipazioni) effettuata nel corso dell’esercizio.
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Strumenti finanziari derivati (Nota N)
Il dettaglio delle attività e passività per strumenti finanziari derivati esposte nel bilancio al 31 dicembre 2010 è
riportato nelle tabelle che seguono:
ATTIVITA' PER STRUMENTI DERIVATI Nozionale
/000 Trattamento contabile
Fair Value (Usd/000)
Fair Value (Euro/000)
DERIVATI SU TASSI
IRS USD 11.208 CFH 71 53
IRS USD 9.648 CFH 78 59
IRS USD 9.374 CFH 152 113
IRS USD 9.145 CFH 135 101
DERIVATI SU CAMBI
Currency swap EUR 500 FVH 6 5
Currency swap EUR 500 FVH 9 7
Currency option EUR 500 FVH 1 1
Currency option EUR 500 FVH 3 2
TOTALE ATTIVITA' PER STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 455 341
Al 31 dicembre 2009 il totale delle attività per strumenti derivati ammontava ad Usd 2.827 migliaia.
PASSIVITA' PER STRUMENTI DERIVATI Nozionale
/000 Trattamento contabile
Fair Value (Usd/000)
Fair Value (Euro/000)
DERIVATI SU TASSI
IRS step up with K-out USD 12.500 FVH 1.386 1.038
IRS step up with K-out USD 11.900 FVH 1.255 940
Collar with K-in floor USD 3.775 FVH 113 85
Knock in collar step up USD 407 FVH 2 2
IRS step up with K-out USD 2.619 FVH 93 70
Collar USD 500 CFH 9 7
IRS USD 500 CFH 10 7
IRS Step up 2011-2016 USD 7.600 CFH 395 296
IRS Step up 2011-2016 USD 9.730 CFH 528 395
IRS 2011-2018 USD 13.000 CFH 737 550
IRS 2011-2018 USD 13.425 CFH 828 618
IRS Step up 2011-2016 USD 9.097 CFH 522 391
IRS Step up 2011-2016 USD 8.056 CFH 448 336
DERIVATI SU CAMBI
Currency swap EUR 500 FVH 13 10
Currency swap EUR 500 FVH 16 12
Currency option EUR 500 FVH 11 8
Currency option EUR 500 FVH 14 10
TOTALE PASSIVITA' PER STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 6.380 4.774 Legenda trattamento contabile:
FVH: Fair value hedge: L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al concretizzarsi del rischio, modificano il valore di carico di tale
posta e vengono rilevati a conto economico. Trattasi di strumenti derivati qualificabili come Fair value hedge non eleggibili ai fini dell’hedge
accounting.
CFH: Cash flow hedge: la porzione efficace degli utili (perdite) sullo strumento finanziario è rilevata in un’apposita riserva del patrimonio netto.
Al 31 dicembre 2009 il totale delle passività per strumenti derivati ammontava ad Usd 3.243 migliaia.
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Crediti tributari (Nota O)
I crediti tributari pari a Euro 1.351 migliaia (Usd 1.806 migliaia) al 31 dicembre 2010 e a Euro 762 migliaia (Usd
1.098 migliaia) al 31 dicembre 2009 si riferiscono principalmente agli acconti versati nei rispettivi periodi
d’imposta.
Attività non correnti possedute per la vendita (Nota P)
La voce in oggetto ammonta al 31 dicembre 2010 ad Usd 9.738 migliaia.
Attività non correnti possedute per la vendita
Saldo al 31 dicembre 2009 (Euro/000) 0
Saldo al 31 dicembre 2009 (Usd/000) 0
Incrementi (Usd/000) 15.028
Valutazione a fair value (Usd/000) -5.290
Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 9.738
Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 7.287
Il saldo accoglie il valore netto contabile della nave Isola Verde. Tale valore è stato ricalssificata tra le “Attività
non correnti possedute per la vendita” in quanto al 31 dicembre 2010 era stato già sottoscritto il relativo
preliminare di vendita (Memorandum of Agreement).
La valutazione di tali attività è stata fatta al minore tra il valore di iscrizione ed il fair value al netto dei costi di
vendita, in conformità al disposto dall’IFRS 5.
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Passività non correnti
Debiti bancari (Nota A1)
La voce include i debiti verso gli istituti di credito per la quota dei mutui passivi esigibili oltre l’anno successivo; i
debiti bancari con scadenza entro l’esercizio successivo sono iscritti tra le “Passività correnti”.
L’ammontare del saldo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2010 e 2009 è riportato nella tabella che segue:
Debiti bancari a medio-lungo termine
Saldo al 31 dicembre 2009 (Euro/000) 212.533
Saldo al 31 dicembre 2009 (Usd/000) 306.176
Variazione (Usd/000) 16.517
Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 322.693
Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 241.500
Rispetto all’esercizio precedente:
− è stato acceso un nuovo mutuo navale con Banca Popolare di Milano per finanziare l’acquisto della
nave Neverland Dream;
− è stata accollato da Aurora 2010 un finanziamento verso Cassa di Risparmio di Ferrara in sede di
acquisto della partecipazione in Sitie;
− E’ stato acceso un leasing finanziario da parte di Elle S.r.l. nei confronti di Alba leasing per un importo
pari ad Euro 6,6 milioni;
− inoltre, per effetto dell’ampliamento dell’area di consolidamento, la voce si è incrementata dei
debiti ed i leasing in capo alla società LP Drilling S.r.l. e Sitie S.p.A..
La composizione del debito verso banche per finanziamenti del Gruppo Finaval Holding al 31 dicembre 2010
viene presentata nella tabella di seguito riportata:
(importi in migliaia di Usd)
Finanziatore Scadenza Valuta di denom.
Saldo al 31/12/10
Quota a breve
Quota a m/l
termine
Abn Amro Bank (ex Fortis Bank) 01/10/2015 USD 25.300 3.900 21.400
National Bank of Greece 08/04/2018 USD 29.427 1.733 27.694
Monte dei Paschi 03/04/2020 USD 39.656 2.937 36.719
Intesa - San Paolo 30/06/2018 USD 33.900 3.350 30.550
Unicredit 29/12/2019 USD 38.700 2.800 35.900
Deutsche ShiffsBank 23/10/2023 USD 37.294 2.830 34.464
Deutsche ShiffsBank 31/12/2023 USD 43.333 3.333 40.000
Banca Popolare di Milano 31/12/2025 USD 43.350 2.600 40.750
Royal Bank of Scotland 02/04/2024 USD 44.750 3.000 41.750
Interbanca 28/02/2011 EUR 2.004 2.004 0
Banco di Roma 30/06/2011 EUR 1.095 1.095 0
Popolare di Vicenza 30/06/2013 EUR 4.192 1.645 2.547
Unicredit 01/06/2015 EUR 784 165 619
BPER 31/12/2013 EUR 4.224 1.332 2.892
Alba Leasing 31/12/2025 EUR 3.673 190 3.483
Carife 31/07/2013 EUR 1.448 473 975
Finanziamenti vari impiantistica 563 141 422
Leasing settore Drilling 4.671 914 3.757
Finanziamenti settore Drilling 135 73 62
Commissioni pluriennali -1.474 -183 -1.291
Debiti verso banche per finanziamenti a medio/lungo termine (Usd/000) 357.024 34.331 322.693
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Nel seguito vengono fornite informazioni sintetiche relativamente ai principali finanziamenti in essere al 31
dicembre 2010.
Abn AMRO (ex - Fortis Bank in Pool)
Nel corso del 2004 il Gruppo ha perfezionato un’operazione di ristrutturazione del debito esistente sulle navi del
segmento Product, con la collaborazione della Fortis Bank SA di Rotterdam, nel ruolo di Banca Capofila di un
pool costituito con altri Istituti di Credito. Mediante tale operazione è stato interamente rimborsato il debito
preesistente e si è provveduto alla contestuale accensione di un nuovo mutuo ipotecario di importo originario
pari a USD 56.500 migliaia. Nel corso del 2005, in occasione dell’acquisto della nave Neverland da parte di
Finaval, il finanziamento è stato ulteriormente incrementato per un importo pari a USD 42.200 migliaia, e sono
state rinegoziate alcune clausole contrattuali con particolare riguardo alle date di scadenza, prevedendone il
differimento.
Attualmente il contratto è caratterizzato da quote capitale decrescenti, da rate a scadenza trimestrale, un
tasso variabile parametrato al Libor sul Usd a 3 mesi e da una scadenza nell’ottobre del 2015 comprensiva di
un cosiddetto “balloon” (maxirata di estinzione del prestito) per USD 11.800 migliaia. Il contratto è assistito da
garanzia reale sulle unità navali cui il finanziamento è riferito.
National Bank of Greece
Si tratta di un finanziamento accordato da National Bank of Greece, erogato a favore delle Società Naftilos
A. Marine Ltd ed Angelica Shipping Ltd in data 8 aprile 2008, dell’importo originario di USD 70.000 migliaia ed
assistito da garanzia reale sulle unità navali cui il finanziamento è riferito (Naftilos An ed Angelica).
Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 3 mesi.
Monte dei Paschi
Si tratta di un finanziamento accordato da Monte dei Paschi Capital Services, erogato a favore della Finaval
S.p.A. in data 20 maggio 2008, dell’importo originario di USD 47.000 migliaia ed assistito da garanzia reale
sull’unità navale cui il finanziamento è riferito (Isola Bianca).
Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 3 mesi.
Intesa - Sanpaolo
Si tratta di un finanziamento accordato da Intesa – San Paolo, erogato a favore della Finaval Tanker S.r.l. in
data 7 luglio 2008, dell’importo originario di USD 40.600 migliaia ed assistito da garanzia reale sull’unità navale
cui il finanziamento è riferito (Isola Celeste).
Il contratto è caratterizzato da rate semestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 6 mesi.
Unicredit Corporate Banking
Si tratta di un finanziamento accordato da Unicredit Corporate Banking, erogato a favore della Finaval S.p.A.
in data 22 luglio 2008, dell’importo originario di USD 45.000 migliaia ed assistito da garanzia reale sull’unità
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navale cui il finanziamento è riferito (Isola Blu).
Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 3 mesi.
Deutsche ShiffsBank
Si tratta di un finanziamento accordato da Deutsche ShiffsBank, erogato a favore della Finaval Shipping S.r.l. in
data 23 ottobre 2008, dell’importo originario di USD 42.955 migliaia ed assistito da garanzia reale sull’unità
navale cui il finanziamento è riferito (Isola Corallo).
Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 3 mesi.
Deutsche ShiffsBank
Si tratta di un finanziamento accordato da Deutsche ShiffsBank, erogato a favore della Finaval S.p.A. in data
28 gennaio 2009, dell’importo originario di USD 50.000 migliaia ed assistito da garanzia reale sull’unità navale
cui il finanziamento è riferito (Neverland Angel).
Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 3 mesi.
Royal Bank of Scotland
Si tratta di un finanziamento accordato da Royal Bank of Scotland, erogato a favore della Finaval S.p.A. in
data 6 marzo 2009, dell’importo originario di USD 50.000 migliaia ed assistito da garanzia reale sull’unità navale
cui il finanziamento è riferito (Neverland Sun).
Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 3 mesi.
Banca Popolare di Milano
Si tratta di un finanziamento accordato da Banca Popolare di Milano, erogato a favore della Finaval S.p.A. in
data 16 settembre 2010, dell’importo originario di USD 44.000 migliaia ed assistito da garanzia reale sull’unità
navale cui il finanziamento è riferito (Neverland Dream).
Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 3 mesi.
Tale finanziamento è stato garantito per il 50% da SACE (Agenzia di Credito all'Esportazione controllata dal
Ministero dello Sviluppo Economico).
Interbanca
Si tratta di un mutuo chirografario dell’importo originario di Euro 15.000 migliaia erogato a favore della
Capogruppo in data 14 marzo 2006, che prevede un rimborso mediante rate semestrali scadenti nel febbraio
2011, e che risulta regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 6 mesi.
Banca di Roma
Si tratta di mutuo chirografario dell’importo originario di Euro 15.000 migliaia erogato a favore della
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Capogruppo in data 16 febbraio 2006 ed assistito da garanzia fideiussoria rilasciata dalla società controllante
di Finaval. Il contratto prevede un rimborso mediante rate semestrali scadenti nel febbraio 2011 e risulta
regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 6 mesi.
Banca Popolare di Vicenza
Si tratta di mutuo chirografario dell’importo originario di Euro 6.000 migliaia erogato a favore della
Capogruppo in data 29 gennaio 2008. Il contratto prevede un rimborso mediante rate semestrali scadenti nel
giugno 2013 e risulta regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 6 mesi.
Unicredit - Immobile di Milano
Si tratta di mutuo dell’importo originario di Euro 1.200 migliaia erogato a favore della Capogruppo in data 1°
luglio 2005. Il contratto prevede un rimborso mediante rate trimestrali scadenti nel giugno 2015 e risulta
regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 3 mesi.
Banca Popolare Emilia Romagna
Si tratta di mutuo dell’importo originario di Euro 5.000 migliaia stipulato nel mese di dicembre 2007. Il piano di
ammortamento prevede:
� erogazioni per complessivi 5 milioni di Euro a partire dalla data di stipula fino al 31 dicembre 2008;
� un piano di rimborso quinquennale a partire dal 2009.
Alba Leasing
Si tratta del leasing relativo all’impianto fotovoltaico realizzato da Elle S.r.l. nel corso dell’esercizio riclassificato
secondo quanto previsto dallo IAS 17.
Cassa di Risparmio di Ferrara
Trattasi di un mutuo chirografario acceso presso la Cassa di Risparmio di Ferrara da parte della Società Sofipart
S.r.l. per originari Euro 3,75 Milioni. Tale finanziamento è stato oggetto di accolla da parte di Aurora 2010 in
sede di acquisto della partecipazione pari al 50% del capitale sociale di Sitie Impianti Industriali S.p.A.
precedentemente detenuta dalla Sofipart S.r.l.. L’accollo in oggetto è stato effettuato per un ammontare pari
ad Euro 3.159 migliaia e contestualmente rimborsato per Euro 992 migliaia.
Leasing settore Drilling
Si tratta di vari leasing relativi agli impianti di perforazione e le relative attrezzature riclassificati secondo quanto
previsto dallo IAS 17.
I predetti mutui sono tutti regolati ad un tasso variabile maggiorato di un spread e su cui sono attivi contratti di
coperture sui tassi, principalmente IRS, con un nozionale di riferimento quantificabile in circa il 40% del debito
residuo.
Fondi relativi al personale (Nota B1)
Tale fondo è relativo al debito verso dipendenti per trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato,
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determinato, secondo quanto previsto dallo IAS 19, su base attuariale.
Secondo i principi contabili internazionali, infatti, il TFR è considerato come un post employment-benefit del
tipo defined-benefit plan, ovvero a prestazione definita, per il quale è previsto, ai fini contabili, che il suo
valore venga determinato mediante il metodo della proiezione unitaria del credito.
Le variazioni relative al valore attuale delle obbligazioni, collegate al trattamento di fine rapporto, sono le
seguenti:
TFR
Saldo al 31 dicembre 2009 (Euro/000) 445
Saldo al 31 dicembre 2009 (Usd/000) 641
Variazione 513
Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 1.154
Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 864
Come già esplicitato nel paragrafo “criteri e principi di consolidamento”, il Gruppo ha deciso di non utilizzare il
metodo del corridoio per gli utili e le perdite generate successivamente al 1 gennaio 2005 e di contabilizzare
tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti a quella data.
Numero medio dei dipendenti
Il numero medio dei dipendenti per gli esercizi 2010 e 2009, ripartito per categoria e comprensivo del
personale navigante è il seguente:
Numero medio dei dipendenti 31/12/2009 31/12/2010 Variaz.
Dirigenti 5 9 4
Personale di terra 29 286 257
Marittimi 206 224 18
Totale dipendenti medi 240 519 279
Nota 1: il dato indicato comprende il personale delle società consolidate proporzionalmente.
Imposte differite passive (Nota C1)
Il prospetto che segue evidenzia la composizione del fondo per imposte differite passive:
Differenze temporanee Importo Aliquota media 2010 2009 differenza
IRES
- Contabilizzazione leasing secondo Ias 17(Euro/000) 598 27,50% 165 0 165
- disallineamento ammortamenti (Euro/000) 44 27,50% 12 0 12
- cessione titoli intercompany(Euro/000) 514 27,50% 141 0 141
- Valutazione lavori in corso infrannuale (Euro/000) 49 27,50% 13 0 13
- Altre differenze (Euro/000) 1 1 0
Fondo per imposte differite (Euro/000) 333 1 332
Fondo per imposte differite (USd/000) 445 2 443
Fondo oneri e spese future (Nota D1)
Il prospetto che segue evidenzia la composizione dei fondi oneri e spese future:
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Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 31/12/2010 Variaz. Fondo oneri e spese future 31/12/2009 31/12/2010 Variaz.
30 89 59 Spese future per il personale 43 119 76
0 2 2 Altri 0 3 3
30 91 61 Totale 43 121 79
Passività correnti
Debiti bancari (Nota E1)
La voce include i debiti bancari relativi ad operazioni di liquidità, i mutui passivi per la quota esigibile entro
l’esercizio successivo ed i finanziamenti a breve termine.
Il dettaglio della voce in oggetto è riportato nella tabella che segue:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 31/12/2010 Variaz. bancari a breve termine 31/12/2009 31/12/2010 Variaz.
30.550 25.692 -4.858 Mutui passivi 44.011 34.331 -9.680
21.948 40.864 18.916 Banche c/finanziamenti e c/anticipi 31.618 54.602 22.984
52.498 66.556 14.059 Totale 75.629 88.933 13.304
L’incremento registrato nel saldo al 31 dicembre 2010 rispetto al corrispondente valore al 31 dicembre 2009, è
stato principalmente impiegato nell’attività di compravendita delle unità navali effettuata nel corso
dell’esercizio.
Debiti commerciali (Nota F1)
La composizione della voce è evidenziata nella tabella di seguito riportata:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 31/12/2010 Variaz. Debiti commerciali 31/12/2009 31/12/2010 Variaz.
11.579 13.021 1.441 Debiti verso fornitori 16.681 17.398 717
841 201 -640 Debiti verso controllate e collegate 1.212 269 -943
150 0 -150 Debiti verso controllanti 216 0 -216
12.570 13.222 651 Totale 18.109 17.667 -442
Altri debiti (Nota G1)
La voce in oggetto è prevalentemente riconducibile ad acconti da clienti esigibili entro l’anno successivo, a
debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale, nonché ad altri debiti ed a ratei e risconti passivi esigibili
entro l’esercizio successivo.
Il dettaglio della voce, è presentato nella tabella di seguito riportata:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 31/12/2010 Variaz. Altri debiti 31/12/2009 31/12/2010 Variaz.
2.640 2.565 -75 Acconti esigibili entro l’esercizio successivo 3.803 3.427 -376
258 390 132 Debiti verso istituti previdenziali e sicurezza sociale 371 521 150
915 1.833 918 Altri debiti esigibili entro l’esercizio successivo 1.318 2.449 1.131
687 912 225 Ratei passivi 990 1.219 229
687 412 -275 Risconti passivi 989 550 -439
5.186 6.112 926 Totale 7.471 8.167 696
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 109
Debiti tributari (Nota H1)
La voce, pari ad Euro 650 migliaia (Usd 868 migliaia) al 31 dicembre 2010 e ad Euro 243 migliaia (Usd 348
migliaia) al 31 dicembre 2009, include principalmente i debiti verso l’erario relativi al saldo delle imposte sui
redditi.
Patrimonio Netto
Capitale sociale (Nota I1)
Il capitale sociale interamente versato ammonta a Euro 30.000 migliaia (Usd 40.086migliaia), ed è suddiviso in
n. 30.000.000 azioni nominali da Euro 1,00 ciascuna.
Riserva Legale (Nota L1)
La riserva legale ammonta al 31 dicembre 2010 ad Euro 889 migliaia (Usd 1.187 migliaia) ed accoglie gli
stanziamenti di utili della Capogruppo Finaval Holding S.p.A. nella misura del 5% dell’utile annuo (ove
conseguiti).
Riserva di conversione (Nota M1)
La voce riserva di conversione, pari ad Euro 13.801 migliaia (Usd 18.637 migliaia) al 31 dicembre 2010 risulta
movimentata per accogliere i valori derivanti da:
� differenze emergenti dalla conversione dei ricavi e dei costi ai cambi in essere alla data delle
operazioni, e delle attività e passività al cambio in vigore alla data di riferimento del bilancio;
� variazioni di valore del Patrimonio Netto Iniziale, dovute all’applicazione di un differente tasso di
cambio tra data di apertura e data di chiusura del bilancio.
Riserva di consolidamento (Nota N1)
La voce riserva di consolidamento, pari ad Euro 17.463 migliaia (Usd 23.334 migliaia) al 31 dicembre 2010
risulta movimentata per Usd 7 migliaia rispetto all’esercizio precedente. Tali incremento deriva dall’inclusione
nell’area di consolidamento del sub consolidato Sitie S.p.A.
Altre riserve (Nota O1)
La voce altre riserve, pari ad Euro 20.015 migliaia (Usd 26.743 migliaia) al 31 dicembre 2010 è prevalentemente
costituita da riserve di utili indivisi.
Riserva cash flow hedge (Nota P1)
Tale voce, negativa al 31 dicembre 2010 per Euro 2.274 migliaia (Usd 3.039 migliaia), rappresenta il fair value
negativo a fine esercizio di strumenti finanziari derivati posti in essere dal Gruppo per la copertura del rischio
tassi secondo le modalità indicate nel paragrafo “gestione dei rischi finanziari” della presente nota
integrativa, che risultano qualificabili ai fini del trattamento come hedge accounting. Il dettaglio delle
posizioni su derivati in essere al 31 dicembre 2010 è presentato nelle tabelle riportate in Nota N.
Riserva fair value attività finanziare disponibili per la vendita (Nota Q1)
La riserva in oggetto - negativa al 31 dicembre 2009 per Euro 988 migliaia (Usd 1.423 migliaia) ed al 31
dicembre 2010 per Euro 1.363 migliaia (Usd 1.821 migliaia) - accoglie l’adeguamento al fair value,
rappresentato dal prezzo di mercato alle date di riferimento, delle azioni detenute in portafoglio dalla
Capogruppo, al netto dell’effetto fiscale. Le variazioni di fair value di tali attività sono state rilevate con
contropartita in apposita riserva di patrimonio netto in quanto trattasi di attività finanziarie che non sono
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possedute con l’intento di rivenderle né di farne trading, e pertanto rientranti nella categoria delle “attività
finanziarie disponibili per la vendita".
Utili (perdite) portati a nuovo (Nota R1)
Tale voce pari a Euro 32.956 migliaia (Usd 44.036 migliaia) al 31 dicembre 2010 e ad Euro 34.170 migliaia (Usd
49.223 migliaia) al 31 dicembre 2009 include anche l’effetto positivo sul patrimonio netto generato dalla
transizione agli IFRS.
Utile (perdita) di esercizio (Nota S1)
La voce riflette il risultato dell’esercizio del Gruppo Finaval Holding al netto della componente fiscale.
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COMMENTI AL CONTO ECONOMICO
Di seguito sono commentate la composizione e le principali variazioni registrate nelle voci di conto
economico nel periodo 2009-2010.
Si precisa che, in conformità alle previsioni dell’IFRS 5, le singole voci di conto economico sono presentate al
netto delle componenti relative ai settori in dismissione Lpg e Small Product (cabotaggi), i cui risultati, al netto
dell’effetto fiscale, sono indicati nella voce “Utile (perdita) Netto delle Attività Operative Cessate”. A tale
riguardo, come peraltro più diffusamente commentato nella sezione relativa ai “Ricavi Netti” della presente
Nota Informativa, si segnala che nel corso del 2009 il Gruppo ha avviato il processo di uscita dal segmento
Small Product ed ha portato a temine il processo di cessazione del segmento Lpg.
Ricavi netti (Nota 1)
Il Gruppo Finaval Holding ha operato negli esercizi 2009 e 2010 attraverso quattro Business Unit, che, in base al
tipo di prodotto trasportato e/o servizio effettuato ed al tipo di mercato servito, sono identificabili in Crude Oil
e Product, Logistic e Power/Engeneering. Occorre sottolineare che alla fine dell’esercizio 2010 sono stati
effettuati investimenti nel settore fashion che produrrà effetti economici solo a partire dal 2011.
Nell’ambito del settore Product l’operatività veniva garantita da unità navali di più ampia dimensione
destinate a servire il mercato globale (Product MR) e da navi di ridotto tonnellaggio che operavano
esclusivamente nell’area del Mediterraneo svolgendo l’attività comunemente definita di cabotaggio (Small
Product). Nel corso del 2009, il Gruppo ha avviato il processo di uscita dal segmento Small Product. Come
precedentemente ricordato, in conformità alle previsioni contenute nell’IFRS 5 il risultato reddituale della
gestione del segmento Small Product per il 2009 viene evidenziato, al netto dell’effetto fiscale, in una sola riga
“Utile (perdita) Netto delle Attività Operative Cessate” in calce al conto economico. Si rammenta inoltre che
tale voce accoglie anche, per il 2009, il risultato reddituale della gestione del segmento Lpg (che risulta
completamente terminata nel corso del 2009 con la riconsegna dell’ultima unità navale). In allegato alla
presente Nota Informativa, si forniscono i dettagli dei conti economici relativi ai segmenti Small Product ed
Lpg in dismissione.
Si riporta di seguito una tabella che evidenzia la composizione della voce ricavi netti per area di attività e per
i periodi di riferimento:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 % 31/12/2010 % Ricavi netti 31/12/2009 % 31/12/2010 %
28.313 38,41% 22.849 27,11% Crude Oil 39.065 38,31% 30.511 27,24%
37.714 51,17% 44.271 52,53% Product 52.180 51,18% 58.767 52,46%
7.682 10,42% 6.797 8,07% Logistic 10.715 10,51% 9.011 8,04%
0 0,00% 10.353 12,29% Power/Engeneering 0 0,00% 13.726 12,25%
73.709 100,00% 84.270 100,00% Totale 101.960 100,00% 112.014 100,00%
I ricavi netti passano da Usd 101.960 migliaia al 31 dicembre 2009 ad Usd 112.014 migliaia al 31 dicembre 2010,
registrando un incremento nel periodo pari ad Usd 10.054 migliaia (9,9%).
Tale variazione è principalmente ascrivibile all’effetto combinato dei fattori che vengono di seguito
evidenziati:
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 112
- un generale decremento registrato nel corso dell’anno dei noli di mercato;
- con riferimento al Settore Crude Oil, si segnala che la riduzione delle voce risulta prevalentemente
generata dalla riconsegna nel settembre 2009 dell’unità navale Jag Lata impiegata sul mercato spot;
- con riferimento al Settore Product, l’incremento risulta principalmente ascrivibile all’effetto combinato
degli elementi di seguito riportati:
- l’impiego sul mercato spot delle unità navali Isola Verde ed Isola Magenta precedentemente
impiegate mediante contratti di time-charter;
- l’impiego sul mercato spot della nave Green Star conseguente al noleggio della medesima, a partire
da giugno 2010, mediante contratto di time-charter in;
- con riferimento al Settore Logistic si registrano dati sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente;
- con riferimento al settore Power/Engeneering, l’avvio dell’attività nel corso dell’esercizio, per effetto delle
più volte citate acquisizioni effettuate, ha prodotto un incremento del fatturato (su base proporzionale
per via della metodologia di consolidamento adottata) pari ad Usd 13.726 migliaia.
Non vengono riportate suddivisioni per aree geografiche in quanto il Gruppo opera in un unico mercato
globale.
Costi operativi (Nota 2)
Nella tabella a seguire sono dettagliate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre
2010 e 2009:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 % 31/12/2010 % Costi operativi 31/12/2009 % 31/12/2010 %
4.976 6,75% 8.963 10,64% Bunker 6.946 6,81% 11.842 10,57%
1.130 1,53% 1.096 1,30% Commissioni 1.568 1,54% 1.447 1,29%
2.476 3,36% 5.452 6,47% Spese portuali 3.410 3,34% 7.263 6,48%
4.137 5,61% 3.403 4,04% Gestione Joint Venture 5.960 5,85% 4.487 4,01%
-288 -0,39% -792 -0,94% Variazione delle rimanenze -423 -0,41% -1.074 -0,96%
5.022 6,81% 1.612 1,91% Noleggi passivi Time Charter 6.820 6,69% 2.106 1,88%
9.651 13,09% 10.383 12,32% Personale marittimo 13.141 12,89% 13.787 12,31%
2.049 2,78% 2.544 3,02% Manutenzioni 2.866 2,81% 3.366 3,00%
1.187 1,61% 829 0,98% Lubrificanti 1.577 1,55% 1.176 1,05%
2.373 3,22% 2.368 2,81% Altri costi navali 3.302 3,24% 3.148 2,81%
1.426 1,93% 1.395 1,66% Assicurazioni 1.832 1,80% 1.929 1,72%
1.071 1,45% 1.075 1,28% Altri costi e spese 1.459 1,43% 1.431 1,28%
-339 -0,46% -339 -0,40% Proventi da avarie -495 -0,49% -464 -0,41%
0 0,00% 2.200 2,61% Costi operativi Power/Engeneering 0 0,00% 7.627 6,81%
0 0,00% 5.753 6,83% Costi operativi perforazione 0 0,00% 2.980 2,66%
6.052 8,21% 5.600 6,65% Servizi di logistica 8.441 8,28% 7.424 6,63%
40.923 55,52% 51.541 61,16% Totale 56.404 55,32% 68.475 61,13%
FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2010
FINAVAL HOLDING SPA Pag. 113
I costi operativi passano da Usd 56.404 migliaia al 31 dicembre 2009 ad Usd 68.475 migliaia al 31 dicembre
2010, registrando un incremento di Usd 12.071 migliaia (21,4%). Lo scostamento è da imputarsi principalmente
a:
− l’incremento per Usd 6.568 migliaia dei costi commerciali riconducibile ai costi di bunker ed alle spese
portuali le quali aumentano rispetto all’anno precedente in quanto la gestione spot ha interessato un
maggior numero di navi;
− il sorgere nel costo dell’esercizio, per effetto dell’ampliamento dell’area di consolidamento, dei costi
relativi al settore Power per Usd 10.607 migliaia.
A tali effetti si sono contrapposti:
− la riduzione per Usd 4.714 migliaia dei costi per noleggi passivi riconducibile all’effetto combinato della
riconsegna della unità nave Jag Lata avvenuta nel mese di settembre del 2009, precedentemente
detenuta in time charter in, e la presa in consegna, mediante contratto di time-charter in, della nave
Green Star avvenuta nel mese di giugno del 2010;
− una generale riduzione dei costi operativi per effetto di un’attenta politica di contenimento dei costi.
Si segnala infine che gli stipendi dei lavoratori marittimi sono espressi al netto dei contributi in conto esercizio
riconosciuti ai sensi della L. 30 del 1998, nella forma di credito d’imposta sulle trattenute IRPEF operate dalle
società del Gruppo.
Margine di contribuzione (Nota 3)
Il margine di contribuzione, grandezza che esprime la capacità riveniente dalla gestione dei business in cui il
Gruppo opera di coprire i costi generali, passa da Usd 45.556 migliaia al 31 dicembre 2009 - con un’incidenza
del 44,7% sul totale ricavi - ad Usd 43.539 migliaia al 31 dicembre 2010 - con un’incidenza del 38,9% sul totale
ricavi - registrando un decremento in termini assoluti di Usd 2.017 migliaia.
Costi di struttura (Nota 4)
Nella seguente tabella sono dettagliate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31
dicembre 2010 e 2009:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 % 31/12/2010 % Costi di struttura 31/12/2009 % 31/12/2010 %
2.794 3,79% 2.349 2,79% Personale 3.899 3,82% 5.420 4,84%
5.310 7,20% 6.496 7,71% Spese generali 7.440 7,30% 5.991 5,35%
439 0,60% 403 0,48% Fitto locali e attrezzature 608 0,60% 839 0,75%
8.543 11,59% 9.249 10,97% Totale 11.947 11,72% 12.250 10,94%
I costi di struttura passano da Usd 11.947 migliaia al 31 dicembre 2009 ad Usd 12.250 migliaia al 31 dicembre
2010, registrando un incremento di Usd 303 migliaia (2,6%). Tale incremento risulta connesso all’ampliamento
della struttura del gruppo per effetto del più volte citato acquisto di Sitie ed LP Drilling. Depurando i costi di
struttura di tali componenti si registra un consistente calo rispetto all’esercizio precedente pari a circa 1,5
milioni di Usd per effetto di una mirata politica di contenimento dei costi.
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 114
Altri ricavi/costi (Nota 5)
Nella seguente tabella sono presentate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre
2010 e 2009:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 % 31/12/2010 % Altri ricavi/costi 31/12/2009 % 31/12/2010 %
1.635 2,22% 985 1,17% Altri ricavi 2.234 2,19% 1.297 1,16%
-731 -0,99% -177 -0,21% Altri costi -1.018 -1,00% -247 -0,22%
904 1,23% 808 0,96% Totale
1.216 1,19% 1.049 0,94%
Le voci altri ricavi ed altri costi al 31 dicembre 2010 includono principalmente sopravvenienze attive e passive.
Risultato Compravendita Attività Non Correnti (Nota 6)
Nella tabella a seguire sono riportate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre
2009 e 2010.
Valori in Euro Valori in Usd
31/12/2009 % 31/12/2010 % Risultato Compravendita Attività
Non Correnti 31/12/2009 % 31/12/2010 %
0 0,00% 6.273 7,44% Plusvalenza cessione partecipazioni
0 0,00% 8.216 7,33%
0 0,00% 50 0,06% Plusvalenze cessione cespiti
0 0,00% 66 0,06%
0 0,00% 0 0,00% Minuslavenze cessione cespiti
0 0,00% 0 0,00%
0 0,00% 156 0,18% Plusvalenze cessione titoli
0 0,00% 195 0,17%
0 0,00% -28 -0,03% Minuslavenze cessione titoli
0 0,00% -37 -0,03%
0 0,00% 6.451 7,66% Totale 0 0,00% 8.440 7,53%
La plusvalenza cessione partecipazioni accoglie la plusvalenza realizzata nell’ambito dell’operazione di
cessione della Sofipart S.r.l. e successivo riacquisto della Sitie S.p.A..
Margine operativo lordo (EBITDA – Nota 7)
Il margine operativo lordo passa da Usd 34.825 migliaia al 31 dicembre 2009 ad Usd 40.778 migliaia al 31
dicembre 2010, registrando un incremento di Usd 5.954 migliaia. Tale incremento risulta principalmente legato
al risultato dell’attività di compravendita attività non correnti che accoglie la plusvalenza realizzata
nell’ambito dell’operazione di cessione della Sofipart S.r.l. e successivo riacquisto della Sitie S.p.A..
Si sottolinea, inoltre, che, pur in presenza di un incremento delle compagini societarie del gruppo e dei
segmenti di business, si sia registrato un solo lieve incremento dei costi di struttura (Usd 303 migliaia).
Nella tabella a seguire viene evidenziata la ripartizione dell’EBITDA per segmento di attività, per i due periodi
di riferimento:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 % 31/12/2010 % Margine operativo lordo
(EBITDA) 31/12/2009 % 31/12/2010 %
11.269 15,29% 12.883 15,29% Crude Oil 15.675 15,37% 17.095 15,26%
13.440 18,23% 10.612 12,59% Product 18.537 18,18% 14.189 12,67%
438 0,59% 155 0,18% Logistic 613 0,60% 202 0,18%
0 0,00% 7.089 8,41% Power/Engeneering 0 0,00% 9.293 8,30%
25.147 34,12% 30.739 36,48% Totale 34.825 34,16% 40.778 36,40%
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 115
Note:
(a) L’EBITDA è definito dagli amministratori, come il “margine operativo”, così come risultante dal conto economico
consolidato approvato dal Consiglio di Amministrazione, al lordo degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali
e materiali così come risultanti dal suddetto conto economico consolidato.
L’EBITDA non è definito come misura contabile nell’ambito degli IFRS e pertanto non deve essere considerato una
misura alternativa per la valutazione dell’andamento del risultato operativo del Gruppo. Poiché la composizione
dell’EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo
potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri operatori e/o gruppi e pertanto potrebbe non essere
comparabile.
Ammortamenti (Nota 8)
Nella seguente tabella è presentato il dettaglio della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2009 e
2008:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 % 31/12/2010 % Ammortamenti 31/12/2009 % 31/12/2010 %
17.266 23,42% 18.607 22,08% Ammortamento flotta 24.133 23,67% 24.684 22,04%
-304 -0,41% -287 -0,34% Contributi -438 -0,43% -383 -0,34%
310 0,42% 826 0,98% Ammortamento altri beni
materiali 434 0,43% 1.095 0,98%
14 0,02% 50 0,06% Ammortamento delle
immobilizzazioni immateriali 20 0,02% 66 0,06%
17.286 23,45% 19.196 22,78% Totale 24.149 23,68% 25.462 22,73%
L’incremento netto rilevato nella voce ammortamento flotta deriva dalle modifiche intervenute nella
composizione della flotta di cui si è precedentemente riferito.
Si precisa che gli ammortamenti vengono tradotti dal bilancio funzionale (in Usd) al bilancio di presentazione
(in Euro) al cambio medio di periodo nel conto economico ed al cambio di fine esercizio nello stato
patrimoniale, alimentando per i delta cambi così emergenti la riserva di conversione IAS 21. Gli effetti di tale
valorizzazione vengono di seguito evidenziati.
(valori in migliaia) Valori in Euro
Ammortamenti Usd CE/Euro SP/Euro Differenza (IAS 21)
Ammortamento flotta 24.684 18.607 18.473 -134
Contributi -383 -287 -287 0
Ammortamento altri beni materiali 1.095 826 820 -6
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 66 50 49 -1
Totale 25.462 19.196 19.056 -141
Valutazione al fair value attività non correnti (Nota 9)
La voce in oggetto accoglie la svalutazione della nave Isola Verde, iscritta tra le attività non correnti destinate
alla vendita. La valutazione di tali attività è stata effettuata, in conformità al disposto dal principio IFRS 5; al
minore tra il valore di iscrizione ed il fair value al netto dei costi di vendita.
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Svalutazione crediti (Nota 10)
La svalutazione crediti pari ad Usd 120 migliaia (Euro 91 migliaia) al 31 dicembre 2010 si riferisce a svalutazioni
effettuate nel settore power.
Margine operativo (EBIT - Nota 11)
Il margine operativo passa da Usd 10.395 migliaia al 31 dicembre 2009 ad Usd 9.906 migliaia 31 dicembre
2010, registrando una sostanziale invarianza rispetto all’esercizio precedente per effetto dell’incremento già
commentato a livello di margine operativo lordo a cui si sono contrapposti i maggiori ammortamenti
contabilizzati nel 2010 e la componente negativa relativa alla valutazione a fai value delle attività non
correnti destinate alla vendita.
Nella tabella a seguire viene evidenziata la ripartizione dell’EBIT per segmento di attività, per i due periodi di
riferimento:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 % 31/12/2010 % Margine operativo (EBIT) 31/12/2009 % 31/12/2010 %
6.098 8,27% 6.284 7,46% Crude Oil 8.410 8,25% 8.329 7,44%
1.346 1,83% -5.342 -6,34% Product 1.682 1,65% -6.999 -6,25%
215 0,29% 131 0,16% Logistic 303 0,30% 171 0,15%
0 0,00% 6.420 7,62% Power/Engeneering 0 0,00% 8.405 7,50%
7.659 10,39% 7.493 8,89% Totale 10.395 10,20% 9.906 8,84%
Gestione finanziaria (Nota 12)
Nella tabella a seguire sono riportate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre
2010 e 2009:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 % 31/12/2010 % Gestione Finanziaria 31/12/2009 % 31/12/2010 %
-5.439 -7,38% -7.965 -9,45% Proventi e oneri
finanziari -7.741 -7,59% -8.298 -7,41%
2.398 3,25% -167 -0,20% Fair value su
strumenti derivati 3.240 3,18% -14 -0,01%
-1.597 -2,17% 6.944 8,24% Differenze cambi -2.351 -2,31% 6.593 5,89%
2.621 3,56% -28 -0,03% Rettifiche di valore attività finanziarie 3.656 3,59% -37 -0,03%
-2.017 -2,74% -1.215 -1,44% Totale -3.196 -3,13% -1.756 -1,57%
L’effetto positivo delle differenze cambio rilevato nel 2010 deriva principalmente dalla conversione al cambio
di fine esercizio dell’indebitamento finanziario espresso in Euro, che, a fronte di un apprezzamento della divisa
statunitense contro Euro intervenuto nel corso dell’esercizio, ha comportato una consistente riduzione del
relativo controvalore in usd.
Utile Netto delle Attività in Funzionamento (Nota 13)
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio delle imposte sul reddito del Gruppo, correnti e differite, per i
periodi chiusi al 31 dicembre 2010 e 2009:
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Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 % 31/12/2010 % 31/12/2009 % 31/12/2010 %
5.642 7,65% 6.278 7,45% Utile ante imposte 7.199 7,06% 8.150 7,28%
-111 -0,15% -424 -0,50% Imposte di esercizio -158 -0,15% -563 -0,50%
70 0,09% 26 0,03% Imposte differite 98 0,10% 41 0,04%
5.601 7,60% 5.879 6,98% Utile (perdita) netto delle attività in funzionamento 7.139 7,00% 7.628 6,81%
Utile (Perdita) Netto delle Attività Operative Cessate (Nota 14)
Nella tabella di seguito riportata si evidenziano i risultati conseguiti delle Attività Operative Cessate per i due
periodi di riferimento.
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2009 % 31/12/2010 % Utile (perdita) netto delle
attività cessate 31/12/2009 % 31/12/2010 %
-1.731 -2,35% -630 -0,75% Settore Small product -2.434 -2,39% -850 -0,76%
-390 -0,53% 0 0,00% Settore Lpg -508 -0,50% 0 0,00%
-2.121 -2,08% -630 -0,75% Totale -2.942 -2,88% -850 -0,76%
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In applicazione del principio contabile IFRS 5, è stato riportato, su una singola linea del conto economico, il
totale, al netto delle imposte, degli utili e delle perdite conseguiti nella gestione dei segmenti LPG e Small
Product.
Si riportano a seguire i conti economici, inclusivi degli effetti fiscali, ove applicabili, delle attività operative in
dismissione.
CONTO ECONOMICO SETTORE LPG
Valori in usd/000 Valori in Euro/000
31/12/2010 31/12/2009 31/12/2010 31/12/2009
Ricavi netti 0 790 0 594
Spese di porto, bunker e commisioni 0 10 0 9
RICAVI BASE TIME CHARTER 0 800 0 603
Noleggi passivi 0 -570 0 -440
Costi operativi 0 -530 0 -396
MARGINE DI CONTRIBUZIONE FLOTTA 0 -300 0 -233
Costi di struttura 0 -97 0 -73
Altri ricavi/costi 0 0 0 0
Risultato Compravendita Attività Non Correnti 0 0 0 0
MARGINE OPERATIVO LORDO 0 -397 0 -306
Ammortamenti 0 -111 0 -84
MARGINE OPERATIVO 0 -508 0 -390
Gestione finanziaria 0 0 0 0
UTILE (PERDITA) ANTE IMPOSTE 0 -508 0 -390
Imposte dell'esercizio 0 0 0 0
Imposte differite 0 0 0 0
UTILE (PERDITA) NETTO 0 -508 0 -390
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CONTO ECONOMICO SETTORE SMALL PRODUCT
Valori in usd/000 Valori in Euro/000
31/12/2010 31/12/2009 31/12/2010 31/12/2009
Ricavi netti 0 6.372 0 4.564
Spese di porto, bunker e commisioni -850 -3.194 -630 -2.269
RICAVI BASE TIME CHARTER -850 3.178 -630 2.295
Noleggi passivi 0 -5.241 0 -3.757
Costi operativi 0 -45 0 -33
MARGINE DI CONTRIBUZIONE FLOTTA -850 -2.108 -630 -1.495
Costi di struttura 0 -71 0 -51
Altri ricavi/costi 0 -153 0 -110
Risultato Compravendita Attività Non Correnti 0 0 0 0
MARGINE OPERATIVO LORDO -850 -2.332 -630 -1.656
Ammortamenti 0 -2 0 -2
MARGINE OPERATIVO -850 -2.334 -630 -1.658
Gestione finanziaria 0 -100 0 -73
UTILE (PERDITA) ANTE IMPOSTE -850 -2.434 -630 -1.731
Imposte dell'esercizio 0 0 0 0
Imposte differite 0 0 0 0
UTILE (PERDITA) NETTO -850 -2.434 -630 -1.731
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 120
GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI
Il Gruppo ha definito un processo finalizzato alla gestione dei rischi finanziari, delineato sulla base delle
specificità del business in cui opera e delle linee strategiche perseguite.
Con riguardo al rischio finanziario il Gruppo ha definito una specifica risk management policy volta alla
identificazione, valutazione e mitigazione dei rischi finanziari, disciplinando anche, laddove ritenuto
opportuno, l’utilizzo dei prodotti finanziari derivati di copertura.
La risk management policy del Gruppo è strutturata sui presupposti di base elencati a seguire:
- il Gruppo gestisce i rischi con la finalità di preservare il valore atteso dalle attività aziendali;
- le politiche di gestione del rischio operano al fine di beneficiare a pieno delle cosiddette “condizioni di
copertura naturale”, minimizzando in tal modo l’esposizione netta ai rischi finanziari senza sostenere gli
oneri addizionali di contratti derivati di copertura;
- i contratti derivati di copertura sono sottoscritti esclusivamente a fronte di effettive esposizioni a rischi
finanziari che siano specificamente identificate;
- tutte le operazioni di risk management del Gruppo sono ispirate al principio della prudenza;
- la risk management policy è concepita al fine di identificare tempestivamente degli eventi gestionali e le
evoluzioni dei mercati che possano potenzialmente avere impatti sul conto economico;
- tutte le attività di gestione dei rischi finanziari sono poste in essere nei limiti approvati dal Management
aziendale;
- il personale incaricato di implementare le risk management policy è dotato dei necessari requisiti di
qualificazione professionale ed autorizzato ad operare esclusivamente entro i limiti definiti dalla stessa risk
management policy (e da ulteriori eventuali deleghe specifiche).
Per quanto concerne il dettaglio degli strumenti finanziari derivati si fa rinvio alla nota O della presente nota
informativa.
Il Gruppo nello svolgimento della sua attività è esposto ai seguenti rischi di natura finanziaria:
- rischio di liquidità;
- rischio di credito;
- rischio di cambio (Euro/USD);
- rischio di tasso di interesse.
Rischio di liquidità
Il Gruppo è esposto, nella definizione delle ordinarie transazioni commerciali, al rischio di liquidità quale
disallineamento temporale nei flussi di cassa in entrata ed in uscita.
Al fine di assicurare la propria capacità di fare fronte in qualsiasi momento alle obbligazioni finanziarie e di
cogliere possibili opportunità di business non pianificabili o impreviste uscite di cassa il Gruppo detiene un
surplus di linee di credito disponibili.
La liquidità in eccesso viene investita temporaneamente sul mercato monetario in operazioni di breve durata
(3/6 mesi).
Il Gruppo si è dotato di un liquidity plan quale strumento per la misurazione e la gestione del rischio di liquidità
che consente una costante pianificazione del fabbisogno di liquidità.
Le scadenze contrattuali delle attività e passività finanziarie sono esposte nella tabella seguente:
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(importi in migliaia di Usd)
Attività finanziarie Importo con
scadenza entro 1 anno
Importo con scadenza da 1 a 5 anni
Importo con scadenza oltre 5
anni
Totale al 31/12/2010
Altri crediti e depositi cauzionali - 992 512 1.504
Attività per imposte anticipate 877 877
Crediti commerciali 17.702 17.702
Altri crediti 4.400 4.400
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 17.573 17.573
Strumenti finanziari derivati 455 455
Crediti tributari 1.806 1.806
Totale Attività finanziarie 42.813 992 512 44.317
Passività finanziarie
Debiti bancari 88.933 97.116 225.577 411.626
Strumenti finanziari derivati 6.380 6.380
Debiti commerciali 17.667 17.667
Altri debiti 8.167 8.167
Debiti tributari 868 868
Totale Passività finanziarie 122.015 97.116 225.577 444.708
Rischio di credito
Anche al fine di mitigare il rischio relativo alla ricuperabilità dei crediti commerciali, il Gruppo opera, di fatto,
esclusivamente con partner commerciali di riconosciuto standing ed alto grado di solvibilità, sia a livello
nazionale che internazionale.
Per questi motivi, non sono state rilevate storicamente situazioni di particolare difficoltà nella riscossione dei
crediti riconducibili alla clientela riferimento.
Rischio di cambio (Euro/USD)
il Gruppo Finaval Holding operando in diverse realtà industriali che si diversificano non solo per l’attività di
business ma anche per la moneta funzionale effettua una attenta qualificazione del proprio grado di
esposizione al rischio di fluttuazione del tasso di cambio Euro/USD con riferimento alle singole soceità del
gruppo.
In particolare, il settore armatoriale, in cui la Finaval - società del gruppo maggiormente esposta al rischio
cambio - opera, presenta fra le proprie tipicità quella di agire in un mercato di riferimento globale, nel quale
una quota consistente delle ordinarie transazioni commerciali, nonché la quasi totalità delle negoziazioni per
la compravendita delle navi e la stipula dei relativi contratti di finanziamento, sono regolate in divisa estera
(USD). Di contro parte dei costi di struttura, parte dei costi di equipaggio e parte delle manutenzioni sono
definiti in Euro. Si segnala, inoltre, che sono stati stipulati alcuni contratti di finanziamento a medio termine in
Euro. Ne consegue che i risultati economici/finanziari del Gruppo sono in parte influenzati dalle oscillazioni del
rapporto di cambio tra Euro e USD.
In tale contesto economico il Gruppo Finaval, a seguito di una attenta qualificazione del proprio grado di
esposizione al rischio di fluttuazione del tasso di cambio Euro/USD e delle opportunità offerte sui mercati
finanziari, ha definito una propria strategia di copertura che prevede, con riferimento alle ordinarie transazioni
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commerciali, una condizione di cosiddetta “copertura naturale”, in quanto il rischio connesso alle fluttuazioni
di valore della fatturazione attiva denominata in USD risulta de facto mitigato dalle corrispondenti variazioni,
di segno opposto, rilevate nei debiti commerciali per la parte denominata in dollaro USA.
Per quanto riguarda l’impatto della variazione del tasso di cambio Euro/USD sull’andamento gestionale, tale
variazione si riflette in misura pressoché completa sul Margine Operativo Lordo (EBITDA), tenendo conto che i
ricavi ed una quota significativa dei costi sono normalmente negoziati in USD e solo i costi di struttura, parte
dei costi di equipaggio e parte delle manutenzioni sono definiti in Euro. Il valore dell’impatto a livello di EBITDA
è tendenzialmente recuperato a livello di Utile Netto, in quanto la “Gestione Finanziaria” compensa in misura
più che proporzionale le variazioni che incidono a livello di Margine Operativo Lordo (EBITDA).
Per quel che concerne, invece la sensibilità della società al rischio di cambio con riferimento all’impatto che il
cambio stesso produce sugli strumenti finanziari, nella tabella seguente sono rappresentati gli effetti a conto
economico e patrimonio netto (presupponendo che le altre variabili, in particolare i tassi di interesse, siano
costanti).
Le tabelle sono state predisposte includendo i saldi relativi alla Finaval S.p.A. in Usd delle attività e passività
finanziarie a fine esercizio denominate in Euro, includendo sia le attività e passività il cui rischio di cambio è
stato coperto tramite strumenti finanziari derivati, che gli strumenti derivati stessi in essere alla fine
dell’esercizio.
Non sussistono transazioni in divise diverse dall’Euro di importo rilevante.
Si segnala che, a seguito dell’adesione da parte della Finaval al regime fiscale di determinazione forfetaria
d’imposta cosiddetto “tonnage tax”, la variazioni di seguito evidenziate non producono effetti fiscali
significativi.
Valore contabile +10 figure (1,4362) -10 figure (1,2362)
(importi in migliaia di Usd) Effetto CE Effetto PN Effetto CE Effetto PN
Crediti commerciali 2.554 190 0 -190 0
Debiti commerciali -12.808 -959 0 959 0
Altri crediti e depositi cauzionali 81 6 0 -6 0
Altri crediti 277 21 0 -21 0
Altri debiti -695 -52 0 52 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 551 41 0 -41 0
Debiti bancari -59.233 -4.433 0 4.433 0
Crediti tributari 738 55 0 -55 0
Debiti tributari -240 -18 0 18 0
Derivati su cambi -34 -3 0 3 0
Totale esposizione -68.809 -5.152 0 5.152 0
*Valori riferiti al bilancio consolidato della Finaval S.p.A.
Con riferimento alle altre società del gruppo, gli effetti di cui sopra si considerano non significati per importo
sia per effetto di una maggior consistenza patrimoniale che per una copertura intrinseca derivante dalla
prevalenza di singole moneta nell’ambito dell’attività effettuata.
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Rischio di tasso di interesse
Il settore in cui il gruppo opera è tipicamente caratterizzato da una elevate intensità di capitale e quindi dal
consistente ricorso all’indebitamento bancario a medio/lungo termine. La gestione finanziaria del Gruppo
risulta influenzata dalle variazioni dei tassi di interesse, sia sui mercati europei sia sul mercato statunitense.
In tale contesto la scelta delle coperture da porre in essere, così come anche la durata delle stesse, viene
pertanto effettuata principalmente alla luce delle aspettative relative allo scenario evolutivo sulla curva dei
tassi.
La copertura minima sul rischio interesse è fissata a livello di Gruppo ad una quota non superiore al 50% del
complessivo indebitamento finanziario di medio/lungo periodo.
Si segnala al riguardo che i parametri di riferimento dell’indebitamento bancario sono prevalentemente
rappresentati dell’Euribor e dal Libor USD per il periodo di riferimento.
La sensibilità del gruppo al rischio tasso è rappresentata nella tabella seguente, sulla base del presupposto di
invarianza delle componenti del rischio di mercato (in particolare cambio USD/Euro).
Si segnala che, a seguito dell’adesione da parte della Finaval al regime fiscale di determinazione forfetaria
d’imposta cosiddetto “tonnage tax”, la variazioni di seguito evidenziate non producono effetti fiscali
significativi.
+100 basis point -100 basis point
(importi in migliaia di Usd) Valore contabile Effetto CE Effetto PN Effetto CE Effetto PN
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 17.573 274 -274
Mutui e finanziamenti -411.626 -3.967 3.967
Derivati qualificati come cash flow hedge -3.039 990 4.211 -990 -4.211
Altri derivati su tassi -2.851 317 -317
Totale esposizione -399.943 -2.386 4.211 2.386 -4.211
Si precisa che l’effetto a conto economico della analisi di sensitività sopraevidenziata è stato calcolato sulla
base dei valori contabili medi di periodo, in quanto ritenuti maggiormente rappresentativi rispetto al valore
contabile di fine periodo.