BASTA CON LA VIOLENZA! DETASSAZIONE DEL 10...

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pag. 4 LA SITUZIONE DELLA FIM CISL NEL TERRITORIO PROVINCIALE di Tiziana Mascarello - Segretaria Fim Cisl Cuneo Il Sindacato. Direzione e Redazione: Cuneo, Via Cascina Colombaro 33 - Tel.0171/321011 - Fax 0171/321033—Direttore Matteo Carena - Direttore Responsabile Alfonso Territo – Aut. Tribunale di Cuneo n. 102 del 12/01/1956. “Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) n° 46 art. 1, comma 2, DCB/CN” legge 662/96 - Stampa in proprio UST CISL Cuneo La chiusura dei piani di lavoro della FIM prima della pausa estiva ha visto esaurire le procedure per il rinnovo delle RSU aziendali nella maggior parte della provincia. La nostra orga- nizzazione ha evidenziato comples- sivamente una crescita delle rappre- sentanze sindacali in quasi tutte le maggiori aziende della provincia. Il quadro mostra, quindi, una buona tenuta ed una crescita del sindacato confederale in Alstom, dove la FIM è seconda organizzazione aumentan- do decisamente i suoi consensi, buo- ni risultati alla Rolfo Service e alla ITT dove diventiamo prima organiz- zazione, alla Selmat di Dronero, do- ve non avevamo più nessun delega- to, siamo passati a due rsu su tre. Si cresce di una unità alla Merlo; un dato di conferma si rileva alla Mi- chelin ed alla Graziano Trasmissio- ni, così come buoni risultati sono comparsi alla Bitron. Il rovescio della medaglia vede inve- ce la perdita della rappresentanza alla Valeo di Mondovì e alla Mhale Mondial di Saluzzo. Rispetto alle situazioni di crisi si stanno gestendo due importanti tavo- li: quello del gruppo Oerlikon e del gruppo Alstom. Il primo vede la fine di una pesante cassa integrazione straordinaria con mobilità e incenti- vazione all’esodo che ha decretato la conclusione, se pur volontaria, di molti rapporti di lavoro. Per il se- condo l’autunno vedrà invece la ripresa dell’attività produttiva per due siti del gruppo in Provincia: Cervere e Garessio. Purtroppo la situazione sarà diversa per Sommari- va Perno che presenta ancora 50 po- sti di lavoro in più rispetto ai volumi del sito e che quindi adotterà il con- tratto di solidarietà a partire dal 28 ottobre. Tale strumento di ammortiz- zazione sociale garantirà senza om- bra di dubbio una tutela maggiore del salario rispetto alla Cigs. L’ac- cordo siglato con molta difficoltà il 24 settembre a Roma è la reale con- seguenza di un piano di gestione della crisi Oerlikon in discussione ormai da più di un anno. Il dato po- sitivo è che il bilancio degli esuberi annunciato inizialmente è stato nella realtà molto ridotto. Il secondo vede la conclusione di un’accordo quadro, per Alstom Italia, sulla gestione del- la Cigo, nell’ambito della discussio- ne sull’accordo di Pdr. L’accordo prevede una rotazione in vigenza di Cigo, la soglia minima del 33% del- l’occupazione, la maturazione di tutti gli istituti contrattuali: pdr, fe- rie, 13 a e 14 a mensilità ed inoltre la possibilità di fare formazione in pe- riodo di cigo. Prevista inoltre la re- troattività di trattamento per tutta la cigo del 2010. La conclusione posi- tiva dell’accordo è sicuramente una grossa conquista per la Fim-Cisl che ne ha sostenuto i primi passi sin dal- l’epilogo dei primi giorni di agosto che ci ha trovati davanti ad una rati- fica di procedura peraltro non soste- nuta dalla Fiom-Cgil. (continua nella IV pagina I colonna) L’intesa raggiunta con Federmecca- nica il 29 settem- bre in tema di deroghe è un ulte- riore passaggio verso l’adegua- mento del CCNL al nuovo sistema di riforma degli assetti contrattuali stipulato il 15 aprile 2009 dalle Confederazioni e da Confindustria. Questa intesa consolida due elementi importanti: il primo è il rafforzamento di un si- stema di regole che è importante per darci più opportunità sul terreno contrattuale e perché vincola entrambe le parti; l’altro elemento è il rafforzamento del ruolo di contrattazione a livello aziendale. Infatti la contrattazione di II livello non si esaurisce nelle deroghe (a tale proposito la definizione delle linee guida sulla contrattazione decentrata è lo strumento principe) ma aver vincolato l’utilizzo delle stesse ad accordi aziendali ne esalta ruolo e potenzialità. Una considerazione sul futuro del contratto nazionale. Oltre alla Fiom anche la Cgil ha gridato alla fine del CCNL, affer- mando il suo svuotamento di ruolo e competenze. La realtà è molto diversa e come spesso accade più complessa da rap- presentare. Il CCNL così come lo conosciamo, (continua nella IV pagina III colonna) UN ACCORDO EQUILIBRATO di Antonio Marchina - Segr. Fim Cisl P.te (La situazione della Fim Cisl sul territo- rio provinciale - segue dalla I pag.) ci ha trovati davanti ad una ratifi- ca di procedura per altro non so- stenuta dalla Fiom Cgil. La contrattazione di secondo livello stenta a ripartire a causa della conti- nua rincorsa al tamponamento delle situazioni di criticità. Nonostante ciò, si è appena concluso l’accordo che modifica l’inquadramento al 3 o livello per la Invensys, facendolo salire di mezza categoria e premian- do quindi la professionalità e l’impe- gno al lavoro notturno. Risulta da aprire la discussione per la costruzio- ne della piattaforma per il pdr Riva Acciaio che vede attualmente impe- gnati segreterie e RSU nella difficile discussione sull’orario di lavoro. La discussione sull’integrativo Alstom procede molto, lentamente e l’arrivo è ancora lontano. I complimenti per il lavoro fatto in questo ambito sono d’obbligo per Giorgio Ciravegna e la RSU della Bitron di Rossana per l’ottimo accordo integrativo in vi- genza che spazia addirittura in ambi- to sociale con l’asilo di Valle grazie al quale è stato premiato come mi- glior accordo della regione Piemonte nella rassegna “Accordi in vetrina” organizzato dall’Usr Cisl. L’autunno che sarà sicuramente caldo, ci vedrà ancora molto impe- gnati sui temi contrattuali, della previdenza e del fisco ma non deve coglierci im- preparati. Ritengo che la nostra Fim possa vantare molti bravi quadri e sicura- mente non trascurerà gli impegni formativi presi che caratterizzano la qualità dei nostri delegati. (Un accordo equilibrato - segue dalla I pagina) da tempo è in crisi, ma non per colpa delle deroghe, ma in quanto sempre meno riesce a rappresentare la velocità dei cambiamenti che avven- gono nel settore metalmeccanico; un CCNL contenitore di settori, comparti, filiere con esigenze, priorità, aspettative molto diverse fra loro. Da tempo la Cisl e la Fim pongono l’esigenza di rivedere la struttura contrattuale ipotizzando la nascita di un contratto nazionale dell’industria e poi una articolazione per filiere nelle quali sia possibile cogliere le specificità e valorizzare le potenzialità. Come si vede siamo dentro ad un processo di profonde riforme che dovranno disegnare un nuovo assetto contrattuale che sappia mantenere una unicità nazionale ma dia strumenti, competenze, risorse al territorio e all’azienda quali elementi prioritari del ruolo contrattuale del sindacato. DETASSAZIONE DEL 10 % I lavoratori del settore privato possono beneficiare di una detassazione del 10% per le ore di straordinario, per il premio di risultato e per il lavoro notturno, con i seguenti limiti di reddito da lavoro dipen- dente: 30.000 € nell’anno 2008 (anno riferimento reddito 2007) – 35.000 € negli anni 2009-2010 (anni di riferimento 2008 2009). L’importo massimo detassabile è fissato in: 3.000 € per il 2008 - 6.000 € per il 2009 e il 2010. Per il lavoro notturno la detassazione riguarda non solo la maggiorazione ma anche la quota di retribuzione ordinaria. Per agevolare i lavoratori che ne beneficeran- no, l’agenzia delle entrate, su suggeri- mento dei nostri CAF, ha disposto che il datore di lavoro dovrà indicare nel modello CUD/2011 le somme erogate negli anni 2008 e 2009 assoggettabili ad imposta sostitutiva in tali anni. In questo modo sarà possibile recuperare il credito con la dichiarazione dei redditi 2011 (730/2011, unico/2011). Per il 2010 l’a- zienda applicherà nei prossimi mesi la tassazione corretta, mentre per il prece- dente periodo effettuerà il conguaglio con la mensilità di dicembre. Per ulteriori informazioni rivolgersi ai CAF CISL presenti nelle nostre sedi. BASTA CON LA VIOLENZA! Proseguono gli atti di violenza nei confronti della Cisl: dopo l’attacco al segretario generale, Raffaele Bonanni, durante il convegno torinese del PD, si sono verificati diversi altri atti di violenza contro le sedi Cisl, sul territorio italiano: Roma, Livorno, Treviglio, Torino, Lecco, Terni. Nell’esprimere la massima solidarietà al segretario generale, Raffaele Bonanni, agli operatori ed ai dirigenti delle sedi menzionate, la Fim Cisl di Cuneo respinge il clima di aggressione e di violenza che si è creato e che, se non viene bloccato in modo tempestivo e deciso, rischia di ricondurre l’Italia ad una situazione ingovernabile ed oscura, tristemente conosciuta nei precedenti decenni. - E’ UN GRAVE ERRORE CONFONDERE LA NORMALE DIALETTICA SINDACALE CON ATTI AGGRESSIVI. - LA VIOLENZA E LA SOPRAFFAZIONE SONO NEMICI DEL MOVIMENTO SINDACALE E SONO ESTRANEI ALLA CULTURA ED ALLA STORIA DEL SINDACALISMO Chi non condanna questi episodi e li collega strumentalmente alle scelte contrattuali della Fim Cisl, rischia di confondersi con i violenti. La Fim Cisl non si presta alle provoca- zioni, riconosce e pretende rispetto, e proseguirà la propria azione sindacale con l’unico obbiettivo di tutelare i lavoratori.

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Page 1: BASTA CON LA VIOLENZA! DETASSAZIONE DEL 10 %nuke.cislcuneo.it/Portals/0/giornali/Giornale_n%B0... · ne sull’accordo di Pdr. L’accordo prevede una rotazione in vigenza di Cigo,

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LA SITUZIONE DELLA FIM CISL NEL TERRITORIO PROVINCIALE

di Tiziana Mascarello - Segretaria Fim Cisl Cuneo

Il Sindacato. Direzione e Redazione: Cuneo, Via Cascina Colombaro 33 - Tel.0171/321011 - Fax 0171/321033—Direttore Matteo Carena - Direttore Responsabile Alfonso Territo – Aut. Tribunale di Cuneo n. 102 del 12/01/1956. “Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) n° 46 art. 1, comma 2, DCB/CN” legge 662/96 - Stampa in proprio UST CISL Cuneo

La chiusura dei piani di lavoro della FIM prima della pausa estiva ha visto esaurire le procedure per il rinnovo delle RSU aziendali nella maggior

parte della provincia. La nostra orga-nizzazione ha evidenziato comples-sivamente una crescita delle rappre-sentanze sindacali in quasi tutte le maggiori aziende della provincia. Il quadro mostra, quindi, una buona tenuta ed una crescita del sindacato confederale in Alstom, dove la FIM è seconda organizzazione aumentan-do decisamente i suoi consensi, buo-ni risultati alla Rolfo Service e alla ITT dove diventiamo prima organiz-zazione, alla Selmat di Dronero, do-ve non avevamo più nessun delega-to, siamo passati a due rsu su tre. Si cresce di una unità alla Merlo; un dato di conferma si rileva alla Mi-chelin ed alla Graziano Trasmissio-ni, così come buoni risultati sono comparsi alla Bitron. Il rovescio della medaglia vede inve-ce la perdita della rappresentanza alla Valeo di Mondovì e alla Mhale Mondial di Saluzzo. Rispetto alle situazioni di crisi si stanno gestendo due importanti tavo-li: quello del gruppo Oerlikon e del gruppo Alstom. Il primo vede la fine di una pesante cassa integrazione straordinaria con mobilità e incenti-vazione all’esodo che ha decretato la conclusione, se pur volontaria, di molti rapporti di lavoro. Per il se-

condo l’autunno vedrà invece la ripresa dell’attività produttiva per due siti del gruppo in Provincia: Cervere e Garessio. Purtroppo la situazione sarà diversa per Sommari-va Perno che presenta ancora 50 po-sti di lavoro in più rispetto ai volumi del sito e che quindi adotterà il con-tratto di solidarietà a partire dal 28 ottobre. Tale strumento di ammortiz-zazione sociale garantirà senza om-bra di dubbio una tutela maggiore del salario rispetto alla Cigs. L’ac-cordo siglato con molta difficoltà il 24 settembre a Roma è la reale con-seguenza di un piano di gestione della crisi Oerlikon in discussione ormai da più di un anno. Il dato po-sitivo è che il bilancio degli esuberi annunciato inizialmente è stato nella realtà molto ridotto. Il secondo vede la conclusione di un’accordo quadro, per Alstom Italia, sulla gestione del-la Cigo, nell’ambito della discussio-ne sull’accordo di Pdr. L’accordo prevede una rotazione in vigenza di Cigo, la soglia minima del 33% del-l’occupazione, la maturazione di tutti gli istituti contrattuali: pdr, fe-rie, 13a e 14a mensilità ed inoltre la possibilità di fare formazione in pe-riodo di cigo. Prevista inoltre la re-troattività di trattamento per tutta la cigo del 2010. La conclusione posi-tiva dell’accordo è sicuramente una grossa conquista per la Fim-Cisl che ne ha sostenuto i primi passi sin dal-l’epilogo dei primi giorni di agosto che ci ha trovati davanti ad una rati-fica di procedura peraltro non soste-nuta dalla Fiom-Cgil. (continua nella IV pagina I colonna)

L’intesa raggiunta con Federmecca-nica il 29 settem-bre in tema di deroghe è un ulte-riore passaggio verso l’adegua-mento del CCNL

al nuovo sistema di riforma degli assetti contrattuali stipulato il 15 aprile 2009 dalle Confederazioni e da Confindustria. Questa intesa consolida due elementi importanti: il primo è il rafforzamento di un si-stema di regole che è importante per darci più opportunità sul terreno contrattuale e perché vincola entrambe le parti; l’altro elemento è il rafforzamento del ruolo di contrattazione a livello aziendale. Infatti la contrattazione di II livello non si esaurisce nelle deroghe (a tale proposito la definizione delle linee guida sulla contrattazione decentrata è lo strumento principe) ma aver vincolato l’utilizzo delle stesse ad accordi aziendali ne esalta ruolo e potenzialità. Una considerazione sul futuro del contratto nazionale. Oltre alla Fiom anche la Cgil ha gridato alla fine del CCNL, affer-mando il suo svuotamento di ruolo e competenze. La realtà è molto diversa e come spesso accade più complessa da rap-presentare. Il CCNL così come lo conosciamo, (continua nella IV pagina III colonna)

UN ACCORDO EQUILIBRATO

di Antonio Marchina - Segr. Fim Cisl P.te

(La situazione della Fim Cisl sul territo-rio provinciale - segue dalla I pag.) ci ha trovati davanti ad una ratifi-ca di procedura per altro non so-stenuta dalla Fiom Cgil. La contrattazione di secondo livello stenta a ripartire a causa della conti-nua rincorsa al tamponamento delle situazioni di criticità. Nonostante ciò, si è appena concluso l’accordo che modifica l’inquadramento al 3o livello per la Invensys, facendolo salire di mezza categoria e premian-do quindi la professionalità e l’impe-gno al lavoro notturno. Risulta da aprire la discussione per la costruzio-

ne della piattaforma per il pdr Riva Acciaio che vede attualmente impe-gnati segreterie e RSU nella difficile discussione sull’orario di lavoro. La discussione sull’integrativo Alstom procede molto, lentamente e l’arrivo è ancora lontano. I complimenti per il lavoro fatto in questo ambito sono d’obbligo per Giorgio Ciravegna e la RSU della Bitron di Rossana per l’ottimo accordo integrativo in vi-genza che spazia addirittura in ambi-to sociale con l’asilo di Valle grazie al quale è stato premiato come mi-glior accordo della regione Piemonte nella rassegna “Accordi in vetrina” organizzato dall’Usr Cisl. L’autunno

che sarà sicuramente caldo, ci vedrà ancora molto impe-gnati sui temi contrattuali, della previdenza e del fisco ma non deve coglierci im-preparati. Ritengo che la nostra Fim possa vantare molti bravi quadri e sicura-mente non trascurerà gli impegni formativi presi che caratterizzano la qualità dei nostri delegati.

(Un accordo equilibrato - segue dalla I pagina) da tempo è in crisi, ma non per colpa delle deroghe, ma in quanto sempre meno riesce a rappresentare la velocità dei cambiamenti che avven-gono nel settore metalmeccanico; un CCNL contenitore di settori, comparti, filiere con esigenze, priorità, aspettative molto diverse fra loro. Da tempo la Cisl e la Fim pongono l’esigenza di rivedere la struttura contrattuale ipotizzando la nascita di un contratto nazionale dell’industria e poi una articolazione per filiere nelle quali sia possibile cogliere le specificità e valorizzare le potenzialità. Come si vede siamo dentro ad un processo di profonde riforme che dovranno disegnare un nuovo assetto contrattuale che sappia mantenere una unicità nazionale ma dia strumenti, competenze, risorse al territorio e all’azienda quali elementi prioritari del ruolo contrattuale del sindacato.

DETASSAZIONE DEL 10 %

I lavoratori del settore privato possono beneficiare di una detassazione del 10% per le ore di straordinario, per il premio di risultato e per il lavoro notturno, con i seguenti limiti di reddito da lavoro dipen-dente: 30.000 € nell’anno 2008 (anno riferimento reddito 2007) – 35.000 € negli anni 2009-2010 (anni di riferimento 2008 – 2009). L’importo massimo detassabile è fissato in: 3.000 € per il 2008 - 6.000 € per il 2009 e il 2010. Per il lavoro notturno la detassazione riguarda non solo la maggiorazione ma anche la quota di retribuzione ordinaria . Per agevolare i lavoratori che ne beneficeran-no, l’agenzia delle entrate, su suggeri-mento dei nostri CAF, ha disposto che il datore di lavoro dovrà indicare nel modello CUD/2011 le somme erogate negli anni 2008 e 2009 assoggettabili ad imposta sostitutiva in tali anni. In questo modo sarà possibile recuperare il credito con la dichiarazione dei redditi 2011 (730/2011, unico/2011). Per il 2010 l’a-zienda applicherà nei prossimi mesi la tassazione corretta, mentre per il prece-dente periodo effettuerà il conguaglio con la mensilità di dicembre. Per ulteriori informazioni rivolgersi ai CAF CISL presenti nelle nostre sedi.

BASTA CON LA VIOLENZA!

Proseguono gli atti di violenza nei confronti della Cisl: dopo l’attacco al segretario generale, Raffaele Bonanni, durante il convegno torinese del PD, si sono verificati diversi altri atti di violenza contro le sedi Cisl, sul territorio italiano: Roma, Livorno, Treviglio, Torino, Lecco, Terni. Nell’esprimere la massima solidarietà al segretario generale, Raffaele Bonanni, agli operatori ed ai dirigenti delle sedi menzionate, la Fim Cisl di Cuneo respinge il clima di aggressione e di violenza che si è creato e che, se non viene bloccato in modo tempestivo e deciso, rischia di ricondurre l’Italia ad una situazione ingovernabile ed oscura, tristemente conosciuta nei precedenti decenni. - E’ UN GRAVE ERRORE CONFONDERE LA NORMALE DIALETTICA SINDACALE CON ATTI AGGRESSIVI. - LA VIOLENZA E LA SOPRAFFAZIONE SONO NEMICI DEL MOVIMENTO SINDACALE E SONO ESTRANEI ALLA CULTURA ED ALLA STORIA DEL SINDACALISMO Chi non condanna questi episodi e li collega strumentalmente alle scelte contrattuali della Fim Cisl, rischia di confondersi con i violenti. La Fim Cisl non si presta alle provoca-zioni, riconosce e pretende rispetto, e proseguirà la propria azione sindacale con l’unico obbiettivo di tutelare i lavoratori.

Page 2: BASTA CON LA VIOLENZA! DETASSAZIONE DEL 10 %nuke.cislcuneo.it/Portals/0/giornali/Giornale_n%B0... · ne sull’accordo di Pdr. L’accordo prevede una rotazione in vigenza di Cigo,

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Riportiamo la sezione terza del CCNL (che non è stato eliminato) relativa alle “regole contrattuali”, così modificata dall’accordo stipulato da Fim Cisl e Uilm Uil.

Art. 4-bis- INTESE MODIFICATIVE DEL CCNL AI fine di favorire lo sviluppo economico ed occupazionale mediante la creazione di condizioni utili a nuovi investimenti o all'avvio di nuove iniziative ovvero per contenere gli effetti economici e occupazionali derivanti da situazioni di crisi aziendale, possono essere realizzate specifiche intese modificative, anche in via sperimenta-le o temporanea, di uno o più istituti disciplinati dal presente CCNL e degli accordi dallo stesso richiamati. Tali inte-se sono definite a livello aziendale con l'assistenza delle Associazioni industriali e delle strutture territoriali delle Organizzazioni sindacali stipulanti, che le sottoscrivono in quanto coerenti con quanto previsto al comma precedente. le intese modificative dovranno indicare: gli obiettivi che si intendono conseguire, la durata (qualora di natura sperimentale o temporanea), i riferimenti puntuali agli articoli del CCNL ogget to di modifica, le pattui-zioni a garanzia dell'esigibilità dell'accordo con provvedimenti a carico degli inadempienti di entrambe le parti. Le intese modificative non potranno riguardare i minimi tabellari, gli aum enti periodici d'anzianità e l'elemen-to perequativo oltre che i diritti individuali deri vanti da norme inderogabili di legge. Qualora le intese modificative siano promosse da aziende plurilocalizzate, le Associazioni Industriali e le strutture territoriali delle organizzazioni sindacali stipulanti individueranno apposite modalità di coordinamento laddo-ve ne ricorra la necessità. Le intese sottoscritte sono trasmesse per la loro validazione alle parti stipulanti il CCNL e, in assenza di pronunciamento, trascorsi 20 giorni di calendario dal ricevimento, acquisiscono efficacia e modificano, per le materie e la durata definite, le relative clausole del CCNL. Sei mesi prima della scadenza del presente CCNL le parti sì incontreranno per verificare funzionamento ed efficacia di quanto sopra concordato ed apportare eventuali integrazioni o correzioni qualora ritenuto necessario.

DEROGHE CONTRATTUALI : IL TESTO

NOTA SUL TESTO SIGLATO DA FIM E UILM

In questo momento di crisi economi-

ca, di novità contrattuali e di duri con-fronti, riteniamo importante richiama-re l’attenzione sulla previdenza com-plementare. In questi giorni molti lavoratori asso-ciati al fondo pensione Cometa stanno ricevendo opuscoli informativi circa le novità e i cambiamenti. L’obiettivo dichiarato dal fondo è quello di articolare l’attività di inve-stimento nei vari comparti,con l’inten-zione di ridurre il rischio e mantenere la redditività del futuro pensionistico di ciascuno. Alcuni lavoratori si sono rivolti alle organizzazioni sindacali per avere diversi chiarimenti su come si devono comportare. Ecco alcni con-sigli. A tutti quelli che hanno aderito nel

2007 al fondo COMETA, iscrivendo-si, ed a quelli che hanno destinato so-lo il TFR ricordiamo che il comparto di riferimento è il MONETARIO PLUS dove la gestione è finalizzata alla conservazione del capitale con basso rischio. A questo punto è il lavoratore che deve decidere dove è opportuno indi-rizzare i suoi risparmi, in base alla sua età anagrafica e alla sua anzianità la-vorativa, tenendo presente che qual-siasi scelta all’interno dei comparti può essere variata. Nel corso dell’an-no ci sono quattro periodi per fare la scelta di comparto: entro il 28 feb-braio, il 31 maggio, il 31 agosto ed il 30 novembre. Questa operazione può essere fatta compilando un modulo da consegnare all’azienda oppure direttamente al fondo utilizzando il proprio codice e la password sul sito internet,

www.cometafondo.it (metodo più semplice e consigliato). E’ bene ricordare agli iscritti FIM che il contratto nazionale sottoscritto da Fim e Uilm prevede, dal gennaio 2012, un adeguamento della quota a carico dell’azienda che passa dal 1.2% attuale all’1.4% e dal 2013 al 1.6%: ne beneficerà solamente chi ha aderito con pari quota individuale o superiore. Occorrerà controllare quin-di la propria percentuale di adesione ed eventualmente adeguarla, per que-sta operazione c’e’un modulo apposi-to. E’ compito poi di ogni RSU nelle aziende dare supporto ai lavoratori nella compilazione dei moduli. Le persone sprovviste di collegamen-to a internet possono rivolgersi agli operatori, nelle sedi CISL.

Mauro Cagno

PREVIDENZA COMPLEMENTARE: FONDO COMETA

Il primo paragrafo del testo conferma lo schema della Riforma del Model-lo Contrattuale evidenziando inoltre che il termine deroghe è impreciso. Sarebbe più corretto sostituirlo con “opportunità”, sia per consentire l’avvio di produzioni, sia per conte-nere le crisi. Questo testo, ben utilizzato, può ren-dere più attrattivo il nostro territorio. Nel secondo paragrafo, dove si affer-ma: “tali intese sono definite a li-vello aziendale con l’assistenza …..” , si dà per scontato il riferimen-to al livello territoriale. Inoltre si sottolinea il ruolo princi-pale delle RSU nella contrattazione aziendale su questi temi. Il terzo paragrafo precisa che qual-siasi intesa non può essere generica ma deve indicare l’obiettivo, svilup-pare l’occupazione o una produ-zione ed evitare esuberi di mano-dopera. Oltre a ciò, specifica la durata: obiet-tivo che si dovrà precisare nelle nuo-ve intese che si stipuleranno. La novità che va oltre l’accordo di Pomigliano è rappresentata dall’esi-gibilità delle intese siglate. Quindi eventuali sanzioni saranno “a carico degli inadempienti di en-

trambi le parti”, compresa l’azienda che non rispetterà l’accordo. Più complesso il tema relativo al sa-lario. Poiché il livello nazionale non può normare voci salariali derivanti e/o regolati dalla contrattazione di se-condo livello proprio per il principio stabilito nel CCNL del “né bis in idem” (che significa “non due volte per la stessa cosa”), gli aspetti sala-riali concordati nella contrattazione di secondo livello rimangono di

competenza delle RSU o dei Coordi-namenti Nazionali. Il paragrafo successivo stabilisce che per i Grandi Gruppi, sono “le Asso-ciazioni Industriali e le Strutture Ter-ritoriali” a individuare apposite mo-dalità e non quelle nazionali a indi-viduare apposite modalità di coordi-namento dove ne ricorra la necessità. Ciò potrebbe significare, ad esempio nel caso di Fiat, che si possa avviare il confronto territorio per territorio.

MENO FISCO PER IL LAVORO PIU’ LAVORO PER L’ITALIA

Centomila persone hanno partecipato alla manifestazione di sabato 9 ottobre, a Roma, “meno fisco per il lavoro, più lavoro per l’Italia” organizzata da CISL e UIL. Con essa le due organizzazioni sindacali hanno avviato un’iniziati-va per la riduzione dell’imposizione fiscale per i lavoratori dipendenti ed un sostegno dello sviluppo e dell’occupazione. Le principali richieste rivolte al Governo, partono, innanzitutto, da una lotta all’evasione fiscale: le misure introdotte dalla recente Finanziaria (già previste del precedente Governo) quali l’ampliamento della tracciabilità e del redditometro sono valide, ma bisogna rafforzarle con altri efficaci strumenti quali, ad esem-pio, l’incrocio tra la banca dati delle varie amministrazioni e l’introduzione di meccanismi di con-trasto tra venditore e compratore. Cisl e Uil chiedono inoltre: - innalzamento del l ’ imposta sostitutiva sulle rendite finanziarie dall’attuale 12,50% al 20% (con

l’esclusione dei titoli di stato) e l’abbassamento allo stesso livello (20%) sull’aliquota degli interessi bancari, oggi al 27%; - riduzione del prelievo sulle imprese per aumentare la competitività anche in vista della ripresa della domanda estera. Tale riduzione però deve essere legata al l ’ innovazione

tecnologica ed organizzativa oltre a l l ’ incremento qual i ta t ivo e quantitativo dell’occupazione; - Aumento della detrazione da lavoro dipendente e da pensione ed equiparazione del “No tax area” per i

pensionati; - diminuzione della I° e della III° ali-quota de l l ’ I rpef , por tandole rispettivamente al 20% ed al 36%; - rafforzamento degli strumenti di sostegno alla famiglia, migliorando e semplificando l’attuale sistema delle detrazioni e degli assegni al nucleo f a m i g l i a r e , a u m e n t a n d o

contemporaneamente la tutela della non auto-sufficienza con servizi di sostegno efficienti e la valorizzazione del lavoro di cura svolto all’interno della famiglia stessa; - riduzione dei costi della politica; - le due organizzazioni chiedono, infine, che il federalismo fiscale concorra a ridurre gli attuali squilibri territoriali presenti nel paese e non comporti alcun aumento della pressione fiscale

garantendo un processo più t rasparente ed una maggior responsabilizzazione nella gestione delle politiche di bilancio, a livello centrale e periferico.

Con questo accordo non si distrugge il contratto nazionale ma si cerca di creare sviluppo e difendere l’occupazione! L’accordo, diversamente da quanto è accaduto fino ad oggi, consente di monitorare tutte le intese aziendali modificative e di verificarne la coerenza con i criteri precisati a livello nazionale. Norme con contenuti analoghi a quanto convenuto sono state già sottoscritte u-nitariamente in altri contratti nazionali, non ledono i diritti individuali dei lavoratori e cercano di migliorare l’effica-cia del contratto nazionale.