BARCHE October 2012

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ANNO 19 • N° 10 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D 9 - F 8,50 - E 7 - A 9,90 - GR 7 - P Cont 8,10 - B 7,50 OTTOBRE 2012 Only Italy EURO 6 ARCHE IL MENSILE INTERNAZIONALE DELLA NAUTICA B ® COVER Monte Carlo Yachts 70 OTTOBRE 2012 Sped. in ap. - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Milano COVER Monte Carlo Yachts 70 A BORDO DI Sunseeker 28 Metre Yacht Vismara MY 56’ Jeanneau Prestige 550 Colombo 39 Alldays Giorgetti Marine 535 Corsa Black Edition Bwa HP Reef 60 Mercury Ocean Runner 420 LA FABBRICA DELLE IDEE G – Force 9 Picchio Boat Seashare 23 M/Y 54 Discovery Rossinavi 75m Columbus Sport 130’ Hybrid CANTIERI Numarine CANTIERI Numarine IL MEGAYACHT Benetti Diamonds Are Forever OTTOBRE 2012 Sped. in ap. - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Milano A BORDO DI Sunseeker 28 Metre Yacht Vismara MY 56’ Jeanneau Prestige 550 Colombo 39 Alldays Giorgetti Marine 535 Corsa Black Edition Bwa HP Reef 60 Mercury Ocean Runner 420 LA FABBRICA DELLE IDEE G – Force 9 Picchio Boat Seashare 23 M/Y 54 Discovery Rossinavi 75m Columbus Sport 130’ Hybrid Le novità di GENOVA IL MEGAYACHT Benetti Diamonds Are Forever Le novità di GENOVA

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COVER: MONTE CARLO YACHTS 70

Transcript of BARCHE October 2012

ANNO 19 • N° 10 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50 OTTOBRE 2012 Only Italy EURO 6

ARCHEIL MENSILE INTERNAZIONALE DELLA NAUTICA

B ®

COVER

Monte Carlo Yachts 70

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COVER

Monte Carlo Yachts 70

A BORDO DI

Sunseeker 28 Metre YachtVismara MY 56’

Jeanneau Prestige 550Colombo 39 Alldays

Giorgetti Marine 535 Corsa Black EditionBwa HP Reef 60

Mercury Ocean Runner 420

LA FABBRICA DELLE IDEE

G – Force 9Picchio BoatSeashare 23

M/Y 54 DiscoveryRossinavi 75m

Columbus Sport 130’ Hybrid

CANTIERI

NumarineCANTIERI

Numarine

IL MEGAYACHT Benetti Diamonds Are Forever

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A BORDO DI

Sunseeker 28 Metre YachtVismara MY 56’

Jeanneau Prestige 550Colombo 39 Alldays

Giorgetti Marine 535 Corsa Black EditionBwa HP Reef 60

Mercury Ocean Runner 420

LA FABBRICA DELLE IDEE

G – Force 9Picchio BoatSeashare 23

M/Y 54 DiscoveryRossinavi 75m

Columbus Sport 130’ Hybrid

Le novità di GENOVA

IL MEGAYACHT Benetti Diamonds Are Forever

Le novità di GENOVA

COP. ottobre 2012 11-09-2012 10:39 Pagina 2

DI SARNICO 10-09-2012 12:40 Pagina 114

DI SARNICO 11-09-2012 16:26 Pagina 115

PICCHIOTTI 11-09-2012 16:34 Pagina 1

Editoriale

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L’Agenzia non ci spaventa

Il nostro settore industriale si caratterizza peruna peculiarità tutta sua che non trovariscontro in altri ambiti. Le parole e i fatti possonoessere dilatati e adattati secondo le convenienze e le neces-sità di ciascuno di noi. Mi è capitato di parlare con molti ope-ratori durante il Salone nautico di Cannes, ognuno avevala sua personale spiegazione del perché non si vendono piùbarche in Italia: «Mi offrono il 40% in nero, non posso accet-tare e mi sfuma la vendita», «i leasing applicano 4 o 5 puntidi spread sui tassi di interesse», «le banche vendono ilseminuovo a prezzi ridicoli», «tenere la barca in Franciae in Spagna costa il 30% inmeno». Tutto vero, ma amio parere c’è un altro fatto-re determinante che mina ilnostro sistema. Perchéspesso siamo indifferentiverso chi non rispetta leregole? Se c’è un venditoreonesto che rifiuta una partedi pagamento in nero, ce neè subito un altro dispostoad accettarlo. È come se nella patria del diritto avesse presocorpo una singolare forma di giustizia fai da te, in virtù dellaquale molti decidono che una certa norma può essere igno-rata. Del resto, non c’è forse un’idea del genere dietro com-portamenti diffusi come l’elevata evasione fiscale, la manca-ta osservanza dei vincoli edilizi che ha provocato la distru-zione del paesaggio italiano o lo smaltimento abusivo di rifiu-ti speciali perché costa troppo farlo? La battaglia, uso un ter-mine improprio perché proprio di questo si tratta, che l’A-genzia delle entrate fa contro tutti i presunti evasori ha tro-vato nel diportista il suo simbolo negativo. Noi che viviamodella vendita delle barche che strumenti abbiamo per evita-re di dover cambiare lavoro? Possiamo dire basta lotta all’e-vasione? No, non possiamo e non dobbiamo. Possiamosolo dire che condanniamo i comportamenti sul filodella legalità. Il nostro obiettivo deve essere quello di rida-re al diportista la sua dignità di persona onesta. Perché inFrancia, in Germania e nel Regno Unito le barche si vendo-no lo stesso? Meno, ma si vendono come ha dimostrato ilFestival de la Plaisance di Cannes.

Non credo che le barche non si vendono più a causa dellatassa di possesso come affermano in molti. Il Governoprevedeva di incassare 160 milioni di euro dalla tassadi possesso, ma ne sono stati versati solo 26. Un datospiegabile solo con il fatto che è stata concepita comestrumento di equità sociale a fronte dei tagli delle pensio-ni. In realtà, secondo la prima versione, era tenuto al paga-mento solo chi sostava nelle acque nazionali e quella for-mula ha provocato la massiccia fuga all’estero delle bar-che italiane, oltre al mancato arrivo di molte unità stranie-re. Il fatto che poi sia stata opportunamente corretta in

tassa di possesso (si pagaper la proprietà a prescin-dere dalla localizzazione) ècertamente positivo, maormai il danno era statofatto.Va aggiunto che la tassarappresenta l’ultimo colpodi una generale politicafiscale piuttosto aggressivanei confronti della nautica

che ha portato alla messa in vendita di migliaia di barche.Basta andare in un qualunque porto per rendersene conto.Fra l’altro queste barche, come avviene per le auto rese alconcessionario, non pagano la tassa.La revisione del redditometro è un provvedimento chepotrebbe favorire il rilancio della nautica. È un giusto stru-mento di equità fiscale ma non dovrebbe orientare le scel-te del contribuente, penalizzando o favorendo alcuni beni,dovrebbe semplicemente fotografarne la capacità di spesa.Dunque se, a parità di reddito, spendo la stessa cifra perla barca, o per un bilocale in campagna, o per l’auto diclasse superiore, per un gioiello, un cavallo da corsa, unquadro o un aeroplano dal punto di vista dello Statodovrebbe essere uguale.Siamo alla vigilia del Salone nautico internazionale di Geno-va, non azzardo previsioni ma sono certo che gli appas-sionati che amano il mare e le barche non si farannospaventare dalla Agenzia delle entrate.

Franco Michienzi

«Se vogliamo che la nostra espansione verso le stelle abbia un esito felice, dobbiamocomportarci onestamente, umilmente, a cuore aperto». Robert A. Heinlein

Non si può vivere felici senzasaggezza, onestà, giustizia, né viveresaggiamente, onestamente e con giustizia

senza vivere felici; chi non possiede tutto ciònon può vivere felice.

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IMP. EDITORIALE ottobre 2012 18-09-2012 9:46 Pagina 3

AUDI 11-09-2012 16:19 Pagina 114

AUDI 11-09-2012 16:19 Pagina 115

Lecco Ottobre 2012sommario

Cover 188 MONTE CARLO YACHTS 70 di Niccolò Volpati

LE RUBRICHE20 GLI EVENTI DEL MESE a cura della Redazione

22 LA POSTA DEI LETTORI a cura della Redazione

26 AMBIENTE MARE di Marina Mancuso

28 DALL’ITALIA E DAL MONDO a cura di Laura Biazzi

38 NEWS ECONOMIA a cura della Redazione

42 AVVOCATO A BORDO di Alberto Agnelli

76 INDAGANDO TIPI E MODI di Decio G. R. Carugati

92 TEORIA NAVI VELOCI di Alberto Ascenzi

102 ESPERTI METEO

di Gianfranco Meggiorin e Daniele Vitri

112 LA PAROLA ALL’ARMATORE di Laura Biazzi

114 VIAGGI CHARTER di Silvia Montagna

118 I VIAGGI DI CLELIA BRUNEI DARUSSALAM

di Clelia Pirazzini

120 PASSIONI RISTORANTI di Emanuela Ferro

122 LA BOUTIQUE di Marina Mancuso

128 PASSIONI SIGARI di Mark Bosshard

130 PASSIONI LIBRI di Laura Biazzi

138 COMPONENTI ED ELETTRONICA di Laura Biazzi

FORUM40 LA MOTONAUTICA

90 MONO O BIMOTORE?

LA FABBRICA DELLE IDEE78 ROSSINAVI 75 M

80 M/Y 54 DISCOVERY

82 GAMMA ALUBRID

E COLUMBUS SPORT 130 HYBRID

84 PICCHIO BOAT

86 SEASHARE 23

88 G – FORCE 9

EVENTI104 SACCA RACER MEETING 2012

di Marina Mancuso

LA FABBRICA DELLE IDEEPicchio Boat e Pierfrancesco Favino

84

EVENTISacca Racer Meeting 2012

104

CANTIERINumarine e la barca del momento:

Numarine 78’ Fly

154

VISTE PER VOIBenetti Diamonds Are Forever

174

VISTE PER VOISunseeker 28 Metre Yacht

182

PROVATE PER VOIJeanneau Prestige 550

164

PROVATE PER VOIColombo 39 Alldays

210

PROVATE PER VOIGiorgetti Marine 535 Corsa Black Edition

216

ARCHEB6 ottobre 2012

IMP. SOMMARIO 13-09-2012 10:54 Pagina 6

SANLORENZO 11-09-2012 16:40 Pagina 1

Lecco Ottobre 2012sommario

VITA D’ARTISTA132 BRUNO CECCOBELLI pensieri e parole raccolti da Franco Michienzi

INCONTRI RAVVICINATI148 GIANGI E ANDREA RAZETO di Laura Biazzi

160 SALVATORE RANIERI di Chiara Freni

CANTIERI154 NUMARINE di Silvia Montagna

LE STELLE DI GENOVA164 MAGELLANO 76 - AZIMUT 84 E AZIMUT 54

166 BWA 22’ SPORT GT - ATLANTIS 34 -

FRAUSCHER 1017 LIDO

168 DELLAPASQUA DC14 SL - SACS STRIDER 15 -

NUOVA JOLLY MARINE

170 VALIANT 550 COMFORT, 685 CLASSIC, 500 SPORT -

RIO YACHTS ESPERA 34 E 36 ART

172 AUSTIN PARKER 64 FLY E 36’ -

SAVER 590 E 22 CABIN FISHER

VISTE PER VOI174 BENETTI Diamonds Are Forever

di Marina Mancuso

182 SUNSEEKER 28 METRE YACHT

di Silvia Montagna

PROVATE PER VOI196 VISMARA MY 56’ di Niccolò Volpati

202 PRESTIGE 550 di Niccolò Volpati

210 COLOMBO 39 ALLDAYS di Maurizio Bulleri

216 535 CORSA BLACK EDITION di Niccolò Volpati

222 BWA HP REEF 60 di Luciano Pau

226 MERCURY OCEAN RUNNER 420 di Luciano Pau

MERCATO232 COMPRO VENDO

236 BROKER

IMP. SOMMARIO 13-09-2012 11:01 Pagina 8

BENETTI 11-09-2012 16:21 Pagina 1

AZIMUT 11-09-2012 16:20 Pagina 114

AZIMUT 11-09-2012 16:20 Pagina 115

FIERA GENOVA 11-09-2012 16:27 Pagina 114

FIERA GENOVA 11-09-2012 16:27 Pagina 115

VINTAGE RIVA 13-09-2012 9:25 Pagina 114

PROVE IN ACQUA

VINTAGERIVA

RAPALLO PORTO CARLO RIVA

DURANTE IL SALONE NAUTICO DI GENOVA

DAL 6 AL 14 OTTOBRE 2012

VINTAGE RIVA 13-09-2012 9:25 Pagina 115

I L M E N S I L E I N T E R N A Z I O N A L E D E L L A N A U T I C A

www.barchemagazine.com

BARCHE®

Direttore responsabile Franco Michienzi ([email protected])

Art director Francesca Villirillo ([email protected])

RedazioneSilvia Montagna (caposervizio, [email protected])

Laura Biazzi ([email protected]), Marina Mancuso ([email protected]),

Segreteria di direzione Anna Tonelli ([email protected])

Fotografo Andrea Muscatello ([email protected])

Corrispondente dagli USA Elisabetta Pianta ([email protected])

Eventi e servizi speciali Andrea Dini ([email protected])

Segreteria di redazione [email protected]

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Alberto Agnelli, Alberto Ascenzi, Mark Bosshard, Maurizio Bulleri, Alberto Conti, Decio G.R. Caru-gati, Giorgio De Santis, Emanuela Ferro, Franco Harrauer, Gianfranco Meggiorin, Diana Merlino,Luciano Pau, Paolo Picciotto, Clelia Pirazzini, Niccolò Volpati

Concessionaria esclusiva per la pubblicità Il Sole 24 ORE SpA System

Direzione e Amministrazione Via Carlo Pisacane, 1 – 20016 Pero (Mi),tel. +39 (02) 3022.1/3837/3807 – fax +39 (02) 3022.3214

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Stampa Tipografia Rossi (Nola, Napoli)

Manoscritti e fotografie, anche se non pub-blicati, non si restituiscono. Gli articoli fir-mati sono la libera espressione degli Auto-ri e non rispecchiano necessariamente lalinea editoriale del giornale. Questo numero è stato chiuso in Redazio-ne il 13 settembre 2012.

CONFINDUSTRIA

ARCHEB16 ottobre 2012

IMP. COLOPHON 13-09-2012 10:21 Pagina 16

SESSA 11-09-2012 16:41 Pagina 1

ABACUS 11-09-2012 16:19 Pagina 114

Novità 2013

ABACUS 11-09-2012 16:19 Pagina 115

del mesegli eventi

Salone nautico di GenovaTorna l’appuntamento imperdibile per glioperatori del settore e il layout della mani-festazione si è evoluto in favore di unasuddivisione merceologica che ottimizza ilpercorso di visita ed esalta la spettacolari-tà della parte floating. È organizzato su quat-tro padiglioni, due marina e ampi spazi all’a-perto fronte mare. Nella nuova Marina unaparticolare disposizione dei pontili consente atutte le barche dell’area di effettuare le provein mare e agli espositori di avere una corri-spondenza esatta tra esposizione a terra e inacqua e di allestire aree di accoglienza.

Nuovo concept anche per l’area dedicataad accessori e componentistica al Padiglio-ne C, dove è presente anche il settore del-l’abbigliamento tecnico per il quale è statorealizzato un format interattivo. Novità anchenella prima galleria del padiglione S chesegna l’ingresso della subacquea e delloshopping accanto ai settori dedicati a turi-smo, servizi e strumentazione elettronica. Orari: dalle 10:00 alle 18:30Prezzi: omaggio per i ragazzi nati dopo il01.01.1998; intero € 15,00; ridotto €

12,00 www.genoaboatshow.com

La foto del mese

Un'immagine dei team durante l’ultima America's Cup WorldSeries, a San Francisco. Prossimo appuntamento,sempre a SanFrancisco, dal 2 al 7 ottobre.

>5-7 ottobreCoppa dell’AdriaticoPescarawww.clubnauticopescara.it

6-14 ottobreBarcolanaTriestewww.barcolana.it

18-21 ottobreExtreme Sailing SeriesNizza, Franciawww.extremesailingseries.com

20-27 ottobreRolex middle sea raceMalta/Siciliawww.rolexmiddlesearace.com

- ottobre

Annapolis sailboat showAnnapolis (Maryland), Usawww.usboat.com

- ottobre

IbexLouisville (Kentucky), Usawww.ibexshow.com

- ottobre

Brisbane Rivergate boat show Brisbane, Australiawww.rivergateboatshow.com.au

- ottobre

Florida sportsman fishing & boatshow West Palm Beach (Florida), Usawww.floridasportsman.com

-

ottobreAthens boat showAtene, Greciawww.athensboatshow.gr

-

ottobreDarsene in bluMostra e vendita di barcheusate, Chioggia (Ve),www.expovenice.it

-

ottobreAnnapolis powerboat show Annapolis (Maryland), Usawww.usboat.com

-

ottobreCape Town boat showCape Town, Sud Africawww.capetownboatshow.com

-

ottobreMandurah boat showMandurah, Australiawww.mandurahboatshow.com

-

ottobreSibex - China boat show Shenzhen, Cinawww.sibex.net.cn

-

ottobreImport and Export Fair MacauInternational YachtMacao, Cinawww.chinaexhibition.com

-

ottobreFort Lauderdale boat showFort Lauderdale (Florida), Usawww.showmanagement.com

settembre -

2 ottobreIstanbul boat showIstanbul, Turchiawww.boatshow.com.tr

ottobre -

4 novembreNautilia Mostra nautica delleimbarcazioni usate ApriliaMarittima (UD)www.nautilia.com

ottobre -

4 novembreHamburg boat showAmburgo, Germaniawww.hanseboot.de

- ottobre

Manifestazioni sportive e regate

ARCHEB20 ottobre 2012

IMP. EVENTI DEL MESE 13-09-2012 10:45 Pagina 20

APREAMARE 11-09-2012 16:19 Pagina 1

Cari amici, desideria-mo informarvi chedopo lunghe riflessio-ni Sessa Marine ha decisodi non prendere parte alprossimo Salone nautico diGenova. I costi necessariad assicurare all’azienda unapresenza adeguata e in lineacon le aspettative dei nostriclienti risultano oggi troppoelevati e di ardua giustifica-zione rispetto alla realtà di unmercato italiano in grandesofferenza. Si è quindi tratta-to di una decisione soffertama inevitabile alla qualesiamo giunti dopo un’at-tenta analisi del rapportocosti/benefici del Salonerispetto alle molteplici alter-native di investimento.Una parte consistente dibudget originariamente

ARCHEB22 ottobre 2012

dei lettorila posta

destinato al Salone di Geno-va troverà infatti logica allo-cazione nello sviluppo dinuovi mercati che oggicostituiscono un ritornosicuro sull’investimento: l’O-riente e più specificatamen-te il mercato cinese, conalmeno otto fiere nautiche diimportanza riconosciuta; laFlorida con i Saloni di FortLauderdale e Miami, epicen-tro del business di tutte leAmeriche; il Brasile con lasua crescita continua econsolidata. Contestualmente SessaMarine parteciperà diretta-mente o indirettamente aiprincipali Saloni europei acominciare dalla fiera diCannes, alla quale dediche-remo uno sforzo particolarein virtù dell’importanza che

di anno in anno ha acquisitoquesta manifestazione gra-zie a una location prestigio-sa e appetibile alla clientelainternazionale e a un timingparticolarmente felice perl’evento.Al di là delle suddette argo-mentazioni è però doverosoevidenziare che le ragionidella nostra defezione vannooltre a una mera strategiacommerciale. In questomomento storico di grandeincertezza e complessità leaziende come Sessa Marine,grazie a una distribuzione piùinternazionale, possono spe-rare di sopravvivere congrande fatica e sacrificiomentre altre, meno fortuna-te e troppo dipendenti dalmercato nazionale, rischianopurtroppo di soccombere.

Non partecipando al Salonedi Genova intendiamoquindi mandare un mes-saggio alle istituzioni checon atteggiamenti criminaliz-zanti e vessatori hannomesso in ginocchio un set-tore produttivo di eccellen-ze, una rete di distribuzionecapillare e professionale, unricco indotto di opere e ser-vizi e, ultimo, ma non menoimportante, il nostro amato“Nautico”, un evento cheper dimensione ed eccellen-za dei prodotti espostiavrebbe dovuto rimanereil più importante Salonedel mondo.

Francesca Radice, ammini-stratore unicoAndrea Loro, direttore com-merciale

Scrivete alla Redazionedi BarcheCari lettori,se vorrete esporci i vo-stri dubbi e problemi, oanche raccontarci le vo-stre gioie ed emozionilegate all’andar per ma-re, la passione che ci le-ga, saremo lieti di ri-spondervi e di confron-tarci con voi.Consultate i nostriesperti scrivendo a:Franco michienzi, direttore,[email protected] Barche,[email protected] Alberto Agnelli, avvocato,[email protected] Pastori,[email protected] Popia,ingegnere navale,[email protected] Carugati,[email protected] Less,[email protected] Meggiorin,[email protected]

Salone sì, Salone no In un periodo di graveinstabilità dei mercati economici, le aziende si trovano spesso di fronte a un bivio e lapreferenza di un sentiero rispetto a un altro può determinare la loro stessa sopravvivenza. Con una

lettera Sessa Marinespiega cosa sta alla base della sua scelta

IMP. POSTA 13-09-2012 11:25 Pagina 22

BAGLIETTO 11-09-2012 16:20 Pagina 1

ARCHEB24 ottobre 2012

dei lettorila posta

Una barca che non è una barcaUn lettore ci racconta il suo lungo percorso per acquistare un’imbarcazione, pieno di ostacoli e insidie.

Una vicenda che vede protagonisti cantieri, società di leasing, avvocatie un armatore deluso

Il sottoscritto, appas-sionato di nautica, nelsettembre 2007 deci-deva di cambiare lavecchia barca. Per farquesto si recava a Fiumicino,al cantiere della Med OneSales Srl, in via Monte Cengio102, dove poteva visionarel’imbarcazione Klase A 40 Flydecidendone l’acquisto. Perquesto sottoscriveva in data20.10.2007 un regolare con-tratto di acquisto, che venivaperfezionato con la stipula, il24 dicembre 2007, di unregolare contratto di leasingcon la Mercantile Leasing Spa(per un importo di 282.904euro al netto di oneri e spesedi legge da restituire in 84canoni mensili di cui il primod’importo pari a 26.356 euroversato in anticipo).Il 27 dicembre 2012 venivaconvocato a Genova negliUffici della Mercantile per fir-mare un verbale di consegna

che affermava: «Il sottoscrittodichiara di aver ritirato i beninuovi di fabbrica, di averli esa-minati, controllati e collaudatisia per quanto riguarda la lorocomposizione che il loro fun-zionamento trovandoli in otti-mo stato di efficienza e manu-tenzione». E veniva firmatosolo dopo aver ricevuto assi-curazioni, sia dai rappresen-tanti della Med One Sales chedella società di Leasing, chesi trattava di mera formalità.Il 13 febbraio 2008 la barcaarrivava finalmente nel portodi Varazze unitamente a unnuovo verbale di consegnadatato 4 febbraio 2008, chequesta volta veniva firmato“con riserva” dal momentoche subito risultava evidenteche la barca appena con-segnata non era quellavisionata a secco nel can-tiere della società venditri-ce, bensì un natante usatoche presentava evidenti segni

di logoramento connessi conun utilizzo prolungato, comeindicato dallo strumento dibordo che indicava un funzio-namento di 227 ore di motocontro un valore medio in Ita-lia di 80/100 ore (sul contrat-to di leasing il bene è classifi-cato come «NUOVO»). Tanto veniva constatato siadallo stesso skipper che dalresponsabile del cantiere diVarazze, il signor Graziano. Ditanto veniva immediatamen-te informato il general mana-ger della società venditrice, ilsignor Marani, che mi rassi-curava promettendo cheavrebbe mandato un propriotecnico per visionare il natan-te e confermare quanto dame lamentato.Il 14 febbraio 2008 avevaluogo il sopralluogo con laconferma delle problematicheda noi evidenziate sia pureminimizzate per ovvie ragioni.Non essendo un esperto del

settore conferivo incarico aldottor Schiappacasse, constudio in Genova, per unaccertamento del reale statodell’imbarcazione, accerta-mento che confermavaquanto già evidenziatosi conla barca in acqua.Dopo lunghe trattative il 5maggio 2008 si giungeva aun accordo transattivo checomprendeva, oltre a unindennizzo economico, l’eli-minazione di ogni difetto pre-sente. Il lavoro veniva affidatoalla Alfa Yacht Service cherestituiva la barca sempre inacqua nel giugno 2008.Prima di prendere il mareveniva conferito incarico alsignor Graziano di rifare ilfondo della barca, operazio-ne che consiste nel tirare labarca a secco per pulire daalghe e altro la chiglia eapporre l’antivegetativa.In seguito a tale operazione sievidenziavano ulteriori difet-

Al direttoreEgregio direttore,ho appena letto l’editoriale del nuovo numero di Bar-che (settembre) e ho scoperto di aver avuto l’onore di“aprire” il suo scritto. La ringrazio molto per questoe anche se non c’è proprio nulla di cui rallegrarsi. Dauna lato, però, son contento perché almeno c’è anco-ra qualcuno a cui fanno effetto le mie dimesse e pes-simistiche (ma realistiche) parole, così come potreb-bero esser quelle di qualsiasi altro operatore dellanautica italiana oggigiorno…Sono pienamente d’accordo con lei nel suo sermone,

ma bisogna che Ucina, oltre che rispondere per le rimea i vari attacchi e a difendere il Salone nautico, cerchisoprattutto in questo momento di fare quel passetto inpiù a ogni costo, tentando in tutti i modi di interloquirenon solo come di consueto con i vari pseudo-politican-ti o professori di turno che siano (che di promesse neglianni passati ne hanno fatte tante, ma tante), ma anchecon i rappresentanti delle varie forze di polizia e autori-tà nazionali per intavolare un piano tecnico programma-tico insieme e di evitare, quindi, le figuracce e gli assilliestivi a chi a Ferragosto vuole andare a fare un sempli-ce bagno con la famiglia con la propria barca.

Il registro tipo Pra sarebbe ideale per tutti, ma, per-doni la ripetizione, credo che Ucina debba convoca-re, magari proprio in occasione del Salone di Genova,un tavolo con Ae, Gf, Polizia di Stato ecc. (oltre che,ovviamente, con qualche ministro competente): guar-darsi una volta per tutte in faccia cercando di evitarela desertificazione dei nostri mari ormai vicina.Continui così nel sensibilizzare i lettori e gli appas-sionati, magari prima o poi avviene anche per i nostrigovernanti.

Marco Foti

ti quali presenza di crepesullo scafo che, oltre a com-promettere il buon funziona-mento della barca, ne rende-vano estremamente pericolo-so l’uso, mettendo a rischiola incolumità degli occupanti.Veniva allora dato nuovamen-te mandato al dottor Schiop-pacasse per un accertamen-to del reale stato dell’imbar-cazione, ricevendo nuovaconferma con documentazio-ne fotografica delle lesionipresenti sullo scafo. A questopunto veniva abbandonata lavia extragiudiziale e venivadato mandato al mio avvoca-to di adire le vie legali a tuteladei miei legittimi interessi. Infi-ne cito solo sommariamenteuna frase presente nella con-clusione della perizia del Ctu:«Barca con gravi vizi di pro-gettazione e costruzione […]non adatta alla navigazione».

Michele Esposito

IMP. POSTA 13-09-2012 11:26 Pagina 24

GRUPPO FERRETTI 12-09-2012 17:43 Pagina 1

Oceani e Co2Un gruppo di ricercatoriaustraliani ha scopertocome la Terra riesce a“sequestrare”autonomamente partedell’anidride carbonicapresente nell’atmosfera e astoccarla per millenni nelleprofondità degli oceani.Sembra che i principaliattori di questo processosiano i venti che, generandograndi vortici del diametrodi oltre 100 km sullasuperficie del mare,favoriscono l’asportazionedella Co2 verso il fondo.È stato calcolato che circaun quarto dell’anidridepresente sul pianeta vienesequestrata dai mari equasi il 40% di questa va afinire nelle acque antartichedove sono stati identificaticinque vortici diaspirazione.Questo sistema, però, èminacciato dal continuosurriscaldamento delpianeta che potrebbe farcambiare le correntioceaniche meridionali eridurre l’efficienza deigrandi vortici nell’aspirarel’anidride.

Coralli a dietaCon una “dieta” equilibrata è possibile proteggere i coralli dalrischio di scolorire: si tratta di controllare la composizionedelle acque costiere, modificata dall’aumento della tempera-tura media degli oceani, per ridurre le sostanze dannose peri coralli e bilanciare quelle che li mantengono in vita. La ricer-ca, coordinata da Jörg Wiedenmann dell’Università di Sou-thampton, è stata pubblicata da Nature Climate Change. Ladecolorazione dei coralli, per altro, è la minaccia più graveper le barriere coralline.

Calotta polare “ristretta”L’estensione della calotta polare artica ha raggiunto il nuovominimo. Il National Snow and Ice Data Center (Nsidc) degli StatiUniti riporta una superficie di 4,092 milioni di chilometri quadri:è stato superato il precedente minimo di 4,17 milioni di kmqstabilito nel 2007.L’analisi è basata sui dati raccolti dai satelliti a partire dal1979. Secondo Ted Scambos, capo degli scienziati dell’N-sidc, lo scioglimento è dovuto in gran parte al riscaldamentoglobale causato dalle emissioni di gas serra prodotti dalle atti-vità umane.

mareambiente

di Marina Mancuso

ARCHEB26 ottobre 2012

Gange in pericolo

Foche contro pinguiniLa popolazione di pinguini chevive nell’Isola dei Canguri, unaterra rocciosa che si trova abreve distanza da Adelaide(Australia meridionale), si stadecimando a causa dellefoche che, invece, si stannoriproducendo a una velocitàmai registrata finora. I pinguinivengono attaccati e inseguitidalle foche, in mare e perfinosulla spiaggia.Hanno la particolarità di esse-re i più piccoli di questa spe-cie e sono una grande attra-zione turistica. A causa degliattacchi delle foche la colonia

si è ridotta del 50%. Per difen-derli si è pensato a misuredrastiche, come la sterilizza-zione in massa, la rilocalizza-zione o l’abbattimento dellefoche, metodi che la popola-zione locale aveva già usatoin passato per difendere l’at-tività della pesca, ma gli ani-malisti non sono d’accordo. Ildipartimento nazionale per laprotezione dell’ambiente hacomunque chiarito che «l’in-terazione tra pinguini e focheè un fenomeno naturale sucui gli uomini hanno pococontrollo», precisando che lefoche in questione sono pro-tette.

Il più esteso delta del mondo, quello del Gange (57mila kmq), sta lentamente sparendo, inghiottito dal

mare. Questo è quanto emerge da uno studio svolto perconto del governo indiano e delle autorità dello Stato delBengala occidentale, presentato a Calcutta dal ministrodello sviluppo urbano indiano Sougata Roy e intitolato“Atlante del cambiamento del corso dei fiumi nel Bengalaoccidentale”.Da una parte il mare si insinua verso l’interno e sommergenumerose isole, specialmente nel Sunderbans, dove si trova-no le più grandi foreste di mangrovie del mondo, mentre all’a-pice del delta si registrano profondi cambiamenti nelle con-fluenze dei fiumi che vanno a formarlo.

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IMP. NEWS AMBIENTE 13-09-2012 10:14 Pagina 26

GRUPPO FERRETTI 12-09-2012 17:44 Pagina 2

Nautilia La mostra nauticadell’usato si svolge dal 22ottobre al 1° novembre adAprilia Marittima (Ud), alleporte di LignanoSabbiadoro, e ospita unamolteplicità di imbarcazionidi concessionari, rivenditorie broker, che rappresentanoi marchi più prestigiosi esignificativi tra i qualiAzimut, Ferretti, Bénéteau,Absolute, Fairline, Hanse,Cranchi, Camuffo, Gobbi,Rio e tanti altri. Su unasuperficie espositiva di50.000 mq, i visitatoripotranno usufruire di 1.000metri di banchine a terra.

Suzuki Sono stati pubblicatirisultati economiciconsolidati del primotrimestre del correnteesercizio sociale, che sichiuderà il 31 marzo 2013. Ilfatturato consolidato ècresciuto di 37,5 miliardi diYen (379 milioni di euro)attestandosi a 644,8miliardi di Yen (6.513milioni di euro) con unincremento pari al 6,2% sulpari periodo precedente.Il fatturato del settoremarino (e di altre minoriattività del Gruppo) èdiminuito dell’8,3% (-1,2 miliardi di Yen/12milioni di euro)assestandosi a 13,4 miliardidi Yen (135 milioni di euro),principalmente a causadella diminuzione delleesportazioni verso l’Europa.L’utile operativo consolidatoè diminuito del 22,7% (-400milioni di Yen/4 milioni dieuro), assestandosi a 1,6miliardi (16 milioni di euro).

di Laura Biazzie dal mondodall’Italia

I convegni del Salone di Genova- Sabato 6 ottobre: “La nautica e il governo”, dopo la

cerimonia di apertura, un talk show incentrato sul confrontocon il Governo nazionale e regionale.- Domenica 7 ottobre:“International boating forum”,tavola rotonda internazionale con le associazioni europeepiù rappresentative e moderata da Victor Mallet. Segue ilForum del diportista, microfoni aperti per il pubblico.- Lunedì 8 ottobre:“La nautica e l’economia” con lasuccessiva consegna del premio “Territori di mare” delNautical Quality Index. Buy Buy Italy (L’Italia conviene),dedicato a comandanti, raccomandatari marittimi e societàdi noleggio.- Mercoledì 10 ottobre:“La nautica e i media”, la nauticaal centro del confronto con la comunicazione, i media, lenuove realtà dei social network. “La nautica in cifre”, analisidel mercato per l’anno 2011.- Venerdì 12 ottobre: “Nautica e fisco: le novitàtributarie”.

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MarineMaxIl Gruppo americano piùgrande per la vendita di bar-che con sede a Clearwater,Florida, ha annunciato l’e-stensione del suo accordocon la finanziaria GE Capital,Commercial DistributionFinance (CDF); GE forniscegià una copertura finanziariadi 150 milioni di dollari con uncontratto fino al giugno 2015.

MarineMax ha inoltre apertouno showroom temporaneoall’International Plaza inTampa, Florida: «Lo scopo èquello di far avvicinare unaclientela che normalmentenon va ai Saloni nautici», hadetto David Witty, vicepresi-dente marketing. La compa-gnia è anche dealer esclusivoper Azimut-Benetti e SeaRay.

Elisabetta Pianta

Volvo PentaRon Huibers è stato

nominato presidente diVolvo Penta per le Americheal posto di Clint Moore, che

ha annunciato la suavolontà di andare in

pensione; Huibers lavoracon Volvo Penta da più di 20

anni, ricoprendo diverseposizioni. E.P.

Vicem YachtsIl cantiere turco ha nominato

Sarasota Yacht and Shipcome distributore officiale

per le Americhe; fondata nel1986 e con tre uffici in

Florida, la compagnia sioccuperà di tutti i modelliVicem negli Stati Uniti, in

Canada, ai Caraibi, inAmerica Centrale e Sud

America. E.P.

Zodiac venduta a una società UsaIl cantiere francese Zodiac Recreational, produttore di rib, èstato venduto a una compagnia di investimenti privata ameri-cana, OpenGate Capital, con sede a Los Angeles, California.Si tratta di un investimento nell’intento di rivitalizzare l’azienda eincrementare i profitti nel settore commerciale (non militare). Itermini dell’acquisizione non sono stati rivelati. Zodiac Recrea-tional produce rib a marchio Zodiac, Bombard e Avon. L’azien-da ha 430 impiegati e manterrà la sua sedein Francia così come quelle industrialiin America e in Tunisia. E.P.

Ocean Alexander Ottime notizie per il dealerOcean Alexander, in Florida,che ha annunciato la venditadel suo nuovo 78’ motor-yacht by Louis Dvorak; ilmodello sarà presentato alFort Lauderdale boat show evede una serie di innovazionitecnologiche integrate al suostile classico, come il sistemaZF/Jms con iAnchor. La

società ha annunciato anchela collaborazione con alcuni“top-designer” nella realizza-zione del suo nuovo 112’ inTaiwan: progettato da EvanK. Marshall con la collabora-zione di Gregory C. Marshalle la realizzazione degli internidalla italiana Genesis Yachtli-nes di Roberto Lottini, il 112’è già stato nominato per l’In-ternational Design Awards daShowboats. E.P.

ARCHEB28 ottobre 2012

IMP. NEWS VARIE 13-09-2012 11:28 Pagina 28

GRUPPO FERRETTI 12-09-2012 17:45 Pagina 3

Volvo Ocean RaceLa prossima edizione dellaregata vedrà il ritorno di unteam completamente femmi-nile dal 2001/02. La societàSca, con sede in Svezia mache opera a livello globale nelsettore dell’igiene personale,ha infatti annunciato a Stoc-colma la partecipazione allaprossima edizione del giro delmondo a vela in equipaggio

che prenderà il via nell’autun-no del 2014. Il team, che saràcomposto da veliste interna-zionali, è il primo a conferma-re la partecipazione. «L’as-senza di veliste nelle ultimeedizioni della regata ha signi-ficato non rappresentare lametà della popolazione delpianeta», ha dichiarato il ceodella Volvo Ocean Race, KnutFrostad.

Nautor’s SwanÈ stato varato lo Swan 90S Freya, in Finlandia. È il nume-ro 2.000 del cantiere, che ha 46 anni di storia e che neltempo ha dato vita a 95 diversi modelli di Swan. Il primo,Tarantella, disegnato da Sparkman e Stephens, fu lancia-to nel 1967 e tuttora naviga in perfette condizioni.

QuattroelleÈ stato varato lo scafo di Lürssen disegnato da Nuvolari &Lenard. Si tratta di un 86 metri, una vera e propria nave checoniuga lo stile italiano con la tradizione del cantiere tedesco,mentre scafo e sovrastruttura si integrano con linee armoniche.Il ponte superiore è caratterizzato da un ambiente versatile cir-condato da pannelli scorrevoli che possono, all’occorrenza, esse-re chiusi per le navigazioni al di fuori del Mediterraneo in climi piùrigidi. Quello dell’armatore dispone di una esclusiva terrazza sulmare con piscina. Gli interni vedono una prevalenza di legno mahanno linee moderne e originali.

e dal mondodall’Italia

Salone di VeneziaLa società fieristica Expo Venice ha confermato Lorenzo Polli-cardo alla guida del Salone nautico di Venezia per il triennio 2013-2015, dando così continuità a un rapporto professionale nato nel2009. Afferma Giuseppe Mattiazzo, amministratore delegato diExpo Venice: «Con il coordinamento di tutti gli eventi dedicati allanautica, Pollicardo ci consentirà di sviluppare una strategia alungo termine che avrà il suo culmine nel 2015, anno dell’Expo».Prima manifestazione, in ordine cronologico, è Darsene in Blu, inprogramma a Chioggia (VE) dal 19 al 21 ottobre per la promozio-ne del mercato della barca usata e dei marina.

Sessa MarineIl Gruppo conferma ilsuccesso del processo diinternazionalizzazioneiniziato in Brasile esviluppatosi ora in Oriente.Nel 2009 il 50% delfatturato proveniva dalmercato interno, ma oggi leesportazioni registranoun’incidenza dell’87%.L’espansione ha portatoanche ad avere un nuovoconcessionario in Giapponee nel prossimo triennio siprevede l’uscita di ottonuovi modelli. Nel biennio2012-2013, secondo leanalisi dei trand, ci sarà unacrescita del turnover delfatturato fino al 22% nel FarEast, seguito dalleAmeriche (+19%), dall’EstEuropa (+16%), Middle Easte Turchia (+15%).

Danish YachtÈ stato nominato unnuovo ceo del cantiere. Sichiama Patrik vonSydow, è svedese e hauna lunga esperienza incampo nautico pressoaziende top del mercato.È stato anche ampliato ilconsiglio diamministrazione conl’introduzione di NielsBergh-Hansen, primavicepresidente esecutivodi Dong Energy. Ilcantiere, specializzatonella costruzione disuperyacht, è di recenteentrato in un nuovomercato, quello delleimbarcazioni di supportoalle turbine eolichegalleggianti posizionate inmare aperto e il primoscafo è SeaStriderSwath.

PershingA Cannes Il cantiere ha presentato inanteprima mondiale i suoiultimi yacht: il Pershing 108’New Edition e il Pershing82’, ideati da Fulvio DeSimoni con l’Ayt e il CentroStile Ferretti Group. Il 108’New Edition è un megayachtdi 32,90 metri con un layoutcon quattro cabine ospiti etre per l’equipaggio. Utilizzadell’Alcantara in versionespeciale per gli esterni per iprendisole e i divani del poz-zetto e del sun-deck. Il Pers-hing 82’ è lungo 23,99 metrie largo 5,50; grazie alla spin-

ta di due Mtu 16 V 2000M93 da 2.435 cavalli è ingrado di raggiungere unavelocità massima di oltre 45nodi con un’autonomia di300 miglia nautiche. Coppa d’Oro delle DolomitiLa storica gara d’auto d’e-poca le cui tappe, partendoda Cortina D’Ampezzo, sisnodano lungo lo scenariodelle Dolomiti ha visto il mar-chio presente alla manifesta-zione insieme allo sponsorstorico Parmigiani Fleurier.Madrina dell’evento, nonchétestimonial Pershing insiemeal pilota Gian Maria Gabbia-ni, è stata l’attrice GiorgiaSurina.

ARCHEB30 ottobre 2012

IMP. NEWS VARIE 13-09-2012 11:29 Pagina 30

GRUPPO FERRETTI 13-09-2012 9:19 Pagina 4

Sciallino Il cantiere ha partecipato adue importanti eventi – Veled’Epoca, Porto di Imperia, eFestival de la Plaisance diCannes – con leimbarcazioni S25venticinque, S34trentaquattro, Gemy e hapresentato le linee Family,Classic, Elegance, che daoggi contraddistinguonotutte le nuove produzioniper i modelli S23 ventitre,S25 venticinque, S30 trenta,S34 trentaquattro, condifferenti livelli di costo eallestimento.Per quanto riguarda gliallestimenti esterni, èpossibile scegliere tracabinato, fly o con tettuccioapribile.

ExcellMarineLo Yacht service programdell’azienda offre al clientesoluzioni per lamanutenzione preventiva eper la sicurezza in mare. Inpratica, si sottoscrive uncontratto di manutenzionecomposto da ore/uomoprepagate a un prezzo fissodi 50 euro durante l’anno.L’utilizzo del servizioavviene chiamando ilnumero internazionalesempre attivo (+37799994959), la barca vieneinviata al centro più vicinoed entro 24 ore si iniziano ilavori; tutte le manutenzionison trascritte sullo YachtPassport. Allasottoscrizione delprogramma al cliente vieneofferta una perizia delloscafo gratuita.

Fipa GroupIl Maiora 29 “Efficient propulsion” rinnova radicalmente la pro-pulsione: grazie al montaggio di due pod, che si sostituisconoalla linea d’asse tradizionale, permette di aumentare la velocitàdella barca, riducendone i consumi. Su entrambi i pod sonomontate due eliche controrotanti, per aumentarne l’efficienzapropulsiva, con un beneficio in termini di velocità e riduzione deiconsumi nell’ordine del 30%. L’utilizzo di tecnologie innovativeanche nei materiali ha prodotto un notevole alleggerimento dellabarca, a vantaggio della sua efficienza propulsiva.

e dal mondodall’Italia

ARCHEB32 ottobre 2012

WhykoA un anno dalla sua costituzione, Whyko, che opera nell’inter-mediazione nautica nel settore dei top yacht, annuncia i primirisultati e ufficializza l’apertura delle sedi di La Spezia, Miami eIstanbul. I soci fondatori, Marco Fiorani e Nico Laude, contanoun’esperienza ventennale nell’industria nautica, soprattutto suimercati globali, e questo ha permesso loro di analizzare atten-tamente la domanda e creare una struttura flessibile, che garan-tisse ai clienti know-how in ogni mercato di riferimento e la pre-senza sul territorio.

Fpt IndustrialLo stabilimento torinese dimotori di Fpt Industrial haprodotto il milionesimo moto-re Nef. I motori di questaserie si caratterizzano per illean design, la modularità,l’efficienza e l’affidabili-

tà. Con architettura a 4 e 6cilindri e sistemi di iniezionesia meccanici che elettronici,sono disponibili in circa 1.800versioni con cilindrate da 3,9a 6,7 litri e potenze da 45 a412 kW (61-560 cavalli).

Overmarine GroupOvermarine Group/Mangusta e Gruppo Meregalli, forti della loronuova partnership, hanno organizzato una serie di eventi duran-te il Salone nautico di Cannes. Hanno intrattenuto gli ospiti con un aperitivo tutto italiano: sapo-ri, vini di qualità e accoglienza sono stati gli ingredienti per Theitalian aperitif in Mangusta style, con tre etichette e stuzzichiniartigianali di provenienza delle terre d’origine.

Couach

Il cantiere ha presentato lo yacht La Pellegrina, lungo 50metri con scafo e sovrastrutture costruite con un

materiale ispirato alle qualità del kevlar e con rinforzi incarbonio. Lo scafo è stato costruito a infusione con un unicostampo ed è molto resistente agli urti. Monta due motori di5.300 cavalli ciascuno e può raggiungere i 30 nodi. A 12 nodiconsuma 180 litri all’ora per un’autonomia transatlantica. 12metri di altezza e quattro livelli per 500 mq abitabili, accoglie12 ospiti in sei cabine.

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C.BoatIn qualità di produttore e di controllo qualità delle proprie

imbarcazioni la C.Boat Yacht Builder è in grado di vendere lebarche con quattro anni di garanzia totale. Inoltre, permantenere una perfetta efficienza dei propri yacht e

trasmettere serenità ad armatori ed equipaggi, il cantieresiciliano, di Mauro Corvisieri e con sede operativa a

Monfalcone, prevede ogni inizio e fine stagione un checkcompleto delle imbarcazioni.

IMP. NEWS VARIE 13-09-2012 11:04 Pagina 32

GRUPPO FERRETTI 13-09-2012 9:22 Pagina 5

Garmin e JeppesenLe due società annunciano un’alleanza strategica nel campodella cartografia marina. Jeppesen fornirà mappe dettagliate per la cartografia BlueChartg2 e g2 Vision dei chartplotter Garmin, mentre in questa faseiniziale Garmin fornirà ai propri clienti le ultime mappe Jeppe-sen per il Mediterraneo e l’oceano Indiano, oltre alla coper-tura aggiornata delle Bahamas. Queste carte includono 440porti aggiornati e informazioni cartografiche relative a varie areedel nostro Paese, tra cui molti nuovi porti turistici nelle aree diRavenna, Venezia, Sardegna e Sicilia.

Lerici legge il mareConoscere e proteggere ilmare: questo il tema dellaquarta edizione di LericiLegge il mare, rassegna di let-teratura e cultura marinarescatenutasi nel Golfo dei Poeti.Ospiti d’onore dell’edizione2012 sono stati DonatellaBianchi, scrittrice e giornalista(nella foto), e Sea Shepherd,l’organizzazione internaziona-le di salvaguardia del marefondata dal Capitano PaulWatson. Ambiente e storiaerano i due punti della rottaletteraria della manifestazione.

Rodriguez GroupIl Gruppo ha di recente

venduto due superyachtlunghi oltre 40 metri:Sanlorenzo 40 Alloy e

Italyachts di 43 metri. Graziea queste transazioni, che ilRodriguez condivide con i

cantieri italiani, si supera unperiodo difficile a livello

economico globale e l’eventoconferma l’importanza del

segmento dei superyacht intutto il comparto nautico. Il40 Alloy “111” è il settimo

scafo della gamma inalluminio di Sanlorenzo con

linee disegnate da FrancescoPaszkowski, mentre

l’Italyachts 43 m è statodisegnato da Cristiano Gatto

(interni) e AndreaBacigalupo (esterni).

e dal mondodall’Italia

OceancoIl superyacht Nirvana ha debuttato al Monaco yacht show.

Lungo 88,50 metri, ha linee moderne e uno stilecontemporaneo, è stato disegnato da Sam Sorgiovanni e haun baglio di 14,20 metri che garantisce ampie volumetrie.Ha sei ponti e la suite armatoriale ha una superficie di 150

mq; dispone di altre cinque cabine, una sala cinema 3D, unapalestra e una piscina.

Azimut YachtsDopo aver lanciato Appdedicate alle novità 2012,Azimut Yachts lancia suApp store unaapplicazione dedicata alcantiere, alle tecnologieproduttive e ai suoimodelli. Dalle anteprimealle foto, ai video e alleschede tecniche degliyacht passando perInnovation & technologyhighlight, per scoprire lefasi di produzione e lesoluzioni tecnologiche.Non mancano la ricercadei contatti della retevendita e assistenza euna sezione istituzionaledove ripercorrere la storiadel cantiere.

Itama 45’ in LibanoQuesto esemplare di Itama45’ è stato interamente realiz-zato negli stabilimenti delGruppo Ferretti a Forlì e con-segnata a La Spezia, dadove è stato trasportato inLibano, sua destinazione fina-le. Questo risultato commer-

ciale è stato ottenuto graziealla collaborazione con il loca-le dealer di Itama Sea Pros econferma la crescita delbrand in mercati extra-euro-pei. Lungo più di 13 metri, halinee filanti ed essenziali,caratterizzate dalla carena aV profonda di 22 gradi.

Moonen È stato consegnato all’arma-tore il nuovo Moonen 82 AluMy Way. Il proprietario, prove-niente dalla Russia, è statodirettamente coinvolto nellaprogettazione. Lo scafo,lungo 25,2 metri, può rag-giungere i 25 nodi di velocitàin tutta sicurezza e ha un’ato-nomia di 2.000 miglia conuna riserva di carburante di10.000 litri.

ARCHEB34 settembre 2012

MastervoltNello stand dell’azienda alSalone di Genova saràpredisposto un apposito“Owner Corner”, chefornirà a tutti gli armatoriinteressati la possibilitàdi studiare in tempo realeun upgrade del proprioimpianto di bordo o larealizzazione di unonuovo. Verrà così offerta acoloro che larichiederanno unaconsulenza preliminaresui sistemi MastervoltDigital Switching, in basealle specifiche esigenze.Chi sottoscriverà unimpegno formale potràusufruire di vantaggi eagevolazioni.È stata inoltre introdottala possibilità di stipulareun contratto annuale perl’assistenzaprogrammata.

IMP. NEWS VARIE 13-09-2012 11:08 Pagina 34

GRUPPO FERRETTI 13-09-2012 9:24 Pagina 6

MtuLa società ha presentato le novità alla fiera Smm di Amburgo,dedicata alle tecnologie nautiche per il diporto e per le navi mili-tari e commerciali. Sono stati presentati i motori fino a 9.920cavalli, i generatori da 5 a 3.000 kW e i sistemi di propulsionecombinata con motori diesel e turbine a gas con una potenzaerogata fino a 35 MW. Non mancava anche il sistema di auto-mazione integrata per megayacht.

Pearl MotorYachtsIl cantiere inglese halanciato il Pearl 75 alSouthampton boat show,frutto della collaborazionecon Bill Dixon e KellyHoppen. È l’ammiragliadella gamma Pearl e offreall’armatore un ampiosalone e una sala pranzoilluminati dalla lucenaturale proveniente dalleampie finestrature. È dotatodi un garage per jet ski e dipiattaforma di poppaidraulica.

Vele d’epocaPer cinque giorni, 83barche d’epoca si sonosfidate in regate nelleacque della baia di Imperiaper la 17a edizione delle“Vele d’epoca di Imperia”,tappa storica del CircuitoPanerai Classic YachtsChallenge 2012. Lavincitrice è stata Mariska,nella categoria 15 metristazza internazionale.

Sunreef YachtsÈ stato varato e presentatoa Cannes lo yacht 82Houbara. È il primo scafo incomposito della linea“double deck” (gli altri dueerano in alluminio) e il terzosuperyacht disegnato ecostruito su specifiche diSunreef Yachts. Puòospitare sette persone edue-tre membridell’equipaggio. La suitearmatoriale dispone di unasuperficie di 32 m, su duepiani, e occupa tutta la zonaprodiera, con cabinaarmadio, Jacuzzi e duebagni.

Cantiere delle MarcheÈ stato varato ad Anconal’Explorer vessel di 82 piediin acciaio e alluminio, unprogetto one-off, lo scafoblu marine, la prua alta chericorda i Tug nordici e chetrasmette sicurezza, robu-stezza e affidabilità. Loyacht presenta una moto-rizzazione singola con“take-me-home system”,tipicamente adottata dabarche da pesca e da lavo-ro e il layout degli interni hasubito svariate modifiche:la sala da pranzo è separa-ta dalla zona conversazio-

ne/salotto e una cabinaospiti è stata trasformata inlavanderia/coldstorage/drystorage.

PercheronDopo il varo avvenuto adAncona, il secondo esem-plare di Darwin Class 86’,explorer vessel di 26 metri inacciaio e alluminio costruitosu progetto di Sergio Cuto-lo, responsabile dello studioHydro Tec, ha fatto il suodebutto a Cannes e saràpresentato anche negli StatiUniti, ai Saloni di Fort Lau-derdale, Miami e PalmBeach.

e dal mondodall’Italia

ARCHEB36 ottobre 2012

Presentato il “Nautico”a Dubai

Il 52° Salone di Genova è stato presentato a Dubai nellasede del Dubai World Trade Center. A latere dellapresentazione sono state poste le basi per un accordo di

co-promozione tra i Saloni di Genova e Dubai e per unacollaborazione tra Fiera di Genova e Dubai World Trade Centerche interesserà alcuni dei settori di attività sulle quali le duestrutture vantano competenze specifiche. «È un tassello in unprogramma che vede Liguria International al nostro fianco persupportare le aziende espositrici nel trovare nuovi sbocchi perle loro produzioni», ha sottolineato Sara Armella.

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Austin Parker acquisisce Abati Yacht Il Gruppo imprenditoriale a cui fanno capo i Cantieri NavaliAustin Parker conferma l'interesse per il mercato delle lobstercon l’acquisizione del marchio Abati Yachts. Un’operazionecommerciale condotta dai vertici e dal management del Grup-po, volta a costituire una vera leadership di mercato in questosettore: oggi infatti, ai ben 7 modelli Austin Parker si affiancano5 modelli Abati Yachts.

Suzuki e BwaPartito da Palermo, lo skipper Sergio Davì ha raggiunto in menodi due mesi il Circolo Polare Artico ed è approdato a CapoNord, concludendo trionfalmente il proprio avventuroso raidgommonautico. In mezzo, 216 ore di navigazione in 52 giorni,4.183 miglia percorse a una velocità media di 19,4 nodi e 13Paesi attraversati.Nell’affrontare questo viaggio, lo skipper è stato supportato daalcuni compagni di viaggio “speciali”: il gommone Bwa Hp Reef80 e due motori Suzuki DF150 da quattro cilindri a iniezione.

IMP. NEWS VARIE 13-09-2012 11:10 Pagina 36

GRUPPO FERRETTI 13-09-2012 9:24 Pagina 7

Meluccio Piricone,partner di Ktc, hadescritto la filosofia su cui sibasa l’ammodernamentodelle strutture, residenziali ecommerciali, in atto nelPaese, soprattutto per quan-to riguarda le infrastrutturelegate ai trasporti, vista anchel’estensione del territorio e lacrescita della popolazioneurbana. Il governo investe il 40-50%del Prodotto interno lordo

ecomonianews

ARCHEB38 ottobre 2012

Lo sviluppo della Cina «Bisogna semprescavare il pozzo prima di avere sete» e mai proverbio fu preso più alla lettera nel territorio cinese. Lacostruzione di collegamenti per persone e merci è uno dei punti fondamentali del

governo, con risvolti positivi per tutta l’economia e i mercati

nella realizzazione di taliopere, tanto che tra il 2011 eil 2015 saranno devoluti 950miliardi di dollari alla costru-

zione di strade, ponti e porti.A questi si aggiungono gliinvestimenti per gli aeroporti ela rete ferroviaria. Proprioquest’ultima, la seconda almondo dopo gli Usa, copre91 mila km e in tre anni l’altavelocità è passata da 649 kma 8.400 km; nel 2014 rag-giungerà i 19 mila km. Neiprossimi anni, poi, sarannocostruiti 96 aeroporti, rag-giungendo nel 2020 il nume-ro di 250 in tutto il territorio.

Per quanto riguarda i porti, cene sono circa 2.000 e moltisono di grandi dimensioni; iltraffico delle merci supera i 50

milioni di tonnellate all’anno. Di contro, molte strutturerimangono poco utilizzate enon generano entrate suffi-cienti a ripagare l’investimen-to, ma le aspettative sull’ur-banizzazione e sulla crescitaeconomica fanno pensareche saranno presto indispen-sabili e che i fruitori aumente-ranno parecchio. Gli investimenti sono effettua-ti da società possedute (inparte o completamente) da

profitti collaborando con lerealtà cinesi, esportando infase progettuale le conoscen-ze relative all’uso dei materialiinnovativi o ecosostenibili,particolarmente utili visti gli altilivelli di inquinamento dellaCina. Inoltre, la movimenta-zione delle merci è facile eveloce, soprattutto dove c’èsviluppo urbano.

enti governativi con i fondimessi a disposizione da ban-che a partecipazione statale.Nel frattempo i cinesi hannosviluppato un consistenteknow how, tanto da essererichiesti anche negli Usa percostruire una sezione del BayBridge di San Francisco. Gliinvestitori internazionali vedo-no la possibilità di realizzare

Il tunnel autostradale di Qiling è lungo oltre18 km e la centrale idroelettrica diTianhuangping è la più grande in Asia.

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I numeri della Cina950 miliardi di dollari: soldi destinati alla

realizzazione di infrastrutture dal 2011 al 2015.19.000 km: alta velocità ferroviaria che sarà raggiunta nel2014.250: aeroporti previsti nel 2020.2.000 porti presenti, 16 dei quali tra i più grandi al mondo.50 milioni di tonnellate: traffico annuo di merci transitantinei porti.

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IMP. NEWS ECONOMIA 13-09-2012 10:52 Pagina 38

EXCELL MARINE 13-09-2012 9:22 Pagina 1

La motonauticail forum

aro Direttore, anzitutto grazie peravere sottolineato l’importanza diun “rinnovamento” sia di regola-menti sia della “flotta” della Classe 1. Daun anno siamo ormai diventati i “Promoter”anche di questa Classe.Uso il plurale unicamente perché con melavora full time un team di una trentina diprofessionisti che dedicano il loro tempo,

ma soprattutto il loro “cuore” a far crescere e meglio cono-scere la motonautica in giro per il mondo. Da più di tren-tanni, mi considero “partner commerciale” della Uim, hoiniziato nell’84 con la F1 e oggi ci occupiamo anche del-l’Aquabike, in società con Fabio Ravenna (figlio del miticoMauro), della Nations Cup e della Classe1. “Occuparsi”spesso vuol dire lasciare ad altri gli “onori” e assumersigli oneri con tutti i rischi di impresa che questa attivi-tà comporta ma, sempre, fin dal primo momento in cuisiamo entrati in motonautica siamo stati sensibilissimi aiproblemi della sicurezza e quanto è stato fatto in F1 ne èla riprova. Poco importa se la paternità dei corni deforma-bili, degli airbag, dei crashbox, delle cellule di sicurezza,delle aperture dei cupolini da dentro e da fuori ecc. fosse-ro state proposte da Guido o da Vincenzo, da Tizio o daCaio con i quali in quel momento potevi anche essere suposizioni “ideologiche” opposte, tutti i partecipanti alleriunioni che hanno portato a quei miglioramenti avevano

uno scopo comune: perfezionare lasicurezza. Molto è stato ottenuto,

Diritto di replicaIl lavoro fatto per migliorare il livello della sicurezza in motonautica è stato importante ma,

come dimostrano gli incidenti mortali più recenti, bisogna fare qualcosa di più. Tutte le iniziative messein campo in questo senso sono benvenute, il nostro Forum continuerà anche nei prossimi mesi

per raccogliere le voci, le opinioni e le idee più utili a rendere questo sport più sicuro

ma ancora molto resta da fare e con il Daily managementdella F1 e il Comitato F1 dell’Uim, con l’apporto di chiun-que abbia idee valide per il miglioramento della sicurezzaattiva o passiva, continueremo a lavorare con lo stesso spi-rito. Per quanto riguarda la Classe 1 posso solo confer-mare quanto detto a Libreville in una riunione con i piloti eriportato (quasi) correttamente da Luca Nicolini. Noi abbia-mo costituito già prima del Gabon non una commissione,ma un gruppo di lavoro, che – consapevole di quantoimportante fosse la necessità di migliorare – ha iniziato conun audit di tutte le cellule delle barche presenti a Doha conl’intento di confrontarle con gli attuali regolamenti e con l’o-biettivo finale di formulare regolamenti più stringenti ai finidella protezione totale dei piloti. Il gruppo è capitanato dalnostro direttore tecnico, l’ingegner Gianfranco Venturelli.Prima di Cernobbio ci sarà una riunione con tutti i team ei costruttori interessati per stabilire una road map e arriva-re in tempi determinati a dare l’incarico a un team di pro-fessionisti per proporre una cellula di sicurezza (voglia-mo chiamarlo “uovo”?) intorno a cui dovranno esserecostruiti gli offshore del futuro e idealmente inserirlo anchenelle imbarcazioni attuali (cosa certamente non facile).Questo lavoro è iniziato con la prima gara della stagione,ma ovviamente il tragico incidente di Libreville ci ha anco-ra più determinati ad andare avanti. Il gruppo è aperto atutti i suggerimenti, le idee, i consigli di chiunque sia ingrado e voglia darne. Mi creda, andremo avanti con tuttele componenti sane della motonautica, senza entrare inpolemiche e con la consapevolezza che il “cantiere sicu-rezza” è comunque destinato a non poter mai essere chiu-so per aver terminato il suo lavoro. Sportivamente,

Nicolò di San Germano

ARCHEB40 ottobre 2012

CAspettiamo altricontributi per

approfondireun tema moltoimportante edelicato come lasicurezza nellamotonautica. Inquesto numero laparola al promoter diClasse 1 e F1

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IMP. FORUM MOTONAUTICA 13-09-2012 11:33 Pagina 40

CMM 11-09-2012 16:25 Pagina 1

a bordoavvocato

ARCHEB ottobre 2012ARCHEB42

Il legislatore è recentemente intervenuto inmateria di mediazione marittima o, meglio, dimediazione relativa al diporto nautico, sopprimendo il ruolodei mediatori.L’intervento di semplificazione è avvenuto con il Decreto legis-

lativo del 6 agosto 2012, n. 147 (Disposizioni integrative ecorrettive del decreto legislativo 26 marzo 2010, n.

59, recante attuazione della direttiva2006/123/CE, relativa ai servizi nel merca-

to interno), pubblicato in GazzettaUfficiale il 30 agosto 2012 e in

vigore dal 14 settembre.In particolare, con l’art. 18sono stati introdotti alcu-ni articoli aggiuntivi dopol'articolo 80 del decreto

legislativo n. 59 del 2010,recanti semplificazioni e altre

soppressioni di ruoli.La specifica norma che interessa

il ruolo dei mediatori è l’art. 80-ter,intitolato “Attività di mediatori per le

unità di diporto”, il quale prevede che «adecorrere dalla data di entrata in vigore del

presente articolo è soppresso lo specificoruolo per il mediatore delle unità da diporto,

sono abrogati il capo III del titolo III e gli articoli 50e 51 del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171,e sono soppresse, nella rubrica del citato TitoloIII, le parole: “e sulla mediazione”».Con la soppressione citata, oltre a soddisfareesigenze di semplificazione nello svolgimentodelle attività economiche, il legislatore ha presoatto della scarsa adesione alla tipologia pro-fessionale che si era intesa creare con l’intro-duzione del Codice del diporto nautico. È,

infatti, con il Codice del 2005 che venne intro-dotto il ruolo ora soppresso.

Le norme di riferimento erano gli articoli 50 e 51,che recitavano rispettivamente: «Art. 50 (Ruoli deimediatori per le unità da

Con un recente provvedimento legislativo è stato soppresso il ruolodei mediatori del diporto,semplificando l’accesso alla

professione: il punto della situazione normativa e l’efficacia dellamisura di Alberto Agnelli

Chi vuol esser mediatore

(continua a p. 44)

IMP. AVVOCATO 13-09-2012 10:20 Pagina 42

PERMARE 11-09-2012 16:34 Pagina 1

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In breveCon la soppressione della figura del mediatore marittimo, oltre a soddisfare esigenze disemplificazione nello svolgimento delle attività economiche, il legislatore ha preso atto dellascarsa adesione alla tipologia professionale che si era intesa creare con l’introduzione del Codicedel diporto nautico.

L’attività di mediatore marittimo, categoria più ampia rispetto a quella relativa al solo ambito deldiporto, era già stata oggetto di interventi semplificativi da parte del legislatore.

L’intervento del Governo si inserisce in un filone ormai consolidato volto a semplificare e ridurreadempimenti e ostacoli allo svolgimento di attività economiche e imprenditoriali, ma pensiamoche l’incentivo all’iniziativa in questo settore debba passare da altro tipo di interventi, che nonsiano la mera soppressione di un ruolo, per quanto inutile.

ARCHEB44 ottobre 2012

a bordoavvocato

Questi articoli oggi non ci sono più. L’attività di mediatore marit-timo, categoria più ampia rispetto a quella relativa al solo ambi-to del diporto, era già stata oggetto di interventi semplificativida parte del legislatore.Va ricordato che la figura del mediatore marittimo risale ancoraalla legge del 12 marzo 1968, n. 478 (Ordinamento della pro-fessione di mediatore marittimo) che definiva mediatori i sog-getti, persone fisiche o giuridiche, che esercitano professional-mente la mediazione nei contratti di costruzione, compraven-dita, locazione e noleggio di navi e nei contratti di trasportomarittimo di cose.Già la legge del 1968 prevedeva l’istituzione di un ruolo, per l’i-scrizione al quale era necessario dimostrare di possedere spe-cifici requisiti.Nel 2010, con il decreto legislativo n. 59, ora oggetto delle ulti-me integrazioni citate, veniva soppresso il ruolo dei mediatorimarittimi, lasciando comunque invariata la normativa di riferi-mento e il possesso dei requisiti previsti.Inoltre, il decreto in questione si occupava soltanto della sezio-ne ordinaria del ruolo, nulla innovando per la sezione speciale,riservata ai mediatori marittimi abilitati a esercitare pubblici uffi-ci (incarico di presiedere alle pubbliche gare o ogni altro inca-rico previsto dal codice civile o da altre leggi, legge n.478/1968).A seguito di questo intervento, l’attività di mediatore marittimoera già soggetta a mera dichiarazione di inizio di attività (Dia),ora segnalazione certificata di inizio attività (Scia), da presenta-re alla Camera di commercio competente per territorio, corre-data delle autocertificazioni e delle certificazioni attestanti il pos-sesso dei requisiti prescritti.A questo punto, l’ufficio del Registro delle imprese, verifica-to il possesso dei requisiti, provvede all’iscrizione dei relatividati nel Registro stesso se l’attività è svolta in forma di impre-sa oppure nel Repertorio economico amministrativo (Rea)assegnando la qualifica di intermediario; nel termine di 60giorni, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presup-posti richiesti dalla legge di riferimento o da atti amministra-tivi a contenuto generale, l’ufficio del Registro imprese adot-ta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’atti-vità e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa, salvoche il soggetto interessato provveda a conformare alla nor-mativa vigente detta attività ed i suoi effetti entro un terminefissato pari a 30 giorni.L’intervento del Governo si inserisce in un filone ormai con-solidato volto a semplificare e ridurre adempimenti e ostacoliallo svolgimento di attività economiche e imprenditoriali. Inquesto caso, tuttavia, come già riferito, si tratta più che altrodella presa d’atto di un fallimento della figura professionaledel mediatore nel diporto, così come era stata immaginata.Per questo motivo, al di là del parere positivo che può esse-re espresso per l’intervento in termini generali, crediamo chel’incentivo all’iniziativa in questo settore debba passare daaltro tipo di interventi, che non siano la mera soppressione diun ruolo, per quanto inutile.

Sopra, un tuffo dall’Isa Mary

Jean II (lungo 61,70 metri e

largo 12). Nel 2010 veniva

soppresso il ruolo dei

mediatori marittimi,

lasciando comunque

invariata la normativa di

riferimento e il possesso dei

requisiti previsti.

diporto) Le Regioni disciplinano i requisitie le modalità di iscrizione nel ruolo dei

mediatori per le unità da diporto, la formazione e conserva-zione del ruolo, le cause di cancellazione e le norme discipli-nari»; «Art. 51 (Abilitazione all’esercizio della professione dimediatore) L’iscrizione nel ruolo dei mediatori per le unità dadiporto abilita all’esercizio della professione in tutto il territo-rio della Repubblica; non è ammessa l’iscrizione in più di unruolo. L’iscritto non può delegare le funzioni relative all’eser-cizio della professione, se non ad altro mediatore iscritto».

(segue da p. 42)

IMP. AVVOCATO 14-09-2012 9:29 Pagina 44

SNO 28 MY 11-09-2012 16:41 Pagina 1

Shanghai 17-09-2012 12:56 Pagina 1

SNO 64 11-09-2012 16:42 Pagina 1

CAMERA COMMERCIO DI COMO 11-09-2012 16:24 Pagina 114

BENETAEU 12-09-2012 10:01 Pagina 1

TWIN 12-09-2012 17:42 Pagina 114

NOI NON CI SAREMO

dalla pieta 11-09-2012 16:26 Pagina 1

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IMP. ROLLA 11-09-2012 16:38 Pagina 1

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ORGANIZZAZIONE 6-09-2010 16:11 Pagina 1

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GRANAI 2 11-09-2012 16:30 Pagina 1

CCLG 12-09-2012 10:30 Pagina 1

UNIESSE 12-09-2012 17:43 Pagina 1

NUOVA JOLLY 11-09-2012 16:33 Pagina 114

VULKAN 11-09-2012 16:45 Pagina 1

VETUS 11-09-2012 16:44 Pagina 1

GAMMA YACHT 11-09-2012 16:29 Pagina 1

MARTINI 11-09-2012 16:33 Pagina 114

MOT.F.LLI RANIERI 11-09-2012 16:33 Pagina 114

MICRO DEVICE/Yacht Controller 11-09-2012 16:47 Pagina 1

TECNORIB/PIRELLI 11-09-2012 16:44 Pagina 1

MASE 15-06-2012 10:12 Pagina 114

BAVARIA YACHTBAU 18-09-2012 9:19 Pagina 114

DELLA PASQUA 11-09-2012 16:25 Pagina 114

OSG_MAGNUM 11-09-2012 16:31 Pagina 2

RIO YACHTS 11-09-2012 16:38 Pagina 114

RIO YACHTS 11-09-2012 16:38 Pagina 115

C BOAT 11-09-2012 16:23 Pagina 114

C BOAT 11-09-2012 16:23 Pagina 115

o tipi e modiindagando

Luce SOSPESA

Con parole che affa-bulano l’azione, Ange-lo Mangiarotti, archi-tetto, designer, recente-mente scomparso, spiegavai modi peculiari del suo fareideativo: «C’è un fatto fisico eun fatto emotivo: io ho sem-pre avuto la presunzioneattraverso due forme che –diciamo – vanno d’accordo,di trasmettere un po’ di con-nessione anche umana, eccoè una presunzione». Fonda-mentale nell’approccio l’at-tenta considerazione dellamateria agita, per l’impiego

Architetto, scultore, urbanista,Angelo Mangiarotti si è altresì distinto nel campo del design.I ganci in vetro componibili V+V per Vistosi costituiscono un sistema esemplare

di sospensionedi Decio G. R. Carugati

più consono delle tecnologiedisponibili: «Quello che mi haaiutato soprattutto non è soloil conoscere e l’amare unamateria, ma sapere come vatrattata. Occorre pensare acome gestire la materia con imezzi del tuo tempo. Io nonho niente in contrario che cisia uno che dà delle martella-te a un marmo, però quandoho uno strumento più effica-ce del martello, adoperoquello strumento. Una voltaho incontrato per caso giù aCarrara Henry Moore con inmano un martello e gli ho

detto: «Scusi ma lei cosa facon in mano un martello?». Elui mi ha detto «Guardi,vogliono una fotografia e lafaccio, me la facciano pure,ma io non ho mai dato unamartellata al marmo. Io oggiho la possibilità, conoscendogli strumenti attuali, di faredelle cose che prima eraimpensabile fare. D’altra partedico che l’artigiano etruscoquando torniva il suo vaso,adoperava il tornio miglioreche aveva, non andava aprendere quello delle civiltàprecedenti». Ecco allora che

> Angelo Mangiarotti Nasce nel 1921 a Milano dove si laurea al Politecnico inArchitettura. Dal 1953 al 1954 è Visiting Professor all’In-stitute of Technology di Chicago. Frequenta Frank LloydWright, Walter Gropius, Mies van den Rohe, Konrad Wach-smann. Nel 1955 apre uno studio a Milano con BrunoMorassuti. Il sodalizio cessa nel 1960. Nel 1967 disegnaCub8 per Poltronova. Collabora con Cassina, Knoll, Arte-mide, Colle. Nel 1989 fonda la Mangiarotti Associati consede a Tokyo. Attivo nel campo dell’urbanistica e dell’ar-chitettura, sperimenta le tecniche della prefabbricazionee della produzione industriale. Compasso d’Oro alla car-riera nel 1994, la Technishe Universitat di Monaco gli con-ferisce la laurea honoris causa in Ingegneria nel 1998.Muore a Milano nel 2012.

ARCHEB76 ottobre 2012

conseguente al rispetto, allagiusta interpretazione deicaratteri precipui dei materia-li: «Il design deve semprestare un po’ dietro all’ogget-to, dietro il suo risultato, perassicurarsi una vita molto piùlunga e questa mi pare unaconferma di qualità». Straor-dinaria indicazione che si fabase di comportamento.Esemplare lo studio dei ganciin vetro componibili V+V perVistosi del 1967. Scrive Fran-cois Burkhardt: «L’idea diquesto sistema di sospensio-ne deriva dall’osservazionedegli assemblaggi di un lam-padario prismatico che CarloScarpa aveva realizzato per ilpadiglione della città di Vene-

zia all’esposizione Italia 61 aTorino, e che necessitava diuna grande struttura metalli-ca di sostegno. Volendoottenere un risultato similesenza bisogno di alcunastruttura, Mangiarotti fa rea-lizzare degli elementi a gan-cio a partire da un nastro divetro tagliato e stiratomanualmente a caldo. Il gan-cio può essere unito ad altriganci per ottenere conforma-zioni variabili. In seguito lostesso principio viene adatta-to ai sistemi di illuminazione,reinterpretando la tradizionedei lampadari barocchi vene-ziani. Ciascun gancio puòsostenere oltre cinquantavolte il proprio peso».

IMP. DECIO 13-09-2012 10:48 Pagina 76

ABSOLUTE 12-09-2012 10:01 Pagina 1

Il progetto di questo yacht è stato preliminarmen-te studiato dal dipartimento ingegneristico delcantiere. Probabilmente il 75 metri entrerà in acqua nel 2015.Gli aspetti innovativi su cui ha puntato sono: il profilo filante e lasovrastruttura dalle linee pulite, con l’intenzione di non compro-mettere gli spazi interni, dotati di lunghe e ampie finestrature chegarantiscono una grande quantità di luce naturale all’interno. Trale caratteristiche ci sono il salone del main deck configurato comeuna “glass house”, vetrato su tre lati da pavimento a cielino e, infi-ne, l’imponente poppa apribile che, una volta ribaltata, crea lospazio per una beach area con piscina. Una seconda piscina, peraltro, è riservata alla coppia di armatori.

La zona notte prevede, oltreal classico appartamentoarmatoriale, una suitededicata a ospiti “vip” equattro cabine doppie,mentre i 20 membridi equipaggiopotranno dormire indue cabine singole enove doppie.

ARCHEB78 ottobre 2012

delle ideela fabbrica

> La schedaProgetto T4 design by Enrico Gobbi (exterior e interiordesign) • Arrabito naval architects (architettura navale)Scafo Lunghezza ft m 75 • larghezza m 13,70 •immersione m 6,30 • riserva carburante lt 220.000 •riserva acqua lt 53.000 • 2 motori da cv 3.150

Rossinavi 75 m Megayacht dal profilo filante,in acciaio e alluminio, disporrà di 12 posti letto e 20 per l’equipaggio. Il layout interno ed esterno è

stato affidato a T4 design by Enrico Gobbi, mentre lo studio Arrabito si è occupato dell’architettura navale

L’autonomia stimata varia aseconda della velocità scelta

e si va da 3.500 miglianautiche, navigando a

15 nodi, fino a7.500 a

un’andatura di 12nodi circa. La

massima prevista,invece, si attesta

intorno ai 15,5nodi.

IMP. PROGETTI - ROSSINAVI 13-09-2012 11:04 Pagina 78

Consulenza globale per l’imprenditore chedesidera operare sul mercato asiatico.KTC International, il ponte di connessionedall’Europa all’Asia.

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KTC 13-09-2012 9:17 Pagina 1

delle ideela fabbrica

ARCHEB80 ottobre 2012

M/Y 54 Discovery

Dislocante disegnatoda Bernardo Zucconcon l’intento di porrel’armatore alcentro dellarelazione trainterno edesterno, è pensatoper lunghe crociere eprevede un’autonomiaintorno alle 4.000miglia a velocità dicrociera

M/Y 54 Discovery

IMP. PROGETTI - ZUCCON 54 m 13-09-2012 9:27 Pagina 80

ll fly offreun’area

relax con mobilibar, divani e ungrande tavolo dapranzo, chiudendosi apoppa con unprendisole chepuò diventareanche unhelipad.

81�

> La schedaProgetto Bernardo Zuccon (Zuccon InternationalProject)Scafo Lunghezza m 54 • larghezza m 10,20 • velocitàmassima prevista 16-18 nodi • velocità di crocieraprevista 12 nodi • autonomia a 12 nodi mn 4.000

>

Classe 1982, è architetto elavora a Roma dal 2007 nellostudio di architettura ZucconInternational Project fondatodai genitori negli anni ’70.Parallelamente all’attività diarchitetto dal 2006 è assi-stente ai corsi di progettazio-ne architettonica presso lafacoltà di architettura “ValleGiulia” in Roma.Tra i progetti più recenti a cuiha collaborato ci sono ilmegayacht di 74 metri incostruzione presso il cantiereCrn di Ancona, il Crn 52 mClassic e la gamma dei Dislo-pen (46m, 52m e 62m) pre-

Bernardo Zuccon

sentata nel 2011. Per il Grup-po Ferretti segue la linea deiCustom Line e i nuovi pro-getti commissionati dal can-tiere Apreamare.Oltre all’attività come archi-tetto si dedica con grandeinteresse alla fotografia.

Questo 54 metri con scafo in acciaio e sovra-struttura in alluminio riprende alcuni concetti dei pre-cedenti progetti (di 40 e 46 metri): uso della trave e del pila-stro come motivo dominante nello stile, compartimentazionee modularità degli spazi che permette un continuum tra inter-ni ed esterni e preferenza per materiali naturali.Il progetto di questo megayacht – con tre ponti e un gran-de fly – si basa su linee che richiamano linguaggi tipici del-l’architettura terrestre e alcune soluzioni abitative originali,come la veranda a prua del ponte inferiore, la cabina arma-toriale sull’upper deck (a tutto baglio) e il ponte principaleinteramente dedicato agli spazi comuni per gli ospiti. Il ponte inferiore, oltre alle cabine ospiti e agli alloggi equipag-gio separati, si caratterizza per il beach club di poppa che,grazie a un lucernario che circonda il perimetro della pisci-na posta sul ponte principale, permette di ricevere luce natu-rale anche dall’alto. Il pozzetto è stato disegnato come ele-mento chiave del main deck e offre diverse soluzioni di con-vivialità, mentre il salone interno, collegato con questo spa-zio, dispone di grandi vetrate laterali a tutta altezza che per-mettono di ridurre al minimo le barriere visive. La zona di prua prevede un’area pranzo che si trasforma inuna veranda, con aperture laterali e una semicopertura cen-trale da cui filtra luce naturale. Il ponte superiore è riservato interamente ai proprietari (fattaeccezione per la zona di prua con la cabina del comandan-te vicino al ponte di comando). Da questo ambiente si acce-de all’esterno con un’area lounge e il bar. Una particolaritàsta nell’aver inserito tra la suite armatoriale e la lounge duevere e proprie serre, che funzionano come filtro “verde”.

IMP. PROGETTI - ZUCCON 54 m 13-09-2012 9:27 Pagina 81

Le barche della flotta Alubrid, dalle linee filanti efluide, sono di diverse misure (25, 30, 35, 40 in costru-zione, 46 e 65 metri), tutte in alluminio, con carena semidislo-cante e prua verticale.Punti chiave del progetto sono stati la volontà di creare imbarca-zioni sicure, dai pesi contenuti (per ottimizzare consumi e presta-zioni), capaci di spostamenti veloci ma con un buon livello di com-fort grazie a volumetrie interne e larghezze ampie, con la possi-bilità di navigare in modalità totalmente diesel-elettrica. A questoproposito le barche avranno motori diesel e motori elettrici, ali-mentati dai gruppi ausiliari, a loro volta dotati di filtro antipartico-lato, che, con emissioni limitate al minimo,consentono una naviga-zione silenziosa ebassi con-sumi.

Il primo esemplare incostruzione nei cantieriPalumbo è il ColumbusSport 130’ Hybrid,barca a tre ponti di cuiCutolo ha curatol’architettura navale e lelinee esterne, che potràraggiungere 22 nodi dimassima mentre, una voltaazionati i propulsori elettrici da60 kW per asse, si otterrà unavelocità di circa 7,5 nodi, per laquale si può stimare un

consumo di circa 30 litriall’ora.

ARCHEB82 ottobre 2012

delle ideela fabbrica

> Scheda Columbus Sport 130’ HybridCostruttore Cantieri Palumbo, Messina, tel. 090712069, [email protected], www.palumbo.itProgetto Sergio Cutolo (architettura navale ed exteriordesign)Scafo Lunghezza m 40 • lunghezza alla linea digalleggiamento m 36,4 • larghezza m 8,20 • peso ton190 • riserva carburante lt 37.200 • riserva acqua lt5.390 • due motori Caterpillar C32 Acert cv 1.900 •velocità max prevista 22 nodi • velocità di crocieraprevista 15 nodi • autonomia a 9 nodi mn 2.000

Serie Alubrid e Columbus Sport 130’ HybridLa gamma firmata da Sergio Cutolo è composta da alcuni scafi in alluminio semidislocanti, realizzati con

tecnologie avanzate e dotati di sistema di propulsione ibrida ideali per un un armatoreattento ai consumi e alla salvaguardia ambientale, senza rinunciare a sicurezza e prestazioni

Sergio Cutolo, con la suasocietà Hydro Tec, si

occupa di tutto il progettonavale, dalle lineeesterne ecompartimentazionidello scafo all’ingegneria

di bordo, dagli allestimentiesterni alla progettazione

degli impianti, fino al nestingdelle lamiere.

IMP. PROGETTI - COLUMBUS 13-09-2012 12:20 Pagina 82

JUPITER 11-09-2012 16:30 Pagina 1

delle ideela fabbrica

Picchio BoatUn designer e un attore di grande talento si sonoincontrati per un progetto ambizioso:creare un’imbarcazione – un catamarano di 21metri – a immagine e somiglianza diPierfrancesco Favino. Christian Grande neinterpreta gusti, inclinazioni e valori

La barca, larga e con murate

alte, è dotata di

tensostrutture installabili

all’occorrenza per

proteggere gli ospiti sul

pozzetto o sul fly.

Un catamarano dislocante di 21 metri, caratteriz-zato da tonalità moka, champagne metallizzato e bronzo (i colo-ri di baie e calette mediterranee) è la “barca dei sogni” di Pier-franceso Favino, la cui zona prodiera è caratterizzata da unaforma zoomorfa sagomata attorno al tunnel centrale.Gli arredi sono studiati per essere fruibili in modo diverso aseconda delle esigenze, come il terrazzino a mare posizio-nato centralmente a poppa e allestito con arredi morbidi eriposizionabili. I cuscini prendisole di prua, poi, si aprono “alibro” per moltiplicare la superficie disponibile. Al salone siaccede attraverso una porta vetrata continua, priva di telaivisibili, che può fungere da specchio all’ambiente circostan-te o da mega-schermo multimediale. La dinette all’aperto,posizionata tra il terrazzino poppiero e la porta scorrevole,è protetta dall’estensione del fly e accoglie un’originaleamaca, ombreggiata da due pareti divisorie avvolte in verderampicante.Il salone centrale con bar, sofà e tavolo pranzo, è caratterizza-to da un pavimento vetrato che funge da “osservatorio mari-no”, sfruttando l’affaccio sul tunnel centrale che, specialmentedi notte, quando illuminato, permette di osservare il fondale e isuoi abitanti. Dal salone si accede al sottocoperta, che dispo-

ne di due cabine ospiti con bagno, cucina e camera bimbidotata di cuccette ribaltabili e divano.L’area pilotaggio, arredata con un divano, dà accesso alla cabi-na dell’armatore sottocoperta, che dispone di un altro pavimen-to “osservatorio” in vetro, in corrispondenza del letto centrale,postazioni vanity e bagno con doppio lavabo, doccia, vascaidromassaggio e locali igienici separati. La propulsione è diesel-elettrico.

ARCHEB84 ottobre 2012

IMP. PROGETTI - FAVINO 13-09-2012 11:35 Pagina 84

85�

> La schedaProgetto Christian Grande • Pierfrancesco FavinoScafo Lunghezza m 21 • larghezza m 9 • cabine 3 •posti letto 6

Tra gli attori italiani più notidel momento, PierfrancescoFavino, romano classe 1969,nell’ultimo decennio è appar-so in molti film di grande suc-cesso, tra cui L’ultimo bacio diGabriele Muccino, Dazeroa-dieci di Luciano Ligabue,Emma sono io di FrancescoFalaschi, El Alamein di EnzoMonteleone, Passato Prossi-mo di Maria Sole Tognazzi, Le

Pierfrancesco Favino

chiavi di casa di Gianni Ame-lio, Romanzo Criminale diDuilio Antonio Vaccari, LaSconosciuta di Giuseppe Tor-natore, Saturno Contro di Fer-zan Ozpetek, Baciami ancoradi Gabriele Muccino, Cosavoglio di più di Silvio Soldini,Figli delle stelle di Lucio Pel-legrini e La vita facile, L'indu-striale e A.C.A.B. di StefanoSollima.

Il flybridge accoglie una zona bar – conbancone, sgabelli e divano –, la postazione di guida e un

tender a propulsione elettrica.

>

IMP. PROGETTI - FAVINO 13-09-2012 11:35 Pagina 85

Si tratta di un explorer dislocante, interamente in alluminio, con ampiaautonomia, bassi consumi e spazi esterni grandi e polivalenti.All’aperto ci sono aree per il relax, prendisole e zona pranzo. La superficie prodiera può essereattrezzata come solarium o come ricovero per un tender (o, in alternativa, unapiccola barca a vela, tre motociclette o, addirittura, un’auto).

ARCHEB86 ottobre 2012

delle ideela fabbrica

Seashare 23Shadow Line, la società proprietaria del marchio Seashare, vuole creare unmotoryacht “polivalente”, destinato a lunghe crocieree al tempo stesso pratico anche per le uscite giornaliere, con osenza equipaggio. Il progetto è stato studiato da

Raoul Zunino e Fulvio De Simoni

All’interno il salone principale è un luminosoopen space con divani e varie poltrone.

IMP. PROGETTI - SEASHARE 23 13-09-2012 10:14 Pagina 86

87�

La cabina armatoriale è atutto baglio a centro nave e

dispone diarmadi, uno

studio e due bagni.Sono molto ampi anche

la cucina, il pozzetto e il fly. La sala macchine,insonorizzata, ospita i motorie i generatori, mentre tutti glialtri apparati sono statisistemati in una secondasala impianti per eliminaretubi, cavi elettrici o qualsiasivia di dispersione di rumore.Oltre all’enorme capacitàdella cambusa, anche iserbatoi dell’acqua e delgasolio sono dimensionatiper lunghe navigazioni.

La schedaCostruttore Shadow Line Srl, Prato, uffici a Porto Lotti(La Spezia), tel. 0187 532284, www.seashare.itProgetto Fulvio De Simoni • Raoul Zunino • ufficio tecni-co del cantiereScafo Lunghezza ft m 23,90 • lunghezza m 23,05 • lar-ghezza m 6,40 • peso ton 61 • altezza m 6,48 • altezzacon hardtop m 7,80 • immersione m 1,60 • riserva car-burante da lt 15.000 a 21.000 • portata max 18 persone •2 motori Caterpillar o Man cv 500 oppure 2 motori Cater-

pillar o Man cv 1.100

>La velocità economica prevista si attesterà intorno agli 8 nodi, mentretra gli 11 e i 13 sarà quella di crociera e la massima tra i12 e 17, a seconda dei motori installati.

IMP. PROGETTI - SEASHARE 23 13-09-2012 10:14 Pagina 87

L’hardtop sarà costituito in massimaparte da una tamponatura fatta da undoppio strato di cristalli di sicurezza conall’interno celle fotovoltaiche, che da unaparte contribuiranno alfabbisogno energeticosfruttando l’energia del sole,dall’altra proteggeranno gli ospiti daraggi uva e infrarossi. La magliastrutturale sarà, quindi, a vista,concepita come unaarchitettura goticasospesasull’acqua. Arichiesta èpossibileinstallare unflybridge conaltre zoneprendisole piùriservate.

ARCHEB88 ottobre 2012

delle ideela fabbrica

Gli spaziall’aperto (di180 mq) prevedono areeprotette, ombreggiate eattrezzate con sedute etavoli trasformabili, pianiprendisole a scomparsa episcina a prua, porzioni dimurate abbattibili grazieai semitubolari sezionati e aun’ampia spiaggia di poppa.

G – Force 9Parte dall’idea di creare un oggetto tecnologicamente avanzato dallalinea innovativa e si rivolge sia al cliente evoluto che alneofita proveniente, per esempio, da un Paeseemergente. Grazie alla tuga trasparente offreprotezione dall’esterno ma mantieneuna strettaconnessionevisiva conl’ambientemarino

IMP. PROGETTI - G FORCE 9 13-09-2012 10:49 Pagina 88

89�

Tra i materialisaranno

privilegiati fibre dicarbonio,kevlar,alluminio,honeycomb e altri didiffusa utilizzazioneaeronautica comecompositi alleggeritialveolari per gli allestimentiinterni.

>

Il ponte inferiore è largamente personalizzabile. In questa proposta una prima scala a dritta con-duce sottocoperta agli ambienti dedicati all’equipaggio (cucina con quadrato e due cabine

doppie con servizi). La scala ospiti, invece, conduce al lowerdeck: una sala tv/mediacen-ter funziona anche da disimpegno e distribuisce gli accessi alle due cabine (vip emaster).

Il salottino sul ponte principale si collega con gli spazi esterni grazie a porte scorrevoli e in parteabbattibili in cristallo. Si tratta di un’area climatizzata dedicata al relax e arredata con divani e tavo-lo con base telescopica ampliabile, mobili bassi e bar.

La schedaProgetto Gianluca Caputi Scafo Lunghezza ft m 31 • larghezza m 8,60 • immer-sione m 1,05 • peso ton 75 • riserva combustibile lt10.000 • riserva acqua lt 1.500 • 2 motori Mtu 16 V2000M94 da cv 2.600 con trasmissioni Asd 16 Navy o idrogetti• velocità max prevista a partire da 44 nodi

«Oggi viviamo il tempo delleibridazioni fra generi diversi;specie appartenenti a generiun tempo distanti convergonodando vita a nuove tipologie,sintesi che assumono in sé ipregi e aumentano lepossibilità che avevanoseparatamente. In questoscenario dove il design incontinua evoluzione dà vita aun orizzonte pieno di futuripossibili, abbiamoaccarezzato un sogno.L’incrocio fra qualcosa che hal’inconfondibile saporesportivo del tender ma chegià non lo è più, offrendo unagrande tenuta al mare e tuttal’abitabilità e il comfort diuno yacht di oltre 100’,pensato in funzione della

reale godibilità del tempo dinavigazione, un grandespazio-lounge che corresseininterrotto da poppa a pruae che avesse il mare comeunica, vera grandescenografia in movimento».

Gianluca Caputi

>

Dimensione e forma dei semitubolari rigidi sono a geometriavariabile da poppa a prua, sezionati in modo da

consentire l’eventuale apertura diterrazze a murata. Il sistema del

doppio semi-tubolare, consentedi massimizzare i vantaggi

legati alla tenutaidrodinamica invirata su mareformato e allaresistenza agliurti accidentali

anche inmanovra.

IMP. PROGETTI - G FORCE 9 13-09-2012 10:49 Pagina 89

Mono o bimotore?il forum

na scelta o, meglio, una compo-nente implicita e non tecnicamente giu-stificata nell’oggetto “barca” è la presenza didue motori e quindi di due sistemi di pro-pulsione e di governo, oltre a un doppioimpianto di scarico di comando e di monito-raggio. In una mia recente proposta, analizzo un crui-ser nel quale il valore prevalente assunto è lavelocità di crociera non inferiore ai 60 nodi in

crociera. In questo studio, pubblicato su queste pagine e da meintitolato “Squid Bone; una proposta indecente”, per la sua col-locazione “fuori dalle righe”, la differenziazione piu evidente è lascelta ragionata di un solo motore (1.200 kW, 1.608 cv). Molti fattori inducono a questa inusuale analisi e li possiamoindividuare in molti elementi. Il peso, l’ingombro e la potenzaunitaria di un solo propulsore (ivi compresi i sistemi già elen-cati) sono nettamente inferiori alla somma del peso, dell’in-

Proposta indecenteE se si pensasse seriamente di utilizzare un solo grosso motore invece di due? Franco

Harrauer è convinto che si guadagnerebbe in peso, ingombro e potenza. Vogliamo aprire undibattito sulle pagine del nostro giornale e tutti i progettisti sono invitati a parteciparvi per esporre

la loro opinione

gombro e della potenza dei due propulsori necessari per il rag-giungimento desiderato dell’obiettivo: velocità 60 nodi. Questa analisi vale, nella stessa proporzione, anche per i costie contribuisce sensibilmente alla riduzione di quello finale del-l’imbarcazione. Nel caso della mia “proposta indecente”, l’orientamento versoil monomotore è stato condizionato anche e soprattutto dallaconfigurazione a triciclo rovescio già sperimentata da Levi eda me per il racer Arcidiavolo e dai Gpb (General purposeboats), pattugliatori per l’esercito brasiliano. Architettura idro-dinamica che, oltre alla stabilità e al potenziale sviluppo di piat-taforma e dei volumi di carena, offre per le alte velocità di cro-ciera lo sfruttamento e l’apporto aerodinamico di portanza edi controllo dell’assetto. Nello “Squid Bone” la relativa larghezza dello scafo AD e il die-dro di circa 30° non avrebbero consentito l'installazione di unacoppia di motori con una buona immersione dei doppi com-plessi di propulsione e governo.Certo è che questi condizionamenti idrodinamici, aerodinami-ci e strutturali con un continuo controllo dell’esponente di cari-co hanno dato come risultato una “inusuale” architettura stret-tamente funzionale e, mi sia concesso un aggettivo a me caro,“pragmatica”, dove ogni linea è strettamente ragionata e non,come troppo spesso capita, risultante da un mal intesodesign. «Ma se mi si ferma il mio unico motore, come faccio a ritor-nare a casa?». Il tema dell’affidabilita del motore va conside-rato nell’ottica del progresso tecnologico e del suo correttouso e manutenzione. Una delle prime traversate atlantiche di un aereo fu effettua-ta dal famoso Dornier DO X con 12 motori, negli anni ’40dopo i trimotori fu l’era dei quadrimotori a elica e poi a getto;oggi 300 passeggeri volano, per più di dieci ore con dei bimo-tori e probabilmente negli anni a venire potremo volare sul-l’Atlantico con un monomotore come fece Lindberg nel 1927con il suo unico motore da 220 cavalli. «Ma se devo andare in banchina a marcia indietro? Chi miaiuta»?...il tuo bow thruster!

Franco Harrauer

UI condizionamentiidrodinamici,

aerodinamici estrutturali portano adavere una architetturastrettamentefunzionale,“pragmatica”.

>

ARCHEB90 ottobre 2012

IMP. FORUM MONO O BIMOTORE 13-09-2012 11:36 Pagina 90

BWA 11-09-2012 16:23 Pagina 1

ARCHEB92 ottobre 2012

Spediti sull’acqua, ma con stabilitàForme di scafo wave piercing a forte allungamento,contenimento del flusso sotto carena con pareti laterali immerse,

gradini e ventilazione del fondo per ridurre l’attrito: queste sono le possibili strade per realizzare mezzi navali ad alta velocitàdi Alberto Ascenzi, [email protected], www.serimnet.com

Esiste una imbarca-zione per certi aspettirivoluzionaria, ideale permissioni di volo e anfibie incondizioni meteomarine forza4-5. Può superare i 40 nodi,ma nel progetto colpisconosoprattutto la stabilità, lamanovrabilità e il seakeeping.

un programma di nuovecostruzioni della U.S. Navyche prevede l’acquisizione dioltre 50 unità di cui 24 giàcommissionate, 12 alla stessaGeneral Dynamics e 12 carat-terizzate da un monoscafo aspigolo alla Lockeed Martinassociata a Fincantieri Usa.

Nel campo dello yachting lestesse forme di scafo a trima-rano sono state utilizzate dalcantiere Austal di Henderssonin West Australia per la costru-zione del White Rabbit, unoyacht di 61,40 metri, largo15,4 che sviluppa una veloci-tà di 19 nodi con una potenzainstallata di 3.085 kW.Esaminando le foto rese pub-bliche dell’Independence sipossono rilevare caratteristi-che speci-

Independence ha un dead-weight di 608 ton, un volumeutile di 11.000 m3 e un pontevolo di 1.030 m2. Il progettosi basa su un’applicazionemilitare dei trimarani da tra-sporto car-pax dell’Austal, icui maggiori esempi sonoquelli della Fred Olsen Com-pany tipo BenchijiguaExpress in servizio alle Cana-rie, che a loro volta sono unaevoluzione dei catamaranitipo Bocayna.

Navi velociteoria

Si tratta di Independence,qualcosa di assolutamenteinnovativo da cui prenderespunto per lo studio di altriprogetti.È stata costruita dalla GeneralDynamics Corporation nelcantiere dell’Austal Usa diMobile (in Alabama) in base a

(continua a p. 94)

IMP. TEORIA ASCENZI 13-09-2012 12:09 Pagina 92

FPT IVECO 11-09-2012 16:29 Pagina 1

nome dell’ammiraglio Zum-walt, a suo tempo convintosostenitore di grandi naviveloci a cuscino d’aria, siastato oggi assegnato a que-

Navi velociteoria

fiche diquesto progetto che ne fannoqualcosa di assolutamentenuovo rispetto a quantosiamo abituati a vedere.Innanzitutto colpiscono l’as-senza di onde divergenti, lamanovrabilità e la stabilità adalta velocità, prestazioni daattribuire alla configurazionetipo wave piercing delloscafo centrale, il cui rapportolwl/bwl è superiore a 17/1, allapresenza di un bulbo di prorae a due coppie di pinne attiveposizionate a prora e apoppa. I due scafi laterali assi-curano un forte incrementodella stabilità laterale e porta-no il rapporto di figura fuoritut-to a circa 4,5/1, a beneficiodei volumi utili e della superfi-cie del ponte volo. Per comesono posizionate le due cop-pie di pinne attive s’intuisceche esse contribuiscano signi-ficativamente a ridurre i moti dibeccheggio e a consentirebrusche virate in velocitàsenza sbandate laterali.La velocità di 40 nodi, a cuicorrisponde un quoziente diTaylor di 2, è ottenuta con unrapporto potenza/peso di22,34 kW/ton, valore nonbasso se confrontato conquello di uno scafo tradiziona-le con eliche immerse. Vienespontaneo un confronto congli incrociatori leggeri classeCapitani Romani costruiti nel1940 che avevano prestazioni

analoghe di velocità con unrapporto potenza/peso di 17kW/ton. Tuttavia non è la velo-cità l’elemento più appariscen-te, ma sono la stabilità, lamanovrabilità e il seakeeping.Qualche perplessità è datadal tipo di costruzione in legaleggera che potrebbe con iltempo creare problemi dirobustezza di scafo, soprat-tutto locale, per le sollecitazio-ni dovute sia alla configurazio-ne a trimarano sia a un gravo-so impiego militare.

Cosa si deveintendere per altavelocità? Il concetto è strettamentelegato alla dimensione delmezzo e al suo peso. Per pic-cole unità è possibile realizza-re un sostentamento dinami-co dello scafo in condizioni diplanata, ma aumentando ledimensioni – e quindi il peso –viene a mancare questo pre-supposto per il semplicemotivo che il peso aumentacon il cubo della dimensionementre la portanza dinamica,legata alla superficie, può cre-scere solo con il quadratodella medesima. Esiste unlimite fisico che non consentedi realizzare scafi plananti conun dislocamento superiorealle 200 tonnellate circa,anche se del tipo aliscafo adali profondamente immerse.Per dimensioni maggiori il

sostentamento dello scafo varicercato con altri mezzi, il piùefficiente dei quali è sicura-mente rappresentato da uncosiddetto cuscino d’ariacontenuto da una cortina fles-sibile perimetrale o da duepareti laterali rigide e cortine diprora e poppa. Mezzi di que-sto tipo non hanno limitidimensionali, dipendendosolo al binomio superficie epressione interna al cuscino.Se non possiamo disporre delsostentamento dinamicodobbiamo puntare su formedi scafo lunghe e strette ingrado di intersecare la

superficie liquida rimanendostabilmente ancorati a essa. Èla forma wave piercing tipicadei catamarani e dei trimaraniveloci come, nel nostro caso,è l’Independence. Un interessante esempio discafo wave piercing è statoadottato per il progetto deinuovi Ddg della U.S. Navyclasse Zumwalt (curiosocome il

ARCHEB94 ottobre 2012

Scafo “tumblehome”migliorato

(segue da p. 92)

Scafo “tumblehome”

U.S. Navy dd(X) Zumwalt.

IndependenceScafo Lunghezza ft m127,80 • larghezza m28,40 • immersione massi-ma m 3,96 • dislocamentoa p.c. ton 2.784 • velocitàdi progetto 40 nodi •

costruzione leghe di allumi-nio • motori 2 Mtu 20V8000 di 9.100 kW (cv12.364,716) a 1.150giri/m, 2 Tag GE LM 2500da 22 MW, 4 idrogettiWartsila Lips (Usa)

(continua a p. 96)

Independence.

IMP. TEORIA ASCENZI 13-09-2012 12:12 Pagina 94

REVOLVER 11-09-2012 16:36 Pagina 114

Navi velociteoria

ARCHEB96 ottobre 2012

sto tipo discafo molto diverso).I Ddg di questa classe sonocaratterizzati da un sottilescafo tipo “tumblehome”,forma utilizzata nel passatodai galeoni, che consente conle sue murate inclinate all’in-terno una ridotta mascheraradar (Stealth). Il progetto hasubìto forti critiche da partedegli architetti navali che attri-buivano a queste forme scar-se doti di stabilità in falla, percui è stato successivamentemodificato con l’aggiunta didue pareti laterali costituentidue pinne immerse. Un altro progetto di riferimen-to che merita attenzione è loStiletto, un mezzo plananteda 50 nodi della U.S. Navy lecui forme di scafo a 5 puntesono studiate in modo daincanalare l’onda di prora in

due tunnel sottocarena pertrasformare la sua energiadinamica in pressione disostentamento del mezzo.Per realizzare mezzi navali adalta velocità è necessarioquindi seguire queste strade:forme di carena wave piercinga forte allungamento, conteni-mento del flusso sotto carenacon pareti laterali immerse,gradini, cuscino d’aria ocomunque ventilazione delfondo per ridurre l’attrito, mul-tiscafi. Gli obiettivi sono ridur-re o eliminare la formazionedelle onde divergenti di prora,diminuire l’attrito, creare unacomponente di sostentamen-to dinamico, migliorare latenuta al mare.Ho ritenuto si dovesse opera-re in questa direzione e nel2000 elaborai, per conto di unnoto armatore argentino, ilprogetto di un trasportopasseggeri da 75 nodi conuno scafo a gradino avente laparte poppiera delimitata dapareti laterali e ventilata con

insufflazione d’aria. Per la pro-pulsione avevo previsto l’im-piego di eliche di superficie,ritenendo che solo così avreipotuto contenere il peso esuperare il muro di 60 nodi cuisono soggetti gli idrogetti dis-ponibili in commercio.Infatti per consentire velocitàmaggiori di 60-65 nodi, a mioavviso, l’unico propulsorepossibile è l’elica supercavi-tante di superficie: non esisto-no esempi di unità con pro-pulsione a idrogetto cheabbiano superato questo limi-te a eccezione di un mezzo acuscino d’aria da 100 ton, ilSes 100 A, progettato peruna velocità massima di 80nodi e provato alla metà deglianni ’70 del secolo scorsodalla U.S. Navy. La nave ebbeun lungo periodo di messa apunto che richiese l’adozionedi idrogetti a più stadi a flussomisto e sezioni d’ingresso allabocca a geometria variabile.Per contro, il Ses 100 B, conpropulsione a elica di superfi-

cie superò i 90 nodi, oltre 10in più della versione A, con unrendimento propulsivo totalemaggiore di 8 punti percen-tuali. Occorre dire che si trat-tava in questo caso di elichedi superficie a pale orientabilimolto speciali appartenentialla Serie 4281 del Nsrdc.L’elica è un propulsore che siadatta perfettamente allediverse condizioni operative diun mezzo militare che deve sìpoter sviluppare una velocitàelevata, ma che opera per lamaggior parte del tempo abasse andature. La corrispon-denza velocità/numero di giriconsente coefficienti di avan-

zo pressoché costanti anchea regimi molto differenti conun elevato rendimento ener-getico. Al contrario il rendimento del-l’idrogetto, essenzialmenteuna pompa, è legato alla por-tata d’acqua, come differenzadi quantità di moto tra labocca d’ingresso e quella diuscita, è massimo solo in uncampo molto ristretto di varia-zione di velocità all’imbocco,al di fuori del quale crolla. L’i-drogetto si presta molto beneper la propulsione di navicommerciali che operano avelocità costante, ma non èl ’ i d e a l e

Qui sopra, il Ses 100 B in navigazione.

Curve di efficienza approssimative per diverse

propulsioni

water jet

eliche parzialmentesommerse

eliche convenzionali

eliche supercavitanti completamente sommerse

Velocità nodi

Per

cent

uale

del

l’effi

cien

za p

ropu

lsiv

a

(segue da p. 94)

In alto, lo Stiletto, mezzo

planante da 50 nodi. Sotto, il

Ses 100 A.

L’alta velocità non significa nulla se nonè associata alle altre fondamentali qualitàmarine per affrontare in sicurezza

condizioni operative anche molto gravose.

>

(continua a p. 98)

IMP. TEORIA ASCENZI 13-09-2012 12:14 Pagina 96

BRUNSWICK/Quicksilver 11-09-2012 16:22 Pagina 1

Navi velociteoria

per unmezzo militare. Per migliorarele prestazioni in diverse condi-zioni di funzionamento sonostati studiati accorgimentiquali sistemi a più stadi ebocche d’ingresso a geome-tria variabile. Attualmente sto sperimentan-do forme di carena semipla-nanti che introducono, sullabase delle mie precedentiesperienze nel campo dell’altavelocità, i concetti presenti neitrimarani veloci dell’Austal, neinuovi Ddg e nello Stiletto (Usa).Il progetto è finalizzato allacostruzione di unità commer-ciali o da diporto nella taglia da26 a 36 metri di lunghezza perun campo di velocità che vada 15 a 25 nodi e fa parte diuna mia collaborazione conCantieri di Baia per la creazio-ne di un nuovo brand.Gli obiettivi sono gli stessi chehanno originato i progetti diriferimento, ossia grandesuperficie di piattaforma,bassa resistenza in regimesemiplanante, sostanzialeincremento delle qualità mari-ne di tenuta al mare e dimanovrabilità.

Le forme e i parametri di care-na sono quelli di base di unoscafo ottimizzato per un V/Ldi 2,5 (o se vogliamo per unFv=2, cioè al limite inferioredel regime di planata) modifi-cato in modo da avere uncentro di carena molto arre-trato, piccoli angoli d’ingressodi prora, estesa superficieportante di poppa e un chinesagomato per formare duepinne verticali.L’analisi fluidodinamica com-puterizzata (Cfd) ha dato risul-tati molto incoraggianti, con-validati da esperienze sumodello in scala 1/15 provatoin vasca navale. Il beneficioche si ottiene è spiegabile conuna più uniforme distribuzionedella pressione dinamica sulfondo, una riduzione dei suoivalori di picco e un decisoeffetto smorzante sui moti disussulto con mare in prora.Particolarmente significativa èla riduzione del 50% circa delvalore delle componenti verti-cali di accelerazione sul bari-centro, che passano da0,631 g a 0,297 g con unostato del mare forza 4.Si dimo-

Dal “Report delle prove presso la Sspa”

ARCHEB98 ottobre 2012

Accorgimenti per la realizzazione di idrogetti per alta velocità

(segue da p. 96)

(continua a p. 100)

IMP. TEORIA ASCENZI 13-09-2012 12:15 Pagina 98

FORESTI E SUARDI 11-09-2012 16:28 Pagina 1

Navi velociteoria

stra inoltreche la resistenza totale all’a-vanzamento nel campo divelocità d’interesse è inferiorea quella dello scafo tradiziona-le migliore possibile aventestessa lwl e stesso disloca-mento, quindi direttamenteconfrontabile.Queste esperienze sono ilbanco di prova per lo sviluppofuturo di navi di dimensionimaggiori capaci di velocitàsuperiori ai 60 nodi, conforme di scafo simili a un trima-rano anche se più compatte etali da consentire migliori pre-stazioni di tenuta al mare, sta-bilità e manovrabilità. Ad alta velocità non è suffi-ciente studiare una buona

carena, anche le forme dell’o-pera morta assumono unaimportanza rilevante sia pergarantire un basso coefficien-te Cx di resistenza aerodina-mica, sia per tagliare le ondesenza opporre resistenza. Inparticolare la prora deve avereforme tondeggianti senzaslanci in modo da smorzare lepressioni d’impatto con leonde assicurando nel con-tempo una grande riserva digalleggiabilità per evitare diimmergersi. Un esempio diquanto detto è la propostache abbiamo elaborato peruno yacht di 59 metri proget-tato per una velocità di oltre60 nodi, di cui mostriamo laseguente immagine.

59 m Ocean Fast Cruiser

Modello di 29 m, scala 1/15 in prova, 90 ton, 22 nodi.

Confronto nuova carena con uno scafo semidislocante tradizionale

Diversa distribuzione delle pressioni sul fondo nei due casi

Riferimenti:1. Janes, Surface Skim-mer, 19782. Rosenblatt & Son. Inc,The Surface Effect Ship(PM-17)3. Modern Ships andCraft, Naval Engineer Jour-nal, febbraio 19854. Sspa, Report 2000,0420 del 12.12.20005. Profjord, Report NO-1011 del 12.12.20006. Rolla Sp Propellers Sa,Report 10_01 Le immagini di Indepen-dence e le notizie inerenti,riportate nella relazione,sono rese pubbliche suinternet.

ARCHEB100 ottobre 2012

Confronto dei diversi angoli di assetto in corsa

Hw = 2 m, Pw = 6 s, V = 15 nodiMonohull Sidehull Delta

R media [N] 26552 24099 -2453R_f media [N] 5460 5834 373R_p media [N] 21092 18266 -2826

Immersione max (m) 1.326 0.272 -1.054Immersione min (m) -1.697 -1.095 -0.603

Accelerazione Lcg max (g) 0.631 0.297 0.334Accelerazione Lcg min (g) -0.888 -0.505 -0.383

Assetto max (deg) 4.644 3.776 -0.868Assetto min (deg) -7.756 -3.687 -4.069Confronto del comportamento con mare forza 4.

(segue da p. 98)

IMP. TEORIA ASCENZI 13-09-2012 12:16 Pagina 100

CANT.NAV. SESTRI 11-09-2012 16:23 Pagina 1

meteoesperti

Le trombe marineSi tratta di fenomeni di breve durata e di piccola estensione ma con venti molto violenti chesfuggono anche al monitoraggio Meteosat.Tuttavia si sa che sono legate a situazioni temporalesche eattraverso l’attenta osservazione del cielo è possibile prendere le dovute precauzioni

di Gianfranco Meggiorin e Daniele Vitri*

Dal punto di vista pre-visionistico è moltodifficile indicare la pos-sibilità di formazionedi trombe marine. Lecarte sinottiche di previsione(Surface Pressure Forecast)non le indicano e inoltre sisono osservate trombe mari-ne in condizioni depressiona-rie o anticicloniche, in calmadi vento o in condizioni diventi irregolari ecc.Nonostante ciò le statisticheindicano che nel Mediterra-neo le trombe marine sonosempre possibili ma si forma-no più spesso tra giugno enovembre, quando la super-ficie del mare è più elevata emaggiori sono i contrasti ter-mici nel caso vi sia il passag-gio di un fronte freddo (nubigenerate dall’arrivo di aria piùfredda) o il transito di unalinea di instabilità (zona nonfrontale ma con instabilitàtemporalesca).Queste considerazioni sonoimportanti perché ci permet-tono di affermare che le trom-be marine sono comunqueassociate a situazioni tempo-ralesche. Poiché sappiamobene che le nubi portatrici ditemporali sono i cumulonem-bi, dovremo osservare conattenzione se la base di que-ste nubi anziché essere

appiattita, appare sfrangiata epresenta delle protuberanzeverso il basso, come se sitrattasse di coni rovesciati(cumuli mammati). Proprio dauno di quei coni potrebbetrarre origine la coda dellatromba. In genere, ancorprima che la tromba diventivisibile, il vento disegna sullasuperficie del mare dei vorticicircolari che l’increspano eciò si produce in condizioni diforte instabilità, con il cieloche si colora di intensi aran-cioni, gialli e la visibilità diven-ta eccezionale tra squarci dicielo dai colori vivi e insoliti.Le scarse registrazioni baro-metriche relative al passag-gio di una tromba marinaindicano che nel suo internola pressione può crollare dinumerosi hectoPascal (10-20 o più) e comunque èstato osservato, specieattraverso i barografi digitali,che la forte instabilità, ancorprima dei temporali o delletrombe, determina dellevariazioni irregolari dellapressione, dei “saltelli” del-l’ordine di un paio di hecto-Pascal. Un altro fatto impor-tante che può interferiresoprattutto sullo sposta-mento delle trombe marineè l’influenza orografica del-l’aria.

ARCHEB102 ottobre 2012

IMP. METEO 13-09-2012 11:38 Pagina 102

Nella pagina a fianco, una

tromba marina a largo di

Genova fotografata nel

giugno 2008 (archivio

Navimeteo). Sopra, sciame

di trombe marine alle isole

Bahamas. In questo caso la

corrente trasversale alle

quote superiori conferisce al

vortice un prolungamento

inclinato rispetto alla

superficie marina. ©NOAA

Alcune caratteristicheLe trombe marine possonoviaggiare abbastanza veloce-mente, a 10-15 nodi, secon-do una certa traiettoria,oppure apparire quasi stazio-narie; ciò consente al coman-dante di un’imbarcazione dipoterle evitare con facilitàimpostando una rotta diver-gente. Il rischio di trovarsiproprio sulla traiettoria delvortice è piuttosto basso eancora una volta il mare aper-to offre ampio spazio dimanovra.Molto più preoccupantipotrebbero rivelarsi altri fatto-ri. Se per esempio ci troviamoin un ancoraggio o in un por-ticciolo, l’arrivo di una trombamarina con i suoi venti violen-ti potrebbe causare seri danniall’interno dell’approdo e alleimbarcazioni. Non sono rareanche le testimonianze dibarche di una certa grandez-za sbattute giù dal proprio

invaso durante il periodo deilavori a terra.L’altro problema riguarda ilfatto che se in navigazioneosserviamo delle trombe (ilpiù delle volte sono più diuna) è segno che l’instabilitàe i contrasti termici nei bassistrati sono molto forti e quin-di ci dovremo aspettare raffi-che e groppi di vento.Non è detto che la direzionedella tromba sia quella delvento dominante. Se la suaforma è quella di un cilindroverticale è segno che il ventotra il suolo e la base delcumulonembo soffia in unadeterminata direzione e forza;

se invece la tromba assumeforme molto inclinate è pro-babile che il vento al suolo sia

diverso da quello che soffiaalla base della nube chegenera il fenomeno. L’altezza della tromba puòvariare da alcune decine dimetri fino a oltre un migliaio:sono state osservate trombedi 1.500-1.800 metri e i ventidel vortice ruotano nel nostroemisfero in senso antiorario(anche se certe osservazioniindicherebbero in alcuni raricasi dei comportamenti ano-mali e turbolenti).

Le osservazioni e i bollettiniAbbiamo detto che il bolletti-no del mare non annuncia in

genere la formazione di trom-be, accade spesso, invece,che esso indichi l’arrivo disistemi frontali temporaleschio la presenza di linee di insta-bilità. Più frequente è il lanciodi un “sécurité, sécurité,sécurité” sul canale 16 vhf daparte delle Stazioni costiereper la segnalazione di trombemarine in una certa zona.Il più delle volte quell’avviso,vista la brevità della durata del

fenomeno, riguarderà unatromba dissoltasi da tempoma il fatto che in una zonanon lontanissima vi sia un’in-stabilità marcata deve indurcia pensare che, effettivamen-te, fenomeni analoghi si pos-sano verificare anche ad unacerta distanza dalla trombaindicata dall’avviso. I groppi divento saranno comunqueprobabili in quella giornata.*www.navimeteo.it

>

>

In breveLe carte sinottiche di previsione nonsegnalano le trombe d’aria ma le statisticheindicano che nel Mediterraneo sono semprepossibili e si formano più frequentemente tragiugno e novembre, quando i contrastitermici sono maggiori.

Sono associate a situazioni temporalesche ebisogna osservare con attenzione icumulonembi, soprattutto se la base apparesfrangiata e presenta delle protuberanze

verso il basso, come se si trattasse di conirovesciati, perché da uno di questi potrebbetrarre origine la coda della tromba.

Possono viaggiare a 10-15 nodi oppureessere stazionarie e se la forma è quella diun cilindro verticale è segno che il vento tra ilsuolo e la base del cumulonembo soffia inuna determinata direzione e forza; se invecela tromba assume forme molto inclinate èprobabile che il vento al suolo sia diverso daalla base della nube che genera il fenomeno.

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Quando una tromba entra in una baiaspesso rimane “ingabbiata” sul postogenerando danni ingenti.

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Sacca Racer Meeting 2012eventi

ARCHEB104 ottobre 2012

IMP. SACCA RACER 13-09-2012 11:38 Pagina 104

105�

Leggendeda record

Trentatré imbarcazioni storiche, provenienti da mezza Europa,hanno partecipato a un raduno multicolore ed entusiasmante. Una due giorni

di esibizioni senza retorica e nostalgia che ha attratto tanti appassionatie qualche curioso

testo di Marina Mancuso foto di Carlo Borlenghi

Leggendeda record

Trentatré imbarcazioni storiche, provenienti da mezza Europa,hanno partecipato a un raduno multicolore ed entusiasmante. Una due giorni

di esibizioni senza retorica e nostalgia che ha attratto tanti appassionatie qualche curioso

testo di Marina Mancuso foto di Carlo Borlenghi

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Sacca Racer Meeting 2012eventi

ARCHEB106 ottobre 2012

rofumo di storia e di tecnologiaavanzata, motori rombanti e voglia di corre-re veloci sull’acqua, con la stessa energia di untempo. Piloti di lingue e culture diverse, uniti dauna stessa passione, che hanno scritto pagineindelebili della motonautica – uno per tutti è ilgrande Fabio Buzzi – si sono trovati a Sacca diColorno, in provincia di Parma, per un radunoche ha, addirittura, battuto un record europeo.

La seconda edizione del Sacca Racer Meeting, organizzatadalla Motonautica Parmense, infatti, ha attratto 35 racer stori-ci, di cui 25 costruiti prima del 1983, superando tutti i raduni diquesto genere, da quando è stato istituito il settore delle bar-che storiche della Federazione Motonautica Italiana, nel 1998.I nomi più importanti tra i costruttori c’erano tutti, per una due

Pgiorni che ha visto alternarsi nove sessioni-esibizioni in acqua,davanti a un pubblico di appassionati e curiosi provenienti daogni parte del Vecchio Continente.Restaurati da poco ed entrati in acqua per la prima volta, non-ché attrazione principale della manifestazione, erano i tre racerClasse R4, motorizzati con i rarissimi Autodelta-Montreal V8-2500 versione marina, che sono stati campioni del mondo nellaloro classe negli anni ’70, pilotati da leggende come BenitoCasinghini, Antonio Petrobelli e Leopoldo Casanova. Era laprima volta che entravano in acqua assieme e sono stati l’or-goglio degli organizzatori. A questo proposito, Everardo Pado-vani, presidente di Motonautica Parmense, ci ha raccontato cheil lavoro organizzativo è durato 12 mesi ma ne è valsa la pena:attirare nomi così importanti e battere un record sono state sod-disfazioni superiori alle sue aspettative. La partecipazione si

In queste pagine, alcuni

momenti della

manifestazione, che ha visto

nove emozionanti sessioni-

esibizioni nelle acque del Po,

a cui hanno partecipato

personaggi “storici” di

questa disciplina, come

Fabio Buzzi, Benito

Casinghini, Antonio

Petrobelli e Leopoldo

Casanova.

IMP. SACCA RACER 13-09-2012 11:38 Pagina 106

La storica passione per la motonautica degli abitanti della zona ha contribuito al successodi questa manifestazione con una grande partecipazione di spettatori. >

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Sacca Racer Meeting 2012eventi

ARCHEB108 ottobre 2012

I partecipantiNome Barca Anno1. Mamo Crespi A. Molinari, Alfa Romeo 2000 L4 19662. Gianluca Canetti Celli, Alfa Romeo Montreal Autodelta 2500 8v 19713 Bernard Audiat Popoli, Alfa Romeo 2000 L4 19724 Guido Ermanno Romani Lucini, Alfa Romeo Montreal Autodelta 3000 V8 19734 Bruno Huber Eugenio Molinari, Alfa Romeo 2500 L6 19675 David Roland Predator Nankervis, Rolls Royce 27000 V12 19726 Pietro Petrobelli Celli, Alfa Romeo Montreal Autodelta 2500 V8 19717 Paolo Ferrari Lucini E Frigerio, Alfa Romeo 2000 L4 19748 Bernard Pottier San Marco Alfa Romeo 2000 L4 19649 Valfredo Pellicciari Lucini E Frigerio, Alfa Romeo 2000 L4 197010 Mauro Prospero Lucini E Frigerio, Alfa Romeo 2000 L4 197211 Stefano Mueller Lucini Alfa Romeo 2000 L4 197412 Eric Fisseux Chapron, Alfa Romeo 2000 L4 197413 Stefano Mundula Timossi Bmw 2500 L6 196914 Pietro Silva Molivio Lancia Flaminia 2500 L6 196915 Giovanni Ferrari Popoli, Alfa Romeo 2000 L4 196616 Jean Van Praet Timossi, Bpm 2600 Ss 195417 Rolf Gersch Celli, Bpm 2500 Ionic Racer 195918 Marc Fouaux Molivio, Alfa Romeo 2000 L4 196319 Henry-Jacques Pechdimaldjian Celli Alfa Romeo 1300 L4 196320 Valfredo Pellicciari A. Molinari, Alfa Romeo 1300 L4 196421 Roberto Romani Cf-77 Payne - Longtin Design Chevrolet 5000 197322 Roberto Rizzo Fb Design Bmw 2500 L6 197323 Giorgio Brozzi Lucini, Alfa Romeo 2000 L4 199324 Umberto Ruffini Lucini Alfa Romeo 2000 L4 199425 Fabio Buzzi Fb Design, Turbina A Gas Diesel 198626 Romanello Balocchi Clerici, Bmw 2000 199427 Giuseppe Casanova Clerici, Alfa Romeo 2000 L4 199028 Paolo Ferrari Lucini, Alfa Romeo 2000 L4 199229 Stefano Battaglini Barca Ron Jones, Alfa Romeo 2000 L4 1982

Restaurato 199830 Aldo Berinzaghi Lucini Alfa Romeo 2000 /4 198931 Marcello Grossi Barca Popoli, Alfa Romeo 2000/4 2009

basa molto sul “passa-parola” e fino all’ultimo non si sapevacon precisione il numero di partecipanti, ma il successo è taleche già si pensa all’edizione 2013, per la quale «abbiamo pen-sato a nomi importanti».Tra le curiosità da segnalare, c’era il racer più vecchio, che arri-vava dal Belgio ed è apparso conservato molto meglio di tantialtri, con la sua “datata” carrozzeria in alluminio rivettato: era ilTimossi-Bpm 2600 SS, del 1954, con cui Giorgio Guidotti èstato più volte campione KD negli anni ’50. Dall’Austria è arrivato un gigantesco Unlimi-

Gli entrobordo presenti al raduno arrivavano da Svizzera,

Francia, Germania, Belgio e Austria – oltre, naturalmente,

all’Italia – e tra tante barche “storiche” c’era anche qualche

scafo più recente, come quello con motore a turbina, con cui

Fabio Buzzi ha vinto due raid Pavia-Venezia.

(continua a p. 111)

IMP. SACCA RACER 13-09-2012 11:38 Pagina 108

109�

IMP. SACCA RACER 13-09-2012 11:39 Pagina 109

Sacca Racer Meeting 2012eventi

ARCHEB110 ottobre 2012

La Motonautica Parmense esiste dal 1951 e ha sede a Sacca Di

Colorno. Il presidente è Everardo Padovani. Dispone di un’ampia area

verde, attrezzata con giochi per i bimbi, campo da calcetto, area pic-

nic, bar, diversi pontili di ormeggio con servizio di alaggio. La prima

edizione del meeting (2011) era stata organizzata proprio per

festeggiare il 50° anniversario dell’associazione.

IMP. SACCA RACER 13-09-2012 11:39 Pagina 110

111�

ted del 1973, con un motore Rolls RoyceV12, di 27.000 cc di cilindrata e 800 cavalli di potenza, mentreil campione di tante Pavia-Venezia, un tempo condotto da Ster-za-Beltrami, E.Molinari “Annabella”, è stato restaurato per l’oc-casione. Ovviamente non mancavano anche barche più recenti,costruite negli anni ’90. È stato occasione di incontro tra restauratori, piloti, costruttoridi barche e appassionati. L’obiettivo di questo evento, cosìcome di molti altri che si stanno diffondendo su scala europeae nazionale, è quello di assecondare e fomentare una passio-ne e una curiosità che sembrano in crescita verso un mondodiventato troppo elitario e che oggi ha voglia di coinvolgeresempre più persone.

Curiosità:un lungo restauro Nell’estate del 2007 a Sarnico (BG), durante un raduno di racer d’epoca, Gianluca Canetticonosce Olga, la figlia di Benito Casinghini, che gli confida di avere una delle barche del papàricoverata in un capannone. Nel 2010, nella fase di preparazione del primo Sacca RacerMeeting, nasce l’idea di recuperare l’imbarcazione del campione del mondo e la famigliaCasinghini si dimostra entusiasta. Il restauro viene affidato a Canetti, che nella sua carriera haripristinato e reso competitivi diversi racer, assistito in passato dal suocero, il pluridecoratoErcole Aliani.Al momento del ritiro dell’imbarcazione ci si rende conto che l’impresa non sarà semplice: loscafo è deteriorato in diversi punti e il motore, Alfa Romeo, montato nel 1971/72, presenta diversiproblemi. La barca con tutti gli accessori viene trasportata a Colorno dove inizia la fase dismontaggio. Lo scafo denudato prende la strada di Lipomo, per essere ripristinato dalle abili manidi Gianpiero Lucini (la maggior parte delle imbarcazioni presenti al 2° Sacca Racer Meeting sonostate costruite da lui), mentre il motore viene portato a Parma nell’officina TecnoRally di EmilioPinetti, esperto preparatore di motori da competizione.Lo scafo di Casinghini restaurato da Lucini torna a Colorno nell’autunno del 2011, dove Canettiprovvede a rimontare supporti, timoneria, passaggio d’asse e tutti gli altri accessori. Il motore sifarà attendere fino al maggio del 2012, quando la barca è pronta per fare mostra di sé al meeting.

Tra le curiosità da segnalare, c’era il racerpiù vecchio, che arrivava dal Belgio, con

una carrozzeria in alluminio rivettato: era ilTimossi-Bpm 2600 SS, del 1954,con cui Giorgio Guidotti è stato più voltecampione KD negli anni ’50

>

(segue da p. 108)

IMP. SACCA RACER 13-09-2012 11:39 Pagina 111

ARCHEB112 ottobre 2012

all’ armatore la parola

IMP. ARMATORE CMM 13-09-2012 9:48 Pagina 112

113�

Ha trascorso gli ultimi 30 anni a disegnare eprodurre abbigliamento sportivo da sci ed è diven-tato una delle figure più influenti di questo settore. A lui si devela nascita dei brand Nevica e Killy, capi di abbigliamento indos-sati anche dai “reali” come i principi William e Harry. Un suc-cesso senza pari e totalizzante, si direbbe, se non fosse chePaul Goldstein è anche un personaggio di spicco nel campoimmobiliare. Da circa 15 anni, infatti, opera nel settore dal puntodi vista finanziario e dal 2004 anche come imprenditore: il Grup-po che fa capo a lui (EandO) progetta e costruisce abitazioni dilusso. Pare, quindi, che tutto ciò che è bello, esclusivo e allo stessotempo anche funzionale attragga Goldstein come una calami-ta in campo lavorativo. Ma non solo a livello professionale. Lestesse caratteristiche delle sue creazioni, infatti, si ritrovanoanche nelle sue barche: due Pershing, un 88 del 2004 e un 115del 2010. Affida questi yacht per i lavori all’interno, nel periodo invernalee per le piccole riparazioni a Cmm Yacht Service.«Ho conosciuto Matteo Cervasi (titolare di Cmm) subito dopo ilvaro del mio primo yacht. La sua azienda era responsabile ditutti i servizi post vendita del marchio Pershing. Il mio 88 piediha avuto bisogno di pochi interventi, ma in questi casi Cmm èstata sempre in grado di risolvere i problemi in modo tempesti-vo ed efficace, dalle piccole graffiature sullo scafo fino ai mal-funzionamenti delle pompe. Ogni anno, poi, in ottobre lascio labarca nelle mani di Matteo che si prende cura di tutte le ripara-zioni e del mantenimento fino a maggio dell’anno successivo,quando Cmm rimette la barca in mare, pronta per affrontare l’e-state. Nel 2010 ho comprato un 115 che in questi due anni hapotuto godere dello stesso trattamento a Senigallia, nel quar-tier generale di Cmm».

Sensibileall’eccellenzaChe cosa può unire lo sci e il settoreimmobiliare al diporto? Solo un nome,PaulGoldstein. È un imprenditore e unimmobiliarista inglese, armatore di unPershing 88 e di un 115 dello stessocantiere, che ha affidato le sue barche alle“cure” di Cmm Yacht Servicedi Laura Biazzi

Cmm Yacht Service si prende cura dell’imbarcazione a 360°. Èattrezzata per le più ampie opportunità di interventi ed è

in grado di adattarsi a qualsiasi logistica con l’utilizzo di attrezzature emezzi idonei a ogni specifica lavorazione.

>«La nuova filiale di Cmm a

Spalato, in Croazia, fornisce

soluzioni immediate a tutti i

problemi grazie alla

preparazione dei tecnici

italiani: la soluzione ideale

per un’estate spensierata in

barca», Paul Goldstein.

Cmm yacht Service dispone

di 12.000 mq, di cui 11.500

destinati a rimessaggio,

refitting e service. Oltre a

questo si occupa anche di

brokeraggio e charter.

A fianco, il Pershing 88.

Da Nevica a E+OFondata nel 1978, negli anniNevica si è evoluta producen-do oltre 400 mila capi di abbi-gliamento tecnico da sciall’anno distribuiti in 32 Paesidel mondo. A metà degli anni’90 si è aggiunto il marchioKilly e nel 2007 Goldstein lan-cia un nuovo brand, E+O(EandO), che ridona slanciovitale alla produzione di capitecnici da sci.

PropertyIl progetto che ha spintoGoldstein a passare dagliinvestimenti finanziari allaprogettazione immobiliare èstato Horizons, ad Hamp-stead. Oltre a questo, poi, hapersonalmente seguito ildesign del proprio chalet inVal d’Isere e si è occupato diabitazioni in Sud Africa, aLondra e in Francia, tutte incontesti esclusivi e con i piùalti standard di costruzione.

IMP. ARMATORE CMM 13-09-2012 9:48 Pagina 113

Le emozioni non finiscono maiPartire per i Caraibi, tuffarsi nelle acque assolate delle Bahamas o godersi il tiepidoautunno in Costa Azzurra o in sud Italia su imbarcazioni dotate di ogni comfort. Noleggiare

una barca ti consente di navigare in qualsiasi posto del mondodi Silvia Montagna

charterviaggiviaggi

ARCHEB114 ottobre 2012

IMP. CHARTER 13-09-2012 11:43 Pagina 114

Helios Costruttore Perini Navi • anno 2007 •lunghezza ft m 45 • larghezza m 9,73 • scafoe sovrastruttura acciaio e alluminio • motoreun Cat C32 720 kW • riserva carburante lt

31.300 • riserva acqua lt 8.200 • altezzaalbero maestro dalla Dwl m 52 • superficievelica totale 1.127 mq • posti letto 12 •equipaggio 6 • prezzo $ 135.000 a settimana

115�

AqvaLuxe

Tease ha base a San Remo, all’inizio della Costa Azzurra evicino a Montecarlo, ed è un Dominator 62. Creato dal team diNuvolari & Lenard e dalla divisione meccanica del cantiereDominator, questo motoryacht offre molti spazi sia nella zonagiorno che in quella notte. Dispone, in particolare, di trecabine che possono ospitare sei persone; due matrimoniali euna doppia, tutte con servizio privato.La suite armatoriale offre una eccellente vista mare, grazie allesue caratteristiche vetrate, e dispone di un bagno con doccia eJacuzzi separate.L’equipaggio è di due persone, il cuoco è italiano.L’imbarcazione è equipaggiata anche di un tender Williams325 Jet e tutto l’occorrente per lo snorkelling.

Tease Costruttore Dominator • anno 2007 • lunghezza ft m19,7 • larghezza m 5,1 • immersione m 1,6 • cabine 3 • postiletto 6 • equipaggio 2 • 2 motori Man V10 Crm cv 1.100 •velocità di crociera 25 nodi • prezzo € 20.000 a settimana AqvaLuxe Yacht Charter, Monaco, tel. +377 97703136,[email protected], www.aqvaluxe.com

Camper & NicholsonsNaviga nel mar dei Caraibi questo 45 metri di Perini Navi, unariuscita combinazione tra una comoda nave da crociera e unperformante sailing yacht. Il layout è organizzato in modo razio-nale e interessante è la postazione di comando, disposta in unpunto panoramico, dietro alla quale si trova anche uno spazio-so solarium.Il disegno degli interni è moderno e la compartimentazione, beninsonorizzata, consente di ospitare per la notte 12 persone. Loscafo è in acciaio, con sovrastrutture in alluminio e ponti in teak.I sistemi anti-intrusione controllano tutti i portelli e l’ingresso dellasala. A sostegno delle vele un motore Caterpillar C32 di 720chilowatt.Camper & Nicholsons, Londra, tel. +44 (0)207009195,[email protected], www.camperandnicholsons.com

IntercharterPure One è un Leopard 46 realizzato dai Can-tieri Navali Arno di Pisa.Con una tripla motorizzazione è capace di rag-giungere una velocità massima di 35 nodi, manello stesso tempo garantisce comfort assolu-to per i suoi 12 ospiti. Sottocoperta il temadominante nasce da un contrasto tra i coloriebano e avorio che creano un’atmosfera acco-gliente.Il camminamento del salone principale è rive-stito da moquette color avorio e tra le carat-

teristiche principali dell’imbarcazione ci sonoun’elegante e attrezzata sala entertainmentinsieme a una zona dinette esterna, idealeper cene all’aperto, con vasca idromassag-gio e spa.Sei sono le cabine per 12 ospiti, mentre l’e-quipaggio a disposizione è composto da 8persone.Per tutto l’inverno naviga alle Bahamas.

Pure one Costruttore Leopard • anno2008 • lunghezza m 46 • larghezza m8,2 • cabine 6 • posti letto 12 • equi-paggio 8 • 3 motori Mtu cv 2.400 •

velocità di crociera 27 nodi • prezzo $180.000-195.000 a settimanaIntercharter Londra, tel. 040 943633, +44(0)20 81335980, [email protected], www.intercharter.com

Credit photo: Camper & Nicholsons International

IMP. CHARTER 13-09-2012 11:43 Pagina 115

charter

E poi ancora…

L’Abacus 62 è un flybridge di 18 metri disegnato da FulvioDe Simoni e in 18 metri offre tre cabine per sei ospiti più unaper l’equipaggio. L’armatoriale, grazie alla finestraturaallungata sulla fiancata offre anche una vista mare “fullimmersion”. Naviga per tutto il mese di ottobre in Sardegnacon base a Porto Cervo con due membri di equipaggio. Costa€ 20.000 a settimana.Sea-Project, Messina, tel. 348 3350837,[email protected], www.sea-project.it

Su un Sun Odyssey 42 Ds con tre cabine per sei postiletto del 2011, ai Caraibi, per un’esperienza di navigazionecon amici senza equipaggio, ma con la possibilità di skipper.Costa 2.200 euro a settimana.Maratticus, Milano, tel. 02 4818446, [email protected],www.maratticus.it

Il nome Bahamas deriva dal termine spagnolo “bajamar”,che significa “mare poco profondo”,e si riferiscea un arcipelago di oltre 700 isole che si estende suun’area di 259.000 km quadrati nell’oceano Atlantico

occidentale. Il punto più alto dell’arcipelago, costituitoprincipalmente da coralli piatti, con pochi morbidirilievi, raggiunge appena i 62 metri.Nonostante questatopografia comune, ogni isola ha un carattere a sé,proprio come i soli 300.000 abitanti che vi vivono.Distano poco più di un’ora dalla Florida e sono immersein un trasparente mare tropicale da scoprire in barca.La maggior parte delle isole è costituita dalle spiaggedisabitate e intatte.La capitale Nassau e Grand Bahama Island da moltotempo attraggono i visitatori da tutto il mondo che lescelgono per godere della famosa ospitalitàbahamiana, della cultura unica e delle numeroseattività che è possibile praticare, nonché delle ottime

condizioni meteo in ogni momento dell’anno. Gliabitanti delle Isole Bahamas condividono le lororicchezze con orgoglio e leggero senso dell’humour.Eleuthera e Harbour Island sono i migliori centri per leattività acquatiche e famose per gli splendidi siti dipesca e immersione. Devil’s Backbone, una lungastriscia di barriera corallina che si snoda in acquepopolate da una grande varietà di pesci attratti dai tantirelitti, è una destinazione molto visitata situata a norddi Spanish Wells. L’emozionante Current Cut, chesepara Eleuthera dall’isolotto di Current, regala grandibrividi ai sub, che vengono trasportati da correntifortissime formate dall’alternarsi delle maree lungo uncanale largo 90 metri.

Am CharterL’imbarcazione è composta da quattro cabine,due armatoriali entrambe con televisore 42’’ edue ospiti di cui una matrimoniale e una a lettigemelli. In una zona separata si trovano le cabi-ne per l’equipaggio con i rispettivi servizi, pergarantire una maggior privacy per gli ospiti. Tra le caratteristiche di questo Ferretti CustomLine 97 ci sono i dettagli, che sono molto cura-ti, e gli optional: gli impianti audio-videoBang&Olufsen sono praticamente ovunque.A bordo ci sono due tender e una moto d’ac-qua. Naviga nel Mediterraneo con imbarco aNapoli.

Custom Line 97 Costruttore FerrettiYachts • anno 2008 • lunghezza m 29,7 •larghezza m 7,08 • immersione m 1,8 •riserva carburante lt 13.000 • riserva acqualt 3.000 • cabine 4 • bagni 5 • equipaggio 1• 2 motori Mtu 2.400 cavalli • prezzo €52.000 a settimanaAM Charter, Civitavecchia (RM),tel. 076 6501217, [email protected],www.am-charter.com

ARCHEB116 ottobre 2012

viaggi

Bahamas

IMP. CHARTER 13-09-2012 11:43 Pagina 116

BRACKET BOAT 11-09-2012 16:22 Pagina 1

Brunei Darussalam èun piccolo ma ricchissimosultanato che occupa 5.765chilometri quadrati, situatosulla costa nord-occidentaledella vasta isola asiatica. Gra-zie alle sue ingenti risorsepetrolifere la popolazione di-spone di un reddito pro capi-te tra i più alti del mondo, mamolti abitanti, soprattuttoquelli appartenenti ad anticheetnie locali, preferiscono vive-re in semplici case ai bordidella foresta o su palafittelungo i tanti fiumi. Come a

di Clelia Brunei Darussalami viaggi

ARCHEB118 ottobre 2012

Kampong Ayer, un intero vil-laggio, antico di 600 anni,composto da un agglomera-to di case sull’acqua collega-te fra loro attraverso pontili dilegno e abitato da 30.000persone. Situato sul fiumeBrunei, proprio davanti allamoderna capitale BandarSeri Begawan, è stato par-zialmente ristrutturato e oggiospita una scuola, qualchesala da tè e persino una pic-cola stazione dei vigili delfuoco. Per raggiungerlo èd’obbligo spostarsi in barca.

E, così, a ogni ora del giornoe della sera, lo specchiod’acqua antistante brulica dinatanti, tutti dotati di potentimotori marini giapponesi, chesfrecciano a velocità elevatetra alberi di mangrovia eimprovvise secche. Le imbar-cazioni e i modesti traghettisono indispensabili se ci sivuole inoltrare nella jungla cheoccupa il 70% del territorio. Grazie ai fiumi è possibileosservare la flora e la faunache vive in quest’area selvag-gia dove i verdi si alternano

misterioso. Per trovare il colo-re, non resta che girare per lamagnifica capitale con i suoiedifici moderni, le moscheeluccicanti come quella di Sul-tan Omar Alì Safudden o ilgrandioso palazzo del Sulta-no Haji Hassanal Bolkiah.Brunei è il terzo produttore dipetrolio del Sud Est asiatico eil nono esportatore di gpl almondo. Con la vendita diquesti preziosi prodotti ci sipuò permettere anche que-sto: di creare un Eden doratotra la foresta.

con mille tonalità in un incan-to stregato, mentre le spondesono frequentate da uccellitrampolieri e grossi coccodril-li. Il mondo animale è moltovario, ma difficile da avvicina-re a causa della fitta flora.Persino visitando il vastoparco naturale di Ulu Tembu-rong, che ospita una dellerainforest più selvagge delmondo e una grande biodi-versità, si ha l’impressioneche non esistano forme isola-bili, sagome ben individuate,bensì uno spazio indefinito e

Tra JUNGLA e ricchezze Non è un miraggio. Nel Borneo, ai bordi di una fitta jungla intricata, si stagliano verso il

cielo i minareti dalle cupole d’oro di alcune tra le più straordinarie moschee del mondo testo e foto di Clelia Pirazzini

Attività nautiche e spiagge La spiaggia più attrezzata non lontano dallacapitale è quella privata dell’Empire Hotel. Ameno di 30 chilometri da Bandar Seri Bega-wan ci sono quelle di Muara e di Meragang,chiamata anche Crocodile beach. Per pratica-re sport acquatici è consigliato il SerasaWatersport Complex, dove affittare moto d’ac-qua, kayak o barche a vela. È molto bella SeriKenangan, nel distretto di Tutong, lambita dalmar Cinese meridionale e dal fiume Tutong.

La jungla Per gli amanti della natura selvaggia è d’obbligovisitare il parco di Ulu Temburong, dove l’ecosi-stema è tra i più incontaminati del Borneo. Magni-fica la flora, con orchidee giganti e le straordinarie“kantan” o rose di porcellana. Tra la fauna avico-la ci sono trampolieri, aquile pescatrici e uccellitropicali che coabitano tra i rami con le scimmie.I fiumi ospitano grossi pesci e molti granchi com-mestibili, mentre sulle sponde ci sono coccodril-li, lucertoloni, serpenti e piccoli mammiferi.

Appunti di viaggioCome arrivare Con Singapore Airline da Milano. Cambio diaereo all’aeroporto di Changi, quindi proseguimento con volodiretto per Brunei.Documenti Passaporto. Fino a 14 giorni di soggiorno non èrichiesto alcun visto.Lingue malese e inglese.Clima equatoriale (umido durante tutto l’anno con piogge piùinsistenti da novembre a marzo).Abbigliamento trattandosi di un Paese islamico si richiede unabbigliamento adeguato soprattutto alle donne.Moneta il dollaro di Brunei equiparato a quello di Singapore.Curiosità Da non perdere una visita alle longhouses della popo-lazione autoctona dei Labi, nel cuore del distretto di Belait. Sitratta di un intero villaggio sotto un solo tetto dove vivono diver-se famiglie in locali separati, ma con aree comuni destinate avarie attività.

IMP. BRUNEI 13-09-2012 10:19 Pagina 118

CORTE LOTTI 11-09-2012 16:25 Pagina 1

ristoranti passioni

Piatti tradizionali con connubi originali All’Osteria da Pietro a Castiglione

delle Stiviere la coppia di chef-patron Pietro e Fabiana propone un interessante menulegato alle tipicità delle due tradizioni culinarie che qui s’incontrano: quella di Mantova da una parte,

la gardesana dall’altratesto di Emanuela Ferro foto di Paolo Picciotto

ARCHEB120 ottobre 2012

IMP. RISTORANTE 13-09-2012 9:37 Pagina 120

Osteria di nome, ma di fatto ristorante insignitodi una stella Michelin, ha saputo conservare un ambien-te intimo e accogliente con due piccole ma curatissime saledalle caratteristiche volte all’interno di un edificio seicentesco:mise en place raffinata e pochi coperti per garantire la comodi-tà dei clienti. Nelle serate invernali un grande camino riscalda gliospiti durante l’aperitivo, mentre d’estate si cena all’aperto sullaterrazza.Infine il menu. Sapide preparazioni tipiche esaltate da connubifuori dagli schemi, come gli Agnolotti di piccione condito confegato grasso d’oca. Piatti indissolubilmente legati alla tradizio-ne e al territorio, eppure ingentiliti da un tocco leggero di crea-tività, dall’Insalata di gallina con pinoli e uvetta al Luccio in salsadi olive nere taggiasche, capperi di Pantelleria su patate all’olio,dalle Lumache e fave rosolate in padella servite con polenta diStoro al Risotto mantecato con porcini e robiola di Roccavera-no e al Tenero di fesa di vitellone arrostito. In estate, Sardinedi lago con prezzemolo, aglio e ratatouille di zucchine e melan-zane. Si chiude con Torta di rose servita con zabaione almoscato e Crema di castagne. Ricca la carta dei vini dove a una selezione accurata dellemigliori etichette regionali si affiancano proposte che vanno oltrei confini nazionali, con un’attenzione particolare a Borgogna eChampagne. Osteria da Pietro, Castiglione delle Stiviere (MN), www.osteriadapietro.eu

In apertura, un’insalata di

gallina con pinoli, uvetta e

Ghoa Cress. In questa

pagina, dall’alto in senso

orario, risotto mantecato con

porcini, robiola di

Roccaverano e Shiso

Purple, uno scorcio del

ristorante, Fabiana e

Giampietro Ferri (nel tondo),

e, qui a sinistra, crema di

castagne con gelato al fior di

latte e Atsina Cress.

121�

IMP. RISTORANTE 13-09-2012 9:37 Pagina 121

di Barchela boutique

Stelle prezioseStupiscono, colpiscono, talvolta commuovono e, da sempre, piacciono. I gioielli sono “il regalo”per eccellenza, non solo legati a un evento speciale. Ecco le ultime collezioni delle maison più celebri, tra

omaggi a un celebre passato, a fiori o ad animali, nuovi materiali e forme originalidi Marina Mancuso

ARCHEB122 ottobre 2012

Cartier.

IMP. SHOPPING GIOIELLI 13-09-2012 9:31 Pagina 122

123�

Cielo gioielliTra le linee di questa maison nata dalla passione di AngeloCielo nel 1914 abbiamo scelto la collezione Brown, compostada anello in oro bianco 18 carati, con diamanti tagliati abrillante di colore brown e bianco. La caratura complessiva èdi 1,92 carati e il prezzo è di 3.750 euro.www.cielogioielli.com

PineiderI gemelli Pineider, dal design sobrio e vezzoso, sono realizzati inmateriali pregiati, come la pelle e l’argento.In questa foto, una coppia di gemelli tondi e bombati, con placchettaargento personalizzata Pineider e una coppia di gemelli tondi a formadi bottone ispirato a quelli cuciti a mano dove l’effetto dei punti èdato da due fili d’argento.www.pineider.com

CartierLa collezione Juste un clou nasce dall’idea di trasformare un chiodo in un gioiello,scorgendo il bello nella semplicità e nella precisione. Si tratta di bracciali composti da unovale d’oro massiccio per uomini e donne. È stato Aldo Cipullo che, negli anni ’70, ha immaginato

per Cartier New York il primo bracciale a chiodo, riflesso di un’epoca festosa e libera incarnatadal mitico studio 54. Oggi questa idea viene riproposta con una collezione in oro

giallo, bianco, rosa, essenziale o tempestato di diamanti, modellopiccolo o grande.

www.cartier.it

Chanel Una collezione che nasce per festeggiare gli 80 anni dalla

nascita. Nel 1932, infatti, Coco Chanel espone la sua primacollezione di alta gioielleria Bijoux de Diamants, nel suo hotel particulier di

Faubourg Saint-Honoré, a Parigi. Tra le varie linee della collezione, Nuit de Diamants (foto) è formata in oro

bianco 18 carati in cui troviamo sia i diamanti bianchi che quelli neritagliati a diamante e comprende anello, orecchini, collier e

bracciale.www.chanel.com

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di Barchela boutique

ARCHEB124 ottobre 2012

VhernierLa maison di gioielli festeggia i 170 anni delle barcheRiva con una edizione speciale: la collana e il ciondoloCalla in oro e pasta di turchese e gli orecchini Vague(foto) nelle varianti in oro bianco, pasta di turchese elegno di pernambuco, una combinazione cromatica cheevoca i materiali delle storiche imbarcazioni. Si tratta di gioielli unici, lavorati a mano e influenzati,nelle forme, dalle correnti artistiche moderne econtemporanee che rappresentano il patrimoniointellettuale dell’azienda. www.vhernier.it

BulgariLa linea di gioielli e orologi Serpenti, gioca con le forme e le sinuosità di questi animali.Realizzati in oro giallo o in rosa, nascono in parure complete di bracciali, anelli, orecchini e, perla prima volta in una collezione Serpenti, collane. I bracciali e gli anelli, caratterizzati dalla forma stilizzata a spirale, sono a uno o due giri. Una

serie di elementi dalla fattura elaborata simula le scaglie del rettile, che vengonopoi unite le une alle altre attraverso l’incastro di sottilissimi perni

in oro, invisibili e armonizzati a formare flessuose spire. L’anima diciascun gioiello è costituita da una molla interna in oro che ne

garantisce la flessibilità. Ogni singola scaglia vanta unasuperficie interamente in pavé di diamanti di sontuosa

preziosità. Nella foto un bracciale Serpenti in

oro giallo a un giro con testinain peridoto e pavé didiamanti (4,20 cts) e unanello della stessa linea.www.bulgari.com

Paola Grande Da sempre utilizzato per la creazione di gioielli e monili d’arte, il corallo rosso viene interpretatoin forme e abbinamenti inediti nella collezione della giovane designer Giulia di Pace, chepropone combinazioni tailor made: rami, fili di diverse misure e lunghezze in abbinamentoall’oro, all’argento brunito o al bronzo danno forma a oggetti scultorei da indossare al collo o alpolso. www.paolagrandegioielli.com

IMP. SHOPPING GIOIELLI 13-09-2012 9:31 Pagina 124

FIART 17-09-2012 9:39 Pagina 1

Tiffany & CoIn occasione del suo 175° anniversario, Tiffany & Co.inaugura la lega Rubedo metal per la collezione 1837.I maestri gioiellieri hanno sperimentato a lungonumerose leghe prima di raggiungere il coloredesiderato: il rosa aurora. La nuova lega è leggera maresistente al tempo stesso, lucida e brillante, si abbinacon ogni carnagione ed esalta al massimo la lucentezzadel metallo. Una selezione di gioielli della collezione riporta incisa lafirma del fondatore Charles Lewis Tiffany, creando cosìuna limited edition. www.tiffany.it

Pasquale BruniLa collezione Bon Ton in oro bianco e diamanti bianchi si ispira alle forme dei fiori ed è

composta da anelli, orecchini al lobo e pendenti che sembrano fiori sbocciatidall’orecchio stesso. Questi ultimi si caratterizzano per il duplice utilizzo: possono essere

indossati sia con il tema del fiore sia come piccoli punti luce.Gli orecchini costano 8.900 euro.

www.pasqualebruni.com

di Barchela boutique

ARCHEB126 ottobre 2012

Van Cleef & ArpelsIl collier Sept Étoiles della collezione Palais de la chance rende omaggio alla più

celebre delle costellazioni, l’Orsa Maggiore. Secondo la mitologia greca, la suaorigine risale alla bella ninfa Callisto che, amata da Zeus, suscita la collera di Era

che la trasforma in orsa insieme a suo figlio Arcade (che forma l’Orsa Minore).Per rappresentare le sette stelle più brillanti della costellazione, la Maison ha

selezionato un insieme di zaffiri taglio coussin del Kashmir che totalizzano 33,73carati. Ci sono voluti diversi anni di ricerca per riunire tutte queste pierres de

caractère, perfettamente assortite per dimensione e colore.I diamanti baguette sono stati tagliati ad hoc per adattarsi

perfettamente alle curve di queste linee voluttuose.www.vancleefarpels.com

IMP. SHOPPING GIOIELLI 13-09-2012 11:09 Pagina 126

VICEM 11-09-2012 16:44 Pagina 1

sigaripassioni

ARCHEBARCHEB128 ottobre 2012

Gli estremi che si toccano

Parlando con un importante tabaccaio diMilano, ci siamo trovati d’accordo sul fattoche ultimamente vanno di moda i formati acalibro esagerato oppure quelli “mini”, mentre gli inter-medi non paiono riscuotere il successo di un tempo. Lacosa a mio modo di vedere non è affatto casuale, ma rap-presenta un segno di un preciso mutamento dei costumidei “nuovi” fumatori di sigaro. Una volta il sigaro piccolo eraconsiderato una sorta di iniziazione al mondo dei fumato-ri, come la piccola utilitaria che tutti quelli della mia genera-zione hanno avuto come prima macchina da guidare. Poi,presa confidenza con il sigaro, c’era la voglia di strafare edunque si puntava subito al calibro grueso, ossia al “mac-

chinone” con il motore pompato che dava delle soddisfa-zioni rapide e facili. Infine, stufi di gusti troppo “diretti” emolto simili tra loro, ci si rivolgeva ai formati e ai sigari piùtradizionali, alla ricerca dell’equilibrio e del gusto tipicodelle cose che durano nel tempo, un po’ come certe ber-line. Oggi pare che accada diversamente: il sigaro è diven-tato oggetto di un consumo meno meditato e più rapido,dunque vanno i calibri grossi o i formati piccoli: formati che,entrambi, consentono una fumata “veloce” e, nel secondocaso, anche “forte”. E il tempo per gustare e scegliere, dire-te voi? Temo che si sia perso nei meandri della fretta e del-l’ansia che il mondo di oggi impone a tutti quelli che nellavita non vogliono mai scendere.

Cambiano i tempi e, con essi, anche i gusti dei fumatori neofiti. Si cerca sempre piùuna fumata veloce o forte, sinonimo di “tutto e subito”, tralasciando il piacere che deriva da una

scelta più calibrata verso sigari più tradizionali ed equilibrati di Mark Bosshard

Nell’immagine in alto, il

sigaro del mese fotografato

su un’opera del 2011 del

misterioso artista Mind.

Punch – petitcoronationQuesto piccolo e agilesigaro, disponibile incaratteristici tubi metallicidi colore verde, ha unacapa chiara e regolare chesprigiona da spenta undeciso aroma di cuoio. Ladimensione contenuta nonconsente una particolareevoluzione gustativa, che silimita dunque a un aromadi nocciola tostata emandorla, con frequentipuntate sul piccante espeziato. Si tratta di unpiccolo sigaro, ma dalcarattere molto deciso e atratti quasi spigoloso, che sismussa solo un poco nelfinale. Davvero sorprendentela persistenza del gusto,anche a distanza di diversotempo dalla fine dellafumata. Tiraggio ecombustione sono ottimi efanno di questo sigaro unapiccola “bomba” adatta achi, in una fumata rapida,cerca più forza checomplessità.

IMP. SIGARI 13-09-2012 11:09 Pagina 128

RAYMARINE 11-09-2012 16:36 Pagina 1

Un giallo in “blu”Renato Reis, dopo l’avventura con Silvia, mili-tante ambientalista, decide di lasciare Milano, illavoro e la carriera, per coronare il suo sogno:navigare per il Mediterraneo. Ma la libertà sirivela assai più dura: solitudine, fatica e pochisoldi. Mentre naviga all’alba per rientrare a LaSpezia, vede una luce inabissarsi tra le onde.Poco dopo, il mare restituisce un cadaveresenza nome. In pochi giorni, tra la Lunigiana eil Levante ligure si moltiplicano gli eventi inquie-

tanti: il ritrovamento di alcune statue-stele, una setta che compie ritimisteriosi, un traffico di clandestini dal Nordafrica... Renato non potràrimanere estraneo agli avvenimenti, un gorgo pericoloso di navi dei vele-ni e barche pirata, antichi castelli e ville di artisti, cattivi maestri e donneaffascinanti. Per salvarsi l’anima, dovrà aggrapparsi alla ragione e all’i-ronia, anche se per tirarlo fuori dai guai dovranno arrivare gli amici disempre.Simone Perotti, L’equilibrio della farfalla, 2012, Garzanti Libri, Milano, € 16,60

Giovani talentiÈ un manuale dedicato ai più piccoli per scopriretutti i segreti della fotografia, da come usarecorrettamente la fotocamera (diaframma,otturatore, tempi di scatto, flash ecc.) alle regoleper una buona composizione dell’immagine. Nonmancano i suggerimenti per giocare conprospettiva e punto di vista, creare un’atmosferaparticolare grazie a luci e ombre o impostare un

ritratto. Con un po’ di allenamento sarà possibile realizzare il reportage diuna gita e creare un racconto con immagini scattate dai piccoli fotografi inerba. L’importante è ricordarsi che qualsiasi regola vale la capacità diosservare e di cogliere la bellezza del nostro mondo, visibile e invisibile: conle foto si può raccontare un’emozione, conservare un ricordo, condividereun’esperienza o inventare una storia. Allegati al libro ci sono anche tre filtricolorati per giocare con gli effetti della luce.E. Bussolati, S. Morara, Fotografi pronti allo scatto, 2012, Editoriale Scienza,Trieste, € 9,90

ARCHEB130 ottobre 2012

libripassioni

Sognando ilNord Nella seconda metà delXIX secolo furono nume-rose le spedizioni cheandarono miseramentealla deriva, animate dal-l’obiettivo di raggiungereil mare polare aperto, un

ampio bacino navigabile che avrebbe dovuto aprir-si alla vista degli esploratori una volta superate leterre artiche. A supportare questi fallimentari ten-tativi, spesso drammatici, fu per decenni la teoriadi un cartografo tedesco, August Petermann,ossessionato dall’idea di una conquista per maredel polo Nord, e in questo romanzo si narra la suastoria controversa. Benché all’epoca appartenes-se all’aristocrazia internazionale delle esplorazionipolari, infatti, dopo la morte Petermann fu prestodimenticato. Il perché è evidente: non era uno diquegli eroi che finivano congelati sul pack. Era unarmchair explorer, un esploratore da salotto chedirigeva l’impresa dell’osservazione polare da unacittadina della provincia tedesca. Philipp Felsch, L’uomo che inventò il polo Nord, 2012,Nutrimenti, Roma, € 18,00

I misteri nell’oceanoLuke Perrington non hadubbi: gli enormi dentiritrovati alle Galapagosnella carcassa spiaggia-ta di un calamarogigante appartengono aun Carcharocles mega-lodon, uno dei più gran-

di squali mai esistiti. Come potevano esserci trac-ce di uno squalo che si credeva estinto da centi-naia di migliaia di anni? Consultatosi con l’amico ecollega Lee J. Vaughan, entrambi si mettono subi-to al lavoro per risolvere l’inquietante caso delmegalodon. Il sottomarino d’attacco nucleare UssCheyenne effettua un rilevamento mille miglia allargo della costa peruviana con un nuovo sistemasonar e le immagini mostrano un organismosqualiforme enorme, che vive a profondità proi-bitive. Non c’è tempo da perdere, la Marina milita-re americana organizza una spedizione a bordodella nave da ricerca Sea Dragon. Ma molte cosenon andranno secondo i piani...Aaronne Colagrossi, Megalodon, il predatoreperfetto, 2012, Il Frangente, Verona, € 18,00

Un folle progettoLo spettacolo che sipresenta a Kurt Austinal largo delle Azzorre hadell’incredibile. La Kinja-ra Maru, un cargo giap-ponese, ha subìto unattacco di pirati, cheinvece di depredarla e

prenderne possesso le hanno dato fuoco e l’han-no affondata, lasciando solo una sopravvissuta, lamoglie del capitano, che non ricorda nulla del ter-ribile assalto. L’anomalo attacco è solo il primo tas-sello di un complicato puzzle che Kurt Austin, DirkPitt e i loro compagni dovranno completare sevogliono scongiurare una terribile minaccia cheincombe sul mondo intero. Una minaccia che ha lesue origini in Africa, dove un feroce dittatore inten-de tenere in scacco le maggiori nazioni del mondoattraverso la creazione di una potentissima arma didistruzione di massa.Clive Cussler, I cancelli dell’inferno, 2012, Longanesi,Milano, € 18,60

di Laura Biazzi

IMP. LIBRI 13-09-2012 11:01 Pagina 130

Scopri l’esperienza di navigare con Rodman MUSE, il perfetto equilibrio tra design e tecnologia.Presente al Salone Nautico di Genova dal 6 al 14 ottobre. Se desiderate partecipare contattateci a [email protected]

M2B MEDIA/RODMAN 13-09-2012 11:11 Pagina 1

ARCHEB132 ottobre 2012

d’artista Bruno Ceccobelli vita

IMP. CECCOBELLI 13-09-2012 11:45 Pagina 132

Per Ceccobelli la forma esterna è secondaria al contenuto che la richiama. In apertura, l’artista

presso la sede dello yacht club Dellapasqua, dove a luglio ha esposto le sue opere.

n uno dei suoi scritti del 1990, Cari giovani, scri-ve che «tutto parte dalla grandezza del vostro interiore».Per Ceccobelli un quadro è come un fotogramma staticodi un film che contiene una storia e ci parla, comunica connoi e attraverso di noi, attraverso il nostro io interiore. «Ilquadro diventa l’ispiratore, il regista l’attore delle nostreassociazioni astratte o particolari. Una vera opera d’ar-te allunga il film della nostra vita». Oltre il confine tramateria e spirito, Ceccobelli viene definito da Giuseppe

Billi come l’angelo di periferia: «Carte, cartoni, tessuti, foglie,legni, latte, plastiche: è il campionario dello scarto, la limaturadel brutto? No, è solo ciò che si era incollato all’effimero, al peri-turo, cioè all’inutile e poi rifiutato. Ed ecco Bruno Ceccobelli,l’angelo, il “missus” divino […]. Per lui sono sempre frammentiscivolati dalla mano di Dio, lui vi soffia sopra con un bacio d’a-more, ed essi rivivono. È un innamorato, un ostinato, inguaribi-le cercatore di palpiti di bellezza negli angoli più sperduti delmondo». Nato a Todi nel 1952, si diploma all’Accademia di Belle Arti diRoma con Toti Scialoja e studia artisti come Malevich, Kandin-skij, Klee, De Chirico, Brancusi, Beuys, Miró, Dalí, Tàpies,Magritte. Completa la sua eclettica formazione giovanile con lostudio delle filosofie orientali Zen e Taoismo. Dalla seconda metàdegli anni ’70 fa parte degli artisti che si insediano nell’ex-pasti-

I

Nelle sue opere riscopre il linguaggiodella poetica su tela e cerca di trasmettere

un messaggio al di là di ogni movimentoartistico. Una profonda ricerca diequilibrio interiore che si concretizza

nell’armonia dei suoi quadri e... viceversa, in uncontinuo dialogo spirituale tra il pittore e le sue

creazionipensieri, parole e immagini raccolti da Franco Michienzi

Tra arte e filosofia

133�

IMP. CECCOBELLI 13-09-2012 11:45 Pagina 133

d’artista Bruno Ceccobelli vita

ficio Cerere, a Roma, nel quartiere San Lorenzo, un gruppo di creativi poi noti come “Nuova scuo-la romana” o “Scuola di San Lorenzo” o “Officina San Lorenzo”. La sua ricerca è inizialmente ditipo concettuale, per poi giungere a un’astrazione pittorica che approda a un vero e proprio sim-bolismo spirituale.Durante la sua lunga carriera ha esposto al Caffè Florian e alla Biennale di Venezia, a Roma, aParigi, a Londra, a Barcellona, a New York, a Madrid e in moltissime altre gallerie in Italia e nelmondo. Attualmente vive in un’antica torre di vedetta a Montemolino di Todi.Si considera un vero artista?Bisogna vedere che accezione dare al termine. Per me essere artista significa essere uomo dicoscienza, una persona che fa una ricerca interiore per avere un’autocoscienza. Io cerco unaverità che necessariamente è unica e peculiare di questo essere che ha un canale di ricezioneparticolare. Cerca la verità su che cosa?Sulla globalità dell’esistenza. Questo mi serve per avere prospettive di lavoro e di movimento. Èuna verità escatologica, un’indagine sull’uomo. Tutte le opere degli artisti sono tavole illustratedella loro visione del mondo e per questo sono stati scritti anche libri e saggi. Quello che si vedeè il risultato di formule filosofiche illustrate. Qual è l’elemento conduttore? Vedo che nei suoi quadri ci sono tante figure femminili, peresempio.È l’uomo, il suo corpo e il suo interno. È la visione intima e filosofica dell’uomo, nel senso lette-rale del termine, legato ad amore per la saggezza. Lavoro con canoni di rimando estetici antichi,dove canone significa equilibrio e coincide proprio con il mio equilibrio psichico. L’opera con lefigure centrali e simmetriche fa sì che io, osservandola, mi trasformi in quello che guardo e rag-giunga la tranquillità e la pace dell’opera stessa in rapporto al cosmo intero. La tonalità maggiormente usata è quella dei bruni, come mai?Perché l’interiorità è legata alla terra e dallo scuro nasce l’indagine che sarà poi intelligenza, lega-ta alla luce nel mio modo di vedere. Dal chiaroscuro io riesco a creare dei soggetti che mi indi-cano la via della mia ricerca.Alcune forme sono più definite, altre sembrano invece lasciate scorrere sulla tela.Spazio dall’informale al figurativo, dal geometrico alle altre forme di arte contemporanea, senzariconoscermi in una forma particolare. Ciò che voglio cogliere è l’aspetto contenutistico e poe-tico dell’opera, il messaggio da trasmettere, mentre la forma è secondaria. Il messaggio è ben definito oppure si lascia interpretare?Si lascia sempre interpretare dallo spettatore e per me è un arricchimento. Il punto di partenza èsempre l’equilibrio, perché l’estetica è una forma di armonia che io ricerco attraverso dei segni.Ciò che poi si vede è tutto simbolico.La ricerca è un controaltare a una disarmonia?Sì, credo che questa sia una società disarmonica per eccellenza e impedisce una vera ricercapersonale, perché disorienta e fa sì che l’uomo sia alienato, stanco, “istupidito” e incapace diun’analisi profonda. Fare arte è una risposta a un bisogno interiore?È come scrivere una canzone, danzare o fare un film. È un’indagine o (in caso di artisti “geni”) unapreveggenza sulla realtà. Per quanto mi riguarda sto cercando una ragione storica della mia vita.

«Ceccobelli è sempre stato fedele solo ed esclusivamente alproprio mondo interiore – scansando risolutamente ogni

adesione alle effimere mode del momento. Ha saputo, e sa, esprimerequesto suo modello interiore in modo inedito e personale,incurante della disputa astrazione-figurazione che riesce anzi a conciliare».

Arturo Schwarz

ARCHEB134 ottobre 2012

Sopra, Ceccobelli tra Mirko e Giancarlo Dellapasqua.

«L’arte come messaggio purificato e purificatorio è giovaneperché eterna; è una forma di energia viva e risuona dalcuore del cosmo alla nostra psiche. È una forma di amore. Servealla vita pratica perché illumina l’intuizione di ognuno con ideesuper logiche, che fanno la felicità delle nostreemozioni».

Bruno Ceccobelli

La bellezza si evolve con laciviltà dell’uomo. Ora noi abbiamo

un tipo di bellezza caotico e disgregato, ma sel’artista è preveggente riesce ad andareoltre il proprio tempo.

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135�

IMP. CECCOBELLI 13-09-2012 11:45 Pagina 135

d’artista Bruno Ceccobelli vita

Tra i primi quadri e quelli più recenti c’è stata una perdita di segni e complessità. L’idea siè raffinata ed evoluta?Cerco di essere sempre molto sintetico e di ottenere il massimo dell’espressività con pochi segni.Un quadro (e la poesia che porta con sé) è una finestra sul mondo.Qual è il suo rapporto con il mare?L’acqua come elemento rappresenta la fertilità e la creatività, il sale a sua volta è l’intelligenza.Personalmente, poi, sono umbro e non sto molto a contatto con il mare, sono un “isolano dellamontagna”. Che cosa è il viaggio secondo lei?Può essere fisico o spirituale. Ci sono dei momenti in cui si preferisce il primo, in altri il secon-do. In questo momento ammiro molto gli eremiti, con cui passo parte del mio tempo, perchésono figure incredibili: non hanno bisogno di viaggiare. Sono come un naufrago che arriva su unapiccola isola e riesce, nonostante l’isolamento, a vivere tutta la globalità dell’esistenza. Così comepuò esserlo il navigatore solitario. Come avviene l’atto creativo?L’opera è come una messa in scena di un rituale; ho bisogno di concentrazione, con musiche eincensi speciali, in solitudine. Questo fa sì che ogni lavoro sia il risultato di una sorta di preghie-ra sulla materia.Ci sono poi pratiche di lavoro precise ma un quadro non è un “lavoro” e possono anche volercianni per finirlo. Non è mai solo istintivo, deve parlare e predisporre un discorso e solo quando saintrattenere lo spettatore è compiuto (anche se per me è un lavoro che non termina mai per-ché l’opera segue l’evolversi dell’artista stesso). L’istinto è all’inizio del quadro, la formazione cul-turale arriva dopo per ingentilire l’atto creativo iniziale. Una mia preoccupazione, per esempio, èdi rendere sempre leggibile il quadro. Quali sono le influenze esterne?La vita quotidiana, fatta di cose che trovo per strada, frammenti di carta, oggetti usati. In questosenso riprendo ciò che si faceva con il dada e i new dada, attraverso l’uso di elementi eteroge-nei. Spesso la mia pittura (pittuscultura) ha elementi che rianimano oggetti usati nell’era indu-striale, dando loro una poesia che scaturisce dalla loro stessa usura.

«Non c’èdifferenza

tra materia espirito, tuttoha unaspiritualità. Ilpoeta el’artista aiutanoa svelarequestoaspetto diarmonia allospettatoreche vienecosì portatoallariflessione».

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ARCHEB136 ottobre 2012

IMP. CECCOBELLI 13-09-2012 11:45 Pagina 136

NAUSIKA 17-09-2012 9:35 Pagina 1

ed elettronicacomponenti

Dettagli che fanno la differenza

ARCHEB138 ottobre 2012

Sealux

Nel mese dedicato al Salone diGenova, vi proponiamo una selezione di prodotti che spaziano dall’entertainment alle batterie,

dalle antivegetative alle luci, dai sistemi di controllo alle maniglie, dalle passerelle agliaccessori di coperta.Tutte all’insegna dell’avanguardia e dell’efficienza

di Laura Biazzi

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Pro Fish XhdLorenz Electronics lancia il fish finder digitale specificoper la pesca sportiva. Il software con comandi intuitiviconsente un uso semplificato anche a neofiti,permettendo di avvicinare alla pesca professionalequalsiasi utente nautico.Dispone di tecnologia digitale Dsp con Cpu da 1 Ghz, diAuto Stc (per impostare il filtro Stc in modo automatico),elevata potenza di uscita di 1.200 Watt, Dual Gain Mode(per operare nella modalità doppia frequenza), Slot SDcard (per salvare le schermate, le tracce e i punti dipesca preferiti su memorie SD), schermo lcd led adalta definizione (sette pollici, perfettamente visibile alsole e in formato 16:9 ad alta definizione a risoluzioneWsvga), Gps-Ais advance Link (per collegare unricevitore gps e salvare i punti più pescosi); pulsantiGain-Stc push-trigger (per tarare al meglio e in manieraimmediata i parametri del segnale sonar.www.lorenz-electronics.com

Aqualuma Gen IIISvama nautica presenta la terza generazione di luci subacqueeAqualuma Marine Lighting, che vanta unaproduzione di luce del 60% in più rispettoalla seconda generazione, utilizzando lapiù recente tecnologia led di altorendimento, dotata di nuovi driver chegarantiscono maggiori risultati.Inoltre, la Gen III dispone di unamaggiore protezione contro lacorrosione e di un rivestimento esterno perla dissipazione del calore prodotta dai led. Le luci possono essere inserite neglialloggiamenti dei precedenti modelli ed essereadattate a ogni tipo di scafo; funzionano a 12V -24V. Sono disponibili in bianco brillante, blu everde ultra. Poiché funzionano a trasmissioneinterna tramite driver plug-in e l’istallazione avvieneper mezzo di due cavi, non presentano alcun componenteesterno da istallare.www.svama-nautica.com

SealuxIl sistema consente di gestire scenari visivi e sonori in modo estremamente semplice. Ora il modulo

SeaLux Entertainment di Nextworks si arricchisce di funzioni, grazie allo sviluppo del caricatoreautomatico di contenuti e del lettore HD/3D streaming. Il Media Loader è un caricatore dvd/Blu-ray

completamente automatico, che permette di trasferire la propria mediateca digitale e musicaledirettamente sul server SeaLux, rendendola disponibile sui diversi lettori. Il Media Player garantisceaccesso completo alla mediateca audio/video centralizzata di bordo e l’utente avrà a disposizionetutte le funzioni di un lettore dvd convenzionale. È silenzioso, grazie al sistema di raffreddamentosenza ventole (0 dBA), sobrio e compatto, disponibile in due configurazioni, con o senza lettore

cd/dvd, grazie alla funzionalità HD/3D streaming e assicura un’esperienza 3D, definizione dettagliatae qualità (1.080p a 30 frame al secondo). Realizzato in un monoblocco di alluminio, robusto e privo di

parti in movimento, il sistema è pensato per resistere in condizioni estreme. Tutto il sistema vienecontrollato da iPad, con interfacce rinnovate nella grafica e nelle funzioni.

www.nextworks.it

a-Series,a65 e a67La a-Series di Raymarine, che porta le prestazioni dei display di navigazione in un displaytouchscreen completo di tutte le funzioni. Destinati a imbarcazioni fino a 30’, i display a-Series (5,7’’) sono compatti e progettati per spazi ristretti. La serie dispone di displayretroilluminato a led con tecnologia Optical Bonding per colori brillanti e ottimo contrasto allaluce diretta del sole. Consentono l’accesso immediato alle applicazioni di navigazione comegps, fishfinder, radar e molto altro. Si avvalgono dell’interfaccia utente LightHouse chemette a disposizione, in modo intuitivo, le funzioni più usate.La nuova a-Series consiste di due modelli ready-to-navigate, che comprendono un’antennagps interna, 50 canali e cartografia Navionics Silver su scheda microSD. Il modello a65 èadatto per la navigazione gps e il collegamento in rete, mentre la versione a67, con fishfinderdigitale ClearPulse integrato, soddisferà anche i pescatori più esigenti. www.raymarine.it

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componenti

ARCHEB140 ottobre 2012

ed elettronicacomponenti

Nais 400 AisI marchi Lowrance, Simrad e B&G hannoannunciato l’arrivo di Nais-400 Ais e del separatored’antenna Nspl-400.Nais-400 è un trasponder Ais di Classe Bcompletamente integrato, che consente ainaviganti di condividere automaticamente edinamicamente la propria posizione aggiornandolacon regolarità. Riceve anche le trasmissioni Ais,beneficia inoltre di un ricevitore gps a 50 canali ed èimpermeabile secondo lo standard IPX7.Utilizza una tecnologia digitale automatica dicondivisione temporale, che consente lo scambio diinformazioni statiche come il numero Mmsi(Maritime mobile service identifier), il nomedell’imbarcazione, il segnale e il tipo di chiamata. Il ripartitore d’antenna Nspl-400 si integra con Nais-400, consentendo l’utilizzo di un’unica antenna perradio vhf/ais/fm, qualora l’installazione di unaulteriore antenna risultasse difficile o troppocostosa. www.lowrance.com/it, www.simrad-yachting.it,www.bandg.com/it

Aqua 200Il pc di bordo di Digital Yacht (distribuito da Arimar) ha unassorbimento elettrico inferiore a un A a 12 v DC. Inoltre, nonha parti mobili al suo interno, né invertitori o correntealternata, collegandosidirettamente alla batteriadi bordo.All’interno del casetroviamo il processoreIntel N2800 dual core e lascheda grafica Intel hdintegrata con una risoluzione di 1.920 X 1.080 pixel. È munitodi 4 GB di ram e di un hard disk a stato solido da 64 GB.Inoltre è composto da quattro porte usb e grazie a un’uscitavideo Vga e Hdmi per due monitor è possibile avere undisplay in cabina e una mappa sul tavolo. Installa il sistema operativo Windows 7 Home Premium 64bit, con due ingressi Nmea 0183 per collegamento a sistemigps, Aia e quadro strumenti di bordo. È integrabile con Nmea2000, bluetooth e wi-fi ad alta potenza.www.arimargroup.com

Yacht RouterKD Srl ha raggiunto l’accordo con la società Locomarine per la distribuzione dei prodotti YachtRouter, una gamma completa di sistemi per la realizzazione della rete dati a bordo diimbarcazioni di qualsiasi dimensione. Con questi dispositivi è possibile usufruire delcollegamento internet gestendo tutti i possibili ingressi dati (wi-fi del porto, 3G, Vsat, Inmarsatecc.) e ridistribuirlo, via Ethernet o wi-fi, a bordo. Tutti i sistemi dispongono di un modem 3G eoperano in modalità bridge wi-fi ritrasmettendo a bordo il segnale proveniente da wi-fi esterni. Il software di controllo riceve l’alimentazione del bordo in continua, ha un case in alluminiocon messa a terra e dispone di connettori per installazione di antenne esterne. www.kditaly.com

Minn Kota L’azienda, distribuita da Europesca sport, presenta al Salone diGenova due novità.

i-Pilot Link è una tecnologia che permette dimemorizzare i dati dei luoghi sul fishfinder

Humminbird consentendo al motore MinnKota di utilizzarli per navigare in modo

automatico. Ha tre caratteristiche oltre allefunzioni classiche dell’i-Pilot: Go To che guida

l’imbarcazione verso luoghi specifici, Spot-Lock,che memorizza i luoghi e lavora come un’ancora

elettronica mantenendo la barca entro un raggio di 5piedi dal punto selezionato; i-Track, tracce del motore

memorizzati in modo da essere utilizzati su richiesta.Endura Max è invece la versione del motore per specchio di poppae presenta la tecnologia Digital Maximizer che prolunga la duratadelle batterie permettendo di rimanere in acqua fino a 5 volte dipiù con un’unica carica.www.europesca.it, www.minnkotamotors.com

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BRUNSWICK MARINE 11-09-2012 16:22 Pagina 1

ARCHEB

ed elettronicacomponenti

Maniglia IceboxLa sinergia tra Foresti & Suardi e Christian GrandeDesignWorks prosegue con questa maniglia, ispirataalle maniglione di acciaio dei grossi frigoriferiamericani negli anni d’oro del design eattualizzata grazie a una lavorazione dellesuperfici e alla cromatura. Disponibile in due versioni, con serraturao senza, Icebox è versatile e flessibilenon solo dal punto di vista estetico maanche in termini di montaggio e utilizzo. Èinstallabile sia come chiusura di frigoriferi ocongelatori verticali, sia su porte interne, ante,portoncini. Dispone di squadrette di riscontro amontaggio orizzontale e verticale e sistemaantivibrazione composto da un inserto di plastica adalta resistenza che, oltre a fungere da blocco, mantienein pressione il corpo della serratura.L’apertura a rotazione consente un utilizzo “personale” ediverso a seconda della posizione o dell’utilizzatore. www.forestiesuardi.it

Cat Three60 Precision Control È il sistema introdotto da Caterpillar per manovrarele imbarcazioni a bassa velocità, con facilità eprecisione. Permette di indirizzare l’imbarcazioneovunque si desideri, invertendo anche lamarcia, perché aziona e controllasimultaneamente motori,trasmissione ed eliche. Infattiinclude gli invertitori Twin DiscQuickShift, i comandi tradizionali(manette), le eliche di prua e di poppa e icomponenti del sistema idraulico.Quando la stazione joystick viene attivata i motoriraggiungono i 900 rpm e il sistema agisce solo sulledoppie frizioni degli invertitori Mgx, garantendo un’estremamodulazione dei giri elica. In questo modo si arriva sino ai 50 giri elica, chepermettono movimenti precisi e morbidi. Può essere installato su ogni imbarcazione purché sia dotata di invertitoriTwin Disc della serie QuickShift. Su un solo yacht è possibile collocare finoa tre stazioni di comandi principali (leve) e fino a otto Cat Three60 PC.www.cgt.it

F&B YachtingAccanto ai prodotti storici distribuiti da F&B Yachting come le vele Parasailor e Parasail, latormentina Storm-Bag, l’àncora Ultra, saranno presentate alcune novità. Hook & Moor, ilmezzomarinaio passacime che si distingue da altri sistemi simili per la sua robustezza,versatilità e completezza d’uso; Robship, borse, sacche e protezioni in tela da pozzetto, dielevata qualità e fattura, ricche di particolari innovativi; Cromox, la gamma di catene in inox conla presentazione della Aisi 318 LN con carichi di rottura, di lavoro e resistenza alla corrosionesuperiori alle normali Aisi 316 L. www.fbyachting.it

Gruppo Boero• Boero Yachtcoatings presenta dueprodotti: Admiral 933 e Corsaire 611. Il primo èun’antivegetativa autopulente formulata conuna tecnologia che utilizza copolimeri e biocidispecifici che consentono di ottenere unasolubilità del film con conseguente rilascio deiveleni. Può essere applicata su scafi in legno,acciaio e vetroresina. Corsaire 611, invece, èun’antivegetativa idrofila extra ad altissimeprestazioni, esente da ossidulo di rame ecomposti dello stagno, idonea per qualsiasiimbarcazione sia a vela sia a motore e perogni tipo di supporto, compresi quelli inalluminio.• Veneziani Yachting propone

Commander, smalto poliacrilico alto solido, noningiallente, elastico, resistente agli agentichimici e atmosferici in ambiente marino.Indicato per l’applicazione a spruzzo, lucidabile,ha elevate qualità di riempimento, notevolepotere coprente e alto spessore senza rischio dicolature. Prodotto conforme alla normativa Voc;e Even Excel, antivegetativa monocomponente alunga durata con formula rinnovata esente dastagno e da veleni organostannici con elevatocontenuto di sali di rame, protegge gli scafi inlegno, acciaio e vetroresina per più stagioni,rispettando gli spessori di applicazioneconsigliati.www.boeroyachtcoatings.comwww.venezianiyacht.it

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BWA Flyer 11-09-2012 16:23 Pagina 1

ARCHEB144 ottobre 2012

ed elettronicacomponenti

Quick Lock Osculati presenta i tappi di imbarco cheutilizzano una innovativa tecnologia dichiusura a scatto con rotazione di 90°, maistata utilizzata nel campo della nautica, condisegno depositato.Costruiti in acciaio Aisi 316 lucidato aspecchio si caratterizzano per chiusura a scattocon rotazione 90°, sporgenza di solo 7,7 mm, viti ascomparsa, cavetto inox di ritegno telescopico,versioni fuel e diesel con attacco per cavo dimassa, simbologia a norme Din.www.osculati.com

Batterie ExideExide Technologies propone la gamma di accumulatori Exide Marine specificamente sviluppataper il settore nautico. L’offerta si compone delle tre diverse linee “Start”, “Equipment” e “Dual”,rispettivamente studiate per coprire il fabbisogno energetico dell’avviamento, dell’alimentazionedei servizi elettrici, elettronici e di emergenza, e per soddisfare entrambe le esigenze. Ogni lineaprevede due tipologie di batteria: una standard con accumulatori ad acido libero; l’altra piùevoluta, con tecnologia Agm o Gel a seconda delle applicazioni, e rigorosamente certificataDnv. www.exide.it

Passerelle Teak Il camminamento delle passerelle in teakrealizzate da Exit Engineering è oracompletamente personalizzabile. La superficieantisdrucciolo in legno segue le lineearrotondate dell’intera gamma: vengonoutilizzati fogli di teak di alta qualità di larghezza4,5 cm e con uno spessore massimo di 3 mm. Lascelta si rifà al costante impegno della societànella riduzione del peso.Le personalizzazioni sulla superficie dicamminamento sono le seguenti: le fughe sulteak possono essere scure in essenza diwengé o chiare in essenza di acero;il nome della barca intagliato agetto d’acqua può inserirsi nel

camminamento e può essere sia in versionechiara (acero) che scura (wengé) o entrambe lesoluzioni in contrasto chiaro scuro (quindi teak,wengé, acero sulla stessa superficie). Nella foto,la passerella di Indio di Wally Yachts (teak,fughe in acero, nome in wengé).www.exitengineering.com

LiuniL’azienda lavora da oltre 50 anni nel mercato deipavimenti e rivestimenti per utilizzo in ambito navale. Lecaratteristiche dei materiali usati sono la facilità dimanutenzione, la resistenza all’usura e la fono-assorbenza. È disponibile una variegata scelta dicombinazioni, per quanto riguarda colori, decorazioni emotivi delle superfici.La collezione di pavimenti vinilici presenta originali legni,disegni in pietra e metallo che possono esserecombinati insieme per creare sensazionali soluzionistilistiche.La collezione in teli Studio Hotel (moquette per impiegonavale) è articolata in tre diversi pesi, idonea a tutti i tipidi ambienti e vanta un’infinità di varianti con bordi, profili,sfondi, logo e qualsiasi personalizzazione possa essererichiesta, grazie al sistema di stampa a iniezioneChromojet ad alta definizione (un milione di pixel).Non mancano tessuti leggeri e pesanti per tendaggi,mobili imbottiti, complementi d’arredo e rivestimentimurali.Tutta la gamma è protetta da trattamenti speciali chefavoriscono una facilità di manutenzione e un realecontenimento dei costi di gestione, come i trattamentipoliuretanici per i pavimenti vinilici e le nanotecnologieper i tessuti e i rivestimenti.www.liuni.com

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GIORGIETTI 11-09-2012 16:29 Pagina 1

ed elettronicacomponenti

Urban Life JacketVeleria San Giorgio lancia ilprimo giubbotto disalvataggio pensato ancheper affrontare gli imprevisti ele intemperie cittadine.Dispone di una imbottituratermica galleggiante,completamenteimpermeabile, di un sistematraspirante e anticondensache protegge anche in casodi caduta, equipaggiamentodi attacco esterno peraccessori come il fischiettodi segnalazione. Il tutto èrealizzato in tessuto highperformance ripstop, conpolsini regolabili. Comodo e leggero, Urban Life Jacket è un giubbotto tecnico, moltoresistente, da indossare in moto come in barca, in città come inmontagna.www.veleriasangiorgio.com

Batterie MastervoltLa gamma comprende batterie Agm, gel, Ioni di litio, Slim line. Si passa dalconveniente e semplice banco di batterie come le Agm a quelle innovativeIoni di Litio. Comprende 28 modelli e cinque serie con quattro diversetecnologie. Ogni serie differisce per caratteristiche, vantaggi, budget,capacità, dimensioni, vita media e parametri tecnici. Tutte le batterie sonosenza manutenzione, senza emissioni di gas, progettate per uso ciclico(carica/scarica), con 2 anni di garanzia sul prodotto.Inoltre Mastervolt ha scelto con decisione di praticare una politica verde su

produzione e riciclo. Non sono utilizzati né cadmio, némercurio e un servizio di riciclo viene offerto aiclienti, a titolo totalmente gratuito, eccetto iltrasporto alla fabbrica.www.mastervolt.it

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Joystick JcsYacht Controller lancia il JoystickJcs che permette, con il semplicemovimento della mano,l’azionamento simultaneo deimotori, dell’elica di prua o di poppa,consentendo di ormeggiare,manovrare e indirizzarel’imbarcazione in qualsiasidirezione, in modalità automatica omanuale. È facile da installare e nonsono necessari interventi invasivi insala macchine, così come non ènecessario cablare cavi lungo tuttala barca, ma semplicemente, una

volta riconosciuto il tipo di manettaelettronica installata a bordo,eseguire una installazione localenel sottoplancia fly o nel salone onelle vicinanze della stazione dicomando. Nel casoun’imbarcazione fosse già dotata diun sistema Dual Band e/o YachtController Smart, è sufficienteallacciare semplicemente unconnettore.Il joystick è inoltre dotato di unoschermo lcd che indica che tipo dicontrollo (manuale o automatico) si èscelto e con manette dotate diprotocollo digitale che consente digestire l’accelerazione con settingdifferenti. Sempre dal pannello Jcs è possibilecomandare la funzione disalpata/calata àncora concontametri e una serie di opzionicome lingua, unità di misura,diagnostica del sistema, versione es/n del sistema.www.yachtcontroller.it

Frigorifero e microondeMiele Marine lancia due modelli di elettrodomestici dedicati al settorenautico: il frigorifero da sottopiano K9123 e il forno a microondeM8260. Il primo, a cassetti, è dotato di sistema di chiusuraSelfClose, di nicchia d’incasso 820-870 mm, altezza e rientranzazoccolo adattabili, aerazione e sfiato frontali. Classe A++ e consumostimato in 0,25 kWh in 24 ore. Il forno a microonde da incasso congrill M 8260-1 è di classe 26 l, ha frontale in acciaio CleanSteel e puòessere inserito in un mobile a colonna largo 60 cm con nicchia alta45 cm. La potenza massima è di 900 W, dispone di comandoelettronico con logica auto esplicativa, selettore tempo e potenza,pulsanti per funzioni supplementari, vano cottura in acciaio inox; èadatto per piatti con diametro max 32 cm. www.mielemarine.it

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ravvicinati Giangi e Andrea Razetoincontri

Evoluzione

L’azienda progetta e produce dal 1920 complementi eaccessori per le costruzioni navali e articoli specializzati per le

imbarcazioni da diporto. Un mondo di ferramenta nautica dove i valoritradizionali si sposano con l’innovazione, la ricerca e

l’internazionalizzazione, trovando risposte adeguate a un mercato semprepiù esigente

pensieri e parole di Laura Biazzi foto di Andrea Muscatello

ARCHEB148 ottobre 2012

IMP. RAZETO 12-09-2012 17:51 Pagina 148

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e continuitài troviamo a Sori, cittadina ligureabbarbicata tra il mare e i monti,dove le piccole viuzze del paese si scontranocon l’imponenza dell’autostrada che sfrecciaproprio sopra i tetti delle case. Non disturbala quiete, ma c’è e si nota, come per ricorda-re che esiste un mondo intero al di là dellemontagne. Tradizione e innovazione, insom-ma. Esattamente lo stesso connubio che ritro-

viamo all’interno dell’azienda F.lli Razeto e Casareto, natain questi luoghi nel 1920 per opera di Giovanni Razeto e CarloCasareto. Oggi, dopo quasi un secolo, i fratelli Andrea e Giangi Razeto(nipoti del fondatore), rispettivamente amministratore dele-gato e responsabile innovation & design, ci accolgono nellostesso edificio di allora. Visitiamo l’azienda, che si sviluppalungo la riva del fiume su quattro piani, l’ultimo dei quali, oramagazzino, è stato una fonderia fino agli anni ’70. All’internodei siti produttivi sembra quasi di tornare indietro negli anni,in ogni locale si respira un’atmosfera d’altri tempi, come se imuri stessi raccontassero la storia dell’azienda; ma a unosguardo più attento, tuttavia, si fanno notare macchinari ultra-moderni a controllo numerico. È un mix ben equilibrato distrumentazione d’avanguardia e attrezzature antiche (la mac-china più vecchia risale al 1927!). F.lli Razeto e Casareto conta circa 37 persone tra impiegati,operai e dirigenti e la gestione è familiare.

L’azienda ha una storia quasi secolare e ha superatonumerosi cambiamenti epocali. L’ultimo è la crisi cheattraversa il settore da qualche anno. Quali sono le stra-tegie che avete adottato per restare sul mercato?Andrea. Sicuramente il nostro punto di forza è la flessibilità,che si declina nel rapporto con il cliente e nell’innovazionedel prodotto. Abbiamo acquistato una macchina a controllonumerico che ci consente di fare delle saldature a proiezio-ne e grazie a questo abbiamo allargato la nostra offerta e ilmercato di riferimento. Inoltre abbiamo puntato sull’espor-tazione. Prima il 40% della produzione era destinato ai Paesiesteri (per lo più europei), oggi la percentuale si è alzata eci siamo dovuti muovere in altri territori, soprattutto Cina eBrasile.

CUn’altra componente importante è lo studio del design(curato da Giangi) che rappresenta la vera innovazionesu cui abbiamo puntato per il rilancio del marchio nelmercato. Come si compone la produzione?Andrea. Abbiamo molti articoli sia per navi da crocierasia per superyacht: il 50% è destinato al settore navale(per lo più italiano) e l’altro 50% al diporto (Italia ed este-ro). Per quanto riguarda la gamma, le serrature e le cer-niere per le porte sono il nostro core business e siamospecializzati in tutto ciò che è ferramenta di bordo pergli interni (accessori per porte e mobili, serrature per leporte tagliafuoco, guide e carrucole per porte scorrevo-li, ganci, chiavistelli, chiusure a leva, compassi, ferma-sedie, maniglie, alzapaglioli, areatori ecc.). Oltre alle pro-duzioni in serie a catalogo, eseguiamo anche lavorazio-ni custom.E la distribuzione?Andrea. Abbiamo una rete di vendita articolata in tutto ilmondo e strutturata in agenti, distributori e, a volte, clientidiretti.

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ravvicinati Giangi e Andrea Razetoincontri

ARCHEB

Che cosa vi distingue dai concorrenti?Andrea. Possiamo ascoltare il singolo cliente e fornirgli esattamenteciò di cui necessita, con il massimo della personalizzazione e il con-trollo diretto in ogni fase di realizzazione. Altro elemento fonda-mentale è la qualità costruttiva: l’artigianalità unita alle ultime tec-nologie e la nostra lunga esperienza ci permettono di avere unknow-how approfondito per quanto riguarda la progettazione deiprodotti destinati alla nautica. Non tralasciamo nulla e i risultati sitraducono in maggiore robustezza. Che idea si è fatto sulle cause che hanno portato il settorenautico a navigare in queste acque difficili? Andrea. La crisi è legata a quella globale finanziaria e il diporto èlegato al lusso: era inevitabile che ne risentisse. Tuttavia la passio-ne per il mare c’è e c’è semprestata e non credo che non cisiano più soldi in circolazione,semplicemente girano meno.Per il futuro è difficile fare previ-sioni ma probabilmente chi ha lacapacità di spesa per comprar-si uno yacht di 30 piedi tornerà acomprarsela. Ci sarà un asse-stamento, quindi, ma il proble-ma sono i danni collaterali perché non ci saranno più gli stessinumeri di prima e non ci sarà più posto per tutti gli operatori. È importante per i piccoli imprenditori creare una rete asso-ciativa forte anche per sostenere i costi dell’internazionaliz-zazione. Che cosa ne pensa di questo e del ruolo di Ucina?Andrea. Credo che tutti noi operatori ci stiamo muovendo abbon-dantemente in questa direzione. L’Associazione ha un ruolo moltoimportante ed è stata determinante per la trasformazione dellatassa di stazionamento in quella sul possesso: se non fosse statoper Ucina il Governo non avrebbe ascoltato i bisogni del nostrosettore. Nonostante la mentalità italiana sia sempre stata indivi-

Il fatturato è stato poco più

di 3 milioni nel 2011,

mantenendosi al livello

dell’anno precedente. Il calo

maggiore si è registrato nel

2009 rispetto al 2008 (35%

in meno), poi è risalito e per

ora è stabile.

dualista a livello imprenditoriale, sto notando molta più partecipa-zione e questo è positivo. L’Associazione consente di mantene-re una propria identità e, allo stesso tempo, di usufruire di alcunistrumenti comuni per proporsi all’estero. L’importante è rimboc-carsi le maniche e non pensare che per agire in concreto ci siabisogno necessariamente di denaro pubblico. Dagli anni ’80 fac-ciamo parte del Consorzio Liguria Produce che è stato molto utilenel processo di internazionalizzazione grazie a vari progetti e ini-ziative che ha messo in campo. Spesso abbiamo parlato del rapporto tra “forma e funzione”come di due principi contrapposti nella progettazione. Checosa ne pensa?Giangi. Cerco sempre la funzione. La forma spesso cambia e

segue le mode del momento, èsecondaria. Certo, anche l’este-tica deve essere vincente e deri-va da una ricerca di materialiinnovativi, da figure originali (chepossono riprendere in certi casianche quelle più antiche) e dallapossibilità di personalizzazione.Di che cosa si occupa nellospecifico?

Giangi. Il mio lavoro riguarda il design delle maniglie e riprenden-do il discorso di prima, Zento e Free Go sono un esempio di comeconiugare le due esigenze: hanno un design ricercato e, allo stes-so tempo, si adattano perfettamente all’ambiente marino. Ci sonopoi maniglie custom e altre scolpite singolarmente. È importanteanche la ricerca di materiali non convenzionali, dalla madreperla alCorian, oppure con immagini digitali riprese sul prodotto stesso(in questo caso ho utilizzato foto dei manti degli animali). Moltosuccesso poi hanno riscontrato le maniglie luminose (Free Go Leo)che possono avere funzione di sicurezza (per indicare le vie di fuga)o di codici cromatici.

Le novità che sono presentate a Genovacomprendono una chiusura permobili, un prodotto ecologico e uno

dedicato al navale e alla sicurezza sulle navi dacrociera durante eventuali black out.

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(continua a p. 153)

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Nel 1930 F.lli Razeto &Casareto inizia afornire accessoridirettamente aicantieri navali: traquesti c’è Ansaldo diGenova che stacostruendo il celebretransatlantico Rex.

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ravvicinati Giangi e Andrea Razetoincontri

ARCHEB152 ottobre 2012

L’innovazione è legata a unsolido bagaglio di esperienza e

competenza: materialitradizionali e soluzioni

inedite si combinano pertrovare forme nuove a funzioni

usuali.

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Quali sono le difficoltà maggiori nel pro-gettare oggetti specifici per la nautica?Giangi. È importante che chi lavora in questo settore sia statoalmeno una volta in barca, e non è così scontato come sem-bra. Le serrature, le maniglie e in generale tutti gli accessorie i componenti che vanno a bordo devono avere caratteri-stiche precise. Non basta prendere una serratura domesticae montarla a bordo: bisogna considerare le sollecitazioni delmotore, le vibrazioni, il moto ondoso, la struttura mobile dellabarca ecc. Ci vogliono, quindi, spessori maggiori, molle piùforti, materiali diversi e vari accorgimenti studiati ad hoc.Sono cambiate le esigenze di armatori e cantieri?Giangi. Negli ultimi anni quasi tutti hanno richiesto prodot-ti realizzati apposta per loro. La customizzazione, quindi, èla tendenza più importante oggi e siamo in grado di rispon-dere adeguatamente proprio grazie alla struttura flessibileche ci caratterizza.

La ricerca e l’uso delletecnologieinnovative hannoun ruolo primario perl’azienda che ècertificata Iso9001:2000 egarantisce unagestione della qualitàproduttiva in lineacon i più elevatistandardinternazionali.

Prodotti Top

Free-Go È composta da dueparti, la manigliauniversale el’impugnatura,disponibile in materiali,forme e finiture diverse per varie funzioni (fermaportamagnetico, paracolpi antishock, aromaterapia o segnale per leuscite di sicurezza). La versione “Leo” è luminosa, disponibile in10 colori e 3 intensità.

Custom Le maniglie Free Gosonopersonalizzabilie realizzabili,su specificarichiesta, con ognitipo di materiale: carbonio,pietra, legno, rivestite in pelli o tessuti speciali, madreperla(nella foto), alluminio verniciato, Corian ecc.

Shower LockÈ un’innovativa serratura che può essere installata anche suporte sottilissime, fino a spessoripotenzialmente inferiori al millimetro.Dotata di scroccoantivibrante e diuna guarnizioneimpermeabile, hamolle interne moltoresistenti.

Cult Questa particolaremaniglia a formadi pesce è statarealizzata inmodello unico ed èstata scolpita a mano. L’ufficio di design gestito da GiangiRazeto è a disposizione di progettisti, costruttori e particolariarmatori che vogliono qualcosa di unico e originale sullapropria imbarcazione.

Time È la maniglia di sicurezza a bordo, in caso di impatto si piegae permette il passaggio senza danneggiare persone o cose.Ideale per spazi ristrettie durante le manovre.

(segue da p. 150)

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ARCHEB154 ottobre 2012

Numarinecantieri

IMP. NUMARINE 13-09-2012 11:53 Pagina 154

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Il futuroriparteda qui

Il futuroriparteda qui

Un nuovo corso per il cantiere della mezza luna che,ritornato sotto la guida dell’unico proprietario

Ömer Malaz, si impone con successo nell’areamediorientale e sudamericana, non dimenticando il

mercato europeo al momento solo “addormentato”…di Silvia Montagna

Un nuovo corso per il cantiere della mezza luna che,ritornato sotto la guida dell’unico proprietario

Ömer Malaz, si impone con successo nell’areamediorientale e sudamericana, non dimenticando il

mercato europeo al momento solo “addormentato”…di Silvia Montagna

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ARCHEB156 ottobre 2012

mer Malaz è un uomo sicuro di sé,che non lascia nulla al caso. Nato inuna famiglia di importanti imprenditori turchi (laMalazlar Match Co è la seconda produttrice difiammiferi del Paese), ha nel suo dna l’arte diun mestiere che richiede intelligenza, lungimi-ranza e soprattutto capacità di affrontare sem-pre qualsiasi problema e di cambiare in meglio.Numarine, il cantiere con sede a Istanbul, chenasce nel 2002 dalla sua passione per le bar-che (conosce tutto delle sue imbarcazioni e

segue personalmente ogni passaggio produttivo), dal 2008aveva come partner il gruppo con il 70% della proprietà del mar-chio Abraaj Capital Group, importante fondo privato di investi-mento. Grazie a quest’ultimo – come spiega lo stesso Malaz –Numarine ha acquisito un’identità molto positiva nel mercatonautico internazionale e, soprattutto, è riuscito a superare larecessione economica di quegli anni con pochi impatti negativi. Il 2012 è diventato un anno importante perché il cantiere haintrapreso un nuovo corso tornando, in primo luogo, a esseredi proprietà unicamente del suo fondatore. Questo contribuiràa rinforzare l’espansione di un Gruppo che si ripresenta com-pletamente rinnovato anche a livello di organico, con un teamgiovane ma nello stesso tempo competente, di politiche di mar-keting e con strategie commerciali che puntano al mercatointerno e alle nuove realtà emergenti quali Sud America – conBrasile, Messico, Venezuela – e Medio Oriente, in particolareLibano e Jeddah, oltre all’estremo Oriente con la principaleattenzione a Hong Kong. Ingenti e importanti investimenti sono stati fatti nell’innovazione

Öe nei processi produttivi. Per quanto riguarda i numeri, que-st’anno sono state vendute dieci barche e la crescita del fattu-rato rispetto all’anno precedente è stata del 51%. Nel 2013 siprevede che le imbarcazioni vendute saranno 14 e 18 quelle del2014.

Il cantiereLo stabilimento di Numarine si trova nella zona orientale di Istan-bul e si estende per 35.000 metri quadri con capannoni a cli-matizzazione controllata in cui si possono produrre dai 16 ai 18yacht in contemporanea dai 55’ ai 102’. I dipendenti diretti sono140, mentre una quarantina di persone lavorano per il cantiereindirettamente.Il processo di produzione si basa sull’utilizzo di materiali e fre-satrici automatiche che consentono di standardizzare e acce-lerare i tempi di costruzione.Tutti gli yacht sono in pvc espanso, vetro E unidirezionale e mul-tiassiale con rinforzo in aramide, resina vinilestere. La costru-zione è in sandwich e si ottiene impiegando il sistema Gss (Irri-gidimento grid system). La realizzazione avviene attraverso ilmetodo dell’infusione sottovuoto assistito con il post-tratta-mento per l’intera struttura. Questo metodo di costruzione e imateriali high-tech garantiscono scafi più robusti e nello stessotempo più leggeri e veloci. La realizzazione dello scafo e della coperta è in sandwichcon traverse longitudinali che corrono tra le perpendicola-ri e le paratie trasversali per formare una struttura unifica-ta. Le paratie, a loro volta, sono costruite con pvc espan-so a cellule chiuse, che sono state progettate come partedella struttura dello yacht.

Focus TurchiaSecondo l’Ocse la Turchia èl’unico Paese dell’Europa adavere avuto una crescita supe-riore al 6,5% per il 2011; èun’economia giovane e in con-tinua trasformazione. Un mer-cato interno di circa 73 milionidi abitanti con un’età media di29 anni.Gli ultimi anni si sonocaratterizzati per un grandeproliferare di progettiinfrastrutturali diammodernamento eadeguamento alle normativeeuropee.La politica strategica adottatadal governo è quella delleprivatizzazioni e degliinvestimenti esteri. L’Italia è ilquarto Paese investitore inTurchia dove è presente concirca 800 imprese.

Numarinecantieri

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Le interviste

Ömer Malaz«La crisi attuale non èglobale, ma riguarda soloEuropa e America, perché cisono molti Paesi nel mondoche vanno bene. La Turchia èuno di questi. Abbiamo avutoil nostro periodo di difficoltànel 2009 e abbiamo subito

cercato di guardare ai mercati emergenti. Ci siamo impegnatiad aprire a dealer cinesi, di Hong Kong, al Venezuela (trebarche in costruzione sono destinate a questo Paese) e alLibano e ci siamo staccati dalla dipendenza europea cheprima di allora era l’unico mercato di riferimento. Bisognarendersi conto che quest’ultimo non è al momento il piùimportante, anzi, anche se credo che un tornerà ad esserlo: ècome se stesse dormendo in attesa di “risvegliarsi”».

Ali Tanir,marketing& communicationmanager«Fare parte di un cosìgiovane e qualificato team èun sogno per unprofessionista. Numarine èuno dei più importanti

costruttori di yacht performanti in Turchia, un Paese che inquesti anni si trova in cima ai trend di tendenza. Istanbul è unpunto di riferimento per gli europei e il Medio Oriente e lepersone vengono qui da tutto il mondo per scoprire una cittàricca di storia ma allo stesso tempo moderna, che unisce latradizione alla tecnologia. Il team di professionisti diNumarine non dimentica le proprie radici, ma è pronto adandare avanti per cercare la “perfezione”.»

Malcom Hutchison,direttore tecnico«Il cantiere Numarine, comefondatore del sistema ainfusione a vuoto in Turchia,ha dieci anni di esperienza inquesta tecnica e si serve deipiù alti livelli di tecnologia perla produzione di scafi e

modanature per i suoi yacht per un peso inferiore dellastruttura senza interferire sulla rigidezza e la resistenzaall’acqua e che beneficia anche della massima resistenzaall’osmosi. La leggerezza accomuna anche il mobilio presentesulle imbarcazioni, in quanto si utilizza una combinazione dimateriali leggeri, ma prevalentemente in legno massello».

«L’attenzione per il peso nasce dall’obiettivo di produrre soprattutto yacht resistenti e

veloci, ma con potenze inferiori che aiutano a rispettare l’ambiente».

Numarine, inoltre, con il suo metodo produttivo, assicura unabassa emissione di stirene rendendo il luogo di stampaggiosicuro e rispettoso dell’ambiente di lavoro. Non solo velocitànella produzione ma anche attenzione alle norme, per compe-tere a livello qualitativo con i migliori cantieri europei.

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ARCHEB158 ottobre 2012

La barca del momento:Numarine 78’ FlyImbarcazione di quasi 24 metri (21,8 di scafo) orientata per unuso familiare, il 78 Fly è anche potente e offre molti spazi aper-ti dove otto persone possono passare la giornata a bordo.È costruito in sandwich con pelli unidirezionali e multiassiali econ la tecnica del sottovuoto, con tutti gli arredi realizzati insandwich per ottenere la massima leggerezza: è stato dise-gnato per dare ai propri ospiti soprattutto tanto spazio, a parti-re dal flybridge dove si trovano un’ampia zona prendisole,accanto alla postazione di guida, l’area pranzo con tavolo esedute, bar con icemaker e barbecue. Sul ponte principale,accanto al classico pozzetto, riparato dal sole dall’unghia del flycon tavolo e divanetti, c’è un secondo spazio all’aperto a prua,con tavolino e prendisole. Sul main deck dal pozzetto si entra nel salone con divano emobile con televisione sulla destra. Proseguendo a pruavia sitrovano, sempre una di fronte all’altra, la cucina e il tavolo dapranzo sulla sinistra e, infine, si raggiunge la postazione dicomando interna. Sottocoperta le cabine sono quattro, di cui l’armatoriale acentro barca che beneficia delle finestrature laterali sulloscafo e la vip a prua. Tra queste due cabine ospiti a lettigemelli di cui una può essere trasformata in matrimoniale.L’imbarcazione è, infatti, semicustom, nel senso che aseconda delle richieste del cliente può essere modificatain alcune parti e arredata come si vuole.

Numarinecantieri

La schedaCostruttore Numarine, Istanbul, Turchia, www.numarine.comProgetto Tommaso Spadolini (concept esterni e layout com-partimentazione) • Can Yalman (stile interno) • Umberto Taglia-vini (carena)Scafo Lunghezza ft m 23,98 • lunghezza scafo m 21,8 • lar-ghezza m 5,75 • immersione m 1,78 • peso a pieno carico ton47 • riserva carburante lt 5.000 • riserva acqua lt 900 • cabine4 + 1• posti letto 8 + 2 • velocità di crociera 28 nodi • velocitàmax 28 nodi • autonomia 400 miglia nautiche a velocità di cro-ciera • 2 motori Cat C18 Acert 1.150 cavalli oppure 2 Man V121.500 cv • certificazione Ce categoria A

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Lo staffDa sinistra a destra: Ali Tanir, Patrik von Sydow (ex ceo) , PinarCoskuner Genç, sales and marketing director, Ömer Malaz e Mal-com Hutchinson.

Il cantiere, dopo aver partecipato a Cannes, sarà aFt.Lauderdale e Miami, oltre a Saloni locali, ma importanti,

a Rio, Beirut, Hong Kong e Jeddah. >

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OrgoglioitalianoNessuna delocalizzazione in vista per uncantiere che guarda ai Paesi emergenti solo comenuovi clienti. Perché la qualità del “made inItaly”è un bene inestimabile, dasalvaguardare a ogni costoa cura di Chiara Freni

I marchio Ranieri nasce a Soverato, inprovincia di Catanzaro, alla fine degli anni’60 per iniziativa di Pietro Ranieri e dei suoi fratelli. Oggiil cantiere si occupa della produzione di imbarcazioni dadiporto in vetroresina di lunghezze comprese tra 4,55 e10 metri.Quali sono i problemi più evidenti della nautica edella cantieristica italiana?Risiedono sia nella situazione economica e finanziariaglobale nell’evidente timore, non immotivato, che l’ac-

quisto di un bene classificato come “di lusso” – nonostantela spesa sia in certi casi inferiore a quella di una roulotte o diun camper – possa avviare una serie di controlli, sulla prove-nienza delle risorse, sullo stile di vita ecc.Quali sono le prospettive per la produzione di imbarca-zioni?Con la concorrenza spesso dequalificata della globalizzazio-ne, molte aziende hanno trasferito le loro produzioni, in tuttoo in parte, dove la mano d’opera non specializzata e i costiminori hanno attirato investimenti e produzioni.Alla cantieristica italiana rimane lo stile, la qualità progettualee produttiva e l’immagine dei marchi. In Italia ci sono alcunicantieri che hanno nella loro storia e nel loro dna tutti gli ele-

IARCHEB160 ottobre 2012

ravvicinati Salvatore Ranieriincontri

IMP. RANIERI 13-09-2012 9:40 Pagina 160

mente dai colleghi più anziani ed esperti e, poi, supervisionaticostantemente da noi.Quanto ritenete importante che la produzione si svilup-

pi in un ambiente protetto eallineato alle normative previ-ste nel nostro Paese (decretolegislativo 626/1994)?È fondamentale: è una questio-ne di cultura e civiltà. I costi lievi-tano, ma c’è una responsabilitàoggettiva per la salute e la sicu-rezza sul posto di lavoro che

l’imprenditore deve considerare dal punto di vista etico emorale.

Sopra, l’Atlantis 28, che fa

parte della linea Cabin e

dispone di un pozzetto di

poppa con lavello e fornello

a gas. Sotto, la sede del

cantiere.

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menti per riconquistare credibilità e risultati commerciali. Biso-gna trasmettere il messaggio che andare per mare compor-ta soprattutto la scelta di un’imbarcazione ben progettata,ben costruita, con unacarena professionale, unagiusta ripartizione dei pesie una motorizzazione ade-guata ad affrontare imutamenti delle condizio-ni meteorologiche. Suqueste basi, le prospettiveper produrre adeguatiquantitativi ci sono e le quantità prodotte in Italia possono tro-vare spazi anche all’estero.Perché la Ranieri International non ha delocalizzatocome hanno fatto molti altri cantieri europei?Perché abbiamo voluto investire sulla qualità. Non solo deiprodotti ma anche dei progetti, realizzati da maestranze qua-lificate e distribuite da una rete di concessionari selezionatiche rappresentano il nostro cantiere in Italia, in Francia e, unpo’ per volta, in quasi tutti i Paesi europei come Germania,Olanda, Spagna, Svizzera, Inghilterra, Norvegia, Croazia emolti altri.Come vengono garantite la qualità e l’affidabilità del pro-dotto?Il controllo continuo su ogni singolo particolare e una verificacostante del comportamento dell’imbarcazione attraverso iripetuti test in mare ci permettono di verificare quotidiana-mente il risultato di ogni progetto in prima persona.L’addestramento e la formazione delle vostre maestran-ze viene curata direttamente dai voi?Tutti i nostri dipendenti vengono inizialmente formati diretta-

«Le imbarcazioni prodotte in Italiasono apprezzate dagli stranieri che voglionoun progetto realizzato fisicamente nel nostro

Paese, da esperta mano d’opera italiana».

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ARCHEB162 ottobre 2012

ravvicinati Salvatore Ranieriincontri

Su quali aspetti tecnici e stilistici punterete per le vostreprossime realizzazioni?Stiamo applicando, così come abbiamo fatto sull’ultimagenerazione di modelli, una serie di soluzioni tecniche checonsentano una miglior navigabilità e offrano un significativorisparmio di carburante. Ilnostro sistema di carenaHis (Hull innovative system)sta riscuotendo importantirisultati anche oltre oceano.Accanto alla sicurezza, lesfide devono tendere asignificativi risparmi di car-burante che certamente iclienti apprezzeranno.State ottenendo dei suc-cessi importanti in Paesi del Nord Europa dove le esi-genze della clientela sono ancora più marcate che in Ita-lia. Come mai?All’estero, e soprattutto nei Paesi nordici, c’è una tendenzaa un uso molto più frequente delle barche rigide, considera-te, in molti casi a ragione, alla stessa stregua delle automo-bili in termini di durata e affidabilità. Si va ben oltre l’aspettopuramente estetico o stilistico. La richiesta è per prodotti bencostruiti che durino e non presentino problematiche costrut-tive provocate da bassi livelli qualitativi. In quali Paesi extra europei ritenete di poter conseguirein tempi brevi dei risultati interessanti?Stiamo esplorando alcune importanti possibilità asiatiche,specialmente in Cina, a Shanghai, dove le imbarcazioni ita-liane hanno molte possibilità di affermarsi. I cinesi hanno

già delle barche a prezzi competitivi, noi dobbiamo espor-tare tecnologia e qualità.Com’è percepita la qualità della nautica da diporto ita-liana, per imbarcazioni sotto i dieci metri negli Usa?Le misure alle quali sono abituati negli States sono tradizional-

mente più ampie delle nostre,anche per le problematiche impo-ste da mari oceanici o dai grandilaghi, e sono molto diffuse leimbarcazioni da pesca. Grazie allaClf 30, però, abbiamo iniziato aricevere alcune richieste anche daquel mercato, che sta interessan-dosi, in modo direttamente pro-porzionale alla crescita qualitativadelle imbarcazioni della Ranieri

International, a misure più contenute e per certi versi più pratiche,poliedriche e molto meno costose.

I Voyager 21 S (a fianco) e

Voyager 23 S (nella foto

grande) sono stati progettati

come modelli molto versatili

per consentire alla famiglia

media di affrontare il mare e i

laghi, in piena sicurezza, nel

massimo comfort e con

un’abitabilità notevole.

Clf 25

Questo nuovo progetto, derivato dalla Clf 30, nasce dall’idea dioffrire a un prezzo accessibile un’imbarcazione che risponda atutte le esigenze degli appassionati di pesca sportiva che amanotrascorrere e condividere le vacanze con la famiglia. Lunga 7,60m e larga 2,70, è dotata di vasche per il vivo e per il pescatocoibentate e ossigenate, porta canne, grande pozzetto a poppa.Potenza massima 300 cv, minima 150.

«Non vogliamo rinunciare al controllodiretto di ogni singola imbarcazione e nonpensiamo di spostare anche solo una parte

della produzione all’estero. Il nostro èorgogliosamente un cantiere italiano e cometale vogliamo rimanga».

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Ranieri International ha avviato investimenti impegnativi, perproporre progetti e imbarcazioni a una clientela che, puressendosi quantitativamente ridimensionata, sicontraddistingue per passione e competenza.In questo contesto si inseriscono le quattro realizzazioni cheRanieri presenta al Salone di Genova per la stagione 2013.Caratteristiche comuni sono l’utilizzo di vetroresine egelcoats di altissima qualità, componenti in acciaio inox 316con sistema di fissaggio attraverso basi in microfusione,carene con sistema His progettate dallo studio tecnico delcantiere che migliorano le prestazioni, i tempi di planata e ilcomfort e riducono sensibilmente i consumi di carburante.

Atlantis 28Lunghezza m 8,30 • larghezzam 2,70 • portata max 10 per-sone • peso kg 2.400 • riservacarburante lt 400 • riservaacqua lt 100 • cabine 2 • postiletto 4 • motori 1 o 2 fb conpotenze da 300 a 600 cv •

categoria B

Voyager 23 SLunghezza m 6,70 • lar-ghezza m 2,40 • portatamax 9 persone • peso kg1.300 • riserva carburante lt240 • riserva acqua lt 80 •motore fuoribordo conpotenza da 115 a 250cavalli • categoria C

Voyager 21 SLunghezza m 6,20 • lar-ghezza m 2,40 • portatamax 8 persone • peso kg1.100 • riserva carburante lt250 • riserva acqua lt 80 •motore fuoribordo conpotenza da 100 a 200 cv •categoria C

Le novità

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ARCHEB164 ottobre 2012

di Genovale stelle

Il Magellano 76 nasce da una evoluzione del74, il primo modello della linea di long range yacht lanciata daAzimut nel 2009. Gli obiettivi progettuali della gamma sono

un’ampia autonomia, comfort di navigazione anche a bassiregimi e libertà di navigare a velocità più elevate quan-do necessario: una reinterpretazione italiana delle piùtradizionali imbarcazioni trawler.A bordo si mantiene l’atmosfera calda di una barca da

famiglia e offre allo stesso tempo la possibilità di avereun’ampia zona di poppa con due cabine equipaggio,

cambusa e angolo lavanderia. Il doppio accesso, dalla plan-cetta di poppa e dalla cucina posizionata sul ponte principale,consente di garantire la massima privacy per armatore, ospitied equipaggio. La zona notte ha quattro cabine e quattro bagnie c’è la possibilità di trasformare una cabina ospiti, quando nonutilizzata, in un’area relax aggiuntiva accessibile direttamentedalla suite armatoriale. Esternamente il ponte del fly è statoesteso a poppa offrendo una maggiore superficie utilizzabilecome prendisole.L’Azimut 54 è invece erede del 53, si presenta con connotazio-ni più sportive rispetto al suo predecessore, così come sono statimodificati tutti i dettagli di décor interni e il ponte principale nelleforme e nell’arredamento.Sottocoperta la cabina del proprietario a centro barca gode digrande vivibilità grazie all’altezza e alla larghezza a tutto baglio edella vista a pelo dell’acqua attraverso le finestrature sullo scafo.

Azimut Yachts Sono tre le novità su cui punta il cantieredi Avigliana. In anteprima mondiale il Magellano 76 a cui seguono

l’Azimut 54 e 84

Costruttore Azimut Yachts, Avigliana (TO), tel. 01193161, [email protected],www.azimutyachts.comMagellano 76Progetto Ken Freivokh (esterni e concept) • Styledepartment Azimut Yachts (design interno) Scafo Lunghezza max 24,4 • larghezza m 6 •immersione m 1,81 • carena semidislocante DualMode • peso a pieno carico kg 64.000 • riservacarburante lt 7.500 • riserva acqua lt 1.400 • cabine4 + 2 • posti letto 8 + 2 • 2 motori Man V8 cv 1.000 •velocità di crociera a mezzo carico 17,5 nodi •velocità max a mezzo carico 22 nodi

Azimut 84Progetto Stefano Righini (esterni econcept) • Carlo Galeazzi (design interno)Scafo Lunghezza ft m 25,69 • larghezza m 6,45 •immersione a pieno carico m 1,79 • peso a pienocarico ton 75 • cabine 4 + 2 • posti letto 8 + 3 • 2

motori Cat C32 Acert V12 V-drive cv 1.723 • velocitàmax 29 nodi • velocità di crociera 24 nodi •autonomia 301 mn

Azimut 54Progetto Stefano Righini (esterni e concept) • CarloGaleazzi (design interno)Scafo Lunghezza ft m 16,7 • larghezza m 4,95 •immersione a pieno carico m 1,35 • peso a pienocarico ton 27 • cabine 3 + 1 • posti letto 6 + 2 • 2motori Man R6 V-drive cv 730 • velocità max 33 nodi• velocità di crociera 28 nodi • autonomia allavelocità di crociera 350 mn

Le schede

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[email protected] - tel. +39 034431581 BRUNO ABBATE GROUP

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di Genovale stelle

Costruttore Bwa, Dreno (MI),tel. 02 98278901, [email protected], www.bwa.itProgetto Ufficio tecnico del cantiereScafo Lunghezza ft m 6,65 • larghezza m 2,75• tubolari diametro cm 58 •compartimenti d’aria 5 •tessuto tubolariHypalon-neopreneOrca da 1.670dtex • portata max13 persone • riserva

carburante lt 185 • riserva acqua lt 50 •potenza motore 115-200 cavalli •certificazione Ce categoria B/C

Frauscher 1017 Lido

Versione open del 1017 GT che mantiene lostesso spirito sportivo ma che regala molto piùspazio a bordo. L’area lounge che si apre a prua, infatti,consente di ospitare fino a 12 persone e i due tavoli possonoessere abbassati consentendo la creazione di uno spazioprendisole. Sotto la consolle di guida c’è lo spazio per un daytoilet.La motorizzazione standard prevede due MerCruiser 350 Magda 300 cavalli l’uno e trasmissioni Z-drive.

SchedaCostruttore Frauscher BoatsImportatore esclusivo Cantiere Nautico Feltrinelli, Gargnano(BS), tel. 0365 71240, [email protected],www.nauticafeltrinelli.itProgetto Ufficio tecnico del cantiereScafo Lunghezza ft m 10,17 • larghezza m 2,98 • immersionem 0,8 • riserva carburante lt 520 • riserva acqua lt 74(optional) • peso a vuoto kg 3.300 • portata max 12 persone •2 MerCruiser 350 Mag cv 300 oppure 2 Volvo Penta 4L Tdi cv300 common rail • certificazione Ce categoria C

Bwa 22’ Sport GTQuesto gommone ha un look ricercato e unallestimento completo. La sigla GT è acronimo di GranTurismo e sottolinea l’arricchimento con tubolari bicolore spor-tivi, sedili, arredi più ergonomici e accessori curati nello stile.A poppa il divano a C offre due posti a sedere in più rispetto alletradizionali panche rettangolari, lo schienale di coronamentosi reclina e trasforma la seduta in prendisole, mentre i due cusci-ni cilindrici posti lungo i fianchi servono sia da schienali, sia daappoggiatesta quando ci si sdraia. Al centro del pozzetto, infi-ne, si può installare un tavolino per gli aperitivi.Le sedute di pilotaggio e quella davanti alla consolle portanoa otto il numero di posti a sedere complessivo. A prua si trovauna seconda area prendisole estendibile sino alla consolle. Il fuoribordo più adatto è un motore da 115 cavalli, ma si puòinstallare una massima potenza di 200 cavalli.

Atlantis 34È il nuovo entry level della rinnovatagamma degli open Atlantis ed è immatri-colato come natante. Esternamente è completodi soft top apribile, pozzetto convertibile in pren-disole o dinette attrezzata con angolo bar mul-tifunzione e spiaggetta di poppa di oltre 2 mq.Internamente ci sono una dinette da 4/6 perso-ne che all’occorrenza si trasforma in un lettomatrimoniale (da 2,4 x 1,9 m), una cucina com-pleta e una cabina matrimoniale posizionata acentro barca. L’altezza della dinette, della cucinae del bagno non scende mai sotto i 190 cm. Laluminosità interna è garantita dalle finestraturelaterali e dagli oblò.

La scheda Costruttore Azimut-Benetti Spa divisio-ne Atlantis, Sariano di Gropparello (PC),tel. 0523 854711,[email protected],www.atlantisyachts.itProgetto Ufficio tecnico del cantiereScafo Lunghezza ft m 10,25 • lunghez-za scafo m 9,95 • larghezza m 3,49 •immersione m 0,99 • peso a pieno cari-co kg 8.500 • riserva carburante lt 650• riserva acqua lt 180 • una cabina •posti letto 4 • 2 motori Volvo Penta D3cv 220

La scheda

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di Genovale stelle

Dellapasqua DC14 SLNuova versione per il DC14 SL che presenta un diverso layoutdella finestratura laterale e dispone di un garage apribilesullo specchio di poppa per ospitare il tender mantenendo unampio pozzetto. Da questo si può accedere alla piattaforma dipoppa in teak, dotata di doccia esterna e scaletta bagno, alponte di prua con un grande cuscino prendisole e al flybridgedove si trova la seconda postazione di comando. La zonanotte, sottocoperta, prevede una cabina armatore con lettocentrale, armadi e locale servizio privato con doccia. Per gliospiti ci sono due cabine doppie con armadio allestite conletti separati nel primo caso, altrimenti una cabina a lettiseparati e una matrimoniale; in entrambe le versioni un localeservizi separato.

La schedaCostruttore Dellapasqua DC Srl Marina di Ravenna (RA),tel. 0544 530243, [email protected],www.dellapasquadc.comProgetto Ufficio tecnico del cantiereScafo Lunghezza ft m 14,99 • larghezza m 4,3 • riservacarburante lt 1.700 • riserva acqua lt 400 • cabine 3 • postiletto 6 • portata max 16 persone • 2 motori eb turbodiesel cv1.218 • certificazione CE categoria B

Sono cinque le novità della stagio-ne 2012/2013. Da menzionare la versionefuoribordo del Prince 35 Sport Cabin che si dif-ferenzia per la presenza di uno speciale bracketin alluminio a poppa (sul quale è possibile instal-lare motori fuoribordo fino a 700 cavalli), un roll-

bar in vetroresina (che integra il tendalino para-sole per ombreggiare la dinette di poppa) e perla stiva poppiera che può essere allestita, all’oc-correnza, come seconda cabina con due postiletto. Accanto a questo modello debutterà ancheil Prince 30, open con consolle centrale di dimen-sioni importanti, locale toilette all’interno, duegrandi superfici prendisole, musone di prua inte-grato in controstampata per agevolare la salita abordo e per garantire resistenza al verricello elet-trico durante l’ancoraggio. Il Prince 43’ CabinLuxury è invece la nuova ammiraglia con le misu-re di m 12,90 x 4,90. Internamente si trovanoanche due cabine, di cui una armatoriale, unlocale toilette, un angolo cucina e un disimpegno

all’ingresso. È disponibile con motori entrofuori-bordo benzina e diesel fino a 1.000 cavalli.

La schedaCostruttore Nuova Jolly Marine Srl, Bussero (MI), tel. 02 95334031, [email protected], www.nuovajollymarine.comProgetto Ufficio tecnico del cantiereScafo Lunghezza ft m 10,65 • lunghezza omolo-gazione m 9,98 • larghezza m 3,69 • diametro deitubolari m 0,60/0,40 • numero compartimenti sta-gni 6 • portata max 16 persone • potenza massi-ma applicabile cv 700 • carrellabile da sgonfio •riserva combustibile lt 660 • peso a vuoto ton 3,4• certificazione Ce categoria B

Sacs Strider 15Questa barca rappresenta l’evolu-zione della specie Strider che annove-ra sette modelli da 8 a 15 metri, accomunatidallo stesso design, ma diversi per lunghezzae abitabilità. Sebbene si tratti di un walkaround, sottocoper-ta l’altezza raggiunge i due metri, sia nel disim-pegno d’ingresso sia nel bagno. La cuccettamatrimoniale è collocata a prua, mentre apoppa, sotto il pagliolo, c’è un letto per duebambini. Il pozzetto è arredato con divani, poltroncine emobile cucina e a prua il living ospita alcunidivani che offrono, in ogni caso, la possibilità disdraiarsi al sole.Tutta la coperta può essere ombreggiata. Apoppa, un sistema servoassistito permette diallestire il tendalino parasole senza alcuna fati-ca, mentre a prua si usano dei sostegni di car-bonio. Un t-top molto leggero, realizzato come

La schedaCostruttore Sacs Srl, Zibido S. Giacomo (MI),tel. 02 90005100, [email protected],www.sacsmarine.itProgetto Ufficio tecnico del cantiereScafo Lunghezza m 15,30 • larghezza m4,50 • immersione m 0,80 • posti letto 4 •peso a pieno carico ton 11,6 • 2 motoriCummins cv 600 • propulsione Arneson •riserva carburante lt 960 • riserva acqua lt150 • portata max 10 persone •certificazione Ce categoria B

Nuova Jolly Marine

l’intera costruzione con la tecnologia dell’infu-sione della resina sottovuoto, protegge lapostazione di pilotaggio, con un ampio e altoparabrezza. Ci sono quattro sedili di guida.La velocità di crociera è di 40 nodi e quellamassima di 44, con due turbodiesel CumminsQsc 8.3 da 600 cavalli.

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MANO 11-09-2012 16:31 Pagina 114

di Genovale stelle

Le schede Costruttore ValiantDistributore Brunswick Marine in ItaliaSpa, Peschiera Borromeo (MI),tel. 800 013695,[email protected],www.mercury-marine.eu

550 Comfort Lunghezza esterna m 5,33 •lunghezza interna m 4,1/3 • larghezzaesterna m 2,34 • larghezza interna m 1,2 •diametro tubolari cm 40-60 • peso senzamotore kg 430 • riserva carburante lt 70 •portata max 9 persone • potenza maxinstallabile cv 80 • numero compartimenti 5• certificazione Ce C

685 Classic Lunghezza esterna m 6,75 •lunghezza interna m 5,6/5 • larghezzaesterna m 2,73 • larghezza interna m 1,5 •diametro tubolari cm 50-60 • peso senzamotore kg 880 • riserva carburante lt 200 •portata max 16 persone • potenza maxinstallabile cv 200 • numero compartimenti5 • certificazione Ce B

500 Sport Lunghezza esterna m 5,01 •lunghezza interna m 3,8 • larghezza esternam 2,32 • larghezza interna m 1,15 •diametro tubolari cm 40-55 • peso senzamotore kg 330 • riserva carburante lt 38 •portata max 8 persone • potenza maxinstallabile cv 60 • numero compartimenti 5• certificazione Ce C

ValiantSi arricchisce lagamma di battelli achiglia rigida del marchiodel gruppo Brunswick che sipresenta nelle serie Comfort(quattro modelli), Classic (cin-que modelli) e Sport (settemodelli). In particolare il 550

Comfort è un battello poliva-lente ben equipaggiato per ineofiti o per chi ha a disposi-zione un budget di acquistocontenuto. È dotato di unponte classico con panca-gavone posteriore, di un soli-do tientibene e di una sedutaanteriore con tientibene in cuisi nasconde un serbatoiocarburante di acciaio inox da70 litri di capacità. Può esse-re installata come optionalun’asta traino per lo sci. Il685 Classic ha un pontedotato di una consolle cen-trale, un prendisole di prua euna dinette con poggiareni.La consolle offre una seduta

frontale abbattibile, grandigavoni e un pannello stru-menti ben equipaggiato diserie che può essere arricchi-to con un gps standard ocon scandaglio radio vhf,radio mp3 completa di adat-tatori per i-Phone o altri letto-ri mutimediali. Sotto il prendi-sole di prua ci sono dei gavo-ni molto spaziosi che permet-tono di alloggiare la cuscine-ria ma anche l’asta da sci, ilwakeboard o l’eventualeequipaggiamento sportivo. Il685 sarà proposto in packa-ge con motori fuoribordoMercury fino a 200 cavalli.

ARCHEB170 ottobre 2012

Rio Yachts L’Espera 34, natante, è un open di 10 metri entrylevel della gamma ma al tempo stesso icona del nuovo corsoche racchiude il passato e il futuro del cantiere con un nome che èlo stesso della prima barca di legno costruita nel 1961. Da poppaverso prua si trovano un ampio pozzetto trasformabile da semplicisedute a prendisole-relax a zona pranzo; un monoblocco invetroresina che racchiude al suo interno lavello, frigorifero, piastracottura e piano di lavoro e divide la zona ospiti da quella di guida.Scendendo nel sottocoperta c’è un piccolo bagno, una dinette a Ctrasformabile all’occorrenza in letto e anche un piccolo lettomatrimoniale nella zona sotto la plancia di comando.Accanto a questo il Rio 36 Art, con linea sportiva, spazi aperti,ampio pozzetto sgombro con tavolo a comando idraulico e chaise-longue, doppio posto guida. Nella sua versione Air si trova unhardtop a scorrimento elettrico che arriva fino a poppa perproteggere la zona pranzo.

La scheda Costruttore Rio Yachts, Chiuduno (BG), tel. 035 927301,[email protected], www.rioyachts.comEspera 34 Lunghezza m 9,99 • larghezza m 3,4 • immer-sione m 0,55 • peso a secco kg 5.000 • riserva carburan-te lt 700 • riserva acqua lt 115 • portata max 10 persone• 2 motori Mercury 350 Mag cv 300 • progetto MarinoAlfani • certificazione Ce categoria B36 Art Lunghezza ft m 11,14 • larghezza m 3,65 • immer-sione m 0,64 • peso a vuoto kg 6.700 • portata max 12persone • riserva combustibile lt 780 • riserva acqualt 300 • posti letto 4 + 2 • 2 motori Qsd 4.2Es 320 Axiuscv 320 • certificazione Ce categoria B

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IMP. ANTEPRIME GENOVA 13-09-2012 10:50 Pagina 170

SAVER 11-09-2012 16:39 Pagina 1

di Genovale stelle

Le schede Costruttore Cantieri Navali Austin Parker,tel. 0586 792412, [email protected],www.austinparker.itProgetto Fulvio De Simoni

Austin Parker 36’ Lunghezza ft m 11 •lunghezza scafo m 9,98 • larghezza m 3,75• peso a pieno carico kg 8.000 • riserva

carburante lt 780 • riserva acqua lt 220 •portata max 10 persone • una cabina • 2motori Volvo Penta D4 350 Ips •certificazione Ce categoria B

Austin Parker 64 Fly • lunghezza ft m19,4 • larghezza m 6,15 • peso kg 43.000 •cabine 3 + 1 • 2 motori Man V8 cv 1.200 •velocità max 32 nodi • certificazione Cecategoria A

Austin ParkerLa novità del cantiereè il 64 Fly e porta la firmadi Fulvio De Simoni. Le lineesono sobrie, lo stile classico.L’ampio pozzetto è servito dauna grande piattaforma

bagno e dall’hangar per iltender. Il flyingbridge cheospita, oltre alla postazione dipilotaggio, divani, prendisolee mobile bar è curato nei det-tagli. Il salone interno è arre-dato con divani in pelle, valo-rizzato dalla cucina che puòessere integrata in più solu-zioni a seconda delle esigen-ze dell’armatore. Accanto a questo modellopresenta l’Austin Parker36’, un natante che tra leprincipali caratteristichevede la zona di ormeggio dipoppa separata dal pozzet-

to, un grande portello diaccesso alla sala macchine,vani tecnici che separano ilocali motori dalla zona abi-tabile e la possibilità diinstallare il sistema Ips diVolvo Penta. Il layout offre aquattro ospiti la possibilitàopzionale di disporre di unachiusura della zona di proraper fare alloggiare due cop-pie che avranno a disposi-zione anche un bagno condoccia separata.La barca si può, inoltre, dota-re di tetto apribile in tela o dauna chiusura in cristallo.

Saver La prima novità è il 590 Cabin Fisher, uno scafo diquasi sei metri di lunghezza, carrellabile, motorizzabile fuoribordosino a 115 cavalli e studiato per offrire ottime performance anchesolo con un 40 cavalli, grazie a una carena dalle linee morbide apoppa, adatta anche all’uso per una pesca lungocosta, sia abolentino che a piccola traina. L’area di pilotaggio può prevederela copertura totale. La cabina ospita un letto doppio omatrimoniale. La nuova versione del 22 Cabin Fisher propone unlayout con la possibilità di scegliere una colorazionepersonalizzata per le murata e una rinnovata coperta a poppa,sempre più indirizzata all’impiego misto pesca leggera/crociera.L’area di pilotaggio in questo caso è chiusa su tutti e quattro i latida finestrature e internamente è previsto un divanettolongitudinale contrapposto alla seduta del pilota e un lavello. Lacabina sottostante, oltre al letto doppio o matrimoniale, proponeanche un locale toilette separato. L’imbarcazione è motorizzabilecon un unico fuoribordo sino alla potenza massima di 225 cavalli.Le altre due novità sono già state presentate al Big Blu di Roma afebbraio e sono il 300 WA Fisher e il 19 Open.

Le schedeCostruttore Saver Srl, Piraino (ME), tel. 0941 302147,[email protected], www.saverimbarcazioni.com590 Cabin FisherProgetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 5,95 • larghezza m 2,34 •peso senza motore kg 900 • motorizzazione massima instal-labile cv 115 • portata max 6 persone • certificazione Ce cate-goria C22 Cabin FisherProgetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 7,05 m • larghezza m 2,48 • pesosenza motore kg 1.400 • portata max 7 persone • potenzamassima installabile cv 225 • posti letto 2 • carburante lt 160• certificazione Ce categoria B

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ARCHEB172 ottobre 2012

IMP. ANTEPRIME GENOVA 13-09-2012 11:54 Pagina 172

PORTOFINO 14-09-2012 12:27 Pagina 1

Strepitosa

ARCHEB174 ottobre 2012

per voi Benetti Diamonds Are Foreverviste

IMP. BENETTI DIAMONDS 13-09-2012 12:04 Pagina 174

Richieste precise e dettagliate – sia tecniche che stilistiche – dettateda due armatori esigenti ed esperti, appassionati d’arte (e di James Bond)

e coadiuvati da due architetti londinesi sono alla base di una nave sfarzosae originale, “record” di grandezza a Cannes

di Marina Mancuso

175�

IMP. BENETTI DIAMONDS 13-09-2012 12:04 Pagina 175

sistono due tipi di bellezza, che poial loro interno contengono mille sfu-mature e tipologie. La prima si basa sullasemplicità e la purezza e cerca di mettere in lucel’essenziale (less is more), attraverso un proces-so di sfoltimento ed eliminazione. La seconda, alcontrario, ricerca la ricchezza e l’abbondanza, dimateriali e colori, di richiami e omaggi. Appartiene senz’altro alla seconda tipologia que-sta nave con il nome di un film, nel suo susse-

guirsi di ambienti traboccanti di arredi, opere d’arte, luci e lam-pade bizzarre, quadri e decorazioni in cristallo.

per voi Benetti Diamonds Are Foreverviste

ARCHEB176 ottobre 2012

In queste pagine, particolari

dei sontuosi ambienti a

bordo. Sopra, la lobby con

l’ascensore; sotto, il tavolo

da pranzo. A destra, il salone

principale.

E

IMP. BENETTI DIAMONDS 13-09-2012 12:04 Pagina 176

177�

IMP. BENETTI DIAMONDS 13-09-2012 12:04 Pagina 177

ARCHEB

Uno yacht da record, tanto per cominciare: non solo era il piùlungo all’ultima edizione del Salone di Cannes, ma il più lungomai presentato alla fiera francese. Diamonds Are Forever, nomescelto dall’armatore Jonh Staluppi in omaggio a un film dellasaga di James Bond (con il più bello e celebre degli 007, SeanConnery) è un maestoso gigante in acciaio e alluminio di 60metri di lunghezza per una larghezza di oltre dieci.Il progetto è stato lungo e articolato e, come ci hanno raccon-tato in cantiere, è stato vissuto da Benetti come una vera sfida,faticosa quanto stimolante, viste le numerose richieste di unarmatore decisamente esigente e preparato. Ci sono voluti circa quattro mesi per la progettazione dibase, relativa a ingegneria navale, strutture e impiantistica pre-liminare, mentre altri 18 mesi sono stati dedicati alla realizza-zione di allestimenti e impianti elettrici e idraulici.Tra le richieste di Staluppi, accontentate dallo staff di architet-ti, ingegneri e designer, ci sono state la postazione della plan-cia di comando sul flybridge, la realizzazione della sala mac-chine interamente in acciaio inox e l’aggiunta del top decksopra il fly, concepito come ponte privato panoramico, ser-vito da un ascensore centrale in cristallo, a 12 metri sul mare. Non solo: i coniugi Staluppi hanno voluto modificare i trunk di ven-tilazione per aumentare la superficie vetrata e installare un sistemadi stern thruster per aumentare la manovravbilità della nave e avereuna propulsione ausiliaria in bassi fondali. L’immersione massima,inoltre, è stata ridotta per potere accedere a molte aree particola-ri, come alcune zone delle Bahamas. La superficie della spiaggettadi poppa è stata invece aumentata per massimizzare la funziona-lità di quell’area e altre soluzioni tecniche e di allestimento sonostate adottate per migliorare l’operatività da parte dell’equipaggio.

per voi Benetti Diamonds Are Foreverviste

IMP. BENETTI DIAMONDS 13-09-2012 12:04 Pagina 178

La schedaProgetto Ufficio tecnico del cantiere • Evan K. Marshall/Uso-nia V (design degli arredi)Costruttore Azimut-Benetti, Benetti Yacht, Viareggio (LU),tel. 0584 382399, [email protected],www.azimutbenetti.itScafo Lunghezza ft m 60 • larghezza m 10,4 • immersio-ne m 3 • gross tonnage 11.000 • riserva combustibile lt120.000 • riserva acqua lt 20.000 • posti letto 12 + 15 • velo-cità max a mezzo carico 16 nodi • velocità di crociera 15 nodi• autonomia a 12 nodi di andatura 4.800 mn • materiale dicostruzione acciaio (ponte) e alluminio (sovrastruttura) Motori Due Caterpillar 3512B • potenza cv 1.850 a 1.600giri/m • alesaggio x corsa mm 170 x 190 • cilindrata cc51.800 • peso kg 6.531-6.537 Certificazione Loyd’s Register of Shipping + 100 A1 SSCYacht Mono G6 [+] LMC - LY2 - ICLL

Ai proprietari è riservato un

intero ponte (upper deck, in

alto la suite), composto da

un ampio disimpegno, uno

studio, la zona notte, una

cabina armadio e una sala

da bagno. Quest’ultima è

totalmente rivestita in

marmo e prevede una

doccia a parete, la vasca

centrale e una toilette

separata.

Nelle due immagini in basso

a sinistra, la suite vip.

IMP. BENETTI DIAMONDS 13-09-2012 12:04 Pagina 179

ARCHEB180 ottobre 2012

Il layout interno prevede 12 posti letto,distribuiti tra le quattrocabine ospiti situate sulponte inferiore (di cui trevip e una ospiti), una suitea prua del ponte principale,che a sua volta comprendearea fitness e relax &beauty (accessibili a tuttigli ospiti di bordo o soloagli utenti della cabina, aseconda di come desideral’armatore) el’appartamento degliarmatori, a prua delponte superiore, cheè completamentededicato alproprietario.Sia la cabina vipche quellaarmatorialehanno unavista a 180°sul mare.

per voi Benetti Diamonds Are Foreverviste

IMP. BENETTI DIAMONDS 13-09-2012 12:04 Pagina 180

Interni Due architetti di Londra, Evan K Marshall e Usonia V, che sierano già occupati dei precedenti yacht della famiglia Staluppi,hanno studiato il design degli arredi (totalmente custom) e ildécor degli interni. Come detto si tratta di ambienti decisamentesfarzosi e ricchi, ispirati a un gusto classico e lontani mille migliadal minimalismo moderno. I materiali usati in prevalenza sonomarmi italiani, onice, radiche di Madrona, lamine in fogliad’oro e cristalli di Marieux. Molti arredi sono stati forniti dalladitta Marieux su design di Evan K Marshal e dell’armatrice. Gli interni sono stati disegnati per ospitare 12 persone. Il ponteinferiore è occupato da quattro cabine doppie, di cui una par-ticolarmente ampia. Il main deck, invece, è dedicato a unaampia suite – per gli ospiti “vip” – a prua e un’area beauty erelax in legno scuro, riservata alla suite oppure accessibile datutti gli ospiti, a seconda del tipo di crociera che si vuole fare.La coppia di armatori soggiornerà sul ponte superiore, inte-ramente dedicato a loro e concepito come un apparta-mento con vista sul mare a 180°, ricco di ogni comfort: unampio disimpegno precede uno studio e la grande zonanotte con la classica cabina armadio. La sala da bagno ètotalmente rivestita in marmo.

Motori e autonomiaLa sala motori ospita una coppia di Caterpillar di 1.850 cavalliciascuno che consentono alla nave una massima di 16 nodi.L’autonomia, invece, calcolata a 12 nodi di andatura, è supe-riore alle 4.000 miglia nautiche: l’ideale per una crociera ocea-nica che parta dall’Italia e arrivi al mar dei Caraibi.

181�

La costruzione diDiamonds Are

Forever è durata circa36 mesi e sonostate impiegate 270tonnellate diacciaio (per lo scafo)e 50 tonnellatedi alluminio per lasovrastruttura. 150sono, invece, i km dicavi elettrici.

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IMP. BENETTI DIAMONDS 13-09-2012 12:04 Pagina 181

per voi Sunseeker 28 Metre Yachtviste

ARCHEB182 ottobre 2012

IMP. SUNSEEKER 28 m 13-09-2012 9:41 Pagina 182

183�

Un ambiente interno completamente vetrato,senza barriere visive edalle tonalità rilassanti, si accompagna al carattere sportivo di questo

flybridge dall’animo open di Silvia Montagna

Senza confiniSenza confini

IMP. SUNSEEKER 28 m 13-09-2012 9:41 Pagina 183

per voi Sunseeker 28 Metre Yachtviste

ARCHEB184 ottobre 2012

on sempre il connubio comodità-sportività convince. Spesso si pensache per andare veloci e desiderare uno scafodalla linea più aggressiva si debba per forzarinunciare a qualche divanetto e area convi-viale in più. Ma questo non è sempre vero.Sicuramente non per Sunseeker, il cantiereinglese che da sempre costruisce yacht dalpiglio decisamente performante, ma che nonha mai rinunciato all’abitabilità interna. Ad

avvalorare questo pensiero ci pensa questo nuovo 28 metridella linea Yacht che si dimostra un vero punto di incontro perl’armatore che ricerca la sportività, il design e allo stesso tempospazio per vivere in pieno la barca. È, infatti, un anticipatore diquelle che saranno le nuove linee guida del cantiere inglese cherivoluziona la propria filosofia progettuale di vita a bordo accan-to a una carena dall’aerodinamica avanzata che con una cop-pia di motori di soli 12 cilindri raggiunge la velocità massimadi 29 nodi. Entrare nel salone del ponte principale è una sorpresa. Le vetra-te, che già guardando il profilo esterno contornano tutta la tuga,diventano delle vere e proprie finestre e porte a tutta altezza checonsentono una vista panoramica sorprendente, ma soprat-tutto che immergono in un ambiente “salottiero” a diretto con-tatto con il mare, sia lateralmente, dove la fiancata in due puntisi apre per diventare un vero e proprio balcone, sia a poppa,dove gli interni proseguono naturalmente nel pozzetto esterno.A questo si aggiungono le aree conviviali sul ponte di prua e sulflybridge riparato dall’hardtop in carbonio con la possibilità diinserire la piscina, il bar piuttosto che un prendisole più grande,divani e una configurazione completamente diversa a prua dove

N

La zona pranzo (a fianco), si

trova a metà del ponte

principale spostata sulla

dritta in prossimità di una

porta finestra scorrevole che

si affaccia su un terrazzino

sul mare.

IMP. SUNSEEKER 28 m 13-09-2012 9:41 Pagina 184

Molta attenzione è data alle zone conviviali sia all’aperto sia al chiuso. Il salone del ponte principaleregala una visuale completamente vista mare con finestrature a tutta altezza.>

185�

IMP. SUNSEEKER 28 m 13-09-2012 9:41 Pagina 185

per voi Sunseeker 28 Metre Yachtviste

ARCHEB186 ottobre 2012

si trova una vera e propria dinette e, a seguire, due letti matri-moniali prendisole con un passaggio centrale. Per quanto riguarda gli spazi del sottocoperta, seguendo lerichieste dell’armatore, Sunseeker propone una gamma dilayout basati su quattro cabine doppie, quattro bagni e dueconfigurazioni della scala, con camera armatoriale insonorizza-ta a centro barca che gode di grandi finestrature laterali. I colo-ri del décor scelti nel modello che vediamo in queste paginesono sicuramente tenui, naturali, con tonalità marroni predomi-nanti che, come riferisce Mark Tucker, alla guida dello studioDesign Unlimited, vogliono riportare ad atmosfere senza rife-rimenti temporali, che aiutano a rilassarsi in qualsiasi condi-zione climatica esterna si possa trovare la barca.Al 28 Metre Yacht non manca neanche l’indole “green”: il pro-getto, la cui architettura navale e costruzione sono state cura-te direttamente da Sunseeker, cerca di rispettare il più possibi-le l’ambiente, utilizzando, tra le altre cose, teak sintetico a bassogrado di manutenzione, un metodo di raccolta differenziata,sistema di gestione dell’alimentazione e illuminazione rigorosa-mente a led. Sono disponibili due tipi di motorizzazione con una coppia diCaterpillar C32 da 1.925 cavalli ciascuno oppure due Mtu 12Vda 1.950 cavalli.

Il layout interno si può scegliere secondo le esigenze sulla

base di quattro cabine doppie. Quella armatoriale è sempre a

centro barca, nella zona più insonorizzata dell’imbarcazione

(foto in alto a destra).

Il tender può essere posizionato sul fly o sulla plancetta dipoppa abbattibile a seconda che questa si voglia utilizzare

come spiaggetta per il bagno.L’equipaggio di quattro persone alloggia a poppa e ha a sua disposizionecucina e servizi separati.

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IMP. SUNSEEKER 28 m 13-09-2012 9:41 Pagina 186

187�La scheda

Costruttore Sunseeker,InghilterraDistributore esclusivoSno Yachts, Olbia (OT), tel. 0789 5502, [email protected],www.snoyachts.itProgetto Design Unlimited(interni) • ufficio tecnico delcantiereScafo Lunghezza ft m28,5 • larghezza m 6,54 •immersione m 2,13 • pesoa mezzo carico kg 73.500• riserva carburante lt9.000 • riserva acqua lt1.500 • serbatoio acquenere lt 435 • velocità mas-sima 29 nodi • velocità dicrociera 23 nodi • autono-mia a velocità di crociera400 mn • 2 motori CatC32 cv 1.925 ciascunooppure 2 Mtu cv 1.950ciascuno

IMP. SUNSEEKER 28 m 13-09-2012 9:41 Pagina 187

per voi Mcy 70viste

ARCHEB188 ottobre 2012

Sapore di mareFacilità di conduzione, comfort e niente stress.Quello che si chiede a una barca da crociera è tutto qui.Ma, come diceva Brecht, «è la semplicità che èdifficile a farsi»di Niccolò Volpati

Sapore di mareFacilità di conduzione, comfort e niente stress.Quello che si chiede a una barca da crociera è tutto qui.Ma, come diceva Brecht, «è la semplicità che èdifficile a farsi»di Niccolò Volpati

IMP. MCY 70 13-09-2012 12:01 Pagina 188

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IMP. MCY 70 13-09-2012 12:01 Pagina 189

per voi Mcy 70viste

ARCHEB190 ottobre 2012

l mondo è bello perché è vario e le richieste stravaganti cisono sempre ma, in fondo, quello che chiede un armato-re a una barca da crociera è sempre lo stesso: pochi pro-blemi e tanto comfort. Serve abitabilità e per ottenerla, lacosa più naturale è quella di realizzare un fly. Una voltaappollaiati lì sopra però, si scopre che 2 + 2 non fa sem-pre 4. Sembra facile, ma quel ponte in più, a volte, rendela navigazione poco piacevole. In cima a certi fly, se fai unavirata stretta, sogni di avere le ventose al posto dei polpa-strelli delle dita. Su altri modelli, all’opposto, pur girando

tutta la barra, l’imbarcazione si sposta di tre gradi ogni 45 minu-ti. Verrebbe quasi voglia di dare un colpo con l’elica di prua,anche quando si naviga con la manetta del gas tutta abbassata.Insomma, in alcuni casi sembra di essere su una barca a vela chenaviga di bolina, in altri si è così inchiodati che se si vuole virare di

I90° è meglio iniziare a girare il timone dieci miglia prima. Mcy 70 è il terzo modello di questa gamma. Prima ci sono statiun 76 e un 65. Anche questo ha il fly. La prova del nove è lanavigazione. Dopo aver dato gas, viriamo. La barca cambiarotta, non è di quelle inchiodate. E non è nemmeno di quelleche vano di bolina. La virata è dolce, stretta, anche se non stret-tissima. Per completare un giro di 360° ci vogliono circa 80metri. Anche l’erogazione della potenza è confortevole. Il moto-re parte e spinge, ma senza nervosismi e isterismi. L’eroga-zione è progressiva, dolce, controllata. Per planare servonocirca 11 secondi e per raggiungere la massima ce ne voglio-no almeno 50. La sensazione è quella della tranquillità. È tuttoquello che si chiede a una barca da crociera. Facile da con-durre, anche per chi non è un capitano di lungo corso. Il pod ZF e il joystick sono certamente d’aiuto, così come il

Qui, sopra, il salottino

all’aperto utilizzabile anche

come area da pranzo. A

destra e al centro, il salone,

fotografato da due punti

differenti. Nelle pagine di

destra, in basso, la

postazione di comando e la

cucina, dove, su un

pannello, si alternano vuoti e

pieni, vetro sabbiato e legno.

IMP. MCY 70 13-09-2012 12:01 Pagina 190

All’interno sono state privilegiate essenze senza trattamenti artificiali: teak graffiato per la pavimentazione,rovere graffiato e sicomoro grigio per gli arredi, oltre a pellami e marmi. Gli ambienti sono molto luminosi e caldi, con un

alternarsi di tonalità chiare e altre più scure.

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191�

IMP. MCY 70 13-09-2012 12:01 Pagina 191

per voi Mcy 70viste

ARCHEB192 ottobre 2012

sistema di monitoraggio e le schermate di navigazione che sonoriportate in plancia. Tutto è sotto controllo, dalla rotta al livellodei liquidi, alle temperature. Anche sul fly si prova una piacevole sensazione. Quella dell’e-quilibrio. Non sembra di essere in cima a un grattacielo e, anchein navigazione, non si desidera ardentemente di scendere al piùpresto. Questa sensazione ce la conferma anche il coman-dante, Nunzio Romeo, che, dopo il varo a Monfalcone, ha cir-cumnavigato l’Italia per portare MCY70 a Genova e ai Saloniautunnali. «Alle Eolie – racconta – abbiamo navigato con marein burrasca e onde di quasi tre metri, per fortuna non troppocorte. Pensavo che una barca di 21 metri di lunghezza soffris-se quelle condizioni e, invece, la navigazione è stata tutto som-mato confortevole». Oltre alle linee d’acqua, anche il layout degli interni e dellacoperta è particolarmente azzeccato. Nuvolari e Lenard sonoriusciti a mantenere i tratti distintivi dei modelli

Commento sullo scafoUna delle cose che colpisce di Mcy 70 è la silenziosità. Idecibel in plancia e nella cabina armatoriale sono davveropochi. In navigazione si ha la sensazione di essere in unambiente ovattato, dove tutti i rumori sono attutiti. Merito delletecnologie costruttive che il cantiere ha adottato sindall’inizio. Si lavora in parallelo, con due “isole” distinte, unaper la carena e una per la sovrastruttura e gli impianti. Oltre aridurre i tempi, questa organizzazione consente di operarefuori dalla carena a 360° intorno al modulo interno. Si ha cosìun risparmio del 50% sulla manodopera con un costo che nonviene così “girato” all’armatore. Questo permette diammortizzare i costi dei macchinari necessari per unalavorazione di questo tipo. Il beneficio è nella elevata qualitàdell’allestimento. Tutti gli impianti idraulici ed elettrici, peresempio, scorrono in un’apposita canalina e tutte le utenzesono fissate sotto il piano di calpestio ogni 10/15 cm. Cosìfacendo non ci sono cavi che scorrono ovunque, con spreco dimateriale e aumento di pesi. Ma non si tratta solo di questo.Cavi idraulici ed elettrici sono molto più stabili e non soffronoil “mal di mare”, nel senso che non vibrano e, quindi, nonproducono rumore. I materiali usati sono la resina vinilesterecon rinforzi in carbonio o kevlar nelle zone maggiormenteesposte a sollecitazioni. La tecnica è, ovviamente, quelladell’infusione. I rinforzi strutturali dello scafo sono costituitida quattro correnti longitudinali disposti da prua a poppa e dadue madieri collocati nella sala macchine. L’assenza di rinforzitrasversali è compensata da sei paratie strutturali e da unospessore dello scafo di circa 40 millimetri.

La cabina armatoriale

(foto in alto) si trova a centro

barca e la cuccetta è stata

collocata in diagonale in

modo da garantire un ampio

camminamento intorno al

letto e molto altro spazio a

disposizione. Questo locale

sfrutta per intero il baglio

dell’imbarcazione e dispone

di un divanetto. All’interno,

oltre al bagno con un

enorme box doccia separato

(foto qui sopra), c’è anche

una cabina armadio.(continua a p. 195)

IMP. MCY 70 13-09-2012 12:01 Pagina 192

193�

> «Non ci era mai capitato di poter faretanti modelli nuovi in tempi così brevi,come ci è successo con Monte CarloYachts»

Con questo progetto abbiamoavuto la possibilità di disegna-re una barca bella e semplice,vicina a un mercato globale.Per questo i due obiettivi prin-cipali del progetto sono statiottenere una “vera barca” esuscitare emozioni.A partire dagli anni ’70 nelnostro Paese – a differenza delmondo anglosassone, peresempio – abbiamo assistito auna direzione automobilisticadel design nautico, forse per-ché le auto sono percepite dalpubblico come gli oggetti piùsofisticati e al tempo stessopiù vicini a noi, mentre leimbarcazioni vengono usatemolto meno. Con l’Mcy 70 cisiamo voluti allontanare daquesto processo.In questo momento siamo inun periodo critico, sia per

Il commento dei progettisti

quanto riguarda il mercato siaper le idee, nel senso che nelnostro settore assistiamo amigliaia di proposte, ma per lamaggior parte fredde e irrea-lizzabili. Monte Carlo Yachts sidifferenzia da questo proces-so perché vuole tornare alleorigini delle imbarcazioni.Quando si crea una gammabisogna capire sin da subitoquali possono essere gli svi-luppi futuri della linea e trova-re le innovazioni stilistiche perogni modello, perché a secon-da delle dimensioni vannoapplicate delle evoluzioni dif-ferenti. Per questo abbiamogià in mente i modelli succes-sivi a questa imbarcazione.Qual è il nostro progetto pre-ferito? È sempre il prossimo,quello che verrà.

Carlo Nuvolari e Dan Lenard

Il layout può essere a tre o quattro cabine. Noi abbiamo provato quest’ultima.

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per voi Mcy 70viste

ARCHEB194 ottobre 2012

Costruttore Monte Carlo Yachts, Monfalcone (GO), tel. 0481283111, [email protected], www.montecarloyachts.itProgetto Nuvolari & Lenard (exterior styling & concept e inte-rior design) • ufficio tecnico del cantiere (architettura navale eingegnerizzazione)Scafo Lunghezza ft m 21,30 • lunghezza scafo m 18,88 • lar-ghezza m 5,42 • immersione m 1,80 • peso a secco ton 42 •peso a pieno carico ton 48 • rapporto peso/potenza 20 kg/cvrapporto lunghezza/larghezza 3,9 • riserva acqua lt 840 • riser-va carburante lt 4.000 • serbatoio acque grigie lt 320 • serba-toio acque nere lt 320 Alcune misure in cm Altezza cabina di prua 201 • cuccetta diprua 194 x 150 • altezza sopra la cuccetta 114 • cabina ospiticon letti paralleli 196 x 70 ciascuno • cabina ospiti con lettisovrapposti 196 x 70 ciascuno • altezza cabina ospiti con lettisovrapposti 195 • altezza cabina armatore 200 • larghezza pas-savanti 40 Motori Due Man V8 da 1.200 cv ciascuno • potenza 882 kW -8 cilindri a V 90° • 4 valvole per cilindro • 128 x 142 mm • com-mon rail con iniezione diretta • regime di rotazione massimo2.300 giri/minuto • peso a secco kg 1.875Certificazione Ce Categoria A Prezzo € 2.300.000 euro (+ iva) Prezzo barca della prova €2.560.000 (+ iva)

Condizioni della prova

Le prestazioni e la schedaRapporto

peso/potenzaRapportolung./larg.

Dislocamento ton

Autonomiamn

Velocità max

31,9 280 20 3,9 48

Località Lavagna (Ge)

Gasolio 35%

Acqua 70%

Persone imbarcate 4

Vento assente

Mare calmo

Carena abbastanza pulita

Eliche con tre mesi di mareNote Da 0 a planata 11 secondi • da 0 avelocità max 52 secondi

61 62 62 66 66 67 70

trans

ito a

uto

attiv

ità in

uffi

cio

Rumore dBA in plancia

640 1.000 1.250 1.500 1.750 2.000 2.300Giri/m

7,5 17,512,5 22,5 27,5 32,5

15,2

25,3

20,3

31,9

minimo planata

12,8

max

8,3

10,8

Velocità in nodi

NodiGiri/m

640

1.000

1.250

1.500

1.750

2.000

2.300

50 250150 350 450

58

174

360

16

112

480

262

lt/hGiri/m

640

1.000

1.250

1.500

1.750

2.000

2.300

Consumo totale

Giri Nodi lt/h tot. dBA dBA dBAplancia pozzetto armatore

640 8,3 16 61 73 611.000 10,8 58 62 76 631.250 12,8 112 62 78 651.500 15,2 174 66 81 681.750 20,3 262 66 82 692.000 25,3 360 67 83 722.300 31,9 480 70 90 78

AutonomiaMinimo di planata 15 nodi, 1.500 giri, 23 ore, 350 migliaVelocità di crociera 25 nodi, 2.000 giri, 11 ore, 280 migliaVelocità massima, 32 nodi, 2.300 giri, 8,3 ore, 265 miglia

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195�

Alcune dotazioni standard

Aria condizionata (comprese le cabine equipaggio ciascunacon suo controllo dedicato) • generatore 20 kWA • bow thru-ster (elettrico) • joystick di manovra ZF Pod 4000 (ponte dicomando principale e flybridge) • spiaggetta idraulica di poppaup/down • passerella idraulica • sistema di monitoraggio econtrollo con schermi lcd sul ponte di comando principale •portellone di poppa per accesso alla sala macchine e alla zonaequipaggio • portellone celato sotto la scala del fly per acce-dere alla zona equipaggio e alla sala macchine • barbecue,frigo e ice maker sul flybridge • Bose Home Theatre system(salone) • tv 40’’ led in salone (comprensivo di up/down liftsystem e Blue-Ray dv player)

Alcune dotazioni optional2 generatori da 20 kW ciascuno • dissalatore 110 lt/h • portaelettrica laterale semi automatica • t-top in fibra di carboniocon soft sliding top • verniciatura metallizzata Du Pont •

humphree Interceptors

La costruzione avviene per infusione delle resine e il cantiereha adottato, per tutti i suoi modelli, un processo molto complesso,

che azzera le operazioni di aggiustamento a bordo e alza gli standardqualitativi perché le tolleranze di assemblaggio sono contenute nell’ordinedel millimetro.

>

precedenti, senza limitarsi ad “allungare” il 65o “accorciare” il 76. Non ci sono sprechi di spazi e soluzioni chenon sembrano studiate nel minimo dettaglio. Salone e pozzettorappresentano davvero un ambiente unico, grazie soprattutto aun piano di calpestio tutto sullo stesso livello, senza nemmeno ungradino e grazie anche a un portellone vetrata che si apre intera-mente per ben 245 cm di larghezza. Le zone living si sprecano.Oltre al salone, al fly e al pozzetto, l’allestimento della prua alla por-toghese con due sedute semicircolari e rispettivi tavolini offre all’ar-matore un’ulteriore possibilità. I due tavolini, inoltre, si possonounire, per creare un grande tavolo da pranzo per otto o dieci per-sone a prua. La cucina si trova a poppavia della plancia di coman-do e quindi molto vicina al tavolo da pranzo del salone e al poz-zetto. Per raggiungere la prua, inoltre, c’è una porta laterale e quin-di non è necessario arrivare a poppa per poi dover percorrere tuttoil passavanti laterale. Sul fly, oltre a chaise-longue, divanetti e tavo-lo, si trova anche un mobile bar con ice maker. La cabina arma-toriale è a centro barca e sfrutta per intero il baglio dell’imbarca-zione. All’interno, oltre al bagno, c’è anche una cabina armadio.Gli ospiti trovano posto in una matrimoniale di prua e due cabi-ne per lato, una con letti paralleli e una con letti sovrapposti.Tutti i locali dispongono di bagno privato. La stessa filosofia èstata rispettata per la zona marinaio. Le cabine sono due conun bagno in comune al centro. Anche gli accessi sono due: unodalla sala macchine e uno ricavato sotto la scaletta del fly.Volendo esiste una versione più armatoriale, dove “sparisce” lacabina ospiti con letti sovrapposti a tutto vantaggio della cabi-na proprietario che diventa ancora più grande. Tutto molto con-fortevole. Tutto molto facile.

(segue da p. 192)

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per voi Vismara MY 56’viste

Una navetta light

ARCHEB196 ottobre 2012

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197�

Materiali compositi, stratificazione sottile e motori poco potenti.A bordo diMY 56’ tutto è stato pensato per risparmiare peso e ridurre iconsumi, perché (alcune) barche a motore piacciono anche ai velisti.

Raggiunge i 28 nodi con solo 880 cavallidi Niccolò Volpati

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per voi Vismara MY 56’viste

uò Giuliano Ferrara correre i 3.000siepi? Forse. E forse gli farebbe anchebene. Se riuscisse ad arrivare altraguardo però farebbe certa-mente più fatica di un lon-gilineo mezzofondistaetiope. Perdere peso,alleggerirsi, dimagrire.Di questi tempi si stapiù attenti a quanto si

consuma, perché sta cambiando il mododi andare in barca. In particolare sugli scafia motore e, ancora di più, per quegli armato-ri che arrivano dal mondo della vela. Navigare avela significa fondamentalmente silenzio, zero consu-mi ed emissioni e velocità contenute. Queste stesse sensazio-ni vengono ricercate a bordo di una barca a motore. Non valeper tutti, ma è una tendenza sempre meno di nicchia e semprepiù diffusa. Aumentano gli adepti della filosofia dell’eco-barca.

E per avere un rapporto più ecologico, si deve necessariamentecontenere il consumo di carburante.

Come fare? È la domanda da cui sono partiti Ales-sandro Vismara e il suo studio di progettazione.

Il cantiere realizza barche custom e un arma-tore, ex velista, gli ha chiesto una navettaa motore che fosse in grado di raggiunge-re prestazioni adeguate, e quindi di pla-nare, consumando comunque poco. La risposta a questa domanda si chiama

MY 56’, una navetta di oltre 17 metri di lun-ghezza capace di raggiungere 28 nodi di

velocità massima con 130 litri all’ora diconsumo totale. Se ci si accontenta di navigare

tra i 15 e i 20 nodi, i litri scendono a 70. Non si trattadi semidislocanti. Questa, come le altre realizzate da Vismara,sono navette in grado di far uscire la carena dall’acqua. Comeci riescono? Non con 100 cavalli di potenza, ma grazie a unpeso molto contenuto.

Quando la barca è realizzata,

scafo, coperta, arredamenti,

strutture, paratie e casse

sono un’unica cosa. Gli

elementi devono intersecarsi

e interagire e non

semplicemente essere

assemblati.

Nel tondo, un primo piano di

Alessandro Vismara. Nelle

altre foto, ambienti interni

della barca (la zona notte è

composta da due cabine

simmetriche con bagno).

Sotto, la plancia di comando

caratterizzata da un unico

grande monitor touchscreen.

P

ARCHEB198 ottobre 2012

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199�

Il salone, che si trasforma in sala relax o da pranzo grazie al tavolo telescopico, si caratterizza perl’abbondanza di vetro e una vista sull’acqua a 360 gradi.>

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per voi Vismara MY 56’viste

ARCHEB200 ottobre 2012

Il dislocamento a medio carico si aggira intorno ai 20.000 kg.Per ottenere un peso così “light” sono stati determinanti i mate-riali, la tecnologia costruttiva e, soprattutto, la progettazione. Iprimi sono compositi avanzati, cioè carbonio, per la costru-zione si usa il sandwich e non c’è lo stampo. Vismara realizzamodelli maschi, ovvero una sorta di “manichino” in legno a per-dere, sul quale viene laminata sottovuoto la struttura. Esatta-mente come si fa per le barche a vela da regata. Spesso le barche a motore, in particolare quelle fatte in serie,vengono realizzate come scatole assemblate. C’è chi fa loscafo, chi la coperta, chi gli interni e chi gli impianti. Questosistema produttivo è ideale per un cantiere che deve produrreun elevato numero di esemplari, perché consente di ridurre i

Non siamo di fronte a una

navetta classica, quanto,

piuttosto, a una moderna

concezione di questa

tipologia d’imbarcazione.

Letrasmissioni

Ips garantiscono unaspinta molto piùorizzontale rispetto auna tradizionale linead’assi. Si puòpertantorisparmiarepotenza econsumi.

>

tempi e costruire in parallelo. Quando tutti gli elementi sonostati realizzati, si assemblano. Una barca custom che fa dellaleggerezza il suo credo difficilmente può essere realizzata inquesto modo. L’arredamento, per esempio, è un tutt’unocon la struttura perché questo consente di contenere ilpeso. Anche la progettazione è conseguente. Vismara non iniziaa costruire nulla, se prima non è stato progettato tutto, inclu-si gli impianti. Su una barca in carbonio non si può prendereil trapano con la punta a tazza per fare i buchi e far passarei cavi degli impianti. Tutto nasce prima al computer e tuttodeve essere razionalizzato per evitare sprechi di funzioni equindi aumento di peso a bordo. Oggi si è arrivati a un livel-lo per cui le canalizzazioni per l’aria fanno parte della struttu-ra stessa della barca. E poi progettare significa anche fluido-dinamica e programmi di previsione delle prestazioni. L’armatore di MY 56’ voleva una barca in grado di navigarea 15/20 nodi, nel silenzio e consumando poco. Anche ladimensione dei serbatoi deve essere programmata in baseall’autonomia che si vuole ottenere. Tutto nasce da un fogliobianco, ma poi si passa necessariamente al computer. Oggisi fanno molti più disegni di una volta, ma si riducono i tempie quindi anche i costi di costruzione. Nulla è lasciato al casoo all’improvvisazione. Alessandro Vismara racconta che il suostudio non si relaziona all’armatore con l’idea di vendergli unprodotto a cui il cliente debba adeguarsi. Il compito dei pro-gettisti è quello di mettere a disposizione il loro know-howall’armatore in modo che questo sia in grado di “creare la suabarca”. La progettazione è quindi “partecipata”. Parteanche e soprattutto dalle idee e dalle esigenze che ha il pro-prietario. E MY 56’ è una navetta molto armatoriale.

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La zona notte è composta da due grandi cabine simmetriche.Quella armatoriale è a prua, mentre quella ospiti si trova a cen-tro barca. Entrambe sono dotate di bagno privato, molto spa-zio per stivare gli abiti e ampie finestrature che si affacciano sulmare. Verso poppa c’è una sala macchine davvero ispeziona-bile, tanto che si riesce a camminare intorno ai motori in posi-zione eretta. Oltre questa, procedendo verso poppa, si trova lacabina marinaio. Il salone, grazie al tavolo telescopico, si tra-sforma in zona relax o in sala da pranzo per dieci ospiti. Da quiè sempre possibile controllare la plancia di comando, caratte-rizzata da un unico grande monitor touchscreen che permet-te di avere sott’occhio i dati di navigazione e il funzionamentodegli impianti di bordo. In plancia regna il joystick delle trasmissioni Ips di Volvo Penta.Questa è stata un’altra scelta importante per soddisfare le esi-genze dell’armatore. MY 56’ plana già a 9 nodi di velocità e ciriesce grazie ai pesi molto contenuti, ma anche grazie all’effi-cienza nella spinta dei piedi Ips. In sala macchine ci sono solo 880 cavalli in tutto e siamo abordo di uno scafo di quasi 18 metri di lunghezza che raggiun-ge i 28 nodi di velocità massima. I desideri e le richieste dell’ar-matore sono stati rispettati. È una navetta custom. Questo nonsignifica che da qui si possa ripartire per vestire un nuovo “abitosu misura” per un altro armatore. Questo è il compito di Ales-sandro Vismara che si identifica un po’ in un sarto che cuceaddosso il vestito che desidera il cliente. Alessandro è fiorenti-no e prima di congedarci ci racconta l’aneddoto della bottegadi via Santo Spirito. È lì da tre generazioni, in un negozio pic-colissimo e praticamente impossibile da trovare, a meno chequalcuno non ti abbia spiegato bene come raggiungerlo. Daquel sarto ci vanno le più rinomate famiglie fiorentine e aspet-tano magari sei mesi prima di avere la giacca che chiedevano.Il segreto è tutto qui. Fare le cose che gli altri non sanno fare,farle custom e cucirle addosso al cliente.

La schedaCostruttore Vismara Marine, Viareggio (LU), tel. 0584371194, [email protected], www.vismaramarine.itProgetto Studio VismaraScafo Lunghezza ft m 17,74 m • larghezza m 4,79 • immer-sione m 1,20 • peso kg 20.000 • riserva carburante lt 2.000 •riserva acqua lt 1.000 • serbatoio acque nere lt 176 • portatamax 12 persone • velocità massima 28 nodi • velocità di crocieraa medio carico 22 nodi • rapporto peso/potenza 22,98 kg/cv •rapporto lung./larg. 3,70Motori Due Volvo Penta D6 435D • potenza cv 435 • cilindra-ta 5.500 cc • 6 cilindri • rapporto di compressione 17,51:1 •regime di rotazione massimo 3.500 giri/m • peso kg 336 • tra-smissione Ips 600 • elica T2Certificazione CE Categoria A

201�

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Sopra, sotto, dentro e fuori.Gli spazi disponibili sul nuovo fly di Jeanneau sono molti, tutti a contatto con l’acqua

di Niccolò Volpati

Sorprendenteper voi Prestige 550

provate

ARCHEB202 ottobre 2012

SorprendenteSopra, sotto, dentro e fuori.Gli spazi disponibili sul nuovo fly

di Jeanneau sono molti, tutti a contatto con l’acquadi Niccolò Volpati

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203�

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l’ammiraglia del cantiere francese.Misura poco meno di 18 metri di lunghezzafuoritutto ed esisteva già in versione hardtop.Jeanneau ha deciso di realizzare anche il flyper sfruttare al massimo gli spazi a disposizio-ne. Il progetto e i layout di interni e copertasono frutto della collaborazione di tante “teste”:Prestige Engineering, JP Concepts e GarroniDesign. Tante “matite” hanno avuto il merito dimoltiplicare i metri quadri calpestabili. Le solu-zioni sono semplici, ma efficaci. Per avere

molto spazio a disposizione, le aree devono essere divise:ciascuna ha il suo compito, ogni centimetro serve a qual-cosa, senza sprechi, senza duplicazioni.

L’area notte dispone di tre cabine, ma non si trovano tutteammassate in un unico posto. A prua ci sono la cabina ospiticon letti paralleli, e la cabina vip, con cuccetta matrimoniale. Ilbagno è uno solo, grande, abitabile e con box doccia separa-to. L’armatore per andare a dormire non scende dalla scalettadi prua, ma da poppa, direttamente dal salone, appena supe-rata la finestratura che lo separa dal pozzetto. La cabina sfrut-ta per intero il baglio, ovviamente, ma soprattutto sono statiimpiegati in modo molto intelligente gli spazi a pruavia diquesto locale. Sempre per tutta la larghezza si trovano il bagnoarmatoriale e la cabina armadio. In mezzo a questi due, il boxdoccia separato, accessibile sia dal bagno, sia dalla cabinaarmadio. Questa soluzione permette di avere uno spazio dav-vero molto ampio per riporre i vestiti e contemporaneamente di

ARCHEB204 ottobre 2012

per voi Prestige 550provate

L’armatoriale sfrutta per

intero il baglio e sempre per

tutta la larghezza si trovano il

bagno e la cabina armadio.

In mezzo a questi c’è il box

doccia separato, accessibile

direttamente. Oltre alla

cuccetta c’è spazio per una

piccola area living con due

poltrone e un tavolino.

È

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Ci sono molti modi di intendere la crociera a motore. Uno dei più tradizionali e,certo, intramontabili è quello di garantire tanto spazio a chi sta a bordo.>

205�

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ARCHEB206 ottobre 2012

per voi Prestige 550provate

non “intasare” la cabina armatoriale con armadietti, stipetti ecassetti. Oltre alla cuccetta, infatti, c’è spazio anche per unapiccola area living con due poltrone e un tavolino. Analoga filosofia di “divisione” è stata utilizzata per il salone e ladinette: l’area living è distinta dalla cucina che, a sua volta, è inprossimità del tavolo da pranzo. L’ultima separazione nel layoutdegli interni riguarda la cabina marinaio. Si trova all’estremapoppa, distante dall’armatore e dagli ospiti, ma con gli oblò chesi affacciano sulla piattaforma bagno. Per accedervi si deve sol-

levare una delle panche del pozzetto. Tra questo locale e le altrecabine c’è in mezzo la sala macchine.Come abbiamo detto, la scelta di ottimizzare e razionalizzare glispazi rappresenta un’interpretazione di sicuro successo pergli amanti della crociera. Così come la presenza di prendiso-le. Comfort e relax vanno di pari passo con la consuetudine diassumere una posizione supina. Per soddisfare questa esigen-za ci sono un prendisole che occupa tutta la zona di prua e unaltro sul fly che, di fatto, circonda la consolle di guida esterna.Entrambi sono corredati da tendalini che si aprono e chiudonocon estrema facilità. La larghezza dei passavanti laterali non è eccessiva (misurano33 cm), perché si è deciso di sfruttare la volumetria interna dedi-cata al salone e alla dinette. Fortunatamente la battagliola è alta(72 cm) e lungo la tuga è stato collocato un altro tientibene.Grazie all’abbondanza di acciaio inox, l’accesso a prua ècomunque sicuro e agevole. La motorizzazione è coerente con la scelta crocieristica. Presti-ge 550 monta due Cummins di 600 cv ciascuno e soprat-tutto la trasmissione Zeus. Questo piede consente di avere unaspinta più orizzontale rispetto a una trasmissione in linea d’as-si. La conseguenza è quella di una motorizzazione non ecces-siva che permette di risparmiare carburante. Queste sonoanche le sensazioni che riceviamo al timone. È tutto facile,niente eccessi. L’accelerazione è discreta, ma non si rimanecerto inchiodati al seggiolino del pilota anche se si abbassa dicolpo la manetta del gas. Non stringe particolarmente la virata,

Sopra, la postazione di guida

interna. Sotto, il pozzetto con

tavolo, sedute, scaletta di

accesso al fly; da qui è

possibile raggiungere la

cabina del marinaio, situata a

estrema poppa, sollevando

una delle panche.

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207�

Costruttore Jeanneau (Francia)Importatore Jeanneau Italia, Roma, tel. 06 83087711,[email protected], www.jeanneau.itProgetto J&J, Garroni Design • JP Concepts • Prestige EngineeringScafo Lunghezza ft m 17,92 • lunghezza scafo m 16,06 • larghez-za m 4,79 • pescaggio m 1,17 • peso a secco kg 17.700 • peso apieno carico kg 24.100 • angolo di deadrise 16° • riserva carburantelt 1.930 • riserva acqua lt 800 • serbatoi acque nere lt 120 • 3 cabine• 6 posti letto • 2 bagni • portata max 12 persone Motori Due Cummins Qsc 8.3 con trasmissione Zeus • poten-za cv 600 (kW 442) • cilindrata 8.300 cc • 6 cilindri in linea • 4tempi diesel • regime di rotazione massima 3.000 giri/m • ale-saggio x corsa mm 114 x 135 • peso a secco kg 896 Alcune misure in cm Piattaforma di poppa 160 x il baglio • lar-ghezza accesso pozzetto 63 • divanetto lineare in pozzetto 266 x 58• passavanti laterali 33 • altezza battagliola 72 • prendisole di prua 290x 217 • larghezza accesso sul fly 55 • divanetto sul fly 170 x 252 •tavolino trapezoidale del fly 126 x 120 x 64 • seduta pilota sul fly 110x 44 • prendisole sul fly 315 x 246 • altezza in dinette 215 • cucinaa L 158 x 152 • accesso area notte 58 • altezza cabina armatoriale191 • cuccetta armatore 200 x 154, altezza sopra il letto 112 • altez-za in bagno 256 • seduta pilota 97 x 49 • divanetto lineare dinette 172x 66 • larghezza accesso cabine di prua 80 • altezza cabina vip 191• cuccetta cabina vip 150 x 204 • altezza bagno di prua 202 • cuc-cetta cabina ospiti 157 x 194, altezza sopra il letto 115 • altezza cabi-na ospiti 196 Certificazione CE Categoria BPrezzo (iva esclusa) € 844.540 Nella versione della prova (fulloptional) • versione base € 679.000

Condizioni della prova

Le prestazioni e la schedaRapporto

peso/potenzaRapportolung./larg.

Dislocamento kg

Autonomiamn

Velocità max

30,8 265,2 20,08 3,35 24.100

Località Cannes (Francia)

Mare calmo

Vento assente

Carena pulita

Persone imbarcate 8

Carburante lt 1.487

Acqua lt 150Note da 0 a planata in 9 secondi e 53 • da0 a velocità massima in 48 secondi e 27

Giri Nodi lt/h totali dbA plancia dbA armatore600 4,9 5 56 581.000 7,5 13,7 57 621.500 10,2 44 63 672.000 12,4 105 72 742.050 14,9 109 72 742.500 21,3 155 72 753.050 30,8 248 76 81

56 57 63 72 72 72 76

aspi

rapo

lvere

attiv

ità in

uffi

ciotra

nsito

aut

o

Rumore dBA in plancia

600 1.000 1.500 2.000 2.050 2.500 3.050 Giri/m

2,5 7,5 12,5 22,5 32,517,5 27,5

12,4

21,3

14,9

30,8

minimo planata

10,2

max

crociera

4,9

7,5

Velocità in nodi

NodiGiri/m

600

1.000

1.500

2.000

2.050

2.500

3.050

25 12575 175 225

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105

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248

109

lt/hGiri/m

600

1.000

1.500

2.000

2.050

2.500

3.050

Consumo totale

IMP. PRESTIGE 550 13-09-2012 9:46 Pagina 207

servono quasi un centinaio di metri per chiudere un angolo di360°. Il vantaggio è che è facile da guidare. Non ci si spaventamai, nemmeno quando si timona in cima al fly. Anche la rota-zione da fermi su se stessi non è immediata. Serve un “aiutino”con una marcia avanti e una indietro e la barra tutta a dritta. Perchi preferisce, comunque, il sistema Zeus prevede anche l’im-piego del joystick che facilita enormemente le manovre ai bassiregimi. Alla massima velocità il gps ha fatto registrare 30 nodi e perplanare ne servono circa 15. Il range è ampio, ma non enor-me tra minimo di planata e velocità massima. Il comandanteavrà comunque una discreta scelta di andature di crociera.Ciò che colpisce favorevolmente sono i consumi. A 2.500 girie una velocità di 21,3 nodi, entrambi i motori “bevono” intutto 155 litri all’ora, a beneficio dell’autonomia e del porta-foglio dell’armatore.

Pacchetto “Trim Level Preference” con elica diprua, generatore da 11 kW, amplificatori Boseresistenti all’acqua per il pozzetto, tv da 32’’ insalone, lettore dvd, sistema audio Bose 2.1, fine-strature elettriche (€ 53.850 iva esclusa) • kitormeggio (€ 1.385) • kit ancoraggio (€ 1.595) •bimini per il fly (€ 5.950) • bimini per prendisole

di prua ( € 1.735) • piattaforma bagno idraulica(€ 19.530) • generatore da 17,5 kW (€ 5.640) •lavatrice e asciugatrice (€ 1.665) • aria condizio-nata 59.000 Btu (€ 32.500) • joystick Zeus in poz-zetto (€ 6.140) • coperta in teak (€ 10.980) •piano di calpestio del fly in teak (€ 5.090) • pavi-mento in legno nel salone (€ 1.100)

Sotto, la piattaforma di poppa che misura 1,60 x 4,79 metri.

per voi Prestige 550provate

ARCHEB208 ottobre 2012

Sala macchine

La sala macchine è davvero grande e facile da ispezionare:occupa più o meno la stessa superficie della cabinaarmatoriale.

Alcuni optional

IMP. PRESTIGE 550 13-09-2012 9:46 Pagina 208

BIG BLU 11-09-2012 16:21 Pagina 1

per voi Colombo 39 Alldaysprovate

ARCHEB210 ottobre 2012

Forte personalità

IMP. COLOMBO 39 13-09-2012 9:52 Pagina 210

211�

Progettato, costruito e allestito per essere il primo della classe, grazie anchealle “firme” di Victory Design e Nuvolari-Lenard. Molte le motorizzazioni possibili,tutte Volvo Penta, mentre il sistema propulsivo è l’Ips o il piede poppiero

Duo Prop. Tecnologie moderne e joystick facilitano guida e ormeggio di Maurizio Bulleri

IMP. COLOMBO 39 13-09-2012 9:52 Pagina 211

ono molti i cantieri che produconoday cruiser di questa misura, ma il 39 All-days di Colombo si pone in netta contrappo-sizione con i modelli realizzati su larga scala acosti più accessibili. Il disegno dell’opera vivaè stato affidato alla Victory Design che hacreato una carena capace di coniugare le pre-stazioni di velocità con un alto livello di com-fort. Lo studio di architettura navale Nuvolari-

Lenard ha invece tracciato il profilo di coperta e i dettagli chedonano fascino al modello.Il cantiere fu fondato nel 1956 da Giacomo Colombo sul lagodi Como, ma oggi le imbarcazioni vengono costruite nel sitoproduttivo della Cantieri di Sarnico Spa a Capriolo (BS), vici-no al lago d’Iseo, avvalendosi sia della manodopera di abilifalegnami, sia di impianti tecnologicamente avanzati. Insom-ma, alla tradizione dei maestri d’ascia si è aggiunta la capa-cità tecnica di un’azienda dotata di attrezzature che permet-tono di costruire yacht sino a 24 metri (Sarnico Grande).Questa nuova versione segue a due anni di distanza il 37 All-days, uguale nella sostanza, ma diverso nel look (più classi-co) e nella lunghezza (2 piedi in meno). Il 39 dispone di unpozzetto più comodo che, a richiesta, può essere arredatocon due divani, un tavolo da pranzo e un mobile bar attrez-zato con lavello e frigo, ma sono ovviamente possibili altrecustomizzazioni. Lo stile costituisce una parte importante del suo valore. Il pontedi prua, dolcemente inclinato, è comodo e ampio per rilassarsial sole. A poppa la plancetta bagno è abbastanza grande pergoderla come spiaggia e la versione immergibile (optional) per-mette il varo e l’alaggio del tender con estrema facilità. La tuga

Sslanciata e la “sciabola” che attraversa le finestrature lateraliimprimono un’immagine sportiva. Scafo e coperta possonoessere verniciati a piacere e la versione grigio metallizzatooggetto della prova è forse la più bella. Il tetto può essere con-figurato in tre modi: completamente chiuso, trasparenteoppure apribile. Sui fianchi dello scafo spiccano gli originalioblò a forma di plettro che illuminano la cabina a centro barca.Questo è il locale più ampio dell’imbarcazione, largo quanto l’in-tero baglio; può essere arredato con un letto matrimoniale kingsize e una terza cuccetta, eventualmente sostituibile con undivano affacciato sul mare. L’altra cabina è collocata a prua eha accesso diretto al bagno, l’unico dell’imbarcazione, mamolto grande e con vano doccia separato. Gli arredi sono personalizzabili, sia nel colore sia nei materia-li. La scelta di un salone dai toni scuri, contrastati da tap-pezzerie vivaci e marmo sudafricano, non è certo banale. Laplancia e il posto di pilotaggio sono raccolti e lasciano piùspazio al living che ospita fino a sette persone intorno al tavo-lo da pranzo. Sul ponte principale trova posto anche la cuci-na, con frigo, lavello e fuochi leggermente incassati per trat-tenere le pentole. La superficie vetrata è molto estesa e sonopresenti finestrini apribili laterali che facilitano la circolazioned’aria.

per voi Colombo 39 Alldaysprovate

Paratie e mobilio sono stati realizzati con un particolare legno

di quercia australiano, il lacewood, caratterizzato da una

venatura che crea un curioso disegno detto “occhiolinatura”,

perché simile a piccoli occhi. Rivestimenti di sky

metallescente su porte e tappezzerie di morbidissima pelle

completano il décor degli interni.

ARCHEB212 ottobre 2012

IMP. COLOMBO 39 13-09-2012 9:52 Pagina 212

IMP. COLOMBO 39 13-09-2012 9:52 Pagina 213

per voi Colombo 39 Alldaysprovate

ARCHEB214 ottobre 2012

Costruttore Colombo, Capriolo (BS), tel. 030 7461165,[email protected], www.cantieridisarnico.itProgetto Victory Design (scafo) • ufficio tecnico del cantiere(compartimentazione e arredamento) • Nuvolari-Lenard (lineeesterne)Scafo Lunghezza ft m 12,74 • lunghezza m 11,60 • lunghezzaal galleggiamento m 9,50 • larghezza m 3,72 • immersione m1,10 • immersione solo scafo m 0,75 • peso a pieno carico ton12 • riserva carburante lt 1.080 • riserva acqua lt 350 • portatamax 10 persone • posti letto 5 • rapporto peso/potenza 16,2kg/cv • rapporto lunghezza/larghezza 3,42 • materiale di costru-zione vetroresinaMotori Due diesel Volvo Penta • 6 cilindri • alesaggio x corsamm 103 x 110 • rapporto di compressione 17,5 : 1 • cilindratacc 5.500 • potenza cv 370 a 3.500 giri/m Certificazione Ce Categoria BPrezzo A partire da € 378.000 (con Volvo Penta D4 da 260 cv)• modello in prova € 438.000 (con Volvo Penta D6 da 370 cv)

Condizioni della prova

12,5 17,5 22,5 27,5 32,5 37,510

20

13,5

28,6

25,5

32

36,5

16,5

Le prestazioni e la scheda

Velocità in nodi

NodiGiri/m

1.600

2.000

2.200

2.400

2.800

3.000

3.200

3.500

Rapportopeso/potenza

Rapportolung./larg.

Dislocamento ton

Autonomiamn

Velocità max

36,5 367 16,2 3,2 12

Località Rapallo (GE)

Mare calmo

Vento 4 nodi

Persone a bordo 4

Carburante lt 500

Acqua lt 200

Note: tempo ingresso planata 5 secondi •minima velocità di planata a 2.000 giri/m13,5 nodi

Giri/m Nodi lt tot. Ore autonomia lt/mn1.600 10 20 54 540 21.800 10,6 26 42 440 2,452.000 13,5 34 32 429 2,522.200 16,5 44 25 405 2,672.400 20 54 20 400 2,702.600 22,4 66 16 367 2,952.800 25,5 78 14 353 3,063.000 28,6 94 11 329 3,293.200 32 112 10 309 3,503.500 36,5 146 7 270 4

Alcune dotazioni standard

Verricello elettrico • àncora di acciaio inox con m 50 di catena• doccetta a prua e poppa • prendisole prua • scaletta bagnoa poppa • frigorifero • comandi elettronici • ecoscandaglio •caricabatteria automatico • presa di banchina a 220 V • radiostereo cd/dvd/mp3

Alcuni optional Aria condizionata (€ 14.200) • joystick (€ 13.300) • generato-re 3,5 kW (€ 11.400) • passerella elettroidraulica (€ 17.300) •tetto scorrevole elettrico (€ 9.900) • teak in coperta (€ 8.800)• verniciatura scafo (€ 15.900) • plancetta poppiera immergi-bile (€ 16.800)

15 45 75 105 135

34

54

94

146

20

44

112

78

lt/hGiri/m

1.600

2.000

2.200

2.400

2.800

3.000

3.200

3.500

Consumo totale

IMP. COLOMBO 39 13-09-2012 9:52 Pagina 214

215�

La provaSono molte le motorizzazioni che possono essere installate suquesto modello, tutte della Volvo Penta. Le potenze variano dai260 cavalli del D4 ai 370 cavalli del D6, mentre come sistemapropulsivo è previsto l’Ips o il piede poppiero Duo Prop. Labarca usa moderne tecnologie e comandi comodi, come il joy-stick, molto utile per l’ormeggio considerata la notevole super-ficie laterale esposta al vento. La facilità di governo si manifestaanche attraverso un rapido ingresso in planata e un asset-to corretto a tutte le velocità di crociera, tanto che è possi-bile spingersi ad andature di navigazione di 30 nodi contandosempre su un alto livello di comfort. La carena permette di attra-versare le onde con ottima tenuta di rotta e ridotta forza d’im-patto, mentre gli spruzzi vengono lanciati lontano dallo scafoper evitare di bagnare la coperta. I flap possono correggere l’angolo di corsa quando necessario,ad esempio in fase di planata, o trovare la migliore prestazione aogni regime. Con la massima potenza installabile, vale a dire dueturbodiesel da 370 cavalli, la barca raggiunge la velocità di 36nodi a metà carico, dimostrando una notevole efficienza dinami-ca. La risposta al timone è immediata e accresce la sicurezza ela confidenza con il mezzo. L’angolo di sbandata è in funzionedell’andatura, della barra, della propulsione adottata (maggiorecon l’Ips rispetto al piede poppiero) e delle forme di carena, dise-gnate per affrontare al meglio anche il mosso. Nonostante lacompattezza dell’imbarcazione, la rumorosità è contenuta. Il 39 Alldays si distingue da ogni altro modello Colombo per latipologia a cui appartiene, ma mostra la classe tipica di tutti i pro-dotti del brand e possiede doti dinamiche e di abitabilità.

Scafo e coperta possono essere verniciati a piacere e la

versione grigio metallizzato che abbiamo provato noi è forse la

più bella. Il tetto può essere configurato in tre modi (chiuso,

trasparente o apribile), mentre sui fianchi dello scafo spiccano

gli originali oblò a forma di plettro che illuminano la cabina a

centro barca.

IMP. COLOMBO 39 13-09-2012 9:52 Pagina 215

per voi 535 Corsa Black Editionprovate

Siamo piccoli,Due scafi, alcune finiture di pregio e un po’ di cavalli attaccati dietro la

schiena. Chi ha detto che per navigare nel lusso la barca debba essereper forza grande?

testo di Niccolò Volpati foto di Andrea Muscatello

ARCHEB216 ottobre 2012

IMP. GIORGIETTI 13-09-2012 9:48 Pagina 216

217�

ma cresceremo

IMP. GIORGIETTI 13-09-2012 9:48 Pagina 217

ome impiega il tempo libero un giovane archi-tetto navale? Disegnando barche. Magari moltodiverse da quelle che deve fare per lavoro. L’ar-chitetto in questione si chiama Gregorio Gior-getti, si è laureato a Southampton e ha iniziatoa lavorare nello studio di progettazione di uncantiere italiano di gigayacht. Nei ritagli ditempo, invece di posare la matita sul tavolo, fabozzetti, schizzi e traccia le prime linee. È vene-

ziano, ha solcato in lungo e in largo la laguna. Vuole progettareuno scafo veloce, facile da condurre, capace di coniugare com-fort, piacere di guida e prestazioni. Una barca piccola, ma nonper questo “povera”. Ideale per chi vuole iniziare a navigare, mache si faccia apprezzare anche da armatori più esperti che nonsempre hanno voglia di salpare ancore da 30 kg per fare unabreve gita. Quattro anni fa i disegni prendono forma e nasce ilprototipo del 535 Corsa. È un catamarano da diporto, lungopoco più di cinque metri, motorizzato con un fuoribordo. Il pro-totipo fa il suo “sporco” lavoro: dà alcune conferme a Gregorio egli fa capire dove e come deve essere aggiustato. Torna al computer e rielabora il progetto in 3D. Gregorio ha unfratello che si chiama Andrea. Con lui si mette in testa di realiz-zarlo davvero, quel catamarano. Cercano gli artigiani giusti e allafine li trovano a Palazzolo sull’Oglio, a diversi chilometri di distan-za dal Veneto. Vogliono usare le più moderne tecnologie.Vogliono costruire lo scafo in infusione, per tenere sotto control-lo i pesi e ottenere, al tempo stesso, leggerezza e rigidità. Cer-

Il pozzetto dispone di un

divanetto lineare a poppa

per altri due passeggeri. Le

sedute sono comode e facili

da regolare perché scorrono

su due binari. È anche

possibile coprire il pozzetto

con dei paglioli, in modo da

ottenere un prendisole.

cano macchine per la fresatura a controllo numerico. Gambarini,ex fornitore di Dalla Pietà, è lo stampatore che fa per loro. Per latappezzeria c’è la Tecnosystem e degli acciai si occupa Manen-ti, che lavora anche per Riva. La produzione è artigianale e surichiesta. Quella che ci aspetta ancora fuori dall’acqua è la ver-sione Black Edition. Il gelcoat è nero e la vernice è metallizzata.Rispetto alla versione standard, il costo finale è di circa 5.000 euroin più. Ma la customizzazione non si limita al colore delloscafo. Sulla stessa carena, infatti, Giorgetti è in grado di offriredue diversi allestimenti. 535 Corsa prevede la presenza di uncofano e quindi di una prua chiusa e riparata, mentre la versione535 Sport è un piccolo open con tutto il piano di coperta aperto.Prima che il travel lift la appoggi in mare, ci soffermiamo a guar-dare lo scafo. È un catamarano, ma in realtà gli scarponi sono tre. Lo scarpon-cino centrale serve solo come deviatore di flusso davanti al gam-bale del motore. Se non ci fosse, il flusso d’acqua in entrata inter-ferirebbe con l’elica. Il tunnel al centro dei due scafi non è parti-colarmente stretto perché l’intenzione era quella di realizzare uncatamarano che avesse prevalentemente un sostentamentoidrodinamico e non aerodinamico. Questo conferisce stabilità esicurezza all’imbarcazione.

La provaMollate le cinghie della gru, non ci rimane che salire a bordo. Sitratta di un piccolo natante, ma la sensazione è quella di avere adisposizione buoni volumi. In poco più di cinque metri di lun-

per voi 535 Corsa Black Editionprovate

ARCHEB218 ottobre 2012

C

In navigazione, le prime cose che colpiscono sono l’accelerazione e le prestazionianche se si è spinti solo da 40 cavalli.>

IMP. GIORGIETTI 13-09-2012 9:48 Pagina 218

219�

Costruttore Giorgetti Marine, Mira (VE), tel. 041 698544,[email protected], www.giorgettimarine.comProgetto Gregorio e Andrea GiorgettiScafo Lunghezza ft m 5,35 • larghezza massima m 1,80 • altez-za di costruzione m 0,82 • pescaggio m 0,21 • peso a vuoto kg280 • serbatoio lt 67 • portata massima 4 persone Motore Mercury F40 Efi Orion • ciclo 4 tempi • potenza cv 40(kW 29,4) • cilindrata 995 cc • 4 cilindri • peso kg 112 Alcune misure in cm Prendisole di prua 175 x 145 • divanet-to di poppa 125 x 41 • prendisole pozzetto 132 x 125 Certificazione Ce Cat. C fino a 70 cv o Cat. D fino a 115 cvPrezzo € 20.100, motore escluso

Condizioni della prova

7,52,5 12,5 17,5 22,5 27,5 32,52,4

14,4

6,4

25,6

17,2

32,7

34max

minimo di planata

10,4

Le prestazioni e la scheda

Velocità in nodi

NodiGiri/m

800

2.000

3.000

3.500

4.000

5.000

6.000

6.300

65 74 81 81 8681 86 88

trans

ito a

uto

attiv

ità in

uffi

cio

traffi

co o

re d

i pun

ta

Rumore dBa in plancia

Rapportopeso/potenza

Rapportolung./larg.

Dislocamento kg

Portata maxpersone

Velocità max

34 4 7 2,97 280

Località Mestre (VE)

Persone a bordo 2

Carburante 23 litri

Mare calmo

Vento assente

Carena pulita

Elica in alluminioNote Plana in 3 secondi e 33Da 0 alla velocità max in 29 secondi

dBA

Giri Nodi dbA800 2,4 652.000 6,4 743.000 10,4 813.500 14,4 814.000 17,2 815.000 25,6 866.000 32,7 866.300 34,0 88

800 2.000 3.000 3.500 4.000 5.000 6.000 6.300 Giri/m

Commento sullo scafoSandwich, infusione e fresatura numerica. Il 535 Corsa è piccolo, ma non per questo privo dellemigliori tecnologie costruttive. L’infusione consente di ottenere l’ideale rapporto tra resine e fibre.La costruzione in infusione avviene sottovuoto così le stuoie di vetro vengono compresse sullostampo assieme all’anima strutturale in pvc. Il risultato è una barca leggera e rigida allo stessotempo. Il peso complessivo, infatti, è di circa 280 kg. In questo modo, lo scafo è in grado di regge-re l’impatto sulle onde e regala ottime prestazioni anche con una motorizzazione poco potente.

>

Il catamarano ha un’elevata stabilità e una buonapenetrazione sulle onde. In caso di mare formato, infatti, gli

impatti sono assorbiti dal cuscino d’aria del tunnel delimitato dai duescarponi che, in particolare alle elevate velocità, agisce comeammortizzatore.

>

Alcune dotazioni standard

Parabrezza • bottazzo • occhielli traino • serbatoio • sedilipilota e copilota • divanetto di poppa • vernice metallizzata• gelcoat nero

Alcuni optional Bitte fisse (€120) • bitte retrattili (€ 225) • cuscino prendisoledi prua (€ 600) • cuscini pagliolo di poppa (€ 375) • telo copripozzetto (€ 375) • telo copri barca (€ 525)

IMP. GIORGIETTI 13-09-2012 9:48 Pagina 219

per voi 535 Corsa Black Editionprovate

ARCHEB220 ottobre 2012

ghezza, ci stanno quattro persone, sedute o sdraiate. Per lanostra prova, il fuoribordo è un 40 cv Orion della Mercury. Sitratta di un 60 depotenziato. I cavalli da appendere al braket dellospecchio di poppa possono arrivare fino a 70 o 115. Nel primocaso, il 535 Corsa è omologato in categoria C, con 115 cv inve-ce, la categoria Ce è la D. In tre secondi si plana e in meno di 30 si arriva alla velocità mas-sima che è 34 nodi. Il 535 è piantato sull’acqua. Con la seduta siè proprio a pelo d’acqua e quindi anche le virate più brusche estrette passano in scioltezza. La conduzione appare molto sem-plice, alla portata anche di chi non ha molte ore di navigazionealle spalle. L’unico aspetto da migliorare è nello schienale del diva-netto di poppa, un po’ troppo basso e finisce per arrivare proprioa metà della schiena. In caso di onde e mare formato, potreb-be dare fastidio. Forse basterebbe rialzare leggermente la sovra-struttura su cui poggia. La postazione di pilota e copilota, invece,è comoda, anche perché i sedili scorrevoli consentono di trova-re la posizione corretta. La visibilità è sempre buona, anche seci si trova a pelo d’acqua. Il parabrezza protegge, senza oscura-re la visuale al timoniere. Il 535 Corsa è un catamarano da gitagiornaliera, quindi, si presume che chi lo utilizzi non abbia inten-zione di effettuare crociere a lungo raggio. La plancia però è ingrado di accogliere solo un paio di strumenti e non c’è postonemmeno per un plotter o per un display come lo smartcraft dellaMercury. Forse qualche centimetro quadrato in più avrebbe con-sentito di installare sulla consolle anche un altro strumento. In conclusione, il risultato è davvero apprezzabile. Buona la prima,ci viene da dire. Speriamo che ai fratelli Giorgetti rimanga un po’di tempo libero, così, magari, si metteranno in testa di costruireuna seconda barca.

Ci si sente sempre sicuri, la

timoneria idraulica è molto

maneggevole e risponde

prontamente anche alle

minime inversioni di rotta.

Il cofano di prua prevede

una cuscineria che lo

trasforma in un prendisole

per due persone.

Nel tondo, i fratelli Gregorio

e Andrea Giorgetti che

hanno ideato e realizzato il

535 Corsa.

IMP. GIORGIETTI 13-09-2012 9:48 Pagina 220

CANTU 11-09-2012 16:25 Pagina 1

Quando venne esposto il primo esemplare aGenova alcuni anni fa, fece scalpore la multi-cromia con cui erano stati allestiti i tubolari. Oggiè diventata una piacevole realtà del mercato gommonautico,prodotto da una delle aziende più importanti e serie sia a livel-lo nazionale che internazionale, Bwa Nautica. La gamma HPReef va dal modello 50 all’ammiraglia 80, i cui numeri stanno aindicare, più o meno, la loro lunghezza. Il HP Reef 60 è quindiun composito di 6 metri e 20 centimetri fuoritutto e, come già idue modelli 80 e 70, è disponibile in due allestimenti, base edExclusive, e la differenza sta nella colorazione di tubolari e care-na e negli accessori che vengono forniti di serie. La razionalità degli spazi a bordo è importante e viene sfruttataal meglio la larghezza complessiva di 2,55 metri, una dimen-sione che ne permette il trasporto su strada da gonfio. La parte prodiera prende vita da una plancetta in vetroresinaincollata direttamente sul tubolare trasversale anteriore e sup-portante due bitte “inglesi” ai lati e uno scorrisagola in acciaiosulla sommità. Il tubolare trasversale accoglie nella parte ester-na due maniglioni di movimentazione, mentre in quella internaanche la prima delle cinque valvole a basso profilo che rego-lano il gonfiaggio dei tubolari. Un primo gavone con coperchioservito da cerniera e pistoncino è a disposizione per l’àncoraall’estremità di prora, con a seguire un gavone più profondo echiuso a bacinella per isolarlo dalla sentina e che accoglie delledotazioni di sicurezza e il serbatoio per l’acqua dolce. Supe-

riormente si dispone di un’area cuscini che misura 1,20 x 1,20metri, estendibile fino a 1,60 metri verso la console di guida.Quest’ultima, centrale, funge da separatore dell’area di pruacon quella di poppa, ma lo fa mantenendo la possibilità di pas-sare sia da un lato che dall’altro, rendendo così comodi i tra-sferimenti a bordo. La consolle propone una griglia a copertu-ra della tromba, mentre sulla parte superiore spicca il para-brezza sagomato, molto originale e abbastanza protettivo. Que-sto è presente sotto forma di due maniglioni fissati al parabrez-za solo verso il lato del pilota. Nella parte bassa la consolle pro-pone un’apertura comoda sia per le gambe che per una borsada viaggio fornita di serie. A pagliolo una superficie antiscivolopermette di puntare i piedi quando si guida. Il leaning post è bi-posto, dotato di portello inferiore e di tre maniglioni in acciaio.Un secondo gavone stagno è disponibile proprio sotto la sedu-ta, raggiungibile ribaltando in avanti il cuscino, mentre dietro consemplici movimenti si rende operativo un tavolino a ribalta. Ildivano di poppa è a tre posti e nella parte sottostante c’è il loca-le stiva dove passano le tubazioni e parte dell’impianto elettri-co. Il coperchio ha pistoni a gas e nella parte inferiore ospita ariposo la luce bianca a 360°. Facendo scorrere il divano in avan-ti si abbassa lo schienale sino al motore, ottenendo un secon-do prendisole da 125 x 170 cm integrato da appositi cuscini dafissare sui tubolari e fermati con del velcro. La doccia è apoppa, a sinistra del motore, così come la scaletta rientrantenella plancetta a scomparsa.

per voi Bwa HP Reef 60provate

Semplicemente originaleÈ uno dei modelli di punta della serie HP Reef by Bwa. Colorisobri o vivaci, allestimento completo e una grande vitalità inacqua. Eccolo in coppia con l’ultima novità Suzukidi Luciano Pau

ARCHEB222 ottobre 2012

Semplicemente originale

Molto interessante il sistema

di ribaltamento a poppa del

divano al fine di trasformarlo

in prendisole. Basta una

maniglia tirata in avanti e il

tutto si converte in area

solarium da 125 x 170 cm.

IMP. BWA HP REEF 60 13-09-2012 12:06 Pagina 222

223�

Costruttore Bwa Nautica Srl, 20070 Dresano (MI),tel. 02 98274838, [email protected], www.bwa.it Progetto Ufficio tecnico del cantiere • Christian Grande Design-WorkScafo Lunghezza ft m 6,20 • lunghezza interna m 5,50 • lar-ghezza m 2,55 • larghezza interna m 1,45 • diametro dei tubo-lari m 0,55 • numero compartimenti stagni 5 • peso a vuoto 650kg • riserva carburante lt 150 • portata max 12 persone • poten-za massima applicabile cv 175 • carrellabile • rapportopeso/potenza 5,65 kg/cv • rapporto lunghezza/larghezza 2,43 Motore Un Suzuki DF115A • potenza cv 115 (84,6 kw) • 4 cilin-dri in linea • cilindrata cc 2.044 • regime di rotazione massimogiri/m 5.000/6.000 • alesaggio x corsa mm 86 x 88 • rapportodi trasmissione al piede 2,59:1Certificazione CE Categoria B Prezzo € 25.708,80 (iva esclusa) solo scafo

Condizioni della prova

2,5 7,5 12,5 17,5 22,5 27,5 32,510

24

11,6

30

26,3

34,5

19,4

minimo di planata

crociera

max

Le prestazioni e la scheda

Velocità in nodi

NodiGiri/m

2.800

3.000

4.000

4.500

5.000

5.500

6.000

Rapportopeso/potenza

Rapportolung./larg.

Dislocamento kg

Autonomiamn

Velocità max

34,5 98 5,6 2,43 650

Località Werder sul fiume Havel

(Germania)

Vento assente

Lago calmo

Onde 0,5-10 cm

Persone a bordo 2

Combustibile imbarcato lt 113

Carena pulita

Motore 1 x 115 cv Suzuki New

Note: tempo di planata 4 sec

Giri Nodi Cons. lt/h Autonomia trim in % Consumi totale teorica mn lt/mn

2.800 10 22 78 0 2,23.000 11,6 24 83 0 24.000 19,4 32 104 20 1,64.500 24 45 92 20 1,85.000 26,3 46 98 20 1,75.500 30 52 99 20 1,76.000 34,5 63 94 20 1,8

Alcune dotazioni standard

Avvisatore acustico • consolle completa • colorazione carenae livrea off white • cuscineria completa a cellule chiuse • diva-no di poppa con prendisole e area living • gavoni di prua eprendisole • musetto in vtr a prua • pannello elettrico con cen-tralina Blink • plancette sui tubolari • plancette a poppa inte-grate • serbatoio acqua e impianto doccia • serbatoio carbu-rante da lt 150 • salpancora elettrico con ancora inox • volan-te Hp reef grey neptune • luci di via a led

Alcuni optional (iva esclusa)Bull bar di protezione a prua (€ 720,80) • bussola a incassocon illuminazione HP reef (€ 413,40) • copriconsolle (€ 440) •coprigommone (€ 1.100) • frigo a pozzetto con impianto (€1.484) • luci swimming, ormeggio e pozzetto a Led (€ 2.332) •pompa di sentina automatica con sensore e impianto (€ 530)• salpancora elettrico, cubia e àncora inox T50 (€ 2.968) • pro-lunga prendisole di prua (€ 614,80) v roll bar vtr/Inox con para-sole (€ 2.756) • timoneria idraulica (€ 2.014) • piano di coper-ta interno in teak (€ 3.710)

3525 45 55 65 75

24

45

52

22

32

63

46

lt/h

Giri/m

2.800

3.000

4.000

4.500

5.000

5.500

6.000

Consumo lt/h totale

IMP. BWA HP REEF 60 13-09-2012 12:06 Pagina 223

per voi Bwa HP Reef 60provate

ARCHEB224 ottobre 2012

ProvaL’occasione di effettuare questo test ci è stata offerta da Suzu-ki in occasione del meeting internazionale organizzato a 40 kmda Berlino per la presentazione dei nuovi motori quadricilindri-ci. Uno dei mezzi a disposizione della stampa era proprio que-sto Bwa HP Reef 60, con uno spumeggiante Suzuki DF115A,mosso da elica tripale di passo 19”. Il motore ha un’ottimaerogazione di potenza e un deciso contenimento dei consumie mentre il primo dato verrà pienamente rispettato il secondo sidimostrerà un po’ superiore alle aspettative. Ricordiamo inoltreche il Bwa HP Reef 60 ha omologazione in categoria B sino a175 cavalli di potenza massima, e che quindi il nostro test èstato svolto con 60 cavalli nominali in meno rispetto al possibi-le, lasciando ampi spazi di considerazioni per coloro che bada-no essenzialmente, o quasi, ai numeri. La giornata è nuvolosa, ma lo specchio d’acqua è calmo.Siamo in due persone a bordo e nel serbatoio ci sono circa 113litri di benzina invece dei 150 che rappresentano la capacitàmassima del contenitore. Lasciamo la banchina a lento motoapprezzando la silenziosità del Suzuki e la stabilità del Bwa,condizione questa che si ripropone anche al limite di planata,fissato intorno ai 3.000 giri e 11,6 nodi di velocità. Da qui in pois’inizia a fare sul serio, portandoci intorno ai 4.000 giri a un valo-re velocistico di quasi 20 nodi e superandolo decisamenteappena 500 giri dopo, a cui corrisponde la velocità di 24 nodie consumi di 45 litri all’ora. Raggiungiamo il top velocistico a6.000 giri e 34,5 nodi, una prestazione interessante conside-rando i 60 cavalli in meno, ma i consumi salgono in modoabbastanza deciso portandosi a 63 litri/ora, il che riduce l’au-tonomia di bordo a una novantina di miglia complessive. Ilmotore è brillante soprattutto nella fascia che va dai 4.500 ai6.000 giri, ed è in questo range che mettiamo in pratica i test dirito, quali il passaggio sulle onde delle altre barche in prova, levirate e il cambio di direzione. Sulle onde la carena mette inluce la sua naturale predisposizione al mosso, superando-le con fermezza e precisione d’impatto, con il tagliamare chesvolge il suo lavoro in modo sicuro facendo deflettere l’acquatagliata verso i pattini, che provvedono a scaricare successiva-mente verso l’esterno i flussi lavorati. In questo modo a bordosi è sicuri di rimanere all’asciutto. I tubolari sono presenti in tutte le fasi di navigazione, e in par-ticolare in virata si mettono in luce fornendo fianco alla mano-vra senza far sbandare il battello pneumatico. Reattivo almonoleva, l’abbinamento gommone/motore si dimostra altret-tanto rapido quando si prova uno scodinzolo con conseguen-te consecutivo cambio di direzione. Noi manteniamo il trimintorno al 20% della sua corsa in positivo proprio per non esa-sperarne le prestazioni, e consideriamo che tale assetto possarisultare ottimale nella gran parte delle situazioni acquee in cuici si può imbattere durante una vacanza. Guidiamo in piediappoggiati al leaning post e ciò ci garantisce una perfettavisuale coadiuvata dal fatto che il battello mantiene comunquesempre la prua allineata alla superficie acquea, senza mai sol-levarsi più del dovuto.

Commento tecnico sullo scafoLa progettazione del modello, ancora una volta disegnato dallo Studio Christian Grande Design-Work in collaborazione con Bwa, avviene direttamente al computer attraverso software di elevatacaratura e successivamente prende forma impiegando una fresa robotizzata. Per quanto concer-ne la costruzione dello scafo, vengono impiegati materiali di elevata qualità, a cominciare dal tes-suto gommato con il quale si realizzano i tubolari, un Pennel Orca da 1.670 dtex in tinta sabbia coninserti grigi o bianco e inserti arancio come il modello che abbiamo avuto a nostra disposizione. Illoro sistema di giunzione sulle selle tiene conto di una duplice necessità, ossia di garantire sta-bilità e assenza di rollio quando si staziona, ma nel contempo in velocità opporre il minimo dellaresistenza all’attrito, favorendo in questo modo le prestazioni. La resina liquida impiegata per impre-gnare i tessuti multiassiali e i mat è del tipo isoftalico, cui si antepone nello stampo gelcoat neo-pentilico. La cura estetica fa sì che il prodotto finito proponga lucentezza senza imperfezioni. Traguscio e coperta madieri e longheroni in poliuretano espanso inglobati nella struttura e rivestiti diresina contribuiscono a rendere robusto e solidale l’insieme.Per mantenere una certa leggerezza del battello, molti componenti di coperta sono costruiti conuna tecnologia Rtm light, che consente di risparmiare “in chili” pur mantenendo inalterato il livel-lo di robustezza delle varie componenti. Per ciò che concerne l’impianto elettrico va detto che iltutto è regolato da una centralina Blink che prevede un allestimento professionale, tipico dell’au-tomotive, per preservare da guai e da conseguenti avarie.

La consolle ha forme

morbide a piramide tronca

verso l’alto, con un pannello

serigrafato per gli strumenti,

la bussola in alto, il volante a

sinistra, check panel con

centralina Blink cablato in

modo professionale,

monoleva e quadro di

accensione a destra. La

timoneria di serie è

meccanica, idraulica in

forma opzionale.

A finitura i tubolari

prevedono un parabordo

doppio unghiato che

percorre il perimetro esterno,

manigliette tientibene in

tessuto incollate nella

facciata superiore dei tubi,

plancetta di prua con

scorrisagola e bitte, oltre a

due plancette a poppa (sui

tubolari) calpestabili.

I tubolari, se pur alti sulle selle, non innescano il rollionemmeno durante lo stazionamento in acqua e spostarsi a bordo da

un lato all’altro non influisce sulla stabilità.>

IMP. BWA HP REEF 60 13-09-2012 12:06 Pagina 224

VILLA 11-09-2012 16:45 Pagina 1

simità del piano di calpestio. Quest’ultimo è lavorato condisegno antiscivolo per offrire maggiori garanzie di stabili-tà anche da scalzi e con la superficie bagnata. Le pagaieche forniscono propulsione manuale e alternativa al moto-re trovano posto a riposo nella parte inferiore dei tubolari,per arrecare meno disturbo possibile ai passeggeri ed evi-tare così contatti non voluti. I terminali dei tubi proseguo-no ben oltre lo specchio di poppa, aumentando così l’ap-poggio in acqua, e sono chiusi da calotte di gomma. Peri-metralmente il doppio bottaccio (sempre in gomma) forni-sce protezione esterna ai tubolari, il cui diametro unico èdi 47 centimetri. Oltre al bottaccio, sempre esternamente,sono disponibili cinque maniglioni rigidi a forma di bitta, dicui uno a prua, con lo scopo di fornire presa sicura duran-te la movimentazione del battello in acqua o durante il tra-sporto a terra e di offrire un punto ove dar volta alle cimed’ormeggio o al calumo dell’àncora. A bordo è disponibileun unico gavone, ricavato da un lieve sopralzo della coper-ta a prua che consente di ricavare un posto dove siste-mare l’àncora o piccoli accessori. Il suo coperchio è dota-to di cerniere e di chiusura. Il serbatoio del carburante for-nito con il motore rimane quindi a vista come nei più tradi-zionali “smontabili”, a meno che non si opti per l’allesti-mento Comfort, dove troverà allocazione dentro il casserodel sedile.

per voi Mercury Ocean Runner 420provate

a serie di cui fa parte il 420 pre-vede tre soluzioni – da 2,90 sinoa 4,20 metri –, che abbinano i vantaggidel gommone tradizionale a una carenamorbida sull’onda e robusta. Abbiamo pro-vato il modello più grande dei tre, nella ver-sione base “open” che non prevede nessunallestimento tranne la panchetta in polieste-re che va da tubolare a tubolare, ma è bene

sapere che se si opta per una guida da seduti e per la con-solle di guida (a discapito di un po’ di spazio calpestabile),sono pronte a listino due varianti del battello, Sport (condoppia consolle “a sella” Jockey Sport), oppure Comfort(abbinando a una consolle centrale un doppio sedile congavone sottostante). Il gommone può essere trasportatosia da gonfio che da sgonfio, e in questo caso basterannopochi attimi per portare i tubolari alla giusta pressione evararlo, un po’ di più ovviamente se si devono fissareanche la consolle di guida e la seduta. La soluzione più spartana che abbiamo avuto a disposi-zione è sicuramente quella che consente un impiego più“free” del mezzo nautico, che tra l’altro meglio si addicea piccole e medie escursioni lungocosta e alla subacquea.Le valvole di gonfiaggio sono complessivamente quattro,tutte posizionate verso la parte bassa dei tubolari, in pros-

L

Navigare freeÈ la libertà di andare per mare con un mezzo pratico e di facile gestibilità, dausare con o senza consolle di guida e con motori poco dispendiosidi Luciano Pau

ARCHEB226 ottobre 2012

Il numero dipersone

trasportabili ammonta a sette,di cui due possono prendereposto direttamente sullapanchetta smontabilepredisposta a 3/4 di prua,mentre gli altri, in assenza dicasseri, si siedono sui tubolari,tenendosi alle maniglietteincollate sulla facciatasuperiore dei tubi, sia a poppache a prua.Di serie sono forniti quattroanelloni in acciaio, di cui duea poppa a fianco del motore edue in coperta vicino algavone per l’àncora. Sonoadatti al sollevamento delbattello tramite gru e sonoutili, per esempio, anche perfissare la borsa delledotazioni di sicurezza inmodo stabile.

Navigare freeÈ la libertà di andare per mare con un mezzo pratico e di facile gestibilità, dausare con o senza consolle di guida e con motori poco dispendiosidi Luciano Pau

IMP. MERCURY 420 13-09-2012 9:54 Pagina 226

227�

Condizioni della prova

12,5 17,5 22,512

21,5

13

minimo planata

17

max

Le prestazioni e la scheda

Velocità in nodi

NodiGiri/m

3.000

3.500

4.500

6.100

Rapportopeso/potenza

Rapportolarg./lung.

Dislocamento kg

Portata maxpersone

Velocità max

21,5 7 5,65 2,33 113

Località Monfalcone (GO)

Vento assente

Mare calmo, onde 0,5-10 cm

Persone a bordo 2

Combustibile imbarcato lt 20

Carena pulita

Note: tempo di planata 3,3 sec

Costruttore Mercury Inflatable Boats Distributore esclusivo Brunswick Marine inItalia, Peschiera Borromeo (MI),tel. 800 013695, www.blackfin.itProgetto Mercury Inflatable BoatsScafo Lunghezza ft m 4,20 • lunghezzainterna m 3,20 • larghezza m 1,80 • larghez-za interna m 1,10 • diametro dei tubolari m0,47 • numero compartimenti stagni 4 •

peso a vuoto kg 113 • riserva carburante aseconda del motore • portata max 7 perso-ne • potenza massima applicabile cv 40 •carrellabile • rapporto peso/potenza 5,65kg/cv • rapporto lunghezza/larghezza 2,33 Motore Mercury F20 Four Stroke • potenza

cv 20 (14,7 kW) • 2 cilindri in linea • cilindra-ta cc 351 • regime di rotazione massimogiri/m 5.400-6.100 • alesaggio x corsa mm61 x 60 • rapporto di trasmissione al piede2,15 : 1Certificazione CE Categoria C Prezzo € 6.360 (iva compresa) motorizzatocon Mercury F20 Four Stroke

Giri Nodi Trim in %3.000 12 103.500 13 104.500 17 10 6.100 21,5 10

Alcune dotazioni standardAnelli per sospendite • gavone di prua conchiusura • manigliette tientibene in tessuto •fermapagaie • gonfiatore manuale • maniglio-ni esterni battello • pagaie e kit di riparazione• parabordo doppio • panchetta amovibile

Alcuni optional (iva inclusa) Consolle Double Jockey Sport con timoneria (€1.280) • pack comfort, con consolle centrale edoppio sedile (€ 1.810)

Commento tecnico sullo scafo

I nuovi battelli pneumatici Mercury Inflatable Boats, direttisuccessori di quelli a marchio Quicksilver, vengono costrui-ti impiegando un tessuto particolarmente resistente ai raggiuv, alle abrasioni e alla normale usura a cui il tessuto di unbattello è soggetto. Tale sicurezza è anche “timbrata” da unagaranzia rilasciata sulle parti in tessuto che ha validità percinque anni. Il tessuto in questione è Mehler Haku, che vienetermosaldato con processo Thermowelding combinando ilprocesso di fusione con quello della calandratura a cui siaggiunge un sistema di giunzione interna/esterna in ognisingolo punto di unione delle varie sezioni che compongonola parte gommata. Particolare attenzione viene posta ancheallo specchio di poppa, in questo caso studiato per soppor-tare motorizzazioni sino a 40 cavalli – e per questa ragioneviene impermeabilizzato con l’impiego di fogli in Abs chesostituiscono il tradizionale compensato marino –, e dotatodi piastre che servono per fissare in modo sicuro, facile erapido il motore attraverso i classici galletti di cui il motorestesso dispone. Una coppia di golfari in acciaio ai lati del faz-zoletto di poppa è utile sia in fase di varo che alaggio delgommoncino qualora si dovesse impiegare una gru.La carena è realizzata in vetroresina e per la sua costruzionevengono impiegate resine liquide del tipo isoftalico.

IMP. MERCURY 420 13-09-2012 9:54 Pagina 227

ProvaL’Ocean Runner 420 ha carena a V che dovrebbe sopportarebene il confronto con il mare mosso. Noi lo abbiamo provato inuna giornata con uno specchio di mare calmo che ci ha per-messo di osare (senza troppe remore) e “tirare” il collo al moto-re che prendeva posto sullo specchio di poppa, un Mercury F20Four Stroke. Non è la potenza massima installabile, che è invecedi 40 cavalli, ma è comunque superiore (seppur di poco) allapotenza di 15 cavalli che Mercury dichiara come “minima”. Con-duciamo il battello attraverso il comando a barra del motore. Lastabilità del battello è eccellente e, anche se siamo solo in duecontro le sette persone trasportabili, ogni nostro spostamento abordo è ben assecondato da carena e tubolari che poggiano inmodo corretto sull’acqua, senza dar vita ad alcun rollio. Fuori dalcanale che dal marina di Lepanto ci porta in mare cominciamoad accelerare e a 13 nodi rilevati con il gps planiamo, con unalieve cabrata ben controllabile. D’altronde siamo scarichi e ancheun po’ appesantiti a poppa, in quanto è qui che si concentra ilpeso del pilota, dei 20 litri di carburante che abbiamo nel ser-batoio amovibile e del motore, mentre a 3/4 di prua fa da con-trappeso unicamente un collega. La carena corre veloce sul-l’acqua e a 4.500 giri scivoliamo a 17 nodi. A pieno regimedi giri, pari a 6.100, otteniamo un top di velocità di 21,5 nodi, inte-ressante e anche ben sopportato dalla carena, sia in navigazio-ne rettilinea che durante alcune virate che come regola traccia-mo sino a formare un cerchio. A pieno regime di velocità “stop-piamo” la corsa del battello riducendo improvvisamente i giri, manon rileviamo ingressi di acqua da poppa. Prima di rientrare, infi-ne, arrestiamo totalmente il battello e acceleriamo improvvisa-mente, ottenendo l’assetto planato in 3,3 secondi.

Il battello è stato pensato come mezzo di supporto per divertirsi senza troppi impegni, nel pieno rispetto dellafilosofia con cui il battello pneumatico tanti anni fa venne progettato. È indicato per piccoli nuclei famigliari, per subacquei

o comunque per spostamenti giornalieri.>

per voi Mercury Ocean Runner 420provate

L’Ocean 420 non prevede l’impiego di remi ma di pagaie, che

a riposo trovano posto nella parte inferiore e interna dei

tubolari. Pochi gli optional disponibili, che interessano

prettamente l’area di pilotaggio. In alternativa lo si può guidare

a barra.

La serie Ocean Runnerprodotta a marchio MercuryInflatable Boats è una lineadinamica e sportiva, adatta siaa chi si approccia per la primavolta alla nautica, ma anchegeneroso tender perimbarcazioni più importanti, omezzo pratico da portareovunque (per le vacanze incamper o da metteredirettamente sul tettodell’autovettura).

ARCHEB228 ottobre 2012

IMP. MERCURY 420 13-09-2012 9:54 Pagina 228

Adorno 15-09-2010 9:55 Pagina 1

ARCHEB230 ottobre 2012

Marina di Verbellaporti

Fermarsi a VerbellaNella zona sud del lago Maggiore, a pochichilometri dai caselli autostradali di SestoCalende e Castelletto Sopra Ticino,c’è unmarina moderno, che può ospitare400 imbarcazioni, attrezzato perun’assistenza completa 24 h su 24testo di Chiara Freni foto di Andrea Muscatello

Fermarsi a VerbellaNella zona sud del lago Maggiore, a pochichilometri dai caselli autostradali di SestoCalende e Castelletto Sopra Ticino,c’è unmarina moderno, che può ospitare400 imbarcazioni, attrezzato perun’assistenza completa 24 h su 24testo di Chiara Freni foto di Andrea Muscatello

IMP. VERBELLA 12-09-2012 17:15 Pagina 230

Verbella si trova all’interno del parco naturale delTicino e si estende su un’area di circa 100.000mq, con 20.000 mq di strutture coperte e 11.000 mq di spec-chio d’acqua attrezzato con pontili galleggianti in doghe di teakmassello illuminati. Ogni posto barca è servito da acqua, luce,impianto tv terrestre centralizzato e impianto wi-fi per il collega-mento internet. Il marina dispone anche di distributore di car-burante, carroponte da 20 tonnellate, parcheggi auto, clubhouse con bar, ristorante e piscina con parco secolare, officinainterna specializzata per qualsiasi problematica tecnica conassistenza anche i festivi e la domenica.Verbella offre anche la possibilità di acquistare imbarcazioninuove e usate di molte marche e garantisce assistenza dopol’acquisto. È, inoltre, concessionaria ufficiale di tutta la gamma Sessa Mari-ne e importatrice dagli Stati Uniti di Crownline. Durante la sta-gione, per chi volesse vedere le imbarcazioni, è a disposizioneuno showroom permanente sempre aperto.www.verbella.it

231�

La scheda- 400 posti barca

- carroponte da 20 ton

- 20.000 mq di strutture per il rimessaggio in secca alcoperto- club house con ristorante/bar e piscina- parcheggi auto- officina autorizzata Volvo Penta-vendita di imbarcazioni nuove: concessionario SessaMarine e importatore Crownline- installazione e manutenzione di apparati elettronici,elettrici, impianti condizionamento e riscaldamento- vendita di imbarcazioni usate con garanzia totale- disbrigo di tutte le pratiche nautiche- organizzazione trasporti eccezionali e non- servizio di sorveglianza notturna- aperto anche i festivi e la domenica (chiuso mercoledì)

>

IMP. VERBELLA 12-09-2012 17:15 Pagina 231

carica batterie elettronico, microonde,capottina pozzetto, aria condizion, vascaacque nere, plancetta in teak, tappezziainterna ultralether. nuova in pronta conse-gna, si valutano permute. € 159.000+ivaVenice Boat Service tel. 335 [email protected] www.veboat.com

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CIGARETTE 46 ROUGH RIDER anno1993, mt.13.82, 2x750 HP Satek, oremoto 0 ca, perfette condizioni n.4 postiletto, bagno separato, cucinino, gen.Mase IS 2,5 kW 2008, aria condiz.2008, Trimax, boiler, vel max 65’.Vis.Sarnico; tel. 335 8263146 [email protected].

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BROKER ott 2012.qxp 12-09-2012 17:06 Pagina 236

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€ 290.000 Trattabile, Leasing in corso, Ottime con-dizioni, 2006, VP 2 x 500 HP D9 linea d’asse, solo390 ore motori, full optional. Vero affare.

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2009 18,40 mt, motori 2x1100hp Man, interni innoce canaletto, full optional, possibilità di subentroleasing visibile a marina di Ravenna. € 800.000.

Launch 21 anno 2008 usata solo lago maggiorebandiera americana bow ride elegante unica.

Boston Whaler 32 Platinum 40 Open

2006, 12,30 mt, 2 Volvo Penta D6 310 DPH 310cv,2 cabine, condizioni impeccabili. Garanzia 12 mesi,€ 188.000, visibile Andora (SV).

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BROKER ott 2012.qxp 12-09-2012 17:06 Pagina 237

brokerusato

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2009, 2x1200 Mtu, h 200 circa, pilota automatico, vhf,gps, passerella idraulica, aria condizionata, barca nuo-va, prezzo € 980.000, subentro leasing fino al 2024.

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Crownline 270 cr

2010, lung. 8,10 mt, Mercruiser 350 mag 300cv, ga-ranzia 12 mesi, usata solo al lago visibile Andora (Sv)€ 63.000.

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Capelli 32 wa

2007, lung. 9,70 mt, Yamaha 2x 250hp, garanzia 12mesi, visibile Andora (Sv), € 82.500.

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Antares 13.80

2008 2x425 Cummins, h 365, cuscineria, pilota au-tomatico, vhf, gps, 3 cabine 2 bagno, dotazioni si-curezza, barca come nuova. Prezzo € 285.000,00

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Cayman 43 w.a.

2006, 2x450 Volvo Penta tamd75, h 600 circa, pilota au-tomatico Simrad vhf, Gps. Come nuova. Possibilità lea-sing ex novo e permuta prezzo € 290.000,00.

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Atomix 7500 sc

2009, 2x270 hp, lung. 8,25 mt, 60h moto. gps cart.colore, vhf, teak in cabina e pozzetto, garanzia 12mesi, visibile Andora (Sv), € 39.000.

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Cayman 38 w.a.

Anno 2003, 2x370 Volvo Penta, h 250 circa, pilotaautomatico, dotazioni sicurezza, barca come nuova.Prezzo €190.000,00, possibilità finanziamento 50%.

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2011 2x150 FNM accessoriato. Ottima occasione.

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2x4,3 Volvo, 2007, 8,78, e 78.000,00, cappottine-telo pozzetto-verricello-gps.

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Anno 1999, 2 x 250 Mercruiser d-tronic, scafo bian-co, imbarcazione ben accessoriata e in ottime con-dizioni.

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1x4,3l Efi Mercruiser, 1997, 7,50, e 25.500,00, telocopripozzetto-gps-ecoscandaglio-verricello elettri-co.

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Scarab 35 Sport

Anno 2008, 2 x 350 Yamaha 4T, scafo nero e argen-to, imbarcazione ben accessoriata. Perfetta. Leasingin corso.

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Rivarama 44

Conam 52 ht

Scarab 38

1980, refitting 2010. € 35.000,00, perfetto stato, rimes-sata al coperto, Volvo Penta 2x231 vis. in Campania, 1cabina V di prua, bagno, cucinino, prendisole di poppa.

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Premier 51

2005. €180.000,00, perfetto stato, rimessata al coperto,Volvo Penta 2x470, vis. in Campania, 3 cabine, 2 bagni, ca-bina marinaio con bagno, cucina, dinette, accessoriata.

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Gozzo Serapo 33

Anno 2007, imm. 2010, richiesta € 90.000,00, visi-bile a Lavagna, Volvo Penta D4 2X260hp, 1 cabina,bagno, ampia dinette, strumentazione completa.

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Natante motorizzato volvo d4 2x231efbrichiesta 90.000,00

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Cranchi Zaffiro 34

2x230 Volvo Penta, 2001,11,00, e 95.700,00, 2 ca-bine separate-presa in banchina-piattaforma in teak.

Gobbi 315 sc

2003, 9,85 mt, 2 Volvo Penta AQ 41 D DPE 200cv,1 cabina, plancetta ampliata di poppa, Garanzia 12mesi, € 89.000, visibile Andora (SV).

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Bavaria 300

2002, 9,48mt, 2 Mercruiser 4.2 TD 220cv, 1 cabina,4+2posti letto, Garanzia 12 mesi, € 75.000 VisibileAndora (SV).

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Cigarette 46

1993, mt.13.82, 2x750 hp Satek, ore moto 0 ca,perfette condizioni, 4 posti letto, bagno separato,cucinino, gen. Mase IS 2,5 kW 2008, aria condiz.

Princess 34 fly

Anno '96 imm. 2000 solo lago Maggiore 2x Volvo200 hp diesel perfetta 460 ore euro 80.000 prontatagliandata 347 5006999.

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BROKER ott 2012.qxp 12-09-2012 17:06 Pagina 239

ARCHEB

Absolute 40 SL� Venice Boat Service tel. 335 5424835www.veboat.com

Absolute 52 STY

2009, 2xips600 D6 Volvo, 3 cabine con bagno, dinette concucina, gps a colori, autopil, joystick, telecamera sala mac-chine, generatore 9 kw. Come nuova € 495.000+iva.

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Comar Clanship 39� Venice Boat Service tel. 335 5424835www.veboat.com

Sarnico spider

2009, mt. 13,07; 2x435 hp Volvo Penta, ore moto 260ca; eccellenti condizioni, 2 cabina con bagno, salone,aria cond., joystick di manovra, vis. nord Sardegna.

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Colombo 32S

2000, mt. 10,21, 2X375 hp Mercruiser, ore moto292 ca, refitting totale nel 2011 ottime condizioni,cabina con cuccetta a due piazze, gps, eco.

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Lombardi 41

1999, mt. 12,44, 2x370 hp Volvo, ore moto 812 ca, per-fette condizioni con garanzia, 2 cabine; 2 bagni, aria con-dizionata c/f, gen. Mase 3.5 kw, gps. Vis. Buccino (SA).

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Pershing 45

1989, mt. 13,80, 2x375 hp Caterpillar, ore moto1550 ca, perfette condizioni, cabina armatoriale, 2cabine ospiti, 2 bagni, salone, vis. Sardegna.

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Primatist G 46

2009, 2 Volvo Penta IPS D6-435 cv 435, 2 cabine,posti letto 6+2, mobili rovere sbiancato, €

390.000,00, visibile Arbatax.

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2000, mt. 10,21; 2x375 hp mercruiser, ore moto292 ca,, refitting 2011 ottime condizioni, cabina concuccetta a due piazze, vis. sud Francia.

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Nuovo, 2x330 Volvo d6, lunghezza ft 12.05 omolo-gata natante, 2 versioni di lay-out: 4 posti letto concab. armatore a centro barca. Cannes 2012.

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2005, imm. 2006; mt. 13,37, 2x370 hp Volvo PentaIPS 500 D, ore moto 520 ca, perfetta, aria condizio-nata, battagliola alta, elica di prua, tender.

1979, mt. 12.60, 2x370 hp Isotta Fraschini, ore mo-to ca, buone condizioni, 3 cabine, 3 bagni, aria con-diz, cucina separata, bimini top.

Cigarette 39

Colombo 32

Falcon

1988 lunghezza 19,60 mt, motori 2X835 gm, posti let-to 6, cab 3, servizi 3, aria condizinata, pilota automat.radar, gps. Visibile a Lavagna. Prezzo € 210.000.

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1996, lunghezza 9,00 mt, cantiere Carnevali, motoriVolvo 2x231, pilota automatico. Visibile in Cantiere aMarina di Ravenna. Prezzo € 65.000.

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1996 - 2x600 CAT -2 cabine 2 bagni - scafo blue -Bandiera italiana, IVA assolta - visibile Liguria.

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Otam 65' HT

2009 - 2x1825 CAT -150 ore di moto - 3 cabine 2bagni + cabina equipaggio - full opts - bandiera co-munitaria IVA assolta.

� Giacomo Gramaticadi Bellagio – Tel. 0185280695 – 333 [email protected]

2007, imm. 2009, mt. 13,78, 3x275 hp Mercury fbb Verado ore moto 150 ca, ottime condizioni,interni personalizzati “sport”, visibile Toscana.

BROKER ott 2012.qxp 17-09-2012 16:47 Pagina 240

BOERO 10-09-2012 12:40 Pagina 1

AZIMUT_ATLANTIS 10-09-2012 12:42 Pagina 1