Azimut n1 2014

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ISTITUZIONI Ambiente, territorio, infrastrutture, mobilità: provvedimenti e prospettive NORMATIVA Tassazione degli atti di trasferimento degli immobili EDILIZIA Indagine semestrale sul settore delle costruzioni

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Azimut, la rivista ufficiale del Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati di Ancona. In questo numero, intervista a Enzo Giancarli (consigliere regionale Marche), l'indagine semestrale sulle costruzioni, la normativa sulla tassazione degli atti di trasferimento di immobili.

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ISTITUZIONIAmbiente, territorio, infrastrutture, mobilità: provvedimenti e prospettive

NORMATIVATassazione degli atti di trasferimento degli immobili

EDILIZIAIndagine semestrale sul settore delle costruzioni

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Periodico regionale a cura del Collegio dei Geometrie Geometri Laureati della Provincia di Ancona

Corso Garibaldi 91/a - 60123 Ancona (AN)[email protected] - www.geometrian.it

Anno XXXVIII - N. 1/2014 Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 Comma 20/b Legge 662/96

Filiale di Ancona

PUBBLICAZIONE TRIMESTRALEReg. Trib. Ancona 8 Luglio 1975

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Azimut viene inviato gratuitamente agli iscritti agli Albi Professionali del Collegio dei Geometri e Geo-metri Laureati della Provincia di Ancona, agli uffici decentrati del Genio Civile, agli uffici tecnici dei Comuni e delle Province, a tutti gli enti pubblici e a tutti coloro che hanno rapporti con la categoria. La collaborazione è aperta a tutti i singoli professionisti e agli organi rappresentativi di categoria. Manoscrit-ti, dattiloscritti, elaborati, disegni, fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Ogni au-tore risponde direttamente delle proprie affermazioni che non impegnano nè la redazione nè il Collegio. Gli scritti possono essere pubblicati anche siglati o anonimi, per desiderio degli autori i cui nomi resta-no comunque reperibili presso la redazione.

Inserzionisti:Alseo ..................................... 2

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Namirial ................................ Pag. 5 Subissati ............................... 3

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Sicap ..................................... 4a di Cop.

Sommario23

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EditorialeIstituzioni Ambiente, territorio, infrastrutture, mobilità: provvedimenti e prospettive

Normativa Cassazione: le variazioni della categoria catastale devono essere motivate

Normativa Cavi telefonici ed elettrici nelle proprietà private: obblighi e diritti

Formazione Argomenti ed eventi Anno 2014

Istituzioni Turismo e paesaggio per sconfiggere la crisi

Normativa Tassazione degli atti di trasferimento degli immobili

Edilizia Indagine semestrale sul settore delle costruzioni

Condominio Il sottotetto è condominiale o privato?

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EditorialeAzimut

EditorialeIl primo numero del 2014, 38° anno di Azimut, si apre con una nostra intervista ad Enzo Giancarli,

Presidente della IV Commissione del Consiglio regionale delle Marche che tratteggia l'attività della

Commissione e gli indirizzi futuri in materia di urbanistica e paesaggistica per la nostra regione. Di

seguito riportiamo l'ordinanza della Cassazione che impone all'Agenzia del Territorio la motivazione delle

variazioni delle categorie catastali. Rita Sabelli dell'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori

ci illustra diritti e obblighi del passaggio di cavi elettrici e telefonici nelle proprietà private. Nelle

pagine centrali troviamo tutti i corsi e i seminari di studio per la formazione professionale del 2014.

Un'altra intervista esclusiva è quella al Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, che illustra l'attività

della sua amministrazione. Ospitiamo poi l'articolo di Antonino Praticò, notaio in Falconara, che ci

parla delle modifi che nella tassazione degli atti di trasferimento degli immobili. A seguire l'indagine

semestrale delle costruzioni nelle Marche e per concludere l'appuntamento con il condominio, con

l'articolo di Paola Giglio, direttore del centro studio di Alac Marche.

Buona lettura!!!

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«Le Regioni in Italia sono trop-pe. Non c’è più r i s p o n d e n z a geografi ca. Bi-sogna pensare, se si vuole agi-re guardando avanti, a un loro accorpamento». A lanciare la provocazione è il consigliere re-gionale del Pd, Enzo Giancarli. «L’ist ituzione dev’essere sem-pre effi ciente e in sintonia con

la propria comunità, al fi ne di agevolare la cresci-ta economica, sociale, culturale e il benessere delle popolazioni di cui si ha la responsabilità – afferma l'esponente del Partito Democratico - Fra un anno i marchigiani, quando saranno chiamati a rinnovare il Consiglio regionale delle Marche, non dovranno più eleggere 42 consiglieri regionali, bensì 30». In veste di presidente della Quarta Commissione (Ambiente, Territorio, Infrastrutture e Mobilità), Giancarli illu-stra quindi i provvedimenti varati durante il secondo mandato Spacca. «Sin dal primo momento – spiega il consigliere Pd - l’attività della Commissione ha cer-cato di caratterizzarsi perseguendo scelte coerenti fi nalizzate alla tutela dell’ambiente e del paesag-

gio, alla creazione di occupazione, alla difesa del know how delle imprese e del mondo del lavoro. A partire dal 2010, con la legge 12, si sono dettate le linee guida regionali per l’individuazione del-le aree non idonee all’installazione degli impianti fotovoltaici a terra, rispondendo a un principio fondamentale: la terra deve produrre cibo e non energia. La Regione Marche è stata la prima in Ita-lia a dettare norme in materia ed è al primo posto nel Paese per la copertura di superfi ci a tetto ci-vili e industriali. Con la legge n. 19 del 2010 (nuo-vo piano casa) si sono stabiliti gli “interventi per il riavvio delle attività edilizie” al fi ne di fronteg-giare la crisi del settore, difendere l’occupazione, promuovere l’edilizia sostenibile e migliorare la sicurezza degli edifi ci. Un’altra legge fondamenta-le è la n. 22 del 2011 sulla riqualifi cazione urbana sostenibile che interviene sul patrimonio insedia-tivo architettonico e urbanistico esistente, inco-raggiando il miglioramento qualitativo e limitando il consumo di suolo. Abbiamo approvato poi altre quattro leggi: in materia di gestione integrata dei rifi uti (18/2011), sulle risorse idriche e sul servizio idrico integrato (30/2011), riguardo al riordino de-gli enti di gestione dei parchi naturali (13/2012) e per istituire l’Erap Marche, cioè l’Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica (18/2012). Queste quattro leggi – evidenzia sempre Giancarli - sono legate alla semplifi cazione e alla riduzione dei costi della poli-tica, in quanto sono stati superati grazie ad esse cir-ca quindici consigli di amministrazione e ridotto nel numero dei componenti quello dei parchi. C’è stato quindi un rafforzamento della democrazia, perché,

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Ambiente, territorio, infrastrutture, mobilità: provvedimenti e prospettiveEnzo Giancarli, presidente della IV Commissione regionale, fa il punto sulle leggi varate durante il mandato. E fi ssa gli obiettivi dell'ultimo anno di legislatura

Matteo Tarabelli

Enzo Giancarli, presidente della IV Commissione regionale

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soprattutto in tema di acqua e rifi uti, le competen-ze sono state affi date direttamente ai sindaci, o nel caso dell’Erap a un direttore già alle dipendenze della Regione. Dunque chiarezza, trasparenza, snel-lezza, distinzione netta delle responsabilità fra or-gani di indirizzo, di controllo, di gestione». Grande attenzione anche al patrimonio fl uviale delle Mar-che. «Con la legge 31/2012, “Norme in materia di gestione dei Corsi d’Acqua” - ricorda il presidente della Commissione IV - la Regione ha defi nito la di-sciplina per la gestione degli alvei fl uviali il cui stato di dissesto e degrado si è evidenziato in tutta la sua gravità negli eventi naturali calamitosi che hanno colpito le Marche negli ultimi anni. È la prima leg-ge regionale, a cui qualche giorno fa ha fatto segui-to l’approvazione delle linee guida, che prevede la progettazione per ogni singola asta fl uviale, a tutela dell’ecosistema ad essa connessa e della biodiversi-tà, nonché la messa in sicurezza - al fi ne di evitare esondazioni - e al tempo stesso la valorizzazione del materiale litoide e legnoso. Per quanto riguarda la limitazione del rischio sismico invece, la Commis-sione ha licenziato la legge 35/2012 in merito alle “Disposizioni in materia di microzonazione sismica” con l’obiettivo di promuovere l’introduzione degli studi e il loro recepimento negli strumenti urbanisti-ci comunali. Di estremo valore è stato l’impegno nei confronti delle infrastrutture (perché anche queste sono strategicamente legate con il governo del ter-ritorio) con la delibera relativa al “Piano regionale infrastrutture, trasporto merci, logistica” che rap-presenta un quadro attuale della situazione marchi-giana concernente le infrastrutture viarie, ferrovia-rie e i principali nodi e piattaforme logistiche (porto, aeroporto, interporto). Considerevole è stato il lavo-ro svolto per inserire le Marche nel sistema logistico nazionale ed internazionale secondo un programma di breve, al 2015, e lunga scadenza, 2020, in parte già avviato. Un lavoro che ha dato la possibilità alla nostra regione di venir inserita in una rete europea, tant’è che oggi, con la diramazione del Corridoio Helsinki-La Valletta fi no al porto di Ancona». Ad oggi la Commissione presieduta da Giancarli ha licenziato 32 leggi, 3 regolamenti e 12 atti amministrativi: dal

digitale terrestre alla gestione integrata dell'intero ciclo dei servizi dei rifi uti al ciclo completo delle acque. Fino al trasporto pubblico locale con leggi sulla governance e con atti di programmazione an-nuale e triennale: parliamo di oltre 60 milioni di per-sone trasportate ogni anno e di una spesa annua che supera i 120 milioni di euro. «Penso che l’impegno più importante che ha di fronte la Commissione pri-ma del termine della legislatura sia quello di appro-vare la proposta di legge sul governo del Territorio – sostiene Giancarli - Sono state tenute già due gior-nate di audizioni. Lo stesso vostro ordine ha parte-cipato e ha fornito un suo contributo. Questa legge più delle altre ha bisogno di piena condivisione e di costruzione partecipata delle decisioni. Dobbiamo affrontare con determinazione il futuro: semplifi -care e sburocratizzare le procedure garantendo una chiara attribuzione delle competenze ai diversi li-velli con un riferimento stabile, snello e riconosci-bile. La pubblica amministrazione deve dimostrare di essere effi ciente, deve offrire certezze e rapidità nelle decisioni, condizione per attrarre investimenti e stimolare la ripresa. Inoltre occorre realizzare le condizioni per riqualifi care l’esistente con incenti-vi e premialità concrete, garantire la manutenzione del territorio, la riconversione ecologica e l'effi cien-za energetica, l'incremento del valore sociale degli spazi pubblici, la manutenzione e la sostituzione edilizia, ridurre il consumo di suolo, intervenire con coerenza e sistematicità sul rischio sismico e idro-geologico. Dobbiamo sconfi ggere le rendite, valoriz-zando il lavoro e le tante professionalità – plurali e molteplici - delle nostre imprese che operano nell’e-dilizia. Al tempo stesso bisogna riconoscere il know how così ricco e variegato, in tutta la fi liera, da chi progetta a chi realizza. Sono certo che una ripresa dell’edilizia su questi criteri contribuisce a creare nuova occupazione e ad affermare il principio della sostenibilità ambientale. A mio avviso questa visione strategica complessiva garantisce l'allocazione delle risorse, sia pubbliche che private, la rigenerazione urbana, la valorizzazione dei territori rurali, la coe-sione sociale e la ripresa della crescita economica».

Camerata Picena (AN)

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La Cassazione con la sentenza n.3394/2014 ha stabilito che se l'Agenzia del Territorio cambia la classe cata-stale di una abitazione, rispetto a quella fornita da proprietario, non basta la mera comunicazione, ma deve anche dare motivazione del diverso classamento. A seguito di lavori di ristrutturazione il proprietario aveva presentato un Docfa con cui proponeva un classamento A4 (edilizia popolare). L'Agenzia del Territorio, senza inviare alcuna relazione esplicativa, aveva ritenuto non corretta la categoria e aveva comunicato che que­lla giusta era A2 (civile abitazione). L'Agenzia del Territorio, dopo che la Commissione tributaria regionale della Liguria aveva dato ragione al contribuente, aveva fatto ricorso in Cassazione che si è quindi di nuovo pronunciata a favore del proprietario dell'immobile.Nel dispositivo della sentenza viene peraltro messa in evidenza la mancanza di “precisi riferimenti norma-tivi” che disciplinino il classamento.Di seguito la sentenza della Cassazione.

Cassazione Ordinanza n. 3394 del 13 febbraio 2014

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA DECISIONE

Reg. Gen. 24585/2011 RICORRENTE: AGENZIA DEL TERRITORIO AGENZIA DELLE ENTRATE

1. L'Agenzia del Territorio ricorre per cassazione avverso la sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Liguria 105/06/10 del 7 ottobre 2010 che rigettava l'appello dell'Ufficio, affermando l'illegittimità dell'atto con cui il bene di proprietà dei contribuenti era stato (disattendendo le indicazioni contenute nella DOCFA presentata a seguito di lavori di ristrutturazione) qualificato come A2 (civile abitazione) anzi- ché come A4 (abitazione popolare)

2. I contribuenti si sono costituiti in giudizio.3. È stata depositata la seguente relazione:4. Il ricorso deve essere rigettato.

Si ritiene che l'atto con cui l'amministrazione disattende le indicazioni del contribuente circa il classamento di un fabbricato debba contenere una adeguata - ancorché sommaria- motivazione; che delimiti l'oggetto della successiva ed eventuale controversia giudiziaria.Ciò è tanto evidente ove si considerino le incertezze proprie del sistema catastale italiano che si riflettono sull'atto (classamento) con cui l'amministrazione colloca ogni singola unità immobiliare in una determinata categoria, in una determinata classe di merito e le attribuisce una “rendita”.Il classamento non è oggi disciplinato da precisi riferimenti normativi: la legge si limita, infatti, a prevedere la elaborazione di un reticolo di categorie e classi catastali e demanda la elaborazione di tali gruppi, catego-rie e classi all'Ufficio tecnico erariale (art. 9 D.P.R. 1° dicembre 1949, n.1142).L'ufficio tecnico erariale procede sulla base di istruzioni ministeriali anche piuttosto risalenti nel tempo (è tuttora utile in proposito la circolare n. 134 del 6 luglio 1941, integrata dalla istruzione II del 24 maggio 1942). Ed alla circolare n. 5 del 1992.Dunque l'Ufficio non può limitarsi a comunicare il classamento che ritiene adeguato, ma deve anche fornire un qualche elemento che spieghi perché la proposta avanzata dal contribuente con la Docfa viene disattesa.Nel caso di specie il giudice di merito ha accertato che tali elementi facevano difetto; e che l'Ufficio non ha neppure in sede contenziosa fornito elementi per una corretta valutazione della sua pretesa.

La Avvocatura ha depositato atto di rinuncia “stante avvenuta composizione del contrasto giurisprudenziale”. La recente formazione di tale indirizzo giurisprudenziale giustifica la compensazione delle spese.

PQMla corte dichiara l'estinzione del giudizio. Compensa fra le parti le spese del presente di giudizio.Così deciso nella camera di consiglio della sesta sezione civile il giorno 29 gennaio 2014

Il PRESIDENTE E RELATORE Mario Cicala

Depositato in cancelleria 13 febbraio 2014Il Cancelliere Laura Mauriello

Cassazione: le variazioni della categoria catastale devono essere motivate

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Sono obbligato a consentire a Telecom di passa­re nel mio terreno con i suoi pali telefonici? Posso rifi utarmi di far installare un fi lo elettrico sul­la parete di casa mia? Devo ristrutturare casa, posso rifi utarmi di pagare le spese che Telecom mi chiede per spostare il suo palo dal giardino?

Queste domande ci vengono poste ripetutamen-te e, pur se è vero che ogni caso va valutato a par-te, diventa necessario chiarire alcuni punti comu-ni che spesso, nella fretta di avere un si od un no, non vengono tenuti in considerazione. Purtroppo invece la materia è complessa e una risposta sec-ca può rivelarsi insuffi ciente, se non dannosa.Le regole qui esposte si riferiscono agli impianti di reti di comunicazione elettronica (quindi i siste-mi di trasmissione che consentono di trasmettere segnali via cavo, via radio, a mezzo fi bre ottiche comprese le reti satellitari, le reti terrestri mo-bili e fi sse compresa internet, le reti utilizzate per la diffusione di programmi sonori e televisivi, le reti televisive via cavo), alle reti di distribuzione di energia elettrica (elettrodotti), agli impianti idrici.

IMPIANTI DI PUBBLICA UTILITA': VINCOLIDiamo un'occhiata alle normative che sanciscono vincoli ed obblighi per i proprietari di fondi o im-mobili coinvolti nel passaggio dei vari impianti.

Impianti di comunicazione elettronica (D.lgs.259/2003)Per gli impianti di pubblica utilità (pubblici o pri-vati dichiarati di pubblica utilità per decreto) i

fi li ed i cavi possono passare -anche senza il con-senso del proprietario- sia sopra proprietà pub-bliche o private sia davanti ai lati degli edifi -ci dove non vi siano fi nestre od altre aperture.Anche nel caso di condominio, il proprietario/condomino non può opporsi all'appoggio di an-tenne o sostegni, al passaggio di condutture, fi li o qualsiasi altro impianto nella parte del proprio immobile occorrente per soddisfare le richieste di utenza del condominio, stante il fatto che l'in-stallazione non deve impedire l'uso dell'immobile.Il proprietario deve anche rendere possibile il pas-saggio nell'immobile di sua proprietà del persona-le che deve installare, riparare o comunque man-tenere in buon uso l'impianto di comunicazione.Nel particolare caso degli impianti a fi bra otti-ca, il personale che si occupa dell'installazione può accedere a tutte le parti comuni degli edifi -ci, anche nel caso fossero non abitati e di nuova costruzione. Nel compenso deve anche essere ga-rantito al condominio il ripristino delle parti con-dominiali coinvolte dai lavori a spese dell'operato-re di comunicazione che procede all'installazione.

Impianti elettrici (C.c.art.1056) ed elettrodotti (Rd 1775/1933)"Ogni proprietario è tenuto a dare passag-gio per i suoi fondi alle condutture elettri-che, in conformità alle leggi in materia".Le servitù di elettrodotto consentono di:- collocare ed usare condutture sotterranee od ap- poggi per conduttori aerei e far passare conduttori

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Cavi telefonici ed elettrici nelle proprietà private: obblighi e diritti

Rita Sabelli - Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori)

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elettrici su terreni privati e su vie e piazze pub- bliche, impiantare cabine di trasformazione o di manovra necessarie all'esercizio delle condutture;- infiggere supporti ed ancoraggi per conduttori aerei all'esterno dei muri o facciate delle case rivolte verso le vie o piazze pubbliche, a condizione che vi si acceda dall'esterno e che i lavori siano eseguiti con tutte le precauzioni necessarie sia per garantire la sicurezza e l'incolumità, sia per arrecare il minimo disturbo agli abitanti. Di tali servitù sono esenti le case, salvo le facciate verso le vie e piazze pubbliche, i cortili, i giardini, i frutteti e le aie delle case attinenti;- tagliare rami degli alberi che si trovano in prossimità dei conduttori aerei e che quindi pos- sano, con caduta, causare corti circuiti od arreca- re inconvenienti al servizio o danni alle condutture;- far accedere lungo il tracciato delle condutture il personale addetto alla sorveglianza e manuten- zione degli impianti e a compiere i lavori necessari.

Impianti idrici (C.c. art.1033)"Il proprietario è tenuto a dare passaggio per i suoi fondi alle acque di ogni specie che si vogliono con-durre da parte di chi ha, anche solo temporaneamen-te, il diritto di utilizzare per i bisogni della vita o per usi agrari o industriali."

Titoli necessariPer gli interventi di cui sopra non è necessario il con-senso del proprietario del fondo o dell'immobile. E' però necessario vi sia un atto costitutivo che sanci-sca e precisi i vincoli, la servitù volontaria (quindi contrattuale, dettagliata col consenso del proprieta-rio, se questo c'è) o coattiva, ottenuta tramite atto dell'autorità giudiziaria o amministrativa. In alcuni casi la legge prevede, a fronte della servitù, il paga-mento di un indennizzo.Nei casi dove NON è invece necessario il consenso del proprietario (quelli per i quali la legge non prevede vincoli) il gestore del servizio (Enel, Telecom, il ge-store idrico) che intende agire anche senza accordi, quindi senza poter sottoscrivere una servitù contrat-tuale/volontaria, deve munirsi di un'autorizzazione dell'autorità competente (amministrativa o giudizia-ria) che imponga la servitù e determini l'indennità dovuta al proprietario.In termini generali se il titolo c'è e il proprietario si rifiuta di agevolare l'accesso alla sua proprietà ai fini suddetti, il gestore del servizio che intende installare l'impianto può agire in giudizio per far rispettare la legge.Il proprietario ha facoltà di opporsi alle servitù im-poste facendo ricorso al Tar, tenendo comunque in considerazione i vincoli di legge. Per agire contro il gestore, invece, è competente il giudice ordinario (vedi più avanti).Il contenuto dell'atto che disciplina la servitù è de-terminante per capire quali siano i vincoli a cui è sot-

toposto il proprietario e, conseguentemente, le sue facoltà di azione rispetto ad essi.

SPOSTAMENTI: QUANDO E' POSSIBILE, CHI PAGAPer affrontare in modo adeguato questo argomento si deve prima di tutto chiarire che la chiave principale per dare risposta a questa domanda è la servitù che grava sull'immobile/terreno su cui sono installate le infrastrutture che si intende spostare.Non va dimenticato che le servitù rappresentano, per il proprietario dell'immobile o del fondo, un vincolo al proprio diritto di godimento del bene, vincolo che però non deve diventare eccessivamente gravoso.

Leggendo le norme del codice civile sulle servitù si desume, al riguardo, che- la servitù deve essere eseguita in modo da soddi- sfare il bisogno del titolare del diritto (in questo caso il gestore), con il minor aggravio del fondo ser- vente (c.c.art.1065).- il titolare del diritto (in questo caso il gestore) non può fare innovazioni che rendano più gravosa la condizione del fondo servente. Per contro il pro- prietario del fondo servente non può compiere atti che tendano a diminuire l'esercizio della servitù o a renderlo più scomodo (c.c.art.1067).- il proprietario legato dalla servitù non può trasfe- rire l'esercizio della stessa in un luogo diverso da quello nel quale è stata stabilita originariamente, a meno che tale vincolo non sia diventato gravoso per il fondo servente o se impedisce l'esecuzione di lavori, riparazioni, miglioramenti. In tal caso il pro- prietario può offrire un luogo diverso ed egualmen- te comodo per l'esercizio della servitù, e la contro- parte non può rifiutare (c.c.art.1068).- al pari, il trasferimento del luogo di esercizio della servitù può avvenire su iniziativa della parte domi- nante (il gestore che ha installato gli impianti, nel caso), senza che ciò comporti danni né svantaggi al fondo servente (c.c.art.1068)- il trasferimento del luogo dell'esercizio della servi- tù può essere disposta anche dall'autorità giudizia- ria (c.c.art.1068).- il gestore titolare della servitù può fare tutte le opere necessarie alla conservazione della stessa, ma deve scegliere il tempo e il modo meno scomo- di per il proprietario del fondo servente. Tali opere sono a sue spese, salvo che sia diversamente stabi- lito dalla servitù stessa o dalla legge (c.c. art.1069).

Conseguentemente:Per gli interventi di manutenzione, conservazione o spostamento eseguiti su iniziativa del gestore il pro-prietario deve consentire accesso all'immobile/fon-do, mettendosi d'accordo sui tempi e le modalità di esecuzione dei lavori. Al proprietario, a meno che la servitù non dica diversamente o a meno che non ven-gano eseguite opere che giovano al fondo servente,

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non va addebitata alcuna spesa.Da notare che in questi casi il gestore può munirsi di un provvedimento amministrativo che obbliga il proprietario a far eseguire determinati lavori (ser-vitù coattiva), e che detta legge. Contro tale prov-vedimento stesso il proprietario è libero di opporsi giudizialmente (vedi più avanti).Il proprietario può opporsi anche nel caso in cui il gestore intenda agire senza esser munito di titolo (servitù già esistente o prodotta per lo scopo) oppu-re agisca in difformità rispetto ad essa.

Per gli spostamenti chiesti dal proprietario il di-scorso è più complesso.La legge in più occasioni specifica che il proprie-tario può sempre fare sul suo fondo qualunque in-novazione, e se questa comporta la rimozione o il diverso collocamento degli impianti, fili, cavi, etc. NON deve farsi carico del pagamento di alcuna in-dennità, salvo che ciò sia stabilito dall'autorizzazio-ne o provvedimento amministrativo che costituisce la servitù (si veda l'art.122 del RD 1775/1933 e il D.lgs.259/2003 art. 92).Ciò non significa automaticamente e semplicistica-mente che il proprietario può sempre chiedere al gestore (Telecom, Enel) di spostare cavi, fili o altro senza doversi assumere alcuna spesa.In realtà, come già visto, tutto dipende dalla servitù a cui è legato e dal motivo per cui chiede lo sposta-mento.Il principio che si desume dagli articoli del codice civile sopra-riportati è che la servitù non deve com-portare per il proprietario eccessiva onerosità in termine di vincoli, ma nel contempo non può essere modificata a suo piacimento.Fermo restando quindi che contano i vincoli stabiliti dalla servitù, si può dire, in termine pratici gene-rali, che se il proprietario chiede lo spostamento nell'ambito di una ristrutturazione per la quale esso è inevitabile, con successivo ricollocamento (se per esempio devono essere spostati dei fili da una pare-

te da riverniciare) o con collocamento altrove (se per esempio viene modificata la parte dove sono attaccati i fili e, per forza di cose, i fili devono es-sere interrati) il gestore deve provvedere a proprie spese.Diversamente, se il proprietario chiede la rimozione o lo spostamento per motivi "estetici" e senza che vi sia una necessità concreta, o semplicemente perché la collocazione degli impianti non gli va più bene, allora il costo dei lavori grava su di lui.Il punto è oggetto di varia giurisprudenza che merita di esser consultata alla bisogna, si veda per esempio la recente sentenza -utile ed esaustiva- n.271/2013 del Tribunale di Lecce.Il primo consiglio è sempre quello di visionare at-tentamente l'atto che disciplina la servitù, sia essa contrattuale o coattiva. Ciò è determinante prima di valutare un'azione legale contro il gestore.

OPPOSIZIONIIl privato che voglia far valere le proprie ragioni contro il gestore (Telecom, Enel) riguardo l'instal-lazione di impianti senza autorizzazione o riguardo indebite richieste di pagamento dovrà rivolgersi al giudice ordinario (di pace, nel caso) chiamando in causa il gestore stesso. Sul punto si è più vol-te espressa la Cassazione sezioni unite (sentenze 5679/1980, 207/1986, 4190/1990) e anche il TAR Campania (sentenza 2452/2004).Se ci si oppone ad un provvedimento amministrati-vo (di servitù coattiva), invece, ci si deve rivolgere al TAR, come confermato dal Consiglio di Stato con sentenza 7262/2003.

RIFERIMENTI NORMATIVI- D.lgs.259/2003, artt.90/91/92- RD 1775/1933, art. 119 e segg.(servitù degli elet- trodotti)- Codice civile Libro terzo (servitù), art.1027 e segg., in particolare art.1032 (servitù coattive)

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Formazione Azimut1

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Vi ricordiamo che dal 1° gennaio 2014 la formazione avverrà tramite il portale della Fondazione Regionale Collegi dei Geometri delle Marche: www.fondazionegeometrimarche.it/formazione. Il sito sarà uno strumento di formazione ed informazione. Saranno pubblicate le notizie relative alla nostra Categoria, informazioni e servizi che potranno risultare utili allo svolgimento della professione uniformando così tutta la Regione. Essendo l'unico modo per iscriversi ai corsi e seminari si dovrà effettuare il primo accesso di registrazione nel sito: www.fondazionegeometrimarche.it.

SEMINARI DI STUDIO

LUce, coLore e percezioneil seminario intende sviluppare, attraverso l'illustrazione dei principali elementi teorici e la presentazione di alcuni casi studio, le tematiche concettuali e pratiche legate a due delle principali componenti dell’architettura (colore e luce, appunto), capaci di defi nire ogni intervento progettuale, conferendogli movimento e dinamismo.numero ore complessive: 4 - crediti formativi n. 3

i trasferimenti immobiLiari: aspetti normativi, fiscaLi e catastaLiil seminario rappresenta una guida di taglio pratico ed un approfondito commento ai vari adempimenti relativi ai trasferimenti immobiliari tanto a titolo oneroso quanto a titolo gratuito. in particolare, sarà approfondito il tema del trasferimento della proprietà per successione, considerando le diverse normative tecniche da rispettare, a partire dalla dichiarazione e dalla voltura catastale. saranno prese in considerazione anche questioni particolari e casistiche pratiche maggiormente frequenti.numero ore complessive: 4 - crediti formativi n. 3

energie da fonti rinnovabiLiil seminario ha l’obiettivo di informare i partecipanti sulle ultime novità e sulle ripercussioni per il mercato delle fer (fonti energetiche rinnovabili) scaturite dalle misure contenute nel v conto energia e sugli incentivi per la produzione di energia elettrica da impianti da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico (idroelettrico, geotermico, biomasse e biogas) il cui sistema di incentivazione è già in vigore da gennaio 2013.numero ore complessive: 4 - crediti formativi n. 3

Formazione professionaleArgomenti ed eventi Anno 2014

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FormazioneAzimut12014

SEMINARI DI STUDIO

Le responsabiLità civiLi, penaLi e discipLinari deL ctULa definizione delle responsabilità professionali del consulente tecnico d'Ufficio, consente di disporre di uno strumento importante per determinare l’indirizzo del comportamento del professionista che viene chiamato ad operare nell’ambito del processo. con l’espressione “responsabilità professionale” s’intende far riferimento ad una parte della più generale responsabilità giuridica, sia civile che penale, conseguente alla condotta illecita del consulente tecnico dalla quale derivi, in connessione causale, un danno ad uno dei soggetti coinvolti nella vicenda giudiziaria in cui è stata richiesta la ctU. scopo del seminario è illustrare i limiti delle attività da intraprendere nel corso dello svolgimento della consulenza.numero ore complessive: 4 - crediti formativi n. 3

iL riLievo deL territorio e L'aggiornamento cartograficoil seminario intende fornire informazioni sugli sviluppi più attuali del rilevamento topografico, partendo dal concetto di geomatica, ossia l’unione di numerose discipline tecniche come la topografia, la fotogrammetria, la cartografia e l’informatica che ha lo scopo di rendere più completo il lavoro di rilevamento e rappresentazione del territorio. saranno inoltre illustrate le ultime procedure informatizzate che consentono l'aggiornamento cartografico.numero ore complessive: 4 - crediti formativi n. 3

L’abc deL riLievoil seminario si propone di fornire le conoscenze di base che consentono di operare nel campo del rilievo, ponendo l'accento sulla rapida evoluzione tecnologica intervenuta nel settore.numero ore complessive: 4 - crediti formativi n. 3

seminario tecnico sULLe copertUre assicUrative di responsabiLità civiLe e tUteLa professionaLe LegaLeil seminario ha l'obiettivo di fornire ai professionisti gli elementi di valutazione delle polizze presenti sul mercato, ai fini della scelta di prodotti che garantiscano il ruolo e l'attività professionale specifica del geometra. saranno esaminati anche gli aspetti connessi alla responsabilità legale ed alla conseguente possibilità di tutela giuridica in seguito alla stipula della polizza. L'incontro sarà anche l'occasione per approfondire i temi della riforma delle professioni.numero ore complessive: 4 - crediti formativi n. 3

profiLi di responsabiLità civiLe e penaLe neL condominio: responsabiLità deLL’amministratore, responsabiLità deL condominio e responsabiLità dei singoLi condominiil seminario si propone di fornire il necessario aggiornamento per i professionisti che svolgono l’attività di amministratore di condominio, ponendo l’accento sulle responsabilità civili e penale che possono derivare dall’accresciuto numero dei compiti a loro affidati dalla Legge di riforma n. 220/2012, nonché dalla sempre più complessa dinamica delle relazioni tra i vari soggetti interessati alla vita condominiale.numero ore complessive: 4 - crediti formativi n. 3

confronto tra La progettazione energetica e La progettazione acUsticaL’analisi delle caratteristiche acustiche ed energetiche degli edifici sta diventando un’esigenza sempre più importante nell’ottica più generale del miglioramento della qualità della vita umana. il benessere acustico ed energetico all’interno di ambienti abitativi e di tutti gli edifici dove si svolgono le nostre attività di tutti i giorni è ormai riconosciuto come un fattore determinante per la loro corretta fruizione. obiettivo del seminario è quello di fornire le basi per la scelta dei materiali in fase di progettazione, compatibili per le due normative, la loro corretta applicazione e la verifica finale di rispondenza ai requisiti previsti a progetto.numero ore complessive: 4 - crediti formativi n. 3

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La certificazione energetica degLi edificiLa certificazione energetica degli edifici è uno strumento indicato dalla direttiva europea 2002/91, già presente nella Legge 10/91 e prescritto dal dLgs 192 che ha l’obiettivo di sensibilizzare tutti gli attori del processo edilizio in riferimento alle problematiche energetico-ambientali e introdurre il parametro “efficienza energetica” come valore del mercato edilizio. La certificazione energetica è il processo con cui il certificatore energetico stabilisce il livello di efficienza energetica di un edificio grazie all'analisi del progetto e delle fasi di realizzazione delle opere. il corso fornirà all'allievo le competenze necessarie per valutare lo stato di efficienza energetica di un edificio.numero ore complessive: 4 - crediti formativi n. 8 (+ 4 per verifica finale)

certificatore energetico: corso di abiLitazione percorso formativo in materia di valutazione e miglioramento energetico degli edifici, volto all’abilitazione del tecnico al rilascio dell’attestato di prestazione energetica (ape), come previsto dal d. p. r. 75/2013 e s.m.i.numero ore complessive: 64 - crediti formativi: in attesa di attribuzione dal cng (+ 4 per verifica finale)

corso abiLitante per coordinatore deLLa sicUrezza percorso formativo in materia di sicurezza cantieri, volto all'abilitazione del coordinatore per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, come previsto dall'allegato Xiv del d. Lgs. 81/2008 e s.m.i.numero ore complessive: 120 - crediti formativi n. 60 (+ 4 per verifica finale)

corso aggiornamento per coordinatore deLLa sicUrezza percorso formativo in materia di sicurezza cantieri, rivolto alla figura di coordinatore per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, come previsto dall’allegato Xiv del d. Lgs. 81/2008 e s.m.i.numero ore complessive: 40 - crediti formativi n. 20 (+ 4 per verifica finale)

i compensi ed iL caLcoLo deLL’onorario per iL ctUil percorso formativo affronta l'importante e specifico tema delle tariffe dei consulenti tecnici di ufficio, fornendo un utile supporto al professionista alle prese con la delicata fase del calcolo del proprio compenso. per la redazione di esempi pratici di parcelle, verrà fornito (unitamente al libro di testo) un software dedicato a tale attività.numero ore complessive: 6 - crediti formativi n. 3 (+ 4 per verifica finale)

estimo immobiLiare con appLicazione degLi standard ivsil corso offre un’introduzione non solo teorica ma anche applicativa delle procedure di valutazione immobiliari secondo gli standard internazionali (ivs). ricostruisce da principio il quadro metodologico riordinando le nozioni di estimo e propone gli avanzamenti della disciplina estimativa, la nuova realtà di valutazione ancora da introdurre e consolidare e fornisce la base scientifica per ogni futuro approfondimento. mira a colmare il gap esistente tra il metodo di valutazione italiano e quello applicato, con gli standard internazionali, nel resto del mondo. L’europa obbliga il valutatore immobiliare italiano a voltar pagina. sarà un soggetto qualificato che valuterà gli immobili secondo gli standard internazionali.numero ore complessive: 24 - crediti formativi n. 12 (+ 4 per verifica finale)

gestione dei rapporti con i cLienti il corso nasce per fornire le tecniche e i concetti base che occorre conoscere quando ci si relaziona con in clienti. fornirà strumenti pratici per comunicare con la risorsa “cliente”, evidenziando come risolvere le principali problematiche che si presentano e insegnando alcuni “trucchi del mestiere” per disimpegnarsi in situazioni spinose.numero ore complessive: 8 - crediti formativi n. 4 (+ 4 per verifica finale)

daLL’a.i.a. aLL’U.i.U. il corso costituisce una guida operativa che consentirà di operare correttamente nell’ambito della redazione degli atti di aggiornamento catastale, apportando un beneficio diretto allo svolgimento dell’attività professionale, eliminando i dubbi normativi e fornendo certezze operative. contenuto:- Le tipologie delle categorie catastali- L’aggiornamento del catasto con le nuove costruzioni e variazioni- il classamento da adottare nelle varie casistiche secondo le normenumero ore complessive: 8 - crediti formativi n. 4 (+ 4 per verifica finale)

CORSI

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NormativaAzimut12014

topografia appLicatacos’è un rilievo – concetti di un sistema di riferimento – misure dirette e indirette – concetto di errore e di scarto quadratico medio – comprensione di un incarico topografico – comprensione delle esigenze della committenza – pianificazione di un rilievo – concetto di rilievo di inquadramento e di rilievo di dettaglio – scelta dei metodi e degli strumenti per il rilievo – confronto aperto sulle esecuzione del rilievo – controllo degli strumenti – elaborazione dati – come si generano le curve di livello, i profili e le sezioni – come si calcolano i volumi – cosa fanno i software e come controllare i loro risultati. tutti gli argomenti del corso saranno affrontati simulando l’espletamento di un vero incarico topografico che ci darà il reale e concreto esempio utile alla discussione dei singoli temi.numero ore complessive: 16 - crediti formativi n. 8 (+ 4 per verifica finale)

iLLUminotecnica: appLicazione per gLi interni, Le grandi aree e Le stradeil corso si propone di fornire gli strumenti operativi utili al fine di scegliere le soluzioni illuminotecniche più efficaci ed efficienti nei diversi ambiti di applicazione: interni, grandi aree e vie di comunicazione. sarà posta particolare attenzione al miglioramento della qualità della progettazione che rispetta l’ambiente, salvaguarda la sicurezza e migliora la fruibilità notturna del territorio.numero ore complessive: 24 - crediti formativi n. 12 (+ 4 per verifica finale)

La qUaLità deLLa prestazione professionaLeil geometra del futuro si troverà ad affrontare sfide del tutto nuove ed inaspettate che si prospetteranno nel mercato del lavoro ed uno degli strumenti che garantirà la risposta più adeguata è rappresentata dalla qualità della propria prestazione, ovvero il rispetto di alcuni standard necessari che costituiranno una garanzia aggiuntiva per la committenza. il percorso formativo ha lo scopo di individuare gli approcci adeguati per soddisfare gli standard previsti dalla certificazione di “prestazione garantita” che il consiglio nazionale sta elaborando.numero ore complessive: 12 - crediti formativi n. 6 (+ 4 per verifica finale)

progetto ed esecUzione deLL’operail corso, grazie ad una ripartizione equilibrata tra conoscenze teoriche e pratiche, si propone di fornire le soluzioni ottimali per redigere sintesi progettuali nonché dirigere e verificare la completa e corretta esecuzione dell'opera ideata, con l'apporto di una molteplicità di conoscenze e di tecniche e con la padronanza delle metodologie e delle strumentazioni specifiche rispondendo adeguatamente ed anche in modo innovativo alla complessità dei problemi connessi alla progettazione ed ai compiti e responsabilità professionali richiesti oggi in tale ambito a livello europeo.numero ore complessive: 16 - crediti formativi n. 8 (+ 4 per verifica finale)

ctU e ctpLe prestazioni richieste al consulente tecnico d'ufficio, al perito giudiziario ed al consulente tecnico nominato dalle parti, riguardo la sfera del diritto, basano i loro presupposti sull'integrità morale, sulle capacità professionali, su una solida preparazione e su un continuo aggiornamento nell'ambito della propria specialità. benché non numerose, sono piuttosto complesse le norme che devono seguire i professionisti chiamati a svolgere la funzione di consulente tecnico, sia d'ufficio che di parte: il ruolo di consULente, assai delicato, implica infatti, oltre alle dovute conoscenze tecniche, anche il rispetto delle procedure.numero ore complessive: 8 - crediti formativi n. 4 (+ 4 per verifica finale)

iL mediatore professionista: corso di aggiornamentoil corso è rivolto a tutti i mediatori iscritti in organismi di mediazione accreditati dal ministero della giustizia ai sensi del d. lgs. 28/10, per l’espletamento dell’aggiornamento professionale biennale previsto dal d. m. 180/10.numero ore complessive: 18 - crediti formativi n. 9 (+ 4 verifica finale)

codice dei rifiUti e codice deLL’ambiente: iL rUoLo deL geometra neLL’appLicazione deLLa normail decreto Legislativo 152/2006 e s.m.i. (cosiddetto testo Unico ambientale) avente ad oggetto il riordino di tutta la normativa ambientale, ha inteso unificare gran parte della legislazione italiana del settore. con la realizzazione del corso, si intende, dunque, fare il punto sullo stato attuale della disciplina, rilevando, tramite una dettagliata analisi, tutti gli aspetti in cui viene coinvolta la figura del geometra libero professionista, sia nell’applicazione della norma in materia edile per la gestione dei rifiuti, tanto quanto nell’assistenza ai professionisti specializzati per le bonifiche ambientali, la caratterizzazione ed il monitoraggio dei siti inquinati.numero ore complessive: 8 - crediti formativi n. 4 (+ 4 verifica finale)

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esecUzioni immobiLiari e vaLUtazione degLi immobiLi segUendo gLi std nazionaLi ed internazionaLi neLL’ambito giUdiziarioimportanti novità nel processo esecutivo sono state introdotte dalla legge n. 80 del 14 maggio 2005, dalla legge n. 263 del 28 dicembre 2005 e da quella n. 52 del 24 febbraio 2006. tale riforma, pur con varie difficoltà dovute all’entrata in vigore di nuove norme in diverse fasi temporali, ha rinnovato sistematicamente il libro iii del codice di procedura civile coinvolgendo tutti gli istituti generali del processo esecutivo: il titolo esecutivo, i giudizi di opposizione, la sospensione e l’estinzione del processo. La riforma ha introdotto novità sostanziali anche in merito all’attività dell’esperto nell’ambito del processo esecutivo, in particolar modo in tema di: assunzione dell’incarico, documentazione consegnata dai creditori, quesiti, operazioni e modalità di consegna, termini per il deposito della relazione peritale e di tutte le attività necessarie che conseguono alle osservazioni proposte dalle parti. con l’introduzione della norma “due-diligence”, il legislatore, da un lato ha cercato di uniformare a livello nazionale gli elaborati peritali, indicando precise modalità di redazione e stabilendo linee guida e criteri comuni, dall’altro ha introdotto un “contraddittorio di tipo semplificato”, dando la possibilità alle parti di partecipare anche nella fase di svolgimento dell’incarico dell’esperto, proponendo osservazioni sulla relazione peritale dello stesso. per di più, in data 28 ottobre 2011, a roma, è stata presentata la quarta edizione del codice della valutazioni immobiliari (cdvi) edito da tecnoborsa che costituisce lo standard valutativo italiano formato principi, definizioni e procedimenti di stima approvate dagli enti che compongono il comitato scientifico di tecnoborsa. il cdvi consente l’adozione di metodologie valutative che, se correttamente applicate, comportano il conseguimento di un risultato univoco nel processo di valutazione immobiliare. per maggiore trasparenza e per l’importanza che la valutazione immobiliare ha assunto, è necessaria l’applicazione di uno standard condiviso e armonizzato con gli standard di valutazione internazionali. il corso si propone pertanto di migliorare le conoscenze in merito alle procedure afferenti le esecuzioni immobiliari e la redazione delle parcelle giudiziarie in materia estimativa e in merito al criterio del mca e degli standard di valutazione nazionale ed internazionale.numero ore complessive: 24 - crediti formativi n. 12 (+ 4 verifica finale)

vaLUtazione dei danni da avversità natUraLi: eccesso di neve, eccesso di pioggia, geLo e siccitàil corso intende fornire gli strumenti che possono rivelarsi utili per i procedimenti di stima e valutazione dei danni derivanti dalle catastrofi causate dalle calamità naturali.numero ore complessive: 12 - crediti formativi n. 6 (+ 4 verifica finale)

corso abiLitazione per amministratore condominioLa cosiddetta “riforma del condominio” (L. 220/2012) ha introdotto importanti novità in materia, puntando in particolar modo l’attenzione sulla figura dell’amministratore, il quale dovrà possedere specifici requisiti per poter esercitare la professione, tra i quali la partecipazione ad un corso di formazione iniziale.numero ore complessive: 100 - crediti formativi n. 50 (+ 4 verifica finale)

prevenzione incendi: corso di aggiornamentoil corso è rivolto a tutti i professionisti iscritti negli elenchi del ministero dell’interno ai fini del mantenimento dell’iscrizione ai sensi dell’art. 7 del d.m. del 5 agosto 2011.numero ore complessive: 40 - crediti formativi n. 20 (+ 4 verifica finale)

sistemi geotermici a pompa di caLoreil corso fornisce al professionista una visione ampia ed integrata sui sistemi geotermici a pompa di calore. ciò con particolare riferimento al loro dimensionamento attraverso le recenti norme tecniche nazionali preparate dal cti e pubblicate da Uni. saranno illustrati i principali contenuti delle norme e presentati degli esempi applicativi allo scopo di consentire di comprendere gli algoritmi di calcolo e l’influenza delle diverse variabili in gioco.numero ore complessive: 8 - crediti formativi n. 4 (+ 4 verifica finale)

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IstituzioniAzimut12014

Diminuiscono gli oneri di urba-nizzazione, ma non le pratiche edilizie. I grandi cantieri vengono oggi sostituiti dai piccoli in-terventi di ri-strutturazione e recupero. I Comuni devono quindi far fron-te ad una con-sistente diminu-zione di entrate straordinarie, generalmente destinate alla

realizzazione di opere pubbliche. Ma c'è chi prova lo stesso a rimboccarsi le maniche, individuando azioni in grado di ridare linfa ad uno dei settori più pena-lizzati dalla crisi economica. Il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi è certamente fra questi. «Per quanto riguarda le pratiche edilizie, analizzando i dati dell’ultimo decennio (tabella ndr.) si è mante-nuto un trend positivo – spiega Mangialardi - Va ov-viamente evidenziato che è calato il numero dei per-messi a costruire ed ancor più di DIA e SCIA, a fronte dell’aumento delle pratiche di attività edilizia libera. Relativamente agli oneri di urbanizzazione accertati, i dati a nostra disposizione dicono che siamo passa-ti dai € 4.011.892,83 del 2007 a €1.804.364,39 nel 2013. Anche da questo punto di vista, la previsione

non è rosea, ma l’amministrazione comunale ha de-ciso di affrontare tale diffi cile momento come un’op-portunità per mettere in campo strumenti innovativi capaci di integrare la promozione dell’attività edili-zia da parte dei soggetti privati e l’interesse collet-tivo: il Programma Operativo di Riqualifi cazione Ur-bana (PORU) ne costituisce l’esempio più avanzato». Ce lo spieghi...«Questo piano – specifi ca Mangialardi - si basa sull’in-dividuazione di una visione strategica di sviluppo ur-bano da attuarsi attraverso gli strumenti del cambio di destinazione d’uso per aree dismesse o degradate, della perequazione, della fattibilità economica degli interventi, e sembra aver sortito un certo interesse da parte degli operatori privati, pur se in un momen-to così diffi cile. Questo è da attribuire, oltre che alla indubbia crisi del settore che penalizza maggiormen-te gli interventi di costruzione ex novo, o in ogni caso di maggiore entità, allo snellimento delle procedure autorizzative introdotte dalla normativa di settore».La riduzione degli oneri di urbanizzazione si riper-

Turismo e paesaggio per sconfi ggerela crisi

Matteo Tarabelli

Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia, illustra le azioni attuate dalla sua amministrazione per fronteggiare la pesante congiuntura economica

Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia

Tabella oneri Senigallia

anno

permessidi

costruire DIA/SCIA

attivitàedilizialibera abusi TOTALE

%permessi

di costruire

suTOTALE

%DIA/SCIA

suTOTALE

%attivitàedilizialibera

suTOTALE

%abusi

suTOTALE

Variazione%

sull'annoprecedente

TOTALE20032004200520062007200820092010201120122013

535425327328297281270360466436356

916981

1083108611151152998675397401498

118303309371371493482

1107127813411451

1211167168

1004842461630

1.5691.8301.8351.8561.8512.0261.7982.1842.1872.1942.335

34,10%23,22%17,82%17,67%16,05%13,87%15,02%16,48%21,31%19,87%15,25%

58,38%53,61%59,02%58,51%60,24%56,86%55,51%30,91%18,15%18,28%21,33%

7,52%16,56%16,84%19,99%20,04%24,33%26,81%50,69%58,44%61,12%62,14%

6,61%6,32%3,83%3,67%4,94%2,67%1,92%2,10%0,73%1,28%

16,63%0,27%1,14%

-0,27%9,45%

-11,25%21,47%

0,14%0,32%6,43%

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Istituzioni Azimut1

2014cuote, chiaramen-te, sui lavori pub-blici. Ma qualcosa è stato comunque realizzato. Quali sono, a suo parere, gli interventi più rilevanti portati a termine a Senigallia?«Citerei le riquali-ficazioni di Piazza Saffi e dei Giar-dini Catalani, che hanno riconsegnato alla città un impor-tante luogo pubbli-co, l’avvio del pro-getto di restyling del

porto, un intervento di grande portata finalizzato alla risistemazione dell’area e all’inserimento e potenzia-mento dei servizi a sostegno delle attività connesse al mare (manutenzione e varo delle barche, attività can-tieristiche ed artigianali a tecnologia avanzata, com-mercio specializzato, spazi per l’attività peschereccia e vendita diretta del prodotto, sviluppo della ristora-zione e del commercio), il “PercorrMisa”, un progetto di riqualificazione delle sponde fluviali, finanziato con fondi europei, che ha riguardato ben 12.708 metri di sponde, dove sono stati realizzati percorsi di control-lo e di guardia del fiume stesso, accanto ad un nuovo percorso ciclabile urbano con piazzole di sosta albe-rate. Da segnalare inoltre il nuovo Centro Ambiente, situato presso la zona dell’ex-mattatoio comunale, all'intersezione di un nodo viario strategico dato dal-le due bretelle complanari, la risistemazione di al-cuni tra i principali assi viari della città (via Giotto, via Mercantini, lungomare Mameli, viale 4 novembre, viale Leopardi), la realizzazione di tre nuovi lotti al cimitero comunale delle Grazie e la ristrutturazione, con conseguente efficientamento energetico e miglio-ramento sismico, della scuola Aldo Moro».Quali invece le opere da concretizzare a breve?«Sicuramente il completamento dei lavori di restauro, miglioramento sismico e abbattimento delle barrie-re architettoniche del Palazzetto Baviera, iniziati il 9 settembre scorso e finanziati per la maggior parte con Fondi FAS (Fondi per le Aree Sottoutilizzate), con l'obiettivo di garantire la sicurezza statica struttura-le e la funzionalità degli ambienti e degli impianti. E ancora, il progetto dei boschi urbani della Cesanella e delle Saline, che prende il via dalle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per la compatibilità ambientale relativa al progetto di ampliamento a tre corsie dell'autostrada A14, e gli “Orti del vescovo”, un innovativo intervento di edilizia sociale che prevede la riqualificazione di un edificio in pieno centro storico, che ospiterà una tren-

tina di alloggi in affitto a canone sostenibile. Infine, il prosieguo delle attività di riqualificazione, efficienta-mento energetico e miglioramento sismico dei plessi scolastici cittadini e di risistemazione degli assi viari. Tale elenco non è ovviamente esaustivo delle attività in cantiere. Molte altre sono le idee che l’amministra-zione sta provando a mettere in campo, cercando di sopperire alle difficoltà derivanti dalla difficile situa-zione economica attraverso la partecipazione ai bandi europei, nazionali e regionali, nonché valutando le possibilità offerte dalle diverse forme di partnership pubblico-pubblico e pubblico-privato».State anche puntando sulle energie rinnovabili? «L’amministrazione comunale di Senigallia ha sempre avuto nello sviluppo sostenibile il suo obiettivo princi-pale. In tale ottica, sono state poste in essere diverse azioni, tra le quali la costituzione dell’ufficio ener-gia, l’adesione alla COVENANT OF MAYORS. (Patto dei Sindaci)”, il Piano Energetico Ambientale Comunale (PEAC) e il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP). Per quanto riguarda gli interventi sul patrimo-nio comunale, ricordo l’impianto fotovoltaico presso l’edificio comunale “La Nuova Gioventù”, gli impianti di solare termico e di cogenerazione su altre strutture ed attrezzature sportive, la riqualificazione del parco luci comunale, con particolare riferimento al centro storico e al lungomare. Senigallia ha scelto di tutela-re il suo paesaggio e di puntare su piccoli interventi, sull’utilizzo delle coperture degli edifici, e più in ge-nerale sulla salvaguardia del nostro territorio agrico-lo. I fatti ci hanno dato ragione».E poi c'è il turismo...«Questo settore interessa tutti i campi della nostra attività amministrativa. Limitandosi agli interventi più strettamente legati al tema urbanistico – edilizio, vorrei citare la recente “variante per la riqualificazio-ne dell’offerta turistico - alberghiera e per la soste-nibilità ambientale”, che prevede modalità di incen-tivazione per gli operatori alberghieri che vorranno rinnovare le proprie strutture (efficienza energetica, abbattimento delle barriere architettoniche, etc.), e il “piano degli arenili-variante 2013”, una risposta concreta alle mutate esigenze del sistema della ricet-tività. La scelta dell’amministrazione di non limitarsi al turismo balneare, ma di offrire un “prodotto turisti-co” diversificato, in cui trovano posto, oltre al mare e alla spiaggia, un centro storico curato e di qualità, un paesaggio agrario di indubbio fascino e soprattutto gli eventi, spesso di portata nazionale ed internazionale, ci ha permesso, in un periodo di profonda contrazione dei consumi, di non registrare decrementi negli ultimi anni. Circa 170.000 gli arrivi nell'ultimo triennio, un milione le presenze. Il mio obiettivo è di continuare sulla strada del turismo sostenibile, esperienziale e con una forte valenza culturale».

Senigallia - rotonda fontana

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NormativaAzimut12014

La tassazione degli atti di trasferimento di immobi-li ha subito rilevanti modifi che, a decorrere dal 1° gennaio 2014, per effetto del disposto dell'articolo 10 del decreto legislativo 14 marzo 2011 n.23 (come modifi cato dall'art. 26, comma 1, del decreto legge 12 settembre 2013 n.104, convertito dalla legge 8 novembre 2013 n.128, e dall'art. 1, comma 608 del-la legge 27 dicembre 2013 n.147) e dell'art. 1 com-ma 609 della stessa legge n.147/2013 (c.d. legge di stabilità 2014). Le modifi che introdotte dalla citata normativa riguardano, più precisamente, la tassa-zione degli atti di trasferimento di immobili a titolo oneroso (compravendita, permuta ecc.) soggetti ad imposta di registro. Le citate norme di legge, infatti, riformano la disciplina in materia dettata dall'artico-lo 1 della tariffa parte prima allegata al testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro di cui al D.P.R. 26 aprile 1986 n.131. La normativa di cui trattasi non modifi ca, invece, la tassazione delle donazioni e degli altri atti a titolo gratuito e neanche quella degli atti imponibili a I.V.A. (se non in conse-guenza del peraltro generalizzato aumento delle im-poste fi sse di registro, ipotecaria e catastale ad euro 200, dalla previgente misura di euro 168, disposto dal 2° comma del citato art. 26 D.L. n.104/2013). Non cambia, neanche per i trasferimenti immobi-liari soggetti ad imposta di registro e che rientrano quindi nel perimetro applicativo della nuova norma-tiva, la base imponibile (e cioè l'importo sul quale viene applicata l'aliquota per determinare la misura dell'imposta). In particolare, come espressamente affermato dall'Agenzia delle Entrate (con la circola-re n.2/E del 2014), continua ad essere applicabile il meccanismo di determinazione della base imponibi-le previsto dall'art. 1, comma 497, legge n.266/2005 (c.d. prezzo valore) in forza del quale allorquando il

trasferimento ha ad oggetto immobili ad uso abita-tivo e relative pertinenze l'acquirente, che sia per-sona fi sica che non agisce nell'esercizio di attività commerciale artistica o professionale, può richiede-re che la base imponibile sia costituita, indipenden-temente dal corrispettivo, dal c.d. "valore catastale" dell'immobile trasferito (e, cioè, dal prodotto che si ottiene moltiplicando la rendita catastale per gli ap-plicabili coeffi cienti di aggiornamento; attualmente per 115,50 per le abitazioni e pertinenze che usufrui-scono delle agevolazioni c.d. prima casa e 126 per le altre abitazioni e relative pertinenze).La nuova disciplina prevede invece una radicale ri-duzione e semplifi cazione della aliquote applicabi-li alla base imponibile ai fi ni della determinazione dell'imposta di registro. Le aliquote sono infatti at-tualmente ridotte a tre e cioè: 2% per il trasferimen-to di abitazioni che usufruiscano delle agevolazioni c.d. prima casa; 12% per il trasferimento di terreni agricoli e relative pertinenze (a favore di soggetti diversi dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale); 9% per tutti gli altri immobili (terreni edifi cabili o comunque non agrico-li, abitazioni diverse dalla c.d. prima casa, negozi, uffi ci ecc.). Va inoltre rilevato che in tutti i casi in cui si applicano queste nuove aliquote non sono più dovute l'imposta di bollo, i tributi speciali catastali e le tasse ipotecarie (che, in precedenza, erano in-vece di regola dovute nella misura complessiva di 320 euro), per cui si può dire che la "nuova" imposta di registro assorba questi ulteriori tributi, mentre restano ancora dovute le imposte ipotecaria e cata-stale ma nella misura fi ssa di euro 50 ciascuna (che invece in precedenza erano, di regola, dovute con l'aliquota rispettivamente del 2% e del 1% sulla stes-

Tassazione degli atti di trasferimento degli immobili

Antonino Praticò

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sa base imponibile sulla quale si calcola l'imposta di registro). Ne risulta, in linea di massima, una ridu-zione del carico fiscale complessivo. Prendendo ad esempio la tassazione ordinaria di un atto di trasfe-rimento di fabbricato (diverso dalla c.d. prima casa di abitazione), si potrà infatti osservare come la re-lativa tassazione sia ora del 9% sul prezzo (o sul c.d valore catastale in caso di applicazione dell'illustra-to meccanismo di cui all'art. 1, comma 497, legge n.266/2005), più 100 euro, laddove fino al 31 dicem-bre 2013 la tassazione dello stesso atto (in assenza di agevolazioni fiscali) sarebbe stata complessiva-mente del 10% (7% di imposta di registro, 2% ed 1% di imposta ipotecaria e catastale) sulla stessa base imponibile, più 320 euro per imposta di bollo, tributi speciali catastali e tassa ipotecaria. E' invece pena-lizzato dalla nuova disciplina il trasferimento degli immobili di più modesto valore quali, ad esempio, piccole pertinenze o frustoli di terreno non edifica-bile, dal momento che la misura minima dell'imposta di registro (e cioè quell'importo al di sotto del quale l'imposta di registro, per legge, non può mai scende-re e che, quindi, si applica ogniqualvolta esso sia di ammontare superiore all'imposta che si otterrebbe applicando la debita aliquota alla base imponibile, come appunto avviene per gli immobili di valore più basso) è stato elevato da 168 a 1000 euro.Per evitare equivoci è bene, peraltro, ribadire che la suddetta misura minima di 1000 euro riguarda sol-

tanto l'imposta di registro sui trasferimenti immobi-liari soggetti alle suddette nuove aliquote, mentre al di fuori di tale ambito la nuova misura fissa dell'im-posta di registro (così come delle imposte ipotecaria e catastale) è, come già sopra accennato, di euro 200.Nello stesso modo, agli atti di trasferimento immobi-liare che non rientrano nel perimetro di applicazione del citato art. 10 decreto legislativo n.23/2011 non si applica neanche l'illustrata regola dell'"assorbi-mento" nell'imposta di registro delle altre imposte e tasse. Per questi atti di trasferimento immobiliare (ad esempio, atti imponibili ad I.V.A o soggetti all'im-posta sulle donazioni) continueranno ad essere quin-di dovute l'imposta di bollo, i tributi speciali catasta-li, la tassa ipotecaria oltre che le imposte ipotecaria e catastale (a seconda dei casi nella misura fissa di 200 euro od in misura proporzionale).Altra novità riguarda le agevolazioni c.d. prima casa. I requisiti soggettivi per fruire della relativa aliquota agevolata (che, peraltro, per gli atti soggetti ad im-posta di registro passa, come già detto, dal 3% al 2%) restano quelli già in precedenza previsti (di cui alla nota II - bis dell'art. 1 della tariffa parte prima al-legata al citato testo unico delle disposizioni in ma-teria di imposta di registro) ma cambiano i requisiti oggettivi. Infatti in base alla disciplina applicabile dal 1° gennaio 2014 le abitazioni escluse dall'appli-cazione dell'agevolazione sono tutte e soltanto quel-le di categoria catastale A1, A8 e A9, mentre fino al

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31 dicembre 2013 erano escluse le abitazioni defini-bili di lusso in base al D.M. Lavori Pubblici 2 agosto 1969. Alle caratteristiche di "lusso" fissate dal detto D.M. continua, tuttavia, a doversi fare riferimento per stabilire se l'abitazione pos-sa o meno fruire dell'aliquo-ta agevolata allorquando il contratto è soggetto ad I.V.A. (come nel caso dell'a-bitazione di recente ultima-zione ceduta dall'impresa costruttrice). Ne deriva che ben può accadere che uno stesso immobile possa o meno fruire dell'agevolazio-ne c.d. prima casa a secon-da dell'imposta (imposta di registro o I.V.A.) applicabile al relativo atto di trasferi-mento. Così, ad esempio, la compravendita di un'abi-tazione classificata in cate-goria catastale A/2 ma che per avventura sia definibile di "lusso" ai sensi del D.M. 2 agosto 1969 potrà gode-re dell'agevolazione prima casa se soggetta ad imposta di registro ma non potrà go-derne se soggetta ad I.V.A. Viceversa, la compravendi-ta di un'abitazione classifi-cata, ad esempio, in cate-goria catastale A1 ma che non sia definibile di lusso ai sensi del detto D.M. potrà godere dell'agevolazione c.d prima casa se soggetta ad I.V.A mentre non potrà goderne se soggetta ad imposta di registro.Altra novità introdotta dalla normativa in esame nell'ottica della semplificazione (ma questa volta de-cisamente sfavorevole al contribuente) è l'espressa soppressione, per gli atti che rientrano nel suindica-to perimetro di applicazione della normativa stessa, di tutte le esenzioni e agevolazioni tributarie, anche se previste da leggi speciali.E così vengono tra le altre soppresse, per fare qual-che esempio, le agevolazioni per l'acquisto di immo-bili siti in PUP ovvero in piani di recupero; quelle per l'acquisto di immobili di interesse culturale (sogget-ti al vincolo di cui al D.lgs. n.42/2004); quelle per gli acquisti dei Comuni e delle Onlus. Per espressa previsione di legge continuano ad applicarsi soltanto

(oltre alle agevolazioni c.d. prima casa) le agevola-zioni, per gli atti di trasferimento di terreni agricoli e relative pertinenze posti in essere a favore di col-tivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assi-stenziale, di cui all'art. 2 comma 4-bis del decreto legge n.194/2009 convertito, con modifiche, dalla legge n.25/2010. L'Agenzia delle Entrate ha poi (con la sopra citata circolare) "salvato", ritenendoli anco-ra applicabili anche per i trasferimenti immobiliari, i trattamenti tributari previsti per i trasferimenti tra coniugi in sede di separazione e divorzio (esenzio-ne da ogni imposta e tassa), per i trasferimenti in sede di conciliazione giudiziale e di procedimento di mediazione ai sensi del decreto legislativo n.28 del 2010.

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IL QUADRO NAZIONALESecondo le stime Ance, nel 2013 gli investimenti in costruzioni hanno registrato una fl essione del 6,9% in termini reali (-6% il dato Istat relativo al terzo trime-stre) nonostante la proroga e il temporaneo poten-ziamento degli incentivi fi scali (55% e 65%) relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqua-lifi cazione energetica e le ricadute positive derivanti dal pagamento di una parte dei debiti pregressi della Pubblica Amministrazione alle imprese. Gli impor-ti stanziati nel 2013 ammontano a 27,2 miliardi di euro, di cui 7,5 miliardi di euro per spese in conto capitale (di questi più di 6 miliardi risultano già pa-gati a fi ne novembre). In sei anni, dal 2008 al 2013, la perdita produttiva del settore delle costruzioni ha raggiunto il 30%, collocandosi su un livello parago-nabile a quello del 1967. La fl essione dei livelli pro-duttivi ha riguardato tutti i comparti: la nuova edili-zia abitativa ha segnato un calo del 53,9%, l’edilizia non residenziale privata del 33,4%, mentre le opere pubbliche hanno registrato una caduta del 45,2%. Solo gli investimenti in riqualifi cazione del patrimo-nio abitativo, dal 2008 al 2013, hanno mostrato un aumento del 16,5%, grazie anche agli effetti di sti-molo degli incentivi fi scali legati alla riqualifi cazione e all’effi cientamento energetico. Senza l’apporto di questo comparto, che ormai rappresenta il 37,3% del mercato, la caduta degli investimenti in costruzioni avrebbe raggiunto il 43,6%. Nel corso del 2013 l’An-ce ha stimato una crescita del 2,6% in termini reali per gli investimenti in questo comparto a fronte di contrazioni in quantità del 18,4% per la nuova edi-lizia residenziale, del 9,1% per gli investimenti pri-

vati in costruzioni non residenziali e del 9,3% per i lavori pubblici. Tutto ciò si è rifl esso pesantemen-te sul mercato del lavoro: secondo i dati Istat, nei primi nove mesi del 2013, il numero di occupati si è ridotto del 10,4% su base annua (nel 2011 e nel 2012, il calo si era attestato intorno al 5%). Secondo le stime Ance, dall’inizio della crisi i posti di lavo-ro persi nelle costruzioni sono 480.000 (-23,8%) che raggiungono le 745.000 unità considerando anche i settori collegati. La contrazione del numero di oc-cupati nelle costruzioni è accompagnata da un ricor-so alla Cassa Integrazione Guadagni sempre molto elevato: nel 2013 sono state autorizzate circa 125 milioni di ore per i lavoratori operanti nel settore (152,6 milioni di ore se si includono anche gli instal-latori di impianti). I dati delle Casse Edili mostrano, nei primi 9 mesi del 2013, un’ulteriore fl essione del 13,8% delle ore lavorate, del 12,1% del numero di operai e del 9,5% delle imprese iscritte. I dati del 2013 aggravano le già pesanti perdite subite negli anni precedenti (quadriennio 2009-2012: ore lavo-rate -34,1%; operai iscritti -31,2%; imprese iscritte -26,6%). E’ proseguito nel 2013 l’aumento dei falli-menti nelle costruzioni: complessivamente dal 2009 al terzo trimestre 2013 i fallimenti nelle costruzioni sono stati circa 12.600 su un totale di circa 55.200 nell’insieme di tutti i settori economici (pari al 23% circa). L’Ance prevede per il 2014 un ulteriore calo del 2,5% in termini reali degli investimenti in costru-zioni, in rallentamento rispetto agli anni precedenti. La nuova edilizia abitativa perderà il 9,2% rispetto al 2013, mentre gli investimenti in costruzioni non re-sidenziali privati e pubblici diminuiranno, rispettiva-

Indagine semestrale sul settore delle costruzioniII Semestre 2013 – luglio/dicembre

L’Indagine semestrale sul settore delle Costruzioni è realizzata dal Centro Studi di Confi ndustria Marche in collaborazione con Ance Marche ­ Con­sulta Regionale Costruttori Edili e con il patrocinio di Banca Marche Spa. La presente pubblicazione contiene i risultati della rilevazione, su un campione di imprese edili marchigiane, relativa al II semestre 2013.

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mente, del 4,3% e del 5,1% in termini reali. Il re-cupero abitativo registrerà, invece, un ulteriore au-mento del 3%.

IL QUADRO REGIONALEChiusura di 2013 in ulteriore forte calo per le co-struzioni marchigiane, con livelli di produzione in consistente rallentamento in tutti i comparti. Secon-do i risultati dell'Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche su un campione di aziende associate, la produzione complessiva nel secondo semestre 2013 è diminuita di circa l’8,1% in termini reali rispetto al secondo semestre del 2012. Il risultato rilevato, che conferma il permanere di un clima congiunturale particolarmente negativo, è sostenuto dalle dichiarazioni degli operatori intervi-stati. Rimane bassa, infatti, la quota interessata dal miglioramento dei livelli produttivi (12% contro 10% della precedente rilevazione), mentre si mantiene su livelli molto elevati la quota di aziende interes-sate dalla contrazione dell'attività (79% contro 80% della precedente rilevazione). Nella tavola seguente sono riportati i tassi di variazione percentuale della produzione nei principali comparti del settore:

Ampiamente diffuse le variazioni negative tra i prin-cipali comparti. Riguardo all’edilizia abitativa, il secondo semestre 2013 registra un calo della pro-duzione di circa il 7,0% rispetto al semestre luglio-dicembre 2012. La flessione sperimentata da questo

comparto ha trascinato su valori negativi l’intero settore delle costruzioni, data la sua rilevanza in termini di volumi prodotti e occupazione. Scende ancora (15% contro 17% della precedente rilevazio-ne) la quota di operatori interessata da variazioni positive della produzione, mentre si mantiene su li-velli elevati la frazione di operatori con variazioni in calo (75% contro 74% della rilevazione del primo semestre 2013). La flessione dell’edilizia abitativa riflette l’andamento particolarmente debole della componente pubblica (13,4%), che prosegue la fase di rallentamento sperimentata nell’ultimo biennio. Anche la componente privata ha registrato un ulte-riore calo (-5,7%), trainato in particolare dalla com-ponente in conto proprio (-20,1%), mentre l’edilizia convenzionata (-2,2%) e il conto terzi (-3,8%) hanno registrato variazioni negative più contenute, nono-stante il contributo degli incentivi fiscali a favore degli interventi di ristrutturazione del patrimonio abitativo.

Ulteriore marcata flessione dell’attività produttiva per l’edilizia non abitativa nel secondo semestre del 2013 (-7,9%). Il calo, che si aggiunge al dato nega-tivo registrato nel primo semestre dell’anno appena chiuso, conferma il permanere di un marcato profilo di incertezza nei piani di espansione di molte im-prese manifatturiere, particolarmente colpite dalla stagnazione della domanda domestica. In ulteriore forte calo anche i lavori pubblici, che registrano una contrazione dei livelli produttivi pari al 9,3% rispetto al secondo semestre 2012. La flessione, più ampia di quella rilevata nel semestre precedente, riflette un peggioramento generalizzato dell’attività delle imprese impegnate nei lavori pubblici: torna a scen-dere la quota di operatori con variazioni positive dei livelli produttivi (10% contro 12% della precedente rilevazione), mentre risale la frazione di operatori con attività produttiva in calo (79% contro 76% della precedente rilevazione).

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numero di operai e del 9,5% delle imprese iscritte. I dati del 2013 aggravano le già pesanti perdite subite negli anni precedenti (quadriennio 2009-2012: ore lavorate -34,1%; operai iscritti -31,2%; imprese iscritte -26,6%).

E’ proseguito nel 2013 l’aumento dei fallimenti nelle costruzioni: complessivamente dal 2009 al terzo trimestre 2013 i fallimenti nelle costruzioni sono stati circa 12.600 su un totale di circa 55.200 nell’insieme di tutti i settori economici (pari al 23% circa).

L’Ance prevede per il 2014 un ulteriore calo del 2,5% in termini reali degli investimenti in costruzioni, in rallentamento rispetto agli anni precedenti.

La nuova edilizia abitativa perderà il 9,2% rispetto al 2013, mentre gli investimenti in costruzioni non residenziali privati e pubblici diminuiranno, rispettivamente, del 4,3% e del 5,1% in termini reali. Il recupero abitativo registrerà, invece, un ulteriore aumento del 3%.

Fig. 1 – Investimenti* in Costruzioni per comparto in Italia Variazioni percentuali in quantità rispetto all'anno precedente.

-12,0

-7,0

-2,0

3,0

8,0

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011(°)

2012(°)

2013(°)

2014(°)

Abitazioni Fabbricati non residenziali Opere Pubbliche Costruzioni

(*) Investimenti in costruzioni al netto dei costi per trasferimento di proprietà (°) Stime Ance Fonte: Elaborazioni Ance su dati ISTAT

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IL QUADRO REGIONALE

Chiusura di 2013 in ulteriore forte calo per le costruzioni marchigiane, con livelli di produzione in consistente rallentamento in tutti i comparti. Secondo i risultati dell'Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche su un campione di aziende associate, la produzione complessiva nel secondo semestre 2013 è diminuita di circa l’8,1% in termini reali rispetto al secondo semestre del 2012. Il risultato rilevato, che conferma il permanere di un clima congiunturale particolarmente negativo, è sostenuto dalle dichiarazioni degli operatori intervistati. Rimane bassa, infatti, la quota interessata dal miglioramento dei livelli produttivi (12% contro 10% della precedente rilevazione), mentre si mantiene su livelli molto elevati la quota di aziende interessate dalla contrazione dell'attività (79% contro 80% della precedente rilevazione).Nella tavola seguente sono riportati i tassi di variazione percentuale della produzione nei principali comparti del settore:

Tab.1 - Settore delle Costruzioni nelle Marche - Valore della produzione realizzata Tassi di variazione percentuale sullo stesso semestre dell'anno precedente.

PRODUZIONE I semestre 2013 II semestre 2013 Edilizia abitativa -8,8 -7,0 Pubblica -15,4 -13,4 Privata -8,5 -5,7 - c/proprio -17,4 -20,1 - c/terzi -2,3 -3,8 - convenzionata 0,1 -2,2 Edilizia non abitativa -6,1 -7,9 Lavori pubblici -7,4 -9,3 Altro -8,0 -14,4 Totale -7,7 -8,1

Fonte: Confindustria Marche

Ampiamente diffuse le variazioni negative tra i principali comparti. Riguardo all’edilizia abitativa, il secondo semestre 2013 registra un calo della produzione di circa il 7,0% rispetto al semestre luglio-dicembre 2012. La flessione sperimentata da questo comparto ha trascinato su valori negativi l’intero settore delle costruzioni, data la sua rilevanza in termini di volumi prodotti e occupazione. Scende ancora (15% contro 17% della precedente rilevazione) la quota di

INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2013

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operatori interessata da variazioni positive della produzione, mentre si mantiene su livelli elevati la frazione di operatori con variazioni in calo (75% contro 74% della rilevazione del primo semestre 2013). La flessione dell’edilizia abitativa riflette l’andamento particolarmente debole della componente pubblica (-13,4%), che prosegue la fase di rallentamento sperimentata nell’ultimo biennio. Anche la componente privata ha registrato un ulteriore calo (-5,7%), trainato in particolare dalla componente in conto proprio (-20,1%), mentre l’edilizia convenzionata (-2,2%) e il conto terzi (-3,8%) hanno registrato variazioni negative più contenute, nonostante il contributo degli incentivi fiscali a favore degli interventi di ristrutturazione del patrimonio abitativo.

Fig. 2 – Investimenti in Costruzioni per comparto nelle Marche Variazioni percentuali in quantità rispetto all'anno precedente.

-25

-20

-15

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-5

0

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02I

02II

03I

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11II

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12II

13I

13II

Abitazioni Fabbricati non residenziali Opere Pubbliche Costruzioni

Fonte: Confindustria Marche

Ulteriore marcata flessione dell’attività produttiva per l’edilizia non abitativa nel secondo semestre del 2013 (-7,9%). Il calo, che si aggiunge al dato negativo registrato nel primo semestre dell’anno appena chiuso, conferma il permanere di un marcato profilo di incertezza nei piani di espansione di molte imprese manifatturiere, particolarmente colpite dalla stagnazione della domanda domestica.

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OCCUPAZIONEIl debole andamento congiunturale del settore osser-vato nel semestre si è riflesso sui livelli occupazionali che hanno proseguito la tendenza alla flessione ri-levata nei semestri precedenti. Secondo le stime di Confindustria Marche, l'occupazione è diminuita sia per gli operai (-3,7%), sia – in maniera più contenuta - per gli impiegati (-2,9%). Alla flessione dei livelli oc-cupazionali, è corrisposto un marcato calo del monte ore lavorate, sia rispetto al secondo semestre 2012 (-38,4%), sia rispetto al primo 2013 (-21,5%). Nel se-condo semestre 2013, le ore di CIG autorizzate hanno quasi raggiunto i 2,4 milioni registrando un aumento del 69,6% rispetto allo stesso periodo del 2012. In cre-scita è risultata sia la componente ordinaria (+63,9%), sia quella in deroga (+203,2%) mentre la componente straordinaria ha registrato una flessione del 6,2%.

LE OPINIONI DEGLI OPERATORI DEL SETTORELe opinioni degli operatori confermano il permanere di un clima congiunturale molto difficile. Rispetto al primo semestre 2013, rimane trascurabile la quota di imprese che ritiene elevato il livello della doman-da, mentre si attesta su valori elevati la quota di operatori che ha sperimentato condizioni di doman-da debole (96%). Stabile la quota di imprese per le quali le condizioni di domanda sono ritenute normali (3%). Il permanere di un tono congiunturale debole si riflette sul mercato del lavoro, che non mostra ten-sioni evidenti sul fronte del rapporto tra domanda e offerta. Rimane stabile, nel periodo lugliodicembre 2013, la quota di imprese con difficoltà nel reperi-

mento di manodopera (7% delle aziende intervistate contro 6% della precedente rilevazione). Seppur con differenze anche notevoli tra le imprese, nel secondo semestre 2013 le condizioni del mercato del credito mostrano ancora una situazione difficile, in partico-lare sul fronte della disponibilità di credito. Sale, infatti, la quota di intervistati per i quali l’accesso al credito è risultato difficile (93% contro 90% della ri-levazione del primo semestre 2013), mentre rimane elevata la quota di operatori che ritiene elevato il costo del credito (86%, contro 88% della precedente rilevazione). Infine, l’indagine evidenzia il permane-re di un livello molto elevato e crescente dei ritardi nei tempi medi di pagamento (178 contro 141 giorni della precedente rilevazione). Riguardo alle tenden-ze dell'attività produttiva, le previsioni degli opera-tori segnalano, per i prossimi mesi, il permanere di condizioni difficili. Si attesta al 2% la quota di opera-tori per i quali l’attività produttiva sarà in aumento e al 21% la quota che prevede attività stazionaria. Stabile la quota di operatori che prevedono attività in calo (77% contro 78% della precedente rilevazio-ne). La dinamica di medio periodo delle condizioni di domanda resta, dunque, fortemente condizionata dalla rapida attivazione di due fattori: la definizio-ne delle iniziative riguardanti progetti e programmi di intervento proposti dalle imprese; la riattivazio-ne del comparto delle opere pubbliche attraverso nuovi appalti di lavori e opere infrastrutturali per il territorio. Sul fronte dell’organizzazione dei lavori, risale marcatamente la quota di lavori svolti in for-ma diretta (65%), mentre si contrae la quota svolta in subappalto (29%). A livello territoriale, l’attività delle imprese resta ancora concentrata all’interno del territorio regionale, anche se in marcata flessio-ne rispetto al primo semestre 2013 (74% contro 81%).

INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2013

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In ulteriore forte calo anche i lavori pubblici, che registrano una contrazione dei livelli produttivi pari al 9,3% rispetto al secondo semestre 2012. La flessione, più ampia di quella rilevata nel semestre precedente, riflette un peggioramento generalizzato dell’attività delle imprese impegnate nei lavori pubblici: torna a scendere la quota di operatori con variazioni positive dei livelli produttivi (10% contro 12% della precedente rilevazione), mentre risale la frazione di operatori con attività produttiva in calo (79% contro 76% della precedente rilevazione).

Fig. 3 - Imprese attive nel settore delle Costruzioni nelle Marche

15.000

15.500

16.000

16.500

17.000

17.500

18.000

18.500

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19.500

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22.000

22.500

23.000

23.500

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giu. 05 dic. 05 giu. 06 dic. 06 giu. 07 dic. 07 giu. 08 dic. 08 giu. 09 dic. 09 giu. 10 dic. 10 giu. 11 dic. 11 giu. 12 dic. 12 giu. 13 dic. 13

Fonte: InfoCamere-Movimprese

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OCCUPAZIONE

Il debole andamento congiunturale del settore osservato nel semestre si è riflesso sui livelli occupazionali che hanno proseguito la tendenza alla flessione rilevata nei semestri precedenti. Secondo le stime di Confindustria Marche, l'occupazione è diminuita sia per gli operai (-3,7%), sia – in maniera più contenuta - per gli impiegati (-2,9%). Alla flessione dei livelli occupazionali, è corrisposto un marcato calo del monte ore lavorate, sia rispetto al secondo semestre 2012 (-38,4%), sia rispetto al primo 2013 (-21,5%). Nel secondo semestre 2013, le ore di CIG autorizzate hanno quasi raggiunto i 2,4 milioni registrando un aumento del 69,6% rispetto allo stesso periodo del 2012. In crescita è risultata sia la componente ordinaria (+63,9%), sia quella in deroga (+203,2%) mentre la componente straordinaria ha registrato una flessione del 6,2%.

Fig. 4 - Cassa Integrazione Guadagni – Interventi ordinari, straordinari e in deroga – Marche

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II III IV I09

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II III IV I13

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ordinaria straordinaria in deroga

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati INPS

INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2013

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OCCUPAZIONE

Il debole andamento congiunturale del settore osservato nel semestre si è riflesso sui livelli occupazionali che hanno proseguito la tendenza alla flessione rilevata nei semestri precedenti. Secondo le stime di Confindustria Marche, l'occupazione è diminuita sia per gli operai (-3,7%), sia – in maniera più contenuta - per gli impiegati (-2,9%). Alla flessione dei livelli occupazionali, è corrisposto un marcato calo del monte ore lavorate, sia rispetto al secondo semestre 2012 (-38,4%), sia rispetto al primo 2013 (-21,5%). Nel secondo semestre 2013, le ore di CIG autorizzate hanno quasi raggiunto i 2,4 milioni registrando un aumento del 69,6% rispetto allo stesso periodo del 2012. In crescita è risultata sia la componente ordinaria (+63,9%), sia quella in deroga (+203,2%) mentre la componente straordinaria ha registrato una flessione del 6,2%.

Fig. 4 - Cassa Integrazione Guadagni – Interventi ordinari, straordinari e in deroga – Marche

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Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati INPS

INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2013

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OCCUPAZIONE

Il debole andamento congiunturale del settore osservato nel semestre si è riflesso sui livelli occupazionali che hanno proseguito la tendenza alla flessione rilevata nei semestri precedenti. Secondo le stime di Confindustria Marche, l'occupazione è diminuita sia per gli operai (-3,7%), sia – in maniera più contenuta - per gli impiegati (-2,9%). Alla flessione dei livelli occupazionali, è corrisposto un marcato calo del monte ore lavorate, sia rispetto al secondo semestre 2012 (-38,4%), sia rispetto al primo 2013 (-21,5%). Nel secondo semestre 2013, le ore di CIG autorizzate hanno quasi raggiunto i 2,4 milioni registrando un aumento del 69,6% rispetto allo stesso periodo del 2012. In crescita è risultata sia la componente ordinaria (+63,9%), sia quella in deroga (+203,2%) mentre la componente straordinaria ha registrato una flessione del 6,2%.

Fig. 4 - Cassa Integrazione Guadagni – Interventi ordinari, straordinari e in deroga – Marche

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Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati INPS

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MARZO 2014 23

EdiliziaAzimut12014

INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2013

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Tab. 2 - Le opinioni degli operatori – Secondo semestre 2013 Valori percentuali sul totale degli intervistati

Domanda Debole 96 Normale 3 Sostenuta 1 Reperimento manodopera Facile 38 Normale 55 Difficile 7 Ricorso al credito Facile - Normale 7 Difficile 93 Costo del denaro Basso 1 Normale 13 Elevato 86

Tab. 3 - Riepilogo risultati dell'Indagine.

I sem 2013 II sem 2013 Localizzazione lavori: • nella Regione 81 74 • fuori Regione 19 26 Modalità di esecuzione: • diretta 58 65 • in associazione 3 6 • in subappalto 39 29 Tendenze dell'attività produttiva: • in aumento - 2 • stazionaria 22 21 • in diminuzione 78 77 Ritardi nei tempi di pagamento (gg.medi) 141 178 Tempi di rilascio concessioni (gg.medi) 136 159

Fig. 5 – Condizioni della domanda (a) e tendenze dell’attività produttiva (b) nelle Costruzioni - Marche.

(a) (b)

INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2013

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Tab. 2 - Le opinioni degli operatori – Secondo semestre 2013 Valori percentuali sul totale degli intervistati

Domanda Debole 96 Normale 3 Sostenuta 1 Reperimento manodopera Facile 38 Normale 55 Difficile 7 Ricorso al credito Facile - Normale 7 Difficile 93 Costo del denaro Basso 1 Normale 13 Elevato 86

Tab. 3 - Riepilogo risultati dell'Indagine.

I sem 2013 II sem 2013 Localizzazione lavori: • nella Regione 81 74 • fuori Regione 19 26 Modalità di esecuzione: • diretta 58 65 • in associazione 3 6 • in subappalto 39 29 Tendenze dell'attività produttiva: • in aumento - 2 • stazionaria 22 21 • in diminuzione 78 77 Ritardi nei tempi di pagamento (gg.medi) 141 178 Tempi di rilascio concessioni (gg.medi) 136 159

Fig. 5 – Condizioni della domanda (a) e tendenze dell’attività produttiva (b) nelle Costruzioni - Marche.

(a) (b)

INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2013

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Tab. 2 - Le opinioni degli operatori – Secondo semestre 2013 Valori percentuali sul totale degli intervistati

Domanda Debole 96 Normale 3 Sostenuta 1 Reperimento manodopera Facile 38 Normale 55 Difficile 7 Ricorso al credito Facile - Normale 7 Difficile 93 Costo del denaro Basso 1 Normale 13 Elevato 86

Tab. 3 - Riepilogo risultati dell'Indagine.

I sem 2013 II sem 2013 Localizzazione lavori: • nella Regione 81 74 • fuori Regione 19 26 Modalità di esecuzione: • diretta 58 65 • in associazione 3 6 • in subappalto 39 29 Tendenze dell'attività produttiva: • in aumento - 2 • stazionaria 22 21 • in diminuzione 78 77 Ritardi nei tempi di pagamento (gg.medi) 141 178 Tempi di rilascio concessioni (gg.medi) 136 159

Fig. 5 – Condizioni della domanda (a) e tendenze dell’attività produttiva (b) nelle Costruzioni - Marche.

(a) (b)

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24 MARZO 2014

Condominio Azimut1

2014

Il sottotetto è lo spazio che separa l'appartamento (o gli appartamenti) siti all'ultimo piano di un edifi -cio dal tetto di copertura dello stabile. Le misure di questi spazi possono variare e passare dalle dimen-sioni di semplici intercapedini a veri e propri vani adibibili a uso abitativo (c.d. mansarde). In primo luogo occorre distinguere se il sottotetto è condo-miniale ai sensi dell'art. 1117 c.c. o se esso è ad uso esclusivo privato. Tale distinzione può derivare da quanto stabilito dai titoli di acquisto o dal regola-mento condominiale. Ebbene, se da essi si afferma che il sottotetto è condominiale ex art. 1117 c.c., il sottotetto non potrà essere del singolo proprietario (salvo non sia intervenuta l'usucapione del bene), se, al contrario, questi documenti affermano che il bene in questione è di proprietà esclusiva di un singolo proprietario, è evidente che il sottotetto non potrà essere bene comune e non potrà essere usato dagli altri condomini. Il problema nasce nel caso in cui sia nei titoli di acquisto che nel regolamento di con-dominio non è specifi cata la natura del sottotetto e quindi occorre stabilire a chi attribuire la proprietà del sottotetto non abitabile che non risulta elencato nell'art. 1117 c.c.. In questo caso, occorre distin-guere la normativa in vigore fi no al 18/06/2013 e quanto invece stabilito dalla riforma del condominio in vigore dal 18/06/2013. A) Ebbene, ante riforma: - se il sottotetto in questione è semplicemente un vano di protezione dell’appartamento all’ultimo piano sottostante alla falda di copertura, se non ha dimensioni e caratteristiche strutturali tali da permetterne un uso come vano autonomo, può es-sere ritenuto una pertinenza, e quindi di proprietà, dell’appartamento sottostante;- la giurisprudenza si è invece espressa in maniera quasi completamente concorde nel ritenere che il sottotetto sia di proprietà condominiale quando è accessibile direttamente dalle scale condominiali di proprietà comune ed è di fatto utilizzato o utiliz-zabile da tutti i condomini. In questo caso, l'utiliz-zo esclusivo dello stesso da parte del proprietario dell’ultimo piano o il suo eventuale recupero ai fi ni abitativi, richiede il consenso dell'assemblea condo-miniale.

B) Con l'entrata in vigore della Riforma condominiale il sottotetto non è più pertinenza dell’appartamento dell’ultimo piano, ma diviene bene comune.La condizione affi nché il sottotetto possa essere con-siderato parte in comunione tra tutti i condomini è che sia destinato, per le caratteristiche strutturali e funzionali, all’uso comune. In altre parole, esso deve poter servire – anche solo potenzialmente – a tutti i condomini.Il sottotetto invece continua a considerarsi pertinen-za dell’appartamento sito all’ultimo piano quando assolve all’esclusiva funzione di isolare e proteggere l’appartamento stesso dal caldo, dal freddo e dall’u-midità, mediante la creazione di una camera d’aria.Il sottotetto condominiale può essere diviso tra i condomini – per es. per ricavarne piccole soffi tte – a condizione che la divisione possa farsi senza rende-re più incomodo l’uso della cosa comune a ciascun condomino e ciò venga deliberato con il consenso di tutti i partecipanti al condominio.Il condomino può eseguire i lavori nel sottotetto di sua proprietà a condizione che non comportino dan-ni per gli altri condomini, come il pregiudizio del-la funzione di copertura o l’alterazione del decoro architettonico dell’edifi cio. Se un condomino met-te in comunicazione il proprio appartamento con il sovrastante sottotetto, può sorgere il problema di modifi care la tabella millesimale del riscaldamento. Lo stesso dicasi se, in seguito alla trasformazione del sottotetto, si sia alterato per più di un quinto il valore proporzionale dell’unità immobiliare. Per trasformare un sottotetto in abitazione è necessario il consenso di tutti gli altri condomini, dovendosi il proprietario allacciarsi ai servizi comuni (per es. gli scarichi del bagno e la cucina), che potrebbero ri-velarsi insuffi cienti ad accogliere la nuova utenza. Il tribunale di Piacenza ha recentemente stabilito che, in mancanza di un divieto contenuto nel regolamento di condominio o altrimenti intervenuto tra i condo-mini, questi possono opporsi alla trasformazione solo quando ne possa derivare un pregiudizio alla sicu-rezza o alla stabilità dell’edifi cio o comunque danni che potrebbero conseguire dal concreto svolgimento delle attività inerenti alla nuova destinazione.

Il sottotetto è condominiale o privato?Paola Giglio - Direttore Centro Studio ALAC Marche

Page 27: Azimut n1 2014

SISTEMA QUALITÀ

CERTIFICAZIONE ISO 9001

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

CERTIFICAZIONE ISO 14001

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA E SALUTE

SUI LUOGHI DI LAVORO

CERTIFICAZIONE OHSAS 18001

chi ci abita lo savantaggi e qualità di una casa in legno SubissatiPROGETTO SU MISURA Ogni costruzione è realizzata in base al progetto e ai desideri del cliente, lasciando massima flessibilità dal punto di vista architettonico. Una visualizzazione 3D permette di visionare un’anteprima della struttura.

ECOLOGIA E SALUTELa casa in legno è rispettosa dell’ambiente e delle persone che la abitano, il legno è tra i migliori materiali da costruzione naturali.

PROPRIETÀ MECCANICHELe case SUBISSATI sono realizzate interamente in legno lamellare, materiale con elevata resistenza a trazione/compressione/flessione, elasticità, basso peso specifico e di facile lavorazione con i nostri impianti a controllo numerico.

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ANTISISMICA E RESISTENZA AL FUOCOLa resistenza delle case in legno ai terremoti è stata più volte collaudata in Paesi ad elevato rischio sismico come America e Giappone, dove si costruisce abitualmente in legno. Inoltre, adottando una serie di accorgimenti, si può ottenere un’ottima resistenza al fuoco.

ELEVATO RAPPORTO QUALITÀ PREZZOLa casa in legno, per il livello tecnologico offerto, i ridotti tempi di realizzazione, i costi certi ed i ridotti costi di mantenimento, si rivela decisamente superiore rispetto ad un’abitazione tradizionale.

VANTAGGI ECONOMICI E RAPIDITÀ DI MONTAGGIORisparmio energetico non indifferente in quanto si raggiungono valori di trasmittanza pareti e coperture inferiori a 0.19 W/mq K ed elevati valori di sfasamento da cui consegue che la casa risulta fresca d’estate e calda d’inverno, evitando inutili spese di riscaldamento e raffrescamento. Fattore non secondario la rapidità di costruzione della casa in legno: la durata media di un cantiere è di circa 90 giorni.

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SUBISSATI s.r.l. S.P. Arceviese km 16,600 – Ostra Vetere (AN), Italy Tel. 0039.071.96.42.00 – Fax 0039.071.96.50.01

www.subissati.it - download pdf case subissati

ATTESTAZIONE SOA

CATEGORIA OS32 CLASSE IV OS33 CLASSE II

PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DELL’ACCIAIO

CERTIFICATO N. 1263/11RILASCIATO DAL

MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI

PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DELL’ACCIAIO

CERTIFICATO N. 1263/11RILASCIATO DAL

MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI

PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DEL LEGNO

CERTIFICATO N. 076/09-CLRILASCIATO DAL

MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI

PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DEL LEGNO

CERTIFICATO N. 076/09-CLRILASCIATO DAL

MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI

Page 28: Azimut n1 2014

Fatti di SOStaNZaSideral PrO | L’evoluzione della tipologia costruttiva Sideral www.grupposicap.it

Sideral PrO è il frutto di una tecnologia produttiva di ultimissima generazione che garantisce, grazie anche all’uso di materie prime di elevata qualità, una maggiore leggerezza a fronte di un incremento di prestazioni strutturali senza precedenti con conseguente abbattimento dei costi industriali.

ImpermealIzzazIone ed Isolamento teGolo sIderal

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I componenti di questa tipologia costruttiva sono tutti “strutturali” così da permettere la totale pedonabilità e la facile installazione di qualsiasi tipo di impianto. La doppia coibentazione consente la totale eliminazione dei ponti termici ed il facile raggiungimento dei valori di trasmittanza termica stabiliti dalla vigente normativa sul risparmio energetico. La tipologia SIDERAL PRO può essere dotata di lucernai zenitali oppure a shed, in grado di sfruttare e potenziare notevolmente la luce naturale proveniente dall’esterno. Resistenza al fuoco, sicurezza antintrusione, fonoassorbenza e semplicità di montaggio sono ulteriori plus della struttura.

Sideral PrO è funzIonaLItà, eStetIca e deSIgn.