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AZIENDA SANITARIA LOCALE (A.S.L.) PROVINCIA DI MILANO 1 Centro di Profilassi Internazionale VIAGGIARE SICURI VIAGGIARE SICURI Aggiornamento gennaio 2011 CONSIGLI PER I VIAGGIATORI INTERNAZIONALI AZIENDA SANITARIA LOCALE (A.S.L.) PROVINCIA DI MILANO 1 DOVE R IVOLGERSI I C e n t r i p e r l a P r o f i l a s s i I n t e r n a z i o n a l e s o n o a : CORSICO Via M ARZABOTTO 1 2 Tel. 0 2.48617838 - n ° v erde 8 00671671 GARBAGNATE M ILANESE Viale F ORLANINI 121 Tel. 0 2.994302890 LEGNANO Via S AVONAROLA 3 Tel. 0 331.925632/638 MAGENTA Via A L D ONATORE D I S ANGUE 50 Tel. 0 2.97973409 (sito A SL:) h ttp:/www.aslmi1.mi.it Mod. 604 - Grafica Reventino Decollatura

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AZIENDA SANITARIA LOCALE(A.S.L.)

PROVINCIADI MILANO 1

Centro di Profilassi Internazionale

VIAGGIARESICURI

VIAGGIARESICURI

Aggiornamento gennaio 2011

CONSIGLI PER I VIAGGIATORIINTERNAZIONALI

AZIENDA SANITARIA LOCALE(A.S.L.)

PROVINCIADI MILANO 1

DOVE RIVOLGERSI

I Centri per la Profilassi Internazionale sono a:

CORSICO

Via MARZABOTTO 12

Tel. 02.48617838 - n° verde 800671671

GARBAGNATE MILANESE

Viale FORLANINI 121

Tel. 02.994302890

LEGNANO

Via SAVONAROLA 3

Tel. 0331.925632/638

MAGENTA

Via AL DONATORE DI SANGUE 50

Tel. 02.97973409

(sito ASL:) http:/www.aslmi1.mi.it

Mod. 604 - Grafica Reventino Decollatura

INTRODUZIONE

Viaggiare sereni, ma informati sugli eventuali rischi presenti nei

Paesi esteri e sulle misure da adottare per evitarli, è il primo

passo da compiere per una buona vacanza.

Questo opuscolo contiene indicazioni su semplici, ma opportune

norme di comportamento, informazioni sulle vaccinazioni e sulla

chemioprofilassi antimalarica, ed è destinato ai cittadini che per

motivi di turismo o di lavoro, soggiornino all’estero in qualsiasi

stagione.

Il sapere cosa fare prima della partenza, durante il soggiorno

e infine al ritorno da un viaggio, consente di utilizzare tutti gli

strumenti a disposizione per salvaguardare la nostra salute.

Vi auguriamo pertanto buona lettura e buon viaggio.

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PRIMA DELLA PARTENZA

Se ci si sta preparando a visitare un Paese straniero, bisogna

prendere in considerazione la necessità di raccogliere

informazioni circa le abitudini di vita, le tradizioni, la

religione, la situazione sociale, economica e politica

delle popolazioni residenti.

In particolare fare attenzione a:

• fotografare solo nei luoghi dove è permesso;

• utilizzare un abbigliamento che non urti la sensibilità dellacultura locale;

• non comperare articoli che possano depauperare la flora, lafauna o il patrimonio artistico del Paese (avorio, corallo, pezzid’arte);

• economizzare l’acqua, risorsa che in molti Paesi del TerzoMondo costituisce un grave problema;

• porre attenzione a non mostrare troppo denaro e oggetti divalore in zone considerate ad alta criminalità;

• documentarsi sull’eventuale presenza di disordini interni o digravi problemi socio-politici.

• per viaggiatori di viaggi non organizzati diretti verso Paesi arischio sicurezza/instabilità politica, è consigliabile l’iscrizioneal sito della Farnesina, Ministero degli Esteri, unità di crisi(www.viaggiare sicuri.it)

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Nei Paesi della Comunità Europea o in altri Paesi convenzionati

si può ottenere, in caso di bisogno, assistenza sanitaria gratuita

tramite la Tessera Europea di Assistenza Malattia,

corrispondente alla nuova Carta regionale dei servizi (fornita

recentemente ad ogni iscritto al SSN). Nei Paesi al di fuori della

Comunità Europea per i quali è stipulata una convenzione

occorre rivolgersi all’Ufficio Scelta e Revoca del proprio Distretto

(ASL) per ottenere il modulo specifico e le informazioni relative

al tipo di assistenza garantita. Se non esiste convenzione, sarà

opportuno informarsi presso un’Agenzia di Viaggi circa la

possibilità di stipulare un’Assicurazione per gli eventuali

problemi sanitari che possono insorgere durante la permanenza

all’estero.

Prima di partire, e possibilmente con sufficiente anticipo

(almeno 6-8 settimane), occorre:

• rivolgersi al proprio medico di fiducia, che, conoscendo le

condizioni fisiche individuali, potrà individuare possibili

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controindicazioni al viaggio;

* valutare la propria situazione vaccinale e i metodi di

prevenzione da adottare: presso un Centro di Profilassi

del Viaggiatore Internazionale si possono avere

informazioni riguardanti la situazione sanitaria del

Paese in cui ci si vuole recare (anche se si tratta di un

Paese già visitato in precedenza, in quanto le condizioni

sanitarie possono cambiare) e indicazioni sulle norme

comportamentali, vaccinazioni e sull’eventuale profilassi per la

malaria.

Si fa presente che è di fondamentale importanza

recarsi personalmente presso l’Ufficio di Profilassi

Internazionale, ricordando di informare con cura i sanitari

circa il proprio stato di salute e gli eventuali farmaci assunti.

Infatti i consigli telefonici, anche se comodi, sono

necessariamente superficiali e possono essere pericolosi!

Anche per i viaggiatori LAST-MINUTE, sempre più frequenti, è

consigliabile un COUNSELLING al fine di avere più informazioni

possibili per la sicurezza del viaggio. Anche per questi

viaggiatori e possibile comunque effettuare alcune vaccinazioni

previa valutazione della durata del viaggio.

E’ consigliabile preparare per tempo un piccolo bagaglio

farmaceutico, in quanto alcune medicine potrebbero

non essere disponibili o non sicure, contraffatte, nel

paese dove ci si reca; in caso di eventuali terapie in corso o

di profilassi antimalarica, riporre metà del farmaco nel bagaglio

a mano e l’altra metà in valigia,

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per non dover interrompere il trattamento in caso di smarrimento

di quest’ultima. Le nuove normative relative al bagaglio aereo

non prevedono limitazioni per i liquidi inseriti nel bagaglio da

stiva, mentre nel bagaglio a mano i liquidi consentiti sono invece

in piccola quantità (capacità massima 100 millilitri). Possono

essere trasportati al di fuori della confezione e non sono soggette

a limitazioni di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini

dietetici, come gli alimenti per bambini.

Potrebbe però essere necessario fornire prova dell’effettiva

necessità ed autenticità di tali articoli.

Queste norme possono variare, contattare le compagnia aerea

e i Servizi informativi dell’aeroporto.

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Portare con sè, dopo aver consultato il proprio medico:

• antidiarroico, antipiretico, antidolorifico, antispastico;

• eventuale scorta di farmaci in uso (per esempio antipertensivi,

antiacidi, antidiabetici);

• eventuali farmaci per la chemioprofilassi antimalarica,

se consigliata;

• antibiotici ad ampio spettro da utilizzare previo parere

di un medico;

• antistaminico per reazioni allergiche, eritemi, punture

d’insetti;

• farmaci per chinetosi (mal d’auto, mal d’aereo...);

• fermenti lattici conservabili a temperatura ambiente;

• creme protettive solari;

• gocce otologiche e collirio;

• cerotti e disinfettante;

• repellenti per insetti;

• soluzioni reidratanti per via orale;

• soluzioni disinfettanti per acqua.

• preservativi.

Note Bene: consigliamo di assumere i farmaci solo dopo aver

consultato un medico, ciò per verificare eventuali

controindicazioni all’assunzione degli stessi.

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IL VIAGGIO

Il mezzo di trasporto maggiormente

utilizzato per i viaggi su lunghe

distanze è l’aereo. Viaggiando ad

elevate altitudini si può incorrere

nel barotrauma, ossia la sensazione di orecchio otturato

derivante dalle brusche variazioni di pressione soprattutto in

concomitanza del decollo e dell’atterraggio dell’aereo, che si

può prevenire deglutendo,masticando, espirando forte con

naso e bocca chiusi. I cambiamenti di pressione in aereo creano

disagio soprattutto ai neonati; farli succhiare da un biberon aiuta

a risolvere il problema. Altre evenienze che possono insorgere

sono i disturbi da fuso orario o Jet Lag in occasione di

lunghi viaggi soprattutto verso Est; i sintomi sono stanchezza,

insonnia o sonnolenza in relazione ai nuovi orari. Per

prevenirli è utile un adeguato riposo prima della partenza

(almeno 1-2 notti di sonno regolare, possibilmente

addommentarsi più tardi del solito se si viaggia verso Ovest e

più presto se verso Est).

E’ importante anche astenersi da pasti pesanti, alcolici,

tranquillanti o sonniferi.

Negli ultimi anni sono stati riportati casi di trombosi venosa

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profonda e embolia polmonare in persone che avevano

effettuato viaggi aerei di lunga durata e in classe turistica.

L’immobilità prolungata provoca una stasi venosa agli arti

inferiori e una maggiore facilità alla formazione di trombi che

possono evolvere verso l’embolizzazione a livello polmonare.

Anche la pressurizzazione della cabina, la bassa umidità e

l’ipossia relativa sono fattori favorenti.

Come prevenzione è consigliabile:

• alzarsi e passeggiare frequentemente durante il volo;

• bere abbondanti quantità d’acqua;

• muovere spesso gli arti inferiori;

• riporre il bagaglio a mano in modo che permetta il movimento

degli arti inferiori;

• evitare di incrociare le gambe o di assumere posizioni che

impediscano una corretta circolazione del sangue;

• indossare calze elastiche;

Queste regole vanno adottate in special modo quando si è in

gravidanza.

Se si hanno problemi di salute favorenti la trombosi venosa,

consultare il proprio medico per una eventuale prevenzione

farmacologica.

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DURANTE IL SOGGIORNO

Il rispetto di alcune semplici norme comportamentali durante il

soggiorno, è più importante delle pur indispensabili vaccinazioni

o trattamenti farmacologici, per prevenire l’insorgenza non solo

dei più frequenti malesseri ma anche di gravi malattie infettive e

parassitarie. Occorre essere consapevoli che non tutti i rischi

sanitari e le malattie sono prevenibili con vaccini e profilassi

farmacologiche.

Alimenti e bevande

Le condizioni igieniche di molti Paesi tropicali non sono

paragonabili a quelle dei Paesi industrializzati e anche l’acqua

può essere vettore di malattie. Dall’ingestione di cibi contaminati

da batteri, tossine batteriche, virus, veleni o sostanze chimiche

tossiche si possono sviluppare delle patologie a sintomatologia

prevalentemente gastrointestinale e/o neurologica.

E’ importante quindi ricordarsi di:

• assumere esclusivamente acqua o bevande

imbottigliate e sigillate, da farsi stappare al

tavolo; se questo non è possibile, usare dei

disinfettanti di provata efficacia per

potabilizzare l’acqua, oppure bollire l’acqua per 5 minuti.

Thè e caffè vanno consumati caldi;

• non aggiungere mai ghiaccio alle bevande;

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• non bere latte se non bollito o latticini, non

consumare gelati non confezionati, creme, panna o

salse a base di uova;

• tutti gli alimenti a base di pesce, carni, molluschi,

crostacei, selvaggina devono essere consumati sempre

ben cotti e preferibilmente ben caldi;

• è preferibile consumare verdura cotta, frutta lavata

(con acqua potabile) disinfettata e sbucciata; nel

caso in cui si voglia mangiare verdura cruda si raccomanda

un lavaggio scrupoloso con l’uso di acqua con disinfettante;

• evitare cibi manipolati, venduti all’aperto e in

presenza di insetti;

• curare in modo scrupoloso il lavaggio delle mani,

intensificandolo durante la giornata; quando non e

possibile usare l’acqua, utilizzare specifici gel o

fazzolettini disinfettati.

• in caso di diarrea evitare di preparare pietanze o bevande

per altre persone.

• tenere presente che l’aspetto degli alimenti (consistenza,

odore, sapore...) non è una garanzia di sicurezza igienica, in

quanto anche i cibi contaminati hanno spesso un aspetto

appetibile.

Alcune patologie quali: epatite A, Tifo,

Colera, diarrea del viaggiatore, sono

prevenibili con vaccini efficaci da

effettuarsi presso i centri di medicina del

viaggiatore.

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Alloggi

I viaggi organizzati consentono,

generalmente, la permanenza presso

alberghi ed hotels dotati di sufficienti

garanzie igieniche.

Tuttavia può capitare in situazioni di

emergenza, qualora si scegliessero i

“viaggi avventura”, di alloggiare in

condizioni disagiate; è quindi bene ricordare alcune

norme prudenziali:

• il principale rischio nei Paesi tropicali è costituito dalla

presenza negli alloggi, soprattutto durante le ore notturne, di

insetti possibile causa di trasmissione di numerose malattie.

E’ opportuno assicurarsi che le porte e finestre siano provviste

di serramenti ben sigillati e, se possibile, dormire in

camere con aria condizionata.

• in alternativa occorre munirsi di spirali fumigene e/o

fornelletti a batteria, insetticidi a base di piretro o altre

sostanze insetticide da utilizzare di sera nella camera e

dormire in letti muniti di zanzariere (meglio se imbevute di

piretroidi, particolarmente efficaci nell’allontanare gli insetti

molesti); ovviamente è fondamentale che queste ultime siano

integre, accuratamente sistemate sotto il materasso

e che durante il sonno nessuna parte del corpo resti

a contatto con la zanzariera stessa;

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• nell’uso dei servizi igienici applicare rigorosamente

le comuni norme igieniche, sebbene le malattie

effettivamente trasmissibili attraverso il contatto con essi non

siano poi così numerose;

• evitare rigorosamente il lavaggio dei denti con

l’acqua del rubinetto, anche negli alberghi, se non

si è certi della potabilità della stessa; in questi casi si

consiglia di utilizzare acqua imbottigliata oppure

aggiungere i disinfettanti che potabilizzano l’acqua, o

ancora, in condizioni estreme provvedere alla bollitura della

stessa.

Mezzi di trasporto

In alcuni Paesi i mezzi di trasporto, le strade, la viabilità non

garantiscono una sufficiente sicurezza e gli incidenti stradali

sono frequentissimi. Inoltre va posta molta attenzione nella scelta

di eventuali altri mezzi (autobus, velivoli, imbarcazioni ecc).

Clima

L’adattamento dell’organismo a condizioni climatiche spesso

molto diverse da quelle abituali (alto tasso di umidità,

temperature molto elevate o molto rigide, scarse escursioni

termiche giornaliere) è facilitato dalla adozione di semplici

accorgimenti.

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Clima caldo - umido:

• limitare gli sforzi ed evitare l’esposizione prolungata ai raggi

solari, soprattutto nei primi

giorni di soggiorno;

• esporsi al sole con

un’adeguata protezione

(filtro solare, indumenti,

occhiali);

• possibilmente dormire in

ambiente fresco;

• consumare cibi leggeri ed evitare alcolici;

• bere abbondantemente, evitando peraltro l’uso di ghiaccio;

• mantenere una corretta igiene della pelle e indossare abiti

leggeri in fibre naturali.

Qualora non si osservino queste semplici attenzioni si possono

verificare:

ERITEMI, ERUZIONI CUTANEE OD USTIONI: i raggi

ultravioletti possono favorire la comparsa di invecchiamento

cutaneo, tumori della pelle e danni retinici. E’ importante quindi

proteggersi utilizzando abiti ed occhiali adeguati, creme solari

di sicura protezione.

COLPO DI SOLE caratterizzato da pelle fredda, pallida,

umida, senso di svenimento, ipotensione. In tal caso è utile il

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riposo in ambiente fresco e ventilato e, possibilmente,

l’applicazione di impacchi freddi sul capo;

COLPO DI CALORE che si manifesta con mal di testa, pelle

secca, calda e rossa, febbre elevata, affanno, convulsioni.

Oltre al riposo in ambiente fresco con impacchi freddi sul capo

e sul resto del corpo, è opportuno consultare un medico o

trasferire al più presto il paziente in una struttura sanitaria.

Clima freddo:

• assunzione di alimenti ad elevato contenuto calorico

(zuccheri, cioccolato);

• astensione dagli alcolici;

• adeguato esercizio fisico;

• abbigliamento adeguato.

In caso contrario si possono verificare:

CONGELAMENTO che si instaura insidiosamente, senza

dolore, con un irrigidimento improvviso e perdita di sensibilità

alle estremità del corpo.

ASSIDERAMENTO con riduzione della temperatura corporea

sotto i 35° C, cefalea, stanchezza, sonnolenza, ipotensione,

arresto respiratorio.

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Ambiente

Le acque di balneazione e i terreni

circostanti possono essere fonte di rischio

per la presenza di microrganismi o

parassiti.

Pertanto è opportuno:

• utilizzare calzature anche per

passeggiare sulla spiaggia e non sdraiarsi direttamente sulla

sabbia senza una stuoia per evitare la possibile penetrazione

di larve attraverso la cute;

• durante il bagno indossare sandali o calzature apposite in

plastica, e muoversi nell’acqua nuotando e non camminando,

se sono presenti ricci di mare o coralli, onde evitare ferite;

• informarsi presso la popolazione del luogo in merito alla

possibile presenza di pesci velenosi o di meduse (possibili

reazioni cutanee); in caso di contatto con le meduse applicare

alcool o acqua salata calda e rimuovere le spicule o i tentacoli

eventualmente rimasti adesi alla ferita.

Attenzione: talvolta il quadro di reazione allergica può essere

anche molto esteso e rende necessario il ricorso a personale

sanitario;

• dopo il bagno in acque ricche di alghe lavarsi adeguatamente

(anche se rare, sono possibili dermatiti da alga);

• informarsi adeguatamente rispetto alla possibile presenza,

nelle acque di lago e di fiume, anche se apparentemente non

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contaminate, di larve invisibili (schistosomi) che penetrano

attraverso la cute e possono provocare malattie anche a

distanza di tempo.

Barotraumi durante immersioni subacquee

Nelle immersioni subacquee la pressione aumenta circa una

atmosfera ogni 10 metri di discesa, determinando una

introflessione del timpano che, se non compensata da un

equivalente aumento di pressione nell’orecchio medio, porta alla

sua rottura. I barotraumi dell’orecchio medio si presentano con

otalgia, ipoacusia, vertigini, nausea e vomito. Seguire

attentamente le indicazioni dell’istruttore subacqueo.

Embolia gassosa

E’ dovuta alla formazione di bolle di azoto, e il rischi aumenta

con la combinazione di immersione in laghi montani o di viaggi

aerei dopo immersioni subacquee. La forma più severa è

costituita dalla formazione di grosse bolle nel circolo arterioso

con danni ad organi importanti.

Altitudine

La pressione barometrica diminuisce con l’aumentare

dell’altitudine; di conseguenza si abbassa la pressione

dell’ossigeno e diminusce l’apporto di ossigeno ai tessuti. Dai

1500 metri in poi inizia il processo di acclimatazione ed è

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comunque possibile avere disturbi del sonno. Quando lo scarso

apporto di ossigeno supera l’acclimatazione, si verifica la

“malattia da elevata altitudine”, che si può manifestare in genere

sopra i 2100 metri. Tale malattia include “mal di montagna”

acuto, l’edema polmonare e raramente l’edema cerebrale. Le

ultime due condizioni sono potenzialmente fetali e richiedono il

trattamento immediato. In caso di gravidanza o patologie

croniche, prima di effettuare soggiorno in altitudine, occorre

consultare il proprio Medico Curante.

Inoltre ricordarsi che:

Il morso (e anche leccature su cute abrasa) di mammiferi (cani,

gatti, volpi...) può essere pericoloso per la possibilità di contrarre

la rabbia. Quindi porre attenzione, in particolar modo se

viaggiate con bambini, ai contatti con animali, soprattutto se

randagi o selvatici. In caso di morso è opportuno lavare e

disinfettare accuratamente la ferita e recarsi presso un centro

sanitario per valutare se iniziare immediatamente una

vaccinazione antirabbica.

Anche il tetano può essere trasmesso con il morso di animale

o contratto attraverso ferite. E’ importante verificare se la

vaccinazione sia in corso di validità (i richiami sono da effettuare

ogni 10 anni).

Animali velenosi, soprattutto serpenti, sono assai diffusi in

ambiente tropicale, anche se rari sul percorso di un normale

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turista. E’ comunque sempre opportuno l’utilizzo di calze e

scarpe robuste e pantaloni lunghi di tessuto resistente,

guardando bene dove appoggiate i piedi e facendo rumore al

vostro passaggio.

In caso di morso è necessario lavare bene la ferita e farla

sanguinare, quindi applicare un laccio emostatico (da allentare

ogni 15 minuti) e trasferire il ferito al più presto in un centro

sanitario.

Attenzione anche a scorpioni o

ragni che si possono

infilare, soprattutto nelle ore notturne,

nelle scarpe o negli abiti.

Comportamenti personali, prevenzione malattie sessualmente

trasmissibili trasmesse

E’ ormai un’acquisizione comune che avere rapporti sessuali può

essere l’origine di malattie veneree come la gonorrea, la sifilide,

l’epatite B e C e l’infezione da virus HIV che causa l’Aids.

E’ pertanto opportuno tenere presenti alcune regole

fondamentali:

• non giudicare dalle apparenze: la maggior parte delle

persone infette sembra in buona salute e non presenta sintomi

di malattia;

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• usare sempre il preservativo ad ogni rapporto sessuale

occasionale tenendo presente che il condom non copre tutta

l’area genitale e quindi non previene le infezioni e infestazioni

trasmesse per contatto (es.: pidocchi, scabbia ecc...);

• acquistare i preservativi prima della partenza, perchè in alcuni

Paesi potrebbero essere venduti preservativi di dubbia qualità,

ponendo attenzione alla loro conservazione;

• essere coscienti del pericolo quando si hanno rapporti sessuali

con persone che si dedicano alla prostituzione femminile e

maschile;

• dopo ogni rapporto sessuale curare l’igiene intima.

L’epatite B e C e l’Aids sono malattie che oltre ad essere

trasmesse sessualmente, possono essere contratte anche tramite

l’uso di aghi o sangue infetto.

Quindi è necessario:

• per coloro che sanno di dover assumere terapie iniettive

durante il viaggio, procurarsi un’adeguata scorta di aghi e

siringhe, sufficiente per tutta la durata del viaggio ed

un’autorizzazione del proprio medico che ne giustifichi il

possesso;

• evitare se possibile di sottoporsi a

trasfusioni di sangue e, in caso di

assoluta necessità, richiedere prima

il controllo del sangue per l’epatite

B/C e per l’Aids;

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• accertarsi sempre che, tutti gli strumenti chirurgici e

odontoiatrici, nonchè gli aghi per iniezione, tatuaggi,

agopunture o per perforazioni delle orecchie e della pelle

siano stati adeguatamente sterilizzati.

Si rammenta inoltre che, per prevenire il contagio con il virus

dell’epatite B, è disponibile un vaccino efficace, che può essere

somministrato presso i Centri di Profilassi Internazionale e i

Centri di Vaccinazioni.

Una protezione completa, tuttavia, si ha solo dopo il

completamento del ciclo vaccinale, che consiste in tre dosi da

effettuarsi nell’arco di 6 mesi, vi è la possibilità comunque di

effettuare un ciclo rapido della vaccinazione

Altri rischi

Alcune malattie, fortunatamente rare, possono riguardare chi

soggiorna a lungo e a stretto contatto con la popolazione locale.

Tubercolosi

In alcuni Paesi, è una malattia molto diffusa, si trasmette per via

aerea. I viaggiatori che soggiornano a lungo in questi paesi,

sono più esposti soprattutto se sono a stretto contatto con la

popolazione locale e in ambienti chiusi.

La vaccinazione è di scarsa efficacia e non consigliata per cui

sono fondamentali le norme comportamentali.

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Meningite

La meningite meningococcica è una infezione delle meningi ed

è causata da un batterio che si trasmette con tosse, starnuti e

saliva. Esiste una terapia antibiotica per la cura ed è prevenibile

con un vaccino specifico ed efficace.

Influenza aviaria e altri tipi di virus influenzale

L’uomo, anche se eccezionalmente, può infettarsi con il virus

dell’influenza aviaria a seguito di contatti con animali infetti, le

loro deiezioni o resti di macellazione. Fare attenzione nei

mercati e fiere dove vi sia commercio o esposizione di pollame

e suini. Esistono altri virus che hanno inizialmente come

“serbatoio” gli animali, come si è verificato di recente per il virus

A/H1N1;

In questi casi attenersi alle indicazioni che vengono date dagli

Organi Ufficiali (Ministero, regione, ASL).

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RACCOMANDAZIONI PER I VIAGGIATORI

CHE SI RECANO IN ZONE MALARICHE

La malaria è una malattia infettiva provocata da protozoi

(parassiti microscopici) del genere Plasmodium; i parassiti sono

trasmessi all’uomo attraverso la puntura della zanzara femmina

del genere Anopheles.

La malaria può presentarsi con sintomatologia variabile: nella

maggior parte dei casi si presenta con febbre accompagnata

da altri sintomi, quali brividi, mal di testa, mal di schiena,

sudorazione profusa, dolori muscolari, nausea, vomito, diarrea,

tosse.

Nei confronti della malattia è possibile attuare sia una

prevenzione basata sull’assunzione di farmaci

(profilassi farmacologica), che una prevenzione di

tipo comportamentale; misure di protezione personale

possono ridurre il rischio di malattia di circa 10 volte.

Tali misure consistono in: uso di zanzariere, impiego di repellenti

cutanei e ambientali, indumenti adatti.

A causa delle abitudini notturne della zanzara anofele, il rischio

di trasmissione si manifesta principalmente nel periodo

intercorrente dal crepuscolo all’alba.

22

Pertanto per difendersi dalle punture di zanzara si

consiglia di:

• evitare, se possibile, di uscire tra il tramonto e l’alba e fare

particolare attenzione agli ambienti umidi (foreste) ed alle

zone ove sono presenti acque stagnanti (risaie, rive di laghi,

fiumi);

• munirsi di sostanze repellenti efficaci da applicare sulla cute,

tra i repellenti più utilizzati vi è la DEET. Altri preparati in

commercio sono a base di BAYREPEL o altre sostanze

chimiche. E’ importante ripetere l’applicazione in caso di

sudorazione intensa ogni 2/3 ore. E’ indispensabile

controllare la durata di protezione offerta dal prodotto

utilizzato e provvedere ad

applicazioni regolari per

mantenerne l’efficacia. Tali

repellenti possono essere usati

anche per impregnare gli

indumenti, mentre non vanno

applicati su mucose e cute

escoriata.

Particolari precauzioni devono essere adottate nell’uso di

repellenti in bambini piccoli che possono avere reazioni avverse

ai prodotti: prestare scrupolosa attenzione alle indicazioni

contenute nei foglietti illustrativi ed evitare di cospargere

23

le mani che potrebbero essere portate alla bocca o agli occhi.

La DEET è un repellente ad ampio spettro, efficace contro molte

specie di zanzare, mosche, pulci e zecche che possono essere

vettori di altre malattie oltre alla malaria (Dengue, chikungunya

ecc).

Occorre porre attenzione all’utilizzo dei repellenti quando si è

in stato di gravidanza.

• è necessario inoltre indossare capi di vestiario in fibre naturali

con trama di tessuto adeguatamente fitta, di colore chiaro (i

colori scuri e quelli accesi attirano gli insetti), idonei a coprire

la maggior parte del corpo, quali pantaloni lunghi, camicie a

manica lunga, calze;

• alloggiare preferibilmente in edifici ben costruiti e in buono

stato di conservazione, in quartieri moderni che offrono

sufficienti garanzie dal punto di vista igienico;

• se possibile dormire in camere con aria condizionata; in

mancanza di questa è necessario l’uso della zanzariera, da

montare sopra il letto, meglio se impregnata con sostanze a

base di permetrina. E’ fondamentale che la zanzariera sia

integra, accuratamente sistemata sotto il materasso e che

durante il sonno nessuna parte del corpo resti a contatto con

la zanzariera stessa;

• munirsi di spirali fumigene e/o fornelletti a batteria o

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altri insetticidi a base di piretro da utilizzare nelle stanze in cui

si soggiorna.

Alle misure di profilassi comportamentale in genere si associa la

profilassi farmacologica (chemioprofilassi) che riduce

ulteriormente il rischio di contrarre la malaria.

La chemioprofilassi deve sempre essere prescritta da

un medico: infatti la decisione sull’effettuarla o meno, e la

scelta del tipo di farmaci da utilizzare, si basa sia sul tipo di

viaggio e di itinerario che sulla valutazione delle condizioni di

salute personali e di eventuali controindicazioni.

In ogni caso occorre ricordare che all’assunzione di farmaci va

sempre associata la prevenzione comportamentale, in quanto

non esiste a tutt’oggi un farmaco che sia in grado di prevenire

l’infezione malarica nel 100% dei casi.

La chemioprofilassi antimalarica va iniziata prima della

partenza, continuata per tutta la durata del soggiorno e, in base

al tipo di preparato, va terminata dopo una settimana oppure un

mese dopo essere usciti dall’area malarica.

In caso di disturbi attribuibili all’assunzione dei farmaci

antimalarici, l’interruzione della chemioprofilassi dovrà essere

concordata col medico. Attenzione all’uso concomitante

di antimalarici ed alcool. Alcuni farmaci possono

amplificare gli effetti negativi delle bevande alcoliche con gravi

conseguenze (es. incidenti stradali, allucinazioni...).

25

Occorre ricordare che gli attacchi malarici possono insorgere

anche a distanza di tempo dopo il rientro da un Paese Tropicale,

eccezionalmente anche dopo alcuni mesi e, seppur raramente,

anche in soggetti che hanno eseguito la chemioprofilassi.

In caso di febbre dopo un viaggio in zona malarica

anche se avvenuto mesi prima, è necessario recarsi

tempestivamente dal proprio medico informandolo

del viaggio, o al centro di profilassi internazionale a

cui ci si è rivolti prima della partenza.

Dopo l’opportuna valutazione dei sintomi, il medico infatti, potrà

decidere se far effettuare gli esami di laboratorio che consentono

di confermare o escludere la diagnosi di malaria.

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AL RIENTRO

Dopo il rientro da un soggiorno in zona tropicale, e

almeno per il mese successivo, è opportuno prestare

attenzione a sintomi quali: febbre - manifestazioni

cutanee - disturbi gastrointestinali - stanchezza

marcata - disturbi urinari o affezioni genitali.

In questi casi occorre riferire

tempestivamente i disturbi al medico

curante o alla struttura sanitaria a

cui ci si è rivolti prima del viaggio.

IMPORTANTE!

Il medico va consultato alla prima manifestazione dei sintomi, o

comunque appena possibile, sottolineando il rientro dopo un

soggiorno in zone a rischio.

In particolare in caso di febbre, anche con valori non

elevati, dopo soggiorno in zone malariche è opportuno, in

assenza di altre cause chiare, rivolgersi alle strutture sanitarie

per gli accertamenti del caso.

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INDICE

INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 1

PRIMA DELLA PARTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 2

IL VIAGGIO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 7

DURANTE IL SOGGIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 9

RACCOMANDAZIONI PER I VIAGGIATORI

CHE SI RECANO IN ZONE MALARICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 22

AL RIENTRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 27

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