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Gruppo di ricerca MAGGIO 2002 SERT e CSP PRATO

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Gruppo di ricerca

MAGGIO 2002

SERT e CSP

PRATO

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Gruppo Ricerca SERT e CSP

Ilaria Dabizzi (CSP)

Simone Ihle (CSP)

Marco Mascii (SERT)

Giovanni Mattiolo (SERT)

Claudia Rastelli (CSP)

Osservazione localiMarco Mascii, Simone Ihle, Ilaria Dabizzi, Claudia Rastelli

Interviste ai testimoni privilegiatiIlaria Dabizzi, Claudia Rastelli, Simone Ihle, Marco Mascii

Elaborazione datiClaudia Rastelli

Analisi ed interpretazione dei risultatiGiovanni Mattiolo

Coordinamento Ricerca Interventollaria Dabizzi

Responsabile Settore Prevenzione CSPFiorella Pecchioli

Responsabili ProgettoGiuliano Villani – Direttore U.F. SERT Azienda USL4 PRATOFrancesco Gigliotti – Direttore Generale Centro Solidarietà di Prato

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RINGRAZIAMENTI

La ricerca è stata resa possibile da una serie di collaborazioni presenti fin dall’inizio o che si sono create

successivamente, in tempi e spazi diversi.

Desideriamo per questo ringraziare:

◆ I protagonisti dell’indagine, circa 600 ragazzi, incontrati nelle scuole e nei locali: la loro disponi-

bilità e simpatia hanno contribuito alla riuscita di questo articolato lavoro e hanno sostenuto le nostre

motivazioni. Le loro risposte pertinenti e originali hanno reso il progetto ricco di spunti di riflessione e

di aperture di nuove prospettive.

◆ I dirigenti scolastici, gli studenti, gli insegnanti, in particolare i vari referenti per l’Educazione alla salu-

te, delle scuole superiori pratesi in cui è stata svolta la prima fase della ricerca: Istituto Professionale

per l’Industria e l’Artigianato “G. Marconi”, Liceo Scientifico Statale “N. Copernico”, Istituto

Professionale Commerciale “F. Datini”, Istituto Tecnico Statale per Geometri “Gramsci- Keynes”,

Liceo socio-psico-pedagogico “G. Rodari”.

◆ I gestori dei locali (pub, discoteche, birrerie), che ci hanno “aperto le porte” e ci hanno permesso di

conoscere da vicino i luoghi del divertimento e del tempo libero e di incontrare, anche in spazi infor-

mali, i ragazzi che hanno risposto al questionario.

◆ I testimoni privilegiati, istituzionali e informali,che hanno dato un prezioso contributo per offrirci pun-

ti di vista e opinioni del mondo degli adulti rispetto al consumo di sostanze.

◆ I responsabili dei servizi pubblici e del privato sociale (Ser.T. e Centro di Solidarietà) e l’Assessore ai

Servizi Sociali Rita Frosini Faggi che hanno creduto all’efficacia di una integrazione pubblico-privato ed

hanno reso possibile l’avvio di una riflessione sulla realtà del consumo di sostanze da parte dei giova-

ni nell’area pratese.

Si ringraziano inoltre:

Paola Bonaiuti, per la traduzione del questionario europeo utilizzato nella ricerca scolastica

“Da nuove droghe a nuove idee”.

Liana, Nicla, Marcella, Ornella G., Ornella M., volontarie del C.S.P., per il loro contributo alla realiz-

zazione della campagna del CEART “Una Toscana per i giovani”.

Gruppo di ricerca SERT/CSP

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INDICE

Introduzione. pag 7Chi è il C.S.P. / chi è il Ser.T. pag 8Metodo di lavoro pag 11

1. SCUOLAIndagine di tipo quantitativo sui comportamenti d’abuso

premessa pag 15caratteristiche degli intervistati pag 16fumo pag 16alcol pag 17sostanze illegali pag 20altre dipendenze pag 25Sintesi dei risultati pag 27

Indagine di tipo qualitativotre domande aperte pag 29studenti Copernico pag 29studenti Rodari pag 43studenti Datini pag 49studenti Marconi pag 54studenti Keynes pag 58studenti Gramsci pag 68sintesi dei risultati pag 77

2. LOCALIIndagine sui frequentatori pag 81

osservazione e scelta dei locali pag 81caratteristiche degli intervistati pag 83i risultati pag 84impiego del tempo libero pag 84disponibilità ed accessibilità di sostanze psicoattive pag 84informazione sulle droghe pag 85conclusioni pag 86tabelle statistiche indagine locali pag 87

3.TESTIMONI PRIVILEGIATIindagine sui testimoni pag 103informali pag 104istituzionali pag 112sintesi dei risultati pag 126

CONCLUSIONI GENERALIi giovani e le droghe pag 133linee progettuali pag 135

APPENDICE

indagine C.E.A.R.T (Coordinamento Enti Ausiliari Regione Toscana)

analisi preliminare dei materiali prodotti dai ragazzi nell’area pratese pag 139

scheda tecnico metodologica dell’indagine pa

questionario indagine scuola pa

tabelle statistiche indagine scuola pa

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INTRODUZIONE

Operare nel campo della prevenzione dalle tossicodipendenze comporta ormai la necessità di confron-

tarsi con il fenomeno, non più così nuovo, del consumo di “nuove droghe”. Nell’ultimo decennio infatti, è

emerso un fenomeno completamente diverso dal passato: un numero crescente di persone arriva a far

uso di sostanze senza alcun problema apparente di emarginazione. L’ecstasy è divenuta quasi la sostanza

simbolo della nuova era, in quanto capace di associare benessere e performance,sballo e ritorno alla nor-

malità, divertimento notturno e doveri diurni.

I consumi si sono pluralizzati ed allargati in una sorta di effetto supermarket, ossia di scelta dell’emozione

e dello “stato” adatti al momento, ottenuti con il consumo di sostanze adeguate allo scopo.

Maggiore conoscenza, crescente disponibilità a provare alcune sostanze, desiderio di far convivere inseri-

mento sociale nelle occupazioni quotidiane da una parte, sballo, euforizzazione, alterazione psicofisica in

momenti clou della settimana,dall’altra, sono alcune delle caratteristiche dei consumatori attuali e poten-

ziali.

Visto il cambiamento nelle motivazioni e nelle modalità di consumo a livello nazionale, il Comune di Prato,

in collaborazione con il Centro di Solidarietà e il Ser.T Asl 4 Prato, ha sentito l’esigenza di conoscere la

diffusione del consumo di sostanze da parte dei giovani nell’area pratese. In particolare gli obiettivi che

hanno guidato il lavoro sono stati:

◆ Valutare il consumo “sommerso” di sostanze stupefacenti con particolare riferimento alle nuove droghe

◆ Conoscere la tipologia dei consumatori

◆ Conoscere le modalità, i significati e le tendenze del fenomeno in oggetto

◆ Conoscere la percezione degli operatori del territorio sul fenomeno

Per raggiungere un miglior risultato i riferimenti sono stati la scuola ma anche i luoghi di divertimento dei

ragazzi e gli adulti che sono in contatto con loro.

Le informazioni e le indicazioni scaturite da questo lavoro suggeriscono l’opportunità di un “laboratorio

cittadino” stabile per un confronto dei dati emersi e un ascolto concreto della voce dei protagonisti.

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CHI È IL CSP

L'associazione agisce prevalentemente nell'ambito della Regione Toscana ed ha lo scopo di:

◆ operare nel campo del disadattamento e dell'emarginazione, svolgendo una concreta azione a favore

di quei giovani che, per ragioni diverse e in diverse forme, si trovano in situazioni di particolare diffi-

coltà; più precisamente a vantaggio di quanti cercano un aiuto concreto per liberarsi dalla dipenden-

za da sostanze stupefacenti e dalle loro cause;

◆ svolgere attività di studio e di ricerca sul disagio giovanile e fornire una corretta informazione socia-

le; provvedere ad una formazione specifica degli operatori sociali, soprattutto di quelli che interven-

gono sulle tossicodipendenze;

◆ lavorare alla prevenzione del disagio giovanile e della tossicodipendenza, collaborando con istituzioni

pubbliche e private, con la comunità civile e le realtà operanti sul territorio, nella prospettiva di un

miglioramento della qualità della vita, personale e sociale;

◆ collaborare con le famiglie,coinvolgendole nel percorso dei ragazzi partendo dal presupposto che lad-

dove esiste un disagio di un componente è necessaria l'attivazione dell'intero nucleo familiare.

L'attività di prevenzione dalle tossicodipendenze e dal disagio giovanile in genere ha rappresentato uno

degli impegni primari del Centro di Solidarietà di Prato fino dal suo nascere.All’inizio si è trattato preva-

lentemente di fornire informazioni corrette ai giovani, alle famiglie e agli operatori del territorio circa gli

effetti delle diverse “sostanze” e le possibili cause che potevano indurre all’uso di esse.Nel tempo il con-

cetto di prevenzione si è modificato ed ampliato e si è preferito parlare di promozione del benessere e

della qualità della vita, quali elementi che possono ridurre il rischio dell'insorgere di dipendenze e raffor-

zano la capacità di gestire le inevitabili situazioni di disagio che la persona incontra.

Con l'evolversi dell'idea di prevenzione anche l’attività del Centro si è indirizzata sempre più verso la pro-

gettazione di interventi integrati sul territorio che si propongono di rilevare i bisogni, individuare ed atti-

vare le risorse presenti, promuovere sinergie, al fine di rendere i giovani protagonisti dell'ambiente in cui

vivono. Parte integrante di tali progetti è l’attività formativa rivolta agli adulti, in particolare alle famiglie,

agli insegnanti, agli educatori.

Attualmente gli interventi preventivi posti in essere dal C.S.P. consistono in:

• Progetti territoriali integrati, aventi come target i giovani di età compresa fra gli undici e i venticinque

anni

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• Progetti accoglienza rivolti a studenti delle classi iniziali di scuole medie inferiori e superiori e, ove

possibile, ai loro genitori e docenti;

• Progetti di educazione alla relazione rivolti a studenti delle classi intermedie di scuola media superiore;

• Laboratori ludico-educativi pomeridiani per bambini della scuola elementare;

• Apertura di un punto di ascolto sul disagio scolastico presso i locali della Circoscrizione Prato Est;

• Progetti genitori;

• Corsi di formazione per docenti di scuole di ogni ordine e grado;

• Progetti di educativa di strada rivolti a gruppi informali di adolescenti;

• Ricerche intervento nell'ambito di uso di nuove "sostanze" e soprattutto di nuove modalità di usare

le "sostanze" tradizionali.

Centro di Solidarietà Salita Cappuccini, 1 - 59100 Prato - tel. 0574 603333 fax 0574 606163

e-mail: [email protected]

CHI È IL SERT

La costituzione del Ser.T (Servizio TossicoAlcoldipendenze) è regolata da vari atti normativi a livello nazio-

nale ed anche a livello regionale (Legge 162/90, T.U. 309/90, D.M. 444/90 e modificato, L.R. 51/92,

Deliberazione Regionale 1557/98).

L’organico del Servizio suddetto è multiprofessionale:medici, sociologo, psicologi, assistenti sociali, educa-

tori professionali, infermieri professionali, etc

ATTIVITÀ DEL SER.T

Tossicodipendenza:

• Attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione della tossicodipendenza.

• Prevenzione: intervento di primo sostegno e di orientamento all’utente ed alle famiglie;

• Attività d’informazione e sensibilizzazione rivolta alla popolazione, anche per gruppi omogenei e

nella fascia di età adolescenziale. In particolare: accoglienza della domanda e organizzazione degli

interventi;

• Interventi in situazioni di emergenza ed urgenza garantiti nell’arco delle 24h, sulla base di proto-

colli operativi definiti con il D.E.U.;

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• Interventi diagnostici; certificazione dello stato di tossicodipendenza, anche su richiesta dell’auto-

rità giudiziaria e degli organi dello Stato; interventi terapeutici e socioriabilitativi;

• Interventi di cura e riabilitazione a favore dei tossicodipendenti detenuti, in base alla Legge 230/99;

• Attività residenziale e semiresidenziale a carattere socioriabilitativo e pedagogico educativo;

• Attività di sostegno psicologico, sociale e sanitario per soggetti tossicodipendenti in trattamento

per AIDS.

Alcolismo:

• Interventi di prevenzione, cura e riabilitazione sociale in materia di alcoldipendenza

e problematiche alcolcorrelate;

• Informazione, sensibilizzazione al riconoscimento dei problemi, rivolte alla popolazione

generale anche per gruppi omogenei e fasce di età;

• Prevenzione all’uso improprio e all’abuso delle sostanze alcoliche;

• Accoglienza, osservazione e diagnosi;

• Definizione, attuazione e verifica dei progetti terapeutici e riabilitativi individualizzati

di trattamento e cura;

• Interventi di informazione e prevenzione presso le scuole medie superiori

e per la popolazione generale;

Si accede al Ser.T volontariamente o su richiesta del Medico di Medicina Generale (curante) o dei Servizi

Sociali telefonando tutti i giorni dalle 7.30 alle 12.30. Si può accedere anche su segnalazione della

Prefettura o della Casa Circondariale.

L’orario di apertura del Servizio Tossicoalcoldipendenze è:

nei giorni feriali dalle ore 7.30 alle ore 14.00

Ser.T via Cavour, 118 - 59100 Prato - Tel. 0574 25051

Ambulatorio per i disturbi delll’alimentazione (Anoressia e Bulimia) il Giovedì alle ore 08.00 con la

consulenza del Medico Internista, lo Psichiatra e la Dietista.

L’ambulatorio ha sede presso il distretto di Prato Centro in P.zza Lippi.

Per appuntamenti telefonare al centralino del distretto 0574/435701 o 0574/435707.

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METODO DI LAVORO

RICERCA INTERVENTO

E’ stata scelta come modalità di ricerca, per giungere ad un buon grado di lettura del contesto locale,

quella che viene utilizzata nell'ambito di progetti di sviluppo che nascono "dal basso" e che viene comu-

nemente definita ricerca intervento.

Con tale termine si vuole intendere una "ricerca sociale attivante",ossia un tipo di ricerca che voglia “far-

si motore di cambiamento”.

La caratteristica fondamentale è infatti quella di voler coniugare l'acquisizione di conoscenze, utilizzando

metodologie quantitative e qualitative (interviste strutturate e semistrutturate, questionari, focus group

territoriali, forum pubblici), con la messa in opera di meccanismi di azione che vanno ad incidere diretta-

mente sulla realtà oggetto di indagine e di intervento.

In definitiva questo tipo di metodologia è altamente operativa in quanto mira a coniugare indagine ed

intervento, ricerca e azione e ipotizza e definisce, in un primo momento insieme agli attori territoriali, le

possibili soluzioni alle problematiche che emergono ed utilizza, in una fase successiva, in cui prevale l'a-

zione, il feed-back dell'impatto sul territorio al fine di "aggiustare il tiro" nella progettazione delle ulterio-

ri fasi dell'intervento.

Si attiva così la mobilitazione e la partecipazione dei cittadini intorno a punti comuni e strategie che inte-

ressano il territorio. Preservare il bene comune, adottare prassi di lavoro collettive, puntare ad uno svi-

luppo territoriale sostenibile e coerente con le risorse esistenti, rappresentano tutte azioni che mostra-

no la promozione di una cultura fondata sul dialogo, sul rispetto delle differenze, sulla condivisione delle

decisioni, sul riconoscimento di un progetto comune.

LAVORO DI RETE

In un ambito come quello dei nuovi stili di consumo si parla spesso di bisogno di complementarietà e di

concerto, proprio perché la realtà che si vuole conoscere è complessa e poliedrica ed è molto difficile

che possa essere affrontata in modo efficace da un solo attore e da un solo punto di vista. E’ stata scelta

quindi una modalità di lavoro in cui servizio pubblico e privato sociale hanno cercato di mettere in moto

un processo di avvicinamento, accompagnamento, condivisione del linguaggio dei giovani articolando l’in-

tervento nei loro luoghi di vita, consapevoli della distanza che separa i ragazzi dalla gran parte dei servizi

che dovrebbero occuparsi di loro e che raggiungono solo un’esigua minoranza.

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Il campo di applicazione del progetto è quello della prevenzione dalle tossicodipendenze e più specifica-

tamente quello della elaborazione di un quadro della diffusione del fenomeno del consumo di nuove dro-

ghe sul territorio pratese.

La fase conoscitiva si è articolata in tre tipi di indagine in relazione agli obiettivi individuati:

1. Indagine sui consumi di sostanze psicoattive tra gli studenti delle scuole superiori

della provincia di Prato.

E’ stata effettuata su un campione rappresentativo di 400 studenti di sei scuole

superiori della Provincia di Prato (Copernico, Datini, Gramsci, Keynes, Marconi e Rodari).

I dati sono stati raccolti attraverso un questionario standardizzato autocompilato.

A completamento delle informazioni fornite dal questionario sono state proposte ai ragazzi tre doman-

de aperte: interrogativi, paure e opinioni personali riguardo l’uso di sostanze stupefacenti.

2. Indagine sul consumo di nuove droghe tra i frequentatori di discoteche, pubs, disco\bar...

Aveva come destinatari i frequentatori dei locali di divertimento frequentati dai giovani della fascia di età

di riferimento del progetto.

Inizialmente c’è stata un’attività di mappatura ed osservazione dei locali (discoteche e pubs, circa 20) del-

la zona pratese/fiorentina e dei loro frequentatori, per la individuazione dei luoghi maggiormente fre-

quentati.

Le informazioni sono state poi raccolte utilizzando un breve questionario standardizzato. Si pensava di

doverlo somministrare all’uscita dei locali, nelle fasce orarie di maggiore afflusso, di fatto la disponibilità

dei gestori ha permesso di collocarsi all’interno dei locali stessi.

Sono stati somministrati circa 250 questionari in diversi locali (Cencio’s, Happyland e Hop Store) della

Provincia di Prato.

3. Indagine sulla percezione del fenomeno da parte di operatori del territorio

La rilevazione è effettuata su un campione di adulti in contatto con la realtà giovanile (dj, gestori di loca-

li, allenatori, gestori di circoli, educatori delle parrocchie...), seguendo una traccia di intervista semi-strut-

turata. Sono stati intervistati diciassette testimoni privilegiati tra cui alcuni partecipanti al Corso “Tenera

è la notte” rivolto ad operatori delle discoteche.

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1. SCUOLAIndagine di tipo quantitativo e qualitativo

sui comportamenti d’abuso

DA NUOVE DROGHEA...NUOVE IDEE

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INDAGINE DI TIPO QUANTITATIVO SUI COMPORTAMENTI D’ABUSO

P R E M E S S A

I risultati presentati in questa sezione rappresentano una elaborazione delle informazioni raccolte attra-

verso un’indagine condotta su un campione rappresentativo di 400 studenti delle scuole medie superio-

ri della provincia di Prato. Le caratteristiche metodologiche di conduzione dell’indagine sono riportate in

appendice (pag 148). La rilevazione è stata effettuata nel periodo gennaio/aprile 2002 in sei istituti supe-

riori:due licei (liceo scientifico “N.Copernico”, liceo socio-psico-pedagogico “G.Rodari”),due istituti tec-

nici (Istituto tecnico commerciale”J. M. Keynes”, istituto tecnico per geometri “A. Gramsci”) e due istitu-

ti professionali (Istituto professionale per l’industria e l’artigianato “G. Marconi”, istituto professionale

commerciale “F. Datini”).

Per la rilevazione dei dati è stato utilizzato il questionario, tradotto e parzialmente modificato, dell’indagi-

ne ESPAD, una ricerca effettuata ogni quattro anni in numerosi Paesi europei (appartenenti o candidati

all’ingresso nell’Unione Europea). Nell’appendice si riporta il questionario utilizzato (pag 149).

Il primo passo è stata l’analisi dei pattern di consumo delle principali sostanze psicoattive (legali e non) e

di alcune modalità di inizio assunzione delle stesse. Si è deciso anche di estendere l’osservazione ad un

comportamento (il gambling), che sembra diffondersi fra i giovani in conseguenza della installazione dei

video- poker nei pubblici esercizi.

In particolare, l’utilizzazione di tre indicatori d’uso/consumo (nell’arco della vita,negli ultimi 12 mesi,e nel-

l’ultimo mese) ci consente di comparare, pur tenendo conto delle sfasature temporali, i comportamenti

emersi a livello locale con i trend di consumo esistenti a livello nazionale.

Le elaborazioni sono state effettuate tabulando le principali domande del questionario di indagine ed

incrociandole con alcune variabili socio-demografiche: sesso, classe di età e tipo di scuola frequentata.

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CARATTERISTICHE DEGLI INTERVISTATI

I partecipanti all’indagine risultano in leggera prevalenza di sesso femminile: (maschi: 47,7%, femmine:

52,3%). L’età degli studenti intervistati è compresa fra i 15 e i 21 anni; il 44,3% rientra nella fascia di età

15-16 anni, mentre il 55,7% si colloca in quella successiva (17-21 anni). Riguardo al tipo di scuola fre-

quentata il 36% è costituito da liceali, il 23,3% da allievi di istituti professionali ed il 40,7% da studenti di

istituti tecnici (prospetto 1).

PROSPETTO 1

SESSO CLASSE DI ETA’ TIPO DI SCUOLA

v.a. % v.a. % v.a. %

MASCHI 191 47,7 15-16 ANNI 177 44,3 LICEI 144 36,0

FEMMINE 209 52,3 17-21 ANNI 223 55,7 PROFESSIONALI 93 23,3

TOTALE 400 100,0 TOTALE 400 100,0 TECNICI 163 40,7

TOTALE 400 100,0

FUMO

Il 59,5% degli studenti intervistati dichiara di aver fumato sigarette almeno una volta. I fumatori correnti

(ultimi 30 giorni) scendono invece al 39,5%. L’abitudine al fumo risulta più diffusa fra i maschi, cresce con

l’età ed è più radicata fra gli studenti degli Istituti Tecnici e Professionali. E’ ancora all’interno di questi sot-

togruppi che si concentrano i più “accaniti” fumatori (tabelle 1e 2).

TABELLA 1: HA FUMATO SIGARETTE…(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

Almeno una volta 62,3 56,9 45,1 70,7 47,9 67,7 65,0 59,5

Negli ultimi 30 giorni 41,9 27,3 28,6 48,0 25,0 50,5 46,0 39,5

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

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TABELLA 2:ABITUDINE AL FUMO NEGLI ULTIMI 30 GIORNI …(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

MAI FUMATO 58,1 62,7 71,4 52,0 75,0 49,5 54,0 60,5

MENO DI 1 SIGARETTA 6,3 3,3 5,7 4,0 3,5 5,4 5,5 4,8

A SETT.

MENO DI 1 SIGARETTA 4,7 9,6 9,1 5,8 6,3 5,4 9,2 7,3

AL GIORNO

1-5 SIGARETTE 8,9 13,4 6,3 15,1 5,6 12,9 15,3 11,3

AL GIORNO

6-10 SIGARETTE 11,0 6,7 4,0 12,4 7,6 8,6 9,8 8,8

AL GIORNO

11-20 SIGARETTE 8,9 3,3 2,9 8,4 2,1 12,9 5,5 6,0

AL GIORNO

PIU’ DI 20 SIGARETTE 8,9 3,3 2,9 8,4 2,1 12,9 5,5 6,0

AL GIORNO

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

ALCOL

Il 91,2% degli intervistati ha fatto uso di bevande alcoliche. L’età di inizio appare abbastanza bassa poiché

nella fascia di età 15-16 anni la percentuale risulta già attestata all’87,6%. L’abitudine all’uso di alcolici ten-

de a stabilizzarsi nel tempo:gli studenti che hanno bevuto alcolici nell’ultimo anno sono infatti l’83%,quel-

li che lo hanno fatto negli ultimi 30 giorni il 73,2%. Il “bere” risulta più diffuso fra i maschi, cresce con l’età

e sembra interessare maggiormente gli studenti degli istituti tecnici (tabella 3).

TABELLA 3: HA BEVUTO ALCOLICI…(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

Nella vita 94,2 88,5 87,6 94,2 86,8 91,4 95,1 91,2

Negli ultimi 12 mesi 88,0 78,5 75,7 88,8 79,2 79,6 88,3 83,0

Negli ultimi 30 giorni 87,2 66,0 62,7 81,6 66,7 74,2 79,5 73,2

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

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La bevanda alcolica più diffusa sembra essere il vino, bevuto dal 67,5% degli intervistati. Nella scala delle

preferenze vengono poi la birra di diverse gradazioni (64,7%) ed i liquori (amari, aperitivi e superalcolici),

consumati nell’ultimo mese dal 59,7% degli studenti (tabella 4).

TABELLA 4: NEGLI ULTIMI 30 GIORNI HA BEVUTO...(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

BIRRA 75,9 49,7 58,7 69,8 55,5 67,7 71,2 64,7

bassa gradazione 52,9 42,1 46,3 48,9 42,4 53,8 49,1 47,7

alta gradazione 65,4 39,7 43,4 59,6 46,5 57,0 55,2 52,5

VINO 71,2 64,1 57,4 77,6 60,4 67,7 73,6 67,5

LIQUORI 62,3 57,4 42,3 73,3 50,7 57,0 69,3 59,7

BASE 191 209 175 225 144 93 163 400

I comportamenti d’abuso sono estremamente diffusi. Circa la metà degli studenti intervistati si è ubria-

cata bevendo alcolici almeno una volta nella vita, il 38,2% nell’ultimo anno ed un quinto(20,5%) negli ulti-

mi trenta giorni. I gruppi più vulnerabili sembrano essere i maschi, gli ultradiciassettenni e gli allievi degli

istituti tecnici e professionali (tabella 5).

TABELLA 5: SI È UBRIACATO BEVENDO ALCOLICI...(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

NELLA VITA 57,1 41,6 35,0 60,1 33,3 52,7 60,7 49,0

NEGLI ULTIMI 12 MESI 45,5 30,6 21,5 49,8 20,8 45,2 47,2 38,2

NEGLI ULTIMI 30 GIOR. 29,8 12,0 11,3 27,8 6,2 31,2 27,0 20,5

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

Il riferimento all’ultima occasione di consumo di bevande alcoliche mostra come quote non trascurabili

di intervistati dichiarino livelli di assunzione assai elevati (tabelle 6, 7 e 8).

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TABELLA 6: BIRRA BEVUTA NELL’ULTIMA OCCASIONE DI CONSUMO...(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

NON HA 37,3 61,7 58,9 43,2 57,0 53,6 41,7 50,1

BEVUTO BIRRA

MENO DI UNA 18,8 22,5 21,1 20,4 20,8 15,1 23,9 20,8

NORMALE LATTINA

o BOTTIGLIA

1 o 2 BOTTIGLIE 31,9 14,4 15,4 28,4 19,4 22,6 25,8 22,8

o LATTINE

3 o 4 BOTTIGLIE 8,9 1,4 2,9 6,7 2,8 6,5 6,1 5,0

o LATTINE

5 o PIU’ BOTTIGLIE 3,1 0,0 1,7 1,3 0,0 2,2 2,5 1,5

o LATTINE

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

TABELLA 7: VINO BEVUTO NELL’ULTIMA OCCASIONE DI CONSUMO...(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

NON HA BEVUTO VINO 33,9 42,2 39,5 37,4 40,9 38,7 35,6 38,1

MENO DI UN 16,8 32,5 34,9 17,3 31,3 22,6 20,9 25,0

BICCHIERE (< 10CL)

1 o 2 BICCHIERI 28,3 16,7 17,1 26,2 17,4 18,3 28,8 22,3

(10-20 CL)

1/2 BOTTIGLIA (37CL) 13,1 6,7 5,1 13,3 7,6 12,9 9,8 9,8

UNA BOTTIGLIA 7,9 1,9 3,4 5,8 2,8 7,5 4,9 4,8

o PIU’ (>75CL)

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

19

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TABELLA 8: LIQUORI BEVUTI NELL’ULTIMA OCCASIONE DI CONSUMO...(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

NON HA BEVUTO 40,8 52,6 61,2 35,9 55,5 50,4 37,3 46,9

LIQUORI

MENO DI UN 16,8 22,0 19,4 19,6 18,1 17,2 22,1 19,5

DRINK (< 5CL)

1 o 2 DRINK (5-10 CL) 29,3 21,1 14,9 32,9 20,1 23,7 30,1 25,0

3–5 DRINK (11-25 CL) 9,4 4,3 4,0 8,9 6,3 6,5 7,4 6,8

6 o PIU’ DRINK (>30CL) 3,7 0,0 0,6 2,7 0,0 2,2 3,1 1,8

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

Occorre infine far rilevare come la relativa facilità di accesso dei giovani intervistati alle bevande alcoli-

che, anche ad alta gradazione, solleva qualche dubbio sulla effettiva e puntuale applicazione delle norme

sulla somministrazione di bevande all’interno dei pubblici esercizi (tabella 9).

TABELLA 9: E’ MOLTO O PIUTTOSTO FACILE PROCURARSI…(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

BIRRA 96,9 94,2 92,6 97,7 95,1 90,4 98,8 95,5

VINO 94,2 97,1 94,9 96,5 98,6 88,2 97,6 95,8

LIQUORI 84,3 80,9 69,1 92,9 78,4 76,4 89,6 82,5

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

SOSTANZE ILLEGALI

Circa un terzo degli intervistati ha fatto uso almeno una volta nella vita di una sostanza illegale e nel grup-

po degli studenti maschi la percentuale sale al 40,8%. La droga più diffusa risulta essere la cannabis, speri-

mentata una volta nella vita dal 29,7% degli studenti. La seconda sostanza più diffusa sono gli inalanti (col-

le, gas che rendono euforici,ecc), usati dal 12% dei ragazzi. Seguono poi la cocaina (7%), i tranquillanti e i

sedativi non prescritti (5%) e l’ecstasy (4,7%).Altre sostanze presentano una prevalenza d’uso inferiore al

4%.L’eroina è stata usata dal 2% del campione interpellato.Anche per le droghe illegali i gruppi di studenti

più esposti sono quasi sempre i maschi, quelli collocati nelle fasce di età più avanzate e gli allievi degli isti-

tuti tecnici e professionali (tabella 10).

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TABELLA 10: HA FATTO USO ALMENO UNA VOLTA DI…(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

HASHISH, MARIJUANA 38,7 21,5 16,9 39,9 22,9 31,2 35,0 29,7

INALANTI 19,9 4,8 6,2 16,6 3,5 11,8 19,6 12,0

TRANQUILLANTI 4,2 5,7 5,1 4,9 4,9 9,7 2,5 5,0

ANFETAMINE 5,2 1,9 0,6 5,8 0,7 6,5 4,3 3,5

LSD,ALLUCINOGENI 6,3 1,4 2,8 4,5 1,4 6,5 4,3 3,7

CRACK 4,7 0,5 1,7 3,1 2,8 2,2 2,5 2,5

COCAINA 12,0 2,4 3,4 9,9 1,4 5,1 7,4 7,0

EROINA 3,1 1,0 1,1 2,7 0,7 3,4 1,2 2,0

ECSTASY 7,3 2,4 3,4 5,8 1,4 10,8 4,3 4,7

ALCOL CON PILLOLE 3,7 1,9 2,3 3,1 1,4 5,4 2,5 2,7

ANABOLIZZANTI 6,8 1,0 2,3 4,9 1,4 6,5 4,3 3,7

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

Limitatamente alle due sostanze più diffuse (i derivati della cannabis e gli inalanti), il consumo una tantum

è stato confrontato con il consumo recente (ultimi 12 mesi ed ultimi 30 giorni). Per quanto riguarda l’ha-

shish e la marijuana gli utilizzatori nell’ultimo anno scendono al 22,7% fino ad attestarsi su una percen-

tuale del 16,5% se ci si riferisce al consumo dell’ultimo mese.Per i solventi il consumo degli ultimi 12 mesi

si dimezza rispetto a quello una tantum passando dal 12% al 6,7% e nell’ultimo mese scende ulterior-

mente al 3,7%.

TABELLA 11: HA FATTO USO NEGLI ULTIMI 12 MESI…(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

HASHISH, MARIJUANA 28,8 17,2 14,1 29,6 16,7 26,9 25,8 22,7

INALANTI 12,0 11,9 4,5 8,5 2,8 9,7 8,6 6,7

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

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TABELLA 12: HA FATTO USO NEGLI ULTIMI 30 GIORNI DI…(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

HASHISH, MARIJUANA 22,5 11,0 13,0 19,3 11,8 21,5 17,8 16,5

INALANTI 6,8 1,0 4,0 3,6 0,0 8,6 4,3 3,7

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

Le tabelle successive (13 e 14) mostrano come la prima sostanza illegale utilizzata sia rappresentata, nel-

la quasi totalità dei casi, dai derivati della cannabis e come le pressioni del gruppo degli amici rivestano un

ruolo cruciale nell’iniziazione al consumo.

TABELLA 13 - QUAL’È LA PRIMA DROGA (SE L’ HAI FATTO)CHE HAI PROVATO?...(%)

MASCHI FEMMINE TOTALE

Non ho mai provato 59,2 75,1 67,5

Tranquillanti o sedativi 1,0 3,3 2,3

Marijuana o hashish 36,1 21,5 28,5

LSD 0,0 0,0 0,0

Anfetamine 1,0 0,0 0,5

Crack 0,0 0,0 0,0

Cocaina 1,0 0,0 0,5

Eroina 0,0 0,0 0,0

Ecstasy 1,6 0,0 0,8

BASE 191 209 400

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TABELLA 14: COME HAI AVUTO QUESTE SOSTANZE?...(%)

MASCHI FEMMINE TOTALE

Non ho mai usato nessuna delle sostanze elencate 59,2 73,3 66,8

Me le ha date un fratello o una sorella maggiore 1,0 1,0 1,0

Me le ha date un amico, un ragazzo o una ragazza più grandi di me 5,8 5,8 5,8

Me le ha date un amico della mia età o più giovane 6,8 3,8 5,3

Me le ha date qualcuno che conoscevo da poco 0,0 0,5 0,3

Me le ha date un estraneo 0,0 0,0 0,0

L’ ho condivisa con un gruppo di amici 20,9 12,0 16,3

L’ ho comprata da un amico 3,1 0,0 1,5

L’ ho comprata da qualcuno che conoscevo da poco 0,5 0,0 0,3

L’ ho comprata da un estraneo 2,1 0,5 1,3

Me l’ ha data uno dei miei genitori 0,5 1,9 1,3

L’ ho presa a casa senza il permesso dei miei genitori 0,0 0,5 0,3

Altro 0,0 0,5 0,3

BASE 191 209 100

Le prevalenze una tantum delle diverse sostanze registrate nella fascia di età 15-16 anni non presentano

grandi variazioni rispetto a quelle fatte registrare nell’indagine ESPAD ITALIA 1999, effettuata a scala

nazionale su studenti della medesima fascia di età (tabella 15).

TABELLA 15: PREVALENZA D’USO UNA TANTUM DELLE DIVERSE SOSTANZESTUPEFACENTI FRA GLI STUDENTI DI 15-16 Anni...(%)

Indagine scolastica Prato ESPAD 1999 ITALIA

Cannabis 16,9 19,0

Inalanti 6,2 4,0

Anfetamine 0,6 2,0

Ecstasy 3,4 4,0

LSD 2,8 1,0

Cocaina 3,4 4,0

Eroina 2,0 4,0

BASE 400 20.000

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Uno degli aspetti non secondari della diffusione di sostanze illegali è strettamente legato alla capacità di

procurarsele. Dalle risposte degli intervistati emerge come, nonostante si tratti di un mercato “crimina-

le”, sia relativamente facile acquistare o procurarsi alcuni tipi di sostanze - circa 4 studenti su 10 ritengo-

no poco complicato ottenere hashish o marijuana - ma anche rifornirsi di ecstasy, inalanti, tranquillanti o

sedativi non sembra un’impresa impossibile per una quota significativa di intervistati (circa il 30%). Poco

più di un quarto reperirebbe con facilità cocaina sul mercato e circa 1 studente su 5,anfetamine,LSD,altri

tipi di allucinogeni e anabolizzanti. Più difficoltoso sembra essere il rapporto con il mercato dell’eroina e

del crack: coloro che riuscirebbero ad avere con facilità queste sostanze sono rispettivamente il 16,8% e

il 15,3%.Questi dati,oltre a confermare la stretta relazione tra accessibilità e livelli di consumo delle diver-

se sostanze, mostrano anche come la “confidenza” con questi mercati illegali, almeno per le sostanze più

diffuse, sia maggiore nei sottogruppi di studenti con più elevata propensione all’uso (tabella 16).

TABELLA 16: E’ MOLTO O PIUTTOSTO FACILE PROCURARSI…(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

MARIJUANA o 53,4 35,9 26,9 57,8 36,1 40,9 53,4 44,3

HASHISH

LSD o ALTRI 25,1 19,2 14,9 27,6 20,1 20,5 24,6 22,1

ALLUCINOGENI

ANFETAMINE 23,1 20,6 14,9 27,2 22,9 17,2 23,3 21,8

TRANQUILLANTI 28,7 30,7 26,3 32,4 29,9 23,7 33,2 29,8

o SEDATIVI

CRACK 17,8 13,0 14,9 15,6 16,6 12,9 15,4 15,3

COCAINA 3,0 20,6 16,0 34,7 22,2 22,6 32,5 26,5

ECSTASY 38,3 27,0 22,9 40,4 31,2 29,1 36,2 32,8

EROINA 16,2 17,2 13,7 19,1 17,3 14,0 17,8 16,8

INALANTI (COLLA,ECC.) 33,0 25,4 21,1 35,1 28,5 26,9 30,6 29,0

ANABOLIZZANTI 23,6 16,2 15,4 23,1 16,3 18,3 23,3 19,8

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

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ALTRE DIPENDENZE : IL GAMBLING

L’introduzione di video-poker in bar e pubblici esercizi frequentati dai giovani ha polarizzato l’attenzione

su una nuova forma di possibile dipendenza: il gioco d’azzardo (gambling).

Dall’indagine effettuata nelle scuole emerge che poco meno di un terzo degli studenti ha introdotto alme-

no una volta soldi nel videopoker. Il fenomeno si distribuisce uniformemente nelle fasce di età esaminate

(15-21 anni) coinvolgendo in special modo i maschi e gli allievi degli istituti tecnici e professionali.Tuttavia

il comportamento recente e recentissimo degli intervistati evidenzia come questa abitudine assuma un

carattere saltuario e occasionale.

Se infatti coloro che dichiarano di aver messo soldi una tantum in una slot sono il 30,5%,quelli che l’ han-

no fatto nell’ultimo anno sono appena il 12,5% e ancora meno sono gli studenti che hanno giocato negli

ultimi 30 giorni (6,2%). E’ probabile che l’elevata prevalenza una tantum sia legata alla novità dell’introdu-

zione dei video-poker e ad una forte curiosità. Questa accentuata reversibilità del comportamento si

riscontra in tutti i sottogruppi analizzati (tabella 17).

TABELLA 17: HA MESSO SOLDI IN UN VIDEO-POKER…(%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

Nella vita 44,5 11,7 31,1 30,0 17,4 40,9 36,2 30,5

Negli ultimi 12 mesi 19,9 5,7 16,4 9,4 8,3 14,0 15,3 12,5

Negli ultimi 30 giorni 9,9 2,9 9,6 3,6 2,8 7,5 8,6 6,2

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

Nell’appendice (pag 161) sono contenute le tabelle statistiche complete relative all’uso di fumo e alcol,

droghe illegali e comportamenti di gambling con i video-poker. Nello specifico, la quantificazione delle

occasioni d’uso consente di individuare e precisare la dimensione dei gruppi caratterizzati da un uso pro-

blematico di sostanze psicoattive, con importanti ricadute sulle strategie di prevenzione.

ALCUNE CONSIDERAZIONI SUI RISULTATI DELL’INDAGINE

Da molte parti vengono spesso sollevati dubbi sulla validità delle indagini con questionario nella deter-

minazione dei livelli di consumo di droghe illegali. Si afferma che, trattandosi di comportamenti illegali o

fortemente stigmatizzati a livello sociale, sussista una sorta di reticenza ad ammetterli. E’ ovvio che le sur-

vey condotte su questi argomenti presentano di regola una qualche sottostima dei dati, ma è altrettanto

vero che utilizzando adeguate modalità di rilevazione si possono ottenere informazioni sufficientemente

attendibili.

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Al fine di valutare i risultati ottenuti con la nostra indagine era stata inserita nel questionario una doman-

da di controllo diretta a testare la disponibilità degli intervistati ad ammettere i comportamenti di addic-

tion (vedi ultima domanda del questionario scuola).

Il dato ottenuto risulta confortante, l’area dei reticenti (assoluti o probabili) appare estremamente con-

tenuta e comunque di dimensioni tali da non inficiare molte delle indicazioni emerse in questo lavoro

(tabella 18).

TABELLA 18: DISPONIBILITÀ AD AMMETTERE L’USO DI DROGHE ILLEGALI (%)

MASC. FEM. 15-16 17-21 LICEI PROFES. TECNICI TOT.

ANNI ANNI

HO FATTO USO o 73,4 61,3 56,5 75,1 63,8 60,2 73,7 66,9

ASSOLUTAMENTE SI’

FORSE SI’ 20,9 31,6 36,0 19,1 27,8 30,1 23,3 26,5

FORSE NO 3,1 3,3 4,6 2,2 2,8 6,5 1,8 3,3

ASSOLUTAMENTE NO 2,6 3,8 2,9 3,6 5,6 3,2 1,2 3,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

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SINTESI DEI RISULTATI

Dall’indagine emergono alcuni punti rilevanti:

a) Un elevato consumo di bevande alcoliche ed un abuso sistematico in una quota significativa di stu-

denti.

b) Il consumo di droghe illegali interessa una percentuale minoritaria di intervistati.Anche nel caso del-

la marijuana,sostanza molto diffusa fra i giovani , l’uso non coinvolge la maggioranza dei ragazzi.Questi

dati ci confermano che, rispetto al consumo di droghe illegali, siamo in presenza di una sopravaluta-

zione del fenomeno, sia da parte dei ragazzi sia da parte degli adulti.

c) La sopravalutazione del consumo di droghe illegali, sia da parte dei ragazzi sia da parte degli adulti,

non significa ovviamente che il problema non esista. Occorre piuttosto dire che molto del consumo

registrato fra gli studenti ha carattere saltuario e occasionale mentre solo una piccola parte, comun-

que non trascurabile, si identifica con una modalità d’uso massiccia e problematica. E’ dietro queste

situazioni che si ritrovano quegli elementi di disagio personale e sociale così difficili da contrastare. I

risultati evidenziano come il sesso, l’aumento dell’età e il tipo di scuola frequentata, spesso correla-

to allo status socio-economico, rappresentino importanti fattori di vulnerabilità.

d) Gli inalanti (colle,gas, ecc. ), assunti con lo scopo di raggiungere uno stato di euforia, rappresentano

la seconda droga illegale più diffusa fra i giovani. Il fenomeno, evidenziato da diversi anni nelle ricer-

che epidemiologiche, non viene adeguatamente considerato dagli operatori nelle azioni di informa-

zione e prevenzione. Considerato il basso costo e la facile accessibilità di questi prodotti, occorrerà

sicuramente tenerne conto.

e) La cannabis costituisce la prima, e per molti anche l’unica, sostanza illegale sperimentata. Un ruolo

rilevante nell’iniziazione all’uso viene svolto dal gruppo dei “pari” e dalle pressioni messe in atto al

suo interno. E’ dentro le delle dinamiche del gruppo adolescenziale che si origina il consumo speri-

mentale, saltuario e occasionale di molte sostanze. Intervenire su questo aspetto costituisce un’effi-

cace azione preventiva di una parte rilevante del consumo.

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INDAGINE DI TIPO QUALITATIVOT R E D O M A N D E A P E R T E

Oltre alla compilazione del questionario standardizzato, ai partecipanti all’indagine è stato chiesto di

rispondere per scritto a tre input, nello specifico:

Sostanze stupefacenti

a) la tua opinione

b) una tua paura

c) una tua domanda

Si riportano, per ciascuna scuola partecipante all’indagine, una scheda di sintesi e la griglia delle risposte

fornite dagli studenti.Abbiamo scelto di trascriverle fedelmente per offrire uno spaccato del linguaggio

giovanile.

STUDENTI DEL COPERNICO

LA TUA OPINIONE

La maggior parte dei ragazzi dice che sono dannose per la salute fisica e mentale dell’individuo e per le

sue relazioni sociali. Quasi tutti hanno una percezione negativa delle droghe, dicendo che fanno male

all’organismo. Molti fanno delle ipotesi sui motivi che possono spingere i ragazzi ad usare le droghe:

◆ aiutare ad affrontare i problemi

◆ fuggire dai dispiaceri che la vita impone

◆ divertirsi e stare bene

◆ movimentare una serata

◆ sopperire alla mancanza d’affetto

◆ colmare debolezze, insicurezze, vuoti interiori

◆ sentirsi parte di un gruppo

Molti ragazzi affermano che non prenderanno mai sostanze,perché non servono a nulla, sono inutili, dan-

no solo l’illusione di aiutarti a risolvere i problemi, mentre in realtà ne creano ancora di più.

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Nonostante molti condannino severamente e giudichino negativamente l’uso di sostanze, c’è una grande

consapevolezza sulla diffusione del fenomeno tra i giovani.

“Le droghe - dice un ragazzo - sono diventate un’abitudine,una moda,perciò è difficile sensibilizzare i gio-

vani al problema, perché non lo vivono come tale!” Alcuni riconoscono che le droghe fanno male, ma

confessano di esserne attratti; solo 2 ritengono che le canne non sono dannose alla salute; pochissimi

ammettono di farsi le canne (mentre una ragazza testimonia che in classe almeno 10 su 18 sono canna-

ti!); 2 fanno addirittura l’elogio delle varie droghe.

Viene fuori anche il problema dell’uso di sostanze nella scuola.

Un ragazzo suggerisce di:“creare luoghi in cui i ragazzi che non riescono a divertirsi normalmente ven-

gano aiutati”.

UNA TUA PAURA

La paura più ricorrente tra i ragazzi è che una persona cara o un amico cada nel giro della droga.

Alcuni non hanno nessuna paura perché sono convinti che non ci cadranno mai.

Altri temono di caderci per sbaglio, per imbroglio o perché trascinati dal gruppo.

Un’altra paura molto presente è quella che il fenomeno si allarghi sempre più nella società, tra i giovani,

nelle scuole e che le generazioni future (i loro figli!) siano devastate da questo problema.

Una paura molto forte è quella della dipendenza e quindi di non avere limiti, dopo che si è iniziato ad

assumere droghe.

Una preoccupazione frequente è di non riuscire ad aiutare un amico che si droga.

Una minoranza teme di prendere l’AIDS.

Pochissimi temono che le droghe vengano legalizzate.

UNA TUA DOMANDA

La domanda più frequente riguarda i motivi, il perché certi ragazzi usano sostanze.

Molti si chiedono anche quali sono gli effetti, le sensazioni e i danni che le droghe arrecano.

Alcuni si domandano perché le droghe esistono e perché il governo non interviene con controlli più effi-

caci, soprattutto per fermare l’opera degli spacciatori.

5 ragazzi vorrebbero la legalizzazione delle droghe leggere, per uniformarsi alla tendenza europea.

Alcuni si chiedono a cosa serve l’incontro con noi e quali altre iniziative ci sono per informare i giovani

sulle droghe.

Alcuni richiedono esplicitamente più interventi di PREVENZIONE.

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Sulle droghe non penso niente.Perché devo pensare a una cosa chenon mi riguarda? Per quanti riguar-da l’uso, ognuno la gestisce comevuole la propria vita, se ha deciso dirovinarsela ripeto, non mi riguarda.

Secondo me chi usa sostanze stu-pefacenti lo fa perché ha bisogno diqualcosa che non ha.

Le sostanze stupefacenti sonodecisamente nocive al nostro orga-nismo. L’uso di queste sostanzeavviene soprattutto da parte deigiovani che ritrovano in questedroghe un modo alternativo persuperare difficoltà o semplicemen-te perché piace.

Penso che le sostanze stupefacentisiano altamente nocive al nostroorganismo. Questi stupefacentivengono assunti principalmente daigiovani. Alcuni pensano che pren-dendo queste droghe possanorisolvere dei loro problemi o sem-plicemente perché li fanno sentirepiù energici.

Le sostanze stupefacenti sono unrifugio per persone insicure e sen-za fantasia. Il sabato sera ci sonoaltri modi per divertirsi!!!

La droga è una soluzione (sicura-mente sbagliata) che viene erro-neamente creduta giusta per risol-vere i propri problemi. La drogafunge da rifugio per chi ha una per-sonalità più debole, per chi non rie-sce a reagire alle sconfitte e alledelusioni che la vita riserva. Il veroproblema è capire chi è che decidedi fare uso di stupefacenti: si trattasicuramente di ragazzi che hannobisogno di aiuto e di sostegno giàprima di essere entrati nel giro.Spesso la droga viene confusa conuna soluzione ai problemi, come unmezzo per scappare, per sfuggirvi.E’ importante far capire che la dro-ga è solo un altro grave problemache si aggiunge e, anche in questocaso, occorrerebbe dare più atten-zione alla prevenzione invece chealla cura.

Non ne prenderei mai perché nonservono a niente e fanno solo ma-le. La gente che ne fa uso può pen-sare che siano una soluzione ai loroproblemi, quando invece non fannoaltro che rovinarsi la salute. La gen-te nel mondo moderno è sempre

Non ho paure sulle droghe, perché imiei genitori mi hanno insegnato avalutare le situazione, ma soprattut-to mi hanno insegnato la parola NO!

Ho paura che la droga contagi lepersone a me care.

La paura nei confronti di quest’usoè che se ne diventa dipendenti eche si arriva al punto di non farne ameno.

La paura principale nei confronti diqueste droghe è che se ne diventadipendenti e non si riesce più a far-ne a meno.

Le sostanze stupefacenti non mifanno paura, sono sempre riuscita atenermene alla larga. Ho solo pau-ra un giorno per caso di esserepunta da una siringa, magari sullaspiaggia.

Non vorrei che, considerando chela società sta arrivando via via alivelli sempre più bassi e degradati,di conseguenza aumentasseroanche i ragazzi con l’opinione chela droga sia la sola e ultima spiaggia.

Sinceramente non ho paureriguardo a questo argomento, per-ché come ho già detto, non fareimai uso di droghe: forse però hopaura di trovare un ragazzo che nefa uso e che riesca a convincermi aprovare.

Vorrei chiedere a chi ne fa uso,PERCHE’?

Vorrei solo sapere chi ha inventato efatto spargere la droga nel mondo.

Perché i giovani pensano e sonocerti che dopo il primo uso posso-no normalmente smettere quandopoi non è così.

Perché i ragazzi trovano in questouna via di scampo?

Perché le persone ne fanno uso?Che cosa si prova?

Perché non ci sono organizzazioniche aiutano i ragazzi prima chediventino tossicodipendenti (dialo-go, appoggio, consigli)?

Perché non esistono organizzazioniche aiutano i ragazzi a non diventa-re tossicodipendenti? (una sorta diprevenzione).

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in cerca di nuove e forti emozioni,e forse è anche per questo che fauso di droghe, forse soltanto pertrasgredire e per sentirsi più forte,ma in verità è soltanto stupida.

Sono sostanze inutili che servonosolo a chi è insicuro e debole.1 bis yeah!!!

Pensiamo che siano dannose perl’organismo e distruggono le cellu-le celebrali, provocando danni allacircolazione e al cuore. Sono inol-tre assolutamente inutili. Le usanosoprattutto le persone insicure, oche hanno un qualche problema dasuperare. Cercano in queste so-stanze la forza di affrontare deter-minate situazioni.

Non ho bisogno di droghe per sen-tirmi bene, dato che per questo hogli amici e molte altre cose. Pensoche chi usa le sostanze stupefacen-ti sia una persona priva di felicità eaffetto verso la società, dalla qualesi sente escluso.

Secondo me la droga è spesso unespediente per dimenticare larealtà, rifuggirla o forse ribellarsi adessa.Talvolta, invece costituisce unaspecie di prova personale,un modoper sperimentare il proprio corag-gio, per far vedere agli altri quantosi vale. Chi si droga spesso è uninfelice, scontento della sua realtà,che ha bisogno della droga pervivere, per sentirsi come gli altri. Inpoche parole chi si droga è un insi-curo.

Non penso che l’uso delle droghefaccia superare i problemi o arriva-re alla felicità, anzi a lungo andare sipuò rivelare dannoso per l’organi-smo. Inoltre l’uso di droghe rendel’uomo dipendente da esse e il fat-to che egli, eticamente libero, siadipendente a qualcuno o a qualco-sa è fortemente negativo e fonte diregresso, nel 2002, per la società.

Coloro che fanno uso di sostanzestupefacenti lo fanno per sceltapersonale e non come si sente direspesso perché sono stati costretti.inutile dire che ciò fa male e cheanche sembra di stare meglio inrealtà e tutto uguale a prima. Inoltreil costo di queste sostanze è eleva-to e così i tossicodipendenti com-piono anche piccoli furti per procu-rarsi i soldi necessari per la “roba”.

Che un amico si trovi in condizionitali da non poter più fare a meno diqueste sostanze.2 bis l’avrò sdrumata bene?

Che prendano campo nella società,che si diffondano ancor di più tra igiovani, aumentandone così la pro-duzione.

Che possa coinvolgere gli amici piùcari.

Io ho paura che con l’andare deltempo ci siano sempre meno per-sone capaci di andare controcor-rente e la droga diventi una medici-na, pienamente legalizzata fino ainvadere il mondo illudendo confalse visioni.

Ho paura, personalmente, che ledroghe manipolizzino l’interasocietà.

La mia paura fondamentale è quel-la di poter contrarre il virus del-l’AIDS da qualcuno,non solo trami-te rapporti sessuali ma anche tra-mite trasfusioni di sangue.

Quali sono gli effetti di questesostanze?3 bis sarà di buona qualità?

Come mai nessuno prende provve-dimenti drastici?

Se fanno così male, perché hannoquesta influenza sui giovani?

Chiedo quindi una campagna diprevenzione.

Perché le persone che hanno pro-blemi non cercano di risolverli, dauomini maturi? Non sanno che ledroghe fanno male o fanno finta dinon saperlo?

Una volta contratto il virus, quantepossibilità ci sono in percentuale diguarire? quanto tempo è necessa-rio?

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Io penso che le sostanze stupefa-cienti non servono a liberarti daituoi problemi e neanche a farti sta-re meglio, perché, da quello che so,dopo lo stato momentaneo dibenessere, segue un terribile statosia fisico sia mentale.

Io penso che l’uso di sostanze stu-pefacenti sia sbagliato perché nuo-ce non solo al fisico ma soprattut-to al cervello. Inoltre sono convin-to che le persone che ne fanno usosiano insicure e molte volte nonsanno neanche a cosa vanno incon-tro e quindi da un lato sono ancheincoscienti.

Penso che l’uso di qualsiasi tipo didroga sia sbagliato perché non por-ta il benessere di chi ne fa uso.Penso che le persone che ne fannouso siano persone deboli e insicuree che vadano aiutate.

Credo che sono dei rimedi appa-renti per gravi problemi personali.Danno una felicità e un appaga-mento immediato che poi vienetrasformato in delusione.

Penso che le sostanze stupefacentisiano solo un modo di sfuggire allasocietà che ci circonda. Pensoanche, che siano uno specchio didebolezza e irresponsabilità dell’in-dividuo che l’assume.

Penso che anche se possono dareun effetto piacevole di benessere edi grande euforia, a lungo andarepossono danneggiare lo stato men-tale e di salute.

Dannose alla salute degli individui,prese da persone deboli, inutili perrimandare a domani i problemi dioggi.

Penso che non servono a nulla esono solo dannose alla salute.

Penso che chi ne fa uso ha sola-mente bisogno di sentirsi grande difronte agli altri.

Bene non penso di sicuro, anzi cre-do che chi ne faccia uso sia un veroincosciente perché si va a cercare il

La mia paura più grande è di pren-dere l’AIDS da qualche ragazzo chemagari è HIV positivo e non mel’ha detto.Ho anche paura di diven-tare grande amica di un drogato evederlo rovinarsi con le sue manisenza riuscire ad aiutarlo.

Una mia paura è certamente il fattoche queste sostanze si stanno sem-pre più diffondendo nelle scuole.

Una delle mie paure su questoargomento è il fatto che chi puòaiutare i ragazzi in difficoltà smettadi farlo, lasciando così queste per-sone da sole ad affrontare una cosapiù grande di loro.

Non ho assolutamente paura per-ché non mi faccio coinvolgere daesse.

Paura… le paure sono molte, manon per me quanto per le genera-zioni future e soprattutto, per imiei futuri figli. Che mondo trove-ranno i miei figli se queste sostanzecontinueranno a prendere piedefra noi, diventando persino LEGALI? Sì, la paura più grossa è la legaliz-zazione di queste sostanze chesono solo un rifugio inutile e cheportano solo ad un atteggiamentodi disinteresse verso la società, inquanto il ”consumatore” se ne sen-tirà del tutto escluso.

Non avere limiti.

Se inizierò a farne uso come farò asmettere.

Entrare nel giro della droga.

Una mia paura, se avessi un amicoche ne usa a grandi quantità, sareb-be perderlo e forse il rimorso di

Una mia domanda è:“Ma cosa pen-sano le persone drogate o quandostanno per morire o quando sonoin crisi d’astinenza?”, cioè si pento-no di ciò che hanno fatto o no?

Personalmente mi chiedo se primao poi qualcuno si deciderà a bloc-care questo problema.

Perché il problema sul problemadella droga non vengono trattati inmaniera seria tutti i vari aspetti cheportano un ragazzo a “farsi” e leconseguenze che ne scaturiscono?

Perché il governo italiano non effet-tua forti controlli per limitare lospaccio illegale di queste sostanze?

Perché non legalizzare le drogheleggere, visto gli effetti benefici sul-la società olandese

A cosa serve assumere sostanzestupefacenti?

Per quale motivo i ragazzi le usanosapendo che faranno male a se stessi?

Per quale scopo si ricorre a questesostanze?

Quali sono considerate le sostanzepiù nocive, anche se tutte bene omale lo sono?

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suicidio di propria volontà. Credoche una persona che le usa sia spin-ta da un motivo apparentementelecito, forse per divertirsi credendoche sia niente, ma alla fine ci siaccorge che il risultato, sia pur sod-disfacente, porti ad una realtàdiversissima. Non ne ho mai fattouso, sono contenta di ciò e mai mifarò persuadere a provarne!

Penso che non servono per diver-tirsi; vengono utilizzati per “evade-re dalla realtà” quando invece sonosoltanto un modo per farsi delmale. non mi interessano.

Che non ho bisogno di stimoli chi-mici per divertirmi, “sballarmi” oentrare in un mondo irreale ed oni-rico: gli altri usino pure quel chevogliono, a me non interessa.1 bis) YEAH!!!

Non utilizzo nessun tipo di sostan-za stupefacente perché penso siasolo un modo per farsi del male.Penso sia soltanto una via d’uscitadai problemi che invece andrebbe-ro affrontati. alcune volte pensovenga preso anche come una sfidaall’interno di un gruppo per essereal centro dell’attenzione e tutto ciòlo ritengo veramente stupido!

Penso che le sostanze stupefacentisiano pericolose, come credo tuttisappiano, e che il loro uso da partedei giovani sia dovuto talvolta allamancanza di affetto da genitori oamici, per seguire le regole del“gruppo” o semplicemente per lo“sfizio” di provare almeno una vol-ta. La cosa dannosa è che dopoaverne fatto uso una o due volteessa porta alla dipendenza.

Non ho mai provato sostanze stu-pefacenti e penso di non avernebisogno, non posso dire niente perquanto riguarda gli effetti.Bisognerebbe creare dei luoghi incui i ragazzi che non riescono adivertirsi normalmente venisseroaiutati.

Le sostanze stupefacenti servonoper far provare alle persone che nefanno uso emozioni diverse ma chesono distruttive a lungo andare siafisicamente che psicologicamente.Le persone le assumono o per pro-vare davanti agli altri la propriaemancipazione (soprattutto tra igiovani) o perché sono depresseper qualche motivo e si rifugianonell’estasi della droga per poi ritor-

non aver fatto niente per aiutarlo.

Riguardo alle sostanze stup. adessonon ho paura di niente perchésono sicura di riuscire a dire di no.

Che qualche mio amico esagerinell’uso di tali sostanze.2 bis) che la roba sia tagliata male

Ho paura che si prenda tutto “allaleggera” e che scompaiano i verivalori.

Una mia paura è possa farne usoper sbaglio, come in discoteca in unmomento di euforia, e che possanofarne uso i miei amici.

Una mia paura è che un giorno miofiglio potrà fare uso di droga.

Ho paura che prima o poi vengalegalizzata e questo porterebbe aduna forte degradazione dellasocietà.

Cos’è che porta veramente alladipendenza? gli stimoli chimici, ilpiacere che ne deriva dal farne usoo l’immagine che uno si fa utilizzan-dole?

Da che livello di assunzione diven-tano pericolose?3 bis) quanto viene 1 etto?

Ma cosa ci trovano di così bellonella droga! Ho provato ad “indaga-re” ma proprio non capisco! Sono“masochisti”?

La droga, alla fine, serve a qualcosaai ragazzi che ne fanno uso?

Che cosa viene fatto per informarei giovani?

Perché la droga è tanto diffusa tra igiovani.

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nare alla vita peggio di prima.Secondo me non è un modo perfuggire dalla vita ma aggrava solo iltuo problema.

Non avendoli mai usati penso chesiano nocivi per la salute fisica masoprattutto mentale. Non ho maiavvicinato sostanze stupefacentiperché le trovo inutili e senza sen-so.Ammetto che a volte hanno unloro fascino quando ti trovi insituazioni particolari.

Tutto il bene possibile, anche se soche sono dannose per la salute.

Sono inutili e non c’è motivo diusarle per nessun motivo essendoconsapevole del danno con un lun-go uso.

Sinceramente credo che fare uso disostanze stupefacenti sia distruttivoper un ragazzo/a. Delle sostanzestupefacenti penso che siano coseda evitare, sostanze da non prende-re mai. Molti pensano che farne usosia uno “sballo”, sia “divertente”, masecondo me sono solo uno stupi-dissimo modo di evadere dallarealtà,un modo per credersi ciò chenon si è. In poche parole, secondome chi ne fa uso è uno stupido.

Per me le sostanze stupefacenti so-no una cosa sbagliata perché dannol’impressione di risolvere i proble-mi che la maggior parte dei ragazzihanno mentre in realtà portanosoltanto altri problemi. Io sonocontraria proprio perché danno l’il-lusione che tutto si risolva, anchese capisco che per alcuni ragazzi èdifficile affrontare la realtà.

Penso che le sostanze stupefacentisiano veramente nocive alla nostrasalute.L’uso di queste sostanze puòprovocare dipendenza nei giovanid’oggi, che utilizzano droghe peraffrontare le loro insicurezze.

Sono sostanze dannose per la salu-te delle persone che le assumono esono solo un rimedio permanenteper i problemi dei nostri giorni.

Anche se ci sono tante domandeirrisolte quando penso all’argo-mento, “Droga” penso che chi fauso di sostanze stupefacenti abbiaseri problemi ma non con questodebba esser compatito dalla so-cietà, perché credo che questo non

La mia paura è quella di non ripren-dere mai più le mie facoltà mentali.

Che mi prenda la mina quando nondeve (vedi collassare in classe o inmacchina dei miei).

La paura è che la gente che mi cir-conda non abbia e non sappia limi-tarsi.

Una mia paura è quella di potercientrare in contatto. ho paura dicosa potrebbe succedere se ioprovassi, anche se non voglio farlomai.

Ho paura che alcuni miei amicicedano alla tentazione, magari sol-tanto per entrare a far parte di ungruppo e che non prendono inconsiderazione i pericoli.

Una paura che ho è che se assumoqueste sostanze potrei non farnepiù a meno.

Non avere limiti.

L’unica paura che ho su questoargomento è che un giorno in futu-ro un mio figlio cada nell’errore enell’obrobrio del far uso di sostan-ze stupefacenti.

Quando i ragazzi si accorgerannoche sono modi inopportuni e insen-sati di trovare e provare qualcosa didiverso?

Perché la maggior parte della gentenon riesca ad accettarti così comesei e perché se uno si fa una cannadeve essere preso per tossico?

La mia domanda è perché l’uso didroghe è diventato totalmentenormale?

Perché pensate che noi giovani nonsiamo mai informati su argomenticome questo?

Perché alcuni ragazzi prendonostupefacenti?

Perché le droghe leggere sono ille-gali se comunque è facile trovarequalcuno che le spaccia e quindivengono usate ugualmente dairagazzi di oggi?

A cosa serve drogarsi e che sensa-zioni da?

Credo che a tutte le possibilidomande non ci sia una rispostaplausibile e concreta, ma tuttecadono nel vuoto.

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sia il modo giusto di risolvere larealtà che si sta vivendo.Mi sembrachiaro che l’uso di queste sostanzesia da scartare naturalmente, peròla nostra realtà ci dice che così pur-troppo non è e molte persone nefanno uso.

Io penso che i ragazzi dovrebberofare di tutto per non essere tentatidal voler provare sostanze di que-sto tipo. Purtroppo rappresentanoun rischio soprattutto per i più gio-vani e dobbiamo renderci conto siadei pericoli che potremmo correree delle possibili conseguenze.

Sono completamente indifferente,le sostanze stupefacenti non miinteressano. non ne ho mai fattouso e la cosa non mi incuriosisceneanche, ho degli amici che hannoprovato ma sinceramente non homai sentito la necessità di provare.Non giudico la gente che ne fa usosemplicemente non li capisco, pro-babilmente non si rendono contodella loro pericolosità.

Secondo me le droghe sono dan-nose alla salute degli individui, mapossono risolvere problemi a per-sone psicologicamente più deboli.

Le sostanze stupefacenti sono mol-to pericolose e troppi oggi ne fan-no uso, ma quello che ritengo siamolto più grave è il fatto che lascuola non faccia niente per elimi-narle. Nonostante ci siano statesegnalazioni da parte di alunni chehanno denunciato l’uso di sostanzestupefacenti anche durante le lezio-ni, non è stato fatto niente perpunire i colpevoli.

Io penso che le droghe non servi-no a niente.Una persona può esse-re una “persona vera” anche senzal’uso di droghe.

Che sono un mezzo per uscire dal-la realtà e le persone che le usanosono psicologicamente deboli per-ché avendo paura della dura realtàsi rifugiano in mondo tutto loro.

Che se uno le usa vuol dire che neha bisogno.

Secondo me le sostanze stupefa-centi servono per dare un maggiordivertimento anche se non sempreproducente.

Io ho paura di poter essere minac-ciata da uno spacciatore.

Una paura riferita alla droga è chequalche persona vicino a me possaentrare nel giro e non riuscire più auscirne in poche parole che la dro-ga possa portarmi via qualche per-sona cara.

Non avere limiti.

Le droghe non mi fanno paura per-ché capisco il pericolo che talisostanze possono arrecare alla miasalute e quindi le evito. l’unicotimore che ho è che un mio amicofaccia uso di queste sostanze e cheio non riesca ad aiutarlo ad uscireda questo problema.

Cadere nel giro della droga.

Che una volta usate non si riesca afarne a meno.

Una mia paura è quella di un ecces-sivo uso di sostanze da parte diragazzi della mia età che può pro-vocare dei grandi danni.

Io vorrei capire come mai, qualisono i motivi che spingono moltiragazzi a fare uso di sostanze stu-pefacenti.

Chiederei alle persone che ne fan-no uso il perché, perché la usano.

Perché si assumono queste sostan-ze?

Quello che io mi domando è per-ché si lasciano passare inosservatoquesti episodi. E’ inammissibile chein una istituzione che dovrebbefornire un modello di educazione,si consenta non solo di fumare albar o nel cortile, ma si lasci passarel’uso non solo di sostanze stupefa-centi “leggere”, ma anche di vere eproprie droghe.

Se un mio amico ha un problema diquesto genere come posso aiutarlo?

Perché ci sono delle persone che siarricchiscono alle spalle di genteche soffre.

Fino a che punto possono esserepericolose?

Una domanda: Perché bisognaprendere roba di un certo genereper divertirsi non ci sono altri modiper divertirsi?

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Non sono una cosa positiva perchémi limitano e perché in generecambiano in peggio.

Secondo me le sostanze stupefa-centi non sono una cosa positiva inquanto ti limitano, in genere cam-biano il tuo carattere in peggio.

Le sostanze stupefacenti sonosostanze che fanno indebolire l’or-ganismo fino ad ucciderlo e quindisarebbe la cosa migliore evitarle efare a meno del loro uso. Sonosostanze usate da persone forsecon problemi psicologici profondio per fare una cosa che lo facciacredere superiore agli altri.

Penso che sia una cosa bruttissimae che bisognerebbe aiutare in tuttii modi i ragazzi che fanno uso diqueste sostanze.

Penso che gli stupefacenti e le dro-ghe pesanti facciano comodo allepersone deboli che vogliono sfuggi-re da una realtà più grande di loro.

Penso che usare la droga non abbiaun senso, perché chi lo fa non sirende veramente conto di cosa stiafacendo. La paura di essere diversi,di non integrarsi con i gruppi (chene fanno uso) ti spingono ad avvici-narti a loro con il mezzo (a mioparere) sbagliato.

Ciò che penso mi sembra ovvio:sono inutili e distruggono la vitanon solo a te, ma anche alle perso-ne che ti vogliono bene.

Sostanze stupefacenti in che senso:marijuana, caffè o cocaina? Non sipossono fare queste domande per-ché la realtà degli stupefacenti èvariegata. In generale tutte le so-stanze che danno dipendenza pos-sono essere considerate “droghe”.Ho provato canne e non mi è di-spiaciuto, ho provato il caffè e nonmi piace, non ho provato la cocai-na e non lo farò.

Le sostaze stupefacenti sono as-sunte dai giovani per provare sen-sazioni diverse. Inoltre credonoche assumendo queste droghepossono risolvere i loro problemi.Alcuni forse assumono droghe pernon uscire dal gruppo e per risul-tare come “emarginati”.

Sono un’evasione dalla realtà, unmodo per sfuggire ai rigidi schemiimposti dalla società rappresentata

La dipendenza.

La dipendenza da queste sostanze.

Una mia paura è appunto la pauradella morte soprattutto delle per-sone più care.

Ho paura che aumentino sempre dipiù i ragazzi che ne fanno uso.

Ho paura di perdere l’autocontrol-lo e la lucidità, la capacità di valuta-re le situazioni e di trovare unarisposta adeguata ai problemi.

Ho paura che la disperazione miporti a farne uso.

La paura è che accada anche a me.

Paura: che si confondano i tipi di“droghe”. Non solo per chi ci giu-dica, ma anche per noi che, ipoteti-camente, ne facciamo uso. Bisognaaver ben presente che cosa ci tro-viamo tra le mani.

Ho paura che per qualche ragionepossa entrare in questo “giro” perpoi non riuscirne.

Non credo di aver paura perchésono assai distante dal mondo del-la droga, forse l’unica insicurezza

Perché si assumono queste sostan-ze?

Come mai queste sostanze vengo-no assunte?

Mi chiedo perché i ragazzi/le ragaz-ze che ne fanno uso lo facciano.

La “maria” è pericolosa come lealtre droghe?

La mia domanda è: se c’è un moti-vo per cui le persone ne fanno usoqual è? e cosa comporta esseredipendenti?

Riusciremo mai a liberarcene?

Domande: Perché non adeguarcialla moda europea e non legalizzia-mo le droghe leggere? Tanto, unavolta che non saranno più tabùanche il loro uso diminuirà.

Cosa pensano i ragazzi che assu-mono queste droghe? come vedo-no il mondo attorno a loro?

A cosa servono questi incontri?

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LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

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da scuola, genitori, istituzioni reli-giose.

Per me è una “stronzata” che nonuserò mai. Chi la usa dovrebbe an-dare in galera.

Non ci penso, tutte le mie cellulecerebrali sono state bruciate irre-versibilmente.

Penso che sono sostanze pericolo-se che nessuno dovrebbe usare etanto meno che nessuno dovrebbevendere.

Penso che siano molto in uso tra igiovani soprattutto le droghe leg-gere, probabilmente perché non sipensa a quali possono essere glieffetti sul corpo.

Non penso assolutamente che conl’assunzione di sostanze stupefa-centi ci si possa divertire di più oevitare i problemi. Credo, anzi, chepossano avere una “reazione” op-posta: la droga crea problemi emolto seri, ad/es. la dipendenza, idanni che ha sull’organismo. Noncredo che il modo migliore perrapportarsi con i problemi sia scap-pare, evadere dalla realtà, anzi, iproblemi vanno affrontati, guardatiin faccia, senza nascondersi dietrola droga.

Penso che tutto ciò che è nocivo alnostro organismo vada eliminato:uso di alcolici, sigarette e stupefa-centi. Comunque, forse è undiscorso grossolano e superficiale,ma l’uso saltuario di marijuana nonarreca danni consistenti, perciòbasta di dire “Ma brucia le celluledel cervello! perché prima che sibruci una cellula sia quante cannece ne vuole?

Sono dell’opinione che le sostanzestupefacenti siano dannose sia peril fisico che per la psiche: possoritrovare gli effetti in gran parte deimiei compagni di classe (10 su 18 sicannano).

Penso che chiunque utilizzi questesostanze o abbia qualche problemacon i vari componenti della societào lo faccia perché ormai è diventa-ta quasi una moda.

Io credo che le sostanze stupefa-centi sono un modo ingenuo perapparire come un leader del grup-

nasce dal vissuto degli altri, dellepersone vicine, che cercano in que-sto mondo “astratto” una via d’u-scita.

Non ho paura perché non la uso enon conosco nessuno che la usa.

Che non si possa uscire dal girouna volta entrati.

Una mia paura è che fra un po’ ditempo, queste sostanze arriveran-no a contagiare un po’ tutti.

Degli effetti di quelle pesanti chepossono portare alla morte.

Una delle mie paure più grandi èche amici possano iniziare oppureeccedere troppo nella droga; credoche la mia paura sia di perderli.

Pensare che niente sia apparente-mente grave.

Ho paura che, se provassi droghe,non potessi fare quelle a meno.

Ho paura che queste sostanzeabbiano qualche effetto negativo infuturo.

Io ho paura che il gruppo mi tra-sporti nel drogarmi anche se ionon ne ho la minima intenzione.

A cosa serve questo corso? perchésono qui?

Fino a che punto sono dannose perla salute? (legalizzala!)

Mi domando: perché certa gente fauso di queste sostanze, che causa-no solo danni alle persone?

Perché se ne parla così poco ascuola?

Come si può, senza il sostegno diun medico, riuscire a dissuadereuna persone dall’uso di sostanze?

Perché ci si deve porre il problemadi usare qualcosa di cui siamocoscienti faccia male?

Ma vi bucate a fare certe domande?

Da quali sostanze sono formateprincipalmente le varie droghe?

Tutte le droghe compreso l’ecstasyrendono dipendente?

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po di amici e, anche se sono moltousate, con un po’ di volontà si pos-sa diminuire l’uso di queste droghe.E’ vero che a volte sono usate perrisolvere problemi emotivi ma nonbisogna abusarne.

Io penso che le sostanze stupefa-centi possano essere giuste, masolo per alcuni casi. Infatti, sia neipopoli primitivi, che fino all’800erano fumate marijuana e canapa.Penso, dunque che per quanto ri-guarda le droghe leggere possanoessere legalizzate, ma usate in mi-sura giusta. Sono contro a coloro sirifugiano nella droga per risolvere iproblemi. Ok a scopi farmaceutici,no droghe pesanti.

Concordo sull’uso delle “drogheleggere” (cannabis) perché le riten-go non dannose assunte in piccolequantità. Aborro invece le droghepesanti in quanto sono molto peri-colose.

Credo che i ragazzi facciano uso disostanze stupefacenti perché cre-dono che l’unico modo per diver-tirsi sia quello di perdere il sensodella realtà.

Io penso che le sostanze stupefa-centi non servino a niente, ma soloper distruggere la persona.

Che sono un mezzo per uscire dal-la realtà quotidiana e per dimenti-care i problemi per una sera.

Io credo che le sostanze stupefa-centi siano un qualcosa che ti spin-ge in un mondo che non è quelloreale e non è certo una cosa posi-tiva. Sono assolutamente contrariaal loro utilizzo e credo sia una cosainutile perché comunque è uneffetto che non può durare in eter-no. Si nuoce soltanto alla salute.

Io non ho un’idea ben precisa sulladroga. Penso che le persone, (iragazzi) che ne fanno uso hannodei problemi che cercano di risol-vere dimenticandosi la realtà edevadendo da questa. Penso che sideva stare più vicino ai ragazzidurante la loro adolescenza e cer-care di aiutarli. La droga è una fugadai dispiaceri e dai dolori che la vitaci impone.

La droga è l’accesso a una dimen-sione trascendente. Nell’uso della

Non ho paura al riguardo.

Che legalizzino le droghe pesanti!

Penso che riuscirò sempre a starelontano dal mondo della droga eper questo la mia paura più grandeè quella di perdere qualche perso-na a cui tengo che magari non ha lamia stessa forza.

Ho paura di provare e di incomin-ciare a prendere il vizio.

Di cadere nel ciclo della droga.

Non c’è una cosa in particolare chemi fa paura, io temo il mondo delladroga in generale.

Io personalmente non credo pro-prio di usarla mai, quindi non hopaura per me. Invece ho paura chele persone a cui voglio bene cicaschino e si rovinino la vita.

La mia paura è quella di non riuscirea imparare a fabbricarmi i bonghetti.

Vorrei sapere perché non vengonopuniti gli spacciatori?

Perché condannare un innocentespinello? Condanniamo l’eroina!

Perché i ragazzi ne fanno uso?

Di fermare gli spacciatori.

Non ho particolari domande daporre.

Perché gli adulti generalizzano epensano che non si sappia a cosa siva incontro e che non si sappiadifenderci?

Come si fa a raggiungere l’overdo-se?

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droga dobbiamo rifarci alla similitu-dine degli arcieri: dobbiamo mirarepiù alto. Dobbiamo cominciare dal-l’ecstasy e passare per la coca e ilcrack e i bonghetti. Il raggiungimen-to di ciò è il cilum.

Penso che esse non siano il giustomodo per risolvere i problemi, masolo un danno fisico, un autonuo-cersi per sempre, una cattiva “mo-da” in voga nella società attuale.

Sono sostanze che non dovrebbe-ro nemmeno esistere e chi ne fauso, come dicono molti, sbaglianosin da principio. Comunque credoche nessuno possa fare nulla aglispacciatori e ai fornitori perché c’ène saranno sempre comunque eovunque.

Penso che le sostanze stupefacentisiano un rifugio per persone insicu-re e senza fantasia…non credo siautile farne uso per divertirsi ci so-no modi più sani.

Delle sostanze stupefacenti pensoche non debbano essere usate, disolito queste roba vengono usateper dimenticare un brutto momen-to o per divertirsi, comunque iopenso che queste sostanze sianoinutili perché possono causareanche la morte.

Penso che sia normale alla mia età(o comunque da giovani) voler spe-rimentare nuove emozioni o volerevadere da situazioni difficili sia dal-la quotidiana routine, e molti giova-ni pensano di poterlo fare con ladroga. La voglia di provare è piùforte del ragionare sulle conse-guenze. Penso che drogarsi è sba-gliato ma non è una colpa ma unadebolezza.

Penso che le sostanze stupefacentisiano dannose per i giovani, soprat-tutto le droghe pesanti. Invece,penso che le droghe leggiere sianocomunque dannose, ma molto me-no rispetto a quelle pesanti comel’ecstasy, infatti per una canna non èmai morto nessuno. Certo che sequalcuno piglia il via a farsene unaquotidianamente alla fine si riducemolto male.

Io penso che l’uso di droghe e so-stanze affini, oggi sia dovuto più chea un bisogno di evadere dalla realtàe dalla monotonia quotidiana, sia

Alcune volte dir di “no” a chi tioffre la possibilità di provare non èfacile, magari per vergogna di esse-re derisi o simili. Mi auguro solo diesser sempre così forte, sicura diciò che non voglio e di riuscirsempre a dir no.

Paura: che qualcuno che conoscosia in qualche modo coinvolto nel-lo spaccio (o nell’uso).

Non ho paure, credo di essere suf-ficientemente intelligente per te-nermene alla larga. ho solo paurache un giorno per caso possa esse-re punta da una siringa infettata.

La mia paura più grande è di esse-re “contagiata” e che un giornopotessi usare anch’io. Io spero chequel giorno non arriverà mai e cer-cherò di non frequentare genteinadatta.

Qualche volta penso che mi piace-rebbe provare e basta, ma se poi cicasco?

Una mia paura è che i giovani co-mincino sempre più precocementea fare uso di droghe, e questo puòessere molto dannoso per unasocietà che proprio noi giovani ungiorno dovremo gestire.

La mia paura è che con lo sviluppodelle tecniche scientifiche si giungaalla creazione di una droga i cui sin-tomi siano enormemente aggravati

Perché non si prova a far capire aigiovani i veri ideali da seguire?Forse, così si farebbe meno uso diqueste sostanze.

Per quale motivo si fa uso di questesostanze?

Perché è utile fare uso di sostanzestupefacenti? Cosa si prova?

“A cosa servono queste sostanze”?

Quando inizia la “dipendenza” dauna sost. stup.?P.S. non fumo e non mi faccio.

Domande non ne ho, penso diessere abbastanza informata suquesto argomento.

Siamo sicuri che a tutti i giovaniinteressi discutere di tali problemi?

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diventato un’abitudine, qualcosache appare quasi normale, ed è perquesto che i giovani ne fanno largouso ed è anche il motivo per cui ècosì difficile operare una sensibiliz-zazione dei giovani nei confronti ditali sostanze, ed è difficile far capireil problema, che dai giovani non èvisto come tale.

Delle sostanze stupefacenti pensoche siano inutili e che sarebbe l’oradi punire chi le “fabbrica” e soprat-tutto chi le spaccia.

Un errore umano.

Io penso che l’uso di sostanze stu-pefacenti sia sbagliato perché creadipendenza e seri danni mentali.Non condivido le opinioni di colo-ro che le usano.Per me l’uso di stu-pefacenti è causato da insoddisfa-zione e da una situazione mentalemolto contorta.

Io penso che le sostanze stupefa-centi siano solo un rifugio per chiha paura di affrontare la realtà eper chi ha grossi problemi ed ètroppo vigliacco per affrontarli.

La droga sta nell’anima, ed è lacapacità di fruire della bellezza,attraverso la droga è possibile sot-trarsi alla dimensione terrena, arri-vando a contemplare la visione diDio.

Io penso che le sostanze stupefa-centi vengano usate da personeche hanno un senso di vuoto inte-riore o che hanno iniziato quasi pergioco, ma ritengo che siano danno-sissime per i rapporti sociali e tut-ta l’esistenza.

Io penso che le sostanze stupefa-centi siano solo un mezzo per fug-gire da una realtà che non è comevorremmo (non è che ne facciouso, mi riferisco ai giovani in gene-rale e a chi ne fa uso), un mezzoper “movimentare” una serataandata male, per scappare dallapaura e per dimenticare il dolore, lasofferenza, forse è solo una formadi debolezza e di solitudine.

Penso che siano una miscela disostanze, che ti fanno salire qualco-sa al cervello…e che ti fanno scen-dere la vita! Inizi “per gioco”, maga-ri ad una festa, o in uno stato didepressione, con 1 canna e finiscicon l’inoltrarti sempre di più nelleprove e nei pericoli di questo terri-

rispetto alle droghe esistenti al gior-no d’oggi, e quindi più pericolosi.

Non ho una paura particolareriguardo a queste sostanze ma mipreoccuperei molto se fosseropersone che conosco a farne uso.

Nessuna.

Una mia paura è che l’uso di stupe-facenti possa diffondersi in tutti gliambienti tra cui le scuole.

La mia paura è che la gente masoprattutto i giovani faccia semprepiù uso di queste sostanze fino a chetutti sono contagiati da questo vizio.

La mia paura è uscire dal tunnel.

Ho paura che la droga possa con-tagiare i miei amici.

A volte ho paura di venire per unerrore contagiata dall’AIDS nono-stante usi le dovute precauzioni inogni caso.

Ho paura che molte persone entri-no in questo gioco e non riesconoa vincerlo perché si smarriscononei suoi violenti, tortuosi, pericolo-samente troppo pericolosamente“attrattivi”, viali…spero che qual-cuno riesca a superarli mostrandoche l’uomo è più potente e che la

Mi chiedo: cosa spinge la gente acomprarla?

Perché esiste?

Mi chiedo se le autorità saprannofare qualcosa per bloccare il pro-blema.

Perché non si ferma la produzionedi droga?

Come si fa per non uscire?

Perché si arriva a drogarsi?

Anche se da quello che ho scrittonon si direbbe, mi chiedo come sipuò giudicare a priori chi ne fa uso.

Come finiremo in questo mondodove parecchi giovani fanno uso diqueste sostanze?

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bile “gioco”, nelle sue tentazioni, edè difficili opporsi a questi desideri,ed alla fine la penitenza da pagare èmolto, molto alta…

Penso che chi utilizzi sostanze stu-pefacenti siano individui dalla per-sonalità fragile. Probabilmente conuna situazione familiare particolareche li costringe a cercare rifugio incompagnie sbagliate: credo che siacome il fumare, si accede a questepratiche spesso spinti da uno sba-gliato “spirito di gruppo”.

volontà e che la volontà può risol-vere grossi problemi.

Temo che, nel modo in cui si staevolvendo la società, i giovani ten-dano a rimpiazzare con le droghe ivalori importanti della vita (comeonestà, senso di responsabilità,altruismo), a cui tutti dovrebberoessere educati.

Oltre alla dipendenza, quali sono idanni delle droghe? (a livello neuro-celebrale).

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STUDENTI DEL RODARI

LA TUA OPINIONE

Molti ragazzi affermano, quasi con rabbia, che le sostanze rovinano la salute, perciò è stupido usarle.

I motivi che secondo loro stanno alla base dell’uso di sostanze sono svariati, tra cui:

◆ voglia di novità e gioco

◆ pressioni da parte del gruppo frequentato

◆ incapacità di esprimere in altro modo disagi e problemi

◆ mancanza di ascolto da parte di figure di riferimento

Alcuni sono convinti che le droghe leggere non facciano male; altri asseriscono che non faranno mai uso

di sostanze (a meno che qualcuno non li trascini nella droga contro la loro volontà!).

UNA TUA PAURA

Una paura molto frequente è quella della dipendenza, soprattutto in relazione alle droghe pesanti e quin-

di di non essere più in grado di uscire dal “tunnel”.

Un’altra paura molto consistente è relativa alle altre persone: che ci cadano amici o parenti. Più in gene-

rale si teme per il futuro del mondo, che sia sempre peggiore a causa di un uso di massa delle droghe.

Alcuni hanno paura di essere costretti, plagiati o fatti drogare contro la loro volontà.

UNA TUA DOMANDA

Quasi tutti si chiedono perché le droghe vengono usate.

Molti vorrebbero sapere anche quali sono i veri effetti delle diverse sostanze stupefacenti.

Mentre alcuni si domandano come fare per abolire l’uso di droghe, altri si chiedono perché non vengo-

no legalizzate quelle leggere.

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Ho fatto uso di sostanze comehaschish e marijuana nell’ultimo an-no e sinceramente non mi è di-spiaciuto anche se so che sono del-le cose FUORI LEGGE mi piace fu-marle perché sinceramente mi pia-ce. Per quanto riguarda le altredroghe ho tirato su alcuno volte il”POP” ma non mi è piaciuto, mi èvenuto il mal di testa. Le altre nonle proverò mai, perché le giudicotutte troppo devastanti.

Penso che l’uso di sole droghe leg-gere in modo moderato non portia conseguenze gravissime.

Penso che ognuno debba decidereda solo se consumare questesostanze o no. Ognuno di noi èdotato di volontà e intelligenza edè in grado di decidere cosa è giustoe cosa è sbagliato. E’ vero comun-que che ogni tipo di droga (anchel’alcol e le sigarette) fa male allasalute, ma infondo un bicchiere divino, una sigaretta o una canna ognitanto non è la morte di nessuno.Basta non eccedere nelle dosi, usa-re la testa.

Credo che se non ci fossero sareb-be meglio, ma esistono e non pos-siamo ignorare questo problema.Non giudico male chi ne fa uso, mami chiedo il perché, soprattuttoquando si inizia per gioco e poi nondimentico che spesso dietro que-sto uso c’è un disagio, un problemache non si riesce ad esprimere aparole….magari perché non trova-no chi li ascolti….

Penso che ognuno sia libero di fareciò che vuole, se queste sostanzesono nate vuol dire che qualcosa dibuono devono aver fatto.

Penso che le sostanze stupefacentidi qualunque tipo esse siano e qua-lunque sia l’uso fatto siano comun-que sbagliate e nocive per il nostroorganismo e per il nostro caratte-re, influiscono negativamente e inmolti casi finiscono per rovinare lavita delle persone.

Sono convinta che ci sia una diffe-renza tra droghe "leggere" e dro-ghe “pesanti”. Quelle leggere le housate e non ho mai negato che misia piaciuto anche se negli ultimimesi praticamente le ho usate si eno 1 o 2 volte (un po’ a malincuo-re devo ammettere!). Le droghe

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Sono gli acidi, perché conosco per-sone che ci sono rimaste e tutte lealtre perché conosco gli effetti e mifanno paura.

Non uso sostanze stupefacentiderivate dal laboratorio in quantole considero fortemente dannose.

Ho paura delle “paste” e dell’ eroi-na, degli effetti che possono provo-care.Ho paura della dipendenza,hopaura degli effetti devastanti cheprovocano, bruciano il cervello e tiannientano come persona.

I danni che provocano, che sonodistruttivi e permanenti. La paura,dopo aver provato. che non si pos-sa tornare indietro, dopo essersipentiti.

Diventare dipendente e quindidipendere solo da quello.

Ho paura che l’uso di questesostanze aumenti sempre di più trai giovani d’oggi.

Come ho detto prima la paura mela provocano quasi tutte le droghepesanti, in special modo l'ecstasy elsd, mi fanno paura i danni che pos-sono provocare a livello celebrale.

Quando legalizzeranno le drogheleggere?

Quando legalizzeranno l’uso dimarijuana ed hashish in Italia?Quando si renderanno conto chequeste droghe sono ormai diventa-te comuni?

Esiste una droga chiamata etere?

In che modo vengono aiutati iragazzi che hanno questo problemae se vengono coinvolte anche lefamiglie.

Perché iniziare?

Perché molte persone sentono ilbisogno di provare o di fare uso diqueste sostanze?

Vorrei che qualcuno mi dicessesenza pregiudizi, senza luoghicomuni e senza utilizzare per forzail proibizionismo i veri effetti delledroghe in generale. A saperli li sotutti, ma non sono sempre sicurache siano veri.

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pesanti (soprattutto quelle chimi-che plurimescolate!) mi fanno pau-ra sinceramente, anche se devoammettere che alcune di esse miincuriosiscono.

Penso che chi assume questesostanze sia una persona fragile,con molti problemi.

Penso che sia una sciocchezzaprendere delle sostanze stupefa-centi per divertirsi.

Le sostanze stupefacenti di per senon mi fanno paura, mi preoccupa-no invece gli effetti che queste pos-sono avere sulle persone che leusano abitualmente. Mi fa arrabbia-re il fatto che molte persone sianoschiave di queste sostanze; in moltipreferiscono divertirsi solo e sol-tanto in questo modo piuttostoche provare attività differenti.Personalmente non ho mai sentitol’esigenza di utilizzare sostanze stu-pefacenti perché non ne sonoattratta e compatisco chi ne fa usoregolarmente.

Penso che è facile cascarci cosìcome è facile capire che causa gra-vi problemi di salute.

Le sostanze stupefacenti rovinanola salute.

Io penso che l’uso di sostanze siasbagliato, però ognuno è libero dofare ciò che vuole…il fatto è che lepersone non capiscono, quando nefanno uso, ai rischi che vannoincontro!!!

Peno che siano dannose.

Penso che sono cose inutili e mifanno veramnete schifo e ti rovina-no la vita.

Non condivido coloro che pensa-no che i problemi della vita in gene-re si possono risolvere con l’assun-zione di sostanze stupefacenti. Sirisolvono i problemi solo affron-tandoli.

Fanno male.

Droghe leggere OK droghe pesan-ti NO.

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Avrei paura di non uscirne più.

Di non poter smettere una voltaincominciato ad usarle.

Ho paura che l’assunzione di que-ste sostanze si espanda a tal puntoda offuscare e confondere sul benee/o il male che queste sostanzeprovocano.

Non ho proprio paura, perché soche l’assunzione di droghe dipendesolo da me, ho paura che le perso-ne a me care non capiscano la stu-pidità dell’assunzione di questesostanze.

Avrei paura a farne uso.

Ho paura che entrando in vigore lalegalizzazione delle droghe…trop-pa gente cominci a farne uso, tracui i compagni di scuola ecc…

Ho paura che le possano prenderequalcuno a cui tengo.

Ho paura che ne possa far uso unapersona a cui voglio bene.

Ho paura che sempre più giovanifaccianouso di syupefacenti.

Cedere e un giorno perché sonodepressa usare qualche sostanza.

Non ne ho, sono sempre coscientedelle mie decisioni.

Quali sono gli effetti che provoca-no queste droghe?

Cosa prova chi ne fa uso?

Perché lo fanno?

Si può uscirne con la sola forza divolontà?

Conoscendo persone che fumanoe che fanno uso di sostanze obevono alcolici…come è possibilefargli capire che stanno sbagliando?

Quale motivo spinge a provare?

Che cosa pensa la gente che si dro-ga?

A chi fa uso sia regolare che inmodo sporadico di sostanze. comecredi che si risolvano i problemiassumendo queste sostanze? Nevale la pena?

Perché non le legalizzano?

Legalizziamola?

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Chi fa uso frequente di sostanzepenso che abbia dei problemi dibase e non mi sento di giudicarli.Chi ne fa uso qualche volta pensoche lo faccia per divertirsi o peressere accettato nel gruppo chefrequenta.

Sono solo cose inutili e che tidistruggono la vita, i divertimenti sipossono trovare in altri modi esicuramente migliori.

Non approvo l’utilizzo di similisostanze chi ne fa uso ha veramen-te dei problemi e oggi i problemi cisono.

Chi ne fa uso ha dei problemi difondo e spesso non si rende contodella gravità.

Penso che alla nostra età sia inevi-tabile.

Penso che sia molto ingiusto, mapenso anche che chi ricorre a que-ste sostanze abbia dei problemi psi-cologici, e molto probabilmentefamiliari.

Disapprovo fortemente chi assumesostanze stupefacenti. Non cono-sco nessuno che ne faccia uso,almeno che io sappia. Non riesco acapire come una persona possarovinarsi la vita per un banale “bra-vata”. Ma disapprovo ancora di piùchi li inganna, dunque spacciatori efabbricatori, i veri “diavoli” di que-sto mercato.

Penso che molti ragazzi ne faccianouso perché trascinati da una com-pagnia sbagliata e pochi per sceltapersonale.

Penso che usare queste sostanzesia il peggior rimedio possibile eimmaginabile a delusioni, o allavoglia di trovare qualcosa di nuovo.Io non giudico le persone in quan-to utilizzanti di queste sostanze,macerto me ne faccio un’idea.Detesto pensare che possa io stes-so, arrivare a cadere nella tentazio-ne di usare le droghe. Penso che selo facessi, non potrei più vedermiallo specchio nello stesso modo dicome lo facevo prima.

Che gli stupefacenti sono pericolo-si, danneggiano la vita, non gli usereimai, gli abolirei.

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Temo che il problema tenda adessere sottovalutato o affrontato inmaniera sbagliata.

A me la droga fa paura, qualsiasidroga, e non l’ho mai usata perchéè qualcosa di inutile e mi fa schifosolo al pensiero.

Conseguenze terribili.

Di farne uso regolarmente.

Ho paura di prendere droga “taglia-ta” male.

Io avrei paura a farne uso, soprat-tutto paura di fare del male a mestessa; me lo perdonerei difficil-mente.

La mia paura è che qualche mioamico cada nel tranello delle dro-ghe. Fortunatamente ho amiciintelligenti e furbi, ma potrebbesempre succedere. Non ho pauraper me stesso, perché penso diessere abbastanza forte da nonassumere droghe, ma se moltiragazzi ci cadono, devo comunquetenere gli occhi ben aperti.

Non ho sicuramente paura di finirenel giro perché sono stata trascina-ta, ma ho paura che qualcuno deimiei amici possa iniziare a farne usoed allora non saprei come compor-tarmi.

La mia paura peggiore sulle drogheè che possa farmi plagiare dai miei“amici” che potrebbero fare uso didroghe, per poi assumerle anch’io.Inoltre temo molto la possibilitàche (in un futuro molto, lontano)mio figlio e la mia fidanzata, possa-no entrare in questo terribile girodella droga.

Ho paura di usargli, speriamo checon l’andare del tempo non gli usimai, perché sono credente.

Non mi vengono in mente doman-de.

Che motivo o meglio che necessitàc’è a provare sostanze stupefacenti?

Perché l’uomo deve arrivare a ciò?

E’ possibile uscirne del tutto?

Una domanda….Perché non lega-lizzare?

Ci sarebbero tante domande dafare a una persona che ne fa uso.Sarebbe tutto più semplice se fossechiaro.

La mia domanda è più che altro unariflessione: Chi spaccia e fabbricadroghe, come può resistere allenotizie di morte di molti ragazzi?Loro non hanno una coscienza e mipreoccupo quando penso che i sol-di possono fare tutto questo (i sol-di che ricevono spacciatori e fab-bricatori).

Non domande da fare.

Mi chiedo se le associazioni, lecomunità, che si occupano delladisintossicazione, fanno e possonofare qualcosa per invogliare i piùrestii a cominciare a disintossicarsi.

Si possono abolire?

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Nella mia vita ho provato a fumarea 14 anni e ora ne sono “schiava”.Una volta, mio fratello, mi ha fattoprovare marijuana ma era per farmicapire che sono una ragazza facile ecadrei subito in tentazione. Inveceio penso di no, sono una ragazzache è contro queste cose…unconto è provare, un conto è conti-nuare.

Penso che l’uso di sostanze stupe-facenti non sia una cosa positivaper l’uomo. Influisce nella salute espesso non riescono a essereragionevoli. Forse ne fanno usosolo perché hanno dei problemi eallora secondo loro è una soluzio-ne per risolverli, ma in realtà que-sto porta solo alla distruzione del-la persona.

Penso che le persone che usanostupefacenti (anche se droghe leg-gere) non siano persone motivatema lo fanno o per avere esperienzediverse, provare sensazioni diversee per vedere che effetto hannomolto spesso (come l’ecstasy)mortale. Io disapprovo le personeche le usano ma non puoi di certotu “piccolina” andare da uno piùgrande e dirgli così su due piedi dismettere di “fumare le canne” osmettere di drogarsi…spero sol-tanto che questi ragazzi/e sappianoa quali conseguenze vanno incon-tra anche per quanto riguarda lalegge.

Penso che sia una cosa stupida fareuso di sostanze o bere. E’ vero cheognuno ha le sue buone ragioniperò…non condivido chi ha questiatteggiamenti solo per divertirsi. Lepersone che bevono o che assu-mono sostanze sono persone chenon hanno capito niente della vita eche non conoscono i veri valori.Basterebbe capire che il dolore chehanno dentro non sparisce così,anzi aumenta. Comunque ognunofa quel che vuole ed io personal-mente rispetto le scelte altrui.

Credo che la maggior parte deiragazzi/e assumano sostanze peri-colose perché hanno problemi, maanche perché spesso vengano spin-ti da i loro amici a provarle.

Se una persona fa uso di sostanzestupefacenti penso che abbia deiseri problemi per ridursi la vita inun tale stato.Ma la cosa che mi col-pisce maggiormente è che il piùdelle volte non chiedono aiuto per

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Ho paura che se nel futuro dovessiusare sostanze stupefacenti neresterei schiava perché so che por-ta alla morte e lo voglia di vivere cene ho tanta.

Di paure non ne ho nessuna per-ché non sono cose che mi riguar-dano e che non ho intenzione diprovare.

Ho paura di quello che succederàalla persona dopo aver assunto ofumato…non si è più lucidi nonrispondono agli stimoli come primaproblemi ai polmoni ecc…

Ho solo paura che tutti facciano lostesso errore e che il mondo peg-giori sempre più. Ma perché nessu-no capisce cosa vuol dire VITA?

Una delle mie paure è trovarmicoinvolta in questo tipo di situazio-ni. Già da piccola ho corso ilrischio, prendendo delle caramelle(da altri bambini) contenenti droga.

Non uscirne più.

Mi chiedo una cosa: come mairagazzi della mia età, anche più pic-coli, fanno uso di stupefacenti? Acosa gli porta? Cosa penseranno undomani?

Cosa provano le persone che nefanno uso?

Perché queste persone sono spintea distruggersi con le loro stessemani?

Perché la società (lo Stato!) nonaiuta, anzi non leva dal commerciogli alcolici che sono alla portata ditutti, e non ostacolano la circola-zione di sostanze?

Anche se non centra molto, vorreichiedere una cosa:“è vero che alcu-ne figurine sono infettate dalla dro-ga?”

A che serve? La felicità la possiamotrovare in altre cose.

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LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

paura di essere giudicati male.

Molte persone fanno uso disostanze stupefacenti per gioco,per novità, spinti da una cerchia diamici sbagliata,non si rendono con-to a cosa in realtà vanno in contro.

Non ho alcuna paura dato chesono una persona forte e non mifarei assoggettare né dal fumo nédal bere se avessi una persona giu-sta accanto a me (la mia ragazza, ola mia compagna).

No, per fortuna non sono arrivatoha prendere queste sostanze.Penso che siano distruttive perl’organismo, quindi non ne pensobene, però le persone che le hannousate e ne sono uscite le ammiromolto perché hanno saputo reagirea questa cosa e non credo che siafacile.

Le persone che provano sostanzesecondo me sono incoscienti, nonsanno a cosa vanno incontro.

Io penso che la maggior parte del-le persone che l’assumono hannola convinzione di poter smetterequando si vuole.

Temo i risultati di un uso di massadi sostanze stupefacenti nellasocietà.

L’unica mia paura è il gruppo, poi-ché solo in compagnia è facile fareuso di sostanze, non ne faccio maiun uso personale anche perchénon ne ho bisogno.

Una paura al livello di droghe no,non perché sono un bravo ragazzoo altro,ma solamente perché tengoalla mia salute.

Paura di morire.

Forze se qualcuno a dei problemigravi, e per dimenticarli usa droghe.

Perché “droghe” come l’alcol, le si-garette sono legalizzate? Produ-cono comunque dipendenza edeffetti molto pericolosi e negativi.

Non ho alcuna domanda da fare.

Credo che quello che fate sia giu-stissimo, continuate così, è forsequalcosa cambierete.

Una volta provata una sostanza,unapersona è costretta poi a usarla incontinuazione perché non è in gra-do di smettere l’utilizzo?

Nessuna domanda.

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STUDENTI DEL DATINI

LA TUA OPINIONE

La maggior parte dei ragazzi pensa che le sostanze facciano male: il loro uso è nocivo per l’individuo e

per gli altri.

Molti affermano con convinzione che non le useranno mai perché non servono a nulla (danno solo l’illu-

sione di risolvere i problemi!) e giudicano “stupidi” coloro che ne fanno uso.

I ragazzi pensano che le sostanze vengano usate per svariati motivi. I più ricorrenti sono:

◆ evadere dalla realtà

◆ farsi grandi di fronte agli amici

◆ risolvere i problemi

Alcuni ammettono che le sostanze fanno male, ma che il loro uso è piacevole.

Altri ritengono che usare ogni tanto le droghe leggere non fa male (basta non diventare tossicodipen-

denti!).

Viene fatta una netta distinzione tra droghe pesanti e leggere e c’è una forte ed aperta condanna da par-

te di tutti verso la dipendenza.

In realtà si percepisce che il limite tra atteggiamenti a rischio e non a rischio è molto vago.

Molti “confessano” di fare uso di sostanze, mentre altri le rifiutano in maniera assoluta; emerge comun-

que una forte esigenza di condividere le proprie esperienze.

UNA TUA PAURA

La paura più ricorrente nei ragazzi è che dei loro amici o parenti entrino nel tunnel della droga.

Molti temono di lasciarsi andare e caderci loro stessi.Ancor più spesso hanno timore che qualcuno fac-

cia provare loro delle droghe a loro insaputa (aprendogli la bocca e dandogli della droga senza farsene

accorgere!).

Alcuni asseriscono con decisione che non hanno nessuna paura perché non useranno mai certe sostanze.

Solo due nominano la paura dell’AIDS.

UNA TUA DOMANDA

La domanda più frequente è :“Perché i ragazzi usano queste sostanze?”

Molti si chiedono anche quali sono i reali effetti degli stupefacenti.

Alcuni si chiedono perché esistono le droghe.

Altri non hanno nessuna domanda.

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Io penso che chi fa uso di questesostanze la maggior parte lo fa pervantarsi, e quindi di conseguenza siporterà questo vizio per moltotempo.

Secondo me è veramente una brut-ta cosa e disapprovo totalmente lepersone che le usano.

Penso che se una persona non leprovasse mai avrebbe molto menoproblemi.

Secondo me, è una cosa stupida,perché non si risolve niente.

Penso che sia una cosa molto sba-gliata, prima di tutto per te stesso,ma anche per le persone che tistanno vicino, ma in vita mia nonl’ho mai provato.

Penso che non serva a nulla.

Penso che fanno male e non vedo ilmotivo di usarli.

L’uso di stupefacenti non serve anulla, molte persone la usano perfarsi grandi con gli amici, e pensanoche usando queste sostanze risol-vono tutti i pensieri e i problemiche li affligono.

Penso che fanno male soprattuttoai giovani!

Penso che non ci cascherò mai. Lesostanze stupefacenti per me sonosolo delle grandi cavolate.

Penso che la usi chi non si sa diver-tire.

Non sono contrario all’utilizzo. Ionon ne faccio uso, però nondisprezzo chi lo fa!

Io sono molto contraria all’uso diqueste sostanze. Però non impedi-sco agli altri l’uso.

Io non faccio e non ho mai fattouso di sostanze, ma penso che chine fa uso abbia problemi su comedivertirsi. Questo accade a moltiragazzi purtroppo.

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

La paura che ho è quella di arriva-re un giorno nel quale mi lascioandare come per esempio provarea fumare e bere.

Mi farebbe molta paura o persino“schifo” venire a sapere che deimiei amici usano queste cose.Soprattutto i miei più cari amici o ilmio ragazzo.

Imbattermi in una persona chevende queste droghe.

Ho paura, es: che ad una festa mifaccino bere qualcosa, che mi possafar andare un po’ fuori, a mia insa-puta.

Ho paura che persone che cono-sco mi contagino a provare.

Poche perché non ne farò mai uso.

La mia paura più grande è nessunaperché non provandole la pauranon c’è, a meno che non me la dia-no di nascosto.

Una mia paura che ho, è che quan-do vado in discoteca, ho paura chequalcuno senza farsi vedere mimetta una pasticca in bocca.

Ho paura che un giorno qualcunomi chiederà di usarle.

Che i miei amici ci caschino.

Io non ne ho paura dato che non lauso.

Rimanere solo.

La paura è di aver problemi con lalegge, con i mia e di salute.

Che ne facessero uso i miei figli.

Non ho paura perché non ne faròmai uso.

Perché producono ancora sostanzegravemente pericolose alla salute?E perché le vendono ai ragazzi cheancora non sanno le conseguenze?

Non riesco a capire perché fannociò, penso per esibizionismo o pervari problemi che hanno alle spalle.

Perché, secondo voi, i ragazzi pren-dono queste sostanze?

Perché fare uso di stupefacenti senon risolvono niente?

Non le ho, perché non mi interessal’argomento, anche se sono proble-mi all’ordine del giorno.

Perché rovinarsi la vita così?

Perché i ragazzi quando hanno deiproblemi devono arrivare a drogarsi?

Che effetti collaterali e dannosihanno sulla persona che ne fa uso?

Perché i ragazzi usano queste so-stanze stupefacenti?

Perché la gente è così stupida?

Quanti ne usano in percentuale aPrato?

Una persona come può riuscire asopportare tutto questo?

Non capisco il perché lo fanno.

A cosa serve farne uso?

Che divertimento ci sarà a farsi delmale, questo mi chiedo.

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Penso che chi usa sostanze stupe-facenti abbia seri problemi e forseper non pensarci, si droga: credoche chi, come alla mia età, partecon il semplice spinello, verso i29/30 anni possa arrivare a pren-dere droghe più pesanti comeeroina, cocaina, ecc. quindi io sonoassolutamente in disaccordo conchi vuole legalizzare la marijuana.

Penso sia una cosa che ti rovinacompletamente la vita.

Molti ragazzi ne fanno uso in pic-cola parte, non fanno male comedicono.

Per me non servono a niente soloa rovinarsi.

Penso che l’uso di stupefacenti siasbagliato e penso che non sia giu-sto usarle.

Che sia sbagliato usarle e pensoche non sia giusto usarle.

Io penso che provare sostanze stu-pefacenti sia lecito ogni tanto, nondiventare tossicodipendenti ofumare hashish di continuo. Pensoinoltre che se legalizzassero “ledroghe leggere”, i ragazzi passe-rebbero alle “droghe pesanti”(anche se secondo me non c’è dif-ferenza) perché i ragazzi cercano ilproibito.

Penso che non servono a nulla.

Se uno si vuole rovinare la vita fac-cia pure, basta che non faccia qual-cosa di male.

Secondo me le persone nondovrebbero prendere delle sostan-ze stupefacenti perché danneggia-no la salute e può portare alla mor-te.

Penso che l’uso di sostanze stupe-facenti sia regolarmente sbagliatoe pericoloso ma allo stesso tempoanche molto piacevole.

Penso che gli stupefacenti sianopericolosi per noi stessi ma allostesso tempo fanno provare emo-zioni forti e piacevoli.

Chi fa uso di queste sostanze lo fasolo per piaciere, senza saperequello che accadrà oppure solo pervoglia.

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Delle droghe non ho assolutamen-te paura, in quanto chi conosconon si droga e a chi me la dovesseoffrire risponderei sicuramente dino, al limite potrei anche avvertirela polizia.

Non riuscire ad aiutare gli amici.

Di esagerare.

Non ho delle paure riguardo a que-sto argomento.

Non ho paure.

Paura che un mio amico/a ne facciauso

Ho paura che qualcuno che cono-sco ne faccia uso.

Una mia paura è quella degli inset-ti, appena ne vedo comincio a urla-re e corro via.

Nessuna paura perché a differenzadi molte persone conosco a fondola mia persona e fino ad adesso hosempre saputo reagire positiva-mente.

Non ho paure, sono cose che van-no provate.

Io ho una grande paura di provarle,quando le vedo mi sento in ansia,voglio andare via.Una mia paura è che un giorno

E’ mai capitato che chi comincia adrogarsi con eroina (le cosiddettedroghe pesanti) possa finire a dro-garsi con droghe leggere (tipomarijuana)?

Perché lo fanno?

Come si può fare uso di eroina.

Che bisogno c’è di usare questecose.

Non ho domande da porre.

Non ho domande pertinenti all’ar-gomento da porre.

Non ho domande.

Perché molti ragazzi/e ne fannouso?

Non so cosa dire.

Se una persona si alcolizza puòmorire? E cosa deve fare per smet-tere?

Nessuna domanda.

Nessuna domanda.

Vorrei sapere come è stata la primavolta che si è provata questa sensa-zione? Se avevano la coscienza perfarlo? Una mia domanda è:che cosa

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Penso che chi vuole prenderle deveessere padrone di farlo.Certo devesapere a quali effetti va incontro enon andare dietro la massa a farloperché obbligato. Lo so che è sba-gliato, ma tutto sta nel farlo conmoderazione.

Penso che chi le usa è solo stupidoperché sa che fa male e continua ausarle.

Che se uno le sa usare non sareb-bero illegali.

Penso che la gente usi sostanzestupefacenti, perché si fa crederegrande, che non ha paura di niente,e pensa che con le droghe possarisolvere i propri problemi, mainvece li aggrava.

Secondo me l’uso di queste sostan-ze è uno dei tanti modi che usano iragazzi per cercare di evadere dallarealtà. Io non le ho mai usate manon penso che le userò mai ancheperché conosco bene l’effetto chehanno.

Penso che non sia una cosa saluta-re anche se qualche volta può aiu-tare a non pensare. Ovviamentevanno prese molto raramente econ attenzione.

Penso che le usino le persone chenon sanno divertirsi.

Che sono di fori.

Penso che usare sostanze stupefa-centi lo fa solo chi non conosce ilvalore della vita.

Penso che la gente è stupida a usa-re sostanze stupefacenti.

Penso che è meglio non farne usoperché fanno molto male alla salute.

Se ne potrebbe fare anche a meno.

Io penso che chi si droga lo fa persentirsi grande e per provare. Peròpenso che sia meglio non provaremai.Anche perché fa male alla salute.

Una cosa brutta.

Non sono vicino a me ma nutrosgradevoli pregiudizi nelle personeche ne fanno uso come si dice ingergo giovanile (mi perdono punti).Gli sconsiglio di farne uso dal

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

possa diventare dipendente daqualcosa.

Niente.

Niente.

Una mia paura è quella di rimanereincinta e nello stesso momento diprendere l’AIDS.

La paura di poter prendere qualchemalattia attraverso delle siringhe oaltri strumenti di uso comune enon.

La paura di perdere le persone piùcare, quelle alle quali voglio bened’avvero.

Avere delle conseguenze gravi.

Nessuna.

Chi sa quanta gente userà sostanzesenza sapere quello che fa.

Non ho paure perché non ne fouso.

Non lo so.

Sapere che una persona a cuivoglio bene faccia uso di stupefa-centi.

Di preciso non ho nessuna pauraperò ogni tanto ho paura dei filmhorror.

Buio.

Che persone a me care, familiari eamici inizino a farne uso per unqualsiasi motivo,non li considerereipiù persone intelligenti, e dalmomento che accanto a me voglio

dirò a mio figlio se un bel giornoscoprissi che lui ne fa uso?

Perché continuano a produrla?

Perché per fare una droga ci vuoletanta roba?

Io mi chiedo cosa ci provi la gentea rovinarsi da sola con la droga edil fumo.

Non ho domande al momento.

Dove è stata ideata?

Perché non le legalizzate?

Perché siamo arrivati a tutto ciò sepossiamo vivere in modo bello egodersi la vita nei migliori dei modi?

Non ne ho.

Non ho domande.

Perché esistono?

Perché specialmente i ragazzi sidrogano?

Perché fumano e bevono alcolici?

Perché esistono tali sostanze?Perché sono ancora in circolo?

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LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

momento che ritengo siano tre-mendamente nocive e immorali,bere un po’ fumare sono quasi unaconsuetudine tra i giovani in quan-to riteniamo che i danni siano evi-denti solo a lungo andare, mentrefare uso di sostanze stupefacenti tidistrugge in tempi e in dosi moltoristretti.

Penso che se uno è cosciente di ciòche fa, può continuare ad usarle.

Credo che sia molto facile trovarlein giro e questo secondo me è unproblema perché ne possono fareuso tutti, anche i ragazzi più picco-li. Spesso certe sostanze rovinano.

Che non andrebbero prese.

Penso che le droghe cosiddette“leggere” ogni tanto si possonousare, anche se questa è solo unamia opinione…naturalmente dopoquesta affermazione devo dire cheuna canna ogni tanto me la faccio,ogni tanto intendo occasionalmen-te, ma non ho mai avuto problemi,anche perché lo faccio per rilassar-mi e non per “sballarmi”.

persone intelligenti non avrei piùun occhio di riguardo nei loro con-fronti. E’ brutto ma è così, tenendoin considerazione che prima di arri-vare a tali decisioni li metterei benein guardia.

Una paura è che i miei genitori ven-gano a sapere delle sostanze cheassimilo.

Che se venissero legalizzate sareb-be ancor più facile trovarle (anchese non ci sarebbero più spacciatorio indagini contro di essi).

Avere degli amici che ne fanno uso.

Non ho paura delle droghe ancheperché praticamente le drogheeffettive per me sono eroina, LSD,crack e roba simile ed io non nefaccio uso e quindi non ne ho pau-ra…credo di non essere una “dro-gata”, e comunque l’hashish? (siscrive così?!!) la usano anche cometerapia quindi…

Perché esistono ancora tante diqueste sostanze?

Come sono state trovate?

Perché bere sostanze alcoliche efare uso di stupefacenti.

Dove avete sentito dire che si inalaa Prato la colla?! Al massimo un po’di pop…

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STUDENTI DEL MARCONI

LA TUA OPINIONE

Molti hanno un’idea delle sostanze come di qualcosa di brutto, sgradevole, pericoloso e nocivo; ma qua-

si altrettanti hanno la percezione che le droghe leggere non facciano male alla salute.

Netta è in molti ragazzi la presa di posizione contro le droghe pesanti, verso cui c’è paura e distanzia-

mento.Al contrario molti dichiarano di far uso di canne,per stare in compagnia o per mettersi in mostra.

L’uso di droghe leggere è spesso messo in rapporto a quello di alcol e sigarette, che, essendo altrettanto

diffuso e nocivo ma legale, permette di giustificare l’uso di canne.

UNA TUA PAURA

La paura più grande è quella della dipendenza, in particolare di ritrovarsi ad usare droghe pesanti (pau-

ra di bucarsi!).

Un’altra paura molto frequente è quella di morire (per un incidente stradale o per una pasticca fatta

male).

Alcuni temono di cadere nella droga o di essere costretti da qualcuno a drogarsi.

Ricorre anche la paura che altri (generazioni future, amici, parenti…) possano cadere nella droga.

Alcuni dicono di non avere nessuna paura, perché sono convinti che non ci cadranno mai.

UNA TUA DOMANDA

Moltissimi chiedono di legalizzare le droghe leggere.

Molti si chiedono i motivi che spingono i ragazzi a drogarsi.

Alcuni si domandano il perché dell’esistenza delle droghe e degli spacciatori.

Un ragazzo richiede esplicitamente più centri sociali o luoghi di incontro, per offrire nuovi stimoli ai gio-

vani.

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Personalmente penso che tuttodipende dall’ uso/abuso che sé nefà di queste sostanze stupefacenti.Non credo che fumare dell’ hashi-sh ogni tanto possa distruggere lenostre vite. Comunque non condi-vido le persone che anche solo unadue volte per provare fanno uso didroghe come: eroina, crack…

Danneggiano molto la salute.

Penso che usare stupefacenti siaoltre che illegale, sia un ideale perl’autodistruzione.

Non so cosa pensare delle droghe,anche perché non ci sono mai fini-to dentro.

Che fa male ed è probabile rovi-narsi la vita.

E’ una cosa bruta e sgradevole.

Penso che se aiutassimo i drogati auscire dal tunnel della droga inpoco tempo non ne sentiremmopiù parlare.

Le sostanze mi fanno schifo.

Io penso che queste sostanze sonosicuramente inutili.

Credo che fare uso di sostanze siaun po’ da cretini, perché si pensa distare bene invece e solo uno deitanti modi per stare male e alcunevolte fare del male ad altre perso-ne innocenti.

Che fanno male alla salute.

Penso che le sostanze stupefacentinon siano da usare (io non ne fac-cio uso alcuno) e credo che la gen-te che ne fa uso dovrebbe smette-re. So che appena inalate dannogrande allegria, non fanno sentire lastanchezza, specialmente in disco,ma dopo portano a dipendenza e adanni celebrali quindi penso che,scusate ma, e proprio una cazzatafarne uso!!!

Secondo me fare l’uso di drogheleggere non è un grande peccato,perché io penso che una canna hal’effetto di dieci sigarette, quindibasta fare a meno delle cicche.Secondo me bisogna legalizzare le

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Una mia paura che mi ha già inizia-to a sorgere è quella per le genera-zioni future, perché vedo già orache i “ragazzetti” più piccoli, già ha14 anni fumano hashish, marijuanain maniera spropositata. Secondome anche per colpa del proibizioni-smo, e mi chiedo che faranno legenerazioni future.

Di trovarmi in mezzo ad un gruppodi ubriachi.

Cascare o finire in questi giri.

Una mia paura sicuramente e quel-la di morire o di ammalarmi.

Io non né ho paura perché sicura-mente non ci entrerò mai in questecose.

Rischiare di morire.

Che in un momento di smarrimen-to mi rifugiassi nella droga.

Mi fanno paura perché sono peri-colose per la vita.

Non avrei paura a dire se le usassianzi lo direi o forse no, bisognereb-be “provare” per vedere cosa fareie se avrei paura.

Una mia paura e quella di farmiassumere sostanze con violenza.

Che passa procurare incidenti.

La mai paura è che qualche mioamico venga coinvolto in questomondo, pensa che sia difficile peronon si sa mai…

Nessuna.

Perché non sono legali le drogheleggere?

Perché si drogano?

Come mai tanti giovani ne fannouso?

Come fanno a vendere questecose?

Perché alcune persone sono cosìstupide dal poterci entrarci e nonaverne poi la forza di uscire?

Non saprei.

Quanto sarebbe difficile a unospacciatore “regalare” della droga aun mio parente più piccolo, comemia sorella o un suo amico/a?

E’ possibile bere, fumare e drogarsiall’età di 80 anni?

La mia domanda è che se non cifosse queste droghe non sarebbeun mondo più sicuro (senza vanda-li o simili) e tranquillo.

A cosa servono?

La mia domanda è: è giusto chequeste sostanze vengano legalizza-te? Io a questo punto penso di siperchè tanto è possibile trovarleovunque.

Non saprei!

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droghe leggere perché ogniuno èlibero di vivere la propria vita.

Come ho già detto nel questiona-rio, non sono d’accordo con chi nefa uso, in quanto la maggior partedei quali ne fa uso, lo fa esclusiva-mente per mettersi in mostra e ciòmi irrita molto!

Le sostanze stupefacenti danneg-giano molto l’organismo; a accettodi hashish e Marijuana che consu-mata entro i limiti non ha mai pro-vocato vittime e poi non dà dipen-denza, mentre le altre droghe co-me l’Ecstasy e L’eroina ecc… sonoassolutamente da evitare perchéoltre a dare dipendenza perdi ilcontrollo di te stesso, cosa che nonsuccede fumando.

Ho un giudizio positivo su quasitutte le sostanze tra quelle in cui tidevi bucare perchè ti danno ladipendenza e ti rovinano la vita.

Secondo me ci troppe droghe incircolazione.

Penso che devono toglierle di mez-zo queste droghe fanno solo male.

Per sostanze stupefacenti intendotutte le sostanze illegali.Credo anzisono sicuro che siano molto dan-nose ma purtroppo sono anchemolto “attraenti” per i ragazzi dellamia età; dobbiamo avere il cervelloper dire no.

Molte persone ne fanno uso anchese non riesco a capire quelle che neusano tutti i giorni infatti fa moltomale utilizzarle e credo che nonsono svaghi, ma cose che ti rovina-no la salute. Ogni tanto però unacanna in compagnia me la fumopure io.

Che bisogna legalizzare le drogheleggere, perché chi ne fa uso nonpuò andare in giro per la città aven-do paura di essere beccato a fuma-re una canna, e non credo che lacanna in se per possa creare dipen-denza.

Riguardo l’uso di droghe natural-mente riconosco la loro dannosità,avendo anch’io fatto uso fino apochi mesi fa. Le condanno, macomunque appoggerei una even-tuale legalizzazione di Marijuana odi Cannabis, poiché penso che sia-no meno dannose rispetto a tuttigli additivi chimici che si possono

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Non ho nessuna paura in partico-lare.

Che qualche mio amico perda lavita guidando in stato di ebbrezza.

Non ne ho paura. La conoscenza èla base della sapienza.

Che troppi ragazzi muoiano percolpa delle droghe.

Che degli sconosciuti mi fannoprendere queste droghe.

La mia più grande paura è che qual-cuno che conosco si rovini il fisicoo la vita per una cosa che portasolo danno.

Sinceramente la voglia di provareun ecstasy è tanta però ho paura diprendere il vizio e ho paura di pren-derla una fatta male e di morire.

L’unica mia paura e di essere bec-cato da quei bastardi fascisti dellapolizia, che non vedono l’ora dibeccarne uno per fargli paura.

Ho paura di cadere in tentazionecon l’alcol e con il fumo, invece diaffrontare le situazioni difficili che lavita mi riserva; benché sappia chebevendo o fumando si tratti di unosballo temporaneo, e che certa-mente non mi aiuta a risolvere pro-blemi o decisioni cruciali ne in queimomenti, ne dopo, penso che quel-

Non ho domande in questione.

Perché l’alcool è legalizzato eMarijuana e hashish no?

Perché le droghe leggere non ven-gono legalizzate come in Amster-dam (lo stato ci guadagnerebbe an-che molti soldi,abbassando le tasse).

Nessuna domanda.

Perché certe persone prendo que-ste droghe?

Che cos’è il Relevin o Relevin? E lacolla? Come fanno queste sostanzea passare le dogane così tranquilla-mente ed essere abbastanza facil-mente reperibili?

Perchè non legalizzare le drogheleggere.

Perché non legalizzare la droga(leggera).

Si potrebbero mai aumentare i cen-tri sociali, o comunque luoghi diincontro e di partecipazione perdiscutere e per trovare altri sfoghie nuovi stimoli invece di rifugiarsinelle droghe, com’è di rito ultima-mente nell’adolescenza di questasocietà lugubre e stereotipa?!?

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LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

trovare nelle sigarette in commer-cio sotto il controllo delle multina-zionali.

Sono molto pericolose, per i moti-vi che conosciamo, a parte lamarijuana e l’hashish, che secondome, anche se usati assiduamente,non comportano danni permanen-ti, e, in certi casi sono utili per losvago e il rilassamento di una per-sona. Secondo me in uno spinellodi marijuana o hashish, fa più MALEIL TABACCO! E chiunque fumi unospinello ogni tanto non fa niente diparticolarmente grave.

lo che ho fatto in passato e le deci-sioni che prenderò oggi o in futurorientrino in uno standard accetta-bile di vita adolescenziale, e checomunque sia sarà la mia esperien-za a consigliarmi sul da farsi.

Spero che non mi capiti mai, diassumere droghe pesanti e, comun-que, non è nei miei principi.

E’ molto più pericoloso l’alcol, per-ché ci fa assumere comportamentia rischio e ci fa stare molto male incaso di eccessiva assunzione. Sonoanche caduto dal motorino, senzadanni, per fortuna, E l’alcol è legale.Se uno fa uso di hashish o marijua-na, non arriverà mai, ai livelli ai qua-li ti porta l’alcol, però èillegale….sono sicuro che l’alcool èmolto più dannoso degli spinelli equindi, per concludere: PERCHE ’NON LEGALIZZANO LE DRO-GHE LEGGERE?

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STUDENTI DEL KEYNES

LA TUA OPINIONE

La maggioranza dei ragazzi si può ricondurre a due grossi gruppi d’opinione:

◆ le droghe sono dannose ed inutili: fanno male alla salute, non servono a divertirsi né a cambiare

carattere né a risolvere i problemi

◆ l’uso occasionale di droghe leggere non è sbagliato, è quasi normale, (quasi una tappa evolutiva per la

crescita), non è così dannoso come quello di droghe pesanti e perciò chi usa droghe leggere non può

essere considerato “drogato”

Alcuni ragazzi sono molto drastici nel giudizio sulle droghe:“è sbagliatissimo!…è stupido usarle!…io non

le userò mai!”

Altri, al contrario, ritengono che nella vita si debba provare tutto.

Altri ancora affermano di non essere d’accordo con l’uso di sostanze,ma non discriminano chi le usa,anzi

per queste persone si sentono dispiaciuti.

Un dato molto rilevante, soprattutto in rapporto alle altre scuole,è che quasi il 15% dei ragazzi non pren-

de posizione dicendo che “ognuno è libero di fare ciò che vuole, basta che non faccia male agli altri!”.

Riguardo ai motivi che possono portare all’uso di droghe, alcuni fanno riferimento soprattutto al bisogno

di relazioni e di divertimento (farsi notare,rompere il ghiaccio,stare in gruppo,passare una notte in disco-

teca); mentre altri ritengono che chi usa sostanze ha dei problemi da risolvere (psicologici o familiari) e

cerca con gli stupefacenti di evadere dalla realtà.

Nell’immaginario di molti ragazzi il tossicodipendente è una persona debole, che non riesce da sola a

risolvere i suoi problemi.

Alcuni ci tengono a sottolineare la differenza tra droghe leggere e pesanti (soprattutto la cocaina), altri

riportano la pessima opinione che hanno degli spacciatori e dei produttori (“mi fanno quasi ribrezzo!”).

UNA TUA PAURA

La maggior parte dei ragazzi teme che i propri amici o familiari inizino a drogarsi e stiano male fino a

morire. Molti altri hanno paura di entrare loro stessi nel giro e di non riuscire più ad uscirne (“paura di

diventare dipendente….paura di morire”).

In generale appare forte la paura delle conseguenze negative dell’uso di sostanze,a livello psicologico,eco-

nomico, sociale e soprattutto di salute fisica (“paura di rimanerci secco o bruciato!”).

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Molti asseriscono con determinazione che non hanno nessuna paura, perché non faranno mai uso di

sostanze.Altri invece temono di assumerle a loro insaputa (“…me le mettano nella bevuta!”).

Alcuni si preoccupano anche per il futuro del mondo, in cui nasceranno i loro figli e in cui sempre più

persone faranno uso di droghe.

UNA TUA DOMANDA

La maggior parte (più del 15%) dei ragazzi si domanda “perché lo fanno, pur sapendo i rischi a cui vanno

incontro?”

Una percentuale rilevante (8% circa) chiede la legalizzazione delle droghe leggere, visto che tutti ne fan-

no uso.

Molti si chiedono perché lo Stato non interviene, non prende provvedimenti, non fa controlli più

approfonditi nelle discoteche.

Molti altri notano che c’è poca informazione sulle droghe e sulle conseguenze dell’uso e sentono forte il

bisogno di conoscere meglio:“quali effetti hanno le sostanze eccitanti usate pesantemente?…quali sono

i reali rischi delle canne?…cos’è l’ LSD?…cos’è il Relevin?”.

Alcuni vorrebbero sapere come poter aiutare i tossicodipendenti.

Una ragazza, infine, si chiede a cosa serve il questionario e a chi può interessare quello che fa lei (quasi

stupita che qualcuno possa essere interessato alla voce dei ragazzi!).

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Io penso che ognuno debba sce-gliere ciò che vuole. Io preferisconon farne uso.

Io sono contraria all’uso di sostan-ze stupefacenti perché nuocionoalla salute. Ma ognuno è libero discegliere!

Penso che dipenda dal singolo.Ognuno è libero di fare quello chevuole senza nuocere agli altri.

Ognuno è libero di fare quel chevuole,ma le conseguenze sono sua.

Io non ho mai usato sostanze stu-pefacenti e credo che chi le usa hadei problemi.

Io non ho mai usato sostanze stu-pefacenti. Credo che le personeche fanno questo abbiano dei pro-blemi familiari e non sanno a chichiedere aiuto. di conseguenza“chiedono aiuto” alle droghe. co-munque queste sostanze aggravanola situazione.

Non ne faccio uso, penso che chine fa uso sia poco intelligente.

Penso che 1 persona sia libero discegliere, sapendo le conseguenze,e che nella vita debba provare tut-to, l’importante è sapere quando ègiusto fermarsi.

Una volta provate è inutile conti-nuare ad assumerle visto che glieffetti della droga sull’organismosono pessimi.

Trovo che queste sostanze sonodannose e non servono ne a diver-tirsi ne a cambiare il tu carattere inmodo permanente se non nel peg-giorarlo.

Secondo me chi inizia a farne uso èuna persona che non ragiona e cer-ca la morte “immediata”.

Secondo me chi inizia a farne uso èuna persona che non ragiona e cer-ca la morte.

Io penso che bere o fumare oppu-re prendere droghe, non aiutisopratutto, perchè a già problemi.

Secondo me non usare droghe giu-stamente non cambia la vita. Unacosa ingiusta è che non dovrebbe-ro mettere in carcere la personache si droga ma lo spacciatore.

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Convincermi a fare uso di droghe ovedere miei amici stare male perquesto.

Di trovarmi in brutte situazioni conpersone che magari ne fanno uso.

Non ho paure in quanto non milascio trascinare da nessuno.

Avrei paura delle conseguenze ne-gative.

Se io decidessi di prendere questesostanze (anche se non succederàmai) avrei paura delle conseguenze.

Non mi fanno paura perché ne stolontano.

Rimanerci secco.

Di provare una droga trattata maleche mi bruci.

Non ho paura delle droghe perchénon ne fo ne farò uso in futuro.

La mia paura è entrare nel giro enon riuscire a uscirne.

La mia paura è di entrare in quelgiro e non riuscire a uscirne.

Io ho paura che se provo una diqueste cose mi sento male.

Con queste sostanze ho paura diperdere la vita.

Cos’è l’ LSD?

Cos’è l’ LSD?

Perché non legalizzare le drogheleggere dal momento che tutti nefanno uso?

Nessuna

Cosa pensate di risolvere assumen-do queste sostanze?

Perché non vengono fatti controllinelle discoteche più approfonditi?

Non ho domande verso le drogheperché non mi interessano più ditanto.

Cosa pensate di risolvere assumen-do queste sostanze?

Cosa pensate di risolvere assumen-do queste sostanze?

Si riesce a smettere di usare una diqueste cose, quando una personane fa un uso eccessivo?

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Per me chi fa uso di sostanze stu-pefacenti è perché ha problemi infamiglia e perché vuole rischiare lasua vita.

Non sono d’accordo all’uso di dro-ghe, tuttavia sono favorevole allalegalizzazione di quelle leggere.

Non disapprovo coloro che si dro-gano, anche se si rovinano con leloro mani.

Io non ho mai fatto uso di sostan-ze stupefacenti, ma purtroppo visono molti miei coetanei che nefanno uso. Qualsiasi sia il motivoper cui lo fanno, io me ne dispiac-cio.

Sinceramente non sono né d’ac-cordo, né contraria!

Non ho mai fatto uso di sostanzestupefacenti, non ho mai neanchefumato una sigaretta, e bevo alcoli-ci in modo saltuario (2 o 3 voltel’anno); il motivo per cui non lo fac-cio è semplice: non mi interessa!!Fin’ora non ho mai sentito il biso-gno da fare queste cose e so chenon succederà mai…nonostanteciò, non discrimino chi ne fa uso(anche se mi dispiace per la suasalute) però non concordo con ciòche fa!

Io penso che alcuni ragazzi le pren-dono per problemi:perché non rie-scono ad affrontarli.Altri perché lofanno gli amici e allora li imitano.Altri ancora perché vogliono trova-re lo sballo.

Ho usato poche volte sostanze stu-pefacenti, ma tutte droghe leggere.Penso comunque che sia sbagliatoun uso regolare e meno un usooccasionale.

La mia opinione è pessima, siariguardo alle persone che assumo-no queste sostanze, sia riguardo acoloro che le fabbricano e le ven-dono.Trovo che le prime siano per-sone che hanno o hanno avutoproblemi in famiglia o a se stessi esono troppo deboli dentro, troppofragili per poterli superare da soli, equindi cercano di rifugiarsi in que-ste sostanze; mentre invece chi lefabbrica e/o vende, sono personesenza scrupoli che sono accecatedal fatto di avere la possibilità di

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Facendo uso di queste sostanze hopaura di morire.

La mia unica paura è che alcunimiei amici inizino a drogarsi.

Ho paura che alcuni miei amici ini-zino a drogarsi.

La paura più terribile è questa:quando sarò grande avrò sicura-mente dei figli (i bambini mi piac-ciono moltissimo), ma se adessodue ragazzi su tre hanno problemidel genere, mio figlio, in un futuro“così cattivo”, come sarà e soprat-tutto, come crescerà?

Ho paura che forse un giornoanch’io potrei entrare nel giro.

Ho paura che possa succedere (esuccede!) che chiunque (non soloamici) subiscano qualcosa di tantograve che li porti su questa strada.

Di rimanerci secca.

Una mia paura è che diventi unvizio.

Non ho paura di queste cose, per-ché se starò attenta e avrò buonavolontà, non potrò mai cadere nel-la droga.

Cos’è l’LSD?

Cosa è LSD?

Mi domando sempre più, perché visono queste sostanze in circolo?Perché lo stato non fa assoluta-mente niente per tutelare questiragazzi?

Mi chiedo perché la gente si intro-mette negli affari degli altri, se 1 lovuole fare, affari suoi!

Ci sarebbe bisogno di propaganda,informazione già nelle scuole ele-mentari (5°) e medie.

La nostra generazione penserà colproprio cervello?

Una mia domanda è che effetti puòprovocare l’uso di droghe eccitantipiù pesante?

Non ho domande.

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guadagnare tanto, subito e facil-mente senza preoccuparsi del fattoche nello stesso momento tantepersone stanno soffrendo o addi-rittura sono già morte a causa loro.Secondo me è una cosa ignobile daentrambi i lati.

Penso che sia assolutamente unacosa inutile fare uso di sostanzestupefacenti.Ci sono altri modi persballare senza nuocere alla salutepropria ed altrui. “Il vero sballo èdire no!

Fare uso di sostanze è dannoso perse stesso e per gli altri.

Sono una cosa inutile e sbagliatache provoca solo problemi.

Secondo me non è giusto fare usodi sostanze stupefacenti.

Creo che tutti conoscano l’effettoche le sostanze stupefacenti hannosul corpo. Non riesco a capire per-ché ne facciano uso.

Penso che ciascuno sia libero difare ciò che vuole di sé stesso edella sua vita. Disapprovo chi sisballa e mette in pericolo la vitadegli altri.

Ritengo che le sostanze stupefacen-ti siano per le persone che hannoproblemi psicologici a prescinderedalla loro posizione sociale (povero-ricco).Tuttavia io anche se mi riten-go di non avere problemi ho assun-to mariuana quindi un ragazzo nonpuò perdersi con degli emblemi diquesto livello anche se lui inconscia-mente ritiene di non poterlo fare;molte persone illustri assumonosostanze e non riescono talvolta arealizzarsi nei suoi intenti che nonvolontariamente disapprovo.

Io conosco le sostanze stupefacen-ti ma per informazione, non perassunzione. Non mi piace utilizzarequeste sostanze.

Non sono d’accordo con chi ne fauso perché penso sia inutile usarleper potersi divertire e per i nume-rosi danni che provocano.

Secondo me le sostanze stupefacentinella vita provocano solo danni (eroi-na, cocaina…) se si tratta di qualchecanna se uno non esagera e nondiventa una cosa abituale,ma una vol-ta ogni tanto,non è poi così grave.

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Che possa un giorno o l’altro farneuso.

Una mia paura è quella di comin-ciare e non smettere.

Che un mio amico assuma questesostanze.

Non ne ho perché sono consape-vole di ciò che faccio.

Che mi vengano introdotte sostan-ze nella beuta senza che io voglia.

Le droghe non mi fanno paura, lacosa che mi fa più paura è che nonsapro come reagiranno le personeche vivranno dopo di noi.

La mia paura è che qualcuno a cuitengo si rovini con queste sostan-ze.

I danni alla salute e al corpo.

Non ho paura delle sostanze stu-pefacenti, perché a parte qualchecanna, non fumerò mai altro.

Niente.

Se fumi una canna,marijuana,diven-ti dipendente?

Non ne ho.

Perché non vengano legalizzate?

Cos’è Relevin?

Come sarà l’istituzione? Dove è lamorale? Io provo a darmi rispostesu risposte, e non capisco chi miporge le domande. La droga unasostanza usata da tanti anche da meforse, e delle persone ci guadagna-no, speculano su questo e noi nonce ne rendiamo conto.

Perché i ragazzi hanno bisogno del-le sostanze stupefacenti per diver-tirsi e stare bene?

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Non sono d’accordo perché fannomale alla salute e servono solo arovinare la gente.

Le droghe prese non servono anulla e non fanno dimenticare iproblemi.

La mia opinione riguardo le drogheè che secondo me fanno male allasalute, non risolvono nessun pro-blema anze ne aumentano.

Credo che ognuno sia responsabi-le delle proprie azioni. Se almenolegalizzassero le droghe ci guada-gneremmo qualcosa.

Secondo me,usare sostanze stupefa-centi è una cosa, a dir poco stupida.

Ogni persona fa quello che vuole.

Come ho già scritto, penso sia unadelle cose peggiori da poter fare.Credo che non lo farò mai. Sonoconvinta che chiunque assuma que-ste sostanze non sia in grado dicapire.

Personalmente non ho mai usatosostanze stupefacenti e quindi nonne conosco gli effetti in prima per-sona. Ritengo comunque che siaassolutamente sbagliato assumerle,ma credo anche che il problemadebba essere esaminato da piùpunti vista; è cioè importante ricer-care il motivo per cui vengonoassunte. Penso che assumendolenon si risolvano problemi e non cisi diverta di più e anche se il diver-timento fosse maggiore l’altra fac-cia della medaglia propone il rischiodella vita, che non può essere but-tata al vento.

Penso che l’uso di sostanze stupe-facenti sia una cosa inutile che nonserve a niente, anche se ci sonotantissime persone che li usano persentirsi meglio. Comunque pensoanche che una volta nella vita biso-gna provarle, logicamente senzaprenderlo per vizio.

Sono convinta che fare uso disostanze stupefacenti sia la cosa piùsbagliata che una persona possafare. Non credo che lo farei mai,forse perché in molti mi hannospiegato le conseguenze e ho avu-to anche la sfortuna di conoscerepersone che ne facevano uso.

Secondo me sono cose che fanno

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Quella di morire per aver assuntodroghe e di diventarne schiava.

La mia paura è di veder morire del-le persone care per colpa delladroga.

La mai paura è di essere ingannata,incastrata nel provare una droga didiventarne schiava e di morire.

So badare a me stesso.

La paura di usare sostanze, per lamia salute.

Nessuna.

La paura che un giorno o l’altro ilmondo si ritrovi con persone cheprendono tutte queste sostanze.

Data l’estrema facilità con cui oggisi può entrare in contatto con ledroghe, in particolare con le cosid-dette “droghe leggere”, una dellemie paure è che sempre più ragaz-zi possano avere occasione di assu-merle.

La mia paura è che le personedopo averle provate la prima volta,prendano il vizio.

Ho molta paura che una volta pro-vato non si riesca a farne a meno eper questo non lo farò.

Non uso ciò e non ho paura.

Ma gli spacciatori aiuterebbero ilragazzo a cui hanno dato della dro-ga se questo ragazzo si sentissemale davanti ai loro occhi?

Perché i giovani sapendo che famale continuano a usare la droga?

Vedo da “Iene” che è molto facile ac-quistare droghe. Ora perché le auto-rità non interviene su questo fatto?

Nessuna domanda. Il tempo èdenaro.

Per quale motivo la gente usa que-ste sostanze?

Nessuna.

Perché dobbiamo ritrovarci in unmondo così brutto?

Perché molti, pur sapendo di met-tere a rischio la propria vita e lapropria salute, continuano a dro-garsi, fumare e bere?

Non ho domande al riguardo.

Non ho domande in merito.

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male al corpo e al cervello.

Ognuno può fare quello che vuole.

Io penso che non serve a nientedivertirsi in questo modo anzi tirovini; ci sono modi migliori didivertirsi.

Io non le prendo e penso che alcu-ni ragazzi le prendano per problemifamiliari.

Ognuno è libero di fare quello chevuole.

Secondo me uno è libero di farequello che vuole.

Fanno solo male e anche se da unaparte stai meglio per tutto il restoti senti peggio.

Credo che l’uso di sostanze stupe-facenti sia inutile anche se moltinon la pensano come me. Credoche provarle una volta nella vitanon comporti nulla di grave, l’im-portante è non prendere il vizio.

Molti usano queste sostanze perdivertirsi, per passare una seratadiversa; personalmente non nesono d’accordo.

Disapprovo fortemente chi fa usodi sostanze stupefacenti. Li consi-dero persone deboli, “autodistrut-tivi” che credono di risolvere i loroproblemi in un modo sbagliatissi-mo. Mi fanno quasi ribrezzo chi lefabbrica. Io sono sicura che non nefarò mai uso.

Penso naturalmente che l’uso disostanze stupefacenti sia sbagliatoe dannoso. Posso capire il provare,solo per quanto riguarda la canna,solo il provare non l’uso frequente.Odio le droghe e sicuramente nonsono loro che mi fanno divertire emi danno la felicità.

Anche se faccio uso di sostanzepenso che provochino forti lesionie sarebbe meglio che fra tutti ci sidesse una regolata.

Non aiutano a risolvere problemi oa divertirsi di più. Nella vita ci vuo-le ben altro!!!

Secondo me se qualcuno si vuoledrogare è libero di farlo, rispetto gli

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

La mia paura è che verrei ha sape-re che un mio familiare faccia usodi sostanze.

Non è una paura, è una cosa chenon sopporto.

Di morire.

Assumere sostanze delle quali nonconosco gli ingredienti.

Assumere sostanze che dannegge-rebbero la mia salute.

Di essere convinta a provare.

Una paura che ho è che questesostanze possano portare dannifisici.

Personalmente non ne faccio usoquindi è ovvio che non mi facciapaura.

Ho paura che una persona a mecara ci “caschi”.

Mi conosco e penso che non useròmai queste sostanze quindi non hopaura per me, forse ho un po’ dipaura per le persone che mi cir-condano (amici).

Non ne ho.

Arrivare al punto di non riuscirepiù a dire di no!

Non ho paura, sono cosciente dime.

Perché molti ragazzi che stannobene sia finanziariamente che psi-cologicamente fanno uso di cocai-na, marijuana o altro?

Non ho domande.

Perché questo mondo è così brut-to e violento?

Perché si usano queste sostanze?

Perché si fuma?

Ma a cosa serviranno mai?

Perché alcuni ragazzi non riesconoa farne a meno?

Perché non chiedete ai ragazzi ilmotivo dell’uso di queste sostanze?

Perché lo fanno? Cosa credono diottenere? La maggior parte ne vuo-le uscire?

Sarebbe da rivolgere a quelle per-sone che fanno uso di questesostanze ed è semplice: PERCHE’?

Ma perché non la legalizzano?

Fino a che punto arriveremo adistruggerci con le nostre mani?

Secondo voi l’opposizione cheattuate farà cessare le droghe?

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altri, forse perché non mi lascioinfluenzare.

Secondo me le droghe in generalele provano le persone che non han-no capito l’importanza e il sensodella vita.

Io ritengo che sia sbagliatissimoassumere sostanze e sono sicurache non ne farò mai uso, esse nonfanno parte di me. Io voglio vivereserenamente.

Secondo me è un problema moltograve che aumenta ogni giorno dipiù, senza che non ce ne accorgia-mo. Secondo me lo stato dovrebbeprendere dei grossi provvedimentiriguardo questo problema.

Penso che chi ne fa un uso eccessi-vo abbia problemi e che vadaincontro ad altri, farsi non serve aniente.

Secondo me servono solo a rovi-narsi la vita.

Se la gente vuole fare uso di questesostanze sono affari suoi.

Credo che ognuno sia libero di fareciò che vuole, rispettando sempregli altri e la propria persona.

Assumere sostanze stupefacenticome la marjuana ogni tanto credonon sia pericolosissimo. Non dàdipendenze almeno che uno nonl’assuma regolarmente. Comunquetutti sanno cosa provocano e sonoliberi di fare quello che voglionorovinandosi.

Secondo me chi usa sostanze stu-pefacenti non regolarmente non vaconsiderato come un drogato.

Penso che, se una persona facciauso di droghe tipo marijuanapochissime rare volte, non ci sianiente di male.A volte può capitarein gruppo di amici.

La mia opinione è che c’è una belledifferenza fra droghe leggere comela marijuana che a mio parere nonsono così pericolose e droghepesanti che invece andrebbero deltutto abolite.

Secondo me chi fa uso di sostanzestupefacenti ha dei problemi e deve

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Chi la prende non sa i rischi checorre.

La mia paura è che un giorno, vistola facilità con cui si possono otte-nere queste sostanze, anch’io pos-sa cascarci.

Una mia paura è che se provassi afumare marijuana di sentirmi male.

Non penso di avere paure a riguar-do perché non farò mai uso di dro-ghe.

Che qualcuno che conosco inizi adusarle.

Non riuscire più a controllarmi, eaccorgermi di aver sbagliato trop-po tardi.

La mia paura è di rendermi dipen-dente da queste sostanze.

Ho paura che qualche mio amicopossa avere danni seri.

Non ho paure perché non ne fac-cio uso, per ora mi è capitato solodue volte.

Non ne ho.

La paura è che l’uso di queste sostan-ze coinvolga sempre più persone.

Perché?

Volevo sapere veramente qual’è lapercentuale di drogati in Italia?

Volevo sapere se la canna fa vera-mente molto male perché conoscopersone che la fumano e sono per-sone normalissime, della mia stessaetà e stanno benissimo. (fumareoccasionalmente).

Perché la gente si rovina la vita inquesto modo?

Perché la gente si rovina la vita inquesto modo?

Non ho domande.

Non ho domande in merito.

Perché fate questo questionario?

Perché non legalizzare le drogheleggere?

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essere aiutato ad uscirne. Però cre-do che non si possa “condannare”chi beve 1 o 2 bicchieri di vinodurante una cena.

Secondo me ogni persona è liberadi gestire la sua vita come vuole.Rispetto tutte le idee.

Secondo me è sbagliato perché l’u-so di sostanze stupefacenti provo-ca un danno al fisico e economico.

Credo che alla nostra età sia nor-male fare qualcosa fuori dalla nor-ma, sempre non esagerando (cocai-na, LSD, eroina, anfetamine)

Le sostanze stupefacenti sono dan-nose alla salute.

Dipende ora che sostanze… se sitratta di hashish o marijuana e usa-ti una volta ogni tanto e più cheaccettabile mentre tutte le altresono contraria ma non condannochi lo fa.

Secondo me una persona assumestupefacenti come modo di risolu-zione di problemi o così tanto perprovare. Ma io penso che entram-be le ipotesi siano errate perchénon è certo la droga che risolve iproblemi e altre cose perché unavolta finito il suo effetto tutto tor-na come prima.

Le persone che fanno uso disostanze stupefacenti penso cheutilizzino per avere una nottata indiscoteca o da un’altra parte almassimo delle energie per fare col-po o almeno farsi notare. Oppureci sono persone che ne fanno usodietro consiglio e/o influenza daparte di amici.Oppure ci sono per-sone che avendo un carattere mol-to riservato e/o timidi comincianoa farne uso per rompere il ghiaccio.

Le sostanze stupefacenti attraggo-no alcuni giovani che cercano un“divertimento” alternativo. Secon-do me danneggiano molto l’in-dividuo.

Secondo me l’uso di sostanze stu-pefacenti è molto nocivo per lapersona sia fisicamente che psico-logicamente e anche a livello inter-personale. Purtroppo mi rendoconto che molti ragazzi, come hofatto i, provano tali sostanze persentirsi grandi, tra amici, un tipotosto. Io però mi sono accorta poiche ho fatto un grosso sbaglio.

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Nessuna!

La paura è quella che io potreientrare nel giro delle persone cheusano droghe.

Essere coinvolto in cose che nonvoglio fare.

Prendere sostanze stupefacenti.

Se avrò un figlio sicuramente chemio figlio finisca nel mondo delladroga.

La paura è che l’uso di questesostanze crea dipendenze e causadisturbi alla salute e alla personastessa.

La mia paura è quella che questepersone avendo ottenuto risultatidall’uso di sostanze riprovino anco-ra sino ad arrivare alla dipendenzae a contagiare altre persone.

La mia paura sono i danni fisici a cuipossono portare le sostanze stupe-facenti.

Però ho paura che ciò non accadaanche per gli altri.

Sarete veramente in grado di fer-mare tutto questo? Io non credo.

Che cosa è il relevin?

Perché non legalizzare le drogheleggere?

Che cos’è la colla’.

Che cos’è il relevin?

Perché ricercare in queste sostanzeun nuovo mondo?

Come ti senti una volta che ti èpassato l’effetto delle sostanze?

Perché i ragazzi vengono pocoinformati sulle conseguenze dellesostanze stupefacenti?

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LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Io credo che ci sono cose nella vitache andrebbero provate, ma nontutte, la forza sta nel riconoscere ilbene dal male. Chi non sa ricono-scere ciò purtroppo cade in bruttestrade.

Le sostanze stupefacenti sono ilmodo più veloce per evadere dallarealtà.

Sono dannose per la mente e per ilfisico, portano a assuefazione.

Disapprovo l’uso di sostanze stu-pefacenti, perché chi le usa lo fasolo per sentirsi al centro dell’at-tenzione e le conseguenze poi dan-neggiano la persona che ne fa uso.

Gli stupefacenti sono una dellemoltissime cose che dovrebberosparire dal mondo.

Usare sostanze stupefacenti è sba-gliato, anche se però forse almenouna volta (alcune sostanze) andreb-bero provate. Mi riferisco ad esem-pio alla marjuana. Talvolta l’uso diquesta sostanza è legata al rappor-to con gli amici che ne fanno uso.

D’accordo solo per le droghe leg-gere (fumo ed erba).Una volta ognitanto non credo possa fare male(sempre riguardo le droghe legge-re); è l’abuso che porta all’eccesso.

Gli stupefacenti sono inutili e nondovrebbero mai esistere.

La mia opinione è che se un ragaz-zo è forte e conosce i veri valoridella vita non usa sostanze stupefa-centi.

Una mia paura è che c’è semprepiù persone che scelgono la stradasbagliata.

Paura di essere scoperto da i geni-tori.

Non ho paura a riguardo, in quan-to, se decido di non usarle non leuso.

Non ho nessuna paura perché nonmi interessano queste sostanze enon ne fo uso.

Ho paura se qualcuno dei miei ami-ci dovesse farne uso.

La paura più importante è senzadubbio i danni che l’uso di questesostanze provoca alla salute.Talvolta credo anche la morte.

Paura per gli altri, perché essendodi fori potrebbero fare male ad altriinnocenti.

Spero che i miei amici non ne fac-ciano uso.

Personalmente non ho paura perme stessa delle droghe perché hoprovato a usarle alcune leggere emi è sembrato del tutto inutile.

Quali sono gli aiuti per personeche fanno uso di sostanze?

Perché non ci sono maggiori con-trolli?

Non ho domande specifiche.

Perché si fa uso di queste sostanzeche secondo me sono inutili e dan-nose?

Sarà facile uscirne fuori?

Perché molti ragazzi dopo averlaprovata una sola volta, prendono ilvizio?

Cos’è il relevin?

Per ora avete trovato tanta genteche fa uso di stupefacenti?

A chi serve questo questionario? Achi può interessare quello che fac-cio io?

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STUDENTI DEL GRAMSCI

LA TUA OPINIONE

Circa il 20% dei ragazzi pensa che usare ogni tanto droghe leggere non faccia male, l’importante è non

abusarne e che non vengano usate droghe pesanti.

Un altro 20% pensa che ognuno è libero di fare quello che vuole, ha il diritto di fare le sue esperienze e

le sue scelte e che perciò è meglio farsi ognuno gli affari propri anche a livello di sostanze.

Un gruppetto consistente ritiene che le droghe facciano male alla salute, perciò non le useranno mai.

Disapprovano tutti i tipi di droghe perché le ritengono inutili e dannose per chi ne fa uso e per le per-

sone che gli stanno attorno (“…è sbagliato usarle perché servono solo a ucciderti!”). I giudizi sulle per-

sone che usano sostanze da parte di questi ragazzi sono molto pesanti: “…cretini…stupidi…vigliac-

chi…idioti…senza cervello…” In due casi le droghe sono viste come elemento indispensabile:“…a vol-

te ci vogliono…nella vita bisogna provare tutto!”

I motivi che i ragazzi elencano alla base della scelta di usare sostanze stupefacenti sono svariati:

◆ curiosità

◆ farsi vedere

◆ farsi grandi

◆ fascino del proibito

◆ dimenticare i problemi familiari o psicologici

◆ sentirsi parte di un gruppo

◆ evadere dalla realtà in cui non si riesce ad integrarsi

UNA TUA PAURA

Molti ragazzi non hanno nessuna paura, perché non fanno uso di sostanze o ritengono di sapersi con-

trollare.

Molti altri invece hanno paura di cadere nel giro e non riuscire più a smettere (paura della dipendenza).

Forte è anche la paura di perdere parenti e amici,o che essi subiscano i terribili danni fisici e mentali con-

seguenti all’uso di sostanze.

Alcuni hanno paura che la “roba” non sia buona e quindi di “rimanerci secchi”.

Altri temono che qualcuno faccia loro provare la droga di nascosto o con l’inganno.

Solo alcuni hanno paura di essere scoperti dai genitori o dalla polizia.

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UNA TUA DOMANDA

Circa il 20% dei ragazzi si chiede perché queste sostanze vengono usate (“…cosa ci trovano?…perché si

vogliono rovinare?..”).

Una decina di ragazzi chiede invece di legalizzare le droghe leggere, perché proibirle non serve e perché

anche l’alcol, che fa altrettanto male alla salute, è legale.

Molti sono interessati alla composizione e agli effetti delle droghe, ai danni che possono provocare e a

come scatta il meccanismo della dipendenza.

Altri si chiedono perché non si interviene sugli spacciatori o addirittura bloccando la produzione delle

sostanze.

Un ragazzo fa una richiesta di aiuto, perché non sa come fare a smettere e un altro chiede aiuto per un

suo compagno.

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Penso che se una persona usa dro-ghe leggere, come hashish emarijuana, poco o a volte in gruppocon amici, non faccia niente di malee che non ne risentirà affatto.

Io non userei mai una di quellesostanze, perché non capisco acosa possano servire se non a ucci-derti.

E’ sicuramente sbagliato e io sperodi non farlo mai. Chi fa uso disostanze stupefacenti, ha preso unasua scelta e sinceramente sono fat-ti suoi.

Secondo me queste sostanze ser-vono solo a rovinare la vita e anient’altro.

Per conto mio non servono a nullaqueste sostanze nella vita c’è benaltro per divertirsi.

Chi fa uso di queste sostanze sba-glia.

Non penso che uno che fa uso disostanze stupefacenti poche voltealla settimana si possa far del male.Certo chi ce là come abitudine e sacosa portano a fare quelle sostanzee continua affari sua.

Secondo me quelli che usano que-ste sostanze sono dei “cretini”.

Secondo me chi prende sostanzestupefacenti lo fa solo per dimenti-care problemi o per sfuggire dallarealtà.

Usare sostanze stupefacenti perprovare no e neanche per altrimotivi.

Chi usa sostanze stupefacenti dan-neggia la propria vita.

Sono idioti quelli che la usano.

La mia opinione è che si rovinanola vita e la salute, e non ci trovoniente di bello

Se ne fa uso principalmente perfarsi vedere (facendolo così pergioco, senza sapere a cosa si va dav-vero incontro).

La mia opinione è che disapprovo

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

La mia paura è che qualcuno vendaa dei ragazzi della roba poco buonae quindi i ragazzi poi si sentonomale davvero.

Non ho nessuna paura perché nonne faccio uso.

Una mia paura è quella di caderecosì in basso e fare uso di questesostanze.

Nessuna perché non ho intenzionedi prenderle. Un po’ di paura per imiei amici.

Finché queste sostanze non mi toc-cano non ho paura.

La mia paura è che un giorno pos-sa prendere queste sostanze.

La mia paura è che ti rovina la vita,per esempio, il rapporto con i geni-tori con gli amici.

Nessuno dei miei amici ne facciauso.

La conseguenza di avere problemifisici o mentali.

Ho paura sapendo che “accanto” ame vivono persone che fanno usodi queste sostanze stupefacenti.

Non lo so.

Non ce ne sono perché non le uso.

Di fare un uso eccessivo e rima-nerci secchi senza “esserne consa-pevoli”.

Ho paura che in futuro qualcuno a

Perché che la gente giudica malechi fa uso ogni tanto di marijuana ohashish?

Perché non si riesce a fermare que-ste sostanze stupefacenti nono-stante si conosca il luogo in cuivengono prodotte?

Non ho domande.

Perché alcuni ragazzi e/o ragazzefanno uso di queste sostanze? Nonne possono fare a meno?

Io non ho nessuna domanda.

Cosa ci trovano di bello a provarequeste cose.

Cosa provano a farne uso?

Non ho da fare domande.

Perché usano queste sostanze?

Perché usano le droghe o perchébevono?

Perché lo fanno?

Ormai si è fatto molto per elimi-narli, ma sono sempre in mano dialcuni che non danno retta ai con-sigli quindi: perché non farci i fattinostri e fargli capitare ciò che simeritano?

Che probabilità di morire c’è facen-

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tutti i tipi di soddisfacenti anchequelli meno dannosi, è una cosastupida farne uso, è una cosa chepossono fare solo i vigliacchi.

Usare sostanze stupefacenti, se-condo me è molto sbagliato, per-ché è molto facile rovinarsi la vita;ci tengo ad essere sempre sobrio.

Secondo me ognuno ha il diritto difare la propria esperienza.

Per i ragazzi della nostra età èsoprattutto la curiosità che persua-de a provare queste sostanze. E sein un gruppo ce n’è qualcuno(ragazzo) che ne fa uso c’è una per-centuale del 90% che questo siespanda a tutti gli altri. Io ho prova-to qualche sostanza stupefacenteed è bella la sensazione che si pro-va: la testa è leggera, i pensieri cor-rono via e si è molto felici e bril-lanti.

Penso che si inizi per curiosità, poidiventa una dipendenza, e pensoche in alcuni casi una persona lofaccia per non pensare ai problemi,magari in famiglia o nel lavoro.

Io non uso stupefacenti, e sincera-mente non penso di prenderlineanche in futuro.

Secondo me chi fa uso di sostanzestupefacenti si rovina la vita, pur-troppo penso sapendo a cosa van-no incontro,alcuni lo fanno per sta-re meglio (solo apparentemente).

Secondo me, chi usa stupefacenticapisce molto poco dell’importan-za e della bellezza della propria vita.

Io credo che una sigaretta una can-na o una birra non ti possano rovi-nare la vita se usate in manieraregolare anche se so che è difficile.In più sarebbe meglio legalizzarequalsiasi tipo di droga.

Penso che le sostanze stupefacentifanno male e non bisogna usarle.

Penso che sono molto diffuse neigiovani e che credo che se prese inquantità basse in non sempre nonfaccia tanto male.

Le sostanze stupefacenti non fannoper me.

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

me caro cada in questo terribiletunnel.

Forse la mia paura è quella di com-prare roba poco buona,che ti fa piùmale.

Non ho paure, conosco i miei limi-ti e so dove posso arrivare e quan-to posso resistere e se eccedo èperché ne sono consapevole.

Non ho paura perché anche se avolte mi capita di bere o qualcunomi offre della droga, mi so control-lare e so dire di no.

Ho paura che qualche persona oqualche mio amico mi offri dellesostanze stupefacenti e io li possaprendere.

Ho paura anche se molto improba-bilmente che in un momento didebolezza possa far uso di sostanze.

Non ho paure riguardo alle sostan-ze stupefacenti, perché non neprenderò mai.

Una mia paura è che fumando ungiorno o l’altro possa succedermiqualcosa. Io so le conseguenze, manon so come smettere.

Di iniziare a prendere sostanze stu-pefacenti ma penso di riuscire anon prenderle.

Ho paura di morire se prendereiqueste sostanze.

La mia unica paura è di pensare dipoter usufruire di qualcuna di questesostanze (ma non credo succeda).

do uso regolare di stupefacenti?

E’ vero che la cocaina, non fa poicosì male.

Perché non legalizzare questesostanze? Così quelli che le usanosolo per lo spirito della proibizionecesserebbero di usarle.

Non ho ancora capito se l’uso pro-prio di marjuana è legale o no.

Quanto può far male prenderedegli stupefacenti?

Mi chiedo sempre che cosa ci tro-vino di bello sia nel fumare sigaret-te che a fare uso di stupefacentisapendo bene a cosa vanno incon-tro.

Perché la gente continua a farneuso?

Dove la prendono la droga gli spac-ciatori?

Quante sostanze e quali vengonomischiate per fare le varie droghe(sia leggere che pesanti)?

Non ho nessuna domanda.

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Secondo me le sostanze stupefa-centi sono inutili, servono solo afarti spendere soldi, salute e a “tra-sferirti” in un altro pianeta. Noncondivido assolutamente, ma nonmi da noia chi ne fa uso, anche per-ché anche io ne ho usate.

Beh, di certo non è bello assumeredroghe, e neppure conoscere per-sone che assumono droghe. Io nonho mai provato, e quindi non socosa si prova e che sensazioni tisuscita essere sballato, però midispiace che molti ragazzi ne faccia-no uso. Anche perché stando acontatto con queste persone, sicapisce che lo fanno solo per cono-scere cose nuove, o per farsi gran-di sugli altri. Il brutto è che se ti seiaffezionato a una persona che sidroga, fai di tutto perché smetta enon ci riesci, è una delusione per-ché vedrai la sua vita entrare in untunnel dalla fine buia e certa….

Secondo me dovrebbero solamen-te legalizzare le droghe leggere.

Penso che sia una cosa che facciamale, e che non sia opportuno far-lo, ma occasionalmente va bene.Sempre se ti permette a te stessodi essere coerente e deciderequando puoi drogarti e quando no.

Sono tutti drogati senza cervello.

Penso che chi ne faccia uso, lo fac-cia per sentirsi più forte e più gran-de nei confronti degli altri. Ma cer-to non è una bella cosa. Dovreb-bero esserci più controlli.

Secondo me i ragazzi che ne fannouso,hanno dei problemi psicologici,per me sono ragazzi che non rie-scono a integrarsi nella società ecercano di scaricare i problemiusando queste sostanze stupefa-centi.

Nessuna.

L’uso di sostanze stupefacenti èsoltanto una cosa superflua per“sballarsi” ancora di più, sonosostanze che fanno male ma la gen-te le assume comunque per volersuperare il limite.

Secondo me l’uso di queste sostan-ze fa solo male.

L’uso è giusto e l’abuso che è davietare.

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Non mi fanno paura.

Non ho paura.

Drogarmi.

Forse quella di entrare nel giro.

Io ho paura che per scherzo o pergioco uno dei miei amici (notareche nessuno fa uso di sostanze stu-pefacenti) possa farmela prendere.

Nessuna.

Non ho paure perché ho poca con-fidenze con esse.

La morte.

Correre dei rischi giudiziari soloperché ho fatto una canna.

Non so cosa potei chiedere, sonodelusa dalla società e basta.

Come cacchio si fa a drogarsi conla colla per colpa vostra vivrò conquesto dubbio!!!

Cosa ci trovano di bello nell’assu-mere queste sostanze?

Cos’è l’ LSD?

Nessuna.

Perché non vengono invasi paesicome la Colombia che produconoe riforniscono il mondo di cocainaa tonnellate?

Perché rovinarsi la vita così?

Perché non le legalizzano?

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Ho provato e mi è piaciuto perònon sono mai andato sulle droghepesanti basta saper quando smette-re e per me va tutto bene.

Non è un problema per me usarele cosiddette droghe leggere unavolta ogni tanto.

L. la deve smettere di drogarsi, secontinua lo dico ai suoi genitori.

Anche se sono illegali penso che sidovrebbe poterne fare uso libera-mente perché ognuno è libero difare la propria scelta di vita, e poilegale o no chi le vuole certesostanze le ha lo stesso quindi tan-to vale legalizzarle!

Per me gli altri possono fare quelloche vogliono, se vogliono morireper colpa di droghe lo facciano.

Secondo me l’assunzione di stupe-facenti è quasi giustificabile.

Secondo me le sostanze stupefa-centi illudono il fatto di dimenticar-si di qualche problema o di sentirsiliberi, ma dopo i problemi sonomaggiori. Alcuni usano questesostanze per sentirsi grandi e inve-ce non lo sono, sono più piccoli diquanto dimostrano.

Secondo me è sbagliato usare que-ste sostanze, ma la gente le usa per-ché ha poca informazione e per pro-vare qualcosa fuori legge (vietato).

Alcune si possono usare in modoragionevole altre vanno proprioevitate.

Credo che nella vita bisogni provaredi tutto, sempre entro certi limiti.

Ognuno può fare ciò che vuole esoprattutto decidere della sua vitanel modo che crede migliore persé.

Ai drogati il potere delle loro scel-te anche se chi ci rimette è la fami-glia.

Non sanno quello che fanno.

Per me ognuno è libero di farequello che vuole consapevole deirischi che corre.Ognuno è libero di fare ciò che si

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Non sapere più smettere.

Non credo di aver paure.

La mia paura è iniziare a drogarmi.

Ho paura che col passare del tem-po e il ripetersi di questi casi iopossa danneggiare il mio organi-smo.

Che qualcuno a me caro avesse unincidente, per colpa di sostanze delgenere.

Una paura sugli stupefacenti è assu-merli per siringhe, perché mi fannopaura gli aghi, le altre droghe le hogià provate.

Le conseguenze dell’uso e dell’abu-so.

Che ne vengano a conoscenza imiei genitori.

Provare sostanze stupefacenti,entrare in “brutti giri” e non uscir-ne più.

Che un mio amico possa diventaretossicodipendente.

Che L. C. non smetta di bucarsi. Lepere uccidono.

Di cominciare assiduamente.

Non ho paura per quanto riguarda

Come si fa a produrla?

Perché non legalizzarla?!?

Ma con la colla ci si droga?

Boh! Ce ne sarebbero troppe epoche risposte…

Le persone che assumono drogheperché lo fanno?

Perché non usare le droghe?

Dopo quanto tempo in media sitorna “normali”? (nel senso che vavia l’effetto della droga in generale).

Perché non la legalizzano, facendolacomprare solo ai maggiorenni?

Non è una domanda: voglio com-plimentarmi con tutti coloro checome voi aiutano chi “è dentro”!!!

Perché non trovare un modomigliore per di divertirsi?

C. L. ma come fai a essere in bottaalle nove del mattino! Vi prego aiu-tatelo ha bisogno. Non è unoscherzo non ce la fa a smettere!

Cos’è il relevin?

Non ho domande, perché è un

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sente di fare. non disapprovo nien-te finché questa cosa non mi toccadavvero.

Penso che siano molto dannoseper le persone e che provoca disa-gi verso le altre persone.

La maggior parte fa male.

Secondo me fanno male ma a volteci vogliono.

Io penso che ognuno sia liberi difare quel che vuole, però disappro-vo fortemente che usando sostan-ze stupefacenti cercano di convin-cere a tutti i costi ad aderire all’ini-ziativa coloro che non voglionoprendere questa schiavitù. Secondome queste persone andrebberopunite perché sono queste che fan-no prendere il vizio. Penso inoltreche i consumatori di questesostanze andrebbero avvertiti manon compatiti come tuttora faccia-mo, questo non per cattiveria maperché si sono messi loro in questecondizioni.

Fanno male, ma se usate ogni tantoper divertirsi non credo faccianotanto male.

Le dovrebbero legalizzare.

Può far male se usate spesso.

Penso che serva a poco, favorisce lamalavita e l’autodistruzione.

Secondo me chi usa sostanze stu-pefacenti non tiene alla propriasalute.

Credo che per divertirsi un po’ indiscoteca secondo me non c’èbisogno di assumere sostanze stu-pefacenti perché fanno male allasalute.

Secondo me chi usa queste sostan-ze sono persone che forse voglio-no uscire o dimenticarsi di proble-mi che hanno.Anche se è una cosamolto soggettiva perché dipendedal tipo di uso che uno fa.L’importante è che sia in grado dicontrollarsi anche se so che è diffi-cile. Dico questo perché se percaso non sai controllarti puoi dan-neggiare gli altri in qualche modoincrementando la pericolosità dellasituazione. E questo può portare a

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

queste cose. Credo, anzi sono sicu-ro di essere abbastanza forte dapoter dire no a qualunque propo-sta mi venga fatta.

Ho paura di prenderle e non riu-scire a non fermarsi di assumerle.

Non ho paura.

Una mia paura è che me le sommi-nistrino di nascosto.

Paura della polizia.

Le mie paure su questo argomentosono soprattutto riguardo a miasorella che ora è piccola, ma chequando crescerà entrerà in circoloin questo mondo pieno cose pocoutili e dannose per la sua salute.Hopaura che non abbia la forza diopporsi alla corrente come ho fat-to io.

Prendere la dipendenza.

Non ho paure.

Nessuna.

La mia paura è soprattutto quelladi arrivare un giorno ad usare que-ste sostanze senza controllo e nonavere la possibilità di sentirsela dismettere e di sentire il bisogno diassumerne sempre di più.Anche seio non ne faccio un uso molto fre-quente anzi molte poche volte misuccede di fare uso di queste cose.

mondo totalmente lontano dalmio.

Non ho nessuna domanda da fare.

Perché non la legalizzano?

Ma lo stato sarà invischiato in tuttoquesto?

Non ho domande.

Non ho domande.

Ne so abbastanza per difendermi.

Perché rovinarsi la vita in questomodo?

Quante possibilità ci sono per unragazzo che fa uso di sostanze stu-pefacenti per la prima volta, didiventare quasi dipendente da que-ste cose?

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conseguenze gravi e non solo perte.

Credo che per stare bene ed esse-re felici non bisogna fare uso disostanze stupefacenti, ma credoche basti avere degli amici affiatatiper uscire in discoteca e divertirsi.

Ognuno è libero di fare quello checrede sia meglio per sé.

Penso che sia una scemenza assu-mere stupefacenti, perché ti rovinila vita. E la maggior parte delle vol-te ti accorgi di aver sbagliato quan-do ormai è troppo tardi.

Alcune volte usare sostanze stupe-facenti non fa male io intendo unapiccola parte di droghe leggere.

Secondo me le sostanze stupefa-centi, fanno veramente male e ser-vono solo a sprecare soldi e a dan-neggiarsi.

Non serve proibire l’uso di alcunesostanze stupefacenti in quantonon cambia il modo di pensare diquelle persone che ne fanno uso enon diminuisce l’interesse che que-sti hanno per le droghe.

La proibizione non serve a risolve-re il problema. Solo educando einformando si raggiungono buoniscopi. Non è giusto proibire le can-ne e non l’alcool. Ma questo “siste-ma” è sbagliato alla radice.L’abitudine alle sostanze stupefa-centi non è una buona cosa, ma l’u-so “una tantum” può andare anchebene.

Io sinceramente mi piacerebbeprovare tutto nella vita ma i mieiprincipi non me lo permettono.

Sono convinta che usare stupefa-centi non aiuti a uscire dai guai, adimenticare qualcosa. Secondo mechi fa uso di stupefacenti lo fa pernon affrontare la vita, per nonsuperare le difficoltà perché spessouna persona le usa quando si trovadavanti una difficoltà, è una cosaorribile rovinarsi la vita per pauradi affrontare se stesso. Bere alcolicinon diventa dipendenza se uno sisa regolare ma molti bevono perdimenticare, per divertirsi ma inrealtà si rovinano la vita e portanoa soffrire ancor di più gli amici e sestessi.

LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Perdere qualcuno a me caro peruna di queste cause.

Non ho paura perché ci sto moltoalla larga.

Rimanere lesionati fisicamente.

Io ho paura delle sostanze stupefa-centi perché se mia madre e miopadre mi scoprono mi uccidono,milevano il motore e tutto quello cheho.

Che io o qualcuno che conoscocessino di vivere prima del dovuto.

Iniziare.

Se mi so dare dei limiti non devoavere paura di niente.

Se continuiamo a evitare le diffi-coltà della vita, non saremo maicontenti perché superare le diffi-coltà aiuta più che evitarle. La miapaura più grande è che la gente usistupefacenti ancora più di prima,perché c’è sempre più sfiducia, piùinsicurezza.

Perché la gente si deve rovinarecosì stupidamente?

Esistono droghe legali “leggere”?

Nessuna.

Perché usare la droga?

Cercate una soluzione migliore diquelle tra cui oggi possiamo optare!

Perché intolleranza?

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La dipendenza.

A volte penso come sarebbe la miavita se facessi uso di queste sostan-ze. Non sono mai riuscita a rispon-dere a questa mia domanda e forseè proprio di questo che paura.Sicuramente la paura che più miassilla è di non riuscire a uscire dalgiro (se mai ci dovessi entrare!).

Non ho nessuna paura.

Ma chi le ha inventate, perché sononate, per quali motivi?

Come sarebbe la mia vita e quelladelle persone che mi circondano sefacessi uso di queste sostanze?

Perché la gente (i giovani o molti diloro) ne fanno uso solo per seguireil gruppo?

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LA TUA OPINIONE UNA PAURA UNA DOMANDA

Non serve proibirle deve essere lapersona stessa a dire di “no”.

Nella vita ognuno è libero di sce-gliere cosa è meglio per lui stesso.Se uno si sa limitare può provaretutto per avere un’esperienzagenerale.

Sono contrario a farne uso perso-nale. Poi ognuno può fare quelloche vuole, anche se mi dispiacereb-be se qualche mio amico ne risen-tisse. Sono favorevole alla legalizza-zione delle droghe leggere.

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SINTESI DEI RISULTATI

L’OPINIONE SULLE DROGHE

Il quadro relativo a questo aspetto presenta una situazione polarizzata. La maggior parte degli studenti

percepisce negativamente tutte le sostanze stupefacenti: le droghe fanno male alla salute e non servono

a risolvere i problemi. Questo gruppo esprime una netta chiusura verso l’uso di droghe, motivando in

modo molto articolato tale orientamento.

Un altro gruppo di studenti, minoritario ma non trascurabile, si mostra più “possibilista”, soprattutto nei

confronti del consumo sperimentale e occasionale di droghe ricreazionali.Netta risulta invece la presa di

distanza dalle droghe pesanti e da un loro uso massiccio e dipendente.Per quanto riguarda i derivati del-

la cannabis si segnala, in questo gruppo, una consistente sottovalutazione dei rischi ed una tendenza a

considerare normale e non nocivo il loro uso.

Un numero consistente di ragazzi non si esprime né a favore né contro le droghe in nome della libertà

di ognuno di fare le proprie scelte. Si presentano impermeabili di fronte a problematiche altrui, come se

ognuno fosse una monade non in relazione con gli altri.

In linea generale le indicazioni emerse mostrano una forte correlazione fra opinioni, atteggiamenti e pro-

pensione all’uso. Si può affermare inoltre che le opinioni riscontrate fra i ragazzi rendono ampiamente

conto dei livelli e delle modalità d’uso rilevate attraverso l’analisi quantitativa.

Le ipotesi formulate dagli studenti sulle motivazioni che spingono a far uso di sostanze stupefacenti riflet-

tono in maniera evidente la complessità del problema. Rifuggendo da visioni riduttive e stereotipate,spes-

so presenti nel mondo adulto, i giovani intervistati identificano almeno tre nuclei motivazionali “forti”.

Una prima serie di motivi gioca per gli intervistati un ruolo fondamentale nella spiegazione del consumo,

soprattutto quello sperimentale e occasionale: il desiderio di fare nuove esperienze, il piacere, la voglia di

vivere con gli amici una situazione straordinaria e coinvolgente.

Un secondo insieme di motivazioni fa riferimento all’esperienza nel gruppo dei pari: le pressioni degli ami-

ci, l’affermazione di sé attraverso comportamenti non convenzionali.

Un terzo gruppo di spiegazioni, il più problematico, si riferisce infine a situazioni di disagio personale e

sociale: difficoltà a superare i problemi, mancanza di figure significative di riferimento, ecc.

È interessante notare la labilità del confine tra due atteggiamenti opposti che si ritrovano nei ragazzi: l’as-

sunzione dipende da me/io dipendo da lei.

LE PAURE

Una parte non trascurabile dei ragazzi intervistati dichiara apertamente di non essere impressionata da

questo fenomeno: la certezza che non faranno mai uso di sostanze li rende tranquilli e sicuri.

Tuttavia, se si esclude questo gruppo, il quadro dei timori e delle paure si delinea come estremamente

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vario e articolato. Molto forte sembra essere la paura di uso dipendente delle droghe, soprattutto del-

l’eroina. I ragazzi appaiono molto spaventati dal fatto di non riuscire più a controllarsi, con pesanti con-

seguenze sul piano personale.Una parte degli intervistati teme particolarmente le patologie droga – cor-

relate, come ad esempio l’AIDS ed altre gravi malattie infettive.

C’è poi un timore diffuso che amici o parenti possano essere coinvolti nel problema droga o che qual-

cun altro possa spingerli, a propria insaputa, verso comportamenti non accettati e condivisi.

Emerge infine, in alcuni studenti, un pessimismo di fondo verso il futuro: il fenomeno della droga pare a

molti difficilmente arginabile e destinato ad aggravarsi, con esiti negativi per le generazioni a venire.

LE DOMANDE E LE RICHIESTE

Gli studenti intervistati sembrano molto interessati ad avere notizie ed informazioni sui motivi che spin-

gono i giovani verso l’uso di sostanze psicoattive. Forte è anche la curiosità per gli effetti e le conse-

guenze che le diverse droghe producono.Molti vorrebbero sapere perché le droghe esistono e per qua-

le motivo il loro mercato è così sviluppato e capillare.

Ci si chiede poi perché non venga svolto un più efficace contrasto nei confronti dell’offerta. La eventua-

le legalizzazione dei derivati della cannabis è un tema sollevato da una parte significativa degli studenti

interpellati, con ripetuti riferimenti al “modello olandese”.

Emerge un forte bisogno di dialogo sull’ argomento e di condivisione delle esperienze e delle sensazioni

relative all’ uso di sostanze.

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2. LOCALIIndagine sui frequentatori

DA NUOVE DROGHEA...NUOVE IDEE

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INDAGINE SUI FREQUENTATORI

Destinatari sono i frequentatori dei locali di divertimento della fascia di età oggetto della ricerca.

OSSERVAZIONE E SCELTA DEI LOCALI

Durante l’estate/autunno 2001 si è svolta l’attività di mappatura ed osservazione dei locali (discoteche e

pubs, circa 15) della zona pratese/ fiorentina, per la individuazione dei luoghi maggiormente frequentati.

Gli educatori,del Centro di Solidarietà e del Sert,hanno svolto un’attività di monitoraggio visitando i loca-

li nelle ore di maggior afflusso; si sono inseriti nel mondo e nelle abitudini della “notte” osservando atteg-

giamenti e relazioni “dal di dentro”.

Sono stati contattati i seguenti locali:

◆ Hop Store Pub

Età media 22 anni

Parità di presenze fra maschi e femmine

Luogo di incontro per parlare e bere insieme.

◆ Club del Diavolo Discoteca all’aperto

Età 18-24 anni

Parità di presenze fra maschi e femmine

Ci sono 3 piste con 3 tipi di musica diversa,con un’alta affluenza di persone che

ballano e si divertono.

◆ The Bombardier Pub

Età 18/20 anni

Femmine 60% maschi 40%

Luogo d’incontro per fermarsi a bere insieme o per decidere come trascorre-

re la serata.

◆ Cencio’s club Rockoteca

Età 16/25 anni

Femmine 40% maschi 60%

Ci sono gruppi che suonano musica rock e Heavy metal dal vivo,due piste dove

ballare generi di musica diversi, possibilità di giocare ai videogames e di naviga-

re su internet.

◆ Central Park Discoteca (Firenze)

Età 15/25 anni

Il locale è molto affollato e offre la possibilità di ballare in una grande pista all’a-

perto o in una più piccola al chiuso.

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◆ Irish Pub Pub irlandese

Età media 25 anni

Parità di presenze di maschi e femmine

Luogo molto piccolo e tranquillo dove bere e parlare in compagnia.

◆ Lochness Pub

Età media 18 anni

Femmine 20% maschi 80%

Luogo di ritrovo, in piccoli gruppi ai tavoli, per parlare e bere insieme; all’ester-

no, vicino all’entrata, sostano, bevendo qualcosa, prima di andare altrove.

◆ Keller Platz Pub/pizzeria/birreria

Età media 22 anni

Parità di presenze di maschi e femmine

I ragazzi vengono per cena,per bere la birra e soprattutto per ascoltare i grup-

pi musicali dal vivo e ballare sui tavoli.

◆ Come una volta Pub (Travalle)

Età media 20 anni

Femmine 40% maschi 60%

I ragazzi al tavolo bevono e parlano tra di loro e sfruttano molto anche lo spa-

zio all’aperto, in campagna.

◆ Haf Open bar

Età media 25 anni

Parità di presenze tra maschi e femmine

All’esterno musica dal vivo, all’interno musica house.

◆ Ben Nevis Tavern Scottish pub

Età 25/27 anni

Femmine 30% maschi 70%

Parlano ai tavoli e bevono birra.

◆ Rincao gaucho Ristorante e discoteca brasiliani

Età 25/30 anni

Cena tipica con spettacolo e possibilità di ballare in pista musica latino-ameri-

cana e non solo.

◆ Siddartha Rockoteca

Età media 25 anni

Gruppi che suonano musica hard rock dal vivo; una pista con musica commer-

ciale,un’altra con musica heavy metal e presenze soprattutto maschili con abbi-

gliamento dark e modo di ballare originale.

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◆ Happyland Discoteca (Campi Bisenzio)

Età 15/16 anni

Femmine 30% maschi 70%

Pista per ballare con musica commerciale, poltroncine per sedersi e parlare, al

piano superiore.

Sono stati individuati i locali più frequentati dai ragazzi dell’età di riferimento della ricerca e fra questi ne

sono stati scelti tre che si sono resi disponibili e nei quali è stato possibile raggiungere un pubblico “diver-

sificato” per età e abitudini.

L’HAPPYLAND, una discoteca ubicata nel comune di Campi Bisenzio (FI), si caratterizza come un loca-

le frequentato soprattutto da teen-agers (l’età media è di 16 anni) e da studenti. Il CENCIO ’S, una

rockoteca di Prato, si contraddistingue per la presenza di adolescenti, giovani ed anche di qualche giova-

ne adulto. L’età media si attesta intorno ai 22 anni ed il suo range di variazione appare piuttosto ampio

(dev.st.:4,785).Per quanto riguarda la condizione professionale,gli studenti costituiscono il 48,1%,gli occu-

pati il 41,6%, i disoccupati o in cerca di prima occupazione il 10,3%. L’HOPSTORE, una birreria di Prato,

è frequentato da persone con un profilo anagrafico simile al Cencio’s (età media: 22 anni; dev.st.: 4,334).

In questo locale sono presenti soprattutto donne e giovani occupati.

Dopo un iniziale contatto con i gestori, ai quali è stato presentato il progetto, sono state scelte delle sera-

te per la somministrazione dei questionari.

Le informazioni sono state poi raccolte, all’interno dei locali stessi, in maniera informale e con estrema

facilità viste la disponibilità e la curiosità dei ragazzi a collaborare, utilizzando un breve questionario stan-

dardizzato (vedi appendice pag 177 )

CARATTERISTICHE DEGLI INTERVISTATI

Complessivamente sono stati intervistati 206 giovani. I maschi rappresentano il 55,8%,le femmine il 44,2%.

Oltre la metà del campione è composto da teen-agers (55,3%), il 30,1% ha un’età compresa fra i 20 e i

24 anni, circa il 10% fra i 25 e i 29 anni ed il 4,9% è costituito da 30enni. L’età media si attesta intorno ai

20 anni, con un’ampia variabilità (dev.st.: 4,731). I sottogruppi di genere non presentano significative diffe-

renze rispetto a questa variabile.Dal punto di vista della condizione professionale,circa la metà degli inter-

vistati è rappresentata da studenti, il 39,8% è occupato in attività autonome o dipendenti e poco più del

9% è disoccupato o in cerca di prima occupazione. Le interviste risultano ripartite in modo abbastanza

equo fra i tre locali visitati: il 37,4% dei questionari sono stai compilati al Cencio ‘s, il 32% all’ Happyland

ed il restante 30,6% all’Hopstore.

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I RISULTATI

I risultati dettagliati della rilevazione sono contenuti nelle tabelle statistiche dell’indagine di seguito ripor-

tate (pag 87).

L’IMPIEGO DEL TEMPO LIBERO

Gli intervistati trascorrono la maggior parte del proprio tempo libero in compagnia dei coetanei, scam-

biandosi idee ed opinioni (74,3%).Una parte considerevole di questo tempo viene dedicata anche alla fre-

quentazione delle discoteche (41,3) ed alle attività sportive. Minore è invece il coinvolgimento in attività

di “impegno” come la lettura (15,5%) o il cinema (14,1%). Limitato appare anche l’interesse per i media

(vecchi e nuovi). Se si pone attenzione alla differenze di genere, i maschi appaiono più orientati alla prati-

ca sportiva mentre le femmine, oltre a dedicare più tempo alle conversazioni con i coetanei, sembrano

più attratte dalla lettura e dal cinema. Sono gli studenti i più assidui frequentatori di discoteche mentre i

giovani occupati sono più orientati verso la lettura e il cinema. La discoteca è il passatempo preferito

soprattutto dai teen-agers,nelle fasce di età successive diventano rilevanti anche le altre modalità di impie-

go del tempo.

DISPONIBILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DI SOSTANZE PSICOATTIVE

La stragrande maggioranza dei giovani intervistati (80%) dichiara di aver visto circolare sostanze stupefa-

centi nei luoghi e negli ambienti che frequenta abitualmente. Questa opinione è sostanzialmente confer-

mata dagli appartenenti a tutti i sottogruppi individuati in base al sesso, all’età ed alla condizione profes-

sionale. Il luogo dove questa esperienza capita più di frequente è la discoteca (66,5%),ma anche nelle scuo-

le e nell’università (41,3%) il fenomeno assume una sua rilevanza.Le sostanze stupefacenti hanno larga dif-

fusione anche nel gruppo dei coetanei (40,8%).Altri ambiti nei quali è possibile osservare circolazione di

droghe sono lo stadio (18,9%), la palestra (9,2%), spazi e luoghi pubblici come piazze e giardini (10,2%).

La percezione che gli intervistati hanno della diffusione del consumo fra i propri coetanei coincide sostan-

zialmente con le indicazioni che emergono dalle ricerche epidemiologiche.Accanto all’abuso di alcol, can-

nabis, ecstasy e cocaina sono rispettivamente le sostanze psicoattive che i giovani utilizzano di più. Meno

consumate sono,secondo l’opinione degli intervistati,Lsd,anfetamine ed eroina.Gli psicofarmaci non pre-

scritti e gli anabolizzanti sono indicati solo da una piccola quota di giovani.

Per quanto riguarda la disponibilità di ecstasy, oltre tre quarti degli intervistati ritiene che sia molto o

abbastanza facile procurarsela.Questa opinione è condivisa soprattutto dalle femmine, dagli studenti e

dai giovanissimi. Il luogo dove è più facile reperire l’ecstasy è la discoteca.A sostenere questa afferma-

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zione è il 93,7% degli intervistati. Tuttavia, questa sostanza si può trovare anche in luoghi pubblici

(44,7%). Circa un quarto dei giovani contattati dichiara poi che la si può acquistare anche a scuola.

Meno diffusa sembra essere l’offerta nei pub e nelle birrerie (13,6%) e nelle sale giochi (17%).Una per-

centuale minore di giovani segnala lo stadio e la palestra come ambienti dove poterla reperire (rispet-

tivamente il 9,2% ed il 3,4%).

L’INFORMAZIONE SULLE DROGHE

I giovani intervistati dichiarano di essere sufficientemente informati sul mondo delle droghe, sulle loro

caratteristiche, sui diversi tipi di sostanze e sui rischi che si corrono facendone uso.Il 35,4% dei giovani

sostiene di essere molto informato su questi argomenti, il 47,1% pensa di saperne abbastanza e solo il

13,6% si dichiara poco informato.Esigua è la quota di chi crede di saperne poco o nulla (2,8%).Coloro che

si ritengono più informati sull’argomento fanno riferimento ai sottogruppi dei maschi e degli occupati.

Malgrado gli intervistati pensino di essere sufficientemente informati sul problema droga, sulle sostan-

ze e sui loro effetti, circa la metà dei soggetti interpellati vorrebbe saperne di più su questi argomenti.

Questa richiesta di informazioni è più marcata fra le femmine e gli studenti. La motivazione di una mag-

gior richiesta di notizie sembra legata in primo luogo ad un interesse personale (19,4%), ad una confer-

ma delle proprie convinzioni (15%) e ad una curiosità personale (12,6%). L’interesse personale è preva-

lente fra le femmine e gli studenti; le intervistate sentono di più l’esigenza di confermare le proprie opi-

nioni su questi temi.

Passando ad esaminare i soggetti che dovrebbero fornire le informazioni, un ruolo di primo piano sem-

bra ricoprirlo la scuola (65,5%). Questo convincimento è condiviso da tutti i giovani intervistati, indi-

pendentemente da sesso, età e condizione professionale.Anche la famiglia dovrebbe occuparsi di forni-

re informazioni, anche se questo canale incontra maggiori preferenze fra gli studenti e i teen-agers.

Un mezzo poco utilizzato nelle campagne sulla droga, ma invece ritenuto molto importante dagli inter-

vistati, è quello dei mass-media, segnato dal 38,8% dei giovani. Le campagne che utilizzano i mass-media

sembrano essere gradite soprattutto alle donne e agli ultraventenni.

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CONCLUSIONI

Malgrado il campione dell’indagine non possa essere considerato rappresentativo della popolazione giova-

nile di Prato, i dati rilevati forniscono comunque utili ed interessanti indicazioni rispetto a questo universo.

In particolare dall’indagine emerge:

◆ Una propensione dei giovani ad impiegare il proprio tempo libero soprattutto in attività psicomoto-

rie (sport, ballo, ecc.).

◆ Una elevata disponibilità ed accessibilità di sostanze psicoattive nei luoghi frequentati dai giovani.

◆ Una conferma dei modelli di consumo emersi dalle ricerche epidemiologiche, sia locali che nazionali.

◆ La presenza di un’offerta di droghe in contesti istituzionali (scuola, università, ecc.)

◆ Un elevato livello di informazione sulle sostanze ed una consapevolezza dei rischi legati all’uso.

◆ Una ulteriore richiesta di campagne informative da realizzare attraverso la scuola, la famiglia ed i mass-

media.L’utilizzazione di questi canali dovrebbe essere diversificata in base alle caratteristiche dei desti-

natari.

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TABELLE STATISTICHE INDAGINE LOCALI

LE DISTRIBUZIONI PERCENTUALI SONO STATE INCROCIATE CON ALCUNE VARIABILI SOCIO-DEMOGRAFICHE: TAB. A: SESSO - TAB. B: CONDIZIONI PROFESSIONALI - TAB. C: CLASSE D’ETÁ

TAB. 1 A: COME PREFERISCI TRASCORRERE IL TUO TEMPO LIBERO? (%)

MASCHI FEMMINE TOTALE

Parlando con gli amici 70,4 79,1 74,3

Facendo sport 38,3 18,7 29,6

In discoteca 42,6 39,6 41,3

Usando il computer 16,5 17,6 17,0

Vedendo la TV 15,7 14,3 15,0

Leggendo 10,4 22,0 15,5

Al cinema 9,6 19,8 14,1

In famiglia 10,4 11,0 10,7

Altro 15,7 8,8 12,6

BASE 115 91 206

TAB. 2 A: NEGLI AMBIENTI CHE FREQUENTI ABITUALMENTE TI È MAI CAPITATO DI VEDERCIRCOLARE DELLE DROGHE? (%)

MASCHI FEMMINE TOTALE

SI 80,0 81,3 80,6

NO 20,0 18,7 19,4

BASE 115 91 206

TAB. 3 A: SE SI, DOVE TI È CAPITATO? (%)

MASCHI FEMMINE TOTALE

Discoteca 81,5 81,1 81,3

Scuola/Università 66,3 55,4 61,4

Gruppo di amici 51,1 63,5 50,6

Stadio 29,3 16,2 23,5

Palestra 16,3 5,4 11,4

Altro 15,2 9,4 12,6

BASE 92 74 166

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TAB. 4 A: PENSI DI CONOSCERE IL MONDO DELLE DROGHE, LE LORO CARATTERISTI-CHE, LE DIFFERENZE, I RISCHI? (%)

MASCHI FEMMINE TOTALE

Si, sono molto informato 41,7 27,5 35,4

Penso di saperne abbastanza 40,0 56,0 47,1

Ne so un po’ 13,9 13,2 13,6

Temo di saperne poco 1,7 2,2 1,9

Non ne so nulla 2,6 1,1 1,9

BASE 115 91 206

TAB.5 A:QUALI SOSTANZE,SECONDO TE,I GIOVANI UTILIZZANO PIÙ FREQUENTEMENTE?(%)

MASCHI FEMMINE TOTALE

Marijuana/hashish 88,7 90,1 89,3

Ecstasy e simili 68,7 65,9 67,5

Cocaina 44,3 41,8 43,2

Lsd, acidi 27,8 14,3 21,8

Eroina 15,7 13,2 14,6

Anfetamine 20,0 11,0 16,0

Alcol 68,7 81,3 74,3

Psicofarmaci 8,7 4,4 6,8

Anabolizzanti 10,4 3,3 7,3

BASE 115 91 206

TAB. 6 A: PENSI CHE SIA FACILE PROCURARSI ECSTASY? (%)

MASCHI FEMMINE TOTALE

Molto facile 33,9 42,9 37,9

Abbastanza facile 40,9 39,6 40,3

Né facile né difficile 23,5 16,5 20,4

Abbastanza difficile 1,7 1,1 1,5

Molto difficile 0,0 0,0 0,0

BASE 115 91 206

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TAB. 7 A: DOVE PENSI CI SI POSSA PROCURARE L’ECSTASY? (%)

MASCHI FEMMINE TOTALE

Discoteca 94,8 92,3 93,7

Strada 43,5 46,2 4,7

Scuola 27,0 22,0 24,8

Sala giochi 15,7 18,7 17,0

Birreria/pub 13,0 14,3 13,6

Stadio 8,7 9,9 9,2

Palestra 3,5 3,3 3,4

Altro 1,7 4,4 2,9

BASE 115 91 206

TAB. 8 A:VORRESTI SAPERNE DI PIÙ SU QUESTI ARGOMENTI? (%)

MASCHI FEMMINE TOTALE

Si, per essere più sicuro 12,2 18,7 15,0

Si, per interesse personale 16,5 23,1 19,4

Si, per curiosità 13,9 11,0 12,6

No, perché ne so abbastanza 38,3 24,2 32,0

No, perché non mi riguarda 19,1 23,1 20,9

BASE 115 91 206

TAB. 9 A: SECONDO TE, CHI DOVREBBE OCCUPARSI DI DARE INFORMAZIONI SU QUESTOARGOMENTO? (%)

MASCHI FEMMINE TOTALE

La scuola 63,5 68,1 65,5

La famiglia 34,8 34,1 34,5

I mass media 32,2 47,3 38,8

Altro 3,5 6,6 4,9

Nessuno 13,9 9,9 12,1

BASE 115 91 206

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TAB. 1 B: COME PREFERISCI TRASCORRERE IL TUO TEMPO LIBERO? (%)

DISOCCUPATO OCCUPATO STUDENTE TOTALE

Parlando con gli amici 68,4 82,9 68,6 74,3

Facendo sport 31,6 29,3 29,5 29,6

In discoteca 57,9 34,1 43,8 41,3

Usando il computer 21,1 20,7 13,3 15,0

Vedendo la TV 26,3 15,9 12,4 15,0

Leggendo 10,5 19,5 13,3 15,5

Al cinema 0,0 22,0 10,5 14,1

In famiglia 15,8 15,9 5,7 10,7

Altro 0,0 17,1 11,1 12,6

BASE 19 82 105 206

TAB. 2 B: NEGLI AMBIENTI CHE FREQUENTI ABITUALMENTE TI È MAI CAPITATO DI VEDERCIRCOLARE DELLE DROGHE? (%)

DISOCCUPATO OCCUPATO STUDENTE TOTALE

SI 89,5 80,5 79,0 80,6

NO 10,5 19,5 21,0 19,4

BASE 19 82 105 206

TAB. 3 B: SE SI, DOVE TI È CAPITATO? (%)

DISOCCUPATO OCCUPATO STUDENTE TOTALE

Discoteca 82,3 89,4 74,7 81,3

Scuola/Università 58,8 56,0 66,2 61,4

Gruppo di amici 52,9 43,9 55,4 50,6

Stadio 17,6 24,2 24,1 23,5

Palestra 11,7 13,6 9,6 11,4

Altro 0,0 13,6 14,4 12,6

BASE 17 66 83 166

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TAB. 4 B: PENSI DI CONOSCERE IL MONDO DELLE DROGHE, LE LORO CARATTERISTICHE,LE DIFFERENZE, I RISCHI? (%)

DISOCCUPATO OCCUPATO STUDENTE TOTALE

Si, sono molto informato 31,6 40,2 32,4 35,4

Penso di saperne abbastanza 52,6 43,9 48,6 47,1

Ne so un po’ 15,8 13,4 13,3 13,6

Temo di saperne poco 0,0 1,2 2,9 1,9

Non ne so nulla 0,0 1,2 2,9 1,9

BASE 19 82 105 206

TAB.5 B:QUALI SOSTANZE,SECONDO TE,I GIOVANI UTILIZZANO PIÙ FREQUENTEMENTE? (%)

DISOCCUPATO OCCUPATO STUDENTE TOTALE

Marijuana/hashish 89,5 89,0 89,5 89,3

Ecstasy e simili 52,6 69,5 68,6 67,5

Cocaina 42,1 41,5 44,8 43,2

Lsd, acidi 21,1 20,7 22,9 21,8

Eroina 15,8 11,0 17,1 14,6

Anfetamine 15,8 13,4 18,1 16,0

Alcol 68,4 74,4 75,2 74,3

Psicofarmaci 10,5 4,9 7,6 6,8

Anabolizzanti 10,5 4,9 8,6 7,3

BASE 19 82 105 206

TAB. 6 B: PENSI CHE SIA FACILE PROCURARSI ECSTASY? (%)

DISOCCUPATO OCCUPATO STUDENTE TOTALE

Molto facile 42,1 32,9 41,0 37,9

Abbastanza facile 26,3 41,5 41,9 40,3

Né facile né difficile 31,6 22,0 17,1 20,4

Abbastanza difficile 0,0 3,7 0,0 1,5

Molto difficile 0,0 0,0 0,0 0,0

BASE 19 82 105 206

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TAB. 7 B: DOVE PENSI CI SI POSSA PROCURARE L’ECSTASY? (%)

DISOCCUPATO OCCUPATO STUDENTE TOTALE

Discoteca 100,0 93,9 92,4 93,7

Strada 42,1 42,7 46,7 44,7

Scuola 26,3 26,9 22,9 24,9

Sala giochi 10,5 19,5 16,2 17,0

Birreria/pub 21,1 11,0 14,3 13,6

Stadio 21,1 8,5 7,6 9,2

Palestra 10,5 2,4 2,9 3,4

Altro 5,3 0,0 4,8 2,9

BASE 19 82 105 206

TAB. 8 B:VORRESTI SAPERNE DI PIÙ SU QUESTI ARGOMENTI? (%)

DISOCCUPATO OCCUPATO STUDENTE TOTALE

Si, per essere più sicuro 31,6 11,0 15,2 15,0

Si, per interesse personale 0,0 17,1 24,8 19,4

Si, per curiosità 21,1 9,8 13,3 12,6

No, perché ne so abbastanza 15,8 37,8 30,5 32,0

No, perché l’argomento 31,6 24,4 16,2 20,9

non mi riguarda

BASE 19 82 105 206

TAB. 9 B: SECONDO TE, CHI DOVREBBE OCCUPARSI DI DARE INFORMAZIONI SU QUESTOARGOMENTO? (%)

DISOCCUPATO OCCUPATO STUDENTE TOTALE

La scuola 73,7 61,0 67,6 65,5

La famiglia 36,8 40,2 29,5 34,5

I mass media 52,6 37,8 37,1 38,8

Altro 0,0 7,3 3,8 4,9

Nessuno 10,5 13,4 11,4 12,1

BASE 19 82 105 206

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93

TAB. 1 C: COME PREFERISCI TRASCORRERE IL TUO TEMPO LIBERO? (%)

<19 ANNI 20 – 24 ANNI 25 – 29 ANNI >29 ANNI TOTALE

Parlando con gli amici 62,3 85,5 100,0 90,0 74,3

Facendo sport 22,8 33,9 50,0 40,0 29,6

In discoteca 51,8 22,6 45,0 30,0 41,3

Usando il computer 12,3 25,8 20,0 10,0 17,0

Vedendo la TV 12,3 17,7 30,0 0,0 15,0

Leggendo 7.0 22,6 35,0 30,0 15,5

Al cinema 8,8 14,5 35,0 30,0 14,1

In famiglia 4,4 17,7 20,0 20,0 10,7

Altro 11,4 12,9 20,0 10,0 12,6

BASE 114 62 20 10 206

TAB. 2 C: NEGLI AMBIENTI CHE FREQUENTI ABITUALMENTE TI È MAI CAPITATO DI VEDER CIRCOLARE DELLE DROGHE? (%)

<19 ANNI 20 – 24 ANNI 25 – 29 ANNI >29 ANNI TOTALE

SI 79,8 80,6 90,0 70,0 80,6

NO 20,2 19,4 10,0 30,0 19,4

BASE 114 62 20 10 206

TAB. 3 C: SE SI, DOVE TI È CAPITATO? (%)

<19 ANNI 20 – 24 ANNI 25 – 29 ANNI >29 ANNI TOTALE

Discoteca 76,9 86,0 100,0 57,1 81,3

Scuola/Università 61,5 68,0 50,0 42,8 61,4

Gruppo di amici 54,9 42,0 50,0 57,1 50,6

Stadio 20,9 0,0 33,3 57,1 23,5

Palestra 9,9 12,0 16,6 14,3 11,4

Altro 16,5 4,0 22,2 0,0 12,6

BASE 91 50 18 7 166

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TAB. 4 C: PENSI DI CONOSCERE IL MONDO DELLE DROGHE, LE LORO CARATTERISTICHE,LE DIFFERENZE, I RISCHI? (%)

<19 ANNI 20 – 24 ANNI 25 – 29 ANNI >29 ANNI TOTALE

Si, sono molto informato 35,1 40,3 30,0 20,0 35,4

Penso di saperne abbastanza 48,2 41,9 50,0 60,0 47,1

Ne so un po’ 12,3 12,9 20,0 20,0 13,6

Temo di saperne poco 2,6 1,6 0,0 0,0 1,9

Non ne so nulla 1,8 3,2 0,0 0,0 1,9

BASE 114 62 20 10 206

TAB.5 C:QUALI SOSTANZE,SECONDO TE,I GIOVANI UTILIZZANO PIÙ FREQUENTEMENTE? (%)

<19 ANNI 20 – 24 ANNI 25 – 29 ANNI >29 ANNI TOTALE

Marijuana/hashish 87,7 91,9 95,0 80,0 89,3

Ecstasy e simili 67,5 62,9 85,0 60,0 60,7

Cocaina 43,0 41,9 55,0 30,0 43,2

Lsd, acidi 22,8 21,0 20,0 20,0 21,8

Eroina 18,4 12,9 0,0 10,0 14,6

Anfetamine 19,3 14,5 5,0 10,0 16,0

Alcol 70,2 77,4 85,0 80,0 74,3

Psicofarmaci 8,8 1,6 5,0 20,0 6,8

Anabolizzanti 10,5 1,6 5,0 10,0 7,3

BASE 114 62 20 10 206

TAB.6C - PENSI CHE SIA FACILE PROCURARSI ECSTASY? (%)

<19 ANNI 20 – 24 ANNI 25 – 29 ANNI >29 ANNI TOTALE

Molto facile 45,6 33,9 20,0 10,0 37,9

Abbastanza facile 31,6 46,8 65,0 50,0 40,3

Né facile né difficile 21,1 19,4 15,0 30,0 20,4

Abbastanza difficile 1,8 0,0 0,0 10,0 1,5

Molto difficile 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

BASE 114 62 20 10 206

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TAB. 7 C: DOVE PENSI CI SI POSSA PROCURARE L’ECSTASY? (%)

<19 ANNI 20 – 24 ANNI 25 – 29 ANNI >29 ANNI TOTALE

Discoteca 92,1 95,2 100,0 90,0 93,7

Strada 47,4 46,8 40,0 10,0 44,7

Scuola 23,7 30,0 15,0 20,0 24,8

Sala giochi 17,5 17,7 20,0 0,0 17,0

Birreria/pub 18,4 9,7 5,0 0,0 13,6

Stadio 8,8 9,7 10,0 10,0 9,2

Palestra 3,5 3,2 5,0 0,0 3,4

Altro 2,6 4,8 0,0 0,0 2,9

BASE 114 62 20 10 206

TAB.8C - VORRESTI SAPERNE DI PIÙ SU QUESTI ARGOMENTI? (%)

<19 ANNI 20 – 24 ANNI 25 – 29 ANNI >29 ANNI TOTALE

Si, per essere più sicuro 14,0 17,7 15,0 10,0 15,0

Si, per interesse personale 21,9 17,7 15,0 10,0 19,4

Si, per curiosità 14,0 11,3 15,0 0,0 12,6

No,perché ne so abbastanza 30,7 32,3 45,0 20,0 32,0

No, perché l’argomento 19,3 21,0 10,0 60,0 20,9

non mi riguarda

BASE 114 62 20 10 206

TAB.9C - SECONDO TE, CHI DOVREBBE OCCUPARSI DI DARE INFORMAZIONI SU QUESTO ARGOMENTO? (%)

<19 ANNI 20 – 24 ANNI 25 – 29 ANNI >29 ANNI TOTALE

La scuola 63,2 62,9 70,0 100,0 65,5

La famiglia 29,8 37,1 30,0 80,0 34,5

I mass media 28,9 46,8 60,0 60,0 38,8

Altro 1,8 11,3 0,0 10,0 4,9

Nessuno 13,2 14,5 5,0 0,0 12,1

BASE 114 62 20 10 206

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3.TESTIMONI PRIVILEGIATI

DA NUOVE DROGHEA...NUOVE IDEE

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INDAGINE SUI TESTIMONI PRIVILEGIATI

Una sezione di questa ricerca-intervento è finalizzata a rilevare la percezione del fenomeno droga da par-

te di alcuni testimoni privilegiati in contatto con diverse realtà giovanili del territorio provinciale.

L’indagine è stata condotta attraverso colloqui semistrutturati diretti a mettere in evidenza l’ambito ope-

rativo degli intervistati oltre che, ovviamente, gli aspetti quantitativi e qualitativi del consumo di sostanze

psicoattive all’interno del proprio contesto.

La griglia utilizzata per le interviste agli operatori del territorio è riportata in appendice (pag 178).

Sono stati contattati 17 testimoni privilegiati, 10 a carattere “istituzionale” (operatori sociali, professioni-

sti, sacerdoti, ecc), e 7 a carattere “informale”(gestori e operatori di locali pubblici frequentati da giovani).

L’analisi delle interviste è stata fatta separatamente per le due tipologie menzionate.

In particolare, per ciascuna categoria di intervistati sono state individuate cinque unità di analisi:

1) l’idea del fenomeno: come spiegano il fenomeno, cosa ne pensano,che idee hanno, che sviluppo si

immaginano.

2 il consumo di sostanze:quali sostanze si usano,quanti le usano,chi le usa,come si usano,hanno nota-

to dei cambiamenti rispetto al passato.

3) i problemi e le preoccupazioni: come vivono la questione, i problemi nel loro contesto operativo,

cosa li colpisce di più, le loro preoccupazioni.

4) le iniziative intraprese e le proposte: hanno fatto qualcosa per intervenire sul problema, cosa si

potrebbe fare.

5) la descrizione del contesto operativo: chi sono, cosa fanno e che ruolo occupano nell’organizza-

zione, con che tipo di persone operano, quante sono le persone che frequentano la loro realtà, che

attività fanno con queste persone.

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ANALISI DELLE INTERVISTE AI TESTIMONI PRIVILEGIATI “INFORMALI”

(DJ, GESTORI E OPERATORI LOCALI, ECC.)

IDEA DEL FENOMENO

Come spiegano il fenomeno, cosa ne pensano, che idee hanno, che sviluppo si immaginano.

La spiegazione che gli intervistati danno del fenomeno appare abbastanza articolata. Per alcuni il consu-

mo di droghe, specie quello occasionale, è legato alla curiosità, alla pressione del gruppo degli amici o ad

aspetti culturali. Per altri i fattori fondamentali sono la fragilità psicologica, l’insoddisfazione personale e le

carenze educative della famiglia.

Riguardo agli sviluppi futuri del fenomeno le opinioni sembrano ripartirsi fra il pessimismo fatalista e un’e-

voluzione in senso positivo del problema.

“I ragazzi di oggi non si divertono molto.All’interno del locale ci sono numerosi ragazzi ma spesso sono divisi in

gruppi dello stesso sesso.Ai miei tempi “beccare” le ragazze era uno dei passatempi preferiti mentre adesso maga-

ri si divertono a fare una partita di calcio di fronte al locale.Oppure,peggio, a chi beve più birra .Mi domando per-

ché uno deve bere tanto fino a star male per divertimento. Per poi spaccare un lavandino o fare l’attaccabrighe…

Forse sia gli studenti che i lavoratori passano tutta la settimana nella noia e nella fatica e quindi il fine settimana

si lasciano andare.

Abbiamo sistemato una persona all’interno dei bagni per controllare e mantenere pulito. Il problema è complesso

e reale, necessita di persone qualificate per lavorare su di esso…

Sento i ragazzi di oggi particolarmente fragili: per un brutto voto a scuola si arriva al suicidio.Certo i genitori li han-

no molto protetti, noi fin dalle elementari andavamo a scuola da soli, mentre adesso li accompagnano sempre e

forse questo li rende più sprovveduti. Non vedo uno sviluppo positivo, anzi mi rendo conto che solo persone quali-

ficate possono affrontarlo in maniera efficace.” (gestore pub)

“Il ragazzino lo fa per curiosità, per stare in compagnia, per non isolarsi. I drogati sono persone che non si avvici-

nano, perché hanno paura di essere giudicate e quindi si allontanano fino a quando il problema droga non è vera-

mente grave. Chi va oltre la canna (pasticche, coca, eroina…) finisce se stesso, sono persone che poi arrivano a

poco, si bruciano la salute e il cervello. La speranza è quindi che il ragazzino si fermi in tempo.” (gestore pub)

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“L’insoddisfazione dei giovani di oggi è dovuta all’atteggiamento dei genitori che anticipano sempre più i bisogni dei

figli, che così si sentono deresponsabilizzati e non devono più lottare per avere ciò che desiderano. Inoltre li difen-

dono incondizionatamente, come nel caso di un ragazzo che aveva perso il giubbotto e la cui mamma è venuta

a reclamare col personale del guardaroba. Non fanno mancare loro nulla di materiale, anche se non se lo posso-

no permettere. I ragazzi si vestono tutti con vestiti costosi e firmati senza distinzioni di classi sociali.Hanno a dispo-

sizione anche molti soldi da spendere nello shopping (girano con carte di credito e bancomat), così che molte vol-

te preferiscono andare a fare acquisti piuttosto che ballare. Il risultato è che, abituati ad essere sempre anticipati

nelle tappe di sviluppo e nei loro desideri, i ragazzi non sanno più divertirsi.” (gestore discoteca)

“ L’uso di sostanze è dovuto a un desiderio di trasgressione negativa. La cosa che mi colpisce di più è la giovane

età e il gesto. Immagino uno sviluppo positivo del fenomeno.” (DJ)

“Secondo me è un problema della società che colpisce le persone più deboli. La cosa che mi colpisce di più è l’ef-

fetto della sostanza. Più che a uno sviluppo del fenomeno penso a un cambiamento della società in positivo.”

(direttore artistico di discoteca)

“Secondo me dipende dalla negatività della televisione e del mondo. La cosa che mi colpisce di più è che nessun

ragazzo dica basta. M’immagino uno sviluppo a macchia d’olio del fenomeno e purtroppo non vedo via d’uscita.”

(animatore di discoteca)

“L’uso di sostanze è legato alla società dell’immagine,al bisogno di fuggire dai problemi e di imitare gli altri. La cosa

che mi colpisce di più è la ritualità del consumo.Adesso il fenomeno sembra in calo, anche se non si può mai sape-

re.” (direttore artistico di discoteca)

CONSUMO DI SOSTANZE

Quali sostanze si usano, quanti le usano, chi le usa, come si usano, hanno notato dei cambiamenti rispet-

to al passato.

Le opinioni degli intervistati si suddividono nettamente fra i gestori che tendono a minimizzare il pro-

blema e gli operatori dipendenti che forniscono un quadro più realistico della situazione. Questi ultimi,

sulla base di osservazioni dirette effettuate nei locali dove svolgono la loro attività, mostrano di percepi-

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re in modo adeguato la dimensione del fenomeno. Solamente un operatore nega l’esistenza del proble-

ma all’interno del proprio locale.

Rispetto a qualche anno fa, molti intervistati segnalano comunque una diminuzione del consumo di alcu-

ni tipi di sostanze.

“Abbiamo una clientela tranquilla. Non ci sono molti momenti per creare una relazione con loro, visto che il lavo-

ro occupa tutto il tempo. Il locale è solo un posto di passaggio per andare a ballare (alcuni vanno al Jaiss) . Molto

probabilmente ci sarà da parte di qualcuno l’uso delle canne ma non si vede. Non abbiamo una visione del feno-

meno né dati. La mia percezione del fenomeno la ricavo dai giornali, oppure quando porto ai giardini mio figlio e

scopro le siringhe.” (gestore pub)

“Secondo me nel locale ci sono dei consumatori di sostanze,ma non in maniera eccessiva.Le sostanze sicuramente

più usate sono quelle “leggere”.Girano gli spinelli,ma non credo che si usino pasticche o altre droghe, perché i fre-

quentatori,essendo soprattutto studenti,non hanno grandi possibilità di spendere in droghe. I ragazzi bevono anche

molta birra. Il consumo nel locale è molto limitato.Nel week-end qualche canna gira sicuramente,ma solo in alcu-

ni tavoli, facilmente individuabili.Non abbiamo dati numerici, anche perché non ci abbiamo mai fatto troppa atten-

zione,visto che il fenomeno è quasi irrilevante.Gli spinelli se li fanno soprattutto i ragazzini più giovani (15-20 anni).

In generale sono studenti e nella maggior parte dei casi maschi. I ragazzi provano per curiosità, per fare gruppo,

per stare meglio in compagnia.Anche chi si ubriaca con le birre lo fa per divertirsi di più con gli altri e non per esa-

gerare. Di solito chi si ubriaca ha già bevuto fuori, magari avendo acquistato delle bottiglie di alcolici al supermer-

cato, dove si pagano meno, visto che nel locale le bevute sono abbastanza costose (£15.000 per un litro di birra).

Quando qualcuno esagera con il bere va fuori a prendere un po’ d’aria e poi torna dentro un po’ stranito.Alcune

cose le abbiamo viste con i nostri occhi, altre volte la cameriera ha sentito l’odore delle canne tra i tavoli o le ha

trovate nel posacenere. Non ci sono cambiamenti rispetto al passato.” (gestore pub)

“Secondo me nel locale ci sono pochi consumatori di sostanze, comunque le più usate sono le droghe leggere: si

possono fare qualche canna! Il consumo nel locale è molto limitato e anche fuori i ragazzi fanno meno uso di

sostanze rispetto a qualche anno fa. Alcuni ragazzi comunque fanno uso di sostanze sia dentro che fuori dalla

discoteca e questo lo dico perché osservo i ragazzi stessi. Il consumo è molto diminuito rispetto al passato e i ragaz-

zi appaiono più tranquilli. In generale i giovani hanno meno, rispetto a prima, il gusto del ballo, perché ci sono mol-

te attività alternative che li attraggono,per esempio andare a fare shopping,navigare su internet.” (gestore disco-

teca)

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“L’uso di sostanze è diffuso circa nel 40% della popolazione. Si usano soprattutto droghe leggere, alcol e ecstasy.

In particolare sono spesso maschi tra 17 e 22 anni, sia studenti che lavoratori. Si usano più spesso nei luoghi del

divertimento notturno, insieme agli amici.” (DJ)

“Le sostanze più usate sono cocaina, ecstasy e alcol, ma ciò dipende anche dal contesto e dal tipo di locale. Nel

mio locale bevono soprattutto alcol e in maggioranza sono i maschi che ne fanno uso. L’uso dipende anche dal-

l’età e dalla disponibilità di soldi: i giovani consumano più spesso ecstasy, mentre i più anziani, che hanno più soldi

usano di più coca e alcol. Rispetto al passato ho notato un minor uso di ecstasy legato anche al cambiamento di

alcuni generi musicali.” (direttore artistico di discoteca)

“Molti usano sostanze, soprattutto canne. Sono in genere studenti (anche molte donne) che le fumano in gruppo.

In discoteca le fumano nei bagni o in pista, soprattutto con la musica progressive.Tantissimi sono i cambiamenti

rispetto al passato. Dal 1990 ballo in quella discoteca; prima i miei coetanei erano più tranquilli, si ballava, si cuc-

cava, si parlava e non c’erano risse.Adesso si balla, si cucca, non si parla e succedono risse. Io per fortuna sono di

quell’altra epoca.Questi ragazzi secondo me sono attratti dalla musica dura,martellante e anche da tutta questa

negatività che si respira nel mondo. Forse sono anche i genitori che non danno ai figli una giusta strada e la scuo-

la non li aiuta più di tanto.” (animatore di discoteca)

“L’uso di sostanze è molto diffuso in alcuni locali, ma non nel nostro, perché nessuno esce in condizioni alterate e

non ci sono risse.” (direttore artistico di discoteca)

PROBLEMI E PREOCCUPAZIONI

Come vivono la questione, i problemi nel loro contesto operativo, cosa li colpisce di più, le loro preoc-

cupazioni

La maggior parte degli intervistati non si mostra preoccupata, poiché ritiene il problema poco rilevante

nel proprio locale. Solamente due operatori esternano paura e preoccupazione.Un altro si dichiara indif-

ferente a questo argomento.

“Non ho preoccupazioni specifiche perché il problema nel locale non si presenta.” (gestore pub)

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“E’ una cosa non piacevole, non andrebbe fatta, non approvo l’uso di sostanze, infatti cerco di evitare gli ambienti

dove circolano, ma non condanno il fenomeno. Nel nostro locale il consumo è così limitato che non ci preoccupa

più di tanto. Facciamo attenzione ai tavoli più a rischio e ne parliamo tra di noi: se la cosa degenera li ammonia-

mo e poi li buttiamo fuori,ma per adesso ciò non è mai successo e nessuno si è mai sentito male.” (gestore pub)

“Non sono interessato ad interventi d’informazione sulle droghe nel mio locale, sia perché non ce n’è bisogno, sia

perché una precedente esperienza (con un gruppo di Firenze) non mi ha soddisfatto. L’uso di sostanze nel locale

è così limitato che per noi non crea problemi. Infatti, non si sono mai verificate risse o problemi simili. L’unico pro-

blema è il fatto che nel bagno i maschi spesso rompono il rotolo degli asciugamani quando sono finiti. Per control-

lare che non rovinino tutto abbiamo messo dei video a circuito chiuso. Secondo me il problema “droga” in questa

generazione non è così grave,anche se i ragazzi fumano tante canne.E’più preoccupante l’atteggiamento annoia-

to e svogliato dei ragazzi, che non sanno più quali sono i loro stessi bisogni.” (gestore discoteca)

“Il consumo di sostanze non mi crea problemi, comunque ne parlo con gli altri.” (DJ)

“Vivo la questione con molta preoccupazione,perché si creano molti problemi a livello di gestione dei ragazzi. Sono

preoccupato anche per il futuro dei ragazzi e per le nuove droghe che appariranno nei locali.” (direttore arti-

stico di discoteca)

“Vivo questa questione con estrema paura, perché crea parecchi problemi. La maggior paura è che si facciano del

male e che chiudano il locale.” (animatore di discoteca)

“Non ho preoccupazioni perché è un problema di chi le usa.” (direttore artistico di discoteca)

INIZIATIVE INTRAPRESE E PROPOSTE OPERATIVE

Hanno fatto qualcosa per intervenire sul problema, cosa si potrebbe fare.

Secondo l’opinione degli intervistati gli interventi svolti fino ad oggi sono pochi e deludenti. I gestori e gli

operatori della notte appaiono poco propensi all’intervento diretto nei locali, preferendo azioni di pre-

venzione in altri luoghi e contesti (scuola,mass media,ecc.).Alcuni si mostrano tuttavia possibilisti su azio-

ni informative non eccessivamente “intrusive” e sulla presenza di staff per la gestione di situazioni di cri-

si e/o emergenza.

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“Bisognerebbe costruire un rapporto degli adulti con i ragazzi che li renda più autonomi e meno dipendenti. Sono

favorevole alla presenza di adulti preparati all’interno del locale e alla somministrazione del questionario all’ester-

no del locale.” (gestore pub)

“Siamo un po’ preoccupati per il futuro, ma per ora non siamo mai intervenuti. Intervenire col pubblico del locale

è difficile, perché la roba che circola è poca e leggera. Magari si potrebbero mettere fuori cartelli e slogan per far

vedere che nel locale c’è una certa sensibilità al problema; dicendo ai ragazzi “smettete!” non si ottiene nulla.

Probabilmente i ragazzi leggono il cartello ma gli danno poco peso, perché già la TV li bombarda. Per il gestore

potrebbe essere utile sapere come gestire ed intervenire in certe situazioni. Mettere nel locale una persona che

ascolta o informa sulle droghe non è necessario né utile.

La riduzione del danno è una cosa giusta ma difficile da attuare, perché secondo me nei locali dove si fa preven-

zione martellante i clienti non si fanno prendere e se si insiste se ne vanno anche, perché vogliono restare nel giro.

Le iniziative che ho sentito fuori dalle discoteche non hanno avuto risultati.” (gestore pub)

“ Ai ragazzi si dovrebbe dare più informazione diretta e si potrebbero contattare attraverso la radio, la scuola, la

televisione. Per ora non ho fatto niente per intervenire.” (DJ)

“Per ora non abbiamo fatto nulla per intervenire. Per contattare questi ragazzi bisogna andare nelle scuole e nel-

le realtà di aggregazione (bar, strade, ecc.) e per aiutarli bisognerebbe parlarci e fargli capire dove sbagliano.”

(direttore artistico di discoteca)

“Di questo problema ne parlo con il gestore e per intervenire abbiamo chiamato più buttafuori e abbiamo man-

dato via i ragazzi che ci sembrano spacciatori. Credo che questi ragazzi abbiano bisogno di parlare a più non pos-

so,magari anche con uno specialista. Il modo migliore per contattarli è incontrarli la domenica o il sabato in disco-

teca.” (animatore di discoteca)

“Con i ragazzi ne parliamo raramente e per ora non abbiamo fatto niente per intervenire. Potremmo aiutarli par-

lando e favorendo incontri di gruppo.Dobbiamo contattarli usando modelli televisivi e sportivi e andando dove loro

si aggregano (scuole, locali, ecc).” (direttore artistico di discoteca)

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DESCRIZIONE DEL CONTESTO OPERATIVO

Chi sono, cosa fanno e che ruolo occupano nell’organizzazione, con che tipo di persone operano, quan-

te sono le persone che frequentano la loro realtà, che attività fanno con queste persone.

I testimoni “informali” contattati nel corso della ricerca sono gestori di pub e discoteche ed operatori

del mondo della notte (Dj, PR, direttori artistici, ecc.). Gli intervistati svolgono la loro attività all’interno

di locali frequentati da giovani di età compresa fra i 14 e i 30 anni.

Gestore del pub Hop Store

E’ il socio-gestore del locale insieme al fratello.La clientela del locale ha un’età che si aggira intorno ai 22-

23 anni ed è formata sia da studenti (anche universitari) che da lavoratori. I minorenni lo frequentano

meno perché i gestori cercano di far rispettare la legge che vieta l’uso di alcolici a chi ha meno di 18 anni

e, se hanno un dubbio su qualcuno, chiedono di poter verificare i documenti. Sono molto attenti perché

se succedesse qualcosa ne rimarrebbero danneggiati loro stessi. Il locale ha 220 posti a sedere. Il venerdì

e il sabato sono i giorni di maggior afflusso per cui si può arrivare fino a 350 persone. Il locale offre musi-

ca di ascolto e la ristorazione tipica di un pub. Indica il suo locale come un posto di ritrovo da parte dei

ragazzi, prima di dirigersi insieme verso altri locali.

Gestore del pub Keller Platz

L’intervistato è uno dei tre soci gestori del locale; in particolare egli lavora alla cassa e qualche volta ser-

ve al bancone del bar.

Il sabato sera il locale è frequentato da ragazzi abbastanza giovani (di circa 15 anni); in altre serate la media

dell’età si alza dai 18 ai 25 e in alcuni casi anche fino a 30 anni. L’età della clientela comunque varia mol-

to in base al tipo di band che anima la serata. Il sabato sera i frequentatori arrivano presto, spesso per

fare feste e compleanni e molti vengono anche da fuori Prato. I posti a sedere del locale sono circa 300.

In generale le serate infra -settimanali sono meno affollate,mentre nel week-end il locale si riempie.Con

i ragazzi vengono fatte tutte le attività legate al divertimento: ascoltare musica, bere, ballare, cantare…

Gestore della discoteca Happyland

La domenica pomeriggio la discoteca è aperta per ragazzi dai 14 ai 21 anni, che in maggioranza sono stu-

denti. Il sabato sera viene messa musica latino-americana, quindi il target d’età è molto più alto (25-35).

Nelle domeniche invernali fredde o piovose il locale si riempie (pensiamo 700-800 persone);anche in una

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domenica soleggiata ci sono comunque circa 300 ragazzi.Vengono qui per ballare, perciò viene messa

musica commerciale e vengono invitati i D.J. più seguiti.

Nicola DJ

Lavora alla creazione di serate in discoteca, insieme a un’altra decina di persone.

Leopoldo, direttore artistico

Si occupa della direzione artistica,organizza le serate e tiene le pubbliche relazioni della discoteca Station

Cafè. E’ difficile quantificare le persone che frequentano il locale, comunque sono giovani tra 19 e 25 anni

che amano divertirsi.

David, animatore dell’Happyland

Lavora con ragazzi dai 15 ai 22 anni, che frequentano la discoteca la domenica pomeriggio,mentre il saba-

to sera ci sono giovani dai 25 anni in su.La domenica sono circa 400-500,mentre il sabato arrivano anche

a 700.“Cerco di farli divertire, ballare e ascolto anche i loro problemi. Faccio l’animatore e un po’ di tut-

to.”

Filippo, direttore artistico

Organizza le serate al Night and Day, un disco-pub di Prato. Il locale è frequentato da ragazzi tra i 16 e i

22 anni. C’è un’affluenza di circa 300 persone a serata.

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ANALISI DELLE INTERVISTE AI TESTIMONI PRIVILEGIATI “ISTITUZIONALI”

(OPERATORI SOCIALI, PROFESSIONISTI, ECC.)

IDEA DEL FENOMENO

Come spiegano il fenomeno, cosa ne pensano,che idee hanno, che sviluppo si immaginano.

Gli intervistati spiegano il fenomeno facendo riferimento soprattutto a carenze educative della famiglia,

all’assenza di figure significative di riferimento, alla crisi delle agenzie educative o a caratteristiche e tratti

della società.Alcuni si soffermano sul disagio (personale o sociale) o sulle situazioni di svantaggio econo-

mico e culturale. Solo in rari casi viene fornita una descrizione complessa e articolata del problema. In

generale prevale una visione pessimistica per il futuro.

“La nostra società ha dato ai ragazzi un falso concetto di libertà, perciò i ragazzi non sanno più stare in grup-

po, anche se il gruppo è ancora il luogo dove l’uso di droghe è più frequente. Quando vedono un compagno che

decide di farsi uno spinello, anche se loro sono contrari, reagiscono dicendo:“Lui è libero di fare quello che vuo-

le!”. Per una “supposta libertà” si rinunzia alla solidarietà umana e si diffonde il menefreghismo e il disinteresse

verso l’altro.

Il fenomeno si spiega con la società di oggi dove tutto è permesso, si può fare tutto, non esistono più tappe da per-

correre (vedi come vivono la sessualità). La società ha bisogno di persone deresponsabilizzate da poter commer-

cializzare, a cui indurre falsi bisogni. E’ una società dell’indifferenza, in cui si affidano a sostanze chimiche le rela-

zioni. C’è anche una componente “curiosità”, che spinge i ragazzi all’uso. Secondo me gli interventi di prevenzione

e di dialogo con i ragazzi hanno valore e riscontro con i ragazzi che hanno una famiglia alle spalle, per quelli che

non sono seguiti dalle famiglie questi interventi hanno poco seguito. Gli effetti futuri di queste sostanze saranno

devastanti,perché vengono presi cocktail di droghe, che rendono la cura più difficile rispetto agli eroinomani “di una

volta”. C’è il rischio che i ragazzi che oggi usano pasticche divengano psicotici, a causa dei danni a livello cerebra-

le.” (psicologo)

“L’uso può essere dovuto al disagio, alla solitudine, alla mancanza di persone vicine, al bisogno di cercare qualco-

sa che va oltre, alla mancanza di valori significativi. L’uso di droghe può essere dovuto a situazioni di scarse oppor-

tunità culturali e generali, alla solitudine e alla noia.Mancano nei giovani la comunicazione e l’aggregazione. La cul-

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tura della superficialità e dell’immagine porta alla noia e a dover ricorrere alle droghe per resistere. Ci sono anche

giovani benestanti che si drogano.Le famiglie mettono sempre meno ai figli regole e paletti, spesso li lasciano fuma-

re e drogarsi anche in casa. Spesso si crede che la droga sia associata a dei problemi o ad un disagio: a Prato la

droga è molto diffusa anche tra le fasce agiate e ricche della popolazione ed è utilizzata in discoteche di alto livel-

lo, come quelle della Versilia (Seven,Faruk,Victoria,Capannina…).Le fasce “autonome”sono più a rischio,per esem-

pio quei ragazzi che, finita la scuola, iniziano a lavorare. Lo sviluppo che mi immagino è molto triste: sempre più

spesso oggi chi fa uso di droghe andrà incontro a problemi di salute mentale. Dico queste cose perché mi preme

che i giovani stiano bene e penso che debbano avere la possibilità di fare cose positive e creative, di socializzazio-

ne e di incontro.” (pedagogista)

“Spesso questi ragazzi sono annoiati e iperprotetti dai genitori e non sanno cosa vuol dire la sofferenza per con-

quistare qualcosa. Hanno poca abitudine a gestire il tempo libero, non ci sono stimoli né curiosità: si va allo stadio,

si torna e si fuma.” (assistenti sociali)

“Le droghe (su cui non sono molto informato) sono un’uscita di sicurezza da contesti violenti, non accoglienti, oppri-

menti, in un periodo già difficile di suo come l’adolescenza. Non giustifico il fenomeno ma lo comprendo. Le dro-

ghe giocano sull’aspetto debole dell’adolescenza e sulla mancanza in famiglia e a scuola di figure forti e presenti.

Manca la capacità di progettare il futuro. L’adolescenza è vissuta come salto, limbo indefinito, situazione negativa,

esperienza da subire. La canna potrebbe divenire un rito della tribù, qualcosa che accomuna.” (parroco)

“Secondo me uno dei motivi principali è la mancanza di una struttura familiare forte, che dia regole con cui con-

frontarsi e scontrarsi, per rafforzare i valori della persona.Altra carenza è quella di strutture esterne di appoggio

alla famiglia e ai ragazzi. La mia idea è che la tossicodipendenza sia un sintomo di una società dove mancano

spazi per progettare il futuro e linee-guida forti per superare le problematiche adolescenziali.” (psicologo)

“Sono ragazzi che non hanno il senso della “legalità” e delle regole e che mancano di autostima. Sono le famiglie

che spesso li spingono alla vita di strada e alla disonestà, perciò i ragazzi si ritrovano senza limiti, a uscire sempre,

a poter fare tutto quello che vogliono. Sono ragazzi allo sbando perché le famiglie non pongono loro nessun freno

e nessun limite di orario. Lo svantaggio sociale è un elemento che li mette ancora più a rischio, perché li fa rag-

gruppare più facilmente tra “svantaggiati”. Infatti l’inserimento in un gruppo che usa sostanze è un forte elemen-

to di rischio per i ragazzi.Il fatto che non ci siano molte iniziative e risorse per i ragazzi è un altro elemento di fra-

gilità per loro.” (educatori)

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CONSUMO DI SOSTANZE

Quali sostanze si usano, quanti le usano, chi le usa, come si usano, hanno notato dei cambiamenti rispet-

to al passato.

Le risposte degli intervistati fanno riferimento innanzitutto alla loro esperienza diretta con i ragazzi men-

tre la disponibilità di dati quantitativi e qualitativi sul fenomeno provenienti da ricerche o indagini è piut-

tosto scarsa.

Tutto questo porta in alcuni casi ad una descrizione aderente alla realtà , ma in altri produce distorsioni

percettive, imprecisioni e sovrastima di alcuni comportamenti, come nel caso del consumo di cannabis.

“Abbiamo dati numerici sul consumo, perché ogni anno sottoponiamo le prime classi a un questionario sul consu-

mo di sostanze. Sono ragazzi spesso molto fragili, che non sanno stare tra loro e in gruppo. Fondamentalmente

sono bravi ragazzi, a cui però manca un retroterra culturale che permetta loro di sfruttare gli strumenti di cui sono

dotati.Non hanno la possibilità di discutere in famiglia dei pericoli di cui si rendono conto.Manca loro di poter espli-

citare il vissuto delle loro esperienze. Hanno molte potenzialità, ma non hanno gli stimoli per ampliarle.

L’uso di sostanze è diffuso anche nelle scuole, di tutti i tipi, non solo negli istituti professionali.Alcuni pensano che

nelle scuole dove non ci sono le élite le droghe siano più diffuse, in realtà gli spinelli girano anche nei migliori licei.

Il gruppo è ancora oggi lo spazio in cui il consumo è più diffuso. So queste cose dall’esperienza decennale di lavo-

ro con i ragazzi e dai questionari sul consumo di sostanze che facciamo a tutti i ragazzi quando entrano in que-

sta scuola. I ragazzi di oggi sono più fragili. Il senso del gruppo viene meno, perché si pensa che ognuno sia libero

di fare ciò che vuole. I ragazzi oggi ammettono (anche in classe) che fumano gli spinelli e sicuramente qualcuno

si impasticca anche. Paragonano il fumo dello spinello a quello della sigaretta e non hanno una percezione del

fenomeno come pericoloso. I ragazzi fanno una netta distinzione tra droghe pesanti e leggere e accettano difficil-

mente il fatto che tutte le droghe sono nocive, anche se con effetti diversi.

I ragazzi di oggi sono anche meno creduloni e ingenui, sono più smaliziati.” (psicologo)

“Secondo me ci sono consumatori di sostanze. Le sostanze più usate sono le canne,“l’erba”, le pasticche di ecsta-

sy e l’ LSD. Meno diffuso è l’uso di coca perché è più costosa e perché è più facile ingoiare una pasticca. L’eroina

implica un diverso stile di vita, un cambiare vita, e magari mettersi anche contro la legge. La fascia che consuma

queste sostanze va dai 15 ai 20 anni.Non sono ragazzi troppo giovani, perché, visto che sono molto costose, sono

spesso i lavoratori a potersele comprare.

Le canne sono alla portata di tutti, ma a Prato c’è anche una realtà sommersa, tra le fasce ricche.Anche i giova-

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ni “belli, ricchi e vestiti alla moda” vanno a ballare e fanno uso di droghe tranquillamente, anche perché hanno la

possibilità di comprare le droghe più sofisticate.

Sono ragazzi che iniziano a lavorare, hanno un po’ di soldi disponibili, possono prendere la macchina, si recano in

discoteca e sperimentano ciò che c’è nel mondo. Luoghi e occasioni sono ormai quasi tutti: anche la panchina die-

tro l’angolo o addirittura a casa si fumano le canne.

Le droghe vengono usate in tutte le discoteche, anche quelle di più alto livello in cui si spendono molti soldi per

entrare. Ci sono poi luoghi dello “sballo sfrenato”, dove ormai l’uso di droga è risaputo (Kama, Insomnia, Jaiss…).

Chi va in questi posti sa che accanto alla musica techno molto forte ci sono anche le droghe e intere compagnie

di giovani si spostano per andarci, addirittura vengono organizzati degli autobus.

L’uso di droghe è diffuso nei grandi centri, come Prato o Firenze, ma anche nei piccoli paesi (Vaiano), che divengo-

no punti nascosti e di solitudine. Posso dire queste cose grazie all’esperienza diretta con i ragazzi, alle domande

“curiose” che pongo ai ragazzi, alla mia esperienza personale e alle mie amicizie.

Rispetto al passato, le sostanze sono più pericolose, perché sono spesso tagliate male. C’è un uso di sostanze più

pesanti, perché ormai le canne sono diventate ‘normali’.” (pedagogista)

“Ci sono molti operai e molta gente che lavora.Mancano occasioni di divertimento e si spostano a Firenze e Pistoia.

Sono ragazzi giovani che magari lavorano nel tessile e hanno uno stipendio significativo, con l’aggiunta degli straor-

dinari, da gestire.

E’ arrivato un ragazzo che si sentiva fallito su tutti i fronti: a scuola è stato bocciato ed il lavoro non riesce a tro-

varlo. In compenso i genitori gli davano ogni settimana una “paghetta” di Lit. 100.000.

La maggior parte sono ragazzini ventenni o gli storici tossicodipendenti cronici sopra i trent’anni. Le sostanze più

usate sono alcool, birra, sostanze leggere,mentre i luoghi dove sono più diffuse le nuove droghe sono le discoteche,

anche a Prato. Si riscontra un maggior consumo di ecstasy quando i colloqui vengono delegati dalla Versilia, dove ci

sono numerose discoteche.” (assistenti sociali)

“ Ho il sospetto che all’oratorio ci siano consumatori, perciò mi sono rivolto anche al CSP. Fumano tantissime siga-

rette e probabilmente anche qualche spinello. Sono studenti che passano qui il pomeriggio,perciò è più difficile che

si facciano le canne rispetto ad altri ragazzi che stanno fuori tutto il giorno…anche perché nell’oratorio non ci

sono stanze dove nascondersi. Il consumo maggiore viene fatto in discoteca. Una volta è stata fatta una festa e

alla fine qualcuno si è sentito male perché aveva bevuto troppo. Molto importante è il contesto e la ritualità lega-

ta alla discoteca. L’uso infatti è sempre di gruppo. Rispetto all’anno scorso i ragazzi che venivano qui la domenica

pomeriggio, quest’anno vanno a ballare all’Happyland.” (parroco)

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“Dalla mia esperienza i giovani usano tutti i tipi di sostanze. L’uso è più maschile ma coinvolge tutti i ceti sociali.

Vengono usate in gruppo, anche se i ragazzi restano comunque isolati. Dico queste cose grazie alla mia esperien-

za lavorativa e agli insegnanti, genitori e professionisti con cui vengo in contatto. Rispetto al passato, oggi non c’è

più l’eroinomane, il cocainomane,ecc., ma il profilo del nuovo tossicodipendente è il poliassuntore.” (psicologo)

“ Secondo me i consumatori sono molti e sempre di più. Sono molto usate le droghe leggere (canne).A Prato non

sembra esserci un legame stretto tra il consumo di queste droghe e quello di sostanze più pesanti, forse perché

non ci sono locali e discoteche che attirano consumatori di pasticche. I ragazzi che conosco non sono assuntori di

nuove droghe, piuttosto di canne, anche perché di solito non sono frequentatori di discoteche né esponenti di cul-

ture particolari, tipo “writers, skaters..”, tra cui è più diffuso l’uso di ecstasy.

Certo, ci sono anche consumatori di nuove droghe a Prato, ma con loro ci entriamo più difficilmente in contatto.

Ormai l’uso di droghe leggere è un fenomeno consolidato e trasversale: se 3-4 anni fa poteva essere il 50% dei

giovani che ne faceva uso,adesso siamo circa al 90%.Anche se non ci sono dati numerici sul consumo, tra i ragaz-

zi con cui entriamo in diretto contatto, quasi tutti usano droghe leggere e sono anche quelli più attivi ed in qual-

che modo più vicini alle istituzioni. Essendo un fenomeno costante nel tempo, la tipologia di chi le usa è abba-

stanza simile.

C’è una forte differenza tra maschi e femmine nel consumo. Le modalità del consumo non sono cambiate rispet-

to al passato: l’assunzione di droghe è ancora legata all’entrata nel gruppo dei pari ed è vissuta senza preoccu-

pazioni, come cosa normale. Dico queste cose in base alla mia esperienza e a quello che ho osservato in 20 anni

di lavoro con i giovani.Anche senza intervenire direttamente sul problema-droga, so che esiste una linea di conti-

nuità nel consumo. Ho anche collaborato per un periodo con il Ser.T. Del passato non so molto perché sono qui

solo da 4 anni.” (responsabile servizi per giovani)

“ Ci sono molti consumatori di sostanze, soprattutto canne e pasticche.Tra i giovani queste sostanze sono diffusis-

sime, anche tra i ragazzi dei nostri centri ce ne sono alcuni che fumano di nascosto e che ne parlano con gli edu-

catori. L’età più a rischio è l’adolescenza, in cui i ragazzi cominciano a “sentirsi stretti” nel Centro e cercano con-

ferme nei gruppi esterni. In generale tra i giovani l’uso di canne è diffusissimo e l’età in cui si sperimentano certe

sostanze è sempre più bassa. La zona di Chiesanuova è molto a rischio,ma anche quella di Galcetello, che è diret-

tamente collegata a quella di Oste e Montemurlo.Anche nel centro di Prato sono visibili delle piccole “bande” un

po’a rischio.Sappiamo queste cose dalla nostra esperienza e per i racconti dei ragazzi.Rispetto al passato i ragaz-

zi fumano più di prima e iniziano in età più giovane (dai 12-13 anni in poi).” (educatori)

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PROBLEMI E PREOCCUPAZIONI

Come vivono la questione, i problemi nel loro contesto operativo, cosa li colpisce di più, le loro preoc-

cupazioni

Gli intervistati sono preoccupati del fatto che i ragazzi tendono a sottovalutare i rischi di alcuni tipi di

droghe, ad esempio cannabis ed ecstasy.Alcuni rilevano nei giovani solitudine, assenza di ideali ed incapa-

cità di progettare in modo costruttivo il proprio futuro.

In qualche intervento sono presenti osservazioni critiche sulla scarsa sensibilità delle pubbliche ammini-

strazioni ai problemi dei giovani.

“ L’uso di sostanze, anche leggere, è da tenere sotto controllo, perché le statistiche ci dicono che non tutti i consu-

matori di spinelli divengono tossicodipendenti, ma che tutti i tossicodipendenti hanno iniziato con gli spinelli. Fare

questi discorsi ai ragazzi implica coraggio nell’adulto, che si espone così a forti contestazioni.

L’uso di spinelli è così diffuso anche nelle scuole che, in quella dove opero, siamo stati costretti a chiudere il bagno

e dare la chiave solo a chi ne ha bisogno, per evitare che i ragazzi vadano a fumare spinelli (che comunque ven-

gono fumati anche durante l’intervallo). I ragazzi già dalla prima superiore pensano che gli spinelli non facciano

male e che le pasticche non diano dipendenza… mancano un po’ d’informazione corretta. Gli psichiatri italiani

sono divisi su due concezioni diverse su questo fenomeno: alcuni pensano che lo spinello non rechi gravi danni

(“meglio uno spinello al giorno che un pacchetto di sigarette!”), altri invece sono preoccupati dall’uso di queste

sostanze.” (psicologo)

“Il fenomeno delle canne è diffusissimo, ma molti ragazzi non sanno neppure quali possono essere gli effetti noci-

vi (abbassamento del livello di attenzione…).

La preoccupazione maggiore è che genitori poco attenti permettano ai ragazzi di fumare tranquillamente anche

a casa. L’uso a domicilio è difficilmente controllabile. E’ terribile che dei ragazzi si fumino le canne per rilassarsi pri-

ma di dormire.

La mia maggior preoccupazione è che non venga fatto nulla, che non vengano fatte indagini e ricerche.” (peda-

gogista)

“Siamo molto partecipi nel voler trovare delle soluzioni efficaci per i ragazzi.” (assistenti sociali)

“Sono preoccupato perché vedo questi ragazzi un po’ a rischio, in un periodo evolutivo critico, con poco sostegno

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esterno. L’effetto delle droghe è come tagliare una pianta mentre sta per sbocciare. La preoccupazione è che que-

sti ragazzi non si mettano in gioco, non si buttino nella vita, ma attuino una fuga attraverso le sostanze. Non ho

collaboratori che mi possano aiutare a seguire questi ragazzi, e non ci sono più neppure volontari che facciano far

loro i compiti, infatti i ragazzi non li fanno e vanno male a scuola.Anche gli obiettori sono solo figure di passaggio.

Gli adulti o genitori hanno un sentore del fenomeno ma non intervengono fino a quando il problema non li tocca

direttamente.” (parroco)

“Vivo la questione con interesse e con una preoccupazione molto più ampia rispetto al “sintomo-tossicodipenden-

za”, che vedo come risultato di un disagio interpersonale e sociale. La mia preoccupazione è che i ragazzi diventi-

no sempre più vuoti di stimoli, ideali e obiettivi per il futuro e che non riescano a progettarlo in maniera costruttiva

e concreta. La cosa che mi colpisce di più nei ragazzi di oggi è la solitudine e la mancanza di ideali.” (psicologo)

“Prato non ha mai assunto i giovani come problema, non ha mai osservato i bisogni dei giovani, infatti i servizi che

ci sono oggi per loro non hanno più di 4 anni (eccetto l’Agenzia Giovani che esiste da 11 anni). Ciò può essere

dovuto al fatto che l’ingresso nel mondo adulto e del lavoro a Prato è abbastanza semplice (c’è il più basso tasso

di disoccupazione di tutta la Toscana) e questo è un fattore che riduce molto il disagio giovanile. La città, perciò,

non ha mai sentito il bisogno di strutturare percorsi per introdurre i giovani nel mondo del lavoro… in generale,

sono stati vissuti con una “non attenzione” .

A Prato non vedo un intervento diretto sul tema della droga e mi sembra un problema poco sentito. Secondo me

adesso bisognerebbe rivedere questo modo di pensare, perché il mondo giovanile sta cambiando. Non c’è più un

legame diretto tra disponibilità di lavoro e basso consumo di droghe. Infatti, soprattutto le nuove droghe non sono

legate al disagio, alla crisi personale o alla ricerca di qualcosa di diverso,ma al bisogno di integrazione. Spesso ven-

gono usate per sentirsi dentro una situazione, per essere accettati, per essere migliori in certe situazioni. Questo

sposta il problema e fa modificare anche il nostro modo di pensare: le persone a rischio non sono più tra le fasce

che vivono il disagio ma al contrario tra quelle che vivono l’agio.

Nonostante le zone di periferia in passato siano state caratterizzate da una forte identità locale (vedi Iolo,

Figline…), un buon tessuto sociale, un forte senso di appartenenza e una buona rete relazionale, spesso oggi que-

sto tessuto sociale viene a mancare. Ciò crea un problema per le fasce più deboli, che sono più lontane anche da

altre iniziative o servizi. E’ preoccupante vedere sempre meno i ragazzi sulle panchine o nei circoli: è immediato il

legame tra luoghi “non vivi” o con poche risorse e disagio giovanile. E’ preoccupante che i ragazzi “non si vedono

più”, non sappiamo più dove sono: ciò significa che il territorio ha perso il rapporto con loro.” (responsabile ser-

vizi per giovani)

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“La situazione giovanile pratese è preoccupante.Anche ragazzi molto piccoli dicono di far uso di canne, come se

fosse una cosa normale. Hanno anche altri atteggiamenti pericolosi, come andare forte in macchina, fare piccoli

furti. Ne parliamo molto tra noi operatori, perché viviamo la questione come un problema e ci confrontiamo per

trovare un modo per intervenire.” (educatori)

INIZIATIVE INTRAPRESE E PROPOSTE OPERATIVE

Hanno fatto qualcosa per intervenire sul problema, cosa si potrebbe fare.

Gli operatori ritengono utile potenziare ed ampliare le azioni di informazione e prevenzione sviluppate

finora. Occorre, a loro parere, intervenire sui numerosi fattori di rischio legati al consumo o all’uso pro-

blematico di stupefacenti, attraverso interventi coordinati in rete fra servizi pubblici e associazioni del ter-

zo settore. In particolare,viene posta da alcuni l’esigenza di differenziare i servizi che si occupano del pro-

blema dipendenze sulla base dei diversi target di utenza.

“La prevenzione nelle scuole è fondamentale, ma non in senso terroristico, dicendo che la droga fa male e che

non bisogna prenderla, perché questo i ragazzi già lo sanno. L’informazione da sola non basta. Bisogna far molto

riferimento alle loro esperienze e portarli a capire qual è per loro l’importanza del gruppo, come mai si acquisi-

scono certe abitudini (per esempio dello spinello), quali sono i motivi che possono spingere a drogarsi, senza por-

si in un atteggiamento direttivo, tipo “non bisogna drogarsi!”. E’ normale che gli adolescenti rifiutino ciò che viene

loro detto, ma bisogna far leva sulla valenza “affettiva” dei messaggi che mandiamo loro.

E’ efficace l’intervento a tappeto nelle scuole, per dare degli strumenti ai ragazzi, per far loro scoprire le risorse

che hanno. La scuola è il mondo dei ragazzi e lì in piccolo si ripropone il mondo esterno. Bisognerebbe “giocare

d’anticipo”, cioè anticipare gli interventi di prevenzione nelle scuole,naturalmente adeguando i messaggi all’età dei

ragazzi. Prevenire è importante, anche perché dopo una certa età (circa 17 anni) i ragazzi sono più difficili da

contattare. Fuori dalle scuole i ragazzi vanno cercati, entrando in discoteche e luoghi di ritrovo: l’intervento deve

essere nei loro luoghi. Molto valido è l’intervento degli operatori di strada, che fuori dalla discoteca sono presenti

in un momento in cui si possono agganciare quelli più in crisi. Bisogna dar loro la possibilità di vivere delle espe-

rienze alternative. Ci vogliono adulti disposti a mettersi in gioco. E’ bene essere molto diretti e mettere i ragazzi di

fronte al “pericolo droga”, che prima o poi si presenta a tutti. Bisogna lavorare con loro, non tanto sugli effetti e la

pericolosità delle droghe, ma sui loro atteggiamenti e sul perché dei loro comportamenti, in modo molto chiaro e

diretto. La figura dell’operatore di strada andrebbe potenziata e formata.” (psicologo)

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“A volte notiamo che ci sono dei ragazzi soli, che stanno del tempo seduti con dei giornali e che forse avrebbero

bisogno di un sostegno, o di domande di approfondimento sulla loro situazione,ma non siamo mai intervenuti per-

ché lì il nostro compito è solo quello di dare informazioni. Si potrebbe fare una ricerca per monitorare la zona, gli

spostamenti dei ragazzi, il tipo e la rilevanza del consumo, conoscere l’uso che viene fatto in discoteca.

Bisogna stimolare i giovani ad “altro”, cioè iniziative,eventi,momenti d’incontro per favorire la socializzazione e l’ag-

gregazione,dare loro possibilità di creatività.Per fare prevenzione bisogna anche poter dare possibilità di reale inse-

rimento lavorativo. Bisogna impegnare su tutto il territorio i ragazzi con cose da fare, così hanno meno tempo per

pensare a cose negative. Bisogna offrire loro cose “curiose”da fare, buone opportunità, azioni preventive. Si potreb-

bero fare azioni di accompagnamento e di affiancamento a progetti che sono già sul territorio. E’ importante fare

anche opera di informazione, perché spesso i ragazzi non sanno a cosa vanno incontro.Andare nei loro luoghi per

fare indagini attraverso domande curiose e simpatiche, per rompere il silenzio e l’omertà. E’ molto efficace fare

osservazioni direttamente nei luoghi del divertimento, avere uno sguardo da dentro. E’ fondamentale fare un lavo-

ro di rete, magari lavorando anche con il Ser.T. Prima bisognerebbe fare delle osservazioni per vedere qual è la

situazione sul territorio e poi attivarsi nelle zone della città più a rischio. E’ importante anche l’opera di sensibiliz-

zazione e informazione, seguita poi da un lavoro sui valori, sulle scelte autonome e sulla scelta del benessere per-

sonale. Bisogna migliorare la comunicazione con i ragazzi, l’ascolto, la relazione, l’empatia. E’ importante formare

anche gli adulti che lavorano a contatto con questi ragazzi nei luoghi del divertimento,affinché siano più pronti alle

loro esigenze e a entrare in contatto con loro. I ragazzi vanno contattati anche fuori dalla scuola, dove è più diffi-

cile proporre soluzioni alternative. E’ importante la figura dell’animatore di strada.” (pedagogista)

“L’aggancio è il Ser.T. ma il fatto che il colloquio avvenga in un luogo così “negativo” non aiuta a creare una vera

opportunità. Per proteggere le persone occorrerebbe creare dei punti forti sul territorio più “neutrali” dove acco-

gliere i ragazzi. Ci rendiamo conto inoltre che al Ser.T c’è solo il controllo delle urine. Se risultano tracce di sostan-

ze il ragazzo dovrà presentarsi ad un controllo succcessivo; mentre se risulta “pulito” viene chiamato per l’archi-

viazione del caso per esito positivo.

Le cose che si potrebbero fare per questi ragazzi sono molte: un maggiore coinvolgimento del territorio, fuori dal

setting del Sert, coinvolgere Distretti Socio sanitari e Associazioni in modo da poter fare i colloqui in ambienti “nor-

mali” per rendere più facile l’attivazione delle risorse.Vorremmo vedere funzionare al meglio il Sert, perché così ci

sentiamo impossibilitati ad agganciare i ragazzi.” (assistenti sociali)

“Importante sarebbe la prevenzione nel senso di promozione della persona. Per sapere i loro desideri e bisogni.

Forse anche dei laboratori con i genitori potrebbero servire per attirare la loro collaborazione.” (parroco)

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“Mantengo regolari contatti con altri professionisti del settore, ma per ora non abbiamo fatto niente direttamente

sul problema-droga. Secondo me, per aiutare questi ragazzi è fondamentale anche l’intervento sul contesto fami-

liare e sociale in cui vivono.Oltre che sostenerli individualmente, ci sarebbe bisogno di un cammino parallelo anche

con le famiglie e le scuole.” (psicologo)

“Abbiamo cercato di costruire un legame forte sia con le associazioni che lavorano con i giovani dei diversi quar-

tieri sia con i pochi centri di aggregazione (ossia Punto giovani, circoli…).Abbiamo messo in evidenza la situazio-

ne “critica”delle periferie,perciò stiamo cercando di ampliare i luoghi di aggregazione delle periferie stesse.Occorre

pensare servizi duttili e intelligenti che possano essere punto di riferimento per i giovani della periferia, per poter

mantenere una relazione con loro.Si potrebbero contattare di più questi ragazzi, facendo progetti mirati al loro tar-

get di età. E’ difficile a Prato contattare i ragazzi, perché esiste un “problema periferia”. Infatti, nel centro è più faci-

le attivare progetti che riguardino i giovani, si trovano molte proposte e più possibilità di relazione, si conoscono

meglio le situazioni. Nelle periferie invece questo è più difficile.” (responsabile servizi per giovani)

“Negli anni scorsi avevamo fatto un progetto di due anni a Montemurlo con la cooperativa Alice, con operatori di

strada, al fine di monitorare la situazione.Al momento dell’intervento il progetto però è stato bloccato per man-

canza di fondi.

Rispetto al discorso del fumo, gli educatori al Centro cercano di limitarlo, dando l’esempio ai ragazzi non fuman-

do, con la regola che all’interno del Centro non si può fumare e riprendendo chi viene trovato con la sigaretta in

bocca.

Se ci accorgiamo che uno dei ragazzi usa sostanze, gli educatori contattano subito l’assistente sociale e interven-

gono col ragazzo cercando di riportarlo sul piano della realtà, spiegandogli che farsi le canne non è un modo per

farsi notare o valere.

A questi ragazzi è importante dare la possibilità di esprimere le loro capacità in diversi ambiti (pratico- sportivo,

piuttosto che scolastico). E’ importante che gli operatori si mettano in gioco e che partecipino in prima persona

alle attività proposte. Per i ragazzi che non hanno alle spalle una famiglia valida, è importante poter dare loro degli

insegnamenti basilari, relativi anche all’igiene, all’uso dei soldi, alla capacità di muoversi nel territorio, alla scelta del-

le compagnie, all’importanza dello studio. Creare una rete di cooperative, che assicuri il lavoro ai ragazzi, soprat-

tutto a quelli che escono dai Centri Diurni, sarebbe un’importante opera di prevenzione.

Le cose che attirano di più i ragazzi sono le iniziative sportive (si potrebbe organizzare un torneo di calcetto), le

feste e gli eventi: ciò permette ai ragazzi di vedere che c’è qualcuno che pensa a loro non in modo ingombrante

e li porta a dare più fiducia rispetto a chi interviene in maniera più diretta o intrusiva.” (educatori)

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DESCRIZIONE DEL CONTESTO OPERATIVO

Chi sono, cosa fanno e che ruolo occupano nell’organizzazione, con che tipo di persone operano, quan-

te sono le persone che frequentano la loro realtà, che attività fanno con queste persone.

I testimoni “istituzionali” coinvolti nell’indagine sono coordinatori e/o responsabili di servizi e operatori impegnati

all’interno di strutture che si occupano di giovani , sacerdoti che svolgono la loro attività a contatto con i giovani,

professionisti operanti in ambito scolastico e nei C.I.C (Centri di informazione e Consulenza) delle scuole medie

superiori del territorio ed assistenti sociali del NOT (Nucleo operativo tossicodipendenze) della Prefettura di Prato.

Luciano Gheri Psicologo dell’infanzia e dell’adolescenza

Psicanalista, anestesista, caposcout da 20 anni, lavora da 15 anni come specialista dell’infanzia e dell’adole-

scenza. Coordina a livello provinciale gli interventi in 11 scuole è presente nel CIC del Datini e coordina

nelle scuole cattoliche il lavoro degli psicologi.

Contesto operativo

Lavora con i ragazzi delle medie (dalla prima alla terza) e con gli studenti dell’Istituto Professionale Datini.

Al Datini il CIC è nato circa 10 anni fa come punto di osservazione, soprattutto rispetto all’uso di sostan-

ze; oggi è diventato un punto di ascolto per qualsiasi problema dei ragazzi.

E’ affiancato da altri psicologi e dagli insegnanti.Alle classi del primo anno vengono proposti un percorso

di educazione sessuale e una prima informazione sul tema delle dipendenze.

Per i ragazzi della terza media è previsto uno sportello psicologico e un lavoro più conoscitivo, nel sen-

so di portarli a capire che esiste la tossicodipendenza e che il gruppo è spesso il luogo privilegiato dove

avere un primo contatto con le sostanze, attraverso domande tipo:“perché non si può fare a meno del

gruppo? Cosa significa a 14 anni essere autonomi? Quali sono per loro i comportamenti a rischio?”.

Tatiana Mancuso, Coordinatrice Informagiovani Europa

Pedagogista,coordina il servizio dell’“Informa-giovani Europa” e alla Cooperativa Alice si occupa della pro-

gettazione per tutti i servizi (anziani, handicappati, minori…).

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Contesto operativo

Al Punto Giovani (attivo dal 1999) si rivolgono persone dai 15 ai 34 anni.Ci sono anche ragazzi con disa-

gio,ma non in particolare legato alla droga. I ragazzi vengono allo sportello per avere informazioni di vario

tipo, soprattutto per trovare lavoro.

Lavora con minori e adolescenti (14-18 anni) in diversi servizi all’interno della Coop.Alice.

Il servizio SEI, attivo dal 1997 è quello che incontra più spesso ragazzi anche con problema di uso di

sostanze.

Teduccio Aquilina,Tanini Cristina, Mazzocchini Cinzia

Assistenti sociali della Prefettura di Prato

Assistenti sociali coordinatori del Nucleo Operativo Tossicodipendenze (NOT)della Prefettura di Prato

Contesto operativo

Hanno il compito di svolgere il colloquio con ragazzi segnalati ex art. 75 del DPR 309/90: detenzione di

sostanze stupefacenti per uso personale.Tale colloquio serve a spiegare la legge e a cogliere quali sono

le problematiche che hanno portato all’uso. In caso di sostanze leggere, alla prima segnalazione in tutta

Italia, (verifica tramite una banca dati nazionale) c’è un invito formale a non fare più uso delle sostanze

stesse,avvertendo il soggetto delle conseguenze a suo danno.Dalla seconda segnalazione in poi se si trat-

ta di droghe leggere, in ogni caso se si tratta di droghe pesanti, il soggetto è sottoposto a sanzione ammi-

nistrativa (sospensione patente di guida,della licenza di porto d’armi,del passaporto…) o all’invio al Ser.T.

Chi è stato segnalato per l’art.121, cioè ha dichiarato di essere consumatore o ha avuto segnalazione per

overdose, deve essere indicato al Ser.T che ha l’obbligo di chiamare la persona per la definizione di un

programma terapeutico e socio - riabilitativo.

L’affluenza dei minori è fluttuante, quest’anno ce ne sono meno. Il lavoro del CSP e anche del SerT nelle

scuole forse sta producendo frutti.

L’età è dai 16 ai 25 anni o sopra i 30 anni. La prevalenza sono maschi (più del 90%) si contano 6 o 7 don-

ne in un anno.

I colloqui sono circa 8 la settimana.

Il colloquio avviene in una stanza provvisoria;quando ci sono i minorenni vengono convocati anche i geni-

tori, con incontri separati.

Con una delle ultime circolari il colloquio non tiene conto dalla mole di lavoro a carico di ogni singola

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Prefettura:chi è residente nella Provincia di Prato può richiedere di fare il colloquio alla Prefettura di Prato

anche se la segnalazione viene fatta a Palermo.

Don Enrico, sacerdote salesiano dell’oratorio di S.Anna

E’ responsabile dell’oratorio, in cui i ragazzi svolgono attività di tipo formativo e religioso o passano i loro

pomeriggi (dal lunedì al sabato), usando i locali come punto di ritrovo.

Contesto operativo

Ci sono nel pomeriggio 40 ragazzi delle scuole medie inferiori (albanesi, cinesi, italiani)che si ritovano per

giocare e stare insieme; il Mercoledì e Giovedì ci sono 150 bambini del catechismo (dalla 2a elementare

alla 3a media) e inoltre alcuni gruppi di adolescenti e giovani (30) dai 15 ai 22anni.

Ci sono inoltre adolescenti tra i 13 e i 17 anni. Qualcuno è ripetente e deve ancora finire le scuole del-

l’obbligo, altri hanno iniziato le superiori ma con scarso rendimento, altri hanno cambiato indirizzo di stu-

di, pochissimi riescono a finire.Alcuni hanno trovato piccoli lavoretti part-time. Sono una decina di ragaz-

zi (molti meridionali) che stanno all’oratorio dalle 17,30 alle 19,00 circa, per ritrovarsi, fare gruppo, gio-

care a calcetto, fare partire a biliardino, ascoltare musica.

Mario Santini - Psicologo

Lavora con gli adolescenti delle scuole superiori e con persone (giovani e adulti) che richiedono il suo

intervento ambulatoriale.

Francesco Carnevale, responsabile Osservatorio Politiche Giovanili

Si occupa dell’Osservatorio politiche giovanili e di altri servizi rivolti ai giovani come Officina giovani,

Punto giovani Europa…di cui è referente e responsabile.

Contesto operativo

La fascia di età dei giovani con cui i diversi servizi entrano in contatto va dai 14 ai 35 anni e comprende

quindi una tipologia molto ampia (studenti, lavoratori...). Officina giovani conta 2500 soci-giovani e ogni

anno ha circa 10.000 contatti attraverso spettacoli e laboratori; l’osservatorio ha circa 200-300 richieste

annue di consulenze o aiuto per fare progetti; il Punto giovani ha circa 14.000 contatti annui. Si tratta di

dati complessi, nel senso che potrebbero essere anche le stesse persone che girano per i vari servizi.

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Questi danno informazioni sul mondo del lavoro,accompagnano alla scelta fra le molteplici proposte,pro-

curano spazi per lavorare ai vari progetti (organizzare spettacoli, eventi…). Il loro ruolo è di presenza tra-

sversale e il contatto con i ragazzi è molto incentrato sulla risposta ai loro bisogni. L’osservatorio è sta-

to attivato quattro anni fa per rilevare i progetti esistenti, rilevare i bisogni giovanili e programmare inter-

venti che rispondessero alle esigenze emerse. Sono soprattutto richieste di luoghi d’aggregazione,di pro-

mozione culturale, di contatto musicale. Si occupano dei giovani per offrire la possibilità di esprimere la

loro cultura e le loro risorse. Mancano i servizi sul sociale e in ambito di prevenzione.

Sara Giorgetti e Luca Lazzarini, Educatori S.E.I. della cooperativa Alice

Sara lavora al Centro Diurno Azimut (bambini 6-12 anni)e nel servizio SEI, mentre Luca lavora al Centro

Nadir (adolescenti 12-18) e nel servizio SEI e si occupa dell’Associazione Sportiva (Atletica Nadir).

Contesto operativo

Si occupano di ragazzi segnalati dalla scuola o dai servizi sociali, che per ragioni diverse hanno difficoltà

scolastiche e di socializzazione. I ragazzi sono una quindicina in ogni Centro.

Altri ragazzi vengono seguiti con il servizio S.E.I., adolescenti di diverse zone di Prato che hanno bisogno

di un progetto educativo personalizzato. I ragazzi vengono presi in carico dal momento dell’uscita da

scuola, pranzano al Centro e vengono seguiti per i compiti, giochi o attività varie (sport, cucina, disegno,

drammatizzazione…). I ragazzi possono anche far sport (calcio e judo) in collaborazione con la

Polisportiva Aurora.

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SINTESI DEI RISULTATI

LA SPIEGAZIONE DEL FENOMENO E GLI SVILUPPI FUTURI

Molti studi hanno cercato di scoprire se alcune persone corrono maggiormente il rischio di far uso con-

tinuato o più intensivo di sostanze stupefacenti. Il quadro che ne è emerso risulta complesso e non sem-

pre coerente.

L’uso sperimentale o occasionale di droghe da parte dei giovani è in gran parte strettamente collegato

alla curiosità, a comportamenti e stili di vita di tipo imitativo all’interno del gruppo, nonché alla reperibi-

lità e alle occasioni favorevoli. Il consumo di stupefacenti viene visto come un “normale” processo di cre-

scita, reversibile con il tempo.

Un uso di droghe più massiccio e problematico tende ad essere associato a difficoltà di carattere indivi-

duale e familiare o a circostanze socio-economiche di svantaggio. Si tratta di fattori simili a quelli collega-

ti ad altri problemi sociali.

Le principali indicazioni fornite dalla letteratura sull’argomento sono contenute nella pagina seguente.

L’elemento da evidenziare riguarda il fatto che i fattori di rischio associati al consumo problematico di

stupefacenti risultano diversi da quelli associati al consumo di stupefacenti di per sé.

L’idea del fenomeno emersa fra i partecipanti alla ricerca denota una lettura indifferenziata e parziale del

fenomeno. L’attenzione della maggior parte degli operatori istituzionali risulta centrata su un nucleo

ristretto di fattori, legati soprattutto alle disfunzioni familiari e a situazioni generiche di disagio personale

e sociale. Per quanto riguarda gli operatori informali il focus sembra concentrato soprattutto sui fattori

legati al consumo non problematico, anche se non mancano i riferimenti a fattori legati ad un uso mas-

siccio e continuativo (caratteristiche psicologiche dei giovani, insoddisfazione personale, responsabilità

educative della famiglia).

Quanto agli sviluppi futuri del problema, l’opinione dei testimoni istituzionali appare orientata ad un

profondo pessimismo.Alcuni operatori informali segnalano invece una regressione del fenomeno.

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FATTORI ASSOCIATI AL CONSUMO

◆ Età : il consumo aumenta fino a 25 anni , poi diminuisce

◆ Sesso: il consumo è solitamente più elevato fra i maschi

◆ Curiosità, desiderio di nuove esperienze

◆ Stili di vita fuori casa: bar, discoteche, feste private,ecc.

◆ Omologazione/differenziazione del comportamento all’interno del gruppo di amici

◆ Inizio precoce al comportamento “adulto”

◆ Reddito disponibile più elevato

◆ Mode, culture giovanili

◆ Atteggiamenti controculturali (con valenze politico-ideologiche)

◆ Atteggiamenti di contrapposizione verso la famiglia

◆ Elevata prevalenza o reperibilità di droghe

◆ Immagine positiva dell’uso di droghe fra i coetanei

◆ Uso di droghe legali (alcol e tabacco)

FATTORI ASSOCIATI ALL’USO PROBLEMATICO

◆ Caratteristiche individuali: biologiche, di personalità (orientamento al rischio, superamento dei limiti,

desiderio dell’estremo)

◆ Desiderio di migliorare l’aspetto fisico

◆ Famiglia disgregata/carenze educative

◆ Basso status socio-economico /marginalità sociale/disoccupazione

◆ Altri problemi sociali e psicologici: difficoltà scolastiche, basso livello di autostima, depressione

◆ Età precoce nel primo uso: associato a problemi scolastici

◆ Ripetuta esposizione alla reperibilità delle droghe in gruppi vulnerabili che presentano altri fattori di

rischio

◆ Mancanza di informazioni chiare e pertinenti sui rischi per la salute (sottovalutazione dei rischi, sopra-

valutazione delle capacità di controllo)

◆ Percezione amplificata della diffusione del fenomeno

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IL CONSUMO DI SOSTANZE

Fra i testimoni istituzionali il riferimento a dati quantitativi e qualitativi provenienti da indagini e ricerche

è piuttosto scarso. Le impressioni ricavate dal loro rapporto diretto con i ragazzi producono spesso

distorsioni percettive, imprecisioni e sovrastima di alcuni comportamenti d’abuso.

Fra gli operatori informali, i gestori dei locali tendono a minimizzare il problema del consumo mentre gli

altri operatori della notte (dj,PR,direttori artistici,ecc.) sembrano percepire in modo appropriato il feno-

meno nei suoi aspetti quantitativi e qualitativi. Questi segnalano anche, in riferimento agli ultimi anni, una

diminuzione del consumo di alcuni tipi di sostanze come ecstasy e marijuana.

PROBLEMI E PREOCCUPAZIONI

Gli operatori istituzionali appaiono i più preoccupati. C’è, secondo la loro opinione, la tendenza dei gio-

vani a sottovalutare i rischi per alcuni tipi di sostanze psicoattive, in modo particolare cannabis ed ecsta-

sy. Molti intervistati delineano poi un quadro a tinte fosche: solitudine, assenza di ideali, incapacità di pro-

gettare il futuro sembrano essere i tratti salienti dell’universo giovanile.

Alcune critiche vengono mosse alle amministrazioni locali, incapaci, a loro dire,di affrontare i problemi dei

giovani.

Scarse appaiono le preoccupazioni degli operatori informali. I loro timori sembrano legati soprattutto a

possibili ripercussioni negative del problema sullo svolgimento dell’attività economica (risse nel locale,

sanzioni da parte delle autorità, ecc.)

ATTIVITÀ SVOLTE E PROPOSTE PROGETTUALI

In questi anni sono state avviate numerose azioni di informazione e prevenzione dirette a intervenire sui

fattori di rischio legati al consumo di stupefacenti in sé o al loro uso problematico. Queste attività sono

state svolte da servizi pubblici, istituzioni scolastiche ed associazioni del terzo settore. Come abbiamo

precedentemente accennato, i fattori di rischio associati all’uso problematico di droghe illegali sono diver-

si da quelli collegati al consumo di tipo sperimentale ed occasionale.

Questo dualismo si riflette in parte sulle opzioni strategiche di fondo dell’attività di prevenzione.

Un approccio è quello di mirare a ridurre il consumo in tutta la popolazione giovanile, diminuendo così

i rischi di un uso più intensivo e problematico. L’altra possibilità consiste nel mettere meno enfasi nella

prevenzione del consumo occasionale - legato all’età e di intensità e durata limitata - e di concentrarsi sui

gruppi e sugli ambienti ad alto rischio, affrontando i problemi di esclusione sociale e di forte e persisten-

te disagio.

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Pur in assenza di una chiara percezione di questa differenza, gli interventi messi in atto dagli operatori si

sono orientati su entrambi questi aspetti. Occorrerebbe riflettere di più su questo mix tenendo conto

delle evidenze empiriche (indagini epidemiologiche, dati sul consumo problematico, ecc.) e delle caratte-

ristiche peculiari del nostro territorio ( presenza di un ricco tessuto associativo, buon livello di integra-

zione fra servizi, ecc).

Dai colloqui con i testimoni privilegiati sono emerse alcune proposte . In particolare, dagli operatori isti-

tuzionali è giunta una sollecitazione ad ampliare e potenziare le attività svolte attraverso un più incisivo

intervento “a rete” fra servizi, istituti scolastici e associazioni.Una specifica richiesta di differenziare i trat-

tamenti terapeutici delle tossicodipendenze, sulla base dei diversi target di utenza, è giunta dal nucleo di

assistenti sociali della Prefettura di Prato..

Da parte di alcuni operatori informali è giunta invece la richiesta di campagne informative in cui la pre-

senza di operatori delle dipendenze non sia eccessivamente visibile e una domanda di formazione su

aspetti legati alla propria attività ( gestione di situazioni critiche nel locale,modalità di comportamento da

tenere con i giovani che fanno uso problematico e non di sostanze, ecc.).

Sulla base di queste indicazioni e di alcune criticità emerse nell’indagine, alcune linee di azione progettua-

le potrebbero riguardare:

◆ La definizione di percorsi di accesso differenziati per gli utenti inviati al SERT dalla Prefettura.

◆ Un corso sulle strategie di prevenzione in ambito locale diretto agli operatori istituzionali

◆ Una banca dati sulle attività di prevenzione svolte in questi anni nel territorio provinciale

◆ Un corso di formazione per gli operatori informali

◆ La realizzazione di materiale preventivo “ad hoc” per i locali

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CONCLUSIONI GENERALI

DA NUOVE DROGHEA...NUOVE IDEE

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“DA NUOVE DROGHE A NUOVE IDEE”

I G I O V A N I E L E D R O G H E

Negli ultimi anni il mondo della droga è cambiato in modo considerevole e con esso sono mutate le abi-

tudini dei consumatori.Ad una frammentazione e specializzazione dell’offerta hanno fatto da contraltare

modalità di consumo sempre più legate a situazioni e contesti contingenti, diversificate territorialmente

e per tipologia di consumatore.

In questa prospettiva le ricerche empiriche effettuate nel quadro del progetto “Da nuove droghe a nuo-

ve idee” hanno fornito utili ed interessanti spunti per la riflessione e la discussione.

Il dato che emerge in modo più evidente sembra essere il mutato atteggiamento culturale delle nuove

generazioni verso il consumo di stupefacenti. Si è determinata una sorta di divaricazione nella percezio-

ne dei diversi tipi di sostanze. L’eroina, in termini culturali, sembra essere sempre meno accettata ed il

problema sembra ormai riguardare, nell’opinione giovanile, individui non più giovani, con una lunga storia

di tossicodipendenza alle spalle. L’uso di questa droga appare poi legato a situazioni di marginalità sociale

e viene associato ad una serie di pesanti conseguenze sul piano della salute personale (AIDS, rischi ele-

vati di decesso,ecc).Viceversa il consumo abituale ed occasionale di altri tipi di droghe non viene più rap-

presentato come un fenomeno di devianza, ma viene vissuto come “normale” comportamento di con-

sumo. In questo senso l’uso di cocaina risulta ampiamente diffuso tra i giovani socialmente ben inseriti, sia

in ambito scolastico che nei contesti produttivi. L’hashish e la marijuana soddisfano invece la ritualità di

gruppo dei più giovani. L’ecstasy e le metanfetamine pongono l’accento sulla performance, sul potenzia-

mento della prestazione e sono strettamente legate al mondo dell’intrattenimento notturno e ai suoi riti.

Questo slittamento dalla devianza alla “normalità” produce conseguenze di non poco conto su opinioni,

atteggiamenti e comportamenti dei giovani. Emerge una vasta e consolidata area di tolleranza verso la

legalizzazione delle droghe leggere (cannabis e suoi derivati), contrapposta ad un’altra area che su questo

argomento appare rigida ed intransigente. Si riproduce così, a livello giovanile, quello scontro ideologico

fra matrici culturali, ampiamente diffuso e radicato nel dibattito politico del nostro Paese.

Questo elemento non facilita certo un’analisi razionale del problema. Le guerre di religione, si sa, hanno

poco a che fare con la promozione della salute e con le sue “buone pratiche”.

Ma andiamo oltre.

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Uno degli elementi più interessanti riguarda il fatto che la crescente diffusione delle sostanze stupefacenti

fra i giovani sia strettamente collegata al bisogno e al desiderio di sperimentare emozioni forti, adrenali-

niche, orientate al superamento dei propri limiti psico-fisici.

Vivere intensamente il presente, soprattutto quando il futuro si delinea incerto ed oscuro, è l’imperativo

delle schiere sempre più numerose di giovani “sensation seekers” che popolano le notti dei fine settima-

na e non solo.

Accanto all’estremo troviamo anche la fuga da una normalità di studio e di lavoro vissuta come piatta ed

insignificante,mondo eterostrutturato che nega sistematicamente le emozioni, la spontaneità, la piena rea-

lizzazione di sé.Viceversa, il “trapasso” nel mondo notturno del divertimento, anche con stampelle bio-

chimiche, rappresenta la libertà, l’autorealizzazione, l’affermazione del linguaggio del corpo e delle emo-

zioni.

E’ un’esperienza a termine, intensa e reversibile, che si conclude il lunedì sui banchi di scuola, dell’univer-

sità, dell’ufficio o dell’azienda.

C’è di che riflettere.

La complessità e la portata di questi temi fa provare un senso di impotenza. Spesso ci chiediamo se le

cose che facciamo hanno un senso e se vadano nella giusta direzione.La letteratura e l’esperienza di que-

sti anni ci hanno dato utili indicazioni sui motivi e sulle determinanti che spingono i giovani a far uso di

droghe. La soddisfazione per la propria vita, per le relazioni familiari, la qualità delle risorse “ambientali”,

la fiducia nel futuro, la capacità di fare progetti a medio-lungo termine sono solo alcuni degli elementi da

tenere in debito conto.

Abbiamo discusso, riflettuto, fatto progetti, costruito servizi. Fino ad oggi si è fatto molto, ma su questo

terreno non riusciremo mai a fare abbastanza.

La famiglia, la scuola,gli operatori professionali, le istituzioni, la comunità in generale e chiunque viva a con-

tatto con le nuove generazioni può svolgere un ruolo decisivo. L’importante è tenere aperti i canali di

comunicazione, costruire un sistema sociale “affidabile” in cui i giovani possano essere parte riconosciu-

ta e ascoltata artefici insieme agli adulti della “città comune”.

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LINEE PROGETTUALI

Le indagini scolastiche hanno delineato, rispetto all’uso di sostanze, un quadro estremamente complesso

e articolato. Sulla base delle informazioni raccolte si possono formulare alcune linee di indirizzo :

◆ Intervenire sull’abuso di alcol attraverso adeguate strategie preventive: l’uso di droghe legali (fumo,

alcol) costituisce un fattore di rischio per quelle illegali.

◆ Individuare nei diversi contesti il mix fra consumo sperimentale, saltuario e occasionale ed il

consumo problematico, attivando strategie preventive differenziate . I fattori di rischio che sotto-

stanno alle diverse modalità d’uso sono infatti ben distinguibili e richiedono azioni diversificate.

◆ Definire i contenuti informativi sulla base della prevalenza d’uso delle diverse sostanze psicoattive.

◆ Affiancare ai tradizionali programmi di educazione alla salute (discussione in classe fra esperti e

studenti) anche altre modalità di intervento: formazione degli insegnanti e dei genitori; interventi

che mirano ad incrementare le competenze comunicative e relazionali; accompagnamento delle

giovani generazioni attraverso l’attivazione di reti territoriali.

◆ Rimuovere la conflittualità politico - ideologica sul problema droga, ad esempio promuovendo

incontri informativi sulla normativa nei Paesi U.E.

PROSPETTIVE

“PROGETTO GIOVANI CONSUMATORI”

Alcuni operatori delle tossicodipendenze dell’area pratese dei diversi ambiti (Ser.T, Prefettura, Centro di

Solidarietà) nello sviluppo della ricerca intervento hanno dato vita ad un gruppo di lavoro per analizzare

i percorsi attuali e proporne di nuovi nei confronti dei giovani che vengono segnalati per consumo di

sostanze stupefacenti. Il gruppo di lavoro si è allargato coinvolgendo altri operatori che si occupano di

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giovani e i referenti istituzionali interessati (Centro Accoglienza Tribunale dei minori, assistenti sociali

del Ministero di Grazia e Giustizia presso il Tribunale dei minori e dei distretti socio sanitari dell’area pra-

tese). Nel corso di una serie di incontri il gruppo ha individuato alcune necessità :

◆ sperimentare percorsi alternativi a quelli esistenti che risultano inadeguati a raggiungere un’utenza

giovane e le rispettive famiglie in cui il problema droga esiste ma non si è ancora cronicizzato;

◆ porre attenzione ad una relazione significativa con il ragazzo e la sua famiglia;

◆ attivare un progetto territoriale che valorizzi le risorse presenti in una determinata zona valutando

l’ipotesi di uscire dai locali del Ser.T. di Prato e attivare un percorso educativo partendo dal colloquio

nei singoli distretti sociosanitari. Peraltro i locali del Ser.T. di Prato risultano al momento poco acco-

glienti e rivolti prevalentemente ad un’utenza di tossicodipendenti cronici.

DA NUOVE DROGHE A NUOVE IDEE – SECONDA FASE

In questa seconda fase si intende promuovere un’informazione corretta sui nuovi stili di vita e di consu-

mo e offrire percorsi formativi specifici e di tipo comunicativo relazionale ai giovani ma anche agli adulti

di riferimento o che comunque gravitano intorno alla realtà giovanile.

A tale scopo saranno attivati

◆ Corso di formazione rivolto ad operatori interessati ad acquisire conoscenze, competenze ed abilità

utili ad instaurare interazioni efficaci ai fini della sensibilizzazione e del rinforzo dei fattori protettivi

rispetto alla prevenzione dall’uso di sostanze.

◆ Spazi informativo-formativi rivolti a giovani che “abitano” i luoghi individuati nell’intervento (Scuole e

locali) proponendo materiale informativo adatto al contesto, anche su supporto informatico, che dia

informazioni il più possibile corrette e neutrali.

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APPENDICE

Indagine C.E.A.R.T.-

Scheda tecnico-metodologica dell’indagine-

Questionario e Tabelle statisticheindagine scolastica sui comportamenti d’abuso

- Questionario locali

-Griglia per le interviste agli operatori del territorio

DA NUOVE DROGHEA...NUOVE IDEE

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UNA TOSCANA PER I GIOVANI

C A M P A G N A D I S E N S I B I L I Z Z A Z I O N E P E R L A P R E V E N Z I O N EC O N T R O L ’ U S O D I S O S TA N Z E S T U P E F A C E N T I E P S I C OT R O P E ”

Questa Campagna, promossa dalla Regione Toscana, dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana del

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e dai Dipartimenti Dipendenze e Servizi per

l’Educazione alla Salute delle Aziende USL,è stata organizzata dal C.E.A.R.T. (Coordinamento Enti Ausiliari

della Regione Toscana) e ha coinvolto il mondo studentesco in modo particolare tutte le scuole medie

superiori e le terze classi delle medie inferiori del territorio regionale, e quanti operano nell’ambito del-

l’educazione e della formazione, oltre ad un numero importante di Comuni.

L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare la popolazione su un tema così delicato,ma soprattutto di svol-

gere una azione di monitoraggio sul livello di conoscenza e sull’uso delle nuove droghe da parte dei gio-

vani.

La Campagna, nel territorio della provincia di Prato, è stata gestita dal Centro di Solidarietà di Prato ed

ha avuto inizio il 29 gennaio del 2002 e si è conclusa a fine aprile 2002 con la raccolta di tutti i dati rice-

vuti attraverso le cartoline compilate dai ragazzi.

Nel territorio della provincia di Prato il progetto ha interessato le scuole medie inferiori e 10 istituti supe-

riori.

Il quadro sintetico dell’impatto prodotto dalla campagna è riportato nella tabella 1 (pag 140).

Il fedd-back comunicativo (cartoline compilate e restituite dagli studenti) che si è prodotto risulta nel

complesso soddisfacente. L’indice di rispondenza (rapporto fra cartoline restituite e potenziali destinatari

della campagna per 100) è stato di 22%.Questo indicatore ha mostrato una estrema variabilità nei diver-

si indirizzi scolastici: particolarmente alto nei licei (41.5%), è risultato invece nettamente più basso negli

istituti professionali (15.9%) e tecnici (solamente 5%).

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TABELLA 1: SCUOLE SUPERIORI CHE HANNO ADERITO AL PROGETTO “UNA TOSCANAPER I GIOVANI”

ISCRITTI CARTOLINE RESTITUITE INDICE RESTITUITE DI RISPONDENZA

LICEI 2610 1083 41.5

CICOGNINI 465 112 24.1

COPERNICO 1215 752 61.9

LIVI 594 145 24.4

RODARI 336 74 22.0

TECNICI 2274 113 5.0

DAGOMARI 921 27 2.9

GRAMSCI/KEYNES 1353 86 6.3

PROFESSIONALI 1985 316 15.9

DATINI 1476 227 15.4

MARCONI 509 89 17.5

TOTALE 6869 1512 22.0

TABELLA 2: CARTOLINE RESTITUITE PER SCUOLA SUPERIORE PARTECIPANTE

V.A. %

LICEI 1083 71.6

CICOGNINI 112 7.4

COPERNICO 752 49.7

LIVI 145 9.6

RODARI 74 4.9

TECNICI 113 7.5

DAGOMARI 27 1.8

GRAMSCI/KEYNES 86 5.7

PROFESSIONALI 316 20.9

DATINI 227 15.0

MARCONI 89 5.9

TOTALE 1512 100.0

Complessivamente le cartoline compilate e restituite dagli studenti sono state 1512. La stragrande mag-

gioranza di queste (71.6) è stata raccolta nei licei, il 20,9% negli istituti professionali ed il 7.5% negli isti-

tuti tecnici (tabella 2). I messaggi contenuti nelle cartoline utilizzano nel 52.1% dei casi una modalità comu-

nicativa verbale, nel 43.4% una modalità mista (iconico/verbale) e solo nel 4.5% una iconica (disegni, fi-

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gure, ecc). le caratteristiche dei messaggi si diversificano nei diversi indirizzi scolastici, in particolare le

espressioni verbali sono prevalenti nei licei e negli istituti tecnici, quelle miste ed esclusivamente iconiche

negli istituti professionali (tabelle 3A e 3B).

TABELLA 3 A:MODALITA’COMUNICATIVA UTILIZZATA NELLE CARTOLINE RESTITUITE (V.A.)

VERBALE ICONICA MISTA TOTALE CARTOLINE

LICEI 583 41 459 1083

CICOGNINI 63 6 43 112

COPERNICO 393 22 337 752

LIVI 88 8 49 145

RODARI 39 5 30 74

TECNICI 56 5 52 113

DAGOMARI 13 - 14 27

GRAMSCI/KEYNES 43 5 38 86

PROFESSIONALI 149 21 146 316

DATINI 123 14 90 227

MARCONI 26 7 56 89

TOTALE 788 67 657 1512

TABELLA 3 B: MODALITA’ COMUNICATIVA UTILIZZATA NELLE CARTOLINE RESTITUITE (%)

VERBALE ICONICA MISTA TOTALE CARTOLINE

LICEI 53.8 3.8 42.4 1083

CICOGNINI 56.2 5.4 38.4 112

COPERNICO 52.3 2.9 44.8 752

LIVI 60.7 5.5 33.8 145

RODARI 52.7 6.8 40.5 74

TECNICI 49.6 4.4 46.0 113

DAGOMARI 48.1 - 51.9 27

GRAMSCI/KEYNES 50.0 5.8 44.2 86

PROFESSIONALI 47.1 6.6 53.7 316

DATINI 54.2 6.2 39.6 227

MARCONI 29.2 7.9 62.9 89

TOTALE 52.1 4.5 43.4 1512

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La campagna informativa ha suscitato soprattutto negli studenti il desiderio di esprimere la propria

opinione (contraria o favorevole) sul tema della droga. Ben il 73.1% delle cartoline raccolte contiene sia

messaggi contro l’uso di droga, sia, viceversa, inviti aperti a far uso di stupefacenti.

Occorre precisare che la stragrande maggioranza delle cartoline (59.7%) contiene opinioni o slogan con-

tro la droga. In questi messaggi è frequente l’associazione fra droga e morte ed il consumo di stupefacenti,

viene rappresentato come un qualcosa di antitetico alla vita. Nell’immaginario di questi studenti droga è

sinonimo di eroina e la modalità d’uso associata a questa sostanza è quasi sempre quella iniettiva. Sono

infatti presenti le rappresentazioni di siringhe. Non mancano comunque riferimenti ad altri tipi di droghe

come la cannabis o l’ectasy. Il consumo di droga è visto come un percorso inevitabile che conduce alla

dipendenza: dominante è infatti la rappresentazione del tunnel o del labirinto. In una parte di questi mes-

saggi c’è ancora un esplicato rifiuto verso le proposte di legalizzazione della cannabis. Il 10.6% del mate-

riale raccolto contiene un aperto invito a far uso di sostanza stupefacenti, soprattutto della cannabis e dei

suoi derivati. In sintonia con questi orientamenti favorevoli al consumo è anche il 2.8% di richieste di

liberalizzazione della canapa indiana.All’interno di quest’area di opinione emerge anche chiaramente una

sottovalutazione dei danni e dei rischi legati al consumo dei derivati della canapa indiana, recepita ad

esempio come meno nociva del fumo di sigaretta.

Una attenzione minore è stata dedicata alle riflessioni sui motivi che spingono i giovani a far uso di droghe

e sulle modalità di uscita dalla droga (5.7% delle cartoline raccolte). Il quadro motivazionale che emerge

dalle riflessioni degli studenti tende a coincidere con le indicazioni della letteratura dedicata a questo

argomento. Ci si droga per curiosità o per piacere, ma anche per fuggire da una realtà insoddisfacente o

per superare le difficoltà che la vita ci mette davanti.Anche le pressioni degli amici sono importanti, anzi

per molti sono determinanti. Omologarsi ai comportamenti di gruppo è sinonimo di appartenenza. Per

quanto riguarda le modalità di uscita dalla droga, le opinioni dei ragazzi si soffermano molto sull’impor-

tanza della rete di solidarietà da costruire intorno al tossicodipendente.

Altre cartoline contengono richieste di aiuto o di informazione sulle sostanze (2.4%) o rimandano (0.3%)

al coinvolgimento emotivo suscitato dalla campagna (sentimenti di paura,desiderio di aiutare gli altri etc).

Una parte dei messaggi dei ragazzi esprime apprezzamenti o critiche verso l’iniziativa. I giudizi negativi

prevalgono su quelli positivi (rispettivamente 4.6% ed 1%).

I rilievi positivi fanno riferimento ai contenuti della campagna o agli aspetti grafici del manifesto (grade-

volezza delle immagini, attenzionalità dei colori etc). Quelli negativi si incentrano invece sulla inutilità del-

la campagna e su uno spreco di soldi che l’iniziativa comporta. Occorre tuttavia sottolineare che queste

reazioni di rigetto riguardano una parte non eccessivamente rilevante delle cartoline raccolte.Significativa

appare invece la categoria dei messaggi non classificabili (13.9%). Si tratta in sostanza di cartoline vuote o

di riferimento ad argomenti non pertinenti (argomenti di politica generale, slogan, e insulti verso profes-

sori o compagni di classe, etc) tabella 4.

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TABELLA 4:ANALISI DEL CONTENUTO DELLE CARTOLINE RESTITUITE

V.A. %

Messaggi contro l’uso di droga 903 59.7

Inviti a far uso di droghe 160 10.6

Richieste di legalizzazione della cannabis 43 2.8

Riflessioni sui motivi per i quali si fa uso di droga 82 5.4

Riflessioni sulle modalità di uscita dalla droga 5 0.3

Richieste di informazioni e aiuto 21 1.4

Emozioni suscitate dalla campagna 5 0.3

Giudizi positivi e apprezzamenti sull’iniziativa 15 1.0

Giudizi negativi e critiche sull’iniziativa 69 4.6

Messaggi non classificabili

(cartoline vuote, argomenti non pertinenti etc) 209 13.9

TOTALE 1512 100.0

Di seguito viene riportata in modo dettagliato l’analisi delle cartoline raccolte nei contenitori ubicati nei

diversi istituti scolastici. Il quadro come emerge nelle singole scuole e nei differenti indirizzi di studio si

presenta sostanzialmente omogeneo, caratterizzato da una scarsa variabilità.

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ANALISI DEL CONTENUTO DELLE CARTOLINE RESTITUITE

S C H E D E R I E P I L O G A T I V E

CICOGNINI

Messaggi contro l’uso di droga (58)

Inviti a far uso di droghe (10)

Richieste di legalizzazione della cannabis (1)

Riflessioni sui motivi per i quali si fa uso di droghe (6)

Giudizi positivi ed apprezzamenti sulla iniziativa (8)

Giudizi negativi e critiche sulla iniziativa (10)

Messaggi non classificabili (cartoline vuote, argomenti non pertinenti etc) (19)

COPERNICO

Messaggi contro l’uso di droga (524)

Inviti a far uso di droghe (41)

Richieste di legalizzazione della cannabis (15)

Riflessioni sui motivi per i quali si fa uso di droga (27)

Richieste di informazioni e di aiuto (18)

Giudizi negativi e critiche sull’iniziativa (46)

Messaggi non classificabili (cartoline vuote, argomenti non pertinenti, etc) (81)

LIVI

Messaggi contro l’uso di droga (42)

Inviti a far uso di droghe (37)

Richieste di legalizzazione della cannabis (10)

Riflessione sui motivi per i quali si fa uso di droga (5)

Riflessioni sulle modalità di uscita dalla droga (5)

Giudizi negativi e critiche sulla iniziativa (10)

Messaggi non classificabili (cartoline vuote, argomenti non pertinenti) (36)

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RODARI

Messaggi contro l’uso di droga (47)

Inviti a far uso di droghe (7)

Richieste di legalizzazione della cannabis (6)

Riflessioni sui motivi per i quali si fa uso di droga (12)

Messaggi non classificabili (cartoline vuote, argomenti non pertinenti etc) (2)

LICEI

Messaggi contro l’uso di droga (671)

Inviti a far uso di droghe (95)

Richieste di legalizzazione della cannabis (32)

Riflessioni sui motivi per i quali si fa uso di droga (50)

Riflessioni sulle modalità di uscita dalla droga (5)

Richieste di informazioni e di aiuto (18)

Giudizi positivi e apprezzamenti sull’iniziativa (8)

Giudizi negativi e critiche sull’iniziativa (66)

Messaggi non classificabili (cartoline vuote, argomenti non pertinenti etc) (138)

DAGOMARI

Messaggi contro l’uso di droga (14)

Inviti a far uso di droghe (2)

Richieste di legalizzazione della cannabis (2)

Riflessioni sui motivi per i quali si fa uso di droga (5)

Messaggi non classificabili (cartoline vuote, argomenti non pertinenti etc) (4)

GRAMSCI/KEYNES

Messaggi contro l’uso di droga (42)

Inviti a far uso di droghe (15)

Riflessioni sui motivi per i quali si fa uso di droga (7)

Giudizi positivi e apprezzamenti sull’iniziativa (4)

Giudizi negativi e critiche sull’iniziativa (1)

Messaggi non classificabili (cartoline vuote, argomenti non pertinenti etc) (17)

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146

TECNICI

Messaggi contro l’uso di droga (56)

Inviti a far uso di droghe (17)

Richieste di legalizzazione della cannabis (2)

Riflessioni sui motivi per i quali si fa uso di droga (12)

Giudizi positivi e apprezzamenti sull’iniziativa (4)

Giudizi negativi e critiche sull’iniziativa (1)

Messaggi non classificabili (cartoline vuote, argomenti non pertinenti etc) (21)

DATINI

Messaggi contro l’uso di droga (123)

Inviti a far uso di droghe (43)

Richieste di legalizzazione della cannabis (7)

Riflessioni sui motivi per i quali si fa uso di droga (12)

Giudizi negativi e critiche sull’iniziativa (2)

Messaggi non classificabili (cartoline vuote, argomenti non pertinenti etc) (40)

MARCONI

Messaggi contro l’uso di droga (53)

Inviti a far uso di droghe (5)

Richieste di legalizzazione della cannabis (2)

Emozioni suscitate dal manifesto della campagna (5)

Riflessioni sui motivi per i quali si fa uso di droga (8)

Richieste di informazioni e di aiuto (3)

Giudizi positivi e apprezzamenti sull’iniziativa (3)

Messaggi non classificabili (cartoline vuote, argomenti non pertinenti etc) (10)

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PROFESSIONALI

Messaggi contro l’uso di droga (176)

Inviti a far uso di droghe (48)

Richieste di legalizzazione della cannabis (9)

Emozioni suscitate dal manifesto della campagna 5)

Riflessioni sui motivi per i quali si fa uso di droga (20)

Richieste di informazioni e di aiuto (3)

Giudizi positivi e apprezzamenti sull’iniziativa (3)

Giudizi negativi e critiche sull’iniziativa (2)

Messaggi non classificabili (cartoline vuote, argomenti non pertinenti etc) (50)

TOTALE SCUOLE PARTECIPANTI

Messaggi contro l’uso di droga (903)

Inviti a far uso di droghe (160)

Richieste di legalizzazione della cannabis (43)

Riflessioni sui motivi per i quali si fa uso di droga (82)

Riflessioni sulle modalità di uscita dalla droga (5)

Richieste di informazioni e di aiuto (21)

Emozioni suscitate dal manifesto della campagna (5)

Giudizi positivi e apprezzamenti sull’iniziativa (15)

Giudizi negativi e critiche sull’iniziativa (69)

Messaggi non classificabili (cartoline vuote, argomenti non pertinenti etc) (209)

147

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SCHEDA TECNICO- METODOLOGICA DELL’INDAGINE

UNIVERSO DI RIFERIMENTO 8000 STUDENTI DELLE SCUOLE MEDIE

SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI PRATO

NUMEROSITA’ DEL CAMPIONE 400

TIPO DI CAMPIONAMENTO PROBABILISTICO STRATIFICATOPER INDIRIZZO SCOLASTICO,

CLASSE FREQUENTATA E SESSO

PERIODO DI RILEVAZIONE GENNAIO/APRILE 2002

MODALITA’ DI RILEVAZIONE QUESTIONARIO ANONIMOSTANDARDIZZATO

AUTOSOMMINISTRATO

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QUESTIONARIO DI INDAGINE

INDAGINE SCOLASTICA SUI COMPORTAMENTI D’ABUSO

(Rispondi alle domande cerchiando la modalità corrispondente)

Le prossime domande riguardano informazioni generali su di te

Di che sesso sei? (1) Maschile - (2) Femminile

Quando sei nato? anno / mese

Con che frequenza fai le seguenti cose? (scegli una risposta per ogni linea)

Mai poche volte una o due volte almeno una volta quasi ogni all’anno al mese alla settimana giorno

Andarsene in giro in motorino per divertimento 0 1 2 3 4

Giocare con i videopoker(quelli in cui si vincono soldi) 0 1 2 3 4

Fare giochi al computer 0 1 2 3 4

Praticare sport, atletica o ginnastica 0 1 2 3 4

Leggere libri per piacere(senza contare quelli di scuola) 0 1 2 3 4

Uscire con i tuoi amici la sera(in discoteca, al bar, alle feste ecc.) 0 1 2 3 4

Altri hobby (suonare uno strumento, cantare, disegnare,scrivere ecc.) 0 1 2 3 4

Quanta TV o video pensi di guardare in media ogni giorno?(1) per niente - (2) mezz’ora o anche meno - (3) circa 1 ora - (4) circa 2 ore - (5) circa 3 ore(6) circa 4 ore - (7) 5 ore o più

Quale di questi voti si avvicina di più alla tua media dello scorso anno scolastico?(1) 8 - (2) 7 - (3) 6 - (4) 5 - (5) 4

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150

La prossima sezione del questionario riguarda le sigarette, l’alcool e varie altre droghe.Se ne parla molto in questo periodo, ma con scarsa precisione.Abbiamo ancora molto da imparare sui comportamenti e sulle esperienze dei tuoi coetanei.Speriamo che tu riesca a rispondere a tutte le domande, ma se ce n’è una alla quale senti di non poter rispon-dere onestamente, preferiamo che la lasci in bianco.Le tue risposte rimarranno strettamente confidenziali e non verranno mai messe in relazione col tuo nome o conla tua classe.

LE SEGUENTI DOMANDE RIGUARDANO IL FUMO DI SIGARETTE

In quante occasioni (se l’ hai mai fatto) hai fumato sigarette in vita tua?

Numero di occasioni

0 1-2 3-5 6-9 10-19 20-39 40 o più

1 2 3 4 5 6 7

Con che frequenza hai fumato sigarette negli ULTIMI 30 GIORNI?(1) mai - (2) meno di 1 sigaretta alla settimana - (3) meno di 1 sigaretta al giorno - (4) 1-5 sigarette algiorno - (5) 6-10 sigarette al giorno - (6)11-20 sigarette al giorno - (7)più di 20 sigarette al giorno

LE SEGUENTI DOMANDE RIGUARDANO IL CONSUMO DI ALCOLICI – COMPRESI LA BIRRA, IL VINO E I LIQUORI.

In quante occasioni (se è successo) ti è capitato di bere alcolici? (scegli una risposta per ogni linea)

Numero di occasioni

0 1-2 3-5 6-9 10-19 20-39 40 o più

in vita tua 0 1 2 3 4 5 6

negli ultimi 12 mesi 0 1 2 3 4 5 6

negli ultimi 30 giorni 0 1 2 3 4 5 6

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Qui sotto c’è una lista di motivi per cui alcune persone NON bevono alcolici.Leggi la lista e met-ti una crocetta per esprimere se sei d’accordo o meno (scegli una risposta per ogni riga)

NonSono d’accordo sono d’accordo

Bere fa male alla salute 1 0

Bere costa troppo 1 0

Non bevo per motivi religiosi 1 0

Chi beve perde il controllo in modo sgradevole 1 0

E’ difficile smettere di bere se si è presa l’abitudine 1 0

I miei genitori disapprovano molto chi beve 1 0

Bere fa ingrassare 1 0

Il bere ha distrutto qualcuno che conosco bene 1 0

L’alcol ha un sapore orribile 1 0

Alcuni degli effetti dell’alcol (sbornie, giramentidi testa, vomito) sono terribili 1 0

Bere può facilmente portare a commetterecrimini e alla violenza 1 0

Bere è contro i miei principi 1 0

Bere può facilmente portare a gravi incidenti 1 0

Bere può avere gravi ripercussionisulla vita familiare 1 0

Altre ragioni. Quali?

Pensi che berrai alcolici a 25 anni?(1) no - (2) si - (3) non lo so

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Ripensa agli ULTIMI 30 GIORNI. In quante occasioni (se è successo) hai bevuto qualcuna delleseguenti bevande? (scegli una risposta per ogni riga)

Numero di occasioni

0 1-2 3-5 6-9 10-19 20-39 40 o più

a) birra poco alcolica 0 1 2 3 4 5 6

b) birra (esclusa quella poco alcolica) 0 1 2 3 4 5 6

c) vino 0 1 2 3 4 5 6

d) liquori (whisky,cognac, cocktail, ecc)(inclusi liquori mischiatia bevande leggere) 0 1 2 3 4 5 6

L’ultima volta che hai bevuto qualcosa di alcolico, hai bevuto birra, sia chiara che scura? Se sì,quanta? (escludi la birra poco alcolica)(1) non bevo mai birra - (2) non ho bevuto birra nelle ultime occasioni - (3) meno di una normale lattina o bottiglia - (4) 1-2 bottiglie o lattine normali - (5) 3-4 bottiglie o lattine normali - (6) 5 o più bottiglie o lattine normali

L’ultima volta che hai bevuto alcolici, hai bevuto del vino? Se sì, quanto?(1) Non bevo mai vino - (2) Non ho bevuto vino nelle ultime occasioni - (3) Meno di un bicchiere (<10cl.) - (4) 1- 2 bicchieri (10-20cl.) - (5) Mezza bottiglia (37cl.) - (6) Una bottiglia o più (>75cl.)

L’ultima volta che hai bevuto alcolici, hai bevuto liquori ? Se sì quanto ?(1) Non bevo mai liquori - (2) Non ho bevuto liquori nelle ultime occasioni - (3) Meno di un drink (<5cl.) - (4) 1-2 drink (5-10cl.) - (5) 3-5 drink (11-25 cl.) - (6) 6 drink o più (>30cl.)

Finora hai risposto separatamente a domande che riguardavano tipi diversi di alcolici.Adesso vorremmo che ripen-sassi alle ultime occasioni in cui hai bevuto e che dicessi con parole tue e nel modo più preciso possibile che cosahai bevuto e quanto. Ecco degli esempi:Ho bevuto una Tennants e due bicchieri di vinoHo diviso una bottiglia piccola di vodka e 4 lattine di birra con due amici. Credo di aver bevuto metà della vodkaed una lattina di birra. (Se hai bevuto con altre persone specifica quanto hai bevuto tu)

La tua risposta:

Ripensa all’ultima volta che hai bevuto alcolici. Dove ti trovavi?(contrassegna la modalità che ti riguarda)(1) Non ho mai bevuto alcolici - (2) A casa - (3) A casa di qualcun altro - (4) Per strada, in un parco, sulla spiaggia o altrove all’aperto - (5) A un bar o a un pub - (6) In discoteca - (7) In un ristorante - (8) Altro(Descrivi dove)

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Secondo te quante probabilità ci sono che ti succeda una delle seguenti cose se bevi alcol? (sce-gli una risposta per ogni linea)

Molto Probabile Non certo Improbabile Molto probabile improbabile

Sentirsi rilassato 0 1 2 3 4

Avere guai con la polizia 0 1 2 3 4

Danneggiarsi la salute 0 1 2 3 4

Sentirsi allegro 0 1 2 3 4

Dimenticare i problemi 0 1 2 3 4

Non riuscire a smettere di bere 0 1 2 3 4

Prendersi una sbornia 0 1 2 3 4

Sentirsi più socievole ed estroverso 0 1 2 3 4

Fare qualcosa di cui poi pentirsi 0 1 2 3 4

Divertirsi un sacco 0 1 2 3 4

Sentirsi male 0 1 2 3 4

In quante occasioni (se ti è successo) ti sei ubriacato bevendo alcolici? (scegli una risposta perogni linea)

Numero di occasioni

0 1-2 3-5 6-9 10-19 20-39 40 o più

in vita tua 0 1 2 3 4 5 6

negli ultimi 12 mesi 0 1 2 3 4 5 6

negli ultimi 30 giorni 0 1 2 3 4 5 6

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Hai mai avuto nessuno dei seguenti problemi a causa dell’alcol? (scegli una risposta per ogni linea)

Mai 1 volta 2 volte 3 o più volte

Litigare o discutere 0 1 2 3

Fare a botte con una o più persone 0 1 2 3

Incidenti o lesioni 0 1 2 3

Perdita di denaro o di beni di valore 0 1 2 3

Danni a oggetti o vestiti 0 1 2 3

Problemi coi tuoi genitori 0 1 2 3

Problemi con gli amici 0 1 2 3

Problemi con gli insegnanti 0 1 2 3

Peggioramento nello studio o lavoro 0 1 2 3

Ritrovarsi in esperienze sessuali indesiderate 0 1 2 3

Fare sesso senza protezione 0 1 2 3

Guidare un motorino/auto sotto l’effetto di alcolici 0 1 2 3

Ritrovarsi vittima di rapina o furto 0 1 2 3

Problemi con la polizia 0 1 2 3

LE SEGUENTI DOMANDE SI RIFERISCONO AD ALTRE DROGHE

Hai mai sentito parlare delle seguenti droghe? (scegli una risposta per ogni linea)

Si No

Tranquillanti o sedativi 0 1

Marijuana o hashish 0 1

LSD 0 1

Anfetamine 0 1

Crack 0 1

Cocaina 0 1

Relevin 0 1

Eroina 0 1

Ecstasy 0 1

Metadone 0 1

________________________ 0 1

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In quante occasioni (se è successo) hai usato marijuana o hashish? (scegli una risposta per ognilinea)

Numero di occasioni

0 1-2 3-5 6-9 10-19 20-39 40 o più

in vita tua 0 1 2 3 4 5 6

negli ultimi 12 mesi 0 1 2 3 4 5 6

negli ultimi 30 giorni 0 1 2 3 4 5 6

In quante occasioni (se è successo) hai inalato una sostanza (colla, gas che rendono allegri...)per sballare?

Numero di occasioni

0 1-2 3-5 6-9 10-19 20-39 40 o più

in vita tua 0 1 2 3 4 5 6

negli ultimi 12 mesi 0 1 2 3 4 5 6

negli ultimi 30 giorni 0 1 2 3 4 5 6

In quante occasioni (se è successo) hai usato qualcuna delle seguenti droghe? (scegli una rispo-sta per ogni linea)

Numero di occasioni

0 1-2 3-5 6-9 10-19 20-39 40 o più

Tranquillanti o sedativi(senza prescrizione medica) 0 1 2 3 4 5 6

Anfetamine 0 1 2 3 4 5 6

LSD o altri allucinogeni 0 1 2 3 4 5 6

Crack 0 1 2 3 4 5 6

Cocaina 0 1 2 3 4 5 6

Relevin 0 1 2 3 4 5 6

Eroina 0 1 2 3 4 5 6

Ecstasy 0 1 2 3 4 5 6

Alcol con le pillole 0 1 2 3 4 5 6

Anabolizzanti o altresostanze dopanti 0 1 2 3 4 5 6

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Tranquillanti e sedativi talvolta vengono prescritti dai medici per aiutare la gente a calmarsi, a dormire o a rilas-sarsi. Le farmacie non devono venderli senza la ricetta medica.

Hai mai preso tranquillanti o sedativi perchè un dottore ti aveva detto di prenderli ?(1) No, mai - (2) Sì, ma per meno di tre settimane - (3) Sì, per tre settimane o più

Quando (se è successo) hai fatto per la PRIMA volta una delle seguenti cose? (scegli una rispo-sta per ogni linea)

Mai a11 anni 12 anni 13 anni 14 anni 15 anni 16 annio più

Bere birra (almeno 1 bicchiere) 0 1 2 3 4 5 6

Bere vino (almeno 1 bicchiere) 0 1 2 3 4 5 6

Bere liquori (almeno 1 bicchiere) 0 1 2 3 4 5 6

Ubriacarsi con alcolici 0 1 2 3 4 5 6

Fumare la prima sigaretta 0 1 2 3 4 5 6

Fumare sigarette ogni giorno 0 1 2 3 4 5 6

Provare anfetamine 0 1 2 3 4 5 6

Provare tranquillanti o sedativi(senza prescrizione medica) 0 1 2 3 4 5 6

Provare marijuana o hashish 0 1 2 3 4 5 6

Provare LSD o altri allucinogeni 0 1 2 3 4 5 6

Provare il crack 0 1 2 3 4 5 6

Provare la cocaina 0 1 2 3 4 5 6

Provare relevin 0 1 2 3 4 5 6

Provare l’ecstasy 0 1 2 3 4 5 6

Provare l’eroina 0 1 2 3 4 5 6

Provare sostanze da inalare (colla etc.) per sballare 0 1 2 3 4 5 6

Provare anabolizzanti 0 1 2 3 4 5 6

Vogliamo scoprire in che modo le persone cominciano ad assumere droghe.Vogliamo che ripensi alla prima occa-sione (se è successo) in cui hai assunto qualche droga e che ce ne parli. (Teniamo a ricordare che ogni informazioneche sceglierai di darci rimarrà strettamente confidenziale. Il tuo nome non è sul questionario e nessuno cercheràdi scoprirlo.)

Qual’è la prima droga (se l’hai fatto) che hai provato?(1) Non ho mai provato nessuna delle sostanze elencate qui sotto - (2) Tranquillanti o sedativi senzaricetta medica - (3) Marijuana o hashish - (4) LSD - (5) Anfetamine - (6) Crack - (7) Cocaina - (8) Relevin- (9) Eroina - (10) Ecstasy - (11) Non so cosa fosse

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Come hai avuto queste sostanze?(1) Non ho mai usato nessuna delle sostanze elencate nella domanda a pag 156 - (2) Me le ha date unfratello o una sorella maggiore - (3) Me le ha date un amico, un ragazzo o una ragazza più grandi di me -(4) Me le ha date da un amico della mia età o più giovane - (5) Me le ha date qualcuno che conoscevoda poco - (6) Me le ha date da un estraneo - (7) L’ ho condivisa con un gruppo di amici - (8) L’ ho com-prata da un amico - (9) L’ ho comprata da qualcuno che conoscevo da poco - (10) L’ ho comprata daun estraneo - (11) Me l’ ha data uno dei miei genitori - (12) L’ ho presa a casa senza il permesso dei mieigenitori - (13) Nessuno di questi casi (Descrivi brevemente come l’hai avuta)

Disapprovi la gente che fa le seguenti cose ? (scegli una risposta per ogni linea)

Non disapprovo Disapprovo Disapprovo Non lo sofortemente

Fumare sigarette occasionalmente 1 2 3 4

Fumare 10 o più sigarette al giorno 1 2 3 4

Bere uno o due bicchieri di alcolici(birra, vino, liquori)..... 1 2 3 4

Bere uno o due bicchieri più voltein una settimana 1 2 3 4

Ubriacarsi una volta alla settimana 1 2 3 4

Provare marijuana o hashishuna volta o due 1 2 3 4

Fumare marijuana o hashishoccasionalmente 1 2 3 4

Fumare hashish o marijuanaregolarmente 1 2 3 4

Provare LSD o altri allucinogeniuna o due volte 1 2 3 4

Provare eroina una o due volte 1 2 3 4

Provare tranquillanti o sedativi(senza ricetta medica) una o due volte 1 2 3 4

Provare anfetamine una o due volte 1 2 3 4

Provare crack una o due volte 1 2 3 4

Provare cocaina una o due volte 1 2 3 4

Provare l’ecstasy una o due volte 1 2 3 4

Provare sostanze da inalare una o due volte 1 2 3 4

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Quanto pensi che la gente rischi di danneggiarsi (fisicamente o in altri modi)...(scegli una risposta per ogni linea)

Per niente Poco Abbastanza Molto Non so

Fumando sigarette occasionalmente 0 1 2 3 4

Fumando uno o più pacchettidi sigarette al giorno 0 1 2 3 4

Bevendo un paio di bicchieri al giorno 0 1 2 3 4

Bevendo 4 o 5 bicchieri al giorno 0 1 2 3 4

Bevendo 5 o più bicchieri un paio di volteogni week end 0 1 2 3 4

Provando marijuana o hashish un paio di volte 0 1 2 3 4

Fumando marijuana o hashish occasionalmente 0 1 2 3 4

Fumando marijuana o hashish regolarmente 0 1 2 3 4

Provando LSD un paio di volte 0 1 2 3 4

Prendendo LSD regolarmente 0 1 2 3 4

Provando anfetamine un paio di volte 0 1 2 3 4

Prendendo anfetamine regolarmente 0 1 2 3 4

Provando cocaina o crack un paio di volte 0 1 2 3 4

Prendendo cocaina o crack regolarmente 0 1 2 3 4

Provando l’ecstasy un paio di volte 0 1 2 3 4

Prendendo l’ecstasy regolarmente 0 1 2 3 4

Provando sostanze inalanti (colla,etc)un paio di volte 0 1 2 3 4

Prendendo sostanze inalanti regolarmente 0 1 2 3 4

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Se volessi, quanto credi sarebbe difficile per te procurarti le seguenti cose?(scegli una risposta per ogni linea)

Impossibile Molto Piuttosto Piuttosto Molto Non sodifficile difficile facile facile

Birra 0 1 2 3 4 5

Vino 0 1 2 3 4 5

Liquori 0 1 2 3 4 5

Marijuana o hashish 0 1 2 3 4 5

LSD o altri allucinogeni 0 1 2 3 4 5

Anfetamine 0 1 2 3 4 5

Tranquillanti o sedativi 0 1 2 3 4 5

Crack 0 1 2 3 4 5

Cocaina 0 1 2 3 4 5

Ecstasy 0 1 2 3 4 5

Eroina 0 1 2 3 4 5

Inalanti (colla etc) 0 1 2 3 4 5

Anabolizzanti 0 1 2 3 4 5

Quanti dei tuoi amici... (scegli una risposta per ogni linea)

Nessuno Pochi Alcuni La maggior parte Tutti

Fumano sigarette 0 1 2 3 4

Bevono alcolici (vino, birra, liquori) 0 1 2 3 4

Si ubriacano almeno una voltala settimana 0 1 2 3 4

Fumano marijuana o hashish 0 1 2 3 4

Assumono LSD o allucinogeni 0 1 2 3 4

Assumono anfetamine 0 1 2 3 4

Prendono tranquillanti o sedativi(senza ricetta medica) 0 1 2 3 4

Prendono cocaina o crack 0 1 2 3 4

Prendono ecstasy 0 1 2 3 4

Prendono eroina 0 1 2 3 4

Assumono sostanze inalanti (colla etc) 0 1 2 3 4

Prendono anabolizzanti 0 1 2 3 4

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LA PROSSIMA DOMANDA RIGUARDA IL GIOCO. SI RIFERISCE SOLO AI VIDEOPOKER.

In quante occasioni (se è successo) hai messo soldi in un videopoker?(scegli una risposta per ogni linea)

Numero di occasioni

0 1-2 3-5 6-9 10-19 20-39 40 o più

in vita tua 0 1 2 3 4 5 6

negli ultimi 12 mesi 0 1 2 3 4 5 6

negli ultimi 30 giorni 0 1 2 3 4 5 6

Le prossime domande riguardano i tuoi genitori. Se hai sia un patrigno o un padre naturale, una matrigna o unamadre naturale rispondi pensando a coloro che sono stati più importanti nella tua educazione.

Che grado di istruzione ha raggiunto tuo padre?(1) scuola dell’obbligo o meno - (2) un po’ di scuola superiore - (3) diploma di maturità - (4) un po’ diuniversità - (5) laurea - (6) Non so

Che grado di istruzione ha raggiunto tua madre?(1) scuola dell’obbligo o meno - (2) un po’ di scuola superiore - (3) diploma di maturità - (4) un po’ diuniversità - (5) laurea - (6) Non so

Quali delle seguenti persone vivono con te? (scegli solo le risposte pertinenti)(1) Vivo da solo - (2) Padre - (3) Patrigno - (4) Madre - (5) Matrigna - (6) Fratello/i e/o sorella/e(7) Nonno/a/i - (8) Altro/i parente/i

Quanto pensi di essere bravo a scuola o nel lavoro in confronto ad altre persone della tua età?(1) Eccellente, forse uno dei migliori - (2) Molto sopra la media - (3) Sopra la media - (4) Nella media -(5) Sotto la media - (6) Molto sotto la media - (7) Scarso, probabilmente il peggiore

Se avessi usato sostanze non consentite dalla legge credi che lo avresti detto in questo ques-tionario?(1) Ho già detto che l’ ho usate - (2) Assolutamente sì - (3) Forse sì - (4) Forse no - (5) Assolutamente no

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TABELLE STATISTICHE

In quante occasioni (se l’hai fatto) hai fumato sigarette in vita tua? (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

NON HAMAI FUMATO 37,7 43,1 54,9 29,3 52,1 32,3 35,0 40,5

NUMERO DIOCCASIONI

1-2 12,6 10,5 14,3 9,3 13,9 12,9 8,6 11,5

3-5 4,7 5,3 1,7 7,6 3,5 4,3 6,7 5,0

6-9 3,1 2,9 4,0 2,2 4,9 3,2 1,2 3,0

10-19 4,2 8,1 4,6 7,6 4,9 8,6 6,1 6,3

20-39 4,7 5,7 7,4 3,6 3,5 4,3 7,4 5,3

40 O PIU’ 33,0 24,4 13,1 40,4 17,4 34,4 35,0 28,5

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

In quante occasioni (se è mai successo) ti è capitato di bere alcolici? (in vita tua) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA BEVUTOALCOLICI 94,2 88,5 87,6 94,2 86,8 91,4 95,1 91,2

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 5,8 11,5 12,4 5,8 13,2 8,6 4,9 8,8

1-2 3,7 10,5 8,5 6,3 11,8 5,4 4,3 7,3

3-5 8,4 10,5 15,3 4,9 4,9 12,9 11,7 9,5

6-9 6,3 12,9 12,4 7,6 11,1 7,5 9,8 9,8

10-19 12,6 10,0 13,0 9,9 11,8 8,6 12,3 11,3

20-39 16,8 14,8 13,0 17,9 18,8 16,1 12,9 15,8

40 o più 46,6 29,7 25,4 47,5 28,5 40,9 44,2 37,8

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

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In quante occasioni (se è mai successo) ti è capitato di bere alcolici? (negli ultimi 12 mesi) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA BEVUTOALCOLICI 88,0 78,5 75,7 88,8 79,2 79,6 88,3 83,0

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 12,0 21,5 24,3 11,2 20,8 20,4 11,7 17,0

1-2 5,2 11,0 11,9 5,4 10,4 5,4 8,0 8,3

3-5 11,0 13,4 13,0 11,7 6,3 17,2 14,7 12,3

6-9 15,2 14,4 21,5 9,4 18,8 6,5 16,0 14,8

10-19 16,2 12,4 8,5 18,8 18,1 12,9 11,7 14,3

20-39 13,6 18,7 8,5 22,4 10,4 26,9 15,3 16,3

40 o più 26,7 8,6 12,4 21,1 15,3 10,8 22,7 17,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

In quante occasioni (se è mai successo) ti è capitato di bere alcolici? (negli ultimi 30 gg) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA BEVUTOALCOLICI 81,2 66,0 62,7 81,6 66,7 74,2 79,5 73,2

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 18,8 34,0 37,3 18,4 33,3 25,8 21,5 26,8

1-2 19,9 19,6 23,2 17,0 17,4 20,4 21,5 19,6

3-5 19,9 18,2 15,3 22,0 20,1 15,1 20,2 19,0

6-9 15,7 16,3 9,0 21,5 16,0 19,4 14,1 16,0

10-19 15,7 7,7 9,0 13,5 7,6 12,9 14,1 11,5

20-39 4,7 3,8 3,4 4,9 3,5 4,3 4,9 4,3

40 o più 5,2 0,5 2,8 2,7 2,1 2,2 3,7 2,8

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

162

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In quante occasioni (se ti è successo) ti sei ubriacato bevendo alcolici? (in vita tua) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

SI E’UBRIACATO 57,1 41,6 35,0 60,1 33,3 52,7 60,7 49,0

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 42,9 58,4 65,0 39,9 66,7 47,3 39,3 51,0

1-2 18,8 21,5 21,5 19,3 17,4 18,3 23,9 20,3

3-5 6,8 8,6 5,6 9,4 7,6 5,4 9,2 7,8

6-9 8,9 8,1 2,8 13,0 4,2 16,1 8,0 8,5

10-19 10,5 0,5 1,1 8,5 1,4 4,3 9,2 5,3

20-39 5,8 1,9 2,3 4,9 0,0 4,3 6,7 3,8

40 o più 6,3 1,0 1,7 4,9 2,8 4,3 3,7 3,5

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

In quante occasioni (se ti è successo) ti sei ubriacato bevendo alcolici? (negli ultimi 12 mesi) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

SI E’UBRIACATO 45,5 30,6 21,5 49,8 20,8 45,2 47,2 38,2

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 55,5 69,4 78,5 50,2 79,2 54,8 52,8 62,8

1-2 15,7 21,5 13,6 22,9 14,6 20,4 21,5 18,8

3-5 7,9 5,7 2,8 9,9 2,1 12,9 7,4 6,8

6-9 11,5 1,0 2,3 9,0 1,4 6,5 9,8 6,0

10-19 6,8 1,9 1,7 6,3 1,4 4,3 6,7 4,3

20-39 1,6 0,5 0,6 1,3 1,4 0,0 1,2 1,0

40 o più 1,0 0,0 0,6 0,4 0,0 1,1 0,6 0,5

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

163

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In quante occasioni (se ti è successo) ti sei ubriacato bevendo alcolici? (negli ultimi 30gg) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

SI E’UBRIACATO 29,8 12,0 11,3 27,8 6,2 31,2 27,0 20,5

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 70,2 88,0 88,7 72,2 93,8 68,8 73,0 79,5

1-2 19,4 10,0 7,9 19,7 5,6 23,7 17,2 14,5

3-5 5,2 1,0 1,1 4,5 0,0 4,3 4,9 3,0

6-9 3,1 1,0 1,1 2,7 0,7 1,1 3,7 2,0

10-19 1,6 0,0 0,6 0,9 0,0 1,1 1,2 0,8

20-39 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

40 o più 0,5 0,0 0,6 0,0 0,0 1,1 0,0 0,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

In quante occasioni (se è successo) hai usato marijuana o hashish? (in vita tua) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 38,7 21,5 16,9 39,9 22,9 31,2 35,0 29,7

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 61,3 78,5 83,1 60,1 77,1 68,8 65,0 70,3

1-2 9,4 8,1 3,4 13,0 9,0 4,3 11,0 8,8

3-5 2,1 1,4 0,0 3,1 0,0 2,2 3,1 1,8

6-9 4,2 1,0 2,8 2,2 2,1 2,2 3,1 2,5

10-19 5,2 2,9 4,0 4,0 5,6 1,1 4,3 4,0

20-39 5,2 5,3 4,5 5,8 3,5 7,5 5,5 5,3

40 o più 12,6 2,9 2,3 11,7 2,8 14,0 8,0 7,5

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

164

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In quante occasioni (se è successo) hai usato marijuana o hashish? (negli ultimi 12 mesi) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 28,8 17,2 14,1 29,6 16,7 26,9 25,8 22,7

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 71,2 82,8 85,9 70,4 83,3 73,1 74,2 77,3

1-2 4,7 6,2 1,7 8,5 4,9 2,2 8,0 5,5

3-5 3,7 1,9 1,7 3,6 1,4 3,2 3,7 2,8

6-9 3,1 1,9 4,0 1,3 2,1 2,2 3,1 2,5

10-19 4,2 5,3 4,0 5,4 5,6 6,5 3,1 4,8

20-39 3,7 1,0 1,7 2,7 0,0 4,3 3,1 2,3

40 o più 9,4 1,0 1,1 8,1 2,8 8,6 4,9 5,0

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

In quante occasioni (se è successo) hai usato marijuana o hashish? (negli ultimi 30gg) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 22,5 11,0 13,0 19,3 11,8 21,5 17,8 16,5

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 77,5 89,0 87,0 80,7 88,2 78,5 82,2 83,5

1-2 6,3 5,7 5,1 6,7 3,5 7,5 7,4 6,0

3-5 4,2 2,4 3,4 3,1 4,9 3,2 1,8 3,3

6-9 2,6 1,9 2,3 2,2 2,1 2,2 2,5 2,3

10-19 2,1 0,5 0,6 1,8 0,0 1,1 2,5 1,3

20-39 2,6 0,5 0,6 2,2 0,7 3,2 1,1 1,5

40 o più 4,7 0,0 1,1 3,1 0,7 4,3 2,5 2,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

165

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In quante occasioni (se è successo) hai inalato una sostanza (colla,gas che rendono allegri...) persballare? (in vita tua) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 19,9 4,8 6,2 16,6 3,5 11,8 19,6 12,0

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 80,1 95,2 93,8 83,4 96,5 88,2 80,4 88,0

1-2 5,8 2,4 1,7 5,8 1,4 2,2 7,4 4,0

3-5 4,7 1,0 2,3 3,1 0,7 5,4 3,1 2,8

6-9 2,6 0,0 0,0 2,2 0,7 0,0 2,5 1,3

10-19 3,7 0,5 1,1 2,7 0,7 2,2 3,1 2,0

20-39 1,0 1,0 0,0 1,8 0,0 1,1 1,8 1,0

40 o più 2,1 0,0 1,0 0,9 0,0 1,1 1,8 1,0

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

In quante occasioni (se è successo) hai inalato una sostanza (colla,gas che rendono allegri...) persballare? (negli ultimi 12 mesi) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 12,0 1,9 4,5 8,5 2,8 9,7 8,6 6,7

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 88,0 98,1 95,5 91,5 97,2 90,3 91,4 93,3

1-2 4,7 0,5 0,6 4,0 1,4 2,2 3,7 2,5

3-5 3,7 0,0 1,7 1,8 0,7 4,3 1,2 1,8

6-9 1,6 0,5 1,1 0,9 0,7 1,1 1,2 1,0

10-19 1,6 0,5 0,6 1,3 0,0 0,0 2,5 1,0

20-39 0,0 0,5 0,0 0,4 0,0 1,1 0,0 0,3

40 o più 0,5 0,0 0,6 0,0 0,0 1,1 0,0 0,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

166

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In quante occasioni (se è successo) hai inalato una sostanza (colla,gas che rendono allegri...) persballare? (negli ultimi 30 gg) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 6,8 1,0 4,0 3,6 0,0 9,6 4,3 3,7

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 93,2 99,0 96,0 96,4 100,0 91,4 95,7 96,3

1-2 5,2 0,5 2,3 3,1 0,0 6,5 3,1 2,8

3-5 0,5 0,5 0,6 0,4 0,0 1,1 0,6 0,5

6-9 0,5 0,0 0,6 0,0 0,0 0,0 0,6 0,3

10-19 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

20-39 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

40 o più 0,5 0,0 0,6 0,0 0,0 1,1 0,0 0,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

In quante occasioni (se è successo) hai usato qualcuna delle seguenti droghe?

TRANQUILLANTI O SEDATIVI (SENZA PRESCRIZIONE MEDICA) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 4,2 5,7 5,1 4,9 4,9 9,7 2,5 5,0

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 95,8 94,3 94,9 95,1 95,1 90,3 97,5 95,0

1-2 1,6 4,8 2,8 3,6 2,8 5,4 2,5 3,3

3-5 1,0 0,5 0,6 0,9 1,4 1,1 0,0 0,8

6-9 1,0 0,5 1,1 0,4 0,7 2,2 0,0 0,8

10-19 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

20-39 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

40 o più 0,5 0,0 0,6 0,0 0,0 1,1 0,0 0,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

167

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ANFETAMINE (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 5,2 1,9 0,6 5,8 0,7 6,5 4,3 3,5

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 94,8 98,1 99,4 94,2 99,3 93,5 95,7 96,5

1-2 2,6 1,0 0,0 3,1 0,0 3,2 2,5 1,8

3-5 0,5 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,6 0,3

6-9 0,5 0,5 0,0 0,9 0,0 1,1 0,6 0,5

10-19 0,5 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,6 0,3

20-39 0,5 0,5 0,0 0,9 0,7 1,1 0,0 0,5

40 o più 0,5 0,0 0,6 0,0 0,0 1,1 0,0 0,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

LSD O ALTRI ALLUCINOGENI (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 6,3 1,4 2,8 4,5 1,4 6,5 4,3 3,7

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 93,7 98,6 97,2 95,5 98,6 93,5 95,7 96,3

1-2 2,1 1,0 1,7 1,3 0,7 3,2 1,2 1,5

3-5 2,6 0,5 0,0 2,7 0,0 1,1 3,1 1,5

6-9 0,5 0,0 0,6 0,0 0,0 1,1 0,0 0,3

10-19 0,5 0,0 0,6 0,0 0,0 1,1 0,0 0,3

20-39 0,5 0,0 0,0 0,4 0,7 0,0 0,0 0,3

40 o più 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

168

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CRACK (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 4,7 0,5 1,7 3,1 2,8 2,2 2,5 2,5

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 95,3 99,5 98,3 96,9 97,2 97,8 97,5 97,5

1-2 2,6 0,5 0,6 2,2 2,1 1,1 1,2 1,5

3-5 0,5 0,0 0,6 0,0 0,0 0,0 0,6 0,3

6-9 1,0 0,0 0,0 0,9 0,7 0,0 0,6 0,5

10-19 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

20-39 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

40 o più 0,5 0,0 0,6 0,0 0,0 1,1 0,0 0,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

COCAINA (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 12,0 2,4 3,4 9,9 1,4 5,1 7,4 7,0

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 88,0 97,6 96,6 90,1 98,6 84,9 92,6 93,0

1-2 4,2 0,5 1,7 2,7 0,7 5,4 1,8 2,3

3-5 2,6 1,0 0,0 3,1 0,0 4,3 1,8 2,3

6-9 2,6 1,0 0,0 3,1 0,0 4,3 1,8 1,8

10-19 1,6 0,5 1,1 0,9 0,0 3,2 0,6 1,0

20-39 2,6 0,0 0,6 1,8 0,7 1,1 1,8 1,3

40 o più 0,0 0,5 0,0 0,4 0,0 1,1 0,0 0,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

169

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EROINA (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 3,1 1,0 1,1 2,7 0,7 3,4 1,2 2,0

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 96,9 99,0 98,9 97,3 99,3 94,6 98,8 98,0

1-2 2,1 1,0 0,6 2,2 0,7 4,3 0,6 1,5

3-5 0,5 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,6 0,3

6-9 0,5 0,0 0,6 0,0 0,0 1,1 0,0 0,3

10-19 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

20-39 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

40 o più 0,0 0,0 0,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

ECSTASY (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 7,3 2,4 3,4 5,8 1,4 10,8 4,3 4,7

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 92,7 97,6 96,6 94,2 98,6 89,2 95,7 95,3

1-2 2,6 1,4 2,3 1,8 0,7 6,5 0,6 2,0

3-5 2,6 0,5 1,1 1,8 0,0 3,2 1,8 1,5

6-9 0,5 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,6 0,3

10-19 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

20-39 0,0 0,5 0,0 0,4 0,0 1,1 0,0 0,3

40 o più 1,6 0,0 0,0 1,3 0,7 0,0 1,2 0,8

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

170

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ALCOL CON PILLOLE (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 3,7 1,9 2,3 3,1 1,4 5,4 2,5 2,7

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 96,3 98,1 97,7 96,9 98,6 94,6 97,5 97,3

1-2 2,1 1,0 1,1 1,8 1,4 1,1 1,8 1,5

3-5 0,0 0,5 0,0 0,4 0,0 1,1 0,0 0,3

6-9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6 0,0

10-19 1,0 0,5 1,1 0,4 0,0 3,2 0,0 0,8

20-39 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

40 o più 0,5 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,6 0,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

ANABOLIZZANTI O ALTRE SOSTANZE DOPANTI (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA FATTO USO 6,8 1,0 2,3 4,9 1,4 6,5 4,3 3,7

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 932 99,0 97,7 95,1 98,6 93,5 95,7 96,3

1-2 3,1 1,0 1,1 2,7 1,4 3,2 1,8 2,0

3-5 1,6 0,0 0,6 0,9 0,0 1,1 1,2 0,8

6-9 0,5 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,6 0,3

10-19 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

20-39 0,5 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,6 0,3

40 o più 1,0 0,0 0,6 0,4 0,0 2,2 0,0 0,5

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

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In quante occasioni (se è successo) hai messo soldi in un videopoker? (in vita tua) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA GIOCATO 44,5 11,7 31,1 30,0 17,4 40,9 36,2 30,5

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 55,5 82,3 68,9 70,0 82,6 59,1 63,8 6,5

1-2 18,8 12,0 15,3 15,2 10,4 23,7 14,7 15,3

3-5 6,3 3,3 5,6 4,0 2,8 5,4 6,1 4,8

6-9 5,8 1,0 3,4 3,1 1,4 4,3 4,3 3,3

10-19 3,1 0,5 1,1 2,2 0,0 1,1 3,7 1,8

20-39 5,8 1,0 3,4 3,1 2,8 4,3 3,1 3,3

40 o più 4,7 0,0 2,3 2,2 0,0 2,2 4,3 2,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

In quante occasioni (se è successo) hai messo soldi in un videopoker? (negli ultimi 12 mesi) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA GIOCATO 19,9 5,7 16,4 9,4 8,3 14,0 15,3 12,5

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 80,1 94,3 83,6 90,6 91,7 86,0 84,7 87,5

1-2 7,9 3,8 7,9 4,0 6,3 5,4 5,5 5,8

3-5 3,1 0,0 2,3 0,9 0,7 3,2 1,2 1,5

6-9 1,6 1,4 1,7 1,3 0,0 1,1 3,1 1,5

10-19 5,2 0,5 4,0 1,8 1,4 3,2 3,7 2,8

20-39 0,5 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,6 0,3

40 o più 1,6 0,0 0,6 0,9 0,0 1,1 1,2 0,8

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

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In quante occasioni (se è successo) hai messo soldi in un videopoker? (negli ultimi 30 gg. ) (%)

MASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

HA GIOCATO 9,9 2,9 9,6 3,6 2,8 7,5 8,6 6,2

NUMERO DIOCCASIONI

nessuna 90,1 97,1 90,4 96,4 97,2 92,5 91,4 93,8

1-2 3,1 1,9 4,0 1,3 2,1 2,2 3,1 2,5

3-5 1,6 0,5 1,7 0,4 0,0 2,2 1,2 1,0

6-9 3,1 0,5 2,8 0,9 0,7 2,2 2,5 1,8

10-19 1,6 0,0 1,1 0,4 0,0 0,0 1,8 0,8

20-39 0,5 0,0 0,0 0,4 0,0 1,1 0,0 0,3

40 o più 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

Se volessi quanto sarebbe difficile per te procurarsi…(%)

MARIJUANA / HASHISHMASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

Impossibile 10,5 19,1 20,6 10,7 15,3 20,4 11,7 15,0

Molto difficile 11,0 22,0 28,0 8,0 24,3 15,1 11,0 16,8

Piuttosto difficile 14,7 15,3 17,1 13,3 14,6 17,2 14,1 15,0

Piuttosto facile 28,3 25,4 16,0 35,1 22,2 25,8 31,3 26,8

Molto facile 25,1 10,5 10,9 22,7 15,9 15,1 22,1 17,5

Non so 10,5 7,7 7,4 10,2 9,7 6,5 9,8 9,0

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

173

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LSD O ALTRI ALLUCINOGENIMASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

Impossibile 15,2 23,0 24,6 15,1 18,8 23,7 17,2 19,3

Molto difficile 16,8 22,5 28,6 12,9 23,6 18,3 17,2 19,8

Piuttosto difficile 20,9 16,3 17,1 19,6 16,0 23,7 17,8 18,5

Piuttosto facile 15,7 13,9 8,0 20,0 13,2 14,0 16,6 14,8

Molto facile 9,4 5,5 6,9 7,6 6,9 6,5 8,0 7,5

Non so 22,0 19,1 14,9 24,9 21,5 14,0 23,3 20,5

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

ANFETAMINEMASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

Impossibile 16,2 22,0 24,6 15,1 19,4 24,7 16,0 19,3

Molto difficile 17,3 21,1 27,4 12,9 21,5 16,1 19,0 19,3

Piuttosto difficile 20,4 18,7 18,9 20,0 16,7 25,8 18,4 19,5

Piuttosto facile 15,2 14,4 8,6 19,6 19,9 11,8 17,2 14,8

Molto facile 7,9 6,2 6,3 7,6 9,0 5,4 6,1 7,0

Non so 23,0 17,7 14,3 24,9 19,4 16,1 23,3 20,9

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

TRANQUILLANTI O SEDATIVIMASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

Impossibile 14,4 18,7 18,3 15,1 15,3 22,6 14,1 16,5

Molto difficile 12,6 18,2 21,1 11,1 18,1 12,9 14,7 15,5

Piuttosto difficile 27,2 20,6 22,9 24,4 25,0 29,0 19,6 23,8

Piuttosto facile 18,8 18,7 16,6 20,4 18,8 14,0 21,5 18,8

Molto facile 9,9 12,0 9,7 12,0 11,1 9,7 11,7 11,0

Non so 17,3 12,0 11,4 16,9 11,8 11,8 18,4 14,5

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

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CRACKMASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

Impossibile 19,9 24,4 26,9 18,7 21,5 28,0 19,6 22,3

Molto difficile 17,8 25,8 30,9 15,1 26,4 20,4 19,0 22,0

Piuttosto difficile 25,7 19,1 16,0 27,1 19,4 27,3 23,9 22,3

Piuttosto facile 12,6 7,7 8,0 11,6 9,0 7,5 12,3 10,0

Molto facile 5,2 5,3 6,9 4,0 7,6 5,4 3,1 5,3

Non so 18,8 17,7 11,4 23,6 16,0 15,1 22,1 18,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

COCAINAMASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

Impossibile 17,3 23,4 7,4 15,1 21,5 24,7 17,2 20,5

Molto difficile 14,1 24,9 27,4 13,8 23,6 18,3 17,2 19,8

Piuttosto difficile 17,3 15,3 17,7 15,1 16,7 21,5 12,9 16,3

Piuttosto facile 29,9 13,4 8,6 22,7 13,2 12,9 21,5 16,5

Molto facile 13,1 7,2 7,4 12,0 9,0 9,7 11,0 10,0

Non so 18,3 15,8 11,4 21,3 16,0 12,9 20,2 17,0

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

ECSTASYMASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

Impossibile 17,3 23,0 26,3 15,6 20,8 25,8 16,6 20,3

Molto difficile 13,1 23,9 26,9 12,4 22,9 16,1 16,6 18,8

Piuttosto difficile 15,2 13,4 12,6 15,6 13,2 19,4 12,3 14,3

Piuttosto facile 23,6 19,6 14,3 27,1 19,4 18,3 25,2 21,5

Molto facile 14,7 8,1 8,6 13,3 11,8 10,8 11,0 11,3

Non so 16,2 12,0 11,4 16,0 11,8 9,7 18,4 14,0

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

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EROINAMASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

Impossibile 21,5 24,9 28,6 19,1 23,6 28,0 20,2 23,3

Molto difficile 17,8 27,8 29,7 17,8 27,1 24,7 18,4 23,0

Piuttosto difficile 24,1 14,8 16,0 21,8 16,7 19,4 215 19,3

Piuttosto facile 9,4 10,0 6,3 12,4 9,0 5,4 12,9 9,8

Molto facile 6,8 7,2 7,4 6,7 8,3 8,6 4,9 7,0

Non so 20,4 15,3 12,0 22,2 15,3 14,0 22,1 17,8

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

INALANTIMASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

Impossibile 16,8 22,0 23,4 16,4 18,1 25,8 17,2 19,5

Molto difficile 15,7 20,1 21,7 15,1 18,8 17,2 17,8 18,0

Piuttosto difficile 16,2 17,2 20,0 14,2 20,1 17,2 13,5 16,8

Piuttosto facile 17,3 15,8 11,4 20,4 14,6 14,0 19,6 26,5

Molto facile 15,7 9,6 9,7 14,7 13,9 12,9 11,0 12,5

Non so 18,3 15,3 13,7 19,1 14,6 12,9 20,9 16,8

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

ANABOLIZZZANTIMASCHI FEMMINE 15-16 ANNI 17-21 ANNI LICEI PROFESS. TECNICI TOTALE

Impossibile 16,2 27,3 29,1 16,4 27,1 25,8 15,3 22,0

Molto difficile 16,8 16,7 18,9 15,1 13,2 17,2 19,6 16,8

Piuttosto difficile 19,9 18,7 1,7 17,3 22,2 22,6 14,7 19,3

Piuttosto facile 15,2 10,0 9,7 14,7 6,9 11,8 17,8 12,5

Molto facile 8,4 6,2 5,7 8,4 9,7 6,5 5,5 7,3

Non so 23,6 21,1 14,9 28,0 20,8 16,1 27,0 22,3

BASE 191 209 177 223 144 93 163 400

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QUESTIONARIO LOCALI

1.Come preferisci trascorrere il tuo tempo libero? (più risposte)(1) Parlando con gli amici - (2) Facendo sport - (3) In discoteca - (4) Usando il computer - (5) Vedendola TV - (6) Leggendo - (7) Al cinema - (8) In famiglia - (9) X Altro (specificare)_____________________

2. Negli ambienti che frequenti abitualmente ti è mai capitato di veder circolare delle droghe?(1) SI - (2) NO

Se SI:

3.Dove ti è capitato? (più risposte)(1) Discoteca - (2) Scuola/Università - (3) Gruppo che frequento - (4) Stadio - (5) Palestra - (6) Altro(specificare)________________________

4.Pensi di conoscere il mondo delle droghe, le loro caratteristiche, le differenze, i rischi?(1) Si, sono molto informato - (2) Penso di saperne abbastanza - (3) Ne so un po’ - (4) Temo di saper-ne poco - (5) Non ne so nulla

5. Quali sostanze, secondo te, i giovani utilizzano più frequentemente? (più risposte)(1) Marijuana/hashish - (2) Ecstasy e simili - (3) Cocaina - (4) Lsd, acidi - (5) Eroina - (6) Anfetamine -(7) Alcol - (8) Psicofarmaci - (9) Anabolizzanti - (10)X ______________ Y ______________

6. Pensi che sia facile procurarsi ecstasy?(1) Molto facile - (2) Abbastanza facile - (3) Né facile né difficile - (4) Abbastanza difficile - (5) Molto difficile

7.Dove pensi ci si possa procurare l’ecstasy? (più risposte)(1) Discoteca - (2) Strada - (3) Scuola - (4) Sala giochi - (5) Birreria/pub - (6) Stadio - (7) Palestra- (8) Altro (specificare) _________________

8.Vorresti saperne di più su questi argomenti?(1) Si, per essere più sicuro - (2) Si, per interesse personale - (3) Si, per curiosità - (4) No, perché ne soabbastanza - (5) No, perché l’argomento non mi riguarda

9. Secondo te, chi dovrebbe occuparsi di dare informazioni su questo argomento?(1) La scuola - (2) La famiglia - (3) I mass media - (4) Nessuno - (5) Altro(specificare)_____________

A. SESSO B. ETA’ C. PROFESSIONE

Maschio / Femmina |___|___| anni compiuti

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GRIGLIA PER LE INTERVISTE AGLI OPERATORI DEL TERRITORIO

(Obiettivo delle interviste è conoscere ciò che gli intervistati osservano nel loro contesto in rela-

zione al consumo di droghe (e non quindi ciò che pensano, in generale, del fenomeno)).

1. Contesto operativo degli intervistati:

◆ Con che tipo di persone operano ?

◆ Quante sono le persone che frequentano la loro realtà ?

◆ Che attività fanno con queste persone ?

◆ Chi è, cosa fa e che ruolo occupa nell’organizzazione l’intervistato?

2. Aspetti quantitativi:

◆ Che idea hanno dell’incidenza del fenomeno: ci sono consumatori di sostanze?

Se SI

◆ Quali sostanze si usano?

◆ Quanti le usano?

◆ Hanno dei dati numerici sul consumo?

◆ Chi le usa? (età, sesso, studenti o lavoratori,…)

◆ Come le usano? (dove, in quali occasioni, con chi, da soli o in gruppo, con quali rituali,…)

◆ Come sanno queste cose e cosa gliele fa dire?

◆ Hanno notato dei cambiamenti rispetto al passato?

Se NO

◆ Cosa gli fa dire di no?

◆ Hanno una percezione del fenomeno nel territorio?

3. Aspetti qualitativi

◆ Come vivono la questione?

◆ Crea problemi?

◆ Hanno delle preoccupazioni? Quali?

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◆ Ne parlano tra loro oppure no?

◆ Hanno fatto qualcosa per intervenire?

◆ Come si spiegano il fenomeno?

◆ Cosa ne pensano?

◆ Che idee hanno?

◆ Cosa li colpisce di più?

◆ Che sviluppo del fenomeno si immaginano?

◆ Perché dicono queste cose?

◆ Cosa si potrebbe fare per questi ragazzi?

◆ Come si possono contattare secondo loro?

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BIBLIOGRAFIA

DA NUOVE DROGHEA...NUOVE IDEE

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BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

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• ANDREOLI V., Droga, scuola e prevenzione, Milano, Masson, 1995.• BAGOZZI F., Generazione in ecstasy,Torino, gruppo Abele, 1996.• BOCELLI F., Le nuove droghe: dalla sintesi vegetale alla sintesi sintetica, Roma, Castelvecchi, 1994.• FACCIOLI P. et al., Droga, il paradosso della normalità, Milano, Franco Angeli, 1985.• GATTI R., Ecstasy e nuove droghe, Milano, Franco Angeli, 1987.• LAI GUAITA M. P., La prevenzione delle tossicodipendenze, Roma, Carocci, 2001.• LAPASSADE G., Stati modificati e trance, Roma, Sensibili alle foglie, 1996.• RAVENNA M.,Adolescenti e droga: percorsi e processi socio-psicologici nel consumo di

stupefacenti, Bologna, Il Mulino, 1993.• SAUNDERJ N., E come ecstasy Milano, Feltrinelli,1995.• TORTI M.T., F. D’Amato,Abitare la notte, Milano, Costa & Nolan, 1997.

TORTI M.T., Musica e notte,ALTIERI L. e P. Faccioli, Percezione delle norme sociali, trasgressione e devianza,GRASSI R.,Tra presenza e fuga: il consumo di stupefacentiin C. Buzzi,A. Cavalli,A. Delillo (a cura di),V rapporto IARD sulla condizione giovanile in Italia,Bologna, Il Mulino, 2002.

SITI ITALIANI DI INDIRIZZO TEMATICO

• FICT Federazione Italiana Comunità Terapeutiche http://www.fict.it• Gruppo Abele http://www.gruppoabele.org• Fuoriluogo http://www.fuoriluogo.it Portale dedicato alle politiche sulle droghe• Itaca Italia http://www.itacaitalia.it• Ceis http://www.ceis.it• La nuova pagina web di Riccardo Gatti http://www.droga.net• Associazione Genitori della Comunità Incontro http://www.agcionline.org• CORA Coordinamento Radicale Antiproibizionista http://www.agora.stm.it/coranet• SERT di Padova “Progetto Teseo” http://www.sert2-pd-it.com• Osservatorio sulle dipendenze patologiche di Bologna http://www.ossdipbo.org• Sito del Ministero per gli affari sociali http://www.affarisociali.it/• Sito dedicato ai giovani sulle “droghe da ballo” http://www.ecstasy.it/• Sito per la prevenzione on line http://health.org/• Sito del sindacato italiano locali da ballo http://www.silb.it/• Sito di radio Deejay http://www.deejay.it/

Centro di Solidarietà di Prato http://www.csponline.itSERT Azienda Usl 4 di Prato http://www.usl4.toscana.it

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CENTRI EUROPEI E EXTRA EUROPEI DI COORDINAMENTO, DOCUMENTAZIONE E RICERCA

• Institute for Therapy Research - IFT, Munich http://www.ift.de• French Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction - OFDT, Paris http://www.drogues.gouv.fr• National Plan on Drugs – PNSD, Madrid http://www.mir.es/pnd/index.htm• Luxembourghish Information Network on Drugs and Drug Addiction – RELIS, Luxembourg

http://www.relis.org• Itaca Europe http://www.itacaeurope.org• European Addiction Training Institute – EATI,Amsterdam http://www.eati.org• European Cities on Drug Policy http://www.ecdp.net• Federation of European Professional Working in the Field of Drug Abuse – ERIT

http://www.erit.org• Nordic Council for Alcohol and Drug Research – NAD, Helsinki http://www.kaapeli.fi/nad/• Monitoring Centre for Drugs – OGD, Paris http://www.geodrugs.net/index.php3• Scottish Drugs Forum – SDF, Glasgow http://www.sdf.org.uk• Scottish Drugs Training Project, Stirling http://www.stir.ac.uk/sdtp/• Sito europeo plurilingue http://drugtext.org/• http://druguse.com/• http://www.speedgarage.demon.co.uk/• http://www.kraftwerk.com/• Organizzazione Mondiale della Sanità http://www.who.ch/• Osservatorio europeo sulle droghe di Lisbona http://www.emcdda.org/• Istituto nazionale americano sull’abuso di droghe http://www.nida.nih.gov/

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