Avvenire Lazio Sette 06 luglio 2014

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Genitori e figli, un «decalogo» per usare la ReteDI MARCO VOLANTE *

na festa è sempre un momento digioia, di incontro necessario a ricor-dare un fatto, un avvenimento che sta

a cuore ed è il cuore della vita di un gruppodi persone, siano esse una famiglia, un grup-po di amici o un’impresa. Nello scorso finesettimana la Comunità parrocchiale della Sa-cra Famiglia di Palestrina si è riunita in festa.L’occasione è stata l’anniversario annuale del-la dedicazione della chiesa parrocchiale.Ricordare la dedicazione della propria chie-sa parrocchiale, è un po’ come festeggiare ilcompleanno, il momento della nascita. In-fatti, dedicare la chiesa di mattoni ha il si-gnificato di rendere visibile la Chiesa di per-sone. Come nella chiesa di mattoni è conte-nuto Gesù a cui tutti vanno nell’Eucaristia enella Parola; così nella Chiesa di persone ècontenuto lo stesso Gesù che diventa Parolaincarnata ed esce per le strade del mondo tra-

Usformandolo. Così il 27, 28 e 29 giugno scor-so sono stati caratterizzati da tre momentiessenziali: riflessione, preghiera e incontro.Ha aperto la Festa, la sera di Venerdì 27, lariflessione con la conferenza dal titolo: «U-so e abuso di Internet: generazioni a con-fronto». Con l’aiuto di due esperti il dottorTagliaferro, psicologo, e il vice questore del-la Polizia Postale del Lazio, il dottor Ponzo,la comunità parrocchiale ha approfondito iltema della rete e della relazione tra le gene-razioni. I due ospiti hanno potuto mettere inevidenza gli usi insani che di essa possonoessere fatti toccando temi quali il cyberbul-lismo, il sexting, il grooming e la pedopor-nografia online. Da un lato sono venuti in e-videnza gli aspetti psicologici delle relazionie delle emozioni giocate in rete oltre che del-le sfide educative che aspettano i genitori nel-l’educare i giovani ad un corretto uso dellenuove tecnologie. Dall’altro sono stati sot-tolineati gli aspetti tecnici e tecnologici, le re-

gole e le modalità di abuso e di tutela dei mi-nori oltre che il prezioso lavoro della Polizia Po-stale in questo settore. L’incontro si è chiuso conla proposta di un decalogo per far vivere a geni-tori e ragazzi le nuove tecnologie con serenità ein sicurezza. La preghiera è stata scandita dallaveglia notturna, di fronte a Gesù Eucaristia e dal-la Messa solenne presieduta da monsignor En-rico Feroci, direttore della Caritas di Roma. La pesca di beneficienza, il pranzo e le cene, i tor-nei di calcetto, i concerti della Banda e del grup-po «I compari delle cantine» di Paliano, lo spet-tacolo di Cabaret del gruppo giovanile «Energievive» hanno scandito i momenti dell’incontro se-gnato da serenità e gioia. Così, trovarsi insiemeper consumare un pasto, giocare, ridere e scher-zare, pregare e riflettere ha permesso di sentirebattere il cuore di una comunità che vive di-spersa per le strade della nostra cittadina, ma u-nita dall’unica fede e intenta a testimoniare lapropria speranza nei suoi gesti di carità.

* vice parroco della Sacra Famiglia

Alcuni buoni consigli

uando si accede a in-ternet, definire insie-me gli obiettivi e veri-ficare al termine se li a-

vete raggiunti. Attivare oppor-tuni sistemi di protezione e fil-tri. Non mettere il computernella stanza dei ragazzi, ma inun luogo comune. Dare rilie-vo ai siti buoni e al materialeche offrono. Non permettereai tuoi figli di usare chat nonsorvegliate o non adatte ai ra-gazzi. Preparare i figli a nondare a nessuno via internetinformazioni personali. Inco-raggiare un sincero dialogocon i figli riguardo a internet.La miglior protezione sono lebuone relazioni familiari.

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La storia sotto la terraSant’Agapito.A 150 anni dal ritrovamentola basilica resta ancora sepolta e inaccessibileDI ANDREA FIASCO *

el lontano 1864 il cardinalAmat, vescovo a quel tempodella diocesi prenestina,

decise di sostenereeconomicamente scavi archeologiciin una località del suburbio diPalestrina, l’antica Praeneste. Sitrattava di una decisione a dir poco«storica» per la città e per lacomunità di studiosi locali. Maiprima di allora un vescovodiocesano aveva intrapresoun’iniziativa simile. La zonaoggetto d’indagine erano alcuniterreni in località Quadrelle,proprietà del reverendo seminariovescovile, nella campagnaprenestina alle porte dellacittà. Su quei terreni, circaun secolo prima, nel 1769,erano tornati alla luce diversiframmenti iscritti in marmo,che furono identificati comei Fasti Praenestini, l’anticocalendario dedicato daMarcus Verrius Flaccus allasua città. A questa straordinariascoperta, un secolo dopo,con lo scavo promosso dal cardinalAmat, se ne aggiunse un’altra. Ilsacerdote Arcangelo Scognamiglio,cultore all’epoca delle antichitàcristiane, coadiuvato dall’architettoFrancesco Fontana, fu incaricato didirigere le indagini archeologicheche portarono alla scoperta di unsantuario martiriale (martyrion)costituito da una basilicacimiteriale direttamente costruitasul luogo di sepoltura del giovanemartire Agapito (ad corpus), SantoPatrono della città, decapitato nel274 d.C. durante l’impero diAureliano. Si trattò di una scoperta cheriscrisse la storia delle origini delcristianesimo a Palestrina. Fra laprimavera e l’estate del 1864 vennealla luce una basilica a cinquenavate edificata nella prima metàdel IV secolo d.C., dotata di unatrio e un vestibolo, di una criptaipogea decorata con marmi e

Npitture, di una vasca per ibattesimi, di unacattedra vescovile. Unnumeroso corpus diiscrizioni funerarie, tutteriferibili a sepolturerealizzate intorno allatomba del Santo,vennero recuperateall’interno e nei terreniadiacenti la Basilica.Sono ancora oggistraordinarietestimonianze perconoscere i nomi e legesta di coloro che perprimi, nella città famosain età romana per il

culto della dea FortunaPrimigenia,abbracciarono lareligione del Cristo. Fraqueste, di indiscussaimportanza, restal’epigrafe più importanteper il culto di Agapitus diPraeneste, quella in cui èancora leggibile la piùantica invocazione algiovane martire. Si trattadi una lapide funerariadi un membro dellafamiglia dei Placidiani,forse una delle gentes più in vistaall’interno della prima comunità difedeli prenestina, nella quale èanche possibile leggere il nomedell’episcopus (vescovo) Iucundus,forse lo stesso Secundus che nel 313d.C. partecipò al concilioLateranense indetto dall’imperatoreCostantino per discutere dell’eresiadonatista. In età costantiniana

quindi la diocesi prenestina si eragià costituita, con un presule acapo della comunità e con unprimitivo luogo di culto dedicatoal suo martire. La basilica fuabbandonata solo nel IX secoloquando durante il pontificato dipapa Romano le reliquie del Santofurono trasportate in un luogo diculto all’interno della città.

La basilica alle Quadrellequest’anno compie ilcentocinquantesimo anniversariodalla sua scoperta. Fin dagli anni’30 del secolo passato fucompletamente reinterrata. Oggigiace ancora sotto una coltre diterra in attesa che possa rivivere edessere nuovamente svelata.

* archeologo

L’antico luogo di culto, portato alla lucenegli anni Trenta, è ancorain attesa di poter rivivere,di essere di nuovo svelatoe di tornare meta di fedelie di un turismo dello spirito

amministrative

iorno intenso il 27 giugno la co-munità della parrocchia del Sa-cro Cuore di Gesù a La Forma,

nel comune di Serrone, è stata impe-gnata nelle festività patronali e la cele-brazione delle cresime officiata dal ve-scovo Domenico Sigalini e presenzia-ta dal cardinale Darío CastrillónHoyos, prefetto emerito della Congre-gazione per il Clero.Sono state benedette anche cinquecampane prodotte nella storica fon-deria emiliana «Capanni», che desti-nate al Cile saranno collocate nel cam-panile del santuario di Andacollo. Lacerimonia di benedizione si è svoltaalla presenza del vescovo, del cardina-le e di don Ramon, che ha voluto lecampane per il santuario cileno, con lapartecipazione del rettore del Santua-rio di Andacollo padre Eduardo Huer-ta, del deputato cileno Sergio Gahona,del sindaco di Serrone Natale Nuche-li e della comunità parrocchiale.Parole sentite, quelle del rettore padreEduardo Huerta, nel ringraziare donRamon per l’importante dono che le-

ga in modo indissolubile la comunitàde La Forma e la città di Andacollo. Ul-teriore momento che entra nella sto-ria dei due centri vicini in termini difede cristiana in una data altrettantoimportante: il quinto anniversario sa-cerdotale di don Ramon. È stata inse-rita, inoltre, all’interno della torre cam-panaria della chiesa parrocchiale laquinta campana che, unendosi allequattro già poste lo scorso 14 settem-bre, completa il concerto campanario,che potrà ora eseguire ben 46 melodie.L’effige principale sulla campana, ri-porta lo stemma di monsignor Sigali-ni con una scritta che ricorda il giorno27 Giugno 2009 ordinazione sacer-dotale di don Ramón Bravo, motivoper il quale la sua famiglia ha offertoquesta campana, altre immagini e sim-boli nella campana raffigurano la Ma-donna del Rosario di Andacollo pa-trona della città natale di don Ramone lo stemma della fondazione cattoli-ca «Croce del Terzo millennio del Ci-le», di cui don Ramon è il presidente.

Danilo Ambrosetti

G

La quinta campana inseritanella torre di La Forma

i scorgono già i primi risultati dell’intenso programma di studi proposto dal-la Scuola socio–politica diocesana. Infatti, sono stati eletti alle ultime am-

ministrative due allievi della Scuola, che ora ricoprono ruoli importanti nelleamministrazioni locali: Giampaolo Nardi, sindaco di Castel San Pietro Romano,ed Emiliano Fatello, presidente Consiglio comunale Palestrina. A loro auguria-mo con tutto il cuore un buon servizio alle comunità.Hanno risposto in pieno all’invito che il vescovo Domenico Sigalini rivolse all’i-nizio del percorso di formazione: «La scuola Socio – Politica diocesana prene-stina vuole essere un luogo di crescita culturale, ispirato dalla Dottrina Socialedella Chiesa, capace di favorire la formazione di cittadini cristiani responsabili,impegnati nello sviluppo del territorio. Cristo porta la luce dove c’è il buio, a-prite il vostro cuore a Lui. Con queste parole di speranza vi attendiamo e vi ac-coglieremo nei nostri percorsi formativi, certi che la Sua presenza favorirà la cre-scita e l’amicizia tra di voi attraverso la creazione di legami fiduciari sul territo-rio, legami solidi e duraturi perché fondati sulla Sua Parola e sul Suo esempio».

Enrico Ottaviani

SEletti due allievi della Scuola

DI ELISABETTA CHIACCHIARARELLI

n altro riconoscimento per don An-gelo Maria Consoli, catanese, parro-co di Olevano Romano, che si affer-

ma sempre di più nel campo letterario perle sue poesie. L’ultimo riconoscimento, inordine cronologico, per don Angelo arrivain occasione della prima edizione del pre-mio letterario internazionale di poesia, nar-rativa, saggistica e fotografia «Marchesato diCeva», che ha l’intento di valorizzare i poe-ti emergenti.Al concorso hanno partecipato duecento-cinquanta autori. La premiazione è stata ar-ticolata in otto sezioni: poesia singola ine-dita, poesia edita, narrativa inedita, narrati-va edita, saggistica inedita, saggistica edita,

racconto in giallo e fotografia. A don Ange-lo Consoli è stato assegnato il secondo pre-mio della sezione «Poesia edita» con la rac-colta «Sacri sussurri, risuoni profani». La raccolta di poesie a cura delle EdizioniLeonida, avente prefazione di monsignorDomenico Sigalini, è strutturalmente divi-sa in due momenti: il primo vicino alla vi-ta religiosa, alla pace ritrovata, ma soprat-tutto alla delicatezza della fede così tangi-bile e nello stesso tempo così intima; il se-condo affronta i misteri profondi dell’u-manità, le fragilità di ogni uomo. Il tuttochiuso in un cerchio: la vita di ognuno dinoi. La silloge legata alla sua biografia, è ungioco di luci ed ombre, l’ossimoro del tito-lo Sacri e Profani mette in evidenza quan-to legame può esserci tra i due aspetti così

apparentemente lontani, ma realisticamentevicini e ambedue presenti nella vita di ogniuomo. Le poesie interne della raccolta sono un viag-gio dove, come scrive il vescovo DomenicoSigalini, «la natura libera dalle tristi paure,l’amicizia è forza per segrete fragilità, le fa-vole sono la fuga da notti fredde e buie, lapiazza delle città è scrigno prezioso di stilie di preci, la fede è una risorsa assoluta, fat-ta di persone, non di idee che non si stan-cano mai di bussare al nostro cuore».L’autore nelle sue opere utilizza la poesiacome ricerca, di se stesso e di risposte; l’e-voluzione dei suoi testi è considerabile co-me un miglioramento della persona, delleidee e soprattutto dell’anima, che si evolvecon l’aiuto della fede e del tempo.

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Poesia, il «Ceva» a don ConsoliAgendaDomenica 6 ore 11 a Capra-nica Prenestina Messa solen-ne; ore 17.30 a Olevano Ro-mano processione e celebra-zione eucaristica al santuariodella Madonna di Colle diMaggioda Lunedì 7 a Giovedì 10 pel-legrinaggio a Kremsmünsterin Austria con i preti giovaniVenerdì 11 al mattino visitaalle congregazioni romane; o-re 16 a Paliano al carcere Mes-saSabato 12 al mattino udien-ze in curia; pomeriggio a Ca-

pranica Prenestina

A partire da questo mese il ve-scovo Domenico Sigalini pren-derà dimora presso l’abitatodi Capranica Prenestina. Ca-pranica è il terzo paese che loospita dopo San Cesareo, nelmese di maggio, e San Vito Ro-mano, nel mese di giugno.Continua, quindi, l’esperien-za del Vescovo nell’incontrocon le varie comunità delladiocesi, dedicando un tempocongruo per conoscerne le pe-culiarità, i problemi e le po-tenzialità.Don Angelo Maria Consoli

Gli impegni settimanalidel vescovo e in diocesi

Un particolare dell’epigrafe Placidiani

Un momento della festa

10Lazio settewww.diocesipalestrina.it

Pagina a cura dell'Ufficio Web Diocesi Suburbicaria di PalestrinaPiazza G. Pantanelli n° 800036 Palestrina (Roma)Tel. 0039 3481627894Fax 06 9538116

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PALESTRINAPausa estiva

ultimo numero di Lazio Sette pri-ma della pausa estiva uscirà Do-

menica 27 luglio prossimo per poi ri-tornare Domenica 7 settembre. La re-dazione prega chi vorrà dare comuni-cazioni importanti per l’estate di farle a-vere il prima possibile per pubblicarlenelle prossime edizioni prima della pau-sa estiva. Il telefono per il contatto e l’in-dirizzo cui spedire contributi sono ri-portati nel riquadro a sinistra.

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Domenica, 6 luglio 2014

Sacro Cuore