avvenire medico - FIMMG

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Federazione italiana medici di medicina Generale 2-15 MENSILE XLXIII ANNO Mensile anno XLXIII n. 2 - 2015 - Poste Italiane spa - Sped. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma - Contiene IP EDITORIALE Le ragioni della mobilitazione pag. 5 ATTUALITÀ Uno sciopero per difendere la MG pag. 6 ATTUALITÀ ScudoMedico: la tutela legale Fimmg pag. 8 avvenire medico Q-TER ® , Creatina, Ginseng # , Vitamine* * Le vit. B 2 , B 5 , B 12 e PP contribuiscono al normale metabolismo energetico. # Panax ginseng: tonico (stanchezza fisica e mentale). ...per UN PIENO DI ENERGIA * nella stanchezza fisica e mentale # Integratore alimentare . B t i e v L * 2 , B 5 , B 12 o c s i u b i r t n o P c e P # a fi z z e h c n a t s o ( c i n o : t g n e s n i x g a n a P ...per r p p UN PIENO O N E N P U s a fi z z e h c n a t a s l el n . o c i t e g r e n o e m s i l o b a t e e m l a m r o l n o a n . ) e l a t n e a e m c i s a fi O DI ENE G G A A A I I I G R R R N I O D * e l a t n e a e m c i s # Le libera scelta della Medicina Generale

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Federazione italiana medicidi medicina Generale

2-15MENSILE XLXIII ANNO

Mensile anno XLXIII n. 2 - 2015 - Poste Italiane spa - Sped. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma - Contiene IP

EDITORIALE Le ragioni della mobilitazione pag. 5

ATTUALITÀUno sciopero per difendere la MG pag. 6

ATTUALITÀScudoMedico: la tutela legale Fimmg pag. 8

avvenire medico

Q-TER®, Creatina, Ginseng#, Vitamine*

* Le vit. B2, B5, B12 e PP contribuiscono al normale metabolismo energetico.# Panax ginseng: tonico (stanchezza fisica e mentale).

... per UN PIENO DI ENERGIA* nella stanchezza fisica e mentale#

Integratore alimentare

. Btie vL* 2, B5, B12 ocsiubirtnoP c e P# a fizzehcnatso (cino: tgnesnix ganaP

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Le libera scelta della Medicina Generale

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essere certo che l’impegno di Mylan per la qualità è costante

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avvenire medico 2-2015 5

di Stefano Zingoni Presidente nazionale Fimmg

EDITORIALE

Lettera aperta ai medici di Medicina Generale: rinnovare l’ACN, contrastare le scelte delle Regioni

certo sai che Fimmg, il più grande Sindacato medico italiano, ha deciso per ilmese di maggio una serie di iniziative di contrasto, compreso lo sciopero del 19,nei confronti delle scelte politiche e negoziali della conferenza delle regioni.

la gravità del momento per la categoria non deriva da una evoluzione coerentedelle normative antecedenti, ma da una scelta strategica delle regioni e di Sisac, chesi fonda su uno stravolgimento interpretativo ed applicativo sia degli impegnisottoscritti che delle leggi vigenti e sulla volontà di imporre una subordinazionesenza tutele al mmG, per tagliare il cordone ombelicale che lo unisce alle persone,inserendolo come ultimo gradino di una scala gerarchica territoriale, che vuoleemulare i modelli fallimentari delle strutture ospedaliere.Questo processo esiziale per la categoria e per l’assistenza, nelle more di un acn chesi è scelto di ostacolare, è già perifericamente in corso. l’acn che i medici hanno nonè quello firmato tra il 2009 ed il 2010, infatti è stato eroso, per volontà collettiva edindividuale delle regioni, sia nei contenuti economici che nei principi ispiratori.Per questo, opporsi con forza al mancato rinnovo dell’acn e pretendere, comeFimmg fa, d’inserirvi garanzie per il profilo giuridico del mmG, strumenti dicogenza delle pattuizioni, la pari responsabilità e sanzionabilità delle parti firmatariein caso di violazione degli accordi, elementi di garanzia e supporti organizzatividell’assistenza, è una battaglia che può essere vinta o persa solo ora a livello dellaconvenzione nazionale, che è l’unico strumento contrattuale quadro nel quale certetutele possono operare.non occorre essere dirigenti sindacali per capire che queste garanzie hannoimportanti risvolti economici per la categoria, in un momento in cui le leggi delloStato hanno all’unisono e non solo per noi, bloccato l’adeguamento finanziario degliemolumenti contrattuali.la certezza della costanza delle tutele negoziali faticosamente raggiunte, il recuperodi masse economiche strumentalmente sottratte, confidando sulla esosità,aleatorietà e lungaggine risarcitoria dei patri tribunali, hanno o non hanno un valoredi dignità anche economica?Se la risposta, come Fimmg ritiene, non può che essere si, allora confidiamo che tuttii mmG partecipino e supportino Fimmg nella sua lotta, realizzando l’unico tipo diunità sindacale possibile: quella che si alimenta dal coraggio delle scelte e dallacoerenza delle azioni.

editoriale

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“nella piena consapevolez-za del periodo di crisieconomica e conseguen-temente sociale che il

nostro paese sta attraversando, ci si è tem-poraneamente resi disponibili ad un rinno-vo contrattuale normativo senza oneri ag-giuntivi a carico della finanza pubblica, an-che prima che ciò fosse ripetutamente pre-visto e consolidato dalla legislazione stata-le quale strumento utile a fronteggiare lacrisi economica nelle fasi più acute”. conquesta disponibilità si apriva la bozza dipiattaforma negoziale per la medicina ge-nerale che la Fimmg ha elaborato ai primidi aprile, in risposta al documento della Si-sac, giudicato inaccettabile.la diponibilità “temporanea” a una con-venzione a costo zero andava nella direzio-ne di trovare strade utili a superare questafase di crisi, ovvero, secondo Fimmg, “pro-poste di sviluppo che coinvolgano la me-dicina generale nella governance del Ssncome protagonista del cambiamento e noncome oggetto di disposizioni dirigiste cheavrebbero effetti recessivi sull’offerta assi-stenziale del territorio mettendo a rischio iprincipi di equità e universalità del nostroSsn”.ma da parte della Sisac e della conferenzadelle regioni non è giunto alcun segnalepositivo. la Sisac, infatti, ha negato la va-lidità dell’accordo siglato il 4 marzo scor-so dalle ooSS con il Presidente del comi-

tato di Settore, considerandolo espressionedi valutazioni personali del medesimo, men-tre nella conferenza Stato-regioni preval-gono le posizioni di alcune regioni, chia-ramente orientate a smantellare l’essenzastessa della medicina Generale che sta nelrapporto di fiducia tra medico e paziente.il consiglio nazionale della Fimmg, riuni-to a Giardini naxos lo scorso 1° maggio,ha individuato le regioni “ostili” alla mG,emilia-romagna, lombardia, Piemonte,Puglia, Sicilia, veneto e le Province auto-nome di trento e Bolzano, invitandole, qua-lora non si riconoscano in questa definizio-ne, a smentirla attraverso atti concreti.ai ritardi nella trattativa per il rinnovo del-l’acn, si sono poi aggiunti gli attacchi al-la mG contenuti nella bozza di intesa Sta-to-regioni sulla riduzione del Fondo Sani-tario 2015. nella bozza di parte regionale,infatti, è contenuto un emendamento chepone a carico del medico proscrittore le pre-stazioni ritenute inappropriate. Un emen-damento che il consiglio nazionale dellaFimmg giudica “offensivo per la categoriae lesivo per la qualità dell’assistenza e perla tutela della salute dei cittadini, sottostan-te ad una visione ed un’azione tecnocrati-ca delle regioni che seguono logiche di ti-po ragionieristico invece di promuoverel’appropriatezza delle cure”. e che la re-sponsabilità patrimoniale del medico siauna ipotesi inaccettabile, lo conferma la pre-sa di posizione della ministra Beatrice lo-

renzin che ha smentito la condivisione daparte del Governo dell’emendamento inquestione.Sono ragioni più che sufficienti per confer-mare lo sciopero della medicina Generale(Settori assistenza Primaria, continuità as-sistenziale, emergenza Sanitaria conven-zionata, medicina dei Servizi, medicina Pe-nitenziaria) già proclamato per il prossimomartedì 19 maggio 2015, lanciando inol-tre una mobilitazione per tutto il prossimomese di maggio, realizzando iniziative lo-cali che coinvolgano i medici di medicinaGenerale e i cittadini, per ribadire il valo-re della libertà di scelta del proprio medi-co e del legame di fiducia che lega ogni pa-ziente al suo medico.

Comitato di Settore nel marzo scorso. La verità è che alcune Regioni sono decisamente ostilialla Medicina Generale e vogliono trasformare i mmg in una figura di basso profilo, senzaalcuna autonomia. Ma al quale si chiede la “responsabilità patrimoniale” sulle prescrizioni

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ATTUALITÀ

19 maggio 2015: uno sciopero per difendere la Medicina Generale

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Tagli al Fondo Sanitario 2015:slitta l’Intesa Stato-Regioniil Fondo sanitario 2015 e l’edilizia sanita-ria dovranno essere ridotti complessivamen-te di circa 2,6 miliardi. È questo l’obiettivochiesto dal Governo alla conferenza delleregioni, ma che fatica a trovare una realiz-zazione in un’intesa Stato-regioni che con-tinua a slittare, forse in attesa che si chiudala campagna per le elezioni regionali.i settori individuati per realizzare risparmisono molti. innanzitutto “beni e servizi”,con una rinegoziazione dei contratti cheporti ad uno sconto medio del 4%. Partico-lare attenzione alla spesa per i dispositivimedici, con l’introduzione del pay-back incaso di sfondamento del tetto di spesa e la

creazione di un osservatorio ministeriale.Si punta molto anche sulle prestazioni inap-propriate, che potrebbero essere risarcitedai cittadini ma anche dai medici prescrit-tori, introducendo una responsabilità patri-moniale che Fimmg giudica inaccettabile(v. articolo in questa pagina). ancora rispar-mi sono previsti dalla riduzione dei ricove-ri inappropriati, dal taglio delle convenzio-ni a strutture con meno di 40 letti, dalla ri-duzione degli incarichi di primariato.inevitabile l’intervento sulla farmaceutica,che prevede la revisione da parte di aifadel prontuario, prevedendo l’introduzionedi prezzi di riferimento relativi al rimbor-so massimo da parte del Ssn di medicinaliterapeuticamente assimilabili.

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COMPARTO STIMA TAGLI IN MLN DI EURO

Beni e Servizi 652,5 Dispositivi Medici 845 Appropriatezza Prescrizioni 106 Riduzione Ricoveri Inappropriati 89 Chiusura Cliniche Convenzionate con meno di 40 Letti 10 Riduzione Primariati 68 Revisione Prontuario Farmaci 200* Sconto Su Farmaci Biotecnologici 35 Riduzione Finanziamentofarmaceutica 310 Edilizia Sanitaria 285 Totale 2.600,5

* Il dato si riferisce al risparmio atteso dalla revisione delprontuario dei farmaci a carico del Ssn per il secondo se-mestre del 2015 (400 milioni di risparmi su base annua)

Fonte: elaborazione Quotidiano Sanità su dati tavoli tecniciStato Regioni

Proposta intesa stato-regioni per riduzione fondo sanitario 2015 e riduzione spese per edilizia sanitaria

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l’ambito della medicina gene-rale sembra essere un “territo-rio franco” in termini di sini-stri legati all’attività profes-

sionale. Se infatti da un lato il fenomenodelle richieste di risarcimenti nei confron-ti dei medici di famiglia sia in costante cre-scita, è evidente che i dati indichino come,in questo settore, ci sia fortunatamente unasituazione residuale rispetto ad altre pro-fessioni sanitarie in cui tale numero è, an-no dopo anno, sempre più preoccupante.con queste premesse la Segreteria nazio-nale si è posta, a partire dalloscorso anno, un obiettivo am-bizioso: ridefinire la tutela le-gale per gli iscritti a Fimmgin quanto non più risponden-te alle vecchie esigenze, dan-do un ruolo centrale al sinda-cato e più limitato alle com-pagnie assicurative. consape-voli di questo obiettivo, nelcorso del 2014 è partito un ta-volo di lavoro che, nell’arcodi dodici mesi, è arrivato acreare un’associazione dal ti-tolo chiaro ed inequivocabi-le: Scudomedico, uno stru-mento difensivo che, già dalproprio nome, desidera pro-teggere gli iscritti dagli attac-chi esterni. Scudomedico è infatti primadi tutto, così come recita loStatuto associativo “un’asso-

ciazione che si occupa di realizzare attivi-

tà sul territorio volte a tutelare la profes-

sione del medico di medicina generale

iscritto al sindacato, attraverso la realiz-

zazione di strumenti e di una Rete che pos-

sa aiutare il professionista ad ottenere un

modello di assistenza: un perimetro difen-

sivo attraverso il quale possa svolgere la

propria attività senza difficoltà”.

Gli obiettivi attraverso una polizza di tutela legale Uni-polSai, compagnia assicurativa già partner

di Fimmg per le coperture di responsabi-lità civile professionale per i propri iscrit-ti, Scudomedico mette a disposizione de-gli iscritti una centrale operativa a cui ri-volgersi in caso di denuncia, una centraleche risponde ad un numero di telefono at-tivo dal lunedì al venerdì al numero06.44.16.34.43 a cui rivolgersi in caso dinecessità. agli iscritti viene chiesto di compilare unmodulo di apertura del sinistro, un docu-mento di due pagine a cui allegare i docu-menti ricevuti (atti legali, richieste di risar-

cimento, ecc.) che vengo-no valutati dall’ufficio le-gale di itaca, società par-tner di Fimmg anche inquesto progetto. nell’arcodi 72 ore dalla ricezione deldocumento e di tutto il ma-teriale correlato, i legali sa-ranno in grado di dare unavalutazione ed aprire –qualora ci siano tutti i re-quisiti – la pratica di sini-stro presso la compagnia.Qualora invece ci sianodubbi o richieste di analisiancor più approfondite, po-tranno inoltrare la praticaalla “cabina di regia”, or-ganismo tecnico compostoda un avvocato specializ-zato in materia ed un me-dico legale.

ATTUALITÀ

ScudoMedico: la nuovafrontiera della tutela legale per gli iscritti FimmgUn progetto ambizioso che vede la luce dopo un anno di gestazione, destinatoa rappresentare un grande passo in avanti per tutti gli iscritti al sindacato

Roberto Venesia*

8 avvenire medico 2-2015

segue a pag. 11

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ATTUALITÀ

Il Network Legalela punta di diamante di questo sistema èperò costituita dal network legale,un’esclusiva rete di legali convenzionati sututto il territorio (uno per regione), sceltidirettamente dai segretari regionali Fimmg,selezionati per curare gli interessi dell’iscrit-to e del sindacato. in altre parole, chi devefronteggiare una causa legale per la propriaattività può contare subito su un pool diesperti competenti in materia a cui accede-re facilmente, evitando di dover cercare unnuovo avvocato senza conoscerlo prelimi-

narmente rischiando di perder tempo e ri-sorse, favorendo così la realizzazione di uncircuito virtuoso a vantaggio di tutte le par-ti coinvolte. viene comunque lasciata al-l’iscritto, ovviamente, la possibilità di far-si tutelare da un proprio avvocato di fidu-cia se lo desidera.

Gli strumenti operativinel mese di maggio sarà pubblicato il sitointernet ufficiale accessibile all’indirizzowww.scudomedico.it, all’interno del qualesi potrà conoscere la filosofia del progetto,gli obiettivi e tutte le novità associative. il

sito è stato sviluppato secondo i più moder-ni canoni del web: una pagina a scorrimen-to verticale suddivisa in sottosezioni con stru-menti di “ancoraggio”, pensata per adattar-si perfettamente ad ogni dispositivo mobile.Se però il sito sarà sviluppato per proporreuna vetrina dell’associazione, gli iscrittiFimmg avranno la possibilità di accedere arisorse riservate attraverso il Portale Pega-so, l’area web riservata a loro all’interno delquale, nella sezione Scudomedico, avrannomodo di visionare lo stato dei propri sinistri,consultare i nomi dei legali convenzionati escaricare lo Statuto e il regolamento asso-ciativo. È infatti necessario specificare chepotranno accedere a questo sistema di tute-la legale esclusivamente gli iscritti che avran-no autenticato la propria Service card: unascelta che il sindacato desidera portare avan-ti per promuovere il Portale, strumento rea-lizzato per tutti gli associati.

L’organigrammal’associazione sarà gestita da un Ufficio dipresidenza composto dal sottoscritto, ro-berto venesia, in qualità di presidente e duevicepresidenti, Franco Pagano e Giando-menico Savorani. Quest’organo sarà affian-cato dalla “cabina di regia”, composta dal-l’avvocato mario coppola e da un medicolegale, di cui si sta definendo in questi gior-ni il nome che andrà a ricoprirlo. a colle-gare i due organi sarà il direttore tecnicoGiulio Santini, presidente di itaca Srl.

I piani per il futuronel corso dell’anno sarà approntato un pia-no formativo diretto alle segretarie delle se-zioni provinciali, per spiegare le modalitàdi apertura dei sinistri ed essere in grado difornire un’assistenza di primo livello agliiscritti. Per l’anno successivo sarà invecerealizzato un piano formativo diretto ai me-dici che avrà un primo livello residenzialeed un secondo piano di tipo a distanza.con orgoglio e determinazione, siamo quin-di pronti a far partire Scudomedico: unostrumento, unico in italia, realizzato dai me-dici di medicina generale per i medici dimedicina generale. Un circuito virtuoso de-stinato a rappresentare un momento di tu-tela innovativa e facilmente accessibile pergli iscritti Fimmg.

* Presidente di ScudoMedico

avvenire medico 2-2015 11

segue da pag. 8

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IL TRATTAMENTO delle neuro-patie compressive (quali radicolo-patie, sindrome del tunnel carpa-le, sindrome del canale di Guyon)si focalizza generalmente sul trat-tamento a breve termine dell’in-fiammazione. Tuttavia, nonostan-te la flogosi sia una causa del do-lore e dell’impedimento funzio-nale, questo approccio non copretutti i meccanismi responsabili deisintomi neuropatici.Nelle neuropatie compressive imediatori dell’infiammazione edel dolore causano anche altera-zioni di lungo termine nei neu-roni, indicate come neuroinfiam-mazione1: queste includono l’au-mento dell’espressione di protei-ne, enzimi e fattori di trascrizio-ne proinfiammatori2. L’infiam-mazione inoltre favorisce lo stressossidativo3, cioè aumenta la pro-duzione di specie chimiche (ra-dicali) fortemente ossidanti. La neuroinfiammazione è rilevan-te soprattutto nell’acuzie, mentrelo stress ossidativo tende a perdu-rare anche nel lungo termine cau-sando iperalgesia, alterazioni sen-soriali e ipofunzione motoria a di-stribuzione dermatomerica.

IL RAZIONALEDELL’ASSOCIAZIONEACIDO R(+) TIOCTICO-BOSWELLIA L’associazione di principi attiviantiflogistici e antiossidanti tro-va un razionale forte nelle neu-ropatie compressive. Destior®

Bridge è un’associazione di aci-do R(+) tioctico, antiossidante eneuroprotettivo, e di estratto diBoswellia serrata in formulazio-ne fosfolipidica (Casperome®),dalle proprietà antiflogistiche4.L’acido R(+)tioctico, cofattore dialcuni enzimi mitocondriali, ha

spiccate proprietà antiossidanti:oltre a ripristinare il pool degliantiossidanti cellulari, riduce di-rettamente i radicali. L’enantio-mero R(+), l’unico prodotto pervia endogena ed esistente in na-tura, ha assorbimento intestina-le e attività farmacologica mag-giore rispetto all’enantiomero S(-) e alla miscela racemica5.L’acido tioctico racemo è effica-ce nelle radicolopatie compres-sive 6-7, nella sindrome del tun-nel carpale8, e nella polineuro-patia diabetica9: tuttavia l’enan-tiomero destrogiro si è mostratopiù efficace della miscela racemi-ca nelle radicolopatie e nella sin-drome del tunnel carpale 10-11,e anche l’osservazione diretta deitessuti di modelli animali indicaun maggiore effetto neuroprotet-tivo dell’acido R(+) tioctico ri-spetto al racemo 12-13.L’estratto di Boswellia serrata haun’azione antinfiammatoria e unbuon profilo di tollerabilità. I co-stituenti attivi, in particolare l‘aci-do beta-boswellico, inibiscono lalipossigenasi (analogamente ai cor-ticosteroidi) e limitano l’attivitàdel fattore di trascrizione NFkB edei geni proinfiammatori da essoregolati (IL-1β, iNOS, iPGE2S)2.Gli estratti di B. serrata hanno da-to risultati favorevoli nelle tendi-nopatie14 e nell’osteoartrosi15; sultessuto nervoso Boswellia mostraeffetti neuroprotettivi16 ed è “or-phan drug” nel trattamento del-l’edema peritumorale cerebrale17.

In Destior® Bridge l’estratto di B.serrata è presente in una formu-lazione fosfolipidica (Caspero-me®) che aumenta la biodisponi-bilità dei costituenti attivi rispet-to all’estratto libero18.

LO SCHEMA TERAPEUTICO: ATTACCO E MANTENIMENTO Lo schema terapeutico per il trat-tamento delle neuropatie com-pressive con Destior® Bridge pre-vede una fase di attacco con l’as-sociazione fissa dei due principiattivi per 15 giorni (acido R(+)tioctico 600 mg/die; Casperome®

500 mg/die); a questa segue unafase di mantenimento con soloacido R(+) tioctico (acidoR(+)tioctico 600 mg/die) per al-meno 30 giorni.La fase di attacco di 15 giorni conl’associazione fissa agisce in mo-do intensivo sia sulla neuroin-fiammazione che sullo stress os-sidativo, entrambi rilevanti nel-l’acuzie. La fase di mantenimen-to con solo acido R(+) tiocticocontrasta lo stress ossidativo e isuoi effetti che tendono a perdu-rare anche nel lungo termine. Destior® Bridge ha dimostrato ef-ficacia nel controllo dei sintomi,nel miglioramento della funzionee nel miglioramento della qualitàdella vita nella lombocrurosciatal-gia e nella cervicobrachialgia com-pressiva, ottenendo migliori risul-tati rispetto al trattamento con ilsolo acido R(+) tioctico19.

INSERTO REDAZIONALE

DESTIOR® BRIDGE, PER IL TRATTAMENTO DELLENEUROPATIE COMPRESSIVE

BIBLIOGRAFIA

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2. Siemoneit U et al. Br J Pharmacol, 2011 - 3.

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SCIENZA

la Sclerosi Sistemica è una com-plessa malattia del tessuto con-nettivo su base autoimmune, reu-matica e sistemica che interessa

la cute e gli organi interni, colpisce i vasisanguigni e provoca infiammazione localee fibrosi. i pazienti presentano un elevatogrado di variabilità sia per quanto riguardail coinvolgimento cutaneo e d’organo, siaper la progressione della malattia e soprat-tutto per la prognosi.. la Sclerosi Sistemica si presenta con cam-biamenti del colore delle estremità dellemani con l’esposizione al freddo (quelloche viene definito il Fenomeno di raynaud),e comparsa di piccole e dolorose ulcere(sclerodermiche) a livello dei polpastrellied intorno all’unghia sia alle dita delle ma-ni sia ai piedi. oltre alle alterazioni del microcircolo, au-

menta la produzione e deposizione del col-lagene nel tessuto connettivo, che determi-na un progressivo indurimento a carico del-la pelle e di altri organi interni i quali per-dono la loro funzione fisiologica.

Sintomi precoci: la mano fredda o fenomenodi Raynaudil primo segno della malattia che dovreb-be essere prontamente riferito al propriomedico è in genere il fenomeno di ray-naud. esso è caratterizzato da una rapidaparalisi costrittiva dei capillari cutaneispesso in risposta al freddo o ad uno sti-molo emotivo ma anche in assenza di sti-moli, frequentemente la crisi é accompa-gnata da formicolio o dolore e si ripete fre-quentemente. Questo sintomo si presen-ta in particolare alle mani e ai piedi, ma

non di rado a carico della punta del nasoe delle orecchie. È caratterizzato da unavariazione del colore delle mani, le ditadivengono inizialmente bianche (faseischemica), poi bluastre (fase ipossica/cia-notica) ed infine rosse (fase della riperfu-sione).altri sintomi relativamente precoci della ma-lattia (in genere associati alla presenza delfenomeno di raynaud) sono la difficoltà adinghiottire il boccone al primo tentativo, lapelle delle dita o del dorso delle mani chediviene tesa e meno elastica, la comparsa dipiccole macchie rosse a livello del volto odelle mani (le teleangectasie), la sensazionedi facile affaticamento dopo sforzi fisici.

L’importanza della diagnosiprecocein considerazione del fatto che ci troviamo

In collaborazione con la Lega italiana Sclerosi Sistemica

Per una diagnosi precoce della Sclerosi Sistemica

1 Evitare l’esposizione allebasse temperature.

2 Nei mesi freddi manteneresempre mani e piedi caldicon indumenti adeguati(utilizzare guanti e calzetecnici da sci o alta quota,in seta o pile, ricoperti conun secondo paio di guantidi taglia più grande).

3 Non indossare indumentielasticizzati e/o attillati(pantaloni, tute, ecc.).

4 Utilizzare scarpe comode eben isolate dal terrenoprivilegiando il calore enon la moda.

5 In inverno indossaresempre il cappello e lasciarpa (molta parte delcalore del corpo è dispersaattraverso la testa).

6 Durante i lavori domesticiutilizzare sempre acquacalda proteggendo lemani con guanti ingomma e felpati.

7 Abolire il fumo di sigaretta( costrittore delle arterie).

8 Ridurre tè e caffè(costrittori delle arterie).

9 Evitare l’utilizzo di farmaciad azione vasospasticaconsultando il medico difamiglia: beta bloccanti;clonidina, ergotamina ederivati, farmaci perl’emicrania, triptanici,agonisti dei recettori dellaserotonina, vasocostrittorinasali spray.

10Evitare stress emotivi.

11 Non utilizzare strumentidi lavoro vibranti (anche ilpianoforte!).

12 In inverno curare conparticolare attenzionel’igiene delle dita di manie piedi.

Cosa può fare il pazienteIn caso di diagnosi, sospetta o accertata, di sclerosi sistemica non dovranno assolutamente essere trascurate le misure di prevenzione ed igiene personale elencate di seguito:

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di fronte ad una malattia cronica e progres-siva, risulta quanto mai importante effet-tuare una diagnosi precoce e instaurare untrattamento adeguato nel più breve tempopossibile.anche se, a tutt’oggi, non sono disponi-bili terapie che bloccano la malattia, la dia-gnosi precoce, la stadiazione della com-promissione d’organo (con esami di labo-ratorio ed esami strumentali) e il conse-guente utilizzo di farmaci specifici, per-mettono di rallentare la progressione del-la malattia e di prevenirne le numerosecomplicanze.

Gli esami diagnosticiil primo esame strumentale in caso di so-spetta sclerosi sistemica e regolarmente inpresenza del fenomeno di raynaud, è la vi-deocapillaroscopia periungueale. Si tratta di osservare il margine intorno al-le unghie delle dita delle mani semplice-mente illuminandolo e visualizzandolo conun videomicroscopio.la presenza di tipiche lesioni capillari os-servabili con la capillaroscopia anche inun solo dito, insieme all’osservazione dialtri segnali della malattia, permette di por-re una diagnosi precoce. Una volta effet-

tuata la diagnosi, questo esame è inoltreutile a monitorare periodicamente le varia-zioni della morfologia capillare; sappiamoinfatti che, molte manifestazioni clinichedella malattia sono correlabili al grado didanno presente a livello dei capillari pe-riungueali.

insieme alla videocapillaroscopia il sogget-to affetto da fenomeno di raynaud (e altrieventuali sintomi) dovrebbe eseguire, in fa-se precoce, anche un prelievo di sangue pervalutare alcuni parametri di laboratorio, trai quali riveste una grande importanza la pre-senza degli anticorpi anti-nucleo (ana)

che, se positivi, aiuta-no il medico nella dia-gnosi definitiva. in fa-se di diagnosi preco-ce gli autoanticorpispecifici per la sclero-si sistemica appaionocon una prevalenzarelativamente bassa. nel caso venga dia-gnosticata la sclerosisistemica, il pazientesarà sottoposto ad al-tri accertamenti pervalutare l’eventualecompromissione di al-tri organi, per citarnealcuni: la manometriaesofagea, le prove difunzionalità respirato-ria con il test delladlco, la radiografiadel torace, l’ecografiadoppler dei reni,l’elettrocardiogramma.

SCIENZA

Perché una malattia poconota come la Sclerosi Siste-mica Progressiva non ven-ga sottovalutata, occorreanzitutto far sapere in co-sa consiste e le implicazio-ni che comporta. Renderenoti i sintomi, la diagnosi,il decorso e le possibili te-rapie è il punto di parten-za per suscitare l’attenzio-ne dell’opinione pubblicae, soprattutto, delle istitu-zioni che possono interve-nire in aiuto per toglierele persone dalla completasolitudine in cui spesso sitrovano nell’affrontare ildecorso della malattia. Èanche importante far co-noscere gli aspetti socialiconseguenti, come l’even-

tuale perdita della capaci-tà lavorativa, il disagio, lecrisi famigliari dovute allepossibili inabilità progres-sive.“Quando le mani sonofredde” è una della piùrecenti iniziative della Le-ga Italiana Sclerosi Siste-mica Onlus, una campa-gna nazionale di sensibi-lizzazione rivolta in parti-colare a un pubblico di ra-gazze e giovani donne, iprincipali bersagli dellaSclerosi Sistemica. Si inse-gna a riconoscere tempe-stivamente i principali in-dicatori del Fenomeno diRaynaud, come manighiacciate e doloranti, pic-cole ferite intorno alle un-

ghie che faticano a rimar-ginarsi, dita rigide e gon-fie, chiazze e leggeri sco-lorimenti della pelle. Si in-vita inoltre a parlarne conil proprio medico e si dan-no le informazioni essen-ziali sulla malattia e sugliesami diagnostici.Grazie alla Onlus che ope-ra sul territorio italiano èpossibile ricevere materia-le informativo, un validosupporto e orientamentoper pazienti e famigliari.Per maggiori informazioni:02 89866586, [email protected]; www.legai-talianasclerosisistemica.it;FB: Lega Italiana SclerosiSistemica; Twitter @Scle-roSistemica

Un’Associazione per informare,sensibilizzare, educare

14 avvenire medico 2-2015

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1.Quanti sono i guariti da cancro?

in italia, a fronte di 360.000 casi/annodi nuovi tumori, vi sono 2.250.000 ca-si prevalenti (si intendono persone chehanno avuto una precedente diagnosi dicancro).i “cancer survivors” sono 1.000.000 uomi-ni e 1.250.000 donne. tali dati sono deter-minati dalla maggiore “guaribilità” di al-cune forme tumorali più frequenti nelle don-ne (in particolare tumore mammario).nella definizione di “casi prevalenti” rien-trano due diverse tipologie di pazienti: • i “guariti”, che dopo vari anni non han-

no più manifestazioni correlabili al pre-cedente tumore;

• i “cronicizzati”, ossia coloro che soprav-vivono, pur avendo avuto recidive varie.

2.Perché tale incremento deicasi prevalenti?

il dato va interpretato in termini fortemen-te positivi, perché è il risultato del miglio-ramento delle armi diagnostiche e terapeu-tiche: di fatto oggi diagnostichiamo prima(maggiore attenzione dei pazienti alla pre-venzione; risultati di campagne di scree-ning) e curiamo meglio (chirurgia, radiote-rapia, nuovi farmaci) e questo comporta unincremento dei casi prevalenti.

3.Quali le problematiche?i pazienti lungo-sopravviventi devono con-

frontarsi con una serie di problematichespecifiche.• Problematiche fisiche: spesso le cure

possono lasciare danni più o meno per-manenti, associati anche, in molti casi,al peggioramento di malattie concomi-tanti, aggravate dai trattamenti sommi-nistrati.

• Problematiche psicologiche: la pauradella ricaduta, di dover riprendere le cu-re, la “non certezza” del futuro. Spessotali aspetti psicologici sono accentuati daeventi intercorrenti quali esecuzione de-gli esami di follow-up, sintomi correlatia patologie associate, eventi oncologicidi amici o conoscenti. di fatto questa con-dizione psicologica porta facilmente aduno stato di depressione ed ansia, che fre-quentemente richiede un adeguato sup-porto psicologico.

• Problematiche di relazione: la visionedella vita può spesso cambiare dopoun’esperienza di tumore, e questo puòcomportare una difficoltà di relazione conle altre persone, anche familiari. Si crea-no incomprensioni, frequentemente an-che accentuate da una modifica dei com-portamenti delle persone vicine, ad esem-pio una forma di protezione eccessiva eun supporto costante in ogni attività chefa sentire “l’ex malato” ancora “malato”.tali problematiche di relazione possonoinoltre essere ancora amplificate se i pa-zienti hanno figli piccoli in età scolare

con tutte le implicazioni di adeguata co-municazione e coinvolgimento. va anchericordato come in alcune condizioni (car-cinoma mammario ed ovarico) ci possa-no essere situazioni di rischio genetico,con gli ovvi sensi di colpa del genitoremalato.

• Problematiche di lavoro: le difficoltàdi relazione possono avere anche riper-cussioni nel mondo del lavoro, sia comesensazione di “emarginazione” da man-sioni precedentemente eseguite, sia co-me atteggiamento di “protezione” da par-te dei colleghi, che può accentuare unostato di diversità, alimentato anche dal-la sensazione che spesso il paziente hadi non riconoscere più il proprio corpoe se stesso.

• Problematiche nella sfera della ses-sualità e della capacità riproduttiva:i trattamenti anti-tumorali possono fre-quentemente incidere sulla sessualitàe sugli aspetti riproduttivi (infertilità).inoltre la diversa (quasi sempre nega-tiva) percezione del proprio corpo ren-de difficile mantenere un “menage”sessuale soddisfacente, ancor più quan-do tale condizione è associata ad infer-tilità.

• Problematiche economiche: anche se,grazie al nostro sistema di assistenzapubblica, tale problema è meno presen-te in italia rispetto ad altri paesi (adesempio gli Stati Uniti), la condizionedi malattia cronica comporta spesso unadifficoltà di lavorare e guadagnare co-me prima.

4.Cosa accade dopo?Quello del paziente oncologico lungo-so-pravvivente rappresenta pertanto un pro-

ATTUALITÀ

In Italia ci sono più di 2 milioni di persone che hannoavuto un tumore e che lo hanno superato, perchéguariti o cronicizzati. È una realtà nuova cherappresenta un successo della medicina, ma che poneanche nuovi bisogni e nuove sfide

Cancro: le problematiche relativeai lungo-sopravviventi

a cura di Armando Santoro*

20 avvenire medico 2-2015

Page 14: avvenire medico - FIMMG

ATTUALITÀ

blema di grande impatto sociale, che va ade-guatamente programmato a livello sia del-le istituzioni (ministero, regioni) sia del-le strutture che seguono tali pazienti, e chedevono essere in grado di fornire loro tutti

gli adeguati supporti clinici e psicologiciindicati.Questi pazienti necessitano di programmipersonalizzati di follow-up così come diun’azione corretta di sensibilizzazione ad

un adeguato stile di vita. È infatti dimostra-to come abitudine al fumo, obesità, scarsaattività fisica giochino un ruolo estrema-mente negativo sulla prognosi.infine, in questi pazienti vanno attuati ade-guati programmi di screening: il migliora-mento della prognosi con possibilità di lun-ga sopravvivenza mette infatti queste per-sone in una condizione di rischio di svilup-pare altre neoplasie. a volte, addirittura, ilrischio aumenta per i precedenti trattamen-ti antitumorali. È sempre più frequente os-servare pazienti guariti di un primo tumo-re che sviluppano successive neoplasie, ediventa quindi fondamentale nel follow-upnon cercare solo eventuali recidive dellavecchia malattia, ma piuttosto avviare uncontrollo attivo verso l’identificazione diulteriori tumori in fase precoce.

* Direttore Humanitas Cancer Center

Quello del paziente oncologico lungo-sopravviventerappresenta pertanto un problema di grande impattosociale, che va adeguatamente programmato a livello

sia delle Istituzioni (Ministero, Regioni) sia dellestrutture che seguono tali pazienti, e che devono essere

in grado di fornire loro tutti gli adeguati supporticlinici e psicologici indicati

avvenire medico 2-2015 21

Page 15: avvenire medico - FIMMG

Ricercatori svizzeri e spagnoli hanno con-dotto uno studio clinico pubblicato sul ca-nadian medical association Journal (cmaJ)per determinare se una nuova strategia siarealmente efficace nel determinare se un pa-ziente ha avuto un attacco cardiaco o me-no. Sono stati arruolati 1320 pazienti pres-so i reparti d’emergenza svizzeri e spagno-li con sospetto infarto miocardico acuto aiquali è stato applicato l'algoritmo di dellatroponina t a 1 ora dall’evento acuto. “l’al-goritmo troponina t 1, ora introdotto nellapratica clinica, rappresenterebbe un cam-biamento profondo nell’approccio all’infar-to miocardico ed è quindi importante deter-minarne l’utilità in un ampio numero di pa-zienti” afferma il dottor tobias reichlin,della divisione di cardiologia dell’ospedaleuniversitario di Basilea, Svizzera. con que-sto algoritmo, i ricercatori sono stati in gra-do di determinare che 786 dei 1.320 pazien-

ti (60%) non erano affetti da infarto miocar-dico acuto (algoritmo “rule out”), 216 (16%)ne erano affetti (algoritmo “rule in”) e 318(24%) dovevano essere tenuti in osserva-zione perché i risultati non erano certi. “Que-sta strategia rapida che incorpora valori adalta sensibilità di troponina t dopo la pri-ma ora accelera sostanzialmente la gestio-ne dei pazienti con sospetto infarto mio-cardico acuto consentendo l’indivi-duazione di 3 pazienti su 4 conattacco cardiaco” concludo-no gli autori-.Mueller C. et al.

CMAJ, April

2015.

SCIENZA - NEWS DAL MONDO a cura di Stefano A. Nobili

Uno studio, presentato al 67° meetingdell’american academy of neurologydi Washington dc nell’aprile 2015, hacoinvolto 213 soggetti con un’età me-dia di 11 anni affetti da sindrome di dra-vet e di lennox-Gastaut e altre formeepilettiche. ai partecipanti è stato som-ministrato quotidianamente e per via ora-le il cannabidiolo, un componente dellamarijuana che non include la parte psi-coattiva della pianta. lo studio in aper-to è stato progettato per determinare si-curezza e tollerabilità del composto. iricercatori hanno quantificato anche ilnumero di crisi comiziali dei partecipan-ti allo studio. Per 137 persone che han-no completato lo studio di 12 settima-ne, il numero delle crisi epilettiche è di-minuito in media del 54 per cento dal-l'inizio dello studio fino alla fine. in par-ticolare, tra le 23 persone con la sindro-me di dravet che hanno terminato lo stu-dio, il numero di crisi convulsive è sce-

so del 53 per cento. Per 11 persone consindrome di lennox-Gastaut che hannoterminato lo studio, si è assistito alla ri-duzione del 55 per cento del numero del-le crisi atoniche. 12 persone hanno so-speso il farmaco acausa di effetti col-laterali come son-nolenza (21 percento), diarrea (17per cento), stan-chezza (17 per cen-to) e diminuzionedell'appetito (16 percento). autore del-lo studio è orrindevinsky, md, del-la new York Uni-versity langone eFellow della ame-rican academy ofneurology: “Questisono risultati preli-minari ma di gran-de interesse –hadetto- anche se so-no necessari studiconfrontati con pla-cebo e in doppio

cieco per misurare l'efficacia del prodot-to sperimentato”.American Academy of Neurology

(AAN), 18-25 april 2015,

Washington DC.

Marijuana nei bambini con epilessia grave

nuova strategia per determinarel’attacco cardiaco entro un’ora

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Page 16: avvenire medico - FIMMG

24 avvenire medico 2-2015

Il team di ricercatori della mayo clinicdi Jacksonville in Florida ha sviluppato unprofilo di pazienti più a rischio per lo svi-luppo di lesioni pancreatiche che potreb-bero trasformarsi in cancro. i risultati so-no stati pubblicati su Digestive and Liver

Diseases dell’aprile 2015. “abbiamo tro-vato i fattori che aumentano il rischio dicancro al pancreas che ci permettono disuddividere meglio i pazienti a basso o al-to rischio” dice michael B. Wallace, m.d.,mPH, gastroenterologo della mayo cli-nic. “i pazienti ad alto rischio possonoquindi essere sottoposti più frequentemen-te a diagnosi strumentale o biopsia o a chi-rurgia, mentre pazienti a basso rischio nonnecessitano di tale sorveglianza”. “il can-cro pancreatico è difficile da rilevare al-l'inizio del suo sviluppo: la maggior partedei pazienti sono diagnosticati in stadi piùtardivi quando il 95 per cento dei casi è or-mai incurabile, quindi stiamo cercandomodi per capire meglio chi è a rischio”,continua Wallace. le lesioni valutate inquesto studio sono conosciute come neo-

plasie mucinose papillari intraduttali, mol-to comuni. “tra il 10 e il 40 per cento deisoggetti ne è affetto – prosegue Wallace –.ovviamente la maggior parte di questi sog-getti non sviluppa cancro del pancreas”.Per identificare i pazienti ad alto rischio,Wallace e collaboratori hanno esaminatoi dati su 1.126 pazienti europei e USa dia-gnosticati con questo tipo di lesioni delpancreas. di questi, solo 84 avevano uncancro pancreatico avanzato; questi pa-zienti avevano tutti o alcuni dei seguentifattori di rischio elevato: una storia di fu-mo e obesità e due sintomi della malattiacome ittero e steatorrea. inoltre, la presen-za di una maggiore dimensione delle ci-sti su un imaging di scansione, di cisti deldotto pancreatico principale, e di nodulisulla parete della ciste sono stati tutti con-siderati fattori di rischio. dolore addomi-nale, che era stato valutato un fattore dirischio, non è realmente tale poiché nonspecifico per cancro pancreatico.M. B. Wallace et al. Digestive and Li-

ver Disease, 2015.

SCIENZA - NEWS DAL MONDO

identificazione dei pazienti

a maggior rischio percancro al pancreas

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avvenire medico 2-2015 25

Sul JAMA Internal Medicine è stata pub-blicata una lettera di Gregory marcus, di-rettore della ricerca clinica cardiologica del-la San Francisco University of california(UcSF), ove si afferma che diversi pazien-ti affetti da fibrillazione atriale (Fa) a bas-so rischio non vengono trattati in modo cor-retto. “nei pazienti affetti da Fa – dice l’au-tore – a rischio di tromboembolia, la tera-pia anticoagulante con warfarin o altri far-maci riduce morbilità e mortalità. Poiché illoro uso comporta un rischio di emorragia,essi non sono raccomandati per i pazienticon Fa con un rischio basso per ictus. Se-condo le attuali linee guida, infatti, non èconsigliabile l'anticoagulazione orale neipazienti sotto i 60 anni senza cardiopatia oaltri noti fattori di rischio per tromboembo-lia o nei pazienti con Fa senza alcun fatto-re di rischio per ictus. marcus e i suoi col-laboratori hanno esaminato l'orientamentoprescrittivo degli specialisti USa nei con-fronti della prescrizione dell'anticoagulan-te orale in pazienti giovani a più basso ri-schio di tromboembolia con la valutazionedi 11.000 soggetti entro i 60 anni di età, at-traverso il Practice Innovation and Clini-

cal Excellence (Pinnacle) Registry® of

the National Cardiovascular Data Registry

tra il 2008 e il 2012. il registro Pinnacleè stato creato nel 2008 dall’american col-lege of cardiology come primo registro na-zionale prospettico con più di 1,7 milionidi pazienti. a circa il 25 per cento dei pa-zienti (2.561 su 11.000) è stata prescrittauna terapia anticoagulante orale contraria-mente alle raccomandazioni della linea gui-da attuali. in più, i ricercatori hanno sco-perto che gli uomini con Fa a più basso ri-schio di ictus avevano una probabilità mag-giore di prescrizione di anticoagulanti ora-li rispetto alle donne. in quei pazienti sen-za fattori di rischio per ictus, il rischio disanguinamento supera probabilmente il be-neficio della riduzione di ictus. Gregory Marcus, MD, JAMA Internal

Medicine, April 2015.

I ricercatori dell’Istituto di Scienze Bio-

logiche di Norwich-UK hanno scopertoun meccanismo attraverso il quale gli ali-menti ricchi di polifenoli riducono i rischidi malattie croniche. diversi studi hannodimostrato nel passato che l’assunzionedi grandi quantità di frutta e verdura por-ta a un ridotto rischio di sviluppare ma-lattie croniche, come malattie cardiachee cancro. ad esempio, alcuni tipi di frut-ta e verdura contengono quantità elevatedi composti chiamati polifenoli, in gradodi fornire benefici protettivi. in questo stu-dio, Paul Kroon e il suo team hanno di-mostrato che i polifenoli nel tè verde e

nelle mele bloccano il veGF (vascularendothelial growth factor), che può inne-scare l'aterosclerosi ed è un driver princi-pale di formazione del vaso sanguigno at-traverso l’angiogenesi. l'angiogenesi ècruciale anche nella progressione del can-cro, così come nello sviluppo delle plac-che aterosclerotiche. Utilizzando cellulederivate da vasi sanguigni umani, i ricer-catori hanno scoperto che basse concen-trazioni di epigallocatechina gallato(eGcG) da tè verde e procianidina dallemele svolgono un’importante azione nel-la regolazione del veGF. i polifenoli at-tivano indirettamente anche la generazio-ne di ossido nitrico nel sangue, che aiutala vasodilatazione.P. A. Kroon et al. Molecular Nutrition &

Food Research, 2015; 59 (3): 401.

SCIENZA - NEWS DAL MONDO

Fibrillazione atriale: serve la terapia anticoagulante nei soggetti a basso rischio?

tè verde e mela proteggono la salute

Page 18: avvenire medico - FIMMG

26 avvenire medico 2-2015

FITOTERAPIA

l’uso delle piante come terapiaper le varie malattie è anti-chissimo, probabilmente risa-le alla preistoria, periodo in

cui l’uomo cibandosi di bacche e radicispontanee, sperimentò casualmente i loroeffetti curativi o al contrario i loro effettitossici. nell’antichità l´utilizzo delle piante era as-sociata a riti magici o religiosi, infatti, spes-so la loro raccolta, preparazione e sommi-nistrazione era riservata a varie figure rile-vanti all´interno della comunità come stre-ghe, maghi, anziani, sacerdoti, le cui cono-scenze derivavano da una lunga tradizioneorale. l’associazione erbe medicinali-ma-gia-religione è provata dal fatto che allepiante erano conferite proprietà magico-re-ligiose, ad esempio con il ramo corbezzo-lo, pianta sacra per i romani, le dee guari-vano i bambini o allontanavano il maloc-chio, inoltre molte specie erano usate co-me ingredienti di varie pozioni magiche.

Frequente è anche l´unione con la mitolo-gia, nelle leggende erano spesso presentipiante curative, molte rimedi fitoterapicisono utilizzati ancora oggi secondo le in-dicazioni fornite dalla medicina popolare. Soltanto negli ultimi decenni, vi è stata una

riscoperta della fitote-rapia, sia per la curache per la prevenzionedi numerose malattie. il progresso dellascienza ha permesso losviluppo di nuove tec-niche estrattive e dianalisi che hanno per-messo ai ricercatori ditrasformare l´interesseper le piante terapeu-tiche, in una discipli-na vera e propria, ba-sata su evidenze scien-tifiche. la fitoterapia moder-

na, che spesso prende spunto dalla tradi-zione popolare, ha come obiettivo l´utiliz-zo di piante, sicure, efficaci e con scarsi ef-fetti collaterali attraverso una serie di stu-di sperimentali che ne individuano ed iso-lano i principali costituenti chimici, il loroeffetto, meccanismo d´azione e tossicità.

Una moda o una scienzada decenni ormai si è riscoperta l’utilità diquesti rimedi naturali, preparati utilizzan-do ogni singola parte delle piante (o erbemedicinali); non si tratta certo semplice-mente di una moda, i molti casi di malattiecurate con metodi alternativi sono sotto gliocchi di tutti, anche se spesso i metodi del-le medicine alternative non somigliano mol-to ai metodi della medicina tradizionale.molte sono le scienze che si occupano del-l’utilizzo di prodotti naturali per curare l’uo-mo; in generale oltre all’utilizzo di prodot-ti non derivanti da sintesi chimica, ma di-rettamente dalle piante (medicinali), que-Antica Farmacia

Pietro Scalera*

curarsi con lepiante medicinali piante medicinali

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avvenire medico 2-2015 27

FITOTERAPIA

sti approcci alla medicina tendono ad ave-re una diversa visione dell’essere umano edelle malattie: in generale tendono a cura-re l’uomo nel suo insieme di comportamen-ti, stati d’animo, e sintomi; mentre la me-dicina tradizionale tende a curare prevalen-temente i sintomi delle malattie.

I metodi “naturali”molto spesso si cade nell'equivoco che tut-to ciò che è “naturale” non fa male, o è unrimedio blando. ricordiamo che gran par-te dei farmaci che utilizziamo comunemen-te sono costituiti da principi attivi che, al-meno in origine, sono derivati da erbe opiante medicinali; questi principi attivi so-no utili nella cura delle malattie da raffred-damento, ma anche in pato-logie più gravi, come i pro-blemi cardiaci o la gotta.Questo per ricordare che leerbe contengono principi at-tivi che possono essere mol-to pericolosi, talvolta si trat-ta di veri e propri veleni (lacicuta lungo la strada sem-bra innocuo prezzemolo), èquindi sempre consigliabileevitare di assumere erbe odecotti senza il consiglio diun professionista, che sia unmedico, un fitoterapeuta, unfarmacista o un erborista.Quando poi si tratta diestratti d'erbe il consiglio èdi essere quanto più cautipossibile: oli essenziali edestratti alcolici concentranoi principi attivi presenti nel-le piante medicinali, quindi vanno assuntinelle dosi e nei modi consigliati da un pro-fessionista del settore, evitando le cure faida te.in effetti in molti casi è semplicissimo ac-quistare oli essenziali e tinture madri dipiante di qualsiasi tipo, spesso senza otte-nere i giusti consigli sulla posologia di ta-

li prodotti, che possono essere molto peri-colosi se utilizzati a casaccio.le erbe e le piante medicinali dotate di pro-prietà dimagranti possono, per esempio, ri-sultare pericolose per i cardiopatici (è il ca-so del Guaranà, erba mate ed arancio ama-ro) e per chi soffre di ipertiroidismo (alghericche di iodio, come il Fucus o la lamina-ria). molti prodotti dietetici possono inter-

ferire con l'attività di vari farmaci, som-mandosi ad essi o diminuendone l'assorbi-mento e l'effetto terapeutico. il Biancospino, ben noto, ha rilevanti effet-ti positivi sul cuore, tanto che é stato defi-nito la “pianta del cuore” può interferirecon alcuni farmaci ipotensivi, il Ginkgo Bi-loba é particolarmente attivo sulla patoge-nesi dell’aterosclerosi ed é indicato nellaprevenzione e cura di questa affezione conindicazioni che ne confermano la sicurez-za e l’efficacia può interferire con gli anti-coagulanti orali.Per tutti questi motivi la conoscenza e l’uti-lizzo della Fitoterapia da parte del medico,oltre ad un arricchimento professionale chesi ripercuote positivamente sulla salute delcittadino, diventa mezzo di formazione cul-turale verso questa branca della medicinariacquistando un ruolo importante nel ba-gaglio culturale e di conoscenze del medi-co di famiglia.

* Fitoterapeuta

Biancospino

Ginkgo Biloba

Page 20: avvenire medico - FIMMG

la Società italiana di medicina pre-ventiva e stili di vita (Simpesv) or-ganizza per i prossimi mesi duecorsi, rivolti ai medici di mG, cen-

trati entrambi sull’alimentazione consapevo-le, per poter trasmettere ai propri pazienti unamigliore informazione sui fattori di salute.il primo è dedicato a Nutraceutici, Alimen-ti Funzionali e Integratori, si svolge nelcorso di un weekend e avrà la sua prima edi-zione il 13-14 giugno prossimi, mentre al-tre date, non ancora definite, sono previstein autunno. i nutraceutici sono sostanze alimentari anchedefinite come “alimento-Farmaco” e comu-nemente chiamate “alimenti Funzionali”. il termine nutraceutica, unione di nutrizionee Farmaceutica, è stato coniato da Stephen deFelice nel 1989 e definisce lo studio delle so-stanze alimentari che hanno una funzione be-nefica dimostrata sulla salute dell’uomo.È opportuno distinguere tra nutraceutica edalimenti Funzionali: mentre la prima trattadi sostanze alimentari di comprovato effettobenefico e protettivo, i secondi sono cibi ve-ri e propri che mostrano direttamente gli ef-fetti benefici una volta introdotti nella dietaquotidiana.Gli integratori alimentari sono sostanze uti-lizzate nell'implementare l'assunzione di prin-cipi nutrizionali, non presenti o presenti inmaniera inadeguata negli alimenti di uso quo-tidiano.

nella medicina contemporanea l’utilizzo deinutraceutici, alimenti Funzionali e integra-tori è divenuta una pratica di uso comune,che ha attualmente una letteratura scientifi-ca controversa, con articoli e lavori che di-mostrano, da una parte gli effetti benefici nel-l'uso quotidiano delle sostanze suindicate,dall'altra gli scarsi risultati ottenuti.l’incontro cercherà di porre l’accento sul ti-po di sostanze alimentari utilizzate, la con-centrazione dei nutrienti sia singolarmenteche contenuti negli alimenti, l’effetto stima-to dai lavori scientifici o da esperienze clini-che, si valuterà la possibilità dei benefici nel-l'utilizzo quotidiano su alcune condizioni siafisiologiche che patologiche.Si cercherà, inoltre, diprendere in esame le nor-

mative italiane ed europee, le modalità, lecommissioni preposte ed i protocolli usati perl’immissione in commercio delle sostanzeprese in considerazione nel nostro incontro.il secondo corso è dedicato al Pane, stru-mento di salute e fonte di saperi e sapori. È indubbio che il pane sia un elemento fon-damentale della dieta mediterranea, ricono-sciuta come “patrimonio dell’umanità”. Perquesto si rivela uno strumento utile per la pro-mozione dello stato di salute, la prevenzioneprimaria e secondaria di molte malattie cro-niche, ponendo però attenzione alle proble-matiche di intolleranza e allergia ai singolicomponenti che lo compongono. È propriodall’analisi delle caratteristiche merceologi-

che, produttive e distri-butive del pane che pos-siamo acquisire quelleconoscenze che ci con-sentono di valorizzarlo

come bene prezioso per la nostra salute, in-dividuando le caratteristiche più idonee perla sua promozione, così come per la gestione(integrativa ad eventuali terapie farmacolo-giche) di molte patologie, bilanciando la scel-ta dei componenti e le relative quantità.

I corsi si svolgeranno presso

l’Hotel Flora di Frascati (RM)

Per maggiori informazioni e per effettuare

le prenotazioni consultare la pagina Simpesv

sul sito Fimmg nazionale (www.fimmg.org).

Due corsi per scoprire quando l’alimentazione è una cura

CORSI SIMPESV

Mensile della Fimmgpiazza G. Marconi 25 00144 Roma

Telefono 06.54896625 Telefax 06.54896645

Fondato nel 1963 da Giovanni Turziani

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Comitato di redazioneEsecutivo nazionale Fimmg

EditoreEdizioni Health Communication

Via V. Carpaccio, 18 - 00147 RomaTel 06.594461 Fax 06.59446228e.mail: [email protected]

Coordinatore editorialeEva Antoniotti

Hanno collaborato Gennaro Barbieri,

Lucia Conti, Luciano Fassari, Paolo Giarrusso, Ester Maragò,

Walter Marrocco, Stefano A. Nobili,Giovanni Rodriquez,Armando Santoro,

Pietro Scalera

Ufficio graficoDaniele Lucia

StampaUnion Printing - Viterbo

Finito di stampare nel mese di maggio 2015

Registrazione al Tribunale di Bologna

n. 7381 del 19/11/2003Costo a copia 2,50 euro

Editore

avvenire medico