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CIVITAVECCHIA-TARQUINIA Lazio sette regione AVVENIRE DOMENICA 3 GIUGNO 2012 10 Cari amici, in questo periodo così difficile, nel quale la nostra Chiesa, che vi- ve nel territorio di Civitavecchia- Tarquinia, sta soffrendo fortemen- te le ricadute della grave crisi in- ternazionale, desidero rivolgermi ai disoccupati, ai cassa integrati e a quanti sono in ansia per il pro- prio lavoro, nonché ai titolari di aziende in crisi, per confermarvi la vicinanza mia personale e di tutta la comunità cristiana, a voi e alle vostre famiglie. Già diverse associazioni di vo- lontariato e la stessa Caritas sono fortemente impegnate per allevia- re le tante situazioni di povertà che il protrarsi di questa situazio- ne ha fatto emergere; a queste si aggiunge anche l’azione dei tanti cattolici inseriti in ambito sindaca- le o politico. Molte iniziative – mi piace ricordare tra tutte il “Proget- to Policoro”, nato e sviluppato nel Sud Italia per promuovere l’occu- pazione giovanile – vivono anche nella nostra diocesi. Tuttavia ritengo che l’azione più vigorosa che la Chiesa di oggi è chiamata a compiere, sia ricon- durre l’economia, la produzione ed il lavoro in funzione dell’uomo, assicurando “dignità alla persona e perseguendo l’obiettivo dell’ac- cesso al lavoro o il suo manteni- mento per tutti”. (Cfr. Caritas in Veritate, 22). Giuseppe Toniolo, beatificato lo scorso 29 aprile, ebbe a scrivere che alla radice di ogni crisi econo- mica c’è una crisi dell’etica. Que- sto lo si avverte maggiormente in questo nostro tempo: voler svinco- lare la ricchezza dal lavoro che la produce, l’impresa dal territorio che la ospita, vuol dire minare quel corretto rapporto di recipro- cità che li lega. La Dottrina Sociale della Chie- sa ci ricorda che il lavoro è inti- mamente connesso alla dignità dell’uomo; tutta la creazione è sta- ta consegnata da Dio all’uomo perché se ne servisse e la difen- desse e, come afferma l’apostolo delle genti, l’uomo manifestasse la sua gratitudine a Dio, facendo del mondo creato un’offerta autentica (cfr. Rm 12,1-2). Per questo il lavoro deve poter essere scelto liberamente, deve consentire di poter soddisfare i bi- sogni familiari, deve dar spazio al- la possibilità di creare momenti di aggregazione per le esigenze spiri- tuali e umane della persona. A questa fonte di sostentamen- to, che non può essere concentra- ta nelle mani di pochi, debbono poter accedere tutti, senza discri- minazione alcuna, come ci ricorda la Carta fondamentale della nostra Repubblica. Siamo ancora lontani da questo traguardo, quando constatiamo la situazione attuale, che propone precariato per i giovani e incertez- ze per i lavoratori adulti e per quanti si avviano alla pensione. Occorre pertanto aiutare quanti hanno responsabilità e capacità produttive a rileggere il loro com- portamento alla luce del messag- gio cristiano, che desidera illumi- nare e rendere più vivibile la città dell’uomo, nella quale l’attenzione alla persona e la promozione delle relazioni siano espressione di vera cultura e di autentico progresso. Perciò affidiamoci al Signore, che tra pochi giorni adoriamo in forma solenne e pubblica, presen- te nel segno sacramentale del Cor- po e del Sangue, alla cui Celebra- zione – Eucaristia e Processione – vi invito, per una preghiera corale a favore di tutti gli operatori del lavoro. A tutti voi e alle vostre fami- glie, insieme al ricordo nella pre- ghiera, giunga la mia amicizia, con la benedizione del Signore, don Luigi, vescovo Civitavecchia, 31 maggio 2012, festa della Visitazione della Beata Vergine Maria Con grande gioia ed entusiasmo vi inviamo notizie della festa che stiamo vivendo a Milano. Ringraziamo il nostro vescovo Luigi dell’incarico piacevole, se pur gravoso, che ci ha affidato. Stiamo vivendo anche per voi, al- l’indomani della Pentecoste, que- sto momento di parti- colare dono dello Spiri- to. Un incontro di fami- glie da tutto il mondo, festosamente insieme per riflettere, condivi- dere e lavorare su te- matiche ormai “globa- lizzate”. Entusiaste di essere famiglia e con- vinte di rappresentare una risorsa da non di- sperdere anzi da valo- rizzare e difendere. Gli interventi dei cardinali, ve- scovi e relatori laici di varie nazio- nalità sono numerosi, talora un pò impegnativi. Le migliaia di parte- cipanti seguono con entusiasmo, dislocati nelle varie sale del centro congressi di Milano, muniti di cuf- fie per traduzioni simultanee, computer e strumenti di vario ge- nere. Nei momenti di intervallo, canti e danze delle varie etnie del mondo. Simpaticissimi e colorati abiti testimoniano la diversa pro- venienza delle famiglie presenti anche con numerosi bambini di ogni età, per i quali si svolge un programma di giochi, intratteni- menti e momenti di formazione e riflessione, in particolare per gli adolescenti. Vescovi dalla pelle di ogni colore, con sacer- doti e laici, riempiono le metropolitane ed altri mezzi pubblici, guardati con curiosità, simpatia ed interesse dalla citta- dinanza, forse non abi- tuata a manifestazioni religiose così imponenti. La città si sta prepa- rando ad accogliere il Papa. Ovunque svolaz- zavano striscioni colora- ti e sorgono palchi per manifesta- zioni di vario genere. Per gli in- contri di sabato e per la messa di domenica (oggi per chi legge) è previsto l’affluenza di circa un mi- lione di persone. In attesa di relazionare con maggiori particolari gli argomenti trattati vi salutiamo. don Enzo, Maria Raffaela e Giuseppe AVVISO AI PARROCI Si rende noto che a seguito dei tragici terremoti che hanno recentemente colpito l’Emilia Roma- gna, la Conferenza Episcopale Italiana ha indet- to per domenica prossima, 10 giugno, Solennità del Corpus Domini, una Colletta nazionale a fa- vore delle popolazioni colpite. Il ricavato dovrà essere consegnato con sollecitudine all’Ufficio Economato della Curia Vescovile in modo tale da essere rapidamente versato alla Caritas Ita- liana, incaricata di coordinare gli aiuti. Il 17 maggio è arrivato a Monte Romano il primo gruppo “ufficia- le” di pellegrini “Ceciliani”. Già il 14, giorno in cui la no- stra comunità fa memoria di San- ta Corona, la nostra Patrona, era giunto un altro gruppo provenien- te da Riano. Il gioioso fermento della festa, la presenza del nostro Vescovo mons. Luigi Marruci che ha amministrato il sacramento della S. Cresima ai nostri ragazzi dodicenni, e quella di tanti monte- romanesi, venuti da lontano per la festa, ha fatto passare un po’ inos- servato l’arrivo di questi pellegri- ni. Il gruppo del 17 u.s. era com- posto da 28 ragazzi, di terza me- dia, provenienti da Gallese e Vasa- nello, accompagnati dai professori Angela Buratti, Alberto Del Vesco- vo e da due Servi di Maria: fra’ Domenico, già consacrato, ed il postulante Giuseppe. I pellegrini sono stati accolti sul sagrato della chiesa parroc- chiale ed, appena entrati, si sono soffermati davanti al “Fonte Batte- simale” dove Cecilia, il 26 feb- braio 1910, è diventata cristiana e membro della Santa Chiesa. Ab- biamo recitato una preghiera in gruppo, poi ognuno ha visitato ed ammirato la nostra bella chiesa. Nel frattempo è giunta Anna De Guidi che ha parlato del mira- colo avvenuto per l’intercessione di Cecilia Eusepi e di altri aneddo- ti sulla vita della futura Beata. Girando poi per il paese, siamo arrivati a via Cavour detto “su di sopra” a vedere le finestre della casa dove Cecilia è nata ed ha vis- suto per 5 anni. Parlando e passeggiando, siamo quindi giunti alla “Chiesa Vec- chia” dedicata alla Madonna Ad- dolorata: la statua della Vergine ha incantato tutti per la sua bel- lezza ed originalità. I ragazzi han- no acceso tutte le candele a dispo- sizione e, tra i raggi del sole che penetravano dalla cupola e i lumi accesi, la chiesetta era uno sfavil- lio di luci. Abbiamo sostato un po’ in religioso silenzio poi, dopo aver salutato la Madonna ed il Cristo Morto con una preghiera, ci sia- mo avviati verso Largo Cecilia Eu- sepi. Durante gli spostamenti al- cune componenti del G.C.E. han- no fatto da guida lungo il percorso alternando racconti e meditazioni su Cecilia a spiegazioni su Monte Romano e la sua storia. Infine, ul- tima tappa, all’oratorio e pranzo. I ragazzi ed i loro accompagnatori sono stati molto soddisfatti ed i primi dicevano ai loro professori che, dopo tante letture e discorsi sulla Venerabile, finalmente ave- vano potuto vedere e toccare con mano i luoghi dove Cecilia ha vis- suto la sua prima infanzia ed han- no sentito che nel suo paese nata- le aleggia e vive ancora il suo ri- cordo e, con il ricordo, lo spirito. Un ragazzo, rivolgendosi alla si- gnora Buratti, ha esclamato: “Pro- fessoré, questa è tutta un’altra co- sa!!”. Aspettiamo ancora altri pelle- grini e, nell’attesa, prepariamoci bene a ricevere questi nostri fra- telli che, mossi dall’amore di Ceci- lia e dalla sua spiritualità, voglio- no conoscerla fino in fondo, fin dall’origine. Monte Romano ha avuto la gra- zia dal Signore di aver dato i nata- li a quest’anima bella, pura e pro- fumata di santità: ringraziamo Dio per questo dono e coltiviamo, nei nostri cuori, con amore, “il Giglio del Paradiso” innaffiandolo con la fratellanza, la solidarietà, il perdo- no e la preghiera, seguendo il pic- colo sentiero indicatoci da Cecilia per giungere a Gesù: Umiltà, Ab- bandono, Amore. Gruppo Cecilia Eusepi Lettera del Vescovo alle organizzazioni sindacali Occorre una profonda riflessione sul mondo del lavoro alla luce del Vangelo di Cristo MONTE ROMANO I primi pellegrini di Cecilia MILANO Una prima testimonianza dalla delegazione diocesana presente al VII Incontro mondiale Festa di famiglie colorate oggi a messa con il Papa CIVITAVECCHIA Sabato prossimo, 9 giugno, in occasione del 150° anniversa- rio della canonizzazione dei Santi Martiri Giapponesi (8 giugno 1862), nella parroc- chia a loro dedicata, si terrà un concerto che prevede esi- bizioni del Coro “Ensamble in Cantus” di Civitavecchia, del tenore Sergio Grech e della soprana giapponese Kimie Maddalena Ischii Minasi. Il concerto si terrà in un momento speciale e festoso per la parrocchia, in quanto è stata appena ripulita la statua di San Francesco posizionata davanti la chiesa, che è il simbolo della rinascita della Città di Civitavecchia dopo i bombardamenti del ‘45 e se- gno anche della lunga e frut- tuosa missione dei Frati Mi- nori nella nostra parrocchia. La statua completamente ri- strutturata ed illuminata è stata benedetta dal Vescovo Luigi Marruci alla presenza delle Autorità cittadine e di una grande partecipazione di terziari francescani della no- stra parrocchia e tanti altri nostri parrocchiani. I brani eseguiti saranno in italiano e giapponese. La par- rocchia contribuisce cosi, per l’ennesima volta, a rafforzare i rapporti culturali tra l’Italia ed il Giappone. IN BREVE PELLEGRINAGGIO DEL PRESBITERIO DIOCESANO Come da tradizione, anche quest’anno concludere- mo le attività pastorali con un pellegrinaggio di tut- to il presbiterio diocesano. Il programma prevede un viaggio a Volterra per martedì 19 giugno. Si raccomanda agli interessati di dare la propria adesione entro la prossima settimana, restituendo alla segreteria del Vescovo l’apposita scheda distri- buita durante l’ultimo incontro mensile del clero.

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CIVITAVECCHIA-TARQUINIALazio setteregi

oneAVVENIRE

DOMENICA3 GIUGNO 201210

Cari amici,in questo periodo così difficile,

nel quale la nostra Chiesa, che vi-ve nel territorio di Civitavecchia-Tarquinia, sta soffrendo fortemen-te le ricadute della grave crisi in-ternazionale, desidero rivolgermiai disoccupati, ai cassa integrati ea quanti sono in ansia per il pro-prio lavoro, nonché ai titolari diaziende in crisi, per confermarvila vicinanza mia personale e ditutta la comunità cristiana, a voi ealle vostre famiglie.

Già diverse associazioni di vo-lontariato e la stessa Caritas sonofortemente impegnate per allevia-re le tante situazioni di povertàche il protrarsi di questa situazio-ne ha fatto emergere; a queste siaggiunge anche l’azione dei tanticattolici inseriti in ambito sindaca-le o politico. Molte iniziative – mi

piace ricordare tra tutte il “Proget-to Policoro”, nato e sviluppato nelSud Italia per promuovere l’occu-pazione giovanile – vivono anchenella nostra diocesi.

Tuttavia ritengo che l’azionepiù vigorosa che la Chiesa di oggiè chiamata a compiere, sia ricon-durre l’economia, la produzioneed il lavoro in funzione dell’uomo,assicurando “dignità alla personae perseguendo l’obiettivo dell’ac-cesso al lavoro o il suo manteni-mento per tutti”. (Cfr. Caritas inVeritate, 22).

Giuseppe Toniolo, beatificato loscorso 29 aprile, ebbe a scrivereche alla radice di ogni crisi econo-mica c’è una crisi dell’etica. Que-sto lo si avverte maggiormente inquesto nostro tempo: voler svinco-lare la ricchezza dal lavoro che laproduce, l’impresa dal territorio

che la ospita, vuol dire minarequel corretto rapporto di recipro-cità che li lega.

La Dottrina Sociale della Chie-sa ci ricorda che il lavoro è inti-mamente connesso alla dignitàdell’uomo; tutta la creazione è sta-ta consegnata da Dio all’uomoperché se ne servisse e la difen-desse e, come afferma l’apostolodelle genti, l’uomo manifestasse lasua gratitudine a Dio, facendo delmondo creato un’offerta autentica(cfr. Rm 12,1-2).

Per questo il lavoro deve poteressere scelto liberamente, deveconsentire di poter soddisfare i bi-sogni familiari, deve dar spazio al-la possibilità di creare momenti diaggregazione per le esigenze spiri-tuali e umane della persona.

A questa fonte di sostentamen-to, che non può essere concentra-

ta nelle mani di pochi, debbonopoter accedere tutti, senza discri-minazione alcuna, come ci ricordala Carta fondamentale della nostraRepubblica.

Siamo ancora lontani da questotraguardo, quando constatiamo lasituazione attuale, che proponeprecariato per i giovani e incertez-ze per i lavoratori adulti e perquanti si avviano alla pensione.

Occorre pertanto aiutare quantihanno responsabilità e capacitàproduttive a rileggere il loro com-portamento alla luce del messag-gio cristiano, che desidera illumi-nare e rendere più vivibile la cittàdell’uomo, nella quale l’attenzionealla persona e la promozione dellerelazioni siano espressione di veracultura e di autentico progresso.

Perciò affidiamoci al Signore,che tra pochi giorni adoriamo in

forma solenne e pubblica, presen-te nel segno sacramentale del Cor-po e del Sangue, alla cui Celebra-zione – Eucaristia e Processione –vi invito, per una preghiera coralea favore di tutti gli operatori dellavoro.

A tutti voi e alle vostre fami-glie, insieme al ricordo nella pre-ghiera, giunga la mia amicizia,con la benedizione del Signore,

✠ don Luigi, vescovo

Civitavecchia, 31 maggio 2012,festa della Visitazione della BeataVergine Maria

Con grande gioia ed entusiasmo viinviamo notizie della festa chestiamo vivendo a Milano.

Ringraziamo il nostro vescovoLuigi dell’incarico piacevole, sepur gravoso, che ci ha affidato.Stiamo vivendo anche per voi, al-l’indomani della Pentecoste, que-sto momento di parti-colare dono dello Spiri-to.

Un incontro di fami-glie da tutto il mondo,festosamente insiemeper riflettere, condivi-dere e lavorare su te-matiche ormai “globa-lizzate”. Entusiaste diessere famiglia e con-vinte di rappresentareuna risorsa da non di-sperdere anzi da valo-rizzare e difendere.

Gli interventi dei cardinali, ve-scovi e relatori laici di varie nazio-nalità sono numerosi, talora un pòimpegnativi. Le migliaia di parte-cipanti seguono con entusiasmo,dislocati nelle varie sale del centrocongressi di Milano, muniti di cuf-fie per traduzioni simultanee,computer e strumenti di vario ge-nere. Nei momenti di intervallo,canti e danze delle varie etnie del

mondo. Simpaticissimi e coloratiabiti testimoniano la diversa pro-venienza delle famiglie presentianche con numerosi bambini diogni età, per i quali si svolge unprogramma di giochi, intratteni-menti e momenti di formazione eriflessione, in particolare per gli

adolescenti.Vescovi dalla pelle di

ogni colore, con sacer-doti e laici, riempiono lemetropolitane ed altrimezzi pubblici, guardaticon curiosità, simpatiaed interesse dalla citta-dinanza, forse non abi-tuata a manifestazionireligiose così imponenti.

La città si sta prepa-rando ad accogliere ilPapa. Ovunque svolaz-zavano striscioni colora-

ti e sorgono palchi per manifesta-zioni di vario genere. Per gli in-contri di sabato e per la messa didomenica (oggi per chi legge) èprevisto l’affluenza di circa un mi-lione di persone.

In attesa di relazionare conmaggiori particolari gli argomentitrattati vi salutiamo.

don Enzo, Maria Raffaelae Giuseppe

AVVISO AI PARROCISi rende noto che a seguito dei tragici terremotiche hanno recentemente colpito l’Emilia Roma-gna, la Conferenza Episcopale Italiana ha indet-to per domenica prossima, 10 giugno, Solennitàdel Corpus Domini, una Colletta nazionale a fa-vore delle popolazioni colpite. Il ricavato dovràessere consegnato con sollecitudine all’UfficioEconomato della Curia Vescovile in modo taleda essere rapidamente versato alla Caritas Ita-liana, incaricata di coordinare gli aiuti.

Il 17 maggio è arrivato a MonteRomano il primo gruppo “ufficia-le” di pellegrini “Ceciliani”.

Già il 14, giorno in cui la no-stra comunità fa memoria di San-ta Corona, la nostra Patrona, eragiunto un altro gruppo provenien-te da Riano. Il gioioso fermentodella festa, la presenza del nostroVescovo mons. Luigi Marruci cheha amministrato il sacramentodella S. Cresima ai nostri ragazzidodicenni, e quella di tanti monte-romanesi, venuti da lontano per lafesta, ha fatto passare un po’ inos-servato l’arrivo di questi pellegri-ni.

Il gruppo del 17 u.s. era com-posto da 28 ragazzi, di terza me-dia, provenienti da Gallese e Vasa-nello, accompagnati dai professoriAngela Buratti, Alberto Del Vesco-vo e da due Servi di Maria: fra’Domenico, già consacrato, ed ilpostulante Giuseppe.

I pellegrini sono stati accoltisul sagrato della chiesa parroc-chiale ed, appena entrati, si sonosoffermati davanti al “Fonte Batte-simale” dove Cecilia, il 26 feb-braio 1910, è diventata cristiana emembro della Santa Chiesa. Ab-biamo recitato una preghiera ingruppo, poi ognuno ha visitato edammirato la nostra bella chiesa.

Nel frattempo è giunta AnnaDe Guidi che ha parlato del mira-colo avvenuto per l’intercessionedi Cecilia Eusepi e di altri aneddo-ti sulla vita della futura Beata.

Girando poi per il paese, siamoarrivati a via Cavour detto “su disopra” a vedere le finestre dellacasa dove Cecilia è nata ed ha vis-suto per 5 anni.

Parlando e passeggiando, siamoquindi giunti alla “Chiesa Vec-chia” dedicata alla Madonna Ad-dolorata: la statua della Vergineha incantato tutti per la sua bel-lezza ed originalità. I ragazzi han-

no acceso tutte le candele a dispo-sizione e, tra i raggi del sole chepenetravano dalla cupola e i lumiaccesi, la chiesetta era uno sfavil-lio di luci. Abbiamo sostato un po’in religioso silenzio poi, dopo aversalutato la Madonna ed il CristoMorto con una preghiera, ci sia-mo avviati verso Largo Cecilia Eu-sepi. Durante gli spostamenti al-cune componenti del G.C.E. han-no fatto da guida lungo il percorsoalternando racconti e meditazionisu Cecilia a spiegazioni su MonteRomano e la sua storia. Infine, ul-tima tappa, all’oratorio e pranzo. Iragazzi ed i loro accompagnatorisono stati molto soddisfatti ed iprimi dicevano ai loro professoriche, dopo tante letture e discorsisulla Venerabile, finalmente ave-vano potuto vedere e toccare conmano i luoghi dove Cecilia ha vis-suto la sua prima infanzia ed han-no sentito che nel suo paese nata-le aleggia e vive ancora il suo ri-cordo e, con il ricordo, lo spirito.Un ragazzo, rivolgendosi alla si-gnora Buratti, ha esclamato: “Pro-fessoré, questa è tutta un’altra co-sa!!”.

Aspettiamo ancora altri pelle-grini e, nell’attesa, prepariamocibene a ricevere questi nostri fra-telli che, mossi dall’amore di Ceci-lia e dalla sua spiritualità, voglio-no conoscerla fino in fondo, findall’origine.

Monte Romano ha avuto la gra-zia dal Signore di aver dato i nata-li a quest’anima bella, pura e pro-fumata di santità: ringraziamo Dioper questo dono e coltiviamo, neinostri cuori, con amore, “il Gigliodel Paradiso” innaffiandolo con lafratellanza, la solidarietà, il perdo-no e la preghiera, seguendo il pic-colo sentiero indicatoci da Ceciliaper giungere a Gesù: Umiltà, Ab-bandono, Amore.

Gruppo Cecilia Eusepi

Lettera del Vescovo alle organizzazioni sindacali

Occorre una profonda riflessione sul mondo del lavoroalla luce del Vangelo di Cristo

MONTE ROMANO

I primi pellegrinidi Cecilia

MILANO Una prima testimonianza dalla delegazionediocesana presente al VII Incontro mondiale

Festa di famiglie colorateoggi a messa con il Papa

CIVITAVECCHIA Sabato prossimo, 9 giugno, inoccasione del 150° anniversa-rio della canonizzazione deiSanti Martiri Giapponesi (8giugno 1862), nella parroc-chia a loro dedicata, si terràun concerto che prevede esi-bizioni del Coro “Ensamble inCantus” di Civitavecchia, deltenore Sergio Grech e dellasoprana giapponese KimieMaddalena Ischii Minasi.

Il concerto si terrà in unmomento speciale e festosoper la parrocchia, in quanto èstata appena ripulita la statuadi San Francesco posizionatadavanti la chiesa, che è ilsimbolo della rinascita dellaCittà di Civitavecchia dopo ibombardamenti del ‘45 e se-gno anche della lunga e frut-tuosa missione dei Frati Mi-nori nella nostra parrocchia.La statua completamente ri-strutturata ed illuminata èstata benedetta dal VescovoLuigi Marruci alla presenzadelle Autorità cittadine e diuna grande partecipazione diterziari francescani della no-stra parrocchia e tanti altrinostri parrocchiani.

I brani eseguiti saranno initaliano e giapponese. La par-rocchia contribuisce cosi, perl’ennesima volta, a rafforzarei rapporti culturali tra l’Italiaed il Giappone.

IN BREVE

PELLEGRINAGGIODEL PRESBITERIO DIOCESANOCome da tradizione, anche quest’anno concludere-mo le attività pastorali con un pellegrinaggio di tut-to il presbiterio diocesano. Il programma prevedeun viaggio a Volterra per martedì 19 giugno.

Si raccomanda agli interessati di dare la propriaadesione entro la prossima settimana, restituendoalla segreteria del Vescovo l’apposita scheda distri-buita durante l’ultimo incontro mensile del clero.

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CIVITAVECCHIA-TARQUINIALazio setteregi

one AVVENIRE

DOMENICA3 GIUGNO 2012 11

Chiese sorelle e Popoli fratelli /2

Insieme per l’Europa 2012Un incontro tra Movimenti e Chiese per promuovere valori comuni

e rinnovare l’Europa cominciando dalla nostra città

PAOLA FERRAZZANI

Quest’anno il mese di maggioè stato molto capriccioso, conpioggia e sbalzi di temperaturache hanno il sapore dell’inver-no, ma giovedì 24, no, c’era ilsole; un sole caldo che ralle-grava i cuori, anche le rondinierano più garrule, era la festadi Maria Ausiliatrice ed anchela natura si era predisposta adallietare questo giorno.

Come ogni anno il 24 Mag-gio, la Parrocchia Salesianadella Sacra Famiglia, festeggiala Madonna di don Bosco,l’Ausiliatrice, alla quale il San-to raccomandava i suoi giova-ni e tutti i membri della Fami-glia Salesiana. Chi ha frequen-tato l’Oratorio porta nel cuorequesta Madre e sente ogni an-no il desiderio di tornare apregarLa nel giorno della suafesta; questa è stata precedutada una novena animata ognisera da un diverso gruppo par-rocchiale: Suore; ex-allievi/e;Salesiani Cooperatori; ragazzidella catechesi; Corale; AzioneCattolica ecc. I ragazzi dell’o-ratorio hanno organizzato deimomenti di preghiera come ilSanto Rosario notturno al lu-me dei flambeaux che li ha vi-sti numerosi e partecipi.

Alle ore 18 la solenne Mes-

sa nel cortile dell’Oratorio nelquale troneggiava, sul carroornato di splendidi fiori, l’effi-ge di Maria Ausiliatrice. Que-st’anno nel corso della cele-brazione sono state benedettele tessere dei nuovi apparte-nenti all’ADMA (ass. devoti diMaria Ausiliatrice) che donGiuseppe Verdecchia ha volu-to rinverdire con molto entu-siasmo. Al termine della SantaMessa, officiata dal Parrocodon Enzo Policari e concele-brata da tutti i sacerdoti dellaparrocchia, ci siamo preparatiper accompagnare la Madon-na benedicente nelle stradedel quartiere; questo è sempreun momento di gioia oltre chedi preghiera, lo spirito salesia-no anima questo corteo pienodi bambini, giovani devoti diMaria, banda, suore, e tutti in-sieme ci sentiamo famiglia chefesteggia la sua dolce Madre.

Ancora una volta si è rinno-vata la magia di questo incon-tro e la gioia è esplosa al ritor-no in Oratorio dove sono scop-piati i palloncini sotto i piedifestanti dei bambini. Suggesti-vo il momento in cui sono sta-te bruciate le letterine scrittedai bambini, dagli adulti in-somma da tutti i parrocchianiche hanno fatto salire nel fu-mo le loro richieste di grazie o

le loro piccole preghiere pienedi amore semplice.

La risposta di Maria è arri-vata con le caramelle alle qua-li era unito un bigliettino conuna frase personalizzata, e poiil lancio, nell’aria della sera,di palloncini variopinti recantianch’essi un messaggio di pa-ce e amore; chissà dove saran-no giunti e chissà se qualcunoha letto il messaggio e lo haaccolto come un dono e ne hafatto tesoro!

Siamo tornati alle nostre ca-se con tanta gioia nel cuore,però la festa non era ancora fi-nita … Sabato 26 maggio alleore 19,15 la Corale “Insieme”si è esibita nella Cantata a Ma-ria; seguita alle ore 21 dallaVeglia di Pentecoste in orato-rio per invocare lo Spirito San-to.

Domenica 27 maggio alleore 18 Torneo di giochi asquadre per genitori e figli inoratorio; alle ore 20 Cena In-sieme alla quale sono state in-vitate le giovani famiglie dellaparrocchia, anche questo èstato un momento di crescitanel quale i nostri ragazzi han-no imparato la bellezza dellacondivisione.

Si è concluso così il mesededicato a Maria Madre diDio e madre nostra.

Domenica 20 Maggio si sono conclusia Tarquinia i festeggiamenti in onoredi Santa Lucia Filippini, con la Solen-ne Processione della statua della San-ta per le vie della parrocchia, accom-pagnata dai bambini della Prima Co-munione, della cresima e dalle Cate-chiste, dalle Maestre Pie e dai Laici diSanta Lucia, dal Corpo Bandistico “G.Setaccioli” di Tarquinia, presenti leautorità civili e militari. La Processio-ne rappresenta l’evento per eccellen-za, che conclude un appuntamentoche ogni anno impegna la parrocchiain varie attività religiose, ricreative epromozionali in onore della Santa ori-ginaria di Tarquinia. L’aspetto religio-so, fulcro e momento di grande racco-glimento per tutta la parrocchia, è sta-to caratterizzato dal Triduo di Prepa-razione iniziato il primo giorno conl’accoglienza, la ricreazione e l’inse-gnamento sulle opere e la vita di San-ta Lucia Filippini, per i Bambini e leCatechiste, seguito dalla Santa Messapresieduta da Mons. Rinaldo Coppo-ni, si è succeduto il secondo giorno,con la giornata dedicata all’incontrocon le Famiglie e le Religiose seguitodalla Santa Messa presieduta daMons. Cono Ferrigna, ha raggiunto ilmomento più emozionante il terzogiorno, con l’incontro degli Anzianied i Malati della parrocchia, dove nel-la celebrazione della Santa Messa èstato impartito il Sacramento dell’Un-zione dei Malati.

In occasione della Santa Messa So-lenne di domenica 20 maggio, dician-nove bambini della Parrocchia, hannoricevuto il Sacramento della PrimaComunione, coronando la conclusionedel Corso di Catechismo, con grandeemozione da parte dei Bambini e deiloro familiari e con soddisfazione del-le Catechiste e dei parroci Don Alber-to e Don Armando, che con molta de-vozione ed amorevole passione hannosaputo preparare i Bambini della Par-rocchia per l’incontro al Corpo e alSangue di Cristo nel sacramento del-l’Eucarestia. L’impegno della Parroc-chia a cercare di sensibilizzare i par-rocchiani, ma anche i cittadini di Tar-quinia, ad accostarsi con maggiore fi-ducia e trasporto verso le opere e l’in-segnamento di Santa Lucia Filippini siè concretizzato con una bellissimaesposizione di immaginette sacre daltitolo “LUCIA FILIPPINI, LA MAE-STRA SANTA” allestito dal Circolo Fi-latelico Numismatico Tarquiniese. Unprimo piccolo passo che ha comeobiettivo, per il futuro, di consegnarea tutta la cittadinanza di Tarquinia, ifesteggiamenti di una Santa che per lagrandiosità delle sue opere oggi vedele Maestre Pie Filippini (congregazio-ne da Lei fondata nel 1707), presenticon le loro scuole in ogni parte delMondo, che stanno continuando latradizione educatrice e di emancipa-zione indicata da Santa Lucia, sempreall’insegna della fede in Cristo.

FELICE MARI

(segue)Il programma di sabato 12maggio, agile e variegato, sisvolge dalle 15,30 alle 18,30in un clima di fraternità e diascolto reciproco moltoprofondo nel quale, attraver-so momenti di preghiera, can-ti, video, power point ed in-terventi, si ripercorrono letappe del cammino fatto siain Europa che nella nostracittà e si presentano alcunerisposte dei carismi a quei“SI” formulati a Stoccarda,

quali concretizzazioni dellavita vissuta alla luce del Van-gelo. La Milizia dell’Immaco-lata è a Civitavecchia da pocopiù di un anno e si presenta.Attraverso un video su S.Massimiliano Kolbe, il suofondatore, dice il suo “SI allavita”.

Segue la Comunità diSant’Egidio, presente da unanno, ma che ha già organiz-zato il pranzo di Natale per ipoveri di Civitavecchia e por-ta avanti altre azioni. Sono larisposta al “SI alla solida-rietà”.

Il video di una intervista alProf. Luigino Bruni, mostracome i carismi possono darerisposte nuove anche nelcampo economico. Con l’Eco-nomia di Comunione ChiaraLubich, fondatrice del Movi-mento dei Focolari, partecipaa rispondere concretamenteal “SI ad una economia equa”.

Infine il Pastore dellaChiesa Evangelica MassimoAprile ci parla di una espe-rienza interreligiosa nata dapoco intorno al comune inte-resse per l’ambiente ed ilcreato, alla quale partecipano

anche alcuni movi-menti presenti, tesaa sensibilizzare sul-l’argomento l’interacittà. Un’idea èquella di realizzareun “giardino dellereligioni” dove ognirealtà contribuiscecon una pianta oun albero che lorappresenti.

Nel pieno del-l’incontro il collega-mento in direttacon Bruxelles ciproietta in una di-mensione Europeae ci rende partecipidel momento piùsolenne: la lettura

del “Manifesto” con il quale iMovimenti Cristiani di tuttoil continente si impegnanoper proseguire in questo cam-mino di comunione per co-struire una Europa della Fra-ternità.

Dice Gérard Testard, dellafrancese “Fondacio chrétienspour le monde”: “Abbiamo bi-sogno gli uni degli altri e “Insie-me per l’Europa” non è un mo-vimento: è una comunioneprofonda tra credenti, che pro-vengono da esperienze molto di-verse. È un compito difficile,ma è quanto ci è chiesto perl’Europa».

Anche Civitavecchia vuolecamminare con tutti gli altrimovimenti: non al seguito,ma al fianco.

Con questo spirito unaspecifica commissione, for-mata da membri di diverserealtà, ha preparato un docu-mento di impegno finale pro-prio per il nostro incontroche viene letto solennementeal termine e sottoscritto datutti i rappresentanti dellerealtà presenti mentre il corocanta con tutta la sala “Restaqui con noi”. Non è solo unatto simbolico, ma un impe-gno formale a lavorare in reteper far nostro il sogno di Ge-sù: “Che tutti siano uno”.

CIVITAVECCHIA 24 Maggio, anche la natura ci ha allietati

Festa di Maria Ausiliatrice Tarquinia in festaper santa Lucia Filippini

DIOCESI DI CIVITAVECCHIA - TARQUINIA

FESTA DEL CORPUS DOMINICelebrazioni presiedute dal nostro Vescovo

Mons. Luigi Marrucci

CIVITAVECCHIA – giovedì 7 giugno 2012

Ore 18.00 – In Cattedrale, Santa Messa Solen-ne.

Al termine PROCESSIONE EUCARISTICAcon il seguente percorso:

Piazza V. Emanuele, Corso Marconi, Via XVISettembre, Via Sangallo, Via Leonardo, Via Ri-sorgimento, Corso Centocelle, Largo Plebiscito,Largo Cavour, Piazza V. Emanuele.

La Processione si concluderà con la SolenneBENEDIZIONE EUCARISTICA dal sagrato dellaCattedrale.

Nel pomeriggio, in Civitavecchia saranno sop-presse tutte le Sante Messe Vespertine, per darela possibilità di partecipare all’unica Celebrazio-ne Eucaristica.

TARQUINIA – domenica 10 giugno 2012

Ore 10.30 – Nella chiesa di San Francesco, San-ta Messa Solenne.

Al termine PROCESSIONE EUCARISTICAper le vie della città abbellite dalla tradizionaleinfiorata, secondo il seguente percorso: Via diPorta Tarquinia – Piazza Matteotti – Piazza Tren-to e Trieste – Corso V. Emanuele – Piazza Cavour– Via G. Mazzini – Piazza Duomo.

La Processione si concluderà in Duomo con laBENEDIZIONE EUCARISTICA.

Presterà servizio Musicale la Banda Cittadina“G. Setaccioli”. Al termine della Benedizione Eu-caristica, premiazione dei vincitori dell’infiorata.

A tutti i fedeli l’invito a partecipare a queste pubbli-che manifestazioni di fede in Cristo Gesù realmentepresente nel Mistero dell’Eucaristia.

A cura dell’Ufficio Liturgico

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CIVITAVECCHIA-TARQUINIALazio setteregi

oneAVVENIRE

DOMENICA10 GIUGNO 20128

Il Servizio Diocesano per la Pastora-le Giovanile ha organizzato per lu-nedì 18 giugno alle ore 19.00, presso la Parrocchia “San Liborio”in Civitavecchia, una Santa Messain preparazione agli esami di Stato.

Il significato di questa celebrazio-ne vuole essere quello di affidare alSignore la trepidazione e la faticaper questo momento così importan-te nella vita dei giovani, punto diarrivo del percorso scolastico e pun-to di partenza per le scelte di vitafondamentali del futuro.

AVVISO

ALBERTO COLAIACOMO

Una Chiesa costituita intor-no al vescovo per partecipa-re al mistero dell’Eucaristia,rendere grazie e testimonia-re l’amore che Gesù ha in-segnato.

Questo è la celebrazionedel Corpus Domini, la so-lennità del Corpo e del San-gue del Signore, che la no-stra diocesi ricorda con duesolenni liturgie e processio-ni, entrambe presiedute dalvescovo, monsignor LuigiMarrucci.

La prima si è svolta gio-vedì scorso a Civitavecchia,nella cattedrale, e ha vistouna folta partecipazione deifedeli sia alla messa chenella successiva processionelungo le vie del centro.

La seconda è quella distamane a Tarquinia, con laliturgia che monsignor Mar-rucci presiederà alle 10.30nella chiesa di San France-sco e alla quale seguirà laprocessione eucaristica perle vie della città, abbellitecon la tradizionale infiorata.

Un duplice appuntamen-to con cui la Chiesa civita-vecchiese celebra la solen-nità rispettando sia il calen-dario tradizionale, che isti-tuisce il Corpus Domini ilgiovedì della seconda setti-mana dopo la Pentecosteevidenziandone il legame

con il giovedì santo, sia conil calendario della Chiesaitaliana che lo ricorda la do-menica successiva. Una fe-sta che risale al 1264 quan-do Papa Urbano IV istituì lafesta del Corpo e del San-gue del Signore, perché ilpopolo cristiano potessepartecipare con “specialedevozione” alla messa.

«Siamo insieme a cele-brare GesùCristo nelmistero del-l’Eucaristia»ha spiegatom o n s i g n o rMarrucci al-l’inizio dellacelebrazionenella catte-drale di Civi-tavecchia. «Èil signore Ge-sù – ha dettoil vescovo –che accompa-gna la nostrastoria perso-nale e comu-nitaria, nell’ambito della vi-ta sociale e della vita reli-giosa».

Un richiamo all’aspettosociale dell’Eucaristia, quel-lo di monsignor Marrucci,contenuto anche nella sualettera pastorale ai lavorato-ri, promulgata lo scorso 31maggio, in cui invitava lacomunità a partecipare alla

liturgia delCorpus Do-mini per ri-volgere “unapreghiera co-rale a favoredi tutti glioperatori dellavoro”.

Nell’ome-lia, il vesco-vo, prenden-do spunto

dalla lettera agli Ebrei pro-posta dal messale, si è sof-fermato sulla figura di Gesù«sommo sacerdote dei donifuturi», che «per riscattarcinon versa il sangue deglianimali ma il suo sangue»,che «ci offre una liberazioneeterna e non transitoria» eche, con il suo sacrificio, «cioffre un’alleanza nuova ed

eterna».Da questo, ha spiegato

monsignor Marrucci, scatu-riscono implicazioni sia perla nostra vita spirituale chesociale.

Da una parte, infatti,«nella vita spirituale occorrerimettere al centro della no-stra esistenza Gesù Cristo ilquale ci apre alla dimensio-ne sacramentale, cioè a ri-conoscere attraverso i sacra-menti la sua presenza».Questo perché, «la fede inCristo non è una fedeastratta ma è una fede intri-sa nel mistero: riconoscia-mo il figlio di Dio nel sacra-mento del pane e del vino eattraverso questa sua pre-senza reale partecipiamo al-la salvezza». Un aspetto sa-cramentale che è anche di-

mensione ecclesiale perché«l’Eucaristia è assemblea ecomunione con Dio e con icredenti» e proprio per que-sto essa ha implicazioni nel-la vita sociale.

Questo secondo aspetto,evocato nell’enciclica Cari-tas in veritate di BenedettoXVI, è stato sottolineato dalvescovo Marrucci anchenella lettera pastorale almondo del lavoro e su cui èvoluto tornare nell’omelia.

«Attraverso la dimensio-ne sacramentale ed eccle-siale Dio raggiunge l’uomo,sua immagine e somiglian-za, il quale è segno dellapresenza di Dio, oggetto didoni e attenzione. E unavolta che questi doni sonostati accolti, l’uomo devemetterli a disposizione di

tutti con un’equa distribu-zione delle risorse». Per ilpresule «se questo è vero intutti i tempi, lo è ancora dipiù in questo momento sto-rico» dove molti operai ri-schiano di rimanere senzalavoro.

Così, ha detto monsignorMarrucci «non possiamonon pensare a un Gesù chesi fa pane e vino e poi si di-mentica di coloro che sono ifautori del pane e del vino,del lavoro dell’uomo. Di co-loro che con la fatica so-stengono la propria fami-glia». Da qui, sempre pren-dendo spunto dall’enciclicadi Benedetto XVI, l’invito ariscoprire la gratuità e la so-lidarietà nella vita economi-ca, sentendoci tutti respon-sabili di tutti.

ENZO POLICARI SDB

In una lavagna, all’ingresso del-la sala dove è composta la salmadi Don Giuseppe, ho trovatouna scritta: “Caro Don Giusep-pe, benediciamo il Signore per-ché in te ha reso visibile il buonPastore, premuroso verso le suepecorelle”. Penso che la personache ha scritto questa frase haproprio centrato la figura apo-stolica di Don Giuseppe, ed an-che le parole del ricordino:“Profondamente innamorato delSS Sacramento e di Maria, ha spe-so la sua vita di salesiano buono esolerte nelle missioni del Venezue-la e nel sacramento delle Peniten-za”, ritraggano la figura del no-stro confratello, morto improv-visamente il 5 Giugno u.s.

Ringraziamo innanzituttoDio, Padre buono, per averci da-to Don Giuseppe, suo servitorefedele. Ringraziamo la famiglia,profondamente cristiana, che ciha dato un esempio di accetta-zione della volontà del Signoreanche nei momenti difficili. Lafamiglia carnale di Don Giusep-pe, papà e mamma sempre aper-ti alla vita e all’educazione cri-stiana dei loro otto figli, quattrodei quali donati al Signore: duesacerdoti salesiani e due suore

francescane. Gli altri hannocreato delle bellissime famigliecristiane impegnate.

Ringraziamo il Vescovo Luigi,che ci è sempre stato vicino conil suo conforto e la sua benedi-zione.

Ringraziamo i numerosi sa-cerdoti, diocesani e salesiani chehanno voluto confortarci.

Ringraziamo tutti i fedeli del-la nostra parrocchia , che il Si-gnore ci ha affidato e tutte le al-tre persone che ci hanno mo-strato il loro cordoglio, anchecon la loro presenza numerosain questa liturgia.

Ringraziamo anche tutti icomponenti dei gruppi che DonGiuseppe seguiva con passione:gli ex-allievi, l’azione cattolica, igruppi di preghiera di Padre Pio,l’Adma, recentemente da luirifondata (250 tessere consegna-te il giorno della festa di MariaAusiliatrice!).

Grazie veramente a tutti. Noiabbiamo bisogno del vostro aiu-to. Abbiamo perso un confratel-lo che nella nostra comunità eraun punto di riferimento per lasua saggezza, la sua pietà, la di-sponibilità assoluta, il suo lavorocostante.

Ci consolano le circostanzedella sua morte: praticamente

durante l’Eucarestia nella festadella SS Trinità da lui celebrata,dopo la comunione. In un innodi S. Tommaso, che la Chiesa cifa pregare proprio oggi, diciamocosì: O sacrum convivium inquo Christus sumitur … mensimpletur gratia et futurae gloriaenobis pignus datur. O sacro ban-chetto nel quale riceviamo Cri-sto… siamo riempiti di grazia eci è dato il pegno della futuragloria.

D. Giuseppe il pegno l’ha te-nuto nel suo cuore come ultimonutrimento del suo corpo e dellasua anima. L’ultimo suo senti-mento cosciente è stato l’incon-

tro con il suo creatore buono egiudice misericordioso. Nellesue mani, all’ospedale, il cappel-lano ha trovato il purificatoioche Don Giuseppe aveva ancoracon sé, stretto tra le sue mani.

Don Giuseppe ha lasciato unvuoto. Che il testimone (il puri-ficatoio che usa il sacerdote du-rante la liturgia), sia consegnatoa qualche giovane che il Signore,nella sua bontà, vorrà chiamarea prendere il posto dei ministriconsacrati che Lui chiama a ri-cevere il premio dei servi buonie fedeli.

In altre occasioni, simili aquella odierna, abbiamo rimar-cato un particolare: le circostan-ze in cui il Signore chiama i suoisacerdoti. Noi salesiani abbiamoavuto in questi ultimi anni quat-tro gravi lutti: Don Nicola, mor-to il giorno di Natale, Mons.Chenis, il giorno di S. Giuseppe,Don Morone, alla vigilia dellafesta dell’Immacolata e DonGiuseppe mentre celebrava laMessa della SS. Trinità. I suoifunerali si celebrano il giornodel Corpus Domini. È un segnopremonitore morire in un giornodi festa! Sarà una coincidenza,ma che bella coincidenza!

Grazie di nuovo a tutti e cheil Signore vi benedica.

Colletta nazionaleterremoto Nord Italia

Oggi, Solennità del Corpus Domini, laChiesa Italiana è chiamata ad un grandegesto di solidarietà nei confronti delle po-polazioni dell’Emilia Romagna, colpitedai recenti e tragici terremoti. Infatti, intutte le chiese la Conferenza EpiscopaleItaliana ha indetto per l’odierna domeni-ca una Colletta nazionale a favore dei ter-remotati.

Il ricavato dovrà essere consegnatocon sollecitudine all’Ufficio Economatodella Curia Vescovile in modo tale da es-sere rapidamente versato alla Caritas Ita-liana, incaricata di coordinare gli aiuti.

Si ricorda che oltre alle donazioni dafare direttamente in parrocchia, è possi-bile contribuire contattando l’UfficioEconomato della Curia Vescovile o la Ca-ritas Diocesana.

Giovedì scorso nella Cattedrale di Civitavecchia il vescovo ha presieduto la prima solenne celebrazione. Que-sta mattina la liturgia si ripete nell’antica chiesa di San Francesco in Tarquinia

Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo

CIVITAVECCHIA In Cattedrale giovedì 7, solennità del Corpus Domini,i funerali presieduti dal vescovo Marrucci

Don Giuseppe Verdecchia è tornato al Padre

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CIVITAVECCHIA-TARQUINIALazio setteregi

one AVVENIRE

DOMENICA10 GIUGNO 2012 9

FRANCESCA COLLETTA

La Città di Tolfa ha ospitato per laprima volta, sabato 26 maggio 2012,la festa di graduazione organizzatadall’associazione “Il Ponte Centro diSolidarietà Onlus” di Civitavecchia,per celebrare il reinserimento socialedei ragazzi/e e le mamme che, dopo ilprogramma residenziale di circa dueanni ed un ulteriore anno trascorsofuori struttura, hanno terminato il lo-ro percorso educativo eritrovano gioia e fiducianel futuro.

Quest’anno, nove gio-vani del programma diComunità ed una ragaz-za madre del programmaCoccinella hanno ripresoin mano la Vita.

L’iniziativa è partitacon il nutrito corteo diragazzi, familiari, amici,assistenti, educatori evolontari che, insieme aProtezione Civile, ASDA,Gruppo Scout e cittadi-nanza di Tolfa, ha sfilatofestante dalla Casa Co-munale alla Chiesa di Sant’Egidio.

Alla testa del corteo, lo striscioneportato dai ragazzi del Ponte con loslogan “Festa alla Vita… ritrovata” ela Banda Musicale “Giuseppe Verdi”di Tolfa che ha intonato, per l’occa-sione, l’Inno alla Gioia di Bethoveen.

Al seguito il primo cittadino, il sin-daco di Tolfa Luigi Landi, il consiglie-re comunale di Allumiere Angelo Su-perchi e le autorità del comprensorio,hanno preso parte al corteo accompa-gnando don Egido Smacchia, fondato-re del Ponte ed ideatore dell’iniziati-va.

Nella chiesa di Sant’Egidio si è ce-lebrata la santa messa, allietata dalcoro “I Cantori di Tolfa”, officiata dal

Vescovo Mons. Luigi Marrucci che altermine della funzione ha espresso:“Ringrazio il Signore di poter esserepresente oggi con voi e condividerecon questi giovani ed i loro familiarila ritrovata fiducia e speranza nellavita. Adesso, che vi troverete ad af-frontare le difficoltà esterne, avetecompreso di avere tutte le risorse e lacapacità per fronteggiarle ed andareavanti, continuando a camminare se-renamente nell’amore di Dio”. Molto

toccante il momento delle testimo-nianze dei graduanti che, insieme ailoro parenti, hanno descritto spaccatidi vita con affetti e valori, prima per-duti, ora ritrovati.

Tutti i nove ragazzi e la giovanemamma con bambino sono stati pre-miati dai responsabili delle organizza-zioni di volontariato locali e dai “tol-fetani” che sostengono, da tempo, l’o-perato del Ponte.

Nell’occasione, il Ponte ha conse-gnato per mano degli stessi graduanti,come segno tangibile della sua grati-tudine per la solidarietà accordata, latarga dell’associazione al sindaco Lui-gi Landi, a Giuseppe Marrocchi del-l’Unione Sportiva, al presidente Pac-

chiarotti e direttore Filabozzi dellaBanda Musicale di Tolfa, al sig. Finoridegli Echoes, al presidente Copponi edirettore Ceccarelli dei Cantori di Tol-fa, al sig. Bartoli, ai responsabili diProtezione Civile, Asda e GruppoScout, nonché, non ultimo per impor-tanza, a tutto il volontariato di Tolfa.

A conclusione della cerimonia, ilritorno in corteo alla Casa Comunaledi Tolfa, simbolo della più importanteistituzione civica del paese, per resti-

tuire allegoricamentequesti giovani gra-duati alla Vita civile esociale.

“Il Ponte - Centrodi Solidarietà Onlus”di Civitavecchia, natodal volontariato nel1978, opera per il re-cupero e la preven-zione dalle dipenden-ze di minori e adole-scenti e accoglie nel-l’ambito del program-ma Coccinella giova-ni mamme disagiatecon bambini al segui-to. Dal 1995 fornisce

un servizio gratuito di consulenza perdare risposte al disagio personale disingoli, coppie e famiglie, grazie aun’équipe preparata ed adeguata cheaccompagna con professionalità e de-dizione la crescita della persona adul-ta e piccola.

Dopo trent’anni di servizio, c’è an-cora molto da imparare: nuovi biso-gni, nuove forme di disagio ci sfida-no. “Perfezionamoci, per avere sem-pre al centro delle nostre attenzioni edel nostro cuore la Persona. E faccia-molo insieme perché solo “insieme sipuò.” ha ribadito spesso don Egidio“È grande l’impegno che ci assumia-mo ma ne vale la pena: ogni Vita èVita”.

FAUSTO DEMARTIS*

In questi anni, abbiamo avuto l’occasionedi conoscere la figura spirituale della vene-rabile Cecilia Eusepi, prossima ad esseredichiarata beata a Nepi il prossimo 17 giu-gno, e siamo rimasti affascinati ed ammi-rati dalla sua figura e dal suo esempio, tan-to da desiderare, nel nostro piccolo, di farconoscere i tratti salienti della sua vita at-traverso lo strumento del DVD video.

Il filmato, breve (18 minuti), adatto airagazzi ed ai giovani, è stato realizzato gra-zie all’incoraggiamento del Vescovo Mons.Luigi Marrucci, avvalendoci della consu-lenza dell’apposita Commissione Diocesa-na incaricata del prossimo evento dellabeatificazione.

Ci hanno sostenuto in questo lavoro, inparticolare, Don Augusto Baldini, Don Ro-berto Fiorucci, Don Diego Pierucci, ed al-tri sacerdoti diocesani, con consigli e sug-gerimenti, a dimostrazione di quanto siaamata e sentita questa nostra cara Beata.

Il video, in formato digitale, è stato in-serito nel WEB su Gloria TV – un sito in-ternet che raccoglie filmati religiosi prove-nienti da tutto il mondo – dove ha già avu-to, in quattro giorni, circa 1500 visualizza-zioni, ed è stato anche inviato alla Diocesidi Civita Castellana, ove avverrà la cerimo-

nia di beatificazione. La nostra Diocesi, co-me pure quella di Civita Castellana, ha giàinserito nel proprio sito il link per poteraccedere facilmente alla visualizzazione: ilcollegamento è il seguente: http:// it.glo-ria.tv/?media=293341.

L’intento è dunque quello di far cono-scere a tutti, specie ai giovani, la vita, laspiritualità, gli scritti della “nostra” Beata,attraverso un documentario con voce nar-rante, nel quale “interviene”, attraverso lavoce di una ragazza, Cecilia stessa, cheparla in prima persona e ci racconta la suaesperienza, con le parole tratte dal diario eda altri scritti. Fabrizio Poletti, Laura edAlessandra Demartis, Viola e Claudio Pam-pinella, Annalaura Lelli, hanno partecipatoattivamente alla produzione del documen-tario, interpretando Cecilia nelle diversefasi della vita.

La breve durata del filmato, lo rendeparticolarmente agile e recepibile da partedei più giovani, siano essi studenti od an-che ragazzi che si preparano alla comunio-ne ed alla cresima.

L’auspicio è che, attraverso l’interventodi benefattori, il video possa essere dupli-cato e donato nella nostra Diocesi ed inquella di Civita Castellana.

*Presidente del Movimentoper la Vita di Civitavecchia

FRANCESCO PAOLONI

Per il prossimo 16 giugno, festa del Cuore Immacolato di Ma-ria, presso il santuario della Madonna delle Lacrime di Civita-vecchia, i fedeli sono chiamati a trascorrere un pomeriggio in-tero (15.00-20.00) di preghiera alla vergine di Fatima per lasalvezza dell’umanità compromessa seriamente dal peccato.

Conosciamo già nelle nostre parrocchie “Un Giorno ConMaria”, organizzato e animato dalla Famiglia dei Francescanidell’Immacolata, e l’accoglienza sempre riservata confermache la preghiera, la penitenza e la consacrazione al Cuore Im-macolato di Maria costituiscono i mezzi più importanti legatialla salvezza delle anime.

Non è ormai un mistero per nessuno come si siano ridotti apochi coloro che oggi nel mondo coltivano la preghiera, la pe-nitenza e la consacrazione al Cuore Immacolato che la Ma-donna ha chiesto a Fatima tramite i Pastorelli. Basti pensare alcrollo della partecipazione alla Messa festiva, al crollo dellafrequenza del Sacramento della Confessione, al crollo della re-cita del S. Rosario per renderci conto della devastazione infatto di Fede e Morale estesa in tutto il pianeta. Di fronte aquesto quadro desolante si levano le parole di suprema spe-ranza che la stessa Beata Vergine rivelò a Fatima: «Infine ilmio Cuore Immacolato trionferà».

Giacinta, prima di morire, a Lucia: «Ormai mi manca pocoper andare in cielo. Tu resti qui per dire che Dio vuole stabili-re nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria.Quando sarà il momento di dirlo, non nasconderti, dì a tuttiche Dio ci concede le grazie attraverso il Cuore Immacolato diMaria, di chiedere a Lei, che il Cuore di Gesù vuole che, alsuo fianco, si veneri il Cuore Immacolato di Maria che Dio haaffidato a Lei. Se potessi mettere nel cuore di tutti la luce cheho qui dentro nel petto a bruciarmi e a farmi amare tanto ilCuore di Gesù e il Cuore di Maria!».

Sta a noi, però, affrettare questo trionfo, legandoci al Cuo-re Immacolato, consacrandoci ad Esso, che è il più sicuro ri-fugio e cammino che conduce a Dio.

Domenica 27 maggio, festa di Pentecoste,la parrocchia san Giuseppe operaio di Pe-scia Romana, ha organizzato per tutti ibambini del catechismo e per i ragazzi del-la scuola secondaria di primo grado, unpomeriggio di giochi e divertimento.

Il “Parrocchiando” così è stata chiamatala manifestazione, conclude gli impegnidell’anno catechistico, iniziato con una at-tività analoga nello scorso mese di ottobre.

I bambini e i ragazzi sono stati coinvoltia partire dalle 14.30 in attività di gioco di-visi per gruppi contrassegnati dai coloridell’arcobaleno.

Il pomeriggio è iniziato con il cruciver-bone su Giovanni Paolo II poi i ragazzi sisono suddivisi tra il calcetto e la caccia altesoro.

Successivamente con l’aiuto dei vigiliurbani, è partita una maratonina attorno alcentro principale del Borgo Nuovo.

Al ritorno le calorie utilizzate, sono staterecuperate attraverso una baguette di duemetri accuratamente spalmata di nutella eaccompagnata da pizze e dolci.

I ragazzi hanno ripreso a giocare andan-do alla ricerca dei “rimedi contro la solitu-dine” e il tutto si è concluso con una sim-patica “tombola dei santi”.

Non è mancata neanche la musica conil karaoke gentilmente offerto dalla signoraMarilena.

Alle 20.00 le energie non erano ancorafinite infatti ragazzi e “non più ragazzi” sisono sfidati in una ultima partita di pallo-ne.

Si deve riconoscere che è molto bellovedere giovani e giovanissimi che si diver-tono (giocano, ridono, corrono) e degliadulti che mettono disposizione il lorotempo per rendere possibile tutto questo.

Si ringraziano tutti coloro che in mododiverso, hanno contribuito alla realizzazio-ne di questa giornata in modo particolaretutti i genitori che hanno partecipato gio-cando insieme ai propri figli e collaboran-do nell’organizzazione con il gruppo dellecatechiste.

Abbiamo sperimentato la gioia di stareinsieme… tutti sicuramente hanno capitoche i “rimedi contro la solitudine” sono…:l’amicizia, la condivisione, la solidarietà.

Il nostro ultimo ringraziamento ma pri-mo in ordine di importanza, va allo SpiritoSanto per tutto quello che ha voluto dona-re a ciascuno di noi e per averci unito inuna comunità attiva ed operosa.

Una catechista

Un documentario su Cecilia EusepiRealizzato dal Movimento per la Vita in collaborazione con la diocesi

Parrocchia San Giuseppe Operaio

Parrocchiando… e 2!!Festa di chiusura dell’anno catechistico

Il Ponte festeggia la «Vita… ritrovata»di nove adolescenti ed una giovane mamma del centro

Santuario della Madonnadelle Lacrime di Civitavecchia

Sabato 16 giugno«Un giorno con Maria»

Si rende noto che domani, lunedì 11 alle ore 18,presso la sala San Giovanni Bosco (Curia Vescovi-le) si terrà un incontro riservato a tutti gli iscritti alPellegrinaggio Diocesano in Terra Santa.

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CIVITAVECCHIA-TARQUINIALazio setteregion

eAVVENIREDOMENICA17 GIUGNO 201218

TIZIANO TORRESI

In un’attesa domenica di so-le, le vie di Tarquinia, dallaChiesa di San Francesco si-no alla Piazza del Duomo, sisono risvegliate, dopo unanotte di veglia operosa, co-perte di colorati tappeti flo-reali pazientemente compo-sti da giovani delle parroc-chie, delle istituzioni e delleassociazioni di volontariato,in vista della grande proces-sione che a mezzodì ha por-tato Gesù eucaristia, umilecompagno e nutrimento delcammino, nel cuore dellaCittà.

Nella bellezza dei fiori,nei ritmi della liturgia e nel-la devozione del popolo di

Dio si è così festosamentericomposta quella proces-sione che aveva accompa-gnato il Santissimo nell’orasolenne e grave del Giovedìsanto all’altare della reposi-zione. E l’impegno a veglia-re con Lui nella notte oscu-ra del tradimento e della so-litudine, nella notte cheprecedeva l’ora supremadella croce, ha trovato nellafesta del Corpus Domini laluce trasformante nella Re-surrezione, facendosi desi-derio di valicare i confinidei nostri templi per porta-re l’annuncio gioioso del Ri-sorto per le strade del mon-do. Festa antica e sentita, lecui origini ci vengono rievo-cate nel grande affresco nel-

le Stanze di Raffaello in Va-ticano. Quella Messa di Bol-sena che l’Urbinate affrescònella Stanza di Eliodoro coninusitato e straordinariocontrasto di colori, ci portaaccanto al papa Giulio II, alcospetto del miracolo: l’o-stia che stilla sangue nellaChiesa di Santa Cristina aBolsena. Eventi prodigiosi esuggestivi sul crinale delMedioevo, che conosceran-no come eredità una devo-zione ininterrotta.

La stessa che anima laChiesa di Tarquinia raduna-ta insieme al suo pastoremons. Luigi Marrucci perrendere grazie e adorare.Nell’omelia nella Chiesa disan Francesco il Vescovo hasottolineato: «Le prime co-munità cristiane avevanomolto a cuore la Cena delSignore, memoriale di unevento di vita e attesa pro-fetica in cui pregustavano lagloria futura. Esse compre-sero da subito che l’eucari-stia è celebrazione di un mi-stero di salvezza e di allean-za, il segno di un amore chesi dona per generare comu-nione». Quindi il Vescovoha offerto una meditazionesui due momenti di questaalleanza tra Dio e il suo po-polo: il patto antico instau-rato sul Sinai e segnato dalforte elemento del sangueasperso, simbolo della vita-le presenza divina (Es 24, 3-8), e l’alleanza eterna e nuo-va di Gesù inaugurata conl’Istituzione dell’eucaristiache il Vangelo di Marco (Mc14, 12-16. 22-26) «collocatra il tradimento di Giuda equello imminente di Pietro:Gesù pronuncia la sua be-nedizione per una comunitàdi peccatori – ha proseguitomons. Marrucci – Per loroanzitutto egli offre il suocorpo e il suo sangue, perristabilire la perduta comu-nione con Dio. L’eucaristiadice infatti quanto Dio ciama di un amore senza li-

miti, che accetta il tradi-mento, la condanna, la mor-te. È un amore che non sinutre di umana ragionevo-lezza ma vive di ciò che do-na: amore». Per questo – haconcluso il Vescovo «unaChiesa che non fosse euca-ristica e che non vivesse te-sa al compimento di unamore così grande nella suacarne sarebbe troppo pove-ra: nella nostra vita battesi-male siamo chiamati invecea sperimentare ogni giornola consacrazione dello Spiri-to per diventare tutti quantiinsieme sacrificio gradito aDio».

Quindi, conclusa la cele-brazione eucaristica, si ècomposto il corteo festosoche ha accompagnato ilSantissimo Sacramento perle strade principali dellaCittà, dove i petali dei fiori,sapientemente disposti, di-segnavano i simboli dellafede eucaristica. Dieci qua-dri floreali hanno colorato ilpercorso della processione;in ciascuno di essi un tema,una realizzazione meticolo-sa, un messaggio che pren-de forma e colore nelle co-rolle variopinte e nelle fo-glie, nelle sabbie a più sfu-mature e nei semi. L’epilo-go, nel Duomo gremito, conla benedizione eucaristica eun mandato preciso eprofondo del Vescovo: «Ab-biamo accompagnato Gesùin processione nel cuoredella nostra Città. È piutto-sto Lui ad averci portati ed

accompagnati come fa inogni istante della nostra vi-ta. Da questa festa imparia-mo a sperimentare di più e

meglio la costante e prezio-sa compagnia del Signorenell’Eucaristia, sorgentedella vera comunione».

TARQUINIA La grande festa del Corpus Domini

«L’eucaristia dicequanto Dio ci ama»

Comunicato della Curia VescovileLe associazioni, i movimenti e le varie realtà ecclesia-li, che vivono la vita diocesana e che hanno la tradi-zione di svolgere Giornate di sensibilizzazione e di rac-colta per le loro attività caritative, sia all’interno delleChiese che nel sagrato antistante o adiacente, sonopregate di far pervenite alla segreteria vescovile ilCalendario di queste manifestazioni entro la fine delmese di agosto.

Queste saranno inserite nel Calendario Diocesanoche si sta predisponendo, dopo che il Vescovo avràprovveduto ad autorizzare una sola giornata nel corsodell’anno per ciascuna realtà ecclesiale che ne farà ri-chiesta.

La Chiesa diocesana infatti è impegnata nel corsodell’anno in diverse “collette imperate” a livello na-zionale; a queste si aggiungano quella diocesana peril seminario e le eventuali che eventi di calamità im-pegnano tutti nella solidarietà fraterna.

Nessun’altra autorizzazione verrà concessa al difuori di questa via ordinaria di richiesta e, qualora sipresentino delle istanze particolari, il sacerdote è te-nuto ad informare il Vescovo e solo da lui ottenernefacoltà.

La Parrocchia di Santa Luciasi aggiudica il Premioper l’infiorata più bella

Un quadro floreale con l’immagine radiosa della Vergi-ne, icona della Chiesa in cammino e illuminata dalloSpirito, composto dai giovani della Parrocchia SantaLucia Filippini si è aggiudicato il Premio della “Lunganotte dei fiori”. Molti i temi scelti per creare i disegnidelle infiorate, dieci in tutto. Dal quadro con i tre mo-menti dell’eucaristia (adorazione, sacrificio, comunio-ne) creato con grande precisione dai frati dell’Immaco-lata in San Francesco, alla piccola chiesa romanicacontornata dai fiori nel quadro del Comitato di SanMartino. Dai simboli degli evangelisti che incornicianoil Vangelo scelti per l’infiorata del gruppo “L’Aquilone”,alla suggestiva composizione con il calice e l’ostia dellaParrocchia Stella del Mare. Il tema della Famiglia edell’Eucaristia (come nel recente incontro internazio-nale di Milano) è stato il cuore del variopinto quadrofloreale della Parrocchia Madonna dell’Ulivo mentrenell’infiorata dei giovani della Parrocchia di San Gio-vanni si stagliava l’incontro di due mani alla luce delsacrificio della croce e in quella della Croce Rossa lacolomba dello Spirito irradiava la mensa eucaristica.Gran finale, come di consueto, con la vasta composi-zione degli Scout sulla piazza del Duomo: una celebra-zione di fiori e colori dei 35 anni di vita del grupposcout di Tarquinia che riassumeva i simboli dello scou-tismo.

Due momenti della Processione

AVVISOSi rende noto che venerdì 22 giugno alle ore 19.30,presso la chiesa di San Giovanni Battista in Tarquinia,si terrà la presentazione a cura del dott. Tiziano Torresidel libro della prof.ssa Lilia Grazia Tiberi dal titolo LaChiesa di San Giovanni Gerosolimitano e la Commendadell’Ordine di Malta.

L’evento rientra nel quadro dei festeggiamenti per laFesta Patronale di San Giovanni Battista.

Sarà presente l’autrice.Al termine, in Duomo i saluti e i ringraziamenti del vescovo e delle autorità cittadine

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CIVITAVECCHIA-TARQUINIALazio setteregion

e AVVENIREDOMENICA

17 GIUGNO 2012 19

Come ogni anno, le vie principali ed ilcentro di Pescia Romana sono stateanimate da tantissime persone richia-mate dal “Cristo Risorto” vivo e pre-sente nell’Eucarestia

Domenica 10 giugno alle 18.00, si èsvolta la processione del CorpusDomini. A celebrare la Santa Messain una piazzetta del Borgo Vecchio,Don Leopold, responsabile dell’uf-ficio missionario diocesano e vice-parroco della parrocchia di SanGordiano in Civitavecchia, invitatodal nostro parroco don Giovanniche con lui ha concelebrato. L’alta-re, allestito all’aperto, è stato posi-zionato di fronte ad una splendidainfiorata preparata da un gruppoparrocchiale, dove erano messi inevidenza i segni del pane e del vi-no. Durante la celebrazione DonLeopold, commentando il Vangeloproposto dalla liturgia, ci ha ricor-dato che l’Eucaristia, istituita daGesù durante l’Ultima Cena, è di-ventata una delle principali festi-vità del nostro calendario liturgico,a seguito del “miracolo eucaristicodi Bolsena”. I segni del pane e delvino, scelti dal Signore per questomistero, hanno lo scopo di mante-nere viva la memoria del Signore edi suscitare in noi la gratitudine.Senza l’Eucaristia non avrebbe sen-

so la messa, ha sottolineato DonLeopold. Fra tutte le celebrazioni,la festa del Corpus Domini è quellache maggiormente ci dovrebbe farsentire Chiesa, quindi comunitàriunita intorno al Corpo di Cristo ein Cristo.

Presenti tutti i bambini che han-no ricevuto quest’anno il Sacra-mento della Prima Comunione, al-cuni dei quali hanno letto le pre-ghiere dei fedeli. Tutta la comunitàha pregato perché rimanga vivo inloro il desiderio di entrare in comu-nione ogni Domenica con il Corpodi Cristo. Finita la messa, è iniziatala processione recitando il SantoRosario. Il Santissimo è stato porta-to per le vie del paese in manierasilenziosa. Abbiamo pregato per gliammalati nel corpo e nello spirito,per i terremotati dell’Emilia-Roma-gna, per le nostre famiglie. Unatappa è stata fatta davanti la sededell’Arciconfraternita della Miseri-cordia per poi raggiungere la chiesaparrocchiale di San Giuseppe Ope-raio, dove sul sagrato abbiamo po-tuto ammirare un meraviglioso tap-peto preparato da un altro gruppoparrocchiale, prima di entrare perconcludere insieme con un momen-to di riflessione e con la solenne be-nedizione.

Una catechista

“Notte prima degli esami” è or-mai un titolo storico: una dellepiù fortunate canzoni di Anto-nello Venditti degli anni Ottantache, recentemente, ha ispiratoun filone cinematografico im-prontato sulle vicende degli stu-denti alle prese con l’esame dimaturità. Un genere sentimen-tale che fa leva su uno degli av-venimenti fondamentali dellavita, non a caso chiamato “ma-turità”, anziché utilizzando ilpiù asettico termine di “esamedi stato”.

Proprio per questo l’Ufficioper la Pastorale Giovanile dellaDiocesi ha promosso per doma-ni sera, 18 giugno alle ore 19nella parrocchia di San Liborio aCivitavecchia, una messa dedi-cata ai maturandi, a coloro cheda mercoledì prossimo si siede-ranno sui banchi per affrontareil tema di italiano e, a seguire, lealtre prove.

«Si tratta – spiega don Federi-co Boccacci, responsabile per laPastorale Giovanile – di una ce-lebrazione in cui affidare al Si-gnore tutte le fatiche e le ansiedi un momento così importantenella vita dei giovani».

Don Federico, che guida an-che la comunità parrocchiale diSan Liborio, spiega come l’ini-ziativa sia nata proprio da ungruppo di ragazzi suoi parroc-

chiani e si sia diffusa attraverso«il tam tam di Facebook». Lamessa non sarà però una “pre-ghiera scaramantica” ci tiene aprecisare il sacerdote, «ma un ri-to in cui chiedere l’aiuto del Si-gnore per quello che è il puntodi partenza per le scelte di vitafondamentali dei giovani. Glistudenti chiederanno la serenitàe la grazia per affrontare questaprova».

La celebrazione di lunedìconcluderà anche un anno pa-storale molto importante per igiovani della diocesi. «Un perio-do di grazia che è seguito allaGiornata Mondiale dei Giovania Madrid con Papa BenedettoXVI» spiega don Federico. Pro-prio la preparazione dell’appun-tamento spagnolo e le fasi suc-cessive hanno permesso di rilan-ciare in Diocesi la pastorale deigiovani.

«Già prima di partire per Ma-drid abbiamo ospitato oltre cen-to ragazzi della Diocesi di Lore-to, in pellegrinaggio con l’iconadella Madonna del loro santua-rio da portare nel raduno spa-gnolo. Con loro abbiamo condi-viso momenti di preghiera e lapreparazione prima della par-tenza» ricorda don Federico.

Un altro appuntamento fon-damentale è stato, lo scorso au-tunno, l’incontro di tutte le

realtà giovanili della Diocesi cheavevano partecipato alla GMG.Tanti giovani, da parrocchie,gruppi scout e movimenti, chehanno condiviso quanto vissutoa Madrid in un pomeriggio difesta proiettando ognuno un fil-mato in cui raccontavano il loropellegrinaggio.

Tra le iniziative proposte dal-l’ufficio diretto da don Federiconell’ultimo anno ci sono statedue novità che hanno riscossomolto successo. Si tratta dellaFesta dei Cresimati, che ha vistola partecipazione di oltre 150 ra-gazzi che iniziavano così il lorocammino del dopo-cresima, el’animazione dei giovani nellaVia Crucis cittadina durante lasettimana santa.

Iniziative che già proiettano ilsacerdote a pianificare il nuovoanno con programmi che coin-volgano parrocchie, movimentie associazioni.

«Cercheremo – spiega DonFederico – di rendere partecipiil più possibile tutte le realtàdiocesane realizzando una con-sulta in cui programmare inizia-tive sia per adolescenti che per igiovani. Prevediamo la realizza-zione di diverse commissioni:per l’animazione, la preghiera eanche per la comunicazione, co-sì da dialogare con i giovani at-traverso le nuove tecnologie».

È più di un decennio che mireco in pellegrinaggio a Ne-pi per pregare sulla tombadi Cecilia Eusepi. La primavolta rimasi molto colpitadalla semplicità della picco-la lapide, posta in basso adestra guardando l’altaredella cappellina dell’Addolo-rata, dove a lettere nere e ri-levate è scritto l’epitaffio esu una di queste era appog-giato un “santino” della Ve-nerabile.

In seguito il “santino” fusostituito da un’immagine inceramica. Non so perchénon ho mai notato la pre-senza di una “lampada” elet-trica davanti alla lapide.

Forse per la sua luce di-screta, forse perché nascostatra i vasi dei fiori e tra altriceri più luminosi, o forseper la breve permanenza da-vanti alla tomba, dove an-che gli altri pellegrini vole-vano sostare, quella “lampa-da” mi è passata inosserva-ta. Ultimamente, dopo la ri-cognizione delle spogliemortali di Cecilia ed il tra-sferimento della bara in unastanza chiusa del conventodei Servi di Maria, ho vistola “lampada”.

Franca, (la sagrestanadella chiesa, così la chiamoper la sua presenza ultrade-cennale, molto attiva nella

chiesa di S. Tolomeo) mi haraccontato allora la storia diquel semplice lume che pertanti anni ha tenuto, e tieneancora, compagnia a Ceci-lia.

Infuriava la secondaguerra mondiale quandoEvardo Longhi, giovane ne-pesino, classe 1923 (era natoil 15 novembre) come tantiitaliani dovette partire per laguerra e fu mandato al fron-te russo, lasciando soli a Ne-pi gli anziani genitori. Fufatto prigioniero e portato inuna zona tra la Germania ela Polonia. Lontano da casa,tra i pericoli della guerra, ilsuo pensiero era rivoltosempre ai suoi cari e quan-do la nostalgia lo soffocavapregava Cecilia e le diceva:“Senti Cecì, famme vedè comestanno mamma e papà”. Im-mancabilmente, ogni qual-volta che si rivolgeva così alei, sognava la sua casa e isuoi cari.

Finita la guerra e ritorna-to sano e salvo trovò i suoigenitori in buona salute e lasua casa così come la vede-va in sogno.

Evardo era un buon cri-stiano, lavorava all’Enel ecoltivava pure un orticellodove seminava anche deifiori che poi portava a fascisulla tomba di Cecilia. Un

giorno portò anche la “lam-pada”. Aveva costruito il ba-samento in formica, mate-riale con il quale aveva rico-perto i mobili della sua cuci-na, aveva acquistato poi unalampada di metallo, chiusada un coperchio di vetroopaco a mo’ di fiamma, ave-va applicato un filo elettricoed uno spinotto collegato aduna piccola lampadina e l’a-veva lasciata vicino allatomba di Cecilia. Un donosemplice, una lampada mo-desta, ma simbolo di ungrande amore e gratitudineverso Colei che l’aveva so-stenuto ed aiutato nei giornibui della guerra. Cecilia gliaveva riscaldato il cuore,aveva ascoltato le sue pre-ghiere e lui le ha lasciato, aperenne ricordo, la “lampa-da”.

Ora Evardo non c’è più,si è riunito ai suoi genitoried a Cecilia il 15 gennaio1987, ma la luce della sualampada è ancora accesa da-vanti alla porta della stanzadove ora è ospitata Ceciliain attesa di essere posta de-finitivamente ai piedi dellaMadonna Addolorata, comelei ardentemente desiderava(dopo la beatificazione chesi terrà oggi a Nepi).

Una pellegrinadi Monte Romano

TARQUINIA

Festa patronale di san Giovanni BattistaPROGRAMMA 2012

Mercoledì 20 giugno: Apertura del Triduo - Giornata delle Comunità Neocatecu-menali.

Ore 18.00: S. Rosario solenne.Ore 18.30: Santa Messa. Celebrerà mons. Cono Firringa.

Giovedì 21 giugno: Giornata dell’Azione Cattolica e delle Catechiste.Ore 18.00: S. Rosario solenne.Ore 18.30: Santa Messa. Celebrerà don Vincenzo Dainotti, Amministratore Parroc-

chiale della Cattedrale di Civitavecchia e Assistente Diocesano Azione Cattolica.

Venerdì 22 giugno: Giornata dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio.Ore 18.00: S.Rosario solenne.Ore 18.30: Santa Messa. Celebrerà don Augusto Baldini, Parroco di Allumiere.

Sabato 23 giugno: Festa di San Giovanni Battista, Patrono della Parrocchia e del-l’Ordine dei Cavalieri di Malta.Ore 18.00: Santa Messa solenne. Celebrerà S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Sciacca, Se-

gretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Canta ilCoro “Ensemble Incantus” di Civitavecchia diretto dal Maestro Riccardo Schiop-pa, all’organo il Maestro Luca Purchiaroni.

Ore 19.30: Processione di San Giovanni Battista secondo il tradizionale percorso. Sa-ranno presenti le Autorità Cittadine, i Cavalieri del Sovrano Militare Ordine diMalta, con tutta la Delegazione di Viterbo, i Cavalieri del Santo Sepolcro di Ge-rusalemme, i Volontari dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, il Corteo Storico diTarquinia, la Banda Musicale Cittadina “G. Setaccioli”, il Corteo in costume deibambini. Al termine della Processione, avrà luogo il tradizionale lancio dei pal-loncini, a cura del Gruppo giovanile “L’Aquilone” della Parrocchia.

Domenica 24 giugno: Giornata Mondiale per la Carità del Papa e Festa liturgica diSan Giovanni Battista.

Ore 8.30: Santa Messa a San Leonardo.Ore 9.30: Santa Messa.Ore 11.00: Santa Messa. Celebrerà Mons. Ermes Viale, Segretario Amministrativo di

“Propaganda Fide”.Ore 18.30: Santa Messa.

Con la Festa Patronale di San Giovanni Battista si conclude ufficialmente l’AnnoPastorale 2011/2012.

Parrocchia San Giuseppe Operaio

Celebrazione solennedel Corpus Domini

Domani un’altro appuntamento, promossodall’Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile

Una messa dedicata ai maturandi

NEPI Oggi pomeriggio la solenne beatificazionedella giovane Cecilia Eusepi

La lampada perpetua di CeciliaPARROCCHIA SS. GIOVANNI BATTISTA

E LEONARDO

COMITATODEI FESTEGGIAMENTI

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CIVITAVECCHIA-TARQUINIALazio sette

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“Caro Gesù piuttosto che offen-

derti famm

i morire, G

esù te loprom

etto, sarò tutta tua, persem

pre tua”.Q

ueste non sono le paroledi una ragazza che dopo avertrascorso gli anni dell’infanziae dell’adolescenza, si apprestaora, in età m

atura, a fare lascelta fondam

entale della vita.N

o. Sono parole dette da unabam

bina di appena sette anniil giorno della Prim

a Com

u-nione. Q

uesta bambina è C

e-cilia Eusepi.

Quando si è piccoli si dico-

no tante cose e si fanno tanteprom

esse, crescendo, poi, sicam

bia e si dimenticano le

promesse fatte. Così è per tan-

ti, ma non per tutti. C

eciliarientra in queste eccezioni. Asette anni dim

ostra di avereuna m

aturità di fede parago-nabile a una persona adulta,questo è dim

ostrato dal fattoche m

anterrà fino all’ultimo

l’impegno che si era presa con

Gesù, quel 2 ottobre 1917,

quando per la prima volta lo

ricevette nel suo cuore.Le parole di Cecilia indica-

no anche un obiettivo, quellodella santità, non sem

pre faci-le da raggiungere, soprattuttoquando qualcun altro fa’ deltutto per ostacolarti. N

el casodi Cecilia, questo qualcun al-tro è la m

alattia. Ha provato

in tutte le maniere a scorag-

giarla, a farla rinunciare al-l’im

pegno preso, ma C

ecilianon dem

orde, come S. Paolo

ripete: “Quando sono debole, è

allora che sono forte” (2Cor

12,10). Impara ad am

are lasofferenza (C

f Diario, 8 feb-

braio 1928), questa diventa ilbanco di prova del suo am

orea G

esù fino all’ultimo giorno

della sua vita, quando, dopoessersi com

unicata per l’ulti-

ma volta, trova la forza per

cantare l’inno che aveva im-

parato da bambina e cantato il

giorno della Prima C

omunio-

ne. Terminato questo, ripete

anche le parole di S. Teresa diLisieux: “M

orir d’amor, o qual

martirio santo! Ed è pur quello

che vorrei soffrir! Sciogliete, ocherubini, il vostro canto, l’esi-lio m

io, lo sento, è per finir!D

eh compi il sogno m

io, dolceSignore, fam

mi m

orir d’amore!”.

Morirà la notte seguente.D

ella santità di Cecilia si

erano resi conto in diversi: lem

onache Cistercensi del m

o-nastero di S. Bernardo, il p.G

abriele M. Roschini e altri

suoi confratelli Servi di Maria,

i familiari di N

epi e di Monte

Romano. È qui che Cecilia na-

sce il 17 febbraio 1910, ed èqui che trascorre ininterrotta-m

ente i primi cinque anni del-

la sua vita, comportandosi co-

me una norm

ale bambina che

ama giocare e fare i capricci.

Qui frequenta la scuola m

a-terna com

unale. Lo scoppiodella prim

a guerra mondiale e

la chiamata al fronte del fra-

tello Vincenzo, sono il m

otivoper il quale la piccola Ceciliae l’anziana m

amm

a Paolina,lasciano M

onte Romano per

andare a Nepi, dallo zio Filip-

po Mannucci, che lì era fatto-

re presso l’azienda agricola“La M

assa”, di proprietà deiduchi G

razioli Lante della Ro-vere.L’odore della santità di Ce-cilia, dicevo, raggiunse prestoM

onte Romano. Più volte, in-

fatti, la mam

ma e lo zio vi ri-

tornarono per visitare gli altriparenti, narrando loro la vi-cenda eroica di questa ragaz-za, m

orta ad appena diciottoanni. Inizia così quel legam

eforte tra C

ecilia e i montero-

manesi che non si è m

ai inter-rotto: i prim

i pellegrinaggi or-

ganizzati con vetture a noleg-gio, poi il cam

ion che per se-dili aveva “balle di paglia”, fi-no ad arrivare ai confortevoliautobus degli ultim

i anni.O

ra l’odore della santità diCecilia ha raggiunto il m

ondointero, perché da dom

enicascorsa è stata proclam

ata Bea-ta e, quindi, iscritta all’albodei beati della Chiesa univer-sale. G

ià l’opera missionaria

del Gruppo “C

ecilia Eusepi”,della parrocchia Santo Spiritodi M

onte Romano, aveva con-

tribuito notevolmente a far

conoscere il nome e la spiri-

tualità di Cecilia in diverse

parti del mondo. D

omenica

scorsa, però, le parole pro-nunciate dal papa BenedettoX

VI durante l’A

ngelus in piaz-za S. Pietro, hanno fatto vera-m

ente il giro del mondo.

Il papa ha messo in eviden-

za la fede incrollabile e la gran-de capacità di sacrificio per lasalvezza delle anim

e, vissuti daC

ecilia negli ultimi due anni

della sua vita, quando, unita aC

risto crocifisso, ripeteva: “Èbello darsi a G

esù, che si è datotutto per noi”.

Il pomeriggio di questo

stesso giorno si è celebrata aN

epi la solenne beatificazio-ne, presieduta dal cardinale

Angelo A

mato, Prefetto della

Congregazione per le C

ausedei Santi, concelebrata da seivescovi – tra questi M

ons. Ro-m

ano Rossi di Civita Castella-na e M

ons. Luigi Marrucci,

nostro vescovo diocesano – eda num

erosi sacerdoti. Pre-senti circa quattrom

ila fedeli,devoti di C

ecilia. Circa due-

cento i monterom

anesi pre-senti a N

epi (tra quelli in piaz-za della Bottata e nella chiesadi S. Tolom

eo), molti di più ne

sarebbero accorsi se avessimo

avuto più posti a disposizione!La celebrazione è stata bella e,per noi che am

iamo C

ecilia,anche com

movente. Il cardi-

nale, durante l’omelia, ha

messo in evidenza due grandi

virtù di Cecilia, vissute in mo-

do straordinariamente eroico:

la Fede, che ella dimostrava

soprattutto verso la SS. Euca-ristia e l’U

miltà

praticata du-rante la sua breve esistenza,tanto da definirsi: “Il N

iente diG

esù”. Poi il cardinale ha pro-seguito cogliendo due m

essag-gi che l’esperienza di C

eciliaci offre. Q

uesti due messaggi,

Mons. A

mato, li ha rivolti in

modo particolare ai giovani,

coetanei di Cecilia, e sono: laFortezza, che bisogna averedurante le prove della vita e

la Sppersadifficporatvaloredal nl’intequaleIl mte, pescopes’innpiazzCecilapplazolettbeatano a quel pane te Rofesta)m

e ilquellche pattesonaciadelle concelargcessovisto coron

Ch– m

abeatatantecom

ploro ardengiornCiCecilche schiesSacrosua eci è s“C

ecidai msem

ptutto ha scracol

Il “Picco

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sù” h

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eg

li altari

Cecilia E

usepi proclamata bea

Presieduta dal cardinale Am

ato, la celebrazione si è svolta domenica sco

AV

VISO

Si rende noto che sabato 7 luglio 2012 alle ore 19.00, in Piaz-za D

ante a Monte Rom

ano, S.E. Rev.ma M

ons. Luigi Marruc-

ci presiederà la Solenne Celebrazione Eucaristica di ringrazia-m

ento per l’avvenuta beatificazione di Cecilia Eusepi, con ilcanto del Te D

eum e processione finale con la reliquia della

Beata.Si invitano sacerdoti, diaconi, religiosi - religiose e fedeli

tutti della diocesi, a partecipare.I rev.di sacerdoti e diaconi sono pregati di dare conferm

adella loro presenza presso l’U

fficio Liturgico della Curia Dio-

cesana.

Atto

di b

attesimo

di C

ecilia Eu

sepi avven

uto

il 26 febb

raio 1910

Partico

lared

ella targa

po

sta sulla

facciata della

casa natale il

10 settemb

re1989

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ta Cecilia h

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Si rende noto che venerdì 29 giugno, Solennità dei SS.A

postoli Pietro e Paolo, alle ore 18.00, nella chiesa parroc-chiale si terrà una Solenne Eucaristia per celebrare il 65°anniversario dell’O

rdinazione Sacerdotale di don RenzoCO

PPON

I.

CIV

ITAVE

CC

HIA

La Parrocchia San Pietro (Aurelia) come tradizione ha orga-

nizzato anche quest’anno una Festa in onore del Santo Pa-trono. Il program

ma religioso prevede per il 26-27-28 alle

ore 17 la Santa Messa seguita dall’Adorazione Eucaristica,

mentre per venerdì 29, Solennità dei Santi Pietro e Paolo,

la Santa Messa è alle ore 18 e a seguire la Solenne Proces-

sione per le vie del quartiere.

AV

VIS

I

peranza, che non va mai

a, nemm

eno nei mom

enticili. A

conclusione, il por-to ci ha ricordato che ile di una vita non si calcola

numero degli anni, m

a dal-ensità dell’am

ore con lae è stata vissuta.m

omento più em

ozionan-erò, è stato quando si èerto il grande arazzo chenalzava im

ponente sullaa, raffigurante il volto dilia. Il lungo e scroscianteauso, lo sventolio dei faz-ti, il canto dell’inno dellaa C

ecilia Eusepi e il suo-distesa delle cam

pane (inm

omento anche le cam

-delle due chiese di M

on-om

ano hanno suonato a), hanno solcato di lacri-l viso di tanti, soprattuttolo di noi m

onteromanesi,

per anni e anni avevamo

o questo mom

ento. La te-a dei tanti pellegrinaggi,tante preghiere e, m

i siaesso, delle tante offerteite per finanziare il pro-

o di beatificazione, hannoin quel m

omento il loro

namento.

hissà che festa in Paradisoagari proprio insiem

e allaa Cecilia – hanno fatto lee generazioni di nostripaesani, che per tutta lavita avevano desiderato

ntemente di vivere questa

nata! sarebbe piaciuto riaverelia a M

onte Romano, an-

solo per un giorno, nellasa da dove, rigenerata alo Fonte, era com

inciata laesperienza cristiana. N

onstato concesso. Pazienza!ilietta” (così è chiam

atam

onteromanesi) è stata

pre motivo di vanto per

il paese – anche perchécelto di intercedere il m

i-lo che l’ha portata alla

gloria degli altari, proprio aM

onte Romano – ora lo sarà

ancora di più. Proseguiremo

quel camm

ino iniziato dai no-stri avi con la stessa tenacia,com

unicandolo alle generazio-ni future, affinché questo can-dido G

iglio, sbocciato nel giar-dino di M

onte Romano, possa

raggiungere il riconoscimento

più alto, ovvero il titolo di«Santa».

“Nel suo silenzio l’anim

a fio-risce e com

e palma cresce nella

luce. Così t’innalzi, piccola Ce-cilia, portando frutti di grazia everità”. Sono queste le paroledella prim

a strofa dell’innodella beata C

ecilia Eusepi,com

posto da Mons. Frisina.

Questi frutti di grazia e di

verità sono proprio quelli dicui abbiam

o bisogno tutti, ca-ra C

ecilia, sono la pioggia digigli da te prom

essa e di cui civogliam

o rinfrescare, affin-ché, tanto a M

onte Romano,

quanto nella nostra diocesi,com

e nel mondo intero, pos-

sano regnare sempre quella

Fede, quell’Am

ore e quell’U-

miltà che com

pongono il tuom

essaggio spirituale e che oraci consegni com

e eredità dafar fruttificare.

Fo

to a cu

rad

el Co

l.Nico

la Gen

tile

atarsa a Nepi

Anche i nostri giovanisi “stringono” al Santo Padre

Gratitudine e vicinanza a Papa Benedetto X

VI dopo gli at-

tacchi mediatici che tentano di indebolire la sua im

mensa

figura. Per questo un gruppo di giovani della nostra Diocesi

sarà in Piazza San Pietro durante l’Angelus il prossim

o 29giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo patroni di Rom

a,di cui il Pontefice è vescovo.

L’Ufficio D

iocesano per la Pastorale Giovanile aderisce

così all’appello lanciato dal cardinale Agostino Vallini, vica-

rio del Papa per la diocesi capitolina, che ha invitato i ro-m

ani e l’intera comunità a “stringersi” al Pontefice in segno

di affettuosa solidarietà.Per partecipare all’A

ngelus insieme al gruppo civitavec-

chiese è possibile contattare Don Federico Boccacci (tel.

3284155653).

Nep

i - Un

mo

men

to d

ella solen

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eatificazion

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ecilia il 19 settemb

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ecilia il 17feb

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2007

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