Nuoto giugno 2012

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nuoto Anno 2| numero 06 Cielo d'oro

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La prima e unica rivista dedicata interamente al nuoto italiano e internazionale spaziando anche tra salvamento, acque libere e master

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nuotoAnno 2| numero 06

Cielod'oro

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Direttore responsabileWalter perosino

Direttore amministrativomonica Gini

reDazioneCorso mediterraneo 67 torino Fax 011 [email protected]

i nostri Collaboratori: sonia arpaia, Cristina Chiuso, andrea Ciccone, luca De matteis, alberto Dolfin, Francesca Galluzzo, andrea masini, Federico militello, ilenia moracci, luigi vaccariello

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realizzazione GraFiCaClaudia rubiu / talia verlato

solomagazine nuotoè una produzione

autorizzazione del tribunale di torino n.ro 8/11 del 25 gennaio 2011

anno ii, numero 6 GiuGno 2012

Sommariosommario sommario sommario sommario sommarioSommario

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46 ambra esposito, gemma preziosa di Andrea Masini

giovanile

Concessionaria di pubblicitàt21 s.r.l. | target to onevia Francesco reina 3520133 milanot +39 02 97373747 +39 02 97373864F +39 02 70 051582@ [email protected] ufficio: t21_milanowww.t21.eu

06 un nuovo Cielo su londradi Alberto Dolfin

in primo piano

14 rebecca soni al bivio di Alberto Dolfin

24 William meynard, una riserva di lusso di Alberto Dolfin

mizuno . i T

Federica

P e l l e g r i n i

AW12 Swim Pellegrini - A4.indd 1 23/04/2012 10.44.11

46

2814

28 il fattore pavone di Sonia Arpaia

34 la rana italiana di Luca De Matteis

40 Carli e maestri, ragazzi d'europa di Luca De Matteis

spazio azzurro

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62 Diario mondiale di Ilenia Moracci e Luigi Vaccariello

66 andrea toja, un delfino dorato di Ilenia Moracci

70 una gara da record di Francesca Galluzzo

master

le rubriche

92 al cuore del nuoto di Andrea Ciccone

acque libere74 nelle mani di sergio Crescenzi di Andrea Masini

80 il principe dei laghi di Francesca Galluzzo

le nostre società86 lerici sport 195488 99 sport l'aquila90 Centro ester napoli

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Sommario

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Fast lane di Cristina Chiuso

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50 Federica Ferraguti, destinazione adelaide di Alberto Dolfin

56 piemonte, terra del salvamento di Alberto Dolfin

salvamento

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Un nUovo Cielo sU londra

Dimenticate le polemiche della scorsa stagione per la discussa positività ad un diuretico, il brasiliano vuole confermarsi l’uomo più veloce del mondo

di Alberto Dolfin / foto Getty imAGes e AnDreA mAsini

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A tutto gas verso londra. la rincorsa olimpica di Cesar Cielo è partita dall'italia. A poco più di un mese dall'olimpiade, lo sprinter brasiliano si è rituffato nello stadio del nuoto, una piscina che gli ha regalato un momento straordinario nella sua carriera come la doppietta iridata 50-100 stile libero firmata tre anni fa.

intervista

«Ho dovuto affrontare un periodo molto difficile, ma l'Ho superato i ragazzi italiani sono stati straordinari, il nostro rapporto è rimasto intatto»

D'altronde, pur essendo un gira-mondo come molti dei suoi col-leghi, il venticinquenne paulista

è molto legato ai ricordi ed in particola-re attaccato alle sue radici. Per questo, dopo essere cresciuto negli Stati Uniti ed aver gareggiato nel circuito NCAA contro alcuni dei migliori velocisti al mondo, tra cui il suo grande amico Bousquet, ha de-ciso di tornare alle origini, scegliendo di rientrare in Brasile per preparare l’Olim-piade londinese.

Nel frattempo, ne è passata di acqua sotto i ponti e lo stesso Cielo è cambiato. La di-scussa positività al furosemide con le suc-cessive polemiche, che hanno spaccato in due filoni opinione pubblica e nuotatori di tutto il pianeta poco prima dell’appun-tamento iridato di Shanghai, sono ormai uno sbiadito ricordo: la risposta Cielo ha voluto darla in acqua all'Oriental Sport Center dove si è preso due ori e si è la-sciato andare a un pianto liberatorio, ben diverso dalle lacrime di gioia dell'Olim-piade cinese. Per sua ammissione, ora si sente più maturo, pronto ad una nuova sfida a cinque cerchi. Una battaglia in cui ha già scelto quale ruolo recitare. L'amore per la velocità pura e le sue caratteristiche lo fanno optare per la gara più rapida dello stile libero, di cui è olimpionico uscente, pur non abdicando nella gara regina. Cielo si sente fiducioso e pronto a replicare l'oro olimpico di Pechino 2008, mentre nei 100 cercherà di rendere vita dura al favoritis-simo Magnussen. D'altronde, fu proprio il bronzo raccolto nei 100 stile libero di quattro anni fa a far scattare nella testa del brasiliano una nuova consapevolezza. Tra quattro anni poi, c'è l'Olimpiade in casa, dunque Londra è soltanto un capitolo in

dio. Ma è difficile parlare di quei primati, credo che un 47" alto possa bastare per finire nelle primissime posizioni. Penso che James sia il favorito sui 100, io spero di nuotare il tempo più basso che posso e questo dovrebbe bastare per lottare per le medaglie. Nei 50 sarà lo stesso, dipen-de molto da come si comporteranno gli altri. Ma quei record fatti con i costumi in poliuretano difficilmente cadranno».

La scorsa stagione non è stata per niente facile per lei. Che cosa le è rimasto di questo periodo difficile?«È tutto passato per me, è un ostacolo che ho dovuto affrontare, ma l'ho superato».

un libro che ha già cambiato la storia ac-quatica del Brasile. Cielo spinge sull’acce-leratore ed è pronto a scriverne di getto una nuova pagina.

Cesar, quanto è stato importante tornare a Roma prima dell'Olimpiade, una città che le ricorda momenti straordinari come quelli del Mondiale 2009?«Bellissimo, le date erano perfette per il tipo di blocco di allenamento che stiamo svolgendo in questo periodo, il Settecolli non era né troppo lontano né troppo vicino all'Olimpiade, per cui era il momento esat-to per gareggiare. Per me è stato speciale tornare in Italia, un luogo che mi ricorda moltissimi bei momenti».

Si sente già pronto per la sfida olimpica?«Per ora mi sento molto concentrato sugli allenamenti ed ancora molti giorni ci sepa-rano dai Giochi. Siamo ripartiti per il Bra-sile subito dopo il Settecolli e torneremo in Europa direttamente per l'Olimpiade. Quest’anno non prenderò parte all’Open di Parigi. In questo periodo, ci stiamo con-centrando sempre molto sulla velocità e sfruttiamo il lavoro in palestra. Quello che conta ora è ultimare questi blocchi di la-voro, poi la velocità pura verrà fuori con il tapering».

Lei detiene entrambi i record mondiali su 50 (20"91) e 100 (46"91) stile libero. Già ad inizio stagione, James Magnussen ci aveva confidato di voler battere il suo record nei 100. Crede che a Londra questi due limiti cadranno?«Se batti il record, sicuramente sei sul po-

I suoi colleghi si sono divisi sull'argomento e molti ricordano il pollice verso di Jason Dunford subito dopo la finale dei 50 farfalla. Chi, invece, le è stato più vicino? «I miei amici sono rimasti tali e sanno chi sono. I ragazzi italiani sono stati straordina-ri: Pippo, Luca e Marco sono delle persone fantastiche. Il nostro rapporto è rimasto in-tatto, mi fido di loro e mi diverto sempre a stare in camera di chiamata con loro prima delle gare. Mi fa sentire di avere degli amici prima della gara, anche se poi so che fa-ranno di tutto per battermi in vasca pochi secondi dopo, ma anch'io la penso allo stesso modo. È bello avere amici in acqua e preferisco far finta che non sia successo niente la scorsa stagione».

Dunque, la camera di chiamata l'aiuta a scaricare la tensione ed i pensieri negativi?«Già, mi piace fare gli scherzi, mentre vi-sualizzare la gara mi innervosisce troppo, per cui cerco di rilassarmi. Do tutto quello che ho negli allenamenti, così quando arri-vo alle gare non devo pensarci più di tanto. Alcuni ascoltano la musica, altri si isolano e pensano alla gara. Per me l'importante è pensare ad altro, senza distrarmi, ma allo stesso tempo senza lasciarmi schiacciare dalla pressione».

Ricorda qualche aneddoto particolare accaduto prima

di una gara importante? «Al Mondiale in vasca corta di Dubai nel 2010 è stato divertente perché sul monitor in camera di chiamata facevano vedere un signore che teneva il suo bambino in alto e lo scuoteva da tutte le parti. L’hanno inqua-drato poco prima dei 100 stile libero e io ho detto: “Ragazzi, ma che cosa sta com-binando quello lì, così gli fa male!”. Siamo scoppiati tutti a ridere e nel frattempo era già ora di andare ai blocchi. È stato pazze-sco, abbiamo riso tutti fino a dieci secon-di prima della gara! Ma gli scherzi migliori sono quelli che faccio con Fred Bousquet, perché abbiamo vissuto e ci siamo allenati insieme per un bel po'».

Si riferisce, ad esempio, al video che gira su youtube in cui bevete un energy drink tra un 100 e l'altro?«Quello è stato terribile, una pessima idea. Nessuno deve provarlo a casa. Mai. Il gio-co era fare più 100 stile libero bevendosi tutta d’un sorso una bottiglia calda di ener-gy drink tra uno e l'altro. Sono stato male dopo tre ed è stata la peggiore sensazione che abbia mai provato».

Tornando seri, invece, qual è stato il momento più importante della sua carriera?«La medaglia di bronzo nei 100 stile libero all'Olimpiade di Pechino. Mi ha fatto capire che potevo vincere tutte le altre che ho conquistato dopo. Ero in corsia 8 e ho

intervista ı Cesar Cielo

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rebeCCa soni al biviodi Alberto Dolfin / foto Getty imAGes

la regina della rana mondiale si presenta ai Giochi con un grande dubbio: «l’olimpiade potrebbe essere la fine del mio percorso natatorio. sicuramente mi prenderò una pausa per rifletterci e deciderò con calma che cosa fare»

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il fattorePavone

il delfinista ligure è esploso agli europei centrando la finale dei 200 al fianco di laszlo Cseh: «Devo tutto

al mio tecnico Patrizia bozzano, è la mia “seconda mamma”»di soniA ArPAiA / foto foto Getty imAGes e AnDreA mAsini

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aMbra Preziosatesto e foto di AnDreA mAsini

la napoletana esposito è una delle speranze azzurre del dorso dopo aver centrato il podio assoluto: «Ho anche pianto al pensiero di aver avvicinato miti come la filippi»

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destinazione

federica ferraguti, al secondo anno in nazionale, è pronta al tour de force estivo con i compagni per preparare il mondiale rescue

adelaidedi Alberto Dolfin / foto frAnCesCo AlessAnDro ArmillottA

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Un'avventUra Mondialeil racconto di due master al loro primo mondiale. Gare, emozioni, tensioni e lo spettacolo di un evento che ha riunito la passione del nuoto da ogni angolo del mondo di ileniA morACCi e luiGi VACCAriello

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nelle Mani CresCenzi

lo storico medico ufficiale della nazionale si racconta senza segreti: «Viola Valli e luca baldini gli atleti più forti che ho ammirato»

testo e foto di AnDreA mAsini

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