Avadhut Gita

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Transcript of Avadhut Gita

Avadhoota Ghita Cap. 1 Libera traduzione dall'inglese di F.F.G. dei primi tre capitoli dell'Avadhoota G ita (gli insegnamenti di Dattatreya,) antico testo tradotto dal sanscrito da Sri Purohi Swami, edito da S. Mokashi-Punekar Munshiram Manoharilal Pvt. Ltd 1988 N ew Delhi India Capitolo I 1 Sri Avadhoota Dattatreya disse: solo per la grazia del Signore se un'anima o d ue aspirano all'unione con Lui, sfuggendo a seri pericoli. 2 Come posso prostrarmi di fronte a quel S senza forma, il solo immutabile bene, che riempie di s ogni cosa, attraverso la sua stessa natura e potere? 3 Ogni cosa fatta di terra, acqua, luce, aria, spazio, come le onde di un miragg io, non ha sostanza; ma io sono senza errore, uno senza un secondo; a chi allora dovrei prostrarmi. 4 Tutto non altro che il S. Non esiste vicinanza n distanza, come posso dire una c osa senza negarne un'altra? 5 Questa l'unica sostanza degli insegnamenti Vedici, l'essenza di tutto il conos cere del sentire. Per mia natura io sono il S senza forma che vive in ogni cosa. 6 In assoluta verit io sono Dio che vive in tutto perfetto come il cielo, puro e pulito di natura. 7 Io solo sono l'immutabile illimitata pura consapevolezza. Non provo n piacere n dispiacere. Mi domando come queste cose possano accadere ad altri. 8 Non penso mai in termini di bene e male, non parlo mai di bene e male, non lav oro per il bene o il male, io sono conoscenza, eterna pura ed oltre i sensi 9 La mente come il cielo che fronteggia ogni cosa. Difficile da definire, la men te ogni cosa, bench non la suprema. 10 Solo io occupo ogni cosa, vivendo senza preferenze, oltre i cieli. Come pu l'e videnza o il ragionamento essere d'aiuto perch io possa essere visto come sono? 11 Mi domando come tu non realizzi che tu solo esisti, vivendo egualmente in tut to, vivendo sempre e completamente in ogni cosa, sempre bruciando senza mai decl inare. Mi domando come tu, il maestro, pensi al giorno e alla notte. 12 Ricordati che solo tu risiedi sempre in tutte le cose. Quando dici di meditar e mediti su qualcos'altro da te stesso dividendo l'indivisibile? Poi tu farlo? 13 Tu non sei mai nato, non sei mai morto, non sei mai stato il corpo. I Veda di chiarano in molti modi che lo spirito nella sua gloria tutto. 14 Tu sei il bene in ogni luogo, in tutti i tempi dentro e fuori. Perch allora co rri qua e l come un'anima illusa? 15 Non c' unione n disunione tra te e me o qualunque altra cosa. Tu non esisti, io non esisto, il mondo non esiste, solo il S esiste ovunque. 16 Il tatto, il gusto, la vista e l'olfatto non sono te; n tu i cinque sensi. Tu solo sei la verit ultima. Perch allora tormentarsi? 17 Vita e morte, legame e liberazione, bene e male appartengono alla mente e non a te. Perch singhiozzare figlio mio? N tu n io abbiamo nome o forma. 18 Mente perch questa confusione? Perch erri come un fantasma? Pensa solo al S, rin uncia al desiderio e sii felice 19 Tu sei il solo principio che redime che rimane stabile e imperturbabile. Non hai desiderio n avversione. Ahim, perch allora ti tormenti con voglia di cose. 20 I Veda proclamano che il S senza qualit, senza impurit, senza declinazione, inco rporeo, retto. Portami senza dubbio a tale S. 21 Ci che manifesto irreale, solo ci che immanifesto reale. Chi scopre questa veri t non ritorna pi. 22 I saggi affermano che la realt una, ovunque la stessa. Rinunciando al desideri o, la mente non pensa pi all'uno o ai molti. 23 Quando tutto uno, libert incarnata, dove il fascino di meditare sul S, dove il fascino sulla meditazione sul Non-S, dove il fascino della meditazione quando c' u na disputa tra essere e non essere?24 Tu sei quel semplice principio, senza corpo, senza inclinazioni, senza nascit a, senza morte. Come puoi dunque affermare che conosci il S o che non conosci il S? 25 Quando i Veda proclamano: "Tu sei Quello", "Quello" significa il S. Ci che i Ve da intendono con "non questo, non quello" che tutto ci che fatto dei cinque eleme nti irreale. 26 Tu stesso hai riempito di te stesso ogni cosa dentro te stesso senza una lacu na. La tua mente menzognera non n il soggetto n l'oggetto della meditazione. Come puoi allora meditare impunemente. 27 Se non conosco il bene come posso servirLo? Poich io sono il bene non mescolat o, la realt ultima, trascendente come il cielo. 28 La mia personalit non la realt. Come pu essere che la realt non frammentata, che oltre il soggetto e l'oggetto, oltre l'immaginazione e l'intenzione, sia conosci uta solo da se stessa? 29 Nessun oggetto reale, nessun oggetto eterno La sola realt la bellezza del S. Il S non conosce n concordia n discordia. 30 Tu sei quella realt, semplice equanime, immateriale, la realt che non mai nata, la realt che non perir. Perch allora questa ricerca del S? Come fai a confonderti a ncora e ancora. 31 Quando un vaso si rompe il suo spazio si fonde nello spazio comune senza poss ibilit di riconoscimento, quando la mente ripulita la personalit si dissolve nel b ene universale senza possibilit di riconoscimento. 32 In verit non esiste vaso, non esiste spazio nel vaso, non esiste corpo, n anima nel corpo. Ricorda che solo lo spirito esiste, oltre il soggetto che conosce e l'oggetto della percezione. 33 Il S ogni cosa, ogni luogo, ogni tempo, connesso e stabile visibile e invisibi le. Non dubitare, ricorda "Tu sei Quello". 34 Non ci sono sacre scritture, non ci sono sacrifici, Dei, religioni, non ci so no colori, non ci sono livelli, non ci sono classi, non ci sono gruppi, non c' al cun sentiero oscuro n alcun sentiero luminoso, la realt ultima soltanto la bellezz a dello spirito. 35 Quando tu da solo sei tutto, oltre lo spazio da occupare e oltre l'oggetto ch e potrebbe occuparlo, come puoi pensare che il S possa essere trovato direttament e o indirettamente. 36 Alcuni cercano l'uno, alcuni cercano i molti, entrambi falliscono nel trovare la realt imparziale che trascende sia l'uno sia i molti. 37 Come si pu discutere della realt che oltre il colore, la qualit, oltre le possib ilit della mente e delle parole. 38 Quando trovi ogni cosa compreso il tuo s fisico effimero come l'orizzonte, com prendi lo Spirito e le tue abitudini dualiste scompaiono nell'aria. 39 Quando so che il mio S personale ed il S impersonale sono per natura uno e lo s tesso cielo, come potrebbe esistere qualcuno che medita e qualcosa su cui medita re. 40 Qualunque cosa io goda, qualunque cosa io offra, qualunque cosa io consacri, qualunque cosa io faccia, nulla mi appartiene. Sono senza macchia, senza nascita n morte. 41 Ricorda che tutto in questo mondo senza forma, senza trasformazioni, con l'in nocenza della natura e la bellezza del solo bene. 42 Senza dubbio tu stesso sei Spirito, come allora vorresti cercare di nuovo lo spirito? Come osi pensare che esso sia da trovare all'interno o che non possa es sere trovato per niente. 43 Figlio mio da dove viene quest'illusione, quest'allucinazione, quella luce e quell'ombra? Non esistono. Tutto solo verit senza errori come la cupola del cielo . 44 Sono fermamente convinto d'essere libero nell'inizio, libero nella fine e lib ero nel mezzo, con non nata pulizia e semplicit. Non sono mai stato schiavo. 45 Dall'immanifesto seme del Mahat (luce proiettata dalla consapevolezza assolut a), gi sino al mondo manifesto, nulla mi appare, tutto solo Spirito. Come allora pu esserci la condizione d'insegnante, di capofamiglia e di monaco? 46 So assolutamente che solo io sono pieno di significato, vivo ovunque senza unsostegno e senza una lacuna. Aria, acqua, fuoco terra ed etere non hanno un rea le significato. 47 Il S non maschile, n femminile n neutro, non n una proposizione n una supposizion . Come puoi quindi pensare che egli possa avere gioia o non averne. 48 Lo spirito non pu essere trovato attraverso il controllo del respiro o il cont rollo della mente, o attraverso un sermone dal pulpito. Esso pu essere trovato qu ando si rivela secondo il suo stesso volere. 49 Non c' corpo materiale n corpo spirituale. Quando tutto soltanto Spirito che co sa la veglia, il dormire, il sognare, e gli stati ulteriori? 50 Non sono n uno schiavo n un uomo libero. Non separato dallo Spirito, non sono n quello che agisce n quello che gode dell'azione, n l'occupante n l'occupato. 51 Come l'acqua versata nell'acqua diventa inseparabile acqua, cos io trovo insep arabili Spirito e materia. 52 N libero n legato, come puoi pensare al s come se avesse forma o come se non n'a vesse? 53 Io so che il tuo s superiore autoevidente come il cielo, il tuo s inferiore spu rio come l'acqua di un miraggio. 54 Non sono un insegnante e non do lezioni, non ho attivit da compiere n doveri ch e mi legano. Io sono per natura semplice e nudo come il cielo senza attributi. 55 Lo Spirito semplice, il tuo corpo gli appartiene. La tua mente non lo Spirito supremo che oltre ogni cosa. Come puoi non vergognarti allora di affermare che la tua personalit quel s che la verit di tutte le verit? 56 Perch soffrire oh mente? Diventa il tuo stesso S da te stessa. Figlio mio bevi la pura essenza dell'immortalit, che senza oscurit senza declinazione. 57 Colui il quale sa che non esiste n conoscenza n ignoranza, n una combinazione de lle due, diventa egli stesso conoscenza, null'altro che conoscenza lui stesso. 58 Non c' luogo n tempo, non c' apprendimento n discussione, non c' meditazione, non c' concentrazione, non ci sono prediche di sacerdoti. Io sono spontanea conoscenz a reale, naturale ed immobile come il cielo. 59 Io non sono nato, non morir; bene e male non mi appartengono. Io sono Spirito senza qualit, senza impurit; come potrebbe allora qualcosa trattenermi o rilasciar mi? 60 Quando Dio presente ovunque senza perturbazioni uniforme e perfetto, non trov o alcuna distanza tra Lui e me. Come pu allora Egli essere all'interno o all'este rno. 61 Ancora il mondo sorge di fronte alla mente, tempo dopo tempo come un tutto in diviso. Osserva quest'illusione, questo travisamento, questa fantasia d'unit e di versit. 62 Quando ogni cosa materiale ed immateriale negata una volta per tutte, le appa renze scompaiono e solo il bene rimane. 63 Non hai madre, non hai padre, non fratello o benefattore, non hai moglie n fig li, non hai n amici n nemici; perch allora questa sofferenza mentale? 64 Mente, non esiste n giorno n notte, non esiste l'alba n il tramonto. Come pu il s aggio pensare a forme per ci che non ha dimensioni. 65 Non sono n divisibile n indivisibile, n felice n dispiaciuto, n parziale n completo . Ricorda io sono l'unico S. 66 Non sono n il seminatore n il mietitore, non ho mai seminato prima n sto seminan do ora. Non ho mai avuto corpo e non ho corpo; come posso dire "questo mio, ques to non mio". 67 Non ho brame, non ho sofferenze fisiche o mentali. Credimi io sono solo il S, con la grandezza del cielo. 68 Oh amata mente a che serve parlare tanto a vanvera? Tutto quanto oltre le con getture. Ti ho detto la sostanza: tu solo sei la verit comparabile al cielo. 69 Lo Yoghi pu rinunciare al suo corpo in qualunque momento, in qualunque luogo, in qualunque circostanza, egli si dissolve in Spirito, come lo spazio in un vaso si dissolve nello spazio quando il vaso si rompe. 70 Dimenticato da tutti egli pu morire in un luogo sacro o in una capanna profana , la sua equanimit gli porter libert e diventer uno con lo spirito. 71 Lo Yoghi osserva le ricchezze e le ambizioni, la religione e la liberazione, gli uomini e gli animali ogni cosa che si muove o immobile come l'acqua di un miraggio. 72 So per certo di non essere responsabile per le mie azioni o godimenti, del pa ssato del presente e del futuro. 73 Santificato dall'acqua dell'equanimit l'Avadhoota vive felicemente da solo, in una capanna deserta o altro senza decorazioni, senza presunzione, si muove a ca so trova tutto solo in s stesso. 74 Nel S non c' presagio, non c' talismano, nulla da imparare, non c' prosodia da st udiare. Avadhoota Dattatreya, che nuota nell'oceano della non differenziazione, canta nella sua delizia di un cuore puro la grandezza della verit. 76 Ogni cosa n n non , ogni cosa non n vera n falsa. Parlo del S come lo trovo in m tesso con piena conoscenza della materia. Capitolo II 1 Non pensare con leggerezza al maestro per il suo comportamento mondano, consid erandolo un fanciullo, un dissoluto, un servo, o un capo famiglia. Qualcuno rinu ncia ad un gioiello solo perch lo trova in un angolo sporco? 2 Possono non esserci sprazzi poetici in questo discorso. Un uomo sensibile dovr ebbe cercare il suo significato. Una barca pu essere priva di decorazioni, senza alcun disegno, fallir per questo di portare il viaggiatore sull'altra riva? 3-4 Io riconosco Lui come intelligenza, sempre presente come il cielo, che con p azienza e facilit raggiunge ogni luogo e governa ogni cosa, ispira tutte le cose animate ed inanimate , uno solo, senza un rivale. 5 Io sono il bene ultimo che mai va o viene, che oltre il bene e il male, oltre il tormento e il dubbio. 6 Io sono quello senza parti adorato dagli dei. Non posso vedere come l'Uno perf etto possa essere diviso nei molti. 7 Come bolle d'aria che salgono dall'acqua e si dissolvono nell'acqua, i sentime nti vanno e vengono. Che cosa pu realizzare un anima sentimentale che erra? 8 Egli vive sempre nella mente e nel cosmo, vive negli elementi e in tutte le co se, tenere o dure, dolci o amare. 9 Come la freschezza, la salinit e la fluidit sono aspetti dall'acqua, cos la mater ia abita lo spirito. 10 Libero da qualunque attributo, immacolato pi bello del pi bello, oltre l'immagi nazione, oltre il giudizio, oltre la sensazione, Egli dirige ogni cosa senza err ore. 11 Poich Egli spontaneamente ovunque, quale spazio vi per me, per te, e per ogni cosa animata ed inanimata? 12 Ho paragonato quell'intelligenza che conosce tutto al cielo; egli infatti com e il cielo, pulito e compatto. 13 Non possiamo colpirlo, l'acqua non pu annegarlo, la terra non ha abbastanza sp azio per il suo gioco. Pieno di luce egli vive nella luce. 14 Egli riempie l'aria e nulla pu riempire Lui. Egli vive completamente e in tutt i i tempi all'interno e all'esterno. 15 Poich egli e sottile, invisibile, senza qualit gli Yoghi suggeriscono un simbol o per la meditazione che conduce l'aspirante a Lui, scalino dopo scalino. 16 Quando con pratica costante l'aspirante pu meditare senza il suo aiuto, si per de insieme al simbolo nel S e diviene libero dal bene e dal male. 17 L'unico antidoto naturale e infallibile per il veleno orribile del mondo che crea passione e pazzia la coscienza dell'immortale (Il nettare di Sahaja) 18 Il S pu essere trovato con l'esperienza, e bench senza forma, pu creare forme vis ibili. Non n essere, n assenza d'essere, ma si trova in luogo intermedio. 19 Vediamo il mondo dal di fuori, la radice della materia nascosta all'interno, ma la radice d'ogni radice ancora dentro come l'acqua in una noce di cocco, ben meritevole di essere conosciuta. 20 La conoscenza esteriore non conoscenza, la conoscenza interiore la vera conos cenza, ma la radice della conoscenza ancora dentro come l'acqua in una noce di c occo, ben meritevole di essere conosciuta. 21 Bench solo una luna brilli in una notte di luna piena, uno strabico nell'illusione ottica, ne vede due esattamente simili . 22 Allo stesso modo per il difetto dell'occhio della mente la gente vede in modo diverso. Il vero devoto un'eccezione, egli conosce la misericordia di Dio, dive nta imperturbabile e rivolge a lui canti di lodi in modi differenti. 23 Attraverso la grazia del maestro, il discepolo sia egli un pandit o un pazzo, conosce la verit e perde il suo attaccamento per questo o quello. 24 Non vuole nulla e non rifiuta nulla, pronto per il bene di tutti, fermo nel s uo proposito, temerario, egli ottiene il sommo. 25 Come lo spazio contenuto in un vaso che si rompe si dissolve nello spazio com une, disintegrando l'identificazione con il suo corpo si dissolve nella bellezza del S supremo. 26 Nessuno dice che il futuro di uno Yoghi che medita messo in pericolo dai suoi sui pensieri di morte, tutti sanno che la sua meditazione conduce alla liberazi one; ma quando dicono che il futuro di uno Yoghi che lavora messo in pericolo da i suoi sui pensieri di morte, non sanno che la dedizione che gli assicura la lib erazione. 27 La condizione usuale ottenuta da chi medita o da chi lavora con un occhio all a ricompensa, pu essere descritta dalle parole; la condizione specifica ottenuta dallo Yoghi che medita o che lavora senza un occhio alla ricompensa oltre la des crittibilit. 28 Lo Yoghi conosce la sua strada, conosce come percorrerla, e non alberga dubbi ; i poteri occulti lo dirigono secondo la loro stessa volont. 29 Pu morire ovunque, in un tempio o in un tugurio, egli non ritorna pi in un vent re; e scompare nello Spirito Supremo. 30 Una volta che ha riconosciuto in suo stesso S, naturale, imponderabile, immuta bile egli pu comportarsi nel modo che gli piace, ed libero da macchia, e se un sa nto o un eremita rifiuta di essere coinvolto nell'azione egli non legato a fare altrettanto. 31 Egli ottiene il S, l'immortale monarca d'ogni cosa, senza desiderio, senza mal attia, senza forma, senza supporto, senza comparazione senza piacere e dispiacer e, incorporeo sempre onnipotente. 32 Quando raggiunge il S, l'immortale monarca d'ogni cosa, egli dimentica la sua educazione, dimentica l'iniziazione, dimentica il suo ordine, dimentica il suo m aestro dimentica il suo discepolato, dimentica i rituali, e i simboli 33 Quando raggiunge il S, l'immortale monarca d'ogni cosa, egli non ha pi corpo, n on ha volto non ha arti, n spirituali che materiali o mentali; come la giara non ha azione n fine. 34 Egli raggiunge il S, l'immortale monarca d'ogni cosa, da cui tutte le cose ani mate e inanimate vengono alla luce, nel quale si nutrono e nel quale si dissolvo no; come le bolle e la schiuma delle acque nutrite dalle acque si dissolvono nel le acque. 35 Quando raggiunge il S, l'immortale monarca d'ogni cosa, non ci sono pi posizion i dello Yoga, n controllo del respiro, non pi interiorizzazione dello sguardo, non pi andare a tentoni nell'oscurit, non pi fuoco serpentino che risale lungo la colo nna 36 Quando raggiunge il S, l'immortale monarca d'ogni cosa, non c' pi unit non pi dual it, non pi differenze, non pi confini, non pi finezza o ruvidit, non pi grandezza o pi ccolezza, non pi pesare, non pi misurare, non pi bilanciare. 37 Quando raggiunge il S, l'immortale monarca d'ogni cosa, egli pu essere sotto co ntrollo o senza controllo, pu essere inattivo e attivo, pu stare con tutto e senza di tutto. 38 Quando raggiunge il S, l'immortale monarca d'ogni cosa, bello come il cielo, e gli non ha mente, non ha intelletto, non ha corpo, non ha sensi, n sensazioni, n p ersonalit. 39 Quando lo Yoghi vive per Dio, non legato all'azione, la sua mente non fa diff erenza tra uomo e donna, piacevole e disgustoso, pu fare tutto ci che gli piace an che se proibito. 40 La mente non pu immaginare quella condizione, la lingua non pu descriverla. Com e pu allora un insegnate insegnare ci? Comunque la verit brilla luminosa nel cuore del discepolo che si affida agli insegnamenti di maestro tanto competente. 41 Cos scritto nel secondo capitolo sulla Conoscenza del S, del sacro Poema Avadho ota Gita di Sri Avadhoota Dattatreya indirizzato a Sri Kartka Swami. Capitolo III 1 Come posso prostrarmi a quel Bene che abita ogni cosa, il cui viso la terra, l a cui bellezza il cielo, senza possibilit di qualificazione n positiva n negativa, senza complessit, senza confusione, senza affetto o assenza d'affetto, senza dist inzione n declinazione? 2 Caro amico, come posso prostrarmi al mio stesso S, vivente in me, poich io sono quel puro ed eterno bene, senza carnagione, senza cambiamento, oltre la causa e l'effetto. 3 Con o senza combustibile io continuo a bruciare, con o senza fumo, sono sempre radioso, con o senza fiamma sono sempre risplendente, sono l'immortalit nella co noscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 4 Come posso dire che lo spirito abbia un piano o ne sia privo, che con senza at taccamento, con senza sostanza? Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono eq uanimit in essenza, sono come il cielo. 5 Come posso dire che le cose sono uniformi o multiformi, come posso dire che og ni cosa transitoria o eterna? Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equa nimit in essenza, sono come il cielo. 6 Non sono n sostanziale n insostanziale, n superiore n inferiore, io sono senza con fusione e senza stagnazione, senza inizio, senza centro e senza fine. Dico la ve rit, sono la verit ultima Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit i n essenza, sono come il cielo. 7 Ricorda che gli organi di senso sono illusori come l'orizzonte. Ricordati che sono uno libero dalle impurit, oltre i legami e la libert. Io sono l'immortalit nel la conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 8 Figlio mio non sono neppure troppo misterioso o troppo difficile da contemplar e; non sono misterioso perch vivo tanto vicino; io sono l'immortalit nella conosce nza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 9 Brucio i fardelli dell'azione e dell'inazione; brucio i fardelli del piacere e del dolore, brucio i fardelli del corpo a chi adora il suo corpo, brucio i fard elli del corpo a chi ignora il suo corpo, io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 10 Sono il fuoco che brucia la religiosit e l'irreligiosit, il fuoco che brucia il merito ed il peccato, il fuoco che brucia i legami e i privilegi, sono l'immort alit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 11 Figlio mio, non posso restare senza essere n senza non-essere; senza unione n d isunione; non posso rimanere privo di pensiero n di non-pensiero; sono l'immortal it nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 12 Conosco la condizione della tenerezza e del distacco, la condizione della gio ia e dell'infelicit, la condizione dell'avarizia e del sacrificio; io sono l'immo rtalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 13 I tentacoli della coscienza terrena non m'imprigionano, i piaceri della carne non mi seducono, gli inganni dell'ignoranza non mi trattengono, sono l'immortal it nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 14 Non ho alcun sentimento verso la tenerezza della religione, non appetito per i piaceri sensuali, non ho motivo per perdere la calma; io sono l'immortalit nell a conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 15 Dio non crea odio e miseria, non evoca la furia della mente, la tua presunzio ne crea i tuoi dolori e le tue pene; io rimango libero da presunzione; sono l'im mortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 16 N decido n esito; sono la morte d'ogni attivit e inattivit, io non promuovo n dist ruggo, sono la morte di tutti i progetti e di tutti i sogni; n cerco n mi tiro ind ietro; sono la morte di tutte le verit e di tutte le falsit; sono l'immortalit nell a conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 17 Il S non n un tema della conoscenza n un mezzo, oltre i motivi, oltre l'immaginazione, oltre il sentimento, la parola e le convinzioni. Come posso allora descri verlo? Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono c ome il cielo. 18 Se il principio ultimo non n il guscio n il mollusco, oltre l'unit e la separazi one, che cosa allora? Non n il soggetto che gode prima di creare, n l'oggetto che goduto prima di estinguersi. Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equan imit in essenza, sono come il cielo. 19 Io sono il principio oltre l'attrazione e la repulsione, oltre la buona e cat tiva sorte, oltre l'attaccamento e il desiderio. Io sono l'immortalit nella conos cenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 20 Non c' veglia, sogno, sonno, che cosa oltre? Non c' passato presente o futuro, est, ovest o nord e sud, io sono pacifico, il g rande principio, il goal finale; sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equa nimit in essenza, sono come il cielo. 21 Non ho dimensioni di grande o piccolo, n corto n lungo, n triangolo n cerchio; so no l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo . 22 Non ho n madre n padre, n figlio, nessuno mai nato nessuno mai morto. Non ho mai avuto una mente per pensare. Io sono l'invulnerabile roccia immobile, la verit u ltima. Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono c ome il cielo. 23 E' l'ignoranza che definisce la verit pulita o sporca, frammentaria o completa ; che aderisce a tutto e non aderisce a tutto. Ha un volto senza fine. Io sono l 'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 24 Quando il principio ultimo uno senza complessit, come pu esserci un creatore, u n sostenitore ed un distruttore. Come possono esistere molti Dei e numerose reli gioni quante sono le sfere celesti? Io sono l'immortalit nella conoscenza, io son o equanimit in essenza, sono come il cielo. 25 Come posso dire che esso puro quando non n questo n quello, quando non n parte n tutto, quando oltre gli attributi e l'assenza d'attributi? Sono l'immortalit nell a conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 26 Io lavoro sempre come se il pi grande lavoro non fosse un lavoro, io onoro il mio corpo come se esistesse e con se non esistesse, il mio pi grande gioco quello di rinunciare alla mia rinuncia; sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equ animit in essenza, sono come il cielo. 27 Gli inganni e gli intrighi del mondo non sono dovuti a me, l'astuzia e l'ipoc risia non sono da attribuirsi a me, n la verit n la falsit. Io sono l'immortalit nell a conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 28 Io non provo separazione, poich il S oltre il tempo, oltre il mattino e la sera ,. Non sono n sordo n muto, poich il S oltre la reazione. Il S oltre il dubbio, oltr l'affermazione. Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essen za, sono come il cielo. 29 Sono oltre il maestro e l'assenza del maestro, oltre il pensiero e l'assenza di pensiero. Credimi, io sono oltre la sofferenza, oltre a tutto. Io sono l'immo rtalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 30 Come posso dire che cosa una casa o una giungla? Come posso dire che una cosa provata o dubbia? Ogni cosa ugualmente saldata in me senza sforzo. Io sono l'im mortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 31 Il S mi appare come oltre la vita e l'assenza di vita, oltre al seme e all'ass enza del seme, oltre la libert e all'assenza di libert, sono l'immortalit nella con oscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 32 Sento sempre che nulla mai stato creato, nulla mai stato sostenuto e distrutt o. Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 33 Non possiedi nulla che abbia nome o forma che meritino di essere menzionati, non possiedi nulla che ti sia vicino o lontano. Perch allora quest'ansia o mente che non arrossisce? Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in es senza, sono come il cielo. 34 Amico perch singhiozzare? Non c' nascita, n morte, non c' malattia n decadimento, non c' n piacere n dolore; sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 35 Amico perch singhiozzare? Non hai volto, n bellezza, n et, n deformit. Io sono l'im mortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 36 Amico perch singhiozzare? Non hai occhi per vedere, non hai orecchie per senti re, non hai lingua per gustare, non ai pelle per toccare, n naso per annusare, n m ente per pensare, n vita da vivere. Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 37 Amico perch singhiozzare? Non hai desiderio, non hai attaccamento, non hai ill usioni folli. Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 38 Perch ricercare la prosperit? Nulla ti trattiene, la tua compagna non ti appart iene, nulla ti appartiene nulla mi appartiene; sono l'immortalit nella conoscenza , io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 39 N tu n io abbiamo nascita, sesso o progenie, questa mente dal viso della vergog na ha creato la separazione. Nulla che conosca separazione e non separazione app artiene a te o a me. Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in e ssenza, sono come il cielo. 40 Non hai ambizioni, neppure la pi piccola, non hai passioni mai in nessun caso, e anche nessuna avversione. Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equan imit in essenza, sono come il cielo. 41 Dentro di te non c' nessuno a meditare, n samadhi che debba essere ancora otten uto. Non esiste meditazione interiore, non esiste meditazione esteriore, non esi ste oggetto di meditazione, n gioia nella meditazione. Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 42 Ti ho detto tutto, la sostanza di tutto. Non sei tu, io, o il maestro, o il d iscepolo, o il grande uomo. L'ultima verit semplice, accordata con la bellezza de l S. Io sono l'immortalit nella conoscenza, io sono equanimit in essenza, sono come il cielo. 43 Quando sono la sola ultima verit, come l'unico cielo come pu ci essere gioioso o privo di gioia, intellettuale o non intellettuale? 44 Ricordati che io sono solo esperienza; sono la bellezza dell'esperienza, l'es perienza e una sola, senza n vento n fuoco, senza terra, n acqua; imparziale immuta bile, illimitata come il cielo. 45 Non sono n vuoto n pieno, n pulito n sporco, io sono la mia stessa forma, io sono l'ultima verit con la bellezza del bello. 46 Rinuncia alla terra. Rinuncia alla terra. Rinuncia alla tua rinuncia. Quando la malattia della rinuncia se ne andato, rimane la semplice ed inesorabile immor talit. Cos scritto nel terzo capitolo sulla Conoscenza del S, del sacro Poema Avadhoota G ita di Sri Avadhoota Dattatreya indirizzato a Sri Kartka Swami.Vai alla HOMEPAGE Rebirthing Transpersonale WWW.REBIRTHING-ITALIA.COM - Progetto e realizzazione: Abaton.it