ATTUALITA' di Andrea de Prisco Stylus Photo FilmScan 200 · qualità immagine nel migliore dei casi...

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ATTUALITA' di Andrea de Prisco Stylus Photo & FilmScan 200 La camera oscura digitale secondo EPSON Come già anticipato in altre occasioni, l'attuale situazione di mercato degli appa- recchi di ripresa diretta in digitale, almeno per quel che riguarda l'utenza consu- mer/semipro, non è certo delle più rosee. Escludendo infatti i prodotti per l'utilizzo tipicamente professionale, le fotocamere digitali attualmente in commercio dal co- sto ragionevole (da poche centinaia di mi- gliaia di lire a pochi miliom) sono tutte - e sottolineo TUTTE - in grado di fornire una qualità immagine nel migliore dei casi ap- pena sufficiente per la visualizzazione a video e nel caso peggiore utilizzabile per la sola pubblicazione in Internet. Per es- sere ancor più espliciti, il più delle volte sembrano fatte proprio fatte proprio ap- posta per utilizzi "salva-bit': visto che non è difficile riscontrare livelli di compressio- ne immagine talmente tanto elevati da riuscire a stipare anche cinquanta imma- gini in appena un megabyte (non espan- dibile) di memoria RAM. Apparecchi (questo il nocciolo, stringi- stringi, della mia isolata protesta) in nes- sun caso definibili come vere e proprie macchine fotografiche, capaci cioè di for- 234 nire una qualità immagine almeno para- gonabile a quella ottenibile' con una me- diocre fotocamera tradizionale. Immagini fotografiche digitali, sulle quali DEVE es- sere possibile intervenire con strumenti di fotoelaborazione/fotoritocco e DEVE essere possibile la fruizione su carta do- po la stampa, se non addirittura la fotore- stituzione su pellicola per rientrare, digni- tosamente, nel circolo virtuoso della foto- grafia tradizionale. Il problema, se scendiamo maggior- mente nei dettagli tecnici, non riguarda il lato fotografico di tali apparecchi (spes- so molto completi per funzioni e control- li da parte dell'utente) ma è da ricercare soprattutto nel sensore CCO utilizzato, spesso caratterizzato da un numero di elementi addirittura inferiore a quelli nor- malmente utilizzati nelle più economi- che telecamere amatoriali. Se già la qua- lità video è, notoriamente, distante anni luce dalla qualità fotografica, come può un sensore CCo ancor più "rachitico" es- sere utilizzato per riprendere singole im- magini? Risibile, poi, è la posizione di alcuni co- struttori di fotocamere digitali di fascia bassa che hanno la pretesa di rendere opinabile perfino l'aritmetica elementare. Se un CCo conta tre o quattrocentomila pixel e considerato il fatto che tale quan- tità si riferisce SEMPRE al numero di ele- menti monocromatici del sensore, se vo- gliamo ottenere immagini digitali a colori dobbiamo utilizzare tre pixel (filtrati RGB) per conoscere le caratteristiche cromati- che di ogni singola porzione di immagine. Volendo essere pignoli fino all'osso, con trecentomila pixel si ottengono a mala pena centomila punti elementari a colori anche se è doveroso sottolineare che at- traverso alcuni artefici software di inter- polazione si riesce a tirare leggermente più in alto questo valore di base. Ma non al punto tale - diosanto! - da fornire una quantità di punti a colori pari a quella che il sensore CCO è in grado di rilevare in bianco e nero! Questo significa proprio barare, inventando di sana pianta punti immagini di cui né il sensore CCO né il più evoluto software di interpolazione ac- cluso alla fotocamera potrà mai avere ef- fettiva conoscenza. MCmicrocomputer n. 176 - settembre 1997

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ATTUALITA' di Andrea de Prisco

Stylus Photo & FilmScan 200La camera oscura digitale secondo EPSON

Come già anticipato in altre occasioni,l'attuale situazione di mercato degli appa-recchi di ripresa diretta in digitale, almenoper quel che riguarda l'utenza consu-mer/semipro, non è certo delle più rosee.Escludendo infatti iprodotti per l'utilizzotipicamente professionale, le fotocameredigitali attualmente in commercio dal co-sto ragionevole (da poche centinaia di mi-gliaia di lire a pochi miliom) sono tutte - esottolineo TUTTE - in grado di fornire unaqualità immagine nel migliore dei casi ap-pena sufficiente per la visualizzazione avideo e nel caso peggiore utilizzabile perla sola pubblicazione in Internet. Per es-sere ancor più espliciti, il più delle voltesembrano fatte proprio fatte proprio ap-posta per utilizzi "salva-bit': visto che nonè difficile riscontrare livelli di compressio-ne immagine talmente tanto elevati dariuscire a stipare anche cinquanta imma-gini in appena un megabyte (non espan-dibile) di memoria RAM.

Apparecchi (questo il nocciolo, stringi-stringi, della mia isolata protesta) in nes-sun caso definibili come vere e propriemacchine fotografiche, capaci cioè di for-

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nire una qualità immagine almeno para-gonabile a quella ottenibile' con una me-diocre fotocamera tradizionale. Immaginifotografiche digitali, sulle quali DEVE es-sere possibile intervenire con strumentidi fotoelaborazione/fotoritocco e DEVEessere possibile la fruizione su carta do-po la stampa, se non addirittura la fotore-stituzione su pellicola per rientrare, digni-tosamente, nel circolo virtuoso della foto-grafia tradizionale.

Il problema, se scendiamo maggior-mente nei dettagli tecnici, non riguardail lato fotografico di tali apparecchi (spes-so molto completi per funzioni e control-li da parte dell'utente) ma è da ricercaresoprattutto nel sensore CCO utilizzato,spesso caratterizzato da un numero dielementi addirittura inferiore a quelli nor-malmente utilizzati nelle più economi-che telecamere amatoriali. Se già la qua-lità video è, notoriamente, distante anniluce dalla qualità fotografica, come puòun sensore CCo ancor più "rachitico" es-sere utilizzato per riprendere singole im-magini?

Risibile, poi, è la posizione di alcuni co-

struttori di fotocamere digitali di fasciabassa che hanno la pretesa di rendereopinabile perfino l'aritmetica elementare.Se un CCo conta tre o quattrocentomilapixel e considerato il fatto che tale quan-tità si riferisce SEMPRE al numero di ele-menti monocromatici del sensore, se vo-gliamo ottenere immagini digitali a coloridobbiamo utilizzare tre pixel (filtrati RGB)per conoscere le caratteristiche cromati-che di ogni singola porzione di immagine.Volendo essere pignoli fino all'osso, contrecentomila pixel si ottengono a malapena centomila punti elementari a colorianche se è doveroso sottolineare che at-traverso alcuni artefici software di inter-polazione si riesce a tirare leggermentepiù in alto questo valore di base. Ma nonal punto tale - diosanto! - da fornire unaquantità di punti a colori pari a quella cheil sensore CCO è in grado di rilevare inbianco e nero! Questo significa propriobarare, inventando di sana pianta puntiimmagini di cui né il sensore CCO né ilpiù evoluto software di interpolazione ac-cluso alla fotocamera potrà mai avere ef-fettiva conoscenza.

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Vista frontale e laterale della EPSON Stylus Photo. Mai prima d'ora la tecnologia di stampa a getto d'inchiostro ha offerto una qualità immagine realmente fotografica.

EPSON Stylus Photo +FilmScan 200

Dal passato al futuroOggi la fotografia digitale (dove la pa-

rola fotografia non rinnega gli oltre cen-tocinquanta anni di storia che la caratte-rizza), almeno per quel che riguarda lavastissima utenza "normale" non passanemmeno marginalmente per gli appa-recchi fotografici digitali disponibili at-tualmente in commercio. Siamo ancoralegati (ma, tutto sommato, non ci di-spiace affatto) alla fotografia tradiziona-le per quel che riguarda la ripresa, riser-vando ai meccanismi di post-produzionequello che da tempo identifico come"grande salto nel mondo dei bit". Scatta-re le proprie immagini con fotocameree pellicole tradizionali, scansione elet-tronica delle stesse, successiva fruizio-ne digitale. Un meccanismo - se voglia-

Grazie al FilmScan 200 la digitalizzazione delle pellicole diviene accessibile anche al grande pubblico. Unabuona occasione per sfruttare in digitale la nostra attrezzatura fotografica tradizionale.

100/120 non è certo una rarità; le stam-panti a colori a getto di inchiostro costa-no sempre meno e offrono risultatisempre più entusiasmanti; arrivano (fi-nalmente!) i primi scanner per negati-vi/diapositive per utilizzo e prezzo divendita assolutamente consumer. Checosa desiderare di più? Una sola cosa:l'integrazione tra i differenti dispositivial solo fine di non "leggere" fischi perfiaschi, col rischio di ottenere in stampadominanti azzurre dopo aver eliminato avideo un eccesso di verde.

Per prima ci ha pensato l'instancabileEPSON, con la sua vera e propria came-

mo chiamarlo tale - praticamente privodi difetti e, soprattutto, da qualche tem-po alla portata del grande pubblico: inpiù (questo spesso viene sottovalutato)ci permette di utilizzare digitalmente an-che le immagini scattate anni/decennifa, per far rivivere l'antica foto del non-no, la nostra prima comunione equant'altro giace inerme negli scaffalipiù impolverati di casa nostra se nonaddirittura in soffitta.

Oggi un computer con almeno 16 o32 megabyte di RAM, un paio di giga dihard disk, un monitor a colori, una po-tenza elaborativa della classe Pentium

Lit. 839.000

Lit. 923.000

Lit. 881.000Lit. 160.000

Lit. 839.000Lit. 42.000Lit. 38.000Lit. 16.000Lit. 13.000

Prezzo al pubblico (IVA esclusa):EPSON Stylus Photo -software LivePixCartuccia del neroCartuccia coloreCarta fotografica A4 (20 foglilCarta fotografica 1Ox15 cm (20 fogli)EPSON FilmScan 200(interf. parallela PC)EPSON FilmScan 200(interf. SCSI PC)EPSON FilmScan 200linterf. SCSI Mac)Caricatore opzionale per APS

Produttore e distributore:EPSON Italia SpAVia F.lli Casiraghi 427Sesto S.G (MI) - Tel. 02/262331

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Vista frontale e posteriore dello scanner EPSON. La versione provata dispone di interfaccia SCSI.

ra oscura digitale: un'accoppiata moltoappetibile, scanner più stampante a co-lori per tuffarci nel mondo digitale deibit-immagine, ottenendo risultati a dirpoco sorprendenti e col minimo sforzo.Finanche economico ...

Due prodottiLa proposta EPSON per la camera

oscura digitale (o 'camera chiara' chedir si voglia) di basa su uno scanner perpellicole negative/diapositive e su unanuova stampante a getto di inchiostroappositamente progettata per esaltarela resa cromatica delle immagini foto-grafiche. Lo scanner, denominato Film-Scan 200, funziona anche con il nuovo

formato APS (Advanced Photo System)previa installazione dell'apposito carica-tore opzionale. Con l'apparecchio sonoforniti a corredo due slitte di lettura persei fotogrammi in striscia o quattro dia-positive montate su telaietto standard5x5 cm. La risoluzione ottica del Film-Scan 200 raggiunge il più che dignitosovalore di 1200 punti per pollice anchese, previa interpolazione software effet-tuata dal driver di gestione, fornisce im-magini fino a 4800 punti per pollice. An-che in questo caso (come per i sensoriCCD prima chiacchierati) è inutile forza-re più di tanto l'interpolazione di punti inquanto a questa non corrisponde di cer-to un aumento di risoluzione reale. Il va-lore da tenere d'occhio è, come detto,quello della risoluzione ottica, 1200 dpi,

col quale è possibile leggere al massi-mo 1128x1700 pixel reali da un foto-gramma standard 35 mm: non sonotantissimi (poco meno di 2 milioni dipunti ... a colori!) ma ben al di sopra diquanto è attualmente ottenibile da unafotocamera digitale dal costo umano(per eguagliare la qualità del FilmScan200 la nostra ipotetica fotocamera digi-tale dovrebbe avere un sensore CCD daalmeno tre/quattro milioni di pixel. ..campa cavallo!).

Il FilmScan 200, come anticipato nel-l'introduzione, ha più che altro un gros-so vantaggio di sicuro non trascurabile:è offerto ad un prezzo di vendita assolu-tamente senza precedenti (meno di unmilione di lire) e si propone quale dispo-sitivo di digitalizzazione negativi e diapo-sitive dedicato principalmente all'utenzaconsumer. E' la prima volta che ciò ac-cade e, sono disposto a scommetterciqualsiasi cifra, non rimarrà un episodioisolato. La guerra al ribasso, financheper questi apparecchi prima dedicati so-lo ed esclusivamente all'utenza profes-sionale, è iniziata: come utenti di perso-nal computer, ormai malamente abituatia prezzi di vendita sempre più abborda-bili, non possiamo che rallegrarci del-l'avvenimento. D'altro canto, lo antici-piamo subito, il FilmScan 200 non hanessuna pretesa di competere con iprodotti di fascia alta, tant'è che è inuti-le attendersi grossi miracoli, né pensaredi utilizzarlo come un apparecchio squi-sitamente professionale.

Diverso è, se vogliamo, il discorso perla Stylus Photo, la stampante EPSONparticolarmente votata alla produzione diimmagini fotografiche. Pur continuandoad essere un prodotto per l'utilizzo con-

Per le pellicole 35 mm si utilizzano appositi adattatori forniti a corredo, per inuovi rulli in formato APS è ne-cessario un caricatore opzionale da inserire nell'apposita sede anteriore Ifoto a lato).

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Due d/gital/zzazioni effettuate col FilmScan 200 e stampate con la Stylus Photo. La corrisponden-za cromatica è assicurata dai profili EPSON cui fanno capo entrambi i dispositivi (hip, Mp, urrà/).

nomica". Gli originali da digitalizzare siinseriscono in appositi caricatori a slittain grado di ospitare rispettivamente seifotogrammi in striscia (negativi o positi-vi) o quattro diapositive montate su te-laietto standard. La cosa più interessan-te riguarda il fatto che, a differenza dimolti altri prodotti concorrenti, è possi-bile effettuare l'anteprima su tutti glioriginali caricati, decidere per ognuno diessi l'inquadratura e le eventuali corre-

utilizzati punti più grossi di mino-re intensità. Col vantaggio,tutt'altro che trascurabile, di es-sere praticamente invisibili adocchio nudo (nonostante le di-mensioni maggiori) proprio per-ché meno distanti l'uno dall'al-tro. Inutile aggiungere, per con-cludere, che la qualità di stampa dellaEPSON Stylus Photo non è assoluta-mente riproduci bile per vie tipografichesulle pagine di MC essendo ben più ele-vata di quella ottenibile dai nostri macchi-nari di stampa. Gli esempi che vedetepubblicati in queste pagine, sia ben chia-ro, sono solo una scarsa approssimazio-ne della qualità reale che vi consiglio diandare ad apprezzare presso il rivendito-re EPSON a voi più vicino. Fidarsi è be-ne, verificare (risultati alla mano)è meglio ..

Partiamoalla grande

Nonostante sia offerto ad unprezzo di vendita particolarmen-te basso (almeno rispetto all'at-tuale realtà di mercato dei pro-dotti di questo genere) il Film-Scan 200 è tutt'altro che un di-spositivo dalla consistenza "eco-

I due adattatori per le diapositive montatesu telaietti e per gli spezzoni di pellicola.

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sumer non possiamo non considerarlo difascia alta. Vuoi per il prezzo di vendita(sempre intorno al milione) sicuramenteallineato verso l'alto nel panorama dellestampanti a getto di inchiostro formatoA4 disponibili oggi sul mercato, vuoi perla tecnologia utilizzata, molto raffinata edi certo all'avanguardia. La risoluzione distampa dichiarata è di no punti per polli-ce (non siamo ai livelli record delle sorel-le minori da 1440xno dpi sempre diEPSON) ma il vero asso nella manicadella Stylus Photo è rappresentato dallatecnologia di stampa in esacromia (seicolori) che utilizza in aggiunta ai consuetinero, ciano, magenta e giallo anche un"ciano chiaro" e un "magenta chiaro". Sevi state chiedendo a cosa possa mai ser-vire tale duplicazione di colori non avete,poi, tutti i torti. La ragione di una sceltasimile va ricercata nei meccanismi di reti-natura che permettono la realizzazionedelle sfumature colore. Utilizzando unsolo inchiostro, per ottenere tinte inter-medie vengono accostate in maniera piùo meno fitta puntini di inchiostro di di-mensione variabile. Più le tinte sonochiare, più i singoli puntini sono tra lorodistanti ... e più sono visibili ad occhio nu-do e dunque antiestetici. La trovata staproprio nell'utilizzo degli inchiostri chiariper le sfumature chiare e degli inchiostriscuri per le tinte scure: in questo modo,anche stampando tinte molto tenui, nonabbiamo mai antiestetici accosta menti dipunti molto piccoli molto distanti tra loroma, grazie agli inchiostri chiari, saranno

Destinazione

Destinazione: I Stylus Phot~

OP.ziooi

Esposizione

ro rrJ ro[!JI Cl I:!I

Contrasto

_1_2_00 ..•._1 dpi

GeneraleSchermoStampante a getto d'inchiostro

Sal" Stampante ad impattoStampante laserStampante laser 600Stampante termicaStylus 1500Stylus COLORStylus COLOR1520Stylus COLOR200Stylus COLOR3000Stylus COLOR500Stylus COLOR600Stylus COLOR800Stylus COL OR IlStylus COL OR IIs

Taratura:

Risoluzione:

Rlte

la bidirezionale per il collegamento.L'importante è non utilizzare l'interpola-zione software che fa lievitare sensibil-mente i tempi di attesa, senza per que-sto riuscire a leggere un maggior livellodi dettaglio dall'immagine sottoposta ascansione. Anche se i tempi di lettura,specialmente quelli per i negativi, ap-paiono piuttosto lunghi (quasi tre minutiper un fotogramma, con la "waiting syn-drome" che corre di questi tempi, nonpassano certo inosservati) non bisognadimenticare quanto sottolineato prima,ovvero che possiamo digitalizzare piùfotogrammi in sequenza senza ulterioriinterventi da parte dell'utente. E vi assi-

l' DI( •

Quelltà di ecquislzlone:

Tereture destlnez. film POSItiIlO: II Rpple ColorSync'M

Disco di lelloro:

Spezio disponibile: 914.78 M8li9 Sellle Impostezlonl e enteprlme

Il driver per la gestionedel FilmScan 200 offreiprincipali controlli perottenere, facilmente,digitalizzazioni di eleva-ta qualità. Mancano so-Ia alcune regolazioni"toste ", come l'impo-stazione delle alte lucie delle ombre o per gliinterventi cromatici.

zioni d'esposizionenecessarie, proce-dere in automaticoalle singole digitaliz-zazioni preimposta-te. Per quel che ri-guarda la velocità dilettura, non si trattadi una vera e pro-pria "scheggia" manemmeno di una di-spositivo esaspera-tamente lento. Perla digitalizzazione diuna diapositiva, alla massima risoluzio-ne ottica di 1200 punti per pollice (sen-za superflue interpolazioni software) so-no sufficienti un minuto e quindici se-condi. Significativamente più lento ènella digitalizzazione dei negativi, dovesono necessari (sempre con le medesi-me impostazioni) due minuti e quaran-tacinque secondi per fotogramma. Leprove sono state effettuate su unPower Macintosh 8500/120 (micropro-cessore PowerPC a 120 MHz) in colle-gamento SCSI col FilmScan 200, ma ciattendiamo tempi assolutamente iden-tici con le macchine Pentium di pari ve-locità, anche utilizzando la porta parai le-

CARATTERISTICHE TECNICHE: EPSON FilmScan 200Tipo scanner: a colori per pellicole - Metodo di scansione: testina di lettura fissa, movi-mento della slitta - Dispositivo fotoelettrico: Sensore CCO a linee - Area di lettura: 24x36mm (pellicola 35 mm). 16x28 mm (caricatori APS) - Pixel effettivi: 1128x1700 (35mm),752x1322 (APS) - Risoluzione di scansione: 1200 dpi (principale) 2400 dpi (secondaria) -Risoluzione di output: da 50 a 4800 dpi (interpolata) - Velocità di scansione: 15 ms/linea(diapositive, escluso il tempo di trasferimento dati) - Separazione colore: commutazione del-le sorgenti di luce (verde, rosso, blu) - Luminosità: cinque livelli - Mezzetinte: 10 bit di input,8 bit di output (convertitori NO a 10 bit) - Dati immagine: 8 bit/pixel per le immagini mono-cromatiche, 24 bit/pixel per le immagini a colori - Intertaccia: parallela bidirezionale o SCSI -Sistemi operativi: Windows 3.1, Windows 95, Windows NT, MacOS - Sorgente di luce:Lampade fluorescenti a gas inerte - Dimensioni: 12x31x14 cm - Peso: 3 kg

curo che è molto meglio avere unoscanner che in poco più di un quartod'ora, da solo, legge sei fotogrammi insequenza (Iasciandoci il tempo di pren-derei un buon caffè o di compiere qual-siasi altra attività extracomputer) piutto-sto che disporre di un modello più sbri-gativo - diciamo da un minuto e mezzoa fotogramma - che richiede il nostro in-tervento manuale prima di ogni immagi-

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Iute ,.et1a .tmtl ,er .eriflcare laata.,a.te e 'a,.a_titi •• i_d.i.tt,. ri.aae_eate.

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SUIIPorte

EPSON

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CARAnERISTICHE TECNICHE: EPSON Stylus PhotoTecnologia utilizzata: Ink-jet Super Micro Piezo -Testina di stampa: 36 ugelli per il nero,36x5 ugelli per il colore - Direzione di stampa: bidirezionale con ricerca logica - Buffer diinput: 64 Kbyte - Risoluzione massima dichiarata (dpi): 720x720 - Risoluzioni utilizza-bili (dpi): 720x720, 360x360, 180x180 - Retini utilizzabili: standard, diffusione d'errore -Supporto profili cromatici: ColorSync 2.0 per Macintosh - Alimentazione carta: a frizione- Percorso carta: Alimentatore con ingresso posteriore - Tipi di carta utilizzata: Carta co-mune (64-90 g/m2), patinata, foto~afica, glossy, lucidi, autoadesiva - Capacità vassoiostandard: 100 fogli di carta 64 g/m - Formati e supporti utilizzati: A4, A5, A6, 85, letter,half letter, executive, buste, pellicole trasparenti, fogli autoadesivi - Sistemi operativi: Win-dows 3.1, Windows 95, MacOS - Interfaccia standard: seriale e parallela - Ingombro(LxPxH): 43x61x31 cm - Peso: 5,2 kg

Allineomenlo lesllne

'aat. ,.etta .tiUtl te a"ai •••• enert.lte lertican••• altlaeate.

EPSONStetus Monitor

Livello Inchiostro

W Nero

EPSON

di ColoreW MagenteWCyanW61allo

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[Configurazione) [Aggiorna)I O" •

tuare l'interpolazione software, comedetto con un dispendio di energie (tem-pi di attesa) tutt'altro che trascurabile.Se vogliamo evitare di far lavorare inutil-mente il software di gestione, dobbia-mo impostare 1200 punti per pollicenella finestra della destinazione e sce-gliendo come formato supporto la voce"Formato Reale". Otterremo immaginidigitali da 24x36 mm alla massima riso-luzione ottica fornibile dallo scanner cheridimensioneremo opportunamente(con o senza interpolazione, a nostrascelta) tramite programma di fotoritoc-co.

"Opzioni" permette di intervenire sul-l'esposizione, sul gamma e sul micro-contrasto dell'immagine in anteprima.Tutte le regolazioni sono immediata-mente valuta bili a video e ci dispiacesolo per l'assenza di distinti strumentiper fissare il livello delle alte luci e delleombre, funzione praticamente indispen-sabile per ottimizzare la lettura anchedegli originali più difficili.

Il driver di stampa del-la Stylus Photo, di con-tro, permette ampi /i-velli di intervento daparte dell'utente primadi ogni stampa. A sini-stra la finestra delleutilitv, a destra lo "Sta-tus Monitor" delle car-tucce di inchiostro .

interessati. I due menu pop-up 'Desti-nazione" e "Formato supporto" ci per-mettono di impostare sia la calibrazionecromatica che l'eventuale interpolazio-ne software. Col software dello scannersono forniti i profili cromatici di tutte lestampanti EPSON (dalla prima StylusCOLOR alla "prossima" Stylus COLOR3000 che presto proveremo in antepri-ma su MC) più una generica calibrazio-ne schermo e una per stampanti laser a600 dpi. Dall'annessa finestra di control-lo della destinazione possiamo ancheimpostare la risoluzione del dispositivoo, meglio, la risoluzione che intendiamoutilizzare per produrre stampe su quellaunità. La dimensione si seleziona dalmenu pop-up "Formato supporto", tra-mite il quale l'utente meno esperto si ri-trova automaticamente l'immagine digi-talizzata della giusta grandezza e con larisoluzione ottimizzata per quel disposi-tivo. Il driver stesso si occupa di effet-

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ne da digitalizzare.Il software di gestione, EPSON Scan,

ha un'interfaccia utente delle più chiareed immediate, non offre controlli tipicidei prodotti professionali (regolazionecromatica, interventi sulle curve o sugliistogrammi), ma offre all'utente anchemeno esperto quel minimo di operati-vità per ottenere digitalizzazioni più chesoddisfacenti nella maggioranza dei ca-si. Nella finestra di controllo dobbiamoessenzialmente indicare il tipo di origi-nale (negativo in striscia, diapositive instriscia, diapositive montate) e che tipodi digitalizzazione intendiamo effettuare(milioni di colori, 256 colori, 256 livelli digrigio). Poi possiamo subito chiederel'anteprima delle immagini semplice-mente agendo sull'omonimo pulsante.Di default viene effettuata l'anteprimasu tutti i fotogrammi inseriti, ma agen-do su appositi bottoni possiamo indica-re in anticipo a quale immagine siamo

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EPSON Stylus PhotoPrezzo al pubblico (IVA esclusa): L. 839.000

Risoluzione reale

MCmicrocomputer n. 176 - settembre 1997

Test di velocitàWord solo testo: 85 s Nero: 540 dpi

Word testo+grafica: 95 s Grigio: 360 dpi

Excel tabella+grafico: 95 s Negativo: 540 dpi

CorelDraw file vettoriale: 370 s Rosso: 540 dpi

PhotoDeluxe file 10MB: 585 s Verde: 540 dpiBlu: 360 dpi

I Indice Me di velocità: J6aJ Media:

240

L'EPROM contenente il firmware dello scanner, facilmente accessibile dal fondo: upgrade in vista?A destra un dettaglio sulla porta SCSI disponibile anche su connettore 25 pino " terminatore è incorporato.

Infine, la finestra "Configurazione"permette di selezionare la taratura cro-matica per la scansione delle diapositi-ve (nativa EPSON o Apple ColorSync2.0 per Mac), scegliere la qualità/velo-cità di digitalizzazione (normale o alta), ildisco di lavoro utilizzato come memoriatampone.

Chiudiamo in bellezzaA guardare le stampe ottenibili con la

Stylus Photo c'è veramente da rimane-re a bocca aperta. Mai prima d'ora latecnologia a getto di inchiostro (nata ini-zialmente come alternativa economicaalle laser per la stampa in bianco e nerodei soli testi) si era spinta a tali livelliqualitativi: colori vivi, incarnati incredibil-mente realistici, sfumature pressochécontinue, alta risoluzione di stampa, fe-deltà cromatica a dir poco impressiona-te ...

Il tutto ottenibile senza alcuno sforzoda parte dell'utente, semplicemente im-postando pochi parametri di stampa difacile ed immediata comprensione. An-zi, chi vuole può proprio lasciar fare tut-to al driver software, limitandosi ad indi-care il tipo di carta utilizzato (dalla cartacomune al nuovo supporto di aspettofotografico e costo copia contenuto) ese mira ad ottenere una maggiore qua-lità di stampa o una più alta velocità.Chi, invece, intende controllare più ap-profonditamente i vari parametri distampa può richiamare la finestra delleimpostazioni avanzate e ... sbizzarrirsi apiù non posso. Ad esempio scegliendoil tipo di retino utilizzato (standard, sen-za mezzetinte, a diffusione di errore),impostando l'alta velocità, il ribaltamen-to orizzontale o l'aumento di risoluzione

apparente attraverso un'esaltazione delmicrocontrasto immagine. Agli incon-tentabili è poi dedicata la sezione dicontrollo cromatico che permette di agi-re su luminosità, contrasto, saturazione(senza preview dell'immagine: si stam-pa e ... poi si ristampa), intervenire sullesingole componenti cromatiche dellasintesi sottrattiva (ciano, magenta, gial-lo), impostare la funzionalità Pho-toEnhance (che ottimizza i parametriper la resa fotorealistica delle immagini)o, per gli utenti Mac, lasciare il compitodi corrispondenza cromatica a Color-Sync 2.0.

Agendo sul bottone "Utility" possiamorichiamare l'EPSON Status Monitor perconoscere lo stato delle cartucce in-chiostro, effettuare la verifica degliugelli, la pulizia e l'allineamento delle te-stine.

Per finire, riallacciandoci alla prova aconfronto delle stampanti a getto di in-chiostro pubblicata sullo scorso numerodi maggio di MCmicrocomputer, diamouno sguardo ai risultati numerici dei no-stri test. La Stylus Photo se l'è cavatapiù che dignitosamente per quel che ri-

,~.

guarda le caratteristiche velocistiche edi consumo inchiostro (si noti, qui a Ia-to, la pagina dei risultati), ottenendo unvalore eccellente per la risoluzione rea-le. Quest'ultima è stata misurata esserepari a ben 480 punti per pollice (valoremedio), con punte massime addiritturadi 540 dpi nella stampa del nero e didue dei tre colori primari additivi (rossoe verde). Valori molto prossimi (in alcunicasi addirittura superiori) a quelli misu-rati per la Stylus Color 600, provatasempre a maggio e accreditata di una ri-soluzione dichiarata ancora maggiore:1.440x720 punti per pollice.

Un consiglio, infine, a tutti gli utentiattuali e futuri della Stylus Photo. Quan-do smette di stampare per esaurimento(dichiarato) della cartuccia di colore ...non datele retta più di tanto. Prima dicorrere a sostituire la tanichetta provatea rimuoverla dalla sua sede, delicata-mente sbattetela un po' su un foglio dicarta (attenzione a non macchiarvi conl'inchiostro) e rimettetela al suo posto.Andrete avanti almeno per un'altra ven-tina di stampe a colori formato A4: danon sottovalutare ...

Nonostante ilprezzo di vendita particolamente basso, il livello costruttivo del FilmScan 200 è elavatissimo, del tutto simile a quello dei prodotti di fascia più alta.

MCmicrocomputer n. 176 - settembre 1997 241

In conclusione 'Brava EPSON. Con un'unica mossa,

questa volta, è riuscita a sorprendereifavorevolmente su due distinti campi ...di battaglia. Tanto per essere subitochiari, la Stylus Photo è senza ombra didubbio la migliore stampante a colori agetto di inchiostro disponibile oggi sulmercato. C'è da chiedersi solo comereagiranno gli altri "competitor" del set-tore, di sicuro ben attenti alle mossedel colosso giapponese e pronti a sfer-rare il contrattacco nel più agguerritodei modi.

I risultati "fotografici" ottenibili dallaStylus Photo sono, come già ampia-mente anticipato nell'articolo, a dir poco

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La 5ty/us Photo col co-perchio superiore solle-vato, un dettaglio sullatestina di stampa e sullecartucce di inchiostro. E'utilizzata una particolareesacromia basata su ne-ro, ciano, ciano chiaro,magenta, magenta chiaroe giallo.

eccellenti. Per laprima volta unastampante a coloria getto di inchiostroeguaglia senzamezzi termini laqualità delle benpiù costose mac-chine a sublimazio-ne, con un costo

copia che è solo una frazione di quellodovuto per ogni uscita dei dispositivi atrasferimento termico. Un foglio di carta"qualità fotografica" costa appena otto-cento lire, ai quali (secondo i nostri testdi consumo) è sufficiente aggiungere almassimo un'altra cifra simile per l'in-chiostro impiegato su una stampa (vera-mente) fotografica in formato A4.

Tanto splendore della Stylus Photo haun solo risvolto negativo: il FilmScan200, che la EPSON propone come suopartner ideale, volendo essere partico-larmente severi nel giudizio, non riescea reggere appieno il confronto. Se lastampante, come detto e ridetto, rap-presenta lo "stato dell'arte" della tec-nologia a getto d'inchiostro, lo scanner

merita, mi si conceda il termine, un giu-dizio "dinamico", oscillante tra il suffi-ciente e l'ottimo a seconda del punto divista. Tra le caratteristiche sicuramenteapprezzabilissime del FilmScan 200 ci-tiamo la possibilità di digitalizzare in"batch" un intero spezzone di pellicolanegativa (fino a sei fotogrammi) defi-nendo per ognuno di essi le singole ta-rature o l'inquadratura di scansione. Allostesso modo non possiamo non apprez-zare pienamente la calibrazione cromati-ca pre-tarata per le varie stampantiEPSON, nonché l'utilizzo della tecnolo-gia ColorSync 2.0 per integrarsi a pienotitolo con altri dispositivi (monitor, stam-panti, film recorder) parimenticalibrati/calibrabili. Qualche incertezza ilFilmScan 200 l'ha manifestata solo du-rante la digitalizzazione di diapositivemolto scure (immagini notturne), origi-nali fotografici in grado di mettere in cri-si anche dispositivi dal costo ben piùsostenuto. La colpa, se vogliamo chia-marla tale, non è tanto dello scannerquanto del software di gestione che of-fre davvero poche possibilità di inter-vento sull'immagine di anteprima. Seperò non dimentichiamo che il FilmScan200 è offerto ad un prezzo di venditaabbondantemente sotto al milione (maivisto prima per apparecchi di questo ti-po) dobbiamo anche valutare diversa-mente nel complesso l'offerta diEPSON.

Una cosa, allo stato attuale, è sicura-mente certa: l'era della "camera chiara",la fotografia digitale per tutti, è final-mente iniziata! ~

MCmicrocomputer n. 176 - settembre 1997

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