Attività globale, presenza locale - credit-suisse.com · LPP 1e Esperti fi scali Partecipazione...

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Credit Suisse – la banca per gli imprenditori Attività globale, presenza locale Promozione dell’imprenditoria Ampia rete grazie a partnership e associazioni Credit Suisse cura partnership durature, ad esempio con Switzerland Global Enterprise, startups.ch e lo Swiss Venture Club (SVC). Un partner af dabile Oltre 1,6 milioni di clienti privati e circa 100 000 clienti commerciali in Svizzera I clienti beneciano di una presenza internazionale, ampie competenze e un forte radicamento nel mercato domestico. Le esigenze della clientela in primo piano Oltre 2000 consulenti e circa 180 succursali in tutta la Svizzera Il nostro credo: ascoltare, condividere le ri essioni, fornire informazioni, creare opportunità L’assistenza sul posto favorisce la vicinanza ai clienti Contributo sostanziale all’economia svizzera 11 000 fornitori e circa 17 000 collaboratori in tutta la Svizzera Collaborazione con numerose PMI come nostre fornitrici Commesse per un valore di CHF 2,0 miliardi all’anno

Transcript of Attività globale, presenza locale - credit-suisse.com · LPP 1e Esperti fi scali Partecipazione...

Credit Suisse –la banca per gli imprenditori

Attività globale, presenza locale

Promozione dell’imprenditoria

Ampia rete grazie a partnership e associazioniCredit Suisse cura partnership durature, ad esempio con Switzerland Global Enterprise, startups.ch e lo Swiss Venture Club (SVC).

Un partner affi dabile

Oltre 1,6 milioni di clienti privati e circa 100 000 clienti commerciali in SvizzeraI clienti benefi ciano di una presenza internazionale, ampie competenze e un forte radicamento nel mercato domestico.

Le esigenze della clientela in primo piano

Oltre 2000 consulenti e circa 180 succursali in tutta la Svizzera• Il nostro credo: ascoltare, condividere le rifl essioni, fornire informazioni, creare opportunità• L’assistenza sul posto favorisce la vicinanza ai clienti

Contributo sostanziale all’economia svizzera

11 000 fornitori e circa 17 000 collaboratori in tutta la Svizzera• Collaborazione con numerose PMI come nostre fornitrici• Commesse per un valore di CHF 2,0 miliardi all’anno

Azienda

Competenza Credit Suisse

Privato

Mezzi propri?

Partnership?

Pianifi cazione fi nanziaria?

Strategia di espansione?

Rete di investitori

Community degli imprenditori

Esperti di fi nanza

Finanziamento della crescita?

Esperienza internazionale

Accesso al mercato fi nanziario

Consulenza fi nanziaria

Patrimonio complessivo?

Trasferimento del patrimonio?

Successione aziendale?

Rischi di portafoglio?

Tenore di vita?

Esperti in previdenza e in successioni

Engineering del rischio di portafoglioOpportunityNet e Mid-

Market M&A

Cassa pensione?

LPP 1e

Esperti fi scali

Partecipazione dei collaboratori?

Hedging del rischioDiversifi cazione?

Ottimizzazione fi scale?

ESOS

Porre le fondamenta

Dare impulso alla crescita

Trasmettere valori

Ottimizzare la sostanza

Azienda

Competenza Credit Suisse

Privato

Mezzi propri?

Partnership?

Strategia di espansione?

Rete di investitori

Community degli imprenditori

E rti

Finanziamento della crescita?

Esperienza internazionale

Accesso al mercato fi nanziario

Consulenza fi nanziaria

Patrimonio complessivo?

Trasferimento del patrimonio?

Successione aziendale?

Rischi di portafoglio?

e

Engineering delrischio di portafoglioOpportunityNet e Mid-pp

Market M&A

Cassa pensione?

LPP 1e

Esperti fi scali

Partecipazione dei collaboratori?

Hedging del rischioDiversifi cazione?

Ottimizzazione fi scale?

ESOS

Trasmettere valori

Il DNA dell’imprenditore come codice del successoNel DNA dell’imprenditore si nasconde il codice del successo che determina relazioni pluriennali, fi ducia e progresso, e che offre ai partner le condizioni ottimali per percorrere insieme sia la strada privata che quella imprenditoriale. Le diverse fasi della vita comportano sempre nuove opportunità, nella vita privata così come nel lavoro. Noi come banca per gli imprenditori comprendiamo le vostre domande ed esigenze fi nanziarie per la costituzione e la garanzia del vostro patrimonio privato e aziendale. Per-ché anche nel nostro DNA di imprenditori è radicato il desiderio di trovare sempre le soluzioni e le risposte migliori per il successo dei nostri clienti.

Credit Suisse –la banca per gli imprenditori Per percorrere con voi e la vostra azienda la strada del successo

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«Siamo molto lieti che Credit Suisse ciaiuti a realizzare i nostri sogni e a entrare nella storia della Svizzera come impresa di software.»Manuel Grenacher, fondatore e CEO di Coresystems AG

Per maggiori informazioni su Manuel Grenacher consultare i profi li su: credit-suisse.com/imprenditore

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CONSULENZACONSULENZA

«A volte il mio consulente clientela può essere caparbio, ma per me è proprio questo ciò che distingue una banca per gli imprenditori.»

Silvio Tarchini, titolare di Tarchini Group, è noto per essere il fondatore dell’outlet FoxTown di Mendrisio (Lugano). Ecco il profi lo dell’attivissimo imprenditore.

FoxTown – una decisione rapida

Silvio Tarchini aveva 21 anni quando rilevò l’impresa edile specializzata in costruzioni in legno di suo nonno, dopo la morte di quest’ultimo. Fare lo stesso lavoro per tutta la vita, però, non faceva per lui. Voleva vedere e imparare cose nuove. Così, dopo aver affi dato l’azienda momentaneamente a un gerente, lavorò in Inghilterra e Germania in società simili e quindi a Milano per un’azienda di lavorazione della plastica. «Nel 1967 tornai in Ticino. Avevo 23 anni e ritenevo che in Svizzera ci fosse una lacuna di mercato nel settore degli imballaggi in PVC», ricorda Tarchini. Con la sua eredità acquistò una fab-brica di lavorazione di materie plastiche e fondò una nuova azienda, la Plastar. Lo stesso anno diventò cliente di Credit Suisse. Nel 1975, a 31 anni, possedeva già una fabbrica di 5000 metri quadri. Ancora una volta aspirava a nuovi orizzonti. Vendette l’azienda e se ne andò con la moglie in viaggio in cerca di una nuova fonte d’ispirazione. In partico-lare rimase affascinato da Buenos Aires, perché intravide un potenziale per gli immobili commerciali. Così si trasferì in Argentina con la famiglia. Fece costruire un grande pa-lazzo di uffi ci che vendette tre anni dopo. Tarchini spiega: «L’infl azione di circa il 170 per cento era diventata un rischio troppo grande per intraprendere nuovi affari. Siamo stati fortunati». Più ricco d’esperienza e di ritorno a Lugano, si rese conto che la sua regione d’origine non attirava industriali per la mancanza di depositi adatti e di superfi ci di pro-duzione. Ed era una situazione che voleva cambiare. Per prima cosa Tarchini fece co-struire un edifi cio industriale a Mezzovico e ben presto vantò un notevole portafoglio immobiliare. Nel settembre del 1994 leggendo un giornale italiano s’imbatté in un arti-colo sugli outlet. Ricorda così quella fase: «L’idea m’intrigò subito». Iniziò a informarsi sull’argomento, consultò esperti, si recò in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, realizzò studi di fattibilità e di mercato. «Tre mesi dopo avevo preso la mia decisione: avrei aper-to un outlet in Ticino», racconta Tarchini. Giacomo von Wyl, da quattro anni suo consu-lente clientela presso Credit Suisse, annuisce: «Questa procedura sistematica è tipica per lui: quando ha un’idea per prima cosa verifi ca tutto molto accuratamente per ridurre al minimo il rischio e consulta gli esperti. Il mio compito consiste nel verifi care ancora una volta il tutto insieme ai nostri specialisti interni ed eventualmente segnalargli ulterio-ri opportunità e rischi». Questo atteggiamento è molto apprezzato da Silvio Tarchini: «Ho bisogno di una banca con cui mi possa confrontare». Per fortuna Credit Suisse è rapida come lui, il che è essenziale: «L’imprenditore deve mettere in pratica rapidamente le proprie idee, di questo sono convinto».

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CONSULENZACONSULENZA

paesaggio del Toggenburg è rimasto fi nora in gran parte non edifi cato e vive delle persone, che qui hanno radici pro-fonde, e delle loro tradizioni. Puntiamo sulle prerogative della regione per ga-rantire un turismo attento alla cultura e alla natura. Chi viene da noi, deve trova-re serenità e riposo. L’architettura dell’edifi cio in vetta riunisce tutti questi messaggi.

Anche se il ristorante in vetta è un richiamo per visitatori da tutti i pae-si, quella delle ferrovie di montagna e delle funivie è un’attività impren-ditoriale ad alto rischio. Cosa la sti-mola maggiormente?ME: In un’ottica imprenditoriale sono affascinata dal riuscire a tradurre le vi-sioni in realtà economiche di successo: mettere insieme un team e vedere come le persone comprendano improvvisa-mente la visione e la facciano propria è per me motivo di grande soddisfazione. Le peculiarità del settore rappresentano indubbiamente una sfi da in più. È un compito che richiede pazienza, doti di persuasione e capacità di imporsi.

Quali ritiene siano i suoi punti di forza personali?ME: In veste di presidente del Consiglio di amministrazione mi occupo da tempo delle strategie e delle visioni a lungo ter-

mine di Toggenburg Bergbahnen. Tra i miei punti di forza vi sono l’analisi dei mercati, la capacità di trarne conclusioni e quindi di elaborare le strategie del caso. Inoltre, posso essere molto te-starda – una volta presa una decisione, vado fi no in fondo.

Oggi Credit Suisse è la banca prin-cipale di Toggenburg Bergbahnen. Come è nata questa collaborazione?ME: Il consulente clientela Marc Hinter-meister di Credit Suisse ci ha contattati telefonicamente a seguito della coper-tura mediatica riservata ai nostri proget-ti dalla stampa locale. Questo è stato lo spunto per un incontro, dal quale è poi scaturita gradualmente una prima colla-borazione.

Cosa si aspetta da un istituto come Credit Suisse, che si posiziona come banca per gli imprenditori?ME: Mi aspetto la comprensione delle visioni creative e la capacità di presen-tare proposte di soluzione rapide ed effi caci, anche in caso di progetti com-plessi.

Per il fi nanziamento dell’edifi cio in vetta e della telecabina Stöfeli erano in lizza anche altre banche. Perché avete scelto Credit Suisse?ME: Fin dall’inizio è stata una partner-

Toggenburg Bergbahnen si lascia alle spalle un periodo di grandi in-vestimenti, il cui fi ore all’occhiello è senz’altro il ristorante in vetta, ope-ra dei noti architetti Herzog & de Meuron, inaugurato nel 2015 sul Chäserrugg. Quali rifl essioni fanno da sfondo a questi rinnovi?Mélanie Eppenberger (ME): Investia-mo principalmente in progetti capaci di contrastare la dipendenza della nostra attività dalle condizioni meteorologiche e di migliorare la qualità dell’esperienza nel territorio. Oltre all’edifi cio in vetta, Herzog & de Meuron hanno realizzato anche tre stazioni di una nuova funivia che consente un secondo collegamen-to al Chäserrugg nei mesi invernali.

Il ristorante in vetta è sospeso come un gigante di legno sulla montagna: un’immagine affasci-nante. Cosa desiderate esprimere con questo tipo di architettura?ME: La costruzione è in perfetta sinto-nia con l’ambiente che la circonda: mol-ta luce e tanto spazio, abbinati a nicchie accoglienti sull’altro lato. Con la scelta di utilizzare il legno, un materiale sobrio e naturale, intendiamo richiamarci volu-tamente alle tradizionali fattorie e stalle del Toggenburg. Rispetto ad altri com-prensori per sport invernali, lo splendido

«Chi viene da noi, deve trovare serenità e riposo»

Come si traghetta con successo un’azienda dell’industria turistica montana verso il futuro? Mélanie Eppenberger, presidente del Consiglio di amministrazione di Toggenburg Bergbahnen, parla dei fattori di rischio specifi ci del settore e spiega perché Credit Suisse è il partner fi nanziario ideale.

Il gigante sospeso: la funivia arriva direttamente al ristorante in vetta realizzato sul Chäserrugg dagli architetti Herzog & de Meuron.

La presidente del Consiglio di amministrazione Mélanie Eppenberger ritiene i consulenti clientela Christian Sutter (destra) e Marc Hintermeister un team di consulenza perfetto.

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CONSULENZA CONSULENZA

Quali vantaggi vi offre il leasing rispetto al fi nanziamento terzo?ME: Il leasing consente un fi nanzia-mento del 100% su un periodo molto lungo: lo scenario ideale per un grande investimento come quello di una funi-via. A differenza del fi nanziamento ter-zo, con il leasing non cambiano né gli investitori né le condizioni o i tassi d’in-teresse, il che è fonte di sicurezza e stabilità.

Avete dovuto affrontare altre sfi de specifi che del settore che richie-devano una soluzione creativa?ME: Le esigenze fi nanziarie di un im-pianto di risalita non sono le stesse in inverno e in estate e anche nel corso di una stagione possono cambiare da un mese all’altro. La versatilità di Credit Suisse è risultata evidente anche in oc-casione del fi nanziamento dell’attivo circolante. L’approccio fl essibile con-sente di compensare in maniera otti-male le oscillazioni stagionali del fattu-rato, tipiche del nostro settore. Come si è manifestata l’effi cienza della banca in relazione al piano di fi nanziamento complessivo?ME: Si è manifestata non solo nei sin-goli prodotti e servizi, ma anche nella combinazione degli stessi. Ci siamo resi conto che ogni prodotto nasce sempre in prospettiva della soluzione globale.

È importante la collaborazione di lungo termine con la banca per la sua azienda?ME: Considerata la stagionalità della nostra attività, una collaborazione di lungo termine è d’importanza cruciale. L’approccio di lungo termine è lampan-te nel contratto di leasing. I grandi in-vestimenti, come una nuova funivia, richiedono tempo prima di dare frutti economici. Per questo occorre un par-

tner come Credit Suisse, che salga a bordo e, insieme a noi, remi nella stes-sa direzione.

Qual è il ruolo dei consulenti clien-tela al riguardo?ME: Sono la punta di diamante della banca, quelli che generano il business e costruiscono la fi ducia. L’esperto di ferrovie di montagna e funivie Christian Sutter e lo specialista di leasing Marc Hintermeister sono stati il nostro team di consulenza competente e ben as-sortito. Oltre alle solide conoscenze e alla profonda comprensione del setto-re, ci hanno convinti anche per la loro impeccabile disponibilità, sia nelle ore serali che lontano dall’uffi cio, sulle no-stre piste da sci. Apprezziamo poi il fat-to che reagiscono con grande tempe-stività agli input da parte nostra.

Credit Suisse mette a disposizione della clientela una potente rete. Ne ha già potuto approfi ttare?ME: In questo aspetto riponiamo molte speranze. Data la forte presenza a li-vello nazionale e internazionale, Credit Suisse può trasformarsi in un partner interessante a livello di marketing e co-municazione. Grazie al nostro approc-cio, il Chäserrugg è diventato una meta turistica straordinaria e unica.

ship equilibrata con un livello di profes-sionalizzazione alla pari. Abbiamo pre-sentato un business plan dettagliato di 400 pagine, dal quale i consulenti clientela di Credit Suisse hanno saputo trarre le giuste conclusioni. Inoltre, con Credit Suisse abbiamo prestazioni complete da un unico partner. Per ogni singolo ambito – p. es. traffi co dei pa-gamenti, fi nanziamento o azioni – pos-siamo contare sui rispettivi specialisti. Credit Suisse ha individuato meglio di altri le nostre esigenze e ha saputo convincerci in brevissimo tempo con un interessante piano di fi nanziamento complessivo.

Potrebbe descrivere più precisa-mente le vostre esigenze?ME: Una solida competenza nel setto-re, compresi i fattori di rischio specifi ci: inverno, condizioni atmosferiche e va-luta. Le ferrovie di montagna e le funi-vie richiedono grandi investimenti con una lunga durata d’impiego effettiva e, in considerazione delle oscillazioni in-dotte da fattori stagionali e meteorolo-gici, lavorano con particolari cifre fi -nanziarie chiave nonché con un grado d’indebitamento caratteristico del set-tore. La comprensione di un tale qua-dro deve essere disponibile e integrata nell’analisi. Il fatto che i consulenti clientela di Credit Suisse abbiano compreso così bene la nostra attività ha permesso loro di illustrarci solu -zioni molto avvincenti, per noi in parte sorprendenti.

Qual è stato l’aspetto che l’ha sorpresa di più?ME: La proposta di leasing per la fu-nivia è risultata interessante, l’abbia-mo trovata molto allettante. Nel no-stro business plan avevamo ipotizzato un fi nanziamento terzo tramite inve-stitori privati, secondo il modello classico.

Mélanie Eppenberger concepisce strategie e visioni di lungo termine per Toggenburg Bergbahnen.

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La metafora «fare piazza pulita» è stata presa alla lettera dalla Borer Chemie AG. Quest’impresa di famiglia di Zuchwil offre soluzioni detergenti e disinfettanti innovative e ha messo in atto un passaggio del testimone dalla prima alla seconda ge-nerazione quasi senza diffi coltà.

Questione di chimica

«Se la famiglia funziona, allora funziona anche l’azienda. Questo è quello che ho sentito dire tante volte da mio padre. Prima non lo capivo, adesso invece mi è chiaro quello che intendeva», racconta Markus Borer, con quel suo modo di fare calmo e posato. Secondo di tre fi gli, nel 2010 è diventato direttore e azionista di maggioranza dell’azienda fondata dal padre, Anton Borer, nel 1965. All’inizio era diffi cile immaginare che questa ditta individuale si sarebbe trasformata in una fi orente azienda con 80 collaboratori, partner di distribuzione in tutti i continenti e un’affi liata in Cina. Come spesso accade, anche con la famiglia Borer il caso ha svolto una parte fondamentale.

Tutto ebbe inizio in un salone di parrucchieriCinquant’anni fa, il giorno successivo a una tranquilla (almeno apparentemente) cena tra colleghi, Anton Borer volò a Bruxelles e tornò due giorni dopo con in mano la licenza per una formula rivoluzionaria per la pulizia. In un ex salone per parrucchieri di Soletta fondò la ditta PMC, «Produkte für Medizin und Chemie» (prodotti per la medicina e la chimica). Dato che in quel momento era ancora titolare di un’azienda di elettronica, affi dò la direzione di PMC a un tecnico di fi ducia, che avviò la ditta. In seguito all’improvvisa scomparsa di questa persona, nel 1978 Anton Borer assunse defi nitivamente la direzione del l’azienda. «Non essendo un chimico, dovetti familiarizzare il più in fretta possibile con questa mate-ria», ricorda l’ambizioso imprenditore e, sorridendo, aggiunge: «Per imparare da autodidatta le nozioni tecniche, prendevo i libri di chimica di mio fi glio Carlo che all’epoca frequentava il liceo». Con ottimi risultati! La linea di prodotti deconex®, che oggi viene perfezionata in laboratori propri, si deve proprio al suo genio inventivo. La ricerca meticolosa è un’altra delle ragioni per cui oggi Borer Chemie AG è attiva in tre campi completamente diversi tra loro. In origine la ditta riforniva principalmente l’industria chimica con prodotti per la pulizia di vetrini da laboratorio, poi l’offerta si è estesa velocemente anche nel settore dell’indu-stria orologiera, ben radicata nella Svizzera romanda. Parallelamente aumentò anche l’atti-vità con gli ospedali, dando vita al settore Medical. Nel nuovo millennio è stato introdotto anche l’ambito farmaceutico, parte del settore Life Sciences.Il signor Anton Borer (a sinistra) e il fi glio Markus si scambiano opinioni sull’azienda.

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CONSULENZA CONSULENZA

Ogni cosa a suo tempoSolitamente i fondatori delle imprese cominciano da zero. Spesso si tratta di autodi-datti dalla spiccata creatività, che conducono l’azienda con grande entusiasmo e ca-risma. In genere a questo si accompagna una certa diffi coltà nel lasciare la propria «creazione» nelle mani di qualcun altro. Anton Borer è andato in pensione uffi cialmente nel 2005, all’età di 70 anni. Da allora è comunque presente nelle decisioni aziendali in veste di presidente del Consiglio di amministrazione. «La regolamentazione della successione in un’azienda di famiglia non va mai sottovalutata. Non è facile per nes-suna delle due parti», spiega Markus Borer parlando per esperienza. Quando il padre nel 2005 gli offrì il posto da direttore, dopo lunghe rifl essioni rifi utò. «Avevo 38 anni e non mi sentivo pronto per caricarmi delle responsabilità legate a questo ruolo. Inoltre amavo moltissimo il settore industriale e volevo mantenere la direzione in quel campo.» A posteriori, si può dire che Markus Borer abbia preso la decisione giusta: «Subentrare in quel momento mi avrebbe letteralmente ‹bruciato› ». La direzione ad interim da parte di un esterno gli ha consentito inoltre di poter osservare e sperimentare un altro stile di conduzione. Il padre non ha insistito con il fi glio e di questo Markus Borer gli è grato ancora oggi. Tuttavia ha dovuto imparare a gestire le situazioni di pressione, soprattutto considerate le elevate aspettative che si era posto, perché la voglia di dare prova delle proprie capacità era tanta. Ci dice con franchezza che ci sono stati mo-menti in cui avrebbe volentieri ceduto al padre il suo ruolo e messo in piedi qualcosa d’altro per conto suo. «Avere libertà di scelta era un fattore decisivo per subentrare con successo. Ma era fondamentale anche che io apprendessi tutto sull’attività e che l’intera famiglia, quindi anche i miei fratelli e soprattutto mia moglie, mi appoggias-sero», racconta.

Una stretta collaborazioneAnche Credit Suisse è un partner molto importante. È la banca principale di Borer Chemie AG da 35 anni e ha sempre sostenuto l’azienda con impulsi preziosi. Ad esempio, in occasione di un seminario a Bocken, Markus Borer è stato informato sul complesso processo della regolamentazione della successione. «Ho capito che in media ci vogliono 15 anni per pianifi care tutto alla perfezione», ricorda. La fi ducia nei confronti della banca è rimasta invariata anche in tempi diffi cili, come durante la crisi fi nanziaria del 2009. In particolare Markus Borer ha apprezzato il servizio eccellente dei consulenti clientela: «Sono persone con i piedi per terra come me. Molto compe-tenti, ma mai invadenti». In questo rientra anche una consulenza onesta, da pari a pari: «Volevamo fi nanziare la regolamentazione della successione con mezzi propri. Credit Suisse ha sostenuto il nostro desiderio di autonomia sin dal principio». E come si presenta la situazione per quanto riguarda le sfi de attuali, quali la crescente pressio-ne normativa o la forza del franco? «Le barriere normative comportano elevati costi amministrativi, un maggiore impiego di personale e limitazioni nella libertà d’azione», aggiunge Markus Borer. Tutto questo ci mette alla prova, ma è anche un’opportunità per crescere insieme alle nuove esigenze. La forza del franco si fa sentire molto, soprattutto quando si ha una quota di esportazione dell’80 per cento. Borer Chemie AG è riuscita a tenere sotto controllo la situazione innanzitutto grazie a prodotti e soluzioni innovativi che si accordano perfettamente alle esigenze del cliente, ma anche attuando misure strategiche quali il potenziamento della vendita diretta in Svizzera. Un altro fattore fondamentale è rappresentato da collaboratori leali, solidali con l’azienda e il loro capo anche in periodi diffi cili.

Con un pizzico di humourSono ormai cinque anni che il timone della Borer Chemie AG è nelle mani della seconda generazione. Forte di caratteristiche quali la stima, il rispetto, la lealtà, l’affi dabilità e la trasparenza, Markus Borer porta avanti quella che per il padre è stata l’opera di una vita, sempre pronto ad ascoltare le critiche dei collaboratori, dei fratelli e del genitore. Nel bagaglio di questa famiglia è sempre presente una buona dose di humour. Ce lo dimostra il suo capostipite, che verso la fi ne della conversazione afferma: «Non mi appartiene più nulla di quest’azienda. Neppure la sedia su cui sono seduto». E il fi glio, con la sua consueta pacatezza, risponde: «In compenso te ne puoi permettere quante vuoi», ed entrambi ridono di gusto. È evidente che in casa Borer la chimica giusta c’è, eccome.

Consulenza alla clientela di Credit Suisse I consulenti di Credit Suisse seguono i clienti nella costituzione e conservazione del patrimonio sia privato che aziendale. La collaborazione tra consulenti clientela com-merciale e consulenti clientela privata è coordinata in modo ottimale. In tal modo il cliente ha a disposizione un interlocutore per tutte le questioni fi nanziarie, il quale, all’occorrenza, può interpellare altri spe-cialisti all’interno della banca. Il cliente viene così assistito da consu-lenti che agiscono da una prospettiva globale e di lungo termine e che offrono soluzioni in linea con l’intera situazione patrimoniale.

Markus Borer: «I collaboratori che pensano insieme a noi, anche con atteggiamento critico, ci aiutano a crescere».

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«Le aspettative nei confronti di una bancacambiano. Oggi necessito di Credit Suisse per la crescita: fi nanziamenti per incrementare gli affari e per acquisire know-how.»Jean Claude Bregy, CEO Poenina Holding AG

Per maggiori informazioni su Jean Claude Bregy consultare i profi li su: credit-suisse.com/imprenditore

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SOLUZIONI/SERVIZISOLUZIONI/SERVIZI

Ecco come funziona

Trattative/atti di acquisto tra le due parti

OpportunityNetfunge da intermediario tra le parti interessate e crea il primo contatto.

OpportunityNetindividua eventuali corrispondenze.

OpportunityNetraccoglie tutti i dati dell’imprenditore e si fa un quadro dell’azienda.1

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Un imprenditore alla ricerca di un’azienda si iscrive al servizio.

Un’azienda in vendita si iscrive al servizio.

Le piattaforme di intermediazione non esistono solo per le relazioni private, bensì anche per le aziende. Con Opportu-nityNet, Credit Suisse gestisce una delle più grandi banche dati di questo tipo in Svizzera.

Fino al suo 60° compleanno Hermann Schneider* aveva rinviato la questione della successione aziendale: «Segretamente speravo che una delle mie due fi glie si po-tesse interessare al settore», racconta. Alla fi ne è stato il suo consulente bancario ad aprirgli occhi: era necessario agire. Ma come trovare l’acquirente idoneo senza divulgare troppo la notizia dell’intenzione di vendere? Il consulente clientela di Schneider lo ha messo in contatto con Paul Monn, il responsabile di Credit Suisse della piattaforma OpportunityNet, una piattaforma di intermediazione per imprese. Essa mette in contatto potenziali acquirenti e venditori di aziende, ma anche investi-tori con imprese in crescita e con esigenze di fi nanziamento. «Il mio lavoro consiste in un primo momento nel raccogliere dati e conoscere bene l’azienda», spiega Paul Monn. Viene elaborato un profilo anonimo da trasmettere ai consulenti clientela Credit Suisse di possibili compratori. Solo i collaboratori di Credit Suisse hanno accesso a questi dati anonimizzati che riguardano il settore, il fatturato, il numero di dipendenti, gli utili, eventualmente un prezzo indicativo e la regione. OpportunityNet è stata creata nel 2007 come servizio per i clienti di Credit Suisse. Ogni anno grazie a questa piattaforma nascono oltre 20 unioni con un volume di fi nanziamenti e inve-stimenti di oltre 100 milioni di franchi e la tendenza è al rialzo. «Tramite Opportuni-tyNet mi è stato suggerito solo un candidato ideale, che però calzava a pennello», riassume Hermann Schneider le sue esperienze. Senza questo acquirente i suoi posti di lavoro in Svizzera sarebbero andati persi, come spesso accade quando non è disponibile un successore adeguato. Per Herman Schneider, però, tutto si è svolto proprio come desiderava: l’ex titolare è riuscito a conservare una parte delle azioni e ha ora un mandato di consulenza limitato nella sua ex azienda. Inoltre, è alla ricerca di una nuova possibilità d’investimento, naturalmente tramite OpportunityNet.* Nome modifi cato dalla redazione.

Borsa delle imprese per PMI

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SOLUZIONI/SERVIZISOLUZIONI/SERVIZI

Fusioni e acquisizioni per PMI «La cessione di un’azienda è come un viaggio»

Se non vi è un successore designato in famiglia, la ricerca in proprio di un compra-tore adeguato diventa diffi cile. Come banca svizzera leader nelle attività di M&A, Credit Suisse funge da intermediario seguendo l’acquirente e il venditore.

Thomas W. Jung un anno fa ha venduto la sua impresa con 120 collaboratori. Lo svolgimento del processo ha superato le sue aspettative e ha portato a con-clusioni sorprendenti.

i potenziali acquirenti. Chi deve essere preso in considerazione? Un investito-re strategico dell’industria? Un’impre-sa di famiglia? Un investitore fi nanzia-rio? Oppure c’è l’interesse del proprio management? Nella prima fase Heinz Hasler consiglia di rimanere aperti, includendo nel processo di vendita strutturato vari possibili candidati.

«Alcuni proprietari hanno idee molto rigide e, per l’impresa di famiglia, ad esempio, riescono a immaginare solo una successione nella stessa catego-ria. Alla fi ne però a spuntarla potrebbe essere l’investitore fi nanziario, perché nel corso del processo riesce a con-

grandi gruppi e che la mia PMI do-vesse avvalersi dell’assistenza di una banca più piccola.

Nel frattempo, però, ha abbando-nato questo pregiudizio?TJ: Sì, ho cambiato opinione. Credit Suisse conosce molto bene il settore delle PMI e dispone della necessaria rete di contatti. Si tratta effettivamen-te di una banca per le imprese di ogni dimensione. L’intera collaborazione ha funzionato alla perfezione, il che in gran parte è sicuramente merito di Heinz Hasler. Alcuni anni fa mi era stato presentato a un evento e da allora ricevevo regolarmente la sua newsletter. Seguivo lui e le sue atti-vità di vendita, così ha conquistato la mia fi ducia.

Come ha vissuto il processo di M&A?TJ: Per me è stato come un viaggio o

vincere la famiglia», spiega. Non c’è dubbio che la cessione di un’impresa, spesso l’opera di una vita per il ven-ditore, può essere legata a forti emo-zioni. In questa situazione è tanto più importante l’esperienza del consulen-te. In Svizzera Credit Suisse è leader nel settore delle transazioni M&A. Con la sua attività internazionale dispone di un’ampia rete di contatti globali che gli consente di rivolgersi agli acquirenti appropriati. Inoltre, detiene la neces-saria esperienza e competenza per contrattare con tenacia il valore otti-male e la soluzione migliore. Spesso però per il venditore il prezzo più alto non è determinante per l’accettazione dell’offerta dell’acquirente. Almeno al-trettanto importante è la sua strategia: l’azienda verrà integrata in un gruppo o verranno mantenuti i posti di lavoro in Svizzera? Heinz Hasler pre cisa: «Cer-chiamo di offrire al cliente una base quanto più differenziata possibile, ma alla fi ne la decisione defi nitiva spetta a lui».

la lettura di un libro con i suoi capitoli. Si entra in un territorio sconosciuto, si raccolgono impressioni, si arriva in posti completamente diversi da come li si immaginava, si fanno esperienze inaspettate. Credit Suisse ha fatto da mediatore e mi ha seguito passo per passo.

Dopo la vendita la sua azienda è rimasta un’impresa familiare. L’acquirente è un francese che vive in Svizzera. Quanto è stata importante per lei la scelta accu-rata del compratore?TJ: Estremamente importante. Una decisione di questo tipo non si prende solo con il portafoglio, ma anche con il cuore. L’atteggiamento «dopo di me il diluvio» non mi appartiene. Faccio parte del consiglio di amministrazio-ne, in questo modo rimango legato all’azienda e all’acquirente.

La generazione dei baby boomer si avvicina all’età di pensionamento. Per molte PMI svizzere affermate ciò si-gnifi ca che nei prossimi anni sarà ne-cessario provvedere alla successione. «I tempi non potrebbero essere miglio-ri. Attualmente il mercato è favorevole ai venditori: la necessaria liquidità è disponibile, ma scarseggiano possibi-

lità d’investimento allettanti», afferma Heinz Hasler, responsabile Mergers & Acquisitions (M&A) Mid Market Investment Banking Svizzera di Credit Suisse. Hasler è responsabile delle piccole e medie imprese in tutta la Svizzera. Il suo team assiste i titolari d’impresa nella ricerca a livello mon-diale di soluzioni per la successione. «Quando un proprietario con l’inten-zione di vendere si rivolge a noi, per prima cosa proce diamo con un’analisi della situazione», spiega Heinz Hasler. Successivamente il suo team predi-spone una valutazione dell’impresa e verifi ca se questa corrisponde alla sti-ma del proprietario. Viene quindi alle-stito un business plan, redatto un do-cumento informativo e infi ne stabilita la procedura. L’importante è defi nire

Un anno fa ha venduto la sua azienda. Perché?Thomas Jung (TJ): Un’affermazio-ne di mia moglie di alcuni anni fa ha dato il via al tutto. Disse: «I nostri tre fi gli hanno diritto a una propria vita». Da quel momento ho iniziato a cer-care un partner che soddisfacesse i criteri necessari per assistermi nella vendita.

Perché ha scelto Credit Suisse?TJ: L’impresa che ho ceduto produ-ce in Svizzera al 100 per cento per l’esportazione ed è leader mondiale nel suo settore. Pertanto era op-portuno cercare acquirenti a livello mondiale. Essendo un’organizzazione globale, Credit Suisse mi poteva of-frire una rete di contatti veramente in tutti i continenti. Così, nonostante un certo scetticismo iniziale, ho optato per Credit Suisse. Sin dall’inizio però ho avuto la sensazione di ricevere una buona consulenza e di essere in buone mani.

Qual ero il motivo del suo scetti-cismo?TJ: Acutronic è una tipica PMI con 120 collaboratori. Una PMI e una grande banca, per me non stavano sempre bene insieme – e ciò, nono-stante Acutronic fosse già da molto tempo cliente di Credit Suisse e ri-corresse ai suoi servizi bancari inter-nazionali. Erroneamente, però, pen-savo che nel caso della successione Credit Suisse fosse un istituto per

L’imprenditore Thomas W. Jung, membro del Consiglio di amministrazione ed ex CEO di Acutronic

«I tempi non potrebbero essere migliori. Attualmente il mercato è favorevole ai venditori».

Mid Market Investment Banking: M&A per PMI Credit Suisse, come banca svizzera leader nel settore M&A, negli ultimi cinque anni ha seguito oltre 130 transazioni M&A per un valore complessivo di circa 265 miliardi di franchi svizzeri. All’interno del reparto M&A le piccole e medie imprese sono seguite dal settore specializzato Mid Market Investment Banking.

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SOLUZIONI/SERVIZISOLUZIONI/SERVIZI

tandoci in due segnaliamo: abbiamo capito che non sarebbe opportuno parlare di strategie d’investimento private senza considerare anche il lato aziendale. YS: Il vantaggio è che nel colloquio possiamo illustrare in modo rapido e completo possibili soluzioni per il patrimonio privato o quello azienda-le. Siamo consapevoli del fatto che molti imprenditori dispongono di poca liquidità, che per lo più è investita nell’impresa. Noi dell’E&E Desk ci concentriamo in aggiunta su questi valori patrimoniali illiquidi.

Come procedete? E questo busi-ness per una banca è davvero in-teressante? DH: Questo è sicuramente interessan-te, pensiamo a lungo termine. Il modo di operare dipende da dove si trova il cliente nel ciclo dell’impresa. Una start-up non ha ancora alcun interes-se a soluzioni d’investimento, ma una consulenza sullo sviluppo fi scale può essere molto utile. YS: Per le start-up possiamo mettere a disposizione il nostro vasto network per il reperimento di capitale. Al più

tardi quando l’impresa realizzerà uti-li, la valutazione globale sarà sempre più importante. Occorre domandarsi: a quanto devono ammontare i dividendi distribuiti, a quanto lo stipendio, come deve essere la previdenza professiona-le e in che modo questi fattori infl uen-zano le imposte?

Quali sono al momento i temi prin-cipali nella vostra esperienza quo-tidiana nelle consulenze?YS: Un argomento che attualmente raccoglie grande attenzione da parte delle aziende è la riforma III dell’impo-sizione delle imprese. La questione è: come mi posiziono in modo ottimale come imprenditore? Come cambierà la mia situazione fi scale? Seguiamo con attenzione gli sviluppi politici e cerchiamo le soluzioni migliori per i nostri clienti.

Stringere contatti è un altro tema importante per gli imprenditori. Qual è l’offerta in questo ambito? DH: Molto apprezzati sono i nostri lunch per imprenditori, così come gli eventi del nostro partner Switzerland Global Enterprise, in cui vengono trat-

Uno dei numerosi team di consulenti: Yusuf Savmaz (a sinistra) e David Helfenstein della regione Zurigo.

L’Entrepreneurs & Executives Desk (E&E Desk) è un’offerta in-teressante per i clienti. Cos’ha di speciale?David Helfenstein (DH): In genere un imprenditore ha un consulente cli-entela commerciale e un consulente clientela privata. Tuttavia, il patrimo-nio privato e quello aziendale per la maggior parte degli imprenditori sono fortemente legati tra loro. Per questo è opportuno non fornire consulenze in due sfere completamente separate, ma rispecchiare la realtà del cliente anche nella consulenza.Yusuf Savmaz (YS): Insieme, David Helfenstein ed io, possiamo discute-re con il cliente da pari a pari. Siamo infatti in grado di coprire un’enorme varietà di temi che abbracciano la sua sfera di interessi. Quali sono i temi che interessano realmente ai clienti? YS: L’entrata e l’uscita di azionisti, la continuità aziendale, ma anche i piani di partecipazione dei collaboratori, la strutturazione patrimoniale, il trasferi-mento ottimale dei valori nel patrimonio privato e le imposte sono tutti argo-menti di primaria importanza.

Non potreste fornire consulenze in questi ambiti anche singolarmente? Qual è il vantaggio della consulenza comune?DH: Un imprenditore con un’azienda in crescita, ad esempio, non sarà in-teressato a investire in titoli. Desidera investire nella sua attività. Presen-

Entrepreneurs & Executives Desk

Yusuf Savmaz, consulente clientela privata, e David Helfenstein, consulente clientela commerciale, assistono i loro clienti in sinergia. Cosa rende questa idea così effi cace?

Entrepreneurs & Executives Desk di Credit Suisse La storia di successo dell’Entrepreneurs & Executives Desk è stata ulteriormente arricchita nelle sedi esistenti con consulenti e spe-cialisti aggiuntivi. In più si sono aggiunte nuove sedi sul Lago di Zurigo, nell’Unterland e nell’Oberland zurighese nonché a Delémont, Friburgo, Neuchâtel, Soletta, Sion e Lugano. Complessivamente in Svizzera ora sono presenti 17 Entrepreneurs & Executives Desk con un numero notevolmente maggiore di consulenti a disposizione dei clienti.

tati argomenti tecnici, come ad esem-pio l’espansione in Asia. Naturalmen-te siamo sempre presenti, perché gli eventi rappresentano una buona oc-casione per conoscere imprenditori o per approfondire le relazioni.

Il vostro obiettivo è quello di forni-re soluzioni per imprenditori. Inol-tre, affermate di comprendere gli imprenditori. Siete credibili? Voi stessi in fondo non siete impren-ditori... DH: Bisogna comprendere cosa sta a cuore agli imprenditori. Mi riesce facile immedesimarmi nella loro situazione. Mio padre era imprenditore e io sono cresciuto nel contesto di una PMI. YS: Da studente, quando io stesso ho costituito un’impresa, ho appreso cos’è importante per un imprenditore: ad esempio, la sensazione di essere appoggiati dalla banca, e so bene come ci si sente quando il primo in-vestitore mette a disposizione il dena-ro. È questo lo spirito imprenditoriale che entusiasma e fa crescere imprese uniche nel loro genere.

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SOLUZIONI/SERVIZI SOLUZIONI/SERVIZI

Eventiregionali

Grazie al suo impegno sociale e alle numerose partnership, Credit Suisse offre un network molto ampio e diversifi cato. Ogni anno invita i suoi clienti a oltre 1400 eventi in tutta la Svizzera. Queste importanti piattaforme di networking comprendono eventi specialistici e di sponsoring, oltre che eventi sociali.

Un aiuto all’orientamento per piccole imprese

La decisione di fondare un’impresa è legata a molte domande: come deve essere il modello di business, quale deve essere il nome della ditta ed è necessario registrarla? Chi è coinvolto, da dove proviene il capitale iniziale e di quali aspetti fi scali occorre tene-re conto? La piattaforma Business Easy risponde proprio a queste domande e, con il pacchetto Business Easy, mette a disposizione servizi bancari a sistema modulare. Per-ché chi fonda un’impresa ha bisogno anche di una banca. E sebbene le esigenze delle giovani o delle piccole imprese possono essere molto diverse tra loro, di solito vi è un desiderio comune: i prodotti bancari devono essere chiari e semplici. Il Pacchetto Busi-ness Easy soddisfa esattamente questa esigenza e si adegua costantemente ai cambia-menti e alle nuove circostanze della ditta. Nella sostanza è composto dai principali ser-vizi bancari necessari per l’impresa: conto per ditte, tariffe forfettarie per il traffi co dei pagamenti, carta Maestro e carte di credito, nonché il servizio Mobile & Online Banking. Le opzioni avanzate Business Easy si orientano alle svariate esigenze della clientela. Chi opera a livello internazionale potrebbe avere bisogno dell’opzione per divise, chi deve saldare elevate fatture dei fornitori prima di ricevere il denaro dai clienti può ampliare il suo pacchetto di base con l’opzione di factoring. Inoltre, gli imprenditori in tutta la Svizzera hanno a disposizione un consulente personale.

Partnership con startups.chAnalogamente alla piattaforma Business Easy, il portale di fondazione startups.ch risponde a molte domande riguardanti la costituzione di un’azienda e offre una ricca varietà di informazioni. Con partner come Credit Suisse, è possibile procedere alla fon-dazione agevolata dell’impresa direttamente online sulla piattaforma, perché i partner si fanno carico di una parte o della totalità dei costi di costituzione. Il fatto che una grande azienda come Credit Suisse si impegni anche per le più piccole tra le piccole e medie imprese non è un caso. Se si pensa che costituiscono circa il 90 per cento di tutte le imprese svizzere, le piccole imprese in realtà sono grandi. Inoltre, non di rado la relazione bancaria dura per tutta la vita dell’impresa.

Gli eventi specialistici mettono in primo piano la trasmissione delle conoscenze e lo scambio di idee tra i partecipanti: qui si incontrano imprenditori, personalità dell’econo-mia, scienziati e politici. La scelta mirata degli argomenti degli eventi sociali, come viaggi per imprenditori, tornei di golf regionali o eventi gastronomici, assicura la parte-cipazione di gruppi eterogenei e consente un intenso scambio tra persone che condi-vidono i medesimi principi. Così spesso si generano nuove idee o contatti utili per il progresso della propria azienda. Con gli eventi di sponsoring di alta qualità fatti su misura per gli interessi e le passioni dei nostri clienti, la banca offre esperienze indi-menticabili. Mediante l’accurata selezione degli ospiti, tutte le piattaforme offrono una rete di contatti molto interessante.

Per trasformare in realtà un’idea di business, bisogna in-nanzitutto trovare le risposte a molte domande. Due piat-taforme Internet aiutano ad orientarsi: Business Easy di Credit Suisse e startups.ch.

739Eventi

specialistici

360Eventi sociali

315Eventi di

sponsoring

Eventi di Credit Suisse

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SOLUZIONI/SERVIZI SOLUZIONI/SERVIZI

Economic Research: vantaggi in termini di know-how per gli imprenditori

Research congiunturale

Gli attuali sviluppi congiunturali dell’economia mondiale e svizzera vengono analizzati nella pubblicazione trimestrale «Monitor Svizzera». In primo piano fi gurano temi come la politica monetaria, il mercato del lavoro, gli immobili e lo sviluppo di singoli settori e regioni.

Research regionale

Gli studi regionali presentano analisi sull’economia in regioni svizzere selezionate. Al centro fi gurano temi quali la congiuntura regionale, la qualità della localizzazione, la struttura dei settori, il mercato immobiliare e le fi nanze cantonali.

Research settoriale

Il Research settoriale getta luce sulle prospettive congiunturali e sul poten-ziale nel medio-lungo periodo di diversi settori svizzeri. Periodicamente ven-gono realizzate pubblicazioni anche sull’industria, il commercio, il turismo e la sanità.

Research immobiliare

Gli esperti del Research immobiliare analizzano in dettaglio il mercato immobiliare svizzero. I risultati più importanti e le previsioni sono esposti nello studio annuale sul mercato immobiliare e nel Monitor immobiliare pubblicato con cadenza trimestrale.

La successione aziendale nell’esperienza pratica

Uno degli studi più recenti, una co-produzione con l’Università di San Gallo, analizza le sfi de del cambio generazionale nelle imprese.

Accesso agli studi pubblicati da Credit Suisse

Gli studi più importanti vengono pubblicati sul sito web di Credit Suisse. Le analisi con orizzonte meno ampio sono destinate all’uso interno della banca. I clienti possono consultare analisi, fact sheet e informazioni di base non accessibili al pubblico tramite i loro consulenti.

Gli economisti di Economic Research analizzano costantemente gli sviluppi congiun-turali per cogliere le opportunità e riconoscere i rischi in maniera tempestiva. Analisi e studi vanno a vantaggio anche, e in particolare, della clientela commerciale.

Gli sviluppi politici e sociali infl uenzano il contesto economico di un paese. René Buholzer spiega come Credit Suisse si stia impegnando con Public Policy a favore degli interessi delle imprese svizzere.

Di quali tematiche politiche riguar-danti l’imprenditorialità svizzera si sta occupando attualmente? RB: In primo piano vi è sicuramente l’implementazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa. Altri temi im-portanti sono le due riforme relative all’imposizione delle imprese e al diritto delle società anonime.

Per quanto riguarda l’attuale dibat-tito politico, dove nota potenziale o rischi per la Svizzera come centro economico?RB: Gli indici come il Global Compe-titiveness Report del World Economic Forum mostrano come le premesse siano ancora buone. Le sfi de sono rappresentate dalla forza del franco e dalla tendenza a voler regolamentare nel dettaglio molti settori, cosa che può minare i principi liberali su cui si fonda il nostro diritto dell’economia e del lavoro. Inoltre dobbiamo restare «agganciati» al commercio mondiale; ciò è assoluta-mente cruciale date le dimensioni ri-dotte del nostro mercato interno.

Quali dei successi conseguiti da Public Policy negli ultimi tempi sono risultati particolarmente importanti per la clientela commerciale di Credit Suisse?RB: Insieme ad altri attori siamo riusciti a scongiurare il successo di iniziative dannose per la nostra economia, come le iniziative 1:12 ed Ecopop. Inoltre, con

la riforma del diritto delle società anonime ci siamo difesi con successo contro le limitazioni alla libertà d’impresa. Credit Suisse si è speso anche a favore di un compromesso ragionevole per le co-siddette regole «too big to fail», che da un lato migliora sensibilmente la stabi-lità nel sistema fi nanziario e allo stesso tempo non limita eccessivamente la competitività delle banche. Questi due elementi vanno anche nella direzione della nostra clientela commerciale, che benefi cia di una migliore stabilità e di un’offerta di servizi sempre ampia.

Quali sono le modalità con cui Pu-blic Policy si fa portavoce degli in-teressi della clientela commerciale nel dibattito politico?René Buholzer (RB): In qualità di banca per gli imprenditori e anche in linea con la tradizione di Alfred Escher, noi riteniamo che la mentalità imprendi-toriale e l’impegno a favore della Svizze-ra, intesa come solida piazza fi nanziaria e ubicazione aziendale, svolgano un ruolo importante. Quando analizziamo un particolare provvedimento politico, pensiamo sempre alle conseguenze che potrebbe avere sui clienti della banca.

Public Policy di Credit Suisse (Svizzera) SA Il compito di Public Policy è quello di sviluppare e pro-teggere la reputazione e gli inte-ressi della banca in Svizzera. A tal fi ne, Public Policy si confronta con diversi gruppi di interesse, moni-torando e valutando temi politici e sociali rilevanti. Cura inoltre i contatti con i parlamentari, l’ammi-nistrazione e altri rappresentanti della politica economica. Infi ne, coordina le attività nell’ambito del-la partecipazione di Credit Suisse ad associazioni economiche come l’Associazione svizzera dei ban-chieri o Economiesuisse.

René Buholzer, Head Public Policy Switzerland & Global Head Sustainability di Credit Suisse

Economic Research di Credit Suisse Una trentina di economi-sti analizzano costantemente la situazione congiunturale sia della Svizzera che dell’economia mondiale e illustrano i trend socioeconomici. A tal fi ne monitorano e registrano le variazioni del PIL, della domanda, dell’infl azione, dei mercati del lavoro e immobiliare, nonché dei mercati di sbocco delle esportazio-ni. I loro risultati vengono citati e diffusi periodicamente dai media svizzeri.

«Public Policy rappresenta anche gli interessi delle imprese»

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«In Credit Suisse abbiamo trovato un team che dà il massimo per noi.»François Billig, CEO Acrotec SA

Per maggiori informazioni su François Billig consultare i profi li su: credit-suisse.com/imprenditore

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NETWORKNETWORK

GetDiversity si adopera a favore di una mag-giore ‹quota rosa› nei consigli di amministrazio-ne e funge da intermediario tra gli organi con posti vacanti e le potenziali candidate.

GetDiversity

L’organizzazione GetDiversity si impegna per le pari op-portunità nell’assunzione dei mandati nei consigli di am-ministrazione da circa un decennio. L’obiettivo che si pre-fi gge è quello di conseguire sempre il 50% di candidate donne. Le imprese e le organizzazioni di successo, infatti, dimostrano che coinvolgere le donne con i loro punti di vista aggiuntivi, i loro valori e orizzonti di esperienze mi-gliora notevolmente la qualità decisionale di un organo, come conferma anche uno studio di Credit Suisse Econo-mic Research. In concreto, GetDiversity costituisce una piattaforma che da un lato incentiva e fornisce supporto alle donne nel loro percorso verso un mandato in un con-siglio di amministrazione e segue un pool di candidate, dall’altro lato offre consulenza alle imprese che sono alla ricerca di una persona idonea. Credit Suisse è lo sponsor principale dell’anniversario di GetDiversity. Le ambizioni di GetDiversity rispondono in forte misura all’impegno della banca mirato a promuovere attivamente le donne, a livello sia interno sia esterno.

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Helvetica Capital AG investe in imprese svizzere affermate. Il CEO Johannes Suter spiega l’utilità per la Svizzera e illustra la fi losofi a dei fi nanziatori.

Come si differenzia concretamente Helvetica Capital AG dalla SVC SA?JS: La SVC SA, in qualità di affi liata di Credit Suisse, è competente per fi -nanziamenti fi no a 5 milioni di franchi sotto forma di prestiti e partecipazioni di capitale proprio di imprese di qualsi-asi settore. Di norma, queste opera-zioni vengono svolte senza infl uire atti-vamente sull’attività operativa dell’im -presa. Helvetica Capital AG si concen-tra sugli investimenti a partire da 5 milioni di franchi sotto forma di capitale proprio in industrie selezionate. I mezzi vengono generati insieme a famiglie di imprenditori svizzeri di successo, alla Mobiliare e Credit Suisse o loro clienti. Oltre alla dotazione di capitale, Helvetica interviene attivamente sull’impresa part ner con il proprio network.

Quali imprese sono interessanti per il suo portafoglio e come ven-gono reclutate?JS: Ognuna di queste imprese deve presentare caratteristiche di unicità: un prodotto, un’idea o un tipo di fab-

bricazione unico nel suo genere. Esa-miniamo numerosi dossier badando che, oltre a fornire buoni prodotti, l’im-presa operi soprattutto con passione.

E cosa succede se un’impresa soddisfa tutti i criteri?JS: A quel punto inizia la collaborazio-ne, che può assumere diverse forme e non deve necessariamente essere a termine. Questo tipo di collaborazione ci distingue dalle consuete forme di fi nanziamento o investimento in fondi. La durata della collaborazione è fl essi-bile: può durare 5, 10 o anche 50 anni, se ciò è utile per l’impresa.

Incontra tantissime imprese di grande successo. Riconosce un denominatore comune?JS: Sì, innanzitutto hanno tutte una buona idea, che viene realizzata con molta determinazione e passione. Inol-tre – ed è essenziale – queste imprese riescono a trovare soluzioni a problemi rilevanti dei loro clienti e a entusia-smare i propri collaboratori.

In cosa si distingue Helvetica Capital AG?Johannes Suter (JS): Helvetica Capital AG è una società d’investi-mento e consulenza specializzata in soluzioni di fi nanziamento e successo-rie con focalizzazione sulle PMI svizze-re. Non forniamo semplicemente ca-pitali alle imprese, ma contribuiamo con la nostra competenza e una rete di contatti, collaborando strettamente con le imprese per sostenerne lo svi-luppo positivo e garantire posti di lavo-ro in Svizzera.

Helvetica Capital AG è nata solo nel 2015 dalla SVC SA*. In che modo sono ancora collegate tra loro?JS: Attualmente curiamo il portafoglio della SVC SA con le stesse persone di prima, solo che adesso l’attività si basa sul mandato a nome di Helvetica Capital AG.

* SVC – SA per il capitale di rischio delle PMI (SVC SA). La SVC SA è stata fondata in collaborazione con lo Swiss Venture Club nel 2010 come società controllata al 100% da Credit Suisse. Da settembre 2015, Helvetica Capital AG, su incarico della SVC SA, è competente per la gestione del portafoglio d’investimento. Scoprite di più su SVC SA a pag. 31.

Johannes Suter, Managing Partner e CEO di Helvetica Capital AG

Nuovi impulsi, moderno know-how e opportu-nità di networking per imprenditrici e business-women di tutto il mondo – questo offre la confe-renza annuale «League of Leading Ladies».

«League of Leading Ladies»

Per Credit Suisse è fondamentale incentivare le donne nel mondo degli affari e nella funzione di imprenditrici. Per questo motivo agisce da co-sponsor dell’annuale conferenza «League of Leading Ladies (LLL)» che ha luogo nell’omonimo Business Club. L’iscrizione al club è possibile solo su invito personale, ma l’accesso alla con-ferenza è consentito anche alle donne non iscritte e agli uomini. L’evento è ispirato ai circoli fi losofi ci dell’Antica Grecia, dove personalità di spicco, autori e scienziati si incontravano per discutere degli argomenti attuali del tempo. Con il titolo «Smashing the box», 150 partecipanti si sono confrontati per due giorni nell’Hotel Victoria-Jun-gfrau a Interlaken, hanno condiviso le loro visioni impren-ditoriali e discusso della realizzazione di idee innovative. Una partecipante ha constatato entusiasta quanto que-ste due giornate l’abbiano arricchita, tanto da desiderare che la conferenza proseguisse ancora per qualche gior-no. Anche le organizzatrici hanno stilato un bilancio molto positivo e attendono con piacere il prossimo simposio dal titolo «Disruptive Times». Béatrice Fischer, responsabile Communication & Marketing di Credit Suisse (Svizzera) SA, ha commentato: «Sosteniamo questa conferenza di alto livello perché queste donne contribuiscono in misura determinante allo sviluppo dell’economia e ci piacerebbe saperne di più sulle loro esigenze, al fi ne di poter suppor-tare in modo ottimale le rispettive sfi de fi nanziarie».

Network per imprenditrici «Investiamo in idee uniche»

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NETWORK NETWORK

«Vogliamo vedere un potenziale di sviluppo»Beat Brechbühl è membro del Consiglio di amministrazione sin dalla fondazione dello SVC – SA per il capitale di rischio delle PMI (SVC SA) sei anni fa. Nel colloquio spiega qual è l’investimento perfetto per SVC SA.

le, senza trascurare che deve essere già visibile un certo gradimento del mercato.

Oltre a iniettare capitale nelle so-cietà del suo portafoglio, come si adopera SVC SA per le imprese? Si propone ad esempio anche come azionista?BB: Questa è un’altra differenza im-portante rispetto alle classiche società di venture capital o private equity. In linea generale non curiamo alcuna gestione attiva delle partecipazioni e siamo molto prudenti con i mandati in consigli di amministrazione, poiché questi impegni sarebbero all’origine di costi sostanzialmente più elevati e comporterebbero anche aspetti di re-sponsabilità. Il tutto andrebbe poi di nuovo pagato con un rendimento più sostenuto.

Qual è per lei l’investimento per-fetto?BB: Vogliamo vedere un potenziale di sviluppo. Investiamo anche quando nessun altro lo fa, ad esempio perché il rischio è eccessivo o perché il po-tenziale rendimento è troppo modesto. L’investimento perfetto può essere un’esigenza di fi nanziamento, diciamo per lo sviluppo di un nuovo prodotto il cui brevetto è già depositato. L’azienda non riceve un fi nanziamento bancario tradizionale e noi investiamo un deter-minato importo per la realizzazione del nuovo prodotto. Dopo quattro o cinque

anni si delinea un certo successo di mercato: si è riusciti ad aumentare fat-turato e utile, forse sono stati assunti nuovi collaboratori e ora un investitore strategico sta mostrando interesse, vuole partecipare all’azienda o persino acquistarla. Questo è per noi il mo-mento ideale per disimpegnarci – una classica situazione di reciproco van-taggio: siamo riusciti a dare supporto in un momento in cui nessun altro era disposto a farlo, attraverso la nostra partecipazione abbiamo realizzato un rendimento, è stato immesso sul mer-cato un nuovo prodotto e sono stati creati nuovi posti di lavoro.

La SVC – SA per il capitale di ri-schio delle PMI è una società d’in-vestimento. Cosa la distingue da altre aziende di questo tipo?Beat Brechbühl (BB): Il nostro obiettivo non è realizzare un rendi-mento quanto più alto possibile, SVC SA è stata costituita dopo la crisi fi -nanziaria nel maggio 2010 in colla-borazione con lo Swiss Venture Club come società affi liata di Credit Suisse. Il progetto è nato con l’obiettivo co-mune di rafforzare il mercato produtti-vo e del lavoro svizzero.

L’enfasi è dunque posta sulla pro-mozione dell’imprenditoria in Sviz-zera?BB: È così, per questo cerchiamo di investire il più possibile a lungo termi-ne. Il capitale deve essere preservato di modo che i fi nanziamenti possano continuare. Per questo motivo, ci inte-ressa più il fi nanziamento delle impre-se affermate piuttosto che il classico fi nanziamento delle start-up.

Cosa distingue le aziende presenti nel portafoglio di SVC SA? BB: Requisito decisivo: la PMI deve avere una sede in Svizzera. In ordine ai settori e alle regioni abbracciamo una diversifi cazione molto ampia. Altri criteri importanti: desideriamo un team manageriale solido e un azionariato stabile. Il business plan deve poggia-re su un’idea di business matura con un’innovazione ed essere convalidabi-

Beat Brechbühl, membro del Consiglio di amministrazione di SVC SA e Managing Partner di Kellerhals Carrard

Prix SVC Nordschweiz 2015: a vincere è stata Medartis AG, qui rappresentata dal CEO Willi Miesch.

Creare un network svizzero delle PMI

Una piattaforma per allacciare contatti, condividere idee, approfondire conoscenze e celebrare insieme i successi – questo è lo Swiss Venture Club (SVC). Come asso-ciazione non profi t, suddivisa in sette aree economiche in tutta la Svizzera, lo SVC organizza eventi di networking per imprenditori nei settori della formazione, della fi nanza, della politica e dello sport. Nell’opinione pubblica lo SVC è noto soprattutto per il Prix SVC, il premio conferito ogni due anni in ciascuna regione. Il riconoscimen-to rappresenta le migliori PMI svizzere che hanno colpito la giuria di esperti regionale indipendente per le loro prestazioni di eccellenza. E sono proprio le loro storie di successo a ripagare lo Swiss Venture Club del suo instancabile impegno per le PMI svizzere. Da oltre 15 anni lo SVC è una piattaforma d’incontro per gli imprenditori dei più svariati settori, una preziosa opportunità di scambiare informazioni e ispirazione reciproca. L’associazione promuove al contempo il dialogo tra economia e politica che risulta essenziale per contribuire a un futuro ricco di successi.

Varietà di eventi I membri dello SVC sono persone e imprese, entrambe apprezzano l’ampia varietà dell’offerta di eventi. L’incontro dei vincitori del Prix SVC, ad esempio, offre l’oppor-tunità di conoscere l’attività di altre PMI. Lo SVC è fi nanziato da sponsor e partner, tra cui quattro sponsor gold, ovvero Credit Suisse, Ernst & Young, Swisscom e La Mobiliare. Tutti supportano con altri partner la missione dello SVC di promuovere l’imprenditoria svizzera attraverso il networking.

Lo Swiss Venture Club persegue attivamente l’obiettivo di sostenere e promuovere le PMI come forza motrice del-l’economia svizzera nonché di contribuire alla creazione e alla conservazione dei posti di lavoro in Svizzera.

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NETWORKNETWORK

Sostegno nel processo di internazionalizzazione

Per le imprese svizzere, i motivi per tentare il passo all’estero sono numerosi: l’allargamento del proprio mercato, la ri-duzione delle vie di trasporto, spese di produzione più basse o un’alternativa per ragioni valutarie. In quanto banca attiva a livello internazionale, Credit Suisse analizza costantemente i mercati internazionali, osserva l’andamento delle valute e le tendenze economiche. Inoltre, dispone di una vasta rete di contatti che vengono trasmessi in modo mirato anche ai clienti. Studi dimostrano che esiste un evidente rapporto positivo tra lo sfruttamento dei network e il successo dell’in-ternazionalizzazione. Per questo, Credit Suisse intrattiene diverse partnership, in modo da poter offrire alla clientela un know-how ancora più vasto e una rete di contatti più ampia. Questo tipo di partnership lega Credit Suisse come unica banca a Switzerland Global Enterprise, in breve S-GE, ex Osec. Come promotore ufficiale delle esportazioni della Confederazione, il compito di S-GE è rafforzare la piazza economica svizzera nel contesto globale. Un team ExportHelp fornisce prime informazioni e offre alle PMI il necessario supporto in tutte le questioni legate alle esportazioni. Ad esempio, per la gestione dell’imposta sul valore aggiunto, l’invio di collaboratori all’estero, lo scambio di merci e servizi transfrontaliero, la certifi cazione CE o l’utilizzo della deno-

L’espansione all’estero comporta nuove prospettive ma cela anche rischi e genera molte domande. Credit Suisse sostiene le imprese nel processo di internazionaliz-zazione con l’aiuto di partner come Switzerland Global Enterprise (S-GE).

minazione Swissness. Inoltre, ogni anno l’azienda organizza una serie di manifestazioni specialistiche, consulenze per paese, viaggi per imprenditori o seminari web. Con le sue 21 succursali svizzere nei principali centri economici e un network mondiale di specialisti, S-GE offre un supporto competente anche all’estero. Insieme alla gamma completa di prodotti di Credit Suisse, che va dal traffi co dei paga-menti su scala mondiale fi no al factoring internazionale, è possibile rispondere alle esigenze dei clienti orientati all’espor-tazione in ogni settore.

Le partnership di Credit Suisse Con le partnership strategiche di Credit Suisse (cfr. elenco nella pagina di copertina), la gamma di possibilità per i clienti della banca è ancora più am-pia. La banca pratica tra l’altro un intenso confronto con le associazioni di categoria e le camere di commercio. Tutti questi contatti, che Credit Suisse può offrire ai suoi clienti, assi-curano un ampio network nonché l’accesso a competenze qualifi cate e a esperti con cono-scenze tecniche specifi che per il paese.

Per i clienti aziendali, la collaborazione tra Credit Suisse e Switzerland Global Enterprise signifi ca un solido supporto nella preparazione all’esportazione fi no alla realizzazione a livello globale attraverso:• analisi dei paesi e analisi dei rischi• know-how di esperti• network internazionale• gamma completa di strumenti fi nanziari

21succursali nel mondo 2787

colloqui di consulenza in Svizzera

5424aziende svizzere supportate

802progetti di clienti

Le quattro cifre di S-GE nel 2015

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«Il vasto know-how e l’approfondita competenza settoriale dei consulenti clientela ci hanno convinto subito.»Mélanie Eppenberger,presidente del Consiglio d’amministrazione di Toggenburg Bergbahnen

Per maggiori informazioni su Mélanie Eppenberger consultare i profi li su: credit-suisse.com/imprenditore

CREDIT SUISSE (Svizzera) SACasella postaleCH-8070 Zurigocredit-suisse.com

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16Editore: CREDIT SUISSE (Svizzera) SA Caporedattrice/direzione del progetto: Regula Brechbühl Collaborazione: Mariska Beirne, Maria Ryser Responsabilità del progetto: David Schätti Realizzazione e progetto grafi co: bürograf & Stillhart Konzept Fotografi a: Robert Aebli Stampa: gdz AG

Il presente documento è stato redatto unicamente a scopo informativo e ad uso esclusivo del destinatario. Non si fornisce alcuna garanzia circa l’affi dabilità e la completezza del documento e si declina qualsiasi responsabilità per eventuali perdite derivanti dal suo utilizzo. Il presente documento non può essere distribuito negli Stati Uniti né consegnato a US Person (ai sensi della Regulation S dello US Securities Act del 1933 nella versione vigente). Ciò vale anche per altre giurisdizioni, ad eccezione dei casi le cui circostanze siano conformi alle leggi applicabili. Copyright © 2016 Credit Suisse Group AG e/o società collegate. Tutti i diritti riservati.

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