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TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE E enti Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media Settimanale - Anno 6 N ° 1 Lunedì 14 gennaio 2013 SIGEP PASTICCERIA, PANIFICAZIONE E GELATERIA RIMINI FIERA, 19-23 GENNAIO 2013 Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media C ome tradizione, anche questa edizio- ne della manifestazione ospiterà grandi eventi. Spiccano Sigep Gelato d´Oro (compe- tizione fra i candidati a comporre la squadra italiana che parteciperà alla Coppa del Mondo della Gelateria di Sigep 2014), il Campiona- to Mondiale di Pasticceria Juniores (giovani pasticceri da cinque continenti), e Star of Sugar (concorso internazionale dedicato agli artisti dello zucchero), Golden Bread Cup (cinque nazioni proporranno un affascinante viaggio nella tradizione del pane in tutto il mondo). Inoltre i Campionati Italiani di Pa- sticceria Juniores e Seniores, il Campionato Italiano di Cioccolateria valevole per il World Chocolate Master, i Campionati Italiani Bari- sti, il Cake Design all´interno del Villaggio del Decoro, i Bakery Events (con il concorso Pani- no d´Oro dedicato ai panificatori italiani) ad A.B. Tech Expo e tanti altri ancora. Campionati mondiali e italiani per tutti i gusti (golosi) D ue realtà, un unico obiet- tivo: riunire l´intera filiera dell´arte bianca, dal comparto artigianale a quello industriale, così da rafforzare il settore, anche e soprattutto sui mercati internazionali. È con queste intenzioni che Ri- mini Fiera e il consorzio Sipan hanno deciso di organizzare assieme, dal 19 al 23 gennaio, Sigep, il Salone Internaziona- le della Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianali (XXXIV edizione) e A.B. Tech Expo, il Salone Internazionale delle Tecnologie e Prodotti per la Panificazione Pasticceria e Dolciario (alla sua XXXIII). “Abbiamo realizzato - spiega Patrizia Cecchi, direttore busi- ness unit di Rimini Fiera - un progetto perseguito da tempo: offrire una grande opportu- nità di business alle imprese presenti in fiera. Il mercato ha reagito molto bene”. Non è un caso che ci sia un ve- ro e proprio “sold out”, con tut- ti i 16 padiglioni del quartiere fieristico riminese occupati da 1.000 aziende a rappresen- tare, insieme ai tanti eventi in programma, lo spaccato di un sistema economico che rap- presenta un’icona del made in Italy nel mondo. Si attendono oltre 120.000 operatori, alme- no il 20% dall´estero. “A Ri- mini Fiera - prosegue Cecchi - saranno presenti tutti i pro- fessionisti del mercato, con un ampliamento del fronte estero che massimizzerà la partecipa- zione delle aziende presenti”. I partecipanti raccoglieran- no i frutti del lavoro svolto nel corso di tutto l´anno per garantire nuovo business in- ternazionale. Fulcro delle rela- zioni è il progetto “Top buyers from 5 continents” che include l´organizzazione di incontri B2B tra buyer ed espositori tramite una piattaforma web attiva in 6 lingue che suppor- ta i buyer nella creazione di un´agenda di incontri tramite un matchmaking accurato. Una delegazione è stata orga- nizzata in collaborazione con Ice: 62 buyer da Australia, Cina, Hong Kong, Singapore, Malesia, Emirati Arabi Uni- ti, Turchia, Marocco, Israele, Serbia, Croazia, Bosnia Erze- govina, Usa, Argentina, Bra- sile. Sarà presente anche una delegazione di buyer tramite l´Italian chapter della FCSI (Foodservice Consultants So- ciety International), interes- sata ad attrezzature e macchi- nari e arredamento per locali e pubblici esercizi provenienti da Israele ed Emirati Arabi Uniti. Non solo affari: Sigep e A.B. Tech Expo rappresentano anche una vetrina internazio- nale di tutte le novità quanto a materie prime e ingredienti, impianti e attrezzature, arreda- mento e servizi per gelateria, pasticceria e panificazione ar- tigianali. Da non dimenticare infine le sezioni tematiche, i concorsi e i campionati, le di- mostrazioni, i corsi e semina- ri, che concorrono a fare della cinque giorni riminese un unico grande evento. La mani- festazione è riservata agli ope- ratori professionali: tutte le in- formazioni specifiche su www. sigep.it/visitatori/Date_e_orari. asp Spedizione con tariffa Posta Target Magazine conv. naz./304/2008 del 01-06-2008 L’EVENTO / Sigep e A.B. Tech Expo in programma dal 19 al 23 gennaio L’arte bianca in vetrina a Rimini Fiera Attesi oltre 120mila operatori, il 20% almeno dall’estero Patrizia Cecchi, direttore business unit di Rimini Fiera © GMG9130 - FOTOLIA.COM

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Settimanale - Anno 6 N° 1 Lunedì 14 gennaio 2013

SIGEP PASTICCERIA, PANIFICAZIONE E GELATERIA RIMINI FIERA, 19-23 GENNAIO 2013

Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media

Come tradizione, anche questa edizio-ne della manifestazione ospiterà grandi

eventi. Spiccano Sigep Gelato d´Oro (compe-tizione fra i candidati a comporre la squadra italiana che parteciperà alla Coppa del Mondo della Gelateria di Sigep 2014), il Campiona-to Mondiale di Pasticceria Juniores (giovani pasticceri da cinque continenti), � e Star of Sugar (concorso internazionale dedicato agli artisti dello zucchero), Golden Bread Cup

(cinque nazioni proporranno un a� ascinante viaggio nella tradizione del pane in tutto il mondo). Inoltre i Campionati Italiani di Pa-sticceria Juniores e Seniores, il Campionato Italiano di Cioccolateria valevole per il World Chocolate Master, i Campionati Italiani Bari-sti, il Cake Design all´interno del Villaggio del Decoro, i Bakery Events (con il concorso Pani-no d´Oro dedicato ai pani� catori italiani) ad A.B. Tech Expo e tanti altri ancora.

Campionati mondiali e italiani per tutti i gusti (golosi)

Due realtà, un unico obiet-tivo: riunire l´intera

� liera dell´arte bianca, dal comparto artigianale a quello industriale, così da ra� orzare il settore, anche e soprattutto sui mercati internazionali. È con queste intenzioni che Ri-mini Fiera e il consorzio Sipan hanno deciso di organizzare assieme, dal 19 al 23 gennaio, Sigep, il Salone Internaziona-le della Gelateria, Pasticceria e Pani� cazione Artigianali (XXXIV edizione) e A.B. Tech Expo, il Salone Internazionale delle Tecnologie e Prodotti per la Pani� cazione Pasticceria e Dolciario (alla sua XXXIII). “Abbiamo realizzato - spiega Patrizia Cecchi, direttore busi-ness unit di Rimini Fiera - un progetto perseguito da tempo: o� rire una grande opportu-nità di business alle imprese presenti in � era. Il mercato ha reagito molto bene”.Non è un caso che ci sia un ve-ro e proprio “sold out”, con tut-ti i 16 padiglioni del quartiere � eristico riminese occupati da 1.000 aziende a rappresen-tare, insieme ai tanti eventi in programma, lo spaccato di un sistema economico che rap-presenta un’icona del made in Italy nel mondo. Si attendono oltre 120.000 operatori, alme-

no il 20% dall´estero. “A Ri-mini Fiera - prosegue Cecchi - saranno presenti tutti i pro-fessionisti del mercato, con un ampliamento del fronte estero che massimizzerà la partecipa-zione delle aziende presenti”.I partecipanti raccoglieran-no i frutti del lavoro svolto nel corso di tutto l´anno per garantire nuovo business in-ternazionale. Fulcro delle rela-zioni è il progetto “Top buyers from 5 continents” che include l´organizzazione di incontri B2B tra buyer ed espositori tramite una piattaforma web attiva in 6 lingue che suppor-ta i buyer nella creazione di un´agenda di incontri tramite

un matchmaking accurato. Una delegazione è stata orga-nizzata in collaborazione con Ice: 62 buyer da Australia, Cina, Hong Kong, Singapore, Malesia, Emirati Arabi Uni-ti, Turchia, Marocco, Israele, Serbia, Croazia, Bosnia Erze-govina, Usa, Argentina, Bra-sile. Sarà presente anche una delegazione di buyer tramite l´Italian chapter della FCSI (Foodservice Consultants So-ciety International), interes-sata ad attrezzature e macchi-nari e arredamento per locali e pubblici esercizi provenienti da Israele ed Emirati Arabi Uniti. Non solo a� ari: Sigep e A.B. Tech Expo rappresentano anche una vetrina internazio-nale di tutte le novità quanto a materie prime e ingredienti, impianti e attrezzature, arreda-mento e servizi per gelateria, pasticceria e pani� cazione ar-tigianali. Da non dimenticare in� ne le sezioni tematiche, i concorsi e i campionati, le di-mostrazioni, i corsi e semina-ri, che concorrono a fare della cinque giorni riminese un unico grande evento. La mani-festazione è riservata agli ope-ratori professionali: tutte le in-formazioni speci� che su www.sigep.it/visitatori/Date_e_orari.asp

Spedizione con tariffa Posta Target Magazine

conv. naz./304/2008 del 01-06-2008

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■ L’EVENTO / Sigep e A.B. Tech Expo in programma dal 19 al 23 gennaio

L’arte bianca in vetrina a Rimini FieraAttesi oltre 120mila operatori, il 20% almeno dall’estero

Patrizia Cecchi, direttore business unit di Rimini Fiera

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CNA ALIMENTARE è la più autorevole Associazione Nazionale di Rappresentanza delle Aziende Artigiane e delle Piccole e Medie Imprese del Settore Alimentare con oltre 40.000 associati e una Sede Europea a Bruxelles, di cui:

3.500 in Emilia Romagna;•3.000 in Toscana;•2.200 nelle Marche;•800 in Umbria. •

Le Aziende Artigiane e le Piccole e Medie Imprese aderenti alla CNA ALIMENTARE operano in una gamma di lavorazioni che spazia dalla Pani�cazione alle Paste fresche e secche, dalla Gastronomia ai Formaggi, dalle diverse tipologie di Lavorazioni delle Carni e del Pesce alle Conserve Vegetali e ai Distillati e Liquori, �no alla Pasticceria e al Settore Dolciario, nonché la Gelateria, Ristorazione e altro ancora.

L’attività sindacale di CNA ALIMENTARE si snoda attraverso alcuni pilastri fondamentali che sono, al tempo stesso, parole-chiave dell’appartenenza per gli associati ed obbiettivi congiunti di tutta la strategia di azione dell’Associazione:

la difesa dello straordinario patrimonio agroalimentare italiano, inteso quale vero e proprio bene culturale nazionale da •conoscere e salvaguardare;la promozione del sistema produttivo di piccole imprese del settore, così signi�cativo e vitale nel nostro Paese;•l’“educazione al gusto” alimentare trasmessa alle nuove generazioni quale diritto-dovere di una società evoluta;•la rivendicazione del concetto “artigiano” di qualità, bontà e sicurezza del prodotto alimentare.•

Con questo spirito e con queste motivazioni CNA Alimentare sostiene le aziende associate nella competizione del nuovo secolo, con azioni di stimolo alla crescita di qualità richiesta dall’adeguamento alle norme di certi�cazione del prodotto e di processo, senza però rinunciare a quelle speci�cità di produzione, di cultura e di gusto del Settore Alimentare Artigiano Italiano di cui andare assolutamente �eri.

CNA EMILIA ROMAGNAVia Rimini, 7 - 40128 Bologna (BO)Tel. 051/2133011 - Fax 051/2133320E-Mail: [email protected]: www.cnaemiliaromagna.it

CNA MARCHEVia Sandro Totti,4 - Edi�cio 3 - 60131 AnconaTel. 071/286091 - Fax 071/2860928E-Mail: [email protected] www.marche.cna.it

CNA TOSCANAVia Luigi Alamanni, 23 - 50123 Firenze (FI)Tel. 055/212121 - Fax 055/283888E-Mail: [email protected] www.cnatoscana.it

CNA UMBRIAVia A. Morettini, 7 - 06128 Perugia (PG)Tel. 075/5009056 - Fax 075/5006279E-Mail: [email protected]: www.cnaumbria.it

EventiLunedì 14 gennaio 20132 Sigep 2013

Bell’esempio di eccellenza del made in Italy quello di

Artmenu Factory che proget-ta, produce e commercializza da quasi trent’anni porta me-nù ed accessori per ristoranti ed alberghi. “Siamo stati i primi a svilup-pare il concetto di porta me-nù - a�erma Mauro Fantini, titolare dell’azienda - prodotti di qualità ma anche estrema-mente funzionali. Infatti, a di�erenza del menù classico

Bombonette nasce nel 1993 dalla volontà di ride�nire

il concetto di confezionamen-to della pasticceria in modo innovativo, personalizzato e funzionale attraverso nuovi prodotti e utiliz-zando, primi in Italia, un materiale di�erente dal solito: il cartone ondula-to microonda.Per scardinare il classico “tris”, vassoio-carta-nastro, l’azienda lancia il porta-paste Bombonette che rivoluziona il metodo di confezionamento nel set-tore della pasticceria. Que-sto metodo ha avuto un grandissimo successo, tan-to da portare Bombonette ad essere oggi l’azienda leader e di riferimento nel mondo delle pasticce-rie, gelaterie, gastronomie artigianali e arte bianca.La linea Bombonette è re-alizzata in cartone ondulato microonda di basso spessore che permette l’accatastamento di più scatole senza compro-metterne il contenuto, cosa impensabile con altri prodotti; garantendo inoltre la possibili-tà di essere collocato nel punto vendita in pochissimo spa-zio. Tutto il cartone utilizzato dall’azienda è realizzato in pura

Il segreto del successo nell’artigianalità e nella personalizzazione Vastissima gamma di prodotti per un packaging innovativo

L’atelier italiano dei porta menù L’idea che veste dolci e bontà

e in materiali plastici. Non da meno, pur avendo a catalogo una linea di modelli stan-dard, è in grado di a�rontare qualsiasi richiesta da parte del cliente, riuscendo a combi-nare forme, colori e materiali in maniera praticamente in-�nita. “Siamo un po’ come i sarti che lavorano su misura, ma nel mondo della hotel-lerie - commenta Fantini -. Questa �loso�a ci impedisce di confezionare grandi quan-

cellulosa certi�cata per utilizzi alimentari. Gli articoli sono di-sponibili in 9 colori, tutti natu-rali al 100%, e personalizzabili

titativi ma ci permette di non avere alcun limite di fronte alle più svariate esigenze. Ci è ca-pitato, ad esempio, di rispon-dere alla necessità di clienti che desideravano realizzare i porta menù con gli stessi ma-teriali e colori utilizzati per gli altri elementi d’arredo del locale”. Prodotti rigorosamente arti-gianali tagliati, assemblati e cuciti da sapienti mani “ita-liane”, l’esperienza e la serietà

con inchiostri ad acqua atossici.Oltre al portapaste (sempre richiestissimo) il catalogo an-novera varie linee di prodotti

innovativi: portatorte, dischi sottotorta, scatole per cas-sate e cannoli, vassoi, buste di carta e tanti altri articoli che la confermano leader

indiscusso del packa-ging nel settore dolcia-rio e non solo. Essendo

sempre alla ricerca di un continuo miglioramento l’azienda presenterà al Sigep 2013, in occasione

del ventennale, l’evoluzio-ne del suo portapaste: la Bombonette Plasti�cata con possibilità di stampa digitale in quadricromia. Da sottolineare, tra i punti di forza dell’azien-

da, la possibilità di e�et-tuare per il cliente retail ordinativi personalizzati, anche in piccole quantità,

ed un’assistenza puntua-le e quali�cata, sia con la

presenza dei nostri agenti sul territorio, che attraverso il ser-vizio di telemarketing interno. Inoltre, grazie a distributori ed importatori con cui collabora da anni, Bombonette è presen-te in molti paesi dell’Europa, America del Nord, Asia e Me-dio Oriente.

Il portapaste Bombonette è tra i prodotti più richiesti nel ricco catalogo dell’azienda

■ ARTMENU FACTORY / Il 50% della produzione riservato all’export ■ BOMBONETTE / Azienda leader nel confezionamento da pasticceria

che va periodica-mente ristampato, il contenuto del porta menù può essere ag-giornato a seconda delle necessità senza dover realizzare ogni volta un prodotto ex novo”. Il segreto di un successo che, pur in tempo di crisi non sembra diminuire, è racchiuso in due parole: artigianalità e personalizzazio-ne. L’azienda, infatti, lontana da qualsiasi criterio di standardiz-zazione, lavora rigo-rosamente a mano le proprie realizzazioni, siano esse in pelle, ecopelle, in tessuto, in legno, in cartoncino

professionale, per-mettono ad Artmenu Factory di distinguer-si rispetto alla con-correnza. Attraverso una rete di rivenditori l’azienda riesce infatti a coprire tutto il ter-ritorio nazionale, ma l’elevata artigianalità dei prodotti è una ca-ratteristica che viene molto apprezzata an-che all’estero. “Esportiamo in tutta Europa e in diversi paesi extra Cee - con-clude Fantini -. Oggi possiamo dire che il nostro business è di-viso al 50% tra pro-duzione destinata al mercato nazionale e a quello estero”.

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Visita il sito www.worldchocolatemasters.com

EventiLunedì 14 gennaio 2013 Sigep 2013 3

Sede operativa: Via Carlo Pisacane, 1 20016 Pero - Milano

Attività editoriale a cura de: Stampatori:ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano;Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq);Società Editrice Arena S.p.A. - Via Torricelli,14 - 37060 Caselle di Sommacampagna - (Vr);

Stampa Quotidiana S.r.l - Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone - Medicina - (Bo);Centro Stampa Editoriale S.r.l. - Via Del Lavoro, 18 - 36040 Grisignano di Zocco - (Vi);Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco - (Bs);

Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005

DIN NEWSLETTERSettimanale - Anno 6 - Numero 1 Lunedì 14 gennaio 2013

Direttore responsabile: Donatella Treu

TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE

E enti

con un delicato sapore di cioc-colato.La macchina “Tostabar genius k1”, oltre a essere completa-mente automatica, è indistrut-tibile perché può funzionare ininterrottamente anche 24 ore al giorno; tosta il ca�è sempre in quindici minuti e pertanto, grazie a un sistema brevettato, tutte le tostature sono perfette e uguali tra loro; consente, appe-na terminata una tostatura, di iniziarne subito un’altra, senza alcun intervallo; non ha biso-gno di alcuna manutenzione; funziona con una potenza di energia elettrica di soli 3,5 Kw, utilizzata mediamente all’80 per cento; oltre al ca�è può tostare mandorle, pistacchi, nocciole, e così via; consente di impostare tutte le temperature di tostatura desiderate, da 0 a 240 gradi, scegliendo grado per grado; è dotata di un sistema di autodiagnosi che ne controlla perennemente il buon funzio-namento; è dotata di ra�red-damento all’uscita del ca�è; toglie le pellicole ai chicchi, per ottenere una migliore qualità. La procedura è molto sempli-ce e completamente automa-tica: è su�ciente versare nella tramoggia 1 o 2 chili di ca�è

■ ING. NAPOLI & C. INDUSTRIE RIUNITE / La società garantisce anche la distribuzione della miscela

Il bar si trasforma in torrefazione

crudo e dopo soli 15 minuti si avrà un ca�è perfettamente tostato, senza alcun intervento dell’operatore. Il bar ha inoltre la possibilità di tostare il ca�è con il proprio marchio e di personalizzare le miscele acquistando dalla Ing. Napoli & C. Industrie Riunite sia ca�è “Arabica” sia “Robu-sta”, nelle percentuali deside-rate. L’ “Arabica” ha un tenore di ca�eina che va dall’1,1 all’1,7 per cento mentre la “Robusta”

ne contiene dal 2 al 4 per cento. L’equilibro di una perfetta to-statura è dato da due variabili: il tempo e la temperatura. Que-ste si possono controllare solo con la precisione e con l’alta tecnologia, ottenendo così un risultato strabiliante. La mac-china “Tostabar genius k1” è l’unica in grado di garantirlo. L’azienda sarà presente al Si-gep, Padiglione D1 stand 121. Per maggiori informazioni www.ingnapoli.com.

Con la macchina “Tostabar genius k1” l’espresso è più buono e si guadagna di più

Per i baristi oltre 3.000 euro di guadagno in più al mese

pari a 36.000 euro all’anno e a 360.000 euro in dieci anni. So-no questi i vantaggi economici che si possono ottenere acqui-stando “Tostabar genius k1”, la macchina per la tostatura del ca�è costruita e distribuita in tutto il mondo dalla società Ing. Napoli & C. Industrie Ri-unite.Oltre all’evidente e facilmente calcolabile guadagno econo-mico, numerosi e signi�cativi sono gli altri punti a favore della rivoluzionaria macchina: l’utilizzo di un’altissima qualità di ca�è che il barista può sce-gliere direttamente; il forte e gradevole profumo sprigionato all’interno e all’esterno del bar; il costo del ca�è crudo pari a 1/3 di quello tostato; la possibi-lità di vendita del ca�è sfuso e macinato. Il tutto dimentican-do le cifre da capogiro che i ba-

risti normalmente pagano per l’acquisto del ca�è già tostato.Inoltre, per o�rire un servizio completo, la società Ing. Na-poli & C. Industrie Riunite ha istituito, all’interno dell’azien-da, una sezione per distribuire con la massima puntualità ed e�cienza il ca�è crudo. Così, il prodotto arriva a destinazione in soli due giorni, in confezioni protette e in buste trasparenti appositamente realizzate per

veri�carne la qualità. Il punto di forza è tutto nella miscela di ca�è crudo “Don Fernandos”, de�nita dagli esperti “un �or di ca�é”. Prodotta e distribuita dalla società Ing. Napoli & C. Industrie Riunite, la miscela è costituita da ben 8 tipi di ca�è provenienti dai più noti paesi al mondo che coltivano e la-vorano i migliori chicchi. Un espresso “Don Fernandos”, si presenta in tazzina con le se-guenti caratteristiche: un aro-ma equilibrato e pieno, con intense sensazioni olfattive assimilabili alla liquirizia e alla frutta appassita; una crema di colore nocciola con ri�essi ros-sicci e striatura testa di moro; un gusto rotondo, consistente e vellutato con un intenso profu-mo che evidenzia note di frut-ta, pane tostato e cioccolato; un corpo di grande densità, grazie alla presenza di emulsioni pre-giate; un retrogusto persistente

Il punto di forza èil “Don Fernandos”, 8 tipi

di caffè provenientidai più noti paesi

produttori di chicchi

La macchina per la tostatura del caffè “Tostabar genius k1”

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“Le parole chia-ve su cui punta Confart igianato A l i m e n t a z i o n e sono formazione, qualità, tradizio-ne e innovazione - dichiara il Pre-sidente Giacomo Deon, Presidente anche di Confarti-gianato Pasticcieri - Bisogna investire

tantissimo, come stiamo già facendo in tutta Italia, sulla formazione del perso-nale e la valorizzazione dei punti ven-dita del comparto alimentare, perché il cliente nota subito quando c’è qualcosa di nuovo. Insomma, occorre innovazione nella tradizione”. E’ solo perseguendo una politica che metta la qualità sempre al primo posto che il Made in Italy può salvare il settore a tutti i livelli della fi -liera. L’attenzione alla valorizzazione e promozione della qualità, oltre che per i prodotti della pasticceria - vere e proprie icone dolciarie all’estero - vale anche per il gelato artigianale italiano, una delle ec-cellenze su cui puntare soprattutto verso i mercati stranieri. “Come Confartigia-nato Gelatieri - afferma il Presidente Au-gusto Cestra - abbiamo individuato una

serie di azioni concrete da intraprendere per la promozione e la valorizzazione internazionale del nostro settore, anche in vista della Giornata Europea del Ge-lato Artigianale, fi ssata per il prossimo 24 marzo 2013. Inoltre rivolgiamo un appello a tutte le associazioni e ai vari comitati sparsi sul territorio italiano per creare un maggior dialogo e intraprende-re azioni sinergiche”. Riguardo al settore della panifi cazione, invece, una delle at-tività in cui è impegnata maggiormente Confartigianato Panifi catori è costituita “dal lavoro che stiamo svolgendo - dice il Presidente Enzo Mengoni - per ottene-re l’obbligatorietà della denominazione di origine per il pane congelato che pro-viene dall’estero. E’ fondamentale infatti che i consumatori sappiano se il pane ac-quistato sia in origine congelato e soprat-tutto da quale paese estero arriva”.Promuovere e far conoscere le caratteri-stiche dei prodotti artigiani italiani è una delle caratteristiche di Confartigianato Alimentazione. “Oltre ad organizzare numerose manifestazioni nelle piazze e anche all’estero - continua il Presi-dente Deon - siamo stati presenti anche quest’anno, con il nostro Patrocinio, al Premio Margutta, dove abbiamo realiz-zato un buffet con alcuni dei migliori prodotti di eccellenza del Made in Italy”.

ALIMENTAZIONE

Giacomo Deon,Presidente Confartigianato

Alimentazione

Confartigianato Alimentazione è stata costituita allo scopo di tutelare e promuovere gli interessi specifi ci dell’intero comparto agro-alimentare.In rappresentanza dei 20.000 associati cura i rapporti con gli organi istituzionali dello Stato e dell’Unione Europea e con enti pubblici e privati. In particolare è presente ai tavoli di consultazione con le cate-gorie professionali e partecipa a riunioni tecniche presso le sedi comunitarie con altre organizzazioni professionali dei Paesi membri. Realizza iniziative fi nalizzate alla cre-scita del settore ed a cogliere

le esigenze e le opportunità del mercato.Confartigianato Alimentazione, strutturata in 7 Associazioni di mestiere, è impegnata inoltre a salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale, econo-mico e sociale rappresentato dalle produzioni tipiche e tradizionali dell’artigianato agro-alimentare nazionale.Confartigianato Alimentazione è anche titolare della negozia-zione e stipula del Contratto collettivo Nazionale di Lavoro dei dipendenti delle imprese della categoria, così come è interlocutrice nella defi nizione degli Accordi Interconfederali.

SEDEVia San Giovanni in Laterano n.15200184 ROMA

Presidente: Giacomo Deone-mail: [email protected]

Responsabile: dr. Arcangelo Roncaccie-mail: [email protected]. 06/70374214 - Fax 06/77260735

sito Web www.confartigianato.it

EventiLunedì 14 gennaio 20134 Sigep 2013

All’inizio produceva scatole per calza-

ture (nel 1969). Ma ben presto, con l’apertura dello Scatoli�cio del Garda di Pastrengo, in provincia di Vero-na, l’azienda puntò sul Food&Beverage. Non solo. L’azienda, che ha per motto “creatività in�nita”, già una venti-na di anni fa ha iniziato ad approfondire anche gli ambiti del biodegra-dabile e compostabile. Oggi questi concetti sono tradotti concreta-mente nella linea e nel brand Bioplat (stoviglie monouso) che, come spiega il titolare, Luca Sandri: “Ci identi�ca e distingue dai competi-tor. Inoltre, gli articoli appartenenti alla linea biodegradabile dello Scatoli�cio del Garda hanno ottenuto la Certi�ca-zione Cic, a garanzia di com-postabilità del prodotto e a tutela del consumatore”. I prodotti Bioplat sono realiz-zati con foglie cadute di pal-ma o con polpa di cellulosa derivata dalla canna da zuc-chero. “In sostanza”, dice San-dri, “produciamo materiale

Lo straordinario know-how e l’esperienza unica

consolidata in quarant’anni di studio, ricerca e innovazio-ne hanno permesso a Esmach (www.esmach.com) di mette-re a punto tecnologie d’avan-guardia adatte a dimensioni imprenditoriali vincenti e competitive. Consapevole dei cambiamen-ti del mercato e delle esigenze della vita moderna, Esmach ha costruito e collaudato un concetto innovativo di labo-ratorio di pani�cazione e pa-sticceria che rende competiti-

Da vent’anni realizza prodotti biodegradabili e compostabili Uno spazio polifunzionale per una produzione sana e in tempi rapidi

Parola d’ordine: “creatività infinita” Solo 32 metri quadri e il pane è servito

da prodotti di scarto. L’azien-da innova costantemente ed è alla continua ricerca di mate-riali e materie prime che pos-sano sostenere la produzione all’insegna della sostenibilità”. Lo Scatoli�cio del Garda, non va dimenticato, è stato la prima realtà industriale al mondo a realizzare bicchieri

va l’attività del pani�catore e che garantisce, nella sua sem-plicità, un’eccellente qualità del prodotto �nito. Con il progetto EsmachLab, l’azienda si rivolge a coloro che desiderano intraprendere una nuova attività o vogliono modellare il proprio format nel rispetto dell’ambiente e del risparmio energetico, puntando a produzioni qua-litativamente elevate. Conce-pito con l’idea che la qualità della vita è importante e che la genuinità del prodotto �-nito è fondamentale per il

completamente biode-gradabili. “Si era alla metà degli anni ’90, e questi articoli venne-ro proposti in cellulo-sa e �lm di Mater-Bi. Anche in questo caso, l’innovazione ha con-tinuato a caratterizzare le nostre referenze, al punto da poter conse-gnare, oggi, nelle mani dei clienti, bicchierini da ca�è con una tenuta al calore di 90°, com-pletamente biodegra-dabili e compostabili”, precisa il titolare. L’azienda veronese sa-rà presente al Sigep e proporrà la propria li-nea di coppette gelato, anche biodegradabili, realizzate in cartoncino di pura cellulosa con �lm bioplastico. Presente su più mercati internazionali, specie

quelli dell’Europa del Nord, lo Scatoli�cio del Garda propone i propri articoli sia all’industria che ai grossisti (grande ristorazione) e ha un export del 35%. A disposizio-ne del consumatore �nale, sensibile ai prodotti sosteni-bili, è lo spaccio aziendale, situato ad A�.

successo di un’attività, il con-cept EsmachLab permette di accorciare i tempi di prepa-razione e di sfornare un pro-dotto fresco, sano e gustoso in poco tempo.Si tratta di un locale dina-mico, di soli 32 mq, che si trasforma nell’arco della giornata, adattando la pro-duzione di prodotti da forno a lievitazione naturale ai di-versi momenti di consumo: dalla colazione, alla pausa pranzo, all’aperitivo, alla piz-za. Sono infatti gli ambienti polifunzionali del tipo “forno - pizzeria - ristorante - bar - pasticceria” che dominano in tempi duri come quelli attuali e consentono strepitose op-portunità di business.Esmach si rivela il partner ideale per portare l’attività al successo unendo alla forni-tura dell’attrezzatura la con-sulenza e il supporto tecno-logico iniziale necessari per l’avviamento e lo sviluppo. È importante sottolineare che si tratta di un progetto alla portata di tutti, anche di chi non ha mai fatto il pa-nettiere o poco conosce del mestiere.Per chi vuole saperne di più, Esmach è presente al Sigep al padiglione B7 stand 34.

■ SCATOLIFICIO DEL GARDA / Distribuisce sia all’industria che ai grossisti ■ ESMACH / Un’esperienza consolidata in 40 anni di studio e ricerca

EsmachLab a Rimini

Luca Sandri, titolare dello Scatolificio del Garda

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EventiLunedì 14 gennaio 2013 Sigep 2013 5

L’ingresso del quartiere di Rimini Fiera

L’Ordine dei tecnologi ali-mentari è un ente pub-

blico costituito con legge 18 gennaio 1994, n. 59 (Ordi-namento della professione di tecnologo alimentare) aven-te come scopo principale la tutela del sociale attraverso le competenze professionali dei propri iscritti, professio-nisti del food alla continua ricerca di innovazione e ga-ranti della sicurezza alimen-tare.L’accesso alla professione esercitabile sia alle dipen-denze che in proprio è re-golamentato da un esame di stato (due prove scritte e una orale) e successivo obbligo di iscrizione all’albo di rife-rimento per residenza o do-micilio professionale. Il tito-lo professionale conseguito gode dei bene�ci di mutuo riconoscimento comunitario disciplinati dalla direttiva Ue n° 36/2005.L’ordine ha un suo organo di go-verno nominato elettivamente dagli iscritti aventi diritto al vo-to in occasione dell’assemblea annuale, con mandato trien-nale, che si riunisce periodica-mente per deliberare in materia d’iscrizioni, cancellazioni e sulle attività ordinistiche.L’Ordine dei tecnologi ali-

Sigep si conferma di anno in anno come una mani-

festazione in salute, capace di incrementare visitatori ed espositori all´insegna del tasso di internazionalità: per consolidare la qualità delle giornate dedicate alle impre-se del dolciario e dell´arte bianca, Rimini Fiera ha sigla-to accordi pluriennali con as-sociazioni che rappresentano il mercato. Impossibile non partire dall’accordo �rmato con il consorzio Sipan, grazie a cui è arrivato in �era l’A.B.Tech Expo: la scelta di tenere a Rimini il salone triennale contribuisce in modo deci-sivo a ricompattare la �liera dell´arte bianca con le più importanti imprese, circa 70 aziende di costruttori forni, macchinari e tecnologie che coprono oltre 2/3 del mer-cato.Di rilievo anche il rinnovo dell´accordo �rmato con Ai-ipa, l´Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimen-tari, Gruppo Prodotti per Gelato, una delle principali organizzazioni industriali del Paese, aderente a Con�n-dustria, cui a�eriscono oltre 300 aziende. Allo scopo di ri-compattare la �liera dei pro-

Numerose le collaborazioni e le presentazioni alle università Nuove partnership e importanti rinnovi per sviluppare il business

I garanti della sicurezza del cibo Quando l’unione fa la forza

mentari dell’Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria si relaziona direttamente con enti privati e pubblici con lo scopo di promuovere la �gura del tec-nologo alimentare e le sue com-petenze di legge. Tra i vari enti pubblici tra i quali i tribunali dove il tec-nologo alimentare può essere nominato per l’esecuzione di consulenze tecniche d’u�cio, vi sono anche le università e

dotti e dei semilavorati per pani�cazione e pasticceria anche l’accordo siglato con Aibi (Associazione Italiana Bakery Ingredients, aderen-te ad Assitol) che suggella un percorso avviato oltre 15 anni fa. L’associazione, ade-rente a Con�ndustria, rap-presenta 18 aziende, espres-sione delle maggiori ditte del settore che da sole coprono oltre il 70% del mercato, con un giro d´a�ari di circa 200 milioni di euro.Siglato �no al 2016 il rin-novo dell´accordo con Ital-mopa. L´Associazione In-dustriali Mugnai d´Italia rappresenta sia l´industria italiana della trasformazio-ne primaria del frumento

i corsi di laurea in scien-ze e tecnologie alimentari (laurea magistrale LM70, unica per l’accesso alla professione), dove perio-dicamente si svolgono incontri con i laureati e laureandi per la presenta-zione della professione e le modalità d’accesso.Nello speci�co le universi-tà di presidio sono quelle di Bologna, Parma, Mo-dena-Reggio Emilia, Peru-gia, Firenze e la Cattolica di Piacenza. Nei compiti di legge dell’ordine vi sono la vigilanza sugli abusivi, sul rispetto delle norme di codi-ce deontologico, la nomina dei commissari agli esami di stato in svolgimento annual-mente e la formazione conti-nua dei suoi iscritti.L’evento in programma al

Sigep presso Rimini Fiera in data 22 gennaio 2013 dal ti-tolo “Nuove opportunità nel settore alimentare” è il primo della programmazione per il 2013 e un’ottima occasione per conoscere le competenze e le prerogative dell’ordine, cui se-guirà quello sull’utilizzo della �rma digitale in programma a Bologna in data 26 gennaio. Per approfondimenti visitare il sito internet www.otaeragg.it.

tenero per la produzione di farine destinate alla pa-ni�cazione e all´industria dolciaria, sia l´industria che lavora il frumento duro per la produzione di semole de-stinate all´industria pasta-ria. Italmopa rappresenta circa l´80% della capacità molitoria nazionale. In �era, Italmopa proporrà (sabato 19 gennaio, ore 11.30 in Sa-la Diotallevi 2) il convegno “Gli alimenti funzionali: un´opportunità per gli ope-ratori della �liera del fru-mento tenero”. Sempre in vi-gore l´accordo con Acomag, l´Associazione Nazionale Costruttori Macchine Ar-redamenti Attrezzature per Gelato, in scadenza nel 2014.

■ ORDINE TECNOLOGI ALIMENTARI / Professionisti del food ■ ACCORDI / Rimini Fiera e le associazioni del comparto

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EventiLunedì 14 gennaio 20136 Sigep 2013

Dal mandorlato di Colo-gna Veneta, risultato di

una ricetta unica gelosamen-te conservata da oltre 150 anni, al gelato, naturalmen-te anch’esso al mandorlato e del tutto speciale come lo è il suo antico progenitore. È questo il prezioso patri-monio produttivo che con-traddistingue la Dolciaria di Cologna Veneta, conosciuta attraverso i suoi due brand storici: San Marco e Nodari. “Il nostro mandorlato - spie-ga Antonio Bellini, socio e responsabile produttivo e commerciale dell’azienda - è un prodotto naturale che conserva tutte le peculiari-tà messe a punto nel 1850 da un farmacista, o speziale come si diceva allora, del pa-ese: 47% di mandorle, 45% di miele d’acacia, un po’ di zucchero e la cialda sotto-stante fatta solo con acqua e farina di patata, perché pos-sa essere assaporato anche dai celiaci”. Tocco strategico, la cottura della pasta: lenta e prolungata per ben 8 ore. Il risultato è un mandorlato sopra�no, duro e friabile, un inno alla tradizione. Con il marchio San Marco rag-giunge tutta la grande distri-buzione, con il brand Nodali

Gold Plast, da sempre simbolo del “food

design made in Italy”, produce opportunità creative per la casa, il ca-tering e la ristorazione: posate, piatti e bicchie-ri in plastica dalle mille forme e colori che vivono più vite: “I nostri prodot-ti - spiega il responsabile marketing Alberto Con-ti - non sono considerati dei classici ‘monouso’: i consumatori privati li trovano talmente a�asci-nanti ed emozionali per la cura del particolare, l’innovazione, la qualità e la resistenza che �niscono per riutilizzarli anche due o tre volte”. Quasi come fosse-ro degli oggetti da collezione: “Per lo meno di uso lungo. Chi sceglie i nostri prodotti - prosegue Conti - non ha che l’imbarazzo della scelta: a dif-ferenza di quanto avviene per i piatti classici in porcellana, piuttosto che i termoformati leggeri, è possibile realizzare tavolate con la massima crea-tività, grazie alla molteplicità di ‘nuances’ e forme e alla pu-rezza di linee che si fondono tra loro in armonia.” Estetica e praticità, eleganza e sempli-cità: la linea ‘Les Chics’, dedi-

Da oltre 150 anni, mandorlati e gelati secondo le antiche ricette Non dei semplici monouso, grazie all’attenta ricerca su linee e colori

Un dolce inno alla tradizione Il simbolo italiano del food design

in eleganti confezioni di lat-ta si trova nelle pasticcerie e nei negozi specializzati, ac-compagnato dal bollino che garantisce gli ingredienti, ol-tre che di primissima scelta, tutti rigorosamente italiani. Se le radici restano intatte, Dolciaria Veneta ha saputo abbinare la storia del man-dorlato all’evoluzione dei gu-sti, creando accanto al prodotto del-la tradizione ( d i s p o n i b i l e pure nella ver-sione Torronci-ni) il mandor-lato morbido, declinato a sua volta nei Mandorelli, i piccoli pezzi di mandorlato morbido con 6 aromi diversi e ricoperti di cioccolato fondente, al latte e al lampone. E poiché all’inventiva non c’è limite, da un anno Dolciaria di Cologna Veneta ha debuttato nel mondo del gelato. “Abbiamo creato un gelato al mandorlato che sostituisce

cata interamente al ‘�ngerfo-od’ ormai sempre più di�uso anche in Italia, è pratica nella quotidianità, unica nelle ricor-renze, ra�nata negli incontri, elegante nelle occasioni im-portanti. “Comprende una vasta gamma di bicchierini, coppette, posateria, conteni-tori monodose e altre stoviglie in plastica caratterizzate da un design ricercato e una in-discutibile qualità”. I prodotti realizzati in polipropilene, sono infrangibili e utilizzabili in forno a microonde, ma non quelli in polistirolo. “La nostra

un 30% di latte con un 30% di una farina di mandorla-to macinata a freddo con la pietra, per una cremosità unica”, racconta Bellini. Un gelato straordinario che si trova nelle gelaterie ma an-che nelle comode confezioni famiglia San Marco in gdo.

- speci�ca il responsabile marketing di Gold Plast - è una azienda produt-trice: quelle importatrici possono esibire la do-cumentazione richiesta, ma non avere, come noi, l’intero controllo della �liera produttiva che per-mette di garantire la reale compatibilità al contatto alimentare del composto plastico nel rispetto dei sempre più severi regola-menti europei. Alla �ne del loro ciclo di vita questi prodotti possono essere

smaltiti assieme alla plastica riciclabile”. La collezione di calici, �ûtes e coppe riassume la �loso�a di Gold Plast per la qualità e cura del dettaglio, stile, praticità e assortimento. “Nella linea di bicchieri e ac-cessori ‘Drink Safe’, realizza-ti in san e pensati per bar ed esercizi pubblici - conclude Conti - siamo riusciti ad inte-grare la purezza del vetro e la praticità della plastica. Questi prodotti sono lavabili nelle lavastoviglie professionali e mantengono a lungo la bril-lantezza originaria”.

Fiamma del bruciatore Drago all’interno del forno

■ DOLCIARIA VENETA / Due i brand storici: San Marco e Nodari ■ GOLD PLAST / Posate, piatti e bicchieri per la casa, il catering e la ristorazione

La linea “Les Chics” dedicata al fingerfood

Mezzo secolo di espe-rienza nella produ-

zione dei bruciatori di gas atmosferici e ad aria soffiata per uso specifico di pani-ficazione. In altre parole, bruciatori artigianali realiz-zati su misura con l’obietti-vo della miglior qualità di cottura del pane e della piz-za. A garantire tutto ciò è la ditta Avanzini, che dal 1960 eccelle in questo campo, a livello nazionale e anche in-ternazionale.La ditta è stata fondata a Parma da Giuseppe Avanzi-ni, che negli anni ‘50 lavo-rava come dipendente nella

La qualità della cottura a legna ottenuta con un bruciatore multigas

Drago, l’ultimo nato per la pizza

costruzione e riparazione di caldaie a vapore. In quel pe-riodo stava iniziando la me-tanizzazione delle principa-li città e ad Avanzini venne l’idea di progettare e costru-ire apparecchiature sicure per l’uso del gas metano, da impiegare nella trasforma-zione dei forni da pane allo-ra alimentati a carbone o a olio pesante, due combusti-bili molto inquinanti.Il pane è particolarmente sensibile al tipo di fiamma cui viene sottoposto duran-te la cottura dell’impasto. Di conseguenza, la ditta Avanzini ha sempre unito

tradizione e innovazione nel creare varie tipologie di bruciatori su misura per i forni, sia per quelli con fiamma a cottura diretta che per quelli con fiamma a cot-tura indiretta. Nel corso de-gli anni la ditta ha effettuato migliaia di installazioni in panifici italiani ed esteri.Nel 2002 la sfida è stata lanciata nel settore della pizzeria, perché diversi co-struttori di forni (e anche pizzaioli privati) lamen-tavano che i bruciatori in commercio fossero carenti tanto nell’aspetto tecnico-funzionale quanto nel ren-dimento qualitativo della cottura della pizza rispetto alla legna. Il team Avanzini è giunto presto alla soluzione co-struendo Drago, un bru-ciatore multigas su misura, specifico per la trasforma-zione dei forni tradizionali da legna a gas.Il mercato internazionale ha premiato Drago, come già era successo alla serie Bgs, Ellegas e Angas, ovvero all’intera produzione della Avanzini Bruciatori srl, dit-ta che in tutta Italia riesce costantemente ad assicurare un’assistenza 24 ore su 24.

■ AVANZINI / La ditta eccelle a livello nazionale e internazionale dal 1960

L’azienda ha acquisitonel tempo un’identità sempre più precisa ampliando il range

di prodotti distribuiti

È cresciuta nella capitale della “Valle del Gusto”,

distinguendosi costantemen-te per la qualità, l’a�dabilità e i prezzi competitivi, �no a ritagliarsi un’interessante porzione di mercato a livello internazionale.Parliamo della Karel Srl, che ha sede a Parma e da oltre

È forte di una capillare rete di vendita sia in Italia che all’estero

Ristorazione professionale a tutto tondo

30 anni è specializzata nella vendita di attrezzature pro-fessionali per la ristorazione: deve la nascita alla volontà di un gruppo d’acquisto operan-te nel settore dei grandi im-pianti per la ristorazione e ha costruito il proprio successo partendo dalla logistica e ven-dita di carrelli da trasporto.Nel corso degli anni l’azienda ha acquisito un’identità sem-pre più precisa ed è riuscita a incrementare il range di pro-dotti distribuiti, aggiungendo accessori e piccole attrezzatu-re per la ristorazione. Grazie a una capillare rete di vendita, tanto in Italia quanto all’este-ro, la Karel svolge un eccel-lente lavoro di servizio, che si traduce nell’o�erta di una vasta gamma di prodotti di elevata qualità a rivenditori, catering, forniture alberghie-re e grossisti.In sintesi, per citare qualche esempio concreto, attual-mente il rivenditore Karel può spaziare dalle bacinelle gastronorm in acciaio, poli-carbonato e polipropilene - che vedono l’azienda detenere un’importante fetta di merca-to - al pentolame professiona-le, per arrivare in�ne a tutti quegli articoli de�niti “plug and play”, cioè semplicissimi

da usare. Senza dimenticare lo stoccaggio e il trasporto dei pasti.Negli ultimi anni la linea dei forni a microonde della Sam-sung è stata sicuramente un �ore all’occhiello per la Karel e le ha conferito visibilità, ap-prezzamenti, prestigio e an-che ottimi riscontri in termini commerciali.L’azienda sta consolidando sempre di più la sua posizione di vero partner per i rivendito-ri, capace di garantire un va-lido supporto nella logistica e vendita di quegli accessori che transitano dal grande produt-tore alla distribuzione. Questa è la mission della Karel. Per maggiori informazioni visita-re il sito www.karelsrl.com.

■ KAREL / Ha sede a Parma ed è attiva da oltre 30 anni

Accessori della Karelper la ristorazione

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SERVIZI AMBIENTALI PIEMONTESI

OASI ECOLOGICA

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Lavorare scarti di materiali non perico-losi derivanti da attività di costruzione, demolizione edile e scavi per riottenere materia prima da impiegare per sotto-fondi stradali e rilevati industriali: parte da questi presupposti la mission di Sap, Servizi Ambientali Piemontesi. Location prescelta per la società è la nuova zona industriale di Spinetta Marengo, in Via Rana. Un’attività che procede in manie-ra positiva se si pensa che ora l’obiettivo primario è quello di consolidare la po-sizione di leadership a livello nazionale nel settore del riciclaccio. Non solo, l’at-tenzione dei vertici aziendali porta alla ricerca di un continuo perfezionamento del lavoro svolto, sfruttando un modello

imprenditoriale focalizzato sul core bu-siness: “Nel corso del 2010 sono state recuperate e riciclate duecentomila ton-nellate di materiale risultante dalle de-molizioni e costruzioni edili nonchè dai rifi uti inerti in generale. È, inoltre, in ar-rivo un impianto di inertizzazione da cui si produrrà calcestruzzo a basso costo”. Queste le parole del titolare di Sap Ser-vizi Ambientali Piemontesi, Valerio Bo-nanno. C’è di più: l’impianto della SAP è stato autorizzato da quest’anno a trat-tare trecentomila tonnellate di rifi uti. Da giugno, infi ne, la società si doterà di un impianto di betonaggio per la produzio-ne di conglomerati cementizi per sotto-fondi, utilizzando rifi uti riciclati e abbat-

tendo notevolmente il costo del prodotto. L’energia per il funzionamento dell’im-pianto, sarà ottenuta attraverso un siste-ma fotovoltaico. Tale impianto renderà la “Servizi Ambientali Piemontesi” quasi totalmente autosufficiente per la propria sopravvivenza energetica. L’impegno dell’azienda è fortemente rivolto anche al settore ambientale: la logica conse-guenza è data da una politica di tra-sparenza in cui professionalità e difesa del verde trovano una perfetta fusione. La salvaguardia dell’ambiente come cultura aziendale, l’attenzione nei con-fronti dei propri dipendenti come punto di partenza per guardare al futuro con entusiasmo. Conferma, infatti, Daniele

Bonanno, direttore tecnico dell’impian-to: “Il nostro lavoro è fatto di program-mazione, gestione e fatica fisica sulle macchine operatrici che tutti i giorni sono messe a dura prova. Non sareb-be possibile creare un team vincente se noi, per primi, non credessimo cie-camente in quel che facciamo”. Questa dedizione è dimostrata anche dall’im-pegno economico messo a disposizio-ne dell’attività. Investire in processi e impianti che consentono di rimettere in circolo i materiali ricavati dai rifiuti: “Da qui esce il 70% di materia prima, il 30% viene smaltito in discarica. L’obiettivo è arrivare al 90% di materia prima recu-perata”. La nuova missione è lanciata.

[email protected]

EventiLunedì 14 gennaio 2013 Sigep 2013 7

sarà anche realizzato uno speciale annullo postale. La giornata chiamerà a raccol-ta gelatieri da oltre 12 paesi, non solo europei. La s�da di Artglace e delle principali realtà associative consiste-rà proprio nell´organizzare un programma di eventi in contemporanea in Italia e in Austria, Belgio, Francia, Ger-mania, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca e Spagna. Argentina, Canada e Regno Unito, per comunicare in modo chiaro ai consumatori i valori del gelato artigianale: un pasto completo, consiglia-to dai più autorevoli dietologi e nutrizionisti. Tra i prodotti lattiero-caseari freschi, il ge-lato artigianale rappresenta un´eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare e valorizza i prodotti agro-ali-mentari di ogni singolo Stato che accoglie gelaterie artigia-nali. Il settore, nella Ue, con-tribuisce al diretto impiego, soprattutto giovanile, di circa 300mila lavoratori in circa 50mila gelaterie; il mercato del settore, nel suo complesso, vale oltre 4miliardi di euro.Artglace avrà un desk infor-mativo al Sigep per fornire

Gli ultimi dati economici relativi al mercato del gelato ar-tigianale parlano chiaro: Aiipa (l’Associazione Italiana

Industrie Prodotti Alimentari che, in seno a Con�ndustria, rappresenta anche i produttori di ingredienti composti per gelateria) per il 2011 conferma l’importanza e il successo del settore. Sebbene l’economia abbia subito un rallentamento generale, i consumi di gelato artigianale sono infatti cresciu-ti dell’1%, anche grazie all’aumento del numero di gelaterie presenti nel nostro paese. Secondo le ultime stime Aiipa, che includono solo le gelaterie con laboratorio escludendo le ri-vendite, in Italia sarebbero circa 28.000, di cui 8.000 vendono solo gelato, 6.000 sono bar-gelaterie e 14.000 sono pasticcerie-gelaterie. All’estero la gelateria italiana si sta di�ondendo ve-locemente e se ne annoverano circa 50.000, con alcuni mercati - Brasile, Uk, Francia, India - in forte evoluzione.Secondo l’U�cio studi di Confartigianato, poi, la spesa annua delle famiglie in gelato si è attestata nel 2011 a 2.026 milio-ni di euro, con una crescita dell’1% rispetto allo scorso anno, mentre è ancora più ottimistica la stima di Coldiretti, che si spinge �no ai 2,5 miliardi complessivi. I gusti più gettonati restano nell’ordine il cioccolato, la nocciola, il limone, la fra-gola, la crema e la stracciatella, “ma si registra tra gli oltre 600 gusti o�erti sul mercato anche una tendenza verso quelli locali, ottenuti - come precisa la Coldiretti - da prodotti ca-ratteristici del territorio”. Analizzando altri numeri, il totale degli addetti che lavorano in gelateria è di oltre 150.000 in Italia e 200.000 all’estero. Per quanto riguarda le aziende che producono macchine per gelateria, il fatturato totale è pari a circa 200 milioni di euro (80% di export), in leggera decrescita rispetto all’ultima stagione, mentre le aziende di arredamenti e attrezzature ottengono un fatturato di circa 500 milioni di euro (30% di export). La stessa cosa vale per il numero degli addetti: circa 600 per le macchine, oltre 2.000 per arredamenti e attrezzature, senza contare gli addetti dell’indotto di cui è di�cile fare una stima ragionevole.

I numeri del mercato ■ APPUNTAMENTI / Il 24 marzo sarà la prima Giornata Europea del Gelato Artigianale

Gelatieri di tutti i paesi, unitevi

delucidazioni, raccogliere adesioni e distribuire quanto predisposto. Le aziende di-stributrici che riforniscono

le gelaterie, con la loro capil-lare rete di vendita, veicole-ranno il messaggio in Italia e all´estero.

Il 19 gennaio in programma la conferenza stampa di presentazione al Sigep

La “data X” è �ssata per il 24 marzo: a partire dal

2013 sarà la Giornata Euro-pea del Gelato Artigianale, come stabilito lo scorso 5 lu-glio dal Parlamento di Stra-sburgo, quando l’iniziativa è

stata sottoscritta e promul-gata da 378 parlamentari, per promuovere uno dei prodotti più amati non solo in Europa, ma nel mondo intero.La conferenza stampa di pre-sentazione si terrà il prossimo

19 gennaio 2013 alle 12.30 al Sigep (Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria e Pani�cazione Artigianale) a Rimini Fiera: durante l’in-contro si parlerà, tra le altre cose, del logo che sarà dif-fuso in ogni Paese europeo ed extraeuropeo aderente all´iniziativa, nella rispettiva lingua. “Il logo della Giorna-ta - ha precisato Ferdinando Buonocore, presidente di Artglace, la Confederazione delle Associazioni dei gela-tieri europei - è messo a di-sposizione di ogni realtà ne faccia richiesta per divulgare l´evento, e ognuno è libero di organizzarsi come meglio crede; l´unico vincolo è che il tutto dovrà riguardare esclu-sivamente il gelato artigia-nale di produzione propria”. La conferenza stampa sarà anche l’occasione per ricor-dare che i gelatieri aderenti all´iniziativa creeranno quel giorno un gusto speciale con la medesima ricetta per ce-lebrare l´evento: si tratterà di un Fior di Latte variegato al cioccolato fondente con mandorle pralinate, e si chia-merà “Fantasia d´Europa”. Per celebrare l’avvenimento ©

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EventiLunedì 14 gennaio 20138 Sigep 2013

prio la “cultura dell’alimenta-zione”, intesa quale recupero dei valori autentici della ta-vola.Qualità, tipicità, sapere e territorio sono alcuni degli ingredienti dei prodotti di Artigianpiada, che ricorda-no il piacere di consumare con persone care e amici un pranzo o una cena attorno a un tavolo, senza tralasciare l’identità di una cultura eno-gastronomica radicata nei secoli.Un patrimonio, quest’ultimo, che l’azienda esporta: nono-

■ ARTIGIANPIADA / L’azienda è nata a Rimini nel 1994, sviluppando l’attività di un piccolo laboratorio artigianale

■ MOLINO PARRI / Dal 1700 solo sfarinati di puro frumento tenero per realizzare prodotti di prima qualità

Dal chiosco in riviera all’internazionalizzazione

Ogni giorno solo farine naturali

stante il mercato principale sia l’Italia, da un paio di an-ni ha iniziato a sviluppare anche una rete estera, con contatti ben avviati e accor-di commerciali già stipulati. Non a caso nel 2012 l’azienda ha partecipato a tre delle �e-re più importanti del settore agroalimentare: il Cibus di Parma, il Sial di Parigi e lo European Co�e Symposium di Amsterdam.Anche al di fuori del contesto nazionale sono stati molto apprezzati i prodotti di Ar-tigianpiada, tra cui piadine,

Proprio la farina di qualità prodotta dal Molino Parri consente la distinzione tra un prodotto “buono come il pane” e un prodotto generico che è pane solo nella sua for-ma. Mission dell’azienda è dunque “la difesa del pane di una vol-ta, ricco di sapore e di odori”, sottolinea Antonio Parri, gra-zie all’utilizzo di farine a base di miscele di grani di qualità perché tutti possano apprez-zare i cibi autentici e genuini, che sono garantiti dal rilascio di un certi�cato del prodotto. Il molino a cilindri dell’azien-da si è iniziato a costruire nel 1946, per sostituire il vecchio molino a palmenti e da allo-ra è stato soggetto a continue trasformazioni, sia per l’am-modernamento periodico dei macchinari, sia per aumen-tarne la capacità produttiva, richiesta dal continuo espan-dersi dei mercati, dove i pro-dotti del Molino Parri sono sempre più richiesti. Oggi tutto il processo produt-tivo, lo stoccaggio delle mate-rie prime e i prodotti �niti, è completamente elettronico e computerizzato, controllabile da un’unica sala comandi. Il laboratorio di analisi, correda-to dai più so�sticati strumenti oggi disponibili, consente un attento esame qualitativo sia dei frumenti che delle farine ottenute. La farina prodotta prende la via di numerose province ita-liane grazie a un parco mac-chine proprio costituito da 14 automezzi, cinque con cister-

cascioni, tigelle e piadine far-cite, con una gamma sia da banco frigo sia da sca�ale.Negli ultimi anni l’azienda si è specializzata nel diversi�ca-re la sua piadina, proponendo varianti biologiche, piuttosto che con farine di kamut o gra-ni antichi, o ancora basi per pizza e piadine farcite. Tra le novità la pizza-piadina multi-cereale da cuocere in padella, che è stata selezionata al Sial di Parigi per concorrere tra i prodotti innovazione.L’impegno dell’azienda per il biologico e la ricerca di pro-dotti a forte valenza saluti-stica, completano il quadro e hanno permesso di ottenere il riconoscimento “Guadagnare Salute”, iniziativa patrocinata direttamente dal Ministero della Salute.Non solo innovazione: ogni giorno l’azienda si impegna a migliorare il fronte della qua-lità dei propri prodotti, lavo-rando sugli ultimi ritrovati in materia di lavorazione, come l’impiego di “camere bian-che” per il confezionamento, che permette di aumentare la longevità del prodotto, senza dover così aggiungere conser-vanti.Tradizione e futuro riscopro-no qui un’alleanza forte.Con questo spirito l’azien-da sta portando a termine due acquisizioni di imprese operanti nel settore del pani-�cato, che presto andranno a implementare la capacità produttiva di Artigianpiada. Maggiori informazioni sul si-to www.artigianpiada.it.

na (per il trasporto della fari-na sfusa) e nove con cassone (per il trasporto dei sacchi), che assicurano un servizio di consegna all’utilizzatore �nale a�dabile e preciso. Per rinnovare la tradizione, ed anche per la pressante richie-sta da parte dei clienti, il Moli-no Parri ha inoltre ripristinato il vecchio molino a macine di pietra, da cui ottiene una fari-na tipo “2” e una farina tipo “integrale”, con un contenuto elevato di vitamine, enzimi e fosfolipidi che svolgono im-portanti funzioni nutrizionali. L’antico molino delle Folci dal 1700 si occupa della produzio-ne di sfarinati di grano tenero così come risulta dagli scritti risalenti all’epoca. Il mestiere di mugnaio si è tramandato �no ad oggi attraverso la stes-sa famiglia, che con serietà e successo ha gestito l’attività molitoria per produrre farina di alta qualità. È in uno scritto del 1825 che si conferma co-me a gestire il molino fossero i Parri. Il perito comune Gab-briello Gabbrielli, scrive infat-ti che “dai signori Giovanni e Giuseppe, zio e nepote Parri, furono riconosciuti indirsi il mulino reso macinante dalle acque che scorrono lungo il �ume Foenna…”.Tra i motivi del successo dell’azienda, conclude Anto-nio Parri, “vi sono il rispetto della tradizione, la tutela del-la bontà del pane, del gusto e della salute dei consumatori”.Novità è la farina biologica macinata sia con molino a ci-lindri che con molino a pietra.

La scommessa dell’imprenditorialità senza mai dimenticare i metodi tradizionali e i sapori del territorio

Zero additivi in tutta la produzione. In sacchi o sfusa, consegne sempre garantite

Dalla tipicità gastrono-mica all’identità terri-

toriale, dal sapore e gusto di strada a una grande impresa: un lungo cammino, coronato da un crescendo di successi, quello che connota Artigian-piada, azienda nata a Rimini nel 1994 e partita da un sem-plice chiosco di piadine della riviera riminese.“La svolta fu quando il chio-sco divenne un piccolo labo-ratorio artigianale verso la �ne degli anni ‘80, con vendi-

La qualità della farina, la bontà del pane. È racchiu-

sa in questo motto la mission e la passione dell’antico mo-lino delle Folci, Molino Par-ri dal 1700, che ogni giorno produce farine naturali senza aggiunta di alcun tipo di addi-tivo o coadiuvante tecnologi-co, come viene chiamato oggi. “Produciamo sfarinati di puro frumento tenero, miscelando i migliori grani presenti sul mercato, per ottenere farine

ta diretta al pubblico. Di lì a poco facemmo il grande pas-so: trasformare Artigianpiada in una realtà imprenditoriale, continuando però a produrre secondo metodi tradizionali l’originale piadina romagnola - ha commentato l’ammini-stratore delegato Marco Ve-spasiano -. Da allora sino ai giorni nostri vi è stata una co-stante crescita aziendale, sia nei volumi, sia nel fatturato, senza però mai perdere quel-la dimensione di ‘laboratorio

che presentano requisiti di stabilità e qualità nel tempo”, spiega Antonio Parri, mem-bro della famiglia che guida il molino e che si tramanda l’ar-te molitoria nei secoli, risalen-do le sue origini alle lotte tra Guel� e Ghibellini. “La farina così ottenuta, in-grediente principale nella produzione del pane, può essere usata come una volta, solo con l’aggiunta di acqua e lievito, e sale solo laddove lo

artigianale’ che la contraddi-stingue”. Chiara la mission: valorizzare ed esportare un prodotto con una forte iden-tità locale, ma che sta diven-tando sempre più presente nella cultura e nelle abitudini alimentari degli italiani, ben oltre i con�ni romagnoli.Ogni giorno l’azienda cerca di racchiudere nelle proprie piadine il meglio di Rimini e della Romagna: il caldo sole, i dorati campi di frumento, le verdi colline e la tradizione culinaria regionale.La piadina Artigianpiada vie-ne sfornata seguendo ancora la ricetta e la cottura traman-date di generazione in gene-razione: perché oggi come allora, il capitale umano è la vera forza di questa realtà. Non a caso la piadina Arti-gianpiada non presenta con-servanti nè grassi idrogenati, mantenendo saldi valori quali l’autenticità e la genuinità.L’azienda ha, inoltre, instau-rato un processo di selezione e ricerca di fornitori di mate-rie prime di certi�cata prove-nienza e origine unicamente italiana.Qui sta la di�erenza: l’altro grande credo aziendale è pro-

prevede la tradizione, magari combinata con una lievita-zione naturale, per ottenere un prodotto �nale genuino con un profumo, un sapore ed una conservazione miglio-re rispetto a quello prodotto con farine di scarsa qualità o magari coadiuvate”. L’azienda ha infatti deciso di continua-re a produrre “farine senza aggiunta di additivi”, cioè di non usare nella produzione dei propri sfarinati glutine aggiunto, emulsionante, alfa amilasi, acido ascorbico, so-lo per fare qualche esempio, magari oggi associati a grani di scarsissima qualità e prove-nienti da chissà dove.

Sul sito sono a disposizione tante sfiziose ricette da sperimentare

Artigianpiada offre prodotti da banco frigo, scaffale, farciti e biologici

Sopra: un antico molino a pietra ripristinato di recente e tuttora in attività per la farina biologica. A fianco: un moderno laminatoio per la lavorazione dei cereali

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EventiLunedì 14 gennaio 2013 Sigep 2013 9

■ MEC3 / L’azienda, che distribuisce in oltre 120 Paesi nel mondo, si distingue per la spiccata propensione agli investimenti in ricerca e sviluppo

La mission? Diffondere la passione per il gelato italianoL’unica a rappresentare il settore agroalimentare nella classi�ca Europe’s 500, ha ottenuto per prima la certi�cazione Iso 9000

“Quella” presenta “Quell’altra”. Un simpatico gioco di parole creato da Mec3 per richiamare il legame spe-

ciale tra due prodotti d’eccellenza. Per tutti coloro che non possono fare a meno di Quella, l’originale crema alle nocciole e cacao che diventa gelato, è arrivata Quell’altra, la prima crema spalmabile di puro cioccolato bianco per la gelateria. Da versare direttamente in vaschetta per ottenere un gelato cremoso e vellutato che non indurisce alle basse tempera-ture, perfetta come gusto gelato ma anche come farcitura, Quell’altra è un ingrediente davvero speciale per ritrovare la bontà di una golosa tavoletta di cioccolato bianco nelle ricette di gelateria. I maestri gelatieri Mec3 hanno messo a punto un completo ricettario per creare con Quella e Quell’altra golosi cremini (il cremino è il cioccolatino più goloso che ci sia, inventato da artigiani italiani nella seconda metà del ‘800) per in�nite variazioni di gusto: strati di gelato si alternano in perfetta armonia alla loro cremosità, per ricette dal sapore inimita-bile e sorprendente.

Voilà! La prima crema al cioccolato bianco

Hello Kitty, la gattina più amata del pianeta creata nel 1974 dalla designer Yuko Shimizu, approda in gelateria grazie a

Mec3, che l’ha “trasformata” in un gusto gelato sano, nutriente, con tanto latte, tante fragole e yogurt. Piacerà sicuramente ai bambini, ma conquisterà anche le mamme. Fiabesca e allegra, vera icona della cultura pop giapponese, Hello Kitty è perfetta per diventare il gusto gelato più trendy del 2013: 100% naturale, senza aggiunta di coloranti, è la compagna ideale per gustose merende, s�ziosi dessert da assaporare tra amiche, torte di com-pleanno. Insomma un gusto che sarà gradito a tutti, Hello Kitty compresa. Anche se la sua designer non le ha disegnato la bocca!

Latte, fragole e yogurt: è il gusto preferito da Hello Kittylaboratorio di analisi sensoriali: trenta panelist istruiti supervi-sionano costantemente lo svi-luppo di ogni prodotto. Prodotto distintivo è Cookies, il gelato-biscotto creato nel 2001 e che ha trasformato il mondo della gelateria. Tra le tante proposte, Quella, MEC3 Bio e Gustosia, l’innovativa li-nea dedicata al mondo del fo-odservice, che comprende des-sert di alta qualità da preparare in modo pratico e veloce. Se il gelato è la grande passio-ne di Mec3, non è certo l’uni-ca. A�ascinata dal concetto di

“responsabilità sociale d’im-presa”, infatti, Mec3 ha creato un marchio per comunicare la �loso�a etica dell’azienda: al pro�tto e alla visione d’impre-sa deve essere unita in “dosi” uguali l’attenzione verso le per-sone e l’ambiente che la circon-dano. Così è nato “Respect”, che signi�ca avvicinare valori ap-parentemente lontani tra loro, come l’etica e il pro�tto.La scelta sociale di Mec3 si concretizza in iniziative soli-dali, culturali, di sostegno allo sport; in collaborazioni scien-ti�che e nell’attenzione alle ri-

sorse umane. Da marzo 2012, inoltre, l’azienda ha adottato un preciso codice etico. Nei confronti dell’ambiente, un’at-tenzione da sempre presente, Mec3 ha deciso di intrapren-dere un percorso volontario di implementazione del “Sistema di gestione dell’energia-Uni 50001” mediante il quale in-tende raggiungere l’obiettivo di ridurre i consumi di energia ed emissione in atmosfera di gas serra e perseguire risultati di e�cienza energetica.Mec3 è presente al Sigep, Hall Ovest, Pad. A 7 - C 7.

Dall’esperienza Mec3 è nata Mec3 Bio, una

linea biologica certi�cata da Imc, l’Istituto medi-terraneo di certi�cazione, con ingredienti selezionati per la produzione di gelato artigianale 100% biologi-co. Latte, frutta e ingredienti Mec3 Bio tutti rigoro-samente biologici, sono controllati e certi�cati per garantire il rispetto della �liera biologica. La linea Mec3 Bio comprende più di quaranta prodotti tra cui basi, paste, variegati e un assortimento di granel-le e zuccheri tutti rispettosi dei canoni di qualità e na-turalità richiesti dalla cer-ti�cazione biologica. Per aiutare i gelatieri a specializzarsi in questo settore, Mec3 ha attivato corsi di BioGelato all’in-terno della International School of Gelato Mec3. Nel 2013 saranno attivati tre corsi, della durata di tre giorni ciascuno, nei mesi di febbraio, marzo e giugno. Il metodo è quello “one to one”: corsi pratici in classe di massimo 12 partecipanti, con posta-zioni individuali in un laboratorio perfettamente attrezzato. Il metodo ga-rantisce una formazione completa sulla produzione e le normative in materia.

Al via una linea 100% biologica

La nostra storia incomincia da qui, fra le piantagioni di cacao del Sud America e la natura, con il cacao migliore,

a cui aggiungiamo del buon burro e della farina di grano tenero. Così nasce il Cookies, un frollino impastato ancora a mano secondo una speciale ricetta artigianale per regalare al consumatore un gelato unico e inimitabile. Inoltre Cookies, con la sua pasta Biscottino e il suo variegato Cookies, permette di sviluppare una vetrina speciale da do-dici gusti. Ricette classiche come lo Strudel ai Fichi o la Cro-stata ai Frutti di Bosco si sommano a quelle più particolari come Cookies & Co�ee e Cubano. Una vetrina può essere dedicata alla pralineria, piccoli gio-ielli di pasticceria gelata mignon. Tantissime le creazioni che si di�erenziano fra loro per la copertura utilizzata, la forma e il ripieno cioccolatoso. In�ne, la vetrina “take away” può ospitare le dolcezze destinate all’asporto, come la torta e i suoi biscotti al Cacao, il gelato su stecco e il biscotto gelato, tutto all’insegna di Cookies.

Ingredienti di qualità e ricette artigianali

Annoverata tra le società più dinamiche in Europa

dalla prestigiosa associazione Enterpreneurs for Growth, la riminese Mec3 si è data una mission precisa: di�ondere la passione per l’arte del gelato ar-tigianale italiano. Un obiettivo che oggi la rende protagonista in oltre 120 Paesi nel mondo, attraverso una rete capillare di agenti e distributori. Mec3 è le-ader mondiale nella produzio-ne di ingredienti per gelateria e pasticceria artigianale.

Dal 1984 Mec3 è sinonimo di alta qualità, leader mondiale per i professionisti del settore, grazie ai costanti investimen-ti in ricerca e sviluppo (il 5% annuo del fatturato), �nalizzati all’ideazione di prodotti e servi-zi innovativi. Mec3 è un’azien-da in continua espansione che ha avuto una capacità di cresci-ta negli ultimi anni senza pre-cedenti. Fa parte della classi�ca Europe’s 500, unica azienda a rappresentare il settore degli in-gredienti alimentari; è la prima del comparto ad aver ottenuto, nel 1997, la certi�cazione del proprio sistema di qualità se-condo le norme Iso 9000, rila-sciata da TuV, il prestigioso isti-tuto tedesco di certi�cazione. Lo stabilimento produttivo, a San Clemente in provincia di Rimini, si articola su una su-per�cie di oltre 18 mila metri quadrati (previsto un amplia-mento di ulteriori 10.000 metri quadrati di magazzino materie prime, prodotti �niti e spedi-zioni) ed è organizzato secondo il metodo della Lean produc-tion (minimizzare gli sprechi �no ad annullarli). È qui che nasce il più vasto assortimento di basi, neutri, paste e variegati per produrre l’autentico gelato italiano. Mec3 si è anche dotata, unica azienda del settore, di un

La sede dell’azienda a San Clemente in provincia di Rimini

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EventiLunedì 14 gennaio 201310 Sigep 2013

La fl otta di Business on the road con diversi allestimenti

Reviva è un’azienda gio-vane - forte tuttavia del

know-how dei suoi fondato-ri che vantano un’esperienza ultraventennale nel mondo dell’imballo per pasticceria - che si propone al mercato con una formula innovativa: quel-la della personalizzazione su piccole tirature. Core business della società è la distribuzione di una moltitudine di prodotti esclusivi per il confezionamen-to indispensabili nel settore dolciario: vassoi, piatti per dolci, carta stampata, tarta-rugo, dischi, pizzi, pirottini, e tutta una serie di accessori che compongono il packaging per l’industria dolciaria � no alle scatole per dolci che possono essere personalizzate con il lo-go della pasticceria anche per soli 100 pezzi. “Il nostro caval-lo di battaglia è infatti legato all’alto livello di personalizza-zione, su qualsiasi prodotto, che siamo in grado di o� rire alla pasticceria anche in pic-colissime tirature, senza vinco-lare i pasticceri a fare acquisti in grandi quantità - a� erma il presidente Domenico Siracu-sano -. In altre parole, possia-mo garantire anche pochi pezzi stampati a nome del pasticcere cliente”. Fiore all’occhiello del-la Reviva sono le scatole per

È un “must” dell’azienda, attenta anche all’ecocompatibilità

Personalizzare, con qualsiasi tiratura

dolci e la nuova linea di piatti Erik, dall’aspetto elegante, con un rimando estetico ai classici “pizzi”, ma dall’estrema funzio-nalità dal momento che piat-to e pizzo sono fusi insieme. Su tutti i prodotti destinati al contatto con gli alimenti in produzione viene applicata una barriera protettiva in po-lietilene, che non solo li rende completamente conformi al-le normative europee, ma ne permette lo smaltimento nella carta e non nella plastica per-ché il polietilene contenuto è inferiore al limite di legge. Non da meno, nel rispetto della

natura, il cartone utilizzato è di tipo riciclato ed è stampato con inchiostri ad acqua. “A Ro-ma, dove abbiamo la sede ope-rativa, svolgiamo un’attività legata alla distribuzione capil-lare pasticceria per pasticceria - conclude Siracusano - men-tre nel resto Italia ci avvaliamo di concessionari dislocati nei vari territori di riferimento. Tra i plus, disponiamo di tre funzionari aziendali di lunga esperienza nel settore che of-frono un supporto pratico agli agenti dei nostri concessionari, diventando così promoter sul cliente � nale”.

■ REVIVA / Esperienza ultraventennale nel mondo dell’imballo per pasticceria

In un mercato sempre più competitivo, aggressivo e

globale, le aziende puntano con maggior vigore all’in-novazione dei processi pro-duttivi, al marketing e alla comunicazione, nelle sue di-verse declinazioni: è il caso di un’esperienza che sta sempre più prendendo consenso nella vendita al dettaglio, il “Busi-ness on the road”.Questa “avventura” impren-ditoriale nasce dalla partner-ship tra Coibent Car, leader nel settore del trasporto e del-la distribuzione alimentare e l’agenzia di design e comu-nicazione Sobrio, entrambe ditte di Torino.Una comunicazione avvin-cente, che coniuga un tipico gusto retrò alle necessità del mondo moderno, portando là ove il consumo è richie-

Un’Ape Piaggio si trasforma in un chiosco o un negozio mobile

Business on the road, agile e fl essibile

sto: per strada, nei quartieri, accanto a centri strategici della città. “Business on the road” fornisce infatti diverse opzioni, dando la possibilità di poter noleggiare una Ape Piaggio, dotata di kit calessi-no, adattandola alle diverse esigenze del cliente, sia che si tratti di � ere, eventi, catering sia di tanto altro.Se complessivamente si pen-sava che solo all’estero i chio-schi mobili fossero un feno-meno di� usissimo ancora oggi, l’Italia sta sempre più riscoprendo il commercio di prossimità in movimento, spostandosi � sicamente pro-prio lungo le vie, al centro di spazi congressuali o in piccole comunità.Il ricordo del gelataio con il suo carretto è un esempio forte nella memoria di molti,

ma “Business on the Road” va oltre, proponendo soluzioni per chi vende pesce, panini o ancora desidera far assapora-re il proprio ca� è e dolci.Un business mobile, che por-ta i prodotti direttamente al cliente proprio dove vive, la-vora e consuma, a� ancando la qualità dell’o� erta al servi-zio su un mezzo a tre ruote, che ci richiama ai tempi pas-sati. Flessibilità della dotazio-ne rispetto alle varie categorie merceologiche, contenuto in-vestimento economico e mar-keting aggressivo sono le leve su cui punta il progetto, che grazie a Coibent Car e So-brio permette di realizzare negozi personalizzati, con ottimizzazione degli spazi interni, e soluzioni agili, sem-pre in movimento. Per info: www.businessontheroad.it.

■ SOBRIO / L’agenzia di comunicazione lancia il progetto insieme a Coibent Car

In alto a sx Domenico Siracusano, presidente Reviva

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EventiLunedì 14 gennaio 2013 Sigep 2013 11

della struttura può rivolgersi all ’ostello della gioventù o in uno dei tanti alberghi della zo-na. “Si va a lezione la mattina e si esce la sera - dice Di Benedet-to - ma la cosa bella è assistere al continuo confronto di idee e di esperienze tra studenti e docenti che contribuisce a for-mare uno spirito che si rivelerà utilissimo quando poi si torna in gelateria. Al lavoro”.Gli insegnati non sono solo dei maestri che vivono nelle aule ma autentici professionisti

■ SCUOLA ITALIANA DI GELATERIA / Sessioni mensili a tempo pieno per imparare tecniche di preparazione e di gestione

Qui si impara a fare il gelato e a vivere megliodella tradizione artigianale ge-latiera italiana: titolari di a�er-mati negozi conosciuti in Italia e all’estero che, all’esperienza sul campo, abbinano lo studio e l’aggiornamento continuo delle tecniche gelatiere. Tutto sempre nel nome della massima quali-tà e della tradizione nostrana. L’attestato rilasciato dalla scuo-la ha l’avvallo del ministero del Lavoro e della Regione Umbria. “Siamo gli unici in Italia a of-frire un riconoscimento simi-le - dice Di Benedetto -. Ma la cosa importante è che diamo agli studenti tutto il bagaglio di conoscenze per poter gesti-re al meglio la propria attività, ottenendo risultati da subito e risparmiando anche tempo. Perché fare il gelato è un’arte che richiede amore e passione e non deve trasformarsi in schia-vitù a causa di scelte sbagliate per colpa dell’inesperienza”.

Formazione completa grazie a un ricchissimo programma di corsi modulari. Tutto sulle opportunità 2013

Franco Di Benedetto, presi-dente della Scuola italiana

di gelateria, chiarisce subito lo spirito e la �loso�a del luogo: “Qui non insegniamo solo a fa-

re il gelato ma a gestire se stessi e le persone che lavorano con noi. Le nozioni che trasferiamo nei nostri corsi non si impara-no solo sui libri ma sono anche

frutto degli errori compiuti quando eravamo giovani ge-latieri. Qui insegniamo anche ad avere una mentalità aperta e curiosa, a essere sempre aggior-nati sia sulle normative di legge come sulle tendenze del mer-cato. Oltre ai maestri gelatieri i docenti sono professionisti af-fermati nel settore delle scienze alimentari”. Rivolgersi alla Scuola italiana di gelateria è utile sia per i neo�ti che per i professionisti. Sia per chi intende gestire una piccola bottega artigianale come una catena di gelaterie.Ospitata all’interno dell’Univer-sità dei Sapori di Perugia (Cen-tro Nazionale di Formazione e Cultura dell’Alimentazione) propone un �tto catalogo di corsi base e di specializzazione (si veda al proposito il riquadro a sinistra). La scuola è organiz-zata come una vera cittadella universitaria dove soggiornare e studiare: un complesso molto accogliente sulla prima colli-na di Perugia dove gli studenti vivono a stretto contatto con i docenti secondo uno spirito di vera condivisione. Il tutto nel nome del gelato artigiana-le ai massimi livelli di qualità. Chi optasse per dormire fuori

I corsi della Scuola italiana di gelateria hanno durata men-sile a tempo pieno. Tra corsi base e di specializzazione of-

frono una formazione completa.Si va da quello di gelatiere (anche in lingua inglese) dove si imparano a preparare tutti i gelati alla crema e alla frutta; �no a quelli che si concentrano sulle torte, le mousse, i semi-freddi, i sorbetti e a tutto quanto ruota attorno ai prodotti per le gelaterie, la ristorazione, l’hÔtellerie o i bar di ten-denza sempre alla ricerca di novità da proporre alla propria clientela. Naturalmente i corsi analizzano anche la parte dedicata alla produzione e all’organizzazione aziendale.Le materie spaziano dall’igiene al marketing e comunica-zione, alla valutazione strutturale dell’azienda sia per l’area commerciale che per quella produttiva. Grande attenzione è riservata alla realizzazione della materia prima, sia dal punto di vista teorico che pratico con lezioni speci�che su merceologia e preparazione del servizio di gelateria; chimi-ca e �sica del gelato artigianale; computo di bilanciamento della ricetta (come si realizza un ingrediente; formulazione di una ricetta per la gelateria) �no all’utilizzo di un so�ware per il proprio ricettario.Per i dettaglio dei corsi: www.scuolaitalianagelateria.it

Preparazione per ogni esigenza

La Dainese Group si è a�er-mata nel mercato nazionale

quale partner ideale di quelle aziende che, attraverso i suoi servizi, riescono ad aumenta-re la produttività, ottimizzare i costi di gestione, velocizzare la raccolta dati, identi�care e auto-matizzare i processi produttivi e logistici: “In particolare - spiega il titolare Roberto Dainese - ci siamo ora specializzati nella progettazione e costruzione di macchine automatiche per la stampa e l’applicazione diretta dell’etichetta autoadesiva sul prodotto, fermo o in movimen-to”. Il sistema integrato chiama-to Print/Apply nella versione a “Coda di stampa” è composta da una stampante e da un gruppo di applicazione che permette di stampare sull’etichetta codici a barre, loghi date di produzione, scadenze, descrizione prodotto, lotti e qualsiasi tipo di informa-zione (sia essa un campo �sso o variabile) che andrà a com-porre l’etichetta per la successi-va applicazione automatica sul prodotto. “Questo applicatore - prosegue Dainese - è un siste-ma integrato, che utilizzando le stampanti Intermec AP (ver-sioni speciali per applicatori), è in grado di applicare in tempo reale, un’etichetta, direttamente sul prodotto in transito su un

Utilizzo su prodotti fermi o in transito anche ad altissima velocità L’azienda ha saputo evolversi ampliando nel tempo la sua proposta

Sistemi integrati per applicare etichette La migliore frutta secca e disidratata

nastro trasportatore ad altissima velocità. Il piedino applicatore può essere dotato della relativa spazzola o di un rullo in gomma morbido, utilizzati per la cor-retta “spalmatura” dell’etichetta sul prodotto”. Il “Print apply Jet Pneumatico” è invece un siste-ma integrato che, utilizzando sempre le stampanti di fascia industriale Intermec, prevede la stampa di un’etichetta e la sua applicazione in tempo reale su un prodotto fermo o in tran-sito su catenaria o nastro tra-sportatore, tramite un cilindro pneumatico la cui testa di presa dell’etichetta può essere circolare o rettangolare a seconda del tipo di prodotto/cartone/pallet da etichettare: “Il sistema pneuma-tico – speci�ca Dainese – appli-ca l’etichetta adesiva direttamen-te sul prodotto mediante “getto d’aria”. Sia il Print Apply a coda

di stampa che quello pneumati-co hanno il pianale di appoggio della stampante in alluminio dallo spessore di 10 mm, alla cui estremità viene �ssato il gruppo di applicazione completo del riavvolgitore retrocarta per il re-cupero del supporto (guaina) e della fotocellula. Le etichettatrici Dainese Group per applicazione di etichette prestampate, sono dotate di una meccanica mol-to robusta e variano a seconda della dimensione delle etichette da un minimo di 15 mm a un massimo di 200 mm di larghez-za: “Attraverso il display e i tasti funzione - conclude il titolare - è possibile regolare la velocità di applicazione. Le prestazioni di tutti i sistemi di applicazione so-no garantite dalla presenza di un motore passo-passo e di un mi-croprocessore”. Maggiori infor-mazioni su www.dainesegroup.it.

■ DAINESE GROUP / Macchine automatiche per la stampa di etichette barcode ■ BAREA / Importatori e distributori da oltre 70 anni

In queste immagini, alcuni momenti dei corsi della Scuola italiana di gelateria

Sistema Print/Apply,

stampa/applica

a coda di stampa

prodotti per l’industria dol-ciaria, della pani�cazione e della gelateria.“Il nostro core business è rap-presentato dall’uva sultanina - a�erma Maria Clara Barea - ma, nel tempo, abbiamo no-tevolmente ampliato la nostra proposta. A oggi disponiamo di un catalogo prodotti di cir-ca dieci pagine che compren-de di�erenti materie prime per la pani�cazione, per la pasticceria e per la gelate-ria: dalla frutta secca (�chi, mandorle, uvette ma anche prodotti sempre più richiesti come il cranberry, il mirtil-

lo rosso americano, il cocco essiccato che viene utilizzato nella produzione del gelato), a una grande varietà di semi. Negli ultimi tre anni, abbiamo inserito anche la gamma dei prodotti biologici e le farine, di mandorle, di nocciole, e una farina speciale di kamut che tanto successo sta riscon-trando e di cui siamo primi importatori per l’Italia”. L’azienda, che da sempre si distingue per un accurato controllo qualitativo dei pro-dotti e che è oggi certi�cata Iso, si rivolge agli operatori di settore, quali i grossisti, le in-

ed e�cienza.“Se il canale distributivo per eccellenza resterà sempre quello del grossista, in un pe-riodo di veloci cambiamenti non è impensabile l’idea di aprirsi parzialmente al det-taglio - a�erma Maria Clara Barea - accogliendo diretta-mente le richieste di quelle aziende che, dotate a loro volta di un magazzino, siano in grado di ordinare un quan-titativo minimo.Allo stesso modo, il nuovo sito che sarà prossimamente online è stato strutturato per supportare l’e-commerce”.

Giunta alla terza generazione,

Barea Srl si presenta oggi come un’azien-da rimasta a carat-tere familiare ma che, nel corso della sua lunga storia, ha saputo evolversi per stare al passo con i tempi. Da oltre 70 anni, importa la migliore frutta secca e disi-dratata direttamen-te dai paesi d’ori-gine e si presenta come sinonimo di qualità e tradizio-ne nel mercato dei

dustrie e i grandi laboratori e, gra-zie a un proprio parco di mezzi di trasporto, può ef-fettuare spedizioni di qualsiasi ordi-nativo su tutto il territorio italiano. Tra i plus, possie-de un fornitissimo stoccaggio di mer-ci a magazzino, sicché la spedi-zione e la conse-gna avvengono in tempi molto brevi, in modo da assi-curare al cliente la massima velocità

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EventiLunedì 14 gennaio 201312 Sigep 2013