Attilio Zanchi 5tet

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ATTILIO ZANCHI QUINTET “PORTRAIT OF MINGUS” La musica di Charlie Mingus è, e rimarrà, nei cuori e nelle orecchie di tutti gli amanti del Jazz ed è servita a ispirare diverse generazioni di musicisti. Mingus è stato, oltre che un magnifico contrabbassista, anche un prolifico compositore, arrangiatore, pianista e leader di diverse storiche formazioni. I suoi gruppi, che vanno dal trio fino alla big band, hanno attraversato ed influenzato diversi periodi stilistici a partire dagli anni 50 fino ad arrivare agli anni 70. Senza dubbio Mingus è stato, insieme a Duke Ellington, uno dei più importanti compositori del Novecento; nelle sue musiche si possono sentire le radici del Blues, gli echi del Gospel, lo Swing ed il Be Bop, il Soul Jazz fino ad arrivare al Free più furioso e alla musica d’avanguardia. E’ per questa ragione che la sua musica può essere quasi considerata come un ritratto enciclopedico della storia del Jazz e può essere suonata tutt’oggi senza apparire datata, ma fornendo anzi sempre spunti nuovi ed ispirazione. Nasce da queste considerazioni il nostro desiderio di riproporre i brani del repertorio di Mingus interpretandoli e rileggendoli influenzati dalle nostre singole esperienze di musicisti. Nel programma vengono anche eseguite composizioni originali di Zanchi e Cipelli ispirate alla poetica musicale di Mingus. Il gruppo nasce dal sodalizio musicale più che ventennale tra il contrabbassista Attilio Zanchi ed il pianista Roberto Cipelli, che suonano ed hanno suonato insieme in diversi gruppi fra i quali il Paolo Fresu Quintet, l’E.S.P. trio, Sheila Jordan, Tiziana Ghiglioni. Il sassofonista Gianni Azzali è una delle nuove belle realtà del Jazz Italiano, mentre il batterista Marco Castiglioni è in possesso di un ottimo swing e di una preparazione tecnica che gli può consentire di suonare questo difficile repertorio in modo fluido e dinamico. Il trombettista cubano Gendrickson Mena aggiunge una voce piena di calore e di fuoco al suono del quintetto. Scrive il giornalista Riccardo Sgualdini: Uno dei più validi contrabbassisti di casa nostra ricorda le gesta musicali di uno dei suoi più illustri colleghi di strumento: Charlie Mingus. Uomo difficile (imperdibile l’autobiografia “Peggio di un cane bastardo”), compositore geniale come pochi altri. Mingus è una delle icone di un modo di intendere il Jazz come musica in costante evoluzione, disponibile a recepire anche gli influssi della realtà. Molte delle sue composizioni racchiudono intuizioni innovative, tuttora all’avanguardia, profondamente radicate nell’humus culturale afro-americano. Dall’alto della sua lunga militanza jazzistica, Attilio Zanchi è uno dei pochi in grado di avvicinarsi al complesso mondo musicale di Mingus. Un giorno, quando il suo corpo era già molto indebolito da una lunga malattia, Charlie Mingus disse a sua moglie Sue: Sai, un corpo l’ho già avuto. La prossima volta voglio essere una stella. Voglio brillare tutta la notte.” Non sappiamo se questo suo desiderio sia stato esaudito ma di certo la sua musica continua a brillare ed ad illuminare il mondo come una stella.

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ATTILIO ZANCHI QUINTET

“PORTRAIT OF MINGUS”

La musica di Charlie Mingus è, e rimarrà, nei cuori e nelle orecchie di tutti gli amanti del Jazz ed è servita a ispirare diverse generazioni di musicisti. Mingus è stato, oltre che un magnifico contrabbassista, anche un prolifico compositore, arrangiatore, pianista e leader di diverse storiche formazioni. I suoi gruppi, che vanno dal trio fino alla big band, hanno attraversato ed influenzato diversi periodi stilistici a partire dagli anni 50 fino ad arrivare agli anni 70. Senza dubbio Mingus è stato, insieme a Duke Ellington, uno dei più importanti compositori del Novecento; nelle sue musiche si possono sentire le radici del Blues, gli echi del Gospel, lo Swing ed il Be Bop, il Soul Jazz fino ad arrivare al Free più furioso e alla musica d’avanguardia. E’ per questa ragione che la sua musica può essere quasi considerata come un ritratto enciclopedico della storia del Jazz e può essere suonata tutt’oggi senza apparire datata, ma fornendo anzi sempre spunti nuovi ed ispirazione. Nasce da queste considerazioni il nostro desiderio di riproporre i brani del repertorio di Mingus interpretandoli e rileggendoli influenzati dalle nostre singole esperienze di musicisti. Nel programma vengono anche eseguite composizioni originali di Zanchi e Cipelli ispirate alla poetica musicale di Mingus. Il gruppo nasce dal sodalizio musicale più che ventennale tra il contrabbassista Attilio Zanchi ed il pianista Roberto Cipelli, che suonano ed hanno suonato insieme in diversi gruppi fra i quali il Paolo Fresu Quintet, l’E.S.P. trio, Sheila Jordan, Tiziana Ghiglioni. Il sassofonista Gianni Azzali è una delle nuove belle realtà del Jazz Italiano, mentre il batterista Marco Castiglioni è in possesso di un ottimo swing e di una preparazione tecnica che gli può consentire di suonare questo difficile repertorio in modo fluido e dinamico. Il trombettista cubano Gendrickson Mena aggiunge una voce piena di calore e di fuoco al suono del quintetto. Scrive il giornalista Riccardo Sgualdini: Uno dei più validi contrabbassisti di casa nostra ricorda le gesta musicali di uno dei suoi più illustri colleghi di strumento: Charlie Mingus. Uomo difficile (imperdibile l’autobiografia “Peggio di un cane bastardo”), compositore geniale come pochi altri. Mingus è una delle icone di un modo di intendere il Jazz come musica in costante evoluzione, disponibile a recepire anche gli influssi della realtà. Molte delle sue composizioni racchiudono intuizioni innovative, tuttora all’avanguardia, profondamente radicate nell’humus culturale afro-americano. Dall’alto della sua lunga militanza jazzistica, Attilio Zanchi è uno dei pochi in grado di avvicinarsi al complesso mondo musicale di Mingus.

Un giorno, quando il suo corpo era già molto indebolito da una lunga malattia, Charlie Mingus disse a sua moglie Sue: “Sai, un corpo l’ho già avuto. La prossima volta voglio essere una stella. Voglio brillare tutta la notte.” Non sappiamo se questo suo desiderio sia stato esaudito ma di certo la sua musica continua a brillare ed ad illuminare il mondo come una stella.

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ATTILIO ZANCHI

Nato a Milano nel 1953. Inizia lo studio del contrabbasso nel 1978 dopo diverse esperienze effettuate nei più diversi generi musicali. Frequenta per due anni i corsi di Jazz del Conservatorio di Milano sotto la guida di Giorgio Gaslini e per tre la scuola Civica. Nel 1979 entra a far parte dell'"Open Form Trio" con P. Bassini e G. Prina con i quali collabora per diversi anni. Nel 1980 ottiene una borsa di studio presso la "University of Fine Arts" di Banff (Canada) e presso il "Creative Music Studio" di Woodstock (USA) dove perfeziona lo studio del contrabbasso con Dave Holland ed improvvisazione con Karl Berger, George Lewis, Sam Rivers, Jimmy Giuffré, Ed Blackwell, Lee Konitz, Kenny Wheeler, Jack de Johnette e John Abercrombie con i quali suona anche in vari concerti. Nel 1981 suona al Woodstock Jazz Festival con Baikida Carrol, Julius Hemphill, Ed Blackwell, NanaVasconcellos, Collin Wallcot, Dewey Redman e Howard Johnson e con la "Woodstock Workshop Orchestra". Al suo ritorno in Italia entra a far parte del "Milan Jazz Quartet" ed inizia la collaborazione con il gruppo di Franco D'Andrea e Paolo Fresu con il quale suona tuttora. Con questi artisti incide diversi dischi, alcuni dei quali premiati dalla critica come "migliori dischi dell'anno" e svolge numerose tourneé in tutto il mondo suonando nei Festival Jazz più importanti in USA, Canada, Australia, Africa, Russia e in tutta Europa. Dagli anni 80 dirige proprie formazioni quali l’Attilio Zanchi Quartet e Fourways (con John Stowell) ed infine negli anni 90, insieme a Roberto Cipelli e Gianni Cazzola, l’E.S.P. TRIO. Contemporaneamente suona con moltissimi celebri jazzisti americani ed europei in tour, registrazioni, concerti e session tra i quali Lee Konitz, Tony Scott, Sam Rivers, Joe Farrel, Slide Hampton, Harry Sweet Edison, Mal Waldron, Bobby Watson, Dave Liebman, Al Cohn, Gerry Mulligan, Sal Nistico, Lew Tabackin, Jimmy Knepper, Bob Berg, Louis Hayes, Don Cherry, Roy Hargrove, Chick Corea, Peter Erskine, John Surman, Eddie Lockjaw Davis, Pierre Favre, Phil Woods, John Stowell, Steve Lacy, Gary Burton, Milt Jackson, Sheila Jordan, Mark Murphy, Trilock Gurtu, Nancy King, David Linx, Tom Harrell, Garrison Fewell, George Cables, Toninho Horta e nel frattempo suona con i più importanti musicisti italiani. Nel corso della sua carriera ha registrato oltre 80 dischi di cui 6 con progetti a suo nome e a svolto più di mille concerti. Svolge un'intensa attività didattica in tutta Italia e all'estero; dal 97 è docente al Conservatorio ( Napoli, Potenza, Trieste, Brescia, Vicenza, Piacenza ) nei corsi di specializzazione Jazz. Ha pubblicato il metodo "Enciclopedia Comparata degli Accordi e delle Scale" in collaborazione con Franco D'Andrea, il "Corso di Educazione all'Orecchio Musicale" con R. Cipelli, il "Metodo pratico per l'Improvvisazione" con M. Colombo e " Walkin' bass". Nel 2001 ha scritto e coordinato la sezione “Teoria e Armonia” di un corso multimediale edito dalla collana CPM E' stato eletto "miglior contrabbassista italiano" nel referendum indetto dalla rivista "Guitar Club" nel 1992.

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ATTILIO ZANCHI DISCOGRAFIA SELEZIONATA

P. Fresu Quintet "OSTINATO" Splasch *1985

(segnalato dalla rivista americana "CADENCE" fra i migliori dischi dell'anno 1986)

O.F.T. con B. Watson "APPOINTMENT IN MILANO" Red Record *1985

(miglior disco dell'anno 1986 per le riviste "SUNDAY TIMES" e "NEW YORK TIMES")

P. Fresu Quintet (con D. Liebman) "INNER VOICES" Splasch * 1986

D'Andrea Quartet "QUARTET LIVE" Red Record *1986

(miglior disco dell'anno 1986 per la rivista "MUSICA JAZZ")

A. Zanchi & Friends "EARLY SPRINGS" Splasch *1987

P. Fresu Quintet "LIVE IN MONTPELLIER" Splasch *1990

(miglior disco dell'anno 1990 per le riviste "MUSICA JAZZ" e "MUSICA E DISCHI")

Nexus (con G. Ferries e M. Dresser) "THE PREACHER AND THE GHOST Splasch *1991

Tiziana Ghiglioni (con S. Lacy e E. Rava) "S.O.N.B." Splasch *1992

Attilio Zanchi "SOME OTHER PLACE" D.D.D. *1992 (con J.Taylor, K.Wheeler, G.Garzone, F. D'Andrea, G.Trovesi) Phil Woods & D'Andrea trio "ORNITOLOGY" Philology 1994 P. Fresu Quintet "JAZZ SAMPLER BLUE NOTE" EMI-Blue Note 1995

P. Fresu Quintet "NIGHT ON THE CITY" OWL *1995

Ornella Vanoni & P. Fresu Quintet "ARGILLA" CGD- East West 1997

Attilio Zanchi Fourways (& J.Stowell) "FOURWAYS" Splasch *1997

E.S.P. Trio & Modern Ensemble "CONFLUENZE" Splasch 1998

Tiziana Ghiglioni(con Konitz e Scott) “MY ESSENTIAL DUKE ” Philology 1998

Tony Scott (con F. D’Andrea Trio) "HOMMAGE TO B. HOLIDAY” Philology 1998

Sheila Jordan & E.S.P. Trio " SHEILA'S BACK IN TOWN" Splasch 1999

Paolo Fresu Quintet “MELOS” BMG-France *2000

Rachel Gould Quartet “FINALLY” Philology 2002

Barbara Balzan Quartet “TENDER AWAKENING” TCB Montreaux 2003

Garrison Fewell Quartet (con G.Cables) “RED DOOR NUMBER 11” Splasch 2003

E.S.P. Trio “ECHOES” Splasch 2004

Sheila Jordan, P.Fresu & E.S.P. Trio “STRAIGHT AHEAD” Splasch 2004

P.Fresu Quintet “ KOSMOPOLITES” Music of Roberto Cipelli Blue Note 2005

P. Fresu Quintet “P.A.R.T.E.” Music of Attilio Zanchi Blue Note 2005

P. Fresu Quintet “INCANTAMENTO” Music of Tino Tracanna Blue Note 2006

* DISCHI SEGNALATI DALLE RIVISTE "MUSICA JAZZ" e "MUSICA DISCHI" TRA I MIGLIORI DELL'ANNO DI PUBBLICAZIONE, O

IN STAMPA ESTERA

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ROBERTO CIPELLI Si avvicina al jazz nel 1975 quando, con il chitarrista Riccardo Bianchi, fonda il "Quartetto Jazz Cremona". Ha studiato sotto la guida di Franco D'Andrea. Nel 1982 incontra il trombettista Paolo Fresu con il quale fonda un quintetto che ancora oggi è concertisticamente attivo dopo più di venti anni d'intensa attività in tutto il mondo, e unanimemente considerato dalla critica come uno dei gruppi di jazz più interessanti dell'ultima generazione. Con diverse formazioni, alcune delle quali lo vedono come leader, ha al suo attivo più di settecento concerti e oltre cinquanta dischi. Ha collaborato e collabora con molti tra i più rappresentativi musicisti italiani e stranieri (tra i più importanti Dave Liebman, Sheila Jordan, Tom Harrell, Steve Lacy, Airto Moreira, John Abercrombie, Gianluigi Trovesi, Tiziana Ghiglioni, Mariapia De Vito ……….) sia in Italia che all'estero, (Germania, Spagna, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia, Svizzera, Turchia, Canada, Australia, Belgio, Slovenia, Austria, Lussemburgo, Portogallo, Azzorre, Africa, Brasile, Uruguay ….) spesso partecipando a trasmissioni radiofoniche e televisive Ha una corposa esperienza nel campo della didattica: ha insegnato presso il CPM (Centro Professione Musica) di Milano diretto da Franco Mussida. Attualmente è docente di Pianoforte Jazz presso il Seminario Jazz di Nuoro, e dal 1996 cura la cattedra di Jazz presso l’Istituto Musicale "C. Monteverdi " di Cremona. Dal 2005 insegna Prassi esecutiva, Musica d’Insieme e Tecnica dell’improvvisazione presso il Conservatorio di Brescia. Il passato prossimo è Kosmopolites, disco Blue Note a nome del Paolo Fresu Quintet, interamente dedicato alla musica di Roberto.

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GIANNI AZZALI

Sui palcoscenici da quando aveva 15 anni, il sassofonista, ha suonato e fatto esperienza nei più svariati contesti, allievo di Giuseppe Parmigiani, si diploma in clarinetto e frequenta, grazie a borse di studio, vari seminari e stages in Italia e all'estero (ricordiamo il periodo con Jerry Bergonzi a Boston nel 95/96). Ha collaborato con numerosi jazzisti (Bassini, Manzi, Di Castri, Cifarelli, Leveratto...); ha militato in varie big band (con Natalie Cole a Campione d'Italia, a Pavia con Tullio De Piscopo e Gianni Basso, dall'81 con la Sugar-Kitty Band); ha inciso come "outsider" in diverse situazioni jazz e di musica leggera; suona regolarmente nel gruppo della cantante gospel Key Foster e con la spagnola Anna Luna; del ‘99 la mini-tournée negli Emirati Arabi con la cantante americana Gwen Perry. Ha suonato in contesti classici ("Rapsody in Blue", "Un americano a Parigi", "Omaggio a Bernstein", "Omaggio a Gershwin"); per due anni è stato in tournée con il musical "Eppy, l'uomo che costruì il mito dei Beatles". Insegna da 20 anni sax, flauto e clarinetto, Ear Training e Musica d'Assieme, prima al C.M.T.L. poi all'Accademia della Musica di Piacenza. Incide nel ‘99 "Ritratto di Oca" con il Trio Mosaico. Nel 2001 consegue a pieni voti il Diploma di Jazz al Conservatorio "A. Boito" di Parma. Dal 2003 insegna Ear Training al Conservatorio "G. Nicolini di Piacenza"

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MARCO CASTIGLIONI

Diplomato nel 91 presso il Conservatorio di Como sotto la guida del M° Ben Omar, ha vinto, con il gruppo Naqquara, il primo premio al concorso internazionale giovani musicisti di Stresa ed al concorso nazionale per percussionisti di Bovino (Fg). Musicista attivo, sia come percussionista (Percussion Staff), ma, principalmente come batterista. Ha partecipato a svariati tours di musica leggera e pop ed inoltre, avendo ricoperto, per lungo tempo, il ruolo di prima batteria presso l’orchestra RAI di Milano, è apparso in numerosi programmi televisivi. Negli ultimi anni l’amore per la musica jazz ha prevalso su tutti gli altri generi musicali. Da quì sono nate partecipazioni ad importanti festivals, quali Clusone, Rocella, Bologna, Ivrea, Lugano, Ascona, Le Mans, Berlino, Amburgo, Parigi, Dresda, collaboraborando con artisti come, Steve Potts, Gunter Sommer, Paula West Daniel Mille, John Stowell, Rob Sudduth, Bill Ramsey, Dan Barret, Alex Schulz, Renato Sellani, Gianni Basso Paolo Tomelleri, Laura Fedele, Emilio Soana, Ettore Righello, Lino Patruno, Carlo Bagnoli, Marco Gotti, Sandro Gibellini, Emanuele Cisi Ha partecipato a diversi programmi televisivi, tra i quali: “Tuttifrutti” TSI 89 “ Stasera mi butto” RAI2 92 “Dove sono i Pirenei?” RAI3 94-95 “Viva l’Italia” RAI1 95 “Pronto sala giochi” RAI2 95-96 “L’Italia racconta” RAI2 96 “Ci vediamo in TV” RAI2 97-98 “Alle due su Rai uno” RAI1 99-2000 “Premio Barocco” RAI1 2001 “Oscar della TV” RAI1 2001 “ Paolo Limiti Show” 03 Ha svolto una intense attività didattica come docente del corso di Batteria presso “C.r.a.m.s.” Lecco dal 1984 al1994 , al “Conservatorio di Lugano” dal1994 al 1997. Attualmente insegna presso la”Civica Scuola di Musica” Desio e presso lo “Swiss Music Center” Lugano.

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GENDRICKSON MENA Nato il 31 Maggio 1973 a La Habana (Cuba),si diploma Professore di Tromba,Strumentista ed Arrangiatore alla Escuela Provincial de Musica “Amadeo Roldan” dell’Avana(Cuba) nel 1992 (corrispondente al Conservatorio Italiano).Dopo il diploma,partecipa al “Plaza Latin Jazz Festival” di Cuba nelle edizioni 1990 e 1991.Nel 1994 entra a far parte dell’Orchestra “Sonora Caribegna”,diretta dal padre Pedro Mena,in qualità di trombettista,tastierista ed arrangiatore ed inizia a lavorare in locali importanti della città come il “Cabaret Internazionale Tropicana” e Cabaret Parisien”,riscutendo notevole successo.Contemporaneamente comincia ad insegnare al Conservatorio “Paulita Concepcion”.Nello stesso anno entra a far parte dell’Orchestra Sinfonica di Cuba.Con l’Orchestra Sonora Caribegna un disco e partecipa anche ad alcuni programmi televisivi e radiofonici.Nel Luglio 1995 è in Italia al festival “Cuba 95” di Rimini.Partecipa inoltre a tre edizioni del Festival Latinoamericano a Milano,Viareggio e Jesolo.Nel 1996 registra un disco con il cantautore italiano Ivan Graziani,produttore del disco “Salsa sopra la neve”.Nel 1997 partecipa al Festival Internazionale “Evento Suono”, al Teatro Rossini di Pesaro.Dal luglio 1997 all’Agosto 1998 suona con l’Orchestra “Cubanisima” diretta da Ernestico Rodriguez,percussionista di Pino Daniele,Raf e jovanotti.Collabora con diversi artisti come Marcelo “Simplemente”(Duck Record),Rulo y su Combo Latino in “Alegria”(Duck Record) e la loca Band in “Compilation”(Saludos Amigos).E’ arrangiatore di quasi tutti i brani del primo disco del cantautore cubano Mariano Mena(ex NG La Banda) del settembre 1999 con l’eticheta Saludos Amigos.Collabora con alcune orchestre latine tra cui Rodolfo Guerra y su Sincopa latina,Orlando Watussi Orchestra,Orchestra la Cubana e Havana mambo.Dal 1998 entra a far parte del quartetto di latin jazz del batterista cubano Julio Barreto come trombettista e tastierista.Sempre nel 1998 diventa elemento integrante del gruppo latin jazz “The Cuban Power” del sassofonista cubano Tony Martinez,partecipando a vari jazz festival europei.Nel luglio dello stesso anno,partecipa al Festival Jazz di Montreux condividendo il palcoscenico con musicisti di livello internazionale come il pianista Gonzalo Rubalcaba,il batterista Julio Barreto ed il percussionista Miguel “Anga” Diaz.Nello stesso mese registrano a zurigo il cd “Maferefun” per l’eticheta americana Blue Jackel .Nel marzo 1999 al Festival Jazz di Burghausen (Germania) viene invitato a suonare dalla straordinaria cantante americana Chaka Khan.Nell’ottobre 1999 è al Festival Internacional Seixaljazz(Portogallo) e al World Music Festival Verden I Norden-Oslo(Norvegia).In aprile 2000 all’International Jazz Festival April Jazz-Helsinki(Finlandia) e nel giugno 2000 al Festival Jazz Baltica –Salzau(germania).Infine nel luglio 2000 è al North Sea Jazz Festival in Olanda.Nell’stesso anno da vita al suo progetto “Gendrickson Mena& The New Cuban Experience”,formazione di sette elementi.Il repertorio è formato da brani di sua composizione,basati su armonie e ritmiche che spaziano dal latin jazz e afro-cubano,con contaminazioni funky e fusion,ballate tipicamente swing e bossa.L’impatto della formazione dal vivo è forte,con pezzi dall’aggressivita ritmica notevole,ma anche con ballad che sanno toccare il cuore. Nell’estate 2001 ha collaborato con Vinicio Capossela,per tutta la tournèe estiva italiana del Album “Canzoni a Manovella” suonando anche a Umbria Jazz con ospite Marc Ribot Y los Cubanos Postizos.Nel 2002 partecipa alla Tournèe europea con David Murray e nell’estate 2003 in tour itinerante nelle maggiori località turistiche con RDS(Radio Dimensione suono).Nel 2003 Esce il suo primo progetto discografico,dal titolo “Asi son mis sentimientos”. Nel 2004 suona con il suo progetto nei più rinomati locali del genere di Milano e dintorni (Blue note,Scimmie,Osteria del jazz,etc.),continuando a collaborare con diversi progetti musicali,registrando due CD con i fratelli LoGreco, con Raffaella Arzani(Slow Burn), cura produzione musicale ed arrangiamenti nel primo disco latin jazz del batterista-percussionista cubano Calixto Oviedo. Nello stesso anno, cura il secondo progetto discografico di musica cubana del cantante Mariano Enriquez Mena y su Eyeife , in qualità di produttore musicale,arrangiatore,pianista e trombettista. Esce nel novembre 2005 un doppio,prodotto dalla casa discografica Galletti-Boston di Faenza. Sempre nel 2005 collabora con diverse situazioni in Italia ed in Europa.