ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo...

13
Anno IV Numero 986 Mercoledì 9 Novembre 2016, S. Oreste, Ornella AVVISO Ordine 1. ORDINE: FAD in farmaDAY 2. ORDINE: Concorso straordinario 3. Un Farmaco per Tutti 4. ORDINE: assistenza legale gratuita Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Le cellule staminali 6. 5 fatti poco noti che vi faranno smettere di fumare 7. Quando la psoriasi colpisce le unghie Prevenzione e Salute 8. l’esercizio fisico può scatenare la cefalea (anche se si è allenati)? Meteo Napoli Mercoledì 9 Novembre Variabile Minima: 10°C Massima: 16°C Umidità: Mattina = 50% Pomeriggio =61% L’ESERCIZIO FISICO PUÒ SCATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? La ginnastica scatena il mal di testa ma allo stesso tempo funge da prevenzione Ho quasi 38 anni, soffro di emicrania con aura da quando ero ragazzina. Gli attacchi si sono sempre presentati ogni 4-6 mesi: sono decisamente invalidanti e sempre legati a picchi di stress. Questo mese però ho avuto due episodi a 15 giorni di distanza, di media intensità e con aura. Entrambi si sono verificati dopo la mia ora serale di palestra e mi è venuto il dubbio che l’esercizio fisico, che ho intensificato negli ultimi mesi, abbia una correlazione con gli episodi ravvicinati. Che cosa mi consigliate? L’emicrania, con o senza aura, considerata una patologia dell’adattamento, viene messa in relazione a diverse variazioni dei ritmi dell’organismo e quindi è scatenata da molteplici fattori. Lo stress e le fluttuazioni ormonali hanno un ruolo preponderante, ma anche l’esercizio fisico, pure se eseguito in modo regolare e non estremo, può correlarsi a un attacco emicranico, insorgendo già durante l’esercizio stesso (al punto da costringere a sospendere l’attività sportiva) o nelle 48 ore successive. I CASI: Le caratteristiche dell’attacco sono analoghe a quelle che si hanno in assenza di attività fisica, ma in una piccola percentuale di soggetti il dolore e i sintomi neurovegetativi (nausea, fastidio per suoni-luci) sono più intensi. Inoltre tra i criteri diagnostici per soddisfare la diagnosi di emicrania viene indicato “il peggioramento della cefalea con l’attività fisica”. D’altra parte l’attività fisica, se svolta in modo regolare, è efficace nella prevenzione. Insomma emicrania e sport hanno possibili relazioni fra di loro, ancora da chiarire e con dati contraddittori. Infine ricordo, tra le cefalee benigne, la cefalea da sforzo primaria”, che dura meno di 48 ore e si manifesta solo durante un esercizio fisico sostenuto, in ambiente caldo-umido, in condizioni di scarso allenamento. Le consiglio di fare palestra, ma in modo più “dolce” e di rivolgersi a un Centro Cefalee per un’approfondita anamnesi e un esame clinico che escludano una causa organica dei suoi sintomi. ( Salute, Corriere) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. Primma ‘e guardà’ ‘nnante, vòtate arèto..

Transcript of ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo...

Page 1: ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo delCellule staminali ematopoietiche. la placenta e del cordone ombelicale (raccolto

Anno IV – Numero 986 Mercoledì 9 Novembre 2016, S. Oreste, Ornella

AVVISO Ordine

1. ORDINE: FAD in

farmaDAY

2. ORDINE: Concorso

straordinario

3. Un Farmaco per Tutti

4. ORDINE: assistenza legale

gratuita

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 5. Le cellule staminali

6. 5 fatti poco noti che vi

faranno smettere di

fumare

7. Quando la psoriasi

colpisce le unghie

Prevenzione e Salute

8. l’esercizio fisico può

scatenare la cefalea

(anche se si è allenati)?

Meteo Napoli

Mercoledì 9 Novembre

Variabile

Minima: 10°C Massima: 16°C Umidità: Mattina = 50%

Pomeriggio =61%

L’ESERCIZIO FISICO PUÒ SCATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)?

La ginnastica scatena il mal di testa ma allo stesso tempo funge da prevenzione

Ho quasi 38 anni, soffro di emicrania con aura da quando ero ragazzina. Gli

attacchi si sono sempre presentati ogni 4-6 mesi: sono decisamente invalidanti e

sempre legati a picchi di stress. Questo mese però ho avuto due episodi a 15

giorni di distanza, di media intensità e con aura. Entrambi si sono verificati dopo

la mia ora serale di palestra e mi è venuto il dubbio che l’esercizio fisico, che ho

intensificato negli ultimi mesi, abbia una correlazione con gli episodi ravvicinati.

Che cosa mi consigliate?

L’emicrania, con o senza aura, considerata una patologia dell’adattamento, viene messa in relazione a diverse variazioni dei ritmi dell’organismo e quindi è scatenata da molteplici fattori. Lo stress e le fluttuazioni ormonali hanno un ruolo preponderante, ma anche l’esercizio fisico, pure se eseguito in modo regolare e non estremo, può correlarsi a un attacco emicranico, insorgendo già durante l’esercizio stesso (al punto da costringere a sospendere l’attività sportiva) o nelle 48 ore successive.

I CASI: Le caratteristiche dell’attacco sono analoghe a quelle che si hanno in

assenza di attività fisica, ma in una piccola percentuale di soggetti il dolore e i sintomi neurovegetativi (nausea, fastidio per suoni-luci) sono più intensi. Inoltre tra i criteri diagnostici per soddisfare la diagnosi di emicrania viene indicato “il peggioramento della cefalea con l’attività fisica”. D’altra parte l’attività fisica, se svolta in modo regolare, è efficace nella prevenzione. Insomma emicrania e sport hanno possibili relazioni fra di loro, ancora da chiarire e con dati contraddittori. Infine ricordo, tra le cefalee benigne, la “cefalea da sforzo primaria”, che dura meno di 48 ore e si manifesta solo durante un esercizio fisico sostenuto, in ambiente caldo-umido, in condizioni di scarso allenamento. Le consiglio di fare palestra, ma in modo più “dolce” e di rivolgersi a un Centro Cefalee per un’approfondita anamnesi e un esame clinico che escludano una causa organica dei suoi sintomi. (Salute, Corriere)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

iBook Farmaday

Proverbio di oggi….…….. Primma ‘e guardà’ ‘nnante, vòtate arèto..

Page 2: ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo delCellule staminali ematopoietiche. la placenta e del cordone ombelicale (raccolto

PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 986

SCIENZA E SALUTE

LE CELLULE STAMINALI

Le cellule staminali sono cellule primitive indifferenziate, cioè ancora non specializzate a diventare componenti di un particolare organo o tessuto.

Per questa ragione possono essere definite come "pezzi di ricambio" utili per riparare organi e tessuti deteriorati. Proprio tale potenzialità fa intuire quanto preziose esse siano per la salute umana e il futuro della ricerca. Le staminali contenute nel nostro organismo risiedono solamente in certe aree del corpo tra cui cervello, midollo osseo, derma (lo strato di pelle più profondo), vasi sanguigni e polpa dentaria. Altri tipi di cellule staminali sono prelevabili da fonti come il cordone ombelicale e il liquido amniotico. Esiste, infine, un ultimo tipo di staminali, chiamate "embrionali": per utilizzarle è necessario distruggere un embrione di poche settimane (procedura intorno a cui è vivace il dibattito etico, tanto che in molti Paesi la legge vieta di raccoglierle). Esse sono quelle che hanno la maggiore capacità di differenziarsi in tutti i tipi di cellule, poiché sono in grado di moltiplicarsi moltissime volte.

Caratteristiche distintive Per potersi definire "staminale", una cellula deve soddisfare due principi: l'autorinnovamento, cioè la capacità di compiere un numero illimitato di cicli replicativi

mantenendo sempre lo stesso stadio differenziativo; la pluripotenza, ovvero la capacità di dare origine a una o più linee o tipi cellulari tramite il

differenziamento. Questo concetto contiene al suo interno anche quello di transdifferenziamento, cioè la capacità, in fase di differenziamento, di cambiare la propria linea cellulare.

Tipologie Esistono quattro tipi di staminali classificate in base alla loro potenzialità di differenziarsi: Totipotenti. Sono in grado di originare un intero organismo e sono presenti solo nell'embrione

pochi giorni dopo la fecondazione. Nei mammiferi è conosciuta una singola cellula di questo genere (zigote). Già fra la terza e la quarta divisione cellulare, le cellule iniziano a perdere la loro totipotenza.

Pluripotenti. Danno origine a tutti i tessuti e sono presenti solo nell'embrione. Multipotenti. Dette anche cellule progenitrici, sono capaci di trasformarsi in molti tessuti. Un

esempio di staminale multipotente è la cellula ematopoietica, cioè una cellula staminale del sangue che può dare origine a diversi tipi di cellule ematiche, ma non a cellule di altro genere.

Unipotenti. Dette anche cellule precursori, possono originare un solo tessuto e, quindi, hanno la capacità di differenziarsi in un unico tipo di cellula. A questa categoria appartengono per esempio gli epatociti, che costituiscono la parte fondamentale del fegato e permettono all'organo di rigenerarsi da un minimo del 25% della sua massa originaria. Sono presenti nell'organismo adulto.

Hanno la capacità di TRASFORMARSI in molti altri tipi di cellule attraverso un meccanismo chiamato "DIFFERENZIAMENTO

CELLULARE" e sono, quindi, in grado di SOSTITUIRE LE CELLULE che naturalmente MUOIONO o si DANNEGGIANO.

Page 3: ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo delCellule staminali ematopoietiche. la placenta e del cordone ombelicale (raccolto

PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 986

Le staminali possono essere classificate anche in base alla loro sorgente di derivazione. In questo caso si distinguono in:

Cellule staminali amniotiche. Sono contenute nel liquido amniotico e possono essere prelevate mediante amniocentesi. Hanno caratteristiche biologiche simili a quelle delle staminali embrionali, ma non comportano problemi di natura etica legati alla distruzione dell'embrione. Molte sono le patologie per le quali è prevista l'applicazione sull'uomo: malattie della retina, diabete, patologie neurodegenerative, chirurgia ricostruttiva, malattie rare. La ricerca ha inoltre dimostrato che questo tipo di cellula può tornare a essere una staminale embrionale, quindi con tutte le sue peculiarità ma senza implicazioni etiche.

Cellule staminali da villo coriale. Sono contenute nelle strutture della membrana placentare, dette villi coriali. Sono un tipo di staminali con prospettive applicative in medicina rigenerativa, perché hanno buone capacità riproduttive e ottima stabilità genomica. È possibile conservare a uso autologo questo tipo di cellule prelevate durante l'esecuzione della villocentesi oppure da un frammento di placenta recuperato subito dopo il parto.

Cellule staminali ematopoietiche. Contenute nel sangue residuo della placenta e del cordone ombelicale (raccolto mediante prelievo dalla vena ombelicale), danno origine a tutte le cellule del sangue. Dal 1988 sono impiegate per curare il morbo di Günther, la sindrome di Hurler, la leucemia

linfocitica acuta e altre patologie del sangue che riguardano soprattutto i bambini. Cellule staminali adulte. Presenti nell'adulto, sono staminali non specializzate che si riproducono

giornalmente per fornire alcune specifiche cellule, come i globuli rossi. Le staminali adulte estratte dallo stroma del midollo osseo possono trasformarsi in cellule epatiche, neurali, muscolari, renali e follicolari. Caratteristiche simili si ritrovano anche nelle staminali contenute nel tessuto adiposo. Le

staminali adulte hanno una versatilità limitata. Cellule staminali embrionali. Appartengono alla categoria delle cellule pluripotenti e, una volta

estratte, possono essere messe in coltura e fatte proliferare nella linea cellulare voluta dal ricercatore. Esse rappresentano il principale strumento degli studi per la rigenerazione di alcuni tessuti che nell'organismo sono non proliferanti come i cardiomiociti cardiaci, i neuroni e gli epatociti.

Cellule staminali pluripotenti indotte. Si tratta di cellule differenziate riprogrammate in cellule pluripotenti attraverso l'induzione di una proteina chiamata Nanong, che impedisce alle staminali di differenziarsi. Le cellule così riprogrammate potrebbero essere impiegate più diffusamente nelle terapie basate sull'utilizzo delle staminali e, poiché sono generate a partire da cellule somatiche

adulte, non presentano i problemi etici delle staminali embrionali.

BANCHE DI CRIOCONSERVAZIONE Le banche di crioconservazione delle cellule staminali sono strutture con elevati standard di sicurezza in cui le cellule prelevate vengono stoccate in contenitori di azoto liquido o di vapori di azoto (-170°/-190°) fino al loro utilizzo. La legislazione che regola queste banche varia da Paese a Paese e la normativa si differenzia a seconda della fonte di prelievo delle cellule (liquido amniotico, cordone ombelicale, sangue, polpa dentale, ecc.) e dell'uso previsto (autologo o allogenico). In Italia è vietata la conservazione delle cellule cordonali a uso autologo presso banche private, ma ne è consentita la conservazione presso strutture estere. In alcuni ospedali è possibile effettuare la donazione delle cellule staminali cordonali, che vengono conservate presso banche situate in strutture pubbliche. Altri ospedali che non possiedono una struttura interna per la conservazione, fungono da centri di raccolta del sangue cordonale che viene poi distribuito alle banche pubbliche.

Il futuro : Al momento la ricerca ha permesso di trattare numerose malattie attraverso l'utilizzo delle

cellule staminali, tra cui i tumori del sangue (leucemie e linfomi). Le cellule della cornea, poi, sono utilizzate per curare alcuni danni oculari, mentre le staminali della pelle sono usate in caso di grandi ustioni. Per il futuro la scienza sta concentrandosi sulla possibilità di curare patologie Alzheimer, Parkinson, sclerosi

multipla, lesioni spinali e malattie dell'apparato cardiovascolare tra cui l'ictus. (Benessere)

CLASSIFICAZIONE IN BASE ALL’ORIGINE

Page 4: ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo delCellule staminali ematopoietiche. la placenta e del cordone ombelicale (raccolto

PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 986

SCIENZA E SALUTE

5 FATTI poco noti che vi faranno SMETTERE di FUMARE

Abbiamo raccolto 5 fatti poco noti che vi potrebbero far smettere di fumare. O far riflettere (se non fumate).

5 SIGARETTE INQUINANO QUANTO UNA LOCOMOTIVA DIESEL! Un test effettuato dal Centro antifumo dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano ha trovato che accendere il fumo di 5 sigarette inquina l'aria quanto un locomotore per treni diesel, da 2.000 cavalli. Il test ha valutato le emissioni di polveri sottili PM10, quelle con un diametro inferiore ai 10 micron (millesimi di millimetro). Negli anni scorsi, con test analoghi, lo stesso gruppo aveva calcolato che una singola sigaretta inquina da 4 a 6 volte di più dello scarico di in tir e 3 volte in più di una moto Harley Davidson. IL FUMO PASSIVO C'È ANCHE ALL'APERTO. I divieti di fumo all'aperto iniziano a comparire anche in Italia, nei giardini e nelle aree frequentate dai bambini. Alla finale di Champions league (maggio 2016) era vietato fumare persino nello stadio di San Siro. Ma secondo gli esperti andrebbero estesi: le sigarette infatti inquinano molto anche all'aperto. Infatti, a causa dei fumatori, fra le 18 e la mezzanotte, la concentrazione di polveri sottili nelle belle vie pedonali di Brera, quartiere storico di Milano, è maggiore di quella che si trova nelle vie trafficate adiacenti.

ANCHE I MOZZICONI SONO VELENOSI. Per chi getta a terra le cicche di sigaretta, le nuove norme prevedono multe che vanno dal 30 a 300 euro. Questa cifra è giustificata sia dal fatto che un singolo mozzicone impiega 3-4 anni a degradarsi sia dalla quantità di sostanze tossiche e cancerogene contenute nelle cicche. Le principali sono: nicotina (tossica per l'uomo e l'ambiente), toluene (tossico),

formaldeide (tossica e cancerogena), piridina (tossico per il sistema riproduttivo), benzopirene (cancerogeno), catrame (tossico e cancerogeno), catecolo (cancerogeno), benzene (cancerogeno), metalli pesanti come nichel, cromo e arsenico (tossici cancerogeni), polonio-210 (cancerogeno in

quanto radioattivo), acetato di cellulosa (pericoloso per l'ambiente). METTERE DI FUMARE FA CRESCERE IL SENO (E COSTA MENO DELLA PLASTICA). Le donne che smettono di fumare percepiscono, dopo qualche mese, un aumento del volume del seno. Sono state loro stesse a riferirlo ai medici dell'Istituto Nazionale dei tumori di Milano, rispondendo a un questionario appositamente predisposto. L'effetto non è riconducibile ai chili in più che a volte guadagna chi smette di fumare; infatti, l'81 per cento delle donne non era aumentato di peso. I ricercatori ritengono che l'aumento di volume del seno sia dovuto al fatto che il fumo di sigaretta interferisce con il

metabolismo degli ormoni sessuali femminili e, in particolare, con quello dell'estradiolo. IL FUMO PROVOCA UN INVECCHIAMENTO RAPIDO. Che il fumo faccia venire le rughe non è una

novità. Un paio di anni fa però un gruppo di chirurghi plastici dell'università di Cleveland (Usa) ha voluto capire quali sono i segni distintivi dell'invecchiamento da sigarette, analizzando 79 coppie di gemelli, nelle quali uno dei due fumava da almeno 5 anni e l'altro no. Fra i primi, l'ovale del volto mostrava cedimenti molto più marcati, soprattutto sulle guance e sotto gli zigomi, le palpebre erano più cadenti e c'erano molte più rughe nella parte bassa del volto, fra naso e bocca e

attorno alle labbra. A questo si aggiungeva un ingiallimento generale della carnagione. Altri studi in passato hanno documentato che chi fuma ha anche capelli più spenti e radi, più acne e soffre più spesso di alitosi. (salute, Focus)

Page 5: ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo delCellule staminali ematopoietiche. la placenta e del cordone ombelicale (raccolto

PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 986

SCIENZA E SALUTE

QUANDO LA PSORIASI COLPISCE LE UNGHIE

Un disagio grave per i pazienti perché le mani sono una parte molto visibile. E un problema difficile da risolvere, spesso spia delle forme più gravi della malattia

Un nuovo trattamento per le unghie colpite da psoriasi potrebbe offrire ai pazienti un’alternativa efficace e con minori effetti collaterali. Lo sostengono studiosi americani in un studio da poco pubblicato sulla rivista Journal of Drugs in Dermatology che confrontano due differenti farmaci utili nel migliorare questo disturbo che peggiora significativamente la qualità di vita dei malati. In Italia sono circa due milioni le persone che soffrono di psoriasi e, secondo le statistiche, in quasi la metà di loro la patologia interessa anche le unghie che diventano spesse e friabili, creando notevole disagio.

Il disagio, anche grave, dei malati: «In un sondaggio condotto su oltre 1.700 malati di psoriasi, il

93% degli interpellati ritiene che la psoriasi ungueale sia un importante handicap cosmetico, il 52% dice che provoca dolore il 58% ammette che causa problemi sul lavoro.

E ad oggi non esiste un trattamento ideale in grado di risolvere il problema». L’onicopatia va considerata con grande attenzione sia per l’impatto che ha sulla vita quotidiana di chi ne soffre, «sia perché localizzazione ungueale può rappresentare un indice importante di gravità della malattia e un segno di aumentato rischio di coinvolgimento delle articolazioni - commenta Gianfranco Altomare, prof. di Dermatologia all’Università degli Studi di Milano. È stato infatti evidenziato che la maggior parte dei soggetti che presentano lesioni ungueali ha o avrà un interessamento articolare, ovvero una psoriasi artropatica».

Le unghie, ad oggi, si curano così : Ad oggi la psoriasi delle unghie resta un problema difficile da

risolvere «che viene per lo più curato con i farmaci sistemici (come metroxate o ciclosporina) prescritti per la psoriasi in forma moderata o severa. Recenti studi, poi, indicano come con le nuove terapie biologiche si ottengano importanti miglioramenti, anche per le unghie». Se invece il problema ungueale si presenta in pazienti in cui è indicato solo un trattamento locale possono essere utili preparati cheratolitici (eventualmente anche ammorbidenti a base di urea o di acido salicilico) che possano e rendere meno fastidiose le lesioni sia dal punto di vista sintomatologico che dal punto di vista psicologico. Secondo gli esiti di questa piccola sperimentazione, che ha coinvolto solo 10 pazienti, una nuova pomata a base di calcitriolo (in pratica una forma attiva della vitamina D, già utilizzato per il trattamento topico della psoriasi e ben tollerato) si è rivelata valida tanto quanto il betametasone dipropionato, un corticosteroide tipicamente usato per curare la psoriasi ungueale. I partecipanti hanno assunto le cure due volte al giorno per cinque mesi e sono poi stati tenuti sotto osservazione per altri 30 giorni. «Entrambi i rimedi migliorano l’ispessimento delle unghie. Ma i corticosteroidi possono avere conseguenze indesiderate sulle ossa e danneggiare soprattutto la falange distale, indebolendola. Mentre il calcitriolo (viene comunemente utilizzato come terapia farmacologica in casi di ipocalcemia e osteoporosi) sembrerebbe un’alternativa ugualmente efficace e più sicura». Il condizionale è d’obbligo, come sottolineano gli stessi autori, perché servono conferme su numeri più ampi di pazienti. (Salute, Corriere)

Page 6: ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo delCellule staminali ematopoietiche. la placenta e del cordone ombelicale (raccolto

PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 986

Ordine: Corsi ECM 2016 – MESE DI NOVEMBRE Di seguito gli eventi formativi organizzati dall’Ordine

MESE DATA TITOLO CF NOTE NOVEMBRE

Venerdì 11

Novembre Ore 20.45

III° Parte CORSO TEORICO - PRATICO DI PRIMO SOCCORSO

(PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care)

12 per 4

sessioni

Prof. M. Santomauro

Domenica 13

Novembre ore 9.00

Sessione 3 Omeopatia Omeopatia e Omotossicologia.

I farmaci omotossicologici e gli integratori alimentari nelle malattie gastroenterologiche

20 per 5

sessioni

-

Venerdì 18

Novembre Ore 20.45

IV° Parte CORSO TEORICO - PRATICO DI PRIMO SOCCORSO

(PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care)

12 per 4

sessioni

Prof. M. Santomauro

Domenica 27

Novembre Ore 9.00

Sessione 4 Omeopatia e Omotossicologia.

La nutraceutica fisiologica

20 per 5

sessioni

-

COME PRENOTARSI:

RECARSI DIRETTAMENTE in SEDE PRIMA dell’EVENTO oppure è possibile prenotare i Corsi ECM

collegandosi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it / sezione ECM ;

ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA

Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti

Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità:

1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 3. Inviare e-mail all’indirizzo: [email protected] o [email protected]

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

Page 7: ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo delCellule staminali ematopoietiche. la placenta e del cordone ombelicale (raccolto

PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 986

Progetto “UN FARMACO PER TUTTI”

Progetto per contrastare la povertà sanitaria.

FARMACIE COME ADERIRE:

Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti

Nelle foto sottostanti, l’arrivo dei Farmaci raccolti con il Progetto “Un Farmaco per Tutti” e donati alla

Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix di Zinviè in Benin

Napoli, Farmaci donati Padre Marius Yabi O.C., Chirurgo e Dir. Sanitario dell’Ospedale “La Croix” I

Ospedale

Catalogazione dei Farmaci Donati

RACCOLTI FINORA 25.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai seguenti ENTI ASSISTENZIALI:

La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta,

Ordine di Malta, Croce Rossa, Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix

Page 8: ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo delCellule staminali ematopoietiche. la placenta e del cordone ombelicale (raccolto

PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 986

REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO “INSEDIATA la Commissione e INIZIATI i lavori”

BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016

Di seguito la composizione della commissione:

Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli

Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute

Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno

Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare

Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia

Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania

ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA

Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunità

professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di

rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica

professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero

della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo

brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore,

realizzato in occasione del Centenario della Nascita

dell’Ordine Professionale di Napoli).

Realizzate due tipologie di spillo da giacca:

1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura,

coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura)

2. Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura,

lucidatura e bagno galvanico argento)

Page 9: ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo delCellule staminali ematopoietiche. la placenta e del cordone ombelicale (raccolto

PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 986

Modulo 8/D La MALATTIA CRONICA e

L’ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

MANGIARE COLORATO

Sappiamo tutti come mangiare un bel piatto colorato sia molto più invitante di una pietanza a “tinta unita”. In realtà questa necessità psicologica si riflette nelle caratteristiche nutrizionali di ciò che mangiamo. Infatti una buona dieta deve prevedere il consumo di tutti e 5 i colori base dell’alimentazione. Un regolare assorbimento delle sostanze responsabili della colorazione equivale ad un bilanciato apporto di sostanze

nutritive. Vediamole insieme. ROSSO Il colore della forza, antidepressivo. Fragole, pomodori, arance, anguria, barbabietole, peperoni e peperoncini, ravanelli contengono tutti il licopene e le antocianine, sostanze già da noi incontrate ad azione antiossidante protettive per i radicali liberi e preventive sia nel tumore che nelle malattie cardiovascolari. VERDE Ci ispira tranquillità ed equilibrio. E’ il colore della maggior parte della verdura ed è originato da un pigmento caratteristico, la clorofilla. Insieme a questa troviamo carotenoidi, vitamina C, selenio, potassio e magnesio. La loro azione si manifesta a livello cardiovascolare come i carotenoidi e la vitamina C, oppure nei fenomeni di assorbimento, come il magnesio, oppure in quello di mineralizzazione. Inoltre vit. C e polifenoli hanno azione antiossidante e quindi preventiva dell’invecchiamento. GIALLO ARANCIO : Superfluo dire che è il colore del sole, così frequente nella nostra terra, allegro e stimolante. Le sostanze responsabili del colore di limoni, pompelmi, meloni, ananas, banane e via dicendo sono la zeoxantina e la leutina attive sulla vista oltre alla vitamina C che, come abbiamo già visto, è un ottimo antiossidante e protettivo stimolando il sistema immunitario. BIANCO La verdura ed i frutti bianchi sono ricchi di quercitina, potassio, bioflavonoidi, fibre. Agiscono sul sistema scheletrico, l’apparato cardiocircolatorio e fluidificano il sangue. Porri, cipolli ed aglio contengono, inoltre, allicina, in grado di combattere l’ipertensione arteriosa ed abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Mela, sedano, finocchio, funghi cipolle, cavolfiori sono, anche loro, in grado di svolgere azione antiossidante e preventiva dei tumori. VIOLA BLU Broccoli, cavoletti, melanzane, frutti di bosco, uva nera, radicchio trevisano, fichi, prugne contengono un prezioso pigmento, l’antocianina, utilissimo nel miglioramento della vista, della visione notturna e la riparazione dei microcapillari. In particolare i frutti di bosco sono disinfettanti del tratto urinario. Molti di questi frutti contengono fibre che aiutano l’intestino e l’equilibrio della flora batterica. Il vino deve il suo colore rosso alle antocianine che durante l’invecchiamento rimuovono i tannini che, altrimenti, darebbero sapore amaro.

Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.

www.ecm-corsi.it

Page 10: ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo delCellule staminali ematopoietiche. la placenta e del cordone ombelicale (raccolto

PAGINA 10 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 986

ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA

PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO

Domenica 11 Dicembre,ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare – Napoli

Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla valorizzazione dell’intera Categoria e rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla oneroso.

Sul sito dell’Ordine, nella Home page, sezione News, Medaglie alla Professione – Consegna delle Medaglie trovi il regolamento sulle:

CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE della MANIFESTAZIONE

Di seguito il link: http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1570-regolamento-

contributi-volontari Ad oggi hanno già contribuito con patrocinio volontario le aziende riportate nel panel.

Man mano che aderiranno altre aziende il panel sarà aggiornato.

Nel caso in cui non siate inclusi negli elenchi che seguono, si prega di darne comunicazione agli Uffici dell’Ordine

Page 11: ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo delCellule staminali ematopoietiche. la placenta e del cordone ombelicale (raccolto

PAGINA 11 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 986

MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO

Domenica 11 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare

Page 12: ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo delCellule staminali ematopoietiche. la placenta e del cordone ombelicale (raccolto

PAGINA 12 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 986

Page 13: ATENARE LA CEFALEA (ANCHE SE SI È ALLENATI)? · 2018. 4. 18. · Contenute nel sangue residuo delCellule staminali ematopoietiche. la placenta e del cordone ombelicale (raccolto

PAGINA 13 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 986