ASTRANOTIZIE - Anno 2, Numero 8 - Dicembre 2011

8
LA GRANDE BEFFA LA GRANDE BEFFA IN QUESTO NUMERO Incontro col Prefetto a p. 6 [Alle pagine 2 e 3] PIDAV, PARTE LO STUDIO DI FATTIBILITÀ Nuovi servizi web a p. 4 L’ASSEMBLEA ASTRA SBARCA SU YOUTUBE L’analisi di Pasero p. 4 TROPPI COSTI E BALZELLI PER I GIOVANI Tutte le novità a p. 8 ACCESSO ALLA PROFESSIONE: NUOVE REGOLE Privilegiati senza esserlo, ecco il paradosso degli autotrasportatori italiani, stretti tra propagandistiche promesse di aiuti economici, la concorrenza straniera e un associazionismo tanto vecchio quanto inadeguato, come dimostrato dalla cervellotica normativa sui costi minimi spacciata per la soluzione di tutti i mali ANNO 2 | NUMERO 4 PERIODICO DI ASTRACUNEO - ASSOCIAZIONE TRASPORTATORI DICEMBRE 2011 Direzione, agenzia pubblicitaria, redazione: via della Motorizzazione 11, 12100, Cuneo § Tel: 0171-413978 § Mail: [email protected] § Direttore responsabile:Andrea Caponnetto Iscrizione Tribunale di Cuneo n. 623 del 26 marzo 2010 Da quando Astranotizie ha iniziato a informare gli autotrasportato- ri della provincia di Cuneo, abbiamo ribadito che è giunto il momen- to di cambiare, di portare aria nuova, nel mondo dell’associazioni- smo del trasporto di merci su strada. Profondi mutamenti sono avvenuti in questi ultimi anni e in questi ultimi mesi nel mondo della politica, dell’economia, della finanza, del sindacato. Sentire o per meglio dire risentire in questi giorni la solita litania del fermo del- l’autotrasporto, indetto, annunciato, posticipato, ci fa capire che poco è cambiato. Esemplificativa a questo proposito la parabola di Paolo Uggè figura carismatica del settore, che da anni a seconda delle convenienze assume i panni del pompiere e dell’incendiario, dell’uomo di governo e di opposizione. Personaggio in grado di manipolare il fermo dell’autotrasporto, strumento di ultima istanza da utilizzare con grande serietà e responsabilità, come arma di pressione non a favore della categoria ma per logiche di potere asso- ciativo, da sfruttare politicamente a seconda che al governo ci siano gli amici o meno. In altre parole, indire il fermo quando fa comodo, per riaffermare il proprio potere, per ribadire che bisogna fare i conti con i vertici dell’associazionismo. Uggè, nel 2005 sottosegreta- rio ai Trasporti del governo Berlusconi, è il padre della riforma che liberalizza le tariffe. Uggè nel 2008 questa volta nelle vesti di leader dell’Unatras dall’altra parte della barricata è l’ideatore del mecca- nismo dei costi minimi. Un bizantino e complicatissimo meccanismo che tenta di reintrodurre, mascherandole sotto il manto delle sicu- rezza, le tariffe minime abrogate sempre dallo stesso qualche anno prima. Così da tre anni tutto il settore dell’autotrasporto è alle prese con un complesso di norme difficili da capire e da applicare, talvol- ta dannose per le stesse aziende, sicuramente utilissime per tutti gli studi di avvocati che faranno la loro fortuna di azzeccagarbugli sulla pelle delle imprese. Ricordare la vicenda di Uggè non è esercizio di attacco personale, ma è solo un modo per ricordare come l’associazionismo italiano sia ormai incapace di affrontare i temi concreti e i grandi e reali proble- mi che attanagliano il mondo dei tir. Riassumomiamoli (un appro- fondimento si trova anche nelle pagine interne): la possibilità di ottenere un rimborso infraannuale (trimestrale o meglio ancora mensile) delle accise pagate in più dal comparto; la necessità di con- tenere il costo del lavoro (il taglio delle risorse sui premi Inail non va in questa direzione); un recepimento intelligente della normativa sull’accesso alla professione (che senso ha obbligare una ditta con un solo mezzo a dimostrare 50 mila euro, come vuole Unatras, di idoneità finanziaria con fideiussione bancaria o assicurativa?); migliorare la giusta e valida norma sui tempi di pagamento, intro- ducendo meccanismi autentici di sanzione; rafforzare la giusta norma sui tempi di attesa al carico e scarico, rendendola più opera- tiva; rendere ancora più efficace il meccanismo dell’azione diretta adeguandolo al sistema francese, dove sia il committente che il desti- natario sono responsabili del mancato pagamento del vettore; idea- re un meccanismo di adeguamento della parte del corrispettivo cor- rispondente al costo del gasolio di facile applicazione e sicura san- zione per chi non lo rispetta, abolendo la inutile norma dei costi minimi, tutta basata sulla denuncia del vettore/subvettore nei con- fronti del committente. E ancora, premere a livello europeo per una riforma del regolamento 561/2006 in grado di dare maggiore flessi- bilità e quindi maggiore sicurezza; impegnarsi a livello nazionale per chiedere interpretazioni delle norme sui tempi di guida e di riposo in grado di capire le esigenze della aziende e non controlli ottusi e burocratici che penalizzano i virtuosi e lasciano liberi gli indenni: non ha senso far pagare 307 euro di correponsabilità ad un’azienda perchè un autista ha sforato di 10 minuti. Come si vede idee e pro- poste serie che hanno bisogno di un “sindacato” delle imprese credi- bile nei confronti della politica, in grado di mettere la committenza di fronte alle proprie responsabiltà. L’esatto contrario dei professio- nisti del fermo che speculano sulle difficoltà delle aziende. ASSOCIAZIONISMO | È FINITO IL TEMPO DELLE CHIACCHIERE I professionisti del fermo di Domenico Allione

description

L'associazione AstraCuneo si propone come punto di riferimento nel campo dell'autotrasporto, rappresentando gli interessi della categoria nei confronti delle istituzioni, dei media e delle altre categorie socio-economiche. Fornisce agli associati una costante azione di informazione e consulenza, formazione professionale, tematiche relative alla sicurezza oltre a fornire supporto nei corsi ADR e nel recupero dei punti patente, tessere autostradali, tessere gasolio, pratiche di agenzia auto.

Transcript of ASTRANOTIZIE - Anno 2, Numero 8 - Dicembre 2011

LA GRANDEBEFFA

LA GRANDEBEFFA

IN QUESTO NUMERO

Incontro col Prefetto a p. 6

[Alle pagine 2 e 3]

PIDAV, PARTE LO STUDIO DIFATTIBILITÀ

Nuovi servizi web a p. 4

L’ASSEMBLEAASTRA SBARCASU YOUTUBE

L’analisi di Pasero p. 4

TROPPI COSTI E BALZELLI PER I GIOVANI

Tutte le novità a p. 8

ACCESSO ALLAPROFESSIONE:NUOVE REGOLE

Privilegiati senza esserlo, ecco il paradosso degli autotrasportatori italiani, stretti tra propagandistiche promesse di aiuti economici, la concorrenza straniera

e un associazionismo tanto vecchio quanto inadeguato, come dimostrato dalla cervellotica normativa sui costi minimi spacciata per la soluzione di tutti i mali

ANNO 2 | NUMERO 4 PERIODICO DI ASTRACUNEO - ASSOCIAZIONE TRASPORTATORI DICEMBRE 2011Direzione, agenzia pubblicitaria, redazione: via della Motorizzazione 11, 12100, Cuneo § Tel: 0171-413978 § Mail: [email protected] § Direttore responsabile: Andrea Caponnetto

Iscrizione Tribunale di Cuneo n. 623 del 26 marzo 2010

Da quando Astranotizie ha iniziato a informare gli autotrasportato-ri della provincia di Cuneo, abbiamo ribadito che è giunto il momen-to di cambiare, di portare aria nuova, nel mondo dell’associazioni-smo del trasporto di merci su strada. Profondi mutamenti sonoavvenuti in questi ultimi anni e in questi ultimi mesi nel mondo dellapolitica, dell’economia, della finanza, del sindacato. Sentire o permeglio dire risentire in questi giorni la solita litania del fermo del-l’autotrasporto, indetto, annunciato, posticipato, ci fa capire chepoco è cambiato. Esemplificativa a questo proposito la parabola diPaolo Uggè figura carismatica del settore, che da anni a secondadelle convenienze assume i panni del pompiere e dell’incendiario,dell’uomo di governo e di opposizione. Personaggio in grado dimanipolare il fermo dell’autotrasporto, strumento di ultima istanzada utilizzare con grande serietà e responsabilità, come arma dipressione non a favore della categoria ma per logiche di potere asso-ciativo, da sfruttare politicamente a seconda che al governo ci sianogli amici o meno. In altre parole, indire il fermo quando fa comodo,per riaffermare il proprio potere, per ribadire che bisogna fare iconti con i vertici dell’associazionismo. Uggè, nel 2005 sottosegreta-rio ai Trasporti del governo Berlusconi, è il padre della riforma cheliberalizza le tariffe. Uggè nel 2008 questa volta nelle vesti di leaderdell’Unatras dall’altra parte della barricata è l’ideatore del mecca-nismo dei costi minimi. Un bizantino e complicatissimo meccanismoche tenta di reintrodurre, mascherandole sotto il manto delle sicu-rezza, le tariffe minime abrogate sempre dallo stesso qualche annoprima. Così da tre anni tutto il settore dell’autotrasporto è alle presecon un complesso di norme difficili da capire e da applicare, talvol-ta dannose per le stesse aziende, sicuramente utilissime per tutti glistudi di avvocati che faranno la loro fortuna di azzeccagarbugli sullapelle delle imprese.Ricordare la vicenda di Uggè non è esercizio di attacco personale,

ma è solo un modo per ricordare come l’associazionismo italiano siaormai incapace di affrontare i temi concreti e i grandi e reali proble-mi che attanagliano il mondo dei tir. Riassumomiamoli (un appro-fondimento si trova anche nelle pagine interne): la possibilità diottenere un rimborso infraannuale (trimestrale o meglio ancoramensile) delle accise pagate in più dal comparto; la necessità di con-tenere il costo del lavoro (il taglio delle risorse sui premi Inail non vain questa direzione); un recepimento intelligente della normativasull’accesso alla professione (che senso ha obbligare una ditta conun solo mezzo a dimostrare 50 mila euro, come vuole Unatras, diidoneità finanziaria con fideiussione bancaria o assicurativa?);migliorare la giusta e valida norma sui tempi di pagamento, intro-ducendo meccanismi autentici di sanzione; rafforzare la giustanorma sui tempi di attesa al carico e scarico, rendendola più opera-tiva; rendere ancora più efficace il meccanismo dell’azione direttaadeguandolo al sistema francese, dove sia il committente che il desti-natario sono responsabili del mancato pagamento del vettore; idea-re un meccanismo di adeguamento della parte del corrispettivo cor-rispondente al costo del gasolio di facile applicazione e sicura san-zione per chi non lo rispetta, abolendo la inutile norma dei costiminimi, tutta basata sulla denuncia del vettore/subvettore nei con-fronti del committente. E ancora, premere a livello europeo per unariforma del regolamento 561/2006 in grado di dare maggiore flessi-bilità e quindi maggiore sicurezza; impegnarsi a livello nazionale perchiedere interpretazioni delle norme sui tempi di guida e di riposo ingrado di capire le esigenze della aziende e non controlli ottusi eburocratici che penalizzano i virtuosi e lasciano liberi gli indenni:non ha senso far pagare 307 euro di correponsabilità ad un’aziendaperchè un autista ha sforato di 10 minuti. Come si vede idee e pro-poste serie che hanno bisogno di un “sindacato” delle imprese credi-bile nei confronti della politica, in grado di mettere la committenzadi fronte alle proprie responsabiltà. L’esatto contrario dei professio-nisti del fermo che speculano sulle difficoltà delle aziende.

ASSOCIAZIONISMO | È FINITO IL TEMPO DELLE CHIACCHIERE

I professionisti del fermodi Domenico Allione

II

Oltre il danno, la beffa. O sevogliamo, attingendo dal folklorepartenopeo, cornuti e mazziati. È l'amara constatazione cheemerge dall'ultima assemblea diAstra Cuneo, che ha passato inrassegna l'informazione veicola-ta dai media negli ultimi mesi sulfronte delle sovvenzioni alle cate-gorie. A prescindere dal canaleinformativo, sia esso una testatagiornalistica o un'emittenza, quelche preoccupa di più il direttivoè l'effetto distorsivo sull'opinionepubblica che esercita cotantomessaggio: «Con questo martel-lante battage giornalistico sul“fiume di soldi” che arrivano agliautotrasportatori o sulle “auto-strade di denaro” destinate allacategoria, si è instillata nei letto-ri, nella committenza e negli opi-nion leader una ingannevole edindebita certezza, ovvero chesiamo dei privilegiati e che pren-diamo finanziamenti a destra e amanca, quasi fossimo una castadi protetti che gestisce i suoi affa-ri al riparo dalla crisi, se nonaddirittura approfittandosene»conferma il segretario GuidoRossi.L' “uomo della strada” guardaagli spot, ai titoli e si fa un'ideaspesso molto netta sulla basedelle informazioni che riceve.Non è raro trovare nelle chiac-chiere da bar un riferimento agliacclarati privilegi della catego-ria, che come vedremo di seguitosono invece smentiti dai fatti edai numeri. La persona comunelegge che aumenta il gasolio e siprepara ad un incremento deiprezzi dei prodotti (causati dal-l’aumento del costo dei traspor-

ti): sembra una regola matemati-ca. Peccato che per le impresedella strada non sia così: cresceil prezzo del carburante ma allacommittenza si mantiene il costoprevisto. Tutt'altro che privile-giati.Sul tema dell'informazione e deiluoghi comuni il nuovo presiden-te Claudio Isolano ha realizzatouna disamina per punti, conditadi numeri e dati che fanno emer-gere tutt'altra verità. E nonpochi presenti sono rimasti abocca aperta nel prenderecoscienza di certe statistiche.Una realtà, quella che raccontail direttivo di Astra Cuneo, inaperta ed incontrovertibileopposizione a quanto pedante-mente sostenuto dai giornali,anche dall'autorevole Sole 24ore. Come spesso accade infatti,il giornalismo narra una visioneparziale della questione: il redat-tore ha visto solo alcuni numeri,senza poterli (o volerli) filtrarecon altri. Ne deriva così lo spac-cato di una categoria protetta esettaria, su cui ricadono a piog-gia finanziamenti a sei zeri,quasi fossero regalie pre-natali-zie. Ma la vera fotografia dellostato di salute del comparto sipuò scattare solo andando più inprofondità. «È per questo cheper la prima volta non ci sonoospiti di rilievo politico a questaassemblea dei soci - dice il neo-presidente -, abbiamo considera-zioni troppo “sconvenienti” dafare. E poi vogliamo parlare tranoi dei nostri problemi, senzachiacchiere fini a se stesse.Abbiamo deciso che da adesso inavanti inviteremo solo chi cidarà delle risposte concrete allenostre analisi e segnalazioni».

di Andrea Caponnetto

ANNO II - NUMERO 4

Isolano si dice perfettamente d'accordo con Luciano Cavallo, che gli hada poche settimane passato il testimone, sul disorientamento che vivo-no in questa fase le imprese del settore: cita in particolare la repentinaevoluzione normativa e i rapporti economici e fiscali dettati dai tempidella nuova crisi. Il presidente ha in passato rivestito cariche associati-ve nazionali, partecipando a trattative con il governo. Ruoli che oggi glipermettono di attingere a fonti e produrre analisi confortate da datirazionali, molto spesso tenuti a debita distanza dall'informazione gene-ralista. «Ad innescare la proposta di Cavallo a succedergli nella condu-zione di Astra è stato una problematica aziendale: mi sono imbattuttoin uno dei tanti casi di confusione normativa e di discrezionalità inter-pretativa delle sanzioni e ho sottoposto la questione al Consiglio - spie-ga Isolano -. Il gruppo mi ha chiesto di attivarmi in merito… da questamia analisi su più fronti è scaturita la richiesta di prendere in mano l'as-sociazione, forte anche delle esperienze pregresse». «Claudio è dotatodi un'innata ed encomiabile capacità di sintesi dei vari problemi.Riconosco a pieno il progetto, che abbiamo condiviso fin da subito. Haconoscenze e capacità per svolgere questo ruolo, traghettando Astraverso un processo di innovazione necessario» dice anticipando l'inter-vento del collega l'ex presidente Luciano Cavallo.

Preso atto che il Governo poco può sulle norme europee dell'autotrasporto, il presidente ClaudioIsolano durante l’assemblea ha così commentato la materia fiscale del gasolio: «Inutile illuderci,difficile incidere sul costo industriale del gasolio, anche se in Italia continua ad essere più elevatoche altrove. Ma si può ragionare sull'incidenza fiscale del carburante, vale a dire l’accisa». L'albofrancese ha di recente reso noto uno studio di comparazione sul prezzo pompa rilevato in Europa:l'Italia è la più cara insieme al Regno Unito. L'accisa italiana è la seconda del continente, a puntidi distanza da Germania, Francia e soprattutto Spagna. Nel 2003 nei libri bianchi dell'Unione euro-pea un provvedimento previsto sarebbe andato a nostro favore: la norma per la riduzione delleaccise sul gasolio professionale. «Di quel ricco pacchetto di iniziative è diventato quasi tutto legge,tranne il tema di nostro interesse» spiega il presidente. Anche sull'accisa il Governo non ha com-pletamente le mani libere: la direttiva 2003 infatti sulla tassazione dei prodotti energetici ha impo-sto a tutti i paesi di fotografare la propria accisa in quel momento: da allora non avrebbero piùpotuto ridurla.Il fortissimo aumento delle accise nella seconda metà del 2011 e la fissazione a quota 593euro/1000 litri da parte del decreto economico del governo Monti, ha innalzato il livello di preoc-cupazione e di protesta della categoria. Nell'assemblea del 4 dicembre se ne è dibattuto soprat-tutto con riferimento al reperimento delle risorse economiche, in considerazione del fatto che il rim-

borso da parte dello Stato dovrà passare dai 170 milioni di euro per l'accisa del 2010, ai 450 milio-ni di euro del 2011, al miliardo di euro (fonte “Sole 24 ore”) per quanto riguarda il 2012. Un solodato riassume la serietà della situazione: l'ordine di grandezza del rimborso dal 2010 al prossimo2012 si moltiplicherà per dieci volte, passando da un rimborso di circa 19,78 euro/1000 litri a 190euro/1000 litri (differenza tra livello attuale di 593 e il livello previsto per l'autotrasporto fissato in403 euro/1000 litri). In altre parole un mezzo con un consumo medio annuo di 42.000 litri di gaso-lio passa da un rimborso di circa 830 euro nel 2010 a un rimborso di 8.000 euro nel 2012. Daun'attenta lettura del decreto Monti, si evince tuttavia la notizia positiva che il rimborso dell'acci-se continuerà ad essere erogato con le modalità classiche degli scorsi anni. Vale a dire un creditodi imposta, sorto in quanto gli autotrasportatori si vedono restituire soldi che non dovevano versa-re all'erario, compensabile in F24 o con rimborso diretto nelle forme e nelle tempistiche della pras-si del 2011. Ribadito dunque che il meccanismo di restituzione continuerà a funzionare e i rimbor-si del 2011 come quelli del 2012 non incontreranno problemi, la problematica più importante almomento rimane l’assenza di liquidità che sta generando e che genererà ancora di più nel 2012questo forte anticipo (per circa un anno) di risorse. A questo proposito Astra Cuneo ha attivato lafederazione nazionale di riferimento (Fedit) al fine di proporre al governo nazionale meccanismi dirimborso infra annuali.

Claudio Isolano

Luciano Cavallo

CARO GASOLIO, IL PESO DEL FISCO

TRASPORTI, FIUME DI SOLDI?TANTE BUGIE, ECC O PERCHÈ

PROSPETTIVE | L’ANALISI DEL PRESIDENTE ISOLANO SULLE STRINGENTI POLITICHE COMUNITARIE

Sui trasporti l’Europa decide per tutti noiMa veniamo ai paradossi della carta stampata edell'immaginario collettivo, ma soprattutto allescelte che ci sono alle spalle, le decisioni cheinfluenzano in maniera diretta l'andamento del-l'economia e le ricadute sulla categoria, rendendoquantomeno secondarie le scelte nazionali.Isolano effettua una valutazione dello status quo:«La legislazione che ci tocca più da vicino riguar-da guida, controlli, lavoro, accesso alla professio-ne, gasolio, pedaggi, formazione. Pressoché tuttele norme sono recepimento di provenienza comu-nitaria. L'Italia dunque fa propria una serie diprotocolli definiti da Bruxelles. Oltre il 90% delsettore è dunque normato dall'Europa, con duestrumenti: i regolamenti direttamente applicabilidai singoli stati, e le direttive, che forniscono unquadro legislativo d'insieme, lasciando liberol'adeguamento nazionale solo su alcuni aspetti didettaglio».

Il presidente prende ad esempio l'apparato san-zionatorio, argomento su cui il singolo stato haancora margini di discrezionalità, in quanto defi-nisce gli importi delle multe. Ma la gravità (equindi la gerarchia) delle infrazioni è definitadall'Unione europea. «L'obiettivo comunitario èomogeneizzare lavoro e sanzioni, contrariamentea quanto chiederemmo tutti noi. La Comunitàauspica di favorire aperture: il cabotaggio limita-to a tre viaggi per settimana dopo un viaggiointernazionale in ingresso è un primo passo, chepotrebbe preludere in prospettiva alla liberaliz-zazione totale. Finalità ben chiarite da tempo dailibri bianchi dell'Ue, che determinano le lineeguida di tutta la legislazione del decennio succes-sivo. La Legge 561 sui tempi di guida e riposo, inpochi lo sanno, in alcuni casi era già in vigore dal1985. Così la digitalizzazione dei cronotachigrafi,prevista da anni a livello continentale. L'Europa

DOPO LA STAFFETTA CON CAVALLO, IN CAMPO ISOLANO

IIIANNO II - NUMERO 4

La disamina di Isolano si concentrasugli ultimi 40 anni del sistema-tra-sporto italiano. Fino agli anni Settantalo Stivale vantava la seconda reteautostradale d'Europa dopo laGermania. Da quegli anni la Spagnaha realizzato 13 mila chilometri distrada ad alta velocità, 10 mila laFrancia. In italia appena 2 mila.L'assenza di un adeguamento delle

infrastrutture fa sì che nel nostropaese un viaggio non sia mai pro-grammabile, siano sempre in agguatodegli imprevisti e ridotta la sicurezzaalla guida. E non a caso per anni i rap-presentanti delle categorie sono riu-sciti ad ottenere le restituzioni, linfavitale per un settore che utilizza l’au-tostrada come un imprescindibile fat-tore di produzione.

BARATRO ITALIA

Il battage mediatico sui presunti aiuti alla categoria. Fonte: Sole 24 ore-supplemento trasporti

E DI SOLDI?C O PERCHÈ

ANALISI | SULLE SOVVENZIONI AL SETTORE

Ci restituisconoil 40% in menoQuesti fondi sono davvero così tanti quanto si dice? Si tratta davve-ro di un “fiume” di finanziamenti per il mondo dell’autotrasporto?Lo staff di Astra ha provato ad affrontare un'analisi della realtàattuale, prendendo come riferimento standard un mezzo che consu-ma 42 mila litri di gasolio all'anno, guidato da un autista con unaretribuzione minima di 21 mila euro lordi annui (trasferte escluse),pagante 4 mila euro di polizza e con un fatturato di 12 mila euro diautostrade. Gli stanziamenti annunciati dal Governo per la categorianel 2009 sono stati di 400 milioni di euro, riconfermati tal quali nel2010 e nel 2011. Qualcuno cita erroneamente un fondo da 700 milio-ni: in questo totale invero rientrano 300 milioni strutturalmenteinseriti nel bilancio dello Stato per per il settore. Una voce comun-que tagliata dall’ultima Legge di stabilità, che sulle riduzioni del pre-mio Inail va a sforbiciare 42 milioni di euro. Nel 2009 sono stati liquidati 256 milioni di euro, circa 4 mila euro perciascun camion sulle strade. Nel 2010 i milioni da incassare saranno250, pari a 3740 euro per mezzo pesante. Nel 2011 il sostegno annua-le previsto per ciascun tir sarà di 2.344 euro. «Stando a questa ana-lisi, comprovata dalle statische incrociate cha abbiamo effettuato, in2 anni il beneficio a carico di ciascun trasportatore si è ridotto del 40per cento - dichiara il nuono presidente -. Non è serio dire che per lanostra categoria gli stanziamenti vengono mantenuti costanti: questidati smascherano l'inghippo. Ci presentano come una casta, ci dipin-gono in compagnia di notai e farmacisti, una categoria in smoking. Inverità abbiamo i costi più alti di tutti i nostri competitor europei».

87la percentuale di attività nazionalesvolta dalle aziende di autotrasporto italiane

40riduzione percentuale nell’ultimo triennio dellerestituzioni effettivamentefinite nelle tasche degli autotrasportatori

307euro di sanzione

commitata all’azienda a titolo di corresponsabilità peruna lieve infrazione commessa

d’autista sui tempi di guida

Realizzati in40 anni appena

2 mila km.13 mila

in Spagna

Austostrade

In attesa delgasolio prof.,

lo Stato restituisce ciòche le aziende

anticipano

Accisa

E STRINGENTI POLITICHE COMUNITARIE

a decide per tutti noi

A.CAPA.CAP

ha ben chiare da tempo le sue linee: noi imprendi-tori e noi rappresentati di categoria dobbiamoessere aggiornati per non farci cadere le normetra capo e collo, restarne sorpresi o impreparati».La conclusione del ragionamento di Isolano è sem-plice: come Stato abbiamo ceduto la sovranitàdecisionale sulla maggior parte dei temi dell'auto-trasporto. Nonostante ciò oggi i professionistidella strada continuano ad interfacciarsi con ilGoverno centrale, di cui hanno però imparato aconoscerne lo scarso peso ponderale su certi argo-menti. «A Bruxelles gravitano numerosi lobbisticapaci di di influenzare la scrittura delle norme aloro vantaggio: stando alle direttive emanate, maia tutela degli autotrasportatori italiani». Loro, idecisori del Parlamento europeo, mascherano leloro scelte come adeguamento alla “tendenzanaturale” del mercato. Ma il presidente non èdello stesso avviso: «Aumentano le sanzioni suitempi di guida e di riposo ma tralasciano i con-trolli sul cabotaggio, dando così origine a forme ditrasporto abusivo. Proclamano di interessarsidella concorrenza sleale, ma non si preoccupanodel fatto che ogni paese ha costi del lavoro diversie necessita di trattamenti differenziati». Unariflessione rispetto agli altri settori produttivi ineffetti sorge spontanea. Dopo aver assistito peranni alla delocalizzazione dell’industria occiden-tale verso i paesi dell’ex blocco sovietico, nell'au-totrasporto si assiste ad un fenomeno inverso:aziende dell’Est che forti un costo del lavoro infe-riore alla metà di un una qualunque azienda ita-liana, si presentano sul mercato dei trasporticreando una concorrenza insostenibile per leimprese nazionali.Traendo spunto dai libri bianchi dell'Ue Isolanoanticipa uno dei prossimi indirizzi, una stradasenza ritorno: il pagamento del pedaggio anchefuori dalla rete autostradale. Una scelta, questa,ancora una volta definita dall'Europa, su cui il

governo italiano può poco o nulla. Un altro casoche suggerisce una riflessione sull'incapacità dellanostra nazione di influire sulle decisioni comuni-tarie: «Purtroppo la politica italiana è malata dipressappochismo e provincialismo: e i risultatinegativi si possono constatare ogni giorno.Diventa sempre più importante trovare registri eriferimenti adeguati per poter influire a livelloeuropeo» la posizione del direttivo Astra. In questo difficile quadro quale può essere il valo-re effettivo di un'associazione territoriale comeAstra Cuneo? Certamente può giocare un ruolodecisivo nell'analisi degli elementi e delle proble-matiche, così come nell'informazione (e formazio-ne) sulle mutevoli normative. Ma non meno,diventa decisiva l'influenza sulle residue sceltenazionali, per quelle che sono le peculiarità anco-ra rimaste in mano ai governi. Un caso esemplifi-cativo in questo senso si è verificato in primavera:rispetto alle applicazioni del 561, ci si è accortiche c'erano interpretazioni dettate da poco buon-senso e dannose per le imprese. In seguito allesegnalazioni sono arrivate circolari ministeriali,che hanno “aggiustato il tiro”.

I NUMERI (VERI) DELL’AUTRASPORTO

IV ANNO II - NUMERO 4

Domenica 4 dicembre nella sua conferenza di apertura il segre-tario Guido Rossi ha tracciato un sintetico bilancio per puntidell'attività annuale. L'annata 2011 di Astra Cuneo ha confer-mato in toto il pacchetto informazione e comunicazione agliassociati. Il sito, che ha visto una crescita esponenziale degliaccessi durante tutto l'arco dell'anno è diventato uno dei puntidi riferimento della categoria e luogo virtuale di aggiornamentoper centinaia di autotrasportatori. News, circolari, info-viabi-lità, aggiornamenti dai valichi, documenti istituzionali aggiorna-no quotidianamente il portale, registrando su inchiostro virtua-le le informazioni che l'associazione e la cooperativa veicolanoanche tramite altri servizi, la mailing, gli sms o l'invio cartaceoin sede. Alla piattaforma web da 20 mesi si è andato ad aggiungere ilperiodico che avete tra le mani, vetrina cartacea dei principalitemi della stagione trattati da Astra ma anche momento diinchiesta, opinione e confronto tra gli associati. Vista la sua pre-senza anche nelle redazioni delle principali testate ed emittentilocali, oltre che presso i maggiori opinion leader del territorio,uno strumento efficace per diffondere la cultura del trasporto e far conoscere lebattaglie dell'associazione anche a chi non è del settore. Per lo staff comunicazione di Astra ha deciso di mettere una nuova offerta sottol'albero: si aprirà in queste settimane anche il fronte audiovisivo. Durante l'assem-blea sono stati realizzati un servizio fotografico e una sequenza di riprese. A que-sti si aggiungono gli interventi dei relatori e una serie di interviste nel verde dell'-hotel Navize-te. I momenti più salienti e le opinioni più interessanti della giornataverranno montati in videoservizi, pubblicati per Natale su un canale YoutubeAccaTV. Segnaleremo anche sul sito di Astra il link dei file multimediali, chepotranno essere visionati e scaricati. Tra le attività 2011 il segretario ha ricordato anche la verifica delle sanzioni. Innumerosi casi l'analisi più attenta dell'eventuale infrazione e l'avvio di un ricorso

ha permesso all'autotrasportatore di essere tutelato come sinoranon era mai stato. «Le richieste di verifica sono in aumento -spiega il segretario -. Questo conferma l'utilità del servizio, checi ha permesso di rinvenire e contrastare verbali anomali, para-dossali e casi di verosimile contraddizione nell'applicazionedella stessa norma». Proprio il reportage estivo di Astranotizieaveva cercato di fare luce sul sempre più variegato mondo deicontrolli sulle strade: «Con la recente integrazione delle poliziemunicipali sono aumentati gli agenti e con questi le possibilivalutazioni della norma, non sempre chiara e spesso da inter-pretare con un po' di buon senso» continua Rossi. Il restringi-mento delle maglie sui tempi di guida e di riposo, la responsabi-lità oggettiva trasferita sull'azienda (che viene così tartassata sel'autista viola i tempi di guida) sono alcune altre situazioni chehanno oggettivamente comportato in questi mesi un ulterioredisagio alla categoria, già profondamente danneggiata dallacrisi economica e dalla concorrenza dell'Est europeo. Al pareredei legali di ciascun trasportatore poi potrà aggiungersi il pare-

re gratuito dei consulenti di Astra, autori di una rubrica sulperiodico e tutti i venerdì mattina in sede per rispondere alle istanze degli associa-ti. La formazione, infine. Astra ha continuato periodicamente a proporre semina-ri di approfondimento sulle emergenze del settore, ultimo l'incontro sui tempi dipagamento e sulle nuove normative. Prossimamente si realizzerà un focus sui costiminimi (sono da poco uscite le nuove tabelle) si dipaneranno i dubbi sull'accessoalla professione (preposto, capacità finanziaria, dimostrazione dei requisiti…). «Ilnuovo regolamento è entrato in vigore il 4 dicembre, con ritardo rispetto agli altristati dell'Unione europea. Si tratta di uno dei rari casi in cui a Bruxelles si è riu-sciti a semplificare una norma, ma qui da noi diverse associazioni stanno metten-do i bastoni tra le ruote al recepimento della direttiva» conclude il segretario.

Proprio il tema dell'accesso alla professione è stato ilfulcro dell'intervento in assemblea del vicepresidenteDiego Pasero. Davanti a lui a novembre il presidente diConfartigianato trasporti Del Boca ha confermato lacontrarietà, in accordo con la Fai, di adeguare alribasso (9 mila euro, contro i vecchi 50 mila) la capaci-tà finanziaria per l'accesso alla professione, comerichiesto dall'Europa. «Ci vogliono far credere che ilmantenimento della norma tuteli le aziende italianedalla concorrenza, ma in questo modo si va solo a daresviluppo alle grandi flotte, non permettendo ikl ricam-bio generazionale alle piccole imprese» dice il vice-pre-sidente. L'età media dei “padroncini” è piuttosto altain Italia: «Con la liberalizzazione dei conto terzi primae l'ostruzione al cambio normativo sulla professioneora abbiamo perso quello che per anni consideravamoil nostro tfr: la vendita della licenza, del mezzo e del lavoro acquisito nel tempo. Lanostra categoria andando avanti così è destinata a sparire» continua Pasero.L'analisi del vice-presidente è logica: un giovane che volesse entrare in questo mondodovrebbe avere una capacità finanziaria di 50 mila euro, acquistarsi un mezzo e poiavere una capacità economica dignitosa, si stima in 40 mila euro, per avviare l'atti-vità. A questo si aggiunge un corso di 180 ore per ricevere la carta di circolazione e150 ore per l'abilitazione professionale. «Diventa oggi una strada impraticabile perchiunque, anche per chi avesse qualche disponibilità economica» sostiene Pasero.

Quindi una provocazione, che il vice-presidenteaveva già sollevato sul numero estivo diAstranotizie, ma che con ancor più veemenza ha sot-toposto all'uditorio: «Esistono una trentina di revi-sioni mobili in tutta Italia e costano 750 mila euroall'anno ciascuna. Dall'albo dei trasporti nazionalemi hanno confermato ufficialmente che sono finan-ziate loro: insomma, siamo l'unica categoria chepaga per essere controllata!» dice Pasero, ancoranon persuaso dalla nuova quota da pagare per tene-re in vita l'albo provinciale dopo che la Provincia haminacciato di sopprimerlo, non potendosene piùfare carico. Altro tema questo dibattuto in primave-ra su Astranotizie, inizialmente con successo (l'as-sessorato ai Trasporti aveva concesso una deroga)prima della definitiva imposizione. «Dato che

paghiamo un albo centrale, questo dovrebbe dirottare sugli uffici provinciali risor-se proporzionali all'attività e al personale: in quest'area ci sono molte aziende e c'èuna fervente attività, Cuneo dovrebbe essere sostenuta dall'albo nazionale comepoche altre realtà in Italia. Ma non è così, i soldi si fermano a Roma e, ora che laProvincia non ha più le finanze per tenere aperto lo sportello, tutto ricade sulleimprese» denuncia Pasero.

A.CAP

A.CAP

DIEGO PASERO | I PARADOSSI DELL’AUTOTASSAZIONE E DELLA CONCORRENZA

Giovani tagliati fuori dal circuito:«Obbligati a pagare troppo subito»

ASSOCIATI | RICORSI ALLE SANZIONI, UNO STRUMENTO DI DIFESA IMPORTANTE

Sotto l’albero di NataleIl segretario Guido Rossi presenta le attività svolte durante l’anno e le new entrySul fronte news, 30 mesi di Astranotizie. Riprese e interviste dell’assemblea su Youtube

Il segretario Guido Rossi

VANNO II - NUMERO 4

L’ASSEMBLEA ANNUALE: I VOLTI E LE STORIE DEGLI ASSOCIATI ASTRAL’assemblea si trasforma ogni anno in un momento di confronto sui temi esulle problematiche del mondo dell’autotrasporto. Numerosi non a casosono stati gli interventi nel dibattito che ha concluso l’adunanza del 4dicembre, che hanno riguardato temi di stretta attualità come i costi mini-mi e di esercizio, la tolleranza sui tempi di guida, i tempi di lavoro dei con-ducenti titolari di azienda, il mutare dei limiti di carico al variare degli statieuropei.Tra le voci che abbiamo raccolto a fine mattinata, quella del consigliereAstra Marinella Rossi, preoccupata dalle prospettive occupazionali del set-tore: «Vada per il rischio di impresa di noi imprenditori, lo abbiamo messoin conto quando abbiamo scelto questo mestiere, ma le difficoltà del perio-do ricadono inevitabilmente anche sui dipendenti, oltre a non offrireopportunità ai giovani». Luciano Meirone sottolinea il decadimento delmercato, dominato da offerte al ribasso: «Persone incompetenti propongo-no prezzi eccessivamente bassi e cambiano così gli equilibri del sistemagenerale. Portano tutti ad avere l’acqua alla gola». A lui fa eco il collegapensionato Francesco Grosso: «Dai racconti dei miei colleghi emerge mar-catissima la concorrenza sleale dei paesi dell’Est: le aziende hanno bassis-simi costi, conquistano mercati senza rispettare le regole».

VI ANNO II - NUMERO 4TAVOLO | DISTACCO VALANGHE, AL LAVORO IMPRESA VALDOSTANA

MMaaddddaalleennaa ee PPiiddaadd iill vveerrttiiccee ddeellllaa nneevvee

VIABILITÀ | DOPO L’ESTATE DELLE POLEMICHE, LE GARANZIE DI ROMA: «CONFRONTEREMO I TRACCIATI »

Circonvallazione di Demonte,l’Anas redigerà il nuovo progetto L'Anas scende in campo sullavicenda delle circonvallazionidi Demonte e Aisone con unalettera inviata al Comune diDemonte e firmata dal condiret-tore generale Gavino Coratza,del 27 ottobre: «Si comunicache l'Anas procederà a redigereil progetto definitivo dellavariante di Demonte presentatolo scorso febbraio e che lo met-terà a confronto, a livello tecni-co, economico e funzionale,all'interno dello studio diimpatto ambientale, insieme aquello approvato nel 2008» silegge nella missiva. Questa è la prima volta che l'Ente mette per iscritto la volontà diproseguire l'iter che dovrebbe portare all'attenzione dellaConferenza dei servizi i due progetti per Demonte, quello del2008 (in galleria) e quello del 2011 (tracciato che passa accantoallo Stura e con un ponte torna sulla statale dopo l'abitato diDemonte). «Una bella sorpresa. - dice il sindaco Mario Bertoldi- Finalmente si tratta di una risposta ufficiale che arriva in segui-to ad una lettera che avevo scritto il 22 giugno, nella quale chie-devo che venissero trovate urgentemente le risorse per la proget-tazione e, soprattutto, non si accantonasse la variante del 2008».

Gli amministratori della valleintanto, nei giorni scorsi,insieme ai rappresentanti dimaggioranza e opposizionedella comunità montana,hanno incontrato il senatoreGiuseppe Menardi, vicepresi-dente della Commissione lavo-ri pubblici di PalazzoMadama. «Credo che tuttiinsieme - dice Menardi - sipossa impegnare l'Anas a redi-gere il progetto, per questo hoconsigliato di esprimere la lorounità d'intenti con una letterada inviare a ministro, Regionee Provincia». E così hanno

fatto: «Abbiamo approvato - dice Pierpaolo Varrone, presidentedella Comunità montana - una lettera che invieremo a tutte leistituzioni coinvolte per specificare che la valle è unita nel chie-dere di proseguire con i progetti delle circonvallazioni non conaltre idee diverse. Bisogna trovare le risorse per finanziare i pro-getti e lo studio di impatto ambientale». «Ho visto la lettera, -dice Sergio Giraudo del comitato “Si Dav” - ma non è molto chia-ra sul punto dei finanziamenti. Vorremmo capirne di più.Infondo, fino a poco tempo fa, Anas diceva che servivano 1,2milioni per i progetti».

22 giugno

27 ottobre

IL SINDACO SCRIVE ADANAS CHIEDENDO RISORSE PER LA PROGETTAZIONE

DEL TRACCIATO ALTERNATIVO

GAVINO CORATZA CONFERMA L’INTERESSE

DEL MINISTERO A VAGLIARELA SOLUZIONE: PIÙ ECONOMICA

Le proteste di quest’estate del movimento Sidav

[foto

Fra

nces

co D

oglio

]

Nel nuovo anno si potrà cominciare ad avereun'idea di numeri, necessità e risorse delPiano di distacco artificiale delle valanghe(Pidav). Un'operazione impegnativa, su cuila Provincia sta giocando un ruolo importan-te e offrendo una disponibilità economica,conscia che sarà poi necessario ampliare lefila per poter mandare in porto il progetto. IlPidav è ritenuto presupposto indispensabile,in caso di nevicate, per rendere percorribile,in tempi brevi e in sicurezza, il collegamentocon la Francia. Ad inizio 2012 gli enti inte-ressati si ritroveranno attorno ad un tavoloper approfondire l'attuabilità del Piano,considerato da più parti uno strumento effi-cace per garantire una celere riapertura delColle della Maddalena in caso di neve. Dueinverni fa a causa delle precipitazioni abbon-danti il valico era rimasto chiuso diverse set-timane. «La Provincia ha provveduto afinanziare l'attivazione del progetto, incari-cando una ditta valdostana: lo sforzo com-piuto non è secondario - precisa l'assessore aiTrasporti Roberto Russo -. Per gennaioavremo, quindi, maggiori informazioni sumodalità di attuazione e costi: verificheremo,allora, la disponibilità di Anas e privati adun contributo per la copertura finanziaria».Parole pronunciate di fronte al prefettoPatrizia Impresa, che prima delle festività

natalizie ha indetto un tavolo sulla viabilitàdei valichi, confrontandosi anche con il sin-daco di Argentera Daniele Tallone, i rappre-sentanti di Anas, l'Unione Industriale,Confartigianato e i vertici di Astra Cuneo.Tema di grande attualità vista la stagione, lasituazione del colle della Maddalena. Sul tavolo gli interventi necessari a garantirela messa in sicurezza e la percorribilità dellaStatale 21 in caso di abbondanti nevicate, inparticolare nel tratto dell'alta valle Stura,compreso tra l'abitato di Argentera e il confi-ne di Stato. «Stiamo cercando di ridurre leproblematiche che coinvolgono da anni i

principali fruitori della Statale, ovvero gliautotrasportatori» spiega Russo. Stretto inquesti mesi il rapporto con l'Anas, che haprovveduto all'installazione a Vinadio di unpannello a messaggio variabile per la segna-lazione della chiusura del valico e miglioratorispetto alle annate passate le attività diagombero neve. Anas ha, annunciato la pros-sima installazione di cancelli , ad Argenteraed in corrispondenza del confine di Stato,per la chiusura della statale in caso di nevi-cate abbondanti, così come la dotazione (giàin atto) di sistema gps sui mezzi di competen-za al lavoro sulla strada. Durante il confron-

to tra le parti sono, poi, emerse le seguentiesigenze: coordinamento con gli interlocutorifrancesi, intensificazione dei controlli suimezzi in transito sprovvisti di catene ogomme da neve, integrazione della cartelloni-stica e regolamentazione dei permessi ditransito.«Prendiamo atto dell'impegno dellaProvincia e dell'attenzione rivolta sul temadal nuovo Prefetto - commenta il segretariodi Astra Cuneo Guido Rossi -. I tavoli sononecessari, ma più importanti sono i fatti con-creti». Astra verificherà fin da gennaio l'at-tuabilità dell'intero programma per quel checoncerne le responsabilità e le azioni dellerealtà territoriali, con la speranza che anchedal fronte francese possano arrivare segnalidi alleanza. «Il Maddalena è una delle arteriepiù bistrattate del Piemonte ma un valicofondamentale per tutta la nostra economia: idisagi accorsi negli ultimi inverni non devonopiù bloccare il nostro settore» continuaRossi, felice di discutere allo stesso tavolocon l’Unione industriale, massimo grado dirappresentanza della committenza: «Questopalesa l’importanza del valico per il “sistemaCuneo” e come non si tratti di una mera bat-taglia corporativa».

Prima delle vacanze il tavolo con il Prefetto Patrizia Impresa

L’assessore Roberto Russo

A.CAP

VIIANNO II - NUMERO 4

Sponsor dell'assemblea annuale di Astraallhotel Navize-te di Borgo San Dalmazzo laAlpicar di Beinette, da diversi mesi main par-tner di Astra. Si tratta della concessionariaRenault truks del Nord-ovest.L'amministratore Giampaolo Revelli ha spie-gato agli associati la mission del gruppo:«Farvi spendere il meno possibile per guada-gnare di più, offrendo una gamma aperta atutte le esigenze dei trasportatori e con finan-ziamenti cuciti su misura del cliente». Per incentivare ancora di più i potenzialiclienti ad investire su Renault Truks Revelliha in serbo una sorpresa: «Oltre ad un servi-zio puntuale di manutenzione convenzionata,regaliamo ai nostri clienti un viaggio per duepersone in mete da sogno, decidete voi quale.Questa vuole essere una forma di gratificazio-ne per aver la fiducia che accordate al nostromarchio».All'assemblea è intervenuto anche Gino Costa,amministratore delegato Renault TrucksItalia e presidente dell'Unrae (Unione nazio-nale rappresentanti autoveicoli esteri), che hacondotto un'analisi del mercato allargatoanche al comparto dei clienti: «Non ci possia-mo illudere di avere successo come costruttori

se i nostri clienti non ne hanno, dobbiamoessere verosimilmente un loro partner». Costaconferma la sensazione di un settore eccessi-vamente normato, che non gode di buonaimmagine nell'opinione pubblica: «Non netrae vantaggio nessuno: siamo in prima lineaper invertire la rotta al vostro fianco. I nostripunti di forza sono l'onestà a la vicinanza aiclienti, che si traducono nella ricerca di solu-zioni in risposta alle specifiche esigenze».Nato nel 1994 da una costola del marchioautomobilistico francese, ora Renault Trucksha come azienda di riferimento la svedeseVolvo. Nel 2010 ha venduto 45 mila veicoliindustriali, di cui 14 mila commerciali (sotto le6 tonnellate).Tra i suoi ultimi prodotti di punta il PremiunTruck racing, serie speciale, un mezzo dallavocazione corsaiola con cerchi in lega, perso-nalizzazione esterna racing, carenature, visie-ra rossa, volante in pelle rossa (cuciture einserti in carbonio), fodere dei sedili e tappe-tini personalizzati, targa “European teamchampion”, tetto apribile: un veicolo daldesign unico, ispirato al mondo della velocità,con prestazioni e comfort eccezionali e sensa-zioni di guida impareggiabili.

RENAULT TRUCKS | GINO COSTA ALL’ASSEMBLEA

Alpicar, il sarto dei finanziamenti

PREMIUM TRUCK | 20MILA CLIENTI

Autostradano-stop

Revelli e Costa intervistati per il nuovo servizio videoweb di Astra (su Youtube)

L’auditorium dell’assemblea Astra a cui sono state presentate le ultime novità Renault

Per chi non lo conoscesse ancora è possibile richiedere nella sededi Astra Cuneo il servizio di Telepass Premium Truck.L'apparato Telepass auto alimentato e di facile installazione, nonha limiti di spesa e consente un pagamento posticipato del tran-sito. Ad oggi sono circa 40 mila le aziende di autotrasporto che siaffidano a questa tecnologia con circa 250 mila Truck dotati diTelepass. Sono invece 20 mila i clienti che hanno abbinato alTelepass la tessera Premium Truck, un pacchetto esclusivo diagevolazioni e servizi aggiuntivi, appositamente studiati per iveicoli superiori ai 35 quintali. I vantaggi che offre l’opzione sono di diverso tipo: anzitutto ilsoccorso meccanico gratuito su tutta la rete autostradale italianaa pedaggio fino ad un massimale di 1.000 euro (comprensivo delservizio di trasporto passeggeri) e poi l'anticipo contante in Italiae all'estero fino a 2.500 euro, utilizzabili per la riparazioni delmezzo, la cauzione per arresto o fermo del conducente e eurosanzione, per il dissequestro del veicolo e per sostenere le speselegali per arresto o fermo del conducente.Inoltre la tessera Premium Truck consente di avere un premio inpedaggio facendo rifornimento di carburante (fino a 2 euro/centper litro di carburante acquistato) e sconti sulla ristorazionenelle aree di servizio autostradali.Tutti questi vantaggi offerti dall'opzione Premium Truck si pos-sono avere per soli 4 euro al mese al netto d'iva. Nell'anno incorso sono stati effettuati circa 750 interventi di soccorso mecca-nico gratuiti e sono stati risparmiati, da tutti i clienti PremiumTruck, più di 110 mila euro con il solo rifornimento del carbu-rante. Un servizio efficiente che permette quindi di viaggiaresenza perdite di tempo, con comodità e risparmiando.

VIIIANNO II - NUMERO 4

ASTRACUNE

O

SEDE OPERATIVAVia della Motorizzazione 1112100 CuneoTELEFONO: 0171.41.39.78FAX: 0171.41.25.87

ORARIO DA LUNEDÌ A VENERDÌ:mattina 8.15-12.30 pomeriggio 14.15-18.00SABATO MATTINA: 8.00-12.00E-MAIL: [email protected]@astraservizi.itSKYPE: astracuneo

CONTATTIUNIONE EUROPEA | LUCI E OMBRE DEL REG. 1071/2009

Accesso alla professione:nuove norme in arrivo

AUGURA A TUTTI VOI BUONE FESTE

Tutti gli associati negli ultimigiorni hanno ricevuto diversecircolari inerenti le novità nor-mative introdotte per l'accessoalla professione. Qui di seguitole analizzeremo per punti,rimandando comunque qual-siasi dubbio o perplessità agliuffici di via dellaMotorizzazione, dove il perso-nale specializzato di Astrapotrà fornire a tutti gli associa-ti consulenza professionale inmerito.Il Regolamento 1071/2009 pre-vede le seguenti novità:1. I 35 quintali. Per le impre-se che esercitano l'autotraspor-to di merci conto terzi esclusi-vamente con mezzi inferiori ai35 q di massa complessiva perl'iscrizione ed il mantenimentodella stessa presso l'Albo auto-trasportatori conto terzi è suf-ficiente il requisito dell'onora-bilità.2. I requisiti. Tutte le ditteattualmente iscritte, quelle dinuova costituzione o in trasfor-mazione con veicoli superiori ai35 q devono dimostrare quat-tro requisiti: onorabilità, ido-neità professionale, stabilimen-to (novità), idoneità finanzia-ria.3. L’idoneità finanziaria. 9mila euro per il primo veicolo e5 mila euro per ogni veicoloaggiuntivo a motore (anche aldi sotto dei 35 q) adibito ad uso

di terzi, da dimostrare tramite iconti annuali dell'azienda,debitamente certificati da unrevisore contabile o da altrosoggetto abilitato, in subordinecon fidejussione bancaria oassicurativa. «Su questa formavi è ancora assoluta confusionesulle modalità di emissione e sulbeneficiario della fidejussionestessa; vista la delicatezza dellaquestione in considerazione deirisvolti di carattere finanziarioe creditizio per le aziende siresta in attesa di circolari mini-steriali in grado di fare chiarez-za» spiega la responsabile agen-zia Wilma Rancorati.4. Il regime transitorio. Iltempo massimo per la regola-rizzazione è previsto in 6 mesidalla data del 04/12/2011, mal'Albo autotrasportatori dellaprovincia di Cuneo inizieràa richiedere l'adeguamento giàa partire dalla fine del mese difebbraio con l'invio della comu-nicazione direttamente alladitta la quale avrà 30 giorni perdimostrare i requisiti.5. Trasformazioni. In caso dieventuali trasformazioni (adesempio, da snc a srl) i requisi-ti dovranno essere dimostratiall'atto della comunicazionedella trasformazione all'albo.6. Il gestore dei trasporti. Perquanto riguarda il requisitodell'idoneità professionale,viene introdotto la nuova figu-

ra del gestore dei trasporti:gestore interno (vecchio prepo-sto), gestore esterno mediantecontratto. Possibili modifiche: la norma-tiva attuale entrata in vigoredal 04/12/2011 potrebbe essereoggetto di cambiamenti riguar-danti i seguenti 3 punti:a) Possibilità di diminuire lamassa complessiva a 15 q pertutti i requisiti

b) Aumento a 50 mila euro perla capacità finanziaria per ilprimo veicoloc) Possibilità di dispensare dal-l'esame della capacità profes-sionale coloro che hannodiretto in maniera continuativaun'impresa di trasporti neidieci anni precedenti il 4dicembre 2009.

DO.AL