26/6/2014

AMICI DELL’AEROPORTO DI PISA

Rassegna Stampa

Ultimatum al Cisanello . «Ma Peretola non supererà i 2 mila metri»

Rossi bacchellasul pronto soccorso

cura su ' na ps laiE la rassiEnrico Rossi fa il diplomatico,

rassicura, ma allo stesso tempostriglia e incalza Pisa. Lo fa sullabattaglia degli aeroporti, affer-mando che ormai c'è la sicurezzache il «vulnus» della pista paral-lela di Firenze, la ferita che ha sca-tenato il sindaco Marco Filippe-schi contro la Regione e Firenze, ègià sanata: sarà di 2.000 metri. Malo fa anche sul pronto soccorso diPisa, «il peggiore della Toscana».Suscitando la reazione ironica(ma anche serissima e arrabbiata)dei pisani.

Sul Tirreno, Rossi blandisce Pi-sa. «Noi il primo luglio approve-remo il Pit per l'aeroporto fioren-tino che prevede una lunghezza di2 mila metri. Questa era e rimanela nostra posizione. E tutte le di-chiarazioni e le prese di posizionidi Corporation America, che conil 51% di quote, ha la maggioranzadei due scali toscani, sono univo-che nel rispetto delle previsioniurbanistiche del Pit».E i 2.400metri necessari per la sicurezza,secondo Enac, e la piena operabi-lità degli Airbus 320? «Questa erauna posizione di qualche mese fa.Oggi non è più sul tavolo. Si faràuna pista di 2 mila metri. Onesta-

L'accusa su Facebook«Perle emergenzeè l'ospedale peggioredella Toscana». E in Rete:«Spostalo a Firenze»

mente non comprendo la preoc-cupazione di Pisa che crescerà innumero di voli e di passeggeri.Così come Firenze». Da Enac, uni-co ente che decide lo sviluppo ae-roportuale e che ha l'ultima paro-la sulla lunghezza della pista, arri-va la precisazione che è stata chie-sto ad Adf, la società fiorentina,qualche ulteriore chiarimentotecnico ma che ancora non ha da-to nessun parere sul masterplanfiorentino. Poi Rossi, a marginedella conferenza sulla Concordia,spiega: «Contano le intenzioni deinuovi soci privati, che hanno lagovernane di entrambi gli scali.Così, invece di continuare a di-scutere su chi l'ha lunga (la pistandr), si parlerà di business. Noi- insiste il governatore toscano

- siamo ancora disponibile a ce-dere la gestione del 5 % delle no-stre azioni di Adf e Sat ai Comunidi Firenze e Pisa. Consiglio agliamici pisani che vogliono con-trollare lo sviluppo aeroportuale a

entrare nellapartita: le loropulsioni volantile possono di-scutere in Cda».

L'altra partitaè quella delpronto soccorsodi Pisa: «I datidicono che ilpronto soccorsodi Pisa è il peg-giore. Anchemolti miei amicilo dicono peraverlo frequen-tato. Ho avverti-to il direttoreCarlo Tommasi-ni affinchéprovveda subitocon ogni mezzo.Mi aspetto cheentro due setti-mane la situa-zione sia risol-ta» scrive Rossisu Facebook. Esul socialnetwork siprende una raf-fica di polemi-che, concentratesulla carenza di

personale della struttura, tipo:«Caro ex Pisano invece di avverti-re il direttore,sarebbe meglio po-tenziare il personale, quei pochiche ci sono, lavorano quasi allostremo delle forze», fino a chi la(ri)butta sull'aeroporto: «Bravo,spostalo a Firenze pure questo!».«E pronta la soluzione alternativaa Peretola?». Più seriamente i sin-dacati ricordano a Rossi, confer-mando lo stato di crisi della strut-tura, che l'emergenza nasce dalfatto che «il Dipartimento Emer-genza Urgenza di Pisa è per moltepatologie il pronto soccorso del-l'Area vasta e alla sua funzionalitàdovrebbero tenere non solo leaziende sanitarie ma anche tutti isindaci», scrive Leonardo Fagioli-ni della Cgil. Problemi confermatidalla direzione dell'ospedale: «TIpronto soccorso opera per il72%o afavore del suo naturale bacino diutenza, mentre il restante 28%delle prestazioni viene effettuatoper pazienti non residenti» e i co-dici rossi si sono amplificati conl'installazione dell'elisoccorso.

Marzio Fatucchima rzio. fatucc hi@ res. it

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